Uploaded by Anna Di Tomaso

Global supply chain management 2

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1. Main Problems Identification (Anna)
 Identify the main problems for the focal company, the supply chain, and the
stakeholders.
La attuale crisi energetica globale ha avuto un impatto significativo su Ryanair, con varie sfide che
influenzano l'azienda, la sua catena di approvvigionamento e le relazioni con gli stakeholder.
Essendo la Russia uno dei principali esportatori di petrolio su scala globale, le sanzioni imposte
contro il paese hanno condotto ad una instabilità significativa nei mercati energetici globali.
Ognuna di queste sfide richiede una attenta considerazione, che andremo ad analizzare.
Se guardiamo più da vicino l’azienda Ryanair, il primo e più evidente impatto della crisi energetica
è stato l'aumento dei costi del carburante.
Ryanair essendo una compagnia che presenta un modello di business low-cost ha subito
pesantemente questo rincaro nei prezzi è risultato particolarmente sfidante.
L'industria aeronautica, dunque con l'aumento dei prezzi del petrolio grezzo e conseguentemente dei
costi del carburante, ha messo sotto pressione i margini di profitto di Ryanair, costringendola a
reagire in vari modi, come l'aumento dei prezzi dei biglietti o la riduzione dei costi operativi, ove
possibile.
Statistiche come quella di Alix Partners provano a stimare quali potrebbero essere le perdite che il
settore aereo potrebbe registrare, nella fattispecie un eventuale aumento del prezzo del petrolio a
120 dollari al barile potrebbe potenzialmente essere trasferito per il 60% ai passeggeri attraverso
l'aumento delle tariffe, sotto queste ipotesi il settore aereo potrebbe affrontare perdite aggiuntive di
circa 40 miliardi di dollari.
Questo scenario richiama alla memoria la grande crisi finanziaria del 2007, scaturita dai mutui
subprime negli Stati Uniti, durante la quale le compagnie aeree reagirono trasferendo il 60%
dell'aumento dei costi del carburante sui passeggeri, con un conseguente incremento del 13% nei
prezzi dei biglietti.
Tuttavia, questa strategia non è esente da limiti evidenti, infatti se le compagnie aeree dovessero
adottare una strategia di pricing simile in cui l’aumento dei costi operativi viene direttamente
trasferito ai viaggiatori, si registrerebbero ad ogni modo delle perdite economiche e non solo.
Questo spiega perché le compagnie aeree, compresa Ryanair, sono attualmente riluttanti ad
aumentare i prezzi, dato che nessuna compagnia desidera perdere clienti in un settore che si
presenta come molto concentrato, come quello aereo.
Questa dinamica evidenzia le sfide delicate che le compagnie aeree devono affrontare nel bilanciare
la necessità di preservare i margini di profitto con la necessità contestuale di mantenere un’elevata
competitività.
(reference articolo)
Il CEO di Ryanair, O’Leary, ha fornito una visione chiara delle sfide in termini di pricing che la
compagnia potrebbe affrontare nell’immediato, aprendosi anche alla possibilità di un possibile ed
eventuale calo dei margini di profitto o di un aumento delle tariffe.
O'Leary ha anticipato un aumento dei costi medi dei biglietti da 40 a 50 euro nei prossimi cinque
anni, dichiarando che le tariffe promozionali scontate, come quelle a 0,99 euro o 9,99 euro,
potrebbero scomparire dal mercato per un periodo considerevole. (articolo)
A questi impatti tangibili si aggiungono ritardi e cancellazioni di voli sempre più frequenti, che han
no un impatto inesorabile sulla qualità del servizio e sulla soddisfazione del cliente, entrambi
fattori chiave per mantenere il vantaggio competitivo del settore dell’aviazione.
La guerra in Ucraina ha poi portato ad interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali,
influenzando la disponibilità e il costo di componenti vitali per l'industria aeronautica, come i pezzi
di ricambio per aerei.
L’intera value chain del trasporto aereo, dai produttori di aeromobili, alle compagnie aeree, alle
società di gestione aeroportuale si caratterizza per essere un’attività ad alta intensità di capitale ed
alti costi fissi in generale incomprimibili.
L’invasione russa dell’Ucraina ha sconvolto ulteriormente le catene di approvvigionamento globali
ancora provate dalle ripercussioni disastrose causate dalla pandemia di Covid-19.
La catena di approvvigionamento di Ryanair non è stata immune agli effetti a lungo raggio della
crisi energetica, si sono infatti registrati ritardi aumenti nei costi, ma ciò per cui ha sofferto di più è
stata la disponibilità di componenti e pezzi di ricambio per gli aerei.
La guerra ha portato alla luce il vantaggio competitivo dei Paesi che detengono oggi il controllo
delle supply chain e delle materie prime.
Prima su tutte la Russia che fornisce più di un terzo del gas naturale europeo, è il secondo più
grande esportatore di petrolio al mondo e il primo esportatore mondiale di grano.
Infatti i componenti aeronautici sono prodotti o passano attraverso catene di approvvigionamento
che coinvolgono l'Europa orientale e la Russia.
Per questo quando si verificano tensioni geopolitiche come quella in questione, compagnie come
Ryanair devono cercare alternative o a rivedere le loro scorte.
L'incertezza nell'approvvigionamento di carburante, unita ai prezzi volatili, disturba la
pianificazione della società, influenzando non solo la compagnia aerea, ma anche la sua vasta rete
di fornitori. Inoltre, le interruzioni logistiche e di trasporto all'interno della catena di
approvvigionamento aggravano ancora di più questo quadro.
Se, infine ci concentriamo sugli stakeholder di Ryanair, gli investitori della compagnia si trovano a
dover continuare ad investire in una società che attraversa una fase di estrema incertezza, in cui i
rischi geopolitici e l'incremento dei costi influiscono sulle prospettive di redditività a lungo termine.
Questa situazione potrebbe avere un impatto sulle decisioni di investimento e sulla valutazione delle
azioni della compagnia aerea.
Overall, this crisis underscores the vulnerability and interconnectedness of GVCs in the aviation
industry, of which Ryanair is a significant part. The fluctuating energy prices and supply
uncertainties highlight the geographical fragmentation of supply chains that Ryanair relies upon,
particularly in fuel procurement and logistical operations (Gereffi et al.).
Moreover, the crisis exemplifies the impact of economic turbulence on supply chains, prompting
Ryanair to reassess its operational strategies and cost structures within the GVC framework (Gereffi
et al.). Ryanair's governance and adaptability in response to the crisis, including sustainability
initiatives and supplier relations, also reflect key aspects of GVC management as discussed by
Gereffi et al. This situation illuminates the complex dynamics and challenges that major players in
the global aviation sector face in times of energy instability.
https://www.ilsole24ore.com/art/il-settore-aereo-ai-livelli-pre-covid-low-cost-piu-forti-la-crisi-AEBei5gD
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