Uploaded by leandrobattistoni

Capitolo 6 Micro. Costi e mercato concorr.

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INTRODUZIONE
PML(prodotto marginale del lavoro) è l’aumento di produzione che si ottiene impiengando un’unità
aggiuntiva di fattore stesso.
PML= ∆ Produzione totale/ ∆ Quantità del fattore di produzione
PML è sempre decrescente visto che arrivati ad un gran numero di lavoratori iniziano ad esserci problemi di
coordinamento e di spazi.
CF: costi fissi CV: costi variabili CT(Q)= CV(Q) + CF
CMT= CT/Q
CMF= CF/Q
CMV= CV/Q
C’= ∆CT/∆Q
La curva del C’ è sempre crescente nel breve periodo a causa del PML.
La curva del CMT è sempre a forma di U perché prima decresce a causa dei CF che si ripartiscono su più
unità, fino ad arrivare ad un minimo e poi rinizia a risalire a causa dell’aumento dei CMV che sono sempre
meno efficienti a causa del PML decrescente.
CMT nel breve o lungo periodo
Molte decisioni sono modificabili solo nel lungo per questo le due curve sono diverse. I CF sono fissi nel
breve periodo.
La curva di CMT di lungo periodo è più piatta di quello di breve periodo visto che nel breve periodo per
aumentare la Q bisogna aumentare i CV che causano rendimenti decrescenti e aumento del C’. Invece nel
lungo periodo si possono anche bilanciare i CF e CV e quindi mantenere il CMT fermo. Però anche quella di
lungo periodo dopo un po inizia a crescere a causa dei problemi di coordinamento di un azienda molto
grande.
L’impresa può scegliere il costo fisso in modo da minimizzare il CMT per ogni possibile livello di produzione
.
MERCATO CONCORRENZIALE, RICAVI E PROFITTI
Il ricavo totale di un impresa è il Prezzo per la quantità prodotta.(Price Taker)
RMT= RT/Q
R’= ∆RT/∆Q (= P in un mercato concorr.)
Quando Q aumenta di un unità il RT aumenta di P.
Profitto=RT- CT
Profitto economico: RT- costi-opportunità
Profitto contabile: RT- costi espliciti
MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO
Se il R’>C’ all’impresa conviene aumentare la Q
Se R’<C’ all’impresa conviene diminuire la Q
Quindi per massimizzare il profitto deve essere R’=C’
La curva di C’ determina la quantità offerta di un’impresa quindi è anche la sua curva di offerta.
SOSPENSIONE DELLA PRODUZIONE
La sospensione è una scelta di breve periodo invece l’uscita di lungo. I CF si eliminano solo uscendo
definitivamente dal mercato.
Un’impresa sospende la produzione se il ricavo che otterrebbe restando in attività è inferiore ai suoi CV in
produzione quindi se RT<CV  P<CMV. Cosi’ si minimizza la perdita che sarebbero i CF e il CMV minimo è
detto prezzo di chiusura.
Se P > CMT minimo (prezzo di pareggio)
v. caso generale trattato in precedenza: l’impresa continua a produrre e massimizza il profitto producendo
Q: C’ = P
Se [ prezzo di chiusura < P CMV minimo  copre CMV e parte del CMF 
continuando a produrre, perdita = parte del CF mentre opzione chiusura genera perdita = CF 
conviene continuare a produrre (nel breve periodo), con Q: C’ = P
se P = CMV minimo (prezzo di chiusura), indifferente produrre Q: C’=P o nulla.
USCITA(ENTRATA)DAL MERCATO
Uscendo dal mercato un’impresa risparmia sia i CV ma anche i CF per questo esce dal mecato se
RT<CT  P<CMT
Entra nel mercato se P>CMT
-
Se l’impresa è nel mercato produce la quantità per la quale il C’=P ma se in corrispondenza della Q
di equilibrio il P<CMT l’impresa decide di uscire.
-
MISURARE GRAFICAMENTE IL PROFITTO
Profitto= (P-CMT)x Q
OFFERTA DI MERCATO
BREVE PERIODO CON UN NUMERO FISSO DI IMPRESE
A ogni livello di prezzo ciascuna impresa produce la quantità per la quale il P=C’. Questo significa che finchè
il P è superiore al CMV la curva di C’ di ciascuna impresa è la sua curva di offerta.
Quindi per ricavare la curva di offerta di mercato bisogna sommare la Q offerta di ciascuna impresa a ogni
livello di prezzo.
LUNGO PERIODO CON LIBERTA’ DI ENTRATA E USCITA
Se le imprese nel mercato sono redditizie, altre imprese sono spinte ad entrare nel mkt accrescendo la Q
offerta e spingendo il P e il profitto verso il basso.
Se invece le imprese gia nel mercato subiscono perdite le imprese hanno un incentivo ad uscire facendo
quindi diminuire l’offerta e spingendo verso l’alto i prezzi e i profitti.
Questo processo di entrata e di uscita ha fine solo quando si hanno dei profitti economici nulli cioè il
CMT=P.
Ma in un mkt concorr. Il P=C’ quindi si arrivera al punto che il CMT=C’, e questo succede solo se si opera al
minimo del CMT.
La curva di offerta di mkt di lungo periodo è una retta orizzontale corrispondente al prezzo. Quindi il
numero delle imprese nel mkt si aggiusta in modo che il P sia uguale al CMT e ci siano abbastanza imprese
da soddisfare la domanda.
SPOSTAMENTO DELLA CURVA DI DOMANDA NEL BREVE E NEL LUNGO PERIODO
Con un’aumento della domanda tutte le imprese reagiscono aumentando la Q e poiché la curva di offerta
delle imprese nel breve periodo corrisponde alla curva di C’ l’aumento della produzione di ciascuna impresa
è determinato da essa.
Quindi nel breve periodo il nuovo equilibrio il P è maggiore del CMT e realizzano profitti positivi.
Questo incentiva l’entrata di nuove imprese che spostano la curva di offerta verso destra e quindi il nuovo
equilibrio di lungo periodo riporta il prezzo uguale al CMT, il profitto diventa di nuovo nullo e la Q offerta è
aumentata.
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