1 2 3 4 5 Idee per il tuo futuro Massimo Bergamini Anna Trifone Graziella Barozzi Riesci a ottenere 4 triangoli spostando solo 3 fiammiferi? Manuale blu 2.0 di matematica 4 Funzioni e limiti U Limiti notevoli sen x t MJN ᎏᎏ ⫽ xA0 x 1 ⫺ cos x t MJN ᎏᎏ ⫽ xA0 x 冢 冣 1 x t MJN 1 ⫹ ᎏᎏ ⫽ e, dove e ÒVOOVNFSPJSSB[JPOBMF e ⯝ 2,7182… xA⫾⬁ x MO ⫹ x) 1 ⫺ cos x 1 ex ⫺ 1 t MJN ᎏᎏ ⫽ t MJN ᎏᎏ ⫽ ᎏ ᎏ t MJN ᎏ ᎏ⫽1 x A0 xA0 xA0 x x2 2 x Gli asintoti La retta di equazione è un asintoto y⫽q PSJ[[POUBMF x⫽c WFSUJDBMF y ⫽ mx ⫹ q PCMJRVP y y per il grafico di y ⴝ f(x) se MJN f x) ⫽ q x A' MJN f x) ⫽ ⬁ x Ac MJN [f x) ⫺ mx ⫹ q)] ⫽ 0 x A' asintoto verticale y asintoto obliquo y=mx+q q asintoto orizzontale O x q x c O f(x) q = lim [f(x) – mx] m = lim ––––, xA ⬁ xA ⬁ x lim f(x) = ⬁ lim f(x) = q xAc ( xA+⬁ a x O b c I teoremi sulle funzioni continue y y f(b) f(d) M y f(x) O a c v b x f(c) m O a f(a) f continua in [a; b] f(a) 0, f(b) 0 c D]a; b[ f(c) 0 a. Il teorema di esistenza degli zeri. y f(x) c x d b f continua in [a; b] v : m )v )M x D[a; b] f(x) v b. Il teorema dei valori intermedi e il teorema di Weierstrass (esistenza massimo e minimo). x Massimo Bergamini Anna Trifone Graziella Barozzi Matematica.blu 2.0 Funzioni e limiti U Copyright © 2012 Zanichelli editore S.p.A., Bologna [6283] www.zanichelli.it I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sono riservati per tutti i paesi. L’acquisto della presente copia dell’opera non implica il trasferimento dei suddetti diritti né li esaurisce. Per le riproduzioni ad uso non personale (ad esempio: professionale, economico, commerciale, strumenti di studio collettivi, come dispense e simili) l’editore potrà concedere a pagamento l’autorizzazione a riprodurre un numero di pagine non superiore al 15% delle pagine del presente volume. Le richieste per tale tipo di riproduzione vanno inoltrate a Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali (CLEARedi) Corso di Porta Romana, n. 108 20122 Milano e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org L’editore, per quanto di propria spettanza, considera rare le opere fuori del proprio catalogo editoriale, consultabile al sito www.zanichelli.it/f_catalog.html. La fotocopia dei soli esemplari esistenti nelle biblioteche di tali opere è consentita, oltre il limite del 15%, non essendo concorrenziale all’opera. Non possono considerarsi rare le opere di cui esiste, nel catalogo dell’editore, una successiva edizione, le opere presenti in cataloghi di altri editori o le opere antologiche. Nei contratti di cessione è esclusa, per biblioteche, istituti di istruzione, musei ed archivi, la facoltàdi cui all’art. 71 - ter legge diritto d’autore. Maggiori informazioni sul nostro sito: www.zanichelli.it/fotocopie/ Realizzazione editoriale: – Coordinamento redazionale: Marinella Lombardi – Redazione: Valentina Franceschi, Isabella Malacari, Elena Meucci – Collaborazione redazionale: Massimo Armenzoni, Parma – Segreteria di redazione: Deborah Lorenzini – Progetto grafico: Byblos, Faenza – Composizione e impaginazione: Litoincisa, Bologna – Ricerca iconografica e realizzazione delle aperture di capitolo e di Realtà e modelli: Byblos, Faenza – Disegni: Graffito, Cusano Milanino – Correzione di bozze: T2, Bologna Contributi: – Stesura delle aperture: Andrea Betti (L’inflazione), Daniela Cipolloni (Il prezzo giusto, Un’onda anomala, La Torre Eiffel, Matematica al servizio della legge, I vettori dello “spazio colore”, Il percorso più breve, Bloccare le e-mail di spam, Riconoscere se una dichiarazione dei redditi non è veritiera), Daniele Gouthier (Non può fare più freddo di così!, Scrivere 1 con infinite cifre, Una scatola in cartone, Il decadimento radioattivo, La mosca di Cartesio, La rete di Sant’Antonio) – Stesura delle schede di Esplorazione: Fulvia Baccarani (Uno, cento, mille racconti), Chiara Ballarotti (Un limite da disastro, Arte al cubo), Daniela Cipolloni (L’iperspazio, Siamo soli nell’Universo?, Trasformazioni geometriche e tassellazioni), Daniele Gouthier (Logaritmi e decibel, I paradossi di Zenone), Chiara Manzini (La topologia dei nodi, Frattali), Elisa Menozzi (Chi è il padre del calcolo?), Ilaria Pellati (Archimede e gli integrali ante litteram, Prede e predatori) – Stesura dei testi e degli esercizi del Laboratorio di matematica: Antonio Rotteglia – Stesura e revisione degli esercizi in lingua inglese: Andrea Betti – Revisioni dei testi e degli esercizi: Chiara Ballarotti, Luca Malagoli, Elisa Menozzi, Monica Prandini – Rilettura dei testi: Marco Giusiano, Luca Malagoli, Francesca Anna Riccio – Risoluzione degli esercizi: Silvano Baggio, Francesco Benvenuti, Davide Bergamini, Angela Capucci, Elisa Capucci, Lisa Cecconi, Elisa Garagnani, Daniela Giorgi, Erika Giorgi, Cristina Imperato, Francesca Incensi, Chiara Lugli, Francesca Lugli, Elisa Menozzi, Monica Prandini, Francesca Anna Riccio, Elisa Targa, Ambra Tinti – Stesura degli esercizi: Graziella Barozzi, Anna Maria Bartolucci, Davide Bergamini, Cristina Bignardi, Francesco Biondi, Lisa Cecconi, Chiara Cinti, Paolo Maurizio Dieghi, Daniela Favaretto, Rita Fortuzzi, Ilaria Fragni, Lorenzo Ghezzi, Chiara Lucchi, Mario Luciani, Chiara Lugli, Francesca Lugli, Armando Magnavacca, Elisa Menozzi, Luisa Morini, Monica Prandini, Tiziana Raparelli, Laura Recine, Daniele Ritelli, Antonio Rotteglia, Giuseppe Sturiale, Renata Tolino, Maria Angela Vitali, Alessandro Zagnoli, Alessandro Zago, Lorenzo Zordan – Stesura dei problemi di Realtà e modelli: Daniela Boni, Maria Falivene, Nadia Moretti – Revisione didattica del testo (Diary revision): Eleonora Basile, Maria Alberta Bulgaro, Laura Caliccia, Anna Maria Logoteta, Alvisia Marcantonio, Lucia Nasoni, Mariapia Riva Derive è un marchio registrato della Soft Warehouse Inc. Excel è un marchio registrato della Microsoft Corp L’intera opera è frutto del lavoro comune di Massimo Bergamini e Anna Trifone. Hanno collaborato alla realizzazione di questo volume Davide Bergamini, Enrico Bergamini e Lisa Cecconi. Copertina: – Progetto grafico: Miguel Sal & C., Bologna – Realizzazione: Roberto Marchetti – Immagine di copertina: Artwork Miguel Sal & C., Bologna Prima edizione: febbraio 2012 L’impegno a mantenere invariato il contenuto di questo volume per un quinquennio (art. 5 legge n. 169/2008) è comunicato nel catalogo Zanichelli, disponibile anche online sul sito www.zanichelli.it, ai sensi del DM 41 dell’8 aprile 2009, All. 1/B. File per diversamente abili L’editore mette a disposizione degli studenti non vedenti, ipovedenti, disabili motori o con disturbi specifici di apprendimento i file pdf in cui sono memorizzate le pagine di questo libro. Il formato del file permette l’ingrandimento dei caratteri del testo e la lettura mediante software screen reader. Le informazioni su come ottenere i file sono sul sito www.zanichelli.it/diversamenteabili Suggerimenti e segnalazione degli errori Realizzare un libro è un’operazione complessa, che richiede numerosi controlli: sul testo, sulle immagini e sulle relazioni che si stabiliscono tra essi. L’esperienza suggerisce che è praticamente impossibile pubblicare un libro privo di errori. Saremo quindi grati ai lettori che vorranno segnalarceli. Per segnalazioni o suggerimenti relativi a questo libro scrivere al seguente indirizzo: lineauno@zanichelli.it Le correzioni di eventuali errori presenti nel testo sono pubblicate nel sito www.zanichelli.it/aggiornamenti Zanichelli editore S.p.A. opera con sistema qualità certificato CertiCarGraf n. 477 secondo la norma UNI EN ISO 9001: 2008 Massimo Bergamini Anna Trifone Graziella Barozzi Matematica.blu 2.0 Funzioni e limiti U SOMMARIO TEORIA ESERCIZI 1354 1359 1365 1370 1385 CAPITOLO 20 LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ Le funzioni reali di variabile reale 2. Le proprietà delle funzioni 1. ESPLORAZIONE Chi stabilisce qual è il prezzo «giusto»? 䉴 La risposta a pag. 1366 Logaritmi e decibel LABORATORIO DI MATEMATICA 1367 Le funzioni e le loro proprietà 1398 1399 ■ Realtà e modelli ■ Verso l’esame di Stato CAPITOLO 21 I LIMITI DELLE FUNZIONI 1. La topologia della retta ESPLORAZIONE La topologia dei nodi La definizione di xlim f (x) = ᐉ " x0 La definizione di xlim f (x) = 3 " x0 4. La definizione di lim f (x) = ᐉ x "3 5. La definizione di lim f (x) = 3 x "3 6. Primi teoremi sui limiti 2. Perché il termometro non può scendere sotto lo zero assoluto? 䉴 La risposta a pag. 1435 3. LABORATORIO DI MATEMATICA 1404 1412 1413 1420 1425 1428 1430 I limiti delle funzioni 1441 1448 1455 1459 1462 1469 1436 1471 ■ Verso l’esame di Stato CAPITOLO 22 IL CALCOLO DEI LIMITI 1. 2. 3. Come si stabilisce la potenza di un sisma? 4. 䉴 La risposta a pag. 1508 6. 5. 7. Le operazioni con i limiti Le forme indeterminate I limiti notevoli Gli infinitesimi, gli infiniti e il loro confronto Le funzioni continue I punti di discontinuità di una funzione La ricerca degli asintoti ESPLORAZIONE Un limite da disastro IV Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Volume 4 © Zanichelli 2012 con Maths in English 1476 1484 1489 1492 1497 1500 1503 1504 1514 1519 1527 1538 1542 1548 1554 SOMMARIO 8. Il grafico probabile di una funzione LABORATORIO DI MATEMATICA TEORIA ESERCIZI 1507 1559 1509 Le funzioni continue 1562 1563 ■ Realtà e modelli ■ Verso l’esame di Stato CAPITOLO 23 LE SUCCESSIONI E LE SERIE 1. 2. 3. 4. 5. 6. Quale significato ha la scrittura del numero 1 come numero periodico 0,9999…? 䉴 La risposta a pag. 1586 7. Le successioni Alcuni tipi di successioni Il limite di una successione I teoremi sui limiti delle successioni I limiti delle progressioni Che cos’è una serie numerica Serie convergenti, divergenti, indeterminate ESPLORAZIONE I paradossi di Zenone LABORATORIO DI MATEMATICA 1568 1570 1571 1574 1576 1579 1581 1585 1591 1593 1594 1597 1600 1605 1607 1587 Le successioni 1611 1612 ■ Realtà e modelli ■ Verso l’esame di Stato Indice analitico I1 V Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Volume 4 © Zanichelli 2012 con Maths in English FONTI DELLE ILLUSTRAZIONI 1353 (a), 1366 (a): Francesco Ridoli /Shutterstock; 1353 (b), 1366 (b): Artem Samokhvalov /Shutterstock; 1365: Alex Nikada/iStockphoto; 1398 (a): Joat/Shutterstock; 1398 (b): André Klaassen/Shutterstock; 1403, 1435 (a): Le Loft 1911/Shutterstock; 1412: Mau Horng/Shutterstock; 1435 (b): Armin Rose/Shutterstock; 1475, 1508 (a): Carolina K. Smith, M.D. /Shutterstock, Christopher Waters/Shutterstock; 1504: Anton Bocaling, 2000; 1508 (b): A.S. Zain/Shutterstock; 1508 (c): Charles Richter analizza un sismogramma a Los Angeles, 1964, California. Los Angeles Times photographic archivi, UCLA Library. Copyright Regents of the University of California, UCLA Library; 1562 (a): H. Brauer/Shutterstock; 1562 (b): J and S Photography/Shutterstock; 1567, 1586 (a): Sony Ho/Shutterstock; 1585 (a): Maurits Cornelis Escher, Salita e discesa, 1970, Fondazione Escher; 1585 (b): Alexander Briel Perez/Shutterstock; 1611 (a): Arkady/Shutterstock; 1611 (b): Igor Terekhov/Shutterstock. VI Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Volume 4 © Zanichelli 2012 con Maths in English La funzione esponenziale y y y y = ax 0<a<1 y = ax a>1 y = ax a=1 1 1 x O 1 x O b. • dominio: ⺢; + • codominio: ⺢ ; • funzione decrescente in ⺢; • corrispondenza biunivoca; • ax → 0 per x → + ⬁; • ax → + ⬁ per x → − ⬁. a. • dominio: ⺢; + • codominio: ⺢ ; • funzione crescente in ⺢; • corrispondenza biunivoca; • ax → 0 per x → − ⬁; • ax → + ⬁ per x → + ⬁. x O c.• dominio: ⺢; • codominio: {1}; • funzione costante; • funzione non iniettiva. La funzione logaritmo Proprietà Logaritmo di un quoziente b log a ᎏᎏ ⴝ log a b ⴚ log a c c y y Logaritmo di un prodotto log a (b ⴢ c) ⴝ log a b ⴙ log a c (b ⬎ 0, c ⬎ 0) y = logax a>1 (b ⬎ 0, c ⬎ 0) x 1 O O x 1 Logaritmo di una potenza log a bn ⴝ n ⴢ log a b (b ⬎ 0) y = logax 0<a<1 + + a.• dominio: ⺢ ; • codominio: ⺢; + • funzione crescente in ⺢ ; • corrispondenza biunivoca; • loga x → − ⬁ per x → 0; • loga x → + ⬁ per x → + ⬁. Cambiamento di base nei logaritmi log c b a ⬎ 0, b ⬎ 0, c ⬎ 0 log a b ⴝ ᎏᎏ log c a a ⴝ 1, c ⴝ 1 b. • dominio: ⺢ ; • codominio: ⺢; + • funzione decrescente in ⺢ ; • corrispondenza biunivoca; • loga x → + ⬁ per x → 0; • loga x → − ⬁ per x → + ⬁. Confronto fra i grafici delle funzioni esponenziale e logaritmo y = ax y a>1 y 0<a<1 y = ax y = logax 1 O 1 1 x y=x y=x a y = logax b Funzioneesponenziali inversa Disequazioni az O z t y = ax (a > 1) at ⬎ az ⇔ y=a (0 < a < 1) x 0⬍a⬍1 y logab < logac y y x logab < logac b<c at > az t<z at at a⬎1 t ⬍z ⇔ y at > az t>z 0⬍a⬍1 t ⬎z ⇔ Funzione composta Disequazioni logaritmiche ⇔ a⬎1 at ⬎ az x O 1 az t z O logab O b b>c logac c c O x x a y = loga x (a > 1) b logac b logab x y = logax 0<a<1 VII Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Volume 4 © Zanichelli 2012 con Maths in English Le funzioni goniometriche La prima relazione fondamentale sen2 ␣ ⫹ cos2 ␣ ⫽ 1 y x2 + y2 = 1 B La seconda relazione fondamentale sen α = yB cos α = xB yB α O xB A sen ␣ tg ␣ ⫽ ᎏᎏ cos ␣ x 1 y tg α = —B xB xB cotg α = — yB I grafici delle funzioni goniometriche y y LA SINUSOIDE 1 3π — 2 O −1 π — 2 LA COSINUSOIDE y = sen x 1 2π x O −1 π π 2π x 3π — 2 π — 2 y = cos x LA TANGENTOIDE y π — 2 π −— 2 LA COTANGENTOIDE y 5π — 2 3π — 2 x O −π O 2π x π y = cotg x y = tg x Seno, coseno e tangente su un triangolo rettangolo cateto opposto sen α = ——————— ipotenusa cateto adiacente cos α = ———————— ipotenusa B B cateto opposto tg α = ———————— cateto adiacente B ipotenusa ipotenusa cateto opposto cateto opposto α α a O A b O cateto adiacente A α O cateto adiacente A VIII Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Volume 4 © Zanichelli 2012 con Maths in English CAPITOLO 20 [numerazione araba] [numerazione devanagari] [numerazione cinese] LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ IL PREZZO GIUSTO Ogni volta che acquistiamo un prodotto o un servizio, paghiamo in cambio una certa cifra di denaro. Chi stabilisce qual è il prezzo «giusto»? La risposta a pag. 1366 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ 1. LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE Che cosa sono le funzioni DEFINIZIONE Funzione Dati due insiemi A e B (non vuoti), una funzione f da A a B è una relazione che associa a ogni elemento di A uno e un solo elemento di B. ● A viene anche detto insieme di partenza e B insieme di arrivo. Possiamo indicare una funzione con la seguente notazione: ● Si legge: «f è una funzione da A a B». f : A " B. Se a x ! A la funzione f associa y ! B , diciamo che y è immagine di x mediante f e x è controimmagine di y. Scriviamo: ● y = f (x) si legge «y uguale a f di x». f:x 7 y oppure y = f (x). A viene detto dominio della funzione, e lo indicheremo anche con D, mentre il sottoinsieme C di B, formato dalle immagini degli elementi di A, è detto codominio. Se A e B sono insiemi di numeri reali, la funzione viene detta funzione reale di variabile reale. ESEMPIO La funzione f⬊ R " R, descritta dalla legge matematica x 7- 3 x+3 2 oppure y =- 3 x + 3, 2 associa a ogni valore di x uno e un solo valore di y. Per esempio, per x = 4 si ha y =- 3 $ 4 + 3 =- 3 . 2 x è detta variabile indipendente, y variabile dipendente. Spesso, come nell’esempio, una funzione è assegnata mediante un’espressione analitica, ossia mediante una formula matematica. Una funzione può essere anche indicata con un’espressione del tipo f (x; y) = 0, detta forma implicita, mentre y = f (x) è detta forma esplicita. Per esempio, la fun3 zione 3x + 2y - 6 = 0 è la forma implicita di y =- x + 3 . 2 Di una funzione f possiamo disegnare il grafico, cioè l’insieme dei punti P(x ; y) del piano cartesiano tali che y è immagine di x mediante f, ossia dei punti del tipo P (x ; f (x)). Del grafico possiamo cercare le intersezioni con gli assi, che si determinano mettendo a sistema l’equazione della funzione con y = 0 (equazione dell’asse x) o con x = 0 (equazione dell’asse y). 1354 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE Esistono funzioni, dette funzioni definite per casi, date da espressioni analitiche diverse a seconda dei valori attribuiti alla variabile indipendente. y y y = |x| 1 ● Queste funzioni vengono anche dette funzioni definite a tratti. 3 2 y = sign (x) –3 –2 –1 y x O 3 x –3 se n ≤ x < n + 1 y= n –(n + 1) se –(n + 1) ≤ x < –n y = 1 se x ≥ 0 –1 se x < 0 { { { 1 2 –1 –2 –1 y = x se x ≥ 0 –x se x < 0 a. La funzione valore assoluto. y = [x] 1 O x O TEORIA c. La funzione parte intera. b. La funzione segno. 䉱 Figura i 1 Alcuni l i esempii di funzioni definite per casi. La classificazione delle funzioni Una funzione è algebrica se l’espressione analitica y = f (x) che la descrive contiene, nella variabile x, solo operazioni di addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione, elevamento a potenza o estrazione di radice. Una funzione algebrica è: • razionale intera (o polinomiale) se è espressa mediante un polinomio; in particolare se il polinomio è di primo grado rispetto alla variabile x, la funzione si dice lineare; se il polinomio in x è di secondo grado, la funzione è detta FUNZIONI quadratica; • razionale fratta se è espressa mediante quozienti di polinomi; • irrazionale se la variabile indipendente x compare sotto il segno di radice. Se una funzione non è algebrica, si dice trascendente. ● Il grafico di una funzione lineare è una retta, mentre quello di una funzione quadratica è una parabola. algebriche trascendenti y = ex, y = sen x razionali intere y = 5x − 7 irrazionali y=√ ⎯⎯⎯⎯ x+1 fratte 2x − 1 y = ——— 3x + 2 䉳 Figura 2 La classificazione delle funzioni reali di variabile reale della forma y = f (x) e alcuni esempi. Per una funzione algebrica viene definito il grado della funzione, che è il grado del polinomio P(x; y), in x e y, che compare nell’espressione analitica in forma implicita della funzione P(x; y) = 0. ESEMPIO La funzione y = x-1 in forma implicita diventa x2 x2 y - x + 1 = 0 , quindi il suo grado è 3. Il dominio e il segno di una funzione Spesso di una funzione si considera come dominio il sottoinsieme più ampio di R in cui la funzione può essere definita. In questo caso si parla di dominio naturale o campo di esistenza della funzione. 1355 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ ESEMPIO La funzione y= ● Scrivendo per esteso, abbiamo D: {x ! R x # - 2 0 x $ 2} . x2 - 4 ha come dominio naturale l’insieme dei valori x per i quali il radicando dell’espressione a secondo membro è positivo o nullo, ossia x # - 2 0 x $ 2. Scriviamo sinteticamente: D: x # - 2 0 x $ 2 . Domini delle principali funzioni ● Abitualmente il termine dominio viene usato come sinonimo di dominio naturale, in quanto è usuale considerare il dominio naturale come dominio per una funzione. Funzione Dominio Funzioni razionali intere: y = a0 xn + a1 xn - 1 + f + an R Funzioni razionali fratte: y= P (x) (P e Q polinomi) Q (x) Funzioni irrazionali: y= n f (x) # x ! R f (x) $ 0-, se n è pari dominio di f (x), se n è dispari Funzioni logaritmiche: y = loga f (x) R esclusi i valori che annullano Q(x) a 2 0, a ! 1 # x ! R f (x) 2 0- Funzioni esponenziali: y = a f (x) a 2 0, a ! 1 y = f (x) g (x) ● Esempi: y = (x - 1) 7, D: R ; y = (x - 1) - 7, D: x ! 1; 4 y = (x - 1) 5 = = 5 (x - 1) 4 , D: R ; y = (x - 1) r, D: x $ 1. dominio di f (x) # x ! R f (x) 2 0- + dominio di g (x) Funzioni potenza y = f (x) a : a intero positivo dominio di f (x) a intero negativo dominio di f (x) ma con f (x) ! 0 a razionale dominio delle funzioni irrazionali a irrazionale positivo # x ! R f (x) $ 0- Funzioni goniometriche: y = sen x, y = cos x y = tg x y = cotg x y = arcsen x, y = arccos x y = arctg x, y = arccotg x ● Per esempio, la funzione y = ln x risulta positiva per x 2 1, nulla per x = 1, negativa per 0 1 x 1 1. R R -& r + kr 0 2 R - !kr + [- 1; 1] R È possibile anche studiare il segno di una funzione y = f (x), ossia cercare per quali valori di x appartenenti al dominio il valore di y è positivo, per quali è negativo, per quali è nullo. 1356 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE ● I grafici delle funzioni e le trasformazioni geometriche IN PRATICA Videolezione 62 䉴 Le traslazioni y y y y = f(x − a) P P' P' a TEORIA " v y = f(x) + b b y = f(x − a) + b b a P O x y = f(x) O x y = f(x) x O y = f(x) " c. Traslazione di vettore v (a; b). " b. Traslazione di vettore v (0; b) parallelo all’asse y. " a. Traslazione di vettore v (a; 0) parallelo all’asse x. Le simmetrie y y y P y = f(−x) P' y = f(x) O P y = f(x) P x O y = f(x) y = − f(x) O x x P' P' y = − f(−x) a. Simmetria rispetto all’asse x. b. Simmetria rispetto all’asse y. c. Simmetria centrale rispetto a O. y = f(⏐x⏐) y y y = ⏐f(x)⏐ O O x x y = f(x) y = f(x) d. Il grafico di⏐f(x)⏐, se f(x) ≥ 0, è lo stesso di f(x); se f(x) < 0, è simmetrico rispetto all’asse x di quello di f(x). e. Per x ≥ 0 il grafico è lo stesso di y = f(x), per x < 0 il grafico è il simmetrico rispetto all’asse y di quello che y = f(x) ha per x > 0. Le dilatazioni m>1 y m<1 y x y = f冢— m冣 x y = f冢 — m冣 x O n>1 y y = f(x) a. Dilatazione orizzontale. y = nf(x) x O n<1 y y = f(x) b. Contrazione orizzontale. y = f(x) x O O x y = nf(x) y = f(x) c. Dilatazione verticale. d. Contrazione verticale. 1357 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ Il grafico di y = f 2 (x) Dato il grafico di y = f (x), per tracciare l’andamento di quello di y = f 2(x), teniamo conto che: f 2(x) = 1; f 2(x) = 0; 1. se f (x) = 1, 2. se f (x) = 0 , f 2 (x) 1 f (x) ; f 2 (x) 2 f (x) . 3. se f (x) 1 1, 4. se f (x) 2 1, y y y y=f(x) 4 3 2 4 3 2 1 O y= f(x) 1 –1 x O a 1 –1 x O b Il grafico di y = y=f 2 (x) 4 3 2 –1 c f (x) y Dato il grafico di y = f (x), per tracciare l’andamento di quello di y = f (x) , osserviamo che: 1. 2. 3. 4. 5. se se se se se f (x) 1 0 , f (x) = 0 , f (x) = 1, 0 1 f (x) 1 1, f (x) 2 1, Il grafico di y = x y= f (x) 2 f (x) non esiste; f (x) = 0 ; f (x) = 1; f (x) 1 f (x) 1 1; 1 1 f (x) 1 f (x) . 1 y= f(x) O x 1 f (x) 1. Se il grafico di f (x) interseca l’asse x in x0, per x che si avvicina a x0: • se f (x) 2 0, 1 1 assume valori positivi sempre più grandi; diremo che tende a + 3 ; f (x) f (x) • se f (x) 1 0, 1 1 assume valori negativi, in valore assoluto sempre più grandi; diremo che tende a - 3 . f (x) f (x) La retta y = x 0 è asintoto verticale. 2. Se f (x) tende a + 3 o - 3 , 1 tende a 0. f (x) 3. Se f (a) = 1 o f (a) = - 1, a è punto di intersezione fra i grafici di f (x) e di 1 tende 1 Se x tende a – 1, –––– y 1 1 . f (x) y=x+1 a – ⬁ o a + ⬁. x+ 1 2 Se x +1 tende a – ⬁ o a + ⬁, 3 1 2 –1 O 1 tende a 0. –––– x+1 1 y =–––– x+1 2 x 3 Il punto di ordinata 1, appartenente a y =x + 1, 1 appartiene anche a y= ––––. x+1 1 1358 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 2. LE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI TEORIA 2. LE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI Le funzioni iniettive, suriettive e biiettive DEFINIZIONE Funzione iniettiva, funzione suriettiva, funzione biiettiva (o biunivoca) Una funzione da A a B si dice: • iniettiva se ogni elemento di B è immagine di al più un elemento di A; • suriettiva se ogni elemento di B è immagine di almeno un elemento di A; • biiettiva (o biunivoca) se è sia iniettiva sia suriettiva. ● In modo equivalente, possiamo dire che una funzione è iniettiva se a elementi distinti di A corrispondono elementi distinti di B, ossia, comunque scelti x1 e x2 appartenenti ad A, si ha x1 ! x2 & f (x1) ! f (x2). ESEMPIO 䉳 Figura 3 y y O 1 — –1 2 4 y = 2x – 1 3 3 –1 O x 2 a x y = – x2 + 4 +1 b Le funzioni crescenti, decrescenti, monotòne a) La funzione y = 2x - 1 è sia iniettiva sia suriettiva perché a ogni valore scelto sull’asse y corrisponde un valore (suriettiva) e un solo (iniettiva) valore sull’asse x. La funzione è quindi biiettiva. b) La funzione y = - x2 + 4 è suriettiva se si considera come insieme B quello degli y tali che y # 4 , ma non è iniettiva perché, scelto nel codominio un y diverso da 4, esso è l’immagine di due valori distinti di x. DEFINIZIONE Funzione crescente Una funzione y = f (x) di dominio D 3 R si dice crescente in un intervallo I, sottoinsieme di D, se comunque scelti x 1 e x 2 appartenenti a I, con x 1 1 x 2 , risulta f (x1) 1 f (x2). ESEMPIO ● Una funzione crescente viene detta anche crescente in senso stretto. y f(x2) f(x1) x1 y x2 I D x 2 La funzione y = 2x + 1 è crescente in R. Infatti: x1 1 x 2 " 2 1 2 x1 x2 1 " 2 + 1 1 2 + 1 " y1 1 y2 . x1 x2 y La funzione x y = f (x) = *1 x-2 se x # 1 se 1 1 x 1 3 se x $ 3 è crescente in senso lato in R (figura 4). x O Se nella definizione precedente sostituiamo la relazione f (x1) 1 f (x2) con f (x1) # f (x2), otteniamo la definizione di funzione crescente in senso lato, o anche non decrescente. ESEMPIO y = 2x + 1 y=1 ● Si può anche dire che la funzione è debolmente crescente. y=x−2 1 y=x 1 3 x I = ] − ⬁; +⬁ [ = ⺢ 䉳 Figura 4 Un esempio di funzione crescente in senso lato in R. 1359 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ DEFINIZIONE ● Una funzione decre- scente viene detta anche decrescente in senso stretto. ● In questo caso la funzione si può anche dire debolmente decrescente. ● Una funzione può essere monotòna in senso stretto e in senso lato. Funzione decrescente Una funzione y = f (x) di dominio D 3 R si dice decrescente in un intervallo I, sottoinsieme di D, se comunque scelti x 1 e x 2 appartenenti a I, con x 1 1 x 2, risulta f (x 1) 2 f (x 2 ). y f(x1) f(x2) I x1 x2 D x Se nella definizione precedente sostituiamo la relazione f (x 1 ) 2 f (x 2 ) con f (x 1 ) $ f (x 2 ), otteniamo la definizione di funzione decrescente in senso lato, o anche non crescente. Una funzione si dice monotòna in un intervallo I del suo dominio se in I è sempre crescente o decrescente. Una funzione f monotòna in senso stretto è sempre iniettiva. Infatti, se f è monotòna in senso stretto, allora per ogni x1 ! x2 si ha f (x1) 1 f (x2) oppure f (x1) 2 f (x2); quindi risulta f (x1) ! f (x2), cioè f è iniettiva. Le funzioni periodiche DEFINIZIONE ● Se f è periodica di periodo T, allora non è iniettiva, perché x e x + kT hanno la stessa immagine. ● Se una funzione è perio- dica di periodo T, essa lo è anche di periodo 2T, 3T, 4T, … Il periodo minore è anche detto periodo principale ed è quello che di solito è considerato come periodo della funzione. Per esempio, y = sen 4x ha come periodo principale 2r r T= = . 4 2 Funzione periodica Una funzione y = f (x) si dice periodica di periodo T, con T 2 0, se, per qualsiasi numero k intero, si ha: y f(x) x T f (x) = f (x + kT). f(x + T) x+T f(x) = f(x + kT), ∀ k ∈ ⺪ In una funzione periodica il grafico si ripete di periodo in periodo. ESEMPIO y = sen x e y = cos x sono funzioni periodiche di periodo 2r. y = tg x e y = cotg x sono funzioni periodiche di periodo r. Le funzioni pari e le funzioni dispari y f(− a) −a O y = f(x) f(a) a x 䉱 Figura 5 Il grafico di una funzione pari è simmetrico rispetto all’asse y. DEFINIZIONE Funzione pari Indichiamo con D un sottoinsieme di R tale che, se x ! D, allora - x ! D. Una funzione y = f (x) avente D come dominio si dice pari se f (- x) = f (x) per qualunque x appartenente a D. D⊆⺢ f: D " ⺢ ∀ x, −x ∈ D ⇒ f(−x) = f(x) 1360 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English x PARAGRAFO 2. LE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI TEORIA ESEMPIO La funzione y = f (x) = 2x 4 - 1 è pari perché, sostituendo a x il suo opposto - x , si ottiene ancora f (x): f (- x) = 2 (- x)4 - 1 = 2x 4 - 1 = f (x). In generale, se una funzione ha espressione analitica y = f (x) contenente soltanto potenze della x con esponente pari, allora è pari. ● Verifica invece che la funzione y = f (x) = 2x 4 - x non è pari perché, sostituendo a x il suo opposto - x, si ha f (- x) ! f (x) . DEFINIZIONE y Funzione dispari Indichiamo con D un sottoinsieme di R tale che, se x ! D, anche - x ! D. Una funzione y = f (x) avente D come dominio si dice dispari se f (- x) = - f (x) per qualunque x appartenente a D. −a D⊆⺢ f: D " ⺢ O ∀ x, −x ∈ D ⇒ a x f(−x) = −f(x) 䉱 Fi Figura 6 Il grafico fi di una funzione dispari è simmetrico rispetto all’origine. ESEMPIO La funzione y = f (x) = x 3 + x è dispari perché, sostituendo a x il suo opposto - x, si ottiene - f (x): f (- x) = (- x)3 + (- x) = - x 3 - x = - (x 3 + x) = - f (x). ● Verifica che la funzione y = f (x) = x 3 + 1 non è dispari perché, sostituendo a x il suo opposto - x, si ha f (- x) ! - f (x) . Una funzione con espressione analitica y = f (x) contenente solo potenze della x con esponente dispari è una funzione dispari. ● Una funzione che non sia pari non è necessariamente dispari (e viceversa). Per esempio, la funzione y = f (x) = x 2 + x non è né pari né dispari. Infatti: f (- x) = (- x)2 + (- x) = x 2 - x ! - f (x) / ! f (x). ● ● -f (x) = - x 2 - x. Le proprietà delle principali funzioni trascendenti La funzione logaritmica La funzione esponenziale y = logax y y 0<a<1 a>1 a>1 O 1 x 1 a=1 x O y= ax • Ha come dominio R e come codominio, se a ! 1, R+, ossia il suo grafico sta tutto «sopra» l’asse x. • Il grafico: non interseca l’asse x; interseca l’asse y in (0; 1). • Se a 2 1, è una funzione crescente; se 0 1 a 1 1, è decrescente; se a = 1, è costante e vale 1. 0<a<1 • Ha come dominio R+, come codominio R. • Il grafico: interseca l’asse x in (1; 0); non interseca l’asse y. • Se a 2 1, è una funzione crescente; se 0 1 a 1 1, è decrescente. 1361 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ La funzione coseno La funzione seno y y y = sen x y = cos x 1 –1 1 O π 2π π O x x 2π –1 • Ha come dominio R e come codominio [- 1; 1] . • È una funzione dispari, in quanto sen (- x) = - sen x . • È una funzione periodica di periodo 2r: sen x = sen (x + 2kr), con k ! Z. r r r 3 • È crescente in :- ; D , è decrescente in : ; r D . 2 2 2 2 • Ha come dominio R e come codominio [- 1; 1] . • È una funzione pari, in quanto cos (- x) = cos x. • È una funzione periodica di periodo 2r: cos x = cos (x + 2kr), con k ! Z . • È crescente in [- r; 0], è decrescente in [0; r]. La funzione tangente La funzione cotangente y = tg x y π –π –— 2 π O — 2 3 π 2π π — 2 x • Ha come dominio l’insieme R privato dei valori y = cotg x y π –π –— 2 r + kr 2 (con k ! Z) e come codominio R. • È una funzione dispari in quanto tg (- x) = - tg x . • È una funzione periodica di periodo r: tg x = tg (x + k r), con k ! Z . r r • È crescente in D- ; : . 2 2 O π — 2 x 3 π 2π π — 2 • Ha come dominio l’insieme R privato dei valori kr (con k ! Z ) e come codominio R . • È una funzione dispari in quanto cotg (- x) = - cotg x . • È una funzione periodica di periodo r: cotg x = cotg (x + k r), con k ! Z. • È decrescente in ]0; r[. La funzione inversa DEFINIZIONE Funzione inversa Data la funzione biiettiva f da A a B, la funzione inversa di f è la funzione biiettiva f -1 da B ad A che associa a ogni y di B il valore x di A tale che y = f (x): -1 f : y " x. f biiettiva A x A B y=f(x) B f −1 x=f −1(y) 1362 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English y PARAGRAFO 2. LE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI TEORIA Si ha quindi che x = f -1(y), dove y è la variabile indipendente e x la variabile dipendente, ma per poter rappresentare la funzione x = f -1(y) nello stesso piano cartesiano di y = f (x) operiamo la sostituzione x"ye y"x e otteniamo y = f -1(x). Con la sostituzione indicata si ottiene il grafico simmetrico di y = f (x) rispetto alla bisettrice del primo e terzo quadrante. Se una funzione ammette inversa, si dice che è invertibile. ESEMPIO La funzione y = f (x) = x2 ha come dominio R, ma in R non è biiettiva. Per renderla biiettiva dobbiamo considerare come dominio un insieme più ristretto, per esempio quello dei numeri reali positivi o nulli. In casi come questo parliamo di restrizione del dominio per l’invertibilità della funzione. La sua funzione inversa è: x = f -1(y) = y 䉳 Figura 7 Il grafico della funzione y = x 2 e della sua inversa y = x , per x $ 0. y = x2 y=x y= x 1 O 1 x y. Per rappresentare la funzione f -1 insieme alla funzione f, scambiamo le variabili nell’espressione della funzione inversa, considerando: y = x . ● Le funzioni monotòne in senso stretto sono biiettive se si considera come insieme di arrivo il loro codominio. Quindi esse ammettono sempre la funzione inversa. Il grafico di una funzione e della sua inversa sono simmetrici rispetto alla bisettrice del primo e del terzo quadrante. Sfruttando questa proprietà, conoscendo il grafico di una funzione possiamo disegnare il grafico della sua inversa. ● Il grafico delle funzioni inverse La funzione esponenziale e la funzione logaritmica La funzione logaritmica è l’inversa della funzione esponenziale (e viceversa). Sono entrambe funzioni strettamente monotòne e quindi biiettive. y y = ax y=x 1 y y=x 1 y = ax O 1 x O x 1 y = loga x a>1 y = loga x 0<a<1 1363 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ Le funzioni goniometriche e le loro inverse Poiché le funzioni goniometriche sono periodiche, e quindi non biiettive, è necessario effettuare una restrizione del dominio, in modo che risultino essere biiettive. y π — 2 y=x y = sen x 1 π −1 −— 2 y=x π — 2 1 O π x 1 — y = arcsen x 2 −1 −1 π −— 2 O −1 π — π , a. Considerata la funzione seno nel dominio – —; 2 2 la funzione arcoseno ha dominio D = [–1; 1] e π — π . codominio C = – —; 2 2 [ [ y π y = arccos x ] ] π π 1 — 2 y = cos x b. Considerata la funzione coseno nel dominio [0; π], la funzione arcocoseno ha dominio D = [–1; 1] e codominio C = [0; π]. y y y=x π π — 2 O y = arccotg x y = arctg x O π −— 2 π — 2 x y = tg x c. Considerata la funzione tangente nel dominio π — π , la funzione arcotangente ha dominio – —; 2 2 π — π . D = ⺢ e codominio C = – —; 2 2 ] y=x π — 2 π −— 2 [ ] x [ π π — 2 x y = cotg x d. Considerata la funzione cotangente nel dominio ]0; π[, la funzione arcocotangente ha dominio D = ⺢ e codominio C = ]0; π[. Le funzioni composte Date le funzioni f⬊ A " B e g⬊ B " C, indichiamo con g % f oppure con ● g % f si legge «g composto f ». g (f (x)) si legge «g di f di x». A gⴰf x il codominio di f è contenuto nel dominio di g: Cf 3 Dg . la funzione, detta funzione composta, da A a C che si ottiene associando a ogni x di A l’immagine mediante g dell’immagine di x mediante f. C y f(x) y = g( f (x)) ● g % f è quindi definita se B g g(f(x)) f 䉱 Figura 8 ● Nella definizione, l’insieme di arrivo della prima funzione coincide con il dominio della seconda. In generale si ha g % f ! f % g, ossia la composizione delle funzioni non è commutativa. 1364 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESPLORAZIONE LOGARITMI E DECIBEL ESPLORAZIONE Logaritmi e decibel Le scale logaritmiche Sono utili per misurare grandezze che variano molto rapidamente, perché permettono di «comprimere» su un intervallo più piccolo i possibili valori di una grandezza (per esempio l’intensità di un suono), rendendoli più facili da trattare. 0 0 1 10 x 1 2 3 4 5 log x Inoltre, usando i logaritmi, riusciamo a trasformare una dipendenza non lineare in una lineare. Supponiamo che una grandezza y dipenda da una grandezza x secondo la legge y = ax2, dove a è una costante positiva. Il grafico di questa legge è una parabola. Passando ai logaritmi e applicando le loro proprietà, otteniamo: log y = log (ax2) " log y = log a + 2 log x. Il grafico di questa legge (se consideriamo log x e log y come nuove variabili) è una retta: le due quantità dipendono l’una dall’altra in modo lineare. I decibel Il timpano è una membrana che reagisce a variazioni di pressione. Il suono è un’onda che propagandosi nell’aria produce queste variazioni. L’intensità effettiva di un suono è l’energia associata all’onda sonora che attraversa un’unità di superficie nell’unità di tempo e si esprime in watt/metro2 (W/m2). Il campo di udibilità è un intervallo di intensità sonore il cui limite inferiore, o soglia del silenzio, vale 10-12 W/m2 e corrisponde all’incirca al rumore provocato da una zanzara a 3 metri di distanza. La soglia del dolore è invece il limite superiore dell’intervallo. Vale 1 W/m2 ed è la massima intensità sonora che siamo in grado di sopportare: andando oltre, al suono si sostituisce una sensazione di dolore. Il campo di udibilità occupa 12 ordini di grandezza, quindi è comodo rappresentarlo con una scala logaritmica. In questa scala l’unità di misura è il decibel (dB). Il livello di intensità percepita IdB misurato in dB è legato all’intensità effettiva I di un suono in W/m2 da una relazione logaritmica: I IdB = 10 log , I0 dove I0 è la soglia del silenzio (presa come riferimento) a cui corrisponde il valore di 0 dB. Questo implica che a una piccola differenza (per esempio 10 dB) tra il livello di intensità di due suoni percepiti, come il fruscio del vento tra le foglie e un mormorio, corrisponda una grande differenza (di un fattore 10) tra le intensità effettive. Attività ● Fai una ricerca su altre applicazioni della funzione logaritmo. Cerca nel Web: logaritmi applicazioni, pH definizione, scala Richter, magnitudo 1365 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA TEORIA CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ IL PREZZO GIUSTO Chi stabilisce qual è il prezzo «giusto»? Il quesito completo a pag. 1353 Tutto quello che acquistiamo, un paio di scarpe, la benzina o un pacco di pasta al supermercato, ha un certo prezzo. Questo tende al prezzo «giusto» per acquirenti e venditori seguendo una legge di mercato. Il prezzo di un bene sale o scende a seconda che esso sia più o meno richiesto (domanda) e più o meno presente (offerta) sul mercato. Vale anche il contrario: la domanda e l’offerta possono variare in funzione del prezzo. La curva di domanda Più un bene o un servizio è economico, maggiore sarà la quantità richiesta dai consumatori. Più è caro, meno saranno quelli disposti a spendere una somma astronomica. Sotto questo aspetto la domanda è quindi una funzione continua e decrescente del prezzo della merce. Il grafico in figura mostra la curva di domanda in funzione del prezzo. Si tratta ovviamente di un modello semplificato. In un contesto reale, la domanda è funzione anche di altre variabili, come il tipo di bene, il reddito del qd quantità domandata La quantità domandata della merce aumenta come effetto della riduzione del prezzo. consumatore o il prezzo di prodotti concorrenti. La curva di offerta Anche l’offerta, la quantità di merce messa in vendita, è una funzione matematica per la quale assumiamo il prezzo come variabile indipendente e la sua quantità come variabile dipendente. L’offerta ha un andamento diverso dalla domanda: la correlazione tra la merce in vendita e il corrispettivo prezzo è opposta. Mettendosi nei panni del produttore, il cui fine è massimizzare il profitto, se una merce ha un prezzo più alto, il guadagno per lui sarà maggiore vendendone una quantità superiore. Viceversa, se il prezzo diminuisce, il produttore sarà disincentivato a vendere il prodotto e ne produrrà di meno. L’offerta è quindi una funzione crescente del prezzo di vendita, come si può vedere nel grafico in figura. qo quantità offerta La quantità offerta della merce aumenta come effetto dell’incremento del prezzo. p prezzo qo = f(p) quantità offerta della merce p prezzo quantità domandata della merce qd = f(p) prezzo della merce prezzo della merce Qual è il prezzo ideale per soddisfare le esigenze di consumatori e venditori? Si dice che il mercato è in equilibrio quando, per un dato prezzo, la quan- tità domandata dai consumatori è uguale alla quantità offerta dalle imprese. Pertanto, non vi sono né eccedenze di merce nei negozi né richieste insoddisfatte da parte dei consumatori. Graficamente, il punto di equilibrio corrisponde al punto in cui la curva di domanda incontra la curva di offerta. Il punto di intersezione delle due funzioni determina il prezzo giusto, né troppo alto né troppo basso, per mantenere il mercato in equilibrio. q quantità curva di offerta equilibrio di mercato curva di domanda p prezzo Quando il prezzo di un bene si allontana dal prezzo di equilibrio, subisce oscillazioni che lo riportano al valore ideale. Infatti, un prezzo più elevato del prezzo di equilibrio farebbe arrivare sul mercato più merce di quanta i consumatori sono disposti ad acquistare, lasciando invenduta gran parte della produzione; pertanto, per incrementare le vendite, le imprese cercherebbero di abbassare i prezzi. Al contrario, un prezzo più basso del prezzo di equilibrio porterebbe i consumatori ad acquistare più merce di quanta ne producono le imprese e queste ne approfitterebbero aumentando i loro prezzi. 1366 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English LABORATORIO DI MATEMATICA Le funzioni e le loro proprietà TEORIA LABORATORIO DI MATEMATICA LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ ESERCITAZIONE GUIDATA Con Wiris determiniamo le intersezioni con gli assi cartesiani della funzione f: R " R definita dalla legge y = 12x 4 - 20x3 - 231x2 - 145x + 132 e ne tracciamo il grafico, dove evidenziamo le intersezioni trovate. • Entriamo in ambiente Wiris e inseriamo l’espressione della funzione f(x) (figura 1). • Troviamo le ascisse delle intersezioni con l’asse x: impostiamo l’equazione ottenuta uguagliando a 0 l’espressione di f(x) e la risolviamo con un clic su Calcola. • Troviamo, quindi, l’ordinata dell’intersezione con l’asse y valutando f(0). 䉱 Figura 1 g • Scriviamo le coordinate dei punti secondo la sintassi di Wiris (figura 2). • Inquadriamo i punti salienti della f(x) indicando al sistema, con l’istruzione tracciante, di mostrare la zona del piano cartesiano che abbia il centro nel punto (1; -500) e dimensioni 12 per l’asse x e 4000 per l’asse y. p q • Impostiamo quindi due istruzioni tracciare contenenti rispettivamente la funzione e i punti, sulle quali diamo Calcola, ottenendo il grafico di figura 3. 䉱 Figura 3 䉳 Figura 2 Nel sito: 䉴 1 esercitazioni guidata 䉴 44 esercitazioni in più Esercitazioni Con l’aiuto del computer determina il dominio, la positività e le eventuali intersezioni con gli assi cartesiani delle seguenti funzioni. Con gli strumenti grafici del tuo applicativo informatico traccia l’andamento delle funzioni ed evidenzia le intersezioni trovate. 1 1 1 5 p (x) = 2 f (x) = 4 + x-2 2x + 4 g (x) = 2 - ln (x - 2) l (x) = ln (- 4 - x) 2 6 3 h (x) = 2x2 + 5x - 3 7 m (x) = ex - 4 2 4 s (x) = 2 - e x 8 r (x) = x3 - 2x 2 - 3x 1367 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ LA TEORIA IN SINTESI LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ 1. LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE 䡲 Dati due sottoinsiemi A e B (non vuoti) di R, una funzione da A a B è una relazione che a ogni elemento di A associa uno e un solo elemento di B. Se y ! B è associato a x ! A dalla funzione, diciamo che y è l’immagine di x. funzione A B x y C 䡲 Il dominio della funzione è l’insieme A, il codomi- nio è il sottoinsieme di B costituito dalle immagini degli elementi di A. dominio codominio 䡲 Data la funzione y = f (x), y è detta variabile dipendente e x variabile indipendente. 䡲 Funzioni reali di variabile reale: sono rappresentate in genere da un’espressione analitica, ossia una formula matematica. 䡲 Il grafico di una funzione f è l’insieme dei punti P(x; y) del piano cartesiano tali che y = f (x). 䡲 Dominio naturale o campo di esistenza di una funzione: è il più ampio sottoinsieme di R che può essere preso come dominio. Esso è costituito da tutti i valori per i quali esiste l’espressione analitica che definisce la funzione. 䡲 Il valore assoluto è un esempio di funzione definita per casi: x y= x =' -x se x $ 0 se x 1 0 䡲 Se l’espressione analitica che descrive una funzione contiene soltanto operazioni di addizione, sottrazione, mol- tiplicazione, divisione, elevamento a potenza o estrazione di radice, la funzione è algebrica. Una funzione algebrica può essere: • razionale intera, o polinomiale, se è espressa mediante un polinomio nella variabile indipendente; • razionale fratta se è espressa mediante quozienti di polinomi in x; • irrazionale se la variabile indipendente compare sotto il segno di radice. 䡲 Il grado di una funzione algebrica è il grado del polinomio P(x; y) della forma implicita P(x; y) = 0 della funzione. 䡲 Se una funzione non è algebrica, si dice trascendente. 2. LE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI 䡲 Una funzione da A a B è: • iniettiva se due qualunque elementi distinti di A hanno immagini distinte in B; • suriettiva se tutti gli elementi di B sono immagini di almeno un elemento di A; • biiettiva (o biunivoca) se è iniettiva e suriettiva. 1368 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English LA TEORIA IN SINTESI ESERCIZI 䡲 Una funzione y = f(x), di dominio D, si dice: • crescente in un intervallo I 3 D, se 6x1, x2 ! I, con x1 1 x2, risulta f (x1) 1 f (x2); • decrescente in un intervallo I 3 D, se 6x1, x2 ! I, con x1 1 x2, risulta f (x1) 2 f (x2). y x1< x2 ⇒ f(x1) < f(x2) y x1< x2 ⇒ f(x1) > f(x2) y = f(x) y = f(x) f(x1) f(x2) f(x1) f(x2) O x1 x2 x O a. Funzione crescente in I. x x2 x1 ⌱ ⌱ b. Funzione decrescente in I. • Se la funzione è crescente o decrescente in senso lato, le considerazioni sono analoghe, ma valgono rispettivamente le relazioni f (x1) # f (x2) e f (x1) $ f (x2). 䡲 Funzione monotòna Una funzione, di dominio D, si dice monotòna in un intervallo I 3 D se in esso è sempre crescente o sempre decrescente. 䡲 Funzione periodica Una funzione y = f (x) si dice periodica di periodo T (T 2 0) se: f (x) = f (x + kT), y f(x) f(x + T) f(x + 2T) x x+T x + 2T 6k ! Z. O T x y = f(x) 䡲 Una funzione y = f (x), definita in un certo dominio D 3 R, si dice: • pari se f (-x) = f (x), 6x ! D; • dispari se f (-x) = -f (x), 6x ! D. ESEMPIO: y = x 2 è una funzione pari, y = x 3 è una funzione dispari. 䡲 Una funzione ammette la funzione inversa se e solo se è biiettiva. Se indichiamo con f una funzione e con f -1 la sua inversa si ha: a = f -1(b) + b = f(a). gⴰf 䡲 Date le funzioni f: A " B e g: B " C, si può definire la funzione composta g % f: A " C, che associa a ogni elemento a ! A un elemento c ! C che è l’immagine mediante g dell’immagine di a mediante f. In generale, g % f ! f % g. B A C f g c a b b = f(a) c = g(b) = g(f(a)) Funzione composta 1369 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ 1. LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE 䉴 Teoria a pag. 1354 Che cosa sono le funzioni Quali dei seguenti grafici rappresentano una funzione? 1 y — O 2 y y O x a x c y O O x b x c Indica il motivo per cui ciascuna delle seguenti scritture non può rappresentare una funzione (reale di variabile reale x). a) f (x) = 1 - ln (- x ); b) x2 + y2 = 9; c) x2 + 1 = 5; x-1 se x # 0 d) f (x) = ' 2 x + 3 se x $ 0 4 O x b — 3 O x a — y y e) 2xy - 3 + y 2 = 0 ; f) 8x - 3 = 0 ; g) x + y = 0 ; h) y = x2 - 1. Osservando il grafico della figura trova: — 5 — a) il dominio e il codominio della funzione; b) f (-4), f (0), 3 = f (. . . ), -1 = f (. . . ); c) l’equazione di y = f (x). Il grafico della figura, per x # 1, è un arco di parabola. Determina: a) il dominio e il codominio della funzione; b) f (1), f (2), f (-1), f (0), 0 = f (...), 1 = f (...); c) l’equazione di y = f (x). y y y = f(x) 4 y = f(x) 3 2 O 2 1 1 –1 x –1 O 1 2 1370 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English x PARAGRAFO 1. LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE ESERCIZI COMPLETA 6 — 7 — 8 — 9 — 10 — y = f (x) = 3 - 4x ; x2 + 1 … = f (-1), 5 = f (f), 2 1 = f (f), 2 y = f (x) = 2 x - 1 + 2 ; y = f (x) = sen b x + rl ; 6 4 = f (…), … = f (0), 3 = f (…). 3 = f (…), … = f (3), … = f (-2). r g = f b l, 2 r g = f b l. 3 3 = f (…). - 3 = f (f), 2 y = f (x) = 2 ln x - 1; … = f (1), … = f (e), - 3 = f (…), y = f (x) = arcsen (x + 1); f (0) = …, f b- - 1l = …, 2 r = f (f), 2 0 = f (…). Per ogni funzione calcola, se esistono, i valori indicati a fianco. 11 — 12 — 13 —— 14 —— 15 x2 - 1 ; x x-4 y = f (x) = ; ln x x2 - 1 y = f (x) = ; x 1 f (0), f (-1), f (4), f b l , f (1 - x), f (x + a). 2 1 f b l , f (1), f (e), f (x + 4). 2 y = f (x) = f (2), - f (-x), f ( x ), f (x + 1), y = f (x) = f (-x), f (3x), f (x 2), 3f (x), f 2(x). x - 1; f 2 (x) + 1 . Scrivi le seguenti funzioni in forma esplicita. — a) x 2 - 2yx + 1 = 0; b) x + 2 ln y - 5 = 0; 16 c) y sen x + y - 1 = 0; d) 2xy + y - x - 1 = 0; e) 2y + 1 - x = 0; f) xy 3 - 4 = 0. Scrivi le seguenti funzioni in forma implicita. — a) y = x-1 ; x+4 b) y = ln x - 1 ; x c) y = ex + 1 . ex Esplicita le seguenti equazioni rispetto alla variabile y e indica le condizioni di esistenza di y. 17 — 2x 2 + y 2 - x - 2y + 6 = 0 18 — 3x 2 - 4y 2 + x - y = 0 Determina il grado delle seguenti funzioni algebriche. 19 — 20 — 21 — 22 — y= x 2 - 4x x2 23 — 2x2 - 3x + 1 x3 2 2 x y+x -1=0 y= Traccia i grafici corrispondenti alle seguenti equazioni: a) y = x - 1; b) x 2 + y 2 - 4x = 0; c) y = x 2 - 2x ; d) x 2 - y 2 = 9. Quali di queste equazioni rappresentano una funzione? Disegna il grafico della funzione: f (x) = ( x-2 x2 - 4 se x 2 2 se x # 2 Deduci dal grafico il codominio di f(x) e calcola f(-4), f(0), f(2), f(3). 24 — Disegna il grafico della funzione: f (x) = ( x+4 2x - 1 se x 1 - 1 se x $ - 1 Indica il codominio di f(x) e calcola f (-5), f(-1), f(0), f(2). Trova poi per quali valori di x si ha f(x) = 8 e f(x) = - 4. 1371 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 25 — 26 —— 27 —— CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ Indica, tra le seguenti funzioni, quali sono razionali (intere o fratte), irrazionali, trascendenti. x2 x4 + 1 x+1 1 y= , y = arcsen x - 3, y= , y= , y= . x-1 x-3 x x + sen x Disegna il grafico della funzione: x+2 se x 1 - 2 f (x) = * x 2 + 2x se - 2 # x 1 0 2 se x $ 0 Determina il codominio di f(x) e calcola f(-4), f(-1), f(0), f(3). Trova poi per quali valori di x si ha f(x) = - 1. Disegna il grafico della funzione: se - 2 # x 1 1 se x $ 1 x +1 f (x) = * log x 1 2 Trova il codominio di f(x) e calcola f(-1), f(0), f(1), f(2). Determina per quali valori di x si ha f(x) = - 3 e f(x) = 2. Il dominio di una funzione 28 ESERCIZIO GUIDA Determiniamo il dominio delle seguenti funzioni: a) y = tg x - 1 x+2 x x2 ; c) y = ; d) y = ; e) y = arcsen . 2 sen x - 1 ln x - 1 4 x - 6x + 5 x2 - 1 ; b) y = x 3 - 9x 2 a) L’espressione ha significato per ogni valore di x che rende non nullo il denominatore, ossia: x 3 - 9x ! 0 " x (x 2 - 9) ! 0. Dominio: x ! 0 / x ! 3 / x ! - 3. x+2 è pari, x 2 - 6x + 5 quindi l’espressione esiste soltanto se: b) L’indice della radice x+2 $ 0. x 2 - 6x + 5 Studiamo il segno del numeratore e del denominatore: x+2 2 0 per x 2 - 2; x2 - 6x + 5 2 0 per x 1 1 0 x 2 5. Compiliamo il quadro dei segni: –2 Segno di N − Segno di D + N Segno di –– D − 0 0 1 + 5 + ln x - 1 ! 0 " ln x ! ln e " x ! e. Quindi: Dominio: x 2 0 / x ! e. r d) Per l’esistenza di tg x : x ! + kr ; per l’esi2 stenza della frazione: 2 sen x - 1 ! 0 " "x ! sen x ! 1 2 " 5 r + 2k r / x ! r + 2k r. 6 6 Quindi: Dominio: x ! r + kr / 2 5 r + 2k r / x ! r + 2k r. 6 6 e) Per l’esistenza di arcsen t deve essere - 1 # t # 1, quindi: / x! + + 0 − 0 + + ∃ − ∃ + Dominio: -2 # x 1 1 0 x 2 5. c) Per l’esistenza di ln x deve essere x 2 0. Per l’esistenza della frazione deve essere: -1 # x2 #1 4 " - 4 # x 2 # 4. Si ha x 2 $ - 4 6x ! R , mentre è x 2 # 4 per - 2 # x # 2. Dominio: - 2 # x # 2. 1372 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE 29 ESERCIZI Tra le seguenti coppie di equazioni indica quali rappresentano la stessa funzione. — a) y = ln x , y= 1 ln x ; 2 d) y = b) y = ln (x - 3)2, y = 2ln(x - 3); e) y = y = 1; f) y = c) y = x , x2 sen x + 1, sen x y = 2; x $ 2-x, x3 , x2 y= x (2 - x) ; y = x. Determina il dominio delle seguenti funzioni. 30 — 31 — 32 — 33 — 34 — 35 — 36 — 37 — 38 — 39 — 40 — 41 — 42 — 43 — 44 — 45 — 46 — 47 — 48 — 49 — y = x3 - 4x ; y= x 2 - 3x + 1 ; x3 - 2x + 4 x+2 y= 2 ; x - 2x - 8 x-1 . x 2 + 3x [R; x ! 0 / x !- 3] x2 + 4 + y= y= y = tg x + x2 - 2x ; 1 . ex - 1 - 1 2- 3 y= . x 4 - x2 y = ln . 6x y= 3 x 2 - 6x ; - 2x ; x + 4x + 4 x-1 y= 2 ; x - 4x x2 - 1 y= ; x y= 2 1 . x+3 y= 2x2 + x - 1 . x-1 y= x . 2x 2 - 5x - 3 1 y= . (2x 2 - 4x) (x + 3) y= [x ! - 2; x ! - 3] [x ! - 2 / x ! 4; x ! 1] : x ! r + kr; x ! 0D 2 [R; x 1 - 2 0 0 1 x 1 2] : x # 0 / x ! - 2; - 1 # x # 1 0 x 2 1D 2 : x ! 0 / x ! 4; x ! - 1 / x ! 3D 2 [- 1 # x 1 0 0 x $ 1; x ! 0 / x ! 2 / x ! - 3] y= ln2 x ; 1 - ln x y = ln ln x . y= sen 2x ; cos x - 1 y = ln x 2 - 4 . [x ! 2kr; x 1 - 2 0 x 2 2] ln x . x2 - 25 [R; x 2 5] y = (1 - 2x) e-2x; 2x - 1 ; x3 + 4x 2 - 2x - 8 1 y= ; ln x + 1 y= y=2 x x-3 ; y= [x 2 0 / x ! e; x 2 1] 2x - 1 + 4 - x . y= x-1 . x y= y=3 x2 - 4 + 1 . 6+x 1 . 1 ln - 1 x y= 4- x ; y= y= ln (x + 3) ; y = ln ( x - 4). y= x+2 1 e -1 ; y = ln ln (x - 2); y= 1 + tg x ; sen x y = ln (2x - x ); : x ! ! 2 / x ! - 4; 1 # x # 4 D 2 : x 2 0 / x ! 1 ; x 1 0 0 x $ 1D e [x # 0 0 x 2 3; x # - 2 0 x $ 2 / x ! - 6] :- 4 # x # 4; x 2 0 / x ! 1 D e [x $ - 2; x 1 - 4 0 x 2 4] 2x - 1 . 2x 1 y = tg x + . sen x [x ! - 2; x 2 0] y= y= y= ln x + 4 - x . 1 . ln (x + 1) : x 2 3; x ! k r D 2 :kr 1 x 1 r + kr; 1 # x # 4 D 2 1 : x 2 ; x 2 - 1 / x ! 0D 4 1373 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 50 — 51 — 52 — 53 — 54 — 55 — 56 — 57 — 58 — 59 — 60 CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ 2 + 1 - x2 . 1 - 3x y= x+6 . x2 y= 3x . x+1 [x ! - 3; x 2 - 1 / x ! 0] y= ln (e x - 1) . x-1 : 1 # x # 1; x 2 0 / x ! 1D 2 ln (x - 4) ; ln x - 4 y= 2x - 4x . y = ln x+1 ; x-3 y= ln y= 2x ; x - 2x y= x 2 - 4x . x - 5x + 4 ln (x 2 - 3) + ln x ; y= y= 62 63 — 64 — 65 — 66 y= 67 68 — 69 — 2x + 4 - 2 3 y= [x # - 6 0 0 1 x 1 9; x $ - 6 / x ! 0] 1 1 y= ; 2 sen x ; cos2 x - cos x [x 2 4 / x ! e 4 ; x # 0] 3-x . 1 - x2 [x 1 - 1 0 x 2 3; - 1 1 x 1 1] [x ! 0 / x ! 2; x # 0 0 1 1 x 1 4 0 x 2 4] 2 ; x $ 2; x 2 0 / x ! 1 . ln2 x + 3 ln x + 2 : x ! r + kr / x ! 2kr; r + 2kr # x # 5 r + 2kr D 2 6 6 ln (2 sen x) . y= : x ! ! 2 / x ! 1; x ! 0 / x ! 1 / x ! ! 2D 2 y= 2x ; x 2 - x3 + 4x - 4 y= y= x ; x3 - 2x + 1 y= 1 - 4x . x3 - 2x2 - 9x + 18 y= 2+x ; x- x y= x . x3 - 3x 2 + 2x - 6 y= x-3 ; x 4 - 3x 2 + 2 y= x-1 -2 + y= 1 ; 3 cos 2 x - sen2 x y=2 2 cos x - 1 + sen x ; y = y= y= x-1 ; x2 - 4 x x2 - 3 - 1 ; y= y= 1 1 /x ! E e e2 1 1 + ; y = ln sen x + ln tg x . 2 cos x + 1 sen x :2kr 1 x 1 r + 2kr / x ! 2 r + 2kr; 2kr 1 x 1 r + 2kr D 3 2 y= — — 6+x ; 9x - x 2 y = - ln x + 2x - 1 ; — — x ; 4x2 - 3x y= — 61 :x 2 0 / x ! 3 ; - 1 # x 1 1 D 3 4 y= y= 1 ; x-1 -3 y= tg 2 x - 1 + sen x ; y= 5 . 1 b2 - l (4 - x 2) x sen x +2 cos x . 1 + cotg x . tg 2 x - 3 x+5 . x3 + x 2 - 2x y = x ln x . y= . 1 1+ 1 x 5 ; x ! 2 / x ! ! 3E [x 1 0; x ! 3] x - 1. [x ! ! 2 / x ! ! 1; x # - 1 0 x $ 3] : x ! ! r + kr; 2kr # x # r + 2kr D 3 2 :2kr # x # r + 2kr; x ! k r / x ! ! r + kr D 3 2 3 [x ! 0 / x ! ! 4; x ! - 2 / x ! 0 / x ! 1] [x # - 2 0 - 2 # x # 1 1+ ;x ! 1 / x ! - 1 ! 2 2 0 x $ 2; x ! 0] : x ! - 2 / x ! 4; x ! - 1 / x ! - 1 / x ! 0D 2 y = ln (1 - 4 cos2 x). : r + 2kr # x # 3 r + 2kr / x ! r + 2kr; r + kr 1 x 1 2 r + kr D 4 4 2 3 3 1374 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE 70 — 71 — 72 — 73 — 74 — 75 — 76 — 77 — 78 — 79 — x-5 ; 3x 2 - 5x - 2 y= y= e x-1 x -1; y= ln (x + 1) ; 2x - 1 y= 2 + x3 - 25x y= 4- x-1 x 2 - 2x y= sen x 1 - tg x y= x -1; 1 - x2 x [x 1 0 0 x $ 1; - 1 # x # 1 / x ! 0] . y= 1 . 2 $ 4x - 5 $ 2x + 2 y= x . x 4 - 7x 2 + 12 [x 2 - 1 / x ! 0; x ! ! 1] [x # - 1 0 x $ 1 / x ! ! 5; x ! ! 2 / x ! ! 3 ] : x ! r + kr / x ! r + kr D 4 2 x-1 ; 2x - 5x 2 + 2x y= e 3 1 ; x - x2 - 2 1 y= ; ln (2 x - 1) y= y= x8 - 15x 4 - 16 . x-6 [x 1 1 / x ! 0; x # - 2 0 x $ 2 / x ! 6] y= x2 - 1 . x + 3x 2 - 4x - 12 : x 1 0 0 1 1 x # 1 0 x 2 2; x ! - 3 / x ! ! 2D 2 y= 3 3 1 2 + . x-4 x -2 [x $ 4 - x2 ). y = ln (x - — 81 — 82 — 83 — 84 — 85 — 86 — 87 — 88 — 89 — 90 — 91 —— y = (tg x) x ; Z x-1 ] y = [ 31 - x ] x-4 \2 y = ln y= 2 1 x # 2] :kr 1 x 1 r + kr; 2kr 1 x 1 r + 2kr D 2 y = (sen x) x . se x # 0 2 / x ! 2; x ! ! 2 / x ! 4] [x 2 0 / x ! 1; 1 80 :- 1 1 x 1 2 0 x $ 5; x $ 3 D 4 3 [x 1 0 0 x 2 2] 1 - x5 ; x2 - x y= x + 7 - 4x - 3 . y= ESERCIZI [x ! 4; x 1 2 0 x 2 4] ; y = ln ln x - 3 . se x 2 0 x ; x-3 -5 y = ln 1 ; e- x ln x 1 + ln (x3 - x). x2 - 4 [x 1 - 2 0 x 2 8; x 2 2] : x 2 0 / x ! 1; - 1 + 2 1 x # 1 D 2 y = ln (x - 1 - 2x ). y= x 4 (x + 2) ; x+1 +x+1 y= x + x-1 y= 2x2 - x - 1 ; 6x + 3 y= x2 - 3x + 4 - 2 . y= 1 ; tg x (1 - 2 cos x) y= 1 + x 2 - 5x + 6 x2 - 9 . [x 2 - 1; x $ 3] [x $ 1; x # 1 0 x $ 2] r r r y = sen x + cos x + tg x . : x ! k / x ! ! + 2kr; 2kr # x 1 + 2kr D 2 3 2 1 ; x-1 y= x . x - 1 + x2 - x [1 1 x 1 2 0 x 2 3; x $ 0 / x ! 1] y= ln x sen x + 1 3r r r r ; y= . :x ! + kr / x ! + kr; x ! 0 / x ! + kr / x ! + kr D tg x - 1 4 2 4 2 2 cos 2 x + sen 2x y= x-1 ln (x2 - 3) y= y=* [x 2 3 / x ! 2] 22x - 2 x - 2 - 2 - 2 x x-1 x arctg x se x # 1 se x 2 1 ; - arcsen x y=* r tg b x - l 4 [x = 1] se x # 0 se x 2 0 3 . : x ! 0; - 1 # x # 0 0 x 2 0 / x ! r + kr D 4 1375 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 92 —— 93 —— 94 —— 95 —— 96 —— 97 —— 98 —— 99 —— 100 —— 101 —— 102 —— CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ y = log 1 log 2 (4 - x2) ; y= 2 ln x + e x ; y= y= r sen x $ cos b x - l 4 y= ln x - 3 e log 2 (x + 2) 1 x2 - 4 x-2 x ; 103 104 —— 105 —— 106 —— 107 —— 108 —— 109 —— 3 ; x ! kr / x ! 3 r + kr D 4 [x $ 1; x $ 2] 2 ; x ! 0 / x ! 2 / x ! 3E 2 tg x - 1 . sen x y= : x 1 - 2 0 x $ 0; r + 2kr # x 1 r + 2kr 0 r + 2kr 1 x # 5 r + 2kr 0 3 r + 2kr 1 x 1 2r + 2kr D 4 2 4 2 sen x y = ln y = sen x - cos x ; . 1 - 2 cos x : r + 2kr # x # 5 r + 2kr; r + 2kr 1 x 1 r + 2kr 0 5 r + 2kr 1 x 1 2r + 2kr D 4 4 3 3 tg x :0 1 x # 1; x ! r + kr / x ! r + r k D y = ln arcsen x ; y= . 2 4 2 1 - tg 2 x 1 . 2 sen2 x - sen x - 1 : r + 2kr # x 1 r + 2kr; x ! r + 2kr / x ! 7 r + 2kr / x ! 11 r + 2kr D 2 6 2 6 6 1 : R; x 2 0 / x ! 1 / x ! 1D y= . 27 log32 x + 3 log3 x y = ln cos x + 2 sen x - 1 ; y = y= 3 x + 3 $ 3- x - 3 ; y = arcsen (1 - 2x) + ln 2x ; y= y = arcsen 1 - x ; y = arctg y = ln (x2 - x ) ; y= arcsen (x + 1) . x . 1 - x2 y= y= 2 log 2 (1 - x) x-2 . ln ln x [x 1 - 1 0 x 2 1; x $ 2 / x ! e] y= y= y= :0 1 x 1 1; r + 2kr 1 x 1 5 r + 2kr D 4 4 y = ln (sen x - cos x) . 2 1 ; y= . cos 2 x - sen2 x - 2 sen x cos x sen x + 1 - tg x :2kr # x # r + 2kr 0 r + 2kr 1 x # r + 2kr; x ! r + k r D 4 2 8 2 y = arcsen y= ; [0 1 x # 1; - 1 # x # 0] [0 # x # 1; x ! ! 1] log 1 (1 - x) —— :- 3 1 x 1 ;x ! ! . -1 se x $ 0 se x 1 0 . ln x + (x - 2) e x . y= 1 ; 2 9x - 3 y=* 1 x-1 ; x x-1 -1; 1 + 2x y = arcsen x + arccos y= x2 - 4 + 1- x ; x-3 x+3- x 2 - 2x - 3 ; log 2 x + 4 ; log 1 (x + 4) 2 1 + x2 (x + 1) y= y= 1 . x 1 1 . :- 2 # x # 0 / x ! - ; x 2 - 1 / x ! 0 / x ! 1D 2 x-1 x4 - x2 - 2 . 2x x - 1 1- x + 2x 2 . y = log 1 (sen x - cos 2x). 2 : x $ 1 ; x =- 1 0 x = 1D 2 [0 # x # 1; x # - 2 0 x $ 2] :- 3 # x # - 1 0 x $ 3; - 1 # x # 1 D 2 2 :0 1 x # 1 ; r + 2kr 1 x 1 5 r + 2kr D 16 6 6 1376 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE 110 —— 111 —— 112 —— 113 —— 114 —— 115 —— 116 —— 117 —— 118 —— 119 —— 120 —— 121 —— 122 —— 123 —— 124 —— 125 —— 126 —— 127 —— 128 —— 129 —— 130 —— 131 —— y= : r + 2kr 1 x 1 3 r + 2kr 0 r + 2kr # x # 2r + 2kr / x ! r + kr D 4 4 2 tg x cos x (2 sen x - 2 ) y= : r + kr 1 x 1 r + kr / x ! 3 r + k r D 4 8 2 1 ln (2 sen2 x - sen 2x) : r + 2kr 1 x 1 7 r + 2kr D 2 6 y = ln (sen x - 3 cos x - 1) y= 1 arctg x 1-x y = arccos ESERCIZI ; 4 - x2 ; x2 [x ! 0 / x ! 1; e- 1 # x # e] y = arcsen 3 x . [x # - 2 0 x $ 2 ; x # 0] x-2 . [e- 1 # x # e / x ! 1; x $ 2 / x ! e] ln ln x 1 y = sen 2x - cos x ; y= + cos x . 2 sen x - 1 : r + 2kr # x # r + 2kr 0 5 r + 2kr # x # 3 r + 2kr; - r + 2kr # x # r + 2kr / x ! ! r + 2kr D 6 2 6 2 2 2 6 y= 1 ; arcsen ln x y = arcsen ln x . y= y = (x3 - 4x) r ; y= log 2 y = ln b y = (x2 - 1) x . [- 2 # x # 0 0 x $ 2; x 2 1] x-1 -1 x-3 [3 1 x # 5] x l ln x [x 2 1] : x 2 1 / x ! 1D 2 y = log x (2x2 - x) : 3 # x # 1/ x ! 7 D 4 8 ln (2x - 1 - x ) 1 ln b x + l 8 y = ln ln ln x - 1 y= x-1 x 2x - 1 + y = arccos x+1 [x 1 1 - e 0 x 2 1 + e] y = arcsen log 2 y= [x # - 1 0 x $ 2] x2 + 1 1-x [0 # x 1 1] arcsen ln (x - 1) [2 # x # e + 1] y = (2 - x + 1) ln (x - 2) [2 1 x 1 3] y = (1 - cos ln x) ln (1 - cosx) [x 2 0 / x ! 2kr / x ! e2kr, k ! N - {0}] y= log 2 x2 - x - 1 + y= - 2 sen2 x + 3 sen x - 1 ln cos x y= 2 log 22 x - 7 log 2 x - 4 y= ln (4 x - 4 $ 2 x - 32) 4 x + 8 - 32 - 2 $ 2 x 1 - log 1 x [x $ 2] 3 : r + 2kr # x 1 r + 2kr D 6 2 ;0 1 x # 2 0 x $ 16E 2 [3 1 x # 4] 1377 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 132 —— 133 —— 134 —— 135 —— 136 —— 137 —— 138 —— CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ log 2 (x - 2) - log 4 x + 3 log8 x - 4 y= y = log 2 [x $ 16] : x 1 1 0 3 1 x 1 3 / x ! 2D 2 3 - 2x ln x - 2 :- 2 # x # 1 0 x $ 3 / x ! 0 / x ! 1 D 3 y= x3 - 2x 2 - 5x + 6 3x 2 - x y= ln (x - 2) + ln (x + 5) - ln (x2 - 7x) 8 - 2x - 6 : x 2 7 / x ! 15 D 2 y= 2x + 3 - x - 1 + ln x 2 + 1 - 2x ln (4 - x) [1 1 x 1 4 / x ! 3] y = barccos log 2 y = 7 log 1 (x - 3)A 2x - 1 l x+1 :x $ 5 D 7 x : 7 # x 1 4D 2 2 x -7 2 Il dominio e i parametri Determina il dominio delle seguenti funzioni al variare del parametro k. 139 — 140 — 141 — 142 —— 143 —— :k 1 0: x # 1 , k = 0: b x ! R, k 2 0: x $ 1 D k k kx - 1 y= k-1 x y=2 [k 1 1: b x ! R, k = 1: 6x ! R, k 2 1: x ! 0] [k # - 3: b x ! R, k 2 - 3: x 2 0] y = ln (x k + 3 ) y= 1 x2 - k y= [k 1 0: 6x ! R, k = 0: x ! 0, k 2 0: x ! ! k ] x 2 + 2k [k 1 0: x # - - 2k 0 x $ - 2k , k $ 0: 6x ! R] Nelle seguenti funzioni determina i valori del parametro affinché il dominio sia quello indicato a fianco. 144 —— 145 —— a) y = 2 , ax2 + 2x + 5 a) y = ln (k - 3x), 1 , D: R . 4x2 - ax + a - 2 : a) a = 1 ; b ) 8 - 4 2 1 a 1 8 + 4 2 D 5 D: x !- 5 ; b) y = D: x 1- 3 ; b) y = e x2 - kx - k - 1 , 2x D: x ! - 1 / x ! 3 . [a) k =- 9; b) k = 2] Per le seguenti funzioni determina il valore di a e b affinché il loro grafico passi per il punto P e il dominio sia quello indicato a fianco. 146 —— 147 —— 148 —— f (x) = ax 2 + 2x + a , x - 2b a-5 , 2 x - 2b - 1 a-x f (x) = , 2 log 2 x - b f (x) = P = (1; - 1), D: x ! 2 . :a =- 1 , b = 1D 2 P = (0; 1), D: x ! 3 . [a =- 2, b = 4] P = (1; 0), D: x 2 0 / x ! 2 . 1378 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English [a = 1, b = 2] PARAGRAFO 1. LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE ESERCIZI La ricerca del codominio di una funzione 149 ESERCIZIO GUIDA Determiniamo il dominio e il codominio delle seguenti funzioni: x2 - 2 a) y = ; b) y = e- x + 1; c) y = 2 sen 3x - 2 . x x2 - 2 a) La funzione y = f (x) = è definita per x x ! 0. Ricaviamo la variabile x in funzione della y: y ! y2 + 8 . x 2 - xy - 2 = 0 " x = 2 I valori del codominio sono quei valori di y per i quali la x è definita e appartiene al dominio della funzione, cioè x ! 0. Poiché l’espressione di x che abbiamo ottenuto è definita per ogni y reale ed è sempre diversa da 0, il codominio di f(x) è l’insieme C = R. Poiché, per l’esistenza di x, deve essere y - 1 2 0 , ossia y 2 1, il codominio è: C: y 2 1. c) La funzione è definita per ogni x ! R . Troviamo ora le condizioni per y. Si ha y+2 , sen 3x = 2 e poiché è sempre - 1 # sen a # 1 scriviamo: y+2 -1 # # 1 " -2 # y+2 # 2 " 2 " - 4 # y # 0. b) La funzione è definita per ogni x ! R . Ricaviamo x in funzione di y: Quindi il codominio è: e- x = y - 1 " - x = ln (y - 1) " " x =- ln (y - 1). C: - 4 # y # 0 . Determina il dominio e il codominio delle seguenti funzioni. 150 — 151 — 152 —— 153 —— y= 2-x; y = x 2 - 2x ; y = 1 - sen 1 : D: x # 2, C: y $ 0; D: x ! b r - 1l + kr, C: R D 2 y = 3 tg (x + 1). y= 1 ; x y = e x - 1; 2-x . x [D: R, C: y $- 1; D: x ! 0, C: y ! - 1] y = 1 - 4x 2 . : D: x ! 0, C: 0 # y # 2 / y ! 1; D: - 1 # x # 1 , C: 0 # y # 1D 2 2 y = ln (2 - x). [D: x ! 0, C: y 2 - 1 / y ! 0; D: x 1 2, C: R] Lo studio del segno di una funzione 154 — Osservando il grafico della figura, indica il dominio e il codominio della funzione. Indica inoltre per quali valori di x la funzione è positiva e per quali è negativa. y y 1 O –3 a 2 3 5 O –1 x 3 –1 b 1379 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English x ESERCIZI CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ Disegna il grafico delle seguenti funzioni e deduci da esso il dominio, il codominio e il segno. 155 —— 156 —— 161 x-4 y= y= 157 —— x+3 4-x 158 —— y= x - 2x + 1 x 159 —— y = x2 - 3 x - 4 160 —— y = log 1 x 2 y= 3 sen x + cos x ESERCIZIO GUIDA Studiamo il segno della seguente funzione nel suo dominio: ln x - 1 y = f (x) = . x x+1 Compiliamo il quadro dei segni: Determiniamo il dominio: Zx 2 0 ] ]x ! 0 [ F ]] x + 1 ! 0 \x + 1 $ 0 esistenza di ln x 0 e esistenza della frazione esistenza del radicale − Segno di N Quindi D: x 2 0 . Segno di D 0 + Per studiare il segno della funzione analizziamo separatamente numeratore e denominatore. Numeratore: N Segno di –– D ∃ − 0 + + 0 + La funzione y = f (x) esiste soltanto per x 2 0 : ln x - 1 2 0 " ln x 2 1 " " ln x 2 ln e " x 2 e . Denominatore: x x + 1 2 0 " x 2 0 (essendo il radicale sempre positivo). f (x) 2 0 f (x) 1 0 f (x) = 0 per per per x 2 e; 0 1 x 1 e; x = e. Studia il segno delle seguenti funzioni nel loro dominio. 162 — 163 — 164 — 165 — 166 — 167 — 168 — 169 — 170 — y= 2x 2 -2 [D: x ! 1; y 2 0 per x 2 1] x y = ln (2 sen x) x2 - 2x x3 y= : D: 2kr 1 x 1 r + 2kr; y 2 0 per r + 2kr 1 x 1 5 r + 2kr D 6 6 [D: x $ 2; y 2 0 per x 2 2] x-1 x-4 [D: x 1 1 0 x 2 4; y 2 0 per x 2 4] y= 2- x x-1 [D: x 2 1; y 2 0 per 1 1 x 1 2] y= x-4 x (1 - x) 2 y= x 2 - 5x + 4 x 2 - 3x y= 1 - 2 sen x cos 2 x y = ln y= ln x x - x-1 [D: x ! 0 / x ! 1; y 2 0 per x 1 0 0 x 2 4] [D: x ! 0 / x ! 3; y 2 0 per x 1 0 0 1 1 x 1 3 0 x 2 4] : D: x ! r + kr; y 2 0 per - 7 r + 2kr 1 x 1 r + 2kr, x ! - r + 2kr D 2 6 6 2 : D: x 2 0 / x ! 1 ; y 2 0 per 0 1 x 1 1 0 x 2 1D 2 2 1380 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE 171 — 172 — 173 — 174 — 175 — 176 —— 177 —— y= x-1 x + 3 ln (x - 2) y= e 2x - 1 - 1 ex - 1 y= x2 - 4 9x 2 - x3 y= x+3 (x2 - 1) (- x2 + 4) y= y= y= [D: x 2 2 / x ! 3; y 2 0 per x 2 3] : D: x ! 0; y 2 0 per x 1 0 0 x 2 1 D 2 [D: x ! 0 / x ! 9; y 2 0 per x 1 - 2 0 2 1 x 1 9] [D: x ! ! 1 / x ! ! 2; y 2 0 per x 1 - 3 0 - 2 1 x 1 - 1 0 1 1 x 1 2] 25 - x2 x + x2 - 4x [D: - 5 # x # 5 / x ! 0; y 2 0 per - 5 1 x 1 5 / x ! 0] ln x ln (x - 1) [D: x 2 1 / x ! 2; y 2 0 per x 2 2] : D: 0 1 x # 1 0 x 2 1; y 2 0 per 0 1 x 1 1 0 x 2 1D 2 2 1 - 4x 2 log 1 x 2 178 —— 179 —— 180 —— ESERCIZI y= arcsen x 1 - 4x 2 : D: - 1 1 x 1 1 ; y 2 0 per 0 1 x 1 1 D 2 2 2 y= log 2 x 1 - log 2 x [D: x $ 1 / x ! 2; y 2 0 per 1 1 x 1 2] y = cos x + sen 2x : D: R; in [0; 2r] y 2 0 per 0 # x 1 r 0 7 r 1 x 1 3 r 0 11 r 1 x # 2r D 2 6 2 6 log 1 x - 3 181 —— 182 —— 183 —— 184 — y= 2 [D: x 2 1 / x ! 2 / x ! 3; y 2 0 per 1 1 x 1 4 / x ! 2 / x ! 3] log3 (x - 1) y= 22x + 2 $ 2 x - 8 - 2 x + 1 + 8 y= sen x : D: - r + kr 1 x 1 r + kr; y 2 0 per 2kr 1 x 1 r + kr 0 r + 2kr 1 x 1 r + 2kr D 2 4 4 2 1 - tg x Data la funzione f (x) = x2 - 1 , x a) determina il dominio di f (x); b) studia il segno; c) calcola, se possibile, i seguenti valori: 1 f (0), f (-1), f (4), f b l, f (1- x), f (x + a). 2 [D: x $ 1; y 2 0 per x 2 2] 185 — Data la funzione f (x) = a) determina il dominio di f (x); b) studia il segno; c) calcola, se possibile, i seguenti valori: 1 f b l, f (1), f (e), f (x + 4). 2 I grafici delle funzioni e le trasformazioni geometriche 186 x-4 , ln x IN PRATICA 䉴 Videolezione 62 ESERCIZIO GUIDA Disegniamo il grafico delle seguenti funzioni: a) y = 2 + ln (x + 1); b) y =- sen x + 1; c) y = - 2cos x. a) Tracciato il grafico di y = f (x) = ln x (figura a), otteniamo quello di y = 2 + f (x + 1) = = 2 + ln (x + 1), con una traslazione di vettore v (- 1; 2) (figura b). 1381 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ y y y = ln x y = 2 + ln(x + 1) y = ln x 2 " v (–1; 2) O –1 O x 1 a x 1 b b) Tracciato il grafico di y = f (x) = sen x (figura a , sotto), otteniamo quello di y = f ( x ) = sen x per x 1 0 con una simmetria rispetto all’asse y del grafico di y = f(x) che si ha per x $ 0 e che rimane invariato (figura b, sotto). Otteniamo poi il grafico di y =- sen x con una simmetria rispetto all’asse x (figura c). Eseguiamo poi una traslazione di vettore v (0;1) per ottenere il grafico di y =- sen x + 1 (figura d ). y y y y = sen x 1 –1 x O a 1 O x –1 O b y = – sen |x| + 1 y = – sen |x| y = sen |x| 1 y 2 1 x –1 c x O d c) Tracciato il grafico di y = f (x) = cos x (figura a , sotto), otteniamo quello di y = - f (x) = - cos x con una simmetria rispetto all’asse x del grafico di y = f (x) (figura b, sotto). Otteniamo poi il grafico di y = - 2 cos x con una dilatazione verticale con n = 2 (figura c, sotto). y y y y = cos x 2 1 –π π O –1 y = – 2 cos x y = – cos x 1 2π –π x –1 O 2π π O –π x π 2π x –2 a b c Rappresenta le seguenti funzioni nello stesso piano cartesiano. x cos x 189 187 y = cos x; y = cos ; y= . — 2 2 — 188 — 191 — y = tg x ; y = tg (x + 1); y = tg x + 1. Graph the function f (x) = ( 190 — y = cotg x ; y = cotg x ; y = cotg x . y = ln x ; y = ln (- x); y =- ln (x). e- x if x 1 0 . x e + 1 if x $ 0 (USA Southern Illinois University Carbondale, Final Exam, 2002) 1382 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE ESERCIZI Disegna i grafici delle seguenti funzioni. 192 — 193 — 194 — 195 — 196 — 197 — 204 — 205 — 206 — y = cos x + 3 ; y =- sen x . 198 — y = 2 x - 1; y = 2 x - 1. y = cos b y= r - xl; 6 199 — 1 cotg x . 2 200 —— 201 y = 2 tg x ; y = cos 2x - 1. —— y =- e x ; y = ex - 1 + 4 . —— y = - cos x + 2 ; 202 203 y =- tg 2x . —— y = 4 - x2 + 2 ; y = cos b x + y = sen y = 2 sen (- x) . rl - 1; 4 x + 2; 4 y = ln (x - 2) . y= 1 sen x + 2 . 4 y =- 2 ln (- x); y =- ln x + 1. y =- 3 sen b2x - rl x r ; y = tg b - l . 3 2 4 y = 2 cos b x r - l; 2 6 y =- ln (x - 2) + 1. Dopo aver disegnato il grafico di y = f (x) = sen x, traccia i grafici di y = f (x) , y = - f (x), y = f (x) + 1, y = f ( x ) . Disegna il grafico della funzione y = f (x) = log 2 x . Successivamente traccia i grafici di y = - f (x), y = f (x + 2), y = f (x) + 2, y =- f ( x ) . Data la funzione y = f (x) rappresentata nel grafico della figura seguente, disegna i grafici delle funzioni: y = f (x) , y = f ( x ), y = - f (x) -2, y = f (-x). 207 —— In figura è rappresentato il grafico della funzione y = f (x). Disegna i grafici delle funzioni: y = f (x -1), y = y 1 –2 O f (x)+ f (x) , y =- f (x) . 2 y y = f(x) 3 y = f(x) x O 1 2 x –1 –2 208 — 209 — 210 — 211 —— Disegna il grafico di f (x) = 2x-1 e dimostra che f (-x) $ f (x) = f (-1). Disegna il grafico di f (x) = ln x + 1 e poi traccia i grafici di -f (-x), f (x - 4), f (x - 1) - 1. Determina la funzione y = f (x) = ax 2 + bx + c, il cui grafico passa per A(-1; -1), per B(-2; 0) e per l’origine O, e rappresentala graficamente. Disegna poi i grafici di y = f (-x) + 1, y = - 2f (-x), y = f (x) - 2 . [y = x 2 + 2x ] Disegna il grafico di f (x) = - cos x e poi quello delle funzioni 2 f (2x), - f (x) - 2, f (x) - 2. f (x) 1383 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 212 CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ ESERCIZIO GUIDA Disegniamo il grafico delle seguenti funzioni: x-1 a) y = f (x) = ; x-2 b) y = f 2 (x); c) y = d) y = f (x) ; 1 . f (x) x-1 ha come grafico una funzione x-2 omografica e cioè un’iperbole equilatera con asintoti x = 2 e y = 1 (figura a). a) La funzione y = f (x) = y x–1 y =–––– x–2 1 Ha il centro di simmetria in (2; 1) e interseca gli assi cartesiani in 1 (1; 0) e b0; l . 2 O 1 2 1 2 1 2 x a b) Per il grafico di y = f 2 (x) (figura b) conviene disegnare subito il grafico di f (x) e poi sfruttare le seguenti informazioni: 1 1 1. per x = 0 si ha f (x) = , quindi f 2 (x) = ; 2 4 2 2. nell’intervallo in cui f (x) 1 1 si ha f (x) 1 f (x) ; y x –1 y= –––– x –2 ( 2 ) 1 3. negli intervalli in cui f (x) 2 1 si ha f 2 (x) 2 f (x) . O x x–1 y = –––– x–2 b c) L’andamento del grafico di y = zando le seguenti informazioni: 1. 2. 3. 4. f (x) (figura c) si ottiene utiliz- per 1 1 x 1 2, f (x) 1 0 , quindi f (x) non esiste; per x = 1, f(x) = 0, quindi f (x) = 0 ; per x 1 1, 0 1 f (x) 1 1, quindi f (x) 1 f (x) 1 1; per x 2 2, f (x) 2 1, quindi 1 1 f (x) 1 f (x) . y x –1 y = –––– x– 2 1 O c 1384 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English x x–1 y =–––– x–2 PARAGRAFO 2. LE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI 1 d) Le informazioni utili per disegnare il grafico di y = (figura f (x) d) sono: ESERCIZI y x– 1 y =–––– x– 2 1. il valore di x per cui f(x) = 0, e cioè x = 1; per x che tende a 1: 1 1 tende a + 3 ; se f (x) 1 0, tende a se f (x) 2 0, f (x) f (x) - 3; 2. il valore di x per cui f(x) tende a !3, e cioè x = 2; per x che 1 tende a 2, f(x) tende a !3, quindi tende a 0; f (x) 1 1– O 2 2 1 x x– 2 y =–––– x– 1 d 3. il valore di x per cui f (x) = ! 1; poiché per x che tende a 1 - 3 e a + 3 , f(x) tende a 1, anche tende a 1. f (x) Traccia il grafico della funzione y = f (x) e poi quello della funzione indicata a fianco. y = f(x) = x2 - 4x, 213 — y = f (x) = 214 — y = f 2 (x). 1 , x-1 y= y = f (x) = sen x , 215 — y= 216 — f (x) . 217 — 1 . f (x) 218 — y = f (x) =- ln (x - 1), y = f 2 (x). y = f (x) = e x + 1 - 1, y= y = f (x) =- tg x , y= Disegna i grafici delle seguenti funzioni, interpretandole come funzioni del tipo f 2(x), y= 219 — x-4 x 222 — y = ( x - x 2) 2 220 — y= 221 — 1 ; x 2 - 4x 223 — y= sen x + 1. 224 — 1 ; x2 + 2x r y = tg 2 b x - l ; 4 y= 2. LE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI f (x) . 1 . f (x) f (x), y = (ln x - 1) 2 ; 1 . f (x) 1 . e- x - 1 1 y= . ln x y= y = 2 cos2 2x . 䉴 Teoria a pag. 1359 Le funzioni iniettive, suriettive e biiettive Ogni grafico rappresenta una funzione f⬊ R " R. Indica se è una funzione iniettiva, suriettiva, biiettiva. 225 y y — O a y x O b x x O c 1385 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ 226 y y y — x O a O x b x O c Per ognuna delle seguenti funzioni, indica quale sottoinsieme di R si deve prendere come insieme di arrivo se si vuole che la funzione sia suriettiva. 227 — y y 1 1 — 2 O 2 1 x O y 1 O x 3 x –1 c b a Data la funzione 228 — -x f (x) = ( x-2 se x 1 1 se x $ 1 a) rappresenta il grafico di f (x); b) determina il dominio e il codominio; c) studia il segno della funzione; 1 2 d) calcola f (-1), f (3), f b l e determina le controimmagini di 0 e - ; 2 5 e) f (x) è una corrispondenza biunivoca? : b) D: R, C: y 2 - 1; c) f (x) 2 0 per x 1 0 0 1 # x 1 2 0 x 2 2; d) 3, 1, - 1 ; 0 e 2, 2 ; e) noD 2 5 Le funzioni crescenti, decrescenti e monotòne Indica quali tra i seguenti grafici rappresentano funzioni sempre crescenti o decrescenti, precisando se lo sono in senso stretto o in senso lato. 229 — y O a y y x O b x O c 1386 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English x PARAGRAFO 2. LE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI 230 — ESERCIZI VERO O FALSO? a) b) c) d) e) La funzione y = tg x è crescente in [0; r]. La funzione y = cotg x è sempre decrescente. Una funzione biunivoca è sempre monotòna. Una funzione monotòna è sempre biunivoca. La funzione y = 3-x-1 è crescente. V F V F V F V F V F Dopo aver rappresentato le seguenti funzioni, indica in quali intervalli sono crescenti e in quali decrescenti. 231 — 232 — 233 — 234 — 235 — 236 — 237 — 238 y=' 2x - 1 7 - x2 Z ]] sen x r 2 y =[ ]]- tg x r 2 \ se x # 2 se x 2 2 [cresc. per x 1 2; decr. per x 2 2] r r #x# 2 2 3 r se 1x1 r 2 2 se - :cresc. per - r 1 x 1 r ; decr. per r 1 x 1 3 r D 2 2 2 2 y = 8 - x2 [cresc. per x 1 0; decr. per x 2 0] :decr. per x 1 3 ; cresc. per x 2 3 D 2 2 y = x 2 - 3x - 10 1 - 3x 2 y =* x-3 x se x # 1 - ln (x + 1) y = *1 2x - 1 se - 1 1 x 1 0 se 0 # x 1 1 se x $ 1 x2 + 5 y = *5 - x 2x - 4 se x # 0 se 0 1 x # 3 se x 2 3 se x 2 1 [cresc. per x 1 0 0 x 2 1; decr. per 0 1 x 1 1] 3 2 [decr. per - 1 1 x 1 0; cresc. in senso lato per x $ 0] [decr. per x 1 3; cresc. per x 2 3] Dimostra, utilizzando il suo grafico, che la funzione — x-2 f (x) = * 1 - x+5 2 se 0 # x 1 4 se 4 # x # 6 3 2 è iniettiva ma non è monotòna. 239 ESERCIZIO GUIDA Dimostriamo che la funzione f (x) = 1 è decrescente nel suo dominio. 4x + 8 Poiché il denominatore non si annulla mai, il dominio è D: R. Una funzione è decrescente se x1 1 x2 & f (x1) 2 f (x 2). Nel nostro caso si ha: x1 1 x2 " 4 x1 1 4 x2 " 4 x1 + 8 1 4 x2 + 8 " 1 1 . 2 x2 4 x1 + 8 4 +8 Quindi la funzione è decrescente. 1387 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ Per le seguenti funzioni dimostra ciò che è indicato. 240 — 241 — 242 — y = 2x3 - 3 , crescente. y = ln b 243 — y= x + 2 - 1, crescente. y=b 1 lx + 1 - 4, 2 decrescente. 4 l , x-2 decrescente. y = 2 + e- x + 1 , 244 — 1 - 3, 1 - 2x y= 245 — decrescente. crescente. Le funzioni periodiche Indica il periodo delle seguenti funzioni periodiche. 246 247 y 248 y 2π –— 3 O 2π x O a y — — — 8π b x O 10π x c Per ognuna delle funzioni rappresentate nei seguenti grafici indica: a) il dominio; b) il codominio; c) il periodo, se è periodica; d) se è monotòna. 249 250 y — y — 3 2 2π O x 1 –1 O 4π Il periodo delle funzioni goniometriche 251 ESERCIZIO GUIDA Determiniamo il periodo delle seguenti funzioni: a) y = cos 2 x; 5 b) y = tg 4x + sen 3 x. 2 Se f (x) è una funzione di periodo T1 e m 2 0 , allora f (mx) è periodica di periodo T = a) Il periodo della funzione y = cos x è 2r, quindi il periodo cercato è T = T1 . m 2r 5 = 2r $ = 5r . 2 2 5 1388 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English x PARAGRAFO 2. LE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI ESERCIZI 3 x. 2 b) Il periodo della funzione si ottiene calcolando il m.c.m. dei periodi delle due funzioni tg 4x e sen Poiché il periodo di y = tg x è r, il periodo di y = tg 4x è T1 = è T2 = 2r 4 = r . Calcoliamo: 3 3 2 m.c.m. b r 3 , mentre il periodo di y = sen x 4 2 1 4 3 16 l r 4 l r r ; r = r $ m.c.m. b ; l = r $ m.c.m. b ; = $ m.c.m. (3; 16) = $ 48 = 4r . 4 3 4 3 12 12 12 12 Trova il periodo delle seguenti funzioni. 252 — 253 — 254 — 255 — 256 — 257 — 258 —— 259 —— y = sen 2 x; 3 x ; 2 y = sen x + cos y = 2 cos 2x + sen x ; y= y = tg x + sen x. [4r; 2r] x . 3 [2r; 6r] :r ; rD 2 4 y = 4 sen (8x + 2). y = sen 3x + 4 cos 5x - tg b4x + rl ; 3 x x - tg ; 4 6 y = tg 2x + cotg 1 x. 2 [2r; 2r] y = sen 4x + cos 6x. [24r; r] :2; r D 2 :3r; r D 4 y = sen2 2x. y = 2 cos 4rx - sen 5rx; y = cos :3r; r D 5 y = cos 1 ; cos 4x y = 2 cos y = tg 5x. 2 x + sen 6x cos 6x; 3 y = cos2 4x + tg 8x. Le funzioni pari e le funzioni dispari 260 — VERO O FALSO? Una funzione che non è dispari è pari. Una funzione pari è simmetrica rispetto all’asse x. c) Una funzione dispari è simmetrica rispetto all’asse y. d) Date le due funzioni f e g, con f dispari e g dispari, allora è f + g dispari e f $ g pari. a) V F b) V F V F V F Nei seguenti esercizi sono rappresentati i grafici di alcune funzioni. Indica quali di esse sono pari, quali dispari e quali né pari né dispari, motivando la risposta. 261 y — y O a y O x b O x x c 1389 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ 262 y — y y O O a 263 O x x x b c ESERCIZIO GUIDA Stabiliamo se le seguenti funzioni sono pari o dispari: a) f (x) = x2 - x ; 1 - 4x 2 b) f (x) = x3 - x 3 2 . x a) Determiniamo il dominio. La funzione è fratta: 1 1 " D: x ! ! , 4 2 Preso un generico x del dominio, sostituiamo il suo opposto nella funzione: (- x) 2 - - x x2 - x = f (x). f (- x) = 2 = 1 - 4 (- x) 1 - 4x 2 1 - 4x2 ! 0 " 4x2 ! 1 " x2 ! Quindi la funzione è pari. b) Determiniamo il dominio. La funzione è fratta: 3 x2 ! 0 " x2 ! 0 " D: x ! 0 . Preso un generico x del dominio, sostituiamo il suo opposto nella funzione: f (- x) = (- x) 3 - (- x) - (x3 - x) x3 - x - x3 + x = = =3 3 3 3 2 =- f (x) . (- x) 2 x2 x2 x La funzione è dunque dispari. Verifica che le seguenti funzioni sono pari. 264 — 265 — y= y= 1 + x2 ; 4 - x2 3x ; x -1 2 y= y= x2 - 2 ; 3x 4 y = 5x - 3x 2 . x2 + 9 - x4 ; y = x2 - 3 . 2 - x2 Verifica che le seguenti funzioni sono dispari. 266 — 267 — 268 18 y= 3 + 2x3 ; x3 y = x 5 - x2 ; 3 y = 3x - x ; y= x ; 9 - x2 3 y= x . x2 3 y= x2 . x Determine (algebraically) if each function is even, odd, or neither. — a) y = x + 2 ; b) y = x + 2 ; c) y = x2 + 3 ; d) y = x2 + 3x ; e) y = x3 - 5x ; f) y = x3 - 5 . (USA Tacoma Community College, Worksheet) [a) neither; b) even; c) even; d) neither; e) odd; f) neither] 1390 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 2. LE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI ESERCIZI Fra le seguenti funzioni, indica quali sono pari, quali dispari e quali né pari né dispari, motivando la risposta. y = x2 - 5x ; y = 3x3 + 2x - 1; 269 — y= 270 — 7 - x2 ; x y= x ; 1 + x2 - 1 3 y= ; 3 - x2 y= 271 — 272 — 273 —— 274 —— 275 —— —— —— [né pari né dispari; pari; dispari] x3 - 1 ; 1 - x2 y = 2 x + 1 - x. 2x ; 2 x + 2- x y= [dispari; né pari né dispari; né pari né dispari] x2 - 1 ; 5 + x2 y= [pari; dispari; dispari] y = x x2 - 1 . [pari; pari; dispari] y= e x + e- x . x [pari; pari; dispari] x + x2 . 2x [pari; dispari; dispari] y = cos x ; y = (sen x - cos x) 2 - 1; y= y = arcsen x + 2x3 ; y = tg 2 x + sen x ; y = log 2 y = ln (1 - x) + ln (1 + x); y= x3 - 2x + 1 . x2 - 1 y= x 4 - x2 . x2 + 1 e- x - e x ; e2x - e- 2x y= rl ; 2 x4 + 2 . x y = sen b x - y = 3x 2 - 2 x + 3 ; 277 2x . 3 y = ln x + 1; y= 276 y= y = x$ x3 - x ; x+2 2-x . 2+x [dispari; pari; dispari] [pari; pari; né pari né dispari] [pari; né pari né dispari; dispari] Per ognuna delle funzioni rappresentate nei seguenti grafici indica: a) il dominio; b) il codominio; c) se è pari o dispari; d) se è monotòna. 278 279 y — y — 3 –π O π O x –5 –1 1 5 x La funzione inversa Per ognuna delle funzioni che hanno i seguenti grafici, considera un’eventuale restrizione del dominio e del codominio in modo che la funzione ammetta la funzione inversa e disegnane il grafico. 280 y — y y O x O x x O a b c 1391 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ 281 18 y y y — x O a 282 x O b O c ESERCIZIO GUIDA Determiniamo l’espressione della funzione inversa delle seguenti funzioni e il relativo dominio. 1 r a) f (x) = ; b) f (x) = 1 + 2 sen b x - l . 4 1 + ex a) La funzione y = 1 + ex = 1 è definita 6x ! R. Determiniamo la relazione inversa ricavando x, 1 + ex 1 1 1 " e x = - 1 " x = ln c - 1m , y y y e notiamo che è una funzione perché a ogni valore di y corrisponde un solo valore di x. Quindi scriviamo la funzione inversa scambiando x con y: f - 1 (x) = ln b 1 - 1l . x Il dominio di f -1(x), che coincide con il codominio di f (x), si ottiene risolvendo la disequazione 1 - 1 2 0 . Esso risulta essere l’insieme " x ! R 0 1 x 1 1, . x b) Anche la funzione y = 1 + 2 sen b x 2 sen b x - rl è definita 6x ! R. Ricaviamo la relazione inversa: 4 y-1 rl r = y - 1 " sen b x - l = . 4 4 2 La funzione y = sen a è invertibile se Nel nostro caso deve essere - r r #a# . 2 2 r r r # x- # , e cioè: 2 4 2 r 3 # x # r. 4 4 Scriviamo allora la funzione inversa: x- y-1 y-1 r r = arcsen " x = arcsen + . 4 2 2 4 Scambiamo x con y e scriviamo: f - 1 (x) = arcsen r x-1 + . 2 4 Questa funzione è definita per quei valori di x tali che - 1 # x-1 # 1, cioè per - 1 # x # 3. 2 1392 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English x PARAGRAFO 2. LE PROPRIETÀ DELLE FUNZIONI ESERCIZI Determina l’espressione della funzione inversa delle seguenti funzioni e il relativo dominio. 283 — 284 — 285 — 286 — 287 — 288 — : f - 1 (x) = 1 - sen x ; D: R D 2 f (x) = 2 arcsen (1 - x) f (x) = e : f - 1 (x) = x-1 x f (x) =- arctg 2 r r ; f - 1 (x) =- tg x ; D: - 2 1 x 1 2 / x ! 0E 2 x ; f - 1 (x) = 1-x x f (x) = 1 ; D: R E 1 + x2 : y = arccos (2 - x) ; D: 1 # x # 3D 2 f (x) = 2 - cos 2x f (x) = 1 ; D: x 2 0 / x ! e D 1 - ln x 8y = e x 1 1 ln x - 1 ; D: x ! 0B +1 In un diagramma cartesiano disegna le seguenti funzioni e le loro inverse, dopo aver considerato, se necessario, opportune restrizioni del dominio, tali che le funzioni siano biiettive. Scrivi l’espressione analitica della funzione inversa. 289 — 290 — 291 —— 292 —— 293 —— 294 —— y =- 4x 2 + 8x ; y = ln x - 2 . y = sen b x + y =- 2x - 2 . rl ; 4 y = ln x ; y=' y = e- x - 1 ; y = x2 - 6x + 5 . y =- arctg (x - 3); y = 1 - arcsen x . y = ln y=b 1 ; x-3 4x + 1 2x - 1 se x $ 0 . se x 1 0 1 lx + 1 - 2. 2 Rappresenta graficamente le funzioni indicando quale di esse ammette la funzione inversa. 295 — 296 — 297 — y = arcsen x + 1; y =- arccos x - y = arctg x - 1 . 2 r ; y = 2 arcsen (x - 2). 2 2x è invertibile e determina la funzione inversa f - 1 (x). Disegna i 3x - 1 x D : f - 1 (x) = grafici delle due funzioni f(x) e f - 1 (x). 3x - 2 Dimostra che la funzione f (x) = Le funzioni composte 298 ESERCIZIO GUIDA Date le seguenti funzioni f e g, determiniamo f % g e g % f: f (x) = ln x, g(x) = x 2 - 2x. 1393 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ • Possiamo effettuare la composizione f % g solo se il codominio di g è contenuto nel dominio di f. La funzione f è definita per x 2 0, per cui occorre che: g(x) = x 2 - 2x 2 0, cioè x 1 0 0 x 2 2. Quindi f % g è definita sull’insieme ] - 3; 0 [,] 2; + 3 [ . Per determinare la sua espressione, applichiamo alla variabile x la funzione g, per ottenere z = g(x), e a z la funzione f, per ottenere y = f (z): z = x 2 - 2x e y = ln z = ln (x 2 - 2x). La funzione f % g : ] - 3; 0 [,] 2; + 3 [ " R è y = ln (x 2 - 2x). • Poiché la funzione g è definita 6x ! R, la funzione composta g % f è sempre definita e il suo dominio coincide con quello di f, cioè ] 0; + 3 [ . Per determinare g % f, applichiamo alla variabile x la funzione f, per ottenere z = f (x), e a z la funzione g, per ottenere y = g(z): e y = z 2 - 2z = ln2 x - 2 ln x. z = ln x La funzione g % f : ] 0; + 3 [ " R è y = ln2 x - 2 ln x. Date le seguenti funzioni f e g, determina f % g e g % f. 299 — 300 — 301 — 302 — 303 — 304 — 305 f (x) = sen 2x ; f (x) = 1 ; x - 3x2 f (x) = cos b- x + f (x) = 2 x -4 ; g (x) = x - 1. g (x) = e- x + 2 . rl ; g (x) = 6 g (x) = [( f % g) (x) = sen (2 x - 2); (g % f ) (x) = ;( f % g) (x) = 1 . ( f % g)(x) = cos cx+1 > x-2 . x+3 sen 2x - 1] +2 1 ; (g % f ) (x) = e x - 3x2 E - 3e- 2x + 4 1 -x + 2 e r 1 + m; (g % f )(x) = x +1 6 <( f % g) (x) = 2 4 x-2 -4 x+3 ; (g 1 cos b- x + % f ) (x) = 2 2 H rl +1 6 x -4 x -4 -2 F +3 2 Data la funzione f (x) = , dimostra che è invertibile, trova la funzione inversa f - 1 (x) e verifica che -4 ln x 2 f ^ f - 1 (x)h = x . +4 8 f - 1 (x) = e x B Considera le funzioni f (x) = x + 3 e g(x) = ln x + 1. Verifica che f % g ! g % f. [( f % g) (x) = ln x + 1 + 3; (g % f ) (x) = ln ( x + 3) + 1] Date le funzioni f(x) = x + 1 e g(x) = 2x - 3, trova f(x + 1) e g(x - 1) e risolvi l’equazione: — [x = 3] f ( g(x )) = f (x + 1) - g (x - 1). 306 —— Date le funzioni f (x) = x+1 e g(x) = x 2: x a) determina h = f % g ; b) risolvi la disequazione h(x ) # f (2x). 307 — 2 ;a) ( f % g) (x) = x +2 1 ; b) x $ 2E x Consider the functions f, g, and h, where f (x) = x2 + 1 , g (x) = 2 x , and h (x) = 4x +1 . What are the natural domains of f, g, and h? Consider the composition f % g of the functions f and g. What is its natural domain? What is the natural domain of g % f ? Find expressions for ( f % g) (x) and (g % f ) (x) . (UK University of Essex, First Year Examination, 2002) 7( f % g) (x) = 4x + 1; ( g % f ) (x) = 2 x 2 + 1 A 1394 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English 4 ESERCIZI VARI LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ ESERCIZI Find the inverse of the following function and then verify that f ( f - 1 (x)) = x . 308 — f (x) = 2 . 6x - 1 (USA Southern Illinois University Carbondale, Final Exam, 2002) : f - 1 (x) = 2 + x D 6x ESERCIZI VARI Le funzioni e le loro proprietà TEST Se f (x) = 309 — g(x) = 3x + 4 . A 2x B 3x . 2x + 4 C 4x . 2 - 3x 2x e f(g(x)) = x, allora (3x + 4) D E 310 Nessuna delle precedenti. 313 —— x + 1 - 2x - 1 è invertibile: A è: B è R. C f non è invertibile su nessun intervallo. D è contenuto nell’intervallo [- 1; 1]. 1 D ;2 . 2 (Politecnico di Torino, Test di autovalutazione) 311 Se f ((x - 1) - 1) = x- 1 , allora f(x) è: 1 - x. A (x - 1) - 1 . D x x . B E Nessuna delle precedenti. x+1 C x+1 . x (USA Furman University Wylie Mathematics Tournament, 1999) 315 — 1. D 5. B 2. E more than 5. C 3. Supponi che f e g siano funzioni tali che 4-s . f (g (x)) = x + 2 e che f (s) = s+1 Qual è g(t)? 2-t A g (t) = f (t) + 2 D g (t) = t+3 B g (t) = f (t) - 2 . E Nessuna delle precedenti. t+3 C g (t) = 2-t (USA Furman University Wylie Mathematics Tournament, 2004) 314 —— —— A (USA North Carolina State High School Mathematics Contest, 1997) Il più grande intervallo in cui la funzione f (x) = x r$x and let g (x) = . 1+x 1-x Let S be the set of all real numbers r such that f ( g (x)) = g ( f (x)) for infinitely many real numbers x. The number of elements in set S is: 2x + 4 . 4 (USA Furman University Wylie Mathematics Tournament, 1998) —— Let f (x) = 312 —— Sia f (x) = 2x3 - 7 . Se la funzione g(x) soddisfa (f % g) (x) = x e (g % f ) (x) = x , allora g(x) è: 3 x+7 1 . . A D 2 2x3 - 7 7 . B E non univocamente 3 2 x determinata. 3 C x +7 . 2 (USA Indiana University of Pennsylvania Annual High School Mathematics Competition, 2003) sen x - 1 . tg x b) Studia il segno e determina le intersezioni con gli assi. c) Stabilisci se è pari o dispari e se è periodica. r r : a) D: x ! k ; b) y 2 0 per + kr 1 x 1 r + kr; c) né pari né dispari; T = 2rD 2 2 a) Determina il dominio della funzione f (x) = 1395 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ Per ognuna delle funzioni rappresentate nella figura seguente indica: a) il dominio; c) se è pari o dispari; e) se è invertibile. b) il codominio; d) se è monotòna; 316 — y y y 3 4 y 8 2 π O 2π x O –1 317 318 — 319 — x O 2π 2 x –4 O –1 1 4 x –3 a — 2 π b c d –4 Disegnato il grafico della funzione y = x , rappresenta graficamente le funzioni y = x , y = 1- x e y = x - 2 . Per ciascuna indica il dominio, il codominio e il segno. Quale di esse è pari? Quale è dispari? Quale ammette inversa? VERO O FALSO? Se y b) Se y c) Se y d) Se y a) = f(x) è una qualunque funzione, y = f(x) + f(- x) è una funzione pari. = f(x) è una funzione pari e y = g (x) è dispari, allora y = f(g (x)) è pari. = f(x) è una funzione dispari, allora y = f 2(x) è dispari. = f(x) è una funzione dispari, allora y = f(x 2) è una funzione pari. Data la funzione f (x) = V F V F V F V F 2-a , 1 + ln x a) trova per quale valore di a si ha f(1) = 1; b) determina il dominio; c) determina l’espressione e il dominio della funzione inversa f -1(x) per il valore di a trovato precedentemente. 1-x :a) a = 1; b) D: x 2 0 / x ! 1 ; c) f - 1 (x) = e x , D: x ! 0D e 320 — - x2 - ax se x # 2 Data la funzione f (x) = ( ln (x - 1) se x 2 2 a) trova il valore del parametro a affinché il grafico di f(x) passi per il punto P(2; 0); b) determina il dominio e disegna il grafico di f(x); c) la funzione è invertibile? [a) a =- 2; b) D: R; c) no] 321 — a) Disegna il grafico della funzione y = f (x) = 1 - 1 utilizzando le trasformazioni geometriche. x b) Trova gli insiemi in cui è crescente o decrescente. c) f(x) è biunivoca? 322 —— [b) cresc. per x 2 0, decr. per x 1 0; c) no] a) Trova il dominio, il codominio e disegna il grafico di f (x) = - x 2 + 4x - 4 . b) Determina il dominio, il codominio e disegna il grafico di f (x) . f (x) c) Trova il vettore v di una traslazione che rende f(x) pari. [a) D: R, C: y $- 4; b) D: x ! 2 / x ! 2 ! 2 2 , C: y = ! 1; c) v = (- 2; 0)] 1396 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI VARI LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ 323 —— Indica quale delle seguenti funzioni ha come grafico quello rappresentato nella figura a lato. Per ciascuna di esse determina il dominio, il codominio, il segno, stabilisci se è monotòna, pari o dispari, invertibile. Quando esiste, trova la funzione inversa. a) y = f (x) = e- x - 1; b) y = f (x) =- e x - 1; c) y = f (x) = e- x + 1; d) y = f (x) =- e x + 1. ESERCIZI y 1 x O [a) f - 1 (x) =- ln (x + 1); b) f - 1 (x) = ln (- 1 - x); c) f - 1 (x) =- ln (x - 1); d) f - 1 (x) = ln (1 - x)] 324 —— 325 314 —— 326 —— 327 —— Rappresenta graficamente la funzione f (x) = x2 + 2x + 5 - 4 + 4x . Trova il suo dominio e il codominio. Risolvi algebricamente e graficamente la disequazione f (x) 1 x + 2 . : D: R, C: y $ 0; x 2 - 1 D 2 a) Date le funzioni f (x) = x + 3 - 5 , g(x) = x - 2 e h(x) = x 2 + 2x, trova f % g, g % h , f % h, g % g. b) Determina ( f % h) % g. c) Risolvi la disequazione f (g (x )) 2 2g(x). [a) ( f % g) (x) = x + 1 - 5; ( g % h) (x) = x2 + 2x - 2; ( f % h) (x) = x2 + 2x + 3 - 5; ( g % g) (x) = x - 4; b) (( f % h) % g) (x) = x2 - 2x + 3 - 5; c) x 1 0] a) Trova il dominio, il segno e le intersezioni con gli assi della funzione f (x) = e- x + 1 - 1. b) Disegna il grafico di f (x) utilizzando le trasformazioni geometriche. f (x) 1 + 3. , di y = 2 + f (1 - x) e di y = c) Disegna il grafico di y = f (x) f (x) d) Determina la funzione inversa f -1(x) indicando il dominio, il codominio e tracciandone il grafico. [a) D: R, y 2 0 per x 1 1, P(1; 0), Q(0; e - 1); d) f -1(x) = 1 - ln(x + 1), D: x 2 - 1, C: R] 1 - 1. x-2 b) Verifica se è una funzione crescente o decrescente e in caso affermativo trova f -1(x). c) Traccia i grafici di f (- x), f (x + 2) e f -1(x) - 2. a) Determina il dominio, studia il segno e rappresenta il grafico di f (x) = ;a) D: x 2 2, y 2 0 per 2 1 x 1 3; b) f (x) decrescente, f - 1 (x) = 328 —— Trova per quali valori di k la funzione y = 1 ha come dominio R. x 2 - kx + k [0 1 k 1 4] Rappresenta poi la funzione nel caso di k = 4. 329 —— 330 —— 1 + 2E (x + 1) 2 È data la funzione f (x) = a sen 2x + b cos 2x che interseca l’asse y nel punto di ordinata 3 e tale che r f b l = 2 3 . Trova a e b, il periodo di f(x) e disegna il suo grafico nell’intervallo [- r; r]. 12 [a = 3 , b = 3, T = r] Supponi che f sia una funzione che a ogni numero reale x associa un valore f(x) e supponi che l’equazione f (x1 + x2 + x3 + x 4 + x5) = f (x1) + f (x2) + f (x3) + f (x 4) + f (x5) - 8 sia soddisfatta da tutti i numeri reali x1, x2, x3, x4, x5. Quanto vale f(0)? (USA Harvard-MIT Mathematics Tournament, 2004) [2] 1397 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ REALTÀ E MODELLI La clessidra ad acqua Ipotizziamo che la clessidra ad acqua mostrata in figura sia formata da due coni perfetti sovrapposti. La clessidra impiega 1,5 minuti per svuotarsi e supponiamo che il volume di acqua che passa da Cs a Ci in un secondo sia costante. 䊳 Determina quanta acqua scorre in un secondo. 䊳 Esprimi il volume V e l’altezza h dell’acqua scesa in Ci in funzione del tempo t, considerando come istante iniziale quello in cui Cs è pieno. 䊳 Considera la funzione V(t) trovata al punto precedente non per un solo passaggio di acqua, ma tenendo conto del fatto che, appena il cono superiore si è svuotato, la clessidra viene girata; in un sistema di riferimento cartesiano rappresenta il grafico di tale funzione e descrivine le caratteristiche. Cs Ci 7 cm 1 8 cm 2 L’orologio Considera un orologio analogico (a lancette) e costruisci la seguente funzione: la variabile indipendente corrisponde all’ora (dall’ora 1 all’ora 24), la variabile dipendente è l’angolo (in gradi) che la lancetta delle ore forma con la posizione verticale delle 12. 䊳 Rappresenta tale funzione in forma tabulare, in forma analitica e nel piano cartesiano, quindi analizza le sue caratteristiche. 䊳 Se si collegano i punti del grafico con tratti lineari, che cosa cambia nelle caratteristiche della funzione? 䊳 Costruisci una funzione analoga considerando la lancetta dei minuti nell’arco di un’ora; rappresentala analiticamente e nel piano cartesiano e analizza le sue caratteristiche. 3 La diffusione dell’influenza Un modello matematico prevede che il virus dell’influenza si diffonda all’interno di una popolazione di P persone con una velocità (numero di nuovi casi giorno per giorno) che dipende in modo proporzionale sia dal numero di persone che già hanno contratto la malattia, sia da quelle che non sono state infettate. 䊳 Mostra che (nell’ipotesi che la popolazione resti costante nel tempo) la velocità massima di diffusione si ha quando il numero di persone potenzialmente infette corrisponde alla metà della popolazione stessa. 䊳 Calcola il valore della costante di proporzionalità nell’ipotesi che, su un campione di 100 000 persone, 1750 siano ammalate il giovedì e, il venerdì, ci siano 370 nuovi casi. 䊳 Stima il numero di nuovi casi infetti il sabato. 4 Le montagne russe In un luna park, un tratto delle rotaie delle montagne russe ha la traiettoria descritta dal grafico di y = sen (x2), con - r # x # r . Disegna il grafico della funzione, quindi: 䊳 stabilisci in quali tratti i vagoni salgono e in quali scendono (i vagoni si spostano, in riferimento al grafico, da sinistra verso destra); 䊳 descrivi le proprietà della funzione rappresentata (dominio, codominio, pari o dispari). 1398 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English VERSO L’ESAME DI STATO ESERCIZI VERSO L’ESAME DI STATO TEST 1 — Questi e altri test interattivi nel sito: zte.zanichelli.it Soltanto una delle seguenti funzioni è dispari. Quale? A y = ln x + 5 B y = x 3 + x2 3 C y= x D y = sen 2x + x 2 E y = e x + e -x 5 — 6 — 2 — La seguente figura rappresenta il grafico di una funzione. Quale? y 3 —π 2 π −— 2 π — 2 π Il grafico della funzione y = ln x - 1 ha come asse di simmetria la retta di equazione: A x = 0. D x = 2. B x = 1. E x = - 2. C x = - 1. Quale delle seguenti espressioni analitiche rappresenta la funzione inversa di y = 2x +1 ? A y = log 2 x - 1 B y = log 2 (x - 1) C y = log 2 (x + 1) D y = log 2 x + 1 E y = log 2 x x 7 La funzione — y = sen x B y = cos x C y = sen x A 3 — 4 — D E Date le funzioni f (x)= x +5 e g (x)=(x + 2) 2 , quale fra le seguenti è la funzione composta y = f (g(x))? A y = x+ 7 B y = x2 + 7 C y = x +7 D y = x+2 +5 E y = ( x + 7) 2 r. 2r. C 3r. D 4r. E 6r. A B se x # 0 se x 2 0 è crescente nell’intervallo: A ] - 3; - 2 [ . D ] 0; 2 [ . B ] - 2 ; 2 [. E ] - 2 ; + 3 [. C ] - 2 ; 0 [. y = cos x y = - sen x Il periodo della funzione f (x) = 3 sen x2 - 2 f (x) = ( -x + 2 x è: 2 8 — 9 — Il codominio della funzione f (x) = e sieme: A R. B # y ! R y 2 0- . C # y ! R y 2 0 / y ! e-. D # y ! R y 1 2 0 y 2 0- . E " x ! R x ! 0, . x-2 x Il periodo della funzione y = sen 4x cos 4x + cos 6x è: A r . 2 B r . 4 C 2r. r. r . E 3 D 1399 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English è l’in- ESERCIZI CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ QUESITI 10 COMPLETA la seguente tabella e motiva le tue risposte. — 11 — f(x) g(x) pari pari dispari dispari pari dispari f (x) + g(x) Se f(x) = 2x, mostrare che: 15 a) f (x + 3) - f (x - 1) = f (x) ; 2 b) f (x) - g(x) f (x) $ g(x) f (x) g(x) f (x + 3) = f (4). f (x - 1) (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Scuole italiane all’estero, Sessione ordinaria, 2002, quesito 2) 12 — Cosa si intende per «funzione periodica»? Qual è il periodo di f (x) =- sen rx ? Quale quello di sen 2x? 3 (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso sperimentale, Sessione ordinaria, 2002, quesito 5) 13 — 14 — 15 — 16 —— 17 —— 18 —— Si determini il campo di esistenza della funzione y = (x2 - 3x) 1 x-4 . (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso di ordinamento, Sessione straordinaria, 2007, quesito 1) Si determini il campo di esistenza della funzione y = arcsen (tg x), con 0 # x # 2r. (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso di ordinamento, Sessione suppletiva, 2007, quesito 2) Determinare il dominio della funzione f (x) = ln (1 - 2x + x ). (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso di ordinamento, Sessione straordinaria, 2004, quesito 3) Fornisci la definizione di funzione iniettiva e dimostra che la composizione di due funzioni iniettive è ancora una funzione iniettiva. Utilizza questo risultato per dimostrare che f(x) = ln(4 - x 2), definita per x $ 0, è iniettiva e trova la sua inversa. [ f - 1 (x) = 4 - e x ] Dopo aver dato la definizione di funzione monotòna e di funzione biiettiva, stabilisci se una funzione monotòna è sempre biiettiva e viceversa. Fornisci alcuni esempi. Dimostra che la funzione composta di una funzione pari e di una funzione dispari è pari indipendentemente dall’ordine di composizione. Fai un esempio. PROBLEMI 19 —— Data la funzione f (x) =- e x a) b) c) d) -x - 2: trova il dominio, il codominio e il segno di f(x); disegna il grafico di f(x) e di f (x) usando le trasformazioni geometriche; stabilisci se f(x) è una funzione monotòna in senso lato; restringi il dominio in modo che f(x) sia invertibile e trova f -1(x) graficamente e algebricamente. :a) D: R, C: y # - 3; y 1 0, 6x ! R; c) sì; d) se D: x 1 0, f - 1 (x) =- 1 ln (- 2 - x)D 2 1400 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English VERSO L’ESAME DI STATO 20 —— 21 —— 22 —— 23 —— ESERCIZI Data la funzione f(x) = - e-x-1 + 2: a) b) c) d) determina il dominio, studia il segno e l’intersezione con gli assi e stabilisci se è pari o dispari; disegna il grafico di f(x) e quello di f (x) ; determina f (- x) - 2 e f (x) - f (x) ; determina f -1(x) graficamente e algebricamente. [a) D: R; y 2 0 per x 2 - 1 - ln 2; né pari né dispari; d) f -1(x) = - 1 - ln (2 - x)] Data la funzione f(x) = - ln(-x) - 1: a) b) c) d) determina il dominio, studia il segno e stabilisci se è pari o dispari; disegna il grafico della funzione utilizzando le trasformazioni geometriche; disegna il grafico di y = f (x) - 1 , di y = - f (- x) e di y = f 2(x); determina f -1(x) graficamente e algebricamente e indica il suo dominio. 1 : a) D: x 1 0; y 2 0 per - 1 x 1 0; né pari né dispari; d) f - 1 (x) =- e- 1 - x, D: RD e r a) Trova il dominio e il codominio della funzione y = f (x) = 2 cos b x + l - 1. 4 1 b) Rappresenta graficamente y = f (x) e y = . f (x) c) Determina per quali valori di x si ha y = 0. r d) Risolvi l’equazione 2f b x - l + 4 = 0 . 2 :a) D: R, C: - 3 # y # 1; c) y = 0 per x = r + 2kr 0 x = 12 19 d) x = r + 2kr 0 x = 12 17 r + 2kr; 12 11 r + 2kr D 12 1 1 x 1 x Sono date le funzioni f (x) = log 2 d b l - 1 + b l + 1n e g (x) = x - 3 - 1. 2 2 2 a) Disegna i loro grafici precisando per ciascuna funzione il dominio, il codominio e le intersezioni con gli assi. b) Verifica che solo la funzione g (x) è biunivoca e determina g -1(x) algebricamente e graficamente. c) Determina f % g e g % f. d) Disegna il grafico di (g % f )2. < a) Df = Dg = R, C f : y $ 1, Cg : y 2- 1; b) g- 1 (x) = 3 - log 2 (x + 1); se x # 3 se x $ 0 1 3 G c) f (g (x)) = ) , g (f (x)) = ) 2 + x 3-x se x 2 3 2-2 2 - 1 se x 1 0 24 —— Data la funzione: 2 x + a se x 1 0 f (x) = ) 2 x - bx se x $ 0 a) trova a e b in modo che il suo grafico passi per i punti b- 4; b) traccia il grafico di f(x) e da esso deduci il codominio; c) traccia il grafico di y = f (x) e di y = f ( x ); 3 d) risolvi le equazioni f ( x ) = 5 e f (x) = . 2 17 l e (3; - 3); 16 ;a) a = 1, b = 4; b) C: y $ - 4; d) x = ! 5; x =- 1, x = 4 + 22 E 2 1401 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 25 —— 26 —— CAPITOLO 20. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ Considera la funzione y = f (x) = 2 log 2 x + log 2 2x - 2 . a) Trova il dominio, rappresenta il grafico di f(x) e indica il codominio. b) Studia il segno di f(x). c) La funzione è monotòna? È invertibile? Se non lo è in tutto il suo dominio, effettua una restrizione, trova f -1(x) e mostra che f (f -1(x)) = x. d) Disegna i grafici di y = f (x) + 1 e di y = f (x + 1). x+1 :a) D: x 2 0 C: y $ - 1; b) f (x) 2 0 per 0 1 x 1 1 0 x 2 3 2 ; c) per x $ 1, f - 1 (x) = 2 3 D 2 Sono date le funzioni: - x + 2 se x ! - 1 8 f (x) = e g (x) = ( x 1 se x =- 1 a) b) c) d) 27 —— Considera la funzione f (x) = a) b) c) d) 28 —— 29 —— Determina il dominio, il codominio e disegna i grafici delle due funzioni. Stabilisci se sono iniettive e, quando esistono, determina le espressioni delle funzioni inverse. Traccia il grafico di y = f ( x ) e trova i punti di intersezione tra il grafico di y = f ( x ) e quello di g(x). Disegna il grafico di y = g (x) e calcola per quali valori di x si ha g (x) 2 2 . :a) Df : x ! 0, C f : y ! 0; Dg : R, Cg : y ! 3; b) f - 1 (x) = 8 ; c) (- 2; 4); d) x 1 - 2D x x 4 - 3x 2 + 2 . x3 + ax 1 7 l . Trova a in modo che il grafico della funzione passi per P b- ; 2 10 Determina il dominio di f(x) per il valore di a trovato. Verifica se la funzione è pari o dispari e studia il segno di f(x) per x 2 0 . Risolvi l’equazione f (x) - x = 1. [a) a =- 4; b) D: x ! ! 2 / x ! 0; c) dispari; y 2 0 per 1 1 x 1 2 0 x 2 2; d) - 1, 1 ! 3 ] È assegnata la funzione f (x) = 2 sen2 x - 3 . a) b) c) d) Trova il dominio, il codominio e il periodo. Trasforma la funzione in modo che diventi una funzione goniometrica di primo grado. Verifica se è pari o dispari e disegna il grafico di f(x). 1 3 Trova il vettore di traslazione v (0; b) in modo che il codominio della funzione traslata diventi :- ; D 2 2 e determina le intersezioni con l’asse x della curva traslata. :a) D: R, C: - 3 # y # - 1, T = r; b) y =- cos 2x - 2; c) pari; d) v b0; 5 l, x = ! r + kr D 2 6 x x - 2 cos . 2 2 a) Trova il periodo e rappresenta il suo grafico. (Utilizza il metodo dell’angolo aggiunto.) b) Studia il segno di f(x). c) Stabilisci se è pari o dispari. d) Opera un’opportuna restrizione del dominio in modo che esista la funzione inversa e scrivi la sua equazione. r e) Rappresenta f b x + l . 4 :a) 4r; b) y 2 0 per r + 4kr 1 x 1 5 r + 4kr; c) né pari né dispari; d) f - 1 (x) = r + 2 arcsen x D 2 2 2 2 È data la funzione f (x) = 2 sen 1402 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English CAPITOLO 21 [numerazione [ i araba] b ] [numerazione [ i devanagari] d i] [[numerazione i cinese] i ] I LIMITI DELLE FUNZIONI NON PUÒ FARE PIÙ FREDDO DI COSÌ! Non c’è limite al caldo, ma esiste un limite al freddo. La temperatura più bassa teoricamente raggiungibile nell’Universo si definisce «zero assoluto» ed è pari a –273,15 °C. Perché il termometro non può scendere sotto lo zero assoluto? La risposta a pag. 1435 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI 1. LA TOPOLOGIA DELLA RETTA ● Il termine topologia significa «studio del luogo» e deriva dalla parola greca topos che significa appunto «luogo». Esponiamo alcune nozioni fondamentali della topologia dell’insieme R dei numeri reali. Poiché esiste una corrispondenza biunivoca tra R e i punti di una retta orientata r, detta retta reale, possiamo identificare ogni sottoinsieme di R (insieme numerico) con un sottoinsieme di punti della retta r e quindi parlare anche di topologia della retta. Gli intervalli Un intervallo è un sottoinsieme di numeri reali che corrisponde a una semiretta (intervallo illimitato) o a un segmento (intervallo limitato) della retta reale. Un intervallo può essere chiuso o aperto, a seconda che gli estremi appartengano o meno all’intervallo. Un intervallo può essere rappresentato in tre modi diversi, come puoi osservare nelle figure seguenti. 䉲 Figura 1 Gli intervalli limi- Intervalli limitati tati di estremi a e b. a b a b [ a; b ] ] a; b [ [ a; b [ ] a; b ] a ≥ x ≥b a<x<b a≥ x<b a < x ≥b a. Intervallo chiuso. ● I simboli -3 e +3 non sono numeri reali e quindi sono sempre esclusi dall’intervallo. 䉲 Figura 2 Gli intervalli illimitati corrispondono a g semirette di origine a. a b. Intervallo aperto. c. Intervallo chiuso a sinistra e aperto a destra. d. Intervallo aperto a sinistra e chiuso a destra. Gli intervalli limitati corrispondono a segmenti della retta reale aventi estremi a e b b-a b+a e e lunghezza b - a, che viene detta ampiezza dell’intervallo. I valori 2 2 sono rispettivamente il raggio e il centro dell’intervallo. Intervalli illimitati a [ a; + ∞ [ ] a; + ∞ [ ] – ∞; a ] ] – ∞; a [ x ≥a x>a x≥a x>a a. Intervallo chiuso illimitato superiormente. b. Intervallo aperto illimitato superiormente. c. Intervallo chiuso illimitato inferiormente. d. Intervallo aperto illimitato inferiormente. 1404 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LA TOPOLOGIA DELLA RETTA TEORIA Gli intorni di un punto DEFINIZIONE Intorno completo Dato un numero reale x 0, si chiama intorno completo di x 0 un qualunque intervallo aperto I (x 0 ) contenente x 0 : I(x 0 ) = ]x 0 - d1; x 0 + d2 [ con d1, d2 numeri reali positivi. δ1 δ2 x 0 – δ1 x0 x0 + δ2 ● Parlando di punto di un intervallo intenderemo sia il numero reale, sia il punto del segmento che lo rappresenta. Ι(x0) ESEMPIO Se x 0 = 1, l’intervallo aperto I = ]0; 3[ è un intorno completo di 1. In questo caso d1 = 1 e d2 = 2, perché possiamo scrivere: I = ] 1 - 1; 1 + 2 [. 0 1 –1 1 3 2 1 –– 21 Questo intorno ha ampiezza (x0 + d2) - (x0 - d1) = d1 + d2 = 1 + 2 = 3. 4 Anche ] - 1; 2 [ e E 1 ; 4; sono intorni completi di 1. 2 Quando d1 = d2, il punto x 0 è il punto medio dell’intervallo. In questo caso parliamo di intorno circolare di x 0. DEFINIZIONE Intorno circolare Dato un numero reale x 0 e un numero reale positivo d, si chiama intorno circolare di x 0, di raggio d, l’intervallo aperto I d(x 0) di centro x 0 e raggio d: δ = raggio x0 − δ x0 x0 + δ Ιδ(x0) I d(x 0 ) = ] x 0 - d; x 0 + d[. 2 L’intorno circolare del punto 5 di raggio 2 è ]5 - 2; 5 + 2 [, ossia ] 3; 7 [. 3 Poiché l’intorno circolare di x 0 di raggio d è l’insieme dei punti x ! R tali che 2 5 Ι2(5) 7 x 0 - d 1 x 1 x 0 + d, cioè tali che - d 1 x - x 0 1 d, possiamo anche scrivere: Id (x0) = $ x ! R x - x0 1 d. . Per gli intorni completi e circolari di un punto x 0 vale la seguente proprietà. ● Ricorda che A (x) 1 k è equivalente a - k 1 A (x) 1 k e viceversa. PROPRIETÀ L’intersezione e l’unione di due o più intorni di x 0 sono ancora degli intorni di x 0 . L’intorno destro e l’intorno sinistro di un punto Dato un intorno di un punto x 0 , talvolta interessa considerare soltanto la parte dell’intorno che sta a destra di x 0 oppure quella che sta a sinistra. 1405 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI In generale, dato un numero d ! R+, chiamiamo: • intorno destro di x 0 l’intervallo I+d (x 0 ) = ]x 0 ; x 0 + d[; • intorno sinistro di x 0 l’intervallo I-d (x 0 ) = ]x 0 - d; x 0 [. 䉴 Figura 3 x0 – δ x0 intorno sinistro di x0 I–δ(x0) I+δ (x0) x0 x0 + δ intorno destro di x0 Per esempio, l’intervallo ] 2; 2 + d[ è un intorno destro di 2; l’intervallo ] -5; -3[ è sia un intorno sinistro di -3, sia un intorno destro di -5. Gli intorni di infinito Dati a, b ! R, con a 1 b, chiamiamo: • intorno di meno infinito un qualsiasi intervallo aperto illimitato inferiormente: I (- 3) = @- 3; a6 = " x ! R x 1 a, ; • intorno di più infinito un qualsiasi intervallo aperto illimitato superiormente: I (+ 3) = @b; + 36 = " x ! R x 2 b, . Si definisce inoltre intorno di infinito l’unione tra un intorno di - 3 e un intorno di + 3 , cioè: I (3) = I (- 3) , I (+ 3) = " x ! R x 1 a 0 x 2 b, . ● La scrittura 3, priva di segno, indica contemporaneamente sia -3 che +3. Quindi, se si vuole indicare solo +3, bisogna esplicitamente scrivere il segno + davanti al simbolo 3. Analogamente al caso di un punto reale x 0 , possiamo parlare di intorno circolare di infinito: Ic (3) = @- 3; - c6 , @c; + 36 ESEMPIO 3 Ι(+ 3) = ]3; + 3[ –3 (c ! R+). 1. Le soluzioni della disequazione lineare 3x - 9 2 0 costituiscono un intorno di + 3. Infatti sono tutti i numeri reali x tali che x 2 3, cioè I (+ 3) = ]3; + 3[. 1 Ι(3) = ]– 3; –3[j]1; +3[ 2. Le soluzioni della disequazione di secondo grado x 2 + 2x - 3 2 0 sono x 1 - 3 0 x 2 1; quindi corrispondono all’intorno di infinito: I (3) = ] - 3 ; -3[ ,]1; + 3 [. –4 4 Ι4(3) 3. L’insieme dei numeri reali x tali che 兩x 兩 2 4 è un intorno circolare di 3: I 4 (3) = ] - 3 ; -4[,]4; + 3 [. 1406 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LA TOPOLOGIA DELLA RETTA Gli insiemi limitati e illimitati Esistono insiemi numerici che non sono intervalli. La proprietà di essere limitato o illimitato non è attribuibile solo agli intervalli, ma anche a un qualunque insieme numerico. Un insieme numerico F 1 R è detto: • superiormente limitato se è possibile determinare un numero reale a, non necessariamente appartenente a F, tale che x # a 6x ! F; il numero a è detto un maggiorante di F; • inferiormente limitato se è possibile determinare un numero reale b, non necessariamente appartenente a F, tale che x $ b 6x ! F; il numero b è detto un minorante di F; • limitato se è limitato sia superiormente sia inferiormente, cioè se esiste un intervallo limitato che lo contiene. ESEMPIO 2n 1. Consideriamo l’insieme A = & x x = , n ! N0 . I suoi elementi sono n+1 i numeri: 0, 1, TEORIA ● Osserviamo che un intervallo limitato non è un insieme finito, cioè non è costituito da un numero finito di elementi; invece un insieme numerico finito è sempre contenuto in un intervallo limitato. ● In modo equivalente possiamo dire che F è limitato se esiste un numero reale positivo k tale che x # k 6x ! F . 4 3 8 5 , , , ,f 3 2 5 3 Si può dimostrare che tutti gli elementi di A sono minori di 2, quindi 2 è un maggiorante di A e tale insieme è superiormente limitato. Inoltre tutti gli elementi di A sono maggiori o uguali a 0, per cui A è anche inferiormente limitato perché 0 è un suo minorante. Allora possiamo dire che A è limitato, infatti esso è contenuto nell’intervallo limitato [0; 2]. 2. L’insieme F = {-1, 0, 2, 3} è contenuto nell’intervallo chiuso I = [-1; 3] e quindi è limitato. -1 è un minorante di F e 3 è un suo maggiorante. In generale, gli insiemi finiti sono sempre limitati perché, come abbiamo già osservato, essi sono sempre contenuti in qualche intervallo limitato. ● La disuguaglianza 2n 1 2 è verificata n+1 6n ! N. ● A, pur essendo limitato, è un insieme infinito. I –1 0 2 F債I Esistono insiemi non limitati superiormente, per esempio l’insieme dei numeri pari. Tali insiemi si dicono illimitati superiormente. Ci sono anche insiemi non limitati inferiormente, per esempio l’insieme dei numeri razionali minori di 3. Tali insiemi sono detti illimitati inferiormente. In generale, un insieme numerico F 1 R è detto: • illimitato superiormente se, scelto ad arbitrio un numero reale m, è possibile trovare qualche elemento di F maggiore di m, ossia 6m ! R ∃x ! F tale che x 2 m; • illimitato inferiormente se, scelto ad arbitrio un numero reale m, è possibile trovare qualche elemento di F minore di m, ossia 6m ! R ∃x ! F tale che x 1 m; • illimitato se è illimitato superiormente e inferiormente. Gli estremi di un insieme Consideriamo l’insieme E = ' x x = 1 - 1 , n ! N - {0}1 , ossia l’insieme n2 1407 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English 3 TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI E = '0, ε 1–ε 0 x 1 3 8 15 , f1 . Confrontiamo gli elementi di E con il numero 1. Tutti , , 4 9 16 i numeri di E sono minori di 1; quindi 1 è un maggiorante di E. Ora scegliamo ad arbitrio un numero reale positivo f e vediamo se ci sono elementi di E maggiori di (1 - f). Vogliamo cioè stabilire se la disequazione 䉱 Figura 4 Poiché f può essere preso piccolo quanto vogliamo, se la condizione è verificata, siamo sicuri che «vicino» a 1 quanto si vuole c’è almeno un elemento x di E. ● Se a 2 b 2 0 , allora 1 1 1 . Per esempio: a b 1 1 . 100 2 10 e 1 100 10 x 2 1 - f, x ! E, ammette soluzioni in E. Sostituiamo a x la sua espressione: 1 1 1 2 1 - f " - 2 2-f " 1 f. n2 n n2 Passiamo ai reciproci in entrambi i membri, cambiando anche il verso della disuguaglianza: 1- n2 2 1 . f Poiché n ed f sono numeri positivi possiamo estrarre la radice quadrata e ricavare le soluzioni: 1 . f Dunque tutti gli elementi x di E calcolati scegliendo n maggiore di n2 1 risolvof no la disequazione. Ciò vuol dire che ogni volta che scegliamo un numero positivo f è possibile trovare numeri di E maggiori di (1 - f). 1 ha quindi una particolare proprietà che riassumiamo dicendo che 1 è estremo superiore di E. DEFINIZIONE Estremo superiore di un insieme Dato un insieme E 1 R superiormente limitato, si dice estremo superiore di E quel numero reale M tale che: ● M è un maggiorante di E. ● Qualunque sia f (f 2 0) , è possibile trovare almeno un elemento di E maggiore di (M - f) : M è il più piccolo maggiorante di E. • x # M, 6x ! E; • 6f 2 0 7 x ! E tale che x 2 (M - f). Per indicare l’estremo superiore di un insieme E si usa la notazione sup E . L’estremo superiore può appartenere o non appartenere all’insieme; nel primo caso è detto anche massimo e si usa la notazione max E . Consideriamo ancora l’insieme E dell’esempio precedente. Possiamo osservare che tutti i numeri di E sono maggiori o uguali a 0; quindi 0 è un minorante di E. Ora scegliamo ad arbitrio un numero reale positivo f e vediamo se ci sono elementi di E minori di (0 + f). Per questo stabiliamo se la disequazione x 1 0 + f, ε 0 x 0+ε x ! E, ammette soluzioni in E. 1 Sostituendo a x la sua espressione, otteniamo: 䉱 Figura 5 Se la condizione posta è verificata, «vicino» a 0 quanto si vuole c’è almeno un elemento di E non minore di 0. 1- 1 1 0+f " n2 1 2 1 - f. n2 Vediamo quindi che, qualunque sia il valore di f, c’è sempre la soluzione corrispondente a n = 1, ossia x = 0. 1408 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LA TOPOLOGIA DELLA RETTA TEORIA Ciò significa che ogni volta che scegliamo un numero positivo f troviamo almeno un numero di E minore di (0 + f). Per riassumere questa proprietà diciamo che 0 è estremo inferiore di E. DEFINIZIONE Estremo inferiore di un insieme Dato un insieme E 1 R non vuoto e inferiormente limitato, si dice estremo inferiore di E quel numero reale L tale che: • x $ L, 6x ! E; ● L è un minorante di E. • 6f 2 0 7 x ! E tale che x 1 (L + f). Per indicare l’estremo inferiore di un insieme E si usa la notazione inf E . L’estremo inferiore può appartenere o non appartenere all’insieme; nel primo caso è detto anche minimo e si usa la notazione min E . ● Qualunque sia f (f 2 0) , è possibile trovare un elemento di E minore di (L + f) : L è il più grande minorante di E. Vale la seguente proprietà. PROPRIETÀ Esistenza e unicità degli estremi superiore o inferiore L’estremo superiore di un insieme E 1 R non vuoto e superiormente limitato esiste sempre ed è unico. L’estremo inferiore di un insieme E 1 R non vuoto e inferiormente limitato esiste sempre ed è unico. Se un insieme E è illimitato superiormente, si pone sup E =+ 3 ; se è illimitato inferiormente, si pone infE =- 3 . Con queste definizioni si può dire che ogni sottoinsieme non vuoto di R ha sia estremo superiore sia estremo inferiore. ● Gli estremi inferiore e superiore di una funzione Parlando di una funzione y = f(x), chiamiamo estremo inferiore ed estremo superiore di f(x) l’estremo inferiore e quello superiore del codominio della funzione relativo al dominio considerato. In modo analogo si parla di massimo e di minimo della funzione. Diciamo poi che una funzione è limitata o illimitata superiormente o inferiormente se lo è il suo codominio. I punti isolati DEFINIZIONE Punto isolato Sia x 0 un numero reale appartenente a un sottoinsieme A di R. Si dice che x 0 è un punto isolato di A se esiste almeno un intorno I di x 0 che non contiene altri elementi di A diversi da x 0. ⌱ x0 A 1409 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI ESEMPIO Consideriamo l’insieme A = &0, ● Per verificare che un punto di un insieme è isolato basta determinare un solo intorno di quel punto che non contenga altri punti dell’insieme stesso. 1 2 3 4 5 6 n 0 , , , , , , f, , n ! N. 2 3 4 5 6 7 n+1 Rappresentiamo l’insieme A sulla retta orientata e consideriamo il suo punto 0. Osserviamo che è possibile determinare un intorno di 0 che non contenga 1 1 altri elementi di A, per esempio E- ; ; . Allora 0 è un punto isolato di A. 4 4 0 1 −— 4 1 — 4 1 — 2 2 3 4 … — — — 3 4 5 1 䉴 Figura 6 1 si 2 può prendere l’intorno 1 circolare di raggio . 8 ● Per esempio, per Nello stesso modo, è possibile dimostrare che tutti gli elementi dell’insieme A sono punti isolati. ● Se un insieme contiene un numero finito di punti, questi sono tutti punti isolati. Per esempio, l’insieme B = &- 2, 0, 1 0 , 4 è formato da quattro punti tutti isolati. 2 ● Anche un insieme di infiniti punti può essere costituito da punti tutti isolati. Per esempio, l’insieme dei numeri naturali N è un insieme infinito, ma tutti i suoi punti sono 1 e osservare punti isolati: basta prendere per ciascun punto il suo intorno circolare di raggio 2 che non contiene altri numeri naturali. ● Il termine accumulazione indica che i punti di A si accumulano, si addensano intorno al punto x0. ● Si dimostra che è equivalente alla definizione data dire che x0 è punto di accumulazione di A se ogni intorno completo di x0 contiene almeno un elemento di A distinto da x0. I punti di accumulazione DEFINIZIONE Punto di accumulazione Si dice che il numero reale x 0 è un punto di accumulazione di A, sottoinsieme di R, se ogni intorno completo di x 0 contiene infiniti punti di A. ESEMPIO Consideriamo di nuovo l’insieme: A = &0, n 0 1 2 3 4 5 6 , , , , , , f, , n ! N. n+1 2 3 4 5 6 7 All’aumentare di n, i corrispondenti valori di A si avvicinano al valore 1, come si può osservare nella tabella seguente. n 10 100 1000 10 000 f n 10 100 1000 10000 = 0, 90 = 0, 9900 = 0, 999000 =0, 99990000 f n + 1 11 101 1001 10001 È possibile verificare che il punto 1 gode della seguente proprietà: comunque scegliamo un intorno completo di 1 (anche di raggio molto piccolo), questo 1410 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LA TOPOLOGIA DELLA RETTA TEORIA contiene infiniti elementi di A. Quindi 1 è un punto di accumulazione di A. Per esempio, l’intorno ]0,9; 1,1[ del punto 1 contiene infiniti punti di A: 10 11 12 , , ,f 11 12 13 L’intorno ]0,99; 1,01[ contiene altri infiniti punti di A: 100 101 102 , , ,f 101 102 103 E così via. Osserva che il punto 1 è punto di accumulazione di A, ma non appartiene ad A. 䉳 Figura 7 Disegniamo 0,99 0,9 1 1,01 1,1 10 ––– 11 ––– 12 ––– 11 12 13 0,99 100 –––– 101 –––– 102 –––– 101 102 103 1 1,01 alcuni punti dell’insieme A contenuti in ]0,9; 1,1[. Ingrandiamo poi la figura e disegniamo alcuni punti di A, contenuti in ]0,99; 1,01[. Questo procedimento può essere ripetuto considerando un intorno con raggio preso piccolo a piacere. Ogni punto di un intervallo è di accumulazione per l’intervallo stesso. Anche gli estremi dell’intervallo sono suoi punti di accumulazione. ESEMPIO Sia A l’insieme dei numeri reali compresi fra 2 e 5, ossia A = ]2; 5[. Il punto 3 di A è di accumulazione per A perché ogni intorno di 3 contiene infiniti punti di A. Anche i punti 2 e 5, che non appartengono ad A, sono di accumulazione per A. 䉳 Figura 8 Evidenziamo in rosso un intorno intorno di 3 2 completo del punto 3. Tutti i suoi punti sono contenuti in A = ]2; 5[ e sono infiniti: 3 è punto di accumulazione per A. 3 5 A = ]2; 5[ 䉳 Figura 9 Gli estremi dell’intervallo, 2 e 5, intorno di 2 2−δ 2 2+δ intorno di 5 5−δ 5 5+δ che non appartengono all’intervallo, sono punti di accumulazione. Infatti gli intorni ]2 - d; 2 + d[ e ]5 - d; 5 + d[ contengono entrambi infiniti elementi dell’intervallo ]2; 5[. infiniti punti di A Gli esempi che abbiamo esaminato mostrano che un punto di accumulazione di un insieme può appartenere o non appartenere all’insieme stesso. 1411 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI ESPLORAZIONE La topologia dei nodi Che cos’è la topologia Se proviamo a deformare un oggetto, ci sono delle proprietà geometriche che non possiamo cambiare, a meno di romperlo o strapparlo e poi incollarlo di nuovo. La dimensione è una di queste proprietà. Per esempio, non possiamo trasformare un solido in una figura in due dimensioni tramite una trasformazione continua. La topologia è lo studio delle proprietà degli oggetti geometrici che si preservano quando li deformiamo in maniera continua, cioè senza romperli. Il primo a usare il termine «topologia» fu Johann Listing, allievo del famoso matematico Karl Friedrich Gauss, che nel 1847 pubblicò il primo libro sull’argomento, dedicato anche allo studio dei nodi. Nodi matematici Prendiamo un pezzo di spago e annodiamolo, poi incolliamo le sue due estremità in modo che non si possa più aprire: questo è un nodo detto nodo trifoglio. Non possiamo più cambiarlo, se non tagliando lo spago. In matematica un nodo è una curva chiusa immersa nello spazio. movimenti continui, cioè senza rompere lo spago con cui li abbiamo fatti. Non possiamo quindi tagliare e incollare lo spago, ma possiamo pensare, per esempio, di allungare o accorciare il nodo, come se fosse un elastico. 䉱 Il primo nodo e il terzo sono ottenuti da quello centrale tramite una serie di movimenti continui del filo (senza doverlo tagliare). I tre nodi sono quindi equivalenti. Dati due nodi, a prima vista molto diversi, può esistere una serie di mosse che trasformano l’uno nell’altro. Ma come facciamo a sapere se questo è possibile? Abbiamo bisogno di criteri precisi per classificare i nodi, in modo da poter affermare con sicurezza che due nodi sono equivalenti. Numerosi studi matematici sulla teoria dei nodi sono dedicati alla ricerca di questi criteri. Esistono regole, dette invarianti dei nodi, che associano a ogni nodo un numero, il linking number, che risulta lo stesso per i nodi equivalenti. Nella figura trovi alcuni esempi di nodi equivalenti. Le regole di equivalenza Due nodi sono equivalenti quando possiamo trasformare l’uno nell’altro tramite una serie di Attività Nodi multipli e cravatte ● Fai una ricerca sul nodo borromeo, sulla sua storia e sulle sue applicazioni. ● La matematica può influire sulla moda? Scoprilo con il nodo Fink. Cerca nel Web: nodo borromeo, anelli borromei, borromean rings, nodo Fink, Fink knot 1412 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 2. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ x TEORIA 0 2. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ x IN PRATICA 䉴 0 Sia D un sottoinsieme di R. Consideriamo la funzione f : D " R, y = f (x) e supponiamo che il suo grafico sia quello rappresentato in figura. y f(x) f(x) ᐉ = f(x0) ᐉ → y Videolezione 63 ● Negli esempi che considereremo, D sarà spesso un intervallo o un’unione di intervalli. f(x) O x x0 x x x x → 0 O x → → a. Nel caso di una funzione f come quella disegnata in figura vediamo che, se x si avvicina a x0, allora f(x) si avvicina a ᐉ = f(x0). b. Possiamo porci la stessa domanda anche nel caso in cui x0 è punto di accumulazione per D, ma x0 僆 D e quindi l’espressione f(x0) non ha significato. A quale valore ᐉ si avvicina f(x) quando x si avvicina a x0? 䉳 Figura 10 Quando x si av- vicina a x0, f(x) si avvicina a ᐉ? Introduciamo uno strumento matematico che permetta di descrivere con precisione la proprietà che vediamo nella figura 10: più scegliamo x vicino al valore x 0 e più la sua immagine f (x) si avvicina a un certo valore l. Consideriamo, per esempio, la funzione: y = f (x) = ● Vedremo che l può coin- cidere con f (x 0 ), ma può anche essere diverso. 2x 2 - 6x x-3 definita in D = R - {3}. Vogliamo studiare il comportamento della funzione vicino al punto x 0 = 3. Osserviamo che f (x ) non è definita in 3, quindi non ha senso considerare f (3). Cerchiamo allora a quale valore l si avvicina la funzione quando x si approssima al valore 3. Diamo alla variabile x dei valori che si avvicinano sempre più (per eccesso o per difetto) a 3 e calcoliamo le loro immagini f (x), come indicato nella seguente tabella. x 2,9 2,99 2,999 2,9999 f (x) 5,8 5,98 5,998 5,9998 "3! 3,0001 3,001 3,01 3,1 6,0002 6,002 6,02 6,2 Vediamo che quanto più x si avvicina a 3, tanto più f (x ) si avvicina al valore 6. Più in generale, se prendiamo un qualunque valore di x in un intorno di 3 sempre più piccolo, allora f (x ) si trova sempre più vicino a 6, cioè si trova in un intorno di 6 sempre più piccolo. Per comodità, consideriamo degli intorni circolari. Possiamo allora dire che, se consideriamo un qualunque intorno circolare di 6 di ampiezza f, che indichiamo con If (6), esiste sempre un intorno di 3 i cui punti x (con x ! 3) hanno immagine f (x ) contenuta in If (6). 1413 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI Infatti i punti di tale intorno sono quei valori di x che soddisfano la disequazione f (x ) - 6 1 f , ● Ricordiamo che i punti di un intorno circolare I ε (x 0 ) sono i numeri reali x tali che x - x0 1 f . ossia: 2x 2 - 6 x - 6 1 f. x-3 Svolgendo i calcoli, otteniamo: 2 (x 2 - 6x + 9) 2x 2 - 6x - 6x + 18 1f " 1f x-3 x-3 (x - 3) 2 f " 2$ 1 f " x-3 1 , 2 x-3 ● Stiamo studiando il comportamento di f(x) in un intorno di 3, ma non in 3, quindi possiamo considerare x ! 3 e semplificare. " f f 1 x 1 3 + . Quindi le soluzioni della disequazione sono i punti 2 2 f f dell’intorno I (3) = E3 - ; 3 + ;. 2 2 cioè 3 - ● L’ampiezza dell’intorno di 3 dipende dalla scelta dell’intorno di 6. Riassumendo: per ogni f 2 0 esiste un intorno I (3), che dipende da f, tale che per ogni x ! I (3), con x ! 3, f (x ) - 6 1 f . Possiamo osservare questa proprietà anche sul grafico della funzione, in figura 11. y 6 +1 ε{ 6 ε=1 y y 1 6 + –– 2 1 6 + –– 4 1 ε = –– 2 6 1 6 – –– 2 6 –1 O 1 3 – –– 2 3 Ι 1 ; 3 + –– 1 [. a. Per ε = 1, I = ] 3 – –– 2 2 䉱 Figura 11 Sul grafico della 2x 2 - 6x funzione y = , x-3 osserviamo che in corrispondenza di un intorno circolare If di 6 esiste un intorno circolare di 3 la cui immagine è contenuta in If. O x 1 3 + –– 2 6 1 6 – –– 4 Ι 2x2 – 6x y = ––––––– x–3 1 ε = –– 4 2x2 – 6x y = ––––––– x–3 1 3 – –– 4 3 Ι O x 1 3 + –– 4 1 ; 3 + –– 1 [. 1 , I = ] 3 – –– b. Per ε = –– 4 4 2 2x2 – 6x y = ––––––– x–3 1 3 – –– 8 3 x 1 3 + –– 8 1 ; 3 + –– 1 [. 1 , I = ] 3 – –– c. Per ε = –– 8 8 4 Diciamo allora che «per x che tende a 3, f (x ) ha limite 6» e scriviamo: lim f (x) = 6 . x"3 ● Come abbiamo visto, non è necessario che il punto x 0 = 3 appartenga al dominio D della funzione, ma poiché dobbiamo considerare le immagini di punti sempre più vicini a x 0 , occorre che la funzione sia definita in questi punti. Ciò significa che x 0 deve essere un punto di accumulazione per D. 1414 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 2. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ x TEORIA 0 In generale possiamo dare la seguente definizione. DEFINIZIONE Limite finito per x che tende a x0 Si dice che la funzione f (x) ha per limite il numero reale l per x che tende a x 0 , e si scrive y 艎 ⏐f(x) − 艎⏐ < ε lim f (x) = l , x"x 0 quando, comunque si scelga un numero reale positivo f, si può determinare un intorno completo I di x0 tale che risulti x0 { O ● La validità della condizione f (x) - l 1 f presuppone che f (x) sia definita in I (escluso al più x0). Il punto x 0 è di accumulazione per il dominio della funzione. Non ci interessa il valore che la funzione f (x) assume eventualmente in x 0. x f (x) - l 1 f per ogni x appartenente a I, diverso (al più) da x 0. In simboli la definizione si può formulare così: 6f 2 0 7I (x 0) ● 6 significa comunque, per ogni; 7 significa esiste; significa tale che. f (x) - l 1 f, 6x ! I (x 0), x ! x 0 . Il significato della definizione Nella definizione appena data, considerando f, pensiamo a valori che diventano sempre più piccoli. Diremo che f è preso «piccolo a piacere». Inoltre, se esplicitiamo il valore assoluto nell’espressione f (x) - l 1 f , otteniamo - f 1 f (x ) - l 1 f l - f 1 f (x ) 1 l + f, " ossia f (x) appartiene all’intorno ]l - f; l + f[. Interpretiamo la definizione La definizione dice che l è il limite di f (x ) se, fissato un f qualsiasi, anche «molto piccolo», troviamo sempre un intorno di x 0 tale che, per ogni x ! x 0 di quell’intorno, f (x ) appartiene a ] l - f; l + f[, cioè f (x ) è «molto vicino» a l (figura 12). y ᐉ+ε f(x) ᐉ f(x) x0 x { O I a. Fissiamo ε > 0. Individuiamo un intorno I di x0 tale che f(x) 僆 ]ᐉ – ε; ᐉ + ε[ per ogni x 僆 I. x ᐉ+ε ᐉ+ε ᐉ ᐉ–ε O ᐉ f(x) ᐉ–ε x0 x { ᐉ–ε y x O I b. Se riduciamo ε, troviamo un intorno di x0 più piccolo. x x x0 { y 䉲 Figura 12 I c. Più piccolo scegliamo ε, più piccolo diventa, in genere, l’intorno I. 1415 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI In simboli A parole Geometricamente 6f 2 0 f Per ogni f positivo f Per ogni fissata distanza f presa piccola a piacere f f 7I (x0) tale che 6x ! I (x 0), x ! x 0 f f troviamo sempre un intorno di x0 tale che per ogni x dell’intorno diverso (al più) da x0 f f troviamo infiniti punti x vicini a x0 per i quali si verifica che f f f (x) - l 1 f f f (x) appartiene all’intorno di l di ampiezza f . f f (x) è vicino a l, a distanza minore di f . La verifica Per eseguire la verifica del limite xlim f (x) = l , dobbiamo applicare la definizione. "x 0 ESEMPIO Verifichiamo che lim (2x - 1) = 3 . x"2 Dobbiamo provare che, scelto f2 0, esiste un intorno completo di 2 per ogni x del quale (escluso al più 2) si ha (2x - 1) - 3 1 f , ossia: 2x - 4 1 f " - f 1 2x - 4 1 f " 4 - f 1 2x 1 4 + f " " 2- f f 1 x 1 2+ . 2 2 L’insieme delle soluzioni della disequazione è quindi: E2 - f ; 2 + f ; . 2 2 ● Il raggio d dell’intorno trovato dipende da f⬊ f d= . 2 ● Approfondiremo lo studio delle funzioni continue nel prossimo capitolo. ● Applicando la definizione di limite, f (x) è continua in x 0 se 6f 2 0 esiste un intorno completo I di x 0 tale che f (x) - f (x 0) 1 f, 6x ! I. Abbiamo trovato un intorno circolare di 2 per cui è vera la condizione iniziale, quindi il limite è verificato. Le funzioni continue Abbiamo visto che una funzione può ammettere limite l in un punto x 0 , anche se in x 0 non è definita. Quando invece x 0 appartiene al dominio di f, possiamo considerare la sua immagine f (x 0 ). Se essa coincide con il limite di f (x ) per x che tende a x 0 allora si dice che f è continua in x0 . DEFINIZIONE Funzione continua in un punto Siano f (x) una funzione definita in un intervallo [a; b] e x 0 un punto interno all’intervallo. La funzione f (x) si dice continua nel punto x 0 quando esiste il limite di f (x) per x " x 0 e tale limite è uguale al valore f (x0) della funzione calcolata in x 0 : lim f (x) = f (x 0). x"x y f(x0) + ε f(x0) f(x0) − ε O 0 1416 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English x0 x PARAGRAFO 2. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ x TEORIA 0 Diciamo poi che f è continua nel suo dominio D quando risulta continua in ogni punto di D. Sono funzioni continue nel loro dominio quelle il cui grafico è una curva senza interruzioni; è il caso, per esempio, di una retta o di una parabola. Elenchiamo le funzioni continue in R (o in intervalli di R) più utilizzate, senza dimostrare la loro continuità. La funzione costante La funzione f (x) = k è continua in tutto R. Infatti, in ogni punto x 0 di R si ha lim k = k . x"x 0 La funzione f (x) = x La funzione f (x) = x è continua in tutto R, cioè per un qualunque punto x 0 ! R si ha lim x = x 0 , x " x0 infatti 6f 2 0 risulta x - x 0 1 f per ogni x ! @ x0 - f; x0 + f6 . La funzione polinomiale Ogni funzione polinomiale, ossia ogni funzione del tipo f (x) = a 0 x n + a 1 x n-1 + … + a n-1 x + a n, è continua in R. In particolare, sono continue in R le funzioni espresse dalle potenze di x: x, x 2, x 3, …, x n. ● Per esempio, puoi verificare che f (x) = x 2 - 2x è continua in x 0 = 1, e cioè che lim (x 2 - 2x) = - 1. x"1 La funzione radice quadrata La funzione, definita in R+ , {0}, y= x è continua per ogni x reale positivo o nullo. Per esempio lim x = 2 . x"2 Più in generale, sono continue le funzioni potenza con esponente reale, definite in R+: y = xa (a ! R). ● Per esempio, 3 Le funzioni goniometriche Sono continue in R le funzioni sen x e cos x. Per esempio, xlim sen x = sen r = 0 e lim cos x = cos 0 = 1. "r 3 4 4 lim x 4 = 2 4 = 23 = 8 . x"2 x"0 r È continua anche la funzione tangente in R - & + kr, k ! Z0 . 2 r = 3. Per esempio, limr tg x = tg 3 x" ● La funzione tg x non è definita per x = r + kr . 2 3 La funzione cotangente è continua in R - {kr, k ! Z }. r = 1. Per esempio, limr cotg x = cotg 4 x" ● La funzione cotg x non è definita per x = kr . 4 Infine, si può dimostrare che le funzioni secante, cosecante, arcoseno, arcocoseno, arcotangente, arcocotangente sono continue nel loro dominio. La funzione esponenziale La funzione esponenziale, definita in R, y = a x, con a 2 0, è continua in R. ● Per esempio, lim 3 x = 9 . x"2 1417 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI ● Per esempio, lim log3 x = log3 9 = 2 . x"9 La funzione logaritmica La funzione logaritmica, definita in R+, y = log a x, con a 2 0, a ! 1, è continua in R+. Il limite per eccesso e il limite per difetto Il limite per eccesso y DEFINIZIONE Se f (x ) è una funzione che ha limite finito l per x che tende a x 0 e inoltre, in un intorno di x 0 , con al più x ! x 0 , assume sempre valori maggiori di l, si dice che f (x ) tende a l per eccesso e si scrive: ᐉ lim f (x) = l+. O x0 x x " x0 Pertanto, la definizione di limite per eccesso si ottiene da quella più generale di limite, che abbiamo già visto, aggiungendo la condizione che f (x ) 2 l in un intorno di x 0 . Poiché f (x) - l 1 f / f (x) 2 l & 0 1 f (x) - l 1 f , per verificare che xlim f (x) = l+ , basta provare che per ogni f2 0 esiste un intor" x0 no I di x 0 tale che per ogni x ! I, con al più x ! x0 , si ha 0 1 f (x ) - l 1 f, ossia l 1 f (x) 1 l + f. ε 2 ESEMPIO y Verifichiamo che lim (4x 2 - 3) =- 3+. ε 2 x"0 ––– – ––– O x ᐉ+ ε y = 4x2 – 3 ᐉ = –3 Fissiamo f 2 0 e risolviamo la disequazione: ossia 0 1 4x 2 1 f. 0 1 (4x 2 - 3) - (-3) 1 f, La prima disuguaglianza è sempre vera perché x 2 è sempre positivo per ogni x diverso da 0; dalla seconda disuguaglianza invece otteniamo: f f f . " 1x1 x2 1 4 2 2 Quindi è verificata la condizione -3 1 f (x ) 1 - 3 + f, per ogni x, diverso f f; del punto 0. da 0, appartenente all’intorno E; 2 2 Il limite per difetto y DEFINIZIONE Si dice che f (x ) tende a l per difetto e si scrive ᐉ lim f (x) = l- x " x0 O x0 x se f (x ) è una funzione con limite finito l per x che tende a x0 e assume sempre valori minori di l in un intorno di x0, con al più x ! x0 . La definizione di limite per difetto si ottiene, quindi, aggiungendo alla definizione generale di limite la condizione che f (x ) 1 l in un intorno di x 0 , ossia ponendo: - f 1 f (x ) - l 1 0. Allora, per verificare che xlim f (x) = l- , basta provare che per ogni f 2 0 " x0 esiste un intorno I di x 0 tale che per ogni x ! I, con al più x ! x0 , si ha -f 1 f (x ) - l 1 0, ossia l - f 1 f (x) 1 l. 1418 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 2. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ x TEORIA 0 Il limite destro e il limite sinistro Il limite destro Il limite destro di una funzione viene indicato con il simbolo: lim f (x) = l . x " x+ 0 La definizione del limite destro è analoga a quella già data di limite, con la sola differenza che la disuguaglianza 兩 f (x ) - l 兩 1 f deve essere verificata per ogni x appartenente a un intorno destro di x 0 , ossia a un intorno del tipo ] x 0 ; x 0 + d[. ● La scrittura x " x +0 si legge «x tende a x 0 da destra». Significa che x si avvicina a x 0 restando però sempre maggiore di x 0 . Il limite sinistro Il limite sinistro di una funzione viene indicato con il simbolo: ● La scrittura x " x 0 si lim- f (x) = l . x " x0 Anche per il limite sinistro valgono le stesse considerazioni fatte per il limite destro, con la sola differenza che f (x) - l 1 f deve essere verificata per ogni x appartenente a un intorno sinistro di x 0 , ossia un intorno del tipo ]x 0 - d; x 0[. legge «x tende a x 0 da sinistra». Significa che x si avvicina a x 0 restando però sempre minore di x 0 . ESEMPIO y Consideriamo la funzione il cui grafico è illustrato nella figura a lato. 3x - 1 f (x) = ) 2x + 1 y = 2x + 1 se x 1 1 se x $ 1 3 2 y = 3x − 1 Verifichiamo che lim+ f (x) = 3 . x"1 O Fissato f 2 0 , risolviamo la disequazione: (2x + 1) - 3 1 f . Si ha: 2x - 2 1 f " " - f 1 2x - 2 1 f 2 - f 1 2x 1 2 + f " 1- " f f 1 x 1 1+ . 2 2 f La disequazione è verificata in particolare per 1 1 x 1 1 + , che è un intor2 no destro di 1. 1 ● Poiché stiamo verificando un limite destro, usiamo per f(x) l’espressione che vale se x $ 1. ● Puoi verificare in modo analogo che lim- f (x) = 2 , x"1 utilizzando per f(x) l’espressione che vale se x 1 1. Il xlim f (x) = l esiste se e solo se esistono entrambi i limiti destro e sinistro e " x0 coincidono: lim f (x) = l + lim+ f (x) = l / lim- f (x) = l . x " x0 x " x0 x x " x0 Infatti, fissato f 2 0 , la disuguaglianza f (x) - l 1 f è verificata in un intorno completo I di x 0, con al più x ! x 0 , se e solo se è verificata sia in un intorno destro di x 0 sia in un intorno sinistro di x 0. ● I limiti per eccesso e per difetto sono definiti anche per x " x+0 oppure x " x-0 . In questi casi si considerano rispettivamente solo intorni destri o sinistri di x 0. 1419 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI 3. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = 3 x IN PRATICA 䉴 Videolezione 64 0 Il limite è + 3 Se per valori di x che si avvicinano a un certo x0 i valori di una funzione crescono sempre più, diciamo che per x che tende a x 0 la funzione tende a + 3 . DEFINIZIONE ● La funzione è definita in tutti i punti di un intorno completo I tranne che in x0. Limite + 3 per x che tende a x0 Sia f (x ) una funzione non definita in x 0 . Si dice che f (x ) tende a + 3 per x che tende a x 0 e si scrive lim f (x) =+ 3 f(x) x " x0 ● Nella definizione, quando diciamo «per ogni numero reale positivo M», pensiamo a valori di M che diventano sempre più grandi. Diremo allora che M è preso grande a piacere. y = f(x) y quando per ogni numero reale positivo M si può determinare un intorno completo I di x 0 tale che risulti M O x x x0 ⌱ f (x ) 2 M x = x0 per ogni x appartenente a I e diverso da x 0. Sinteticamente possiamo dire che xlim f (x) =+ 3 se: "x 0 6M 2 0 7I (x 0) f (x) 2 M, 6x ! I (x 0) - " x 0, . 䉲 Figura 13 Anche se attri- buiamo a M valori sempre più grandi, possiamo trovare un intorno I di x0 i cui elementi x abbiano immagine f(x) che supera M, a patto di prendere l’intorno I abbastanza piccolo. Se xlim f (x) =+ 3 , si dice anche che la funzione f diverge positivamente. "x 0 y = f(x) y y = f(x) y y = f(x) y f(x) M f(x) f(x) M M O x x0 x ⌱ a. Fissiamo M 僆 ⺢+. Individuiamo un intorno di x0 tale che f(x) > M ∀ x 僆 − {x0 }. O x x0 x ⌱ b. Se prendiamo M più grande, esiste ancora e risulta, in genere, più piccolo. O x x0 x ⌱ c. Scegliamo un valore di M ancora più grande. Se è abbastanza piccolo, ossia se x è abbastanza vicino a x0, allora f(x) supera M. 1420 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 3. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = 3 x TEORIA 0 In simboli A parole Geometricamente 6M 2 0 f Per ogni M positivo f Per ogni ordinata fissata M presa grande a piacere f f troviamo sempre un intorno di x 0 tale che per ogni x dell’intorno diverso da x0 f f troviamo infiniti punti x vicini a x0 per i quali si verifica che f f f (x) supera il valore M. f f (x) è maggiore di M: si avvicina a + 3. f 7I (x 0) tale che 6x ! I (x0), x ! x 0 f f f (x ) 2 M . La verifica ESEMPIO Verifichiamo che lim x"1 1 =+ 3 . (x - 1) 2 Fissato ad arbitrio un M reale positivo, risolviamo la disequazione: 1 2 M. (x - 1) 2 Passiamo ai reciproci e cambiamo il verso della disuguaglianza: (x - 1) 2 1 1 . M Applichiamo la radice quadrata a entrambi i membri: x-1 1 1 . M ● Ricorda che x2 = x . Esplicitiamo il valore assoluto: 1- 1 1 x 1 1+ M 1 . M Tenendo conto del dominio, otteniamo come insieme delle soluzioni della di1 1 sequazione l’intorno di 1 dato da E1 ;1 + ; privato del punto 1. M M Fissato un generico M, esiste quindi un intorno di 1 in cui i punti verificano la condizione f (x ) 2 M, con x ! 1. ● L’intorno ha il raggio che dipende da M: più M è grande, più il raggio è piccolo. y Il limite è ⫺3 Ci sono anche funzioni che decrescono sempre di più in prossimità di un certo punto x 0 , ossia che tendono a - 3 per x che tende a x 0 , come per esempio la funzione disegnata nella figura a lato. In questo caso diciamo che la funzione ha limite - 3 per x che tende a x 0 . In generale vale la seguente definizione. x0 O x 1421 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI DEFINIZIONE Limite - 3 per x che tende a x0 Sia f (x ) una funzione non definita in x0. Si dice che f (x ) tende a - 3 per x che tende a x 0 e si scrive: x = x0 y ⌱ x x0 y = f(x) x O lim f (x) =- 3 x " x0 quando per ogni numero reale positivo M si può determinare un intorno completo I di x 0 tale che risulti: −M f(x) f (x ) 1 - M per ogni x appartenente a I e diverso d da x 0 . 䉲 Figura 14 Se attribuiamo a M valori sempre più grandi ( a ⫺M valori sempre minori), possiamo trovare sempre un intorno I di x0 i cui valori x abbiano f (x) 1 ⫺M, a patto di prendere I abbastanza piccolo. y O x In simboli, diciamo che xlim f (x) =- 3 se: "x 0 6M 2 0 7I (x 0) f (x) 1 - M, 6x ! I (x 0) - " x 0, . Se xlim f (x) =- 3 , si dice anche che la funzione f diverge negativamente. " x0 L’interpretazione della definizione è analoga a quella data per funzioni che divergono positivamente (figura 14). Negli esercizi vedremo un esempio di verifica. Ι y x0 y = f(x) O x Ι x x0 y y = f(x) O y = f(x) x x b. Se prendiamo M più grande, ossia –M minore, I esiste ancora e risulta, in genere, più piccolo. –M f(x) c. Scegliamo un valore di M ancora più grande (–M ancora minore). Se I è abbastanza piccolo, ossia se x è abbastanza vicino a x0, allora f(x) è minore di –M. –M f(x) –M f(x) a. Fissiamo M 僆 ⺢+. Individuiamo un intorno I di x0 tale che f(x) < –M ∀ x 僆 I –{x0}. Ι x x0 I limiti destro e sinistro infiniti Anche per i limiti infiniti si possono distinguere limiti destri e sinistri. Se... la disequazione... è soddisfatta per x ! x 0 , in un... lim f (x) =+ 3 f (x) 2 M intorno destro di x0 lim f (x) =+ 3 f (x) 2 M intorno sinistro di x0 lim f (x) =- 3 f (x) 1- M intorno destro di x0 lim f (x) =- 3 f (x) 1- M intorno sinistro di x0 x " x+ 0 x " x0 x " x+ 0 x " x0 1422 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 3. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = 3 x TEORIA 0 ESEMPIO 1 (figura a lato). Mediante la definizione e la x 1 1 tabella precedente, puoi verificare che lim+ =+ 3 e lim- =- 3 . x"0 x x"0 x y 1 y=— x 1 1 =+ 3 e lim- =- 3 si possono riassumere in una sola, x x"0 x O x Consideriamo la funzione y = Le scritture lim+ x"0 lim x"0 1 = 3, x a cioè scrivendo «infinito» senza segni + o - e lo 0 senza specificare se da destra o da sinistra. Quando scriviamo xlim f (x) = 3 intendiamo dire che f diverge, ma non importa " x0 specificare se positivamente o negativamente. La definizione di xlim f (x) = 3 è analoga alle precedenti, ma con la seguente " x0 variazione: per ogni M 2 0, è possibile trovare un intorno I di x0 tale che f (x) 2 M, per ogni x ! I nel dominio di f, con x ! x0. La disequazione f (x) 2 M si può scrivere in modo equivalente come f (x) 2 M 0 f (x) 1 - M, ● Questa scrittura significa che f (x) appartiene a un intorno circolare di 3. e quindi le sue soluzioni sono l’unione delle soluzioni delle singole disequazioni. y f(x) M ESEMPIO 1 1 = 3 , le soluzioni di 2 M sono x x E0; 1 ; , E- 1 ; 0; , che possiamo anche scrivere E- 1 ; 1 ; - ! 0 + . M M M M Abbiamo così trovato un intorno di 0, privato dello 0 stesso, come richiesto dalla definizione. Nel nostro esempio lim ⌱ x"0 O −M −f(x) x0 x ⏐f(x)⏐> M Gli asintoti verticali Può capitare che il grafico di una funzione si avvicini sempre più a quello di una retta. In tal caso la retta è un asintoto della funzione. DEFINIZIONE Asintoto Una retta è detta asintoto del grafico di una funzione se la distanza di un generico punto del grafico da tale retta tende a 0 quando l’ascissa o l’ordinata del punto tendono a 3. y asintoto H r P(x; y) y = f(x) O x Per x " + 3, PH " 0 Studiamo ora gli asintoti verticali. 1423 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI DEFINIZIONE Asintoto verticale Data la funzione y = f (x), se si verifica che lim f (x ) = 3 , x"c ● In particolare, può accadere che si dice che la retta x = c è asintoto verticale per il grafico della funzione. lim f (x) = + 3 x"c oppure La distanza di un generico punto del grafico di una funzione da un suo asintoto verticale, di equazione x = c, tende a 0 quando x " c (figura 15). Infatti, essendo P(x; y) il generico punto del grafico, si ha: lim f (x) = - 3 . x"c lim PH = lim x - c = 0. x"c x"c y P La definizione di asintoto verticale è ancora valida se consideriamo il limite destro (x " x+0 ) e il limite sinistro (x " x-0 ) e i due limiti sono entrambi infiniti, ma con segno opposto, oppure solo uno dei due limiti è infinito. H x x=c asintoto verticale O y = f(x) 䉳 Figura 15 ESEMPIO y Prendiamo in esame la funzione logaritmo y = lnx y = ln x , O x 1 per la quale: lim ln x =- 3 . 䉴 Figura 16 Il grafico della x " 0+ funzione y = ln x ha come asintoto verticale l’asse y, cioè x = 0. La retta x = 0 è asintoto verticale del grafico della funzione. ● Il grafico di una funzione può avere più asintoti verticali, anche infiniti, come nel caso di y = tg x . 䉲 Figura 17 Esempi di fun- zioni i cui grafici hanno asintoti verticali. y Esaminiamo alcuni esempi di funzioni i cui grafici presentano asintoti verticali. y x=c y x=c x=c y x = c2 O x y = f(x) y = f(x) x O y = f(x) x O y = f(x) x = c1 x O a. Asintoto verticale soltanto per x " c −: lim f(x) = + 3. x " c− b. Asintoto verticale soltanto per x " c +: lim f(x) = − 3. x " c+ c. Asintoto verticale per f(x) = − 3. x " c: xlim " c d. Due asintoti verticali distinti: lim f(x) = + 3 e x"c 1 lim f(x) = 3. x"c 2 1424 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 4. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ "3 TEORIA 4. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ "3 x tende a ⫹3 Dicendo «x tende a + 3 » intendiamo dire che consideriamo valori di x sempre più grandi e tali da superare qualsiasi numero reale positivo c fissato. DEFINIZIONE Limite finito di una funzione per x che tende a + 3 Si dice che una funzione f (x ) tende y al numero reale l per x che tende a 艎+ε + 3 e si scrive y=艎 艎 f(x) 艎−ε lim f (x) = l x "+3 quando, comunque si scelga un numero reale positivo f, si può determinare un intorno I di + 3 tale che: I(+3) c x x O y = f(x) f (x) - l 1 f per ogni x ! I . Considerato che un intorno di + 3 è costituito da tutti gli x maggiori di un numero c, possiamo dire che x lim f (x) = l se: "+3 6f 2 0 7c 2 0 f (x) - l 1 f, 6x 2 c . L’interpretazione della definizione è data nella figura 18. y y 艎 + ε2 艎 ε2 f(x) 艎 − ε2 艎 + ε3 y 艎 + ε1 艎 ε1 f(x) 艎 − ε1 y = f(x) O ε3 y = f(x) c1 x x a. Fissiamo ε > 0. Individuiamo c1 > 0 tale che ⎜f(x) − 艎 ⎜< ε per ogni x > c1, ossia per ogni punto dell’intorno di +3: ]c1; +3[. 艎 f(x) 艎 − ε3 y = f(x) O c2 x x b. Se ε diventa più piccolo, la disuguaglianza ⎜f(x) − 艎 ⎜< ε è ancora vera, purché scegliamo valori di x più grandi di c2 > c1. O c3 x x c. Scegliamo ε ancora più piccolo. In genere, perché f(x) sia distante da 艎 meno di ε, dovremo prendere c3 ancora più grande. Ciò significa che, al crescere dei valori di x, f (x ) si avvicina al valore l. 䉱 Figura 18 x tende a ⫺3 Il caso in cui «x tende a - 3 » è analogo al precedente. 1425 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI DEFINIZIONE ● Esempi di verifica di questo tipo di limite e di quello precedente si trovano negli esercizi guida. Limite finito di una funzione per x che tende a - 3 Si dice che una funzione f (x ) ha limite reale l per x che tende a - 3 e si scrive y 艎+ε 艎 艎−ε lim f (x) = l x "-3 se per ogni f 2 0 fissato è possibile trovare un intorno I di - 3 tale che risulti: y=艎 f (x) I(− ⬁) x −c O x f (x) - l 1 f per ogni x ! I . ● Un intorno di - 3 può essere determinato considerando gli x per i quali x 1 - c, con c 2 0, ossia x ! ] - 3 ; - c [. In simboli, x lim f (x) = l se: "-3 6f 2 0 7 c 2 0 f (x) - l 1 f, 6x 1 - c . x tende a 3 I due casi precedenti possono essere riassunti in uno solo se si considera un intorno di 3 determinato dagli x per i quali ● x 2 c è un intorno circolare di 3. x −c 0 c x 2 c , ossia x 1 - c 0 x 2 c, o anche x ! ] - 3 ; - c [ ,]c ; + 3 [, dove c è un numero reale positivo grande a piacere. Diciamo allora che x tende a 3 omettendo il segno + o -. Si dice che xlim f (x) = l quando per ogni f 2 0 è possibile trovare un intorno "3 I di 3 tale che f (x) - l 1 f per ogni x ! I. ESEMPIO Consideriamo la funzione y = ● I limiti per eccesso e per difetto Anche per x " - 3 o x " + 3 possiamo parlare di limite per eccesso e limite per difetto. In questi casi vale ancora la definizione data in precedenza per x " x 0, ma, ovviamente, occorre considerare intorni rispettivamente di - 3 e di + 3 anziché intorni di x 0 . ● Se il limite esiste finito soltanto per x " + 3 (o x " - 3 ), abbiamo un asintoto orizzontale destro (o sinistro). Se sono valide entrambe le condizioni, possiamo anche scrivere: lim f (x) = q . x"3 4x + 5 , definita in D = R - {0}. x Verifichiamo che: 4x + 5 = 4. lim x"3 x Fissato f 2 0 , risolviamo la disequazione: 4x + 5 - 4 1 f. x 5 5 5 Svolgendo i calcoli si ha x 2 , ossia x 1 - 0 x 2 , intorno di 3. f f f Abbiamo trovato un intorno di 3 per cui è vera la condizione iniziale, quindi il limite è verificato. Gli asintoti orizzontali DEFINIZIONE Asintoto orizzontale Data la funzione y = f (x), se si verifica una delle condizioni lim f (x) = q o x lim f (x) = q o xlim f (x) = q , "-3 "3 x "+3 si dice che la retta y = q è asintoto orizzontale per il grafico della funzione. 1426 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 4. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ "3 La distanza di un generico punto P del grafico di una funzione da un suo asintoto orizzontale, di equazione y = q, tende a 0 quando x tende a + 3. Detto P (x; f (x)) il punto, si ha: TEORIA 䉳 Figura 19 y asintoto orizzontale y=q H y = f(x) P lim PH = x lim f (x) - q = 0 . "+3 x "+3 Considerazioni analoghe si hanno per x " 3 o x " - 3. O x M y ESEMPIO Prendiamo in esame una funzione nota, la funzione esponenziale y = e x, il cui grafico è rappresentato nella figura 20. Sappiamo che x lim e x = 0 , quin"-3 di la retta y = 0 è asintoto orizzontale sinistro. ● Il grafico di una funzione f (x ) può ammettere un solo asintoto orizzontale, come nell’esem- pio precedente, ma può anche ammettere due asintoti. Ciò accade quando i limiti della funzione per x " + 3 e per x " - 3 sono entrambi finiti, ma diversi fra loro, ossia: 1 y = ex O x 䉱 Figura 20 Il grafico della funzione y = ex ha come asintoto orizzontale sinistro l’asse x, cioè y = 0. lim f (x) = q1 e x lim f (x) = q 2, con q1 ! q 2 . "-3 x "+3 y y x O y x O b. Asintoto orizzontale soltanto per x " + 3. a. Asintoto orizzontale soltanto per x " − 3. y x O c. Asintoto orizzontale unico per x " + 3 e x " − 3. x O d. Due asintoti orizzontali diversi per x " + 3 e x " − 3. 䉱 Figura 21 Esempi di fun- ● Rispetto all’asintoto orizzontale, il grafico della funzione può stare tutto «al di sopra» della retta o tutto «al di sotto», ma può anche intersecare l’asintoto stesso in un punto, due punti, …, infiniti punti. zioni i cui grafici hanno asintoti orizzontali. 䉳 Figura 22 Diverse posi- y y O x a. Il grafico non interseca l’asintoto. O b. Il grafico interseca l’asintoto in due punti. zioni di grafici rispetto all’asintoto orizzontale. y x O x c. Il grafico interseca l’asintoto in infiniti punti. 1427 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI 5. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = 3 "3 Il limite è ⫹3 quando x tende a ⫹3 o a ⫺3 In questo caso si può anche dire che la funzione diverge positivamente. Studiamo i due casi: lim f (x) =+ 3 e x lim f (x) =+ 3 . "-3 x "+3 y O Consideriamo la funzione y = x 3, il cui grafico è nella figura a lato. y = x3 x Se attribuiamo a x valori positivi crescenti, per esempio 1, 2, 3, 4, …, i corrispondenti valori x3, ossia 1, 8, 27, 64, …, aumentano sempre più. Diciamo che quando x tende a + 3 i valori della funzione tendono a + 3 e scriviamo x lim x3 =+ 3 . "+3 DEFINIZIONE Limite + 3 di una funzione per x che tende a + 3 Si dice che la funzione f (x) ha per limite + 3 per x che tende a + 3 e si scrive lim f (x) =+ 3 x "+3 quando per ogni numero reale positivo M si può determinare un intorno I di + 3 tale che risulti: f (x) 2 M per ogni x ! I. y y = f(x) M I(⫹⬁) O c x In simboli, x lim f (x) =+ 3 se: "+3 6M 2 0 7c 2 0 f (x) 2 M, 6x 2 c. ESEMPIO Verifichiamo che x lim x3 =+ 3 , applicando la definizione. "+3 Scelto M 2 0, dobbiamo determinare un intorno di + 3 tale che risulti: x 3 2 M per ogni x dell’intorno. Applichiamo la radice cubica a entrambi i membri: x2 y O y = x2 x 3 M. 3 L’insieme delle soluzioni è A M ; + 37 , che è l’intorno cercato. Consideriamo ora la funzione y = x 2, il cui grafico è nella figura a lato. Se attribuiamo a x valori negativi decrescenti, per esempio -1, -2, -3, -4, …, i corrispondenti valori x2, ossia 1, 4, 9, 16, …, aumentano sempre più. Diciamo che quando x tende a - 3 i valori della funzione tendono a + 3 e scriviamo lim x2 =+ 3 . x "-3 1428 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 5. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = 3 "3 TEORIA DEFINIZIONE Limite + 3 di una funzione per x che tende a - 3 Si dice che la funzione f (x) ha per limite + 3 per x che tende a - 3 e si scrive y = f(x) y f(x) lim f (x) =+ 3 x "-3 quando per ogni numero reale positivo M si può determinare un intorno I di - 3 tale che risulti: M I(⫺ ⬁) x ⫺c O x f (x) 2 M per ogni x ! I. In simboli, x lim f (x) =+ 3 se: "-3 6M 2 0 7c 2 0 f (x) 2 M, 6x 1- c. ESEMPIO Verifichiamo il limite precedente, x lim x2 =+ 3 , applicando la definizione. "-3 Scelto M 2 0, dobbiamo determinare un intorno di - 3 tale che risulti: x 2 2 M per ogni x dell’intorno. Questa disequazione di secondo grado è verificata per valori esterni alle radici x = ! M , ossia ha per soluzioni x 1 - M 0 x 2 + M . In particolare, se x 1- M , che rappresenta un intorno di - 3 , la disuguaglianza è vera, quindi il limite è verificato. Il limite è ⫺3 quando x tende a ⫹3 o a ⫺3 In questo caso si può anche dire che la funzione diverge negativamente. Studiamo i due casi: lim f (x) =- 3 e x lim f (x) =- 3 . "-3 x "+3 DEFINIZIONE y Limite - 3 di una funzione per x che tende a + 3 O Si dice che la funzione f (x) ha per limite - 3 per x che tende a + 3 e si scrive xlim f (x) =- 3 quando per ogni numero reale positivo M si può "+3 determinare un intorno I di + 3 tale che risulti f (x) 1 - M per ogni x ! I. c I(⫹⬁ ) x −M y = f(x) ∀M > 0 ∃c > 0 ⎪ f(x) < − M, ∀x > c In simboli, x lim f (x) =- 3 se: "+3 6M 2 0 7c 2 0 f (x) 1 - M, 6x 2 c. 1429 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI ESEMPIO ^- x - 1h =- 3 , applicando la definizione. Verifichiamo il limite x lim "+3 La funzione è definita in D = [1; + 3 [. Scelto un numero M 2 0, dobbiamo determinare un intorno di + 3 tale che risulti: y - x - 1 1 - M per ogni x dell’intorno. Moltiplichiamo entrambi i membri per - 1 ed eleviamoli al quadrato: 1 O x " x - 1 2 M2 " x 2 1 + M2. Le soluzioni sono date da x 2 1 + M2, che rappresenta un intorno di + 3 , quindi il limite è verificato. y=– x–1 DEFINIZIONE y I(⫺⬁) ⫺ c x-1 2 M O x −M y = f(x) ∀M > 0 ∃c > 0 ⎪ f(x) < − M, ∀x < − c Limite - 3 di una funzione per x che tende a - 3 Si dice che la funzione f (x) ha per limite - 3 per x che tende a - 3 e si scrive xlim f (x) =- 3 quando per ogni numero reale positivo M si può "-3 determinare un intorno I di - 3 tale che risulti f (x) 1 - M per ogni x ! I. In simboli, x lim f (x) =- 3 se: "-3 6M 2 0 7c 2 0 f (x) 1 - M, 6x 1 - c. Un esempio di verifica di questo limite si trova negli esercizi, dove esaminiamo anche il caso di xlim f (x). "3 In generale possiamo dare la seguente definizione topologica di limite. DEFINIZIONE Sia y = f (x) una funzione con dominio D e sia x 0 un punto di accumulazione di D: si dice che l è il limite di f (x) per x che tende a x0 se per ogni intorno I(l) di l esiste, in corrispondenza, un intorno I(x0) di x0 tale che 6x ! D + I (x0), escluso al più x0, si ha f (x) ! I (l). Questa definizione coincide con quelle date finora anche nei casi in cui x0 o l sono uguali a - 3 o a + 3 . 6. PRIMI TEOREMI SUI LIMITI I teoremi e le proprietà che enunceremo in questo paragrafo sono validi per funzioni definite in un qualsiasi dominio D 3 R e per punti x 0 (in cui calcoliamo il limite) di accumulazione del dominio D. Valgono inoltre per x " + 3 oppure x " - 3 . Tuttavia, per semplicità, penseremo sempre a particolari domini D, ossia a intervalli di R o a unioni di intervalli, e a x 0 come punto di D o estremo di uno degli intervalli che costituiscono D. I teoremi valgono anche se invece di l abbiamo + 3 , - 3 o 3. Valgono inoltre nei casi di limite destro o limite sinistro. 1430 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 6. PRIMI TEOREMI SUI LIMITI TEORIA Il teorema di unicità del limite TEOREMA Se per x che tende a x 0 la funzione f (x ) ha per limite il numero reale l, allora tale limite è unico. ● Il teorema vale anche per i limiti con x " + 3 o x " - 3. DIMOSTRAZIONE ● Nelle dimostrazioni per assurdo si procede così: si suppone falsa la tesi; se con questa supposizione, dopo opportuni passaggi, l’ipotesi viene negata, significa che è sbagliato supporre falsa la tesi, ossia la tesi è vera. Dimostriamo la tesi per assurdo. Supponiamo che la tesi sia falsa e cioè che l non sia unico. In tal caso dovrebbe esistere un numero reale l l diverso da l tale che risulti: lim f (x) = l l, l l ! l . x " x0 Possiamo supporre l 1 l l e, poiché nella definizione di limite possiamo scegliere f arbitrariamente purché sia positivo, consideriamo: f1 ll - l . 2 Applichiamo la definizione di limite in entrambi i casi. Dovrebbero esistere due intorni I e I l di x 0 tali che: f (x) - l 1 f per ogni x ! I, f (x) - l l 1 f per ogni x ! Il. Osserviamo che anche I + Il è un intorno di x 0 . In I + Il devono valere contemporaneamente le due disequazioni, ossia: * f (x) - l 1 f f (x) - l l 1 f 6x ! I + I l Possiamo anche scrivere: l - f 1 f ( x) 1 l + f * l l - f 1 f (x) 1 l l + f Dal confronto delle disuguaglianze, ricordando che l 1 l l , risulta che ll - f 1 f (x) 1 l + f , da cui segue: ll - f 1 l + f . Ricavando f otteniamo - f - f 1 l - ll da cui f 2 " - 2f 1 l - ll " 2f 2 ll - l, ll - l ll - l , contro l’ipotesi di f 1 . 2 2 La supposizione che ci siano due limiti è falsa. Pertanto, se xlim f (x) = l , il " x0 limite l è unico. 1431 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI Il teorema della permanenza del segno ● Il teorema afferma che in un intorno di x 0 la funzione f (x) ha lo stesso segno di l . TEOREMA Se il limite di una funzione per x che tende a x 0 è un numero l diverso da 0, allora esiste un intorno I di x 0 (escluso al più x 0 ) in cui f (x) e l sono entrambi positivi oppure entrambi negativi. ● Il teorema vale anche per i limiti con x " + 3 o x " - 3. lim f(x) = 艎 ≠ 0 x→x 0 艎>0 y f(x) > 0 ∀x∈⌱ 艎 艎<0 y = f(x) y ⌱ x0 O x0 x x O f(x) < 0 艎 ∀x∈⌱ ⌱ y = f(x) DIMOSTRAZIONE Dalla definizione di xlim f (x) = l , scelto f arbitrariamente positivo, deve es" x0 sere: f (x ) - l 1 f " l - f 1 f ( x ) 1 l + f . Posto allora f = l , si ha: l - l 1 f (x) 1 l + l . 䉴 Figura 23 La funzione f (x) è positiva in ogni intorno sinistro di 1 e negativa in ogni intorno destro. Il teorema non si applica. Se l 2 0 , allora 0 1 f (x) 1 2l " f (x) 2 0. Se l 1 0 , allora 2l 1 f (x) 1 0 " f (x) 1 0. ● Il teorema non è valido nel caso in cui il limite l sia uguale a 0. Per esempio, consideriamo lim (1 - x) = 0 : in un y x"1 qualunque intorno completo del punto 1, i valori assunti dalla funzione y = 1 - x sono in parte positivi e in parte negativi. 1 f(x) > 0 O f(x) < 0 1 x Il teorema della permanenza del segno si può opportunamente invertire: vale il seguente teorema. ● Questo teorema si estende anche al caso in cui il limite è infinito: • se f (x) $ 0, si ha l = + 3 ; • se f (x) # 0, si ha l = - 3 . TEOREMA Se una funzione f (x) ammette limite finito l per x che tende a x0 e in un intorno I (x 0) di x0 , escluso al più x0, è: • positiva o nulla, allora l $ 0 ; • negativa o nulla, allora l # 0 . 1432 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 6. PRIMI TEOREMI SUI LIMITI TEORIA Dimostriamo la prima parte del teorema. DIMOSTRAZIONE Ragioniamo per assurdo e supponiamo che l 1 0 . Allora, per il teorema precedente, esiste un intorno I l(x 0) di x 0 tale che f (x) 1 0 per ogni x ! I⬘(x 0 ), con x ! x0 . Ma, per l’ipotesi che f(x) è positiva o nulla in I(x 0 ), ciò implica che per i punti x dell’intorno I(x 0 ) + I⬘(x 0 ) la funzione assume valori sia positivi che negativi. Abbiamo quindi ottenuto una contraddizione, pertanto deve essere l $ 0. ● Analogamente puoi dimostrare la seconda parte. Il teorema del confronto ● Il teorema vale anche per i limiti con x " 3. TEOREMA Siano h (x), f (x) e g (x) tre funzioni definite nello stesso dominio D 3 R, escluso al più un punto x 0 . Se in ogni punto diverso da x0 del dominio risulta y = g(x) y y = f(x) y = h(x) 艎 h(x) # f (x) # g (x) e il limite delle due funzioni h (x) e g (x), per x che tende a x 0, è uno stesso numero l, allora anche il limite di f (x) per x che tende a x 0 è uguale a l . O x x0 h(x) ≤ f(x) ≤ g(x) lim h(x) = 艎 ● Poiché la funzione f viene «costretta», da h e da g, a tendere a l, il teorema viene anche detto teorema dei due carabinieri. f(x) = 艎 ⇒ xlim →x 0 x→x 0 lim g(x) = 艎 x→x 0 DIMOSTRAZIONE Fissiamo f 2 0 a piacere. È vero che: ● I1 e I2 sono due intorni di x0 che, in generale, dipendono da f. h (x) - l 1 f , per ogni x ! I1 + D , perché h (x) " l per x " x0 ; g (x) - l 1 f , per ogni x ! I2 + D , perché g (x) " l per x " x 0 . Le disuguaglianze valgono entrambe per ogni x del dominio appartenente all’intorno I = I 1 + I 2 , escluso al più x0 . Quindi, per ogni x ! I, abbiamo: l - f 1 h (x) 1 l + f , l - f 1 g ( x) 1 l + f . Tenendo conto della relazione fra le funzioni, abbiamo l - f 1 h (x) # f (x) # g (x)1l + f , per ogni x ! I, che implica l - f 1 f (x ) 1 l + f, per ogni x ! I, ossia: 䉳 Figura 24 y ᐉ+ε ᐉ ᐉ–ε O x0 Ι2 f (x) - l 1 f, 6x ! I. Ι1 Ι1 Ι2 ⊃ Quest’ultima relazione significa proprio che xlim f (x ) = l . "x x 0 1433 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI ESEMPIO Sono date le funzioni h (x) = - x 2 + 4x - 2, g(x) = x 2, f (x) = 2x - 1, rappresentate nella figura 25a. ● h(x) e g(x) sono funzioni polinomiali e quindi continue: lim h (x) = h (1) , Noto che: lim h (x) = lim (- x2 + 4x - 2) = 1 x"1 x"1 lim g (x) = lim x2 = 1, e x"1 x"1 calcoliamo lim f (x). x"1 x"1 lim g (x) = g (1) . x"1 Possiamo osservare che per ogni valore x appartenente all’intervallo ] 0; 3[, i rispettivi valori delle tre funzioni h, f e g sono, nell’ordine, uno minore o uguale all’altro, ossia h (x) # f (x) # g (x). 䉴 Figura 25 y = x2 y g(x) y = 2x − 1 g y = 2x − 1 f(x) f h(x) O y = − x2 + 4x − 2 h 1 1 y = x2 y 3 x x a. Consideriamo un valore x e i corrispondenti valori h(x) ≤ f(x) ≤ g(x). g g(x) f(x) h(x) f O y = − x2 + 4x − 2 h 1 1 x 3 x b. Se x tende a 1, h(x) e g(x) tendono a 1. Anche f(x), essendo compreso fra h(x) e g(x), deve tendere a 1. Il teorema permette di affermare che è anche vero: ● Il teorema vale anche per i limiti con x " + 3 o x " - 3. Un esempio grafico nel caso x " + 3 è illustrato nella figura sotto. y y = g(x) lim f (x) = lim (2x - 1) = 1. x"1 x"1 Casi particolari Si possono dimostrare i seguenti teoremi. • Date le funzioni f(x) e g(x), definite in uno stesso intorno I di x 0 , escluso al più x 0 , se per ogni x ! x0 di I è f (x) # g (x) e y = f(x) lim g (x) = 0 , x " x0 allora xlim f (x ) = 0 . "x 0 y = h(x) x O • Date le funzioni f(x) e g(x), definite in uno stesso intorno I di x0 , escluso al più x0 , se per ogni x ! x0 di I è: f (x) $ g (x) e lim g (x) = 3 , x " x0 allora xlim f (x ) = 3 . "x 0 1434 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English RISPOSTA AL QUESITO TEORIA NON PUÒ FARE PIÙ FREDDO DI COSÌ! Perché il termometro non può scendere sotto lo zero assoluto? Il quesito completo a pag. 1403 All’interno delle stelle si possono raggiungere temperature elevatissime di milioni e milioni di gradi. All’estremo opposto, il luogo più freddo dell’Universo finora conosciuto è una nebulosa a 5000 anni luce dalla Terra che ha una temperatura di 272 °C sotto zero. In alcuni laboratori di ricerca gli scienziati sono riusciti a oltrepassare questo record cosmico, arrivando quasi a sfiorare lo zero assoluto. Impossibile spingersi oltre Lo zero assoluto, che coincide con il valore 0 della scala Kelvin, è il limite inferiore della temperatura: una soglia teorica alla quale ci si può avvicinare, ma che è impossibile raggiungere in pratica. Come mai? Per comprenderlo bisogna ricordare che la temperatura è una misura dell’agitazione delle molecole di un corpo. Più un oggetto è caldo, maggiore è l’energia cinetica (l’energia di movimento) delle particelle che lo compongono. Più si raffredda, più le molecole rallentano. Immaginiamo di avvicinarci allo zero assoluto: in questa condizione estrema tutte le molecole si fermano. Ma vediamo come si ricava il valore teorico di -273,15 °C e perché abbiamo detto che è un limite insuperabile in qualsivoglia esperimento o luogo dell’Universo. Un esempio per capire Un gas ideale, o perfetto, è un gas molto rarefatto in cui le molecole possono interagire soltanto urtandosi in modo elastico: quando si scontrano, rimbalzano come palle da biliardo. Per questi gas le grandezze fondamentali (volume V, pressione P e temperatura T) sono legate dall’equazione di stato: PV = NkT, dove k è la costante di Boltzmann e N è il numero di molecole del gas. Da questa formula è facile ricavare una relazione che lega il cambiamento del volume di un gas al variare della temperatura, ipotizzando che la pressione resti costante. La legge che regola questa trasformazione, detta prima legge di Gay-Lussac, afferma che le variazioni del volume sono direttamente proporzionali alle variazioni della temperatura. Matematicamente, V = V0 (1 + aT), dove a è un coefficiente identico per tutti i gas perfetti. Vuol dire che più un gas si raffredda, più il suo volume si riduce. La rappresentazione grafica corrisponde a una retta. Il punto in cui la retta incontra l’asse delle ascisse corrisponde allo zero assoluto. Fisicamente, questo punto è irraggiungibile, perché man mano che la temperatura scende, il volume del gas si contrae, ma, per quanto piccole e concentrate siano le particelle, questo volume non potrà mai essere nullo. volume V0 –500 O –273,15 °C 500 1000 temperatura (°C) Quello che succede è che per T che tende a -273,15 °C (da destra), il volume tende a 0. Il luogo più freddo della Terra La Stazione Vostok, base russa in Antartide, è la zona in cui si è registrata la più bassa temperatura terrestre. Gli scienziati giunti nel 1974 misurarono temperature intorno ai -89 °C, mai registrate prima di allora. Da quel momento Vostok ha catalizzato le attenzioni di molti ricercatori. Nel 1996 fu accertata l’esistenza di un lago sotterraneo, il lago Vostok appunto, in grado di mantenere le sue acque allo stato liquido anche a temperature di qualche grado sotto lo zero. È un lago grande come la Corsica, profondo 700 metri, nascosto sotto circa 4000 metri di ghiaccio e che risale probabilmente a milioni di anni fa. 1435 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI LABORATORIO DI MATEMATICA I LIMITI DELLE FUNZIONI ESERCITAZIONE GUIDATA Con l’aiuto di Derive stabiliamo il dominio, troviamo gli asintoti e abbozziamo il grafico della funzio4x2 - 16 . ne f (x) = log2 2 x - 8x + 16 Per risolvere il problema facciamo svolgere i calcoli a Derive e diamo un significato ai suoi risultati. • Immettiamo la funzione nell’etichetta #1 (figura 1). • Trattandosi di una funzione logaritmica, per stabilirne il dominio, impostiamo il comando Solve sulla disequazione formata dall’argomento del logaritmo posto maggiore di 0 in senso stretto. • Con Semplifica_Base lo facciamo operare, ricavando dal risultato che il dominio è dato da: (x 1 - 2) 0 (x 2 2 / x ! 4). • Con Calcola_Limite calcoliamo i limiti della funzione per x tendente a - 3 e a + 3 , dalla lettura dei risultati deduciamo che la retta y = 2 è asintoto orizzontale per la f(x). • Svolgiamo poi il calcolo dei limiti per x tendente a - 2 da sinistra, a 2 da destra e a 4, da destra e da sinistra, deducendo dai risul䉱 Figura 1 tati dei limiti che le rette x = - 2, x = 2 e x = 4 sono asintoti verticali della f(x). • Con le istruzioni di Derive tracciamo infine i grafici della f(x) in rosso e quelli degli asintoti in verde (figura 2). 䉱 Figura 2 Nel sito: 䉴 1 esercitazione guidata 䉴 20 esercitazioni in più Esercitazioni Con l’aiuto del computer determina il dominio, gli asintoti orizzontali e verticali e le intersezioni con gli assi cartesiani delle seguenti funzioni. Con strumenti grafici traccia l’andamento della f(x) e dei suoi asintoti ed evidenzia le intersezioni con gli assi cartesiani. 1 2 3 3x 2 + 6x + 3 x2 - 2x - 3 4x 2 - 10x - 6 f (x) = 3 2x - x2 + 2x - 1 3 (x3 + x 2 - 9x - 9) f (x) = x 2 - 1 (x - 4) 2 f (x) = [D: R - {- 1, 3}; x = 3, y = 3; (0; 1)] : D: R - & 1 0; x = 1 , y = 0; b- 1 ; 0l, (3; 0), (0; 6)D 2 2 2 [D: (x 1 - 1 0 x 2 1) / x ! 4; x = 1, x = 4, y = 3, y =- 3; (- 3; 0), (3; 0)] 1436 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English LA TEORIA IN SINTESI ESERCIZI LA TEORIA IN SINTESI I LIMITI DELLE FUNZIONI 1. LA TOPOLOGIA DELLA RETTA 䡲 Intorni δ1 • Intorno completo di x0: I (x0) = ] x0 - d1; x0 + d2 [, d1, d2 ! R+ . x0 – δ1 • Intorno circolare di x0: Id (x0) = ] x0 - d; x0 + d [, d ! R+ . • Intorno destro di x0: I+d (x0) = ] x0; x0 + d [, d ! R+ . • Intorno sinistro di x0: I-d (x0) = ] x0 - d; x0 [, d ! R+ . • Intorno di - 3 : I (- 3) = ] - 3; a [, a ! R . • Intorno di + 3 : I (+ 3) = ] b; + 3 [, b ! R . δ x0 – δ x0 x0 + δ2 δ x0 δ x0 – δ δ2 δ x0 + δ x0 + δ x0 x0 a b 䡲 Un insieme numerico F 1 R è detto: • superiormente limitato se è possibile determinare un numero reale a tale che x # a 6x ! F ; a è detto maggiorante di F; inoltre, se, 6f 2 0 , 7x ! F tale che x 2 a - f , allora a è estremo superiore di F; • inferiormente limitato se è possibile determinare un numero reale b tale che x $ b 6x ! F ; b è detto minorante di F; inoltre, se, 6f 2 0 , 7x ! F tale che x 1 b + f , allora b è estremo inferiore di F; • limitato se è limitato sia superiormente sia inferiormente. 䡲 Sia A un sottoinsieme di R: • x0 ! A è un punto isolato di A se esiste un intorno di x0 che non contiene elementi di A diversi da x 0; • x0 ! R è un punto di accumulazione per A se ogni intorno di x0 contiene infiniti punti di A. f ( x) = ᐉ 2. LA DEFINIZIONE DI xlim "x 0 䡲 xlim f (x) = l se per ogni f 2 0 esiste un intorno I di "x 0 x 0 tale che: lim f(x) = ᐉ f (x) - l 1 f per ogni x ! I, x ! x 0 . 䡲 Una funzione si dice continua in un punto x0 del suo dominio se: lim f (x) = f (x0). x"x x"x0 y ᐉ+ ε ᐉ ᐉ– ε 0 䡲 Limite per eccesso: xlim f (x) = l+ se "x 0 • xlim f (x) = l , "x 0 • f (x) 2 l in un intorno di x 0 (con al più x ! x0 ). 䡲 Limite per difetto: xlim f (x) = l- se "x 0 Ι O x0 x ∀ ε > 0 ∃ Ι(x0) ⏐ |f(x) – ᐉ| < ε, ∀ x 僆 Ι(x0), x ≠ x0 • xlim f (x) = l , "x 0 • f (x) 1 l in un intorno di x 0 (con al più x ! x0 ). 1437 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI 䡲 Limite destro: lim+ f (x) = l se per ogni f 2 0 esiste un intorno destro di x0, I+ (x0) , tale che f (x) - l 1 f per x " x0 ogni x ! I+ (x0), x ! x 0 . 䡲 Limite sinistro: lim- f (x) = l se per ogni f 2 0 esiste un intorno sinistro di x 0, I- (x0) , tale che f (x) - l 1 f x " x0 per ogni x ! I- (x0), x ! x 0 . 䡲 Esiste xlim f (x) = l se e solo se esistono entrambi lim+ f (x) e lim- f (x) e sono entrambi uguali a l. "x 0 x " x0 x " x0 f ( x) = 3 3. LA DEFINIZIONE DI xlim "x 0 䡲 • xlim f (x) =+ 3 se per ogni M 2 0 esiste un intorno I di x 0 tale che f(x) 2 M per ogni x ! I, x ! x 0 . "x 0 • xlim f (x) =- 3 se per ogni M 2 0 esiste un intorno I di x 0 tale che f(x) 1 - M per ogni x ! I, x ! x 0 . "x 0 • xlim f (x) = 3 se per ogni M 2 0 esiste un intorno I di x0 tale che f (x) 2 M per ogni x ! I, x ! x 0 . "x 0 lim f(x) = − 3 x"x lim f(x) = + 3 x"x0 y f(x) 0 y y = f(x) x = x0 ⌱ x x0 M O O x −M f(x) x x y = f(x) ⌱ x = x0 ∀ M > 0 ∃ Ι(x0) ⏐ f(x) > M, ∀ x 僆 Ι(x0) − {x0} a ∀ M > 0 ∃ Ι(x0) ⏐ f(x) < − M, ∀ x 僆 Ι(x0) − {x0} b Le definizioni si possono enunciare anche per limite destro e sinistro, ossia per x " x +0 o x " x -0 . 䡲 Asintoto del grafico di una funzione: è una retta tale che la distanza di un generico punto P del grafico dalla retta tende a 0 quando l’ascissa o l’ordinata di P tendono a 3. 䡲 Data y = f (x), se lim f (x) = 3 , la retta x = c è asintoto verticale per il grafico di f. x"c y y asintoto H r P(x; y) P y = f(x) H x O O y = f(x) Per x " + 3, PH " 0 x x=c asintoto verticale 1438 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English LA TEORIA IN SINTESI ESERCIZI 4. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐉ "3 䡲 • lim f (x) = l se per ogni f 2 0 esiste un intorno I di + 3 tale che f (x) - l 1 f per ogni x ! I. x "+3 • xlim f (x) = l se per ogni f 2 0 esiste un intorno I di - 3 tale che f (x) - l 1 f per ogni x ! I. "-3 • xlim f (x) = l se per ogni f 2 0 esiste un intorno I di 3 tale che f (x) - l 1 f per ogni x ! I. "3 lim f(x) = 艎 x"− ⬁ lim f(x) = 艎 x"+ ⬁ y y 艎+ε y=艎 艎+ε 艎 艎 f(x) 艎−ε 艎−ε O c x ⌱(+ 3) x y=艎 f(x) ⌱(−3) x –c O x y = f(x) ∀ ε > 0 ∃ c > 0 ⏐ |f(x) – ᐉ| < ε, ∀ x > c a ∀ ε > 0 ∃ c > 0 ⏐ |f(x) – ᐉ| < ε, ∀ x < – c b 䡲 Data y = f (x), se lim f (x) = q o x lim f (x) = q o xlim f (x) = q , la retta y = q è asintoto orizzontale per il "-3 "3 grafico di f. x "+3 y y x O a. Asintoto orizzontale soltanto per x " − 3. O b. Asintoto orizzontale soltanto per x " + 3. y x O y x c. Asintoto orizzontale unico per x " + 3 e x " − 3. x O d. Due asintoti orizzontali diversi per x " + 3 e x " − 3. 5. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = 3 "3 䡲 • lim f (x) =+ 3 se per ogni M 2 0 esiste un intorno I di + 3 tale che f(x) 2 M per ogni x ! I. x "+3 • xlim f (x) =+ 3 se per ogni M 2 0 esiste un intorno I di - 3 tale che f(x) 2 M per ogni x ! I. "-3 In entrambi i casi si dice che la funzione f diverge positivamente (per x che tende a + 3 o a - 3). 1439 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI lim f(x) = + 3 lim f(x) = + 3 x"− ⬁ x"+ ⬁ y = f(x) y y y = f(x) M M ⌱(+ 3) O c ⌱(−3) –c x ∀ M > 0 ∃ c > 0 ⏐ f(x) > M, ∀ x > c x O ∀ M > 0 ∃ c > 0 ⏐ f(x) > M, ∀ x < – c b a • xlim f (x) =- 3 se per ogni M 2 0 esiste un intorno I di + 3 tale che f(x) 1 - M per ogni x ! I. "+3 • xlim f (x) =- 3 se per ogni M 2 0 esiste un intorno I di - 3 tale che f(x) 1 - M per ogni x ! I. "-3 lim f(x) = − ⬁ lim f(x) = −3 x"+ ⬁ x"− ⬁ y O y ⌱(⫹3) c ⌱(−3) –c x −M x −M y = f(x) y = f(x) a O ∀ M > 0 ∃ c > 0 ⏐ f(x) < – M, ∀ x > c b ∀ M > 0 ∃ c > 0 ⏐ f(x) < – M, ∀ x < – c In entrambi i casi si dice che la funzione f diverge negativamente (per x che tende a + 3 o a - 3). 6. PRIMI TEOREMI SUI LIMITI 䡲 Teorema di unicità del limite Se per x che tende a x 0 la funzione f ha limite l, allora tale limite è unico. 䡲 Teorema della permanenza del segno Se xlim f (x) = l , con l ! 0, allora esiste un intorno I di x 0 tale che: "x 0 • f(x) 2 0 6 x ! I, x ! x 0 , quando l 2 0; • f(x) 1 0 6 x ! I, x ! x 0 , quando l 1 0. 䡲 Teorema del confronto Se le funzioni h (x), f (x), g (x) sono definite tutte in D 3 R, e h(x) # f(x) # g (x) per ogni x ! D e inoltre lim h (x) = xlim g (x) = l , x"x "x 0 0 allora anche: lim f (x) = l . x"x 0 1440 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LA TOPOLOGIA DELLA RETTA 1. LA TOPOLOGIA DELLA RETTA ESERCIZI 䉴 Teoria a pag. 1404 Gli intervalli Rappresenta i seguenti intervalli sulla retta reale. 1 — C = " x ! R 1 # x 1 5, . a) A =] - 3; 1]; B =] 1; 4]; b) A = " x ! R x $ 4, ; B = &x ! R - 1 # x # 10 . 2 Fai un esempio di intervallo chiuso illimitato inferiormente e uno di intervallo aperto illimitato superiormente. 2 — Indica gli intervalli rappresentati in figura utilizzando entrambe le forme dell’esercizio 1. 3 — –5 2 6 B A a 4 0 –1 C b c 4 2 D 9 E d e VERO O FALSO? — a) b) c) d) e) ?- 3; 9? è equivalente a x 1 9 . ?- 3; - 25 , ?2; + 35 equivale a x - 4 2 0 . 2 5- 3; 165 equivale a x 1 - 3 0 x 2 16 . ?- 3; 5? , ?5; + 35 equivale a x ! 5 . ?- 3; + 35 equivale all’insieme R. V F V F V F V F V F Dai grafici seguenti deduci il dominio e il codominio delle funzioni rappresentate, indica se sono intervalli limitati o illimitati e rappresentali nelle tre forme possibili. 5 — y y y 2 1 1 1 x O O 2π x O 2 x –1 a b c [a) D: x 2 0, C⬊ y # 1; b) D: 0 1 x # 2r, C⬊ 0 # y # 1; c) D: x ! 2, C⬊ y 1 1 0 y 2 2] 6 — 7 — L’insieme I = &4, 11 0 , 9 è un intervallo limitato? 2 L’insieme I = " x ! R 4 1 x 1 9, è un intervallo limitato? È chiuso? 1441 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 8 — CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI VERO O FALSO? L’insieme I = {1, 2} è un intervallo. 2 b) L’insieme A = & x ! R x = , n ! N - {0}0 è un intervallo. n c) Un intervallo limitato è un insieme formato da un numero finito di elementi. a) 9 — V F V F V F d) Un insieme con infiniti elementi è un intervallo. V F e) L’insieme dei numeri naturali dispari è un intervallo limitato inferiormente. V F f) Un intervallo chiuso è limitato. V F g) Un intervallo limitato è chiuso. V F L’insieme degli x ! R tali che risposta. 1 - x 1 1 è un intervallo limitato o illimitato inferiormente? Motiva la Trova il dominio e il codominio delle seguenti funzioni e stabilisci se sono intervalli limitati o illimitati. 10 — 11 — 12 — a) y = 1 + x - 1 ; a) y = b) y = 2 arcsen x ; c) y = ln x - 1. b) y = 2x 2 - 1; c) y = e x - 1 . 6a) D: x $ 1, C: y $ 1; b) D: - 1 # x # 1, C: - r # y # r; c) D: x 2 0, C: R @ 2 ; x 6a) D: R - {0}, C: R - {0}; b) D: R, C: y $ - 1; c) D: R, C: y 2 0,@ Date le funzioni f (x) = ln(1 - x) e g (x) = x - 3 , trova il dominio di f (x), g(x), ( f % g)(x) e ( g % f )(x) e indica se sono intervalli limitati o illimitati, chiusi o aperti. [x 1 1; x $ 3; 3 # x 1 4; x # 1 - e 3] Gli intorni di un punto Stabilisci se i seguenti intervalli sono intorni del punto x0. In caso affermativo indica se sono intorni circolari. 13 — 14 — x 0 = 2; ]3; 8[; ] - 3; 8[; x 0 = - 1; ] - 3; 1 [; ] 0; 3 [; ]1; 3[. ] - 4; 8 [. Per ciascuno dei seguenti punti indica un intorno destro e un intorno sinistro. 15 2; 8; - 3. 1 ; 3 7 ; 2 0. — 16 — Per ciascuno dei punti seguenti determina almeno due intorni, di cui uno sia l’intorno circolare di raggio assegnato a fianco. 1 17 18 19 x0 = 1 e d = 9 . x0 =- 3 e d = 0, 5 . x0 = 12 e d = . 2 — — — 20 — Dei seguenti intorni trova il centro e l’ampiezza. ?- 1; 25, ?4; 95, ?4, 3; 4, 65, ?- 8; - 35 . 21 Scrivi un intorno circolare di - — 1442 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English 1 con raggio d. 2 PARAGRAFO 1. LA TOPOLOGIA DELLA RETTA 22 — VERO O FALSO? a) b) c) d) e) 23 — Nei seguenti quesiti considera d, f ! R+ . x - 3 1 d è un intorno circolare di 3. - x - 4 1 d è un intorno circolare di - 4 di raggio d. - 5 - 2d 1 x 1 - 5 + 2d è un intorno circolare di - 5 di raggio d. x 2 2 è un intorno di 3. f 1 x 1 2f è un intorno di 0. f+1 ESERCIZI V F V F V F V F V F L’insieme A = # x ! R x + 5 1 d- , con d ! R+ , è un intervallo? È un intorno completo di un solo punto? È un intorno circolare di 5? Indica se i seguenti intervalli sono intorni completi, destri o sinistri del punto assegnato. 24 — 25 — 26 x0 = 1 ; 2 x 0 = - 3; TEST — A B C D0; 1 : ; 2 ?0; 15 ; D 1 ; 9 :. 2 2 ] - 4; - 3[; ]10; - 1[; ] - 3; 4[. Quale di questi insiemi non rappresenta un intorno di 3? A = # x ! R x 2 2- B = " x ! R x2 - 2x - 3 2 0, C = " x ! R x 2 7 0 x 1 2, 1-x $ 01 x E E = # x ! R ln x $ 0- D D = 'x ! R Gli estremi di un insieme 27 ESERCIZIO GUIDA a) Dato l’insieme E = &x x = 2n + 1 , n ! N - {0}0 , n verifichiamo che 2 e 3 sono rispettivamente l’estremo inferiore e quello superiore dell’insieme, indicando anche se sono il minimo e il massimo. b) Dato l’insieme E = &x x = n2 - 1 , n ! N - {0}0 , n verifichiamo che è illimitato superiormente, ossia che il suo estremo superiore è + 3 . a) Verifichiamo che l’estremo inferiore di E è 2. 1. 6x ! E deve essere x $ 2 , ossia: 2n + 1 $2 " n 2n + 1 - 2n $0 " n 1 $ 0 vera 6n ! N - {0} . n 2. 2 non appartiene all’insieme. Infatti l’equazione 2n + 1 =2 " n 2n + 1 - 2n =0 " n 1 =0 n è impossibile. 1443 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI Perché 2 sia l’estremo inferiore, 6f 2 0 la disequazione x 1 2 + f deve ammettere almeno una soluzione in E, ossia deve esistere almeno un n ! N - {0} tale che 2n + 1 1 2+f " n 2n + 1 - 2n - fn 10 " n 1 - fn 1 0, n ed essendo n 2 0 si ha: 1 - fn 1 0 " - fn 1 - 1 " fn 2 1 " n 2 1 . f 1 la disequazione è verificata. f Le condizioni dei punti 1 e 2 sono entrambre verificate, quindi 2 è l’estremo inferiore di E. Per qualsiasi valore di n maggiore di Consideriamo ora il valore 3. 1. 6x ! E deve essere x # 3 , ossia: 2n + 1 #3 " n 2n + 1 - 3n #0 " n -n + 1 #0 " n n-1 $ 0. n La disequazione è verificata per n $ 1. È quindi vero che x # 3 6n ! N - {0} . 2. 3 ! E perché: 2n + 1 =3 " n 2n + 1 - 3n =0 " n -n + 1 = 0 " n = 1. n Per n = 1 si ha che x = 3 . Verificate le due condizioni precedenti, possiamo concludere che x = 3 è il massimo di E. b) Perché l’insieme sia superiormente illimitato, 6k 2 0 deve esistere almeno un elemento dell’insieme n2 - 1 2 k deve essere verificata almeno per un valore di n. che superi k, ossia la disequazione n Risolviamo la disequazione: n2 - 1 2k " n n 2 - 1 - nk 2 0. n Essendo n 2 0 , anche il numeratore deve essere positivo: n 2 - nk - 1 2 0 vera per n 1 k - k2 + 4 k + k2 + 4 . 0n 2 2 2 k + k2 + 1 il corrispon2 dente elemento dell’insieme è maggiore del k fissato, quindi l’insieme ha per estremo superiore + 3 . Poiché n ! N - {0} , consideriamo solo le soluzioni positive: per ogni n 2 Dati i seguenti insiemi, verifica che gli estremi inferiori e superiori sono quelli indicati a fianco, indicando anche se sono minimo e massimo. 28 — 29 — 30 — A = { x x = n2, n ! N}, 0, + 3 . B = { x x = 2n + 2, n ! N}, 2, + 3 . D = &x x = 1+n 1 , n ! N0 , , + 3 . 2 2 31 — 32 — 33 — A = &x x = n+3 1 , n ! N - {0}0 , , 1. 4n 4 B = &x x = 1 n-1 , n ! N - {0, 1}0 , 0, . 3 n2 - 1 C = &x x = 7 2n2 + 5 , n ! N - {0}0 , , + 3 . 2 2 1444 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LA TOPOLOGIA DELLA RETTA ESERCIZI Trova, se esistono, l’estremo superiore, l’estremo inferiore, il massimo e il minimo dei seguenti insiemi. 34 — 35 — 36 — 37 — A = ]1; 3[; B = ]- 3; 1]; C = {1} , {x ! R x $ 2} . A = {0, 1, 3}; B = ]0; 4] , ]6; 10[; C = [2; + 3[. A = {2, 3, 4, 5, 20}; B = {x ! R x2 - 5x + 9 2 0} ; C = {x ! R x2 # 1} . Stabilisci se le seguenti funzioni hanno dominio e codominio limitati o illimitati e determina l’estremo superiore e l’estremo inferiore di f(x) indicando anche se sono il massimo e il minimo. y y y 2 2 1 O x 2 –2 O 2 x O 2 x –1 a b c Per ciascuna delle funzioni descritte dai seguenti grafici, determina il dominio e il codominio, l’estremo inferiore e l’estremo superiore, indicando anche se sono il massimo e il minimo. y 38 y 39 — — 3 1 2 1 –2 40 — O O x 1 Rappresenta la funzione: f (x) = ' ex x-1 43 se x # 0 se x 2 0 — 44 — Disegna il grafico della funzione: f (x) = ' x+1 ln x 42 — Data la funzione y = — se x # 0 se x 2 0 Indica se ha estremo superiore o inferiore, se ha massimo e minimo. 2 : x a) trova il dominio; b) verifica che ha per estremo superiore + 3 . Data la funzione y = 1 : x + 2x2 a) trova il dominio; b) stabilisci se la funzione è pari o dispari; c) verifica che ha per estremo inferiore L = 0. È limitata inferiormente? E superiormente? Ha minimo? 41 x 1 45 — Trova il dominio della funzione y = ln x - 1 e stabilisci se si tratta di un intervallo limitato o illimitato. Verifica che ha per estremo inferiore L = 0. Date le funzioni f (x)= ln (1- x) e g (x)= x -3 : a) trova il dominio di f (x), di g(x), di ( f ° g)(x) e di ( g ° f )(x); b) di ciascun dominio trova l’estremo superiore e inferiore. [a) x 1 1; x $ 3; 3 # x 1 4; x # 1 - e 3; b) 1, - ⬁; + ⬁, 3; 4, 3; 1 - e 3, - ⬁] 1445 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI I punti isolati 46 ESERCIZIO GUIDA Dato l’insieme A = ' x x = 1 , n ! N - ! 0 +1 , dopo averne rappresentato alcuni elementi, ne scen gliamo uno a caso e verifichiamo che è un punto isolato. Determiniamo alcuni elementi di A costruendo la seguente tabella. n x 1 1 1 2 1 3 1 4 1 5 1 6 2 3 4 5 6 Rappresentiamo sulla retta orientata gli elementi di A trovati. A 1 — 2 1 1 1 1 … — —— — 6 5 4 3 0 1 — 5 1 — 3 1 — 4 1 δ=— 20 1 δ 1 — 12 1 1 1 è un punto isolato. Dobbiamo trovare un intorno D - d; + d: 4 4 4 1 che non contenga altri elementi di A. Dalla figura possiamo osservare che l’elemento di A più vicino a 4 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 da è - = da è - = è . Infatti la distanza di , mentre la distanza di . 5 4 5 4 5 20 4 3 3 4 12 1 1 3 1 1 1 1 1 Se poniamo d = , otteniamo l’intervallo D :=D ; : che è un intorno di 4 e ; + 20 20 5 10 4 20 4 1 non contiene altri punti di A, dunque è un punto isolato di A. 4 Verifichiamo, per esempio, che Determina alcuni elementi di ciascuno dei seguenti insiemi e rappresentali sulla retta orientata. Scegli uno o più punti dell’insieme e verifica che sono punti isolati. 47 — 48 — 49 — 50 — 51 — 52 — A = "x x = n , n ! N, A = &x x = n+1 , n ! N - ! 0 +0 n B = &x x = 2 , n ! N - ! 0 +0 n2 C = 'x x = n2 - 1 , n ! N - ! 0 +1 n2 D = &x x = n-3 , n ! N - ! 0 +0 n A = " x x = (- 1) n $ n, n ! N, 1446 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LA TOPOLOGIA DELLA RETTA ESERCIZI I punti di accumulazione 53 ESERCIZIO GUIDA Dato l’insieme A = & x x = 1 , n ! N - ! 0 +0, verifichiamo che 0 è un punto di accumulazione per A. n 1 Tutti gli elementi di A con n 2 appartengono a d ]- d; d[. Prendiamo un qualunque intorno di 0, di generica apertura d: ]- d; d[. Mostriamo che esistono infiniti valori di A che appartengono a tale intorno. Per esempio, scegliendo d = 0,1, i valori di n che 1 1 rendono vera n 2 = = 10 sono: 11, 12, 0, 1 d 13, … e quindi all’intervallo ]- 0,1; 0,1[ appar1 1 1 , , ,… tengono i seguenti elementi di A: 11 12 13 Scegliendo un qualsiasi altro valore per d, esistono 1 sempre infiniti numeri naturali maggiori di , d quindi 0 è un punto di accumulazione per A. Affinché un punto di A appartenga a ]- d; d[, deve valere: 1 - d 1 1 d. n 1 1 2 - d , quindi basta 2 0 , è anche Poiché n n considerare: 1 1 d. n Passiamo alla disuguaglianza fra i reciproci (essendo n e d numeri positivi): 1 n2 . d Verifica che il punto x0 scritto a fianco all’insieme dato è un punto di accumulazione per l’insieme. 54 — 55 — 56 — 57 —— 58 —— 59 —— A = &x x = 1 , n ! N0, x0 = 0 . n+1 A = &x x = 2 + 1 , n ! N - ! 0 +0, x0 = 2 . n A = &x x = 1 1 1 , n ! N0, x0 = . + 2 n+1 2 A = &x x = 3n + 4 , n ! N0, x0 = 3 . n+1 B = &x x = n+2 , n ! N - ! 0 +0, x0 = 1. n C = &x x = 4n - 5 , n ! N - !0, 1+0, x0 = 4 . n-1 Trova, se esistono, i punti di accumulazione dei seguenti insiemi. 60 — 61 — A = &x ! R x = 4 , n ! N - ! 0 +0 n B = " x ! R 2 1 x 1 8, 62 — 63 — C = " x ! N 6 1 x 1 50, D = &x ! R x = n , n ! N0 n+1 1447 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 2. CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ x 䉴 Teoria a pag. 1413 0 osservando i grafici di y = f (x). COMPLETA 64 65 y — IN PRATICA 䉴 Videolezione 63 y — 2 1 1 –– 2 1 1 –– 2 O O 1 –– 2 1 3 –– 2 2 3 a) lim f (x) = ff; c) b) lim f (x) = ff; d) x"0 x"2 7 –– 2 x 1 2 3 –– 7 4 2 lim f (x) = ff; a) lim f (x) = ff; c) lim f (x) = 1. b) lim f (x) = ff; d) x"3 x"f x"1 x"4 5 x lim f (x) = ff; x"3 lim f (x) = x"f 1 . 2 Scrivi in forma simbolica il significato dei seguenti limiti e rappresentali graficamente utilizzando una funzione f(x) scelta a piacere. 66 — lim f (x) =- 1 lim f (x) = 4 67 x"2 x "- 1 — Che cosa significano le seguenti scritture per la funzione y = f (x)? 68 — 69 — 6f 2 0 7d 2 0 6x con x 1 d, x ! 0, f (x) - 3 1 f . 6f 2 0 7I (- 2) 6x ! I (- 2), x ! - 2, - f 1 f (x) 1 f . La verifica di xlim f ( x) ⫽ ᐍ "x 0 70 ESERCIZIO GUIDA Applicando la definizione di limite, verifichiamo lim x"3 x+3 = 2. x Dobbiamo verificare che, scelto f 2 0, esiste un intorno completo di 3 per ogni x del quale (escluso al più 3) x+3 si ha - 2 1 f . Risolviamo la disequazione: x Z 3 - x - fx Z3 - x ] ] 1f 10 3-x x+3 x -2 1 f " 1 f " [ 3-x " [ 3 - xx+ fx x x ] ] 2-f 20 x \ \ x 1448 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 2. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ x ESERCIZI 0 Prima disequazione Numeratore: 3- x -fx 2 0 " - x (1+ f) 2-3 " 3 " x (1 + f) 1 3 " x 1 . 1+f Denominatore: x 2 0 . Il q quadro delle soluzioni del sistema è il seguente: g 0 3 —— 1+ε 0 3 − x − εx + + x − 0 + 3 − x − εx ————— x − ∃ + − 0 + − 0 La prima disequazione ha per soluzioni: 3 . x 1 00x 2 1+f 3 —— 1−ε 3 − x + εx + + x − 0 + 3 − x + εx ————— x − ∃ + 3 —— 1−ε Le soluzioni sono: 3 3 1x1 . 1+f 1-f Verifichiamo che l’intervallo trovato è un intorno di 3. Per farlo, controlliamo che per ogni f 2 0 piccolo a piacere risulti: 3 3 . 131 1+f 1-f Seconda disequazione Numeratore: 3- x + fx 2 0 " - x (1-f) 2-3 " " x (1 - f) 1 3 . Per risolvere questa disequazione occorre dividere entrambi i membri per 1 - f . Poiché f è arbitrariamente piccolo possiamo supporre f 1 1, ossia 1 - f 2 0. 3 Quindi x 1 . 1-f Denominatore: x 2 0 . 0 3 —— 1+ε 0 • 3 1 3 + 3 1 3 + 3f 1+f sempre vera; • 31 3 + 3 - 3f 1 3 1-f sempre vera nell’ipotesi fatta, f 1 1. Possiamo quindi dire che entrambe le disuguaglianze sono vere per ogni f 2 0 piccolo a piacere. 3 : 3 ; Poiché l’intervallo D rappresenta un 1+f 1-f intorno completo di 3, il limite è verificato. Graficamente otteniamo: − 0 + − 0 ⌱(3) 3 3 ––––– 1+ε 3 ––––– 1–ε La seconda disequazione ha per soluzioni: 3 01x1 . 1-f Utilizzando la definizione, verifica i seguenti limiti. 71 — 72 — 73 — lim (2 - 3x) =- 1 x"1 lim (x + 5) = 2 x "- 3 75 — lim (4x - 1) = 1 1 x" 2 74 — 76 — lim (x 2 + 1) = 5 x"2 lim (4 - x2) = 0 x "- 2 lim (x2 - 3x) = 0 x"0 77 — 78 — 79 — lim (x2 - 2x + 1) = 1 x"0 lim (x3 - 1) =- 1 x"0 lim x"2 x2 - 4 =4 x-2 1449 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 80 — 81 — 82 —— 83 —— 84 —— 85 —— 86 —— 101 —— 102 —— 103 CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI lim 88 x+4 =- 1 x x lim =2 x "- 2 x + 1 lim x "- 2 lim x "- 2 lim log 1 (3 - x) = 0 —— —— lim e- x = 1 x2 + 1 = lim —— lim x"0 105 106 —— —— e 4x 1 = 4 4 1 lim b l x "- 1 2 108 —— =1 lim 2 (log3 x - 5) =- 8 99 x"9 lim 100 107 2 x"3 —— x"0 —— 1 + x - 3l =- 1 x lim (4- x + 3 + 1) = 2 98 x"3 se x 1 0 e 2x con f (x) = ( 2 x"0 (x -1) se x $ 0 1 1 x lim b1 - 2 l = x"1 2 2 1+x lim ln (x - 2) = 0 lim f (x)=1, x"1 3 92 —— 1 2 lim b 97 —— 93 lim log 1 (x + 1) = 1 x "- 96 x-1 lim =2 x"1 x -1 91 2-x = 2 —— x"2 x "- 1 95 2x 2 - x - 1 =3 x-1 x"1 lim [1 - log 2 (1 - x)] = 0 94 —— —— lim —— x3 - x2 - 3x + 3 =2 1-x lim [2 + ln (3x - 1)] = 2 89 —— lim x"1 2 x" 3 90 x+1 = 3 x"8 lim —— —— x2 + 4 =4 lim x"2 x 104 109 17 —— x"8 x"1 —— 87 3 lim ^ x - 2h = 0 —— —— x =4 x " 16 x"2 1 =1 log 2 x lim ]x 2 + 3x - 1g = 3 x"1 1 1 = 2+x 4 x+3 lim =2 x"1 x + 1 2-x =1 lim x"1 x lim x"2 State the f - d definition of the limit, L, of a function, f(x), as x approaches a number, a. Use this definition to prove that: 2x + 1 = 1. lim x " 2 3x - 1 (CAN University of New Brunswick, Final Exam, 1997) 110 ESERCIZIO GUIDA Applicando la definizione di limite verifichiamo che non vale lim (2x + 1) = 7 . x"4 Scelto un f 2 0 , risolviamo la disequazione (2x + 1) - 7 1 f . La disequazione data è equivalente al sistema: ( 2x - 6 1 f 2x - 6 2 - f " ( 2x 1 6 + f " 2x 2 6 - f ε x<3+— 2 ε 3+— 2 Z Z ε ]] x 1 6 + f ]] x 1 3 + f x>3−— 2 2 2 ε " [ " [ 3−— 6 f f 2 ]] x 2 ]] x 2 3 2 2 \ \ f f L’intervallo D3 - ; 3 + : , può non rappresentare un intorno completo di 4 per qualsiasi valore di f. 2 2 1 1 1 Per esempio se f = , l’intervallo D3 - ; 3 + : non è un intorno di 4. Quindi l’uguaglianza 4 4 2 f f lim (2x + 1) = 7 è falsa. L’intervallo D3 - ; 3 + : è invece sempre un intorno completo di 3 di raggio x"4 2 2 f , pertanto il limite corretto è lim (2x + 1) = 7 . x"3 2 1450 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 2. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ x ESERCIZI 0 Verifica, applicando la definizione, che i seguenti limiti sono errati. 111 — 112 — 113 — 114 — 115 — lim (2 - 3x) =- 7 116 x"0 — lim (2x + 1) = 9 117 x"0 — lim ln (- x) = 1 118 x "- 1 lim x"1 — x =0 119 — lim (x 2 + 1) = 1 120 x"1 — lim (2x 2 - 1) = 3 x"1 lim x "- 2 4 - x2 =2 x+2 lim (1 - ln x) =- 1 x"1 1 lim b - 5l =- 4 x x "- 1 lim 22 - 2x = 2 x"1 Le funzioni continue 121 ESERCIZIO GUIDA Verifichiamo che la funzione f (x) = 3x - 5 è continua nel punto x 0 = 2 . Mostriamo che vale lim f (x) = f (2), ossia lim (3x - 5) = 1. x"2 x"2 Scelto f 2 0 risolviamo la disequazione (3x - 5) - 1 1 f e verifichiamo che fra le sue soluzioni vi sia un intorno di 2: Z Z 6+f ]x 1 2 + f ] 1 x 3x - 6 1 f 3x 1 6 + f 3 3 " ' " [ " [ 3x - 6 1 f " ' f f 6 3x - 6 2 - f 3x 2 6 - f ]x 2 2 ]x 2 3 3 \ \ f f Le soluzioni sono: 2 - 1 x 1 2 + . ε 3 3 2+— 3 ε x<2+— 3 f f Poiché l’intervallo D2 - ; 2 + : rappresenta 3 3 un intorno completo di 2, il limite è verificato e quindi la funzione data è continua nel punto considerato. ε x>2−— 3 ε 2−— 3 Verifica, applicando la definizione, che le seguenti funzioni sono continue nel punto indicato a fianco. 122 — 123 — f (x) =- 4x + 1, x0 =- 1. 129 — f (x) = x2 - 2x , x 0 = 1. 130 — 124 — 125 — 126 — 127 — 128 — f (x) = x, 3 f (x) = x + 1, f (x) = 1 x - 2, 2 f (x) = 4 x , x0 = 4 . x 0 = 1. 131 — 132 x0 =- 1. f (x) = b x0 =- 2 . f (x) = 1 , x x0 = 2 . f (x) = x , 2x - 1 x 0 = 1. Verifica con la definizione che la funzione — y= x0 = 0 . 1 lx , 2 x2 - 4 x-2 non è continua in x0 = 2 . f (x) = log 2 x , x0 = 4 . 1451 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI Il limite per eccesso e il limite per difetto 133 — VERO O FALSO? Data la funzione f(x) rappresentata in figura, puoi dire che: y 2 1 O 1 2 3 4 x 5 a) lim f (x) = 2- . V F b) lim f (x) = 1+ . V F c) lim f (x) = 2+ . V F d) lim f (x) =- 1- . V F –1 134 — x"3 x"2 x"0 x"5 Rappresenta graficamente una funzione y = f (x) per la quale siano veri i seguenti limiti. lim f (x) =- x "- 2 1+ ; 2 lim f (x) = 1+ ; x"1 lim f (x) = 3- ; lim f (x) =- 2+ . x"0 x"2 Scrivi in forma simbolica il significato dei seguenti limiti. 135 — 136 — lim f (x) = 2- ; lim f (x) =- 1+ . x"1 x "- 2 lim f (x) =- 1- ; lim f (x) = 2+ . x"0 x"4 La verifica 137 ESERCIZIO GUIDA Applicando la definizione di limite, verifichiamo che lim (- x2 + 4) = 4- . x"0 Dobbiamo verificare che, scelto f 2 0 , esiste un intorno di 0 per ogni x ! 0 del quale si ha: 4 - f 1 - x2 + 4 1 4 . Risolviamo: - f 1 - x2 1 0 " 0 1 x2 1 f " - f 1x1 f. La disequazione è verificata in un intorno completo di 0, pertanto il limite è verificato. Applicando la definizione, verifica i seguenti limiti. 138 — 139 — lim (- x2 + 2x) = 1x"1 lim (- x2 + 6x - 9) = 0x"3 140 — 141 — lim ^ x + 3h = 3+ x"0 lim x"0 x 2 + 1 = 1+ 142 — 143 — lim (x 2 - 6x + 7) =- 2+ x"3 lim ^ x"0 x + 1h = 1+ 1452 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 2. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ x ESERCIZI 0 Il limite destro e il limite sinistro COMPLETA Dal grafico della funzione y = f (x) deduci i limiti indicati, quando esistono. y 144 y 144 145 — — 1 2 1 – 2 O –1 O a) b) 3 4 lim f (x) = ff; c) lim f (x) = ff; d) x"4 x " 3- 5 x 1 x lim f (x) = ff; a) lim f (x) = ff. b) x"3 x " 5- lim f (x) = ff; c) lim f (x) = ff; d) x "- 1 x "- 1- lim f (x) = ff; x "- 1+ lim f (x) = ff. x"1 Rappresenta graficamente una funzione y = f (x) per la quale siano veri i seguenti limiti. 146 — lim f (x) = 1; lim f (x) = 0 . 147 x " 2- x " 2+ — lim f (x) = 1; x " 0+ lim f (x) = 0 . x " 1- Scrivi in forma simbolica il significato dei seguenti limiti. 148 — lim f (x) =- 4 ; x " 1+ lim f (x) = 1. x " 3- 149 — lim f (x) = x " 2+ 1 ; 2 lim f (x) = 2 . x " 5- Che cosa significano le seguenti scritture per la funzione y = f (x)? 150 — 151 — 152 — 6f 2 0 7 d 2 0 6x con 1 1 x 1 1 + d, 2 - f (x) 1 f . 6f 2 0 7 d 2 0 6x con - 2 - d 1 x 1 - 2, x ! - 2, f (x) + 5 1 f . Data la funzione y = f (x), il cui dominio è D = !1, 2+ , 57; 105 , indica se è possibile calcolare: a) lim f (x); b) lim+ f (x); c) lim- f (x). x"2 x " 10 x"7 Motiva le risposte. La verifica di xlim f ( x) ⫽ ᐍ e lim f ( x) ⫽ ᐍ "x 0 153 x " x +0 ESERCIZIO GUIDA Applicando la definizione di limite, verifichiamo che lim- (3 x - 1) = 8 . x"2 Dobbiamo verificare che, scelto f 2 0 , esiste un intorno sinistro di 2 per ogni x del quale si ha (3 x - 1) - 8 1 f . Risolviamo la disequazione: (3 x - 1) - 8 1 f " - f 1 3 x - 9 1 f " 9 - f 1 3 x 1 9 + f . Poiché la funzione logaritmo in base 3 è strettamente crescente, possiamo applicarla a tutti i membri della disequazione e conservare il verso della disuguaglianza log3 (9 - f) 1 log3 3x 1 log3 (9 + f). 1453 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI Poiché pensiamo a valori di f scelti piccoli a piacere, è lecito considerare f 1 9 , in modo che sia definito log3 (9 - f). Per la definizione di logaritmo si ha log3 3x = x, quindi otteniamo: log3 (9 - f) 1 x 1 log3 (9 + f). Osserviamo che: log3 (9 - f) 1 log3 9 " log3 (9 - f) 1 2 log3 (9 + f) 2 log3 9 " log3 (9 + f) 2 2. Quindi la disequazione è verificata in un intorno completo di 2. In particolare, è verificata in un suo sottoinsieme, ossia l’intorno sinistro di 2: ]log3 (9 - f); 2[. Pertanto il limite è verificato. log3(9 – ε) 2 – ⌱ (2) Applicando la definizione, verifica i seguenti limiti. 2 154 — 155 — 156 — 163 —— 164 —— 165 —— 166 —— 167 —— 168 —— 172 — lim+ x = 0 157 x"0 — lim - (2x + 3) = 1 x "- 1 lim 2-x = 0 x " 2- 158 — 159 —— lim- (1 - 2x) =- 3 x"2 lim (x + x ) = 0 f (x) = ) x2 x2 + 1 se x $ 0 , se x 1 0 x " 0+ f (x) = ( x x-2 se x $ 4 , se x 1 4 x " 4+ x2 - x - 6 =5 x-3 x"3 162 x " 0+ x " 1+ lim- —— + se x $ 1 , se x 1 1 x"0 161 x"1 2x - 4 2-x x 2 - 2x =- 2 x —— lim- 1 - x = 0 f (x) = ( lim+ 160 —— lim f (x) =- 2 , lim f (x) = 0 , lim + x "- 3 x 2 + 5x + 6 =- 1 x+3 lim (2 - 3x) =- 7 x " 3+ lim f (x) = 1. x " 1- lim f (x) = 1. lim f (x) = 2 . x " 4- 169 lim (2 - - x ) = 2 —— x " 0- 170 lim- x"0 x 2 - 2x =2 x lim 1 - x = 0+ —— 1 x lim 2 = 0+ x"3 x " 0- lim f (x) = 2 , 171 x " 0- lim+ e 3 - x = 0+ —— x " 1- Verifica che lim+ ( x - 1) = 1 è errato. x"0 Rappresenta le seguenti funzioni utilizzando le trasformazioni geometriche. Deduci poi dal grafico i limiti indicati a fianco e verificali mediante la relativa definizione. 173 — 174 — f (x) = x (x - 1) + 1, x f (x) =- ln (x + 1), lim! f (x). x"0 lim f (x) . x"0 175 —— 176 —— f (x) = ( f (x) = e- x se x $ 0 , 2x - 1 se x 1 0 x -1 , lim f (x), x " 0- lim f (x), x " 0+ 1454 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English lim f (x). x " 0+ lim f (x). x " 1! ESERCIZI CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI La verifica di xlim f ( x) ⫽ ⫹3 "x 0 189 ESERCIZIO GUIDA Applicando la definizione, verifichiamo che lim x"4 1 =+ 3 . (x - 4) 2 Dobbiamo verificare che, scelto M 2 0, arbitrariamente grande, esiste un intorno completo di 4 per ogni x del quale, con l’esclusione al più di 4, si ha: 1 2 M. (x - 4) 2 Poiché (x - 4)2 2 0 per ogni x ! 4, possiamo passare ai reciproci invertendo il verso della disuguaglianza: (x - 4) 2 1 1 M " 1 1 x-4 1 M - 1 M " 4- 1 1 x 1 4+ M 1 . M 1 1 ;4+ ; è un intorno completo di 4 in cui il valore della M M funzione è maggiore di M, quindi il limite è verificato. ⌱(4) 1 1 1 L’intorno è circolare e ha raggio d = . 4 – ––– 4 + ––– 4 M M M Escluso x = 4, l’intervallo E4 - Verifica i seguenti limiti, applicando la definizione. 190 — 191 — 1 =+ 3 x lim x " 0+ lim x"7 197 —— 1 =+ 3 (x - 7) 2 198 —— 1 =+ 3 2-x lim x " 2- lim x"5 5 =+ 3 (x - 5) 4 2 192 — 193 — 194 — 195 — 196 —— lim+ e x =+ 3 199 x"0 —— lim+ (- ln x) =+ 3 200 x"0 lim ln x"0 lim x" 1 2 lim x " 2+ —— 1 =+ 3 x2 201 —— 1 =+ 3 (2x - 1) 2 —— 1 =+ 3 x2 - 4 —— 202 203 lim x "- 3 lim x"1 2 =+ 3 (x + 3) 2 x =+ 3 (x - 1) 2 lim+ b x"2 1 + 1l =+ 3 x-2 lim 2 1 x x"0 lim x " 4- 204 —— 205 —— 206 —— 207 —— 208 —— lim 1 =+ 3 4 - x2 lim 5 + 2x =+ 3 -x x " 2- x " 0- lim log3 x " 1+ lim+ b x"2 1 =+ 3 x2 - 1 1 1 l2-x =+ 3 2 1 x lim+ e x"0 =+ 3 1 =+ 3 x =+ 3 4-x 209 —— 210 —— lim+ e x - 1 =+ 3 x"1 lim log b x "- 1+ La verifica di xlim f ( x) ⫽ ⫺3 "x 0 211 ESERCIZIO GUIDA Verifichiamo che lim x"2 -2 =- 3 , mediante la definizione. x-2 1456 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English 2 l =+ 3 x+1 PARAGRAFO 3. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = 3 x ESERCIZI 0 Dobbiamo verificare che, scelto M 2 0, arbitrariamente grande, esiste un intorno completo di 2 per ogni -2 x del quale, escluso al più 2, si ha 1-M : x-2 2 -2 1-M " 2 M. x-2 x-2 Poiché x - 2 2 0 per x ! 2, possiamo passare ai reciproci invertendo il verso della disuguaglianza: x-2 1 1 2 M " - 2 2 1 x-2 1 M M " 2- 2 2 . 1 x 1 2+ M M Per ogni x, escluso x = 2, dell’intorno completo D2 - 2 ; 2 + 2 : di 2, il valore della funzione è minore M M di - M, quindi il limite è verificato. L’intorno è circolare ⌱(2) 2 e ha raggio d = . M 2 2 – –– M 2 2 + –– M 2 Verifica i seguenti limiti, applicando la definizione. 212 — 213 — 214 — 215 — 216 — 217 — 218 —— 1 =- 3 3x 4 1 lim- 2 =- 3 3 4x - 9 x" 2 -1 =- 3 lim 2 x "- 1 x + 2x + 1 lim x"0 lim log 2 (1 - x) =- 3 x " 1- 1 =- 3 x-3 -1 lim =- 3 x"0 x 1 lim =- 3 x " 1x -1 lim x " 3- 219 —— 220 —— 221 —— 222 —— 223 —— 224 —— 225 —— lim ln (1 - x 2) =- 3 x " 1- lim x "- 1+ 226 —— x =- 3 x+1 lim log 2 x - 4 =- 3 x"4 227 —— 228 —— lim ln 1 - x =- 3 x " 1- 229 —— 1 =- 3 2 - 2x 1 lim =- 3 x " 1x -1 2 lim =3 x " 1 1 - x3 lim x " 1+ 230 —— 231 —— 232 —— 1 =3 ln x 1 lim x =3 x"1 4 - 4 1 lim =3 x " 0 1 - e 2x 1 =- 3 lim x " 2+ 2 - x -2 =- 3 lim x " 0+ x 3 x2 + 1 =- 3 lim+ x " 1 1 - x2 lim x"1 lim log (x - 1) =- 3 x " 1+ Verifica che sono errati i seguenti limiti. 233 — lim x " 2+ x =+ 3 x 2 + 2x 234 — lim x " 4+ -2 =+ 3 x-4 235 — lim ln x " 0+ 1 =- 3 x Controlla, mediante il procedimento di verifica, se i seguenti limiti sono errati. 236 — 237 — 3 =+ 3 x"4 x - 4 1 lim =- 3 x "- 2 (2 - x) 2 lim- 238 — 239 — -1 =- 3 x"0 x -x lim =- 3 x"2 2 - x lim+ 2 240 — 241 — lim+ e x =+ 3 x"0 lim ln x =- 3 x " 0+ Rappresenta graficamente le seguenti funzioni, deduci dai grafici i limiti nei punti indicati a fianco ed esegui la verifica. 1 242 244 y = ln x - 1, in x = 0, limite destro. y= , in x = 0. — — x 2 x-1 243 245 y= , in x = 1. y= , in x = 0, limite destro. x-1 x — — 1457 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI Gli asintoti verticali 246 — 247 — Utilizzando il linguaggio dei limiti, scrivi che la funzione y = f (x) ha un asintoto verticale di equazione x = - 1. La funzione rappresentata dal grafico della figura ha due asintoti verticali. Scrivi le loro equazioni e i limiti che li esprimono. y O 248 2 x 5 ESERCIZIO GUIDA Verifichiamo che la funzione f (x) = 1 ha un asintoto verticale in x = 1. 1 ln x 1 = 3 (eventualmente anche 1 ln x soltanto il limite destro o il limite sinistro). - Deve essere lim " ln e x"1 Poiché ln 2 M , cioè ln 1 - 1 ln x 1 ln e M " e 1 M 1 1 x 1e M . Essendo 1 = e0 , possiamo affermare che l’intervallo delle soluzioni è un intorno completo di 1, 1 = 3 e x = 1 è asintoto verticale quindi lim x"1 1 ln x della funzione. In alternativa possiamo risolvere separatamente le disequazioni 1 1 1- M, 2M e 1 1 ln ln x x Verifichiamo che, scelto M 2 0 , arbitrariamente grande, esiste un intorno di 1 per ogni x del quale, escluso 1, si ha: 1 1 ln x 1 M 1 1 1 . x M 1 = ln x- 1 = - ln x = ln x , si ha: x ottenendo come soluzioni rispettivamente un intorno sinistro e un intorno destro di 1, e verificando così che lim- f (x) =+ 3 e lim+ f (x) =- 3 . 1 1 1 ln x 1 " 1 ln x 1 " M M M x"1 x"1 Verifica che le seguenti funzioni hanno un asintoto verticale nei punti indicati a fianco. 249 — 250 — 251 — y= 2 , (x - 1) 2 in x = 1. y= 1 , ln x in x = 1. y= 252 — y= x-3 , x2 - x in x = 0. 1 2 , x -2 253 — y = 1+ex , in x = 0, asintoto destro. in x = 4. 1458 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 4. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ "3 4. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ "3 COMPLETA ESERCIZI 䉴 Teoria a pag. 1425 osservando il grafico della funzione y = f (x). y 254 y 255 — — O 1 1 x –1 x O a) b) c) 256 — 257 — lim f (x) =- 1- ; a) lim f (x) = f; b) lim f (x) = f. c) x"f x"3 x " 1+ lim f (x) = f; x "+3 lim f (x) = f; x "-3 lim f (x) = 1. x"f In ognuno dei seguenti casi rappresenta graficamente una funzione y = f (x) per la quale siano veri il limite o i limiti indicati. a) x lim f (x) = 3- ; b) x lim f (x) =- 1+ ; c) xlim f (x) = 2+ ; d) x lim f (x) = 0+ e x lim f (x) = 1- . "-3 "3 "-3 "+3 "+3 Scrivi in forma simbolica il significato dei seguenti limiti. a) x lim f (x) = 2 ; b) x lim f (x) = 1; c) xlim f (x) =- 2 . "-3 "3 "+3 Che cosa significa la seguente scrittura, per la funzione y = f (x)? 258 — 259 — 262 6f 2 0 7c 2 0 6 x 2 c, f (x) - 2 1 f . 6f 2 0 7c 2 0 6 x 1 - c, f (x) + 1 1 f . 260 — 261 — 6f 2 0 7c 2 0 6 x con x 2 c, f (x) 1 f. 6f 2 0 7c 2 0 6 x 2 c, f (x) 1 f. Spiega perché non è possibile calcolare i seguenti limiti. — a) x lim "+3 4 - x2 ; b) x lim ln (1 - x). "+3 La verifica di xlim f ( x) ⫽ ᐉ " ⫹3 263 ESERCIZIO GUIDA Applicando la definizione di limite, verifichiamo che xlim "+3 3x + 1 = 3. x Scelto f 2 0 , dobbiamo verificare che esiste un intorno di + 3 per ogni x del quale si ha: Risolviamo la disequazione, con x ! 0: 3x + 1 - 3x 1 1 1f" 1f" x 2 " x x f 1 1 " x 1- 0 x 2 . f f 3x + 1 - 3 1 f. x ⌱(+⬁) 1 – –– ε 1 –– ε 1 1 La disequazione è verificata in particolare per x 2 , cioè per ogni x dell’intorno D ; + 3: di + 3: il f f limite è verificato. 1459 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI Mediante la definizione, verifica i seguenti limiti. 264 — 265 — 266 —— 267 —— x "+3 2 =0 x + 10 lim x "+3 4x - 1 =2 2x + 1 lim x "+3 2 =0 x lim x3 + 4 =1 x3 lim x "+3 —— x "+3 1 =0 1 + ex —— 269 lim x "+3 2x - 1 =1 2x —— 268 —— 270 —— 271 —— lim - 3x =- 3 x +1 lim x "+3 lim ] x 2 - 1 - xg = 0 x "+3 272 273 274 —— lim ln x "+3 lim x "+3 x =0 x-1 x =0 x2 - 1 lim b x "+3 1 l2x =0 2 1 lim ;b l 3 x+1 275 —— x "+3 + 1E = 1 La verifica di xlim f ( x) ⫽ ᐉ " ⫺3 276 ESERCIZIO GUIDA Mediante la definizione, verifichiamo che xlim e2x = 0 . "-3 Dobbiamo verificare che, fissato f 2 0 , esiste un intorno di - 3 per ogni x del quale si ha e2x - 0 1 f . Risolviamo la disequazione: e 2x 1 f. Poiché e2x 2 0 6x ! R , possiamo togliere il valore assoluto: e 2x 1 f. Applichiamo il logaritmo in base e a entrambi i membri. Poiché la base è e 2 1, se a 1 b allora ln a 1 ln b , quindi: ln e2x 1 ln f. ⌱(– ⬁) 2x Per la definizione di logaritmo si ha che ln e = 2x , quindi: 2x 1 ln f " x1 ln –––ε 2 ln f . 2 ln f : , che è un intorno di - 3 ; quindi il limite La disequazione è vera per ogni x dell’intervallo D- 3; 2 è verificato. Mediante la definizione, verifica i seguenti limiti. 2 277 280 =0 lim lim e- 2 + x = 0 x " - 3 2x + 1 x "-3 — — 278 — 279 — lim x "-3 lim x "-3 x3 + 1 1 = 2 2x3 — 3x + 1 3 =1 - 2x 2 —— 281 282 lim x "-3 lim x "-3 283 —— 2x - 1 =2 x —— 1 =0 - ln (- x) —— 284 285 lim x "-3 -1 =0 ex 2 lim 2e- 4x = 0 x "-3 lim ln (1 + e x) = 0 x "-3 Verifica i seguenti limiti mediante le relative definizioni. 286 — 287 — lim x"3 x+2 =1 x lim x "+3 1 = 0+ x 288 — 289 — lim c x "+3 lim x"3 1 - 1m =- 1 x x =1 x-1 290 — 291 — lim 1 =0 x3 lim x+4 =1 x x"3 x"3 1460 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 4. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = ᐍ "3 292 — 293 —— 294 —— 295 —— 296 —— 2x =2 x-1 lim x"3 lim x "+3 297 —— log 2 x + 1 =1 log 2 x 298 —— x =1 x +1 lim x "+3 299 —— lim x "+3 1 =0 log 2 x lim x "-3 - 2x2 - 2x =- 2 x2 + x - 1 300 —— lim b2 - 1 l=2 ex - 2 x "+3 lim x"3 302 —— 1 2 = 0 3x lim x "-3 303 —— 1 1+ lim b x "+3 x 304 = 0+ —— 1 x 1l =1 2 305 —— 1 301 —— lim 2 x - 1 = 1 x "+3 lim d1 + x"3 ESERCIZI 1 n=1 log3 x lim a1 + e x"3 1 x k=2 1 =0 x3 - 1 lim x"3 lim f (x)= 2, xlim f (x)=1, "-3 Z 2 ]] 2x se x 1 0 1 f (x)=[ x 2+ x ] se x $ 0 \ x+1 x "+3 Verifica che i seguenti limiti sono errati. 306 — lim x "-3 1 =1 2x 307 — lim ln (1 + x) = 0 308 x "+3 —— lim x"3 1 =2 2 x -3 Gli asintoti orizzontali 309 ESERCIZIO GUIDA Verifichiamo che la funzione y = 1 ha un asintoto orizzontale di equazione y = 0 . ln (x - 1) Dobbiamo verificare che tende a 0 il limite della funzione per x " + 3 o per x " - 3 (o per entrambi). Poiché il dominio della funzione è ?1; 25 , ?2; + 35 , la verifica si restringe al caso in cui x " + 3 . 1 Fissato f 2 0 , cerchiamo un intorno di + 3 per ogni x del quale si abbia - 0 1 f. ln (x - 1) Risolviamo la disequazione: 1 1f ln (x - 1) ln (x - 1) 2 " 1 . f Preso x 2 2 , possiamo eliminare il valore assoluto, essendo ln (x - 1) 2 0 : ln (x - 1) 2 1 f 1 " ln (x - 1) 2 ln e f 1 " x-1 2 ef A1 + e f ; + 37 è l’intorno di + 3 cercato, quindi lim x "+3 1 funzione. 310 — 311 — 312 — 313 — 1 " x 2 1+ef. 1 = 0 e y = 0 è asintoto orizzontale della ln (x - 1) x . Verifica, mediante la definizione di limite, che la funzione ha un asin1-x toto orizzontale sia per x " + 3 , sia per x " - 3 . Rappresenta la funzione y = 1 Verifica che la funzione y = ln c1 + m ha come asintoto orizzontale la retta di equazione y = 0 sia per x x " + 3 , sia per x " - 3 . 2 x Verifica che la funzione y = ha come asintoto orizzontale la retta di equazione y = 2 , per x " + 3 . x +1 2 x -1 ha come asintoto orizzontale la retta di equazione y = 2 . La x funzione ha altri asintoti orizzontali? [sì, y =- 2 ] Verifica che la funzione y = 1461 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI Stabilisci se le seguenti funzioni ammettono come asintoti orizzontali le rette le cui equazioni sono indicate a fianco. 314 — 315 — x +1 , x -1 y= y = 1 per x " + 3 . [sì] 316 — x 1 , y = 1 per x "!3 . [sì] 1+x 1-x y= 317 — y= e x + e- x , y = 0 per x " + 3 . ex y= 1 , x-3 y = 0 per x "!3 . [no] [sì] Rappresenta graficamente le seguenti funzioni e verifica l’esistenza di un asintoto orizzontale mediante la definizione di limite. y=* 1 ex 318 — x 2 se x # 0 se x 2 0 y= 319 — 2 x-1 320 — 5. LA DEFINIZIONE DI xlim f ( x) = 3 "3 COMPLETA 321 322 y –1 c) 䉴 Teoria a pag. 1428 y — b) 1 x -1 osservando il grafico della funzione y = f (x). — a) y= O x 1 O lim f (x) = f; a) lim f (x) = f; b) x "-3 x "+3 lim f (x) = f. c) x"1 1 lim f (x) = f; x "-3 lim f (x) = f; x "+3 lim f (x) = f. x"1 Scrivi in forma simbolica il significato dei seguenti limiti. 323 — 324 — lim f (x) =- 3 ; x "+3 lim x "-3 1 - x =+ 3 ; lim f (x) =- 3 . x"3 lim ln 1 - x =+ 3 . x"3 Che cosa significa la seguente scrittura, per la funzione f(x)? 325 — 326 — 6M 2 0 7c 2 0 6 x con x 2 c, f (x) 1- M . 6M 2 0 7c 2 0 6 x 1 - c, f (x) 2 M . 1462 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English x PARAGRAFO 5. LA DEFINIZIONE DI lim f ( x) = 3 x" 3 ESERCIZI La verifica 327 ESERCIZIO GUIDA Verifichiamo i limiti: a) xlim (x3 + 2) =+ 3 ; b) xlim "-3 "+3 1 + 2x 2 =- 3 ; c) xlim (x2 + 1) =+ 3 . "3 x a) Dobbiamo verificare che, scelto M 2 0, esiste un intorno di + 3 per ogni x del quale si ha x 3 + 2 2 M. Risolviamo la disequazione: x3 + 2 2 M " x3 2 M - 2 x2 " 3 ⌱(+ ⬁) M-2. 3 L’insieme delle soluzioni è l’intorno di + 3 , M–2 A 3 M - 2; + 37 , quindi il limite è verificato. 1 + 2x2 1-M. x b) Scelto M 2 0, dobbiamo determinare un intorno di - 3 per ogni x del quale si abbia Risolviamo la disequazione: 1 + 2x2 1 + 2x2 1 + 2x2 + Mx 1-M " +M 1 0 " 1 0. x x x Poiché x " - 3 , supponiamo x 1 0; quindi, per verificare la disequazione, basta che sia positivo il numeratore: 2x 2 + Mx + 1 2 0. Nell’equazione associata, poiché M è scelto arbitrariamente grande, supponiamo M 2 2 8 e quindi M 2 - 8 2 0. Si ottiene quindi: ⌱(– ⬁) x1 -M - 4 M2 - 8 0 x2 -M + 4 M2 - 8 . Considerato x 1 0, abbiamo che per ogni x dell’intervallo E- 3; –M – M2 – 8 ––––––––––––– 4 -M - 4 M2 - 8 ; , che è un intorno di - 3 , è vera la condizione iniziale, quindi il limite è verificato. c) Scelto M 2 0, cerchiamo un intorno di 3, per ogni x del quale si abbia x 2 + 1 2 M. Risolviamo la disequazione, per la quale, supponendo M 2 1, otteniamo: x2 + 1 2 M " " x2 2 M - 1 x 1- M - 1 0 x 2 ⌱(⬁) " M - 1. – M–1 M–1 Per ogni x dell’intorno @- 3; - M - 1 6 , @ M - 1; + 36 di 3 è vera la condizione x 2 + 1 2 M, quindi il limite è verificato. Verifica i seguenti limiti mediante le relative definizioni. 328 — 329 — 330 — lim (x3 + 3) =+ 3 x "+3 lim x "+3 x 2 + 1 =+ 3 lim (- 3x3) =- 3 x "+3 331 — 332 — 333 — lim ln x"3 2 + x 2 =+ 3 lim x "-3 lim x "+3 x =+ 3 2 3 x =+ 3 334 — 335 — 336 — lim (x2 - 1) =+ 3 x "-3 lim 2 x - 4 =+ 3 x "+3 2 lim e x =+ 3 x "+3 1463 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 337 — 338 — 339 — 340 — 341 — 342 — 343 — CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI lim ^log 2 x - 2h =+ 3 lim x "+3 — —— x -1 =+ 3 x 347 —— lim (x 2 + 3) =+ 3 —— lim (x - x2) =- 3 —— —— x "+3 353 354 3 —— 2 =- 3 x-1 355 —— lim [1 - ln (1 + x2)] =- 3 350 x "-3 —— 1 - x2 =- 3 lim x "+3 x lim ln 349 2 - x =+ 3 x "-3 352 x "+3 x "+3 —— x"3 Verifica che i seguenti limiti sono errati. 1 357 358 =- 3 lim x "+3 — — x-1 2x3 - 1 se x # 1 , ln (x - 1) se x 2 1 lim y = !3 lim log 1 (x + 4) =- 3 348 x "-3 y=( x "!3 lim (4 - 2 x ) =- 3 346 2 lim —— lim (2 + 22x) =+ 3 x "+3 345 1+ x =+ 3 3 351 x "-3 — x "+3 lim x "+3 lim (- log 2 x2) =- 3 344 x3 - 1 =+ 3 lim x "+3 lim 2 x - 4 =- 3 356 —— 359 x "-3 — 1 - 2x 2 =+ 3 3x 2x - x2 b1l =+ 3 lim x "-3 2 lim x "-3 lim ] x2 + 2 + xg =+ 3 x "+3 lim ]x - - x g =- 3 x "-3 lim log x "+3 1 =- 3 x lim [ln (- x) + 1] =- 3 x "-3 Controlla, mediante il procedimento di verifica, se i seguenti limiti sono errati. 1 360 362 lim x 2 - 4 =+ 3 lim b + 1l =- 3 x " + 3 ex x "+3 — —— 1 361 363 lim (x - x 2) =+ 3 lim ln =- 3 x "-3 x "-3 1-x —— —— Rappresenta graficamente le seguenti funzioni, deduci dai grafici i limiti indicati a fianco ed esegui la verifica. 364 — 365 —— 366 —— x - 1, y= lim y . x "+3 y =- ln (x + 2), lim y . x "+3 x2 - 1 se x 2 0 y = ) -x , -e se x # 0 ESERCIZI VARI lim y, x "-3 lim y . x "+3 La definizione di limite TEST 367 — Se 6M 2 1020 esiste un intorno di x = 2 tale che f (x) - 3 + M 1 0 , allora: A lim 6 f (x) - 2@ =- 3 . x"3 B C D E lim 6 f (x) - 3@ =+ 3 . x"2 lim 6 f (x) - 3@ =- 3 . x"2 lim 62 - f (x)@ =- 3 . 368 — Se 6a 2 0 la disequazione f (x) + 5 1 a è ve3 rificata per x 2 1 + , allora: a lim 6 f (x) + 5@ = 0 . A x "+3 B C D x"3 lim 63 - f (x)@ =- 3 . x"2 E lim f (x) = 1. x"5 lim 6 f (x) + 5@ =+ 3 . x"1 lim f (x) =- 5 . x "-3 lim 6 f (x) + 5@ =+ 3 . x " 1+ 1464 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI VARI LA DEFINIZIONE DI LIMITE 369 —— Risolvendo la disequazione (x + 1) 2 1 f , puoi verificare uno solo fra i seguenti limiti. Quale? A lim (x 2 + 2x) =- 1 370 —— x "- 1 B lim (x2 + 2x + 1) = 1 C lim (x 2 + 2x) = 3 D E x"0 Se 6f 2 0 la disequazione f (x) - 2 1 f è ve1 rificata per x 1 3 - , allora: f lim f (x) = 3 . A x "-3 B C x"1 2 lim (x + 2x) = 0 x"0 D Nessuno dei precedenti. E lim f (x) =+ 3 . x " 3- lim [f (x) + 2] = 0 . x "+3 lim [f (x) - 2] = 0 . x "-3 lim f (x) = 2 . x "+3 Dal grafico della funzione y = f (x) deduci, se esistono, i limiti indicati. 371 y a) x lim f (x); "-3 d) x lim f (x); "+3 1 b) lim- f (x); e) lim+ f (x). — x"0 –1 O 1 x"0 c) lim f (x); x x"1 Esprimi mediante la definizione i casi a), b), d). 372 y a) x lim f (x); "-3 d) lim + f (x); 1 b) lim - f (x); e) lim+ f (x). — x "- 3 x "- 3 x"0 c) lim- f (x); x O –3 x"0 Esprimi mediante la definizione i casi d), e). 373 y — a) x lim f (x); "-3 d) lim f (x); b) lim f (x); e) x lim f (x). "+3 x "- 4 x"2 c) lim f (x); x –4 –1 2 y 374 — 2 1 –2 O x"0 Esprimi mediante la definizione i casi b), d). a) x lim f (x); "-3 d) x lim f (x); "+3 b) lim+ f (x); e) lim- f (x); c) lim+ f (x); f) lim- f (x). x"0 1 x x"1 ESERCIZI x"0 x"1 Esprimi mediante la definizione i casi a), f). 1465 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI 375 y — a) x lim f (x); "-3 e) x lim f (x); "+3 b) lim+ f (x); f) lim- f (x); c) lim+ f (x); g) lim- f (x); d) lim+ f (x); h) lim- f (x). x"0 x"0 O 1 x 2 x"1 x"1 –1 x"2 x"2 –2 Esprimi mediante la definizione i casi a), d), e). 376 17 — Suppose that the graph of y = f (x) is as given below. –4 Suppose the graph of y = f (x) is given below. y y 2 2 O –1 –2 377 17 — 2 6 x 4 1 –2 O 1 Find the following limits, if they exist: d) lim + f (x); a) lim f (x); x "- 4 x "- 4 b) lim f (x); a) What is lim- f (x)? e) lim+ f (x); x "- 2 x"1 x"4 c) lim+ f (x); b) What is lim+ f (x)? x"1 f) lim- f (x). c) What is lim f (x)? x"4 x"2 (USA Southern Illinois University Carbondale, Final Exam, Fall 2003) 6a) doesn’t exist; b) 0; c) 0; d) 2; e) - 2; f) 2@ x"1 (USA Southern Illinois University Carbondale, Final Exam, Fall 2002) 6a) 1; b) 2; c) doesn’t exist @ Disegna il grafico di una funzione y = f (x) che soddisfi le seguenti condizioni. 378 — 379 — f (-2) = 0; D = R; lim f (x) =+ 3 ; 380 — D = R - {0, 2}; y 2 0 per - 1 1 x 1 0 0 x 2 2; lim f (x) =- 3 ; 381 382 — y 2 0 per x 1 - 2 0 x 2 - 1; lim f (x) = 0 . x "+3 lim f (x) = 0 ; x " 0+ lim f (x) =+ 3 ; x " 0- lim f (x) =+ 3 ; x " 2+ lim f (x) =- 3 . x " 2- D = ]-1; 1[ 傼 ]1; + 3 [; y 2 0 per - 1 1 x 1 1 0 x 2 2; lim f (x) =+ 3 ; x "- 1+ — f (-1) = 0; x "-3 x "-3 D = R - {0}; lim f (x) = 3 ; x"1 lim f (x) =- 2 ; lim f (x) = 1- . x "+3 y 1 0 per x 1 - 2; f (-2) = 0; + lim f (x) = 0 ; + lim f (x) =+ 3 ; lim f (x) =+ 3 . x "-3 x " 0- x " 0+ D = R - {2}; f (0) = 0; y 2 0 per - 3 1 x 1 0 0 x 2 lim f (x) =- 3 ; x "-3 lim f (x) =+ 3 ; x"2 x lim f (x) = 0+ . x "+3 3 ; 2 x "+3 1466 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI VARI LA DEFINIZIONE DI LIMITE 383 — Dal grafico della funzione y = f (x) deduci, se esistono, i limiti indicati. y a) x lim f (x); "-3 d) x lim f (x); "+3 b) lim+ f (x); e) lim- f (x); c) lim+ f (x); f) lim- f (x). x"1 x"1 1 x"3 x"3 O 384 — 385 — ESERCIZI 1 3 x Esprimi mediante la definizione i casi a), b), c). a) Traduci la seguente scrittura con il linguaggio dei limiti: 1 6M 2 0 ∃d 2 0⏐6x ! ]1 - d; 1[, 1 - M. x-1 b) Esegui la verifica. c) Rappresenta graficamente la funzione evidenziando nel grafico il limite precedente. d) Dal grafico deduci il limite per x " + 3 e verificalo con la definizione. Data la funzione y = - ln (x - 2): a) rappresentala graficamente, utilizzando le trasformazioni geometriche; b) dal grafico deduci i valori di lim+ y e x lim y; "+3 x"2 c) verifica i limiti del punto precedente mediante le relative definizioni. 386 — 387 —— 388 —— Come nell’esercizio precedente, con la funzione y = 1 - ln x , con lim y e con lim y . x"0 x"1 1 se x 1 0 È data la funzione f (x) = * x + 1 . e- x - 1 se x $ 0 a) Traccia il suo grafico. b) Verifica l’esistenza di due asintoti orizzontali mediante le definizioni di limite. 1 : x-4 a) rappresentala graficamente; b) verifica l’esistenza di un asintoto verticale e di uno orizzontale, mediante le definizioni di limite; c) deduci dal grafico il valore di lim y ed esegui la verifica mediante la relativa definizione di limite. Data la funzione y = x"2 389 —— 390 -2 . 2-x b) Verifica l’esistenza di un asintoto verticale e di uno orizzontale. c) Trova la funzione inversa, giustificando la sua esistenza e rappresentala graficamente. Quali sono i suoi asintoti? a) Rappresenta graficamente la funzione y = a) Traduci le seguenti scritture con il linguaggio dei limiti: —— 1. 6a 2 0 7c 2 0 6 x con x + 2 1 c, 0 # 4 - f (x) 1 a ; 1 2. 6k 2 0 7c 2 0 6 x con 1 - c 1 x 1 1, 2 1-k. x -1 b) Esegui la verifica del limite del precedente punto 2. 1 c) Posto f (x) =- x 2 - 2x + 2 , verifica il limite del punto 1. 2 d) Verifica che xlim f (x) =- 3 . "3 ;a) lim f (x) = 4-, limx "-2 x"1 1 =- 3E x2 - 1 1467 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 391 CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI Determina il dominio della funzione: —— f (x) = x4 - x2 . Verificato che f (0) = 0 , dimostra che non esiste il limite: lim f (x) . x"0 392 —— [D: ]- 3; - 1] , {0} , [1; + 3[; non esiste il limite perché 0 è punto isolato] Data la funzione y = a + b log 2 x : a) determina a e b, sapendo che il suo grafico passa per (1; 4) ed è intersecato dalla retta di equazione y = 7 1 nel punto di ascissa ; 8 b) rappresenta graficamente la funzione; 1 c) disegna il grafico di g (x) = - 1; f (x) d) dimostra mediante il procedimento di verifica dei limiti che la funzione g(x) presenta un asintoto orizzontale e uno verticale; e) determina l’espressione analitica e rappresenta graficamente la funzione g- 1 (x). 4x + 3 1 ;a) a = 4, b =- 1; c) g (x) = 4 - log x - 1; d) x = 16, y =- 1; e) y = 2 x + 1 E 2 Rappresenta graficamente le seguenti funzioni, mediante le trasformazioni geometriche, e deduci dal grafico i limiti indicati a fianco, se esistono. 393 — 394 — 395 — 396 — y =- sen x ; a) x lim y; "+3 b) x lim y; "-3 c) lim y ; y =- x - 1 + 1; a) lim+ y ; b) x lim y; "+3 c) lim y . a) x lim y; "+3 b) x lim y; "-3 c) lim y ; x"0 d) lim+ y ; x"1 e) lim- y . a) x lim y; "+3 b) c) lim+ y ; d) lim- y ; e) lim y . y=) ln x se x 2 1 e x - 1 se x # 1 x"1 ; - (x + 1) 2 se x # 0 y=) ; x se x 2 0 lim y ; x "-3 x"0 d) limr y . x" 2 x"2 x"0 x"0 x"1 x "- 1 Che cosa significano le seguenti scritture? 397 — 398 — 399 — 400 — 401 — 6f 2 0 7d 2 0 6 x con x - 2 1 d, x ! 2, f (x) - 1 1 f . 6 M 2 0 7h 6 x 1 h , x 2 - 1 2 M . 6h 2 0 7d 2 0 6 x con 3 1 x 1 3 + d, x ! 2, f (x) + 2 1 h . 6M 2 0 7I (2) 6 x ! I (2), x ! 2, f (x) 1 - M . TEST Sia g: R " R . Allora l’espressione « 6a 2 0, 7b 2 0 tale che 0 1 x - 5 1 b implica g (x) 2 a » è la definizione di: A B lim g (x) = 5 . x "-3 lim g (x) = 5 . x "+3 C lim g (x) =+ 3 . D lim g (x) =- 3 . x"5 x"5 (Università di Trento, Facoltà di Matematica, Test di Analisi, 2003) 1468 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 6. PRIMI TEOREMI SUI LIMITI 402 — ESERCIZI Dimostra che lim (4x - 10) =- 2 , trovando un d 2 0 tale che (4x - 10) - (- 2) 1 f ogniqualvolx"2 ta 0 1 x - 2 1 d . (USA Stanford University, 2002) Trova un numero d 2 0 tale che 403 —— 5x + 1 - 4 1 0, 5 se 0 1 x - 3 1 d . (USA University of Central Arkansas Regional Math Contest, 2006) [d 1 0, 75] 6. PRIMI TEOREMI SUI LIMITI 䉴 Teoria a pag. 1430 Il teorema della permanenza del segno 404 —— 405 —— Sapendo che lim (4 - 9x 2) =- 5 , verifica il teorema della permanenza del segno determinando un intorno x "- 1 di - 1 nel quale la funzione f (x) = 4 - 9x2 abbia lo stesso segno del limite. Dopo aver verificato che lim (1 - x2) = 1, individua l’intorno dell’origine di raggio massimo per cui vale il x"0 teorema della permanenza del segno. Per ciascuno dei seguenti limiti verifica il teorema della permanenza del segno. 406 — 407 — lim (2x + 3) = 5 x"1 lim (2x2 - 8) =- 6 x"1 408 — 409 — lim x"2 lim x"2 x+4 =2 x+1 — x 2 = x+1 3 — 410 411 lim x"1 x2 1 = x+1 2 lim ]x - 2x + 1g = 1 x"4 Il teorema del confronto 412 ESERCIZIO GUIDA Date le funzioni h(x) = - x 2 + 4x - 3, f(x) = 2x - 2, g(x) = x 2 - 1, e sapendo che lim h (x) = lim g (x) = 0 , x"1 x"1 calcoliamo lim f (x) usando il teorema del confronto. x"1 Per applicare il teorema del confronto dobbiamo verificare le sue ipotesi, ossia che si abbia h (x) # f (x ) # g (x ) in un intorno di 1: - x 2 + 4x - 3 # 2x - 2 # x 2 - 1 " - x 2 + 4x - 3 # 2x - 2 ") " 2x - 2 # x2 - 1 - x 2 + 2x - 1 # 0 ") 2 - x + 2x - 1 # 0 1469 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI Poiché le disequazioni del sistema sono verificate 6x ! R, allora è verificata anche la disuguaglianza: y = x2 – 1 y = 2x – 2 y h(x) # f (x ) # g(x ) 6x ! R. Possiamo applicare il teorema del confronto e affermare che lim f (x) = 0 . O x"1 x 1 y = – x2 + 4x – 3 In ciascuno dei seguenti esercizi sono date tre funzioni, di cui due aventi lo stesso limite in un punto. Controlla se sono soddisfatte le ipotesi del teorema del confronto e in tal caso applicalo per calcolare il limite della terza funzione. 413 — 414 — 415 — 416 — h (x) =- x2 + 8x - 14 ; f (x) = 2x - 5 ; g (x) = x2 - 4x + 4 ; lim h (x) = lim g (x) = 1. h (x) = 1 - x2 ; f (x) = x 2 + 1; g (x) = 2x 2 + 1; lim h (x) = lim g (x) = 1. 2 2 h (x) =- x - 4x - 4 ; f (x) = x + 4x + 4 ; g (x) = x+2 ; - 2x + 4 h (x) = ; x-1 3 1 f (x) =- x + ; 4 2 2 g (x) =- x + 2x ; x"3 x"0 x"3 x"0 lim h (x) = lim g (x) = 0 . x "-2 x "-2 lim h (x) = lim g (x) = 0 . x"2 x"2 Applicando il teorema del confronto, verifica i seguenti limiti. 417 — 418 — 419 — 420 —— 421 —— lim sen x = 0 (Suggerimento. Ricorda che se un angolo x 2 0 è espresso in radianti, si ha sen x 1 x .) x " 0+ lim x "+3 lim x "+3 1 sen x sen x con 0 e con .l = 0 bSuggerimento. Confronta x x x cos x = 0 (Suggerimento. Ricorda che - 1 # cos x # 1.) x Dimostra che, date due funzioni f(x) e g(x), definite nello stesso dominio, tali che f (x) # g (x) e sen x f (x) = 0 . Applica il risultato per dimostrare che xlim = 0. lim g (x) = 0 , allora lim x"c x"c "3 x Date due funzioni f(x) e g(x), definite nello stesso dominio, tali che f (x) $ g (x) e lim g (x) = 3 , dimox"c . = 3 stra che lim f ( x ) x"c 1470 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English VERSO L’ESAME DI STATO ESERCIZI VERSO L’ESAME DI STATO TEST 1 — Sia f (x) una funzione definita in A = 52; 9? . Se 6f 2 0 ∃k 2 0⏐6x ! A, con 4 1 x 1 4 + k, f (x) - 1 1 f , è vero che: A B C D E 2 — Questi e altri test interattivi nel sito: zte.zanichelli.it lim f (x) = 1. x " 4+ lim f (x) =- 1. x " 4- lim f (x) = 1. x"4 lim f (x) = 1+ . x " 4+ lim f (x) = 1- . x " 4+ Data la funzione y = f (x), se 6k 2 0 ∃m 2 0⏐6x, con 2 - m 1 x 1 2, f (x) 2 k, è vero che: A B C 3 — 6 — x"k lim f (x) = 3 . x"m lim f (x) =+ 3 . x " 2- Se 6a 2 0 la disequazione sen x - f (x) 2 a è ve3 3 ra per r - # x # r + , allora: a a A lim 6sen x - f (x)@ =+ 3 . x"r B lim f (x) =+ 3 . x"2 C E lim+ f (x) = m . D x"2 E 4 Data la funzione f (x ) = 4 - x , l’espressione «Per ogni numero reale positivo m si può sempre determinare un numero reale positivo c m tale che risulti 4 - x 4 1 - m per ogni x 2cm » è la definizione di: B C D E 4 lim f (x) =+ 3 . Scrivere x lim f (x) = 6 significa che: "-3 A f (x) si avvicina sempre più a 6 per valori di x non negativi. B la differenza in valore assoluto tra f (x) e 6 è maggiore di un numero positivo piccolo a piacere al diminuire di x. C la differenza in valore assoluto tra f (x) e 6 è minore di un numero positivo piccolo a piacere all’aumentare di x. D f (x) si avvicina sempre più a 6 per valori di x non positivi. E la differenza in valore assoluto tra f (x) e 6 è minore di un numero positivo piccolo a piacere al diminuire di x. D A — 5 — lim (4 - x 4) =+ 3 . x "-3 lim (4 - x 4) = 1. x "+3 lim (4 - x 4) =+ 3 . x "+3 lim (4 - x 4) =- 3 . x "+3 lim (4 - x 4) =- 3 . x "-3 Se 6f 2 0 esiste un intorno destro di - 2 tale che 4 - f 1 f (x) # 4 , allora: A B C D E 7 —— lim f (x) =- 4 . x "- 2 lim f (x) =- 2 . 8 —— lim 6sen x - f (x)@ = r . x "+3 lim 6sen x - f (x)@ = r . x "-3 lim 6 f (x) - sen x @ = r . x"0 lim 6sen x - f (x)@ =+ 3 . x"a 4 Risolvendo la disequazione x - 4 2 , con f f 2 0, puoi verificare uno solo dei seguenti limiti. Quale? x =1 A lim x"3 x - 4 x 1 = B lim x " 3 4x - 4 4 4x - 4 =4 C lim x"3 x x =- 1 D lim x"3 x - 4 lim (x - 4) =+ 3 E x "-3 Se lim (x 2 - 3) =- 2 , allora 6f 2 0 7df tale che x"1 per x - 1 1 df si ha: A - f 1x1 f. B lim - f (x) = 4- . - f - 1 1 x 1 f + 1. C 1-f 1 x 1 1+f. lim f (x) = 4 . D - 1 + f 1 x 1- 1 - f . lim f (x) = 4- . E - f + 1 1 x 1 f + 1. x"4 x "- 2 + x "- 2+ x "- 2+ 1471 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 9 — CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI Se 6m 2 0 esiste un c 2 0 tale che e x 2+1 2m 10 — se x 2 c , allora è vero che: A B lim e x + 1 =+ 3 . 2 x "!3 x"0 lim e x + 1 = 0 . x "-3 2 x2 + 1 B C =+ 3 . C lim e x"c D lim e x + 1 =- 3 . x "+3 E Risolvendo la disequazione x - 1 2 - 2- M , possiamo verificare la validità di uno solo dei seguenti limiti. Quale? A lim log 2 (1 - x) =+ 3 . 2 lim log 2 (1 - x) =+ 3 . x " 1- lim log 2 (1 - x) =- 3 . x " 1- 1 lim 2 1 - x =+ 3 . x"1 1 =+ 3 . E lim x"1 x - 1 D lim e x + 1 = m . 2 x "+3 QUESITI 11 — 12 — Dopo aver scritto la definizione di punto di accumulazione per un insieme A di numeri reali, indica se sono vere o false le seguenti proposizioni, motivando le risposte. Se x0 è un punto di accumulazione per l’insieme A: VERO O FALSO? a) A è un insieme infinito. V F b) A può essere un insieme limitato. V F c) x0 deve appartenere ad A. V F d) ogni intorno di x0 deve contenere almeno un punto di A. V F Il punto (2; 6) appartiene al grafico di una funzione y = f (x), con dominio R. Puoi dedurre da ciò che lim f (x) = 6 ? Viceversa, se lim f (x) = 6 , puoi affermare che f (2) = 6 ? x"2 13 — 14 — 15 x"2 La funzione y = f (x) ha come dominio D = 50; 5? . Può avere un asintoto orizzontale? E verticale? Scrivi, utilizzando il linguaggio dei limiti, che una funzione y = f (x) ha un asintoto verticale di equazione x =- 2 e un asintoto orizzontale di equazione y = 4 . Una funzione periodica può avere un asintoto orizzontale? E verticale? — 16 — 17 — 18 — Dimostra che, se lim f (x) = l , allora lim [- f (x)] =- l . x"c x"c Dimostra che, se lim f (x) = l , allora lim [f (x) - k] = l - k . x"c x"c Dimostra che, se lim f (x) = l , allora lim f (x) = l . x"c x"c (Suggerimento. Ricorda la proprietà a - b # a - b .) 19 —— Enuncia e dimostra il teorema del confronto. Utilizzalo poi per dimostrare il limite: 1 - cos2 x lim = 0. x"0 x 1472 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English VERSO L’ESAME DI STATO 20 —— ESERCIZI Dopo aver definito il limite destro e il limite sinistro di una funzione in un punto, ricorrere a tali definizioni per verificare che risulta: lim c x + x " 0- x m =- 1, x lim c x + x " 0+ x m = 1. x (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso sperimentale, Sessione straordinaria, 2002, quesito 4) 21 —— Considerata la funzione reale di variabile reale f(x), affermare che x lim f (x) =+ 3 significa che per ogni "+3 numero reale M, esiste un numero reale N tale che, per ogni x, se x 2 N allora f(x) 2 M. È vero o è falso? Accompagnare la risposta con un’interpretazione grafica. (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso di ordinamento, Sessione suppletiva, 2006, quesito 7) PROBLEMI 22 — Dato l’insieme A = & x x = 3 + 2 , n ! N - ! 0 +0 : n a) verifica che x 0 = 3 è punto di accumulazione per A; 11 b) verifica che x1 = è un punto isolato; 3 c) trova l’estremo superiore e l’estremo inferiore di A; d) A è un insieme limitato? È chiuso? È finito? 23 —— È data la funzione: Z x ]] 4 - e f (x) = [ 1 ]] ln 1 x \ se x # 0 se x 2 0 a) Trova il dominio, studia il segno di f(x) e calcola le intersezioni con gli assi cartesiani. f (x) = 0- , lim+ f (x) = 0+ e lim f (x) = 3 . b) Verifica che x lim f (x) = 2- , x lim "-3 "+3 x"0 x"1 c) Rappresenta il grafico probabile di f(x) utilizzando le informazioni ottenute in a) e b). [a) D: x ! 1; y 2 0 per x 1 1; (0; 24 3 )] Data la funzione —— y= 1 : ex - 1 - 1 a) trova il suo dominio; b) studia il segno e determina le intersezioni con gli assi cartesiani; c) verifica che x lim y = 0 e che lim y = 3 ; "+3 x"1 d) disegna il grafico probabile di y utilizzando i dati ottenuti in a), b), c), sapendo che la funzione ha un asintoto orizzontale di equazione y = - 1. [a) D: x ! 1; b) y 2 0 per x 2 1] 1473 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 25 —— CAPITOLO 21. I LIMITI DELLE FUNZIONI Dato l’insieme A = &0, 1 2 3 4 5 , f0 , , , , , 6 10 14 18 22 a) sapendo che i suoi elementi si ottengono da una funzione da N a Q+, scrivi l’espressione analitica della funzione; 1 è un punto di accumulazione per l’insieme A; b) dimostra che x0 = 4 c) scelto un punto a piacere di A, verifica che è un punto isolato; d) A è un insieme limitato? È chiuso? È finito? n :a) y = , n ! ND 4n + 2 26 —— Data la funzione 1 y= a : 2x -2 4 a) determina a, sapendo che il grafico della funzione passa per b- 1; - l ; 7 b) trova il dominio e studia il segno; c) verifica che lim+ y = 0+ . [a) a = 2; b) D: x ! 0 / x ! 2; y 2 0 per 0 1 x 1 2] x"0 27 —— È assegnata la funzione: Z ]] - x - 1 f (x) = [ 2 x - 1 ] \ ln (x - 2) se x # - 1 se - 1 1 x # 2 se x 2 2 a) Rappresenta il suo grafico utilizzando le trasformazioni geometriche. b) Osservando il grafico, deduci i seguenti limiti: lim ! f (x), lim! f (x), lim f (x). x "!3 x "- 1 x"2 c) Verifica, usando le definizioni, i limiti: lim - f (x), lim+ f (x). x "- 1 28 —— x"2 : b) - 1 , 0; - 3, 3; + 3D 2 Considera la funzione: 1 y= . 1 - log 2 (x - 1) a) Trova il suo dominio e studia il segno. b) Rappresenta il grafico della funzione mediante le trasformazioni geometriche; osservando il grafico, conferma i risultati del punto a) e deduci i seguenti limiti: lim+ y , lim! y , lim y . x "+3 x"1 x"3 c) Esegui la verifica, mediante le definizioni, dei limiti dedotti nel punto b). [a) D: x 2 1 / x ! 3; y 2 0 per 1 1 x 1 3; b) 0+; " 3; 0-] 1474 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI 1. LE OPERAZIONI CON I LIMITI Nel capitolo precedente abbiamo definito e analizzato il concetto di limite. Ora è necessario imparare a calcolarlo. Abbiamo visto che il calcolo di xlim f (x) è rapido e semplice quando f(x) è una " x0 funzione continua, perché basta sostituire x0 in f(x). Sono poi utili alcuni teoremi relativi alle operazioni sui limiti che ora illustreremo. ● Una funzione f(x) è continua in x0 se lim f (x) = f (x 0) . x"x I teoremi che enunceremo sono validi sia nel caso di limite per x che tende a un valore finito, sia nel caso di limite per x che tende a +3 o -3. Perciò, quando non sarà importante distinguere, indicheremo con «x " a» una qualsiasi delle seguenti scritture: 0 x " x 0 ; x " x+0 ; x " x-0 ; x " + 3; x " - 3 . Il limite della somma algebrica di due funzioni Le funzioni hanno limite finito In generale, si può dimostrare il seguente teorema. TEOREMA ● Con le parole: il limite della somma di due funzioni è uguale alla somma dei loro limiti. Se xlim f (x) = l e xlim g (x) = m , dove l, m ! R , allora: "a "a lim 6 f (x) + g (x)@ = xlim f (x) + xlim g (x) = l + m . "a "a x"a DIMOSTRAZIONE ● Se scegliamo f piccolo a f è arbitra2 riamente piccolo. piacere, anche Siccome xlim f (x) = l , dalla definizione segue che in corrispondenza di ogni "a f valore positivo , arbitrariamente piccolo, esiste un intorno I1 di a tale che: 2 f f 6x ! I1 con x ! a . l - 1 f (x) 1 l + , 2 2 f Analogamente, poiché xlim g (x) = m , in corrispondenza dello stesso esi"a 2 ste un intorno I2 di a tale che: m- f f 1 g (x ) 1 m + , 2 2 6x ! I2 con x ! a . Per i punti x dell’intorno I = I1 + I2 diversi da a, valgono entrambe le disugaglianze precedenti e quindi, sommando membro a membro, otteniamo bl - f l + bm - f l 1 f (x) + g (x) 1 bl + f l + bm + f l , 2 2 2 2 ossia: (l + m) - f 1 f (x) + g (x) 1 (l + m) + f, 6x ! I con x ! a . Abbiamo pertanto verificato che in corrispondenza di ogni arbitrario f 2 0 esiste un intorno di a tale che per ogni suo punto x ! a si ha f (x) + g (x) - (l + m) 1 f , cioè: lim 6 f (x) + g (x)@ = l + m . x"a 1476 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE OPERAZIONI CON I LIMITI TEORIA ● In particolare, questo teorema dice che per ogni x0 tale che xlim f (x)= f (x 0) e xlim g (x)= g (x 0) "x "x 0 0 si ha xlim [ f (x) + g (x)] = f (x 0) + g (x 0) . " x0 Questo significa che la somma algebrica di due funzioni continue è una funzione continua. ESEMPIO Consideriamo le due funzioni f (x) = 2x - 6 e g (x) = x + 3 e i loro limiti per x " 4: lim (2x - 6) = 2 e lim (x + 3) = 7 . x"4 x"4 La funzione somma s (x) = f (x) + g (x) è: s (x) = (2x - 6) + (x + 3) = 3x - 3 . Il limite di s (x) per x che tende a 4 è: lim (3x - 3) = 9 . x"4 Osserviamo che 9 = 2 + 7, ossia il limite della funzione s (x) è uguale alla somma dei limiti di f (x) e di g (x). Le funzioni non hanno entrambe limite finito Cosa succede quando una delle due funzioni ha limite infinito? E quando entrambe hanno limite infinito? Con i simboli + 3 e - 3 non si possono eseguire operazioni ragionando come se si trattasse di numeri reali. Per esempio, si può dimostrare che se xlim f ( x) = l e "a lim g ( x ) , che è come dire: =+ 3 , allora lim f ( x ) g ( x ) + =+ 3 @ 6 x"a x"a l + (+ 3) =+ 3 . Una relazione simile per i numeri reali a + b = b è vera solo se a = 0 . Riassumiamo nella tabella i vari casi che si possono presentare nei calcoli dei limiti della somma di due funzioni. ● In questa tabella, come g(x) 5 ᐍ +3 -3 m m+l +3 -3 +3 +3 +3 ? -3 -3 ? -3 f (x) nelle successive, nella prima colonna mettiamo i valori a cui tende f(x), nella prima riga quelli a cui tende g(x) e all’incrocio tra riga e colonna quelli a cui tende la funzione indicata dall’operatore. Con ? indichiamo le forme indeterminate. Nella tabella si può notare che i casi in cui si sommano + 3 e - 3 non hanno come risultato 0, come ci si potrebbe erroneamente aspettare. Questa è una forma di indecisione o forma indeterminata. Consideriamo, per esempio, la funzione f (x) = 2x e le tre funzioni: g1 (x) =- 2x + 1; g2 (x) =- x ; g3 (x) =- 3x . Per x " + 3 , il limite di f (x) è + 3 , mentre i limiti di g1 (x), g2 (x) e g3 (x) sono - 3. 1477 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI Calcoliamo le funzioni somma: s1 (x) = f (x) + g1 (x) = 2x - 2x + 1 = 1; s2 (x) = f (x) + g2 (x) = 2x - x = x ; s3 (x) = f (x) + g3 (x) = 2x - 3x =- x . Calcoliamo il limite per x " + 3 di tali funzioni: ● Quando, nel prossimo paragrafo, calcoleremo limiti che si presentano in forma indeterminata + 3 - 3 , cercheremo di scrivere la funzione somma in modo diverso da quello iniziale, per eliminare l’indeterminazione. lim s (x) x "+3 1 = x lim 1 = 1; "+3 lim s (x) x "+3 2 x =+ 3 ; = x lim "+3 lim s (x) x "+3 3 = x lim (- x) =- 3 . "+3 Abbiamo ottenuto tre risultati diversi: non può quindi esistere una regola che permetta di ottenere in generale il limite della funzione somma f (x) + g (x) quando i limiti delle funzioni f (x) e g (x) sono rispettivamente + 3 e - 3 . Per questo motivo diciamo che siamo in presenza della forma indeterminata + 3 - 3. Il limite del prodotto di due funzioni Le funzioni hanno limite finito TEOREMA Limite del prodotto di una costante (diversa da 0) per una funzione Sia k un numero reale diverso da 0 e xlim f (x) = l ! R . Allora: "a lim [k $ f (x)] = k $ xlim f (x) = k $ l . "a x"a DIMOSTRAZIONE Distinguiamo due casi. 1. k 2 0 . Sia f 2 0 arbitrariamente piccolo; poiché xlim f (x) = l , in corri"a f spondenza di 2 0 esiste un intorno I di a tale che: k f f l - 1 f (x) 1 l + , 6x ! I con x ! a . k k Allora, moltiplicando tutti i membri delle disequazioni per k, otteniamo k $ l - f 1 k $ f (x) 1 k $ l + f, 6x ! I con x ! a , cioè: lim [k $ f (x)] = k $ l = k $ xlim f (x). "a x"a 2. k 1 0 . In questo caso si ha - k 2 0 e quindi, per quanto è appena stato dimostrato: lim [- k $ f (x)] =- k $ l . x"a 1478 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE OPERAZIONI CON I LIMITI TEORIA Quindi per ogni f 2 0 esiste un intorno I di a tale che: - k $ l - f 1 - k $ f (x) 1 - k $ l + f, 6x ! I con x ! a . Moltiplicando tutti i membri delle disequazioni per -1, si invertono i versi delle disuguaglianze e si cambia segno: k $ l + f 2 k $ f (x) 2 k $ l - f, 6x ! I con x ! a . Riotteniamo quindi xlim [k $ f (x)] = k $ l = k $ xlim f (x). "a "a ESEMPIO Se lim (3x - 1) = 5 , allora lim 4 $ (3x - 1) = 4 $ 5 = 20. x"2 x"2 TEOREMA Se xlim f (x) = l e xlim g (x) = m con l, m ! R , allora: "a "a lim [ f (x) $ g (x)] = xlim f (x) $ xlim g (x) = l $ m . "a "a x"a ● Con le parole: il limite del prodotto di due funzioni è uguale al prodotto dei loro limiti. DIMOSTRAZIONE Dimostriamo inizialmente il caso in cui l = m = 0. Applichiamo la definizione di limite: per le ipotesi fatte possiamo dire che, preso f 2 0 arbitrariamente piccolo (possiamo assumere che f 1 1), esistono due intorni I 1 e I 2 di a tali che: f (x) 1 f, 6x ! I1 con x ! a g (x) 1 f, 6x ! I2 con x ! a. e Allora nell’intorno I = I1 + I2 sono verificate entrambe le disuguaglianze e quindi, moltiplicando tra loro entrambi i membri, abbiamo: f (x) $ g (x) 1 f2 1 f, 6x ! I con x ! a. ● Se f 1 1, allora f2 1 f. Ciò significa che: lim [ f (x) $ g (x)] = 0 . x"a Sfruttiamo ora questo risultato per dimostrare il caso più generale. Osserviamo che lim [ f (x) - l] = 0 ; x"a lim f (x) = l " x"a lim g (x) = m " x"a x"a lim [g (x) - m] = 0 ; allora: lim [ f (x) - l] [g (x) - m] = 0 . x"a Poiché [ f (x) - l] [g (x) - m] = f (x) $ g (x) - f (x) $ m - l $ g (x) + l $ m " " f (x) $ g (x) = [ f (x) - l] [g (x) - m] + f (x) $ m + l $ g (x) - l $ m , passando al limite in entrambi i membri, risulta: lim [ f (x) $ g (x)] = 0 + l $ m + l $ m - l $ m = l $ m . x"a ● Applichiamo il teorema della somma dei limiti e quello del prodotto nei casi particolari di limiti entrambi nulli e di prodotto di una costante per una funzione. 1479 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI ESEMPIO Essendo lim 3x = 3 e lim (x + 1) = 2 , allora lim 3x (x + 1) = 3 $ 2 = 6 . x"1 x"1 x"1 Infatti, la funzione prodotto è p (x) = 3x (x + 1) = 3x2 + 3x , e il limite per x che tende a 1 di tale funzione è proprio uguale a 6. ● Analogamente a quanto visto per la somma di due funzioni, questi ultimi due teoremi permettono di affermare che il prodotto di due funzioni continue (in particolare il prodotto di una costante per una funzione continua) è una funzione continua. Le funzioni non hanno entrambe limite finito Se le funzioni non hanno entrambe limite finito, per il limite del prodotto si possono presentare diversi casi che riassumiamo nella tabella, osservando che anche quando si usano i simboli + 3 e - 3 vale ancora la regola dei segni. g(x) 9 ᐍ2 0 ᐍ1 0 0 +3 -3 m20 m$l m$l 0 +3 -3 10 m$l m$l 0 -3 +3 0 0 0 0 ? ? +3 +3 -3 ? +3 -3 - -3 +3 ? -3 +3 f (x) ESEMPIO Supponiamo noti lim (- 4x) =- 4 e lim x"1 x"1 lim (- 4x) $ x"1 ● Utilizziamo la forma abbreviata 3 $ 0 per indicare + 3 $ 0 e - 3 $ 0 . 1 =+ 3 . Allora: (x - 1) 2 1 =- 3 . (x - 1) 2 Notiamo che anche nella tabella precedente compare una forma indeterminata, o forma di indecisione: 3 $ 0 . Una funzione ha limite 0 e l’altra ha limite infinito 1 Consideriamo, per esempio, la funzione f (x) = 3x 2 e le funzioni g1 (x) = 2 e x 1 g 2 (x ) = 4 . x Quando x " 0, il limite di f (x) è uguale a 0, mentre i limiti di g 1 (x ) e g 2 (x ) sono entrambi + 3. Calcoliamo le funzioni prodotto: p1 (x) = f (x) $ g1 (x) = 3x2 $ 1 = 3; x2 p2 (x) = f (x) $ g2 (x) = 3x 2 $ 1 3 = 2 . x4 x 1480 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE OPERAZIONI CON I LIMITI Si verifica che: lim p1 (x) = 3; lim p2 (x) =+ 3 . x"0 x"0 L’esempio mostra che non esiste una regola generale. Ecco perché 0 $ 3 è una forma indeterminata. TEORIA ● Vedremo nel prossimo paragrafo che in alcuni casi, riscrivendo la funzione prodotto in modo opportuno, possiamo liberarci della forma indeterminata e calcolare il limite. Il limite della potenza TEOREMA Se n ! N - {0} e xlim f (x) = l , allora: "a lim 6 f (x)@n = 7 xlim f (x)An = ln . "a x"a Il teorema può essere dimostrato pensando che la potenza n-esima di una funzione è il prodotto di tale funzione per se stessa n volte, e quindi si possono applicare i teoremi sul prodotto di funzioni. In particolare, per f(x) = x abbiamo: lim xn = xn0, x " x0 lim xn =+ 3, x "+3 + 3 se n è pari lim xn = * . - 3 se n è dispari x "-3 Inoltre, combinando questo risultato con il teorema sul limite del prodotto di una funzione per una costante e sul limite della somma di due funzioni, possiamo determinare il limite di un polinomio P(x) per x che tende a un valore finito x0: lim P (x) = P (x 0), 6x 0 ! R . ● Si ha allora, per esempio, x " x0 lim (x3 - 4x) = Quindi possiamo dire che i polinomi sono funzioni continue in R. x"2 = 23 - 4 $ 2 = 0. Possiamo poi estendere il teorema anche al caso di esponente reale a diverso da 0. La funzione ha limite ⫹3 Abbiamo la tabella a fianco. f (x) a 6f (x)@a +3 a20 (+ 3) a =+ 3 +3 a10 (+ 3) a = 0+ L’esponente è una funzione Il teorema della potenza si può estendere al caso [f (x)] g (x) . ● Il caso di f(x) che tende a g(x) g (x) 0 +3 -3 +3 ? +3 0+ 0+ ? 0+ +3 1 1 ? ? 0 1ᐍ1 1 1 0 +3 ᐍ2 1 1 +3 0+ [f (x))] f (x) + - 3 non si può presentare perché nella potenza [f (x)] a deve essere f (x) 2 0 . Per lo stesso motivo, f(x) può tendere a 0 solamente per eccesso, e non può essere lim f (x) = 0-. ● Ricorda che ci sono due tipi di funzione esponenziale: uno con la base compresa fra 0 e 1 e l’altro con la base maggiore di 1. 1481 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI ● Utilizziamo le forme abbreviate: 3 0 per indicare (+ 3 )0, 00 per indicare (0+ )0, 13 per 1+ 3 e 1- 3 . ● Questo teorema è una conseguenza del teorema sul limite della potenza n-esima di una funzione; infatti, ponendo { (x) = n f (x) , si ha f (x) = [{ (x)] n e quindi, passando al limite in entrambi i membri dell’uguaglianza, risulta l = [xlim { (x)] n , cioè "a lim n x"a f (x) = n l. Nella tabella precedente troviamo altre tre forme indeterminate: 3 0, 0 0, 13 . Il limite della radice n-esima di una funzione TEOREMA Se xlim f (x) = l, l ! R e l 2 0 , allora: "a lim n x"a f (x ) = n lim f (x) = n l. x"a Se n è dispari, questo risultato vale anche per l # 0 . ESEMPIO Essendo lim (5x - 1) = 4 , allora lim x"1 x"1 5x - 1 = 2 . Il limite della funzione reciproca TEOREMA Se lim 3x = 6 , x"2 allora lim x"2 1 1 = . 3x 6 Se lim (x - 5) = 0 , x"5 allora lim x"5 1 : f (x) 1 1 1 = = ; • se xlim f (x) = l ! R, l ! 0 , allora xlim "a " a f (x) lim f ( x ) l x"a 1 f (x) =- 3 , allora xlim = 0; • se xlim f (x) =+ 3 , o xlim "a "a " a f (x ) quando esiste un intorno di a in cui f (x) ! 0 : 1 =+ 3 ; • se xlim f (x) = 0+ , allora xlim "a " a f (x ) 1 • se xlim f (x) = 0- , allora xlim =- 3 . " a f (x ) "a Consideriamo una funzione f (x) e la sua reciproca ● Esempi. 1 = 3. x-5 Se xlim 2x = 3 , "3 1 = 0. 2x Scrivendo 3 intendiamo dire che il risultato può essere + 3 o - 3 . allora xlim "3 Il limite del quoziente di due funzioni Le funzioni hanno limite finito, di cui almeno uno diverso da 0 TEOREMA ● Osserviamo che, per il teorema della permanenza del segno, se m ! 0 , allora g (x) ! 0 in tutto un intorno di a. Se xlim f (x) = l e xlim g (x) = m , e m ! 0 , allora: "a "a lim x"a lim f (x) f (x) l . = x"a = ( ) g (x) lim g x m x"a DIMOSTRAZIONE f (x) 1 = f (x) $ , per il teorema del limite delg (x) g (x ) la funzione reciproca e del limite del prodotto di due funzioni, abbiamo: f (x) 1 1 l . = xlim = xlim = lim f (x) $ xlim f (x) $ x " a g (x ) "a " a g (x ) "a lim ( ) g x m x"a Siccome possiamo scrivere ESEMPIO x-1 2 = . 2x + 1 7 x-3 0 = = 0. 2. Essendo lim (x - 3) = 0 e lim (2x + 1) = 7, allora lim x"3 x"3 x " 3 2x + 1 7 1. Essendo lim (x - 1) = 2 e lim (2x + 1) = 7, allora lim x"3 x"3 x"3 1482 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE OPERAZIONI CON I LIMITI ● Questo teorema permette di affermare che il quoziente TEORIA f (x) di due funzioni continue in un g (x) punto x0 è una funzione continua se g (x 0) ! 0 . P (x) , cioè una funzione razionale fratta, è una In particolare, il quoziente di due polinomi Q (x) funzione continua in tutti i punti che non annullano il denominatore Q(x). Le funzioni non hanno entrambe limite finito Si possono presentare i casi riassunti nella tabella. g(x) f (x) g (x) m!0 0 +3 -3 ᐍ! 0 l m 3 0 0 0 0 ? 0 0 + 3 3 ? ? -3 3 3 ? ? f (x) Abbiamo le forme di indecisione: 0 3 , . 0 3 Il limite delle funzioni composte Consideriamo due funzioni, y = f (z) e z = g (x), per le quali possiamo fare la composizione f(g(x)), cioè tali che g(x) appartiene al dominio di f per ogni x appartenente al dominio di g. TEOREMA Siano y = f (z) e z = g (x) tali che f(z) è continua in z0 e xlim g (x ) = z 0 . "a Allora: lim f (g (x)) = f (xlim g (x)) = f (z0). "a x"a In particolare, se g(x) è continua in x0 e f(z) è continua in z0 = g(x0), allora: lim f (g (x)) = f (xlim g (x)) = f (g (x 0)), "x x " x0 0 cioè la funzione composta f(g(x)) è continua in x0. ESEMPIO La funzione y = sen 4x è la funzione composta da z = g (x) = 4x, continua in R, e da y = f (z) = sen z , continua in R e quindi in ogni punto dell’immagine di g. La funzione composta f % g è f ( g (x)) = sen 4x , continua in R. r Per esempio, limr sen 4x = sen b4 $ l = sen r = 0 . 4 x" 4 ● Per poter comporre due funzioni è necessario che il codominio della prima funzione sia contenuto nel dominio della seconda funzione. In questo caso i due insiemi coincidono con R. 1483 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI Continuità della funzione inversa ● Ricordiamo che funzioni sempre crescenti o sempre decrescenti sono esempi di funzioni biettive. Se y = f (x ) è una funzione biettiva in un intervallo D, allora esiste la funzione inversa f -1 definita nel codominio di f. Per essa si può dimostrare il seguente teorema. TEOREMA Se y = f (x ) è una funzione biettiva e continua in D, allora la funzione inversa f -1 è continua nel codominio di f . ● La funzione arccos x è l’inversa della restrizione di cos x all’intervallo [0; r]. x"0 La funzione cos x è continua in R e quindi la funzione arccos x è continua per tutti i valori di [-1; 1], in particolare per x = 0. Quindi: r r lim (arccos x + 4x) = lim arccos x + lim 4x = + 0 = . x"0 x"0 x"0 2 2 2. LE FORME INDETERMINATE IN PRATICA 䉴 ESEMPIO Calcoliamo lim (arccos x + 4x). Videolezione 65 ● Non esistono regole generali per il calcolo delle forme indeterminate, che vanno quindi risolte caso per caso. Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, le forme indeterminate che possiamo incontrare nel calcolo dei limiti sono sette: 0 3 3 0 , 1 , 0 , 30 . + 3 - 3, 3 $ 0, , 0 3 Esaminiamo ora, attraverso alcuni esempi, come calcolare i limiti che si presentano in forma indeterminata. La forma indeterminata ⫹3 - 3 ESEMPIO 1. x lim (x "+3 x2 + 1) si presenta in forma indeterminata + 3 - 3 , perché: lim x =+ 3 e x lim ("+3 x "+3 x2 + 1) =- 3 . Per calcolare questo limite possiamo riscrivere la funzione data in modo che nell’argomento del limite scompaia la differenza x - x 2 + 1 e appaia invece la somma x + x2 + 1 . Per far ciò, moltiplichiamo e dividiamo la funzione per x + x2 + 1 : ● Abbiamo usato il pro- dotto notevole (a - b)(a + b) = a 2 - b 2 , con a = x e b = x 2 + 1 . Nota che x + x 2 + 1 è sicuramente diverso da 0. x- x 2 + 1 = (x = x+ x 2 + 1) $ x+ x+ x2 - (x2 + 1) x2 + 1 = = 2 x +1 x + x2 + 1 -1 . x2 + 1 Quando x " + 3 , il denominatore della frazione x + x2 + 1 tende a + 3 , quindi, per il teorema del limite della funzione reciproca, la frazione tende a 0, ossia: lim (x - x "+3 x2 + 1) = x lim "+3 x+ -1 = 0. x2 + 1 1484 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 2. LE FORME INDETERMINATE TEORIA 2. x lim (x 4 - 3x2 + 1) si presenta nella forma indeterminata + 3 - 3 . "+3 Raccogliendo il fattore x 4, il limite diventa: lim x 4 c1 - x "+3 3 1 + 4 m. x2 x cPoiché x lim "+3 1 3 m c1 - 32 + 14 m = 1. = 0 e x lim = 0, risulta x lim "+3 " + 3 x4 x x x2 Inoltre, x lim x 4 =+ 3 , quindi, per il teorema del limite del prodotto, tro"+3 vandoci nel caso di un limite finito (diverso da 0) e uno infinito, risulta: lim x 4 c1 - x "+3 3 1 + 4 m =+ 3 . x2 x Il procedimento utilizzato nell’esempio 2 si generalizza come segue. Il limite di una funzione polinomiale In generale, per calcolare il limite di una funzione polinomiale per x " + 3 (o per x " - 3 ), lim (a 0 xn + a1 xn - 1 + f + an), x "+3 (x " - 3) ● Questo procedimento è necessario se nel limite del polinomio compare la forma indeterminata + 3 - 3 . Esempio: lim (x 2 - 2x) ; x "+3 lim (x3 + x 2) . x "-3 procediamo così: • raccogliamo a fattor comune x n: lim xn ca0 + x "+3 (x " - 3) ● n è il grado del polinomio. a a1 a + 22 + f + nn m ; x x x • poiché, per x che tende a + 3 o - 3 , il limite di lim ca0 + x "+3 (x " - 3) a a1 a 2 , , f, nn vale 0, risulta x x2 x a a1 a + 22 + f + nn m = a0 x x x e quindi: lim (a 0 xn + a1 xn - 1 + f + an) = xlim a xn . "+3 0 x "+3 (x " - 3) (x " - 3) Tale limite vale + 3 o - 3 . Il segno si determina applicando la regola dei segni al prodotto a 0 x n . ESEMPIO lim (6x3 + 4x2 - 5) = x lim x 3 $ c6 + "-3 x "-3 4 5 6x3 =- 3 . - 3 m = x lim "-3 x x 1485 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI La forma indeterminata 0 $ 3 ESEMPIO Calcoliamo il seguente limite: lim-(1 - sen x) $ tg x . x" r 2 Con il calcolo diretto otteniamo la forma indeterminata 0 $ 3, perché: lim-(1 - sen x) = 0 , x" r 2 lim-tg x =+ 3 . x" ● Per x vicino a 1 + sen x ! 0 . r , si ha 2 r 2 sen x Ricordiamo che tg x = e moltiplichiamo e dividiamo la funzione data cos x per (1 + sen x ): (1 - sen x) $ tg x $ ● Poiché x si avvicina a r , abbiamo cos x ! 0 e 2 quindi possiamo semplificare per cos x. ● Analogamente calcoliamo lim+(1 - sen x) $ tg x = 0 x" r 2 e quindi abbiamo: limr (1 - sen x) tg x = 0 . x" 2 = (1 - sen x) (1 + sen x) 1 + sen x = $ tg x = 1 + sen x 1 + sen x 1 - sen2 x sen x cos 2 x sen x sen x $ cos x = = $ $ . 1 + sen x cos x 1 + sen x cos x 1 + sen x r, il numeratore sen x $ cos x tende a 0, mentre il denomina2 tore 1 + sen x tende a 2, quindi, per il teorema del limite del quoziente di due 0 funzioni, la frazione tende a , ossia a 0: 2 Quando x " lim- (1 - sen x) $ tg x = lim- r x" 2 r x" 2 sen x $ cos x = 0. 1 + sen x La forma indeterminata 3 3 Il limite di una funzione razionale fratta per x " 3 Dato il limite lim x "+3 (x " - 3) ● n e m sono rispettivamente il grado del numeratore e quello del denominatore. Si ha la forma inde3 terminata se n $ 1 e 3 m $ 1. a0 xn + a1 xn - 1 + f + an , b0 xm + b1 xm - 1 + f + bm quando almeno un coefficiente delle potenze di x è diverso da 0 sia a numerato3 , perché il numere sia a denominatore, questo limite si presenta nella forma 3 ratore e il denominatore tendono a 3 quando x tende a 3. Forniamo tre esempi di calcolo di limite con n 2 m , n = m , n 1 m . 1486 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 2. LE FORME INDETERMINATE TEORIA Il grado del numeratore è maggiore del grado del denominatore ESEMPIO x5 - 2x2 + 1 . 3x 2 - 2x + 6 Raccogliamo a fattor comune x 5 al numeratore e x 2 al denominatore: Calcoliamo il limite x lim "+3 2 x $ c1 - 3 + x lim x "+3 2 x 2 $ c3 - + x 5 1 m c1 - 23 + x x5 = lim x3 $ x "+3 6 m c3 - 2 + x2 x tende a + 3 1 m x5 . 6 m x2 tende a 1 tende a 3 ● Semplifichiamo x 5 con x 2 ; possiamo supporre x ! 0 perché x tende a + 3 (lo stesso accadrebbe se x tendesse a - 3 ). Si ha quindi: x5 - 2x2 + 1 =+ 3 . 3x2 - 2x + 6 lim x "+3 Il grado del numeratore è uguale al grado del denominatore ESEMPIO Calcoliamo il limite x lim "+3 (x " - 3) 1 - 2x 2 . 3x + 2 x - 5 2 Raccogliamo a fattor comune x 2 sia al numeratore sia al denominatore: 1 c 12 - 2m x $ c 2 - 2m x x . = x lim " + 3 2 5 x 2 $ c3 + - 2 m (x " - 3) c3 + 2 - 52 m x x x x tende a -2 2 lim x "+3 (x " - 3) tamente diverso da 0, visto che cerchiamo il limite per x tendente a 3). tende a 3 Per il teorema del quoziente dei limiti, la frazione tende a lim x "+3 (x " - 3) ● Semplifichiamo x 2 (cer- 2 , pertanto: 3 1 - 2x 2 2 =- . 2 3 3x + 2x - 5 2 è il rapporto fra i coefficienti dei termini di grado mas3 simo, ossia dei termini con x 2, del numeratore e del denominatore. Osserviamo che - Il grado del numeratore è minore del grado del denominatore ESEMPIO 2x - 1 . x 3 + 2x Raccogliamo x al numeratore e x 3 al denominatore: Calcoliamo il limite x lim "-3 1 b2 - 1 l x $ b2 - l x 1 x lim . = x lim $ " - 3 x2 x "-3 2 x3 $ c1 + 2 m c1 + 22 m x x tende a 0 tende a 2 ● Semplifichiamo x con x 3 ( x ! 0 perché x " - 3 ). tende a 1 Quindi: lim x "-3 2x - 1 = 0. x3 + 2x 1487 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI In generale, data una funzione razionale fratta a0 xn + a1 xn - 1 + f + an , b0 xm + b1 xm - 1 + f + bm con il numeratore di grado n e il denominatore di grado m, abbiamo: Z ] ! 3 se n 2 m ]a n n-1 a 0 x + a1 x + f + an [ 0 se n = m = lim 1 m m x " + 3 b 0 x + b1 x f b + + ] b0 m (x " - 3) ] se n 1 m \0 Il segno da attribuire a 3 nel caso n 2 m è dato dal prodotto dei segni di: a lim xn - m e 0 . x "+3 b 0 (x " - 3) f (x) = La forma indeterminata 0 0 ESEMPIO Calcoliamo il limite ● La tecnica utilizzata in questo esempio si applica, più in generale, al caso di due polinomi f(x) e g(x), di grado qualunque, che si annullino entrambi per x " x0 . lim x"3 x 2 - 2x - 3 , 2x 2 - 9 x + 9 che si presenta in forma indeterminata 0 , perché: 0 lim (x2 - 2x - 3) = 0 e lim (2x2 - 9x + 9) = 0 . x"3 x"3 Poiché il valore 3 annulla sia il numeratore sia il denominatore, scomponiamo in fattori entrambi: ● Per x " 3 , possiamo supporre x - 3 ! 0 . x2 - 2x - 3 = (x - 3) (x + 1) 2x2 - 9x + 9 = (x - 3) (2x - 3) (x - 3) (x + 1) 4 x2 - 2x - 3 x+1 lim 2 = lim = lim = . x " 3 2x - 9x + 9 x " 3 (x - 3) (2x - 3) x " 3 2x - 3 3 Le forme indeterminate 0 0, 3 0, 13 Le forme indeterminate 00, 30, 13 si incontrano nei calcoli di limite del tipo lim f (x) g (x), x"a con f (x) 2 0 . Ricorrendo all’identità a = e lna possiamo scrivere: f (x) g (x) = e ln f (x) g (x) = e g (x) ln f (x) . Allora se, per esempio, g (x) " 0 e f (x) " 0+ , nella funzione e g (x) ln f (x) all’esponente compare la forma indeterminata 0 $ 3. ESEMPIO 1 Calcoliamo x lim x ln x . "+3 Poiché x lim "+3 Scriviamo: x 1 = 0 , si ha la forma indeterminata 30 . ln x 1 ln x =e 1 ln x ln x 1 = e ln x $ ln x = e . Il limite vale allora e. 1488 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 3. I LIMITI NOTEVOLI 3. I LIMITI NOTEVOLI TEORIA IN PRATICA 䉴 Videolezione 66 Illustriamo due limiti particolari, detti notevoli perché sono fondamentali nelle applicazioni dell’analisi. Un primo limite notevole Consideriamo lim x"0 sen x , con x espresso in radianti. x Poiché lim sen x = 0 e lim x = 0 , siamo in presenza della forma indeterminax"0 x"0 0 ta . Dimostriamo che 0 lim x"0 sen x = 1. x Osserviamo che la funzione sen x è pari, poiché x ● Una funzione f(x) è pari se f (- x) = f (x) . sen (- x) - sen x sen x = = , -x -x x e quindi il suo grafico è simmetrico rispetto all’asse y. Possiamo allora affermare che lim x " 0- sen x sen x , = lim+ x x x"0 e quindi nella dimostrazione ci limitiamo al caso lim+ x"0 Consideriamo il cerchio trigonometrico e un angolo positivo di ampiezza x. Se x è in radianti, la sua misura coinci% de con quella di AP, mentre la misura di PQ è sen x e quella di TA è tg x. Essendo % PQ 1 AP 1 TA , sen x . x 䉳 Figura 1 y T P ● Poiché x " 0+ , si può x O Q A x supporre che x 1 r . 2 abbiamo che sen x 1 x 1 tg x . Dividiamo i termini della disuguaglianza per sen x, 11 x 1 , 1 sen x cos x sen x e passiamo ai reciproci, ottenendo: cos x 1 1 1. x sen x è compresa fra la funzione cos x e la funzione costante 1. PosLa funzione x siamo applicare il teorema del confronto: essendo lim+ cos x = 1, la funzione x"0 sen x è compresa fra due funzioni che per x " 0+ tendono entrambe a 1, quinx di anch’essa tende a 1. ● Dividendo per sen x, la disuguaglianza conserva il suo verso perché sen x 2 0 , in quanto x 2 0 . 1489 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI ● Se l’angolo è espresso in gradi invece che in radianti, si può dimostrare che: sen x o r lim . = x "0 xo 180 o sen x sen x = lim= 1, concludiamo che: x x x"0 sen x = 1. lim x"0 x Essendo lim+ x"0 o Da questo limite notevole si deducono i seguenti limiti, che si presentano anch’essi 0 nella forma indeterminata . 0 1. lim x"0 1 - cos x =0 x DIMOSTRAZIONE Moltiplicando numeratore e denominatore di niamo 1 - cos x per 1 + cos x, ottex 1 - cos x 1 + cos x 1 - cos2 x sen 2 x = = $ = x 1 + cos x x (1 + cos x) x (1 + cos x) 1 sen x $ sen x $ , 1 + cos x x e quindi, per il teorema del prodotto dei limiti, risulta: = lim x"0 2. lim x"0 1 1 - cos x 1 sen x = lim $ sen x $ = 1 $ 0 $ = 0. x"0 2 1 + cos x x x 1 - cos x 1 = 2 x2 DIMOSTRAZIONE Applicando il ragionamento precedente, possiamo scrivere: lim x"0 sen x sen x 1 - cos x 1 1 1 = lim $ $ = 1$1$ = . x"0 x x 1 + cos x 2 2 x2 Un secondo limite notevole Consideriamo: lim b1 + x "!3 1 lx . x 1 = 0 , siamo in presenza della forma indeterminata 13 . x Si può dimostrare che Poiché xlim "!3 lim b1 + x "!3 1 lx = e. x Ricordiamo che e rappresenta il numero di Nepero, che è un numero irrazionale di valore compreso fra 2 e 3. Anche da questo limite notevole possiamo dedurne altri, che sono nella forma 0 indeterminata . 0 1490 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 3. I LIMITI NOTEVOLI 1. lim x"0 TEORIA ● Più in generale, si dimostra che, se a 2 0 e a ! 1: ln (1 + x) =1 x lim DIMOSTRAZIONE x"0 log a (1 + x) = log a e . x Applicando le proprietà dei logaritmi, possiamo scrivere 1 ln (1 + x) 1 = ln (1 + x) = ln (1 + x) x , x x e quindi, per il teorema di continuità della funzione composta: lim ln (1 + x) x = ln : lim (1 + x) x D. 1 x"0 1 x"0 1 1 , allora x = e per x " 0 abbiamo y "!3. x y Effettuando la sostituzione di variabile nel limite precedente, otteniamo: Poniamo ora y = lim x"0 2. lim x"0 ln (1 + x) 1 y 1 = ln = ylim + d n G = ln e = 1. "!3 x y ex - 1 =1 x ● Più in generale, si dimostra che, se a 2 0 : lim DIMOSTRAZIONE x"0 Poniamo y = e x - 1, allora e x = 1 + y e x = ln (1 + y). Inoltre, per x " 0 risulta y " 0 ; quindi, sostituendo la variabile x, otteniamo y ex - 1 1 1 lim = lim = lim = = 1, x"0 y " 0 ln (1 + y) y " 0 ln (1 + y) x 1 y per il teorema del limite della funzione reciproca. ax - 1 = ln a . x ● Poiché e x è continua, lim y = lim (e x - 1) = x"0 x"0 = 1 - 1 = 0. ● I limiti notevoli si applicano anche quando al posto della variabile x compare una funzione y = f (x) il cui limite è uguale al valore a cui tende x nel limite notevole. Per esempio: lim x"0 sen (3x) = 1. 3x Infatti, se poniamo y = 3x, per x " 0 anche y " 0 e il limite risulta nella sua forma standard: sen y lim = 1. y"0 y 3. lim x"0 (1 + x) k - 1 =k x DIMOSTRAZIONE k Scriviamo (1 + x) k = e ln (1 + x) = e k ln (1 + x) . Sostituiamo e moltiplichiamo numeratore e denominatore per k ln (1 + x): e k ln (1 + x) - 1 k ln (1 + x) lim . $ x"0 x k ln (1 + x) Applichiamo i due limiti notevoli precedenti: e k ln (1 + x) - 1 ln (1 + x) lim $ $ k = 1 $ 1 $ k = k. x " 0 k ln (1 + x) x 1491 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI 4. GLI INFINITESIMI, GLI INFINITI E IL LORO CONFRONTO Gli infinitesimi DEFINIZIONE Infinitesimo per x " a Si dice che una funzione f (x ) è un infinitesimo per x " a quando il limite di f (x) per x " a è uguale a 0. ● a può essere finito o + 3 o - 3. y=x−1 y ESEMPIO 1 1. La funzione f (x) = x - 1 è un infinitesimo per x " 1 perché lim (x - 1) = 0 . x O x"1 1 è un infix+2 nitesimo per x " + 3 , perché 2. La funzione f (x) = −1 䉱 Figura 2 La funzione y = x - 1 è un infinitesimo per x che tende a 1. Nel punto di ascissa 1 la funzione interseca l’asse delle x . y 1 y = —— x+2 1 — 2 1 = 0, lim x "+3 x + 2 e per x " - 3 , perché lim x "-3 1 = 0. x+2 −2 O f tende a0 x f tende a0 䉴 Figura 3 La funzione 1 è un infinitesimo x+2 per x " + 3 e per x " - 3 . y= ● Se f e g sono infinitesimi per x " a, allora xlim "a si presenta nella forma 0 indeterminata . 0 f (x) g (x) 1 1 1 1 1 , , ,f e , 3 , f sono tutte infinitesimi per x " + 3 e x x 2 x3 x x per x " - 3 (da quest’ultimo caso sono esclusi i reciproci delle radici di indice pari). ● Funzioni del tipo Se f (x) e g (x) sono entrambi degli infinitesimi per x " a, si dice che f (x) e g (x) sono infinitesimi simultanei. In questo caso è interessante vedere quale dei due infinitesimi tende a 0 «più rapidamente»; possiamo stabilire ciò determinando il limite (se esiste) del loro rapporto per x " a. Siano dunque f (x) e g (x) due infinitesimi simultanei per x " a e supponiamo che esista un intorno I di a tale che g (x) ! 0 per ogni x ! I, con x ! a. f (x) • Se xlim = l ! 0 (l finito), si dice che f (x) e g (x) sono infinitesimi dello " a g (x ) stesso ordine (essenzialmente questo vuol dire che tendono a 0 con la stessa rapidità). f (x) = 0 , si dice che f (x) è un infinitesimo di ordine superiore a g (x) • Se xlim " a g (x ) (cioè f tende a 0 più rapidamente di g). f (x) = !3 , si dice che f (x) è un infinitesimo di ordine inferiore a g (x) • Se xlim " a g (x ) (cioè f tende a 0 meno rapidamente di g). f (x) , si dice che gli infinitesimi f (x) e g (x) non sono con• Se non esiste il xlim " a g (x ) frontabili. 1492 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 4. GLI INFINITESIMI, GLI INFINITI E IL LORO CONFRONTO TEORIA ESEMPIO 1. Gli infinitesimi f (x) = ln (1 + x) e g (x) = x , per x " 0 , sono dello stesso ln (1 + x) = 1 ! 0. ordine perché lim x"0 x 2. f (x) = (x - 3) 2 è un infinitesimo di ordine superiore a g (x) = x - 3 , per x " 3 , perché: (x - 3) 2 lim = lim (x - 3) = 0 . x"3 x"3 x-3 3. f (x) = e x - 1 è un infinitesimo di ordine inferiore a g (x) = x3 , per x " 0 , perché: ex - 1 ex - 1 1 lim = $ lim 2 = 1 $ (+ 3) =+ 3 . x"0 x"0 x"0 x x x3 1 e g (x) = x , per x " 0 , non sono confron4. Gli infinitesimi f (x) = x sen x tabili, perché 1 x sen x = lim sen 1 = lim sen y lim y"3 x"0 x"0 x x non esiste. lim DEFINIZIONE Ordine di un infinitesimo Dati due infinitesimi f (x) e g (x), per x " ␣, si dice che f (x ) è un infinitesimo di ordine c ( c 2 0 ) rispetto a g (x ), quando f (x ) è dello stesso ordine di [g (x )] c, cioè se: f (x) = l ! 0. lim x " a [ g (x)] c ● Puoi dimostrare che 1 è un infinitesimo x per x " 0 con il teorema del confronto. ● Abbiamo eseguito il cambiamento di variabile 1 y= . x x sen Diciamo inoltre che g (x ) è preso come infinitesimo campione. In generale, come infinitesimo campione, si prende: g (x) = x - x0, se x " x0; 1 g (x ) = , x se x "!3. ESEMPIO x-4 L’infinitesimo f (x) = 5 , per x " + 3 , è di ordine 4 drispetto al campiox +1 1 ne n, infatti: x x-4 5 x + 1 = lim x5 - 4x 4 = 1 ! 0 . lim x "+3 x " + 3 x5 + 1 1 x4 DEFINIZIONE Infinitesimi equivalenti Dati due infinitesimi f (x ) e g(x ), per x " a, essi si dicono equivalenti se: f (x ) = 1, lim x " a g (x ) e si scrive f + g . ● Quando non è specificato, l’ordine di infinitesimo è riferito a questi campioni standard. ● Due infinitesimi equivalenti si dicono anche asintoticamente uguali e il simbolo + è detto di uguaglianza asintotica. Per la definizione, due infinitesimi equivalenti hanno lo stesso ordine. 1493 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI Inoltre uno dei due si dice parte principale dell’altro. Esempi di infinitesimi equivalenti, per x " 0 , sono: sen x + x, ● Infatti: lim sen x = 1, x lim ln (1 + x) = 1, x lim e -1 = 1. x x"0 x"0 x"0 ln (1 + x) + x, ex - 1 + x , che abbiamo visto come limiti notevoli. TEOREMA Principio di sostituzione degli infinitesimi Se esiste il limite del rapporto di due infinitesimi simultanei f (x ) e g (x ), allora esso resta invariato se si sostituisce ciascun infinitesimo con la sua parte principale (cioè con un infinitesimo a esso equivalente): x f + f1, g + g1 & lim x"a f (x) f1 (x) . = xlim " a g1 (x) g (x ) DIMOSTRAZIONE ● Possiamo scrivere: f1 (x) f1 (x) g (x) f (x) = $ $ . g1 (x) f (x) g1 (x) g (x) lim x"a g (x ) f1 (x) f1 (x) f (x) . = xlim $ lim $ lim " a f (x) x " a g1 (x) x " a g (x) g1 (x) Per la definizione di infinitesimi equivalenti: lim x"a f1 (x) f (x ) f (x ) . = 1 $ 1 $ xlim = xlim " a g (x) " a g (x ) g1 (x) ESEMPIO Calcoliamo lim x"0 ln (1 + 5x) . sen 2x Poiché ln (1 + 5x) + 5x e sen 2x + 2x , abbiamo: lim x"0 ln (1 + 5x) 5x 5 = lim = . x " 0 2x 2 sen 2x Gli infiniti DEFINIZIONE Infinito per x " a Una funzione f (x) si dice un infinito per x " a quando il limite di f (x) per x " a vale + 3 , - 3 o 3. ● a può essere finito o + 3 o - 3. y 1 y = –––– x–1 f tende a +⬁ ESEMPIO La funzione f (x) = 1 1 è un infinito per x " 1 perché lim = 3. x"1 x - 1 x-1 O x 1 –1 f tende a –⬁ 䉱 Figura 4 La funzione 1 è un infinito x-1 + per x " 1 e per x " 1- . y= ● Le funzioni del tipo x, x 2, x 3, … e anche 3 x , x , … sono infiniti per x " + 3 e per x " - 3 (da quest’ultimo caso sono escluse le radici di indice pari). Per gli infiniti possiamo introdurre dei concetti analoghi a quelli visti per gli infinitesimi. Se f (x) e g (x) sono entrambi infiniti per x " a, si dice che f (x) e g (x) sono infiniti simultanei. 1494 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 4. GLI INFINITESIMI, GLI INFINITI E IL LORO CONFRONTO TEORIA Siano f (x) e g (x) due infiniti simultanei per x " a. f (x) = l ! 0 (l finito), si dice che f (x) e g (x) sono infiniti dello stesg (x ) so ordine (essenzialmente questo vuol dire che tendono a 3 con la stessa rapidità). • Se xlim "a f (x ) = 0 , si dice che f (x) è un infinito di ordine inferiore a g (x) (cioè g (x ) f tende a 3 meno rapidamente di g). • Se xlim "a f (x ) = !3 , si dice che f (x) è un infinito di ordine superiore a g (x) g (x ) (cioè f tende a 3 più rapidamente di g). • Se xlim "a ● In questo caso sicuramente g (x) ! 0 in un intorno di a perché tende a ! 3. ● Se f e g sono infiniti per f (x) g (x) si presenta nella forma 3 indeterminata . 3 x " a, allora xlim "a f (x ) , si dice che gli infiniti f (x) e g (x) non sono confron• Se non esiste il xlim " a g (x) tabili. ESEMPIO 1. Gli infiniti f (x) = x5 e g (x) = 3x5 + 2 , per x " + 3 , sono dello stesso ordine perché lim x "+3 x5 1 = ! 0. 3 3x + 2 5 2. f (x) = (x - 1) 2 è un infinito di ordine superiore a g (x) = x + 1, per x " + 3 , perché lim x "+3 3. f (x) = (x - 1) 2 x2 - 2x + 1 =+ 3 . = x lim "+3 x+1 x+1 1 1 è un infinito di ordine inferiore a g (x) = 4 , per x " 0 , perché x x 1 lim x = lim x3 = 0 . x"0 1 x"0 x4 4. Gli infiniti f (x) = x3 (cos x + 2) e g (x) = x3 , per x " + 3 , non sono confrontabili perché lim x "+3 x3 (cos x + 2) = x lim (cos x + 2) "+3 x3 ● Puoi dimostrare che x3 (cos x + 2) è un infinito per x " + 3 mediante il teorema del confronto. non esiste. DEFINIZIONE Ordine di un infinito Dati due infiniti f (x) e g (x), per x " a, si dice che f (x) è un infinito di ordine c ( c 2 0 ) rispetto a g (x), quando f (x) è dello stesso ordine di [g (x)] c, cioè se: f (x) = l ! 0. lim x " a [g (x)] c 1495 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI Diciamo inoltre che g (x) è preso come infinito campione. In generale, si considera come infinito campione: ● Quando non è specifi- cato, l’ordine di infinito è riferito a questi campioni standard. 1 , x - x0 g (x) = x, g (x) = se x " x 0; se x "!3. ESEMPIO x+2 L’infinito f (x) = 3 , per x " 0 , è di ordine 2 drispetto al campio2x - 5 x 2 1 ne n, infatti: x x+2 3 2 2 x3 + 2x 2 =- ! 0 . lim 2x - 5x = lim 3 x"0 x " 0 2x - 5x 2 5 1 x2 DEFINIZIONE ● Due infiniti equivalenti si dicono anche asintoticamente uguali. Per la definizione, due infiniti equivalenti hanno lo stesso ordine. Infiniti equivalenti Dati due infiniti f (x) e g (x), per x " a, essi si dicono equivalenti se: f (x ) lim = 1, x " a g (x ) e si scrive f + g . Inoltre, uno dei due si dice parte principale dell’altro. ESEMPIO La funzione f (x) = 3x 6 + 4x3 + 2x - 1 è un infinito, per x " + 3 , equivalente a g (x) = 3x6 , allora 3x6 è la parte principale di f(x). TEOREMA ● Si dimostra come il principio di sostituzione degli infinitesimi. Principio di sostituzione degli infiniti Se esiste il limite del rapporto di due infiniti simultanei f (x ) e g (x ), allora esso resta invariato se si sostituisce ciascun infinito con la sua parte principale (cioè con un infinito a esso equivalente): f + f1, g + g1 & lim x"a f (x) f1 (x) . = xlim " a g1 (x) g (x ) Gerarchia degli infiniti Se si deve calcolare il limite del rapporto di due infiniti, spesso non è facile valutare l’ordine di infinito delle due funzioni. Per esempio, anche con l’aiuto di limiti noex tevoli, non possiamo calcolare x lim . " + 3 x2 Il seguente teorema dice che, per x " + 3 , le funzioni logaritmiche (con base a 2 1) tendono a infinito meno rapidamente delle potenze, le quali a loro volta tendono a infinito meno rapidamente delle funzioni esponenziali (con base b 2 1). 1496 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 5. LE FUNZIONI CONTINUE TEORIA TEOREMA Gerarchia degli infiniti Date le tre famiglie di funzioni (loga x) a, xb, b x, con a, b 2 0 e a, b 2 1, allora, per x " + 3 , ognuna è un infinito di ordine inferiore rispetto a quella che si trova a destra nell’elenco, cioè: (loga x) a xb lim 0, lim = = 0. b x "+3 x "+3 bx x Sinteticamente, possiamo scrivere, riferendoci agli ordini di infinito: (loga x) a 1 xb 1 b x . y 10 x ex x3 䉳 Figura 5 Graficamente x2 vediamo che ln x, (ln x)2, … tendono a + 3 più lentamente di x, x2, x3, …, che a loro volta tendono a + 3 più lentamente di ex, 10x, … x (ln x)2 ln x x Come casi particolari si hanno i seguenti limiti: lim x "+3 ln x = 0, xb lim x "+3 ex =+ 3 . xb ESEMPIO lim x "+3 (ln x) 3 = 0, x2 lim x "+3 x = 0. 2x ● Mediante la gerarchia degli infiniti, il calcolo di limiti di questo tipo diventa rapido. 5. LE FUNZIONI CONTINUE Approfondiamo ora il concetto di funzione continua. Ricordiamo la definizione: una funzione f(x), definita in un intorno di un punto x0, si dice continua in x0 se: lim f (x) = f (x0). x " x0 Una funzione f (x) è quindi continua in x 0 se: • è definita in x 0 , cioè esiste f (x 0); • esiste finito xlim f (x); " x0 • il valore del limite è uguale a f (x0). ● Se esiste finito xlim f (x) , "x 0 significa che lim- f (x) = x " x0 = lim+ f (x) = l . x " x0 1497 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI Consideriamo le funzioni i cui grafici sono illustrati in figura 6. 䉴 Figura 6 y y 2 2 O 1 3 x a. La funzione f(x) = –x2 + 3x è definita in ⺢ e lim f(x) = 2 = f(1). x→1 O 1 3 x { 2 b. La funzione f(x) = –x + 3x se x ≠ 1 0 se x = 1 ha limite lim f(x) = 2 ≠ f(1). x→1 Esse hanno lo stesso limite per x che tende a 1; nel caso a tale limite coincide con il valore f (1) della funzione nel punto 1, mentre nel caso b questo non accade. Nel primo caso la funzione è continua in x = 1, mentre nel secondo la funzione è discontinua in x = 1. Abbiamo già visto che, se una funzione è continua in un punto, il calcolo del limite in quel punto risulta semplice, perché basta calcolare il valore della funzione in quel punto. Per esempio, sapendo che la funzione f (x) = 2x è continua nel punto 7, risulta lim 2x = 2 $ 7 = 14 . x"7 La definizione di funzione continua in x0 può essere anche espressa in modo equivalente: lim f (x0 + h) = f (x0). h"0 f (x) = f (x 0). Infatti, posto x0 + h = x , se h " 0 si ha che x " x0 , dunque xlim "x y 0 Se consideriamo solo il limite destro o sinistro di una funzione f (x), possiamo dare le seguenti definizioni: O a x0 b x a. La funzione è continua a destra in x0. y lim f (x) = f (x 0); x " x+ 0 • f (x) è continua a sinistra in x 0 se f (x0) coincide con il limite sinistro di f (x) per x che tende a x 0 : a O • f (x) è continua a destra in x 0 se f (x0) coincide con il limite destro di f (x) per x che tende a x 0 : x0 b x b. La funzione è continua a sinistra in x0. ● Intuitivamente, dire che una funzione è continua in un intervallo è come dire che nel disegnare il suo grafico non stacchiamo mai la penna dal foglio. lim f (x) = f (x 0). x " x0 È possibile allora parlare di continuità anche per punti che sono estremi dell’intervallo [a; b] in cui la funzione è definita; nel punto a si parla di continuità a destra, mentre nel punto b si parla di continuità a sinistra. DEFINIZIONE Funzione continua in un intervallo Una funzione definita in [a; b] si dice continua nell’intervallo [a; b] se è continua in ogni punto dell’intervallo. 1498 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 5. LE FUNZIONI CONTINUE TEORIA I teoremi sulle funzioni continue Enunciamo, senza dimostrare, alcuni teoremi che esprimono proprietà importanti delle funzioni continue e ne illustriamo graficamente le conseguenze. TEOREMA Teorema di Weierstrass Se f è una funzione continua in un intervallo limitato e chiuso [a; b], allora essa assume, in tale intervallo, il massimo assoluto e il minimo assoluto. ● Data la funzione y y = f (x) definita nell’intervallo I, chiamiamo: • massimo assoluto di f (x) , se esiste, il massimo M dei valori assunti dalla funzione in I; • minimo assoluto di f (x) , se esiste, il minimo m dei valori assunti dalla funzione in I. M m O a b x Se alcune ipotesi del teorema non sono verificate, il risultato non è più vero come mostrano i seguenti controesempi. y y y y = f(x) y = f(x) y = f(x) O 2 5 x O 1 2 3 O x a. La funzione è continua nell’intervallo b. La funzione non è continua nel punto limitato aperto ]2; 5[. Essa è priva di x = 2. Nell’intervallo [1; 3] essa assume massimo e minimo in questo intervallo, minimo, ma è priva di massimo. in quanto gli estremi non appartengono all’intervallo. x 1 c. La funzione è continua nell’intervallo illimitato [1; +⬁[. Non vale il teorema di Weierstrass e la funzione è priva di minimo assoluto. 䉱 Figura 7 TEOREMA Teorema dei valori intermedi Se f è una funzione continua in un intervallo limitato e chiuso [a; b], allora essa assume, almeno una volta, tutti i valori compresi tra il massimo e il minimo. y f(d) = M y = f(x) v f(c) = m O a c x d b x f continua in [a; b] ⇒ ∀v⎪m≤v≤M ∃ x ∈ [a; b] ⎪ f(x) = v 1499 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI TEOREMA ● Ciò che afferma il teorema equivale a dire che, nelle ipotesi indicate, l’equazione f(x) = 0 ha almeno una soluzione in ]a; b[. Teorema di esistenza degli zeri Se f è una funzione continua in un intervallo limitato e chiuso [a; b] e negli estremi di tale intervallo assume valori di segno opposto, allora esiste almeno un punto c, interno all’intervallo, in cui f si annulla. y f(b) y = f(x) O b x a c f(a) f continua in [a; b] f(a) < 0, f(b) > 0 ⇒ ∃ c ∈ ]a; b[ ⎪ f(c) = 0 ESEMPIO 1 Consideriamo la funzione f (x) = x + log 2 x nell’intervallo ; ; 1E. 2 1 Poiché il dominio di f(x) è D: x 2 0 , la funzione è continua in ; ; 1E. 2 Inoltre si ha: fb 1 1 1 1l 1 = + log2 = - 1 =- 1 0 e f (1) = 1 + log2 1 = 1 2 0 . 2 2 2 2 2 Sono verificate le ipotesi del teorema degli zeri, quindi è possibile affermare che l’equazione f (x) = 0 , e cioè x + log2 x = 0 , ha almeno una soluzione 1 nell’intervallo E ; 1; . 2 䉴 Figura 8 Alcuni contro- esempi. y y y = f(x) f(3) − 4 −1 O 1 y = f(x) 5 x a. La funzione è continua nell’intervallo ]1; 5], f(1) < 0 e f(5) > 0, ma non esiste alcun punto dell’intervallo in cui essa si annulla. O 3 x f(− 4) b. La funzione non è continua in x = –1; f(– 4) < 0 e f(3) > 0. Non esiste alcun punto dell’intervallo [– 4; 3] in cui essa si annulla. 6. I PUNTI DI DISCONTINUITÀ DI UNA FUNZIONE ● Un punto di discontinuità viene anche chiamato punto singolare. Un punto x 0 di un intervallo [a; b] si dice punto di discontinuità per una funzione f(x) se la funzione non è continua in x 0 . I punti di discontinuità di prima specie Consideriamo la seguente funzione definita per casi: 1500 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 6. I PUNTI DI DISCONTINUITÀ DI UNA FUNZIONE - 3x f (x) = ) x-1 se x 1 2 se x $ 2 y Se calcoliamo il limite per x che tende a 2 da destra, dobbiamo considerare la funzione y = x - 1; per x che tende a 2 da sinistra, dobbiamo considerare la funzione y =- 3x : lim (x - 1) = 1 e lim- (- 3x) =- 6 . x " 2+ y= A 1 − 3x x < 2 x−1 x≥2 x 2 −1 salto ● È possibile classificare i punti di discontinuità di una funzione in tre categorie: di prima specie, di seconda specie e di terza specie. Il criterio usato per tale classificazione si basa sullo studio di lim f (x) . x"x 0 −6 B x"2 䉳 Figura 9 Il punto 2 è un punto di discontinuità di prima specie. La distanza fra i punti A e B in figura 9 viene chiamata salto della funzione nel punto 2 e vale: 1 - (- 6) = 7 . DEFINIZIONE Punto di discontinuità di prima specie Un punto x 0 si dice punto di discontinuità di prima specie per la funzione f (x) quando, per x " x 0 , il limite destro e il limite sinistro di f (x) sono entrambi finiti ma diversi fra loro. y ᐍ2 salto ᐍ1 O x x0 lim f (x) = l1 ! lim+ f (x) = l2 . x " x0 x " x0 La differenza l 2 - l1 si dice salto della funzione. I punti di discontinuità di seconda specie Consideriamo gli esempi in figura 10. y y 1 x y = –––– x–1 1 y = sen –– x 1 O 1 x non è definita a. La funzione y = ––– x –1 nel punto x0 = 1 e lim–f(x) = – ⬁, x→1 mentre lim+f(x) = + ⬁. x→1 x x –1 1 b. La funzione y = sen –– x non è definita in x0 = 0 e per x → 0 non ammette né limite destro né limite sinistro: infatti 1 tende all’infinito e sen t continua t = –– x a oscillare tra –1 e 1. TEORIA 䉳 Figura 10 In entrambi i casi il punto x 0 è un punto di discontinuità di seconda specie. 1501 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI DEFINIZIONE Punto di discontinuità di seconda specie Un punto x 0 si dice punto di discontinuità di seconda specie per la funzione f (x) quando per x " x0 almeno uno dei due limiti, destro o sinistro, di f (x) è infinito oppure non esiste. y y O x0 x y x O x0 x O x0 I punti di discontinuità di terza specie (o eliminabile) 䉴 Figura 11 La funzione Consideriamo la funzione: y 2 1-x coincide con x-1 la funzione y = - 1 - x nell’insieme R - ! 1+ . y= f (x) = 2 1-x . x-1 Il dominio è R - {1} . La funzione è discontinua in x0 = 1 perché f (1) non esiste. Calcoliamo il limite per x " 1: 1 O –2 x – x2 y = 1––––– x–1 (1 - x)(1 + x) 1 - x2 = lim = x"1 x - 1 x"1 - (1 - x) = lim - (1 + x) =- 2. lim x"1 Per la definizione di limite, possiamo dire che, scelto un intorno completo di x0 = 1 sempre più ristretto, la funzione assume valori sempre più vicini a - 2 , e quindi possiamo dire che f (x) è quasi continua, perché rimane escluso il solo punto x 0 = 1, come si può osservare nel grafico. Il punto 1 si chiama punto di discontinuità di terza specie per la funzione y= 1 - x2 . x-1 Il punto 1 viene anche detto punto di discontinuità eliminabile, perché la funzione può essere modificata nel punto 1 in modo da renderla continua, rimanendo invariata nel suo dominio naturale: ● Per semplicità, indi- chiamo anche la funzione modificata con la scrittura f (x). 1 - x2 f (x) = * x - 1 -2 se x ! 1 se x = 1 Tale funzione è continua in x = 1, infatti lim f (x) =- 2 = f (1). x"1 1502 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 7. LA RICERCA DEGLI ASINTOTI TEORIA DEFINIZIONE Punto di discontinuità di terza specie (o eliminabile) Un punto x 0 si dice punto di discontinuità di terza specie per la funzione f (x) quando: 1. esiste ed è finito il limite di f (x) per x " x0 , ossia xlim f (x ) = l ; "x 0 2. f non è definita in x 0 , oppure, se lo è, risulta f (x 0) ! l . y y f(x0) 艎 艎 O x x0 O x x0 b. f è definita in x0 , ma f(x0) ≠ 艎. a. f non è definita in x0. 7. LA RICERCA DEGLI ASINTOTI Sappiamo che un asintoto di una funzione f (x) è una retta la cui distanza dal grafico di f (x) tende a 0 man mano che un generico punto P sul grafico si allontana all’infinito. y y y P P P O a. Asintoto verticale. x O b. Asintoto orizzontale. x x O c. Asintoto obliquo. 䉱 Figura 12 La ricerca degli asintoti orizzontali e verticali Nel capitolo precedente abbiamo dato le definizioni relative agli asintoti orizzontali e verticali. Ora riprendiamo l’argomento per indicare come si effettua la loro ricerca. Per vedere se una funzione f(x) possiede degli asintoti occorre esaminare il suo dominio D. Se D è illimitato, gli asintoti orizzontali si determinano calcolando lim f (x). Gli asintoti verticali invece si cercano calcolando xlim f (x), dove x0 è un " x0 x"3 punto escluso dal dominio, ovvero un punto in cui la funzione è discontinua. 1503 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI ESPLORAZIONE Un limite da disastro L’oscillatore armonico semplice I fenomeni di vibrazione, come una scossa di terremoto, vengono studiati ricorrendo a modelli basati sull’oscillatore armonico semplice, che è costituito da una massa m attaccak ta a una molla. Se la molm la viene deformata e successivamente rilasciata, la massa, sottoposta all’azione di una forza di richiamo elastica F =- kx , compie un moto oscillatorio orizzontale detto armonico semplice. L’equazione che lo descrive è del tipo x (t) = A cos ~0 t , dove x è lo spostamento rispetto alla posizione di riposo e A l’ampiezza, ossia il massimo spostamento nell’oscillazione. k ~0 = = 2rf è una costante detta pulsazione m ed è caratteristica dell’oscillatore; f è la frequenza, cioè il numero di oscillazioni nell’unità di tempo. tende ad amplificare le A oscillazioni. L’ampiezza delle oscillazioni varia al variare di ~ e, come si vede nel grafico, diventa particolarmente grande quando F ha una pulsazione vicina a quella O propria dell’oscillatore, ovvero quando ~ - ~0 . Se la forza dissipativa è trascurabile, abbiamo che ~lim A (~) =+ 3 . Il fenome" ~0 no è detto risonanza e la pulsazione propria ~0 è detta anche pulsazione di risonanza del sistema. Le strutture architettoniche possono essere considerate degli oscillatori: hanno una frequenza propria determinata dalla loro rigidità, dalla massa e dalle caratteristiche della loro costruzione. Una forza eccitatrice che agisce su questi oscillatori può essere generata, per esempio, dal vento o da un terremoto. Oscillatore smorzato e forzato Nel caso in cui la massa m, oltre che alla forza elastica t di richiamo, O sia sottoposta x(t) anche a una forza dissipativa (come la forza di attrito), il moto è smorzato. L’ampiezza delle oscillazioni diventa progressivamente più piccola con il passare del tempo, mentre la pulsazione ~0 resta costante. Supponiamo ora che su m agiscano una forza elastica di richiamo, una forza dissipativa e una forza eccitatrice, la cui intensità varia nel tempo secondo la legge F (t) = F0 sen ~t . Una forza di questo tipo compensa le perdite di energia dovute alla forza dissipativa e 䉳 Gli angoli delle Petronas Towers a Kuala Lumpur sono smussati. Nei grattacieli è necessario adottare forme aerodinamiche per evitare l’impatto con il vento, che potrebbe provocare un fenomeno di risonanza. S la l frequenza f ill i d l suolo durante un Se di oscillazione del terremoto è vicina alla frequenza propria della costruzione, le vibrazioni risonanti della costruzione possono amplificarsi raggiungendo ampiezze tali da danneggiarla o addirittura distruggerla. Attività Risonanza distruttiva ● Cerca in Internet filmati ed esempi riguardanti la risonanza distruttiva. Cerca nel Web: Tacoma Bridge, risonanza, ponti, soldati 1504 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 7. LA RICERCA DEGLI ASINTOTI TEORIA ESEMPIO 4x 2 + 3 , cerchiamo le equazioni dei suoi asintoti orizx2 - 1 zontali e verticali. Il dominio della funzione è D = R - {! 1} . Asintoti orizzontali: 4x 2 + 3 = 4. lim x " 3 x2 - 1 La retta di equazione y = 4 è asintoto orizzontale per il grafico della funzione. Asintoti verticali: 4x 2 + 3 4x 2 + 3 = 3. = lim lim 2 x "+1 x - 1 x " - 1 x2 - 1 Le rette di equazioni x = 1 e x =- 1 sono gli asintoti verticali. Data la funzione y = Gli asintoti obliqui DEFINIZIONE Asintoto obliquo Data la funzione y = f (x), se si verifica che lim 6 f (x) - (mx + q)@ = 0 , x"3 si dice che la retta di equazione y = mx + q è asintoto obliquo per il grafico della funzione. Analoga definizione si ha se si sostituiscono + 3 o - 3 a 3. Dimostriamo che la distanza di un generico punto del grafico di una funzione da un suo asintoto obliquo, di equazione y = mx + q , tende a 0 quando x tende a 3 (figura a lato). Infatti, per la definizione di asintoto, lim PQ = xlim f (x) - (mx + q) = 0 , x"3 "3 ● Un asintoto orizzontale di equazione y = c si ha quando: lim f (x) = c. x"3 ● Un asintoto verticale di equazione x = x0 si ha quando: lim f (x) = 3 . x"x 0 ● Da lim 6 f (x) - (mx + q)@ = 0 x"3 ricaviamo lim f (x) = xlim (mx + q) , x"3 "3 da cui: lim f (x) = 3, x"3 condizione necessaria (ma non sufficiente) per l’esistenza dell’asintoto obliquo. ● Per x " + 3 parliamo di asintoto obliquo destro, per x " - 3 di asintoto obliquo sinistro. y ma, poiché PQ e HP sono rispettivamente l’ipotenusa e un cateto del triangolo rettangolo QHP, si ha: y = mx + q H y = f(x) P PQ 2 PH 2 0 . Per il teorema del confronto: Q O x lim PH = 0 . x"3 Considerazioni analoghe valgono per x " + 3 o x " - 3 . La ricerca degli asintoti obliqui TEOREMA Se il grafico della funzione y = f (x) ha un asintoto obliquo di equazione y = mx + q , con m ! 0 , allora m e q sono dati dai seguenti limiti: f (x) ; m = xlim "3 x q = xlim 6 f (x) - mx @. "3 ● Una funzione può avere un asintoto obliquo solo se lim f (x) = 3 , x"3 o uno dei limiti analoghi con + 3 o - 3 . 1505 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI DIMOSTRAZIONE ● Il teorema è valido anche se al posto di 3 mettiamo + 3 o - 3. Se esiste un asintoto obliquo, è vero che lim 6 f (x) - (mx + q)@ = 0 , x"3 e quindi, dividendo per x ! 0 , ● Un asintoto obliquo si può avere sia per x " + 3 sia per x " - 3 , oppure in uno solo dei due casi. Per esempio, la funzione rappresentata qui sotto ha due asintoti obliqui diversi per x " + 3 e per x " - 3 . f (x) - (mx + q) f (x) q ; = 0 " xlim - m - E = 0, "3 x x x q = 0 , deve essere: e, poiché xlim m = m e xlim "3 "3 x lim x"3 m = xlim "3 f (x ) . x Se m è diverso da 0, per calcolare q consideriamo nuovamente: y lim 6 f (x) - (mx + q)@ = 0 " xlim 7^ f (x) - mxh - q A = 0 " "3 x"3 x O " xlim 6 f (x) - mx @. 6 f (x) - mx @ - q = 0 " q = xlim "3 "3 Viceversa, si può dimostrare che, se xlim f (x) = 3 ed esistono finiti i limiti "3 f (x) e q = xlim m = xlim 6 f (x) - mx @, con m ! 0 , allora il grafico della funzio"3 "3 x ne y = f (x) presenta un asintoto obliquo di equazione y = mx + q. ESEMPIO Determiniamo, se esiste, l’asintoto obliquo della funzione: 3x 2 - 2x + 1 y= . x-1 Essendo xlim f (x)=3 , la curva può avere un asintoto obliquo. Calcoliamo m: "3 f (x ) 3x 2 - 2x + 1 m = xlim lim = = 3. "3 x"3 x x2 - x Calcoliamo q , sostituendo nella formula il valore 3 al posto di m: y y = 3x + 1 c q = xlim 6 f (x) - mx @ = xlim "3 "3 1 1 x 3x2 − 2x + 1 y = ————— x−1 = xlim "3 3x 2 - 2x + 1 - 3x m = x-1 3x 2 - 2x + 1 - 3x 2 + 3x x+1 = 1. = xlim "3 x - 1 x-1 I calcoli svolti sono validi sia per x " + 3 sia per x " - 3 ; quindi, in entrambi i casi, il grafico della funzione ha un asintoto obliquo di equazione: y = 3x + 1. ● Ricorda che A (x) B (x) , e quindi R (x) Q (x) A (x) = B (x) $ Q (x) + R (x) , da cui: R (x) A (x) . = Q (x) + B (x) B (x) Un caso particolare Sia f (x) una funzione razionale fratta A (x) f (x ) = B (x ) tale che A (x) sia un polinomio di grado n e B (x) un polinomio di grado n - 1. Allora, effettuando la divisione tra i due polinomi, possiamo scrivere: R (x) f (x) = Q (x) + , B (x) 1506 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 8. IL GRAFICO PROBABILE DI UNA FUNZIONE dove Q (x) è il quoziente, che è un polinomio di primo grado, e R (x) è il resto, che è un polinomio di grado inferiore a B (x). Quindi: R (x) Q (x) = mx + q e xlim = 0. " 3 B (x) f (x) R ( x) , si ha che xlim f (x) = 3 , xlim =m e Essendo f (x) = mx + q + "3 "3 x B (x ) lim [ f (x) - mx] = q . x"3 䉳 Figura 13 Per x " 3, la differenza y y = f(x) R(x) –––– B(x) f(x) O R (x) tende a 0 e quindi il grafico di B (x) f (x) si avvicina sempre più alla retta y = Q (x) . f (x) - Q (x) = { y = Q(x) Q(x) x x Allora, la retta di equazione y = mx + q, determinata dal quoziente tra A (x) e B (x), è un asintoto obliquo per il grafico di f (x). ESEMPIO Consideriamo la funzione razionale fratta: 2x 4 - 2x + 1 . x3 - 1 Osserviamo che il grado del numeratore supera di una unità quello del denominatore, quindi la funzione ammette un asintoto obliquo, che troviamo eseguendo la divisione tra A (x) = 2x 4 - 2x + 1 e B (x) = x3 - 1. Otteniamo come quoziente Q (x) = 2x e come resto R (x) = 1, quindi possiamo scrivere 1 f (x) = 2x + 3 x -1 f (x ) = e la retta di equazione y = 2x è un asintoto obliquo per f (x). 8. IL GRAFICO PROBABILE DI UNA FUNZIONE Data una funzione y = f (x), poiché siamo in grado di determinare molte sue caratteristiche, possiamo tracciare il suo grafico anche se solo in modo approssimato. Lo chiameremo grafico probabile. Per rappresentare il grafico probabile di una funzione occorre: 1. determinare il dominio; 2. studiare eventuali simmetrie; 3. determinare le intersezioni con gli assi cartesiani; 4. studiare il segno; 5. calcolare i limiti agli estremi del dominio e studiare i punti di discontinuità; 6. determinare gli asintoti. Negli esercizi viene proposto di tracciare il grafico probabile di diverse funzioni. 1507 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA TEORIA CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI UN’ONDA ANOMALA Come si stabilisce la potenza di un sisma? Il quesito completo a pag. 1475 Il terremoto che sollevò la terribile onda anomala nel Pacifico il 26 dicembre del 2004 è stato uno dei più forti degli ultimi 40 anni. I sismografi registrarono una magnitudo 9 della scala Richter. La scala Richter misura la magnitudo, cioè l’energia liberata dal terremoto all’epicentro. È una scala logaritmica e, anziché basarsi, come la scala Mercalli, sulle conseguenze empiriche provocate dal sisma, mette in relazione la grandezza di un terremoto con un valore numerico, ovvero l’ampiezza massima della traccia registrata sul sismografo. Fu ideata nel 1935 dal sismologo americano Charles Richter. Terremoti e logaritmi La funzione continua che quantifica la magnitudo M è il logaritmo in base 10 del rapporto tra l’ampiezza massima A del terremoto e l’ampiezza massima A0 di una scossa campione: A M = log = log A - log A0 . A0 L’ampiezza A0, scelta come standard, corrisponde all’oscillazione massima, pari a 0,001 mm, prodotta su un sismografo posto a 100 km dall’epicentro del terremoto di riferimento. 䉱 Charles Richter analizza la traccia di un sismografo. Los Angeles, 1964. La scala logaritmica offre il vantaggio di rappresentare la forza di terremoti molto violenti con valori relativamente piccoli di magnitudo. Infatti, le ampiezze di un forte sisma possono essere anche milioni di volte maggiori rispetto a quelle di un terremoto debole. I terremoti più piccoli, appena percettibili dall’uomo, hanno una magnitudo intorno a 2,5, mentre quelli che possono provocare danni alle abitazioni e vittime hanno generalmente una magnitudo superiore a 5,5. Un terremoto, passato alla storia per la sua magnitudo superiore a 7, fu quello del 1906 a San Francisco. Un po’ di calcoli... Usando una scala logaritmica, l’aumento di una unità di magnitudo corrisponde all’aumento di un fattore 10 nell’ampiezza del movimento della Terra e a un rilascio di energia circa 30 volte superiore. Per esempio, un terremoto di magnitudo 4 sprigiona un’energia che provoca oscillazioni 10 volte più grandi di un terremoto di magnitudo 3 e 100 volte più grandi (non il doppio!) di un terremoto di magnitudo 2. La scala Richter va da 0 a 9, ma teoricamente la magnitudo non è limitata superiormente (il logaritmo dell’ampiezza tende a + 3 quando l’ampiezza tende a + 3 ). Nell’ultimo secolo la massima magnitudo registrata è stata circa 9,5. Partendo dalle regioni centrali del Cile la scossa fu avvertita in molte zone del Pianeta; provocò l’eruzione del vulcano Puyehue e uno tsunami che investì le Hawaii e il Giappone. Per avere un termine di paragone, un sisma di magnitudo 12 avrebbe energia sufficiente per spaccare la Terra a metà. 䉱 Traccia di un sismografo. Stazione di Resia (Udine), 2000. 1508 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English LABORATORIO DI MATEMATICA Le funzioni continue TEORIA LABORATORIO DI MATEMATICA LE FUNZIONI CONTINUE ESERCITAZIONE GUIDATA Con Wiris classifichiamo i punti di discontinuità della funzione f (x) = 3x2 - 7x - 6 . 12x2 + 5x - 2 La f(x) è una funzione razionale fratta e i suoi punti di discontinuità sono quelli che annullano il denominatore. Per stabilirne poi la specie dobbiamo calcolare i limiti di f(x) per x tendente a ognuno di essi. • Entriamo, pertanto, in ambiente Wiris e digitiamo la funzione data (figura 1). • Dal menu Operazioni importiamo il comando risolvere, dentro al quale con Copia e Incolla inseriamo il denominatore dall’espressione di f(x). 2 1 e- . • Con un clic su Calcola otteniamo 3 4 • Dal menu Analisi importiamo i modelli del limite destro e del limite sinistro, inseriamo nei campi 2 vuoti dei modelli la f(x) e x tendente al punto 3 e facciamo clic su Calcola. Il sistema mostra che il limite sinistro è 1 e il limite destro è -1, numeri 䉱 Figura 1 finiti e diversi; pertanto il punto è di discontinuità di prima specie. 1 e il sistema ci dice che il limite sinistro è - 3 e quello destro è • Operiamo similmente per il punto 4 + 3 , quindi il punto è di discontinuità di seconda specie. Nel sito: 䉴 1 esercitazione guidata 䉴 16 esercitazioni in più Esercitazioni Con l’aiuto del computer determina il dominio, classifica i punti di discontinuità e trova le equazioni degli asintoti delle seguenti funzioni. Tracciane poi il grafico con i rispettivi asintoti. (2x - 1) ln (x - 1) (3x - 6) (x - 3) 1 f (x) = x+1 x2 - 4 - 3 5 f (x) = 2 f (x) = x 2 - 3x (x - 1) 2 x 2 - 4x + 3 (x 2 + x - 2) 6 f (x) = 3 15x3 - 17x 2 - 6x + 8 f (x) = (3x 2 + 5x + 2) 5x - 4 7 (2x - 1) e (x - 3)2 f (x) = x2 - 2x - 3 4 f (x) = 8 f (x) = 8x3 + 10x2 - 11x + 2 4x3 + 12x2 - 9x - 27 -1 4x - 2 (x 2 + 1 1) e 5x - 2 x 1 arctg x+1 x-1 1509 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI LA TEORIA IN SINTESI IL CALCOLO DEI LIMITI 1. LE OPERAZIONI CON I LIMITI Indichiamo con a un valore che può essere x0 ! R , x+0 , x-0 , + 3, - 3 . 䡲 Per i limiti della somma, del prodotto e del quoziente di due funzioni si ha la seguente tabella. lim f (x) x"a lim g(x) x"a lim [f (x) + g(x))] x"a lim [f (x) g(x))] x"a lim x"a l!R m!R m!0 l+m l$m l m f (x) g(x) f (x) 2 0 per x " a g (x) f (x) - 3, se 1 0 per x " a g (x) + 3, se l!R l!0 0 l 0 0 0 0 0 forma indeterminata 0 0 l!R l!0 +3 +3 + 3, se l 2 0 - 3, se l 1 0 0 l!R l!0 -3 -3 + 3, se l 1 0 - 3, se l 2 0 0 +3 m!R m!0 +3 + 3, se m 2 0 - 3, se m 1 0 + 3, se m 2 0 - 3, se m 1 0 -3 m!R m!0 -3 + 3, se m 1 0 - 3, se m 2 0 + 3, se m 1 0 - 3, se m 2 0 +3 +3 0 f (x) 2 0 per x " a g (x) - 3 , se f (x) 1 0 per x " a g (x) forma indeterminata 0$3 -3 -3 + 3 , se +3 +3 +3 +3 +3 -3 forma indeterminata +3 - 3 -3 -3 +3 forma indeterminata +3 - 3 -3 -3 -3 -3 +3 forma indeterminata 3 3 forma indeterminata 3 3 forma indeterminata 3 3 forma indeterminata 3 3 1510 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English LA TEORIA IN SINTESI 䡲 Limite della potenza: se n ! N - ! 0 + e xlim f (x) = l , allora xlim f (x)An = ln . 6 f (x)@n = 7 xlim "a "a "a 䡲 Per xlim [ f (x)] g (x) abbiamo la seguente tabella. "a g(x) g (x) 0 +3 -3 +3 forma indeterminata 30 +3 0+ 0+ forma indeterminata 00 0+ +3 1 1 forma indeterminata 1+ 3 forma indeterminata 1- 3 0 1 ᐍ 11 1 0+ +3 ᐍ 21 1 +3 0+ [f (x))] f (x) 2. LE FORME INDETERMINATE 䡲 Forme indeterminate: + 3 - 3, 3 $ 0, 0 3 3 0 0 , ,1 , 0 , 3 . 0 3 Si risolvono caso per caso. 䡲 Forma indeterminata + 3 - 3 di funzioni razionali intere lim (a0 xn + a1 xn - 1 + f + an - 1 x + an) = x lim a xn = 3 , secondo la regola dei segni del prodotto a 0 x n. "+3 0 x "+3 (x " - 3) (x " - 3) 3 di funzioni razionali fratte 3 Z! 3 se n 2 m ] ]a a0 xn + a1 xn - 1 + f + an [ 0 = se n = m b0 xm + b1 xm - 1 + f + bm ] b0 ] se n 1 m \0 䡲 Forma indeterminata lim x "+3 (x " - 3) xn - m e Il segno di !3 nel caso n 2 m è dato dal prodotto dei segni di x lim "+3 (x " - 3) a0 . b0 3. I LIMITI NOTEVOLI b1 + • xlim "!3 • lim sen x = 1; x • lim 1 - cos x = 0; x x"0 x"0 • lim x"0 1 lx = e , dove e b 2, 7182f; x 1 - cos x 1 = ; 2 x2 • lim x"0 • lim x"0 ex - 1 = 1; x ln (1 + x) = 1; x • lim x"0 (1 + x) k - 1 = k. x 4. GLI INFINITESIMI, GLI INFINITI E IL LORO CONFRONTO 䡲 Una funzione f(x) è un: • infinitesimo, per x " a, se xlim f (x) = 0 ; "a • infinito, per x " a, se xlim f (x) = !3 . "a 1511 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI ESERCIZI CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI f(x) lim ––––– = g(x) x→α ᐉ≠0 infinitesimi dello stesso ordine ᐉ≠0 infiniti dello stesso ordine 0 f(x) è infinitesimo di ordine superiore a g(x) 0 f(x) è infinito di ordine inferiore a g(x) ±⬁ f(x) è infinito di ordine superiore a g(x) non esiste non sono confrontabili ±⬁ f(x) è infinitesimo di ordine inferiore a g(x) non esiste non sono confrontabili a. Confronto di infinitesimi simultanei. f(x) lim ––––– = g(x) x→α b. Confronto di infiniti simultanei. 䡲 Dati due infinitesimi (infiniti) f (x) e {(x) , per x " a (cioè simultanei), si dice che f (x) è un infinitesimo (infi- nito) di ordine c (c 2 0) rispetto all’infinitesimo (infinito) campione {(x), se: lim x"a f (x) c = l ! 0. { (x) Inoltre scriviamo f + { se xlim "a f (x) = 1 (diciamo che f e { sono equivalenti). {(x) 䡲 Principio di sostituzione degli infinitesimi (infiniti) Se il limite del rapporto di due infinitesimi (infiniti) simultanei f (x) e g (x) esiste, allora: f + f1, g + g1 & xlim "a f (x) f1 (x) = xlim . " a g1 (x) g (x) 䡲 Gerarchia degli infiniti: (loga x) a 1 xb 1 b x , con a, b 2 0 e a, b 2 1. 5. LE FUNZIONI CONTINUE f (x) = f (x0). 䡲 f (x) continua in x 0 : xlim "x 0 䡲 f (x) continua in [a; b]: f è continua in ogni punto dell’intervallo. 䡲 I teoremi sulle funzioni continue y f(d) = M y f(b) y = f(x) y = f(x) v f(c) = m O O a c x d b f continua in [a; b] ⇒ ∀ v⎪m ≤ v ≤ M ∃ x ∈ [a; b] ⎪ f(x) = v a. Il teorema dei valori intermedi e il teorema di Weierstrass (esistenza massimo e minimo assoluti). a c b x f(a) f continua in [a; b] f(a) < 0, f(b) > 0 ⇒ ∃ c ∈ ]a; b[ ⎪ f(c) = 0 b. Il teorema di esistenza degli zeri. 1512 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English x LA TEORIA IN SINTESI ESERCIZI 6. I PUNTI DI DISCONTINUITÀ DI UNA FUNZIONE 䡲 Sia f (x) una funzione definita su [a; b]. y 艎2 • x 0 punto di discontinuità (punto singolare): se x0 ! [a; b], con f (x) non continua in x 0 . 艎1 • x 0 punto di discontinuità di prima specie: se lim- f (x) = l1 ! lim+ f (x) = l 2 . x " x0 O x " x0 x0 x salto = ⎪艎2 − 艎1⎪ • x 0 punto di discontinuità di seconda specie: se per x " x0 almeno uno dei due limiti, destro o sinistro, di f (x) è infinito oppure non esiste. y y O x0 x y x O x0 x O x0 • x 0 punto di discontinuità di terza specie: 1. se esiste ed è finito xlim f (x) = l ; "x 0 2. se f non è definita in x 0 oppure, se lo è, risulta f (x0) ! l . 7. LA RICERCA DEGLI ASINTOTI asintoto verticale y y y x=c asintoto obliquo y=q q asintoto orizzontale O x q c O x y = mx + q x O lim [f(x) –(mx +q)]=0 x→+ ⬁ a f(x) q = lim [f(x) – mx] m = lim ––––, x→ ⬁ x x→ ⬁ lim f(x) = ⬁ lim f(x) = q x→c ± x→+ ⬁ b c 8. IL GRAFICO PROBABILE DI UNA FUNZIONE 䡲 Grafico probabile: è il grafico di f(x) tracciato in modo approssimativo dopo averne determinato il dominio, le eventuali simmetrie, le intersezioni con gli assi cartesiani, il segno, i limiti agli estremi del dominio con lo studio dei punti di discontinuità, gli asintoti. 1513 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI 1. LE OPERAZIONI CON I LIMITI 䉴 Teoria a pag. 1476 VERO O FALSO? 1 — Sapendo che lim f (x) =- 1 e lim g (x) = 5 , x"c x"c si ha: a) b) 2 — lim 6- f (x) - 2g (x)@ = 9 . x"c f (x) 5 $ g (x) =- . 4 4 c) lim x"c d) lim - 6- f (x)@4 = 1. x"c V F V F V F V F Sapendo che lim f (x) =- 3 e lim g (x) =- 2 , x"c x"c si ha: a) lim 6 f (x) - g (x)@ =- 3 . x"c V F b) lim f (x) $ g (x) =- 3 . x"c V F c) - 6 f (x)@2 =- 3 . lim x"c V F V F d) 5 lim 6 f (x) + g (x)@ = 4 . x"c a) —— b) c) d) "2f (x) - 6 g (x)@3, =- 3 . lim x"c 3 — Se lim f (x) =- 1 e lim g (x) =- 3 , allora: x"c x"c a) lim 6 f (x) - g (x)@ =- 3 . x"c V F lim x"c V F V F V F f (x) =- 1. g (x) g (x) =- 3 . c) lim x " c f (x) d) lim "- f (x) - 6 g (x)@2 , =- 3 . x"c b) 4 — Supponendo che lim f (x) = 0 e lim g (x) =- 3, x"c x"c possiamo scrivere: 1 1 + = 3. a) lim ; V F x"c f (x) g (x) E g (x) = 0. b) lim V F x " c f (x) f (x) = 0. c) lim V F x " c g (x) 1 d) lim V F 61 - g (x)@ = 3 . x " c f (x) Se la funzione y = f (x) tende a zero per x " c , allora anche la funzione prodotto p (x) = f (x) $ g (x) tende a zero per x " c , per una qualunque funzione g(x). V F Se la funzione prodotto p (x) = f (x) $ g (x) ha limite per x " c , allora anche f (x) e g(x) ammettono limite per x " c . V F Se la funzione somma s (x) = f (x) + g (x) ha limite per x " c , allora anche f (x) e g(x) ammettono limite per x " c . V F La funzione prodotto p(x) ammette limite per x " c solo se f (x) e g(x) ammettono limite per x " c. V F TEST 6 — Se lim f (x) =+ 3 , quanto vale il x"1 f (x) lim ? x " 1 - ex - 1 A 0 C -3 E e B 7 — +3 D 8 — Quale fra le seguenti affermazioni è falsa? g (x), allora esiSe esistono finiti lim f (x) e lim x"c x"c ste finito il limite: lim x"c B lim 6 f (x) - g (x)@ . x"c C lim {ln [( g (x)) 2 + 1] + f (x)} . x"c D lim 6e f (x) - g (x)@. x"c 1 r Il limite per x che tende a della funzio4 ne y = f (x) $ cos x vale 2. Quanto vale il limite r per x che tende a di f(x)? 4 A 2 2 C 1 E 0 2 B 2 D 2 f (x) . g (x) A E lim 6 f (x) $ g (x)@ . x"c 1514 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE OPERAZIONI CON I LIMITI 9 — Sapendo che lim 6 f (x) + sen x @ =- 3 , quanto x"0 vale lim 6- f (x)@ ? 10 —— 11 x "- 2+ A 1 C +3 B 0 D -3 E C D E 1 . 2 B - 3. -1 Date le funzioni f (x)= 2x e g (x)=1- x 2 , allora: f (x) =+ 3 . A limx " 1 g (x) B 3x - 1 e f (x)= x + 2 , x2 lim ( g % f ) (x) vale: x"0 —— Date le funzioni g (x)= ESERCIZI A 12 C 0. D + 3. E 2. Date le due funzioni —— f (x) = 4x + 4 e g (x) = 2 + 2x , x "- 2 lim 6 f (x) $ g (x)@ =- 20 . calcola i loro limiti per x " 3 e per x " - 3 . Determina poi, verificando i rispettivi teoremi: lim ( g % f ) (x) = 2 . a) il limite della funzione somma x " 0+ lim- x"0 s (x) = f (x) + g (x) g (x) =+ 3 . f (x) b) il limite della funzione prodotto lim 6 f (x) - g (x)@ = 0 . p (x) = f (x) $ g (x). x"1 Il calcolo dei limiti 13 ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo i limiti: a) lim ; x + x"1 1 (x2 - 2x). E ; b) xlim "-3 (x - 1) 2 1 è la somma (x - 1) 2 1 delle funzioni g (x) = x e f (x) = . (x - 1) 2 La somma di un limite finito con uno infinito è 1 infinito, quindi lim ; x + E =+ 3 . x"1 (x - 1) 2 a) La funzione s (x) = x + lim x = 1 per la continuità di y = x. x"1 Per la continuità della funzione polinomiale y = x - 1 e il teorema del limite della potenza, b) La funzione s (x) = x2 - 2x è la somma delle funzioni g (x) = x 2 e f (x) =- 2x . Abbiamo lim (x - 1) 2 = 0 , (- 2x) =+ 3 , lim x2 =+ 3 e x lim "-3 x"1 x "-3 quindi, per il teorema del limite della funzione reciproca: 1 lim =+ 3 . x " 1 (x - 1) 2 14 quindi: lim (x2 - 2x) =+ 3 . x "-3 ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo i limiti: a) xlim x$ "+3 ex 1 ; b) lim+ $ log x . 2 x"0 x a) Abbiamo: lim x =+ 3 ; x "+3 ex =+ 3 . lim x "+3 2 Il segno dei due limiti è concorde, pertanto: ex lim x $ =+ 3 . x "+3 2 b) Abbiamo: 1 =+ 3 ; lim x " 0+ x lim log x =- 3 . x " 0+ Il segno dei due limiti è discorde, quindi: 1 lim $ log x =- 3 . x " 0+ x 1515 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 15 CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo i limiti: x 2 + 3x - 1 a) lim ; x"2 x-1 b) lim + x "- 2 6x + 1 ; x+2 c) lim x "- 2 x2 + 3x - 1 è il quoziente delle funziox -1 ni f (x) = x2 + 3x - 1 e g (x) = x - 1: a) h (x) = lim (x 2 + 3x - 1) = 9 ; x"2 Il numeratore tende a un numero negativo, mentre il denominatore tende a 0+ (cioè resta sempre positivo); i limiti hanno segno discorde, pertanto: 6x + 1 =- 3 . lim x "- 2+ x + 2 lim (x - 1) = 1. x"2 Il limite dato è uguale al quoziente dei limiti, x 2 + 3x - 1 9 perciò lim = = 9. x"2 x-1 1 6x + 1 è il quoziente delle funzioni b) h (x) = x+2 f (x) = 6x + 1 e g (x) = x + 2 : lim + (6x + 1) =- 11; x "- 2 6x + 1 . x+2 c) Calcoliamo ora i limiti di numeratore e denominatore per x "- 2- : lim (6x + 1) =- 11; x "- 2- lim (x + 2) = 0- . x "- 2- I limiti hanno segno concorde, quindi: 6x + 1 lim =+ 3 . x "- 2- x + 2 lim + (x + 2) = 0+. x "- 2 Tenendo presenti i teoremi sulle operazioni con i limiti e la continuità delle funzioni elementari, calcola i seguenti limiti. 16 — 17 — 18 — 19 — 20 — 21 — 22 — 23 — 24 — 25 — 26 — lim 5e3 ; lim x"2 x"1 lim (x 4 - x3 - 4) x "- 1 2 . ln e 2 [5e3 ; 1] [- 2] lim ( 2x + 6 - x) [3] lim (3 - ln x) x"e [2] x "- 1 lim e -4 x lim log3 (24 - x) x"1 2 + ln x 1 - ln x 31 1 1 + 2l x4 x lim b [3] [- 3] [+ 3] 1 1 + 3l x x [0] lim (- x2 + x) [- 3] x "-3 x "-3 32 — 33 — 5 lim b x + l x x"0 30 — [2] x "-3 lim b 29 — x "- 3 lim 28 — — [e] x "- 4 27 — 34 — 35 — 36 — 37 — lim x 2 (x + 7) 2 [- 3] lim 2-x $ (x3 - 1) 3 [- 3] x "-3 x "+3 lim (2 - x) log x [- 3] lim (1 - x 2) e x [- 3] x "+3 x "+3 lim 1 x+1 [+ 3] lim 1 x-2 [0] x "- 1+ x "+3 lim ln (3 - x) 3-x lim 1 6 - 3x x " 3- x "-3 lim 1 3x - 9 lim x2 + 2x - 1 2 lim -5 (x + 1) 2 x " 3+ x "- 1 x "- 1 1516 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English [- 3] [0] [+ 3] [- 1] [- 3] PARAGRAFO 1. LE OPERAZIONI CON I LIMITI 38 — 39 — 40 — 41 — 42 — 43 — 44 — 45 — 46 — 47 — 48 — 49 — 50 — x+1 x+2 [- 3; + 3] lim+ 3x + 2 x-1 [+ 3] lim 2-x x+1 [- 2] lim ! x "- 2 x"1 x "- 4 x-2 (2x - 3) 2 [- 3] lim - x "- 2 4x + 3 x2 - 4 [- 3] lim+ b 2x 2 + x 1 l + 2x + 5 sen x [+ 3] lim - x2 - 1 x+3 [- 3] x+1 x 2 - 2x + 1 [+ 3] lim 3 x" 2 x"0 x "- 3 lim x"1 lim x "- 1 lim x"4 lim x"5 lim x"1 — 59 — [+ 3] x"0 x+1 x 2 - 2x + 1 [0] 60 — 61 — 62 — 63 — 64 — 65 — 66 — 67 — x+ x x 2 - 13 [2] x+4 x+1 :1D 2 68 — x x2 - 4 x + 2 1 51 — x 2 + 3x + 2 x2 lim 58 [- 1] 69 —— 70 —— 52 x " 64 [- 11] 71 —— x+x3 lim 3 x"8 x +2 [3] — 54 — 55 — 56 — 57 — lim bx 8 - x + 3l [3] cos x + 2 x x2 + 4 [1] x"1 lim x"0 limr x" 2 sen x + cos x 2x lim- 2x + 1 sen x lim cos2 x - 2 3x - 2 x"0 x"0 2x 2 - x + 1 22x - 2 x + 2 :1D 2 lim 3x - 2x 4 - 4 x - 20 : 1 D 44 x"2 x"2 2x lim 2x + 3 5x - 1 [+ 3] lim log 2 x + 1 3 log 4 x - 3 [+ 3] x " 0+ x " 4+ lim cos c log3 x - 1 m x+3 [1] lim log (x2 + x - 5) 2x - 1 [0] lim ecos x + sen x 1 + tg x :1D e lim 2x - 2 + 2 x 1 + log x [2] x"3 x"2 x"r x"1 lim log (1 - log x) [0] x"1 lim log3 x + log3 x-2 x"3 lim x"1 3 x [1] ex x lim x "-3 [0] 2x - 1 1 $ log x - 3 (1 - x) 2 [- 3] 3 x ln x 2+x lim+ x"0 [- 3] 72 [1] lim b [+ 3] 73 lim- b 74 —— [- 3] [+ 3] x "+3 —— :1D r lim (- x3 x ln x) 2 x "+3 —— 7 53 lim 2 lim cx 6 - x 3 + 3m 2 — ESERCIZI 75 x"1 [- 3] 3 [1] arctg x + 2x cos x [0] 76 lim —— [- 3] sen x 1 l lim b + ln x cos x x " 0+ 77 2x 1 l + ln x x-1 lim ` log 1 x - xe x j x "+3 —— —— ln x 2 + l x e- x x"0 lim+ x"0 log 2 x -x [+ 3] 1517 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 78 —— CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI arcsen x x-1 lim x " 1- [- 3] 91 —— 1 79 —— 80 —— 81 —— 82 —— lim ! e cos x x "b [0+; + 3] rl 2 lim ln arccos x [- 3] x " 1- :- r D 2 lim arctg ln x x " 0+ lim x 92 —— 93 —— 94 —— 1 x [0+] x " 0+ 95 —— 83 —— 84 —— 85 —— 86 —— 87 —— 88 —— 89 —— 90 —— lim (ln x) [+ 3] x x "+3 lim (1 - cos x) 96 1 x2 [0 ] + x"0 lim- b x"1 1 lx - 3 1-x lim+ b 1 l sen x x"0 - lim+ b ln x"0 1l x e 2 [0+] 1 sen x [0+] 1 x [+ 3] lim (x + 1) x2 [+ 3] x "-3 sen (2 x - 1) + log 2 (x + 2) lim x"0 cos (x + r) lim :arc sen x - 3 + arccos bx"4 [-1] 2 lD x : 7 rD 6 lim x " 1+ ln arctg (x - 1) x 2 - 2x 1 + cos (x - 1) D lim : 4 x " 1+ [+ 3] 1 1-x lim 1 tg ln (x + 2) x "-3 lim arctg (e 2x + e x) e- x + 2 lim < ln (x - 3) 1 F 3 3 x 3-x x "- 1+ x " 3+ lim (2 x - 2) arctg (2 - x) [+ 3] [+ 3] [0] [+ 3] [0] —— x "+3 97 lim+ b x"3 x l ln (x - 2) 2x - 1 [0] lim x "-3 ln (e 2x + 1) ln (1 - x) [0] —— 98 —— 99 —— 1 lim+ c x-2 1 m x-1 x"1 lim —— x "-3 2x (x - x) ln (1 - x) 101 lim+ b x - 2 x-2 l ex - 2 lim x + sen (3 x + 1 - 1) arcsen (x + 1) 2 100 —— 102 —— x"2 x "- 1 2 [0] [0] 1 [0+] [- 3] Applicazione del teorema del confronto 103 ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo xlim "+3 3 + cos x . x 3 + cos x , se x " + 3 , non ammette limite, quindi non possiamo applicax re i teoremi sul calcolo del limiti. Il numeratore della funzione Poiché - 1 # cos x # 1, allora 2 # 3 + cos x # 4 e quindi, per x 2 0 : 2 3 + cos x 4 # # . x x x Poiché x lim "+3 lim x "+3 2 4 = x lim = 0 , per il teorema del confronto: "+3 x x 3 + cos x = 0. x 1518 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 2. LE FORME INDETERMINATE ESERCIZI Utilizzando il teorema del confronto, calcola i seguenti limiti. 104 —— 105 —— 106 —— 107 —— 108 —— 113 sen x x cos x lim x "+3 x lim lim x (cos x + 2) lim x"3 1 x [0] cos x x2 [0] lim e- x cos x [0] x "+3 110 —— 111 2x 3 + sen x lim x sen 114 115 [+ 3] lim e 2x sen x x "-3 x"0 —— [0] x "+3 lim x "+3 109 —— 3 —— —— [0] x "+3 [+ 3] —— [0] —— 112 lim (sen x + 3) x 116 —— x "+3 117 lim x "+3 —— x 1 + sen x cos x lim 1 + cos x x2 lim 2x sen x + cos x + 2 x "+3 x "+3 x2 2 + sen x x "+3 [+ 3] [0] [+ 3] lim e x (sen x + 4) [+ 3] x "+3 [+ 3] 119 —— lim (sen x - 3x) 118 —— lim x "+3 [+ 3] 120 —— [- 3] 121 —— lim x "+3 cos x 1 + ex [0] lim (x 2 + 3 cos x) [+ 3] x "+3 lim x 2 cos x"0 2. LE FORME INDETERMINATE 1 x [0] 䉴 Teoria a pag. 1484 IN PRATICA La forma indeterminata + 3 - 3 122 䉴 Videolezione 65 ESERCIZIO GUIDA ] x + 7 - x - 5 g. Calcoliamo xlim "+3 Poiché x lim "+3 x + 7 =+ 3 e x lim "+3 x - 5 =+ 3 , abbiamo la forma indeterminata + 3 - 3 . Scriviamo la funzione f (x) = x + 7 - x - 5 in modo che compaia la somma delle radici anziché la differenza, moltiplicando e dividendo f (x) per ] x + 7 + x - 5 g: x + 7 - x - 5 = ] x + 7 - x - 5g $ = 12 . x+7 + x-5 (x + 7) - (x - 5) x+7 + x-5 = = x+7 + x-5 x+7 + x-5 Quando x " + 3 , il denominatore x + 7 + x - 5 della frazione tende a + 3 , mentre il numeratore 12 ] x + 7 - x - 5 g = lim tende a 12, e quindi: x lim = 0. "+3 x "+3 x+7 + x-5 123 ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo xlim (x3 + 2x2 - 3). "-3 (2x2 - 3) =+ 3 , abbiamo la forma indeterminata - 3 + 3 . Poiché x lim x3 =- 3 e x lim "-3 "-3 1519 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI Per calcolare il limite raccogliamo a fattor comune x elevato al massimo esponente, cioè x 3: 2 3 ; x3 $ b1 + - 3 lE . lim (x3 + 2x2 - 3) = x lim x "-3 "-3 x x 3 2 b1 + 2 - 33 l = 1. = 0 , allora x lim = 0 e x lim Dal momento che x lim "-3 " - 3 x3 "-3 x x x Poiché x lim x3 =- 3 , otteniamo: "-3 ; x3 $ b1 + lim (x3 + 2x2 - 3) = x lim "-3 2 3 - 3 lE =- 3 . x x Possiamo ottenere il risultato applicando anche la regola: x "-3 lim (a0 xn + a1 xn - 1 + f + an) = xlim a xn . "3 0 x"3 Nel nostro caso si ha: lim (x3 + 2x 2 - 3) = x lim x3 =- 3 . "-3 x "-3 Calcola i seguenti limiti. 124 — 125 — 126 — 127 — 128 — 129 — 130 — 131 — 132 — lim ] x + 1 - x + 2 g x "+3 lim ] x 2 + 1 - [0] —— x2 - 4 g x "+3 [0] lim (x 4 - x2 - 9) lim [+ 3] x 2x - 1 - 2x + 2 [- 3] lim (- 2x5 + 3x 2 - x + 3) 3 2 lim (- 2x + x - 2x ) [- 3] x "+3 lim ] 1 - 2x - 3 - 2x g x "-3 lim x "-3 1 - x - 1 - 2x 3x 3 135 —— 136 —— [+ 3] x "-3 4 134 —— x "-3 x "+3 133 2 lim (- 3x + 2x - x) 137 lim x "+3 2- x - 2x + 4x + 1 3 lim ^ x 2 - x h lim (4x + 16x2 - 1) 3 lim ^ x3 - x 2 - x h :- 1 D 3 Utilizza: A3 - B3 = (A - B) (A 2 + AB + B 2). x "+3 3 lim ^ x3 + x2 + 1 - 138 lim x "+3 3 [0] —— 139 [0] x "-3 x "+3 —— [+ 3] x "+3 —— [0] [0] 4 x3 + x x 3 3 x3 - 1h x3 - x ^ x3 + x 2 Find x lim "+3 3 [0] 3 x3 - x 2 h . (USA Harvard-MIT Mathematics Tournament, 2004) [+ 3] x "-3 :1D 3 :2D 3 La forma indeterminata 0 $ 3 140 ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo lim+ (sen 2x $ cotg x). x"0 Poiché lim+ sen 2x = 0 e lim+ cotg x =+ 3 , abbiamo la forma indeterminata 0 $ 3. x"0 x"0 Utilizzando le formule goniometriche, trasformiamo sen2x e cotg x in modo da semplificare l’argomento del limite: cos x = 2 cos2 x . sen 2x $ cotg x = 2 sen x cos x $ sen x Quindi: lim (sen 2x $ cotg x) = lim+ (2 cos 2 x) = 2 $ 1 = 2 . x " 0+ x"0 1520 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 2. LE FORME INDETERMINATE ESERCIZI Calcola i seguenti limiti. 141 — 142 — 143 — 144 — 145 —— lim [(1 - cos 2x) $ cotg x] [0] limr [(1 + tg x) $ cotg x] [1] x"0 x" 147 —— 2 lim (sen x $ cotg 2 x) [- 3] x " 0- limr (cos2 x $ tg x) x" 146 —— [0] 148 —— 149 —— 2 :1D 2 lim [(1 + sen x) $ tg 2 x] 3r x" 2 150 —— lim [(2 - cotg x) $ tg x] [- 1] x"0 lim x"1 lim (x 2 - 9) x " 3- lim :1D 6 2x2 $ ( 2 - x - 1) 3 - 3x 2 x "-3 2x3 3-x 1 x3 + x - 2 lim ( 2 + x - 3 ) x"1 [0] x 2 - 2x + 1 4 2x + 7 (x - 1) 2 [3] 3 La forma indeterminata 3 151 ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo: a) xlim "+3 2x - 3x 4 + x 2 x - 5 x 2 + 6x 3 2x - x 2 ; b) xlim ; c) xlim . 2 3 2 3 " + 3 " + 3 2x - 2 x - 2x - 1 x + x2 - 2 a) Riscriviamo l’argomento del limite ordinando il numeratore e il denominatore secondo il grado: - 3x 4 + x 2 + 2x . lim x "+3 2x 2 - 2 Raccogliamo a fattor comune i monomi di grado massimo al numeratore e al denominatore: tende a - lim x "+3 x 4 b- 3 + 3 2 tende a + 3 1 2 1 2 + 3l -3 + 2 + 3 x2 x = lim x2 $ x x =- 3 . x "+3 2 2 2- 2 x 2 $ b2 - 2 l x x b) Riscriviamo il limite ordinando il numeratore e il denominatore secondo il grado decrescente: 6x3 - 5x 2 + x lim . x " + 3 x 3 - 2x 2 - 1 Raccogliamo a fattor comune i monomi di grado massimo al numeratore e al denominatore: 5 1 5 1 x 3 $ b6 - + 2 l 6- + 2 6 x x x x lim = = 6. = x lim x "+3 "+3 2 1 1 2 1 3 1- - 3 x $ b1 - - 3 l x x x x c) Riscriviamo il limite ordinando il numeratore e il denominatore secondo il grado decrescente: - x2 + 2x . lim x " + 3 x3 + x 2 - 2 Raccogliamo a fattor comune i monomi di grado massimo al numeratore e al denominatore: x 2 $ b- 1 + tende a 0 2l 2 -1 + 1 x x lim $ = x lim = 0 $ (- 1) = 0 . x "+3 "+3 x 1 2 1 2 1+ - 3 x3 $ b1 + - 3 l x x x x tende a -1 1521 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English [0] ESERCIZI CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI Calcola i seguenti limiti. 152 — 153 — 154 — 155 — 156 — 157 — 158 — 166 lim x "-3 lim x "+3 lim x "+3 x6 - 3x 4 2x 2 - 2x + 1 [+ 3] — 3x2 - 2x + 1 + x5 3x 2 - 2x + 1 [+ 3] — 3x3 - 4x 2 + 6 3x2 - 2x + x3 [3] 160 161 — lim x "-3 x2 - 6x 4 + 3x6 7x5 + 4x3 - 2x [- 3] lim x2 - 3x 4 - 27 7 + 4x3 + x [+ 3] lim x "+3 2x - 6x3 + x 2 x 2 - 3x3 [2] lim x "+3 x2 - 2x + 3x3 2x 4 - x2 [0] x "-3 159 162 — 163 — 164 — 165 — lim x - 2x3 + 3x2 x2 - 2 - x4 [0] lim 2x 2 + x + 4x3 x5 - x 2 [0] lim 2x5 - x3 + x 4 x5 - 6x 2 [2] lim x "-3 x3 - 2x6 + 4 2x6 - 7 - x3 [- 1] x "+3 lim x2 - 3x 4 2x - x + 4x 4 :- 3 D 4 lim x "+3 x2 - x4 x - x + x6 [0] lim x "+3 x2 - 2 x - 2x + 1 [0] x "-3 x "-3 x "-3 2 2 3 ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo xlim "-3 x2 + 1 . 2x - 1 Osserviamo che per x che tende a - 3 il numeratore tende a + 3 , mentre il denominatore tende a - 3 3 . e quindi il limite è nella forma indeterminata 3 Raccogliamo a fattor comune i termini di grado massimo all’interno della radice e al denominatore: lim x "-3 x 2 b1 + 1 l x 2 = lim x "-3 1 x b2 - l x 1 1 x $ 1+ 2 x 2 = lim x . x "-3 1 1 x b2 - l x b2 - l x x x2 $ 1+ Poiché x tende a - 3 , possiamo supporre x 1 0 , quindi abbiamo x =- x . Il limite perciò diventa: lim 1 1 - 1+ 2 x2 = lim x = - 1 =- 1 . x "-3 1 1 2 2 2x b2 - l x x -x x "-3 1+ Calcola i seguenti limiti. 167 — 168 — 169 — 170 — 171 — lim x "+3 lim x "+3 lim x "-3 x + x2 + 8 2x + 1 x2 + 3x - 1 x2 + x - 1 3x - 2 x2 - x + 1 lim x "+3 x2 + 8 x+1 lim x3 + x + 2 2x2 + 1 x "+3 [1] 172 — [0] 173 —— [- 3] [1] 174 —— 175 —— [+ 3] 176 —— lim x "+3 4x2 - 3 x+1 [2] lim ( x 2 + 2x - 4 - x) x "+3 6x3 - x - 2x2l lim b 3x + 1 [+ 3] x "-3 lim ( x 2 + 4x + 1 - x "+3 lim x "-3 [1] x 2 - 2x - 3) x3 + 2x 2 - 1 x6 + 3x 2 + 2 1522 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English [3] [- 1] PARAGRAFO 2. LE FORME INDETERMINATE 177 —— 9x 4 + 5x 2 + x (x + 2) 2 lim x "-3 [3] —— La forma indeterminata 179 178 lim x "+3 5x2 - 1 4 + x2 ESERCIZI :5D 2 2 - 3x 1 - 12x 0 0 ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo: a) lim x"2 2x 3 - x 2 - 5x - 2 1- x+1 ; b) lim . x"0 2x 2 - 5x + 2 x2 - x 0 . 0 Poiché 2 è radice sia per il numeratore sia per il denominatore, possiamo scomporre in fattori numeratore e denominatore. Per il numeratore usiamo la regola di Ruffini: a) Calcolando il limite del numeratore e del denominatore, otteniamo la forma indeterminata 2 -1 -5 -2 2 2 6 4 0 2 1 3 " 2x3 - x2 - 5x - 2 = (x - 2) (2x 2 + 3x + 1) . Scomponendo il denominatore si ha: 2x2 - 5x + 2 = (x - 2) (2x - 1). Calcoliamo il limite: lim x"2 (x - 2) (2x 2 + 3x + 1) 2x 3 - x 2 - 5 x - 2 2x 2 + 3x + 1 = lim = 5. = lim 2 x"2 x"2 2x - 1 (x - 2) (2x - 1) 2 x - 5x + 2 0 . 0 Razionalizziamo il numeratore e scomponiamo il denominatore in fattori. Si ha: b) Calcolando il limite, si ha la forma indeterminata lim x"0 1- x -1 1- x+1 1+ x+1 = lim = $ x 0 " x (x - 1) 1 + x + 1 x (x - 1) (1 + x + 1) = lim x"0 -1 1 = . 2 (x - 1) (1 + x + 1) Calcola i seguenti limiti. 180 — 181 — 182 — 183 — 184 — 185 — 186 — lim x "- 5 lim x "- 2 lim x "- 1 lim x"1 1 x" 2 x"2 lim : 7 D 10 — 3x 2 + x - 10 x 2 - 5x - 14 : 11 D 9 — - x3 + 3x2 + 9x + 5 x2 - 7 - 6x x3 - 1 x4 - 1 lim+ lim x 2 + 3x - 10 x 2 - 25 2x2 + 9x - 5 4x 2 - 4x + 1 x3 + 2x2 - 8x x - 2x2 + 2x - 4 x "- 1 3 x 4 + 2x3 - 2x - 1 x2 + 2x + 1 [0] 187 188 189 — lim x"1 x3 + 6x 2 + 12x + 8 x 2 + 4x + 4 lim 4+x -2 3x 191 lim —— [0] 193 —— 3 lim [+ 3] 192 [- 3] x "- 2 x"0 —— x2 + x - 6 x + 6x2 + 9x lim —— [2] [+ 3] x "- 3- :3D 4 190 x2 - 1 x - 2x3 + 2x - 1 4 x"9 [0] : 1 D 12 :1D 6 3- x 9-x lim 2x3 + 5x 2 - x - 6 2x 2 + 3x - 2 :- 3 D 5 lim x 2 + 5 - x3 + 1 2x - x 2 :2D 3 x "- 2 x"2 1523 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 194 —— 195 —— CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI lim x"2 : 1 D 21 x 2 - 2x + 9 - 3 x3 - x 2 - x - 2 x2 + 3 - 2 lim x "- 1 3 8 - x3 [- 1] 196 189 —— lim x"0 3 - 9 - x2 2 1 + x2 - 4 + x2 3x - 4x + 1 m lim c 2 x " 1+ x +x-2 2 197 —— 1 1-x :2D 9 [+ 3] Le forme indeterminate 0 0 , 3 0 , 13 198 ESERCIZIO GUIDA 1 Calcoliamo lim+ x ln x . x"0 1 " 0- , perciò abbiamo la forma indeterminata 00. ln x Poiché e ln a = a (con a 2 0), scriviamo il limite nella forma Per x " 0+ si ha ln x " - 3 , quindi 1 lim+ x ln x = lim+ e ln x x"0 x"0 1 ln x , e, applicando la proprietà dei logaritmi ln ab = b ln a , otteniamo: 1 lim+ e ln x $ ln x x"0 = lim+ e1 = e . x"0 Osservazione. Anche forme indeterminate dei tipi 30 e 13 possono essere risolte utilizzando la proprietà e ln a = a, con a 2 0. Calcola i seguenti limiti. 2 199 — [e 2] lim+ (2x) ln 2x x"0 —— -3 200 —— 201 —— x ln x lim b l x " 0+ 2 - lim+ x 202 ; ; 1 ln x2 x"0 ESERCIZI VARI 1E e3 lim+ b x"0 1 :1D e 2 l ln x x 1 203 —— lim (x + 1) lnx x "+3 [e] 1 E e Le forme indeterminate TEST 204 — Considera le funzioni: 1 ; h (x) =- x . x Quale, fra i seguenti limiti, non è una forma indeterminata? A lim [ f (x) $ g (x)] x"3 f (x) = 2x 2; g (x) = 205 — Fra i seguenti limiti, solo uno è una forma indeterminata. Quale? lim b 3 1 - 2l x x B lim - 1 x3 lim C lim D lim 6 g (x) $ h (x)@ D lim (x 2 - 3x3) E lim E f (x) h (x) lim 6 f (x) - h (x)@ C x "+3 B x"3 A x"0 x"0 h (x) f (x) x"3 x"0 x"0 2x + 1 3 x"0 lim (2x2 + x3) x "-3 1524 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI VARI LE FORME INDETERMINATE 206 — Quale, fra i seguenti limiti, si presenta in forma indeterminata? lim x2 $ sen x A lim x $ tg x D r x "+3 x" 2 ex x x-1 C lim x"1 x + 1 B 207 —— 208 —— lim x "-3 1 E lim+ x $ e x x"0 Per quale valore di a ! R - 3x2 + a 2 x + 2a lim si presenta nella forma x"1 x2 - 1 5 0 e vale - ? indeterminata 2 0 5 A -3 B 1 C 0 D E 2 2 209 —— ESERCIZI Se n 2 3 , allora puoi affermare che: x3 + 1 = 1. lim A x " + 3 xn - 1 x+3 = 0. lim B x " - 3 nx + 1 xn + 1 =+ 3 . lim C x " + 3 2x - 3x 2 x3 + 5x - 1 lim = 0. D x "+3 2xn + 1 nx + 1 lim =+ 3 . E x "-3 x Per quale valore di k si ha: 6x 2k - 1 - 4x + 8 =- 3 ? lim x "-3 - 2x k + 1 - 3 A -2 B 2 C 0 D 1 E 3 Calcola i seguenti limiti. 210 — 211 — 212 — 213 — 214 — 215 — 216 — 217 — 218 — 219 — 220 — 221 — 222 — 1 x+1- x+7 lim x "+3 lim ]x + x "-3 x2 + 2 g [- 3] [0] x3 + 8 x + 2x2 - 4x - 8 [- 3] lim - x + x2 - 8 6x + 7 :- 1 D 3 x+3 x + 8x2 + 21x + 18 [- 3] 1 2x - 3 + 4x 2 [- 3] x "- 2 x "-3 lim + x "- 3 lim x "+3 lim+ x"4 lim x "-3 lim x "+3 3 x-4 x - 8x + 16 2 [+ 3] x - 5x3 + x 2 2x3 + 4x 2 - x :- 5 D 2 x2 - x + 2 3 x + x3 + 2x - 1 [+ 3] lim (3x - 9x2 + 1) x "+3 [0] lim x "-3 x2 - 2x3 + x 4 x5 + x3 - 2x [0] lim x2 - 2x3 + x 4x2 - 2x5 + 1 [0] x "+3 lim (x5 - x 2 - x - 1000) x "+3 224 — lim + 3 223 — [+ 3] 225 — 226 — 227 — 228 — 229 — 230 — 231 — 232 — 233 — 234 — 235 — lim 1 1 + x2 + x [+ 3] lim 8x + 2 x - x2 - 3 [4] lim 4 - 3x 2 - 2x + 1 x "-3 x "-3 x "- 1- lim (- 4x7 + x 2 - 4) $ x "+3 [- 3] x-1 x lim ; log 2 (2x3 - x 2 + x) - log 2 x "+3 lim b x "-3 lim- x"5 x3 + 1 lx x+2 [- 3] x3 D 4 3 + 4x 2 [0+] :1D 6 x 2 - 10x + 25 x - 9x2 + 15x + 25 3 lim log 2 x"0 [3] :- 1 D 2 x+2 - 2-x x lim [log 2 (x 2 + 1) - 2 log 2 x] [0] x "+3 lim x x2 + 3 + x4 [0] lim x2 - 2x3 + 5 2x 2 - 3x3 + 1 :2D 3 lim x+3 x3 + 8x2 + 21x + 18 [+ 3] lim x - 2x3 + x5 + x7 x2 - 2x 4 + 10x6 [- 3] x "+3 x "-3 x "- 3- x "-3 1525 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 236 — 237 — 238 — 239 — 240 — 241 — 242 — 243 — CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI lim x " 0- lim x " 3+ x-1 8x 2 + 7x [+ 3] x-3 x 2 - 6x + 9 [+ 3] x "- 2 [+ 3] lim x "+3 x - 2x3 + x 4 2x3 - x [+ 3] lim e 3 x2 - 4 x+2 lim ; tg 2 x - ln (sen2 x)E sen x x"0 lim x"1 1-x 1- x — 245 lim _2 - 2 1 x x "+3 x-1 x+1 i — 246 — 247 —— 248 —— 249 —— 250 —— 251 —— 252 —— 253 —— 254 —— x"2 x3 - 4x 3 x - 2x2 + x - 2 lim b x "+3 x 2 + 1 lr $ (1 - x) x arcsen 2 x 2+x m + ln lim c x 2- x x "-3 lim (log 1 x - x $ 3 x + 2) x "+3 —— [+ 3] 3 lim ln arctg x "-3 [- 1] x-2 1 - x2 :8D 5 [- 3] [0] [- 3] [- 3] lim x "-3 (x + 2) 2 (3x - 1) 2 :1D 9 lim x "+3 ln (3x - 1) - ln 3x 3x - 1 lim x " 0+ 2 ln x - 3 12 - ln x lim arcsen x "+3 lim b x "+3 x 2 - 8x3 m 1 +x2x 1 - x3 2x - 1 l- x 1 + 4x lim log 2 x"2 1 - ex 2e x + 1 2 + 3x x 2 + 12 - 4 3x 2 - 4x - 4 —— x "- 1 260 lim x"3 261 —— 262 —— 263 —— 264 —— 265 —— 266 —— [0] [- 2] 267 —— 268 —— 269 —— 270 —— 271 —— :- r D 6 272 —— [6] [+ 3] [- 1] :- 1 D 2 x +1 x+1 lim log9 2x - x2 - 1 4x - 1 :se x " + 3: 1 ; se x " - 3: 3 D 4 4 lim b x "+3 4x 2 - x lx x+1 lim b x "+3 x 2 - 1 l- ln x x lim x"1 2 [+ 3] x+3- 5-x 1+x - 2 lim b x "+3 3x - 2 l x2-x 1 x+1 [0+] 6 2@ 6 3@ limr 6(1 - sen x) $ sec x @ [0] lim 6(cos x + 1) $ cosec x @ [0] x" 2 x"r x2 - 2 [- 3] 2x + 3 23 - x lim ln x "-3 lim log 2 c x "+3 [+ 3] 3 259 —— : 1 D 12 x -2 lim x"8 x - 8 lim 258 ln (3 - x) x3 - x2 - 6x lim x " 3- [2] 3 244 257 —— [e- 4] x "- 2 256 —— x2 + 4x + 4 x + 6x2 + 12x + 8 lim + 255 —— lim e - 2x + 1 x "+3 lim x "+3 [0+] ln2 x + 2 ln x ln x + 1 lim b log10 5x x"2 2 lim x "+3 x2 - 4 l x-2 2-2 lim b x "+3 [- 3] [+ 3] 1 + x2 2x 2 :rD 6 x + 1 lx - 1 2x - 3 [0+] lim arcsen x"3 x-1 x [+ 3] 1526 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 3. I LIMITI NOTEVOLI 3. I LIMITI NOTEVOLI 䉴 Teoria a pag. 1489 IN PRATICA sen x =1 lim x x" 0 273 ESERCIZI 䉴 Videolezione 66 ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo lim x"0 tg x + 3x . x + sen x 0 Il limite presenta la forma indeterminata . 0 sen x : Sostituiamo tg x = cos x sen x sen x + 3x cos x + 3x tg x + 3x sen x + 3x cos x cos cos x x lim = lim = lim = lim . x " 0 x + sen x x"0 x"0 x " 0 cos x (x + sen x) x + sen x x + sen x Raccogliamo x al numeratore e al denominatore, semplifichiamo e calcoliamo il limite tenendo conto che sen x = 1. lim x"0 x xb sen x sen x + 3 cos x l + 3 cos x 1+3$1 x x lim = lim = = 2. x"0 x"0 sen x sen x 1 (1 + 1) l l x cos x b1 + cos x b1 + x x Calcola i seguenti limiti, tenendo conto che lim x"0 274 — 275 — 276 — 277 — 278 — 279 — 280 — 281 — 282 — 283 — lim x"0 lim x"0 lim x"0 lim x"0 lim x"0 lim x"0 lim x"0 lim x"0 lim x"0 lim x"0 sen x 1 - cos x 1 - cos x 1 = 1, lim = 0, lim = . x"0 x"0 x x 2 x2 sen 5x x [5] sen kx x [k] sen2 2x x2 [4] cos2 x - 1 2x [0] tg x x [1] 285 — 286 — 287 — 288 — sen 6x 7x :6D 7 senn x sen xn [1] 2tg x + x x [3] x2 + x 2x + sen x :1D 3 2x2 1 - cos x 284 — 289 — 290 — 291 — [4] 292 — 293 — lim x"0 lim x"0 tg 3x sen x [3] 1 - cos x 2 - cos x - 1 [2] lim sen x + 5x x + 2 sen x [2] lim 1 - cos x tg x sen x :1D 2 lim 2x sen x tg 2 x [2] lim sen x + 2x cos x x cos x + 2 sen x [1] lim 2 sen x + 5x 3 sen x - x lim 1 - cos lim sen2 2x x tg x [4] lim x - x cos x tg 2x $ x sen2 x [0] x"0 x"0 x"0 x"0 x"0 x " 0+ x"0 x"0 x - sen x :7D 2 x [- 3] 1527 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 294 — 295 —— 296 —— 297 —— 298 CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI sen 2x + x x + sen x :3D 2 sen 3x + 2x 5x + sen 3x :5D 8 x sen + 4x 6 lim x"0 x : 25 D 6 lim x"0 lim x"0 lim —— x"0 299 lim —— x"0 2 E 2 1 - cos x x [0] 1 + cos (x + r) sen 3x [0] —— 301 —— 302 —— 303 —— 304 lim e 1 - cos x [0+] x " 0- lim arctg b2 $ x"0 lim x"0 cos x - 1 l sen2 x x 2 cos x 2 - 2 cos x lim [ln (tg x) - ln (2x)] x " 0+ x 2 + 4x 4 + sen x - 4 - sen x lim —— x"0 305 lim —— x"0 cos 4x - cos 2x sen2 x 306 lim sen x - tg x 6x3 —— x"0 :- r D 4 [1] : ln 1 D 2 [8] [- 6] :- 1 D 12 sen x = 1 e il cambiamento di variabile x lim x" 0 307 ; 1 - cos x x lim x " 0+ sen x 300 ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo limr x" 2 cos x . r x2 0 . 0 sen x = 1 con un cambiamento di variabile, ossia ponendo Ci riconduciamo al limite notevole lim x"0 x r r y = x - , da cui x = y + . 2 2 r Osserviamo che per x " , y " 0 e quindi il limite dato, utilizzando le formule degli archi associati, 2 diventa: r cos b y + l cos x 2 = lim - sen y =- 1. = lim limr y"0 y"0 r y y x" 2 x2 Il limite presenta la forma indeterminata Calcola i seguenti limiti mediante cambiamenti di variabile (in alcuni casi scritti a fianco). 308 — 309 —— 310 —— 311 —— 312 —— 1 lim b x sen l , x x"3 lim x"3 313 —— 1 x+2 [2] (2x - r) cos x x (1 - sen x) :- 8 D r lim 2x sen x "+3 ; 2 E 6 lim x"0 arcsen x x [1] —— cos x 2x - 3r :1D 2 316 lim x"0 arctg x x [1] —— tg rx 2x + 8 :rD 2 317 lim arcsen x + arctg 3x sen x + 3x [1] —— 1 - cos (1 - x) 2x2 - x - 1 lim 3 r 2 lim [1] —— lim x "- 4 1 . x :3D 2 sen (x2 - 3x) (x - 3) (x - 1) x " 1+ x" y= 314 315 limr x" 2 x"0 1528 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 3. I LIMITI NOTEVOLI 318 —— 319 —— 320 —— 321 —— 322 —— lim x"0 :1D 2 sen 2x 3x + arctg x r limr :b x - l tg x D , 2 x" y = x- 2 lim x"2 x-2 , sen (rx) lim x "- 1 lim x"2 ESERCIZI sen (rx) , x+1 r . 2 [- 1] y = r (x - 2). :1D r y = r (x + 1). [- r] :1D 4 1 - cos (x - 2) x2 - 4x + 4 1 lx b lim 1+ =e x" 3 x 323 ESERCIZIO GUIDA b Calcoliamo xlim "+3 5 + x lx . x Per x " + 3 si ha la forma indeterminata 13 . «Spezziamo» la frazione tra parentesi dividendo ciascun addendo del numeratore per x e semplificando: lim b x "+3 x 5 + x lx b 5 + 1l . = x lim "+3 x x x Per ricondurci al limite fondamentale poniamo y = , cioè x = 5y . Osserviamo che, per x " + 3 , 5 y " + 3. Il limite dato diventa: lim b x "+3 x 5y 5y 5 1 1 y 5 < + 1l = y lim + = + = + 1 1 1 lim lim c m c m c m F = e5 . " + 3 5y y "+3 y "+3 x y y 5 b1 + Calcola i limiti tenendo conto che xlim "3 324 — 325 — 326 — 327 — 328 — 329 — x - 7 lx lim b x [e- 7] x "-3 2x 2 c x +2 1 m lim x "+3 x lim x"0 lim x"0 ln (1 + 3x) x e- 2x - 1 x ln (x + 5) - ln 5 x [e 2] 331 — [1] 64e@ 1 lx lim b1 + 4x x "+3 2 lim {x [ln (x + 1) - ln x]} x"0 330 — x "+3 lim ln (1 + x) (1 + x) k - 1 ex - 1 1 lx = e, lim = 1, lim = 1, lim = k. x"0 x"0 x"0 x x x x lim+ x"0 e 4x -1 x [2] x+2l lim b x+1 x 332 — [e] x "-3 1 [3] 333 — lim (1 + x) x [e] x"0 1 [- 2] :1D 5 334 — lim x c1 - e x m [- 1] x"3 2 335 — [e6] lim (1 + 3x) x x"0 1529 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 336 — CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI lim b1 x "+3 2 lx x [e- 2] 1 337 — 338 — 339 — 340 — 341 — 342 — 343 —— 344 —— 345 —— 346 —— 347 —— 348 —— 349 —— 363 x"0 351 e2x + 4 - 1 lim x "- 2 x+2 lim x"0 3l x x ln (1 - 4x) x x"1 lim [e3] [6] :eD 2 x e -e 2x - 2 :1D 3 1 - e2x lim x " 0 sen x [- 2] cos x - ln (1 + x) - 1 lim x"0 2x e x - e- x lim x"0 8x x"0 352 —— [2] 3x + 1 l lim b x ln x "+3 3x lim [2] x"0 [- 4] 9 ln (1 + 2x) lim x"0 sen 3x 1 - cos3 x 2 ex - 1 lim x [ln (x 2 + 4) - 2 ln x] x "+3 lim —— 353 x+2l lim b x ln x "+3 x lim lim x "+3 [e 2] lim (1 + 2x) x lim b1 + x "-3 350 —— :- 1 D 2 x"0 e lim b x"3 —— 356 lim x"0 [e 2] tg x - cos x [1] sen x lim b1 + 354 355 1-e :- 1 D 2 1 x e - e2 1 - cos2 x —— —— 1 l 2x 2 + x2 x "+3 x x l 2x + 1 6 e@ 2 x 3x - 1 l 2 3x + 2 ; esen 4x - 1 ln (1 + tg x) 1 E e [4] lim- (1 - cos x) tg x :1D e (1 + x) 6 - 1 2x [3] —— r x" 2 357 lim —— x"0 358 lim —— x"0 1+x -1 x :1D 5 359 lim (1 + 2x) 5 - 1 5x [2] 5 —— x"0 360 lim 6 :1D 4 —— :3D 2 361 [0] ln b1 + x"0 7 lim x $ —— x"0 362 lim —— x"0 :- 2 D 7 1 + sen x - 1 cos x - 1 :7D 6 sen x (1 - cos x) 7 x2 ( 1 + 3x - 1) Prove that the following limit exists and determine its value: lim x"0 —— : 1 D 12 1-x -1 e 2x - 1 3 sin 2x - x . 5e2x - 5 (UK Manchester Metropolitan University, Centre for Mathematics Education, Bank of Questions) :1D 2 ESERCIZI VARI Il calcolo dei limiti TEST 364 — Quale dei seguenti limiti non si presenta in forma indeterminata? x-1 1 - cos 2x A lim 3 D lim x"0 x " 1 x + 2x - 3 x x x ln x b +1l lim B lim+ E x "+3 x - 1 x x"0 x lim C x " + 3 ex 365 — sen 3x 1 = , quale delle seguensen 6 f (x)@ 2 ti f (x) verifica tale limite? Dato lim x"0 A B C f (x) = 6x 2 f (x) = x 3 3 f (x) = x 2 D f (x) = 2x E f (x) = 9x 1530 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI VARI IL CALCOLO DEI LIMITI 366 293 Quale dei seguenti limiti non vale e 2 ? — A B lim (1 + 2x) 1 l lim b1 + 2x 2 l3x lim b1 + E x "+3 3x 1 x x D x"0 lim (1 + 3x) 2 3x x"0 2 -x lim b1 - l C x "+3 x 293 367 —— B lim ; ln c1 x "+3 C lim b D E x"0 limr < 368 293 —— 374 —— 3x 4 - 1 mE 1x 3x - 4x5 x-3 l x 2 - 2x - 3 3 - x2 + 1 :a) 7 ; b) 2 ; c) 1; d) - 3D 5 3 Calcola i seguenti limiti. +3 B 0 1 C -3 D E 376 — e3 . C 3 e. 2 3 D 375 — 377 — e2 . 378 Data la funzione continua y = f (x) tale che A 1 B -1 C e D -e E 1 x+1 ? e- 1 sen (2x) se x ! 0 , f (0) = a: x f è discontinua in x = 0 per ogni a ! R . f è continua su R se e solo se a = 2 . se a = 0 , f è dispari. f è continua su R per ogni a ! R . Sia f : R " R, f (x) = A B C D (Università di Modena, Corso di laurea in Matematica, Test propedeutico, 2001) 372 Trova lim x"0 x"9 lim cx 4 - x 2 - xm - 1 + cos x . 3x 2 + 4x3 1 [- 63] x " 81 2 e3 . 2 E :1D 5 2x - x x2 - x + 3 lim 3 3x b1 + 1 l vale: lim x "+3 2x e. -1 x "-1 —— x2 - 1 . (x - 1) 2 (USA Southern Illinois University Carbondale, Final Exam, Fall 2002) 2 cos x - 1 sen x - 1 1 F (3tg x - 3 ) 2 f (- 1) = 1, quanto vale lim f (x) (x + 2) 371 Find the following limits. You must show all your work. x 2 - x - 12 a) lim 2 ; x " 4 x - 3x - 4 2x b) lim ; x " 0 sin 3x ]x - x2 - 2x + 3 g; c) x lim "+3 x"1 — —— 3. d) lim- x"0 B 293 370 1. B C x $ f (x) ? limsen x x"0 A —— 1 . 3 sen (2rx) D = 6x 2 . D 2 E Il limite non esiste. Sapendo che lim- f (x) = 0 , quanto vale il A 369 293 6 lim tg : x " 0+ (USA University of Houston Mathematics Contest, 2009) x 1 l x - 3x + 1 x "-1 TEST A 2 lim b1 - x" —— x "+3 Quale fra i seguenti limiti dà la forma indeterminata 30 ? cos x 1 l A lim b r 1 - sen 3x x" 2 373 —— ESERCIZI :- 1 D 6 (USA Rice University Mathematics Tournament, 2007) 379 — 380 — 381 — 382 — 383 — 384 — 385 — lim x " 216 lim x"0 x 3 - 34 3 x -4 [1] 3x sen x + cos x [0] 6 2@ limr (4 sen x - 2 cos x) x" 4 2 lim x"2 3r x" 4 x"3 : 1 D 10 log 2 x 22x - 2 x - 2 lim lim :rD 2 x sen x limr x" : 4 D 3r cos x + sen x + 1 x log (x 2 - 2x - 2) x2 + x - 1 lim x"1 [0] :1D 2 log x - cos (rx) rx + 2x 2 sen 2 lim ] 1 + 2x - 3 + 2x g [0] x "+3 1531 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 386 — 387 — 388 — 389 — 390 — 391 — 392 — 393 — 394 — 395 — 396 — 397 — 398 — 399 — 400 — 401 — 402 — 403 — 404 — 405 — 406 — 407 — 408 — CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI 1 x+2 - x+5 lim x "+3 lim (- x 4 + 3x3 - 5x 2 + x) x "+3 [- 3] 409 — 410 — lim (- 5x3 + 2x 2 + 5) x "-3 [+ 3] 411 — r limr :sen b x + l $ tg x D 2 x "- [- 3] [- 1] 2 lim [(3 + cotg x) $ sen x] x"0 412 — 2x 1-x lim [- 2] 4 3 2 x -x +x - x 2 + x3 - 2x 414 [- 3] — lim x "-3 x+1 x -1 [- 1] — lim x "+3 x-1 x +1 [1] — lim x "-3 - 2x3 + x 2 + 1 3x2 + 4x3 - 2x lim x "-3 lim lim x "+3 [- 3] - 3x 2x + 1 + x + 2 lim lim ] 3 + 2x - 2 + x g x "+3 lim ] 1 + x + x 2 - 3 + x 2 g x "+3 lim ] 1 + 4x2 - 3 + x2 g x "-3 x"0 lim x"1 [0] [- 3] [+ 3] 2x2 + 7x - 4 3x2 + 10x - 8 lim+ x"1 2x3 + x 2 - 4x + 3 2x 2 - x - 1 lim + x "- 2 x2 - x - 6 2x2 + 8x + 8 419 — 420 421 422 — :1D 2 [+ 3] 423 — 424 — [- 3] lim 418 — x3 + 3x + 4x2 x 4 - 2x3 x "- 4 — — [0] x2 - 2x + 1 x-1 417 — x2 + 3x + 1 x + 2x3 lim x "+3 lim :- 1 D 2 x2 + 3x + 1 1 - 2x 4 x "+3 416 [2] x3 + 7x 2 x - 2x3 + 6 lim x "-3 415 2x3 + 7 x - 2x + 6 3 x "-3 x2 x+2 [+ 3] lim - x 2 - x - 12 x3 + 6x2 + 9x [- 3] lim+ 2x 2 + x - 1 4x3 - 8x 2 - 5x - 1 x "- 2 x "- 3 1 x" 2 3 — 425 — 426 — [0] 427 — : 9 D 14 [+ 3] 428 — 429 — [- 3] 430 — [- 3] lim + [1] 413 x "-3 x x-1 lim x " 1- lim 3 x "- 2 x3 + 8 x2 - 4 lim x -2 x2 - 16 lim sen x tg x x"4 x"0 limr x" 2 limr x" 4 [0] 6- 3 3 @ : 1 D 32 [1] cotg x cos x [1] 1 - cotg x tg x - 1 [1] lim x2 + e x + 1 x2 + x sen x lim x2 - 2 x+1 x "-3 x "- 1 lim b x "+3 2 1 -x+ l x x2 [1] [3] [- 3] lim 6(1 - x) (x2 + 2)@ [- 3] lim (- 2x 4 - x3 + 10x 2) [- 3] x "+3 x "-3 lim 5 - 2x + 3x 2 1 + x 2 - x3 - x 4 lim + x2 - 3x - 10 x3 + 3x2 - 4 [+ 3] lim 6x 2 + x + 3 2x 2 - 2x + 1 [3] x "-3 x "- 2 x "-3 [0] lim 2 - 2 cos x x sen x lim sen2 x - cos x x2 [- 3] lim x2 - 5 e x + e- x :- 5 D 2 lim x- x"0 x"0 x"0 x"0 x2 + x cos x lim [log 2 (x 2 + 2x) - log 2 (2x 2 + 3)] x "+3 1532 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English [1] [0] [- 1] ESERCIZI VARI IL CALCOLO DEI LIMITI 431 — 432 — 433 — 434 — 435 — 436 — 437 — 438 — 439 — 440 — 441 — 442 — 443 — 444 — lim log x "+3 1 x+2 [- 3] — lim [log sen 2 x - log (x 2 + 4x)] x " 0+ :1D 2 sen x x 2 + 2x lim 2 sen x - 3x x lim x"0 sen x - 2x sen x + x :- 1 D 2 lim x"r sen (x - r) 2x - 2r :1D 2 x"0 445 446 — 447 — 448 — 449 — 450 — 451 — 452 — 453 — 455 — lim e x "+3 lim e x+2 x-1 x+2 x-1 [+ 3] x " 1+ x b1 + 4 l lim x "+3 x lim b1 x "-3 [- 1] [e] 4 9 lx x 456 — 457 — 458 — 459 — 460 — 461 — 462 [e ] — [e- 9] — 463 lim b x "+3 x l- x 1+x [e] — lim b x "-3 x + 4 lx x+2 [e 2] — [e] — 1 tg x limr c1 + m tg x x" 464 465 466 lim x "+3 ln (1 - 2x) lim x"0 x [- 2] x+4 l lim b x " + 3 2x + 1 lim x"0 ln (x + 1) sen 2x + sen x lim {x [log (2x - 1) - log (x + 2)]} x "+3 lim+ x"0 log x 1x $e x lim xe x ln x x "+3 lim x "-3 lim x "-3 lim x "+3 lim x "+3 ex 1 $ x ln (x2 + x) [0] :1D 3 — 468 — 469 — [2] - 3x lim (x 4) e [+ 3] sen 3x sen 6x :1D 2 lim x"0 lim x "+3 < e3 ln (2r) x+1 x2 lim log 1 x " 0+ e3 F ln (2r) 2 [- 3] x lim ] 3 - 2 g [0+] x "+3 lim x "+3 (x + 1) e- x lim b x "!3 x+1 l 2x - 1 23x - 1 2x lim 4 sen ln x 2 x ln x x"1 x"0 x2 - 1 x [0; + 3] [2] x - x+3 3 lim x "+3 lim [+ 3] : 3 ln 2D 2 lim x"0 5 [0] cos 2x - cos x cos x - 1 [3] 1 lim [0; 1] 1 x " 1! 1 + 2 x-1 lim x3 - 2x + 1 x3 - 1 :1D 3 lim e x + e- x - 2 3x 2 :1D 3 x"1 x"0 lim e 2x2 x [1] x"0 ; 1 470 [+ 3] —— [- 3] —— 471 lim (1 - 4x) x x"0 lim x"0 tg x + 2x sen x - x 2 1 E e4 [3] x [+ 3] 472 —— [0] 473 —— e3x + 2 e2x - 1 [- 2] e3x + 2 e2x - 1 [+ 3] e3x + 2e x e 4x - e x 467 2e3x + e2x + 3e x e3x + e2x - e x x "-3 2 x — [- 3] lim x"0 454 ESERCIZI 474 —— 2 lim b1 + x "+3 [e 5] [1] 1 lx + 4 x [e] :1D 2 2 475 —— [0] x + 10 l 2 lim b x "+3 x cos x + 2 sen x limr log 2 c m cotg x + 1 x" 476 —— e x - 2 + cos x x"0 sen2 x ln (1 + x) 2 lim x"0 sen2 x lim [2] 1533 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 477 CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI lim —— x"0 478 lim —— x"0 479 lim —— 480 —— 481 —— ln (6x 2 + 5x + 1) x [5] e5x - ln [e (x + 1)] x [4] ln (x + 1) e x x"0 —— x"2 x [1] :3D 4 ; sen x + cos x cos 2x limr x "- 4 2 E 2 —— 483 2 1 lim b l (x - 4) x"4 3 lim+ ln 3 —— x"2 484 lim —— 485 —— 486 —— 487 —— 488 —— 489 —— 490 r x" 2 cos x 1 - sen x x"0 lim x"0 lim e x"0 494 —— 495 —— 496 —— 497 —— :- 1 D 2 :3D 4 x"0 [+ 3] [se x " 0+, 0+; se x " 0-, + 3] [- 1] 1 1+x m lim c x + x2 x"0 limr x" :1D e b poni 1 = y l x ; 2x x"3 lim 1 E e2 ln x ln (x + 2) [1] 2x 2 sen2 x ln (1 + 4x 4) :1D 2 sen b2x - 4 lim x $ x"0 502 —— 503 —— 504 —— 505 —— 506 —— 507 —— —— 509 —— lim b1 x"3 lim b x"3 2-1 [e- 8] x 2x + 1 l 3 2x - 4 sen x - sen limr x" 2 4x l x2 [4] r x8 8 6 [ e5 ] r 8 :cos r D 8 [e2] lim (x + 2) x + 1 x "-1 lim (cos x) - ; 4 x2 x"0 lim (1 - sen x) cos x x [e- 1] x"0 1 lim x " x0 lim x"1 1-e (con x0 = 0, 1, 3) x-1 x :se x " 0+: 1, se x " 0-: 0; 3; 1 D 1-e 1 - cos (x - 1) x2 - 1 [0] b2 sen x - sen x l 2 lim x"0 x3 lim x" 1 2 10x3 + 5x 2 - 5x 2x 2 - 7x + 3 :1D 8 :- 3 D 2 rl r - ln b1 + 2x - l 2 2 r x4 x + e 4x - ln 6e (5x + 1)@ 1 - cos x [0] 3x3 - 2x 2 + 5 2x + x 2 - 1 lim x "-3 3 [ 3] lim (1 + tg 2 x) x ln (x + 1) [e] x"0 1 511 —— 512 —— 513 —— 514 —— 515 lim+ x ln 4x lim x"e limr x" 2 lim x"0 516 lim x"0 ; (1 - x) 2x (1 + x2) x lim x "+3 —— —— [e] x"0 sen x - 1 x x b cos x cos - sen l 2 2 e- x + sen x - cos x x 1 + x3 - 1 x3 - x 4 1534 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English 1 E e2 :2D e ln x 2 - 2 x-e 4 [0] 1 E e2 1 510 —— 1 + x lx 1 + 2x lim 1 - cos2 2x x sen x 3 - 2x x2 x "+3 501 —— 508 cos x - e x sen x lim b —— x"0 6- 2 2 @ 2 x e x2 2 —— :- r ; r D 2 2 3 sen x ln (1 + x) 4 lim lim 493 [- 2] arctg (x - 1) lim x"1 2 (1 - x) 491 —— [- 3] sen x - cos x limr r x x" - l 4 tg b 8 2 x"0 492 -x x-2 lim! arctg —— —— [0] 2 sen (1 - e x) ex - 1 x"0 500 lim 2 1 482 499 —— 3e2 sen (x - 2) 4e x - (2e) 2 lim 498 ;- 2 E 2 [0] :1D 4 ESERCIZI VARI IL CALCOLO DEI LIMITI 517 —— 518 —— 519 —— 520 —— 521 —— 522 —— 523 —— 524 —— 525 —— 526 —— 527 —— 528 —— x-5 x + 20 - 5 lim log10 x"5 e lim sen 2x -e tg x x"0 -x b lim 2 x "+3 [1] [1] 3 x 2+ l x 3 [ e] :1D 2 lim x [ln (2x + 1) - ln x - ln 2] -x e -e ln (1 + x) lim x"0 [2] :1D 2 18x3 - 3x 2 - 4x + 1 lim 1 2x 2 + 27x + 13 x "2 [0] 27 lx 10 x + ex lim x "+3 - x"0 lim b x"0 1 x [0] [2] 2 1 (e + 2x) x [e e ] lim (e x - x x) [- 3] x "+3 Data la funzione Z sen 5x ]] 2 sen 2x f (x) = [ ]] 5 + x ln (1 + x) \4 calcola, se esiste, il lim f (x). —— —— Data la funzione f (x) = forma indeterminata 544 —— —— 535 —— 536 537 538 539 —— 540 —— lim 2 x - 2 = 0 x"f lim ln x"f [2; 3] [2+; + 3] 2x + 1 =- 3 x2 - x + ;- 1 ; + 3E 2 x - 5x2 =3 2x - x2 2x + 1 =+ 3 lim ln 2 x"f x -x lim [2] x"f x = !3 x-2 x+1 lim ln = !3 x"f x2 [0-; 1+] lim ln [0; 2] x"f [- 1+; 0; + 3] 0 . 0 Data la funzione f (x) = :5D 4 lim 3 x2 - 4 =+ 3 x"f lim ln x"f [- 2+; 2+; + 3] x2 - x =- 3 x+1 [0+; 1+] Data la funzione f(x) tale che 2 x , # f (x) # ln x + 1 x2 + 1 quanto vale x lim f (x)? "+3 541 —— 542 se x $ 0 Data la funzione Z ]] arcsen x + 1 se x # 0 2 f (x) = [ ]] r cos b x - r l se x 2 0 3 \3 calcola, se esiste, il lim f (x). x"0 543 534 se x 1 0 x"0 530 —— sen 4x l 1x [se x " 0+: + 3, se x " 0-: 0+] x (Suggerimento. Trasforma x con l’identità a = e lna : x x = ef, poi raccogli ex.) 529 533 —— x —— x-1 =3 x 2 - 5x + 6 x3 x sen x (e x - 1) lim x " 0 ln (1 + x) (1 - cos x) lim+ e —— —— 2x + b lim x"f - x2 —— 2 + cos x 2x + sen x lim x "+3 —— 532 x "+3 x COMPLETA 531 sen x ESERCIZI —— [0] Trova per quale valore di a la funzione se x # - 1 2x 2 - ax + 1 f (x) = * ax - 1 se x 2 - 1 x+2 ammette limite nel punto x = - 1. [a = - 2] f (x) - f (c) nel punto indicato a x-c fianco di ciascuna delle seguenti funzioni. Calcola lim x"c a) f (x) = x; c = 3. 2 b) f (x) = 5x ; c) f (x) = e3x ; :rD 6 c = 1. c = 1. r d) f (x) = sen x ; c = . 6 <a) 1 ; b) 10; c) 3e3; d) 3 F 2 2 3 ax 2 + 2x + b , trova a, b, c, sapendo che lim f (x) = 2 e che per x " - 1 si ha la x"0 cx - 1 [a = 4; b = - 2; c = - 1] x-1 , determina per quale valore di a si ha lim f (x) = 3 . x "- 1 2a - x2 :a = 1 D 2 1535 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 545 CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI Calcola per quale valore di a si ha lim x"0 —— 546 —— Data la funzione f (x) = sen ax =- 4 . 5x [a =- 20] 3ax2 + 1 , trova per quali valori di a e b si ha: bx - x 2 lim f (x) =- 1 e lim f (x) = 3 . x"1 x "+3 547 —— 548 —— Data la funzione f (x) = ax2 - 4 2 3 , trova a e b, sapendo che xlim f (x) = e lim f (x) = 0 . :a = 1; b = D "3 3 x"2 2 bx2 - x Quali valori devono assumere i parametri a e b affinché sia x lim "+3 4x + a =- 2 ? [a = - 2; b = 0] (a + b) x + bx 2 ax 549 —— 550 :a = 1 ; b = 1D 3 Determina a e b tali che la funzione f (x) = 2 x + 2b abbia xlim f (x) = "3 Trova per quale valore di k si ha lim x"0 —— 1 1 e lim f (x) = 0 . :a =- 1; b =- D 2 x " 1+ 2 ln (1 + kx) =+ 3 . 8x [k = 24] Discuti al variare di k il risultato dei seguenti limiti. 551 —— lim x "+3 2xk + x + 1 , k ! N. x2 - 1 [se 0 # k 1 2: 0; se k = 2: 2; se k 2 2: + 3] lim a 2 x - 3 + x k, k ! Z . x"3 [se k = 0: 4; per x " 3+, se k 2 0: + 3, se k 1 0: 3; per x " 3-, se k 2 0: 3; se k 1 0: + 3] k 552 —— 553 —— lim x "-3 2kx2 - 1 , k ! R. x+4 lim —— x"0 sen kx , k ! R. x (2 - k) 555 lim ln (k + x) x 554 —— 556 —— 557 —— x"0 [se k = 0: 0; se k 2 0: - 3; se k 1 0: + 3] :se k = 0: 0; se k = 2: impossibile; se k ! 0 / k ! 2: k D 2-k :se k 1 0: impossibile; se k =0: si ha solo lim+ ln x =- 3; se k =1: 1; se k 2 0 / k !1: 3D x x"0 Verifica che la funzione f (x) = cos x ha come asintoto orizzontale la retta y = 0 . x e- x + 2e x 2 Verifica che la funzione f (x) = - x ha come asintoto orizzontale la retta y = . Esistono altri asin3 e + 3e x toti per f(x)? [sì: y = 1] I problemi con i limiti I problemi di geometria piana 558 —— V . Conduci una semiretta r avente origine in A, che inconW = 3ABC Nel triangolo ABC si ha: AB = b , BAC V W tri il lato BC in P e tale che risulti: BAP , PBA . AP V tende a 0 e quando tende a r . a) Calcola il limite del rapporto quando l’angolo PBA 4 AC BH V quando l’angolo PBA b) Indica con H la proiezione di B sulla remiretta r e calcola i limiti del rapporto PB r tende a 0 e quando tende a . [a) 2; 0; b) 0; 1] 4 1536 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI VARI IL CALCOLO DEI LIMITI 559 —— 560 —— 561 —— 562 —— In un trapezio rettangolo ABCD la base maggiore AB e il lato obliquo CB misurano 4a e la base minore DC misura 2a. Dopo aver determinato gli elementi incogniti del trapezio, traccia la semicirconferenza di diametro CB che incontra la base maggiore nel punto H. Considera un punto P apparV = x , calcola tenente all’arco CH e, posto PBH 2 PH lim . [0] P " H AP 2 - PB 2 È dato un quadrante di cerchio OAB di raggio OA = r . Considera sull’arco AB due punti C e W = 2AOC W e indica con C l e Dl D tali che AOD le proiezioni di C e D su OA. Calcola i limiti: DlA DlC l lim , lim . [4; 3] D " A C lA D " A C lA È data una semicirconferenza di centro O con diametro AB = 2r . Conduci dal punto A due W = r e, semcorde AC e AD in modo che COD 3 pre dal punto A, la semiretta tangente in A alla semicirconferenza. Detta P la proiezione di C sulla tangente, espriW il rapporto mi in funzione dell’angolo PAC AP $ CD , dove Ꮽ(ACD) rappresenta l’area Ꮽ (ACD) del triangolo ACD, e calcola il limite di tale rapporto al tendere di C ad A. [4] È dato il settore circolare AOB di centro O, ragr gio r e angolo al centro . Considera un pun4 to Q sull’arco AB e sia QH la distanza di Q dalla tangente in A all’arco AB. Dal punto Q traccia la parallela a OB che incontra in R il raggio OA. Calcola: QH QH :0; 1 D e lim . lim Q " A QR Q " A QR 2 4r 564 —— 565 —— 566 —— 567 —— 563 Data una circonferenza di raggio r e una sua r corda AB a distanza dal centro O, indica con 2 M il punto medio del maggiore dei due archi AB e con P un generico punto dell’arco minore. Il segmento MP interseca la corda AB in Q. PA . [1] Calcola lim P " A AQ In un quarto di circonferenza di estremi A, B e raggio r = 1, traccia la tangente t passante per B e la corda AB. Considera un punto M appartenente all’arco AB e, dette T e C le sue proiezioni ortogonali sulla tangente t e sulla corda AB, calcola il limite: MT . [0] lim M " B MC Nel parallelogramma ABCD le misure dei lati AB e BC sono rispettivamente a e b e l’angolo in B misura 120°. Dal generico punto F appartenente al lato BC conduci la parallela al lato AB che incontri in G la diagonale AC e in E il lato AD. Calcola il limite del rapporto fra l’area del triangolo CFG e quella del trapezio CDEG al tendere di F a C. [0] Dato il settore circolare AOB di centro O, ragr , considera un pun4 to P sull’arco AB e la sua proiezione H su OA. Traccia la circonferenza con centro in H passante per P e sia Q il suo punto di intersezione OQ . [ 2] zione con OA. Determina lim P " B BP gio 1 e angolo al centro Considera la semicirconferenza di centro O e diametro AB = 2r , traccia la semiretta t tangente in A e la semiretta s di origine O che interseca la semicirconferenza in P e la semiretta PQ + AQ . [1] t in Q. Calcola lim P"A PA I problemi di geometria analitica 568 —— 569 —— —— ESERCIZI Studia il fascio di parabole di equazione y =- x 2 + kx , verificando che ha come punto base l’origine O degli assi. Dopo aver scritto l’equazione della tangente in O alla generica parabola del fascio, considera il punto di intersezione C tra tale tangente e la retta x = k e il punto H, proiezione di C sull’asse x. OC - OH :1D . Calcola lim k " 0 CH $ OH 2 Siano date l’iperbole di equazione x 2 - y 2 = 4 e la retta r di equazione y = 2x - 4 e siano A e B i loro punti di intersezione (A di ascissa minore). Sull’arco di iperbole AB considera un punto P e calcola: PK , lim P " A PH dove PK è la distanza di P dalla retta r e PH è la distanza di P dall’asse x. 1 ; E 5 1537 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 570 —— CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI In una circonferenza con centro nell’origine degli assi e raggio r indica con B il suo punto di intersezione con la parte positiva dell’asse y. Considera il punto P sull’arco di circonferenza che si trova nel primo quadrante, la sua proiezione$ K sulla tangente alla circonferenza in B e calcola: PK PK :0; 1 D e lim . lim P " B BK P " B BK 2 2r 573 —— 574 —— y2 x Considera l’ellisse + = 1 e la retta r di 4 9 equazione 3x + 2y - 6 = 0 . Siano A e B i loro punti di intersezione (A di ascissa maggiore). Sull’arco di ellisse AB prendi un punto P e calcola: PK , lim P " A PH dove PK è la distanza di P dalla retta r e PH è la distanza dalla tangente all’ellisse in A. [+ 3] 2 571 —— 572 —— Sono date le iperboli equilatere di equazioni: 1 - 2x 3x y= , y= . x+1 x+1 Considera la retta x = h (h 1 - 1) e i punti Q e R di intersezione con le iperboli. Calcola: area (AOQ) lim , h " - 3 area (AOR) essendo A (- 2; 0) e O l’origine del sistema di assi cartesiani. :2D 3 Considera la parabola c con l’asse coincidente con l’asse y, avente come vertice il punto V (0; - 4) e passante per A(4; 0). Traccia la retta t tangente in A, considera un punto P sull’arco AV di c e, indicata con Q la sua proiezione su t, calcola: PQ . [0] lim P " A PA a) Nel fascio di parabole y = kx 2 - 2x + 3 , determina il punto base B e la tangente comune alle parabole in B. b) Sia Q il punto di intersezione della retta con l’asse x. Considera il vertice V della generica parabola del fascio e calcola: BV BV , lim . lim k " 3 QV k " 0 QV [a) B (0; 3), y + 2x - 3 = 0; b) 1, 0] 575 —— Considera il fascio di circonferenze: x2 + y 2 + kx - 2 (k - 3) y + 4k - 16 = 0 . a) Determina l’asse radicale e i punti base A e B (A è quello di ascissa minore). b) Sia C il centro della generica circonferenza e O l’origine degli assi. Calcola: CO CO lim , lim . k " 3 CB k " 0 CB :a) x - 2y + 4 = 0, A (- 4; 0), B (0; 2); b) 1; 3 D 5 4. GLI INFINITESIMI, GLI INFINITI E IL LORO CONFRONTO 䉴 Teoria a pag. 1492 Gli infinitesimi Verifica che le seguenti funzioni sono infinitesimi. 576 — 577 — 578 x - sen x , sen x per x " 0 ; a) f (x) = x3 - 2x + 1, per x " 1; a) f (x) = tg x - cos x , per x " 0 . x 1 b) f (x) = , per x " + 3 . x-3 b) f (x) = ESERCIZIO GUIDA Confrontiamo fra loro gli infinitesimi: f (x) = ln (2x2 + 1), g (x) = e- x - 1, per x " 0 . 1538 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 4. GLI INFINITESIMI, GLI INFINITI E IL LORO CONFRONTO ESERCIZI Le due funzioni sono infinitesimi perché: lim ln (2x2 + 1) = lim (e- x - 1) = 0 . x"0 x"0 Consideriamo il rapporto fra i due infinitesimi e calcoliamo il limite per x " 0. Tenendo conto che x ! 0, moltiplichiamo e dividiamo sia per 2x 2, sia per - x, in modo da poter utilizzare i limiti notevoli: ln (2x2 + 1) ln (2x2 + 1) 2x2 -x lim = $ $ = x"0 x"0 - x e- x - 1 2x2 e- x - 1 ln (2x2 + 1) -x = 1 $ 0 $ 1 = 0. = lim $ lim (- 2x) $ lim - x x"0 x"0 x"0 e 2x2 -1 lim Poiché lim x"0 f (x) = 0, f (x) è infinitesimo di ordine superiore a g (x). g (x) Confronta fra loro gli infinitesimi seguenti. 579 — 580 — 581 — 582 — 583 —— f (x) = 1 , x2 g (x) = 1 , x+6 per x " 3. [ f (x) ord. sup. a g (x)] f (x) = e2x - 1, g (x) = sen x, per x " 0 . [ f (x) stesso ordine rispetto a g (x)] f (x) = ln (1 - 2x), g (x) = x (1 - e3x), per x " 0 . [ f (x) ord. inf. a g (x)] g (x) = x , per x " 0 . [non confrontabili] g (x) = sen 2x, per x " 0 . [ f (x) ord. sup. a g (x)] f (x) = x sen 1 , x f (x) = 1 - cos 4x , Confronta gli infinitesimi seguenti con i relativi infinitesimi campione. 584 —— 585 —— 586 —— 587 —— 588 f (x) = 2 - x + 4 , f (x) = -3 , x 4 + 2x 2 - 1 per x " 0 . [ f (x) stesso ordine rispetto a x] : f (x) ord. sup. rispetto a 1 D x per x " 3. f (x) = x3 + x 2 - 2x, per x " 1. [ f (x) stesso ordine rispetto a x - 1] f (x) = ln2 (1 + 2x), per x " 0 . [ f (x) ord. sup. rispetto a x] ESERCIZIO GUIDA Determiniamo l’ordine dell’infinitesimo f (x) = Confrontiamo f (x) con l’infinitesimo b 1 , per x " 3 . x 2 - 2x 1 lk : x 1 2 1 xk x 2x = lim $ xk = xlim . lim k 2 " 3 " 3 x"3 x 2 x x 2 x2 b1 - l b1l x x Il limite è finito e diverso da 0 (vale 1) per k = 2 , quindi l’infinitesimo è di ordine 2. Determina l’ordine dei seguenti infinitesimi. 589 — 590 — f (x) = sen x, f (x) = 1 , x+3 per x " 0 . [1] per x " 3. [1] 591 —— 592 —— f (x) = 1 - cos x, per x " 0 . [2] f (x) = tg x, per x " 0 . [1] 1539 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 593 —— 594 —— 597 CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI f (x) = 1 , x3 + 3x f (x) = ln (1 + 2x), per x " 3. [3] per x " 0 . [1] 595 —— 596 —— f (x) = sen x (e 2x - 1), per x " 0 . f (x) = 1 - 4x 2 , per x " 1 . 2 [2] [1] ESERCIZIO GUIDA Con il principio di sostituzione degli infinitesimi calcoliamo lim x"0 (1 - cos x) sen 4x . ln (1 + 8x) x2 , sen 4x + 4x e ln (1 + 8x) + 8x , abbiamo: 2 x2 $ 4x (1 - cos x) sen 4x = lim 2 = 0. lim x"0 x"0 ln (1 + 8x) 8x Poiché, per x " 0 , 1 - cos x + Utilizzando il principio di sostituzione degli infinitesimi, calcola i seguenti limiti. 598 — 599 — 600 — 601 — 606 —— 607 —— 608 sen 2x x " 0 ln (1 + 4x) (e x - 1) sen 3x lim x"0 ln2 (1 - x) x2 (e - 1) (1 - cos x) lim x"0 sen 4 x ln (1 + 3x) lim x"0 sen 6x lim :1D 2 [3] 2 602 — 603 — :1D 2 :1D 2 604 — 605 — lim x"1 ex - 1 - 1 sen (x - 1) [2] :1D 5 2x2 + sen x 5x + x 4 cos x 2x + sen 2x + 1 - cos 4x lim x"0 - 2x 4 + sen2 x tg x + 3x 2 + ln (1 + x) lim x"0 sen3 x + 6x lim x"0 [3] :1D 3 Dimostra che le misure della superficie e del volume della sfera sono entrambe infinitesimi quando la misura del raggio tende a 0 e confronta gli infinitesimi. È possibile, per qualche valore particolare del parametro k, che le funzioni f (x) = kx - k e g (x) = x 2 + kx - 2 siano infinitesime per x " x0 , con x0 valore comune? In caso affermativo calcola il valore di x0 e confronta gli infinitesimi. TEST Per —— x " 0 le funzioni 1 - cos x e sen x : sono infinitesime dello stesso ordine. B 1 - cos x è infinitesima di ordine inferiore. A 1 - cos x è infinitesima di ordine superiore. D sono equivalenti. C (Politecnico di Torino, Test di autovalutazione) Gli infiniti Controlla se le seguenti funzioni sono infiniti. x-3 609 a) f (x) = 3 , per x " 3; — x +2 x4 + 1 , per x " 3. b) f (x) = 2x [a) no; b) sì] 611 610 — a) f (x) = x , cos x b) f (x) = ln (1 + x), per x " per x "- 1+ . [a) sì; b) sì] ESERCIZIO GUIDA Confrontiamo fra loro gli infiniti: 1 1 f (x) = 2 , g (x) = 3 , x (x + x) (x2 - 2x) r ; 2 per x " 0 . 1540 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 4. GLI INFINITESIMI, GLI INFINITI E IL LORO CONFRONTO ESERCIZI Le due funzioni sono infiniti, in quanto: lim x"0 1 1 = lim 3 = 3. x " 0 (x + x) (x 2 - 2x) x2 Calcoliamo il limite del rapporto tra i due infiniti, tenendo conto che x ! 0: 1 2 2 2 1 x (x + 1) (x - 2) x = lim 2 $ = lim (x 2 + 1) (x - 2) =- 2 . lim x"0 x"0 x x"0 1 1 3 2 (x + x) (x - 2x) Poiché il limite è finito e diverso da 0, i due infiniti sono dello stesso ordine. Confronta fra loro i seguenti infiniti. 612 — 613 — 614 — 615 — f (x) = x 4 + 3x2 - 2x , 1 , (x - 1) 2 1 f (x) = , 1 x cos x f (x) = f (x) = x2 + 2x - 1, g (x) =- 3x3 + x + 1, 1 , (x3 - x) (2x - 2) 1 g (x) = , x g (x) = g (x) = x2 + x , [ f (x) ord. sup. a g (x)] per x " 3. per x " 1. [stesso ordine] per x " 0 . [non confrontabili] [ f (x) ord. inf. a g (x)] per x " 3. Confronta gli infiniti seguenti con i relativi infiniti campione. 616 —— 617 —— 618 —— 619 —— f (x) = 1 , x3 + x 2 - 2x f (x) = x 2 + 2x + x , 1 , ln (1 + 3x 2) 1 f (x) = , sen 2x + sen 2 x f (x) = : f (x) stesso ordine rispetto a per x " 1. per x " + 3 . 1 D x-1 [ f (x) stesso ordine rispetto a x] : f (x) ord. sup. rispetto a 1 D x 1 : f (x) stesso ordine rispetto a D x per x " 0 . per x " 0 . Determina l’ordine dei seguenti infiniti. 620 —— 621 —— 622 —— 623 —— f (x) = 2x - 1 , x f (x) = x 4 + 2x 2 + x , 1 , x3 - 4x x4 + x f (x) = , x-1 f (x) = per x " 0 . [1] per x " 3. [4] per x " 2 . [1] per x " 3. [3] 624 —— 625 —— 626 —— 627 —— 1 , sen2 2x 1 f (x) = , (x - 3) 2 f (x) = f (x) =- x 4 - 1, f (x) = x 2 + 4x + 1 , x2 per x " 0 . [2] per x " 3 . [2] per x " 3. [4] per x " 0 . [2] La gerarchia degli infiniti 628 ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo il seguente limite utilizzando la gerarchia degli infiniti: 1 lim x 3x3 . x "+3 1541 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI Utilizziamo la definizione di logaritmo, da cui a = e lna (a 2 0) : 1 lim x 3x3 = x lim e ln x "+3 x "+3 1 3x 3 . Sfruttiamo una proprietà dei logaritmi: 1 lim e 3x3 x "+3 lnx 1 ln x $ 3 x e3 = x lim "+3 . Per la gerarchia degli infiniti x lim "+3 ln x = 0 , quindi il limite cercato vale e0 = 1. In conclusione: x3 1 lim x 3x3 = 1. x "+3 Calcola i seguenti limiti utilizzando la gerarchia degli infiniti. 629 — 630 — 631 — 632 — 633 — 634 — ln x x2 ln x2 lim x " +3 ex x4 lim x " + 3 ln x lim [0] x "+3 e- x x4 x3 lim x " + 3 ln 2 x x2 lim x " + 3 4 ln x lim x "-3 — lim x x [1] x " 0+ [+ 3] [+ 3] [+ 3] [+ 3] lim ln x x [0] x "+3 637 — 638 — 639 —— 640 —— 641 —— 642 —— lim x x x "+3 [1] [0] x " 0+ lim+ b1 + x"0 lim b x"3 644 —— 1 4x lim x 643 —— 1 [0] 1 635 636 — 645 —— 1 lx x [1] 646 —— 1 1x l x2 [1] lim x ln x [0] x " 0+ 647 3 lim x2e- x [0] lim e- 2x ln 2x [0] 2e x + x8 x2 - e x [- 2] x "+3 —— x "+3 648 lim x "+3 —— lim xsenx e2x [+ 3] x - ln x + 1 ln2 x + 2e x lim [+ 3] x "+3 x2 ln x lim [0] x " + 3 x 4 - 4x 2 + 6 lim x "+3 [1] x " 0+ 5. LE FUNZIONI CONTINUE 649 — 650 䉴 Teoria a pag. 1497 Se f(x) è una funzione definita nell’intervallo [a; b], c un punto interno a tale intervallo e se vale il limite lim f (x) = l , possiamo affermare che la funzione f(x) è continua in c? Motiva la risposta. x"c TEST —— Consideriamo la funzione: ln (2x - 1) f (x) = ( 1-x se x $ 1 se x 1 1 Una delle seguenti affermazioni è vera. Quale? A B C D E f(x) è continua soltanto in x = 1. f(x) presenta una discontinuità in x = 1. f(x) è continua 6x ! R . f(x) non è definita in x = 1. Nessuna delle affermazioni precedenti è vera. 651 TEST —— Sia f : R " R, f (x) = 3 se x ! 0 , x2 f (0) = a : f f C f D f A B è periodica. è discontinua in x = 0 per ogni a ! R . è continua su R per ogni a ! R . è continua su R se e solo se a =+ 3 . (Università di Modena, Corso di laurea in Matematica, Test propedeutico, 2001) 1542 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 5. LE FUNZIONI CONTINUE ESERCIZI Quali delle funzioni rappresentate dai seguenti grafici non sono continue in c e perché? 652 — y y y O x c a O c x O b y x c c O c x d [a; b; d] Rappresenta le seguenti funzioni e trova eventuali punti in cui non sono continue. 653 — 654 — f (x) = ( ex se x 1 0 2x + 1 se x $ 0 [f (x) continua 6x ! R] f (x) = ( 1-x 2x - 2 se x # 1 se x 2 1 [f (x) continua 6x ! R] 655 — 656 — - 2x + 1 f (x) = ( ln x 1 - x f (x) = * 2 x2 + 1 se x 1 1 se x $ 1 [f (x) discontinua in x = 1] se x # 0 se x 2 0 [f (x) discontinua in x = 0] Disegna il grafico delle seguenti funzioni, verificando che sono continue nei punti segnati a fianco. 657 — 658 — 659 — 660 — 661 — 665 — f (x) = 4x + 3 , x0 =- 4 . f (x) = 1 - 3x , x0 = 0 . f (x) = x2 - 6 , x0 =- 1. — 663 — f (x) = 2 - 3x2 , x 0 = 1. f (x) = x0 = 5 . 4x + 5 , Verifica graficamente che la seguente funzione è continua a destra in x0 = 0: -x f (x) = ( 2x + 1 666 662 664 — 668 — se x 1 0 se x $ 0 Verifica graficamente che la funzione — y= x2 - 4 x-2 non è continua in x0 = 2. 667 — Verifica che la funzione x2 f (x) = * x 0 se x ! 0 se x = 0 è continua in tutto il suo dominio. 669 —— x-1 f (x) = ( - 2x + 2 se x $ 1 , se x 1 1 x 0 = 1. f (x) = ( se x # 0 , se x 2 0 x0 = 0 . f (x) = x2 2x x , 2x - 1 x 0 = 1. Considera la funzione: Zbx se x 1 1 ] f (x) = [ a - 2 se x = 1 ] 2 se x 2 1 \x Quali valori devono assumere i parametri a e b affinché la funzione sia continua in tutto il suo dominio? [a = 3; b = 1] Data la funzione: Zx+2 ]] se x 1 0 x-1 f (x) = [ ]] ln (ax + 1) se x 2 0 x \ trova per quale valore di a nel punto x = 0 ammette limite. Per il valore trovato di a la funzione risulta continua in x = 0 ? [ a =- 2 ; no] 1543 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI I teoremi sulle funzioni continue 670 — Spiega perché, per le funzioni rappresentate nei seguenti grafici, non è possibile applicare il teorema di Weierstrass negli intervalli indicati. y O 4 ]1; 4[ a 671 1 x y y y O 1 O 5 x 3 [1; 5] b c 4 x ]0; 4] O d 1 x 3 [1; 3] ESERCIZIO GUIDA Stabiliamo se vale il teorema di Weierstrass per la seguente funzione, nell’intervallo indicato: - x2 + 4 f (x) = * 1 x-1 2 se x # 2 se x 2 2 , in [- 1; 3] . Dobbiamo verificare l’ipotesi del teorema, ossia che la funzione è continua nell’intervallo [- 1; 3]. Per ogni x ! [- 1; 3] e x ! 2 , la funzione è continua perché sono continue le funzioni y =- x2 + 4 e 1 y = x - 1. 2 1 Per x = 2 si ha f (2) = 0 e lim- (- x2 + 4) = lim+ b x - 1l = 0 , quindi anche in 2 la funzione è con2 x"2 x"2 tinua. Concludiamo che vale il teorema di Weierstrass. y Osservazione. Dal grafico della funzione possiamo dedurre che nell’intervallo [- 1; 3] il punto di massimo è (0; 4) e quello di minimo è (2; 0). Il massimo M della funzione è M = 4 e il minimo m è m = 0. 4 –1 O 2 3 x Stabilisci se, per le seguenti funzioni, vale il teorema di Weierstrass, nell’intervallo indicato a fianco. 672 — 673 — f (x) = f (x) = 1 , 2x - 1 1 , x-1 in [- 1; 2]. [no] 676 — in [1; 2]. [no] 677 — 674 — 675 — f (x) = ln (x + 1), f (x) = 5x , x2 - 1 in [1; 3]. f (x) = x2 se 0 # x # 1 , in [0; 3]. x + 1 se 1 1 x # 3 sen x - x , 2 cos x - 1 [sì] 678 in [2; 7]. f (x) = ( [sì] — f (x) = ln 2x , x+3 1544 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English in :0; [no] rD . [no] 2 in [0; 5]. [no] PARAGRAFO 5. LE FUNZIONI CONTINUE ESERCIZI Disegna i grafici delle seguenti funzioni nell’intervallo indicato a fianco, controlla le ipotesi del teorema di Weierstrass e, quando è possibile, determina il massimo M e il minimo m della funzione. 679 — 680 — 681 — 682 — 683 — 684 — f(x) = x 2 - 4x, in [0; 3]. [sì, M = 0, m = - 4] f(x) = 1 + ln x, in [1; 3]. [sì, M = 1 + ln 3, m = 1] in [0; 3]. [no] f (x) = x , x-1 f(x) = - x 2 + 3x, in [- 1; 0]. - 2x + 1 f (x) = ) x se 0 # x 1 1 se 1 # x # 4 [sì, M = 0, m = - 4] , in [0; 4]. [no] Controlla graficamente che la funzione f (x) = ( x2 - 1 2x + 4 se x # 0 se x 2 0 non verifica il teorema dei valori intermedi nell’intervallo :685 —— 686 1 D ;2 . 2 Una funzione f(x) considerata in un intervallo [a; b] può assumere tutti i valori compresi tra il minimo e massimo senza essere continua? Motiva la risposta. [sì] ESERCIZIO GUIDA Stabiliamo se vale il teorema di esistenza degli zeri per la seguente funzione, nell’intervallo indicato: f (x) = x 1 1 , in :- ; D. 2 2 2x 2 - 1 La funzione è discontinua per i punti in cui 2x 2 - 1 = 0 " x 2 = Poiché tali punti non appartengono all’intervallo :Inoltre: f b- 2 1 , ossia per x = ! . 2 2 1 1D , la funzione è continua nell’intervallo. ; 2 2 1l 1 = 1 2 0 e f b l =- 1 1 0 . 2 2 Sono quindi verificate le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri, pertanto esiste almeno un punto c 1 1 interno a :- ; D in cui f (x) = 0 . Nel nostro caso è c = 0 . 2 2 Stabilisci se valgono le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri per le seguenti funzioni, negli intervalli indicati. 687 —— 688 —— f (x) =- ln x , 1 in : ; e D . e [sì] f (x) = 2x5 + x 2 + 1, in [0; 2]. [no] 689 —— 690 —— f (x) = 1 - x - ln x , in [1; 2]. [no] f (x) = 1 - e x - 1 , in [0; 2]. [sì] Stabilisci se il teorema di esistenza degli zeri permette di affermare che le seguenti equazioni ammettono soluzioni nell’intervallo indicato. 691 —— - 1 + x + sen x = 0 , in :0; rD . 2 [sì] 692 —— x3 + x + 1 = 0 , in [- 2; 4]. 1545 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English [sì] ESERCIZI 693 —— 694 CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI - 2 + x + ln (1 + x) = 0 , 4 arctg —— 697 in [0; 3]. [sì] 695 —— x+1 + x - 1 = 0 , in [- 1; 0]. x2 + 1 [sì] 696 —— 1 in : ; e D. e ln x + x = 0 , x2 + [sì] 1 = 0 , in [- 1; 2] e in [- 4; 0]. x+3 [no, no] ESERCIZIO GUIDA Stabiliamo che la seguente equazione ammette soluzioni nell’intervallo indicato e verifichiamo graficamente il risultato ottenuto: e x - ln x = 0 , in [0; 1]. Poiché ln x non esiste per x = 0 , invece dell’intervallo dato ne consideriamo uno meno ampio, con il primo estremo di poco maggiore di 0. Per esempio [0,1; 1]. In [0,1; 1] la funzione f (x) = e x - ln x è continua. Inoltre f (0, 1) -- 1, 197 1 0 ; f (1) = e 2 0 ; quindi agli estremi dell’intervallo la funzione assume valori di segno opposto. Sono vere le ipotesi del teorema degli zeri, perciò e x - ln x = 0 in almeno un punto dell’intervallo: l’equazione ammette soluzione in [0,1; 1] e, a maggior ragione, anche in [0; 1]. Per verificare graficamente la nostra affermazione tracciamo i grafici delle funzioni: y y = ex y = e e y = ln x . x I due grafici si intersecano in un punto che ha ascissa appartenente all’intervallo [0; 1]. 1 In tale punto si ha: O y = ln (x) 1 x e = ln x " e - ln x = 0 . x x Mediante il teorema di esistenza degli zeri, verifica che le seguenti equazioni ammettono soluzioni nell’intervallo indicato e conferma graficamente il risultato. 698 —— 699 —— 700 —— 701 —— 702 —— ln x - sen x = 0 , 1 in : ; 2r D . e (x - 1) e x - x = 0 , in [0; 5]. e x + x 2 + 2x - 1 = 0 , in [- 3; - 1]. x ln x - 1 = 0 , 1 in : ; e D . e Data la funzione f (x) = x + 1 + x + 6 - 5: a) determina il suo dominio; b) ci sono punti interni all’intervallo [- 1; 5] in cui la funzione si annulla? c) il teorema di esistenza degli zeri permette di affermare che nell’intervallo [4; 5] non ci sono zeri della funzione? [a) D: x $ - 1; b) sì, perchéf; c) no, perchéf] 1546 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI VARI I TEOREMI SULLE FUNZIONI CONTINUE ESERCIZI VARI 703 —— I teoremi sulle funzioni continue Se la funzione f (x) è continua nell’intervallo ]a; b[, allora: 706 TEST —— f(x) ammette massimo e minimo in ogni intervallo [a; b] 1 ]a; b[ . B esiste, ed è finito, il limite lim+ f (x) . B x"a esiste almeno un punto c ! ]a; b[ tale che f (c) = 0 . D il codominio di f(x) è un intervallo limitato. E il codominio di f(x) è un intervallo illimitato. C 704 C D Considera le funzioni: - 2e x - 1 f (x) = ( 2 x se 0 # x 1 1 se 1 # x # 2 E e ex - 1 se 0 # x 1 1 g (x) = ' - x - 1 se 1 # x # 2 707 —— Dimostra che nell’intervallo [0; 2]: a) le funzioni f e g non soddisfano le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri; b) la funzione h (x) = f (x) + g (x) soddisfa le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri. 705 —— 708 —— x Sulla funzione f (x) = possiamo x+5 affermare che: TEST A A —— ESERCIZI Enuncia il teorema di Weierstrass. Considera ex , dove c è un parapoi la funzione f (x) = x-c metro reale. Determina per quali valori di c la funzione soddisfa le ipotesi del teorema 6x ! [- 1; 1]. [c 1 - 1 0 c 2 1] Una funzione f(x) ha il grafico della figura. Una parte del grafico è stata coperta, ma è noto che, in quella parte, la funzione è definita e continua in tutti i valori di x e non ci sono discontinuità sul confine della zona nascosta. assume massimo e minimo assoluto nell’intervallo [- 10; 0]. per x ! [- 6; 4] la funzione assume tutti i valori compresi fra f (- 6) e f(4). poiché f (- 6) = 6 2 0 e f (- 4) =- 4 1 0 , per il teorema di esistenza degli zeri esiste almeno un punto x0 ! [- 6; - 4] in cui f (x0) = 0 . è continua in tutti i punti del suo dominio e quindi verifica le ipotesi del teorema di Weierstrass. è priva di massimo assoluto nell’intervallo [- 6; - 5 [ . TEST Considera la funzione f(x) definita sull’intervallo [0; 1] con tutte le seguenti proprietà: a) f(x) è continua in [0; 1]. b) f(x) è decrescente sull’intero intervallo [0; 1]. c) f (0,1) = 1, f (0, 3) = 0, 5 , f (0, 7) =- 0,1 e f (0, 9) =- 0, 5 . In accordo con il teorema dei valori intermedi, quale dei seguenti valori può risolvere f (x) = 0 ? x = 0,2 B x = 0,3 C x = 0,5 x = 0,8 E Nessuno di questi. A D (USA Wolsborn-Drazovich State Math Contest, 2007) y 2 1 –2 O 3 x a) Ci sono valori di x, nell’intervallo [- 2; 3], in cui la funzione si annulla? In caso affermativo, puoi dire quanti sono tali valori? –4 b) Puoi utilizzare in tale intervallo il teorema di Weierstrass? c) La funzione assume in [0; 3] il valore - 0,317? Se la risposta è sì, puoi dire quante volte? 1547 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 709 CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI Le funzioni f(x) e g(x) hanno i grafici della figura. y y —— a) Ciascuna funzione ha, nell’intervallo [- 1; 1], massimo e minimo assoluti? b) Per ognuna delle funzioni, è possibile utilizzare il teorema di Weierstrass in [- 1; 1]? c) Per ognuna delle funzioni, indica un intervallo di ampiezza 1 dove le ipotesi del teorema valgono. 710 —— Data la funzione f (x) = y = f(x) –1 y = g(x) 1 x O O –1 1 x 2x - 3 : 4x + 8 a) f(x) è continua nell’intervallo [1; 3]? E nell’intervallo [- 3; 3]? b) Calcola f(- 3), f(1) e f(3). Puoi affermare, senza risolvere un’equazione, che esiste uno zero di f(x) in ciascuno degli intervalli [- 3; 3], [- 3; 1], [1; 3]? Motiva la risposta. 711 Considera le funzioni: —— 1. y = 1 , x2 - 1 3. y = 3x + 1 , x-4 5. y = 1 , x 7. y = sen x , 9. y = tg 2x , x2 . 4x - 1 a) Quali di queste funzioni verificano, nell’intervallo [- 1; 1], le ipotesi del teorema di Weierstrass? b) Quali di esse verificano le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri, nello stesso intervallo? c) Alcune delle funzioni si annullano in un punto interno a [- 1; 1] pur non essendo verificate le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri. Quali sono? Perché non c’è contraddizione? [a) 2, 4, 6, 8, 9; b) 2, 4, 6; c) 5, 9, 10] 2. y = arcsen x , 4. y = log 2 x , 6. y = 2 x , 8. y = x , 10. y = 2 6. I PUNTI DI DISCONTINUITÀ DI UNA FUNZIONE 䉴 Teoria a pag. 1500 Assegnati i grafici delle seguenti funzioni, classifica le discontinuità nei punti x 0 . 712 y y y — O 713 x x0 a b y — O a O x0 x O c x O b x y y x0 x0 x0 x O x0 c 1548 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English x PARAGRAFO 6. I PUNTI DI DISCONTINUITÀ DI UNA FUNZIONE 714 — 715 — 716 — ESERCIZI Disegna una funzione che in x = 0 abbia una discontinuità di terza specie e in x = 2 una di seconda specie. Disegna una funzione che abbia in x =- 1 una discontinuità di prima specie con salto uguale a 2. VERO O FALSO? sen x ha in x = 0 una discontinuità eliminabile. x x2 - 1 b) La funzione y = ha in x = 1 una discontinuità di seconda specie. x-1 x c) La funzione y = ha nel punto x = 0 una discontinuità eliminabile e x (x + 2) nel punto x =- 2 una discontinuità di seconda specie. a) La funzione y = 1 - cos x ha una discontinuità di seconda specie in x = 0 . x e) Una funzione razionale fratta presenta sempre una discontinuità di seconda specie. d) La funzione y = V F V F V F V F V F Disegna il grafico delle seguenti funzioni, classifica i loro punti di discontinuità e, in caso di discontinuità di prima specie, calcola il salto. 717 — 718 —— 719 —— 723 —— 724 —— 725 —— 726 x [x = 1: II specie] x-1 sen x f (x) = sen 2x : x = r + kr: II specie; x = kr: III specieD 2 x2 - x [x = 1: III specie] f (x) = 2x - 2 f (x) = 720 —— 721 —— 722 —— f (x) = 2 x -3 x [x = 0: I specie, salto = 4] f (x) = x -3 + 1 [x = 3: I specie, salto = 2] x -3 f (x) = x2 - 4 x +2 [x = - 2: I specie, salto = 8] - x2 - 1 f (x) = ( 2x se x # 0 se x 2 0 [x = 0: I specie, salto = 1] f (x) = ) 2x ln (x - 1) se x # 1 se x 2 1 [x = 1: II specie] f (x) = ) 2 tg x se x # 0 se x 2 0 : x = r + kr, k ! N: II specie; x = 0: I specie, salto = 2D 2 ESERCIZIO GUIDA Cerchiamo, se esistono, i punti di discontinuità della funzione f (x) = x+3 e classifichiamoli. x2 - 9 Poiché la funzione è il quoziente di due funzioni continue, g (x) = x + 3 e h (x) = x 2 - 9 , i suoi punti di discontinuità sono i punti dove si annulla il denominatore. I punti x1 =+ 3 e x2 =- 3 sono perciò punti di discontinuità della funzione. Stabiliamo il tipo di discontinuità. Poiché x 2 - 9 2 0 , per x 1 - 3 0 x 2 3 , e x 2 - 9 1 0 , per - 3 1 x 1 3 , allora riscriviamo la funzione: Z x+3 1 x+3 ]] 2 se x 1 - 3 0 x 2 3 = = x-3 (x - 3) (x + 3) x -9 f (x) = [ 1 x+3 ]] x + 3 = se - 3 1 x 1 3 = 2 3 3 3 x x x + ( ) ( ) 9 x \ 1549 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI Calcoliamo il limite destro e il limite sinistro della funzione per x " - 3: lim 1 1 x+3 = lim =- , 6 x "-3 x - 3 x2 - 9 lim 1 1 x+3 = lim + = . 2 3 6 x x 3 " x -9 x " - 3- x " - 3+ Poiché il limite destro e quello sinistro sono diversi e sono entrambi finiti, x =- 3 è un punto di disconti1 1 1 nuità di prima specie. Il salto della funzione per x "- 3 vale: lim + f (x) - lim - f (x) = - b- l = . 6 6 3 x "-3 x "-3 Calcoliamo il limite destro e il limite sinistro della funzione per x " 3 e otteniamo: lim x"3 1 1 x+3 = lim= lim+ =+ 3 . x"3 3 - x x"3 x - 3 x2 - 9 Poiché la funzione ha limite infinito per x che tende a 3, x = 3 è un punto di discontinuità di seconda specie. Date le seguenti funzioni, individua i loro punti di discontinuità e la relativa specie. 727 — 728 — 729 — 730 — f (x) = f (x) = x 2 - 16 x-4 x2 - x x [x = 4: I specie] —— [x = 0: I specie] 738 x 2 + 2x + 4 f (x) = x-2 —— [x = 2: II specie] 1 f (x) = 4-2 737 739 1 x —— - 2 - 2x f (x) = ) 2 + 2x se x # 1 [x = 1: I specie] se x 2 1 Z2x + 2 ] f (x) = [1 - x ] \ ln x se x 1 0 f (x) = e2x - 1 x2 - x + 3x 3 1-x : x = 0: I specie; x = 1 : II specieD 2 731 — 732 — 733 — 734 — 735 —— f (x) = 2 x + 2x - 3 x2 - 3x + 2 [x = 2: II specie; x = 1: III specie] f (x) = 3 + log x f (x) = f (x) = f (x) = [x = 0: II specie] [x = 0: III specie; x = 1: I specie] 449 740 —— 741 —— [x = 0: II specie] sen rx 6x [x = 0: III specie] —— f (x) = f (x) = 743 736 f (x) = 744 —— f (x) = 2x [x = - 2: I specie; x = 0: II specie] x sen x 2x - 1 x-4 : x = 1 e x = 4: II specie D 2 x+1 2 + x x+1 [x = 0: II specie; x = - 1: I specie] 1 1 - e x+2 [x = - 2: II specie] 4x2 1 - cos x f (x) = ln [x = - 2: III specie] —— x x+2 [x = 0: III specie; x = kr (k ! Z - {0}): II specie] —— x 2 + 5x + 6 x3 + 2x 2 + 4x + 8 f (x) = cos [x = 0: III specie; x = 2kr (k ! Z - {0}): II specie] 742 1 e x se 0 1 x 1 1 se x $ 1 [x = 0: I specie] 745 —— f (x) = 1 x $ 2 x-1 x [x = 0: I specie; x = 1: II specie] 1550 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 6. I PUNTI DI DISCONTINUITÀ DI UNA FUNZIONE 746 —— 747 —— 748 —— 749 —— 750 —— 1 f (x) = 1-2 —— 752 —— 753 —— 754 —— 755 se x # - 1 [x = - 1: II specie; x = 0: III specie] se x 2 - 1 x+7 -3 x2 - 4 Z 2 ]] x 2 - x x -1 f (x) = [ ]] 1 \ x+1 [x = 2: III specie; x = - 2: II specie] se x 1 1 [x = - 1: II specie] se x $ 1 Z 2x ]1-e se x 1 0 x 3 ]] f (x) = [- 2 se x = 0 ] 3 1 ]] x \(1 + x) se x 2 0 3 751 [x = 1: II specie; x = 0: I specie] x-1 x -x f (x) = * ln (x + 1) - 2x f (x) = f (x) = f (x) = [x = 0: I specie] x+4 -2 x-4 [x = 4: III specie] 2 x-3 [x = 3: I specie] f (x) = arctg f (x) = ESERCIZI : x = r + kr: II specie; x = 0: I specie D 2 tg x x sen x r r x+ 2 2 [x = 0 e x = - r: III specie] Classifica le discontinuità delle funzioni: —— y=4 x2 x - ; y=4 x2 x - ; y=4 x x . Rappresenta le funzioni graficamente ed evidenzia le discontinuità precedentemente ottenute. [x = 0: III specie; x = 0: III specie; x = 0: I specie] Funzioni continue e parametri 756 ESERCIZIO GUIDA Determiniamo per quali valori di a e b la funzione: Z 2 ]- x - x + 1 se x # 1 f (x) = [ 2x - b se 1 1 x # 3 ] 2 se x 2 3 \- x + a è continua in tutto R. La funzione f (x) è continua negli intervalli ] - 3 ; 1 [ , ]1; 3 [ e ]3; + 3 [ . Dobbiamo scegliere il valore dei parametri a e b affinché risulti continua anche in x = 1 e in x = 3. 1551 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI Dovrà perciò valere: lim- f (x) = lim+ f (x) = f (1) + - 1 = 2 - b, x"1 x"1 lim- f (x) = lim+ f (x) = f (3) + 6 - b =- 9 + a. x"3 x"3 Determiniamo a e b risolvendo il sistema: -1 = 2 - b b=3 a = 12 ( " ( " ( 6 - b =- 9 + a a + b = 15 b=3 Determina i valori dei parametri affinché le seguenti funzioni siano continue in tutto R. Z 2 ] x + x - 6 se x # - 3 757 f (x) = [ ax + b se - 3 1 x # 2 — ] 3 se x 2 2 \x + a Z 2 se x 1 - 1 ]] x - 2b 758 se - 1 # x 1 3 f (x) = [ 2x - b — ] se x $ 3 \ 2x + a 759 — 760 — 761 — 762 — 763 —— 764 —— 765 —— f (x) = ) log (x3 - 28a) - log 2 - log 10 log (x + a) [a = 2, b = 6] [a = 3, b = 3] se x 1 6 se x $ 6 [a = 2] f (x) = ) 23x - a5 - 29 se x 1 2 3x - 1 se x $ 2 Z ] 2 cos x - 1 se x # r 6 ] ] r r f (x) = [ a tg x + b 1x# se 6 4 ] r ]] sen 2x + 1 se x 2 4 \ Zb - 2 cos x se x # - r ] ] 3r se - r 1 x 1 f (x) = [ 2b 2 ] 3 r ] 2 sen x + a se x $ 2 \ Z ] 2 sen x + b cos x se x 1 r 2 ] ] 2 r f (x) = [ a + b cotg x se #x1 r 2 3 ] 2 ]] a - 2 sen x se x $ r 3 3 \ f (x) = * [a = 2] [a = 3, b = - 1] sen ax se x 1 0 x x 2 + 2a + 1 se x $ 0 Zx-4 ]] se x # 0 x-2 f (x) = [ ]] 1 - cos ax se x 2 0 x2 \ 1552 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English [a = 6, b = 2] [a = 2, b = 1] [a = - 1] [a = ! 2] PARAGRAFO 6. I PUNTI DI DISCONTINUITÀ DI UNA FUNZIONE 766 —— 767 —— 768 — ln (1 + x) - 2a se x 1 0 f (x) = * cos x - e x se x $ 0 2ax Z 2x ] e - 1 + ax + b se x 1 0 ]] x se 0 # x # 1 f (x) = [ x - a ] 2b ]] se x 2 1 log 2 (3 - x) \ Determina per quale valore del parametro a la seguente funzione ha discontinuità eliminabile in x = 3: f (x) = :a = ! 1 D 2 [a = - 5, b = 3] 771 —— Determina per quale valore di a si ha, per la funzione f (x) = 2 x + ax . x2 - 2x - 3 - x 2 + ax , 2x + 1 1 ; 2 b) una discontinuità di seconda specie in 1 :a) a =- 1 ; b) a ! - 1 D x =- . 2 2 2 a) una discontinuità di terza specie in x =- Classifica le altre discontinuità della funzione. [a = - 3; x = - 1: II specie] 769 ESERCIZI Determina per quale valore di a la funzione — f (x) = ln ax 2 - 1 x-1 772 —— 1 . 2 Classifica le altre discontinuità della funzione per il valore di a trovato. Se a = 1, che discontinuità presenta f(x)? 1 : a = 4, x =- , x = 1: II specie; 2 x =- 1: II specie, x = 1: III specie D ha una discontinuità di seconda specie in x = 770 —— Trova per quale valore di a si ha per la funzione x-1 f (x) = e x2 + ax , a) in x = - 1 una discontinuità di seconda specie; b) in x = 1 una discontinuità di terza specie. [a) a = 1; b) a = - 1] Trova per quali valori di a la funzione f (x) = ( ex + 1 x2 - a se x # 0 se x 2 0 ammette una discontinuità di prima specie con salto uguale a 3 in x = 0. Rappresenta la funzione ottenuta. [a = 1, a = - 5] Discuti al variare del parametro k la continuità della funzione. 773 —— 774 —— 775 —— 776 —— f (x) = sen x , xk in x = 0. [se k # 1, III specie; se k 2 1, II specie] f (x) = 1 - cos x , xk in x = 0. [se k # 2, III specie; se k 2 2, II specie] f (x) = x sen2 x , xk in x = 0. [se k # 3, III specie; se k 2 3, II specie] f (x) = kx + 4 , x+k in x =- k . [se k ! ! 2, II specie; se k = ! 2, III specie] 1553 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI 7. LA RICERCA DEGLI ASINTOTI 䉴 Teoria a pag. 1503 Scrivi le equazioni degli asintoti delle funzioni rappresentate dai seguenti grafici. 777 — y y y 1 2 2 −1 O x 1 O 778 — 779 x 3 −1 c b a O x 1 VERO O FALSO? a) Se una funzione f (x) ha un asintoto verticale di equazione x = 2 , si ha lim f (x) = 3 . V F b) Se una funzione f (x) ha un asintoto obliquo, si ha che xlim f (x) = 3 . "3 V F c) Se una funzione f (x) ha xlim f (x) = 3 , allora ha un asintoto obliquo. "3 V F d) Una funzione può avere infiniti asintoti verticali. V F e) Una funzione f (x) può avere due asintoti orizzontali diversi. V F f) Una funzione può avere più di un asintoto obliquo. V F g) Una funzione razionale fratta ha sempre un asintoto verticale. V F h) Una funzione periodica non può avere asintoti obliqui o asintoti orizzontali. V F x"2 Verifica se nel grafico della figura si ha: y — lim f (x) = 2 , lim+ f (x) =+ 3 , x "-3 x"2 lim f (x) =+ 3 , x lim f (x) = 0 . "+3 x"7 2 Scrivi le equazioni degli asintoti. O 780 2 7 Disegna un grafico possibile per una funzione e traccia i suoi asintoti, sapendo che: — lim f (x) = 1+ , lim! f (x) =+ 3 , x "-3 781 x"0 lim f (x) = 0+ . x "+3 Come nell’esercizio precedente, sapendo che: — lim f (x) = 0- , x "-3 lim f (x) =- 3 , x "- 1- lim f (x) =+ 3 , x "- 1+ lim f (x) = 2- . x "+3 1554 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English x PARAGRAFO 7. LA RICERCA DEGLI ASINTOTI ESERCIZI La ricerca degli asintoti orizzontali e verticali 782 ESERCIZIO GUIDA Determiniamo le equazioni degli eventuali asintoti orizzontali e verticali delle seguenti funzioni: a) y = 3x 2 + 1 ; x2 - 1 b) y = 1 . sen x - 1 a) La funzione data è una funzione razionale fratta, il cui dominio è ]-3; -1[ , ]-1; 1[ , ]1; +3[, ossia D: x ! !1. La ricerca degli asintoti viene effettuata esaminando i limiti nei punti esclusi dal dominio e per x " 3 se il dominio è illimitato. Ricordiamo che se xlim f (x) = l , allora la retta y = l è asintoto orizzonta"!3 le, mentre se lim f (x) = 3 , la retta x = c è asintoto verticale. x"c lim 3x 2 + 1 =3 x2 - 1 " la retta y = 3 è asintoto orizzontale. lim ! 3x 2 + 1 = "3 x2 - 1 " la retta x =- 1 è asintoto verticale. " la retta x = 1 è asintoto verticale. x "!3 x "- 1 lim! x"1 3x2 + 1 = !3 x2 - 1 Osservazione. Possiamo giungere più rapidamente al risultato se notiamo che la funzione è pari e il suo grafico è simmetrico rispetto all’asse y. Quindi basta calcolare i limiti per x " + 3 e x " 1!. b) La funzione data è una funzione goniometrica fratta, periodica di periodo 2r. Limitiamoci a consider r rare il suo dominio nell’intervallo [0; 2r], che è D: :0; 9 , C ; 2r D . 2 2 Essendo la funzione periodica, non esistono asintoti orizzontali. r in cui la funzione non esiste perché si annulla il denominatore. Poiché Consideriamo il valore 2 lim! r x" 2 1 =- 3 , sen x - 1 r è asintoto verticale in D. 2 Considerando poi la funzione nel suo dominio naturale, poiché essa è periodica di periodo 2r, i suoi asintoti hanno equazioni: la retta x = x= r + 2kr . 2 Determina le equazioni degli eventuali asintoti orizzontali e verticali delle seguenti funzioni. (Qui e in seguito, nei risultati, in caso di funzioni periodiche, per brevità indichiamo soltanto gli asintoti relativi a un periodo.) 783 — 784 — 785 — 786 — y= 2x 2 - 1 x-3 2x3 + 9 x3 - 1 x 2 - 2x y= 2 x -4 2x + 1 y= 2 x -9 y= [x = 3] [x = 1, y = 2] [x = - 2, y = 1] [x = ! 3, y = 0] 787 — 788 — 789 — 790 — y= x-4 x y= x3 - 1 x2 - x y = tg x + cotg x y= 1 - cos x sen x + cos x [x = 0, y = 1] [x = 0] : x = 0, x = r , x = r D 2 : x = 3 r, x = 7 r D 4 4 1555 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 791 — 792 — CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI y= cos 2x 1 + sen x y= 2e- x x : x = 3 rD 2 [x = 0, y = 0] 793 — 794 — y= 1 ln x y= 1 ex - 1 [y = 0, x = 1] [x = 0, y = 0, y = - 1] Per quali valori del parametro k le seguenti funzioni hanno asintoti orizzontali? Calcola le equazioni degli asintoti. 795 —— 796 —— 797 —— 798 —— f (x) = : per k = 0, y = 1 ; per k ! 0, y = 1D 2 kx 2 + 1 kx + kx + 2 2 f (x) = kx ln b1 + 1l x [6k ! R, y = k] f (x) = ke x + (k + 1) e- x f (x) = [per k = 0, y = 0; per k = - 1, y = 0] kx - x + 1 + k [per k = 1, y = 1] La ricerca degli asintoti obliqui 799 ESERCIZIO GUIDA Data la funzione y = x2 - x + 1 , determiniamo le equazioni degli eventuali asintoti obliqui. x+3 Ricordiamo che, quando xlim f (x) = 3 , esiste un asintoto obliquo se esistono finiti i limiti "3 f (x) x m = xlim "3 e q = xlim 6 f (x) - mx @ , "3 e in questo caso l’equazione dell’asintoto è y = mx + q . Calcoliamo il limite: lim x"3 x2 - x + 1 = 3. x+3 Essendo verificata la prima ipotesi, calcoliamo i limiti: m = xlim "3 x2 - x + 1 x2 - x + 1 = 1, = xlim "3 x $ (x + 3) x2 + 3x b q = xlim "3 - 4x + 1 x2 - x + 1 x 2 - x + 1 - x 2 - 3x =- 4 . = xlim - x l = xlim " 3 "3 x+3 x+3 x+3 L’asintoto obliquo della funzione data è la retta di equazione: y = x - 4. Determina le equazioni degli eventuali asintoti obliqui delle seguenti funzioni. 800 — 801 — 802 — y= 2x 2 - 1 x+1 [y = 2x - 2] y= 4 - x3 2x 2 - 1 : y =- 1 x D 2 y= 5x 2 - 3x + 2 2x + 4 : y = 5 x - 13 D 2 2 803 — 804 — 805 — y= x2 - 1 y= 2x 2 - 3x y= [y = ! x] ;y =! 2 x " 9x 2 - 4 3x - 1 1556 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English 3 E 2 2 [y = 3x + 1] ESERCIZI VARI LA RICERCA DEGLI ASINTOTI 806 — 807 — 808 —— y= x3 - 2x 4 - x2 [y = - x] y= 2x 4 - 3 x3 [y = 2x ] x3 - 1 x y= [y = ! x ] VERO O FALSO? — La funzione y = x 2 - 2x : x 2 - 4x 811 —— 815 —— ha due asintoti verticali. V F b) ha un asintoto obliquo. V F c) non ha asintoti. V F d) ha due asintoti. V F e) ha un asintoto orizzontale. V F a) 810 —— TEST 813 — B C D E 814 —— Può ammettere 3 asintoti verticali e uno orizzontale. Può ammettere 2 asintoti orizzontali. Può ammettere un asintoto orizzontale e uno obliquo. Può intersecare un suo asintoto orizzontale. Può avere un punto in comune con un suo asintoto verticale. 816 —— 2 xn + 3 nx 2 + 1 ammette un asintoto obliquo e due verticali? y= 3 B - 3 y = 2x $ : y =- 1 x + r D 2 2 1 x 2 x+1 x-1 [y = 2x + 2] C 3 D 1 E kx 2 + hx abbia come 2x + 3 3 asintoto obliquo la retta y = x + , i valori dei 2 parametri k e h devono essere rispettivamente: 1 . A 2; 3 Affinché la funzione y = B 2; 6. C 0; 6h . D Per quale valore reale di n la funzione A y = arctg x - 9 . 2 3 . E 6k; 2 Se la funzione y = f(x) non è definita per casi, quale fra le seguenti affermazioni è sicuramente falsa? A : y = ! 2x " 3 D 4 4x 2 - 3x + 2 y= La ricerca degli asintoti ESERCIZI VARI 812 809 —— ESERCIZI 2; La funzione f (x) = 4 - 1 : 1-x A non possiede alcun asintoto. B ha come asintoti x = 1 e y = 4x. C ha come asintoti x = 1 e y = 4. D ha come asintoti x = 1 e y = 4x + 1. E ha come asintoti x = 1 e y = 3. 0 Determina le equazioni degli eventuali asintoti delle seguenti funzioni. 817 — 818 — 819 — y= 4x 2 - x + 1 x2 - 1 y= 4x3 - 1 x2 - 4 y= x+3 x 2 + 4x + 4 [x = - 1, x = 1, y = 4] [x = - 2, x = 2, y = 4x] [x = - 2, y = 0] 820 — 821 — 822 — y= x4 1 - x3 y= x2 + 1 y= cos x 1 - 2 sen x [x = 1, y = - x] [y = ! x] : x = r , x = 5 rD 6 6 1557 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 823 — 824 — 825 — 826 — 827 — 828 — 829 — 830 — 831 — 832 — 833 — 834 — 835 — 836 — 837 — 564 852 —— 853 —— 854 —— 855 —— CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI y= sen x + cos x sen 2x 838 : x = 0, x = r , x = r, x = 3 r, x = 2r D 2 2 y= 2 x - 4x + 1 2x [x = 0, y = 1] : x = 0, y = 1 x - 2D 2 [x = ! 1, y = 0] 843 [x = 1] 844 —— 845 x +4 x [x = 0, y = ! 1] [x = 1, y = 1] y= —— y= x4 + 2 8 - x3 y= x 2 + 4x x + 5x 2 + 1 y= x2 - 2 4 - x2 [y = 0] —— [y = 0, y = 2x] —— 848 x2 - 1 849 x2 + 1 x2 - 3x [y = e, x = 0, x = 3] 2e x x+4 [x = - 4, y = 0] [y = - 2, x = e] : x = 1 , y =- 1 x D 2 8 4 1-x 8x3 - 1 Data la funzione y = y = 2x - 1. —— 850 —— 3 - 2 ln x ln x - 1 : x = 2, y = 1 x + 1D 2 [x = 2, y =- x] [y = 0] 4 [x = ! 2, y =- 1] x-3 x -1 y= [x = ! 1, y = ! 1] y = xe x + 1 [y = 0] :y = r D 2 y = arctg (1 + x 2) y= y= 3 x 2 (x - 1) 3 x3 - 2x :y = x - 1 D 3 [y = x] 1 847 sen x y= x y= —— 846 x+2 y= x-1 y= x3 - 2x 2x 2 - 4x [x = - 1, x = 2, y = 0] 2 y=e 842 —— x+1 x-2 y = x- 841 [x = 2, y = ! 1] 4x y= 1- x y= — — x+2 x -2 y = ln 840 — 1 y= 1 - x2 y= 839 — x+3 x y= — y= 851 —— y = 2xe x x2 x -9 y= y= [x = ! 3, y = 1] 2 y = ln y= [x = 0, y = 2x + 2] x 2 - 4x x + 5x + 4 [y = 0, x = ! 4, x = - 1, x = 0] 2 x2 + 1 + x ex + 3 ex - 1 x2 - 4 [y = ! 2] [y = - 3, y = 1, x = 0] ax3 + bx 2 + 4 , trova a e b in modo che il suo grafico abbia un asintoto di equazione x2 - 1 [a = 2, b = - 1] Il grafico della funzione y = 1 ax 2 + bx ha come asintoti le rette di equazione y = x e x = . Trova a, b e c. 4 cx - 1 [a = c = 4, b = - 1] Determina a, b e c nella funzione y = x = ! 3 e y = 2. ax3 + bx 2 + x , sapendo che il suo grafico ha come asintoti le rette x2 - c [a = 0, b = 2, c = 9] ax3 + bx 2 + 1 2x2 - 1 Date le funzioni y = e y= , trova a e b in modo che i loro grafici abbiano un asinx-4 x2 + 1 toto in comune. [a = 2, b = 8] 1558 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 8. IL GRAFICO PROBABILE DI UNA FUNZIONE 856 —— 857 —— 858 —— 859 —— a ln x - 1 Nella funzione y = trova a e b in modo che il suo grafico abbia per asintoto orizzontale (a + 1) ln x + b - 2 1 la retta y = e per asintoto verticale la retta x = 1. [a = 1, b = 2] 2 tg (x + a) Il grafico della funzione y = presenta nell’intervallo [0; 2r] cinque asintoti verticali e uno di 2 sen x r questi ha equazione x = . Trova a e le equazioni degli altri quattro asintoti. 3 :a = r , a = 7 r, x = 0, x = r, x = 4 r, x = 2r D 6 6 3 e- x + 2e x 2 Verifica che la funzione f (x) = - x ha come asintoto orizzontale la retta y = . Esistono altri 3 e + 3e x asintoti per f(x)? [sì: y = 1] Data la funzione x-1 se x # 0 f (x) = * ax + 2 x 2 + 2x + b se x 2 0 trova per quali valori di a e b la funzione è continua in x = 0 e presenta un asintoto verticale in x = - 4. Rappresenta poi la funzione ottenuta. :a = 1 , b =- 1 D 2 2 860 —— 861 —— 862 —— Per ognuna delle funzioni che seguono trova il dominio, disegna il grafico (aiutandoti con le trasformazioni geometriche, quando è necessario), cerca e classifica eventuali punti di discontinuità, determina il codominio ed eventuali asintoti: a) y = x 2 - x . b) y = 1 - arctg ( x + 1). c) y = e- x + 2 - 1 . [a) D: ] - 3; - 1] , [1; + 3[ , ! 0 +; f; b) D: R; f; c) D: R; f] Dimostra che gli asintoti dell’iperbole di equax2 y2 b zione 2 - 2 = 1 hanno equazioni y = ! x . a a b Sia y = f(x) una funzione tale che: lim f (x) =+ 3 (o casi analoghi). x "+3 a) Dimostra che condizione necessaria affinché la funzione ammetta l’asintoto obliquo per x " + 3 è che l’ordine di infinito sia uguale a 1. Successivamente: b) utilizza la funzione f (x) = x + sen x per provare che la condizione indicata non è sufficiente; c) applica la proprietà dimostrata in a per prox4 + 1 non ha vare che la funzione f (x) = 2 x +1 asintoti obliqui. 8. IL GRAFICO PROBABILE DI UNA FUNZIONE 863 ESERCIZI 䉴 Teoria a pag. 1507 ESERCIZIO GUIDA Studiamo e rappresentiamo graficamente la funzione y = x2 - 1 . x 1. Determiniamo il dominio della funzione. Si tratta di una funzione razionale fratta il cui denominatore deve essere non nullo. Quindi: D: R - {0} . 1559 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI 2. Cerchiamo eventuali simmetrie. f (- x) = (- x) 2 - 1 x2 - 1 ==- f (x). -x x Poiché f (- x) =- f (x), la funzione è dispari. Il suo grafico è simmetrico rispetto all’origine degli assi. 3. Determiniamo le intersezioni con gli assi. Asse y: nessuna intersezione, essendo x = 0 escluso dal dominio. Asse x: x2 - 1 x " * y=0 y= " ) x2 - 1 =0 " * x y=0 –1 x1, 2 = ! 1 x2 - 1 = 0 " ) y=0 y=0 I punti di intersezione con l’asse x sono: A(- 1; 0), B(1; 0). 4. Studiamo il segno della funzione. x2 - 1 20 x Segno di N + Segno di D − N Segno di –– D − 0 1 − 0 0 − − 0 + + ∃ − 0 + + 0 + a N 2 0 per x 1 - 1 0 x 2 1, y D 2 0 per x 2 0. Compiliamo il quadro dei segni (figura a). A Rappresentiamo questi risultati nel piano cartesiano (figura b), tratteggiando le zone del piano in cui non ci sono punti della funzione. B O −1 x 1 b 5. Calcoliamo i limiti agli estremi del dominio: x2 - 1 = !3 ; poiché il grado del numeratore supera di 1 quello del denominatore, esiste un x asintoto obliquo di equazione y = mx + q . • xlim "!3 m= xlim "!3 b q = xlim "!3 x2 -1 x2 -1 1 $ = xlim =1, " ! 3 x x x2 y y=x x -1 x -1- x - x l= xlim = "!3 x x b- 1 l= 0. = xlim "!3 x 2 2 2 x2 − 1 y = ——– x A −1 L’asintoto obliquo ha equazione y = x. B O 1 x2 - 1 = "3 " x = 0 è un asintoto x verticale. • lim! x"0 Tracciamo il grafico probabile della funzione (figura c). c 1560 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English x PARAGRAFO 8. IL GRAFICO PROBABILE DI UNA FUNZIONE ESERCIZI Traccia il grafico probabile delle seguenti funzioni. 864 — 865 — 866 — 867 — 868 — 869 — 870 — 871 — 872 — 873 — 874 — 895 875 y =- x3 + 4x — y = x3 - x2 - 2x y= y= y= y= 876 — 2x x -9 2 877 2 — x -1 x 2 - 2x 878 x x 2 - 5x + 6 — 879 2 x -1 x 2 - 7x + 6 — 880 x3 y= 2 x -1 —— 881 2 y= 2 x - 6x —— y= 2x 4 3 x -8 y= x x2 - 4 y= x+1 x - 4x2 882 —— 883 —— 884 3 —— y= y= 2x (x - 1) 2 x 2 - 16 885 —— 886 —— 4 +4 x y = x+ y= y= y= y= y= y= ex e -1 x 887 —— y = ln y= x3 + 1 x2 + 6x y= x3 - x x3 + 1 x-1 888 —— y = 2 x+2 2 x -1 x3 - 4x 889 —— y= ex - 1 ex + 4 y= x3 - 2x 2 - 8x x2 + 1 3 x - 4x + 3 x 2 + 3x x-1 x-2 x x+3 890 —— 891 —— y= x2 - 1 x-3 y= x2 - 1 - x 2 x - 2x x —— x2 x4 + 4 —— y = log 2 x-1 x-4 892 893 894 —— y= log3 x 1 - log3 x y= sen x 1 - cos x Determina i valori dei parametri reali p e q in modo che la funzione —— y= x3 + p , (x + q) 2 p, q ! R , passi per il punto (1; 0) e abbia come asintoto la retta x =- 2 . Ricerca quindi gli ulteriori asintoti e disegna il grafico probabile. 6 p =- 1, q = 2; y = x - 4 @ 896 Data la funzione —— log 1 x - 2 y= 2 1 - log 1 x : 2 a) determina il dominio e studia il segno; b) studia il comportamento agli estremi del dominio classificando eventuali punti di discontinuità; c) traccia il grafico probabile. :a) D: x 2 0 / x ! 1 ; y 2 0 per 1 1 x 1 1 D 2 4 2 1561 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI REALTÀ E MODELLI 1 La funzione a dente di sega La funzione a «dente di sega» rappresenta una forma d’onda non sinusoidale; il suo andamento è lineare crescente per un certo intervallo di tempo, dopodiché scende repentinamente per poi tornare a salire. Tale onda è fondamentale nel campo dell’elettronica e dell’acustica, per esempio per riprodurre i suoni degli strumenti ad arco nei sintetizzatori analogici. Considera la seguente funzione: f(x) = 0,5x - k per 2k 1 x # 2k + 2, k ! N. 䊳 Rappresenta il grafico della funzione. 䊳 Stabilisci se è periodica e indicane il periodo. 䊳 Determina il dominio, il codominio e studiane il segno. 䊳 Analizza la sua continuità. 2 La carica di un condensatore Il condensatore è un dispositivo in grado di accumulare cariche elettriche quando è sottoposto a una differenza di potenziale. Sapendo che la legge fisica che descrive la quantità di carica Q accumulata da un condensatore in funzione del tempo è espressa dalla formula: t Q (t) = C $ E $ _1 - e RC i : 䊳 䊳 䊳 scrivi la funzione relativa a un condensatore con capacità C = 8,5 $ 10-4 F sottoposto a una differenza di potenziale E = 12,0 V, inserito in un circuito con resistenza complessiva R = 300 X; calcola la quantità di carica massima che il condensatore può accumulare; stabilisci dopo quanto tempo il condensatore si è caricato al 90% del suo massimo. 3 Il rally Durante una gara di rally, una macchina percorre un tratto di strada la cui traiettoria può essere descritta 3 - x2 , con x 1- 3 . dalla funzione y = x+1 䊳 Disegna il grafico approssimativo della funzione. 䊳 Quale inclinazione massima (rispetto all’asse x) dovrebbe avere un muro di protezione rettilineo che costeggia la strada affinché non si verifichi un’uscita di strada? 䊳 Studia la continuità della funzione che rappresenta la traiettoria nel suo dominio naturale. 䊳 Determina eventuali asintoti. 4 IRPEF: imposta sul reddito delle persone fisiche L’IRPEF è la tassa che ogni anno devono pagare tutti i cittadini italiani che hanno un reddito. La percentuale di tassa da pagare aumenta in base al reddito secondo la seguente tabella. Scaglioni reddito 2010 䊳 Aliquota Irpef lordo 2010 da 0 a 15 000 euro 23% 23% del reddito da 15 000,01 a 28 000 euro 27% 3450 + 27% sulla parte eccedente i 15 000 euro da 28 000,01 a 55 000 euro 38% 6960 + 38% sulla parte eccedente i 28 000 euro da 55 000,01 a 75 000 euro 41% 17 220 + 41% sulla parte eccedente i 55 000 euro oltre 75 000 euro 43% 25 420 + 43% sulla parte eccedente i 75 000 euro Scrivi l’espressione analitica della funzione che fornisce la tassa in base al reddito. Si tratta di una funzione continua? 1562 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English VERSO L’ESAME DI STATO ESERCIZI VERSO L’ESAME DI STATO TEST 1 — Questi e altri test interattivi nel sito: zte.zanichelli.it Quale dei seguenti limiti è errato? A lim+ log 1 (x - 1) =- 3 x"1 B C D E 2 — B lim log 2 (x + 3) =+ 3 x "+3 C lim+ tg 2 x =+ 3 D r x" 2 E 3x lim e = 0 x "-3 lim 2 x + 1 =+ 3 x "+3 lim e x "+3 x+3 x2 3 — lim 7 — Quale di queste funzioni soddisfa le condiziof (x) = 2 ? ni lim + f (x) =- 3 e x lim "-3 A f (x) = B f (x) = C f (x) = D f (x) = E f (x) = 2x x2 - 4 2x - 1 x+2 2x 2 + 1 x+2 2x 2 - 10 x2 - 4 - 2x -x + 2 8 — A lim ] x 2 + 1 x "+3 x2 - 3 g . x4 . x " 0 sen 3 x 2x3 - x 4 + 2 . C lim x"3 x3 x3 - 1 . D lim 4 x"3 x + 1 x - x+k . lim E x "+3 k B lim 2 k - x2 x+1 se x 1 0 se x $ 0 Z 3x ]] se x 2 2 x-2 f (x) = [ ]] x 2 + 1 se x # 2 3 \ presenta nel punto x = 2 una discontinuità: A di prima specie. B di seconda specie. C di terza specie. D eliminabile. E non classificabile, perché la funzione è definita per casi. 3x - 1 : 6 - x2 non ha asintoti verticali e ha un solo asin1 toto orizzontale di equazione y = . 2 ha due asintoti verticali di equazioni x = ! 6 e un asintoto orizzontale di equazione y =- 3 . non ha asintoti orizzontali e ha due asintoti verticali di equazioni x = ! 6 . non ha asintoti verticali e ha un asintoto orizzontale di equazione y = 0 . ha un asintoto orizzontale di equazione y = 0 e due asintoti verticali di equazioni x = 6 e x =- 6 . La funzione y = A Fra i seguenti limiti, non è uguale a 0: — f (x) = ( è continua in tutto R per: A k = 1. D nessun valore reale di k. B k = 0. E k = 2. C k = - 1. x "+3 x "- 2 4 — =1 x2 + 2 =+ 3 4+x sen 2x =1 D lim x"0 x x b1 + 1 l = 3 e lim E x "+3 2x C 6 x+1 : x2 - 4 è continua in tutto R. è continua in ! 2 . non è continua in nessun punto di R. è continua in tutti i punti del suo dominio. è continua in tutti i punti del suo dominio escluso - 1, dove si annulla. La funzione f (x) = A 2 Soltanto uno dei seguenti limiti è corretto. Quale? x2 + 4x - 3 lim =1 A x "+3 4 - x2 B 5 — B C D E 1563 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 9 CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI Si considerino le funzioni: — f (x) = 10 Sia data una generica funzione: — 1 1 e g (x) = 3 . 2x x f: [a; b] " R . 3 Al tendere di x " 0 : A sono due infinitesimi. B f(x) è un infinito di ordine superiore a g(x). C sono infiniti dello stesso ordine. D f(x) è un infinitesimo di ordine superiore a g(x). E f(x) è un infinito di ordine inferiore a g(x). Se f (a) $ f (b) 1 0 , allora: A f(x) ammette almeno uno zero in ]a; b[. B f(x) ammette soltanto uno zero in ]a; b[. C f(x) non ammette zeri in ]a; b[. D non è possibile stabilire a priori l’esistenza di zeri in ]a; b[. E nessuna delle affermazioni precedenti è vera. QUESITI 11 — Dopo aver dato la definizione corretta di lim f (x) = l , dimostrare che lim x"c x"0 ln (1 + x) + ln (1 - x) = 2. cos x - 1 (Maturità scientifica, Sessione suppletiva, 1982, quesito 1) 12 — Indicata con f(x) una funzione reale di variabile reale, si sa che f (x) " l per x " a con l e a numeri reali; dire se ciò è sufficiente per concludere che f (a) = l e fornire un’esauriente spiegazione della risposta. (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Sessione ordinaria, 2001, quesito 1) 13 VERO O FALSO? Per ognuna delle seguenti proposizioni indica se è vera o falsa e motiva la risposta. — ln (- x) - 1 : e- x a) non si può calcolare perché non esiste il logaritmo di un numero negativo. lim x "-3 14 — V F b) si può calcolare e il limite vale + 3 perché il numeratore tende a 3 e il denominatore tende a 0, quindi la frazione tende a 3. V F c) si può calcolare e il limite vale 0 perché e al numeratore. V F -x è un infinito di ordine superiore rispetto Sia y = f (x), x ! R , una generica funzione tale che f (- 1) = 2 . Possiamo affermare che è valido il limite: lim f (x) = 2 ? x "- 1 Se la funzione f(x) è così definita: 1 x+1 se x ! - 1 , f (x) = *e 2 se x =- 1 che cosa possiamo dire del limite precedente? In entrambi i casi dai una spiegazione esauriente della risposta. 8no, se la funzione non è continua; lim - f (x) = 0 , lim + f (x) =+ 3 B x "- 1 15 — Sia f (x) = x "- 1 x2 - 1 ; esiste lim f (x)? Si giustifichi la risposta. x"1 x-1 (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso di ordinamento, Sessione ordinaria, 2008, quesito 9) 1564 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English VERSO L’ESAME DI STATO 16 — 17 Si determinino le equazioni degli asintoti della curva f (x) =- x + 1 + ESERCIZI x2 + 2x + 2 . (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso di ordinamento, Sessione suppletiva, 2008, quesito 3) Si consideri la funzione: — f (x) = * sen2 x sen 1 x per x ! 0 0 . per x = 0 Se ne studi la continuità nel punto x = 0 . (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso di ordinamento, Sessione straordinaria, 2007, quesito 6) 18 — ax 2 + 6 Si determinino i coefficienti dell’equazione y = perché la curva rappresentativa ammetta un asinbx + 3 toto obliquo d’equazione y = x + 3 . (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso di ordinamento, Sessione straordinaria, 2007, quesito 8) 19 Si consideri la seguente equazione in x: — (k - 2) x2 - (2k - 1) x + (k + 1) = 0 , dove k è un parametro reale diverso da 2. Indicate con x l e x m le sue radici, calcolare i limiti di x l + x m quando k tende a 2, a + 3 e a - 3 . (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso di ordinamento, Sessione suppletiva, 2005, quesito 4) 20 TEST Il limite della funzione —— sen x - cos x , quando x " + 3 : x è uguale a 0. è uguale a 1. C è un valore diverso dai due precedenti. D non è determinato. Una sola risposta è corretta: individuarla e darne un’esauriente spiegazione. A B (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Sessione ordinaria, 2001, quesito 9) PROBLEMI 21 — Data una circonferenza c di raggio unitario e centro O, tracciare una semiretta s uscente da O e intersecante c in un punto Q. Indicato con P un generico punto di s esterno alla circonferenza c, tracciare da esso le due tangenti alla circonferenza: siano A e B i punti di tangenza. Indicata con x la lunghezza del segmento PQ, trovare il limite per x tendente a infinito del rapporto k= AQ + QB . AB (Maturità scientifica, Corso di ordinamento, Sessione ordinaria, 1992) 22 — In una semicirconferenza di diametro AB = 2r inscrivere il triangolo ABD, retto in D. TracciaW : tale bisettrice re la bisettrice dell’angolo DAB intersechi il segmento BD in E. Indicato con x W , determinare il rapporto y tra la l’angolo BAE lunghezza del segmento BE e la lunghezza del segmento BD: y= BE . BD Calcolare il rapporto y per x che tende a zero. (Maturità scientifica, Corso di ordinamento, Sessione suppletiva, 1992) 1565 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 22. IL CALCOLO DEI LIMITI ln (1 - x) : x a) determina il dominio e studia il segno; b) ricerca e classifica i punti di discontinuità; c) trova eventuali asintoti; d) cerca eventuali intersezioni con la curva di 1 equazione y = ; x e) traccia il grafico probabile. [a) D: x 1 1 / x ! 0; y 1 0 6x ! D; b) x = 0: III specie; c) y = 0 asint. orizz.; x = 1 asint. vert.; d) x = 1 - e] Data la funzione y = 23 —— 26 —— b) Deduci poi dal grafico: • il codominio; • i punti di minimo e massimo; • gli zeri. [b) C: [- 2; 4]; (2; - 2), (- 4; 4); x =- 3, x = 0, x = 4] Considerata la funzione 24 —— px - 2 3x - p f (x) = (p ! R): a) classifica i punti di discontinuità al variare del parametro p; b) nel caso che sia p = 5 puoi stabilire, utilizzando il teorema degli zeri, se l’equazione f (x) = 0 ammette radici in ciascuno dei seguenti intervalli? 27 —— [- 1; 1], [0; 6]; c) con p = 3 , utilizzando la definizione, verifica il limite: lim f (x) = 0 . x" 2 3 ;a) se p = ! 6 disc. di III sp. in x = ! se p ! ! 6 disc. di II sp. in x = 6 ; 3 p ; b) sì, noE 3 Considerata la funzione 25 —— f (x) = ln ^ 2x + 1 - 2h : x-4 28 3 2 lim+ f (x) =+ 3, lim" f (x) = " 3; d) x1 =- 2, x 2 = 1 E x"4 1 x" 2 Dopo aver trovato per quali valori del parametro reale k la funzione Z sen kx ]] se x 1 0 x f (x) = [ 2 ]] x - k + 1 se x $ 0 \ x-2 presenta una discontinuità di prima specie con salto l = 1 in x = 0 , a) determina il dominio; b) classifica eventuali altri punti di discontinuità; c) ricerca gli asintoti. [k =- 3, k = 1; a) D: x ! 2; b) x = 2: II specie; c) y = 0; x = 2, y = x + 2] Data la funzione —— a) determina il dominio; b) studia il comportamento agli estremi del dominio; 7 c) dimostra che negli intervalli :- 3; - D e 4 : 3 ; 3D si annulla almeno una volta; 4 d) calcola le soluzioni di f (x) = 0 ; e) traccia il grafico possibile. :a) D: R - :- 3 ; 1 D - {4}; 2 2 ( b) xlim 0 f x lim f (x) =+ 3, = ) , " !3 x "- Disegna il grafico della seguente funzione: Z 2 se - 4 # x 1 0 ] x + 3x ] 2 se 0 # x # 4 f (x) = [- 4x - x ] - 3x + 12 ] se 4 1 x # 5 \ x-2 a) Utilizzando i teoremi sulle funzioni continue dimostra che la funzione: • ha per codominio un intervallo; • ammette minimo e massimo; • ha almeno uno zero. f (x) = ax + b + 1 - x2 : x-2 a) trova per quali valori di a e b si ha lim f (x) =- 1; x "+3 b) rappresenta la funzione per i valori trovati; c) detto A il punto in cui il grafico di f (x) incontra l’asse y, determina la retta tangente t in A e considera il punto P appartenente all’arco di f (x), con x 1 2 . Determina PH 2 , essendo H il punto in cui la palim P " A PA 2 rallela all’asse y passante per P interseca la retta t. :a) a = 1, b = 1; b) f (x) = - x - 1 ; c) 0D x-2 1566 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English CAPITOLO 23 [numerazione araba] [numerazione devanagari] [numerazione cinese] LE SUCCESSIONI E LE SERIE SCRIVERE 1 CON INFINITE CIFRE I numeri razionali decimali periodici sono caratterizzati da un gruppo di cifre che si ripete infinite volte dopo la virgola. Per esempio 0,285714285714285714…, che otteniamo dividendo 2 per 7, è un modo diverso per scrivere la frazione 2 . 7 Può lasciare un po’ perplessi che anche i numeri interi possano essere scritti come numeri periodici. Per esempio, 1 si scrive come 0,999999999999999999… Quale significato ha la scrittura del numero 1 come numero periodico 0,9999…? La risposta a pag. 1586 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE 1. LE SUCCESSIONI DEFINIZIONE Successione numerica Una successione numerica f è una funzione che associa a ogni numero naturale n un numero reale a n : f: N " R n 7 a n. ● Quando non si specifica il numero n, an si chiama termine generico. n è la variabile indipendente e si dice indice della successione. a n è la variabile dipendente e si dice termine della successione. Una successione è dunque costituita da un insieme di numeri ordinato e infinito: a 0, a 1, a 2, a 3, …, a n , … ESEMPIO La successione costituita da tutti i quadrati dei numeri naturali è una funzione f che associa a ogni numero naturale il suo quadrato. f: N " R 0 7 a0 = 0 1 7 a1 = 1 2 7 a2 = 4 3 7 a3 = 9 … L’insieme immagine di questa successione, cioè il codominio, è proprio l’insieme dei quadrati dei numeri naturali. La rappresentazione di una successione ● Questa rappresentazione è consigliabile soltanto se, leggendo i primi termini, si possono dedurre gli altri senza ambiguità. Per rappresentare una successione, a volte si possono indicare i primi cinque o sei termini seguiti dai puntini di sospensione, sottintendendo che l’indice equivale alla posizione. Questo tipo di rappresentazione prende il nome di rappresentazione per enumerazione. ESEMPIO 0, 10, 20, 30, 40, 50, 60, … è la successione dei multipli di 10. Il modo più comune di rappresentare una successione numerica (per non dare luogo ad ambiguità) consiste nello scrivere esplicitamente la relazione che lega l’indice n e il termine a n. Questo tipo di rappresentazione si chiama rappresentazione mediante espressione analitica. 1568 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE SUCCESSIONI TEORIA ESEMPIO Consideriamo la successione: an = 2n + 1 , n ! N - {0} . n Sostituendo a n i valori 1, 2, 3, 4, …, si ottengono i termini: 1 2 3 4 … n . 2n + 1 5 7 9 3 … an = 2 3 4 n Una successione può essere rappresentata anche mediante una formula ricorsiva. Essa viene definita indicando il primo termine della successione, a0 (o a1), e la relazione che lega il termine successivo, a n+1, con quello precedente, a n : ) a0 an + 1 = f (an) (per n $ 0) Quindi, per determinare l’n-esimo termine della successione occorre aver determinato tutti i termini precedenti. ● Qui il primo termine della successione è a1 = 3 . A volte il primo termine non si indica con a 0 ma con a1 , oppure con a k , se la successione non è definita per numeri minori di k. Per esempio, consideriamo la successione: an = n+1 , n ! N - {0, 1} . n-1 Questa successione non è definita per n = 0 e n = 1: i termini della successione partono da a 2. A volte, nella rappresentazione, vengono dati i primi k termini e una relazione che lega il termine generico a uno o più termini precedenti. ESEMPIO Una particolare successione definita per ricorsione è la cosiddetta successione di Fibonacci: ( a0 = 1, a1 = 1 an = an - 1 + an - 2 i cui elementi, detti numeri di Fibonacci, sono: a0 = 1, a1 = 1, a2 = a0 + a1 = 2, a3 = a1 + a2 = 3, a 4 = a2 + a3 = 5, a5 = a3 + a 4 = 8, f Una stessa successione può essere rappresentata in forma sia analitica sia ricorsiva. ESEMPIO La successione dei numeri dispari è definita dall’espressione analitica an = 2n + 1, ma anche in modo ricorsivo: ( ● Non sempre è facile passare da un tipo di rappresentazione all’altra. Comunque, quando è possibile, conviene utilizzare la definizione analitica perché permette di calcolare il termine n-esimo direttamente da n. a0 = 1 an + 1 = an + 2 1569 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE 2. ALCUNI TIPI DI SUCCESSIONI Le successioni monotòne Una successione si dice: IN PRATICA 䉴 Videolezione 7 • crescente se ogni termine è maggiore del suo precedente, ossia: an 1 an + 1, 6n ! N; • decrescente se ogni termine è minore del suo precedente, ossia: an 2 an + 1, 6n ! N; • non decrescente (o crescente in senso lato) se: an # an + 1, 6n ! N; • non crescente (o decrescente in senso lato) se: an $ an + 1, 6n ! N; • costante se ogni termine è uguale al suo precedente, ossia: an = an + 1, 6n ! N. In generale, una successione per cui vale una di queste proprietà si dice monotòna. ESEMPIO 1. La successione 0, 3, 6, 9, 12, … è monotòna crescente. 2. La successione 20, 12, 4, - 4 , - 12 , - 20 , - 28 , … è monotòna decrescente. 3. La successione 0, 0, 1, 2, 2, 3, 4, 4, 5, 6, 6, 7, … è monotòna non decrescente. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 4. La successione 1, , , , , , , , , , f è monotòna non cre2 2 3 3 3 4 4 4 4 scente. 5. La successione 5, 5, 5, 5, 5, 5, … è costante. Le successioni limitate e illimitate Una successione si dice limitata superiormente se tutti i suoi termini risultano minori o uguali di un numero reale M, ossia a n # M, 6n ! N. ESEMPIO La successione 2, 1, 2 2 2 2 , , , f, , f 3 4 5 n+1 è limitata superiormente, perché tutti i suoi termini sono minori o uguali a 2. Una successione si dice limitata inferiormente se tutti i suoi termini risultano maggiori o uguali a un numero reale m, ossia a n $ m, 6n ! N. ESEMPIO La successione an = 2, n2 + 1 , con n ! 0 , i cui termini sono n n2 + 1 5 10 17 26 , , , , f, , f, n 2 3 4 5 è limitata inferiormente, perché tutti i suoi termini risultano maggiori o uguali a 2. ● Una successione è limitata superiormente/inferiormente o limitata se tale è il suo codominio. Una successione si dice limitata quando è limitata sia superiormente sia inferiormente, ossia quando esistono due numeri reali m e M tali che m # a n # M, 6n ! N. 1570 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 3. IL LIMITE DI UNA SUCCESSIONE TEORIA ESEMPIO La successione an = n , i cui termini sono n+1 1 2 3 4 5 6 n , , , , , , f, , f, 2 3 4 5 6 7 n+1 0, è una successione limitata inferiormente, perché tutti i suoi termini risultano maggiori o uguali a 0 ed è anche limitata superiormente perché la frazione n è una frazione propria, pertanto minore di 1. Tutti i termini della sucn+1 cessione risultano minori di 1, anche se 1 non fa parte di essi. La successione data è una successione limitata. a1 a0 a2 a3 ……… an ….. M an ≤ M m ….. an ….. a1 a0 ∀n∈⺞ an ≥ m a2 a3 a. Successione limitata superiormente. b. Successione limitata inferiormente. a2 a0 a1 a3 … an … M m ∀n∈⺞ m ≤ an ≤ M ESEMPIO La successione a n = 2n + 1 dei numeri dispari 3, 5, 7, 9, 11, …, 2n + 1, ∀n∈⺞ c. Successione limitata. Una successione non limitata si dice illimitata. 1, 䉲 Figura 1 … è una successione illimitata (superiormente). ● Se la successione non è limitata superiormente, allora si dice che è illimitata superiormente ; se la successione non è limitata inferiormente, allora si dice che è illimitata inferiormente. 3. IL LIMITE DI UNA SUCCESSIONE Il concetto di limite di una successione è simile a quello di limite di una funzione. Tuttavia, nel caso delle successioni osserviamo che il dominio è l’insieme dei numeri naturali e non un intervallo. Poiché N non ammette punti di accumulazione, la variabile indipendente n non può tendere a un valore finito, ma solo a + 3. lim a n =+ 3 n "+3 DEFINIZIONE lim a n "+3 n =+ 3 Data la successione di termine generale a n, si dice che per n tendente a + 3 la successione ha per limite + 3 quando, fissato ad arbitrio un numero M positivo, è possibile determinare un corrispondente numero pM positivo tale che risulti: an 2 M per ogni n 2 pM. In questo caso la successione si dice divergente positivamente. ● Dire che M è un numero positivo fissato ad arbitrio equivale a dire che quanto enunciato vale per ogni M 2 0. ● Questo vuol dire che, fissato ad arbitrio M 2 0, da un certo indice in poi tutti i termini che seguono sono maggiori di M. 1571 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE ESEMPIO Verifichiamo che la successione dei numeri naturali multipli di 3 è divergente positivamente, ossia che: lim 3n =+ 3 . n "+3 Fissato un numero positivo M, dobbiamo trovare un corrispondente numero positivo p M per cui risulti: 3n 2 M 6n 2 p M . Dividendo entrambi i membri per 3 otteniamo la disequazione equivalente: M . 3 n2 M , abbiamo trovato che 6n 2 p M risulta 3n 2 M, ossia 3 M tutti i termini con indice n 2 sono maggiori di M. 3 Se poniamo p M = lim a n =- 3 n "+3 DEFINIZIONE lim a n "+3 n =- 3 Data la successione di termine generale a n, si dice che per n tendente a più infinito la successione ha per limite - 3 quando, fissato ad arbitrio un numero M positivo, è possibile determinare un corrispondente numero pM positivo tale che risulti: ● Quindi, fissato ad arbitrio un numero M 2 0, da un certo indice in poi tutti i termini della successione sono minori di - M . an 1 - M per ogni n 2 pM. In questo caso la successione è detta divergente negativamente. ESEMPIO Verifichiamo che n lim (1 - n2) =- 3 . "+3 Fissato un numero positivo M, dobbiamo trovare un corrispondente numero positivo pM per cui risulti: 1 - n2 1 - M, 6n 2 p M . Risolviamo la disequazione: n2 - 1 2 M " n2 2 M + 1 " n 2 Se poniamo p M = M + 1. M + 1 , abbiamo trovato che 6n 2 p M risulta: 1 - n2 1 - M . 1572 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 3. IL LIMITE DI UNA SUCCESSIONE lim a n = l n "+3 DEFINIZIONE lim a n "+3 n =l Data la successione di termine generale a n, si dice che per n tendente a + 3 la successione ha per limite il numero l quando, fissato ad arbitrio un numero f positivo, è possibile determinare un corrispondente numero p f positivo tale che risulti: an - l 1 f per ogni n 2 p f. Una successione di questo tipo si dice convergente. ESEMPIO 1 = 0. 2n Fissato un numero positivo f, dobbiamo trovare in corrispondenza un numero positivo p f per cui risulti: Verifichiamo che n lim "+3 1 -0 1 f 2n " 1 1 f, 2n 6n 2 pf . Poiché n 2 0, possiamo togliere il valore assoluto: 1 1 f. 2n Passiamo alla disuguaglianza tra i reciproci dei due membri, cambiando anche il verso della disuguaglianza, e dividiamo poi per 2: 1 1 2n 2 " n2 . f 2f 1 Se poniamo pf = , abbiamo trovato che 6n 2 pf risulta: 2f 1 - 0 1 f. 2n lim a n non esiste n "+3 Può capitare che una successione non sia né divergente (positivamente o negativamente) né convergente: in questi casi si dice che non esiste il limite, oppure che la successione è indeterminata. ESEMPIO Nella successione an = (- 1) n, con n ! N, tutti i termini hanno come valore +1 o -1: + 1 se n è pari an = ' - 1 se n è dispari Anche considerando indici molto grandi, la successione oscilla tra +1 e -1, pertanto non è possibile determinare un unico valore a cui si avvicina, quindi il limite non esiste. 1573 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA TEORIA CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE 4. I TEOREMI SUI LIMITI DELLE SUCCESSIONI I teoremi fondamentali I teoremi che abbiamo dimostrato per i limiti delle funzioni sono validi, come casi particolari, anche per le successioni. Ricordiamo in particolare il teorema del confronto: • date le successioni a n , b n , c n tali che a n # b n # c n , 6n ! N, se n lim a = lim c =l , "+3 n n "+3 n allora esiste anche il limite di b n per n tendente a + 3 ed è uguale a l; a =+ 3 , anche b n • date le successioni a n, b n tali che a n # b n, 6n ! N, se n lim "+3 n tende a + 3 per n tendente a + 3 e, analogamente, se n lim b =- 3 , anche "+3 n a n tende a - 3 per n tendente a + 3 . Le sottosuccessioni n-1 , con n ! N , e prendiamo i termini che n+2 hanno come indice i multipli di 3 non nulli (cioè a3, a 6, a9, f): Consideriamo la successione an = 2 5 8 3n - 1 , , , f, ,f 5 8 11 3n + 2 Abbiamo ottenuto un’altra successione detta sottosuccessione o successione estratta da quella data. Da una successione possiamo ricavare infinite sottosuccessioni. Diamo altri due esempi di sottosuccessioni della successione appena considerata: ● Prova a scrivere i primi dieci termini di queste sottosuccessioni e confrontali con quelli della successione di partenza. an = 2n - 1 , 2n + 2 bn = 5n - 1 . 5n + 2 Applicando la definizione di limite alla successione data possiamo verificare che lim a = 1. In modo analogo è possibile verificare che le tre sottosuccessioni tenn "+3 n dono tutte a 1 per n tendente a + 3 . Questa è una proprietà generale delle successioni non indeterminate; infatti è possibile dimostrare il seguente teorema. TEOREMA Limite delle sottosuccessioni Se una successione an ammette limite l ! R, oppure + 3 o - 3 , per n tendente a + 3 , allora ogni successione estratta ammette lo stesso limite per n tendente a + 3 . ● Per esempio, la successione indeterminata 1, - 1, 1, - 1, f ha per sottosuccessione 1, 1, 1, 1, f, che è convergente a 1. ● Se una successione è indeterminata, non è detto che anche le sue sottosuccessioni lo siano. Inoltre, se da una successione è possibile estrarre una sottosuccessione convergente, non possiamo dedurre che anche la successione di partenza sia convergente. 1574 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 4. I TEOREMI SUI LIMITI DELLE SUCCESSIONI TEORIA I limiti delle successioni monotòne Per le successioni monotòne vale il seguente teorema. TEOREMA Limite di una successione monotòna • Se una successione crescente è limitata superiormente, allora è convergente; se è illimitata superiormente, allora diverge positivamente. • Se una successione decrescente è limitata inferiormente, allora è convergente; se è illimitata inferiormente, allora diverge negativamente. ESEMPIO 1. La successione an = 0, 1 , 2 2 , 3 n , ossia n+1 ● Dal teorema si deduce che una successione monotòna non è mai indeterminata. ● Puoi verificare che ogni termine è minore del suo successivo e che ogni termine è minore di 1. 3 , f, 4 è crescente e limitata, quindi è convergente. 2. La successione dei numeri pari è crescente e illimitata, quindi è divergente. Le operazioni con le successioni È possibile definire anche con le successioni le quattro operazioni. Date le successioni a 0 , a 1 , a 2 , …, a n , … e b 0 , b 1 , b 2 , …, b n , …, definiamo le seguenti operazioni. Addizione Si chiama somma delle due successioni la successione: a0 + b0 , a1 + b1 , a2 + b2 , …, a n + bn , ● Per esempio, se … Sottrazione Si chiama differenza delle due successioni la successione: a0 - b0, a1 - b1 , a2 - b2, …, a n - bn , … Moltiplicazione Si chiama prodotto delle due successioni la successione: a0 $ b0, a1 $ b1 , a2 $ b2 , …, a n $ bn , a n = 2n e b n = n 2 - 3n, an + bn = = 2n + n 2 - 3n = = n 2 - n. … Divisione Se b n ! 0, 6n ! N, si chiama quoziente delle due successioni la successione: ● Per esempio, se 1 a n = n - 1 e bn = , n n-1 . an $ bn = n a a 0 a1 a 2 , , , f, n , f b0 b1 b2 bn I teoremi sulle operazioni con i limiti b = l l , allora sono validi i seguenti teoremi. Se n lim a = l e n lim "+3 n "+3 n • Teorema della somma dei limiti: n lim (a + bn) = l + l l . "+3 n • Teorema della differenza dei limiti: n lim (a - bn) = l - l l . "+3 n ● Per esempio: 1 n-1l = lim b + n n = 0 + 1 = 1 perché 1 lim =0e n "+3 n n-1 lim = 1. n "+3 n n "+3 1575 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE ● Questi teoremi sono analoghi a quelli studiati per le funzioni per x " + 3. Analoghi sono anche i teoremi validi quando si presentano una o più successioni divergenti. Per esempio, se lim an = - 3 e n "+3 • Teorema del prodotto dei limiti: n lim (a $ bn) = l $ l l . "+3 n • Teorema del quoziente dei limiti: se bn ! 0 6n ! N e ll ! 0, allora n lim "+3 an l = . bn l l ● I teoremi sui limiti delle successioni sono alla base del calcolo dei limiti, analogamente a quanto avviene per le funzioni. Affronteremo il calcolo dei limiti negli esercizi. lim bn = - 3 , allora n "+3 lim (an + bn) = - 3 . n "+3 ● Anche per le successioni si dimostrano alcuni limiti fondamentali. Per esempio si ha lim b1 + n "+3 5. I LIMITI DELLE PROGRESSIONI Le progressioni aritmetiche DEFINIZIONE 1 ln = e. n Progressione aritmetica Una successione numerica si dice progressione aritmetica quando la differenza fra ogni termine e il suo precedente è costante. ● In questo paragrafo definiremo le successioni in N - {0} . La differenza costante fra un termine e il suo precedente viene chiamata ragione della progressione e viene indicata con d. Molto spesso capita di considerare un numero finito di termini consecutivi della progressione. In tal caso il primo e l’ultimo termine di questo insieme ordinato sono detti estremi della progressione. ESEMPIO Consideriamo la successione: 10, 15, 20, 25, 30, 35, 40, … È una progressione aritmetica di ragione 5. Consideriamo i primi cinque termini: avremo un insieme i cui estremi sono 10 e 30. an−1 an +d an+1 In una progressione aritmetica di ragione d è possibile calcolare un termine qualunque a n conoscendo il termine precedente a n-1 e aggiungendo la ragione, oppure il termine successivo a n+1 e sottraendo la ragione. −d ● Se d 2 0 , allora an + 1 2 an e quindi la progressione è crescente; se invece d 1 0 , allora ● In generale, è possibile calcolare un qualsiasi termine an se è noto il termine an + p. a1 Le formule relative al termine generico e alla somma di una progressione aritmetica sono fornite dai seguenti teoremi. an + (n − 1) d • … a1 a2 = a1 + 1d a3 = a1 + 2d a4 = a1 + 3d an + 1 1 an e quindi la progressione è decrescente. TEOREMA Calcolo del termine a n di una progressione aritmetica In una progressione aritmetica, il termine a n è uguale alla somma del primo termine a 1 con il prodotto della ragione d per (n - 1): an = a1 + (n - 1) $ d , con n intero positivo. an = a1 + (n − 1)d 1576 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 5. I LIMITI DELLE PROGRESSIONI TEOREMA TEORIA ● La somma Somma dei primi n termini di una progressione aritmetica La somma S n dei primi n termini di una progressione aritmetica è uguale al prodotto di n per la semisomma dei due termini estremi a 1 e a n : a + an . Sn = n $ 1 2 Sn = a1 + a 2 + f + an si può anche indicare con n / ai . i=1 ESEMPIO Calcoliamo la somma dei primi 10 termini della progressione aritmetica di primo termine 1 e ragione d = 2: 1, 3, 5, 7, 9, 11, 13, 15, 17, 19, … Poiché n = 10, a 1 = 1, risulta a 10 = 1 + (10 - 1) $ 2 = 19 e quindi: S10 = 10 $ 1 + 19 = 10 $ 10 = 102 . 2 Il limite di una progressione aritmetica Poiché il termine generico a n di una progressione aritmetica di ragione d è dato dall’espressione a n = a 1 + (n - 1) $ d, vediamo che: 1. se d = 0, cioè a n = a 1 6n 2 1, allora la successione è costante e lim a = a1 ; n "+3 n 2. se d ! 0 , allora: +3 lim an = n lim [a + (n - 1) $ d] = ( "+3 1 -3 n "+3 se d 2 0 . se d 1 0 Pertanto vale la seguente proprietà. PROPRIETÀ Una progressione aritmetica di ragione d ! 0 è sempre divergente. Le progressioni geometriche DEFINIZIONE Progressione geometrica Una successione numerica si dice progressione geometrica quando il quoziente fra ogni termine e il suo precedente è costante. Il quoziente costante fra un termine e il suo precedente è detto ragione della progressione geometrica e viene indicato con q. La ragione q non può essere mai uguale a 0. Se consideriamo un numero finito di termini consecutivi di una progressione geometrica, il primo e l’ultimo termine sono detti estremi della progressione. ● Nessun termine di una progressione geometrica può essere uguale a 0, perché non ha significato n una divisione del tipo . 0 1577 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE ESEMPIO La successione 7, 21, 63, 189, 567, … è una progressione geometrica di ragione 3. Gli estremi dei primi 4 termini sono 7 e 189. Le progressioni geometriche hanno proprietà simili a quelle delle progressioni aritmetiche. Per esempio, in una progressione geometrica di ragione q è possibile calcolare un termine qualunque a n conoscendo il termine precedente a n-1 oppure il termine successivo a n +1. an an-1 ×q an+1 an = an - 1 $ q . :q Se conosciamo il termine successivo, lo dividiamo per la ragione: a an = n + 1 . q Possiamo dedurre da queste proprietà che in una progressione geometrica: • se q 2 0 , i termini sono tutti o positivi o negativi; • se q 1 0 , i termini sono alternativamente di segno opposto. ● Se a 1 2 0 e q 1 0, a2 = a1 $ q a3 = a2 $ q Se a 1 2 0 e q a2 = a1 $ q a3 = a2 $ q 1 0, 2 0... 2 0, 2 0, 2 0... TEOREMA Calcolo del termine an di una progressione geometrica In una progressione geometrica il termine a n è uguale al prodotto del primo termine a 1 per la potenza della ragione con esponente (n - 1): an = a1 $ qn - 1 con n intero positivo. ● a1 a 2 = a 1 $ q1 a3 = a1 $ q2 a4 = a1 $ q3 h Se conosciamo il termine precedente, lo moltiplichiamo per la ragione: ESEMPIO Nella progressione geometrica di ragione 2, determiniamo il sesto termine sapendo che il primo termine è uguale a 3. h h a n = a 1 $ q n-1 Poiché a1 = 3 , q = 2 , il sesto termine è: a 6 = 3 $ 26 - 1 = 3 $ 25 = 96 . La progressione geometrica è 3, 6, 12, 24, 48, 96, … TEOREMA ● Se q = 1, il denominatore si annulla. ● Abbiamo considerato come primo termine a1. Se invece consideriamo a0, l’n-esimo termine è an - 1 e la somma risulta qn - 1 - 1 . Sn = a 0 $ q-1 Somma dei primi n termini di una progressione geometrica La somma S n dei primi n termini di una progressione geometrica di ragione q diversa da 1 è espressa dalla formula: qn - 1 . Sn = a1 $ q-1 ESEMPIO Calcoliamo la somma dei primi 5 termini della progressione geometrica: 2, 8, 32, 128, 512, … Poiché q = 4, a 1 = 2, calcoliamo S 5: 45 - 1 1024 - 1 = 2$ = 682 . S5 = 2 $ 4-1 3 1578 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 6. CHE COS’È UNA SERIE NUMERICA TEORIA Il limite di una progressione geometrica Poiché il termine generico a n di una progressione geometrica di ragione q è dato da an = a1 $ qn - 1 , vediamo che: • se q #- 1, allora a n cambia alternativamente segno al crescere di n e il suo valore assoluto tende a + 3 per n tendente a + 3 ; quindi non esiste il limite n lim a ; "+3 n qn = 0 e quindi: • se - 1 1 q 1 1, cioè q 1 1, allora n lim "+3 lim an = n lim a qn - 1 = 0 ; "+3 1 n "+3 • se q = 1, allora la progressione geometrica è costante e quindi n lim a = a1; "+3 n • se q 2 1, allora: +3 n-1 ( = = lim a lim a q n 1 n "+3 n "+3 -3 se a1 2 0 se a1 1 0 䉳 Figura 2 Il comporta- an = a1 qn ⫺ 1 • convergente a1 se q = 1 0 se |q| < 1 se –1 < q ≤ 1 divergente +⬁ se a1 > 0 – ⬁ se a1 < 0 se q>1 se q ≤ –1 indeterminata non ammette limite mento della progressione geometrica, al variare della ragione q. 6. CHE COS’È UNA SERIE NUMERICA Abbiamo già visto che un numero decimale finito può essere scritto come somma di numeri interi e/o di numeri frazionari. Per esempio: 2, 491 = 2 + 4 9 1 + + . 10 100 1000 Possiamo eseguire l’addizione perché è formata da un numero finito di addendi. Consideriamo ora un numero decimale illimitato periodico. Per esempio, se scriviamo 3, 5 = 3, 5555f = 3 + 5 5 5 5 + + + + f, 100 1000 10 000 10 che significato diamo a questa addizione di infiniti addendi? 1579 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE 5 5 5 5 , , , ,…e 10 100 1000 10 000 costruiamone un’altra mediante somme parziali dei suoi termini: Per rispondere, consideriamo la successione 3, s1 = 3 , 5 10 5 s3 = 3 + 10 5 s4 = 3 + 10 5 s5 = 3 + 10 s2 = 3 + = 3, 5 , 5 = 3, 55 , 100 5 5 + + = 3, 555 , 100 1000 5 5 5 + + + = 3, 5555 , 100 1000 10 000 + … Quando scriviamo la precedente uguaglianza tra il numero 3, 5 e la somma di infiniti termini, in realtà affermiamo che la successione di somme parziali che abbiamo costruito ha per limite il numero 3, 5. In generale, il procedimento che abbiamo esaminato porta ai concetti di serie e di somma di una serie e serve per studiare l’addizione di infiniti addendi. DEFINIZIONE Serie numerica Data una successione di numeri a 1, a 2, a 3, …, a n , …, si chiama serie numerica la successione: s 1 = a 1, s 2 = a 1 + a 2, s 3 = a 1 + a 2 + a 3, … s n = a 1 + a 2 + a 3 + … + a n, … ● È possibile che il valore iniziale di n non sia 1 ma un altro numero naturale. Per esempio, +3 / n=2 n = n-1 I numeri a 1, a 2, a 3, … si chiamano termini della serie; an si chiama termine generale; le somme s 1, s 2 , s 3 , …, s n , … si dicono somme parziali o ridotte della serie. s n si chiama ridotta n-esima o ridotta di ordine n. È possibile indicare una serie con Il simbolo 3 4 = 2+ + +f 2 3 Tuttavia, le ridotte continuano a essere ordinate con indici 1, 2, 3, … Nell’esempio abbiamo: +3 / n=1 +3 / an . n=1 si chiama sommatoria e si legge «sommatoria in n da 1 a più infi- nito». Si ha quindi: +3 / an = a1 + a2 + a3 + f + an + f n=1 ESEMPIO s1 = 2, 3 7 s2 = 2 + = , 2 2 3 4 29 s3 = 2 + + = , 2 3 6 f Le ridotte della serie +3 / (2n - 1) sono: n=1 s1 = 1, s2 = 1 + 3 = 4, s3 = 1 + 3 + 5 = 9, s 4 = 1 + 3 + 5 + 7 = 16, s5 = 1 + 3 + 5 + 7 + 9 = 25, f 1580 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 7. SERIE CONVERGENTI, DIVERGENTI, INDETERMINATE Utilizzando il simbolo di sommatoria, la ridotta n-esima può essere scritta come: n sn = / ak . TEORIA ● Se n = 1, per convenzio- ne, si ha: s1 = 1 / ak = a1 . k=1 k=1 ESEMPIO Consideriamo la serie I suoi termini sono: a1 = 2, a 2 = +3 / n=1 2n . n 22 23 8 24 2n = 2, a3 = = , a4 = = 4, f , an = ,f 2 3 3 4 n Le ridotte sono: s1 = 2 , s2 = 2 + 2 = 4 , s3 = 2 + 2 + n 8 20 2k = , f , sn = / ,f 3 3 k=1 k 7. SERIE CONVERGENTI, DIVERGENTI, INDETERMINATE La definizione di serie è stata introdotta per dare significato all’addizione di un numero infinito di termini. Alcune volte tale addizione dà per risultato un numero, altre volte non dà risultato. A seconda del comportamento, una serie può essere convergente, divergente, indeterminata. Il comportamento di una serie viene chiamato carattere della serie. Serie convergente DEFINIZIONE Serie convergente Una serie +3 / an è convergente se la successione delle sue ridotte ha un limi- n=1 te finito, cioè se n lim s = s, s ! R . "+3 n Il numero s si chiama somma o valore della serie e si scrive anche: +3 / an = s . n=1 ● La serie +3 / n=1 ESEMPIO Consideriamo la seguente serie: +3 / 1 1 1 1 1 = + + +f+ +f n ( n 1 ) 1 2 2 3 3 4 n ( n + $ $ $ + 1) n=1 1 Il suo termine generale, an = , può essere scritto come somma algen (n + 1) brica di due frazioni più semplici: 1 1 1 . = n (n + 1) n n+1 1 è n (n + 1) detta serie di Mengoli, dal nome del matematico bolognese Pietro Mengoli (1626-1686). Gli studi di Mengoli sui limiti furono approfonditi e vennero sfruttati da Newton e Leibniz. ● Infatti: = 1 1 = n n+1 n+1-n 1 . = n (n + 1) n (n + 1) 1581 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE Quindi, la ridotta n-esima s n è: 1 1 1 1 1 1 1 1 - l+b - l+b - l+ f +b - l+ n-1 n 1 2 2 3 3 4 1 1 l sn = + b . n n+1 sn = b Eliminiamo le parentesi e semplifichiamo; restano soltanto il primo e l’ultimo addendo: 1 sn = 1 . n+1 Passando al limite per n " + 3 , otteniamo: lim s n "+3 n = 1. Pertanto, la serie ha per somma 1: +3 / n=1 1 = 1. n (n + 1) Serie divergente DEFINIZIONE Serie divergente Una serie +3 / an è: n=1 • divergente positivamente se la successione delle sue ridotte ha limite + 3 : lim s n "+3 n =+ 3 ; • divergente negativamente se la successione delle sue ridotte ha limite - 3 : lim s n "+3 n =- 3 . In questo caso si dice che la somma della serie è + 3 (oppure - 3 ) e si scrive anche: +3 / an =+ 3 n=1 ESEMPIO Esaminiamo la serie eoppure / an =- 3o . +3 n=1 +3 / 2n . I suoi termini sono: 2, 4, 6, …, 2n … n=1 ● In una progressione arit- metica di ragione d, la somma dei primi n termini è: sn = n $ b a1 + an l . 2 Essi costituiscono la progressione aritmetica dei numeri pari, cioè la progressione di ragione d = 2, che ha come primo elemento a 1 = 2. Calcoliamo la ridotta n -esima utilizzando la formula della somma dei primi n elementi di una progressione aritmetica: sn = a1 + an 2 + 2n n = (n + 1) n = n2 + n . $n = 2 2 Dato che n lim (n2 + n) =+ 3 , la serie diverge positivamente e scriviamo: "+3 +3 / 2n = 2 + 4 + 6 + f + 2n + f =+ 3 . n=1 1582 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 7. SERIE CONVERGENTI, DIVERGENTI, INDETERMINATE TEORIA ● Una serie i cui termini sono uguali a una costante diversa da 0 è sempre divergente. Infatti, data la serie +3 n / c , la generica ridotta è sn = / c = c + c + f + c = nc , quindi: k=1 n=1 +3 lim nc = ' -3 n "+3 se c 2 0 se c 1 0 3 / c = '+ -3 +3 " n=1 se c 2 0 se c 1 0 Serie indeterminata DEFINIZIONE Serie indeterminata La serie ● Una serie indeterminata +3 / an è indeterminata se la successione delle sue ridotte è indetermi- si dice anche oscillante. n=1 nata, cioè se non è né convergente né divergente. ESEMPIO Consideriamo la serie +3 / (- 1) n e scriviamo i suoi termini: n=1 a1 =- 1, a2 = 1, a3 =- 1, a 4 = 1, f, an = (- 1) n , f La successione delle ridotte è: s1 =- 1, s2 = 0 , s3 =- 1, s 4 = 0 , s5 =- 1, f , s2n = 0 , s 2n + 1 =- 1, f Le ridotte hanno alternativamente valori -1 e 0, pertanto la loro successione è indeterminata. La serie data è quindi indeterminata. La serie geometrica DEFINIZIONE Serie geometrica Si chiama serie geometrica di ragione q la serie: +3 / qn = 1 + q + q 2 + q3 + f + qn + f n=0 I suoi termini sono quelli della progressione geometrica che ha la stessa ragione q e come primo elemento 1. ● Nella serie geometrica l’indice n parte da 0 (e non da 1). ESEMPIO / b 15 l +3 n=0 n = 1+ 1 1 1 + + +f 5 25 125 è la serie geometrica di ragione 1 . 5 Studiamo il comportamento della serie geometrica. Se q = 1, la somma parziale s n è data dalla somma di n addendi tutti uguali a 1, cioè: sn = 1 + 1 + 1 + f + 1 = n . Dunque s n , e quindi anche la serie, diverge positivamente. 1583 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE Se q ! 1, calcoliamo s n scrivendo la somma dei primi n termini di una progressione geometrica con ragione q e primo termine uguale a 1: termini di una progressione geometrica di ragione q ! 1 e con primo elemento a 1 è: 1 - qn sn = a1 $ . 1-q 1-qn . 1-q sn = ● La somma s n dei primi n Si possono presentare tre casi. • q 2 1: n lim qn =+ 3 , quindi "+3 lim n "+3 1 - qn =+ 3 . 1-q La serie diverge positivamente. qn = 0 , quindi • q 1 1: n lim "+3 lim n "+3 1 - qn 1 . = 1-q 1-q La serie converge. • q #- 1: n lim qn non esiste perché qn cambia alternativamente di segno all’au"+3 mentare di n e il suo valore assoluto tende a + 3 , quindi anche lim n "+3 1 - qn 1-q non esiste. La serie è indeterminata. In sintesi, abbiamo il seguente schema. 䉴 Figura 3 Il comportamento divergente della serie geometrica di ragione q è diverso a seconda del valore di q. +∞ ∑ qn +∞ convergente n=0 indeterminata ● se q≥1 1 —— 1–q se –1 < q < 1 ∃ somma se q ≤ –1 Le proprietà delle serie Per le serie valgono queste proprietà. Proprietà distributiva Se c è un numero reale diverso da 0, le serie Se sono convergenti, allora +3 +3 n=1 n=1 +3 +3 n=1 n=1 / an e / can hanno lo stesso carattere. / can = c $ / an . Proprietà associativa Data una serie convergente oppure divergente, se associamo i suoi termini in gruppi contenenti un numero finito di addendi consecutivi, otteniamo una serie che ha la stessa somma (finita o infinita). Non vale invece la proprietà commutativa: se modifichiamo l’ordine dei termini di una serie, in generale ne otteniamo un’altra che ha una somma diversa o un diverso carattere. 1584 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESPLORAZIONE I PARADOSSI DI ZENONE ESPLORAZIONE I paradossi di Zenone Zenone di Elea, filosofo greco del V secolo a.C., usava il paradosso come strumento retorico per dimostrare «a rigor di logica» le idee del suo maestro Parmenide, spesso in contraddizione col senso comune e l’esperienza. Se Parmenide voleva dimostrare che l’«Essere» è unico e immutabile, Zenone costruiva giochi logici per negare addirittura il movimento. Nelle ipotesi di uno dei suoi paradossi diceva che per attraversare l’intera lunghezza di uno stadio bisogna prima percorrerne la metà, prima ancora un quarto, ancora prima un ottavo e così via. Zenone rappresentava quindi una distanza come una somma infinita di frazioni, o meglio, come la serie numerica 1 formata dalle potenze di : 2 1 1 1 1 n 1 + + + f +b l + f = 2 4 8 2 2 / b 12 l . +3 n n=0 Il paradosso di Zenone continuava sostenendo che era quindi impossibile percorrere in un tempo finito una quantità infinita di parti di spazio: ne sarebbe sempre e comunque rimasta una davanti a chi si fosse cimentato nell’impresa, qualunque fosse stata la distanza in oggetto. A parole il ragionamento fila, ma, tenendo conto del passaggio al limite e della formula che ci permette di calcolare la somma della serie geometrica di ragione 1 , la serie che descrive gli infiniti spazi percorsi nel2 lo stadio ha per somma: 1 $ 2 1 1- 1 2 = 1. 䉱 Nei suoi paradossi visivi, come Salita e discesa, Maurits C. Escher elabora, da artista, il concetto di infinito. Il paradosso è quindi svelato. La distanza è finita anche «a rigor di logica» e quindi percorribile in un tempo finito, nonostante sia rappresentabile come somma di infiniti termini. Oltre al paradosso dello stadio, anche il paradosso di Achille e quello della freccia speculano sull’infinita divisibilità dello spazio; l’attenzione su questo tema è il motivo per cui molti matematici si sono interessati a Zenone di Elea. Attività Achille e la tartaruga ● Interpreta mediante le serie numeriche il paradosso di Achille e la tartaruga e spiegalo. Se non ne conosci l’enunciato, cercalo online. Cerca nel Web: Achille tartaruga, paradosso Zenone, Zeno’s paradox 1585 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English TEORIA TEORIA CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE SCRIVERE 1 CON INFINITE CIFRE Quale significato ha la scrittura del numero 1 come numero periodico 0,9999…? Il quesito completo a pag. 1567 1 , minore di 1, trovata, con ragione 10 converge a Una somma infinita Cerchiamo di capire che cosa significa 0,9999… Raccogliamo un 9 e otteniamo 1 1 110 Perciò: 0, 9999f = 9 $ 0, 1111f = ora moltiplichiamo e dividiamo per 10 il numero con la virgola e otteniamo 9 $ 1, 11111f 10 Il numero 1,1111… può essere visto come somma di una serie geometrica. Infatti: + 1 1 + + 10 100 +3 1 1 n +f = /b l . 1000 n = 0 10 Quindi: 0, 9999f = 10 . 9 9 10 $ = 1. 10 9 Questo dovrebbe spazzare via ogni perplessità. 0, 9999f = = 1, 1111f = 1 + = 9 + 3 b 1 ln . $/ 10 n = 0 10 Se cambiamo base Abbiamo mostrato che, quando scriviamo i numeri in base 10, la scrittura 0,9999… è una scrittura alternativa per rappresentare il numero 1. Proviamo adesso a cambiare base e consideriamo, in base 3, il numero 0,2222… Raccogliamo un 2 (che è analogo al 9 di prima, perché è il numero intero che precede la base 3, ossia (2) 3 = (10) 3 - (1) 3 ) e otteniamo 0, 2222f = 2 $ 0, 1111f = Sappiamo che la serie geometrica se ora moltiplichiamo e dividiamo il numero con la virgola per 3, ossia (10) 3 , otteniamo, in base 3, 2 = $ 1, 1111f 10 e quindi: 2 + 3 b 1 ln . 0, 2222f = $/ 10 n = 0 10 Anche qui il valore della serie è 1 , 1 110 ma adesso, per fare le sottrazioni, dobbiamo ricordare che in base 3 abbiamo 10 - 1 = 2, e così troviamo il risultato 1 1 1 10 = = = . 1 10 - 1 2 2 110 10 10 Quindi: 2 10 $ = 1. 0, 2222f = 10 2 Anche in base 3, se prendiamo il numero decimale costituito da 0 seguito dal periodo uguale a 2 (il numero che precede (10) 3 ) otteniamo l’unità. Pi greco e le somme infinite Ci sono parecchie formule che mettono in relazione il numero r con delle serie numeriche e che possono servire per calcolare le sue cifre. La prima, attribuita al matematico scozzese James Gregory, ma pubblicata dal matematico e filosofo tedesco Gottfried W. Leibniz nel 1674, è: +3 ( - 1) n r 1 1 1 . = 1- + - +f = / 4 3 5 7 2 n=0 n + 1 Questa formula è molto semplice, ma la convergenza della serie r a è molto lenta e bisogna sommare più di 600 termini prima 4 di ottenere stabilmente la seconda cifra decimale di r, cioè 4. Un’altra formula semplice è quella di Eulero, grande matematico svizzero del Settecento: +3 2 r 1 1 1 1 = 1+ + + +f= / 2 , 6 4 9 16 n=1 n ma anch’essa ha una convergenza molto lenta. Esistono formule con una convergenza molto più rapida, ma molto più complesse. Per esempio, la formula dell’indiano Srinivasa A. Ramanujan, uno dei più grandi matematici del Novecento, dà: 1 2 2 + 3 (4n) !(1103 + 26390n) = . / 9801 n = 0 r (n!) 4 396 4n Già per n = 2 si ricavano più di venti cifre decimali di r corrette e per ogni termine aggiunto nella serie si ottengono otto cifre corrette in più. Nel 1996 i matematici David H. Bailey, Peter Borwein e Simon Plouffe pubblicarono, sulla rivista scientifica Mathematics of Computation, la «miracolosa» formula r= +3 / n=0 1 b 4 2 1 1 l , 8n + 5 8n + 6 16 n 8n + 1 8n + 4 dalla quale si ricava l’algoritmo per calcolare una qualsiasi cifra decimale di r, senza dover calcolare le precedenti. 1586 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English LABORATORIO DI MATEMATICA Le successioni TEORIA LABORATORIO DI MATEMATICA LE SUCCESSIONI ESERCITAZIONE GUIDATA 4n + 11 = 2 , costruiamo un foglio di Excel che, letto un f 2 0, permetta la 2n + 7 4n + 11 ricerca dell’indice pf, tale che 6 n 2 pf valga la disuguaglianza - 2 1 f. 2n + 7 Per controllare che nlim "+3 Per trovare l’indice pf costruiamo un foglio che realizzi un procedimento numerico che: • richieda l’inserimento di un coefficiente intero positivo casuale; • abbini al coefficiente scelto un certo numero di indici consecutivi della successione ottenuti, per esempio, moltiplicando per 10 il coefficiente casuale e scrivendo i dieci indici seguenti; • ponga a fianco di ognuno di essi un’istruzione condizionale per cui se la disuguaglianza: – non è soddisfatta, mostri l’indicatore =; 䉲 Figura 1 – è soddisfatta per la prima volta, mostri l’indicatore 1--; – è soddisfatta per le volte successive, mostri l’indicatore ==. La costruzione del foglio • Attiviamo Excel e scriviamo le didascalie come in figura 1. • Per mostrare gli indici e i termini della successione, digitiamo = D4*10 in A7, = A7 + 1 in A8 e la copiamo sino alla A17. Quindi digitiamo = (4*A7 + 11)/(2*A7 + 7) in B7 e la copiamo sino alla B17. • Per verificare la disuguaglianza digitiamo = SE(ASS(B8 - $C$2) 2= $D$3; "="; SE(E(ASS(B8 - $C$2) 1 $D$3; C7 = "="); "1--"; "==")) in C8 e la copiamo sino alla C17. • Per mostrare l’indice pf , quando la ricerca ha successo, digitiamo = SE(C7 = "1--"; A7; "") in D7 e la copiamo sino alla D17, e la formula = SOMMA(D7:D17) in D19. • In figura 1 osserviamo la conclusione di una ricerca che, dopo aver posto f = 0,001, è pervenuta a pf = 1497. Nel sito: 䉴 1 esercitazione guidata 䉴 18 esercitazioni in più Esercitazioni Calcola il limite sul quaderno con procedimento analitico. Usa il valore trovato per verificare nel foglio elettronico la corrispondente definizione di limite, come nell’esercitazione guidata. 1 2 3 4 5 1 + 2n 4n 2 n + 3n3 an = (n + 1) 3 n 4 - 2n3 - 3n2 - 5n - 8 an = n3 + 1 n 2 - 3n + 2 an = (n - 1) 3 n-2l an = n ln b n an = :1D 2 6 an = n _e n - 1i [3] 7 an = n sen [+ 3] 8 an = n 2 :cos b [0] 9 4 an = 4n b [4] 1 n [1] 2l - 1D n 5 1 - - 1l n [- 2] [- 10] [- 2] 1587 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE LA TEORIA IN SINTESI LE SUCCESSIONI E LE SERIE 1. LE SUCCESSIONI 䡲 Successione numerica: è una funzione f che associa a ogni numero naturale un numero reale: f: N " R, n 7 a n. n si chiama indice della successione e an termine della successione. ESEMPIO: ⺞ 0 1 2 3 … n … a0 a1 a2 a3 … an … 1 3 5 7 an = 2n + 1 ⺢ 䡲 Una successione può essere rappresentata: • per enumerazione: a0, a1, a2, a3, a4, …; • mediante espressione analitica: a n = f(n); • mediante formula ricorsiva indicando a0 e la relazione a n+1 = f(an) che lega il termine successivo a n+1 al suo precedente a n. 2. ALCUNI TIPI DI SUCCESSIONI 䡲 Una successione è detta: • • • • • crescente se a n 1 a n+1 , 6n ! N; crescente in senso lato (o non decrescente) se a n # a n+1 , 6n ! N; decrescente se a n 2 a n+1 , 6n ! N; decrescente in senso lato (o non crescente) se a n $ a n+1 , 6n ! N; costante se a n = a n+1 , 6n ! N. Ogni successione di questo tipo si dice monotòna. 䡲 Una successione è: • • • • limitata superiormente se tutti i termini risultano minori o uguali di un numero reale M⬊ a n # M, 6n ! N; limitata inferiormente se tutti i termini risultano maggiori o uguali di un numero reale m⬊ a n $ m, 6n ! N; limitata quando è limitata sia superiormente sia inferiormente; illimitata quando non è limitata. ESEMPIO: 1, 1 1 1 1 1 1 , , , , , f, , f 2 3 4 5 6 n 1, 3, 5, 7, 9, 11, …, 2n + 1, … è una successione limitata; è una successione illimitata (superiormente). 1588 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English LA TEORIA IN SINTESI ESERCIZI 3. IL LIMITE DI UNA SUCCESSIONE 䡲 lim a n "+3 n =+ 3 se, fissato ad arbitrio un numero M positivo, è possibile determinare un corrispondente numero p M positivo tale che an 2 M, 6n 2 p M . La successione si dice divergente positivamente. 䡲 lim a n "+3 n =- 3 se, fissato ad arbitrio un numero M positivo, è possibile determinare un corrispondente numero p M positivo tale che an 1 - M, 6n 2 p M . La successione si dice divergente negativamente. 䡲 lim a n "+3 n = l se, fissato ad arbitrio un numero f positivo, è possibile determinare un corrispondente numero pf lim a n "+3 n non esiste se an è non divergente e non convergente. La successione si dice indeterminata. positivo tale che risulti: 兩a n - l 兩 1 f, per ogni n 2 pf. La successione si dice convergente. 䡲 4. I TEOREMI SUI LIMITI DELLE SUCCESSIONI I teoremi relativi ai limiti di funzioni sono validi anche per le successioni. In particolare vale il teorema del confronto. 䡲 Teorema del limite di una sottosuccessione Se una successione an ammette limite l ! R, oppure + 3 o - 3 , per n tendente a + 3 , allora ogni successione estratta ammette lo stesso limite per n tendente a + 3 . 䡲 Teorema del limite delle successioni monotòne Se una successione è allora è crescente limitata superiormente convergente crescente illimitata superiormente divergente positivamente decrescente limitata inferiormente convergente decrescente illimitata inferiormente divergente negativamente 䡲 Date le successioni a 0 , a1 , a 2 , …, a n , … e b0 , b1 , b2 , …, bn , … diciamo: • somma delle successioni la successione a 0 + b0 , a1 + b1 , a2 + b2 , …, a n + bn , …; • differenza delle successioni la successione a 0 - b0 , a1 - b1 , a2 - b2 , …, a n - bn , …; • prodotto delle successioni la successione a 0 $ b0 , a1 $ b1 , a2 $ b2 , …, a n $ bn , …; a a a a • se bn ! 0, 6n ! N , quoziente delle successioni la successione 0 , 1 , 2 , f, n , f b0 b1 b2 bn 䡲 Per le successioni con limite finito _ lim an = l e lim bn = l li , valgono i teoremi sulle operazioni con i limiti, n "+3 n "+3 come per le funzioni. 5. I LIMITI DELLE PROGRESSIONI 䡲 Progressione aritmetica di ragione d: è una successione a1, a2, …, an, … tale che: an + 1 - an = d per ogni n; per essa valgono i seguenti risultati: an = a1 + (n - 1) $ d Sn = a1 + f + an = n $ +3 lim a = -3 * n "+3 n a1 a1 + an 2 se d 2 0 se d 1 0 se d = 0 1589 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE 䡲 Progressione geometrica di ragione q: è una successione a1, a2, …, an, … tale che: an + 1 = q per ogni n; an per essa valgono i seguenti risultati: an = a1 $ qn - 1 Sn = a1 + f + an = a1 Za ] 1 ]0 lim a = [ n "+3 n ] !3 ]b \ qn - 1 q-1 se q = 1 se q 1 1 se q 2 1 se q # - 1 6. CHE COS’È UNA SERIE NUMERICA 䡲 Data una successione di numeri a1, a2, a3, …, an, …, si chiama serie numerica la successione dei numeri s1 = a1, s 2 = a1 + a 2, s3 = a1 + a 2 + a3, f, Si indica con a1 + a 2 + a3 + f + an + f oppure sn +3 = a1 + a 2 + a3 + f + an, f / an . n=1 a1, a2, a3, …, an, … sono i termini della serie e s1, s2, s3, …, sn, … sono le somme parziali o ridotte. La serie 1 + 3 + 5 + 7 + f + ]2n + 1g + f, con n ! N , ossia la serie che otteniamo dalla successione dei numeri dispari, ha come ridotte 1, 4, 9, 16, … ESEMPIO: 7. SERIE CONVERGENTI, DIVERGENTI, INDETERMINATE 䡲 Carattere di una serie: è il comportamento della serie, ossia se è convergente, divergente o indeterminata. 䡲 Una serie +3 / an è: n=1 • convergente se n lim s = s, con s ! R , e si scrive "+3 n +3 / an = s ; s è la somma della serie; n=1 positivamente se n lim s =+ 3 e si scrive "+3 n • divergente negativamente se n lim s =- 3 e si scrive "+3 n +3 / an =+ 3 ; n=1 +3 / an =- 3 ; n=1 • indeterminata se non è né convergente né divergente. ESEMPIO: La serie di Mengoli +3 / n=1 1 è convergente. Abbiamo calcolato che la sua somma è 1. n (n + 1) 䡲 Serie geometrica di ragione q: è la serie +3 / qn = 1 + q + q 2 + q 3 + f + qn + f n=0 1-q , la serie è: 1-q • divergente se q $ 1; 1 ; • convergente se - 1 1 q 1 1, con somma s = 1-q • indeterminata se q #- 1. n Poiché sn = 1590 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 1. LE SUCCESSIONI 1. LE SUCCESSIONI ESERCIZI 䉴 Teoria a pag. 1568 La rappresentazione di una successione La rappresentazione mediante espressione analitica Scrivi i primi cinque termini delle seguenti successioni. 1 — 2 — 3 — 4 — 5 — 6 an = 5n + 1, n ! N ; an = 3n + 5, n ! N ; an = 5n + 5, n ! N . an = 2n, n ! N ; an = (- 1) n, n ! N ; an = n $ (- 1) n, n ! N . an = 1 , n ! N - {0} ; n an = 2 sen b an = b n l r , n ! N; 2 1 ln + 1 , n ! N; 2 an = 1 , n ! N; n+1 an = cos bn an = rl , n ! N; 6 (- 1) n n + 1 $ n, n ! N ; n+1 an = n+1 , n ! N. n+2 - an = n 1 n , n ! N - {0} . an = n sen bn rl , n ! N. 4 ESERCIZIO GUIDA Rappresentiamo mediante una possibile espressione analitica la seguente successione: 1 , 2 2 3 4 , , , 5 10 17 5 , f 26 Possiamo notare che in ogni frazione al numeratore troviamo i numeri naturali a partire da 1, mentre il denominatore si ottiene aggiungendo 1 al quadrato di ogni numero naturale diverso da 0, cioè n2 + 1, infatti: 2 = 12 + 1; 5 = 22 + 1; 10 = 32 + 1; 17 = 42 + 1; f Dunque il termine generico della successione è: an = n , n2 + 1 n ! N - {0} . Rappresenta mediante espressione analitica le seguenti successioni. 7 6an = 3n, n ! N @ 0, 3, 6, 9, 12, 15, 18, 21, 24, 27, 30, f — 8 — 9 1, 1 1 , , 2 3 1, 2 - 1, 0, 1 2 , , 2 3 — 10 — 11 — 12 —— 13 —— 6an = 2n - 1, n ! N @ - 1, 1, 3, 5, 7, 9, 11, 13, 15, 17, 19, f 3 - 2, - 1, 3 , 4 5 - 4, 6 - 5, f [an = 1 2 3 4 , , , , f 4 9 16 25 1 , f 42 ;an = 1 , n ! ND n+1 n + 1 - n, n ! N] :an = 4 , f 5 1 1 1 1 1 , , , , , 2 6 12 20 30 0, :an = 1 1 1 1 1 1 1 1 , , , , , , , , f 4 5 6 7 8 9 10 11 n , n ! ND n+1 1 , n ! N - {0}E n (n + 1) ;an = n-1 , n ! N - {0}E n2 1591 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 14 CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE 3 8an = n $ 2 n , n ! N - {0}B 1 5 4 2, 2 2 , 3 2 , 4 2 , 5 2 , f —— 15 4, —— 16 —— :an = n + 3 , n ! N - {0}D n 5 6 7 8 9 10 , , , , , , f 2 3 4 5 6 7 - 1, 1 1 , - , 2 3 n ;an = (- 1) , n ! N - {0}E n 1 1 , - , f 4 5 Scrivi i primi cinque termini delle seguenti successioni definite ricorsivamente. 17 — 18 — 19 — 20 — * a0 = 1 ( a0 = 2 an + 1 = 1 - 2an ( a0 =- 1 [- 1, - 3, - 11, - 43, - 171] an + 1 = 4an + 1 ( a0 = 1 an + 1 = an2 + 1 :1, 2 , 4 , 8 , 16 D 3 9 27 81 2 an + 1 = an 3 [2, - 3, 7, - 13, 27] 21 — 22 — 23 — ( a1 = 2 an + 1 = an + an2 * a0 = 1 1 an = (an - 1 + 3) 2 ( a0 = 2 an = 3an + 1 + 2 [2, 6, 42, 1806, 3263442] :1, 2, 5 , 11 , 23 D 2 4 8 :2, 0, - 2 , - 8 , - 26 D 27 9 3 [1, 2, 5, 26, 677] Scrivi in forma analitica le seguenti successioni espresse ricorsivamente. 24 — 25 —— 26 —— ( a0 = 2 ; an + 1 = an + 2 ( a0 = 0 . an + 1 = an + 4 * a0 = 1 ( a0 = 2 . an + 1 =- 2an 1 ; an + 1 = an 3 a 2 =- 1 Data la successione: *a = 5 a n 2 n-1 a) trova a0, a1, a3, a4; b) scrivi la successione in forma analitica. [an = 2 (n + 1), n ! N; an = 4n, n ! N] ;an = b 1 l , n ! N; an = (- 1) n $ 2n + 1, n ! NE 3 n n-2 ;a) - 4 ; - 2 ; - 5 ; - 25 ; b) an =- b 5 l , n ! NE 25 5 2 4 2 Scrivi in forma ricorsiva le seguenti successioni espresse in forma analitica. 27 — 28 —— 29 —— an = 3n, n ! N ; an = 1 , n ! N. 2n >( an = b- an = (- 1) n $ 3n, n ! N . >* 1 ln , n ! N; 2 a0 = 1 a0 = 0 H ; * an + 1 = an + 3 an + 1 = 1 an 2 a0 = 1 a0 = 1 H 1 ; (a an + 1 =- an n + 1 =- 3an 2 A sequence is defined by an = an - 1 + an - 2 + an - 3 for n $ 4 . Suppose a 4 = 20, a5 = 36, a7 = 121. What is the value of a1? (USA Lehigh University: High School Math Contest, 2005) 54? 1592 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 2. ALCUNI TIPI DI SUCCESSIONI 2. ALCUNI TIPI DI SUCCESSIONI ESERCIZI 䉴 Teoria a pag. 1570 IN PRATICA Le successioni monotòne 䉴 Videolezione 7 Per ogni successione scrivi i primi dieci termini, rappresentali su una retta orientata e stabilisci se si tratta di una successione crescente, decrescente o costante, oppure crescente in senso lato o decrescente in senso lato. 30 17 — 31 — 32 — 33 an = 2n ; an =- 2n ; an = 2n - 1. an = 2n + 1; 2 an = , n 2 0; 3n an = 1 - 2n ; 1 an =- , n 2 0 ; n an = (+ 1) n . an = (- 1) 2n . ESERCIZIO GUIDA Dimostriamo che la successione an = 2n - 3 è crescente. n Dobbiamo dimostrare che an 1 an + 1, 6n ! N - {0} . Risolviamo la disequazione: 2 (n + 1) - 3 2n - 3 . 1 n n+1 Si ha: 2n - 3 2n - 1 2n2 + 2n - 3n - 3 2n2 - n . 1 " 1 n n+1 n (n + 1) n (n + 1) Essendo n 2 0 , possiamo eliminare il denominatore e semplificare: 2n 2 - n - 3 1 2n 2 - n " - 3 1 0 . La disequazione è dunque verificata 6n 2 0 , pertanto la successione è crescente. Dimostra che le successioni seguenti sono monotòne. 34 — 35 — 36 — 37 — an = n-2 , 2n an = 2 $ 3 an = n ! N - {0} . — n 3n + 1 , n 38 39 — n ! N - {0} . an = n - n 2 40 —— 41 —— an = b 1 ln + 2 2 an = log 2 (1 + 8n) 1 2n + 1 2n + 1 an = , n ! N - {0} . n2 an = Le successioni limitate e illimitate 42 ESERCIZIO GUIDA 2n Stabiliamo se la successione an = , con n 2 1, è limitata superiormente, limitata inferiormente, n-1 limitata o illimitata. Scriviamo alcuni elementi della successione e li rappresentiamo su una retta orientata. 4, 3, 8 5 12 7 2n , , , , f, ,f 3 2 5 3 n-1 7 5 8 2 .. — — — 3 2 3 m 3 12 — 5 4 M 1593 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE La successione è limitata superiormente, perché tutti i suoi termini risultano minori o uguali a 4. Infatti, la disuguaglianza 2n #4 n-1 " 2n - 4 (n - 1) #0 n-1 " - 2n + 4 #0 n-1 " n-2 $0 n-1 è sempre verificata, essendo n 2 1. Essa è anche limitata inferiormente, perché tutti i suoi termini risultano maggiori di 2. Infatti la fra2n n n può essere scritta come 2 $ ; poiché è una frazione impropria, essa è maggiore n-1 n-1 n-1 2n di 1, quindi risulta 2 2 . Tutti i termini della successione sono maggiori di 2, anche se 2 non fa n-1 parte di essi. zione Pertanto la successione data è una successione limitata. Per ogni successione scrivi i primi dieci termini e stabilisci se si tratta di una successione limitata superiormente, limitata inferiormente, limitata o illimitata. 43 —— 44 —— 45 —— 46 —— 47 —— 48 —— 49 —— an = 3n , n-1 an = 2n2 ; n+1 an = b an = n 2 1; 1 ln ; 2 1 , n an = n+1 , n2 n 2 0; n 2 0; an = 2n ; 5n ; n+1 n; 5n2 ; n+1 an =- 1 , n n 2 0. an =- 2n - 1. an = 3n + (- 1) n . an = 5n . n2 + 1 an = 1 + 2n2 ; an = 1 , n3 an = (- 1) n $ n ; an = an = an =- n2 ; an = an = 1 , n n 2 0. n 2 0. 2n è monotòna per n 2 1 ed è limitata. n! (Suggerimento. n! = n $ (n - 1) $ f $ 3 $ 2 $ 1.) Dimostra che la successione an = 3. IL LIMITE DI UNA SUCCESSIONE 50 䉴 Teoria a pag. 1571 VERO O FALSO? — a) La successione sn, per la quale 6k 2 0 , 7 nk tale che 6n 2 nk si ha sn 2 k , è convergente. V F b) La successione sn, per la quale 6k 2 0 , 7 nk tale che 6n 2 nk si ha sn 1 k , è divergente. V F c) La successione sn, per la quale 6k 2 0 , 7 nk tale che 6n 2 nk si ha sn 2 k , è convergente. V F d) Una successione limitata è formata da un numero finito di termini. V F e) Una successione crescente non può essere limitata. V F 1594 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 3. IL LIMITE DI UNA SUCCESSIONE ESERCIZI lim a n =+ 3 n "+3 51 ESERCIZIO GUIDA Verifichiamo che la successione an = n2 - 1 diverge positivamente. Dobbiamo verificare che n lim (n2 - 1) =+ 3 . "+3 Fissato ad arbitrio un numero M 2 0, dobbiamo trovare un corrispondente numero p M 2 0 per cui risulti: n2 - 1 2 M, 6n 2 p M . Risolviamo la disequazione: n 2 2 M + 1. Poiché i due membri sono positivi, possiamo estrarre la radice quadrata: n2 M + 1. Se poniamo p M = M + 1 , abbiamo trovato che 6n 2 p M risulta n 2 - 1 2 M, pertanto la successione data diverge positivamente. Verifica che le seguenti successioni divergono positivamente. 52 — 53 — 54 — n2 n an = 3n - 1, n ! N. an = an = 55 — n-3 , n ! N. 2 56 — n + 1, n ! N . 57 — an = 2n2 - 3, n ! N. n2 n 58 —— an = 8n3 - 2, n ! N . —— an = 16n 4 + 6, n ! N . —— 59 60 an = 2n + 1, n ! N. n2 n n2 -1 , n ! N - {0} . n 1 + n2 an = , n ! N. 1+n an = lim a n =- 3 n "+3 61 ESERCIZIO GUIDA Verifichiamo che la successione an = 3 - n diverge negativamente. Occorre verificare che n lim (3 - n) =- 3 . "+3 Fissato un numero M 2 0, dobbiamo trovare un corrispondente numero p M 2 0 per cui risulti: 3 - n 1 - M, 6n 2 p M . Risolviamo la disequazione: -3+n 2M " n 2 M + 3. Se poniamo p M = M + 3, abbiamo trovato che 6n 2 p M risulta 3 - n 1 - M, pertanto la successione data diverge negativamente. 1595 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE Verifica che le seguenti successioni divergono negativamente. 62 — 63 — 64 — an = 1 - 4n, n ! N . an = log 1 (n + 2), n ! N . 2 an =- an = 1 - 2n + 1, n ! N . 65 — 1 - 3n, n ! N . 2 68 — 69 an = 1 - 2n2, n ! N . 66 — —— an = 2 - 3n, n ! N . 67 — 70 —— an = 1 - (5n) 4, n ! N . an =an = n2 , n ! N. 2n + 1 2 - n2 , n ! N. 1+n lim a n = l n "+3 71 ESERCIZIO GUIDA Verifichiamo che nlim "+3 2n - 1 = 2. n Fissato arbitrariamente un numero f2 0, cerchiamo un corrispondente numero pf 2 0 per cui risulti: 2n - 1 - 2 1 f , 6n 2 p f n " 2n - 1 - 2n 1f n " - 1 1 f. n 1 1 1 1 f. = , quindi la disequazione è equivalente a: n n n Essendo n 2 0, - Passiamo ai reciproci in entrambi i membri, cambiando il verso della disuguaglianza: n 2 Se poniamo pf = 1 . f 1 2n - 1 , abbiamo verificato che 6n 2 pf risulta - 2 1 f. f n Verifica i seguenti limiti. 72 — 73 — 74 — 1 lim b + 3l = 3 n 75 n "+3 — lim n "+3 n-1 =1 n —— lim n+1 1 = 2n 2 —— n "+3 76 77 lim n "+3 1 =0 3n2 + 10 2 79 lim 41 - n = 0 n "+3 lim c n "+3 78 —— —— 1 + 1m = 1 n 80 —— lim 1 =0 log 2 n lim 2n - 1 2 = 3n - 1 3 lim n =0 2n2 + 1 n "+3 n "+3 n "+3 lim a n non esiste n "+3 Spiega perché le seguenti successioni non ammettono limite. 81 — 82 — 83 74 —— an = 10 - 2 $ (- 1) n , n ! N. 84 —— an = an = 1 + 4 $ (- 1) n , 2 n ! N. n2 - 1 (- 1) n , n2 n ! N - {0} . 85 —— 86 —— an = n-1 (- 1) n , n+1 n ! N. an = 1 - n2 (- 1) n , 2n + 1 n ! N. an = 3n (- 1) 3n , n ! N. 1596 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 4. I TEOREMI SUI LIMITI DELLE SUCCESSIONI 4. I TEOREMI SUI LIMITI DELLE SUCCESSIONI ESERCIZI 䉴 Teoria a pag. 1574 Il calcolo dei limiti di successioni 87 ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo nlim "+3 1 - n2 . 2n 2 Poiché stiamo calcolando il limite per n " + 3 , possiamo considerare n ! 0 ; quindi, raccogliendo n2 al numeratore, abbiamo: 1 - n2 = n lim lim "+3 n " + 3 2n 2 n2 b 1 - 1l 1 n2 =- . 2 2 n2 Osservazione. In analogia a quanto visto per il calcolo del limite per x " + 3 delle funzioni fratte, si ricava la seguente regola di calcolo del limite per n " + 3 del rapporto di due polinomi in n. Detti gN e gD i gradi del numeratore e del denominatore: • se g N 2 g D , il limite è più o meno infinito, con segno concorde con il segno del rapporto fra i coefficienti dei termini di grado massimo del numeratore e del denominatore; • se g N 1 g D , il limite è uguale a 0; • se g N = g D , il limite è uguale al rapporto fra i coefficienti dei termini di grado massimo del numeratore e del denominatore. Calcola i seguenti limiti. 88 — 89 — 90 — 91 — 92 — 93 — 94 — 95 — 96 — lim (1 + n) n "+3 n2 1 [+ 3] lim (2 - 3n) n "+3 [- 3] lim 2 + n2 n "+3 [+ 3] lim ( n + 4 - 4) [+ 3] n "+3 n "+3 1-n n2 [0] lim n "+3 n2 1-n [- 3] lim lim (- 1) n $ n n "+3 [non esiste] lim n "+3 lim n "+3 3 - n3 3n3 :- 1 D 3 1 - 2n 2 n2 + 1 [- 2] 97 — 98 — 99 — 100 — 101 — 102 — 103 — 104 — 105 — 106 — 2n - 3 3n + 2 lim n "+3 lim n "+3 2n2 + 5 3n lim (- 2) n n "+3 lim n "+3 : 2D 3 [+ 3] [non esiste] 5 - n3 1+n [- 3] 108 — 109 110 — lim ( n - n + 1) [0] 111 — lim (n - n ) n "+3 lim `e 1 n - nj n5 + 3 lim n " + 3 9 + n 2 + 2n5 n2 lim n " + 3 2n + 1 lim n "+3 — — n "+3 n "+3 107 n2 - 2n 3n3 [+ 3] 112 — 2n2 3n2 + 1 :2D 3 lim (2n + 5) [+ 3] lim n "+3 n "+3 1 n 3 lim ;b l + E 2 4 n "+3 lim n "+3 :1D 2 [+ 3] [0] 113 — 114 — 115 — cos n n [0] 1 n [0] lim sen n "+3 lim log10 c n "+3 [- 3] :3D 4 n4 + 3 m 2 + n4 n2 + 5 [0] [e- 1] lim e 4 - n2 n "+3 lim (- 1) n $ n n "+3 lim tg n "+3 [non esiste] rn3 - 1 4 + 4n3 1597 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English [1] ESERCIZI 116 — 117 — 118 —— 119 —— 120 —— CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE lim n "+3 n $ (- 1) n 2n + 1 lim n "+3 4n3 - 2 5n + n3 lim (- 1) n $ n "+3 [non esiste] —— [2] n3 n +1 [0] 4 lim b1 + n "+3 [non esiste] 1 ln n+1 [e] n+1l lim b n "+3 n - 3 2n 121 —— 122 —— 123 —— 124 —— 134 —— 135 —— n lim n n "+3 lim n "+3 n2 + 1 1 cos n+1 n lim log 2 c n "+3 ESERCIZI VARI 129 —— 130 [e ] —— [1] —— [- 3] 131 132 133 —— lim (ran + 2 bn); an = lim (a + bn); n "+3 n 128 —— —— n2 + 4 m n3 n "+3 127 —— 8 [+ 3] :- 1 D 2 4n2 + 1 - 2n n2 - 1 - n lim n "+3 2n + 1 l lim b 2n + 5 5n + 2 lim n sen n "+3 n2 n+1l lim n ln2 b n "+3 n ; n 126 —— n $ (- 1) n 2n - 1 lim n "+3 125 n "+3 [5] [0 ] lim (3n + 2) _ en - 1 - 1i n "+3 n2 lim 1 n-1l ln b (n - 1) ! n lim c n "+3 n - 6n2 11n - 3n2 [ 2] 5 non esiste ? (- 1) n n2 4 - 3n2 62r + 8n3 - 5n2 6n - 4 , bn = ln . 3n 4n3 1 n an = b l , 5 :- 7 D 8 3n 7n2 - n m - 2 4n - 5n 8n + 9 lim n "+3 [- 1] 3 n "+3 lim [3] n! n "+3 1 E e2 2 ln 2@ 5 non esiste ? bn = (- 1) n . I limiti delle successioni TEST 136 — La successione an = (- 1) n + n : 138 —— La successione an = A non ha limite. A è infinitesima. B è divergente. B tende a + 3 . C è oscillante. C tende a - 3 . D assume valori positivi e negativi. D non esiste il limite per n che tende a + 3 . (Università di Trento, Facoltà di Ingegneria, Test di autovalutazione, 1998) 137 — 3n - 5n : 2n - n 2 La successione an = b tende a 1. B tende a e- 1 . C è divergente. D tende a - e . A n ln : 1+n (Università di Trento, Facoltà di Ingegneria, Test di autovalutazione, 1998) (Università di Trento, Facoltà di Ingegneria, Test di autovalutazione, 1998) 139 —— Considerata la successione an = lim an =+ 3 . e lim a = . B n "+3 n 10 C non esiste lim an =+ 3 . n "+3 A D n! , allora: 10 2n n "+3 lim an = 0 . n "+3 (Università di Trento, Facoltà di Architettura, Test di Analisi, 2005) 1598 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI VARI I LIMITI DELLE SUCCESSIONI 140 —— lim n "+3 n sin (nr) n+1 A =- 1. B non esiste. C = 0. D = 1. 143 —— 144 (Università di Trento, Facoltà di Ingegneria, Test di Analisi, 1999) 141 —— 142 —— Considera la successione an = —— 3- 2n + 1 , n ! N. 2 a) Calcola a0, a1, a 2 . b) Dimostra che la successione è decrescente. c) Calcola n lim a . "+3 n :a) 1 , - 1 , - 5 ; c) - 3D 2 2 2 Data la successione il cui termine generale è 2 - 3n an = , n ! N - {0} : n a) dimostra che è monotòna decrescente; b) calcola il n lim a ; "+3 n c) verifica il limite mediante la definizione. [b) - 3] 145 —— ESERCIZI Enuncia il teorema del limite di una successione monotòna e applicalo per stabilire se la sucr n n+1 b cessione an = + cos l , n ! N - {0}, n 6 è convergente, divergente o indeterminata. a) Calcola le lunghezze ln e Ln del lato del generico poligono regolare di n lati inscritto e circoscritto in una circonferenza di raggio r. b) Verifica che il limite per n " + 3 dei perimetri è la lunghezza della circonferenza e che quello delle aree è la superficie del cerchio. :a) ln = 2r sen r ; Ln = 2r tg r D n n TEST Sia an una successione di numeri reali. Quale delle seguenti affermazioni è sempre vera? Se an 2 0 6n ! N e an " L , allora L 2 0 . B Se {an} non è limitata inferiormente, allora diverge. C Se an $ 0 6n ! N e an " L , allora L $ 0 . D Se {an} è non decrescente e non limitata superiormente, allora converge. A (USA University of Houston Mathematics Contest, 2009) Limiti e parametri Discuti il valore del limite al variare del parametro k. 146 —— lim n "+3 (k - 4) n 4 + n + 2 2n - (k + 2) n3 —— n "+3 kn2 + n - 2n2 + 3 148 lim n "+3 (k - 1) n3 + 2n2 4n2 + 3 lim n "+3 kn3 - 3n 5 + (2k - 1) n2 lim (k + 2) n3 + 2n2 kn2 - 1 147 —— 149 —— 150 —— lim n "+3 [se k = 4, 0; se k # - 2 0 k 2 4, - 3; se - 2 1 k 1 4, + 3] :6k ! R: - k D 2 :se k = 1, 1 ; se k 2 1, + 3; se k 1 1, - 3D 2 :se k = 0, 0; se k 1 0 0 k $ 1 , + 3; se 0 1 k 1 1 , - 3D 2 2 [se k =- 2, - 1; se k 1 - 2 0 k 2 0, + 3; se - 2 1 k # 0, - 3] kn 151 —— lim 2 2 + kn2 n "+3 [6k ! R, 1] kn2 152 —— lim e kn - 1 n "+3 [se k = 0, 1; se k ! 0, + 3] 1599 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE Calcola il limite delle seguenti successioni nei casi indicati. 153 —— an = 5n (log10 k) n: a) k = 154 —— an = 155 c) k = 10 b) k =- 2; c ) k = e. - 1 5 6a) + 3; b) 0; c) non esiste @ . n kn : $ n + 1 1 + en a) k =- 3; —— 4 ; 5 b) k = 3; 6a) non esiste; b) 0; c) 1@ Calcola per k = 1, 2, 3 : 2 - n2 lim , n " + 3 4n - (3 - k) n k [- 3; 1; - 3] spiegando le regole che utilizzi. 5. I LIMITI DELLE PROGRESSIONI 䉴 Teoria a pag. 1576 Le progressioni aritmetiche e le progressioni geometriche 156 ESERCIZIO GUIDA Stabiliamo se le seguenti successioni, definite per n ! N , sono progressioni aritmetiche o geometriche: a n = 3n - 2, bn = 42n + 3, cn = n3 . • an è una progressione aritmetica, perché: an - an - 1 = (3n - 2) - [3 (n - 1) - 2] = 3 , ossia la differenza fra un termine qualsiasi e il suo precedente è costante. La ragione è d = 3 . • b è una progressione geometrica, perché: bn 42n + 3 42n + 3 = 2 (n - 1) + 3 = 2n + 1 = 4(2n + 3) - (2n + 1) = 42 , bn - 1 4 4 ossia il quoziente fra un termine qualsiasi e il suo precedente è costante. La ragione è q = 42 . • cn non è né una progressione aritmetica né una geometrica, perché: n3 n l3 , =b 3 n-1 cn - 1 (n - 1) ossia sia la differenza, sia il quoziente fra un termine e il suo precedente dipendono da n. cn - cn + 1 = n3 - (n - 1) 3 = n3 - n3 + 3n 2 - 3n + 1 e cn = Stabilisci se le seguenti successioni, definite per n ! N , sono progressioni aritmetiche o geometriche e indica la ragione. 157 — 158 — 159 — 160 — an = 6n + 1 [arit., d = 6] an = (- 8) - n n n+1 - 2n + 3 an = 5 an = : geom., q =- 1 D 8 [non è una progr.] 161 — 162 — 163 — :arit., d = 4 D 5 164 — an = 1 + log 2 3n + 1 [arit., d = log 2 3] an = b :geom., q = 1 D 12 1 l2n - n + 1 $3 2 an = 2n - 3 + 5n an = 1 n (n + 1) 2 [non è una progr.] [non è una progr.] 1600 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 5. I LIMITI DELLE PROGRESSIONI ESERCIZI Determina se le seguenti successioni sono progressioni aritmetiche o geometriche e, nel caso lo siano, calcola la ragione. 165 13, 16, 19, 22, 25, 28, f [progressione aritmetica, d = 3] 3, 12, 48, 192, 768, f 3, 7, 11, 16, 21, 100, 50, 25, 12,5, 6,25, 3,125, f [progressione geometrica, q = 0,5] 20, 18, 16, 14, [progressione aritmetica, d = - 2] — 166 [progressione geometrica, q = 4] — 167 26, f [non è una progressione] — 168 — 169 12, 10, f — Il calcolo dei termini di una progressione 170 ESERCIZIO GUIDA a) Calcoliamo il sesto termine, a6, di una progressione aritmetica di ragione d = 4 il cui primo termine è a1 = 5 . b) Calcoliamo il sesto termine, a6, di una progressione geometrica di ragione q = 2 il cui primo termine è a1 = 5 . a) Utilizziamo la formula: b) Utilizziamo la formula: an = a1 $ qn - 1 . an = a1 + (n - 1) $ d . Essendo n = 6, a1 = 5 e d = 4 , otteniamo: Essendo n = 6, a1 = 5 e q = 2 , otteniamo: a6 = 5 $ 26 - 1 = 5 $ 32 = 160 . a6 = 5 + (6 - 1) $ 4 = 25 . La progressione è la seguente: La progressione è la seguente: 5, 10, 20, 40, 80, 160, f 5, 9, 13, 17, 21, 25, f Date le seguenti informazioni relative a progressioni, in cui la ragione è indicata con d se la progressione è aritmetica o con q se è geometrica, determina ciò che è richiesto. 171 — 172 — 173 — 174 — a1 = 0 e d = 5, calcola a8 . [35] 176 —— 1 , calcola a8 . 2 31 1 e d =- , calcola a5 . a1 = 2 2 1 a1 = - 9 e q =- , calcola a5 . 2 [2] a1 = 256 e q = : 27 D 2 :- 9 D 16 177 —— 178 —— 179 —— 175 —— a5 =- 8 e a1 = 28, calcola d . a6 = :1D 3 5 e a1 = 5, calcola q . 243 5- 24 ? a 4 =- 192 e q = 2, calcola a1 . a1 =- 10, an =- 43 e d =- 11, calcola n . a1 = 3 1 1 ,a = e q = , calcola n . 4 n 36 3 [4] 54? [- 9] La somma dei termini consecutivi di una progressione 180 ESERCIZIO GUIDA Calcoliamo la somma: a) dei primi sei multipli di 5 diversi da 0; b) delle prime sei potenze di 3 con esponente diverso da 0. a) I numeri di cui vogliamo conoscere la somma sono i primi sei termini della progressione aritmetica di primo termine 5 e ragione 5: 5, 10, 15, 20, 25, 30. 1601 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE Applichiamo la formula Sn = n $ S6 = 6 $ 5 + 30 = 105 . 2 a1 + an . Sostituendo i dati, n = 6, a 1 = 5, a 6 = 30, otteniamo: 2 b) I numeri di cui vogliamo calcolare la somma sono i primi sei termini della progressione geometrica di ragione 3 e primo termine 3: 3, 9, 27, 81, 243, 729. qn - 1 . Sostituendo n = 6, a 1 = 3, q = 3, otteniamo: q-1 728 729 - 1 36 - 1 = 3$ = 3$ = 1092 . S6 = 3 $ 3-1 2 2 Usiamo la formula Sn = a1 $ 181 — 182 Calcola la somma dei primi dieci termini di una progressione aritmetica di ragione d = 3, il cui primo estre[185] mo è a1 = 5. Calcola la somma dei primi otto multipli di 4 diversi da 0. [144] — 183 — 184 — 185 Calcola la somma dei primi cento numeri naturali diversi da 0. Quanto vale la somma dei primi n numeri naturali diversi da 0? :5050 ; n $ (n + 1) D 2 Calcola la somma dei primi dieci numeri pari diversi da 0. Quanto vale la somma dei primi n numeri pari diversi da 0? [110; n $ (n + 1)] Calcola la somma delle prime dieci potenze di 2 con esponente diverso da 0. [2046] — 186 — 187 — 188 —— 189 —— 1 Determina la somma dei primi sei termini di una progressione geometrica, di ragione q =- , il cui pri2 3 : 63 D mo termine è a1 = . 128 4 Determina il primo termine di una progressione geometrica di ragione q = 3 , sapendo che la somma dei primi sei termini è 91. :1D 4 Calcola quanti sono i termini di una progressione geometrica di ragione q = 2 , sapendo che la loro somma 1 . [8] è 51 e che il primo termine è 5 Trova quattro numeri in progressione geometrica crescente, sapendo che la loro somma è 160 e che la somma tra i primi due è 16. [4; 12; 36; 108] I limiti delle progressioni Stabilisci se le seguenti successioni, definite per n ! N, sono progressioni aritmetiche o geometriche e calcolane i limiti. 190 — 191 — 192 — an = 3n [geometrica, + 3 ] 193 — an = 2n + 1 an = b 1l 4 n-1 [aritmetica, + 3 ] 194 — [geometrica, 0] 195 — 4 - 3n 7 [aritmetica, - 3 ] an = 31 - n $ 5n [geometrica, + 3 ] an = an = 2 - log3 2n - 1 [aritmetica, - 3 ] 1602 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI VARI LE PROGRESSIONI ESERCIZI Stabilisci quali di queste successioni sono progressioni aritmetiche e quali geometriche. Trova la ragione e scrivi il termine generale an in funzione di n. Definisci poi le successioni in modo ricorsivo e calcolane il limite. 196 2, 0, ⫺ 2, -4, — 197 — 198 1 , 2 - 3 , 4 a , 2 2a, a, 2x, 2x - 3 , — 199 9 , 8 - 27 , 16 81 , … 32 a , … 4 2x - 6 , … (con a ! R ) (con x ! R ) —— 200 2, - 2, —— 201 —— log2 5, 2 2, log2 15, log2 45, … ESERCIZI VARI 202 — 203 -4, … a1 = 2 , - 3F an + 1 = an - 2 V R Z 1 W S ] = a 1 n-1 ] 2 Sgeom., q =- 3 , a = 1 b- 3 l , [ , bW n S 2 2 2 ]] an + 1 =- 3 an WW S 2 \ X T a a = 2 1 n-1 >geom., q = 12 , an = 2a b 12 l , * 1 , 0H an + 1 = an 2 a1 = 2 x >geom., q = 2- 3, an = 2- 3n + x + 3, * 1 , 0H an + 1 = an 8 <arit., d =- 2, an = 4 - 2n, ( - 6, … = geom., q =- 2 , an = (- 1) n - 1 $ 2n , ) =arit., d = log 2 3, an = log 2 (5 $ 3n - 1), ) — È data la successione definita da: —— 206 207 ; Stabilisci se è vero o falso che lim n "+3 1+2+3+f+n 1 = 0 . : falso; D 2 n2 Calcola i seguenti limiti. 205 — lim n "+3 2 + 4 + 6 + f + 2n 4n2 1 1+2+3+f+n, n (IR Leaving Certificate Examination, Higher Level, 1995) 1 a 5 n Verifica che è una progressione geometrica, determina il termine an in funzione di n e calcon-1 la il limite per n " + 3 . ;an = 2 b 9 l , + 3E 5 204 If Sn = : 11 D 9 find n lim S . "+3 n a1 = 2 —— 1 1 1 + +f+ n 4 16 4 lim n "+3 1 1 1 1+ + +f+ n 12 144 12 1+ —— an + 1 = 2an - a1 = log 2 5 , + 3G an + 1 = an + log 2 3 Le progressioni Data la progressione geometrica con a1 = 2 e 3 ragione , determina an e calcola il limite per 2 n-1 ;an = 2 b 3 l , + 3E n " + 3. 2 * a1 = 2 , bG an + 1 =- 2 an :1D 4 208 —— 2 E 2 Sono date: • una progressione geometrica in cui a1=-128 e a 4 = 16 ; • una progressione aritmetica in cui a1 = 3 e 27 a6 = . 2 Per ognuna determina: a) la ragione e il termine an; b) il limite per n " + 3 . n-1 ;a) q =- 1 , an =- 128 b- 1 l ; 2 2 21n + 9 21 d= ; b) 0; + 3D ,a = 10 10 n 1603 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 209 —— CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE In un triangolo ABC, rettangolo in A e isoscele, di cateto l, traccia l’altezza AH relativa all’ipotenusa. Da H manda la perpendicolare al cateto AB fino a incontrarlo in Al . Ottieni il triangolo rettangolo e isoscele Al HB. Ripeti il procedimento. C C C H H H’ B A A A’ B A A’ A’’ B a) Determina la successione delle misure delle altezze relative alle ipotenuse dei triangoli. a . b) Trova il termine an della successione e calcola n lim n "+3 n ; b) an = 2 l b 1 l , n ! N; 0E 2 2 210 —— Dato un segmento di misura a, dividi il segmento in tre parti congruenti e sostituisci quella centrale con due segmenti in modo che questi ultimi formino con il segmento eliminato un triangolo equilatero. Ottieni così una spezzata di quattro segmenti consecutivi: a ognuno di questi applica lo stesso procedimento e così via. a) Esprimi la successione delle misure delle spezzate indicando se si tratta di una progressione aritmetica o geometrica. b) Calcola la misura della somma delle lunghezze delle prime cinque spezzate. n ;a) an = a b 4 l , n ! N; b) 781 a E 3 81 211 —— 212 —— In una successione di infiniti segmenti ciascuno è doppio del successivo. Se la lunghezza del primo segmento in una arbitraria unità è l, quanto vale la somma delle lunghezze di tutti i segmenti? [2l] An infinite series of similar right triangles converges to point C. If AE = 16 , and ED = 8 , what is the sum of all the vertical segments ( AE + BD + f)? A B .... E 213 —— D C (USA Rice University Mathematics Tournament, 2005) 532? A geometric sequence is one where the ratio between each two consecutive terms is constant (for example, 3, 6, 12, 24, f). The fifth term of a geometric series is 5!, and the sixth term is 6!. What is the fourth term? (Suggestion. 5! = 1$ 2 $ 3 $ 4 $ 5, 6! = 1$ 2 $ 3 $ 4 $ 5 $ 6.) (USA Rice University Mathematics Tournament, General Test, 2006) 520? 1604 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 6. CHE COS’È UNA SERIE NUMERICA 6. CHE COS’È UNA SERIE NUMERICA 214 䉴 Teoria a pag. 1579 Fra le seguenti scritture, indica quelle che rappresentano delle serie. — a) +3 / n2 cos n ; b) 23 3n2 ; n-1 / n=2 n=1 215 ESERCIZI c) +3 / n=1 1 - n2 ; d) +3 / e- n . n=1 Spiega perché le seguenti scritture non rappresentano serie numeriche. — a) +3 / n=1 1 n2 cos n ; b) +3 / n=1 n ; n-1 c) +3 / ln (1 - n); d) +3 / arcsen n . n=1 n=1 Per ogni serie scrivi la ridotta di ordine 3. +3 216 — 217 4 — 220 / n=1 +3 / n=1 3n ; n+1 n ; n2 + 2 +3 / n=1 +3 / n=0 +3 n2 . 2n + 1 — n+2 . n! — / 218 n=1 +3 / 219 4 n=0 (- 1) n ; n+1 n! ; 3n -1 +3 / n=0 +3 / n=1 n+1 . 2n (- 1) n n2 . n+1 ESERCIZIO GUIDA Scriviamo la seguente serie utilizzando il simbolo di sommatoria: 3 4 5 6 + + + +f 2 3 4 5 2+ Procediamo in due tappe: a) cerchiamo l’espressione di un termine qualsiasi della somma in funzione dell’indice n ; b) determiniamo il valore iniziale di n. a) I termini della serie sono frazioni i cui denominatori rappresentano la successione dei numeri naturali, mentre ogni numeratore è sempre il successivo del denominatore. Possiamo pertanto scrivere: an = n+1 . n b) Il primo termine della serie è 2, che si ottiene assegnando a n in a n il valore 1. La scrittura cercata è pertanto +3 / n=1 n+1 . n Osservazione. Tale scrittura non è univocamente determinata. Infatti, si può anche notare che i numeratori costituiscono la successione dei numeri naturali a partire da 2, mentre ogni denominatore è il precedente del numeratore. +3 n . Si può quindi scrivere: / n 1 n=2 Scrivi le seguenti serie utilizzando il simbolo di sommatoria. 2 4 8 16 32 221 + +f 1+ + + + 2 3 4 5 6 — 222 — 223 — 224 —— 2+ 2 2 2 2 2 + + + + +f 2 2$3 2$3$4 2$3$4$5 2$3$4$5$6 1- 1 1 1 1 1 + - + +f 2 4 8 16 32 -1 + 2 - 3 + 4 - 5 + 6 + f 2n F n+1 =/ +3 n=0 =/ +3 n=1 = / b+3 n=0 +3 1 ln F 2 = / (- 1) n nF n=1 1605 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English 2 F n! ESERCIZI 225 —— 226 —— 227 —— 228 —— 229 —— 230 —— CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE =/ +3 1 2 3 4 5 6 + + + + + +f 3 5 7 9 11 13 n = 1 2n +3 =/ 3 4 5 6 7 8 + + + + + +f 4 9 16 25 36 49 2 5 10 17 26 + + + + +f 4 7 10 13 16 1+ 2 3 4 5 6 + + + + +f 3 9 27 81 243 3 4 + + 3 6 16 36 2+ + + 3 4 n+1 n n=2 +3 2 =/ 1+ n F +1 2 F n +1 F +1 n = 0 3n +3 =/ n=0 +3 n+1 F 3n n+2 F 3n n=1 +3 (2n) 2 =/ F n=1 n + 1 =/ 5 6 7 8 + + + +f 9 12 15 18 64 100 144 + + +f 5 6 7 Per ogni coppia, indica se le seguenti scritture rappresentano la stessa serie. +3 231 — / n=0 +3 232 — / n=1 +3 233 / —— n=2 COMPLETA +3 237 — / n=3 3 (n + 1) + 3 3n . ;/ n2 + 1 n = 1 n 2 - 2n + 2 5V? +3 4n ; / 5n . (n + 1) 2 n = 0 - 2n + 1 5F? (- 1) n + 1 n + 1 + 3 cos (nr) n ;/ . n (n - 2) n2 - 1 n=3 5V? +3 234 / —— n=1 +3 235 / —— n=1 +3 236 / —— n=0 n - 1 +3 b 2 1 - l. ;/ n n2 + n n = 1 n + 1 5V? +3 3n 3n + 1 . ;/ n + 1 n=2 n + 2 5F? 3n2 + 1 + 3 3 (n + 1) 2 . ;/ n2 + 1 n = 1 n2 5F? le seguenti uguaglianze. +3 n+1 3 = / b1 + l 238 n - 2 n=f n — / b 2n 1- 1 + nl = / +3 n=1 +3 n=2 +3 fff 2n - 3 239 — / n=0 +3 n = / n-1 n2 + 1 n = 1 fff La ridotta di una serie e il principio di induzione 240 ESERCIZIO GUIDA Dimostriamo, applicando il principio di induzione, che: n / (4k - 1) = 3 + 7 + 11 + 15 + f + (4n - 1) = n (2n + 1), n ! N - {0} . k=1 Per n = 1 la proposizione è vera. Infatti, il primo membro è 3 e il secondo membro è 1 $ (2 + 1) = 3 . Supponiamo ora che la proposizione sia vera per n, dimostriamo allora che è vera anche per n + 1. Il primo membro per n + 1 diventa: 3 + 7 + 11 + 15 + f + (4n - 1) + [4 (n + 1) - 1] = = n (2n + 1) + [4n + 4 - 1] = 2n2 + n + 4n + 3 = 2n2 + 5n + 3 . Il secondo membro per n + 1 è: (n + 1) [2 (n + 1) + 1] = (n + 1) (2n + 3) = 2n2 + 5n + 3 . La proposizione è quindi vera per n + 1. 1606 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 7. SERIE CONVERGENTI, DIVERGENTI, INDETERMINATE ESERCIZI Attraverso il principio di induzione dimostra che 6n ! N - {0} sono vere le seguenti uguaglianze. 241 — 242 — 243 —— 4 + 8 + 12 + f + 4n = 2n (n + 1) 244 —— n (5n + 9) 7 + 12 + 17 + f + (5n + 2) = 2 1 1 1 1 n + + +f+ = 1$2 2$3 3$4 n (n + 1) n+1 1 + 3 + 9 + f + 3n - 1 = 3n - 1 2 n 245 —— 246 —— 1 4n - 1 k = 3 $ 4n k=1 4 n / (4 + 3k) = n2 (3n + 11) k=1 / n 247 —— / k $ k! = 1 $ 1! + 2 $ 2! + f + n $ n! = (n + 1) ! - 1 k=1 7. SERIE CONVERGENTI, DIVERGENTI, INDETERMINATE 䉴 Teoria a pag. 1581 Le serie convergenti 248 ESERCIZIO GUIDA +3 Applicando la definizione, verifichiamo che la serie somma. / n=2 1 è convergente e ne determiniamo la n2 - n Dobbiamo verificare che il limite della successione sn delle ridotte per n " + 3 è un numero finito, ossia che n lim s = s. "+3 n 1 1 Riscriviamo il termine generale an = 2 = e calcoliamo sn: n (n - 1) n -n 1 1 1 1 1 1 . + + + + +f+ sn = a 2 + a 3 + a 4 + a5 + a 6 + f + an = 2$1 3$2 4$3 5$4 6$5 n (n - 1) Poiché non siamo in grado di calcolare il limite di questa espressione, cerchiamo di scrivere il termine generico a n come somma algebrica di due frazioni, ovvero cerchiamo due numeri A e B tali che: an = 1 A B = + . n (n - 1) n n-1 Svolgiamo i calcoli: A (n - 1) + Bn (A + B) n - A A B . + = = n n-1 n (n - 1) n (n - 1) Per il principio di identità dei polinomi, deve essere: A+B = 0 ' -A = 1 " A =- 1, B = 1. Riscriviamo an e la serie assegnata: an = -1 1 1 1 + = n n-1 n-1 n +3 " / n=2 +3 1 1 1 = /b - l. n n -n n=2 n - 1 2 La ridotta s n assume la forma: 1 1 1 1 1 1 1 1 l b 1 1 1 sn = b - l + b - l + b - l + f + b + - l= 1- . 1 2 2 3 3 4 n-2 n-1 n-1 n n b1 - 1 l = 1. Siamo in grado ora di calcolare il limite di sn per n " + 3 , ossia n lim "+3 n +3 1 Concludiamo che la serie / 2 è convergente e la sua somma vale 1. n=2 n - n 1607 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE Osservazione. Una serie del tipo (a1 - a 2) + (a 2 - a3) + (a3 - a 4) + f + (an - an + 1) + f è detta telescopica. Per essa vale: sn = a1 - an + 1 e n lim s = a1 - n lim a . "+3 n "+3 n + 1 Applicando la definizione, verifica che le seguenti serie convergono e determina la somma. / b n2 - 41n + 4 - n2 - 21n + 1 l +3 249 — 250 — 251 — 252 — 253 —— 258 —— n=3 +3 / n=0 +3 / n=1 +3 / n=0 +3 1 (n + 1) (n + 2) [1] —— [1] 255 —— 1 4n2 + 4n :1D 4 —— 1 n2 + 5n + 6 :1D 2 —— /c 1 1 m n-1 n n=2 / a2 n - 1 - 2 n k 1 +3 254 256 257 n=2 +3 1 [1] 6n + 3 n2 (n + 1) 2 [3] n+1 n3 - n [1] / sen nr [0] / n=1 +3 / n=2 +3 n=0 [1] 1 1 1 = . n+2 n+3 (n + 2) (n + 3) n 1 1 1 = and find the sum to infinity of this series. Hence show that / + + + ( r 2 ) ( r 3 ) 3 n 3 r=1 Show that (UK Manchester Metropolitan University: Centre for Mathematics Education, Question Bank) :1D 3 Le serie divergenti 259 ESERCIZIO GUIDA +3 Applicando la definizione, verifichiamo che la serie / 12n + 25 è divergente. 20 n=1 Scriviamo la serie in forma estesa: 37 49 61 73 12n + 25 + + + +f+ +f 20 20 20 20 20 Osserviamo che da ogni termine possiamo ottenere il successivo sommando 12 3 , ovvero . 20 5 3 Gli addendi della serie formano una progressione aritmetica di ragione , aventi come primo ele5 37 . mento 20 Pertanto, possiamo calcolare la ridotta s n ricordando che, se a n è una progressione aritmetica, vale: a1 + an . 2 37 12n + 25 Poiché a1 = e an = , otteniamo: 20 20 sn = n sn = n b 37 12n + 25 l n b 31 3 31 3 2 + = + nl = n+ n . 2 20 20 2 10 5 20 10 Calcolando infine n lim s , possiamo stabilire il carattere della serie. "+3 n b 31 n + 3 n2l =+ 3 , la serie diverge positivamente. Poiché n lim " + 3 20 10 1608 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English PARAGRAFO 7. SERIE CONVERGENTI, DIVERGENTI, INDETERMINATE ESERCIZI Applicando la definizione, verifica che le seguenti serie sono divergenti. +3 260 — 261 — 262 — +3 / (1 - n) n=0 +3 / n=0 +3 / 263 n=0 +3 — 2 5 266 —— / c 5n n+2 n - n1 m 264 —— / b5n - 23 rl n=0 +3 2+n 2 2 267 n=1 +3 —— n=0 —— / cos2 (nr) 265 —— 268 / [(n + 1) 2 - n (n + 2)] n=1 +3 / n=0 +3 1 - 2n2 1+ 2n /( n=1 n - n - 1) Le serie indeterminate 269 ESERCIZIO GUIDA / sen br $ 2n 2+ 1 l è indeterminata. +3 Applicando la definizione, verifichiamo che la serie n=1 Riscriviamo la serie nel modo seguente: / sen br $ 2n 2+ 1 l = / sen b r2 +3 +3 n=1 n=1 + nrl = = sen b r r r + rl + sen b + 2rl + sen b + 3rl + f =- 1 + 1 - 1 + f, 2 2 2 da cui s1 =- 1, s 2 = 0, s3 =- 1, s 4 = 0, f Le ridotte assumono valore - 1 o 0 a seconda che n sia dispari o pari. Pertanto, n lim s non esiste e la serie è indeterminata. "+3 n Applicando la definizione, verifica che le seguenti serie sono indeterminate. +3 270 — n=1 +3 271 — +3 / cos (nr) / n=1 272 / —— n=1 :cos 2 bn r l - sen2 bn r lD 2 2 +3 (- 1) n 3 273 —— / (- 1) n cos (2nr) n=1 Stabilisci se le seguenti serie sono convergenti, divergenti oppure indeterminate. Se sono convergenti, determina la loro somma. 6divergente @ +3 274 — / n cos r3 n=1 / sen bn r2 l +3 275 — [indeterminata] n=1 +3 276 / —— n=2 n+1- n n (n + 1) —— 2 E 2 n 6divergente @ n=1 +3 278 —— ;convergente; / ln b 43 l +3 277 / tg (nr) n=1 +3 279 / —— n=0 6convergente; 0@ 6divergente @ 14 + 3n 6 Le serie geometriche 280 ESERCIZIO GUIDA Studiamo la seguente serie geometrica. Se la serie è convergente, calcoliamo la sua somma. / b 73 l . +3 n n=0 1609 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE Si tratta di una serie geometrica di ragione q = Calcoliamo la somma s = 1 s= 3 17 = 7 . 4 1 : 1-q 3 . Poiché - 1 1 q 1 1, la serie converge. 7 Studia le seguenti serie, verificando che si tratta di serie geometriche. Se la serie è convergente, calcola la sua somma. — 282 — 283 — 284 — 285 — 291 :convergente; 5 D 2 :convergente; 10 D 9 :convergente; 49 D 45 / b 53 l +3 281 n n=0 +3 / 10- n n=0 +3 / b 72 l 2n n=0 +3 / b 58 l n=0 +3 / n=0 n [divergente] — 287 — 288 — 289 — 2n 2 3n [divergente] / b 21n l +3 286 290 — 4 n=0 +3 / (3 - 8 )n / (4 - 8 )n n=0 +3 n=0 +3 / n=0 +3 / n=0 :convergente; 16 D 15 ;convergente; 2 + 1 E 2 6divergente @ (- 10) n 6n (- 3) 3n 22n [indeterminata] [indeterminata] ESERCIZIO GUIDA +3 Determiniamo per quali valori reali di x la serie geometrica / (x2 - 3x + 1) n converge. n=1 La ragione q è x2 - 3x + 1 e, per la convergenza, deve essere - 1 1 q 1 1. Quindi risolviamo il sistema: ( x 2 - 3x + 1 2 - 1 x 2 - 3x + 1 1 1 ( (x - 1) (x - 2) 2 0 x2 - 3x + 2 2 0 x 1 10 x 2 2 " ( " ' " 0 1 x 1 1 0 2 1 x 1 3. x (x - 3) 1 0 01x13 x2 - 3x 1 0 Perciò la serie converge se 0 1 x 1 1 0 2 1 x 1 3 . Determina per quali valori reali di x le seguenti serie geometriche sono convergenti. +3 292 — 293 — 294 — 295 — 296 — 297 — 298 — / (x + 6) n n=1 +3 / (5x - 9) n n=1 +3 / b 1 +1 x2 l n n=0 +3 ;- / (2x2) n n=1 +3 / (x2 + 3x + 3) n n=0 +3 / (x2 - x + 4) n n=0 +3 — : 8 1 x 1 2D 5 — 5 x ! 0? +3 299 300 301 — 2 2 E 1x1 2 2 — 5- 2 1 x 1 - 1? — [bx ! R] 302 303 304 —— xl / b 11 + -x n=1 5- 7 1 x 1 - 5? n (per x ! 1) [x 1 0] 305 —— 2n /e x [x 1 0] n=0 +3 / 10- nx n=0 +3 [x 2 0] / b 2xx-+41 l n [- 5 1 x 1 1] n=0 +3 / (2 ln x - 1) n [1 1 x 1 e] n=0 +3 :0 1 x 1 1 D 2 / (32x - 2) n n=0 +3 /( n=0 +3 r sen x ) n :2kr # x #r+2kr / x ! +2kr D 2 / [ln (x4 + 1)] n n=1 6- 4 e - 1 1 x 1 4 e - 1 @ 1610 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English REALTÀ E MODELLI ESERCIZI REALTÀ E MODELLI 1 La rendita finanziaria Un risparmiatore, alla fine di ogni anno, versa una rata R di € 6000 a una banca che la capitalizza a un tasso d’interesse annuo i del 3,5%. Il montante Mn maturato alla fine dell’anno n, cioè l’ammontare che il risparmiatore potrebbe prelevare alla fine dell’anno n, è dato da: (1 + i) n - 1 Mn = R i (l’anno 1 è l’anno in cui si effettua il primo versamento). 䊳 Determina l’espressione ricorsiva del montante Mn. 䊳 Alla fine del 5° anno quanto hanno fruttato in tutto le rate versate dal commerciante? 䊳 A quanto tende il montante se il numero di anni dei versamenti aumenta sempre di più? 2 Poligoni inscritti e circoscritti Data una circonferenza C di raggio r, per ogni numero naturale n si possono costruire i poligoni regolari P e Q di n lati, rispettivamente inscritto e circoscritto alla circonferenza. La lunghezza della circonferenza è ovviamente compresa tra i perimetri dei due poligoni. 䊳 Esprimi in funzione di r e n il perimetro dei poligoni, e calcola il limite delle successioni ottenute, con n che tende all’infinito. 3 Le soluzioni La concentrazione di una sostanza A in una soluzione S può essere espressa dal rapporto tra il volume di soluto A contenuto in una determinata quantità di soluzione S e il volume della soluzione stessa. Per esempio, se 10 ml della sostanza A sono mescolati con 90 ml di un solvente, la concentrazione di A nella soluzione ottenuta S1 è 10 ml / (10 + 90) ml = 1/10 della concentrazione iniziale di A. 䊳 Se si mescolano 10 ml della soluzione S1 precedentemente ottenuta con altri 90 ml di solvente, qual è la concentrazione di sostanza A nel campione di soluzione ottenuto S2? 䊳 Come si può modellizzare la concentrazione di sostanza A nel campione se vengono fatte in sequenza n diluizioni mantenendo costanti le proporzioni e prendendo ogni volta come campione da diluire la miscela ottenuta nell’operazione precedente? 䊳 Qual è la concentrazione di A nel campione dopo 7 operazioni di diluizione successive? 4 Il tappeto geometrico Un designer organizza un’area quadrata di lato 8 m destinata a bambini piccoli all’interno di un giardino pubblico. L’area è suddivisa in quadrati concentrici, ognuno dei quali è individuato dai punti medi dei lati del quadrato a esso esterno. 䊳 Ipotizziamo che la successione dei quadrati prosegua all’infinito (anche se nella realtà ciò ovviamente è impossibile). Qual è il termine generale della successione ln che esprime la lunghezza del lato dei quadrati? 䊳 Trova, in funzione di n, la somma dei primi n termini della successione ln. 4m 4m 1611 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE VERSO L’ESAME DI STATO TEST 1 — 2 — La somma dei primi n termini di una progressione aritmetica di ragione d è uguale a: an + a1 n. A a1 + (n - 1) d . D 2 B a1 + nd . an + a1 d. E C nd . 2 B C D E 3 4 — 1 , puoi dire che: n2 è convergente perché è monotòna. è divergente perché è monotòna. è convergente perché il suo codominio è limitato. è indeterminata perché è monotòna. non è indeterminata perché è monotòna. 6 —— Della successione an = 2 A — Questi e altri test interattivi nel sito: zte.zanichelli.it Considera la successione: 5, 8, 11, 14, … La somma dei primi 100 termini è: A 15 350. D 302. B 300. E 14 850. C 305. Il limite n lim ( n + 1 - 2n + 1): "+3 A B C D E è uguale a - 1. è uguale a + 3 . è uguale a 0. è uguale a - 3 . non esiste. 7 —— 8 —— 9 —— 5 — Considera la successione: 3 3 3 3 3, - , , - , ,f 2 4 8 16 La somma dei primi 8 termini è: 255 . A 128 B 255 . 128 C 127 . 64 D 129 . 64 E 257 . 128 10 —— La successione an = (- 3) - n : A è una progressione aritmetica con ragione negativa. B è una progressione geometrica perché è decrescente. C è una progressione geometrica perché il rapporto fra due termini consecutivi è costante. D non è una progressione geometrica perché i termini hanno segno alterno. E è una progressione aritmetica perché i termini hanno segno alterno. La successione an = n - (- 1) n n : A converge a 0 per n tendente a + 3 . B tende a + 3 per n tendente a + 3 . C tende a - 3 per n tendente a + 3 . D è indeterminata. E nessuna delle affermazioni precedenti è vera. r n r n Le successioni an =b tg l , bn =bsen l sono: 3 4 A entrambe non monotòne. B a n monotòna, b n non monotòna. C entrambe crescenti. D entrambe non crescenti. E a n crescente, b n decrescente. (- 1) n n Data la successione an = , puoi affer2n - 1 mare che: 1 lim a = . lim a = 0 . A D n "+3 n n "+3 n 2 lim a =+ 3 . B è indeterminata. E n "+3 n 1 lim a =- . C n "+3 n 2 n-2 $ (- 1) n, n ! N, è: n+2 una progressione geometrica di ragione q =- 1. indeterminata. convergente. divergente negativamente. divergente positivamente. La successione an = A B C D E 1612 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English VERSO L’ESAME DI STATO 11 Uno dei seguenti limiti è sbagliato. Quale? —— A B lim (2n - n2 - 1) =+ 3 12 lim (2n - 5n2 + n ) =- 3 n "+3 lim n "+3 3n - +3 / n=0 —— n "+3 4n2 + 8 1 = 2n 2 2 2n - n - 9 =2 lim D n "+3 n n + n2 + 5 =2 lim E n "+3 n C Le serie A B C D E ESERCIZI 31 - n + 3 b 3 l e / ln sono: 4 2n n=0 n entrambe divergenti. entrambe indeterminate. entrambe convergenti. la prima convergente, la seconda divergente. la prima divergente, la seconda convergente. QUESITI 13 — Calcolare: 3n lim . n " + 3 n! (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso sperimentale, Sessione ordinaria, 2002, quesito 4) [0] (Suggerimento. n! = n (n - 1) $ (n - 2) $ f $ 3 $ 2 $ 1, f) 14 —— 15 —— Dopo aver dato la definizione di limite di una successione numerica, fornisci un esempio per ciascun tipo di successione: convergente, divergente e indeterminata. Calcola poi il seguente limite: n-2 b n+1l . lim [e6] n "+3 n - 5 Considerata la successione di termine generale: an = 1 + 2 + 4 f + (2 $ 2n - 1) + (2 $ 2n) , calcolare il limite: lim n "+3 16 —— an . 22n (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso sperimentale, Sessione ordinaria, 2002, quesito 7) [0] 3 7 Sn rappresenta la somma di n numeri in progressione geometrica di ragione e primo termine . Calco7 3 lare nlim S . "3 n (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Scuole italiane all’estero (America Latina), Sessione ordinaria, 2001, quesito 1) : 49 D 12 17 —— 1 1 Indicata con Sn la somma di n termini in progressione geometrica di primo termine e ragione , si 2 2 Sn . calcoli il nlim "3 n (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Scuole italiane all’estero, Sessione ordinaria, 2005, quesito 1) [0] 18 —— È assegnato un triangolo equilatero di lato lungo L. Si costruisce un secondo triangolo, avente per vertici i punti medi dei lati del primo e, così proseguendo, un n-esimo triangolo avente per vertici i punti medi dei lati del triangolo (n - 1) -esimo. Calcolare il limite cui tende la somma delle aree degli n triangoli quando n tende a 3. (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso di ordinamento, Sessione suppletiva, 2006, quesito 8) ; 1613 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English 3 2E L 3 ESERCIZI 19 CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE Determinare il più grande valore dell’intero n per cui l’espressione n / 3k non supera 10 000. k=0 —— (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso di ordinamento, Sessione straordinaria, 2005, quesito 5) [n = 8] 20 —— Enunciare il principio d’induzione matematica e applicarlo alla dimostrazione della seguente relazione: / i3 = d / i n , n n i=1 i=1 2 la quale esprime una proprietà dei numeri naturali conosciuta come «teorema di Nicomaco» (da Nicomaco di Gerasa, filosofo e matematico ellenico, vissuto intorno all’anno 100 d.C.). (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso sperimentale, Sessione straordinaria, 2005, quesito 5) PROBLEMI 21 —— 22 —— 23 —— 24 —— Data la successione così definita: a 4 =- 2 * 1 2an =- an - 1 + an - 1 3 a) calcola a1, a2, a3, a5, a6; b) verifica se si tratta di una progressione aritmetica o geometrica e trova la ragione; c) calcola la somma dei primi 10 termini; d) trova la forma analitica della successione e calcola il limite per n " + 3 . 10 n-1 ;a) - 54, - 18, - 6, - 2 , - 2 ; b) geometrica, q = 1 ; c) S10 = 81 ;b 1 l - 1E; d) an =- 54 b 1 l , 0E 3 3 9 3 3 È data la successione an = (ln x) - n, n ! N. a) Trova l’insieme dei valori di x per i quali esiste la successione e stabilisci il tipo di successione. b) Determina per quali valori di x è crescente e per quali è decrescente. c) Studia il carattere della successione in funzione di x. [a) (x 2 0 / x ! 1) , pr. geom. q = (ln x) - 1 ; b) cresc. se 1 1 x 1 e , decr. se x 2 e ; -1 c) indeter. se e # x 1 1, div. a + 3 se 1 1 x 1 e, costante se x = e, conv. a 0 se (0 1 x 1 e- 1 0 x 2 e) ] È data la successione gn = (1 - sen x) n, n 2 0 . a) Determina l’insieme dei valori di x per i quali esiste la successione; verifica che per ogni prefissato x la successione è una progressione geometrica. b) Considerati i primi nove termini della successione, trova per quali valori di x il prodotto dei termini equidistanti dagli estremi è uguale a 1024. c) Studia, al variare di x, il carattere della successione Sn , dove Sn = g1 + g 2 + f + gn . :a) R, q = 1 - sen x; b) x = 3r + 2kr; 2 1 c) conv. a - 1 se 2kr 1 x 1 r + 2kr, div. a + 3 se (2k + 1) r # x # 2 (k + 1) r D sen x Su una semiretta di origine P0 è dato il segmento P0 P1 che misura 2. Considera i segmenti adiacenti P1 P2, 5 P2 P3, …, Pn-1 Pn, … tali che il rapporto tra un segmento e il suo precedente sia . Dopo aver costruito su 4 ogni segmento un quadrato che abbia per lato il segmento stesso: a) dimostra che le misure delle aree dei quadrati sono i termini di una progressione geometrica e calcolane la ragione; b) esprimi il termine generico ln della progressione in funzione di n e calcola il limite per n " + 3 ; c) calcola il perimetro e l’area dell’ottavo quadrato. n 7 7 ;a) q = 25 ; b) ln = 4 b 25 l , n ! N; + 3 ; c) 8 b 5 l , 4 b 25 l E 16 16 4 16 1614 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English VERSO L’ESAME DI STATO ESERCIZI In un piano riferito a un sistema di assi cartesiani ortogonali Oxy è dato il punto A0(1; 0). Si costruisca il trianW 0 A1. Si conduca per A1 la golo rettangolo OA0 A1 avente il vertice A1 sull’asse delle ordinate e sia a l’angolo OA perpendicolare alla retta A0 A1 che incontra l’asse delle ascisse in A2; si conduca per A2 la perpendicolare alla retta A1A2 che incontra l’asse delle ordinate in A3 e così via, ottenendo una spezzata A0 A1 A2 A3 … An⫺1 An i cui vertici di indice dispari appartengono all’asse delle ordinate e quelli di indice pari all’asse delle ascisse. Il candidato: a) dimostri che le lunghezze dei lati della spezzata sono in progressione geometrica e calcoli la lunghezza ln 25 —— della spezzata dla somma dei primi n termini di una progressione geometrica di primo termine a0 e 1 - qn ragione q è Sn = a0 n; 1-q b) determini il limite di ln al tendere di n all’infinito distinguendo i due casi: r r 2. a $ 1. a 1 , 4 4 e verificando che nel caso 1 detto limite assume valore finito l (a). (Esame di Stato, Liceo Scientifico, Corso sperimentale, Sessione ordinaria, 1995, quesito 1) V r W 1 r r r 4 ; b) se 0 1 a 1 , + 3 se # a 1 WW 4 4 2 cos a - sen a r se a = W 4 X R Z n S ]] 1 - (tg a) Sa) l = [ cos a - sen a S n ] ]n 2 S \ T se a ! Dato il triangolo isoscele inscritto in una semicirconferenza di raggio r, inscrivi in tale triangolo una semicirconferenza; in questa semicirconferenza inscrivi un triangolo isoscele e così via. 26 —— C C C C’ C’ C’’ A r B A B’ A’ B A B’’ B’ A’ A’’ B a) Scrivi in funzione di r la successione delle misure dei perimetri e quella delle misure delle aree dei triangoli. b) Scrivi il termine generico di ciascuna successione e calcola i loro limiti per n " + 3 . n n ; b) an = 2r (1 + 2 ) c 2 m ; bn = r2 b 1 l , n ! N; 0; 0E 2 2 1 Nel quadrato ABCD di lato l, sui quattro lati prendi Al , Bl , C l , Dl tali che AAl = BBl = CC l = DDl = l ; 8 congiungi i punti in modo da ottenere un nuovo quadrato, su cui ripeti lo stesso procedimento. 27 —— D C C’ D C D’ C’ D D’ C C’’ D’’ B’’ B’ A B A A’ B B’ A’’ A A’ B a) Determina la successione delle misure dei perimetri e quella delle misure delle aree e stabilisci se sono progressioni geometriche o aritmetiche. b) Trova il termine generico di ciascuna successione e calcola i loro limiti per n " + 3 . n n ;a) geometriche; b) an = 4l b 5 2 l ; bn = l 2 b 25 l , n ! N; 0; 0E 8 32 1615 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English ESERCIZI 28 —— CAPITOLO 23. LE SUCCESSIONI E LE SERIE Disegna il generico arco di parabola di equazione y = ax 2 (a 2 0) con ascisse comprese nell’intervallo p [0; p]. Suddiviso tale intervallo in n sottointervalli uguali di ampiezza Tx = , costruisci i rettangoli di n uguale base Tx e aventi come altezza il valore massimo assunto da y in ciascun sottointervallo. Calcola il limite della somma delle aree degli n rettangoli al tendere di n a + 3 . (Suggerimento. Devi utilizzare la formula 12 + 22 + f + n2 = n3 n2 n + + , 3 2 6 : 1 ap3D 3 che puoi anche dimostrare mediante il principio di induzione.) 29 —— In un quadrato ABCD di lato l inscrivi il quadrato A1 B1 C1 D1 , che ha per vertici i punti medi dei lati di ABCD; in A1 B1 C1 D1 inscrivi il quadrato i cui vertici A2, B2, C2, D2 sono i punti medi dei lati di A1 B1 C1 D1 . Ripeti il procedimento indefinitamente. a) Dimostra che le lunghezze dei lati dei quadrati formano una successione i cui termini ln sono legati l dalla relazione ln + 1 = n . 2 b) Dimostra che la somma delle aree di tutti gli infiniti quadrati è doppia rispetto a quella di ABCD. c) Dimostra che la somma dei perimetri di tutti gli infiniti quadrati è 4l (2 + 2 ). 30 —— 5 È data la successione così definita: *an + 1 = 3 an a2 = 3 a) Calcola a0, a1, a3. b) Dimostra che è una progressione geometrica e trova la ragione. c) Dimostra che è monotòna. d) Determina il termine an in funzione di n e calcola il limite per n " + 3 . n-1 ;a) 27 , 9 , 5; b) 5 ; d) an = 9 b 5 l , + 3E 25 5 3 5 3 31 —— Dato un semicerchio di raggio r e diametro AB, costruisci un nuovo semicerchio con centro B, raggio AB e diametro ABl e così via. A r B A B B’ A B B’ B’’ a) Scrivi in funzione di r la successione delle misure delle aree dei semicerchi e quella delle misure delle semicirconferenze. b) Calcola i loro limiti per n " + 3 . 2 ;a) an = rr 4n; bn = rr $ 2n, n ! N; b) + 3; + 3D 2 1616 Bergamini, Trifone, Barozzi MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA - Modulo U © Zanichelli 2012 con Maths in English 1 2 3 4 5 Massimo Bergamini Anna Trifone Graziella Barozzi 4 Manuale blu 2.0 di matematica U Un libro di matematica a colori, che illustra con fotografie il legame tra matematica e realtà, e mette in evidenza a colpo d’occhio ciò che è importante imparare. Nel libro s Esercizi suddivisi in due livelli di difficoltà. s Verifiche di fine capitolo: test, quesiti e problemi per esercitarsi alla fine di ogni capitolo. s Didattica su misura: per ogni capitolo esercizi di recupero, potenziamento ed esercizi in inglese (Test your Skills). s Approfondimenti sulla storia della matematica, la filosofia e la fisica (Riflettere sui fondamenti, Modelli di crescita e caos). s Aperture di capitolo con domande su matematica e realtà (per esempio, come funziona la TAC) e risposte alla fine della teoria. s Schede di Esplorazione su matematica e storia, musica, arte, medicina, con esercizi di comunicazione e ricerca su Internet. s Realtà e modelli: problemi insoliti per costruire e applicare modelli matematici che descrivono la realtà. s Maths in English: brani di matematica con esercizi di comprensione e Maths Talk per leggere le formule e i grafici in inglese. 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