conosci te stesso: rapporto con la realtà basato su un pensiero razionale→uguale per tutti, ciò che è secondo la ragione è universale (≠individuale→psicologica). La realtà, attraverso la quale vediamo noi stessi, deve essere vista secondo ragione = razionalizzare. Come posso definire la realtà secondo ragione? La realtà si basa su due pilastri inalienabili: SPAZIO e TEMPO→un fenomeno è reale nel momento in cui occupa uno spazio e un tempo chiari e definiti (=misurabili) e devono coincidere. Quando spazio e tempo non coincidono ci ritroviamo nella dimensione della memoria (passato), ben diversa dalla realtà, o dell'immaginazione (futuro). Razionalizzando la realtà rendiamo spazio e tempo uguali per tutti. Razionalizzazione del tempo = STORIA(→sequenza di eventi legati dal principio di causa-effetto) In età barocca il concetto di storia entrerà in crisi in quanto non tutto si basa su questo principio. Razionalizzazione dello spazio = PROSPETTIVA(→riguarda tutti e la percepiamo tutti allo stesso modo). TEMPO: questa idea del tempo come storia, partendo dal passato e arrivando al presente, è continua, non si interrompe mai e mai potrebbe succedere ciò. Qual è l'origine della storia dell'uomo? Ai tempi credevano fosse nata nell'età antica con i Greci e i Romani (non avevano nessuna conoscenza riguardo la Preistoria). Trovano il senso del presente negli eventi passati (ogni evento sostiene il successivo) e l'umanità antica, essendo appena nata, la pensavano come un bambino, con la coscienza pulita→ arte greco/romana = risultato che ha avuto quell'umanità neo nata in rapporto con l'unica cosa che aveva attorno, la natura, in modo puro, priva di tempo e storia quindi di sofferenza. Noi abbiamo sulle spalle la storia, ma siamo lo stesso ispirati dalle forme pure e perfette rappresentante dagli antichi. L'artista ha sulle spalle il peso della storia (es: guerre). SPAZIO: il primo a realizzare una prospettiva di Filippo Brunelleschi→realizzò due prospettive su due tavolette di legno: una con Piazza della Signoria e l'altra il battistero di San Giovanni. Quest'ultima la fece mettendosi sul portale d'ingresso di Santa Maria del Fiore. Tutte le linee convergono in un unico punto, al centro, dove Brunelleschi fece un foro. Invitava le persone a guardare da quel forellino, dove vedevano il battistero, e mettendo uno specchio davanti rifletteva il disegno fatto da lui rendendolo visibile a chi vedeva nel foro. Mettendo e togliendo lo specchio il disegno era perfettamente uguale al battistero e le persone ne restavano sbalordite. Dimostrò che la sua prospettiva aveva una valenza universale e che l'occhio umano ha una prospettiva universale. Nel medioevo avevano intuito la prospettiva ma non c'era l'intenzione di capire la realtà, ma comunicare un qualcosa: se il disegno era bidimensionale o tridimensionale per loro era indifferente. Ambrogio Lorenzetti→pavimento in prospettiva, ma le linee non convergono tutte in un unico punto. Possiamo definirla una prospettiva empirica. Leon Battista Alberti→aveva capito che se la prospettiva è il modo in cui vediamo, è razionale. Nel suo libro sulla pittura la dimostra geometricamente linea occhi=linea dell'orizzonte (LO) linea piedi=linea di terra (LT) Mettiamo che la figura guardi un pavimento quadrettato: sulla LT ho la larghezza delle piastrelle, sul punto di LO convergono tutte le linee delle piastrelle. Le mattonelle più vicine sono più grandi, come andiamo in lontananza le linee di stringono fino all'orizzonte. Ponendo un muro, segniamo con una linea la distanza dalle altre due linee. Come facciamo a sapere di quanto ridurre le linee a seconda della distanza? Considerando le mattonelle come quadrati e tracciando di ognuno la diagonale, si vengono a creare rettangoli sempre più piccoli con il medesimo angolo →con il teorema di Euclide si trova matematicamente la distanza in proporzione. È possibile fare anche un soffitto in prospettiva: anche il piano del soffitto converge nel LO. Ponendo una persona con gli occhi sulla LO e i piedi sulla LT guarda questa stanza, ma levando il muro la stanza finisce "a punta" creando una piramide in cui l'uomo si trova in piedi su uno spigolo della base. Questa piramide prende il nome di PIRAMIDE VISIVA ALBERTIANA→ ogni cosa collocata nella piramide sarà in prospettiva e verrà usata da tutti gli artisti del medioevo.