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Ottimismo+origami

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OTTIMISMO
Consigli utili per vedere il lato migliore delle cose
Ottimismo
[ appunti ]
“Invece di maledire il buio è meglio accendere una candela.”
Lao Tzu
ETIMOLOGIA E SIGNIFICATO
Ottimismo deriva da ottimo, che equivale a optimum in latino. Quest’ultima parola ha una duplice derivazione: si collega a optare (scegliere, desiderare) ma anche a ops (mezzo produttivo e quindi potenza, ricchezza; si
potrebbe tradurre con il più ricco dei mezzi).
OBIETTIVI
L’ottimismo è uno stato psichico che consiste nell’aver fiducia in quello
che accadrà. Ottimisti si nasce o si diventa? L’etimologia della parola ci
aiuta a capire. Essa evidenzia la dimensione della scelta. L’individuo può
scegliere se vedere le cose dal lato migliore o dal lato peggiore. Il vedere
le cose dal lato migliore, secondo i saggi latini, è già un passo verso la ricchezza.
L’ottimista evidenzia i lati della vita positivi e costruttivi, ma è consapevole anche degli aspetti negativi. Se così non fosse sarebbe un ottimista
irrealistico e stressato.
Quali sono le caratteristiche delle persone ottimiste? Lo psicologo americano M. Seligman (“Imparare l’ottimismo – Come cambiare la vita cambiando il pensiero”) ha messo in luce alcuni punti:
• avere il controllo sugli eventi. Le persone ottimiste pensano di avere il
potere di cambiare la situazione con i loro sforzi. Le persone pessimiste
credono che i loro sforzi non serviranno a nulla;
• vedere il problema come temporaneo. L’ottimista sa che prima o poi
maturerà le abilità necessarie per vincere un ostacolo. Il pessimista crede che non riuscirà mai ad apprendere le abilità che servono per supe-
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Ottimismo
[ appunti ]
rare il problema e quindi si arrende facilmente. L’evento negativo e le
proprie carenze personali sono visti come fattori permanenti;
• vedere il problema come circoscritto. L’ottimista, se vive un fallimento
in un campo specifico della vita (affetti, lavoro), continua ad essere attivo in tutti gli altri campi. Il pessimista, invece, amplia il suo senso di fallimento a tutti i campi della sua vita. L’insuccesso è pervasivo;
• non colpevolizzarsi in caso di insuccesso. Alla domanda: chi ha provocato un evento negativo? L’ottimista, pur conoscendo le sue responsabilità, indica anche fattori esterni alla sua volontà. Il pessimista si autoaccusa, è solo colpa sua se le cose sono andate male perché pensa di
essere una persona priva di valore e di talento. Il pessimista personalizza l’evento negativo, l’ottimista personalizza il successo.
La persona ottimista ha successo perché ha un atteggiamento mentale
vincente, cioè pensa di poter vincere ancor prima di iniziare. Questo atteggiamento mentale influisce sulla forza di volontà, la quale comanda all’organismo di resistere. Ecco perché le persone ottimiste, prima o poi, raggiungono i loro obiettivi, è solo questione di tempo.
Esiste inoltre una relazione tra ottimismo e longevità. Recenti studi condotti da T. Marota negli Stati Uniti mostrano che, a parità di altri fattori,
le persone ottimiste arrivano a vivere fino a dodici anni di più dei pessimisti. Emozioni negative persistenti nel tempo, infatti, causano stress, il quale
conduce all’assunzione di comportamenti non salutari (alcol, fumo, disordini alimentari) che peggiorano il quadro clinico già debole.
LA FUNZIONE DELL’OTTIMISMO
L’ottimismo spinge l’individuo ad andare avanti. Poiché le difficoltà vengono viste come superabili, l’ottimista affronta gli eventi avendo fiducia
nelle proprie capacità. Lo stato d’animo positivo fa sorgere il coraggio e
allontana la paura del fallimento. Il coraggio è azione immediata, non c’è
tempo di pensare, di avere dubbi o tentennamenti. Tutte le grandi azioni
che si sono verificate nella storia hanno avuto bisogno del coraggio degli
ottimisti.
GLI EFFETTI DELL’OTTIMISMO
La persona ottimista ha un alto livello di auto-efficacia. Imparando dai
propri errori, che non considera fallimenti bensì esperienze, sviluppa continuamente le sue competenze.
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Ottimismo
[ appunti ]
STRATEGIE PER ESSERE OTTIMISTI
Cosa si può fare per essere più ottimisti?
• Innanzi tutto, mandiamoci messaggi positivi e incoraggianti riguardo
la nostra possibilità di miglioramento.
• Cerchiamo di notare anche i più piccoli progressi, non solo gli insuccessi.
• Affrontiamo gli insuccessi non come fallimenti, ma come esperienze da
cui partire con maggiore impegno.
• Non temiamo di esporci alle sfide e alle difficoltà: ciò aumenterà la stima che abbiamo di noi stessi.
• Premiamoci e congratuliamoci con noi stessi ogni volta che raggiungiamo risultati positivi, anche se piccoli, e per l’impegno che ci mettiamo.
CONCLUSIONI
L’ottimista possiede un atteggiamento mentale che lo aiuta a superare le
sfide della vita perché è convinto di potercela fare di fronte alle difficoltà.
E nell’eventualità che accadano eventi negativi, l’ottimista non interpreta
le avversità come ostacoli, ma come esperienze da cui imparare.
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Ottimismo
[ tecnica ]
Un esercizio di ottimismo: gli origami
Gli origami sono poesie di carta. Semplici come un Haiku.
Un esercizio di precisione, serenità interiore, riflessione, pazienza. Un
esercizio di ottimismo!
La parola origami indica l’antica arte di piegare la carta per dare vita ad
animali, oggetti, figure fantasiose, ecc. Essa è composta da due termini:
Ori (piegare) e Kami (carta), da cui il significato di “carta piegata” o di “piegare la carta”.
折 紙
Per il piegatore giapponese, la gioia di quest’arte non risiede nel foglio di
carta ma nell’atto stesso del piegare: una danza di mani che lavorano per
dare vita ad una figura.
La creazione di un origami richiede precisione, tranquillità, non scoraggiarsi al primo tentativo e perseveranza. Il beneficio? Donare soddisfazione: quella derivante dall’aver ottenuto ciò che ci eravamo prefissati, di
aver dimostrato non soltanto agli altri, ma anche a noi stessi, di avercela fatta, di aver raggiunto il nostro obiettivo. Ottimismo è quindi la parola chiave.
Ecco quindi un piccolo esercizio da stampare e fare in ufficio per ricordarsi di essere ottimisti!
Segui le istruzioni1 per creare un bellissimo uccello che sbatte le ali.
+
ORI
(piegare)
1
Inizia con un foglio di carta quadrata,
piega la parte superiore verso il basso
e poi riapri. Ora piega l’angolo di sinistra verso destra, fatto ciò riapri il foglio e giralo nell’altro lato.
KAMI
(carta)
1
http://creareconlacarta.it/uccello-che-sbatte-le-ali/
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Ottimismo
[ tecnica ]
2
Ora piega bene prima a metà dall’alto verso
il basso, riapri il foglio, e piega ora da sinistra
verso destra sempre a metà come indicato in
figura.
3
Adesso, sfruttando le pieghe che hai fino ad
ora fatto, porta l’angolo superiore ed i due laterali verso l’angolo inferiore, fatto ciò appiattisci il modello.
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5
Ora piega i due lembi
davanti verso il centro
del foglio poi riapri.
Adesso piega l’angolo superiore
verso il centro come indicato in
figura e poi riapri.
6
Ora apri il lembo superiore e portalo verso l’alto, mentre fai questa
operazione dovresti anche premere i lati del modello verso l’interno
allo stesso tempo, ottenendo così la figura in basso.
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Ottimismo
[ tecnica ]
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Ora semplicemente gira il modello dall’altro lato e ripeti i passaggi
4 – 6 sull’altro lato.
Sfruttando le pieghe fino qui fatte, piega i due lembi inferiori
verso il retro del foglio.
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Piega le “gambe” verso l’alto lungo i bordi esterni poi torna alla posizione iniziale.
Ora inverti le pieghe della testa verso l’interno come mostrato
in figura ed allargale un pochino.
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Ottimismo
[ tecnica ]
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Ed ecco finito il nostro uccello che sbatte le ali!
Per far in modo che sbatta le ali dovresti tirare leggermente la coda
verso l’interno come mostrato in figura.
La prossima volta che ti sentirai giù… prenditi un’altra pausa fatta di
serenità e ottimismo.
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