GRI 305-2 Emissioni indirette di GHG da consumi energetici (Scope 2) del Filo D’Oro Scope 2: emissioni indirette di ghg derivanti in questo caso dalla generazione di elettricità consumata dall’organizzazione La Rendicontazione delle emissioni di Scope 2 in tonnellate di CO2 avviene tramite le due tipologie di calcolo: Location Based e Market based Per calcolare le emissioni di Scope 2 in tonnellate di CO2, dobbiamo moltiplicare la quantità di energia elettrica consumata per il fattore di emissione. In questo caso, il fattore di emissione specifico per l'Italia è di 315 gCO2/kWh pe l’energia Local Based e 458,57 per l’energia Market Based NB: l'approccio market based mette in luce la scelta di approvvigionarsi da fonti di energia rinnovabile e il fattore di emissione nullo per i consumi derivanti da fonti di energia rinnovabile, con certificati d'origine. in italia dato che l’energia elettrica consumata nel 2021 e nel 2020 è Energia 100% rinnovabile con garanzia d'origine, avremo un fattore di emissione pari a zero per completare lo studio delle emissioni di scope 2 siamo andati a ricavare i fattori di conversione local based e market based relativi al 2021 in italia, tunisia, romania. i fattori li abbiamo ricavati dalle pubblicazioni terna relative al 2019 e , prt il market based ci siamo appoggiati al file relativo al sito aib european residual mixes colonna “co2(gco2/kwh2) La formula diventa: Emissioni di Scope 2 Local Based = Quantità di energia elettrica consumata (kWh) x Fattore di emissione della propria zona geografica (gCO2/kWh) / 1.000.000 Sostituendo i valori noti, abbiamo: Emissioni di Scope 2 Local Based = 7.029.114 kWh x 315 gCO2/kWh / 1.000.000 = 2.218,59 tonnellate di CO2 Quindi, le emissioni di Scope 2 Local Based associate al consumo di 7.029.114 kWh di energia elettrica in Italia nel 2021 sono di circa 2.219 tonnellate di CO2. In particolare l'approccio market based mette in luce la scelta di approvvigionarsi da fonti di energia rinnovabile (fattore di emissione nullo per i consumi derivanti da fonti di energia rinnovabile, con certificati d'origine). Ogni paese ha il proprio residual mix. Dato che in italia, come riportato dalla tabella, l’energia elettrica consumata nel 2021 e nel 2020 è Energia 100% rinnovabile con garanzia d'origine, in questo caso , seguendo l’approccio market based avremo un faattore di emissione pari a zero . LOCATION BASED:La metodologia location based considera l'intensità media delle emissioni di GHG delle reti sulle quali si verifica il consumo di energia, utilizzando principalmente i dati relativi al fattore di emissione medio della rete (mix nazionale). Il Location based «premia» i Paesi con un mix energetico più green. Es: Se il 70% dell’energia della Polonia viene prodotta in centrali a carbone, il coefficiente di emissione sarà molto più alto di quello della Danimarca, che invece ha un’alta percentuale di produzione di energia eolica. MARKET BASED La metodologia market-based considera le emissioni da elettricità che un'organizzazione ha intenzionalmente scelto con forma contrattuale (o la mancanza di tale scelta). Il calcolo market-based comprende anche l'uso di un residual mix se il livello di intensità delle emissioni dell'organizzazione, non è specificata nei suoi strumenti contrattuali (si sottrae al mix nazionale la produzione di energia rinnovabile dotata di certificati d'origine). In particolare l'approccio market based mette in luce la scelta di approvvigionarsi da fonti di energia rinnovabile (fattore di emissione nullo per i consumi derivanti da fonti di energia rinnovabile, con certificati d'origine). Ogni paese ha il proprio residual mix. GRI 303- Acqua e scarichi idrici Informativa 303-3 Prelievo idrico Informativa 303-4 Scarico di acqua Dalla tabella possiamo dedurre che i prelievi idrici avvengono esclusivamente tramite pozzo e tramite acquedotto, si tratta infatti di acque dolci Per quanto riguarda le zone a stress idrico delle sedi italiane di Il Filo D'Oro abbiamo notato, tramite lo strumento Acqueduct che ne sono maggiormente colpite quelle nelle località di Bari Palermo e Modena. Per quanto riguarda le sedi presso Monza e Pavia, esse sono caratterizzate da uno stress idrico di livello medio Notiamo infatti che dal 2018 al 2020 la quantità di prelievi idrici sia da pozzo che da acquedotto è diminuita proprio perché più della metà delle sedi italiane dell’organizzazione si trova in zone ad alto stress idrico