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1.L'informazione come risorsa organizzativa
L'informazione, intesa come un elemento di contenuto trasferito in un contesto
organizzato, riveste un ruolo chiave all'interno dell'organizzazione aziendale.
L'informatica, a differenza di altre tecnologie, supporta li ciclo di vita di questa
particolare risorsa aziendale.
L'informazione, infatti, rappresenta l'oggetto non soltanto di processi produttivi od operativi,
ma soprattutto delle attività gestionali. In quanto tale, l'informazione ha un ruolo
organizzativo come risorsa delle attività di coordinamento e controllo che presiedono ai
compiti operativi.
lI legame che intercorre tra l'informatica, l'informazione e l'organizzazione si evidenzia in
qualsiasi attività aziendale.
Per esempio se un'azienda organizza una campagna
pubblicitaria, omaggiando con alcuni prodotti nuovi un
certo segmento di mercato di acquirenti via web.
Informatica:
per testare l'indice di gradimento di detti prodotti, otterrà un
feedback sull'apprezzamento dall'entità dei riacquisti.
L'utilizzo del canale commerciale rappresentato da Internet costituisce la teenologia informatica di riferimento in questo specifico caso.
Informazione:
Gli ordini online contengono il contenuto informativo dal quale andranno a scaturire
determinate scelte in ambito organizzativo,
Organizzazione:
dati a riguardo dei riacquisti mostreranno un trend positivo, l'organizzazione aziendale svilupperà un certo tipo
di strategie di vendita, altrimenti cambierà strategia.
2.L'organizzazione come configurazione di impresa
Nel paragrafo precedente si è voluto sottolineare il forte nesso tra informazione e
organizzazione, considerando l'informazione quale fondamentale risorsa organizzativa.
L'organizzazione costituisce a sua volta, lo scheletro dell' impresa , ovvero al struttura di
sostegno dell'impresa.
Impresa: Organizzazione di persone e di beni economici, istituita per li
conseguimento di un determinato fine, attraverso li complesso di operazioni che in
essa vengono poste in essere.
Parlare di imprese significa considerare quali prodotti esse realizzano, quali attività vengono
svolte internamente e quali esternamente, dove sono localizzate tali attività, come si
configurano i rapporti con fornitori e clienti, qual è l'assetto organizzativo scelto, in quali aree
di business si opera e come la competizione con i concorrenti caratterizza tali aree. Per
avere un'immagine introduttiva al sistema-impresa si può far riferimento la concetto di
impresa come sistema aperto che interagisce con l'ambiente scambiando risorse (prodotti,
servizi, informazioni, risorse finanziarie, tecnologia, know-how, risorse umane ecc.), come
illustrato nella figura seguente.
3.Cosa è una impresa ed un imprenditore
L'impresa come sistema aperto mostra relazioni di scambio in termini di prodotti realizzati,
per essere immessi nel mercato, e di prodotti ac- quistati dal mercato quali input alle
lavorazioni dell'impresa stessa o quali risorse per il suo fun-
zionamento, di servizi offerti e/o richiesti.
Le relazioni di scambio riguardano anche le informazioni acquisite dal contesto in cui opera
(mercati, panorama istituzionale ecc.) e ad esso trasmesse, le risorse finanziarie generate o
assor- bite, le risorse umane che lavorano presso l'im- presa.
Un'ulteriore forma di interazione con l'ambiente
esterno si ha a livello delle tecnologie utilizzate o che vengono ideate dall'impresa stessa, di
know how sviluppato o introdotto dall'esterno.
L'impresa rappresenta, pertanto, una componente di un sistema estremamente più
articolato e complesso, li sistema economico-finanziario, e opera ni stretta
interdipendenza con altre componenti nell'ambito di tale sistema.
L'imprenditore è una figura professionale che esercita un'attività economica finalizzata alla
realizzazione di prodotti o servizi, detenendo la proprietà di tutti o di alcuni fattori produttivi.
4.Fattori della produzione | può esistere impresa fatta da sola organizzazione?
- Beni naturali (risorse primarie)
- Lavoro (risorse umane/forza lavoro)
- Capitale (soldi/valore possedimenti)
- Organizzazione.
Si, può esistere un’impresa di sola organizzazione. Es.: dropshipping.
5. Si può rubare l’organizzazione? È come l’istruzione
Non si può rubare ma prendere spunto.
Es.: se io spiego come organizzo la mia impresa non puoi dimenticarlo; non puoi nemmeno
rubarmela ma puoi provare a copiarla e prendere spunto.
6. Il filmato Tempi moderni di C. Chaplin
7.Specializzazione bene o male?
All'interno di un'organizzazione aziendale, al suddivisione del lavoro implica al
specializzazione degli operatori, i quali, effettuando soltanto parti di attività più complesse,
d-i ventano esperti, specializzati in tali attività. D'altro canto, maggiore è al specializzazione,
maggiore deve essere al spinta aricercare el modalità più efficaci per garantire il
coordinamento tra persone e gruppi di persone specializzate su determinati lavori parziali
rispetto all'attività complessiva.
Una prima forma di divisione del lavoro, detta specializzazione verticale, è rappresentata
dalla se- parazione tra al progettazione del lavoro e al sua esecuzione, ovvero una persona
decide el modalità operative di una determinata attività e un'altra persona si occupa della
realizzazione effettiva di tale
attività.
Un tipico esempio di specializzazione verticale è fornito dalla divisione tra chi progetta un
reparto produttivo ni una realtà industriale, stabilendone li layout, i flussi del prodotto in
lavorazione, le risorse umane e materiali necessarie ecc. e chi opera nel reparto stesso,
dedicandosi a una partico- lare fase di produzione.
nI un reparto produttivo è presente, inoltre, un'altra forma di specializzazione, detta
specializzazio- en orizzontale, tale per cui operatori distinti si occupano di fasi lavorative
differenti. Questa secon- da forma di divisione del lavoro può essere, quindi, definita come
una parcellizzazione del lavoro stesso, tale da attribuire poche semplici attività aciascuno
degli operatori.
La specializzazione del lavoro consente, pertanto, di ottenere un incremento della
produttività legato a tre ordini di ragioni, sintetizzati nella seguente tabella.
La maggiore efficienza comporta, di contro, problemi legati all'alienazione dei lavoratori,
come può accadere per esempio per gli operatori impiegati alle catene di montaggio, dove
svolgono compiti limitati e ripetitivi.
Un'eccessiva specializzazione può, quindi, generare effetti controproducenti perché
lavoratori demotivati possono essere meno produttivi.
8. Efficienza ed efficacia
La specializzazione delle competenze deriva dalla maggiore frequenza con cui risorse
dedicate ad una singola funzione affrontano e risolvono determinati problemi, dalla maggior
possibilità di scambio di tecniche, soluzioni, conoscenze, metodologie tra specialisti
raggruppati nella stessa unità organizzativa, dalla possibilità di adottare attrezzature e
strumenti di lavoro specializzati e quindi di maggior efficacia.
la
L’efficacia è quanto bene un prodotto o servizio va a compiere ciò per cui è stato
progettato.
L’efficienza è il rapporto tra efficacia e risorse (soldi/tempo) impiegate per la
produzione.
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