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Assemblare un PC

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Assemblare un PC, guida per
principianti
11:26 - Gennaio 16, 2008
di Andrea Ferrario
In questo articolo, il primo di una serie,
mostriamo come assemblare un PC da zero.
L'articolo, corredato da molte immagini,
permetterà anche ai meno esperti di acquistare
i componenti e assemblarsi il proprio PC, senza
dover ricorrere a un tecnico.
Parte 1: Assemblare un PC, guida per principianti
Parte 2: Guida installazione PC: il Sistema Operativo
Parte 3: Guida installazione PC: Windows, Driver e Software
Introduzione
Molti lettori ci inviano mail per chiederci una guida all'installazione di un PC,
partendo dai singoli componenti. Non tutti sono degli smanettoni, e se per
alcuni di voi aggiungere un nuovo hard disk al proprio PC o cambiare la scheda
grafica sono operazioni molto semplici, per altri è più complicato, e a volte la
paura di danneggiare il sistema è un ostacolo insormontabile.
In questa guida mostriamo, passo per passo, come assemblare un PC da zero,
dandovi le giuste informazioni e precauzioni da prendere durante
l'assemblaggio. Ovviamente correderemo tutti i passaggi con fotografie, così
da rendere il tutto più chiaro.
Speriamo, con questa guida, di aiutare chi vuole assemblare il proprio PC,
risparmiando sui costi aggiuntivi che avrebbe rivolgendovi ad un negoziante e
forse gettando le basi per una passione duratura.
In questo articolo, il primo di una serie, ci occuperemo del montaggio dei
componenti. Successivamente parleremo del primo avvio del sistema, quindi
del BIOS e dell'installazione di Windows, e termineremo con alcuni consigli utili
per mantenere il proprio PC sempre aggiornato e affidabile.
Componenti scelti
Per questo articolo abbiamo scelto una piattaforma Intel Socket 775, quindi
tutte le procedure e le immagini riguarderanno l'assemblaggio di un PC basato
su Intel. Tuttavia, le procedure sono riproducibili anche nel caso di un sistema
AMD, poiché nell'installazione l'unica vera differenza consiste nel socket, AM2
anziché 775.
Socket CPU: il Socket è l'alloggiamento del processore sulla motherboard. È
formato da un determinato numero di "fori" o di piedini, che varia in base al
modello, in corrispondenza dei pin o dei contatti di collegamento del
processore.
Clicca sull'immagine per ingrandirla
I componenti scelti sono i seguenti:
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Scheda madre Asus P5E3 Deluxe
Intel Core 2 Duo E6850
2x 1GB DDR3 Crucial Ballistix
Scheda Grafica ATI HD2900XT
Zalman CNPS 9700LED
Hard Disk Western Digital WD5000AAKS
Coolermaster Real Power Pro 850W
Masterizzatore DVD
La motherboard è basata su chipset X38 con supporto alle memorie DDR3,
PCIe 2.0 e tecnologia Crossfire. La CPU è un modello dual core con bus a 333
MHz e frequenza di 3 GHz. Molti di questi componenti fanno parte anche della
nostra nuova piattaforma di prova, che utilizzeremo per i futuri test sui vari
componenti hardware.
Scheda madre
Scegliere la scheda madre, o motherboard, è probabilmente uno dei passi più
difficili nell'acquisto dei componenti per un nuovo sistema. I modelli in
circolazione sono molti, spesso variazioni dello stesso chipset. A volte le
differenze di prestazioni sono minime, e non tali da pesare sulla decisione
d'acquisto.
Chipset: il chipset, posizionato sulla scheda madre, è un insieme di chip che
si occupa di smistare e dirigere determinate informazioni tra i vari
componenti del PC (CPU, RAM, Hard disk, etc).
Il suggerimento che possiamo darvi è cercare di scegliere dei modelli basati sui
chipset più recenti, poiché questi offrono le funzionalità più avanzate e la
compatibilità con i processori odierni e futuri.
Le differenze tra due motherboard basate sullo stesso chipset riguardano
unicamente le funzionalità aggiuntive, la tipologia di componenti utilizzati, i
sistemi di raffreddamento e gli accessori inclusi nella confezione. Questi fattori
possono anche raddoppiare o triplicare il prezzo di una scheda madre. Se non
avete particolari necessità, non ha senso acquistare un modello dotato di
controller aggiuntivi a un prezzo molto caro, poiché il modello base potrebbe
offrire già tutto il necessario.
La questione cambia se siete appassionati, o se volete effettuare esperimenti di
overclock, condizione in cui un sistema di alimentazione della CPU più potente
o un sistema di raffreddamento di alto livello possono fare la differenza.
Tuttavia, in questo caso conoscerete già a fondo le schede madri e quello di cui
avete bisogno. Tuttavia, ciò non significa che con una motherboard di basso
costo l'overclock sia impossibile: ormai tutti i modelli dispongono delle
funzionalità basiche che permettono di overcloccare decentemente una CPU.
In base al vostro budget, scegliete una motherboard basata sull'ultima famiglia
di chipset, Intel o AMD, dotata unicamente delle caratteristiche di cui
realmente necessitate, poiché non ha senso pagare di più per funzionalità che
non utilizzerete. In molti casi anche i modelli MicroATX, dal costo generalmente
minore, potrebbero essere delle buone scelte.
Diamo un'occhiata alla nostra scheda madre
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Prima di passare alla fase operativa diamo un'occhiata alla motherboard, per
identificare i componenti e i connettori principali che la compongono. Il primo
particolare che salta all'occhio è senza dubbio il grosso sistema di
raffreddamento in rame, comprensivo di heat pipe, impiegato per raffreddare i
regolatori di tensione, il Northbridge e il Southbridge.
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Sulla sinistra c'è il socket che ospiterà la CPU, mentre dalla parte opposta ci
sono gli slot per la scheda video e le schede di espansione. Sul bordo più corto,
dalla parte degli slot di espansione, sono presenti i connettori per le porte
aggiuntive (USB, Firewire, Audio), mentre lungo il bordo più lungo troviamo i
connettori per hard disk e drive ottici (SATA e IDE), i connettori di
alimentazione e il connettore floppy.
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Dietro al socket della CPU ci sono le porte esterne, raggiungibili, una volta
montato il PC, dalla parte posteriore del case. Nel nostro caso, partendo da
sinistra, troviamo: PS2 per tastiera, due USB, ottico e coassiale audio, LAN e
USB, FireWire ed eSata, LAN e USB, Audio.
Prima di iniziare
Prima di iniziare a maneggiare i componenti, dobbiamo assicurarci di scaricare
il nostro corpo dall'elettricità statica accumulata, poiché una scarica di
elettricità sui componenti potrebbe danneggiarli. Per farlo ci sono diversi modi,
tra cui il più semplice è toccare con entrambe le mani un corpo in metallo
direttamente a contatto con la terra.
Guanto anti-statico.
Ricordiamoci di farlo più volte durante l'installazione e ogni volta prima di
afferrare un componente. Ci sono altri metodi per assicurare l'incolumità dei
componenti, come l'uso di un apposito braccialetto che si comporta come una
sorta di messa a terra o l'uso di guanti antistatici, come nel nostro caso,
reperibili nei negozi che trattano materiale elettrico.
Nota dell'autore
Per questa guida procederemo innanzi tutto installando sulla motherboard
processore, relativo dissipatore e moduli di memoria RAM. Poi monteremo
alimentatore, hard disk e lettore DVD nel case. Successivamente inseriremo la
motherboard nel case e installeremo la scheda video. Uno degli ultimi passi
sarà il collegamento dei cavi dati e di alimentazione, che, per offrirvi fotografie
più chiare, effettueremo con i componenti all'esterno del case, su un banco di
prova.
Processore
Per orientarvi sulla scelta del processore, o CPU, potreste leggere una delle
decine di recensioni che pubblichiamo regolarmente, oppure confrontare le
prestazioni con la nostra Classifica interattiva CPU. Un consiglio
spassionato: optate per una CPU dual core o quad core. Optare, oggi, per un
processore a core singolo non ha molto senso, poiché la differenza di prezzo
rispetto a un modello dual-core è minima
Intel Core 2 Duo E6850, lato superiore.
Intel Core 2 Duo E6850, lato inferiore.
Installazione del Processore
Il processore ha , su due dei quattro lati, due tacche, riprodotte anche sul
socket che lo ospiterà. Diversamente dal passato, i nuovi processori Intel non
sono più dotati dei piedini, ma di semplici punti di contatto piatti. I piedini sono
invece passati sul socket, che è ora dotato di una specie di gabbia, che serve a
bloccare in sede la CPU.
Per installare il processore bisogna prima sbloccare e alzare la levetta di
sicurezza, premere la flangia in metallo da un lato per alzarla, e liberare
l'accesso al socket. Successivamente, dovrete allineare le tacche della CPU con
quelle del socket e appoggiare delicatamente il processore nell'apposita sede.
Socket Intel 775.
Passo 1: sbloccare la levetta.
Passo 2: alzare la flangia.
Passo 3: socket pronto per ospitare la CPU.
Passo 4: posizionare la CPU nel socket allineando le tacche della CPU con quelle del socket.
Ora tocca alla pasta termica, solitamente compresa con il dissipatore. Nel caso
del dissipatore Intel - e di alcuni altri modelli - sulla superficie del dissipatore è
presente un pad termoconduttivo; in questo caso, non sarà necessario
spalmare altra pasta termoconduttiva sulla superficie del dissipatore.
Pasta termoconduttiva o pasta termica: si tratta di una pasta caratterizzata
da un'elevata conducibilità termica. La sua funzione consiste nell'eliminare il
velo di aria (che non trasferisce adeguatamente il calore) presente tra la
superficie del chip (processore) e la base del dissipatore, aumentando
l'efficienza del trasferimento del calore, e quindi il potenziale di
raffreddamento.
In generale, spalmare la superficie della CPU con della pasta termoconduttiva è
molto importante, poiché aiuta lo scambio di calore tra il processore e il
dissipatore. Tuttavia dovrete porre molta attenzione nel farlo, assicurandovi di
non sporcare altri componenti e di non metterne troppa, altrimenti otterrete
l'effetto contrario. Spalmate un sottile velo di pasta, uniformemente su tutta la
superficie, aiutandovi con un pennellino. Eliminate la pasta in eccesso.
Pasta termo-conduttiva.
Passo 5: spalmare la pasta termoconduttiva sulla superficie della CPU.
Ora che il processore è nel socket ed è stato spalmato con la pasta
termoconduttiva, potete richiudere il sistema di ritenzione del socket.
Abbassate la flangia in metallo, che poggerà sui lati della CPU, facendo
attenzione a non toccare la superficie del processore, e poi abbassate la
levetta, fino a bloccarla con l'apposito gancio.
Passo 6: riposizionare la flangia.
Passo 7: abbassare la levetta fino a bloccarla.
Dissipatore
Se non vi interessa l'overclock, il dissipatore standard, offerto in abbinamento
al processore, sarà sufficiente per raffreddare la CPU. Sul mercato si trovano
molti dissipatori speciali, con prezzi variabili, che possono offrire maggiore
potenziale di raffreddamento, minor rumorosità o entrambi questi vantaggi.
Scegliete uno di questi dissipatori "after-market" solo se avete esigenze
speciali, come per esempio quella di overcloccare la CPU.
Il dissipatore standard a corredo delle CPU Intel "boxate".
Overcloccare la CPU significa aumentarne la frequenza (velocità). Un
processore che lavora a velocità superiori genera inesorabilmente più calore.
La temperatura più elevata costringe la ventola del dissipatore a ruotare più
velocemente per dissipare il calore in eccesso, impattando conseguentemente
sulla rumorosità generata dalla rotazione delle pale. Un dissipatore after
market, contraddistinto da un maggior potenziale di raffreddamento, permette
di mantenere la temperatura a livelli più bassi, limitando quindi anche la
rumorosità, poiché la ventola non necessita di ruotare ad elevati regimi.
Zalman CNPS9700.
La dimensione della ventola è un'altra caratteristica che impatta sulla
rumorosità. Lo scopo della ventola è di spostare aria, indirizzandola sulla
superficie metallica del dissipatore con l'obiettivo di raffreddarla (rimuovere il
calore). Più aria impatterà sulla superficie del dissipatore, maggiore sarà il
potenziale di raffreddamento. A parità di "quantità d'aria mossa", una ventola
di piccolo diametro dovrà ruotare più velocemente rispetto a una ventola di
ampio diametro. Siccome sappiamo che più velocemente ruota una ventola,
maggiore sarà il rumore prodotto, appare chiaro che è preferibile optare per
ventole di grosso diametro, in grado di muovere lo stesso quantitativo d'aria
ruotando a bassi regimi, producendo quindi meno rumore.
Installazione del dissipatore
Ora che la CPU è posizionata e assicurata al socket, dobbiamo installare il
dissipatore. Si tratta probabilmente del componente più difficile da installare,
che richiede molta attenzione. Un dissipatore fissato male infatti non
raffredderà adeguatamente il processore e, nel caso peggiore, ne causerà il
surriscaldamento. Anche se i sistemi moderni sono dotati di funzionalità atte a
prevenire il danneggiamento dei componenti da surriscaldamento, è sempre
meglio evitare tali situazioni.
Per il nostro sistema abbiamo scelto uno dei migliori dissipatori sul mercato, lo
Zalman CNPS9700 LED. Tuttavia, quando acquisterete un processore Intel,
nella confezione troverete anche un dissipatore standard, che però offre
prestazioni inferiori a questo speciale modello.
Dissipatore Intel: la parte a contatto con la CPU è in rame, mentre le alette sono in alluminio.
Dissipatore boxato
L'installazione del dissipatore boxato Intel è abbastanza semplice, anche se a
volte può presentare qualché difficoltà. Attorno al socket sono presenti quattro
fori, corrispondenti ad altrettanti piedini presenti sul dissipatore, che andranno
allineati. Ogni piedino del dissipatore è dotato di un cappuccio rotante, che
serve nel caso in cui vogliate sbloccare i ganci per rimuovere il dissipatore.
Assicuratevi che le frecce impresse sopra il cappuccio siano rivolte con la punta
verso l'esterno.
Passo 1: assicuratevi che la freccia sia rivolta verso l'esterno.
Posizionate accuratamente il dissipatore sopra la CPU, allineando i piedini con i
fori sottostanti. Una volta allineati, pigiate ogni piedino fino a quando sentirete
un scatto. Quando tutti e quattro i piedini saranno bloccati, avrete installato il
dissipatore. Per sicurezza controllate su tutti e quattro i lati che il dissipatore
sia correttamente allineato e parallelo alla motheboard, e che tutti i piedini
siano correttamente inseriti e bloccati. Afferrate il dissipatore e tiratelo verso
l'alto per assicurarvi che sia ben fissato alla scheda madre.
Passo 2: posizionare il dissipatore sopra la CPU.
Passo 3: premere il gancio fino a bloccarlo nell'apposito foro sulla motherboard. Sentire un "clack" quando si sarà bloccato.
Per rimuovere il dissipatore dovrete prima ruotare i quattro piedini verso
l'interno e poi tirarli verso l'alto.
Dissipatore after market, continua
Una volta inserito il processore, posizionate delicatamente il dissipatore sulla
superficie del processore e inserite il gancio di fissaggio nel mezzo. Ora,
tramite due viti, dovrete ancorare il supporto in maniera tale che spinga la
superficie del dissipatore contro quella del processore. Avvitate le due viti
gradualmente, cercando di evitare situazioni in cui tutta la pressione venga
posta su un solo lato della CPU.
Passo 4: posizionare il dissipatore sulla superficie della CPU.
Passo 5: posizionare il gancio centrale e avvitare le viti sui due lati.
Ora che il dissipatore è correttamente installato, ricordatevi di collegare il
cavetto di alimentazione della ventola all'apposito connettore sulla
motherboard. Nel nostra caso, il dissipatore Zalman è dotato di un regolatore
di velocità per la ventola. Dovrete quindi collegare il cavo della ventola alla
prolunga fornita con il dissipatore, che a sua volta si collegherà alla
motherboard per ricevere l'alimentazione e alla centralina che ne permetterà la
regolazione. Questo sistema si basa semplicemente su un potenziometro che
limita la potenza di alimentazione della ventola. A un voltaggio più basso la
ventola girerà più lentamente, mentre al massimo voltaggio (12V) la ventola
girerà al massimo regime.
Passo 6: collegare i cavetti dell'alimentazione e, nel caso sia disponibile, del regolatore di velocità.
Regolatore velocità ventola.
Regolatore velocità ventola, collegato.
L'implementazione di questo potenziometro manuale vanifica il sistema Intel
PWM, cioè il sistema di regolazione automatica della velocità della ventola in
base alla temperatura rilevata da alcuni diodi termici all'interno del processore
e in prossimità del socket. La fruibilità di questa funzionalità può essere
ravvisata direttamente dal connettore della ventola, che richiede quattro pin
per funzionare, e non tre, come nel nostro caso. Inoltre, la funzione dovrà
essere supportata e abilitata dal BIOS.
Memoria
Dovreste scegliere la memoria semplicemente in base alle specifiche del vostro
sistema. Se un modulo di memoria è certificato per funzionare a frequenze
superiori rispetto quello standard, ciò non significa che sarà più veloce, ma solo
che potrà funzionare senza problemi fino alla frequenza dichiarata. Se la vostra
motherboard e CPU, per esempio, sono progettate per funzionare a una
frequenza di bus pari a 333 MHz, non ha particolarmente senso acquistare una
memoria in grado di funzionare a una frequenza superiore, a meno che non
siate interessati all'overclock (o non vogliate assicurarvi una compatibilità
futura). Tuttavia, se il mercato decide di abbracciare uno standard, che diventa
l'offerta base, con velocità superiori, nulla vi vieta di acquistare quei moduli di
memoria, poiché saranno in grado di funzionare senza problemi a velocità più
basse.
DDR3 Crucial Ballistix.
L'altro fattore di scelta per le memorie sono i timing, cioè le latenze con cui il
modulo di memoria è in grado di effettuare le operazioni richieste. La regola
base è: minori sono i timing, meglio è. Tuttavia considerate sempre il prezzo
d'acquisto, poiché una memoria con timing bassi costa generalmente più di
una memoria con timing alti (o standard), e il riflesso sulle prestazioni del
sistema è spesso marginale.
Installazione della memoria
I socket (connettori) per la memoria sono adiacenti a quello della CPU.
Solitamente sono quattro, tranne che per alcune recenti motherboard, che
offrono il supporto sia per DDR2 che DDR3, dotate di sei connettori, o per le
motherboard MicroATX, che limitano i connettori a due. Siccome il sistema di
memoria utilizza una tecnologia denominata "dual channel", che permette
praticamente di duplicare la larghezza di banda (bandwidth) della memoria,
per funzionare ha bisogno di due moduli, di identica capienza e velocità o,
possibilmente, del tutto identici. Sul mercato sono disponibili molti kit dual
channel, in cui sono presenti due moduli RAM identici. I socket delle memorie
vengono quindi utilizzati a coppie, identificate da un codice colore. I moduli
devono essere inseriti nei socket dello stesso colore.
I moduli di memoria, sul bordo che si inserirà nel connettore, sono provvisti di
molti contatti: 184 per le memorie DDR e 240 per le DDR2 e DDR3. Tuttavia
non preoccupatevi, poiché sul bordo inferiore, quello che dovrà essere inserito
nel socket, c'è una tacca, riprodotta anche sul connettore, che permette
l'inserimento del modulo solo in un socket compatibile e in un unico verso.
Passo 1: identificare i connettori delle memorie.
Prima di tutto identificate i socket in cui dovrete inserire le memorie. Per farlo
potete fare riferimento al manuale della scheda madre, o alternativamente
guardare sulla motherboard in prossimità dei socket. Nel nostro caso, i socket
sono identificati come "DIMM_A1, DIMM_A2, DIMM_B1 e DIMM_B2", mentre
solitamente sono comuni etichette come "DIMM 1, DIMM2, etc". Identificate il
primo socket, nel nostro caso il "DIMM_A1", e procedete come segue:
Passo 2: sbloccare i ganci.
Al bordo del socket sono presenti dei ganci in plastica che bloccano le memorie
una volta inserite. Per installare i moduli dovrete prima sbloccare questi ganci
spostandoli lateralmente. Successivamente allineate le memorie al socket,
assicurandovi che la tacca sul modulo corrisponda a quella sul connettore.
Inserite il modulo nel socket, infilandolo nelle guide poste ai lati e spingete su
entrambi i lati fino a quando il gancio scatterà bloccando il modulo. Ora
ripetete l'operazione con il secondo modulo inserendolo nel socket dello stesso
colore del primo.
Passo 3: controllare la corrispondenza della tacca su modulo e connettore.
Passo 4: inserire il modulo.
Passo 5: premere su entrambi i lati fino a quando i ganci torneranno in posizione di blocco.
Passso 6: procede con il secondo modulo.
Nel caso in cui abbiate optato per un unico modulo, comunque sconsigliato,
inseritelo nel primo slot a disposizione. Vi consigliamo la lettura di questo
articolo per valutare la differenza di prestazioni apportata dal dual-channel:
Parallel Processing: RAM e Hard disk.
Linee guida per la scelta del case
Prima di inserire la motherboard nel case, è necessario prepararlo installando à
l'alimentatore e uno o più tra hard disk e unità ottiche. Prima di vedere queste
fasi, vogliamo darvi qualche informazione che può tornarvi utile per la scelta
del case.
Innanzi tutto, l'aspetto esteriore di un case ha una funzionalità prettamente
estetica, quindi nella scelta finale pesa fortemente il fattore soggettivo.
Tuttavia, nel caso in cui vi troviate a scegliere tra vari modelli, dovreste optare
per quello che offre il miglior potenziale di raffreddamento e la migliore
struttura interna, magari a discapito di qualche abbellimento estetico.
Per prima cosa identificate di quale tipo di case necessitate: Tower e Middle
Tower sono i più comuni, e differiscono principalmente per dimensioni e
predisposizioni interne per i componenti, mentre i modelli Desktop sono
maggiormente usati per i media center. Il Middle Tower è quello che si adatta
alle necessità medie degli utenti, mentre i più fanatici, quelli che vogliono
installare molti componenti nel proprio sistema, optano per i modelli Tower. Se
il sistema è classico, con uno o due hard disk e uno o due lettori ottici, optate
per un middle tower. Se invece pensate di installare più hard disk, sistemi di
raffreddamento a liquido integrati, o altri componenti, fareste bene a
considerare un modello tower.
Silverstone Kublai KL02
Solitamente i case sono prodotti usando due materiali, l'alluminio o l'acciaio,
con inserti o supporti in plastica. Alcuni modelli sono un misto di questi
materiali; potremmo quindi trovare, per esempio, un case con la struttura
interna in acciaio e la copertura esterna, o solo la parte frontale, in alluminio.
Come regola generale considerate che l'alluminio offre una conducibilità
termica superiore all'acciaio, quindi aumenta il potenziale di raffreddamento
del case e, contemponearamente, ne diminuisce il peso. Questo semplicemente
perché l'alluminio conduce il calore meglio dell'acciaio, e perché è più leggero.
Tuttavia, il risvolto della medaglia è il prezzo, poiché l'alluminio è anche più
costoso dell'acciaio.
Il secondo fattore da valutare è la ventilazione interna. I componenti, durante
il funzionamento, si scaldano e contribuiscono ad alzare la temperatura interna
al case. Per il corretto funzionamento, e per allungare la durata della loro vita,
i componenti non devono raggiungere temperature troppo elevate. Una scheda
video a pieno carico può riscaldarsi fino ai 100 °C, un hard disk arriva anche
oltre i 50°C, mentre una CPU moderna si assesta sui 40 °C. Per mantenere una
temperatura accettabile, deve esserci un costante flusso d'aria che risucchia
all'interno del case aria fresca ed espelle quella calda. Solitamente l'aria fresca
viene immessa dalla parte frontale del case e viene espulsa dalla parte
posteriore. Assicuratevi quindi che nel case ci siano quantomeno due ventole,
una frontale e una posteriore, così da creare un costante flusso d'aria che
attraversa il computer orizzontalmente. Se possibile optate per ventole con
diametro maggiore, che possono ruotare a bassi regimi muovendo un grosso
quantitativo d'aria e al contempo facendo meno rumore. L'ideale sono le
ventole con diametro da 120 mm o superiore.
Per il resto ci sono soluzioni tecnologiche che permettono un'installazione
facilitata dei componenti, come le gabbie per gli hard disk ruotate di novanta
gradi e i sistemi di ancoraggio automatici dei componenti, che evitano l'uso
delle classiche viti; o le porte di Input/Output frontali, che facilitano molto la
vita.
Riassumendo, un buon case è costruito in alluminio, offre la possibilità di
installare tutti i componenti di cui avete bisogno, ed è dotato di almeno due
ventole di grosso diametro, una frontale e una posteriore.
Installazione dei componenti all'interno del case
Prendiamo il case e rimuoviamo la paratia laterale per permettere l'accesso
all'interno. La piastra di ancoraggio per le motherboard è provvista di
molteplici fori, in cui andranno inseriti i supporti per la motherboard. Questi
supporti, forniti assieme al case, sono solitamente di colore dorato e da una
parte hanno un gambo filettato, che si avviterà negli appositi fori, e dall'altro
sono forati e permettono l'inserimento di una vite che servirà per fissare la
motherboard.
Passo 1: identificare e avvitare i supporti per la motherboard.
Le motherboard nel formato ATX, lo standard più diffuso per le motherboard
desktop, sono dotate di nove fori in cui inserire le viti. Prendiamo i supporti
dorati e avvitiamoli nei fori, così come indicato nell'immagine.
La motherboard, come abbiamo precedentemente visto, è dotata di una serie
di porte posteriori, che permettono il collegamento delle periferiche
dall'esterno del case. Insieme alla scheda madre è fornita una placca modellata
per adattarsi a detti connettori. Questa placca dovrà essere inserita in maniera
tale da coprire l'apposito foro ricavato nel case. Per l'installazione sarà
sufficiente posizionare la placca e spingerla fino a bloccarla saldamente al case.
Passo 2: inserire la placca posteriore della motherboard.
Prima di inserire la motherboard, è buona pratica installare gli altri
componenti, come l'alimentatore, l'hard disk e il lettore ottico, per evitare di
danneggiare la motherboard stessa e per installare i suddetti componenti più
comodamente.
La predisposizione dell'alimentatore si trova solitamente nella parte alta del
lato posteriore del case, come nel nostro Silverstone, ma può accadere che
altri case abbiano la predisposizione nella parte bassa. Per installare
l'alimentatore è sufficiente posizionarlo nell'apposita predisposizione allineando
i fori delle viti con quelli del case e avvitarlo dall'esterno del case con quattro
viti.
Passo 3: posizionare l'alimentatore e fissarlo con le viti dalla parte posteriore del case.
Il lettore ottico e l'hard disk vanno inseriti nella parte frontale del case. Per
quanto riguarda l'hard disk, ogni case è provvisto di alcune predisposizioni da
3.5"; basta infilare l'hard disk dalla parte interna del case, con i connettori
dell'alimentazione e dei dati rivolti verso l'interno del case, allinearlo con i fori
della struttura, e fissarlo con quattro viti, due per parte. Nel nostro caso, il
case Silverstone è dotato di alcuni cassetti estraibili per hard disk. Abbiamo
rimosso uno di questi cassettini, fissato all'interno il disco, e poi lo abbiamo
inserito nuovamente nel case.
Passo 4: inserire l'hard disk, con i connettori rivolti verso l'interno del case, e fissarlo con le viti.
Per il lettore ottico sono presenti, nella parte superiore del case, delle
predisposizioni simili a quelle per hard disk, ma più ampie. Per l'installazione
dovrete prima di tutto rimuovere la copertura frontale, relativa alla posizione in
cui vorrete inserire il lettore. Queste coperture sono spesso fissate a pressione,
mentre in altri casi con delle viti. Dietro la copertura è spesso presente una
flangia metallica, che dovrete rimuovere applicando dei movimenti di torsione.
Una volta liberata la predisposizione, inserite il lettore dall'esterno del case e
poi fissatelo alla struttura con delle viti, come avete fatto per l'hard disk.
Passo 6: rimuovere la copertura frontale del case.
Passo 7: rimuovere la placca interna in corrispondenza dello sportello frontale.
Passo 8: inserire il lettore ottico dalla parte frontale del case.
Passo 9: fissarlo con le viti...
Nel caso in cui il case sia dotato di sistemi di ritenzione automatici, potete
evitare di fissare i componenti con le classiche viti. Vi suggeriamo di dare
un'occhiata al libretto di istruzioni del case per apprendere il funzionamento dei
sistemi di ancoraggio.
...o con i sistemi di bloccaggio automatici.
A questo punto possiamo procedere con l'inserimento della motherboard nel
case. Sollevate con cura la scheda e inseritela delicatamente nel case,
inclinandola da un lato come mostrato in figura. Allineate le porte posteriore
con il pannello forato installato precedentemente nel case e appoggiate la
scheda sui supporti. Ora, attraverso i fori presenti sulla motherboard, potrete
vedere i supporti sottostanti. Assicuratevi che tutti i fori combacino e applicate
le viti. Vi suggeriamo prima di tutto di inserire le viti senza serrarle
completamente; una volta inserite tutte potete stringerle bloccando la
motherboard nel case.
Passo 10: inserire la motherboard nel case.
Passo 11: fissare la scheda madre con le viti.
Scheda video
Scheda video discreta e integrata: la scheda video è quel componente che
si occupa di gestire i dati grafici e di inviarli al monitor per la
visualizzazione. Ci sono due tipologie di schede video, quelle cosiddette
"discrete", cioè offerte come componenti aggiuntivi da collegare alla
motherboard, e quelle "integrate", cioè già presenti sulla scheda madre
sottoforma di chip.
Non è semplice fornire delle linee guida elementari per la scelta della scheda
video. Il consiglio è ovviamente di leggere attentamente le nostre recensioni
per capire quale sia il modello più idoneo alle vostre esigenze. Generalmente
possiamo identificare tre fasce prestazionali, che equivalgono anche a tre fasce
di prezzo. Se non siete giocatori, una scheda di fascia bassa è la scelta più
indicata; tuttavia, se userete il vostro sistema unicamente per mansioni
home/office e internet, è più sensato evitare l'acquisto di una scheda grafica
discreta, affidandosi alla scheda video integrata nella motherboard. La fascia
media è la più versatile, e vi permetterà senza problemi le attività da ufficio,
visione DVD e videogiochi, con un livello prestazionale e qualitativo più che
accettabile. Se invece utilizzerete il computer unicamente per videogiocare,
dovreste considerate le schede di fascia medio-alta e alta, che vi offriranno
elevate prestazioni e qualità con i videogiochi.
Vi consigliamo di usare la nostra Classifica interattiva Schede Video per
valutare le prestazioni delle varie schede video.
Installazione scheda video
Per installare la scheda video dovrete innanzitutto identificare lo slot grafico, di
cui abbiamo parlato nella descrizione della motherboard. Successivamente
dovrete rimuovere le coperture posteriori del case corrispondenti alle uscite
della scheda grafica, togliendo le viti che le ancorano o, nel caso di sistemi di
aggancio automatici, sbloccandoli e rimuovendo le coperture.
Passo 1: identificare lo slot grafico.
Passo 2: rimuovere una o più coperture posteriori.
Tutti gli slot grafici sono dotati, dal lato più interno alla motherboard, di un
sistema di fissaggio, a volte simile a quello usato per le ram, che dovrà essere
sbloccato prima dell'installazione della scheda video. Altri produttori usano
sistemi di ancoraggio che devono essere attivati solo per la rimozione della
scheda grafica, ma non per l'inserimento.
Passo 3: inserire la scheda grafica nello slot.
Posizionate quindi la scheda inserendo il connettore PCI Express nello slot
molto delicatamente. Una volta inserita, dovrete fissarla con delle viti o tramite
l'attivazione del sistema di ancoraggio automatico.
Passo 4: fissare la scheda grafica con le viti.
Connessione di cavi alimentazione e dati
Ora che tutti i componenti sono installati nel case, è necessario connettere i
cavi di alimentazione e dati. Nel nostro caso, per evitare complicazioni nello
scatto delle fotografie e per guidarvi nell'installazione, abbiamo preferito
effettuare le connessioni con i componenti posizionati su un banco. Nel vostro
caso, chiaramente, dovrete armarvi di pazienza ed effettuare le connessioni
direttamente all'interno del case.
Cavi Dati
Il nostro hard disk è basato sull'interfaccia Serial ATA. Il vantaggio di questa
interfaccia, oltre a permettere una velocità di trasferimento dati superiore, è la
necessità di meno piste dati, che permettono di creare dei cavi più sottili e
maneggevoli. Il connettore SATA è dotato, su un lato, di una tacca che ne
permette il collegamento in un solo senso. Identificate sulla motherboard il
primo canale sata, solitamente etichettato con "SATA1" e collegate un lato del
cavo SATA. Il connettore sul lato opposto andrà collegato all'hard disk: allo
stesso modo identificate il verso di connessione facendo combaciare le tacche e
inseritelo nell'hard disk.
Collegamento cavo SATA alla motherboard.
Collegamento cavo dati SATA all'hard disk.
Se il vostro lettore o masterizzatore DVD è basato anch'esso sull'interfaccia
SATA, non dovrete fare altro che connettere il cavo dati SATA come avete fatto
per l'hard disk, ovviamente nel secondo canale SATA. Nel nostro caso abbiamo
scelto appositamente un lettore Parallel ATA (PATA), una tipologia ancora
molto diffusa. Diversamente dal cavo dati SATA, quello PATA è molto più
grosso e ingombrante. Identificate il connettore PATA sulla motherboard e
noterete che su un bordo è stata ricavata una fessura, che combacerà con la
tacca posta sul connettore del cavo dati. Un'altra caratteristica identificativa
del verso di connessione è data dalla mancanza sul connettore di un pin,
mentre sul cavo dati di una fessura mancante. Una volta identificato il verso,
collegate il connettore facendo attenzione a non inclinarlo troppo durante
l'inserimento, per evitare di piegare qualche pin. La stesso procedimento deve
essere effettuato per identificare e connettere il cavo dati nella parte posteriore
del DVD. Nel caso in cui anche il vostro hard disk sia basato sul protocollo
PATA, il procedimento non cambia, ma dobbiamo prendere alcune precauzioni.
Prima di tutto, c'è da dire che un canale SATA è in grado di gestire solo una
periferica, che viene connessa direttamente con un cavo. Un canale PATA è
invece in grado di gestire fino a due periferiche, che vengono collegate in
sequenza usando lo stesso cavo. Ogni cavo PATA, secondo le ultime specifiche,
è dotato di tre connettori, uno blu, uno nero e uno grigio. Il connettore BLU è
quello che deve essere connesso alla motherboard, quello nero identifica il
componento primario (MASTER), mentre quello grigio il componente
secondario (SLAVE). Sugli hard disk e lettori ottici PATA, in prossimità dei
connettori posteriori, ci sono una serie di pin, solitamente chiusi a coppie con
un ponticello (jumper). In base alla posizione del jumper l'unità viene
impostata come Master, Slave o come Cable Select, una terza opzione. Il
suggerimento è di impostare tutte le unità come Cable Select, e utilizzare la
logica del controller per collegare in maniera corretta i componenti. Questo
significa che se avremo un hard disk e un lettore DVD PATA, il componente
connesso al connettore nero del cavo dati sarà il componente principale,
mentre il DVD, connesso al connettore grigio, sarà quello secondario. Tuttavia,
la scelta di quale componente sarà il Master e quale lo Slave non ha alcun
impatto sulle prestazioni o sulla gestione dei drive. L'unica vera limitazione è
che due componenti posti sullo stesso canale non possono effettuare un'azione,
per esempio di lettura dati, contemponearamente. Tuttavia, questo tipo di
gestione viene effettuata dal sistema operativo, quindi l'utente non noterà
problemi in questa situazione.
Collegamento cavo dati PATA alla motherboard.
Collegamento cavo dati PATA al lettore ottico.
Cavi d'alimentazione
Prima di tutto vogliamo rassicurarvi: tutti i connettori di alimentazione sono
studiati in maniera tale da connettersi in maniera univoca. Fate solo attenzione
a quanta pressione effettuate; se un connettore non entra facilmente,
probabilmente non è quello giusto, quindi controllate nuovamente e non
cercate di inserirlo con la forza bruta.
Per alimentare gli hard disk e i lettori ottici ci sono due differenti connettori,
che differiscono per il tipo di interfaccia su cui è basato il componente, cioè
SATA o PATA. Il nostro lettore DVD, basato su interfaccia PATA, avrà bisogno
di un connettore Molex, contraddistinto da una forma rettangolare con due
angoli smussati, e connesso a quattro fili. Gli alimentatori sono dotati di diversi
cavi su cui sono disseminati vari connettori. Identificate un cavo dotato del
connettore molex e collegatelo, individuando il verso basandovi sulla posizione
degli angoli smussati, che nella maggior parte dei casi sono rivolti verso l'alto.
Passo 1: identificare il connettore molex e collegarlo al DVD.
Per quanto riguarda i componenti SATA, il connettore di alimentazione è simile
a quello dati, ma è più lungo, e la tacca è posta sul lato opposto. Identificate il
cavo dell'alimentatore dotato del connettore SATA, individuate il verso in base
alla tacca, e collegatelo all'hard disk.
Passo 2: identificare il connettore SATA e collegarlo all'hard disk.
Ovviamente, nel caso in cui anche l'hard disk sia PATA o il lettore DVD sia
SATA, valgono le stesse indicazioni.
Cavi di collegamento tra case e scheda madre
Gli ultimi cavi da collegare sono quelli tra motherboard e case, cioè quelli che
collegano il tasto di accensione, reset, led hard disk, led di stato e altoparlante.
Inoltre, in base al case, avrete molto probabilmente a disposizione una serie di
porte di I/O (audio, USB, FireWire, eSata), e i relativi cavi. In questo caso,
siccome le motherboard differiscono l'una dall'altra, come i case, vi diamo solo
alcuni suggerimenti su come procedere.
Pin a cui andranno collegati i cavetti del case.
Innanzitutto identificate i pin nudi per questi collegamenti. Solitamente sono
annidati lungo il bordo inferiore della scheda madre, e in alcuni casi sul PCB
stesso sono riportate delle etichette che identificano i pin. I cavetti presenti
con il case hanno stampate sul connettore in plastica delle etichette
identificative. Il cavetto del tasto di accensione avrà una dicitura "PWR"
(Power), quello di reset "RST" o "RESET", quello per il led di stato sarà "PW
LED" e quello del led dell'hard disk sarà "HDD". Tuttavia tali diciture
potrebbero essere diverse; ad ogni modo il manuale del case dovrebbe levare
ogni dubbio.
Per identificare i pin a cui collegare questi cavetti dovreste fare riferimento al
manuale della motherboard.
Modulo di espansione porte firewire e USB.
Cavi di collegamento del modulo di espansione.
Connettori modulo di espansione.
Il cavetto di accensione e reset possono essere inseriti in qualunque verso,
poiché il loro unico scopo è cortocircuitare i contatti, cioè metterli a contatto
diretto, in maniera tale da dare l'impulso di accensione o reset. I cavetti dei
LED hanno invece delle polarità, identificate con i segni "+" e "-". Assicuratevi
quindi di collegare il cavetto al pin giusto nel caso in cui siano separati, o di
direzionare il connettore nel verso giusto.
Ricordiamo tuttavia che l'unico cavetto realmente indispensabile per il
funzionamento del computer è quello collegato al pulsante d'accensione.
Conclusioni
Ora che tutti i componenti sono installati e correttamente collegati e alimentati,
siete pronti per inserire la spina nell'alimentatore e procedere all'accensione
del computer.
Di seguito riporto una check-list, che dovreste seguire prima dell'accensione, in
maniera da assicurarvi che tutti i componenti e i cavi siano connessi:
1. Alimentazione motherboard: connettore ATX 24 pin e connettore
secondario a 4 o 8 pin
2. Alimentazione scheda video: connettori PCI Express
3. Alimentazione hard disk
4. Alimentazione DVD/masterizzatore
5. Cavo dati Hard disk
6. Cavo dati DVD/Masterizzatore
7. Cavo alimentazione dissipatore CPU
8. Cavo pulsante accensione case
Se tutto è in regola, il computer è pronto per essere acceso. Del primo avvio,
BIOS e installazione del Sistema Operativo ci occuperemo nei prossimi articoli.
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