Uploaded by Daniele Quartieri

giuseppe torrubia la gigantologia spagnola

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^140
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NAZIONALE
FONDO
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DORiA
111
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NAPOLI
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A
r
1
GIGAN
TO LO Gl
DAL
GIUSEPPE TORRUBIA
SPAGNOLA
VENDICATA
M.R.P. FR.
Mio.Ors. di S-Francesco, Cronologo di tutto POrdiue»
e Commifiario Generale della Curia Roman»
Dedicata
D.
all’Ill&o,
ed
Eccm
Signor e^ Monjìgnore
ALFONSO CLEMENTE
DE AROSTEGUI
Consiglierò di Stato di Sua Maestà' Cattolica*
B
\
suo Ministro Plenipotenziario
ALLA RfiAj. Corte DI Napoli &C.&C.&C.
Maglia invtn^
IH MAPÒII
,
•
M8ttX STÀM?HE!À MUZIAMa'^ÌDCC.ÌÌC.
COV tICSNZd
OS' SUPERIORI.
Digitized by
Google
,
AiriìluJlrtJlimot
ed
Bccellentìjftmo Signore
MONSIGNORE
ALFONSO CLEMENTE
D.
de AROSTEGUI
Consiglierò di Stato di Sua Maestà* CattoiicAj
E
suo Ministro Plenipotenziario
ALLA Real Corte di Napoli &c. &c. &c.
FRA GIUSEPPE TORRUBIA.
ECCELLENZA
On
me
debbo Io
il
,
co-
più delle vol-
te accader fuole_,
affaticarmi ftudio-
famente in rintracciare i motivi , dai
quali moffo fia a procurare
a 3
que-
Digitized by
Coogk
quefta mia piccola Operetta il
pregio di portare in fronte il nome deH’EccELLENZA Vostra, per
cosi aflìcurarla della, protezzione
I
di un
'
Mecenate, il di cui merito veruno fia , che poiTa non co-
Mi
nofeere
j
a difendere
accinfi
j
nella prefente Differtazione dalle
infulTiftenti accufe
di
'
un Erudì-
’
to Italiano la no (Ira Qigantoìogia
Spagnola , per illuftrare la quale
avea già indifferentemente fomminiftrato i fondamenti , e la ma-
mio Apparato
teria nel
ria Naturale a chi
alla
Sto-
j
avuto
per avventura l’inclinazione , ed
il
genio di^efercitarfi in tale arE ficcome daH’Érudito
gomento
Genfore
tribuiti
li
aveffè
.
alli
1
Scrittori Spagnoli at-
vengono fentimenti,
!
quaben difaminati'a noftri realmeni
,
te
f
Digitized by
Googli
tropte non fono ì ho giudicato
po giufta , ed opportuna cofa di
brevemente rifpondergli , e' porre nel fuo chiaro lume , qualo
veramente
fia la
noftra opinione,
Di chi pertanto dovea
ed idea
Io implorare il patrocinio a quelavoro ;
llo mio , benché rozzo
Vostra ,
fe non deirEccELLENZA
comla quale , oltre di aver meco
.
mune
la
Nazione
,
è fempre_»
fi
moftrata amantiflìma degli ftudj,
quelli, che
e fra quelli, ancora di
rifguardano la Storia Naturale ?
Inutile è
ti
il
,
che Io ora rammen-
filo indefefib
promovere
Arti , non
le
affaticarfi in_3
Scienze
folo
con
le
,
e le belle
opere
,
ma
ancora' con fingolar efempio ; E
di quello tellimonio ne fia la fua
mai abballanza lodata Opera del-
la Concordia ^aflorale
»
la
quale
non folamente i Letterati più infigni anno ricevuto con appianerò , e citano con gran lode ; ma
dippiù fu
approvata dal gran_j
Pontefice Benedetto
XIV.
di eter-
na memoria , il quale non di rado
ne fece menzione con encomj di
flima fingolare nelle fue pregiatiffime Opere. Nè pafTare Io deb-
bo fotto filenzio due Atteftati del
, con cui ha
fempre proccurato di condurre ad
un grado di perfezzione non ordinaria le Scienze , e belle Arti
Del
nella flèfTa noftra Nazione
che teflimonio incontraftabile ne
ha dato Vostra Eccellenza,
fra le altre , in due Orazioni dottiflìme i una data alla luce per llafuo ardentiflìmo zelo
.
bilire in
Roma
un*
Accademia
di
Sto-
Digitized by
,
.
Storia Ecclclìaflica di Spagna
T
i
altra nella brillante occafione.*
,
che doveafi eriggere, ed aprire in
Madrid TAccademia
a’ noftri
fioritiflìma di Pittura
,
di
Scoltura
»
ed Architettura , dalle quali non
comprender non polTa, e
v’è chi
la fua
Dottrina
defeflfo
,
acciò
>
che
fieno, e da tutti
abbracciare
dendo
le
in
fi
i
ed il zelo inStudj promoflì
commodamente
pofTano
;
rifplen-
qualunque parte di quel-
erudizione
,
dottrina
,
ed un
giufto criterio in ben giudicare
e fopra ogni altro
qualunque opera
,
per cui pofTa
efière al Pubbli-
, ed alPAutore
d’immortal gloria
Quella però, non folo con le
lettere Vostra Eccellenza T ha
di già meritata ; ma ancora con
Tera 4
co di giovanriento
i
Digitized by
Google
.
1
i
fervigj importantiffimi preflati
Corona di Spagna , .efTendo
alla
flato dalla iMaeflà del Re Cattolico dichiarato Configliere
e_»
,
Membro
glia
,
della
Camera
impiegato
della Sagra
Rota
nell*
,
di Cafli-
Uditorato
e Miniflero in-
terino delle Corti di Spagna
di Napoli in quella di
Roma
,
e
,
e
di Miniflro Straordinario della.,
prima
nell’
ultimo Conclave
cui fu eletto
il
Sommo
,
in
Pontefice
CLEMENTE
XIII. , e ritornato
d’onde partì , efiendo
ivi impiegato in qualità di Mi-
in Napoli
,
niflro della
Corte di Spagna dal
nuovo Re Cattolico Carlo III. fu
prefcelto , non folo per Configliere di Stato , ma ancora per fuo
Miniflro Plenipotenziario in detta
Corte
L’
Digitized by
Google
.
L’amore , c fomma bontà , con
TEccellenza Vostra fi
la quale
è degnata di gradire qualch’ altro mio Opufcolo , che ardito mi
Ibno di farle prefentare , mi ha
fatto coraggio a fupplicarla di effere il Protettore di quello ; Lufingandomi , che non le farebbe
fiato difcaro quello piccolo tributo di uno degl’ infimi figli del
S. P. Francefco , per il di cui Ordine ha mollrata fempre tutta la
non lafciando però
propenfione
quelli di riguardarla con più particolare filma , e venerazione^ ,
riconofcendo in Vostra Eccel-,
lenza un degno allievo dell’illue ragguardevole Collegio
»
maggiore di Santo Ildefonfo , o
fia celebre Univerfità Complutenfe , di cui Porigine fi deve ad uno
firc
, .
.
de’ più incliti
,
e gloriofi figli di
San Francefco qual fu il celebre
,
e Ven. Cardinale Ximenez , e do»
ve r Eccellenza Vostra fè molira della fiia profonda dottrina
nel foftenervi Timpiego di Catedratico de’ Sagri Canoni
Sicché altro non mi rimane
>
fenonchc umilmente fupplicarla_.
a gradire quefta . benché umile
teftimonianza della mia fingolarilfima fiima , ed olTequio
, col
quale venero , ed ammiro tanti
e
sì
rilplendenti caratteri
nella perfona di
,
che
Vostra Eccel-
lenza
fi fcorgono infieme
uniti
e tutti tendono al maggior fplen-
dore della letteraria RepubJica
,
c della nofira Nazione.
Per
Digitized by
P
(co
Er comando del Reverendiflìmo Padre Miniftro Generale di tutto TOrdine di S. France.
ho
letta
porta dal P.
con attenzione la Diflertazione comM. Rev. Giufeppe Torrubia Commif.
fario Generale di Curia fopra la Gtgantologìa Spa-
gnola t ed in erta non folo non ho incontrata cofa, che contraria (ia alia nortra fanta Fede, o a*
buoni cortumi ; ma Pho anzi riconofciuta adorna
di
rtngolari ortervazioni Filofofìche
erudizione
delle cofe naturali
degna delle rtampe.
Dal Convento di
le
S.
;
,
onde
e di
la
Francefco a Ripa
molta
giudico
i.
Apri-
1760.
Fra Rafaelle di Lugagnano Min. Riformato ,
Con
.
Digìtized
by
Google
.
C
On mio piacere ho
efeguito
il
comando
di
Vo«
Ara Paternità ReverendifTima nell’efaminare
raccolte dal ttojlro Commiffario Gene^
tale dì Curia per vendicare la Storia della Gigaum
tologìa Spagnola , conciofìachè le abbia ritrovate
adorne di quei pregj » che Ella ricerca in quell*
opere de’ NoAri ReligioA , le quali debbono darA
alle publiche Aampe . Ho oAervato in eAe una eleganza tale , onde legger fi pofiino con diletto ;
una erudizione fcelta , che dimoAra il buon guAo , e la letteratura dell’ Autore ; e nuove fcoperte, con accurate ofiervazioni ed ingegnofe rifleAìoni , che rendono l’Opera utile al pnblico > e
decorofa al noAro Ordine . Bramo perciò che efchino preAo alla publica luce, e prego VoAra_
Paternità Revercndiflìma ad animare l’Autore che
ciò faccia follecitamente , con quel benigno gra.
dimento con cui accoglie e favorifee le cofe decorofe al noAro lAituto , e col merito ancora della Santa Obbedienza ; aificurandola, che obblighe.
rà in queAa maniera il publico che leggerà con
gran piacere queÀe Memorie , e Aimolerà il dotto Autore a farlo partecipe di tante altre belle
feoperte ed oAervazioni , che ha fatto ne* fuoi
le
Memorie
lunghi viaggi
Dato dal
Aprile
NoAro Convento
di Araceli alli 8.
1760.
F. Filippo da Carbognano Profejjore
di Teologìa Polemica nel Collegio
Vrbano dì Propaganda Fide
Mhijìro Provinciale .
,
FRA
Digitized by
Google
,,
.
FRA CLEMENTE DI PALERMO
Lettore Giubilato
di
Madrid per
,
M.
della C.
Miniflro Generale
N>
del
,
P- S- Francefco
Pipatore
motore /ipoftolico
'
nel Reale Congrejfo
Goncezzione Teologo »
l' Immacolata
e di tutte l^Ordine
,
e Servo
,
Rifor•
t
E
Sfendo (lato di nodro ordine rivedato y ed ap*
provato da due Padri Teologi , e qualificati
della
nodra Religione,
libro: compoilo dalM.'
il
R. P. Giufeppe Torrubia Padre delP 01Tervante_»
Provincia del Santo Vangelo nella Nuova Spagna,
Cronologo di tutto POrdine, e CommifTario Generale di Curia &c. , il di cui titolo è • Gìgantologia Spagnola Vendicata ; in vigore della prefente
e per ciò che a Noi fpetta , li concediamo la facoltà di poterlo
dampare
Dal Nodro Convento
Roma
di S.
Maria d*Araccli
di
a dì ^o. Aprile 1760.
I
Fr* Clemente dì Palermo Mìnìjlro Generale
D'ordine di
S. P.
Revcrcndifllma
Fr> Fietro Alvorez Segretario Generale
delPOrdine
•
PRE-
Digitized by
Google
PREFAZIONE
ALV ERUDITO
LETTORE.
Olle (lampe di Madrid diedi l’anno
nel
1754.
mio
Idioma
il
natio
primo
luce
alla
Spagnolo
Tomo dell’
Apparato per la Storia Naturale contenente varie fifiche diflertazioni
fpecial,
mente fopra
il
detto Apparato
diluvio
.
Al
JT.
trattai dell* offa ,
X.
di
e de*
Ca-
Digitized by
Google
,
Cadaveri
Nuova
che nella
,
e ne* tempi
palTati fcoperti
giorno
di
una mole flupenda
benché con indifferenza
che
tra* Filofofì ,
trattali
ch’ebbero una volta
mo
.
,
che
tale queftione
vi
,
e rilevai ab-
la queftione.*
>
dell* efìff enza
Mondo
i
9
,
tutt*
Gi<
altri
delli detti
affolutamente
fecoli coftante fu
flati nel.
è in oggi divenu-
degl’umani ingegni ,
trocinando Tefiftenza
ed
»
fì
Evvi ben noto , Lettore Corteflflì-
ta l’oggetto
molti
e
9
e forfè hanno
$
ora in qualche parte del
ganti
Spagna-i
fono
in giorno difcuopren-
vanno
do
di
fì
altri pa-
Giganti
negandola
Topinione
Mondo Uomini
:
.
Per
effer-
di fmifurata
grandezza, rolfa de* quali s’erano difcoperte.
A
opinione fl.fottofcrìfTero in-
tal
finiti Scrittori
Sagri , e profani di
grido , fenza
efìtar
denza, e
tra
cento
punto
,
fommo
nella loro cre-
e mille che ne trova-
Digitized by
Google
varete citati In quella naia Operetta j an-
noverare
fi
pe Ebreo
,
Annali
edit.
può
il
celebre Iftorico Giufep*'
Card. Bar. ne* fuoi
riferito dal
Ecclefiaftici
ad ann. 34. num.i
Rom. 15^3. ove
1 5T.
TeHatur
leggefi:
^ofephus adhuc temporibus fuis monHrari
folìtA o£a
Gigantum
9
qui in Hebron fe*
pubi erant adeo magna 9 qualia (inquit)
'vix credant
9
qui non 'viderunt
,
lo che,
dà troppo chiaro ad intendere , che
prcffione della Scrittura
ibi (
hoc
eft in
Bra quaedam
Hebron
num.
refi<
13. v. 34.
) 'vidimus
mon*
Filiorum Enac de genere gi-
ganteo quibus comparati quaji locuHae
debamur , non è iperbolica
,
*1;/-
nè lontana.,
del vero fignificato . Contuttociò in quell*
ultimi tempi cangiò fortuna
opinione
,
la
fudetta_.
eflendo inforti degl’ingegni
raci, che volendo dagli
fe-
altri diftinguerfi,
hanno pretcib mollrarla come uno de*
tanti
Digitized by
Googlf
V
tanti pregiudizj deH’antichità
tentato di abbattere
cd hanno
,
fondamenti
i
Copra
,
de* quali erafi fino allora appoggiata.,.
Non
gli
ofarono già tacciare di menzogna
Autori
che
,
fcritte lafciaronci tante
cofe in prova di efiervi fiati nel
Giganti
i
nemmeno
i
rio difegno
ci
.
efii
Mondo
attribuirono loro
Più modelli dilTero folamente
ingannati
mento che
fi
furono
U
•
traefi coirifpezione
de* fcheletri fmifurati
cogli occhj
,
e
fi
9
che
cb
»
forte argo-
deirolTa,c
fi
veggono
toccano colle mani
$
pen-
iàrono di Iciorlo bafiantemente 9 gratis
tribuendo
rini
,
o
tali
reliquie
ad animali
luvio» e dall’onde quà» e
dei primi
,
là afportati,
Hans Sloane
fu
e
uno
che animofamente a quello par-
tito appigliolfi
.
,
at-
o ma-
terrefiri periti nell’ univerfale di-
fepolti. 11 Cavalliere
.
il
che intendeffero d’ingannar-
,
9
e con pari intrepidezza
fc.
Digitized by
Google
r
fegulto poi
mio Connazionale^
fu dal
Chiarillìmo P. Maeftro Feyjoò
addottò interamente
A
Sloane
.
mente
un’Italiano
ma
il
a
fenderò medefimo
moderni
petendo
cofe
le fielTe
menti
»
dimodrare
italiana
delli fopra-
Scrittori » e ri-
tentato ha in linilluforj> gl*
ed inconcludenti
y
mente
nella
Ancorché
le
mia DilTertazione
tale lettera
non
argo-
Antichi
in tale propofito dagli
portati
in for-
ha pretefo di
diretta
detti chiarifiìmi
gua
è recente-
fi
anonimo» che
me
quale
il
,
penfare di detto
quelli aggiunto
di lettera
battere
il
ri-
prove pariaddotte.».
fia fiata
publi-
cata colle fiampe, ha però fatto tal giro
mani di molti» e tante fono
nelle
che ne fono
fiate
dirli publica »
fiampe
blica
.
le
copie,
formate » che ormai pud
come
fe palTata fofse collej
alla notizia della Letteraria
Pentiranno facilmente i
Repu-
lettori della
Digitized by
Googic
,
.,
medefima
che veramente fantaRlca
$
fia
l’idea dagli antichi efprefsa ne' loro volu-
mi
»
e da
me
addotta nel detto Appara/
to fopra la reale efìdenza delli Giganti
Si daranno ad intendere
,
fìano tutt’i difenfori di efsa
namente
che
la
(bftengono
potrà efser
»
quanto che lopera
di là da’
communemente
diftefa in
e che pie-
argomenti
Tanto più fàcilmente
.
mia «come imprefsa
minate
,
(ìen fciolti tutti gli
potrà ciò avvenire
che
che difarmati
monti « non
capita
Spagnolo linguaggio
le ragioni in contrario de'
ni Scrittori
Anonimo
«
«
«
per-
.
Efa-
moder-
e le più recenti del riferito
non sò
riconofcerle
indurre pofsano alcun
Uomo
tali «
che
di giufto
difcernimento a recedere dal fìflema addottalo da tanti antichi infìgni Scrittori
e da
me
propofto
«
nè fo concepire mag-
gior fondamento in detti moderni Scrittori
Digitized by
Google
tori di
compatire
gli
quefta- parte ingannati
fulta per
no,
compatir
in cui
ellì
Antichi
,
,
come
moderni neiringan-
parmi di riconofcerli
mi fono
Acciò
.
polsa ogn’uno chiarirfi fe fulBda
penfare, determinato
in
di quello che ri-
il
mio
di dar alla
luce la mia Diisertazione allìeme con la
foprariferita lettera dell*
rifpofta
,
Anonimo,
che parmi foddisfacente
e
alle
portemi difficoltà, e, tutto in lingua
la
pro«
italia-
na , rimettendo a voi cortefiffimo Lettore
il
giudicare chi di noi ingannato
fi
fm
.
Vale.
ME-
Digitized by
Googl^
MEMORIE
per la storia
DELLA GIG ANTOLOGIA SPAGNOLA.
I
eco ME)
il
allorché io
Tomo
primo
fcriflì
dell’Appa-
rato per la Storia naturale
di
Spagna
,
fu
mia inten-
zione di dare varj faggi della
vir poflano
come
medefima Storia) che
di femi
)
fer-
acciò chi in apprel-
fo con tutta l’applicazione voglia diffiifamente
fcriverla, raccolga diverfe
per tale Audio
anni
,
)
Memorie
necelTarie
nel quale gran parte de’ miei
e delle olfervazioni aveva impiegato j
co-
A
,
Memorie per la Storia
2
mezzo
per
così
di concatenato difcorfb
rinvenimento, che
luogo di Concut
trito nel
Terael Città del
nii
la
di un Tefchio
feci
Regno
nelle vicinanze di
,
portom-
Aragona
di
dal
,
impie-
materia a formare un ben prolilTo difvi fono flati ne* Do, che
impiegandovi tutto intiero il
corfo de’ Giganti
tninj dì
X.
§.
Spagna
di quella
,
mia Opera
,
ove dopo di aver
teffa
che quel Tefchio umano era dell’ ifgrandezza de’ Tefcb] communi , benché
foflTe
impietrito, (fenza che
riferito ,
il
fucco lapidifico
o datagli maggior grandezza 5 come da taluno fi era creduto ) feguii a dire , che per la fua petrificazione non
ingroffato
1’
aveffe
,
era già divenuto una Vettina, ovvero
teda di quel Gìgantone
che
riferifee
cademico
il
,
alto
ducente
come
la
cubiti
?adre Scarfo Bajtliano , AcdelT Accademia
Leopoldino Carolino
de' Curioji di
Germania
,
efTerfi
ritrovato in-
mano un
badone, come un’Antenna di Nave (fino a
corrotto in Trapani
tal
_
che teneva in
fegno potè arrivare l’incorruzione!) e che
Cranio ben vi capiva un moggio di
nel di lui
Grano, (a) Indi interrogando, che
dir
potre-
(a) Lo
ftefTo dir
fi
può
pi trovati nei liidctti fcpolcri
della incorruttibilità dei
:
come
di quel
Gigante
Cor.
tro-
.
DELLA GiGANTOLOCIA SPAGNOLA.
tremo intorno a ciò
difcorrendola
Dice
2.
alle
?
procedei innanzi
P.
il
già narrate
Fcyjoò
(^) Vr^ altra JìtntU
:
e deirìjìejfa qualità
,
Arabo
fuoì Annali dì Egitto
ne'
5
0 forfè
SALI-GELIL Au-
ancor maggiore ne racconta
tore
J
così
j
:
;
cioè di
f
in quel Regno coperto un ojfo della Spina dì un Uomo j che con gran difficoltà fù sà
di un Carro portato da quattro Buoi /celti ^
ejfer/ì
non per molto tratto dì jìrada . Ma lafcìomo
pure che quefìe cofe Ji credano dal P. Martino
Deirio 5 come quegli , che Ji credè tutto ciò )
che fritto rinvenne dei Giganti Siciliani
Non
è
già cofa nuova ^ingannare
che quejlì s'inganni
ti
quelle
,
dì
il
Popolo
Parlando poi
.
c’invia a vederle
venuto
.
medefimo
il
;
fé io
,
Mi protejìo
vilo in Trapani
,
però
cavandoli
qudti lungo
X. ex
editìon-
(^) Feyjoò
(f) Fcyjoò
,
)
la
che sà tal partìco'
,
2
terra
la,
ducento gomiti'
un moggio di grano
come una Antenna
(r
non deve cagionar
a dirittura qua me ne fia
e perciò
A
Si era
0
che in realtà fono dì alcune bejlìe
,
gran Jlatura
P. Feyjoò dell’ofTa impietrite di Teruelì
meraviglia
5
dì Gigan-
col credere offa
,
teneva in
di grofla
per fondar una cala
;
nel
mano un
nave. Scarfo
cranio capiva
battone grolTo
lett-
FipcaJì
t
,
Ittt.
Venet. an. 1740. pag.
t<im> i. di/f.
ww.
j2.
7i dife> 2.
ntttti.
w«w.
7.
28. pag. ’jtf.
pa^. 32.
Digitized by
Google
,
.
Memorie per la Storia
4
lare fol tanto intendo con quejìo mìo accejfo dì
preparare la Jlrada a chi per VaDvenìre dar
fi voglia a /crivere la Gìgantologìa Spagnola,
Vedendomi dunque già accinto a fca5.
var morti ne’ Dominj di Spagna
un
ne riferirò
,
altra fimile, e deirifteifa' qualità
to però è
venuta
pun-
Il
.
che non è mica di Salì-Gelìl
5
dadi' Egitto
,
ma
bensì
,
nè
ààW America
re-
cata da un fogetto di fondatilTimo merito della noftra
Nazione
E’ egli
.
il
P. Gìufeppe Aco-
fia della Compagnia di Gesù ) il cui nome non
può elTere dagli elogj difgiunto. Tra le di lui
0 pere
non ha prezzo
,
attefonc
la Storia naturale delC America
Campata
nella noftra lingua
fin
tradotta in Tedefco nel
Italiano dal Galuzzì
ro dì Bri
come
j
Appendice!
tere
»
Vlnghìlterra
joò
,
(
j)
)
,
)
nel 1617. in
afferma Antonio dì Leon nell’
lì
li
$
fcorgerà
e la
Indiana
,
il
perchè così
Francia ( dice
per rapplicazione
il
delle
caratdilli
;
Feyloro AcP.
ancora per la curìofità de' Viag-
quejla par5 da qualche tempO a
non pochi progrejjt han fatto nella Storia
giatori loro
te
j
avvedutamente attejòne
ed ora
cademie
carattere
tante volte
ed in Latino da Teodo-
alla Tua Biblioteca
Dilli
4.
j
il
,
dall’anno 159O)
'
Na*
{d) Feyjoò tom.
*.
d':fc.
14.
ntm. 2?. /«j-
Digitized by
Googt
DELLA GiCANTOLOGIA SpACNOlA
'Maturale
E pure
.
J
non potranno mojìrarct
ah
cun Opera faticata da un Uomo folo , che fick
da paragonarjt alla Storia Naturale deir Ame^
rìca conipojla dal Padre Gìufeppe Acojìa , e
•
celebrata dagli Eruditi di tutte le Nazioni
Ho
detto
faticata
,
uomo
da un
folo
,
per-'
raccolquefla materia fononi alcune
che occupano molti fgU^ nelle quali quel
che in
te
tale
che ne vien denominato Autore
,
far poco
che
de* materiali
un Corpo
5
potrebbe
to
f
ebbe^
in
eh' erano dìfperji in
Il P. Acofla è originale nel fuo
ben con tutta proprietà chiamar Jt
il
Plinio del nuovo
.
Mondo
.
in un cer-
modo ha fatto pitiche Plinio \ giacché quefi
lo
valfe delle fpede di molti Scrittori , che
precederono
)
come
egli ftejfo lo confejfa
il P.
Acofa non ebbe da
cofa
.
per
i
\
ma
chi traferivere veruna
a favore di queflo
Si aggiunge ancora
ìforico Spagnolo
(oh quanto cade
in
acconcio
Giganti Americani quefta erprelTionc
V avvedutezza
nello fcrìvere
co
,
5
di unire
e
dìverjì Autori
genere
0 nulla a riferva
,
Romano
nel credere
j
!
)
e la circofpezzìone
^
quali doti mancarono
all ìfori-
.
queflo gran conteflo deriva la fo5.
disfazione 5 che del medcfimo noflro lllorico
mollra di avere riflefTo P.feyjoò nei toni. 3.
Da
A
s
,
.
Memorie per la Storia
6
delle Tue lettere erudite, allorché
U
P. Acofla è quegli
dice:
(?)
che prtne''palmeti te
'ole-
ne da me feguitato in quejìe notizie deW A neScrittore
pià autorevole in
Òr quello colpo dove
dere? Và a cadere fopra di
un Giginte, non
rica
,
per
ej/er lo
mai andarà a ca-
ejfe
già rinvenuto in Trapani
,
o
in Sicilia
TelTione detta
Geiù del Monte
,
,
luogo di
sù, quattro leghe dillante dal Meffìco
Ivi fu
nello feavo fatto per gettar fon-
,
Que-
damenti di una Cafa nell’Anno
gli
che ce ne alficura
,
ri-
Ge-
creazione de’ Padri della Compagnia di
ritrovato
ma
nella pof-
bensì ne’ Paeli della nuova Spagna
,
è
del quale abbiam già udito attellarfi
vo con circofpezzìone
,
P. Atojla
l’illelTo
,
,
che feri-
c crede con avvedutezza
.
Allorché ( dice egli ) tutte qucjle Nazioni popolavano quelli pae/i , i CHlCHlME6.
CHl
Popoli antichi non mojlrarono di contradi-
ma; ma folamente fi
come Jlupefatti fi nàfeondevano nel più occulto delle rupi . Quelli però ,
re
,
né fecero rejiflenza
ravigliavano
,
e
che abitavano di là dalla Serra nevata
popolarono
fentirono
,
ove
TLASCALTECHl , non vi accon^
come gli altri CHlCHlMECHl , an-
i
,
zi
(e) Feyjoò
tot», j. dei/e
Lettere
.
let-
17 num. 16. pog.
>
i>7.
Digilized by
Googl(
.
della Gigantologia Spagnola.
zi fi
vietargli di prender terreno
mifero a
come che erano
GIGANTI
ne delle loro Storie
7
;
e
fecondo la relaziotentarono dì [cacciar via
,
j
gran forza fu fupe-^
ì Stranieri , ma la loro
rata dalTafluzìa dei TLASCALTECHl , / guali
di voler pace con
li afftcurarono , e fingendo
gran banchetto ; ed
li invitarono ad un
effi ,
avendo pofìa della gente in aguato , mentre erano più ingolfati nelT ubhrìacbezza , con gran
dijfimulazione rubbarongli le af’rni j eh' erano
certe
mazze grandi
?
gnosi ed altre fpecte
furongli [opra
,
.
Roteile
e
5
Ciò fatto
Spade dì
le-
alT improvifo
e volendo quelli intraprendere
vedendofi mancate Tarmi , accorfero
agli Alberi vicini j e dando dì piglio allì ra-
la dìfefa
mi^
li
e
,
rompevano in
iì
fatta
altri fi [rondano le lattughe
.
da
j come
Al fine pero fic-
gufa
innanzi
TLASCALTECHl
gli fi fecero
ed in ordine furon feompìgUati i GIGANTI ^ e feriti fenza lafciarne neppur uno
Nejfuno fi meravigli j nè tenga per
in vita
come
ì
armati
-i
.
fatto dì queftì GIGANTI , perche oggrandezza
oidi fi ritrovano offa d' incredìbìl
‘stando io nel MESSICO Tanno i5^S. rinven-
favola
il
nero un
una
GIGANTE
nofira pojjèjfione
MONTE
5
dì
queflì fepolto^
denominata
c ci portarono
A
GESÙ DEL
a far vedere un den-
4
.
8
^
te
Memorfe per la Storia
^
U
quale fenza ponderazione farà
flato
grande^ come
pugno dì un Uomo
il
così
ed a que-
,
fla proporzione il reflo \ il dente io lo vìddi ,
e vnt meravigliai della deforme fua o'randcz-^
'•
(/)
I
,
,
Qucfto è quel, che dice il P. Acofla\
7.
c fé aggiungiamo a favore di qucfto Iflorìco
Spagnolo ravvedutezza nel credere^ e la cìrnello
cofpezzìone
'^Scrittore
fclTarc, eflervi
[
de"*
fcrivere
mancò allo
, che
dovremo apertamente conftata nell* America la fpecìe
Romano
-y
Che
Giganti
cuna fede
il
l’efaltare
la
fé poi
P. Acofla
di
crederli dal
,
non merita
in ciò al-
certamente fù inutile
autorità
lui
avergli a credere
,
,
non
per poi
e lafciarc quelle eofe
a_,
Martino Deirio , come que5 che lì credè
quanto ritrovò fcritto de’
,
Giganti Siciliani
Per verità quantunque il
P.
gli
.
Tartarotti in tutto
il
filo
fe la prenda tanto contro
libro delle Streghe
nollro Fiammin, appena però vi fi leggeranno parole così difprezzanti Il P. Calmct-i
di cui meritamente dicefi dal P.
Fefoò , eh’
il
go Spagnolo Deirio
.
egli folo
ciò
fi
5
fenza accoppiarvi altro
poflTa
,
balla
,
ac-
gloriare la fua Religione Benc-
det(/) Acofta
Iftorìa dell*
Mìe t
•
lìb. r.
cap. 5.
Digitized by
-
-
Googlc
i-
-
'
i
J
DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA.
dettina,
ci riferifce
^
diverfe inorie, e Teflii
che parlano de’ Scheletrì Gìgant efebi con_»
efattamente individuare per fino il tempo, cd
il
fito
,
in cui furono ritrovati
,
e le perfo-
ne, che v’intervennero. A tal' oggetto dice
nel fupplemento al Tuo Dizzìomrio Bìblico i
T>amui hic nova qudcdam argumenta prò Gi~
gantìbui afferendh-i addenda aeteris in noflra
dìjjèrtatione de eodem argumento^
in Di-
^
tlìonarìo Bìblico congejìh
.
Avea
già preven-
tivamente deferitto nel Tuo Dizzìonarìo
gli
altri
ritrovamenti
molari fmifurati
,
,
tra_»
quello di certi denti
rinvenuti nel Delfìnato in
un Vrato di Vtezia da Simonìo Paroco di quel
luogo l’anno 1667. c ne aveva comprovato il
fatto coll’atteftato datone da, tre perfone de-
gne di
to avea
lui
tutta
5
veduti
fede l’anno 1599. e
rammenta-
che due de’ denti ritrovati
5
pefavano dieci libbre
1’
e da
,
uno
e
,
che un altro, che fi ritrovò attaccato ad un
pezzo di mafcella , ne pesò diciafiette Nel
Supplemento poi rapporta il fatto dell’inven.
zione del cadavere del Gigante di Collabella
^
Maceda^
nta nel mefe di Gennajo dell'anno 1701-9 e
narra 9 che era alto novanta fei piedi , che
dittante fei leghe da Tejfàlonica nella
nel
Cranio ritrovato intiero,
vi
capivano quindi-
,
Memorie per la Storia
IO
grano (ogni BoiflTeaux di grano pcfa venti libbre) che un fo! dente pesò
«juindici libbre 5 che uno degli o(Ti del braccio 1 cioè quello , che dal gomito arriva al
dici "Botjfeaux di
polfo
,
era lungo due piedi
^manct
che nel vuoto
,
pugno, che Monp.
di quell’ olTo vi entrava un
Conlble Francefe
ri-
in Teffalonìca
cevè informazione di quello fatto , e mandolla al Ke dì Vrancìa , che T illelfo fu atteGirolamo Rbetel Cappuccino
flato dal P.
quale parimente ne fu tellìnionio oculare
,
il
,
che
quelli Io fcrilTe al Padre Monjìcaux della fua
Religione
Parigi
-i
SanP Onorato
e dimorante in
,
e conchiude
ne pervenne
alla
,
che quella
Corte
di
tal relazio-
Francia
di
,
autenti-
cata colle fottofcrizzioni dell’ iftelTo Confole
Monf. ^uianet
roni
,
-i
di Pietro Rofiì Coflantino Pe-
Loicheta , Flot Chirurgo
fucchi TellimonJ
tutti
di
,
e Giovanni AfQuelli fuc.
villa
celTi vengon riferiti dal P. Calmet . Nè Ilo già
adire, ch’egli li creda (benché per altro tutti coloro , che abbiano letta la di lui DilTertazione, converranno nel dir di si); noto però , che lì meraviglia , come mai elTendovi
tanti fucceflfì
no
quelle
,
,
c prove convincenti
,
quali fo-
eh’ elio apporta di quella fpecie
tanto nella Sagra Scrittura
,
quanto neirilloria
DIgitized by
,
.
DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA
ria
re
fé vi
j
poi oggidì
(lavi
,
hano
Itati
i
,
1 1
•
chi ardi Tea di dubita-
Giganti
bac
Vojì
:
,
alìa-
qu£ in rem addaci potui£cnt , quii
dubium Gigantss revocaveritì Ed ecco, che
que plura
in
,
l’abbattuto P. Deirio avendo per fé un così
compagno
infigne
della Tua credenza
fendo Tefidenza dì enormi Giganti
ticolo della fede di entrambi
'
'
,
ed ef-
;
come
ar-
avviene poi
;
P. Peyjoò per non impicciarli col volnon volendo credere , che vi fiano (lati,
ìafeia quejìe cofe a credere a quel Gefuita Spagnolo , fenza ricordarli , che le medefime vengono foUenute, e
(\io Conbenedettino
che
go
il
,
Vrancefe
E
.
qui priego
gli
a benignamente degnarfi di
compiangere un
flclTo,
Mi
è
oltre
modo
fo impegno, con cui
lì
fa
modo
il
di operare.
vedere
ed inventori
,
i
coltanti
mente
,
la
e gli Autori Spagnoli
c con verità ce
A
8.
tuna
,
,
li
1’
officio-
applaufo ^Ic Itra-
fpreggiano di nollra Nazione
nicre invenzioni
lì
tal
fenlibile
Uomini di fenno
meco , nel tempo
,
mentre che
monumenti
che onorata-
rammentano
quelle mie riflelfioni è molto oppor-
tellimonianz/ del nollro Fr. Giovanni
Torqaemada Figlio della mia Religione e Provincia Mi vado già prefagendo, che gli fi opporrà il Medico Sloane , di cui per altro PAcca.
de-
.
Memorie per la Storia
12
demta ài Parigi non fe gran ftima in quefio
punto 5 perciò voglio che opportunamente fi
afcoltino
Inglefe.
i
noliri Nazionali in contrapofto
Torquemaàa per
la Tua
virtù
,
letteratu-
veracità
,
e perfetta intelligenza della lin-
gua 3 coftumi
3
ufanze
ra
3
nì merita quelli elogj
monumenti Amerìca-
3
e
3
che ad ogni tratto dati
vengono da Tìon Giovanni Solorzano
Opere 3 c conteftatigli dai Letterati
gli
fue
noftra Patria
giunti
3
di
A
.
fi
qual dura legge mai fiam
premunirG con
elTer necelTario di
quelli ricapiti di
do
nelle
della
approvazione
3
eziandio quan-
tratta de’ noflri incomparabili Eroi
Spa-
per loro difgrazia lafciaron fcritta
qualche cola contro ciò 3 che a quelli tempi
gnoli
3
fe
fpaccia per
li
me
3
voglio
errore
commune
Jìa di quejìa figurata qualità
vi fia fiata
?
\n
quanto a
per ora prefcìnàere fe Jia
il
^
credere
0
non
3
che
PROVINCIA DI GIGANTI
Ecco pertanto le parole del Francefea9.
no Scrittore : (g ) Coloro 3 che fin' ora fi ià 3
aver abitato in quefie vafie ed amplijfime terre
c paefi della nuova Spagna
certe
3 furono
Centi molto grandi di fiattha 5 che dì poi da al-i
tri furono chiamate
INAMETIN^
(/) Torquem. Monarch»
che vuol
dir
h
Indiati^
tom> i. l]b‘ x- cop* xj.
Digitized by
Googlc
DELLA ClGANTTOLOGrA SPAGNOLA.
dtr Giganti
Ij
perche indubitatamente vi furono in quejle Provincie : / Uro Cadaveri fon
comparft in molte parti del Paefe , in occafìone dì forji de' fcavi in diver/i luoghi , eà ab5
biamo vedute le lor^ offa così grandi , e fmi~
furate , che reca orrore il Jòlo confideràrne la
grandezza
E per ciò intendere dico di
avere avuto prefò di me un dente j a cui poco manca per ejfer intiero j ed è due volte^
tanto grande
, come il pugno , e pefa tanto j
che paffa le due libre
Avendolo io' mofrato a Pietro Morlet di Nazione Francefe ^ nativo di Parigi , Uomo perìtijpmo^ nell'arte del.
la Scollara (
appunto per quefta ragione—» j
avea egli voto in quefta materia), e dimandandogli , che gli pareva di un tal' ojfo timo, mi dijfè ^ che nel Convento di Sant'
Agojlìno di quefa Città del Mejfco avea aliar
fìruofo
allora in quelPìJleffò giorno veduto
un
oJfo ,
che
fi raffigurava efiere della cofcia , e che fecondo la fua grandezza , tutto il corpo venivii—ì
più alto di undici , 0 dodici gomiU Dentei che apprefiò me ebbi ^ fu
cavato da una mafcella , che già fi andava
ad
ejfer
ti
sfarinando come terra
re
\
,
e riducevajì in cene-
quel Corpo fi affierma da—»
vìddero ( tra ì quali vi fono
e la tejla di
snolti
5
che la
Fra
DIgItized by
Google
e
Memorie per la Storia
14
Fra Girolamo di Zarate
catare
,
il
quale era Predi-
e Curato degl' Indiani
,
Convento
nel
Diego Munoz Camargo Governatore dell'ijìejjì Indiani in queJìa Provincia') , ch'era grande come una Pettina ben grande dì quelle che in Cajliglia Ji ufano per tenervi il vino j e febbene molto Jt afprincipale di Tlafcalla
,
e
faticarono per cavarla fuori intiera
fcì
5
La
non riu-
perche tutta fi difaceva 5 e rompeva .
viddero ancora alcuni altri Religioji miei
Confrancefeani
fante
-ì
e
fi fcuoprì quattro leghe di-
un Vilpuò fervìr di
dalla detta Città di Tlafcalla in
detto Atlancatepcc
laggio
prova
della
verità
)
e
Un
che ajferìamo
,
pure viddi in Cafa dì un Merchiunque voglia , ora lo può vedere
altro dente
cante
5
nella
frada
e
grande come
quello
e
fu
,
che
dì
l'
io
San Domenico
altro
avevo
del
detto dì fopra
5
è molto
MeJJico
;
^
benché
maggiore ....
cavato nel luogo già accennato
nai al Viftatore Landeras de Velafco
e lo do-
che feUdienza di quefa Città del
MelTico neWanno 1607. ed in altri fuccefftvì'i
e portocelo in Spagna per farlo vedere^ come
,
ce la Vifta delC
cofa maravigliofa
IO.
.
Quantunque quefì Autori
menti fpecial credito
f meritino
monu-
e con ejfpof-
fi
Digitized by
Coogl(
DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA.
fa
convìncer/i
effervì vera
j
ijìoria
IJ
che com-
,
prova l'effìenza di Provincia di Giganti tut,
tavia non voglio lafcìar appoggiato a quejìa
fola fede Vafunto di ejf^ che ho intraprefì a
trattare in quejlo Apparato . Vieppiù profonde intendo di gettarne le fondamenta e di ef-
f
prevaglta pure chi per f avvenire fi comfe
piacerà di fcriverne. Gli Americani non ebbero Tufo delle lettere , ne fupplirono però
la mancanza con una grande abilità, traman-
dando
ai Pofteri tutte le loro Iltorie, c Cronologie col mezzo di figure, dalle quali nelle cofe, e Civili^ c Rituali vengono a com-
porli
certi
Annali ben pieni. Delincavano elfi
Mcx^ Cafa-i un Coniglio ^ ed
una pietra focaja-i
una Canna
:
Tecpatl
,
c fiotto quelli quattro
Calli
,
Tochtli
Geroglifici
,
Acatl\
più eccel-
lentemente di quel, che fiacelTero gli ^/zz/Vi
Caldei
con quattro Triadecateride
5 ed
formavano il loro Ciclo Solare comporto di
nì
52. anni. Supporti
cipi!
im
,
coi quali
,
quert’irtelfi
quattro prin-
mediante un perpetuo
firte-
regolarono, maggiori, o minori rivoluzioni facendo, la durazione del Mondo in
fi
quattro Periodi
che
cein del loro
fta
divifiero.
Quelle quattro Epo-
le prefiero dalie gerta più notabili de’
fiuc-
gli ila
.
Impero, ed additaronle
in
que-
.
.
Memorie per la Storia
j6
Epoca prima
Atonatìuh
11.
zione fino
al
con pioggia
.
tempo
Così
,
in
cui
dalla
Crea-
Sole terminò
il
fpiegano Tavvenimen-
efiì
to del Diluvio.
Tlachìtonatìuh
.
Epoca Seconda
)
dal Dilu-
vio fino alla diftruzzione de’ Giganti
reni uoti
Ecatonatiuh
Epoca terza
•
zionc de’ Giganti
Vento
e ter-
.
^
j
dalla dillruz-
e tcrremuoti fino al gran
vorticofo.
Epoca quarta, dal gran Vento vorticofo, fino alla fine del Mondo, che
Tletonatiab.
dicono dover terminare con fuoco
1 2.
L’ Epoca dal fecondo al terzo periodo del Mondo incominciata dalla dijlruzzìone
de'
Giganti
neWAmerica
-i
la
ritroviamo di-
pinta nelle loro antichilfime Carte lotto
roglifico di Ce-Tecpatl
ia
E
.
ne
il
ge-
cioè una pietra foca-
,
per verità quella antichillìma erudizio-
innocentemente dagli Americani Gentili
confervata per
la
civile illruzzione
del loro
Impero
,
ganti
nè ad impugnarli è valevole quanto
è favorevole a quei , che in avvenire llabilir vogliano, elTervi Hata
j,
che comprova l' ejìjìenza di Provincia de' Gi-
lì
le
,
porta nelle Tranfazìonì d'Inghilterra
Memorie dì Trevoux
.
Dice
il
P.
,
e dal-
Feyjoò
,
mn
Digitized by
Gqoglc
.
,,
.
DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA.
mn
e^er cofa nuova
che
il Popolo JleJ/ò
de'
Gìgami
tale
nelle
Chiariamo
quel
P.
che
5
a caro
torto vorrà deferire
di quei tempi
,
diani Gentili
ci
fof-
fi
Per
ciafeuno più
,
antichiffima fincerità
fenza
in cui
fanno fcuola
loro, l’aver girato per
apprefi
,
.
E’
gPln-
fallo
c fembra
,
che
dottrina
la
loro idiomi
i
e notati
cortumi
i
,
,
loro paefi
i
olTervafene
j
punti
diverfi
da
Altresì
gl’
quidati
5
zionc di
loro
delle
ineluttabili
l’aver
,
ufanze
)
fi
demi
fifiì
offervazioni
monumenti
Indiani MeJJtcanì
.
le
tuttociò infieme unito mi
ha giovato per dar forma ad alcuni
impero
Tuoi
qua-
L’aver io per tanti anni dimorato fra
13.
che
li
li
odierne Critiche
alle
,
5
Dìrnojlrazione
appunto infegnino di S. Agojlino
in appreso ne dirò la ragione
fopra
che un
,
{h) pria che
5
all’
che
quefta una materia
o
folfero difaminati dal
fi
Sarmìento
Giganti concerne
/
,
alle cofe
Genti Americane ha
a feri vere la Tua
fe accinto
Popolo
e ben (odi fondamenti
}
molto
avrei
li
H
ingannare
inganni intorno
lo però ho olFcrvato
.
inganno
profondilTìmi
l'
P
ci
.
corta_.
pria di effe re
con-
governati vivevano da un politico
L’abbiam veduta
eilì
5
tanto nel
la
notabile
Civile
j
B
Qi) Santi iept. Dimorprat,
d'fc»
idru-
quanto nel
Pi-
12.
j. 4. f y.
Digitized by
Google
iS
Memorie per la Storia
Rituale
ca
e Mecanìca
^
ca
loro cultura Aflrommì-‘
la
E
.
parimente ftupore
ci
re-
ben ordinata coltruzione del loro idio-
la
ma
Sappiamo
.
li
,
fuoì profondi lignificati
fua facondia
T acutezza
e
5
,
la
delle
graziofa
fue frafi
.
Tutte quelle cofe congiunte, a meraviglia cofpiranO) (anzi
meno
ancora ballava} per
illa-
una verità, ch’è quella: Che gl' ìndia~
bilire
ni impofero i nomi proprj nella loro
materna a
tutte quelle cofe
,
Ungu la
che nel loro Gen-
fuo ejfere , ed e/ìjìenza
che a conofcerc non giunfero , prelTo
tìlejimo conobbero nel
Quelle
5
loro fenza nomi
fi
.
rimafero
;
ed
in quella gui-
fa, benché con qualche ben picciola inflellìo-
ne, le chiamano cogl’illelfi nomi, co* quali
vengon chiamate da Noi Spagnoli , che fum-
mo
quelli, che a conolcere loro le
in diverfi alTunti
,
Lìnceo Giovanni Fabri
porta
demmo.
Il P. Acojla di quella riflclfione
14.
ve
al
e vien
fi
feguitato
nell’ efpofizioni ,
fer-
dal
che
Pecchi fopra rilloria del nollro Spa-
gnolo Hernandez
\ in sì fatta maniera ,
che
che nella Nuova Spagna prima
del fuo difcuoprimehto non eranvi ì Cani
, e
che quello animale è abitatore novello di quei
per provare
Paefi
,
non
di quella
,
,
fa
rinvenire più robulla ragione
che è
il
vedere
,
che
tra gl’indiani
non
.
Digiiizad by
Googk
DELLA GigANTOLOGIA SPAGNOLA.
non ha nome proprio
ma
,
Ip
chiamano col
lo
Prol;af autem (Acofla)
Ferro
hac nova omnia Amerìcanh futjfe , quonìani^
nulla propria nomina , quihui jam enarrata^
nome Spagnolo
'
hejlias appellant
nicis
)
&
valli
'-y
,
novcrunt
bis corruptis
Gli
15.
.
antichi
ora che
li
fed meris Hifpa-
,
aàmoàum utantur
(/)
.
Indiani non avcano Ca-
hanno, e
li
conofcono
,
li
chiamano Cabuayos , conìe noi , che loro li facemmo conofcere : Non aveano le Cavalle ,
ed ora le chiamano Cìbuas Cahuayo , vale a
Erano privi degl’
dire , Mogli del Cavallo
'Equilì 5 o fiano Stalle de' Cavalli , ora le han.
no
,
chiamano Cabuayo
e le
del Cavallo
li
.
Mancavano
calco
loro
i
cioè Cafa
,
Cavoli
,
chiamano Colex . Non aveano gli Agli
ed ora
,
per-
chè dagli Spagnoli li riceverono , ed' ora li
chiamano Cajìilan ajox , cioè Agli de' CajliNon ufavano de’ Fiatti , aveano pegliani
.
da farli, e la chiamavano Zoquiy
ed ora per dire Piatti di terra , unilcono T
uno 5 e l’altro , e dicono Zoquìplatos . Non_>
ufavano le Scodelle^ ed ora le anno , e le chiarò
la terra
mano
Ixcobuila.
Carbone
,
e
lo
Avevano, e
chiamano
B
(0 Rerum Meiuarum Nova
Edìt'm>
Romum
,
unni icsi>
.
fi
fervivano del
Tecolli
.
Avevano
le
2
H'tffonìte
Tbtfanrui
»
.
90
le
Memorie per la Storia
'
Starne
c le chiamano Zulìn
Avevano i
5 e li chiamano lluHole
Per lo connon avevano le Mele^ ora che le hanno,
chiamano Mantzanex dal vocabolo Spagno,
.
Ticchni
trario
le
lo
Manzana
Vedevano
il Cielo 5 c
chiamaconofcevano però il noftro.D/ffj ora che per fua opportuna mifericordia lo conolcono, lo chiamano Dios
ì co.
Non
vanlo llhuhatl .
me Noi
Spagnoli
to a conofcere
( dicono
elfi
5
che loro l’abbiamo infegna-
Ma
j
che
)
Dios. motlan mocabu±-t
lignifica
:
Kejlate con Dio
.
(^)
16.
.
Ora
così la ripiglio, e
quel nuovo
Mondo non
ganti
diremo
,
chi
,
tilfimo Impoftore
mai
in
G/’-
i
farà fiato quel diligen-
,
che
,
dico: Se
furono
fi
di fiaccò
volta
alla
di quelle Terre incognite così anticipatamen-
feconda Epoca del loro Impero
,
portolfi ad ingannare i femplici Indiani , (tacte
e
fin dalla
ciando ad
loro Paefi
elfi la
vi
per qual ragione
opinione
falfa
erano
,
i
,
che ne’
?
Chi mai
a quella fpecie
grandi oltre l’ordinario
ra, che non vi erano
conofciuti, nè mai
Giganti
,
,
o
Uomini
e di deforme fiatu-
fiati ,
villi 5
di
ftelfi
nè
elfi
aveano mai
avrà impofio
il
no-
me
(A) Votahuì.
Mcj/ìcq d( il' anno
Manml
dì Ftttro de /troiai
y
ftamptto in
taf e»
Digitized by
Googk
.
'
me
Giganti
che dica
?
,
che vuol dire
,
Ciafeuno , che ciò confideri jconvien»
che vi furono de’ Giganti de* quali
-ì
quei Gentili n’ebbero cognizione
\
allorché fecero della
Spagnoli
laconquifta,
denominati
finzioni
5
e
DiralTi
.
forfè elTer
menzogne
5
e di
i
cevano r Eneidi
Egli è certo
quando fenza
j
Afowfl!
XJlìJfe
,
,
Si potrà
.
nè
l’
Odìjfee
belle
a
limili
però
ri-
quando
nè facomponevano .
che
allor
loro Periodi divifero
j
Spagna
quelle
degl’ Indiani
fpondere adequatamente
feriamente
e che perciò
5
nome proprio
ritrovarono col
li
quelle di Enea
efil
2Ì
DELLA GiCANTOLOGIA SPAGNOLA.
proprio di ^j^inamttn
che nè mentirono
,
5
nè finfero
,
ì nofirì ìnfegnamentì fifiarono la
primo Epoca del Mondo dalla Creazione al D/luvio y Or dunque perchè appunto aveano da
additarono la
mentire^ 0 da fingere quando
dal Diluvio fino alla difiruzionc de*
Giganti ? Qualora a quefii argomenti fi dia
-ì
feconda
una qualche rifpofia 5 avrà piacere di udirla ,
chifarà per ifcrivere la Gigantologia Spagnola
Se mal non m’appiglio , fembra , che
1 7.
S. Agofiìno difenda
elTervi flati i Giganti
che abbia lafciato fcritte
le
j
e
prove per convin-
cerne gl’increduli. (/) Se è così , come lo è veramente 5 Ibn già più di mille anni ) che que-
B
CO .S.
ft»
3
Auguft. dilla Città dì Dìo
,
cap. g.
Digitized by
Google
,
22
fta
Memorie per la Storia
dottrina di S. Agoftino fu àa-^Vlndìant del
nuovo Mondo
ti
(ìa
Vita
S. Agojlìno
.
iinclina a
diven-
(labilità ne’ loro Libri
in foglie di alberi
ferirti
5
credere
(
,
dice
il
Magueì , o
P. Feyjoò ) (w)
di
che ne' tempi antichi'" ni
enorme grandezza ; ma per
fonda falla fede di Virgilio 5 li cui
fojfero corpi di sì
altro Jt
^
verfi del xii. deU'Eneide
egli cita
,
. .
VIRGI-
.
EST 0 NON. MERITA
ALCUN BENCHÉ MENOMO, ASSENSO,
DELLA
LICENZA POETICA,
CAGIONE
A
DI CUI GODEVA PER MENTIRE. II Padre
LIO PERO' IN
i
Giganti
Feyjoò impegnato a negare
i
ma
e pretende, che
,
che non vi fono fati
abbia da (lare
de deir
fuo detto
folo
al
Inglefe Sloane
.
Virgilio
,
(lati
ed
al
,
affer(ì
e fulla fe-
Perchè dunque noiu,
potrà inclinarli un Santo
che vi (ìano
,
,
Dottore
appoggiato
fuo detto
,
a credere,
alla fede di
come che
di
un
un
S. Agofino ? A me non cale , che mi fi rifponda , poiché ferivo fol tanto in guifa di
Apparato', Chi però in avvenire
materia, potrà
^Ijiktare di quella
e quellionare
:
Se
(ìa
per trat-
una
far
critica,
la falfità della fpecie
de'
Giganti attribuir fi debba alla fede del Poeta ,
ovvero alT inclinazione del Santo L’uno , e
.
l’al-
(w) Feyjcò
/ffw. i.
dlfc. 12.
num. 28. pag.
2jtf.
\
Digitized by
Goo^lc!
3 ».
.
DELLA GiGANTOIOCIA SPAGNOLA
i’
2
•
potrebbell efaminare
punti
altro di quefti
con qucfto metodo
LA F£DE DI
18.
grazia
ci
,
dirà
fi
,
VIRGILIO
qual
fia
.
Ma
quefta fede
?
,
di
Or*
Il medefimo P. Feyjoò ( w
.
)
Regole Matematiche per lo feandaglio del fondamento , che fi ha da fare_j
della fede umana, dice così: G* manca ancora da efaminare un altro fondamento della fede umana , che è la Fama puhìica , grande ajì-
ora la
vedremo
nel dare le
lo
li
credu( come volgarmente J* intende ) dellì
ofìnati 3 allorché veggonfi combattuti dalle
più fode
ragioni
DIZIO VIEN
TO ,
fe
dipinge
cieco
,
così
3
.
VIRGILIO , IL CUI GIU-
SOMMAMENTE ACCREDITA-
poco apprezzo della
fama
come un moftro orrendo
cicalone
,
3
3
che la>
ìncoflante
3
perfettamente indiferente <1—
puhlicare la verità ^ che la bugia .
Tarn fièli, pravique tenax, quarti nuntia veri
19.
fi
Quello è un verfo del Poeta , che ci
fuddetto Padre per conferma , ed
cita dal
appoggio del fuo fentimento
lio ,
tato
il
,
cui giudizio vien
.
Sicché Virgi-
fommamente
accredi-
è uno degli Efaminatori deputati dal
P. Feyjoò intorno al punto
fi
(») Feyjoò
tom> y. àtfe.
i<
della fede urna-
na,
4
13.
num. is-pag. is.
Digitized by
Google
,
,
Mlmorie per la Storia
34
na
allorché ns’ fuoi verfi parla contro
5
ma
ma
;
quando
poi
R favore òo" Giganti
perde
lio
il
parla
fubito
-i
di
,
povero Virgi;
non meriti
fi
(li-
5
un Santo Ago~
la fede
quale fol tanto parlò fopra
il
,
la fa-
verfb
colla licenza poett^
per mentire
di cui godeva
)
in
c quali
che faccia prevaricare
Jlino
il
menomo
benché
^
ma
)
pure
,
fio fublime Credito
alcun
ca
..
quegli
Se Santo Agojlino potè sbaglia-
.
[opra la fede del Poeta', chi potrà indovinarla /opra il giudizio fommamente accredita^
quando ci dà le regole Mateto dì Virgilio
matiche della fede umana? Per verità quel
re
folo
filo
per Tua fortuna poffegga un certo
che
5
d’oro
20.
5
faprà ufcire
da quelli laberinti
V INCLINAZIONE
DEL SANTO.
(^0 )
S. Agojlino parlando delle' dature
delle
comuni
quell* idelTo
citato dal P.
vien
non
in
perfuadono
Feyjoò
fuor
luogo ) che ci
dice, che alcuni
che anticamente gli Uomini fodero di draordinaria datura. Ita quipfi
,
pè noncredunt, etìam magnitudìnei Corporum
longè amplioret tunc
fuip
E
dove
qui
appunto è
,
quam nunc fant
Santo per prima
ragione contro codelli increduli porta i verfi
di Virgilio, ed
il
,
falTo
,
il
che contro Enea Turno
fca-
(p)
S.
Aug. de
Ctn.
Dò
,
Vtb, ly. cap, 9.
Digifized by
Google
DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA.'
fcagliò.
Profiegue indi
il
25
Santo Dottore con-
fermando con tutto vigore TalfuntOj e piegandoli a credere, che vi liano ftati
Giganti, dice
i
(ed oflTcrviamo in grazia , che, per quanto mi rafìTembra , egli va perfuadendo la fua
così
^
:
idea , e la dimoftra con monumenti evidenti, e
non già con poetiche iftorie, come vuole il P.
Sarmiento (p) ). Sed de corporum magnitudine
plerumque
incredulos
nudata per vetujiatem^
cafui 5 fe, •oariofque
ubi apparuerunt j vel «»,
Jìve per vim fluminuyn
pulchra connincunt
,
de ceciderunt ìncredibilis magnitudinis
rnortuorum
Vidi ìpfe non folui 5 fed aliquot
.
mecum in Uticenjì littore molarem bominit dentem tam ingentem ^ ut fi ad nojlroruwt dencentunt
tiurn moduloi mìnutatim conci d eretur
-i
fed ìllum
nobii •uidcretur facere potuiJfe\
gantii alicu\us fuifè crediderim
.
Nam
Gi-'
pr<c-
omnium multò mafi.
) erant
ncjlra , tunc corpor a , Gigante s
ter quod (A/i
jor a
quam
,
longè cceterh anteibant
fe
,
che
mare
la
il
Santo
le
in ajuto Virgilio
Chiefa intorno a
E
.
II
.
(lati
ne’
,
fenza chia-
gran Dottore del-
Giganti così rifolve
i
queftione contro coloro
cfTervi
pur quelle fon co-
dice da fé
,
che
tempi antichi
.
la
non credono
E quello è P
ef.
( /> )
Sarmiento
ul>]
fufra
.
Digitized by
Google
,
.
a6
Memorie per la Storia
cfprefro fentimcnto di S, Agoftino
P, Peyjoò vieti detto
,
cflTere
che dal
)
um fempiici
di
lui inclinoTJone
Con tutti i più opportuni mezzi proSanto Dottore di convincere la vera
c fi (lenza de i Vojìdiluvianì Giganti^ e comeche vide anche quello, che efficacemente to21,
curò
il
dubbio di coloro , che la negail
fublime di lui intendi-
glieva ogni
vano )
mento
che
fe ricorfb
fpcrlmental verità coflantilfima
alla
vetufti fepolcri ci
dalli
curando
egli ,
rinvenute
fi
appretta,
a(fi-
che in quei luoghi di ripofo
fono otta Imifurate, e Scheletri
E pure dopo tanto
fi
di grandezza incredibile.
tempo non rimane ora convinto il P. Feyjoò^
nè tralafcia di efclamare , che è errore del
.
volgo
,
e pregiudizio popolare
credere
il
tenere per o£a di Giganti quelle
mente
altro
non fono
,
fe
non
,
,
e
che real-
fe ojfa
di Be~
.
lo » in quanto a me ^ mi perfuado , che
anticamente non faranno giunti a tal grado
di follìa di fare de' gran fepolcri per le be-
Jlie
Jìie
grandi
.
Perciò appunto il Santo Dottore ,
che forfè coWiJìeJà perfuafìone viveva^ coft^
avere rinvenuto ne' fepolcri ofa di morti d'incredibil grandezza
,
riputandole
offa
fi diè a credere , ch'erano di Giganti
.
umane ,
Già ho
det^
Digitized by
Googit
DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA.
detto
ma
che
j
efpongo-i e metto in chiaro ciò
S. Jgoflino
.
2/
quejlo argomento io non decìdo
fu
t
,
che diJlè*%^
Ora poi aggiungerò quel ) ch’è
al Cadavere riII. di Gennaro idij. in Langon
publico nella Francia intorno
trovato
alli
luogo del Del^nato. Aprirti un fepolcro trenta piedi lungo ) e dentro vi fi ritrovò uno
fcbeletro intiero di Uomo lungo piedi venticinque, e mezzo
una he^ia
forte
prefane
prova
e
,
dalla lettera
ài Francia
,
,
c
come
che diceva
lui
divifati
S.
,
fi
\
ma
Luigi
,
coi
quali
,
fi
di più chi Gigan-
chiamaflc
Agoftino di
ed è
di
che colui in quel fepolcro
racchìufo era Gigante
te forte
non
M. Langon
fcritta a
documenti
autentici
non folo
,
colui ivi fepolto
apparifce dall’ informazione
fatto
fui
Re
amendue
XllL
Che
.
,
riftcflb
,
.
Q^eflo è quel,
quei fcpolcri da
che
ci
viene rap-
portato da Autori degni di fede del fepolcro
ài Theatobocbo (f)
Re
de' Teutoni e
Cimbri ,
fen-
C f ^ Mr- L- ^bbe d'^tlgny Nov» Mcmor. de Hìftordilla Crtt.Edtt. di Parigi dell'anno i 74 >« fom- i. art. iz.
fag.
IJ9.
N’
ayant
re^il
qu’ un pcu tard le VI. Voi de*
yugemens fur quelquei Ouvragei Nouveaux , je n’ai pfl fairc
ufàge d* un Mémoire tréf-curicux que le Journalifte y a
inlèré ( p. 117 ) au fujet du Géant Theutobochus y Roi
des Cimbres , don» le totnbcau fut dédes Theutons
couvert le ii. Januicr itfij. dans la Terre de Langon en
&
L>au-
Digitized by
Google
,
Memorie per la Storia
a8
fenza
net
far cafo dell’oftinatezza di
Mr. Faleo^
.
Ma oggi poi ( ripiglia il P. Feyjoò )
con maggior certezza contro
comune inganno ( dei Giganti ) dappoiché abbiam veduta la dotta dijfertazione 3
22.
pojfiam parlare
queflo
che fu tal materia
Jì è data in luce dall' erudito Cavaliere^
Sloane (r)
il
Medico ìnglefe Hans
3 che
e jfantofo
In quello Tuo palfo fembra
.
noflro buon P. Feyjoò con tutta
za appoggi
le fpalle al
co contro quel
Jìgojlino
3
che già
Abbiamo
.
ficurez-
la
Medi-
detto di quel
fi
è notato di Santo
già udito quel
che
3
di.f-
Santo Padre delle Offa umane 3 udiamo
ora quel 3 che dir ci vuole c^t^lnglefe delle
fe
il
Ojjà delle bejlìe
Memorie àtVC Accademia
Nelle
aj.
Scienze
fi
ritrova
la
Memoria 3
delle
DilTertazione di Sloa-
ne encomiata dal P. Feyjoò^ e
s’intitola così
in cui Jt tratta delle offa
3
;
e denti
di
Dauphiné
>
ce tombeau étoit long de jo. piedi
fcrmoit un fcqucllcttc d*
&
pieds
des pièces autbeiitiques
à M. de
cettc
Langoii
;
le
,
,
&
ren-
homme tout entier , qui avoit
Ce Mémoirc eli appuyé
demi de longueur
.
telles
que
la
2 f.
fur
Lettre de Louis XIII.
procès verbal drelTé à
1*
occalìoit
de
décon verte &c.
CO
( (')
1717.
Feyjoò /ow.
Manurfl’
IO,
et!
y. d'tfc. \6, n-
41. pag> 3 CO.
dell' /tuadevt- Reale
Decembre pag, joy.
delle Scienze
deWanna
Digitized by
>
Google
.
.
DELLA GigANTOLOGIA SPAGNOLA
2p
.
di Elefanti ritrovati per terra. Opera ^del Sìg,
Cav- Hans Sloane
Mi farebbe molto tedio il
dover efporre
ria
ma
;
contenuto in quella Merno^
il
per grazia di Dio
rita nella Storia
la
rinvengo rife-
deW ijìefa Accademia
dal Se-
gretario. {t')Ld. relazione èbrevilTima, e mi
cade molto
in
acconcio di efibirla in quello luo-
go,
acciocché veda
tare
quefa materia
chi in apprejfo dovrà
t
qual
,
fia la
contro Tefillenza de’ Giganti
Sloane Ibmminiftrata
,
ci
certezza
Tue
le
,
,
il
0^
di
poter con-
Elefanti ritrovate' in terra, per
Giganti
che
viene da Hans
con tutte
traltare con S. Agoflìno
trat-^^
,
quale a favore de’
e per far ammutolire e Sloane
,
e
quanti mai increduli vi'fiano a lui finiili , ci
allega le Olfa d’ incredibil grandezza , ritrovate ne’ Sepolcri
JH ofamì
Ecco
.
di Elefanti
,
la
Relazione
di Balene
:
^ue~
e di altri
,
grandi Animali , al parer dì Sloane , confiderabile errore han recato tra alcuni faggi , quaP
è Paver eglino creduto
ganti
le
fla
va
,
,
,
che fiano
ojjà
là dove è comunemente certo
proporzioni
,
verrebbe
ad
y
dì Gi-
che giu-
ejjer eccefsì-
ed incredìbile la loro ftatura
alcuni farebbero alti 6o. cubiti
,
o
\
mercecbè
piedi.
M.
(r) Hiftor. della Reale Accadem. delle Scienze dell'ann»
I7Z7* fag.
3 . mihi
Digitized by
Google
.
.
Memorie per la Storia
30
M. Sloane colla fua erudizione rapporta un
efatto catalogo dì qu:fìì pretefi Giganti
^è
ve-
Il
.
più facilmente attribuir Jt debbooffa ad animali grandi cogniti 0 che ad Uomini prodigìo/ì ^ dellì quali non
abbiamo certez-za . Non fa difficile tojfrvare ,
che quefe grandi offa , nè hanno le proporzioni
ra
t
che
no quejle grandi
di dimenjtone
nè la propria
,
*
configurazione^
delle ofià umane ^ c ciò fi ottiene 5 mediante una
Notomia più foda 5 ed un paragone più efatto
M. Sloane per
di quel » che fin'ora fi è ufato
efempio riferifce alcune offa delle Vertebre di
Balena , rinvenute in terra , le quali al giu-
un gran
dizio di tutti farebbero fembrate dì
Gigante; egli però ajficura , che al primo /guardo ì Notomici conofeerebbero ejjèr differenti dalle
Vertebre
24.
umane
Dopo
di
in quella guilà
rato da
cfiTerfi
quanto
,
M. óloane
tavolta ancora ci
,
dal Segretario cfpofto
fu raccolto
5
e pero-
fiegue poi a dire
manca a fapere
;
Tutcome por-
t aronfi gli Elefanti a feppellirfi ^ ed a lafciare
un paefe , ove non bawi appamai da vivi fiano fiati- («) Ele-
le loro
offa in
renza
che
fanti
Hìflor. della Reale ^ccadem- uh) fuprà • JI refte une
grande quedion; comment des Eiéphants ont ils laifsé ieurs
Oi
dans dei pays
,
où
«yent jamais cié vivanti
il
n*
y
à pas d* apparence
iU
t
Digitized by
Googlc
DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA
g l
.
neirAmerica (^ove ritrovate fi fono
olTa firaordinarie j notoriamente umane ) , chi
fanti vivi
mai
detto
l’ha
veduto
chi l’ha
?
a chi mai è venuto
in cui viene a fchiacciarfi tutta
ne
Medico Inglefe
di quel
chi l’ha udito?
?
capo ? Ed ecco
in
la
lo fcoglio)
Difiertazio-
in rapporto
alle
nuovo Mondo,
concediamo liberal-
noftre Ifpaniche Regioni del
Ma
35.
pure
via
mente) non e^er
dinarie
•oa
>
Spagna
Inglefe
Convenghiamo per ora
.
col Cav.
che fiano oflTami di Elefanti
)
mando ora
io
Come può
:
venendoli tutto di
denti
5
di Gfgantf quelle ofia ftraor-
che tutto giorno ritrovanfi nella Nao'
America
Do-
.
che rin-
le oflTa
e
)
i
di quelle beftie ( fé però fono
che fi ritrovano ) non fi fiano
molari
loro quelli
nell’
eflTere >
)
mai ritrovati i denti anteriori j o zanne delle medefime ? Che forfè il tempo fi fe divoratore deU’avorio > e la perdonò alle ofia ?
quefto è quello
)
che prova contro le nojlrp
_j.
Ofsa la DiJJèrtazìone deW Inglefe ? Lo verìfcarà nelP avvenire chi vorrà intraprendere
quejla fatìga
badare
ton (x)
)
.
Io per altro gli configlio
tlj
che nella Storia Naturale del Mor^
fi
riferifcono
i
rinvenimenti de’ denti
mo(x) Mortoa
dell'anno
citato rulla
iixj, fag^ jic.
Memoria
tnibi»
della
Reale /iccaiem.
Memorie per la Storia
32
concbiude da queU’Au5 e fi
veramente fono , perchè ove fi
ritrovarono i denti 5 fi rinvennero ancora le
zanne. L’iftelfo Sloanc.cz ne partecipala notizia nel Ila fiia Dificrrazione \ onde fia ragionevole , che fé n’approfitti chi dovrà ferivo^
molari elefantini
torcj che
tali
re la nojìfa Gìgantologìa
j
e Tulli
prin-
ftelTì
nieghi pure , che fiano
cipi di ‘luell’ \nglefe ,
di Elefanti le raoltilfime ftraordinaric o(Ta
<%
che nella noftra America Settentrionale fi ritrovano, per il gagliardo motivo di non efferfi mai nella Nuova Spagna rinvenuta alcuMa perchè affatina delle zanne dì avorio
carci, e per qual motivo abbiamo a fiancarci
ncll’inveftigar ragioni contro il fentimento di
.
Sloane
ì
quando T
irte (To
Tuo induttore Padre
Eeyjoò^ che lo cita per Autore tanto ficuro,
c quegli appunto , che più vigorofamente
Timpugna , e niente meno lo qualifica , che
di un Novelliere
"Diluvio
finga
,
,
•
E’ egli pur defso
che__»
,
comunque fi voglia
fportate
,
(3^) che nè dalt Vnìverfale
nè da verun' altra innondazione , fi
altrove ci dice
le ojfà degli
,
poterono ejfer tra-
Elefanti dalle partì Auf-
tralì alle Regioni Settentrionali
ntilìtudìne vi è
,
:
^upl
verifi'
che le acque , fi rnovefièro
pure
O)
Fcyjoò tom>
7--
dìfiurp 2.
47» pog»
j i«
jiiized
by
Googlq
.
della Gigantolocia Spagnola,
re mpetuofamente
vainoli
,
foJJ'ero
re in paeji rimot ijjìmì da quelli
razza
Elefanti
>.
ove
fan^
come fono quelle degli
Se que(tc iftelTe parole da chi dìfpefanti
ojfa si
,
gg
a condur-
?
j
fufamente tratterà quefto punto , fi trasferil'cano alle Offa Americane ) come faranno il
P. Vefjoh
,
ed
,
non
vi
il
quelle
che
vare
fono
t\qW America
Tuo Cavaliere Sloane a profiano di Elefanti ? Quefti
mai
fiati
mai ritrovate
fi
fono
no nome proprio
nè
,
fi
fon conolciuti
quelle parti le’ loro zanne
in
\
,
^Indiani non han-
tra
;
che è un forte argomento,
fecondo ciò 5 che di fopra fi è detto. A quello
fi aggiunge quel , che il P. Feyjoò ci afllcura ;
cioè , che non fi poterono trafportare all’
ylmerica , nè dal Diluvio , nè dalle Inondalo
zioni
Sloane
.
E
finga pure
vi offa grandi
Ove
nario.
tanto
tro
i
fi
come voglia,
fida
,
fmifurate
,
il
Sig.
efifier-
e fuori dell’ordi-
è dunque quella ficurezza, fucili
il
Giganti
to dal
,
con tutto ciò colà vediamo
-i
Eadre Eeyjoò per ifcrivere concon ciò, che ci allega addot-
Medico Inglefe
?
Eh
via
,
che lènza
fallo non ebbe quelli quelle iftruzioni , che
poteva aver confeguite con girare il Nuovo
Mondo ) per poi conchiudere fondatamente
la fua Dillertazione
C
26.0X-
Digitized
by
Google
,
Memorie per la Storia
34
26.
Oltre di ciò
,
Medico per Medico
cd Anatomico per Anatomico , c Medici , c Filici 9 ed Anatomici 1*
abbiamo in Spagna , che de* Giganti anno
Fifico per Fifico
,
fcritto.
Ed è una
re, che
gli
gran compaflfione
Autori Spagnoli
,
il
quando
vedetratta-
no di quello punto , debbano andar mendicando erudizioni da i (Iranieri , lafciando da
banda gli Autori Nazionali, che con critica,
c veraciti depongono , come Teftimonj oculati
Quello è quel potente .fcopo , che mi
muove a fcrivere in quello Apparato i docu.
menti
,
che fcorgo in favore de’ nollri Auto-
ri così derelitti
.
Io mi fon dato
alle cofe_->
llranicre, fenza però mai trafcurare quelle di
cafa. Si è compiaciuto rAltilTìmo
mi da
quella vana
,
di liberar-
e temeraria idea
,
di cui
pur troppo falleggiano alcuni de’ nollri
zionali
,
impegnati a fomentare
i
Na-
lìllcmi de’
con rovelciare quei della Nazioquante colè fu ciò io tengo nota-
Forellicri ,
ne
.
Oh
Grande Anatomico, gran pifico , e gran
Medico di Filippa li. era il nollro Spa-
te
1
gnolo Francefco Hornandez
gne dottrina
,
contellata
.
Attefane
dal noftro
gio Morales fuo grande Aniico
dà a conolcere eminente
in
,
la
1’
infi-
Ambroquale
fi
quanto feppe^j
,
fu
DIgItized by
.
DELLA GigANTOLOCIA SPAGNOLA.
gj
Indie inviato per
(2) fu da quel Monarca
comporre la Storia Naturale di quel Mando
novellamente fcoperto
guì
,
come cfatiamente
fcrivendo quindici volumi
,
che
,
l’elc-
fi
fervavano nella Libreria de' Manufcrìtti
Ffcoriale
noltro
,
de
a *]acopo
Mafcardì
dell'
dà ragguaglio
quali ce ne
i
Don Nicola Antonio
con-
il
i^oa) Dobbiamo
•
una notabile cfpref-
{bb')
fionc del carattere di queft’Opcra
j
e del fuo
Autore. Francifcus Hernandus in Mexicana noOrbis Regìa prìmarim Medicai
•vi
j
Regii juf-
perquam fedula 5 0“ diligenti multorum
annoram ob/ervatione ^ pevquijttione atqut^
experìmentis Medicam ex foto ilio Regno Pby~
Jìcam omnem materìatn pluribui lìbrìi congef-
Ju
j
-t
-i
compendiati
noMeglio lo defcrive il nouniuiboPiane ex hac
5 ac mìjtt. Quelli fono
da Nardo Antonio Reccbì »
Jìt
me
llro
diè alla luce
Don
Nicola,
.
mìnii Bibliotheca natum
tonio Reccho Dodlore
il
compendio
ejl
i
libri
i
quali col fuo
Autore Nardo An-
Medico. Ufcì
del Recebi illullrato
di Gio: Terenzi
i
Gioì Fabbri
e Federico Cefi ; tutti
al
publico
dalle note
Fabio Colonna^
Uomini di fuperior no-
C
(z) Moraics idi* .•intkhìtà .di
2
Spflgna
ta
>
peg. 71. mìhì.
(^aa) Jììblìotb. H'ifp. verbo Francilicus Hernanrfez
(.bb')
Maicardo nel Prologo dell'Upera del
C «3 Nicol. Antou. ubi Jhprà
.
nofiro
tutore-
Memorie per la Storia
^6
ta ncVC Accademia dei Lìncei
vano , c ftampoffi in
che è r edizione » di
quello
ammanimento
un fecolo,
Opera
diè
fi
nell’Anno
fo ufo
di cui dice
5
{^dd')
:
cui
che allora
j
alla
.
fiorii
Con
luce
6 ji.
tutto
è già
,
Me-
Storia Naturale del noftro
h.
dico Spagnolo
fua
Roma
Su
P. Acofta nella
il
quejìa materia dclle_y
piante Indiane 5 de' liquori , e di altri Medicinali ) compofe un'Opera infìgne il Dottore Fran-
Hernandez per commejpone [pedale di Sua
cefeo
Maejlà 5 facendo al naturale dipingere tutte le
piante dclHndìe , le quali , fecondo quel 5 che
dicono , pajfano le mille , e dugento , ed ajpcurano
io
5
Opera
che quefl'
5
cojìò
più dì fejfanta
Di effa ne fece un , come
Dottore Nardo Antonio Medico
mila ducati
il
.
no con gran cura
Se per
27.
-i
ejlrat-
Italia-
ed efattezza.
creduti j conviene
efifer
,
che
commendati gli Autori , qual maggior
encomio potrò io addurre per il noftro chiarilfimo Hernandez i che l’averlo inviato un Re,
fiano
come
Filippo 11
.
^
alla
Nuova Spagna
,
accioc-
ché fcriveue la Storia Naturale ? Ove
veremo maggior qualificazione dei Tuoi
ti ,
che r
Spagna
,
Re
fpefo da un
elferfi
per porli in .pulito
,
ritrofcrit-
Cattolico di
più di
feflfanta
mila
età') Acoft» Ììbt
4 «ip‘ jo*
»
Digitized by
Googl^
DELLA GiGANTOLOGIA SPAGNOLA.’
mila ducati
Non
?
fpefe
altrettanto
Colomho
Nuovo Mondo» Or dunque in
quell’iftefla Opera fcritta da un tal Uomo collo (Indio di tanti anni, che dimorò nell’/w^/V,
per ifcuoprirc
il
e prodotta in publico con
legge così
C*
:
si
grandi fpefe
^c^^ulta Gìgantunt
)
,
3
fi
notV->
, ojf'a per hofee dìa incum apud Tefzconanei 3 tum apùd
3 quorum nonnulla in WJpanias de-
vulgarh magnìtudình
venta funt
Tolluccnfe:
lata funt
alia vero
;
Ycgthui fervantur
ret ejfe feio
deccm
ac
3
5
5
mìraculì gratia
inter
quinque
Unga
;
3
a Pro-
qua denta maxìlla-
circiter uncìai
unde conjìcere
lata
3
licei capìtìi
bini homina extenjn bra, quod
Hac autem notiochiis vix poJJ'ent ample^i
ra funt 3 quàm ut fdes queat illis ab aliquo
ampUtudinem
.
denegarì
j udìcari
Pla fimi
;
3
;
^
tamen non me latet 3 a multis
multa fieri non pofife 3 antequam fiaadeo verum efi 3 atque ìndubita-
tum 3 quod Plinius
nofter dìxìt
:
Natura {nem-
ac majefiatem omnibus momentìs fide carere : Jive horrida magnìtudinìs homines
pe) vim
3
alìundè in hanc regìonem venerint
{cum apud
Promontorìum bona fpeì Patsgones quofdann^
verfarì monfiruofa procerìtatìs narretur) Jìnt-
C
(
frali-
*
)
r.
3
Clarifs. Hcrnande*jW/j?c?r.
caf. jz.
que
Mìraah Ncv» H'4}.
Memorie per la Storia
5t>
gue ah ìndìgenh
occìjt
tellus
hdtc tulerìt
eoi
\
Jìve
,
volente natura )
au^umque
3
pertìmefcentei indigena vajìaverìnt
ac fnn~
Quefto è quel 3 che ci difgià fono cento anni , il nollro Medico ,
dìtui deleverint
fe
nu'nerivn
3
,
.
ed Anatomico Spagnolo ; ma non è que.
3 che dice il Medico Inglefe
Farmi di dovere per iflruzione del
2S.
Fi fico
3
quel
llo
monumenti 3
nolìro afiTunto unire quei
coi qua-
fi
prova da ?ìetro ài Zìeza 3 cflTervi Itati i
Giganti nelle Cojle del Perii
{ee) come pu-
li
re
Diflcrtazionc
la
nuova Spagna
3
che fopra
Giganti della
i
data in luce da
fu
Don
Loren-
zo Botturinì Benaduccì Barone della Torre 3 e
di Ono 3 Cronologo dell’ Indie nelle llampe
Corte
della
tolo
di
Màdrìd l’anno
America Settentrionale
Signore
llo
3
di
ed
,
5
.
Si dimoltra
ti-
deW
da que-
elfervi Hata in quei Paefi una_^
Specie di Giganti
più
1746^. col
Idea della nuova Storia Generale
.*
,
antichiffirni
con tedi ineluttabili
monumenti
3
e quel
,
Toch’è
3
con iftraordinarj pezzi di Cadaveri Giche ha acquillati
Indiani 3 la
gant efebi
lingua de’ quali intende
per molli anni
3
nel gran giro
fece in quelle regioni
3
3
che
c per
an(.(•')
Pietro di Zìeza Cronica del Pird
,
caf. f
I
Digitized by
Google
i
,
DELLA GigANTOLOGIA SpAGNOLA
anco
Mufeo
rie
conferva
li
sì
efquifito
,
e ricco di fimili
che appena ritrovar
,
39
.
ed io l’ho veduti nel fuo
,
fi
memo-
potrà in tutta la
Europa un altro teforo così copiofo di C07
Conchiude egli con quelli termifé Indiane
.
ni la Tua DilTertazione
:
( ff") Kìnvengonfi fre~
quentemtnte nelle parti della Nuova Spagnos
Ojja
Cranj
,
Denti /empiici
,
detti Giganti
5
Santa Eede
dì
e Tlaxcallan
tali
oj/a
due denti
,
ancora portava un dente molare
nato a i nojlri
a quello
cora
data
fi
nell'
$
5
)
ne poteva far cento
è di fpecial rimembranza
di Galizia al
e
meco
che parago,
uguale
Degna an-
che vide Santo Agofino
da Don Pietro Sarmiento
Cavaliere
eminenze
nel mìo Archivio ho diverji
e
j
e molari de i ri-
e ne' Territorj della Euebla>i
^
frammenti di
j
particolarmente
la
di
relazione
•
GambocL^
Monarca Cattolico
)
del viaggio da lui fatto per ifeuoprire dal Callao di
Lima
vi dal
Vice -Re Don Francefeo di Toledo col
comando
co
.
lo fretto Magellanico dellinato-
di un
Armata navale contro
molti Giganti
Dra-
che incontrò in quelle parti,
e co’ quali gli convenne combattere.
il
il
In quella Tua Relazione dà ragguaglio de*
vero
fa di
mellieri aver gran
C/*) Botturin? Idea,
f.
C
4
\%.
fag.
£
adir
coraggio per
conij<f.
Digitized by
Google
^
Memorie per la Storia
40
,
contradire ad una tale depofizione , alla quale fi è molto da’ noftri nelle loro Storie deferito
mercè
5
5
mata Spagnola
rò
gran meriti
ia
5
riufcìre
Mare
per
,
Zud
del
li
tempo per
quel
a
fin
ta di
che per ben due volte fupe-
e talento
,
,
la via
commife
l’
fuoi
i
impre-
impolfibile riputa-
dello Stretto
all’altro del
Nort
j
ed
i
ottenendo perciò
,
gloriofo Primato
un
sì
in
apprelTo
fi
.
tra
,
Generale
il
aggiungendo
di
il
li
quale
vidde
averne fatto pri-
bordo delNave. Quelle circoftanze rendono degno
gioniere uno
la fua
,
che nello Stretto Mastellanico
,
che
l’efi-
farà coftret-
Sarmìcnto /oggetto di tanta qualifica
Squadronati
,
metta in capo di negare
ftenza della Provincia di Giganti
ri feri fce ,
dell’
Casigliani
i
Coficchè colui
to a dover pria fmentire a piè pari
dal
egli
ebbe valore per farlo con applaufo
folo
Univerfo
di liima
ti:ì*goni
dee a
fi
Generale dell’Ar-
colìituito
fu l’unico, a cui per
Draco^ e
il
fede, che preftar
la
quel Cavaliere
,
e di averlo tenuto a
re informato chi
gantologia
che Fata-
fuccelTo di quei Giganti
il
furono appellati
,
,
e di effe potrà rimane-
dovrà Icrivere
con leggere
il
nollra
la
G/-
Cbìarijfimo Argerì^
fola nella conquilla delle Molucche
.
Q*) Iru
que-
(*)
Argenfols
j.
Digilized
by GoOj^lc
della Gicantolooia Spagnola.
qucfti noftri tempi
per efiere pcricolofifTi-
?at agoni ^
le corte dei
41
sfuggono dai Viaggiatori
fi
Navi ; come vicn ben notato nel recentilfimo Viaggio di Giorgio Anfon. (*}
29. Mr. Mahuàel feguito pofeia dd\V Abate
nie alle
Banier
tazione
,
che
Accademia
traduzione
novilfima
fua
nella
Metamorfojì ài Ovidio {gg)
fcrifle
delle
difler-
memorie dell’
prin5 ove
ritrova tra le
fi
delle belle lettere
una
{hb^
1’
cipalmente appoggia la Tua opinione contro
de’ Giganti a ciò , che egli crede
eflrtenza
come
impoflibile}
quelle
si
enormi machine
di carne potrebbero mai muoverli
garli
,
del corpo
.
Vi aggiunge
mini minori comporto
re
la
funzioni
dilTomigliante
.
fi
Ora
j
con cui
lo più di “Uo-
verrebbe a ri'guarda-
,
fregolata rtatura
coloro
fere Critico
l’antipatia
genere, per
refto dell’uman
il
per pie-
5
e per l’efercizio delle altre
dalla
comune
confideri pure chi di ef-
pregia
qual razza di ragioni
,
fie-
(*) Voyage par Georg. Anfòo. impreff. in Atnfterd.
dell’anno i7yi*
da
''b*
PATAGONS
cft
9* P*g*
fi
tcrrible
écueils doni elle eft plcine
,
,
aufsi
74* Ma\% la Còte-»
&
Ics
par les Rochers ,
bieo que par la violcn-
cc des vents d’Oueft,
te y qu’ il n’ eft nullcmeat à confeiller de
qui donnent toujours fur certe
s*
chcr &c.
(l-i)
Qbi;')
r.
EJìt- \n ii. pdg. zz.
dcll’Accadim.
tatù.
j.
pag, Z6Z»
Co-
en appro-
Memorie per la Storia
43
lìeno codefte per negare l’cfiftcnza de* Gìgari’ti
5
e fé meritino di
fenzn replica am-
eflfer
mc(Te da chi abbia un pò di fenno!
la
Ma
nul*
giova a convincere queirAccadcmico im-
pegnatidìmo a
negarla
bello
Il
.
è
,
che
*
1
Jbate d* Artìgny nelle fue Memorie critiche
(//) con vivi colori ci cfprime , qual fia il
carattere dcH’oftinatezza di Mabudel
Nulla
( dice egli ) è valevole a conturbare Mabudel.
Le autcntkbe tejlìficazìonì degli antìcbi Autori , clye ci rammentano le /coperte in alcune parti ài Scheletri prodigio/ 1 tutti intieri^
ed in altre di o/a mo/ruofe /epurate , prejfo
.
1
di lui non meritano alcuno fiima. Col /olo dire , che tutti codefiì Autori , che quefii /atti
affeurano
critici t
fino fiati j 0 aj/ai creduli 5 0 poco
pretende di /vilupparfi. Se poi fi
,
egli
ritira al /uo afilo di dire
/a ^
che
/u
di tali 0/-
non /u fatta anatomica compacrede finita ogni di/puta. Tutte que-
e /cheletri
razione
fie JpogUe
ganti
)
5
che fi pretendono
non fono altro
j
dì antichi Gi-
gìufia
il
/uo penfie-
re » /e non /e di Vitelli marini , di Balene ,
e di altri mofiri cetacei , che nel diluvio , a
per
(a) Mr» l’Abbé
eie, £d])ùone
d* Artigny
dì Paridi dell' anno
>ie//f
fue Atemorìe CrltU
u. fcs,. ijj.
Digitized
by
Google
,]
DELLA GiCANTOLOGTA SPAGNOLA
per
altri accidenti rimafero
4
.
per tutta la ter-
ra. Finalmente così termina il Tuo dire quefto Novello Critico
{kk) Ma fe fin giujlo 5 e
.
fi permetta in punto di Giganti contradire ad
Jutori contemporanei j e dar rìpulfa alle ferie tefiimonianze , che ci fono fiate date , e ci
fi danno da perfine degne di tutta la fede ;
qual mai farà quel punto di Storia da poterfi
proporre che colVìfiefiò metodo non pojfa ve-i
ad ìmpugnarfi dai parziali del Pirro-
nire
nifmo
?
appunto,
CoiriftelTe armi
30.
Mr. Mahudcl combatte contro
nianze
,
colle quali
tante teftimo-
documenti , atteftazioni , ed Autori
in
, con queiriftefìfe fi è portato
P. Fefioò per quefto Gigantefeo con-
degni di fede
campo
il
flitto.
Per quel che riguarda (dice egli)
Pofiò
0 dente
,
diciamo
,
foro
,
,
nè di verun altro
befiìe
ne
5
Uomo
molto corpolente
Nel primo Tomo
,
(//)
che fi mofirano di San Crifioche nè Jòno di San Orifioforo ,
ma bemì
,
,
di alcune
0 terrefirì , 0
difi>
12.
mari-
num, 2p. con
ci-
ikk) Mr.
il
cft
teurs
d* Artigny uhi fupra pig.
permis de s’inerire en faux contre
comemporains
nes de
foi ,
qui puiiTe
fe
il
n*
,
y
&
i
Mais
J4.
le recit
coiitre Ics ateilations
aura prefque rien dans
des
s’
Au-
de gens di*1*
Hiftoirc
foutenir contre le Pyrroniftne.
(//) Feyjoò tom-
j. i'fc.
\
6 . num <o.\p!ig,
jjtf.
bigitized
by
Google
Memorie per la
44
citare Svetonìo
notammo
^
Storia'
che tlVopolo tene-
per oJJ'a dì Giganti certe dì enorme grandezza che da Ja^u/lo tenevanjf nel fuoValazzo
Capri, le quali dagl'intendenti •venivano
•va
per
riconojclute
cjja
di bejììe grandi
.
^ueJT
errore del Volgo Jì è Jlefo a molte altre oJfcL^
deinjìejjò calibro , e quindi fono nate le favole di tanti altif[fmi Giganti
fotrometto a quel tanto
Saggi in difefa
Hernandez
,
Io per
.
che
di S. Jigoftino
^
me mi
rifponda da’
fi
Calmef
di
^
di
Acofa , Torquemada j Botturìnì ,
Z’cza , Sarmiento 5 Artigny , c di tanti Uomini dotti} critici} e fenfati } i quali dal Padre
,
Feyjoò
fuppongono contaminati dall’
Per altro }
} e popolaccio
fi
errore del volgo
.
che cemparifea dì voler decìdere i per
liberarmi da ^quella taccia } dico } ed efponfetiza
go
al
del
mio dovere
Publico
}
mio flato } c
in mio poteIl primo fu
prodigiofe
carattere del
fui
di aver avuto
re due di quefle offa
.
Campagne^
Don Bartolomeo delquale mandommelo per le mani
ritrovato in un fuo podere nelle
dì Tolùca dal Sig. Abate
la Torre
di
}
il
Don Gian
Battifia Olazaran
lo confegnò in fua cafa
la
Strada di Tiburzio
coy e mi avvifava
il
}
e quelli
}
me
che allora flava nel-
dèlia
Città del Mejf-
Sig. Torre
y
che
gli
Indìa-
Digitized
by
Google
,
DELLA GiGANTOLOCIA SPAGNOLA
dìanì
avendo ritrovato
comune
della
tra loro
fé
ftatura
Ceratile
,
45
fuor
pezzi
in
j
e
poiché fanno molto
5
qual ufo
fi
faccia delle
riducendole in polvere
ché fianno infermi
'
,
.
fcheletro
Io fecero
,
lo divifero
bene per ifperienza
uno
, ed allorbevendola infufa nell’ac-
,
qua tiepida , ne rifentono il benefizio di fudare ) per elfer notabilmente diaforetiche
E
benché 'di un folo di tali pezzi egli potè far
.
acquifto
5
tuttavia
me
lo
Sacerdote molto contento
5
mandò
nomato
il
lapendo,
eifer co-
5 comechè decifiva della noEra dunque un grande oìfo
Corpo Gigantefeo 5 ed in elio rima-
fa di mio genio
flra
queftione
llion di
.
molto appagata la mia curlofità 5 e col
medefimo chiunque fi voglia prender la briga , può ben comprovare Tefifienza de’ Gh~
ganti nella Nuova Spagna ; perchè manifoGamente ha da un lato la giuntura , con cui fi
fe
unifee )ììlion
dente
fi
?uhe
al
vede
il
,
e dall’altro corrifpon-
ricettacolo del femore
veramente univoci*, che
tifico
umano
alle funzioni
j
lo
rendono
conciofiìachè Toffo
di quello negli
;
fegni
offo iden-
,
che ferve
altri
viventi è
con altro mecanifmo organizato Con tutta.^
quella anatomica comparativa dimollrazione
.
tanto bramata da /W. Sloane
,
tanto richieda
dal
,
.
Memorie per la Storia
4^
ed alla quale perfino più duri,
duopo , che cedine ; a bella po-
dal P.Feyjoèi
ed
lla
oftinati
i
fìa
,
la verità,
per inveftigarne
del MeJJicom cafa del Sig.
Itppo di Ita
i
e
P arra
neirHlefTaOV/d
Don
Bartolomeo Fi-
MeAmico, Sog-
Teforiere di quella
tropolitana, mio fingolarifiìmo
getto conofeiuto, c (limato dai noftri per
univerfilc erudizione
,
la
Tua
pezzo efami-
fu quello
nato dal Dottore D.Giovanni di Baeza CattedraMedicina in quella Univerlìtà , e da Fra
Francefeo Vidal della mia Religione, Anatomitico di
co della Scuola di Montpellier ^ ed infigne Chirurgo, condotto colà dalPPeemo Sig. Conte di
Fuenclara Vice-Re; al qual atto v’intervennero molti altri Periti , ed unanimi convennero
che Vllion foggettato
di
fo
alla
Uomo, e non mai
fu da me lafciato
daco
,
e Benefattore
loro ricognizione, era
di bcrtia
.
Quefi’ofTo
mio Sin-
Don Emanuele
di Cozue-
la Cavaliere delPOrdine dì S. ^Jacopo,
fa apprezzarlo
(Icf-
nel MeJJico al
quale
il
per e(Ter un foggetto, che ha
le fue cognizioni critiche, 'ed è molto aman,
te delle belle lettere
per convìncerne
gl.
,
e preflb lui
fi
conferva
gl’ increduli
Penfava di ritrovarmi quelli giorni
in
neceffità di rinnovare quell’ Anatomia (opra al-
tre o(Ta
;
ma non
è giunta l’occafione
,
per-
chè
i
*
\
Digitized by
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della GicantoloGia Spagnòla
che
la
rò
Nel
.
è andata
cofa
riferi-
di quefi^anho
1755,
,
fcuoprì da un Caprajo Tulle al-
lì
Montagne
tìlfime
tica
Marzo
di
fine
cafualmente
47
.
come ora
così
di S.
Maria dtUa
,
tìoz (an-
Imaginc miracolofa, che con gran pietà,
da i Popoli del Dtreato dì
fi venera
e culto
Medina Calì^
e della Signoria di Molina
una profonda caverna, nella quale
egli entrò, e vi rinvenne gran porzione di
grano, che ora fi feorge affai alterato per la
bocca di
fua antichità
j
fegah 9 che
quella
5
o per
tuttavia migliore
il
frumento
la
,
diftingue
fi
fenz’altro perchè
fua natura
,
o
per qualche
circoftanza, che potè avere, allor
quando
vi
ebbe maggior forza da refiftere
alla corruzione . Si' diffe poi , éhe in quel
fottcrraneo vi foffero delle reliquie di Corpi
rimefla
fu
Giganti
di
ro
5
,
9
e fpecialmente Un tefehio intie-
e certi ftinchi
.
Quella notìzia rendeva già celebre il
ritrovamento di quel Depofito . Nel giorno di
g2.
Pafqua di Rifurrezione
portai
a vifitare quel
nella fede
sì
5
divulgato
affi
22. di Aprile
Santuario
,
mi
vacillando
fi
doveva a quel fatto
Romito , il quale già due_9
che dar
.
Il
volte era entrato in quelle profondità, affe-
verantetnente dille agli affanti (tra
i
quali
vi
Digitized by
Google
.
Memorie per la Storia
48
Don Domenico Cubel Sacerdote, c NoApoftolico , Don Ferdinando Valdes Ta-
erano
taro
tnon Cavaliere dell’Ordine di Calatrava
rone di Xaulin in Aragona
tinez di Hermcjìlla
,
ed
io
Ba--
il
,
D. Giovanni Mar--,
che da una ban)
'
,
da de’ mucchj di fegala , e grano , avea veduto, c v^ erano certe notabili fpoglie di Scheletri
moftruofi
.
Con
quella ficurezza
rifol-
lì
vettero alcune perfone intrepide di calar giù
ma ben
in quell’ ofeura , e profonda caverna ,
cautelati , perocché quei , che prima
no
entrati
,
era-
vi
fletterò fperduti in quel Sotterra-
neo per lo fpazio di cinquant’ore negli ultimi tre giorni della feorfa fettimana Santa_.
Tra gli altri vi calò il mio Amanuenfe Fra~
tei Vafquale di Mendoza nativo delle Filippine
,
c foggetto di molt’ intendimento
,
bella polla per indi ellrarnc tutte le olTa
Stinco^ che
particolarmente
ci fu
a_»
,
c
accu-
rato dal buon Romito elfer lungo cinque pal-
mi
.
rio
Che gran prova
di
fperava
nare
la
della
Spagna per ador-
Diflertazione de’ Giganti
rono dunque
ufeirono fuori
gannati
mio Terzia-
il
cavar fuori con quello opportuno ri-
trovamento nel Centro
,
gli efploratori
,
,
!
c di
portando feco loro
uno Stinco
affai
Si feppelli-
a due ore
lì
ma
,
ordinario
,
difin-
una
Mafcel-
Digitized
by
Googic'
.
.
DELLA GigANTOLOGIA SPAGNOLA.
fcella con quattro denti
bianchi
geva
e un
,
che
,
pena era
che
fon
i
quelli
dal quale
,
che
che ho gran paura
,
che Voetajlro-i nel quale
ap-
sì
Volgo
gente quella no-
ci
come
fcor,
Quelli
non abbia
5
un qualche Romanzo
in luce
.
dal
fingono
lì
Erafi tanto inoltrata tra la
vità
lì
ed in quella gui-
;
Giganti de la Hoz
5
49
ma molto
,
di cui era flato
,
cinque piedi
alta
ia fparirono
ìlìon
ofiTo
perfona
la
nìinutini
)
a
darli
opera di qual-
deferiva quella-»
fucina di Vulcano ; potendogli ben fervirc di appoggio all*
idea le vicinilfime botteghe de' ferra} di Cor-
Caverna incantata
duente
c dire
,
3
che
j
ivi
la
(
come
intorno
dilTe
llraordinario ) dai Gigantoni Ciclopi i fulmini di Giove fabbricavanfi . In fomma le Offa di Hoz non furono come l’Olfo di
Stinco
allo
Toluca
datomi
ca da
nemmeno
5
denti erano
i
Cadaveri
di tali fmifurati
Don
come
quello
dell'
Ameri-
Emanuele Ramo di Vera Sacerdote
dilcendente dalli Conquillatori della Nuova^
Spagna 3 Uomo curiofo 3 domiciliato nell’illelfa
Città del Mejftco
\
me
colà
me
i
Nè
denti delle
3
in cala
lalciato
della Torre
qual dente è grande
il
come due buoni pugni
vi
che parimente fu da
di Don Bartolomeo
ha pericolo 3 che
bcllie
>
D
fia 5
co-
de’ quali da Sloane
lì rap-
Memorie per la Storia
So
fi
te
,
rapportano figurati cinque denti di Elefannei rami , che la Tua Difsertazione accoin-
pagnano
yjoò
5
(r/tm')
.
Che
33.
che
per fortuna diccfTc
fé
quello
sì
come
,
da Santo Agojììno
nati
e da Calmet fono del
,
Pefee detto Cetm dentai ut
fpondere
vidde
Io.
che
5
l’
affjcura
)
facil
5
idelfo Santo
,
P. Femenzio-
il
denti
i
che era di
codi è di ri-
Dottore
,
Uomo
Mola-
;
che
rem hominii dentem Chiunque voglia fi accomodi pure al parere del Padre Feyjoò-ì che
non lo vidde , c creda , che fofTe di Pefee
Abbiamo già difaminata I* efpreflTione > che fu
.
.
da Santo Agojììno
ciò
ta
fi
Icrfi
pure
permetta
.
ritrovato nelle Spiagge dì Utica
dente di Cetaceo
.
II
ne cento
5
Onde
di meftieri
me
,
Tuttavoladopera
che a motivo di ef-
fi
fia
mio per
più leghe
e
,
dal
che
ci
un
j
fo(Tc
altro
fi
rinven-
Mare
dittante
fi
fpieghi
,
•
co-
o perchè quei Acquatili dal loandalfero a lemina, ed
re, non le loro otta , nè le cotte, ma
foli
denti, edili sì gran copia, come fi vede nel,
quando
ro centro
,
fiirtiflero
i
le
Campagne
dì Toluca
,
che da quella parte
ttan-
(mm)
Iflor>
deìt*
Accaim> Reale
no i7i7- Dìpertazione dì
itile Scienze dell’ an-
dì Vecetnl/re
y
Lamina iZ<
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Google
.
DELLA GiCANTOLOCIA SPAGNOLA.
51
flanno nelle vifccre del Continente della Nao-
va Spagna .
g
4
Ecco dove fiamo venuti
.
dì Aragona
'Regno
Fummo
a riufeire dal
dal luogo
e
,
di Concai
colà chiamati dalla cutiofità
nofeere quelle Ceratile
comprovare
la
di rico-
o Offa impietrite per
,
noftra idea
,
in
difefa
della_f
quale, vaglia quanto fa valere
ho difotter-^^
rate altre Olla, le quali non fono de’
di
oà\
Canaan
Egitto. Stan pure elleno ne*
domili) de’ nodri Cattolici Monarchi
tedimonj
gnolì
i
^
Feriti
di
villa
<
fono
e veracità gl’illelfi Spa-
,
monumenti fono
dati dilaminati dai
Per mia fè bada andare
.
,
che ha VEccellentìJJìtno Signor
querque nella Terra di Cuellar
Palazzo
al
Duca
,
,
dì Alhur-
e
vi
lì
ve--
dranno moltilTimc Ojfa ài Giganti portate dal
Mejpco
,
alle
eccezzioni
,
quali dar noti
che già
Palazzo di Capri
re
vare
nollri
fi
diedero
polTono quell*
alle
Staremo per tanto
.
conchiufione
la
mento de*
fi
,
che da tutto ciò
Oda
del
a
vede-
il
fenti-
Compatriotti farà per rica-
.
*
* «
D
2
LET-
Digitized
by
Googic
Digitizéd by
Google
,
.
'si
LETTE R,A
N.N.
Scrina da
all'
Autore del precedente
Difcorfo de' Giganti intorno
al contenuto in
ejfo
,
Amico Carissimo.
E N c H e’ mi
carilTimo
fari del
,
trovi
immerfo
5
Amico
negli af^
mio impiego
come
,
ben fapete 5 non ho potuto
fare a meno di pormi fubito a leggere la vottra curiofa clegantilTima
vorito
,
Opera , che mi avete faStampe di Madrid defte
e che colle
alla luce l’anno palTato
con quello titolo; spa-
E poirato para la WJloria naturai EfpaHola
ché mi follccitalle voi medefimo a leggere fpecialmente
il
vollro
tologìa Efpanola
go
5
,
§. x. ,
che è fopra
la
Gsgan-
quello ho letto in primo luo-
c fopra quello ho
rifoluto
fcrivervi la
prcfente lettera.
2,
Io non vi llarò
a fare quegli elogj
che prodigamente Ibgliono
tra loro
:
i
Letterati
darli
folo vi dico con candidezza d’ ani-
mo
vi
5 che ho Ietto con piacere quel §. j perchè
ho trovato fpirito ncircfccuzioncs forza nel
raziocinio} e molte cofe pellegrine munite di
D
I
fuf-
Digitized by
Google
.
7
1
54
fufficiente erudizione
io
non fono
niento
po
che fortiene
,
dirvi però
fatti
,
Scrittori
fede
Per credere certi
.
flati già
(tf)
j
fatti
che vengono
$
combattuti da fortiffime ragioni
fiano attedati da
che
gannare
nia
,
,
e degni ancora di tutta la
illullri
,
vero
il
voftro fenti-
un tem^
non oftantè la
da
cavati
che portate
ej/er'oì
Giganti fopra la terra
ì
moltitudine dei
-
A
.
reilato perfuafo del
Uomini
non
j
balta
«
incapaci d’ in-
conviene ancora provarli inca-
paci di elTere ingannati. Qi^ella è una veri-
non potrete_j
3 che voi pieno di faviezza
negarmi
Or quello appunto è quello 3 che
tà
.
l’elillenza dei Giganti
3 cioè 3 che
combattuta da fortilTime ragioni 3 e i lattis
io pretendo
lìa
che
fi
portano per comprovarla
atteftati
non fieno
3
da perfonc3 che non abbiano potuto
ingannarli nella loro relazione
E per vero dire 3 fe confultiamo la ragione fopra una tale efillenza 3 fubito quella
dimanda
ci
3
perchè ora non nafeono più quel-
fmifurate moli di
le
no
Hate
elfere
degli
fino
Uomini
3
che
fi
a cento volte più
Uomini
del nollro
Vedi
14.,
tempo
?
E
fpaccia-
grandi
a una tal
di-
co)
certo
,
che
il n.
do'-je Vtftcjfo
la efiftenza de»
làlc di tutte >e
Giganti è
N> N.
fiata
dice: Egli è
opinione iini^cr-
Nazioni, non meno che quella del Diluvio.
Digitized
by Gooj^lf
55
dimanda
Si pcnli
come foddisfacciamo
,
pure
j
quanto
vuole
lì
5
ragione?
alla
tra tutte le ca-
gioni naturali non fé ne troverà una
capace di quietar
Nè
4.
mi
la
noftra mente
fiate a dire
che ha
)
.
che lo fteflb po-
,
trebbe appropriarfi alla longa età degli
diluvianì
perchè voi ben fapete
,
gioni naturali
denza
prcfto
ni
.
di
ma ad una
,
Dio
,
affinchè
il
,
i
Teo-
non a ca-
particolare previ-
Mondo
fufficientemente popolato
Quindi è, che una
che
,
logi più faggi attribuifcono quella
fofic ben_»
Uomi-
dagli
previdenza
tal
fi
ve-
de continuata da Dio anche dopo il Diluvio
fino a un certo tempo, cioè fino a tanto che popolata baftantemente
degli
Uomini
come dura
fino
la
Terra
mano
in
al
,fi lafciò
poi l’età
delle cagioni naturali,
prefente
.
Or
quefta parti-
previdenza penfo non
colar Divina
la fare-
Giganti , non poanche (òpra
tendone voi addurre ragione alcuna . Or fe è
così, coni’è chiariffimo, non fo vedere, perte feendere
i
chè in certi tempi vi fieno fiate intere generazioni di Giganti^ e in oggi non fe ne vela Terra , quando
non vogliamo porre
da uno fopra
de’ Giganti
ni
mo
di firaordinaria grandezza
,
ma
,
nel
certi
numero
Uomi-
che pur vedia-
che non polfono mai chiamarli C/-
D
4
gm-
., •
5^
ganti
che cornTpondono
,
quelle o(Ta
j
che
fi
grandezza di
alla
umane.
fpaccìano per offa
Quello però, che mi fa maggior for5
za , fi è , che io non faprei dire , donde fi
aveffe da ripetere l’origine di quelli Giganti
.
Siamo
tenuti a credere, che tutti gli
ni della
Terra abbiano
mo^ ed
Èva',
vola
,
fo
UomiAda-
lorg origine da
,
fé
\
Giganti potef-
o dai loro Fiquando non volelfimo addottar la fa-
fero farfi
gliuoli
ma non
la
nafeere dai fudetti
àùTalmud
che dice,
to di altezza quanto
ferraqueo
E come
.
il
,
Adamo
fia-
diametro del Globo
altrimenti
Un Uomo
?
Uomo ha dovuto edere anche nel Tuo feto intotno a cento volte più grande d’un ordinario feto umano . La Natura procede con mirabile propor-
cento volte più grande di un’altr’
zione nelle fue limili produzioni . Òr qual
utero di donna ordinaria potrà contenere un
feto cento volte più grande di un’ altro comniune
,
cioè dei noltri
?
Due
^
tre
e quattro
^
grande potrà darfi , non lo niego
ed anche con fommo pericolo della vita della
volte più
Donna medefima
,
come vediamo
in quelle
che anno partorito inlieme più di due Figliuoli
di ordinaria grandezza:
ottanta &c.
,
ma
cento
^
novanta
'
non potrò mai perfuadermene
6, Par-
Digitized by
Googlf
57
6
tà
Farmi
.
,
che
abbiano intefo
l’
pefo di quella difficol-
il
veltri
i
mcdclimi Mcjpcaquattro Epoche
le loro
perchè quelli tra
ne pongono una ,'che
ni
5
Supponendo
Giganti.
zione dei
comincia dalla diftrudiltrutti
li
confeguenza Tupporre,
che quelli nafeere non potelTero da effi mtdelimi , altrimenti la dillruzione di quelli non
debbono
Giganti
in
farebbe Hata fperabile fenza
loro medelìmi
.
dillruzione di
la
Dunque hanno
fuppollo
i
GV-
gantì di un’ altra fpecie , o dì un’ altra origine totalmente diverfa dalla loro: ed ecco,
che hanno dovuto ripeterli da altra origine,
Adamo
'Che
terli
,
Mi
7.
non
li
li
ed
j
fé
da quelli debba ripe-
come dobbiamo credere)
direte forfè
credete di
facciate
sì
che
i
la loro origine.
vollri Giganti
fmifurata grandezza
giugnere ad
grandi degli
,
efifere
,
che
cento volte più
Uomini del tempo
nollro
.
Ma
ricordatevi) che Santo Agojlino da voi citato,
porta un dente di coltoro cento volte più
grande dei noftri
:
voi Signor Botturìni
creditatiflTimo
Io llelfo dice
:
e
P. Acojla
il
il
lodato da
vollro celebre ac-
riferifee di
aver ve-
dente di quelli Giganti grande—»
pugno di un Uomo , cioè grande ap-
duto
un
come
il
prclTo a poco
come quello
di S. Agojlino
,
c
del
Digitized by
Google
J8
del Signor Bottarini
c
-ì
noftro infignc Pa-
il
dre Giovanni Torguemada ne riferifce un’ altro grande due volte come un pugno \ per non
dir nulla degli altri
che tutti da voi medein conferma del voftro
,
fimo vengono portali
aflunto
.
Or
dobbiamo
dezza delle moli
come
mente dite
to
5
io dica
te
,
alle quali
e voi
elfi hanno fervimedefimo faggia-
fudetti
»
non dovrete rimproverarmi
j
3
che
,
Giganti edere dati cento vol-
più grandi degli
Bella cofa
denti
tali
i
vofirì
i
,
grandezza di
fé dalla
a proporzione giudicare della gran-
Uomini
che farebbe
il
noftra
dell’ età
loro armi cento volte più grandi delle noltre
i
ornamenti
loro
volte più grandi
3
pur ne avevano
fe
3
giacché
c in fpecie
i
fi
con dfi
3
3
3
e
fono Confervatc
5
le
le
loro oda
Per palcere
.
3
Uo-
tali
che l’ordinario prodot-
ma
to dalle nodre terre:
3
loro cafe
nodri
loro denti
mini vi voleva altro
diti
3
cento
poteva redarne qualche vedi-
dei quali pure
gio
3
più grandi dei nodri
delli
c palazzi cento volte
.
vedere ora anche le
fe
fodero andati ve-
che guadagno non farebbono
in
oggi
^Ingleji ^ e
gli
Olan-
3
fe
vi lofi ero
3
diji coi loro panni
l
Sarebbe però necedario
che
in
3
e
non
attendeifero
Inghilterra
j
in
Olanda
gli
3
Uomini
che a fare quelli panni
3
af-
fine'
Digitized by
-
Googl
.
,
.
59
fecondo
a próvcderli
fine di arrivare
il
bi-
fogno. Se quefii Uomini
po nofiro , a mio giudizio Grebbono inutiaffatto le porte, e in un giorno potremmo
avere comodamente in Roma una lettera di
Madrid , e anche da Lisbona E come no ?
Se un Uomo dei nortri fa comodamente trenta miglia in un giorno, un Uomo dieci volvi
folfero nel 'tem-
li
.
te più grande ne farà trecento
cento volte più grande
Gran
la.
non
,
Uomo
e di forza ben corrifponden-
dei Tlafcaltecas
ni
ro
,
porti nel cafo di
,
un
meraviglia pertanto, che Uomini di
tanta velocità
te
e
,
ne dovrà fare tremi-
,
dover morire per
come
fapeffero far due
o non cader loro
falti
dice
il
le
ma-
P. Acofla^
per feortarfi da lo-
addoflfo per fchiacciarli
quanti erano
Baja
,
che avanza in ver quante novelle,
Quante favole
Stando
8.
Ma
al
diflero
fuoco a
,
e carote
filar le
Vecchiarelle
lafciamo di grazia quelli fcherzi
c torniamo, donde fiamo partiti.
finora vi
ho detto
,
chiaramente
fi
Da quanto
deduce
redrtenza dei Giganti nella maniera
taluni fi ajferifce falla prova delle Ojjà
Jì ritrovano fot to terra vien combattuta
-i
forti, e gravirtìme ragioni.
che
,
che
,
da
che
d.i_,
La prudenza dunque.
Digitized by
Google
j}
.
quc5 o le regole della bqona critica non ci
permettono di crederla vera, fé non fuiraf-
Uomini degni
ferzione di
-
d’ ingannare
capaci
,
di
fede
,
cioè in-
ingannati
e di eflerc
.
Guardimi Dio , che io ponga in dubbio la
buona fede dei Scrittori da voi citati : tutta
loro
la mia difficoltà cade appunto fu quella
buona fede , per cui fi fono facilmente molli
a credere Ojpi uwane quelle j che non erano
Prevenuti dall’ opinione ,
che veramente in un tempo vi liano flati nel
Mondo i Giganti c dall’altra parte non rache Ojjà ài bejììe
-i
pendo a chi attribuire offa fìmili
benché di flraordinaria grandezza
alle noflre y
fono buo-
5
Che
namente caduti a crederle Oj[à umane
fodero prevenuti da quella opinione 5 effi me.
delìmi in quegli
flelfi
no conofeerej e che
luoghi citati ce lo fanla
prevenzione faccia_>
che non è, ma
,
quale raflomiglianzaj tfbno incafij che giornalmente ce Io con-
talvolta vedere anche quello
ha folo una
numerabili
fermano
c>.
tal
i
.
maggiore impulfo però al loro indal non fapere a chi doverfi taattribuire. Voi ben fapete 3 che gli ani11
ganno è nato
li
offa
mali tuiti hanno
me
offa
3
3
a
poco
appreflfo
che nois perchè quafi
3
tutti
le
medefi-
hanno
te-
lla
Digitized by
Google
.
6i
fta
)
vertebre
,
corte
e arti
,
,
fé pochi fé n’ec-
ccttuano, che non hanno querte core infieme.
querto c poco: il peggio fi è, che le_j
Ma
fpecie degli animali fono quafi infinite , e dei
Pefci fpecialmcnte ne abbiamo pochiffima notizia
.
Non
bifogna
Storia naturale
,
querto
in
,
lufingarfi
che abbiamo dei Pefci
to più limitata di quello
,
:
la
è mol-
che noi penfiamoj
)
e di quello, che potrebbe fomminiftrarci la_»
provida fecondiflìma Natura . Non crediate >
che io voglia portarvi qui per conferma i
rtrani rtranifiimì penfieri dell’Autore poco (ano
del Telìamed
,
che vuole tutti
i
gli animali ter-
rertrìjfenza neppure eccettuarne
TUomo,
na-
mare Padre
commune di tutt’ i viventi della terra . Dico
bensì , che il Mare ha tante , c sì varie fpecie
di beftie di ftupenda mole , che noi di loro
ti dalle
poco
,
acque del mare
,
facendo
o nulla ne fappiamo
.
Ne
il
fono
fiate
an-
cora (coperte alcune , che per la loro naturai
gravità (bn obbligate a vivere fempre nel fon-
do del Mare, nè perciò a fior d’acqua polfono mai comparire , neppur dopo morte
IO.
Ciò fupporto, per
dire francamente,
querto dente, benché di (Iraordinaria grandez-
o quefta vertebra
o querta Calvaria è
diuaUomoj conviene prima farne efattamen-
za
,
,
,
.
Ó2
te
confronto cogli altri denti di tutti
il
loro
Animali'j colle
vertebre
e
,
colle
gli
loro
Calvario, altrimenti noi faremo fcmpVe incera
cofa
ti, che la
Or
tiamo.
bia fatto
zi
come
polfa farlo
,
,
?
An-
più: chi è anche in oggi, che
benché della Storia naturale
Jnatmia
qui notate
che ab’
efatto confronto
sì
.
rapprefen-
la
chi è dei wjlrl Scrittori
mai quello
vi dito di
dell’
così,
fia
perito
ballantemente
lìa
che per fare
c
,
E
?
giudizj non
fimili
vogliono nè eccellenti Oratori , nè bravi
Teologi , nè grandi Storici , ma perfone con-
CI
fumate nello lludio della Storia naturale
c
,
E fe i wjlri Scrittori non_j
Anatomia
hanno fatto il fopradetto confronto, nè fono
flati periti , come richiedeva il bifogno , non
farò lontano dal vero , quando dico , che i
dell'
.
vcjlri Scrittori
fono
flati
capaci d’ingannarfi
,
c che perciò non debbano avere apprejjò di
"Noi tanta fede, che abbiamo loro da credere
anche
combattuti
fatti
sì
vigorofamente dalla
ragione medefima
1 1.
offa
,
che
già fatto
Egli
fi
il
c anche certo
credevano
confronto
,
di
,
che di molte
,
n’è flato
e fono ftate quelle
conofeiute per offa di Bellie.
ne lo fa vedere
,
Giganti
Il
ni voi avete
ri-
Signor Sloa^
il
coraggio ài
ton-
Digitized by
Googk
,,
.
^5
cotttrad irglieh
forza
fa
vedute da voi , e che
non ne fia ftato fatto
tre olfa
umane
Solo vi
.
j
però vi dico
,
che potrà
farli ,
,
vi
che di al-
pajono più
lo
ftenfo
.
Io
e forfè vi fa-
tempo : ma quando non lì
non per quello refta a voi la libertà
che quelle fieno veramente OJ/a umainlleme non dimollrate , che non li
rà chi lo farà col
faceffe
di dire
,
5
ne 5 fe
raflòmigliano perfettamente
na
beftia
non
,
o
di
fia
Terra
,
alle offa di nelTu-
o di Mare
lo
,
che
potrete far mai
12.
Panni già di
commune
,
vedervi
e che ftretto
mi dimandiate
fere di bellie
alla
ritirata^
da quelle
difficoltà
come mai
j
fe
»
o
lì
tali olfa polTono eftrovano in Montagne
Mare, onde vengono efclufc le marine , o fi trovano in paeli,
dove neppur per fogno fi vedono Elefanti ,
Rinoceronti , o altre limili Bellie di Terra ?
altiffime, e lontane affai dal
1
fa
:
3.
fa dalla
^
0
Amico
cariffimo
,
quella è un’altra co-
quella è una controverfia del tutto diver-
prima
fiano
,
umane
polfano ellere
e le voi volete
,
fiate trasferite in
dove s’incontrano Offa
avete un cattivo
follenere
la
,
,
che quelle
perchè non fapete
,
come
quei luoghi
di bellie sì ftrane—»
e ruinofo fondamento per
voftra opinione
.
Un buon
pilìcoi
che
6^
che
trovalTc nel cafo vofiro, confefTerebbc
fi
ingenuamente
che corta trovarfi
,
luoghi fudetti
tali
e corta parimente
j
3
offa nei
che que-
non polfono eflerc umane , ma di bertie 3
o almeno 5 ch’è incerto 3 che fieno d’UominÌ3
ma non corta poi, come 3 e per qual via fi trovino in quei luoghi fepolte. Così direbbe un
faggio 3 ed accurato Filorofo3 che non avvanfle
za incertezze
gantt
3
fenza fingere
che incontra tante
3
3
tà fomminirtrate dalla ragione
correre a querta rifporta
fpecie dei Gi-
la
e
sì
.
forti difficol-
Ma
fenza ri-
non promettete voi
il Gran problema /opra la traf'
migrazione dei corpi marini nei più alti Monti
della Spagna ? Se avete in mano da fciogliere quello problema 3 avrete pure la maniera
di rifponderc alla dimanda 3 che tertè ho fup3
di fciogliere
porto mi abbiate fatta
3
fenza che vi prendia-
te pena di fortenere la fpecie del Giganti.
ma
Già mi pare dì vedervi convinto ,
14.
non per quello penfo di lafciarvi 3 perchè
ancor io credo potervi dire qualche cofa fopra lo fcioglimento del detto problema 3 che
forfè
neppur
timenti
vsrlia
tetemi
3
ma
lì
accorderà cogli
dei Giganti
3
che
altri
vollri fen-
fcrvirà per illullrarc la contro-
vi
.
dica
In primo luogo permet3
che io penfo
3
che
fi
fe
per-
Digilized by
Goo^It
^
65
fi
perdefTero affatto tutte le notizie
o
fcritte»
Diluvio j pure gli Uomini coll’andare del tempo (cavando la Terfpargerebbono
di
nuovo
qucfla fentenza ,
,
o di tradizione (opra
il
ra
che una
che
volta già
flato
fia
il
Diluvio
.
Voi
nella Storia naturale fìete tanto verfato
,
potuto con facilità vedere ) anzi fo )
che l’avete veduto ) quanti certiflìmi monumenti fi trovino nei più alti monti , e nelle
loro vifcere ancora > che moflrano chiaramen-
avete
te
5
quei monti elTere
una volta dalle acque
flati
inondati, e coperti.
E fe
la
ragione dell’equi-
librio, che falta in capo delle genti anche più
idiote
vello
,
,
pone necefl'ariamente le acque tutte a lideve Tubilo ognuno argomentarne , che
monumenti Marini non fieno flati colà
, che col mezzo di un gran Dilu-
tali
trafportati
vio
.
Qmndi
è
che
,
la
notizia del Diluvio è
Hata fcmpre univerfale apprefTo tutte
zioni
,
e credo
obbligate a Mosè
HefTo .confefTate
le
Na-
che molte non ne fieno punto
,
,
Voi
come tanti credono
vo^ù Mejjicani hanno
.
che
,
i
avuto piena notizia del Diluvio
fenza però,
ripeterli dai Libri
che quella pofTa
Io ne convengo,
ma non credo,
di
Moiè
che una
.
tal
notizia debba neceffariamente in loro ripcterfi
dalla tradizione
,
avendola potuta
E
eftì
medefimi
\
Digitized by
Google
.
.
I
66
fimi dedurre dalle cotidiane ofTervazioni ne-
fcavamenti della Terra
gli
qucfte
la
.
Penfo di più
che
,
oflTervazioni negli fcavamenti del-
fteflfe
Terra abbiano fomminiftrato motivi di crei
Giganti già un tempo fopra la Terra
dere
Egli è certo j che T ejìjìcnza dei Giganti è
Jlata opinione unherfale di tutte le Nazioni ^
non meno , che quella del Diluvio Ed ecco
.
due notizie-
in
apparenza difparate
(òftanza tra loro connelTe
defimo Padre
gente.
Il
j
»
ma
j
in
me-
e figlie di un
cioè nate dalla medefima Ibr-
trovarli
la
Terra
in quali
tutti
i
luoghi mefcolata di corpi marini 5 ha fatto credere il Diluvio : il trovarvifi poi ancora offa
limili
za
ra
)
alle nollrc
ma
,
vi
fieno flati
di fmifurata grandez-
che una volta falla TerGiganti • Quelle fono due
ha fatto credere
,
conlèguenze dedotte
al
parer
mio
dalle quali
Reità ora a vedere 5 fc
tutta Tantichità collante in ammetterle abbia
bene filofofato , e fe la loro Logica fia fiata
medefime premefle
così efatta
)
.
che non debba tacciarli di eflere
Hata cagione di errore
15.
Già
di fopra vi
ho
la feconda confegiienza,
fatto
vedere
5
cioè quella dei
che
Gi-
ganti ^ è infelicemente dedotta da quella pretncfla delle offa fmifuratc j che fi trovano dentro
Digilized by
Google
6?
tro
fo
Terra
la
,
Or che
.
che di quefto
ra la
5
che
fi
prego
ma
,
non
forfè
D/-
ancora
Monti
alti
Non
?
e nel-
,
vi ributtate
,
vi
che_j
pentirete di avermi udito con
Primieramente non vorrei s che
.
pcnfafte mai
che Io
j
)
ficcome flimo una fa-
,
vola quella dei Giganti
.
cioè quella del
alcoltatemi con pazienza
vi
attenzione
;
dalla premeflTa dei corpi mari-
trovano nei più
le loro vifcere
vi confef-
fé
,
calibro giudico anco-
fteflTo
prima confeguenza
Irmo dedotta
ni
direte
j
così credeflfì
una fa-
Guardimi Dio j che
fcioccamente . La verità delD/-
vola quella del DìIudìo.
10 penfi così
luvio unìveriàle
ha per fe
dello Spirito Santo
l’ha rivelata
5
argomenti più
s
teftimonianza_»
la
che nelle Sagre carte ce
e che vale più affai di tutti gli
giufii prefi dalla Fijìca , e fe
ancora dalla Metafifica
volete
j
credo
il
Diluvio Noetico
j
ra, come da Mosé viene narrato
che mancando quell’ autorità
trovati ne’ più
alti
Io dunque
.
e lo credo
, i
J
anco-
ma dico,
corpi marini
Monti non fomminiftre-
rebbono un argomento ineluttabile da credere il Diluvio , come da Mosè ci è flato decofcritto . In fatti lènza l’autorità di Mosè ,
me
11
già
dilli ,
Diluvio)
tutte le Nazioni
ma
hanno creduto
alcune chiaramente lo hanno
E
2
,.
,
.
ammcflb particolare , come i Greci ) c altre
hanno ammelFo fenza punto determinare la
Io
fua eftenfione
.
Così credo rammcttelTero pu-
; ma voi , che fiete tanto perito nelle. loro antiche tradizioni j me-
re
voftri MeJJìcani
i
me
glio di
per
potrete olfervarlo
Diluvio
il
ne generale
,
e vedere
credelTero una
e(Tì
,
Te
inondazio-
come ce Io
o pure una inondazione
o incerta nella fua qua-
del globo tcrraqueo,
rapprefenta Moiè
)
foltanto particolare
-i
lità . Ma quello non è tutto il
mio penfiero
Dico adunque, che dai corpi Marini nei più
alti Monti non folp
non può dedurli rettamente il Diluvio univerfale dì Mote ma neppure fi deduce rettamente un Diluvio partii
colare
Mi
.
intendere
,
fpiegherò meglio per farmi meglio
e
per togliere ogni quillione di
parole
Per Diluvio intendo una inondazione
della Terra fatta improvifàmente dalle
acque
piovane , o anche dalle acque Marine Già ve.
dete
,
che
le
quelle folTero
acque piovane per quante mai
, non potrebbono mai dirli ca-
gione dei corpi Marini nei piu alti Monti
le acque piovane come dolci di loro
natura, non fono Mondo abitabile da* corpi
perchè
Marini
,
parlando in generale
,
69
Se poi l’inondazione
ly.
fi
facclTe dalle
acque Marine, lo che farebbe per qualche rottura , che facclfe in qualche luogo il Mare ,
o per l’urto continuo dei Tuoi flutti , o per
qualche tremuoto
allora
,
sì
,
che potrebbo-
corpi Marini dei Monti dirfi
no
ceno modo originati dal Diluvio
in
un_#
Ma
non
i
.
fono quelle
fono
più
i
alti
uniche vie
le
corpi Marini
Monti
.
:
elfere
per
fi
le
,
i
quali pof-
depofli
flati
Voi non ignorate
re da alcuni luoghi
co
,
che
il
nei
Ma-
slontana a poco a po-
noi abbiamo da Cedici miglia di campa-
poche centinaja d’an, che il Mare in
altri luoghi vada pure a poco a poco entrando dentro Terra , fenza fare all’ improvifo
Così dicono , che fucgrande inondazione
ceda in Ancona . Quelli piccioli cfempj polTo-
gna
ni
fatta così a Pi/a in
Dunque dobbiamo
.
dire
.
fervire per difcorrere fimilmente di tutto
no
il
Globo terraqueo
,
dovendo’ fuccedere altro-
ve ancora quello , che accade quà tra noi.
E per vero dire, come farne di meno? Fiu-
mi
re
grandilTimi
,
e
entrano di continuo nel
quando più
,
e quando
meno
,
Ma-
porta-
no però fempre fcco gran quantità di terra,
o di limo , che calando nel fondo del Mare
deve necclTariamente alzarlo , c occupare buo-
E
5
na
Digitized by
Google
_
.
na quantità di quel
ma
le acque
lo
dove
5
il
le
3
(ito
,
che occupavano pri-
vanno
quali perciò
a trovar-
ì
livello più facilmente le porta. Si-
mili alterazioni nel Globo terraqueO’i che pof-
fono
quafi dirfi infenfibili
grefTo
di centinaja*, e migliaja
confiderabiliffime
Or
.
3
abbandonate dal
direbb’egli con verità
petcrfi dal
18.
Diluvio
Andiamo
?
d’anni fono
chi trovaflTe corpi
rini in qucftc terre così
re
non fono mai qua-
,
voce óìDìluvjt e pure nel pro-
lificate colla
No
3
i
MaMa-
che dovefièro
ri-
certamente
Mi
più innanzi.
ricordo di
aver Ietto nel noftro Valìfnieri’ì che nell’anno 1 707. 3 fé non m’inganno 3 accadde vici-
no
a Santorine nelC Arcipelago
tremuoto
3
dufTe finalmente
uno
fcoglio
ftantemente grande in
ancora
un orribile_j
che durò per molti mefi
rufTifte
di maraviglia
3
mezzo
3
e pro-
0 un’lfola baal
Mare
che
3
3
ed è oggetto di curiofità
ai
Naviganti di quelle parti.
3
e
Or
Io non ardirei dire 3 che quella foffe l’unica
Ifola3 o l’unico Scoglio3 o l’unico Monte na-
Mondo
; perchè la Natura eflfendo
medefima 3 ha dovuto Tempre
operare nella medefima maniera 3 come vediamo 3 che fi a’ giorni noflri. Ciòfuppoflo;
to così nel
Tempre
fiata
Te Teavandofi
la
quell’ ITola ,
o
altra fimile
5
vi
s’in-
Digitized b
Co pale
,
71
corpi marini
s’incontraflTero
turale
5
che
5
com*è cofa na-
potrebbono quelli elfe? Penfo
vi fieno,
re con ragione argomenti del Diluvio
non dubitiate rifpondermi francamente di
Dippiù 3 avendo toccato poco fà
19.
i
fiumi, che portano gran Terra in Mare, Io
non vi ftarò a ripetere ciò , che dice Erodo-
un dono del
, che il Boj^ Egitto fia
perchè fatto a poco a poco dal limo
ch’egli porta feco nel Mare
non volendo per
;
to
cioè
,
Nilo
,
ora contraliare col Signor d' Origy , che nel
1752. in una fua dilfertazione fopra quello
palTo
di Erodoto
il
contrario
to
.
,
Vi dirò
Verrareji del
do
varj
è sforzato di rimollrare
Ib con qual buon efi-
fi
ma non
bensì
,
che
Mare va
fcanni
,
il
Pò
nelle
fpiaggc
di continuo producen-
che finalmente crefciuti
fo-
acque formano belliffìme Campagnc—a
Quello è
confinanti alla Badìa della Pompofa
pra
le
.
un
fatto
certo
.
Mi ricordo
poi di aver letto
nella Storia Naturale del Signor Buffon da Voi
pure citato , che molti Fiumi entrando nel Ma-
re
,
s’incontrano d’accordo colla corrente del
Mare medefimo
\
ma
ficcome le loro
acque
vengono fempre qualche poco ritenute dalle
acque Marine , così vanno deponendo nel loro
longo corfo nel Mare flelTo la Terra, che ti-
£ 4
ran
,,
,
{
72
ran /eco,
la qua^e calando, deve a poco a
poco formare un Monte dentro Io ftetfo feno
Mare Supporta querta verità , a cui non
ho che contradire, fìccome i Fiumi non conducono Tempre la ftefla quantità di Terra ma
del
.
,
più, ed ora meno, fecondo fpecia’menprima di ^ìti^nc—
re ai Mare , così dovranno vederli quei
Monti
ora
te le varie rotte, che fanno
di varj rtrati comporti
giore
verfa natura
te
fecondo
,
che fanno
,
tofe
i
Fiumi
e limili
,
avrete olTervato
tantocche
fe
fi
.
,
,
,
fenti
che tale
Or
in quelli
erti
verfale
20.
.
co-
tal
,
guila
non
fa-
fia
prendere in contrario
Io però non vi dirò per
.
l’origine di tutti
i Monti
precoraggio di dirvi,
nelTuno fatto in
fia
tali
il
,
ripeterli
o
,
direte
,
necelTì-
e pure non pof-
da nelTun Diluvio
, che fia
particolare
Mi
tal guila
Monti debbono per
tà incontrarfi corpi Marini
fono
in
formati
,
Monti
nortri
i
che
,
fiati
taIvolta_«
,
appunto
tali
fono
volclTe dire
ma neppure ho
,
che non ve ne
Or
dirot-
quali ajuti poterti
dalla loia ragione
ora
mag-
di
talvolta per terre cre-
,
e non altrimenti folTero
prei
rtrati di
ancora
e
,
diverfità delle
la
talvolta per terre brecciofè
,
per arenofe
me
cioè di
,
o minor diametro
,
,
o uni-
.
che
l’
/
altezza
di alcuni
Mon-
Digitizod by
Googic
Monti è tanto grande rifpetto alla baffezza
Mare ) che non potrà mai l’Uomo perfua-
del
che quelle cime fieno fiate ricoperte
,
acque marine fenza il cafo di un gran
Diluvio. Ed Io vi rifpondo, che così appunderfi
dalle
to ci rapprefenta
noftra
la
fantafia
così però c’infegna la ragione
Io
.
\
ma non
non vo-
glio nella brevità di quefta mia Lettera portarvi
dimofirazioni in contrario
le
,
folo
-à
una Jìrada per correggere r errore
Sapete bene 5 che gli
Antichi credevano l’origine de’ Fiumi ) e dei
Fonti tutti della Terra non efiere altra , che imadditerò
vojlra fantajta
della
.
mediatamente dal Mare
to vigorofamente
fofi
ma
fia
.
Sapete
fiata
dai
altresì
,
quan-
Moderni Filo-
combattuta quefta opinione, facendo pri, che le acque piovane erano piuc-
vedere
chè baftanti a mantenere il corlb a tutti i Fiumi , e a tutte le acque dolci ; dimofirando in
fecondo luogo
,
che l’acqua del
doli per qualunque
tratto
,
Terra
non perde mai
,
Mare
filtran-
per qualunque
e
la Tua
naturale amaru-
,
le Leggi del Lifono dalla Natura foggettate le
e per confeguenza deducendo , che i
Fonti
5
che
fimì
non potevano nafeere dal
lenza, e finalmente portando
vello
acque
)
a
,
cui
fi
trovano ancora
in
Monti
bafiìfiìmo
altif-
ma^
.,
.
.
74
re
Or
.
contro qucfta ultima ragione ha
gnor Jùmmafo Ceva
'
non
fe
,
isbaglio
lico eccellente dell’Imperatore
,
il
Si-
Idrau-
,
Campato molti
anni fono in Mantova un’ Opera in quarto,
colla quale fa
vedere
,
che
Mare
il
vello
ancora colle cime dei più
Se
propofta voftra difficoltà vi
la
confultate quefl’Opera
Da
21.
a Li-
fta
alti
Monti
forza
fa
e poi rifolvete
,
quanto finora vi ho detto panni di
avervi abbaflanza dimoftrato
che
,
i
corpi
Ma-
Monti ancora 5 non fono argomento ineluttabile nè del
Diluvio di Noè , nè di altro Diluvio partii
rini
che s’incontrano ne’ più
5
Ed
colare
in
fatti
il
alti
Signor Bouguet Profeta
fore in Neufchatel
dopo longhiffime olTerva-
zioni
detti corpi
fatte fopra
beramente
>
i
che tanta era
limi
5
che
Valli
5
e nei Piani
pronunziò
incontravano nei Monti
s’
,
to alcuno attribuirli
li-
copia dei mede-
la
nelle
,
che non potevano in conalla fola
inondazioni*
»
Quelli poi , che fi trovano anche
abbondanza dentro le vifcere dei più alti
Monti , quando fi fcavano per le Miniere ,
Noetica
.
in
anno
nel
fatto
dire
al
Diluvio di Ncè
Terra
,
e perciò
fi
Signor
ii
,
,
che
tutta
Ia_»
una gran mefco-
faccCTe
lanza di Corpi Tcrrcflri
'
Woodward
liqutfacefiè
e
Marini infieme.
Ma
75
Ma
qucfto fiftema
oltre le difficoltà prefc
,
dalla ragione naturale
mare
ce
il
i
Monti
Ed
2 2.
incontrò quelle di forfopra dei quali di-
,
ecco abbattute due opinioni
hanno avuto per
teftate ancora
ri
,
d* Armenia
Sacro Scrittore ù fermafle ì'Arca dopo
DHtruio .
il
da valenti
che o non
5
fé quali tutta
,
rAntichità
ed
illuftri
fono voluti dar
fi
cfaminarle a fondo
5
o hanno
la
ftiinato
che
,
at-
,
Scritto-
pena di
meglio
di lafciare illefo quello
5 che per tanto tempo ha riportato Tuniverfale confentimento.
25.
Non vi faccia però maraviglia 9 che
Io abbia avuto con voi quello coraggio per9
chè oltre all’avere ancor Io dal canto mio,
fe non gran numero di Approvatoti
9 almeno
cert’uni
che fono
,
dicare di
limili
Naturale più
dagatori
re
il
del vero
primo
del Volgo
.
piu a portata di giu-
Itati
materie
periti
9
9
combattere
a
Non
ammettevano
nefì
delle
9
i
della Storia
le
di
fiate
le
Spiriti folletti
elTe-
opinioni
9
V arte
d*
opinioni
^
dai Saggi
fi
,
che
fainciarmare Ip >
t
tante altre limili fole
comunemente
non
communi
potete ignorare in qual vo-
Comete
e
come
molto Icrupolofi in-
sò ancora
ga fieno già un tempo
perfone
9
e
influjjì
9
che ora
rigettano tutte co-
,
7^
me
favolofe
ti
gli
ca
ci
beata
ma
-i
E’ nccefTario aver Tempre avan-
.
occhj quelle belle mallìme
lafciò
fcritte
dic’egli
Maxime
5
gii praejìandum
ejì
,
deciplt
quàm
,
libro
quaeque via
Trìt'ijfma
.
Tuo
nel
che Sene-
De
celcberrh
,
Nihìl er^o ma-'
.
ne pecorum rifu fé, pergenres , non
quarnur antecedentìam gregem
euwdum
fed quo ìtur
Atquì nulla
quàm quod
ad rumorem componìmur optìma rati ea , quae
magno ajjenfu rcceptafunt quorumque exempia nobii multa funt Nec ad rationem , fed
quo
ejl ,
rei noi majoribui
maVn
ìmplìcat
.
^
:
.
ad Jimilitudìnem vivimui- Inde ijla tanta eoacervatio alìorum fupra alìoi mentium .... Ar^
gumentum pejfmi turba 5^.. Un buon Filofoto non deve ammettere mai per vera una Sentenza folo , perchè viene afferita da gran numero di Autori, di qualunque rango cffi fie11 Tolo Dio può forzare
il nofìro intelno
.
letto
a credere
anche
quello
,
che chiara-
mente non comprendiamo; ma fuori di quello deve ognuno far ufo delle forze del propio intendimento , con quella moderazione
però 5 e faviezza , che richiede la materia , H
tempo
e
il
,
altre
adìmunt
luogo
limili
9
,
la
qualità
circoftanze
:
delle perlbne
Sopientìam fibì
lib. 2. Divi-
diceva Lattanzio nel
nar,
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,,.
77
uUo judìch inventa Ma^
jorum probant ^
ab alìis pecudum more du^
cantar . Sed hoc eoi falUt j qaod Majoram nomine pofito , non putant fieri pojje , ut aut ipfi
nar. Inftifut.
j
g'Uf fine
piai fapiant i.qaia mi norei vocantur^ aut
àefipuerìnt
di è
5
che
pillola
veflìgia
pìorem
^ai
j
illi
quìa Majorei nomìnantur . Quinancor Io ripeterò con Seneca alla
^ivd ergoì Non ibo per priorum
Fgo vero utar vìa veterì : fed fi proplanìoremque invenero , hanc munìam,
?
,
ante noi ipfa moverunt
-i
non Domìni no-
fed Ducei funt Vatet omnìbui verìtai «
nondum efi occupata 5 multum ex ìlla ctìam fu-'
Sono Italo ancor io del votarii reliSIum
flro lentimento , fino a tanto che non ne ho
trovato uno migliore; ma trovatolo poi j non
Jìri
•
,
.
ho potuto contenermi di non farvelo palefc
Migliore occafione di quella non ho creduto
.
Voi fiele del mio medefimo
mio buon Amico ) e avete per
mani una grand’Opera Copra quelle mede-
potcrmifi dare
Illituto
le
5
liete
fime materie.
a voi doveva dirigere
Dunque
qualunque elfi fieno
perchè voi meglio, d’ogni altro potete penequelli miei lèntimcnti
trarli ;
quando
)
voi più d’ogni altro potete farne ulb
vi pajano al cafo
altro faprete compatirli
,
;
e voi più d’ogni
fe
meritano compa-
,
timcnfo
tera 9
.
Finalmente vi ho
come
fuol dirli
,
fenza previo Itudio alcuno
contradirvi
ma
folo
j
fcritta qucfla let-
currentì calamo
5
;
cioè
fenza prurito dì
'
fenza fperanza di gloria alcuna;
per manifellarvi così rozzamente una
moltitudine di penfieri
) che mi tumultuavamente
Non ne attendo perciò rifpolla , nè mi curerò punto
5 fé non ne farete alcun ulb j purché mi crediate tempre
no
nella
.
quale con pienezza di vera ftima vi faluto
e mi confermo.
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,
79
R
O
S P
I
S.
T A
Memorie
Deli* Autore delle prefenti
alla fide tea lettera
.
Amico Cariss imo.
Ubito che
tera
5
lefliì
1
* voftra let-
mi riconobbi tanto più
obligato alla
voftra bontà
,
quanto che in mezzo a tante fatiche , che porta il voftro Uffizio , vi fiete degna-
mio Apparato
to di leggere nel
•
tratta
più crefeono
le
revoli efpreflioni
tà
il
della Gìgantologia Spagnola
mi onora
;
mie obligazioni
,
con cui
la
§. io.
.
E
j che
molto
per le ono-
voftra cordiali*
e benché vi proteftiate che el-
leno fono più tofto riftrette
,
Io
,
che ben
irvoftro ingegno, e
ho tutta la fperienza della voftra erudizione,
mi reco a grandiffimo onore gli elogj che fa-
so
5
e conofeo qual
te di
me
.
fia
Permettetemi però , che vi dica
efti non fie, che in
che febbene mi afficurate
te flato
prodigo
,
Io non poftb aftblutamcn-
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.
I
So
te crederlo
vedendomi
,
foprabondante-
cosi
niente favorito
Qaal fia la mia opinione circa i Gigan-*
2.
//jravrctc comprefo, Amico CarifTìmo, dalle mie parole , in cui afiTerifco al Num» 2. 5 che
fu quella Queflione, Io falò preparo la
ria
per quegli
me
la
,
mate-
che avrà da fcrivcre dopo di
mi
Gìgantologta della mia Nazione. Così
fpiegai
:
Mi protcjlo
però 5 che fu tal partico-
lare fol tanto intendo , con queflo mìo acceffo-i dì preparare la Jìrada a chi per l'a'uvenr
re dar fi voglia a fcrìvere la Gìgantologìa Spa-
gnola
.
AI num.
3.
così dico
8.
.
In quanto
tne^ voglio per era prefcindere »fe fa -^0 non Jìa
dì quefa figurata qualità , il credere che vi
fta fiata
TROVlNClA DI GIGANTI
aver citati alcuni Autori
documenti
,
che
tare dell’ Epoche
quali
ella
,
i
vi fu
Americane
,
,
.
Dopo
provano con ~
quali
paflTando a tratla
è quella di Tlachìtonatiuch
feconda delle
5
cioè
il
Pe-
riodo dal Diluvio fino alla difirazione de' Giganti ) ferivo così nel num. 10: Quantun-
que queflì Autori
,
e Monumenti fpecial credi-
to
fi meritino e con ejfi pofià convìncerfi effervì vera ìfiorìa j che comprova Vefifienxa della
Provincia di Giganti j tuttavìa non voglio la-
fida-
Digiiized
by
Google
8i
/dare appoggiato a
quefta fola fede
affamo di
che hò intraprejo a trattare in quejlo ap-
ejf 5
parato. Vieppiù profonde intendo di gettarne
fondamenta
le
e di ejjè
,
fi prevaglia pure fhi
avvenire fi compiacerà di fcrivere .
Doppo avere concludentemente prova4.
per
l""
to che ne’ Monumenti innocenti degl’indiani,
trova
fi
veramente
eflTervi
Spagna una Generazione
Num.
nel
sì
16.
do dalla
quando fenza
-i
j
i nofiri infe-
fijfarono la
,
che appunto aveano da mentire
quando n additano
-i
Nuova
ferivo co-
prima Epoca del MonCreazione al Diluvio
Or dunque per-^
gnamentì
re
nella
che nè menti-
Egli è certo
.
nè finfero
rono
fiata
dì Giganti
fino alla difìruzzione
da finge-
o
t
dal Diluvio
la feconda
G 'ganti
de'
^mlora
I
a quefti argomenti fi dìa una qualche rìfpoavrà piacere di udirla chi farà per feri-"
,
fa
vere la Gìgantologìa Spagnola.
5.
Dopo
aver fpiegato
fino
in cui
parlando de’ Giganti
fi
eran
antichi Sepolcri
per
dei
Num.
fuado
,
e
3
t
5
diffi
dentro
dopo aver conchiufo
che
certi
3
che
facevano antica-
fi
grandi Sepolcri
21. lo
paflb di S. Ago-
corpi
grandi Beftie non
le
mente
nel
de* loro
trovati
il
,
in quanto a
ho
me
fcritto cosi
^
mi per-
che anticamente non faranno giunti a
F
tal
Digitized by
Google
82
tal grado di follìa
le Befiie
Dottore
grandi
.
,
di fare
Perciò
j
gran
Sepolcri per
appunto
,
il
Santo
cbe forfè coWiJlefà perfuajione -jìve-
9
va 9 con avere rinvenuto ne' Sepolcri Offa di
morti (Pincredìbìl grandezza riputandole Ofa
umane 9 fi diè a credere 9 eh' erano di Giganti
Già ho detto 9 che fu quefi'argomento , io non
•
decido
9
ma
efpongo
9
e metto in chiaro ciò che
dijfe S. Agoflìno.
6
la 9
Avendo provato 9 che Sloane nè parnè poteva parlare delle 0
, che fi tro-
.
^
vano
nell* America 9
che quelle
come
9
quelle
nel
Num.
tro
le nofire
Lo
e avendo fatto vedere
che abbiamo oflTcrvat0
9
25.
che deferive Sloane
£
9
9
9
non fono
dimando
quefio è quello che prova con-
OJfa la Difièrtazione deWlnglefe
?
verifìcarà nell'avvenire quello che vorrà in-
traprendere quefia fatiga
.
Entrando a parlare di un OfTo grandi(fimo9 che fi conobbe chiaramente eflere di
7.
Gigante
9
per avere le note caratteriftiche__»
della fpecie
ta
Notomìa
Num.
umana 9 fecondo una ben^ accurami protetto così dicendo nel
9
30. lo però fenza che comparifca di vo-
ler decidere
9 per liberarmi da quefla taccia
( cioè di feguitare gli errori del Volgo ) dico 9 ed efpongo al Publìco » che io ho avu-
to
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Gt)Oglc
V
fo In
8.
mio potere due ài quefle OJpi prpdìgìofi .
In fine dopo d’ altre protette con-
chiudo
il
Fin^
Num.
IO. e dico nel
§.
qui Jìamo fcorjt dal Regno di Aragona , e dal
luogo dì Concut . Fui chiamato così lontano
da quelle Ceratìte
•uar contro
l'
,
errore
o ojfa petrìficate
commune
per pro~
Gi-
la fpecìe de'
ho
favor di quejla [pecie . / nojlri non fono Giganti nè della Terra
dì Canaan , nè deW Egitto . EJi fanno nel
Dominio de* nofri Monarchi Cattolici i Spa"
ganti
Vaglia
.
ciò
quanto può valere
lo
.
dìffotterrato altre ojjà in
.
gnoli
ne fon veridici tefìfnon\ dì vifa
fono
i
Monumenti
,
ef-
dagli Uomini
riconofciutì
col folo andare 'al Falazzo del Signor
j
Duca d’ Alburquerque nella Terra di Cucila r ^
vedranno molti/fme offa de' Giganti
pojfono da^
venuti dal Medico , a cui non
dotti
f
f
re quelle eccezzionì
$
del Falazzo dì Capri
che fi danno a quelle^j
Vedremo cofa conchìude
.
tutto
quefo nel giudizio de'
triottì
.
9.
Non
ottante tanti
me
vertimenti da
fpicacia
liafi
,
ne di Giganti
j
sì
replicati
fatti , la voftra fingolar
mi vuol prevenuto
trovata nei
e
Compa-
noftri
Domi nj
dì
a credere
Spagna Generazio-
c luiingandovi
f a
,
avper-
che—»
che io fio creda>
Digitized by
Google
.
.
S4
da, Voi credete di più , che Io
a difenderlo per quello che ho
fia
obbligato
ab,
benché con tanta indifferenza . Mi avvertite
con fomma bontà nel Num. 2. Che per creder certi fatti che •vengono combattuti da fortijjtme ragioni , non bajla che fieno attejìatì da
Uomini incapaci d'ingannare , ma conviene an^
fcritto
Cora provarli incapaci di ejfere ingannati
.
Que-
è una maflìnu fondamentale di buona cri-
lla
tica
ed Io di
,
effa faccio
veduto ne' miei
avrete
gran conto
fcritti ,
come
,
fpecialmente
dove dico , che per parlare deW opere delNatura , più ijlruifce un viaggio di mille leghe , che la lettura di mille libri («) Io in conlà
la
.
tracambio di un
te mi
principio che graziofamen-
tal
proponete
e di cui non mi fono mai
,
dimenticato, voglio farvi menzione di un'altro
che a Voi
,
come fommamentc ripieno
,
di un buon fenfb
farà famigliariffìmo
,
ed
,
è che non fi devono cercar ragioni contro di
quello
il
,
(^)Tra
chi
no
di cui con certezza ci ajfcurano gli ocla
ragione, e
aggirarft al prefente
il
gli
occhi, devo-
voftro difeorfo
,
c
mio
DoPrologo del mio Apparato *
la)
yeJì
ih)
^artre
hiuilttim
il
ratìonem
»
& dmittere feefm
inermi tas^
tfi
.
,
Digitized by
Google
.
.
«5
Dopo r
10.
antecedente avvrfo mi dite»
che r cfiftenza de’ Giganti viene contraftata
con fortiftime ragioni , e che i fatti , che fi
allegano per provarla , fono riportati da Autori
pofiTono elTere fiati ingannati
quali
i
,
Perche
(
Num.
aggiungete Voi nel
g.
confultiamo la ragione fulVeJiJìenza de'
ti
fubìto quella
j
cl
dimanda
:
perche ora non
nafeono più dì quelle fmìfurate moli dì
ni
t
)
Gigan-
Uomi-
che fifpaccìano ejfer fiate fino a cento vol-
i
te piti
11.
grandi degli Uomini del nofiro tempo ?
Nel farmi quefia dimanda, per ve-
rità vi dimenticafte della Fifica^ c della vJ^r/V-
tura
Ditemi
può ora
.
tura
col fuo
,
non è
egli vero
innato vigore
tre
,
,
che
la
Na-
produrre ciocché
di prefentc
,
o quattro mila-»
? E’ pur verilfiNatura nunquam confenefeere dìil
mio
Chiarifii'mo Kecome diceva
anni fono, feppe procreare
mo,
perche
tenda
ye:
co
efi ,
{a')
.
la
Quefio
fenza fallo
,
Uditene ora un’ altro
.
Ihi •vìdìmus monflra
genere Gìganteo
è dogma Tifi-
quaedam filìorum Enac de
Un uomo
F
3
(d) Gafpar a Regibus Camfui
(
,
ch’è Scritturale
quibus comparati
,
eufiae videbamur. {b)
totam
,
,
quafi lo-
della nofira
ftafUir/. 25. /rr
^
^ ) /iumtr»
caj>.
i
j.
Digitized by
Google
.
/
B6
certfo
)
cd
di una locujìa
:
fe
è
ftatura
levole a produrre
i
ra tale) che ad
e(Ti
datura ordinaria
)
ragione poi
vi
ancbff pìà volte maggiore
dunque la Natura fu vaEnac di datu-
figlioli ài
paragonati
fembravano
Uomini
gli
locujle
;
dà Tanimo di dubitare
di
per qual
che al
,
prefente polla produrre Uomini che fiano cen^
to volte più
grandi delle noftre Stature
?
Ed
acciocché non vi abbagliate) avvertite bene)
che Io non dico mica
fiano
;
nè per
che
)
alficurare
fieno fiate Generazioni di cofioro
aderire che
Noi fiamo
quelli
cento volte più
fieno
Giganti
tali
che vi fiano
)
locujle
)
fa
vi
o vi
d’uopo
)
nè meno che
)
grandi
di
Noi
.
Quello ) che però vi dico ) fi è ) che la ragione ) che Voi forfè potrete apportare contro quella ragione Eifica
ta
)
che vi ho addot-
c contro l’allegato Tefto
)
)
a bell’agio la
potrete preparare per rifponderc
firo
Paefano
Jìnganno 29.
)
vi
il
all’ifiefib
vo-
quale) nel fuo D/-
è del tutto contrario
fopra_>
quello punto
Quindi) ficcome Voi non vi farete
12.
mai immaginato ) che Io vi potelTi ciò rifponderc
)
così vi fate
Num. 4.
fia
la
)
ad avvertirmi
che non vi
fiia
)
nel voftro
a portar per rifpo-
lunga età degV Uomini Antediluviani
^
nem-
Digiiized by
Google
,
t
8>
nemmeno
loro ftature
le
Debbo
.
far
,
come
mi comandate , perche non ho mai creduto
lòia Natura ( benché vi abbia la fua_.
che la
gran parte )
vivere
gli
foflfe
che vìviamo Noi.
rei
che
quella
)
che allora facefle
Uomini più lungamente
gli
Nè »
benché ciò
di quello
fbfle j
j
Io di-
potefTero cCTere più gran-
Uomini
perche potevano avere più lunga vita ,
,
mentre ora vcggiamo che gli Uomini corpulenti fogliono morir più predo 5 che quelli dì
mezzana grandezza nati nel medefimo tem-
di
po
.
Gran contento avrebbero molti,
fé potef-
fero con qualche ragionevole proporzione
furare gli anni della loro vita con
lor corpo;
ma
quella è una
follìa
i
.
,
mi-
palmi del
Nè
tam-
poco per provar la generazione de’ Giganti ^
Io dovrei ricorrere , come faggiamente mi
avvertite , all’ efiUenza degli Uomini d’ una
cllrcma grandezza
,
perche Io certamente
ferirti
V Apparato per poter provare la Generazione!
e gli Uomini, che vediamo llrade'' Giganti
ordinariamente grandi , non arrivano ad efde* quali Io ho avuto in
ferc quei Giganti
mente di parlare nel mio Apparato.
-ì
1^.
E* certo, che
il
vollro acutilfimo ta-
lento pretende d* impedirmi
per
le quali
tutte le llrade,
Io poteva fbddisfarc
F 4
alle
voUre
di-
,
88
Volete chiudermi
dimando
e mi riftringcte ftrettamentc
tutte
.
voftra interrogazione.
le
porte
confini della
ai
Perche (tornate a dir-
in alt unì tempi vi fono fiate intiere generazioni di Giganti , e adefò non fe ne ve-
mi)
de neppur uno falla terra
Già
?
capifeo quel
che volete dirmi) poiché di fimile argomento mi fono valfuto contro 'Wodwardt quan-
do
aflerifee
rini
,
che
Teflacei
i
che troviamo
)
e
)
Ma-
Corpi
i
sù
petrificati
i
Monti
)
piovelTero anticamente fopra la terra inalzati
Trombe ài mare
dalle
ciò
feguiva ( Io a
la
fendo
più ? (a)
Natura
.
lui
Se allora naturalmente
dimando
invariabile
)
perche
)
oggi non accade
)
dimanda ) e la mia
della Natura ) che ho
Si fonda la voftra
inviolabili
nelle leggi
Tempre dinanzi agl’occhi , per efaminar la difPotelTe pure
ficoltà del vortro argomento
.
'^od'ward ritrovare
la
prova del fuo Siftema,
come Io la ritrovarò appreftb per
voftra dimanda.
fodisfare la
14 Per più ftringermi) vi fervite anche ) nel
Num.j. ) di un altro argomento) che dite
voftro
aver maggior forza
coltà
)
Donna
che
lì
trova
.
Fondali quello nella
)
nel concepire
di ordinaria grandezza
)
)
diffi-
come una
dìfcehdente da
Jda-
CO
il
mìo /Apparato
$.
ir.
Num. x^c-pag*
14 y.
Digitized
by
Google
I
89
Adamo
ftraordinariala cavità dcH’utero un feto così
mente grande contro la mirabile proporzione,
,
*
'
!
j
!
i
’
abbia potuto contenere nel-
c da
che nelle Tue produzzioni olTerva la Natura.
Io credo affolutamente ( per dar an15 .
che Adache più valore al voftro argomento )
lo figuramo non fofle tanto grande, come
credo che quel Protono 1 Kahhìnì , perche
Uomini folfe di una ftatura regotipo degli
lare
minore
,
difeendenti
e
,
f^o'
anche di quella di
hò anche badevoli fondamenti
folfe della meper credere, che Ge^à Crìfto
poiché il fentimendefima ftatura di Adamo',
fofl’ altezza d'Adamo
to del Talmud^ che
Terraqueo h
uguale al diametro del Glohp
.
fe
di Ehaìn-t
una pazzìa fimile a quella
miglia di
che Geià Crtjìo avea novanta
Voi ) come da Adacorpo Ora ( dimandate
dilfe
.
'
mo \
c da
Èva
da
i
quali
regolarmente
gli
'
,
e
Uomini,
naturalmente hanno origine tutti
del mio Appotranno aver origine i Giganti
quanto cadevano qui
parato ? Per mia fede ,
Enac , covi tutti
bene in acconcio i Eìglioli dì
ma lafciamo quella rilpoda^per
i Moabiti 1
migliore occafione
id.
.
(<*)
Alla difficoltà
,
«
che
al voftro
vt
Num. 6
.
in-
co
Vtitfl
Digitized by
Google
,
}
,
90
incontrate nel credere
che ciò
,
pofiTa eflTere
ac-
caduto, pretendete di dare il Aio fondamen, e la prova r\t\Y Epoca
dei Mejpcanì $ che
Io riferifeo , e il di cut fecondo Periodo è dal
to
T^iìuvio alla di/lruzzione de' Giganti
-
Da que-
Aa
certa Aippofizione s’inferifcc
( dite Voi
che i medefimr Mejfcant non potellcro tornar
più a generarli perche la Aippofta dillruzzio,
ne nel Periodo di Giganti non potrebbe verificarfi
in
altra
gendo ancora
maniera
,
tènonche dirtrug-
Mejfcanì 5 i quali potevano
generare degli altri nei tempi pofterrorì
Da
ciò s’inferifce (conchiudetc Voi) gVlndiani del
i
.
M
ejpco avere Arppofto
di un’altra fpccie»
o
,
che
i
Giganti fblTero
di un’altra origine affat-
to diverfa dalla loro
» c che per confeguenza abbiano dovuto dare principio alla Gene-
razione
Adamo
,
di Giganti da
e da Ena
altri
Genitori che da
Perche qneflo argomento mi
\j.
forza degna di rifpofta
, era neceffario
faceflc
perfua-
quando ^'Indiani del Mejpco di”
Giganti in Tlafeala , che è un picAmerica Settentrionale , diciol angolo
ftruggcffero ancora tutti \ Giganti y che erano
dermi
,
ftrulfero
nei
che*
i
Domìn] di Spagna néPAmerica Aaflralp
.
lontana migliaja di leghe da Jlafeala
A
j
N
Digitized by
Gt)o^I
i
.
9*
A
con quel che
accadde in Sicilia ove furono dirtrutti i Fran~
Ja diftruzzione di tutti i Vrancefi-^ che
cefi
i8.
chi volcfle provarmi
,
•i
Mondo
fono nel
tefi
o
,
f^d’oggidì fono
voleife dirmi che
darci Io una
quanto quella che
Uditela vi prego. Eranvi
che erano nei tempi
rifpofta tanto convincente
ora poteva darvi
nella
in Sicilia
.
paflfatij
,
pm Franceji di
in Europa molto
Vran“
i
di un’altra fpccie dai
fteflTa
quelli diftrutti
maniera, che eranvi in
America molto pxìxGiganti di quelli, che morirono in Tlafcala \ ed ecco , mio ftimatifllmo Amico , che acciò non polTiate dire , che
Io mi vada Ichermcndo, fon rifoluto di con-*
teftarvi fu quello alTunto
Autori
che Voi
ig.
tizia
,
fcritto
,
e de’ documenti
,
in
di
difcfa dei miei
mia Nazione,
volete tanto abbattuti
Non può
giungervi nuova quella no-
poiché averete letto ciò che
il
Cbiarijjtmo Hernandez
,
le
lafciò
ci
di cui pa-
num. 27. della Gigantologhy
:
Permulca Gigantum non
vulgarh magnitudinh ojfa per bofce dies inventa funi , cum apud Tetzconanes , tum apud
role Io riferii al
c fono le fegucnti
Tollucenfe:
,
lata fune
,
quorum nonnulla in Hifpanias de»
alia verò miracuii grafia a Pro»
regibm feroantur
5
inter quae dentei
maxH-
Digitized
by
Google
p2
quìnque eireiter unttat
larcs ejfe feto
ac àecem
lor.goi
amplitudinem
braclìiis
j
,
ìatoi i
unde conjiccrc licci Capitrs
quod bini homines j exleniìs
vix pofTent compiedi
tìaec aatem
ut fida queat illìs ab alitamen non me latet a multa judicart , multa fieri non po£e , antequam
faBa fint ; adeò nerum ejì , atque indubitatum , quod Plinius nofier dixit 5 Naturac,
notior a
,
funt
»
.
quam
&
quo denegar/
nempC'ì vini ac majeflatem omnibus
tis fide
mina
carcrc
,
five horridae
momen-
magnitudìnis ho-
aliunde in tane regionem •uenerìnt (cuin
apud Promontorium bonac Spei , Patagoncs
quofdam verfàri monftrifcrae proccritatis narrctur
')
fintque ab ìndigenh occifi j fine , vo, eot haec tulerit tellu: j au^um-
lente natura
que numerum pertimefeenta ìndigenae vafioverint
ac fundìtut deleverint
5
20.
Quello Autore
dello Stretto
di
5
Magaìlana ,
non folo
ftrutti in Tlafcala 5
fura
•
che parla de’ Giganti
de’ denti molari
Te/chi così grande
3
c
di
quelli
riferifee la
di-
mi-
ancora quella de’
che due Uomini appena
3
potevano abbracciarli
ma
.
Quella è
la
regola con
grandezze dei Giganti nei Dominj dì Spagna , perche quell’
Uomo 3 il quale a Noi la diede 3 fu un gran
cui
fi
polTono mifurare
le
Me->
Digitized by
Googlf
9S
Medico di Filippo Secondo » che l’ inviò all’
America^ E PER CUI SPESE PIU' DI
QUELLO CHE COSTASSE LO
''
LA. Fu
turalità
e gran Letterato
,
Uomini
gli
Jìri Lincei
con tutto
Uomo
Voi
,
SCUOPRlR-
Nacome attetano
ancora grande Anatomico, gran
,
inlìgni dcH’antica
Accademia dei va-
,
che commentarono
il
reto, che già
nella Gigantologia
dilli
le Tue
Opere
»
di quell’ iftelTo
Num.
E
26.
pure
fenza degnarvi di attendere, quantunque
,
avuto fotto Tocchi , nel leggere quella
mia Opera , tutto ciò che di fatto proprio ci
l’abbiate
attellano gli oculati teftimonj Spagnoli
(riputato
il
Plinio
qualificato per tanti capì
me
ivi
ftro
Num. io.
vi dirò di più
tomìa
:
Or
,
da
chi è dei vollri Scrittori
sì
efatto confronto
fa
,
che
Anzi
per fare Jìmili giadizj
nè eccellenti Oratori
,
5
qui notate
non
ci vogliono
nè bravi Teologi
ma perfone
dio della Storia Naturale
i vollri Scrittori
,
e dell* Ana-
,
E
baflantemente perito^
to confronto
?
chi è anche in oggi che pofà far-
)
grandi Storici
fe
e molti
benché della Storia Naturale
)
che
$
altri
addotti; vi fate ad interrogarmi al vo-
abbia fatto mai quejìo
lo
Acojìa
5
deWIndie) ed Hernandez uo-
mo
,
nè
5
confumate nello jìue dell' Anatomìa
non hanno fatto
nè fono flati periti
-i
il
.
E
fopradet-
come richie-
94
àeva
il bìfogno
quando
capaci
dico
)
non farò lontano
dal vero
<%
che i voftri Scrittori fono flati
,
ingannarfl
di'
-i
e che perciò'
NON
DFB~
BANO AVERE APPRESSO DÌ NOI TANTA
FEDE ) che abbiamo loro da credere , anche
fatti combattuti ù vigorofamente dalla ragione meàeflma
E qui conviene che mi tenga
.
Noi corre ) per non
prorompere fuori de* limiti dell’onefto, e fpecialmcnte mentre venite adire, che / SCRITfaldo alTamicizia che tra
TORI SPAGNOLI
PRESSO DI NOI
gione interrogare,
NON MERITANO FEDE
potendovi con tutta ra-
,
CHI SONO QUESTI NOI ?
quandoché Io non vi vengo a fpacciar frottole , nè novelle Oltramontane , ma i Teflimonj ^ Encomj ì Commenti ^ llluflrazioni fopra il
tefìo di
Hernandez futi
Nardo Antonio Recchi
e dati in luce da_»
Giovanni
Terenzi
5
,
e Federico Cefi ,
quali erano tanto Italiani
quanto Voi Io
Ciò: Fabri
i
,
,
liete
,
grazia
,
Fabio Colonna
e potete elTere
mica ftampato
fa)
il
in Ifpagna
che vale a dire
,
,
,
anzi vi prego a farmi
;
di rintracciare
libro
,
ma
nel centro
che
,
non
bensì in
fu
Roma
deW Italia
,
e
do-
CO
nobìì
MDCLl,
fumptthui Bìapi Devtrfmì , ir Za-
Mafottì Bìbiìopohrum
ftrìorum permìJPu
•
T^p'n flìfolti
Mofeardi . Bu-
>
Digitized by
G(
,
95
dove regnava
l’Italiana
fpecialmcnte in' quei tempi
)
Sapienza
no molti anni
,
Soltanto vi dico
.
che
fra
i
,
che fo-
Spagnoli (non oflan-
techè li abbiate per Uomini di buona fede
per cui fifono facilmente mojfi a credere Offa
umane quelle che non erano ^ che ofa di hefile) fu fatto il da Voi defiato confronto da
-i
perfonc
,
che potevano
pari di chicchefia
tomici
-ì
,
e Scultori
,
e fapevano farlo al
quali poflbno e(fere gli
,
to nella Gìgantologia
Ana-
fecondo ciò che rappor-
Num. 9
,
e go.
E
fempre più ritenendomi, non sò capire, per quanto vi faccia confiderazione, co21.
me vedendo Voi
quel
,
che dice Hernandez
dopo aver efaminati anatomicamente
i
,
denti
de’ quali parla
, cioè, donde fi può congetturare
grandezza del Capo che fojfe tale da poterfi
appena abbracciare da due Uomini a braccia
fiefe\ poffiate inferire che i denti folfcro cento
molte maggiori de i noftri
quando il Capo non
,
la
farebbe cento molte più grande del noftro . l Giganti poi , che , al vojlro Num.y. mi fingete cento
volte maggiori degl* Uomini d'oggidi^li difenderà colui , che vorrà prenderli Timpegno di
difendere l’antica ftatura de
c di mortrare che da
i
i
Figlioli di Enoc^
denti riferiti da Sant'
Agofiino^ e dai Cavaliere Botturini
^
abbia fi a
con-
Digitized
by
Google
conchiudere
quei denti
)
che quell’
,
Uomo )
di cui erano
maggiore degli Uo-
fofle cento "volte
mini ordinar)
ti
ftri
ragione che i den3 per la fola
molari erano cento volte più grandi de* no.
Che
fé vi volete
tare le mifurc
lazzi
quantità del cibo
la
3
prendere Tpallb di obiet-
deirjm/3 ornamenti
3
rio3 e ^inutilità delle pojle per
Noi
to volte maggiori di
i
y
pa~
Giganti cen^
converrà
;
cafe
c vejììto neceflTa-
3
che an-
diate a cercare chi sù ciò vi voglia tener pie-
de 3 ed
3
tal mtfura centuplicata^^ per condifcendere al
genio 3 che avete di palTare il tempo in quelimpegnarli a farvi contro
la
voftra
fondete
al
sù quella
nella quale tanto vi di-
invettiva
3
Num.
della volita lettera
7.
,
Se_->
.
poi intendelle co i voliti fali fcrivere una
Gigantomachia centra la mia Gigantologìa 3 potevate
leggere
Scarron
3
Hata fomminiftrata
con tutta verità
me
3
un buon pugno
.
Noi però
3
3
di
che diciamo
^
che quei denti erano
3
3
co-
certo non polTiamo elTere
fmentiti in villa del capo
nandez
Poema Francefe
giocofo
il
dal quale altra lepidezza vi farebbe
3
che deferive Hrr-
e molto più fe confideriamo la loro
formazione 3 come l'abbiamo veduta 3 cioè ^
che quelle grandi machine d’Uomini poteva-
no avere
i
denti uniti
>
o
attaccati (cioè
due
fo-
Dii;i
:l
by
G(\
^
,
97
denti molari in luogo di quattro
foli
come molte
que )
Òjliologi in
hanno
volte
uomini di natura
,
o cin-
oflTcrvato
forte
gli
c vigo-
,
rofa 5 a cui volendoli levare un dente molare 5 gli han tolto più di quello che voleva-
e molte volte una parte della Mandibomolari uniti . Noi che così dii denti
no
?
la
con
ciamo 5 potremo provarlo coll’opera della rtelfa
Natura , la quale agli Animali più robulìi ,
c vigorofi dà talora meno parti di quelle , che
dà
agli altri deboli della fua fpecie
che ci vengono da Orano
loro carne è di
.
I
Mmonh
(bno minori) e
la
foftanza di quelli di Spa-
meno
gna j e ciò non ottante quelli di Barharia^
hanno quattro piccioli Cornetti ) c quelli del
nottro Paefe due foli
22.
il
Mi
.
col dire) che febbenc
rcplicarete
Chiariamo Hernandesi dice, che
vi
fiano
i
Giganti Patagoni dello fretto di Magallane: d*
una niottruoìa grandezza , pur dovrei Io dire
,
chi gli ha veduti
alla vottra replica
riferirvi
come
?
Ed
Io piacevolmente
condifeendendo
Iforico
,
,
prima di
quel che voi chiedete
come Fifeo . Non vi riprego ,'ma afcoltatemi cqn pazienza ) che forfè non vi pentirete di avermi
udito con attenzione . Mi dò a credere che
rifpondervi defidero
buttate
,
vi
G
avre-
J8
avrete ofTervato
ed anche intefo
j
tutte le fpecie degli Animali
Uomo
più
(i
,
che
quelli
,
tra_»
che
all*
ralTomigliano fono le Sc/m/eL-»
;
ed avrete ancor vedute le Scìmic » che nell*
Italia , c nella Spagna dalla Barbarla ci fi
portano . Io ancora le ho vedute , nè vi ha
dubbio che (ìano picciole ; ma per altro sò
dirvi ) che fenza paragone fono più picciole
quelle
che nafeono in alcuni Paeft
)
rita, elTendovene certe non più grandi di un
pugno»
menzione Pi^go Godoy
delle quali fè già
(a) nella Relazione da lui mandata 2\Vlmperotor
Carlo V. Or bene, con ugual certezza fi sa, che le
Scìmie dette Barbute di Jobafto , le altre dette
Arandtas di Cumanà-t c finalmente quelle appellate Bacùlaoi delle filippine
,
(le quali vera-
mente fono quelle che da Giovanni }onjìon9 Grhopitecos fi chiamano) feendono giù dagli alberi
Uomini j ne’ Deferti
Donne, clic s*incontrano a
a lottare a braccio cogli
sforzano
le
pafTare
e
j
dono per
incaute
fe gli
aria
,
tirano
fi
rano a chi contro loro
miotti fono grandi
'
^entì
cole
,
.
fallì ,
o dardi ,
e con gran violenza
li
fcoccò
li
pren-
li
Quelli
.
come Uomini
,
riti-
Sch
e così
,
e più volte maggiori delle Scimie pic-
Giovanni Lae( quando
parla di limili
OrCO Godoy w/.
2y,
.
99
fi trovano nel Bh de la Via*
Cercopìtecorum infinttui hìc nu*
CcrkopHechi 9 cbe
fa
dice così
,
rnerui
9
;
prolìxh harbis
J^OLE PENE'
^
^ iUì fagiftas
ejalant
Jìrtdenfy
quent
alti
:
9
&
HUMANA
longh
qaum
-ì
evellunt
9
catid'n
fagìttìi petuntury
ó* i» obvoi
autem minora
9
qui horrendmtL^
9
& imberbes
retor^
.
(
a)
5e dunque ( dico io ) nella fpecie delle 5 (i~
mìe 9 che negli azzi j neiraccortezza 9 e nella
bruttura de* fenfi 9 è la più raflbmigliante all’
Uomo 9 veggiamo intiere generazioni d\ Sch
mìottì Gìganfi in diverfe
Mondo,
parti del
con qual mai ragione potrete Voi negare 9 che
nello Stretto di Magallanet vi fiano quelli uomini Giganti 9 che Patagoni fi appellano ?
Non
è già mio queft’ argomento ; è di Mauve l’avverto, per non lafciare la
di lui ragione difgiunta dalpefo, che la gra-
pertuìi’i e
vilTima Autorità del
Ed
medefimo
eccovi le di lui parole
Jtonarìo
9
:
gli
appretta
Nou farà
nè
nè curiofo ridicolo chiunque dirà
9
wche
meritarebbe di efere efaminata quefla Terra
de' Patagoni 9 Jttuata nelP ejlremità Auflrale
deW America, TANTE BEL AZIONI DEGNE
DI FEDE ci parlano dì queflì Giganti , cb^
fion
fi può dubitare ragionevolmente
G
9
2
che fia-*
nq
%
lìti
hà‘
(Jccid- l\l» 14* (fp'
Digitized by
!
Google
loo
no in detti Vaefi Uomini di Jlatura molto diverfa dalla nojlra . Le Tranfazioni filofofiche
della Regia Società
.
Cranio
ganti
ci
5
j
che
,
di Londra parlano di un
farà fato ài uno di quefli Gi-
la di cut
fatura
0 dodici piedi
j
doveva efere di die-
fecondochè rifultava da
efattiffmo paragone di
un
queW
Ofso con i nofrì .
Di/correndo filofofìcamente di quefla materia
,
potiamo maraviglìarfì di non ritrovare tra gli
Uomini ì che Jtn' adefto conofciamo^ r iJlefseLj
varietà di grandezza
, che vediamo in varie
Ver non allontanarji molto dalla
noflra j maggiore differenza fi ritrova tra una
SCIMIA piccola , ad una CROSSA , che dal
altre fpecie
.
piu PICCOLO
GIGANTI 5
(»)
Ma
LAPPONE
de* quali ci
dove
fi
)
al maggiore de i
parlano
i vi agg iatori
.
ritrovano ( ripigliarete__»
Voi)
C ^ ^ Ce n’eft point donner dsns les vifìons , ni dans
une curiofìté ridicule quc de dire quc cetre Terre dcs
,
Patagons y fituée a l’extremité Auftrale de l’Atnerique
,
meriteroit d*etrc examinéc . Tant de Relations dignes de
foy nous paricnt de ces Gcam > quón ne i^auroit gueres raifonnallement douter qu»il n'ayait dans cetre
^es
hommes
,
dont
U
taille cft fort differente
de
la
Region
nòtre»
Les Tranfàffions Philoiòpbiques de la Societé Royale de
Londres parlent d*un Grane , qui devoit avoir appartena
à no de CCS
Geam
«
doat la
taille }
par uae comparai.
iba
V
Digitized by
Google
,
lOI
Voi
Relazioni degne di fede
codette
)
quali fa
grazie
menzione Maupertuh
?
ve ne venite
j
Cielo
al
vi chiamo
Io appunto
mente
verità
fofifmi
i
Quette
.
celebri
j
e
,
ìjìorìe
final-
approlTimate alle mie
de' Patagonì
trovano nei
fi
delle
Ór dunque
Amico j ove
Abbandonate
.
c vi
5
,
libri
che tra Noi fono divenuti
)
rari.
fono
aflaì
c documenti,
Il
racconto di
vedo , che è troppo lungo per
comprenderlo in una lettera , contuttociò fon
quelli Giganti
per darvi qualche notizia
gione oculare
,
fodis^rà
che per elfere ra-
,
ragione del voftro
la
ringoiar talento.
Ci avvifano ^VOlandefiy che nei viag-
24.
gi
da loro
fatti
nel noi\xo Stretto. MagallanicOi
trovarono Olfa di defonti
dici piedi
favano
,
j
i
di cui corpi
doveano
,
,
lunghe dieci
fecondo che
,
elfi
o unpen-
efière di trenta piedi j e
G
3
per
to-
fon tres exa£ie de cct os avec
Ics nótres , devoit etre dt
examiner philolòphiqacment la
cholè , on peut s’ctonntr quón ne.trouve pas entre tous
les hommes que nous connoilTons la meme varieté de_»
dix
i
ou douze pieds
«
A
grandeur qu’on obferve dans pluficurs autres efpeccs . Pour
ne s’è carter que le moins qu’il eft pollìblc de la notre
,
d’un Sapajod a un gres Singc
que du plus
doni
les
les
petit
Lappon
.y
, ih y a plus de difierence
au plus grand de ces Geans
voyageurs nous ont parlé
progrés de Sciens,
Conrid Walther i7jz,
pag.
,
y
Mauptrtuh , lettre fur
5^4. à Drcfde Cbez George
.
'
1
Digitized
by
Google
,
ìòi
dubbio
togliere
il
tìò Oj^à
umane
che
di Giganti
ritrovarono nelìi
fi
grandifilmi Te/chi
j
con ammirazione
le
Un Elmo
SpUberg
i
j
,
b
aggiungono
quali
loro tefte
*
,
Sepolcri
Itelfi
dentro
0 Morione
alficura
i
loro
mettevano
come dentro
Generale Giorgia
11
che nel mentre egli tragit-
$
tava lo Strétto
Veder
quefìc.olTa erano
(c
)
e
*
un di coftoro
j
quale per
il
Navi dell’Armata j era Talito
fopra una pietra i Èrat immanii admodum ^
paflTar
le
borrendae longitudinìi
25.
Il
A
.
*
Cavaliere Inelefe
Tommàìo Candìjt—®
e Juìcura ^ che quelli
j
•
.
hit attefta lo rtefio
Navi Viddcto i Patagoni tirare ad
Una gran difianzìa Tafli di quattro j 0 cinque li-*
brc
Quello che (opra ciò han detto gl* In*
glejì^ Olandeji^ c fiamminghi che (bno pa fidelle Tue
.
-i
per quello
fati
va
,
fieflTo
luogo
4
comproCome fi
affatto
che colà vi fiano de’ Giganti
j
vede nei loro viaggi , de’ quali riempirono
Opere Giovanni f e Teodoro deÈry^ che
ji copiarono dalle di loro relazioni
Vedete
anche il Laet nella fiua Magallanicd.
le lor
s
.
26.
Nè
fiono
meno
efiatte
le
Relazioni de*
abbenchè voi vi fludiate 3 non sò
comprendere con qual ragione , di porle in
Spagnoli
ridicolo
5
.
Le
riferirono ne* loro libri ftampat «5
Digitized by
C
^
/
lOJ
tj
fono
più di duecento anni
,
$
Scrittori
i
Croniche dell’Indie , Gomara , Oviedo ,
cui documenti originali fi cu, i di
delle
e Zìefa
nel
ftodifeono 5 per ordine dei Re Cattolici ,
come ci avviCelebre Archivio dì Sìmancai 5
Leon Vinèllo , nella
fa il noftro incomparabile
fua biblioteca Orientate
tka
,
5
e Occidentale
CK&aJkit
La prima
t
a
UaU'
„
relazione e quella de G/-»
57.
ganti 9 che fcuopri Magallanei in una Bahja
mefi,
fituata ai gradi 49. dove fvernò alcuni
e in effa’riferifce 5 che vi fono Uomini di trepalmi
dici
.
e che per
,
la
'grandezza de’ loro
H chiamarono Vatagonèi , dice che ne
preféro uno nella fua Nave per portarlo in
Spagna a il quale vedendofi meffo tra ferri 9 e
piedi
incatenato j non volle più mangiare
di rabbia
e di quello parla
j
Croni Ila Gomara
il
)
ed
La feconda è
28.
altri
la
j
e morifii
molto a lungo
,
(a)
relazione del viag-
gio del Capitan Generale Fr^GarzJa^Jofrè de
Loayfa
,
che
di Carlo V.
fei
Navi
9
fu
il
fecondo
andiede
iolid anno
che
)
per
comando
al
G
(d) Oviedo
e cap>
,
medefimo Stretto con
e un Galeone nell’anno 1525. In
,
z,
pari
>
lìb.
que-
4
20. cap. i. fol-
'C.
in Italia-
ijjo. apprtlfo franceffo Fcvìandt% dt Cordova
^.foUxy
j
Digilized by
Google
,
1(54
quefta
fì
raccontà
che nel fine di Gennaro
,
1526. arrivarono
del
di là
che ne’ giorni fegucnti
delle
rpiagge Uomini
Vergini
50. gradi
c
,
incontrarono in quel-
j
,
le
Capo
al
dalla linea Equinozziale
grandezza
di tal
che lo
,
Spagnolo più corpulento non arrivava a toc-
mano
care colla Tua
di loro cofcie
alzata
5
mezzo delle_j
il
Raccontali ancora
.
j
che quelli
mangiavano, in un boccone, pezzi di carne
di due libre, c li bevevano tutto ad un fiato tre otri d'acqua
nate
al
e altre cofe proporzio-
,
di loro naturale
rebbero incredibili
,
te tanto efattamente
,
le
,
non
fe
quali
c nel
:
rende-
minùto dal
e tanto a
Cronijla àelC ìmperadore
*fi
folTero Hate fcrit-
lib.
30
.
della
feconda parte dcU'I/lor/a generale deWlndie ,
Rampata in ValladoUd , l’anno i550j fra_,
l’altre colè ,
fi
vallo Spagnolo
racconta
,
,
che non vi
nè Barbaro
,
do viddero
cio , come
maraviglia
i
nollri
,
fe folTero
,
li
li
piccoli.
prendevano in braccon gran_>
, e
olTervavano
ancora
Quello
libro
in vita quegli Relfi
nell’armata
3
,
che quan-
fanciulli
,
a parte a parte
maravigliandoli di vederli bianchi
cosi
Ca-
fia
che polTa rag-
giungerli nel corfo. Dicefi ancora
li
,
,
barbati
Rampò,
,
e
ellendo
che erano Rati
e gli avevano veduti colli loro
nic-
Digiti.
Guugic
,
*05
mededmi occhi) (ènzachè
fino al prefcnte
di contradire
come
troppo liberamente)
Giganti
alcuno
(lato
fìa
che abbia avuto
ì
)
vi
il
coraggio
voi vi degnate di fare
alla
vera efifienza di quei
molto maggiore di quelli che vid*
de Magalìanei (</)
)
.
Io parlo di quelli medefimi Giganti
39.
che fono quelli
to
co
mondo
il
,
che
Draco)
le fiuc
nome
Patagona
di
Di-
.
Capitan Generale D. Pietro Sar~
il
tniento de
quali fono cogniti per tut-
i
)
fiotto
Gamboa
( che vinle due volte
)
il
trovò nel medefimo Stretto, e che
genti ne viddero uno ) il quale , efili
fiendo gl’ altri ordinariamente della longhezza
di dodici palmi
Romani) pareva
in
mezzo
a
quei Giganti un Gigante) c lo credettero C/clopo
;
che ne
fiu
impriggionato uno di
e portato a bordo della
te altre cole
lazione
)
degne
di cui originale
il
cala de’ Contratti
me
il
fiua
d’elfier
alTerifice
)
ed
noftro Pinello
)
fi
nella
fiua
re-
conferva nella
di Cadice
fiua
Trattando di ciò
Gran Poeta Martin
con mol-
lette nella
nella Città
afficura
.
Nave
efiì
,
co-
Biblioteca
il
nofifo
del Barco dilfe nella
fiua
Argentina Cant. 24.
AI(a) Oviedo
OH.
de lnd> l. pare»
20, cap. 0, Ed'j.
Demut iryo*
Dìgitized by
Google
,
10 ^
Alfa Sarmieoto parte provenuto
Da Lima, di quel, ch*era neceiTarlOr
E
in fuo faper fidato , e nelle Stelle
Senza tema , o fofpetto de' Corfari
Di Magallanes nello Stretto entrando
Con coraggio ficnro , e temerario ;
Timido' ginnfe poi al Mar, che fi dice
Del Norfe, riputandoli felice.
i Giganti dr Pancaldo
Che danno fopra il Porto de' Lioni
E or mi fovvien, che parlando Gibaldo
Soldato Genovefe di Nazione*
Trattò con
Meco
e col fuo Concittadin Grimaldo
,
Ambo
dotati di fenno, e ragione.
Mi
difle molte volte averli vidi
Dalia fua Nave , che davano fui lido
30.
Con quedc, ed
,
vidi
contedano relidenza de’ Giganti i nodri Iftoricr , che fenderò dell’ Indie y
Gargììajfo (a), Gonzalo d' Oviedo {b) , il P. Ovalle
(f)
j
Piada
il
aftre notizie di
Pietro dì Ztejà (d)
(<f) )
il
Nodro- Torque-
il
5
Cronìjla generale Uerrera
P. GìttfeppeJcoJìa{g')
il
,
{/) ,
Sig. Bof/arini (/&),
il
Co) luca Comment. Rcah parf>
r. ìtb.
CO
Oviedo
Co
Ovalle Reìaz^del Ch'ile
CO
Ziefa Cbron. del Perii pari.
tU.
(f)
Torquemada
(J
Herrera Dee.
)
Acolla
ccp. 9.
c'it.
Itb. 3. cop. 0.
i. cap.
J2.
f/V,
y*
pȣ> jo. fe^
IO
e
Decr^.
Ith.
3^ cap. i,
Bolturini ctt.
Digitized'by
Go«)gI
.
J07
P. Donienitanó Carcià (a)
il
mora
,
il
Sig. Agtflìno
ri deìt Imperatore nel Perù
tri
Si
*
aggiunge
c
)
de'
dopo trovò
^n TrUìtìllOi e
,
è mólti al-
^
Porto Vec*
i
e Te/chi
diverfe parti di quel
e così
tutti quelli
j
duto quelle Statue
e)
Giganti in
Vado Imperò del Perdi
ne* loro fetitti
(
delle loro Ojffà
altre
irt
de tarate Teforie-
che D. France/có Piz^rro
j
trovo delle Statue
tbio
Signof Co-*
il
^
i
lo teftificano
che hanno ve-
quelli Tefchii c quelle Op^
Che piu? Alcune Offa de' GìMejfcani furono mandate al Re Catto*
portate in
Tico nel I525- dal celebre C<3r/« j
medefiiTie.
fa
(tanti
Spagna dai Procuratori
1
^
''
.
della
Conquida
Ah
e Antùniò ^uìHonei (d)
Credere che s*inganna(Tero tutti gl7«-
fonfo di Avita
,
,
e Spagnogtefi Otandef-t Genove/i^ Fiamminghi-,
aver veduti Giganti vivii
li-, che ci aflfìcurano
e inoltre le OlTa e i Tefchi àe* Giganti morti ^
è un creder troppo Io non ho tanto corag\
•
perche abborrifeo le madime del Pirro^
niCmó . E* neceffario che gli Uomini credano
^
àgli
gio
,
(a) Garcia Orig- dclPInd. ì'tt). 4 * cap- iiGonlara Htft- dtlNudte cap- fz-
CO
inarate H'tfl del Perù libi
(O
Inca Coment- Keal-part-
i*
cap- 1-
\.l\bi j. tap- 1<
Herter»dec- J-lib-j-oft- tjii*
Digiti;ted
by
Google
,
f
loS
agli
Uomini 5 perche
beli
odiofa
focietà
la
in
altra giiifa'
umana
credito della parola» non
fi
il
potria trattar trà
gl’individui della noftra fpecie
iìamo veder tutto» e
rendereb*
mancando
e
)
Noi non poP-
.
cofe» che non abbia-
le
mo potuto vedere , è DecefTario le crediamo
quando ci vengono riferite da quelli » che Io
hanno vedute Quella gran malTima » oltre la
.
forza naturale
Tua
»
ha quella
che
»
gli
diede
Cicerone. Propterea quod qutbui rebui ipfi intercjjè non pojfumui » in iis operae nojlrae vicaria fida Jùpponitur
può dubitare
lofpettare
fé
gannarci
»
o
gannati
(e
In alcune occalìoni
.
della verità de’ Scrittori
abbiano avuta
fe
li
fi
può
intenzione d’in-
polTono eglino clTere
come Voi avete
»
j
in-
fiati
intefo di dire
»
fu quello punto alli nofiri
inlìeme con loro ingannata
» ed Io
l’ho fcritto)» non però quando molti Uomini
gravi » e di onore allìcurano di elferc fiati
così
è fucceduto
Spagnoli
loro di
ad una cofa »
danno» o di
avverte
il
prefenti
fia»
o nò
»
nulla reca a
utile» e molto più (ci
Nofiro gran Critico Melchior Cana)
quando a quella fede commune degl’Autori
aggiunge
la
circollanza
»
che
ci
averla udita da Perfone degne di fede»
la
villa
con
i
loro
occhi
»
ed
li
aflìcurino di
efl'erlì
©avertrovati
pre-
Digitized by
Googic
,
.
109
preferiti
j
perche allora è indubitabile quel-
che dicono
lo
ed è ìncontraftabile
,
omntnò rei locum habent
tà.
narrem Hljìorkì
tur
vel
5
ab ih
noftri Autori
,
•uiderant
per lo flato
,
c loro nafcita
e già Tìraquello
gli
abbia a dare
2ii
iìli
gne
qui
,
,
ci
:
erano
accepijfe
j
5
per
nobili
infegnò qual credito fe__»
^uo
quii nobilìor
,
ejì 5
fono molte
quello convincenti filmo argomento
&
ma"
digni Coti/criptorei
e con
,
difefe
fi
Ebreo Giufeppe dall’Egizziano» Appione
ti
per
digni-
la
affai
tutti
I
.
cofc
tali
ereditar. Oltre di che Perfone così de-
che ciò atteflano
5
quae
ìpjì fe 'oìdì^^e tejian-
"Del
che riferifcono
,
loro impieghi
i
tà
ea
5
la veri-
cunt
-ì
.
1*
Mul-
fuper hoc quoque
te-
Jìantur
g2.
Direte»
è credibile
ma
^
Amico Cariffimo, tutto ciò
fè gV Autori allegati difiero
di aver veduto anticamente
i
Giganti Patagoni
j
fretto di Magallanei , perche nelle navigazioni prefenti non
vedono più ? Voglio
fodisfarvi . Quando era poco cognito lo Stretnello
f
, andavamo
dando fondo
to
i
Naviganti con circofpezzìone
nelle fue fpiaggie
doli nelle fue Bahje
vano
in terra
dero
i
.
Uomini
Giganti
»
,
e
»
ancoran-
Allora comechè feendedi tutte le
e diedero al
Nazioni» vid-
Mondo
notizia
dì
DIgitized by
Google
i
,
ÌIQ
di
c(!ì
prefentc
al
j
Marinari entrano
i
efcono navigando fecondo
già cognito fenza fermarfi in elTo
ge 5 che
Ponente ,
dallo Stretto
e querta è
5
ora non vedono
r addietro
,
fuo Libro 13.
narra
)
ma
;
che
e—»
>
paflTano
cagione
)
vedevano
Giovanni Laet
)
li
per cui
quando
nel
fatti
fe di ciò
fi
j
per lo Stretto dì
voglia
tiJttQciò
che
,
maggior cer-
uditela dalla Relazione afiai fref^à del
,
,
,
della deferizzione dell’ Indie
Virata Giorgio Anfon
anni
Vcnij di
porne
la
Giganti
comprova benifiìmo
^agaìlanes
ora dico
tezza
i
primi viaggi
i
i
Corte fono pericolofirtime
le
perciò fono sfuggite dalle Navi
per
Si aggiun-
.
quei Ipoghi regnano
in
ed
,
rotnbo de* venti
il
9
che
in qucfti
5
pafsò colla fua armata per lo
Ma
e dice così;
terribile
,
forito
cui è ripiena
)
ultimi
Sfretto
5
la Gojìa dei Patagoni è così
per
le
Rupi
1
c Scogli
j
di
quanto ancora per la violenza
che danno fempre fu
$
Venti di Ponente
dei
quejla Cofa j che non
accojìarviji
Nè
33.
può
tonjigliarjì alcuno
ad
(<?)
creder vogliate
j
che ora già più
non
(
tf
)
Rochers
que par
Mais
)
la
&
1«
Cote des Patagons
Ics recuéils
viplence des
C6te
Un apf locher &Ct
jours Tur cettc
,
eft
fi
terrible par les
dont elle eft pieine
Vent d’Onéft
qu*jj n’cft
,
,
aufly
bien
qui donnent tou-
nullcmcnt a confdllcr de
’
'
Diglttix) by
Coogle
Ili
non vi fiano Gìgamh perche non fi vedono
Lapponi^
Tutto il giorno tìficamente
più alti j che
ì quali (bno Uomiccìattoli , non
piedi tre; ed appunto li veggi amo ? perche
le Regioni più feftentrionali deW Europa , ove
elfi
abbitano
fono
ci
$
deir America
ove
Qt^el gran Fifico
,
Giganti
tìfica
5
de’ Giganti
t
più Aujìrali
(a )
piega a_»
Patagoni ritrovanfi
i
Maupertuii
di
verfo
fi
Regio-
tratti delle
che negli ultimi
ni Meridionali
i
c nella gui-
5
l’adito alle Regioni
fe folTe facile
credere
accelfibili
vedremmo ogni giorno
fa -fteira
Polo Antartico fianvi
il
fondandoli folamcnte
della cofiituzione del
filila
Mondo.
ragion
Gli abbi-
tatori ( dice egli ) delle ultime partì Settentrionali dell'Europa fono gli Uomini dì più
piccola ftatura
,
che nel
no: perche dunque
ni Aujìrali
al
Mondo
fi
conofehi-
contrario nelle Regio-
che fono più d’apprelTo all’altro
Polo , e che vengono ad elfere le ultime dell*
America » non potrà la Natura i Giganti produrre
?
Ponderate di grazia quella ragione
Lei Lapponi du Cote du
H^rd
>
:
Patagom
lei
da
(tf)
Vaflac
Late
io
fui
quUcm , 0“
dum ornn
utrìufquc
MagalUoìca Gap.
ìllat
amfCiJJimae
Miùs
cogmtuc
Citimi in msdUerruntìi ìuPratat
,
!•
pag. milii
fO|.
,
vcl fecun.
nullìftiiùi
autem hi.
R:gionti
.
Digitized by
Google
.
,
119
àu
cote
paroìfsoìent ìes terntet de la
du Midy
race dei bommes
Volle
.
la
commun Madre
racchiudere T umana fpecie fra due eftremi
cioè
Pigmei ( chiamiamoli così ) all*
Poli , ed i Giganti all’altro PoMondo tutto i Settentrionali Lapponi
fra
5
i
uno de* due
lo
11
.
ha, veduti ) c così pure tutti quei , ai quali
è riufeito di accoftarfi alle Terre Meridionali j
Sembra_>
han veduto gli Aujìrali Patagoni
.
fenza fallo
quello
i
che ficcome nella coftituzione di
j
Mondo
Lapponi
,
Natura collocò
la
j
nell’altro
così
in
Parmi ora d’aver provato
34.
un Polo
Giganti rìpofe
i
j
che
dall*
Epoca della diftruzzione de’ Giganti in Tlafcala non fi può conchiudere la diftruzzione
di tutti
Giganti nei Dominj di Spagna , per
i
cfser certo
che
5
1
’
una
,
e l’altra Cofta dello
Stretto di Magallanet è di
me
fu dalli
Sabbato
do
,
Compagni
7. di
Aprile IJ 25
.
allorché difte
;
cojìa dello Jìretto ài
elfi
ricolma
,
cojìcchè
5
co-
oflervato
del Loayfa
e l’avvertì Ovie-
T una
5
e
V altra
Magallanei fono popolate
Ed ecco che
.
di qmjli Giganti Patagoni {a)
refta nel
fuo vigore
dei Mejpcani
.
1’
antichiflìmo
In elio
fi
fonda
documento
il
forte ar-
go(a)
Oviedo far»
i»
Gtncr»
IJlor»
dclPIvdìe Db, ao. top. 8.
fiil.Zl.
Digi!LL<l by
C'ik
,
.
gomcnto
in favore deirefiftenza de’ Giganti
riferendoci
co
e
5
,
che
eflì
che furono
fcaltcchì
.
fono
ci
nel MeJJì-
flati
diflrutti dagl’ Indiani
Aggiungete a tutto ciò
quei Popoli doiV Jmerìca Settentrionale
ganti hanno
il
nome
proprio
Jla~
che tra
,
Gi~
i
chiamandoli
j
^uinametin-i onde reftiamo convinti j che ne’
più antichi tempi , i Mejpcani li conobbero
e gli diedero nella loro lingua materna il nome j del quale fono prive tutte quelle cofe , che
non
clTi
conobbero, e che non erano
fra
di
tempo del Gentilefimo
Tutto è vero, mi direte, ma però
35.
con quefto iflelTo , che fi vuol certo , fi da
loro nel
più
N.
forza
alla voftra
reperita
5. della voftra lettera
dimenticarmi
grandezza
.
Come una Donna
figlia di
Adamo
,
non polTo
di ordinaria
e d'E-va
aver partorito quelle gran moli ,
del
Cantilena
della quale
,
,
pofih-j>
il di cui capo
appena potevano abbracciare due Uomini ? Voglio dar tutta la forza immaginabile all’iftanza, perche abbia più luogo la dimanda j che vi
farò. Chi è colui fino ad ora che ha mifura-
to
la
grandezza radicale
,
e virtù dei
fianoew, cdcgl’uteri delle diverfe
Natura? Il folo Autore di quella sà
può
flenderfi la loro capacità
H
,
femi
o
fpecie della
fino a
dove
e ciò continua-
m.n-
,
\
II4
mente ci avverte , e a noi Io dice la f!c(Ta_»
Natura, c rinfegnò ancora Io Spirito Santo:
Ef ìntellexì , quod omnium operum Dei nuUam
pojpt homo invenire rationem eorum , quae fiunt
^
fub Sole ,
rendum
quantò piu: laboraverit ad quae-
tanto minus inveniet
,
Avvi
t\clV l/òle
.
Filippine un Uccello
chiamato Tabon ^ grande poco più d’un Tordo ^ e depone le Tue ova della grandezza di
quelle di un Gallinaccio. Quotidianamente—»
tutti Io veggiamo , e l’ammiriamo , non aven-
do
ragione per ifpiegar ciò
altra
,
fé non_»
Omnibus mometr'
ti: fide caret natura . Come un Uccello così
picciolo fa un ovo
che non può capire nel
quella, che
filo
ovajo
?
ci
rende Plinio
A
noi che in tutte le fpccie del-
:
Natura abbiamo vitto tali cofe nel girare
per rUniverfo Mondo, non reca tanta maraviglia quanto a Voi , che non l’avete ville,
la
ciò che otterviamo nella Specie
Senza ricorrere
37.
cd agl’
altri
Giganti della Scrittura
loro Hnifurata altezza
,
Regno
Enac-^
,
ci
,
fi
prefenta
di Francia lo Scheletro di Teuto^
hocco trovato
dì II. di
.
nè alla
per non andare tan-
to lungi a cercare gli efempj
nel
umano
ai Figlioli di
in
un Sepolcro nel Ddfinato
Gennaro
i
6 i^. L’Autore
do'
il
Giudi-
Digitized by
>
Goógk
..
IIJ
/opra alcune opere della Natura lo riferifce nel fuo Tomo 6 e ci afllcura con do-
dtcj
,
.
cumenti originali
ventìcinque piedi
j
j
che quel Gigante era alto
e
mezzo
di quella, che avevano
Olandeji nello Stretto
,
!
,
mifura minore
Scheletri trovati dagl’
come
riferifeono
effi
Quandoché in Europa non vi lìa Ha38.
ta Generazione di Giganti , è d’uopo dire che
una Donna di grandezza ordinaria , Hglia di
e di
Adamo s
{q\o
co
Re
di Bafan
dezza
ne
Èva
,
,
portafle
dico
fteflb
feto di
e molti altri
,
la
*) nel fuo utero
gnanza, che Voi concepite
Teutohc"
Golìa
di cui
viene accurata dalle fagre
ci
lettere
uteri
il
de’ Giganti
,
,
Og
gran-
ed uma-
fenza quella ripu-
,
nella capacità degli
communi per contenere
in fe
i
Giganti.
Ed ecco la ragione appoggiata fulla medefima
Natura, con cui fi rifponde al voftro fofifma.
Non
3 9.
quella
in cui
,
è
fola la
la
noftra
Specie
umana
,
Natura ftranamente opera
Oliando Io tornai dall’ Ifole filippine al mio
Convento di Granata , volevano quei Padri,
che
gli raccontalfi
che
la
mia
qualche colà di quelle—»
9
curiofità avea oflervato ntWlndie.
Io ebbi femprc timore di farlo, perche ave-
H
*
tr;Je
HUronjmum Magìum
2
yo
de Gigintìbui cu edit. £st-
ttrodami apud Slaart onno
Digitized by
Googl
1
.
.
.
16
vo
ta
preferite
il
che dide
:
Cofe (Irane
,
,
Non
configHo di un nollro gran Poe-
e forprendenti
cercar di raccontare.
Che non fon per tutti
denti
Di Prodigi, e di Portenti
i
Non
Per
parlar, perche non fono
Ciò non
zc
,
volgo delle Genti
il
oftante
per foddisfare
$
raccontai, che in quell’Ifole
fmìfuratamente granài
clTc
capiva tutto quello
dire
la
,
ce -^Patena-^
uno
,
e
periore
,
mi dide
de’ prefenti
detti
Mondo)
pungenti
il
,
con un’ aria fu-
che erano racconti di Vcc-
,
chiarelle (quello è
il
e che in un cannello di
,
cioè
notizia
tutto
idan-
erano Canne
che è neceffario per
,
, Melale , Pianeta , Stola ,
Camice , Corporale , Borfa , CaliCampanello écc. Li forprefe quella
Meda
Manìpolo
alle loro
vi
c
un Proverbio volgare in»j
continuò con moltidìmi
fuo dilcorlo
,
elàgerando
1*
impodìbilità di quel
, che avevo raccontato
Chiamai allora il Terziario Filippino
, e lo
mandai a prendere in prefenza nodra il Cannello riconofeiuto da tutti , c creduto per
Canna , come veramente era . Della medefima fpecie fe ne confervano due nelVJJlitu-
to
Digifeed by
.
.
l
117
to di Bologna
più
groflfe
)
benché minori
Roma
veggonfi in
j
ed alcune__f
nel Palazzo del
.
Si apri , ed ufeì
da quello quanto Io aveva detto ) che capiva in eflfo. Io aveva patito certamente qual-
Signor Principe Santobono
che alterazione ( non tanto però come quella
che mi ha cagionata
vivezza delle Tue
pieno
voftra lettera ) per la
la
invettive
di confufione
ma
,
vedere
nel
egli rimafe
il
fenza' aver avuto altro che oppormi
che
Mejfale non era grande
il
,
ma
come ufiamo
noi Mljftonarj
ne fono
difformi in groffezza
così
Al
Cannello
fine le
j
Q«-
ed
j
0
non
fé
,
picciolo
a_»
proporzione alte 5 come già vi ho riferito j
non folo n&Wlfole filippine , ma ancora nell’
una e l’altra America , colle quali fi formano le Chiode da trafportar per acqua peli im-'
menfi
40.
,
Italia
)
Nell’ ifieffa guifa
ed in Spagna
,
la
Pelce
5
che
nell’
è pianta piccoliffima
>
neir^/<7 Spagnola è un Albero grande come
un Pino 5 e le fue frondi fono come quelle
della Felce Italiana e Spagnola
{a).
I Finocchi di Contignola in una foma
4!.
ve ne entran fei foli , ed in Roma ve ne
vorranno òoo. Stando in Bologna un Chiarif-
H
(a)
Ovieào
3
.
fin
o
Il'p, de Ind. l]b>
Digitized
by
Google
.
.
ii8
fimo
Uomo
affai
cognito in quefta
Dominan-
te fu regalato
fiocchi
3
appunto di una fonia di tali Fied in numero furono fei
Li Sparagi ài Roma fono minori de*
42.
Sparagi di Madrid ; e ndV Ejlremadara ve ne
fono così grandi, e groffi, come baftoni
'
Le Roveri
4g.
ma
di
là
Spagnola fono
nell' I/ola
raedelime di quelle di Spagna
fono cosi grandi
le
,
anche nelle fron-
,
che di una fola
ricavano Travi longhi fettanta , e ottanta
piedi 5 e groflì fedici palmi , e più j e s’intende che quefta mifura l’hanno dopoché fon
fi
flati
(quadrati per
je de’
44.
farli
(èrvire per le ftretto-
Molini del Zuccaro.
Rinvennero
i
noftri
{eì)
Nazionali in Te-
di Cacamà un Trave di Cedro
lungo centoventi piedi , e groffo dodici da
capo a capo , con tutto che fquadrato , dal
zcuco in cafa
quale fi pufArguire l’altezza de’ Cedri del
Regno del Mcjpco. (h)
45.
ficiente
Un
Cavolo fiore m.Tofcanella è fufper tutti i noftri Frati di
pietanza
quel Convento
4<J.
j
ed
Le Spighe
in
Roma fono
del grano
gnola fono longhe un palmo
,
piccoliffimi.
Spa-
ìfola
e groffe
come
un
(j)
Oviedo
(i)
Gomara
Htftor. getter • de Indiai lib.
cap, S.
Cronica della Nuo-sa Spagna cap, loz.
Digitized by
Google
,
.
II9
un braccio
racchiudono duemila vaghi.
e
a
C^)
In Roma ho veduto j^gli Giganti^
47.
Jglì dì San Giovanni ; e per le cafe fe
ne confervano alcuni capi j che veramente fon
detti
inoftruofi
48.
gantì
della
Meloni
i
e Cocomeri ài Vera in Spa^
y
tutta ragione chiamar
gna con
fi
polfono G/-
rifpettivamente a quelli di altre parti
,
mia Nazione
nel Perii
e
;
appena può
Uomo
un
49.
Pere
caricarne uno. ( ^ )
Le Fragole nel Chile fono grandi, co-
me
bianche
j
e nella Città della Concezzìone fon»,
;
laddove
fon piccoline
.
Batàtas
,
e
Filippine
5
Spagna
( ^ )
fi
chia-
quando fono molto grandi
,
appena pefano quattro
no
Francia
Italia
e roffe
Quelle Radiche che in Spagna
50.
mano
,
libre
;
quelle deWiyhle
fpccialmentc di Manguìrìn
,
arriva-
a pefarne 40.
Bolo
51.
vedute in Acapulco venute dal
Perù certe Olive
,
una
delle quali
non capiva
in bocca.
H
((j) Pietro
I
4
Mart. ài Angìeùa Ocean» àeeaà.
3.
Hi. 7.
fag. 383 .
CJ>)
Godoy
CO
Ovallc
cap. 82. delia rclaz» a Cario
cap. 3.
pag.
y»
8.
\
r
Qlgìtized by
Googl
.
130
I Cotogni nel
S2.
grandi) come
eflcr
Chèle crefcono
fino
UomO)
capo di un
il
ad
ed
in qucfte parti nofire fono molto minori.
5 ^ Un Rafpo di uva nel Chìle ballò per
una intiera Communità de’ Frati (^). Per verità
non (àranno
flati sì
della Terra promejpi
grandi
i
famofi Rafpi
.
NcU’illelTo Chìle i Vichi
ed i loro
54.
Alberi fono quattro volte maggiori dcIPEuro-i
pei
(r)
.
La Pianta de* Marìgnanì ntWlfol(L^
55.
Spagnola divicn più alta di un Uomo (</) ) e
dà il fuo frutto in tutto l’anno . (^)
.
j 5.
il
Navoni di Galizia tanto celebri per
che altro fonO) fe non fe tanti
I
Mondo
)
Giganti nella loro fpecie
alle
Rape
,
anche in rapporto
benché quivi ancora alcuproduchino grandilfime ?
italiane
ni terreni le
In Roza-i luogo della T>ioceJf di Bar^
57.
gos fono gigantefche le Cipolle paragonate alle
altre di
58.
Spa^a
I
Ravoni
Terù fono
grolfi
nella Città
di Truxillo nel
come un Uomo
)
e
le,
loro
fo-
(^a")
(J>)
Ovalle ubi fup. pog.
tbid> pag> j.
8.
Ovalle
(c) Ovalle cap. j.
!
Crf)
Oviedo
(?)
Godoy
lib.
I
r.
cap, 82.
cop. i.
.
Digitized
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.
121
occupano due
foglie
molto teneri
ognun
.
dì Barherìa
,
e di Valenza
di noi sà che grandezza abbiano; quei
però , che
gitone
(a)
e fodi
,
I Dattili
Sp.
circuito, c fono
pafll di
fi
Le
60.
mente
producono
palme del Mara-
dalle
fon grolfi come Cotogni
5
.
(^)
Vere ueM'lfble Canarie
e
,
f]3 ecial-
Palma , pelar Ibgliono
Grandezza veramente notabile,
in quella della
onde
32.
;
giacché in altre parti
le
più grandi appena.^
pefano dodici oncie. (c)
I Pipijlrelli nelle Filippine^ fono co61.
me
Pollanche
e
,
fi
mangiano
ho mangiati
,
ed Io
ftclTo
più
menfa di D. Giufeppe Pavon Uditore Regio in qucH’llble, c
la loro carne è molto faporofa.
volte
li
62.
Le Zampane
alla
nella Città di
Urna fono
ma
però mol-
deirilielTe fattezze delle noftre,
to maggiori
^
.
(</)
Le Rondini fono maggiori
6^.
rica
'
nelV
Ame-
di quelle di Spagna,
64.
piccoli a
Gli Avaoltoj io
(c)
Spagna fono molto
paragone di quei del Perù
5
che fo-
no
•
i* caf. 8.
(j) Zarate Hift- dtì Pirò Ptb(^) Gomara Hiftor. dell’lnd. caf. 87
(c)
Gomara///^» de
Ind. caf. 11^.
{d) \ncipart. y.ltb. 2. cap. 17.
<f)
Oviedo par:.
i.Hift.
deìl'MU
l\b. T4< cap. 2.
\
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132
no
così grandi,
punta
all’
che
65
flefe le loro Ali
altra , vi corre Io fpazio
in diecìotto palmi
da una
'
fedici
(<?)
.
In alcune parti del Perù
.
,
di
le
Permei
contuttociò liano deiriftefla fpecie delle Spagnole, fon però grolfe, come una gran Gallina j cofjcchè per
(/»)
hanno
,
che ha
per
àcres
Gli Uccelli detti dalli Spagnoli
in
,
Diego Godoy
diCTe
elfer molto buon mangiatore
una Pernice in un parto.
,
,
O»-
Spagna Tappiamo quanto fono gran-
e perciò
,
quanto
petto in cui vi è tanta carne
duopo
finire
66.
di
il
ci
reca meraviglia quel che af-,
Padre Acorta (c) cioè , che fono
ìmmenfa grandezza , e così robufli , ebe non
foto Jpaccano per mezzo un Cafrato
e fe lo
mangiano , ma ancora un Vitello Vinca Gar-ferifee
il
à'
.
cHaJj'o
{d) afferma che
i
nortri
Spagnoli n’ucci-
fero molti ,ed ofifervarono, che da una ‘punta
all’
altra
delle Ali
,
fono larghi quindici
,
c
aggiungendo che due di quelli
Uccelli afsalifcono una Vaccina , o un Toro ,
l’uccidono, e lo divorano.
fedici
piedi
;
Quei
.
(c)
Zarate Hifl. del Perù Hb.
Gomara
Godoy
i. cap. 8.
Hìftor. dell' Indie cap. 193,
nella relazione mandata a Carlo
V.
cap.
Ct J Lib. 4. cap, j 7 .
(.</)
Lib. 8. de* Ceviwcntarj cap. jg.
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12 ?
6t. Quei Vermi t che Centogarnhi Ci np^dlano ) vedonfi ndì'^merica longhi un palmo»
(a)
e groflì un dito
.
68.
grandi
Cumanà fono
in
nollri
dclli
e belli per
»
fi
»
più
affai
colori
i
,
coi
c fecondo quel che
fono grandi
)
»
co-
diftefa » le tele , che da loro
tefsono per romperle vi bifogna della for-
una mano
me
fi
Ragni
veggon dipinti
riferifee dal Godoy (
quali
fi
I
za. (c)
E’ a tutti nota
69.
Formiche
»
no grandi come
te velenole
diani
il
grandezza delle
la
e pure nelle parti di
»
Jipì
che di
veleno
,
Cumanà
tutte nere
effe
fi
compone dagl In-
con cui infettano
»
fo-
e talmen-
,
i
loro dar-
di. (^)
Nelle Montagne d*Aates nel Perù ^
c trenfono Serpi longhe venticinque ,
fecondo la relazione inviata piedi • ( ^ ) E
da Pietro di O/ma al Dottore Monardes ,
70.
vi
ta
in
data
Lima
alli
26. di
Dccembre 1658.,
fo-
la)
Oviedo part
-
1
•
tfift-
àcirini^ libw
t
y. cdf> 1 .
cap^ ét.
Pfella relazione da luì mandata a Carlo V'
8o.
(f) Gomara bili- de lai Indiai cap»
tep* 27Fr. Pietro Siraonc , Conquida de Ind. N- 4
-
»««.
4.
(d)
Godoy
(f)
loca Garcilaflb/Jr/< 2.
al cap.
y ?. della
relazione a Carlo
l'»
ìib* 8. tap» i6.
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134
Il Laet
come un Uomo
hdc (cioè in Antis)
ìngem numerui 5 quorum quidam quatuor or-^
tam wjlae molìs , ut
gyas lovgì funi 5
integra Cerva cum cornibui devorent
( ^ )
fono grofsc
riferifce
.
,
Serpentiutn
:
&
.
Nella Cariano
vi
Culebrai boba:
che fuccedè
5
di
fono Serpi
di
sì
)
che chiamano
fmifurata grandezza^
federfi
pra di una dieciotto Soldati a far colazione
(tra
quali era Matteo Sanchez Rey-t che
i
foia fu
uno de
i
,
inavvedutamente fo5
po-
Nuovo Re-
conqurftatori del
2V0 di Granata ) credendo che folTe un tron-'
co di albero molto grande , fofco 3 e coperto di erba
c frondi fecche degli alberi
3
chè mentre mangiavano ,
menare 5 e fi avviddero
Serpi (
71.
s’
i
fin^
incominciò a di-
eflfcr
una di quelle
.
Nel Lago di Ugnano fra
Napoli 5 le Rane fono fmifurate
za , come è notilfimo a tutti 3 e
Rozzuolo-y
r
e
grandez-
in
loro Giri-
ni (che naturalmente fogliono elfere piccoli)
in quelle di Ugnano 3 arrivano ad eflere di
fet(fl)
Monardcs
di Suaìjclio del
i
nella
j
fua Medicina parf»
t. fai. 61. Cdiz.
8 o.
(b) Laet. dej'cript. Ind. Orient. ìib. i4. cap. r.
(f) Herrera.
Hif. de
Ind. dee. 4. l\b. 6 . cap.
Hi/l. delle Conguifle di Terra
ira
Sinme pori.
i.
'
•
ferma del nojlro Fr. Pie-
/Notìzia z. cap. a. num» z*
s
•
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135
fette
che è cofa moflruora;
Signor Dottore Umpe-
edotto
ì
come ha
raniì
l«i
pollici;
oflervato il
di cui erudizione è notiffima in
entrando per
il
nel
di notte
5
credei che fofsero Buoi
gifsero,
i
groffi
vano
)
Roma,
Nuovo Orleans y
Fiume MìJJiJppi 5 ove giunfi
Allorché diedi
72.
Rofpì
y
,
mu-
che
che intorno
fi
fenti-
dicci volte più grandi dei noftri ;
Godoy {a) riferifee ritrovarfi nel Persi
maggiori de' nojìri GattiLe OJlriche Tappiamo pure per
7g.
rienza a qual grandezza fi ftendino ; e
Valboa ritrovolle in Terarequì grandi ,
p
Rofpì
Cappelli, e di un fapore molto delicato
efpe-
pure
come
(^)
Nelle Filippine fono così grandi, che nelle lo.
ro cavità vi cape un cantàro di acqua , coficchè fi adoperano per pile dell’acqua Tanta nelle
Chiefe 3 ed una fi vidde fcrvire di abbeveratorc per
ca
,
Ifola
i
Bufali di
de
los
.
Da
un’ Oftrì-
,
nell’
mentre colà navigava
ne cavarono tanta carne , che
Pintados
colla Tua gente
fi
Montagna
che Tu ritrovata da un P. Gefuìta
,
cibarono tutti baftantemente
per empirne fino
al
e n’avanzò
,
colmo una vettina. (r)
I
^e/Ia relazione mandata a Carlo V.
Gomara HP-
CO
S.
caj>-
6z.
de Ind. cap. 6}-
Coii fi legge nelle Croniche iella noflra Provincia dì
r. cap. 13 .
Gregorio delle Filippine part.i. Uh-
,
.
\i6
I Cocodrtllì fono
74.
ge
Panamà
del
cento piedi
che
)
laddove
,
più grandi
i
Le
7 S’
Anguille
così grandi
,
dormono
di notte
Navi 3
no3 e fe
le
e
Sud 3
quali ivi
40 (a).
Cumand
che conviene a coloro
nelle Barche
beo accorti
ftar
a
Bronchi dì
i
5
3
vi falifco-
divorano. (^)
li
fono
piccioli col
Oceano fono quattro
di color folco
3
Mare
i
ventre bianco
volte più grandi
e nel
Piume di
bianchi
Le
77.
3
come
riferifee
del
Delfini
:
nell’
e tut-
3
S. Idelfon/o-i
fono
che sbocca nello Stretto dì Magallanet
tutti
che
>
ed anche nel-
perchè
All’altezza di 40. gradi del
detto Pacìfico 3 ho io olTervato
76.
ti
3
che in altre
^
giungono
parti ritrovanfij appena
fono
fmifurati nelle/piog-
sì
loro lunghezza eccede
la
Oviedo
{e')
•
Celebri Trotte del Lago maggiore,
che in tutto fono
come
noftre
le
3
arrivano a
pefare cinquantacinque libre di diciotto oncie
per
Io
libra
3
c vengon portate in Milano, ove
ho vedute
le
78.
hacòrai
Le Palamidi
fi
appellano
( che dalli Spagnoli Alnelli noftri Mari appe-
)
na pefano venticinque
3
o
trenta libre
,
quan-
do
(.a)
(i>)
Comari
Gomara
kìp< de Ind> cap> i9<r.
bìft.
de Ind. cap. 80.
(0 Oviedo wllo CrenUa delNadìe partfoh
z. lìb.zo.eap- 8*
n.
•
Digiiized by
Google
.
.
127
do fono molto grandi ; e nel viaggio di Don
Garzia ^ofirè ài Loayfa j per lo Stretto di Afi/gallane 5 come abbiamo già riferito in quella
lettera, ne furono prcfe certe, che pefavano
duecento libre nelle fpiagge del 'trafile . (a)
79. .Le Tartarughe di Mare neH’^4/ dì
Cuba fono sì grandi , che alle volte non vagliono quindici Uomini a trarne fuori una_»
quando in Europa , la loro granj
dall’acqua
dezza
è nota. (^)
ci
Le Unghie
80.
vediam pure_j
de* Porci
quanto poco fiano lunghe, e ndVl/hla di Cubagua crefcono fino ad un palmo in circa
Le Tigri di Guazaqualco , e di Campe81.
a quelle di Veche fono piccioli (Time rifpetto
più grandi
ncziola , che fono tre volte
I Cervi nelle Provincie della Plarìda
82.
fono come Tori ben grandi , come vien riGarcilu^ò {p)
ferito dall’
Gli Afmi di Barbaria fono come i Vi8 g.
•
telli
,
e nella nollra Mancia
Majorca
no come
84.
dove vengono
,
,
e nell’ Ifola di
appellati
Gorans
,
fo-
Cavalli.
I
Cavalli Trìgoni fono
Giganti
ri-
fpet-
(O
Oviedo
Godoy
CO
b'Por. dsll'InìU part.i. llb-io. cap.^.
filxi-
tb\i» capt
cap>
Part. I. lìb. a. della Storia della Florida
1
7.
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Google
.
128
fpetto
Alma
molto più rllpetto
noftrali, c
alli
Schiavetti
come
<ì
sa molto bene in
fi
allì
quell*
Città.
85. Vi dirci molto di più fé
me
lo
permet-
una lettera , perchè averei molto che dir-
telfe
vi , fevolelTi rammentare tutte le differenze,
che ho olfervate nel giro, che ho fatto del Mondo , fopra la grolTezza , c grandezza degl’indi-
Amico Cariffimo,
vidui di varie fpecie. Ecco 5
l’energia
,
con cui opera
te
,
ne* Frutti
di
^
t
ne
Natura nelle Pian-
nelli Volatili
,
j
ne*
Uomini, contro
coiriftelTa negli
^aadrupe*
Or perchè, quando opera
Pefei
i
la
tutta la buo-
na Fifica avete Voi da cercar ragioni per intaccare
al
Num.
vofiro
ni dì buona fede
cipi certi
golar
la
fa pere
,
con
,
i
8.
i
Scrittori Spagnoli uomi-
e tanto più
non avendo prin-
quali polTiate mifurarc, e re-
forza della Natura
con certezza
,
e molto
meno per
con cui dentro
la fua Officina quella favia Maeftra opera occultamente le fue produzzioni ? In villa di tal vala
maniera
,
Natura il Sig. Maupertuit-i quando
parlava dei Giganti Patagonia conchiufe con
rietà della
quelle parole
fa
t
5
Ji
à gli
Se Jìefamina filofoficamente la copuò rejlar maravigliati che non fi trovi
Uomini , che noi conofcìamo , la Jlefià va.
rietà di grandezza
,
che fi trova in molte altre
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,
139
Jpecìe. E*
argomento da
gran Francefe
llo
cie
Se la Natura in tutte
.
produce de’ Giganti 5 perchè non
produrli nella Specie
Nè
86.
que-
ftimarfi quello di
umana
^
ipe-
le
potrà
(<7)
mi Hate a dire, che tutte quelle
cofe Gigantefche cllèr polTano produzzioni fortuite, provenienti, o dall’arte, o da ripetite
generazioni
coficchè poflano collituirc altre
,
fpecie differenti
gantefehe
Serpenti
,
Direte dunque
.
"Piante
Alberi
,
Aquatici
,
,
,
che
,
Pruttì
c Pejìie
le
Gi-
Volatili >
,
grandezza»,
la
de’ quali abbiam fopra additata, fiano di fpecie
diverfa dalle altre
me
Io per
vediamo
,
gono
colore
do
forma ^
•ì
cfapore
,
éi*
,
le quella
fecondo
gii
da Voi riputate fortuite
,
foglie fibre
non
fc
il
ufuali ?
che in tutte quelle Gigantefchp
rillelTa
,
ed
,
collantemente Io niego, mercechè
produzzioni
zione
communi
,
configurazione
-i
fi
,
*
veg-
organiza^
macchie , proprietàri odorti
fenza verun’ altra differenza
della
grandezza
Filolbfo, la fpecie
non
,
quale
là
varia.
,
Ma~
minus &c. Oltre di ciò, qualora a mo-
vollro le produzzioni di grandezza ftraor-
di-
I
la)
A
s’etoiiner
examiner philofophiqueinent
la
chofe
qu*on nc trouve pas entre tous tea
,
on peut
hommes que
nous connoilTons ^ la meme varieté de grandeur , qu’oa
obièrre dans plufìeurs autres efpecies . MaufertuU lettre
fiir
Ics
progrés des Sciences, pag.
Digitized by
Googl
IJO
cfrenzialmcnte divcrfc
y cd
rendano dalle produzzioni ordinarie ) converrebbe aflTerire che quei Giganti ledè accennati) ed altri a noi cogniti nella divina) e
dinaria la varino
le
)
,
umana Storia , ( deirefiftenza de' quali non lì
può dubitare (<?)3 foflTero Uomini di fpccic
diverfà dalla noftra
)
e per confeguenza d’altro
Progenitore difccndenti
"Padre
Adamo
uno
tare in
Ed
.
fcoglio
ecco
)
)
)
che dal commun_»
che verremmo ad ur-
non
folo dalla
Eede
ma
>
eziandio dalla buona Filìca mai Tempre Tchi-
E
vato.
qui vi priego
volete
Corpo
che
)
,
per
)
)
a Toda-
que tutto
il
Gigante
)
Tuo crefcerc
il
laici
)
che prima era
iftelTa fpecic )
elTer
Amico mio
)
che una Gianduia ) anche Te
la più picciola ) che Aia nel noltro
diviene alle volte moftruofa ) Tenza
niente riflettere
.
E
di
elTer
dell*
perchè dun-
compofto non potrà arrivare ad
y ingrandendoti ugualmente in_>
tutte le Tue parti) con quelTìftelTo incremen-
to
)
che quallìvoglia Tua parte può ricevere
l’Uomo più
Con
ciò folo
vi
può divenir Gigante
)
umana
ti
)
y
picciolo che
)
y
Tenza che perciò in eflenza ven'
Vjie
1*
c fimilmente tut-
prodotti della Natura poflbno elTer
Gigantefcbi
(a)
?
tro-
lènza che in lui
Specie venga variata
gl’altri
fi
Mas
tìtat»
ga-
de Gìsantìkui,
Digilized by
Coogle
IJI
gano ad
cflTcr
diverfi dagl’ altri in
fatta guifa
sì
non crefciuii. Eccovi fpiegata tutta la forza dell*
argomento di quel gran Eifico Maupertuìi i ed
avrò piacere} che con attenzione
In
87.
(lo
villa di tutto
Io non sò
}
>
quello
vi riflettiate.
che ho efpo-
}
fe farà neceflario
il
dir di piùj
per farvi credere} che i Spagnoli i quali alficurano di aver veduti i Giganti vivi , o quelli
-i
che lo feppero da
^
àóV America
le
0
i
loro} poflfano credere che
che oggidì troviamo ne
}
}
i
noflri Paelì
fiano de’ Giganti morti
Han-
.
mani ( oltre i fodilTìmi fondamenti
Fifici } che vi ho rammentati
} le ragioni degli Occhi per rilblvere il dubio \ e per farlo } farebbe una grandiflìma imprudenza } e
un gran peccato contro la buona Critica } e
no
in fue
lalciar
da parte l’evidenza
Fifica
}
ftra
quelle Ojfa elTere d'Uomini
alla
}
vollra
loro che efaminarono le
}
come voi
Sloane
.
Sapete bene
affai
Opt
defìderate
della vollra pregiatiflìma
lingua
ci
mo-
e ricorrere
troppo vana congettura di dire
che potrebbero elTere di Bepie
ni
che
}
}
}
alli
)
che
e
l’
}
.
)
Oltreche co-
Uomi-
furono
Num.
come
9.
li
e io*
brama.»
argento ha una
fonora} con cui ‘chiama
gli
Uo-
L’udirono nel Mcjpco i
migliori Anatomici delV Europa , e ve ne andaI 2
mini laddove fuona
.
.
.
>3*
darono
j
e ancora ve ne vanno tanti
,
e di tan-
te diverte nazioni fin dal principio, che pote-
rono dare
loro parere con giudizio di com~
il
parazione fbpra
Ojfa
)
che là
i
Tefibi
trovano
fi
,
,
Vertebre
le
come
,
e le
lo poteva aver
dato Sloane . Queirofib che efaminofiì da_.
Anatomici peritiflimi , in mia prcfenza , e di
cui ho parlato al Num. 30. è certilTimamente
Uomo ,
di
dente
fi
del Pube
non di Quadrupede , poiché evirende , mediante la Configurazione
.
Per giudicar cosi , badò conofcc-
re nella fua figura, quanto
mìa ha
oflTervato
noftra regolare coftituzione
fo
li^
come
la voftra
buona Anato-
innominate della
,
e in qucfto ca-
contradire ai noftri
chi volelfe
,
la
nelle Ofia
voi fate
lettera
,
alli
Numeri
8.
è necefiàrio che
un gran fallo (òpra tutti
cietà umana, e vadati a
i
Spagno-
p. e ló. delpa(fi
con
principi <^clla So-
ritirare nella regio-
ne delPincreduIità
88.
Mi
dite
al
Num.
gio d'impugnare Sloane
il
Num.
25. nella mia Gigantologia
vedrete,
fe
dire a Sloane
pugnato
1. , Non aver coragVi prego a rileggere
1
.
,
ed
Per altro debbo rifpondervi
Sloane dice
,
allora
ebbi, o nò, coraggio di contra, qaando egli meritava etfer imche eran Oj/a dì Befiìe
,
,
che-
quelle
che
Digitized by
Gt
,
in verità erano tali j mentre vedendole
Io effigiate nella niedefima Tua Opera , vedo
c conofeo , feorgiamo » e conofeiamo ) che
che
non fono
me
Umane , fecondo
Ojffa
di quel Cavaliere Inglefe
fa lo ho da contradìrgli
j
,
efa-
giufto
il
onde in che coquando Sloane in
non contradicc a me ? Io parlo
che fono d' Uomini conofeiute
per tali 3 per mezzo di una efattiffima Anatomia comparativa . Sloane parla dell’O^ s che
queiraffiunto
di
queirc^
fono di
5
•ì
riconofeiute
Beflie
per mezzo
della
Anatomìa. In quello cafos in qual codevo Io contradire 3 o impugnare Sloane ì
fteffia
fa
Egli riconobbe
di
Bc/lie
nofeiuto
le
di Filofofi
perciò
le
e trovò che eran
fue
Nella mia Nazione abbiamo rico-
.
3
mjlre 3 e diciamo da buoni e feche fono di Giganti 3 fenzacbè
come avete veduto 3
Uomini
3
fingere quelle fpecie di
fendo certo
razioni
fimo
il
di
,
effi
ne* nollri Paelì
dire con verità
che lardarono
fon trovate
3
fia
3
necelfario
perchè
,
ef-
che vi fono Hate intiere gene-
le loro
e
lì
3
3
è naturalif-
e fenza finzione
Offa
trovano)
fepolte
(come
nei nollri
5
li
mede-
ove vilTero . Ora 3 come in altre
materie che non fono da tanta evidenza in-
fimi Paefi
3
vellitej balla al vero Filofofo cercar la vcriI 3
tà
Digitized by
Google
^
,
»34
tà per vie rcmplici
do
le
fue
Opere cognite
e uniformi
,
maniere, con cui Tuoi
ne nel cafb noilro
c evidenze
paragonanNatura
le
con maggior ragiocui abbiamo notizie ,
j
così
,
in
che vi
,
s
far la
foflTero
Giganti nei Do~
mìnj dì Spagna dovrcfsimo conchiudere che
le granài OJpt , che in
tutto giorno troviamo , fono di Giganti , fenza ricorrere a
quelle di Bejlie ignote , le quali Voi mi dite )
che polTono vivere nel fondo del Mare , nè
(lare a verificare
per dir meglio
avrete notato
tolqgia
,
fi
,
Non
teCfe cfTcre
ginafle al
,
sà, e
come
aj. della mia Gìgan^
avvertendo forfè
la
) che quella pomia ragion principale, v’ima-
Num.
argomenti
,
12.
,
,
che Io forzato da* vo-
e dalli voflri fbfifmi
,
aveva da
che chiamate ritirata comcioè a dire , che quelle Ojfa erano ficu-
ritirarmi a quella
mune
fi
crede impofsibile
Num.
al
fino all’Ame-
che fìn’ora non
il
.
89.
Itri
come andalTero
,
rica le loro offa
,
ramente di Giganti non potendo effere di
grandi Vefd^ nè di grandi Quadrupedi ^ perchè quelli non furono mai in quelle parti, c
quegli elTendo marini, non fi sà, come il Mare polfa averli portati in quei luoghi
, ove lì
trovano
.
Dio mi guardi di addottare
limile
ra-
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US
raziocinio, come fondamento della mia conclufione, nè come Uomo che abbia un poco
di fenno potrei fondar ftabilmentc la ragione
di ciò, che fìficamente sò, in una ragione_j
che non sò
fantafia
re
,
che
prove
e in una
,
Nel cafo
?
0^ fono
le
congettura della mia
in cui fiamo
,
Io pofTo di-
d'uomo , perchè ho gran
reali, e vere per afficurarlo,
come ave-
che non jò, come /gran
Bejì/e potejfero andare in quel
5 0 gran
luoghi , dove fi trovano le ojfa . A colui , che
te intefo, fenza dire,
meno
iftrulto nelle cofe tìfiche
per argomento
tanta evidenza
aflficuro,
che
,
e certezza
le
,
mf proponga
grand’C^, che Io con
,
Anatomica dico, e
che fono di Giganti
,
pofTono cCfc-
re di grandi Befiie , gli dimandarò come poterono andar quelle Beflie a lafciar le Tue offa
fepolte in Paefe
crediatemi
,
dove mai
vi furono vive
Amico CarilTìmo, che
manda non è tanto
difpreggievole
fembrarà, perchè quella mia
è quella
di Parigi
ftelTa
,
,
,
?
e
mia di-
come
v*
riflefiìone sù ciò,
che fu fatta da^Vj^ccademici
quando
non fapevano
la
dilTero a
Hans Sloane: che
come potejfero
ejfere oJfa d'Ele»
fanti morti , quelle , che diceva aver trovate
in Paeft dove non vijjèro mai Elefanti . RE-
STA UNA GRAN Questione, come gl"
1
4
ELE-
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Googl
HJNNO LASCIATE LE
ELEF/fNTI
LO-
RO dsSA IN PAESI, DOVE NON AVVI APPARENZA, CHE SIANO MAI VISSUTI, {a)
Dopo conchiufb
90.
voftro raziocinio
il
Giganti^ dite al Num. 14. che
parvi di vedermi convinto ( fi Diis placet ) cirTulla fpecie de’
ca
i
V impojjibilità
della di loro ejtjlenza
,
e
co
lumi del voftro ingegno, pafiate a par-
bei
larmi dello fcioglimento del Problema del Diluvio
promettendomi
^
fteflb
cune
notizie
,
terra
rinici
,
Perciò
.
perdeflcro tutte le
fi
fiano per ifcritto
,
trovarle
col folo
,
potrebbero
mezzo
di
gl’
fcavar la
perchè trovandoli ( dite ) i corpi mafolo fu la cima de’ Monti, ma an-
non
che dentro di
elfi,
gione del livelh
che quei corpi
in
trafportati
fenza
fare al-
c
che abbiamo del Diluvio , fiano per
tradizione
Uomini
che febbene
,
^
fopra le mie opinioni
riflelfioni
fupponete
tempo
nel
d’illuftrare
Punto della Gigantologia
il
l’impulfo
non niego
,
ognun, che capifee
delP Acque dovria
la
ra-
inferire
,
marini non poterono e(fere_j
quei
di
luoghi
ove
,
fi
trovano
,
un gran Diluvio. Io ciò
come neppure niego, che indepen-
Ca")
Il refte
phans ont
ils
unc granda queAion
,
comment
layfsé Icurs 0$ dans des Pais
,
ou
des Eieil
n’y pas
d’appartnee qu’ils ayent jamais été vivants ?
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Googic
IS7
pendentemente' dalla Storia ài Mosè ebbero i
Mejpcani molto anticamente la notizia del Diluvio unherfale
3
perchè per grazia di Dio
,
fon
arrivato a ricavare dalli loro documenti 5 e dagli altri della Tartarìa 5 del Giappone , e della
China
-i
(per convincere Varacelfo , e Ifoc de
che VAmerica venne ad eflTer popo-
la Veyrcre
lata dalli àìfeendenti (PAdamo
,
abbitanti di quel
che oggi chiamiamo Tartarìa Ruj^ 3 o
Mofeovìta 3 i quali fu delle chiode palfarono
tratto
,
per lo Stretto che vi è fotta il cìrcolo Polare 3
termini deW^a, e deWArne^
tra gli ultimi
rica Settentrionale
3
molto poco
diftanti
3
qual
ed ecco 3 che
in ciò conveniamo. Mi dite ancora 3 che non
credete 3 che la notila del Diluvio provenga
Stretto alle volte viene a gelarli
3
precifamente dalla tradizione^ potendo elTcravuta per mezzo de’ Scavamenti della ter-'
si
ra Può eflere che fia così 3 perchè così fuccede trà di Noi 36 trà i MeJJicani 3 non_>
oftante che noi crediamo il Diluvio 3 perchè
lo racconta la Sagra Scrittura t c quelli di
.
già lo credevano per la tradizione ricevutane
dagli Antenati
3
nel qual cafo
quelli Scavamenti
rica
3
ciò che
fi
5
inforno a-»
credeva in
Ame-
pria che dagli Spagnoli venilTe conqui-
flatas era prova di quanto riferivano le loro
'
.
an-
Digitized by
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aniichiflìmc Figure
maniera
diami
,
le
^
t^uipus
)
medefima
nella
che quello che Noi crediamo
medelime Scavazioni
può
3
me-
^
una
elTere
gran qualificazione del Diluvio raccontato dal
Sagro Tejlo .
5^1.
Doppo
tuttociò
di che
non ho
difficoltà
che fupponcte
sa
ne
di conteftarvi
i
termini che avete veduto conchiudete all’if^
)
teflTo Num. 14., che la credenza di efrervi flati i Giganti è così univerfale nei Mondo (a),
quanto quella che vi fìa flato il Diluvio^ c
chiamate quelle due aflerzioni, notizie difparatc in apparenza, ma però trà di loro connefTe , e figlie ambedue di un medefimo Padre, e dipendenti da un medefimo principio , cioè , ambedue prodotte da i Scavamenti della terra
.
^2. Sopra quella capricciofàmente fuppolla maffima fate il feguente difeorfo pur trop-
po
fuor d’ogni regola.
tutto
Mondo
il
marini
,
ci
trovarli quafi
Il
mifehiati
colla terra
induce a credere
trovarfi ancora in effa
0£à
il
i
per
Corpi
Diluvio
;
il
limili alle noflre ,
ma
di fmifurata grandezza , ha fatto credere ,
che vi fiano de* Giganti. Quelle due confe-
guenze fembravi C conte dite ) che
fi
cavino
qua[fl]
yedì
fi
Num.
2, dove lo ftcjfo
NN.
dite il eoutrario.
Di-gitiiad b> 'T-
»ogU
ì
.
<5uafi dalle ftefle
efamioare
c
l’altra
5
,
fé
prcmelTej c così entrate
TAntichità
filofofò
,
a-,
che credette Tuua
con una logica
efatta )
o pu-
re procedè con logica tacciata di erronea.
Aggiungete
93.
//
,
al
N.
avermi già
15. di
vedere, per quel, che riguarda
fatto
che
la
confeguenza dedotta
dall* eflTerfi
trovate ofla grandi nella terra, è una confe-
guenza infelice
A me bada
to vedere fondatamente , che
.
coll’
avervi fat-
le premcfifc
cui Io inferifco la efilìenza de* Giganti
vere
,
licità ,
e reali
,
e che per ftabilirla
camino per (Irada diverfa da
de’ voftri fofifmi
.
Io ammetto
^
,
da
fian
con ogni fei
quella.»
voftri fup-
non come ragioni formali, e primarie;
efteriori conferme de’ miei fodi , e
primi principi . Se la mia alTerzione de’ Giganti non avefse altra prova , fe non quella
d’efsere eglino flati fulla terra prima de i
Scavamenti il voflro fuppoflo mi indurrebbe
a quella infelicità , che pretendete , dalla quale evidentemente Io ne fono efente con la ra-
pofti,
ma come
gione degl’ occhi , che gli viddero vivi fopra
la terra , il che deve preferirli aU’infelicc fottigliezza de* voflri argomenti
d’eflèrvi flato il
94. Mi dite , che la prova ,
Diluvio , non s’infcrifce prccifamcnte dal trova r-
Digitized
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,
140
Marini fopra i Monti , ed è Tuffidente Terudizionc j con cui Tinfinuate Quefto
.
però non è altro 5 che ridire tutto quello , che
10 fcriffi , e fiampai nel mìo Apparato. Mi Tupvarfi Corpi
'
ponete
mo
il
Diluvio
come Moiè
di Noè
che tutti credia-
5
e ftabilite 5 che
febbene mancafle quella fede j e credenza , i
Corpi Marini , che fi trovano Tu i monti j
non provarebbero il Diluvio ^ come Mose Jori,
ferifee
,
te
.
lo fcrive
Convengo
Nazioni
,
alle
in ciò
quali
,
,
fapendo che raot-
non giunfe T
IJlorìtLjt
pur fenza di quella Than creduto 9
c sò ancora che alcune hanno fofferto de’ Di-
Mofaica
j
luvj particolari, ne
tevano
i
quali
Corpi Marini po-
i
elTer fiati portati fu
i
bifogno del Diluvio unìverfalc
mo
luogo
\
il
monti
,
fecondo lo dò
Egitto^ nel tempo di Ercole
11
terzo a quello di Attica
ne
,
mìll’ anni avanti la
,
,
che ha
al
fenza.»
il
pri-
Diluvio d’
y e di Prometeo y
o Paefe di Ate-
fondazione di
Roma
;
quarto è quello à\Deucalione y feppur queflp non è quello di Noè , come vogliono Auil
tori di
grande sfera
,
tra
i
quali
principal-
mente il mioPeìlicery il quinto al Earattico y
nel tempo di Tuoris Re d' Egitto
Sò che
nei tempi d^ìPlmperator Maurizio y andarono
folto acqua Roma , Genova , c Venezia , con
.
gran
Digìtized by
Google
14 *
gran parte à^Ualìa\ sò che, neiranno i55^*
fi
annegò nella China
Zan-zi\ sò che Cadice
gran Provincia di
la
altre volte fu Terra—»
della Spagna; Sicilia àeW Italia ^ Negro ponte della Grecia , Cipro della Siria ^
Rodi dGÌrj^fa , e sò che vi fono fiate nel Mondo molte altre inondazioni , come può vederli
in Earoteles , e SMok , ove mi ricordo aver
ferma
ciò letto
In tutte quelle occafioni poteva-
.
no elTer venuti fopra la terra molti Corpi
Marini ; quindi è , che quando quelli vi li
ritrovano , non fi può atficurare , che vi fia-
no
unicamente portati dal Diluvio uni-
fiati
verfale
.
Dopo aver con pompa fpiegato il
95.
vofiro fentimento, che è ancora il mio, come potevate aver villo nei luoghi del mio
Apparato
dare
,
,
che degnato non vi
aggiungete
Marini i che
fi
al
Num.
,
^
le
Corpi
non
fo,
,
dite
?
,
Per ifpiegache per D/non che una
non intendete , fe
o di acque dolci , o di acque maprime aderite che , generalmente—»
altro
inondazione
rine
guar-
i
Diluvio univerfale
che ve lo nega
re la vollra propolìzìone
,
il
,
di
qualche Diluvio particolare. Chi
è però quello
luvio
che
trovano nei Monti
lo non pofibno provare
ma neppure
liete
16^.,
,
par-
Digitized
by
Google
y
,
14 *
parlando» non fervono di abitazione a
i
P^/»
e cosi conchiudete che nel Diluvio S'acqua dol-
non poterono
ce
Montagne» e
Corpi Marini andar Tulle
i
vorrei veder provata queffa vo-
lita negativa con Todi fondamenti
gomento
3
ch’èdi Fracajlorot Io
alNum. 357.
ivi feci
e fegucnti del
vedere» che
il
Un tale arme l’objettai
.
m\o Apparato
ed
voftro principio è falfo
c ruinofilTimo» perchè generalmente parlando
in
tutto
Mondo
il
e nelPaltre acque
»
ì
il
Pefci vivono
nell’
une
che provo con notabili »
c particolarilfìme offervazioni » fatte da me in
grandi (Timi laghi » è fiumi del Mondo ; e per
verità la fincerità di cui
vi pregiate
»
non^
doveva tuttociò lafciar fotto fìlenzio.
Per ciò che riguarda le Acque marine , vedo che » ai Num. 17.» le fate venir
fulla terra nella maniera ordinaria » con cui
ma febben dite che allocon clTa i Corpi Marini »
afficurate» che quelli potevano ancora cfiervì
venuti per altre caufe che non fojffèro Dilu'
fogliono inondarla
,
ra poterono venir
vj
.
A me
grandi
»
che capifco
fpcricnze
»
i
»
e sò per
varj modi
»
con
mezzo
ì
di
quali
i
Corpi Marini fon venuti » ed hanno potuto
venire fulla terra» dà gran piacere il vedere»
c leggere le notizie » che fi uniformano su,
quel-
Digitizodl",
145
quelle
alle
che fu quefto
?
(lampe
»
Io ho dato
propofito
trattando delle mutazioni feguìte
nella fuperficte
del Globo Terraqueo-i per cui
po(Tono effere venuti in terra i Tedacei , fenzachè quella fia (lata annegata dal Diluvio.
mio Apparato con T auto:
Il n' efl pai pojji^
de douter apréi avoir vii lei faiti qui font
Tutto ciò
dilli
nel
rità del Cbiarijjimo 'bujfon
hle
rapportéi
qid
,
de revolutiom
,
il
ne foit arrivé une infinite
de bouleverfemem
,
de change-
Ò* d'alteratiom fur la furface de la terre tant par le mouvement na^
turel dei eaux de la Mer 5 que par V aWon
meni partieulien
$
-ì
venti
5
dei
eaux
deigelcéi-i dei
dei plutei
feux fouterraim
,
courantei'i dei
dei tremblement
&
que par conde terre ) dei inondatiom &c.
fequent la mer n'ait pii prendre fuccèjfivement
la placa de la terre . (<jr) Se Voi avede avuto prefenti quede notizie , averede certamente rifparmiato quella longa j e inutile narrativa
Num, 17. 18. e 19. della vodra lettera,
fatta a*
In quedi punti
97.
,
Amico Carilfimo
>
noi fé l'intendiamo j perchè non folo per mezzo lìcW inondazioni ma anche per mezzo de*
fuochi fotterranei polfotio
clTere
faliti
full^
ter-
Ctf)
MonC
17 -if Tom.
Bufion Hift. I/eturah Edìtion de Ferii
Ir />0£.
fi
Ir
'
^
Ì
44
terra
i
Corpi Marini
ma
j
però calcinati da
quel Fuoco, che
lì vomitò,
cola che talora
trova conteftata dai Naturalifti . Sò come
Formano
le
nuove
Ifole
,
di Santorìno nell’anno
m\o Apparato
al
Numero
sò
fi
Formoflì quella
1707. di cui parlo nel
Numero
al
come
ii
1S4.
137. come Formoifi
c dico ancora
5
l’altra nel
prò-
fonàijjìmo Lago dì Bonghong , nel di cui centro viddi ardere il Fuoco per più di 15. giorni . Contefio ancora nel mio Apparato Ie__>
mutazioni del Gloèo , Fatte daìV inondazioni
,
c terremoti ; ne riFeriFco altre procedute da
_
àtverfe caufe
Venezia
fanefe
\
,
come
quelle
,
Ficchè
quella del Pò
del Reno
,
quelle di
e quelle dì Bafcomprender potete , che non
,
mi giungono nuove le notizie da Voi lette
,
ma non vedute , avendo Io , nel mio gran giro per il Mondo , oflcrvato in molte parti
dd\' Europa^ Africa^ AJia^ tà America tutta la terra piena di fpoglie marine
il che
,
attribuiFco
te
.
all’ ifteFsi
principi
In vifta di tuttociò
Marini , che troviamo
preciFamente
,
,
che Voi
dico
,
che
aflTerii
Corpi
FuIIa terra
,
non provano
nè altri Diluvj
il Diluvio dì Noè
,
mentre , fe avete vifio lo fcioglimento del Problema , avercte notato che nel
,
Num. 206. del mio Apparato dico così ^ue~
particolari
,
;
Pi
Digitized by
Googl(
,
.
HS
Jli Corpi
Marini
e quelli che fi trovano in
,
luoghi (A? B) che non furono anticamente fieni
del Mare $ fialìrono fiulla terra in tempo del
Diluvio.
V
effetto è
Natura
:
unherfiale
ad una
rio attribuirlo
^
ed è
neceffa'-
caufia certa della fina
cos) rifiolvefi il
Problema
j
fienza vio~
lenza ) fienza finzioni j fienza fiuppofizìoni , e fien~
za miracoli , che è quello che defiderova il Sig.
Valifinìeri
fia
.
Se
nel difendere ciò
,
mia fanta, non Io
che mi efpola
ha fatto errore, come voi peniate
po(To correggere con
i
principi
,
2k
nete nei voliri Numeri 17. 18. 19. 20. e
,
perchè elfendo quelli communi a Voi , per
quel che avete letto , ed a me per quello che
ho veduto, ènecelTario, che Io ne relli purllelTa indennità vollra , o che abbia
gato colla
afsieme con Voi Io
^8.
te
al
ftelTo
livello della fuperficie
della terra
il
reato
Non comprendo a
Num. 20. r opinione
,
dell’Acqua con quello
perchè Io sò molto bene
Globo Terraqueo è un
perficie
che fine mi citadi Ceva fopra il
è ugualmente
Corpo,
livellata
,
,
la di cui
che
fu-
e ciò dico
quando chiaramente affermo (a ) , che Vacque
del Diluvio vennero egualmente fui Mare , e
fiulla Terra , e coprirono Tuno , e V altra , perche
K
{aj Vedi
il ».
15
jr.
in-
del mìo appurato fag. 179*
Digitized by
Google
r
.
«w
*
J
145
ìmndorofio tutto il Globo
afTirmo che
prù
alto
Ceva
gione
Monte
Non
.
i
Icrlo
,
Fonti
è
9
e
tanf
confeguenza
in
alto
)
quanto
il
c quefto fenza l’Idraulica del
credo però , che per quella raj
Mare
il
»
tutti
Mare
il
polTa
clTere
principio di
il
ne
j quando anche potelTe efcredo che ciò polTa fervire allo fcioglimento del Problema per le impolsìbilità
)
,
j
che fi trovano nei finti organi ài
Cartefio fin*
ora non provati colla fperienza
(a ) , c per
altre, che fi rincontrano nel
fiftema
del Si-
gnor De la
vere
nec
Wre
,
che credeva
poterli rilòl-
Problema coll’Acque marine IbtterraQuanto mi Ipiace , che vi fiate inutilaffaticato con darmi certi inlegnamenche , con tutto vollro agio
potevate aver
il
[Jf')
.
mente
ti ,
,
veduti ftampati nel mio Apparato
,
le avelie
foltanto girato l’occhio nel Tuo
indice
Conchiudete con quelle parole al Numero 2 1. Da quanto Jin'ora vi ho detto <t—
,
fne fiembra d avervi
abbafianza dimofirato , che
i Corpi marini
, / quali
trovano
nei più alti
fi
Monti non fono una prova incontraflabìle nè
,
pp.
j
del Diluvio di
titolari.
Noè
Quello
,
ftclTo
nè di altri Diluvi par~
è quello, che dico Io,
Ami(<»)
il
l^iiì il
Num.
otti»
ii\, del mìo apparato pag.
Iti» del mio apparato pag . loz.
Digitìzed
by
Google
,
147
Amico Cariflìmo )
fa
opinione
.
Ma
Mare
fono del
e cosi già fiamo di una
fc qucfti
ftef-
fon Corpi Marini
j
e trovandoli fopra la terra,
j
o che
i luoghi dove
è necelTario dire ,
vano , fono fiati coperti dal Mare nel Diluvio univerfale , o in qualche particolare inon-
dazione
terra
o che
,
fia
fi
fiato
Mare
,
tro-
ove ora è
piena di Corpi Marini. Sappiamo, ciò
nonofiante, che il Mare dai Diiuvio in qua,
non ha mai inondato tutta la terra . Sappiamo che da più di venti fecoli in quà , non
vi è fiata inondazione , la di cui efienfione
non fia fiata defcritta
Sappiamo ancora i
luoghi , da cui , per elferfi ritirato il Mare ,
e per elferfi mutata la Jìrada dei Fiumi j o a
cagion de’ terremoti , o de’ fuochi /otterrà-'
.
nei
,
,
polfono elfer venuti fulla terra
Marini , ma però
mo 3
che quelli
fi
,
ficcome vediamo
,
i
Corpi
e fappia-
trovano in tutto l’Univer-
, in tutte le di cui parti non fu Mare , nè
mai furono inondazioni , nè mutarono mai
corlb i fiumi, nè fi accefero Vulcani, èduo-
fo
po trovare una
con cui
fi
caufa d’ univerfale analogia
evacui
il
fale trafmigrazione ^
verfale
100.
dubio di quella univer-
ed ecco
il
Diluvio Vni-
.
Ho
villa l’opinione
K
2
(
però non so
il
fine
.
. .
148
fine, per cui
Signor
Num.
al
Wodward
,
elfi
marmi
,
che
metalli
,
formarono nuova Terra
fi
citate) del
la
,
fo-
fi
Corpi nel Diluvio
rpcfe la coefione dei
difciolfero terra
me
21.
in cui difende
fi
,
&c. e
di
nuovi Monti
Gran ragione contro 'Wodward è quella della
formazione de’ Monti d' Armenia ; e non è
minore quella che riporto contro di lui al
147. del mio Apparato , della confervazione dei Corpi Marini , cHfc troviamo pe-
Num.
trifìcati
fenzache
,
nel Diluvio
no
intieri
pofizioni
fi
i
i
,
liete
degno
te letto nel
fe
,
la terra
di compalfione
mio Apparato
potuto
avrefte
perchè
e reftaro-
ofianti quelle
op-
ben mi ricor-
che nel Diluvio unherfale
tini empirono tutta
,
dilTe nel Tuo libro in-
titolato Pifeium ^iterelae
do
lui ,
Metalli
Non
Tejlacei
Wodward
,
da
poflTa dirfi
fciolfero
rifparmiare
Ma^
Corpi
veramente
che non l’abbia-
,
,
i
E
.
mentre con ciò
più
metà
della
della vollra lettera
I
oI
.
Credo
,
con quel che ho detto
,
aver
conteflato a tutte le ragioni della vollra pregiatifiima , per quello che riguarda la trafmigrazionc de’ 'Corpi Marini in tutte le parti
del
Mondo
,
concerne poi
in cui
fi
trovano
l’efillenza della
.
Per quel
,
Generazione
che
de''
Gì-
Digitized by
Google
H9
Giganti
te
,
già avete veduto die
e reali
fici ,
fi
)
per cui quella
,
fono molto
differenti
nafi
fone^ e
prìncipi
da quelli
5
fu cui
9
gli ìnflujji fu-
Comete 9 PArte à'inciarmare
altre cofe di tal fatta
vorite intaccarmi
le per-
colle quali fa-
9
laddove con tutta ragione
;
vi potrei ripetere
fi-
rende eviden-
lì
flabilifcono / /piriti folletti
delle
i
quanto
mia Gigante-
nella
contro l’oftinatezza di Mahudel^
che vi prego leggiate alli num. 29. e 50.
logia fcriin
per non
Iter
qui a ripeterlo.
Ho
in villa
conlìglio di Seneca
9
ponete in
per non feguitare
faccia
9
e di Lattanzio
9
il
che mi
il
cam-
mino delle pecore ; ma neppur voglio elferc
( opponendomi alla Natura 9 e ai fuoi cogniti
effetti
Giganti 9 che fecero guerra
) come
contro il Cielo
La vollra gran malfima 9 per
quel che feorgo 9 è di non elfer credulo 9 con
i
-
; e la mia è di non elfer temecon oppormi a molti . Vi fembrav2L,
feguir molti
rario
9
forfè
9
che
miei Connazionali Spagnoli
i
allorché fcrivevate
la
vollra lettera
9
9
ed Io nel
9 allorché preparava la nollra Giganfodlmo una mandra di pecore , che
andavano 9 non quò eundum 9 fed quò itur 9
feguitarli
tologia
9
rumore 9 che da Seneca viene tanto abborrito . Ma per verità avendo
Voi
dietro cioè quel
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,
I
1^0
Voi folamente da
opinione
no
che
,
vi
tofamente
le altre
lungi afcoltata la noffrìL.
v’ingannafte
5
,
giacché,
;
Tuo-
fe quel
parve rumore di acque preci pie fenza elezzione cadenti fopra
afcoltarete più d’apprefifo in quella
,
, che Tono voci ben concercolla buona Fifìca , e Critica
precetti , che ofìfervo
quantunque
j
non fieno di Seneca , nè di Lattanzio , fono pe-
riTpolta
tate
udirete
5
ed unifone
,
fenfata
e
i
rò di meglior criterio (a)
attefochè
,
miei anti-
i
chi Spagnoli Scrittori fono (lati più a portata di
comecché più periti
America , e Tcrupolofi indagatori del vero . Del refio fiamo Fratelli , e liete per vofira bontà mio buon’ Amico ;
e quello indennizarà prefib di Voi la moleftia
di una rifpofta così lunga
Defidero che fiate
giudicare di
limili
materie
,
della Storta Naturale deìP
.
Fano
e che vi conferviate molti anni per utile
,
del Pubblico
(tf)
Ut
,
e per onore delTOrdine &c.
in diiciplinis adipifeendis proficiat quis
reft > rei lìngularem
quemdani prò
Antiquitate iènfum fovere
rerum opera fontes
;
&
elegantiori
,
nemini dubiiim
puriflìraos effe ,
unde
&
inte-
,
(aniori
crit
divitias
,
,
Vethe-
&
quibu» politum |udicium ,
rc£Va
,
rerum xùimatio comparantur , qutbulque utiinur ad ve-
làuroiqiK hauriamus
runi
,
&
faliuni intcrnofeendum in
ad
quam
I.
par. 2. apud Honorat. à S.
hi
adhxrcfcere debemus
.
Natune
Ó* nfum Crit'cis art» ii*
1)62
veuuftatìbui
Baìl. yudìc.
Maria
tom.
i«
^
tom^-
anìmadverf*
r.
nsth
.
?4
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I
I
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