Webinar gratuito sull’Orderflow Il 18 giugno alle 21:00 terremo un Webinar Gratuito sull’Orderflow dove parleremo di: 1- Come Migliorare la Tranquillità Operativa Grazie all’Oggettività dell’Orderflow; 2- La Nuova Strategia Semi-Automatica per sfruttare le MicroInefficienze nell’Orderflow 3- L’Ospite Segreto di Morpheus che ha Scalato le Classifiche di World Trading Cup, Poker e Scacchi grazie a Ragionamento Probabilistico e Finanza Comportamentale Sarà uno degli eventi più importanti del 2023 per Morpheus Trading Institute. Consigliamo Vivamente la presenza. Clicca qui per accedere al webinar. 2 Ciao! Benvenuto nel manuale che ti mostra gli strumenti utilizzati ogni giorno dai professionisti. Cosa imparerai in questo ebook: • L’importanza delle Informazioni; • Cosa sono Orderbook, HeatMap, Time&Sales, Footprint e tanto altro; • Come Puoi Tradare su CFD ma utilizzando la VSA; • Quali sono i Costi di accesso all’ecosistema dei Futures. Per una totale comprensione di ciò che leggerai, ti consiglio vi integrare questo e-book con i nostri percorsi gratuiti by stealthretail e fabervaale: • Corso Introduttivo al Trading con Volumi e l’OrderFlow 3 INDICE • Introduzione 5 • Capitolo 1: Paradigm shift 20 • Capitolo 2: L’edge dell’Orderflow 21 • Capitolo 3: Strumenti di Lettura dell’Orderflow - Depth of Market | Orderbook - La Heatmap - Time & Sales - Volume Profile - Footprint, logica e Pressione di Mercato - Meccanica delle Imbalance - VWAP: Un riferimento dinamico Istituzionale 28 40 42 47 53 61 62 • Capitolo 4: Come passare da CFD a Futures - Contratti e Tick - Capitalizzazione e Margine - Data-Feed, quale scegliere? - Piattaforma analitica/esecutiva - Pro e Contro 64 65 67 69 72 72 • Capitolo 5: Sfruttare il vantaggio della Volumetrica restando su CFD? 74 • Conclusioni 75 4 Introduzione Informazioni. Il mondo di oggi ci dà accesso ad una quantità di informazioni senza precedenti. Le informazioni sono sinonimo di potere. Chi ha più informazioni avrà sempre un vantaggio in più rispetto a chi non le ha. Ce lo insegnano le guerre tra le nazioni e lo spionaggio. Ogni nazione cerca di estrapolare più dati possibili sull’altra. Nel campo di battaglia, in trincea, una sola informazione può cambiare drasticamente le sorti delle due fazioni. Se sei un trader o speri di diventarlo, conosci molto bene il valore delle informazioni. Le Informazioni sono il pane quotidiano di noi trader. Le cerchiamo nel prezzo. Le cerchiamo nei dati macroeconomici. Le cerchiamo e ci servono per capire qual è la decisione giusta: Comprare, Vendere o Aspettare? Il Vantaggio a mercato si costruisce proprio sapendo quali informazioni cercare e come organizzarle in delle decisioni di trading. 5 E come noi, anche i grandi operatori del mercato sono costantemente a caccia di informazioni. Anzi… investono milioni e milioni ogni singolo mese per avere un Vantaggio Informativo sul resto del mercato. Informazioni sugli intenti di un governo per predire la politica futura, sui piani e le intenzioni di una banca centrale per anticipare la politica monetaria e l’andamento dell’economia. O magari tutte le informazioni di un’azienda, i suoi fondamentali, i cambi di Governance. Non a caso l’Insider Trading (pratica illegale) è uno dei business model più profittevoli al mondo, esso si basa proprio su una cosa: Informazioni Privilegiate e con un Timing anticipatorio rispetto alla massa. Informazioni che non sono disponibili alla massa, al grande pubblico. Avere queste informazioni ti mette un passo avanti a tutto il resto del mercato. Ma le informazioni fini a sé stesse non bastano, bisogna saperle utilizzare e avere un piano e delle strategie su come usarle. Quello che da sempre facciamo noi del team di Morpheus Trading Institute è fornire informazioni. Informazioni di qualità superiore che permettono a chi ci segue di poter fare decisioni consapevoli ed efficaci. L’obiettivo di questo E-Book è quello di darti un vantaggio informativo. Darti informazioni che il 99% dei trader CFD non conosce. E che anche un buon 80% di chi pensa di star facendo “analisi volumetrica” in realtà non conosce. 6 E in questo e-book capiremo quanto. Per il resto, la stragrande maggioranza di chi si definirebbe un “day-trader retail” utilizza uno strumento molto basilare e pubblicamente accessibile: il grafico del Prezzo. E se da un lato il grafico del prezzo è necessario e spesso sufficiente per costruire ed applicare strategie profittevoli, dall’altra ha necessariamente dei limiti. Tra le “correnti” di strategie di Price Action che sui grandi numeri si sono rivelate più profittevoli in assoluto sono senza dubbio le strategie di stampo “Smart Money”. 7 Strategie che divulghiamo già da anni, che hanno portato risultati a centinaia di nostri studenti. 8 9 Essere profittevoli alla fine dei conti deriva principalmente dall’avere una strategia e un protocollo chiaro, come il Protocollo Morpheus, al di là dello strumento che si utilizza. Ma c’è una cosa che tutte le strategie di Price Action hanno in comune, specialmente quelle Smart Money: Derivano tutte dall’Analisi Volumetrica dell’Orderflow. Analisi che può essere effettuata solamente tramite un data-feed di un mercato centralizzato come quello dei Contratti Futures. Certo! Uno può intuire a grafico anche con una buona accuratezza dove potenzialmente sta la “liquidità” e dove potrà avvenire una stop-run. Ma utilizzare software che individuano le stop-run grazie agli sbilanciamenti volumetrici e individuando i livelli di liquidità reali… beh è un’altra cosa. 10 Poter vedere l’assorbimento della liquidità conoscendo il numero esatto dei contratti assorbiti, è un’altra cosa ancora… Certo, uno può identificare una demand zone, o un order-block… 11 Ma come fai a sapere che li c’è stato veramente un blocco di ordini che farà reagire nuovamente il prezzo, se non proprio visualizzando fisicamente gli ordini presenti in quel blocco e la conseguente creazione di una (vera) imbalance? 12 Liquidità = Ordini Supply Zone = Ordini Imbalance = Ordini Struttura di Mercato = Risultato degli Ordini Ricorda sempre che la Price Action è il RISULTATO, è la CONSEGUENZA del Flusso di Ordini. Una delle poche massime davvero accurate sul trading è questa: “La Fondamentale e il Sentiment Comandano; I Volumi Determinano; Il Prezzo Segue; Gli indicatori arrivano tardi.” I Volumi, ma in particolare l’OrderFlow, ti possono dare un livello di oggettività che la price action per forza di cose non può dare. L’OrderFlow ti consente di identificare la VERA pressione di mercato, ma non partendo dal RISULTATO (il prezzo), bensì partendo dalla CAUSA (il flusso di ordini). So che probabilmente potrà sembrarti tutto complicato visto così, ma siamo qui apposta per farti capire come funziona partendo dalle basi. Leggi questo e-book fino alla fine, avrai le idee molto più chiare. 13 Il vantaggio informativo e statistico che puoi avere approciandoti al trading con strumenti professionali è innegabile. Diamo un’occhiata ad esempio.. Diamo allora un’occhiata alla classifica Ufficiale Mondiale dei Campionati del Mondo Di Trading. Questa è la classifica impostata per Ritorno netto. Insomma il Gain % Realizzato. Partendo dalla leggenda Larry Williams, non si vede un singolo trader che abbia registrato questo tipo di performance solo su Forex se non al 29esimo posto. (pagina successiva) 14 I numeri come al solito parlano 15 Protocollo Morpheus Morpheus fornisce un protocollo di approccio all’attività di trading Step By Step ispirato al Trading Sistematico. Qualunque strategia di trading automatico o sistematico si basa su un metodo quantitativo e non discrezionale. Dal Backtesting per la Validazione Statistica dell’Edge. All’Ottimizzazione Al forward testing Alla messa a mercato. Infatti, se normalmente un trader discrezionale studia dei concetti e poi prova a mettersi a mercato senza un Trading Plan ben preciso e prova in qualche modo ad arrangiarsi e ad abbozzare una strategia trade dopo trade, con Morpheus promuoviamo un approccio diverso, che definiamo Protocollo Morpheus: La prima fase è lo studio approfondito dei concetti analitici. Ma prima di mettersi a mercato e improvvisarsi trader senza un metodo, si passa ad una fase fondamentale: Costruirsi una Strategia che abbia un reale vantaggio a mercato. 16 Un insieme di regole operative (entry, Stop loss, Take profit) con un giusto ma contenuto grado di flessibilità discrezionale che vanno testate nel passato (Backtesting) per verificare se la strategia è profittevole nel passato e come possono variare le performance in base alle condizioni di mercato. In questa fase è necessario raccogliere tutti i dati necessari per la fase di ottimizzazione: - Metodo di individuazione della bias direzionale - Metodo di qualificazione della zona di entrata - Identificazione di uno o più pattern o trigger operativi - Win rate della strategia - R:R medio e profit factor - Massimo DD - Rendimento Si passa quindi alla fase di selezione dei parametri ottimali, aggiustando i trigger, gli orari operativi, i target, i livelli di liquidazione eccetera… Solo a quel punto, solo una volta costruita una strategia solida si passa alla fase di forward testing e poi di messa a mercato della strategia con piano di scaling. Questo approccio metodico si è risultato vincente per molti dei nostri studenti. La formazione Morpheus pone d’altronde il focus sulla riduzione dei bias cognitivi e delle interferenze psicologiche nei processi decisionali operativi. 17 E il Protocollo Morpheus punta proprio a questo: oggettività nel trigger e nel resto delle condizioni di entrata. Anche per questo forniamo ai nostri studenti non solo concetti analitici, ma Checklist Complete e Trigger semiautomatici proprietari come il Trinity Trigger. 18 Benvenuto su Morpheus, ecco a te la vera Matrice dei mercati. - Andrea e Fabio 19 1. Paradigm shift 1.1 - Visualizzazione contro intuizione In questo capitolo esploriamo insieme la differenza tra l’analisi basata su volumi e l’analisi delle candele nel contesto Price Action. A prima vista, le candele possono sembrare uno strumento sufficientemente informativo. Esse forniscono dati essenziali come prezzo di apertura, chiusura, massimo e minimo in un dato periodo di tempo. Tuttavia, queste informazioni, pur essendo utili, non danno un quadro completo. Proprio in ausilio a quest’ultime entra in gioco l’analisi dei volumi. Il volume rappresenta il numero totale di contratti scambiati in un determinato periodo, questa informazione può essere fondamentale per comprendere la forza di una tendenza e la partecipazione. Nel pratico, l’implementazione dell’ analisi del volume fornisce un livello di comprensione che va oltre quello che si può ottenere guardando le candele. La parola chiave è profondità analitica e interpretazione oggettiva della dinamica del mercato. In sintesi, l’analisi dei volumi può fornire un vantaggio strategicooperativo nel trading, supportata dalla consapevolezza del fatto che i volumi ci mostrano cosa sta succedendo in questo momento, essendo una fotografia del comportamento degli operatori. Rientrano quindi nella macrocategoria dei Leading Indicators. 20 2. L’edge dell’Orderflow 2.1 - Visualizzazione contro intuizione Abbiamo parlato spesso di “Smart Money” in qualità di concetti analitici funzionali a strategie di Price Action Pura. Ma ricordiamoci che all’origine l’espressione “Smart Money” si contrappone a “Dumb Money”. Denaro Intelligente contro Denaro Stupido. E all’interno dei mercati, noi retail vogliamo cercare di allinearci al Denaro Intelligente (Smart Money) rappresentati nella figura dei più grandi operatori del mercato. Se ancora fai parte del filone di persone che pensa che i mercati non siano mossi e sostanzialmente manipolati da un gruppo di grandi banche, ti consiglio di leggere l’ebook precedente, perché non spenderemo ulteriori parole su questo. Ci limitiamo a ricordare che il COT Report, Documento ufficiale della CFTC pubblicato settimanalmente, ci comunica ad esempio che nel Futures di EURGBP il 73% delle posizioni short sono detenute da non più di 4 Grandi Operatori. 21 Da non più di 4 Grandi Operatori. È facile quindi immaginare chi domina realmente i mercati, senza “complottismi” strani. Quindi se davvero vogliamo allinearci alle Mani Forti, agli Smart Money, dobbiamo senza esitazione tenere in considerazione questi FATTI. Ergo, i nostri ultimi anni di ricerca sono stati guidati dalla seguente domanda: ‘’Come operano REALMENTE i rami speculativi di queste istituzioni finanziarie?’’ 22 Sappiamo benissimo che questi Giganti della speculazione finanziaria diversificano il loro rischio con tecniche di Arbitraggio, HFT, multi asset hedging, gamma scalping, market making e molte altre. Ma noi siamo trader e per lavoro cerchiamo di trovare in senso ampio i “Pattern” in ogni cosa. E il primo pattern che notavamo era che ognuna di queste realtà alloca parte del proprio capitale di rischio (che definire miliardario è un eufemismo) in un reparto speculativo dedicato ai Contratti Futures. I futures sono contratti definiti Derivati (proprio come i CFD) perché derivano il loro prezzo da un cosiddetto “Sottostante”. Ad esempio: Sottostante: S&P 500 Index Sottostante: Sterlina-Dollaro Sottostante: Gold Futures: ES Futures: 6B Futures: GC CFD: US500 CFD: GBPUSD CFD: XAUUSD Al contrario dei CFD però i futures sono regolamentati e hanno un vantaggio rispetto agli strumenti finanziari OTC: Sono scambiati in un’unica sede. E cosa cambia? 23 Può non essere automatico come ragionamento, ma proprio perché tutte le operazioni avvengono in un unico “Exchange”, abbiamo la possibilità (pagando una fee) di avere costantemente accesso a tutti i dati sugli scambi. A tutti gli ordini. Come già accennato, i prezzi si muovono IN CONSEGUENZA degli scambi, degli ordini, della domanda e dell’offerta, degli ordini buy e sell. Quindi trovare strategie che riescano ad anticipare il mercato con un reale vantaggio statistico è molto più fattibile proprio con la lettura degli ordini, dei volumi. Tornando quindi alla domanda precedente: il mondo com’è che si legge e analizza il mercato in ambito professionale? Com’è che fanno trading? E cercando in lungo e in largo, tra: - Hedge Funds; - Grandi Banche D’Affari; - Prop Firms (quelle vere, le cosiddette Arcades); - HFT Firms. - CTAs - CPOs… in tutto l’ambito professionale la risposta spesso e volentieri include proprio l’orderflow. 24 L’orderflow. L’orderflow è informazione. L’orderflow è conoscenza. L’orderflow è vantaggio. L’orderflow è avere oggettività sulle zone di Supply e Demand vedendo se è supportata da volumi. L’orderflow è avere oggettività su dove sta realmente la liquidità e come viene usata per manipolare la percezione della pressione di mercato. L’orderflow è poter sfruttare il Premium Volumetrico e il Discount Volumetrico. Se il prezzo è premium o discount non lo decide il fibonacci tracciato su uno swing di riferimento. Lo decide il mercato. E lo decide con gli ordini buy e sell, la domanda e l’offerta. Il Denaro Intelligente è Denaro Informato. 25 Con il Market Basics ti abbiamo spiegato come allinearti a loro con successo già solo con la price action, ma adesso è arrivato il momento di fare un level-up. Approcciare un mercato che premia la sopravvivenza di chi usa le informazioni fornite dall’orderflow. Vuoi continuare a usare Price action ma integrando delle informazioni essenziali? O vuoi limitarti ad usare solo una parte delle informazioni? Vuoi spingerti oltre e capire davvero cosa succede dietro le quinte della price action? Vuoi rimanere addormentato nella Matrix del “fai soldi con il trading dove vuoi senza sforzo”? O vuoi davvero vedere quanto è profonda la tana del Bianconiglio? E ricorda: ti stiamo offrendo solo la realtà. In questo e-book ti daremo le basi per cominciare a capire e ragionare, sconsigliamo vivamente di provare a improvvisarsi trader volumetrici in quanto può essere LETALE per il tuo portafoglio, come qualunque improvvisazione in questi mercati. Imparare a leggere, interpretare, e poi applicare l’orderflow richiede tempo, studio, informazioni giuste e tanta tanta pratica. 26 Concludendo… basta poco per capire che l’Orderflow fornisce una chiave di lettura preziosa, soprattutto perché fornisce all’operatività una proprietà essenziale e che probabilmente fino ad oggi hai fatto molta fatica a trovare: L’oggettività. Per farti capire… in mercati come i Futures, abbiamo piattaforme che mostrano il punto preciso dove sono stati immessi i volumi. Possiamo vedere cosa accade ‘’dietro le candele’’. Possiamo avere una prospettiva di quale operatore sta aggredendo e quale sta cedendo terreno. Una visualizzazione millimetrica, “al tick”, di dove sono entrati i contratti a mercato. E l’Orderflow non si ferma solamente alle cosiddette “immissioni”, si amplia all’analisi della reale liquidità, delle divergenze tra prezzo e reale pressione volumetrica. Una quantità ed una qualità di informazioni che ora probabilmente neanche immagini. Ma ricorda: quando si hanno troppe informazioni è facile andare in overload e sfociare nella paralisi operativa. L’incertezza è una conseguenza tipica di chi mette assieme tutti i concetti possibili e immaginabili, senza capirli a fondo e senza fare una cernita specifica di quali confluenze utilizzare nella propria strategia e perché. 27 Quindi, ricordiamo che: 1- l’unico modo per aumentare il tuo EDGE è lavorare sulla qualità delle informazioni più che sulla quantità; 2- È necessario costruire una strategia che usi le confluenze in modo intelligente e passare per le fasi di Back-testing e Forwardtesting prima di rischiare il proprio capitale a mercato. 3. Strumenti di Lettura dell’Orderflow 3.1 - Depth of Market | OderBook Il primissimo strumento che un aspirante analista di Orderflow non può pensare di non conoscere è il Libro degli Ordini, il cosiddetto Central Limit Order Book. Il Libro Centralizzato degli Ordini Limite, detto anche Depth Of Market (letteralmente Profondità di Mercato) o anche Price Ladder (Scala del Prezzo). Chiamalo come vuoi, ma in sostanza ci comunica una cosa importantissima: il primo tipo di liquidità, la cosiddetta “Liquidità Passiva”. Nella colonna centrale ci sono i vari scalini di prezzo, i cosiddetti “tick” che sono le unità di misura minime del movimento del prezzo. 28 Poi le 2 colonne più importanti. La colonna Bid e la colonna Ask (o Offer). La colonna Bid ci mostra l’intenzionalità Buy. La colonna Ask ci mostra l’intenzionalità Sell. Ci mostrano rispettivamente gli Ordini Pendenti Buy Limit e Sell Limit che il mercato ha impostato nei diversi livelli di prezzo. Quei numeri quindi sono contratti Buy e contratti Sell, ma che non sono ancora stati eseguiti. No. Sono lì che aspettano di essere “fillati”, di essere “eseguiti”. Proprio come un buy limit che metteresti sulla tua MetaTrader4. Quindi questo ci dà un’informazione molto importante, ma non completa! Attenzione! Questi sono solo ordini che aspettano di essere fillati. Non sono ordini già eseguiti. Sono ordini che aspettano pazientemente. Se loro stessero sempre li ad aspettare e basta, il mercato starebbe immobile. Quindi serve sempre qualcuno che decida di Comprare o Vendere da questi Limit che aspettano. Questa è la cosiddetta “Liquidità Aggressiva,” i cosiddetti “Ordini Market”, gli ordini di chi entra a mercato letteralmente cliccando Buy o Sell. Chi prende effettivamente l’iniziativa. 29 Orderbook 30 Devi vedere il mercato come un’Asta. Tanti compratori e venditori che aspettano (nel book) che qualcuno venga a scambiare quello che loro hanno da comprare o da vendere. Ecco che quando qualcuno invece decide di acquistare o vendere “a mercato”, dove andrà a trovare la controparte? Proprio nel book, dai Compratori e Venditori che stanno pazientemente aspettando con dei Buy Limit e Sell Limit. Questo è come funziona l’asta. L’abbiamo spiegato anche in modo più approfondito nel precedente e-book. Questo ci dice L’INTENZIONALITÀ del mercato. Non quello che il mercato ha effettivamente comprato o venduto. Questi sono normalissimi ordini limite. Pendenti che possono essere rimossi in qualunque momento. Non è detto che gli stessi ordini che vedo ora ci siano lì tra 5 minuti. Qualcuno potrebbe ripensarci e dire “no adesso le condizioni sono cambiate e non voglio più tenere questo Buy Limit a mercato”. Ecco che se da un lato l’orderbook è importantissimo per identificare la pressione di mercato a livello di Intenzionalità, dall’altro va preso con le pinze perché l’intenzionalità può essere fittizia. Perché il Book non mostra gli ordini ESEGUITI, il book mostra gli ordini pendenti NON ANCORA ESEGUITI. Ordini che non hanno trovato ancora una controparte. 31 Quindi non fa testo. Va preso con le pinze. Molto spesso infatti il book viene utilizzato dalle mani forti per manipolare la percezione della pressione di mercato con dinamiche come lo Spoofing e il Layering. Grandi operatori gonfiano il book con ordini limite (che non hanno la minima intenzione di essere fillati) solo per creare una falsa percezione negli altri operatori che il mercato voglia andare long o short. Ecco un esempio di spoofing: (fig. 1) Questo è l’orderbook che ti ho spiegato poco fa. Nelle colonne di estrema destra puoi vedere i volumi reali, gli ordini veramente eseguiti. 32 Se confrontiamo la “pressione di mercato” nel Bid e quella nell’Ask, saltano subito all’occhio quei 3280 contratti al prezzo 2962 che danno l’idea che ci sia molta più pressione Sell. “E quindi che si fa? Si vende!?” Questo è ciò che vogliono farti pensare. Vediamo come procede la situazione. (fig. 2) 33 Il prezzo scende di un tick, ora siamo a 2960 e come vedi quell’ordine da 3000 contratti si è spostato anch’esso di un tick assieme al prezzo. Quindi il mercato sta vendendo, stanno entrando sellers aggressivi a mercato spostando il prezzo a ribasso, e quegli ordini seguono, rimangono lì sull’ask a illudere gli operatori che la pressione sia short. (fig. 3) Il prezzo scende nuovamente a 2959 e anche quei 3000 ordini seguono. 34 Quegli ordini non sono eseguiti ti ricordo, sono solo sell limit. Non sono eseguiti. E non vogliono essere eseguiti. (fig. 5) Boom. Continua a comprare altri 1429 contratti, per un totale di 2933 eseguiti (vedi la casella grigia più a destra). E proprio mentre tutto il mercato è indotto a vendere da quei 3082 contratti sul 2960… …giusto poco sotto disegnato in verde nel 2959 c’è qualcuno che invece sta comprando come si deve. (vedi quei 335 contratti sulla destra appena eseguiti). 35 Lo stesso operatore che sta facendo finta di essere sell, in realtà sta comprando. Vediamo come evolve. (fig. 6) Altri 200 contratti comprati. Totale 3033 eseguiti al prezzo 2959. Quella pressione sell nell’Ask (3118 contratti a 2960) si chiama Spoofing. Illudere il mercato di una falsa supply o demand. 36 Con quegli Spoof Orders ha indotto il mercato a vendere e lui si è “Assorbito” tutti quei sellers proprio perché l’intenzione primaria era comprare. Questa si chiama Absorption. Solitamente viene effettuata con degli Ordini Iceberg. Gli ordini Iceberg sono ordini che vengono messi nel book, ma un po’ alla volta. Quei 3033 contratti *non* sono stati messi tutti nel Bid in una volta, perché avrebbero indotto le persone a comprare, mentre lui aveva bisogno che la gente vendesse. Quindi invece che metterne 3033 tutti in un colpo sul book, ne ha messi magari 300 alla volta. Appena 300 venivano eseguiti lui ne aggiungeva altri 300. E poi altri 300. E poi altri 300. Questo è un ordine Iceberg. Un ordine bello grande, messo nel book un po’ alla volta. Per nascondere la vera intenzione. Che è quella (in questo caso) di comprare. 37 (fig. 7) Infatti dopo aver assorbito un totale di 3711 contratti sul prezzo 2959 cosa fa? Cancella i 3118 ordini Ask, ecco che non c’è più pressione sell e tutti ora cominciano a comprare. In pochi secondi il prezzo torna a 2963. 38 Altri 5 secondi e il prezzo è salito a 2967. E lui è long con 3711 contratti da 2959. In pochi minuti questo operatore ha fatto circa 296.880€ senza rischiare 1 singolo centesimo, manipolando il mercato creando una falsa supply. Questo è successo in pochi minuti. Capisci ora? Il book spesso e volentieri non rappresenta la vera intenzionalità del mercato, non è davvero affidabile, ma proprio con questa cognizione può essere utilizzato per capire le “false intenzionalità” degli operatori molto grossi. A meno che tu non abbia già delle basi o una capacità di apprendimento superiore alla media è improbabile che tu abbia già capito bene come funziona questo fantastico strumento. Ma ti renderemo la vita più facile. Perché c’è uno strumento basato sull’orderbook che forse è ancora più entusiasmante e che dà una rappresentazione grafica più intuitiva sull’orderbook. La Heatmap. 39 3.2 - La Heatmap Come puoi notare, a destra abbiamo il classico orderbook con i vari ordini pendenti presenti su ogni livello. Ma la differenza è che a seconda di quanti ordini ci sono, a sinistra viene evidenziato ogni livello che ha più ordini. E più ordini ci sono più l’evidenziatore diventa “caldo”. Più un livello tende al rosso, più ordini pendenti Limit ci sono in quel livello. Ecco che quando poi viene plottata sul grafico del prezzo, è facile individuare quali sono le zone che potranno fare da Supporto Resistenza volumetrica. Cioè le Zone con più ordini. Come il livello evidenziato dal rettangolo verde. Il mercato prova ad avvicinarsi a quel livello, ma quei 446 contratti presenti sul bid “Spaventano” gli altri operatori che ancora non si azzardano ad “Aggredire” cotanta Demand. O come il livello inferiore da 235 contratti che sembra persistere già da un po’. 40 Ma il book cambia costantemente infatti si vede come nel passato certe zone avevano ordini che poi sono stati tolti. E questo ci ricorda che non tutti questi livelli sono affidabili, alcuni anzi vengono usati per “manipolare” la percezione di un livello di prezzo. Questi livelli possono sia fungere da Resistenza che da Calamita. Possono sia scoraggiare l’aggressione, sia attrarre il mercato in quel livello in quanto livello liquido. L’obiettivo ora non è spiegarti ogni minima cosa nel dettaglio, ma è darti un’idea di quanto puoi approfondire la vera natura dei mercati. Cominci a comprendere? Cominci a realizzare quante informazioni utili ti mancano guardando solo la price action? 41 Quanto sarebbe potente integrare la Price Action CON questi concetti e informazioni? Quanto sarebbe potente integrare la Price Action CON questi concetti e informazioni? E siamo solo all’inizio. Per ora abbiamo solo parlato del book. Della parte “passiva” del mercato, che è quella, per assurdo, meno affidabile. L’unica informazione davvero affidabile e che non mente è la parte “aggressiva”: gli eseguiti. Partiamo dalle basi. 3.3 - Time & Sales Questo è forse lo strumento più basilare in assoluto per l’analisi dell’orderflow. Pensa che fino a 10 anni fa si tradava “orderflow” solo con Time&Sales + OrderBook. E questi 2 strumenti sono per eccellenza la rappresentazione reale dell’orderflow. 42 43 Ma il time & sales ci da informazioni più affidabili, perché ti mostra letteralmente tutti gli ordini che vengono ESEGUITI a mercato. Non gli ordini pendenti. Non l’intenzionalità. I fatti. Il time & sales come vedi è semplicemente una lista di tutti i contratti che sono stati eseguiti. Tutti i contratti che hanno colpito il Bid o che hanno colpito l’Ask. Così fine a se stesso può risultare poco utile, anche perché la maggior parte degli ordini grossi vengono minuziosamente frazionati per non dare troppo nell’occhio e per non causare movimenti eccessivamente repentini. Ecco che la maggior parte degli ordini a mercato sono singoli contratti (tutti quegli 1 che vedi nella colonna volume). 44 45 Ma con dei software appositi si può andare a visualizzare i cosiddetti “Aggregati”. Così il time & sales degli Aggregati ci può dare informazioni molto importanti proprio su come si muovono gli operatori un pochino più grossi. Solo operatori che viaggiano dai 25 contratti in su ad esempio. Tuttavia questo strumento rimane visivamente limitato in quanto raffigurato in una tabella poco user-friendly. Ci sono strumenti che raggruppano gli eseguiti in modo molto più completo, con più informazioni e allo stesso tempo con una visualizzazione più facile da comprendere per l’occhio. Andiamo a conoscerli. 46 3.4 - Il Volume Profile Ora arriviamo allo strumento forse più conosciuto dell’analisi volumetrica. Uno strumento che riassume tutti gli eseguiti a mercato: il Volume Profile. Il Volume Profile o Profilo Volume ci indica quanti volumi totali sono stati scambiati in una sessione in un determinato livello di prezzo. La zona evidenziata in giallo è la cosiddetta “Area Di Valore” o “Value Area” che è la zona dove si sono sviluppati la maggior parte dei volumi. Può essere impostato a piacimento, ma tendenzialmente viene impostato evidenziando il 70% dei volumi. Infatti in statistica, secondo la Distribuzione Normale delle Probabilità, la maggior parte degli elementi presi in esame ricade sempre attorno ad un valore medio e l’area che vedi tra -1 e + 1 (la cosiddetta Prima Deviazione Standard) contiene il 68,26% degli elementi. 47 Questa curva di distribuzione delle probabilità è conosciuta come Gaussiana. Proprio come nella distribuzione delle probabilità in statistica, che circa ricadono nella prima deviazione standard, anche nel volume profile, la value area evidenzia i livelli dove si sono sviluppati circa il 70% dei volumi di una sessione. Queste sono le zone a più alta intensità di trading. Le zone dove ci sono stati più scambi. Le zone dove le “mani forti” hanno accumulato e distribuito posizioni. 48 Ecco un esempio di distribuzione normale classica dei volumi che prende una forma molto simile alla gaussiana (ma in verticale). Ogni volume profile ci dà dati che possono essere molto utili: La prima l’abbiamo conosciuta, l’area in giallo, la value area. Poi abbiamo: - Il Value Area High (Il limite alto dell’Area di Valore); -Il Value Area Low (Il limite basso dell’Area di Valore). Che se vogliamo costituiscono la versione oggettiva dei supporti e delle resistenze. 49 Il POC o “Point of Control” è il livello di prezzo in cui si sono sviluppati più volumi in assoluto di tutta la sessione. Molto simile è il concetto di Picco o High Volume Node. Livelli specifici dove si sono sviluppati molti volumi. Tutte zone e livelli che possono tornare molto utili per lavorare a break e test o che possono talvolta essere sbilanciate. Queste sono le zone di “fair value”: le zone dove il mercato scambia la maggior parte dei contratti, dove compratori e venditori trovano un bilanciamento. Ma se da un lato ci mostra le zone a più alta intensità di scambi, dall’altra ci mostra anche le zone dove di scambi ce ne sono stati pochi. Intere aree di prezzo dove il mercato ha aggredito in modo unilaterale. Quelle che in price action sono conosciute come “imbalance” o “fair value gap”. 50 Come in questo esempio dove l’area di valore nella sessione si è sviluppata sotto (accumulo), ma c’è stata tutta un’area dove i volumi scambiati sono stati molto meno. Un’intera area “inefficiente” se vogliamo, molto sbilanciata a livello di volumi. Un’area di prezzo dove il mercato non ha avuto tanti scambi, ma il prezzo si è mosso molto velocemente senza badare a trovare controparte. Questi sono anche conosciuti come Low Volume Node, zone dove non ci sono stati tanti scambi e che quindi è facile vengano ricolmate senza troppa “fatica” dal mercato. Statisticamente queste zone vengono “ricolmate” dal prezzo, proprio come le inefficienze di price action e il prezzo poi va a trovare resistenza sulle zone di valore, dove ci sono più ordini a “difendere” quella zona. 51 Ecco che il volume profile può essere uno strumento molto interessante per stabilire la BIAS nella Struttura di Mercato, zone da ribilanciare e zone “contrarie” che possono far rallentare o invertire il prezzo. Ma ragionando in termini di sviluppo di valore, allo stesso modo lo sviluppo delle aree di valore sessione dopo sessione, possono essere un integrazione molto utile all price action nell’identificazione dell’andamento del mercato. Perché non ci limitiamo a vedere le chiusure delle candele (che possono variare da TF a TF), ma guardiamo proprio dove si sono sviluppati la maggior parte dei volumi. 52 Ecco che, tralasciando per un momento la teoria di Dow con Higher Highs e Lower Lows, possiamo aiutarci con i volumi per identificare un cambio di BIAS strutturale proprio in base alla direzione delle aree di valore, il cosiddetto Shift in Value. 3.5 - Footprint, logica e Pressione di Mercato Arriviamo ad uno degli strumenti più potenti in assoluto dell’analisi dell’orderflow che purtroppo viene sorvolato da moltissimi analisti volumetrici, ma che ci permette di vedere effettivamente tutto ciò che avviene dietro le candele: il cosiddetto “footprint chart”. 53 Il Footprint è una tipologia avanzata di visualizzazione che fornisce una visione verticale dell’attività di trading in un determinato periodo di tempo. Questo strumento è ampiamente utilizzato nell’Order Flow trading, poiché consente di visualizzare e analizzare la quantità e il tipo di ordini che sono stati eseguiti. Il Footprint fornisce una rappresentazione visiva delle operazioni di acquisto e vendita, mostrando dove e quando gli ordini vengono eseguiti, ogni barra del Footprint rappresenta un intervallo di prezzo e il volume di scambi che si è verificato su un determinato price level. Le barre sono colorate o marcate in modo diverso per indicare la preponderanza nell’aggressione buy o sell. Ciò consente ai trader di vedere chiaramente le zone di prezzo in cui c’è stata un’alta attività di trading, che può indicare livelli di demand o supply. Inoltre, i grafici Footprint possono aiutare a rilevare anomalie o cambiamenti nel comportamento del mercato, soprattutto se associati ad una visione a 360 gradi della dinamica dell’Orderflow e della sua risposta nella Price Action. Uno dei vantaggi principali del Footprint è che consente ai trader di vedere “dentro” il prezzo e il volume, fornendo una visione più dettagliata e profonda delle dinamiche del mercato.’’ Il footprint chart o “orderflow analyzer” ci va a mostrare tick per tick quanti contratti sono stati scambiati sui diversi livelli di prezzo. Ci consente di vedere con Oggettività quando i compratori e venditori AGGRESSIVI entrano a mercato. 54 Il footprint ci fa un resoconto degli ESEGUITI per ogni livello di prezzo. Nella colonna di sinistra ci indica quanti contratti sell hanno aggredito/colpito il Bid. Nella colonna di destra ci indica quanti contratti buy hanno aggredito/colpito l’Ask. La casella Gialla ci indica il punto della candela in cui sono stati immessi più volumi a mercato. Il cosiddetto POC della Candela. 55 In più (in base a come viene impostato) può andare ad evidenziarci: le zone di assorbimento buy (caselle evidenziate in un gradiente verde) e le zone di assorbimento sell (caselle evidenziate in gradiente viola) E come vediamo in figura in quelle 3 candele rialziste c’è stato un grosso assorbimento di liquidità aggressiva long da parte di operatori che stavano nell’Ask ad assorbire. Infatti… 56 Non sorprende vedere che in realtà era esattamente una “presa di liquidità” intesa nel concetto smart money classico di “liquidity sweep”. Vedendo solo il prezzo non avremmo potuto avere la CERTEZZA che in quelle candele sono stati effettivamente assorbiti degli ordini. Ecco la potenza del footprint. Quello è un vero e proprio blocco di ordini assorbiti dai sellers. Un VERO orderblock. Infatti… 57 58 Non sorprende poi vedere che proprio nella zona di immissione con il POC di candela, e il blocco di ordini assorbiti, poi segue una precisissima reazione del prezzo. Inoltre, noterete che ci sono dei numeri evidenziati in rosa e azzurrino. Questi numeri invece costituiscono le “imbalance” (quelle vere) e sono le zone dove c’è stato uno sbilanciamento (imbalance) tra domanda e offerta, tra aggressori su Bid e Aggressori su Ask. 59 60 3.6 - Meccanica delle Imbalance La logica di “imbalance” nel trading si riferisce alle situazioni in cui c’è una notevole differenza tra il volume degli ordini di acquisto e quello degli ordini di vendita. Nonostante la sua reale definizione ad oggi viene usata anche come accezione smart money per definire le chiusure di candela. Lo strumento Footprint è cruciale per identificare queste inefficienze, il footprint infatti mostra non solo il prezzo e il volume, ma anche la distribuzione degli ordini di acquisto e di vendita. Questo permette ai trader di vedere chiaramente quando c’è uno squilibrio significativo tra acquisti e vendite. Gli squilibri possono anche indicare punti di inversione del mercato. Se, ad esempio, c’è un forte squilibrio di acquisti, ma il prezzo non aumenta come ci si aspetterebbe, questo può suggerire che la tendenza rialzista sta perdendo forza e che il prezzo potrebbe presto invertire la direzione, rappresentando un chiaro indice di assorbimento. 61 3.7 - VWAP: Un riferimento dinamico Istituzionale C’è molta confusione sugli “indicatori” intesi come “oscillatori” quali medie mobili esponenziali, RSI, Stocastico, MACD, Bande di Bollinger. Nelle nostre ricerche abbiamo riscontrato che in ambiente professionale, una parte preponderante degli operatori nel day trading prefersicono utilizzare il VWAP. Al contrario però, la maggior parte utilizzano il VWAP. 62 Il VWAP o “Volume Weighted Average Price” del Prezzo Medio Ponderato ai Volumi e ti risparmiamo i calcoli, ma sappi solo che è il benchmark di riferimento per il Premium e Discount Intraday. Stabilisce un Fair Price dinamico, quindi acquistare sotto al VWAP vuol dire comprare più discount della media di tutti i trade entrati a mercato in una sessione. Ecco perché viene molto utilizzato in ambito istituzionale, perché è oggettivamente un riferimento per capire se conviene comprare o vendere rispetto al resto del valore di giornata. Ecco una overview degli strumenti principali di analisi volumetrica. Abbiamo solo scalfito la superficie di quella che è la profondità analitica raggiungibile da questo tipo di analisi. E ovviamente da conoscere questi strumenti a saperli utilizzare e poi imparare a tradarci… beh è un’altra storia. Se vuoi approfondire l’utilizzo dell’orderflow per il day trading, clicca qui per conoscere i percorsi formativi avanzati di orderflow. 63 4. Come passare da CFD a Futures Probabilmente già da un po’ nella tua testa stanno frullando domande del tipo: “Ma io che sono un trader CFD, come faccio a fare trading con i futures?” “Basta una MetaTrader4 + TradingView? Che altre piattaforme servono?” “Quali sono i costi per tradare futures?” ”Posso semplicemente usare i volumi futures per migliorare il mio trading su CFD?” Questo capitolo infatti ti farà conoscere finalmente tutti i dettagli che devi tenere in considerazione nelle diverse soluzioni nel caso tu voglia: 1. Tradare solo contratti Futures; 2. Tradare solo contratti CFD; 3. Tradare entrambi. Prima però devi sapere alcune differenze fondamentali su come cambia il trading tra questi due tipi di strumenti. 64 4.1 - Contratti e Tick Come abbiamo già detto i Futures sono dei contratti regolamentati che vengono scambiati in una sede centralizzata (al contrario dei CFD), quindi l’ecosistema dei programmi, delle piattaforme e delle interfacce grafiche è sostanzialmente diversa. Se programmi come tradingview e MT4 sono stati pensati con una User Experience semplificata per facilitare l’accesso dei retail al mercato, nel mondo futures le cose sono un pochino diverse. I Futures sono strumenti da professionisti, quindi possono risultare un po’ più complicati all’inizio. Non esiste stop loss o take profit a mo’ di metatrader. Ci sono ordini market, ordini stop e ordini limite che vanno settati manualmente. Nella maggior parte dei casi i LOTTI (contratti) non sono frazionabili, ci sono solo contratti interi. Nessun 0,01 lotti. Quindi invece di avere lotti e microlotti hai singoli contratti di valore diverso e l’unità di misura è sempre su base 1. Inoltre, l’unità di misura del movimento del prezzo non sono i Pips a cui sei tanto abituato, ma sono i Tick. Ad esempio, per S&P 500 ogni Punto è diviso in 4 tick. 65 Esempio: Sulla destra vedi il prezzo. Ogni numero intero costituisce 1 punto. Qui il prezzo è sceso da 4142.00 a 4141.00. Si è mosso di -1 punto. Ma come vedi ci sono in mezzo 3 scalini: .75 .50 e .25. Ognuno di questi scalini è un Tick. E a seconda del contratto che utilizzerai il movimento di un tick avrà un valore (Tick Value) diverso, esempio: Il futures Mini dell’S&P500 (ES) ha un tick value di 12.5$. Questo vuol dire che per ogni contratto che apri, ogni movimento di un tick provocherà una variazione del tuo Balance di 12,5$ (sia in positivo che in negativo). Però ci sono anche altri contratti derivati dallo stesso sottostante, ad esempio Il Futures Full Size dell’S&P, SP ha un tick value di 62,50$ Il Futures Micro dell’S&P ha invece un tick value di 1.25$ Capisci bene che quindi la gestione del rischio parte proprio da: scegliere quale contratto utilizzare per il trading. Non è come nei CFD che parti dallo stop loss e usi un calcolatore che ti fraziona i lotti minuziosamente. 66 Con i contratti futures spesso devi arrotondare per eccesso o per difetto (sempre meglio per difetto). Quindi è un pochino diversa la cosa, ma in realtà non è niente di così complicato, richiede solo un po’ di pratica per abituarsi a questo ecosistema. 4.2 - Capitalizzazione e Margine Un’altra differenza fondamentale con il mercato dei CFD è che il margine minimo necessario per tradare è nettamente più alto. Se nel CFD ci sono broker che ti fanno iniziare a tradare anche con 50€, nei futures un broker serio non ti chiede meno di 5000$ di deposito. Non c’è infatti la stessa leva che c’è su CFD. Ecco che per un novizio questa può sicuramente essere una barriera d’entrata importante. Ma anche qui le soluzioni non mancano, in primis anche il mondo Futures è popolato da diverse Prop Firm. Aziende che, dopo un periodo di valutazione ti finanziano dandoti in gestione un conto capitalizzato con 50.000/100.000/200.000$ che tu puoi usare per tradare, ad un costo irrisorio. Ovviamente ottenere un conto Prop Futures richiede avere già una strategia profittevole in mano. Oltre al margine vero e proprio c’è da tenere in considerazione altri costi che necessariamente il tradare su futures impone, ad esempio per il Data-Feed. 67 4.3 - Data-Feed, quale scegliere: Per avere accesso all’orderflow bisogna abbonarsi ad un Datafeed, il flusso dati. A seconda del lovello di granularità e dettaglio, ossia della qualità del flusso dati (MBP vs MBO), i costi possono variare da circa 20€ al mese per i dati più basilari, ad anche centinaia di euro al mese per Flussi dati più dettagliati. Un servizio di accesso ai dati sui volumi e sull’orderflow. Un costo che parte da circa 20$/mese. In questo capitolo non ci addentreremo sul Data Provider da scegliere. Se scegliere Rithmic, DXfeed o IQfeed. La scelta di cui al titolo, è tra dati MBP e dati MBO I dati MBP (o Market By Price) sono il primo livello di dati sull’orderflow. 68 Ad esempio, per il DOM, ci forniscono i primi 10 livelli di book, con il totale dei contratti per ogni livello di prezzo. Un informazione base, ma già sufficiente per leggere l’orderflow nella sua interezza. I dati MBO (o Market By Order) invece vanno più a fondo, fornendoci più dati. Per il DOM ad esempio, forniscono i dati sugli contratti in Bid e Ask su tutti i livelli di prezzo, non solo i primi 10. E inoltre ci mostrano come quei contratti sono “spacchettati” in diversi ordini. Ad esempio: vengono scambiati 1.500 contratti. e le opzioni sono diverse 1. sono 1.500 singoli contratti di 1.500 diversi operatori 2. sono 1.500 contratti di un SINGOLO grande operatore. 3. … Questa informazione possiamo avercela solo con i dati MBO. Questo ci torna molto utile nell’identificazione di pattern come le Stoprun o gli Iceberg e ci riescono a comunicare in modo molto più preciso l’eventuale presenza di mani forti a mercato. 69 La Piattaforma Volbook ad esempio grazie ai dati MBO ci riesce a mostrare le stoprun: Oppure l’assorbimento tramite iceberg: 70 Questi dati chiaramente arrivano ad un dettaglio molto approfondito ma hanno un costo superiore, nell’ordine dei 100€ al mese. All’interno dei percorsi Morpheus spieghiamo come, però, si possono raggiungere le stesse conclusioni anche con un datafeed normale MBP. Sia con la lettura del footprint, sia tramite degli indicatori proprietari che abbiamo sviluppato. Clicca qui per saperne di più. 71 4.4 - Piattaforma analitica/esecutiva Dopo aver acquisito un data-feed c’è da avere un software che traduce tutti questi dati in un grafico. Ci sono diverse piattaforme che lo fanno, le più utilizzate sono NinjaTrader, SierraCharts e Bookmap e VolSys/VolBook. Queste piattaforme possono variare molto in termini di funzionalità e prezzi, ma facendo una comparazione incrociata abbiamo scelto VolSys e VolBook che inoltre ci hanno concesso di riservare a tutti i nostri studenti degli sconti speciali. Scopri Di Più. Anche qui considerando tutte le piattaforme comunque i costi oscillano tra i 40$ al mese per le funzionalità base a circa 150$/ mese in media per funzionalità avanzate. 4.5 - Pro e Contro Come primo “contro” si può ben capire che le barriere di accesso sono più alte rispetto al trading CFD. Ma è anche vero che: 1 - La maggior parte di queste piattaforme offre una prova gratuita per cominciare a fare pratica; 2 - Partire con le funzionalità basi non costa più di 50$/mese; 3 - Ci sono molte piattaforme gratuite che offrono strumenti base di analisi volumetrica grazie ai volumi-tick, come TradingView. 72 Volumi che corrispondono a quelli centralizzati per circa un 80% di accuratezza. Non si può sperare di avere strumenti avanzati come Footprint e Heatmap, ma è già un ottimo inizio; 4 - Le performance generabili con certe informazioni ripagano nettamente questo livello di costi; 5 - Ogni prop firm futures (come 1 up e trading pit) include nelle fee di accesso sia il datafeed che la piattaforma. 73 5. Sfruttare il vantaggio della Volumetrica restando CFD? Per chi proprio non vuole saperne di cambiare piattaforme e vuole a tutti i costi restare a tradare CFD, esiste la Volume Spread Analysis. La Volume Spread Analysis (VSA) è una metodologia di trading che utilizza il volume e l’ampiezza del prezzo (la differenza tra il prezzo più alto e il prezzo più basso in un determinato periodo) per comprendere la forza di una tendenza e prevedere i futuri movimenti dei prezzi. Questa tecnica può essere un complemento molto utile alla Price Action, che si concentra sull’analisi dei movimenti dei prezzi stessi. Ecco alcune applicazioni della VSA come ausilio alla Price Action: 1. Identificazione di forti movimenti di mercato: Se si verifica un movimento di prezzo significativo con un volume elevato, questo è un segno di un forte movimento di mercato. La VSA può aiutare a identificare questi movimenti, fornendo un contesto più profondo alla Price Action. 2. Riconoscimento delle inversioni di tendenza: La VSA può rilevare quando la pressione di acquisto o vendita inizia a calare, indicando una possibile inversione della tendenza. Per esempio, se il volume scende mentre il prezzo continua a salire, questo può indicare una futura inversione al ribasso. 3. Identificazione di livelli di supporto e resistenza: La VSA può aiutare a identificare i livelli di supporto e resistenza osservando 74 dove si verificano alti volumi di scambi. Questi livelli possono essere utili per stabilire punti di ingresso e uscita nel trading Price Action. 4. Conferma dei segnali di Price Action: La VSA può essere utilizzata per confermare i segnali di Price Action. Ad esempio, se un pattern di Price Action suggerisce un possibile rialzo, un aumento del volume può confermare questo segnale. In sintesi, la VSA fornisce un quadro più completo della dinamica del mercato, che può essere utilizzato per migliorare l’efficacia del trading basato sulla Price Action. Prima però devi sapere alcune differenze fondamentali su come cambia il trading tra questi due tipi di strumenti. Conclusioni Il 40% di chi si approccia al trading molla dopo 1 mese Di quelli che resistono L’80% molla dopo 2 anni Il 13% fa trading per più di 3 anni Il 7% fa trading per più di 5 anni L’1% guadagna realmente 75 E ti dirò una cosa in più: l’1% è quello che non smette mai di studiare. La gente pensa che il trading sia facile e si limiti a tracciare linee sul grafico. Come da sempre spieghiamo su Morpheus che le cose non stanno realmente così ma che il trading è una professione estremamente competitiva che richiede una dedizione fuori dal comune e una disciplina ferrea. Proprio a causa di ciò è di fondamentale importanza distinguere la “realtà” da social media dal nudo e crudo meccanismo predatorio dei mercati finanziari. Per questo con Morpheus abbiamo fornito sempre un approccio pratico ai Mercati, mostrando le reali insidie tecniche e psicologiche di questa professione. 76 Se vuoi saperne di più, scopri i nostri percorsi. Clicca qui per sapere di più sui nostri percorsi formativi di Analisi Volumetrica Oppure clicca qui per ricevere il contatto whatsapp di un membro del Team che potrà aiutarti a trovare una soluzione su misura per te. Non perderti nessun aggiornamento: instragram/morpheustradinginstitute telegram/morpheustradinginstitute 77 Ci vediamo dall’altra parte, un saluto. - Andrea e Fabio. 78