Calcolo del coefficiente convettivo mediante l’analisi dimensionale Sappiamo che lo scambio convettivo è lo scambio tipico dei fluidi, ove è coinvolto un moto relativo di materia. La formula per ricavare il flusso termico ottenibile da uno scambio convettivo prende il nome di equazione di Newton: Φ = α A (Tp − Tf ) (1) ove Tp è la temperatura della parete, Tf è la temperatura del fluido che scambia calore con la parete, mentre α è il coefficiente di scambio convettivo liminare. Il vero problema associato alla (1) è appunto legato alla determinazione di α. Infatti, esso è un fattore che dipende da diversi e numerosi fattori, quali: • Proprietà termofisiche del fluido (ρ, c, λ, µ, . . . ); • Finitura superficiale della parete; • Stato di moto del fluido (laminare o turbolento); • Causa del flusso (naturale o forzato); • Tipo di flusso (confinato o non confinato) • Geometria del sistema. La determinazione di α può avvenire secondo due vie principalmente: • Mediante un modello matematico del fenomeno multifisico, basato su bilanci di energia e di massa; • Mediante l’analisi dimensionale delle grandezze fisiche coinvolte nel fenomeno che si sta studiando, applicando un noto teorema. Noi procederemo con questa seconda via, facendo riferimento al teorema di Buckingham, o teorema del Π. Dalla teoria della metrologia, sappiamo che: • Ogni grandezza fisica è caratterizzata dall’avere una quantità ed una dimensione (quantità ed unità di misura); • In un sistema di misure coerente, come il S.I., ogni grandezza fisica può essere espressa, in termini di dimensioni, usando un numero finito di [P] grandezze fondamentali; • Qualunque equazione deve essere omogenea a livello dimensionale; Detto ciò, introduciamo il teorema di Buckingham. 1 Teorema di Buckingham, o del Π Sia dato un fenomeno fisico descrivibile mediante k grandezze fisiche, in una equazione del tipo: F (x1 , x2 , x3 , ..., xk ) = 0. Se si utilizza un sistema di unità di misure coerente descrivibile da [P] grandezze fondamentali, allora la funzione di k grandezze può essere ridotta ad una nuova funzione φ, funzione di k − P grandezze, che sono dei numeri adimensionali, secondo la nuova relazione: φ(x1 , x2 , x3 , ..., xk−P ). Il procedimento è suddivisibile in quattro step. Iniziamo a vederli. Step primo: scelta delle grandezze Individuazione delle k grandezze fondamentali, utili a descrivere il fenomeno della convenzione. Tali grandezze sono poi da esprimersi in funzione delle P grandezze fondamentali scelte. Le grandezze fondamentali che sceglieremo sono: Massa (M), tempo (T), temperatura (θ) e lunghezza (L).Le grandezze fisiche scelti per la descrizione del fenomeno della convezione sono le seguenti: 2 m −1 2 −1 L T ; • cp , ovvero il calore specifico. cp = [ kgJK ] = [ skg 2 kg K ] = θ 2 kg m 1 −3 −1 • α, ovvero il coefficiente liminare. α = [ mW θ ; 2 K ] = [ m 2 s3 K ] = M T 2 m 1 1 −3 −1 • λ, ovvero la conducibilità termica (del fluido!). λ = [ mWK ] = [ skg θ ; 3 mK] = M L T kg 1 −3 • ρ, ovvero la densità. ρ = [ m ; 3] = M L • L , ovvero una generica lunghezza caratteristica associata alla convezione (diametro del tubo, o lunghezza della parete).L = [m] = L1 ; • w, ovvero la velocità media del fluido coinvolto nella convezione. w = [ ms ] = L1 T −1 ; 2 • ν, ovvero la viscosità cinematica. ν = [ ms ] = L2 T −1 . Notiamo quindi che le grandezze fisiche utili a descrivere il fenomeno sono k = 7: poiché le grandezze fondamentali sono k − P = 7 − 4 = 3, 3 sono proprio i numeri adimensionali che andremo a trovare. Step secondo: costruzione dei numeri adimensionali Scegliamo k-p (tre) tra le k (sette) grandezze fisiche e iniziamo la "costruzione" dei numeri adimensionali. Sceglieremo α, w ed cp . Prima cosa da fare è esprimere un numero dimensionale come prodotto tra una grandezza scelta (ad esempio α) e tutte le altre quattro grandezze escluse, ciascuna elevata ad un esponente (diversi tra loro). Ciò che si ottiene è la seguente espressione: Π1 = α · [L a1 λb1 ν c1 ρd1 ] (2) Π2 = w · [L a2 λb2 ν c2 ρd2 ] (3) Π3 = cp · [L a3 λb3 ν c3 ρd3 ] (4) Di ogni grandezza, nelle tre equazioni sopra scritte, ne scriviamo solo le dimensioni fondamentali, ovvero quelle riportate nel primo step! 2 Π1 = M 1 T −3 θ−1 · [(L1 )a1 (M 1 L1 T −3 θ−1 )b1 (L2 T −1 )c1 (M 1 L−3 )d1 ] Π2 = L1 T −1 · [(L1 )a2 (M 1 L1 T −3 θ−1 )b2 (L2 T −1 )c2 (M 1 L−3 )d2 ] Π3 = θ−1 L2 T −1 · [(L1 )a3 (M 1 L1 T −3 θ−1 )b3 (L2 T −1 )c3 (M 1 L−3 )d3 ] Sviluppando i calcoli si arriva a: Π1 = La1 +b1 +2c1 −3d1 M b1 +d1 +1 T −3b1 −c1 −3 θ−b1 −1 (5) Π2 = La2 +b2 +2c2 −3d2 +1 M b2 +d2 T −3b2 −c2 −1 θ−b2 (6) Π3 = La3 +b3 +2c3 −3d3 +2 M b3 +d3 T −3b3 −c3 −2 θ−b3 −1 (7) Poniamo adesso in ultima analisi la somma degli esponenti uguale a 0, per ogni grandezza fisica. Verranno fuori tre sistemi di equazioni: a1 + b1 + 2c1 − 3d1 = 0 b +d +1=0 a1 = +1 b = −1 1 1 1 → − 3b1 − c1 − 3 = 0 c1 = 0 − b1 − 1 = 0 d1 = 0 a2 = +1 a2 + b2 + 2c2 − 3d2 + 1 = 0 b2 = 0 b2 + d2 = 0 → c2 = −1 − 3b2 − c2 − 1 = 0 d2 = 0 − b1 = 0 a3 = 0 a3 + b3 + 2c3 − 3d3 + 2 = 0 b3 = −1 b3 + d 3 = 0 → c1 = +1 − 3b3 − c3 − 2 = 0 d1 = +1 − b3 − 1 = 0 Sostituendo gli esponenti alle equazioni (2), (3) e (4) perveniamo ai seguenti numeri adimensionali: L = Nu λ L = Re Π2 = w ν µ Π3 = cp = P r ν Π1 = α (8) (9) (10) Il numero di Reynolds (Re), essendo definito come rapporto tra forze inerziali e forze viscose, ci dice se il fluido è in stato laminare o turbolento. Il numero di Nusselt (N u), oltre ad essere utile per il calcolo di α, essendo rapporto tra resistenza conduttiva e resistenza convettiva, ci dice se sta prevalendo la convezione o la conduzione. Il numero di Prandt (P r), essendo rapporto tra fenomeno di trasporto della quantità di moto e fenomeno di trasporto del calore, ci dice se sta prevalendo la variazione di velocità del fluido o la variazione di temeperatura. 3