Uploaded by T Fm

Omelia 15 sett ord b

advertisement
ATTO PENITENZIALE
Oggi Gesù chiama i Dodici per la predicazione urgente di conversione.
Mentre prepariamo per questa santa messa, ricordiamo i momenti nella
nostra vita quando non abbiamo preso la chiamata di Gesù per continuare la
Sua missione , e chiediamogli la sua misericordia:
Signore Gesù, tu chiami tutti i popoli a repentirsi: Signore, pietà.
Cristo Gesù, tu continui la tua missione di salvezza attraverso i tuoi
discepoli: Cristo, pietà.
Signore Gesù, tu mostri la tua misericordia a coloro che si convertono
verso di te: Signore, pietà.
-----+----OMELIA
Siamo abituati alle chiamate quotidiane. Il nostro direttore ci chiama
per un lavoro urgente o per un buon salario. Il nostro vescovo ci chiama per
farci il parocco di una parocchia. Il governo ci chiama per prendere il
vaccino. Non si può ignorare queste chiamate, perché portano una grande
importanza e può farci occupati. Di solito, la loro urgenza è già il messaggio:
qualcosa sta succedendo. Quindi, oggi che cosa urgente succede quando
Gesù chiamò i Dodici?
La cosa urgente che sta accadendosi nel vangelo è la salvazione del
mondo. La cosa urgente è la chiamata alla conversione. La cosa urgente è la
guarigione dell'umanità. Gesù chiamò i Dodici allora ma anche noi per
questa cosa urgente. Noi non possiamo fare niente che accettare la chiamata
di Gesù. La sua chiamata è urgente perché la missione che Gesù ci affida è
anche urgente.
-1-
Quindi la Parola di Dio oggi ci pone due sfide a proposito della
chiamata di Dio:
- Per primo, noi dobbiamo ascoltare e rispondere positivamente alla
chiamata di Dio. Così, i Dodici hanno accettato la chiamata di Gesù anche
se fossero soltanto gli uomini incapaci e deboli. Così, il profeta Amos ha
accettato la chiamata di Dio anche se fosse soltanto un agricoltore normale.
La ragione per questa nostra accettazione come loro è che Dio ci ha chiamati
per nome come Paolo lo ha affermato nella sua lettera agli Efesini.
- Per secondo, noi dobbiamo rispondere alla chiamata di Dio come
una chiamata urgente. Così, a causa dell'urgenza del vangelo, Gesù non ha
permesso i Dodici di portare con loro le cose non necessarie che possono
rendere lenta la proclamazione. Così, Amos ha risposto con urgenza la sua
profezia anche al prezzo dell'odio degli altri. Non dobbiamo preoccuparci di
nessuna mancanza di preparazione a causa di quest'urgenza perché come san
Paolo ha affermato nella lettera agli Efesini: Dio ci ha preparato tutto.
Ascoltiamoci le parole di Gesù nel vangelo di oggi, ascoltiamoci
l'angoscia dei nostri fratelli che hanno bisogno della nostra cura e
consolazione del vangelo, ascoltiamo la necessità delle nostre sorelle che
hanno bisogno del nostro aiuto affinché possano crescersi nella fede.
Possiamo rispondere a queste parole urgenti di Gesù soltanto quando
le rispondiamo senza calcolare il nostro costo personale neanche la nostra
sicurezza. Possiamo risponedere bene a queste parole urgenti di Gesù se
cerchiamo di ascoltare attentamente nella nostra quotidianità e di mettere
subito l'insegnamento di Gesù nella nostra vita. Siamo pronti?
-2-
Download