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contabilità nazionale

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Statistica Economica - prof. Roberto Zelli
Statistica Economica - prof. Roberto Zelli
I conti economici
Dipartimento di Scienze Statistiche - Sapienza Università di Roma
a.a. 2020-2021
Statistica Economica - prof. Roberto Zelli
La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Cos’è un sistema economico - 1
Il sistema dei conti nazionali o contabilità nazionale è un sistema
di informazioni statistiche che descrive in termini quantitativi, e sotto
forma contabile, le transazioni economiche di vario tipo tra gruppi di
operatori, riferite ad un determinato periodo di tempo e territorio.
Sistema: complesso delle relazioni che si instaurano tra “operatori
economici” di un determinato territorio in una data unità di tempo
(periodo contabile) nello svolgimento delle quattro funzioni
fondamentali: produrre, consumare, accantonare e redistribuire il
reddito
Conti: forma con cui si presentano i dati. Il metodo di registrazione
dei flussi economici e finanziari è quello tenuto in base alle regole
della partita doppia.
Statistica Economica - prof. Roberto Zelli
La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Cos’è un sistema economico - 2
Complesso di operatori che con l’impiego di fattori produttivi
primari (terra, capitale, lavoro, capacità imprenditoriali) producono
beni e servizi che in parte scambiano con altri operatori (consumi
intermedi), in parte consumano per soddisfacimento dei propri
bisogni (consumi finali), in parte accantonano (risparmiano) per
impieghi futuri (investimento o consumo differito).
Operatori: imprese; famiglie; le pubbliche amministrazioni (PA); Il
resto del mondo.
Presupposto per una analisi quantitativa del sistema economico è
costruire una immagine semplificata della sua struttura e del suo
funzionamento.
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
I conti di una economia di raccolta e baratto
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
I conti di una economia di raccolta e baratto
Giorno 1 (Adamo)
- Produzione = 10 banane (b)
- Consumo finale = Produzione = 10b
Giorno 2 (Adamo e scimmietta)
-
Produzione = 20b
Consumi intermedi = 10b
Valore aggiunto = Produzione - Consumi intermedi = 10b
Consumo finale = Valore aggiunto = 10b
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
I conti di una economia di raccolta e baratto
Giorno 3 (Adamo e scimmietta - Eva)
Conti della produzione nei due settori di attività economica
Agricoltura (raccolta di banane)
Servizi (sbucciatura)
Produzione = 20b
Consumi intermedi = 10b
Valore aggiunto = 20b-10b = 10b
Produzione = 5b
Consumi intermedi = 0b
Valore aggiunto = 5b-0b = 5b
Conto della produzione dell’isola (Totale economia)
Produzione = 20b + 5b = 25b
Consumi intermedi = 10b + 0b = 10b
Valore aggiunto = 25b - 10b = 10b + 5b = 15b
Consumi “finali”
Adamo
Eva
5b sbucciate = 10b grezze
(5b grezze + 5 operazioni di sbucciatura
al prezzo di 1b)
5b grezze
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
I conti di una economia di raccolta e baratto: commento al giorno 3
Se le banane raccolte sono 20 come possiamo calcolare una
produzione di 25b?
Dal momento che è apparsa una attività di servizio, l’utilità creata
dalla nostra economia non dipende solamente dai prodotti materiali
resi disponibili (le banane) ma anche dal volume dei servizi prestati
(la loro sbucciatura).
Non abbiamo più un unico bene, la banana, ma abbiamo un bene
fisico, la banana grezza, ed un servizio, la sbucciatura di banane.
Non possiamo più ragionare in termini di quantità, cosa possibile nel
caso di un unico bene. Dobbiamo passare a ragionare in termini di
valore.
In una economia primitiva ovviamente non esiste moneta, e quindi
utilizziamo come unità di conto la banana (bene numerario), ma
dovremo stare attenti a non confondere questa unità di conto con
l’oggetto fisico.
Nel nostro esempio il valore di una banana sbucciata è pari a due
banane grezze (non sbucciate).
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
I conti di una economia di raccolta e baratto
Giorno 4: Adamo, Eva e il consumo differito
Conto della produzione
Risorse
Impieghi
Produzione = 25b
Consumi intermedi = 10b
Valore aggiunto = 25b-10b = 15b
Conto dell’utilizzazione del valore aggiunto
Risorse
Impieghi
Valore aggiunto = 15b
Consumo finale = 12b (4b grezze e 4b sbucciate)
Risparmio = 3b (1b grezza e 1b sbucciata)
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Sistema economico semplificato con moneta in un sistema chiuso
- due soli blocchi di operatori: quelli che producono (imprese); quelli
che detengono i fattori produttivi primari - lavoro e capitale - e che
utilizzano i beni finali prodotti (famiglie).
- si ipotizza che famiglie acquistino anche beni destinati alla
formazione del capitale, beni che poi prestano alle imprese.
- mercato dei fattori produttivi primari; mercato dei beni finali.
- circuito reale e circuito monetario.
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Il flusso circolare del reddito - sistema chiuso
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Sistema contabile semplificato
Processo circolare: Valore della produzione finale −→ Redditi
corrisposti ai fattori produttivi −→ Spesa finale
- produzione finale=spesa finale
- produzione finale=reddito
- reddito=spesa finale
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Concetti introduttivi
Sistema economico in un sistema aperto ed estensioni
- relazioni con l’estero (incluso il Resto del Mondo);
- operatore PA
- la produzione non è solo finale: ha altri sbocchi oltre che la
domanda di consumo e di investimento.
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Concetti introduttivi
Il flusso circolare del reddito - sitema aperto
Introduzione 7
IL CIRCUITO DEL REDDITO (SISTEMA APERTO)
RESTO
MONDO
valore dei beni e servizi
(spesa)
mercato beni
e servizi
cessione beni e servizi individuali
tributi e contributi
produttori
(IMPRESE)
tributi e contributi
PUBBLICA
AMMINISTR.
beni e serv. collet.
consumatori
(FAMIGLIE)
beni e serv. collet.
cessione dei fattori di produzione
mercato fatt.
produttivi
remuneraz. fatt. produz.
(redditi)
RESTO
MONDO
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Contabilità nazionale: cenni storici
XVII sec.: Gregory King “The Annual Income and Expense as it
stood 1688”.
Anni ’20: Bowley, Stamp (UK); Kuznets (USA); Frisch (Norvegia);
Gini (Italia).
Anni ’40 (II WW): Libro bianco della Tesoreria inglese preparato da
Meade e Stone.
1946: “Measurement of National Wealth and the Construction of
Social Accounts” - Stone su incarico della Lega delle Nazioni.
Italia: fine degli anni ’40 Istat pubblica le prime statistiche sul
reddito, gli investimenti e i consumi.
OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo) incarica
Richard Stone di elaborare un sistema di conti standardizzato.
UN anni ’50: Sistema di Contabilità Nazionale (SCN) per i paesi
a economia di mercato - Sistema del Prodotto Materiale (SPM)
elaborato per paesi a economia collettivistica.
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Concetti introduttivi
Contabilità nazionale: cenni storici
Manuale ONU: SNA (System of National Accounts) 1953 (Revisioni
1968, 1993, 2008)
Versione europea del SNA: SEC (dal 1970 nei paesi europei,
applicato in Italia dal 1974).
Revisione del SEC, SEC95, diventato un Regolamento (legge) della
Unione Europea. Dal settembre 2014 adozione del SEC 2010.
Esso rappresenta l’applicazione di teorie economiche che riguardano:
- gli schemi macroeconomici (Keynes e Stone)
- gli schemi settoriali (Leontief)
- gli schemi finanziari (Copeland)
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Le norme e le definizioni per la costruzione dei conti
Lo studio della contabilità nazionale verte fondamentalmente attorno
al concetto di reddito e si basa sull’analisi di tre fenomeni (prodotto,
reddito e spesa) aventi natura diversa e identico valore monetario, i
quali racchiudono una sintesi dell’attività economica e la descrivono
esaurientemente.
La semplificazione della realtà è necessaria ai fini della
quantificazione ed analisi.
Ciò implica l’assunzione di alcune norme e definizioni atte a
garantire la confrontabilità a livello internazionale.
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Le norme e le definizioni per la costruzione dei conti
Il Sec95 individua:
gli agenti economici, detti unità istituzionali, ed i loro
raggruppamenti (settori istituzionali e branche di attività
economica);
le operazioni effettuate da settori e branche, che generano flussi
economici (aspetto reddituale) e, con ciò, inducono variazioni negli
stock (aspetto patrimoniale);
un sistema di conti per la registrazione dei flussi e delle variazioni
degli stock, che comprende:
conti delle operazioni correnti;
conti dell’accumulazione;
conti patrimoniali;
un quadro delle interdipendenze degli operatori mediante tre tipi di
tavole input-output.
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Gli operatori economici: individuazione e classificazione
“Unità istituzionali”: sono i centri elementari di decisione
economica, caratterizzati da:
- uniformità di comportamento e autonomia decisionale nell’esercizio
della propria funzione principale;
- contabilità completa (conto profitti e perdite e situazione
patrimoniale).
Le unità istituzionali sono raggruppate in settori istituzionali
Il SEC prevede una seconda classificazione: unità produttive −→
branche di attività economica
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Gli operatori economici: individuazione e classificazione
Unità che dispongono di autonomia decisionale e contabilità
completa:
società di capitali;
società cooperative e società di persone aventi fine di lucro;
organismi senza scopo di lucro con personalità giuridica;
enti amministrativi pubblici.
Unità che dispongono di contabilità completa e, solo per
convenzione, di autonomia di decisione:
“quasi-società” (imprese individuali, società di persone, imprese
pubbliche prive di personalità giuridica).
Unità che dispongono di autonomia decisionale ma non
necessariamente di contabilità completa:
famiglie (consumatrici);
imprese individuali di limitate dimensioni (famiglie produttrici);
unità residenti fittizie (parti di unità non residenti che hanno un
centro di interesse sul territorio economico del paese, unità non
residenti che possiedono un terreno o un fabbricato sul territorio
economico del paese).
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Gli operatori economici: residenti e non residenti
Gli operatori vengono inoltre distinti in:
residenti: se hanno sul territorio economico il centro dei loro
interessi, oppure esercitano un’attività o compiono operazioni
economiche e finanziarie sul territorio nazionale per un periodo di
tempo di almeno un anno (ad esempio, una filiale di un’impresa
estera è considerata residente);
non residenti: se non rientrano nella definizione di residenti;
vengono inclusi in un apposito settore detto resto del mondo.
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
I settori istituzionali
Settori
istituzionali
Società non
finanziarie
Istituzioni di
credito
Funzione principale
Risorse principali
Produrre beni e servizi non
finanziari destinabili alla
vendita
Finanziare, cioè raccogliere,
trasformare e impiegare le
disponibilità finanziarie
Entrate derivanti dalla
vendita della produzione
Fondi provenienti da
assunzioni di passività
(depositi a vista,
depositi a risparmio,
obbligazioni, ...) e da
interessi
Imprese di
Assicurare, cioè trasformare Premi contrattuali
assicurazione
rischi individuali in rischi
collettivi
Amministrazioni Produrre per la collettività
Versamenti obbligatori
Pubbliche
servizi non destinabili alla
effettuati direttamente o
vendita (servizi collettivi);
indirettamente da unità
effettuare operazioni di
appartenenti ad altri
redistribuzione del reddito e settori
della ricchezza del Paese
Famiglie:
- consumatrici
Consumare, cioè soddisfare Remunerazione dei
i bisogni umani individuali e fattori della produzione;
collettivi
trasferimenti effettuati
dagli altri settori
- produttrici
Produrre beni e servizi non Entrate derivanti dalla
finanziari destinabili alla
vendita della produzione
vendita
Resto del Mondo Settore non caratterizzato da una funzione e risorse
principali; raggruppa le unità non residenti per le
operazioni effettuate con le unità istituzionali
residenti
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Delimitazione dell’economia
Il territorio economico coincide con il territorio
politico-amministrativo a meno delle seguenti eccezioni:
vengono compresi (+):
sedi all’estero di ambasciate, consolati e basi militari (+);
navi, aerei, piattaforme galleggianti appartenenti a unità residenti
(+);
giacimenti situati in acque internazionali e sfruttati da unità residenti
(+);
vengono escluse (-):
le zone franche extra-territoriali concesse come sedi di ambasciate,
consolati e corpi militari di altri paesi;
viene convenzionalmente compreso il personale di organismi
internazionali, quali la FAO, che gode dell’extraterritorialità.
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
I flussi
Flussi economici: rappresentano modificazioni di valore economico,
cioé le variazioni delle attività e delle passività detenute dalle unità
istituzionali.
Possono avere o non avere una contropartita. Nel primo caso (es., la
vendita di un bene), ad un flusso di denaro o in natura corrisponde
un flusso di beni e/o servizi di pari valore (flussi bilaterali); nel
secondo caso (es., l’erogazione delle pensioni) non vi è una diretta
contropartita e si parla di flussi unilaterali o trasferimenti.
Operazioni: flussi generati dalle decisioni delle unità istituzionali
riguardo l’attività di produzione, distribuzione, redistribuzione,
consumo o accumulazione.
Altre variazioni delle attività e passività: flussi che si manifestano
indipendentemente dalla volontà delle unità istituzionali (es.
scoperta/esuarimento giacimenti; distruzioni di attività a seguito di
disastri naturali; guadagni o perdite in conto capitale determinati
dalle variazioni dei prezzi delle attività).
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Flussi interni e nazionali
I flussi che si verificano sul territorio economico del paese, senza
distinzione di residenza degli operatori, si chiamano INTERNI
I flussi pertinenti ai soli operatori residenti - che possono averli
originati anche all’estero - si chiamano NAZIONALI
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Gli stock
Gli stock si riferiscono a quegli assets (reali o finanziari) che sono
oggetto di utilizzazione nell’attività economica, quindi capaci di
fornire in futuro un flusso di benefici al loro possessore.
Il possessore può esercitare un diritto di proprietà.
Le risorse naturali e il capitale umano, su cui le unità istituzionali
non possono esercitare un diritto di proprietà, non vengono registrati.
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Sistema dei conti
Le operazioni messe in atto dagli operatori economici si riferiscono a
diversi stadi del processo economico, ognuno dei quali è
rappresentato in termini quantitativi.
I tre stadi fondamentali del processo economico descritti dalla CN
sono:
la formazione e l’impiego delle risorse;
la distribuzione e redistribuzione del reddito;
la formazione del capitale.
Gli aggregati che si determinano in uno stadio del processo
economico figurano in uno o più conti o equazioni contabili che
descrivono quello stadio.
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La Contabilità Nazionale
Concetti introduttivi
Gli aggregati economici
Aggregati: grandezze sintetiche che misurano il risultato d’insieme delle
operazioni svolte dalle unità economiche del sistema. Distinguibili in due
categorie:
- aggregati legati direttamente alle operazioni del sistema dei conti (la
produzione di beni e servizi, i consumi finali, gli investimenti fissi
lordi, i redditi da lavoro dipendente ecc.);
- aggregati che rappresentano saldi contabili (il prodotto interno
lordo/netto, il risultato lordo di gestione, il risparmio nazionale ecc.).
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
La produzione
Il Sec stabilisce che la produzione è il flusso di beni e servizi che
deriva da ogni attività nella quale ci sia un impiego di fattori
produttivi (capitale, lavoro) remunerati e sia indirizzato a soddisfare
i bisogni umani (o comunque ad essere scambiati).
SI: attività della Pubblica Amministrazione; attività delle istituzioni
sociali private (ISP).
NO: curare il proprio giardino; cucinare; insegnare ai propri figli.
NO: guadagni e perdite in conto capitale, come la rivalutazione di merci
giacenti in magazzino, titoli in portafoglio, in quanto non creano
nuova utilità;
NO: processi naturali indipendenti dall’opera dell’uomo, come crescita
delle foreste o l’accrescimento delle risorse ittiche.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
I “confini” della produzione
Cosa è produzione
.. e cosa non lo è
Creazione di beni e servizi destinabili alla vendita
Servizi domestici forniti dai membri di una
famiglia
Creazione di beni e servizi destinati ad uso proprio
da parte del produttore
Attività volontarie che danno luogo a fornitura di
servizi
Creazione di beni o servizi da parte di amministrazioni pubbliche ed istituzioni sociali private
Riparazioni eseguite in proprio su abitazioni e su
beni durevoli di consumo
Qualsiasi attività che crei utilità dietro compenso,
anche se illegale (contrabbando, spaccio di droga,
prostituzione)
Furti, ricatti ed estorsioni (producono solamente
trasferimenti di utilità)
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Classificazione: Produzione market e non market
Produzione di beni e servizi destinati alla vendita (market):
produzione che è messa sul mercato a prezzi economicamente
significativi, ossia a prezzi che coprono almeno il 50% del costo di
produzione (convenzione).
Produzione di beni e servizi non destinabili alla vendita (non
market): produzione di beni e servizi da parte di amministrazioni
pubbliche e ISP offerta gratuitamente o a prezzi non
economicamente significativi, ossia a prezzi che coprono meno del
50% dei costi di produzione. Necessario assegnare un valore
utilizzando qualche criterio convenzionale (valori imputati).
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Classificazione: Produzione market e non market
Produzione destinata ad uso finale del produttore (non market):
produzione di beni e servizi destinati all’auto-consumo o
all’auto-investimento.
Es.: autoconsumo di prodotti agricolo-alimentari da parte di famiglie
i cui membri sono conduttori di aziende agricole; l’utilizzo come
abitazione di case occupate dagli stessi proprietari (fitto figurativo);
Es. di autoinvestimento: costruzione di capannoni, macchinari,
sviluppo di software da parte di personale dipendente di un’azienda;
abitazioni costruite o ampliate in proprio dalle famiglie.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
L’economia irregolare contribuisce alla produzione (e quindi al PIL?)
Il SEC95 esplicita che la produzione comprende, oltre alle attività
regolari, anche quelle attività che sono classificate come illegali e
sommerse.
Illegali sono le attività di produzione di beni e servizi la cui vendita,
distribuzione o possesso sono vietate dalla legge o sono svolte da
operatori non autorizzati. Sono comprese nel concetto di produzione
se danno luogo a pagamenti volontari, come il contrabbando, la
produzione e il commercio di droga, lo sfruttamento della
prostituzione. La stima delle attività illegali comporta tuttavia
notevoli difficoltà.
Dal settembre 2014 (adozione nuovo SEC2010) queste attività sono
esplicitamente inserite nella contabilità nazionale.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
L’economia irregolare contribuisce alla produzione (e quindi al PIL?)
Sommerso: le attività relative alla produzione legale, svolta in unità
produttive organizzate, non direttamente osservate per ragioni sia di
natura statistica, sia di natura economica.
Il sommerso statistico è costituito da quelle attività (legali e regolari
sotto il profilo economico) che le rilevazioni statistiche non riescono
a cogliere a causa dei limiti di copertura e di aggiornamento dei
registri delle unità produttive, che sono lo strumento per fare le
indagini sulle imprese.
Il sommerso economico è originato invece dalla volontà di una parte
delle imprese di evadere il fisco o i contributi sociali, o di non
rispettare altre norme (sui salari minimi, sul numero massimo di ore
di lavoro, ecc.). In pratica, il sommerso economico è identificato con
l’utilizzo del lavoro non regolare e con la sottodichiarazione della
produzione regolare da parte delle unità produttive.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Beni finali e beni intermedi
Beni e servizi finali: il valore dei beni e servizi impiegati per
soddisfare direttamente i bisogni umani.
Beni e servizi intermedi: beni e servizi utilizzati (perchè
trasformati oppure distrutti) quali input in un processo di produzione
per ottenere nuovi beni e servizi.
Finale o intermedio?
Criterio pragmatico. Esempi: intera produzione di servizi collettivi
della PA è classificata finale; spese di trasporto delle persone per
recarsi al lavoro classificate come finali.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Produzione e valore aggiunto a livello di impresa
Produzione di un’impresa: valore dei beni e servizi prodotti in un
dato intervallo di tempo che sono stati venduti o che avrebbero
potuto esserlo.
Ragioni per cui non sono state venduti:
a) la produzione è rimasta invenduta e pertanto è affluita alle scorte di
prodotti finiti;
b) la produzione non è ancora terminata perché il processo produttivo
ha durata maggiore del periodo di tempo considerato (è il caso della
produzione edilizia o dei cantieri navali);
c) la produzione non è destinata ad essere venduta in quanto si tratta
di beni o servizi intermedi reimpiegati all’interno della stessa impresa
(attraverso lo scambio tra due sue Uael diverse) ovvero di capitali
prodotti in proprio e da impiegare nell’impresa stessa.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Produzione e valore aggiunto a livello di impresa I
- p: valore della produzione (totale)
- v: vendite (fatturato, compresi i ricavi accessori: contributi ricevuti;
fitti attivi)
- r: reimpieghi di origine interna
- ∆k: variazione di capitali fissi prodotti in proprio
- ∆g: variazione giacenze di prodotti finiti e variazione giacenze di
prodotti in corso di lavorazione.
La produzione è pari a: p = v + r +∆k + ∆g
Il valore aggiunto di un’impresa è dato dalla differenza tra il valore
della produzione e quello dei beni e servizi intermedi nel processo
produttivo. E’ pari alla remunerazione dei fattori primari.
- y : valore aggiunto
- cx: impieghi di beni e servizi intermedi (consumi intermedi)
- a: acquisti di beni e servizi intermedi
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Produzione e valore aggiunto a livello di impresa II
- ∆ga: variazione giacenze di beni e servizi intermedi
I consumi intermedi sono pari a cx = (a + r) - ∆ga
Il valore aggiunto o prodotto lordo è dato da:
y = p - cx =
= v + r + ∆k + ∆g - (a + r - ∆ga) =
= v + ∆k + ∆g + ∆ga - a
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
I prezzi di valutazione I
prezzi di mercato: prezzo sostenuto dall’acquirente (prezzo di
acquisto)
prezzi base: prezzo percepito dal produttore
differenza data dalla componente che deriva dalle imposte indirette
nette sui prodotti
- Imposte sui prodotti (Tp): imposte commisurate alla quantità o
al valore dei beni e servizi prodotti o scambiati (IVA, imposte e dazi
sulle importazioni, imposte di fabbricazione, diritti sugli spettacoli,
ecc.). Gravano sui costi di acquisto dei prodotti, ma vengono versate
allo Stato e non fanno parte dei ricavi dei produttori.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
I prezzi di valutazione II
- Contributi ai prodotti (Rcp): erogati dalle PA ai produttori e
commisurati ai beni e servizi prodotti o scambiati, compresi quelli
importati, in genere per tenere basso il prezzo di mercato. Es., i
contributi alla produzione di olio d’oliva, i contributi alle società di
trasporto pubblico. Fanno parte dei ricavi dei produttori (sono parte
dei cosiddetti ricavi accessori compresi nel fatturato) ma non del
prezzo di acquisto degli acquirenti.
PTpm = PTbase + (Tp − Rcp)
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Annuario statistico italiano 2011
Prospetto 12.1
Valore aggiunto ai prezzi base per attività economica - Anni 2009-2010
Valori a prezzi correnti
Valori assoluti
(milioni di euro)
ATTIVITÀ ECONOMICA
Agricoltura, silvicoltura e pesca
Industria in senso stretto
Costruzioni e lavori del Genio civile
Servizi
VALORE AGGIUNTO AI PREZZI BASE
di cui: Attività non market
2009
2010
25.886
260.237
84.819
996.740
26.370
268.437
82.761
1.009.375
1.367.681
211.114
1.386.942
213.281
Valori concatenati anno di riferimento 2000
Comp%
anno 2010
Valori assoluti
(milioni di euro)
Var.%
2010/2009
2009
2010
1,9
19,4
6,0
72,8
28.379
208.201
55.949
782.350
28.665
218.251
54.023
790.489
1,0
4,8
- 3,4
1,0
100,0
15,4
1.076.071
162.945
1.092.021
162.560
1,5
- 0,2
Dalla valutazione ai prezzi base è possibile passare alla valutazione ai
prezzi al produttore aggiungendo le imposte sui prodotti al netto dei contributi ai prodotti; per ottenere il Pil, infine, occorre aggiungere l’Iva e le imposte sulle importazioni.
Il valore aggiunto ai prezzi base conseguito nel 2010 è pari a 1.386.942 milioni di euro correnti, con un aumento dell’1,4 per cento rispetto al 2009. Esso
deriva per l’84,6 per cento da beni e servizi per i quali esiste generalmente un
prezzo di mercato (market) e per il 15,4 per cento dai servizi non market, ossia quelli prodotti dalle Amministrazioni pubbliche e dalle Isp. I beni prodotti dall’agricoltura e dall’industria rappresentano rispettivamente l’1,9 per
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Conto della produzione
Risorse
Impieghi
Produzione a prezzi base (PTpb )
Consumi intermedi (CI)
Imposte nette sui prodotti (IIN)
Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato (Y)
Ammortamenti (-)
Prodotto interno netto ai prezzi di mercato
Il conto della produzione esprime il valore della produzione totale (PT)
come somma dei costi sostenuti per ottenerla: costi per beni e servizi
intermedi (CI) e remunerazione dei fattori produttivi primari (Y):
PTpm = PTpb + IIN = CI + Y
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Il Prodotto interno lordo
Il prodotto interno lordo (PIL) è il valore totale dei beni e servizi finali
prodotti in un’economia in un dato intervallo di tempo (convenzionale:
anno o trimestre).
Beni e servizi finali e non intermedi (evitare duplicazioni)
Interno: si riferisce ai beni e servizi prodotti all’interno di un
territorio economico (utilizzando fattori di produzione di proprietà di
residenti e non residenti)
Lordo: al lordo degli ammortamenti
Ammortamenti: perdita di valore/deprezzamento del capitale fisso a
causa di usura fisica, obsolescenza, danni accidentali assicurati.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Conto di equilibrio dei beni e servizi
Risorse
Impieghi
Produzione a prezzi base (PT)
Consumi intermedi (CI)
Imposte nette sui prodotti (IIN)
Consumi finali (CF)
Importazioni di beni e servizi (M)
Investimenti fissi lordi (IfL)
Variazione delle scorte (∆s)
Investimenti in oggetti di valore (Iov)
Esportazioni di beni e servizi (E)
Rappresenta il bilancio tra gli elementi dell’offerta complessiva di
risorse di cui dispone il sistema economico e gli elementi della
domanda complessiva, per un sistema economico aperto agli scambi
con il resto del mondo.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Il conto esprime una semplice identità contabile; in particolare,
eventuali prodotti destinati alla vendita ma non effettivamente
venduti confluiscono in un aumento delle scorte e si ha sempre
uguaglianza tra risorse e impieghi:
PT + IIN + M = CI + CF + IfL + ∆s + Iov + E
dal conto della produzione: PT + IIN = CI + Y
Quindi si ottiene: Y + M = CF + IfL + ∆s + Iov + E ......
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Conto economico risorse e impieghi
Risorse
Impieghi
Prodotto interno lordo ai pm (PIL)
Consumi finali (CF)
Importazioni di beni e servizi (M)
Investimenti fissi lordi (IfL)
Variazione delle scorte (∆s)
Investimenti in oggetti di valore (Iov)
Esportazioni di beni e servizi (E)
In questo conto non compaiono più né la produzione totale, né i
consumi intermedi, ma soltanto risorse e impieghi finali.
Il conto esprime pertanto il bilancio tra le risorse e gli impieghi di
beni e servizi per usi finali.
Tutti gli aggregati del conto sono a prezzi di mercato e quindi non vi
compaiono più le imposte nette sui prodotti.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Dal conto delle risorse e degli impieghi risulta chiaro anche un altro
concetto che il PIL esprime: quello di spesa finale.
Il PIL è infatti ottenibile come somma delle componenti della
domanda finale interna (consumi finali e investimenti) e delle
esportazioni nette (E - M).
PILpm = Y = CF + IfL + ∆s + IoV + (E-M)
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Tavola 12.1 - Conto economico delle risorse e degli impieghi - Anni 1970-2009 (milioni di euro; valori a
prezzi correnti e concatenati - anno di riferimento 2000)
Risorse
ANNI
Impieghi
Prodotto interno lordo ai Importazioni di beni e Totale
prezzi di mercato
servizi Fob (a)
Consumi
nazionali
Investimenti
lordi
Esportazioni di beni Totale
e servizi Fob (a)
VALORI A PREZZI CORRENTI (b)
2005
2006
2007
2008
2009
1,429,479
1,485,377
1,546,177
1,567,851
1,520,870
371,908
424,216
451,936
461,736
370,582
1,801,387
1,909,594
1,998,114
2,029,588
1,891,452
1,134,796
1,176,704
1,211,727
1,246,359
1,239,327
295,756
321,058
338,150
330,519
287,586
370,836
411,831
448,237
452,709
364,539
Fonte: Istat, Conti economici nazionali
(a) I trasferimenti di beni e di servizi tra operatori residenti e operatori non residenti sono valutati al valore Fob (Free on board), che
corrisponde al prezzo di mercato alla frontiera del Paese esportatore.
(b) I totali possono non corrispondere alla somma delle componenti a causa degli arrotondamenti effettuati.
1,801,387
1,909,594
1,998,114
2,029,587
1,891,452
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Consumi finali I
Consumi finali: valore dei beni e servizi impiegati per soddisfare
direttamente i bisogni della popolazione, siano essi individuali e
collettivi:
Consumi interni: le spese sostenute sul territorio nazionale, senza
tenere conto della residenza dei soggetti che spendono (vi rientrano,
ad esempio, anche i consumi dei turisti stranieri);
Consumi nazionali: le spese sostenute dagli operatori residenti,
compresi gli acquisti effettuati fuori del territorio nazionale.
Doppia classificazione secondo:
la natura dei bisogni: individuali (espressi dalle singole persone o
famiglie); collettivi (bisogni indivisibili espressi collettivamente dalla
popolazione);
soggetti che effettuano la spesa: famiglie, PA, ISP.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Consumi finali II
Consumi finali effettivi delle famiglie: valore dei beni e servizi da
esse effettivamente consumate, indipendentemente dalla circostanza
che le famiglie abbiano sostenuto direttamente la spesa.
Spesa delle famiglie: spesa sostenuta dalle famiglie.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Schema di classificazione dei consumi finali
Chi sostiene la spesa
↓
Natura dei bisogni
Individuali
Famiglie
X
Pubblica Amministrazione
X
ISP
X
In complesso
Consumi Individuali
(Consumi effettivi famiglie)
Totale spesa
Collettivi
Spesa delle famiglie
X
Spesa della PA
Spesa delle ISP
Consumi Collettivi
Consumi finali
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Convenzioni nelle definizioni di consumo finale
problema di confine tra consumo intermedio (o investimento) e
finale per famiglie per le quali è difficile distinguere gli acquisti fatti
per l’attività dell’impresa da quelli fatti per esigenze di famiglia.
spese di trasporto dei lavoratori dipendenti per recarsi sul luogo di
lavoro sono consumi finali.
tutta la produzione della PA è considerata finale (anche se in parte
avvantaggia le imprese)
l’acquisto di beni durevoli da parte delle famiglie consumatrici è
considerato consumo finale (possibili investimenti: abitazioni e
oggetti di valore)
autoconsumi, affitti imputati compresi nella spesa delle famiglie
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Spesa della PA
Produzione di servizi non destinabili alla vendita da parte della PA
(prestazioni sociali in natura). Es.: servizi degli ospedali pubblici
Acquisti sul mercato di beni e servizi ceduti alle famiglie senza
corrispettivo diretto (prestazioni sociali in natura acquistate
direttamente sul mercato). Es.: servizi degli ospedali privati
convenzionati; medicinali a carico del SSN.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Gli investimenti
Gli investimenti lordi (formazione lorda di capitale) comprendono:
Investimenti fissi lordi
Variazione delle scorte
Acquisizioni meno cessioni di oggetti di valore
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Gli investimenti
Investimenti fissi lordi: valore dei beni materiali (es. macchinari) e
immateriali (es. software) acquistati dai produttori per essere
impiegati nel processo produttivo per un periodo superiore ad un
anno.
Include acquisti e cessioni di beni usati: nel totale si compensano
(=⇒ solo beni nuovi).
Investimenti sostitutivi=ammortamenti. Ammortamenti: la perdita
di valore/deprezzamento del capitale fisso a causa di usura fisica,
obsolescenza (invecchiamento tecnologico), danni accidentali
assicurati.
Investimenti aggiuntivi=Investimenti fissi netti.
Investimenti valutati per branca produttrice o per branca
proprietaria.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
La variazione delle scorte
La variazione delle scorte misura la variazione del capitale
circolante durante il periodo contabile. Tre diversi tipi di scorte:
materie prime e beni intermedi acquistati dai produttori
prodotti finiti ma non ancora venduti
prodotti in corso di lavorazione
Oggetti di valore sono beni non finanziari, non impiegati nella
produzione o nel consumo, ma acquistati come bene rifugio.
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La Contabilità Nazionale
Formazione e impiego delle risorse
Le esportazioni e le importazioni
Le esportazioni e le importazioni comprendono scambi di beni
(merci) e servizi tra operatori residenti a operatori non residenti.
Entrambi aggregati valutati a prezzi fob (free on board): prezzo base
+ costo servizi di distribuzione e trasporto fino alla frontiera + IIN.
Oss.: nel conto risorse e impieghi nella domanda finale sono inclusi i
consumi nazionali (include spese all’estero dei residenti). Le spese
delle famiglie residenti per viaggi all’estero le troviamo dal lato
dell’offerta tra le importazioni. Le spese dei turisti stranieri nel paese
compaiono tra le esportazioni.
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La Contabilità Nazionale
La distribuzione primaria del reddito
I conti della distribuzione primaria del reddito
La distribuzione primaria descrive la ripartizione del reddito (risultato
dell’attività produttiva) tra i soggetti titolari dei fattori produttivi
primari.
I conti della distribuzione primaria del reddito sono:
il Conto della generazione dei redditi primari: ripartizione del
risultato dell’attività produttiva tra i fattori primari che vi hanno
concorso;
il Conto della attribuzione dei redditi primari: appropriazione dei
redditi derivanti dai fattori primari da parte dei soggetti titolari
(residenti e non residenti)
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La Contabilità Nazionale
La distribuzione primaria del reddito
Il conto della generazione del reddito
L’aggregato da ripartire è il PIL ai prezzi di mercato (o il prodotto
interno netto).
Tra quali fattori produttivi primari? In teoria ad ogni fattore è
associabile una forma di remunerazione:
Lavoro −→ salari e stipendi (redditi da lavoro dipendente e redditi da
lavoro autonomo)
Capitale −→ interessi, dividendi e rendite
Capacità imprenditoriale −→ profitti (redditi di impresa)
In pratica: più fattori produttivi possono essere rappresentati da una
sola unità
Es.: liberi professionisti, piccoli imprenditori individuali o associati,
coltivatori diretti (impegnano proprio lavoro, il capitale della propria
famiglia e la capacità imprenditoriale): redditi misti.
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La Contabilità Nazionale
La distribuzione primaria del reddito
Il conto della generazione del reddito I
Redditi (interni) da lavoro dipendente: costo del lavoro
sostenuto dai datori di lavoro. Comprende:
Retribuzioni lorde (salari/stipendi al lordo imposte dirette e
contributi a carico dei dipendenti)
Contributi sociali (effettivi e figurativi) a carico dei datori di lavoro
(versamenti effettuati dai datori di lavoro per poter beneficiare delle
prestazioni sociali).
Imposte indirette e contributi
Imposte indirette (al netto dei contributi) sui prodotti (IIN),
[importazioni incluse]
Imposte indirette (al netto dei contrubuti) sulla produzione (IINP)
Imposte sulla produzione: imposta regionale sulle attività produttive
(Irap), imposta sull’inquinamento, ecc. : comprese nel prezzo di
acquisto ma riducono il reddito da distribuire ai fattori produttivi.
Contributi alla produzione (per la formazione professionale, per
l’occupazione,..; es. fondi europei di sviluppo regionale): non
compresi nel prezzo di acquisto né nel prezzo base ma incrementano
il reddito da distribuire ai fattori.
Statistica Economica - prof. Roberto Zelli
La Contabilità Nazionale
La distribuzione primaria del reddito
Il conto della generazione del reddito II
Risultato lordo di gestione: coacervo di redditi da capitale e
impresa (o redditi misti per le famiglie) che remunera l’attività
imprenditoriale e il capitale. Risultato lordo di gestione ammortamenti = risultato netto di gestione (RNG).
Valore aggiunto lordo al costo dei fattori - VAcf : PILpm - IIN IINP = RLD + RLG. Somma delle remunerazioni ai fattori
produttivi.
Valore aggiunto netto al costo dei fattori: PIL - IIN - IINP - AMM
= RLD + RNG.
In altri termini:
RLD + RLG = VAcf
VAcf + IINP = VApb
VApb + IIN = PILpm
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La Contabilità Nazionale
La distribuzione primaria del reddito
Conto della generazione dei redditi primari
Risorse
Impieghi
Prodotto interno lordo ai pm (PIL)
Redditi da lavoro dipendente [interni] (RLD)
Imposte al netto dei contributi sui prodotti
(IIN)
Imposte al netto dei contributi sulla produzione (IINP)
Risultato lordo di gestione (RLG)
Ammortamenti (-)
Risultato Netto di gestione (RNG)
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La Contabilità Nazionale
La distribuzione primaria del reddito
Il conto della attribuzione dei redditi primari I
Attribuzione dei redditi ai soggetti economici titolari dei fattori produttivi
(unità istituzionali e, a livello aggregato, ai settori istituzionali).
Cambiamento di prospettiva: “interno” −→ “nazionale”.
Redditi da lavoro dipendente: va al settore Famiglie sottraendo i
redditi spettanti a non residenti ed aggiungendo i redditi percepiti
all’estero da lavoratori italiani; si ottengono cosı̀ i redditi da lavoro
dipendente nazionali:
RLDinterno + RLDdalRdM − RLDversoRdM = RLDnazionale
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La Contabilità Nazionale
La distribuzione primaria del reddito
Il conto della attribuzione dei redditi primari II
Le imposte sui prodotti e sulla produzione al netto dei
contributi vanno attribuite alla PA, ma solamente quelle di
competenza delle PA residenti ottenute sottraendo dalle complessive
quelle di competenza del RdM (es. la quota dell’IVA versata
all’Unione Europea), al netto dei contributi (ad esempio i contributi
ricevuti dall’Unione Europea per la stabilizzazione dei prezzi agricoli)
[imposte indirette nette al RdM]:
0
0
(T − Rc)PA = [(Tp − Rcp) + (Tp − Rcp )] − (TversoRdM − RcdalRdM )
= IIN + IINP − IINversoRdM
La distribuzione del risultato lordo (netto) di gestione (e dei
redditi misti)
I redditi misti (che provengono dalle imprese individuali, dalle società
semplici e di fatto con al massimo 5 dipendenti, tutti i lavoratori
autonomi e liberi professionisti) vanno al settore delle Famiglie
(consumatrici e produttrici).
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La Contabilità Nazionale
La distribuzione primaria del reddito
Il conto della attribuzione dei redditi primari III
Il gross operating surplus remunera i fattori produttivi (attività
imprenditoriale e capitale) che hanno partecipato, assieme al lavoro
dipendente, al processo produttivo delle imprese.
Come si ripartisce?
Una parte esce dalle società sotto forma di compenso agli
amministratori (per le società di capitali) o sotto forma di prelievo
sugli utili conseguiti (per le società di persone e per le grandi imprese
individuali)→settore delle famiglie;
una parte uscirà sotto forma di interessi, dividendi e rendite (redditi
da capitale);
una parte rimarrà all’interno dell’unità produttiva come profitti non
distribuiti→settore delle società.
I redditi da capitale sono la remunerazione percepita dai possessori di
attività finanziarie o di beni materiali non prodotti quale corrispettivo
per aver messo tali risorse a disposizione di altre unità istituzionali.
Interessi: remunerazione che spetta ai titolari di depositi, titoli
obbligazionari, prestiti.
Dividendi: utili distribuiti dalle società agli azionisti.
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La Contabilità Nazionale
La distribuzione primaria del reddito
Il conto della attribuzione dei redditi primari IV
Rendite: canoni di affitto che un proprietario terriero riscuote da un
affittuario, diritti di sfruttamento di giacimenti minerari o di
combustibili fossili - carbone, petrolio, gas naturale.
Glossario
Titolo: indica genericamente quello strumento finanziario che
identifica l’impiego di capitale come finanziamento di quote di debito
o quote di capitale di un ente, pubblico o privato (impresa).
Obbligazione: titolo di debito emesso da società o enti pubblici che
attribuisce al suo possessore, alla scadenza, il diritto al rimborso del
capitale prestato all’emittente, più un interesse su tale somma.
Un’obbligazione tipica sono ad esempio i titoli di Stato.
Azione: è un titolo rappresentativo di una quota della proprietà di
una società per azioni. Il possessore è detto azionista (in lingua
inglese shareholder).
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La Contabilità Nazionale
La distribuzione primaria del reddito
Il conto della attribuzione dei redditi primari V
La ripartizione del risultato di gestione deve seguire un criterio di
titolarità giuridica. Es.: se la filiale italiana di una società estera
contribuisce al prodotto interno, i redditi da capitale e da impresa
vanno comunque riconosciuti ai rispettivi titolari (il proprietario del
capitale e l’imprenditore) anche se non residenti; viceversa per filiali
estere di società italiane.
Nei conti generali del paese, la CN registra solamente i flussi relativi
ad operazioni tra residenti e non residenti. Pertanto figurano i
redditi da capitale attivi (RKdalRDM ) ricevuti dagli operatori
residenti da operatori non residenti (es. dividendi relativi ad
investimenti azionari in società estere) e dall’altro i redditi da
capitale passivi (RKversoRDM ) pagati dagli operatori residenti ai non
residenti (es. investitori stranieri in azioni di società residenti o in
titoli del debito pubblico del paese).
Redditi netti da capitale: RKnetti = RKdalRDM − RKversoRDM
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La Contabilità Nazionale
La distribuzione primaria del reddito
Il conto della attribuzione dei redditi primari VI
Il saldo è il Reddito Nazionale Lordo (RNL): esprime l’insieme dei
redditi guadagnati, nel paese e nel resto del mondo, dai fattori
produttivi posseduti dalle unità residenti, al lordo degli
ammortamenti (RNN, reddito nazionale netto se al netto degli
ammortamenti).
RNL = PILpm + RLDdalRdM − RLDversoRdM + RKnetti − IINversoRDM
Statistica Economica - prof. Roberto Zelli
La Contabilità Nazionale
La distribuzione primaria del reddito
Conto della attribuzione dei redditi
Risorse
Impieghi
Risultato netto di gestione (RNG )
Reddito nazionale netto
Redditi netti da capitale dal RdM (RK )
Redditi da lavoro dipendente - nazionali (RLDnaz )
Imposte nette sui prodotti e sulla produzione (IIN +
IINP)
Imposte nette versate al RdM (-) (−IINversoRdM )
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La Contabilità Nazionale
La ridistribuzione del reddito
Il conto della distribuzione secondaria del reddito o della ridistribuzione del reddito I
Riguarda i trasferimenti: flussi indipendenti dall’impiego di fattori
produttivi che modificano il potere di acquisto dei soggetti
economici, prevalentemente per effetto dell’intervento dello Stato.
Conduce al reddito disponibile: misura della capacità di acquisto di
un Paese (e dei singoli settori istituzionali)
Trasferimenti correnti dipendenti dall’intervento delle
Amministrazioni Pubbliche:
imposte correnti sul reddito e sul patrimonio (Irpef, Ires (ex
Irpeg),...);
contributi sociali (a sistema di previdenza pubblici);
prestazioni sociali (pensioni, indennità disoccupazione,...);
Trasferimenti correnti tra privati:
contributi sociali a sistemi previdenziali privati;
relative prestazioni sociali;
premi e indennizzi delle assicurazioni contro i danni;
rimesse degli emigrati
Statistica Economica - prof. Roberto Zelli
La Contabilità Nazionale
La ridistribuzione del reddito
Conto della ridistribuzione dei redditi
Risorse
Impieghi
Reddito nazionale netto
Reddito nazionale disponibile (netto)
(YD)
Saldo imposte sul reddito e sul patrimonio con
il RdM
saldo contributi sociali con il RdM
Saldo prestazioni sociali con il RdM
Saldo altri trasferimenti correnti con il RdM
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La Contabilità Nazionale
La ridistribuzione del reddito
Tavola 12.3 - Conto del reddito - Anni 1970-2009 (valori a prezzi correnti in milioni di euro)
Risorse
ANNI
Risultato lordo
di gestione (a)
2005
2006
2007
2008
2009
659.192
670.512
701.825
710.440
679.596
Redditi da
Redditi da
lavoro capitale netti
dipendente
dall’estero
(nazionali)
581.441
608.548
632.549
655.899
651.455
Fonte: Istat, Conti economici nazionali
(a) È compreso il reddito misto.
-5.472
-3.470
-10.094
-23.668
-28.328
Impieghi
Imposte indirette nette
versate al resto del
mondo, Imposte sulla
produzione e sulle
importazioni
208.071
225.556
231.899
220.926
213.780
Contributi (-)
Saldo delle imposte
correnti, dei contributi
sociali e dei trasferimenti
correnti con il Resto del
mondo
Reddito
nazionale lordo
disponibile
18.245
18.313
19.668
19.970
21.927
-11.555
-14.540
-14.751
-15.416
-15.652
1.413.433
1.468.294
1.521.759
1.528.211
1.478.924
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La Contabilità Nazionale
La utilizzazione del reddito
Il conto della utilizzazione del reddito I
Il conto chiude la successione dei conti relativi al reddito e mostra
come il reddito disponibile venga ripartito tra consumi finali e
risparmio.
Conduce al risparmio (netto)
Nel caso delle imprese (le quali non effettuano consumi finali),
YD'risparmio (capacità di autofinanziamento)
Variazioni dei diritti netti delle famiglie sui fondi di quiescenza per il
personale (riserve per indennità di fine rapporto): rettifica (in
negativo per le società e in positivo per le famiglie)
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La Contabilità Nazionale
La utilizzazione del reddito
Conto della utilizzazione del reddito
Risorse
Impieghi
Reddito nazionale disponibile (netto)
Consumi finali nazionali
Risparmio netto (S)
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La Contabilità Nazionale
La utilizzazione del reddito
Tavola 12.4 - Conto di utilizzazione del reddito disponibile - Anni 1970-2009 (valori a prezzi
correnti in milioni di euro)
Impieghi
Risorse
Consumi nazionali
Risparmio lordo
ANNI
Reddito nazionale
lordo disponibile
Valori assoluti
Valori percentuali (a)
Valori assoluti
Valori percentuali (a)
2005
2006
2007
2008
2009
1.413.433
1.468.294
1.521.759
1.528.211
1.478.924
1.134.796
1.176.704
1.211.727
1.246.359
1.239.327
80,3
80,1
79,6
81,6
83,8
278.637
291.590
310.032
281.851
239.597
19,7
19,9
20,4
18,4
16,2
Fonte: Istat, Conti economici nazionali
(a) Valore percentuale calcolato sul Reddito nazionale lordo disponibile.
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La Contabilità Nazionale
I conti dell’accumulazione
I conti dell’accumulazione
I conti dell’accumulazione illustrano il processo attraverso il quale le
unità istituzionali accumulano (o s’indebitano), e le conseguenti
modifiche sul patrimonio.
i conti dell’accumulazione per il sistema Paese:
il Conto della formazione del capitale, che confronta risparmi e
investimenti per rilevare una situazione di accreditamento (eccedenza
di liquidità disponibile per finanziamenti all’estero) o di
indebitamento (presenza di debiti contratti all’estero);
il Conto finanziario illustra i modi secondo i quali i settori istituzioni
e l’intero Paese si indebitano o concedono prestiti;
il Conto della altre variazioni delle attività e passività tiene conto
di altre variazioni di volume (quali la distruzione di beni per
catastrofi naturali) e delle rivalutazioni conseguenti da variazioni di
prezzo (si pensi al variare del prezzo degli immobili);
Statistica Economica - prof. Roberto Zelli
La Contabilità Nazionale
I conti dell’accumulazione
Il conto della formazione del capitale
Conto semplificato: confronta risparmi e investimenti per rilevare
una situazione di accreditamento (eccedenza di liquidità disponibile
per finanziamenti all’estero) o di indebitamento (presenza di debiti
contratti all’estero).
Trasferimenti in conto capitale: altra fonte di finanziamento della
formazione del capitale (oltre al risparmio e all’indebitamento):
contributi agli investimenti;
indennizzi danni calamità naturali;
donazioni;
(imposte in conto capitale)
Altra forma di accumulazione del capitale: acquisizioni (meno
cessioni) di attività reali non prodotte (terreni, brevetti,..)
Statistica Economica - prof. Roberto Zelli
La Contabilità Nazionale
I conti dell’accumulazione
Conto della formazione del capitale
Variazioni delle passività
Variazioni delle attività
Risparmio netto
Investimenti fissi (netti)
Saldo trasferimenti in conto capitale con
il RdM
Variazioni delle scorte e acquisizioni nette
di oggetti di valore
Acquisizioni nette di attività non finanziarie non prodotte
Accreditamento
(B)
(+)/Indebitamento(-)
Statistica Economica - prof. Roberto Zelli
La Contabilità Nazionale
I conti dell’accumulazione
Tavola 12.5 - Conto del capitale - Anni 1970-2009 (valori a prezzi correnti in milioni di euro)
Variazioni delle passività
ANNI
2005
2006
2007
2008
2009
Accreditamento (+) o
indebitamento (-)
Variazioni delle attività
Risparmio
lordo
Saldo dei
trasferimenti in
conto capitale con il
resto del mondo
Totale
Investimenti lordi
Di cui:
Ammortamenti
Acquisizioni meno
cessioni di attività
non finanziarie non
prodotte
278.637
291.590
310.032
281.851
239.098
1.278
1.926
2.329
845
691
279.915
293.516
312.361
282.696
239.789
295.756
321.058
338.150
330.519
287.586
221.381
231.844
243.025
254.551
258.205
-69
100
69
13
60
Fonte: Istat, Conti economici nazionali
-15.772
-27.643
-25.857
-47.836
-47.358
Statistica Economica - prof. Roberto Zelli
La Contabilità Nazionale
Sintesi
Principali momenti del processo economico, aggregati fondamentali
e conti nei quali vengono analizzati
FASE DEL CIRCUITO
DEL REDDITO
AGGREGATO
CONTO
PRODUZIONE DEL
REDDITO
PRODOTTO INTERNO
(Valore aggiunto)
CONTO DELLA
PRODUZIONE
Redditi da
lavoro dipendente
RISULTATO
DI GESTIONE
O REDDITO
MISTO
Redditi da
lavoro autonomo e
impresa
Redditi
da
capitale
DISTRIBUZIONE
PRIMARIA DEL
REDDITO
CONTO DELLA
GENERAZIONE
DEI REDDITI
PRIMARI
CONTO DELLA
ATTRIBUZIONE
DEI REDDITI
PRIMARI
REDDITO PRIMARIO
REDISTRIBUZIONE
DEL REDDITO
Trasferimenti a/da altri
settori (imposte, contributi sociali, pensioni,
altre prestazioni, ecc.)
CONTO DELLA
DISTRIBUZIONE
SECONDARIA
DEL REDDITO
REDDITO DISPONIBILE
IMPIEGO DEL
REDDITO
Consumi
Trasferimenti in
c/capitale
netti
RISPARMIO
CONTO DI UTILIZZAZIONE
DEL REDDITO
DISPONIBILE
Investimenti
ACCREDITAMENTO
(capacità di finanziare le
necessità di altri settori)
INDEBITAMENTO
(necessità di finanziamento
da altri settori)
CONTO DELLA
FORMAZIONE
DEL CAPITALE
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La Contabilità Nazionale
Sintesi
Schema semplificato dei conti nazionali
Conti
Equazioni
Produzione
P = CI + Y
Equilibrio beni e servizi
P + M = CI + CF + I + E
Risorse e impieghi
Y + M = CF + I + E
Generazione del reddito
Y = RLD + RLG + IIN
Attribuzione del reddito
RNGnaz + RLDnaz + IINnaz = Ynaz
Redistribuzione del reddito
Ynaz + Tc = YD
Utilizzazione del reddito
YD = CF + S
Formazione del capitale
S + Tk = I + B
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La Contabilità Nazionale
Sintesi
Il conto finanziario
Il conto finanziario viene redatto dalla Banca d’Italia per il Paese,
per singoli settori e per il Resto del mondo.
Descrive le variazioni nelle consistenze delle attività e passività
finanziarie attraverso le quali il Paese o i settori istituzionali
assumono debiti o concedono crediti.
Il suo saldo è (a meno di discrepanze statistiche) lo stesso del Conto
della formazione del capitale, con il segno opposto:
nel Conto della formazione del capitale ci si accredita se le passività
(le risorse) superano le attività (gli impieghi);
nel Conto finanziario ciò si traduce in un ammontare delle attività
finanziarie superiore a quello delle passività della stessa specie. E
viceversa.
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Sintesi
Classificazioni delle attività finanziarie
oro e DSP (diritti speciali di prelievo)
biglietti, monete e depositi a vista trasferibili
altri depositi non trasferibili a vista (depositi a risparmio e buoni
fruttiferi)
titoli a breve (bot, btp, ...)
obbligazioni
azioni e partecipazioni
crediti a breve termine (non destinati ad essere scambiati: non
investimento finanziario ma strumenti di finanziamento)
crediti a medio e lungo termine
riserve tecniche di assicurazione
altre operazioni finanziarie
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La Contabilità Nazionale
Sintesi
Gli altri conti
Il Conto della altre variazioni delle attività e passività tiene
conto di altre variazioni di volume (quali la distruzione di beni per
catastrofi naturali) e delle rivalutazioni conseguenti da variazioni di
prezzo (si pensi al variare del prezzo degli immobili).
Lo stato attuale delle indagini statistiche non consente, tuttavia, una
sua compilazione soddisfacente.
I conti patrimoniali:
- il bilancio d’apertura rileva le attività finanziarie e non finanziarie, le
passività finanziarie ed il saldo costituito dal patrimonio netto
(ricchezza nazionale) di inizio periodo;
- la variazione netta registra le variazioni subite dalle poste del bilancio
d’apertura;
- il bilancio di chiusura tiene conto dei due precedenti per calcolare il
patrimonio netto di fine periodo.
Data anche la difficoltà di compilare i precedenti conti
dell’accumulazione, i conti patrimoniali come tali non vengono
pubblicati.
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
Il conto consolidato della PA I
Il settore delle Amministrazioni Pubbliche comprende le
Amministrazioni Centrali, le Amministrazioni Locali e gli Enti
Previdenziali.
In particolare, rientrano tutte le unità istituzionali individuate
dall’Istat sulla base di norme classificatorie e definitorie proprie del
sistema statistico nazionale e comunitario. Non sono comprese le
aziende pubbliche classificate market in presenza di una copertura dei
costi con ricavi propri superiore al 50 per cento. I criteri utilizzati per
la classificazione sono di natura statistico-economica, indipendenti
dal regime giuridico che governa le singole unità istituzionali
(Settore S13). Ai sensi dell’art. 1, comma 5, della Legge 30
dicembre 2004, n. 311 l’ISTAT è tenuto, con proprio provvedimento,
a pubblicare annualmente tale lista sulla Gazzetta Ufficiale.
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
Conto consolidato delle AAPP
Impieghi
Risorse
Spesa per consumi finali
Prelievo fiscale e parafiscale
di cui: redditi da lavoro dipendente
imposte indirette
consumi intermedi
imposte dirette
prestazioni sociali in natura
imposte in c/capitale
Prestazioni sociali in denaro
Interessi passivi
contributi sociali
Altre entrate
Contributi alla produzione
Altre spese correnti
Investimenti
Altre spese in c/capitale
Saldo primario
Indebitamento netto(-)
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
Rapporti caratteristici del conto economico consolidato delle Amministrazioni pubbliche. Anni 2006 - 2015 (in percentuale del Pil)
Indebitamento netto
Saldo primario
Pressione fiscale
Entrate correnti
Entrate totali
Uscite correnti
Uscite totali al netto interessi
Uscite totali
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
-3,6
0,9
40,2
43,8
44
42,2
43,2
47,6
-1,5
3,2
41,5
45
45,3
42,3
42
46,8
-2,7
2,2
41,3
44,9
45,1
43,5
42,9
47,8
-5,3
-0,9
41,8
44,9
45,9
46
46,7
51,2
-4,2
0
41,6
45,3
45,6
45,7
45,6
49,9
-3,5
1,2
41,6
45
45,7
45,4
44,5
49,1
-2,9
2,2
43,6
47,5
47,8
46,8
45,6
50,8
-2,9
1,9
43,6
47,5
48,1
47,4
46,2
51
-3
1,6
43,6
47,7
48,2
47,5
46,6
51,2
-2,6
1,6
43,5
47,6
47,9
46,4
46,3
50,5
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
Rapporti caratteristici del conto consolidato della PA I
Saldo corrente = (Entrate correnti - Uscite correnti)/PILpm
Indebitamento netto = (Totale Entrate - Totale Uscite)/PILpm
Saldo primario = (Totale Entrate - Totale Uscite - Interessi passivi
sul debito)/PILpm
Pressione fiscale = (imposte dirette + Imposte indirette +
Contributi sociali)/PILpm
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
Il patto di stabilità e crescita (PSC) I
Il Patto di stabilità e crescita (PSC), detto anche Trattato di Amsterdam,
è un accordo stipulato nel 1997 dai paesi membri dell’UE, inerente al
controllo delle rispettive politiche di bilancio pubblico, al fine di mantenere
fermi i requisiti di adesione all’Unione Economica e Monetaria dell’UE
(Eurozona) cioè rafforzare il percorso d’integrazione monetaria intrapreso
nel 1992 con la sottoscrizione del Trattato di Maastricht.
Si attua attraverso il rafforzamento delle politiche di vigilanza sui deficit
ed i debiti pubblici, nonché un particolare tipo di procedura di infrazione,
la Procedura per Deficit Eccessivo (PDE), che ne costituisce il principale
strumento.
In base al PSC, gli Stati membri che hanno deciso di adottare l’euro,
devono continuare a rispettare nel tempo quelli relativi al bilancio dello
stato, ossia:
un deficit (indebitamento) pubblico non superiore al 3% del PIL
(rapporto deficit/PIL < 3%);
un debito pubblico* al di sotto del 60% del PIL (o, comunque, un
debito pubblico tendente al rientro) (rapporto debito/PIL < 60%).
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
Il patto di stabilità e crescita (PSC) II
La PDE consta di tre fasi: avvertimento, raccomandazione e sanzione.
L’ammontare della sanzione ha una componente fissa pari allo 0,2% del
PIL ed una variabile pari ad 1/10 dello scostamento del disavanzo
pubblico dalla soglia del 3%. È comunque previsto un tetto massimo
all’entità complessiva della sanzione, pari allo 0,5% del PIL.
Fiscal compact (2012): regola del pareggio di bilancio ovvero del saldo
strutturale delle AAPP (che deve essere pari all’obiettivo di medio
termine).
* Debito pubblico: rappresenta la consistenza delle passività finanziarie al
valore nominale del settore delle Amministrazioni pubbliche, come definita
ai fini della procedura per i disavanzi eccessivi (regolamento della
Commissione europea n. 3605/1993). Le statistiche relative al debito
pubblico sono curate dalla Banca d’Italia, in coordinamento con l’Istat e il
Ministero dell’economia e delle finanze.
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
Rapporto debito pubblico/PIL in Italia (fonte: sole24ore)
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
La spesa sanitaria pubblica (fonte OCPI) I
La pressione sul Servizio Sanitario Nazionale legata all’epidemia di
Covid19 ha acceso i riflettori sull’andamento della spesa sanitaria
negli ultimi anni e sui tagli che sono stati fatti negli scorsi anni. Ma
ci sono stati questi tagli? E quanto corposi sono stati?
La spesa sanitaria attuale è superiore a quella dei primi anni
duemila: +69% in termini nominali, +22% in termini reali, +1% in
rapporto al PIL.
Questa crescita non è stata lineare, ma è stata quasi totalmente
concentrata nel primo decennio. Nel 2010 la spesa era già arrivata a
113,1 miliardi, con un incremento cumulato rispetto al 2000 (68,3
miliardi) pari al +66%.
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
La spesa sanitaria pubblica (fonte OCPI) II
Questi aumenti, congiuntamente allo scoppio della crisi finanziaria,
hanno allarmato i governi, inducendoli a mettere un freno alla spesa
che ne determinò un calo di 3,5 miliardi, fra il 2010 e il 2013. In
tutti gli anni successivi, la spesa ha registrato aumenti, anche se
molto contenuti. Si è cosı̀ passati dai 109,6 miliardi del 2013 ai
115,4 miliardi nel 2018. La Legge di Bilancio 2020 ha previsto
un’ulteriore crescita nominale nei prossimi anni, che potrebbe
portare la spesa corrente a sfiorare i 120 miliardi nel 2021.
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
Il conto dell’Italia con il Resto del mondo I
Il conto dell’Italia con il Resto del mondo (o conto delle
transazioni internazionali) registra le operazioni tra unità residenti
e non residenti ed i loro effetti economici e patrimoniali
A formare tale conto concorrono sia le operazioni correnti sia le
operazioni in conto capitale.
Vi sono infatti conti relativi all’equilibrio di beni e servizi, ai redditi
primari, all’accumulazione, alle consistenze patrimoniali.
Le importazioni comprendono anche le spese degli italiani all’estero,
le esportazioni quelle degli stranieri in Italia.
I redditi da lavoro e da capitale, le imposte e i contributi alla
produzione, le imposte sul reddito e sul patrimonio, i contributi e le
prestazioni sociali e gli altri trasferimenti correnti (donazioni, ecc.)
sono classificate tra le entrate o le uscite secondo criteri analoghi a
quelli usati per la compilazione del Conto dell’attribuzione dei redditi
primari.
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
Il conto dell’Italia con il Resto del mondo II
Tra i trasferimenti in conto capitale rientrano contributi gratuiti per
l’acquisto di beni strumentali, eventuali risarcimenti per danni di
guerra ecc.
Tra le attività non finanziarie non prodotte rientrano i terreni (se
acquistati da ambasciate) e i beni immateriali (brevetti, marchi di
fabbrica, ecc.).
Il saldo del conto è coerente con il saldo di conto corrente e conto
capitale della Bilancia dei pagamenti, redatta dalla Banca d’Italia.
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La Contabilità Nazionale
Conti per settore istituzionale
Conto delle transazioni internazionali
Entrate
Uscite
Operazioni correnti
Operazioni correnti
Esportazioni di beni Fob
Importazioni di beni Fob
Esportazioni di servizi∗
Importazioni di servizi]
Redditi da lavoro dipendente dal RdM
Contributi alla produzione ricevuti dall’Ue
Redditi da lavoro dipendente verso
RdM
Imposte indirette versate all’Ue
Redditi da capitale dal RdM
Redditi da capitale verso RdM
Trasferimenti correnti dal RdM
Trasferimenti correnti verso RdM
Operazioni in conto capitale
Operazioni in conto capitale
Totale
Totale
Saldo operazioni correnti
Saldo in conto capitale
Accreditamento/Indebitamento
∗ Compresa la spesa per i consumi finali degli stranieri in Italia.
] Compresa la spesa per i consumi finali degli italiani all’estero.
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Metodi di stima
Metodi di valutazione del PIL
Metodo reale o del valore aggiunto: somma del valore aggiunto delle
branche (+) imposte (-) contributi.
Metodo del bilancio: somma degli impieghi finali dei residenti
(consumi finali e investimenti) (+) esportazioni (-) importazioni.
Metodo personale: somma dei redditi registrati tra le uscite del
conto della generazione del reddito
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Metodi di stima
Fonti
Conto
Aggregati
mare
da
sti-
Modalità di stima
Produzione
Usi
intermedi,
produzione
Sistema dei conti delle imprese (SCI, >100,
censimento); Indagine sul prodotto lordo delle
piccole e medie imprese (IPL, <100, campione); Indagine produzione industriale
Generazione dei redditi
primari
Reddito
da
dipendente
lavoro
SCI (>100, cens.); BdI; Isvap; Contratti agricoli
Utilizzazione del reddito
Consumi finali nazionali
Disponibilità (35%); Diretta (camp., 25%);
AAPP
Formazione del capitale
Investimenti fissi
Branca utilizzatrice: SCI, IPL; Branca produttrice: disponibilità
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Metodi di stima
Principali indagini
Indagine
Sistema dei
Conti delle
Imprese [SCI]
Indagine sul
Prodotto Lordo
delle piccole
imprese
[IPL]
Caratteristiche
Cadenza
Annuale
Settori
Tutti
Copertura
Totale imprese
> 100
Oggetto
Conto economico,
conto patrimon.,
addetti,
investimenti
Cadenza
Annuale
Settori
Tutti
Copertura
Oggetto
Campione
imprese < 100
Conto economico,
addetti, inv.
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Metodi di stima
Principali indagini
Indagine
Produzione
Industriale
Caratteristiche
Cadenza
Mensile
Settori
Industria
Copertura
Oggetto
Cadenza
Consumi
Delle famiglie
Copertura
Oggetto
Campione
8000 imprese
Quantità e valore
produzione
• Trimestrale
(attendibilità
nazionale)
• Annuale
(attendibilità
regionale)
Campione di
30.000 famiglie
Reddito, Spesa
per consumi
Download