Uploaded by Eric Massaro

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STORIA
GIOLITTI
- BOOM ECONOMICO
Dal 1901 al 1914, l’Italia venne maggiormente dominata dal politico liberale Giovanni Giolitti.
Egli fu un abile politico, che riuscì a mantenere il potere per molti anni.
Non si occupò di questione risorgimentali al fine di dare più importanza alle questioni
giuridico/amministrative:non a caso, l’età giolittiana coincide con il boom economico, tipico
della seconda rivoluzione industriale (compreso nel triangolo industriale tra le città di Torino,
Milano e Genova) che vide la nascita e lo sviluppo di industrie automobilistiche, come la Fiat
e la Pirelli agricole e del cotone.
Si ebbe un forte intervento economico dello Stato, imponendo una politica protezionistica
per favorire la produzione interna.
Giolitti nazionalizzò tutte le ferrovie e le compagnie assicurative.
Questa forte economia, venne anche garantita dalle banche, sia italiane che estere poiché
investirono i loro capitali nella costruzione di fabbriche.
- QUESTIONE MERIDIONALE
Le fabbriche del sud, tuttavia, rispetto a quelle del nord non erano così sviluppate (infatti
riguardavano realtà molto limitate), e si potè parlare del “doppio volto” di Giolitti:
la sua strategia al nord consente gli scioperi, restando neutrale fra imprenditore e operai.
Gli operai ottennero alcune concessioni, come l’aumento dei salari, li portarono ad
acquistare anche beni “superflui” (prodotti industriali, come l’automobile) e non solo
necessari (come il cibo).
Vennero attuate alcune riforme, messe in pratica solo al Nord:
- Riduzione dell’orario a 10 ore,
- Provvedimenti volti alla tutela della maternità per le lavoratrici,
- Età minima lavorativa stabilita a 12 anni.
Lo Stato non investì al sud, per via dell’esportazione del modello piemontese. Per motivi
storici, l’esportazione non andò a buon fine, quindi per Giolitti il sud era solamente un
“serbatoio di voti”, che andava trattato come sostenitore del governo di turno.
L’unica opera pubblica al sud, fu la costruzione dell’acquedotto pugliese e Giolitti represse
duramente, causando numerose vittime, gli scioperi.
- GUERRA DI LIBIA
Per queste cause, molti abitanti del sud Italia emigrano all’estero in stati come l’America o la
Francia.
Fra il 1911 e 1912, si realizza una ripresa del colonialismo, soprattutto verso la conquista
della Libia (a discapito dell’impero ottomano), sicuramente per rendere l’Italia una nazione
potente e per assecondare alcune mire delle industrie belliche e delle banche.
Giolitti pensò che avrebbe assecondato l’opinione pubblica per via dell’emigrazione: un
nuovo stato, ovviamente italiano, dove emigrare era un aspetto positivo.
Nonostante la Libia fosse un possedimento ottomano l’Italia riesce a sconfiggerlo nel 1912,
dopo una battaglia avvenuta nel mar Egeo.
Questa conquista portò a spese notevoli e a pochi benefici, poiché le masse contadine non
potevano emigrare in Libia per via della non presenza di campi coltivabili e risorse minerarie
(il petrolio verrà scoperto più tardi).
Nello stesso anno, Giolitti consentì il suffragio universale maschile a partire dai 21 anni,
ammesso che sappiano leggere e scrivere, altrimenti avrebbero dovuto aspettare ai 31 anni.
Nel 1913, stipulò il “Patto Gentiloni” al fine di indirizzare i cattolici verso il partito socialista.
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
CAUSE GENERALI E REMOTE DEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE
- La Francia voleva la rivincita sulla Germania per vendicare la sconfitta di Sedan
(1870) e rivendicare la perdita dell'Alsazia e della Lorena;
- La Germania nutriva risentimento per Francia ,Belgio ma soprattutto per la Gran
Bretagna per via dei suoi vasti imperi coloniali e per il predominio economico;
- Austria e Russia erano rivali per spartirsi l'impero turco ( i paesi Balcani tenevano il
dominio dell'Austria);
- Mire espansionistiche del Giappone e degli USA;
- Tendenze nazionaliste ed imperialiste sempre più accese;
propaganda, molti intellettuali tra cui D'Annunzio e Marinetti, ritenevano che la
guerra fosse l'unica possibilità per un cambiamento sociale.
CAUSA OCCASIONALE
- Il 28 giugno 1914 a Sarajevo viene ucciso l'arciduca Francesco Ferdinando. Autore
del delitto fu un giovane studente serbo membro di una società patriottica segreta
INIZIA COSÌ LA PRIMA GUERRA MONDIALE
L'Austria manda un ultimatum alla Serbia che però non accetta le clausole.
Il 28 luglio 1914 l'Austria dichiara guerra alla Serbia facendo scattare il meccanismo delle
alleanze, questo genera una mobilità generale che non coinvolse più pochi soldati.
Presto da una guerra di movimento si passa a una guerra di posizione.
La Russia (alleata della Serbia) invade la Prussia → guerra di trincea
Intanto la Germania (alleata dell’Austria) e l’Inghilterra (a fianco della Serbia) danno inizio a
una battaglia navale.
A causa dei possedimenti tedeschi in Estremo Oriente anche il Giappone dichiara guerra
alla Germania.
PERCHÈ L’ITALIA NON INTERVIENE?
L'Italia, facendo parte della triplice intesa, si sarebbe dovuta schierare a fianco di Germania
e Austria, decise però di non intervenire poiché la triplice intesa era un patto puramente
difensivo mentre l'Austria aveva dato inizio a una guerra offensiva.
Il 2 agosto 1914 l'Italia si proclama neutrale, questo fa formare nel Paese tre gruppi:
- NEUTRALISTI: pensavano che l'Italia dovesse diventare fornitrice di beni necessari;
- INTERVENTISTI: pensavano che fosse necessario entrare in guerra (D’Annunzio);
- IRREDENTISTI: pensavano che fosse necessario entrare in guerra solo per
conquistare il Trentino e il Venezia-Giulia che erano ancora in mani austriache.
Il 26 aprile 1915 viene firmato il Patto di Londra nel quale l'Italia garantiva agli alleati
dell'intesa il loro intervento in 30 giorni, ricevendo in cambio Trentino, Trieste e Gorizia.
Circa un mese dopo, il 24 maggio 1915, l'Italia dichiara guerra all'Austria dopo averle inviato
un ultimatum il giorno prima.
1915-1916
Il conflitto divenne una guerra di posizione sul fronte occidentale, il progetto della guerra
lampo era fallito definitivamente.
Le maggiori difficoltà erano sul fronte orientale:
- I russi erano stati cacciati con gravissime perdite
Austria e Germania costruirono un fronte ininterrotto dal Mar Baltico al Mar Egeo
L'entrata in guerra dell'Italia era l'unico elemento positivo per l'intesa.
Tra giugno e dicembre 1915 si combatterono le 4 battaglie dell'isonzo le quali causarono
gravissime perdite all'esercito italiano, anche sul fronte italiano si passò una guerra di
posizione.
Nel 1916 non ci sono mutamenti importanti sui fronti, inizia una guerra sul mare→ la
Germania usò i sommergibili per colpire a sorpresa.
Il 15 maggio 1916 gli Austriaci sferrarono in Trentino una violenta offensiva con l'intenzione
di vendicare il tradimento dell'Italia, gli italiani furono aiutati dai russi.
Paolo Boselli dichiara guerra anche alla Germania, quest'ultimo Paese stava cercando una
via d'uscita e propose alcune proposte di accordo tramite Benedetto XV (furono inutili).
1917-1918
Il prolungarsi della guerra genera gravi tensioni in Russia, la quale nel febbraio del 1917 fu
colpita da una nuova sommossa del governo rivoluzionario comunista con a capo Lenin.
Rivoluzione d'ottobre costrinse la Russia al ritiro dal conflitto → armistizio di Brest-Litovsk
L'uscita della Russia fu un duro colpo per l'intesa soprattutto per l'esercito italiano, il quale fu
sconfitto tra il 23 e il 24 ottobre 1917 dall'esercito austriaco a Caporetto.
L'Italia reagì formando un nuovo governo di unità nazionale con a capo Vittorio Emanuele
Orlando.
Intanto anche gli Stati Uniti erano intervenuti nel conflitto ad aprile.
Il presidente americano Wilson indusse il Congresso a dichiarare guerra alla Germania
fornendo all'Europa enorme quantità di viveri, mezzi e uomini ( questo provoca un forte
indebitamento nei confronti degli Stati Uniti da parte dell'Europa).
Nella primavera 1918 Germania e Austria tentarono l'offensiva finale:
- GERMANIA: attaccarono, fallendo, gli anglo-francesi e subirono una controffensiva
alleata sulla Marna;
- AUSTRIA: Cercare una di attaccare l'esercito italiano sul Piave, senza successo.
Pochi giorni dopo fu sfondato il fronte austriaco a Vittorio Veneto questo determinò la
ritirata austro-ungarica.
Vengono firmati gli armistizi.
TRATTATI DI PACE
18 gennaio 1919 → conferenza di Parigi
viene decisa una nuova sistemazione per l'Europa;
Vi parteciparono “ i quattro grandi” (Stati Uniti, Francia, Inghilterra e Italia)
- portò a 5 trattati (2 sono i più importanti)
- 1. Trattato di Versailles con la Germania → La Germania fu costretto a cedere
Alsazia e Lorena alla Francia, fu costretta a ridurre l'esercito è costretta a sanzioni
economiche
- 2. Trattato di Saint Germain con l’Austria → L'Austria fu costretta a cedere all'Italia
Trentino, Alto Adige, Istria e l'alto bacino dell'isonzo, gli italiani non ottennero
Dalmazia e fiume (che erano previste nel Patto di Londra)
28 aprile 1919 → Società delle Nazioni
organismo internazionale con sede a Ginevra
scopo: regolare pacificamente le controversie tra stati
-
non vi aderirono i vinti della guerra E gli Stati Uniti (che adottarono una politica
isolazionista)
RIVOLUZIONE RUSSA
RIVOLUZIONI 1917
La Russia entra nella prima guerra mondiale a fianco dell’Intesa, questo genera un
malcontento generale che sfocia in sommosse (rivoluzione di febbraio).
Lo zar Nicola II abdica e viene arrestato, questo portò a un nuovo governo. Finisce così il
governo Zar.
Nel Paese vi erano due poteri:
- GOVERNO PROVVISORIO: vecchia borghesia
- SOVIET: operai, soldati e contadini
a capo dei Soviet c’era Lenin → leader dei bolscevichi
Dalla rivoluzione di febbraio si passa alla rivoluzione russa proletaria → volontà di creare
una società comunista → tesi di aprile (controllo sull’agricoltura, non più libero commercio).
Intanto il Paese era stanco della guerra ma il governo socialdemocratico decise di
proseguire, per questo si tentò anche un colpo di stato.
Lenin approfittò della situazione e conquistò il potere → la notte tra il 24 e il 25 ottobre la
guardia rossa occupò il Palazzo d’inverno, inizia la rivoluzione d’ottobre
DALLO STATO SOVIETICO ALL’URSS
La rivoluzione d’ottobre porta a un nuovo governo sovietico basato sui soviet (consiglio di
fabbrica/ lavoratori).
A capo dello stato vi è Lenin, il quale stipula la pace con Austria e Germania che determina
l’uscita della Russia dal primo conflitto mondiale.
GUERRA CIVILE
Nel 1918 scoppia una guerra civile tra:
- ROSSI: sostenitori del nuovo stato sovietico
- BIANCHI: fedeli al regime zarista → appoggiati dal resto dell’ Europa che temeva in
una possibile rivoluzione comunista
Lenin intanto istituisce la Terza internazionale per diffondere su scala mondiale la rivoluzione
proletaria.
Viene creata la NEP (nuova politica economica) → riapre gli scambi commerciali, si avvicina
alle caratteristiche di un’economia capitalista.
1922 viene creata l’ Unione delle repubbliche socialiste sovietiche (URSS) con una
costituzione il 31 gennaio 1924.
LA COSTRUZIONE DELLO STATO TOTALITARIO DI STALIN
Nel 1924 muore Lenin, artefice di questa rivoluzione.
Nel partito bolscevico si creano due linee opposte:
- rivoluzione permanente
- socialismo in un Paese solo: idea portata avanti da Stalin che prevalse e si pone alla
guida dello stato
Stalin punta sull'industrializzazione
- collettivizzazione forzata della terra
- predispone i piani quinquennali → per incrementare la produzione industriale
Stalin trasforma la Russia in uno stato totalitario:
- controllo della vita da parte del partito comunista
- propaganda
- culto della personalità
- manipolazione del consenso
Nel 1933 l’URSS viene ammessa nella Società delle Nazioni e riconosciuta dagli Stati Uniti.
Stalin utilizza l’arma del terrore e della repressione → periodo delle grandi purghe e gulag
ITALIA NEL DOPOGUERRA
Nel difficile clima del dopoguerra, i partiti politici sono incapaci di mediare, per questa Siamo
alla spesa di due partiti di massa
- PARTITO POPOLARE ITALIANO → Di ispirazione Cattolica, veniva definitivamente
a meno il non expedit, riforma agraria
- PARTITO SOCIALISTA → 2 correnti di pensiero diverse
→ corrente massimalista: volevano una rivoluzione
→ corrente riformista: lavorare per una serie di riforme
→ fasci di combattimento: si formano nel 1919, sul modello russo di Lenin, fondati da
Mussolini (espulso dal partito socialista), presentato nel programma di San Sepolcro
(operazione demagogica)
PRIME ELEZIONI DOPO LA GUERRA (1919)
Prime elezioni in cui si mise in luce la crisi del liberalismo;
cambiamento nelle modalità di voto → da sistema uninominale a sistema proporzionale
(avvantaggiava le forze politiche più piccole)
La maggioranza venne ottenuta da socialisti e cattolici
BIENNIO ROSSO
Dal 1919 al 1920 il paese fu scosso da una serie di proteste rifacendosi alla rivoluzione
russa.
I lavoratori superarono sia nelle fabbriche che nelle campagne
- LEGHE BIANCHE → ispirazione cattolica
- LEGHE ROSSE → ispirazione socialista
Come mediatore per risolvere il clima di tensione venne chiamato Giolitti.
Lo stato doveva mantenersi fuori dal conflitto, bisognava aumentare i salari e porre fine alle
occupazioni (genera insoddisfazione)
1921
TRATTATO DI RAPALLO → Fiume città libera
Al congresso socialista di livorno la corrente di estrema sinistra uscì, dando vita al PARTITO
COMUNISTA ITALIANO (guidato da Antonio Gramsci)
Mussolini entrò in parlamento insieme ad altri 34 parlamentari fascisti nelle elezioni del
1921. Riorganizzò il suo movimento e nacque il PARTITO NAZIONALE FASCISTA (PNF),
tutti erano convinti che con il tempo si sarebbe riuscito a trattare con loro
FASCISMO
Mussolini è a capo di questo partito (il partito nazionale fascista) con una doppia parte
→ legale
→ illegale: seguaci che usano la violenza contro gli avversari politici (faceva ovviamente
comodo a Mussolini).
Nel 1922 (29 ottobre 1922) decide di dare una svolta e organizza (ma non vi partecipa) la
MARCIA SU ROMA → con lo scopo di prendere il governo del Paese per via
amministrativa.
Il presidente del consiglio si reca dal re per farsi firmare lo stato d’assedio.
Vittorio Emanuele III sottovaluta il ruolo del fascismo e non firma per evitare una guerra
civile all’interno della città.
Il presidente del consiglio dà le dimissioni e il re chiama Mussolini per formare il nuovo
governo.
Si forma un governo di coalizione (non appare rivoluzionario) con rappresentanti di altre
forze parlamentari (no sinistra).
Lascia in vigore lo statuto albertino e dichiara di non voler toccare i diritti fondamentali.
Da stato liberale si passa gradualmente a una dittatura → si serve delle azioni illegali dei
suoi seguaci ma appare innocente
Crea nuovi organi:
→ GRAN CONSIGLIO DEL FASCISMO: inizia a togliere potere al parlamento, le leggi
vengono fatte da lui senza dibattito
→ MILIZIA MILITARE VOLONTARIA PER LA SICUREZZA NAZIONALE : continua ad
esistere l’esercito italiano ma ne costruisce uno suo
Forma un REGIME TOTALITARIO IMPERFETTO → abbiamo il re (Mussolini è solo a capo
del governo, no capo dello Stato come Hitler) ed è costretto a scendere a patti con la Chiesa
(Patti Lateranensi).
→ PATTI LATERANENSI (1929): composti da un trattato e da un concordato
- trattato: la religione cattolica è l'unica religione dello Stato, lo Stato riconosceva la
proprietà del pontefice sul nuovo stato della Città del Vaticano ( neutrale);
- concordato: libero esercizio spirituale nel territorio nazionale, esonero sacerdoti dal
servizio militare, insegnamento religione cattolica nelle scuole, effetti civili al
matrimonio religioso
A livello economico lascia il sistema di mercato liberista (sviluppo industria ed agricoltura),
poi abbandona il liberismo e imbocca la via del protezionismo per limitare la dipendenza
dall’estero.
ELEZIONI 1924
Le elezioni del ‘24 si svolgono sotto intimidazione ed imbrogli, Giacomo Matteotti denuncia
il tutto pubblicamente, sparisce e viene ritrovato morto.
La sinistra mette in atto la SECESSIONE DELL’AVENTINO → non avrebbero partecipato ai
lavori parlamentari finché il governo non avesse fatto chiarezza.
Il 3 gennaio 1925 Mussolini si assume la responsabilità dell’omicidio Mattteotti.
Inizia così una dittatura che durerà 20 anni, fino al 1945 (scoppio della seconda guerra
mondiale),un vero e proprio regime autarchico e autoritario
Autarchia → autosufficienza economica (battaglia del grano/palude/demografica) + lavori
pubblici anche per diminuire la disoccupazione.
Nel 1928 ci fu un nuova riforma elettorale → l’elettore doveva approvare o respingere una
lista unica nazionale di 400 candidati scelti dal Gran Consiglio del Fascismo.
Il fascismo grazie a questa riforma vince nuovamente nelle elezioni del 1929
QUOTA 90
Cambia qua da 90 nei confronti della Sterlina, per rivalutare la lira e difendere il paese dal
rischio inflazione risulta però eccessiva.
Mussolini decide di dare inizio a una politica di espansione in Africa ai danni dell'Etiopia e di
occupare l’Albania, l'Italia vince ma esce dalla Società delle Nazioni e questo ne determina il
suo isolamento internazionale.
Mussolini si avvicina allora alla Germania di Hitler → asse Roma-Berlino, leggi razziali.
DOPOGUERRA
EUROPA
Europa in difficoltà economiche causate da:
→ indebitamento di tutti i Paesi
→ necessità di riconvertire le industrie
Tutti i paesi europei furono colpiti da una crisi finanziaria e da un’ondata di inflazione.
Furono pesantemente colpite:
- ITALIA: a causa degli squilibri nella struttura economica e sociale
- GERMANIA: a causa dei risarcimenti di guerra richiesti dai Paesi vincitori
Le conseguenze di questa crisi economica furono:
- la fine della centralità dell'Europa nel mondo
- l’ascesa degli Stati Uniti come guida del mondo capitalistico
STATI UNITI
Per far sì che l'Europa questo in grado di pagare i debiti di guerra gli Stati Uniti predisposero
un sistema di aiuti finanziari ai paesi vinti (PIANO DAWES).
I fondi americani riuscirono a rivitalizzare l'economia dell'Europa, che poter restituire agli
USA i prestiti bellici.
I capitali ottenuti favorirono negli Stati Uniti un vero e proprio boom economico → gli Stati
Uniti di essere una stagione di grande crescita economica e benessere (ANNI RUGGENTI)
Nacque l' American Way of life → forti consumi, ricerca di svaghi e divertimento ( cinema,
radio e musica).
Cambiarono gli stili di vita e costumi, le donne trovarono un ruolo più attivo nella società.
CRISI DEL ‘29 E IL NEW DEAL
Tutto ciò creò negli Stati Uniti una crisi di sovrapproduzione: il mercato internazionale non
riuscì ad assorbire le eccedenze produttive e ciò determinò una crisi gravissima.
La borsa di Wall Street crollò
→ le fabbriche chiusero
→ le banche fallirono
→ crebbero disoccupazione e povertà.
La crisi si propagò in tutto il mondo, soprattutto in Europa.
A trovare una soluzione fu il presidente americano Roosevelt, che adottò il NEW DEAL, il
quale segnò il passaggio da un'economia libera a un'economia controllata (lo Stato
interviene ponendo dei limiti).
Adottò inoltre un sistema di inflazione controllata svalutando il dollaro per rialzare i prezzi,
immettendo cartamoneta controllando banche e borse.
→ difese i salari minimi
→ riduzione orari di lavoro
→ lavori pubblici per combattere la disoccupazione
→ sussidi per favorire la ripresa dell'agricoltura
I risultati non risolsero pienamente la crisi, che si prolungherà per tutti gli anni ‘30, ma
Roosevelt riuscì a infondere ottimismo in tutta la popolazione.
Gli Stati Uniti furono percorsi da un'ondata di razzismo è xenofobia verso il “terrore rosso”
(comunisti) e la popolazione nera.
REGIMI TOTALITARI
RUSSIA
Nel 1924 morì Lenin, l'artefice della rivoluzione russa.
Nel partito bolscevico si formano due linee opposte
→ RIVOLUZIONE PERMANENTE: Trockij (aveva guidato l’armata rossa)
→ SOCIALISMO IN UN SOLO PAESE: Stalin, voleva consolidare l'economia socialista e lo
stato sovietico
Prevalse la seconda e Stalin finì alla guida del partito e dello Stato sovietico.
Stalin punta tantissimo sull'industrializzazione per incentivare lo sviluppo del paese.
→ collettivizzazione forzata della terra
→ piani quinquennali: per incrementare la produzione industriale
Stalin trasformò la Russia in uno stato totalitario (primo regime totalitario del ‘900, unico
Stato totalitario rosso, gli altri saranno di destra).
→ controllo della vita da parte del partito comunista
→ propaganda
→ esaltazione della propria figura attraverso il culto della personalità
→ manipolazione del consenso
Nel 1933 URSS viene ammessa nella Società delle Nazioni e riconosciuta dagli Stati Uniti,
era importante avere la Russia insieme, contro il fascismo e il nazismo.
Stalin utilizza l'arma del terrore e della repressione come in tutti i regimi totalitari, estesa
anche ai membri dello stesso partito.
- PERIODO DELLE GRANDI PURGHE
Contro chi era pericoloso per Stalin anche all'interno del suo partito politico, politica
del sospetto
- GULAG
Campi di lavoro nelle zone più inospitali del paese (Siberia) in condizioni di vita
disumane, impiegati nella costruzione di strutture destinate al popolamento di quelle
regioni e per lo sfruttamento delle risorse naturali, fondamentali per lo sviluppo
dell'Industria
GERMANIA
In Germania il 9 novembre 1918 fu proclamata la repubblica.
A gennaio 1919 a Berlino scoppiò una rivoluzione → il partito comunista tedesco voleva
abbattere il vecchio apparato dello Stato
11 agosto 1919 con la repubblica di Weimar la Germania diventa una repubblica federale.
Nel 1920 Adolf Hitler fondò un movimento politico di estrema destra: il partito
naziosocialista dei lavoratori.
Il partito nazista si proponeva di instaurare un regime autoritario.
La crisi del ‘29 rafforzò in Germania le tendenze di estrema destra.
Hitler divenne cancelliere, intanto i nazisti provocarono incidenti per screditare la sinistra
(usarono la violenza per eliminare gli oppositori praticando ,la politica del terrore e limitando
le libertà politiche e civili).
Nelle elezioni del ‘33 i naziosocialisti e i conservatori ottennero la maggioranza, Hitler si
assicura pieni poteri per 4 anni.
Il partito nazista fu dichiarato partito unico,
venne istituita una polizia segreta → GESTAPO: con il compito di reprimere ogni forma di
opposizione.
Alla morte del presidente Hindenburg Hitler ottenne potere assoluto del terzo reich →
instaurazione di un regime totalitario attraverso:
→ propaganda
→ inquadramento dei giovani nelle organizzazioni del partito
→ politica autarchica
L’ideologia nazista di basava su 2 elementi fondametali:
- la superiorità della razza ariana
- l'ineguaglianza, causa della sottomissione delle masse ai capi e delle razze inferiori
a quelle superiori.
Da questa premessa nasce l’antisemitismo nazista, le comunità ebraiche erano troppo
potenti economicamente e perciò “non integrabili” nel progetto totalitario.
Persecuzione legalizzata dalle leggi di Norimberga.
→ persone ebree private della cittadinanza tedesca
→ vietati matrimoni tra tedeschi ed ebrei
→ rendersi riconoscibili con la stella gialla di David
Hitler reintrodusse il servizio militare obbligatorio a dispetto della clausole di Versailles
(Francia, Inghilterra e Italia non presero nessun provvedimento concreto).
Hitler non incontrò ostacoli neanche quando ordinò di insediarsi in Renania, Francia e
Inghilterra non seppero far altro che rinnovare le loro formali proteste.
L'Italia nel 1935 si trovò in una posizione di difficile isolamento e si avvicinò alla Germania
tanto da firmare un accordo, l'asse Roma-Berlino (1936), che diventerà successivamente
l’asse Roma-Berlino-Tokyo.
Hitler decise che era il momento per riunire in una “grande Germania” tutti i tedeschi ossia
coloro di lingua e cultura tedesca.
Ordinò alle truppe di occupare Vienna, l'annessione dell'Austria alla Germania fu sancita da
una legge.
L'annessione dell'Austria non esaurì le ambizioni tedesche.
Il 28 marzo 1939 Hitler intimava alla Polonia la cessione del corridoio di Danzica, questa
volta Francia e Inghilterra assicurarono alla Polonia protezione, Italia e Germania stipularono
il patto d'acciaio, un aiuto in caso di guerra sia difensiva che offensiva.
La Germania, lasciando tutti esterrefatti, sottoscrisse un patto di non aggressione con
l'Unione Sovietica ( patto Molotov-Ribbentrop).
Il patto prevedeva anche la spartizione dell'est Europa e della Polonia in due sfere di
influenza.
Tale accordo fu determinato dalla necessità della Germania di proteggersi le spalle.
Si era ormai a un passo dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale
SECONDA GUERRA MONDIALE
- 1939
1 settembre 1939 Hitler ordinò di invadere la Polonia → inizia la seconda guerra mondiale.
A causa dell’improvviso attacco delle armate sovietiche (patto molotov-ribbentrop) l’esercito
polacco è costretto ad arrendersi
Il 3 settembre Francia e Inghilterra dichiarano aperte le ostilità, il 5 settembre Stati Uniti e
Giappone si dichiarano neutrali.
L’Italia rimane fuori dal conflitto → non belligeranza (temporanea astensione dal conflitto)
- impreparazione dell’esercito
- insufficienti risorse industriali
- tensioni con l’alleato tedesco
- 1940
Tutta la costa della manica cade in mano tedesca.
Date le vittorie di Hitler Mussolini dichiara guerra a Francia e Inghilterra il 10 giugno 1940
La Francia passa sotto il controllo tedesco → governo collaborazionista di Vichy.
La Germania progetta uno sbarco in Gran Bretagna → operazione leone marino (fallita) e
cercò di neutralizzare la Royal Air Force → Battaglia d’Inghilterra (fallita).
Mussolini avviò una guerra parallela nella penisola balcanica e in Africa per indebolire
l’Inghilterra → Hitler lo deve soccorrere.
- 1941
22 giugno 1941 → operazione barbarossa (la Germania attacca l’Unione Sovietica) -lo
scopo del nazismo era quello di distruggere il bolscevismoCarta atlantica → fondamentali principi di libertà e democrazia sulla base dei quali nel ‘42
verrà firmato il patto delle nazioni unite.
Il Giappone mirava alla costruzione di una Grande Asia, rientrava nelle finalità del patto
tripartito che voleva creare un ordine nuovo, mirava alla conquista della Cina.
Il Giappone stava minacciando il pacifico orientale in cui gli Stati Uniti avevano grandi
interessi economici e basi navali.
Il 7 dicembre 1941 il Giappone attacca a sorpresa la base navale di Pearl Harbor.
Il bombardamento, avvenuto senza una dichiarazione ufficiale, determina l’ingresso in
guerra degli Stati Uniti contro tutto l’asse l’8 dicembre 1941.
- 1942-1943
A Stalingrado l’assedio tedesco iniziò a luglio 1942 ma i russi riuscirono a resistere grazie al
sostegno degli stati uniti.
Nel febbraio 1943 l’esercito tedesco è costretto ad arrendersi.
La disfatta di Stalingrado segna la svolta decisiva della seconda guerra mondiale.
CONFERENZA DI CASABLANCA (gennaio 1943) → Roosevelt e Churchill decisero di
aprire un secondo fronte in Europa, in Italia (dove la situazione era compromessa)
10 luglio 1943 gli anglo-americani sbarcarono in Sicilia, sicura un bombardamenti anche a
Roma e Frascati.
Nella notte tra 24 e 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del Fascismo approva il ripristino
dello Statuto Albertino, si trattava della fine di Mussolini e del Fascismo.
Il 25 luglio Vittorio Emanuele III convoca Mussolini, lo fa dimettere e lo arresta.
Il nuovo governo, guidato dal Maresciallo Badoglio, prende contatti segreti con gli
anglo-americani per una pace separata per uscire dal conflitto.
Il 3 settembre viene firmato a Cassibile l’armistizio, reso noto l’ 8 settembre, il paese
precipita nel caos.
I tedeschi fanno scattare il piano Alarico → l'immediata occupazione della Penisola che
culmina il 10 settembre con l'occupazione di Roma.
Il 12 settembre Mussolini fu liberato e fu condotto in Germania, proclama la Repubblica
Sociale Italiana detta di Salò (RSI).
L'Italia è divisa in due:
- REPUBBLICHINI → fedeli al governo di Salò e schierati con i tedeschi
- PARTIGIANI → dei gruppi spontanei ostili alle truppe tedesche
Inizia la Resistenza, una guerra di liberazione ma anche una guerra civile.
Il governo di Badoglio dichiara guerra alla Germania, l'Italia viene riconosciuta dagli alleati
come cobelligerante (non come alleato a pieno titolo).
- 1944
Invasione della Francia → operazione overlord
Il 6 giugno 1944 sbarco in Normandia, nel settembre la Francia era liberata e guidata da
De Gaulle.
- 1945
CONFERENZA DI YALTA → Roosevelt, Churchill e Stalin stabiliscono l'entrata in guerra
dell'Unione Sovietica contro il Giappone per accelerare la fine del conflitto.
Il 25 aprile 1945 gli anglo-americani irrompono nelle maggiori città del nord e le forze
della Resistenza insorgono.
I generali della RSI ( Mussolini compreso) cercano campo verso la Svizzera, il 27 aprile
Mussolini fu intercettato da una formazione partigiana viene riconosciuto, arrestato e
fucilato.
Il suo corpo viene esposto a Milano, a Piazzale Loreto.
Il 30 aprile 1945 Hitler si suicida, il 7 maggio la Germania sottoscrive la resa
incondizionata.
L'Europa è così totalmente fuori dal conflitto
Mancano solo Giappone e Stati Uniti.
Truman il nuovo presidente americano, succeduto alla morte di Roosevelt, impiega le
bombe atomiche
6 agosto 1945 → bombardamenti sulla città di Hiroshima
9 agosto 1945 → bombardamenti sulla città di Nagasaki
Il 1 settembre 1945 il Giappone firma l'atto ufficiale di resa.
RICOSTRUZIONE POSTBELLICA
La guerra aveva causato gravi perdite domani e materiali soprattutto nei paesi europei,
mentre gli Stati Uniti avevano potenziato il loro apparato produttivo.
Nel 1944 i paesi alleati si incontrarono a Bretton Woods per affrontare i problemi economici
causati dalla guerra e crearono due importanti organismi
- la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale (FMI)
- e stipularono un accordo per regolare il commercio internazionale (GATT).
La ricostruzione economica e sociale seguì vie opposte nell'Est e nell'Ovest.
- EUROPA OCCIDENTALE
Nell'Europa occidentale l'influenza americana portò alla valorizzazione della proprietà
privata, del libero mercato e a una politica monetaria liberista, secondo il modello
capitalistico.
La ripresa avvenne grazie agli aiuti statunitensi (piano Marshall,) motivati da ragioni politiche
(anticomunismo) ed economiche (sbocco alla sovrapproduzione americana).
Gli aiuti americani permisero ai paesi europei di affrontare anche i problemi sociali e di
avviare la costruzione di un moderno Welfare State; in questa direzione si mosse per prima
la Gran Bretagna.
- PAESI BLOCCO SOVIETICO
I paesi del blocco sovietico seguirono una via propria alla ricostruzione.
L'Urss si dotò di un nuovo piano quinquennale (1946-1950), che prevedeva lo sfruttamento
massiccio della forza-lavoro e delle risorse dei paesi satellite e una rigida trasformazione
delle imprese economiche da capitalistiche a collettivistiche.
- ETÀ DELL’ORO
Grazie al piano Marshall, le economie occidentali conobbero a partire dagli anni Cinquanta
un periodo di grande crescita economica, definito dagli storici "miracolo economico"
ed "età dell'oro", durante il quale si svilupparono soprattutto il settore industriale e quello
terziario (commercio, finanza, pubblica amministrazione).
La popolazione mondiale raddoppiò e si allungò la vita media delle persone.
NASCITA DELLA COSTITUZIONE ITALIANA
- REFERENDUM 2 GIUGNO 1946
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1946, l’Italia chiede al suo popolo per via
referendaria di scegliere una forma di governo tra la repubblica e la monarchia.
Il referendum, storico poiché per la prima volta votano anche le donne (si parla di suffragio
universale), si svolge il 2 giugno e segna la vittoria della Repubblica.
Il re Umberto II, quindi, parte in esilio.
- LA COSTITUZIONE ITALIANA 1 GENNAIO 1948
Il 1 gennaio del ’48 entra in vigore la Costituzione repubblicana.
Essa rappresenta il frutto del lavoro dell'Assemblea costituente, composta di 556 membri
(eletti anch’essi il 2 giugno 1946).
Il progetto, redatto da una commissione, fu sottoposto il 31 gennaio 1947 all'Assemblea, che
approvò tutti gli emendamenti; la votazione per l'approvazione del testo definitivo ebbe luogo
il 22 dicembre 1947.
La Costituzione, composta di 139 articoli, fu firmata dal presidente della Repubblica Enrico
De Nicola e controfirmata dal presidente del Consiglio Alcide De Gasperi.
- STRUTTURA ORDINAMENTO STATALE
La Costituzione definisce le strutture dell'ordinamento statale:
- Il Parlamento, nucleo centrale del sistema politico, con due camere;
- Il presidente della Repubblica, (con un ruolo di garante dell'unità nazionale e di
coordinatore, mediatore e regolatore dei rapporti tra i poteri dello stato)
- Il presidente del Consiglio dei ministri e il governo, detentori del potere esecutivo
e dell’indirizzo politico;
- La magistratura, di cui è riconosciuta l'autonomia.
- COSA SIGNIFICA REPUBBLICA DEMOCRATICA?
Esprime la forma di governo italiana. In essa, tutte le cariche pubbliche, compresa quella
che rappresenta l'unità nazionale (Capo dello Stato), si riconducono direttamente o
indirettamente al consenso del popolo. I due termini utilizzati (Repubblica e democrazia)
sono inscindibili, poiché l'una in funzione dell'altra, ed entrambi capisaldi di libertà, come
rimarcato anche dall'ultimo articolo della Carta, il 139, che infatti afferma come "La forma
repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale".
- COSTITUZIONE ITALIANA
La Costituzione della Repubblica Italiana è la legge fondamentale dello Stato italiano, e si
posiziona al vertice della gerarchia delle fonti nell'ordinamento giuridico della Repubblica.
GUERRA FREDDA
Con il termine guerra fredda intendiamo un conflitto che in realtà non è stato combattuto tra
Stati Uniti e Unione Sovietica, tra il 1947 e idealmente il 1991 (la data della dissoluzione
dell’Unione Sovietica).
È un periodo di grandi tensioni tra queste due grandi superpotenze, che non sfociarono mai
in un reale conflitto aperto ma di fatto portarono ad un continuo stato di preoccupazione il
mondo intero.
Non coinvolge però soltanto queste due grandi superpotenze ma si riflette poi nella politica
nazionale in tanti stati sparsi per il mondo.
Da una parte gli Stati Uniti credono che le grandi potenze europee, prima fra tutte la
Germania, debbano uniformarsi in qualche modo al modello americano, quindi basato su
una certa libertà economica e su una democrazia.
Dall’altra parte l’Unione Sovietica temeva gli Stati Uniti, tra l’altro gli Stati Uniti durante la
Seconda Guerra Mondiale si erano profondamente arricchiti mentre l’Unione Sovietica era
stata profondamente colpita dalla Seconda Guerra Mondiale e quindi non poteva reggere il
confronto con il modello capitalistico americano.
Diciamo che questi sono i due grandi paesi che hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale e
quindi capiscono fin da subito che hanno in mano le sorti e il destino del mondo intero.
- EUROPA DIVISA
L’Europa si divide in due grandi gruppi, uno che è strettamente legato e ruota attorno alla
potenza degli Stati Uniti, l’altro che invece è molto più vicino alla potenza dell’Unione
Sovietica.
Si ha la nascita del bipolarismo, questo sistema politico internazionale strutturato su due
poli opposti e questi paesi europei sono schierati e sono vicini all’uno o all’altro.
La Guerra Fredda è anche il momento in cui il mondo intero si rende conto che la
supremazia d’Europa è finita, le due guerre mondiali hanno portato alla distruzione
dell’Europa stessa e d’ora in poi le sorti del mondo intero saranno in mano a queste altre
due grandi potenze.
Queste grandi superpotenze erano venute però a compromessi, proprio durante l’ultimo
anno della Seconda Guerra Mondiale, nel febbraio del 1945 infatti si erano incontrati a Yalta.
- Stalin per l’Unione Sovietica,
- Churchill per la Gran Bretagna e
- Roosevelt per gli Stati Uniti
in questa conferenza di Yalta avevano sostanzialmente messo le basi per la nascita
dell’ONU, ma avevano anche cominciato a dividere il mondo in sfere d’influenza.
I paesi europei sono quindi divisi in blocco occidentale e blocco orientale.
- PIANO MARSHALL
Il piano più importante degli Stati Uniti per la ricostruzione europea in questi anni è il piano
Marshall, cioè una serie di finanziamenti verso quei paesi europei che dovevano uscire dal
dopoguerra.
Nel 1949 questa vicinanza agli Stati Uniti viene ufficializzata addirittura in un vero e proprio
patto militare, il patto Atlantico: gli Stati che gli aderivano dovevano soccorrere gli alleati in
caso di aggressione, c’era sempre la paura di un’aggressione da parte dell’Unione Sovietica.
A questo patto si diede un organismo militare permanente chiamato NATO.
Nel 1955 l’Unione Sovietica rispose con il patto di Varsavia, un’alleanza militare alla quale
partecipavano i paesi dell’Europa dell’Est.
- LA GERMANIA
La Germania già nel 1945 era stata divisa in quattro zone di occupazione: una dell’Unione
Sovietica, un’altra degli Stato Uniti, una della Gran Bretagna e una della Francia. Queste
zone erano amministrate provvisoriamente dalle potenze vincitrici della Seconda Guerra
Mondiale.
Nel 1948 però risulta già impossibile riunificare la Germania, queste trattative falliscono e
quindi Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia decidono di unire la propria zona, non volevano
certamente lasciare la Germania per sempre divisa in quattro piccole parti.
Questa Germania Occidentale viene chiamata Repubblica Federale tedesca e l’Unione
Sovietica reagì male di fronte a questa unificazione e bloccò ogni accesso via terra ai settori
occidentali di Berlino.
La Guerra Fredda, questa guerra non realmente combattuta, è una guerra però che si
combatte poi in realtà su tanti fronti diversi: le tensioni, i conflitti tra le due superpotenze
vanno ad occupare anche altri settori. Per esempio il settore militare. Tra l’altro questo
provocò una paura incredibile in tutto il mondo, perché le due potenze potevano scontrarsi
da un momento all’altro creando degli effetti devastanti.
Da questo momento in poi ci fu una vera e propria corsa agli armamenti nucleari.
- IL MURO DI BERLINO
La Guerra Fredda è un periodo abbastanza lungo quindi chiaramente ci sono stati momenti
di alti e bassi, un momento sicuramente di alta tensione è stato nel 1961 con la costruzione
del muro di Berlino.
Berlino era già stata divisa in quattro settori alla fine della Seconda Guerra Mondiale, poi in
due quindi la parte occidentale e la parte orientale.
Nel 1961 l’Unione Sovietica costruisce questo muro per aggirare i flussi migratori dei cittadini
della Germania, della Berlino dell’Est verso i territori della Berlino Ovest dove chiaramente si
viveva meglio.
Ricordiamo poi che questo muro folle che divideva in due parti non comunicanti tra loro la
città di Berlino, cadde nel 1989.
- FINE DELLA “GUERRA”
Ci furono anche dei momenti in cui però si pensò che si potesse arrivare finalmente ad un
dialogo tra queste due grandi superpotenze.
Per esempio nel 1953 muore Stalin e l’Unione Sovietica viene guidata da Kruscev. Kruscev
e Kennedy riescono a creare un’atmosfera più cordiale diciamo, una coesistenza pacifica tra
le due potenze.
A novembre del 1989 si ha l’abbattimento del muro di Berlino.
Nel 1990, a seguito di questo crollo del muro di Berlino, viene finalmente riunificata la
Germania e nel 1991 viene sciolto il patto di Varsavia.
Questo porterà nel 1991 al definitivo crollo dell’Unione Sovietica mentre gli Stati Uniti
rimanevano l’unica vera superpotenza.
Oggi chiaramente la situazione è cambiata, sono nate delle nuove superpotenze ma tuttavia
dobbiamo ricordare che questi anni di Guerra Fredda hanno profondamente modificato
anche la cultura e la politica del nostro paese e di tutti quei paesi che sono stati direttamente
influenzati dall’una o dall’altra superpotenza.
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