Uploaded by Pietro Martinelli

Carboidrati e lipidi

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Insegnamento
Produzioni Animali
Professore
Carlotta Giromini
Argomento
Carboidrati e lipidi
Carlotta Giromini
Argomenti trattati
Caratteristiche degli alimenti per la nutrizione animale
•
•
•
•
,
MODULO II
Carboidrati
Analisi alimenti: metodo wende e van soest
Lipidi
Analisi alimenti: calcolo dei lipidi grezzi
Carboidrati e lipidi
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Carlotta Giromini
Carboidrati-saccaridi-glucidi (Fibra)
• Sostanze organiche ad elevata diffusione negli organismi viventi ed in
particolare nei tessuti vegetali dove ne avviene la produzione per mezzo
della fotosintesi clorofilliana
• Elementi ternari costituiti da Cn H2n On
Classificazione zootecnica:
v Estrattivi inazotati (zuccheri semplici e complessi digeribili)
v Fibra grezza (zuccheri complessi poco digeribili)
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Monosaccaridi
glucosio, mannosio, galattosio, fruttosio, xilosio, arabinosio, ribosio
Zuccheri semplici formati da un singola unità di poli-idrossialdeide o di
chetone
Pentosi: zucccheri a 5 atomi di carbonio tra cui xilosio (idrolisi
prolungata dei pentosani); arabinosio (idrolisi della gomma); ribosio
desossiribosio (costitu DNA ed RNA) sintetizzati nel metabolismo
glucidico poiché assenti negli alimenti
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Ribosio
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Monosaccaridi
glucosio, mannosio, galattosio, fruttosio, xilosio, arabinosio, ribosio
Zuccheri semplici formati da un singola unità di poliidrossialdeide o di
chetone
Glucosio
Esosi: zuccheri tra i più importanti a fini nutrizionali
• D-Glucosio che è composto di partenza per numerose reazioni
biochimiche che forniscono energia
• D-Galattosio esoso elaborato a partire da D-glu da parte delle cellule
ghiandolari mammarie. Presente nel latte. D-Gal+ D-Glu= lattosio
• D-Fruttosio esoso presente nella frutta e nel miele. D-Fru+D-Glu=
saccarosio
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Oligosaccaridi
Da due a dieci unità di monosaccaridi uniti
tramite legame glicosidico
• Maltosio costituito da 2 molecole di
glucosio legate tramite legame α (1-4
glicosidico)
Maltosio
• Cellulobiosio: costituito da 2 molecole di
glucosio legate tramite legame β (1-4
glicosidico)
Carboidrati e lipidi
Cellulobiosio
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Polisaccaridi
amido, glicogeno, inulina, cellulosa, emicellulosa, lignina
AMIDO polisaccaride
più importante di origine vegetale; polimerizzazione del D-glucosio
(semi frutti e tuberi)
Costituito da miscela di α-amilosio (20-25%) e amilopectina (80-85%)
Amilosio formato da lunghe catene non ramificate in cui le unità di D-glu sono legate
da α-glicosidico (1-4)
Amilopectina altamente ramificata in catene di D-glu legate da legame α-glicosidico (14). Nei punti di ramificazione (1-6)
Amido riscaldato subisce processi di
Rigonfiamento dei granuli
Gelatinizzazione
solubilizzazione
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Polisaccaridi
amido, glicogeno, inulina, cellulosa, emicellulosa, lignina
Cellulosa (fieni e paglie)
Polisaccaride strutturale più diffuso. Polimero lineare di D-glucosio
con legame beta (1-4).
Componente della parete cellulare vegetale e negli interspazi dove
conferisce elasticità
Gli animali non posseggono capacità di produrre enzimi cellulosolitici
in grado di attaccare il legame β (1-4).
I microrganismi sono in grado di idrolizzarlo
Monogastrici: funzione cellulosolitica a livello di intestino crasso
Poligastrici: funzione cellulosolitica svolta da micro popolazione
simbionte ruminale
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Altri polisaccaridi strutturali
Emicellulosa
Polisaccaride complesso che
ha funzione cementante nelle
pareti cellularie nelle strutture
fibrose
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Lignina
Principale componente delle piante
legnose e negli steli dei foraggi in
avanzato stato di maturazione
è un polimero di alcoli aromatici
(natura non glucidica, associato a
cellulosa)
Ridotta digeribilità
Fattore determinante per
valutazione del valore nutritivo di un
alimento
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Digestione dei glucidi
La digestione dei carboidrati ha ruolo diverso a seconda che si tratti di poligastrici o monogastrici
• POLIGASTRICI
Glucidi subiscono idrolizzazione e fermentazione ruminale
dando luogo alla liberazione di glucosio, acidi grassi volatili,
CO2 e CH4 (eruttati)
AGV e glucosio assorbiti tramite papille ruminali e
raggiungono flusso sanguineo
La quota di carboidrati non fermentata nel rumine viene
idrolizzata a livello intestinale
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Digestione dei glucidi
La digestione dei carboidrati ha ruolo diverso a seconda che si tratti di poligastrici o monogastrici
• MONOGASTRICI
Nei monogastrici erbivori i monosaccaridi liberati da enzimi
duodenali vengono assorbiti
Fermentazioni hanno luogo nell’intestino crasso e
permettono la liberazione di AGV
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Nei poligastrici la fibra rappresenta
un'importante fonte di energia e di principi
nutritivi ed è fondamentale per mantenere
una corretta funzionalità del rumine.
Nello stesso tempo il contenuto in fibra
rappresenta un fattore limitante in ruminanti
ad elevate performance produttive:
v corr negativa con la digeribilità e la
densità energetica
v corr positiva con lo spazio occupato
Carboidrati e lipidi
Nei monogastrici il ruolo della fibra
in termini di apporto energetico e di
altri nutrienti è molto limitato, il
ruolo principale è il mantenimento
della motilità intestinale
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Fibra negli alimenti
Il contenuto in fibra degli alimenti viene determinato con diversi metodi:
– NDF (fibra neutro detersa) = emicellulose, cellulosa e lignina;
– ADF (fibra acido detersa) = cellulosa e lignina;
– ADL (lignina acido detersa) = lignina.
Solo l'NDF misura il contenuto totale in fibra.
L'adeguato apporto in fibra e la sua forma fisica nella razione assicurano la
normale attività di masticazione e ruminazione.
L'NDF fisicamente efficace (peNDF) rappresenta una misura della capacità di
un alimento di stimolare la masticazione e la ruminazione
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Carlotta Giromini
Carboidrati non strutturali
•
I carboidrati non strutturali (NSC), rappresentano un’ importante fonte
energetica. Sono costituiti da carboidrati endocellulari (amido e zuccheri)
ed alcuni componenti delle pareti vegetali ad elevata degradabilità
ruminale (pectine).
NSC (% DM) = 100 - (NDF %+ CP %+ EE %+ ash %).
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Carlotta Giromini
Metodiche analitiche per determinazione fibra negli alimenti
vMetodo weendeFIBRA GREZZA
NDF
vMetodo van soest ADF
ADL
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Carboidrati di riserva (EI = estrattivi inazotati o NFE)
Calcolati per differenza
EI = 100 - (umidità + ceneri + PG + grassi + fibra)
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Carlotta Giromini
Metodiche analitiche per determinazione fibra negli alimenti
vMetodo weende FIBRA GREZZA
METODO UFFICIALE: WEENDE
1.estrazione lipidi (etere)
2.H2SO4 0,26N per 30’ all’ebollizione
3.filtrazione e lavaggio in acqua bollente
4.NAOH 0,23N per 30’ all’ebollizione
5.filtrazione,lavaggio con acqua bollente ed essiccazione in stufa
6.pesata(W1), incenerimento
7.pesata(W2) risultato: fibra greggia = W1 - W2/100
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Carboidrati di struttura nella cellula vegetale
•
•
•
Carboidrati e lipidi
Cellulosa: solubile a pH fortemente
acido
Emicellulose: stabili solo a pH neutro
Lignina: solubile a pH fortemente
basico
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Metodiche analitiche per determinazione fibra negli alimenti
vMetodo van soest
Diversi trattamenti idrolitici con soluzioni a differente pH:
1) trattamento con soluzione a pH neutro che solubilizza il contenuto cellulare
– NDF (emicellulosa, cellulosa, lignina e minerali)
2) il residuo NDF subisce un trattamento con detergente acido che solubilizza le
emicellulose e la frazione residua (cellulosa, lignina e silice)
-ADF (cellulosa, lignina e minerali)
3) il residuo ADF subisce trattamento con acido solforico al 72% che solubilizza la
cellulosa
– ADL (lignina e minerali) .
4) Il residuo ADL viene incenerito in muffola a 600°C
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NDF-ADF= emicellulosa
ADF -ADL = cellulosa
NDF
ADF
ADL
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I principi alimentari
I lipidi
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Lipidi
v Alimenti energetici per eccellenza: 1g di tale sostanza fornisce
9.3kcal
v I lipidi costituiscono una fonte energetica ad elevata densità (pari
convenzionalmente a 2,25 volte l'energia contenuta nei carboidrati)
v Sostanze insolubili in acqua ma solubili in solventi organici
v Grassi, olii, glicolipidi, fosfolipidi e terpeni
v fonte di acidi grassi essenziali
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Lipidi
Nell'alimentazione dei ruminanti l'impiego di grassi rappresenta un intervento
nutrizionale di interesse in quanto permette di:
– sostituire una quota di cereali della razione con una fonte energetica
maggiormente concentrata con conseguente aumento del contenuto in fibra
nella dieta
– aumentare la concentrazione energetica senza gli effetti negativi associati ad
un aumento della quota di cereali
– mantenere l'assunzione di sostanza secca nei periodi in cui tale assunzione
risulta ridotta;
– migliorare la fertilità.
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Carlotta Giromini
Lipidi
• Lipidi complessi
Contengono acidi grassi
Grassi, oli, fosfolipidi,
glicolipidi, cere
Sono saponificabili poiché
formano tramite idrolisi
alcalina i Sali di acidi grassi
Carboidrati e lipidi
• Lipidi semplici
Non contengono acidi grassi
Non saponificabili
Sono presenti nelle cellule in
quantità molto bassa ma
comprendono molte sostanze
ad elevata attività biologica
(vitamine ed ormoni)
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Lipidi complessi
• Fosfolipidi
Esteri del glicerolo, sfingomielina
Costituenti membrane cellulari
Abbondanti a livello di cuore,
reni, tessuto nervoso (cefaline)
Le uova tra i prodotti di origine
animale figurano tra le fonti
principali di tali composti per
uomo
Carboidrati e lipidi
Carlotta Giromini
• Glicolipidi
Costituiti da due acidi grassi e da
1 zucchero
≈ 5% dei lipidi del monostrato
esterno delle membrane cellulari
Costituiscono 80% della frazione
lipidica dei cloroplasti delle piante
Presenti a livello di cervello,
fegato e reni
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Lipidi complessi
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• TRIGLICERIDI
Costituiti da acidi grassi a
lunga catena con gruppo
carbossilico esterificato da
gruppo ossidrile del
glicerolo
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Lipidi complessi
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Gli acidi grassi differiscono tra
loro per la lunghezza della
catena e per numero e
posizione dei legami insaturi
Acido linoleico e linolenico non
vengono sintetizzati
dall’organismo: ESSENZIALI
• Trasporto lipidi
• Membrane cellulari
• Sintesi eicosanoidi
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Carlotta Giromini
Mc donald, 2012
Eicosanoidi (e.g. Prostaglandine, leucotrienti)
sono gruppo di molecole ormono-simile.
Mediatori chimici locali, prodotte da cellule
bersaglio degli ormoni stessi
Carboidrati e lipidi
Risposta immunitaria
•
Coagulazione del sangue
•
Pressione arteriosa
•
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Lipidi complessi
Olio di lino è fonde essenziale di acido linoleico
Semi di lino fonte di α-linolenico
Mc donald, 2012
•
Elevate dosi di semi di lino nella dieta di polli e suini: ricevono adeguate
dosi di acidi grassi essenziali
•
Nelle diete per ruminanti linoleico e linolenico sono addizionati alla
dieta costituita principalmente da foraggi (comunque difficili fenomeni
carenziali)
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Lipidi complessi
Carboidrati e lipidi
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Lipidi semplici
I terpeni sono costituiti da multipli
dell’isoprene (idrocarburo a 5 atomi
di carbonio)
Stuttura ciclica o lineare
I terpeni costituiscono la
componente aromatica di molti oli
essenziali
Carotenoidi, vitamine liposolubili A, E
e K.
Carboidrati e lipidi
Carlotta Giromini
Steroidi (e.g. colesterolo) hanno
struttura tetraciclica
ü Nei tessuti animali: Il colesterolo
è precursore di altri steroidi quali
acidi biliari, progesterone ed
estrogeni, androgeni
ü Nei tessuti vegetali: presenti
differenti forme denominate
fitosteroli (ergosterolo,
precursore vitamina D2)
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Digestione lipidica
Negli animali poligastrici i lipidi
subiscono primo attacco
enzimatico da parte della flora
batterica simbionte: idrolisi
trigliceridi, dei galattolipidi,
fosfolipidi e steroidi con relativa
formazione di glicerolo,
galattosio, steroli e acidi grassi
Gli acidi grassi insaturi vengono
poi idrogenati da enzimi prodotti
da batteri e protozoi
Carboidrati e lipidi
Carlotta Giromini
Nello stomaco ghinadolare di
monogastrici e poligastrici azione
lipolitica è garantita da lipasi
gastrica (attività blanda)
Digestione lipidica avviene in
modo particolare nell’ambiente
basico dell’intestino tenue (lipasi
pancreatiche ed enteriche)
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Analisi chimica: lipidi grezzi
Alimento
Estrazione in etere
Lipidi grezzi: sostanze solubili in
etere di petrolio
Alcuni alimenti (grassi protetti,
lieviti) richiedono una idrolisi
preliminare con acido cloridrico
prima di essere trattati con etere di
petrolio.
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Carlotta Giromini
Il campione viene consegnato in lab in diversi
contenitori, macinazione campione e mantenuto
a temperatura ambiente fino all'analisi
Pesare 5 g campione in ditali cellulosa e becher
essicati in stufa
ll solvente (Etere di petrolio) viene fatto rifluire
più volte sul campione di alimento; infine il
solvente viene eliminato (e con esso anche i grassi
estratti dal solvente) ed il residuo di alimento
(privato dei grassi grezzi) viene essicato e pesato.
% EE = (campione iniziale - residuo dopo
estrazione)/ campione iniziale x 100
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Carlotta Giromini
Carboidrati e lipidi
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