INTRODUZIONE Quindi hai deciso di fare Trading… Bene! Ti sei chiesto perché lo stai facendo? Lo fai perché vuoi fare Soldi facilmente e velocemente? Lo fai perché te l’ha detto un amico (magari iscritto a qualche dubbia “accademia”?) Se capiti in questa guida e non hai ancora perso centinaia (se non migliaia) di euro in fuffa, sale segnali, servizi di guadagno… sei fortunato perché inizi bene. Altrimenti, ci dispiace per il tuo inizio burrascoso, ma sei nel posto giusto! Il lavoro del Trader è una professione a tutti gli effetti. Stai cercando di imparare a fare Trading perché vuoi svoltare la tua vita? Allora, fa attenzione a non saltare le tappe che vorresti tanto saltare per andare diretto alla Price Action, al Mindset e alla Salsa. Prima di arrivare alla “Ciccia”, ti introduco brevemente cosa troverai in questo E-book: 1. Innanzitutto capiremo che cos’è il Trading, se è un lavoro che può fare per te, quali sono i pro e contro e che aspettative devi avere; 2. Come funziona il Trading a livello base, cioè come si fa a fare Soldi concretamente; 3. Una volta capite le basi vedremo come funzionano i Grafici, il Prezzo e la Struttura di mercato; 4. Faremo un Percorso Accelerato denso di informazioni, molto efficace e soprattutto realistico (perché di fuffa ormai ne hai già vista troppa in giro… Che sia il caso di fare qualcosa fatto 2 bene no?); 5. Infine vedremo come Costruirci una Strategia e come Scalare questo business. Saremo brutalmente realistici su come approcciare il Trading in maniera corretta, perché non basta spiegare i concetti di analisi tecnica classica (che non spiegheremo perché parleremo principalmente di Price Action e Smart Money) e poi lasciarti abbandonato a te stesso davanti al grafico con delle informazioni che non sai come utilizzare. Purtroppo tutte le guide sul Trading fanno questo, ti mettono assieme una cozzaglia di concetti obsoleti e ti dicono che il mercato si muove a pattern a forma di tazze... Speriamo che leggendo questo E-book tu possa capire l’importanza di partire col piede giusto in un settore così competitivo e rischioso come questo. Ti consigliamo di integrarlo con: “Market Basics”, la soluzione definitiva che ti insegna come costruirti una strategia e come validarla ed ottimizzarla, in più c’è anche un esempio di checklist semplice e già validata che puoi iniziare ad utilizzare già da subito. Se fatichi a capire qualcosa, utilizza la sezione Approfondimenti alla fine dell’E-book. (Ricordati però di non saltare le tappe!) Ti auguriamo una Buona Lettura! 3 INDICE • Mindset Iniziale ed aspettative - Cos’è davvero il Trading? - Tipi di Trading - Quanti Soldi e in Quanto Tempo - L’essenziale da imparare: il Risk Management - Il Processo da Seguire - Cosa c’è da imparare all’inizio: l’ABC 7 8 10 13 15 18 • Come funziona il Trading - Comprare e Vendere Strumenti Finanziari tramite un Broker - Come funziona l’Acquisto e la Vendita - i Tipi di Ordine - Stop Loss e Take Profit - Rapporto tra Rischio e Rendimento - Win Rate - Profilo di Rischio 24 25 27 28 30 31 • I Grafici del Prezzo - Candele Giapponesi - Timeframes 33 35 • Domanda ed Offerta - Cosa muove i Mercati Finanziari nel breve e nel medio termine 21 36 4 • Struttura di Mercato / Dow - Higher High, Higher Low, Lower High, Higher Low - Break-out strutturale - Cambio strutturale - Massimi Forti e Deboli - Qualificare una rottura: Chiusura candele o Wick? • Cicli di Wyckoff / AMT - Le 4 fasi del prezzo • Imbalance - Zone di Supply&Demand (Supporto&Resistenza) - Stop Liquidity • Come costruire una Strategia Profittevole - Checklist d’entrata - Trigger operativo - Timeframe analitici 40 41 43 44 46 50 54 57 64 65 66 • Come fare Backtesting - Best practice per il Backtesting (spegnere grafico, non mentire a se stessi, non forzare BIAS di conferma) 67 • Scegliere il Rischio ottimale - Ottimizzare il profilo di rischio (Equity Curves Simulator) 68 5 • Come scalare il Business del Trading - Trading Plan - Crea la tua Watchlist - Psicologia (errori da evitare) - Prova in Real per la Gestione Emotiva - Conto capitalizzato / Prop Firm 71 72 73 75 76 • Conclusioni 78 • Cosa approfondire, risorse utili e salsa gratuita - Video journaling stealth + Download Template gratuito - Masterclass Price Action sul canale di Faber - Masterclass Wyckoff - Come Costruire una Strategia da Zero pt.1/2/3/4 sul canale Faber - Gestione operativa avanzata (Faber) - Le origini dei concetti smart money (Faber) - Come ottimizzare periodicamente la strategia - Elementi di Mappatura del Mercato (Faber) - Frattalità e Fakeout (Faber) - Temprare il Mindset (Faber) - Come costruire sicurezza con la matematica e la gestione del rischio - Percorso Futures avanzato sul canale stealth - Logiche VSA e Fondamenti di AMT - E-book Futures “Dietro le quinte della Price Action” - I nostri percorsi formativi 6 1. Mindset Iniziale ed aspettative 1.1 - Cos’è davvero il Trading? Il Trading viene spesso citato tra i metodi di guadagno online.. ma di cosa si tratta a tutti gli effetti? Nulla di strano, se stai facendo Trading ti stai approcciando al mondo della finanza. Ti anticipo già che, malgrado questo E-book sia una bomba, da solo non basta per guadagnare dal Trading concretamente. Come non nessun video sul Trading da solo basterebbe, sia anch’esso lungo due ore. Devi Studiare, Prepararti, fare Backtesting (quindi ti crei una strategia e la testi nel passato per vedere come ha performato in precedenza) e poi cominci a testarla a step. Studiare Creazione piano Backtest/ Forward testing Scaling Il Trading è un Percorso Graduale, non è “quella cosa che metti 200 euro e magicamente diventano 200 mila”, NO! Dimentica tutta la fuffa e parti completamente da zero. Fare Trading vuol dire “scambiare” strumenti finanziari. 7 Quando lo si fa? Quando conviene. Cosa si scambia? Ora ci arriviamo. 1.2 - Tipi di Trading Il Trading si può fare comprando e vendendo strumenti finanziari di ogni tipo, ad esempio i Bitcoin, le Valute, le Azioni, ecc.. e ci sono una varietà enormi di modi per farlo. In base a quanto tempo tieni aperta un’operazione puoi essere un: Investitore: 1yr + Lavori nel lungo termine mettendo i Soldi in Azioni, in un Bond o in più azioni creando un portafoglio diversificato e aspetti 20 / 30 / 40 anni prima di liquidare tutto con un profitto. Non punti a performance clamorose nel breve termine, ma magari a mantenere una performance del 9 / 10% l’anno con una visione di lungo termine. Questa è la prima cosa (che ti consigliamo di fare per le tue finanze personali, a prescindere che tu voglia fare Trading o no, devi risparmiare ed investire). Se ti interessa la materia ti invitiamo ad approfondirla facendo qualche ricerca in più sull’argomento poiché non è ciò di cui tratteremo in questo E-book; 8 Swing Trader: 1d + >24h Lavori nel medio termine e hai delle operazioni che tieni aperte per giorni o anche settimane; Day Trader: Lavori nel breve termine con posizioni che apri e chiudi nell’arco di una giornata, potenzialmente nel giro di qualche ora o addirittura minuti a determinati livelli. È un tipo di speculazione finanziaria che lavora con variazioni di prezzo molto brevi. Quando non si parla più di investimenti ma di Day-Trading, è fondamentale sapere che quest’ultimo richiede tempo. Non è un’attività che può essere effettuata in modo occasionale o sporadicamente. Richiede impegno e dedizione in termini di tempo. Non è possibile diventare ricchi rapidamente con il Trading, abbandona subito l’idea che sia un’opportunità per guadagnare facilmente in pochi minuti al giorno o al mese.” 9 1.3 - Quanti Soldi e in Quanto Tempo Il Trading è una professione, è un tipo di lavoro dove: 1. Sì, si possono fare Soldi; 2. Il Guadagno è potenzialmente illimitato; € Time Il problema è che è molto poco probabile che tu ci riesca. Perché? Perché quelli che ci riescono sono quelli che non mollano mai e che ci mettono disciplina e costanza in maniera consistente tutti i giorni per anni a studiare, testare, backtestare e ottimizzare la strategia nel corso del tempo. Come day-trader, non dovrai stare a grafico tutto il giorno, si possono anche passare solo 2- 3 ore a grafico, dipende dalla propria strategia! Ma non va fatto con l’obiettivo di fare un sacco di Soldi subito, bensì con l’obiettivo di essere costante nel tempo. “Il Day-Trading è una maratona, non uno sprint.” 10 Ma quindi da cosa dipendono i Soldi che si possono fare con il Trading? Ci sono 3 variabili che influenzano quanti Soldi farai: 1 - La solidità della tua strategia. Devi verificare che la tua strategia funzioni nel passato e nel presente con delle buone performance; 2 - Le condizioni di Mercato. Non sempre il mercato ti darà ragione con condizioni favorevoli. Le tue performance dipendono fortemente dalle condizioni di mercato, dagli eventi che succederanno in futuro, e su questo non hai controllo; 3 - Le tue performance mentali. Il grado di concentrazione, focus, discilpina e performance che riesci a mantenere nel tempo. Il Trading è un lavoro performance-oriented (orientato alle performance) ed esse possono variare nel tempo a seconda: della tua strategia, di come performa in base al mercato e in base alla tua concentrazione, al tuo focus, a quanto rispetti il tuo piano e il rischio. Le entrate quindi sono anch’esse variabili. Se non sei già a livello avanzato e ben capitalizzato… scordati l’idea di tirare fuori uno stipendio fisso ogni mese dal Trading. Come in ogni business, impresa, metodo, azienda… esiste la possibilità di chiudere un mese in negativo, o a breakeven. 11 +18 +15 +7 +9 0 Gen Feb Mar Apr +4 Mag -5 -9 Giu L ug Ago Se non sei pronto finanziariamente ed emotivamente ad affrontare dei periodi di drawdown (perdita), o non ti metti nell’ottica di diventarlo… Lascia stare, questo lavoro non fa per te! Quindi, puoi ben capire che chi ha provato a dirti “lascia il lavoro e diventa ricco oggi grazie al Trading” in realtà non avesse a cuore altro che i suoi interessi e lucrare sulla tua ingenuità. Ma non preoccuparti, ci siamo passati più o meno tutti. Non c’è scelta finanziariamente più scorretta di lasciare il lavoro (sopratutto se unica fonte di reddito) per iniziare a fare Trading senza esperienza e capitali da parte. Se non hai Soldi da parte, se non sai niente di Trading, e hai un solo lavoro è il momento perfetto per cominciare a studiare al crearti una strategia, backtestarla e cominciare a pianificare le tue finanze e i tuo Trading. 12 Ma devi essere intelligente con i tuoi Soldi, non buttarli tutti su una crypto o su un bot, o su un broker e “sperare che vada bene”. Quella robaccia è la ricetta per il tuo collasso psico-finanziario. 1.4 - L’essenziale da imparare: il Risk Management Strano ma vero per prima ancora di parlare di trend, prima di parlare di supporti, di grafici ed altro DEVI comprendere a pieno la Gestione del rischio. € Risk Management Perché? Perché con il Trading, tu metti i TUOI Soldi a rischio. Te lo ripeto ancora una volta se non fosse chiaro, i tuoi Soldi, che ti sei tanto sudato lavorando o mettendo da parte piano piano… Devi trattarli come si deve, non lanciarli a vuoto sul mercato. Il rapporto tra Rischio ed Opportunità, tra Rischio e potenziale Rendimento è il pane quotidiano del lavoro di un trader. Ogni trade o operazione che aprirai rischierai una porzione di capitale perché ti aspetti di guadagnare una certa cifra con una probabilità più o meno alta. 13 Ma il rendimento potenziale “non lo decidi tu”, ma lo decide il mercato, se ti da ragione. Hai un controllo limitato sul rendimento. Cose che NON puoi controllare Cose che PUOI controllare Il mercato Il TUO rischio L’unica cosa che tu puoi e devi assolutamente controllare è il tuo rischio! Quanto Rischiare. La prima cosa che devi fare è preservare il tuo capitale. Basta che non perdi Soldi e fai già meglio del 90% dei traders. La gestione del rischio va rispettata in maniera MANIACALE. 14 1.5 - Il Processo da Seguire “Perfetto, ho studiato qualcosina, ora posso mettermi davanti al grafico e schiacciare buy per vedere i Soldi crescere! Quasi quasi copio pure i trade di una bella sala segnali”. Ecco, questo è l’approccio che ti porta al fallimento istantaneo. La prima cosa che devi fare è studiare, studiare e studiare. Poi devi crearti un Piano di Trading e APPLICARLO come se fosse LEGGE! Per quanto riguarda la parte di studio, noi ovviamente ti consigliamo di valutare della formazione pratica, meglio ancora se in diretta, con qualcuno che ti mostra effettivamente come applica il proprio processo e la strategia, qualcuno con cui puoi avere un confronto. Una delle (se non La) opzioni migliori disponibili nel panorama formativo del Trading siamo noi. Clicca qui per saperne di più sui nostri percorsi formativi. Invece, sul “quali concetti studiare”, ci sono diverse scuole analitiche. Anche in questo caso, il nostro consiglio è quello di concentrarti su una cosa alla volta, metti comunque nell’ottica di, in primis, capire come funzionano i prezzi e come funzionano i volumi, questa è la base del Day-Trading. Poi (opzionale ma molto consigliato) si può capire come funziona la macroeconomia, ossia gli aspetti di “Analisi Fondamentale” di un determinato strumento finanziario o del mondo in generale. 15 Poi, ovviamente, ci sono delle strategie puramente di analisi fondamentale che sono più di lungo termine per il “position Trading”, perché nel breve termine i prezzi non muovono sempre per ragioni fondamentali (potrebbero muoversi anche per motivi emotivi del mercato o per il ribilanciamento dei portafogli di grossi operatori). Ci sono anche delle strategie che si basano principalmente sulla fondamentale e poi usano la parte di analisi tecnica per cercare delle conferme. Tuttavia, sono strategie un po’ più di lungo termine che per il day Trading. Devi diventare un analista tecnico, attenzione però perché anche sull’analisi tecnica esistono diverse scuole di pensiero: C’è l’analisi tecnica classica che probabilmente hai visto in giro, come le trendline, le figure di mercato, le bande di Bollinger. Personalmente abbiamo provato queste cose per un bel po’ di tempo e riteniamo che siano completamente inutili per il day Trading o, meglio, inutili se usate da sole. 16 Mentre, per costruirsi una strategia di Trading è importante analizzare bene i prezzi (la cosiddetta Price Action) e i volumi (la cosiddetta volumetrica o Order Flow). Questa è la cosa più funzionale e dove puoi trovare più vantaggio statistico. In questo E-book, impareremo a capire come funziona il prezzo e come costruire, in base a come si muove il prezzo, delle strategie che abbiano un vantaggio statistico, anche definito Edge. 39% Win Rate Ora vedremo bene cos’è il vantaggio statistico e come si costruisce. 17 1.6 - Cosa c’è da imparare all’inizio: l’ABC Cominciamo a capire come funziona il Trading partendo dal fatto che bisogna Comprare o Vendere. BUY SELL Buy o Sell. Buy significa Comprare, Sell significa Vendere. Che cosa? Strumenti finanziari. Gli strumenti finanziari possono essere di 1001 tipi, ma tu devi assolutamente scegliere quelli su cui specializzarti. Strumenti finanziari Azionario Forex CFD Ci possono essere il Forex, che è il mercato delle valute; le commodities, che sono le materie prime; il mercato azionario (le azioni delle varie aziende); e molti altri mercati, come l’obbligazionario, eccetera. Queste sono le nostre asset class, cioè i nostri tipi di mercato. ”Ma in che modo avviene lo scambio? Devo Comprare oro e barili di petrolio 18 fisicamente e andare a cambiare i miei euro in dollari alle poste?” No, tutto ciò sarebbe poco pratico e funzionale, quindi si utilizzano pezzi di carta o contratti. Questi contratti simulano l’andamento del prezzo di questi asset, come Forex, commodity, azionarie, eccetera e possono essere di diversi tipi. I più famosi sono i CFD e i futures, che sono due tipi di contratti molto diversi. Solitamente i principianti utilizzano i CFD perché hanno barriere d’entrata più basse a livello di capitale e offrono più leva finanziaria. Attenzione, la leva finanziaria non è per forza un bene, può essere un rischio. I futures invece sono strumenti più professionali utilizzati di più dai professionisti. Hanno barriere d’entrata più alte e la leva finanziaria disponibile è più bassa, ma se vogliamo fare analisi con i volumi, le possiamo fare solo qui. I futures vengono scambiati solo in un Exchange, quindi abbiamo accesso a tutte le transazioni che sono avvenute. Chi ha comprato, chi ha venduto, a quanto ha comprato o venduto: queste informazioni sono molto utili se vogliamo fare un’analisi volumetrica. I CFD invece sono scambiati un po’ in tutto il mondo, quindi non avremo accesso ai volumi delle transazioni. Dovremo affidarci solo al grafico del prezzo. Anche se i volumi sono importanti, con la Price Action si può comunque far tanto. 19 Se vorrai approfondire l’argomento “analisi volumetrica” in futuro, cliccando qui accedi al percorso gratuito che abbiamo fatto sul canale di stealthretail. Meno barriere d’entrata Più leva finanziaria (non sempre un bene) CFD Decentralizzato (volumi poco affidabili) Meno leva finanziaria Più capitale per entrare Futures Volumi affidabili (1 exchange) 20 2. Come funziona il Trading 2.1 - Comprare/Vendere Strumenti Finanziari tramite un Broker Di questi futures, noi andiamo a comprarli e venderli tramite un “broker” (che non è quella persona in giacca e cravatta con la valigetta che ti dice dove investire). Quindi, ci siamo noi, c’è il broker e c’è il resto del mercato. Noi inviamo l’ordine al broker che (solitamente) lo manda al mercato. Il broker quindi è l’intermediario che si prende delle commissioni. Questo vale per tutti i tipi di contratto, soprattutto per i CFD, dove si prende anche dello “spread”. Ordine Io Ordine Broker Profitto/ Loss Mercato Ritorna l’ordine Commissioni + Spread 21 Lo spread non è altro che la differenza tra la quotazione reale di mercato e il prezzo di entrata offerto dal broker. I due estremi dello spread sono il “Bid e Ask”. Le commissioni invece sono un costo variabile, in base a quanto compri o vendi. Se per esempio abbiamo una commissione di 10 euro per contratto, vuol dire che per ogni contratto scambiato, dovremo pagare 10 euro al broker. 6 5 4 Il Broker mi fa comprare qui 3 2 1 Io voglio comprare qui Il broker, in cambio, Ci garantirà una leva. Praticamente il broker ti mette a disposizione del margine, come se lo prestasse. Non te li presta fisicamente, ma ti mette a disposizione un suo margine di sicurezza, per farti Comprare o Vendere più contratti, rispetto ai Soldi che in realtà hai. Ad esempio, se mettiamo 500 euro su un broker con una leva di 1 a 30, avremo una potenza di fuoco 30 volte superiore al nostro capitale, questo ci consentirà un potere d’acquisto di 15 mila euro anziché 500. 22 Io Broker 1 : 30 500€ : 15.000€ Il tuo deposito La tua potenza d’acquisto Suona bene, ma riesci a capire quanto sia rischioso? Perché, nel momento in cui tu sfrutti tutta questa forza di acquisto per Comprare o Vendere, significa che compri o vendi più di quello che ti puoi permettere e, quindi, rischi al contempo di più. Quindi sì, la leva ti può far fare più profitti, ma ti può far perdere Soldi molto più velocemente e ti può far bruciare il tuo conto molto più velocemente. Quindi la leva va bene solo se correlata ad una gestione del rischio maniacale. 23 Compro per poi vendere per prendere profitto SELL SELL Vendo qualcosa che non ho e lo compro ad un prezzo più basso (idealmente) BUY BUY 2.2 - Come funziona l’Acquisto e la Vendita Il Trading funziona così: se ci aspettiamo che il prezzo salga, compriamo (buy / long) e quando il prezzo arriva ad un livello più alto, vendiamo. Oppure, se mi aspetto che il prezzo scenda, possiamo Vendere qualcosa che in realtà non possediamo. In pratica, se di solito sei abituato a Vendere ciò che possiedi, lo short (Vendere allo scoperto) è Vendere un qualcosa che non hai, per poi ricomprarlo ad un prezzo più basso ed incassare la differenza. Quindi, che il prezzo vada su o giù, noi proveremo comunque a prendere una fetta del suo movimento di prezzo per trarne profitto. Per Comprare e Vendere, possiamo fare in due modi: o a mercato, cliccando il bottone “Buy” o “Sell”, oppure possiamo farlo con degli ordini pendenti. A mercato entro direttamente sul livello A pendente aspetto che il prezzo torni per eseguire l’ordine 24 Sell limit Buy limit 2.3 - I Tipi di Ordine (Ordini Stop&Limit) Gli ordini pendenti sono degli ordini in cui imposti un livello di prezzo diverso dal livello in cui si trova in quel momento e comunichi al broker la tua volontà di Comprare o Vendere solo se il prezzo raggiunge il livello da te prestabilito. Ne esistono di due tipi: Limit e Stop. Ordini Buy Limit: Si utilizzano per impostare una compera su un livello di prezzo PIÚ BASSO rispetto al prezzo attuale, l’ordine si attiverà solo se il prezzo scende fino al livello da noi impostato (ideale per le strategie trend-following (ad esempio il prezzo sta salendo e noi speriamo che scenda per poterlo Comprare ad un prezzo più basso, più conveniente / discount) Ordini Sell Limit: Sono l’esatto opposto, cioè se il prezzo sta scendendo e vogliamo Vendere da un livello PIÚ ALTO (premium), possiamo impostare un ordine che si attivi solo se il prezzo sale fino a raggiungere quel livello. 25 Gli ordini stop funzionano in modo un po’ diverso, lavorano alla rottura di un livello. Buy stop Entry Buy Stop: il prezzo sta salendo e vogliamo Comprare su un livello PIÚ ALTO rispetto a dove si trova ora. Sell stop Entry Sell Stop: Il prezzo sta scendendo e vogliamo Vendere su un livello PIÚ BASSO rispetto a dove si trova ora. 26 In ogni caso, se compriamo, il prezzo sale e poi vendiamo, abbiamo guadagnato. Se invece compriamo e il prezzo anziché salire dovesse scendere, ci ritroveremo in perdita se liquidassimo la posizione con una vendita. Cosa succede quindi se il prezzo scende all’infinito? Potremmo potenzialmente perdere tutti i nostri Soldi. Siccome nessuno vuole questo, solitamente si inserisce in ogni ordine uno “Stop Loss”. 2.4 - Stop Loss e Take Profit Lo Stop Loss è un Ordine che ferma la perdita nel caso in cui il prezzo non andasse nella direzione in cui speravamo, in questo caso si deve impostare un livello di prezzo dove l’ordine si chiuderà in automatico (inferiore per le operazioni Buy, dove “vendi a meno ciò che hai pagato di più” e superiore per le operazioni Sell, dove compri a di più). Ugual modo ma al contrario, possiamo inserire un ordine chiamato Take Profit, dove se il prezzo arriva, l’operazione si automaticamente porterò a casa il profitto. +€ Take Profit Entry Stop Loss Entry 27 2.5 - Rapporto tra Rischio e Rendimento Abbiamo capito che ci sono ordini di entrata che possono essere buy o sell, limit o stop, e poi ci sono gli ordini di uscita, come take profit e stop loss. Entrando nell’ottica di rischio contro rendimento, lo stop loss corrisponde al nostro rischio, mentre il take profit corrisponde al potenziale rendimento. In ogni posizione/operazione si inserirà un livello di entrata, un livello di stop loss e un livello di take profit. Se il prezzo dovesse raggiungere dal livello d’entrata il take profit vinceremo, mentre se dovesse raggiungere lo stop loss perderemo. Take Profit Entry Stop loss 28 Il rapporto tra la grandezza del take profit e la grandezza dello stop loss, quindi tra rendimento e rischio, viene definito proprio rapporto tra rischio e rendimento. Facciamo un esempio, se rischiamo 1 euro per prendere 1 euro, il mio rapporto di rischio-rendimento sarà di 1:1. Se invece il take profit sarà un po’ più largo, ovvero rischiando sempre 1 euro puntiamo a guadagnarne 2, il rapporto tra rischio-rendimento sarà di 1:2. Quindi, il rapporto tra rischio e rendimento è il primo elemento fondamentale del nostro “edge” o vantaggio statistico. 1:1 Risk Reward 1€ di Profit 1€ di Risk 1:2 Risk Reward 2€ di Profit 1€ di Risk 29 2.6 - Win Rate Il secondo elemento fondamentale per il nostro vantaggio statistico è il cosiddetto win rate, che si esprime in percentuale. Per spiegartela in maniera semplice: se su 10 operazioni ne vinciamo 5, allora abbiamo il 50% di win rate. Se invece su 10 ne vinciamo solo 4, avrò il 40% di win rate. Se ne vinciamo 7, ovviamente avremo il 70% di win rate. Win-rate e risk-reward sono gli elementi che ci servono per capire se la nostra strategia è profittevole. Sostanzialmente, se abbiamo un win rate del 50% e un rischiorendimento di 1:1, vuol dire che il risultato sarà sullo 0, perché per ogni take profit prendiamo uno stop loss dello stesso valore. Quindi, una strategia di questo tipo, non è particolarmente profittevole. EURCHF | BUY -1% USDCAD | BUY +1% EURUSD | SELL-1% GBPAUD | BUY +1% +0% -1% 30 Se però a parità di winrate, quindi il 50%, abbiamo un rapporto di rischio-rendimento di 1:2, vuol dire che per ogni stop loss di 1 euro, abbiamo un take profit di 2. Quindi con solo 4 trade ho totalizzato perdite per -2 euro, ma ho totalizzato vincite per +4 euro, quindi ho guadagnato 2 euro. EURCAD | BUY -1% GBPUSD | SELL +2% NZDUSD | SELL -1% GBPJPY | BUY +2% +2% 0% -2% Dobbiamo quindi cercare di costruire una strategia che abbia un rapporto tra win-rate e rischio-rendimento che ci consenta di fare profitti. 2.6 - Profilo di Rischio Un altro aspetto importante è capire che profilo di rischio utilizzare. Non possiamo rischiare tutto il nostro capitale in ogni operazione, quindi dobbiamo capire come gestire il rischio e che percentuale di capitale vogliamo rischiare. Può essere un rischio molto basso, ad esempio dello 0,25%. Può essere un 1%, può arrivare al 5% che è molto alto. 31 Oppure si può rischiare tantissimo, come il 10%. Ovviamente è pura follia. Ma in realtà il rischio dipende dal tipo di strategia che utilizzi. Quindi se hai una strategia che ha il 100% di Win Rate (cosa che però, aimè, non esiste), puoi anche rischiare il 100% del tuo capitale, ma purtroppo non funziona così. Cerca sempre di avere un vantaggio statistico nei confronti del mercato perchè non sei il solo a voler far Soldi e guadagnare dal Trading! Ci sono fior di banche, di istituzioni, fondi di investimento e trader professionisti da tutto il mondo che cercano di guadagnare dai mercati. Se sei appena arrivato, per il mercato non conti nulla! Per quanto tu possa pensare che la competizione sia solo con te stesso, visto che sei lì da solo contro il grafico, in realtà il mercato è MOLTO competitivo. Per essere profittevoli, bisogna innanzitutto elaborare una strategia funzionante e quindi partire con le basi giuste. 32 3. I Grafici del prezzo 3.1 - Candele Giapponesi Questo è il grafico del prezzo, in particolare quello del S&P 500, che rappresenta il paniere delle 500 più grandi aziende americane. I grafici del prezzo sono disegnati con delle candele. Queste candele hanno un corpo, ovvero una parte centrale colorata, e due lineette sopra e sotto. La candela verde è una candela rialzista e quella bianca è una candela ribassista. 33 Ogni candela fornisce due dati: l’apertura e la chiusura. In una candela rialzista, il prezzo sale, quindi abbiamo un’apertura su un livello e una chiusura su un livello più alto. In una candela ribassista invece, il prezzo scende e chiuderà al di sotto rispetto a dove ha aperto. Ci sono anche i livelli di massimo e minimo, ovvero il livello più alto e il più basso raggiunto dal prezzo. Queste candele si chiamano OHLC e rappresentano un determinato intervallo di tempo. 34 3.2 - Timeframes Questi grafici li guardiamo sulla piattaforma Trading View, la nostra piattaforma preferita per “fare charting”, cioè, per guardare i grafici del prezzo, è molto consigliata. È una piattaforma completamente gratuita, poi ci sono delle funzioni avanzate a pagamento. Tra l’altro, di questa piattaforma c’è un bel tutorial a cui vi rimando nel canale di stealthretail, clicca qui. Abbiamo la possibilità di scegliere il timeframe, come puoi vedere, può essere un giorno, una settimana, un mese, 4 ore, 1 ora, 30 minuti, 15 minuti e via dicendo. Così facendo, ogni candela avrà durata l’arco di tempo selezionato. Che significa? Che una candela da un giorno ci da la visione delle oscillazioni di una sola giornata. Se dal “Daily” ci sposiamo al “H4” avremo una visione molto simile ma più “zoommata”, come mai? Perché una candela daily è formata da ben 6 candele H4. 35 Ogni candela H4 a sua volta è composta da 4 candele H1, che sono composte a loro volta da 2 candele m30 e cosi via fino ad arrivare addirittura alle candele da un minuto. La grafica e le movimentazioni di prezzo sono sempre le stesse, però possiamo andare più nel dettaglio, fino al micro-dettaglio. Quindi, se si vogliono fare delle operazioni che durano magari delle settimane, ci si affiderà a un grafico giornaliero. Se si vuole lavorare con delle ottiche di prezzo intraday, magari si utilizzerà un grafico a 15 minuti, al massimo 5 minuti. Se l’operatività invece è molto più di breve termine, magari si scende fino a un minuto per identificare le informazioni che servono per fare le proprie entrate. 4. Domanda ed Offerta 4.1 - Cosa muove i Mercati Finanziari Come abbiamo capito, la domanda e l’offerta di un asset possono variare sia per motivi fondamentali, che per motivi macroeconomici. I motivi fondamentali possono essere molteplici, prendiamo, ad esempio, l’azione di Amazon. 36 Questo è il grafico del prezzo dell’azione di Amazon sul mercato americano. Può succedere che esca una bella notizia riguardante Amazon, magari ha iniziato un nuovo progetto che piace agli investitori e quindi comprano azioni di Amazon, facendo salire il prezzo. Può anche succedere che in un periodo non accada nulla di entusiasmante, quindi i prezzi non subiscono grandi variazioni ma rimangono all’interno di un range, in questo momento si dice che i prezzi LATERALIZZANO. 37 Oppure può accadere che la Banca Centrale decida di aumentare i tassi di interesse, preannunciando così una recessione, i mercati saranno un po’ più “spaventati” e gli investitori potrebbero Vendere le azioni di Amazon, facendo calare i prezzi. 38 Tornando al grafico del prezzo della Borsa americana (S&P500), i motivi che stanno alla base dei movimenti di prezzo a lungo termine sono motivi fondamentali, come ad esempio gli investitori che decidono appunto di investire in un’azienda, in un progetto in cui credono o, nel caso dell’ SP500, investire nell’economia americana. Come puoi vedere, il prezzo continua a salire nonostante ci siano movimenti di correzione a breve termine. Nel medio termine ci sono aspetti comunque fondamentali, ci potrebbero essere periodi di recessione, in cui le azioni possono soffrire e calare. Anche a medio termine i motivi che guidano i movimenti di prezzo sono panico ed euforia negli investitori, ovvero il cosiddetto SENTIMENT, poi ci sono anche movimenti del prezzo dati dal RIBILANCIAMENTO dei portafogli di grandi operatori. Ora che abbiamo capito questo, passiamo alla struttura del mercato. 39 5. Struttura di Mercato 5.1 - Higher High, Higher Low, Lower High, Higher Low Il prezzo può salire o calare, magari in un determinato periodo storico, ma non lo fa in maniera perpetua. Ci sono sempre delle oscillazioni, e all’interno di queste ci sono altre oscillazioni più piccole. Quindi il prezzo oscilla, creando massimi e minimi. In una situazione di mercato ribassista, cioè in calo, avremo massimi e minimi in calo. Nell’esempio in figura vediamo come i massimi sono sempre inferiori e i minimi sono sempre inferiori. Quindi, in una struttura di mercato ribassista o Trend ribassista, avremo massimi sempre più bassi e minimi sempre più bassi. Lower High Lower High Lower High Lower Low Lower Low 40 Su una struttura rialzista invece, avremo minimi sempre più alti e massimi sempre più alti. Higher High Higher High Lower High Lower High Lower High 5.2 - Break-out strutturale Quando un massimo viene “rotto”, ci troviamo in una situazione di Breakout e il prezzo continua a fare dei Breakout rialzisti. Se il mercato rompe i massimi precedenti e crea nuovi massimi, rispettando al contempo i minimi precedenti e creando minimi sempre più alti, allora si parla a tutti gli effetti di una struttura puramente rialzista. Break-out Minimo rispettato 41 In una situazione ribassista invece, i minimi vengono rotti, allora avviene un Breakout e i massimi vengono rispettati. Massimo rispettato Break-out Noi prendiamo massimi e minimi come principale riferimento strutturale. Solitamente, le strategie che funzionano meglio sono le cosiddette strategie di “Trend following”, ovvero quelle che seguono il Trend, anziché andarci contro. Statisticamente, queste strategie sono probabilmente molto più profittevoli, anche se non è sempre detto, perché la profittabilità di una strategia dipende sempre da come è costruita. Se ci troviamo in una situazione di Breakout strutturale, allora possiamo distinguerlo da un cambio strutturale. 42 5.3 - Cambio strutturale Il cambio strutturale è un primo segnale di inversione del trend e della struttura, si distingue dal normale breakout che è una semplice continuazione del trend. Se il prezzo comincia a fare un Breakout nuovamente ribassista, allora è molto probabile che sia l’inizio di un trend ribassista. Questo è il cambio strutturale, che molti chiamano Choch o Change of character, come diceva Wyckoff. Il normale Breakout è una continuazione del trend, mentre il cambio strutturale è il primo segnale di inversione del trend e della struttura. Break-out (continuazione) Cambio strutturale (CHoCH) 43 5.4 - Massimi Forti e Deboli Infatti i mercati reali sono molto diversi e quindi è più probabile che invece di un trend che inverte così: si veda un trend che continua, sale, poi scende, sale di nuovo e scende di nuovo, alternandosi: 44 In una situazione come questa, bisogna stare molto attenti, poiché ci sono segnali ribassisti e rialzisti. La struttura è molto più complessa e si definiscono due tipi diversi di massimi e minimi. Ad esempio, su una struttura rialzista si potrebbero distinguere tra minimi forti e deboli se il prezzo dovesse rompere un minimo debole, questo sarebbe un primo segnale di un potenziale ritracciamento. In questo caso, potresti cominciare a Vendere una piccola parte del prezzo. Tuttavia, quanto più ci si avvicina al minimo di riferimento, maggiore è il rischio che il trend continui, poiché è molto più probabile che un trend continui piuttosto che inverta. X 45 Su una situazione ribassista la struttura sarà simile ma contraria: avremo un massimo forte perché è riuscito a causare un Breakout e un massimo che è un po’ debole perché non è riuscito ancora a fornire una rottura. X 5.5 - Qualificare una Rottura: Chiusura Candele o Wick? Fino ad ora, abbiamo disegnato con una linea, ma ovviamente, come abbiamo visto, il grafico è a candele. Quindi, per quanto possiamo riassumerlo con una linea, poi ci ritroviamo con un grafico a candele. TradingView ci da la ovviamente possibilità di passare a un grafico a linee, ma già passare da un grafico a linee a un grafico a candele ci fa vedere molte più cose. 46 Prendiamo ad esempio questa parte di Price Action, cioè questa parte di azione del prezzo. Tracciando una linea relativa al movimento delle candele, possiamo notare che sembra esserci stata effettivamente una rottura. 47 Ma selezionando la modalità del grafico a linea, la rottura non è visibile perché c’è stata una “Spike” o anche detta “Wick” (l’ombra della candela). Quindi c’è stata solo un’ombra della candela ad aver superato il massimo precedente. Wick Chiusura corpo candela Come possiamo notare tra i due grafici, il corpo della candela non ha chiuso al di sopra di quel massimo. La linea retta sopra ad una candela è definita ombra. 48 Quindi, se utilizziamo le chiusure delle candele come parametro di qualificazione di una rottura strutturale di un Breakout, qui non c’è stata effettivamente una rottura. Infatti, da li il prezzo è poi sceso. Quindi, se siamo in un trend rialzista e vogliamo definire un trend ribassista, vorremmo che il prezzo scendesse al di sotto del minimo della candela precedente. Nell’esempio in figura puoi capire come si distingue una rottura dei minimi da un rifiuto nell’accettare un livello di prezzo. Accettazione Rifiuto Ma quindi cosa cambia tra le due? La rottura SENZA accettazione del corpo al di sotto del minimo avrà meno valore statisticamente di una rottura CON accettazione, dove la rottura avviene anche con il corpo della candela. 49 Quindi, la rottura nell’esempio di sinistra la chiamiamo “accettazione”, dove il prezzo ha accettato un determinato livello con il corpo. Una rottura di un livello solo con l’ombra (la wick), come nell’esempio di destra, la definiremo come un rifiuto. Ti rimando al minuto 39:38 del video sul canale in cui puoi vedere tantissimi esempi a grafico, clicca qui. Come prima cosa, dovresti guardare il grafico, integrare questa sezione con il video sul nostro canale ed allenarti ad individuare bene la struttura. 6. Cicli di Wyckoff / AMT 6.1 - Le 4 fasi del prezzo Ora mettiamo un tassello in più e consideriamo che il prezzo non sale e poi scende immediatamente, solitamente segue fasi di trend che iniziano e finiscono, e che dipendono sia dalle dinamiche del momento che dalle dinamiche fondamentali. Questi cicli del prezzo possono essere riassunti come fasi di consolidamento (o lateralizzazione), fasi di espansione, fasi di ritracciamento (o contrazione), e poi fasi di inversione. Distinguiamo bene quindi le quattro “fasi“ del prezzo: consolidare (o “lateralizzare”), espandersi (continuare la struttura o il trend) , espandersi (invertire la struttura o il trend), o contrarre (ritracciare). 50 Il motivo per cui il mercato faccia queste cose viene spiegato e riassunto in diverse teorie. La prima teoria è stata coniata da Richard Wyckoff e poi si è trasformata nella cosiddetta Auction Market Theory, adattata poi alla Price Action con il nome di IPDA (Institutional Price Delivery Algorithm), sostanzialmente un modo diverso di dire esattamente la stessa cosa. Quest’ultimo, codificato e elaborato da ICT (Inner Circle Trading), riprende i concetti di Wyckoff, rendendoli più moderni e ampliandoli. Queste teorie sostengono che ci sono fasi di consolidamento che precedono delle fasi di espansione. Distribuzione Trend Consolidamento Accumulo 51 Come nell’esempio in figura, dopo una fase di consolidamento, ci sono delle fasi di espansione, e dopo queste fasi di espansione molto forti, ci sono solitamente delle fasi di rintracciamento che poi possono dare un’ulteriore espansione, prima di tornare a consolidare lateralmente. Nelle fasi di lateralizzazione, il mercato è bilanciato, le forze di domanda/offerta sono equilibrate. Al contrario, un mercato che si muove con aumento di volatilità (quindi con il prezzo che si muove molto e ha oscillazioni più importanti) è un mercato sbilanciato. La maggior parte delle strategie reversal o di “retracement” dopo una fase di consolidamento ed espansione, vendono o comprano con determinate conferme per andare a ribilanciare l’area di consolidamento/bilanciamento, ritraendo l’impulsività del mercato. 52 Nelle fasi di Trend following, invece, si compra dopo una fase di rintracciamento e ribilanciamento, aspettandosi una continuazione. 53 7. Imbalance 7.1 - Zone di Supply&Demand Questo concetto si può riassumere come supporto/resistenza o zona di domanda/offerta. Una zona di supporto è una zona che supporta il prezzo, facendo rimbalzare il prezzo verso l’alto. Al contrario, una zona di resistenza è una zona che fa resistenza alla salita del prezzo. Questa zona la identificheremo come zona di “Domanda” e possiamo segnarcela in diversi modi. 54 Possiamo prendere in considerazione il minimo e il massimo di un range, e disegnarcela come nell’esempio in figura. Se invece prendiamo solo l’ultimo impulso ribassista prima del rialzo, questo viene chiamato “Order Block”, (scherzosamente chiamata da noi come “Stealth Retail Candle”) o anche “Fuckyou Candle”. L’ultima candela sarà considerata come la zona da cui il prezzo potrebbe partire. Stessa cosa al contrario con una zona di supply, l’ultima candela Long dopo una fase di consolidamento diventerà la nostra nuova zona di supply. 55 Questa è la classica operatività Supply&Demand. Quindi, noi prenderemmo in considerazione l’ ultima candela rialzista o ribassista, a seconda di quale zona stiamo considerando (di supply o di demand), si può prendere in considerazione anche la Wick per la qualificazione della zona, o l’ultimo “pivot” (tutto l’ultimo impulso prima dell’inversione) Ricapitolando, fino ad ora abbiamo capito come funziona il Trading, qual è la base del vantaggio statistico, come si muovono i prezzi e perché, come la struttura di mercato influisce sui prezzi, come leggere la struttura del prezzo e come individuare le zone di domanda, offerta, supporto e resistenza. Ora è il momento di parlare di liquidità. 56 7.2 - Stop Liquidity Con liquidità, intendiamo gli ordini market, ovvero gli ordini buy e gli ordini sell. Esistono due tipi di liquidità: la liquidità “Limit” e la liquidità “Market”. Non ci addentreremo nella differenza perché l’abbiamo già fatto in un video sul nostro canale, che puoi consultare nella sezione approfondimenti. Ora ci concentreremo sulla liquidità stop. Solitamente, sopra i massimi e sotto i minimi si trova liquidità. Per liquidità si intendono gli ordini buy e sell, in particolare gli ordini buy stop e gli ordini sell stop, nonché gli ordini stop loss. Ad esempio, c’è chi compra ed imposta lo stop loss sotto il minimo. 57 Oppure c’è chi vende ed imposta lo stop loss sopra il massimo. E poi c’è chi posiziona ordini pendenti a “breakout”, cioè Buy Stop sui massimi e Sell Stop sui Minimi, avremo la cosiddetta buy stop liquidity e sell stop liquidity. Ovviamente, bisogna considerare gli stop loss degli ordini sell, perché gli ordini sell chiudono lo stop loss con un ordine buy e gli ordini buy chiudono con un ordine sell. Possiamo semplicemente riassumerlo come buy stop liquidity sopra i massimi e sell stop liquidity sotto i minimi. 58 Esiste un concetto che per Wyckoff era il cosidetto “shake out”. In ambito di Analisi Volumetrica è noto come “stop run” o “absorption” e, nell’ambito dei concetti Smart Money, viene chiamato “presa di liquidità” o “liquidity grab”. Si tratta fondamentalmente di una presa di liquidità. Ad esempio, se ci troviamo all’interno di un range di prezzo (ovvero, il prezzo si muove lateralmente), avremo ordini stop sopra (buy stop) e ordini stop sotto (sell stop). Molto spesso può succedere che durante le fasi di consolidamento il prezzo improvvisamente parta con molta velocità verso l’alto per poi andare esattamente all’opposto per tutto il resto della sessione. $$$ 59 Ora, questo pattern codificato da Fabervaale con il nome di “mai visto” proprio perché, appena cominciamo a vederlo, lo si vede ovunque. Lo identifichiamo proprio come una zona di potenziale liquidità. Sopra i massimi visibili in figura, la gente compra. Quindi, quando il prezzo comincia ad andare al di sopra di questi massimi, vengono attivati tutti gli ordini che sono al di sopra di questi massimi e quindi gli ordini stop. Tutte queste stop-orders creano una “stop-run”, cioè una corsa agli stop. In Pratica, cominciano a Comprare e vengono assorbiti perché, ovviamente, dove c’è chi compra, ci deve essere sempre qualcuno che vende. Quindi, ci sono molti operatori che vengono indotti ad andare “long” e quindi a Comprare, mentre dall’altra parte c’è qualcuno che sta vendendo. Dove la massa comincia a Comprare, ci sono degli operatori più intelligenti, i cosiddetti “smart money”, che rappresentano la parte intelligente, se vogliamo, del mercato. Questa, almeno sulla carta, è la spiegazione che ci viene data per questa dinamica, che viene definita da molti come una sorta di manipolazione dei prezzi dei mercati. 60 C’è chi posiziona il proprio stop loss sopra i massimi o chi ha ordini in entrata a mercato sopra a coloro che hanno gli stop, quindi comprano sui massimi o escono da posizioni “sell” comprando con degli ordini stop che vengono eseguiti a mercato. Questa è una dinamica abbastanza semplice che molti hanno criticato perché ha un po’ di teoria del complotto, ma non è assolutamente vero, è così e basta. Al di là della spiegazione, ci interessa l’aspetto statistico. Questa cosa succede molto spesso durante le aperture di sessione, come ad esempio la London Open e la New York Open, rispettivamente alle 9 di mattina e alle 15:30 di pomeriggio. 61 Tendenzialmente, ci diamo un range orario, solitamente dalle 8:30 alle 10:30 per la London Open e dalle 14:30 alle 16:30 per la New York Open. Operiamo a determinati orari, principalmente durante le aperture di sessione, poiché sono i momenti in cui molto più spesso avvengono queste manipolazioni e possono dare un vantaggio statistico importante se affiancate a tutto il resto dei concetti spiegati precedentemente. Ovviamente, queste prese di liquidità e queste induzioni possono avvenire non solo dopo una fase di consolidamento, ma anche durante le fasi di trending, dove magari il prezzo scende sotto a un minimo e la gente comincia a Vendere. 62 In un momento del genere, le mani forti dei mercati cominciano a Comprare e il prezzo sale, mandando tutti gli operatori che sono entrati in stop loss o attivando i loro ordini stop. Questi verranno poi liquidati e avremo molta inerzia, poiché la gente comincia a Comprare di nuovo. È importante nella valutazione strutturale utilizzare le chiusure delle candele, poiché ci dà un vantaggio in più e sopratutto ci aiuta a capire se il prezzo effettua una rottura al di sopra/sotto dei massimi/ minimi della liquidità oppure se riassorbe completamente e chiude con un rifiuto senza accettare quei livello. Break-out Rifiuto/ Liqduity Grab 63 Ti consigliamo di dare un occhio al minuto 57 del video sul canale per vedere degli esempi a grafico di Liquidità e Presa di Liquidità, clicca qui per andare direttamente a quel punto del video. Abbiamo messo un bel po’ di concetti assieme. Molti di questi li abbiamo già trattati sui canali Stealthretail e Fabervaale in modo molto più approfondito. Quindi c’è un percorso gratuito che tratta tutte queste cose nello specifico, anche questi li trovi nella sezione approfondimenti. Ma ora che abbiamo capito la struttura, il concetto di supplydemand, di supporto e resistenza e la liquidità, come la mettiamo tutto assieme in una strategia? 8. Come costruire una Strategia Profittevole 8.1 - Checklist d’entrata Regole: - Si trada solo dalle 14.30 alle 18 - Solo entry trendfollowing - Entry solo in zona supply/demand Checklist entrata: Premium/Discount Sbilanciamento VWAP Timeframe analisi: 15m: BIAS 5m: Trigger operativo 64 Ed ecco la domanda da un milione… “Come si costruisce una strategia di Trading?” Innanzitutto, dobbiamo capire se vogliamo una strategia di Trend Following o di Reversal. Prendiamo d’esempio una strategia di Trend Following. Per qualsiasi strategia che vogliamo implementare, c’è bisogno di una checklist d’entrata, che può essere: Entriamo solo a favore della struttura, entriamo solo in una zona di supporto o supply-demand solo se c’è stato uno sbilanciamento e una presa di liquidità. Stabilito ciò, per esempio, possiamo aggiungere altre cose come il “Premium” / “Discount”, dove vendiamo a prezzi alti (premium) o compriamo solo a prezzi bassi (di “sconto”). Posso scegliere di utilizzare degli oscillatori, come ad esempio il VWAP. Insomma, si possono aggiungere i volumi e molte altre cose nella creazione del setup, per saperne di più al riguardo ti abbiamo messo nella sezione approfondimenti dei video dedicati proprio a questo. Questa è la creazione della checklist per il setup operativo. 8.2 - Trigger operativo Quindi, stabilito il nostro setup operativo, dobbiamo definire il trigger operativo, ovvero ciò che fa scattare il grilletto. Il trigger è proprio ciò che aspetti come ultima conferma prima di effettuare un’entrata e può essere, ad esempio, una candela di conferma che rientra in un range, o il Breakout di un range. 65 Sostanzialmente, esistono 1001 conferme che possiamo cercare, dobbiamo solo sceglierne una, Backtestarla, vedere se funziona e poi eventualmente implementarla nella nostra strategia. Bisognerà poi decidere gli orari di Trading. Potremmo optare per operare solo la mattina, solo il pomeriggio, solo all’apertura di sessione o solo alla chiusura sessione. Ci sono delle strategie che lavorano anche alla chiusura di sessione. Dovrai quindi scegliere degli orari di Trading e ovviamente backtestare anche quelli. 8.3 - Timeframe analitici Inoltre, dovrai scegliere i Timeframe analitici. Potresti fare un’analisi su più Timeframe, guardando cosa succede nel Daily, per poi scendere sul H4, piuttosto che sul grafico a 15 minuti o addirittura sul grafico a un minuto. L’obiettivo è quello di prendere come riferimento il Timeframe con la qualità più elevata. Questa è la tua checklist operativa, una lista di cose che devi fare, che deve essere una lista predeterminata e meccanica **che devi rispettare come se fosse una legge**. La tua checklist operativa è la tua legge. Una volta che avrai la tua checklist operativa, dovrai backtestarla. 66 9. Come fare Backtesting 9.1 - Best practice per il Backtesting “Che cosa significa fare backtesting? A che cosa serve? Come si fa?” Il Backtesting è il processo di verifica delle performance di una strategia attraverso l’applicazione di essa “nel passato”. Letteralmente, ciò che devi fare è “tornare indietro nel tempo” sui grafici e provare a vedere come avrebbe performato la tua checklist negli ultimi anni, mesi, settimane o giorni a seconda di quanto è long / medium/ short term la tua operatività. Serve per testare e misurare i dati fondamentali della tua strategia, ad esempio il rischio-rendimento, il win-rate e la massima streak di loss consecutive, per verificarne la funzionalità. Si può fare tranquillamente usando il grafico Replay, tornando indietro nel tempo e cominciando ad analizzare il grafico e backtestare la tua checklist. 67 Ad esempio, se decidiamo che la nostra checklist è a favore di una struttura sul 4 ore, su una zona di demand o supply, quando avviene uno sbilanciamento con una presa di liquidità in apertura sessione e con una candela di conferma, partiremo con il backtest andando indietro di qualche mese stando sul H4. Se vuoi vedere degli esempi pratici di come si backtesta al meglio una strategia, clicca qui per andare direttamente alla sezione dedicata nel video sul canale. Per evitare di “mentire a te stesso” durante il backtest e avere statistiche falsate sulla tua strategia, ti lasciamo un video nella sezione approfondimenti con le best practice per un fare backtest in maniera corretta, clicca qui per vederlo. 10. Scegliere il Rischio ottimale 10.1 - Ottimizzare il profilo di rischio (Equity Curves Simulator) Una volta effettuato il backtest, segneremo tutti i trade in un journal che potrebbe essere cartaceo o digitale, ad esempio in formato Excel (o eventualmente c’è il nostro template gratuito, scaricalo ora cliccando qui. Da questi dati ricaveremo le statistiche della nostra strategia. Ad esempio potremmo avere un winrate del 40% e un rapporto rischio-rendimento medio di 1 a 2.5, che come abbiamo visto è il rapporto tra lo stop loss e il take profit. 68 Per calcolare i possibili scenari che si possono verificare nel nostro conto, inseriremo queste statistiche in un software chiamato “Equity Curve Simulator”, che sfrutta l’analisi Montecarlo per simulare le performance che potremmo ottenere se iniziassimo a fare Trading con questa strategia. Quindi, poniamo ad esempio di avere un conto da 100.000€, con un winrate del 40% e un rapporto rischio-rendimento di 1 a 2.5, un numero di trade pari a 200 e rischio per trade dell’1%. 69 Quello che otteniamo è una strategia che ha molte possibilità di essere profittevole, ma è presente la possibilità che si verifichi un drawdown massimo del 20.3%, che potrebbe non essere molto favorevole. Potremmo quindi decidere di scegliere un profilo di rischio più basso, ad esempio diminuendo la percentuale di rischio da 1 a 0.40, otterremo un massimo drawdown del 7.5%, un drawdown medio del 4.5% e una performance del 37.3%. 70 Se vogliamo migliorare le performance, possiamo revisionare il nostro journal e modificare la strategia nel backtesting, ad esempio decidendo un trigger diverso di entrata o un orario diverso. Più saremo bravi a migliorare il winrate ed il rapporto rischiorendimento, più la nostra strategia avrà rendimenti sempre migliori. 11. Come scalare il Business del Trading 11.1 - Trading Plan Dobbiamo assolutamente avere un Trading Plan completo. Il Trading Plan comprende la checklist che abbiamo visto prima, gli orari, la gestione del rischio, ecc. Tutto ciò che il nostro piano di Trading prevede. Arrivati a questo punto, abbiamo studiato, creato la nostra checklist, backtestata, ottimizzata per renderla più funzionale. Potrai notare inoltre che la tua strategia funziona su alcuni asset meglio che su altri, quindi dovremmo scegliere solo gli asset su cui performa meglio e creare così la nostra watchlist (la lista degli asset che operiamo solitamente). 71 11.2 - Crea la tua Watchlist Quindi, creiamo la nostra Watchlist, la nostra lista degli asset. Sopratutto all’inizio, il nostro consiglio è di non andare al di sopra di tre asset: due o tre vanno più che bene, anzi, uno è ancora meglio. C’è chi ovviamente vuole più possibilità di scelta, ma specializzarsi su un asset va più che bene e ci consente di essere molto più focalizzati. Di solito, andare sopra i tre diventa un po’ troppo, non ce n’è cosi bisogno. Arrivati a questo punto dove abbiamo il nostro asset, dovremmo in primis testarlo in demo per vedere come risponde e come funziona il Trading reale. 72 11.3 - Psicologia (errori da evitare) Anche in questo caso, il nostro consiglio è quello di non stare troppo tempo in demo, poiché non è molto funzionale all’apprendimento vero. Il Demo più che altro serve per imparare a testare la strategia e le sue statistiche. C’è una gran differenza tra passare da testare il piano in un conto demo al conto reale. Nel primo caso utilizziamo dei conti virtuali che ci fornisce il broker, quindi una qualsiasi perdita non ci tangerà molto, anzi saremo molto tranquilli, mentre quando si parla di Soldi reali, subentra il condizionamento psico-emotivo. Quando cominciamo a usare i nostri Soldi veri, l’aspetto psicologico diventa molto importante e comincia a farci da nemico. Perché? Perché si tende a “gasarsi”, eccitarsi perché vogliamo fare i Soldi, perché questa cosa è nuova e via dicendo. Quindi, molto spesso vogliamo effettuare entrate a mercato anche quando non capiamo cosa ci voglia dire il grafico e non sappiamo se sia il momento giusto. Può succedere che entriamo tardi o entriamo troppo presto, oppure facciamo un sacco di entrate di fila e cominciamo a prendercela con il mercato, perché non sappiamo come gestire tutte quelle emozioni che per forza di cose avvengono nella professione del trader. In realtà, la professione del trader è molto influenzata dal condizionamento psicologico. 73 Molti dicono addirittura che sia l’80% del lavoro che un trader deve fare. Possiamo essere d’accordo o meno, ma di fatto molti trader sostengono questo. Se non controlliamo l’aspetto emotivo, è molto probabile che andiamo incontro a difficoltà. Il focus deve essere quello di rispettare il nostro piano, ma dobbiamo anche fare molta attenzione a non lasciarci influenzare dal condizionamento psicologico. Il nostro focus non deve essere fare Soldi velocemente o di esaltarci, ma di rispettare freddamente il piano e di gestire il rischio, soprattutto. Per questo, non dobbiamo mai uscire dalla gestione del rischio che ci siamo prefissati. La nostra equity curve ci può suggerire di rischiare una certa percentuale per trade, ma non dobbiamo mai uscire dal piano. Siamo pagati come trader per gestire il rischio maniacalmente, non per fare “mega performance” e “far esplodere” il nostro conto. L’unica cosa che possiamo controllare è di non andare incontro all’overTrading, ovvero aprire troppi trade che non seguono la checklist o il piano. È importantissimo stabilire un rischio massimo per trade / per giornata / per settimana / totale e tenerlo sempre davanti a noi, come fosse la nostra Bibbia. 74 11.4 - Prova in Real per Gestione Emotiva Ora che abbiamo il nostro Trading plan e che l’abbiamo testato sia in demo che in reale, la prima cosa che ci viene da fare è caricare il conto con tutti i nostri risparmi. La cosa ideale è cominciare con poco, prendendo confidenza con la gestione emotiva, con la gestione del piano, con la disciplina che ci vuole, eccetera. Quindi testiamo prima in demo e poi possiamo scegliere se capitalizzarci e in base a quanto siamo profittevoli. Anche in questo caso è sempre meglio un approccio graduale. Se non fosse ancora chiaro, non mettiamo tutti i nostri risparmi sul conto perché sarebbe finanziariamente sbagliato. Devi fare bene i conti e capire quanto capitale dedicare a un’attività così rischiosa come il Trading, perché si, è un’attività rischiosa e si rischia di perdere potenzialmente tutti i Soldi. Un’opzione può essere quella di valutare una “prop firm”, che sono delle aziende di abbiamo già parlato sul canale Youtube di stealthretail e che hanno delle criticità. Ma in contrapposizione al broker, dove tu metti i tuoi Soldi, con le prop firms sono loro che “mettono i Soldi”. Solitamente si paga una fee, magari 250 euro, 300, facciamo 500 euro, per accedere ad una prova che le Prop chiamano “Challenge”, che è una sorta di esame dove ti chiedono di dimostrare di essere profittevole tramite la gestione di un conto fornito da loro in cui dovrai effettuare una determinata performance richiesta da loro. 75 11.5 - Conto capitalizzato / Prop Firm Quindi solo quando ti sei già dimostrato di essere profittevole, puoi andare da una “prop firm” o ti fai il conto capitalizzato. Solo quando hai già acquisito un po’ di esperienza. La “prop firm” non è assolutamente una cosa per chi comincia. In sostanza, la prop può essere un buon modo all’inizio per chi non ha grossi capitali e vuole capitalizzarsi più velocemente. Attenzione però, perché è molto rischiosa e va fatta solo se si è già profittevoli, se si ha già una strategia solida e se si è già dimostrato di poterla applicare con successo. Sopratutto, la prop va affrontata con un mindset molto molto forte, infatti la prova si paga, non è gratis. Ad esempio, le principali prop firms ti richiedono, in fase di challenge, di effettuare una performance del 10% entro un mese, con un massimo drawdown del 10% e una perdita giornaliera massima del 5%. Se questa fase viene superata, solitamente si passa alla fase due della prova, anche detta Verification. Questa fase molto spesso dura il doppio rispetto alla fase 1 e ti richiede una performance di target addirittura dimezzata (5% profit target in due mesi, drawdown massimo e giornaliero restano invariati). 76 La promessa delle prop è quella di darti in gestione un conto più o meno capitalizzato (in base alla prova che tu hai scelto all’inizio) qualora tu riuscissi a passare le 2 fasi di “esami” richieste da loro. I “paletti” di drawdown massimo e giornaliero restano invariati, ma non ce ne saranno sul target profit. Questo significa che puoi fare qualsiasi percentuale di profitto, solitamente la prop ti ripagherà l’80% dei profitti totali e si terrà un 20%. Dopo aver ricevuto il primo profitto ci sono molte prop firms che addirittura ti rimborsano la fee iniziale, questo proprio perché il loro obiettivo principale è quello di trovare trader molto abili e che sappiano gestire i loro conti in maniera consistente e costante nel lungo termine. Questo è un modo alternativo per chi non è particolarmente capitalizzato, ma ha già un po’ di esperienza e già profittevole, non ha senso provare diecimila challenge una dietro l’altra finché non si arriva al conto, perciò toglitelo già dalla testa. Comunque, è un modo valido per capitalizzarsi, si possono utilizzare i Soldi dei primi profitti e metterli nel proprio conto Trading. Dopodiché, possiamo cominciare a tradare con capitali molto più importanti. 77 12. Conclusioni Abbiamo parlato di questo ampliamente sul canale Youtube di stealthretail, come sempre trovi tutto nella sezione approfondimenti. A questo punto, comincia il nostro viaggio nel Trading, che non si ferma mai. Dovremo sempre continuare a formarci e approfondire, perché potrebbe anche capitare che la nostra strategia ad un certo punto non performi come si deve, o magari è solo un periodo. Molte strategie, soprattutto quelle molto a breve termine, smettono proprio di funzionare. Perciò, bisogna ottimizzare le strategie periodicamente, rivederle e ri-backtestarle. Quindi, è un lavoro che richiede molta cura, disciplina, consistenza e costanza. È una maratona. Una maratona dove non puoi pensare che i profitti arrivino dal nulla. Perché vige il principio del Fast Cash, Fast Crash: velocemente come li hai fatti, li perderai. Non devi farli velocemente i Soldi, anzi per assurdo devi farli lentamente. 78 È un percorso che va costruito piano, passo dopo passo. Anno dopo anno, performance dopo performance, per far crescere il tuo gruzzoletto in un capitale bello consistente. A quel punto, solo quando avrai un capitale consistente, potrai valutare di fare dei prelievi mensili, bimestrali, trimestrali, semestrali. E poi deciderai un po’ tu come gestirlo. Quindi, il Trading è un’attività di business che ha modo di essere scalata molto. Si può anche valutare di farsi un piano di accumulo di capitale all’interno del proprio conto (Quindi, se hai per esempio uno stipendio di 2.000 euro al mese, 500 li metti ogni mese nel conto e lo fai crescere man mano che aumentano le performance. Quindi, aumenti piano piano il rischio all’aumentare dei capitali (attenzione, aumenta il valore assoluto di quanto rischi, ma la percentuale di rischio rimarrà la stessa). Insomma, esistono diversi modi per scalare il business del Trading, vogliamo solo darti un’infarinatura generale e darti l’inizio di un metodo. Dopodiché, se hai bisogno di nozioni molto più approfondite, ci sono dei corsi a pagamento, ovviamente, che facciamo con Morpheus Trading Institute, la nostra Accademia di formazione, dove diamo un approccio principalmente live. Clicca qui per scoprire di più. 79 Per il resto, come dicevamo, sui canali Youtube di Stealthretail e Fabervaale trovi tantissimi approfondimenti. Iscriviti ai nostri canali se non l’hai già fatto, integra questo ebook con i video sui canali e utilizzalo per ripassare quando vuoi. Da Morpheus Trading Institute è tutto, ora non ti resta che iniziare ad applicare ciò che hai appreso! Buono studio e buona formazione! Scopri Market Basics e inizia ad applicare questi concetti fin da subito 80 13. Cosa approfondire, risorse utili e salsa gratuita (clicca per iniziare a vedere) Corso accelerato di Trading per chi comincia da 0 Masterclass Price Action (Faber) ___ ___ ___ Masterclass Wyckoff (Faber) Costruzione Strategia pt.1/2/3/4 (Faber) 81 Gestione operativa avanzata (Faber) Origini concetti Smart Money (Faber) Ottimizzare periodicamente la strategia (Faber) Elementi mappatura del mercato (Faber) Frattalità e Fake-Out (Faber) Temprare il mindset (Faber) 82 ___ ___ ___ Costruire sicurezza con la matematica e gestione del rischio (Faber) Percorso Futures avanzato (StealthRetail) Logiche VSA e Fondamenti di AMT (Faber) E-book Futures “Dietro le quinte della Price Action“ (StealthRetail) I nostri percorsi formativi (Morpheus) Video Journal + Download Template Free 83