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INFEZIONI E FERMENTAZIONI

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Microrganismi: Procarioti vs Eucarioti
Che cosa sono Principi di nomenclatura e classificazione; differenze tra procarioti ed
eucarioti; struttura della cellula batterica; colorazioni differenziali dei batteri; cenni ad
altri microrganismi ?
La classificazione biologica organizza gli organismi in una serie di categorie
gerarchiche, dalla più generale alla più specifica. Queste categorie includono regni,
phyla, classi, ordini, famiglie, generi e specie.
Differenze tra procarioti ed eucarioti:
Le cellule viventi possono essere suddivise in due categorie principali: procarioti ed
eucarioti.
Procarioti:
● Le cellule procariotiche sono organismi unicellulari senza un nucleo ben definito
o organelli membranosi.
● Il materiale genetico (DNA) è libero nel citoplasma, non racchiuso in un nucleo.
● Possono essere batteri o archei.
● Generalmente più piccoli e semplici rispetto alle cellule eucariotiche.
Eucarioti:
● Le cellule eucariotiche hanno un nucleo ben definito che contiene il materiale
genetico.
● Contengono organelli membranosi, come mitocondri, cloroplasti (nelle piante),
reticolo endoplasmatico, apparato di Golgi, lisosomi, ecc.
● Gli eucarioti possono essere unicellulari (come i protozoi) o multicellulari (come
piante, animali e funghi).
● Sono generalmente più grandi e complessi rispetto alle cellule procariotiche.
Struttura della cellula batterica:
La struttura della cellula batterica varia tra i diversi tipi di batteri, ma in generale, la
cellula batterica tipica è costituita da:
● Membrana cellulare: una membrana sottile e flessibile che circonda la cellula e
regola il passaggio di sostanze dentro e fuori.
● Parete cellulare: una struttura rigida esterna alla membrana cellulare che fornisce
sostegno e protezione alla cellula.
● Citoplasma: il fluido gelatinoso all'interno della cellula che contiene organelli
cellulari e il materiale genetico.
● Materiale genetico: generalmente costituito da una singola molecola circolare di
DNA.
● Ribosomi: strutture responsabili della sintesi delle proteine.
● Flagelli o pili: strutture di movimento o attaccamento presenti in alcune specie
batteriche.
Colorazioni differenziali dei batteri:
La colorazione di Gram è una tecnica fondamentale in microbiologia che permette di
distinguere i batteri in base alle caratteristiche della loro parete cellulare. Ecco una
spiegazione dettagliata del processo:
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Colorazione con cristal violetto: La procedura inizia applicando il cristal violetto,
un colorante viola o blu, sul campione batterico. Questo colorante si lega alla
parete cellulare di tutti i batteri presenti, indipendentemente dalla loro
composizione.
Mordenzatura con soluzione di iodio e ioduro di potassio: Dopo aver colorato il
campione con il cristal violetto, viene applicata una soluzione di iodio e ioduro di
potassio, chiamata mordenzatura. Questa soluzione aiuta a fissare il cristal
violetto nelle pareti cellulari dei batteri.
Decolorazione con alcool o acetone: Successivamente, si applica un agente di
decolorazione, che può essere alcool o acetone. Questo agente rimuove il cristal
violetto dalle pareti cellulari. La decolorazione è una fase critica della colorazione
di Gram perché i batteri reagiscono in modo diverso in base alla composizione
della loro parete cellulare.
Ricolorazione con safranina: Dopo la decolorazione, il campione viene ricolorato
con safranina, un colorante rosso. Poiché il cristal violetto è stato rimosso dalle
pareti cellulari, questa controcolorazione permette di visualizzare meglio i batteri
che sono stati decolorati.
Interpretazione dei risultati:
● I batteri che mantengono il colore viola o blu dopo la decolorazione sono
classificati come Gram-positivi. Questo indica che hanno una parete cellulare
spessa, ricca di peptidoglicano, che ha trattenuto il cristal violetto durante la
decolorazione.
● I batteri che vengono decolorati e assumono una colorazione rossa durante la
controcolorazione con safranina sono classificati come Gram-negativi. Questo
indica che hanno una parete cellulare più sottile, con meno peptidoglicano, che
non è in grado di trattenere il cristal violetto durante la decolorazione.
La resistenza al decolorante, e quindi la capacità di mantenere o meno il colore viola
durante la decolorazione, è determinata principalmente dalla quantità di peptidoglicano
presente nella parete batterica. I batteri Gram-positivi, con una parete cellulare più
spessa e ricca di peptidoglicano, sono più resistenti alla decolorazione rispetto ai
batteri Gram-negativi, con una parete cellulare più sottile.
La parete cellulare è una componente essenziale delle cellule batteriche che fornisce
loro supporto strutturale e protezione dagli ambienti esterni. Ecco alcuni punti chiave
sulla sua composizione e struttura:
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Rigidità e funzione protettiva: La parete cellulare batterica è responsabile della
rigidità della cellula e offre protezione contro le variazioni di pressione osmotica
e altri stress ambientali.
Peptidoglicano (mureina): Il componente principale della parete cellulare
batterica è il peptidoglicano, anche noto come mureina. Si tratta di un polimero
costituito da due tipi di carboidrati azotati:
● N-acetilglucosammina (NAG)
Acido N-acetilmuramico (NAM)
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● Questi due monomeri si alternano formando la struttura di base del
peptidoglicano.
Tetrapeptide laterale: Al NAM è attaccato un tetrapeptide laterale, che consiste
in quattro aminoacidi. Questo tetrapeptide conferisce al peptidoglicano la sua
struttura tridimensionale.
Legami trasversali: I polimeri lineari di peptidoglicano sono collegati tra loro
trasversalmente attraverso legami tra il tetrapeptide laterale. Questi legami
trasversali conferiscono stabilità alla struttura complessiva della parete cellulare.
Nei batteri Gram-positivi, i legami trasversali sono costituiti da corti peptidi,
mentre nei batteri Gram-negativi avviene un collegamento diretto tra i polimeri di
peptidoglicano.
In sintesi, la parete cellulare batterica è una struttura cruciale che fornisce sostegno e
protezione alla cellula, ed è principalmente composta da peptidoglicano, un polimero di
carboidrati azotati, con legami trasversali che conferiscono stabilità alla sua struttura.
La composizione e la disposizione dei componenti della parete cellulare possono
variare tra batteri Gram-positivi e Gram-negativi.
le forme e le disposizioni dei batteri:
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Forme:
● Cocchi: Sono batteri a forma di sfera, come piccole palline.
● Bacilli: Sono batteri a forma di bastoncello, simili a bastoncini.
Spirilli: Sono batteri a forma di spirale, simili a una spirale o a una molla.
​ Disposizioni:
● Singoli: I batteri sono disposti singolarmente, uno per uno.
● Diplococchi/diplobacilli: I batteri si trovano a coppie, due per gruppo.
● Catene: I batteri sono disposti in una catena, collegati uno dopo l'altro.
● Grappoli: I batteri sono raggruppati insieme in piccoli gruppi o grappoli.
● Tetradi: I batteri si trovano in gruppi di quattro, disposti a formare una
struttura a quadrato.
● Streptococchi/streptobacilli: I batteri sono disposti in una lunga catena o
filamento.
● Staphylococchi: I batteri sono disposti in ampi grappoli irregolari.
Ricordare queste forme e disposizioni può essere reso più facile associandole a
immagini o analogie. Ad esempio, puoi pensare ai cocci come piccole palle o al
bastoncello dei bacilli come un bastoncino. La disposizione a catena dei batteri può
essere associata a una catena di perle, mentre quella a grappoli potrebbe ricordare un
mazzo di fiori. Questi metodi mnemonici possono aiutare a rendere più semplice
ricordare le forme e le disposizioni dei batteri.
Meccanismi di patogenicità dei microorganismi
"Siti di entrata"
Alcuni batteri utilizzano meccanismi specializzati, come ad esempio proteine di
adesione o invasione, per legarsi alla superficie delle cellule ospiti e facilitare l'entrata.
Altri batteri possono sfruttare processi di endocitosi, in cui la cellula ospite ingloba
attivamente il batterio attraverso invaginazioni della membrana plasmatica
Quando i batteri superano le difese dell'ospite, lo fanno attraverso una serie di strategie
che possono includere l'elusione del sistema immunitario dell'ospite, l'alterazione del
microambiente circostante e l'induzione di danni alle cellule ospiti. Ecco come possono
farlo:
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capsula: La capsula batterica è una struttura esterna composta principalmente
da polisaccaridi che avvolge alcuni batteri. Serve come strato protettivo
aggiuntivo, fornendo resistenza ai fattori esterni come i meccanismi di difesa
dell'ospite, inclusi i fagociti.
Biofilm: Un biofilm è una comunità microbica costituita da batteri che si
aderiscono a una superficie e si incorporano in una matrice extracellulare
prodotta dai batteri stessi. Questa matrice protegge i batteri all'interno del biofilm
dai fattori ambientali avversi e dalle difese immunitarie dell'ospite.
Componenti della parete cellulare:
● Proteina M: È una proteina di superficie espressa da batteri come
Streptococcus pyogenes che aiuta il batterio ad aderire alle cellule
epiteliali e impedisce la fagocitosi attraverso l'azione antifagocitaria.
● Proteina di membrana esterna Opa: È una proteina di membrana esterna
espressa da batteri come Neisseria gonorrhoeae, che aiuta il batterio a
legarsi alle cellule ospiti e può variare per eludere il riconoscimento
immunitario.
Enzimi:
● Catalasi: Un enzima che catalizza la decomposizione del perossido di
idrogeno in acqua e ossigeno, proteggendo i batteri dal danno ossidativo.
● IgA proteasi: Un enzima che degrada gli anticorpi IgA, aiutando il batterio
a evitare la distruzione da parte del sistema immunitario.
● Coagulasi: Un enzima che favorisce la coagulazione del sangue,
proteggendo il batterio dalla fagocitosi e isolandolo dalle difese
dell'ospite.
● Chinasi: Un enzima che rompe i legami tra le cellule, facilitando la
penetrazione del batterio nei tessuti ospiti.
● Ialuronidasi: Un enzima che idrolizza l'acido ialuronico, un componente
della matrice extracellulare, facilitando la diffusione del batterio nei
tessuti.
● Collagenasi: Un enzima che digerisce il collagene, il principale
componente strutturale della matrice extracellulare, contribuendo alla
diffusione del batterio nei tessuti ospiti.
Una volta all'interno dell'ospite, i batteri possono causare danni tramite vari
meccanismi:
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Utilizzo dei nutrienti dell'ospite: I batteri possono consumare i nutrienti presenti
nell'ambiente ospite, competendo con le cellule dell'ospite per le risorse nutritive.
Danno diretto alle cellule: I batteri possono danneggiare le cellule ospiti
attraverso processi come l'adesione, l'invasione e la distruzione cellulare diretta.
Produzione di tossine: Molte specie batteriche producono tossine che possono
danneggiare le cellule ospiti e causare sintomi di malattia.
Induzione di reazioni di ipersensibilità: Alcuni batteri possono innescare reazioni
immunitarie eccessive, che possono danneggiare i tessuti ospiti.
La penetrazione nella cellula tramite "Membrane Ruffling" è un meccanismo utilizzato
da alcuni batteri per invadere le cellule ospiti. Questo processo coinvolge la
manipolazione della membrana plasmatica della cellula ospite da parte del batterio,
causando deformazioni notevoli o piegature (ruffling), che portano alla formazione di
protrusioni e increspature nella superficie cellulare. Queste protrusioni possono quindi
essere sfruttate dal batterio per facilitare l'ingresso all'interno della cellula ospite.
Ecco una spiegazione più dettagliata di questo processo:
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Riconoscimento della cellula ospite: Il batterio riconosce e si lega alla superficie
della cellula ospite attraverso specifiche interazioni molecolari tra le proteine
batteriche e quelle della membrana cellulare dell'ospite.
Manipolazione della membrana plasmatica: Una volta legato alla cellula ospite, il
batterio inizia a manipolare la membrana plasmatica. Questo può avvenire
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attraverso l'azione di proteine batteriche che inducono la formazione di
protrusioni o increspature nella membrana plasmatica della cellula ospite.
Formazione di "Ruffling": Le manipolazioni della membrana indotte dal batterio
portano alla formazione di strutture chiamate "Membrane Ruffles" o increspature.
Queste sono deformazioni dinamiche della membrana plasmatica che si
estendono e si ritraggono dalla superficie cellulare, creando un ambiente
dinamico e flessibile.
Ingresso del batterio: Utilizzando queste increspature, il batterio può spingere o
"insinuarsi" all'interno della cellula ospite. Le protrusioni della membrana
possono formare una sorta di tasca o vescicola che ingloba il batterio,
consentendogli di entrare all'interno della cellula ospite.
Una volta all'interno della cellula ospite, il batterio può evadere il sistema immunitario,
replicarsi, causare danni cellulari o sfruttare le risorse cellulari per la sua sopravvivenza
e replicazione. La formazione di membrane ruffling è solo uno dei meccanismi
attraverso cui i batteri possono invadere le cellule ospiti, e può variare a seconda del
tipo di batterio e della cellula ospite coinvolta nell'interazione
L'antibiogramma è un test di laboratorio che aiuta i medici a scegliere gli antibiotici più
efficaci per trattare un'infezione batterica. Ecco come funziona in modo semplice:
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Raccolta del campione: Quando sospetti un'infezione batterica, come
un'infezione del tratto urinario o una polmonite, il medico può prelevare un
campione di fluido corporeo, come urina, sangue o pus.
Crescita dei batteri: Il campione viene posto in un terreno di coltura che fornisce
agli eventuali batteri un ambiente favorevole per crescere.
Test degli antibiotici: Una volta che i batteri crescono, vengono esposti a diversi
tipi di antibiotici su un piattino di coltura. Ogni antibiotico viene posto in una zona
diversa.
Misurazione della crescita batterica: Dopo un po' di tempo, i medici controllano
se i batteri continuano a crescere intorno agli antibiotici o se la crescita è stata
inibita.
Interpretazione dei risultati: Basandosi su quale antibiotico ha impedito la
crescita dei batteri, i medici possono determinare quale antibiotico è più
probabile che sia efficace per trattare l'infezione
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Patogenicità: capacità di un patogeno nel causare una malattia superando le
difese dell’ospite
Virulenza: l’entità della patogenicità
Patogenesi: meccanismicon cui si instaura la malattia
Adesione: I batteri si attaccano alle superfici tramite strutture specializzate come
pili, flagelli o adesine.
Colonizzazione: Dopo l'adesione, i batteri si moltiplicano e formano comunità,
spesso protette da uno strato chiamato biofilm.
La variazione antigenica è la capacità dei microrganismi, come virus e batteri, di
mutare la loro superficie in modo da sfuggire al sistema immunitario, rendendo
difficile la loro eliminazione e contribuendo alla persistenza delle infezioni.
Catalase: il killing intracellulare
Ig proteasi: distrugge gli anticorpi igA
Coagulasi: coagula il sangue ( protegge dalla fagocitosi)
Collagenasi: idrolizza il collagene
Esotossine: protein , batteri Gram - +
endotossine : Solo Gram -, LPS, lipidi A ( rilasciato alla morte cellulare) causa
febbre e shoke → eilascio del citochine
Meccanismo di azione antibiotici
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La penicillina è un antibiotico che combatte le infezioni batteriche interferendo
con la formazione della parete cellulare batterica
Inibitori della parete cellulare PENICILLINE /CEFALOSPORINE
Inibitori della sintesi degli acidi nucleici CHINOLONI e FLUOROCHINOLONI
RIFAMICINE/Antibiotici (rifampicina)
IInibitori della sintesi proteica :→inibiscono la RNA polimerasi e quindi la sintesi
del RNA batterico
- inibitori della subunità 50S
- MACROLIDI
- CLORAMFENICOLO
- inibitori della subunità 30S
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• AMINOGLICOSIDI
• TETRACICLINE
interferoni sono proteine prodotte dal sistema immunitario per combattere le infezioni.
Aiutano a fermare la diffusione dei virus nelle cellule e possono essere utilizzati per
trattare malattie virali come l'epatite e la sclerosi multipla.
IFN-α (alfa): Immagina "α" come il simbolo di un "eroe" che arriva rapidamente (come la
lettera "A") per combattere i virus. Quindi, IFN-α è spesso coinvolto nella risposta
immediata del sistema immunitario contro le infezioni virali.
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IFN-β (beta): Immagina "β" come la "battaglia" contro le malattie autoimmuni.
IFN-β è coinvolto nella regolazione dell'infiammazione e viene utilizzato nel
trattamento di malattie autoimmuni come la sclerosi multipla.
IFN-γ (gamma): Immagina "γ" come il "generale" che guida l'esercito immunitario
contro batteri e funghi. IFN-γ è coinvolto nella stimolazione delle cellule
immunitarie contro le infezioni batteriche e fungine.
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