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ARTE 12-01 GRETA

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conosci te stesso: rapporto con la realtà basato su un pensiero razionale→uguale per tutti, ciò
che è secondo la ragione è universale (≠individuale→psicologica). La realtà, attraverso la quale
vediamo noi stessi, deve essere vista secondo ragione = razionalizzare.
Come posso definire la realtà secondo ragione? La realtà si basa su due pilastri inalienabili:
SPAZIO e TEMPO→un fenomeno è reale nel momento in cui occupa uno spazio e un tempo
chiari e definiti (=misurabili) e devono coincidere. Quando spazio e tempo non coincidono ci
ritroviamo nella dimensione della memoria (passato), ben diversa dalla realtà, o
dell'immaginazione (futuro). Razionalizzando la realtà rendiamo spazio e tempo uguali per tutti.
Razionalizzazione del tempo = STORIA(→sequenza di eventi legati dal principio di causa-effetto)
In età barocca il concetto di storia entrerà in crisi in quanto non tutto si basa su questo principio.
Razionalizzazione dello spazio = PROSPETTIVA(→riguarda tutti e la percepiamo tutti allo stesso
modo).
TEMPO: questa idea del tempo come storia, partendo dal passato e arrivando al presente, è
continua, non si interrompe mai e mai potrebbe succedere ciò.
Qual è l'origine della storia dell'uomo? Ai tempi credevano fosse nata nell'età antica con i Greci e
i Romani (non avevano nessuna conoscenza riguardo la Preistoria). Trovano il senso del
presente negli eventi passati (ogni evento sostiene il successivo) e l'umanità antica, essendo
appena nata, la pensavano come un bambino, con la coscienza pulita→ arte greco/romana =
risultato che ha avuto quell'umanità neo nata in rapporto con l'unica cosa che aveva attorno, la
natura, in modo puro, priva di tempo e storia quindi di sofferenza.
Noi abbiamo sulle spalle la storia, ma siamo lo stesso ispirati dalle forme pure e perfette
rappresentante dagli antichi. L'artista ha sulle spalle il peso della storia (es: guerre).
SPAZIO: il primo a realizzare una prospettiva di Filippo Brunelleschi→realizzò due prospettive su
due tavolette di legno: una con Piazza della Signoria e l'altra il battistero di San Giovanni.
Quest'ultima la fece mettendosi sul portale d'ingresso di Santa Maria del Fiore.
Tutte le linee convergono in un
unico punto, al centro, dove
Brunelleschi fece un foro. Invitava le
persone a guardare da quel
forellino, dove vedevano il battistero,
e mettendo uno specchio davanti
rifletteva il disegno fatto da lui
rendendolo visibile a chi vedeva nel
foro. Mettendo e togliendo lo
specchio il disegno era
perfettamente uguale al battistero e
le persone ne restavano sbalordite.
Dimostrò che la sua prospettiva aveva una valenza universale e che l'occhio umano ha una
prospettiva universale.
Nel medioevo avevano intuito la prospettiva ma non c'era l'intenzione di capire la realtà, ma
comunicare un qualcosa: se il disegno era bidimensionale o tridimensionale per loro era
indifferente.
Ambrogio Lorenzetti→pavimento in prospettiva, ma le linee non convergono tutte in un unico
punto. Possiamo definirla una prospettiva empirica.
Leon Battista Alberti→aveva capito che se la prospettiva è il modo in cui vediamo, è razionale.
Nel suo libro sulla pittura la dimostra geometricamente
linea occhi=linea dell'orizzonte (LO)
linea piedi=linea di terra (LT)
Mettiamo che la figura guardi un pavimento quadrettato:
sulla LT ho la larghezza delle piastrelle, sul punto di LO
convergono tutte le linee delle piastrelle. Le mattonelle
più vicine sono più grandi, come andiamo in lontananza le
linee di stringono fino all'orizzonte. Ponendo un muro,
segniamo con una linea la distanza dalle altre due linee.
Come facciamo a sapere di quanto ridurre le linee a
seconda della distanza? Considerando le mattonelle
come quadrati e tracciando di ognuno la diagonale, si vengono a creare rettangoli sempre più
piccoli con il medesimo angolo →con il teorema di Euclide si trova matematicamente la
distanza in proporzione.
È possibile fare anche un soffitto in prospettiva: anche il piano del soffitto converge nel LO.
Ponendo una persona con gli occhi sulla LO e i piedi sulla LT
guarda questa stanza, ma levando il muro la stanza finisce "a
punta" creando una piramide in cui l'uomo si trova in piedi su uno
spigolo della base. Questa piramide prende il nome di PIRAMIDE
VISIVA ALBERTIANA→ ogni cosa collocata nella piramide sarà
in prospettiva e verrà usata da tutti gli artisti del medioevo.
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