Monocromo Il termine "monocromo" si riferisce a un'opera d'arte o a una composizione che utilizza un solo colore o tonalità. In una rappresentazione monocromatica, viene utilizzata una gamma di tonalità dello stesso colore per creare l'effetto visivo desiderato. Questo può includere sfumature più chiare o più scure del colore principale. L'approccio monocromatico può essere utilizzato in diversi medium artistici, come la pittura, la fotografia o il design. L'uso di un solo colore può creare un'atmosfera particolare, enfatizzare l'armonia visiva o mettere in evidenza determinati aspetti dell'opera. La scelta di utilizzare una palette monocromatica può essere influenzata da motivazioni artistiche, estetiche o concettuali. Può contribuire a focalizzare l'attenzione su forme, linee e texture, o può essere utilizzata per trasmettere un'emozione specifica o un senso di coesione visiva. Arte fittilE L'arte fittile si riferisce all'arte o alla produzione di opere d'arte utilizzando il materiale ceramico, come l'argilla o il terracotta. La parola "fittile" deriva dal latino "fictilis", che significa "plasmabile" o "plasmato". L'arte fittile ha una lunga storia e può essere trovata in diverse culture e periodi storici. Le opere d'arte fittile possono includere sculture, vasi, piatti, tegole, o qualsiasi altra forma creata con l'argilla. Queste opere possono essere decorate con incisioni, smalti, dipinti o altre tecniche artistiche. La lavorazione dell'argilla richiede competenze specifiche e solitamente coinvolge il modellaggio, l'uso del tornio o la formatura a mano. Dopo la creazione delle forme desiderate, l'argilla viene cotta in un forno o fornace per renderla dura e resistente. L'arte fittile è apprezzata per la sua bellezza estetica, la versatilità del materiale e la sua durabilità nel tempo. È considerata una forma d'arte tradizionale e ha continuato ad evolversi e ad essere reinterpretata nelle pratiche artistiche contemporanee. Tecnica a saccO La muratura a sacco è un tipo di muratura portante che si ritrova usata di frequente per la costruzione di edifici storici e opere difensive, consistente in due muri realizzati in pietra o mattoni paralleli e distanziati fra loro, riempiti all'interno con una miscela di pietrisco e avanzi di lavorazione dei paramenti, legati da malta di cemento o di calce. Il nome deriva dal fatto che i due muri costituiscono una specie di sacco nel quale viene versato il riempimento. La muratura a sacco nasce come evoluzione del terrapieno rivestito di assi, pietre o mattoni. Il rivestimento serviva a dare al terrapieno una resistenza maggiore e renderne più difficile la scalata da parte dei nemici. I Greci chiamavano la muratura a sacco emplecton e ne fecero uso in particolare nella costruzione delle mura difensive delle loro poleis. La muratura a sacco venne usata durante i secoli fino ai nostri giorni, come attestano le costruzioni medievali di mura difensive e opere di grandi dimensioni.