C .V jT O, » ^140 ' NAZIONALE FONDO < o DORiA 111 H 0 1 II 424 01 < cAnn 0 0 » nj$ o ^ , PI z = a NAPOLI r V DIgitIzcd tiv ( . te Digitized tjy 4 A r 1 GIGAN TO LO Gl DAL GIUSEPPE TORRUBIA SPAGNOLA VENDICATA M.R.P. FR. Mio.Ors. di S-Francesco, Cronologo di tutto POrdiue» e Commifiario Generale della Curia Roman» Dedicata D. all’Ill&o, ed Eccm Signor e^ Monjìgnore ALFONSO CLEMENTE DE AROSTEGUI Consiglierò di Stato di Sua Maestà' Cattolica* B \ suo Ministro Plenipotenziario ALLA RfiAj. Corte DI Napoli &C.&C.&C. Maglia invtn^ IH MAPÒII , • M8ttX STÀM?HE!À MUZIAMa'^ÌDCC.ÌÌC. COV tICSNZd OS' SUPERIORI. Digitized by Google , AiriìluJlrtJlimot ed Bccellentìjftmo Signore MONSIGNORE ALFONSO CLEMENTE D. de AROSTEGUI Consiglierò di Stato di Sua Maestà* CattoiicAj E suo Ministro Plenipotenziario ALLA Real Corte di Napoli &c. &c. &c. FRA GIUSEPPE TORRUBIA. ECCELLENZA On me debbo Io il , co- più delle vol- te accader fuole_, affaticarmi ftudio- famente in rintracciare i motivi , dai quali moffo fia a procurare a 3 que- Digitized by Coogk quefta mia piccola Operetta il pregio di portare in fronte il nome deH’EccELLENZA Vostra, per cosi aflìcurarla della, protezzione I di un ' Mecenate, il di cui merito veruno fia , che poiTa non co- Mi nofeere j a difendere accinfi j nella prefente Differtazione dalle infulTiftenti accufe di ' un Erudì- ’ to Italiano la no (Ira Qigantoìogia Spagnola , per illuftrare la quale avea già indifferentemente fomminiftrato i fondamenti , e la ma- mio Apparato teria nel ria Naturale a chi alla Sto- j avuto per avventura l’inclinazione , ed il genio di^efercitarfi in tale arE ficcome daH’Érudito gomento Genfore tribuiti li aveffè . alli 1 Scrittori Spagnoli at- vengono fentimenti, ! quaben difaminati'a noftri realmeni , te f Digitized by Googli tropte non fono ì ho giudicato po giufta , ed opportuna cofa di brevemente rifpondergli , e' porre nel fuo chiaro lume , qualo veramente fia la noftra opinione, Di chi pertanto dovea ed idea Io implorare il patrocinio a quelavoro ; llo mio , benché rozzo Vostra , fe non deirEccELLENZA comla quale , oltre di aver meco . mune la Nazione , è fempre_» fi moftrata amantiflìma degli ftudj, quelli, che e fra quelli, ancora di rifguardano la Storia Naturale ? Inutile è ti il , che Io ora rammen- filo indefefib promovere Arti , non le affaticarfi in_3 Scienze folo con le , e le belle opere , ma ancora' con fingolar efempio ; E di quello tellimonio ne fia la fua mai abballanza lodata Opera del- la Concordia ^aflorale » la quale non folamente i Letterati più infigni anno ricevuto con appianerò , e citano con gran lode ; ma dippiù fu approvata dal gran_j Pontefice Benedetto XIV. di eter- na memoria , il quale non di rado ne fece menzione con encomj di flima fingolare nelle fue pregiatiffime Opere. Nè pafTare Io deb- bo fotto filenzio due Atteftati del , con cui ha fempre proccurato di condurre ad un grado di perfezzione non ordinaria le Scienze , e belle Arti Del nella flèfTa noftra Nazione che teflimonio incontraftabile ne ha dato Vostra Eccellenza, fra le altre , in due Orazioni dottiflìme i una data alla luce per llafuo ardentiflìmo zelo . bilire in Roma un* Accademia di Sto- Digitized by , . Storia Ecclclìaflica di Spagna T i altra nella brillante occafione.* , che doveafi eriggere, ed aprire in Madrid TAccademia a’ noftri fioritiflìma di Pittura , di Scoltura » ed Architettura , dalle quali non comprender non polTa, e v’è chi la fua Dottrina defeflfo , acciò > che fieno, e da tutti abbracciare dendo le in fi i ed il zelo inStudj promoflì commodamente pofTano ; rifplen- qualunque parte di quel- erudizione , dottrina , ed un giufto criterio in ben giudicare e fopra ogni altro qualunque opera , per cui pofTa efière al Pubbli- , ed alPAutore d’immortal gloria Quella però, non folo con le lettere Vostra Eccellenza T ha di già meritata ; ma ancora con Tera 4 co di giovanriento i Digitized by Google . 1 i fervigj importantiffimi preflati Corona di Spagna , .efTendo alla flato dalla iMaeflà del Re Cattolico dichiarato Configliere e_» , Membro glia , della Camera impiegato della Sagra Rota nell* , di Cafli- Uditorato e Miniflero in- terino delle Corti di Spagna di Napoli in quella di Roma , e , e di Miniflro Straordinario della., prima nell’ ultimo Conclave cui fu eletto il Sommo , in Pontefice CLEMENTE XIII. , e ritornato d’onde partì , efiendo ivi impiegato in qualità di Mi- in Napoli , niflro della Corte di Spagna dal nuovo Re Cattolico Carlo III. fu prefcelto , non folo per Configliere di Stato , ma ancora per fuo Miniflro Plenipotenziario in detta Corte L’ Digitized by Google . L’amore , c fomma bontà , con TEccellenza Vostra fi la quale è degnata di gradire qualch’ altro mio Opufcolo , che ardito mi Ibno di farle prefentare , mi ha fatto coraggio a fupplicarla di effere il Protettore di quello ; Lufingandomi , che non le farebbe fiato difcaro quello piccolo tributo di uno degl’ infimi figli del S. P. Francefco , per il di cui Ordine ha mollrata fempre tutta la non lafciando però propenfione quelli di riguardarla con più particolare filma , e venerazione^ , riconofcendo in Vostra Eccel-, lenza un degno allievo dell’illue ragguardevole Collegio » maggiore di Santo Ildefonfo , o fia celebre Univerfità Complutenfe , di cui Porigine fi deve ad uno firc , . . de’ più incliti , e gloriofi figli di San Francefco qual fu il celebre , e Ven. Cardinale Ximenez , e do» ve r Eccellenza Vostra fè molira della fiia profonda dottrina nel foftenervi Timpiego di Catedratico de’ Sagri Canoni Sicché altro non mi rimane > fenonchc umilmente fupplicarla_. a gradire quefta . benché umile teftimonianza della mia fingolarilfima fiima , ed olTequio , col quale venero , ed ammiro tanti e sì rilplendenti caratteri nella perfona di , che Vostra Eccel- lenza fi fcorgono infieme uniti e tutti tendono al maggior fplen- dore della letteraria RepubJica , c della nofira Nazione. Per Digitized by P (co Er comando del Reverendiflìmo Padre Miniftro Generale di tutto TOrdine di S. France. ho letta porta dal P. con attenzione la Diflertazione comM. Rev. Giufeppe Torrubia Commif. fario Generale di Curia fopra la Gtgantologìa Spa- gnola t ed in erta non folo non ho incontrata cofa, che contraria (ia alia nortra fanta Fede, o a* buoni cortumi ; ma Pho anzi riconofciuta adorna di rtngolari ortervazioni Filofofìche erudizione delle cofe naturali degna delle rtampe. Dal Convento di le S. ; , onde e di la Francefco a Ripa molta giudico i. Apri- 1760. Fra Rafaelle di Lugagnano Min. Riformato , Con . Digìtized by Google . C On mio piacere ho efeguito il comando di Vo« Ara Paternità ReverendifTima nell’efaminare raccolte dal ttojlro Commiffario Gene^ tale dì Curia per vendicare la Storia della Gigaum tologìa Spagnola , conciofìachè le abbia ritrovate adorne di quei pregj » che Ella ricerca in quell* opere de’ NoAri ReligioA , le quali debbono darA alle publiche Aampe . Ho oAervato in eAe una eleganza tale , onde legger fi pofiino con diletto ; una erudizione fcelta , che dimoAra il buon guAo , e la letteratura dell’ Autore ; e nuove fcoperte, con accurate ofiervazioni ed ingegnofe rifleAìoni , che rendono l’Opera utile al pnblico > e decorofa al noAro Ordine . Bramo perciò che efchino preAo alla publica luce, e prego VoAra_ Paternità Revercndiflìma ad animare l’Autore che ciò faccia follecitamente , con quel benigno gra. dimento con cui accoglie e favorifee le cofe decorofe al noAro lAituto , e col merito ancora della Santa Obbedienza ; aificurandola, che obblighe. rà in queAa maniera il publico che leggerà con gran piacere queÀe Memorie , e Aimolerà il dotto Autore a farlo partecipe di tante altre belle feoperte ed oAervazioni , che ha fatto ne* fuoi le Memorie lunghi viaggi Dato dal Aprile NoAro Convento di Araceli alli 8. 1760. F. Filippo da Carbognano Profejjore di Teologìa Polemica nel Collegio Vrbano dì Propaganda Fide Mhijìro Provinciale . , FRA Digitized by Google ,, . FRA CLEMENTE DI PALERMO Lettore Giubilato di Madrid per , M. della C. Miniflro Generale N> del , P- S- Francefco Pipatore motore /ipoftolico ' nel Reale Congrejfo Goncezzione Teologo » l' Immacolata e di tutte l^Ordine , e Servo , Rifor• t E Sfendo (lato di nodro ordine rivedato y ed ap* provato da due Padri Teologi , e qualificati della nodra Religione, libro: compoilo dalM.' il R. P. Giufeppe Torrubia Padre delP 01Tervante_» Provincia del Santo Vangelo nella Nuova Spagna, Cronologo di tutto POrdine, e CommifTario Generale di Curia &c. , il di cui titolo è • Gìgantologia Spagnola Vendicata ; in vigore della prefente e per ciò che a Noi fpetta , li concediamo la facoltà di poterlo dampare Dal Nodro Convento Roma di S. Maria d*Araccli di a dì ^o. Aprile 1760. I Fr* Clemente dì Palermo Mìnìjlro Generale D'ordine di S. P. Revcrcndifllma Fr> Fietro Alvorez Segretario Generale delPOrdine • PRE- Digitized by Google PREFAZIONE ALV ERUDITO LETTORE. Olle (lampe di Madrid diedi l’anno nel 1754. mio Idioma il natio primo luce alla Spagnolo Tomo dell’ Apparato per la Storia Naturale contenente varie fifiche diflertazioni fpecial, mente fopra il detto Apparato diluvio . Al JT. trattai dell* offa , X. di e de* Ca- Digitized by Google , Cadaveri Nuova che nella , e ne* tempi palTati fcoperti giorno di una mole flupenda benché con indifferenza che tra* Filofofì , trattali ch’ebbero una volta mo . , che tale queftione vi , e rilevai ab- la queftione.* > dell* efìff enza Mondo i 9 , tutt* Gi< altri delli detti affolutamente fecoli coftante fu flati nel. è in oggi divenu- degl’umani ingegni , trocinando Tefiftenza ed » fì Evvi ben noto , Lettore Corteflflì- ta l’oggetto molti e 9 e forfè hanno $ ora in qualche parte del ganti Spagna-i fono in giorno difcuopren- vanno do di fì altri pa- Giganti negandola Topinione Mondo Uomini : . Per effer- di fmifurata grandezza, rolfa de* quali s’erano difcoperte. A opinione fl.fottofcrìfTero in- tal finiti Scrittori Sagri , e profani di grido , fenza efìtar denza, e tra cento punto , fommo nella loro cre- e mille che ne trova- Digitized by Google varete citati In quella naia Operetta j an- noverare fi pe Ebreo , Annali edit. può il celebre Iftorico Giufep*' Card. Bar. ne* fuoi riferito dal Ecclefiaftici ad ann. 34. num.i Rom. 15^3. ove 1 5T. TeHatur leggefi: ^ofephus adhuc temporibus fuis monHrari folìtA o£a Gigantum 9 qui in Hebron fe* pubi erant adeo magna 9 qualia (inquit) 'vix credant 9 qui non 'viderunt , lo che, dà troppo chiaro ad intendere , che prcffione della Scrittura ibi ( hoc eft in Bra quaedam Hebron num. refi< 13. v. 34. ) 'vidimus mon* Filiorum Enac de genere gi- ganteo quibus comparati quaji locuHae debamur , non è iperbolica , *1;/- nè lontana., del vero fignificato . Contuttociò in quell* ultimi tempi cangiò fortuna opinione , la fudetta_. eflendo inforti degl’ingegni raci, che volendo dagli fe- altri diftinguerfi, hanno pretcib mollrarla come uno de* tanti Digitized by Googlf V tanti pregiudizj deH’antichità tentato di abbattere cd hanno , fondamenti i Copra , de* quali erafi fino allora appoggiata.,. Non gli ofarono già tacciare di menzogna Autori che , fcritte lafciaronci tante cofe in prova di efiervi fiati nel Giganti i nemmeno i rio difegno ci . efii Mondo attribuirono loro Più modelli dilTero folamente ingannati mento che fi furono U • traefi coirifpezione de* fcheletri fmifurati cogli occhj , e fi 9 che cb » forte argo- deirolTa,c fi veggono toccano colle mani $ pen- iàrono di Iciorlo bafiantemente 9 gratis tribuendo rini , o tali reliquie ad animali luvio» e dall’onde quà» e dei primi , là afportati, Hans Sloane fu e uno che animofamente a quello par- tito appigliolfi . , at- o ma- terrefiri periti nell’ univerfale di- fepolti. 11 Cavalliere . il che intendeffero d’ingannar- , 9 e con pari intrepidezza fc. Digitized by Google r fegulto poi mio Connazionale^ fu dal Chiarillìmo P. Maeftro Feyjoò addottò interamente A Sloane . mente un’Italiano ma il a fenderò medefimo moderni petendo cofe le fielTe menti » dimodrare italiana delli fopra- Scrittori » e ri- tentato ha in linilluforj> gl* ed inconcludenti y mente nella Ancorché le mia DilTertazione tale lettera non argo- Antichi in tale propofito dagli portati in for- ha pretefo di diretta detti chiarifiìmi gua è recente- fi anonimo» che me quale il , penfare di detto quelli aggiunto di lettera battere il ri- prove pariaddotte.». fia fiata publi- cata colle fiampe, ha però fatto tal giro mani di molti» e tante fono nelle che ne fono fiate dirli publica » fiampe blica . le copie, formate » che ormai pud come fe palTata fofse collej alla notizia della Letteraria Pentiranno facilmente i Repu- lettori della Digitized by Googic , ., medefima che veramente fantaRlca $ fia l’idea dagli antichi efprefsa ne' loro volu- mi » e da me addotta nel detto Appara/ to fopra la reale efìdenza delli Giganti Si daranno ad intendere , fìano tutt’i difenfori di efsa namente che la (bftengono potrà efser » quanto che lopera di là da’ communemente diftefa in e che pie- argomenti Tanto più fàcilmente . mia «come imprefsa minate , (ìen fciolti tutti gli potrà ciò avvenire che che difarmati monti « non capita Spagnolo linguaggio le ragioni in contrario de' ni Scrittori Anonimo « « « per- . Efa- moder- e le più recenti del riferito non sò riconofcerle indurre pofsano alcun Uomo tali « che di giufto difcernimento a recedere dal fìflema addottalo da tanti antichi infìgni Scrittori e da me propofto « nè fo concepire mag- gior fondamento in detti moderni Scrittori Digitized by Google tori di compatire gli quefta- parte ingannati fulta per no, compatir in cui ellì Antichi , , come moderni neiringan- parmi di riconofcerli mi fono Acciò . polsa ogn’uno chiarirfi fe fulBda penfare, determinato in di quello che ri- il mio di dar alla luce la mia Diisertazione allìeme con la foprariferita lettera dell* rifpofta , Anonimo, che parmi foddisfacente e alle portemi difficoltà, e, tutto in lingua la pro« italia- na , rimettendo a voi cortefiffimo Lettore il giudicare chi di noi ingannato fi fm . Vale. ME- Digitized by Googl^ MEMORIE per la storia DELLA GIG ANTOLOGIA SPAGNOLA. I eco ME) il allorché io Tomo primo fcriflì dell’Appa- rato per la Storia naturale di Spagna , fu mia inten- zione di dare varj faggi della vir poflano come medefima Storia) che di femi ) fer- acciò chi in apprel- fo con tutta l’applicazione voglia diffiifamente fcriverla, raccolga diverfe per tale Audio anni , ) Memorie necelTarie nel quale gran parte de’ miei e delle olfervazioni aveva impiegato j co- A , Memorie per la Storia 2 mezzo per così di concatenato difcorfb rinvenimento, che luogo di Concut trito nel Terael Città del nii la di un Tefchio feci Regno nelle vicinanze di , portom- Aragona di dal , impie- materia a formare un ben prolilTo difvi fono flati ne* Do, che impiegandovi tutto intiero il corfo de’ Giganti tninj dì X. §. Spagna di quella , mia Opera , ove dopo di aver teffa che quel Tefchio umano era dell’ ifgrandezza de’ Tefcb] communi , benché foflTe impietrito, (fenza che riferito , il fucco lapidifico o datagli maggior grandezza 5 come da taluno fi era creduto ) feguii a dire , che per la fua petrificazione non ingroffato 1’ aveffe , era già divenuto una Vettina, ovvero teda di quel Gìgantone che riferifee cademico il , alto ducente come la cubiti ?adre Scarfo Bajtliano , AcdelT Accademia Leopoldino Carolino de' Curioji di Germania , efTerfi ritrovato in- mano un badone, come un’Antenna di Nave (fino a corrotto in Trapani tal _ che teneva in fegno potè arrivare l’incorruzione!) e che Cranio ben vi capiva un moggio di nel di lui Grano, (a) Indi interrogando, che dir potre- (a) Lo ftefTo dir fi può pi trovati nei liidctti fcpolcri della incorruttibilità dei : come di quel Gigante Cor. tro- . DELLA GiGANTOLOCIA SPAGNOLA. tremo intorno a ciò difcorrendola Dice 2. alle ? procedei innanzi P. il già narrate Fcyjoò (^) Vr^ altra JìtntU : e deirìjìejfa qualità , Arabo fuoì Annali dì Egitto ne' 5 0 forfè SALI-GELIL Au- ancor maggiore ne racconta tore J così j : ; cioè di f in quel Regno coperto un ojfo della Spina dì un Uomo j che con gran difficoltà fù sà di un Carro portato da quattro Buoi /celti ^ ejfer/ì non per molto tratto dì jìrada . Ma lafcìomo pure che quefìe cofe Ji credano dal P. Martino Deirio 5 come quegli , che Ji credè tutto ciò ) che fritto rinvenne dei Giganti Siciliani Non è già cofa nuova ^ingannare che quejlì s'inganni ti quelle , dì il Popolo Parlando poi . c’invia a vederle venuto . medefimo il ; fé io , Mi protejìo vilo in Trapani , però cavandoli qudti lungo X. ex editìon- (^) Feyjoò (f) Fcyjoò , ) la che sà tal partìco' , 2 terra la, ducento gomiti' un moggio di grano come una Antenna (r non deve cagionar a dirittura qua me ne fia e perciò A Si era 0 che in realtà fono dì alcune bejlìe , gran Jlatura P. Feyjoò dell’ofTa impietrite di Teruelì meraviglia 5 dì Gigan- col credere offa , teneva in di grofla per fondar una cala ; nel mano un nave. Scarfo cranio capiva battone grolTo lett- FipcaJì t , Ittt. Venet. an. 1740. pag. t<im> i. di/f. ww. j2. 7i dife> 2. ntttti. w«w. 7. 28. pag. ’jtf. pa^. 32. Digitized by Google , . Memorie per la Storia 4 lare fol tanto intendo con quejìo mìo accejfo dì preparare la Jlrada a chi per VaDvenìre dar fi voglia a /crivere la Gìgantologìa Spagnola, Vedendomi dunque già accinto a fca5. var morti ne’ Dominj di Spagna un ne riferirò , altra fimile, e deirifteifa' qualità to però è venuta pun- Il . che non è mica di Salì-Gelìl 5 dadi' Egitto , ma bensì , nè ààW America re- cata da un fogetto di fondatilTimo merito della noftra Nazione E’ egli . il P. Gìufeppe Aco- fia della Compagnia di Gesù ) il cui nome non può elTere dagli elogj difgiunto. Tra le di lui 0 pere non ha prezzo , attefonc la Storia naturale delC America Campata nella noftra lingua fin tradotta in Tedefco nel Italiano dal Galuzzì ro dì Bri come j Appendice! tere » Vlnghìlterra joò , ( j) ) , ) nel 1617. in afferma Antonio dì Leon nell’ lì li $ fcorgerà e la Indiana , il perchè così Francia ( dice per rapplicazione il delle caratdilli ; Feyloro AcP. ancora per la curìofità de' Viag- quejla par5 da qualche tempO a non pochi progrejjt han fatto nella Storia giatori loro te j avvedutamente attejòne ed ora cademie carattere tante volte ed in Latino da Teodo- alla Tua Biblioteca Dilli 4. j il , dall’anno 159O) ' Na* {d) Feyjoò tom. *. d':fc. 14. ntm. 2?. /«j- Digitized by Googt DELLA GiCANTOLOGIA SpACNOlA 'Maturale E pure . J non potranno mojìrarct ah cun Opera faticata da un Uomo folo , che fick da paragonarjt alla Storia Naturale deir Ame^ rìca conipojla dal Padre Gìufeppe Acojìa , e • celebrata dagli Eruditi di tutte le Nazioni Ho detto faticata , uomo da un folo , per-' raccolquefla materia fononi alcune che occupano molti fgU^ nelle quali quel che in te tale che ne vien denominato Autore , far poco che de* materiali un Corpo 5 potrebbe to f ebbe^ in eh' erano dìfperji in Il P. Acofla è originale nel fuo ben con tutta proprietà chiamar Jt il Plinio del nuovo . Mondo . in un cer- modo ha fatto pitiche Plinio \ giacché quefi lo valfe delle fpede di molti Scrittori , che precederono ) come egli ftejfo lo confejfa il P. Acofa non ebbe da cofa . per i \ ma chi traferivere veruna a favore di queflo Si aggiunge ancora ìforico Spagnolo (oh quanto cade in acconcio Giganti Americani quefta erprelTionc V avvedutezza nello fcrìvere co , 5 di unire e dìverjì Autori genere 0 nulla a riferva , Romano nel credere j ! ) e la circofpezzìone ^ quali doti mancarono all ìfori- . queflo gran conteflo deriva la fo5. disfazione 5 che del medcfimo noflro lllorico mollra di avere riflefTo P.feyjoò nei toni. 3. Da A s , . Memorie per la Storia 6 delle Tue lettere erudite, allorché U P. Acofla è quegli dice: (?) che prtne''palmeti te 'ole- ne da me feguitato in quejìe notizie deW A neScrittore pià autorevole in Òr quello colpo dove dere? Và a cadere fopra di un Giginte, non rica , per ej/er lo mai andarà a ca- ejfe già rinvenuto in Trapani , o in Sicilia TelTione detta Geiù del Monte , , luogo di sù, quattro leghe dillante dal Meffìco Ivi fu nello feavo fatto per gettar fon- , Que- damenti di una Cafa nell’Anno gli che ce ne alficura , ri- Ge- creazione de’ Padri della Compagnia di ritrovato ma nella pof- bensì ne’ Paeli della nuova Spagna , è del quale abbiam già udito attellarfi vo con circofpezzìone , P. Atojla l’illelTo , , che feri- c crede con avvedutezza . Allorché ( dice egli ) tutte qucjle Nazioni popolavano quelli pae/i , i CHlCHlME6. CHl Popoli antichi non mojlrarono di contradi- ma; ma folamente fi come Jlupefatti fi nàfeondevano nel più occulto delle rupi . Quelli però , re , né fecero rejiflenza ravigliavano , e che abitavano di là dalla Serra nevata popolarono fentirono , ove TLASCALTECHl , non vi accon^ come gli altri CHlCHlMECHl , an- i , zi (e) Feyjoò tot», j. dei/e Lettere . let- 17 num. 16. pog. > i>7. Digilized by Googl( . della Gigantologia Spagnola. zi fi vietargli di prender terreno mifero a come che erano GIGANTI ne delle loro Storie 7 ; e fecondo la relaziotentarono dì [cacciar via , j gran forza fu fupe-^ ì Stranieri , ma la loro rata dalTafluzìa dei TLASCALTECHl , / guali di voler pace con li afftcurarono , e fingendo gran banchetto ; ed li invitarono ad un effi , avendo pofìa della gente in aguato , mentre erano più ingolfati nelT ubhrìacbezza , con gran dijfimulazione rubbarongli le af’rni j eh' erano certe mazze grandi ? gnosi ed altre fpecte furongli [opra , . Roteile e 5 Ciò fatto Spade dì le- alT improvifo e volendo quelli intraprendere vedendofi mancate Tarmi , accorfero agli Alberi vicini j e dando dì piglio allì ra- la dìfefa mi^ li e , rompevano in iì fatta altri fi [rondano le lattughe . da j come Al fine pero fic- gufa innanzi TLASCALTECHl gli fi fecero ed in ordine furon feompìgUati i GIGANTI ^ e feriti fenza lafciarne neppur uno Nejfuno fi meravigli j nè tenga per in vita come ì armati -i . fatto dì queftì GIGANTI , perche oggrandezza oidi fi ritrovano offa d' incredìbìl ‘stando io nel MESSICO Tanno i5^S. rinven- favola il nero un una GIGANTE nofira pojjèjfione MONTE 5 dì queflì fepolto^ denominata c ci portarono A GESÙ DEL a far vedere un den- 4 . 8 ^ te Memorfe per la Storia ^ U quale fenza ponderazione farà flato grande^ come pugno dì un Uomo il così ed a que- , fla proporzione il reflo \ il dente io lo vìddi , e vnt meravigliai della deforme fua o'randcz-^ '• (/) I , , Qucfto è quel, che dice il P. Acofla\ 7. c fé aggiungiamo a favore di qucfto Iflorìco Spagnolo ravvedutezza nel credere^ e la cìrnello cofpezzìone '^Scrittore fclTarc, eflervi [ de"* fcrivere mancò allo , che dovremo apertamente conftata nell* America la fpecìe Romano -y Che Giganti cuna fede il l’efaltare la fé poi P. Acofla di crederli dal , non merita in ciò al- certamente fù inutile autorità lui avergli a credere , , non per poi e lafciarc quelle eofe a_, Martino Deirio , come que5 che lì credè quanto ritrovò fcritto de’ , Giganti Siciliani Per verità quantunque il P. gli . Tartarotti in tutto il filo fe la prenda tanto contro libro delle Streghe nollro Fiammin, appena però vi fi leggeranno parole così difprezzanti Il P. Calmct-i di cui meritamente dicefi dal P. Fefoò , eh’ il go Spagnolo Deirio . egli folo ciò fi 5 fenza accoppiarvi altro poflTa , balla , ac- gloriare la fua Religione Benc- det(/) Acofta Iftorìa dell* Mìe t • lìb. r. cap. 5. Digitized by - - Googlc i- - ' i J DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA. dettina, ci riferifce ^ diverfe inorie, e Teflii che parlano de’ Scheletrì Gìgant efebi con_» efattamente individuare per fino il tempo, cd il fito , in cui furono ritrovati , e le perfo- ne, che v’intervennero. A tal' oggetto dice nel fupplemento al Tuo Dizzìomrio Bìblico i T>amui hic nova qudcdam argumenta prò Gi~ gantìbui afferendh-i addenda aeteris in noflra dìjjèrtatione de eodem argumento^ in Di- ^ tlìonarìo Bìblico congejìh . Avea già preven- tivamente deferitto nel Tuo Dizzìonarìo gli altri ritrovamenti molari fmifurati , , tra_» quello di certi denti rinvenuti nel Delfìnato in un Vrato di Vtezia da Simonìo Paroco di quel luogo l’anno 1667. c ne aveva comprovato il fatto coll’atteftato datone da, tre perfone de- gne di to avea lui tutta 5 veduti fede l’anno 1599. e rammenta- che due de’ denti ritrovati 5 pefavano dieci libbre 1’ e da , uno e , che un altro, che fi ritrovò attaccato ad un pezzo di mafcella , ne pesò diciafiette Nel Supplemento poi rapporta il fatto dell’inven. zione del cadavere del Gigante di Collabella ^ Maceda^ nta nel mefe di Gennajo dell'anno 1701-9 e narra 9 che era alto novanta fei piedi , che dittante fei leghe da Tejfàlonica nella nel Cranio ritrovato intiero, vi capivano quindi- , Memorie per la Storia IO grano (ogni BoiflTeaux di grano pcfa venti libbre) che un fo! dente pesò «juindici libbre 5 che uno degli o(Ti del braccio 1 cioè quello , che dal gomito arriva al dici "Botjfeaux di polfo , era lungo due piedi ^manct che nel vuoto , pugno, che Monp. di quell’ olTo vi entrava un Conlble Francefe ri- in Teffalonìca cevè informazione di quello fatto , e mandolla al Ke dì Vrancìa , che T illelfo fu atteGirolamo Rbetel Cappuccino flato dal P. quale parimente ne fu tellìnionio oculare , il , che quelli Io fcrilTe al Padre Monjìcaux della fua Religione Parigi -i SanP Onorato e dimorante in , e conchiude ne pervenne alla , che quella Corte di tal relazio- Francia di , autenti- cata colle fottofcrizzioni dell’ iftelTo Confole Monf. ^uianet roni , -i di Pietro Rofiì Coflantino Pe- Loicheta , Flot Chirurgo fucchi TellimonJ tutti di , e Giovanni AfQuelli fuc. villa celTi vengon riferiti dal P. Calmet . Nè Ilo già adire, ch’egli li creda (benché per altro tutti coloro , che abbiano letta la di lui DilTertazione, converranno nel dir di si); noto però , che lì meraviglia , come mai elTendovi tanti fucceflfì no quelle , , c prove convincenti , quali fo- eh’ elio apporta di quella fpecie tanto nella Sagra Scrittura , quanto neirilloria DIgitized by , . DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA ria re fé vi j poi oggidì (lavi , hano Itati i , 1 1 • chi ardi Tea di dubita- Giganti bac Vojì : , alìa- qu£ in rem addaci potui£cnt , quii dubium Gigantss revocaveritì Ed ecco, che que plura in , l’abbattuto P. Deirio avendo per fé un così compagno infigne della Tua credenza fendo Tefidenza dì enormi Giganti ticolo della fede di entrambi ' ' , ed ef- ; come ar- avviene poi ; P. Peyjoò per non impicciarli col volnon volendo credere , che vi fiano (lati, ìafeia quejìe cofe a credere a quel Gefuita Spagnolo , fenza ricordarli , che le medefime vengono foUenute, e (\io Conbenedettino che go il , Vrancefe E . qui priego gli a benignamente degnarfi di compiangere un flclTo, Mi è oltre modo fo impegno, con cui lì fa modo il di operare. vedere ed inventori , i coltanti mente , la e gli Autori Spagnoli c con verità ce A 8. tuna , , li 1’ officio- applaufo ^Ic Itra- fpreggiano di nollra Nazione nicre invenzioni lì tal fenlibile Uomini di fenno meco , nel tempo , mentre che monumenti che onorata- rammentano quelle mie riflelfioni è molto oppor- tellimonianz/ del nollro Fr. Giovanni Torqaemada Figlio della mia Religione e Provincia Mi vado già prefagendo, che gli fi opporrà il Medico Sloane , di cui per altro PAcca. de- . Memorie per la Storia 12 demta ài Parigi non fe gran ftima in quefio punto 5 perciò voglio che opportunamente fi afcoltino Inglefe. i noliri Nazionali in contrapofto Torquemaàa per la Tua virtù , letteratu- veracità , e perfetta intelligenza della lin- gua 3 coftumi 3 ufanze ra 3 nì merita quelli elogj monumenti Amerìca- 3 e 3 che ad ogni tratto dati vengono da Tìon Giovanni Solorzano Opere 3 c conteftatigli dai Letterati gli fue noftra Patria giunti 3 di A . fi qual dura legge mai fiam premunirG con elTer necelTario di quelli ricapiti di do nelle della approvazione 3 eziandio quan- tratta de’ noflri incomparabili Eroi Spa- per loro difgrazia lafciaron fcritta qualche cola contro ciò 3 che a quelli tempi gnoli 3 fe fpaccia per li me 3 voglio errore commune Jìa di quejìa figurata qualità vi fia fiata ? \n quanto a per ora prefcìnàere fe Jia il ^ credere 0 non 3 che PROVINCIA DI GIGANTI Ecco pertanto le parole del Francefea9. no Scrittore : (g ) Coloro 3 che fin' ora fi ià 3 aver abitato in quefie vafie ed amplijfime terre c paefi della nuova Spagna certe 3 furono Centi molto grandi di fiattha 5 che dì poi da al-i tri furono chiamate INAMETIN^ (/) Torquem. Monarch» che vuol dir h Indiati^ tom> i. l]b‘ x- cop* xj. Digitized by Googlc DELLA ClGANTTOLOGrA SPAGNOLA. dtr Giganti Ij perche indubitatamente vi furono in quejle Provincie : / Uro Cadaveri fon comparft in molte parti del Paefe , in occafìone dì forji de' fcavi in diver/i luoghi , eà ab5 biamo vedute le lor^ offa così grandi , e fmi~ furate , che reca orrore il Jòlo confideràrne la grandezza E per ciò intendere dico di avere avuto prefò di me un dente j a cui poco manca per ejfer intiero j ed è due volte^ tanto grande , come il pugno , e pefa tanto j che paffa le due libre Avendolo io' mofrato a Pietro Morlet di Nazione Francefe ^ nativo di Parigi , Uomo perìtijpmo^ nell'arte del. la Scollara ( appunto per quefta ragione—» j avea egli voto in quefta materia), e dimandandogli , che gli pareva di un tal' ojfo timo, mi dijfè ^ che nel Convento di Sant' Agojlìno di quefa Città del Mejfco avea aliar fìruofo allora in quelPìJleffò giorno veduto un oJfo , che fi raffigurava efiere della cofcia , e che fecondo la fua grandezza , tutto il corpo venivii—ì più alto di undici , 0 dodici gomiU Dentei che apprefiò me ebbi ^ fu cavato da una mafcella , che già fi andava ad ejfer ti sfarinando come terra re \ , e riducevajì in cene- quel Corpo fi affierma da—» vìddero ( tra ì quali vi fono e la tejla di snolti 5 che la Fra DIgItized by Google e Memorie per la Storia 14 Fra Girolamo di Zarate catare , il quale era Predi- e Curato degl' Indiani , Convento nel Diego Munoz Camargo Governatore dell'ijìejjì Indiani in queJìa Provincia') , ch'era grande come una Pettina ben grande dì quelle che in Cajliglia Ji ufano per tenervi il vino j e febbene molto Jt afprincipale di Tlafcalla , e faticarono per cavarla fuori intiera fcì 5 La non riu- perche tutta fi difaceva 5 e rompeva . viddero ancora alcuni altri Religioji miei Confrancefeani fante -ì e fi fcuoprì quattro leghe di- un Vilpuò fervìr di dalla detta Città di Tlafcalla in detto Atlancatepcc laggio prova della verità ) e Un che ajferìamo , pure viddi in Cafa dì un Merchiunque voglia , ora lo può vedere altro dente cante 5 nella frada e grande come quello e fu , che dì l' io San Domenico altro avevo del detto dì fopra 5 è molto MeJJico ; ^ benché maggiore .... cavato nel luogo già accennato nai al Viftatore Landeras de Velafco e lo do- che feUdienza di quefa Città del MelTico neWanno 1607. ed in altri fuccefftvì'i e portocelo in Spagna per farlo vedere^ come , ce la Vifta delC cofa maravigliofa IO. . Quantunque quefì Autori menti fpecial credito f meritino monu- e con ejfpof- fi Digitized by Coogl( DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA. fa convìncer/i effervì vera j ijìoria IJ che com- , prova l'effìenza di Provincia di Giganti tut, tavia non voglio lafcìar appoggiato a quejìa fola fede Vafunto di ejf^ che ho intraprefì a trattare in quejlo Apparato . Vieppiù profonde intendo di gettarne le fondamenta e di ef- f prevaglta pure chi per f avvenire fi comfe piacerà di fcriverne. Gli Americani non ebbero Tufo delle lettere , ne fupplirono però la mancanza con una grande abilità, traman- dando ai Pofteri tutte le loro Iltorie, c Cronologie col mezzo di figure, dalle quali nelle cofe, e Civili^ c Rituali vengono a com- porli certi Annali ben pieni. Delincavano elfi Mcx^ Cafa-i un Coniglio ^ ed una pietra focaja-i una Canna : Tecpatl , c fiotto quelli quattro Calli , Tochtli Geroglifici , Acatl\ più eccel- lentemente di quel, che fiacelTero gli ^/zz/Vi Caldei con quattro Triadecateride 5 ed formavano il loro Ciclo Solare comporto di nì 52. anni. Supporti cipi! im , coi quali , quert’irtelfi quattro prin- mediante un perpetuo firte- regolarono, maggiori, o minori rivoluzioni facendo, la durazione del Mondo in fi quattro Periodi che cein del loro fta divifiero. Quelle quattro Epo- le prefiero dalie gerta più notabili de’ fiuc- gli ila . Impero, ed additaronle in que- . . Memorie per la Storia j6 Epoca prima Atonatìuh 11. zione fino al con pioggia . tempo Così , in cui dalla Crea- Sole terminò il fpiegano Tavvenimen- efiì to del Diluvio. Tlachìtonatìuh . Epoca Seconda ) dal Dilu- vio fino alla diftruzzione de’ Giganti reni uoti Ecatonatiuh Epoca terza • zionc de’ Giganti Vento e ter- . ^ j dalla dillruz- e tcrremuoti fino al gran vorticofo. Epoca quarta, dal gran Vento vorticofo, fino alla fine del Mondo, che Tletonatiab. dicono dover terminare con fuoco 1 2. L’ Epoca dal fecondo al terzo periodo del Mondo incominciata dalla dijlruzzìone de' Giganti neWAmerica -i la ritroviamo di- pinta nelle loro antichilfime Carte lotto roglifico di Ce-Tecpatl ia E . ne il ge- cioè una pietra foca- , per verità quella antichillìma erudizio- innocentemente dagli Americani Gentili confervata per la civile illruzzione del loro Impero , ganti nè ad impugnarli è valevole quanto è favorevole a quei , che in avvenire llabilir vogliano, elTervi Hata j, che comprova l' ejìjìenza di Provincia de' Gi- lì le , porta nelle Tranfazìonì d'Inghilterra Memorie dì Trevoux . Dice il P. , e dal- Feyjoò , mn Digitized by Gqoglc . ,, . DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA. mn e^er cofa nuova che il Popolo JleJ/ò de' Gìgami tale nelle Chiariamo quel P. che 5 a caro torto vorrà deferire di quei tempi , diani Gentili ci fof- fi Per ciafeuno più , antichiffima fincerità fenza in cui fanno fcuola loro, l’aver girato per apprefi , . E’ gPln- fallo c fembra , che dottrina la loro idiomi i e notati cortumi i , , loro paefi i olTervafene j punti diverfi da Altresì gl’ quidati 5 zionc di loro delle ineluttabili l’aver , ufanze ) fi demi fifiì offervazioni monumenti Indiani MeJJtcanì . le tuttociò infieme unito mi ha giovato per dar forma ad alcuni impero Tuoi qua- L’aver io per tanti anni dimorato fra 13. che li li odierne Critiche alle , 5 Dìrnojlrazione appunto infegnino di S. Agojlino in appreso ne dirò la ragione fopra che un , {h) pria che 5 all’ che quefta una materia o folfero difaminati dal fi Sarmìento Giganti concerne / , alle cofe Genti Americane ha a feri vere la Tua fe accinto Popolo e ben (odi fondamenti } molto avrei li H ingannare inganni intorno lo però ho olFcrvato . inganno profondilTìmi l' P ci . corta_. pria di effe re con- governati vivevano da un politico L’abbiam veduta eilì 5 tanto nel la notabile Civile j B Qi) Santi iept. Dimorprat, d'fc» idru- quanto nel Pi- 12. j. 4. f y. Digitized by Google iS Memorie per la Storia Rituale ca e Mecanìca ^ ca loro cultura Aflrommì-‘ la E . parimente ftupore ci re- ben ordinata coltruzione del loro idio- la ma Sappiamo . li , fuoì profondi lignificati fua facondia T acutezza e 5 , la delle graziofa fue frafi . Tutte quelle cofe congiunte, a meraviglia cofpiranO) (anzi meno ancora ballava} per illa- una verità, ch’è quella: Che gl' ìndia~ bilire ni impofero i nomi proprj nella loro materna a tutte quelle cofe , Ungu la che nel loro Gen- fuo ejfere , ed e/ìjìenza che a conofcerc non giunfero , prelTo tìlejimo conobbero nel Quelle 5 loro fenza nomi fi . rimafero ; ed in quella gui- fa, benché con qualche ben picciola inflellìo- ne, le chiamano cogl’illelfi nomi, co* quali vengon chiamate da Noi Spagnoli , che fum- mo quelli, che a conolcere loro le in diverfi alTunti , Lìnceo Giovanni Fabri porta demmo. Il P. Acojla di quella riflclfione 14. ve al e vien fi feguitato nell’ efpofizioni , fer- dal che Pecchi fopra rilloria del nollro Spa- gnolo Hernandez \ in sì fatta maniera , che che nella Nuova Spagna prima del fuo difcuoprimehto non eranvi ì Cani , e che quello animale è abitatore novello di quei per provare Paefi , non di quella , , fa rinvenire più robulla ragione che è il vedere , che tra gl’indiani non . Digiiizad by Googk DELLA GigANTOLOGIA SPAGNOLA. non ha nome proprio ma , Ip chiamano col lo Prol;af autem (Acofla) Ferro hac nova omnia Amerìcanh futjfe , quonìani^ nulla propria nomina , quihui jam enarrata^ nome Spagnolo ' hejlias appellant nicis ) & valli '-y , novcrunt bis corruptis Gli 15. . antichi ora che li fed meris Hifpa- , aàmoàum utantur (/) . Indiani non avcano Ca- hanno, e li conofcono , li chiamano Cabuayos , conìe noi , che loro li facemmo conofcere : Non aveano le Cavalle , ed ora le chiamano Cìbuas Cahuayo , vale a Erano privi degl’ dire , Mogli del Cavallo 'Equilì 5 o fiano Stalle de' Cavalli , ora le han. no , chiamano Cabuayo e le del Cavallo li . Mancavano calco loro i cioè Cafa , Cavoli , chiamano Colex . Non aveano gli Agli ed ora , per- chè dagli Spagnoli li riceverono , ed' ora li chiamano Cajìilan ajox , cioè Agli de' CajliNon ufavano de’ Fiatti , aveano pegliani . da farli, e la chiamavano Zoquiy ed ora per dire Piatti di terra , unilcono T uno 5 e l’altro , e dicono Zoquìplatos . Non_> ufavano le Scodelle^ ed ora le anno , e le chiarò la terra mano Ixcobuila. Carbone , e lo Avevano, e chiamano B (0 Rerum Meiuarum Nova Edìt'm> Romum , unni icsi> . fi fervivano del Tecolli . Avevano le 2 H'tffonìte Tbtfanrui » . 90 le Memorie per la Storia ' Starne c le chiamano Zulìn Avevano i 5 e li chiamano lluHole Per lo connon avevano le Mele^ ora che le hanno, chiamano Mantzanex dal vocabolo Spagno, . Ticchni trario le lo Manzana Vedevano il Cielo 5 c chiamaconofcevano però il noftro.D/ffj ora che per fua opportuna mifericordia lo conolcono, lo chiamano Dios ì co. Non vanlo llhuhatl . me Noi Spagnoli to a conofcere ( dicono elfi 5 che loro l’abbiamo infegna- Ma j che ) Dios. motlan mocabu±-t lignifica : Kejlate con Dio . (^) 16. . Ora così la ripiglio, e quel nuovo Mondo non ganti diremo , chi , tilfimo Impoftore mai in G/’- i farà fiato quel diligen- , che , dico: Se furono fi di fiaccò volta alla di quelle Terre incognite così anticipatamen- feconda Epoca del loro Impero , portolfi ad ingannare i femplici Indiani , (tacte e fin dalla ciando ad loro Paefi elfi la vi per qual ragione opinione falfa erano , i , che ne’ ? Chi mai a quella fpecie grandi oltre l’ordinario ra, che non vi erano conofciuti, nè mai Giganti , , o Uomini e di deforme fiatu- fiati , villi 5 di ftelfi nè elfi aveano mai avrà impofio il no- me (A) Votahuì. Mcj/ìcq d( il' anno Manml dì Ftttro de /troiai y ftamptto in taf e» Digitized by Googk . ' me Giganti che dica ? , che vuol dire , Ciafeuno , che ciò confideri jconvien» che vi furono de’ Giganti de* quali -ì quei Gentili n’ebbero cognizione \ allorché fecero della Spagnoli laconquifta, denominati finzioni 5 e DiralTi . forfè elTer menzogne 5 e di i cevano r Eneidi Egli è certo quando fenza j Afowfl! XJlìJfe , , Si potrà . nè l’ Odìjfee belle a limili però ri- quando nè facomponevano . che allor loro Periodi divifero j Spagna quelle degl’ Indiani fpondere adequatamente feriamente e che perciò 5 nome proprio ritrovarono col li quelle di Enea efil 2Ì DELLA GiCANTOLOGIA SPAGNOLA. proprio di ^j^inamttn che nè mentirono , 5 nè finfero , ì nofirì ìnfegnamentì fifiarono la primo Epoca del Mondo dalla Creazione al D/luvio y Or dunque perchè appunto aveano da additarono la mentire^ 0 da fingere quando dal Diluvio fino alla difiruzionc de* Giganti ? Qualora a quefii argomenti fi dia -ì feconda una qualche rifpofia 5 avrà piacere di udirla , chifarà per ifcrivere la Gigantologia Spagnola Se mal non m’appiglio , fembra , che 1 7. S. Agofiìno difenda elTervi flati i Giganti che abbia lafciato fcritte le j e prove per convin- cerne gl’increduli. (/) Se è così , come lo è veramente 5 Ibn già più di mille anni ) che que- B CO .S. ft» 3 Auguft. dilla Città dì Dìo , cap. g. Digitized by Google , 22 fta Memorie per la Storia dottrina di S. Agoftino fu àa-^Vlndìant del nuovo Mondo ti (ìa Vita S. Agojlìno . iinclina a diven- (labilità ne’ loro Libri in foglie di alberi ferirti 5 credere ( , dice il Magueì , o P. Feyjoò ) (w) di che ne' tempi antichi'" ni enorme grandezza ; ma per fonda falla fede di Virgilio 5 li cui fojfero corpi di sì altro Jt ^ verfi del xii. deU'Eneide egli cita , . . VIRGI- . EST 0 NON. MERITA ALCUN BENCHÉ MENOMO, ASSENSO, DELLA LICENZA POETICA, CAGIONE A DI CUI GODEVA PER MENTIRE. II Padre LIO PERO' IN i Giganti Feyjoò impegnato a negare i ma e pretende, che , che non vi fono fati abbia da (lare de deir fuo detto folo al Inglefe Sloane . Virgilio , (lati ed al , affer(ì e fulla fe- Perchè dunque noiu, potrà inclinarli un Santo che vi (ìano , , Dottore appoggiato fuo detto , a credere, alla fede di come che di un un S. Agofino ? A me non cale , che mi fi rifponda , poiché ferivo fol tanto in guifa di Apparato', Chi però in avvenire materia, potrà ^Ijiktare di quella e quellionare : Se (ìa per trat- una far critica, la falfità della fpecie de' Giganti attribuir fi debba alla fede del Poeta , ovvero alT inclinazione del Santo L’uno , e . l’al- (w) Feyjcò /ffw. i. dlfc. 12. num. 28. pag. 2jtf. \ Digitized by Goo^lc! 3 ». . DELLA GiGANTOIOCIA SPAGNOLA i’ 2 • potrebbell efaminare punti altro di quefti con qucfto metodo LA F£DE DI 18. grazia ci , dirà fi , VIRGILIO qual fia . Ma quefta fede ? , di Or* Il medefimo P. Feyjoò ( w . ) Regole Matematiche per lo feandaglio del fondamento , che fi ha da fare_j della fede umana, dice così: G* manca ancora da efaminare un altro fondamento della fede umana , che è la Fama puhìica , grande ajì- ora la vedremo nel dare le lo li credu( come volgarmente J* intende ) dellì ofìnati 3 allorché veggonfi combattuti dalle più fode ragioni DIZIO VIEN TO , fe dipinge cieco , così 3 . VIRGILIO , IL CUI GIU- SOMMAMENTE ACCREDITA- poco apprezzo della fama come un moftro orrendo cicalone , 3 3 che la> ìncoflante 3 perfettamente indiferente <1— puhlicare la verità ^ che la bugia . Tarn fièli, pravique tenax, quarti nuntia veri 19. fi Quello è un verfo del Poeta , che ci fuddetto Padre per conferma , ed cita dal appoggio del fuo fentimento lio , tato il , cui giudizio vien . Sicché Virgi- fommamente accredi- è uno degli Efaminatori deputati dal P. Feyjoò intorno al punto fi (») Feyjoò tom> y. àtfe. i< della fede urna- na, 4 13. num. is-pag. is. Digitized by Google , , Mlmorie per la Storia 34 na allorché ns’ fuoi verfi parla contro 5 ma ma ; quando poi R favore òo" Giganti perde lio il parla fubito -i di , povero Virgi; non meriti fi (li- 5 un Santo Ago~ la fede quale fol tanto parlò fopra il , la fa- verfb colla licenza poett^ per mentire di cui godeva ) in c quali che faccia prevaricare Jlino il menomo benché ^ ma ) pure , fio fublime Credito alcun ca .. quegli Se Santo Agojlino potè sbaglia- . [opra la fede del Poeta', chi potrà indovinarla /opra il giudizio fommamente accredita^ quando ci dà le regole Mateto dì Virgilio matiche della fede umana? Per verità quel re folo filo per Tua fortuna poffegga un certo che 5 d’oro 20. 5 faprà ufcire da quelli laberinti V INCLINAZIONE DEL SANTO. (^0 ) S. Agojlino parlando delle' dature delle comuni quell* idelTo citato dal P. vien non in perfuadono Feyjoò fuor luogo ) che ci dice, che alcuni che anticamente gli Uomini fodero di draordinaria datura. Ita quipfi , pè noncredunt, etìam magnitudìnei Corporum longè amplioret tunc fuip E dove qui appunto è , quam nunc fant Santo per prima ragione contro codelli increduli porta i verfi di Virgilio, ed il , falTo , il che contro Enea Turno fca- (p) S. Aug. de Ctn. Dò , Vtb, ly. cap, 9. Digifized by Google DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA.' fcagliò. Profiegue indi il 25 Santo Dottore con- fermando con tutto vigore TalfuntOj e piegandoli a credere, che vi liano ftati Giganti, dice i (ed oflTcrviamo in grazia , che, per quanto mi rafìTembra , egli va perfuadendo la fua così ^ : idea , e la dimoftra con monumenti evidenti, e non già con poetiche iftorie, come vuole il P. Sarmiento (p) ). Sed de corporum magnitudine plerumque incredulos nudata per vetujiatem^ cafui 5 fe, •oariofque ubi apparuerunt j vel «», Jìve per vim fluminuyn pulchra connincunt , de ceciderunt ìncredibilis magnitudinis rnortuorum Vidi ìpfe non folui 5 fed aliquot . mecum in Uticenjì littore molarem bominit dentem tam ingentem ^ ut fi ad nojlroruwt dencentunt tiurn moduloi mìnutatim conci d eretur -i fed ìllum nobii •uidcretur facere potuiJfe\ gantii alicu\us fuifè crediderim . Nam Gi-' pr<c- omnium multò mafi. ) erant ncjlra , tunc corpor a , Gigante s ter quod (A/i jor a quam , longè cceterh anteibant fe , che mare la il Santo le in ajuto Virgilio Chiefa intorno a E . II . (lati ne’ , fenza chia- gran Dottore del- Giganti così rifolve i queftione contro coloro cfTervi pur quelle fon co- dice da fé , che tempi antichi . la non credono E quello è P ef. ( /> ) Sarmiento ul>] fufra . Digitized by Google , . a6 Memorie per la Storia cfprefro fentimcnto di S, Agoftino P, Peyjoò vieti detto , cflTere che dal ) um fempiici di lui inclinoTJone Con tutti i più opportuni mezzi proSanto Dottore di convincere la vera c fi (lenza de i Vojìdiluvianì Giganti^ e comeche vide anche quello, che efficacemente to21, curò il dubbio di coloro , che la negail fublime di lui intendi- glieva ogni vano ) mento che fe ricorfb fpcrlmental verità coflantilfima alla vetufti fepolcri ci dalli curando egli , rinvenute fi appretta, a(fi- che in quei luoghi di ripofo fono otta Imifurate, e Scheletri E pure dopo tanto fi di grandezza incredibile. tempo non rimane ora convinto il P. Feyjoò^ nè tralafcia di efclamare , che è errore del . volgo , e pregiudizio popolare credere il tenere per o£a di Giganti quelle mente altro non fono , fe non , , e che real- fe ojfa di Be~ . lo » in quanto a me ^ mi perfuado , che anticamente non faranno giunti a tal grado di follìa di fare de' gran fepolcri per le be- Jlie Jìie grandi . Perciò appunto il Santo Dottore , che forfè coWiJìeJà perfuafìone viveva^ coft^ avere rinvenuto ne' fepolcri ofa di morti d'incredibil grandezza , riputandole offa fi diè a credere , ch'erano di Giganti . umane , Già ho det^ Digitized by Googit DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA. detto ma che j efpongo-i e metto in chiaro ciò S. Jgoflino . 2/ quejlo argomento io non decìdo fu t , che diJlè*%^ Ora poi aggiungerò quel ) ch’è al Cadavere riII. di Gennaro idij. in Langon publico nella Francia intorno trovato alli luogo del Del^nato. Aprirti un fepolcro trenta piedi lungo ) e dentro vi fi ritrovò uno fcbeletro intiero di Uomo lungo piedi venticinque, e mezzo una he^ia forte prefane prova e , dalla lettera ài Francia , , c come che diceva lui divifati S. , fi \ ma Luigi , coi quali , fi di più chi Gigan- chiamaflc Agoftino di ed è di che colui in quel fepolcro racchìufo era Gigante te forte non M. Langon fcritta a documenti autentici non folo , colui ivi fepolto apparifce dall’ informazione fatto fui Re amendue XllL Che . , riftcflb , . Q^eflo è quel, quei fcpolcri da che ci viene rap- portato da Autori degni di fede del fepolcro ài Theatobocbo (f) Re de' Teutoni e Cimbri , fen- C f ^ Mr- L- ^bbe d'^tlgny Nov» Mcmor. de Hìftordilla Crtt.Edtt. di Parigi dell'anno i 74 >« fom- i. art. iz. fag. IJ9. N’ ayant re^il qu’ un pcu tard le VI. Voi de* yugemens fur quelquei Ouvragei Nouveaux , je n’ai pfl fairc ufàge d* un Mémoire tréf-curicux que le Journalifte y a inlèré ( p. 117 ) au fujet du Géant Theutobochus y Roi des Cimbres , don» le totnbcau fut dédes Theutons couvert le ii. Januicr itfij. dans la Terre de Langon en & L>au- Digitized by Google , Memorie per la Storia a8 fenza net far cafo dell’oftinatezza di Mr. Faleo^ . Ma oggi poi ( ripiglia il P. Feyjoò ) con maggior certezza contro comune inganno ( dei Giganti ) dappoiché abbiam veduta la dotta dijfertazione 3 22. pojfiam parlare queflo che fu tal materia Jì è data in luce dall' erudito Cavaliere^ Sloane (r) il Medico ìnglefe Hans 3 che e jfantofo In quello Tuo palfo fembra . noflro buon P. Feyjoò con tutta za appoggi le fpalle al co contro quel Jìgojlino 3 che già Abbiamo . ficurez- la Medi- detto di quel fi è notato di Santo già udito quel che 3 di.f- Santo Padre delle Offa umane 3 udiamo ora quel 3 che dir ci vuole c^t^lnglefe delle fe il Ojjà delle bejlìe Memorie àtVC Accademia Nelle aj. Scienze fi ritrova la Memoria 3 delle DilTertazione di Sloa- ne encomiata dal P. Feyjoò^ e s’intitola così in cui Jt tratta delle offa 3 ; e denti di Dauphiné > ce tombeau étoit long de jo. piedi fcrmoit un fcqucllcttc d* & pieds des pièces autbeiitiques à M. de cettc Langoii ; le , , & ren- homme tout entier , qui avoit Ce Mémoirc eli appuyé demi de longueur . telles que la 2 f. fur Lettre de Louis XIII. procès verbal drelTé à 1* occalìoit de décon verte &c. CO ( (') 1717. Feyjoò /ow. Manurfl’ IO, et! y. d'tfc. \6, n- 41. pag> 3 CO. dell' /tuadevt- Reale Decembre pag, joy. delle Scienze deWanna Digitized by > Google . . DELLA GigANTOLOGIA SPAGNOLA 2p . di Elefanti ritrovati per terra. Opera ^del Sìg, Cav- Hans Sloane Mi farebbe molto tedio il dover efporre ria ma ; contenuto in quella Merno^ il per grazia di Dio rita nella Storia la rinvengo rife- deW ijìefa Accademia dal Se- gretario. {t')Ld. relazione èbrevilTima, e mi cade molto in acconcio di efibirla in quello luo- go, acciocché veda tare quefa materia chi in apprejfo dovrà t qual , fia la contro Tefillenza de’ Giganti Sloane Ibmminiftrata , ci certezza Tue le , , il 0^ di poter con- Elefanti ritrovate' in terra, per Giganti che viene da Hans con tutte traltare con S. Agoflìno trat-^^ , quale a favore de’ e per far ammutolire e Sloane , e quanti mai increduli vi'fiano a lui finiili , ci allega le Olfa d’ incredibil grandezza , ritrovate ne’ Sepolcri JH ofamì Ecco . di Elefanti , la Relazione di Balene : ^ue~ e di altri , grandi Animali , al parer dì Sloane , confiderabile errore han recato tra alcuni faggi , quaP è Paver eglino creduto ganti le fla va , , , che fiano ojjà là dove è comunemente certo proporzioni , verrebbe ad y dì Gi- che giu- ejjer eccefsì- ed incredìbile la loro ftatura alcuni farebbero alti 6o. cubiti , o \ mercecbè piedi. M. (r) Hiftor. della Reale Accadem. delle Scienze dell'ann» I7Z7* fag. 3 . mihi Digitized by Google . . Memorie per la Storia 30 M. Sloane colla fua erudizione rapporta un efatto catalogo dì qu:fìì pretefi Giganti ^è ve- Il . più facilmente attribuir Jt debbooffa ad animali grandi cogniti 0 che ad Uomini prodigìo/ì ^ dellì quali non abbiamo certez-za . Non fa difficile tojfrvare , che quefe grandi offa , nè hanno le proporzioni ra t che no quejle grandi di dimenjtone nè la propria , * configurazione^ delle ofià umane ^ c ciò fi ottiene 5 mediante una Notomia più foda 5 ed un paragone più efatto M. Sloane per di quel » che fin'ora fi è ufato efempio riferifce alcune offa delle Vertebre di Balena , rinvenute in terra , le quali al giu- un gran dizio di tutti farebbero fembrate dì Gigante; egli però ajficura , che al primo /guardo ì Notomici conofeerebbero ejjèr differenti dalle Vertebre 24. umane Dopo di in quella guilà rato da cfiTerfi quanto , M. óloane tavolta ancora ci , dal Segretario cfpofto fu raccolto 5 e pero- fiegue poi a dire manca a fapere ; Tutcome por- t aronfi gli Elefanti a feppellirfi ^ ed a lafciare un paefe , ove non bawi appamai da vivi fiano fiati- («) Ele- le loro offa in renza che fanti Hìflor. della Reale ^ccadem- uh) fuprà • JI refte une grande quedion; comment des Eiéphants ont ils laifsé ieurs Oi dans dei pays , où «yent jamais cié vivanti il n* y à pas d* apparence iU t Digitized by Googlc DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA g l . neirAmerica (^ove ritrovate fi fono olTa firaordinarie j notoriamente umane ) , chi fanti vivi mai detto l’ha veduto chi l’ha ? a chi mai è venuto in cui viene a fchiacciarfi tutta ne Medico Inglefe di quel chi l’ha udito? ? capo ? Ed ecco in la lo fcoglio) Difiertazio- in rapporto alle nuovo Mondo, concediamo liberal- noftre Ifpaniche Regioni del Ma 35. pure via mente) non e^er dinarie •oa > Spagna Inglefe Convenghiamo per ora . col Cav. che fiano oflTami di Elefanti ) mando ora io Come può : venendoli tutto di denti 5 di Gfgantf quelle ofia ftraor- che tutto giorno ritrovanfi nella Nao' America Do- . che rin- le oflTa e ) i di quelle beftie ( fé però fono che fi ritrovano ) non fi fiano molari loro quelli nell’ eflTere > ) mai ritrovati i denti anteriori j o zanne delle medefime ? Che forfè il tempo fi fe divoratore deU’avorio > e la perdonò alle ofia ? quefto è quello ) che prova contro le nojlrp _j. Ofsa la DiJJèrtazìone deW Inglefe ? Lo verìfcarà nelP avvenire chi vorrà intraprendere quejla fatìga badare ton (x) ) . Io per altro gli configlio tlj che nella Storia Naturale del Mor^ fi riferifcono i rinvenimenti de’ denti mo(x) Mortoa dell'anno citato rulla iixj, fag^ jic. Memoria tnibi» della Reale /iccaiem. Memorie per la Storia 32 concbiude da queU’Au5 e fi veramente fono , perchè ove fi ritrovarono i denti 5 fi rinvennero ancora le zanne. L’iftelfo Sloanc.cz ne partecipala notizia nel Ila fiia Dificrrazione \ onde fia ragionevole , che fé n’approfitti chi dovrà ferivo^ molari elefantini torcj che tali re la nojìfa Gìgantologìa j e Tulli prin- ftelTì nieghi pure , che fiano cipi di ‘luell’ \nglefe , di Elefanti le raoltilfime ftraordinaric o(Ta <% che nella noftra America Settentrionale fi ritrovano, per il gagliardo motivo di non efferfi mai nella Nuova Spagna rinvenuta alcuMa perchè affatina delle zanne dì avorio carci, e per qual motivo abbiamo a fiancarci ncll’inveftigar ragioni contro il fentimento di . Sloane ì quando T irte (To Tuo induttore Padre Eeyjoò^ che lo cita per Autore tanto ficuro, c quegli appunto , che più vigorofamente Timpugna , e niente meno lo qualifica , che di un Novelliere "Diluvio finga , , • E’ egli pur defso che__» , comunque fi voglia fportate , (3^) che nè dalt Vnìverfale nè da verun' altra innondazione , fi altrove ci dice le ojfà degli , poterono ejfer tra- Elefanti dalle partì Auf- tralì alle Regioni Settentrionali ntilìtudìne vi è , : ^upl verifi' che le acque , fi rnovefièro pure O) Fcyjoò tom> 7-- dìfiurp 2. 47» pog» j i« jiiized by Googlq . della Gigantolocia Spagnola, re mpetuofamente vainoli , foJJ'ero re in paeji rimot ijjìmì da quelli razza Elefanti >. ove fan^ come fono quelle degli Se que(tc iftelTe parole da chi dìfpefanti ojfa si , gg a condur- ? j fufamente tratterà quefto punto , fi trasferil'cano alle Offa Americane ) come faranno il P. Vefjoh , ed , non vi il quelle che vare fono t\qW America Tuo Cavaliere Sloane a profiano di Elefanti ? Quefti mai fiati mai ritrovate fi fono no nome proprio nè , fi fon conolciuti quelle parti le’ loro zanne in \ , ^Indiani non han- tra ; che è un forte argomento, fecondo ciò 5 che di fopra fi è detto. A quello fi aggiunge quel , che il P. Feyjoò ci afllcura ; cioè , che non fi poterono trafportare all’ ylmerica , nè dal Diluvio , nè dalle Inondalo zioni Sloane . E finga pure vi offa grandi Ove nario. tanto tro i fi come voglia, fida , fmifurate , il Sig. efifier- e fuori dell’ordi- è dunque quella ficurezza, fucili il Giganti to dal , con tutto ciò colà vediamo -i Eadre Eeyjoò per ifcrivere concon ciò, che ci allega addot- Medico Inglefe ? Eh via , che lènza fallo non ebbe quelli quelle iftruzioni , che poteva aver confeguite con girare il Nuovo Mondo ) per poi conchiudere fondatamente la fua Dillertazione C 26.0X- Digitized by Google , Memorie per la Storia 34 26. Oltre di ciò , Medico per Medico cd Anatomico per Anatomico , c Medici , c Filici 9 ed Anatomici 1* abbiamo in Spagna , che de* Giganti anno Fifico per Fifico , fcritto. Ed è una re, che gli gran compaflfione Autori Spagnoli , il quando vedetratta- no di quello punto , debbano andar mendicando erudizioni da i (Iranieri , lafciando da banda gli Autori Nazionali, che con critica, c veraciti depongono , come Teftimonj oculati Quello è quel potente .fcopo , che mi muove a fcrivere in quello Apparato i docu. menti , che fcorgo in favore de’ nollri Auto- ri così derelitti . Io mi fon dato alle cofe_-> llranicre, fenza però mai trafcurare quelle di cafa. Si è compiaciuto rAltilTìmo mi da quella vana , di liberar- e temeraria idea , di cui pur troppo falleggiano alcuni de’ nollri zionali , impegnati a fomentare i Na- lìllcmi de’ con rovelciare quei della Nazioquante colè fu ciò io tengo nota- Forellicri , ne . Oh Grande Anatomico, gran pifico , e gran Medico di Filippa li. era il nollro Spa- te 1 gnolo Francefco Hornandez gne dottrina , contellata . Attefane dal noftro gio Morales fuo grande Aniico dà a conolcere eminente in , la 1’ infi- Ambroquale fi quanto feppe^j , fu DIgItized by . DELLA GigANTOLOCIA SPAGNOLA. gj Indie inviato per (2) fu da quel Monarca comporre la Storia Naturale di quel Mando novellamente fcoperto guì , come cfatiamente fcrivendo quindici volumi , che , l’elc- fi fervavano nella Libreria de' Manufcrìtti Ffcoriale noltro , de a *]acopo Mafcardì dell' dà ragguaglio quali ce ne i Don Nicola Antonio con- il i^oa) Dobbiamo • una notabile cfpref- {bb') fionc del carattere di queft’Opcra j e del fuo Autore. Francifcus Hernandus in Mexicana noOrbis Regìa prìmarim Medicai •vi j Regii juf- perquam fedula 5 0“ diligenti multorum annoram ob/ervatione ^ pevquijttione atqut^ experìmentis Medicam ex foto ilio Regno Pby~ Jìcam omnem materìatn pluribui lìbrìi congef- Ju j -t -i compendiati noMeglio lo defcrive il nouniuiboPiane ex hac 5 ac mìjtt. Quelli fono da Nardo Antonio Reccbì » Jìt me llro diè alla luce Don Nicola, . mìnii Bibliotheca natum tonio Reccho Dodlore il compendio ejl i libri i quali col fuo Autore Nardo An- Medico. Ufcì del Recebi illullrato di Gio: Terenzi i Gioì Fabbri e Federico Cefi ; tutti al publico dalle note Fabio Colonna^ Uomini di fuperior no- C (z) Moraics idi* .•intkhìtà .di 2 Spflgna ta > peg. 71. mìhì. (^aa) Jììblìotb. H'ifp. verbo Francilicus Hernanrfez (.bb') Maicardo nel Prologo dell'Upera del C «3 Nicol. Antou. ubi Jhprà . nofiro tutore- Memorie per la Storia ^6 ta ncVC Accademia dei Lìncei vano , c ftampoffi in che è r edizione » di quello ammanimento un fecolo, Opera diè fi nell’Anno fo ufo di cui dice 5 {^dd') : cui che allora j alla . fiorii Con luce 6 ji. tutto è già , Me- Storia Naturale del noftro h. dico Spagnolo fua Roma Su P. Acofta nella il quejìa materia dclle_y piante Indiane 5 de' liquori , e di altri Medicinali ) compofe un'Opera infìgne il Dottore Fran- Hernandez per commejpone [pedale di Sua cefeo Maejlà 5 facendo al naturale dipingere tutte le piante dclHndìe , le quali , fecondo quel 5 che dicono , pajfano le mille , e dugento , ed ajpcurano io 5 Opera che quefl' 5 cojìò più dì fejfanta Di effa ne fece un , come Dottore Nardo Antonio Medico mila ducati il . no con gran cura Se per 27. -i ejlrat- Italia- ed efattezza. creduti j conviene efifer , che commendati gli Autori , qual maggior encomio potrò io addurre per il noftro chiarilfimo Hernandez i che l’averlo inviato un Re, fiano come Filippo 11 . ^ alla Nuova Spagna , accioc- ché fcriveue la Storia Naturale ? Ove veremo maggior qualificazione dei Tuoi ti , che r Spagna , Re fpefo da un elferfi per porli in .pulito , ritrofcrit- Cattolico di più di feflfanta mila età') Acoft» Ììbt 4 «ip‘ jo* » Digitized by Googl^ DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA.’ mila ducati Non ? fpefe altrettanto Colomho Nuovo Mondo» Or dunque in quell’iftefla Opera fcritta da un tal Uomo collo (Indio di tanti anni, che dimorò nell’/w^/V, per ifcuoprirc il e prodotta in publico con legge così C* : si grandi fpefe ^c^^ulta Gìgantunt ) , 3 fi notV-> , ojf'a per hofee dìa incum apud Tefzconanei 3 tum apùd 3 quorum nonnulla in WJpanias de- vulgarh magnìtudình venta funt Tolluccnfe: lata funt alia vero ; Ycgthui fervantur ret ejfe feio deccm ac 3 5 5 mìraculì gratia inter quinque Unga ; 3 a Pro- qua denta maxìlla- circiter uncìai unde conjìcere lata 3 licei capìtìi bini homina extenjn bra, quod Hac autem notiochiis vix poJJ'ent ample^i ra funt 3 quàm ut fdes queat illis ab aliquo ampUtudinem . denegarì j udìcari Pla fimi ; 3 ; ^ tamen non me latet 3 a multis multa fieri non pofife 3 antequam fiaadeo verum efi 3 atque ìndubita- tum 3 quod Plinius nofter dìxìt : Natura {nem- ac majefiatem omnibus momentìs fide carere : Jive horrida magnìtudinìs homines pe) vim 3 alìundè in hanc regìonem venerint {cum apud Promontorìum bona fpeì Patsgones quofdann^ verfarì monfiruofa procerìtatìs narretur) Jìnt- C ( frali- * ) r. 3 Clarifs. Hcrnande*jW/j?c?r. caf. jz. que Mìraah Ncv» H'4}. Memorie per la Storia 5t> gue ah ìndìgenh occìjt tellus hdtc tulerìt eoi \ Jìve , volente natura ) au^umque 3 pertìmefcentei indigena vajìaverìnt ac fnn~ Quefto è quel 3 che ci difgià fono cento anni , il nollro Medico , dìtui deleverint fe nu'nerivn 3 , . ed Anatomico Spagnolo ; ma non è que. 3 che dice il Medico Inglefe Farmi di dovere per iflruzione del 2S. Fi fico 3 quel llo monumenti 3 nolìro afiTunto unire quei coi qua- fi prova da ?ìetro ài Zìeza 3 cflTervi Itati i Giganti nelle Cojle del Perii {ee) come pu- li re Diflcrtazionc la nuova Spagna 3 che fopra Giganti della i data in luce da fu Don Loren- zo Botturinì Benaduccì Barone della Torre 3 e di Ono 3 Cronologo dell’ Indie nelle llampe Corte della tolo di Màdrìd l’anno America Settentrionale Signore llo 3 di ed , 5 . Si dimoltra ti- deW da que- elfervi Hata in quei Paefi una_^ Specie di Giganti più 1746^. col Idea della nuova Storia Generale .* , antichiffirni con tedi ineluttabili monumenti 3 e quel , Toch’è 3 con iftraordinarj pezzi di Cadaveri Giche ha acquillati Indiani 3 la gant efebi lingua de’ quali intende per molli anni 3 nel gran giro fece in quelle regioni 3 3 che c per an(.(•') Pietro di Zìeza Cronica del Pird , caf. f I Digitized by Google i , DELLA GigANTOLOGIA SpAGNOLA anco Mufeo rie conferva li sì efquifito , e ricco di fimili che appena ritrovar , 39 . ed io l’ho veduti nel fuo , fi memo- potrà in tutta la Europa un altro teforo così copiofo di C07 Conchiude egli con quelli termifé Indiane . ni la Tua DilTertazione : ( ff") Kìnvengonfi fre~ quentemtnte nelle parti della Nuova Spagnos Ojja Cranj , Denti /empiici , detti Giganti 5 Santa Eede dì e Tlaxcallan tali oj/a due denti , ancora portava un dente molare nato a i nojlri a quello cora data fi nell' $ 5 ) ne poteva far cento è di fpecial rimembranza di Galizia al e meco che parago, uguale Degna an- che vide Santo Agofino da Don Pietro Sarmiento Cavaliere eminenze nel mìo Archivio ho diverji e j e molari de i ri- e ne' Territorj della Euebla>i ^ frammenti di j particolarmente la di relazione • GambocL^ Monarca Cattolico ) del viaggio da lui fatto per ifeuoprire dal Callao di Lima vi dal Vice -Re Don Francefeo di Toledo col comando co . lo fretto Magellanico dellinato- di un Armata navale contro molti Giganti Dra- che incontrò in quelle parti, e co’ quali gli convenne combattere. il il In quella Tua Relazione dà ragguaglio de* vero fa di mellieri aver gran C/*) Botturin? Idea, f. C 4 \%. fag. £ adir coraggio per conij<f. Digitized by Google ^ Memorie per la Storia 40 , contradire ad una tale depofizione , alla quale fi è molto da’ noftri nelle loro Storie deferito mercè 5 5 mata Spagnola rò gran meriti ia 5 riufcìre Mare per , Zud del li tempo per quel a fin ta di che per ben due volte fupe- e talento , , la via commife l’ fuoi i impre- impolfibile riputa- dello Stretto all’altro del Nort j ed i ottenendo perciò , gloriofo Primato un sì in apprelTo fi . tra , Generale il aggiungendo di il li quale vidde averne fatto pri- bordo delNave. Quelle circoftanze rendono degno gioniere uno la fua , che nello Stretto Mastellanico , che l’efi- farà coftret- Sarmìcnto /oggetto di tanta qualifica Squadronati , metta in capo di negare ftenza della Provincia di Giganti ri feri fce , dell’ Casigliani i Coficchè colui to a dover pria fmentire a piè pari dal egli ebbe valore per farlo con applaufo folo Univerfo di liima ti:ì*goni dee a fi Generale dell’Ar- colìituito fu l’unico, a cui per Draco^ e il fede, che preftar la quel Cavaliere , e di averlo tenuto a re informato chi gantologia che Fata- fuccelTo di quei Giganti il furono appellati , , e di effe potrà rimane- dovrà Icrivere con leggere il nollra la G/- Cbìarijfimo Argerì^ fola nella conquilla delle Molucche . Q*) Iru que- (*) Argenfols j. Digilized by GoOj^lc della Gicantolooia Spagnola. qucfti noftri tempi per efiere pcricolofifTi- ?at agoni ^ le corte dei 41 sfuggono dai Viaggiatori fi Navi ; come vicn ben notato nel recentilfimo Viaggio di Giorgio Anfon. (*} 29. Mr. Mahuàel feguito pofeia dd\V Abate nie alle Banier tazione , che Accademia traduzione novilfima fua nella Metamorfojì ài Ovidio {gg) fcrifle delle difler- memorie dell’ prin5 ove ritrova tra le fi delle belle lettere una {hb^ 1’ cipalmente appoggia la Tua opinione contro de’ Giganti a ciò , che egli crede eflrtenza come impoflibile} quelle si enormi machine di carne potrebbero mai muoverli garli , del corpo . Vi aggiunge mini minori comporto re la funzioni dilTomigliante . fi Ora j con cui lo più di “Uo- verrebbe a ri'guarda- , fregolata rtatura coloro fere Critico l’antipatia genere, per refto dell’uman il per pie- 5 e per l’efercizio delle altre dalla comune confideri pure chi di ef- pregia qual razza di ragioni , fie- (*) Voyage par Georg. Anfòo. impreff. in Atnfterd. dell’anno i7yi* da ''b* PATAGONS cft 9* P*g* fi tcrrible écueils doni elle eft plcine , , aufsi 74* Ma\% la Còte-» & Ics par les Rochers , bieo que par la violcn- cc des vents d’Oueft, te y qu’ il n’ eft nullcmeat à confeiller de qui donnent toujours fur certe s* chcr &c. (l-i) Qbi;') r. EJìt- \n ii. pdg. zz. dcll’Accadim. tatù. j. pag, Z6Z» Co- en appro- Memorie per la Storia 43 lìeno codefte per negare l’cfiftcnza de* Gìgari’ti 5 e fé meritino di fenzn replica am- eflfer mc(Te da chi abbia un pò di fenno! la Ma nul* giova a convincere queirAccadcmico im- pegnatidìmo a negarla bello Il . è , che * 1 Jbate d* Artìgny nelle fue Memorie critiche (//) con vivi colori ci cfprime , qual fia il carattere dcH’oftinatezza di Mabudel Nulla ( dice egli ) è valevole a conturbare Mabudel. Le autcntkbe tejlìficazìonì degli antìcbi Autori , clye ci rammentano le /coperte in alcune parti ài Scheletri prodigio/ 1 tutti intieri^ ed in altre di o/a mo/ruofe /epurate , prejfo . 1 di lui non meritano alcuno fiima. Col /olo dire , che tutti codefiì Autori , che quefii /atti affeurano critici t fino fiati j 0 aj/ai creduli 5 0 poco pretende di /vilupparfi. Se poi fi , egli ritira al /uo afilo di dire /a ^ che /u di tali 0/- non /u fatta anatomica compacrede finita ogni di/puta. Tutte que- e /cheletri razione fie JpogUe ganti ) 5 che fi pretendono non fono altro j dì antichi Gi- gìufia il /uo penfie- re » /e non /e di Vitelli marini , di Balene , e di altri mofiri cetacei , che nel diluvio , a per (a) Mr» l’Abbé eie, £d])ùone d* Artigny dì Paridi dell' anno >ie//f fue Atemorìe CrltU u. fcs,. ijj. Digitized by Google ,] DELLA GiCANTOLOGTA SPAGNOLA per altri accidenti rimafero 4 . per tutta la ter- ra. Finalmente così termina il Tuo dire quefto Novello Critico {kk) Ma fe fin giujlo 5 e . fi permetta in punto di Giganti contradire ad Jutori contemporanei j e dar rìpulfa alle ferie tefiimonianze , che ci fono fiate date , e ci fi danno da perfine degne di tutta la fede ; qual mai farà quel punto di Storia da poterfi proporre che colVìfiefiò metodo non pojfa ve-i ad ìmpugnarfi dai parziali del Pirro- nire nifmo ? appunto, CoiriftelTe armi 30. Mr. Mahudcl combatte contro nianze , colle quali tante teftimo- documenti , atteftazioni , ed Autori in , con queiriftefìfe fi è portato P. Fefioò per quefto Gigantefeo con- degni di fede campo il flitto. Per quel che riguarda (dice egli) Pofiò 0 dente , diciamo , foro , , nè di verun altro befiìe ne 5 Uomo molto corpolente Nel primo Tomo , (//) che fi mofirano di San Crifioche nè Jòno di San Orifioforo , ma bemì , , di alcune 0 terrefirì , 0 difi> 12. mari- num, 2p. con ci- ikk) Mr. il cft teurs d* Artigny uhi fupra pig. permis de s’inerire en faux contre comemporains nes de foi , qui puiiTe fe il n* , y & i Mais J4. le recit coiitre Ics ateilations aura prefque rien dans des s’ Au- de gens di*1* Hiftoirc foutenir contre le Pyrroniftne. (//) Feyjoò tom- j. i'fc. \ 6 . num <o.\p!ig, jjtf. bigitized by Google Memorie per la 44 citare Svetonìo notammo ^ Storia' che tlVopolo tene- per oJJ'a dì Giganti certe dì enorme grandezza che da Ja^u/lo tenevanjf nel fuoValazzo Capri, le quali dagl'intendenti •venivano •va per riconojclute cjja di bejììe grandi . ^ueJT errore del Volgo Jì è Jlefo a molte altre oJfcL^ deinjìejjò calibro , e quindi fono nate le favole di tanti altif[fmi Giganti fotrometto a quel tanto Saggi in difefa Hernandez , Io per . che di S. Jigoftino ^ me mi rifponda da’ fi Calmef di ^ di Acofa , Torquemada j Botturìnì , Z’cza , Sarmiento 5 Artigny , c di tanti Uomini dotti} critici} e fenfati } i quali dal Padre , Feyjoò fuppongono contaminati dall’ Per altro } } e popolaccio fi errore del volgo . che cemparifea dì voler decìdere i per liberarmi da ^quella taccia } dico } ed efponfetiza go al del mio dovere Publico } mio flato } c in mio poteIl primo fu prodigiofe carattere del fui di aver avuto re due di quefle offa . Campagne^ Don Bartolomeo delquale mandommelo per le mani ritrovato in un fuo podere nelle dì Tolùca dal Sig. Abate la Torre di } il Don Gian Battifia Olazaran lo confegnò in fua cafa la Strada di Tiburzio coy e mi avvifava il } e quelli } me che allora flava nel- dèlia Città del Mejf- Sig. Torre y che gli Indìa- Digitized by Google , DELLA GiGANTOLOCIA SPAGNOLA dìanì avendo ritrovato comune della tra loro fé ftatura Ceratile , 45 fuor pezzi in j e poiché fanno molto 5 qual ufo fi faccia delle riducendole in polvere ché fianno infermi ' , . fcheletro Io fecero , lo divifero bene per ifperienza uno , ed allorbevendola infufa nell’ac- , qua tiepida , ne rifentono il benefizio di fudare ) per elfer notabilmente diaforetiche E benché 'di un folo di tali pezzi egli potè far . acquifto 5 tuttavia me lo Sacerdote molto contento 5 mandò nomato il lapendo, eifer co- 5 comechè decifiva della noEra dunque un grande oìfo Corpo Gigantefeo 5 ed in elio rima- fa di mio genio flra queftione llion di . molto appagata la mia curlofità 5 e col medefimo chiunque fi voglia prender la briga , può ben comprovare Tefifienza de’ Gh~ ganti nella Nuova Spagna ; perchè manifoGamente ha da un lato la giuntura , con cui fi fe unifee )ììlion dente fi ?uhe al vede il , e dall’altro corrifpon- ricettacolo del femore veramente univoci*, che tifico umano alle funzioni j lo rendono conciofiìachè Toffo di quello negli ; fegni offo iden- , che ferve altri viventi è con altro mecanifmo organizato Con tutta.^ quella anatomica comparativa dimollrazione . tanto bramata da /W. Sloane , tanto richieda dal , . Memorie per la Storia 4^ ed alla quale perfino più duri, duopo , che cedine ; a bella po- dal P.Feyjoèi ed lla oftinati i fìa , la verità, per inveftigarne del MeJJicom cafa del Sig. Itppo di Ita i e P arra neirHlefTaOV/d Don Bartolomeo Fi- MeAmico, Sog- Teforiere di quella tropolitana, mio fingolarifiìmo getto conofeiuto, c (limato dai noftri per univerfilc erudizione , la Tua pezzo efami- fu quello nato dal Dottore D.Giovanni di Baeza CattedraMedicina in quella Univerlìtà , e da Fra Francefeo Vidal della mia Religione, Anatomitico di co della Scuola di Montpellier ^ ed infigne Chirurgo, condotto colà dalPPeemo Sig. Conte di Fuenclara Vice-Re; al qual atto v’intervennero molti altri Periti , ed unanimi convennero che Vllion foggettato di fo alla Uomo, e non mai fu da me lafciato daco , e Benefattore loro ricognizione, era di bcrtia . Quefi’ofTo mio Sin- Don Emanuele di Cozue- la Cavaliere delPOrdine dì S. ^Jacopo, fa apprezzarlo (Icf- nel MeJJico al quale il per e(Ter un foggetto, che ha le fue cognizioni critiche, 'ed è molto aman, te delle belle lettere per convìncerne gl. , e preflb lui fi conferva gl’ increduli Penfava di ritrovarmi quelli giorni in neceffità di rinnovare quell’ Anatomia (opra al- tre o(Ta ; ma non è giunta l’occafione , per- chè i * \ Digitized by Google della GicantoloGia Spagnòla che la rò Nel . è andata cofa riferi- di quefi^anho 1755, , fcuoprì da un Caprajo Tulle al- lì Montagne tìlfime tica Marzo di fine cafualmente 47 . come ora così di S. Maria dtUa , tìoz (an- Imaginc miracolofa, che con gran pietà, da i Popoli del Dtreato dì fi venera e culto Medina Calì^ e della Signoria di Molina una profonda caverna, nella quale egli entrò, e vi rinvenne gran porzione di grano, che ora fi feorge affai alterato per la bocca di fua antichità j fegah 9 che quella 5 o per tuttavia migliore il frumento la , diftingue fi fenz’altro perchè fua natura , o per qualche circoftanza, che potè avere, allor quando vi ebbe maggior forza da refiftere alla corruzione . Si' diffe poi , éhe in quel fottcrraneo vi foffero delle reliquie di Corpi rimefla fu Giganti di ro 5 , 9 e fpecialmente Un tefehio intie- e certi ftinchi . Quella notìzia rendeva già celebre il ritrovamento di quel Depofito . Nel giorno di g2. Pafqua di Rifurrezione portai a vifitare quel nella fede sì 5 divulgato affi 22. di Aprile Santuario , mi vacillando fi doveva a quel fatto Romito , il quale già due_9 che dar . Il volte era entrato in quelle profondità, affe- verantetnente dille agli affanti (tra i quali vi Digitized by Google . Memorie per la Storia 48 Don Domenico Cubel Sacerdote, c NoApoftolico , Don Ferdinando Valdes Ta- erano taro tnon Cavaliere dell’Ordine di Calatrava rone di Xaulin in Aragona tinez di Hermcjìlla , ed io Ba-- il , D. Giovanni Mar--, che da una ban) ' , da de’ mucchj di fegala , e grano , avea veduto, c v^ erano certe notabili fpoglie di Scheletri moftruofi . Con quella ficurezza rifol- lì vettero alcune perfone intrepide di calar giù ma ben in quell’ ofeura , e profonda caverna , cautelati , perocché quei , che prima no entrati , era- vi fletterò fperduti in quel Sotterra- neo per lo fpazio di cinquant’ore negli ultimi tre giorni della feorfa fettimana Santa_. Tra gli altri vi calò il mio Amanuenfe Fra~ tei Vafquale di Mendoza nativo delle Filippine , c foggetto di molt’ intendimento , bella polla per indi ellrarnc tutte le olTa Stinco^ che particolarmente ci fu a_» , c accu- rato dal buon Romito elfer lungo cinque pal- mi . rio Che gran prova di fperava nare la della Spagna per ador- Diflertazione de’ Giganti rono dunque ufeirono fuori gannati mio Terzia- il cavar fuori con quello opportuno ri- trovamento nel Centro , gli efploratori , , ! c di portando feco loro uno Stinco affai Si feppelli- a due ore lì ma , ordinario , difin- una Mafcel- Digitized by Googic' . . DELLA GigANTOLOGIA SPAGNOLA. fcella con quattro denti bianchi geva e un , che , pena era che fon i quelli dal quale , che che ho gran paura , che Voetajlro-i nel quale ap- sì Volgo gente quella no- ci come fcor, Quelli non abbia 5 un qualche Romanzo in luce . dal fingono lì Erafi tanto inoltrata tra la vità lì ed in quella gui- ; Giganti de la Hoz 5 49 ma molto , di cui era flato , cinque piedi alta ia fparirono ìlìon ofiTo perfona la nìinutini ) a darli opera di qual- deferiva quella-» fucina di Vulcano ; potendogli ben fervirc di appoggio all* idea le vicinilfime botteghe de' ferra} di Cor- Caverna incantata duente c dire , 3 che j ivi la ( come intorno dilTe llraordinario ) dai Gigantoni Ciclopi i fulmini di Giove fabbricavanfi . In fomma le Offa di Hoz non furono come l’Olfo di Stinco allo Toluca datomi ca da nemmeno 5 denti erano i Cadaveri di tali fmifurati Don come quello dell' Ameri- Emanuele Ramo di Vera Sacerdote dilcendente dalli Conquillatori della Nuova^ Spagna 3 Uomo curiofo 3 domiciliato nell’illelfa Città del Mejftco \ me colà me i Nè denti delle 3 in cala lalciato della Torre qual dente è grande il come due buoni pugni vi che parimente fu da di Don Bartolomeo ha pericolo 3 che bcllie > D fia 5 co- de’ quali da Sloane lì rap- Memorie per la Storia So fi te , rapportano figurati cinque denti di Elefannei rami , che la Tua Difsertazione accoin- pagnano yjoò 5 (r/tm') . Che 33. che per fortuna diccfTc fé quello sì come , da Santo Agojììno nati e da Calmet fono del , Pefee detto Cetm dentai ut fpondere vidde Io. che 5 l’ affjcura ) facil 5 idelfo Santo , P. Femenzio- il denti i che era di codi è di ri- Dottore , Uomo Mola- ; che rem hominii dentem Chiunque voglia fi accomodi pure al parere del Padre Feyjoò-ì che non lo vidde , c creda , che fofTe di Pefee Abbiamo già difaminata I* efpreflTione > che fu . . da Santo Agojììno ciò ta fi Icrfi pure permetta . ritrovato nelle Spiagge dì Utica dente di Cetaceo . II ne cento 5 Onde di meftieri me , Tuttavoladopera che a motivo di ef- fi fia mio per più leghe e , dal che ci un j fo(Tc altro fi rinven- Mare dittante fi fpieghi , • co- o perchè quei Acquatili dal loandalfero a lemina, ed re, non le loro otta , nè le cotte, ma foli denti, edili sì gran copia, come fi vede nel, quando ro centro , fiirtiflero i le Campagne dì Toluca , che da quella parte ttan- (mm) Iflor> deìt* Accaim> Reale no i7i7- Dìpertazione dì itile Scienze dell’ an- dì Vecetnl/re y Lamina iZ< Digitized by Google . DELLA GiCANTOLOCIA SPAGNOLA. 51 flanno nelle vifccre del Continente della Nao- va Spagna . g 4 Ecco dove fiamo venuti . dì Aragona 'Regno Fummo a riufeire dal dal luogo e , di Concai colà chiamati dalla cutiofità nofeere quelle Ceratile comprovare la di rico- o Offa impietrite per , noftra idea , in difefa della_f quale, vaglia quanto fa valere ho difotter-^^ rate altre Olla, le quali non fono de’ di oà\ Canaan Egitto. Stan pure elleno ne* domili) de’ nodri Cattolici Monarchi tedimonj gnolì i ^ Feriti di villa < fono e veracità gl’illelfi Spa- , monumenti fono dati dilaminati dai Per mia fè bada andare . , che ha VEccellentìJJìtno Signor querque nella Terra di Cuellar Palazzo al Duca , , dì Alhur- e vi lì ve-- dranno moltilTimc Ojfa ài Giganti portate dal Mejpco , alle eccezzioni , quali dar noti che già Palazzo di Capri re vare nollri fi diedero polTono quell* alle Staremo per tanto . conchiufione la mento de* fi , che da tutto ciò Oda del a vede- il fenti- Compatriotti farà per rica- . * * « D 2 LET- Digitized by Googic Digitizéd by Google , . 'si LETTE R,A N.N. Scrina da all' Autore del precedente Difcorfo de' Giganti intorno al contenuto in ejfo , Amico Carissimo. E N c H e’ mi carilTimo fari del , trovi immerfo 5 Amico negli af^ mio impiego come , ben fapete 5 non ho potuto fare a meno di pormi fubito a leggere la vottra curiofa clegantilTima vorito , Opera , che mi avete faStampe di Madrid defte e che colle alla luce l’anno palTato con quello titolo; spa- E poirato para la WJloria naturai EfpaHola ché mi follccitalle voi medefimo a leggere fpecialmente il vollro tologìa Efpanola go 5 , §. x. , che è fopra la Gsgan- quello ho letto in primo luo- c fopra quello ho rifoluto fcrivervi la prcfente lettera. 2, Io non vi llarò a fare quegli elogj che prodigamente Ibgliono tra loro : i Letterati darli folo vi dico con candidezza d’ ani- mo vi 5 che ho Ietto con piacere quel §. j perchè ho trovato fpirito ncircfccuzioncs forza nel raziocinio} e molte cofe pellegrine munite di D I fuf- Digitized by Google . 7 1 54 fufficiente erudizione io non fono niento po che fortiene , dirvi però fatti , Scrittori fede Per credere certi . flati già (tf) j fatti che vengono $ combattuti da fortiffime ragioni fiano attedati da che gannare nia , , e degni ancora di tutta la illullri , vero il voftro fenti- un tem^ non oftantè la da cavati che portate ej/er'oì Giganti fopra la terra ì moltitudine dei - A . reilato perfuafo del Uomini non j balta « incapaci d’ in- conviene ancora provarli inca- paci di elTere ingannati. Qi^ella è una veri- non potrete_j 3 che voi pieno di faviezza negarmi Or quello appunto è quello 3 che tà . l’elillenza dei Giganti 3 cioè 3 che combattuta da fortilTime ragioni 3 e i lattis io pretendo lìa che fi portano per comprovarla atteftati non fieno 3 da perfonc3 che non abbiano potuto ingannarli nella loro relazione E per vero dire 3 fe confultiamo la ragione fopra una tale efillenza 3 fubito quella dimanda ci 3 perchè ora non nafeono più quel- fmifurate moli di le no Hate elfere degli fino Uomini 3 che fi a cento volte più Uomini del nollro Vedi 14., tempo ? E fpaccia- grandi a una tal di- co) certo , che il n. do'-je Vtftcjfo la efiftenza de» làlc di tutte >e Giganti è N> N. fiata dice: Egli è opinione iini^cr- Nazioni, non meno che quella del Diluvio. Digitized by Gooj^lf 55 dimanda Si pcnli come foddisfacciamo , pure j quanto vuole lì 5 ragione? alla tra tutte le ca- gioni naturali non fé ne troverà una capace di quietar Nè 4. mi la noftra mente fiate a dire che ha ) . che lo fteflb po- , trebbe appropriarfi alla longa età degli diluvianì perchè voi ben fapete , gioni naturali denza prcfto ni . di ma ad una , Dio , affinchè il , i Teo- non a ca- particolare previ- Mondo fufficientemente popolato Quindi è, che una che , logi più faggi attribuifcono quella fofic ben_» Uomi- dagli previdenza tal fi ve- de continuata da Dio anche dopo il Diluvio fino a un certo tempo, cioè fino a tanto che popolata baftantemente degli Uomini come dura fino la Terra mano in al ,fi lafciò poi l’età delle cagioni naturali, prefente . Or quefta parti- previdenza penfo non colar Divina la fare- Giganti , non poanche (òpra tendone voi addurre ragione alcuna . Or fe è così, coni’è chiariffimo, non fo vedere, perte feendere i chè in certi tempi vi fieno fiate intere generazioni di Giganti^ e in oggi non fe ne vela Terra , quando non vogliamo porre da uno fopra de’ Giganti ni mo di firaordinaria grandezza , ma , nel certi numero Uomi- che pur vedia- che non polfono mai chiamarli C/- D 4 gm- ., • 5^ ganti che cornTpondono , quelle o(Ta j che fi grandezza di alla umane. fpaccìano per offa Quello però, che mi fa maggior for5 za , fi è , che io non faprei dire , donde fi aveffe da ripetere l’origine di quelli Giganti . Siamo tenuti a credere, che tutti gli ni della Terra abbiano mo^ ed Èva', vola , fo UomiAda- lorg origine da , fé \ Giganti potef- o dai loro Fiquando non volelfimo addottar la fa- fero farfi gliuoli ma non la nafeere dai fudetti àùTalmud che dice, to di altezza quanto ferraqueo E come . il , Adamo fia- diametro del Globo altrimenti Un Uomo ? Uomo ha dovuto edere anche nel Tuo feto intotno a cento volte più grande d’un ordinario feto umano . La Natura procede con mirabile propor- cento volte più grande di un’altr’ zione nelle fue limili produzioni . Òr qual utero di donna ordinaria potrà contenere un feto cento volte più grande di un’ altro comniune , cioè dei noltri ? Due ^ tre e quattro ^ grande potrà darfi , non lo niego ed anche con fommo pericolo della vita della volte più Donna medefima , come vediamo in quelle che anno partorito inlieme più di due Figliuoli di ordinaria grandezza: ottanta &c. , ma cento ^ novanta ' non potrò mai perfuadermene 6, Par- Digitized by Googlf 57 6 tà Farmi . , che abbiano intefo l’ pefo di quella difficol- il veltri i mcdclimi Mcjpcaquattro Epoche le loro perchè quelli tra ne pongono una ,'che ni 5 Supponendo Giganti. zione dei comincia dalla diftrudiltrutti li confeguenza Tupporre, che quelli nafeere non potelTero da effi mtdelimi , altrimenti la dillruzione di quelli non debbono Giganti in farebbe Hata fperabile fenza loro medelìmi . dillruzione di la Dunque hanno fuppollo i GV- gantì di un’ altra fpecie , o dì un’ altra origine totalmente diverfa dalla loro: ed ecco, che hanno dovuto ripeterli da altra origine, Adamo 'Che terli , Mi 7. non li li ed j fé da quelli debba ripe- come dobbiamo credere) direte forfè credete di facciate sì che i la loro origine. vollri Giganti fmifurata grandezza giugnere ad grandi degli , efifere , che cento volte più Uomini del tempo nollro . Ma ricordatevi) che Santo Agojlino da voi citato, porta un dente di coltoro cento volte più grande dei noftri : voi Signor Botturìni creditatiflTimo Io llelfo dice : e P. Acojla il il lodato da vollro celebre ac- riferifee di aver ve- dente di quelli Giganti grande—» pugno di un Uomo , cioè grande ap- duto un come il prclTo a poco come quello di S. Agojlino , c del Digitized by Google J8 del Signor Bottarini c -ì noftro infignc Pa- il dre Giovanni Torguemada ne riferifce un’ altro grande due volte come un pugno \ per non dir nulla degli altri che tutti da voi medein conferma del voftro , fimo vengono portali aflunto . Or dobbiamo dezza delle moli come mente dite to 5 io dica te , alle quali e voi elfi hanno fervimedefimo faggia- fudetti » non dovrete rimproverarmi j 3 che , Giganti edere dati cento vol- più grandi degli Bella cofa denti tali i vofirì i , grandezza di fé dalla a proporzione giudicare della gran- Uomini che farebbe il noftra dell’ età loro armi cento volte più grandi delle noltre i ornamenti loro volte più grandi 3 pur ne avevano fe 3 giacché c in fpecie i fi con dfi 3 3 3 e fono Confervatc 5 le le loro oda Per palcere . 3 Uo- tali che l’ordinario prodot- ma to dalle nodre terre: 3 loro cafe nodri loro denti mini vi voleva altro diti 3 cento poteva redarne qualche vedi- dei quali pure gio 3 più grandi dei nodri delli c palazzi cento volte . vedere ora anche le fe fodero andati ve- che guadagno non farebbono in oggi ^Ingleji ^ e gli Olan- 3 fe vi lofi ero 3 diji coi loro panni l Sarebbe però necedario che in 3 e non attendeifero Inghilterra j in Olanda gli 3 Uomini che a fare quelli panni 3 af- fine' Digitized by - Googl . , . 59 fecondo a próvcderli fine di arrivare il bi- fogno. Se quefii Uomini po nofiro , a mio giudizio Grebbono inutiaffatto le porte, e in un giorno potremmo avere comodamente in Roma una lettera di Madrid , e anche da Lisbona E come no ? Se un Uomo dei nortri fa comodamente trenta miglia in un giorno, un Uomo dieci volvi folfero nel 'tem- li . te più grande ne farà trecento cento volte più grande Gran la. non , Uomo e di forza ben corrifponden- dei Tlafcaltecas ni ro , porti nel cafo di , un meraviglia pertanto, che Uomini di tanta velocità te e , ne dovrà fare tremi- , dover morire per come fapeffero far due o non cader loro falti dice il le ma- P. Acofla^ per feortarfi da lo- addoflfo per fchiacciarli quanti erano Baja , che avanza in ver quante novelle, Quante favole Stando 8. Ma al diflero fuoco a , e carote filar le Vecchiarelle lafciamo di grazia quelli fcherzi c torniamo, donde fiamo partiti. finora vi ho detto , chiaramente fi Da quanto deduce redrtenza dei Giganti nella maniera taluni fi ajferifce falla prova delle Ojjà Jì ritrovano fot to terra vien combattuta -i forti, e gravirtìme ragioni. che , che , da che d.i_, La prudenza dunque. Digitized by Google j} . quc5 o le regole della bqona critica non ci permettono di crederla vera, fé non fuiraf- Uomini degni ferzione di - d’ ingannare capaci , di fede , cioè in- ingannati e di eflerc . Guardimi Dio , che io ponga in dubbio la buona fede dei Scrittori da voi citati : tutta loro la mia difficoltà cade appunto fu quella buona fede , per cui fi fono facilmente molli a credere Ojpi uwane quelle j che non erano Prevenuti dall’ opinione , che veramente in un tempo vi liano flati nel Mondo i Giganti c dall’altra parte non rache Ojjà ài bejììe -i pendo a chi attribuire offa fìmili benché di flraordinaria grandezza alle noflre y fono buo- 5 Che namente caduti a crederle Oj[à umane fodero prevenuti da quella opinione 5 effi me. delìmi in quegli flelfi no conofeerej e che luoghi citati ce lo fanla prevenzione faccia_> che non è, ma , quale raflomiglianzaj tfbno incafij che giornalmente ce Io con- talvolta vedere anche quello ha folo una numerabili fermano c>. tal i . maggiore impulfo però al loro indal non fapere a chi doverfi taattribuire. Voi ben fapete 3 che gli ani11 ganno è nato li offa mali tuiti hanno me offa 3 3 a poco appreflfo che nois perchè quafi 3 tutti le medefi- hanno te- lla Digitized by Google . 6i fta ) vertebre , corte e arti , , fé pochi fé n’ec- ccttuano, che non hanno querte core infieme. querto c poco: il peggio fi è, che le_j Ma fpecie degli animali fono quafi infinite , e dei Pefci fpecialmcnte ne abbiamo pochiffima notizia . Non bifogna Storia naturale , querto in , lufingarfi che abbiamo dei Pefci to più limitata di quello , : la è mol- che noi penfiamoj ) e di quello, che potrebbe fomminiftrarci la_» provida fecondiflìma Natura . Non crediate > che io voglia portarvi qui per conferma i rtrani rtranifiimì penfieri dell’Autore poco (ano del Telìamed , che vuole tutti i gli animali ter- rertrìjfenza neppure eccettuarne TUomo, na- mare Padre commune di tutt’ i viventi della terra . Dico bensì , che il Mare ha tante , c sì varie fpecie di beftie di ftupenda mole , che noi di loro ti dalle poco , acque del mare , facendo o nulla ne fappiamo . Ne il fono fiate an- cora (coperte alcune , che per la loro naturai gravità (bn obbligate a vivere fempre nel fon- do del Mare, nè perciò a fior d’acqua polfono mai comparire , neppur dopo morte IO. Ciò fupporto, per dire francamente, querto dente, benché di (Iraordinaria grandez- o quefta vertebra o querta Calvaria è diuaUomoj conviene prima farne efattamen- za , , , . Ó2 te confronto cogli altri denti di tutti il loro Animali'j colle vertebre e , colle gli loro Calvario, altrimenti noi faremo fcmpVe incera cofa ti, che la Or tiamo. bia fatto zi come polfa farlo , , ? An- più: chi è anche in oggi, che benché della Storia naturale Jnatmia qui notate che ab’ efatto confronto sì . rapprefen- la chi è dei wjlrl Scrittori mai quello vi dito di dell’ così, fia perito ballantemente lìa che per fare c , E ? giudizj non fimili vogliono nè eccellenti Oratori , nè bravi Teologi , nè grandi Storici , ma perfone con- CI fumate nello lludio della Storia naturale c , E fe i wjlri Scrittori non_j Anatomia hanno fatto il fopradetto confronto, nè fono flati periti , come richiedeva il bifogno , non farò lontano dal vero , quando dico , che i dell' . vcjlri Scrittori fono flati capaci d’ingannarfi , c che perciò non debbano avere apprejjò di "Noi tanta fede, che abbiamo loro da credere anche combattuti fatti sì vigorofamente dalla ragione medefima 1 1. offa , che già fatto Egli fi il c anche certo credevano confronto , di , che di molte , n’è flato e fono ftate quelle conofeiute per offa di Bellie. ne lo fa vedere , Giganti Il ni voi avete ri- Signor Sloa^ il coraggio ài ton- Digitized by Googk ,, . ^5 cotttrad irglieh forza fa vedute da voi , e che non ne fia ftato fatto tre olfa umane Solo vi . j però vi dico , che potrà farli , , vi che di al- pajono più lo ftenfo . Io e forfè vi fa- tempo : ma quando non lì non per quello refta a voi la libertà che quelle fieno veramente OJ/a umainlleme non dimollrate , che non li rà chi lo farà col faceffe di dire , 5 ne 5 fe raflòmigliano perfettamente na beftia non , o di fia Terra , alle offa di nelTu- o di Mare lo , che potrete far mai 12. Panni già di commune , vedervi e che ftretto mi dimandiate fere di bellie alla ritirata^ da quelle difficoltà come mai j fe » o lì tali olfa polTono eftrovano in Montagne Mare, onde vengono efclufc le marine , o fi trovano in paeli, dove neppur per fogno fi vedono Elefanti , Rinoceronti , o altre limili Bellie di Terra ? altiffime, e lontane affai dal 1 fa : 3. fa dalla ^ 0 Amico cariffimo , quella è un’altra co- quella è una controverfia del tutto diver- prima fiano , umane polfano ellere e le voi volete , fiate trasferite in dove s’incontrano Offa avete un cattivo follenere la , , che quelle perchè non fapete , come quei luoghi di bellie sì ftrane—» e ruinofo fondamento per voftra opinione . Un buon pilìcoi che 6^ che trovalTc nel cafo vofiro, confefTerebbc fi ingenuamente che corta trovarfi , luoghi fudetti tali e corta parimente j 3 offa nei che que- non polfono eflerc umane , ma di bertie 3 o almeno 5 ch’è incerto 3 che fieno d’UominÌ3 ma non corta poi, come 3 e per qual via fi trovino in quei luoghi fepolte. Così direbbe un faggio 3 ed accurato Filorofo3 che non avvanfle za incertezze gantt 3 fenza fingere che incontra tante 3 3 tà fomminirtrate dalla ragione correre a querta rifporta fpecie dei Gi- la e sì . forti difficol- Ma fenza ri- non promettete voi il Gran problema /opra la traf' migrazione dei corpi marini nei più alti Monti della Spagna ? Se avete in mano da fciogliere quello problema 3 avrete pure la maniera di rifponderc alla dimanda 3 che tertè ho fup3 di fciogliere porto mi abbiate fatta 3 fenza che vi prendia- te pena di fortenere la fpecie del Giganti. ma Già mi pare dì vedervi convinto , 14. non per quello penfo di lafciarvi 3 perchè ancor io credo potervi dire qualche cofa fopra lo fcioglimento del detto problema 3 che forfè neppur timenti vsrlia tetemi 3 ma lì accorderà cogli dei Giganti 3 che altri vollri fen- fcrvirà per illullrarc la contro- vi . dica In primo luogo permet3 che io penfo 3 che fi fe per- Digilized by Goo^It ^ 65 fi perdefTero affatto tutte le notizie o fcritte» Diluvio j pure gli Uomini coll’andare del tempo (cavando la Terfpargerebbono di nuovo qucfla fentenza , , o di tradizione (opra il ra che una che volta già flato fia il Diluvio . Voi nella Storia naturale fìete tanto verfato , potuto con facilità vedere ) anzi fo ) che l’avete veduto ) quanti certiflìmi monumenti fi trovino nei più alti monti , e nelle loro vifcere ancora > che moflrano chiaramen- avete te 5 quei monti elTere una volta dalle acque flati inondati, e coperti. E fe la ragione dell’equi- librio, che falta in capo delle genti anche più idiote vello , , pone necefl'ariamente le acque tutte a lideve Tubilo ognuno argomentarne , che monumenti Marini non fieno flati colà , che col mezzo di un gran Dilu- tali trafportati vio . Qmndi è che , la notizia del Diluvio è Hata fcmpre univerfale apprefTo tutte zioni , e credo obbligate a Mosè HefTo .confefTate le Na- che molte non ne fieno punto , , Voi come tanti credono vo^ù Mejjicani hanno . che , i avuto piena notizia del Diluvio fenza però, ripeterli dai Libri che quella pofTa Io ne convengo, ma non credo, di Moiè che una . tal notizia debba neceffariamente in loro ripcterfi dalla tradizione , avendola potuta E eftì medefimi \ Digitized by Google . . I 66 fimi dedurre dalle cotidiane ofTervazioni ne- fcavamenti della Terra gli qucfte la . Penfo di più che , oflTervazioni negli fcavamenti del- fteflfe Terra abbiano fomminiftrato motivi di crei Giganti già un tempo fopra la Terra dere Egli è certo j che T ejìjìcnza dei Giganti è Jlata opinione unherfale di tutte le Nazioni ^ non meno , che quella del Diluvio Ed ecco . due notizie- in apparenza difparate (òftanza tra loro connelTe defimo Padre gente. Il j » ma j in me- e figlie di un cioè nate dalla medefima Ibr- trovarli la Terra in quali tutti i luoghi mefcolata di corpi marini 5 ha fatto credere il Diluvio : il trovarvifi poi ancora offa limili za ra ) alle nollrc ma , vi fieno flati di fmifurata grandez- che una volta falla TerGiganti • Quelle fono due ha fatto credere , conlèguenze dedotte al parer mio dalle quali Reità ora a vedere 5 fc tutta Tantichità collante in ammetterle abbia bene filofofato , e fe la loro Logica fia fiata medefime premefle così efatta ) . che non debba tacciarli di eflere Hata cagione di errore 15. Già di fopra vi ho la feconda confegiienza, fatto vedere 5 cioè quella dei che Gi- ganti ^ è infelicemente dedotta da quella pretncfla delle offa fmifuratc j che fi trovano dentro Digilized by Google 6? tro fo Terra la , Or che . che di quefto ra la 5 che fi prego ma , non forfè D/- ancora Monti alti Non ? e nel- , vi ributtate , vi che_j pentirete di avermi udito con Primieramente non vorrei s che . pcnfafte mai che Io j ) ficcome flimo una fa- , vola quella dei Giganti . cioè quella del alcoltatemi con pazienza vi attenzione ; dalla premeflTa dei corpi mari- trovano nei più le loro vifcere vi confef- fé , calibro giudico anco- fteflTo prima confeguenza Irmo dedotta ni direte j così credeflfì una fa- Guardimi Dio j che fcioccamente . La verità delD/- vola quella del DìIudìo. 10 penfi così luvio unìveriàle ha per fe dello Spirito Santo l’ha rivelata 5 argomenti più s teftimonianza_» la che nelle Sagre carte ce e che vale più affai di tutti gli giufii prefi dalla Fijìca , e fe ancora dalla Metafifica volete j credo il Diluvio Noetico j ra, come da Mosé viene narrato che mancando quell’ autorità trovati ne’ più alti Io dunque . e lo credo , i J anco- ma dico, corpi marini Monti non fomminiftre- rebbono un argomento ineluttabile da credere il Diluvio , come da Mosè ci è flato decofcritto . In fatti lènza l’autorità di Mosè , me 11 già dilli , Diluvio) tutte le Nazioni ma hanno creduto alcune chiaramente lo hanno E 2 ,. , . ammcflb particolare , come i Greci ) c altre hanno ammelFo fenza punto determinare la Io fua eftenfione . Così credo rammcttelTero pu- ; ma voi , che fiete tanto perito nelle. loro antiche tradizioni j me- re voftri MeJJìcani i me glio di per potrete olfervarlo Diluvio il ne generale , e vedere credelTero una e(Tì , Te inondazio- come ce Io o pure una inondazione o incerta nella fua qua- del globo tcrraqueo, rapprefenta Moiè ) foltanto particolare -i lità . Ma quello non è tutto il mio penfiero Dico adunque, che dai corpi Marini nei più alti Monti non folp non può dedurli rettamente il Diluvio univerfale dì Mote ma neppure fi deduce rettamente un Diluvio partii colare Mi . intendere , fpiegherò meglio per farmi meglio e per togliere ogni quillione di parole Per Diluvio intendo una inondazione della Terra fatta improvifàmente dalle acque piovane , o anche dalle acque Marine Già ve. dete , che le quelle folTero acque piovane per quante mai , non potrebbono mai dirli ca- gione dei corpi Marini nei piu alti Monti le acque piovane come dolci di loro natura, non fono Mondo abitabile da* corpi perchè Marini , parlando in generale , 69 Se poi l’inondazione ly. fi facclTe dalle acque Marine, lo che farebbe per qualche rottura , che facclfe in qualche luogo il Mare , o per l’urto continuo dei Tuoi flutti , o per qualche tremuoto allora , sì , che potrebbo- corpi Marini dei Monti dirfi no ceno modo originati dal Diluvio in un_# Ma non i . fono quelle fono più i alti uniche vie le corpi Marini Monti . : elfere per fi le , i quali pof- depofli flati Voi non ignorate re da alcuni luoghi co , che il nei Ma- slontana a poco a po- noi abbiamo da Cedici miglia di campa- poche centinaja d’an, che il Mare in altri luoghi vada pure a poco a poco entrando dentro Terra , fenza fare all’ improvifo Così dicono , che fucgrande inondazione ceda in Ancona . Quelli piccioli cfempj polTo- gna ni fatta così a Pi/a in Dunque dobbiamo . dire . fervire per difcorrere fimilmente di tutto no il Globo terraqueo , dovendo’ fuccedere altro- ve ancora quello , che accade quà tra noi. E per vero dire, come farne di meno? Fiu- mi re grandilTimi , e entrano di continuo nel quando più , e quando meno , Ma- porta- no però fempre fcco gran quantità di terra, o di limo , che calando nel fondo del Mare deve necclTariamente alzarlo , c occupare buo- E 5 na Digitized by Google _ . na quantità di quel ma le acque lo dove 5 il le 3 (ito , che occupavano pri- vanno quali perciò a trovar- ì livello più facilmente le porta. Si- mili alterazioni nel Globo terraqueO’i che pof- fono quafi dirfi infenfibili grefTo di centinaja*, e migliaja confiderabiliffime Or . 3 abbandonate dal direbb’egli con verità petcrfi dal 18. Diluvio Andiamo ? d’anni fono chi trovaflTe corpi rini in qucftc terre così re non fono mai qua- , voce óìDìluvjt e pure nel pro- lificate colla No 3 i MaMa- che dovefièro ri- certamente Mi più innanzi. ricordo di aver Ietto nel noftro Valìfnieri’ì che nell’anno 1 707. 3 fé non m’inganno 3 accadde vici- no a Santorine nelC Arcipelago tremuoto 3 dufTe finalmente uno fcoglio ftantemente grande in ancora un orribile_j che durò per molti mefi rufTifte di maraviglia 3 mezzo 3 e pro- 0 un’lfola baal Mare che 3 3 ed è oggetto di curiofità ai Naviganti di quelle parti. 3 e Or Io non ardirei dire 3 che quella foffe l’unica Ifola3 o l’unico Scoglio3 o l’unico Monte na- Mondo ; perchè la Natura eflfendo medefima 3 ha dovuto Tempre operare nella medefima maniera 3 come vediamo 3 che fi a’ giorni noflri. Ciòfuppoflo; to così nel Tempre fiata Te Teavandofi la quell’ ITola , o altra fimile 5 vi s’in- Digitized b Co pale , 71 corpi marini s’incontraflTero turale 5 che 5 com*è cofa na- potrebbono quelli elfe? Penfo vi fieno, re con ragione argomenti del Diluvio non dubitiate rifpondermi francamente di Dippiù 3 avendo toccato poco fà 19. i fiumi, che portano gran Terra in Mare, Io non vi ftarò a ripetere ciò , che dice Erodo- un dono del , che il Boj^ Egitto fia perchè fatto a poco a poco dal limo ch’egli porta feco nel Mare non volendo per ; to cioè , Nilo , ora contraliare col Signor d' Origy , che nel 1752. in una fua dilfertazione fopra quello palTo di Erodoto il contrario to . , Vi dirò Verrareji del do varj è sforzato di rimollrare Ib con qual buon efi- fi ma non bensì , che Mare va fcanni , il Pò nelle fpiaggc di continuo producen- che finalmente crefciuti fo- acque formano belliffìme Campagnc—a Quello è confinanti alla Badìa della Pompofa pra le . un fatto certo . Mi ricordo poi di aver letto nella Storia Naturale del Signor Buffon da Voi pure citato , che molti Fiumi entrando nel Ma- re , s’incontrano d’accordo colla corrente del Mare medefimo \ ma ficcome le loro acque vengono fempre qualche poco ritenute dalle acque Marine , così vanno deponendo nel loro longo corfo nel Mare flelTo la Terra, che ti- £ 4 ran ,, , { 72 ran /eco, la qua^e calando, deve a poco a poco formare un Monte dentro Io ftetfo feno Mare Supporta querta verità , a cui non ho che contradire, fìccome i Fiumi non conducono Tempre la ftefla quantità di Terra ma del . , più, ed ora meno, fecondo fpecia’menprima di ^ìti^nc— re ai Mare , così dovranno vederli quei Monti ora te le varie rotte, che fanno di varj rtrati comporti giore verfa natura te fecondo , che fanno , tofe i Fiumi e limili , avrete olTervato tantocche fe fi . , , , fenti che tale Or in quelli erti verfale 20. . co- tal , guila non fa- fia prendere in contrario Io però non vi dirò per . l’origine di tutti i Monti precoraggio di dirvi, nelTuno fatto in fia tali il , ripeterli o , direte , necelTì- e pure non pof- da nelTun Diluvio , che fia particolare Mi tal guila Monti debbono per tà incontrarfi corpi Marini fono in formati , Monti nortri i che , fiati taIvolta_« , appunto tali fono volclTe dire ma neppure ho , che non ve ne Or dirot- quali ajuti poterti dalla loia ragione ora mag- di talvolta per terre cre- , e non altrimenti folTero prei rtrati di ancora e , diverfità delle la talvolta per terre brecciofè , per arenofe me cioè di , o minor diametro , , o uni- . che l’ / altezza di alcuni Mon- Digitizod by Googic Monti è tanto grande rifpetto alla baffezza Mare ) che non potrà mai l’Uomo perfua- del che quelle cime fieno fiate ricoperte , acque marine fenza il cafo di un gran Diluvio. Ed Io vi rifpondo, che così appunderfi dalle to ci rapprefenta noftra la fantafia così però c’infegna la ragione Io . \ ma non non vo- glio nella brevità di quefta mia Lettera portarvi dimofirazioni in contrario le , folo -à una Jìrada per correggere r errore Sapete bene 5 che gli Antichi credevano l’origine de’ Fiumi ) e dei Fonti tutti della Terra non efiere altra , che imadditerò vojlra fantajta della . mediatamente dal Mare to vigorofamente fofi ma fia . Sapete fiata dai altresì , quan- Moderni Filo- combattuta quefta opinione, facendo pri, che le acque piovane erano piuc- vedere chè baftanti a mantenere il corlb a tutti i Fiumi , e a tutte le acque dolci ; dimofirando in fecondo luogo , che l’acqua del doli per qualunque tratto , Terra non perde mai , Mare filtran- per qualunque e la Tua naturale amaru- , le Leggi del Lifono dalla Natura foggettate le e per confeguenza deducendo , che i Fonti 5 che fimì non potevano nafeere dal lenza, e finalmente portando vello acque ) a , cui fi trovano ancora in Monti bafiìfiìmo altif- ma^ ., . . 74 re Or . contro qucfta ultima ragione ha gnor Jùmmafo Ceva ' non fe , isbaglio lico eccellente dell’Imperatore , il Si- Idrau- , Campato molti anni fono in Mantova un’ Opera in quarto, colla quale fa vedere , che Mare il vello ancora colle cime dei più Se propofta voftra difficoltà vi la confultate quefl’Opera Da 21. a Li- fta alti Monti forza fa e poi rifolvete , quanto finora vi ho detto panni di avervi abbaflanza dimoftrato che , i corpi Ma- Monti ancora 5 non fono argomento ineluttabile nè del Diluvio di Noè , nè di altro Diluvio partii rini che s’incontrano ne’ più 5 Ed colare in fatti il alti Signor Bouguet Profeta fore in Neufchatel dopo longhiffime olTerva- zioni detti corpi fatte fopra beramente > i che tanta era limi 5 che Valli 5 e nei Piani pronunziò incontravano nei Monti s’ , to alcuno attribuirli li- copia dei mede- la nelle , che non potevano in conalla fola inondazioni* » Quelli poi , che fi trovano anche abbondanza dentro le vifcere dei più alti Monti , quando fi fcavano per le Miniere , Noetica . in anno nel fatto dire al Diluvio di Ncè Terra , e perciò fi Signor ii , , che tutta Ia_» una gran mefco- faccCTe lanza di Corpi Tcrrcflri ' Woodward liqutfacefiè e Marini infieme. Ma 75 Ma qucfto fiftema oltre le difficoltà prefc , dalla ragione naturale mare ce il i Monti Ed 2 2. incontrò quelle di forfopra dei quali di- , ecco abbattute due opinioni hanno avuto per teftate ancora ri , d* Armenia Sacro Scrittore ù fermafle ì'Arca dopo DHtruio . il da valenti che o non 5 fé quali tutta , rAntichità ed illuftri fono voluti dar fi cfaminarle a fondo 5 o hanno la ftiinato che , at- , Scritto- pena di meglio di lafciare illefo quello 5 che per tanto tempo ha riportato Tuniverfale confentimento. 25. Non vi faccia però maraviglia 9 che Io abbia avuto con voi quello coraggio per9 chè oltre all’avere ancor Io dal canto mio, fe non gran numero di Approvatoti 9 almeno cert’uni che fono , dicare di limili Naturale più dagatori re il del vero primo del Volgo . piu a portata di giu- Itati materie periti 9 9 combattere a Non ammettevano nefì delle 9 i della Storia le di fiate le Spiriti folletti elTe- opinioni 9 V arte d* opinioni ^ dai Saggi fi , che fainciarmare Ip > t tante altre limili fole comunemente non communi potete ignorare in qual vo- Comete e come molto Icrupolofi in- sò ancora ga fieno già un tempo perfone 9 e influjjì 9 che ora rigettano tutte co- , 7^ me favolofe ti gli ca ci beata ma -i E’ nccefTario aver Tempre avan- . occhj quelle belle mallìme lafciò fcritte dic’egli Maxime 5 gii praejìandum ejì , deciplt quàm , libro quaeque via Trìt'ijfma . Tuo nel che Sene- De celcberrh , Nihìl er^o ma-' . ne pecorum rifu fé, pergenres , non quarnur antecedentìam gregem euwdum fed quo ìtur Atquì nulla quàm quod ad rumorem componìmur optìma rati ea , quae magno ajjenfu rcceptafunt quorumque exempia nobii multa funt Nec ad rationem , fed quo ejl , rei noi majoribui maVn ìmplìcat . ^ : . ad Jimilitudìnem vivimui- Inde ijla tanta eoacervatio alìorum fupra alìoi mentium .... Ar^ gumentum pejfmi turba 5^.. Un buon Filofoto non deve ammettere mai per vera una Sentenza folo , perchè viene afferita da gran numero di Autori, di qualunque rango cffi fie11 Tolo Dio può forzare il nofìro intelno . letto a credere anche quello , che chiara- mente non comprendiamo; ma fuori di quello deve ognuno far ufo delle forze del propio intendimento , con quella moderazione però 5 e faviezza , che richiede la materia , H tempo e il , altre adìmunt luogo limili 9 , la qualità circoftanze : delle perlbne Sopientìam fibì lib. 2. Divi- diceva Lattanzio nel nar, Digitized by Googl ,,. 77 uUo judìch inventa Ma^ jorum probant ^ ab alìis pecudum more du^ cantar . Sed hoc eoi falUt j qaod Majoram nomine pofito , non putant fieri pojje , ut aut ipfi nar. Inftifut. j g'Uf fine piai fapiant i.qaia mi norei vocantur^ aut àefipuerìnt di è 5 che pillola veflìgia pìorem ^ai j illi quìa Majorei nomìnantur . Quinancor Io ripeterò con Seneca alla ^ivd ergoì Non ibo per priorum Fgo vero utar vìa veterì : fed fi proplanìoremque invenero , hanc munìam, ? , ante noi ipfa moverunt -i non Domìni no- fed Ducei funt Vatet omnìbui verìtai « nondum efi occupata 5 multum ex ìlla ctìam fu-' Sono Italo ancor io del votarii reliSIum flro lentimento , fino a tanto che non ne ho trovato uno migliore; ma trovatolo poi j non Jìri • , . ho potuto contenermi di non farvelo palefc Migliore occafione di quella non ho creduto . Voi fiele del mio medefimo mio buon Amico ) e avete per mani una grand’Opera Copra quelle mede- potcrmifi dare Illituto le 5 liete fime materie. a voi doveva dirigere Dunque qualunque elfi fieno perchè voi meglio, d’ogni altro potete penequelli miei lèntimcnti trarli ; quando ) voi più d’ogni altro potete farne ulb vi pajano al cafo altro faprete compatirli , ; e voi più d’ogni fe meritano compa- , timcnfo tera 9 . Finalmente vi ho come fuol dirli , fenza previo Itudio alcuno contradirvi ma folo j fcritta qucfla let- currentì calamo 5 ; cioè fenza prurito dì ' fenza fperanza di gloria alcuna; per manifellarvi così rozzamente una moltitudine di penfieri ) che mi tumultuavamente Non ne attendo perciò rifpolla , nè mi curerò punto 5 fé non ne farete alcun ulb j purché mi crediate tempre no nella . quale con pienezza di vera ftima vi faluto e mi confermo. Digitized by Google , 79 R O S P I S. T A Memorie Deli* Autore delle prefenti alla fide tea lettera . Amico Cariss imo. Ubito che tera 5 lefliì 1 * voftra let- mi riconobbi tanto più obligato alla voftra bontà , quanto che in mezzo a tante fatiche , che porta il voftro Uffizio , vi fiete degna- mio Apparato to di leggere nel • tratta più crefeono le revoli efpreflioni tà il della Gìgantologia Spagnola mi onora ; mie obligazioni , con cui la §. io. . E j che molto per le ono- voftra cordiali* e benché vi proteftiate che el- leno fono più tofto riftrette , Io , che ben irvoftro ingegno, e ho tutta la fperienza della voftra erudizione, mi reco a grandiffimo onore gli elogj che fa- so 5 e conofeo qual te di me . fia Permettetemi però , che vi dica efti non fie, che in che febbene mi afficurate te flato prodigo , Io non poftb aftblutamcn- Digilized by Google . I So te crederlo vedendomi , foprabondante- cosi niente favorito Qaal fia la mia opinione circa i Gigan-* 2. //jravrctc comprefo, Amico CarifTìmo, dalle mie parole , in cui afiTerifco al Num» 2. 5 che fu quella Queflione, Io falò preparo la ria per quegli me la , mate- che avrà da fcrivcre dopo di mi Gìgantologta della mia Nazione. Così fpiegai : Mi protcjlo però 5 che fu tal partico- lare fol tanto intendo , con queflo mìo acceffo-i dì preparare la Jìrada a chi per l'a'uvenr re dar fi voglia a fcrìvere la Gìgantologìa Spa- gnola . AI num. 3. così dico 8. . In quanto tne^ voglio per era prefcindere »fe fa -^0 non Jìa dì quefa figurata qualità , il credere che vi fta fiata TROVlNClA DI GIGANTI aver citati alcuni Autori documenti , che tare dell’ Epoche quali ella , i vi fu Americane , , . Dopo provano con ~ quali paflTando a tratla è quella di Tlachìtonatiuch feconda delle 5 cioè il Pe- riodo dal Diluvio fino alla difirazione de' Giganti ) ferivo così nel num. 10: Quantun- que queflì Autori , e Monumenti fpecial credi- to fi meritino e con ejfi pofià convìncerfi effervì vera ìfiorìa j che comprova Vefifienxa della Provincia di Giganti j tuttavìa non voglio la- fida- Digiiized by Google 8i /dare appoggiato a quefta fola fede affamo di che hò intraprejo a trattare in quejlo ap- ejf 5 parato. Vieppiù profonde intendo di gettarne fondamenta le e di ejjè , fi prevaglia pure fhi avvenire fi compiacerà di fcrivere . Doppo avere concludentemente prova4. per l"" to che ne’ Monumenti innocenti degl’indiani, trova fi veramente eflTervi Spagna una Generazione Num. nel sì 16. do dalla quando fenza -i j i nofiri infe- fijfarono la , che appunto aveano da mentire quando n additano -i Nuova ferivo co- prima Epoca del MonCreazione al Diluvio Or dunque per-^ gnamentì re nella che nè menti- Egli è certo . nè finfero rono fiata dì Giganti fino alla difìruzzione da finge- o t dal Diluvio la feconda G 'ganti de' ^mlora I a quefti argomenti fi dìa una qualche rìfpoavrà piacere di udirla chi farà per feri-" , fa vere la Gìgantologìa Spagnola. 5. Dopo aver fpiegato fino in cui parlando de’ Giganti fi eran antichi Sepolcri per dei Num. fuado , e 3 t 5 diffi dentro dopo aver conchiufo che certi 3 che facevano antica- fi grandi Sepolcri 21. lo paflb di S. Ago- corpi grandi Beftie non le mente nel de* loro trovati il , in quanto a ho me fcritto cosi ^ mi per- che anticamente non faranno giunti a F tal Digitized by Google 82 tal grado di follìa le Befiie Dottore grandi . , di fare Perciò j gran Sepolcri per appunto , il Santo cbe forfè coWiJlefà perfuajione -jìve- 9 va 9 con avere rinvenuto ne' Sepolcri Offa di morti (Pincredìbìl grandezza riputandole Ofa umane 9 fi diè a credere 9 eh' erano di Giganti Già ho detto 9 che fu quefi'argomento , io non • decido 9 ma efpongo 9 e metto in chiaro ciò che dijfe S. Agoflìno. 6 la 9 Avendo provato 9 che Sloane nè parnè poteva parlare delle 0 , che fi tro- . ^ vano nell* America 9 che quelle come 9 quelle nel Num. tro le nofire Lo e avendo fatto vedere che abbiamo oflTcrvat0 9 25. che deferive Sloane £ 9 9 9 non fono dimando quefio è quello che prova con- OJfa la Difièrtazione deWlnglefe ? verifìcarà nell'avvenire quello che vorrà in- traprendere quefia fatiga . Entrando a parlare di un OfTo grandi(fimo9 che fi conobbe chiaramente eflere di 7. Gigante 9 per avere le note caratteriftiche__» della fpecie ta Notomìa Num. umana 9 fecondo una ben^ accurami protetto così dicendo nel 9 30. lo però fenza che comparifca di vo- ler decidere 9 per liberarmi da quefla taccia ( cioè di feguitare gli errori del Volgo ) dico 9 ed efpongo al Publìco » che io ho avu- to Digitized by Gt)Oglc V fo In 8. mio potere due ài quefle OJpi prpdìgìofi . In fine dopo d’ altre protette con- chiudo il Fin^ Num. IO. e dico nel §. qui Jìamo fcorjt dal Regno di Aragona , e dal luogo dì Concut . Fui chiamato così lontano da quelle Ceratìte •uar contro l' , errore o ojfa petrìficate commune per pro~ Gi- la fpecìe de' ho favor di quejla [pecie . / nojlri non fono Giganti nè della Terra dì Canaan , nè deW Egitto . EJi fanno nel Dominio de* nofri Monarchi Cattolici i Spa" ganti Vaglia . ciò quanto può valere lo . dìffotterrato altre ojjà in . gnoli ne fon veridici tefìfnon\ dì vifa fono i Monumenti , ef- dagli Uomini riconofciutì col folo andare 'al Falazzo del Signor j Duca d’ Alburquerque nella Terra di Cucila r ^ vedranno molti/fme offa de' Giganti pojfono da^ venuti dal Medico , a cui non dotti f f re quelle eccezzionì $ del Falazzo dì Capri che fi danno a quelle^j Vedremo cofa conchìude . tutto quefo nel giudizio de' triottì . 9. Non ottante tanti me vertimenti da fpicacia liafi , ne di Giganti j sì replicati fatti , la voftra fingolar mi vuol prevenuto trovata nei e Compa- noftri Domi nj dì a credere Spagna Generazio- c luiingandovi f a , avper- che—» che io fio creda> Digitized by Google . . S4 da, Voi credete di più , che Io a difenderlo per quello che ho fia obbligato ab, benché con tanta indifferenza . Mi avvertite con fomma bontà nel Num. 2. Che per creder certi fatti che •vengono combattuti da fortijjtme ragioni , non bajla che fieno attejìatì da Uomini incapaci d'ingannare , ma conviene an^ fcritto Cora provarli incapaci di ejfere ingannati . Que- è una maflìnu fondamentale di buona cri- lla tica ed Io di , effa faccio veduto ne' miei avrete gran conto fcritti , come , fpecialmente dove dico , che per parlare deW opere delNatura , più ijlruifce un viaggio di mille leghe , che la lettura di mille libri («) Io in conlà la . tracambio di un te mi principio che graziofamen- tal proponete e di cui non mi fono mai , dimenticato, voglio farvi menzione di un'altro che a Voi , come fommamentc ripieno , di un buon fenfb farà famigliariffìmo , ed , è che non fi devono cercar ragioni contro di quello il , (^)Tra chi no di cui con certezza ci ajfcurano gli ocla ragione, e aggirarft al prefente il gli occhi, devo- voftro difeorfo , c mio DoPrologo del mio Apparato * la) yeJì ih) ^artre hiuilttim il ratìonem » & dmittere feefm inermi tas^ tfi . , Digitized by Google . . «5 Dopo r 10. antecedente avvrfo mi dite» che r cfiftenza de’ Giganti viene contraftata con fortiftime ragioni , e che i fatti , che fi allegano per provarla , fono riportati da Autori pofiTono elTere fiati ingannati quali i , Perche ( Num. aggiungete Voi nel g. confultiamo la ragione fulVeJiJìenza de' ti fubìto quella j cl dimanda : perche ora non nafeono più dì quelle fmìfurate moli dì ni t ) Gigan- Uomi- che fifpaccìano ejfer fiate fino a cento vol- i te piti 11. grandi degli Uomini del nofiro tempo ? Nel farmi quefia dimanda, per ve- rità vi dimenticafte della Fifica^ c della vJ^r/V- tura Ditemi può ora . tura col fuo , non è egli vero innato vigore tre , , che la Na- produrre ciocché di prefentc , o quattro mila-» ? E’ pur verilfiNatura nunquam confenefeere dìil mio Chiarifii'mo Kecome diceva anni fono, feppe procreare mo, perche tenda ye: co efi , {a') . la Quefio fenza fallo , Uditene ora un’ altro . Ihi •vìdìmus monflra genere Gìganteo è dogma Tifi- quaedam filìorum Enac de Un uomo F 3 (d) Gafpar a Regibus Camfui ( , ch’è Scritturale quibus comparati , eufiae videbamur. {b) totam , , quafi lo- della nofira ftafUir/. 25. /rr ^ ^ ) /iumtr» caj>. i j. Digitized by Google . / B6 certfo ) cd di una locujìa : fe è ftatura levole a produrre i ra tale) che ad e(Ti datura ordinaria ) ragione poi vi ancbff pìà volte maggiore dunque la Natura fu vaEnac di datu- figlioli ài paragonati fembravano Uomini gli locujle ; dà Tanimo di dubitare di per qual che al , prefente polla produrre Uomini che fiano cen^ to volte più grandi delle noftre Stature ? Ed acciocché non vi abbagliate) avvertite bene) che Io non dico mica fiano ; nè per che ) alficurare fieno fiate Generazioni di cofioro aderire che Noi fiamo quelli cento volte più fieno Giganti tali che vi fiano ) locujle ) fa vi o vi d’uopo ) nè meno che ) grandi di Noi . Quello ) che però vi dico ) fi è ) che la ragione ) che Voi forfè potrete apportare contro quella ragione Eifica ta ) che vi ho addot- c contro l’allegato Tefto ) ) a bell’agio la potrete preparare per rifponderc firo Paefano Jìnganno 29. ) vi il all’ifiefib vo- quale) nel fuo D/- è del tutto contrario fopra_> quello punto Quindi) ficcome Voi non vi farete 12. mai immaginato ) che Io vi potelTi ciò rifponderc ) così vi fate Num. 4. fia la ) ad avvertirmi che non vi fiia ) nel voftro a portar per rifpo- lunga età degV Uomini Antediluviani ^ nem- Digiiized by Google , t 8> nemmeno loro ftature le Debbo . far , come mi comandate , perche non ho mai creduto lòia Natura ( benché vi abbia la fua_. che la gran parte ) vivere gli foflfe che vìviamo Noi. rei che quella ) che allora facefle Uomini più lungamente gli Nè » benché ciò di quello fbfle j j Io di- potefTero cCTere più gran- Uomini perche potevano avere più lunga vita , , mentre ora vcggiamo che gli Uomini corpulenti fogliono morir più predo 5 che quelli dì mezzana grandezza nati nel medefimo tem- di po . Gran contento avrebbero molti, fé potef- fero con qualche ragionevole proporzione furare gli anni della loro vita con lor corpo; ma quella è una follìa i . , mi- palmi del Nè tam- poco per provar la generazione de’ Giganti ^ Io dovrei ricorrere , come faggiamente mi avvertite , all’ efiUenza degli Uomini d’ una cllrcma grandezza , perche Io certamente ferirti V Apparato per poter provare la Generazione! e gli Uomini, che vediamo llrade'' Giganti ordinariamente grandi , non arrivano ad efde* quali Io ho avuto in ferc quei Giganti mente di parlare nel mio Apparato. -ì 1^. E* certo, che il vollro acutilfimo ta- lento pretende d* impedirmi per le quali tutte le llrade, Io poteva fbddisfarc F 4 alle voUre di- , 88 Volete chiudermi dimando e mi riftringcte ftrettamentc tutte . voftra interrogazione. le porte confini della ai Perche (tornate a dir- in alt unì tempi vi fono fiate intiere generazioni di Giganti , e adefò non fe ne ve- mi) de neppur uno falla terra Già ? capifeo quel che volete dirmi) poiché di fimile argomento mi fono valfuto contro 'Wodwardt quan- do aflerifee rini , che Teflacei i che troviamo ) e ) Ma- Corpi i sù petrificati i Monti ) piovelTero anticamente fopra la terra inalzati Trombe ài mare dalle ciò feguiva ( Io a la fendo più ? (a) Natura . lui Se allora naturalmente dimando invariabile ) perche ) oggi non accade ) dimanda ) e la mia della Natura ) che ho Si fonda la voftra inviolabili nelle leggi Tempre dinanzi agl’occhi , per efaminar la difPotelTe pure ficoltà del vortro argomento . '^od'ward ritrovare la prova del fuo Siftema, come Io la ritrovarò appreftb per voftra dimanda. fodisfare la 14 Per più ftringermi) vi fervite anche ) nel Num.j. ) di un altro argomento) che dite voftro aver maggior forza coltà ) Donna che lì trova . Fondali quello nella ) nel concepire di ordinaria grandezza ) ) diffi- come una dìfcehdente da Jda- CO il mìo /Apparato $. ir. Num. x^c-pag* 14 y. Digitized by Google I 89 Adamo ftraordinariala cavità dcH’utero un feto così mente grande contro la mirabile proporzione, , * ' ! j ! i ’ abbia potuto contenere nel- c da che nelle Tue produzzioni olTerva la Natura. Io credo affolutamente ( per dar an15 . che Adache più valore al voftro argomento ) lo figuramo non fofle tanto grande, come credo che quel Protono 1 Kahhìnì , perche Uomini folfe di una ftatura regotipo degli lare minore , difeendenti e , f^o' anche di quella di hò anche badevoli fondamenti folfe della meper credere, che Ge^à Crìfto poiché il fentimendefima ftatura di Adamo', fofl’ altezza d'Adamo to del Talmud^ che Terraqueo h uguale al diametro del Glohp . fe di Ehaìn-t una pazzìa fimile a quella miglia di che Geià Crtjìo avea novanta Voi ) come da Adacorpo Ora ( dimandate dilfe . ' mo \ c da Èva da i quali regolarmente gli ' , e Uomini, naturalmente hanno origine tutti del mio Appotranno aver origine i Giganti quanto cadevano qui parato ? Per mia fede , Enac , covi tutti bene in acconcio i Eìglioli dì ma lafciamo quella rilpoda^per i Moabiti 1 migliore occafione id. . (<*) Alla difficoltà , « che al voftro vt Num. 6 . in- co Vtitfl Digitized by Google , } , 90 incontrate nel credere che ciò , pofiTa eflTere ac- caduto, pretendete di dare il Aio fondamen, e la prova r\t\Y Epoca dei Mejpcanì $ che Io riferifeo , e il di cut fecondo Periodo è dal to T^iìuvio alla di/lruzzione de' Giganti - Da que- Aa certa Aippofizione s’inferifcc ( dite Voi che i medefimr Mejfcant non potellcro tornar più a generarli perche la Aippofta dillruzzio, ne nel Periodo di Giganti non potrebbe verificarfi in altra gendo ancora maniera , tènonche dirtrug- Mejfcanì 5 i quali potevano generare degli altri nei tempi pofterrorì Da ciò s’inferifce (conchiudetc Voi) gVlndiani del i . M ejpco avere Arppofto di un’altra fpccie» o , che i Giganti fblTero di un’altra origine affat- to diverfa dalla loro » c che per confeguenza abbiano dovuto dare principio alla Gene- razione Adamo , di Giganti da e da Ena altri Genitori che da Perche qneflo argomento mi \j. forza degna di rifpofta , era neceffario faceflc perfua- quando ^'Indiani del Mejpco di” Giganti in Tlafeala , che è un picAmerica Settentrionale , diciol angolo ftruggcffero ancora tutti \ Giganti y che erano dermi , ftrulfero nei che* i Domìn] di Spagna néPAmerica Aaflralp . lontana migliaja di leghe da Jlafeala A j N Digitized by Gt)o^I i . 9* A con quel che accadde in Sicilia ove furono dirtrutti i Fran~ Ja diftruzzione di tutti i Vrancefi-^ che cefi i8. chi volcfle provarmi , •i Mondo fono nel tefi o , f^d’oggidì fono voleife dirmi che darci Io una quanto quella che Uditela vi prego. Eranvi che erano nei tempi rifpofta tanto convincente ora poteva darvi nella in Sicilia . paflfatij , pm Franceji di in Europa molto Vran“ i di un’altra fpccie dai fteflTa quelli diftrutti maniera, che eranvi in America molto pxìxGiganti di quelli, che morirono in Tlafcala \ ed ecco , mio ftimatifllmo Amico , che acciò non polTiate dire , che Io mi vada Ichermcndo, fon rifoluto di con-* teftarvi fu quello alTunto Autori che Voi ig. tizia , fcritto , e de’ documenti , in di difcfa dei miei mia Nazione, volete tanto abbattuti Non può giungervi nuova quella no- poiché averete letto ciò che il Cbiarijjtmo Hernandez , le lafciò ci di cui pa- num. 27. della Gigantologhy : Permulca Gigantum non vulgarh magnitudinh ojfa per bofce dies inventa funi , cum apud Tetzconanes , tum apud role Io riferii al c fono le fegucnti Tollucenfe: , lata fune , quorum nonnulla in Hifpanias de» alia verò miracuii grafia a Pro» regibm feroantur 5 inter quae dentei maxH- Digitized by Google p2 quìnque eireiter unttat larcs ejfe feto ac àecem lor.goi amplitudinem braclìiis j , ìatoi i unde conjiccrc licci Capitrs quod bini homines j exleniìs vix pofTent compiedi tìaec aatem ut fida queat illìs ab alitamen non me latet a multa judicart , multa fieri non po£e , antequam faBa fint ; adeò nerum ejì , atque indubitatum , quod Plinius nofier dixit 5 Naturac, notior a , funt » . quam & quo denegar/ nempC'ì vini ac majeflatem omnibus tis fide mina carcrc , five horridae momen- magnitudìnis ho- aliunde in tane regionem •uenerìnt (cuin apud Promontorium bonac Spei , Patagoncs quofdam verfàri monftrifcrae proccritatis narrctur ') fintque ab ìndigenh occifi j fine , vo, eot haec tulerit tellu: j au^um- lente natura que numerum pertimefeenta ìndigenae vafioverint ac fundìtut deleverint 5 20. Quello Autore dello Stretto di 5 Magaìlana , non folo ftrutti in Tlafcala 5 fura • che parla de’ Giganti de’ denti molari Te/chi così grande 3 c di quelli riferifee la di- mi- ancora quella de’ che due Uomini appena 3 potevano abbracciarli ma . Quella è la regola con grandezze dei Giganti nei Dominj dì Spagna , perche quell’ Uomo 3 il quale a Noi la diede 3 fu un gran cui fi polTono mifurare le Me-> Digitized by Googlf 9S Medico di Filippo Secondo » che l’ inviò all’ America^ E PER CUI SPESE PIU' DI QUELLO CHE COSTASSE LO '' LA. Fu turalità e gran Letterato , Uomini gli Jìri Lincei con tutto Uomo Voi , SCUOPRlR- Nacome attetano ancora grande Anatomico, gran , inlìgni dcH’antica Accademia dei va- , che commentarono il reto, che già nella Gigantologia dilli le Tue Opere » di quell’ iftelTo Num. E 26. pure fenza degnarvi di attendere, quantunque , avuto fotto Tocchi , nel leggere quella mia Opera , tutto ciò che di fatto proprio ci l’abbiate attellano gli oculati teftimonj Spagnoli (riputato il Plinio qualificato per tanti capì me ivi ftro Num. io. vi dirò di più tomìa : Or , da chi è dei vollri Scrittori sì efatto confronto fa , che Anzi per fare Jìmili giadizj nè eccellenti Oratori , 5 qui notate non ci vogliono nè bravi Teologi ma perfone dio della Storia Naturale i vollri Scrittori , e dell* Ana- , E baflantemente perito^ to confronto ? chi è anche in oggi che pofà far- ) grandi Storici fe e molti benché della Storia Naturale ) che $ altri addotti; vi fate ad interrogarmi al vo- abbia fatto mai quejìo lo Acojìa 5 deWIndie) ed Hernandez uo- mo , nè 5 confumate nello jìue dell' Anatomìa non hanno fatto nè fono flati periti -i il . E fopradet- come richie- 94 àeva il bìfogno quando capaci dico ) non farò lontano dal vero <% che i voftri Scrittori fono flati , ingannarfl di' -i e che perciò' NON DFB~ BANO AVERE APPRESSO DÌ NOI TANTA FEDE ) che abbiamo loro da credere , anche fatti combattuti ù vigorofamente dalla ragione meàeflma E qui conviene che mi tenga . Noi corre ) per non prorompere fuori de* limiti dell’onefto, e fpecialmcnte mentre venite adire, che / SCRITfaldo alTamicizia che tra TORI SPAGNOLI PRESSO DI NOI gione interrogare, NON MERITANO FEDE potendovi con tutta ra- , CHI SONO QUESTI NOI ? quandoché Io non vi vengo a fpacciar frottole , nè novelle Oltramontane , ma i Teflimonj ^ Encomj ì Commenti ^ llluflrazioni fopra il tefìo di Hernandez futi Nardo Antonio Recchi e dati in luce da_» Giovanni Terenzi 5 , e Federico Cefi , quali erano tanto Italiani quanto Voi Io Ciò: Fabri i , , liete , grazia , Fabio Colonna e potete elTere mica ftampato fa) il in Ifpagna che vale a dire , , , anzi vi prego a farmi ; di rintracciare libro , ma nel centro che , non bensì in fu Roma deW Italia , e do- CO nobìì MDCLl, fumptthui Bìapi Devtrfmì , ir Za- Mafottì Bìbiìopohrum ftrìorum permìJPu • T^p'n flìfolti Mofeardi . Bu- > Digitized by G( , 95 dove regnava l’Italiana fpecialmcnte in' quei tempi ) Sapienza no molti anni , Soltanto vi dico . che fra i , che fo- Spagnoli (non oflan- techè li abbiate per Uomini di buona fede per cui fifono facilmente mojfi a credere Offa umane quelle che non erano ^ che ofa di hefile) fu fatto il da Voi defiato confronto da -i perfonc , che potevano pari di chicchefia tomici -ì , e Scultori , e fapevano farlo al quali poflbno e(fere gli , to nella Gìgantologia Ana- fecondo ciò che rappor- Num. 9 , e go. E fempre più ritenendomi, non sò capire, per quanto vi faccia confiderazione, co21. me vedendo Voi quel , che dice Hernandez dopo aver efaminati anatomicamente i , denti de’ quali parla , cioè, donde fi può congetturare grandezza del Capo che fojfe tale da poterfi appena abbracciare da due Uomini a braccia fiefe\ poffiate inferire che i denti folfcro cento molte maggiori de i noftri quando il Capo non , la farebbe cento molte più grande del noftro . l Giganti poi , che , al vojlro Num.y. mi fingete cento volte maggiori degl* Uomini d'oggidi^li difenderà colui , che vorrà prenderli Timpegno di difendere l’antica ftatura de c di mortrare che da i i Figlioli di Enoc^ denti riferiti da Sant' Agofiino^ e dai Cavaliere Botturini ^ abbia fi a con- Digitized by Google conchiudere quei denti ) che quell’ , Uomo ) di cui erano maggiore degli Uo- fofle cento "volte mini ordinar) ti ftri ragione che i den3 per la fola molari erano cento volte più grandi de* no. Che fé vi volete tare le mifurc lazzi quantità del cibo la 3 prendere Tpallb di obiet- deirjm/3 ornamenti 3 rio3 e ^inutilità delle pojle per Noi to volte maggiori di i y pa~ Giganti cen^ converrà ; cafe c vejììto neceflTa- 3 che an- diate a cercare chi sù ciò vi voglia tener pie- de 3 ed 3 tal mtfura centuplicata^^ per condifcendere al genio 3 che avete di palTare il tempo in quelimpegnarli a farvi contro la voftra fondete al sù quella nella quale tanto vi di- invettiva 3 Num. della volita lettera 7. , Se_-> . poi intendelle co i voliti fali fcrivere una Gigantomachia centra la mia Gigantologìa 3 potevate leggere Scarron 3 Hata fomminiftrata con tutta verità me 3 un buon pugno . Noi però 3 3 di che diciamo ^ che quei denti erano 3 3 co- certo non polTiamo elTere fmentiti in villa del capo nandez Poema Francefe giocofo il dal quale altra lepidezza vi farebbe 3 che deferive Hrr- e molto più fe confideriamo la loro formazione 3 come l'abbiamo veduta 3 cioè ^ che quelle grandi machine d’Uomini poteva- no avere i denti uniti > o attaccati (cioè due fo- Dii;i :l by G(\ ^ , 97 denti molari in luogo di quattro foli come molte que ) Òjliologi in hanno volte uomini di natura , o cin- oflTcrvato forte gli c vigo- , rofa 5 a cui volendoli levare un dente molare 5 gli han tolto più di quello che voleva- e molte volte una parte della Mandibomolari uniti . Noi che così dii denti no ? la con ciamo 5 potremo provarlo coll’opera della rtelfa Natura , la quale agli Animali più robulìi , c vigorofi dà talora meno parti di quelle , che dà agli altri deboli della fua fpecie che ci vengono da Orano loro carne è di . I Mmonh (bno minori) e la foftanza di quelli di Spa- meno gna j e ciò non ottante quelli di Barharia^ hanno quattro piccioli Cornetti ) c quelli del nottro Paefe due foli 22. il Mi . col dire) che febbenc rcplicarete Chiariamo Hernandesi dice, che vi fiano i Giganti Patagoni dello fretto di Magallane: d* una niottruoìa grandezza , pur dovrei Io dire , chi gli ha veduti alla vottra replica riferirvi come ? Ed Io piacevolmente condifeendendo Iforico , , prima di quel che voi chiedete come Fifeo . Non vi riprego ,'ma afcoltatemi cqn pazienza ) che forfè non vi pentirete di avermi udito con attenzione . Mi dò a credere che rifpondervi defidero buttate , vi G avre- J8 avrete ofTervato ed anche intefo j tutte le fpecie degli Animali Uomo più (i , che quelli , tra_» che all* ralTomigliano fono le Sc/m/eL-» ; ed avrete ancor vedute le Scìmic » che nell* Italia , c nella Spagna dalla Barbarla ci fi portano . Io ancora le ho vedute , nè vi ha dubbio che (ìano picciole ; ma per altro sò dirvi ) che fenza paragone fono più picciole quelle che nafeono in alcuni Paeft ) rita, elTendovene certe non più grandi di un pugno» menzione Pi^go Godoy delle quali fè già (a) nella Relazione da lui mandata 2\Vlmperotor Carlo V. Or bene, con ugual certezza fi sa, che le Scìmie dette Barbute di Jobafto , le altre dette Arandtas di Cumanà-t c finalmente quelle appellate Bacùlaoi delle filippine , (le quali vera- mente fono quelle che da Giovanni }onjìon9 Grhopitecos fi chiamano) feendono giù dagli alberi Uomini j ne’ Deferti Donne, clic s*incontrano a a lottare a braccio cogli sforzano le pafTare e j dono per incaute fe gli aria , tirano fi rano a chi contro loro miotti fono grandi ' ^entì cole , . fallì , o dardi , e con gran violenza li fcoccò li pren- li Quelli . come Uomini , riti- Sch e così , e più volte maggiori delle Scimie pic- Giovanni Lae( quando parla di limili OrCO Godoy w/. 2y, . 99 fi trovano nel Bh de la Via* Cercopìtecorum infinttui hìc nu* CcrkopHechi 9 cbe fa dice così , rnerui 9 ; prolìxh harbis J^OLE PENE' ^ ^ iUì fagiftas ejalant Jìrtdenfy quent alti : 9 & HUMANA longh qaum -ì evellunt 9 catid'n fagìttìi petuntury ó* i» obvoi autem minora 9 qui horrendmtL^ 9 & imberbes retor^ . ( a) 5e dunque ( dico io ) nella fpecie delle 5 (i~ mìe 9 che negli azzi j neiraccortezza 9 e nella bruttura de* fenfi 9 è la più raflbmigliante all’ Uomo 9 veggiamo intiere generazioni d\ Sch mìottì Gìganfi in diverfe Mondo, parti del con qual mai ragione potrete Voi negare 9 che nello Stretto di Magallanet vi fiano quelli uomini Giganti 9 che Patagoni fi appellano ? Non è già mio queft’ argomento ; è di Mauve l’avverto, per non lafciare la di lui ragione difgiunta dalpefo, che la gra- pertuìi’i e vilTima Autorità del Ed medefimo eccovi le di lui parole Jtonarìo 9 : gli appretta Nou farà nè nè curiofo ridicolo chiunque dirà 9 wche meritarebbe di efere efaminata quefla Terra de' Patagoni 9 Jttuata nelP ejlremità Auflrale deW America, TANTE BEL AZIONI DEGNE DI FEDE ci parlano dì queflì Giganti , cb^ fion fi può dubitare ragionevolmente G 9 2 che fia-* nq % lìti hà‘ (Jccid- l\l» 14* (fp' Digitized by ! Google loo no in detti Vaefi Uomini di Jlatura molto diverfa dalla nojlra . Le Tranfazioni filofofiche della Regia Società . Cranio ganti ci 5 j che , di Londra parlano di un farà fato ài uno di quefli Gi- la di cut fatura 0 dodici piedi j doveva efere di die- fecondochè rifultava da efattiffmo paragone di un queW Ofso con i nofrì . Di/correndo filofofìcamente di quefla materia , potiamo maraviglìarfì di non ritrovare tra gli Uomini ì che Jtn' adefto conofciamo^ r iJlefseLj varietà di grandezza , che vediamo in varie Ver non allontanarji molto dalla noflra j maggiore differenza fi ritrova tra una SCIMIA piccola , ad una CROSSA , che dal altre fpecie . piu PICCOLO GIGANTI 5 (») Ma LAPPONE de* quali ci dove fi ) al maggiore de i parlano i vi agg iatori . ritrovano ( ripigliarete__» Voi) C ^ ^ Ce n’eft point donner dsns les vifìons , ni dans une curiofìté ridicule quc de dire quc cetre Terre dcs , Patagons y fituée a l’extremité Auftrale de l’Atnerique , meriteroit d*etrc examinéc . Tant de Relations dignes de foy nous paricnt de ces Gcam > quón ne i^auroit gueres raifonnallement douter qu»il n'ayait dans cetre ^es hommes , dont U taille cft fort differente de la Region nòtre» Les Tranfàffions Philoiòpbiques de la Societé Royale de Londres parlent d*un Grane , qui devoit avoir appartena à no de CCS Geam « doat la taille } par uae comparai. iba V Digitized by Google , lOI Voi Relazioni degne di fede codette ) quali fa grazie menzione Maupertuh ? ve ne venite j Cielo al vi chiamo Io appunto mente verità fofifmi i Quette . celebri j e , ìjìorìe final- approlTimate alle mie de' Patagonì trovano nei fi delle Ór dunque Amico j ove Abbandonate . c vi 5 , libri che tra Noi fono divenuti ) rari. fono aflaì c documenti, Il racconto di vedo , che è troppo lungo per comprenderlo in una lettera , contuttociò fon quelli Giganti per darvi qualche notizia gione oculare , fodis^rà che per elfere ra- , ragione del voftro la ringoiar talento. Ci avvifano ^VOlandefiy che nei viag- 24. gi da loro fatti nel noi\xo Stretto. MagallanicOi trovarono Olfa di defonti dici piedi favano , j i di cui corpi doveano , , lunghe dieci fecondo che , elfi o unpen- efière di trenta piedi j e G 3 per to- fon tres exa£ie de cct os avec Ics nótres , devoit etre dt examiner philolòphiqacment la cholè , on peut s’ctonntr quón ne.trouve pas entre tous les hommes que nous connoilTons la meme varieté de_» dix i ou douze pieds « A grandeur qu’on obferve dans pluficurs autres efpeccs . Pour ne s’è carter que le moins qu’il eft pollìblc de la notre , d’un Sapajod a un gres Singc que du plus doni les les petit Lappon .y , ih y a plus de difierence au plus grand de ces Geans voyageurs nous ont parlé progrés de Sciens, Conrid Walther i7jz, pag. , y Mauptrtuh , lettre fur 5^4. à Drcfde Cbez George . ' 1 Digitized by Google , ìòi dubbio togliere il tìò Oj^à umane che di Giganti ritrovarono nelìi fi grandifilmi Te/chi j con ammirazione le Un Elmo SpUberg i j , b aggiungono quali loro tefte * , Sepolcri Itelfi dentro 0 Morione alficura i loro mettevano come dentro Generale Giorgia 11 che nel mentre egli tragit- $ tava lo Strétto Veder quefìc.olTa erano (c ) e * un di coftoro j quale per il Navi dell’Armata j era Talito fopra una pietra i Èrat immanii admodum ^ paflTar le borrendae longitudinìi 25. Il A . * Cavaliere Inelefe Tommàìo Candìjt—® e Juìcura ^ che quelli j • . hit attefta lo rtefio Navi Viddcto i Patagoni tirare ad Una gran difianzìa Tafli di quattro j 0 cinque li-* brc Quello che (opra ciò han detto gl* In* glejì^ Olandeji^ c fiamminghi che (bno pa fidelle Tue . -i per quello fati va , fieflTo luogo 4 comproCome fi affatto che colà vi fiano de’ Giganti j vede nei loro viaggi , de’ quali riempirono Opere Giovanni f e Teodoro deÈry^ che ji copiarono dalle di loro relazioni Vedete anche il Laet nella fiua Magallanicd. le lor s . 26. Nè fiono meno efiatte le Relazioni de* abbenchè voi vi fludiate 3 non sò comprendere con qual ragione , di porle in Spagnoli ridicolo 5 . Le riferirono ne* loro libri ftampat «5 Digitized by C ^ / lOJ tj fono più di duecento anni , $ Scrittori i Croniche dell’Indie , Gomara , Oviedo , cui documenti originali fi cu, i di delle e Zìefa nel ftodifeono 5 per ordine dei Re Cattolici , come ci avviCelebre Archivio dì Sìmancai 5 Leon Vinèllo , nella fa il noftro incomparabile fua biblioteca Orientate tka , 5 e Occidentale CK&aJkit La prima t a UaU' „ relazione e quella de G/-» 57. ganti 9 che fcuopri Magallanei in una Bahja mefi, fituata ai gradi 49. dove fvernò alcuni e in effa’riferifce 5 che vi fono Uomini di trepalmi dici . e che per , la 'grandezza de’ loro H chiamarono Vatagonèi , dice che ne preféro uno nella fua Nave per portarlo in Spagna a il quale vedendofi meffo tra ferri 9 e piedi incatenato j non volle più mangiare di rabbia e di quello parla j Croni Ila Gomara il ) ed La feconda è 28. altri la j e morifii molto a lungo , (a) relazione del viag- gio del Capitan Generale Fr^GarzJa^Jofrè de Loayfa , che di Carlo V. fei Navi 9 fu il fecondo andiede iolid anno che ) per comando al G (d) Oviedo e cap> , medefimo Stretto con e un Galeone nell’anno 1525. In , z, pari > lìb. que- 4 20. cap. i. fol- 'C. in Italia- ijjo. apprtlfo franceffo Fcvìandt% dt Cordova ^.foUxy j Digilized by Google , 1(54 quefta fì raccontà che nel fine di Gennaro , 1526. arrivarono del di là che ne’ giorni fegucnti delle rpiagge Uomini Vergini 50. gradi c , incontrarono in quel- j , le Capo al dalla linea Equinozziale grandezza di tal che lo , Spagnolo più corpulento non arrivava a toc- mano care colla Tua di loro cofcie alzata 5 mezzo delle_j il Raccontali ancora . j che quelli mangiavano, in un boccone, pezzi di carne di due libre, c li bevevano tutto ad un fiato tre otri d'acqua nate al e altre cofe proporzio- , di loro naturale rebbero incredibili , te tanto efattamente , le , non fe quali c nel : rende- minùto dal e tanto a Cronijla àelC ìmperadore *fi folTero Hate fcrit- lib. 30 . della feconda parte dcU'I/lor/a generale deWlndie , Rampata in ValladoUd , l’anno i550j fra_, l’altre colè , fi vallo Spagnolo racconta , , che non vi nè Barbaro , do viddero cio , come maraviglia i nollri , fe folTero , li li piccoli. prendevano in braccon gran_> , e olTervavano ancora Quello libro in vita quegli Relfi nell’armata 3 , che quan- fanciulli , a parte a parte maravigliandoli di vederli bianchi cosi Ca- fia che polTa rag- giungerli nel corfo. Dicefi ancora li , , barbati Rampò, , e ellendo che erano Rati e gli avevano veduti colli loro nic- Digiti. Guugic , *05 mededmi occhi) (ènzachè fino al prefcnte di contradire come troppo liberamente) Giganti alcuno (lato fìa che abbia avuto ì ) vi il coraggio voi vi degnate di fare alla vera efifienza di quei molto maggiore di quelli che vid* de Magalìanei (</) ) . Io parlo di quelli medefimi Giganti 39. che fono quelli to co mondo il , che Draco) le fiuc nome Patagona di Di- . Capitan Generale D. Pietro Sar~ il tniento de quali fono cogniti per tut- i ) fiotto Gamboa ( che vinle due volte ) il trovò nel medefimo Stretto, e che genti ne viddero uno ) il quale , efili fiendo gl’ altri ordinariamente della longhezza di dodici palmi Romani) pareva in mezzo a quei Giganti un Gigante) c lo credettero C/clopo ; che ne fiu impriggionato uno di e portato a bordo della te altre cole lazione ) degne di cui originale il cala de’ Contratti me il fiua d’elfier alTerifice ) ed noftro Pinello ) fi nella fiua re- conferva nella di Cadice fiua Trattando di ciò Gran Poeta Martin con mol- lette nella nella Città afficura . Nave efiì , co- Biblioteca il nofifo del Barco dilfe nella fiua Argentina Cant. 24. AI(a) Oviedo OH. de lnd> l. pare» 20, cap. 0, Ed'j. Demut iryo* Dìgitized by Google , 10 ^ Alfa Sarmieoto parte provenuto Da Lima, di quel, ch*era neceiTarlOr E in fuo faper fidato , e nelle Stelle Senza tema , o fofpetto de' Corfari Di Magallanes nello Stretto entrando Con coraggio ficnro , e temerario ; Timido' ginnfe poi al Mar, che fi dice Del Norfe, riputandoli felice. i Giganti dr Pancaldo Che danno fopra il Porto de' Lioni E or mi fovvien, che parlando Gibaldo Soldato Genovefe di Nazione* Trattò con Meco e col fuo Concittadin Grimaldo , Ambo dotati di fenno, e ragione. Mi difle molte volte averli vidi Dalia fua Nave , che davano fui lido 30. Con quedc, ed , vidi contedano relidenza de’ Giganti i nodri Iftoricr , che fenderò dell’ Indie y Gargììajfo (a), Gonzalo d' Oviedo {b) , il P. Ovalle (f) j Piada il aftre notizie di Pietro dì Ztejà (d) (<f) ) il Nodro- Torque- il 5 Cronìjla generale Uerrera P. GìttfeppeJcoJìa{g') il , {/) , Sig. Bof/arini (/&), il Co) luca Comment. Rcah parf> r. ìtb. CO Oviedo Co Ovalle Reìaz^del Ch'ile CO Ziefa Cbron. del Perii pari. tU. (f) Torquemada (J Herrera Dee. ) Acolla ccp. 9. c'it. Itb. 3. cop. 0. i. cap. J2. f/V, y* p»£> jo. fe^ IO e Decr^. Ith. 3^ cap. i, Bolturini ctt. Digitized'by Go«)gI . J07 P. Donienitanó Carcià (a) il mora , il Sig. Agtflìno ri deìt Imperatore nel Perù tri Si * aggiunge c ) de' dopo trovò ^n TrUìtìllOi e , è mólti al- ^ Porto Vec* i e Te/chi diverfe parti di quel e così tutti quelli j duto quelle Statue e) Giganti in Vado Imperò del Perdi ne* loro fetitti ( delle loro Ojffà altre irt de tarate Teforie- che D. France/có Piz^rro j trovo delle Statue tbio Signof Co-* il ^ i lo teftificano che hanno ve- quelli Tefchii c quelle Op^ Che piu? Alcune Offa de' GìMejfcani furono mandate al Re Catto* portate in Tico nel I525- dal celebre C<3r/« j medefiiTie. fa (tanti Spagna dai Procuratori 1 ^ '' . della Conquida Ah e Antùniò ^uìHonei (d) Credere che s*inganna(Tero tutti gl7«- fonfo di Avita , , e Spagnogtefi Otandef-t Genove/i^ Fiamminghi-, aver veduti Giganti vivii li-, che ci aflfìcurano e inoltre le OlTa e i Tefchi àe* Giganti morti ^ è un creder troppo Io non ho tanto corag\ • perche abborrifeo le madime del Pirro^ niCmó . E* neceffario che gli Uomini credano ^ àgli gio , (a) Garcia Orig- dclPInd. ì'tt). 4 * cap- iiGonlara Htft- dtlNudte cap- fz- CO inarate H'tfl del Perù libi (O Inca Coment- Keal-part- i* cap- 1- \.l\bi j. tap- 1< Herter»dec- J-lib-j-oft- tjii* Digiti;ted by Google , f loS agli Uomini 5 perche beli odiofa focietà la in altra giiifa' umana credito della parola» non fi il potria trattar trà gl’individui della noftra fpecie iìamo veder tutto» e rendereb* mancando e ) Noi non poP- . cofe» che non abbia- le mo potuto vedere , è DecefTario le crediamo quando ci vengono riferite da quelli » che Io hanno vedute Quella gran malTima » oltre la . forza naturale Tua » ha quella che » gli diede Cicerone. Propterea quod qutbui rebui ipfi intercjjè non pojfumui » in iis operae nojlrae vicaria fida Jùpponitur può dubitare lofpettare fé gannarci » o gannati (e In alcune occalìoni . della verità de’ Scrittori abbiano avuta fe li fi può intenzione d’in- polTono eglino clTere come Voi avete » j in- fiati intefo di dire » fu quello punto alli nofiri inlìeme con loro ingannata » ed Io l’ho fcritto)» non però quando molti Uomini gravi » e di onore allìcurano di elferc fiati così è fucceduto Spagnoli loro di ad una cofa » danno» o di avverte il prefenti fia» o nò » nulla reca a utile» e molto più (ci Nofiro gran Critico Melchior Cana) quando a quella fede commune degl’Autori aggiunge la circollanza » che ci averla udita da Perfone degne di fede» la villa con i loro occhi » ed li aflìcurino di efl'erlì ©avertrovati pre- Digitized by Googic , . 109 preferiti j perche allora è indubitabile quel- che dicono lo ed è ìncontraftabile , omntnò rei locum habent tà. narrem Hljìorkì tur vel 5 ab ih noftri Autori , •uiderant per lo flato , c loro nafcita e già Tìraquello gli abbia a dare 2ii iìli gne qui , , ci : erano accepijfe j 5 per nobili infegnò qual credito fe__» ^uo quii nobilìor , ejì 5 fono molte quello convincenti filmo argomento & ma" digni Coti/criptorei e con , difefe fi Ebreo Giufeppe dall’Egizziano» Appione ti per digni- la affai tutti I . cofc tali ereditar. Oltre di che Perfone così de- che ciò atteflano 5 quae ìpjì fe 'oìdì^^e tejian- "Del che riferifcono , loro impieghi i tà ea 5 la veri- cunt -ì . 1* Mul- fuper hoc quoque te- Jìantur g2. Direte» è credibile ma ^ Amico Cariffimo, tutto ciò fè gV Autori allegati difiero di aver veduto anticamente i Giganti Patagoni j fretto di Magallanei , perche nelle navigazioni prefenti non vedono più ? Voglio fodisfarvi . Quando era poco cognito lo Stretnello f , andavamo dando fondo to i Naviganti con circofpezzìone nelle fue fpiaggie doli nelle fue Bahje vano in terra dero i . Uomini Giganti » , e » ancoran- Allora comechè feendedi tutte le e diedero al Nazioni» vid- Mondo notizia dì DIgitized by Google i , ÌIQ di c(!ì prefentc al j Marinari entrano i efcono navigando fecondo già cognito fenza fermarfi in elTo ge 5 che Ponente , dallo Stretto e querta è 5 ora non vedono r addietro , fuo Libro 13. narra ) ma ; che e—» > paflTano cagione ) vedevano Giovanni Laet ) li per cui quando nel fatti fe di ciò fi j per lo Stretto dì voglia tiJttQciò che , maggior cer- uditela dalla Relazione afiai fref^à del , , , della deferizzione dell’ Indie Virata Giorgio Anfon anni Vcnij di porne la Giganti comprova benifiìmo ^agaìlanes ora dico tezza i primi viaggi i i Corte fono pericolofirtime le perciò fono sfuggite dalle Navi per Si aggiun- . quei Ipoghi regnano in ed , rotnbo de* venti il 9 che in qucfti 5 pafsò colla fua armata per lo Ma e dice così; terribile , forito cui è ripiena ) ultimi Sfretto 5 la Gojìa dei Patagoni è così per le Rupi 1 c Scogli j di quanto ancora per la violenza che danno fempre fu $ Venti di Ponente dei quejla Cofa j che non accojìarviji Nè 33. può tonjigliarjì alcuno ad (<?) creder vogliate j che ora già più non ( tf ) Rochers que par Mais ) la & 1« Cote des Patagons Ics recuéils viplence des C6te Un apf locher &Ct jours Tur cettc , eft fi terrible par les dont elle eft pieine Vent d’Onéft qu*jj n’cft , , aufly bien qui donnent tou- nullcmcnt a confdllcr de ’ ' Diglttix) by Coogle Ili non vi fiano Gìgamh perche non fi vedono Lapponi^ Tutto il giorno tìficamente più alti j che ì quali (bno Uomiccìattoli , non piedi tre; ed appunto li veggi amo ? perche le Regioni più feftentrionali deW Europa , ove elfi abbitano fono ci $ deir America ove Qt^el gran Fifico , Giganti tìfica 5 de’ Giganti t più Aujìrali (a ) piega a_» Patagoni ritrovanfi i Maupertuii di verfo fi Regio- tratti delle che negli ultimi ni Meridionali i c nella gui- 5 l’adito alle Regioni fe folTe facile credere accelfibili vedremmo ogni giorno fa -fteira Polo Antartico fianvi il fondandoli folamcnte della cofiituzione del filila Mondo. ragion Gli abbi- tatori ( dice egli ) delle ultime partì Settentrionali dell'Europa fono gli Uomini dì più piccola ftatura , che nel no: perche dunque ni Aujìrali al Mondo fi conofehi- contrario nelle Regio- che fono più d’apprelTo all’altro Polo , e che vengono ad elfere le ultime dell* America » non potrà la Natura i Giganti produrre ? Ponderate di grazia quella ragione Lei Lapponi du Cote du H^rd > : Patagom lei da (tf) Vaflac Late io fui quUcm , 0“ dum ornn utrìufquc MagalUoìca Gap. ìllat amfCiJJimae Miùs cogmtuc Citimi in msdUerruntìi ìuPratat , !• pag. milii fO|. , vcl fecun. nullìftiiùi autem hi. R:gionti . Digitized by Google . , 119 àu cote paroìfsoìent ìes terntet de la du Midy race dei bommes Volle . la commun Madre racchiudere T umana fpecie fra due eftremi cioè Pigmei ( chiamiamoli così ) all* Poli , ed i Giganti all’altro PoMondo tutto i Settentrionali Lapponi fra 5 i uno de* due lo 11 . ha, veduti ) c così pure tutti quei , ai quali è riufeito di accoftarfi alle Terre Meridionali j Sembra_> han veduto gli Aujìrali Patagoni . fenza fallo quello i che ficcome nella coftituzione di j Mondo Lapponi , Natura collocò la j nell’altro così in Parmi ora d’aver provato 34. un Polo Giganti rìpofe i j che dall* Epoca della diftruzzione de’ Giganti in Tlafcala non fi può conchiudere la diftruzzione di tutti Giganti nei Dominj di Spagna , per i cfser certo che 5 1 ’ una , e l’altra Cofta dello Stretto di Magallanet è di me fu dalli Sabbato do , Compagni 7. di Aprile IJ 25 . allorché difte ; cojìa dello Jìretto ài elfi ricolma , cojìcchè 5 co- oflervato del Loayfa e l’avvertì Ovie- T una 5 e V altra Magallanei fono popolate Ed ecco che . di qmjli Giganti Patagoni {a) refta nel fuo vigore dei Mejpcani . 1’ antichiflìmo In elio fi fonda documento il forte ar- go(a) Oviedo far» i» Gtncr» IJlor» dclPIvdìe Db, ao. top. 8. fiil.Zl. Digi!LL<l by C'ik , . gomcnto in favore deirefiftenza de’ Giganti riferendoci co e 5 , che eflì che furono fcaltcchì . fono ci nel MeJJì- flati diflrutti dagl’ Indiani Aggiungete a tutto ciò quei Popoli doiV Jmerìca Settentrionale ganti hanno il nome proprio Jla~ che tra , Gi~ i chiamandoli j ^uinametin-i onde reftiamo convinti j che ne’ più antichi tempi , i Mejpcani li conobbero e gli diedero nella loro lingua materna il nome j del quale fono prive tutte quelle cofe , che non clTi conobbero, e che non erano fra di tempo del Gentilefimo Tutto è vero, mi direte, ma però 35. con quefto iflelTo , che fi vuol certo , fi da loro nel più N. forza alla voftra reperita 5. della voftra lettera dimenticarmi grandezza . Come una Donna figlia di Adamo , non polTo di ordinaria e d'E-va aver partorito quelle gran moli , del Cantilena della quale , , pofih-j> il di cui capo appena potevano abbracciare due Uomini ? Voglio dar tutta la forza immaginabile all’iftanza, perche abbia più luogo la dimanda j che vi farò. Chi è colui fino ad ora che ha mifura- to la grandezza radicale , e virtù dei fianoew, cdcgl’uteri delle diverfe Natura? Il folo Autore di quella sà può flenderfi la loro capacità H , femi o fpecie della fino a dove e ciò continua- m.n- , \ II4 mente ci avverte , e a noi Io dice la f!c(Ta_» Natura, c rinfegnò ancora Io Spirito Santo: Ef ìntellexì , quod omnium operum Dei nuUam pojpt homo invenire rationem eorum , quae fiunt ^ fub Sole , rendum quantò piu: laboraverit ad quae- tanto minus inveniet , Avvi t\clV l/òle . Filippine un Uccello chiamato Tabon ^ grande poco più d’un Tordo ^ e depone le Tue ova della grandezza di quelle di un Gallinaccio. Quotidianamente—» tutti Io veggiamo , e l’ammiriamo , non aven- do ragione per ifpiegar ciò altra , fé non_» Omnibus mometr' ti: fide caret natura . Come un Uccello così picciolo fa un ovo che non può capire nel quella, che filo ovajo ? ci rende Plinio A noi che in tutte le fpccie del- : Natura abbiamo vitto tali cofe nel girare per rUniverfo Mondo, non reca tanta maraviglia quanto a Voi , che non l’avete ville, la ciò che otterviamo nella Specie Senza ricorrere 37. cd agl’ altri Giganti della Scrittura loro Hnifurata altezza , Regno Enac-^ , ci , fi prefenta di Francia lo Scheletro di Teuto^ hocco trovato dì II. di . nè alla per non andare tan- to lungi a cercare gli efempj nel umano ai Figlioli di in un Sepolcro nel Ddfinato Gennaro i 6 i^. L’Autore do' il Giudi- Digitized by > Goógk .. IIJ /opra alcune opere della Natura lo riferifce nel fuo Tomo 6 e ci afllcura con do- dtcj , . cumenti originali ventìcinque piedi j j che quel Gigante era alto e mezzo di quella, che avevano Olandeji nello Stretto , ! , mifura minore Scheletri trovati dagl’ come riferifeono effi Quandoché in Europa non vi lìa Ha38. ta Generazione di Giganti , è d’uopo dire che una Donna di grandezza ordinaria , Hglia di e di Adamo s {q\o co Re di Bafan dezza ne Èva , , portafle dico fteflb feto di e molti altri , la *) nel fuo utero gnanza, che Voi concepite Teutohc" Golìa di cui viene accurata dalle fagre ci lettere uteri il de’ Giganti , , Og gran- ed uma- fenza quella ripu- , nella capacità degli communi per contenere in fe i Giganti. Ed ecco la ragione appoggiata fulla medefima Natura, con cui fi rifponde al voftro fofifma. Non 3 9. quella in cui , è fola la la noftra Specie umana , Natura ftranamente opera Oliando Io tornai dall’ Ifole filippine al mio Convento di Granata , volevano quei Padri, che gli raccontalfi che la mia qualche colà di quelle—» 9 curiofità avea oflervato ntWlndie. Io ebbi femprc timore di farlo, perche ave- H * tr;Je HUronjmum Magìum 2 yo de Gigintìbui cu edit. £st- ttrodami apud Slaart onno Digitized by Googl 1 . . . 16 vo ta preferite il che dide : Cofe (Irane , , Non configHo di un nollro gran Poe- e forprendenti cercar di raccontare. Che non fon per tutti denti Di Prodigi, e di Portenti i Non Per parlar, perche non fono Ciò non zc , volgo delle Genti il oftante per foddisfare $ raccontai, che in quell’Ifole fmìfuratamente granài clTc capiva tutto quello dire la , ce -^Patena-^ uno , e periore , mi dide de’ prefenti detti Mondo) pungenti il , con un’ aria fu- che erano racconti di Vcc- , chiarelle (quello è il e che in un cannello di , cioè notizia tutto idan- erano Canne che è neceffario per , , Melale , Pianeta , Stola , Camice , Corporale , Borfa , CaliCampanello écc. Li forprefe quella Meda Manìpolo alle loro vi c un Proverbio volgare in»j continuò con moltidìmi fuo dilcorlo , elàgerando 1* impodìbilità di quel , che avevo raccontato Chiamai allora il Terziario Filippino , e lo mandai a prendere in prefenza nodra il Cannello riconofeiuto da tutti , c creduto per Canna , come veramente era . Della medefima fpecie fe ne confervano due nelVJJlitu- to Digifeed by . . l 117 to di Bologna più groflfe ) benché minori Roma veggonfi in j ed alcune__f nel Palazzo del . Si apri , ed ufeì da quello quanto Io aveva detto ) che capiva in eflfo. Io aveva patito certamente qual- Signor Principe Santobono che alterazione ( non tanto però come quella che mi ha cagionata vivezza delle Tue pieno voftra lettera ) per la la invettive di confufione ma , vedere nel egli rimafe il fenza' aver avuto altro che oppormi che Mejfale non era grande il , ma come ufiamo noi Mljftonarj ne fono difformi in groffezza così Al Cannello fine le j Q«- ed j 0 non fé , picciolo a_» proporzione alte 5 come già vi ho riferito j non folo n&Wlfole filippine , ma ancora nell’ una e l’altra America , colle quali fi formano le Chiode da trafportar per acqua peli im-' menfi 40. , Italia ) Nell’ ifieffa guifa ed in Spagna , la Pelce 5 che nell’ è pianta piccoliffima > neir^/<7 Spagnola è un Albero grande come un Pino 5 e le fue frondi fono come quelle della Felce Italiana e Spagnola {a). I Finocchi di Contignola in una foma 4!. ve ne entran fei foli , ed in Roma ve ne vorranno òoo. Stando in Bologna un Chiarif- H (a) Ovieào 3 . fin o Il'p, de Ind. l]b> Digitized by Google . . ii8 fimo Uomo affai cognito in quefta Dominan- te fu regalato fiocchi 3 appunto di una fonia di tali Fied in numero furono fei Li Sparagi ài Roma fono minori de* 42. Sparagi di Madrid ; e ndV Ejlremadara ve ne fono così grandi, e groffi, come baftoni ' Le Roveri 4g. ma di là Spagnola fono nell' I/ola raedelime di quelle di Spagna fono cosi grandi le , anche nelle fron- , che di una fola ricavano Travi longhi fettanta , e ottanta piedi 5 e groflì fedici palmi , e più j e s’intende che quefta mifura l’hanno dopoché fon fi flati (quadrati per je de’ 44. farli (èrvire per le ftretto- Molini del Zuccaro. Rinvennero i noftri {eì) Nazionali in Te- di Cacamà un Trave di Cedro lungo centoventi piedi , e groffo dodici da capo a capo , con tutto che fquadrato , dal zcuco in cafa quale fi pufArguire l’altezza de’ Cedri del Regno del Mcjpco. (h) 45. ficiente Un Cavolo fiore m.Tofcanella è fufper tutti i noftri Frati di pietanza quel Convento 4<J. j ed Le Spighe in Roma fono del grano gnola fono longhe un palmo , piccoliffimi. Spa- ìfola e groffe come un (j) Oviedo (i) Gomara Htftor. getter • de Indiai lib. cap, S. Cronica della Nuo-sa Spagna cap, loz. Digitized by Google , . II9 un braccio racchiudono duemila vaghi. e a C^) In Roma ho veduto j^gli Giganti^ 47. Jglì dì San Giovanni ; e per le cafe fe ne confervano alcuni capi j che veramente fon detti inoftruofi 48. gantì della Meloni i e Cocomeri ài Vera in Spa^ y tutta ragione chiamar gna con fi polfono G/- rifpettivamente a quelli di altre parti , mia Nazione nel Perii e ; appena può Uomo un 49. Pere caricarne uno. ( ^ ) Le Fragole nel Chile fono grandi, co- me bianche j e nella Città della Concezzìone fon», ; laddove fon piccoline . Batàtas , e Filippine 5 Spagna ( ^ ) fi chia- quando fono molto grandi , appena pefano quattro no Francia Italia e roffe Quelle Radiche che in Spagna 50. mano , libre ; quelle deWiyhle fpccialmentc di Manguìrìn , arriva- a pefarne 40. Bolo 51. vedute in Acapulco venute dal Perù certe Olive , una delle quali non capiva in bocca. H ((j) Pietro I 4 Mart. ài Angìeùa Ocean» àeeaà. 3. Hi. 7. fag. 383 . CJ>) Godoy CO Ovallc cap. 82. delia rclaz» a Cario cap. 3. pag. y» 8. \ r Qlgìtized by Googl . 130 I Cotogni nel S2. grandi) come eflcr Chèle crefcono fino UomO) capo di un il ad ed in qucfte parti nofire fono molto minori. 5 ^ Un Rafpo di uva nel Chìle ballò per una intiera Communità de’ Frati (^). Per verità non (àranno flati sì della Terra promejpi grandi i famofi Rafpi . NcU’illelTo Chìle i Vichi ed i loro 54. Alberi fono quattro volte maggiori dcIPEuro-i pei (r) . La Pianta de* Marìgnanì ntWlfol(L^ 55. Spagnola divicn più alta di un Uomo (</) ) e dà il fuo frutto in tutto l’anno . (^) . j 5. il Navoni di Galizia tanto celebri per che altro fonO) fe non fe tanti I Mondo ) Giganti nella loro fpecie alle Rape , anche in rapporto benché quivi ancora alcuproduchino grandilfime ? italiane ni terreni le In Roza-i luogo della T>ioceJf di Bar^ 57. gos fono gigantefche le Cipolle paragonate alle altre di 58. Spa^a I Ravoni Terù fono grolfi nella Città di Truxillo nel come un Uomo ) e le, loro fo- (^a") (J>) Ovalle ubi fup. pog. tbid> pag> j. 8. Ovalle (c) Ovalle cap. j. ! Crf) Oviedo (?) Godoy lib. I r. cap, 82. cop. i. . Digitized by Googl . 121 occupano due foglie molto teneri ognun . dì Barherìa , e di Valenza di noi sà che grandezza abbiano; quei però , che gitone (a) e fodi , I Dattili Sp. circuito, c fono pafll di fi Le 60. mente producono palme del Mara- dalle fon grolfi come Cotogni 5 . (^) Vere ueM'lfble Canarie e , f]3 ecial- Palma , pelar Ibgliono Grandezza veramente notabile, in quella della onde 32. ; giacché in altre parti le più grandi appena.^ pefano dodici oncie. (c) I Pipijlrelli nelle Filippine^ fono co61. me Pollanche e , fi mangiano ho mangiati , ed Io ftclTo più menfa di D. Giufeppe Pavon Uditore Regio in qucH’llble, c la loro carne è molto faporofa. volte li 62. Le Zampane alla nella Città di Urna fono ma però mol- deirilielTe fattezze delle noftre, to maggiori ^ . (</) Le Rondini fono maggiori 6^. rica ' nelV Ame- di quelle di Spagna, 64. piccoli a Gli Avaoltoj io (c) Spagna fono molto paragone di quei del Perù 5 che fo- no • i* caf. 8. (j) Zarate Hift- dtì Pirò Ptb(^) Gomara Hiftor. dell’lnd. caf. 87 (c) Gomara///^» de Ind. caf. 11^. {d) \ncipart. y.ltb. 2. cap. 17. <f) Oviedo par:. i.Hift. deìl'MU l\b. T4< cap. 2. \ Digitized by Google 132 no così grandi, punta all’ che 65 flefe le loro Ali altra , vi corre Io fpazio in diecìotto palmi da una ' fedici (<?) . In alcune parti del Perù . , di le Permei contuttociò liano deiriftefla fpecie delle Spagnole, fon però grolfe, come una gran Gallina j cofjcchè per (/») hanno , che ha per àcres Gli Uccelli detti dalli Spagnoli in , Diego Godoy diCTe elfer molto buon mangiatore una Pernice in un parto. , , O»- Spagna Tappiamo quanto fono gran- e perciò , quanto petto in cui vi è tanta carne duopo finire 66. di il ci reca meraviglia quel che af-, Padre Acorta (c) cioè , che fono ìmmenfa grandezza , e così robufli , ebe non foto Jpaccano per mezzo un Cafrato e fe lo mangiano , ma ancora un Vitello Vinca Gar-ferifee il à' . cHaJj'o {d) afferma che i nortri Spagnoli n’ucci- fero molti ,ed ofifervarono, che da una ‘punta all’ altra delle Ali , fono larghi quindici , c aggiungendo che due di quelli Uccelli afsalifcono una Vaccina , o un Toro , l’uccidono, e lo divorano. fedici piedi ; Quei . (c) Zarate Hifl. del Perù Hb. Gomara Godoy i. cap. 8. Hìftor. dell' Indie cap. 193, nella relazione mandata a Carlo V. cap. Ct J Lib. 4. cap, j 7 . (.</) Lib. 8. de* Ceviwcntarj cap. jg. Digitized by Google 12 ? 6t. Quei Vermi t che Centogarnhi Ci np^dlano ) vedonfi ndì'^merica longhi un palmo» (a) e groflì un dito . 68. grandi Cumanà fono in nollri dclli e belli per » fi » più affai colori i , coi c fecondo quel che fono grandi ) » co- diftefa » le tele , che da loro tefsono per romperle vi bifogna della for- una mano me fi Ragni veggon dipinti riferifee dal Godoy ( quali fi I za. (c) E’ a tutti nota 69. Formiche » no grandi come te velenole diani il grandezza delle la e pure nelle parti di » Jipì che di veleno , Cumanà tutte nere effe fi compone dagl In- con cui infettano » fo- e talmen- , i loro dar- di. (^) Nelle Montagne d*Aates nel Perù ^ c trenfono Serpi longhe venticinque , fecondo la relazione inviata piedi • ( ^ ) E da Pietro di O/ma al Dottore Monardes , 70. vi ta in data Lima alli 26. di Dccembre 1658., fo- la) Oviedo part - 1 • tfift- àcirini^ libw t y. cdf> 1 . cap^ ét. Pfella relazione da luì mandata a Carlo V' 8o. (f) Gomara bili- de lai Indiai cap» tep* 27Fr. Pietro Siraonc , Conquida de Ind. N- 4 - »««. 4. (d) Godoy (f) loca Garcilaflb/Jr/< 2. al cap. y ?. della relazione a Carlo l'» ìib* 8. tap» i6. Digitized by Google 134 Il Laet come un Uomo hdc (cioè in Antis) ìngem numerui 5 quorum quidam quatuor or-^ tam wjlae molìs , ut gyas lovgì funi 5 integra Cerva cum cornibui devorent ( ^ ) fono grofsc riferifce . , Serpentiutn : & . Nella Cariano vi Culebrai boba: che fuccedè 5 di fono Serpi di sì ) che chiamano fmifurata grandezza^ federfi pra di una dieciotto Soldati a far colazione (tra quali era Matteo Sanchez Rey-t che i foia fu uno de i , inavvedutamente fo5 po- Nuovo Re- conqurftatori del 2V0 di Granata ) credendo che folTe un tron-' co di albero molto grande , fofco 3 e coperto di erba c frondi fecche degli alberi 3 chè mentre mangiavano , menare 5 e fi avviddero Serpi ( 71. s’ i fin^ incominciò a di- eflfcr una di quelle . Nel Lago di Ugnano fra Napoli 5 le Rane fono fmifurate za , come è notilfimo a tutti 3 e Rozzuolo-y r e grandez- in loro Giri- ni (che naturalmente fogliono elfere piccoli) in quelle di Ugnano 3 arrivano ad eflere di fet(fl) Monardcs di Suaìjclio del i nella j fua Medicina parf» t. fai. 61. Cdiz. 8 o. (b) Laet. dej'cript. Ind. Orient. ìib. i4. cap. r. (f) Herrera. Hif. de Ind. dee. 4. l\b. 6 . cap. Hi/l. delle Conguifle di Terra ira Sinme pori. i. ' • ferma del nojlro Fr. Pie- /Notìzia z. cap. a. num» z* s • Digitized by Google 135 fette che è cofa moflruora; Signor Dottore Umpe- edotto ì come ha raniì l«i pollici; oflervato il di cui erudizione è notiffima in entrando per il nel di notte 5 credei che fofsero Buoi gifsero, i groffi vano ) Roma, Nuovo Orleans y Fiume MìJJiJppi 5 ove giunfi Allorché diedi 72. Rofpì y , mu- che che intorno fi fenti- dicci volte più grandi dei noftri ; Godoy {a) riferifee ritrovarfi nel Persi maggiori de' nojìri GattiLe OJlriche Tappiamo pure per 7g. rienza a qual grandezza fi ftendino ; e Valboa ritrovolle in Terarequì grandi , p Rofpì Cappelli, e di un fapore molto delicato efpe- pure come (^) Nelle Filippine fono così grandi, che nelle lo. ro cavità vi cape un cantàro di acqua , coficchè fi adoperano per pile dell’acqua Tanta nelle Chiefe 3 ed una fi vidde fcrvire di abbeveratorc per ca , Ifola i Bufali di de los . Da un’ Oftrì- , nell’ mentre colà navigava ne cavarono tanta carne , che Pintados colla Tua gente fi Montagna che Tu ritrovata da un P. Gefuìta , cibarono tutti baftantemente per empirne fino al e n’avanzò , colmo una vettina. (r) I ^e/Ia relazione mandata a Carlo V. Gomara HP- CO S. caj>- 6z. de Ind. cap. 6}- Coii fi legge nelle Croniche iella noflra Provincia dì r. cap. 13 . Gregorio delle Filippine part.i. Uh- , . \i6 I Cocodrtllì fono 74. ge Panamà del cento piedi che ) laddove , più grandi i Le 7 S’ Anguille così grandi , dormono di notte Navi 3 no3 e fe le e Sud 3 quali ivi 40 (a). Cumand che conviene a coloro nelle Barche beo accorti ftar a Bronchi dì i 5 3 vi falifco- divorano. (^) li fono piccioli col Oceano fono quattro di color folco 3 Mare i ventre bianco volte più grandi e nel Piume di bianchi Le 77. 3 come riferifee del Delfini : nell’ e tut- 3 S. Idelfon/o-i fono che sbocca nello Stretto dì Magallanet tutti che > ed anche nel- perchè All’altezza di 40. gradi del detto Pacìfico 3 ho io olTervato 76. ti 3 che in altre ^ giungono parti ritrovanfij appena fono fmifurati nelle/piog- sì loro lunghezza eccede la Oviedo {e') • Celebri Trotte del Lago maggiore, che in tutto fono come noftre le 3 arrivano a pefare cinquantacinque libre di diciotto oncie per Io libra 3 c vengon portate in Milano, ove ho vedute le 78. hacòrai Le Palamidi fi appellano ( che dalli Spagnoli Alnelli noftri Mari appe- ) na pefano venticinque 3 o trenta libre , quan- do (.a) (i>) Comari Gomara kìp< de Ind> cap> i9<r. bìft. de Ind. cap. 80. (0 Oviedo wllo CrenUa delNadìe partfoh z. lìb.zo.eap- 8* n. • Digiiized by Google . . 127 do fono molto grandi ; e nel viaggio di Don Garzia ^ofirè ài Loayfa j per lo Stretto di Afi/gallane 5 come abbiamo già riferito in quella lettera, ne furono prcfe certe, che pefavano duecento libre nelle fpiagge del 'trafile . (a) 79. .Le Tartarughe di Mare neH’^4/ dì Cuba fono sì grandi , che alle volte non vagliono quindici Uomini a trarne fuori una_» quando in Europa , la loro granj dall’acqua dezza è nota. (^) ci Le Unghie 80. vediam pure_j de* Porci quanto poco fiano lunghe, e ndVl/hla di Cubagua crefcono fino ad un palmo in circa Le Tigri di Guazaqualco , e di Campe81. a quelle di Veche fono piccioli (Time rifpetto più grandi ncziola , che fono tre volte I Cervi nelle Provincie della Plarìda 82. fono come Tori ben grandi , come vien riGarcilu^ò {p) ferito dall’ Gli Afmi di Barbaria fono come i Vi8 g. • telli , e nella nollra Mancia Majorca no come 84. dove vengono , , e nell’ Ifola di appellati Gorans , fo- Cavalli. I Cavalli Trìgoni fono Giganti ri- fpet- (O Oviedo Godoy CO b'Por. dsll'InìU part.i. llb-io. cap.^. filxi- tb\i» capt cap> Part. I. lìb. a. della Storia della Florida 1 7. Digitized by Google . 128 fpetto Alma molto più rllpetto noftrali, c alli Schiavetti come <ì sa molto bene in fi allì quell* Città. 85. Vi dirci molto di più fé me lo permet- una lettera , perchè averei molto che dir- telfe vi , fevolelTi rammentare tutte le differenze, che ho olfervate nel giro, che ho fatto del Mondo , fopra la grolTezza , c grandezza degl’indi- Amico Cariffimo, vidui di varie fpecie. Ecco 5 l’energia , con cui opera te , ne* Frutti di ^ t ne Natura nelle Pian- nelli Volatili , j ne* Uomini, contro coiriftelTa negli ^aadrupe* Or perchè, quando opera Pefei i la tutta la buo- na Fifica avete Voi da cercar ragioni per intaccare al Num. vofiro ni dì buona fede cipi certi golar la fa pere , con , i 8. i Scrittori Spagnoli uomi- e tanto più non avendo prin- quali polTiate mifurarc, e re- forza della Natura con certezza , e molto meno per con cui dentro la fua Officina quella favia Maeftra opera occultamente le fue produzzioni ? In villa di tal vala maniera , Natura il Sig. Maupertuit-i quando parlava dei Giganti Patagonia conchiufe con rietà della quelle parole fa t 5 Ji à gli Se Jìefamina filofoficamente la copuò rejlar maravigliati che non fi trovi Uomini , che noi conofcìamo , la Jlefià va. rietà di grandezza , che fi trova in molte altre Digitized by Google , 139 Jpecìe. E* argomento da gran Francefe llo cie Se la Natura in tutte . produce de’ Giganti 5 perchè non produrli nella Specie Nè 86. que- ftimarfi quello di umana ^ ipe- le potrà (<7) mi Hate a dire, che tutte quelle cofe Gigantefche cllèr polTano produzzioni fortuite, provenienti, o dall’arte, o da ripetite generazioni coficchè poflano collituirc altre , fpecie differenti gantefehe Serpenti , Direte dunque . "Piante Alberi , Aquatici , , , che , Pruttì c Pejìie le Gi- Volatili > , grandezza», la de’ quali abbiam fopra additata, fiano di fpecie diverfa dalle altre me Io per vediamo , gono colore do forma ^ •ì cfapore , éi* , le quella fecondo gii da Voi riputate fortuite , foglie fibre non fc il ufuali ? che in tutte quelle Gigantefchp rillelTa , ed , collantemente Io niego, mercechè produzzioni zione communi , configurazione -i fi , * veg- organiza^ macchie , proprietàri odorti fenza verun’ altra differenza della grandezza Filolbfo, la fpecie non , quale là varia. , Ma~ minus &c. Oltre di ciò, qualora a mo- vollro le produzzioni di grandezza ftraor- di- I la) A s’etoiiner examiner philofophiqueinent la chofe qu*on nc trouve pas entre tous tea , on peut hommes que nous connoilTons ^ la meme varieté de grandeur , qu’oa obièrre dans plufìeurs autres efpecies . MaufertuU lettre fiir Ics progrés des Sciences, pag. Digitized by Googl IJO cfrenzialmcnte divcrfc y cd rendano dalle produzzioni ordinarie ) converrebbe aflTerire che quei Giganti ledè accennati) ed altri a noi cogniti nella divina) e dinaria la varino le ) , umana Storia , ( deirefiftenza de' quali non lì può dubitare (<?)3 foflTero Uomini di fpccic diverfà dalla noftra ) e per confeguenza d’altro Progenitore difccndenti "Padre Adamo uno tare in Ed . fcoglio ecco ) ) ) che dal commun_» che verremmo ad ur- non folo dalla Eede ma > eziandio dalla buona Filìca mai Tempre Tchi- E vato. qui vi priego volete Corpo che ) , per ) ) a Toda- que tutto il Gigante ) Tuo crefcerc il laici ) che prima era iftelTa fpecic ) elTer Amico mio ) che una Gianduia ) anche Te la più picciola ) che Aia nel noltro diviene alle volte moftruofa ) Tenza niente riflettere . E di elTer dell* perchè dun- compofto non potrà arrivare ad y ingrandendoti ugualmente in_> tutte le Tue parti) con quelTìftelTo incremen- to ) che quallìvoglia Tua parte può ricevere l’Uomo più Con ciò folo vi può divenir Gigante ) umana ti ) y picciolo che ) y Tenza che perciò in eflenza ven' Vjie 1* c fimilmente tut- prodotti della Natura poflbno elTer Gigantefcbi (a) ? tro- lènza che in lui Specie venga variata gl’altri fi Mas tìtat» ga- de Gìsantìkui, Digilized by Coogle IJI gano ad cflTcr diverfi dagl’ altri in fatta guifa sì non crefciuii. Eccovi fpiegata tutta la forza dell* argomento di quel gran Eifico Maupertuìi i ed avrò piacere} che con attenzione In 87. (lo villa di tutto Io non sò } > quello vi riflettiate. che ho efpo- } fe farà neceflario il dir di piùj per farvi credere} che i Spagnoli i quali alficurano di aver veduti i Giganti vivi , o quelli -i che lo feppero da ^ àóV America le 0 i loro} poflfano credere che che oggidì troviamo ne } } i noflri Paelì fiano de’ Giganti morti Han- . mani ( oltre i fodilTìmi fondamenti Fifici } che vi ho rammentati } le ragioni degli Occhi per rilblvere il dubio \ e per farlo } farebbe una grandiflìma imprudenza } e un gran peccato contro la buona Critica } e no in fue lalciar da parte l’evidenza Fifica } ftra quelle Ojfa elTere d'Uomini alla } vollra loro che efaminarono le } come voi Sloane . Sapete bene affai Opt defìderate della vollra pregiatiflìma lingua ci mo- e ricorrere troppo vana congettura di dire che potrebbero elTere di Bepie ni che } } } alli ) che e l’ } . ) Oltreche co- Uomi- furono Num. come 9. li e io* brama.» argento ha una fonora} con cui ‘chiama gli Uo- L’udirono nel Mcjpco i migliori Anatomici delV Europa , e ve ne andaI 2 mini laddove fuona . . . >3* darono j e ancora ve ne vanno tanti , e di tan- te diverte nazioni fin dal principio, che pote- rono dare loro parere con giudizio di com~ il parazione fbpra Ojfa ) che là i Tefibi trovano fi , , Vertebre le come , e le lo poteva aver dato Sloane . Queirofib che efaminofiì da_. Anatomici peritiflimi , in mia prcfenza , e di cui ho parlato al Num. 30. è certilTimamente Uomo , di dente fi del Pube non di Quadrupede , poiché evirende , mediante la Configurazione . Per giudicar cosi , badò conofcc- re nella fua figura, quanto mìa ha oflTervato noftra regolare coftituzione fo li^ come la voftra buona Anato- innominate della , e in qucfto ca- contradire ai noftri chi volelfe , la nelle Ofia voi fate lettera , alli Numeri 8. è necefiàrio che un gran fallo (òpra tutti cietà umana, e vadati a i Spagno- p. e ló. delpa(fi con principi <^clla So- ritirare nella regio- ne delPincreduIità 88. Mi dite al Num. gio d'impugnare Sloane il Num. 25. nella mia Gigantologia vedrete, fe dire a Sloane pugnato 1. , Non aver coragVi prego a rileggere 1 . , ed Per altro debbo rifpondervi Sloane dice , allora ebbi, o nò, coraggio di contra, qaando egli meritava etfer imche eran Oj/a dì Befiìe , , che- quelle che Digitized by Gt , in verità erano tali j mentre vedendole Io effigiate nella niedefima Tua Opera , vedo c conofeo , feorgiamo » e conofeiamo ) che che non fono me Umane , fecondo Ojffa di quel Cavaliere Inglefe fa lo ho da contradìrgli j , efa- giufto il onde in che coquando Sloane in non contradicc a me ? Io parlo che fono d' Uomini conofeiute per tali 3 per mezzo di una efattiffima Anatomia comparativa . Sloane parla dell’O^ s che queiraffiunto di queirc^ fono di 5 •ì riconofeiute Beflie per mezzo della Anatomìa. In quello cafos in qual codevo Io contradire 3 o impugnare Sloane ì fteffia fa Egli riconobbe di Bc/lie nofeiuto le di Filofofi perciò le e trovò che eran fue Nella mia Nazione abbiamo rico- . 3 mjlre 3 e diciamo da buoni e feche fono di Giganti 3 fenzacbè come avete veduto 3 Uomini 3 fingere quelle fpecie di fendo certo razioni fimo il di , effi ne* nollri Paelì dire con verità che lardarono fon trovate 3 fia 3 necelfario perchè , ef- che vi fono Hate intiere gene- le loro e lì 3 3 è naturalif- e fenza finzione Offa trovano) fepolte (come nei nollri 5 li mede- ove vilTero . Ora 3 come in altre materie che non fono da tanta evidenza in- fimi Paefi 3 vellitej balla al vero Filofofo cercar la vcriI 3 tà Digitized by Google ^ , »34 tà per vie rcmplici do le fue Opere cognite e uniformi , maniere, con cui Tuoi ne nel cafb noilro c evidenze paragonanNatura le con maggior ragiocui abbiamo notizie , j così , in che vi , s far la foflTero Giganti nei Do~ mìnj dì Spagna dovrcfsimo conchiudere che le granài OJpt , che in tutto giorno troviamo , fono di Giganti , fenza ricorrere a quelle di Bejlie ignote , le quali Voi mi dite ) che polTono vivere nel fondo del Mare , nè (lare a verificare per dir meglio avrete notato tolqgia , fi , Non teCfe cfTcre ginafle al , sà, e come aj. della mia Gìgan^ avvertendo forfè la ) che quella pomia ragion principale, v’ima- Num. argomenti , 12. , , che Io forzato da* vo- e dalli voflri fbfifmi , aveva da che chiamate ritirata comcioè a dire , che quelle Ojfa erano ficu- ritirarmi a quella mune fi crede impofsibile Num. al fino all’Ame- che fìn’ora non il . 89. Itri come andalTero , rica le loro offa , ramente di Giganti non potendo effere di grandi Vefd^ nè di grandi Quadrupedi ^ perchè quelli non furono mai in quelle parti, c quegli elTendo marini, non fi sà, come il Mare polfa averli portati in quei luoghi , ove lì trovano . Dio mi guardi di addottare limile ra- Digiiized by Google US raziocinio, come fondamento della mia conclufione, nè come Uomo che abbia un poco di fenno potrei fondar ftabilmentc la ragione di ciò, che fìficamente sò, in una ragione_j che non sò fantafia re , che prove e in una , Nel cafo ? 0^ fono le congettura della mia in cui fiamo , Io pofTo di- d'uomo , perchè ho gran reali, e vere per afficurarlo, come ave- che non jò, come /gran Bejì/e potejfero andare in quel 5 0 gran luoghi , dove fi trovano le ojfa . A colui , che te intefo, fenza dire, meno iftrulto nelle cofe tìfiche per argomento tanta evidenza aflficuro, che , e certezza le , mf proponga grand’C^, che Io con , Anatomica dico, e che fono di Giganti , pofTono cCfc- re di grandi Befiie , gli dimandarò come poterono andar quelle Beflie a lafciar le Tue offa fepolte in Paefe crediatemi , dove mai vi furono vive Amico CarilTìmo, che manda non è tanto difpreggievole fembrarà, perchè quella mia è quella di Parigi ftelTa , , , ? e mia di- come v* riflefiìone sù ciò, che fu fatta da^Vj^ccademici quando non fapevano la dilTero a Hans Sloane: che come potejfero ejfere oJfa d'Ele» fanti morti , quelle , che diceva aver trovate in Paeft dove non vijjèro mai Elefanti . RE- STA UNA GRAN Questione, come gl" 1 4 ELE- Digitized by Googl HJNNO LASCIATE LE ELEF/fNTI LO- RO dsSA IN PAESI, DOVE NON AVVI APPARENZA, CHE SIANO MAI VISSUTI, {a) Dopo conchiufb 90. voftro raziocinio il Giganti^ dite al Num. 14. che parvi di vedermi convinto ( fi Diis placet ) cirTulla fpecie de’ ca i V impojjibilità della di loro ejtjlenza , e co lumi del voftro ingegno, pafiate a par- bei larmi dello fcioglimento del Problema del Diluvio promettendomi ^ fteflb cune notizie , terra rinici , Perciò . perdeflcro tutte le fi fiano per ifcritto , trovarle col folo , potrebbero mezzo di gl’ fcavar la perchè trovandoli ( dite ) i corpi mafolo fu la cima de’ Monti, ma an- non che dentro di elfi, gione del livelh che quei corpi in trafportati fenza fare al- c che abbiamo del Diluvio , fiano per tradizione Uomini che febbene , ^ fopra le mie opinioni riflelfioni fupponete tempo nel d’illuftrare Punto della Gigantologia il l’impulfo non niego , ognun, che capifee delP Acque dovria la ra- inferire , marini non poterono e(fere_j quei di luoghi ove , fi trovano , un gran Diluvio. Io ciò come neppure niego, che indepen- Ca") Il refte phans ont ils unc granda queAion , comment layfsé Icurs 0$ dans des Pais , ou des Eieil n’y pas d’appartnee qu’ils ayent jamais été vivants ? Digitized by Googic IS7 pendentemente' dalla Storia ài Mosè ebbero i Mejpcani molto anticamente la notizia del Diluvio unherfale 3 perchè per grazia di Dio , fon arrivato a ricavare dalli loro documenti 5 e dagli altri della Tartarìa 5 del Giappone , e della China -i (per convincere Varacelfo , e Ifoc de che VAmerica venne ad eflTer popo- la Veyrcre lata dalli àìfeendenti (PAdamo , abbitanti di quel che oggi chiamiamo Tartarìa Ruj^ 3 o Mofeovìta 3 i quali fu delle chiode palfarono tratto , per lo Stretto che vi è fotta il cìrcolo Polare 3 termini deW^a, e deWArne^ tra gli ultimi rica Settentrionale 3 molto poco diftanti 3 qual ed ecco 3 che in ciò conveniamo. Mi dite ancora 3 che non credete 3 che la notila del Diluvio provenga Stretto alle volte viene a gelarli 3 precifamente dalla tradizione^ potendo elTcravuta per mezzo de’ Scavamenti della ter-' si ra Può eflere che fia così 3 perchè così fuccede trà di Noi 36 trà i MeJJicani 3 non_> oftante che noi crediamo il Diluvio 3 perchè lo racconta la Sagra Scrittura t c quelli di . già lo credevano per la tradizione ricevutane dagli Antenati 3 nel qual cafo quelli Scavamenti rica 3 ciò che fi 5 inforno a-» credeva in Ame- pria che dagli Spagnoli venilTe conqui- flatas era prova di quanto riferivano le loro ' . an- Digitized by Google aniichiflìmc Figure maniera diami , le ^ t^uipus ) medefima nella che quello che Noi crediamo medelime Scavazioni può 3 me- ^ una elTere gran qualificazione del Diluvio raccontato dal Sagro Tejlo . 5^1. Doppo tuttociò di che non ho difficoltà che fupponcte sa ne di conteftarvi i termini che avete veduto conchiudete all’if^ ) teflTo Num. 14., che la credenza di efrervi flati i Giganti è così univerfale nei Mondo (a), quanto quella che vi fìa flato il Diluvio^ c chiamate quelle due aflerzioni, notizie difparatc in apparenza, ma però trà di loro connefTe , e figlie ambedue di un medefimo Padre, e dipendenti da un medefimo principio , cioè , ambedue prodotte da i Scavamenti della terra . ^2. Sopra quella capricciofàmente fuppolla maffima fate il feguente difeorfo pur trop- po fuor d’ogni regola. tutto Mondo il marini , ci trovarli quafi Il mifehiati colla terra induce a credere trovarfi ancora in effa 0£à il i per Corpi Diluvio ; il limili alle noflre , ma di fmifurata grandezza , ha fatto credere , che vi fiano de* Giganti. Quelle due confe- guenze fembravi C conte dite ) che fi cavino qua[fl] yedì fi Num. 2, dove lo ftcjfo NN. dite il eoutrario. Di-gitiiad b> 'T- »ogU ì . <5uafi dalle ftefle efamioare c l’altra 5 , fé prcmelTej c così entrate TAntichità filofofò , a-, che credette Tuua con una logica efatta ) o pu- re procedè con logica tacciata di erronea. Aggiungete 93. // , al N. avermi già 15. di vedere, per quel, che riguarda fatto che la confeguenza dedotta dall* eflTerfi trovate ofla grandi nella terra, è una confe- guenza infelice A me bada to vedere fondatamente , che . coll’ avervi fat- le premcfifc cui Io inferifco la efilìenza de* Giganti vere , licità , e reali , e che per ftabilirla camino per (Irada diverfa da de’ voftri fofifmi . Io ammetto ^ , da fian con ogni fei quella.» voftri fup- non come ragioni formali, e primarie; efteriori conferme de’ miei fodi , e primi principi . Se la mia alTerzione de’ Giganti non avefse altra prova , fe non quella d’efsere eglino flati fulla terra prima de i Scavamenti il voflro fuppoflo mi indurrebbe a quella infelicità , che pretendete , dalla quale evidentemente Io ne fono efente con la ra- pofti, ma come gione degl’ occhi , che gli viddero vivi fopra la terra , il che deve preferirli aU’infelicc fottigliezza de* voflri argomenti d’eflèrvi flato il 94. Mi dite , che la prova , Diluvio , non s’infcrifce prccifamcnte dal trova r- Digitized by Google , 140 Marini fopra i Monti , ed è Tuffidente Terudizionc j con cui Tinfinuate Quefto . però non è altro 5 che ridire tutto quello , che 10 fcriffi , e fiampai nel mìo Apparato. Mi Tupvarfi Corpi ' ponete mo il Diluvio come Moiè di Noè che tutti credia- 5 e ftabilite 5 che febbene mancafle quella fede j e credenza , i Corpi Marini , che fi trovano Tu i monti j non provarebbero il Diluvio ^ come Mose Jori, ferifee , te . lo fcrive Convengo Nazioni , alle in ciò quali , , fapendo che raot- non giunfe T IJlorìtLjt pur fenza di quella Than creduto 9 c sò ancora che alcune hanno fofferto de’ Di- Mofaica j luvj particolari, ne tevano i quali Corpi Marini po- i elTer fiati portati fu i bifogno del Diluvio unìverfalc mo luogo \ il monti , fecondo lo dò Egitto^ nel tempo di Ercole 11 terzo a quello di Attica ne , mìll’ anni avanti la , , che ha al fenza.» il pri- Diluvio d’ y e di Prometeo y o Paefe di Ate- fondazione di Roma ; quarto è quello à\Deucalione y feppur queflp non è quello di Noè , come vogliono Auil tori di grande sfera , tra i quali principal- mente il mioPeìlicery il quinto al Earattico y nel tempo di Tuoris Re d' Egitto Sò che nei tempi d^ìPlmperator Maurizio y andarono folto acqua Roma , Genova , c Venezia , con . gran Digìtized by Google 14 * gran parte à^Ualìa\ sò che, neiranno i55^* fi annegò nella China Zan-zi\ sò che Cadice gran Provincia di la altre volte fu Terra—» della Spagna; Sicilia àeW Italia ^ Negro ponte della Grecia , Cipro della Siria ^ Rodi dGÌrj^fa , e sò che vi fono fiate nel Mondo molte altre inondazioni , come può vederli in Earoteles , e SMok , ove mi ricordo aver ferma ciò letto In tutte quelle occafioni poteva- . no elTer venuti fopra la terra molti Corpi Marini ; quindi è , che quando quelli vi li ritrovano , non fi può atficurare , che vi fia- no unicamente portati dal Diluvio uni- fiati verfale . Dopo aver con pompa fpiegato il 95. vofiro fentimento, che è ancora il mio, come potevate aver villo nei luoghi del mio Apparato dare , , che degnato non vi aggiungete Marini i che fi al Num. , ^ le Corpi non fo, , dite ? , Per ifpiegache per D/non che una non intendete , fe o di acque dolci , o di acque maprime aderite che , generalmente—» altro inondazione rine guar- i Diluvio univerfale che ve lo nega re la vollra propolìzìone , il , di qualche Diluvio particolare. Chi è però quello luvio che trovano nei Monti lo non pofibno provare ma neppure liete 16^., , par- Digitized by Google y , 14 * parlando» non fervono di abitazione a i P^/» e cosi conchiudete che nel Diluvio S'acqua dol- non poterono ce Montagne» e Corpi Marini andar Tulle i vorrei veder provata queffa vo- lita negativa con Todi fondamenti gomento 3 ch’èdi Fracajlorot Io alNum. 357. ivi feci e fegucnti del vedere» che il Un tale arme l’objettai . m\o Apparato ed voftro principio è falfo c ruinofilTimo» perchè generalmente parlando in tutto Mondo il e nelPaltre acque » ì il Pefci vivono nell’ une che provo con notabili » c particolarilfìme offervazioni » fatte da me in grandi (Timi laghi » è fiumi del Mondo ; e per verità la fincerità di cui vi pregiate » non^ doveva tuttociò lafciar fotto fìlenzio. Per ciò che riguarda le Acque marine , vedo che » ai Num. 17.» le fate venir fulla terra nella maniera ordinaria » con cui ma febben dite che allocon clTa i Corpi Marini » afficurate» che quelli potevano ancora cfiervì venuti per altre caufe che non fojffèro Dilu' fogliono inondarla , ra poterono venir vj . A me grandi » che capifco fpcricnze » i » e sò per varj modi » con mezzo ì di quali i Corpi Marini fon venuti » ed hanno potuto venire fulla terra» dà gran piacere il vedere» c leggere le notizie » che fi uniformano su, quel- Digitizodl", 145 quelle alle che fu quefto ? (lampe » Io ho dato propofito trattando delle mutazioni feguìte nella fuperficte del Globo Terraqueo-i per cui po(Tono effere venuti in terra i Tedacei , fenzachè quella fia (lata annegata dal Diluvio. mio Apparato con T auto: Il n' efl pai pojji^ de douter apréi avoir vii lei faiti qui font Tutto ciò dilli nel rità del Cbiarijjimo 'bujfon hle rapportéi qid , de revolutiom , il ne foit arrivé une infinite de bouleverfemem , de change- Ò* d'alteratiom fur la furface de la terre tant par le mouvement na^ turel dei eaux de la Mer 5 que par V aWon meni partieulien $ -ì venti 5 dei eaux deigelcéi-i dei dei plutei feux fouterraim , courantei'i dei dei tremblement & que par conde terre ) dei inondatiom &c. fequent la mer n'ait pii prendre fuccèjfivement la placa de la terre . (<jr) Se Voi avede avuto prefenti quede notizie , averede certamente rifparmiato quella longa j e inutile narrativa Num, 17. 18. e 19. della vodra lettera, fatta a* In quedi punti 97. , Amico Carilfimo > noi fé l'intendiamo j perchè non folo per mezzo lìcW inondazioni ma anche per mezzo de* fuochi fotterranei polfotio clTere faliti full^ ter- Ctf) MonC 17 -if Tom. Bufion Hift. I/eturah Edìtion de Ferii Ir />0£. fi Ir ' ^ Ì 44 terra i Corpi Marini ma j però calcinati da quel Fuoco, che lì vomitò, cola che talora trova conteftata dai Naturalifti . Sò come Formano le nuove Ifole , di Santorìno nell’anno m\o Apparato al Numero sò fi Formoflì quella 1707. di cui parlo nel Numero al come ii 1S4. 137. come Formoifi c dico ancora 5 l’altra nel prò- fonàijjìmo Lago dì Bonghong , nel di cui centro viddi ardere il Fuoco per più di 15. giorni . Contefio ancora nel mio Apparato Ie__> mutazioni del Gloèo , Fatte daìV inondazioni , c terremoti ; ne riFeriFco altre procedute da _ àtverfe caufe Venezia fanefe \ , come quelle , Ficchè quella del Pò del Reno , quelle di e quelle dì Bafcomprender potete , che non , mi giungono nuove le notizie da Voi lette , ma non vedute , avendo Io , nel mio gran giro per il Mondo , oflcrvato in molte parti dd\' Europa^ Africa^ AJia^ tà America tutta la terra piena di fpoglie marine il che , attribuiFco te . all’ ifteFsi principi In vifta di tuttociò Marini , che troviamo preciFamente , , che Voi dico , che aflTerii Corpi FuIIa terra , non provano nè altri Diluvj il Diluvio dì Noè , mentre , fe avete vifio lo fcioglimento del Problema , avercte notato che nel , Num. 206. del mio Apparato dico così ^ue~ particolari , ; Pi Digitized by Googl( , . HS Jli Corpi Marini e quelli che fi trovano in , luoghi (A? B) che non furono anticamente fieni del Mare $ fialìrono fiulla terra in tempo del Diluvio. V effetto è Natura : unherfiale ad una rio attribuirlo ^ ed è neceffa'- caufia certa della fina cos) rifiolvefi il Problema j fienza vio~ lenza ) fienza finzioni j fienza fiuppofizìoni , e fien~ za miracoli , che è quello che defiderova il Sig. Valifinìeri fia . Se nel difendere ciò , mia fanta, non Io che mi efpola ha fatto errore, come voi peniate po(To correggere con i principi , 2k nete nei voliri Numeri 17. 18. 19. 20. e , perchè elfendo quelli communi a Voi , per quel che avete letto , ed a me per quello che ho veduto, ènecelTario, che Io ne relli purllelTa indennità vollra , o che abbia gato colla afsieme con Voi Io ^8. te al ftelTo livello della fuperficie della terra il reato Non comprendo a Num. 20. r opinione , dell’Acqua con quello perchè Io sò molto bene Globo Terraqueo è un perficie che fine mi citadi Ceva fopra il è ugualmente Corpo, livellata , , la di cui che fu- e ciò dico quando chiaramente affermo (a ) , che Vacque del Diluvio vennero egualmente fui Mare , e fiulla Terra , e coprirono Tuno , e V altra , perche K {aj Vedi il ». 15 jr. in- del mìo appurato fag. 179* Digitized by Google r . «w * J 145 ìmndorofio tutto il Globo afTirmo che prù alto Ceva gione Monte Non . i Icrlo , Fonti è 9 e tanf confeguenza in alto ) quanto il c quefto fenza l’Idraulica del credo però , che per quella raj Mare il » tutti Mare il polTa clTere principio di il ne j quando anche potelTe efcredo che ciò polTa fervire allo fcioglimento del Problema per le impolsìbilità ) , j che fi trovano nei finti organi ài Cartefio fin* ora non provati colla fperienza (a ) , c per altre, che fi rincontrano nel fiftema del Si- gnor De la vere nec Wre , che credeva poterli rilòl- Problema coll’Acque marine IbtterraQuanto mi Ipiace , che vi fiate inutilaffaticato con darmi certi inlegnamenche , con tutto vollro agio potevate aver il [Jf') . mente ti , , veduti ftampati nel mio Apparato , le avelie foltanto girato l’occhio nel Tuo indice Conchiudete con quelle parole al Numero 2 1. Da quanto Jin'ora vi ho detto <t— , fne fiembra d avervi abbafianza dimofirato , che i Corpi marini , / quali trovano nei più alti fi Monti non fono una prova incontraflabìle nè , pp. j del Diluvio di titolari. Noè Quello , ftclTo nè di altri Diluvi par~ è quello, che dico Io, Ami(<») il l^iiì il Num. otti» ii\, del mìo apparato pag. Iti» del mio apparato pag . loz. Digitìzed by Google , 147 Amico Cariflìmo ) fa opinione . Ma Mare fono del e cosi già fiamo di una fc qucfti ftef- fon Corpi Marini j e trovandoli fopra la terra, j o che i luoghi dove è necelTario dire , vano , fono fiati coperti dal Mare nel Diluvio univerfale , o in qualche particolare inon- dazione terra o che , fia fi fiato Mare , tro- ove ora è piena di Corpi Marini. Sappiamo, ciò nonofiante, che il Mare dai Diiuvio in qua, non ha mai inondato tutta la terra . Sappiamo che da più di venti fecoli in quà , non vi è fiata inondazione , la di cui efienfione non fia fiata defcritta Sappiamo ancora i luoghi , da cui , per elferfi ritirato il Mare , e per elferfi mutata la Jìrada dei Fiumi j o a cagion de’ terremoti , o de’ fuochi /otterrà-' . nei , , polfono elfer venuti fulla terra Marini , ma però mo 3 che quelli fi , ficcome vediamo , i Corpi e fappia- trovano in tutto l’Univer- , in tutte le di cui parti non fu Mare , nè mai furono inondazioni , nè mutarono mai corlb i fiumi, nè fi accefero Vulcani, èduo- fo po trovare una con cui fi caufa d’ univerfale analogia evacui il fale trafmigrazione ^ verfale 100. dubio di quella univer- ed ecco il Diluvio Vni- . Ho villa l’opinione K 2 ( però non so il fine . . . 148 fine, per cui Signor Num. al Wodward , elfi marmi , che metalli , formarono nuova Terra fi citate) del la , fo- fi Corpi nel Diluvio rpcfe la coefione dei difciolfero terra me 21. in cui difende fi , &c. e di nuovi Monti Gran ragione contro 'Wodward è quella della formazione de’ Monti d' Armenia ; e non è minore quella che riporto contro di lui al 147. del mio Apparato , della confervazione dei Corpi Marini , cHfc troviamo pe- Num. trifìcati fenzache , nel Diluvio no intieri pofizioni fi i i , liete degno te letto nel fe , la terra di compalfione mio Apparato potuto avrefte perchè e reftaro- ofianti quelle op- ben mi ricor- che nel Diluvio unherfale tini empirono tutta , dilTe nel Tuo libro in- titolato Pifeium ^iterelae do lui , Metalli Non Tejlacei Wodward , da poflTa dirfi fciolfero rifparmiare Ma^ Corpi veramente che non l’abbia- , , i E . mentre con ciò più metà della della vollra lettera I oI . Credo , con quel che ho detto , aver conteflato a tutte le ragioni della vollra pregiatifiima , per quello che riguarda la trafmigrazionc de’ 'Corpi Marini in tutte le parti del Mondo , concerne poi in cui fi trovano l’efillenza della . Per quel , Generazione che de'' Gì- Digitized by Google H9 Giganti te , già avete veduto die e reali fici , fi ) per cui quella , fono molto differenti nafi fone^ e prìncipi da quelli 5 fu cui 9 gli ìnflujji fu- Comete 9 PArte à'inciarmare altre cofe di tal fatta vorite intaccarmi le per- colle quali fa- 9 laddove con tutta ragione ; vi potrei ripetere fi- rende eviden- lì flabilifcono / /piriti folletti delle i quanto mia Gigante- nella contro l’oftinatezza di Mahudel^ che vi prego leggiate alli num. 29. e 50. logia fcriin per non Iter qui a ripeterlo. Ho in villa conlìglio di Seneca 9 ponete in per non feguitare faccia 9 e di Lattanzio 9 il che mi il cam- mino delle pecore ; ma neppur voglio elferc ( opponendomi alla Natura 9 e ai fuoi cogniti effetti Giganti 9 che fecero guerra ) come contro il Cielo La vollra gran malfima 9 per quel che feorgo 9 è di non elfer credulo 9 con i - ; e la mia è di non elfer temecon oppormi a molti . Vi fembrav2L, feguir molti rario 9 forfè 9 che miei Connazionali Spagnoli i allorché fcrivevate la vollra lettera 9 9 ed Io nel 9 allorché preparava la nollra Giganfodlmo una mandra di pecore , che andavano 9 non quò eundum 9 fed quò itur 9 feguitarli tologia 9 rumore 9 che da Seneca viene tanto abborrito . Ma per verità avendo Voi dietro cioè quel Digitized by Google , I 1^0 Voi folamente da opinione no che , vi tofamente le altre lungi afcoltata la noffrìL. v’ingannafte 5 , giacché, ; Tuo- fe quel parve rumore di acque preci pie fenza elezzione cadenti fopra afcoltarete più d’apprefifo in quella , , che Tono voci ben concercolla buona Fifìca , e Critica precetti , che ofìfervo quantunque j non fieno di Seneca , nè di Lattanzio , fono pe- riTpolta tate udirete 5 ed unifone , fenfata e i rò di meglior criterio (a) attefochè , miei anti- i chi Spagnoli Scrittori fono (lati più a portata di comecché più periti America , e Tcrupolofi indagatori del vero . Del refio fiamo Fratelli , e liete per vofira bontà mio buon’ Amico ; e quello indennizarà prefib di Voi la moleftia di una rifpofta così lunga Defidero che fiate giudicare di limili materie , della Storta Naturale deìP . Fano e che vi conferviate molti anni per utile , del Pubblico (tf) Ut , e per onore delTOrdine &c. in diiciplinis adipifeendis proficiat quis reft > rei lìngularem quemdani prò Antiquitate iènfum fovere rerum opera fontes ; & elegantiori , nemini dubiiim puriflìraos effe , unde & inte- , (aniori crit divitias , , Vethe- & quibu» politum |udicium , rc£Va , rerum xùimatio comparantur , qutbulque utiinur ad ve- làuroiqiK hauriamus runi , & faliuni intcrnofeendum in ad quam I. par. 2. apud Honorat. à S. hi adhxrcfcere debemus . Natune Ó* nfum Crit'cis art» ii* 1)62 veuuftatìbui Baìl. yudìc. Maria tom. i« ^ tom^- anìmadverf* r. nsth . ?4 Digitized by Googlc Digitized by Google I I Digitized by Google^ Digitized by Google