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Lezione 1 2 - Introduzione - v8 AGGIUSTATO

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Acronimi
A
Attività (assets)
CG
Corporate governance
EV
Enterprise value
MoM
Multiple of money (LBOs)
SP
Stato patrimoniale
A/P
Attività / passività
CI
Costi indiretti
FC o F
Flusso di cassa
MP
Materie prime
TAE
Tasso annuo effettivo
ABC
Activity based costing
CIF
Costi indiretti fissi
FCFE
Market risk premium
TAN
Tasso annuale netto
AD
Amministratore delegato CIN
Capitale investito netto
FCFO
Free cash flows to equity
MRP
holders
Free cash flows from operations NPV
Net present value (VAN)
TIR
ATV
(Ciclo) acquisto,
CIV
trasformazione e vendita
Book value (valore netto DCM
contabile)
Costo annuo equivalente DD
Costi indiretti variabili
GAAP
OPEX
GDO
PC
Operating expenses (costi
operativi)
Public company
TMGS
Debt capital markets
Due diligence
HY
Generally accepted accounting
principles
Grande distribuzione
organizzata
High yield
Tasso interno di
rendimento (IRR)
Tempi medi di
giacenza delle scorte
Tempi medi d'incasso
PFN
Posizione finanziaria netta
TMP
Capital expenditures
(Investimenti
capitalizzati)
Capital asset pricing
model
Capitale circolante
commerciale
Consiglio di
amministrazione
DSCR
Debt service coverage
ratio
IRR
Internal rate of return (tasso
interno di rendimento)
PN
Patrimonio netto
TS
E
Equity (patrimonio netto) LBO
Leveraged buyout
PPA
Purchase price allocation
VA
Valore attuale
Earnings before interests M&A
and taxes
EBITDA Earnings before interests, MC
taxes, depreciation &
amortization
Mergers & acquisitions
RdC
Rapporto di cambio
VAN
Valore attuale netto
Margine di contribuzione
RF
Rendiconto finanziario
VANOC Valore attuale netto
delle opportunità di
crescita
CE
Conto economico
EBT
Earnings before taxes
MCU
RO
Risultato operativo
VF
Valore futuro o finale
CFDS
Cash flow for debt
service
Direttore finanziario
ECM
Equity capital markets
MD
Margine di contribuzione
unitario
Materiali diretti
ROE
Return on equity
VN
Valore nominale
EqV
Equity value
MOD
Manodopera diretta
ROI
Return on investiments
WACC
Weighted average
cost of capital
BV
CAE
CAPEX
CAPM
CCC
CdA
CFO
2
EBIT
TMI
Tempi medi di
pagamento
Scudo fiscale (tax
shield)
Executive summary
I principali temi affrontati dalla lezione
3
1
Chi valuta le aziende? In quali circostanze? Che tipi di elaborati vengono
prodotti da soggetti diversi e in circostanze diverse?
2
Su che fondamenti poggiano i metodi di valutazione? Quali sono le differenze
tra valutare un'azienda in base ai suoi benefici futuri o in base al confronto coi
valori di altre aziende? I valori di bilancio esprimono già una misura di valore?
3
Qual è il risultato finale del processo di valutazione? Che differenza c'è tra il
valore dell’impresa e quello dell’equity? Quali metodi conducono a quale
risultato?
Finanza Aziendale (Introduzione alle Valutazioni)
Lezioni 1 e 2
Introduzione alla valutazione
d’azienda
Materiale a supporto delle slides:
MZ Cap. 1 (1.1 - 1.8)
PIV Par. I.6, III.1.15-17, III.1.42
Materiale fornito dai docenti
Slides a cura di Cesare Conti e Alberto Ghezzi
Indice
i.
Introduzione
ii. Scopi e utenti delle valutazioni
iii. Approcci generali e metodi specifici di valutazione
iv. Cenni alle configurazioni di valore
v. Entreprise value, equity value e il «bridge to equity»
vi. Il processo di valutazione
4
Introduzione
Definizione e generalità
■
La valutazione è il processo che determina il valore di qualsiasi attività,
finanziaria o reale
■
In particolare, la valutazione d’azienda è il processo di stima che determina il
valore del capitale economico dell’azienda attraverso l’utilizzo di diversi criteri
e metodi di valutazione
Mi conviene cedere un
bene?
Che performance ha
conseguito l'impresa?
Mi conviene acquisire un
concorrente?
5
■
Quanto vale oggi?
■
Su quali basi è espresso il
valore?
■
Valore oggettivo o soggettivo?
■
Come posso determinare il
valore?
Indice
i.
Introduzione
ii. Scopi e utenti delle valutazioni
iii. Approcci generali e metodi specifici di valutazione
iv. Cenni alle configurazioni di valore
v. Entreprise value, equity value e il «bridge to equity»
vi. Il processo di valutazione
6
Scopi e utenti delle valutazioni
Dove e perché si valutano business e imprese (1 di 2)
Banche d'investimento (M&A)
Boutique finanziarie
Società di consulenza e Big 4
(corporate finance advisory)
Banche d'investimento (ECM –
equity capital markets)
Investitori in private equity e
venture capital
7
■
Valutazioni nell'ambito di operazioni di M&A
■
Fairness opinion per operazioni straordinarie
■
Equity research in caso di initial public offerings
(IPO)
■
Equity research di società già quotate
■
Fairness opinion per offerte pubbliche (e.g. OPA)
■
Acquisizione di partecipazioni di maggioranza e
minoranza
■
Valutazione di startup
■
Valutazione e rendimenti in leveraged buyout
Scopi e utenti delle valutazioni
Dove e perché si valutano business e imprese (2 di 2)
Investitori
strategici ed
esigenze
contabili
Commercialisti
e periti
8
■
Acquisizioni e cessioni di business e di partecipazioni
■
Piani di stock option
■
Financial reporting (test di impairment ecc.)
■
Perizie ex lege per operazioni straordinarie (concambio
di fusione e scissione, conferimenti, aumenti di
capitale...)
■
Perizie ai fini fiscali
■
Consulenze tecniche in caso di contenziosi tra parti (per
il giudice o in arbitrati)
■
Valutazione di danni e di perdita di chance
Scopi e utenti delle valutazioni
Un semplice esempio di indicatori valutativi: HJ Heinz acquisisce Kraft Foods
■
■
■
Kraft – Prezzo per azione al 25 marzo = 50
N° azioni = 588 (m)
Valutazione (del mercato) = 50*588 = 29.400 m
■
25/3/15: Heinz fa un’offerta di acquisto per
Kraft Foods
Prezzo offerto per azione = 78
Valutazione (per Heinz) = 78*588 = 45.864 m
Premio implicito = (45.864 / 29.400) - 1 = 56%
■
■
■
■
■
■
Utile netto di Kraft: 856 m
P/E di Kraft (di mercato) = 29.400 / 856 = 34 x
P/E di Kraft (per Heinz) = 45.864 / 856 = 53 x
■
■
P/E medio di altre società nel settore = 25 x
Valutazione (rispetto al multiplo medio nel
settore) = 25 * 856 = 21.400 m
75,0
70,0
65,0
60,0
55,0
50,0
45,0
40,0
35,0
Kraft Foods Inc.
30,0
1/9/14
9
1/10/14
1/11/14
1/12/14
1/1/15
1/2/15
1/3/15
1/4/15
1/5/15
1/6/15
1/7/15
Scopi e utenti delle valutazioni
Un esempio di report di valutazione di una banca d'affari per un cliente in M&A advisory
■
Report di valutazione
preparato da una investment
bank ad un cliente dei servizi
di M&A advisory
■
La relazione è preparata ad uso
interno e riservato
■
Il contenuto e la forma sono
liberi e adatti allo scopo
specifico
■
In questo caso: valutare
delle modifiche alla
struttura del gruppo; sono
preliminarmente valutate
alcune partecipazioni
Fonte: https://sec.report/Document/0001193125-11-285274/.
10
Scopi e utenti delle valutazioni
Un esempio di fairness opinion di una banca d'affari
■
Febbraio 2014: Volkswagen lancia
un'OPA (offerta pubblica di acquisto
obbligatoria) su Scania (gruppo
svedese di produzione di veicoli
industriali)
■
Morgan Stanley ha preparato una
fairness opinion per il CdA di Scania
per valutare la congruità del prezzo
offerto da Volkswagen
Fonte: http://mb.cision.com/Public/209/9552809/a55574f51cbdc049.pdf
11
Scopi e utenti delle valutazioni
Un esempio di equity research di una banca d'affari
■
Pubblicazione di Credit Suisse che si
occupa del coverage di Netflix nella
sua attività di research
■
La banca è imparziale rispetto alla
società, e si basa su informazioni
pubblicamente disponibili
■
La relazione conclude con un target
price che un'azione della società
dovrebbe avere ragionevolmente nel
breve termine
■
È inclusa solitamente una
raccomandazione d'investimento
■
Le relazioni di equity research sono
periodicamente aggiornate
Fonte: https://plus.credit-suisse.com/rpc4/ravDocView?docid=_XWaA2AN-Ytkb
12
Indice
i.
Introduzione
ii. Scopi e utenti delle valutazioni
iii. Approcci generali e metodi specifici di valutazione
iv. Cenni alle configurazioni di valore
v. Entreprise value, equity value e il «bridge to equity»
vi. Il processo di valutazione
13
Approcci generali e metodi specifici di valutazione
Approcci generali
■
Tre principali approcci per valutare una azienda (o qualsiasi asset)
■
Approccio basato sui flussi di Risultato
■
Approccio comparativo
■
Approccio patrimoniale
Approccio basato sui
flussi di risultato
14
Approccio
comparativo
Approccio
patrimoniale
Approcci generali e metodi specifici di valutazione
Approccio basato sui flussi di risultato
Approccio basato sui flussi di risultato
■
Il valore della azienda è espresso in funzione della capacità del business di
generare cassa (DCF) o di generare reddito (metodo reddituale)
Valore = valore attuale di tutti i benefici futuri
■
15
Questo approccio di valutazione si basa su tre fattori che determinano il
valore creato da un business:
■
Capacità di generare flussi di cassa o reddito in futuro
■
Profilo di rischio
■
Orizzonte temporale di riferimento e calcolo dei valori attuali
Approcci generali e metodi specifici di valutazione
Approccio comparativo
Approccio comparativo
■
Approccio fondato sui multipli
■
Il valore di un business è stimato partendo dai prezzi di borsa dei business
confrontabili (multipli di borsa) o dei prezzi negoziati in transazioni di
controllo (multipli di transazione)
Valore = valore di business comparabili
■
16
Questo approccio richiede l’esistenza di prezzi di mercato di società
comparabili
Approcci generali e metodi specifici di valutazione
Approccio Patrimoniale
Approccio patrimoniale
■
Approccio fondato sulla stima dei singoli asset che formano il capitale
investito di un’impresa
Valore = somma del valore dei singoli asset
17
■
Ogni asset è valutato alle condizioni correnti di mercato
■
Approccio tradizionale quando il valore dei singoli asset è autonomo e
determinabile con parametri di mercato (es. società immobiliari)
■
Possibilità di valorizzare gli asset immateriali anche se non sono registrati a
bilancio
Approcci generali e metodi specifici di valutazione
Metodi specifici (1 di 2)
■
A ciascun approccio sono riferiti metodi specifici che configurano i
procedimenti percorribili nell'ambito dell'approccio-base considerato
Approccio
basato sui
flussi di
risultato
Approccio
basato sulla
evidenziazione
della
creazione di
valore
18
■
Discounted cash flows – Asset side (FCFO)
■
Discounted cash flows – Equity side (FCFE)
■
Discounted cash flows – Adjusted present value (FCFO + TS)
■
Dividend discount model – DDM
■
Metodo reddituale
■
Metodo misto patrimoniale / reddituale
■
Economic Value Added (EVA)
■
Residual income model
Approcci generali e metodi specifici di valutazione
Metodi specifici (2 di 2)
Approccio
patrimoniale
Approccio
comparativo
Altri metodi
19
■
Metodo patrimoniale (semplice e complesso)
■
Valore di liquidazione
■
Metodo della somma delle parti
■
Multipli di borsa
■
Multipli di transazione
■
Analisi dei premi
■
Valore corrente di mercato (capitalizzazione di Borsa)
■
Opzioni reali
■
Consenso degli analisti
■
Valutazione implicita in leveraged buyout
Indice
i.
Introduzione
ii. Scopi e utenti delle valutazioni
iii. Approcci generali e metodi specifici di valutazione
iv. Cenni alle configurazioni di valore
v. Entreprise value, equity value e il «bridge to equity»
vi. Il processo di valutazione
20
Cenni alle configurazioni di valore
I Principi Italiani di Valutazione – PIV
21
■
L’Organismo Italiano di Valutazione (OIV) è una fondazione indipendente
senza scopi di lucro promossa da associazioni professionali ed enti, tra cui
l’Università Bocconi e la Borsa Italiana
■
La finalità di OIV è servire il pubblico interesse nel campo delle valutazioni,
accrescendo la fiducia nei confronti dell’attività di valutazione
■
OIV ritiene che i Principi Italiani di Valutazione (PIV) definiscano le linee guida
utili a garantire l’affidabilità delle valutazione delle valutazioni auspicando
l’aderenza delle associazioni professionali e dei singoli esperti all’utilizzo dei
PIV in sede di valutazione
Cenni alle configurazioni di valore
L’importanza della classificazione delle configurazioni di valore contenuta nei PIV
■
22
I PIV definiscono alcune categorie di configurazione di valore che hanno un
ruolo centrale per comprendere:
■
i meccanismi di formazione dei prezzi sul mercato del controllo e il punto
di vista di specifici investitori nella determinazione del prezzo di una
società o un bene oggetto di acquisto
■
i rapporti tra finalità della stima e definizione di valore appropriata
■
le condizioni alla base della convergenza/divergenza delle differenti
definizioni di valore
Cenni alle configurazioni di valore
L’esperto deve precisare la configurazione di valore prescelta, avendo presente
da un lato le differenze fra prezzo, costo e valore; dall’altro le finalità della stima
■
Il prezzo è il corrispettivo richiesto, offerto o pagato per l’acquisizione
dell’attività reale o finanziaria da valutare. Si tratta di una grandezza
empirica
■
Il costo indica l’ammontare delle risorse utilizzate per acquisire o per
realizzare l’oggetto della valutazione
■
Il valore non è una grandezza empirica ma il risultato di una stima che può
avere per oggetto:
i.
il prezzo più verosimile
ii. i benefici economici offerti dall’attività medesima ad un generico
operatore presente sul mercato (valore intrinseco) oppure al
particolare soggetto che attualmente la detiene o che potrà detenerla
(valore d’investimento)
23
Cenni alle configurazioni di valore
Classificazione delle configurazioni di valore
■
Esistono sei configurazioni di valore di riferimento:
I.
valore intrinseco o fondamentale
Più importanti per la valutazione
d'azienda in operazioni di M&A e
per analisti finanziari
II. valore di mercato
III. valore d’investimento
IV. valore negoziale equitativo
V. valore convenzionale o speciale
VI. valore di smobilizzo
24
Principalmente adottate da periti /
commercialisti nella valutazione in
operazioni straordinarie o nelle
valutazioni di bilancio
Cenni alle configurazioni di valore
Il valore intrinseco (o fondamentale)
Il valore intrinseco o fondamentale di un’attività reale o finanziaria (o di
un’entità
aziendale) esprime l’apprezzamento che un qualsiasi soggetto razionale operante
sul mercato senza vincoli e in condizioni di trasparenza informativa dovrebbe
esprimere alla data di
riferimento, in funzione dei
benefici economici offerti
dall’attività medesima e dei relativi rischi
25
■
Il valore intrinseco (chiamato frequentemente valore economico del capitale
nel caso delle aziende) è frutto dell’analisi fondamentale
■
In un mercato razionale operante in modo ordinato e in condizioni di
trasparenza informativa, il valore intrinseco dovrebbe essere riflesso nei
prezzi, e dunque nel valore di mercato
Cenni alle configurazioni di valore
Il valore di mercato
Il valore di mercato di un’attività reale o finanziaria (o di un’entità aziendale) o di
una passività è il prezzo al quale la medesima potrebbe essere negoziata, alla data
di riferimento, fra soggetti indipendenti e motivati che operano in modo informato,
prudente, senza essere esposti a particolari pressioni (obblighi a comprare o a
vendere)
26
■
Il valore di mercato dei PIV coincide con il market value degli IVS
■
Riflette il massimo e migliore uso dell’attività ed è una stima “point in time”
■
Prevede che la vendita del bene avvenga dopo un periodo di
"commercializzazione" adeguato a portare all’attenzione di un sufficiente
numero di partecipanti al mercato la vendita del bene
■
Il mercato di riferimento per l’attività o la passività oggetto di valutazione è il
mercato nel quale l’attività è normalmente scambiata alla data di valutazione e
presuppone che gli operatori agiscano in modo informato e prudente
Cenni alle configurazioni di valore
Il valore d’investimento
Il valore d’investimento esprime i benefici offerti da un’attività reale o finanziaria
(o di un’entità aziendale) al soggetto che la detiene,
o che potrà detenerla in
futuro, con finalità operative o a puro scopo d’investimento.
27
■
Il valore d’investimento dei PIV coincide con l’investment value degli IVS
■
Il valore d’investimento è collegato alle caratteristiche del suo detentore
■
Il valore d’investimento può tenere conto di particolari sinergie, dovute
all’associazione con altre attività reali o finanziarie, oppure alla presenza di
benefici speciali per un particolare detentore
Cenni alle configurazioni di valore
Un semplice esempio di diverse configurazioni di valore nell'acquisizione di un immobile
200
Negoziazione e/o
valutazioni
errate (↑ o ↓)
190
Sinergie
175
Valore extra
di attività e
passività
150
Valore di
mercato
Valore
Intrinseco
28
Valore di
investime
nto
Prezzo di
acquisto
o vendita
Cenni alle configurazioni di valore
Un ulteriore elemento fondamentale: la data di valutazione
Data di riferimento della valutazione (valuation date o appraisal date o effective
date o measurement date) = data di riferimento della stima (la data alla quale si
applica la stima). Caratterizza la base informativa della valutazione (PIV,
Glossario)
29
■
La valutazione di un'impresa (o un bene) è espressione del suo valore ad uno
specifico momento temporale
■
La data vale per qualsiasi metodo utilizzato
■
E.g. la valutazione al 31/12/2020 può essere basata:
■
Un modello DCF, con flussi di cassa attualizzati degli anni dal 2021 in poi
■
Un multiplo di mercato che confronta il valore all'utile netto storico 2020
■
Un multiplo di mercato che confronta il valore all'utile netto atteso 2022
■
...
Cenni alle configurazioni di valore
Un ulteriore elemento fondamentale: la data di valutazione
30
■
La data della relazione di valutazione non sempre coincide con la data di
valutazione
■
Generalmente è utile far coincidere la data di valutazione con la chiusura di un
esercizio contabile, per poter facilmente utilizzare la cadenza del bilancio
■
Esempio: una fairness opinion scritta il 20 gennaio 2021 ragionevolmente
stimerà il valore al 31 dicembre 2020
■
In certi casi specifici potrà occorrere valutare una società ad una data diversa
■
Esempio: è inizio 2021 e un fondo di private equity sta considerando un
investimento. Il fondo generalmente detiene le partecipazioni per 5 anni. Il PE
valuterà la target:
■
A fine 2020, per l'investimento iniziale
■
A fine 2025, per prevedere il prezzo di vendita finale e misurare il
rendimento (IRR)
Indice
i.
Introduzione
ii. Scopi e utenti delle valutazioni
iii. Approcci generali e metodi specifici di valutazione
iv. Cenni alle configurazioni di valore
v. Entreprise value, equity value e il «bridge to equity»
vi. Il processo di valutazione
31
Entreprise value, equity value e il «bridge to equity»
Valutazioni asset side ed equity side (1 di 2)
■
Il valore di una impresa può essere calcolato attraverso un approccio asset side
o equity side
■
I metodi con un approccio asset side stimano l’entreprise value (EV), ossia il
valore del capitale investito nell’impresa indipendentemente da come è stata
finanziata
■
I metodi con un approccio equity side stimano l’equity value (EqV), ossia il
valore del patrimonio netto dell’impresa
Valori correnti
ENTREPRISE
VALUE
Valori contabili
Capitale
investito
netto
Indebitamento
finanziario
netto
Patrimonio
netto
32
Valori correnti
EQUITY
VALUE
Entreprise value, equity value e il «bridge to equity»
Il "bridge to equity"
■
L'obiettivo del processo di valutazione è ovviamente misurare il valore
corrente del capitale (i.e. del patrimonio netto) della società, ovvero l'equity
value
■
Come già visto, i metodi di valutazione asset side determinano – dapprima l'enterprise value: occorre successivamente giungere all'equity value
incorporando il valore corrente delle attività/passività che l'EV non ha già
incorporato
■
Il passaggio da enterprise value a equity value al termine di un modello di
valutazione asset side è comunemente chiamato il "bridge to equity"
2
1
33
Calcolo dell’
ENTREPRISE
VALUE
Meno il valore del DEBITO
Capitale
investito
netto
Indebitamento
finanziario
netto
Patrimonio
Netto
3
= EQUITY
VALUE
Entreprise value, equity value e il «bridge to equity»
Altri
Approccio
patrimoniale
Approccio
comparativo
Flussi di
risultato
Il "bridge to equity" segue il calcolo dell'EV nei metodi di valutazione asset side
34
Metodi asset side
DCF asset side
APV
Metodi equity side
DCF equity side
Metodo reddituale
Multipli di mercato (EV/ Ricavi,
EV/EBITDA, EV/EBIT…)
Multipli di mercato (P/E, P/BV...)
Multipli di transazione (EV/ Ricavi,
EV/EBITDA, EV/EBIT…)
Multipli di transazione (P/E, P/BV...)
Metodo patrimoniale
Valore di liquidazione
Somma delle parti
Somma delle parti
Metodo EVA
Metodo misto
Residual income
Indice
i.
Introduzione
ii. Scopi e utenti delle valutazioni
iii. Approcci generali e metodi specifici di valutazione
iv. Cenni alle configurazioni di valore
v. Entreprise value, equity value e il «bridge to equity»
vi. Alcune riflessioni sul processo di valutazione
La capitalizzazione di borsa è gia una stima del valore della società dunque oltre allo stimatore anche il mercato attribuisce valore, o
Il mercato è un buon metodo di cobfronto
35
Alcune riflessioni sul processo di valutazione
La valutazione di società quotate: confronto con la capitalizzazione di Borsa
■
Per una società quotata, la capitalizzazione di Borsa è già una stima del valore
della società stessa
Capitalizzazione di Borsa = Prezzo per azione * numero di azioni
■
Se il mercato è efficiente:
Valore ottenuto con un processo valutativo > Capitalizzazione  Titolo
sottovalutato
Valore ottenuto con un processo valutativo < Capitalizzazione  Titolo
sopravvalutato
36
Alcune riflessioni sul processo di valutazione
Imprese monobusiness
■
Ipotesi: impresa presente in un solo business con un attivo di bilancio formato
In un ‘azienda multi business ho cash flow aggregati,con rischi
solamente da asset funzionali al business diversi per ciascun business, e devo considerare i singoli
business i singoli cash flow e i singoli fattori di sconto e poi
effettuo una valutazione PER SOMMA DELLE PARTI
■
■
37
Processo di valutazione:
■
Analisi del mercato di riferimento e del business model
■
Sviluppo dei parametri quantitativi per la valutazione (flussi di cassa,
multipli, tassi)
L’analisi del business consente di impostare le scelte successive del processo
di valutazione riguardanti:
■
L’incertezza del business oggetto di valutazione
■
La proiezione dei flussi di cassa, nel contesto DCF
■
Definire il profilo di rischio del business
■
Mappare la posizione dell’impresa oggetto di valutazione rispetto alle
comparable company
Alcune riflessioni sul processo di valutazione
Imprese multibusiness (1 di 2)
■
■
Il valore di una impresa è pari alla somma dei valori dei business gestiti.
Pertanto:
■
Non vanno considerati gli «effetti di portafoglio»
■
Ogni business va apprezzato specificatamente (punti di forza, debolezza,
minacce e opportunità)
Questo procedimento per giungere al valore complessivo è noto come
valutazione per «somma delle parti» e dovrà prevedere le seguenti fasi:
i.
Individuazione dei business (parti) rilevanti;
ii. Individuazione di asset e passività legate ai singoli business;
iii. Elaborazione di business plan e proiezione di flussi di cassa specifici;
iv. Individuazione di tassi di attualizzazione per ogni business (per metodi DCF)
v. Individuazione di società comparabili (per metodi dei multipli)
38
Alcune riflessioni sul processo di valutazione
Metodi basati sul valore attuale di flussi di risultato: le determinanti fondamentali
■
Il valore di qualsiasi asset, business o impresa, è funzione di tre fattori:
1. Capacità di generazione di cassa
2. Distribuzione nel tempo dei flussi di cassa
3. Profilo di rischio dei flussi di cassa e del loro timing
39
Alcune riflessioni sul processo di valutazione
Incertezza nelle valutazioni
■
Le performance dei settori industriali sono caratterizzate da differenti livelli di
prevedibilità e di incertezza
■
Nuove iniziative (startup) e imprese che sviluppano strategie innovative
affrontano un tipo di incertezza diverso da quello che grava sui settori
tradizionali
■
Le imprese sono organizzazioni di uomini che competono generando
cambiamenti che costituiscono fattori di rischio per altre imprese: l’incertezza
è gestita dalle imprese
LA QUESTIONE è COME AFFRONTARE IL RISCHIO, QUAL è LA CAPACITA DI REAZIONE DI FRONTE IL RISCHIO? CIOè A CAMBIARE
MODELLO DI BUSINESS DI FRONTE A SOLLECITAZIONI ESTERNE O CAPACITA GESTIONALE NELL’EVOLVERSI MODIFICANDO I
PROPRI PROCESSI PRESERVANDO IL VALORE DELL’AZIENDA, IL RISCHIO NON SI PUO TOGLIERE DEVE ESSERE GESTITO
PRESERVANDO IL VALORE, CI SONO RISCHI NORMALI NECESSARI IN UN BUSINESS CE NE SONO ALTRI COME IL CAMBIO O LA
VARIAZIONE DEL PREZZO DI PETROLIO CHE DEVO SAPER GESTIRE. LA QUESTIONE è IL VALUTATORE DEVE TENER CONTO
DELLA CAPACITA DI GESTIRE IL RISCHIO DELL’AZIENDA? IL BETA LEVERED DIPENDE DALLA CAPACITA DI GESTIRE IL RISCHIO?
NON SI GUARDA SOLO IL PRODOTTO DI UN’AZIENDA E PERFORMANCE FINANZIARE MA è UN’ENTITà IN CUI CIASCUN
STAKEHOLDER DEVE ANCHE IDENTIFICARE SUL PIANO DEI VALORI AD ESSA (SUCCESSO SOSTENIBILE) PER CUI RILEVA ANCHE
COME L’AZIENDA è IN GRADO DI GESTIRE IL RISCHIO E DI COEM RECEPIRLO ALL’INTERNO DELLA VALUTAZIONE
40
Alcune riflessioni sul processo di valutazione
Incertezza e flessibilità di gestione
■
■
41
In un contesto di condizione attiva nei confronti del rischio, una valutazione
efficace richiede la scelta della prospettiva della valutazione:
■
Prospettiva chiusa: ancorata al business model attuale dell’impresa
■
Prospettiva aperta: tiene contro dell’adattamento del business model
La scelta dipende da due fattori:
■
Grado di incertezza della stima: è la misura in cui le informazioni non
disponibili in fase di stima possono impattare i risultati di valutazione
■
Flessibilità di gestione: è la misura in cui il business model consente al
management di gestire uno scenario sfavorevole o di cogliere nuove
opportunità in caso di scenario favorevole
Il processo di valutazione
Incertezza e valore
■
L’esposizione al rischio di un’iniziativa dipende da quattro fattori:
1. Sensibilità dei risultati attesi a variabili macroeconomiche;
2. Esposizione fattori di rischio specifici;
3. Capacità di proteggersi nel caso di realizzazione di eventi avversi;
4. Capacità di adattare il business model agli scenari che si presentano.
■
Relazione inversa tra rischio e valore: maggiore è l’incertezza associata ai
flussi attesi, minore è il loro valore attuale
■
Il minore valore attuale è il risultato di un tasso di attualizzazione dei flussi
attesi più alto: il tasso di sconto è visto come costo opportunità del capitale
■
L'incertezza di generare i risultati previsti è quantificata sommando a un tasso
privo di rischio (risk free) un «premio per il rischio» (vedi lezioni successive)
Risk-free rate + Risk premium = Risk adjusted discount rate (RADR)
42
Executive summary
Executive summary
Ripresa delle questioni iniziali
1
Chi fa valutazione d'azienda? In quali situazioni? Che tipi di elaborati vengono
prodotti, e quali sono le differenze tra di essi?
■
La valutazione d'azienda è eseguita nell'ambito di diverse operazioni, da parte
degli investitori stessi (ad es. fondi di PE), dai vari advisor (ad es. banche
d'investimento) delle parti o in altre situazioni, ad. es per società quotate
■
Le situazioni richiederanno diversi elaborati: ad es. presentazioni / modelli di
supporto in operazioni di M&A; equity research report; fairness opinion
■
I diversi elaborati avranno diversi scopi e gradi di riservatezza
È quindi fondamentale contestualizzare perché si sta svolgendo una valutazione,
che elaborato si dovrà produrre e chi sono i suoi destinatari
44
Executive summary
Ripresa delle questioni iniziali
2
Su che fondamenti poggiano i metodi di valutazione? Quali sono le differenze
tra valutare un'azienda in base ai suoi benefici futuri o in base al confronto coi
valori di altre aziende? I valori di bilancio esprimono già una misura di valore?
Ci sono tre principali approcci alla valutazione di un'impresa:
■
Un approccio basato sul valore attuale dei futuri benefici prodotti dall'azienda
stessa
■
Un approccio basato sul valore di altre imprese rispetto a certi driver,
sfruttando situazioni (ad es. la Borsa) in cui sono disponibili valutazioni
■
Un approccio basato sulla riespressione di valori storici / di bilancio
I risultati ottenuti applicando i diversi metodi manterranno le peculiarità dei loro
approcci di provenienza
45
Executive summary
Ripresa delle questioni iniziali
3
Qual è il risultato finale del processo di valutazione? Che differenza c'è tra
valutare l'impresa o il capitale (equity)? Quali metodi conducono a quale
risultato?
■
Il processo di valutazione generalmente si conclude con un valore corrente
del capitale azionario (i.e., dell'equity) della società valutata
■
Alcuni metodi (equity side) misurano direttamente questa grandezza. Certi
metodi (asset side), invece, provvisoriamente misurano il valore corrente del
capitale investito netto, senza sommare il valore di attività non caratteristiche
né sottrarre i debiti finanziari netti
Applicando un metodo di valutazione, occorre tenere conto di quale grandezza
provvisoria si ottiene e, quindi, non tralasciare altri componenti del valore
46
Domande
Esempi di domande sugli argomenti trattati nella lezione
■
Nella valutazione di una società non quotata, quali metodi di valutazione
utilizzano parametri sensibili all'andamento del mercato azionario?
A. Multipli di transazioni e multipli di mercato
B. DCF asset side
C. Multipli di mercato e capitalizzazione di Borsa
D. Multipli di mercato
47
Domande
Esempi di domande sugli argomenti trattati nella lezione
■
Un fondo di private equity, la cui strategia si concentra su investimenti di
minoranza e senza utilizzare leva finanziaria, considera di acquisire una
società farmaceutica, settore in cui non ha mai investito. Nelle valutazioni
preliminari, il valore della target in prospettiva di investimento sarebbe
probabilmente:
A. Maggiore del valore intrinseco
B. Uguale al valore intrinseco
C. Minore del valore intrinseco
D. Negativo
48
Appendice
(Non parte degli argomenti d'esame)
Cenni alle configurazioni di valore
Il valore negoziale equitativo
Il valore negoziale equitativo di
un’attività reale o finanziaria (o di
un’entità
aziendale) esprime il prezzo al quale la medesima potrebbe essere negoziata alla
data di riferimento fra due o più soggetti
identificati, correttamente informati e
concretamente interessati, bilanciando in modo equo i rispettivi interessi
50
■
Il valore negoziale equitativo dei PIV coincide con il fair value degli IVS
■
Si tratta di un fair price fra due o più soggetti specificamente identificati
Cenni alle configurazioni di valore
Il valore convenzionale (o speciale)
Un valore convenzionale o speciale discende dall’applicazione dei criteri specifici
(particolari) che sono stati
fissati per la sua determinazione dalla legge,
regolamenti, da principi contabili o da contratti.
La correttezza di
da
tale valore
discende esclusivamente dalla puntuale applicazione dei criteri medesimi
Sono esempi di questa configurazione di valore:
■
i valori di bilancio
■
i valori risultanti dall’applicazione dei criteri previsti dalla legge per particolari
operazioni straordinarie
51
■
i valori risultanti da norme tributarie
■
i valori risultanti dai criteri fissati dagli enti regolatori
■
i valori risultanti da particolari pattuizioni contrattuali
Cenni alle configurazioni di valore
Il valore di smobilizzo
Il valore di smobilizzo è un prezzo fattibile in condizioni non ordinarie di chiusura
del ciclo d’investimento
52
■
Il valore cauzionale è un particolare valore di smobilizzo definito ex ante
■
Il valore di liquidazione è un particolare valore di smobilizzo. La liquidazione
può essere “ordinaria” o “forzata”
Cenni alle configurazioni di valore
Gli attributi di valore
■
La stima di una qualsiasi delle configurazioni di valore precedenti può
caratterizzarsi per la diversa natura dei benefici futuri attesi presi in
considerazione
■
Le configurazioni di valore sono pertanto meglio qualificate se si chiariscono
anche gli attributi di valore che essi esprimono
■
Gli attributi di valore sono quattro:
i.
valore in atto
ii. valore potenziale
iii. valore oggettivo
iv. valore soggettivo
53
Cenni alle configurazioni di valore
Valore in atto e valore potenziale
Il valore in atto tiene conto dei benefici economici dell’attività reale o finanziaria
che già si stanno manifestando, o che potranno manifestarsi per effetto di azioni
già intraprese. Si contrappone al valore potenziale, che tiene invece conto anche
di possibili sviluppi futuri, per effetto di azioni ancora da intraprendere
■
■
54
Differenza fra i due attributi di valore:
■
nel valore in atto i benefici economici dovrebbero fluire senza richiedere
interventi di straordinaria gestione
■
nel valore potenziale i benefici futuri riguardano anche azioni future di
espansione, di ristrutturazione, di riconversione
Il valore potenziale può essere più o meno controllabile
Cenni alle configurazioni di valore
Valore oggettivo e valore soggettivo
Un valore oggettivo è riconoscibile da qualunque operatore attivo sul
mercato,
mentre un valore soggettivo è riconoscibile solo da un particolare detentore
dell’attività reale o finanziaria oggetto di valutazione o da un terzo potenzialmente
interessato ad effettuare un investimento connesso a quest’ultima
55
■
Un valore di mercato è per definizione un valore oggettivo
■
Una figura particolare di valore soggettivo è il valore d’uso
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