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IPMPV 2022 FINAL 03.13.23 IT

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Protocollo Internazionale di Misura e Verifica
delle Prestazioni
(IPMVP®)
—
Concetti Base
MARZO 2022
EVO 10000 – 1:2022(IT)
PROTOCOLLO INTERNAZIONALE DI
MISURA E VERIFICA DELLE PRESTAZIONI
(IPMVP®)
CONCETTI BASE
MARZO 2022
EVO 10000 – 1:2022(IT)
© 2022 Efficiency Valuation Organization (EVO). Tutti i diritti riservati. Il presente
documento non può essere riprodotto o alterato, in tutto o in parte, e non può essere
utilizzato o diffuso in relazione a qualsiasi corso di formazione commerciale o seminario, sia
in formato cartaceo, digitale o in altra forma, senza il previo consenso scritto di EVO.
v 1.03
PROTOCOLLO INTERNAZIONALE DI VERIFICA E MISURA DELLE PRESTAZIONI (IPMVP®) – CONCETTI BASE 2022
PREFAZIONE
Fin dalla prima pubblicazione del Protocollo Internazionale di Misura e Verifica delle Prestazioni (IPMVP),
l’obiettivo dei suoi ideatori era sviluppare un approccio condiviso per misurare e verificare gli investimenti
in efficienza al fine di facilitare un impegno globale su vasta scala per l’efficienza energetica.
Lo scopo dell'IPMVP è ridurre le barriere per le iniziative di uso efficiente di acqua ed energia. L'IPMVP,
che inizialmente era adottato prevalentemente dalle società di servizi energetici, è ora utilizzato dai
distributori di energia e dalle agenzie governative per i loro programmi a supporto della gestione della
domanda e da tutti coloro che hanno la responsabilità della gestione di edifici, di organizzazioni e di
imprese per valutare e migliorare le prestazioni delle strutture. Le istituzioni finanziarie apprezzano
sempre più i vantaggi dell'utilizzo dell'IPMVP come strumento per ridurre il rischio degli investimenti.
Nel contesto della transizione energetica globale verso un'economia a basse emissioni di carbonio,
l'IPMVP offre anche un approccio coerente alla misura e alla verifica della riduzione delle emissioni
climalteranti in un'ampia gamma di settori, incluse varie tipologie di infrastrutture, applicazioni industriali
e fonti di energia rinnovabile.
In quanto documento quadro prevalentemente non prescrittivo, l'IPMVP fornisce una panoramica delle
attuali migliori pratiche di M&V, pur mantenendosi flessibile. È un documento “vivo”, le cui metodologie
e procedure consentono al protocollo di evolversi e riflettere le esigenze di mercato attuali e future.
L'IPMVP è di proprietà della Efficiency Valuation Organization (EVO®), un'organizzazione senza scopo di
lucro i cui prodotti e servizi aiutano le persone a impostare progetti di efficienza energetica e investire in
essi. La visione di EVO è creare un mondo che abbia fiducia nell'efficienza energetica come risorsa
energetica affidabile e sostenibile. La missione di EVO è garantire che i risparmi e l'impatto dei progetti di
efficienza energetica e sostenibilità siano accuratamente misurati e verificati.
EVO è l'unica organizzazione a livello globale con focus esclusivo sulla misura e verifica (M&V). Le attività
di EVO comprendono tre aree principali: sviluppo di protocolli M&V, programmi di formazione relativi
all’uso di M&V e certificazione di professionisti del settore. Per realizzare la propria missione e visione,
EVO si affida alla vasta conoscenza e competenza di una squadra internazionale di oltre cento istruttori
ed esperti di M&V.
Protocolli M&V
L'IPMVP è il principale protocollo internazionale per le attività di M&V. Il protocollo viene curato e
aggiornato dal Comitato IPMVP di EVO, un gruppo di professionisti del settore che offrono
volontariamente il loro tempo e grazie ai quali è possibile disporre di un protocollo regolarmente
aggiornato e revisionato.
Oltre ai Concetti Base dell’IPMVP, EVO sviluppa e pubblica anche varie guide applicative tematiche per
l’IPMVP su diversi aspetti, quali gli eventi e gli aggiustamenti non ordinari, la valutazione dell’incertezza e
la statistica per la M&V, la M&V per i contratti EPC, le applicazioni idriche, ecc. EVO pubblica anche
l'International Energy Efficiency Financing Protocol (IEEFP).
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PROTOCOLLO INTERNAZIONALE DI VERIFICA E MISURA DELLE PRESTAZIONI (IPMVP®) – CONCETTI BASE 2022
Formazione M&V
EVO dispone di un copioso e aggiornato materiale didattico, che spazia da un webinar introduttivo alla
M&V di un’ora a corsi completi di più giorni. Il programma di formazione di punta di EVO è il corso “IPMVP
e Fondamenti di M&V” offerto da oltre un decennio. Ad oggi, circa 15.000 persone hanno frequentato il
programma di formazione in tutto il mondo. Questa formazione viene erogata in più lingue grazie a una
rete di partner di formazione locali e nazionali in tutti i continenti. EVO ha recentemente aggiunto al suo
portafoglio formativo il corso M&V Planning in Practice. Rilasciato in versione pilota nel 2021, questo
corso è ora disponibile anche tramite i partner di formazione EVO. Questi due programmi formativi sono
la base per le certificazioni PMVA e PMVE di seguito descritte.
Oltre ai percorsi di certificazione, EVO offre anche una formazione avanzata e tematica che copre una
varietà di argomenti inerenti alla M&V quali ISO 50006, ISO 50015, ISO 50047, Opzione D avanzata per
esperti di M&V, Statistica avanzata, M&V e Misura, Effetti interattivi, Finanziamento dell'efficienza
energetica e molti altri. Lo sviluppo di queste risorse formative è curato dal Comitato di Formazione di
EVO e da vari sottocomitati tematici e ad hoc, in cui operano esperti di M&V approvati da EVO.
Certificazione M&V
Nel 2019, EVO ha condotto un’indagine a livello globale per raccogliere indicazioni dall’industria con
l’obiettivo di guidare le future attività di EVO relative allo sviluppo dei prodotti inerenti alla M&V.
Dall’indagine è emerso un segnale forte per EVO rispetto al miglioramento delle conoscenze, delle abilità
e delle capacità dei professionisti di M&V. Tale segnale era in linea con le opinioni della squadra
internazionale di esperti di M&V, secondo i quali non era sufficiente il programma di formazione “IPMVP
e Fondamenti di M&V” in essere fino a quel momento ed era necessario un corso avanzato e una
certificazione sulla pianificazione della M&V.
Per dare seguito a quanto emerso dall’indagine, nel 2022 EVO ha creato due nuovi programmi di
certificazione per i professionisti di M&V.
La certificazione Performance Measurement and Verification Analyst (PMVA)
costituisce lo standard IPMVP per chi deve applicare i concetti di prestazione,
misura e verifica ai progetti di efficienza energetica. Si tratta del programma
ufficiale di formazione e certificazione IPMVP sui fondamenti di M&V. I
professionisti certificati PMVA solitamente operano in qualità di analisti presso ESCO, pubblica
amministrazione, aziende pubbliche e istituzioni finanziarie e sono coinvolti nella progettazione e
nell'attuazione di programmi di efficienza energetica e nel loro finanziamento. Questi professionisti hanno
dimostrato capacità di M&V, inclusa una buona comprensione dell'applicazione dell'IPMVP per
determinare i risparmi. I professionisti certificati PMVA possono essere tecnici degli edifici, specialisti
HVAC, ingegneri, architetti, economisti, analisti finanziari, ecc.
La certificazione professionale Performance Measurement and Verification
Expert (PMVE) stabilisce lo standard IPMVP per i professionisti coinvolti nella
preparazione o nell'analisi di piani di misura e verifica. I professionisti certificati
PMVE solitamente operano come specialisti M&V e progettano, elaborano e implementano piani di M&V
per progetti di efficienza energetica completi e complessi. I PMVE lavorano anche come consulenti e
facilitatori di progetti per gestori di strutture e proprietari di edifici. I PMVE operano come analisti esperti
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PROTOCOLLO INTERNAZIONALE DI VERIFICA E MISURA DELLE PRESTAZIONI (IPMVP®) – CONCETTI BASE 2022
di M&V per la pubblica amministrazione, i servizi pubblici e le istituzioni finanziarie. I PMVE tipicamente
hanno competenze avanzate in vari aspetti della M&V e sono in grado di strutturare e sottoporre a
valutazione piani e rapporti di M&V. La maggior parte dei PMVE possiede una laurea tecnica e una solida
conoscenza delle varie azioni di miglioramento dell’efficienza energetica.
Le certificazioni PMVA e PMVE di EVO sono conseguibili esclusivamente da coloro i quali possono
dimostrare di aver svolto attività di M&V sul campo attraverso formazione, competenze professionali ed
esperienze rilevanti per la M&V.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti sul Protocollo, la formazione, le attività e i programmi di
certificazione di EVO, visitare il sito Web di EVO all'indirizzo: www.evo-world.org
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PROTOCOLLO INTERNAZIONALE DI VERIFICA E MISURA DELLE PRESTAZIONI (IPMVP®) – CONCETTI BASE 2022
RINGRAZIAMENTI
Questa edizione del Protocollo Internazionale di Verifica e Misura delle Prestazioni (IPMVP®) segna il 25°
anniversario del più riconosciuto protocollo di misura e verifica (M&V) per energia e acqua e delle relative
linee guida. L'IPMVP è attualmente di proprietà e gestito dall'Efficiency Valuation Organization (EVO®).
Questo aggiornamento dell'IPMVP è il risultato del processo di revisione previsto ogni cinque anni che ha
raccolto input dai comitati tecnici e di formazione dell'IPMVP, dagli istruttori certificati da EVO e da molti
altri soggetti interessati in tutto il mondo. Sono stati ricevuti, analizzati e discussi centinaia di commenti
con l’obiettivo di includerli in Concetti Base o in una delle tante guide applicative IPMVP esistenti o future.
Membri del Comitato IPMVP
Il lavoro di revisione è stato coordinato sotto la supervisione del comitato IPMVP di EVO diretto da Tracy
Phillips, il Presidente, Margaret Selig, la Vicepresidente, e Lia Webster, un membro di lunga data del
comitato, che è stata caporedattore e ha coordinato il lavoro di gruppi e sottocomitati ad hoc durante
tutto il processo di revisione. I membri del Comitato IPMVP che hanno partecipato a questo progetto
includono Todd Amundson, Jim Bradford, Gregory Bonser, Phil Combs, Luis Castanheira, Shankar Earni,
David Jump, David Korn, Ken Lau, Eric Mazzi, Scott Noyes, Jesse Smith, Kevin Warren e Jim Zarske.
Altri contributori
Si ringraziano le seguenti persone per la revisione tecnica e il contributo nelle varie fasi del processo di
revisione: Zahra Abbasi, Chris Balbach, Paul Calberg Ellen, Donald Chu, Sandeep Dahiya, Alberto Escofet,
Jon Feldman, Ignace de Francqueville, Daniele Forni, Dakers Gowans, Dolf Van Hattem, Nick Keegan,
Eunjung Kim, Bill Koran, Steve Kromer, Daniel Magnet, Leo Mba, Rajvant Nijjhar, Cory Read, Bruce Rowse,
Christo A van der Merwe, Vilnis Vesma, Hilary Woods.
Si ringrazia il Consiglio di amministrazione di EVO per aver reso disponibili le risorse necessarie per questo
aggiornamento: Mark Lister (Presidente), Donal Gilligan (Vicepresidente), Thomas K. Dreessen (Tesoriere),
Laura Van Wie McGrory (Segretario), Pierre Langlois (ex presidente), Phil Coleman (membro); e lo staff
EVO per aver gestito il processo nel corso di molti anni: Desislava Borisova, Monica Pérez Ortiz e Denis
Tanguay.
La presente edizione del volume “Concetti Base”, del Protocollo Internazionale di Verifica e Misura delle
Prestazioni (IPMVP) edizione 2022, è stata tradotta dalla Federazione Italiana per l’uso Razionale
dell’Energia (FIRE). EVO è molto riconoscente per questo importante contributo alla diffusione dell’IPMVP
in italiano.
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PROTOCOLLO INTERNAZIONALE DI VERIFICA E MISURA DELLE PRESTAZIONI (IPMVP®) – CONCETTI BASE 2022
MODIFICHE IN QUESTA EDIZIONE
Questo documento sostituisce le precedenti versioni dell’IPMVP tra cui: 2016 IPMVP Core Concepts (EVO
10000 – 1:2016), IPMVP Measurement & Verification Issues and Examples (EVO 10300 – 1:2019) e IPMVP
Generally Accepted M&V Principles 2018.
In quanto documento in continuo aggiornamento, ogni nuova versione dell'IPMVP incorpora modifiche e
miglioramenti che riflettono nuove ricerche e progressi nelle metodologie e nei dati per la M&V. Le
principali novità di questa edizione sono sintetizzate di seguito:
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
Aggiornamento del nome dell'Opzione A in “Isolamento dell’AMEE, misura dei parametri
principali” così da chiarire che può includere più parametri principali. Chiarimento riguardo
l’Opzione B: "Isolamento dell’AMEE, misura di tutti i parametri”, che richiede la misura continua.
Aggiunta di approfondimenti sulle fonti di incertezza nei risparmi per ciascuna opzione IPMVP
Aggiunta di contenuti alla Sezione 13 – “Requisiti del piano di M&V e della rendicontazione” sulla
verifica operativa, requisiti aggiuntivi per l'Opzione A e l'Opzione C e relativi all'accuratezza dei
risparmi
Incorporazione di contenuto da “Issues and Examples 2016” nella Sezione 5 – “Processo di M&V”,
Sezione 11 – “Risparmio monetari” e Sezione 12 – “Problemi comuni di M&V”
Consolidamento di contenuti e aggiunta di chiarimenti (es. perimetro di misura, selezione
dell’opzione, conformità all’IPMVP, gestione del rischio)
Aggiunta e aggiornamento di figure, tabelle ed equazioni. Rimozione o aggiornamento delle
equazioni di risparmio specifiche dell'opzione, aggiunta dell'equazione semplificata per il
risparmio energetico normalizzato, aggiornamento delle equazioni semplificate aggiungendo per
coerenza "aggiustamenti ordinari" ove appropriato e inclusione di nomi e numeri delle equazioni
Inclusione di elementi aggiuntivi in Termini & Definizioni, principalmente da IPMVP 2012.
Aggiornamento delle definizioni e verifica della coerenza tra le guide applicative IPMVP e altre
risorse relative alla M&V, inclusione del chiarimento che i fattori statici possono avere un impatto
al di fuori del confine di misura
Aggiunta di contenuti o aggiornamenti tra cui: Sezione 12.2 – “Metodi avanzati di M&V”, 12.3 –
“Riduzioni della potenza assorbita”, Sezione 12.6 – “Statistica per M&V”, 12.7 – “Produzione e
stoccaggio di energia in loco”, 12.8 – “Energy Services Performance Contract (ESPC)”, 12.9 –
“Programmi governativi e delle Utility”, 12.10 – “Acqua”.
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PROTOCOLLO INTERNAZIONALE DI VERIFICA E MISURA DELLE PRESTAZIONI (IPMVP®) – CONCETTI BASE 2022
INDICE
PREFAZIONE .................................................................................................................................................. 1
RINGRAZIAMENTI.......................................................................................................................................... 4
MODIFICHE IN QUESTA EDIZIONE................................................................................................................. 5
INDICE ........................................................................................................................................................... 6
1. AMBITO ............................................................................................................................................... 10
2. TERMINI & DEFINIZIONI ...................................................................................................................... 11
3. DEFINIZIONE E SCOPI DELLA M&V ...................................................................................................... 15
3.1.
4.
5.
PRINCIPI DI M&V ................................................................................................................................. 19
PROCESSO DI M&V.............................................................................................................................. 21
5.1.
6.
7.
Finalità della M&V....................................................................................................................... 17
Revisione da parte di un Verificatore Indipendente ................................................................... 23
CONFORMITÀ ALL’IPMVP.................................................................................................................... 24
LA STRUTTURA DELL’IPMVP ................................................................................................................ 25
7.1. Confine di Misura ........................................................................................................................ 26
7.2. Periodi di Misura ......................................................................................................................... 28
7.2.1.
Periodo di Riferimento ........................................................................................................ 28
7.2.2.
Periodo di Installazione ....................................................................................................... 29
7.2.3.
Periodo di Rendicontazione ................................................................................................ 29
7.2.4.
Periodi di Misura Contigui (prova di attivazione/disattivazione) ....................................... 30
7.3. Condizioni del Periodo di Riferimento ........................................................................................ 30
7.4. Metodi di aggiustamento ............................................................................................................ 31
7.4.1.
Aggiustamenti Ordinari ....................................................................................................... 31
7.4.2.
Aggiustamenti Straordinari ................................................................................................. 32
7.5. Approcci per la contabilizzazione dei Risparmi........................................................................... 32
7.5.1.
Consumo energetico evitato (o Potenza assorbita evitata)................................................ 33
7.5.2.
Risparmi energetici normalizzati......................................................................................... 35
7.6.
8.
CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLA SCELTA DELL’OPZIONE IPMVP .................................................... 38
8.1.
8.2.
8.3.
8.4.
8.5.
8.6.
8.7.
8.8.
9.
Verifica Operativa ....................................................................................................................... 36
Tipiche caratteristiche di Progetto per Opzioni IPMVP .............................................................. 38
Granularità dei Risparmi ............................................................................................................. 40
Livello degli Effetti Interattivi ...................................................................................................... 40
Misure Energetiche Richieste ..................................................................................................... 41
Stabilità dei parametri operativi ................................................................................................. 42
Limitazioni ai Costi di M&V ......................................................................................................... 42
Contesto del progetto e responsabilità delle parti interessate .................................................. 43
Utilizzo dei Metodi di Isolamento dell’AMEE.............................................................................. 43
OPZIONI IPMVP ................................................................................................................................... 47
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PROTOCOLLO INTERNAZIONALE DI VERIFICA E MISURA DELLE PRESTAZIONI (IPMVP®) – CONCETTI BASE 2022
9.1. Opzione A: Isolamento dell’AMEE, Misura dei Parametri Principali .......................................... 47
9.1.1.
Valori Stimati e Misurati ..................................................................................................... 47
9.1.2.
Verifica dell’Installazione .................................................................................................... 48
9.1.3.
Calcoli .................................................................................................................................. 48
9.1.4.
Migliori Applicazioni ............................................................................................................ 48
9.2. Opzione B: Isolamento dell’AMEE, Misura di Tutti i Parametri .................................................. 49
9.2.1.
Calcoli per l’Opzione B ........................................................................................................ 49
9.2.2.
Migliori Applicazioni ............................................................................................................ 49
9.3. Opzione C: Intero Impianto/Struttura ........................................................................................ 50
9.3.1.
Dati del contatore del distributore ..................................................................................... 51
9.3.2.
Problematiche relative ai dati energetici ............................................................................ 51
9.3.3.
Variabili Indipendenti .......................................................................................................... 52
9.3.4.
Calcoli e Modelli Matematici .............................................................................................. 53
9.3.5.
Migliori Applicazioni ............................................................................................................ 54
9.4. Opzione D: Simulazione Calibrata ............................................................................................... 54
9.4.1.
Tipologie di Programmi di Simulazione............................................................................... 54
9.4.2.
Calcoli .................................................................................................................................. 59
9.4.3.
Migliori Applicazioni ............................................................................................................ 60
10. COSTI DI M&V e ACCURATEZZA NEI RISPARMI ................................................................................... 63
10.1. Costi di M&V ............................................................................................................................... 63
10.2. Gestione dell’Incertezza.............................................................................................................. 64
10.3. Bilanciare Accuratezza e Costi .................................................................................................... 66
11. RISPARMI MONETARI.......................................................................................................................... 68
11.1.
11.2.
11.3.
11.4.
11.5.
Costi Totali .................................................................................................................................. 68
Prezzi Marginali e a fasce orarie ................................................................................................. 68
Struttura tariffaria ....................................................................................................................... 69
Stima dei Valori Futuri ................................................................................................................ 70
Modifica del vettore energetico e delle tariffe ........................................................................... 70
12. PROBLEMI COMUNI DI M&V............................................................................................................... 72
12.1. Aggiustamenti ed Eventi Straordinari ......................................................................................... 72
12.1.1. Condizioni Operative Minime ............................................................................................. 73
12.2. Metodi avanzati di M&V ............................................................................................................. 73
12.3. Riduzioni della potenza assorbita ............................................................................................... 74
12.4. Problemi dei Sottocontatori ....................................................................................................... 75
12.4.1. Misure di energia elettrica .................................................................................................. 76
12.4.2. Calibrazione dei Misuratori ................................................................................................. 76
12.5. Problemi relativi ai dati ............................................................................................................... 76
12.5.1. Dati mancanti o persi .......................................................................................................... 76
12.5.2. Uso di monitoraggio e sistemi di controllo per la raccolta dei dati .................................... 77
12.6. Statistica per la M&V .................................................................................................................. 77
12.6.1. Uso dei livelli di confidenza & degli intervalli di confidenza ............................................... 78
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12.6.2.
12.6.3.
Valutare i risultati................................................................................................................ 78
Cifre Significative e Arrotondamenti................................................................................... 80
12.7. Produzione e Stoccaggio di Energia in sito ................................................................................. 80
12.8. Energy Services Performance Contract (ESPCs) .......................................................................... 81
12.9. Programmi Governativi e delle Utility ........................................................................................ 82
12.9.1. Valutazione Misura & Verifica (EM&V) ............................................................................... 83
12.10. Acqua .......................................................................................................................................... 84
12.11. Quantificazione della Riduzione delle Emissioni di Gas Serra (GHG).......................................... 84
12.12. Persistenza dei Risparmi ............................................................................................................. 85
13. REQUISITI DEL PIANO DI M&V E DELLA RENDICONTAZIONE .............................................................. 86
13.1. Requisiti del piano di M&V ......................................................................................................... 86
13.1.1. Panoramica della Struttura e del Progetto ......................................................................... 86
13.1.2. Intento della Misura di Efficienza Energetica ..................................................................... 86
13.1.3. Opzione IPMVP selezionata e Confine di misura ................................................................ 87
13.1.4. Energia e Condizioni del Periodo di Riferimento ................................................................ 87
13.1.5. Requisiti di Verifica Operativa............................................................................................. 88
13.1.6. Periodo/i di Rendicontazione.............................................................................................. 88
13.1.7. Base per l’Aggiustamento ................................................................................................... 89
13.1.8. Metodologia di Calcolo e Procedura di Analisi ................................................................... 90
13.1.9. Risparmi economici ............................................................................................................. 90
13.1.10. Dettagli della Misura ........................................................................................................... 90
13.1.11. Responsabilità di Monitoraggio e Reportistica ................................................................... 91
13.1.12. Accuratezza attesa .............................................................................................................. 91
13.1.13. Budget di M&V .................................................................................................................... 91
13.1.14. Format del Rapporto di M&V.............................................................................................. 91
13.1.15. Controllo della Qualità ........................................................................................................ 91
13.2. Requisiti addizionali di M&V ....................................................................................................... 92
13.2.1. Opzione A – Requisiti addizionali ........................................................................................ 92
13.2.2. Opzione C – Requisiti addizionali ........................................................................................ 92
13.2.3. Opzione D - Requisiti addizionali ........................................................................................ 93
13.3. Requisiti di Rendicontazione della M&V..................................................................................... 94
13.3.1. Panoramica del rapporto di M&V ....................................................................................... 94
13.3.2. Contesto del Progetto ......................................................................................................... 94
13.3.3. Attività di Raccolta Dati di M&V condotte durante l’attuale periodo di rendicontazione . 94
13.3.4. Metodologia e Calcoli dei Risparmi..................................................................................... 94
13.3.5. Risparmi verificati ............................................................................................................... 95
13.3.6. Informazione aggiuntiva richiesta....................................................................................... 95
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Lista delle Equazioni
Equazione 1: Equazione Generale per Determinare I Risparmi .................................................................. 25
Equazione 2: Equazione Principale dei Risparmi IPMVP ............................................................................. 32
Equazione 3: Equazione Fondamentale per il Consumo Energetico Evitato usando il forecasting ............ 33
Equazione 4: Equazione Semplificata per il Consumo Energetico Evitato usando il forecasting ............... 34
Equazione 5: Equazione Fondamentale per il Consumo Energetico Evitato usando il Backcasting ........... 34
Equazione 6: Equazione Semplificata per il Consumo Energetico Evitato usando il Backcasting .............. 34
Equazione 7: Equazione fondamentale per il risparmio energetico normalizzato ..................................... 35
Equazione 8: Equazione semplificata per i risparmi normalizzati .............................................................. 35
Equazione 9: Risparmi delle Opzioni A/B se non sono richiesti aggiustamenti .......................................... 45
Equazione 10: Equazione Semplificata per I Consumi Energetici Evitati usando l’Opzione D nelle Nuove
Costruzioni .................................................................................................................................................. 59
Equazione 11: Risparmi monetari Usando il Metodo dei Costi Totali ........................................................ 68
Lista delle Figure
Figura 1: Esempio di Pianificazione Progettuale (Attività M&V in grassetto*) .......................................... 16
Figura 2: Risparmi o Consumo Energetico/Potenza assorbita evitati ......................................................... 26
Figura 3: Confini di Misura per Intera Struttura e Isolamento dell’AMEE .................................................. 27
Figura 4: Panoramica delle Opzioni dell’IPMVP .......................................................................................... 27
Figura 5: Tipologie di Risparmi .................................................................................................................... 33
Figura 6: Il Livello dei Risparmi limita i Costi di M&V ................................................................................. 66
Lista delle Tabelle
Tabella 1 - Finalità della M&V ..................................................................................................................... 17
Tabella 2 – Panoramica del Progetto di M&V e del Processo di Rendicontazione ..................................... 21
Tabella 3 - Approcci alla Verifica Operativa ................................................................................................ 37
Tabella 4 - Elementi Chiave delle Opzioni IPMVP ....................................................................................... 38
Tabella 5 - Caratteristiche tipiche del progetto e Opzioni IPMVP comunemente preferibili ..................... 40
Tabella 6 - Linee guida generali per il bilanciamento dei costi e dell'incertezza in M&V ........................... 42
Tabella 7 - Selezione dell’Opzione di Isolamento dell’AMEE – Esempi Basati sul Carico e sulle Ore di
Funzionamento ........................................................................................................................................... 45
Tabella 8 - Determinazione di Valori Costanti sulla base delle Misure....................................................... 46
Tabella 9 - Pasi della Calibrazione per il Modello di Simulazione …………………………………………………………...58
Tabella 10 - Riepilogo delle Opzioni IPMVP ................................................................................................ 61
Tabella 11 - Base di Aggiustamento e Tipologie di Risparmi ...................................................................... 89
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1.
AMBITO
Le linee guida fornite in questo documento sono incentrate sul risparmio energetico e possono essere
applicate anche alla potenza, al consumo di acqua, ai relativi risparmi monetari, alle riduzioni delle
emissioni o a qualsiasi altra quantità che possa essere misurata e verificata.
Il piano di M&V è fondamentale per il finanziamento dell’efficienza energetica, per i contratti ESPC, per la
gestione delle prestazioni, per il contenimento delle emissioni di gas serra e per molti programmi
governativi e dei distributori di energia.
L’IPMVP fornisce un quadro che può essere utilizzato per:
1) verificare che un progetto abbia il potenziale di risparmiare energia, e
2) quantificare l'energia a livello di sito e l'impatto sui costi di uno specifico progetto.
Entrambe le componenti risultano essenziali per la misura e la verifica (M&V) dei risparmi.
Il risparmio energetico in una struttura non può essere misurato direttamente perché il risparmio
rappresenta l'assenza di consumo o assorbimento di potenza. Al contrario, i risparmi si basano sulle misure
di ciascun tipo di combustibile o fonte di energia interessata all'interno di un determinato confine di misura
prima e dopo l'attuazione di un progetto, apportando gli adeguati aggiustamenti per tenere conto del
cambiamento delle condizioni.
L’IPMVP presenta princìpi e termini comuni ampiamente accettati come fondamentali per qualsiasi buon
processo di M&V. Non definisce le attività di M&V per tutte le applicazioni. Ogni progetto deve essere
affrontato individualmente per soddisfare le esigenze di tutte le parti interessate nella rendicontazione
del risparmio energetico o idrico. Questo approccio individuale è riflesso nel piano di M&V del progetto e
i risparmi sono rendicontati come specificato nel piano di M&V. L'utilizzo dei princìpi, della struttura, dei
termini e del processo dell'IPMVP per determinare e rendicontare i risparmi energetici verificati facilita
l’ottenimento di risultati affidabili e comprensibili.
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2.
TERMINI & DEFINIZIONI
A questo documento si applicano i seguenti termini e definizioni.
Nota: per garantire la chiarezza del testo, sebbene nel resto del documento vengano fatti espliciti
riferimenti solo all'energia (es. misure di efficienza energetica), i metodi descritti per misurare e verificare
i risparmi energetici si applicano ugualmente alle riduzioni della potenza, alle misure di efficienza idrica,
alle riduzioni delle emissioni di gas serra, agli impianti di conversione dell’energia da fonti rinnovabili, ai
progetti di accumulo di energia o altri progetti specifici e ai relativi risparmi.
Termine
Definizione
Aggiustamenti ordinari
Aggiustamenti dei dati del periodo di riferimento o del periodo di
rendicontazione utilizzando metodi matematici e statistici per tenere conto
delle variazioni attese del consumo di energia o della potenza dovute a
variazioni delle Variabili Indipendenti che influenzano il consumo di energia
all'interno del Confine di misura.
Aggiustamenti
straordinari
Calcoli ingegneristici specifici per tenere conto degli effetti energetici
all’interno del Confine di misura dovuti a cambiamenti dei Fattori statici.
Aggiustamento del
Periodo di Riferimento
Vedasi Aggiustamenti Straordinari.
Azione di Miglioramento
dell’Efficienza Energetica
(AMEE)
Un’azione o una serie di azioni progettate per migliorare l’efficienza, ridurre
il consumo di energia o di acqua o gestire la domanda di potenza: chiamata
in alcuni contesti Misura di Risparmio Energetico (Energy Conservation
Measure – ECM). In questo documento, il termine AMEE può includere,
acqua, gas serra, generazione di energia, accumulo o altri progetti
pianificati.
Backcasting
Metodo raramente utilizzato per determinare il consumo energetico
evitato dove l’energia del periodo di rendicontazione è adattata alle
condizioni del periodo di riferimento.
Commissioning
Un processo incentrato sulla qualità per migliorare la consegna di un
progetto, comprensivo della verifica e della documentazione attestanti che
la struttura e i suoi sistemi e le sue parti siano pianificati, progettati,
installati, testati, gestiti e mantenuti per soddisfare l'intento progettuale.
Confine di misura
Confine di misura teorico tracciato intorno all’apparecchiatura, ai sistemi,
all’edificio o all’impianto atto ad isolare gli effetti significativi per la
valutazione dei risparmi da quelli che non lo sono. Tutto il Consumo
energetico e/o la Potenza assorbita o generata dalle apparecchiature o dai
sistemi all’interno del confine deve essere necessariamente misurato o
stimato.
Consumo Energetico
Quantità di energia utilizzata da un carico in un periodo di tempo specifico.
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Termine
Definizione
Consumo energetico
evitato
Riduzione del Consumo energetico, potenza assorbita o relativi costi, che si
verifica rispetto a quella che sarebbe stata l’energia misurata (o la potenza
assorbita) senza l’AMEE, più comunemente determinato nelle condizioni
del periodo di rendicontazione. In alcuni casi, il consumo energetico evitato
può essere determinato nelle condizioni del periodo di riferimento.
Effetti Interattivi
Qualunque effetto sull’energia generato da una AMEE che avviene
all’esterno del Confine di misura dell’AMEE stessa e non viene registrato
dalle misure dell’energia.
Emissioni di Gas Serra
Gas contenenti carbonio come anidride carbonica e metano che vengono
emessi attraverso la combustione di combustibili fossili nella produzione e
distribuzione di energia. Le emissioni all'interno di un confine di misura
possono essere espresse come unità di massa di anidride carbonica
equivalente e talvolta sono indicate genericamente come emissioni di
carbonio.
Energia del Periodo di
Rendicontazione
Il Consumo di energia e/o Potenza assorbita all’interno di un certo Confine
di Misura durante il Periodo di rendicontazione senza Aggiustamenti.
Energia (o Potenza) del
Periodo di Riferimento
Consumo di energia e/o Potenza assorbita all’interno di un certo Confine di
Misura durante il Periodo di Riferimento senza Aggiustamenti.
Energia del periodo di
riferimento adattata
L’energia del periodo di riferimento, modificata tramite Aggiustamenti
ordinari e/o straordinari, per tener conto dei cambiamenti di condizioni nel
periodo di rendicontazione o in “condizioni normali” fissate.
Energy Performance
Contract
Accordo tra due o più parti in cui il pagamento è funzione del
raggiungimento di specifici risultati come, ad esempio, il miglioramento
delle prestazioni energetiche, la riduzione delle emissioni di gas serra o dei
costi energetici o il tempo di ritorno dell’investimento in un periodo
definito.
Evento straordinario
Cambiamenti imprevisti nell'uso dell'energia entro il confine di misura
risultanti da variazioni dei fattori statici, che non sono contabilizzati nei
calcoli del risparmio energetico e non sono correlati al progetto energetico
previsto.
Fattori che influenzano
l’energia
Condizioni operative che possono influenzare il consumo di energia
all'interno di un confine di misura. Include fattori statici e variabili
indipendenti.
Le caratteristiche di un impianto/struttura che incidono sul Consumo
energetico o sulla Potenza all'interno del Confine di misura definito, che non
si prevede cambieranno, e quindi non sono state incluse come Variabili
Indipendenti. Sebbene non si preveda che cambino, questi fattori statici
dovrebbero essere riconosciuti e monitorati e, se cambiano, potrebbe
essere necessario calcolare gli Aggiustamenti straordinari per tenere conto
di queste variazioni.
Nota: queste caratteristiche possono includere parametri fissi, ambientali,
operativi e di manutenzione.
Fattori Statici
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Termine
Definizione
Incertezza nei Risparmi
L'intervallo di valori del risparmio in cui si stima, dato un livello di
confidenza statistica, si trovi il reale valore del risparmio. Un singolo valore
non rappresenta adeguatamente il risparmio. L'incertezza nei risparmi
viene presentata come intervallo di valori (incertezza assoluta) o come
percentuale del risparmio stimato (incertezza relativa).
Un fattore misurabile relativo alle condizioni operative, utilizzato per
valutare la funzione di un AMEE o di un sistema.
Il livello di confidenza si riferisce alla probabilità che l’intervallo considerato
contenga il valore reale.
Processo di pianificazione, misura, raccolta ed analisi dati il cui scopo è
quello di verificare e rendicontare i risparmi energetici risultanti
dall’implementazione di un’Azione di miglioramento dell’efficienza
energetica all’interno di uno specifico impianto/struttura. I risparmi
comunemente quantificati includono il consumo di energia elettrica, la
potenza elettrica assorbita, il consumo di gas naturale, le emissioni di
carbonio, il consumo di acqua e possono includere vettori come vapore,
energia generata o altri elementi da verificare nell'ambito di un progetto di
sostenibilità o efficienza.
Il processo che utilizza strumenti di misura per rilevare i dati di consumo
energetico, di Potenza o dati relativi ai parametri principali.
Una o più variabili critiche identificate in quanto hanno un significativo
impatto sui risparmi energetici associate con un’AMEE installata.
Periodo di tempo di interesse per un progetto di M&V, inclusi il Periodo di
Riferimento, il Periodo di Installazione e i Periodi di Rendicontazione.
Un periodo di tempo definito durante il quale vengono installate le AMEE
previste.
Un periodo di tempo definito scelto per verificare e quantificare i risparmi
dopo l'attuazione di una o più AMEE. Le M&V può essere svolta su uno o
più periodi di rendicontazione durante i quali vengono preparati i singoli
rapporti di risparmio.
Il periodo di rendicontazione può essere il periodo totale in cui viene svolta
la M&V dopo l'implementazione delle AMEE (es. la durata di un contratto
di prestazione energetica) o semplicemente la durata del tempo coperto da
un solo rapporto di risparmio.
Un periodo di tempo definito, scelto per rappresentare il funzionamento
dell’impianto/struttura o del sistema prima dell’implementazione di una o
più AMEE.
Un documento specifico di ciascun progetto che dettaglia i metodi, le
procedure, le analisi e la rendicontazione che saranno condotti nei periodi
di M&V per verificare e rendicontare i risparmi. I requisiti IPMVP per i piani
M&V sono descritti nella Sezione 13.
Una misura della velocità con cui viene svolto il lavoro o viene utilizzata
l'energia quando applicata a un carico.
Sistema, periodo di tempo, uso energetico o condizioni che forniscono un
riferimento a cui poi si paragonano le prestazioni di un’Azione per il
Miglioramento dell’Efficienza Energetica o di altri interventi.
Indicatore di Prestazione
Livello di Confidenza
Misura e Verifica (M&V)
Misura
Parametro/i Principale
Periodi di M&V
Periodo di Installazione
Periodo di
Rendicontazione
Periodo di Riferimento
Piano di M&V
Potenza
(di) Riferimento
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Termine
Definizione
Risparmi
Valore, in unità quantificabili, del consumo energetico, della potenza,
dell'acqua, delle emissioni di gas serra, o delle relative riduzioni dei costi,
determinato confrontando i valori misurati prima e dopo l'attuazione di una
o più AMEE, apportando idonei Aggiustamenti ordinari e straordinari per
tenere conto dei cambiamenti di condizioni.
I risparmi energetici o di altro tipo e gli eventuali risparmi monetari che ne
derivano possono essere rendicontati come Consumo energetico evitato o
Risparmio normalizzato.
Risparmi normalizzati
Riduzione di Consumo energetico, Potenza assorbita o costi che si verifica
nel Periodo di rendicontazione, relativa a cosa sarebbe accaduto se
l’impianto/struttura fosse stato equipaggiato e condotto nella stessa
configurazione del periodo di riferimento ma in “condizioni normali”
fissate.
Queste “condizioni normali” possono essere una media a lungo termine o
quelle di qualsiasi altro periodo di tempo scelto (diverso dal periodo di
riferimento o dal periodo di rendicontazione, perché altrimenti sarebbe
Consumo energetico evitato anziché risparmi normalizzati). La
normalizzazione implica l'utilizzo di uno strumento statisticamente valido
per adattare l’energia del periodo di riferimento e del periodo di
rendicontazione a un insieme comune di condizioni significative.
Uso finale dell’Energia
Valore stimato
Variabile Indipendente
Verifica Operativa
Uso dell’energia per uno scopo specifico diverso da produzione,
trasformazione o accumulo di energia. (es: ventilazione, illuminazione,
riscaldamento, raffreddamento, trasporti, processi industriali, linee di
produzione.)
Parametro utilizzato nei calcoli dei risparmi determinati con metodi diversi
dall'esecuzione di misure durante il periodo di M&V. I metodi utilizzati per
stimare i valori possono variare da stime ingegneristiche derivate dalle
indicazioni del produttore sulle prestazioni delle apparecchiature a misure
non effettuate durante il periodo di M&V. I valori derivati da prove di
prestazione delle apparecchiature o altre misure non effettuate in situ sono
considerati stime ai fini della conformità all'IPMVP.
Un parametro che ci si aspetta cambi regolarmente e che ha un impatto
misurabile sul Consumo di Energia e/o assorbimento di potenza di un
sistema o di una struttura.
Verifica che le Azioni di miglioramento dell’efficienza energetica siano
correttamente installate e funzionino come previsto e che quindi siano in
grado di generare i risparmi attesi. La verifica operativa può includere
ispezioni, prove di prestazione e/o analisi di dati.
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3.
DEFINIZIONE E SCOPI DELLA M&V
La “Misura e verifica” (M&V) è il processo di pianificazione, misura, raccolta e analisi dei dati per verificare
e rendicontare i risparmi energetici all'interno di una o più strutture come risultato dell'implementazione
di una o più AMEE. I risparmi comunemente quantificati riguardano il consumo di energia elettrica, la
potenza elettrica, il consumo di gas naturale, le emissioni di carbonio, il consumo di acqua e possono
includere vettori come vapore, energia generata o altri elementi da verificarsi, nell’ambito di un progetto
di sostenibilità o di efficientamento, come parte del processo di ricorso alle misure finalizzato a
determinare in modo affidabile i risparmi generati all’interno di una struttura grazie all’implementazione
di AMEE. I risparmi non possono essere misurati direttamente poiché rappresentano l'assenza di consumo
energetico e/o di potenza. I risparmi sono, invece, determinati confrontando il consumo e/o la potenza
misurati prima e dopo l'attuazione di un progetto, apportando opportuni aggiustamenti per i cambiamenti
delle condizioni.
Le attività di M&V sono una parte o tutte le seguenti:
▪ Valutazione dei flussi energetici e delle fonti di risparmio
▪ Installazione, calibrazione e manutenzione dei misuratori
▪ Raccolta, archiviazione e controllo qualità dei dati
▪ Sviluppo di un metodo computazionale e di stime accettabili
▪ Calcoli con dati misurati
▪ Pianificazione e controllo del completamento della verifica operativa
▪ Rendicontazione, controllo qualità e verifica di terza parte dei rapporti.
La M&V non è solo una raccolta di attività svolte per aiutare un progetto a soddisfare i requisiti IPMVP.
Come mostrato nella Figura 1, le attività di M&V spesso si sovrappongono ad altri impegni progettuali
relativi allo sviluppo e all'implementazione di AMEE (es. raccolta di dati per identificare AMEE e stabilire
riferimenti energetici, messa in servizio e verifica operativa delle AMEE installate, installazione di sistemi
di monitoraggio per la raccolta dati, ecc.). Il processo di progettazione e rendicontazione di M&V è
parallelo al processo di progettazione e implementazione dell'AMEE e le loro attività possono spesso
essere integrate.
Le buone pratiche implicano, ove possibile, l'integrazione delle attività di M&V nel processo di
identificazione, sviluppo, approvvigionamento, installazione e gestione di azioni di efficienza energetica
(AMEE). L'identificazione delle sinergie di progetto e la definizione dei ruoli e delle responsabilità delle
parti coinvolte durante la pianificazione del progetto sosterranno un impegno coordinato della squadra.
In tal modo è possibile sfruttare ambiti complementari e controllare i costi relativi alla M&V. Se
correttamente integrata, ogni attività di M&V serve a migliorare e ad accrescere l’operatività dell’AMEE e
la persistenza dei risparmi.
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Pianificazione
Plan
• Identify EEMs
• Identificare
le AMEE
• Document Baseline
• Documentare
l’energia
delEnergy*
periodo di
• Planriferimento*
and Coordinate
Activities*
• Planificare
e coordinare
le attività
*
• Design
EEMs
• Progettare le AMEE
Installazione
Install
Manutenzione
Maintain
• Installare le AMEE
• Install EEMs
• Mettere in servizio
• Commission
• Verifica Operativa*
• Verify Operations*
• Gather Data*
• Raccogliere
i dati *
• Verify Savings*
• Verificare
i risparmi*
• Report*
• Rendicontare*
•
Document
• DocumentareProject
i riscontri
Feedback
ricevuti
sul progetto
• Assure Persistence
• Assicurare
la persistenza
*Attività di M&V
Figura 1: Esempio di Pianificazione Progettuale (Attività M&V in grassetto*)
La M&V costituisce una parte fondamentale di molte attività inerenti all’energia per diversi attori, tra cui:
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
Fornitori e clienti di servizi di efficienza energetica
Progettisti, responsabili, valutatori di programmi di gestione della domanda
Utilizzatori di energia che realizzano AMEE e vogliono valutarne i risparmi
Facility manager che vogliono render conto in modo appropriato delle variazioni del budget
energetico
Responsabili della gestione di edifici che desiderano ottenere un riconoscimento per l’efficienza
energetica derivante dagli interventi realizzati
Progettisti di nuovi edifici che desiderano rendicontare la sostenibilità dei loro progetti
Sviluppatori di progetti di efficienza idrica
Progettisti di programmi per l’aumento dell’efficienza e la riduzione delle emissioni
Tecnici delle organizzazioni certificate ISO 50001 o in via di Certificazione.
I finanziatori, i project manager e gli addetti all’implementazione delle applicazioni di cui sopra potranno
fare uso di questo documento per determinare un quadro condiviso e garantire che gli elementi chiave
vengano presi adeguatamente in considerazione.
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3.1.
Finalità della M&V
Le tecniche di M&V possono essere utilizzate dai proprietari delle strutture o dai portatori di interesse
dei progetti di efficienza energetica per molteplici scopi, inclusa la gestione del rischio.
Tabella 1 - Finalità della M&V
FINALITÀ DEL M&V
APPLICAZIONI
Gestione dei rischi relativi al
progetto
Un piano di M&V è uno strumento di mitigazione del rischio utilizzato durante
l'attuazione di progetti di efficienza energetica. Un piano di M&V accuratamente
predisposto può gestire i rischi del progetto per le parti coinvolte garantendo al
contempo il raggiungimento degli obiettivi di prestazione. Il bilanciamento dei
rischi richiede che le parti comprendano appieno i potenziali impatti delle
variazioni dei parametri finanziari, operativi e prestazionali.
Fornire riscontri
sull'efficacia dell’AMEE
La determinazione accurata dei risparmi energetici realizzati fornisce ai proprietari
e ai gestori delle strutture un prezioso riscontro sulle azioni di miglioramento
dell’efficienza energetica (AMEE). Questo riscontro li aiuta a regolare la
progettazione o l’operatività delle AMEE per migliorare i risparmi e ottenere una
maggiore persistenza dei risparmi nel tempo.
Documentare le Transazioni
Finanziarie
Per alcuni progetti, i risparmi di efficienza energetica costituiscono la base per
pagamenti finanziari basati sui risparmi e/o una garanzia in un contratto di
prestazione energetica. Un piano di M&V ben definito e implementato funge da
base per documentare le prestazioni in modo trasparente. Il piano e i rapporti di
M&V dovrebbero essere oggetto di verifica indipendente.
Rendere possibile il
Finanziamento dei Progetti
di Efficienza
Un buon piano di M&V aumenta la trasparenza e la credibilità dei rapporti inerenti
agli esiti degli investimenti in efficienza. Aumenta anche la credibilità delle
proiezioni per l'esito di questi investimenti in efficienza. Questa credibilità può
aumentare la fiducia che investitori e sponsor hanno nei progetti di efficienza
energetica, aumentando le loro possibilità di essere finanziati.
Migliorare la progettazione
ingegneristica, l’operatività
e la manutenzione degli
impianti/strutture
La preparazione di un buon piano di M&V incoraggia la progettazione completa
del progetto includendo tutti i costi di M&V nell'economia del progetto. Una buona
M&V aiuta anche i manager ad individuare e ridurre i problemi operativi e di
manutenzione in modo che le strutture possano essere gestite più efficacemente.
Una buona M&V fornisce anche riscontri per progetti futuri.
Gestire i Budget Energetici
Anche dove i risparmi non sono pianificati, le tecniche di M&V aiutano i manager
a valutare e gestire il consumo energetico e la potenza assorbita per tenere conto
delle variazioni rispetto ai budget. Le tecniche di M&V vengono utilizzate per
adattarsi alle mutevoli condizioni operative della struttura per impostare budget
adeguati e tenere conto delle variazioni di budget.
Convalidare i risultati di
riduzione delle emissioni
Quantificare in modo verificabile le riduzioni delle emissioni di carbonio fornisce
un valore aggiuntivo ai progetti di efficienza e un maggiore riconoscimento in
termini di benefici per gli sforzi di sostenibilità.
Supportare la valutazione
dei programmi di efficienza
I programmi sostenuti dai distributori di energia o dal governo per gestire l'uso di
un sistema di approvvigionamento energetico possono ricorrere alle tecniche di
M&V per stimare i risparmi di specifiche strutture degli utilizzatori. Utilizzando
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FINALITÀ DEL M&V
APPLICAZIONI
tecniche statistiche e altre ipotesi, i risparmi determinati dalle attività di M&V
presso singole strutture selezionate possono essere utilizzati in siti in cui la misura
è assente per valutare la prestazione dell'intero programma.
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4.
PRINCIPI DI M&V
Di seguito vengono descritti i princìpi fondamentali di una buona pratica M&V i quali forniscono la base
per valutare la conformità all'IPMVP. Questi princìpi andrebbero considerati e applicati durante tutto il
processo di M&V.
ACCURATO
I rapporti di M&V dovrebbero essere quanto più accurati possibile in base al valore e agli obiettivi del
progetto. I costi di M&V dovrebbero normalmente essere "piccoli" rispetto al valore monetario dei
risparmi oggetto di valutazione. Le spese di M&V dovrebbero anche essere coerenti con le implicazioni
finanziarie di una possibile sottostima o sovrastima della prestazione del progetto. L'accuratezza e il costo
della metodologia M&V dovrebbero essere valutati come parte dello sviluppo del progetto. I compromessi
sull'accuratezza dovrebbero essere accompagnati da una maggiore prudenza con un maggiore utilizzo di
valori stimati e ipotesi basate su solide valutazioni tecniche. La presa in considerazione di tutti i fattori
ragionevoli che influiscono sull'accuratezza è un principio guida dell’IPMVP.
COERENTE
La rendicontazione della prestazione energetica di un progetto dovrebbe essere coerente con e
comparabile tra:
▪
▪
▪
▪
Differenti tipologie di progetti di efficienza energetica
Differenti professionisti di gestione dell’energia per ciascun progetto
Differenti periodi di tempo per lo stesso progetto
Progetti di efficienza energetica e nuovi progetti di fornitura di energia
Coerente non significa identico poiché è riconosciuto che qualsiasi rapporto derivato empiricamente
implichi ipotesi basate su buon senso tecnico, che potrebbe essere applicato in maniera differente a
seconda di chi produce il rapporto.
COMPLETO
La rendicontazione dei risparmi energetici dovrebbe considerare tutti gli effetti di un progetto. Le attività
di M&V dovrebbero utilizzare misure per quantificare il consumo di energia entro il confine di misura,
documentare i fattori che influenzano l'energia e dettagliare eventuali valori stimati. Identificando le aree
chiave in cui è richiesta la valutazione, l’IPMVP aiuta a evitare incongruenze derivanti dalla mancata
considerazione di aspetti importanti.
CONSERVATIVO
Laddove vengano formulati giudizi su quantità incerte, le procedure di M&V dovrebbero essere progettate
per stimare ragionevolmente i risparmi in modo che non siano sovra o sottostimati. Dovrebbe essere
effettuata una valutazione dell'impatto del progetto per garantire che i suoi benefici in termini di risparmio
energetico siano ragionevoli e prudenti, tenendo in debita considerazione il livello di confidenza statistica
nella stima.
PERTINENTE
La determinazione dei risparmi dovrebbe basarsi sulle misure correnti e sulle informazioni relative alla
struttura in cui si svolge il progetto. Questa attività di valutazione del risparmio deve misurare i fattori che
influenzano l'energia e verificare gli indicatori di prestazione di interesse in relazione all'AMEE.
TRASPARENTE
Tutte le attività di M&V dovrebbero essere chiaramente documentate e completamente divulgate. La
divulgazione completa dovrebbe includere la presentazione di tutti gli elementi di un piano di M&V e i
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rapporti dei risparmi, oltre alla conferma che il piano di M&V sia concordato e compreso da tutte le parti
interessate. I dati e le informazioni raccolte, le tecniche di preparazione dei dati, gli algoritmi, i fogli di
calcolo, il software, le ipotesi utilizzate e l'analisi dovrebbero seguire il più fedelmente possibile le migliori
pratiche standard del settore, essere ben formattati e documentati, in modo tale che qualsiasi parte
coinvolta o revisore indipendente possa capire in che modo i dati e le analisi risultino conformi al piano
M&V e alle procedure di rendicontazione dei risparmi. Trasparenza significa anche che tutti i possibili
conflitti di interesse debbano essere condivisi con tutte le parti interessate dal progetto.
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5.
PROCESSO DI M&V
Il processo di M&V di solito prevede i seguenti 11 passi, con possibilità di modificare l’ordine temporale e
la sequenza degli stessi.
Tabella 2 – Panoramica del Progetto di M&V e del Processo di Rendicontazione
Passo 1: Determinare gli obiettivi per le attività di M&V
Passo 2: Selezionare una o più opzioni IPMVP e gli approcci
Passo 3: Documentare i dati di riferimento
Periodo di Riferimento
Passo 4: Sviluppare un piano di M&V
Passo 5: Impostare i processi di misura e raccolta dati
Passo 6: Monitorare le variazioni delle condizioni del sito
Passo 7: Confermare la verifica operativa
Periodo di Installazione
Passo 8: Raccogliere i dati in corso d'opera
Passo 9: Determinare i risparmi per il periodo
Passo 10: Stilare il rapporto di M&V per il periodo
Periodo di
Rendicontazione
Passo 11: Tenere traccia della prestazione energetica e dei risparmi
Passo 1 – Determinare gli obiettivi per le attività M&V
Considerare le esigenze delle parti utilizzando i rapporti M&V pianificati. Valutare i rischi del progetto e
identificare gli obiettivi dell’operazione di M&V. Se le parti interessate si concentrano sul controllo
generale dei costi, potrebbe essere preferibile ricorrere alle opzioni intero impianto/struttura. Se
l'attenzione è rivolta alle prestazioni di particolari AMEE, è preferibile fare riferimento alle tecniche di
isolamento dell’AMEE.
Passo 2 – Selezionare una o più opzioni IPMVP e gli approcci
Durante lo sviluppo di una o più AMEE, selezionare una o più opzioni IPMVP e definire il confine di misura
più adatto all'AMEE o al progetto complessivo, le esigenze di accuratezza e granularità nei risparmi
verificati, il livello di risparmio previsto e il budget per M&V. Per alcuni progetti, potrebbe rivelarsi
necessario applicare non una singola opzione bensì una combinazione di opzioni M&V.
Decidere se gli aggiustamenti di tutte le quantità energetiche verranno effettuati alle condizioni del
periodo di rendicontazione o secondo altre condizioni significative. Concordare la durata del periodo di
riferimento e il/i periodo/i di rendicontazione. Queste decisioni fondamentali saranno scritte nel piano di
M&V del progetto.
Passo 3 – Documentare i dati di riferimento
Valutare le AMEE pianificate e i fattori che influenzano l'energia. Raccogliere dati energetici e operativi
rilevanti dal periodo di riferimento, registrarli in modo tale che siano accessibili anche in futuro e includere
dettagli rilevanti, come delineato nella Sezione 13 – Requisiti del piano di M&V e della Rendicontazione.
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Passo 4 – Sviluppare un piano di M&V
Preparare un piano di M&V che descriva in dettaglio i risultati delle fasi da 1 a 3 e soddisfi i contenuti
specificati nella Sezione 13 – Requisiti del piano di M&V e della Rendicontazione. Il Piano dovrebbe definire
i seguenti passi da 5 a 11.
Valutare l'energia di riferimento, le variabili indipendenti e la misura. Considerare il rigore nei risparmi
richiesti. Stabilire eventuali modelli che serviranno per realizzare aggiustamenti programmati all'energia
di riferimento. Definire i calcoli energetici, fornire la/e motivazione/i per gli approcci utilizzati, definire il
livello di impegno o il budget previsto.
Il piano di M&V finale deve essere compreso e approvato da tutte le parti interessate (es.
proprietario/sponsor del progetto e sviluppatore del progetto/ esperto di M&V) e può essere adottato
come termini e condizioni per un contratto di prestazione energetica o altro accordo.
Passo 5 – Impostare i processi di misura e raccolta dati
Nell’ambito della progettazione e dell'installazione finale dell'AMEE, progettare, installare, calibrare e
commissionare qualsiasi attrezzatura di misura speciale necessaria per le finalità del piano di M&V.
Passo 6 – Monitorare le variazioni delle condizioni del sito
Durante il periodo di installazione dell'AMEE, monitorare i cambiamenti delle condizioni (es. fattori statici)
nel sito che potrebbero influire sui risparmi.
Passo 7 – Confermare la verifica operativa
Dopo l'installazione dell'AMEE, assicurarsi che la stessa abbia il potenziale per operare e ottenere risparmi
confermando che sia condotta un'adeguata verifica operativa come richiesto dal progetto, che può
includere vari metodi dall'ispezione con semplici misure a un processo di messa in servizio completo a
seconda della complessità e del risparmio della AMEE. La verifica operativa è condotta dalla parte
installatrice e può essere supervisionata da una terza parte, ad esempio un esperto di commissionig.
Passo 8 – Raccogliere i dati in corso d'opera
Raccogliere dati sull’energia, dati operativi e dettagli di altri fattori che influenzano l'energia del periodo
di rendicontazione, come definito nel Piano di M&V.
Passo 9 – Determinare i risparmi per il periodo
Calcolare il risparmio in energia e in unità monetarie secondo il Piano di M&V.
Passo 10 – Stilare il rapporto di M&V per il periodo
Produrre rapporti dei risparmi verificati secondo il piano di M&V. Inviare un rapporto sui risparmi alle parti
interessate dopo la revisione di terza parte.
Passo 11 – Tenere traccia della prestazione energetica e dei risparmi
Ripetere i passi da 8 a 11 durante i periodi di rendicontazione, come definito dal piano di M&V.
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5.1.
Revisione da parte di un Verificatore Indipendente
La verifica dei risparmi può essere effettuata da una parte indipendente, dal proprietario o dal promotore
del progetto. Laddove uno sviluppatore di progetti venga incaricato dal proprietario di una struttura per
implementare una o più AMEE e valutare i risparmi energetici, il proprietario dovrebbe prendere in
considerazione un verificatore indipendente per rivedere il piano di M&V e i rapporti sui risparmi. Questo
verificatore indipendente dovrebbe iniziare esaminando il piano di M&V durante la sua preparazione per
garantire che i rapporti sui risparmi soddisfino le aspettative del proprietario per quanto riguarda il rigore
nel risparmio e la mitigazione dei rischi.
Un verificatore indipendente aiuterà a garantire la validità della misura e a prevenire possibili controversie.
In caso di controversie, questo verificatore indipendente potrà fornire supporto per la loro risoluzione. I
verificatori indipendenti sono in genere consulenti tecnici con esperienza e conoscenza in AMEE, M&V e
contratti di prestazione energetica.
Quando i pagamenti dipendono da prestazioni comprovate, dovrebbe essere richiesta una verifica di terza
parte. Questo ruolo dovrebbe essere stabilito nell'accordo contrattuale. Inoltre, nel contratto dovrebbe
essere presa in considerazione la circostanza per cui la verifica da parte di terzi riveli elementi
insoddisfacenti del piano di M&V o della rendicontazione del risparmio. La revisione di terza parte
dovrebbe essere condotta da un revisore completamente indipendente dall'autore del Piano M&V (e dalla
sua organizzazione).
L'inclusione di un revisore di terza parte fa parte delle attività di controllo della qualità. EVO raccomanda
ma non impone di avvalersi di un professionista qualificato per sviluppare e supervisionare l'attuazione di
Piani e attività di M&V.
Durante una revisione indipendente, oltre alla verifica sul campo dell'impianto, il revisore dovrebbe
condurre le attività necessarie per osservare che l'AMEE si basi su solidi princìpi scientifici e che esistano
prove indipendenti a sostegno di qualsiasi affermazione fatta in merito alla sua efficacia.
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6.
CONFORMITÀ ALL’IPMVP
L'IPMVP rappresenta un quadro di terminologie e metodi per determinare correttamente i risparmi di
energia o acqua e i relativi costi. L'IPMVP guida gli utenti nello sviluppo di piani di M&V e rapporti di M&V
per progetti specifici. L'IPMVP è pensato per consentire flessibilità nella creazione e nell'attuazione di
procedure di M&V, nel rispetto dei princìpi di accuratezza, completezza, prudenza, coerenza, pertinenza
e trasparenza (cfr. Sezione 4).
La conformità all’IPMVP significa che i risparmi sono determinati e rendicontati in base alle procedure e
ad altri dettagli dell’IPMVP. Nello specifico sono richiesti i seguenti elementi:
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
Le stime di risparmio energetico del progetto e l'ambito delle AMEE sono valutati per aiutare a
selezionare le opzioni e le strategie di M&V appropriate e per valutare il livello di impegno e i costi
richiesti per il processo di M&V
Sviluppare un piano di M&V che assicuri che il progetto utilizzi la struttura, i princìpi dell'IPMVP e
applichi adeguatamente le Opzioni IPMVP
Sviluppare un piano di M&V completo come descritto nella Sezione 13, che:
o definisca le opzioni IPMVP utilizzate e segua i requisiti per quelle dettagliate nella Sezione 9
o segua la versione attuale dell’IPMVP e mostri chiaramente la data di pubblicazione e il
numero della versione dell’edizione IPMVP che è stata assunta come riferimento (es. IPMVP
Concetti Base, EVO 10000 – 1:2022)
o usi una terminologia coerente con le definizioni nella versione dell’IPMVP citata
o includa tutte le informazioni presentate nella Sezione 13-Piano di M&V & Requisiti di
Rendicontazione
o definisca i contenuti dei rapporti di risparmio e la frequenza e la durata di quei risparmi che
saranno oggetto di rendicontazione
o sia coerente con i princìpi dell’IPMVP discussi nella Sezione 4
Il piano di M&V viene riesaminato per controllarne la conformità alle opzioni, alle procedure e ai
princìpi IPMVP. La revisione può essere eseguita da una terza parte qualificata, come descritto
nella Sezione 5.1
Il piano finale di M&V è rivisto e approvato da tutte le parti interessate. Le parti coinvolte nel
progetto devono comprendere e concordare il piano di M&V per il progetto
Identificare la o le persone responsabili dell’esecuzione del piano di M&V specifico per il sito e
responsabili di assicurare che il Piano venga seguito durante il periodo di rendicontazione
Attuare il piano di M&V conforme all’IPMVP concordato e assicurarsi che le sue procedure siano
seguite. Ciò può includere lo svolgimento di una revisione a garanzia della qualità di tutte le attività
di M&V, comprese le ispezioni, le misure, i calcoli e i rapporti. Per ogni progetto, le procedure di
controllo della qualità sono descritte nel piano di M&V
I rapporti dei risparmi sono sviluppati secondo il piano di M&V e includono tutti i contenuti
specificati nella Sezione 13
I rapporti dei risparmi vengono esaminati per la conformità al piano di M&V e ai metodi, procedure
e princìpi IPMVP. La revisione può essere eseguita da una terza parte qualificata, come descritto
nella Sezione 5.1.
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7.
LA STRUTTURA DELL’IPMVP
I risparmi di energia, potenza, acqua, emissioni di gas serra o di altre risorse in una struttura non possono
essere misurati direttamente perché i risparmi rappresentano l'assenza di consumo energetico o di
potenza assorbita (o di consumo di acqua). Al contrario, i risparmi sono determinati confrontando il
consumo energetico o la potenza assorbita misurata prima e dopo l'attuazione di una Azione di
Miglioramento dell’Efficienza Energetica (AMEE), introducendo aggiustamenti capaci di tener conto del
cambiamento delle condizioni. Il confronto tra il consumo energetico o la potenza assorbita prima e dopo
deve essere effettuato su una base coerente, utilizzando la seguente equazione generale della M&V
mostrata nell'Equazione 1.
Equazione 1: Equazione Generale per Determinare I Risparmi
Risparmi =
–
±
(Energia del Periodo di Riferimento
Energia del Periodo di Rendicontazione)
Aggiustamenti
Il termine “aggiustamenti” in questa equazione generale viene utilizzato per indicare che l’uso dell’energia
o della potenza dei periodi di riferimento e di rendicontazione viene portata a un quadro comune di
condizioni. Gli aggiustamenti sono realizzati utilizzando sia modelli matematici che modelli fisici (es.
simulazioni) del consumo energetico e/o della potenza assorbita. Il termine “aggiustamenti” distingue i
rapporti di risparmio corretti da un semplice confronto di costi o consumi prima e dopo l'attuazione di una
AMEE. Semplici confronti senza tali aggiustamenti registrano solo modifiche e non riescono a restituire la
reale prestazione di un progetto.
La struttura dell’IPMVP richiede che determinate attività vengano svolte nei momenti chiave di questo
processo e descrive altre attività importanti che devono essere incluse nelle pratiche di M&V conformi
all’IPMVP. Questa sezione descrive tali elementi chiave della struttura dell’IPMVP.
In Figura 2 si riporta il diagramma generale rispetto al tempo rappresentativo del consumo energetico o
della potenza assorbita prima e dopo l'installazione di una AMEE. L'energia di riferimento adattata
rappresenta l'energia del periodo di riferimento +/- aggiustamenti (dall'Equazione 1) nel periodo di
rendicontazione. La differenza tra l'energia di riferimento adattata e l'energia del periodo di
rendicontazione si traduce nel risparmio (ovvero, consumo energetico o potenza assorbita evitati).
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Energia di riferimento misurata
Energia di riferimento adattata
CONSUMO DI ENERGIA
O POTENZA ASSORBITA
Risparmi o consumi evitati
Energia di
rendicontazione
misurata
Periodo di riferimento
TEMPO
Periodo
Periodo di
d’installazione rendicontazione
Figura 2: Risparmi o Consumo Energetico/Potenza assorbita evitati
7.1.
Confine di Misura
I risparmi possono essere determinati per un'intera struttura o per una parte, a seconda delle
caratteristiche delle AMEE e dello scopo perseguito.
Il confine di misura viene utilizzato per isolare le apparecchiature interessate dalle AMEE (e il relativo
consumo energetico) da quelle non interessate dalle AMEE. Tutta l'energia utilizzata o generata all'interno
del confine deve essere misurata o stimata utilizzando misuratori collocati presso il confine di misura. Si
noti che devono essere valutati i flussi di energia provenienti da tutte le fonti energetiche che attraversano
il confine di misura e devono essere misurati quelli interessati dall'AMEE. In alcuni casi, come la
generazione solare in loco, l'energia può fluire al contrario (ovvero dall’interno del confine di misura verso
l’esterno).
I due modelli base di possibili confini di misura utilizzati sono Intero Impianto/struttura e Isolamento
dell’AMEE, come mostrato nella Figura 3.
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Confine di misura intero impianto/struttura
Confine
Isolamento
dell’AMEE
NUOVI MACCHINARI
Sotto contatore
dell’energia
Contatore
dell’energia
elettrica del
sito
Contatore
del gas del
sito
Figura 3: Confini di Misura per Intera Struttura e Isolamento dell’AMEE
La tipologia di confine di misura selezionato generalmente si allinea con una o più delle quattro opzioni
IPMVP, mostrate nella Figura 4 (dettagliata nella Sezione 9), e incide sulla granularità dei risparmi
rendicontati e sulle misure richieste. Quando si sceglie un’opzione, occorre considerare le finalità della
rendicontazione della M&V.
Isolamento dell’AMEE
Intero Impianto/Struttura
OPZIONE A
Isolamento dell’AMEE: Misura
del/i Parametro/i Principale/i
OPZIONE C
Intero Impianto/Struttura
OPZIONE B
Isolamento dell’AMEE:
Misura di Tutti i Parametri
OPZIONE D
Simulazione Calibrata
Figura 4: Panoramica delle Opzioni dell’IPMVP
Se lo scopo della rendicontazione è verificare i risparmi delle apparecchiature interessate dal progetto di
efficienza energetica, è necessario tracciare un confine di misura attorno a tali apparecchiature e quindi è
possibile determinare i requisiti di misura per le apparecchiature all'interno del confine. Il consumo
energetico e/o la potenza assorbita possono essere misurati direttamente o determinati mediante la
misura diretta di variabili principali che possono essere utilizzate in modo affidabile per calcolare la
potenza assorbita o il consumo di energia. L'approccio utilizzato è un'Opzione di Isolamento dell’AMEE
(Opzione A o B, discusse più avanti in questa sezione e dettagliate nelle sezioni Opzione A: Isolamento
dell’AMEE, Misura dei parametri principali).
Se lo scopo della rendicontazione è verificare e/o fornire un supporto nella gestione delle prestazioni
energetiche totali dell'impianto/struttura o verificare i risparmi di più AMEE con effetti interattivi, i
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contatori che misurano la fornitura di energia all'intero impianto possono essere utilizzati per valutare
prestazioni e risparmi. Il confine di misura, in questo caso, abbraccia l'intera struttura. L'approccio
utilizzato è l'Opzione C: Intera struttura (approfondimento più avanti in questa sezione).
Se i dati del periodo di riferimento o del periodo di rendicontazione sono inaffidabili o non disponibili (es.
nel caso di nuove costruzioni), i dati energetici di un modello di simulazione calibrato possono essere
applicati per una parte o per tutto l'impianto. Il confine di misura può essere disegnato di conseguenza.
L'approccio utilizzato è l'Opzione D: simulazione calibrata (definita nella sezione 9.4).
Gli effetti energetici prodotti dalle AMEE che si verificano oltre il confine di misura selezionato sono
chiamati effetti interattivi. L'entità di eventuali effetti interattivi deve essere stimata o valutata per
determinare i risparmi associati alle AMEE. Sebbene non sia la soluzione da preferire, in alcuni casi gli
effetti interattivi possono essere ignorati a condizione che il piano di M&V includa una discussione su
ciascun effetto e sulla sua probabile entità e che tale entità sia piccola rispetto ai risparmi derivanti dagli
effetti primari. La selezione delle opzioni è descritta in dettaglio nella Sezione 8.
7.2.
Periodi di Misura
7.2.1.
Periodo di Riferimento
Occorre prestare attenzione alla selezione del periodo durante il quale vengono effettuate le misure
energetiche del periodo di riferimento e documentati i fattori che influenzano il consumo energetico. Il
periodo di riferimento dovrebbe:
▪
▪
▪
▪
Rappresentare tutte le modalità operative della struttura o dell'apparecchiatura durante un
normale ciclo di funzionamento. Il periodo dovrebbe abbracciare un ciclo operativo completo dal
massimo al minimo di consumo energetico o di potenza assorbita.
Includere solo i periodi di tempo per i quali sono noti i fattori che influiscono sul consumo di
energia della struttura. Questi includono variabili indipendenti e fattori statici (cioè fattori che
influenzano il consumo di energia).
o L'estensione dei periodi di riferimento all'indietro nel tempo per includere più cicli operativi
richiede anche la conoscenza dei fattori che influiscono sul consumo di energia per tutto il
periodo di riferimento più lungo per ricavare correttamente aggiustamenti ordinari e
straordinari dopo l'installazione dell'AMEE.
Fare in modo che vi sia continuità con il periodo immediatamente precedente alla realizzazione
delle azioni di miglioramento dell’efficienza energetica.
o Periodi più indietro nel tempo potrebbero non riflettere necessariamente le condizioni
esistenti prima del retrofit e, pertanto, potrebbero non fornire un riferimento adeguato a
misurare l'effetto della sola AMEE.
Supportare la pianificazione dell’AMEE.
o
La pianificazione dell’AMEE può richiedere lo studio di un più lungo o differente periodo
di tempo rispetto a quello scelto per il periodo di riferimento.
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Considerazioni in merito ai dati dell’Energia di Riferimento
▪
▪
▪
7.2.2.
Il consumo di energia o la potenza assorbita dell'intero edificio possono essere significativamente
influenzati dalle condizioni meteorologiche. In genere, è necessario un anno intero di dati mensili per
definire un ciclo operativo completo. Se vengono utilizzati dati più fitti (orari o giornalieri), è possibile
acquisire un ciclo operativo completo in meno di un anno, se i dati includono l'intera gamma di
condizioni meteorologiche.
Il consumo energetico e la potenza assorbita di un sistema di produzione dell’aria compressa possono
essere influenzati solo dai livelli di produzione dell'impianto, che possono variare su base settimanale.
In questo caso, i dati di diverse settimane possono rivelarsi sufficienti per definire le prestazioni di
riferimento in una gamma completa di condizioni operative.
La raccolta e la documentazione di fattori statici come gli orari di apertura programmati possono essere
fondamentali per l'applicazione di aggiustamenti nel periodo di rendicontazione di M&V.
Periodo di Installazione
La durata del periodo di installazione dipende dal progetto e dalle AMEE. Le misure e le ispezioni in sito
durante questo periodo possono essere utilizzate per monitorare le variazioni nei fattori statici che
potrebbero influire sui risparmi prodotti dalle AMEE e rendere necessari gli aggiustamenti straordinari.
A seconda delle opzioni M&V e del confine di misura scelti, le misure del periodo di rendicontazione sulle
singole AMEE possono iniziare dopo il completamento della verifica operativa. In alcuni casi, potrebbero
essere necessarie disposizioni contrattuali specifiche per consentire il completamento scaglionato nel
tempo delle AMEE. I periodi di installazione variano in base al progetto e, in alcuni casi, possono richiedere
tutto o parte del periodo di rendicontazione (es. programmi di miglioramento continuo).
7.2.3.
Periodo di Rendicontazione
Lo sviluppatore del piano M&V dovrebbe raccomandare la durata del periodo di rendicontazione
complessivo per il progetto durante il quale verranno effettuate le misure e il periodo coperto da ciascun
rapporto di risparmio. I dati energetici raccolti durante questo periodo saranno confrontati con l'energia
del periodo di riferimento per valutare i risparmi verificati (come descritto nelle sezioni seguenti).
Il periodo di rendicontazione dovrebbe comprendere almeno un ciclo operativo normale completo
dell'apparecchiatura o dell'impianto per caratterizzare pienamente l'efficacia dei risparmi nelle normali
modalità operative. Il periodo di rendicontazione dovrebbe comprendere il monitoraggio delle prestazioni
a lungo termine per alcuni progetti, mentre altri progetti potrebbero cessare di rendicontare i risparmi
verificati dopo un periodo di misura più breve (che va da letture spot a misure effettuate in uno o più
mesi). La durata di qualsiasi periodo di rendicontazione dovrebbe essere determinata tenendo in debita
considerazione la vita delle AMEE, la probabilità di degrado nel tempo dei risparmi originariamente
ottenuti, i costi o le risorse necessarie per svolgere attività di M&V e gli scopi della rendicontazione
continua dei risparmi. La frequenza e il livello di dettaglio della rendicontazione possono variare nel tempo,
se necessario.
Se la frequenza delle misure delle prestazioni dopo la prova iniziale dei risparmi viene ridotta, è possibile
intensificare altre attività di monitoraggio in loco per garantire che si continuino a generare i risparmi e le
attività di verifica operativa vengano ripetute. Il piano di M&V dovrebbe specificare quando tale
adattamento rappresenta un cambiamento nelle opzioni IPMVP. Indipendentemente dalla durata del
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periodo di rendicontazione, la misura può continuare per fornire un riscontro sui dati operativi per scopi
di gestione ordinaria e continua e per rilevare successivi cambiamenti negativi nelle prestazioni.
Le misure o i risparmi verificati di un periodo di rendicontazione passato non possono essere utilizzati
come base per ipotizzare risparmi futuri (vedere la Sezione 6 di questo documento per ulteriori
informazioni sulla conformità).
7.2.4.
Periodi di Misura Contigui (prova di attivazione/disattivazione)
Quando un’AMEE può essere attivata e disattivata facilmente, è possibile selezionare periodi di
riferimento e periodi di rendicontazione contigui l'uno all'altro nel tempo. Un cambiamento nella logica di
controllo di un sistema è un esempio di AMEE che può essere facilmente rimossa e ripristinata spesso
senza influire negativamente sul funzionamento della struttura. Tali prove di attivazione/disattivazione
comportano misure di energia con AMEE operativa e subito dopo con AMEE spenta in modo da tornare
alle condizioni pre-AMEE (riferimento). Questa procedura viene spesso utilizzata quando non c'è
abbastanza tempo per raccogliere dati sufficienti prima dell'attuazione dell'AMEE.
Dopo che le AMEE sono state installate e verificate, l’energia del periodo di riferimento può essere
individuata quando l'AMEE è “disattivata” misurando il consumo energetico all'interno del confine di
misura e le relative variabili su una gamma completa di condizioni operative. Allo stesso modo, il periodo
di rendicontazione è quando l'AMEE è "attivata" e si misura; dovrebbe essere sufficientemente lungo da
coprire la gamma delle normali operazioni dell'impianto.
Questa tecnica può essere applicata sia alle opzioni di isolamento dell’AMEE sia a quelle di isolamento
dell’intera struttura. Tuttavia, i confini di misura devono essere individuati in modo che sia possibile
rilevare prontamente una differenza statisticamente significativa nel consumo energetico o nella potenza
assorbita misurata all'accensione e allo spegnimento delle AMEE. Per coprire il normale intervallo di
condizioni operative, potrebbe essere necessario ripetere la prova di attivazione/disattivazione in diverse
modalità operative tenendo conto del variare dei livelli di produzione e della stagionalità (es. acceso per
una settimana, spento per una settimana nell'arco di un anno). Gli aggiustamenti ordinari devono essere
utilizzati per garantire che le condizioni operative e la durata della misura durante i periodi valutati siano
equivalenti; potrebbe rendersi necessario il ricorso ad aggiustamenti straordinari.
Le AMEE che possono essere disattivate per tali prove corrono il rischio di essere disattivate
accidentalmente o intenzionalmente quando dovrebbero essere accese. In tal senso, occorre prestare la
dovuta attenzione al fine di garantire la persistenza di tali AMEE, così come la ripetizione periodica delle
attività di verifica.
7.3.
Condizioni del Periodo di Riferimento
Le condizioni del periodo di riferimento includono i dettagli dell'impianto/struttura e dei sistemi prima
dell'implementazione delle misure di efficienza energetica. Queste condizioni devono essere ben
documentate perché sono un elemento critico del processo di M&V e non sono più disponibili una volta
che l’AMEE è stata implementata.
In corrispondenza del periodo di tempo per il quale vengono raccolti i dati di riferimento sul consumo
energetico vanno documentati i dati relativi ai sistemi e alle apparecchiature interessati dalle AMEE,
nonché le variabili indipendenti e i fattori statici. L'entità delle informazioni richieste è determinata
dall'AMEE pianificata, dall'opzione M&V selezionata, dal confine di misura scelto e dai fattori di influenza
sull’energia.
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Queste informazioni possono includere variabili come dati di produzione, temperatura ambiente,
apparecchiature o pressioni di esercizio del sistema o altre variabili raccolte tramite misure spot, misure a
breve o lungo termine o ispezioni in sito.
Allo stesso modo, devono essere documentate le condizioni prevalenti dell'impianto/struttura durante il
periodo di riferimento. Si presume normalmente che queste condizioni (cioè i fattori statici) rimangano
costanti durante i periodi di riferimento, installazione e rendicontazione. Se i fattori statici cambiano e
incidono in modo sostanziale sui risparmi, si dovrà tenere conto di questo impatto facendo aggiustamenti
straordinari. Esempi di fattori statici sono molteplici e possono includere:
▪
▪
▪
Le dimensioni della struttura in cui è installata l’apparecchiatura e dei sistemi.
I dettagli sull’occupazione della struttura, quali il tipo, la densità, i carichi delle apparecchiature e
i tempi di lavoro.
Le condizioni operative (es. il controllo delle sequenze delle apparecchiature, i set point, i livelli di
illuminamento e di ventilazione) per ogni condizione operativa e stagionale.
È importante identificare le variazioni passate e pianificate rispetto alle condizioni (ovvero i fattori statici)
che possono influenzare l'energia del periodo di riferimento o del periodo di rendicontazione. Le variazioni
possono includere un numero qualsiasi di elementi come un aumento dei livelli di occupazione, l'aggiunta
di un turno, la modifica delle dimensioni della struttura servita, l'aggiunta di attrezzature o l'aumento dei
livelli di illuminamento. Queste informazioni possono avere un impatto sul confine di misura selezionato
e facilitare il piano per gli aggiustamenti straordinari (descritti nella Sezione 7.4.2).
In alcuni casi, i sistemi o le strutture esistenti potrebbero non funzionare correttamente, non soddisfare
requisiti cogenti oppure non riflettere le condizioni di riferimento appropriate. In questi casi, l'energia di
riferimento può essere adattata utilizzando aggiustamenti straordinari in modo che rifletta il reale utilizzo
conformandosi a requisiti cogenti o all'operatività dopo i necessari interventi di riparazione, come
descritto nella Sezione 12.1 – Eventi e Aggiustamenti straordinari.
7.4.
Metodi di aggiustamento
I termini di aggiustamento nelle equazioni di risparmio IPMVP dovrebbero essere derivati da eventi fisici
identificabili rispetto alle caratteristiche che influenzano il consumo di energia delle apparecchiature entro
il confine di misura. Sono contemplati due tipi di aggiustamenti: aggiustamenti ordinari e aggiustamenti
straordinari.
7.4.1.
Aggiustamenti Ordinari
Per definire la metodologia o il modello di aggiustamento ordinario, si dovrebbe considerare qualsiasi
fattore che influenza il consumo di energia che si presume cambi regolarmente durante il periodo di
rendicontazione, che abbia un impatto statisticamente significativo sul consumo di energia nel periodo di
riferimento e che rimanga variabile nel periodo di rendicontazione. I fattori influenzanti come il meteo o
il volume di produzione dovrebbero essere valutati per la significatività statistica sul consumo energetico
o sulla potenza assorbita.
Le tecniche di aggiustamento possono essere complesse come, ad esempio, ricorrere a diverse equazioni
a parametri multipli che correlino l'energia con una o più variabili indipendenti oppure semplici, come
applicare un valore di energia stabilito a una AMEE che è noto abbia un carico costante come indicato da
una variabile proxy (es. il consumo di energia della ventola durante il funzionamento in modalità
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riscaldamento come indicato dai parametri di funzionamento registrati). Si deve ricorrere a tecniche
matematiche valide per derivare il metodo di aggiustamento per ciascun piano di M&V.
7.4.2.
Aggiustamenti Straordinari
I cambiamenti dei fattori statici associati a quei fattori che influenzano l'energia che normalmente non ci
si aspetta che cambino (es. le dimensioni della struttura, le caratteristiche e il funzionamento delle
apparecchiature installate, il numero di turni di produzione settimanali o il tipo o il numero di occupanti),
devono essere tenuti sotto controllo durante tutto il periodo di rendicontazione.
Quando viene identificato un cambiamento di uno o più fattori statici che incidono in modo significativo
sul consumo di energia all'interno del confine di misura, questo cambiamento diventa un potenziale
evento straordinario. Quando l'analisi dell'evento straordinario indica un impatto significativo sull'entità
del risparmio energetico, ciò giustifica un aggiustamento.
Nota: Vedere Sezione 12.1 – Aggiustamenti ed Eventi Straordinari.
Gli aggiustamenti straordinari potenzialmente possono influire in modo significativo sui risparmi
rendicontati; il motivo per cui si fa ricorso ad aggiustamenti straordinari e al loro calcolo costituiscono
informazioni che dovrebbe essere condivise tra le parti ed essere opportunamente documentate.
Ciò detto, i risparmi possono essere espressi come mostrato nell'Equazione 2 di seguito, che rappresenta
la principale equazione dell’IPMVP.
Equazione 2: Equazione Principale dei Risparmi IPMVP
Risparmi =
–
±
±
(Energia del Periodo di Riferimento
Energia del Periodo di Rendicontazione)
Aggiustamenti ordinari
Aggiustamenti Straordinari
Si noti che i dati di riferimento sono fatti reali riguardanti energia e variabili indipendenti così come si sono
verificati durante il periodo di riferimento.
Gli aggiustamenti da fare nel calcolo dei risparmi dipendono dalle condizioni scelte per rendicontare i
risparmi, adattandoli alle condizioni del periodo di rendicontazione, alle condizioni del periodo di
riferimento o normalizzandoli rispetto a qualche altro insieme fisso di condizioni.
7.5.
Approcci per la contabilizzazione dei Risparmi
Le condizioni operative che incidono sui consumi energetici spesso differiscono tra il periodo di riferimento
e quello di rendicontazione. È importante che aggiustamenti affidabili tengano conto di questi
cambiamenti nelle condizioni operative. La base di aggiustamento specifica le condizioni operative in cui
sarà valutato il risparmio mediante aggiustamenti ordinari e straordinari ed è definita nel piano di M&V
La base di aggiustamento selezionata determina come verranno adeguati il consumo energetico e la
potenza assorbita misurati. A seconda della base di aggiustamento utilizzata, i risparmi energetici sono
classificati come Consumo energetico evitato o Risparmio energetico normalizzato, come mostrato in
Figura 5.
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Consumi evitati
Risparmi
Tipicamente nelle
condizioni del periodo di
rendicontazione
Energia e costi
Risparmi normalizzati
In condizioni fissate o
“normali”
Figura 5: Tipologie di Risparmi
7.5.1.
Consumo energetico evitato (o Potenza assorbita evitata)
I risparmi indicati come consumo energetico evitato (o potenza assorbita evitata) quantificano le riduzioni
rispetto a ciò che l'energia o la potenza misurata sarebbero state senza l'AMEE. Sono più comunemente
espressi nelle condizioni del periodo di rendicontazione.
Consumo energetico evitato (o potenza assorbita evitata):
▪
▪
Richiede aggiustamenti ordinari all'energia del periodo di riferimento per riflettere le condizioni
del periodo di rendicontazione oppure, meno comunemente, gli aggiustamenti ordinari vengono
apportati all'energia del periodo di rendicontazione per riflettere le condizioni del periodo di
riferimento.
Dipende dalle condizioni operative del periodo di rendicontazione o dalle condizioni operative del
periodo di riferimento. Anche se l'energia può essere opportunamente adattata utilizzando
variabili indipendenti come il meteo o la produzione, i risparmi verificati rendicontati dipendono
dal consumo energetico effettivo e dai dati delle variabili indipendenti raccolti durante il periodo
selezionato come base per l'aggiustamento.
Si utilizza il termine “forecasting”(previsione) per descrivere l'aggiustamento dell'energia del periodo di
riferimento alle condizioni del periodo di rendicontazione. Questo modo comune di stima dei risparmi può
essere indicato come mostrato in Equazione 3.
Equazione 3: Equazione Fondamentale per il Consumo Energetico Evitato usando il forecasting
Consumo Energetico Evitato =
±
±
−
Energia del Periodo di Riferimento
Aggiustamenti ordinari alle Condizioni di Rendicontazione
Aggiustamenti straordinari alle Condizioni di Rendicontazione
Energia del Periodo di Rendicontazione
L'energia di riferimento adattata viene sovente determinata sviluppando prima un modello matematico
che correli i dati energetici del periodo di riferimento effettivo con variabili indipendenti appropriate nel
periodo di riferimento. Le variabili indipendenti di ciascun periodo di rendicontazione vengono quindi
inserite in questo modello matematico di riferimento per calcolare l'energia di riferimento adattata.
Questa procedura si chiama “forecasting” ed è rappresentata dall’Equazione 4.
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Equazione 4: Equazione Semplificata per il Consumo Energetico Evitato usando il forecasting
Consumo Energetico Evitato =
–
±
Energia del periodo di riferimento adattata
Energia del periodo di rendicontazione
Aggiustamenti straordinari alle condizioni del periodo di
rendicontazione
Questo processo di calcolo dei risparmi può essere utilizzato, al contrario, laddove l'energia del periodo di
rendicontazione sia adattata alle condizioni del periodo di riferimento e i risparmi sono determinati in base
alle condizioni di riferimento. Il termine “backcasting” viene utilizzato per descrivere questo adeguamento
dell'energia del periodo di rendicontazione alle condizioni del periodo di riferimento. Può avere senso
utilizzare questo approccio, sebbene lo si faccia di rado, quando sono disponibili più dati nel periodo di
rendicontazione rispetto al periodo di riferimento per sviluppare modelli matematici del consumo
energetico o della potenza assorbita (es. il contatore del distributore viene sostituito da uno nuovo che
registra dati orari). Poiché il backcasting può introdurre rischi a causa dell'accuratezza sconosciuta della
modellazione del consumo energetico futuro, è consigliabile utilizzarlo come metodo di riserva. Per questa
tipologia di risparmi, i risparmi possono essere rendicontati come mostrato nell’Equazione 5 e
nell’Equazione 6.
Equazione 5: Equazione Fondamentale per il Consumo Energetico Evitato usando il Backcasting
Consumo Energetico Evitato =
−
±
±
Energia del periodo di riferimento
(Energia del periodo di rendicontazione
Aggiustamenti ordinari alle condizioni di riferimento
Aggiustamenti straordinari alle condizioni di riferimento)
L’equazione viene spesso semplificata come in Equazione 6.
Equazione 6: Equazione Semplificata per il Consumo Energetico Evitato usando il Backcasting
Consumo Energetico Evitato =
−
±
Energia del periodo di riferimento
Energia del periodo di rendicontazione adattata
Aggiustamenti straordinari alle condizioni del periodo di
riferimento
Un altro metodo meno comune per determinare il consumo energetico evitato può essere preso in
considerazione quando le condizioni del periodo di rendicontazione sono fuori dall'intervallo delle
condizioni di riferimento e ostacolano la realizzazione di aggiustamenti ordinari come pianificato. In questi
casi, potrebbe essere necessario spostare la base per l'aggiustamento alle condizioni di un periodo
intermedio che includa l'intera gamma di condizioni (concatenamento1).
1 Il concatenamento viene ulteriormente approfondito nel documento IPMVP Guida applicativa agli Aggiustamenti e agli Eventi
straordinari.
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7.5.2.
Risparmi energetici normalizzati
I risparmi energetici normalizzati utilizzano condizioni diverse da quelle dei periodi di rendicontazione o
di riferimento come base di aggiustamento. Le condizioni possono essere quelle di un periodo
rappresentativo concordato o un insieme di condizioni tipiche, medie o normali come base
dell'aggiustamento. Aggiustamenti a un insieme fisso di condizioni come i dati meteorologici dell'anno
meteorologico tipo (TMY) forniscono un tipo di risparmio chiamato risparmio energetico normalizzato. In
questo metodo, l'energia del periodo di rendicontazione e l'energia del periodo di riferimento sono
adattate dalle loro condizioni effettive all'insieme comune fisso o normale di condizioni significative,
come mostrato nell'Equazione 7 e nell’
Equazione 8.
I Risparmi energetici normalizzati:
▪
▪
▪
Richiedono che gli aggiustamenti ordinari all'energia del periodo di rendicontazione e all'energia
del periodo di riferimento siano calcolati rispetto a un insieme fissato di condizioni che vengono
stabilite una volta e non più modificate
Possono essere confrontati direttamente con i risparmi di altri periodi di tempo e derivanti da altre
AMEE, in cui i risparmi sono valutati nell’ambito delle medesime condizioni fissate
Possono essere rendicontati solo dopo un ciclo completo di condizioni operative del periodo di
rendicontazione in modo da poter derivare la correlazione matematica tra l'energia del periodo di
rendicontazione e le condizioni operative.
Equazione 7: Equazione fondamentale per il risparmio energetico normalizzato
Risparmi Energetici Normalizzati =
±
±
−
±
±
(Energia del Periodo di Riferimento
Aggiustamenti Ordinari alle condizioni fissate
Aggiustamenti Straordinari alle condizioni fissate)
(Energia del Periodo di Rendicontazione
Aggiustamenti Ordinari alle condizioni fissate
Aggiustamenti Straordinari alle condizioni fissate)
Equazione 8: Equazione semplificata per i risparmi normalizzati
Risparmi energetici normalizzati =
±
−
±
(Energia del Periodo di Riferimento adattata con aggiustamenti
ordinari alle condizioni fissate
Aggiustamenti Straordinari alle Condizioni Fissate)
(Energia del Periodo di Rendicontazione adattata con
aggiustamenti ordinari alle condizioni fissate
Aggiustamenti Straordinari alle condizioni fissate)
Il calcolo del termine di aggiustamento ordinario del periodo di rendicontazione di solito comporta lo
sviluppo di un modello matematico che correla l'energia del periodo di rendicontazione con le variabili
indipendenti del periodo di rendicontazione. Questo modello viene, quindi, utilizzato per adeguare
l'energia del periodo di rendicontazione alle condizioni fisse scelte. Inoltre, viene utilizzato anche un
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modello matematico dell'energia di riferimento per adattare l'energia del periodo di riferimento alle
condizioni fisse prescelte.
7.6.
Verifica Operativa
La verifica operativa consiste in una serie di attività volte a garantire che l’AMEE sia installata, messa in
funzione e in grado di svolgere la funzione prevista. È necessaria la conferma che le misure di efficienza
energetica siano installate e funzionanti secondo l'intento progettuale e abbiano il potenziale per operare
e generare risparmi. Ciò può richiedere ispezioni, misure, prove operative delle prestazioni e/o valutazione
e analisi dell’andamento dei dati.
Nonostante possano non essere di competenza dell’addetto alla M&V, le attività di verifica operativa che
vengono proposte dovrebbero essere documentate nel piano di M&V, unitamente all’indicazione del
soggetto responsabile. Anche i relativi risultati dovrebbero essere oggetto della rendicontazione. Lo
sviluppo dei requisiti di verifica operativa offre l'opportunità di rivedere il progetto ingegneristico per
garantire che le stime di risparmio siano realistiche e realizzabili.
La verifica operativa costituisce la fase iniziale a basso costo per valutare i potenziali risparmi e dovrebbe
essere condotta prima di altre attività di verifica del risparmio post-installazione. La verifica operativa può
essere integrata con le attività di commissionig. Sia la raccolta dei dati che le attività di analisi possono
essere utilizzate per supportare le operazioni di M&V di valutazione quantitativa e determinare la corretta
prestazione delle AMEE.
Si riporta in Tabella 3 una serie di metodologie di verifica operativa. Come indicato nella tabella, la
selezione dell'approccio migliore alla verifica operativa dipende dalle caratteristiche dell'AMEE e
dall'entità dei risparmi a rischio rispetto al costo della verifica.
La pianificazione delle attività di verifica operativa può valutare le richieste di risparmio e garantire che
vengano raccolti dati di riferimento sufficienti. Il piano di M&V richiede alcuni dettagli sulla verifica
operativa, tra cui:
▪
▪
quali dati verranno raccolti per confermare che l’AMEE sia installata correttamente e soddisfi le
finalità dell’AMEE
chi è responsabile della realizzazione di queste attività di verifica.
Ulteriori dettagli utili da specificare sono i dati necessari per la verifica operativa, come le date del periodo
di implementazione, quando la verifica operativa è stata completata e quando dovrebbero essere presenti
gli impatti energetici delle AMEE. Potrebbe anche essere opportuno specificare in dettaglio come le prove
e la raccolta dei dati saranno coordinati con eventuali attività di commissioning di terza parte.
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Tabella 3 - Approcci alla Verifica Operativa
Approccio alla Verifica
Operativa
Applicazione di tipiche AMEE
Attività
Ispezione Visiva
L’AMEE funzionerà come previsto se
installata correttamente. La misura
diretta delle prestazioni dell’AMEE
non è possibile.
Visualizza e verifica l'installazione
fisica dell'AMEE (es. finestre,
isolamento, dispositivi passivi).
Misura spot del campione
Le prestazioni delle AMEE possono
variare rispetto ai dati pubblicati nei
dettagli di installazione o nel carico
dei componenti.
Misurare uno o più parametri
principali per un campione
rappresentativo delle AMEE
installate (es. potenza elettrica di
apparecchi di illuminazione non
dimmerabili, potenza del motore a
carico costante).
Prova delle prestazioni a breve
termine
Le prestazioni dell'AMEE possono
variare a seconda del carico
effettivo, delle regolazioni o
dell'interoperabilità dei componenti.
Prova di funzionalità e regolazione
appropriata. Misura dei parametri
principali. Può richiedere prove
funzionali progettate per acquisire
dati sul componente o sul sistema
che funziona su tutto il suo campo di
funzionamento o la raccolta di dati
sulle prestazioni in un periodo di
tempo sufficiente per caratterizzare
l'intero campo di funzionamento (es.
ventilazione con controllo della
domanda, ventola a velocità
variabile, algoritmi di controllo).
Andamento dei dati e
revisione della logica di
controllo
Le prestazioni dell'AMEE possono
variare a seconda del carico effettivo
e delle regolazioni. Il componente o
il sistema viene monitorato e
controllato tramite il sistema di
automazione degli edifici (BAS) o può
essere monitorato tramite contatori
indipendenti.
Impostare le tendenze e rivedere i
dati o la logica di controllo. Il periodo
di misura può durare da alcuni giorni
ad alcuni mesi, a seconda del
periodo necessario per acquisire
l'intera gamma di prestazioni (es.
refrigeratore, caldaia, pompa di
calore, raffreddatore evaporativo).
Nel corso del tempo, poiché l’attività di M&V continua negli anni successivi al periodo di rendicontazione,
le attività di verifica operativa possono essere ripetute per valutare le prestazioni delle AMEE e per
identificare e correggere eventuali carenze di prestazioni, contribuendo a garantire la persistenza dei
risparmi anno dopo anno. Qualora non ci siano misure continue durante il periodo di rendicontazione si
raccomanda di specificare nel piano di M&V la frequenza con cui queste attività verranno ripetute.
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8.
CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLA SCELTA
DELL’OPZIONE IPMVP
L’IPMVP contempla quattro opzioni per la determinazione dei risparmi (A, B, C e D). Ciascuna opzione è
appropriata in circostanze diverse e utilizza metodi diversi. La scelta di un'opzione IPMVP è raccomandata
da chi sviluppa il piano di M&V ed è condivisa dalle parti interessate per ciascun progetto, sulla base di
tutte le condizioni del progetto, dell'analisi, dei budget e del giudizio professionale. Le considerazioni
principali nella selezione delle opzioni IPMVP sono discusse in questa sezione e ciascuna delle quattro
opzioni IPMVP è descritta in dettaglio nella Sezione 9.
Come evidenziato nella Sezione 7.1 e nella Tabella 4 di seguito, le opzioni di IPMVP sono generalmente
delineate dal confine di misura utilizzato: l’Intera Struttura/Impianto oppure l’isolamento dell’AMEE. La
determinazione dell'opzione/i IPMVP e del confine/i di misura più adatto/i all'AMEE o al progetto richiede
la considerazione delle proprietà fisiche di come l'AMEE risparmia energia, del livello di risparmio previsto,
delle misure richieste, della necessità di accuratezza e granularità nei risparmi verificati rendicontati, del
contesto del progetto e del budget per la M&V.
Tabella 4 - Elementi Chiave delle Opzioni IPMVP
Opzioni IPMVP
Tipologia di Confine
di misura
Misura gli impatti energetici a livello di
apparecchiatura o di sistema.
OPZIONE A:
Misura del/i Parametro/i Principali
OPZIONE B:
ISOLAMENTO
DELL’AMEE
Misura tutti gli effetti energetici in un
impianto/struttura o in una sua porzione.
OPZIONE C:
OPZIONE D:
Simulazione Calibrata
Di solito richiede uno o più contatori dedicati.
I risparmi e gli eventuali impatti oltre il confine di
misura vengono determinati per ogni AMEE.
Misura di tutti i Parametri
Intero impianto/struttura
Misure Richieste e Risparmi Rendicontati
INTERO IMPIANTO/
STRUTTURA
Spesso utilizza i dati energetici dai contatori del
distributore.
I risparmi includono gli impatti di tutte le AMEE e
ogni altra variazione nell’uso dell’energia.
Le condizioni di ogni progetto determineranno in gran parte se è necessario utilizzare un approccio di
isolamento dell’AMEE o un approccio di Intero impianto/struttura. Si noti che l'approccio Intero
impianto/struttura è applicabile anche solo a una parte di una struttura (es. la parte di un edificio a valle
di un contatore divisionale). Inoltre, i requisiti per la verifica delle prestazioni e la rendicontazione possono
essere adattati durante il periodo di rendicontazione e possono comportare il passaggio a un'opzione
IPMVP diversa.
8.1.
Tipiche caratteristiche di Progetto per Opzioni IPMVP
È impossibile generalizzare sulla migliore opzione IPMVP per ciascuna situazione. Tuttavia, alcune
caratteristiche chiave del progetto possono essere utili indicatori dell'approccio migliore. Quando si
seleziona un metodo, devono essere presi in considerazione tutti i tipi di fonti energetiche interessate
dalle AMEE.
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LE OPZIONI A E B DI ISOLAMENTO DELL’AMEE TROVANO MIGLIORE APPLICAZIONE QUANDO:
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
Le proprietà fisiche dell'AMEE consentono di misurare separatamente i flussi di energia influenzati
Qualsiasi effetto interattivo dell'AMEE sul consumo energetico e sulla potenza assorbita di altre
apparecchiature dell'impianto/struttura può essere ragionevolmente stimato o ritenuto
insignificante
Sono di interesse solo le prestazioni dei sistemi interessati dall'AMEE, oppure è necessario
rendicontare i risparmi di ciascuna AMEE
I risparmi attesi dalle AMEE sono troppo piccoli per essere rilevati utilizzando l'Opzione C o per
giustificare la spesa derivante dall'utilizzo dell'Opzione D
Esistono già dei contatori secondari per isolare il consumo energetico e la potenza assorbita dei
sistemi interessati, oppure vi è la possibilità di aggiungere dei contatori secondari
È difficoltoso o eccessivamente costoso tener sotto controllo i fattori energetici (vale a dire,
variabili indipendenti e fattori statici) che influenzano il consumo energetico e la potenza assorbita
Non è necessario che i rapporti sui risparmi siano in accordo con addebiti e i pagamenti ai fornitori
di energia.
LE OPZIONI C E D DI INTERO IMPIANTO/STRUTTURA TROVANO MIGLIORE APPLICAZIONE QUANDO:
▪
▪
▪
▪
▪
LE AMEE hanno importanti effetti interattivi o interazioni energetiche tra di loro
I flussi di energia influenzati dalle AMEE non possono essere misurati separatamente
Il livello di risparmio previsto è sufficientemente elevato per utilizzare l'Opzione C ed è preferibile
rendicontare la prestazione complessiva dell’impianto/struttura, piuttosto che la prestazione di
un’AMEE
Esistono molte AMEE ognuna diversa dall’altra i cui flussi di energia sarebbero difficili da misurare
individualmente
Non sono disponibili dati energetici del periodo di riferimento (Opzione D).
In Tabella 5 si riportano alcune caratteristiche del progetto e le opzioni comunemente preferite.
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Tabella 5 - Caratteristiche tipiche del progetto e Opzioni IPMVP comunemente preferibili
Opzioni preferite
CARATTERISTICA DI PROGETTO DELL’AMEE
NECESSITÀ DI VALUTARE LE AMEE INDIVIDUALMENTE
A
B
🗶
🗶
🗶
NON SONO NOTI I FATTORI CHE INFLUENZANO I CONSUMI PER LE AMEE REALIZZATE
È NECESSARIA UNA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI A LUNGO TERMINE
🗶
CI SI ATTENDE CHE CAMBIAMENTI RECENTI O FUTURE MODIFICHINO IL CONSUMO DI
ENERGIA ALL’INTERNO DEL CONFINE DI MISURA
NON DISPONIBILI DATI DELL’ENERGIA DEL PERIODO DI RIFERIMENTO
8.2.
🗶
🗶
🗶
🗶
🗶
🗶
🗶
🗶
🗶
GLI EFFETTI INTERATTIVI DELLE AMEE SONO SIGNIFICATIVI O NON MISURABILI
D
🗶
🗶
NECESSITÀ DI VALUTARE SOLTANTO LA PRESTAZIONE DELL’IMPIANTO/STRUTTURA
I RISPARMI ATTESI SONO INFERIORI AL 10% (DATI MENSILI DI CONSUMO) O AL 5% (DATI
GIORNALIERI OD ORARI) DEL CONSUMO ENERGETICO DI RIFERIMENTO DELL'INTERO
IMPIANTO/STRUTTURA
C
🗶
🗶
🗶
🗶
Granularità dei Risparmi
L'isolamento dell’AMEE consente di restringere il confine di misura per ridurre la difficoltà di monitorare
variabili indipendenti e fattori statici quando le AMEE interessano solo una parte dell’impianto/struttura.
In tal modo è possibile rendicontare i risparmi a livello della singola AMEE. In ogni caso, confini di misura
più piccoli dell’intera struttura rendono di solito necessari misuratori addizionali sul confine di misura e
introducono la possibilità di effetti interattivi significativi non misurati.
Considerato che nel caso di isolamento dell’AMEE la misura riguarda solo una parte
dell’impianto/struttura, i risultati degli approcci di isolamento dell’AMEE potrebbero non essere
completamente evidenti nelle bollette se i risparmi sono piccoli rispetto al consumo energetico totale della
struttura. Gli approcci di Isolamento dell’AMEE non possono rendicontare eventuali cambiamenti
all’impianto/struttura al di fuori del confine di misura e non correlati all'AMEE; tali variazioni saranno
incluse nel consumo e/o nella potenza misurati dal contatore del distributore. Al contrario, i risparmi
determinati attraverso l'approccio dell'Intero impianto/struttura possono essere correlati alle bollette
delle utenze.
8.3.
Livello degli Effetti Interattivi
Il misuratore di isolamento è collocato al confine di misura tra le apparecchiature interessate dall'AMEE e
quelle non interessate. Quando si traccia un confine di misura, occorre prestare attenzione a considerare
tutti i flussi energetici interessati dall'AMEE che restano al di fuori del confine. È necessario trovare un
metodo per stimare tali effetti interattivi. Tuttavia, se il confine di misura può essere ampliato per
comprendere gli effetti interattivi, non è necessario stimarli.
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A parte piccoli effetti interattivi stimati, il confine di misura definisce i punti di misura e la portata di
eventuali aggiustamenti utilizzati nelle equazioni di risparmio IPMVP. Solo i cambiamenti che interessano
i sistemi energetici all'interno del confine di misura, i relativi fattori statici e le variabili operative devono
essere monitorati per preparare i termini di aggiustamento dell'equazione IPMVP principale (Equazione 2).
Effetti Interattivi - Esempi
Per un’AMEE, che riduce il fabbisogno di energia elettrica per l’illuminazione, il confine di misura include
solo l'alimentazione alle luci. Tuttavia, la riduzione del consumo di energia per l’illuminazione può anche
diminuire la necessità di raffrescamento e/o innalzare la domanda di riscaldamento. Tali flussi di energia
di riscaldamento e raffrescamento attribuibili alle luci di solito non possono essere facilmente misurati.
Rappresentano effetti interattivi che potrebbero dover essere stimati piuttosto che inclusi all'interno del
confine di misura.
8.4.
Misure Energetiche Richieste
Le quantità di energia richieste nelle equazioni di risparmio IPMVP possono essere misurate ricorrendo ad
una o più delle seguenti risorse:
▪
Dati e fatture del contatore del distributore o del fornitore di combustibili o dati direttamente
derivati dal contatore del distributore inclusi eventuali aggiustamenti alle letture effettuate dal
distributore
▪ Contatori speciali che isolano i flussi di energia verso un’AMEE o parte di una struttura dal resto
della struttura. Tali misure possono essere periodiche o continue durante i periodi di riferimento
e di rendicontazione e possono utilizzare contatori temporanei o permanenti
▪ Misure separate dei parametri principali utilizzati nel calcolo del consumo energetico e/o della
potenza assorbita
o La frequenza di campionamento delle misure dovrebbe essere adeguata considerando la
velocità di variazione del valore dei parametri da misurare e gli intervalli di misura
coordinati tra i parametri misurati, comprese le variabili indipendenti
▪ Misure di variabili proxy dopo aver convalidato la loro relazione con il consumo energetico o la
potenza assorbita. In alcuni casi, una variabile proxy misurata può sostituire la misura diretta del
consumo energetico o della potenza assorbita laddove la relazione tra i due sia stata dimostrata
in situ
o Ad esempio, se è stata dimostrata una relazione coerente tramite misure tra il segnale di
uscita da un azionamento a velocità variabile e l'assorbimento di potenza della ventola a
valle, il segnale di uscita può essere utilizzato come misura proxy valida per la potenza del
motore della ventola
▪ Simulazione energetica calibrata sulla base dei dati reali di consumo energetico e di potenza
assorbita per il sistema o la struttura oggetto di modellazione durante il periodo di riferimento o
di rendicontazione
▪ Quando un parametro principali necessario per stimare i risparmi è già noto con adeguata
accuratezza o quando è più costoso da misurare di quanto giustificato dall'aumento della certezza
del risparmio, la misura diretta potrebbe non essere necessaria o appropriata. In questi casi, è
possibile effettuare stime di alcuni dei parametri principali dell’AMEE, ma altri devono essere
misurati (Opzione A).
Ulteriori considerazioni relative alle misure sono incluse nella Sezione 12.
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8.5.
Stabilità dei parametri operativi
Variazioni passate o future nei modelli di consumo energetico all'interno del confine di misura dovuti a
variabilità non correlate alle AMEE possono influenzare la scelta dell’opzione. Gli aggiustamenti
straordinari possono non essere necessari se si ricorre ad un confine di misura più piccolo, riducendo il
numero di fattori statici che possono influire sulle prestazioni dell'AMEE.
8.6.
Limitazioni ai Costi di M&V
Il costo dell’attività di M&V deve essere allineato al valore del progetto, al livello di variazione dell’energia
del progetto entro il confine di misura e ai risparmi attesi. I relativi costi e l'accuratezza delle opzioni
vengono affrontati nella Sezione 10 – COSTI DI M&V e ACCURATEZZA NEI RISPARMI. In generale, i costi
medi di M&V dovrebbero essere inferiori al 10% del risparmio sui costi oggetto di valutazione.
Tabella 6 - Linee guida generali per il bilanciamento dei costi e dell'incertezza in M&V
Variazione
dell’Energia e
Risparmi
Ridotta Variazione
dell’Energia, Ridotti
Risparmi dalla/e AMEE
Elevata Variazione
dell’Energia, Ridotti
Risparmi dalla/e AMEE
Descrizione
Bassi risparmi dalle AMEE in
genere non permettono attività di
M&V, attenendosi all’indicazione
del 10% di risparmio minimo,
soprattutto se vi sono poche
variazioni nei dati misurati
dell'energia.
Come indicato sopra, le AMEE a
basso risparmio non possono
generalmente permettersi molte
M&V. Tuttavia, con un'elevata
variazione dei dati energetici,
potrebbe essere necessario
ricorrere alle tecniche di misura di
tutti i parametri dell'Opzione B
per ottenere l'accuratezza
richiesta nella rendicontazione
dei risparmi.
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Scelta delle opzioni
Preferibile Opzione A. Si può considerare un
periodo di rendicontazione breve, ad esempio,
nel caso di un motore con ventola di espulsione
gas di scarico a velocità fissa che funziona a
carico costante secondo un ben definito piano di
lavoro.
Preferibile Opzione B se possibile. Mantenere i
costi di M&V bassi e adeguati rispetto al livello di
risparmio previsto può rivelarsi una sfida e le
tecniche di campionamento possono talvolta
ridurre i costi dell'Opzione B. L'Opzione C
potrebbe non essere idonea in base alla regola
secondo cui i risparmi dovrebbero generalmente
attestarsi tra il 5 e il 10% del consumo misurato
di un impianto/struttura per poter essere
quantificabili.
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8.7.
Ridotta Variazione
dell’Energia, Elevati
Risparmi dalla/e AMEE
Con una bassa variazione del
consumo energetico e della
potenza assorbita, il livello di
incertezza è spesso basso.
Tuttavia, poiché è previsto un
elevato livello di risparmio, piccoli
miglioramenti nell'accuratezza
possono tradursi in guadagni
sufficientemente ampi da far sì
che valga la pena impegnarsi in
misure e analisi dei dati più
precise.
Preferibili Opzioni B e C. Una AMEE ad alto
risparmio può essere misurabile con l'Opzione C,
ma necessità di uno strumento per monitorare i
fattori statici al fine di rilevare la necessità di
aggiustamenti straordinari. L'utilizzo dell'Opzione
B, in alcuni casi, può ridurre il numero di fattori
statici da monitorare senza ridurre la precisione. I
costi aggiuntivi possono essere giustificati per
consentire una rendicontazione accurata. Ad
esempio, se il risparmio di una AMEE è di
1.000.000 $ all'anno, un costo annuale di M&V di
20.000 $ (2% del risparmio) può essere
ragionevole.
Elevata Variazione
dell’Energia, Elevati
Risparmi dalla/e AMEE
Le AMEE ad alto risparmio
consentono un alto rigore nella
M&V, cosa che può includere
estensive raccolte e l’analisi dei
dati. I periodi di riferimento e di
rendicontazione potrebbero
dover abbracciare più cicli
normali di funzionamento
dell'impianto per cogliere le
variazioni dei risparmi
Considerare Opzioni B, C e D. Tuttavia, è
probabile che i risparmi siano visibili dai dati del
contatore del distributore, quindi le tecniche
dell'Opzione C possono essere utilizzate con un
attento monitoraggio dei fattori statici per
rilevare la necessità di aggiustamenti straordinari
Contesto del progetto e responsabilità delle parti interessate
Il contesto di un progetto e le responsabilità dei singoli portatori di interesse e dei loro rischi dovrebbero
essere presi in considerazione quando si valutano le opzioni IPMVP e altri dettagli nel piano di M&V,
soprattutto quando i risparmi verificati sono presi come riferimento per le transazioni finanziarie.
È importante considerare di cosa sono responsabili le parti rispetto ad un’AMEE. Ad esempio,
l'adeguamento dell'illuminazione selezionando l'Opzione A in cui i rischi e le responsabilità dell'appaltatore
comprendono la riduzione dell'assorbimento di energia delle luci e non le ore di funzionamento, che sono
controllate dal proprietario dell'edificio. Allo stesso modo, il proprietario di un edificio potrebbe non avere
il controllo su tutti i carichi in una struttura e quindi potrebbe preferire l'uso delle Opzioni A o B basate
sull’isolamento dell’AMEE rispetto a un approccio di Intero impianto/struttura utilizzando l'Opzione C.
In un progetto in cui il contraente è responsabile delle prestazioni dell’AMEE ma non si occupa della sua
operatività e della manutenzione, la durata delle misure nel periodo di rendicontazione può essere
limitata. Per i periodi successivi in cui vengono utilizzate nuove ispezioni anziché misure per convalidare il
valore di un parametro principale, i risparmi energetici rendicontati non risultano conformi all’IPMVP.
8.8.
Utilizzo dei Metodi di Isolamento dell’AMEE
Le Opzioni A e B di isolamento dell’AMEE sono caratterizzate da confini di misura similari, ma utilizzano
metodi differenti per determinare i risparmi e ciascuna risulta più appropriata per differenti applicazioni e
tipologie di AMEE.
La differenza fondamentale tra queste opzioni riguarda quali misure risultano necessarie come si evince
dai loro nomi:
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▪
▪
Opzione A: Isolamento dell’AMEE con Misura del/i Parametro/i Principale/i
Opzione B: Isolamento dell’AMEE con Misura di tutti i Parametri
Sovente, i parametri principali richiesti per determinare il consumo energetico sono i tassi di consumo di
energia (es. potenza o carico) e le corrispondenti ore di utilizzo. In altri casi, i parametri principali possono
includere elementi come fattore di potenza, tensione e corrente (utilizzati per determinare i kW), ore di
funzionamento, carico dell'apparecchiatura, portate, differenziali di temperatura, contenuto termico, ecc.,
a seconda dell'applicazione e dell'AMEE.
Parametri Principali - Esempi
I parametri principali sono variabili critiche individuate in quanto hanno un impatto significativo sui
risparmi energetici associato all'installazione di un’AMEE. Nei metodi di isolamento dell’AMEE, i parametri
principali possono essere combinati tra loro per definire il consumo energetico e la potenza assorbita, vale
a dire l’oggetto dell’AMEE.
Per un’AMEE che prevede la sostituzione dei corpi illuminanti, la potenza elettrica (kW) si può determinare
conoscendo corrente, tensione e fattore di potenza mentre il consumo (kWh) conoscendo le ore di
funzionamento corrispondenti.
Per un’AMEE come la sostituzione di una caldaia a gas, le prestazioni energetiche dal punto di vista termico
possono essere determinate misurando nel tempo le portate di gas, le temperature di esercizio del sistema
e le portate di acqua calda.
L'Opzione A consente di utilizzare i valori misurati e quelli stimati per calcolare l'energia del periodo di
riferimento e del periodo di rendicontazione, mentre l'Opzione B richiede la misura diretta della potenza
assorbita e del consumo energetico OPPURE la misura simultanea di tutti i parametri necessari per
determinare la potenza assorbita e il consumo energetico. Generalmente, l'accuratezza dei risparmi
verificati rendicontati dall'Opzione B è maggiore rispetto a quelli che utilizzano l'Opzione A.
Quando si pianifica una procedura di isolamento dell’AMEE, occorre valutare:
▪ L'entità della variazione del consumo energetico del periodo di riferimento e i relativi parametri
principali (es. carichi e ore di funzionamento)
▪ In che modo l’AMEE modificherà questi parametri principali
▪ Il livello di precisione richiesto nei risparmi rendicontati
▪ Gli accordi tra le parti relativi al risk management.
Condizioni di carico variabile o ore di funzionamento variabili richiedono misure e calcoli più rigorosi
rispetto a carichi costanti, ore costanti o ore di funzionamento programmate. Generalmente, nei casi in
cui il parametro principale vari durante il periodo di riferimento o quando quel parametro viene
influenzato dall’AMEE, si rende necessaria la misura di tale parametro.
Gli esempi di seguito riportati mostrano una serie di scenari possibili:
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Tabella 7 - Selezione dell’Opzione di Isolamento dell’AMEE – Esempi Basati sul Carico e sulle Ore di
Funzionamento
Approccio
Preferibile
#
Scenario
1
L’AMEE riduce il consumo in modo costante senza variare le ore di lavoro
2
L’AMEE riduce le ore di lavoro senza variare il carico costante
3
L’AMEE modifica sia i carichi che le ore di lavoro
4
L’AMEE agisce su un’apparecchiatura con carichi variabili e ore di lavoro variabili
Opzione A o B
Opzione B
Le seguenti equazioni hanno un valore teorico in quanto per la determinazione dei risparmi reali occorre
ricorrere ad algoritmi più complessi che considerino la somma delle condizioni nel tempo, le ore ad un
certo tasso (es. potenza elettrica).
Equazione 9: Risparmi delle Opzioni A/B se non sono richiesti aggiustamenti
Risparmi=
time
x
−
x
(Tasso di Consumo dell’energia nel periodo di riferimento
Ore di Utilizzo di Riferimento)
(Tasso di Consumo dell’energia nel periodo di rendicontazione
Ore di Utilizzo nel periodo di rendicontazione)
Generalmente, la scelta dell'Opzione A con misura dei parametri principali è più appropriata per gli scenari
1 e 2, ma non per gli scenari 3 o 4. L’Opzione B con misura di tutti i parametri è più adatta per AMEE che
incidono su carichi variabili o AMEE che agiscono sia sui carichi che sulle ore di funzionamento.
MISURE DI ISOLAMENTO DELL’AMEE
Un approccio di isolamento dell’AMEE richiede solitamente di installare misuratori speciali o
apparecchiature di raccolta dati destinati a funzionare per un breve periodo o permanenti per misurare il
consumo energetico o i parametri principali necessari al fine di calcolare il consumo energetico. Questi
misuratori si possono installare nel corso di una diagnosi energetica per agevolare la caratterizzazione del
consumo energetico e della potenza assorbita durante la progettazione delle AMEE, oppure si possono
installare misuratori per determinare le prestazioni di riferimento per un piano di M&V. In generale, le
misure dei parametri principali, o del consumo energetico, e delle variabili indipendenti andrebbero
effettuate contemporaneamente. Quando si verificano i risparmi, occorre prestare molta attenzione per
stabilire i profili di carico o altrimenti tenere adeguatamente conto della diversità nelle operatività delle
apparecchiature in coincidenza con il periodo di picco della domanda dell'utenza.
Laddove i parametri principali e il consumo di energia risultino variabili, le misure dovrebbero essere
effettuate per acquisire dati facendo riferimento alla gamma completa di valori attesi e condizioni
operative, ove possibile. Le misure richieste possono essere di breve durata su una parte dei periodi di
riferimento e di rendicontazione oppure continue, a seconda della variabilità del parametro e se lo stesso
risulta influenzato dall’AMEE. Nel caso in cui un parametro possa variare periodicamente, può essere
appropriato fare misure occasionali del parametro in condizioni rappresentative delle normali variazioni
di comportamento del sistema.
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Se un parametro principale si rivela essere un valore costante, le misure possono essere di breve durata e
condotte periodicamente. I parametri non misurati sia nel periodo di riferimento che in quello di
rendicontazione, invece, vengono considerati come stime. Laddove non si preveda che un parametro
cambi, la misura si può effettuare sia prima che dopo l'installazione dell'AMEE e occasionalmente si può
effettuare una verifica nel corso del periodo di rendicontazione. La frequenza di tale verifica può essere
determinata partendo da misure sufficienti a verificare che il parametro rimanga costante per i periodi di
riferimento e di rendicontazione. Una volta dimostrata costante, la frequenza di misura può essere ridotta
a un minimo di una sola misura durante ciascun periodo di rendicontazione. Per mantenere il controllo sui
risparmi quando la frequenza di misura diminuisce, è possibile eseguire ispezioni più frequenti o altre
prove per verificare il corretto funzionamento.
Tabella 8 - Determinazione di Valori Costanti sulla base delle Misure
Valori Costanti
▪
▪
▪
Un parametro si può considerare costante se i valori misurati non cambiano entro un intervallo definito (es.
+/- 10%) nel periodo di interesse
Lievi variazioni del parametro risultano osservabili anche nel caso in cui lo stesso venga considerato
costante. L’entità delle variazioni ritenute “minori” va riportata nel piano di M&V
Dopo aver accertato la non variabilità del parametro, la frequenza di misura si può ridurre a un minimo di
una volta durante ciascun periodo di rendicontazione. Altrimenti il parametro va trattato come una stima.
Se un parametro presenta una variabilità giornaliera o oraria, come avviene nella maggior parte dei sistemi
di riscaldamento o raffrescamento degli edifici, la misura continua può rivelarsi la più semplice. Per i carichi
dipendenti dalle condizioni meteorologiche, le misure possono essere effettuate in un periodo
sufficientemente lungo da caratterizzare adeguatamente il modello di carico in tutte le parti del suo
normale ciclo annuale (es. ogni stagione e modalità operativa nei giorni feriali/fine settimana) e ripetute
secondo necessità durante il periodo di rendicontazione. Si ricorre spesso a queste misure per determinare
gli aggiustamenti ordinari.
La misura continua fornisce una maggiore certezza sui risparmi rendicontati e più dati sul funzionamento
delle apparecchiature. Si possono utilizzare queste informazioni per migliorare o ottimizzare in corso
d’opera il funzionamento dell'apparecchiatura, migliorando potenzialmente i vantaggi dell’AMEE stessa.
Se la misura non è continua e i contatori vengono rimossi tra le letture, la posizione della misura e le
specifiche dei dispositivi di misura vanno registrate nel piano di M&V, insieme alla precisione del
misuratore e alle procedure utilizzate per convalidare le letture e calibrare la misura.
Laddove siano incluse più versioni della stessa installazione dell’AMEE all'interno del confine di misura, si
possono utilizzare campioni statisticamente validi come misure valide del parametro totale.
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9.
OPZIONI IPMVP
Ulteriori dettagli relativi all'applicazione delle opzioni IPMVP sono discussi nella Sezione 12 - PROBLEMI
COMUNI DI M&V. Il piano di M&V specifico per l'opzione e i requisiti di rendicontazione sono inclusi nella
Sezione 13 - REQUISITI DEL PIANO DI M&V E DELLA RENDICONTAZIONE.
9.1.
Opzione A: Isolamento dell’AMEE, Misura dei Parametri Principali
Nell'Opzione A: Isolamento dell’AMEE, Misura dei Parametri Principali, le quantità di energia si possono
valutare mediante calcolo, combinando misure di alcuni parametri principali e stime degli altri. Tali stime
dovrebbero essere utilizzate solo quando è possibile dimostrare che l'incertezza combinata di tutte queste
stime non influisce in modo significativo sul livello di confidenza complessivo nei risparmi dichiarati, o
l'incertezza derivante da tutte le stime è reputata accettabile dalle parti.
9.1.1.
Valori Stimati e Misurati
Occorre decidere quali parametri misurare e quali stimare considerando gli impatti dell’AMEE, il costo
delle misure e il contributo di ciascun parametro all'incertezza complessiva dei risparmi rendicontati. La
selezione di quali fattori (ossia, parametri principali ed eventuali indicatori di prestazione richiesti)
misurare si può effettuare anche in relazione agli obiettivi del progetto o agli obblighi di un appaltatore
che si assume alcuni rischi relativi alla prestazione dell’AMEE. Se un fattore è significativo per valutare la
prestazione dell'AMEE, lo stesso deve essere misurato mentre per altri fattori si può ricorrere a stime.
Quando si stimano i parametri, è necessario determinare un intervallo di valori plausibili e selezionare un
valore che si traduca in una stima prudente del risparmio. I valori stimati e l'analisi della significatività di
questi parametri stimati rispetto all'incertezza di risparmio totale dovrebbero essere inclusi nel piano di
M&V. Le stime possono essere basate su dati storici come dati registrati durante una diagnosi energetica,
ore di funzionamento stabilite dai dati energetici dell'intero edificio, valutazioni fornite dal produttore
delle apparecchiature, prove di laboratorio o dati meteorologici tipici.
Se un parametro, come le ore di utilizzo, risulta costante e non si prevede che impatti significativamente,
si può presumere che la determinazione di un parametro nel periodo di rendicontazione sia uguale al
valore di riferimento o viceversa, ma i valori sarebbero considerati come stime. Qualora un parametro non
sia misurato nell'impianto sia durante il periodo di riferimento che durante il periodo di rendicontazione,
il parametro dovrebbe essere trattato come un valore stimato.
La maggiore fonte di incertezza sui risparmi rendicontati mediante l'Opzione A deriva generalmente dai
valori stimati. Si dovrebbe valutare l'intervallo di valori plausibili per qualsiasi valore stimato e fornire una
motivazione per l'uso del valore stimato.
Per valutare la significatività degli errori nella stima di qualsiasi parametro nei risparmi rendicontati si
dovrebbe ricorrere a calcoli ingegneristici o modelli matematici, laddove possibile. Si dovrebbe valutare
l’effetto combinato delle stime prima di determinare se le misure che stanno facendo siano sufficienti e
prima della valutazione inclusa nel piano di M&V.
Altre fonti di incertezza sui risparmi per l'Opzione A possono includere l'errore di campionamento quando
le misure vengono eseguite su campioni statistici anziché su tutte le apparecchiature interessate e da
errori degli strumenti di misura utilizzati. Laddove il campionamento statistico sia utilizzato per le misure,
dovrebbero essere presi in considerazione i risultati statistici del campionamento e il loro impatto sui
risparmi verificati.
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Spesso nell’Opzione A dell’IPMVP si ricorre a valori stimati per ridurre i costi o eliminare la necessità di
aggiustamenti quando si verificano variazioni che incidono sul consumo energetico all’interno del confine
di misura. Pertanto, la necessità di aggiustamenti straordinari si può ridurre ricorrendo all'Opzione A. Ad
esempio, il profilo del carico di raffreddamento di un chiller (ton-ora/giorno) è stato stimato anziché
misurato e le prestazioni dell'impianto (kW/ton) sono state misurate periodicamente per determinare i
risparmi dell'Opzione A prodotti da un’AMEE del sistema di raffreddamento. Dopo il retrofit, l’aggiunta di
un ulteriore elemento/locale da refrigerare ha aumentato il carico di raffreddamento effettivo entro il
confine di misura. Tuttavia, poiché è stata scelta l'Opzione A utilizzando un carico di raffreddamento fisso,
i risparmi rendicontati (determinati dalle misure periodiche delle prestazioni del chiller) non vengono
modificati. In questo caso, l'utilizzo dell'Opzione A ha evitato la necessità di un aggiustamento
straordinario.
Verifica dell’Installazione
9.1.2.
Poiché nell’ambito dell’Opzione A alcuni valori si possono stimare, è necessario prestare grande attenzione
per analizzare la progettazione e l'installazione di queste AMEE e garantire che le stime siano realistiche,
realizzabili e basate su apparecchiature realmente in grado di produrre risparmi come previsto. Le
specifiche e l'installazione corretta di ciascuna AMEE devono essere confermate utilizzando strategie di
verifica operativa appropriate.
Ad intervalli definiti durante il periodo di rendicontazione, si raccomanda di ispezionare nuovamente
l'impianto per verificare che l'apparecchiatura sia installata, sottoposta a manutenzione e funzioni
correttamente come previsto. Tali nuove ispezioni possono garantire che si continuino a generare i
risparmi previsti e sono utili per convalidare i valori stimati e misurati. La frequenza di queste nuove
ispezioni è determinata dalla probabilità di variazioni delle prestazioni e dovrebbe essere dettagliata nel
piano di M&V come descritto nella Sezione 13.
9.1.3.
Calcoli
Con l'Opzione A, potrebbero non essere necessari aggiustamenti, ordinari e straordinari, a seconda
dell'ubicazione del confine di misura, della natura di eventuali valori stimati, della durata del periodo di
rendicontazione, dell’intervallo tra le misure del periodo di riferimento e di rendicontazione, o i termini
del contratto o i requisiti del programma associati al progetto.
Allo stesso modo, le misure dell'energia del periodo di riferimento e del periodo di rendicontazione
possono comportare la misura di un solo parametro nell'Opzione A e la stima degli altri parametri, sebbene
possano essere misurati più parametri.
9.1.4.
Migliori Applicazioni
L’Opzione A trova la sua migliore applicazione quando:
▪
▪
▪
▪
▪
Il livello di risparmio è basso e non può giustificare il costo delle misure necessarie per l'Opzione B
o la simulazione per l'Opzione D
La stima dei parametri può evitare possibili aggiustamenti straordinari complessi quando è
probabile che si verifichino cambiamenti futuri che influiscano sul consumo di energia entro il
confine di misura
L’incertezza introdotta dalle stime è considerata accettabile
Gli effetti interattivi sono limitati o facilmente stimabili
L'efficacia continuativa dell'AMEE può essere valutata mediante semplici prove di routine o una
nuova ispezione dei parametri principali
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▪
I parametri principali utilizzati per valutare le prestazioni di un progetto in termini di risparmi sono
facilmente identificabili.
Opzione B: Isolamento dell’AMEE, Misura di Tutti i Parametri
9.2.
L’ Opzione B: Isolamento dell’AMEE, Misura di Tutti i Parametri richiede la misura delle quantità di energia
e/o potenza, o dei parametri principali necessari per calcolare l'energia e/o la potenza. L’Opzione B
consente di determinare i risparmi creati dalla maggior parte delle categorie di AMEE. Il grado di difficoltà
e i costi associati all'Opzione B aumentano all'aumentare della complessità e della copertura delle
misurazioni da effettuare. Tuttavia, l'Opzione B produrrà un'accurata determinazione del risparmio
laddove i modelli di carico o di risparmio siano variabili, come descritto nella Sezione 8.8.
I campioni statistici vengono misurati con un errore di campionamento e lo stesso per quanto riguarda i
valori stimati. Tali errori dovrebbero essere valutati e inclusi nel piano di M&V, come dettagliato nella
Sezione 13.1 - Requisiti del piano di M&V.
Calcoli per l’Opzione B
9.2.1.
Equazione 2: Equazione Principale dei Risparmi IPMVP viene utilizzata nei calcoli `conformi all’IPMVP.
Quando il consumo energetico o la potenza assorbita all'interno del confine di misura varia in base a
variabili indipendenti, è possibile che si debba ricorrere ad aggiustamenti ordinari.
Tuttavia, in alcuni casi nell'ambito dell'Opzione B, potrebbero non essere necessari aggiustamenti, ordinari
o straordinari, a seconda di dove è collocato il confine di misura, della variabilità del consumo energetico
misurato e della domanda. Laddove il consumo di energia sia variabile e debbano essere considerate
variabili indipendenti, si può ricorrere alle strategie di modellizzazione descritte nell'Opzione C.
Le fonti di incertezza sul risparmio per l'Opzione B derivano dall'errore basato sulla strumentazione di
misura utilizzata, dal modello (per un approfondimento sull'errore statistico in cui vengono utilizzati
modelli matematici, vedere l'Opzione C) e dall’errore di campionamento con cui si misurano i campioni
statistici e si stimano i valori. Tali errori dovrebbero essere valutati e inclusi nel piano di M&V, come
dettagliato nella Sezione 13.1. Per approfondire l'errore statistico con cui vengono utilizzati i modelli
matematici, vedere l'Opzione C.
9.2.2.
Migliori Applicazioni
L’Opzione B trova la sua migliore applicazione quando:
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
Il consumo dell’AMEE si può isolare
L’AMEE riguarda apparecchiature con carichi variabili e ore di funzionamento variabili. Il consumo
energetico di riferimento all'interno del confine di misura è variabile
Gli effetti interattivi sono limitati o facilmente stimabili
L'AMEE influenza più di un parametro principale
Il risultato dell'AMEE trae beneficio dal monitoraggio
I contatori per scopi di isolamento esistono già oppure la loro installazione ex novo si rivela utile
per altri scopi come riscontro operativo o la fatturazione dei consumi per gli utilizzatori finali
dell’impianto/struttura
La misura dei parametri principali è meno costosa della simulazione nell'Opzione D.
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9.3.
Opzione C: Intero Impianto/Struttura
L'Opzione C prevede l'uso di dati energetici provenienti da contatori del distributore, contatori dell'intero
impianto/struttura o sottocontatori e variabili indipendenti per valutare la prestazione energetica di un
impianto nel suo complesso. Il confine di misura comprende l'intera struttura o una sezione principale.
Questa opzione determina il risparmio collettivo di tutte le AMEE implementate entro il confine di misura.
Pertanto, i risparmi rendicontati nell'Opzione C includono gli effetti positivi o negativi di eventuali
variazioni non associate all’AMEE relative all'impianto
L'Opzione C è destinata a progetti in cui i risparmi attesi sono elevati rispetto alle variazioni di energia
casuali o inspiegabili che si verificano a livello dell'intera struttura. I modelli matematici vengono sviluppati
per descrivere come le variabili indipendenti spiegano le variazioni nel consumo di energia ma non
tengono conto di tutte le variazioni tra le variabili indipendenti e i dati di consumo effettivo.
Tipicamente, i modelli di riferimento, e talvolta i modelli del periodo di rendicontazione, sono sviluppati
utilizzando l'analisi di regressione per apportare aggiustamenti ordinari al consumo energetico e calcolare
i risparmi. I risultati statistici di un modello descrivono il livello di accuratezza con cui si spiegano le
variazioni nel consumo di energia e gli indicatori statistici sono utilizzati per convalidare l'utilizzo di un
modello. Come discusso nella Sezione 12.6, affinché l'uso di un modello risulti valido i risparmi attesi
devono essere maggiori del doppio dell'errore standard nel modello. I modelli con livelli di errore inferiori
possono identificare livelli di risparmio inferiori e la fiducia nei risparmi sarà maggiore.
L'Opzione C può essere basata su dati di fatturazione mensile o dati sul consumo di energia a maggior
frequenza (es. orario, giornaliero). L'utilizzo dei dati orari con l'Opzione C comporta in genere la creazione
di una serie di modelli di regressione multivariabile per prevedere il consumo energetico dell'intero
edificio. La guida IPMVP per M&V avanzata è in fase di sviluppo per affrontare problemi applicativi come
la selezione degli intervalli di dati, le considerazioni sulle variabili indipendenti, la selezione degli strumenti
software e l'applicazione dei modelli (si rimanda alla Sezione 12.2).
Quando sono disponibili dati a breve intervallo di tempo, il numero di punti dati è molto maggiore e i
modelli matematici avanzati (es. suddividendo una curva in più modelli lineari) sono più accurati dei
semplici modelli lineari utilizzati per l'analisi mensile. Di conseguenza, i metodi che utilizzano dati a
maggior frequenza e gli algoritmi di modellazione avanzati possono spesso verificare, con sicurezza,
risparmi attesi pari o inferiori al 5% del consumo energetico annuo, mentre se sono disponibili solo i dati
di fatturazione mensile delle utenze, i risparmi spesso devono superare sistematicamente il 10%
dell'energia del periodo di riferimento. Gli esempi di cui sopra costituiscono regole pratiche ed è necessaria
una valutazione dell'accuratezza del modello di riferimento rispetto ai risparmi attesi.
Occorre prestare attenzione per garantire che l'energia del periodo di riferimento rappresenti operazioni
normali pertinenti alle condizioni previste per il periodo di rendicontazione e non includa periodi
straordinari. Il periodo di riferimento selezionato dovrebbe essere sottoposto ad analisi per individuare
eventi straordinari (Non-routine event NRE) attraverso interviste, ispezioni in loco e una revisione dei dati.
Laddove vengano identificati degli eventi straordinari, potrebbe essere esclusa una quantità limitata di
dati o potrebbe essere necessario adeguare il periodo di riferimento selezionato.
L'identificazione di eventi straordinari (es. modifiche della struttura) che richiederanno aggiustamenti
straordinari rappresenta una componente fondamentale dell'approccio dell'Opzione C, in particolare
quando i risparmi sono monitorati per lunghi periodi di rendicontazione. Pertanto, durante il periodo di
rendicontazione dovrebbero essere eseguite ispezioni periodiche di tutte le attrezzature e le attività nella
struttura. Tali ispezioni individuano variazioni dei fattori statici rispetto alle condizioni del periodo di
riferimento. Tali ispezioni possono essere parte di un monitoraggio regolare per garantire che i metodi
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operativi previsti siano ancora seguiti. Un'alternativa a basso costo, più applicabile a progetti o strutture
di minori dimensioni, può consistere nel tenere traccia delle prestazioni energetiche nel tempo, nel
normalizzare per le condizioni operative e nell’ispezionare la struttura per rilevare eventuali modifiche
quando le prestazioni adattate mostrano una variazione inaspettata marcata o un cambiamento
persistente come mezzo per identificare eventi straordinari. Poiché i cambiamenti straordinari possono
aumentare o diminuire i risparmi, vanno trattati allo stesso modo.
Nota: più lungo è il periodo di rendicontazione, più dati sono disponibili e meno significativo è l'impatto
delle variazioni inspiegabili a breve termine.
9.3.1.
Dati del contatore del distributore
Le misure dell'energia dell'Intero impianto/struttura possono utilizzare i contatori del distributore. I dati
dei contatori del distributore sono generalmente considerati accurati al 100% per determinare i risparmi
perché sono i dati su cui si basano i pagamenti del l'energia. I dati dei contatori del distributore sono
soggetti alle normative locali sull'accuratezza commerciale per la vendita di energia.
Il contatore del distributore non copre sempre l'intero edificio e possono essere presenti più contatori. Il
contatore principale può comprendere solo una parte dell'energia fornita a una struttura e occorre
prestare attenzione per comprendere il confine di misura di ciascun contatore del distributore.
Il contatore del fornitore di energia può essere equipaggiato o modificato per fornire un'uscita a impulsi
che può essere acquisita dal sistema di monitoraggio dell’impianto/struttura. La quantità di energia per
impulso del trasmettitore di impulsi deve essere calibrata rispetto a un riferimento noto come, ad
esempio, dati simili registrati dal contatore del distributore.
Contatori separati installati dal proprietario dell’impianto/struttura possono misurare il consumo
energetico dell'intera struttura o di una parte della struttura. L'accuratezza di questi contatori dovrebbe
essere considerata nel piano di M&V, insieme a un modo per confrontare le sue letture con le letture dei
contatori del distributore.
9.3.2.
Problematiche relative ai dati energetici
Laddove la fornitura di utenze sia misurata solo in un punto centrale all’interno di un gruppo di strutture,
sono necessari misuratori secondari in ciascuna struttura o gruppo di strutture per le quali viene valutata
la prestazione individuale. Diversi misuratori possono essere utilizzati per misurare il flusso di un tipo di
energia in una struttura. Se un contatore fornisce energia a un sistema che interagisce con altri sistemi
energetici, direttamente o indirettamente, i dati di questo contatore dovrebbero essere inclusi nella
determinazione del risparmio dell'intera struttura
Si possono ignorare i contatori a servizio di flussi energetici non interagenti, per i quali non sono da
determinare risparmi. Determinare i risparmi separatamente per ogni contatore o sottocontatore che
serve una struttura, in modo che i cambiamenti delle prestazioni possano essere valutati per parti della
struttura misurate separatamente. Tuttavia, se un contatore misura solo una piccola frazione del consumo
totale di un tipo di energia, può essere sommato al contatore più grande per ridurre le attività di gestione
dei dati. Quando i contatori elettrici vengono combinati in questo modo, si dovrebbe riconoscere che i
piccoli contatori di consumo spesso non forniscono dati sulla potenza, quindi i dati di consumo totali non
forniranno più informazioni significative sul carico. Inoltre, se l'intervallo di misura dei dati è diverso tra i
contatori, i dati combinati saranno caratterizzati dall'intervallo più lungo.
Se i contatori vengono letti in giorni diversi, ogni contatore con un periodo di fatturazione diverso deve
essere analizzato separatamente. I risparmi risultanti possono essere combinati dopo l'analisi di ogni
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singolo contatore se ci sono le date delle letture. Per alcune applicazioni (es. processi industriali), la misura
delle sottoaree può essere efficace. Per determinare le riduzioni sulla potenza assorbita, tuttavia, le letture
del contatore secondario devono essere sincronizzate con il contatore del distributore che misura la
potenza assorbita.
Se uno qualsiasi dei dati energetici risulta mancante dal periodo di rendicontazione, è possibile creare un
modello matematico del periodo di rendicontazione per riempire i dati mancanti come definito nel piano
di M&V. Tuttavia, nei risparmi rendicontati per il periodo mancante si dovrebbero segnalare questi
risparmi come dati mancanti e come fonte di incertezza nei risparmi.
PROBLEMATICHE RELATIVE ALLA FATTURAZIONE DELL’ENERGIA
I dati energetici per l'Opzione C sono spesso derivati dai contatori delle utenze, sia attraverso una lettura
diretta del contatore che dalle fatture delle utenze. Laddove le bollette siano la fonte dei dati, è immediato
constatare che le letture dei distributori di energia elettrica non sono così frequenti e accurate come
richiederebbe il piano di M&V. Le bollette a volte contengono dati stimati, soprattutto per i piccoli clienti.
In alcuni casi non è possibile determinare dalla bolletta se i dati provengano da una stima o da una lettura
effettiva del contatore. Le letture dei contatori stimate non riportate creano errori sconosciuti per i mesi
stimati e anche per i mesi successivi. Tuttavia, la prima fattura con lettura effettiva dopo uno o più stime
correggerà gli errori precedenti nelle quantità di energia. I rapporti sui risparmi devono annotare quando
le stime fanno parte dei dati delle utenze. Quando un distributore stima una lettura del contatore,
potrebbero non esistere dati validi per la potenza elettrica di quel periodo. I valori di consumo energetico
registrati che sono noti per essere stime non dovrebbero essere inclusi nell'energia di riferimento
Il consumo energetico può essere misurato direttamente (es. energia elettrica, gas naturale) o misurato
con altri mezzi (es. peso o volume di petrolio, trucioli di legno, letame, ecc.). Quando l'energia viene fornita
indirettamente a una struttura attraverso uno stoccaggio in loco, come petrolio, propano o carbone, le
fatture di consegna del fornitore di energia non rappresentano il consumo effettivo della struttura nel
periodo tra le consegne. Idealmente, un misuratore a valle dello stoccaggio misura il consumo di energia.
Tuttavia, in assenza di contatore a valle, si dovrebbero integrare le fatture con aggiustamenti che
considerano il livello dello stoccaggio per ciascun periodo di fatturazione.
9.3.3.
Variabili Indipendenti
Le variabili indipendenti più comuni includono meteo, volume di produzione e occupazione dei locali.
L’aspetto climatico comprende molti fattori, ma per l'analisi dell'intera struttura, i dati meteorologici sono
spesso limitati alla sola temperatura esterna a bulbo secco. La produzione comprende molte dimensioni,
a seconda della natura del processo industriale, ma è tipicamente espressa in unità di massa o unità di
volume di ciascun prodotto e può essere influenzata dalla stagionalità. L'occupazione è definita in molti
modi, ad esempio l'occupazione di camere d'albergo, le ore di occupazione degli uffici, la velocità media
del motore, i giorni occupati (giorni feriali/fine settimana), i pasti venduti al ristorante o altri.
La modellazione matematica è in grado di tenere in considerazione variabili indipendenti se cicliche.
L'analisi di regressione e altre forme di modellazione matematica possono determinare il numero di
variabili indipendenti valide da considerare nei dati del periodo di riferimento. I parametri che hanno un
effetto significativo sull'energia del periodo di riferimento dovrebbero essere inclusi negli aggiustamenti
ordinari per la determinazione del risparmio, come mostrato in Equazione 2. Ciò si traduce
nell’Equazione 4 per quanto riguarda l'uso di energia evitato e nell’
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Equazione 8 per il risparmio energetico normalizzato. Le variabili indipendenti devono essere misurate e
registrate durante lo stesso periodo dei dati energetici. Si deve tener conto dell'intervallo di valori per le
variabili indipendenti utilizzate per sviluppare il modello per garantire che sia valido per fare gli
aggiustamenti.
9.3.4.
Calcoli e Modelli Matematici
Per l'Opzione C, il termine di aggiustamenti ordinari nell'Equazione 2 viene calcolato sviluppando un
modello matematico valido del profilo di consumo di ogni misuratore.
Un modello può essere semplice come un elenco ordinato di dodici quantità di energia mensili misurate
senza alcun aggiustamento. D’altro canto, un modello può anche essere basato su dati giornalieri od orari
e spesso include fattori derivati dall'analisi di regressione, correlando l'energia a una o più variabili
indipendenti come temperatura esterna, gradi giorno, durata del periodo di misura, produzione,
occupazione o modalità operativa. I modelli possono anche includere un diverso insieme di parametri di
regressione per ogni intervallo di condizioni, come l'estate o l'inverno negli edifici con variazioni
energetiche stagionali.
L'Opzione C utilizza solitamente anni interi (es. dodici, ventiquattro o trentasei mesi) di dati continui
durante il periodo di riferimento e dati continui durante il periodo di rendicontazione. Se si utilizzano dati
giornalieri od orari, si possono prendere meno mesi; tuttavia, occorre prestare attenzione a garantire che
l'intervallo di dati sia rappresentativo dell'intero anno di riferimento. I modelli, che utilizzano altri numeri
di mesi (es. nove, dieci, tredici o diciotto mesi), possono creare distorsioni statistiche sotto o sovra
rappresentando modalità operative specifiche. Tali modelli dovrebbero essere controllati per scongiurare
possibili distorsioni.
I dati misurati possono essere dati orari, giornalieri o mensili dell'intero impianto/struttura. I dati orari
possono essere combinati in intervalli di tempo più lunghi, ad esempio giornalieri, per limitare il numero
di variabili indipendenti2 necessarie per produrre un modello di riferimento ragionevole senza aumentare
significativamente l'incertezza nei risparmi calcolati.
Per l’Opzione C si rivelano appropriate numerose tipologie di modelli statistici. Per selezionare il modello
più adatto all'applicazione, vanno considerati gli indici di valutazione statistica, come lo scarto quadratico
medio (CV{RMSE}) o lo scarto medio (MBE) definiti in letteratura, che possono aiutare a dimostrare la
validità statistica del modello selezionato (vedere l’approfondimento correlato nella Sezione 12.6).
Le fonti di incertezza sul risparmio per l'Opzione C includono l'errore statistico nei modelli matematici
utilizzati e qualsiasi errore della strumentazione di misura utilizzata. Tali errori dovrebbero essere valutati
e inclusi nel piano di M&V, come descritto nella Sezione 13.2.2.
Nel caso di Opzione C, quantificare l’incertezza sui risparmi può essere un procedimento complesso e
dipendente da quanto un edificio sia “comporti bene” e dalla conseguente dispersione nei dati oltre che
nel modello del periodo di rendicontazione, se utilizzato. L'incertezza risultante nei risparmi può essere
calcolata utilizzando i parametri statistici dei modelli, il numero di punti inclusi e la durata del periodo di
rendicontazione (per i metodi adatti si rimanda alla IPMVP Application Guide on Uncertainty).
2 Si possono includere sia variabili continue che categoriche
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9.3.5.
Migliori Applicazioni
L’Opzione C trova la sua migliore applicazione quando:
▪ Vi è interesse a valutare la prestazione energetica dell’intero impianto/struttura piuttosto che
delle singole AMEE
▪ All’interno della struttura sono presenti più AMEE
▪ Le AMEE coinvolgono attività il cui consumo energetico e la cui potenza assorbita risultano difficili
da misurare separatamente
▪ I risparmi risultano elevati se confrontati con la variabilità dei dati energetici del periodo di
riferimento e di rendicontazione
▪ Le tecniche di isolamento dell’AMEE (Opzione A o B) sono eccessivamente complesse e costose.
▪ Non sono attese significative variazioni future dell’impianto/struttura durante il periodo di
rendicontazione
▪ C’è la possibilità di mettere in piedi un sistema di rilevamento dei fattori statici volto a consentire
futuri aggiustamenti straordinari
▪ Si possono stabilire correlazioni ragionevoli tra consumo energetico o potenza assorbita e variabili
indipendenti
▪ Sono disponibili dati con elevate frequenze del contatore del distributore oppure da sotto
contatori.
9.4.
Opzione D: Simulazione Calibrata
L'Opzione D: simulazione calibrata utilizza software di simulazione energetica dell'impianto/struttura per
prevederne il consumo energetico, in genere quando non esistono dati energetici di riferimento. I risparmi
determinati con l'Opzione D si basano su modelli di simulazione al computer di sistemi fisici utilizzati per
prevedere il consumo e la domanda di energia di impianti o processi. Questi tipi di modelli si basano su
equazioni ingegneristiche che catturano la fisica e i dettagli dei sistemi inclusi nel confine di misura.
L'accuratezza dei risparmi dipende dalla competenza dell'utente, dalla robustezza del modello e dal livello
di calibrazione raggiunto.
L'Opzione D può essere utilizzata per valutare le prestazioni delle AMEE per l'intero impianto/struttura o
per un sistema specifico, analogamente all'Opzione C. Tuttavia, l'intero modello di simulazione
dell'impianto può essere utilizzato anche per stimare i risparmi attribuibili a ciascuna AMEE all'interno di
un progetto che comprenda più AMEE.
L'Opzione D si può utilizzare anche per valutare solo le prestazioni dei singoli sistemi all'interno di una
struttura, analogamente alle Opzioni A e B. Per questa applicazione, il consumo energetico e la potenza
assorbita del sistema dovrebbero essere isolati da quelli del resto dell’impianto/struttura mediante
contatori appropriati in modo che questi dati misurati possano essere utilizzati per la calibrazione del
modello di simulazione.
9.4.1.
Tipologie di Programmi di Simulazione
I programmi di simulazione energetica utilizzano solitamente tecniche di calcolo orario. L'utilizzo di
pacchetti software di simulazione ampiamente utilizzati e validati (es. ASHRAE Standard 140) è preferibile
laddove le simulazioni vengano utilizzate per gli edifici. Il software utilizzato deve essere ben compreso
dall'utente, in grado di simulare il sistema, le tipologie di spazio e le AMEE del progetto. A causa dell'ampia
varietà di software disponibili, si raccomanda di includere i dettagli del software proposto nel piano di
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M&V e di ricevere l'accettazione da parte delle parti interessate del progetto sul programma di
modellazione proposto prima di avviare l'analisi.
Per le applicazioni industriali, non esiste un unico standard per il software di simulazione che sia specifico
del settore o del processo. È possibile utilizzare software per scopi speciali per simulare il consumo di
energia associato al funzionamento di dispositivi o processi industriali. È possibile utilizzare software di
simulazione proprietari se gli algoritmi, i calcoli e le valutazioni statistiche sono trasparenti e ben
documentati. I modelli di simulazione a livello di sistema devono tenere conto delle interazioni significative
tra le AMEE.
Quando i risparmi per le singole AMEE sono determinati rieseguendo il modello dopo aver incluso ciascuna
AMEE, l’ordine con cui vengono aggiunge le AMEE va valutato in base a come le AMEE si influenzano a
vicenda (es. le AMEE che riducono i carichi sono in genere modellate prima di quelle che riducono le ore
di funzionamento delle apparecchiature). L'ordine utilizzato influirà sul risparmio stimato per le singole
AMEE ma non modificherà il risparmio per il progetto.
MODELLO DI CALIBRAZIONE
Quando sono disponibili dati misurati per le condizioni di riferimento o per quelle esistenti, il modello di
simulazione viene calibrato da chi lo costruisce in modo che le curve di energia e carico corrispondano
approssimativamente ai dati misurati effettivi. Altrimenti, il modello dovrebbe essere calibrato alle
condizioni del periodo di rendicontazione. In genere non è necessario ricalibrare un modello che è stato
calibrato con i dati di riferimento. I requisiti per la calibrazione del modello dovrebbero essere inclusi nel
piano di M&V e dovrebbero considerare il livello di risparmio previsto, l'energia e altri dati disponibili e la
necessaria granularità nei risultati3.
Una volta calibrato, il modello di simulazione dovrebbe prevedere ragionevolmente le curve di carico e il
consumo energetico dell'impianto o del sistema. Ciò viene determinato confrontando i risultati del
modello con i dati sulla domanda e il consumo di energia misurati, le variabili indipendenti e i fattori statici
e modificando in modo iterativo il modello fino a quando il consumo energetico e la potenza assorbita
previsti, nonché le principali condizioni operative, non arrivino a concordare con i dati misurati entro limiti
accettabili. Le modifiche apportate ai parametri di input del modello per calibrare il modello devono essere
documentate, come descritto nella Sezione 13.2.3 - Opzione D - .
La calibrazione delle simulazioni energetiche dell'intera struttura viene eseguita con dodici mesi
consecutivi di dati di fatturazione delle utenze considerando varie condizioni meteorologiche e un periodo
di funzionamento stabile. È, tuttavia, comune l'utilizzo di dati energetici a intervalli di tempo più brevi per
determinare i profili di carico e questa pratica può fornire modelli meglio calibrati.
Ulteriori dati di calibrazione potrebbero includere caratteristiche operative, orari, parametri di
occupazione, condizioni meteorologiche, carichi di processo o di altro tipo ed efficienza delle
apparecchiature. I parametri devono essere misurati a un intervallo appropriato – giorno, settimana, mese
– oppure devono essere estratti dai registri operativi o dai registri dei dati di tendenza. L'accuratezza dei
contatori deve essere verificata per le misure critiche. Il livello di calibrazione dovrebbe essere stabilito nel
piano di M&V e riflettere il livello di impegno e accuratezza giustificati per il progetto.
In una nuova struttura, la calibrazione del modello potrebbe non avvenire fino a diversi mesi dopo il
completamento, quando l'occupazione e l’operatività si saranno stabilizzate. Per i processi industriali o
3 ASHRAE 90.1 In Appendice G vengono riportati esempi di requisiti di calibrazione.
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altri sottosistemi di strutture, i dati a livello di sistema dovrebbero essere raccolti per un periodo di tempo
sufficiente per acquisire una gamma completa di condizioni operative, compresi tutti i cicli e le variazioni
di processo significativi. Occorre assicurarsi che i dati abbiano una granularità e una frequenza sufficienti
per registrare le variazioni. Il periodo di tempo e i dati da utilizzare per calibrare il modello devono essere
documentati nel piano di M&V. Vanno raccolti e registrati tutti i dati che verranno utilizzati se si valuta il
risparmio energetico normalizzato (es. tassi di produzione medi, condizioni meteorologiche per un anno
standard).
Dopo aver sviluppato il piano di M&V, occorre raccogliere i dati ed eseguire le fasi di calibrazione descritte
nella
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Tabella 9. È importante notare che la creazione e la calibrazione dei modelli di simulazione sono processi
iterativi che possono richiedere molto tempo. La modellazione computerizzata accurata e la calibrazione
del modello sono le principali sfide associate all'utilizzo dell'Opzione D. Ad esempio, i modelli per i nuovi
edifici si basano sulla piena occupazione e su operatività stabili, ma il periodo di calibrazione utilizzato si
verifica durante il periodo in cui occupazione e carico dell’edificio stanno ancora aumentando.
L'utilizzo di dati energetici mensili o giornalieri anziché orari aiuta a limitare l’impegno e il costo della
calibrazione del modello. Tuttavia, se la simulazione viene utilizzata per stimare i risparmi sulla potenza o
per determinare i risparmi a livello di singola AMEE, potrebbe essere necessaria la calibrazione utilizzando
dati orari (o talvolta dati a intervalli di tempo più brevi) per gli usi finali/sistemi e/o apparecchiature
interessati.
Per bilanciare costi e precisione, vanno considerati i seguenti punti:
▪
▪
▪
▪
L'analisi della simulazione dovrebbe essere condotta da personale formato ed esperto del
software, delle tecniche di calibrazione, delle apparecchiature e del processo da modellare oltre
che dei concetti di risparmio IPMVP
Registrare i dati rilevati, i dati di monitoraggio e le ipotesi utilizzate per definire i valori di input. Il
modello di simulazione calibrata dovrebbe essere salvato con il backup di sicurezza di tutti i file.
La versione del software di simulazione deve essere registrata e salvata per supportare le revisioni
di controllo qualità.
Documentare le variazioni apportate al modello di simulazione per rappresentare l'impatto di
ciascuna AMEE
Se possibile, per i nuovi progetti di costruzione, mantenere il personale esperto in modellazione
energetica di impianto/struttura o processo che ha creato il modello “as designed” anche per
creare il modello del periodo di rendicontazione calibrato e il modello di riferimento adattato
(descritto di seguito).
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Tabella 9 - Pasi della Calibrazione per il Modello di Simulazione
Passo
Attività di Calibrazione del Modello
1
Sviluppare i parametri di input necessari e le ipotesi del modello e documentarne i valori e le fonti.
2
Raccogliere i dati dal periodo di calibrazione e documentarne i valori e le fonti. I dati necessari includono
dati sul consumo energetico e sulla potenza assorbita, nonché dettagli su altri fattori che influenzano
l'energia (es. pressioni del sistema misurate, set point di temperatura, flussi di materiale, ore di
funzionamento, livelli di occupazione, ecc.). Laddove vengano utilizzate le stime, documentare
l'intervallo di valori probabili.
3
Eseguire il modello di simulazione e verificare che i sistemi soddisfino i requisiti di prestazione (es.
carichi per ciascun uso finale, set point di zona - temperatura e umidità - per edifici, tassi di produzione
e parametri di qualità del prodotto per applicazioni industriali).
4
Confrontare i risultati dell'energia simulata con i dati sull'energia misurata per la calibrazione, su base
oraria, giornaliera o mensile per tenere conto delle differenze meteorologiche.
5
Confrontare i risultati con dati dettagliati sulle prestazioni operative e misurate per assicurare che
rappresentino il funzionamento effettivo della struttura e del sistema.
6
Valutare la coerenza delle curve di carico, altri andamenti dell’utilizzo finale e dati di calibrazione, ad
esempio grafici a barre, grafici di serie temporali di differenze percentuali mensili e grafici a dispersione
XY mensili, per aiutare a identificare le discrepanze.
7
Secondo necessità, rivedere i valori dei dati di input stabiliti nel passo 1. Ripetere i passi 3 – 5 per
riportare i risultati previsti entro i requisiti di calibrazione del progetto specificati nel piano di M&V.
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9.4.2.
Calcoli
Il consumo energetico evitato può essere determinato utilizzando l'energia e la potenza misurate nel
periodo di rendicontazione insieme ai risultati calibrati della simulazione dai modelli che rappresentano il
periodo di riferimento e il periodo di rendicontazione.
STRUTTURE ESISTENTI
Per gli edifici esistenti, è possibile sviluppare un modello energetico che rappresenti le condizioni degli
edifici esistenti per prevedere l'impatto delle AMEE e/o aiutare nella selezione della migliore combinazione
di AMEE per soddisfare le aspettative dei clienti e/o per soddisfare requisiti cogenti. Dopo l'installazione
delle AMEE, il consumo energetico e la potenza assorbita del periodo di rendicontazione vengono utilizzati
per sviluppare il modello del periodo di rendicontazione. Una volta calibrato (ossia, quando le differenze
sono trascurabili tra i valori effettivi e quelli previsti dal modello), le AMEE vengono rimosse dal modello
del periodo di rendicontazione per costruire il modello di riferimento. Il modello di riferimento
rappresenta l'edificio esistente alle condizioni del periodo di rendicontazione.
È inoltre possibile determinare il risparmio energetico normalizzato. Se si desidera rendicontare i risparmi
in condizioni normali, si deve modificare il modello calibrato del periodo di rendicontazione per
rappresentare le condizioni normali (es., condizioni meteorologiche normali o variabili normali) e poi
rimuovere le AMEE per sviluppare il modello di riferimento.
NUOVA COSTRUZIONE
Se il periodo di riferimento non esiste o non sono disponibili dati di riferimento (es. nuova costruzione o
cambio di utilizzo di un edificio), è possibile utilizzare il modello del periodo di rendicontazione calibrato
per sviluppare il modello di riferimento. Per i progetti che sviluppano un modello ipotetico di riferimento
(es. consumo di energia di riferimento conforme al codice per un nuovo progetto di costruzione), il modello
di riferimento per la M&V deve essere sviluppato dal modello del periodo di rendicontazione calibrato con
AMEE rimosse, come descritto sopra. In tutte le situazioni, i parametri di input dei modelli e i dati
sull'energia misurata devono trovarsi nello stesso insieme di condizioni operative, in modo simile
all'Opzione C.
Poiché il modello è calibrato solo su un periodo, si presume che l'errore di calibrazione influisca in egual
modo sui modelli del periodo di riferimento e del periodo di rendicontazione. Per le nuove costruzioni,
l'errore di calibrazione è l'energia effettiva del periodo di rendicontazione meno l'energia prevista dal
modello calibrato per il periodo di rendicontazione, che può essere positivo o negativo.
Equazione 10: Equazione Semplificata per I Consumi Energetici Evitati usando l’Opzione D nelle Nuove
Costruzioni
Consumo Energetico Evitato =
−
(Energia Periodo Riferimento da Modello Calibrato aggiornato alle
Condizioni di Riferimento)
Energia del Periodo di Rendicontazione dal Modello Calibrato
RISPARMI NEI PERIODI SUCCESSIVI
Qualora fosse necessaria una valutazione pluriennale delle prestazioni, i modelli dovrebbero essere
ricalibrati ogni anno del periodo di rendicontazione. In alternativa, l'Opzione D può essere utilizzata per il
primo anno dopo l'installazione delle AMEE. Negli anni successivi, l'Opzione C può essere applicata con il
periodo di riferimento sulla base dei dati misurati dal primo anno di funzionamento stabile del periodo di
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rendicontazione. In questo caso, l'Opzione C viene utilizzata negli anni successivi per tenere traccia della
persistenza del risparmio.
INCERTEZZA DEI RISPARMI
Le fonti di incertezza sui risparmi per l'Opzione D includono ipotesi imprecise utilizzate nello sviluppo del
modello di simulazione, errori nei valori stimati utilizzati, incertezza di campionamento ed errori di
misura dovuti alla strumentazione in qualsiasi dato energetico da sottocontatori.
Come dettagliato in 13.2.3, il piano di M&V dovrebbe discutere le fonti di incertezza nei risparmi e i
requisiti per la calibrazione del modello. Dovrebbero essere identificate le variabili misurate e quelle
stimate nell'ambito delle attività di sviluppo del modello e di calibrazione e il possibile impatto dei valori
stimati sull'incertezza dei risparmi. Andrebbero quindi inclusi i valori utilizzati, l'intervallo dei valori
probabili e le fonti dei valori stimati.
9.4.3.
Migliori Applicazioni
In generale, l’Opzione D trova migliore applicazione quando:
▪
▪
▪
▪
I dati dell’energia del periodo di riferimento non sono disponibili o sono inaffidabili, come ad
esempio:
o Nel caso di progetto di nuova costruzione
o Quando l’ampliamento della struttura deve essere valutato separatamente dal resto della
struttura
o Nel caso di un campus formato da più strutture con un unico misuratore centralizzato nel
periodo di riferimento per il quale si prevede che dopo l’installazione delle AMEE saranno
disponibili misuratori dedicati per ciascuna struttura.
Sono presenti troppe AMEE da valutare ricorrendo alle Opzioni A o B
In un Progetto con più AMEE la prestazione di ciascuna AMEE verrà valutata individualmente ma i
costi delle Opzioni A o B risultano eccessivi
Le interazioni tra le AMEE risultano complesse e significative, rendendo non percorribili le tecniche
di isolamento delle Opzioni A e B.
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Tabella 10- Riepilogo delle Opzioni IPMVP
Opzione
IPMVP
A.
Isolamento
dell’AMEE:
Misura del/i
Parametro/i
Principale/i
B.
Isolamento
dell’AMEE:
Misura di Tutti
i Parametri
Definizione
Modalità di Calcolo dei Risparmi
Applicazioni Tipiche
I risparmi vengono determinati dalla misura sul campo del/i
parametro/i principale/i, che definiscono il consumo
energetico o la potenza assorbita dei sistemi interessati
dall'AMEE. Si possono anche definire e misurare indicatori
di prestazione per garantire il successo del Progetto.
Le misure possono variare da periodiche a breve termine a
continue a lungo termine, a seconda delle variazioni
previste nei parametri principali. I parametri non
selezionati per le misure sul campo sono valori stimati. Le
stime possono essere basate su dati storici, specifiche del
produttore o buon senso tecnico.
È necessario giustificare il valore stimato e documentarne
la fonte. Il plausibile errore del risparmio derivante dal
ricorso alla stima e non dalla misura deve essere valutato e
accettato dalle parti interessate.
I risparmi sono determinati a partire da misura continua in
campo del consumo energetico e/o della potenza
assorbita o a partire da variabili proxy validate e dalle
variabili indipendenti del sistema influenzato dall’AMEE.
Calcolo dell'energia del periodo di
riferimento e dell'energia del periodo
di
rendicontazione
da
misure
energetiche periodiche a breve
termine o da misure periodiche a breve
termine o continue di parametri
principali e da valori stimati.
Un retrofit dell'illuminazione in cui la
variazione della potenza assorbita dal
sistema di illuminazione è il parametro
più incerto e viene misurata e, in secondo
luogo, le ore di funzionamento
dell'illuminazione sono stimate in base ai
programmi della struttura e al
comportamento degli occupanti della
stessa.
Le misure vanno da periodiche a breve termine a continue
a lungo termine, a seconda delle variazioni previste nei
parametri principali.
Aggiustamenti ordinari e straordinari
secondo necessità.
Parametri principali da misurare sia
durante il periodo di riferimento che
durante il periodo di rendicontazione.
Determinazione
dell'energia
del
periodo di riferimento sulla base di
misure a breve termine o continue
dell'energia del periodo di riferimento
e del periodo di rendicontazione, o su
calcoli ingegneristici utilizzando misure
di comprovate variabili proxy del
consumo di energia o della potenza
assorbita.
Aggiustamenti ordinari e straordinari
secondo necessità.
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Note: spesso esistono più parametri
principali e la selezione dei parametri
principali
da
misurare
è
una
considerazione importante
Installazione di un azionamento a velocità
variabile e controlli su un motore per
regolare la portata della pompa. Misurare
la potenza elettrica con un misuratore
installato sull'alimentazione elettrica del
motore, che legge la potenza richiesta
ogni minuto. Nel periodo di riferimento,
questo contatore è attivo da un mese ed
è stata condotta una prova del sistema
per verificare il carico costante in una
gamma completa di condizioni operative.
Il contatore rimane attivo per tutto il
periodo di rendicontazione per misurare
il consumo energetico e la potenza
assorbita.
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Opzione
IPMVP
Definizione
Modalità di Calcolo dei Risparmi
Applicazioni Tipiche
C.
Intera
Struttura
I risparmi sono determinati misurando il consumo
energetico e/o la potenza assorbita a livello dell'intera
struttura o sottostruttura, spesso utilizzando i dati dei
contatori del distributore.
Analisi
dell'intero
impianto
o
sottoimpianto di riferimento, dei dati
energetici
del
periodo
di
rendicontazione (es. contatore del
distributore)
e
delle
variabili
indipendenti.
Aggiustamenti ordinari secondo
necessità, tipicamente utilizzando
modelli basati sulle tecniche di analisi
di regressione.
Programmi di gestione dell'energia
comprendenti
vari
aspetti
che
interessano molti sistemi in una
struttura. Misura del consumo energetico
e/o della potenza assorbita con i
contatori del distributore di gas ed
energia elettrica per un periodo di
riferimento di dodici mesi e per tutto il
periodo di rendicontazione.
Le misure continue del consumo energetico e/o della
potenza assorbita dell'intera struttura o sottostruttura
vengono effettuate durante il periodo di riferimento e il
periodo di rendicontazione.
Aggiustamenti straordinari secondo
necessità.
D.
Simulazione
Calibrata
I risparmi sono determinati attraverso la simulazione del
consumo energetico e della potenza assorbita dell'intera
struttura o di un sottosistema della struttura e il confronto
dei risultati con l’effettivo consumo energetico e l’effettiva
potenza assorbita.
I modelli di simulazione dimostrano di modellare
adeguatamente le prestazioni energetiche effettive della
struttura.
Questa opzione richiede una notevole abilità nella
simulazione calibrata ed esperienza con le apparecchiature
e i processi da modellare.
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Consumo energetico e potenza
assorbita effettivi e risultati dai modelli
di simulazione.
Consumo energetico e potenza
assorbita dalla simulazione calibrata
con dati energetici orari, giornalieri o
mensili. I dati di sottocontatori
dell'energia e delle prestazioni
misurate, inclusi i processi, possono
essere
utilizzati
per
ulteriori
calibrazioni del modello.
Programmi di gestione dell'energia
comprendenti
vari
aspetti
che
interessano molti sistemi in una struttura
ma per i quali non esisteva un misuratore
nel periodo di riferimento.
La misura del consumo energetico e della
potenza assorbita, dopo l'installazione
dei misuratori di gas naturale, energia
elettrica o di altro tipo, viene utilizzata
per calibrare un modello di simulazione.
Aggiustamenti straordinari secondo
necessità.
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10.
COSTI DI M&V E ACCURATEZZA NEI RISPARMI
10.1.
Costi di M&V
I costi di M&V dovrebbero essere adeguati al livello dei risparmi previsti, all’accuratezza necessaria nei
risparmi rendicontati, all’investimento e ai benefici delle AMEE, nonché agli interessi delle parti nella
frequenza e nella durata del processo di rendicontazione. È difficile generalizzare sui costi per le diverse
opzioni IPMVP poiché ogni progetto avrà il suo budget. Tuttavia, la M&V non dovrebbe sostenere costi
superiori a quelli necessari per fornire un'adeguata certezza e verificabilità dei risparmi dichiarati,
coerentemente con il budget complessivo per le AMEE. Il livello di impegno può crescere per aumentare
la fiducia nei risparmi.
Il costo per determinare i risparmi attraverso la M&V dipende da molti fattori quali:
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
L’opzione IPMVP selezionata e confine di misura utilizzato
Il numero di AMEE e la loro complessità
Il numero e il tipo di flussi di energia da misurare all'interno del confine di misura (o confini)
La precisione richiesta nei risparmi rendicontati (ovvero il livello accettabile di incertezza sui
risparmi)
Il livello di impegno associato all'opzione e gli approcci selezionati, come ad esempio:
o quantità e complessità delle apparecchiature di misura necessarie rispetto alla
strumentazione esistente disponibile. (Considerare la progettazione, l'installazione, la
calibrazione, la lettura, la rimozione, la manutenzione o la reinstallazione, ecc.)
o livello di impegno necessario per effettuare le misure del periodo di riferimento e del periodo
di rendicontazione
o dimensioni del campione specificate (se utilizzate) per la misura di apparecchiature
rappresentative in base al livello di confidenza e alla precisione richiesti nei parametri
misurati
o complessità tecnica necessaria
o complessità nella raccolta di variabili indipendenti utilizzate nei modelli matematici
o numero e tipo di fattori statici che incidono sul consumo di energia all'interno del confine di
misura da tracciare e documentare.
Attività di verifica operativa richieste per ogni AMEE
Coinvolgimento di un esperto di commissioning indipendente per le AMEE installate
Durata del periodo di rendicontazione
Frequenza dei rapporti di rendicontazione del risparmio e livello di dettaglio richiesto
Necessità di attività di verifica in continuo
Metodi utilizzati per rivedere i piani di M&V e i rapporti di risparmio
Esperienza e qualificazione professionale delle persone che conducono la valutazione del
risparmio.
I costi per aggiungere misuratori al confine di misura possono essere giustificati per AMEE con un elevato
risparmio energetico per garantire un elevato livello di rigore nei risparmi dichiarati (vedere la Sezione
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8.6). A volte, le spese di misura possono essere condivise con altre attività quando possono essere
utilizzate per scopi aggiuntivi come riscontro operativo o fatturazione agli inquilini.
Ci si deve attendere costi di M&V più alti all'inizio del periodo di rendicontazione. In questa fase di un
progetto, potrebbe essere necessaria una nuova misura, i processi di misura vengono perfezionati e un
monitoraggio accurato delle prestazioni aiuta a ottimizzare la progettazione e il funzionamento dell'AMEE.
In definitiva, il costo per la determinazione dei risparmi dovrebbe essere proporzionale all'entità dei
risparmi previsti e agli altri obiettivi correlati delle parti interessate.
▪
▪
▪
10.2.
I metodi dell'Opzione A di solito hanno costi inferiori e maggiore incertezza rispetto ai metodi
dell'Opzione B. Poiché sono spesso utilizzati nuovi strumenti di misura nelle Opzioni A o B, il costo
di installazione e manutenzione di queste apparecchiature può rendere l'Opzione C meno costosa
per periodi di rendicontazione più lunghi, ma questo deve essere confrontato con i costi per il
monitoraggio dei fattori statici, la gestione dei dati e la determinazione di aggiustamenti
straordinari. La pianificazione dei costi per le Opzioni A e B dovrebbe considerare tutti gli
elementi: analisi, installazione e calibrazione del contatore, costi correnti per la lettura e la
registrazione dei dati e per l'esecuzione delle attività di verifica. Quando più AMEE sono installate
in un sito, può essere meno costoso utilizzare le Opzioni C o D piuttosto che isolare e misurare
più AMEE con le Opzioni A o B.
Il costo dell'Opzione C dipende dalla fonte dei dati energetici e dalla difficoltà di tracciare i fattori
statici che incidono sul consumo di energia entro il confine di misura per consentire aggiustamenti
straordinari durante il periodo di rendicontazione. Si possono usare i contatori del distributore o
i contatori secondari esistenti se calibrati e se si registrano correttamente i dati. Questa scelta non
richiede costi di misura aggiuntivi. Tuttavia, il costo del monitoraggio delle modifiche dei fattori
statici dipende dalle dimensioni della struttura, dalla probabilità di modifiche dei fattori statici,
dalla difficoltà di rilevare le modifiche in loco, dalla disponibilità di dati frequenti (es. orari o
giornalieri) del contatore del distributore e dalle procedure di controllo già in essere.
Un modello di simulazione dell'Opzione D è spesso dispendioso in termini di tempo e denaro
perché richiede lo sviluppo di una simulazione energetica dell'edificio spesso complessa che
consideri tutte le parti dell'involucro dell'edificio, i sistemi, i carichi, i programmi o il processo
industriale. Le attività di modellazione energetica e calibrazione possono richiedere una notevole
quantità di tempo di personale tecnico specializzato e richiederanno aggiornamenti per tenere
conto delle modifiche dei fattori statici durante il periodo di rendicontazione.
Gestione dell’Incertezza
La determinazione del risparmio è incerta perché il risparmio rappresenta l'assenza di consumo di energia
e non può essere misurato direttamente. In un processo di M&V, le incertezze nei parametri utilizzati per
determinare i risparmi impediscono l'esatta determinazione dei risparmi. Usiamo il termine errore per
confrontare una misura o una previsione quando il valore vero è noto, mentre il termine incertezza viene
utilizzato quando il valore vero non è noto.
L’obiettivo è ridurre al minimo le incertezze nella determinazione del risparmio. Lo si può fare riducendo
al minimo l'incertezza dei singoli parametri in un processo di determinazione del risparmio ed effettuando
un'analisi approfondita dell'incertezza del risparmio per i risparmi risultanti.
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Le caratteristiche di un processo di determinazione dei risparmi che dovrebbero essere valutate
attentamente per gestire l'incertezza nei risparmi dichiarati sono:
»
»
»
Errore dello strumento – La misura di qualsiasi grandezza fisica include errori perché nessuno
strumento di misura è accurato al 100%. Gli errori delle apparecchiature di misura sono dovuti alla
calibrazione, all'accuratezza dello strumento, alla misura inesatta e alla selezione o al
funzionamento impropri del misuratore. Tipicamente si possono verificare le specifiche e
l'accuratezza dello strumento rispetto a uno strumento calibrato
Errore di modellazione – Le forme matematiche dell'analisi di regressione o di altre tecniche non
tengono pienamente conto di tutte le variazioni del consumo energetico o della potenza assorbita.
Ci si aspetta un errore di modellazione limitato (incertezza dovuta alla dispersione dei dati oltre ciò
che è caratterizzato da variabili indipendenti appropriate) e accettabile entro limiti appropriati.
Livelli elevati di errore di modellazione possono essere dovuti a variazioni insolite nei dati, forma
funzionale inappropriata, inclusione di variabili irrilevanti o esclusione di variabili rilevanti. È
richiesta la valutazione dell'errore di modellazione utilizzando parametri statistici per garantire la
validità del modello ed è possibile quantificare l'incertezza
Errore di campionamento – L'uso di un campione dell'intera popolazione di elementi o eventi per
rappresentare l'intera popolazione introduce un errore come risultato della variazione di valori
all'interno della popolazione o di un campionamento distorto. Il campionamento 4 può essere
eseguito in senso fisico (vale a dire, viene misurato solo un numero x di apparecchi di illuminazione)
o in senso temporale (misura istantanea solo una volta all'ora). È tipico quantificare la precisione
effettiva delle strategie di campionamento statistico per valutare l’utilitizzabilità del campione
Valori stimati – Errore introdotto dall'utilizzo di parametri non misurati nel metodo di calcolo del
risparmio. È tipico valutare il potenziale impatto sui risparmi dei valori stimati utilizzando l'intervallo
dei valori attesi
Effetti interattivi – Impatti energetici oltre il confine di misura delle AMEE che non sono pienamente
inclusi nella metodologia di calcolo del risparmio. Eventuali effetti interattivi stimati dovrebbero
essere piccoli rispetto ai risparmi complessivi e stimati in modo prudente per limitare gli impatti sui
risparmi rendicontati
Analisi e raccolta dati – Anche gli errori intrinseci derivanti dall’analisi e raccolta (es. dati errati o
mancanti) devono essere gestiti in fase di sviluppo e attuazione del piano di M&V.
L'implementazione di rigorose procedure di garanzia della qualità può ridurre questi errori.
F
»
»
»
I metodi per quantificare, valutare e ridurre alcune di queste fonti di errori e di incertezze dovrebbero
essere utilizzati nello sviluppo del piano di M&V per ridurre l'incertezza associata alla determinazione
dei risparmi. La valutazione delle caratteristiche opzionali del programma di M&V può stabilire il livello di
accuratezza utilizzato e supportare la fiducia dei portatori di interesse nei risparmi dichiarati.
Occorre fissare le aspettative dei portatori di interesse nella gestione dell'incertezza e i metodi che
verranno utilizzati per soddisfare tali aspettative. Ciò può includere un'ampia gamma di metodi come la
specifica dei requisiti di accuratezza per le apparecchiature di misura, l'analisi della sensibilità dei
4
Le migliori tecniche da utilizzare per il campionamento sono riportate nel documento Uncertainty Assessment for IPMVP
EVO 10100–1:2018.
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parametri di calcolo, il requisito dei metodi di calcolo o persino la determinazione matematica completa
dell'incertezza del risparmio
Nella determinazione del risparmio, è possibile quantificare molti fattori di incertezza, ma di solito non
tutti. Pertanto, quando si sviluppa un piano o un rapporto di M&V, occorre riconoscere e segnalare tutti i
fattori di incertezza, sia qualitativamente che quantitativamente. La Valutazione dell’Incertezza
dell’IPMVP presenta metodi ed esempi per quantificare l'incertezza, combinando diverse componenti
dell'incertezza.
10.3.
Bilanciare Accuratezza e Costi
In un processo di M&V, il livello di impegno o rigore nello stabilire un appropriato processo di
determinazione dei risparmi, nel raccogliere e nel preparare i dati e nel calcolare i risparmi può essere più
o meno rigoroso a seconda del livello di risparmio e del beneficio economico previsto. Una buona pratica
consiste nel ridurre al minimo il costo associato al livello di raccolta dei dati e al rigore dell'analisi rispetto
al beneficio economico atteso.
Il livello accettabile di incertezza attesa rendicontata nei risparmi dipende dal costo del miglioramento
dell’accuratezza a un livello adeguato al valore dei risparmi e dalla tolleranza al rischio dei portatori di
interesse. La pianificazione della M&V può fornire un'analisi costi-benefici approssimativa di scenari di
M&V alternativi, ma le parti interessate devono decidere quanto spendere e se il livello di rigore previsto
per determinare i risparmi è accettabile.
In genere, i costi medi annui di M&V dovrebbero essere inferiori al 10% dei risparmi sui costi medi
annuali oggetto di valutazione, sebbene a volte possano essere appropriati livelli più elevati (es. sono
necessarie nuove apparecchiature di misura). I costi associati all’attività di M&V tendono ad aumentare
all'aumentare del livello di complessità del processo di M&V. La quantità di risparmi in gioco, quindi, pone
un limite al budget M&V, che a sua volta può determinare quanta precisione è possibile ottenere.
VALORE
Risparmi
Costi di M&V
COMPLESSITÀ DEL RPOCESSO
Figura 6: Il Livello dei Risparmi limita i Costi di M&V
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Il livello di rigore richiesto in un processo di rendicontazione dei risparmi è spesso una questione per le
parti interessate del progetto, che dipende dal loro desiderio di fiducia nel risparmio. Tuttavia, il
miglioramento della precisione richiede solitamente migliori dati operativi, che possono aumentare il
livello di impegno e costi, ma comporta vantaggi aggiuntivi. Migliori dati operativi consentono una
maggior comprensione dell'efficacia delle AMEE, il che può portare ad aggiustamenti che aumentano i
risparmi. Tali dati possono essere sviluppati come indicatori di prestazione che possono essere utilizzati
per gestire le prestazioni dell’AMEE nel tempo. Maggiori informazioni operative possono anche aiutare a
dimensionare le apparecchiature per ampliamenti di impianti o per la sostituzione di vecchie
apparecchiature.
Nella determinazione del livello di misura e dei costi associati, il piano di M&V dovrebbe considerare
l'entità della variazione del consumo di energia e della potenza assorbita entro il confine di misura e il
valore dei risparmi che ne derivano, come illustrato nella Sezione 8.6. Ad esempio, i carichi di illuminazione
interni programmati possono utilizzare l'energia elettrica in modo abbastanza costante tutto l'anno,
rendendo relativamente facile determinare i risparmi, mentre i carichi di riscaldamento e raffreddamento
cambiano stagionalmente, rendendo più difficile l'identificazione dei risparmi.
Esempi di Accuratezza di Bilanciamento e Costo
Si consideri un progetto in cui le parti interessate concordano che sarà determinata l'incertezza dei
risparmi, con un risparmio previsto di $ 100.000 all'anno e un costo di $ 5.000 all'anno per un approccio
di M&V basato sull'Opzione C e una variabile indipendente (temperatura dell'aria esterna). Con una
confidenza del 90%, è possibile un'incertezza non inferiore a ± $ 25.000 (± 25% di risparmio) all'anno.
L'incertezza prevista nei risparmi rendicontati può essere ridotta a ± $ 7.000 (± 7% dei risparmi) includendo
una variabile aggiuntiva, ma per raccogliere i dati sarebbero necessarie ulteriori visite in loco. In questo
caso, può essere considerato ragionevole aumentare le spese di M&V fino a $ 10.000 all'anno (10% di
risparmio), ma non a $ 20.000 all'anno (20% di risparmio).
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11.
RISPARMI MONETARI
La determinazione del valore monetario dei risparmi verificati rendicontati non rientra sempre nell'ambito
della M&V. Quando è incluso, tutti i dettagli relativi a come verranno effettuati i calcoli dei risparmi sui
costi devono essere definiti nel piano di M&V.
Mentre i prezzi possono variare per esempio secondo scaglioni mensili di consumo o secondo fasce orarie
giornaliere, i risparmi sui costi sono generalmente determinati secondo due metodologie:
1) Determinare la differenza tra i costi totali del consumo energetico e della potenza assorbita nel
periodo di rendicontazione e quali costi sarebbero stati sostenuti in assenza delle AMEE
2) Valutare i risparmi direttamente dai risparmi unitari di energia sulla base dei prezzi marginali o
dei prezzi per fasce orarie
Quando si pianificano e si rendicontano i risparmi nell'ambito di un contratto di prestazione (o di qualsiasi
contratto in cui i pagamenti sono condizionati a prestazioni comprovate di risparmio energetico o di costi),
le parti dovrebbero considerare e concordare cosa fare con l'incertezza (se calcolata) dei risparmi
rendicontati nel contesto della riconciliazione finanziaria.
11.1.
Costi Totali
Per calcolare la differenza dei costi totali del consumo energetico e/o della potenza assorbita, si applica il
prezzo appropriato al consumo di energia e/o alla potenza assorbita. Si devono applicare gli stessi prezzi
nel calcolo di Cb e Cr usando l’ Equazione 11.
Equazione 11: Risparmi monetari Usando il Metodo dei Costi Totali
Risparmi monetari = Cb – Cr
Dove:
Cb = Costo dell’energia del periodo di riferimento compresi gli aggiustamenti (ovvero costo
dell’energia di riferimento adattata)
Cr = Costo dell’energia del periodo di rendicontazione compresi gli aggiustamenti (ovvero costo
dell’energia del periodo di rendicontazione adattata)
I costi utilizzati nell'equazione sono determinati per l'energia del periodo di rendicontazione adattata,
inclusi tutti gli aggiustamenti ordinari e straordinari, e l'energia del periodo di riferimento adattata, inclusi
tutti gli aggiustamenti ordinari e straordinari.
Questo metodo trova applicazione ottimale quando i costi effettivi sono basati su strutture tariffarie
complesse, includono i costi della potenza o includono cambiamento dello scaglione tariffario a seguito
della riduzione dei consumi dovuta all'installazione delle AMEE.
11.2.
Prezzi Marginali e a fasce orarie
In alternativa, i risparmi monetari si possono calcolare direttamente dai risparmi per unità di energia
utilizzando prezzi unitari effettivi. Questo metodo per valutare i risparmi applica i prezzi unitari
dell'energia direttamente ai risparmi unitari di energia. Ciò comporta la moltiplicazione delle unità di
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energia risparmiate per i prezzi effettivi delle unità di energia risparmiata, che possono variare. Il prezzo
unitario effettivo può essere il prezzo marginale, che è il costo di un'unità aggiuntiva di una merce
fatturata in base a una struttura tariffaria complessa come gli scaglioni tariffari, in cui si applica un
determinato prezzo per la quantità che ricade nel primo scaglione, con un prezzo diverso per lo scaglione
successivo. Allo stesso modo, determinare il costo dei risparmi in base alle tariffe relative alle fasce orarie
richiede il monitoraggio dei risparmi energetici durante ciascuna fascia.
Si deve fare attenzione che il/i prezzo/i marginale determinato sia valido per il livello di consumo e di
potenza assorbita sia del periodo di riferimento che del periodo di rendicontazione. Allo stesso modo, è
necessario prestare attenzione quando si applicano tariffe per fasce orarie che applicano prezzi diversi
per unità di energia utilizzata in base all'ora del giorno e/o alla stagione. Il concetto di determinare i prezzi
base e i relativi fattori di aggiornamento per il periodo di rendicontazione associato, come si vedrà di
seguito, può essere applicato alle procedure di valutazione del prezzo marginale. L'uso della struttura
tariffaria effettiva è necessario per stabilire i prezzi marginali appropriati per la valutazione futura dei
risparmi relativi al progetto.
I prezzi medi determinati dividendo il costo fatturato per il consumo fatturato sono generalmente diversi
dai prezzi marginali effettivi. In generale, i prezzi medi possono portare a valutazioni non accurate di
risparmio sui costi e non dovrebbero essere utilizzati.
11.3.
Struttura tariffaria
La struttura tariffaria dovrebbe essere fornita dal venditore di energia. Tale struttura tariffaria dovrebbe
includere tutti gli elementi che sono influenzati dalle quantità misurate, come le componenti per il
consumo, la potenza, le perdite del trasformatore, il fattore di potenza, gli incrementi della potenza, gli
aggiustamenti del prezzo dei combustibili, la trasmissione, gli sconti sui pagamenti anticipati e le tasse.
La struttura tariffaria selezionata può essere fissa o modificata al variare dei prezzi (l'aumento dei prezzi
ridurrà il tempo di ritorno dell'AMEE e la diminuzione dei prezzi allungherà il tempo di ritorno, anche se i
costi energetici totali diminuiranno quando i prezzi scenderanno). Quando le condizioni del periodo di
rendicontazione sono utilizzate come base per la rendicontazione dei risparmi energetici (ossia, il
consumo energetico evitato o la potenza assorbita evitata), normalmente si utilizza la struttura tariffaria
del periodo di rendicontazione per calcolare il "costo evitato".
Laddove una terza parte abbia investito in una struttura del proprietario e/o i pagamenti siano basati su
risparmi verificati come in un contratto EPC, la struttura tariffaria per la rendicontazione dei risparmi è
normalmente fissata alla struttura tariffaria di riferimento al momento dell'impegno dell'investimento (o
contratto) e normalmente non può scendere al di sotto di quella ai fini della determinazione di risparmi
sui costi energetici, calcolati per verificare che siano soddisfatte le clausole prestazionali e regolare i
pagamenti.
La struttura tariffaria può variare in momenti diversi rispetto alle date di lettura del contatore. Pertanto,
Cb e Cr nell’Equazione 11 dovrebbero essere calcolati per periodi esattamente allineati alle date di
variazione dei prezzi. Questo allineamento può richiedere un'allocazione stimata delle quantità ai periodi
precedenti e successivi alla data di modifica del prezzo. La metodologia di assegnazione dovrebbe essere
la stessa utilizzata dal venditore di energia.
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11.4.
Stima dei Valori Futuri
Definire come sarà valutato il risparmio energetico negli anni futuri richiede un’attenta ponderazione dei
potenziali rischi che i costi effettivi siano maggiori o inferiori a quelli utilizzati nel piano di M&V.
La stima dei valori energetici futuri può essere complicata dall'uso di tariffe per fasce orarie e la presenza
di impianti di generazione di energia rinnovabile e non e di sistemi di accumulo di energia. In questi casi,
è spesso necessario utilizzare i dati orari e possono essere richiesti dati sub-orari per valutare l'impatto
sui costi del picco di assorbimento.
Per un EPC in cui sono garantiti risparmi energetici e in cui i relativi risparmi sui costi energetici sono
utilizzati per determinare i pagamenti al fornitore, occorre prestare particolare attenzione nella
determinazione dei prezzi dell'energia. Se la prestazione dell’AMEE è incentrata sui risparmi di consumo
di energia e di potenza assorbita e l'appaltatore non si assume alcun rischio sulla garanzia dei prezzi
dell'energia per tutto il periodo di rendicontazione del contratto, i prezzi dell'energia dovrebbero essere
definiti nel piano di M&V allegato al contratto e concordati tra il proprietario e appaltatore.
Questi prezzi dell'energia definiti contrattualmente verrebbero quindi utilizzati nella valutazione dei
risparmi anziché i prezzi dell'energia effettivi del periodo di rendicontazione. Ciò riduce il rischio per il
proprietario che i costi energetici soddisfino le clausole prestazionali grazie a prezzi dell'energia effettivi
superiori a quelli previsti mentre i risparmi di energia e potenza non soddisfano le clausole prestazionali.
Ciò riduce allo stesso modo il rischio per l'appaltatore di soddisfare le clausole di prestazione energetica
in termini di riduzione di consumo e potenza ma non rispettando comunque i risparmi sui costi associati
a causa di un fattore fuori dal controllo dell'appaltatore.
Al fine di valutare i risparmi energetici, è possibile concordare un fattore di aggiornamento da applicare
alla struttura tariffaria di riferimento (per riflettere i prezzi previsti del periodo di rendicontazione) per
ciascun anno del periodo di rendicontazione. Sono disponibili strumenti di settore per aiutare con le
previsioni dei prezzi dell'energia. Tuttavia, questa è una variabile specifica del progetto e del sito che deve
essere attentamente determinata e concordata con il proprietario nel piano di M&V allegato al contratto
prima della realizzazione del progetto.
Per i contratti di prestazione, i prezzi dell'energia definiti diventano quindi i prezzi dell'energia del
contratto e le tariffe effettive durante il periodo di rendicontazione sono solo a scopo informativo
(possono essere utilizzate per illustrare i risparmi sui costi energetici, ma i risparmi sui costi verificati per
dimostrare la garanzia sono calcolati utilizzando i prezzi dell'energia da contratto).
11.5.
Modifica del vettore energetico e delle tariffe
La strategia generale di applicare la stessa tariffa all'energia del periodo di riferimento e di
rendicontazione introduce alcune considerazioni speciali quando l'AMEE crea una modifica del tipo di
vettore energetico o una modifica della tariffa tra il periodo di riferimento e il periodo di rendicontazione.
Tali situazioni si verificano, ad esempio, quando un’AMEE include un passaggio a un vettore energetico a
basso costo o sposta il profilo di consumo energetico e/o di potenza assorbita in modo tale che l'impianto
si qualifichi per una diversa tariffa.
In tali situazioni, occorre utilizzare la tariffa del vettore energetico utilizzato nel periodo di riferimento per
determinare Cb nell’Equazione 11.
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La tariffa del vettore energetico utilizzato nel periodo di rendicontazione dovrebbe essere utilizzata per
determinare Cr. Tuttavia, le due tariffe sarebbero riferite allo stesso periodo di tempo, di solito il periodo
di rendicontazione.
Ad esempio, si modifica il vettore utilizzato per il riscaldamento da energia elettrica a gas e si fa
riferimento ai prezzi del periodo di rendicontazione. Quindi Cb utilizzerebbe la tariffa dell'energia elettrica
del periodo di rendicontazione per tutta l’energia elettrica. Cr utilizzerebbe la tariffa del gas del periodo
di rendicontazione, per il nuovo carico di gas e la tariffa dell'energia elettrica del periodo di
rendicontazione per l'eventuale consumo residuo di energia elettrica.
Tuttavia, questo approccio di modifica intenzionale della tariffa non si applica se la modifica non faceva
parte delle AMEE oggetto di valutazione. Ad esempio, se l’utenza ha modificato la sua tariffa senza alcun
motivo legato all'AMEE oggetto di valutazione, continua ad essere applicato il principio generale di
utilizzare la stessa tariffa per valutare l'energia del periodo di riferimento adattata e l'energia del periodo
di rendicontazione adattata (cioè Cb e Cr).
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12.
PROBLEMI COMUNI DI M&V
Questa sezione fornisce indicazioni sui problemi con cui comunemente ci si confronta quando si fa M&V,
spesso indipendentemente dall'opzione IPMVP scelta.
12.1.
Aggiustamenti ed Eventi Straordinari
Come descritto nella Sezione 7.4.2 – Aggiustamenti Straordinari, quando cambiamenti imprevisti di
condizioni (compresa l’operatività atipica) che sono altrimenti statiche (cioè fattori statici) influiscono sul
consumo energetico entro il confine di misura, devono essere effettuati aggiustamenti straordinari, come
indicato nelle equazioni di risparmio IPMVP. Gli aggiustamenti straordinari vengono realizzati in aggiunta
agli aggiustamenti ordinari realizzati con il modello matematico utilizzato per tenere conto dei
cambiamenti prevedibili delle condizioni.
Gli aggiustamenti straordinari sono determinati da effettivi cambiamenti fisici nella struttura, nelle
attrezzature o nell’operatività (es. fattori statici). Ove possibile, dovrebbero essere considerate delle
misure per quantificare gli impatti degli aggiustamenti straordinari. A volte può essere difficile
quantificare l'impatto dei cambiamenti, ad esempio se sono numerosi o non ben documentati. L'uso di
strumenti avanzati basati sull'analisi dei dati (si veda Sezione 12.2 - Metodi avanzati di M&V) può aiutare
a tracciare e quantificare gli aggiustamenti straordinari. I metodi per l'identificazione di eventi straordinari
e per la realizzazione di aggiustamenti straordinari sono descritti in dettaglio nel documento IPMVP
Application Guide on Non-Routine Events & Non-Routine Adjustments.5
Gli aggiustamenti straordinari sono necessari quando si verifica un cambiamento di attrezzature o
operatività che influiscono sul consumo di energia entro il confine di misura. Tale cambiamento avviene
per un fattore statico, non per variabili indipendenti. Questi tipi di modifiche o eventi straordinari possono
verificarsi durante qualsiasi periodo di M&V e le modifiche possono includere le dimensioni della
struttura, l'efficienza delle apparecchiature, la capacità, la sequenza operativa o qualsiasi altro elemento
che determini cambiamenti nell'uso dell'energia entro il confine di misura.
Ad esempio, un’AMEE ha migliorato l'efficienza di un gran numero di lampade. Quando sono stati installati
ulteriori apparecchi di illuminazione dopo il periodo di installazione dell'AMEE, è stata effettuato un
aggiustamento straordinario. L'energia delle lampade aggiuntive è stata determinata e sommata
all'energia di riferimento in modo che i risparmi dell’AMEE fossero comunque rendicontati.
Le condizioni di riferimento devono essere pienamente documentate nel piano di M&V in modo da poter
identificare le variazioni dei fattori statici e realizzare adeguati aggiustamenti straordinari. È importante
disporre di un metodo per tenere traccia e rendicontare i cambiamenti in questi stessi fattori statici. Il
monitoraggio delle condizioni può essere eseguito da una o più parti, incluso il proprietario della struttura,
l’addetto alla rendicontazione dei risparmi o un verificatore di terza parte. Dovrebbe essere stabilito nel
piano di M&V chi terrà traccia e rendiconterà ogni fattore statico. Laddove la natura dei cambiamenti
futuri possa essere anticipata, le modalità di realizzazione dei relativi aggiustamenti straordinari
dovrebbero essere incluse nel piano di M&V.
5 IPMVP Application Guide on Non-Routine Events & Non-routine Adjustments è disponibile su www.evo-world.org.
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Esempi di Variazioni dei Fattori Statici che necessitano di Aggiustamenti straordinari
Problemi significativi occorsi alle apparecchiature, interruzioni, chiusure della struttura od operatività
atipica
Quantità di spazio da riscaldare o raffrescare
Tipologia di prodotti in produzione o numero di turni di produzione
Caratteristiche dell’involucro (interventi su isolamento, finestre, porte, tenuta all’aria)
Quantità, tipologia o utilizzo delle strutture e apparecchiature degli utenti
Condizioni ambientali interni (es. livelli di illuminamento, temperatura, tasso di ventilazione)
Tipo di occupazione o programma operativo
12.1.1.
Condizioni Operative Minime
Un programma di efficienza energetica non dovrebbe pregiudicare l'uso della struttura a cui è applicato
senza il consenso degli occupanti dell'edificio, dei responsabili dei processi industriali o di altre parti
interessate. Condizioni principali per l'utente possono includere livelli di illuminamento, temperature
ambiente, tassi di ventilazione, pressione dell'aria compressa, pressione del vapore, portate d'acqua,
velocità di produzione, ecc. Il piano di M&V dovrebbe registrare le condizioni operative minime
concordate che verranno mantenute.
Se le condizioni operative minime non si verificano nel periodo di riferimento ma sono richieste nel
periodo di rendicontazione, gli aggiustamenti straordinari dovrebbero essere utilizzati laddove gli impatti
sul risparmio energetico siano significativi. Ad esempio, problemi alle apparecchiature presenti nel
periodo di riferimento ma risolti dalle AMEE installate (es. sostituzione di corpi illuminanti non
funzionanti) possono richiedere aggiustamenti straordinari per rendicontare accuratamente i risparmi.
Allo stesso modo, quando una determinata condizione o livello di efficienza è richiesto dalla legge o dalla
pratica standard del proprietario dell'impianto, i risparmi possono essere basati sulla differenza tra
l'energia del periodo di rendicontazione e quello standard minimo. In queste situazioni, l'energia del
periodo di riferimento può essere fissata uguale o inferiore agli standard energetici minimi applicabili (in
alcuni casi, questo è indicato come un secondo o doppio riferimento.) Aggiustamenti straordinari
potrebbero essere effettuati, ad esempio, su sistemi che non forniscono un'adeguata ventilazione nel
periodo di riferimento. Tutti gli aggiustamenti straordinari devono essere riportati nei rapporti dei
risparmi e devono essere tenuti in conto per tutta la vita del progetto.
12.2.
Metodi avanzati di M&V
I metodi avanzati di M&V sono caratterizzati dall'uso di dati dell’energia raccolti con maggior frequenza,
tipicamente dati giornalieri, orari o sub-orari raccolti da misuratori del distributore dell'intero edificio, e
dall'uso di strumenti software che consentono strategie avanzate di analisi e modellazione dei dati.
La crescente presenza di contatori dei distributori avanzati, la potenza di calcolo poco costosa e lo sviluppo
di metodologie di analisi dei dati hanno incoraggiato l'uso di questi metodi di M&V. L'adozione di questi
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metodi è supportata dallo sviluppo di strumenti software proprietari e open source che includono analisi
avanzate dei dati e capacità di analisi M&V. Questi strumenti software utilizzano una varietà di
piattaforme di analisi (es. R, Python) e si basano su analisi di regressione, machine learning e altri metodi.
Questi strumenti, in continua evoluzione, possono semi-automatizzare le analisi di M&V e mantenere o
migliorare l'accuratezza dei risultati. Il software di simulazione proprietario può essere accettabile se
algoritmi, calcoli e trattamenti statistici sono trasparenti e ben documentati.
L'uso di dati raccolti con maggior frequenza fornisce un riscontro più accurato sulle prestazioni
energetiche e sui risparmi ottenuti rispetto ai tradizionali metodi di dati mensili. Dati più dettagliati
possono fornire informazioni utili per l'ottimizzazione dei risparmi e consentono di applicare spesso gli
approcci dell'Opzione C in modo credibile, anche quando i risparmi previsti sono inferiori a quanto sarebbe
ragionevole credere in riferimento ai dati di fatturazione mensili. L'aumento della risoluzione della
valutazione dei risparmi consente di applicare accuratamente le fasce orarie e di valutare gli impatti degli
assorbimenti di picco di potenza. Inoltre, consente la valutazione continua della prestazione energetica e
il rilevamento di cambiamenti nei modelli di consumo energetico, che possono indicare un cambiamento
nelle prestazioni dell’AMEE o il verificarsi di un evento straordinario.
Questi metodi influiscono direttamente sull'applicazione dell'Opzione C e possono anche influenzare
l'implementazione di altre opzioni M&V. Ad esempio, questi metodi di analisi possono essere applicati ai
dati orari dell’energia e delle variabili indipendenti raccolti dai sottosistemi dell'edificio in un approccio
con l’ Opzione B. I dati orari del contatore di energia possono essere utilizzati per confermare i programmi
operativi utilizzati nelle applicazioni dell'Opzione A o B e forniscono la base per una migliore calibrazione
dei modelli di simulazione utilizzati nell'Opzione D.
Attualmente, le informazioni su M&V avanzate sono riassunte in un IPMVP white paper 6, ed EVO dispone
di un portale di prova7 per testare l'accuratezza degli strumenti software utilizzati per le valutazioni
dell'Opzione C.
2F
12.3.
Riduzioni della potenza assorbita
Le riduzioni della potenza assorbita in una struttura possono determinare maggior capacità disponibile
per il distributore e riduzione di costi per la struttura. Le riduzioni della potenza assorbita sono
determinate e valutate in modo diverso in circostanze diverse e i dettagli devono essere definiti nel piano
di M&V. Le riduzioni della potenza assorbita si ottengono in genere quando le AMEE riducono la potenza
complessiva della struttura durante periodi specifici definiti dall’utenza fornita, ma possono essere basati
su altri criteri come gli obiettivi di gestione della potenza a livello di sito.
La misura della potenza elettrica dell'intera struttura richiede solitamente la registrazione continua della
potenza al contatore dell'utenza o a un contatore secondario, a volte registrando le uscite a impulsi
direttamente dal contatore dell'utenza. Da questa valutazione, la potenza del contatore può essere
valutata in base a periodi definiti. In alcuni casi, il picco di potenza può essere definito come la riduzione
6
Vedere IPMVP’s Snapshot su AM&V, Gennaio 2020.
7 EVO Tool Testing Portal available https://mvportal.evo-world.org/. Il portale di prova EVO progettato dal Berkeley Lab per
comparare l’accuratezza delle previsioni di qualsiasi strumento o modello, indipendentemente dal fatto che sia open source o
propreitario.
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media della potenza in determinate ore dell'anno o corrispondente a determinate condizioni
meteorologiche. In altri casi, il picco di potenza può essere definito come il valore più alto su una media
mobile di 15 minuti. Non tutte le tariffe includono i costi di potenza e alcuni distributori/fornitori
potrebbero non fornire indicazioni su quando inizia l’intervallo in cui viene misurato il picco della potenza.
I metodi di misura della potenza elettrica in alcuni paesi possono variare localmente. Il metodo di misura
della potenza elettrica su un sottocontatore dovrebbe replicare il metodo utilizzato dal distributore per il
relativo contatore di fatturazione. È necessario prestare attenzione per garantire che il carico
dell'impianto sia misurato seguendo la metodologia di misura dell'utenza e che tutti i sottocontatori siano
sincronizzati con le letture del contatore del distributore, in modo che carichi di picco elevati ma di breve
durata che possono presentarsi in modo diverso in un intervallo di tempo mobile rispetto a un intervallo
di tempo fisso siano rappresentati correttamente. Laddove vengano utilizzati i metodi dell'Opzione C, è
necessario prestare attenzione per garantire che i modelli utilizzati prevedano adeguatamente la potenza,
che negli impianti dipendenti dalle condizioni meteorologiche potrebbe richiedere l'utilizzo della
temperatura ambiente massima o minima durante l'intervallo misurato invece della temperatura media
come variabile indipendente.
Quando si determina l'impatto della potenza di picco con metodi di isolamento dell’AMEE che coinvolgono
installazioni multiple di apparecchiature simili con carichi o programmi variabili, i risparmi sulla domanda
varieranno nel tempo. Per questo motivo, i risparmi sulla potenza realizzati a livello dell'intero edificio
devono essere considerati in base alle operazioni effettive delle apparecchiature durante il periodo
definito. Laddove non tutti i carichi vengano misurati, è necessario un fattore di contemporaneità che
rappresenti il rapporto tra la potenza operativa dell’AMEE durante il periodo di picco della potenza e
l'intero assorbimento di potenza delle apparecchiature durante il funzionamento, per tenere
adeguatamente conto della contemporaneità nel funzionamento delle apparecchiature e dell'effettivo
impatto contemporaneo durante il periodo di picco della potenza dell’utenza.
I distributori spesso richiedono riduzioni della potenza dai clienti con poco preavviso o utilizzano controlli
automatizzati per ottenere riduzioni della potenza a breve termine a livello di sito. In questi scenari di
riduzione della potenza lato domanda, dei riferimenti a breve termine possono essere definiti dal
distributore, utilizzando solo una selezione di giorni precedenti con condizioni meteorologiche simili.
Questi riferimenti sono in genere più semplicistici e utilizzano metodi di aggiustamento di routine diversi
rispetto a quelli utilizzati nell'Opzione C.
12.4.
Problemi dei Sottocontatori
È importante seguire buone pratiche di misura per consentire il calcolo del risparmio energetico con
ragionevole accuratezza e ripetibilità. Le pratiche di misura sono in continua evoluzione man mano che le
apparecchiature di misura migliorano. Pertanto, occorre utilizzare le migliori pratiche attuali nella
strumentazione di misura e nella gestione dei dati per supportare la determinazione dei risparmi. Laddove
i contatori vengano utilizzati anche da altre funzioni aziendali, è possibile che tali funzioni aziendali
sostengano parte dei costi di misura.
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La corretta applicazione dei contatori per applicazioni specifiche è una scienza a sé stante. Sono disponibili
numerosi riferimenti a questo scopo, come la linea guida ASHRAE 14.8
12.4.1.
Misure di energia elettrica
Per misurare con precisione l’energia elettrica, si devono misurare la tensione, la corrente e il fattore di
potenza o il vero valore efficace (RMS) della potenza con un unico strumento. Ove possibile, dovrebbero
essere utilizzati misuratori di potenza e data logger RMS. Le misure RMS tengono conto delle distorsioni
che si verificano normalmente nella corrente alternata e delle variazioni del fattore di potenza.
In rari casi di carichi puramente resistivi, come lampade a incandescenza e riscaldatori a resistenza senza
motori a ventola, la misura della corrente e della tensione e la misura spot del fattore di potenza possono
essere sufficienti per determinare la potenza. Potrebbe anche essere possibile utilizzare solo i dati sulla
corrente in cui è dimostrato che un carico è costante e sono state condotte misure di potenza spot di
tensioni e fattore di potenza e si ritiene che siano ragionevolmente costanti. Quando non si misura la
potenza RMS, assicurarsi che la forma d'onda elettrica di un carico resistivo non sia distorta da altri
dispositivi nell’impianto. I valori RMS possono essere forniti da strumenti digitali a stato solido che
tengono adeguatamente conto delle reali distorsioni nei circuiti a corrente alternata e dovrebbero essere
utilizzati tranne in rari casi.
12.4.2.
Calibrazione dei Misuratori
Le letture dei misuratori devono essere verificate e i misuratori calibrati secondo necessità seguendo le
procedure consigliate dal produttore dell'apparecchiatura e dalle autorità riconosciute in campo
metrologico. Ove possibile, utilizzare apparecchiature di calibrazione tracciabili. I sensori e le
apparecchiature di misura devono essere selezionati anche in base alla facilità di calibrazione e alla
capacità di mantenere la calibrazione. Una soluzione interessante sono le apparecchiature che si autocalibrano. I moderni misuratori di potenza a stato solido richiedono in genere una ricalibrazione meno
frequente una volta calibrati inizialmente.
Potrebbe essere necessario compensare la temperatura e la pressione per le misure volumetriche del gas
naturale e anche il valore calorico del combustibile può variare. Per i contatori divisionali del gas naturale
devono essere adottati i valori calorici effettivi utilizzati ai fini della fatturazione.
12.5.
Problemi relativi ai dati
12.5.1.
Dati mancanti o persi
Nessun processo di raccolta dei dati è privo di errori. Le metodologie per la raccolta dei dati del periodo
di rendicontazione differiscono per il grado di difficoltà e di conseguenza per la quantità di dati errati o
mancanti che possono sorgere. Il piano di M&V dovrebbe stabilire un tasso massimo accettabile di perdita
di dati e come sarà misurato. Questo livello dovrebbe essere parte della considerazione generale
sull'accuratezza. Il livello di perdita di dati può influire notevolmente sui costi. Il piano di M&V dovrebbe
anche stabilire una metodologia attraverso la quale verranno gestiti i dati mancanti o errati del periodo
di rendicontazione e quando l'interpolazione può essere consentita. In questi casi, sono necessari modelli
8 ASHRAE Guideline 14-2014, Measurement of Energy, Demand, And Water Savings
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del periodo di rendicontazione per interpolare tra i dati misurati in modo che i risparmi possano essere
calcolati per ciascun periodo.
Si noti che i dati di riferimento consistono in fatti reali sull'energia e sulle variabili indipendenti così come
si presentavano durante il periodo di riferimento. Pertanto, i problemi relativi ai dati di riferimento non
dovrebbero essere sostituiti da dati modellati, tranne quando si utilizza l'Opzione D. Qualora i dati di
riferimento siano mancanti o inadeguati, cercare altri dati reali per sostituire o modificare il periodo di
riferimento in modo che contenga solo dati reali. Il piano di M&V dovrebbe documentare la fonte di tutti
i dati di riferimento.
12.5.2.
Uso di monitoraggio e sistemi di controllo per la raccolta dei dati
Molte strutture dispongono di sistemi computerizzati per monitorare o controllare le apparecchiature o i
processi di una struttura. Questi sono comunemente indicati come sistemi di gestione e informazione
dell'energia (EMIS) o sistemi di automazione degli edifici (BAS) e possono fornire gran parte del
monitoraggio e della raccolta di dati per alcune attività di M&V. Tuttavia, l'hardware e il software del
sistema devono essere in grado di eseguire il monitoraggio, il controllo e la raccolta dei dati previsti
contemporaneamente, senza rallentare l'elaborazione del computer, consumare un'eccessiva larghezza
di banda di comunicazione o sovraccaricare lo spazio di archiviazione. Occorre inoltre considerare la
frequenza dei dati registrati, nonché le modalità di comunicazione e gestione dei dati.
Il software del sistema di controllo può spesso eseguire altre funzioni per aiutare a tenere traccia delle
modifiche ai fattori statici durante il periodo di rendicontazione, come la registrazione automatica delle
modifiche ai setpoint o altri fattori di gestione dell'energia. I sistemi di controllo possono registrare il
consumo energetico e la potenza assorbita con la loro capacità di trend, simile ai sistemi EMIS che in
genere registrano il consumo energetico di varie apparecchiature o sistemi.
Occorre prestare attenzione a:
▪ Controllare l'accesso e/o le modifiche ai database da cui vengono estratti i dati dell'energia o dei
parametri principali
▪ Sviluppare routine di post-elaborazione per modificare dati di cambio di valore del sistema di
controllo in serie di dati temporali per eseguire l’analisi
▪ Validare le specifiche dei sotto-misuratori in modo che siano appropriati per l’applicazione,
correttamente posizionati e calibrati. Ottenere dal fornitore del sistema:
o tarature tracciabili standard di tutti i contatori e sensori utilizzati
o prova che gli algoritmi proprietari per il conteggio e/o il totale di impulsi e unità sono accurati
e che ci si è impegnati a fornire un'adeguata capacità di elaborazione e archiviazione per
gestire i dati di tendenza supportando le funzioni di controllo del sistema.
12.6.
Statistica per la M&V
La statistica viene utilizzata durante il riepilogo, l'analisi, l'interpretazione dei dati e la valutazione dei
risultati. Sono quindi spesso richiesti in M&V, anche durante la valutazione dei dati misurati, la convalida
di eventuali modelli matematici sviluppati per adattare iterativamente il consumo di energia, quando si
utilizzano misure da un campione di apparecchiature e quando si considera l'incertezza nei risparmi.
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Molte metodologie statistiche possono essere utilizzate in M&V e alcuni (ma non tutti) i termini e concetti
fondamentali sono qui descritti. I dettagli e gli esempi correlati sono disponibili nel documento Application
Guide on Uncertainty Assessment9.
12.6.1.
Uso dei livelli di confidenza & degli intervalli di confidenza
I risultati statistici si basano su ipotesi di fondo insieme a criteri di analisi specificati. Laddove i valori
stimati si basino su analisi matematiche, viene specificato un livello di confidenza e viene riportata
l'incertezza di misura risultante: insieme esprimono l'accuratezza di un risultato. Questi valori sono spesso
specificati come (livello di confidenza richiesto)/(incertezza ovvero metà dell’intervallo di confidenza
desiderato), ad esempio 95/10 o 80/15. Livelli maggiori di rigore sono indicati da livelli di confidenza più
elevati con minore incertezza (es. un risultato a 95/10 è più accurato di 80/15).
▪
Livello di Confidenza esprime la probabilità che l’intervallo individuato contenga il valor vero.
▪
Intervallo di Confidenza (o di precisione10) è l’intervallo (pari al doppio dell’incertezza sul
risparmio)11 entro il quale ci si aspetta che il valore reale si presenti con un certo livello di
confidenza.
Esprimere l’Incertezza dei Risparmi
L'incertezza in qualsiasi valore di risparmio rendicontato è correttamente espressa come l'intervallo entro
il quale ci aspettiamo di trovare il valore reale, con un certo livello di confidenza
Ad esempio, un calcolo di risparmio può comportare un risparmio di 5.000 unità con un'incertezza di
±200 unità, con una confidenza del 95%. Tale affermazione significa che siamo sicuri al 95% che il vero
valore del risparmio sia compreso tra 4.800 e 5.200 unità ovvero 5.000 unità +/- 4%. L'intervallo di
confidenza è 5.200 – 4.800 = 400 unità e l'incertezza di risparmio è 200 unità.
12.6.2.
Valutare i risultati
Si ritengono accettabili diversi livelli di incertezza. Tuttavia, l'accuratezza di qualsiasi modello specifico
utilizzato dovrebbe essere concordata dalle parti interessate, compresi i modelli matematici spesso
utilizzati nelle Opzioni B e C e i modelli di simulazione utilizzati nell'Opzione D. A tal fine, possono essere
utilizzate metriche di soglia specifiche per garantire modelli accurati. Viene specificato il livello di
confidenza da utilizzare nelle analisi e vengono riportate le metriche risultanti che descrivono la bontà di
adattamento di un modello rispetto ai dati effettivi (es. Cv(RMSE) e Fractional Savings Incertainty – FSU).
Allo stesso modo, è importante verificare la significatività di tutte le variabili indipendenti incluse in un
modello utilizzando metriche statistiche (es. t-stat >2).
9 Le principali metriche statistiche includono (in maniera non esaustiva), Media, Varianza, Deviazione Standard, RMSE o Stima
dell’Errore Standard, Gradi di libertà, t-stat, Coefficiente di Variazione di RMSE, Incertezza relativa dei risparmi. Si rimanda a
Uncertainty Assessment for IPMVP, 2018.
10 Notare che l'uso del termine precisione può essere controintuitivo. Valori bassi di precisione corrispondono a stime più
restrittive (minore incertezza).
11
Gli intervalli di confidenza sono determinati moltiplicando l'errore standard della stima per un t statistico, che aumenta con
livelli di confidenza più elevati.
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Possono essere richiesti modelli di regressione statistica al fine di soddisfare determinati criteri minimi
per garantire la validità dei risultati di risparmio rendicontati. Tali valutazioni sono necessarie per 1)
convalidare la significatività delle variabili indipendenti, 2) garantire che un modello abbia un'accuratezza
sufficiente per determinare i risparmi e 3) convalidare le ipotesi di regressione12.
Le variabili indipendenti utilizzate nei modelli per determinare i risparmi possono essere confermate
utilizzando una tecnica statistica (es. valore p, t-statistico) basata sul livello di confidenza specificato e
sulla quantità di dati osservati.
Affinché un modello sia considerato valido, la sua accuratezza deve essere considerata relativa al livello
di risparmio atteso. In particolare, l'errore standard della stima deve essere inferiore al 50% dei risparmi
attesi a un determinato livello di confidenza, tipicamente non inferiore al 68%, sebbene si tratti di una
soglia modesta. Nelle analisi di M&V sono spesso preferiti livelli di errore inferiori a livelli di confidenza
dall'80% al 90%. Sono questi i livelli di confidenza che dovrebbero trovarsi nel piano di M&V.
Si tratta di valori soglia minimi richiesti per garantire che il livello di risparmio atteso possa essere
determinato utilizzando un determinato modello. Se questa soglia non venisse raggiunta, i risparmi
dichiarati potrebbero non essere validi. Allo stesso modo, i risparmi potrebbero non essere del tutto
evidenti (es. "persi nel rumore") quando i livelli di incertezza sono troppo elevati. L'incertezza totale nei
risparmi, tuttavia, include la propagazione dell'incertezza da ciascun componente nell'equazione del
risparmio IPMVP (descritta di seguito).
PROPAGAZIONE DEGLI ERRORI
Per garantire che l'incertezza risultante nei risparmi dichiarati sia accettabile, l'incertezza totale nei
risparmi deve essere gestita e valutata durante lo sviluppo di un piano di M&V. La propagazione degli
errori è un concetto importante ed è necessaria per effettuare questa valutazione. Come discusso nella
Sezione 10.2 - Gestione dell’Incertezza, i valori utilizzati per determinare i risparmi presentano ciascuno
errori o incertezze. L'incertezza totale nei risparmi è costituita dalle incertezze (o errori) combinate dei
valori utilizzati nell'Equazione 2 – inclusa l'energia del periodo di riferimento – l'energia del periodo di
rendicontazione e qualsiasi errore esista negli aggiustamenti calcolati. Si noti che i valori di errore possono
essere combinati (usando la somma in quadratura come descritto di seguito) solo quando hanno lo stesso
livello di confidenza.
Poiché i risparmi energetici sono generalmente sommati nel tempo, è necessario considerare l'errore in
ciascun valore incluso. L'incertezza totale, tuttavia, potrebbe non essere una semplice somma di errori ma
di solito è minore (secondo la teoria della probabilità, la somma degli errori indipendenti13 può essere
semplificata in una somma quadratica: la radice quadrata della somma delle singole componenti
dell'errore al quadrato). Si applicano regole aggiuntive, ma l'incertezza totale diminuisce leggermente nel
tempo all'aumentare del numero totale di punti dati. Si noti che sono necessarie considerazioni speciali
per determinare l'incertezza quando si utilizzano dati energetici acquisiti con frequenza elevata (es. oraria)
12Il metodo dei minimi quadrati è una tecnica di regressione lineare di uso comune basata su alcune assunzioni chiave quali
linearità nei coefficienti, distribuzione normale dei dati, indipendenza delle variabili (nessuna multicollinearità), indipendenza dei
dati (nessuna autocorrelazione) e varianze uguali (omoschedasticità).
13 Con errori completamente covarianti, la propagazione dell'errore è equivalente alla loro somma aritmetica
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interessati dall'autocorrelazione nei dati, poiché la semplificazione nella combinazione delle componenti
di incertezza non è più applicabile.
12.6.3.
Cifre Significative e Arrotondamenti
È necessario prestare attenzione nel riconoscere il numero di cifre significative utilizzate nei calcoli di M&V
poiché un uso improprio può compromettere l'accettazione del risultato. Limitare le cifre significative e
arrotondare in modo prudente i risparmi calcolati alla cifra significativa più vicina sono le migliori pratiche
che supportano il principio della M&V di stimare prudentemente i risparmi.
Quando si eseguono calcoli aritmetici, è necessario considerare l'accuratezza intrinseca dei dati; quindi, il
risultato non presume una precisione maggiore di quella difendibile. Per questo motivo gli ingegneri
hanno adottato uno standard di regole relative all'uso delle cifre significative e agli arrotondamenti che
limita la risoluzione di un risultato a quella supportata dai dati.
Ciascun valore utilizzato in un calcolo del risparmio può avere un diverso livello di accuratezza, solitamente
indicato dal numero di cifre significative o dalla sua incertezza di misura nota. La risoluzione del risparmio
calcolato è generalmente uguale al minor numero di cifre significative di uno qualsiasi dei valori utilizzati,
sebbene il trattamento vari in base all'analisi.
Si noti che l'inclusione di valori esatti con cifre significative infinite non influisce sui risultati dei calcoli
poiché i risultati sono limitati dal valore incluso con le cifre meno significative. Per garantire coerenza e
ripetibilità, tutti i calcoli devono essere eseguiti con un'operazione aritmetica prima di applicare le regole
di arrotondamento. Può essere opportuno definire queste regole e come verranno applicate nella
determinazione dei risparmi.
Esempio di Cifre Significative della tariffa di fornitura
Un esempio di un numero esatto potrebbe essere una tariffa di fornitura. Se la tariffa di una società
elettrica locale fosse di $ 0,06 per kWh e l’impresa X utilizzasse 725.691,0 kWh in un mese, la bolletta
sarebbe di $ 43.541,46, non di $ 40.000 per regola di arrotondamento. Questo perché il prezzo
dell’energia è esatto e può essere rappresentato come $0.06000̅ per kWh.
12.7.
Produzione e Stoccaggio di Energia in sito
I sistemi in loco di generazione di energia (rinnovabile) e accumulo di energia si trovano comunemente
nelle strutture che conducono il processo di M&V. L'energia proveniente da questi sistemi dovrà essere
contabilizzata se influiscono sul consumo di energia, sulla generazione o sui costi entro il confine di misura.
Spesso, le fonti in loco vengono utilizzate per soddisfare parte dell'energia e della potenza richiesta
dall'intero edificio e, in alcuni casi, fornire energia in eccesso alla rete. L'energia e la potenza di questi tipi
di sistemi dovrebbero in genere essere misurate in continuo. In questi casi, i progetti che utilizzano le
Opzioni C o D devono includere l'energia in loco quando si stabilisce l'energia del periodo di riferimento e
del periodo di rendicontazione. Ciò può includere la considerazione di più fonti di energia, inclusa l'energia
fornita a un'utenza.
In alcuni casi, un sistema di generazione o accumulo di energia in loco può essere installato come AMEE.
In questi casi può essere necessaria la misura diretta dell'energia netta e della potenza fornita dal sistema
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in loco. I requisiti per aggiustamenti e calcoli varieranno in base ai limiti di misura selezionati, alle variabili
rilevanti e ai requisiti di rendicontazione.
Si noti che nei casi in cui vengono utilizzati più confini di misura per tenere conto dell'intero edificio e dei
sistemi di accumulo e/o generazione di energia, i confini di misura dovrebbero essere diversi e le misure
dell'energia su ciascun sistema dovrebbero essere eseguite contemporaneamente per determinare
l'energia netta per ciascuno. È necessario prestare attenzione nell'applicare le equazioni di risparmio
IPMVP in questi casi, soprattutto dove i flussi di energia possono invertirsi.
Nel determinare i consumi energetici evitati, il consumo effettivo e/o la potenza fornita dai sistemi di
generazione e accumulo durante il periodo di rendicontazione, i valori misurati possono essere utilizzati
direttamente e potrebbe essere necessario allinearli con i dati del contatore del distributore. Se il
consumo e/o la potenza forniti dal sistema energetico in loco devono essere normalizzati a condizioni
fisse, è necessario raccogliere dati sulle variabili indipendenti relativi al sistema e utilizzarli per adattare
regolarmente l'energia misurata o la potenza alle condizioni fisse selezionate.
In alcuni casi, le utility hanno programmi di demand response o di altro tipo in cui si chiede ai clienti di
diminuire la potenza assorbita con poco preavviso e possono utilizzare controlli automatizzati per
ottenere riduzioni della potenza a breve termine a livello di sito. Le strutture con sistemi di generazione e
stoccaggio di energia possono fornire alle utility ulteriore flessibilità della potenza assorbita e sono talvolta
denominate Grid Enabled Buildings (GEB).
Il valore dei risparmi energetici e dell'energia fornita all'utenza possono essere determinati utilizzando le
strategie per valutare i risparmi discusse nella Sezione 11. Si noti che l'installazione di sistemi energetici
in loco potrebbe portare a modifiche della struttura tariffaria e spesso si applicano tariffe per fasce orarie.
12.8.
Energy Services Performance Contract (ESPCs)
Un energy services performance contract (ESPC) è un accordo contrattuale tra una società di servizi
energetici (ESCO) e il proprietario dell’impianto/struttura. L'ESCO installa un’AMEE presso la struttura, e
il proprietario ripaga l'ESCO per il suo investimento in un periodo di anni grazie ai risparmi sui costi
energetici generati dal progetto. L'ESCO in genere monitora l'esecuzione del progetto per tutta la durata
del contratto e rendiconta periodicamente i risparmi energetici verificati.
Gli accordi contrattuali variano, ma i risultati della M&V sono la base per queste transazioni finanziarie. In
questi casi, il piano di M&V deve essere elaborato con cura per garantire che siano generati risparmi sui
costi sufficienti a coprire i flussi di cassa generati per la durata del contratto e per allocare correttamente
i rischi di risparmio (ovvero, i risparmi sono inferiori o superiori al previsto) tra parti interessate. Poiché i
dettagli del piano di M&V allocano efficacemente i rischi, gli approcci M&V utilizzati dovrebbero
considerare le responsabilità di ciascuna parte.
Si selezionano diversi tipi di accordi contrattuali a seconda della fonte di finanziamento del progetto,
dell'ESCO selezionata, della tolleranza al rischio delle parti interessate o di altre considerazioni.
Negli accordi di risparmio garantito, come nei progetti pubblici, l'obiettivo principale del progetto
potrebbe essere quello di ammodernare le strutture o acquisire attrezzature. Le attività di M&V possono
essere utilizzate per garantire che i risparmi soddisfino le soglie fisse di rendimento finanziario sulla base
del raggiungimento di un livello minimo di risparmio. Negli accordi di risparmio condiviso, tuttavia, i
pagamenti possono variare e si basano sulla prestazione effettiva. In altri casi, l'ESCO possiede, gestisce e
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mantiene le apparecchiature che consumano energia relative alle AMEE e il proprietario dell'impianto
acquista il servizio (es. vapore, acqua refrigerata) a tariffe concordate per un periodo di tempo specificato.
Ciò detto, ci sono diversi problemi che devono essere affrontati. In genere, questi includono
considerazioni finanziarie, operative e relative alle prestazioni come, a titolo esemplificativo ma non
esaustivo:
▪ Tassi di interesse, costi di costruzione, pianificazione, costi dell’energia nel futuro
▪ Condizioni operative future, gestione di aggiustamenti straordinari
▪ Prestazioni a lungo termine delle AMEE e relativa operatività, manutenzione e riparazione.
12.9.
Programmi Governativi e delle Utility
Le agenzie governative e le utility creano e gestiscono programmi di riduzione dei consumi di energia per
una serie di motivi, tra cui gli obblighi normativi che impongono di premiare in modo efficiente rispetto ai
costi i risparmi energetici. In questi casi, l'M&V è spesso condotta dal programma e quindi favorita da
ulteriori attività di valutazione, misura e verifica (EM&V) condotte su un campione dei progetti del
programma per valutare l'efficacia in termini di costi e i risparmi complessivi raggiunti.
Gli obiettivi dei programmi per i risparmi di energia e di potenza variano ampiamente, sebbene molti
programmi debbano raggiungere un livello minimo di risparmio energetico o richiedere risparmi da un
portafoglio di progetti soddisfacendo i criteri di costo-efficacia, come determinato da un valutatore di
programmi di terza parte qualificato.
Questi programmi includono quelli incentrati sulle prestazioni oltre quanto richiesto dai regolamenti in
nuovi progetti di costruzione, incentivi alla catena di approvvigionamento offerti a produttori e fornitori
di apparecchiature, sconti ai clienti in base alle apparecchiature installate, progetti energetici
personalizzati con rigorose M&V a livello di sito e programmi di flessibilità della potenza (es. demand
response), utilizzando dati quasi in tempo reale.
I programmi di solito hanno le loro linee guida di M&V, che sono spesso basate su IPMVP e possono
includere l'applicazione di tutte le opzioni IPMVP (es. Opzione A – retrofit dell'illuminazione, Opzione B –
ammodernamento personalizzato delle apparecchiature, Opzione C – ammodernamento completo
dell’impianto/struttura e Opzione D – costruzione di nuovi impianti).
In molti casi, tuttavia, vengono seguite le procedure per ciascuna delle opzioni IPMVP ma senza ricorrere
ad altri elementi dell’IPMVP. L'M&V a livello di programma potrebbe non aderire ai requisiti IPMVP per
una serie di motivi, inclusi, a titolo esemplificativo:
▪
▪
▪
▪
▪
▪
▪
Assenza di misure a livello di sito nei periodi di riferimento e di rendicontazione
Mancanza di un piano di M&V specifico per il progetto
Assenza di dati relativi alle condizioni di riferimento operative
Uso di metodi matematici statisticamente non validi
Ignorare gli eventi straordinari e I corrispondenti aggiustamenti necessari nei risparmi a livello di
sito
Ispezione dei siti, ma mancata misura dell’energia o dei parametri principali
Indicazione errata dell’opzione IPMVP usata.
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I risparmi energetici a livello di sito che non si basano sui requisiti IPMVP per le misure delle prestazioni
effettuate in loco prima e dopo l'implementazione di un’AMEE possono essere imprecisi. In aggregato,
tuttavia, queste stime di risparmio possono essere sufficienti per la pianificazione e il monitoraggio
dell'avanzamento generale del programma quando i valori di risparmio vengono aggiornati tramite
un’attività di EM&V di terza parte.
12.9.1.
Valutazione Misura & Verifica (EM&V)
Le valutazioni del programma vengono effettuate in seguito o in concomitanza con le attività di M&V a
livello di programma. Le attività di EM&V si prefiggono di convalidare e potenzialmente migliorare il rigore
nei risparmi energetici rendicontati da un programma e possono anche stimare i risparmi energetici in
corso dalle AMEE del programma negli anni futuri.
I programmi governativi e delle utility hanno linee guida EM&V specifiche, che spesso rivendicano
l'adesione all'IPMVP e possono includere criteri aggiuntivi per valutare i risparmi di un programma. Le
attività di EM&V possono utilizzare una qualsiasi delle opzioni IPMVP. Le strategie conformi a IPMVP
utilizzate efficacemente dai valutatori includono, ma non sono limitate a:
▪
▪
▪
Integrare le attività di raccolta dei dati in situ del valutatore con i dati raccolti dal Programma, in
particolare i dati del periodo di riferimento
Utilizzare periodi di misura contigui e strategie di controllo on-off per valutare le condizioni con e
senza AMEE (descritto nella Sezione 7.2.4)
Ridurre l'energia del periodo di riferimento utilizzata nella determinazione dei risparmi alle
condizioni imposte da regolamenti, etc., utilizzando di fatto un secondo o doppio riferimento.
In molti casi, la piena conformità a IPMVP non è possibile a causa dell’impossibilità di accesso ai dati di
riferimento specifici del sito da parte del valutatore di terza parte. Tuttavia, come i programmi in fase di
valutazione, le attività di EM&V possono generalmente seguire ma non conformarsi completamente ai
requisiti dell’IPMVP per una serie di motivi. Possono essere applicati gli esempi sopra elencati per M&V a
livello di programma e ulteriori motivi possono includere, ma non sono limitati a:
▪
▪
▪
▪
▪
Mancanza di dati sulle condizioni di riferimento ed eventuali successive variazioni dei fattori statici
Utilizzo di gruppi di confronto per effettuare aggiustamenti straordinari sui risparmi anziché dati
specifici del progetto
Prevedere i risparmi futuri sulla base di ipotesi generalizzate sulla vita delle AMEE
Utilizzo di una terminologia in conflitto con i termini e le definizioni dell’IPMVP
Utilizzare un piccolo campione di progetti che potrebbero non rappresentare efficacemente i
progetti reali.
Anche quando le procedure utilizzate nella valutazione di un programma non sono del tutto conformi
all'IPMVP, le attività di EM&V generalmente seguono i princìpi dell'IPMVP, come ad esempio quando si
realizzano stime di risparmio prudenti. Tuttavia, laddove i risparmi energetici non si basino su procedure
M&V conformi all’IPMVP applicate a ogni singolo progetto, i risultati possono essere inaffidabili.
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12.10.
Acqua
La M&V sull'efficienza idrica è analoga alla M&V sull'efficienza energetica e utilizza tecniche di M&V simili.
La tecnica pertinente per ciascun progetto dipende dalla natura del cambiamento da valutare e dalle
condizioni specifiche del sito e dalla misura dell'acqua disponibile.
Le apparecchiature che consumano acqua sono spesso sotto il controllo degli utenti della struttura
(occupanti degli edifici o responsabili della produzione). Pertanto, può essere difficile tenere sotto
controllo il comportamento degli utenti in base alle necessità per effettuare aggiustamenti al consumo
idrico totale al fine di applicare i metodi dell'Opzione C. I metodi di isolamento dell’AMEE sono spesso
applicati più facilmente, utilizzando un campione dell’AMME per dimostrare le prestazioni di un intero
gruppo di modifiche.
L'acqua utilizzata dai sistemi meccanici può essere influenzata dai carichi di raffreddamento evaporativo,
dalle regolazioni operative, dal livello di spurgo richiesto per i sistemi idronici, dalle perdite del sistema,
dall'integrità dei sistemi di vapore e condensa e dalle variazioni dei carichi della caldaia.
Laddove venga valutato l'uso dell'acqua all'esterno, il termine dell’aggiustamento nell’Equazione 2
dell’IPMVP può essere correlato a parametri che guidano l'uso dell'acqua, come le precipitazioni e i tassi
di evaporazione. I dispositivi di misura del flusso di liquidi sono più comunemente applicati in M&V per
progetti di efficienza idrica e una combinazione di campionamento può essere ritenuta appropriata.
12.11.
Quantificazione della Riduzione delle Emissioni di Gas Serra
(GHG)
I metodi IPMVP quantificano i risparmi energetici nelle unità di energia risparmiate a livello di sito per
vettore di energia e non considerano gli impatti dei risparmi energetici a livello di sito in fonte di energia,
che possono essere diversi a causa delle perdite di generazione, trasmissione e distribuzione. Questa è
una considerazione chiave nella quantificazione della riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
Inoltre, il livello di emissioni di gas serra associate a ciascuna fonte di energia è diverso e può cambiare
nel tempo.
Per verificare la riduzione delle emissioni, l'IPMVP e il piano di M&V del progetto dovrebbero essere
utilizzati insieme alle linee guida specifiche del protocollo di contabilizzazione dello schema di
certificazione delle emissioni (es. ISO 14064–2) utilizzate per la conversione del risparmio energetico in
riduzioni di emissioni equivalenti e per garantire rispetto di tutte le metodologie richieste.
Quando si progetta il processo per determinare le unità di energia risparmiata, in conformità con il
pertinente programma di emission-trading, è necessario considerare quanto segue:
▪
▪
▪
▪
I risparmi elettrici dovrebbero essere suddivisi in periodi di punta e periodi non di punta o
ulteriormente delineati secondo necessità
L’auto-produzione presso la struttura dovrebbe essere misurata separatamente
L’energia del periodo di riferimento adattata potrebbe dover essere modificata per conformarsi
ai requisiti del programma
I risparmi energetici dovrebbero essere tracciati per ogni sito tipo di combustibile e
apparecchiatura di combustione secondo necessità
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▪
▪
12.12.
I fattori di conversione delle emissioni di gas serra e la loro fonte per la valutazione del risparmio
energetico dovrebbero essere citati nel piano e nel rapporto di M&V. I fattori possono variare in
base al tipo di carburante, al luogo e al periodo di utilizzo
Nel rendicontare i risparmi energetici verificati e le corrispondenti emissioni di gas serra, indicare
chiaramente l'ambito dei risparmi energetici verificati, che potrebbero non rappresentare una
quantificazione assoluta delle riduzioni di gas serra per il confine e il periodo di rendicontazione
indicati.
Persistenza dei Risparmi
La persistenza dei risparmi energetici può essere ottenuta oltre il periodo di rendicontazione della M&V
eseguendo attività successive sempre basate sulla M&V. Un approccio è "Monitoring, Targeting, and
Reporting" (MT&R), che può seguire senza discontinuità il processo di M&V. Se sono state utilizzate le
Opzioni B e C per la verifica dei risparmi, il progetto disporrà di un sistema di misura per quantificare i
consumi. Inoltre, saranno anche stati sviluppati modelli che correlano il consumo di energia con fattori
influenzanti come il meteo. Questi stessi modelli possono essere "ritoccati " per stimare il consumo di
energia che tiene conto dell'installazione dell’AMEE. Ciò consente un confronto periodico dei consumi
effettivi e attesi, che rivelerà e quantificherà prontamente qualsiasi perdita di efficacia dell’AMEE (o
spreco non correlato), consentendo di intraprendere tempestivamente azioni correttive nei casi in cui il
costo evitabile imprevisto è ritenuto significativo.
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13.
REQUISITI DEL PIANO DI M&V E DELLA
RENDICONTAZIONE
La guida fornita in questa sezione può essere utilizzata da un ingegnere di progetto o da uno specialista di
M&V per sviluppare o rivedere in conformità all’IPMVP un piano di M&V o di un rapporto di M&V. Questa
sezione descrive i contenuti richiesti in un piano di M&V e in un rapporto di M&V. Affinché un piano o un
rapporto di M&V sia considerato conforme, deve includere tutti i contenuti suggeriti presentati in questa
sezione
Una componente chiave nella conformità all’IPMVP implica lo sviluppo e l'attuazione di un piano di M&V
specifico per il progetto che sia chiaro e trasparente e che descriva tutte le misure e i dati da raccogliere,
i metodi di analisi impiegati e le attività di verifica condotte per valutare le prestazioni di una misura o un
progetto.
Un piano di M&V conforme aiuterà a garantire che la misura o il progetto possano esprimere il massimo
potenziale e che i risparmi possano essere verificati con adeguata certezza. Per i progetti di contratti di
prestazione in cui il piano di M&V definisce come verificare i risparmi per garantire il rispetto della garanzia
di risparmio contrattuale e per convalidare i pagamenti associati, è necessario sviluppare e concordare un
piano di M&V conforme come parte dell'approvazione finale del contratto e/o prima dell'installazione
delle AMEE del progetto.
13.1.
Requisiti del piano di M&V
Un piano di M&V conforme soddisfa tutti i criteri presentati nelle sezioni seguenti e soddisfa anche i
requisiti di conformità specificati nella Sezione 6. Si notino gli specifici requisiti di conformità aggiuntivi
per i progetti che utilizzano le Opzioni A, C e D richiesti anche nei Rapporti di M&V.
Le intestazioni di ciascuna delle sezioni seguenti possono essere utilizzate come guida per impostare le
intestazioni/sezioni in un piano di M&V14. Sebbene esista un flusso logico/raccomandato all'ordine degli
argomenti da includere nel piano di M&V, questo ordine specifico non è un requisito di conformità. È solo
necessario che tutti questi punti siano affrontati nel piano di M&V.
13.1.1.
Panoramica della Struttura e del Progetto
Un piano di M&V dovrebbe fornire una descrizione generale della struttura e del progetto proposto
insieme a un elenco di tutte le AMEE incluse come parte del progetto. Questa sezione dovrebbe includere
anche riferimenti a qualsiasi relazione di diagnosi energetica pertinente o altre analisi utilizzate per
sviluppare il progetto.
13.1.2.
Intento della Misura di Efficienza Energetica
Questa sezione del piano di M&V dovrebbe fornire una chiara comprensione dell'ambito e dell'intento di
ciascuna AMEE. Come minimo, questa sezione dovrebbe includere:
▪
Una descrizione dettagliata della misura.
14 Un modello M&V corrispondente a questo formato è disponibile al sito www.evo-world.org.
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▪
▪
▪
▪
13.1.3.
In che modo la misura consente di risparmiare energia, potenza o altre risorse (es. migliorare
l'efficienza, ridurre le ore di funzionamento, ecc.).
L'effetto della misura su fattori operativi come set point di temperatura, ore di funzionamento,
ecc. e se la misura correggerà eventuali carenze operative.
Un elenco delle apparecchiature interessate.
Risparmi attesi stimati in unità di energia e fonte della stima.
Opzione IPMVP selezionata e Confine di misura
Specificare la/e opzione/i IPMVP che verrà/anno utilizzate per valutare i risparmi.
Identificare chiaramente il confine di misura per la determinazione del risparmio. Il confine può essere
stretto quanto il flusso di energia attraverso un tubo o un filo o ampio quanto il consumo totale di energia
e potenza in più edifici/impianti.
Questa sezione dovrebbe anche descrivere la natura di eventuali effetti interattivi oltre il confine di misura
insieme al loro possibile effetto sui risparmi del progetto. Anche gli effetti interattivi quantificati
dovrebbero essere inclusi in questa sezione con una giustificazione adeguata.
13.1.4.
Energia e Condizioni del Periodo di Riferimento
Questa sezione del piano di M&V documenta l'energia di riferimento dell'impianto o del sistema e la
potenza e il consumo entro il confine di misura insieme ai corrispondenti fattori di influenza energetica
(es. variabili indipendenti, condizioni operative e fattori statici) e deve essere coerente con l'opzione
selezionata e i dati necessari per eseguire analisi specifiche.
La documentazione di riferimento dovrebbe includere le seguenti informazioni:
IDENTIFICAZIONE DEL PERIODO DI RIFERIMENTO
Identificare il periodo di tempo specifico durante il quale il funzionamento e le condizioni dell'impianto o
del sistema vengono valutati e documentati prima dell'attuazione delle AMEE. Questo periodo di
riferimento è spesso un anno ma può essere qualsiasi periodo a seconda delle esigenze specifiche di M&V.
DATI RELATIVI AL CONSUMO ENERGETICO DI RIFERIMENTO E ALLA POTENZA ASSORBITA DI RIFERIMENTO
Includere i dati di riferimento effettivi e come sono stati raccolti (compresi i dettagli tecnici). Se i dati
energetici di riferimento non esistono ancora, il piano di M&V dovrebbe includere esattamente come
verrà stabilito e utilizzato il riferimento.
I dati di riferimento sul consumo energetico e sulla potenza assorbita possono includere dati di
fatturazione delle utenze e/o dati orari del contatore se vengono utilizzate le Opzioni C o D, oppure dati
orari del contatore, misure spot o misure a breve termine se vengono utilizzate le Opzioni A o B. Ciò
include i dati energetici raccolti nel periodo di riferimento. Questi dati sono normalmente considerati la
variabile dipendente.
DATI DELLE VARIABILI CHE INFLUENZANO L’ ENERGIA
Dati delle variabili che influenzano l'energia raccolti nello stesso periodo di tempo dei dati di consumo
energetico. Ciò può includere variabili quali dati sui tassi di produzione, temperatura ambiente, velocità
delle apparecchiature di riferimento, pressioni o qualsiasi altra variabile raccolta tramite misure spot,
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misure a breve o lungo termine. Questi dati sono normalmente considerati le variabili indipendenti che
influenzano la variabile dipendente discussa sopra.
CONDIZIONI OPERATIVE
Documentare le condizioni dell'impianto prevalenti durante il periodo di riferimento corrispondenti ai dati
variabili dipendenti e indipendenti. Si presume normalmente che tali condizioni (cioè fattori statici)
rimangano invariate nei periodi di riferimento, installazione e rendicontazione, ma devono essere
documentate per valutare la necessità di aggiustamenti straordinari. Esempi di condizioni di riferimento
possono includere, ma non sono limitati a
▪
▪
▪
▪
Dimensioni della struttura, apparecchiature installate e sistemi
Tipo di occupazione, densità di occupazione, cicli e carichi dell’apparecchiatura
Condizioni operative (es. sequenze e set point di controllo delle apparecchiature, livelli di
illuminazione, livelli di ventilazione) per ciascuna modalità operativa e stagione.
Problemi significativi alle apparecchiature o modifiche operative durante il periodo di riferimento
Il piano di M&V dovrebbe registrare le condizioni operative minime concordate che saranno mantenute.
Le condizioni specificate possono includere livelli di illuminamento, temperature dell'ambiente, velocità
di ventilazione, pressione dell'aria compressa, pressione del vapore, portate d'acqua, velocità di
produzione, ecc.
Nota: Si veda la discussione nella sezione 7.3 – Condizioni del Periodo di Riferimento.
13.1.5.
Requisiti di Verifica Operativa
Specificare le attività di verifica operativa richieste dopo l'installazione dell’AMEE per confermare che
l'installazione è completa, soddisfa le specifiche e ha il potenziale per risparmiare energia come previsto.
Questa sezione dovrebbe includere
▪
▪
▪
▪
13.1.6.
Quali dati verranno raccolti per confermare che l'AMEE sia installata correttamente e soddisfi
l'intento dell'AMEE
Chi è responsabile dello svolgimento di queste attività di verifica
Se queste attività devono essere ripetute durante il periodo di rendicontazione, quando e da chi
Cosa verrà riportato in merito alle attività di verifica svolte.
Periodo/i di Rendicontazione
Il periodo di rendicontazione è un intervallo selezionato per valutare e quantificare le prestazioni
successive all'installazione della misura. Il piano di M&V deve identificare il/i periodo/i di rendicontazione
per i quali la misura o un progetto è oggetto di valutazione. Questo può essere per un breve periodo di
tempo subito dopo l'installazione della misura per garantire che funzioni come previsto, oppure per un
periodo più lungo a intervalli periodici come un anno, più anni o altri periodi di tempo.
Nei casi in cui il periodo di riferimento e il periodo di rendicontazione non hanno la stessa durata, è
importante spiegare come vengono normalizzati i tempi in modo che il consumo energetico e la potenza
assorbita del periodo di riferimento e di rendicontazione siano confrontati in modo uniforme e affidabile.
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In un contratto di prestazione, il “periodo di prestazione” si riferisce alla durata della garanzia del progetto
ed è composto da numerosi periodi di rendicontazione. Normalmente l'ESCO deve riferire regolarmente
sulla prestazione del progetto e sulle AMEE per l'intera durata del “periodo di prestazione”. Si noti che
una volta cessate o concluse le attività di M&V, il periodo di rendicontazione non sarebbe più considerato
conforme all'IPMVP.
13.1.7.
Base per l’Aggiustamento
Le condizioni operative che incidono sui consumi energetici possono differire tra il periodo di riferimento
e quello di rendicontazione. È importante rendere affidabili gli aggiustamenti per tenere conto di questi
cambiamenti nelle condizioni operative. Le condizioni per la base di aggiustamento determinano se i
risparmi sono valutati come consumi energetici evitati o come risparmi energetici normalizzati.
Il piano di M&V dovrebbe fornire dettagli su come il consumo energetico e/o la potenza assorbita del
periodo di riferimento e/o del periodo di rendicontazione saranno adattati per consentire calcoli di
risparmio validi come descritto nella Sezione 4.3. Il metodo per effettuare aggiustamenti ordinari (es.
forecasting, backcasting o aggiustamento alle condizioni normali), le condizioni selezionate per la base
dell'aggiustamento e il tipo di risparmio da rendicontare (es. consumo energetico evitato o risparmio
energetico normalizzato) dovrebbero essere specificati.
Tabella 9 - Base di Aggiustamento e Tipologie di Risparmi
Tipologie di Risparmi
Consumo Energetico
Evitato
Risparmio Energetico
Normalizzato
Base di
Aggiustamento
Metodo di
Aggiustamento
Ordinario
Descrizione
Condizioni del Periodo
di Rendicontazione
Forecasting
L’energia del periodo di riferimento è
adattata alle condizioni del periodo di
rendicontazione
Condizioni del Periodo
di Riferimento
Backcasting
L’energia del periodo di
rendicontazione è adattata alle
condizioni del periodo di riferimento
Normalizzazione
Sia l’energia del periodo di riferimento
che l’energia del periodo di
rendicontazione è adattata alle
condizioni standard es. le condizioni
dell’Anno Meteorologico Tipo (TMY)
Condizioni “Normali” o
Fisse
AGGIUSTAMENTI STRAORDINARI
Dettagliare eventuali aggiustamenti straordinari richiesti per adattare il riferimento a cambiamenti nelle
condizioni operative di riferimento
Il piano di M&V dovrebbe fornire una descrizione dei criteri e dei metodi per identificare e validare eventi
straordinari e per predisporre aggiustamenti straordinari pertinenti così da tenere conto dei cambiamenti
imprevisti dei fattori statici durante il periodo di rendicontazione. Fissare i criteri per quando saranno
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valutati gli eventi straordinari e saranno richiesti aggiustamenti per determinare i risparmi nel modo più
appropriato. Poiché le modifiche straordinarie possono aumentare o diminuire i risparmi, devono essere
trattate allo stesso modo.
Descrivere i metodi che verranno utilizzati per predisporre gli eventuali aggiustamenti straordinari, incluso
il modo in cui verranno stimati gli impatti sui costi. Può essere efficace fare riferimento a procedure
specifiche prese dalla guida applicativa IPMVP su Non-Routine Events and Adjustments.
13.1.8.
Metodologia di Calcolo e Procedura di Analisi
Il piano di M&V deve specificare le procedure di analisi dei dati, le descrizioni dei modelli e le ipotesi
utilizzate per calcolare i risparmi per ciascuno dei periodi di rendicontazione. Dovrebbero essere incluse
le equazioni di risparmio IPMVP utilizzate.
Per ogni modello utilizzato, identificare e definire tutte le variabili indipendenti, le variabili dipendenti e
altri termini relativi al modello. Riportare tutti i coefficienti e le costanti, nonché le metriche statistiche
(CV{RMSE}, MBE, R2, t-statistico per variabili indipendenti e altri elementi o termini del modello. Riportare
l’intervallo di variabili indipendenti su cui un modello è valido.
13.1.9.
Risparmi economici
Il piano di M&V dovrebbe indicare se è necessario assegnare un valore monetario al risparmio. In tal caso,
i prezzi delle utenze o le tariffe che verranno utilizzati per calcolare i risparmi sui costi associati alla misura
o al progetto e come verrà adeguato il valore monetario dei risparmi se i prezzi cambiano durante la vita
di una misura o di un progetto. Il piano dovrebbe definire e riportare chiaramente come verranno gestite
le variazioni dei prezzi delle utenze/risorse o altre variabili che influiscono sulla valutazione dei risultati di
M&V e i dettagli di eventuali tassi di inflazione e/o adeguamenti assunti o contrattualmente stipulati.
Ci sono molte considerazioni da fare quando si indicano i prezzi rilevanti; a tal proposito si rimanda alla
Sezione 9.1.
Se nei risultati di M&V riportati è richiesta la quantificazione delle emissioni equivalenti di gas serra, i
fattori di equivalenza GHG applicabili vengono determinati per il confine di misura e il periodo di misura.
I fattori di equivalenza variano nel tempo e nell'ubicazione, pertanto, è importante fare riferimento alla
fonte di questi fattori (es. valori di rendicontazione interna, il fornitore ha segnalato, normativa del
governo competente.).
13.1.10.
Dettagli della Misura
Il piano dovrebbe specificare i dettagli per la raccolta di ciascun punto che verrà utilizzato come dati M&V,
inclusa la misura spot e continua dell'energia o dei parametri principali. Per i contatori di energia diversi
da quelli del distributore, il piano di M&V dovrebbe specificare:
▪
▪
▪
▪
▪
Specifiche del misuratore tra cui: tipo, marca, modello, nonché portata, risoluzione, accuratezza
e precisione delle letture.
Dati da raccogliere, formati e relative responsabilità.
Lettura del contatore e protocollo di verifica, laddove necessario.
Le modalità di installazione dei contatori nuovi o temporanei.
Requisiti e procedure per la calibrazione del misuratore.
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▪
▪
13.1.11.
Dettagli per la raccolta e il trasferimento dei dati.
Metodo di gestione dei dati persi o mancanti.
Responsabilità di Monitoraggio e Reportistica
Il piano dovrebbe indicare le responsabilità per la raccolta, l'analisi, l'archiviazione e la comunicazione dei
dati. La gestione dei dati di M&V dovrebbe essere affidata alla parte qualificata per accedere, gestire e
fornire in modo efficiente ed efficace i set di dati. Le responsabilità dovrebbero includere come minimo
▪
▪
▪
▪
▪
▪
13.1.12.
Acquisizione di dati energetici e variabili indipendenti.
Gestione delle apparecchiature e dei sistemi di misura.
Monitoraggio dei fattori statici che incidono sui consumi energetici entro il confine di misura.
Verifiche operative e ispezioni periodiche.
Analisi e conservazione dei dati acquisiti.
Preparazione e pubblicazione dei rapporti di M&V.
Accuratezza attesa
Il piano di M&V dovrebbe includere l'accuratezza prevista dei risparmi energetici rendicontati. Descrivere
le fonti di incertezza nei risparmi come la misura, l'acquisizione dei dati, il campionamento, la
modellazione e l'analisi dei dati e descrivere la valutazione dell'incertezza da utilizzare nella relazione sui
risparmi pianificati.
Tale analisi dovrebbe includere una valutazione qualitativa e qualsiasi possibile valutazione quantitativa
relativa al livello di incertezza dei risparmi. Riportare tutte le fonti di incertezza nei risparmi, le
informazioni sulla fonte di incertezza, la direzione prevista e l'entità dell'impatto sui risparmi. In alcuni
casi, possono essere necessarie stime dell'incertezza nei risparmi.
13.1.13.
Budget di M&V
Il piano di M&V dovrebbe includere il budget e le risorse necessarie per le attività di M&V, inclusa la
determinazione del risparmio e i costi associati sia alla configurazione iniziale che alle attività in corso per
valutare, documentare le condizioni del periodo di riferimento e riportare i risparmi stimati e altri dati di
prestazione richiesti per ciascuno dei periodi di rendicontazione.
13.1.14.
Format del Rapporto di M&V
Il piano dovrebbe dettagliare il format e il contenuto concordati per la rendicontazione dei risultati di
M&V durante il periodo di rendicontazione, inclusa la frequenza di rendicontazione. Fare riferimento alla
Sezione 13.3 – Requisiti di rendicontazione di M&V per ulteriori dettagli.
Sarebbe opportuno specificare la distribuzione del/i rapporto/i ed eventuali requisiti per la revisione
formale e la distribuzione.
13.1.15.
Controllo della Qualità
Il piano di M&V dovrebbe includere procedure e processi di garanzia della qualità che verranno utilizzati
nella raccolta dei dati di riferimento e post-retrofit, nei calcoli, nel salvataggio dei rapporti e in qualsiasi
fase intermedia nella preparazione dei rapporti.
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Le procedure di controllo della qualità dovrebbero includere:
▪
▪
Ispezioni a frequenza regolare per garantire che la misura e le apparecchiature continuino a
funzionare come previsto
Metodi di gestione dei dati persi o mancanti
Ulteriori attività possono includere:
▪
▪
▪
▪
13.2.
13.2.1.
Requisiti per la supervisione o la revisione di terza parte
Peer review dei calcoli di risparmio
Valutazione dell’accuratezza dei metodi di misura
Calcolo dell’incertezza nei risparmi
Requisiti addizionali di M&V
Opzione A – Requisiti addizionali
GIUSTIFICAZIONE DELLE STIME
Il piano di M&V dovrebbe identificare chiaramente le variabili da stimare nell'ambito del calcolo dei
risparmi e il loro impatto sull'incertezza dei risparmi. Questo deve includere i valori effettivi utilizzati e la
fonte dei valori stimati. Sebbene non richiesto, è buona prassi mostrare la significatività complessiva di
queste stime rispetto al totale dei risparmi attesi riportando l'intervallo dei possibili risparmi associati
all'intervallo dei valori plausibili dei parametri stimati.
ISPEZIONI PERIODICHE
Il piano dovrebbe specificare le ispezioni periodiche che verranno eseguite nel periodo di rendicontazione
per verificare che le apparecchiature siano ancora installate e funzionino come previsto. Ciò può includere
la misura dei parametri principali e il controllo di eventuali valori stimati per garantire che siano ancora
validi.
13.2.2.
Opzione C – Requisiti addizionali
MISURATORI INCLUSI
Tutti i vettori energetici utilizzati entro il confine di misura dovrebbero essere inclusi nelle analisi.
Dovrebbe essere fornita una giustificazione per escludere qualsiasi combustibile.
IDENTIFICAZIONE DEL SOFTWARE
Il piano di M&V dovrebbe includere il nome e il numero di versione di qualsiasi software o pacchetto di
analisi dei dati utilizzato per calcolare i risparmi.
DATI DELL’ENERGIA E DELLE VARIABILI INDIPENDENTI
Il piano di M&V dovrebbe descrivere la fonte di tutti i dati su energia e variabili indipendenti e i processi
utilizzati per ottenere e gestire i dati. I dati utilizzati dovrebbero essere riportati e i dati grezzi dovrebbero
essere archiviati e resi disponibili secondo necessità. Ciò può includere dati orari, fatture dei venditori di
energia, dati meteorologici e dati su altre variabili indipendenti.
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Il piano e il rapporto M&V dovrebbero fornire copie dei dati energetici, meteorologici e di altro tipo
utilizzati nelle analisi, inclusi eventuali file e/o rapporti di input e output. Dovrebbero essere forniti dettagli
su qualsiasi post-elaborazione dei dati utilizzata, inclusi metodi di analisi, strumenti e calcoli.
METRICHE DI VALUTAZIONE DEL MODELLO
Il piano di M&V dovrebbe includere indicazioni statistiche sulla la bontà di adattamento del modello
selezionato (es. livello di confidenza, errore standard, CV(RMSE), R2, MBE, t-statistico t per variabili
indipendenti) e i requisiti per considerare il modello energetico di riferimento accettabile dato il livello di
risparmio atteso. Dovrebbe Includere l'intervallo delle variabili indipendenti coperte dal modello e
l'intervallo per il quale sarà considerato valido nel periodo di rendicontazione.
I rapporti di M&V dovrebbero allo stesso modo dettagliare le metriche sulla bontà di adattamento per i
modelli del periodo di rendicontazione. Sebbene non sia necessario, è buona norma calcolare l'incertezza
nei risparmi e riportare l'intervallo dei possibili valori di risparmio.
13.2.3.
Opzione D - Requisiti addizionali
IDENTIFICAZIONE DEL SOFTWARE
Il piano di M&V dovrebbe riportare il nome e il numero di versione del software di simulazione utilizzato
per calcolare i risparmi
DATI DI INPUT/OUTPUT
Il piano dovrebbe fornire copie dei file di input, file di output e/o report, e file meteorologici o
identificazione dei file meteorologici, utilizzati per la simulazione, inclusi eventuali metodi e calcoli di
sviluppo di post-elaborazione o presentazione.
DATI MISURATI
Il piano di M&V dovrebbe descrivere il processo per ottenere i dati misurati, inclusi i parametri di input
misurati e quelli stimati. Dovrebbero essere riportati anche i dati misurati effettivi e i dati grezzi
dovrebbero essere archiviati e resi disponibili secondo necessità. Ciò può includere dati orari o fatture dei
venditori di energia.
CALIBRAZIONE DEL MODELLO
Il piano dovrebbe riportare i dati energetici e operativi che verranno utilizzati per la calibrazione, inclusi i
requisiti di calibrazione (es. CV{RMSE}, MBE, ecc.) e l'accuratezza con cui i risultati della simulazione
devono corrispondere ai dati energetici di calibrazione e alle condizioni effettive dell’impianto/struttura.
I dati di supporto dovrebbero essere forniti a intervalli di almeno un mese (ovvero, periodo di
fatturazione), ma è preferibile una maggiore risoluzione e includere una descrizione dei passaggi adottati
per calibrare il modello di simulazione. I rapporti di M&V dovrebbero includere anche i risultati della
calibrazione del modello, come specificato nella Sezione 9.4.2.
GIUSTIFICAZIONE DELLE STIME
Il piano di M&V dovrebbe identificare chiaramente le variabili stimate nell'ambito del calcolo dei risparmi
e il loro impatto sull'incertezza dei risparmi. Questo deve includere i valori effettivi utilizzati e la fonte dei
valori stimati. Sebbene non richiesto, è buona prassi mostrare la significatività complessiva di queste stime
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rispetto al totale dei risparmi attesi riportando l'intervallo dei possibili risparmi associati all'intervallo dei
valori plausibili dei parametri stimati.
13.3.
Requisiti di Rendicontazione della M&V
I rapporti periodici di M&V sono predisposti per documentare e comunicare i risultati del progetto di
misura e verifica utilizzando le procedure delineate nel piano di M&V. La frequenza e il formato di questi
rapporti di M&V devono essere definiti nel piano di M&V. La verifica dei risparmi può essere eseguita da
una parte indipendente o dal promotore del progetto, purché il controllo della garanzia di qualità sia
svolto da una persona adeguatamente qualificata.
Il rapporto dovrebbe includere, come minimo, le seguenti informazioni:
13.3.1.
Panoramica del rapporto di M&V
▪
▪
▪
▪
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▪
13.3.2.
Data del rapporto di M&V
Autore e Revisore del rapporto di M&V
Riferimenti a rilevanti piani di M&V
Principali parti coinvolte nella distribuzione del rapporto pubblicato
Entità/individui coinvolti nelle attività del periodo di rendicontazione
Procedure di controllo della qualità e azioni intraprese.
Contesto del Progetto
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▪
Opzione M&V scelta per l’AMEE o per il progetto come parte del piano di M&V
Descrizione della o delle AMEE
Date di avvio e di fine del periodo di rendicontazione e frequenza dei rapporti di M&V.
Attività di Raccolta Dati di M&V condotte durante l’attuale periodo di
rendicontazione
13.3.3.
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▪
▪
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13.3.4.
Momento di inizio e fine del periodo di misura
Energia e parametri principali raccolti
Dati delle variabili indipendenti e fattori statici
Descrizione e risultati delle attività di ispezioni condotte
Attività del periodo di installazione inclusi i dettagli relativi alle attività di verifica operativa svolte,
se non ancora segnalate.
Metodologia e Calcoli dei Risparmi
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Fornire una descrizione dettagliata dell'analisi dei dati e della metodologia
Fornire un elenco aggiornato delle ipotesi e delle fonti di dati utilizzate nei calcoli
Fornire dettagli su qualsiasi aggiustamento al riferimento o ai risparmi, inclusi gli aggiustamenti
ordinari e straordinari per tenere conto delle modifiche. I precedenti aggiustamenti straordinari
dovrebbero essere inclusi se incidono sui risparmi dichiarati.
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PROTOCOLLO INTERNAZIONALE DI VERIFICA E MISURA DELLE PRESTAZIONI (IPMVP®) – CONCETTI BASE 2022
13.3.5.
Risparmi verificati
▪
▪
▪
13.3.6.
Includere una presentazione chiara di tutti i risparmi di energia e potenza, dei risparmi economici
e un confronto tra i risparmi attesi
Discutere le fonti di incertezza. Se richiesto, fornire una stima dell’incertezza nei risparmi
rendicontati
Fornire dettagli dei valori usati per calcolare i risparmi rendicontati, se richiesto, e la fonte dei
valori (es. prezzi dell’energia o dettagli contrattuali).
Informazione aggiuntiva richiesta
Tutti gli elementi aggiuntivi richiesti per il piano di M&V per una specifica opzione dovrebbero essere
inclusi anche nei rapporti di M&V, inclusi quelli sopra specificati come "Requisiti aggiuntivi" per le Opzioni
A, C e D.
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