BladeGen Inseriamo diametri e numero di pale File/New/BladeGenModel Chiuso BladeGen, tasto destro sulla cella A2/Create New/ Geometry Geometry Inseriamo gli angoli delle pale per le due altezze pala: Ingresso: 0° (convenzione Ansys) Uscita mozzo: 51.4° Uscita apice: 72.3° NB: cambia il menu a tendina da Theta a Beta e cancella i punti di troppo Ricordati di fare Export Point Chiudi Design modeler. Destro sulla cella B2/Transfer data to new/ Turbogrid Turbogrid 1. Conferma la geometria: tasto destro su Topology set/Suspend object updates 2. Scegli il numero di nodi: Mesh data/Target passage mesh size. Controlla in basso a sinistra che non siano più di 500 000 3. Crea la mesh: tasto destro su mesh data/create mesh 4. Controlla la qualità della mesh su mesh analysis Chiudi Turbogrid Destro sulla cella C2/Transfer data to new/CFX CFX Pre Apri il setup (cella D2) e avvia la procedura guidata Tools/Turbomode: 1. Accertati che la tipologia di macchina sia corretta e imposta il tipo di analisi su stazionario 2. Crea i tre componenti di dominio: S1 stazionario (volume di inlet), R1 rotorico (volume di passage main) e S2 (volume di outlet), selezionando il blocco di mesh su “available volumes”. Per il rotore imposta la velocità di rotazione a -30000 rpm. 3. Nella schermata successiva impostiamo le condizioni al contorno: 1. Selezioniamo il modello per il fluido, dopo aver importato la libreria di Redlich Kwong come nella figura sottostante 2. Selezioniamo il modello di turbolenza e le condizioni al contorno come nella figura a seguire 3. Impostiamo l’interfaccia secondo il modello di frozen rotor e il phisical timescale pari a 0,0001 Manda avanti le altre facciate della procedura guidata Ti compariranno 2 warning sotto la figura: 1. Imposta il pitch ratio a 1 per le interfacce R1 to S1 e S2 to R1 2. Generiamo le tabelle delle proprietà del fluido per un range di pressioni adeguato alle condizioni al contorno Infine sotto “solver control” impostiamo il numero minimo e massimo di iterazioni CFX solution Per avviare il calcolo doppio click sulla cella D3. Ricorda di spuntare “double precision”