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Riccardo Grandi
GRANDI PROGRAMMI

Copyright: © 2019 Riccardo Grandi. Tutti i diritti riservati.
www.sustainablebb.com
sustainablebodybuilding@gmail.com
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Foto in copertina di Davide Giannico
ISBN 978-88-944982-0-2
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Questo libro non intende fornire
trattamento o prevenzione a disturbi,
malattie o condizioni cliniche, né sostituirsi
al trattamento medico o come alternativa
a un consulto specialistico.
È la raccolta di procedimenti e logiche di
allenamento.
L’uso delle indicazioni presentate in
questo libro è a completa discrezione e
responsabilità del lettore.
Prima di intraprendere dell’attività fisica
consultate e chiedete al vostro medico di
fiducia l’idoneità all’attività fisica.
Questo libro o qualsiasi parte di esso non
può essere riprodotto o riscritto in nessun
modo senza il permesso dell’autore, ne in
formato cartaceo ne sul web.
www.sustainablebb.com
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GRANDI PROGRAMMI
4


Riccardo Grandi. Creatore del progetto
Sustainable Body Building SBB, è stato
docente dei corsi di formazione di 1°
e 2° livello NBFI/ACSI e dei corsi di
specializzazione per A.I.P.T.
Ideatore della prima e la sola scuola di
preparatori di natural body building in Italia
e docente della stessa. Ideatore e docente
del progetto Personal Food Coach SBB
e del nuovissimo corso di formazione
riconosciuto dal CONI “excellent trainer”.
Negli ultimi 6 anni ha portato in gara 72
atleti totalizzando 35 primi posti, 50 secondi posti e 29 terzi posti tutti in
gare NBFI, AINBB, FIBBN, WNBF e FCFN di cui 17 campioni italiani, 4 titoli
assoluti più un vice campione assoluto, 11 PRO CARD vinte, 2 campioni del
mondo INBF-WNBF, un vice campione del mondo INBA, una campionessa
europea ICN, 2 miss universo ICN e due terzi posti al mondiale WNBF, 2 podi
all’europeo INBA, più diversi finalisti, un titolo assoluto in una gara NPC e un
podio all’Olympia Amateur.
Già scrittore del libro “caso studio” CAMPIONI SI DIVENTA e dell’E-Book
“PROGRAMMI SOSTENIBILI, NATURAL E VINCENTI.
È stato articolista per OLYMPIAN’S NEWS e PROJECT MAGAZINE.
Ha prodotto diversi video corsi sull’allenamento al femminile e per l’utente
base.
Classe 1969, da 45 anni nel mondo dello sport iniziando a muoversi nel
mondo del judo a soli 5 anni. Ha praticato sport agonistico nel judo, kick
boxing, pugilato, calcio, baseball, mountain bike, natural body building.
Gestisce centri fitness dal 1999 e insegna in sala pesi dal 1989.
Dal 2013 si dedica esclusivamente al mondo della preparazione di atleti di
natural body building preparando decine di atleti che gareggiano solo in gare
con controlli antidoping.
Il suo motto è: “se lo fa lui lo posso fare anch’io, e se nessuno lo fa posso
essere io il primo a farlo”.
5
GRANDI PROGRAMMI

L’ALLENAMENTO È UN FARMACO. SE
È INSUFFICIENTE NON PROVOCHERÀ
NESSUN CAMBIAMENTO, SE È
ECCESSIVO TI AMMALA, SE È
DOSATO GIUSTO È TERAPEUTICO.
DIVENTA UN CANALE
DI TRASMISSIONE DI
CONSAPEVOLEZZA E CAMBIAMENTO
DIVENTANDO TU STESSO PARTE DEL
CAMBIAMENTO.
RICCARDO GRANDI
6
Introduzione
Introduzione
Mi sono accorto che nel panorama del fitness attuale c’è un grande limite,
ed è quello di ragionare in maniera eccessivamente settoriale. Ad esempio:
BODY BUILDING: se il mio retaggio arriva dal body building, tratterò tutti
come tali, ovvero pompaggio e serie a cedimento, con un ragionamento che
parte dai “gruppi carenti”, quindi ci si ritrova a martellare un (per esempio)
centro schiena con esercizi specifici, senza capire che il problema è dovuto
da una ipercifosi e quindi va trattata diversamente.
POSTURALE: se il mia formazione è prettamente posturale, inizierò a vedere
paramorfismi e dismorfismi ovunque, trattando le persone che ho davanti da
“ammalati” invece che da persone sane che hanno un elemento diverso da
considerare.
POWER LIFTING: uscendo da questa ottica (purtroppo sui social passa
molto questa cosa) ecco che vediamo la signora Giovanna in sovrappeso o
il signor Luigi sottopeso e denutrito da 1 pasto al giorno - al loro primo mese
di palestra - che vengono portati su squat, panca e stacco…
FORMAZIONE GENERICA: se invece la formazione è generica, ovvero senza
nessuna specializzazione (come ad esempio corsi NON specifici di 1° e 2°
livello di formazione istruttori) si troveranno nelle sale pesi di ogni parte d’italia
uomini che dimagriscono con le serie da 20 oppure donne che si ammazzano
di cardio ed esercizi completamente inutili per i glutei.
Insomma… l’idea comune è che purtroppo LA SPECIALIZZAZIONE E LE
TECNICHE AVANZATE SIANO APPANNAGGIO SOLO PER SOGGETTI
AVANZATI!!!
Invece è necessario partire con una visione d’insieme diversa che adesso è
solo di pochissimi professionisti che hanno già fatto un percorso di “errori e
correzioni” sul campo.
Non sarebbe meglio se questo processo - che può essere chiamato anche
7
GRANDI PROGRAMMI
Introduzione
ESPERIENZA - sia agevolato da un qualcosa che apre la visione del lavoro
in sala con nozioni facili da applicare insegnando una serie di nozioni che
accelerano poi il processo ed il concetto di ESPERIENZA?
Allora è necessario partire dal presupposto che LE TECNICHE AVANZATE
non sono necessarie solo per l’utente avanzato, ma anche e soprattutto
PER L’UTENTE BASE, che vengono proposte con lo stesso principio e scopo
dell’avanzato ma che vengono adattate per essere sostenibili anche da chi
ha in mente tutto fuorchè una gara.
Spesso dico ai miei seminari che L’ALLENAMENTO è UN FARMACO, e come
tale può:
•
guarire se somministrato giusto e con i dosaggi e tempi giusti,
•
ammalare se troppo eccessivo o frequente,
•
uccidere se trattato con ossessione e visione distorta della vita,
sta a noi capire COME vogliamo utilizzare questo farmaco.
Tutti sappiamo che l’allenamento deve fornire:
1. Stress metabolico
2. Stress meccanico
3. Stimolo e potenziamento neurale
4. Microcircolo
5. Aumento dell’EPOC
6. Adattamenti posturali
Ma cosa vuol dire tutto questo per un obeso che viene in palestra con
l’alimentazione del nutrizionista? Quali sono i problemi che potremmo
trovare? Lo sapevi che un soggetto insulino resistente potrebbe avere gravi
episodi di ipoglicemia in palestra E SVENIRE DAVANTI AI TUOI OCCHI anche
se correttamente alimentato? Come ti comporti? Come agisci?
•
Cosa vuol dire tutto questo per la signora in sovrappeso che non
ha mai fatto attività fisica con grave stato edematoso sulle gambe?
Lo sapevi che se la infiammi ancora di più con l’allenamento, le
8
Introduzione
gambe le aumenteranno di circonferenza per un aumento dello stato
edematoso e di conseguenza ti dirà che la palestra le ha fatto venire
le gambe rosse… e ha pure ragione???
•
Che significato ha tutto questo per la ragazzina di 48 kg con problemi
di scapole alate, scoliosi e curve fisiologiche alterate che TI CHIEDE
DI DIMAGRIRE e HA PURE RAGIONE nonostante il sottopeso per
una quantità di muscoli nettamente inferiore a quella del grasso?
Come ti comporti? Riesci a capire le cause e risolvere?
•
Cosa potresti fare per lo SPORTIVO DELLA DOMENICA che ha
convinzioni totalmente errate sull’allenamento in palestra e più che
stupidaggini non fa? Lo sapevi che ANCHE IL MARATONETA può
avere un aumento della performance se invece che i muscoli, in
palestra, gli alleni il sistema nervoso? Lo sapevi che il ciclista se gli
stabilizzi il CORE e lo sciogli a livello posturale puoi farlo letteralmente
VOLARE in salita?
•
Vogliamo parlare del PALESTRATO che pensa di fare bene facendo
pettorali e bicipiti tutti i giorni o la ragazza che fa solo glutei e gambe?
Lo sapevi che anche senza ammazzarsi è possibile avere risultati?
basta che si facciano le cose fatte bene…
Insomma… si ha l’occasione Più UNICA CHE RARA di comprendere perché
certe cosa vanno bene ed altre no e si potrà SMETTERE DI RAGIONARE DA
COMUNE PT che in caso di mancanza di risultati o di risultati opposti a quelli
voluti, si mette a dare la colpa al cliente anche se quest’ultimo si è applicato,
in quanto la mancanza di RISULTATO POSITIVO non è neanche contemplata.
9
GRANDI PROGRAMMI
Come abbiamo fatto?
Come abbiamo fatto?
•
SBB è nato lavorando sulle persone normali, e operando con persone
che non sono atleti ho scoperto che l’unico modo per far ottenere
risultati è quello di fare in maniera che il procedimento sia sostenibile
e l’aderenza al programma sia la migliore possibile, per questo
motivo noi più che allenatori dobbiamo essere dei FACILITATORI DI
SUCCESSI, ovvero cercare di facilitare la strada ai nostri clienti per
far si che raggiungano il successo.
•
Dopo aver escogitato 1000 modi per far ottenere risultati a persona
con motivazione decisamente bassa, ho applicato i concetti
SOSTENIBILI imparati dalle persone normali sui body builder natural,
ed il risultato è stato clamoroso!
•
Con I body builder ho applicato dei procedimenti avanzati impossibili
da proporre ad un utente base, constatando così i risultati dei
procedimenti avanzati su atleti d’elite comprendendone anche i
motivi fisiologici di tale successo..
•
Alla fine mi sono chiesto se non fosse possibile semplificare i concetti
avanzati ed applicarli a persone senza esperienza. In poche parole
ho adattato i procedimenti avanzati alle persone normali, per ottenere
quelle stimolazioni dall’allenamento adatte al miglioramento neurale,
organico, linfatico, organico, mentale ed emozionale.
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Come abbiamo fatto?
La differenza tra teoria e pratica in teoria non esiste, ma in pratica c’è. (Cit.
Albert Einstein)
C’è il web pieno di prima e dopo altisonanti... Tutti oramai sono in grado di
fare delle body recomposition notevoli, MA...
•
Ma... Il soggetto si ritrova più in salute di prima oppure sta peggio per
aver fatto allenamenti troppo intenso e/o frequenti?
•
Ma... Il soggetto, dopo la foto sorridente, è in grado di compiere le
azioni di tutti i giorni?
•
Ma... Da una foto pubblicata con una trasformazione, vi siete mai
domandati di quanti FALLIMENTI ci sono non pubblicati (ovviamente)?
•
Ma... Vi fanno vedere com’è lo stesso soggetto un anno o due dopo?
•
Le analisi sanguigne e ormonali ve le fanno vedere?
•
Il ciclo è ancora presente?
Queste domande non danno risposte immediate, ma possono creare I dovuti
interrogative per aprirsi ad una lettura alternative e con visione dell’insieme
un pò differente dal solito.
11
GRANDI PROGRAMMI
Cosa vuole comunicare questo libro.
Cosa vuole comunicare
questo libro.
L’unica parola che mi viene in mente è CONSAPEVOLEZZA.
Ovvero essere consapevoli del proprio stato fisico.
Troppo spesso trovo persone che imprecano alla sfiga per il loro stato
cagionevole, sempre doloranti, infiammati, stanchi, insonni, con difficoltà
digestive e con costanti segni dello stress addosso. La mancanza di
consapevolezza è che questo stato fisico è creato solo ed esclusivamente
da loro stessi.
Prima di parlare di INFIAMMAZIONE SISTEMICA voglio fare una premessa:
chiarisco innanzitutto che questo termine è direttamente “rubato” dal campo
medico, e questa di solito è una problematica molto grave da ricovero
ospedaliero.
Per quel che ci riguarda, il termine INFIAMMAZIONE SISTEMICA è utilizzato
per capire un concetto che se trascurato può portare a 2 cose, una tollerabile
e l’altra no:
1. Cattiva qualità di vita
2. Malattia più o meno grave con ricovero ospedaliero (per l’appunto)
Un altro messaggio che non voglio che passi è che tutti al mondo sono
infiammati e malati, perché non è assolutamente vero, il nostro corpo è
costantemente all’opera per contrastare milioni di microbi, virus, batteri,
infiammazioni, ecc…
Ma il problema arriva quando I segni sono molto molto evidenti e si sommano
i sintomi tra di loro sino a creare un equilibrio veramente precario di salute,
ma in una società dove si cerca il tutto e subito, non si è abituati a “prendersi
cura di sè” se non andando dal medico e farsi prescrivere un farmaco
che riporterà momentaneamente in equilibrio un forte disequilibrio che si
ripresenterà laddove nulla verrà cambiato.
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L’infiammazione conosciamola in pratica.
L’infiammazione
conosciamola in pratica.
Innanzitutto chiarisco che l’infiammazione è un sistema di difesa operato
dal nostro organismo in risposta a uno stimolo ed è mediato dal sistema
immunitario.
Questo meccanismo è volto a eliminare la causa che ha provocato il danno,
che sia cellulare o dei tessuti, e lo fa avviando il processo di riparazione.
L’infiammazione si verifica quando il sistema immunitario si appresta a
combattere contro qualcosa che può rivelarsi dannoso.
Ci sono cinque segni che possono indicare un’infiammazione acuta:
Rossore (Rubor)
Calore (Calor)
Gonfiore (Tumor)
Dolore (Dolor)
Perdita di funzionalità (Functio laesa)
Ti faccio un esempio, se picchi violentemente il ginocchio a terra subito l’area
si infiammerà velocemente diventando rossa e scotterà, infatti si usa mettere
il ghiaccio, si gonfierà, ovviamente farà male e la funzione del movimento verà
lesa, ma questo è il sistema che il tuo corpo ha di dirti FERMATI e protegge
l’area danneggiata.
Il rossore e calore sono causati da aumento del flusso sanguigno e della
temperatura corporea interna al punto infiammato, il gonfiore è dovuto
ad un accumulo dei fluidi e il dolore è provocato dal rilascio di sostanze
chimiche come bradichinina e istamina che stimolano terminazioni nervose.
La perdita della funzione ha molteplici cause.
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GRANDI PROGRAMMI
L’infiammazione conosciamola in pratica.
Non tutti i cinque segni si verificano in ogni infiammazione; alcune di
queste avvengono “in silenzio” e non causano alcun tipo di sintomo.
Se l’infiammazione è grave, può causare reazioni sistemiche nell’organismo.
Ora immagina un grande contenitore con sopra scritto INFIAMMAZIONE DEL
SISTEMA dove sotto di esso c’è un buco per far defluire il contenuto con una
strozzatura piccolissima e sopra di esso tantissimi piccoli bicchieri pieni con
scritto:
•
La tua ernia lombare
•
Virus
•
Il ginocchio che hai appena sbattuto
•
Raffreddore
•
Insonnia
•
Cattiva alimentazione
•
Denutrizione/iper alimentazione
•
Allenamenti esagerati
•
Ecc….
Man mano che uno di questi bicchieri si vuota nel grande contenitore perché
mangi male o bevi poco oppure ti fai male o ti alleni troppo o troppo poco,
un bicchiere pieno si vuota nel contenitore grande alzando leggermente il
livello dell’infiammazione sistemica. Se i bicchieri che si vuotano sono troppo
frequenti, prima o poi questo contenitore inizierà a riempirsi eccessivamente
sino a che strariperà e questo attiverà spontaneamente i livelli di infiammazione
localizzata. Hai mai visto qualcuno che ne ha sempre una? Salute sempre
cagionevole, pieni di dolori e di piccolo o grandi problemi.
Questo può includere i seguenti segni e sintomi:
•
sintomi generali di malessere
•
stanchezza cronica
•
febbre.
Questi sintomi sono un segno che la difesa immunitaria è molto attiva e ha
bisogno di un sacco di energia che può essere carente per altre attività.
14
L’infiammazione conosciamola in pratica.
La febbre è il segno più tangibile di una attività immunitaria molto attiva e
questo ti deve far riflettere se qualche volta ti sei allenato nonostante tu abbia
avuto la febbre.
Un altro dei segni tangibili che il processo infiammatorio è in atto è il gonfiore.
Lo stato edematoso si manifesta sia a livello locale che a livello sistemico,
ti sei mai chiesto perché dopo un periodo particolarmente stressante e
disordinato ti vedi allo specchio come un pallone? E vogliamo parlare della
cellulite? Ci arriverai da sola…
Inoltre ci saranno delle variazioni nella composizione del sangue, come un
aumento del livello di cellule appartenenti al sistema immunitario.
Ma sai qual è il problema più grosso? Quando il corpo è talmente infiammato
che il sistema immunitario inizia a difendersi dall’infiammazione stessa che è
a sua volta una attività immunitaria… ma ti spiego dopo cosa vuol dire.
Vado avanti a spiegarti.
Sono molteplici le cellule del sistema immunitario che partecipano al
processo infiammatorio: linfociti T, mastociti, macrofagi, cellule Natural
Killer e granulociti sono solo alcuni esempi. Inoltre, sono rilasciate sostanze
diverse definite “mediatori infiammatori”.
Tra questi ci sono la bradichinina e istamina che provocano vasodilatazione
nel sito infiammato, con aumento del diametro dei vasi sanguigni e maggior
afflusso di sangue (per questo motivo l’area infiammata diventa rossa e
calda).
Le cellule di difesa sono trasportate dal sangue al punto di infiammazione,
in modo tale da svolgere la loro funzione di difesa e riparazione del tessuto
danneggiato.
Entrambi gli ormoni possono anche irritare i nervi e causare segnali di
dolore che sono inviati al cervello.
Ma quando il processo infiammatorio si conclude, il liquido in eccesso viene
drenato e fatto defluire, ristabilendo le normali condizione iniziali del tessuto.
Non ti sei mai chiesto perché una persona in sovrappeso dopo una settimana
di dieta “decente” perde 5 kg di botto? Non perché dimagrisce, ma perché
si sfiamma togliendo un elemento importantissimo che causa infiammazione
sistemica, l’iper alimentazione.
15
GRANDI PROGRAMMI
L’infiammazione conosciamola in pratica.
Ma il problema più grosso è che l’infiammazione è coinvolta nella
fisiopatologia di molte malattie croniche, come l’artrite reumatoide e le
malattie neurodegenerative.
Molte delle cellule del sistema immunitario, tra cui macrofagi, neutrofili
ed eosinofili sono direttamente coinvolti nella produzione di citochine
infiammatorie nella flogosi cronica.
La letteratura e i numerosi studi scientifici attribuiscono all’infiammazione
cronica una delle principali cause della patogenesi di tumori e
dell’invecchiamento repentino dell’organismo e giocare un ruolo chiave
nella formazione di una vasta gamma di malattie legate all’età tra cui il
diabete, malattie cardiovascolari e autoimmuni.
Il processo flogistico induce stress ossidativo e riduce la capacità
antiossidante cellulare; i radicali liberi sovraprodotti reagiscono con gli
acidi grassi e le proteine di membrana delle cellule, compromettendone
la funzionalità.
Inoltre, i radicali liberi possono portare a mutazioni e danni del DNA che
può essere un fattore predisponente al cancro e ai numerosi disturbi
legati all’età.
In poche parole nel tuo DNA magari non c’è scritto TUMORE ma alla fine ti
viene lo stesso.
Ora non voglio che passi il messaggio che se sei leggermente infiammato
rischi la vita, in realtà il nostro corpo è una macchina meravigliosa che
compensa e reagisce ad ogni cosa, ma lo fa emettendo un prezzo da pagare
e questo conto si chiama INVECCHIAMENTO PRECOCE. Questo dovrebbe
farti riflettere non tanto sugli effetti di una cena sregolata, una sbornia o quella
volta che ti sei allenato come un pazzo, ma più che altro se tutto questo viene
ripetuto per giorni, mesi, anni, decenni.
Infatti si trovano quarantenni con acciacchi da ultra settantenne, io stesso
ne conosco uno che prende la pillola per la pressione, la metformina per
un diabete di tipo 2 e la cardio aspirina. Ovviamente sedentario e 30 kg di
troppo.
Non va dimenticato che i vari componenti della dieta, tra cui gli acidi grassi
polinsaturi a lunga catena (omega-3), vitamine antiossidanti, flavonoidi
vegetali, prebiotici e probiotici hanno un potenziale effetto modulante
16
L’infiammazione conosciamola in pratica.
nella predisposizione di condizioni infiammatorie croniche e possono
avere un ruolo terapeutico chiave. Ergo: se mangi pesce, frutta e verdure
Freschi, limiti i grassi saturi e consumi alimenti freschi che diano sostegno al
microbiota intestinale lavori in prevenzione mantenendo sempre bassi I livelli
di infiammazione.
Questi componenti agiscono attraverso una varietà di meccanismi, tra cui la
riduzione della produzione di mediatori infiammatori e attraverso diversi effetti
sulla segnalazione cellulare e l’espressione genica (acidi grassi omega-3,
vitamina E, flavonoidi vegetali), riducendo la produzione di ossidanti dannosi
(vitamina E e altri antiossidanti) e promuovendo la salute della barriera
intestinale (prebiotici e probiotici).
Come valutare lo stato infiammatorio sistemico
CORPO
•
Dolori articolari?
•
Dolori posturali?
•
Dolore epidermico al tatto?
•
Rossore?
•
Afte, forfora?
•
Gengive irritate?
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GRANDI PROGRAMMI
L’infiammazione conosciamola in pratica.
•
Psoriasi?
•
Ciclo assente o irregolare?
•
Disfunzioni erettili?
ALIMENTAZIONE E IDRATAZIONE
•
Quanti pasti al giorno?
•
Quali alimenti sono più ricorrenti?
•
Come sono suddivisi i pasti?
•
Cibi raffinati?
•
Frutta e verdura?
•
Alimenti freschi?
•
Alcool?
•
Quanta acqua beve al giorno?
•
Bevande gassate?
ALLENAMENTO/MOVIMENTO
•
Si allena?
•
Che sport?
•
Frequenza settimanale?
•
Intensità?
•
Principi allenanti?
•
Quanti passi/movimento al giorno?
ALTRO
18
•
Vita sociale?
•
Difficoltà economiche?
•
Orari lavorativi?
•
Ore di sonno?
•
Qualità del sonno?
•
Assunzione di farmaci?
L’infiammazione conosciamola in pratica.
•
Assunzione di integratori?
•
Fumo?
Ora ci tengo a farti passare il messaggio giusto e non voglio che tu prenda la
parte “terroristica” di quello che hai letto.
Non è sufficiente un’afta in bocca o un pò di forfora per avere un elemento
valido che ti faccia spaventare e dire SONO INFIAMMATO, in realtà va
contestualizzato tutto, ovvero, se quasi tutti i sintomi sono presenti e l’area
dell’alimentazione ed idratazione, quella dell’allenamento e movimento
e quella di tutto il resto sono un disastro, allora è il caso di pensarci
preventivamente, altrimenti potrebbe essere solo un evento passeggero dato
da un evento di picco e non cronico (esempio un lutto) dove semplicemente
dobbiamo riposare un pò.
19
GRANDI PROGRAMMI
Perché parlare di allenamenti?
Perché parlare di allenamenti?
Creare profili allenanti è una delle incognite più grandi del mondo del fitness.
Troppo peso mi sento dire che facendo un lavoro calcolato ci si sta creando
un sacco di problemi inutili e che in verità l’allenamento è la cosa più semplice
che possa esserci… perché “basta ascoltarsi” !!!
Ora… faccio sport ininterrottamente da quando ho 5 anni (ne ho 50), ho fatto
agonismo di Judo, calcio, mountain bike, kick boxing, pugilato e natural body
building.
Per questi motivi credo di potermi definire un “atleta” con discreta esperienza.
Gestisco inoltre centri fitness da 20 anni e ho iniziato come PT circa 27 anni
fa. La prima persona portata in gara da me risale al 1994.
Per questi altri motivi mi posso definire un allenatore con buona esperienza.
Poi ho iniziato a fare il preparatore come unico lavoro da qualche anno, e le
persone portate in gara dal sottoscritto sono a decine, uomini e donne di ogni
età, e le vittorie nonché i piazzamenti sono veramente parecchi.
Ecco… con questa premessa posso dire tranquillamente che il fatto di
ascoltarsi è una bella scusa per rimanere nella propria area di comfort e
non ottenere risultati se non sino ad un certo livello medio senza poi riuscire
a fare quel salto di qualità e di conseguenza mettersi a urlare AL DOPING
AL DOPING quando uno monitora e progredisce con gli stimoli in maniera
progressiva ed esce dalle idee classiche del body building natural in termini
di volumi e definizione.
Quando ho iniziato a tenere corsi di formazione, una delle cose che sempre
mi viene praticamente sempre chiesto è un file per creare le tabelle di
allenamento.
Insomma… un file che prendesse dentro centinaia di migliaia di regole,
esperienze, fattori e visioni differenti.
20
Perché parlare di allenamenti?
Ora… potrai capire che un file di questo genere è impossibile da creare, anche
se ce ne sono alcuni carini ma che non si avvicinano neanche lontanamente
al necessario, ed in ogni caso il file richiede la logica e la cultura dell’uomo
competente che fa avanzare gli stimoli nel tempo.
Quello che viene chiesto è sicuramente il segnale di una forte confusione su
quelli che sono i più semplici fondamenti che portano alla forza e all’ipertrofia,
nonché delle regole basilari della teoria (e pratica) dell’allenamento.
Nel senso che non si sa come fare una tabella efficace e che produca risultati
a lungo termine e si brancola nel buio con un semplice “proviamo così”.
Ogni
volta che compi una azione sappi che è sempre generato da un
atteggiamento il quale è creato da un pensiero che è formato da una
emozione.
Ora puoi immaginare che cambiando l’azione potrai cambiare anche
modificare atteggiamenti, pensieri ed emozioni.
Emozioni –
pensieri
–
Ma
Azioni –
atteggiamenti
–
azioni…
anche
atteggiamenti
–
pensieri
–
emozioni…
Quindi AGISCI!!!
21
GRANDI PROGRAMMI
Parliamo di stress
Parliamo di stress
Lo stress sistemico, i suoi effetti e come riconoscerlo
Entriamo un po’ sul tecnico. Lo stress non è altro che una sindrome
di adattamento a delle sollecitazioni. Può essere fisiologica, ma può
anche rasentare la patologia, anche cronica, arrivando anche al campo
della psicosomatica. La vita ci presenta diversi stressor davanti. Con questo
termine intendiamo tutta una serie di sollecitazioni volte a colpire l’equilibrio
del corpo. Questi stressor nel nostro organismo possono esser percepiti
come eustress o distress. Nel primo caso ci sarà una risposta positiva (come
l’abbronzatura rispetto allo stressor-sole) nel secondo una risposta negativa
(come la morte dopo uno stressor-malattia).
Ricevuto uno stressor noi possiamo reagire in due modi:
a. Modificare l’ambiente che ci circonda.
b. Modificare noi stessi.
Ad esempio, per adattarsi al freddo, si può decidere di accendere un fuoco,
o di indossare abiti più pesanti. Entrambe queste possibilità rappresentano
un adattamento. Quest’ultimo dipende dalle capacità di risolvere i problemi
(capacità appresa dall’educazione e dalle opportunità nella vita), ma anche
dalla presenza dei giusti elementi ambientali, economici o relazionali (ad
esempio, non disponiamo di abiti più pesanti, non ci sono negozi, non
abbiamo soldi, non sappiamo a chi rivolgerci).
Per inquadrare la capacità di adattamento, occorre anche tempo, e questo
fattore è composto da più varianti: l’età del soggetto, il suo tempo di reazione
e il tempo richiesto dall’evento per ottenere un adattamento efficace. Un
bambino piccolo non riuscirà ad adattarsi velocemente come un adulto.
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Parliamo di stress
La prevedibilità, la conoscenza e la gravità degli eventi giocano un ruolo
fondamentale nella possibilità di instaurare delle strategie di adattamento per
poterli gestire.
Ad esempio, il lutto per la perdita di una persona cara è, di solito, più
facilmente elaborabile quando la persona era anziana e la sua scomparsa
era stata prevista da tempo. All’opposto, un lutto improvviso per un incidente
d’auto o un evento catastrofico, è assai problematico l’adattamento.
La maggiore o minore probabilità di adattamento è data dal bilancio tra
la quantità e qualità degli eventi che li suscitano, e le capacità nonchè le
risorse personali di chi è coinvolto nell’evevnto stressante. Perciò si devono
considerare:
a. Il temperamento e la personalità
b. Capacità intellettive
c. Livello culturale
d. Condizioni socio-economiche
e. Percezione soggettività dell’evento stressor.
Un soggetto può essere capace di affrontare determinati eventi, ma non
essere in grado di fronteggiare e gestire in modo uguale eventi differenti.
Ad esempio potresti anche essere un grande imprenditore che dirige decine
e decine di collaboratori e dipendenti ma al tempo stesso vai in panico per
prendere un treno in stazione centrale di Milano o prendere un aereo.
Lo stress non è caratterizzato da quello che si fa, ma da quello che si
pensa di quello che si fa.
Ma cosa succede, nel nostro corpo, nel momento
in cui riceviamo uno stress?
23
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