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3 dicembre

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3/12/2019
CINETICA CHIMICA
Differenza tra termodinamica e cinetica è la trasformazione negli stati allotropici del carbonio (grafite e
diamante).
Dal punto di vista termodinamico, la trasformazione del diamante in grafite è favorita, ma per ragioni
cinetiche il processo non avviene. Favorita perché delta G è < 0. Perché abbiamo la percezione che il
diamante sia stabile? Passaggio da grafite e diamante è così lenta che non avviene, l’energia è talmente alta
che non avviene. Il diamante ha una struttura stabile in cui gli atomi di carbonio hanno tutti gli elettroni
impegnati nella formazione dei legami  strutture tetraedriche così stabili che non permettono la
trasformazione.
Cinetica  parte della chimica che studia la velocità e i tempi di reazione, quante moli di una sostanza si
trasformano e in che velocità, quante moli al secondo si consumano. Dal punto di vista del prodotto,
quante moli si consumano.
Velocità di una reazione dipende dalla concentrazione dei reagenti, più ne ho, più riesco a far avvenire la
reazione. Per sostenere una reazione può essere importante applicare le dinamiche che la favoriscono,
come la temperatura. Reazioni favorite dall’aumento di temperatura, aumentano gli urti tra le molecole. Da
un punto di vista fisico, la superficie esposta dei reagenti favorisce la velocità e quindi la reazione; tutta la
superficie può essere convolta dalla reazione.
Velocità di reazione  velocità con la quale si consumano i reagenti e si creano i prodotti. La velocità
diminuisce con la diminuzione della concentrazione dei reagenti.
Si parla di velocità
istantanea.
Bisogna essere
sicuri che l’unica
reazione che sta
avvenendo è quella
che noi stiamo
considerando.
I segni negativi sono riferiti ai reagenti che si consumano.
Da un punto di vista macroscopico, il sistema all’equilibrio dà una parvenza statica, ma da un punto di vista
cinetico, in sistema all’equilibrio, la velocità della reazione diretta è uguale a quella della reazione inversa.
Noi esternamente lo vediamo come se fosse all’equilibrio, che non evolve più.
Fase iniziale  concentrazione dei prodotti è nulla, la reazione può procedere solo verso la formazione dei
prodotti. Si passa da una condizione di non equilibrio verso una condizione di equilibrio. Coefficiente di
reazione per capire se la reazione è all’equilibrio oppure no.
Uno dei sistemi più semplici per favorire una reazione  sottrarre uno dei prodotti  sbilanciamento
dell’equilibrio. Metodi semplici per rimuovere prodotti = cambiamento di fase, passaggio in un’altra
porzione del sistema.
Riportando in un grafico la velocità della reazione, si può tracciare una retta, se aumenta la concentrazione,
lo fa anche la velocità.
Questi dati sono misurabili  posso ottenere
questa retta. La pendenza di questa retta è una
costante, detta costante di velocità. Velocità di
reazione nella quale ho la concentrazione
unitaria del mio reagente.
Possiamo definire una grandezza di riferimento
con cui confrontare diverse reazioni da un
punto di vista cinetico.
Le concentrazioni non dipendono dalla temperatura; quindi se noi dobbiamo riferire la dipendenza della
temperatura con la velocità di reazione sarà in termini della costante di velocità.
Cinetica del primo ordine  cos’è il primo ordine?
Sono quelle che partono da un singolo reagente
Ordine di reazione può essere vario, anche di ordine zero o frazionario. Si tratta di un qualcosa che va
valutato sperimentalmente. Si possono fare delle ipotesi, però non è detto che questo sia quello che si
andrà ad osservare.
L’ordine di reazione è l’esponente nella formula della velocità, la n. (errore nella slide, la freccia indica la
cosa sbagliata
m e n sono numeri interi o semi interi, quasi sempre positivi, ottenibili solo sperimentalmente.
m + n = ordine totale della reazione.
Pseudo primo ordine = ordine totale 2, ma somma finale dei reagenti è 0.
Se osservo la velocità di reazione, quello che ottengo è un’equazione  velocità di scomparsa dei reagenti.
Equazione cinetica  uguaglio equazione cinetica alla velocità di scomparsa.
Alla cinetica è associato il tempo di semi vita  dimezzamento di un reagente.
Definizione  tempo necessario perché la concentrazione del reagente di dimezzi
Dipende solo dalla costante di velocità e il logaritmo di 2.
Meccanismo di reazione  va valutato sperimentalmente. Possiamo comunque fare delle previsioni,
osservando reazioni simili. Simili in che senso? Per confrontare in maniera quantitativa dobbiamo prendere
in considerazione il loro meccanismo di reazione.
Molte reazioni non avvengono in un singolo stadio e i prodotti non si formano immediatamente all’urto di
due molecole reagenti, bensì attraverso una serie di stadi. Ogni stadio è una reazione elementare, causata
dalla collisione delle particelle che sostituiscono quello stadio. Un meccanismo di reazione è una serie di
reazioni elementari che si combinano tra loro per formare la reazione globale.
Intermedio di reazione = specie chimica che si forma senza accumularsi poiché reagisce ulteriormente
cosicché non appare nell’equazione chimica generale.
Determinazione dei due stadi per capire quale è determinante dal punto di vista cinetico. Lo è quello lento:
lo stadio determinante per la velocità di reazione è lo stadio lento, cioè lo stadio elementare più lento
rispetto agli altri; è una sorta di collo di bottiglia del processo.
Classificare le reazioni in base al meccanismo di reazione.
Esempio utilizzato - reazione a catena: stadi ben determinati: inizio di catena, propagazione e
terminazione di catena.
Inizio di catena  iniziano a formarsi intermedi di reazione
Propagazione  si inizia ad avere la formazione del prodotto finale, oltre alla rigenerazione degli intermedi
Terminazione  gli intermedi si combinano formando un prodotto stabile
Esempio:
Molte reazioni industriali di
sintesi di polimeri sono
reazioni a catena.
Reazioni a catena
ramificata: reazioni a catena
in cui aumenta il numero
degli intermedi di reazione
che si formano in uno o più
stadi.
La risposta è quella al
centro
La terza
La terza
Dipendenza della velocità di reazione e temperatura  concetto di collisione: perché due atomi o molecole
dei reagenti si trasformino in molecole dei prodotti si deve verificare una collisione. Oltre alla collisione è
necessario che le molecole abbiano un’orientazione corretta  urti efficaci. Un conto è sapere la velocità
degli urti , un conto la velocità di reazione
Equazione cinetica più importante  identifica la costante cinetica legandola ad un prodotto
A = frequenza dii urti efficaci
La costante di velocità dipende dalla frequenza di urti efficaci e superino una soglia di energia di attivazione
che viene di per sé favorita dall’aumento della temperatura.
Energia di attivazione  soglia energetica da superare per reagire. Per fare in modo che il sistema evolva e
si abbia una trasformazione, da termodinamica si passi a cinetica, devo superare queste energie di
attivazione.
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