Uploaded by Teresa Carnevale

il tempo e la struttura del testo narrativo

advertisement
UNITÀ
2
IL TEMPO E LA STRUTTURA
DEL TESTO NARRATIVO
1 TEMPO E NARRAZIONE
LA COLLOCAZIONE CRONOLOGICA
Rispetto al tempo in cui l’autore scrive, la storia può
collocarsi nel passato, nel presente o nel futuro, come
nei racconti di fantascienza.
Ma la collocazione cronologica può anche essere indefinita,
come nelle favole (“C’era una volta...”) e in alcune storie
fantastiche.
L’ORDINE DEGLI EVENTI NEL RACCONTO:
FABULA O INTRECCIO
In ogni racconto è utile fare la distinzione tra fabula e
intreccio.
� L’intreccio è l’ordine in cui gli eventi vengono
raccontati.
� La fabula è la successione degli eventi secondo l’ordine
cronologico in cui accadono.
INTRECCIO
1
Andrea entrò nel bar.
3
2
Ordinò un caffè e lo bevve.
4
3
Era arrivato a Roma col primo treno, all’alba.
2
4
5
6
10
FABULA
Andrea pagò il caffè e si incamminò verso il palazzo
della televisione.
Il giorno prima era stato convocato dal direttore.
Ancora non sapeva che quell’incontro gli avrebbe
cambiato la vita.
5
1
6
Il tempo e la struttura del testo narrativo
Unità 2
FLASHBACK E ANTICIPAZIONE
Le principali tecniche narrative usate per cambiare
l’ordine cronologico degli eventi di una storia sono
il flashback e l’anticipazione.
Flashback
Con il flashback il narratore racconta qualcosa che
flashback
è avvenuto prima del momento in cui si svolge la narrazione.
Dall’esempio precedente:
“Andrea entrò nel bar. Ordinò un caffè e lo bevve.
Era arrivato a Roma col primo treno all’alba.
Andrea pagò il caffè e si incamminò verso il palazzo
della televisione.”
Anticipazione
Con l’anticipazione (o prolessi) il narratore anticipa qualcosa
anticipazione
che avverrà nel futuro rispetto al momento della narrazione.
Dall’esempio precedente:
“Andrea si incamminò verso il palazzo della televisione.
Il giorno prima era stato convocato dal direttore. Ancora
non sapeva che quell’incontro gli avrebbe cambiato la vita.”
LA DURATA DELLA STORIA E DEL RACCONTO
In ogni testo narrativo bisogna considerare il rapporto
tra due elementi:
� la durata del tempo della storia, cioè le ore, i mesi,
gli anni in cui si svolgono gli eventi raccontati;
� la durata del tempo del racconto, cioè il tempo che
si impiega a leggere un certo numero di parole o di pagine
dedicate alla narrazione degli eventi.
tempo
della storia
tempo
del racconto
Queste due dimensioni non coincidono quasi mai:
spesso eventi che durano molti anni sono riassunti
in poche righe o vengono saltati; mentre azioni brevissime
possono occupare molte pagine.
Si possono creare diversi rapporti tra il tempo della storia
e il tempo del racconto.
11
Sezione 1
Le tecniche
Ecco i principali rapporti che si creano tra
il tempo della storia e il tempo del racconto.
Ellissi
Un libro non può raccontare tutto. L’autore perciò sceglie
di non raccontare alcuni eventi che accadono.
tempo della storia
Il testo narrativo quindi usa poche parole per raccontare
mesi o anni. L’ellissi è di solito segnalata da frasi come
“dopo molti anni” o “tre ore dopo”: quello che avviene
tempo del racconto
nel frattempo viene sottinteso e non raccontato.
Partimmo, e dopo sei mesi arrivammo in Siberia.
Sommario
Nel sommario si usano poche frasi per riassumere lunghi
periodi della storia: un’intera giornata viene riassunta in
tempo della storia
una frase, un paio di anni vengono raccontati in un paragrafo.
Quindi la durata del tempo del racconto è breve mentre
la durata del tempo della storia è molto più lungo.
tempo del racconto
Viaggiò. Conobbe la malinconia dei piroscafi, i freddi
risvegli sotto una tenda, l’incanto dei paesaggi e
delle rovine, l’amarezza delle simpatie troncate. Ritornò.
Scena
Nella scena il tempo della storia e quello del racconto
hanno la stessa durata. Questo avviene nei dialoghi
tempo della storia
o quando il narratore racconta un particolare evento, senza
tralasciare niente.
Anna sentì suonare la porta. «Chi è?»
tempo del racconto
«C’è un pacco per lei.»
Anna aprì la porta ma di fronte a lei non c’era il postino.
Analisi
Nell’analisi il tempo della storia dura poco o pochissimo,
mentre il racconto si sofferma a lungo su quei momenti,
tempo della storia
creando un effetto di rallentamento.
Bussarono alla porta. Chi mai poteva essere?
Giovanni non aspettava nessuno e non conosceva ancora
tempo del racconto
12
nessuno in città. Comunque aprì la porta.
Il tempo e la struttura del testo narrativo
Unità 2
Pausa
La pausa si ha quando il narratore smette di raccontare fatti
o azioni dei personaggi per fare una descrizione di un luogo
o di una persona. Allora il tempo della storia si ferma,
tempo della storia
mentre il tempo del racconto ha una certa durata.
Maria entrò. Tutti si girarono a guardarla: era una ragazza
alta, bionda e con due magnifici occhi neri...
tempo del racconto
2 LA STRUTTURA NARRATIVA
LE FASI
È possibile suddividere la struttura della fabula
(cioè la narrazione in ordine cronologico degli eventi)
in quattro fasi:
� situazione iniziale: è il punto di partenza della storia,
in cui vengono presentati i luoghi e i personaggi;
� esordio: è la fase in cui si modifica la situazione iniziale
FISSA IL CONCETTO
L’incipit non va
confuso con la
situazione iniziale.
L’incipit sono
le prime righe con cui
si apre un racconto.
e dà inizio all’azione;
� peripezie: è la parte più lunga, in cui vengono raccontate
le avventure dei protagonisti;
� scioglimento: è la conclusione della storia, in cui
finiscono le peripezie.
LE SEQUENZE
Un racconto può essere diviso in sequenze.
Una sequenza è una parte di testo con caratteristiche
omogenee: un dialogo, una descrizione, la riflessione
di un personaggio, un flashback...
La sequenza è caratterizzata da:
� presenza degli stessi personaggi;
STUDIO ATTIVO
Dove metteresti
il cambio di sequenza?
Mario andò in cucina
e si preparò un panino.
Più tardi, nel cuore
della notte, si svegliò
di soprassalto.
� unità di tempo (non ci sono ellissi);
� unità di luogo (l’ambientazione resta la stessa).
13
Sezione 1
Le tecniche
Le sequenze si distinguono in base alla funzione che
svolgono nel testo. Ci sono sequenze dinamiche che fanno
andare avanti la storia e sequenze statiche che invece
fermano la storia.
�� Sequenze descrittive: descrivono luoghi, oggetti o
personaggi. Sono sequenze statiche, l’azione si ferma.
�� Sequenze narrative: raccontano fatti, eventi, lo svolgersi
di situazioni. Sono sequenze dinamiche, perché sono quelle
che portano avanti l’azione.
�� Sequenze dialogate: riportano i dialoghi dei personaggi.
Sono sequenze dinamiche perché il tempo della storia
continua a progredire.
�� Sequenze riflessive: riferiscono i pensieri dei personaggi
o del narratore. Servono a fare luce sull’interiorità dei
personaggi. Sono sequenze statiche, l’azione si ferma.
Il più delle volte però nei testi si trovano sequenze miste,
cioè che presentano elementi di più tipologie.
Per esempio un dialogo a cui si mescolano delle riflessioni.
IL RITMO DELLA NARRAZIONE
Il ritmo della narrazione può essere più o meno veloce e
questo dipende dalla scelta delle sequenze: quelle dinamiche
accelerano il ritmo, quelle statiche lo rallentano.
Anche la durata influisce sul ritmo della narrazione:
la pausa e l’analisi lo rallentano, mentre il sommario
e l’ellissi lo accelerano.
STUDIO ATTIVO
Rendono la narrazione più veloce:
Rallentano il ritmo della narrazione:
14
ESERCIZI
1. RICOSTRUISCI L’ORDINE CRONOLOGICO DEGLI EVENTI NARRATI NEL BRANO
INTRECCIO
1
2
3
4
5
6
FABULA
Gianni entrò nel bar trafelato.
Non se l’era sognato, aveva proprio visto quell’uomo
far salire in macchina con la forza una ragazza.
«Ti prego», disse Gianni rivolto al barista, «chiama
la polizia ho il cellulare scarico.»
Era stato troppo lontano per intervenire, ma aveva
memorizzato il numero della targa.
Grazie a quel numero in meno di un’ora la polizia
avrebbe salvato la ragazza.
Il barista gli allungò il telefono con aria spaventata.
2. LEGGI E RISPONDI
� Passarono altri due mesi, Giulio lavorava di notte e di giorno a scuola era
stanchissimo. Furono due mesi di amari rimproveri da parte di suo padre.
In questo brano c’è:
un sommario.
un’ellissi.
una pausa.
� Dopo l’incidente sugli sci, Chris si risvegliò in un letto d’ospedale.
Non avrebbe più camminato.
Un anno dopo era di nuovo in pista con la sua carrozzina speciale attaccata a uno sci.
Gliel’avevano regalata i suoi amici dell’università.
Con quella carrozzina avrebbe vinto 12 medaglie paralimpiche.
In questo brano ci sono:
un sommario.
un’ellissi.
un flashback.
un’anticipazione.
una pausa.
15
Download