Uploaded by Massimiliano Barontini

KANT PRINCIPI DELL%27INTELLETTO PURO

advertisement
capire Kant è un gioco…
Possiamo conoscere a priori la
natura!
 A priori: prima dell’esperienza,
indipendentemente dall’esperienza.
I Principi dell’intelletto puro, presentati da Kant nella
Critica della Ragion Pura, al termine della sezione
intitolata “Analitica trascendentale”, costituiscono le
Leggi fondamentali della natura.
N.B. Puro = A priori
ESTETICA TRASCENDENTALE
Studia le forme della sensibilità: spazio e tempo
Dottrina
degli
elementi
Dottrina
del
metodo
ANALITICA
forme pure dell’intelletto
LOGICA
TRASCENDENTALE
studia il pensiero
DIALETTICA
idee metafisiche
 I Principi dell’Intelletto puro sono fondati sulle 12
categorie dell’Intelletto, vale a dire sulle forme innate
nell’intelletto umano (le forme con cui qualsiasi
intelletto umano deve pensare, ordinare, e
rappresentarsi gli oggetti dell’esperienza)
CATEGORIE
PRINCIPI DELL’INTELLETTO PURO
della quantità (unità,
pluralità, totalità)
Assiomi dell’intuizione: tutti i fenomeni intuiti
sono quantità estensive (cioé divisibili in parti)
della qualità (realtà,
negazione,
limitazione)
Anticipazioni della percezione: ogni realtà
percepita ha una quantità intensiva = un grado
d’intensità divisibile.
della relazione
(sostanza, causa,
reciprocità)
Analogie dell’esperienza: l’esperienza è
costituita da una trama necessaria di rapporti
basata sulla permanenza della sostanza, sulla
causalità e sull’azione reciproca
Postulati del pensiero empirico: è possibile,
della modalità
(possibilità, esistenza, reale e necessario ciò che si accorda,
rispettivamente, con le condizioni formali,
necessità)
materiali e universali dell’esperienza
Consideriamo in particolare:

Assiomi dell’intuizione: tutti i fenomeni intuiti sono quantità
estensive (e quindi sono sempre divisibili in parti) ; ma facciamo
attenzione: ciò vale per i fenomeni intuiti, per ciò di cui facciamo
esperienza, non possiamo asserire che tutta la realtà è divisibile
all’infinito (perché ciò eccede l’intuizione empirica).

Analogie dell’esperienza: l’esperienza è costituita da una trama
necessaria di rapporti basata sulla permanenza della sostanza,
sulla causalità e sull’azione reciproca: sono i fondamenti della
concezione meccanicistica della natura, corrispondono ai principi
fondamentali delle scienze naturali:
la permanenza della sostanza corrisponde al principio della
conservazione della massa (nulla si crea e nulla si distrugge),
la causalità corrisponde al secondo principio della dinamica (una
forza applicata a un corpo vi imprime un’accelerazione
proporzionale alla forza) ,
l’azione reciproca corrisponde al principio di azione e reazione
(ad ogni azione di un corpo A su un corpo B corrisponde una
reazione uguale e contraria di B su A).



 Osserviamo il paradosso (apparente) della teoria
kantiana:
questi principi riguardano i fenomeni,
la realtà empirica, ciò che l’uomo conosce attraverso i
sensi; eppure Kant ci dice che questi principi sono
puri, o a-priori, quindi non derivano e non dipendono
dall’esperienza, ma si fondano solo sulle categorie che
sono innate nel nostro intelletto.
 Com’è possibile conoscere le grandi leggi della natura
ricavandole dal nostro intelletto e non dall’esperienza
stessa della natura?
 Per comprendere questo paradosso occorre ricordare che
la natura conosciuta è la natura fenomenica, vale a dire
la natura che, mentre viene esperita, riceve forma e
ordine dalle forme della sensibilità (spazio e tempo) e
dalle forme dell’intelletto (categorie). Ciò consente di
conoscere “in anticipo” alcuni caratteri formali della
natura.
 L’esempio che segue può aiutarci a capire meglio questa
teoria.

Immaginiamo di costruire
delle torri di sabbia
utilizzando un secchiello:

Il secchiello rappresenta le
forme conoscitive dell’uomo, i
cosiddetti Trascendentali.

La sabbia, prima di ricevere
forma dal secchiello, potrebbe
rappresentare la Cosa-in-sé
 E infine le torri di sabbia
rappresenteranno i
fenomeni, la natura
fenomenica.


Possiamo dunque sapere in
anticipo, a-priori, che forma avrà
la torre di sabbia, se conosciamo il
secchiello che imprime la forma.
Ovviamente il secchiello (vale a
dire le forme conoscitive della
mente umana) non ci permette di
conoscere tutte le qualità della
torre, sarà quindi necessaria anche
la conoscenza a posteriori,
derivata dall’esperienza; ma la
certezza e l’universalità della
conoscenza sono fondate sulla
conoscenza a priori
E la metafisica?




Il nostro esempio ci permette anche di capire perché, secondo
Kant, non è possibile avere conoscenze metafisiche:
La conoscenza avviene sempre attraverso le forme a priori, ma le
forme a priori possono essere applicate solo ai fenomeni, mai alla
Cosa-in-sé:
Seguendo il nostro esempio, potremmo dire che il secchiello può
insegnarci qualcosa solo sulle torri di sabbia che costruiamo
grazie ad esso, ma non può insegnarci nulla sulla sabbia della
spiaggia.
Infine l’esempio delle torri costruite col secchiello esprime bene il
ruolo attivo, costruttivo, che Kant attribuisce alla mente umana
nel processo della conoscenza.
Download