Lunedì 3 aprile OLFATTO Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura. Dal Vangelo secondo Giovanni Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la cassa, prendeva quello che vi mettevano dentro. Gesù allora disse: «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura. I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Intanto una grande folla di Giudei venne a sapere che egli si trovava là e accorse, non solo per Gesù, ma anche per vedere Làzzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I capi dei sacerdoti allora decisero di uccidere anche Làzzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù. Parola del Signore “Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.” Commento Analizzando la Settimana Santa alla luce dei 5 sensi, notiamo che il senso che predomina in questa giornata è l’olfatto. Gesù si trova in Betània in compagnia di Lazzaro e delle sue sorelle Marta e Maria, e quest’ultima per accoglierlo cosparge i suoi piedi con trecento grammi di profumo di puro nardo, olio molto costoso e usato in grande quantità. L’utilizzo di tale profumo da parte di Maria non rappresenta soltanto il piacere di far entrare Cristo nella propria casa, ma si tratta di un vero e proprio gesto d’amore: infatti, cospargendo i piedi di Cristo con il profumo e asciugandoli con i suoi capelli diventa lei stessa portatrice del profumo di Cristo. Giovanni nel Vangelo sottolinea come Gesù giustifica il gesto di Maria criticato da Giuda Iscariota, «Lasciala fare, perché ella lo conservi per il giorno della mia sepoltura.». Da queste parole notiamo come il profumo di Gesù, che ora ha inebriato anche Maria, possa rimanere vivo anche dopo il giorno della sua morte e la tenera donna possa essere testimonianza della fragranza di Cristo, aroma che inebria tutta la casa. Così come Maria, in preparazione della Pasqua, lasciamoci inebriare anche noi da Cristo, lasciando un segno vivo e duraturo nel prossimo come è accaduto nella casa in Bètania. Preghiera Gesù , Tu hai un Tuo profumo che è intenso, inebriante. In chi lo scopre e lo respira risveglia la gioia profonda, la bellezza della vita. È il profumo di Dio che Tu, Gesù , hai diffuso nel mondo. Tu ora Gesù dici a noi: siate voi il mio profumo! Questo possiamo fare di bello: diffondere il profumo affascinante di Gesù nella nostra famiglia, tra i colleghi o i compagni, tra gli amici, in ogni posto in cui ci troviamo. Perché la fede si diffonda, perché il Tuo amore sia conosciuto. Gesù , rendici tuo profumo, per tutta la nostra vita! Amen. Gesto Racconta a qualcuno che incontri la tua esperienza con Cristo e inebria anche lui del Suo profumo. Martedì 4 aprile GUSTO Uno di voi mi tradirà… Non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia rinnegato tre volte. Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto». Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Egli, preso il boccone, subito uscì. Ed era notte. Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire». Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte». Parola del Signore “E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.” Commento Molto spesso nelle scritture veniamo inviati a gustare il Signore: ‘Gustate e vedete quanto è buono il Signore’ (Sal 34,9). In questo brano del Vangelo della Settimana Santa, invece, ci troviamo davanti ad una situazione completamente diversa. Ad essere gustata in questo caso non è la bontà del Signore, ma il gusto, senso così fondamentale per noi uomini, aiuta Gesù ad indicare colui che lo tradirà. “E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda.” Giuda è finito sotto il dominio di qualcun altro, non è più sotto il “dolce giogo” di Gesù. Mangiando il boccone intinto, Giuda rivela l’abisso a cui può arrivare il cuore dell’uomo: invece di reclinare il capo sul petto di Gesù, tutti possiamo prendere e mangiare i segni del suo amore con un cuore doppio, dubitando e aprendo così a satana la porta del nostro cuore. Per gustare la bontà del signore durante la settimana più importante dell’anno liturgico, permettiamogli di entrare dentro di noi tramite il sacramento dell’Eucarestia, assaporando nel piccolo pezzo di pane tutta la sua bontà. Preghiera Signore Gesù, grazie dei Tuoi doni e del Tuo esempio. Fa’ che non dimentichiamo mai che Tu ci ami per davvero. Fa’ che le persone che incontriamo possano vedere in noi il Tuo amore grande Aumenta la nostra fede, affinché il nostro amore per Te sia proclamato dalle nostre opere, oltre che dalla nostra bocca. Amen. Gesto Confessati e dai a te stesso la possibilità di assaporare la bontà del Signore con l’Eucarestia.