Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Dipartimento di Scienze Statistiche - Sapienza Università di Roma a.a. 2020-2021 Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Compiti della statistica economica La statistica economica: disciplina che sviluppa concetti, definizioni, classificazioni, metodi per produrre ed analizzare informazioni statistiche che descrivano lo stato e l’andamento, nel tempo e nello spazio, dei fenomeni economici. La statistica economica, in sostanza, concerne la misurazione, l’analisi quantitativa e la previsione dei fenomeni economici . Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Compiti della statistica economica La statistica economica: disciplina che sviluppa concetti, definizioni, classificazioni, metodi per produrre ed analizzare informazioni statistiche che descrivano lo stato e l’andamento, nel tempo e nello spazio, dei fenomeni economici. La statistica economica, in sostanza, concerne la misurazione, l’analisi quantitativa e la previsione dei fenomeni economici . Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Informazione e conoscenza/1 Può un sistema economico funzionare senza sapere se l’inflazione annua è pari al 2 o al 10 per cento? Può una società compiere scelte importanti per il proprio futuro senza sapere quali sono i punti di forza e di debolezza dell’economia che la sostiene? Possiamo parlare di un vero processo democratico se le decisioni di voto sono prese sulla base di percezioni e non dei risultati effettivi dell’azione di governo? Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Informazione e conoscenza/2 L’informazione economica è una risorsa essenziale per poter aiutare governanti, cittadini, imprese a comprendere meglio i problemi e prendere decisioni più informate e razionali. La bontà di una decisione dipende, in larga misura, dalla quantità e dalla qualità (e tempestività) dell’informazione disponibile. I dati non costituiscono di per sé un’informazione, ma richiedono una elaborazione statistica. Stretta connessione tra statistica, informazione e conoscenza. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Informazione e conoscenza/2 L’informazione economica è una risorsa essenziale per poter aiutare governanti, cittadini, imprese a comprendere meglio i problemi e prendere decisioni più informate e razionali. La bontà di una decisione dipende, in larga misura, dalla quantità e dalla qualità (e tempestività) dell’informazione disponibile. I dati non costituiscono di per sé un’informazione, ma richiedono una elaborazione statistica. Stretta connessione tra statistica, informazione e conoscenza. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Informazione e conoscenza/2 L’informazione economica è una risorsa essenziale per poter aiutare governanti, cittadini, imprese a comprendere meglio i problemi e prendere decisioni più informate e razionali. La bontà di una decisione dipende, in larga misura, dalla quantità e dalla qualità (e tempestività) dell’informazione disponibile. I dati non costituiscono di per sé un’informazione, ma richiedono una elaborazione statistica. Stretta connessione tra statistica, informazione e conoscenza. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Informazione e conoscenza/2 L’informazione economica è una risorsa essenziale per poter aiutare governanti, cittadini, imprese a comprendere meglio i problemi e prendere decisioni più informate e razionali. La bontà di una decisione dipende, in larga misura, dalla quantità e dalla qualità (e tempestività) dell’informazione disponibile. I dati non costituiscono di per sé un’informazione, ma richiedono una elaborazione statistica. Stretta connessione tra statistica, informazione e conoscenza. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Informazione e conoscenza/3 La metodologia statistica permette di generare informazione, elaborando dati grezzi altrimenti privi di valore informativo. Perché i dati si trasformino in informazione occorre che il soggetto al quale sono stati destinati, o che li acquisisca per propria iniziativa, ne colga il significato e, possibilmente, li utilizzi. L’informazione acquista maggiore valore quanto più si diffonde e viene utilizzata. L’autorevolezza della fonte gioca un ruolo fondamentale: se in passato essa è risultata attendibile e ha fornito dati di buona qualità, avrà credito. L’informazione, interagendo con quella disponibile da altre fonti e con l’accumulazione precedente delle persone, diviene conoscenza. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Informazione e conoscenza/3 La metodologia statistica permette di generare informazione, elaborando dati grezzi altrimenti privi di valore informativo. Perché i dati si trasformino in informazione occorre che il soggetto al quale sono stati destinati, o che li acquisisca per propria iniziativa, ne colga il significato e, possibilmente, li utilizzi. L’informazione acquista maggiore valore quanto più si diffonde e viene utilizzata. L’autorevolezza della fonte gioca un ruolo fondamentale: se in passato essa è risultata attendibile e ha fornito dati di buona qualità, avrà credito. L’informazione, interagendo con quella disponibile da altre fonti e con l’accumulazione precedente delle persone, diviene conoscenza. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Informazione e conoscenza/4 La capacità di trasformare le informazioni statistiche disponibili in conoscenza da porre a base delle decisioni degli individui, delle famiglie, delle imprese e delle istituzioni politiche e di governo dipende anche dal grado di cultura statistica degli utenti. La statistica (che prende il nome da scienza dello stato) è stata sviluppata proprio per andare oltre la capacità dei singoli individui di osservare e quantificare la realtà circostante. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Informazione e conoscenza/4 La capacità di trasformare le informazioni statistiche disponibili in conoscenza da porre a base delle decisioni degli individui, delle famiglie, delle imprese e delle istituzioni politiche e di governo dipende anche dal grado di cultura statistica degli utenti. La statistica (che prende il nome da scienza dello stato) è stata sviluppata proprio per andare oltre la capacità dei singoli individui di osservare e quantificare la realtà circostante. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Una testimonianza “La statistica è essenziale per la politica economica: rivelando la realtà scuote le persone dall’ignoranza, comoda per giustificare l’inerzia dei loro comportamenti, prepara e informa il consenso politico necessario per l’azione conseguente, a cui dà il sostegno essenziale per misurarne l’intensità e la precisione”. Mario Draghi, Governatore della Banca d’Italia, Padova, dicembre 2009. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Una testimonianza “La statistica è essenziale per la politica economica: rivelando la realtà scuote le persone dall’ignoranza, comoda per giustificare l’inerzia dei loro comportamenti, prepara e informa il consenso politico necessario per l’azione conseguente, a cui dà il sostegno essenziale per misurarne l’intensità e la precisione”. Mario Draghi, Governatore della Banca d’Italia, Padova, dicembre 2009. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli Statistica economica Misure e teoria economica Non esiste alcuna misura del funzionamento di un sistema economico che non dipenda da un particolare quadro concettuale. Qualunque misurazione, infatti, richiede la definizione di obiettivi conoscitivi e questi ultimi derivano a loro volta da una visione della realtà, ossia da una particolare teoria. Lo sviluppo della statistica economica appare strettamente legato non solo allo sviluppo delle metodologie statistiche, ma anche all’evoluzione (dibattito) della teoria economica. Esempi: la definizione di ciclo economico (ampiezza e durata) può variare a seconda della teoria economica di riferimento; la definizione e misurazione di benessere economico; la definizione di occupato/disoccupato. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Tipologie dei dati economici Con dati sperimentali, il ricercatore controlla direttamente certe variabili di interesse: per esempio, l’assegnazione di certe unità di osservazione a un trattamento (un nuovo medicinale) piuttosto che a un altro (la cura tradizionale). I dati osservazionali, invece, sono quelli che raccogliamo direttamente nel mondo reale, frutto delle migliaia di decisioni e interazioni degli agenti economici. Questo implica la impossibilità di tenere “sotto controllo” alcuna variabile. Per questo motivo (fondamentale), con i dati di tipo osservazionale il problema è di tenere sotto controllo i fattori “terzi” che influenzano il risultato dell’analisi, in aggiunta ai fattori che ci interessano più direttamente. In economia, salvo poche eccezioni, tutti i dati disponibili sono esito di un disegno osservazionale. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Fonti dei dati economici Dati primari: dati provenienti da rilevazioni statistiche ad hoc. rilevazioni totali o censuarie; rilevazioni parziali o campionarie. Il campione è selezionato con criteri probabilistici. Dati secondari: dati già disponibili anche se non sono esplicitamente raccolti per scopi statistici dati amministrativi (ad es. raccolti su persone ed imprese ai fini fiscali, pensionistici, anagrafici o giuridici); dati proveniente fonti diversissime quali sensori di varia natura, satelliti, telefoni cellulari, internet ((ad es. Google Trend), droni e molti altri ancora. È questo il fenomeno denominato la “rivoluzione dei big data”. Il ruolo della meta-informazione (definizioni, classificazioni, metodi di rilevazione,...) Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici I dati economici: micro e macro Dati micro-economici (comportamenti individuali): si riferiscono ad un campione (o eventualmente ad un universo) di “individui” o unità assimilabili a individui in quanto a capacità di prendere decisioni (es. famiglie, aziende). Solo in casi particolari abbiamo a disposizione l’universo in dati micro (registri di popolazione, di imprese, di studenti,..). Dati macro-economici (comportamenti collettivi o aggregati): si riferiscono ad unità cui non si riconoscono capacità decisionali (tipicamente riguardano un sistema economico nel suo complesso: paesi, regioni ecc.). Quando analizzati nel tempo, a volte per questi fenomeni è necessario isolare componenti non direttamente osservabili. oss. “fallacia ecologica”: problema classico dell’analisi su dati macro consiste nell’inferire da una relazione osservata su dati macro un’analoga relazione sulle unità micro. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici es. micro: reddito di un campione di famiglie italiane I 2.9 H. income growth rate 02−04 IV III II 19859 Household income 2002 Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici es. macro: PIL pro-capite delle regioni 2008 (Italia=100) Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici I dati economici: flussi e stock Dati di stock: misurati in un istante di tempo. (es. capitale, ricchezza, debito pubblico) Dati di flusso: misurati in un intervallo di tempo (es. reddito, consumo, investimento, risparmio) Esempio 1. I=investimento. K=capitale. I=4K Esempio 2. S=risparmio. W=ricchezza. S=4W Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Stock e flussi - Mankiw, Cap.2 Macroeconomia (2004) Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici I dati economici: quantitativi o qualitativi? Dati quantitativi (discreti e continui) e qualitativi (ordinali/categoriali e nominali/sconnessi). Dati qualitativi si presentano spesso in economia quando vengono implicate delle scelte. Ad esempio, la scelta di comprare o meno un prodotto, di prendere un mezzo di trasporto pubblico o la macchina privata, di aderire o non aderire ad un sindacato, ecc.. Le variabili di comodo, o variabili dummy, rappresentano un modo per trasformare variabili qualitative in variabili quantitative. Formalmente, una variabile di comodo è una variabile che assume solo due valori, 0 o 1. Ad es., l’economista del lavoro codifica la partecipazione al sindacato con Si=1 e No=0. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici I dati economici: tipologie dati trasversali o sezionali (cross-section); dati in serie storica; dati longitudinali o panel. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Dati sezionali o cross-section Rilevazione del fenomeno sottostante che stiamo misurando (variabile) su unità diverse (ad esempio: lavoratori, consumatori, imprese) osservate per un solo periodo. I dati sono detti sezionali. Le unità possono riferirsi a persone, imprese, aree territoriali. es: dati relativi a persone diverse all’interno di un gruppo, come il salario di tutti gli individui che lavorano in una certa impresa o in un settore di attività economica. esempio (macro): PIL pro capite misurato per i paesi dell’UE in un determinato anno. Con dati cross-section l’ordinamento dei dati solitamente non è rilevante. Notazione: Yi , i = 1, 2, . . . , N . Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Il PIL di alcuni Paesi PIL a prezzi costanti 1996 nel 2001 (mld di $) 10000 9000 8000 7000 PIL a prezzi costanti, anno 2001 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 USA Japan Germany France Italy UK Spain Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Il PIL pro capite di alcuni Paesi PIL pro capite delle principali economie sviluppate anno 2001 40000 35000 PIL pro capite, anno 2001 30000 25000 20000 15000 10000 5000 0 USA Germany Japan Italy France UK Spain Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Scatterplot Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Serie storiche o temporali Rilevazione del fenomeno sottostante che stiamo misurando (variabile) in specifici momenti nel tempo (ad esempio annualmente). Solitamente dati macro-economici. Le serie storiche possono essere osservate a diverse frequenze. Le frequenze generalmente utilizzate sono: annuale (cioè la variabile viene osservata ogni anno), trimestrale, mensile, settimanale, giornaliera. Notazione: Yt , t = 1, 2, . . . T (tempo criterio ordinatore dei dati). Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Serie storiche o temporali Osservazioni: nello studio di una serie storica ha un ruolo fondamentale l’ordinamento temporale, nel senso che i T valori osservati sono ordinati rispetto al tempo t e perciò non sono scambiabili; lo scambio delle osservazioni distrugge le informazioni sulla evoluzione del fenomeno nel tempo; osservazioni dipendenti: i dati presentano “regolarità” o persistenze legate alla posizione dell’osservazione nella sequenza; per analisi di serie storiche utilizzo di metodi statistici diversi da quelli utilizzati con dati di tipo cross-section. Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Reddito disponibile pro capite negli USA 7.8 7.6 7.4 7.2 7.0 Logaritmo del reddito personale 8.0 8.2 Serie storica del reddito personale negli Stati Uniti 1954/1994 1960 1970 1980 Trimestri 1990 Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici indice della produzione industriale - dato grezzo - dati mensili 80 60 40 IPI 100 120 Indice della produzione industriale − dato grezzo − 2005=100 1990 1995 2000 2005 2010 Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici indice della produzione industriale - dato destagionalizzato - dati mensili 95 90 85 IPI 100 105 Indice della produzione industriale − dato destagionalizzato − 2005=100 1990 1995 2000 mesi 2005 2010 Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Scomposizione dell’indice della produzione industriale 100 80 60 100 95 −20 2 0 −2 −4 random 4 −40 seasonal 0 10 90 trend 105 40 observed Decomposition of additive time series Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Ecco come sta andando dopo.... Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici Dati longitudinali o panel Alcuni data-set hanno sia una componente temporale sia una componente sezionale. Questi dati vengono chiamati dati panel. es.(macro): supponiamo che sia disponibile il PIL per diversi paesi dal 1950 ad oggi. Un data-set di tipo panel su Y=PIL per 12 paesi europei contiene il valore del PIL di ciascun paese relativo al 1950 (N=12 osservazioni), seguito dal PIL di ciascun paese relativo al 1951 (altre N=12 osservazioni), e cosı̀ via. es. (micro): gli economisti del lavoro spesso lavorano su ampi insiemi di dati panel creati chiedendo allo stesso gruppo di individui, ogni anno per diversi anni, quanto guadagnano. es.: dati Auditel. Notazione: Yit per indicare una osservazione della variabile Y relativa all’unità i al tempo t. Su un periodo di T anni, ci sono T × N osservazioni di Y . Statistica Economica - prof. Roberto Zelli I dati economici istituti che producono statistiche economiche 1 Istituto Italiano di Statistica (ISTAT) www.istat.it 2 Istituto statistico dell’Unione europea (EUROSTAT) http://epp.eurostat.ec.europa.eu 3 Banca centrale Italiana–Banca d’Italia www.bancaditalia.it 4 Banca Centrale Europea (The European Central Bank–BCE) http://www.ecb.int/ecb 5 Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Organisation for Economic Co-operation and Development–OCSE) http://www.oecd.org 6 Organizzazione delle Nazioni Unite (United Nations–ONU) http://www.un.org/en/ 7 Fondo monetario Internazionale (IMF)http://www.imf.org/ 8 Banca Mondiale (World Bank)http://www.worldbank.org/