Storia economica dell’Europa preindustriale Parte prima: UN’APPROSSIMAZIONE STATICA Capitolo primo 1. LA DOMANDA TIPO DI ANALISI Il sistema economico può essere osservato da due punti di vista : quello della DOMANDA e da quello dell’OFFERTA . DOMANDA E OFFERTA, aspetti distinti ma legati tra loro (due aspetti della stessa realtà), si influenzano e si determinano reciprocamente ma vengono analizzate separatamente nell’esposizione verbale o scritta per accentuare la distinzione. LA POPOLAZIONE Prima cosa da tenere in considerazione : LA POPOLAZIONE (dal punto di vista della domanda ) No uomini -> no bisogno , no bisogno -> no DOMANDA Dati a livello internazionale su censura della popolazione sono disponibili solo a partire dal 18 secolo Primo in America 1790 poi pochi anni dopo Francia e Inghilterra Prima del secondo XVIII EUROPA ->società numericamente piccola, la popolazione europea è scarsa, non cresce e se cresce di poco. Le città non arrivano a più di 100.000 abitanti, a 50.000 era considerata metropoli in Europa pre industriale. Causa : o scarsa natalità o alta mortalità. Natalità : varia molto da città a città da epoca a epoca, motivo principale di scarsa natalità è il matrimonio in età avanzata quindi poca fertilità. Mortalità: molto alta, motivo principale nel periodo che va dal 1000 al 1750 e che si può distinguere in mortalità ordinaria e mortalità catastrofica : ordinaria non associata a eventi calamitosi tipo guerre, epidemie, carestie, e disastri del genere mentre quella catastrofica era legata a questi eventi (di norma superava la natalità di gran lunga, bilancio negativo) Queste fluttuazione generano forte instabilità a sistema economico. BISOGNI E DESIDERI Tutti i membri di una società hanno dei bisogni: quantità e qualità del bisogno varia enormemente qualsiasi tipo di bisognosa anche quello fisiologico del nutrimento. Quantità e qualità del bisogno dipendono: 1) dal totale della popolazione 2) dalla struttura di tale popolazione per età, sesso, professione 3) da fattori geo-fisici (es. clima) 4) da fattori socio-culturali (es. in Inghilterra si pensava che verdure causano malinconia e gas intestinali, anche il latte era giudicato sospetto e per questo si pagavano nutrici che allattavano dal proprio seno / fedeli cristiani mangiano pesce il venerdì / musulmani vietano il vino mentre i cristiani ne hanno bisogno per la celebrazione della messa) Il termine bisogno sembra indicare qualcosa di indispensabile a cui si affianca dopo la domanda del bene più o meno superfluo ma non è così facile. “noi tendiamo a considerare beni voluttuari tutto ciò che vorremmo che gli altri non usassero e ‘bisogni’ tutto ciò che consumiamo noi” Ciò che conta nel mercato: non il bisogno obiettivo ma il desiderio. In economia il termine bisogno verrà utilizzato per indicare il bisogno-desiderio e non per indicare il bisogno-necessità Definizione di bisogno: mancanza di ciò che occorre ma non si necessita assolutamente di quella cosa. I bisogni sono illimitati, ma le risorse sono limitate ciò significa che abbiamo fare delle scelte: ordine di priorità dei bisogni-desiderio. DOMANDA EFFETTIVA Il bisogno -> diventa domanda Ma la domanda effettiva è un’altra cosa, se non si ha il potere di acquisto il bisogno non è domanda effettiva che viene registrata nel mercato. Poiché il potere di acquisto è determinato dal reddito corrente e cumulato, il livello e la struttura della domanda effettiva sono determinati da: 1) livello del reddito corrente e cumulato 2) sua distribuzione 3) livello e struttura dei prezzi Il reddito si procura partecipando a processo produttivo in diverse forme : - lavoro intellettuale (professionista), - lavoro organizzativo (dirigenti d’impresa), - imprenditori, - con lavoro manuale (operaio), - fornendo capitale o risorse naturali ecc. in base a come si partecipa si percepiscono redditi diversi che possono essere suddivisi in 3 grandi categorie : - salari : (medioevo: non sconosciuto ma raro, in agricoltura si dava un terzo del raccolto, il salario ha rappresentato nei secoli la retribuzione della massa che era pero molto bassa rispetto ai prezzi alti dovuti dalla scarsa produttività, no risorse disponibili) - profitti e interessi - rendite Il reddito della popolazione attiva serve a tradurre in domanda effettiva i ‘bisogni’ della popolazione totale (popolazione attiva + popolazione dipendente). Molti contadini riuscivano a campare solo grazie a elemosina delle dames de charitè -> notevole massa di mendicanti( se per un qualsiasi motivo non potevi partecipare all’attività produttiva non percepivi alcun reddito)in tempo di carestia o guerra il numero di mendicanti raddoppiava, ogni contadino/operaio era un possibile futuro mendicante per mancanza di risparmio. Caratteristica dell’Europa pre industriale è il forte contrasto tra la povertà e miseria dei poveri e la grande ricchezza/lusso del limitato numero di ricchi. Distribuzione del reddito e della ricchezza fortemente inegualitaria. Reddito non può essere solo creato ma anche trasferito -> trasferimento del reddito, volontario o coatto. - Trasferimento del reddito volontario: carità -> concentrazione della ricchezza in mano alla e donazione -> cioè significava distribuzione meno inegualitaria della ricchezza (questo avveniva soprattutto in periodo difficile come guerra, epidemia, carestia) + le costituzioni di dote e il gioco (che non sono in relazione con l’attività produttiva ma erano considerati dal popolo come fonti di finanziamento, per acquisire capitale). - Trasferimento del reddito coatto: imposizione fiscale (es. in periodo di carestia, + imposta per il soccorso, bottino di guerra, riscatto per liberazione di prigionieri, latrocini (furto) e saccheggi (i fatti più frequenti) Rapina e dono rappresentarono la logica di quel sistema TIPI DI DOMANDA La domanda effettiva globale può essere distinta in : 1)domanda di beni di consumo 2) domanda di servizi 3) domanda di beni capitali questa suddivisione si incrocia con un’altra suddivisione : a) domanda interna privata b) domanda interna pubblica c) domanda esterna LA DOMANDA PRIVATA Più è basso il reddito e più è altra la domanda di beni di ‘prima necessità’, i beni considerati insopprimibili (diverso per ogni epoca, attualmente: mangiare ,vestiti, abitazione) non scenderà mai tanto quanto il reddito o in alcuni casi per niente mentre se il reddito aumenta aumenterà anche la domanda di beni voluttuari (considerazioni fatte sulla base della legge di Engel) Alimentazione -> Molto spesso a contadino pre industriale tutto il reddito non bastava neanche per alimentazione, sopratutto in periodi di carestia (dipendeva da condizione atmosferica) quando i prezzi salivano, si moriva di fame -> il grado di ospitalità/rispetto per un superiore si mostrava infatti con abbondanza di cibo. In condizioni normali nell’Europa pre industriale, comunque 80% del reddito andava a alimentazione, il resto doveva bastare per vestiario e abitazione (difficile, tanto che comprare un vestito era una cosa che ti potevi permettere poche volte nella vita) Abito -> bene di lusso con valore simbolico, chi era vestito bene era ricco, usato per distinguersi es. : la tunica lunga per un chirurgo vero, chi era povero fino a ginocchio LUNGHEZZA ABITO CORRISPONDE A POSIZIONE SOCIALE (un abito per un medico costava 15 ducati, corrispondeva un mese di guadagno) Affitto e riscaldamento -> il restante del reddito dopo cibo e vestiti ma era troppo alti i costi (media due camere per famiglia, un letto per due o addirittura tre persone) conseguenza gravi su salute pubblica. Per ceti ricchi: oltre a alimentazione, case, abiti + gioielli, domestici (che costavano poco perché il salario era poco) + domande di servizi di classi agiate : domanda di servizi legali e notarili , domanda di istruzione per figli, domanda di servizi religiosi, domanda per manutenzione e abbellimento artistico per edifici domestici In caso di nobili : domanda servizi per vari tipo di divertimento quali musica, poeti, nani e buffoni, in fine domanda per servizi medici. Differenza ricchi e poveri : 1) il ricco poteva spendere per tutti e tre; alimentazione, vestiario e abitazione mentre il povero solo per alimentazione principalmente 2) il ricco aveva il RISPARMIO Il risparmio è funzione di - un complesso di elementi psicologici e socio culturali - del livello di reddito - dalla distribuzione del reddito Chi non aveva risparmi in periodo di epidemia i poveri vivevano la giornata, rischiavano di morire d fame ma tra i poveri ci stavano anche i meno poveri; artigiani di Firenze in alcuni casi con molti sacrifici (facendo lavorare moglie e figli) e limitando ogni desiderio riuscivano a mettere qualcosa da parte. Concentrazione di ricchezza favorisce il risparmio: chi era ricco e aveva tanti soldi riusciva a risparmiare tantissimo, in alcuni casi anche l’80% del reddito perché in una società povera le spese erano minime anche per loro (soprattuto senza imposizione fiscale o razionamento) Se la distribuzione del reddito fosse stata perfettamente uguale per tutta la popolazione non esisterebbe il risparmio. Flusso reddito-spesa-reddito: reddito usato per spesa di beni e servizi, questo a sua volta provoca reddito per chi garantisce quel servizio/bene che verrà poi utilizzato per la spesa. Per evitare la contrazione di questo flusso bisogna garantire che il reddito che non viene utilizzato per la spesa (quindi il risparmio) deve essere investito (spesso per beni capitali). Formula che esprime il concetto -> (Y=C+S) (S=I) (C+I=Y) Y sta per reddito, C per consumo, S per risparmio, I per investimento Sistema molto fragile per vari motivi: - non è dato che il risparmio diventi necessariamente investimento - chi riceve Y reddito sono le stesse persone che creano C consumo, mentre non è detto che chi ha S risparmio crei I investimenti (imprenditore). In Europa pre industriale il risparmio rimane liquido per due motivi: 1) mancanza di istituzioni per la raccolta di risparmio e la sua destinazione a scopi produttivi 2) moneta che circolava erano pezzi metallici con pieno valore intrinseco: oro e argento, crea fascino a uomo che teneva a nasconderlo. Il risparmio tesoreggiato (non investito) è paragonato a perdita o fuga che nel flusso crea contrazione DOMANDA PUBBLICA Non è facile distinguere tra settore pubblico e privato prima di 18esimo secolo mondo feudale -> confusione tra pubblico e privato con nascita di comuni, signorie, e stati nazione riemerge concetto di pubblico e privato Rende difficile quanta distinzione anche la Chiesa come ente economico e patrimoniale che non può essere considerata ne entra pubblico ne privato. Il livello di domanda pubblica dipende da: 1) dal reddito del potere pubblico 2) dai bisogni del potere stesso e comunità che rappresenta e controlla 3) dalla struttura dei prezzi 1) il reddito di ente pubblico è dato da un prelievo mediante imposizione fiscale(lo stato non aveva abbastanza controllo e molti erano essenti o immuni da questo dovere pur possedendo un vasto patrimonio. Conseguenza-> imposizione fiscale indiretta che grava su consumi di prima necessità), prestito pubblico, dal sfruttamento economico un patrimonio demaniale, signoraggio sulla monetazione. Debito pubblico: nasce in Italia medievale dove i comuni chiedevano un prestito prestito obbligatoria ai cittadini in base alla sua potenzialità economica che avrebbero dovuto ricevere gli interessi successivamente o semplicemente la somma prestata , ma il più delle vote i cittadini non possedevano il la liquidità di ciò che gli veniva chiesto e per questo si indebitavano con privati conseguenza -> perdita secca da una parte mente dall’altra chi era ricco e poteva prestare si arricchiva ancora di più. Città con debito pubblico più altro : Firenze, Genova e Venezia. Rapidamente si diffuse in tutte le città europee questa tecnica. 2) i bisogni erano determinati da : - guerra e difesa (+ beni strumentali come cannoni e navi da guerra) - amministrazione civile - la vita di corte - le festività il grosso era dovuto a faccende militari anche perché fino ai giorni moderni i compiti dello stato erano pochi. Con il tempo in Italia si accorsero che oltre a alimentazione, vestiario e abitazione è indispensabile anche l’esistenza medica e l’istruzione sia aggiunsero così gli stipendi a carico dell’ente pubblico di medici, chirurghi e insegnanti. Un’altro bisogno era rappresentato da domanda di beni capitali: costruzioni di carattere militare (mura di città, castelli, palazzi ecc.) da costruzioni di carattere civile (scuole, ospedali, ponti, palazzi comunali) e costruzioni di tipo cospicuo (reggia o ville di principi). DOMANDA DELLA CHIESA Il reddito della chiesa (in alcune epoche costituiva quasi il doppio di quello dello stato) era costituito in parte dall’amministrazione del suo patrimonio e in parte da continui trasferimenti di ricchezza a suo favore. Tra 8° 9° secolo si formò patrimonio ecclesiastico, periodo in cui i monasteri ammassarono fortune enormi dopo il nono secolo continuarono comunque ad arricchirsi ma soprattutto in tempi calamitosi (con la peste del 1347 in penisola iberica si regalarono terre e immobili a chiesa per ingraziarsi la provvidenza). Di tanto in tanto però capitarono tempi bui anche per la chiesa, dovuto a cattiva amministrazione, nepotismo o malizia di individui. Trasferimento di reddito a favore della chiesa: in parte volontaria -> carità / in parte coatti -> la decima La domanda della chiesa : molto diversa, era l’insieme di una gamma di particolari domande. La domanda di unità più povere era vitto e vestiario (come il tipo di domanda di ceti più umili) e invece la domanda di vescovi, cardinali, monasteri ripeteva la domanda di ceti più benestanti (quadri, imponenti costruzioni -> ripeteva domanda di una corte principesca) DOMANDA ESTERA Ogni sistema economico ha una rete di scambi con altri sistemi economici, questi scambi avvengono su : 1) beni e servizi -> rappresentato da esportazioni e importazioni. Importanza del commercio con l’estero in economia nazionale è rappresentato dal rapporto : r= [(E + M) /Y] x 100 2) trasferimenti gratuiti di ricchezza 3) movimento di capitali e materiale prezioso Capitolo secondo 2. I FATTORI PRODUTTIVI FATTORI DI PRODUZIONE Il sistema produttivo è come una scatola che da una parte entra una serie di cose dall’altra ne escono altre. L’insieme delle entrante si dicono input mentre insieme di quanto esce prende il nome di output, o produzione. Input -> insieme di fattori di produzione che si possono dividere in tre grandi categorie : terra (risorse naturali), capitale, lavoro. (divisione attribuita a società dell’Europa pre industriale: la classe dei proprietari fondiari ARISTOCRAZIA, il ceto medio CAPITALISTI, e la massa lavoratrice) Il LAVORO Popolazione= tutti consumatori ma non tutti produttori, si distingue - la popolazione attiva (produce e consuma) - la popolazione dipendente es. bambini e anziani ( consumano ma non producono) - il rapporto tra le due (rapporto di dipendenza) La struttura per età di una popolazione è influenzata da natalità / mortalità e da immigrazione/ emigrazione, in Europa preindustriale : alta fertilità e altra mortalità, piramide con base larga e vertice appuntito. La popolazione sotto ai 15 anni ha rappresentato sempre un terzo della popolazione se non di più e rappresentava quasi il 90% di popolazione dipendente (conseguenza -> l’abbandono di molti fanciulli) mentre società industriale sono gli anziani a prendere il posto. In società industriale la popolazione dipendente è del 60% ma è una conseguenza dato che è molto alto il tasso di produttività (permette in media di non lavorare sotto a 15 anni e di andare in pensione a 65 anni). Società pre industriale non si regge 60% o 50% di popolazione dipendente per produttività molto bassa per questo si lavora tutti i giorni da alba a tramonto fino a fine di giorni (non s va in pensione) e si lavora molto prima di 14 anni. Conseguenza = sfruttamento minorile, condizioni igieniche pessime, infezioni e morte. Lavoro femminile: sfruttata sia in ambito domestico, che impiegate nel lavoro dei campi, che in ambito manifatturiero (filatura e tessitura)/ lavori pesanti in cantiere + nutrici e balie. [Manifattura tessile -> industria a domicilio, il mercante commissionante dava l’ordine a donne di casa e poi avrebbe venduto il prodotto sul mercato.] Con il termine lavoro si indicano tutti coloro che partecipano all’attività produttiva, si distinguono tre grosse categorie di lavoro in corrispondenza ai settori primari secondari e terziari. - settore primario: include le attività agricole, forestali, pesca, attività mineraria. (Da stime del 1700 in paesi europei più della metà della popolazione attiva era impegnata nel settore primario) - settore secondario: attività manifatturiere - settore terziario: settore servizi, tutto ciò che rimane, residui (società industriale diversa da preindustriale) Il grosso della domanda si concentrava su alimentazione vestiario e abitazione e per questo anche la struttura della produzione si orientava in senti tre settori In media circa il 10% della popolazione attiva era impegnata in servizi domestici. Gli ecclesiastici rappresentavano in media il 1/2% della popolazione totale e dato che offrivano un sevizio erano considerati attivi a tutti gli effetti. + notai, medici, chirurghi, mercanti, artigiani e prostitute è un errore identificare la popolazione rurale con popolazione agricola e la popolazione urbana come popolazione attiva del secondo e terzo settore. Lavoro specializzato -> governi e principi del tempo si diedero da fare per attirare artigiani e tecnici e per impedire immigrazione. il numero di persone addette a un articolare settore non dice su quantità e qualità del lavoro ma questo dipende da: 1) numero di giorni lavorativi effettivamente impiegati: festività (circa 80/90 all’anno) e condizioni meteorologiche (che colpiva particolarmente l’occupazione agricola) non permettevano di lavorare 365 giorni all’anno 2) numero di ore lavorative in un giorno: 3) condizione fisiche e psicologiche di lavoratore: motivo principale è la malnutrizione che orta ad altre malattie, poi malattie professionali dovute a pessime condizioni igieniche e alle sostanza tossiche 4) grado di istruzione e preparazione tecnica dei lavoratori: costa molto sia per quello che consuma che per quello che non produce. Istruzione è un investimento per il futuro. CAPITALE UMANO IL CAPITALE Beni economici che l’uomo usa nell’esercizio dell’attività economica - capitale umano: istruzione, formazione - capitale finanziario: poter di acquisto in forma liquida, gode della convertibilità, ossia la capacità di trasformare il capitale finanziario in un altro tipo di capitale - capitale sociale: fiducia, credito, … - capitale fisico: sono i beni reali come macchinari, impianti, edifici, minore di carbone… Si chiama capitale riproducibile quando si tratta di beni prodotti e riproducibili dall’uomo e si distingue in capitale fisso e capitale circolante. Capitale fisso: beni economiche vengono usati ripetutamente nel corso di diversi cicli produttivi. Prima di rivoluzione industriale il capitale fisso era marginale, veniva usato quasi tutto per edificio (circa 80% insieme a bestiame e macchinari) Capitale circolante: è costituito da scorte : - di materie prime; - di prodotti semilavorati; - di prodotti finiti. Fino a rivoluzione era molto più alta la percentuale di capitale circolante rispetto giorni nostri questo per un motivo storico, era molto facile che si rovinasse un raccolto, o che i trasporti costavano troppo per il continuo rifornimento sia di prodotti alimentari che prodotti finiti ; per questo motivo la gente si riempiva di SCORTE. Le scorte (es. di prodotti alimentari) erano più alte la dove la domanda era fissa e l’offerta molto elastica (soggetta a improvvisa fluttuazione) Caratteristica del capitale circolante ->’’volatile’’ RISORSE NATURALI Le risorse naturali sono: la terra, giacimenti di petrolio, miniere di carbone, argento, ferro, fonti/ corsi/cadute d’acqua ; si indicano con il nome CAPITALE NON RIPRODUCIBILE (dall’uomo). in Europa pre industriale la risorsa naturale per eccellenza fu la terra (intendendo terra coltivabile), il carbone si sfruttò al pieno durante la rivoluzione industriale, il bosco era considerato riproducibile dato che l’albero si può piantare ma con l’aumento della popolazione aumenta la domanda del legname e l’Europa pre industriale fu caratterizzata da un forse disboscamento. Epoca in cui si sfrutta molto energia elogia e idraulica con: mulini a vento/acqua la testimonianza sta nella locazione geografica delle città che cono nate in quel periodo. ORGANIZZAZIONE PRODUTTIVA Per una qualsiasi attività produttiva bisogna combinare lavoro, capitale e risorse naturali. Organizzazione agli inizi del nostro millennio in settore agricolo: sistema curtense. Curtes -> vaste proprietà terriere divisa in unità e l’unita centrale (mansus) era controllata dal signore mentre le unità periferiche (mansi) erano affidate ai servi e periodicamente dovevano offrire un contributo a unità centrale (in natura e in lavoro). La curtes era più o meno autosufficiente a direzione centralizzata in cui sia la divisine del lavoro che lo scambio monetario erano ridotti al minimo (organizzazione conosciuta con il nome di feudalesimo). Settore manifatturiero: oggi la tecnica di produzione è la fabbrica mentre prima era la BOTTEGA MANIFATTURA Agricoltura e mercanti -> attività urbana più importante che produce la crescita economica Contemporaneamente nasce l’attività manifatturiera (non centrale in mondo pre industriale a differenza di quella industriale) ma attività secondaria subordinata al commercio. Organizzazione del settore secondario nel mondo pre industriale -> (manifattura) In cosa consiste? Ci sono 3 aspetti, 3 tipi di organizzazioni: 1) industria domestica e industria a domicilio 2) Artigianato 3) Manifattura accentrata INDUSTRIA DOMESTICA È una attività produttiva (di trasformazione) svolta all’intero delle famiglie per l’autoconsumo (della famiglia), attività femminile praticata dalle donne. Esiste anche oggi: trasformazioni di semi lavorati usando dei strumenti/macchinari es. cucinare usando dei strumenti es. fornelli, pentole.. Attività non (o poco) qualificato: è un lavoro di bassa qualità non uscirà mai un prodotto che fa un artigiano specializzato Non produce PIL (prodotto interno lordo) è una parte di produzione che sfugge all’economia. ARTIGIANATO Attività produttiva del settore secondario deconcentrata cioè organizzata per piccole unità non per autoconsumo ma per il mercato (per essere venduto) svolta in locali appositi -> LA BTTEGA. vantaggio ->la specializzazione, un lavoro qualificato (+ apprendistato per essere artigiano) oggi è l’operaio Unità organizzativa rappresentata dalla famiglia (gestito da famiglia, in una società patriarcale) Il maestro capo è l’uomo capo di famiglia e quindi c’è un legame affettivo, si scolta di più un padre. Disciplina famigliare -> in Attività centrata, organizzata per grandi numeri dove il lavoro è molto concentrato è difficile dare ordini o imporre il lavoro a 100 operai se non sei il padre, c’è un problema di disciplina (se si può si evita) INDUSTRIA CENTRATA Concentrazione delle attività di trasformazione. Erano vere e proprie fabbriche con un numero limitato di macchinari. Il capo non era il padre di famiglia, operai difficili da gestire (problema: imporre disciplinale lavoro) Solo in casi in cui non si può fare a meno, i casi sono rari, solo quando è molto conveniente concentrare il lavoro (quando conveniente dal punto di vista delle tecnologie, dei macchinari, guadagno.. ) tanto che è un problema che si supera. Conflittualità sociale -> scontro tra operaio e capo (tempo di lavoro limitato e viene trattato come figlio l’operaio) nasce così il mondo moderno. Ci sono casi in cui la disciplina del lavoro è garantita al 100 per 100, c’è a priori : es. in carcere, monasteri, orfanotrofi, conventi.. (dato che c’è disciplina si sfrutta) - uso forza lavoro non liberi Altri casi in cui c’è la manifattura concentrata è la dove la lavorazione deve essere controllata (ci sono prodotti, materiali preziosi ) per una questione di controllo - complessità dei procedimenti: porcellana, vetro, tappeti In altri casi ci sono macchinari o procedimenti particolarmente complessi che richiedono una produzione accentrata (accentrare la forza lavoro) Il prodotto è molto speciale , il manufatto è unico (il prodotto o il luogo del lavoro) - unicità del prodotto o del luogo del lavoro (es. -> grandi navi, edifici, miniere, cattedrale ) INDUSTRIA A DOMICILIO Si può confondere con quella domestica, Significa ‘mettere fuori’ cioè ‘sistema a campionario’ può rappresentare un mix tra industria domestica e artigianato. bottega dell’artigiano che lavorava per i mercanti il quale gestiva il processo produttivo e forniva il materiale necessario -> lavoro su commessa Il mercante/imprenditore poteva decidere di sostituire un processo produttivo con una produzione di lavoro domestico per abbassare i costi. LA BOTTEGA ARTIGIANA L’unità tecnica di produzione nell’Europa pre industriale nel settore manifatturiero era la bottega artigianale (oggi è fabbrica). Differenze con fabbrica industriale: alta concentrazione di lavoro salariato, un capitale e macchinari. L’organizzazione per bottega artigianale è tipica del mondo pre industriale, universale non solo Occidente ma anche altri paesi. La bottega nel settore secondario a differenza di quella domestica mette insieme fabbro, macellaio calzolaio ecc. Piccolo numero di persone che lavorano come la famiglia (si considerano artisti tutti gli artigiani) Michelangelo uguale a fabbro Gli artigiani (poveri) saranno i futuri operai così come i mercati (ricchi) saranno i commercianti. L'artigiano simile a operaio perché non ha capitale (quasi mai) -> il CAPITALE è disponibilità monetaria e tutto quello che è prodotto dall’uomo non per il consumo ma per la produzione di altri beni. - Capitale circolante strumenti per produrre altre cose che si esauriscono in un unico ciclo di produzione o (variabile) es. semilavorati - Capitale fisso più di un ciclo produttivo es. macchinario L’artigiano non possiede ne capitale fisso ne capitale circolante (o pochissimo) oggi se usa macchinari è una piccola impresa a conduzione famigliare. Usavano utensili poveri, non costosi e di solito sono prodotti da loro stessi es.: il pennello di Michelangelo. Avere una bottega organizzativa non è necessariamente un luogo, se c’è è un piano terra in affitto con un laboratorio e al di sopra di un soppalco In cui abita l’artigiano con la sua famiglia la quale collabora. La casa tipica dell’artigiano è alta, non occupa terreno. L’artigiano lavora su commessa (riceve ordine) e non per il magazzino, non lavora tutti i giorni perché non ha capitale deve quindi aspettare il cliente (il mercante solitamente) il quale ha un campione sulla base del quale si fa un ‘disegno’ e se il cliente approva il progetto gli darà un acconto che userà come capitale circolante per produrre quel bene richiesto e quindi compra il materie per la produzione. La qualità del prodotto dipende ovviamente dall’importanza dell’accento (con macchinari diventa un’impresa). Non poteva assumere i rischi connessi alla produzione per il magazzino considerando la limitata disponibilità finanziaria . Unica forma di investimento/capitale impiegato è il lavoro. (IL CAPITALE UMANO) Si considera una forma di capitale la sua formazione : per conoscere il mestiere serve un investimento per crearsi una competenza specifica. Tutto il risparmio, la forza, impegno, il tempo che hanno lo buttano nella formazione. La formazione ha due fasi : A) L’istruzione: dai 5 anni ai 11/12 anni nelle scuole delle corporazioni (associazioni formate da lavoratori dello stesso impiego) nella quale si studiano 3 cose: 1. scrivere in volgare 2. aritmetica per fare i conti 3. disegnare perché si lavora su commissione quindi non avendo il magazzino devi essere in grado di proporre il prodotto finale al cliente. B) L’apprendistato: il giovane va in una bottega da un artigiano a pagamento. Entrava a far parte della famiglia dell’artigiano, con vitto e alloggio. Qui non c’è spiegazione, allievo deve GUARDARE (rubare con gli occhi) e devi essere in grado di cogliere i segreti del mestiere. Si finisce questo percorso quando si passa un esame -> IL CAPOLAVORO, fatto a regola d’arte che sarà valutato dall’artigiano maestro al quale aspetta la decisione finale: se puoi essere considerato un MAESTRO/ARTIGIANO degno e puoi quindi aprire una bottega o mandare avanti quella della famiglia. È questo il grande investimento che affronta la famiglia per formare il giovane artigiano dandogli grandi conoscenze e competenze specifiche (di qualità). LE CORPORAZIONI (Il lavoro non è libero) Nascono le corporazioni urbane -> sono organizzazioni su base cittadina che gestisce il lavoro. (novità di quell’epoca ) LE FUNZIONI DELLE CORPORAZIONI La città medievale è divisa dalla campagna da mura, è piccola e non ha contatti con fuori quindi è molto facile che si crea concorrenza forte -> il rischio della concorrenza abbassare i prezzi, e il prezzo scende sotto COSTO di produzione. Compito della organizzazione è quello di mettere i paletti: il costo di un oggetto si stabilisce non sotto a una cifra stabilita Oltre al costo un criterio che crea competizione è la QUALITÀ del prodotto quindi bisogna mettere paletti anche su qualità e fissare dei parametri qualitativi ; 1) ACCORDO MONOPOLISTICO DI CORPORAZIONI Le corporazioni gestivano anche : 2) le scuole (l’istruzione elementare) e apprendistato + esami Era un metodo per porte controllare l’offerta in un settore: se la domanda è scarsa è molto difficile passare l’esame se invece la domanda aumenta è più facile diventare artigiano così da poter aumentare l’offerta e poter coprire la grande richiesta dei consumatori. Altre funzioni delle corporazioni: 3) assistenza e mutualità : si paga per assistenza a infortunio ecc. 4) organizzazione del culto 5) endogamia I membri della corporazione vivevano tutti insieme (lo stesso culto) tutto passa per la religione in medioevo. Hanno tutti la stessa vita sociale si conoscevano tra di loro vivevano tutti tra di loro Endogamia (si sposavano e procreavano all’interno del gruppo) a causa del sistema che si era formato. Si sposavano due figli di artigiani anche per non farsi concorrenza e segreti in più. La città è la somma delle corporazioni = comune -> vescovo + corporazioni Capitolo terzo 3. PRODUTTIVITÀ E PRODUZIONE PRODUTTIVITÀ Struttura e livello della domanda sono il risultato di una duplice scelta: scelta tra quanto spendere e per cosa spendere. Quando si sceglie un prodotto si sostiene il prezzo del prodotto stesso deprimendo il prezzo di quell’altro prodotto non scelto. Quindi da una parte influenza la domanda dall’altra l’offerta perché in base a quella scelta gli operatori economici scelgono cosa produrre e quanto produrne. Processo economico = un’insieme di problemi di scelta sia dai consumatori che dai produttori. I fattori produttivi (lavoro, capitale, risorse naturali) sono inputs di sistema produttivo. Dalla combinazione degli inputs si ottengono gli outputs (cioè produzione) che in base alla combinazione degli inputs può dare outputs diversi per quantità e/o qualità. La produttività è il rapporto che determina la quantità e qualità del prodotto data la quantità e qualità degli inputs. La produttività dipende da: - aumento della divisione del lavorata individui e economie diverse, grazie a sviluppo di scambi - economie della produzione di massa - più efficiente locazione dei fattori di produzione - sviluppo tecnologico - alto livello di istruzione Nel secoli del medioevo e rinascimento ci furono notevoli progressi tecnologici per cui aumento di molto la produttività rispetto ai secoli precedente ma comunque il livello è basso rispetto a età industriale, questo in base al fatto ‘’quantità’’ e non il termini di ‘’qualità’’; non sempre erano prodotti di qualità superiore ai prodotti di oggi, ma sicuramente alcune cose artigianali si possono considerare stupefacenti anche se tendevano a ristringere il cerchio di persone che s Elo potevano permettere. PRODUZIONE POSITIVA E NEGATIVA La produzione tradizionale è quella che si può chiamare positiva ma le società umane che usano lavoro, capitale e risorse naturali possono dare luogo anche alla produzione negativa. La produzione negativa si divide in: A) distruzione volontaria di uomini e ricchezza; il sadico, l’assassino, il piromane, la guerra, ecc. (presente sia in società industriale che pre industriale) B) inquinamento e distruzione dell’ambiente; distruzione di risorse naturali, inquinamento ambiente con rifiuti del consumo, danni alla salute di addetti di attività alla produzione. ( capacità di produzione negativa nettamente inferiore in società pre industriale per molto motivi, anche se non inesistente: scomparsa dei boschi e frequenza di epidemie legata a sporcizia e elevata densità di popolamento) Parte seconda: VERSO UNA DESCRIZIONE DINAMICA Capitolo primo 1. LA RIVOLUZIONE URBANA ORIGINI E CARATTERI DELLA CITTÀ DELL’EUROPA MEDIEVALE Le città nascono nel mondo greco-romano e la decadenza dell’impero segnò anche la loro decadenza (cosi come l’agricoltura, la moneta e la scrittura) per poi segare la morte definitiva delle città le invasioni germaniche del V secolo. (impoverimento di società europee, le causa -> erano state parte di impero romano e poi successivamente soffocate da pressione mussulmana, mentre il nord Europa migliorò notevolmente) - crisi 3° secolo - invasioni germaniche: Roma resiste bene a prime invasioni barbariche concedendo il nord Europa - invasioni Unni del V secolo determinò il crollo dell’impero - guerra greco-gotica: gli ostrogoti si impossessarono di Roma e poi furono scacciati da bizantini - invasione longobarda: scacciarono i bizantini e poi successivamente furono scacciati da Carlo Magno con l’aiuto del Papa (impero carolingio) - espansione araba che provocò la rottura dell’unità mediterranea - le ultime invasioni barbariche, tra il X e XI secolo, posero fine a ultime società urbane del mondo antico implicando una vittoria di Società Feudale. Fino a medioevo: grandi spazi silenziosi, privi di abitanti. Europa era povera e primitiva: fatta di tanti microcosmi rurali: le Curtes ->nato quando il mercato aveva cessato di esistere (autosufficienti, non esisteva il commercio e ciò porta a una autarchia, si ha paura e sospetto verso il mondo esterno, livello molto basso di istruzione, commercio, divisione del lavoro *lavoravano solo schiavi*, scomparso uso della moneta, popolazione e produzione scarsa= povertà, strutture sociali primitive, boschi e foreste prevalevano). Tutte le città avevano subito le violenze dai barbari: assedi, spoliazioni, saccheggi, incendi. Molte non si risollevarono, molte scomparirono e tante altre si ridussero a villaggi. Molti edifici si rovinano per agenti atmosferici, disabitati, no manutenzione. Subentra il legno come materiale per costruzione invece di pietra che costava troppo, addirittura c’era chi abbandonava il palazzo di pietra per una casetta di legno in campagna. Cause di crescita e sviluppo di nuove città ; 1) sviluppo dell’agricoltura: permise di crescere la popolazione cittadina 2) la crisi del vecchio sistema economico: il sistema curtense 3) economia di mercato: sviluppo di nuovo sistema economico basato su città, scambi e lavoro libero. La città è il MERCATO. Alla base del fenomeno cittadino c’è un fenomeno migratorio da campagne, non fu un movimento naturale (sopratutto da parte di schiavi che si rifugiano in città dove inizialmente il capo era il vescovo e i signori feudali non potevano neanche entrarci). La città è un luogo in cui poter tentare la fortuna e rompere i vincoli con il passato, in cui la gente si immaginava nuove possibilità di riuscita economica (soprattutto per servo che scappando da campagna si trovava libero in città). Le mura segnavano un confine tra due culture in conflitto (il mondo rurale e feudale). Città prima -> organi di più vasti organismi, centri di amministrazione politica o di raccolta di rendita fondiaria. Città medievale -> a differenza è un’organismo a sé stante, fieramente autonomo e in netta opposizione a mondo circostante. Differenza con città antica dipende da livello e struttura della domanda effettiva che erano favorevoli allo sviluppo mercantile, manifatturiero, e tecnologico. Successivamente il controllo di città passa a Re e diverse società feudali che venivano assegnati a campagne introno. In Inghilterra non vi era molta competizione città-campagna tanto che le città non avevano neanche le mura. In Italia soltanto i nobili potevano urbanizzare la città Capitolo secondo 2. LA POPOLAZIONE POPOLAZIONE TOTALE Anno 1000: Europa + Russia + Balcani popolazione molto scarsa, 30-35 milioni di abitanti. Tra 10° e 14° secolo aumento la popolazione; si triplicò in Europa, Russia e Balcani; si duplicò in Italia. 1330 circa: Europa raggiunge 80 milioni di abitanti. 1348: scoppia una pandemia di peste che elimino 25 milioni di persone che insieme a guerre e carestie distrusse la popolazione nel secolo e mezzo che seguì. Peste nera arrivò da est (bubbonica e polmonare: da topi in nave che avevano le pulci, portatore sano di peste) 400: di nuovo 80 milioni: 500: incremento sensibile 600: 105 milioni ma ci furono guerre ed epidemie che bloccarono la crescita 700: 115 milioni La popolazione rimane sempre giovane grazie ad atra fertilità e mortalità (motivo per il quale non rimane bassa la popolazione) 1740 -> transazione demografica sviluppo scientifico porta a grande miglioramento del benessere e condizioni igieniche nella società= si verifica un grande contrazione della mortalità ma non della natalità quindi-> aumento esponenziale di popolazione europea. La natalità si abbasserà successivamente (regime demografico moderno) NUZIALITÀ E NATALITÀ In media recenti studi hanno dimostrato che in età pre-industriale in Europa si sposavano in pochi e chi si sposava lo faceva in età avanzata. Il celibato fu apprezzato a differenza di società orientali. condizione di celibato anche per intellettuali e studiosi (oltre che per preti, monaci e suore) molte università non smettevano uomini sposati. tra i ceti nobili non avere tanti figli significava non dover dividere il proprio patrimonio familiare. In Europa si sposavano in media tra i 20 e 25 anni (pochissimi i casi in cui si sposavano al di sotto dei 15 come in altre società) conseguenza: meno fertili. Anche se la fertilità non raggiunse i massimi biologici comunque rimane alta e questo spiega la giovane popolazione e il fatto che comunque la popolazione europea ha sopravvissuto all’altissima mortalità. MORTALITÀ Si distingue ma mortalità ordinaria da quella catastrofica: a) mortalità ordinaria molto elevata sopratutto mortalità infantile (da o a 1 anno) e giovanile (fino a 10 anni). L’alta mortalità dei giovane è un’indice di povertà e dure condizioni di vita (selezione naturale: lascia in vita solo i più duri). b) mortalità catastrofica provocata principalmente da guerre, epidemie e carestie Conseguenza indiretta della guerra: carestia (i soldati rovinavano raccolto, bestiame, attrezzature agricole) e epidemia (dovuto a condizioni igienico-sanitari). Epidemie = elemento che più contribuì alla mortalità catastrofica; febbre tifoide, influenza, tifo petecchiale, dissenteria e peste (le più luttuose). Con aumento della popolazione aumentarono gli scambi e le comunicazioni che resero più facile la diffusione di epidemie. Fine 300 : alcune città sovrappopolate (in relazione a livelli tecnologici e produttivi). Oltre ad aumento della popolazione le persone si concentrano in città (circondata da mura) e le condizioni igienico-sanitari erano pessime (acqua non potabile, no bagni, animali vivevano mischiati, rifiuti di uomini e animali sulle strade, no igiene personale, non si lavavano e d’inverno significava polmonite, con mercanti e merci viaggiavano anche i microbi) Peste: colpiva anche i giovani che ancora non avevano raggiunto il ciclo produttivo quindi danno ancora più grande. Capitolo terzo 3. LA STORIA DELLA TECNOLOGIA LO SVILUPPO TECNOLOGICO: 1000-1700 Fino a 2500 a.C. si affermarono una serie di innovazioni rivoluzionarie poi fino al 500 d.C.-> 3 mila anni di ristagno tecnologico. Età classi (greci e romani) se pur molto creativi in altri campi dell’umana attività no progressi tecnologici. Conoscevano i mulini a vento ma non utilizzati, costruiti poco, preferivano l’energia umana e animale -> motivo = abbondanza di mano d’opera. Si può parlare di ‘fallimento’ romano solo dal punto di vista tecnologico meccanico perché dal punto di vista dell’organizzazione politica amministrativa, militare, costruzioni stradali e architettoniche e fatti artistici ebbero grandi innovazioni tecnologiche. A partire da Alto Medioevo le cose cambiano: le innovazioni tecnologiche si succedettero a un ritmo progressivamente sempre più intenso (più marcata sul fatto meccanico). Le innovazioni non furono però ‘invenzioni’ vere e proprie, fu notevole la capacità di assimilazione non quella inventiva: mulini, aratro, ferri di cavallo esistevano già ma seppero prendere certe buone idee e le applicarono all’attività produttiva. Tutte le innovazioni si riferivano all’attività agricola. (economia quasi esclusivamente agricola) Inoltre tutte le innovazioni permisero un più efficiente sfruttante energetico del cavallo (sostituito al bue anche se era molto più costoso era più efficiente). Capitale investito: per cavallo e per ferro, più costosi ma più efficienti-> aratro di legno nel secolo 12 venne perfezionato con l’aggiunta di ferro. Capitale efficiente = incremento della produttività Aumenta anche Capitale umano: sotto forma di tecnici abili, importate figura del fabbro. Grande innovazioni -> l’uso del mulino ad acqua, diffuso tre il 6-7 secolo in uso dai signori feudali che obbligarono l’utilizzo per la macinazione del grano = operazione che si mostro eccezionalmente redditizia. Fino a quel periodo l’economia era esclusivamente agricola e per questo viene utilizzato solo per la macinazione del grano dopo 11°-12° secolo l’economia europea si sviluppo in senso manifatturiero e i mulini si adattarono alle più diverse produzioni: usati per preparare il malto, per follare il panno, nell’industria tessile, per lavorazione di ferro o carta.. Mulino a vento: fu invenzione dei persiani e portata in Europa da crociati in uso nel 11° secolo (modificato: ali montate su asse orizzontale invece che verticale) la sua energia meccanica applicata piano piano alle lavorazioni più diverse. Nel 300 inventato mulino a torretta; torre in cima che gira secondo la giusta direzione del vento, il risultato è mulini a vento con più forza (la forza di 20 o 30 cavalli). Altre innovazioni importanti: - bussola magnetica, clessidra, carte nautiche, tavole trigonometriche per navigazione, adozione di timone di poppa. Tutto ciò rese possibile la navigazione strumentale (+ capitale navi) 13° secolo compare la ruota per filare; Primi 1300 compaiono orologio e prime armi da fuoco; 1400 la nave a vela oceanica (efficiente uso dell’energia eolica) grandi vantaggi economici : diminuzione dei tempi di distribuzione e meno costi di produzione; notevole infezione fu anche la stampa (a caratteri mobili) aprì nuovi orizzonti sul campo nell’istruzione e della cultura. Il risultato di tutte queste innovazioni fu il progressivo aumento della produttività. LA DIFFUSIONE DELLA TECNICA Le tecniche erano considerate segreti di stato. I libri d’istruzione di un macchinario complesso sono considerate insufficienti per saperlo usare. Le tecniche infatti non si diffondono con informazione scritta ma è un prodotto della diffusione di capitale umano: merito della diffusione delle tecniche -> immigrazione dei tecnici. I stranieri si recavano su cantieri olandesi che costruivano navi, dove si fondevano i cannoni in Inghilterra, nei puliti di seta italiani per poter imparare delle tecniche. La diffusione delle tecniche però andava contro interessi economici di uno stato, tanto che impedì l’immigrazione di mano d’opera anche al tempo non era facile controllare i movimenti delle persone. Un’indagine sull’immigrazione di lavoro mise alla luce che ci furono anche dei rapimenti e sequestri di persone per poter rubare dei segreti oltre che l’infiltrazione e lo spionaggio. Introduzione e applicazione di queste nuove tecnologie non sono un fatto tecnologico ma un fatto socio.culturale. Capitolo quarto 4. IMPRESA, CREDITO E MONETA IMPRESA E CREDITO Età medievale e rinascimentale -> sviluppo di tecniche di affari (sviluppo non solo tecnologico ma anche di tipo organizzativo). Innovazioni: lettera di cambio, chèque, girata, assicurazioni, evoluzione di nuovi tipi di contabilità 500-600 gli olandesi e inglesi sviluppano nuove tecniche d’affari, (fino a quel momento il commerciante europeo operava individualmente, esistevano delle compagnia ma tutte famigliari in cui la responsabilità non era limitata) c’è la nascita di compagnie monopolistiche di commercio, la borsa, la banca centrale. Tutte innovazioni che aiutano molto l’espansione economica in Europa. - Contratto di commenda (Venezia 200) società particolari È un prestito per aumentare volume d’affari fatto da chi ha risparmi a un mercante (normalmente prestito impegnato dal mercante per commercio oltremare) in presenza di un notaio (tipo azienda in società a responsabilità limitata di oggi). GUADAGNO: 1/4 al mercante, 3/4 a chi ha fatto il prestito (+ carico responsabilità/perdita) se anche il mercante ha messo capitale, il guadagno veniva conferito in base alle quote. Il mercante poteva trovare + partner per umettare il suo volume d’affari. Contratto che favorisce molto gli investimenti Contesto storico : grande senso di onestà negli affari, fiducia reciproca, il mercante che si prepara per il viaggio ha bisogno di mezzi finanziari per: 1) acquattare le merci da vendere all’estero e 2) acquistare merci all’estero per venderle in patria. ACCOMANDANTE (risparmiatore) —> CAPITALE DI RISCHIO A (con carta di commercio del notaio)—> ACCOMANDATARIO (mercante)+ ASSICURAZIONE (marittima) = impresa commerciale, 4/4 utili di cui 3/4 accomandante e 1/4 accomandatario. 300/400 cominciano a scomparire contratti di commenda, troppo rischioso investire i propri risparmi in nave che potrebbe affondare o essere rapinata. Nascono in questo periodo le compagnie MONETA La moneta in attività mercantile molto scarsa, viene usata in maniera episodica. Contesto storico: gli individui appartengono a diverse classi sociali: 1) La massa, la maggior parte della popolazione erano contadini (poveri) e la moneta non la vedono mai 2) le classi ricche: aristocratici, ecclesiastici, cavalieri, nobili..—> no attività di mercato. non partecipano alla vita mercantile, non circola quindi la moneta (o quasi mai). Le loro ricchezze erano i palazzi, i terreni, le chiese, i monasteri.. Per circolazione dei beni: A) mercato ereditario -> x successione B) mercato matrimoniale -> sposo per incrementare la ricchezza . 3) mercanti utilizzo quotidiano della moneta per vendere/comprare. Europa pre industriale: OCCIDENTE: deflazione permanente, poca moneta rispetto a merci (anche le merci di bassa qualità, inferiori tecnologicamente rispetto a oriente) SERVE MONETA PER POTER ACQUISTARE PRODOTTI DA ORIENTE. ORIENTE: merce di lusso e alta qualità, c’è quindi un deflusso della monta da occidente a oriente. Medioevo caratterizzato da deflazione (moneta in oro e argento) mentre in età moderna la moneta si crea (monta fiduciaria) banconota con valore tendenzialmente zero “0” . Economia monetaria europea 1° forma : scambio, il baratto (economia naturale) funziona fino ad un certo punto. 2° i romani usano SOLDI per pagare -> soldati si individua quindi un MERCE NUMERARIA universale con: valore intrinseco, valore d’uso e valore di scambio: L’ORO E L’ARGENTO, molto apprezzato da oriente quindi di interesse europeo averne per poter acquistare le merci (per questo conquista delle Americhe importante) 3° Carlo Magno, 781-795 —> riforma carolingia, MONOMETALLISMO È una riforma monetari in cui argento è unica monta legale, SOLO MONETA D’ARGENTO in tutti i suoi domini. Un denaro è pari a 1/240 di LIBRE di argento, pura al 950/1000, 50 parti di metallo, ferro con valore 0. La libra è unità di misura con base naturale 12 -> NO SOTTOMULTIPLI Nascono con aumento demografico (e quindi + domanda di moneta) le ZECCHE: botteghe private di vescovi e persone ecclesiastiche che prendono una libra e ti danno 240 monete a 950/1000 di argento trattenendo 50 che verrà poi utilizzato per 2 quote: 1) per il MONETAGGIO: costo di produzione della moneta: materie prime, macchinari, attrezzi, lavoro ecc. 2) SIGNORAGGIO: è una tassa che si paga a località/autorità del posto che CERTIFICA la moneta dandogli autenticità e si impegna a riconoscerla/accettarla per pagamenti di tasse, multe ecc. (ha quindi il controllo, quando autorità accetta -> la moneta circola). Il mercante accetta più di una moneta, certificata da più autorità. Con il passare del tempo aumenta la quota di signoraggio fino ad arrivare a 800/1000 trattenendo quindi 200 invece di 50. Conseguenza: la moneta si svaluta, perde valore ma aumenta e si diffonde combattendo così la scarsità della moneta in Europa. Altri motivi per cui la moneta perde valore -> ‘svilimento’ progressivo della moneta: - concorrenza tra zecche private - usura: si assottiglia - tosatura: limatura per ricavare argento da parte dei tosatori di frodo ‘’Moneta cattiva scaccia quella buona’’ PROBLEMA in Europa (Italia e Germania ): ogni zona controllava una o più zecche con tasse di signoraggio diverse -> circolavano monete dai moduli diversi (con valore diverso) (Francia): problema minore dato che circolavano due monete, la moneta del barone e quella del Re (Inghilterra): si batte moneta secondo i moduli del Re, le monete di tutte le zecche del regno hanno tutte lo stesso valore, no problema interno. Queste differenze rendono difficile se non impossibile il COMMERCIO INTERNAZIONALE-> metodo di pagamento: ORO. 4° BIMETALLISMO, nuovo sistema monetario che comprende i multipli -> + ORO Basso medioevo 1200 -> battuta moneta multiplo del denaro : IL GROSSO a Genova e Venezia (tenia, quartino, sesino) 1252 -> FIORINO, moneta oro usata su scambi internazionali (bimetallismo) a Firenze e Genova 1284 -> DUCATO di Venezia che segue le orme di Firenze e Genova - Scarsità di moneta del basso medioevo = sviluppo di MONETA FIDUCIARIA: pagherò e successivamente lettera di cambio (per mercanti) - Successivo sviluppo di moneta fiduciaria dopo scoperta dell’America quando finisce tutto l’oro: nascono i cambiavalute e scrittura contabile Moneta fiduciaria è un metodo per combattere la scarsità di moneta Possibilità di riserva finanziaria: investimento o prestito LETTERA DI CAMBIO ‘’spirito di fiducia reciproca e senso di onestà negli affari’’ 1° forma -> pagherò: in transizione privata tra mercanti, dove c’è un rapporto di fiducia. È un pezzo di carta ‘ti pagherò con oro e argento una volta venduta questa merce’ + interessi per pagamento dilazionato Problema: interesse è una forma di usura per cultura cristiana quindi non viene riconosciuto da tribunale per questo si sviluppa a sua volta la seconda forma 2° forma -> lettera di cambio: + commissioni su rischio di cambio, valuta di un’altra moneta in altra piazza. La firma di una persona importante di fiducia si può usare come moneta, si usa con terzi senza riscuotere prima e dovendo aspettare la scadenza. LA SCRITTURA CONTABILE (Per scambi internazionali) nascono in Europa: i cambia valute (banchiere con libri contabili) Il cambia valute opera in piazza e ha relazioni con zecche e clienti (i quali aprono un conto). La moneta viene convertita da morta di banco -> in una moneta virtuale che fatta al 100% di oro o argento da poter utilizzare in mercati differenti, questa moneta viene girata sul conto corrente del cliente e poi riconvertita in moneta da banco nel luogo in cui si desidera acquistare. + il guadagno dei cambia valute (il servizio si paga). Nascono così le BANCHE e attività bancaria. Se il mercante non ha credito nel conto corrente può usufruire di prestiti fatti dalla banca (+ interessi) si presta anche più di quanto si ha realmente Operazione però molto rischiosa per la banca nel caso in cui tuti i clienti richiedessero indietro i loro depositi (come successe in casi di guerre/carestie) es.= guerra 100 anni, le banche falliscono. Capitolo quinto 5. LA POLITICA ECONOMICA Oggi la politica economica è la politica pubblica relativa alla vita economica di un paese, definizione che non vale per la realtà pre industriale dove convivevano troppi ceti sociali diversi, (laici ed ecclesiastici). La distribuzione non era omogenea tra pubblico e privato. Per poter trattare la politica economica dell’Europa pre industriale si possono esaminare i suoi obbiettivi principali : 1. Promozione di un’economia equilibrata: approvvigionamento di beni di prima necessità, stabilizzazione dei prezzi e controllo dell’offerta dei metalli preziosi. 2. Incremento della produzione: agricoltura, manifattura e commercio (dal 13° secolo furono molti i procedimenti emanati da autorità pubblica per incrementare le attività produttive, crearono un contesto favorevole allo sviluppo di attività agricole, manifatturiere e ai traffici commerciali sia indirettamente che direttamente). 3. Miglioramento dei meccanismi di regolazione del mercato: controllo del consumo, controllo qualitativo della produzione e politica antimonopolistica. APPROVVIGIONAMENTO DI BENI DI PRIMA NECESSITÀ Per società pre-industriale la più grande preoccupazione era il ciclo dei raccolti e la carestia (causata da agitazioni sociali e epidemie). in aree densamente popolata era impossibile l’approvvigionamento, il sistema di trasporti era quasi inesistente e era possibile solo attraverso l’acqua, (costi eccessivamente elevati e tempi troppo corti in caso di mancanza improvvisa di cibo). Perdita di un raccolta significava carestia. Oltre a grano i prodotti che facevano parte dell’approvvigionamento degli generi ritenuti necessari a soddisfare i bisogni base della vita quotidiana erano: il vino, l’olio, carne, pesce, paglia, candela, cera, legna ecc. (tutte soggetti a controlli che regolamentavano la vendita e il commercio). I procedimenti presi per l'approvvigionamento di questi prodotti si può dividere il due grandi classi: 1. Misure adottate in caso di emergenza ed addottate solo nel moneto dell’emergenza: acquisto di grano da parte del governo da stati esteri, prestiti forzati imposte ai cittadini benestanti per poter acquistare il grano e venderlo sottocosto ai poveri, severi provvedimenti per speculatori 2. Misure permanenti di carattere preventivo : realizzare il massimo grado possibile di autosufficienza, accumulo di scorte e vigilanza su commerci, istituito un grande magazzino per le scorte, proibito l’esportazione di beni di prima necessità, agevolazioni fiscali, facilitazioni di carattere amministrativo e ordine giuridico. STABILIZZAZIONE DEI PREZZI Grande problema di società preindustriale, le pubbliche autorità controllavano solo per misurare quanto i prezzi influivano sul costo della vita. Per stabilire, prezzi, salari, tesi di interesse le pubbliche autorità stabilivano un prezzo massimo di vendita (calmiere). Il prezzo di beni considerati di prima necessità venivano assoggettati a queste tariffe stabilite mentre i beni di lusso rimasero estranei al controllo generale dei prezzi. Venivano stabiliti così anche i salari mentre per i tassi di interesse si stabilì un limite legale massimo al di sopra del quale era usura e quindi illegale. Lo scopo era quello di prevenire e sciogliere monopoli e associazioni e quello di distribuire e commercializzare i beni di prima necessità ( per fare ciò si proibiva di acquistare beni di prima necessita a scopo di rivendita). beni di largo consumo si mettevano all’asta e diceva che prometteva il costo più basso ottenendo il monopolio di quel prodotto, il prezzo doveva rimanere stabile nonostante le fluttuazioni della domanda. CONTROLLO DELL’OFFERTA DI MATERIALI PREZIOSI La politica esercitata da governi a proposito di materiali preziosi: si proibì o (o contenere) esportazione e si incoraggiò l’importazione (con obbligo di cedere questi materiali preziosi alle zecche di stato). Offerta dei materiali preziosi fu sempre più bassa di quella monetaria. AGRICOLTURA Riguarda la maggior parte degli interventi della pubblica autorità il campo dell’agricoltura. Obbligatoria la coltivazione del suolo, se un terreno era lasciato incolto dal proprietario era compito della comunità di villaggio coltivare a proprie spese e sotto la loro responsabilità. 1474 -> il pontefice concedeva a chi volesse di arare e seminare 1/3 del terreno lasciato incolto e un giudice avrebbe deciso la quota che aspettava a proprietario. Un obbiettivo di autorità pubbliche era quello di promuovere una più razionale distribuzione della terra. (es. in Italia furono istituiti dei specialisti chiamati ingrassatori che avevano in compito di aggiustare i confini e disponeva scambi e vendite con il fine di ripartire il terreno più razionalmente.) Dopo incremento demografico del 1300 che causo un impoverimento delle foreste un’altra politica a favore dell’agricoltura fu quella della conversazione delle foreste (si preservano borchie e foreste). Un altro tema di cui si preoccuparono fu il rapporto tra seminativo e pascolo e la conciliazione tra i due. Ci furono zone in cui votarono il pascolo, altre che erano dedicate solo a quello (magai con delle ore e stagioni fisse), in altri posti si vietarono addirittura quei animali che danneggiavano particolarmente i campi come le capre. In Olanda e Inghilterra si adottò il sistema di rotazione continua dei terreni (metodo già conosciuto dal tardo medioevo) per fertilizzare i terreni. MANIFATTURA E COMMERCIO Politica commerciale in mano a principi e re in paesi poco sviluppati: si organizzavano fiere e mercanti (avevano privilegi e orinazione particolari). Si concedevano loro monopoli o privilegi fiscali, si adottarono politiche per allontanare i mercanti stranieri in modo da proteggere quelli locali evitando la concorrenza. In paesi più evoluti: politica commerciale più complessa e completa. Stipulazione di tratti commerciali, istituzione di consolati all’estero, privilegi fiscali, no dazi doganali o pedaggi. Manifattura: le nuove tecniche e l’esperienza di artigiani lavoranti della manifatture vengono spostati in nuovi centri di sviluppo. Immigrazione di artigiani a cui venivano offerti dalle autorità pubbliche molti privilegi, benefici di varia natura e una remunerazione. Allargamento del mercato manifatturiero -> adozione di misure protezionistiche per manifatturieri locali, no importazioni stranieri. CONTROLLO DEL CONSUMO Politica del controllo dei consumi fece la sua comparsa nel 13 secolo, pero poi difendersi in tutta Europa occidentale nel 14° e 25° secolo, prima di allora queste leggi non erano necessari perché i consumi erano limitati dalla povertà. Grande crescita della spesa privata per generi di lusso, si mettono die paletti per abiti eleganti, gioielli, feste (numero invitati, porzioni per il banchetto, valore del regalo), per i mobili che abbellivano la casa ecc. Le ragioni che spinsero le autorità a mettere in atto queste forme di controllo sono: - motivo religioso, alcune spese eccessive ‘offendono dio’ - eccesso di consumo era giudicato dannoso perché sottraeva capitale alla attività produttive e immobilizzava le ricchezze in un epoca in cui era caratterizzata da forte scarsità capitale, no risparmio e alti tassi di interesse. CONTROLLO QUALITATIVO DELLA PRODUZIONE Il controllo della qualità veniva immediatamente dopo al controllo dell’offerta del bene. Le attività manifatturiere furono sottoposte a un severa serie fidi normative e regolamenti dettagliati , volte a garantire la buona qualità del prodotto al consumatore. Vennero stabilite una vasta quantità di norme da corporazioni artigianali e da organi istituzionali del governo. Venivano definite nei minimi dettagli la qualità,, numero, peso, misure dei materiali impegnati alla produzione. POLITICA ANTIMONOPOLISTICA I signori feudali erano dal punto di visa economico grossi monopolisti. La lotta contro il feudalesimo tra il 11° e 13° secolo fu anche una lotta contro il monopolio. Per analizzare le prime consapevoli lotte contro il monopolio teniamo conto di una realtà specifica: Italia centro-settentrionale in età comunale. La produzione era controllata da corporazioni le quali dovevano limitare concorrenza e facilitare gli accordi tra membri della stessa associazione -> corporazioni erano il primo bersaglio della politica antimonopolistica. Le misure antimonopolistiche: 1. Proibizione contro ogni sorta di monopolio e di pratiche restrittive 2. Proibizione per imprenditori e lavoratori di uno stesso settore dell’economia di associarsi in corporazioni 3. Formazione del principio di libertà del lavoro: le corporazioni erano tenute ad accettare chiunque volesse poteva esercitare un mestiere e non era obbligato a far parte di una corporazione 4. Proibizione per i membri del gruppo di una corporazione o associazione di stabilire e fissare un prezzo o controllare l’offerta di beni e servizi sul mercato. (proibita la riunione anche di carattere religioso o umanitario) 5. Singole misure conto specifici monopoli o cartelli Capitolo sesto 6. REDDITO, PRODUZIONE E CONSUMO ESPANSIONE EUROPEA 1000-1300 Il basso medioevo è caratterizzato da una crescita economica (crescita agricola: nuove tecniche-> arato, cavallo, rotazione triennale, mulini) data da un’espansione: - colonizzazione interna: 1) la riconquista pacifica di terre che erano state abbandonate durate prima invasione barbarica; 2) il disboscamento messa a coltura di zone boschive e paludose -> (sviluppo città e crescita demografica) - espansione esterna: 1) la Penisola Iberica: la Spagna fu invasa dai mussulmani (nel 700) e dopo 500 anni fu riconquistata-> la Reconquista spagnola del 12° secolo; 2) Occidente, fronte meridionale: i normanni liberano la Sicilia da arabi 1061-1091 3) in Medio Oriente: spedizione europea contro i mussulmani -> le crociate dell’11°-12° secolo 4) fronte Orientale: espansione tedesca nei territori Slavi (avevano terre vergini di ottima qualità), corsa verso l’est (cominciò nel 919) Nascono le città + mura: incatenamento -> sviluppo delle città In questo periodo 11° secolo, i settori che contribuirono a questo sviluppo fu il commercio internazionale, economia monetaria, sviluppo manifatturiero (tessile). Regioni europee d’avanguardia dello sviluppo medievale furono: Italia centro-settentrionale e pesi bassi meridionali. Italia: vicinanza con impero bizantino e quello arabo. Posizione geografica, era un ponte tre Europa, nord Africa e Oriente. Sviluppo equilibrato manifatturiero, commerciale, armatoriale e finanziario. Punti di forza furono le repubbliche marinare: Venezia, Genova, Pisa, ecc. Venezia: destinata a attività mercantile anche grazie a sua posizione geografica e ai rapporti politici che aveva con Bisanzio. I veneziani non vivevano di agricoltura: la pesca, raccolta e macinazione del sale, attività commerciale e di trasporto in parte per mare in parte per canali del fiume Po. Coronava una serie di spedizioni militar-navali sottomettendo città com Zara e Trua. Venezia riforniva i paesi del nord dalle alpi con prodotti orientali e viceversa. Pisa e Genova: pirateggiando e commerciando strinsero molti contatti con Nord Africa, Medio Oriente, Sicilia. Firenze: si svilupparono tendenzialmente più tardi ma raggiunsero i mercati più lontani, stavano ovunque. Ad un certo punto i fiorentini cominciarono ad importare panni dalle fiandre grezzi mancanti di fasi di raffilatura che venivano svolti da loro superando di gran lunga il prodotto fiammingo (l’arte di Calimelia) Pesi bassi: era l’incrocio tra mare del nord, coste atlantiche della Francia e Spagna. Sviluppo manifatturiero di pannilani (dovuto a vicinanza con Inghilterra che produceva lana) sviluppate le Fiandre che esportarono abbonanti pannilani verso Ovest, verso Est (alle Paesi Bassi- colonia). I loro prodotti di alta qualità sostituirono alla grande i prodotti musulmani e bizantini. Prodotto sempre più invadente nelle piazze europee ma: in tutte le campagne europee si sviluppano pannilani più grossolani e quindi meno costosi grazie allo sviluppo di nuove tecniche: mulino ad acqua che faceva la follatura del panno. In Italia questo progresso della dell’industria laniera fu notevole -> larga diffusione in Toscana (Firenze soprattutto). Commercio e produzione della seta e del cotone: anche qui l’Italia fu all’avanguardia. Compare al nord ed. era imitazione di prodotti islamici (la manifattura italiana era fondata su impresa privata, punto di forza) il cotone migliore veniva da Siria, Turchia e Genova era il più importante esportatore di cotone turco (esportavano anche in Inghilterra e Germania) la lana stava perdendo la posino di predominio. 1500 la seta stava occupando il ruolo predominante. In Italia all’inizio fu oggetto di commercio e successivamente si produce -> a Lucca che aveva il primato (quasi monopolio fino a che non si sviluppo anche in Francia e Inghilterra). Nella metà del 1300 guardando indietro non si può fare a meno di notare che nel giuro di 2 o 3 generazioni erano cambiate decisamente le cose: sostanziale miglioramento nel tenore di vita IL COMMERCIO Prevalente nelle città, vi erano 2 tipi di commercio: 1) Di beni di prima necessità (commercio locale che collegava campagna a città, in cambio di prodotti agroalimentari la città offriva prodotti manifatturieri e il commerciate era l’intermediario) 2) Di beni di lusso (distribuzione di prodotti rari in Europa che rendeva tantissimo, prodotti derivati da paesi orientali: Cina e India (tecnologia nettamente superiore) quei prodotti in Europa salvano 10 volte tanto -> pesche, seta, cotone, porcellana, carta, pepe. Erano collegate con occidente attraverso vie carovaniere -> via della seta collegata con mar nero e medio oriente che a loro volta erano collegate con città che si affacciavano lungo il mediterraneo come Italia e Spagna. Dopo un po di tempo verrà istituita una fiera per lo scambio di questi prodotti ‘fier de la champagne de Paris’). 1098-1293 conquista con prime crociate di Gerusalemme e controllo porti di medio oriente, Venezia si impossessa di Bisanzio e conquista anche le tratte commerciali in Crimea. Tutte le importazioni venivano compensate o da bottino di guerra delle crociate o da esortazioni europee -> armi e metallurgia varie da Germania Francia e dal nord e panni di lana dall’area fiamminga. C’erano altre rotte commerciali: - l’Hansa ( Lubecca e Amburgo) lega commerciale di città tedesche nella quale circolavano semilavorati come ferro, pellicce e legname. Avevano il monopolio del commercio con il Baltico. Lubecca emerge come città predominante della Germania, la tecnologia navale del tempo non permetteva la circumnavigazione della penisola danese quindi gli scambi venivano per via terra tra Amburgo e Lubecca poi imbarcate per paesi del Baltico. - rotte mediterranee in Italia (Venezia, Genova, Firenze) - controllavano il passaggio tra i paesi orientali e la fiera di Parigi = avevano tra le mani beni di lusso provenenti sia da nord Europa che da paesi orientali, riusciva a imitarli e molto spesso a migliorarli dando vita a l’opera manifatturiera italiana ->panni di lana, armi (anche da fuoco ne 1500), della mussola che è un cotone molto leggero, seta. - svizzera: nel massiccio montuoso del Gottardo fu costruito il ponte del diavolo situato tra alpi che favori molto il commercio, del diavolo perché fu un’opera fantastica la costruzione del ponte considerando le condizioni. LA TENDENZA ECONOMICA NEL PERIODO 1300-1500 Il periodo 1300-1450 è descritto come uno dei periodi più neri della storia dell’economia europea a contrasto con il periodo del generale sviluppo del 1300. Periodo di disastri economici (non solo dal punto di vista agricolo ma anche in altri settori) e devasti: crisi e guerre e una violenta pandemia di peste. Firenze: grande crisi, altro debito pubblico in seguito a delle guerre in cui Firenze si trovò coinvolta nel 1330. Falliscono anche le banche grazie a prestiti mai più restituiti (re di Inghilterra) e la paura di perdere i fondi della gente che prelevò tutto. La bancarotta porto conseguenze dirette e indiretta assettare secondario (comunque il sistema economico europeo non era ancora integrato quindi la crisi non fu cosi violenta per tutti come succederà nel 1612). Paesi Bassi: i mercanti italiani tagliano la strada nel mediterraneo, inglesi quella in Inghilterra, Lubecca con il baltico. Oltre a difficoltà commerciali ebbe difficolta anche nel settore manifatturiero perché ebbe tantissime difficoltà a ottenere materie prime di lana da Inghilterra che era il motivo del loro successo. Inoltre ci furono gravi conflitti sociali interni -> primo sciopero da parte di forza lavoro. Catalogna: che nel 13° secolo abbe un notevole sviluppo economico e sociale entro in crisi (il settore bancario). Castiglia: non andarono meglio le cose, infatti era coinvolta in lunghi cicli di guerre (tra quelle civili e quella con il Portogallo che persero). Francia: impegnata nella guerra dei cent’anni con Inghilterra che tentino nel 1453. Quella che si combatte in Francia e ne risenti moltissimo perché fu distrutta e ne risentì anche attività commerciale. (Non fu così per tutti, in questo periodo ci furono anche dei sviluppi per alcuni posti come: l’Hansa, Lombardia e Portogallo). Gli anni 1000-1300 portò una grande crescita demografica esponenziale e le terre buono era relativamente scarse ma la peste nera del 1348-51 portò alla crisi demografica del 14 secolo che uscisse 25 milioni di persone su 80 milioni. Questa peste comunque non fu negativo da un punto di vista economico; nel settore agricolo il risultato fu un aumento della produttività; redistribuzione del reddito, i salari aumentarono del 50% migliorando condizioni di vita; anche nel settore manifatturiero ci furono sviluppi analoghi -> Prima l’encomia europea fu sempre caratterizzato da un fattore lavoro abbondante e scarso fatte capitale, con questa crisi demografica le cose si invertirono. Tutto sommato ci fu una ripresa e successivo sviluppo economico, commerciale, finanziario. LE CROCIATE Dopo imperatore di importanza c’era il capo spirituale-> capo della chiesa: i vescovi. I 5 patriarchi più importanti sono quelli delle 5 regioni in cui si sviluppa il cristianesimo 1) Costantinopoli 2) Gerusalemme 3) Antiochia 4) Alessandria d’Egitto 5) Roma Grande scisma tra occidente e oriente: Costantinopoli (orientale: chiesa cristiana ortodossa) vs Roma (occidente: chiesa cristiana cattolica). Successivamente Alessandria Antiochia e Gerusalemme furono islamizzate. Basso medioevo -> le crociate, invasione temporanea del vicino Oriente (di territori che oggi appartengono a: Palestina, Libano, Israele, una parte della Siria, Turchia meridionale) tutti stati criticati, vuol dire stati acquisiti e governati da Franchi. Le crociate sono un’avventura coloniale che vanno dal 1096 al 1293, cosa terrificante fatte in nome della fede. 3 sono gli aspetti fondamentali delle crociate da un punto di vista: - politico-culturale-religioso: motivo principale era conquistare la Terra Santa, posto in cui si è svolta la vita e la morte di Gesù Cristo-> Gerusalemme (problema: è terra santa per tre religioni-> ebrea, cristiana, mussulmana). I primi crociati:partivano da Amalfi, erano monaci cavalieri vestiti con campo rosso e croce bianca che gestivano un ospedale e avevano il compito di scortare (armati) i pellegrini nel loro viaggio a Gerusalemme che poteva essere pericoloso. Prima crociata 1096 per conquista della Terra Santa secondo il valore del Papa Urbano II-> conquista di Gerusalemme 1098 l’aiuto dell’imperatore bizantino fatto al papa per essere difesi dai turchi fu visto dal papa come una riconquista della terra santa dai mussulmani. - sociale: le crociate sono molto importanti da un punto di vista sociale. Una volta arrestate le invasioni barbariche da parte di Ungari e Saraceni tutto ordine feudale che non avevano ne altre ne parte e SAPEVANO solo combattere si ritrovano a non fare niente. La fine delle invasioni non provoca più morte e c’è una crescita demografica: i feudi ora dovrebbero essere divisi anche con i ‘cadetti’ ma risulterebbe troppo piccolo, non abbastanza per soddisfare le esigenze quindi si decide di passare in eredità il feudo al primo figlio e per sistemare i cadetti la chiesa importa un obbiettivo: conquista dei feudi in Terra Santa. Quindi da un punto di vista sociale le crociate servono a dare uno sbocco ai cadetti in oriente. I cadetti erano soldati professionisti, che sapevano combattere bene, violenti e forti tanto che mettono in seria difficoltà gli arabi che da un punto di vista militare non avevano più esperienza e si fanno aiutare dai turchi. Le conquiste in terra santa sono state molto violente e sanguinose, ma motivazione che guidava i crociati era che in terra santa tutto è lecito, si combatteva per la fede e quindi venivi ripulito da ogni peccato -> ‘vai in paradiso’ - economico: per bottino di guerra a Gerusalemme che portò molto oro in Europa e miglioro i commerci, con la conquista infatti di Gerusalemme viene conquistata anche l’ultima tratta della via della seta e quindi quella che connette occidente e oriente. (giovamento al mercato europeo sopratutto per Venezia e Genova che erano punti strategici che collegavano con nord Europa) Ultima crociata risale al 1293 a Haifa contro turchi e arabi che sconfissero i cristiani, i turchi furono i veri vincitori delle crociate che piano piano conquistano tutto il territorio bizantino e fecero cadere Costantinopoli nel 1453. Vennero istituite tre corporazioni: - ospitalieri: croce bianca su sfondo rosso - templari: croce rosso su sfondo bianco - ordine teutonico: composta da cavalieri monaci tedeschi, croce nera sul fondo bianco Con le prime crociate nasce anche antisemitismo europeo: odio verso ebrei che avevano ucciso Cristo. Capitolo settimo 7. IL REBALTAMENTO DELL’EQUILIBRIO MONDIALE E INTRAEUROPEO: 1500-1700 EUROPA SOTTOSVILUPPATA O SVILUPPATA? Da caduta del impero romano a 1200 è sottosviluppata e molto più arretrata culturalmente, economicamente e tecnologicamente rispetto a altri (Cina, arabi, Medio Oriente) era considerato un paese di barbari. Dal 1000 l’Europa si mosse e progressivamente guadagnò terreno. Grandissimi progressi nel campo della meccanica, siderurgia e fabbricazione delle armi, manifattura. Gli occidentali superarono la qualità dei prodotti orientali e si piazzarono sul mercato. Inizi 1500 situazione ribaltata rispetto a livello tecnologico e economico dell’Europa (la più sviluppata dell’epoca) EUROPA E RAPPORTI CON IL RESTO DEL MONDO Militarmente e politicamente l’Europa era incapace. Erano presenti conflitti interni tra poteri politici (contee, ducati, stati feudali e urbani) e stati ecclesiastici. Episodio crociate solo perché sono stati trovanti impreparati arabi. Non sono stati attaccati da orientali per semplice disinteresse. Una dimostrazione della sua debolezza è l’avanzata turca che piano piano conquistò tutti territori europei (Bulgaria, Grecia, macedoni, Serbia, Bosnia, Albania) dopo la caduta di Costantinopoli -> impero ottomano (aveva enormi possedimenti, dai Balcani a nord africa-> mise in crisi commercio europeo) Queso ‘blocco turco’ vietò i scambi commerciali con India quindi gli europei dovettero trovare un modo per continuare a commerciare con oriente attraverso vie alternativi. Si pesò a circumnavigazione Africa ma risulto estremamente difficile per via delle correnti e riviere rocciose delle coste africane. 1400-> i portoghesi inventano il Galeone armato, vani con più alberi e più vele, (quadrate per la spinta e triangolari per navigare contro vento). Con questo potenziamento hanno potuto mettere le basi per supremazia europea su scala mondiale distruggendo completamente navigazione araba, prima portoghesi e spagnoli poi olandesi e inglesi. Militarmente in mare più potenti europei con galeoni+ cannoni, in terra saranno superiori dopo metà 600 con sviluppo di armi da fuoco mobili tiro rapido. SCOPERTA DELL’AMERICA Tutto iniziò con calcolo errato del raggio della Terra che risultava molo più piccolo di ciò che è realmente. Cristoforo Colombo -> vuole passare per oceano atlantico per raggiungere Giappone e India, convince isabella di Castiglia che gli affidò le navi. Arrivato in America non si rese mai conto di essere arrivato in un nuovo continente, pensava che erano le indie (Amerigo Vespucci si accorse del nuovo continente). La scoperta dell’America rilanciò Europa, le permise di uscire da crisi delle guerre interne e dal blocco turco, fine tardo medioevo e inizi età moderna. Indigeni nativi americani vennero o uccisi o fatti schiavi per ricerca di oro e sopratutto argento. L’assenza di metallo prezioso in Europa aveva ostacolato commercio internazionale. Vennero importati in Europa anche: pomodoro, mais (risolve problema alimentare perché molto più produttivo di grano. Diffusa in centro Italia), patata (diffusa in nord Europa perché si adatta bene a ogni tipo di terra), tabacco, cacao, zucchero, thè. Rivoluzione dei gusti per ricchi: the, cioccolato e caffè: prodotti molto costosi con dei benefici straordinari (consigliato d molto dottori). Produzione di zucchero nelle Americhe: si svilupparono gradi piantagioni che fa scrivere domanda di schiavi che verranno acquistati su coste africane in cambio di altri prodotti. Gli schiavi furono portati in catene oltre oceano e costretti a lavorare su piantagioni (di cacao, caffè, cotone) -> commercio triangolare, 700 praticato da inglesi, viaggio che prevedeva tre tappe Europa, Africa, America. Gli spagnoli si interessarono anche alla medicina e pratiche terapeutiche locali delle indie. Rivoluzione dei prezzi: con tutto quel oro e argento a disposizione si ha un aumento della domanda e un successivo aumento della produzione che però non fu abbastanza. Questo comportò un aumento dei prezzi (inflazione della moneta). Il cotone risulto fondamentale per Inghilterra -> porto a rivoluzione industriale. Sviluppo anche di assicurazioni marittime, caffè bar, in questo periodo per Europa. RIVOLUZIONE SCIENTIFICA Prova di sfericità della terra, stampa, armi da fuoco, navigazione, applicazione della matematica a spiegazione della realtà, sviluppo in settore della meccanica e astronomia, dell’economia, demografia e pubblica amministrazione (nascono statistiche: raccolta di dati). Adozione sistematica del metodo sperimentale in questo periodo. Si perde la fiducia nella fede che aveva caratterizzato il Medioevo. Nel medioevo la scienza e la tecnica erano due cose separate, scienza era filosofia e tecnica era arte. Diffusione di alfabetismo (soprattutto con protestantesimo). CRISI DEL LEGNO Il legname: materiale di base per costruzione edile, combustibile per eccellenza (usato sopratutto in metallurgia), per costruire navi, per fusione di metalli. Con aumento della popolazione e navigazione+ sviluppo siderurgia inglese il legno finisce. Crisi che colpisce sopratutto Inghilterra nella quale boschi e foreste scompaiono letteralmente. RIBALTAMENTO DEGLI EQUILIBRI ECONOMICI ALL’INTERNO DELL’EUROPA: 1500-1700 1500 -> secolo oro 1600 -> crisi per alcuni paesi Spagna e Italia portarono area mediterranea in una posizione di rilievo ma a fine 600 era definitivamente un’area arretrata -> declino. Sviluppo in: Mar del Nord, Paesi Bassi settentrionali e Inghilterra DECLINO ECONOMICO DELLA SPAGNA La Penisola Iberica sotto il dominio arabo per 1000 anni fino a Reconquista,’un’avanzata lentissima durata 500 anni. La penisola iberica era divisa in tre principali regioni: Aragona, Castiglia e regno di Portogallo. Aragona e Castiglia sono regni molto forti militarmente: Castiglia con esperienza e molto esperti nel settore, Aragona grandi abilità sia in campo militare che mercantile (Barcellona)-> conquista sud Italia e isole. Matrimonio tra isabella di Castiglia e Ferdinando II di Aragona: si uniscono i due principali regioni, si unificano sotto il nome di SPAGNA. Il nipote di isabella di Castiglia: Carlo V aveva tra le mani un regno potentissimo, entra tutto l’oro americano e genera grande forza d’acquisto: speso male-> per le guerre, il suo obbiettivo era unificare l’Europa stile impero romano. Carlo V combatte su tre fronti: Francia -> guerra d’Italia contro i francesi che volevano conquistare Napoli. Turchia -> guerra contro turchi in Ungheria e poi via mare, ottennero la vittoria di Lepanto Germania-> guerra di religione. La Spagna aiuta il papa in Nord Europa a sconfiggere gli eretici, protestanti. 500-> secolo di guerre sorretto da oro americano. L’afflusso massiccio di oro e argento causa grandissima domanda e grande potere di acquisto ma debole offerta (no artigiani e imprenditori in Spagna) che si riverso su prodotti e servizi stranieri. Spagna: ponte per far passare oro e argento a nemici (sollecitò lo sviluppo economico di Olanda, Inghilterra e altri paesi europei, anche grazie ai contrabbandieri stranieri che deviarono ai loro paesi i tesori americani) Per lo sviluppo occorre anche la mentalità giusta, puntavano su bottino di guerra con mentalità medievale. DECLONO ECONOMICO ITALIA La crisi italiana inizia a partire dal 1300 con peste nera, basso medioevo l’Italia era il paese europeo più ricco e popoloso. La Pete nera causò un blocco nei commerci che era la fonte di ricchezza del paese povero di risorse naturali. La prosperità dell’Italia dipendeva dalla capacità di esportare manufatti e servizi prodotti. Questo blocco genera 100 anni di guerre tra stati feudali (la decadenza dell’ordinamento comunale e l’instaurarsi delle Signorie aveva deteriorato la vita sociale) fino al 1452 che segnò la fine delle ostilità con la pace di Lodi-> tregua tra i stati e impegno di unirsi uno con altro in caso di attacco o difficoltà. Dopo 1452 la penisola appare suddivisa in 5 entità statali: - Stato della Chiesa - Regno di Napoli - Granducato della Toscana - Repubblica di Venezia - Stato di Milano Un’altra causa che spiega il declino dell’Italia furono le guerre d’Italia -> 1494-1538: nessuno stato riesce a resistere all’attacco dei francesi che volevano inizialmente conquistarla fino all’arrivo dei spagnoli che la riconquistano in una guerra che distrugge il paese sia da un punto di vista fisico, che commerciale, fiscale (verra pesantemente tassata) 1615-> piccola ripresa per Italia che torna a produrre e si sviluppa commercialmente e artisticamente, periodo noto come rinascimento italiano (si ricostituiscono ordinamenti corporativi più forti) che però durò poco: grande crisi che colpisce tutta Europa e incide nei mercati 1620-1645 (oltre a guerra dei trent’anni anche crollo Turchia, Spagna, Germania). Conseguenza della crisi è che vengono penalizzati tantissimo i commerci italiani che il quale mercato era composto da beni di lusso (un prodotto marginale) e si dava prevalenza a prodotti di prima necessità o comunque prodotti esteri che costavano decisamente meno e piacevano di più. Gli altri stati erano riusciti ad abbassare i costi di produzione grande anche a nuovi metodi mentre gli artigiani italiani influenzati dall’eccessivo controllo delle corporazioni erano rimasti legati a tradizioni (ritardo tecnologico e organizzativo) e quindi i loro prodotti di qualità inevitabilmente avevano un alto prezzo (dovuto anche a i costi di produzione, il costo del lavoro e la pressione fiscale). Conseguenza: 1) declino delle esportazioni; 2) disinvestimento manifatturiero e bancario; 3) migrazione da centri urbani a centri rurali i quali erano meno controllati da corporazione e si sviluppa così industria a domicilio che abbassa qualità e prezzo -> provoca deindustrializzazione. 1630-> peste che devasta popolazione. 1700-> non era neanche autosufficiente nel settore agricolo. IL MIRACOLO OLANDESE Tra 500-700 ribaltante, i paesi che da poveri o modesti diventeranno ricchi e potenti: Nord Europa. Pesi bassi divisi tra paesi bassi meridionali e occidentali, divisi sia per motivi linguistici (area fiamminga a nord di Anversa, lingua germanica/ zona valloni a sud di Bruxelles area francofona) e motivi sociali/religiosi (un’area cattolica a sud e una protestane a nord) . Paesi Bassi meridionali protagonisti sviluppati economico per via dei loro prodotti tessili mentre Paesi Bassi settentrionali non tengono il passo, sviluppo molto più lento ma notevole. Il successo dell’Olanda in buona parte deriva da indebolimento dei Paesi Bassi meridionali impegnati nella guerra contro la Spagna che portò alla fuga dei valloni dal Belgio all’Olanda che si arricchisce del bene più grande: capitale umano molto specializzato, con grandi conoscenze e tecniche commerciali. Inoltre gli lasciano stazione e gli permettono di penetrare i commerci del mare del sud e dell’oceano. Il commercio con il mar baltico fu il punto di forza e alla base del successo olandese. Inizialmente l’Hansa aveva il controllo e ero costretti a fare due tappe per poter commerciare con il baltico: Amburgo che arrivavano via mare e poi Lubecca che da Amburgo venivano via terra e poi di nuovo via mare per il baltico, erano perciò limitati a trasportare sopratutto merce non ingombrante e quindi prodotti manifatturieri di lusso. (1438-41, scontro con Hansa e crescente controllo del Baltico). Con il notevole miglioramento nella costruzione navale riuscito a circumnavigare la penisola dello Jutland aggirando così l’hansa e potettero finalmente trasportare anche merci più pesanti come legname e grano (motivo di successo-> agricoltura commerciale). Nel corso del 600 -> commercio oltremare olandese avevano 2 rotte: 1) con indie orientali e occidentali (prodotti di lusso); 2) Mar del Nord e Baltico (merce pesante). Grazie a continui assalti e imboscate a rotte commerciali spagnole in America riuscirono a strappare colonie a spagnoli (new Amsterdam), golfo Persico..) Tutto ciò portò l’Olanda ad avere a disposizione una grandissima varietà di merci commerciali (prodotti da tutti gli angoli della terra) -> Amsterdam era un’emporio internazionale. Spesso gli olandesi importavano da un paese per rivenderlo in un altro oppure : manifatture di trasformazione e riesportazione. Successo dei loro prodotti manifatturieri erano legati anche al fatto che abbassando la qualità e avendo bassi costi di produzione il loro prezzo era estremamente basso rispetto ai prodotti in Europa (questo anche grazie alla nuova tecnologia: iniziarono ad utilizzare il carbone posso forma di torba come fonte di energia che bruciava meno del carbone, quindi dura di più e usavano molto anche il vento, che era la riserva energetica più grande che avevano, con i mulini a vento + torretta mobile). Altro motivo di successo: il modello economico dell’Olanda era basato sull’agricoltura (e allevamento) ma avanzata e specializzata. L’agricoltura olandese fa la sua fortuna con l’utilizzo di strutture idrauliche (dighe e canali che abbassano notevolmente i costi di trasporto) e opere di ingegneria idraulica sofisticata. I paesi bassi sono caratterizzati da vaste maree che forniscono il sorgere di un’agricoltura irrigua, cioè campi molto fertili senza il problema dell’irrigazione. Occorreva però controllare le maree cosi da rendere la terra coltivabile stabile con delle strutture idrauliche. Nascono cos’ i polder -> campi messi a coltura sottratti alla marea (che potevano causare oscillazioni di metri e metri del livello del mare e quindi pericolose) grazie a delle dighe costruite intorno al polder. I contadini erano artigiani, producevano dei prodotti commerciali. INGHILTERRA Fino a 600 il paese non ha avuto posizione di grande rilievo in Europa: aveva giusto la materia prima -> lana molto apprezzata da altri paesi che sviluppavano prodotti finiti. Crescita dei commerci in ambito navale: ha il controllo dei oceani di tutto il mondo a partire dal 500, non solo atlantico, indiano ecc.. Emerge come potenza politica europea intorno al 1588 in cui sconfigge in un conflitto marittimo-> Armada Spagnola. Spagna aveva dichiarato guerra a Inghilterra per più ragioni: la prima perché si era instaurata una chiesa anglicana e non più cristiana. Una prima sconfitta nella manica nel 1587 non gli bastò, poi gli spagnoli attaccarono da nord di Irlanda ma non riuscirono a sconfiggere l’eccellente efficienza marina inglese che era piena di pirati + la tempeste. Sconfiggendo gli spagnoli e conquistano Gibilterra hanno il controllo dei commerci nel mediterraneo e si affermano come potenza marinaresca. Ma come nasce potenza navale inglese?; La “guerra da corsa” era un pratica svolta dai corsari-> devi veri e propri pirati soldati che attaccavano navi in mare aperto. Acquistavano navi commerciali come i galeoni, venivano armati d cannoni e pirati pronti a praticare la guerra da corsa. Associavano l’attività commerciale a pirateria: rubavano la merce e poi la caricavano sulle loro navi per poterla vendere (il bottino di guerra era la merce). Un altro fatto che aiuta la potenza della marina inglese è -> “atto di navigazione” una legge che vieta a tutte le navi inglesi di importare o esportare merci su porti inglesi. (egemonia anche perché hanno pochi antagonisti almeno per atlantico) ma riescono a conquistare anche quello indiano e Cina che vengo tutte battute militarmente e si inseriscono in commercio tra india e Cina. - HA EGEMONIA MARITTIMA: nel 700 controlla tutti i mari, aspetto di importanza non solo economico e commerciale ma anche di natura politica che porta alla creazione di vasto impero coloniale. Fine 800 -> Conquista grandi imperi coloniali, si estende in vaste aree interne Africa, Asia, India, Colonie africane: Egitto, Sudan fino al Capo, Nigeria (dal il Cairo a Sudafrica) Inizi 900 Altro importante di impero coloniale inglese —>i dominion, territori di oltremare con forte presenza di anglosassoni, provenienti da Inghilterra (discendenti) sono: Canada, Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa. Canada e Australia stati autonomi ma con capo di stato -> regina di Inghilterra. - L’Egemonia commerciale mondiale inglese è uno dei presupposti per spiegare rivoluzione industriale, gioca ruolo importante che spiga perché avviene proprio in Inghilterra. Un motivo è che ha materie prime fondamentali: come COTONE, non si produce in Inghilterra ma è una pianta tropicale che si coltiva e produce in posti caldi, coste mediterranee, (Asia) india, sud Stati Uniti, Egitto, (posti caldi). Importano e Coltivano piantagione di cotone in territorio vuoto di sud America + schiavi da africa per coltivare (forza lavoro che viene venduta in cambio di ALCO,TABACCO, ARMI) - commercio triangolare: importo materie prime e esporto prodotti finiti (anche cacao e atri prodotti). Nasce così un’economia del cotone con commercio triangolare che crea grande offerta di cotone considerata materia prima. Lana/cotone prodotto molto usato immettere nei mercati questo prodotto ha grande vantaggio. Si sviluppano molte tecniche bancarie, d’affari, assicurazioni ecc. perciò commercio ha un ruolo importante. (viene introdotta anche la prima carta moneta) Altre cose che sono alla base della rivoluzione industriale -> aspetto di natura politica. 1500-600 gettano le basi di un’altro supposto della rivoluzione, di natura istituzionale (altro presupposto è sviluppo manifatturiero.) Istituzioni liberali democratiche portano a rivoluzione e hanno permesso sviluppo le politiche saranno fondamentali per uscire dalla crisi. Come nascono istituti liberali in Inghilterra? Il cuore della faccenda è la rivolta inglese contro dinastia Stuart; Fine 500 Elisabetta I Tudor (assolutismo)-> dinastia anglicana (permetteva divorzio, creato da Enrico 8° che voleva divorziare con le mogli) e tendenzialmente anti cattolici (perché dovevano pagare tasse a Roma cattolica e non gli andava bene), filo-protestante. Inizio 600 quando muore la regina Elisabetta I senza eredi salgono al trono dinastia Stuart anche se sono cattolici, forte elemento di contrasto da popolo che sono maggiormente anglicana e protestanti. Il parlamento inglese rappresenta i tre ordini fondamentali della società dell’Antico regine: ecclesiastici, aristocrazia laica-> i militari, il popolo -> i mercanti, (no contadini e artigiani) Scontro sulle tasse con re che ha il potere di imporre le tasse, il parlamento oppone una limitazione al imporre tasse e quindi non le impone più il re (assolutismo) ma il parlamento composto da mercanti. - Guerra civile il parlamento contro Stuart che vince, la monarchia viene abolita e diventa repubblica parlamentare che durerà 5 anni esercito: cavalieri d’acciaio, il Re Carlo I viene decapitato (rivoluzione parlamentare). Dopo un po sale al trono Carlo II che dura poco perché poi salirà nel1688 Guglielmo d’Orange che si sposa con una Tudor (Maria II) portando così alla seconda rivoluzione-> rivoluzione gloriosa perché no spargimento di sangue. Ritorna così una monarchia ma costituzionale, rispettosa delle leggi delle istituzioni (parlamento) Monarchia assolutistica: il re padrone di tutto, decide anche dove e se mettere tasse, anche le colonie sono del re. Innovazioni istituzionali sono 2 -> 1° mantiene monarchia, ma costituzionale, fondamentalmente rispettosa dei poteri parlamentari. Monarchia costituzionale parlamentare: Poteri del parlamento: le tasse (la monarchia non può nulla al riguardo) ma avendo il potere sulle tasse di fatto ha potere su tutto (potere condiviso ma fino a un certo punto) perché dentro a parlamento ci stava l’aristocrazia, vengono quindi rappresentati gli interessi di ceti alti, votava infatti solo che aveva una posizione alta. (chi paga le tasse vota). Re o regina ha solo il potere/compito di riconoscere la decisone di maggioranza, non decide quindi. 2° innovazione riguarda legislazione: Legislazione fatta da parlamento è molto più rispettosa di altri ceti mercantili/commerciali (es. + diritto di proprietà, rispettata ma fino a un certo punto) con passare del tempo (1688) introdotta proprietà privata (proprietà privata assoluta). Prima tutto nelle mani del re e lui decideva era anche sensibile alla massa. conseguenza-> si smette di produrre per la collettività, per produzione collettiva, il singolo è libero di fare quello che vuole. La priorità privata causa altri danni ai Campi Aperti che vengono acquistati dai ricchi per far pascolare le pecore perché serviva la lana facendo così aumentare produzione di lana ma diminuisce coltivazione del grano Risultato: rivoluzione agricola, aumentano i prezzi per effetto di recisione, di questa politica e i contadini poveri sempre più poveri e quelli ricchi si arricchiscono. I poveri diventano proletari, non hanno altro che la prole, i figli diventano disoccupati/mendicanti e si spostano in periferie delle città dove possono chiedere elemosina ricchi e a istituzioni ecclesiastici-> chiesa e monasteri. In città quindi c’è molta forza lavoro, saranno i futuri operai nell’industrializzazione - Poi sviluppo attività manifatturiero Importante ma non decisivo. Sfruttano capitale umano da Belgio e Francia. Grande apertura mentale degli inglesi: la ricettività culturale di valloni e ugonotti fu uno dei motivi del loro successo insieme a gran tour, viaggio che serviva ad assorbire nuovi metodi, conoscere il mondo e prendere il meglio da ogni paese. L’Inghilterra conosce la crisi nel 500, secondo Cipolla una caratteristica dei inglesi è quella di non piangersi addosso ma avere tenacia e non arrendersi. Si reagisce alla crisi con: innovazione/diversificazione, smettono di fare prodotti di lusso, i vestiti di lusso sono battuti da concorrenza italiana e olandese e quindi producono prodotti diversi: vetro, orologi, seta. In + innovazione che riguarda anche industria tessile: ma una nuova tessitura a bassa qualità e quindi basso prezzo, panni di lana prodotti ricorrendo a industria a domicilio, (hanno pecore e la lana sa essere filata da donne di casa contadine, no da artigiano che ha preso apprendistato) A differenza di corporazione italiane quelle inglesi, francese ecc. non si oppongono al fatto che i mercanti diano l’attività tessile a donna contadina. Pannolano a costi più bassi, batte la concorrenza italianala la quale etra in crisi proprio in quel periodo. Nascono così gli “short cloths”, letteralmente i vestiti più corti. Si diffonde questo in atri paesi Europei, non in Italia e Spagna conseguenza: i contadini quindi fanno un pò di soldi (molti pochi rispetto a artigiano, ma con questi soldi comprano i prodotti di bassa qualità prodotti da essi stessi). Nascono a Londra veri e propri ambienti mercantili inglesi, il ceto mercantile inglese si afferma proprio nel centro del commercio europeo-> Anversa. La nascita di ceto mercantile non giovò a tutti, infatti fu il punto d’arresto per gli open Fields (territori divisi in piccole strisce di terreno, sotto il controllo del villaggio) ma tra il 1500-1530 una piccola striscia di terreno non bastava per soddisfare la grande domanda di lana, serviva più spazio per pascolo. I più ricchi cominciarono a comprare queste strisce di campo per i pascoli. Rivoluzione industriosa, le campagne si mercantilizzano, la campagna legata a industria a domicilio che fa crescere economia, + soldi Con industriale e fabbrica le donne diventano operaie, non più contadine che lavorano a casa. Crisi dei short cloths a metà 500-> inglesi diversificano l’economia e producono i “new drapery”> metodo alternativo che consiste nella produzione di panni lana di più bassa qualità ma con vasta gamma di colori. - Settori molto importati per rivoluzione industriale: metallurgia e siderurgia (800), in particolare con produzione di cannoni che sono alla base del successo economico (diventano maggiori fonti di reddito) e della conquista europea nel mondo, conquista: di America del nord e siberia fino a oceano pacifico. Fino 500 le artiglierie cioè le armi da fuoco sono di bronzo (materia prima che manca in Inghilterra), erano: grossi, articolati e inefficienti, difficili da caricare su navi. 1400/1500 di bronzo il cannone, deve essere resistente, deve reggere esplosione bene, bisogna farle bene ma questo comporta che siano attrezzi molto pesanti e grandi. Inglesi a metà 500 (provano) a fare Cannoni di ferro: vantaggioso perché sono meno pesante e possono essere cercati in quantità maggiore in nave, solo che non funzionano. Non si perdono d’animo e migliorano, sono più attenti, senza venature e falle che li rendano più sensibili e fragili fino a che non risconto a fare cannoni di ferro efficienti quanto quelli in bronzo ma molto più leggeri e a dimensione variabili: SUCCESSO ENORME, vanno a ruba e esplode una grande domanda (soprattutto a battaglia di Lepanto). Con crescita di questi settori crescono fornaci che per funzionare richiedono molto legno, tanto che si trovavano in mezzo a boschi (relativamente pochi in Inghilterra). Conseguenza -> Crisi del legno (blocca il boom della metallurgia inglese di inizio 600) -> materiale di base per tutto, produce energia, riscalda , cuoce, per fodere metalli serve molto molto legno che prima o poi si esaurisce, sale il prezzo vertiginosamente tanto che diventa molto più conveniente importare leggo da Scandinavia (piena di boschi). + Cominciano così a usare il carbone, combustibile fossile, materiale organico generano poi con processi analoghi petrolio e gas naturali. Materie prime energetiche, note in quel periodo cosi come nel medioevo era vietato bruciare carbone perché produceva fumo nero che uccideva la gente ma il prezzo del legno cresce a tal punto che viene utilizzato il carbone, i cannoni servono, è un settore molto redditizio e ai produttori non importa. Complicazione: il carbone non brucia come il legno (che raggiunge temperature alte) quindi viene utilizzato per pre-riscaldare il forno sostituisce parzialmente il legno, poi si usa legna per far arrivare la temperatura necessaria fino 1706. Un metallurgico inglese nel 1706 ha una cucina che fonde ferro: c’è un incendio, brucia tutto anche scorte, si crea il carbone pre-combusto e legna pre-combusto e si accorge così che il carbone bruciato (pre-combusto) raggiunge temperature ancora più alte di legna -> carbone coke Cokerie impianti/strumenti particolari che trasformano il carbone fossile in carbone coke questa è una delle date di inizio di rivoluzione industriale (uso del solo carbone). Rivoluziona il mondo: prima di allora si usava energia umana e animale, energia cinetica con vento e acqua, energia termica con sole e legna. Il carbone trasforma l’energia termica in energia cinetica-> macchina a vapore + pistone. Con la macchina a vapore si trasforma energia termica in cinetica, crea forza lavoro grazie al vapore derivato da combustione del carbone: macchina di Newcomen, l’ingeneri che gli diete il nome la mise in pratica dopo una serie di studi scientifici. La macchina rappresenta l’avvento della macchinismo-> i processi di produzione vengono meccanizzati, si supera il mulino e quindi no più limiti di localizzazione. LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRILAE Innovazioni di macchina che aumentano utili (abbassano costi e tempi di produzione) e crescita del settore. Tutto questo incremento di lavoro, produzione, fonti di energia disponibili si traduce in: manifattura centrata. Nasce fabbrica centrata del mondo moderno, dal fine 700 lo scontro sociale più importante è tra operaio e proprietario di fabbrica. Anche oggi il cuore della conflittualità sociale è questo. Si mette fine a industria a domicilio perché è antieconomico: serve però una disciplina in fabbrica che necessitano di mano d’opera-> disciplina all’interno delle fabbriche avviene in se fasi; la prima si utilizza metodo paternalista seguendo modello della bottega artigianale ma non funziona, poi si prende spunto da villaggi del sistema feudale ‘villaggi operai’; la seconda fase si sviluppa in America e prende il nome di fordismo, introdotto il concetto di contratto di lavoro dove proprietario e lavoratore stanno a stesso livello) Si afferma sistema di fabbrica in alcuni settori durante la prima rivoluzione e riguarda solo area ristretta dell’Inghilterra, grande parte rimane legata a vecchie abitudini. Con seconda rivoluzione industriale l’industria invade tanti settori e invade economia + molte persone che entrano in questo meccanismo (processo lento). Da fine anni 60 del 700 a 1830 sono i 50 anni più intensi di trasformazione in Inghilterra (riguarda solo Inghilterra) Per 20 anni però è in guerra con Europa e sono gli anni in cui la rivoluzione fa passi da gigante e non si propaga con Europa ma rimane chiuso all’interno, riprenderanno i contanti dopo 1815 e Europa si perde molto rispetto a loro tanto che non hanno più concorrenti -> no concorrenza per Inghilterra. Innovazione tecnologica riguarda due gruppi dell’economia inglese che sono 1. Quello tessile: prima lana, poi cotone e in parte seta; innovazioni tecnologiche che iniziano a meccanizzare il settore tessile sopratutto per filatura e tessitura. Si usa molto la figura femminile sia donne che bambine che aveva conoscenze nel campo e erano piccole così da poter utilizzare le mani piccole se si rompeva qualcosa. - Per lana; dazi su cotone indiano-> favorisce lana che diventano più economici sul mercato, aumenta la domanda quindi per aumentare produzione viene ideato lo Shuttle Kay-> macchina che rende la tessitura completate automatica (i fili d’ordito erano attaccati su delle sbarre separate mobili che quando con l’azione di un pedale si alzavano in mezzo entrava un filo che si chiama la trama che era legato su un ago chiamato shuttle), i panni lana con questo macchinario si tessevano velocemente ma non era possibile la filatura dato che lana molto fragile perché si strappava e diventava troppo complicato. Occorreva meccanizzare la filatura. - per cotone: si può filare con macchina ->nasce lo Spinning Jenny. Questo fatto rese il cotone più competitivo nonostante i dazi di india perché se ne produceva di più. Il settore del cotone decolla con piantagioni di cotone in America che causerà il crollo del prezzo e il boom di domanda del cotone. - Si sviluppa anche una piccola parte della chimica per il tessile (per sbiancare lana candeggiati) c’è industria chimica che produce questi prodotti per candeggiare (soda, una sorta di cloro) 2. Gruppo di settori minerario de carbone, del ferro, e dei macchinari (in particolare macchine a vapore) siderurgia e meccanica. Non avviene sviluppo in altri settori come quello alimentare ecc. lo saranno nella seconda rivoluzione industriale (come stragrande maggioranza dei settori, non tutti) Legname sostituibile con carbone ha fatto la differenza sia per riscaldamento che per processi fusori Questa innovazione in Inghilterra perché è piena di carbone, isola del carbone è cosi trovabile che è facile che si trova il modo per sostituirla al legname. Con la rivoluzione e la macchina a vapore si cambiano le modalità di sfruttamento della terra: oltre alla crosta si sfrutta anche risorse del sottosuolo ( carbone fossile, gas, petrolio, uranio ec.) Estrazione di carbone da sottosuolo inglese si moltiplica: si scava per ricavare minerale, quando scavo si riempie di acqua dopo un po’ che riempie la miniera, il problema principale di minatori è tirare fuori acqua. Fino al medioevo si usa energia dell’uomo, forza lavoro con pompa che era vuoto e risucchia l’acqua. In Inghilterra ci si inventa la prima macchina a vapore moderna che funziona con il principio della pentola a pressione/acqua calda -> macchina di Newcomen. L’acqua calda trasformandosi da uno stato all’altro -> vapore aumenta di volume e alza un pistone che si alza e si abbassa azionando un braccio a bilanciere + una pompa che crea un vuoto e risucchia acqua da miniera. 1624* lo inventa un francese in realtà ma non lo mette in pratica, applicazione di sviluppo scientifico da parte di inglesi sono già adottate dal punto di vista tecnico scientifico ma non sono utilizzate per produzione. Il mondo antico non usano macchinari perché costavano de meno i neri schiavi. Questa invenzione non viene utilizzata prima neanche in altre miniere perché non è per niente efficiente, consuma troppo carbone solo in Inghilterra conviene che ne ha tanto de carbone in più materiale con cui è composto è ferro non deformabile di buona qualità quindi. È collegato alla produzione di cannoni se sapevano fare cannoni e avevano materiali per farli riescono anche a fare questo macchinario. Inglesi hanno macchinari e conoscenze giuste per questo tipo di tecnologia. Questa linea di sviluppo arriva fino a macchina di Watt -> tecnico di laboratorio che pensa di fare una macchina più piccola (portabile) e conveniente (anche più efficiente) che non sprechi molto carbone, quindi una migliore e nuova macchina di Newcomen. LO FA, il principio è uguale solo che la tenuta del ferro è migliore; Macchina a pressione in cui tutti i movimenti sono alimentati da getti a vapore. Si risparmiava carbone grazie all’introduzione dei condensatori separati. Ci stavano valvole che vietavano di scaricare vapore all’esterno ma lo faceva viaggiare all’interno della macchina dal basso verso l’alto applicando spinta al pistone sia da sopra che da sotto in maniera alternativa (il pistone si muove costantemente su e giù) (Locomotiva: macchina di Watt su alcune rotelle e binari) Questa macchina trasforma energia termica in energia meccanica, genera quindi lavoro. Finora solo mulino era il macchinario che veniva utilizzato, nel 1669 si inventa questo che trasformerà progressivamente il mondo. Ferrovia, 1812-> Stephenson: monta macchina a vapore sopra a un carrello che viaggia su binari 1830 ferrovia Manchester/Liverpool:prima linea commerciale/civile, invenzione che trasforma il metodo di trasporto di molte pesante, finora le merci pesanti si sostavano sull’acqua, per questo facevano canali prima, acqua aiuta il trasporto perché attrito più basso su acqua. Tutte le città manifatturiere sono tutte canali o scavati come Venezia e Amsterdam. CRONOLOGIA GENERALE Prima: società vive di caccia e raccolto, nomadi. Dal 1100 a.C. 8000 a.C -> cambiamento, nasce coltivazione in zona subtropicale Rivoluzione neolitica: in mezzaluna ertile che è il primo luogo geografico che intera la coltivazione. La rivoluzione consiste in addomesticazione di animali e vegetali -> allevamento e agricoltura (sedentari e immagazzinamento delle merci) tutto ciò contribuisce alla crescita della popolazione e specializzazione e stratificazione sociale. vi sono 2 tipi di agricoltura: - SU FIUMI: terre irrigata da fiume, l’acqua è gestita da dighe e canali - ARIDA: no irrigazione spontanea -> sono seminomadi perché quando la terra non da più frutti bisogna spostarsi fino a che uomo non inventa strategie per rendere al massimo il terreno coltivabile come : 1) l’aratro che portata in superficie terreno più profondo che co tiene più sostanze nutritive; 2) accoppiamento con bestiame per il loro letame che favorisce la fertilizzazione del terreno; 3) maggese, rotazione biennale. Dal 5000 a.C. agricoltura in zone temperate 3000 a.C nascita prime città 2500 a.C. età dei metalli 3° secolo a.C. ROMA IMPERIALE Anno 0 3° secolo crisi colpisce Impero Romano d’occidente-> l’impero aveva appena concluso una serie di guerre che durarono un secolo grande espansione ma ebbe difficoltà a accumulare ricchezza. Difficoltà a raccogliere tasse e quindi non possono pagare esercito. Per risolvere problema Roma alza le tasse e ricorre a servitù della gleba, costringe i contadini a vivere all’interno dei campi di lavoro. 476 d.C. crolla impero romano d’occidente -> da qui 1000 anni di buio, retrocessione della società europea. Vengono persi molte innovazioni, progressi scientifici/tecnologici/edili roani a causa di invasioni barbariche, saccheggi, distruzioni. Viene meno funzione monetaria, commerci diminuiscono e si creano gruppi di autoconsumo. Inizio Altro Medioevo 568 invasione Longobarda (popolo molto primitivo) in Italia 632-732 espansione Araba e che conquista mezzo mondo (fino a Persia e India) 800 Carlo Magno proclamato imperatore a Roma: impero Carolingio 800-900 ultime invasioni che devastano Europa: da sud i saraceni (arabi) da est ungari e da nord i vichinghi. Posero fine a ultime società urbane rimaste dando vita a società feudale. 9° secolo si adotta soluzione dello stato feudale per pagare i soldati: il re attribuisce ai propri generali (che diventeranno conti) vere e proprie aree geografiche che verranno distribuite a soldati (cavalieri o vassalli). Non erano i cavalieri a lavorare il campo ma avevano sotto la loro protezione i contadini che dovevano gestire e controllare. Con il passare del tempo il cavaliere si distaccava, aveva creato una propria società feudale e con il tempo si creano sempre più società autonome. La curtes: (sistema feudale) era organizzata in due parti -> pars Dominica (riserve e gestione dell’economia del signore feudale, cera un struttura che fungeva da struttura militare e giudiziaria dove si esercitava la giustizia. Comprendeva una serie di campi che venivano fatti lavorare ai contadini e boschi che era una riserva di caccia per la carne e per testare le armi) e pars massaricia (c’era ma Mans cioè una parte di terreno destinata a una singola famiglia, oddio ai massiari/contadini . I contadini non pagavano nessun tributo al signore ma praticavano la corvée , ossia prestazione gratuita di lavoro e omaggi in casi di festività ) 955 battaglia contro invasori barbari Basso medioevo 10°/14° circuiti commerciali 11° rinascita urbana 1000-1700 si sviluppa agricoltura in Europa : 1000-1100 ai svilupparono nuove tecnologie che portarono notevoli miglioramenti all’agricoltura: aratro pesante che aveva bisogno di un carro e due ruote + buoi; cavallo nei campi di lavoro che sostituisco il bue perché è più forte anche se costa di più; passaggio da trazione biennale a rotazione triennale (diminuisce il maggese e+ coltura industriale di lino, luppolo, ecc). Per combattere carestie nascono le colture integrative. (Rotazione agricola moderna: rotazione quadriennale e con l’eliminazione del maggese grazie alla conoscenze agrarie e sulla pedagogia, suolo) Dopo 1000 con il cessare delle invasioni barbariche diminuì la mortalità e implicò un maggior numero di eredi, i feudi dovevano essere spartiti. Popolazione sempre maggiore e spazio a disposizione sempre lo stesso e per evitare di occupare la riserva di caccia si adotto un metodo ->il sistema dei campi aperti (open fields) ogni contadino rinunciava alla propria terra e in cambio una striscia di terra molto più stemma ma lunghissimo che correva lungo il perimetro esterno del villaggio (lo circondavano una dopo l’altra). Si crea una comunità di contadini che dovevano collaborare tra loro, si applicava rotazione triennale collettiva -> 1500 1000-1300 espansione europea e commerci internazionali 1096 la chiesa cercò di riunire i feudi creando le crociate 1300 notevole crescita demografica e successiva crisi 14° secolo crisi, carestia1317 1348 peste nera 1350-1450 periodo nero per economia e poi successivo sviluppo fino a 1500 15° secolo ripresa 1453 caduta di Costantinopoli e impero bizantino diventa impero ottomano Tardo medioevo 1492 scoperta dell’America 1500-1600 linea dei campi aperti non giovò più i medi-grandi contadini che si opposero 1688 in Inghilterra i contadini ribelli vengono tutelati, ci furono profondi cambiamenti politici che portarono alla proprietà privata. Questa situazione danneggiò comunità contadina, i campi aperti vengono aboliti e chi era povero viene costretto ad abbandonare la campagna per andare in città e cercare impiego dando forza lavoro a una futura industrializzazione mentre il contadino ricco si allargano sempre di più.