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La Scienza del Muscle Up: Guida Allenamento

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“Questa guida è il frutto di ore di lavoro e infinita passione.
Il nostro obiettivo? Diffondere il calisthenics in modo corretto,
consegnandoti informazioni preziose e verificate per il tuo percorso.” - Simone Chiozzi
Come sfruttare al meglio questa guida
1. Stampa il PDF
Tienilo a portata di mano in palestra o durante i tuoi allenamenti, in modo da poterlo
consultare con facilità. Scrivi appunti e riflessioni direttamente sulle pagine: quando alleni
forza e tecnica, la carta si rivela spesso lo strumento più comodo e immediato.
2. Leggi con calma e rifletti
Ogni sezione è stata pensata per guidarti passo dopo passo. Non avere fretta di arrivare alla
fine: assorbi i concetti e collegali ai tuoi allenamenti reali.
3. Applica subito ciò che impari
Trasforma la teoria in pratica. Se incontri un esercizio o un test, provalo in prima persona,
prendendo nota delle sensazioni e dei risultati.
4. Monitora i progressi
Tieni un diario o un foglio di calcolo dove registrare i tuoi dati: carichi, ripetizioni, sensazioni
di fatica, eventuali dolori o blocchi. Rileggere i risultati nel tempo ti aiuterà a capire dove
migliorare.
5. Cerca confronto e supporto
Se hai dubbi o domande, non esitare a contattarci. Sfrutta il nostro gruppo telegram
“Impara il Calisthenics” (https://t.me/teamchiozzi). Condividi i tuoi risultati, chiedi consiglio,
scatta foto o filma i tuoi esercizi. La community e il Team Chiozzi sono qui per questo.
Copyright © 2024 Simone Chiozzi - Accademia del Calisthenics S.r.l. Tutti i diritti riservati.
È vietata la riproduzione, distribuzione, o vendita non autorizzata di questo contenuto in
qualsiasi forma. Qualsiasi violazione sarà perseguita secondo la legge vigente.
L'autore
Simone Chiozzi è uno dei punti
di riferimento più autorevoli nel
panorama italiano del
calisthenics.
Con una passione trasformata in
professione, dal 2017 si dedica a
tempo pieno ad allenare persone
online. Ha sviluppato un metodo
unico che combina principi
scientifici e applicazione pratica
per dare il massimo dei risultati
ad ogni allievo



"Il vero successo nel calisthenics non sta nel raggiungere un obiettivo, ma nel
costruire le fondamenta per mantenerlo." - Simone Chiozzi
L'Approccio
Il suo metodo, testato su centinaia di atleti con risultati documentati, ha rivoluzionato il modo in
cui il Muscle Up viene insegnato e appreso. Attraverso l'Accademia del Calisthenics, Simone non
solo forma atleti, ma crea anche nuovi professionisti del settore, contribuendo alla crescita e alla
professionalizzazione della disciplina in Italia.
📌 La Filosofia del Team Chiozzi
✅Approccio scientifico all'allenamento
✅Personalizzazione vera dei programmi
✅Focus sulla tecnica e la progressione
✅Supporto costante e risultati misurabili
OBIETTIVI DELLA GUIDA
Per Chi è Questa Guida
✓ Principianti Assoluti
Chi vuole iniziare con il piede giusto
Chi cerca un approccio sistematico
Chi vuole evitare errori comuni
✓ Atleti Intermedi
Chi è bloccato nella progressione
Chi vuole perfezionare la tecnica
Chi cerca una programmazione efficace
L'Importanza del Metodo
Il Muscle Up non è solo un esercizio, è il risultato di un processo strutturato che integra:
Valutazione scientifica del punto di partenza
Programmazione personalizzata
Progressione sistematica
Monitoraggio costante
NOTA IMPORTANTE

📽️ Ehi, sai chi ha finanziato questa guida?
Il Team Chiozzi stesso! Sì, proprio così - abbiamo investito tempo e risorse per
condividere gratuitamente parte della nostra conoscenza con te.
Perché lo Facciamo?
La nostra missione è diffondere informazioni corrette nel mondo del calisthenics. Troppo spesso
vediamo persone che si allenano nel modo sbagliato, seguono miti infondati o, peggio ancora, si
infortunano seguendo consigli errati.
In questa guida troverai riferimenti alla mia attività di coach e al Team Chiozzi - non solo per
vendere, ma per mostrarti che dietro queste pagine c'è un metodo testato e comprovato. Ho
cercato di darti il massimo valore possibile, così che se vorrai sperimentare di persona quanto
spiegato qui, saprai esattamente a chi rivolgerti.
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Per Chi Vuole di Più...
Se dopo questa guida vorrai vedere applicati concretamente questi principi sulla tua persona,
abbiamo una Challenge di 7 settimane dove potrai sperimentare il metodo direttamente su te
stesso.
📋 Challenge di 7 settimane include:
Valutazione tecnica da professionisti
Un programma cucito su misura per te
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offrire:
Rimborso entro 30 giorni se non ti piace come lavoriamo
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PS: La guida è gratuita(per ora), ma il valore che contiene non ha prezzo!
📌 PRIMA DI INIZIARE
✅Leggi la guida dall'inizio alla fine
✅Tieni un quaderno per gli appunti
✅Preparati a filmare i tuoi test
✅Sii onesto nella tua autovalutazione

"Questa guida ti darà gli strumenti. Sta a te usarli con costanza e dedizione."
- Simone Chiozzi
📋 Come usare questa guida
1. Leggi ogni capitolo in ordine
2. Esegui i test come indicato
3. Annota i tuoi risultati
4. Applica le strategie gradualmente
Per ottenere il massimo da questo materiale, prenditi il tempo di comprendere ogni concetto prima di
passare al successivo.
INDICE
INTRODUZIONE
L'Autore
Nota Importante
Come Usare Questa Guida
1. COMPRENDERE IL MUSCLE UP
1.1 Forza vs Tecnica: Sfatare i Miti
1.2 I Prerequisiti di Base: Trazioni, Dip e Forza di Spinta
1.3 La Transizione: Il Ruolo della Forza di Tirata e dei Tricipiti
1.4 Perché Non Esistono Scorciatoie né Esercizi "Magici"
2. VALUTAZIONE E PREPARAZIONE AL MUSCLE UP
2.1 Prima di Iniziare: Test e Valutazioni Fondamentali
2.2 I Parametri dell'Allenamento
2.3 Biomeccanica e Tecnica degli Esercizi Fondamentali
2.4 I Test e la Loro Struttura
2.5 Strutturare l'Allenamento
CONCLUSIONE
Riepilogo dei Punti Chiave
Bonus Esclusivi
Ora tocca a te!

"Il successo nel Muscle Up non sta nel tentare e ritentare, ma nel costruire metodicamente
la strada per arrivarci." - Simone Chiozzi
Capitolo 1: Comprendere il Muscle Up
Cos'è (e cosa non è) un Muscle Up?
Prima di iniziare il tuo viaggio verso la padronanza del Muscle Up, è fondamentale comprendere
cosa rende questo movimento così unico e, allo stesso tempo, così sfidante.
Un Muscle Up è un movimento fluido e controllato che combina una trazione esplosiva con una
transizione sopra la sbarra, concludendosi in una posizione di spinta.
Quando eseguito correttamente, mostra:
Movimento verticale e controllato
Transizione fluida
Spalle che salgono insieme
Corpo compatto e allineato
Guarda il tutorial su Youtube
Scansiona il Qr Code
o visita il link: https://youtu.be/IT48zEkr-0M
Non chiamarlo Muscle up se effettui questi compensi:
1. Kip con le Gambe
Slancio eccessivo delle gambe
Compensa la mancanza di forza esplosiva
Stress inutile su spalle e gomiti
2. Squadrata a Gamba Tesa
Compensazione per mancanza di forza nella transizione
Movimento inefficiente e incontrollato
Rischio per articolazioni
3. Salita Asimmetrica
Una spalla sale prima dell'altra
Indica squilibrio di forza
Rischio di infortuni alla spalla
4. Altri Compensi Comuni:
Spalle che si alzano verso le orecchie
Oscillazioni eccessive del corpo
Gomiti che si allargano eccessivamente nella transizione
Un vero Muscle Up non richiede compensazioni: è il risultato di forza esplosiva e controllo tecnico.
Guarda il video su Youtube
Scansiona il Qr Code
o visita il link: https://youtu.be/oC8tgcKm_Iw
Cosa vedremo?
In questo capitolo, sfateremo i miti più comuni che circolano su questo esercizio e ti forniremo
una comprensione chiara e pratica di:
Cosa serve realmente per padroneggiare il movimento
Quali sono i veri prerequisiti di base
Come valutare onestamente il tuo punto di partenza
Perché molti atleti falliscono nel loro approccio
Più comprenderai la vera natura del Muscle Up, più efficace sarà il tuo percorso di allenamento.
1.1 Forza vs Tecnica: Sfatare i Miti


"Mi manca solo la tecnica." - Principiante
Ho sentito questa frase centinaia di volte da atleti che si avvicinano al Muscle Up. È il più grande
malinteso che circola nel mondo del calisthenics, e oggi voglio farti capire perché.
La Verità sui Numeri
Dopo aver seguito personalmente oltre 500 atleti nel loro percorso verso il Muscle Up, posso
dirti con certezza che:
Nel 98% dei casi, il problema è la mancanza di forza
Solo nel 2% dei casi il problema è puramente tecnico
Non sono percentuali casuali, ma dati reali basati su anni di esperienza sul campo.
La Reale Distribuzione nel Muscle Up
All'inizio del tuo percorso, il Muscle Up si basa su:
90-95% Forza
5-10% Tecnica
Se ti stupisce, considera che il muscle up è prima di tutto un movimento di forza esplosiva.
Senza una base solida di forza non c’è tecnica che possa compensare: è un po’ come voler
imparare a manovrare una moto da cross senza avere la forza e la stabilità di base per
controllarla.
Perché Conta Tanto la Forza?
Il muscle up richiede di tirare il tuo corpo molto oltre la semplice linea del mento sulla sbarra,
coinvolgendo fortemente la schiena, le spalle, i tricipiti e gli avambracci. La forza necessaria a
“scavalcare” la sbarra è di gran lunga superiore a quella richiesta per una semplice trazione.
Inoltre, servono tricipiti e avambracci forti per completare la transizione, il passaggio più
impegnativo del movimento.
Puoi avere una comprensione perfetta di:
Traiettoria e timing di tirata ideale
Percezione delle scapole
Attivazione del tricipite in transizione
Ma senza la forza esplosiva necessaria per superare la sbarra, rimarrai bloccato "a metà strada".
Quando Entra in Gioco la Tecnica?
La tecnica diventa fondamentale solo quando possiedi già la forza necessaria. Una volta
costruita una base solida, la tecnica ti aiuta a perfezionare l’esecuzione, a ridurre gli sprechi di
energia e a passare da una singola ripetizione sporadica a più muscle up consecutivi con
efficienza.
In altre parole, la tecnica rifinisce ciò che la forza rende possibile. Se non hai la forza per
superare la sbarra, nessun accorgimento tecnico potrà magicamente spingerti oltre.
Il Punto di Equilibrio
Il Muscle Up diventa possibile quando:
1. Hai solidi prerequisiti di forza:
Trazioni esplosive
Forza nella transizione
Dip potenti - forza di spinta di base solida
2. Padroneggi gli elementi tecnici:
Posizione del corpo
percezione delle scapole durante la trazione
Timing del movimento
Gestione della transizione
BOX PRATICO: Test di Autovalutazione Se pensi che ti manchi solo la tecnica, prova questo:
Riesci a fare trazioni al petto senza compensi?

Puoi eseguire trazioni in modo fluido, almeno una decina(non
massimale)?

Sei in grado di fare dip profondi a corpo libero, 15-20 (non
massimale)?

Se la risposta è "no" a qualsiasi di queste domande, non è la tecnica il tuo problema principale.
Implicazioni Pratiche
Come procedere:
1. Costruisci una solida base di forza
2. Sviluppa la consapevolezza del movimento
3. Integra gradualmente gli elementi tecnici
4. Mantieni sempre l'equilibrio tra forza e tecnica
📌 PUNTO CHIAVE DA RICORDARE
✅Non esistono “trucchi tecnici” capaci di
compensare una mancanza di forza di base. Prima
costruisci la forza, poi affina la tecnica, e infine
unisci questi due elementi per eseguire il muscle
up in modo fluido e sicuro.
Nel prossimo capitolo, vedremo esattamente quali sono i prerequisiti di forza necessari e come
costruirli in modo sistematico.
1.2 I Prerequisiti di Base: Una Solida Fondazione
Prima di lanciarti nel viaggio verso il Muscle Up, è fondamentale essere onesti con te stesso sui
prerequisiti necessari. Questo eviterà frustrazioni inutili e rischi di infortuni.
Numeri e Qualità: Il Giusto Mix
La Velocità Esecutiva: Un Fattore Cruciale
Nel mondo del Muscle Up esistono due tipologie di atleti, e identificare a quale categoria
appartieni è fondamentale per il tuo percorso:
Atleti "Veloci":
Hanno una predisposizione genetica a "sbloccare" velocemente il movimento di trazione
Sono particolarmente esplosivi nei primi gradi del movimento
Imparano più rapidamente il Muscle Up
Spesso necessitano di lavorare sulla chiusura della trazione
Possono raggiungere il Muscle Up anche senza una programmazione specifica
La loro velocità nei primi gradi del movimento è il vero vantaggio: questa caratteristica gli permette di
sbloccare il Muscle Up più rapidamente degli altri.
Atleti "Lenti":
Non hanno velocità naturale nei primi gradi del movimento
Richiedono più lavoro sulla velocità
Necessitano di una programmazione specifica
Tendono ad avere più forza in chiusura poiché ci arrivano più lentamente
Senza una scheda dedicata e uno studio approfondito del movimento, difficilmente
raggiungeranno il Muscle Up
La loro forza in chiusura è spesso superiore perché il movimento più lento richiede maggior controllo
e sviluppo di forza in questa fase.
Guarda il video su Youtube
Scansiona il Qr Code
o visita il link: https://youtu.be/PDAHXoUapOI
Un Esempio Pratico
📋 Test di Velocità nelle Trazioni
1. Filmati eseguendo 7-10 trazioni
2. Misura il tempo di salita nella fase iniziale del movimento
Veloce: 1 secondo
Media: 1-2 secondi
Lenta: più di 2 secondi
La velocità nei primi gradi è cruciale: osserva attentamente l'inizio del movimento nel video.
Il Ruolo Critico dei Tricipiti
Un aspetto spesso sottovalutato è la forza specifica dei tricipiti. Dovresti essere in grado di:
Eseguire estensioni alla sbarra
Estensioni tricipiti a terra in posizione di plank con spalla altezza gomito
Gestire un buon numero di dip e pushup
 
 
 
La Verità sui Prerequisiti

 "Ma ho visto gente fare il Muscle Up con
molte meno trazioni!" - principiante
Sì, è possibile, ma:
1. Sono eccezioni, non la regola
2. Spesso hanno background atletici specifici
3. Generalmente hanno una genetica favorevole
4. Non è un approccio replicabile per la maggioranza
Piano d'Azione in Base al Tuo Livello
Se Non Hai i Prerequisiti:
Se Hai i Prerequisiti:
1. Concentrati sulla forza base
2. Lavora sulla velocità delle trazioni
3. Sviluppa la forza nei tricipiti
1. Lavora sulla velocità
2. Introduci esercizi specifici
3. Mantieni e migliora la forza base
4. Avanza nelle progressioni senza
sacrificare mai la velocità esecutiva
📌 PUNTO CHIAVE DA RICORDARE
✅I numeri sono indicativi, la qualità è assoluta
✅La velocità esecutiva è fondamentale quanto la
forza
✅Non sottovalutare il ruolo dei tricipiti
✅Sii onesto nella tua autovalutazione
Nel prossimo capitolo, analizzeremo in dettaglio come la forza di tirata e dei tricipiti lavorano insieme
nella fase critica della transizione.
1.3 La Transizione: Il Ruolo della Forza di Tirata e dei Tricipiti
La transizione nel Muscle Up è spesso considerata la parte più misteriosa del movimento. Molti
la vedono come un momento "magico" dove il corpo in qualche modo supera la sbarra. La realtà
è molto più concreta: la transizione è il risultato diretto della forza di tirata combinata con la
forza dei tricipiti e avambracci.

 
Comprendere la Transizione
La transizione è il momento in cui:
L'avambraccio diventa parallelo al suolo
Il corpo inizia a superare la sbarra
I tricipiti entrano in gioco attivamente
 
 

Il Ruolo della Forza di Tirata
La forza di tirata è cruciale perché:
Crea il momento iniziale necessario
Porta l'avambraccio in posizione corretta
Determina la velocità della transizione
L'Importanza dei Tricipiti
I tricipiti giocano un ruolo fondamentale:
Stabilizzano il gomito durante la transizione
Forniscono la spinta necessaria per completare il movimento
Prevengono stress eccessivo sulle articolazioni
Come Preparare i Tricipiti:
Dip profondi sotto i 90°
Estensioni a terra o con carrucola
Lavoro specifico di forza in massimo allungamento
2 Errori Comuni nella Transizione:
1.Anticipare la Transizione
 Molti allenatori costruiscono le programmazioni in questo modo:
Causa perdita di forza
Compromette la meccanica del movimento
Spesso porta a "kipping" eccessivo
2.Ritardare la Transizione
 Molti allenatori costruiscono le programmazioni in questo modo:
Spreca l'energia della tirata
Rende impossibile il completamento in quanto ti allontana dalla sbarra
La Progressione Corretta
Box Pratico: Autovalutazione della Transizione
📋 Checklist di Prontezza basato su video tecnico:
Riesci a portare l'avambraccio parallelo al suolo nelle trazioni?
Hai controllo totale nei dip profondi?
Mantieni le scapole depresse durante tutto il movimento?
Senti attivazione dei tricipiti nella parte alta della trazione?
Senti di riuscire a portare l’avambraccio orizzontale al terreno quando
tiri alte le trazioni?
Percepisci lavoro sul sul tricipite e avambracci ?
📌 PUNTO CHIAVE DA RICORDARE
✅La transizione non è "magica", è pura
meccanica
✅Forza di tirata e tricipiti devono lavorare in
sincronia
✅Il timing è importante quanto la forza
✅La preparazione specifica è fondamentale
Nel prossimo capitolo, sfateremo i miti sulle scorciatoie e gli esercizi "magici", concentrandoci su ciò
che funziona veramente.
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tuo obiettivo
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1.4 Perché Non Esistono Scorciatoie né Esercizi "Magici"
La Distorsione dei Social Media
Viviamo in un'epoca in cui i social media ci mostrano costantemente l'eccezionale come se fosse
normale. Ogni giorno vediamo decine di video di persone che eseguono Muscle Up perfetti, e
questo crea una percezione distorta della realtà.
Facciamo un esperimento mentale:
Quante persone nel parco di calisthenics della tua zona sanno fare un Muscle Up pulito?
In palestra, quanti lo includono veramente nei loro allenamenti?
Di questi, quanti lo eseguono con una tecnica impeccabile?
La verità è che stai vedendo l'1% delle persone che si allenano nel calisthenics. Quel ragazzo che
su Instagram fa sembrare il Muscle Up facile come bere un bicchier d'acqua? Probabilmente ha
anni di allenamento alle spalle, una genetica favorevole, o entrambi.
Se il Muscle Up fosse davvero così accessibile, lo vedresti eseguire regolarmente in ogni parco e
in ogni palestra. Invece, resta uno degli elementi più rispettati e ambiti nel mondo del
calisthenics.
Gli Esercizi da Evitare
1. Negative di Muscle Up
Rischio elevato per gomiti e spalle
Intensità troppo alta superiore al 100% del massimale
Non sviluppano la forza esplosiva necessaria
Possono causare infortuni seri
2. Salti sulla Sbarra
Non allenano la forza specifica
Scaricano troppo peso a terra
Non trasferiscono al movimento reale
Utile come riscaldamento per le gambe
3. Muscle Up con Loop Band Troppo Pesante
Falsano la percezione del movimento
Non sviluppano la forza necessaria
Creano dipendenza dall'elastico
Impediscono l'apprendimento corretto
😜
Guarda il video su Youtube
Scansiona il Qr Code
o visita il link: https://youtu.be/WloDdTMBvVw
Perché Questi Metodi Sono Popolari?
La popolarità di questi esercizi inefficaci è facilmente spiegabile. Offrono una gratificazione
immediata e all'inizio possono dare l'illusione di funzionare, facendo sentire l'atleta come se
stesse facendo progressi reali. Sono particolarmente attraenti perché sembrano semplici e
accessibili, evitando il "lavoro noioso" della costruzione metodica della forza. Inoltre, la loro
natura spettacolare li rende perfetti per i social media: sono facili da filmare e condividere,
promettendo risultati veloci che attirano l'attenzione. Ma questa è proprio la trappola: la
semplicità apparente nasconde la loro inefficacia nel costruire le vere fondamenta necessarie
per il Muscle Up.
La Dura Verità
Il Vero Percorso verso il Muscle Up
Nota: Per “Assistenza minima quando necessaria” si intende l’uso di loop band leggere.
Riconoscere gli Approcci Dannosi
📋 Segnali di Allarme:
Promesse di risultati in pochi giorni
Esercizi che causano dolore articolare
Progressioni che saltano le basi
Uso eccessivo di assistenze
Il Ruolo del Tempo per Raggiungere il Muscle Up

“Ho visto atleti impiegare un mese e altri un anno. Non esiste un tempo "giusto", esiste il
TUO tempo.” - Simone Chiozzi
📌 PUNTO CHIAVE DA RICORDARE
✅Le scorciatoie portano a infortuni o fallimenti
✅Il progresso reale richiede pazienza
✅La qualità batte sempre la quantità
✅Rispetta i tempi del tuo corpo
Nel prossimo capitolo, inizieremo a vedere come strutturare un approccio efficace partendo da zero,
rispettando i principi che abbiamo discusso finora.
2. Valutazione e Preparazione al Muscle Up
Prima di immergerci nei test specifici e nella struttura dell'allenamento, dobbiamo fare un passo
indietro e ragionare. Sì, ragionare. Questa parola farà la differenza nel tuo percorso verso il
Muscle Up.
Perché Ragionare è Fondamentale
Non esiste un "metodo magico" che funzioni per tutti. Se così fosse, basterebbe seguire dei
numeri prefissati e il gioco sarebbe fatto.
La realtà è più complessa:
Un atleta di 80kg avrà un percorso diverso da uno di 60kg
Chi ha un background sportivo partirà avvantaggiato
La genetica influenza la velocità di progressione
Gli obiettivi paralleli (massa/definizione) impattano il percorso

"Non chiederti quanto tempo ci vorrà, chiediti quanto forte diventerai godendoti il
percorso." - Simone Chiozzi
L'Importanza dell'Individualizzazione
Nel Team Chiozzi, dopo aver seguito oltre 1000 atleti(come team di allenatori), abbiamo
imparato che:
La stessa scheda può dare risultati opposti su persone diverse
Il volume "ottimale" varia enormemente da persona a persona
La percezione della fatica è altamente soggettiva

Esempio pratico: Due atleti con la stessa forza relativa:
Soggetto A: 180cm/80kg → 1RM con 30kg, 5-6 rep con 15kg
Soggetto B: 150cm/50kg → 1RM con 30kg, 12 rep con 15kg
Stessi numeri, percezioni ed esigenze completamente diverse.
Guarda il video su Youtube
Scansiona il Qr Code
o visita il link: https://youtu.be/3JyMAzGVOAk
Nelle prossime sezioni, ti guideremo attraverso:
Come analizzare il tuo punto di partenza
Come comprendere i parametri fondamentali dell'allenamento
Come strutturare i test in modo efficace
Come organizzare le tue sessioni
Non limitarti a copiare numeri. Impara a ragionare sul tuo percorso.
2.1 Autoanalisi: Il Punto di Partenza

"Il primo passo verso il successo nel calisthenics non è allenarsi, ma conoscersi." Simone Chiozzi
Perché l'Autoanalisi è Fondamentale
Nel Team Chiozzi, prima di iniziare qualsiasi percorso, poniamo una serie di domande
apparentemente semplici che in realtà sono fondamentali per personalizzare il percorso:
📋 Le Domande Chiave
Età, altezza, peso
Esperienza nel calisthenics
Importanza data alla tecnica
Disponibilità di tempo e attrezzatura
Obiettivi a breve e lungo termine
Infortuni pregressi
Alimentazione e sonno
Tipo di lavoro (sedentario/attivo)
Il Peso: La Variabile Cruciale

"Non puoi costruire forza su fondamenta instabili. Il peso corporeo è la tua prima
fondamenta." - Simone Chiozzi
Esempio Pratico: Se stai iniziando una fase di massa e punti al Muscle Up, devi sapere che:
L'aumento di peso rallenterà la progressione
L’intensità dovrà essere riaggiustata costantemente
Gli obiettivi dovranno essere ricalibrati
Lo Stile di Vita: L'Elemento Spesso Sottovalutato

"Il tuo progresso non dipende solo da cosa fai in allenamento, ma da come vivi le
altre 23 ore della giornata." - Simone Chiozzi
Come Impatta:
Un lavoro fisico richiede più recupero
Il sonno insufficiente compromette i risultati
Lo stress influenza la capacità di recupero
Box Pratico:
📋 Valuta questi aspetti
Condizioni Attuali
Peso stabile nelle ultime 4 settimane
Almeno 7 ore di sonno per notte
Stress gestibile
Alimentazione controllata
Disponibilità
Almeno 3 giorni/settimana per allenarmi
Accesso a sbarra e parallele
Tempo per recuperare adeguatamente
Possibilità di filmare gli allenamenti
Background
Esperienza nelle trazioni
Nessun infortunio recente
Tecnica di base consolidata
Obiettivi realistici
PUNTO CHIAVE: Ogni risposta a queste domande modifica il percorso. Per esempio:
Un operaio edile di 85kg avrà bisogno di tarare l’intensità dell’allenamento in modo diverso
rispetto a un impiegato di 65kg
Chi dorme 5 ore per notte avrà progressioni più lente
Chi ha un passato di infortuni alla spalla richiederà una progressione più cauta
L'Importanza della Consapevolezza
La differenza tra chi progredisce e chi ristagna spesso sta nella consapevolezza di questi fattori
quotidiani. Nel Team Chiozzi, abbiamo visto come due atleti con simili capacità fisiche possano
avere risultati completamente diversi solo per le differenze nel loro stile di vita: ore di sonno,
tipo di lavoro, gestione dello stress e alimentazione influenzano significativamente la risposta
all'allenamento.
Prenditi il tempo necessario per questa analisi. È il fondamento su cui costruirai il tuo Muscle Up.
📌 PUNTO CHIAVE DA RICORDARE
✅L'autovalutazione onesta è il primo passo verso
il successo
✅La composizione corporea influenza
significativamente il percorso
✅Lo storico atletico determina il punto di
partenza
✅La stabilità del peso è fondamentale per la
progressione
✅Un programma efficace parte da un'analisi
accurata
Nel prossimo capitolo, esamineremo in dettaglio i parametri fondamentali dell'allenamento: volume,
intensità e frequenza. Questi elementi saranno la chiave per costruire una programmazione efficace
basata sulla tua autovalutazione.
2.2 I Parametri dell'Allenamento

"Allenarsi senza conoscere i propri numeri è come navigare senza bussola: potresti
arrivare, ma sarà un viaggio lungo e frustrante." - Simone Chiozzi
Per costruire un percorso efficace verso il Muscle Up, è essenziale comprendere i parametri
fondamentali dell'allenamento. Questi elementi non solo determinano la qualità delle tue
sessioni, ma guidano l'intera programmazione.
Volume e sua gestione
Il volume rappresenta la quantità totale di lavoro svolto. Troppo volume porta al
sovrallenamento, troppo poco impedisce la progressione.

Esempio pratico: Se il tuo massimale è 10 trazioni,
programmare 8 serie da 8/9 ripetizioni è eccessivo. Meglio
4-5 serie da 6-7 ripetizioni con un buffer tecnico che ti
permetta di mantenere la qualità e velocità.
Intensità: Assoluta e Percepita
L’intensità è un parametro cruciale per misurare e gestire i carichi di lavoro. Si divide in:
1. Intensità Assoluta
2. Intensità Percepita (RPE)
Basata sulla percentuale del tuo
massimale (RM, Ripetizione Massimale).
Oggettiva e misurabile.
Rappresenta la base per una
programmazione precisa.
Misura quanto "pesante" senti
l’esercizio.
È soggettiva e influenzata da fattori
come fatica, stress e recupero.
Esempio pratico:
Un atleta esegue 5 trazioni al 70% del suo massimale:

Giorno 1: Percepisce l’intensità come RPE 6/10
(gestibile).
Giorno 2: Percepisce lo stesso carico come RPE 8/10
(più impegnativo).
Questa variabilità evidenzia l’importanza di adattare
l’allenamento alla percezione del carico in aggiunta ai
parametri oggettivi.
Densità: Gestione del Tempo
La densità misura quanto lavoro riesci a svolgere in un determinato intervallo di tempo. È un
parametro utile per migliorare l’efficienza e aumentare l’intensità senza modificare il carico.
Esempio pratico:

Settimana 1: 4x6 trazioni con 2 minuti di riposo tra le
serie.
Settimana 2: 4x6 trazioni con 90 secondi di riposo tra le
serie.
Ridurre gradualmente i tempi di recupero senza
compromettere la qualità del movimento è un modo
efficace per aumentare la densità e migliorare la resistenza
muscolare.
Buffer e RM (Ripetizione Massimale)
L’RM rappresenta il tuo limite massimo(ripetizione massimale) per una singola ripetizione,
mentre il buffer è il margine di sicurezza che lasci per preservare la qualità del movimento.
Esempio pratico:

RM: 12 trazioni di massimale tecnico
Allenamento: 8 ripetizioni (buffer di 4)
Risultato: Qualità mantenuta e progressione
sostenibile.
L’Utilizzo Consapevole delle Tabelle RM
Le tabelle di percentuali RM sono strumenti utili per orientare l’allenamento, ma non devono
essere prese come una regola assoluta. Troppo spesso si commette l’errore di programmare
esercizi basandosi esclusivamente su questi numeri, ignorando le caratteristiche individuali
dell’atleta.
Errore Comune
Molti allenatori costruiscono le programmazioni in questo modo:

1. Test del massimale in trazione per un soggetto di 80 kg che esegue 1
ripetizione con 30 kg di zavorra.
2. Sommano il peso corporeo (80 kg) alla zavorra (30 kg) per ottenere 110 kg.
3. Usano la tabella RM per impostare serie e ripetizioni (es. 5x8 con 10 kg di
zavorra).
Questa metodologia è fallace perché non considera:
Le leve dell’atleta.
La predisposizione soggettiva all’esercizio.
La reale percezione del carico.
Un Approccio Migliore:
 Testa il carico effettivo. Se vuoi lavorare con 10 kg di zavorra, esegui un test per
valutare quante ripetizioni l’atleta può eseguire con quel carico e adatta la
programmazione di conseguenza. La tabella dovrebbe essere un riferimento per
evitare test eccessivamente tassanti, non uno strumento rigido.
Progressione nei Carichi

"Chi corre troppo inciampa. Chi progredisce con metodo, arriva." – Simone Chiozzi
Modalità di Progressione
1. Carico: Aumentare il peso utilizzato.
2. Volume: Aumentare il numero totale di ripetizioni o serie.
3. Densità: Ridurre il tempo di recupero tra le serie, aumentando il lavoro svolto in un dato
periodo.
Errore Comune
 Molti allenatori aumentano simultaneamente il carico e il volume. Questo può
risultare troppo tassante per il corpo, rendendo difficile il recupero e rallentando i
progressi. Ad esempio, passare da un 3x7 con 10 kg a un 3x8 con 12 kg rappresenta
un aumento sia di volume che di intensità, sovraccaricando inutilmente l’atleta.
Esempi di Progressione
1. Progressione sul Carico
Settimana 1: 3x6 trazioni con 10 kg di zavorra.
Settimana 2: 3x6 trazioni con 12 kg di zavorra.
Settimana 3: 3x6 trazioni con 14 kg di zavorra.
In questo caso, il numero di serie e ripetizioni rimane costante mentre il carico aumenta
gradualmente.
2. Progressione sul Volume
Settimana 1: 3x6 trazioni con 10 kg di zavorra.
Settimana 2: 4x6 trazioni con 10 kg di zavorra.
Settimana 3: 5x6 trazioni con 10 kg di zavorra.
Qui il carico rimane costante e si aumenta il volume gradualmente. Questo approccio è utile per
costruire resistenza muscolare e capacità di lavoro.
3. Progressione sulla Densità
Settimana 1: 3x6 trazioni con 10 kg di zavorra, 2 minuti di recupero tra le serie.
Settimana 2: 3x6 trazioni con 10 kg di zavorra, 90 secondi di recupero tra le serie.
Settimana 3: 3x6 trazioni con 10 kg di zavorra, 1 minuto di recupero tra le serie.
Riducendo il tempo di recupero, aumenti l’intensità dell’allenamento senza modificare il carico o
il volume.
Strategia Intelligente di Progressione
Segui queste linee guida:
1. Scegli un solo parametro da far progredire alla volta (carico, volume o densità).
2. Monitora attentamente la fatica percepita e la qualità del movimento.
3. Introduci progressioni graduali per consentire al corpo di adattarsi senza stress eccessivi.
📌 PUNTO CHIAVE DA RICORDARE
✅Il volume ottimale è quello che puoi sostenere
con qualità.
✅L’intensità percepita varia e deve essere
bilanciata con quella assoluta.
✅La densità può essere un’arma segreta per
migliorare l’efficienza.
✅
✅La progressione deve essere pianificata, non
La tabella RM è un riferimento, non una regola fissa.
lasciata al caso.
Nel prossimo capitolo, analizzeremo in dettaglio la biomeccanica e la tecnica corretta degli esercizi
fondamentali per il Muscle Up.
2.3 Biomeccanica e Tecnica degli Esercizi Fondamentali

"La tecnica non è un'opinione: è la base su cui costruirai ogni tuo progresso."
– Simone Chiozzi
Capire come eseguire correttamente gli esercizi fondamentali è come apprendere una lingua:
senza una buona grammatica, le frasi perdono significato. In questo capitolo stabiliremo i
parametri tecnici di riferimento per ogni esercizio, garantendo che ogni movimento sia eseguito
con precisione, sicurezza ed efficacia.
📋 La tecnica corretta è:
✅La chiave per prevenire infortuni
✅Il modo per misurare i progressi reali
✅Il fondamento di un Muscle Up solido
Esercizi di Tirata: Potenza ed Esplosività
Gli esercizi di tirata sono fondamentali per sviluppare la forza necessaria a sollevare il tuo corpo
oltre la sbarra. Da movimenti di base come le trazioni, a varianti specifiche come il modello
muscle up, ognuno di questi esercizi affronta una lacuna precisa nella tua progressione.
1. Trazioni Base
Obiettivo: Costruire forza di tirata e controllo.
Tecnica corretta:
Partenza a braccia completamente tese
Scapole in posizione neutra
Presa leggermente più larga delle spalle
Gomiti che puntano a 45°
Mento sopra la sbarra: verticalmente e orizzontalmente
2. Trazioni al Petto
Obiettivo: Preparare la forza per la transizione.
Tecnica corretta:
Come le trazioni normali, ma con arrivo della sbarra al petto
Focus sulla depressione scapolare
3. Trazioni Modello Muscle Up
Obiettivo: Sviluppare esplosività e altezza nella tirata.
Tecnica corretta:
Partenza a braccia tese
Esplosività nella fase iniziale
Avambraccio parallelo al suolo
Arrivo con la sbarra al petto, traiettoria il più verticale possibile
Guarda la Tecnica Esecutiva per migliorare la forza esplosiva
Scansiona il Qr Code
o visita il link: https://youtu.be/rvPiEVQM-24
4. Australian Pull-Up
Obiettivo: Migliorare la stabilità scapolare e la forza in chiusura.
Tecnica corretta:
Corpo allineato
Scapole depresse e addotte
Gomiti vicini al corpo
Chiusura completa al petto
Guarda il tutorial per Migliorare la Chiusura
Scansiona il Qr Code
o visita il link: https://youtu.be/FT3-j0b8dlM
Esercizi di Spinta: Tricipiti e Stabilità
Gli esercizi di spinta rafforzano i muscoli responsabili della transizione e della chiusura del
muscle up, con un focus particolare sui tricipiti e sulla stabilità delle scapole.
1. Dip
Obiettivo: Rafforzare tricipiti e spalle per la spinta finale.
Tecnica corretta:
Partenza con braccia distese
Scapole depresse e neutre in tutto il movimento
Discesa oltre i 90°
Core attivo
Guarda il tutorial sul Dip alle Parallele
Scansiona il Qr Code
o visita il link: https://youtu.be/ycYMAKG6sWw
2. Estensioni Tricipiti a Terra
Obiettivo: Migliorare la forza dei tricipiti per la transizione.
Tecnica corretta:
Posizione di plank con spalle allineate ai gomiti
Gomiti stretti al corpo
Range completo di movimento
Controllo nella fase eccentrica, core attivo
Guarda come migliorare la Transizione del Muscle Up
Scansiona il Qr Code
o visita il link: https://youtu.be/vRs7sNXNhK0
Errori Comuni da Evitare
Nella Tirata:
Partenza con scapole già retratte: riduce l’efficacia del movimento.
Gomiti troppo aperti: causa instabilità e aumenta il rischio di infortuni.
Compensi con il corpo: perdita di parametrabilità del gesto.
Nella Spinta:
Gomiti che si allargano eccessivamente: riduce l’attivazione dei tricipiti.
Range incompleto: limita i benefici.
Perdita di tensione scapolare: aumenta il rischio di infortuni alle spalle.

"Senza parametri tecnici chiari, ogni test diventa inaffidabile e ogni programmazione
inefficace." – Simone Chiozzi
📌 PUNTO CHIAVE DA RICORDARE
✅La tecnica corretta precede ogni
programmazione.
✅Ogni esercizio ha parametri specifici da
rispettare.
✅Filmati regolarmente per valutare e correggere
la forma.
✅La forma non è negoziabile: è il tuo
investimento per progressi duraturi.
Nel prossimo capitolo, vedremo come strutturare i test basandoci su questi parametri tecnici,
garantendo che ogni misurazione sia accurata e significativa per la tua programmazione.
2.4 I Test e la Loro Struttura

"I test non sono solo numeri, sono la mappa del tuo percorso: più precisa è la mappa, più
sicuro sarà il viaggio." – Simone Chiozzi
Il Significato dei Test
I test non servono solo a raccogliere numeri. Sono uno strumento per:
1. Raccogliere dati sul tuo livello di forza
Quanto puoi sollevare, quante ripetizioni riesci a eseguire, con quale controllo.
2. Identificare lacune specifiche
Difficoltà tecniche, debolezze muscolari o limiti nella resistenza.
I test ben strutturati emulano una seduta di allenamento reale, offrendo una fotografia accurata
delle tue capacità e lacune. Questo approccio consente di costruire una programmazione che sia
realmente personalizzata.
La Struttura Logica dei Test
La sequenza dei test non è casuale. Proprio come in una seduta di allenamento, ogni esercizio
influenza quello successivo.
Per questo seguiamo una struttura precisa a seconda dei tuoi obiettivi:
1. Esercizi Esplosivi All'inizio, quando sei fresco, testiamo la tua capacità esplosiva con trazioni
al petto o trazioni modello Muscle Up. Questa fase è cruciale perché rivela immediatamente
se sei un atleta "veloce" o "lento", informazione che guiderà tutta la programmazione
successiva.
2. Principali di Tirata e Spinta Passiamo poi ai test di forza pura, alternando tirata e spinta
per evitare l'accumulo eccessivo di fatica che falserebbe i risultati. Ad esempio:
Test delle trazioni zavorrate (6RM)
Test dei dip zavorrati (6-8RM)
3. Complementari e Finisher Concludiamo con esercizi che rivelano lacune specifiche nella
tecnica e nella resistenza.
Perché Questa Struttura è Fondamentale?
Testare solo esercizi di tirata consecutivamente, ad esempio, falserebbe i risultati:
Gli ultimi test sarebbero influenzati dalla fatica accumulata.
Non si capirebbe come il corpo reagisce all’alternanza tirata/spinta.
Si perderebbero dati fondamentali sulla resistenza muscolare e sulla risposta nervosa ai
cambi di movimento.

Nota
I test devono essere pensati avendo già in mente uno schema logico di
programmazione che si intenderà seguire a seconda degli obbiettivi e dei giorni che
la persona ha a disposizione per allenarsi.
Come i Test Rivelano le Lacune
Ogni test è un’opportunità per scoprire debolezze specifiche.
Esempio:
Test di 6RM nelle trazioni zavorrate:
Difficoltà nella chiusura del movimento → Testare complementare per migliorare chiusura
Problemi nello sblocco scapolare → Testare complementare per migliorare la percezione nei
primi gradi del movimento
Cedimento precoce (aumento netto di fatica percepita dalla quinta rep alla sesta→ Adattare
l’intensità percepita al feedback
Più test svolgiamo, più precise saranno le informazioni. Questo ci permette di progettare una
programmazione che:
Riduca i punti deboli.
Prevenga sedute che non si concludono a causa di un eccessivo accumulo di fatica.
Massimizzi il ritorno sul tempo e l’energia spesi.
L’Approccio del Team Chiozzi: 18 Test in 2 Settimane
Nel Team Chiozzi, il processo di testing è un pilastro. Svolgiamo oltre 18 test spalmati su due
settimane. Perché così tanti test? Perché ogni test successivo approfondisce e conferma ciò che
abbiamo scoperto nei test precedenti.
1. I primi test massimali servono a identificare capacità generali e lacune macroscopiche.
2. Ogni test successivo approfondisce specifiche carenze tecniche e muscolari.
3. Più test svolgiamo, più la programmazione sarà:
Precisa: Ogni esercizio è scelto per colpire una debolezza identificata.
Allenante: Niente viene lasciato al caso.
Sostenibile: Evitiamo sedute troppo pesanti che portano al fallimento.
Esempio pratico:
Dopo un test massimale su trazioni, introduciamo:
Un test correlato al 6RM per valutare velocità e tecnica sotto fatica
Test tecnici specifici per le lacune emerse
Il Panorama Italiano dell’Allenamento
Nel panorama italiano, pochi coach si prendono il tempo di analizzare l’atleta con questo livello
di dettaglio. Perché?
Richiede più competenze: Conoscenza della biomeccanica, capacità di valutazione tecnica
e abilità di programmazione.
Richiede impegno: Unire i test e realizzare una programmazione completa richiede più di
un’ora di lavoro su singola programmazione.
Richiede dedizione: Guardare ogni video, annotare i dati, verificare il livello di fatica non è
“divertente.” Poi nel 90% dei casi va corretto anche l’allievo.
La maggior parte dei coach preferisce saltare questo passaggio e fornire una programmazione
generica. Questo approccio porta a:
Schede inefficaci.
Stallo nei progressi.
Demotivazione dell’atleta.
Perché il Team Chiozzi fa diversamente?
Crediamo che un approccio mirato possa dare un boost fino a 3 volte sulle performance. Lo
dimostrano i risultati di chi si affida al nostro metodo da anni.
L’Importanza della Progressione nei Test
Un testing ben strutturato si svolge in due fasi:
1. Prima Fase: Movimenti Principali
Test delle capacità generali: forza massimale e resistenza.
Identificazione delle lacune principali.
2. Seconda Fase: Specificità
Test su esercizi complementari per lavorare sui punti deboli.
Valutazione della risposta dell’atleta a carichi diversi.
📌 PUNTO CHIAVE DA RICORDARE
✅I test devono simulare una vera sessione di
allenamento.
✅Ogni test è un’opportunità per identificare
debolezze tecniche e muscolari.
✅Distribuire i test strategicamente migliora
l’affidabilità dei dati.
Nel prossimo capitolo, vedremo come utilizzare i dati raccolti nei test per strutturare una
programmazione personalizzata e mirata.
2.5 Strutturare l'Allenamento

"Un allenamento ben strutturato è come un puzzle: ogni pezzo deve incastrarsi
perfettamente per creare il quadro completo." - Simone Chiozzi
Struttura e Intensità delle Sedute
Intensità Generale (%RM):
Esercizi Principali: 75-85%-90%
Complementari: 70-80%
Finisher: Intensità più bassa, volume elevato
Struttura dei Tre Giorni
GIORNO 1
Tipo di Esercizio
Stato di Progressione
Forza Esplosiva
Progressione (Volume Limitato)
Principale di Tirata
Stabile
Principale di Spinta
Progressione
Complementare di Tirata
Progressione
Complementare di Spinta
Stabile
Finisher
Stabile o Progressione
GIORNO 2
Tipo di Esercizio
Stato di Progressione
Forza Esplosiva*
Stabile (Volume Limitato)
Principale di Tirata
Progressione
Principale di Spinta
Stabile
Complementare di Tirata
Stabile
Complementare di Spinta
Progressione
Finisher
Stabile o Progressione
*Su 3 giorni possiamo anche non inserire l'esercizio di forza esplosiva in uno dei tre giorni, dipende
dal livello.
GIORNO 3 Quali esercizi mando in progressione? Devo considerare:
Quale principale necessita più lavoro
Quanto si è spinto nei giorni 1 e 2
Posso inserire una progressione leggera nel finisher (in accumulo)
Struttura dei Test
Adesso faremo finta di aver dato dei test da svolgere ad un allievo e vedremo la risposta.
Leggenda Test:
– Esercizio da svolgere scritto in blu
– Valutazione del coach scritto in rosso
- 1"=1 secondo - 1'=1 minuto
Giorno 1 di test: analisi iniziale
Trazioni Modello Muscle Up: 3×1 (30-40" recupero) 2 set 1,30” recuper0. Necessita
miglioramento in tecnica e percezione.
Trazioni: 1RM: 25kg e Massimale tecnico @10kg: 5-6 reps. Criticità emerse: Lacuna nei 120°,
Tendenza a strattonare e Perdita marcata di velocità tra 4ª-6ª rep @10kg.
Dip: 6 ripetizioni con 20kg, 18-20 ripetizioni a corpo libero. Analisi: Leggera perdita di
depressione da 120° in su, prime ripetizioni tecnicamente corrette e problema di fatica,
non di tecnica.
Test di velocità di trazioni a corpo libero: Numero delle ripetizioni uguale al test con 10kg.
Velocità ottima e costante. Australian pull ups: anelli altezza bacino e ginocchia flesse. 6-8
reps 2” fermo al petto. Facili.
Pushup: Max tecnico in ritmo. buoni 30+ pushup , si può migliorare la percezione del core.
Estensioni con spalla altezza gomito: mani a terra in posizione di plank. Buone 5 reps
negativa 3” salita 3” estensioni.
Giorno 2 di test: analisi delle Lacune
Dopo aver identificato le criticità principali nel primo giorno di test, il secondo giorno ci permette
di approfondire le specifiche aree di miglioramento.
Trazioni al petto modello muscle up con loop leggera: EMOM 1x3’ Intensità ridotta per
valutare velocità, Focus sulla percezione rispetto al peso corporeo Gestione
nettamente migliorata rispetto al test a corpo libero Nota: Intensità controllata per
valutare velocità esecutiva e preservare energia per i test seguenti.
Trazioni: 15kg 2-3 ripetizioni. Obiettivo: confronto con gestione 10kg. 2’ minuti di
recupero completi. Trazioni alla fronte: 4-5 ripetizioni con 10kg. Focus: valutare
percezione senza chiusura completa. Punto critico confermato nell'uscita dai 120°
Dip alle parallele: 15kg max tecnico al parallelo. 2’-3' minuti di recupero completi. Dip
alle parallele: 10kg stesso numero di reps fino al parallelo. Obiettivo: confrontare fatica e
percezione tra ROM diversi 10 reps @15kg: esecuzione fluida, 10 reps +10kg: buone ma
senza margine. Fatica significativamente ridotta al parallelo.
Trazioni a corpo libero: salita in 4” alla fronte 3-4 reps. Focus: percezione scapolare vs reps
normali. Miglioramento significativo nella gestione della fatica.
Trazioni a corpo libero. Proporrei una metodica specifica per valutare la stanchezza al
termine dei test iniziali e capire come il livello di affaticamento influisca sulla qualità
dell’esecuzione. Nell ottica di inserirla in scheda trazioni: 3-2-1-2 30” recupero per 3 set
1’ rec poi fatti i 3 set, 1’ rec 5-6 reps a corpo libero. Obiettivi di Valutazione: Confrontare
velocità nell'ultimo set, con l’esecuzione delle 5/6 trazioni del Giorno 1 di test(riguarda il
test). È rimasto fluido sulle doppie e singole ma nella tripla rallentava nel secondo e
terzo set. In scheda il focus sarà lavorare sulla velocità esecutiva.
Push down: Monobraccio 10RM con fermo di un secondo a braccio teso con 7.5kg.
Esecuzione solida con il passare delle ripetizioni fatica a tenere il fermo a braccia tesa.
Lat-Machine monobraccio: chiusura neutra con fermo di un secondo al petto 8 RM con
kg. Tendenza nelle ultime 2 ripetizioni ad anteporre ed elevare la scapola.
Nota sulla Struttura dei Test
1.Prima Settimana:
Focus sui test massimali
Identificazione delle lacune principali
Test multipli per confermare le criticità
emerse
2.Seconda Settimana:
Test di metodiche allenanti
Valutazione della risposta a diverse
intensità
Esempio: 5-6RM, testiamo metodiche
specifiche per valutare:
Risposta alla fatica
Percezione del carico
Capacità di gestione del volume
📋 Questa progressione nei test ci permette di:
✅Stabilire una base solida di dati
✅Verificare la risposta a diverse metodiche
✅Personalizzare efficacemente la programmazione
Nota
 Gli esercizi presentati sono esempi selezionati per illustrare il processo di analisi. In
una valutazione completa, ogni movimento dell'atleta andrebbe analizzato
sistematicamente, alternando i test in modo da mantenere la qualità esecutiva e
l'attendibilità dei risultati.
Trasformare i Test in scheda:
In questa guida gratuita realizzeremo il giorno 1 di scheda, che nasce dall’analisi
dettagliata di una serie di test, volti a identificare punti di forza, lacune tecniche e
criticità dell’atleta. Le progressioni e gli schemi proposti si basano direttamente sui
dati emersi dai test, tenendo conto della gestione della fatica, del controllo
scapolare, della fluidità d’esecuzione e dei range di movimento (Range of Motion,
indicato come ROM).
Traduzione dei Test nella Scheda di Allenamento
Giorno 1
Forza Esplosiva: Trazioni al Petto Modello Muscle Up
Dal test:
3 serie da 1 ripetizione con 30-40 secondi di recupero tra le ripetizioni, 2 serie
totali, con necessità di migliorare tecnica e percezione del movimento.
In scheda:
1 ripetizione a corpo libero + 1 ripetizione con loop (elastico) leggera
30 secondi di recupero tra ogni ripetizione
2 serie con 90 secondi di recupero tra le serie
Logica:
Questa combinazione (1 ripetizione a corpo libero seguita da 1 con elastico
leggero) migliora la percezione e la velocità senza accumulare troppa fatica
iniziale. Le serie limitate e i recuperi brevi mantengono alta l’attenzione sulla
tecnica. Se, con il tempo, la gestione del movimento migliora e la fatica resta sotto
controllo, si può valutare l’aggiunta di una terza serie a corpo libero, come
suggerito dall’analisi dei test.
Principale Tirata 1: Trazioni con Carico (EMOM)
(EMOM: una ripetizione all’inizio di ogni minuto)
Dal test:
1 ripetizione massimale (1RM) con 25 kg
Massimale tecnico con 10 kg: 5-6 ripetizioni
Rallentamento nell’esecuzione oltre la 4ª-6ª ripetizione e tendenza a
strattonare.
In scheda:
Trazioni con 15 kg
1 ripetizione all’inizio di ogni minuto per 2 minuti (totale 2 ripetizioni)
Con il progredire delle settimane, se la qualità tecnica rimane alta, aggiungere
1 minuto (e quindi 1 ripetizione) ogni volta, fino a un massimo di 4 minuti (4
ripetizioni).
Logica:
Lavorare con intensità elevata “da fresco” (all’inizio di ogni minuto) aiuta a
eliminare gli strattonamenti e a costruire un controllo stabile nel tempo. Questa
strategia deriva dall’osservazione che nel test, superata una certa soglia di
ripetizioni, la tecnica peggiorava sensibilmente.
Principale Tirata 2: Trazioni alla Fronte
Dal test:
Punto critico oltre i 120° di ROM
Con 10 kg: 4-6 ripetizioni, ma rallentamento marcato dopo la 4ª-6ª ripetizione
In scheda:
3 serie da 2 ripetizioni con 10 kg + 1 serie a massimale tecnico (fino a che le
ripetizioni restano fluide)
2 minuti di recupero tra le serie
Se nella serie a massimale tecnico si eseguono 4 o più ripetizioni in modo
fluido, aggiungere una serie in più nella sessione successiva.
Logica:
Lavorare fino alla fronte migliora la percezione nella fase iniziale del ROM,
tenendo sotto controllo il calo di velocità che emergerebbe dopo un certo numero
di ripetizioni. Monitorando il massimale tecnico, si regola il volume in base alla
reale capacità dell’atleta, come emerso dai test.
Principale Spinta: Dip alle Parallele
Dal test:
10 ripetizioni con 15 kg eseguite in modo fluido
Buona base di forza, perde velocità nelle ultime 3 ripetizioni a causa della
fatica accumulata dal test di spinta precedente, la tecnica è buona
In scheda:
3 serie da 4-5 ripetizioni con 15 kg
2 minuti di recupero tra le serie
A seguire, 2 serie da 8-10 ripetizioni a corpo libero, con 1 secondo di pausa a
braccia tese su ogni ripetizione
Logica:
Si parte da un carico (15 kg) già gestibile per 10 ripetizioni, ma si sceglie un range
di 4-5 ripetizioni per garantire tecnica ottimale e margine di progressione. Le serie
a corpo libero mantengono il volume complessivo e l’attenzione sulle sensazioni
tecniche. La progressione non è forzata inizialmente, ma si valuta la risposta
dell’atleta nel corso delle settimane, come suggerito dai test.
Complementare Tirata 1: Trazioni a Schema Piramidale (2-1-2-1-2)
Dal test:
Peggioramento della velocità quando le ripetizioni sono continue e non
“spezzate”.
In scheda:
Sequenza di ripetizioni: 2-1-2-1-2
20-30 secondi di recupero tra i mini-set (ad esempio, tra il blocco da 2 e quello
da 1)
2 serie totali, con 1 minuto di recupero tra le serie
Logica:
Spezzare le serie in mini-set con recuperi brevi migliora la percezione scapolare e
permette di mantenere alta la velocità. Ciò prepara l’atleta ad affrontare il muscle
up, dove la reattività scapolare è fondamentale. Dopo 3-4 settimane, in base
all’andamento degli esercizi principali e al feedback dell’atleta, si valuteranno
eventuali progressioni.
Complementare Tirata 2: Trazioni con Loop Leggera
Dal test (Giorno 2):
Miglioramento immediato di tecnica e percezione con l’uso di un elastico
leggero.
In scheda:
2 serie da 6 ripetizioni
2 minuti di recupero tra le serie
1 secondo di pausa a braccia tese a ogni ripetizione
Logica:
Lavorare sul range critico con un leggero sostegno aiuta a mantenere velocità e
fluidità, consolidando i miglioramenti tecnici. Questo esercizio serve anche a
monitorare la qualità del movimento in un contesto meno impegnativo, ma
comunque significativo.
Complementare Spinta: Dip con Fermo
Dal test:
Necessità di maggiore stabilità tecnica nella spinta e di valutare la risposta
sotto fatica.
In scheda:
8 serie da 1 ripetizione + 1 serie a massimale tecnico
2 secondi di fermo appena sotto i 90° di flessione del gomito
60-90 secondi di recupero tra le serie
Se, nella serie a massimale tecnico, si ottengono 2-3 ripetizioni in più rispetto a
quelle delle serie singole, la settimana successiva si riducono le serie
aumentando le ripetizioni (ad esempio, da 8x1 + massimale a 6x2 + massimale,
e poi 4x3 + massimale).
Logica:
Questo approccio testa come varia la tecnica e la gestione della fatica aumentando
gradualmente il numero di ripetizioni. L’idea è nata analizzando la tenuta tecnica
con carichi medio-alti emersa nei test, cercando di capire come l’atleta reagisce a
differenti stimoli di volume e intensità.
Finisher: Push Down
Dal test monobraccio:
7,5 kg per 10 ripetizioni massimali (10RM) con fermo, difficoltà nel mantenere
il fermo a braccia tese nelle ultime ripetizioni.
In scheda:
2 serie con 5 kg
30 secondi di recupero alternando le braccia
Logica:
Il push down a fine sessione permette di lavorare sulla stabilità e sulla percezione
del movimento di spinta in uno stato di affaticamento controllato. Dopo 2
settimane di lavoro stabile, si può valutare se aumentare le serie o il carico, in base
alla risposta complessiva dell’atleta e al livello di fatica accumulato.
Tipo
Esercizio
Schema
Note e Progressione
Forza Esplosiva
Trazioni al petto
• 1 ripetizione a
• Valutare una terza
modello Muscle Up
corpo libero + 1
serie in base alla
ripetizione con loop
leggera
gestione della fatica
settimanale
• 30 secondi di
• Focus sulla qualità
recupero tra le
ripetizioni
delle ripetizioni a
corpo libero:
• 2 serie con 90
l’obiettivo è
secondi di recupero
mantenere fluidità e
percezione del
movimento
Principale Tirata 1
Trazioni con carico
EMOM
• 1 ripetizione ogni
minuto per 2 minuti
• Aggiungere 1
minuto (1
• Carico: 15 kg
ripetizione) a
settimana fino a un
massimo di 4 minuti
(4 ripetizioni) se
mantenuta la
qualità
• Obiettivo:
eliminare
strattonamenti e
costruire un
controllo stabile nel
tempo
Principale Tirata 2
Trazioni alla fronte
• 3 serie da 2
ripetizioni + 1 serie
• Se nella serie
massimale si
massimale tecnico
• Carico: 10 kg
eseguono 4 o più
ripetizioni fluide,
• 2 minuti di
recupero fissi
aggiungere una
serie in più la volta
successiva
• Volume iniziale: 6
ripetizioni totali
• Mantenere sempre
la qualità tecnica
Principale Spinta
Dip alle parallele
• 3 serie da 4-5
ripetizioni con 15 kg
• Obiettivo: arrivare
a serie da 5
• 2 serie da 8-10
ripetizioni a corpo
ripetizioni con 15 kg
libero
• 1 secondo di
e fluidità
• La progressione
pausa a braccia tese
sarà valutata in base
• 2 minuti di
recupero
alla risposta
generale dell’atleta,
mantenendo tecnica
senza forzare
incrementi
prematuri
Complementare
Tirata 1
Trazioni schema
piramidale
• Sequenza: 2-1-2-12 ripetizioni
• Focus su velocità e
controllo scapolare,
• 20-30 secondi di
recupero tra i mini-
fondamentali per il
muscle up
set
• 2 serie totali con 1
• Possibile piccola
minuto di recupero
tra le serie
progressione dopo
3-4 settimane, in
base alla capacità di
mantenere velocità
e tecnica costanti
Complementare
Tirata 2
Trazioni con loop
leggera
• 2 serie da 6
ripetizioni
• Lavoro sul range
critico, sfruttando il
• 2 minuti di
loop leggero per
recupero
mantenere velocità
• 1 secondo di
pausa a braccia tese
esecutiva
• Consolidamento
della tecnica, utile a
stabilizzare il
movimento in
condizioni
controllate
Complementare
Dip con fermo
Spinta
• 8 serie da 1
• Se nella serie
ripetizione + 1 serie
massimale si
massimale
• 2 secondi di fermo
superano di 2-3
ripetizioni quelle
sotto i 90°
delle singole,
• 60-90 secondi di
recupero
modificare lo
schema: ad esempio
6x2 + massimale,
poi 4x3 + massimale
• Focus: gestione
della fatica e
miglioramento
tecnico
Finisher
Push Down
• 2 serie con 5 kg
• 30 secondi di
• Mantenere stabili
le prime 2 settimane
recupero
alternando le
per monitorare la
risposta
braccia
• Valutare eventuale
progressione (più
serie o leggero
aumento di carico)
in base alla fatica
accumulata
📌 PUNTO CHIAVE DA RICORDARE
✅La struttura va adattata al livello dell'atleta.
✅Non tutti gli esercizi progrediscono
contemporaneamente.
✅Il volume va gestito con criterio.
✅Monitora e adatta in base alla risposta.

"Non esiste il programma perfetto per tutti, ma esiste il programma perfetto per te."
- Simone Chiozzi
CONCLUSIONI
Complimenti per essere arrivato fino alla fine di questa guida: significa che stai prendendo sul
serio il tuo percorso verso il Muscle Up. Hai fatto un passo fondamentale per trasformare i tuoi
allenamenti da semplici “tentativi” a un programma strutturato e consapevole.
In queste pagine abbiamo visto:
La vera differenza fra forza e tecnica, sfatando il mito del “mi manca solo la tecnica”
I prerequisiti fondamentali per approcciare il Muscle Up in modo solido e sicuro
L’importanza di test e valutazioni individualizzate (perché ogni persona è diversa)
Come strutturare l’allenamento con esercizi principali, complementari e finisher
Gli errori più comuni e perché non esistono scorciatoie “magiche”
Ricorda: il Muscle Up non è un semplice esercizio, è un vero e proprio processo che richiede
costanza, metodo e pazienza. Con le nozioni che hai appreso, hai già una base che ti eviterà
sprechi di tempo e rischi di infortuni.
Un piccolo gesto per ringraziarmi? Condividi una storia su Instagram e taggandomi
@chiozzisimone: racconta le tue prime impressioni, i tuoi progressi o anche solo un saluto. Sarà
bello ricevere il tuo feedback e capire come questa guida ti sta aiutando!
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qualsiasi forma. Qualsiasi violazione sarà perseguita secondo la legge vigente.
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Ora tocca a te!
Non lasciar cadere nel vuoto tutte le informazioni che hai appena appreso. Ricorda la frase che
più rispecchia la nostra filosofia:

“Il vero successo nel calisthenics non sta nel raggiungere un obiettivo, ma nel costruire le
fondamenta per mantenerlo.” - Simone Chiozzi
Costruisci queste fondamenta con metodo, pazienza e dedizione. Noi siamo qui per sostenerti in
ogni passo, con programmi personalizzati, seminari, coaching e soprattutto con l’esperienza di
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Ti aspetto!
Simone Chiozzi
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