PREVENZIONE E GESTIONE DEL MORAL DISTRESS Moral Distress: definizione È uno stress etico, professionale, che si avverte sotto forma di forte malessere che si sperimenta quando conosciamo le decisioni che sul piano clinico dovrebbero essere assunte per il benessere e l’interesse del paziente ma siamo obbligati a prendere decisioni che vanno contro questo interesse, per motivi di natura organizzativa o istituzionale, dettati dalla politica o da ragioni economiche come l’abbattimento dei costi. Esempi: • Dimissioni premature di pazienti che necessiterebbero di un trattamento continuo • Interruzione di terapie per ammortizzare i costi della spesa sanitaria, oppure • Uso di materiali sanitari di seconda scelta, • Insistenza terapeutica in situazioni cliniche con possibilità di ripresa estremamente basse o nulle, • Induzione di false speranze nel paziente o nella famiglia quando il quadro clinico è drammatico CONTESTO: Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare OPERATORI: Dietista, Internista, Educatore, Infermiere, Fisioterapista, Operatore socio-culturale UTENZA: Bambini e adolescenti e giovani adulti (8 – 25 anni) FATTORI DI RISCHIO CLINICI E/O ORGANIZZATIVI 1. Organizzativi esterni - Necessità di abbattere le spese sanitarie con scelte che non considerano il benessere del paziente - Scarsa comunicazione del leader con i collaboratori - Mancanza di turn over 2. Di natura clinica - Applicazione di trattamenti inutili - Induzione di false speranze al paziente e alla famiglia 3. Fattori interni ed individuali - Debole autostima professionale PROGETTO DI PREVENZIONE Numero di sedute: 8 Durata di ogni seduta: 2 ore Frequenza: 1 seduta a settimana Prima seduta: Valutazione dello stato di stress Moral Distess Scale Ad ogni partecipante viene chiesto di compilare un questionario che indaga due tipi di aspetti: con quanta frequenza e con quanta intensità giudica la propria esperienza di distress morale. Questo con lo scopo di avere una prima valutazione sul livello di stess del reparto e poter elaborare un corretto piano terapeutico SECONDA - TERZA SEDUTA Valutazione del precedente questionario andando ad elencare i sintomi tipici sperimentati dagli operatori, capendo quali sono i più frequenti, andando ad lavorare su questi. In queste sedute andremo a lavorare principalmente sulla manifestazione clinico-psicologica della Moral Distress, andando a sviscerare i principali disagi vissuti dagli operatori. Si lavorerà sul fornire i giusti strumenti per la gestione di eventi che gli operatori vivono con una condizione di stress, lavorando principalmente sulla loro autostima. Quarta e quinta seduta In queste sedute si andrà a lavorare sulla coesione dell’equipe, andando a incentivare la comunicazione e l’empatia tra le parti. Si incentiva il gruppo come metodo di sostegno nelle situazioni di difficoltà che la singola persona fatica a gestire. Far aprire un dibattito sulla dignità professionale e sui punti di forza dei singoli, per riscoprirli e sottolineare l’importanza professionale dei componenti del gruppi. Sesta e settima seduta Analisi dei risultati del dibattito. Ogni operatore scriverà in una lavagna la propria proposta di strategia di prevenzione e gestione della situazione di stress. Gli altri opratori valuteranno, attraverso i pro e i contro, ogni caso proposto. Attraverso l’analisi di ogni proposta verrà scelta quella più vantaggiosa e condivisa da tutti. Da chiedere se ci sono delle frequenze e vedere se più stitica o più diarroico Fine.