Quella notte non aveva quasi dormito. Dio santissimo, Nemi verrà al palazzo Struan per incontrare Maureen, in futuro sarà Maureen a pagarla ed è importante che l'amante e la moglie siano buone amiche? Jamie stava per dire, Davvero? ma si trattenne. Il silenzio di Maureen lo torturava. Dopo una lunga pausa lei disse: “Domani è domenica”. “Volete che ceniamo un pò più tardi? Alle nove? Poi Strongbow le ha consegnato le lettere, su una ho riconosciuto la grafia di sir William, si è scusato balbettando di aver avuto l'ingrato dovere di comunicarglielo e barcollando è uscito.” Gornt si asciugò la fronte con un fazzoletto. “Difficile dire, signore. Tra una settimana forse si saprà meglio.” “Tu ti sei accordata per cinquemila ghinee?” Quando era arrivato nella loro casetta aveva trovato Nemi vestita con il suo migliore kimono da notte; la stanza era linda e il cibo e a sakè erano pronti. Lei lo aveva accolto sorridendo più felice e premurosa che mai: “Heya, Jami-san, che bello vederti! Ho sentito che la nave ha portato belle novità. Ti sposerai con signora scozzese, matrimonio, heya?”. Quell'improvviso cambiamento di rotta lo sconcertò. “Sì, sì, credo di sì, è domenica, perchè?” “Come fai a saperlo?” “Ti sei divertito?” All'ora di cena, già pronta per uscire, Angélique bussò alla porta dell'ufficio del tai-pan. “Albert?” “Ho pensato che oggi pomeriggio potremmo andare dal reverendo Tweet, spero soltanto che non sia stupido come il nome che porta, per chiedergli di fare le pubblicazioni.” Lui sgranò gli occhi, “Cosa?” “Le cose non si fanno così, per l'amor del cielo.” “Possiamo fidarci del padrone di casa, capitano” mormorò lei. Dio del cielo, Tess può davvero distruggermi per sempre! Che cosa devo fare per averla come alleata anche in futuro? Devo farne un'alleata, a tutti i costi. “ Maureen osservò per un istante le onde per riordinare i pensieri, si strinse leggermente nelle spalle e sollevò gli occhi con uno sguardo ingenuo. “Mandare la flotta a Kagoshima lascerebbe scoperto l'Insediamento. I rapporti dicono che ci sono migliaia di samurai appostati qui intorno, noi stessi ne abbiamo visti molti lungo la Tokaidò.” Ah, sì, Meikin la traditrice, non ti ho dimenticata! “Sì? Che cosa intendi?” Maureen saggiava il terreno con cautela, animata dalla prospettiva di tante cose da imparare e da insegnare. Sapeva che quella era soltanto la prima di un'infinita serie di discussioni. Nel frattempo ho ancora il comando sulle Porte, anche se gli uomini di Ogama controllano i miei. Che cosa proponete di farne?” aveva indagato Tess con un sorriso cinico. “Se riuscite a impossessarvene.” “Volete che ceniamo un pò più tardi? Alle nove? I bambini occupano tutte le tue energie, dormi poco e sei stanchissima, così nel giro di poco tempo il tuo uomo a letto ti volta la schiena e comincia a russare, si, ma non è difficile se impari a tapparti le orecchie. Poi cominciano le scappatelle... ma non ti preoccupare, è un gioco passeggero, non durerà, e se sei una moglie accorta il tuo uomo tornerà sempre, perchè con te ci saranno sempre i bambini, e Dio. “Sì, ne sono sicuro perchè mi sono fatto portare a terra sulla pilotina prima che la Prancing Cloud attraccasse, con il capitano Strongbow. “Te ne ha parlato Gornt? Hoag? E' stato quell'idiota di Hoag?” Non era necessario dire ad alta voce che ogni sorta di informazione incriminante poteva essere messa nero su bianco, retrodatata e poi scoperta per caso o fatta scivolare clandestinamente in un fascicolo di documenti. Chi avrebbe potuto contestare una lettera con sigillo, dopo la morte di Greyforth? Il tempo non manca, pensò Gornt soddisfatto di essere il padrone di casa e ancor più soddisfatto di se stesso. Quante cose non ho raccontato, le migliori, ma non potrò dirle a lei. Comunque vi manderò la fregata a vela da venti cannoni Avenger in concessione temporanea. Jamie stava per dire, Davvero? ma si trattenne. Il silenzio di Maureen lo torturava. Dopo una lunga pausa lei disse: “Domani è domenica”. “E quali?” Sentirono delle voci all'esterno. Babcott emise un fischio sordo ed esclamò: “Sono un branco di idioti, tutti quanti”. “Sei mesi, un anno, non di più. Dipende dagli esami clinici.” Angélique si guardò di sfuggita allo specchio. Il capo dei gai-jin, sir William, non aveva una preferita e Serata ne aveva due che usava di tanto in tanto. La concubina del capo dei mercanti si chiamava Nemi ed era una buona fonte di informazioni. Il dottore non andava allo Yoshiwara. Perché? Meikin lo scoprirà... Ma bisognava agire al più presto, prima di essersi assicurati il controllo dei voti del consiglio. “Va bene.” Lei respirò a fondo e parlò sempre più in fretta: “E' andata esattamente così, Jamie: quando sono entrata nel palazzo della Struan, sul lungomare, per chiedere dov'eri, se fossi in Giappone o dove, mi hanno detto di aspettare e poi la signora Struan in persona mi ha mandata a chiamare. “Già. Noi...” Babcott sospirò. “Cosa ne penso? Sia detto tra noi, credo che abbiate già deciso di sferrare un'azione punitiva contro Sanjiro, magari a Kagoshima, soprattutto dopo che Yoshi vi ha dato la sua tacita approvazione.” “Canaglia insolente!” commentò sir William. “Sì.” “Le cose non si fanno così, per l'amor del cielo.” “Non ti preoccupare, sono cose che capitano” rispose lei sorridendo. “Cosa? Non sei incazz... scusa, non sei arrabbiata?” Gornt aveva spiegato a Tess che finalmente la Brock and Sons era vulnerabile perchè per la prima volta aveva impegnato in un'impresa la maggior parte del suo capitale. “Le avete dato la mia lettera?” “Angélique, signori, la vostra attenzione, per favore. Ci attendono una minestra al curry con sherry, pesce con cipolle al forno, olive e Pouilly Fuissé ghiacciato, sorbetto e champagne, poi un arrosto con patate e Saint-Emilion, il cuoco ha “trovato” un ottimo taglio di manzo Struan, non preoccupatevi, signora” aggiunse ridendo, “lo ha comprato, non rubato. “Tralasciamo per un attimo questo argomento. Qual è il prezzo, signor Gornt?” Nel frattempo le prove documentate di Gornt e la notizia che la Victoria non avrebbe più sostenuto l'affare sarebbero state spedite con il mezzo più veloce ai funzionari di Washington che non avrebbero più osteggiato il sequestro: in assenza di una copertura bancaria sarebbe mancato lo zucchero da scambiare contro cotone e armi. In lontananza, vicino alla cerchia più interna, intravide il palazzo del daimyo. A parte le guardie del tairò non si notavano presenze umane né segni di attività. Oltre i tetti di Edo vide il mare, il fumo di alcuni mercantili e più al largo una nave da guerra diretta a Yokohama. Nonostante si sforzasse di dimostrarsi al di sopra di tutto era distrutta per la morte di Malcolm. Ne sono sicuro. Malcolm rappresentava il futuro della Nobil Casa e adesso Tess ha il buio davanti a sé. L'unica sua speranza sono io, con questo progetto al limite della legalità, anche per Hong Kong, dove com'è noto le regole sono molto elastiche. “Dove cenerete questa sera? Alla Legazione francese?” le chiese. “E quali?” Sentirono delle voci all'esterno. “No, signore, se non è nel villaggio o nello Yoshiwara non saprei.” Le si riempirono gli occhi di lacrime. “Scusa, amore, è colpa del vento” mormorò asciugandosi le guance. Dio santissimo, pensò, come diavolo farò a mettere insieme Nemi, lo Yoshiwara e Scintille? Non si può fare. Sollevò la mano per suggerire che l'ospite era alto di statura e se ne andò sbattendo come al solito la porta. Tra i due, Yoshi era certamente il più importante, a lungo termine. Anjo aveva mandato l'ultimatum di evacuare Yokohama, era il capo della Bakufu e a meno che Yoshi restasse vittima di qualche violenza, sicuramente sarebbe morto prima di lui. Se fossi costretto a esprimere un verdetto che cosa risponderei? si chiese. Entro un anno. Invece rispose: “Un anno, due anni, tre anni, Yoshi-sama? In verità, spiacente, adesso non lo so”. Tess ha ascoltato il mio resoconto sui Brock con imperturbabile attenzione, mi ha fatto qualche domanda e poi ha detto: “Per favore, tornate domani mattina poco dopo l'alba con le prove. Passate dall'ingresso posteriore, lo troverete aperto, e badate di non farvi notare, i Brock hanno spie ovunque”. L'indomani...” Nella lettera a MacStruan, Tess lo aveva ammonito a non intraprendere alcun commercio di armi e nel caso gliene fosse fatta richiesta a non parlarne con nessuno ed eventualmente a servirsi di McFay. “Non capisco” aveva mormorato imbronciata Nemi. Il comportamento aggressivo di Jamie l'aveva spaventata convincendola che la miglior risposta fosse la fuga, una fuga in lacrime, naturalmente. Babcott si considerava innanzitutto un medico e come tale era vincolato al paziente dal segreto professionale. Yoshi era sicuramente un nemico di Anjo, un nemico potente, ma per il governo britannico era un grande amico potenziale. Sconcertato si guardò in giro. Non era lei. Quella risata proveniva dal corridoio insieme ad altre voci. “No, non per merito mio, Jamie, tu hai subito un torto, la signora Struan ti doveva quel denaro. Non volevo dirtelo, ma... mi hai costretto. E avevi ragione ad arrabbiarti, ho sbagliato a dire “Oggi pomeriggio”, per favore, perdonami, io... hai ragione, oggi pomeriggio è troppo presto, hai ragione, non dovevo suggerirti una cosa del genere. Jamie, aspettiamo? “Dice che non può tornare senza Hiraga e che voi avete promesso di consegnarglielo oggi.” Infine la banca dovrà accettare di dividere quel quaranta per cento delle sue azioni, già della Brock ma ormai acquisite, in quattro parti: una per il presidente, una per due membri del consiglio a sua scelta e una per la Nobil Casa”. “La sua probabile approvazione. Pensate che il dispaccio e i miei argomenti siano sufficienti per convincere Ketterer ad avallare un'azione punitiva?” L'elaborazione della diagnosi era stata, complicata dalle difficoltà di comunicazione tra lui e Phillip e il paziente, che si era dimostrato irascibile, sospettoso e riluttante a descrivere sintomi e disagi. Brutta storia, sì.” Sir William andò alla sua scrivania e prese un dispaccio. “In realtà volevo discutere con voi di questo documento... è strettamente riservato.” Babcott alzò la fiamma della lampada. Si stava facendo buio. Il governatore di Hong Kong scriveva in forma ufficiale: “Posso prima complimentarmi per il vostro magnifico aspetto?” “Un momento, lei si è comportata come il giorno prima?” “Adesso ascolta” disse Jamie stringendole la mano, “Tu mi piaci moltissimo e no, non voglio che parti, e si, aspetteremo un pochino, e no, non sono arrabbiato, e si, ti credo e ti ringrazio con tutto il cuore, e no, non hai fatto male a pensare al reverendo. Concediamoci un pò di tempo per pensarci e ne parleremo a cena, Scintille, io e te da soli, va bene?” Senza riflettere lei si sollevò sulla punta dei piedi e lo baciò, contenta che avesse usato quel soprannome. “L'ha letta davanti a voi?” Tess ha ascoltato il mio resoconto sui Brock con imperturbabile attenzione, mi ha fatto qualche domanda e poi ha detto: “Per favore, tornate domani mattina poco dopo l'alba con le prove. Passate dall'ingresso posteriore, lo troverete aperto, e badate di non farvi notare, i Brock hanno spie ovunque”. L'indomani...” Tu ricordati sempre che non è facile guadagnare il pane quotidiano, anche lui dovrebbe pensare che non è facile crescere i bambini e tenere a posto la casa, ma gli uomini non se lo ricordano mai. Per favore, Angélique, posso avere qualcosa da bere? “Vi prego di scusarmi, sire, non lo so” rispose Abeh al quale non era ancora passata l'irritazione per essere stato scacciato da Anjo insieme ai suoi il giorno prima. “Il capitano delle guardie del corpo del tairò è arrivato un minuto fa e mi ha ordinato... mi ha ordinato di riportarli a Kanagawa. Cosa devo fare, sire? Immagino che prima li vogliate vedere.” Tra i due, Yoshi era certamente il più importante, a lungo termine. Anjo aveva mandato l'ultimatum di evacuare Yokohama, era il capo della Bakufu e a meno che Yoshi restasse vittima di qualche violenza, sicuramente sarebbe morto prima di lui. Se fossi costretto a esprimere un verdetto che cosa risponderei? si chiese. Entro un anno. Invece rispose: “Un anno, due anni, tre anni, Yoshi-sama? In verità, spiacente, adesso non lo so”. “Buonasera. Grazie, Albert, non è necessario che mi veniate a prendere, mi farò riaccompagnare a casa da qualche invitato, adesso andate, o prenderete freddo.” MacStruan rise e si allontanò. In quell'istante Gornt apparve sull'ingresso per accoglierla. “Certo” rispose Angélique. Si chiedeva fino a che punto lui fosse veramente sincero.