Teoria dell’affidabilità Antonella Meneghetti Università degli Studi di Udine 1 Affidabilità Definizione UNI EN 13306: 2018: “Attitudine di una entità a svolgere una funzione richiesta in date condizioni durante un intervallo di tempo stabilito” Affidabilità svolgere con successo il proprio compito non guastarsi nell’intervallo considerato 2 Affidabilità T = variabile casuale del tempo fra l’istante iniziale del periodo a cui si riferisce l’affidabilità e l’istante in cui l’elemento considerato si rompe. Affidabilità (Reliability) al tempo t: R(t) = P[T>t] = 1 – P[T≤ t] f(t) = funzione densità di probabilità di guasto F(t) = funzione di ripartizione F(t) = P[T ≤ t] = ∫ f (τ )dτ t 0 t R(t) = 1 - F(t) = 1 - ∫ f (τ )dτ 0 3 Affidabilità • Se si indica: NC(0) = n° iniziale di elementi tutti funzionanti NC(t) = n° di elementi ancora funzionanti dopo un periodo di funzionamento t allora: NC(t) = NC(0)R(t) NC (t ) R (t ) = NC (0) Il n° di elementi funzionanti NC(t) sarà tanto minore quanto minore era la loro affidabilità R(t) 4 Mean Time To Failure Tempo medio fino al guasto, definito come il valore atteso della variabile casuale T: ∞ MTTF = E(T) = ∫0 tf(t)dt = ∞ ∫0 R ( t ) dt (integrando per parti) Nel caso di sistemi riparabili, si parla più propriamente di tempo medio tra i guasti (Mean Time Between Failures - MTBF), assumendo come origine dei tempi l’istante in cui l’elemento entra o rientra in servizio, escludendo dal computo il tempo necessario all’intervento manutentivo, ovvero al ripristino del funzionamento. 5 Tasso di guasto (hazard rate) Si definisce tasso di guasto la funzione h(t) tale che il prodotto h(t)dt rappresenti la probabilità che l’elemento si guasti in un tempo compreso tra t e t+dt nell’ipotesi però che in t sia ancora funzionante P [t < T ≤ t + Δ t | T > t ] h ( t ) = lim Δt → 0 Δt 1 P[t < T ≤ t + Δt] 1 P[T ≤ t + Δt] − P[T ≤ t] = lim = lim Δt→0 Δt Δt→0 Δt P[T > t] P[T > t] R(t) − R(t + Δt) 1 ⎡ dR (t ) ⎤ f (t ) = lim = − = Δt→0 Δt ⋅ R(t) R (t ) ⎢⎣ dt ⎥⎦ R (t ) 6 Tasso di guasto (hazard rate) 1 1 ⎡ dR(t)⎤ − dR(t) = h(t)dt h(t) = ⇒ − ⎢ ⎥ R(t) R(t) ⎣ dt ⎦ integrando: t − [ln R (τ ) ]t0 = ∫ h(τ )dτ ⇒ ln R(t ) − ln R(0) = − ∫ h(τ )dτ 0 t 0 R(t ) = e t h (τ ) dτ 0 −∫ 7 Tasso di guasto • Il tasso di guasto ha le dimensioni dell’inverso di un tempo e può essere interpretato come “numero di guasti nell’unità di tempo”, ossia come una misura della velocità del verificarsi del guasto; • f(t)dt rappresenta la frazione della popolazione che si rompe in un intervallo [t, t+dt] riferendosi ad una popolazione sana al tempo t=0 • h(t)dt rappresenta la frazione della popolazione che si rompe nel medesimo intervallo di tempo riferendosi però ad una popolazione sana al tempo t, che sarà meno numerosa o al massimo uguale alla popolazione originaria a t=0 8 Esempio n° guasti 0 4 3 2 Un test di affidabilità su 16 lampadine uguali ha dato i risultati del diagramma. Valutare f(t) e h(t) nell’intervallo di tempo 2<t<3 3 3 1 1 f (2 − 3 ) = 2 3 4 = 0 .25 16 4 5 6 Componenti costituenti la popolazione iniziale 4 h (2 − 3) = = 0 .36 16 − 5 Componenti costituenti la popolazione sana al tempo t=2 9 Tasso di guasto Numerose classi di componenti manifestano un andamento nel tempo del tasso di guasto a “vasca da bagno”. Si riconoscono 3 fasi: • rodaggio o mortalità infantile (0 ≤ t < TA); h(t) • vita utile (TA ≤ t ≤ TB); TA TB t • vecchiaia (t > TB) 10 Andamento del tasso di guasto • • • Rodaggio: gli elementi più deboli della popolazione si guastano e vengono sostituiti. Il tasso di guasto diminuisce fino a stabilizzarsi in TA. I guasti in questa fase possono essere dovuti ad errori di progettazione, di fabbricazione, di montaggio o a scelte errate dei materiali impiegati. Vita utile: in questa fase emergono nel sistema guasti di natura casuale che hanno una probabilità di manifestarsi indipendente dal periodo di esercizio accumulato (l’elemento “non ha memoria”). Essi sono dovuti a imperfezioni del sistema produttivo che potrebbe non avere fedelmente seguito il progetto, a sovrasollecitazioni accidentali, a condizioni di funzionamento nominalmente uguali per tutti i componenti ma di fatto rivelatesi differenti ( ad es. le sollecitazioni su una moto dipendono anche dalle modalità di guida del pilota). Vecchiaia: corrisponde ad un degrado irreversibile delle caratteristiche della macchina (fatica, usura) progettata “a termine”, ossia per una certa durata. Se tale periodo si manifesta prima del valore di vita stabilito in sede di progettazione significa che qualche componente era sottodimensionato o che l’effettiva storia di carico è risultata più gravosa di quella ipotizzata. 11 Vita utile • Per i componenti meccanici soggetti a fenomeni di fatica risulta impossibile disaccoppiare l’evento esterno di natura casuale da una legge di danneggiamento interno che di fatto ne diminuisce la vita spendibile; non è quindi possibile affermare che il componente meccanico soggetto a fatica sia privo di memoria, come avviene invece per i componenti elettronici. Una vita utile a tasso di guasto approssimativamente costante si può allora realizzare solo grazie ad interventi di manutenzione. 12 Distribuzioni utilizzate per la f(t) • esponenziale − λt λ e f(t) = t ≥0 R(t) = 1 - F(t) = e − λ t h(t) = f(t)/R(t) = λ MTBF = 1/λ vita utile 13 Distribuzioni utilizzate per la f(t) • normale 1 f (t ) = N ( μ , σ ) = e σ 2π 2 ∞ R (t ) = ∫ f ( x )dx 1 ⎛ t−μ ⎞ − ⎜ ⎟ 2⎝ σ ⎠ 2 P[μ − σ ≤ t ≤ μ + σ ] = 68,26% P[μ − 2σ ≤ t ≤ μ + 2σ ] = 95,45% P[μ − 3σ ≤ t ≤ μ + 3σ ] = 99,73% t h(t ) = f (t ) = R (t ) e ∞ ∫e 1 ⎛ t −μ ⎞ − ⎜ ⎟ 2⎝ σ ⎠ 1 ⎛ x−μ ⎞ − ⎜ ⎟ 2⎝ σ ⎠ 2 Tasso crescente 2 Fase di vecchiaia dx t MTBF = μ 14 Distribuzione normale standardizzata 0,05 0,9 0,045 0,8 0,04 0,7 0,035 0,6 0,03 0,5 0,025 0,4 0,02 0,3 0,015 0,2 0,01 0,1 0,005 0 0 -2 -1 0 z 1 2 densità di probabilità cumulata 1 cumulata standard densità di probabilita z= t−μ σ 15 Distribuzioni utilizzate per la f(t) • Weibull β (t − γ ) f (t ) = β e (α − γ ) β −1 F (t ) = 1 − e R (t ) = e ⎛ t −γ −⎜⎜ ⎝ α −γ ⎛ t −γ −⎜⎜ ⎝ α −γ ⎞ ⎟⎟ ⎠ ⎞ ⎟⎟ ⎠ ⎛ t −γ −⎜⎜ ⎝ α −γ ⎞ ⎟⎟ ⎠ β β β β (t − γ ) h (t ) = (α − γ )β β −1 β<1 β=1 β>1 h(t) decrescente h(t) costante h(t) crescente t ≥γ ≥0 α parametro di scala, spesso definito “vita caratteristica”, ha le stesse dimensioni di t (ore, mesi..). Rappresenta l’intervallo dopo il quale si ha il 63,21% degli elementi rotti β parametro di forma, numero puro γ parametro di correzione dell’origine dei tempi (si introduce per quegli elementi che hanno una vita minima garantita significativamente maggiore di 0) rodaggio; vita utile; vecchiaia. 16 Affidabilità di un sistema Sistemi serie La capacità del sistema di svolgere la funzione richiesta è condizionata dalla capacità di ciascun elemento del sistema di svolgere la propria funzione. L’evento guasto del sistema coincide con l’evento guasto di almeno un suo elemento L’affidabilità del sistema in serie corrisponde alla probabilità che tutti i suoi n elementi non si guastino in un tempo determinato: Rs = R1 ⋅ R2 ⋅ ... ⋅ Rn = ∏ Ri (t ) i 17 Affidabilità dei sistemi serie t ∫ − hi ( x ) dx Rs (t) = ∏Ri (t) = ∏e i 0 ∑ ∫ =e − hi ( x ) dx n ⇒ hs ( t ) = ∑ h i ( t ) i =1 i Il tasso di guasto di un sistema serie è pari alla somma dei tassi di guasto dei componenti Nel caso in cui: h i ( t ) = λi ⇒ h s = ∑ i λi = cost ⇒ MTBF s = 1 ∑ λi i = 1 ∑ i 1 MTBF Poiché l’affidabilità è sempre minore di 1 si ha che: • l’affidabilità di un sistema serie è sempre minore dell’affidabilità di ciascuno dei suoi elementi; • l’affidabilità di un sistema in serie diminuisce all’aumentare del numero di elementi costitutivi. 18 i Affidabilità di un sistema Sistemi parallelo La capacità del sistema di svolgere la funzione richiesta non è condizionata dalla capacità di tutti gli elementi costitutivi di adempiere al proprio compito sistemi ridondanti • sistemi a ridondanza semplice: tutti gli elementi moltiplicati funzionano insieme, ma il sistema è in grado di funzionare quando una o più delle ricorrenze della funzione sono in stato di guasto; • sistemi a ridondanza sequenziale: sono normalmente in funzione solo alcune delle ricorrenze della funzione moltiplicata, mentre le altre sono in stand-by. 19 Sistemi a ridondanza semplice • Ridondanza totale: un solo elemento è in grado di sopportare il carico totale del sistema • Ridondanza parziale: un gruppo di elementi è in grado di sopportare il carico del sistema A P P P B A B C P/2 P/2 P P/2 20 Sistemi a ridondanza totale Nel caso di n unità in parallelo, delle quali solo una è necessaria, considerando gli elementi indipendenti nel sistema, si ha: n n RS = 1 − ∏ (1 − Ri ) FS (t ) = F1 (t )F2 (t )... Fn (t ) = ∏ F (t )i i =1 i =1 Per un parallelo di 2 elementi infatti: A Funzionante Non funzionante Funzionante Non funzionante B Funzionante Funzionante Non funzionante Non funzionante Se hi = λ = cost allora: Per n= 2 si ha: Sistema Funzionante Funzionante Funzionante Non funzionante 1 Probabilità RaRb (1-Ra)Rb Ra(1-Rb) (1-Ra)(1-Rb) 1 RS = Ra + Rb –RaRb RS = R(a∪b) 1 1 MTBFi = = ∀i ⇒ MTBFS = ∑ λi λ λ i =1 i n MTBF = 3/(2λ) 21 Sistemi a ridondanza parziale • Sia dato un sistema di n elementi in parallelo con affidabilità Ri(t) dei quali r sono necessari al buon funzionamento del sistema stesso. Nel caso in cui Ri(t) = R(t) ∀i allora: ⎛n⎞ j n− j RS = ∑ ⎜⎜ ⎟⎟R (1 − R ) j =r ⎝ j ⎠ n Es. 3 generatori elettrici ciascuno con potenza metà della totale richiesta: è una ridondanza di 2 su 3. I generatori sono della stessa marca e modello con tasso di guasto λ = 9*10-6 [h]-1 nel corso della vita utile. Calcolare l’affidabilità ad 1 anno (8760 ore). Ri(8760) = e-9*10-6*8760 = 0,92419 F = 1-R = 0,07581 ⎛3⎞ j 3! 3− j RS = ∑ ⎜⎜ ⎟⎟R (1 − R ) = R 2 F + R 3 = 0,983629 2! j =2 ⎝ J ⎠ 3 22 Es. Sistema a ridondanza 2 su 4 1) Tutti funzionano 1·R4 (1-R) R3 2) Solo 1 elemento guasto Tutti i modi con cui posso scegliere 3 elementi da un gruppo di 4 ⎛ 4⎞ 4! ⎜⎜ ⎟⎟ = =4 ⎝ 3 ⎠ (4 − 3)!3! (1-R) 2 R2 3) 2 elementi guasti Tutte le combinazioni con cui posso scegliere 2 elemento da un gruppo di 4 4! ⎛ 4⎞ =6 ⎜ ⎟= − 2 ( 4 2 )! 2 ! ⎝ ⎠ 23 Sistemi a ridondanza sequenziale o stand-by • • Sistemi nei quali ad un istante determinato funziona solo un elemento o un sottosistema, mentre i restanti rimangono in riserva. La connessione funzionale varia dunque nel tempo in relazione al guasto. La variazione della connessione è a carico dell’organo di commutazione. Sistema stand-by Commutatore A B Perché il sistema in figura funzioni in un intervallo t, supposta l’affidabilità unitaria del commutatore, deve essere: 1. A funziona in t ⇒ RA(t) t 2. A si guasta in τ e B funziona nel tempo rimanente ⇒ ∫ f (τ )R (t − τ )dτ A B 0 t R S ( t ) = R A ( t ) + ∫ f A (τ )R B (t − τ )dτ 0 Se hA(t)=hB(t)= λ ⇒ RS(t) = e-λt(1+λt) MTBFS = 2 λ 24