COGNOME ......................................... NOME ................................. Matricola ................. II corso Prof. Camporesi Esame di ANALISI MATEMATICA II - 28 Giugno 2012 A ESERCIZIO 1. (5 punti) 1. Studiare la convergenza della serie n ∞ X 1 1 . + log 2 n n=1 2. Determinare il raggio di convergenza R della serie di potenze n ∞ X 1 1 + xn . log 2 n n=1 3. Determinare l’insieme di convergenza A della serie di potenze del punto 2. ESERCIZIO 2. (5 punti) Calcolare il massimo e il minimo assoluti della funzione f (x, y) = log 1 + x2 + y 4 nell’insieme D = (x, y) : x2 + y 2 ≤ 1 . ESERCIZIO 3. (5 punti) Calcolare Z Z x3 ey dxdy D dove D = (x, y) ∈ R2 : 0 ≤ x ≤ 1, x2 ≤ y ≤ 1 . ESERCIZIO 4. (5 punti) ( y (4) + y 000 = 0 1. Risolvere il problema di Cauchy y(0) = y 0 (0) = y 00 (0) = 0, y 000 (0) = 1. 2. Calcolare una soluzione particolare dell’equazione differenziale y (4) + y 000 = 2e−x . COGNOME ......................................... NOME ................................. Matricola ................. II corso Prof. Camporesi Esame di ANALISI MATEMATICA II - 28 Giugno 2012 B ESERCIZIO 1. (5 punti) 1. Studiare la convergenza della serie n ∞ X 1 1 . + log 3 n n=1 2. Determinare il raggio di convergenza R della serie di potenze n ∞ X 1 1 + xn . log 3 n n=1 3. Determinare l’insieme di convergenza A della serie di potenze del punto 2. ESERCIZIO 2. (5 punti) Calcolare il massimo e il minimo assoluti della funzione f (x, y) = log 1 + x4 + y 2 nell’insieme D = (x, y) : x2 + y 2 ≤ 1 . ESERCIZIO 3. (5 punti) Calcolare Z Z y 3 ex dxdy D dove D = (x, y) ∈ R2 : 0 ≤ y ≤ 1, y 2 ≤ x ≤ 1 . ESERCIZIO 4. (5 punti) ( y (4) − y 000 = 0 1. Risolvere il problema di Cauchy y(0) = y 0 (0) = y 00 (0) = 0, y 000 (0) = 1. 2. Calcolare una soluzione particolare dell’equazione differenziale y (4) − y 000 = 3ex . SOLUZIONI ESERCIZIO 1. 1. Applicando il criterio della radice otteniamo lim √ n lim √ n n→∞ n→∞ Dunque la serie an = an = 1 log 2 >1 (compito A), 1 log 3 <1 (compito B). n n ∞ ∞ X X 1 1 1 1 + diverge, mentre la serie + converge. log 2 n log 3 n n=1 n=1 2. Dal punto precedente si ha R = log 2 (compito A), R = log 3 (compito B). 3. Per x = R la serie di potenze diventa n n ∞ ∞ X X 1 1 log 2 n (log 2) = + 1+ log 2 n n n=1 n=1 (compito A), n n ∞ ∞ X X 1 1 log 3 + (log 3)n = (compito B). 1+ log 3 n n n=1 n=1 n n log 2 log 3 log 2 Essendo lim 1 + = e = 2 6= 0, lim 1 + = elog 3 = 3 6= 0, la serie non converge (per la n→∞ n→∞ n n condizione necessaria di convergenza). Per x = −R otteniamo invece la serie n n ∞ ∞ X X 1 1 log 2 + (− log 2)n = (−1)n 1 + (compito A), log 2 n n n=1 n=1 n n ∞ ∞ X X 1 1 log 3 n n + (− log 3) = (−1) 1 + log 3 n n n=1 n=1 (compito B). Poichè in generale an → 0 ⇔ |an | → 0, di nuovo il termine n-esimo della serie non tende a zero, dunque la serie non può convergere. Concludiamo in ogni caso che l’insieme di convergenza della serie di potenze è A = (−R, R). ESERCIZIO 2. • Compito A. Cerchiamo prima i punti critici liberi interni a D. Scrivendo il sistema ∇f = 0 otteniamo ( ∂x f = 1+x2x 2 +y 4 = 0 ∂x f = 4y 3 1+x2 +y 4 = 0, la cui unica soluzione è x = y = 0. Si ha f (0, 0) = log 1 = 0. È evidente che (0, 0) è un punto di minimo assoluto per f , infatti si ha log(1 + x2 + y 4 ) ≥ log 1, ∀(x, y) ∈ R2 . ( ∇f = λ∇g Cerchiamo ora i punti critici vincolati sulla frontiera di D, cioè le soluzioni del sistema , dove g(x, y) = g=0 x2 + y 2 − 1. Il sistema ∇f = λ∇g diventa ( 1 2x 2x − λ =0 = 2λx 2 4 1+x2 +y 4 1+x 2+y cioè 4y 3 2y 2y 1+x2 +y 4 = 2λy 1+x2 +y 4 − λ = 0. 2 Dalla prima equazione si ha x = 0 oppure λ = 1+x12 +y4 . Dalla seconda equazione si ha y = 0 oppure λ = 1+x2y2 +y4 . Se x = 0 sostituendo nel vincolo si ottiene y = ±1. Analogamente se y = 0 si ottiene x = ±1. Se invece x 6= 0 e y 6= 0 uguagliando i valori di λ si ottiene 2y 2 1 1+x2 +y 4 = 1+x2 +y 4 , √ √ da cui 2y 2 = 1 e y = ± 2/2. Sostituendo nel vincolo si ha x = ± 2/2. In definitiva otteniamo i seguenti 8 punti critici vincolati su ∂D: √ √ √ √ (0, ±1), (±1, 0), ± 22 , 22 , ± 22 , − 22 . Essendo f (0, ±1) = log 2 = f (±1, 0), √ f (± √ 2 2 , ± 2 2 ) = log(1 + 1 2 + 14 ) = log 7 4 < log 2, concludiamo che M = max f = log 2, min f = 0. D D • Compito B. È analogo al compito A, basta scambiare la x con la y. ESERCIZIO 3. • Compito A. L’insieme D è la regione del piano al di sopra della parabola y = x2 e al di sotto della retta y = 1 con 0 ≤ x ≤ 1. Integrando per verticali otteniamo Z Z Z 1 Z 1 x3 ey dy dx x3 ey dxdy = x2 0 D 1 Z x3 e − ex = 2 dx 0 e 4 = = = 4 1 x 0− e 4 − e 4 − 1 2 1 2 1 Z 2 x3 ex dx = (sostituendo x2 = t, xdx = 21 dt) 0 1 Z t et dt 0 t 1 te − et 0 = Integrando invece per orizzontali si ottiene Z Z Z 3 y x e dxdy = D √ 1 Z = = 1 4 − 21 . ! y x3 ey dx dy 0 0 1 4 e 4 1 Z y 2 ey dy 0 1 2 y y e − 2yey + 2ey 0 = 41 (e − 2), come sopra. • Compito B. È analogo al compito A scambiando la x con la y. L’insieme D è la regione del piano al di sotto della parabola x = y 2 e a sinistra della retta x = 1 con 0 ≤ y ≤ 1. Integrando per verticali si ottiene ! Z Z Z 1 Z √x Z 1 3 x 3 x y e dy dx = 41 y e dxdy = x2 ex dx, D 0 0 0 che è lo stesso integrale ottenuto prima integrando per orizzontali. Analogamente integrando per orizzontali si ottiene Z Z Z 1 Z 1 Z 1 2 y 3 ex dxdy = y 3 ex dx dy = y 3 e − ey dy, D 0 y2 0 cioè lo stesso integrale ottenuto prima integrando per verticali. ESERCIZIO 4. 1. Il polinomio caratteristico è p(λ) = λ4 + λ3 = λ3 (λ + 1) (compito A), p(λ) = λ4 − λ3 = λ3 (λ − 1) (compito B). Le radici sono λ = 0 con molteplicità 3, e λ = −1 (compito A) oppure λ = 1 (compito B), con molteplicità 1. L’integrale generale dell’equazione omogenea è y(x) = ae−x + b + cx + dx2 x (a, b, c, d ∈ R) (compito A), 2 (a, b, c, d ∈ R) (compito B). y(x) = ae + b + cx + dx Si calcola y 0 (x) = −ae−x + c + 2dx, 0 x y (x) = ae + c + 2dx, y 00 (x) = ae−x + 2d, 00 x y (x) = ae + 2d, y 000 (x) = −ae−x 000 y (x) = ae x (compito A), (compito B). Imponendo le condizioni iniziali si ottengono i seguenti sistemi lineari 4 × 4: a+b=0 a + b = 0 −a + c = 0 a + c = 0 compito A: compito B: a + 2d = 0 a + 2d = 0 −a = 1 a=1 , le cui soluzioni sono a = −1 b = 1 compito A: c = −1 d = 21 a = 1 b = −1 compito B: c = −1 d = − 21 . La soluzione del problema di Cauchy è compito A: y(x) = −e−x + 1 − x + 21 x2 , compito B: y(x) = ex − 1 − x − 21 x2 . 2. Poichè il termine forzante (2e−x nel compito A, 3ex nel compito B) è già soluzione dell’omogenea (corrispondente ad una radice semplice del polinomio caratteristico), l’equazione non omogenea ha una soluzione particolare della forma yp (x) = axe−x (compito A), yp (x) = axex (compito B), con a ∈ R. Si calcola yp0 (x) = e−x (a − ax), yp0 (x) = ex (a + ax), yp00 (x) = e−x (ax − 2a), yp00 (x) = ex (ax + 2a), y 000 (x) = e−x (3a − ax), y 000 (x) = ex (3a + ax), y (4) (x) = e−x (ax − 4a) (compito A), y (4) (x) = ex (ax + 4a) (compito B). Sostituendo nell’equazione non omogenea si ottiene facilmente a = −2 (compito A), a = 3 (compito B), da cui yp (x) = −2xe−x (compito A), yp (x) = 3xex (compito B).