Uploaded by Antonio Tufano

Belgio, Germania e Francia 800

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Il Belgio nell’800
Ad inizio 800 il Belgio viveva un periodo di difficoltà rispetto ai
principali paesi industrializzati, perché aveva delle condizioni naturali
meno favorevoli, scarsità di carbon coke e di carbone e carenza di
tecnici qualificati causa le restrizioni poste dalla Gran Bretagna.
Nel paese si praticava però lo spionaggio industriale e si attiravano
ugualmente operai e tecnici.
Fa da esempio il caso di John Cockerill, che diede il via ad una
azienda che in qualche decennio divenne la più grande impresa
belga.
A metà 800 vennero scoperti i ricchi bacini di carbone cokizzabile, e
si diede così il via alla nascita di una industria pesante.
Sviluppò un forte sistema industriale basato sulle attività minerarie, e
sul comparto Laniero.
Infine si sviluppò anche l’industria Chimica, con la scoperta del
Carbonato sodico.
Per quanto riguarda il sistema finanziario, il Belgio sperimentò un
nuovo strumento di sostegno alle attività industriali, ovvero la
Società Belga per favorire l’Industria nazionale dei Paesi Bassi.
Questa era una banca che deteneva pacchetti azionari di altre
imprese, e ne monitorava il comportamento in prima persona.
Nel 1840 il Belgio era il paese più industrializzato del continente, e
così rimase fino al 1914.
La Germania Industrializzata nell’800
Il caso tedesco è un caso importante di industrializzazione che non
segue la logica della rivoluzione industriale Inglese.
La popolazione nell’area tedesca comincia a crescere dal 1840, e
dagli anni 80 la crescita diventa sempre più rilevante, con un forte
fenomeno di urbanizzazione.
Il processo di crescita economica inizia prima dell’unificazione
politica.
Il principale stato ( tra quelli sopravvissuti al congresso di Vienna nel
1915) che guiderà l’unificazione è la Prussia.
Un cambiamento importante si ha già nel 1833, quando vinee
realizzato lo Zollverein.
Lo Zollverein è l’unione doganale tedesca, che nasce dopo che la
Prussia si coordina con gli altri stati tedeschi per formare appunto
una Unione doganale nel 1833.
Lo Zollverein è un’area in cui le merci possono circolare liberamente,
dove c’è una spinta allo sviluppo delle comunicazioni.
È in questo periodo che vengono costruite le ferrovie in modo
spartano, che agevolano gli scambi commerciali.
Questa espansione delle comunicazioni permette anche un principio
di sviluppo dell’industria siderurgica e di quella meccanica.
L’Agricoltura nell’area tedesca
Sotto il profilo dell’agricoltura, c’è un grande cambiamento all’inizio
del 1800.
Ciò avviene grazie a delle riforme introdotte dai ministri Stein che
abolisce la servitù della gleba nel 1807, ed i proprietari terrieri si
trasformano in si trasformano in agricoltori capitalistici.
Lo slancio industriale e le banche.
Un vero slancio industriale, si avrà solo dopo la formazione
dell’impero.
In quest’ottica, un ruolo fondamentale lo svolgeranno le banche.
Per Quanto riguarda le banche, il modello di riferimento di emissione
è quello inglese.
Fino al 1873 coesistono alcune banche di affari con banche di credito
mobiliare su stampo del Credit Mobilier.
Dopo il 1873, tutte le banche di credito diventano banche miste, che
fanno sia raccolta di depositi, sia prestiti a breve e lungo termine.
Nel caso tedesco, Emergono le così dette banche con la D, che sono
si dividono le mansioni.
Le banche D, tendenzialmente vanno a sostenere ognuna un settore
industriale diverso.
Queste Banche saranno un fattore fondamentale.
1879, la svolta protezionistica tedesca
L’industrializzazione tedesca si avvia però in un contesto
protezionistico, dopo il 1879.
Il contesto protezionistico tedesco è simile al caso italiano;
la differenza è che rispetto al caso italiano, la classe dirigente tedesca
tende a coinvolgere meglio gli operai nel processo di
industrializzazione.
Ciò viene fatto attraverso una serie di riforme sociali importanti per i
lavoratori:
- Assicurazioni contro le malattie
- Assicurazioni contro infortuni
- Assicurazioni contro la vecchiaia
Riforme che in Italia arriveranno soltanto in età giolittiana.
Quindi c’è una prima fase di slancio, dal 1873 al 1876, che procede
poi fino alla prima guerra mondiale.
In questa fase viene ridimensionata l’importanza dell’industria
tessile, e crescono sempre di più i settori innovativi legati alla
seconda rivoluzione industriale.
La Germania investe in particolar modo nell’Acciaio, nel settore
Elettrico ed ancora di più nel settore Chimico, nel quale hanno il
primato Europeo.
Il capitalismo tedesco, a partire dal 1880, tende a concentrarsi
sempre più in pool ed in cartelli.
L’industrializzazione Francese dell’800.
Il caso francese è un caso anomalo in cui si parla quasi di
industrializzazione senza decollo, perché è un processo molto lento.
In Francia durante l’epoca Napoleonica ci sono importanti riforme,
come per esempio
- L’abolizione dei diritti feudali
Ciò consente la creazione di una piccola proprietà terriera che non
trova eguali in Europa e che finirà per frenare il processo di
accumulazione di capitale agricolo.
Un cambiamento si avrà dopo la metà dell’800 con la salita al potere
di Napoleone III nel 1851.
In questo periodo, una prima novità è rappresentata dal Credit
Mobilier, che si distacca dall’impostazione del sistema bancario
francese impostato sulle banche private.
I fratelli Pereira, rompono lo schema delle banche private, e
permettono l’investimento in obbligazioni soprattutto riguardanti il
comparto ferroviario.
Il comparto ferroviario rappresenta una fase importante del processo
di industrializzazione francese.
Tuttavia, ci sono ulteriori freni:
- Difficoltà nello sfruttare risorse proprie, in particolar modo il
carbone che era di difficile estrazione.
Ciò costringe la Francia ad appoggiarsi all’energia idraulica.
Un cambiamento si ha solo con l’industria elettrica.
Un forte impulso, lo darà però l’industria automobilistica, nel quale la
Francia è una dei primi ad investirci e ad introdurre la catena di
montaggio.
Dal primo 900 il settore automobilistico diverrà il settore trainante
Francese.
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