Uploaded by Martina Vigni

PREVENZIONE E GESTIONE DEL MORAL DISTRESS

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PREVENZIONE E
GESTIONE DEL
MORAL DISTRESS
Moral Distress: definizione
È uno stress etico, professionale, che si avverte sotto forma di forte malessere che si sperimenta
quando conosciamo le decisioni che sul piano clinico dovrebbero essere assunte per il benessere e
l’interesse del paziente ma siamo obbligati a prendere decisioni che vanno contro questo interesse,
per motivi di natura organizzativa o istituzionale, dettati dalla politica o da ragioni economiche
come l’abbattimento dei costi.
Esempi:
• Dimissioni premature di pazienti che necessiterebbero di un trattamento continuo
• Interruzione di terapie per ammortizzare i costi della spesa sanitaria, oppure
• Uso di materiali sanitari di seconda scelta,
• Insistenza terapeutica in situazioni cliniche con possibilità di ripresa estremamente basse o nulle,
• Induzione di false speranze nel paziente o nella famiglia quando il quadro clinico è drammatico
CONTESTO: Centro per i Disturbi del Comportamento
Alimentare
OPERATORI: Dietista, Internista, Educatore, Infermiere,
Fisioterapista, Operatore socio-culturale
UTENZA: Bambini e adolescenti e giovani adulti (8 –
25 anni)
FATTORI DI RISCHIO CLINICI E/O
ORGANIZZATIVI
1. Organizzativi esterni
- Necessità di abbattere le spese sanitarie con scelte che non
considerano il benessere del paziente
- Scarsa comunicazione del leader con i collaboratori
- Mancanza di turn over
2. Di natura clinica
- Applicazione di trattamenti inutili
- Induzione di false speranze al paziente e alla famiglia
3. Fattori interni ed individuali
- Debole autostima professionale
PROGETTO DI PREVENZIONE
Numero di sedute: 8
Durata di ogni seduta: 2 ore
Frequenza: 1 seduta a settimana
Prima seduta: Valutazione dello stato di stress
Moral Distess Scale
Ad ogni partecipante viene chiesto di compilare un questionario che
indaga due tipi di aspetti: con quanta frequenza e con quanta intensità
giudica la propria esperienza di distress morale.
Questo con lo scopo di avere una prima valutazione sul livello di stess
del reparto e poter elaborare un corretto piano terapeutico
SECONDA - TERZA SEDUTA
Valutazione del precedente questionario andando ad elencare i sintomi
tipici sperimentati dagli operatori, capendo quali sono i più frequenti,
andando ad lavorare su questi.
In queste sedute andremo a lavorare principalmente sulla
manifestazione clinico-psicologica della Moral Distress, andando a
sviscerare i principali disagi vissuti dagli operatori.
Si lavorerà sul fornire i giusti strumenti per la gestione di eventi che gli
operatori vivono con una condizione di stress, lavorando
principalmente sulla loro autostima.
Quarta e quinta seduta
In queste sedute si andrà a lavorare sulla coesione dell’equipe, andando
a incentivare la comunicazione e l’empatia tra le parti.
Si incentiva il gruppo come metodo di sostegno nelle situazioni di
difficoltà che la singola persona fatica a gestire.
Far aprire un dibattito sulla dignità professionale e sui punti di forza dei
singoli, per riscoprirli e sottolineare l’importanza professionale dei
componenti del gruppi.
Sesta e settima seduta
Analisi dei risultati del dibattito.
Ogni operatore scriverà in una lavagna la propria proposta di strategia
di prevenzione e gestione della situazione di stress.
Gli altri opratori valuteranno, attraverso i pro e i contro, ogni caso
proposto.
Attraverso l’analisi di ogni proposta verrà scelta quella più vantaggiosa e
condivisa da tutti. Da chiedere se ci sono delle frequenze e vedere se
più stitica o più diarroico
Fine.
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