LAGO D’ARAL Il nome deriva dal chirghiso "Aral Denghiz", che significa "mare delle isole", a causa delle numerose isole che erano presenti nei pressi della costa orientale. Possiede due immissari (Amu Darya e Syr Darya), ma non ha emissari che lo colleghino all'oceano risultando dunque un bacino endoreico.Il lago d'Aral è vittima di uno dei più gravi disastri ambientali provocati dall'uomo. Originariamente, infatti, il lago era ampio all'incirca 68.000 km², ma dal 1960 il volume e la sua superficie sono diminuiti: nel 2007 il lago era ridotto al 10% della dimensione originaria. A causa della sua posizione geografica (si trova al centro dell'arido bassopiano turanico) è soggetto a una forte evaporazione che non è più compensata dalle acque degli immissari, sfruttate dai consorzi agricoli. STORIA Formazione Il lago d'Aral, così come il Mar Caspio e il Mar Nero, è ciò che resta dell'antica Paratetide che, ritirandosi, ha generato i tre bacini. Ha perso lo sbocco sul mare circa 5,5 milioni di anni fa a causa di sollevamenti tettonici degli Elburz e del Caucaso combinati con l'abbassamento del livello del mare. Ne sono testimoni le numerose conchiglie fossili di cui è disseminato il deserto del Karakum, che si trova a sud. È ritenuto valido a livello generale che l'Amu Darya non sfociasse nella depressione che ora ospita il lago d'Aral prima dell'inizio dell'Olocene ma sfociasse invece nel Mar Caspio attraverso il canale Uzboy.[2] Accertato invece è che nell'antichità avesse un emissario che portava tutte le sue acque fino al mar Caspio e che fungeva da via navigabile collegata alla "via della seta"[senza fonte]. Il Syr Darya formò un grande lago nel Deserto del Kizilkum durante il Pliocene ora noto come depressione di Mynbulak. La base militare abbandonata Una grave preoccupazione è costituita dall'installazione di una base militare Russo-Sovietica, la cui base si trova tuttora su quella che una volta era l'isola di VozroÅūdenie. In quella base infatti venivano condotti esperimenti per la messa a punto di armi biologiche. A causa dell'abbassamento del livello del lago, tale isola ormai era di fatto diventata parte della terraferma e facilmente raggiungibile. La presenza di fusti di antrace e di altri agenti batteriologici è nota e confermata sia dalle autorità russe, sia dalle autorità uzbeke, sia da quelle statunitensi incaricate di indagare sulla effettiva pericolosità del luogo. I membri dello staff del laboratorio abbandonarono l'isola nel tardo 1991.Molti dei contenitori che conservavano le spore ed i bacilli non furono immagazzinati o distrutti correttamente. Nel corso dei dieci anni successivi, molti degli involucri si erano deteriorati al punto da non contenere il pericolosissimo materiale in essi conservato. Dato l'incessante recedere del lago e l'inevitabile ricongiungimento dell'isola con la terraferma, c'era il timore che gli animali presenti nei dintorni potessero addentrarsi nell'impianto ed entrare in contatto con gli agenti contaminanti e disperderli nell'ambiente con gravissimo rischio di epidemie mortali: ciò ha prodotto, a seguito di un trattato curato per gli USA dal Pentagono, una spedizione nella primavera-estate del 2002, che ha neutralizzato tra le 100 e le 200 tonnellate di antrace in tre mesi. DIMENSIONI Il lago d'Aral è vittima di uno dei più gravi disastri ambientali provocati dall'uomo. Originariamente, infatti, il lago era ampio all'incirca 68.000 km², ma dal 1960 il volume e la sua superficie sono diminuiti: nel 2007 il lago era ridotto al 10% della dimensione originaria.