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Baricentro del Veicolo: Calcolo e Metodi

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GENERALE
6
Baricentro di un veicolo: cos’è
e come si trova.
Introduzione
Su gentile suggerimento di qualche lettore del blog, in
questo articolo vedremo cos’è il baricentro di un veicolo
ed illustrerò un metodo pratico per individuarne la
posizione.
Innanzitutto, è bene chiarire una cosa: nell’ambito
della meccanica del veicolo, i concetti di
baricentro, centro di massa e centro di gravità
sono a tutti gli effetti coincidenti. Dimostrerò tale
affermazione nel corso del primo paragrafo
dell’articolo. Pertanto, nel caso in cui non avessi tempo
o voglia da dedicare alla lettura di qualche
elucubrazione concettuale, ti consiglio di passare
direttamente al paragrafo “Come determinare la
posizione del baricentro di un veicolo”.
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Definizione di baricentro
In primo luogo, parlando di baricentro, è possibile
distinguere tra baricentro geometrico e baricentro
fisico. Ovviamente, qualunque oggetto del mondo in
cui viviamo ha una massa, quindi in meccanica non
abbiamo interesse a prendere in considerazione il
baricentro geometrico. Tuttavia, per chiarezza di
trattazione, partirò proprio dalla definizione
matematica di baricentro geometrico, per poi
modificarla ed ottenere quella di centro di massa e
baricentro fisico.
In secondo luogo, affinché le definizioni risultino di più
semplice comprensione, mi riferirò a sistemi discreti,
cioè considererò i corpi come insiemi di tante piccole
masse (tutto ciò semplicemente per utilizzare somme
al posto di integrali, ma i concetti sono perfettamente
equivalenti).
Il baricentro geometrico (Ggeo) di una certa figura
geometrica composta da n punti è il punto medio di
tutti i punti della figura. Esprimendo il concetto con una
relazione matematica abbiamo:
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xi, yi e zi sono le coordinate spaziali dell’i-esimo punto,
mentre n è il numero totale di punti del sistema. xGgeo,
yGgeo e zGgeo sono le coordinate del baricentro
geometrico. Per chi non è molto pratico con le
espressioni matematiche, il simbolo Σ indica una
somma e specifica che vado a sommare tutti gli n punti
del sistema (dal primo all’n-esimo punto).
Con un semplice esempio, l’espressione (1) risulterà di
immediata comprensione.
Siano A, B e C tre punti nello spazio individuati dalle
seguenti coordinate:
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Per individuare il baricentro geometrico dei tre punti
basta fare la media delle coordinate dei punti nelle tre
dimensioni applicando la formula (1):
Quindi, il baricentro geometrico dei punti A, B e C ha le
seguenti coordinate:
Come ho già detto nell’introduzione, ogni cosa che ci
circonda ha una massa, quindi, se aggiungiamo una
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massa a ciascun punto della relazione (1), otteniamo la
definizione di centro di massa (Cmassa):
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mTOT è la massa totale del sistema, data dalla somma
delle n masse. Anche in questo caso facciamo un
esempio numerico. Siano mA= 1 kg, mB = 10 kg e mC =
4 kg tre masse puntiformi poste nei punti A, B e C
menzionati nell’esempio precedente. Utilizziamo la
relazione (2) per determinare il centro di massa del
sistema.
Definiti i concetti di baricentro geometrico e centro di
massa, finalmente enunciamo il concetto di baricentro
fisico (G). Esso è quel punto nel quale possiamo
considerare applicata la forza peso totale di un sistema
materiale (sia esso un corpo o un insieme di corpi).
A questa definizione possiamo facilmente associare
anche il concetto centro di gravità, il quale, come dice
il nome stesso, non è altro che il punto in cui possiamo
considerare applicata la forza di gravità agente
sull’intero sistema. Dato che la forza peso di un corpo è
pari al prodotto mg della sua massa m per
l’accelerazione di gravità g, possiamo enunciare la
definizione matematica di baricentro G a partire dalla
precedente espressione (2) del centro di massa: basta
moltiplicare ciascuna massa mi per l’accelerazione di
gravità gi a cui essa è soggetta.
L’accelerazione di gravità g a cui è soggetto un corpo
può essere ottenuta dalla legge di gravitazione
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universale:
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in cui G è la costante di gravitazione universale (vale
6,67·10-11 Nm2/kg2), mT è la massa della Terra, r è la
distanza tra il corpo ed il centro della Terra. Dato che
nella formula (4) compare la distanza dal centro della
Terra, l’accelerazione di gravità a cui è soggetto un
corpo sulla superficie terrestre varia:
in funzione della latitudine, da un valore di circa
9,79 m/s2 in corrispondenza dell’Equatore a circa
9,86 m/s2 ai Poli;
in funzione della quota, da un valore di circa 9,79
m/s2 sulla cima dell’Everest ad un valore di circa
9,85 m/s2nella fossa delle Marianne.
Come si può notare, a grandi variazioni di distanza dal
centro della Terra corrispondono piccole variazioni
dell’accelerazione di gravità. Per tale ragione, per
questioni rientranti nel campo della meccanica classica,
si considera un valore medio di 9,806 m/s2 per tutti i
corpi presenti sulla superficie terrestre.
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Dato che la porzione di spazio occupata da un veicolo,
per quanto esso possa essere grande, è comunque
molto limitata, tutti i punti del veicolo sono soggetti
alla stessa accelerazione di gravità, quindi gi = gG= g.
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Sulla base di queste considerazioni, la definizione (3) di
baricentro diventa perfettamente equivalente alla
definizione (2) di centro di massa.
In tal modo abbiamo dimostrato l’equivalenza dei
concetti di centro di massa, baricentro e centro di
gravità nell’ambito della meccanica del veicolo. D’ora
in poi, ogni volta che scriverò la parola baricentro
mi riferirò sempre al baricentro fisico, in quanto
abbiamo sempre a che fare con sistemi materiali, cioè
dotati di massa.
Come determinare la posizione
del baricentro di un veicolo
Esistono vari metodi per determinare la posizione del
baricentro di un autoveicolo: alcuni richiedono pochi
strumenti, altri si basano sull’impiego di veri e propri
impianti di prova. In ogni caso, bisogna prestare
particolare attenzione soprattutto nel misurare l’altezza
del baricentro poiché si può incorrere in errori non
trascurabili.
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Una delle procedure più comuni e più semplici da
attuare è forse quella basata sulla pesatura delle
singole ruote.
Innanzitutto, occorre definire un sistema di riferimento
rispetto al quale determinare le coordinate del
baricentro. In fig. 1 ho fissato il centro O del sistema di
riferimento nel centro dell’orma di contatto dello
pneumatico posteriore destro. Gli assi cartesiani x, y e
z sono orientati come illustrato dalle frecce.
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Fig. 1 – Sistema di riferimento scelto per definire la posizione del
baricentro G.
Allo scopo di determinare le coordinate xG e yG del
baricentro bisogna posizionare il veicolo in piano e
determinare, attraverso bilance pesaruota, i carichi
verticali Qad, Qas, Qpd e Qps agenti sulle singole ruote.
Il significato che ho assegnato ai pedici è il seguente:
a: anteriore;
p: posteriore;
d: destra;
s: sinistra.
Dopodiché, osservando le figure 2 e 3, basta applicare
le equazioni di equilibrio e ricavare le incognite cercate.
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Fig. 2 – Individuazione della posizione del baricentro G
sul piano longitudinale (coordinata x).
dove
Qa: carico verticale sull’asse anteriore (= Qad + Qas);
P: peso totale del veicolo (= mtot ∙g, in cui g è
l’accelerazione di gravità);
mtot : massa totale del veicolo;
ma : massa asse anteriore (= mad + mas);
l: passo del veicolo.
Fig. 3 – Individuazione della posizione
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del baricentro G sul piano laterale
(coordinata y).
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dove
Qs: carico verticale sul lato sinistro del veicolo (= Qas +
Qps);
P: peso totale del veicolo (= mtot ∙g, in cui g è
l’accelerazione di gravità);
mtot : massa totale del veicolo;
ms : massa lato sinistro del veicolo (= mas + mps);
t: carreggiata del veicolo (misurata tra i centri dei
battistrada destro e sinistro).
Rilevando la ripartizione del carico sulle singole ruote,
le formule (5) e (6) ci consentono di determinare la
posizione del baricentro G sul piano xy.
A questo punto arriva la parte più delicata: individuare
l’altezza del baricentro. Per identificare la quota zG
occorre eseguire un’operazione di pesatura con il
veicolo inclinato ed applicare l’equazione di equilibrio
alla rotazione (si osservino la fig. 4 e le formule
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seguenti).
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Fig. 4 – Determinazione dell’altezza del baricentro. La procedura
consiste nel pesare uno degli assi dopo aver inclinato il veicolo.
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dove
Qai : carico verticale sull’asse anteriore sollevato;
P: peso totale del veicolo (= mtot ∙g, in cui g è
l’accelerazione di gravità);
mai : massa asse anteriore sollevato (Qai = mai ∙g);
h: altezza a cui viene sollevato l’asse anteriore (di
norma si fa in modo che h sia pari a circa il 30% del
passo del veicolo);
xG : posizione longitudinale del baricentro (ottenuta
con la formula 5);
l : passo del veicolo;
r : raggio esterno dello pneumatico.
Di solito, si esegue la medesima procedura girando il
veicolo (nel nostro caso sollevando l’asse posteriore) e
si calcola zG come media dei risultati ottenuti.
Naturalmente, inclinando il veicolo si assiste alla
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deformazione di molle e pneumatici a causa del
trasferimento di carico. Pertanto, al fine di ridurre
l’errore di misura, prima di inclinare il veicolo è bene
bloccare le sospensioni nella posizione che assumono
quando il mezzo è in piano. Per quanto riguarda gli
pneumatici, avendo essi una rigidezza verticale
notevolmente superiore rispetto a quella delle
sospensioni, non serve adottare particolari
accorgimenti. Al massimo, si può aumentare la
pressione di gonfiaggio degli pneumatici non sollevati,
onde compensarne la deflessione.
Oltre al metodo illustrato, ci sono anche altri modi per
determinare la posizione del baricentro. Uno di questi
consiste nel sospendere il veicolo mediante delle funi
ed osservare come esso si posiziona: il baricentro si
trova sulla verticale passante per il gancio di
sollevamento (fig. 5).
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Fig. 5 – Sospensione del veicolo per l’individuazione del
baricentro. Visto il processo di misura, questo metodo
può portare a notevoli errori se non eseguito con i
dovuti accorgimenti.
Altre procedure si basano, invece, sull’impiego di
impianti specifici, come la tilt table del Centro
Polifunzionale di Sperimentazione dell’Esercito (fig. 6) o
la piattaforma di cui dispone il TARDEC statunitense
(fig. 7). Quest’ultimo impianto consente anche di
determinare i momenti d’inerzia dei veicoli.
Fig. 6 – La tilt table presente presso il Centro Polifunzionale di
Sperimentazione dell’Esercito (http://www.reportdifesa.it/esercitoil-cepolispe-eccellenza-tecnico-ingegneristica-della-forza-armata-inpatria-ed-allestero/)
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Fig. 7 – L’impianto di misura delle caratteristiche inerziali dei veicoli
presente al TARDEC (Tank and Automotive Research, Development
and Engineering Center) – http://gvsets.ndiamich.org/publication.php?documentID=199
Infine, esiste la possibilità di stimare la posizione del
baricentro in tempo reale durante la marcia di un
veicolo, equipaggiandolo con determinati sensori ed
elaborando i dati acquisiti in maniera appropriata.
In questo articolo abbiamo visto cos’è il baricentro e
come si può individuare nella pratica. Cliccando qui
potrai invece capire come la posizione del baricentro
influisce sulla dinamica del veicolo.
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Tag:
baricentro
centro di gravità
centro di massa
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baricentro e
prestazioni del
veicolo.
APRILE 10, 2019
SHA
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6 RISPOSTE
 Commenti 6
Rosario

 Pingback 0
Dicembre 14, 2019 alle 8:53 pm
SHA
Complimenti per l’esposizione completa e chiarissima in ogni passaggio
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Rispondi
Manuel83


Dicembre 15, 2019 alle 12:55 pm
Grazie per l’apprezzamento. È un piacere.
Rispondi
Andrea

Aprile 23, 2020 alle 3:11 pm
Senza voi adesso avrei un 4 in fisica perché stavo ragionando da 1 ora e
mezza su un problema poi ho trovato per caso questo articolo chi ha
svoltato la giornata. Grazie mille
Rispondi
Manuel83


Aprile 23, 2020 alle 7:47 pm
E’ un piacere, Andrea. Grazie a te.
Rispondi
Alex Impegnatoo

Maggio 18, 2020 alle 11:46 am
Esprimo lo stesso giudizio di tutti… Non potevo avere modo migliore di
capire come trovare il baricentro in una macchina avendo cambiato
l’assetto ma ora la perfezzionero…. Grazie mille
Rispondi
Manuel83


Maggio 19, 2020 alle 5:08 pm
È un piacere Alex. Grazie a te.
Rispondi
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SHA
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