Karl Marx: La Merce Appunti sul Primo Capitolo del Capitale (Volume 1) La Rosa Francesco - 5 SA Introduzione I Due Fattori della Merce Duplice Carattere del Lavoro Valore di Scambio Forma di Valore Semplice Forma di Valore Totale Forma Generale di Valore Forma di Denaro Il Carattere Feticcio della Merce e il suo Segreto 2 2 3 3 3 5 5 6 6 Francesco La Rosa 5 SA Introduzione Il Capitale è una delle maggiori opere di Marx; è suddivisa in tre volumi attraverso i quali il filosofo restituisce una dettagliata analisi del modello economico capitalista. In particolare, il capitolo che apre l’opera è dedicato alla definizione della merce e del suo ruolo nel sistema capitalista. Di seguito sono presentati i miei appunti in merito. I Due Fattori della Merce La merce viene definita come un oggetto che, attraverso le sue proprietà fisiche, riesce a soddisfare un bisogno umano di qualsiasi natura. La natura del bisogno non è necessaria al fine di analizzare e catalogare le merci: gli aspetti importanti sono qualità e quantità. Il valore d’uso di una merce è la sua utilità; non dipende dal lavoro o dal processo produttivo, ma dipende esclusivamente dalle sue caratteristiche. Il valore d’uso si realizza soltanto nell’uso, cioè nel consumo della merce. Il valore di scambio si mostra come il rapporto quantitativo, come la proporzione nella quale i valori d’uso di un tipo si scambiano con i valori d’uso di un altro tipo. Questo rapporto muta in funzione di luogo e tempo. Considerando l’equazione: 1 Quarter di grano = 1 Quintale di ferro si nota l’equivalenza tra due merci con qualità totalmente diverse che, per essere equivalenti devono necessariamente avere qualcosa di comune e della stessa grandezza. Questo qualcosa di comune è il valore di scambio, il quale è totalmente indipendente dal valore d’uso. Come valore d’uso le merci sono innanzi tutto di qualità differente, come valori di scambio sono soltanto di quantità differente. Se non si considera il valore d’uso delle merci, rimane loro una sola qualità: quella di essere prodotti del lavoro. Il lavoro considerato è il lavoro umano astratto: si considera il dispendio di forza lavorativa umana senza badare alla forma del suo dispendio. Le merci rappresentano, quindi, dei cristalli di lavoro umano concretizzato. La grandezza del valore della merce viene misurata per mezzo della quantità della sostanza che crea valore: il lavoro. Valore = Quantità di Lavoro Il Lavoro si quantifica con la sua durata nel tempo. il tempo considerato è il tempo di lavoro socialmente necessario: si considera la quantità di tempo impiegata da un lavoratore di abilità media e impegno medio. Valore_A : Valore_B = Tempo_A : Tempo_B Francesco La Rosa 5 SA Se il tempo di lavoro necessario fosse costante, il valore della merce sarebbe costante. Ma esso cambia non appena cambia la forza produttiva del lavoro. Questa dipende da diversi fattori come: abilità dell’operaio, sviluppo della scienza, efficacia dei mezzi di produzione, condizioni naturali … Dunque: In conclusione una merce, per definirsi tale, deve avere un valore di scambio e un valore d’uso (il valore d’uso deve essere: per altri, destinato allo scambio e non personale). Duplice Carattere del Lavoro Il lavoro presenta due caratteristiche: qualità e quantità. La qualità influenza il valore d’uso della merce, mentre la quantità influenza il valore di scambio. L’unità di misura della quantità è il lavoro umano semplice. Al variare della quantità di lavoro necessaria a produrre una massa di valore d’uso, varia il valore di scambio di tale massa. Valore di Scambio Per stabilire il valore di una merce bisogna rapportarlo al valore di un’altra merce. Forma di Valore Semplice Per confrontare due merci, esse devono essere della stessa sostanza; tale sostanza è il valore. I valori delle merci possono variare nel tempo secondo diverse configurazioni: ● ● ● ● Il Valore Relativo cambia. Il Valore Equivalente cambia. Entrambi cambiano proporzionalmente. Entrambi cambiano ma in misura diversa. Francesco La Rosa 5 SA Caratteristiche della Forma Equivalente: ● ● ● Il valore d’uso diviene forma fenomenica del suo opposto, del valore. Il lavoro concentrato diviene forma fenomenica del suo contrario, di astratto lavoro umano. il lavoro privato diviene forma fenomenica del suo contrario, lavoro in forma direttamente sociale. Analisi di Aristotele La forma di denaro di una merce è la figura ulteriormente sviluppata della forma semplice di valore. “Non può esistere lo scambio senza l’uguaglianza e non può esistere l’uguaglianza senza la commensurabilità.” La commensurabilità deriva dalla caratteristica comune delle merci di essere frutto del lavoro umano; Aristotele non poté individuare questa caratteristica in quanto, nella sua epoca, il lavoro era principalmente servile. Il valore di una merce A viene determinato qualitativamente dalla possibilità di scambio con la merce B e quantitativamente dalla proporzione tra la quantità di A e la quantità di B. Il valore di scambio non è una proprietà intrinseca della merce, ma appare solo durante l’atto dello scambio. L’espressione di valore della merce, quindi, deriva dalla natura del valore di merce. All’interno dell’espressione di valore della merce A in rapporto alla merce B, il valore di A si esprime come valore d’uso e il valore B come valore di scambio. Alla forma semplice relativa di valore di una merce corrisponde la singola forma di equivalente di un’altra merce. Francesco La Rosa 5 SA Forma di Valore Totale = = = = = 20 Braccia di Tela 1 Abito 10 Libbre di Tè 1 Quarter di Grano … = = = = = Ora la merce non viene più confrontata con un singolo genere, ma viene rapportata all’intero mondo delle merci. Da questa identità appare esplicitamente l’uguaglianza del lavoro umano oggettificato nelle diverse merci. Ogni merce confrontata con la tela assume, come forma naturale, una forma particolare di equivalente; analogamente i vari lavori determinati contano come forme particolari di lavoro umano puro e semplice. Questa espressione relativa risulta incompiuta perché la serie di merci confrontate è infinita. La forma sviluppata risulta essere solamente una concatenazione di forme semplici. Forma Generale di Valore La forma generale di valore esprime i valori del mondo delle merci separatamente rispetto ad ogni valore d’uso, ed è espressa come qualcosa di comune a tutte le merci. Con il valore generale si ribadisce ulteriormente il concetto di lavoro umano astratto come caratteristica comune a ogni merce. Il valore generale permette di affermare che: Se: E: 10 Libbre di Tè 40 Libbre di Caffè = = 20 Braccia di Tela 20 Braccia di Tela Allora: In 1 libbra di caffè è concretizzato un quarto del lavoro concretizzato in una libbra di tè. Una merce si trova nella forma di diretta scambiabilità, cioè, in forma direttamente sociale, perché tutte le altre merci non vi si trovano. La forma generale di equivalente viene associata all’oro (denaro). La sua funzione sociale specifica è, quindi, quella di rappresentare la parte di equivalente generale entro il mondo delle merci, fungendo da termine di paragone tra le altre merci. Francesco La Rosa 5 SA Forma di Denaro Nel passaggio da forma I (forma semplice di valore) a forma II (forma di valore equivalente) e da forma II a forma III (forma generale di equivalente) avvengono mutamenti essenziali. La forma IV, di contro, si distingue dalla forma III solo per il fatto che l’oro prende il posto della tela come equivalente generale. L’oro appare ora come denaro solo perché prima appariva come merce: conquistando il monopolio come equivalente generale, è diventato merce-denaro; la forma generale di valore si è trasformata in forma di denaro. L’espressione relativa semplice di valore di una merce in merce-denaro è forma di prezzo. 20 Braccia di Tela = 2 Once d’Oro La forma I rappresenta le fondamenta della forma IV. Il Carattere Feticcio della Merce e il suo Segreto Quando gli uomini lavorano l’uno per l’altro, il loro lavoro ottiene una valenza sociale. Il carattere enigmatico dei prodotti del lavoro, quando assumono la forma di merce, deriva da questa stessa forma sociale. L’uguaglianza dei lavori umani prende forma nell’uguaglianza dei valori dei prodotti del lavoro, la misura del dispendio in unità di tempo prende la forma di grandezza di valore, i rapporti tra i produttori prendono la forma di un rapporto sociale dei prodotti del lavoro. La forma di una merce ridà l’immagine del rapporto sociale tra produttori facendolo sembrare come un rapporto sociale tra cose che esiste al di fuori dei produttori. Dato che i produttori stabiliscono un contatto sociale solo tramite lo scambio, anche le caratteristiche sociali del loro lavoro si manifestano attraverso di esso. I lavori privati si manifestano come articolazione del lavoro sociale complessivo tramite i rapporti in cui lo scambio pone i prodotti del lavoro. Le relazioni sociali tra i loro lavori si manifestano come rapporti sociali tra cose; in realtà, lo scambio mette in relazione dei rapporti sociali tra persone