Uploaded by Nicolò StD

XYLELLA FASTIDIOSA

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Xylella fastidiosa
Non presente in Sicilia ma a rischio introduzione, arrivato in italia, si è manifestata in
Puglia e quindi ad oggi si cerca di limitare la diffusione, è arrivato tramite materiale di
propagazione infetto, ipotizzando la trasmissione tramite piante di caffè importate in
Italia (talee). Della xylella si conoscono diverse subspescie (fastidiosa, multilplex ma
anche pauca, sandyi, tashke e morus). È uno dei batteri vascolari più polifagi,
segnalato su circa 600 specie, solitamente risulta dare la medesima sindrome, data
dall’occlusione dei vasi xilematici, determinando un disturbo nella traslocazione della
linfa grezza (acqua ed elementi nutritivi). In Puglia è arrivata la subspecie pauca,
naturalmente rientra nella lista A2 EPPO, poiché presente in Europa.
A secondo delle zone, la disposizione delle sottospecie è differente su tutte le zone
coinvolte. Si trasmette tramite insetti vettori che si nutrono di linfa grezza quindi
xilemomizi ed in particolare emitteri auchenorrinchi (cicadellidi, sputacchine). La
localizzazione nel vettore è presente solo nelle parti di cibario e pre-cibario, quindi
viene eliminato tramite muta e non presenta una fase latente, sopravvivenza ecc.
In Italia è stata trasportata dal vettore Philaenus spumarius (sputacchina)
presentando il disseccamento degli olivi, il punto chiave è che questo vettore che
normalmente veniva ignorato diventa vettore attivo e quindi pericoloso dal nostro
punto di vista. I danni sono dati dal disseccamento derivante dal blocco della
traslocazione della linfa grezza. L’attività è rappresentata dalla moltiplicazione nei
vasi xilematici del batterio che occlude il tratto per formazione di mucillagini, mentre
la pianta produce le tille o gomme, (strutture di resistenza) e quindi ulteriori
occlusioni. È un batterio polifago , e la maggioranza delle specie infettate si comporta
da latente quindi non presenta i sintomi, solitamente i sintomi si hanno quando c’è una
grande concentrazione del batterio.
In italia il ceppo presente è definito CoDiRO, individuato inizialmente su piante
secolari di olivo in puglia, appartenente alla sottospecie pauca, provoca il
Disseccamento Rapido dell’olivo (CoDiRO), in quel caso è stata introdotta una fascia
tampone dove le zone limitrofe alle infezioni dovevano essere controllate, anche in
assenza di sintomi venivano controllate (ed eventualmente eradicate se asintomatica
ma in realtà infetta), e non era possibile movimentare piante di olivo, mentre nelle
zone infette è stata attuata la completa eradicazione che ha limitato la diffusione
efficacemente. Fino al 2014 l’Europa è libera da xylella (tranne due intercettazioni in
Francia), successivamente in Italia si presenta, come anche in Francia, spagna e
Turchia. Ad oggi è presente solo in Italia in quanto le altre zone compromesse sono
riuscite ad eradicare.
Ma come si muove il patogeno? Viene introdotto tramite porzioni vegetali (piantine,
talee ecc.)
L’eppo ha istituito un protocollo diagnostico, molto complesso che prevede più test
diagnostici, soprattutto negli areali dove non è presente, considerando anche l’analisi
dei vettori per verificare un’eventuale trasmissione.
Un problema nel controllo della diffusione si basa su delle tecniche diagnostiche rapidi
ed efficaci
Il rischio di diffusione in Sicilia è medio, poiché abbiamo il vettore (spumarius),
abbiamo tutti gli ospiti (mandorlo olivo ecc.), e le condizioni climatiche sono
favorevoli. Molto importante è la fascia climatica favorevole se questo dovesse
arrivare, in quanto il vettore rallenta la propria attività con le basse temperature, da
noi quasi inesistenti.
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