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stazione duomo workshop restauro

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STAZIONE
DUOMO
LA RINASCITA DELLA STAZIONE DEL DUOMO DI NAPOLI:
COME IL PROGRESSO SI LEGA AL PASSATO
Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Architettura | Workshop di Restauro Cattedra B | a.a 2022/23
Docente: Marina D’Aprile | studentessa: Del Prete Giovanna – A00001442
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INTRODUZIONE
LA NASCITA DELLA LINEA 1 DI NAPOLI
La storia della linea 1 nasce nel 1963, dove si inizia a parlare di un nuovo
collegamento tra il Vomero e il centro della città, in quanto la presenza di sole
tre funicolari non bastava. Solo nel 1965 si introduce per la prima volta il
concetto di un impianto metropolitano. Era però presente un vincolo: il lungo
percorso che la metropolitana avrebbe dovuto percorrere, non poteva essere
percorso con un sistema a fune.
Venne nominata nello stesso anno una commissione che studiasse il progetto
della metropolitana. Per superare il dislivello che si creava tra il centro di
Napoli e il Vomero si pensò ad un sistema a cremagliera, che partiva da Piazza
Bovio, passando per Montesanto che avrebbe poi raggiunto Piazza Medagli
D’Oro e Colli Aminei. Ma questo progetto scaturì polemiche in quanto il
sistema a cremagliera che si voleva creare limitava notevolmente la velocità del
mezzo, la manutenzione, ma soprattutto la capacità di trasporto di persone
(non più di 12.000 persone).
Dopo ciò si decise di abbandonare questa idea e adottare un sistema “su
gomma” (come in alcune linee di metropolitane parigine).
Oltre ai problemi tecnici si doveva tener conto che per realizzare un’opera di
notevoli dimensioni come questa c’era bisogno di una notevole somma di
denaro. Il punto di partenza (con scarsi risultati) fu infatti la legge del 1942 del 29
dicembre 1969 che finanziava la costruzione e l’esercizio di ferrovie
metropolitane. Grande aiuto però fu dato da una società della metropolitana di
Milano, i cui fondi però erano vincolati alla fine di quell’anno. Dunque furono
iniziati i lavori partendo da una breve tratta da Piazza Bernini e Piazza
Medaglie D’Oro (progetto già esistente). Solo nel giugno del 1977 fu pronto il
progetto definitivo da Garibaldi a Colli Aminei, che fu approvato dal consiglio
comunale, ma bisognava comunque risolvere il problema dei fondi.
Dopo il terremoto del 1980 fu necessario adeguare tutta la progettazione
esistente alle nuove norme antisismiche. Bisognava inoltre riconsolidare gli
edifici sovrastanti la linea prima di poter riprendere gli scavi.
Nel Febbraio del 1985 fu realizzato un accordo per la realizzazione del tratto
Colli Aminei – Secondigliano.
Nel Marzo del 1993 entrò in funzione il tratto Vanvitelli - Colli Aminei, seguito
nel 95’ dal prolungamento fino a Piscinola.
Attualmente la metropolitana, nelle ore di punta prevede, un treno ogni 6
minuti e ogni giorno circa 110.000 persone che utilizzano la linea 1.
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ESPOSIZIONE
STAZIONE DUOMO
e il suo tempio romano
La nuova stazione Duomo di Napoli è stata progettata dall’architetto
Massimiliano Fuksas e dalla moglie Doriana Mandrelli per servire come
centro di trasporto per la città e la regione circostante. Tuttavia, durante i lavori
di costruzione sono stati fatti numerosi ritrovamenti archeologici che hanno
portato alla luce una parte importante della storia di Napoli.
La stazione Duomo inizia i suoi lavori nel 2001 che ancora tutt’oggi sono
incompleti. Il ritardo di ciò è in gran parte dovuto ai ritrovamenti a soli 8 metri
sotto il livello della piazza
Tra i principali ritrovamenti vi sono i resti di un muro che apparterrebbe alle
antiche mura greche della città, risalenti al IV secolo a.C. Inoltre, sono stati
ritrovati alcuni resti di una villa romana, con mosaici e pavimenti in opus sectile,
che risalgono al III secolo d.C.
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Questi ritrovamenti archeologici hanno portato ad una modifica del progetto
iniziale della stazione, in modo da poter integrarli nella nuova struttura. Infatti,
i resti della villa romana sono stati completamente restaurati e ricostruiti
all'interno della stazione, rendendoli accessibili al pubblico.
Nel progetto iniziale il tempio doveva essere visibile anche da fuori la stazione
della metropolitana grazie alla grande cupola trasparente realizzata in acciaio
corten e vetro su Piazza Nicola Amore, all’inizio di via Duomo. Al momento
però, per questioni economiche, la sua realizzazione è stata bloccata.
L'architettura della nuova stazione Duomo ha una profondità di circa 40 metri
e si sviluppa su 4 livelli: il primo, ospita il tempio (visibile dall’esterno grazie
alla copertura vetrata in superficie) che tramite una grande parete trasparente
permette la vista dei resti della villa romana al suo interno. L’ampia area di
ingresso che si apre su una grande hall, dove sono presenti negozi e servizi per
i passeggeri.
Il secondo livello adibito ai tornelli per il passaggio dei piani inferiori e per
l’arrivo dei treni. Il percorso verso le banchine è caratterizzato da pannelli in
acciaio retroilluminati intagliati con forme esagonali che cambiano colore a
seconda delle ore della giornata, con un percorso che va dal celeste del giorno,
all’arancio del tramonto fino al blu della notte.
In sintesi, quest’opera rappresenta un mix tra l’architettura moderna e l’antico,
valorizzando così l'importante patrimonio storico-culturale della città di
Napoli. Inoltre grazie alla preservazione e l'integrazione dei resti della villa
romana all'interno della stazione, insieme alla realizzazione di una nuova
struttura funzionale ed efficiente, contribuisce allo sviluppo del trasporto
pubblico e del turismo culturale nella città.
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CONCLUSIONI
La costruzione della metropolitana di Napoli è stata caratterizzata da numerosi
problemi tecnici e finanziari che ne hanno rallentato l'avanzamento, ma alla
fine la sua realizzazione ha rappresentato una soluzione innovativa e
funzionale per il sistema di trasporto della città.
Il tema del recupero e conservazione dell'antico associato al nuovo si è
dimostrato di notevole importanza in ambito architettonico e urbanistico in
quanto permette di valorizzare e preservare il patrimonio storico-culturale
delle città, senza però mettere da parte l’innovazione e l'evoluzione delle
tecnologie.
Per questo la nuova stazione Duomo di Napoli, dona un’attenzione notevole al
contesto storico-architettonico circostante.
presentando una serie di elementi moderni e funzionali, come le coperture e le
facciate in vetro e acciaio, ma allo stesso tempo dialoga con il patrimonio
storico della zona, utilizzando le pietre e i materiali originali presenti nell'area
circostante.
In questo modo, la nuova stazione è stata inserita in un contesto urbano dalle
importanti valenze storiche e culturali in modo armonico, consentendo il
mantenimento di un equilibrio fra il passato e il presente.
Inoltre l’attenzione al recupero dell'antico e alla conservazione del patrimonio
storico-culturale contribuisce ad arricchire il patrimonio architettonico e
artistico della città di Napoli.
In conclusione, il tema del recupero e conservazione dell'antico associato al
nuovo è un approccio che unisce il valore dell'antico e lo integra in modo
creativo e intelligente con le nuove tecnologie e le forme architettoniche
contemporanee.
La nuova stazione Duomo di Napoli rappresenta un esempio di questo
approccio, che concilia passato e futuro in modo armonico e innovativo.
SITOGRAFIA
https://www.napolidavivere.it/2021/07/29/stazione-duomo-dellametro-linea-1-dinapoli/http://www.danpiz.net/napoli/trasporti/StoriaLinea1.htm
BIBLIOGRAFIA
- Tesi Polimi di storia citta di Napoli rapporto con prog linea 1 (materiale
didattico del corso)
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