Dispensa di Ragioneria II edizione – preparazione per l’esame completo Elena Viero 1 Temi d’esame commentati – Sommario 13 gennaio 2014…………………………………………………………………………………………………pag.9 13 gennaio 2015…………………………………………………………………………………………………pag.18 18 gennaio 2016…………………………………………………………………………………………………pag.33 4 febbraio 2016………………………………………………………………………………………………….pag.42 13 giugno 2016…………………………………………………………………………………………………..pag.49 31 agosto 2016…………………………………………………………………………………………………..pag.57 19 gennaio 2017………………………………………………………………………………………………….pag.66 6 febbraio 2017……………………………………………………………………………………………………pag.76 26 giugno 2017…………………………………………………………………………………………………….pag.84 29 agosto 2017……………………………………………………………………………………………………pag.94 8 novembre 2017…………………………………………………………………………………………………pag.105 Legenda: *** = domande che si ripetono o simili @= argomenti non compresi del tutto [!] = domanda da rivedere 2 Introduzione, concetti generali Cap.1 “La formazione del Bilancio di esercizio : gli aspetti generali, la disciplina normativa e i principi contabili” Le istanze di conoscenza insite nel bilancio di esercizio -Spazi di DISCREZIONALITA’ che vanno colmati. Spazi che portano il “Risultato d’esercizio” e il “Patrimonio dell’impresa” ad assumere conformazioni e valori che dipendono dalle scelte che il compilatore effettua, oltre che dalle percezioni soggettive sul futuro. -> Quanto sono più cariche di INCERTEZZA e di LUNGA DURATA le operazioni del Ciclo Tipico -> Quanto maggiore è la Volontà del legislatore di lasciare non colmati alcuni spazi di discrezionalità = Tanto maggiore appare la necessità/opportunità per il compilatore di esercitare la propria discrezionalità tecnica e dunque di condizionare annualmente in qualche modo la misura del patrimonio e del reddito attraverso le politiche di bilancio. In Elenese significa : Lasciare spazi ampi di discrezionalità potrebbe dare luogo a distorsioni di rappresentazioni di bilancio. Nell’incertezza e nell’ampiezza di interpretazione, i compilatori fanno il buon e il cattivo tempo. Dalle slide: La discrezionalità nella compilazione del bilancio viene esercitata nella scelta di soluzioni alternative dei : 1. Criteri di Classificazione delle poste patrimoniali e reddituali (es. fair value come alternative treatment) – in generale quando è possibile una scelta di metodi/criteri. 2. Criteri di Valutazione delle operazioni in corso di svolgimento. Politiche di Bilancio -lecite (entro i limiti della normativa) -illecite (oltre i limiti della normativa). Es. domanda dall’appello del 6 febbraio 2017 4) Il bilancio è “strumento di comportamento” in quanto: *** a) è frutto del comportamento del redattore del bilancio b) tanti sono i possibili comportamenti da parte degli stakeholder c) consente di giudicare il comportamento di coloro che hanno gestito l’impresa d) possono essere utilizzati dal compilatore spazi di discrezionalità entro i limiti della normativa 3 Oggi si aggiunge, là dove possibile, una ulteriore possibile discrezionalità nella scelta dei “sistemi di riferimento” con conseguente adozione di principi diversi a fondamento del bilancio - Normativa nazionale (codice civile) - Principi contabili internazionali (ias/ifrs) Grado di Discrezionalità dipende da: 1.Rigore Norma Giuridica 2. Natura Specifica dell’attività d’impresa 3. Possibilità di scelte alternative del sistema di riferimento (norme nazionali o principi contabili internazionali) Il sistema normativo riguardante il bilancio di esercizio Normativa Europea -> Regolamento CE n.1606/2002 -> DUALISMO - Redazione del bilancio con norme nazionali - In forza agli Standard internazionali ias/ifrs questi ultimi da adottare da parte delle società quotate e da quelle che sono divenute obbligate i forza alla normativa (il d.lgs. n. 38/2005) con la quale il nostro Paese ha inteso ampliare lo spettro delle realtà interessare dagli ias/ifrs, esercitando la facoltà lasciata dal legislatore europeo ai singoli stati Tappa Miliare per effetto di alcune scelte di base che si possono così sintetizzare : *riconoscimento del valore strumentale della norma di legge rispetto all’obiettivo primo di conoscenza “la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio” *L’imposizione al compilatore di andare oltre la normativa di bilancio, laddove le sole informazioni previste per legge non riescano a perseguire il suddetto obiettivo; o addirittura la necessità per il reattore di bilancio di non applicare la norma di legge, quando questa applicazione non sia in linea sempre con lo stesso obiettivo * Scelta normativa Stato Patrimoniale e Conto Economico *Scelta di un sistema che accoglieva senza tentennamenti i valori storici quali valori di riferimento per la rappresentazione del patrimonio e del reddito. Con tale scelta si intendeva sottrarre completamente , dalla determinazione del reddito, la discrezionalità che si avrebbe introdotta se si fosse optato per i valori correnti , che avrebbero significato solo “ipotesi” irreali di transazione, cioè scambi di fatto mai avvenuti. n.b. con le recenti riforme la concezione unica del costo storico è cambiata. Accettazione del Fair Value. Problema di perturbazioni del mercato e di oggetti soggetti alla volatilità del mercato… OIC Nato nel 2001 dall’esigenza avvertita dalle parti private e pubbliche italiane di COSTITUIRE UN PUNTO DI RIFERIMENTO INEQUIVOCO connotato per la partecipazione ad esso di una vasta gamma di soggetti esprimenti differenziati interessi. L’OIC era ben consapevole che la funzione dei principi era di tipo esplicativo e integrativo. Il corpus dei principi diveniva infatti lo strumento di 4 cui di potevano fare carico tanti soggetti e anche le corti di giustizia per la predisposizione del bilancio , la sua lettura criticano la valutazione di correttezza dello stesso. Rilievo dell’OIC consacrato con la legge 11 agosto 2014 n.116 di conversione del decreto legge n.91/2014 che riconosce il ruolo e le funzioni dell’OIC stabilendo che l’Organismo Italiano di Contabilità, nella sua qualità di “istituto nazionale per i principi contabili “ comma1 a) Emana i principi contabili nazionali, ispirati alla migliore prassi operativa, per la redazione dei bilanci secondo le disposizioni del Codice Civile b) Fornisce supporto all’attività del Parlamento e degli Organi Governativi in materia di normativa contabile ed esprime pareri, quando ciò è previsto da specifiche disposizioni di legge o dietro richiesta di altre istituzioni pubbliche c) Partecipa al processo di elaborazione dei principi contabili internazionali adottati in Europa, intrattenendo rapporti con l’International Accounting Standards Board (IASB), con l’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) e con gli organismi contabili di altri paesi. Con riferimento a tali attività l’OIC si coordina con le Autorità nazionali che hanno competenze in materia contabile. Comma2 L’OIC persegue finalità di interesse pubblico, agisce in modo indipendente e adegua il proprio statuto ai canoni di efficienza e di economicità. Esso riferisce annualmente al Ministero dell’economia e delle finanze l’attività svolta. Il dualismo normativo riguardante il bilancio- nozioni importanti e ricorrenti - Il sistema di bilancio IAS/IFRS si fonda originariamente su presupposti diversi, con riguardo a : Soggetti cui l’informativa è primariamente destinata = Obiettivi di conoscenza = Utilizzabilità diretta di tale conoscenza = - Viene introdotto, rispetto al tradizionale sistema di valori storici, un sistema misto a valori storici e a “Fair Value” laddove l’obbligatorietà della scelta dei secondi in talune fattispecie valutative si unisce una facoltatività per altre, in ciò aumentando i livelli di discrezionalità nei processi di redazione e limitando la comparabilità spaziale di bilanci redatti con soluzioni diverse. Direttiva 2014/34/UE che ha trovato recepimento per quanto riguarda le imprese industriali e commerciali ordinarie, nel d.lgs. n. 139/2015, in vigore con i bilanci 2016. Per effetto di tale innovazione: - Si afferma la pluralità dei criteri generali : oltre al “costo” ci sono “costo ammortizzato”( impiego ai crediti e ai debiti) e il “fair value” Riconoscimento caduta del principio del costo come univoco criterio generale di valutazione 5 - Si definisce il “Fair Value” e se ne condiziona l’impiego all’attendibilità di una sua possibile misurazione Si prevede che alcune nuove scelte di valutazione in forza ai principi Ias/IFRS sani semplificate per imprese diverse da quelle ordinarie, introducendo peraltro la categoria delle micro-imprese. Le principali novità portate dal d.lgs. n. 139/2015 sulla formazione del bilancio in forma ordinaria sono: per i principi di redazione e per le valutazioni: • • • • • • L’inserimento nell’art. 2423 cod. civ. del principio della c.d. “rilevanza” o materiality L’introduzione dei postulati di bilancio (art. 2424 cod. civ.) della prevalenza della sostanza sulla forma” L’ammortamento dei costi di impianto e di ampliamento e dell’avviamento in base alla vita utile Il divieto di capitalizzare i costi di ricerca e i costi di pubblicità La valutazione dei crediti, dei debiti e dei titoli immobilizzati al costo ammortizzato L’obbligo di iscrivere nel corpo del bilancio gli strumenti finanziari derivati e di valutarli a fair value (possibile conseguenza della crisi del 2008) Per la rappresentazione dei valori e per gli schemi: • • • • • Le azioni proprie sono classificate a diretta deduzione del patrimonio netto E’ eliminata la sezione E del conto economico relativa a componenti straordinari di reddito; se di entità o di incidenza eccezionali devono essere indicati nella nota integrativa Sono introdotte alcune modifiche negli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico Sono eliminati i conti d’ordine, con corrispondente travaso delle relative informazioni nella nota integrativa E’ resa obbligatoria la redazione del rendiconto finanziario. 6 Bilancio Ordinario Determinazione Valore Fine Informativo Principi che presiedono la formazione del bilancio Bilancio Redatto Secondo gli IAS/IFRS Rivolto alla determinazione dell’utile Prelevabile nel rispetto dell’integrità del patrimonio Privilegia la tutela degli interessi dei creditori, sistema Bancocentrico È orientato a misurare il valore effettivo, le performance economiche dell’azienda e la capacità di generare flussi di cassa netti Prudenza e competenza economica , valutazioni fondate sul costo storico Allineare le valutazioni alle grandezze espresse dal mercato, con il fair value quale criterio dominante. Si propone di soddisfare , in particolare , le attese degli investitori attuali e potenziali , sistema Borsacentrico Cap.8 Assunti, principi e logica valutativa – Parte seconda “il bilancio di esercizio secondo i principi contabili internazionali” … Oltre ai singoli principi e alle interpretazioni, il corpus dei principi contabili internazionali è costituito dal conceptual framework , contenente il quadro concettuale di riferimento che presiede alla redazione del bilancio. Lo IASB ha emanato il framework nel luglio del 1989 e lo ha successivamente revisionato nel settembre del 2010. Pubblicazione del Framework= Cambiamento Radicale nel processo di formulazione dei principi contabili. Secondo il regolamento CE n 1606/2002, gli standard internazionali che le società europee devono adottare sono solo quelli previamente omologati dall’Unione Europea, in quanto ritenuti compatibili con le direttive comunitarie in materia contabile. A tal fine è stato attivato un “meccanismo di omologazione”, il cosiddetto Endorsement mechanism che postula il recepimento di ciascun principio solo in seguito all’approvazione della Commissione Europea. I principi omologati dagli organi a ciò preposti sono successivamente promulgati con Regolamento e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’unione Europea (GUUE) in ciascuna delle lingue ufficiali dell’Unione 7 Es. domanda dall’appello del 6 febbraio 2017 24) L’omologazione (endorsement) dei principi Ias/Ifrs da parte della Commissione Europea: a) è un atto della Commissione europea che precede l’emanazione da parte dello Iasb b) è un atto facoltativo della Commissione europea perché i principi Ias/Ifrssono immedia-tamente applicabili in forza al regolamento 1606/2002 c) viene effettuato da parte della Commissione europea dopo la pubblicazione dei principi nella Gazzetta ufficiale dell’Unione, sotto forma di regolamenti d) è condizione necessaria perché i principi emanati dallo Iasb possano essere applicati nell’Unione europea Riassunto Corpus di principi contabili dello IASB • • • Conceptual framework , contenente il quadro concettuale di riferimento che presiede alla redazione del bilancio. Nonostante esso non sia stato ad oggi omologato, costituisce comunque un riferimento essenziale per l’applicazione dei singoli IAS/IFRS : ciò non solo perché definisce il quadro concettuale in cui si inserisce l’adozione dei diversi principi, ma anche perché lo IAS 8 inserisce il Framework nella gerarchia delle fonti a cui fare riferimento per l’applicazione dei singoli standard; Un ampia gamma di singoli principi contabili volti a definire in maniera dettagliata specifiche fattispecie contabili, come la valutazione e l’iscrizione di singoli elementi attivi e passivi, la rappresentazione di peculiari operazioni di gestione, i problemi di bilancio di imprese che operano in determinati settori di attività; Le interpretation (i SIC/IFRIC) emanate ad integrazione dei singoli principi contabili. 8 Tema d’esame del 13 gennaio 2014 1) I bilanci differenziati : a) Sono bilanci di liquidazione, di fusione, di cessione e di rivalutazione b) Esprimono il risultato di gestione con contenuti differenti da quelli di un comune esercizio c) Sono documenti rivolti a classi particolari di interessi e per scopi di conoscenza specifici d) Sono redatti in momenti diversi Concetto presente nelle slide 2010-2011 Univr, domanda per Prof.ssa Rossignoli 2) Il postulato della “veridicità” che guida la redazione del bilancio di esercizio A) Non è applicabile perché non esiste una verità oggettiva del bilancio di esercizio B) Riguarda i criteri di valutazione C) Riguarda la coerenza dei dati contabili con la situazione effettiva dell’impresa D) Riguarda i criteri di classificazione delle poste nello stato patrimoniale. Vedi slide il sistema di bilancio secondo la normativa italiana 3) Il bilancio è uno strumento di conoscenza :*** a)esclusivo per gli stakeholder che esprimono interessi interni b) esclusivo per gli stakeholder che esprimono interessi esterni c)complementare per tutti gli interessi esterni d)nessuna delle precedenti risposta nelle slide le funzioni di bilancio Dalle Slide : Bilancio come strumento di conoscenza Bilancio Rendiconto Soddisfa le attese di informazione in capo a ciascuna classe di interessi – Ampliamento da soli “interessi interni” a “interessi esterni” Interessi interni : -conferenti capitali di rischio -Management -Dipendenti Interessi esterni: -clienti -fornitori -banche e altri finanziatori -obbligazionisti -soci di minoranza di controllate, controllante e collegate 9 -associazioni sindacali -consumatori e loro organizzazioni -stato È strumento ESCLUSIVO Interessi Esterni COMPLEMENTARE Interessi Interni n.b. : complementare per quanto riguarda gli interessi interni perché come si può vedere da Programmazione e Controllo c’è una sostanziale differenza tra la Contabilità Generale (Ragioneria Generale e Applicata) e la Contabilità Analitica (PeC) la quale evidenzia informazioni essenziali per il giusto management aziendale (costi etc…). Ci sono quindi diversi strumenti per orientare gli interessi interni (bilancio aziendale e analisi dei costi). 4) La disciplina del bilancio è inserita in un sistema normativo di tipo duale in quanto: a)esiste la disciplina nel bilancio d’esercizio e quella del bilancio consolidato b) esiste la disciplina nazionale (D.Lgs. 127/1991) e quella degli IAS/IFRS (D. lgs. 38/2005) c) esiste la disciplina fiscale (TUIR) e quella degli IAS/IFRS (D.lgs. 38/2005) d) esiste la disciplina nazionale (D. lgs. 127/1991) e quella fiscale TUIR 5) La cd. Rivalutazione economica si applica: a) In ottemperanza ad apposite leggi dello Stato Italiano b) In presenza di un conflitto tra clausola generale e una norma specifica in tema di valutazione delle attività e delle passività patrimoniali c) In casi di ingresso in un gruppo di imprese, allorchè si intendano applicare criteri di valutazione diversi d) In caso di valutazione delle partecipazioni secondo il criterio del patrimonio netto e dei valori in corso su ordinazione secondo il metodo della percentuale di completamento Dal libro : Per rivalutazione s’intende una “nuova valutazione”, di carattere straordinario, effettuata al fine di adeguare il sistema dei valori di bilancio per favorire una più corretta determinazione dei futuri redditi d’esercizio. Nell’ambito della rivalutazione occorre distinguere quella monetaria da quella economica, in quanto sono diverse le diverse ragioni e le corrispondenti metodologie di applicazione. La rivalutazione monetaria è in stretta relazione a una repentina e consistente modificazione del valore della moneta. In tal caso i valori di bilancio non esprimono più il valore effettivo dei beni, in quanto si è modificato il metro di misurazione. La rivalutazione economica è in relazione alla circostanza che i valori di bilancio non esprimono più il valore effettivo, in quanto è intervenuta una modificazione della situazione economica dei beni nella combinazione aziendale (esempi : terreno che da agricolo è diventato edificabile). Rivalutazione economica prevista dalla legge e se c’è la legge è obbligatoria Rivalutazione monetaria , vedi esame del 19 gennaio 2017 : 10 16) La rivalutazione monetaria: a) deve essere prevista dalla legge e può essere sia obbligatoria, sia facoltativa b) può essere prevista dalla legge ed è sempre obbligatoria c) deve essere prevista dalla legge ed è sempre obbligatoria d) può non essere prevista per legge ed è facoltativa Dalle Slide 15.Immobilizzazioni materiali 2016-2017 pagina 5 Rivalutazioni Economiche ex. Art. 2423, comma 4 (cd. Deroga obbligatoria) ex lege di Rivalutazione (cd. Monetarie) -facoltative -obbligatorie Leggi di rivalutazione : 1975, 1983, 1990, 1991, 2000, 2001, 2005, 2008, 2009, ecc. 6) il rispetto del principio di prudenza disciplinato dall’art. 2423 bis c.c. prevede che, nel bilancio di esercizio:*** a) possono essere iscritte le perdite presunte b) devono essere iscritte tutte le perdite, sia certe sia presunte c) devono essere iscritte le perdite presunte solo se superiori ai ricavi realizzati d) possono essere iscritte le perdite solo se certe Da i “Principi generali di Redazione del Bilancio di esercizio” PRINCIPIO DI PRUDENZA = Realizzazione e Prudenza = Principio di Dissimmetria Utili sono se certi Perdite ANCHE SOLO PROBABILI (quindi sia Certe che Probabili) 7) si è in presenza del fenomeno della “dipendenza rovesciata” quando : a) i valori di bilancio finiscono per essere influenzati dalla disciplina fiscale b) i valori fiscali finiscono per essere influenzati dalla disciplina civilistica c) i valori fiscali finiscono per essere influenzati dalla disciplina IAS/IFRS d) le differenze temporanee portano ad iscrivere imposte anticipate e differite Dagli appunti: Relazione tra Risultato Ante Imposte (R.A.I) e Reddito Imponibile è molto complessa e ha dato adito a numerosi dibattiti Le imposte sul reddito traggono base dal Conto Economico Questo dato di fatto ha portato alla luce il problema dell’ INFLUENZA della normativa Fiscale sulla redazione del bilancio d’esercizio. 11 = Dipendenza Rovesciata : il conto Economico dipende dalla dichiarazione dei redditi. Di conseguenza il conto economico viene redatto in maniera strumentale per avere “meno” tasse possibili. 8)Un componente positivo di reddito derivante dalla cessione di un bene è imponibile quando : a) avviene l’incasso del relativo credito b) risulta da un accertamento fiscale c) la proprietà del bene è trasferita all’acquirente d)i costi sostenuti per realizzare quel ricavo risultano deducibili Dagli appunti da i Principi Generali di Redazione del Bilancio di Esercizio 3)PRINCIPIO DI REALIZZAZIONE *I ricavi sono riconosciuti al momento di realizzazione dello Scambio Rilievo della fase del Ciclo di Scambio – Convenzionalità del momento prescelto *Quando si vuole riferire la “realizzazione” non già a Ricavi (o a costi) ma a Valori differenziali (margini, utili,…) è necessario considerare altresì il PRINCIPIO DI CORRELAZIONE ai ricavi realizzati sono contrapposti i costi “correlati” e quelli “svaniti”. Ne consegue il riconoscimento degli utili e delle perdite cd. Realizzati 9) i crediti per imposte anticipate trovano allocazione nello Stato Patrimoniale ex art 2424 c.c. e in quello Ias/Ifrs rispettivamente nelle seguenti voci: a) C)II)4-ter) e Imposte anticipate iscritte nell’attivo non corrente b)C)II)4-ter) e Imposte anticipate iscritte nell’attivo corrente c) B)III)2)b) e imposte anticipate iscritte nell’attivo non corrente d)B)III)2)b) e imposte anticipate iscritte nell’attivo corrente 10) Secondo quanto previsto dall’art. 2424 bis c.c., le partecipazioni si presumono immobilizzate se sono : a) partecipazioni di controllo o di collegamento b) partecipazioni di controllo non destinate alla vendita c) partecipazioni di minoranza acquisite con l’idea di detenerle durevolmente d) partecipazioni di collegamento o di controllo purché destinate alla vendita (definizione) 11) Nel conto economico ex art.2425 c.c., La svalutazione non straordinaria delle rimanenze finali di prodotti in corso di lavorazione trova iscrizione nella voce : a)A)2 con segno – b)A)3) con segno – c) B)11) con segno – d)11)con segno + 12 Dal libro :Esercizio 7.”La svalutazione dei prodotti finiti e dei crediti commerciali” da “Esercizi in tema di bilancio d’impresa”.Vol.1 L’art. 2425 cod.civ. non prevede, infatti , alcuna “area” del conto economico destinata ad accogliere le componenti reddituali di natura straordinaria (avuto riguardo , ad esempio, alla loro episodicità, al loro carattere non ricorrente , all’eccezionalità degli importi o, ancora, alla non afferenza tipica). Nel modello di conto economico previsto dal legislatore tutti i valori di costo e di ricavo vanno alloccati all’area di loro pertinenza a prescindere da qualsivoglia altra valutazione in ordine a una loro presunta natura di componenti reddituali straordinarie. Le osservazioni svolte suggeriscono un’ultima annotazione. Si è detto che lo schema dell’art. 2425 cod.civ. non prevede alcuna “area” ad hoc destinata ad accogliere i proventi e gli oneri straordinari. Ad avviso di chi scrive, i proventi e gli oneri qualificabili come straordinari perché di entità eccezionale, ovvero non ricorrenti potranno, in linea di principio, essere iscritti nelle classi di valore a cui pertengono, se nel caso integrando le voci del conto economico, e dandone, poi, adeguata disclosure in nota integrativa. Di conseguenza una svalutazione non straordinaria viene assegnata alla voce di pertinenza e stop. 12) nel bilancio ias/ifrs, le plusvalenze straordinarie derivanti dalla cessione di un immobile non strumentale: a) trovano iscrizione soltanto nella sezione “comprehensive income”, cioè sotto l’utile di esercizio b) trovano iscrizione fra l’EBITDA e l’EBIT c)trovano iscrizione nella sezione dei componenti straordinari d) trovano iscrizione prima dell’Ebitda Ebit vs Ebitda 1. Risultato operativo EBIT 2. Risultato ante imposte 3. Risultato delle attività operative continuative 1= performance reddituale della gestione operativa complessivamente intesa 2= EBIT – componenti reddituali della gestione finanziaria 3= risultato di periodo prima di considerare l’impatto reddituale dei componenti classificati come “attività non corrente” o gruppo di dismissione classificata come posseduta per la vendita Margine operativo lordo che prescinde da AMMORTAMENTI e SVALUTAZIONI: EBITDA *EBITDA = “risultato operativo complessivo” Considera componenti atipici ritenuti non ricorrenti (accantonamenti eccezionali per ristrutturazioni aziendali etc.) → performance della gestione operativa nel suo complesso. Comprendendo quindi elementi TIPICI sia ATIPICI =gestione operativa al LORDO di ammortamenti e svalutazioni - AMMORTAMENTI 13 - SVALUTAZIONI =*EBIT = risultato operativo ordinario - Componenti reddituali della gestione finanziaria es. proventi/oneri finanziari, rettifiche di valore di attività e passività finanziarie Risultato ANTE IMPOSTE 13) in base al criterio di riclassificazione dello stato patrimoniale per pertinenza gestionale, il saldo dei conti correnti deve essere iscritto: a) il saldo attivo dell’attivo a breve e il saldo passivo nel passivo a breve b)il saldo attivo nell’attivo corrente e il saldo passivo nel passivo corrente c) sia il saldo attivo sia il saldo passivo sono iscritti nel capitale circolante operativo netto d) sia il saldo attivo sia il saldo passivo sono iscritti nella posizione finanziaria netta 14) in base al criterio di riclassificazione del conto economico a ricavi e costo del venduto, un rimborso dei costi di trasporto sostenuti per conto di un cliente deve essere iscritto:*** a) area di gestione straordinaria b)nell’area di gestione accessoria c)nell’area di gestione caratteristica d)nell’area di gestione finanziaria Vedi pagina 62 e 63 di questa dispensa 15)L’indice di rotazione del magazzino esprime un: *** a) un numero di giorni b) un valore in euro c) un numero di volte d) nessuna delle risposte precedenti è corretta (Definizione) Vedi pagina 25-26 di questa dispensa 16) ai fini della redazione del rendiconto finanziario gli ammortamenti sono :*** a) una fonte di disponibilità monetarie nette b) un costo non monetario il cui effetto riduttivo sul reddito operativo deve essere neutralizzato c) una fonte di disponibilità monetarie nette a livello di gesione reddituale/operativa ed un impiego a livello di gestione investimenti/disinvestimenti d)un impiego di disponibilità monetarie nette Vedi pagina 22 di questa Dispensa 14 17) Ai sensi dei principi contabili nazionali la valutazione delle partecipazioni in base al criterio del patrimonio netto: a) è un obbligo b) è una facoltà senza alcun vincolo c) è una facoltà condizionata al verificarsi di alcune condizioni d) non è mai possibile dal libro pagg 355,356, 357,358 • applicabile in partecipazioni di società collegate e controllate • la controllante (investitrice) deve avere influenza sulla controllata/collegata • la partecipazione deve avere una prospettiva di lungo termine 18) Si assuma a riferimento la valutazione di un immobile costruito in economia. La valutazione risulta più prudente:*** a) incrementando i costi capitalizzati, nel rispetto della normativa vigente b) diminuendo i costi capitalizzati, nel rispetto della normativa vigente c) capitalizzando anche gli oneri finanziari d) nessuna delle precedenti risposte è corretta Vedi domanda 9 esame del 6.febbraio.2017 Pag 212 […] di conseguenza, la verifica di congruità , che discende da ragioni di prudenza , ha lo scopo di evitare che un costo ammortizzabile sia sopravvalutato, compromettendo così la presumibile reintegrabilità del costo stesso nei successivi esercizi. Tale verifica rientra nelle prescrizioni del codice civile. Infatti l’obbligo, previsto dall’articolo 2426, n 3, c.c. di iscrivere “ a minor valore” l’immobilizzazione che alla data della chiusura dell’esercizio risulti durevolmente di valore inferiore al costo (di acquisto o di produzione), si pone anche nella fase di prima iscrizione del valore nel bilancio. Ciò comporta quanto segue: determinato per via di stima, con il supporto di appropriate ricerche di prezzo alternativo di mercato, nel caso in cui esso esista e il raffronto sia significativo e attendibile; o ancora , ben più complesse indagini sulla recuperabilità dei costi da capitalizzare con l’uso del bene realizzato. con l’ammortamento Qualora dalle analisi emergessero incertezze sul valore stimato dell’immobilizzazione deve essere iscritto in bilancio, per ragione di prudenza, l’ammontare recuperabile con l’ammortamento. In pratica : la diminuzione di costi capitalizzati implica un aumento dei costi in Conto Economico (perché se non li capitalizzo allora vuol dire che mi rimangono nel conto economico). In questo modo, mettendo questi costi nel conto economico si realizza una previsione “pessimista”: E’ come se per prudenza mettessi questi costi in conto economico secondo l’ipotesi che non riesca a capitalizzarli e quindi la situazione contabile mi darà un’immagine del peggiore dei casi possibili. 19)Al 31 dicembre 2013 la società Alfa vanta crediti commerciali per un valore nominale pari a euro 400.000. La società ha iscritto a Conto Economico una svalutazione pari a 1.600 euro. Sapendo che il fondo svalutazione crediti determinato in base alla disciplina fiscale al 1° gennaio 2013 era pari a euro 19.000, la svalutazione crediti deducibile fiscalmente : a) è pari a euro 1.000, giacché sommando questa quota al fondo svalutazione crediti esistente esso raggiunge il massimo importo riconosciuto fiscalmente 15 b) è pari a euro 2000, giacché ai sensi del TUIR la svalutazione crediti è deducibile nel limite dello 0,5% del valore nominale dei crediti c) è pari a euro 1600, giacché ai sensi del TUIR i coti sono deducibili solamente nella misura in cui transitano da Conto Economico d) nessuna delle risposte precedenti è corretta 20) Nel corso del 2014, la società alfa ha realizzato una plusvalenza di euro 50.000 per la cessione un immobile posseduto da più di tre anni; la società opta , ai fini fiscali , per il differimento della stessa su 5 esercizi (art. 86 del TUIR). Tenuto conto dell’aliquota fiscale IRES del 27,5%, la società Alfa rileva nel Conto Economico al 31 dicembre 2014: a) imposte anticipate, per euro 13.750 b) imposte differite, per euro 11.000 c)storni di imposte anticipate, per euro 13.750 d) storni di imposte differite, per euro 11.000 Spiegazione 1) 4/5 di 50000 = variazione diminutiva di 40.000 2) 27,5% della variazione diminutiva = 27,5%*40.000 = 11000 21) in data 10 febbraio 2014 la società Alfa acquista azioni quotate con finalità speculative per un valore pari a euro 4000. Al termine dell’esercizio , in seguito all’aumento delle quotazioni in borsa, il valore di mercato delle azioni risulta pari a 4.800. La società Alfa rileva nel Conto Economico al 31 dicembre 2014 redatto secondo la disciplina nazionale: a) A)5) Altri ricavi e proventi, per euro 800 b)D)18)a) Rivalutazioni di partecipazioni, per euro 800 c)D)19)c) Rivalutazioni di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni, per euro 800 d) nessuna delle precedenti risposte è corretta Spiegazione si iscriverà una plusvalenza in conto economico se al momento della vendita il valore di mercato è superiore al valore contabile delle azioni iscritte in stato patrimoniale 22) la determinazione della base imponibile fiscalmente postula: a)il calcolo del reddito netto dell’esercizio e delle variazioni aumentative e diminutive temporanee derivanti dall’applicazione delle norme del TUIR b) il calcolo del reddito ante – imposte dell’esercizio e delle variazioni aumentative e diminutive temporanee derivanti dall’applicazione delle norme del TUIR c)il calcolo del reddito netto dell’esercizio e delle variazioni aumentative e diminutive temporanee e permanenti derivanti dall’applicazione delle norme del TUIR d)il calcolo del reddito ante - imposte dell’esercizio e delle variazioni aumentative e diminutive temporanee e permanenti derivanti dall’applicazione delle norme del TUIR Da ricordare l’esistenza delle Differenze Temporanee e Permanenti! 16 23) la valutazione dei lavori in corso su ordinazione secondo il metodo della percentuale di completamento conduce a rilevare in conto economico il margine maturato a condizione che: a) tale margine non sia inferiore all’acconto ricevuto dal cliente b) tale margine sia positivo e si iscriva per il medesimo importo un fondo per rischi e oneri futuri c) tale margine sia positivo e l’utile che ne deriva si consideri non distribuibile d) tale margine si consideri realizzato alla luce dello stato avanzamento lavori raggiunto e il cliente si possa considerare solvibile Spiegazione : “cliente si possa considerare solvibile” concetto che introduce il rischio di perdita durante i lavori in corso 24) la società Alfa possiede un marchio a vita utile indefinita. In vista della preparazione del bilancio di esercizio in conformità di principi contabili internazionali Ias/Ifrs la società deve: *** a) rivalutare il bene al fair value, se quest’ultimo è superiore al valore contabile b) eseguire il test di impairment, salvo situazioni eccezionali c) ammortizzare il bene a quote costanti d) ammortizzare il bene secondo quanto previsto dal TUIR vedi domanda 14 esame del 6.febbraio.2017 14) la società alfa possiede un marchio a vita utile definita. In vista della preparazione del bilancio di esercizio in conformità ai principi contabili internazionali ias/ifrs la società deve:*** a) ammortizzare il bene ed effettuare il test di impairment in presenza di sintomi di perdita di valore b) rivalutare il bene al fair value, se quest’ultimo è superiore al valore contabile c) eseguire necessariamente il test di impairment d) ammortizzare in bene secondo quanto previsto dal TUIR 17 Tema d’esame del 13 gennaio 2015 1) I principi Ifrs di nuova emanazione: a) devono essere omologati – dopo l’emanazione da parte dello IASB – dalla Commissione Europea, assistita da ARC ed EFRAG b) entrano subito in vigore dopo l’approvazione da parte dello IASB per effetto del regolamento CE 1606/2002 c) richiedono l’omologazione dei governi nazionali non appena sono approvati dallo IASB d) per essere applicati in Italia necessitano del parere favorevole dell’Organismo Italiano di Contabilità Vedi pag. 6 di questa Dispensa , tema d’esame del 6 febbraio 2017 + pag 489. Slide “Il sistema di bilancio secondo gli ias/ifrs” (da correggere) 2) Il sistema” duale” in Italia a)è una scelta conseguente all’adozione del regolamento CE 1606/2002 b)prevede strutture e contenuti di bilancio diverse per imprese “grandi” e “piccole-medie” c) è una scelta del legislatore italiano per rendere più attrattivo il nostro Paese agli investimenti stranieri d) prevede una scelta obbligata (tra disciplina nazionale e disciplina Ias/Ifrs) che può essere derogata in casi eccezionali Spiegazione :In questo caso non c’è niente da capire. Il sistema duale deriva dall’adozione del regolamento CE 1606/2002 Dal libro :“Secondo il regolamento (CE) n° 1606/2002, gli standard internazionali che le società europee devono adottare sono solo quelli previamente omologati dall’Unione Europea, in quanto ritenuti compatibili con le direttive comunitarie in materia contabile.” 3) L’adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS è vietata per: a)le società che hanno la facoltà di redigere il bilancio in forma abbreviata b) le società che sono tenute a redigere il bilancio consolidato c) tutte le società non quotate d) le società che sono controllate da una società quotata Dalle Slide “Il Sistema di Bilancio in Italia” ESCLUSIONE : • Bilancio di imprese MINORI (che possono redigere il bilancio in forma abbreviata ex 2435-bis) • Bilancio individuale di imprese di assicurazioni non obbligate ad adottare i principi IAS/IFRS 18 4) L’equilibrio fra attività, passività e mezzi propri evoca : a) l’aspetto patrimoniale della gestione b) l’aspetto reddituale della gestione c) l’aspetto finanziario della gestione d) l’aspetto industriale della gestione qui attività, passività e mezzi propri Stato Patrimoniale. 5) L’obbligo di cui all’art. 2423-bis c.c. che impone di tener conto “della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo”, sottende e richiama, per interpretazione condivisa, i contenuti del: a) Principio di prevalenza della sostanza sulla forma b) Principio di prudenza c) Principio di realizzazione d) Principio di costanza dei criteri di valutazione Si riferisce al secondo punto de “I principi generali di redazione del bilancio di esercizio” Principi = nozioni guida fondamenti seguiti per la redazione del bilancio di esercizio 2)La rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo conto della sostanza dell’operazione o del contratto -> principio della prevalenza della sostanza sulla forma -> da considerare già nella fase di rilevazione 6) L’utilizzo del bilancio come strumento di comportamento: *** a) È lecito se effettuato nell’ambito dei principi e dei criteri previsti dalla normativa b) È comunque vietato in quanto espressione di politiche di bilancio c) È comunque ammesso quando le politiche di bilancio sono tali da rendere le valutazioni di bilancio conformi alla norma fiscale d) È lecito, limitatamente alla possibilità di utilizzo della deroga obbligatoria 7) Le merci presenti in magazzino a fine esercizio trovano iscrizione: a) Nella voce C)I.4) dell’attivo di stato patrimoniale e, a riduzione del Costo della Produzione, nella voce B)11) di Conto Economico b) Nella voce C)I.3) dell’attivo di stato patrimoniale e, a incremento del Costo della Produzione , nella voce B)11) di conto economico c) Nella voce C)I.3) dell’attivo di stato patrimoniale e, a incremento del Valore della produzione, nella voce A)2) di conto economico d) Nella voce C)I.4) dell’attivo di stato patrimoniale e, a riduzione del valore della produzione , nella voce A)2) di conto economico 19 Conto Economico A)Valore della Produzione 2) Variazione Rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti. Rf - Ri Conto Economico B) Costi della produzione 11) Variazione Rimanenze di materie prime , sussidiarie , di consumo e di merci Ri - Rf Rimanenze Finali > Rimanenze iniziali Aumento (segno positivo) Rimanenze finali < rimanenze iniziali Diminuzione (segno negativo) Rf – Ri > 0 Rf – Ri < 0 Diminuzione (segno negativo) Aumento (segno positivo) Ri – Rf < 0 Ri – Rf > 0 8) Lo schema di conto economico prescritto dal codice civile nell’ambito della macroclasse B) Costi della produzione classifica i valori :*** a) per natura , salvo le variazioni delle rimanenze e gli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni b) in parte per natura e in parte per destinazione c) in base al criterio finanziario d) in base al criterio della destinazione Spiegazione Stato Patrimoniale Classificato secondo DESTINAZIONE (attività) NATURA per le passività Conto Economico Classificato per NATURA (con eccezione per le VARIAZIONI delle RIMANENZE e gli INCREMENTI di IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI Concetto Ripreso a pagina 41 della Dispensa 9) Nei bilanci redatti secondo gli ias/ifrs , la differenza tra il capitale netto finale e iniziale : a) È pari alla somma del reddito e della variazione di determinate riserve di patrimonio netto : la differenza si identifica con il comprehensive income b) È pari al reddito d’esercizio al netto della rivalutazione del fair value c) È pari al reddito al netto del comprehensive income d) È pari alle variazioni delle riserve di patrimonio netto escluse dal comprehensive income Dalle slide “05. Il sistema di bilancio secondo gli IAS – IFRS 2016 – 2017” 1. Le mutue relazioni che sussistono tra reddito e capitale. La logica di bilancio prevede una diversa codeterminazione della situazione patrimoniale e del risultato economico dell’esercizio : Ct1 – Ct0 ≠ R 20 Bensì Ct1 – Ct0 = R (reddito ) + ∆Ris. Pn (Variazioni delle riserve di Patrimonio netto) 2. Alcune variazioni patrimoniali non trovano iscrizione a conto economico, ma confluiscono direttamente tra le riserve di patrimonio netto Ct1 – Ct0 ► Reddito “Comprehensive income “ ►∆ Riserve di Patrimonio Netto Ct1 – Ct0 = differenza tra Capitale Netto Finale e Capitale Netto Iniziale = Somma di Reddito e Variazione di determinate riserve di patrimonio netto = Comprehensive Income ∆riserve di patrimonio netto = ∆riserve di stato patrimoniale 10) Nell’impianto della normativa italiana sul bilancio , la deroga ex 2423, 4^ comma è obbligatoria : a) Perché se fosse facoltativa si ammetterebbe implicitamente per legge di poter redigere un bilancio non veritiero e non corretto b) Per assecondare l’interesse del compilatore del bilancio a rivalutare le voci c) Perché non sono previste norme facoltative nella legislazione sul bilancio d) Perché solo rendendo la deroga obbligatoria si possono favorire i stakeholders 11) Nello Stato Patrimoniale riclassificato in base al criterio per pertinenza gestionale, la posizione finanziaria netta (PFN) comprende (tra l’altro) :*** a) I mutui passivi, i debiti finanziari verso società controllate, le disponibilità liquide b) I mutui passivi, i debiti commerciali verso società controllate, gli scoperti di conto corrente c) I debiti verso banche, il fondo TFR , le cambiali attive d) I debiti verso banche , i debiti per imposte differite, le disponibilità liquide Spiegazione: Posizione Finanziaria Netta (PFN) * D) del Passivo di Stato Patrimoniale che contiene - obbligazioni (a lungo termine) - debiti vs banche (a lungo termine) -risconti attivi (su leasing decennale) E disponibilità liquide = C) IV del Attivo di Stato Patrimoniale Stanno in questa relazione = D) passivo di stato patrimoniale – C)IV attivo di stato patrimoniale 12) Quando non straordinaria, la svalutazione di un marchio e il relativo fondo svalutazione trovano rispettivamente iscrizione : a) Nella voce B)10)c) del conto economico e nella voce B)I.4) nell’attivo di stato patrimoniale (con segno “meno”) b) Nella voce B)10)d) del conto economico e nella voce B)I.4 dell’attivo di stato patrimoniale (con segno “meno”) c) Nella voce B)10)d) del conto economico e nella voce B)I.3) dell’attivo di stato patrimoniale (con segno “meno”) 21 d) Nella voce B)10)c) del conto economico e nella voce B)3) del passivo di Stato Patrimoniale Spiegazione: Conto Economico B) Costi della produzione 10)ammortamenti e svalutazioni c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni Stato Patrimoniale B)Immobilizzazioni I)Immateriali 4) concessioni, licenze , marchi 13) Ai fini del calcolo del reddito imponibile , Alfa Spa decide di differire su 5 anni la tassazione di una plusvalenza di 2000. In tale prospettiva deve effettuare:*** a) Una variazione in diminuzione di 1600 e stanziare le correlate imposte differite (passive) b) Una variazione in diminuzione di 1600 e stanziare le correlate imposte anticipate c) Una variazione in aumento di 1600 e stanziare le correlate imposte differite d) Una variazione in aumento di 400 e stanziare le correlate imposte anticipate Le variazioni in diminuzione e le imposte differite sono la stessa cosa! 14) Ai fini della redazione del rendiconto finanziario e in particolare del calcolo del flusso di cassa della gestione operativa : a) Al flusso di CCN della gestione operativa deve essere sottratta la variazione aumentativa delle rimanenze di magazzino b) Al flusso di CCN della gestione operativa deve essere sottratta la variazione aumentativa dei debiti commerciali c) Al flusso di CCN della gestione operativa deve essere sommata la variazione aumentativa dei crediti commerciali d) Al flusso di CCN della gestione operativa deve essere sommata la variazione aumentativa delle rimanenze di magazzino Calcolo del Flusso Monetario Complessivo(Redazione Rendiconto Finanziario) Reddito Operativo (Ebit) xxx + ammortamenti + accantonamenti fondi rischi e oneri XXX + altri componenti negativi non monetari xxx - Altri componenti positivi non monetari xxx - Imposte pagate xxx ______________________________________________________________ = CASH FLOW OPERATIVO A cui poi si dovrà aggiungere / sottrarre +∆‾ Flusso di CCN operativo -∆⁺ Flusso di CCN operativo 22 Flusso di CCN da attività operativa corrente (= Flusso di CCN operativo) - ∆ in aumento dei crediti commerciali, oppure + ∆ in diminuzione dei crediti commerciali xxx + ∆ in diminuzione magazzino, oppure - ∆ in aumento magazzino + ∆ in aumento debiti commerciali , oppure - ∆ in diminuzione debiti commerciali - ∆ in diminuzione debiti tributari, oppure + ∆ in aumento debiti tributari [+ Variazione in diminuzione CCN] oppure [– Variazione in aumento CCN] = Flusso monetario da ATTIVITÀ OPERATIVA corrente (=flusso di cassa operativa) Flusso di cassa da attività di INVESTIMENTO - Investimenti in fabbricati, impianti, ect… + Disinvestimenti Flusso di cassa da ATTIVITÀ FINANZIARIE + ∆ ⁺ capitale sociale - ∆‾ capitale sociale - Dividendi distribuiti + accensione finanziamenti - Rimborso finanziamenti - Oneri finanziari netti xxx xxx xxx xxx xxx xxx 3 aggregati 1) Flusso di Attività Operativa 2) Flusso di Attività di Investimento 3) Flusso di Attività di Finanziamento Dalla Disponibilità netta n alla Disponibilità netta n+1 : Disponibilità monetarie nette anno n xxx + 1) Flusso di attività operativa xxx + 2) Flusso di attività di investimento xxx + 3) Flusso di attività di finanziamento xxx --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------= +(1+2+3 = Flusso di cassa complessivo = Disponibilità monetaria netta anno n+1 – Disp. Mon. Netta anno n) ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------= Disponibilità Monetaria Netta anno n+1 Riassumendo: [Disp. Mon. Netta anno n] + Flusso di cassa complessivo (1+2+3) = Disp. Mon Netta anno n+1 23 Per calcolare la disponibilità monetaria netta Disponibilità monetaria netta anno n = [Casse e banche anno n] + [Banca c/c passivo nell’anno n ] Disponibilità monetaria netta anno n+1 = [Casse e banche anno n+1] + [Banca c/c passivo nell’anno n+1] Con i diversi modi di trovare queste informazioni poi si possono fare delle verifiche per capire se si ha calcolato bene il flusso di cassa complessivo. 15) Ai sensi dell’art. 2426 c.c., integrato e interpretato in forza dei principi contabili nazionali, non devono mai concorrere alla formazione del costo di produzione: a) I costi indiretti amministrativi e commerciali b) I costi indiretti amministrativi e industriali c) Tutti i costi indiretti d) I costi indiretti generali e industriali Questa domanda si risponde anche con l’aver studiato PEC 16) L’indice di redditività operativa (ROI) si calcola rapportando: a) Reddito operativo e capitale investito ed è scomponibile nell’indice di redditività delle vendite e nell’indice di rotazione del capitale investito b) Reddito operativo e capitale circolante netto operativo ed è scomponibile nell’indice di redditività delle vendite e nell’indice di rotazione del capitale circolante netto operativo c) Reddito operativo e ricavi di vendita ed è scomponibile nell’indice di redditività delle vendite e nell’indice di rotazione del capitale investito d) Reddito operativo e ricavi di vendita ed è scomponibile nell’indice di redditività netta e nell’indice di rotazione del capitale investito 24 Analisi di Redditività della Gestione Operativa Redditività del capitale investito 𝑅𝑅𝑅𝑅 𝑅𝑅𝑅𝑅 𝐶𝐶𝐶𝐶 𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 𝐶𝐶𝑣𝑣 = Redditività delle vendite = Rotazione del capitale investito 𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶(𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣) 𝑅𝑅𝑅𝑅 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑉𝑉 = Rotazione del capitale circolante 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑉𝑉 𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶(𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉) 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑉𝑉 𝐶𝐶𝐶𝐶 Venduto/360 = anno commerciale *in ipotesi valori medi di periodo Tassi di incidenza Dei costi operativi Durata media debiti commerciali Rotazione dei crediti commerciali Rotazione dei debiti commerciali 𝐴𝐴𝑐𝑐𝑎𝑎𝑎𝑎𝐶𝐶𝑐𝑐𝑉𝑉𝐶𝐶 ∗ 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑑𝑑𝐶𝐶𝑉𝑉𝐶𝐶 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑑𝑑𝐶𝐶𝑉𝑉𝐶𝐶 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶 ∗ 𝑐𝑐𝑐𝑐𝑎𝑎𝑎𝑎𝐶𝐶𝑐𝑐𝑉𝑉𝐶𝐶/360 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑉𝑉 𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝐶𝐶 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶 ∗ Durata media del magazzino 𝑔𝑔𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉𝑔𝑔𝑉𝑉 ∗ 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑉𝑉𝑅𝑅 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑐𝑐 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉/360 Durata media dei crediti commerciali Rotazione del magazzino 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑉𝑉𝑅𝑅 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑐𝑐 𝑣𝑣𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑎𝑎𝑉𝑉𝑅𝑅 𝐺𝐺𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉𝑔𝑔𝑉𝑉 ∗ 𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝐶𝐶 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶 ∗ 𝑣𝑣𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑉𝑉/360 Riassumendo : • 𝑅𝑅𝑅𝑅 • A sua volta l’indice di rotazione del capitale investito 𝐶𝐶𝑣𝑣 si scompone in 𝑅𝑅𝑅𝑅 𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 rotazione del capitale circolante • e in 𝑉𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 𝑉𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 𝐶𝐶𝑣𝑣 𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 𝐶𝐶𝑣𝑣 viene chiamata anche 𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 𝐶𝐶𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐 L’indice di rotazione del capitale circolante viene a sua volta scomposto in altri indici 25 Magazzino Durata media del magazzino : 𝑮𝒊𝒂𝒄𝒆𝒏𝒛𝒆 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒗𝒆𝒏𝒅𝒖𝒕𝒐 Crediti Commerciali Durata media dei crediti Commerciali : 𝑪𝒓𝒆𝒅𝒊𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒓𝒄𝒊𝒂𝒍𝒊 𝑽𝒆𝒏𝒅𝒊𝒕𝒆 Debiti Commerciali Durata media dei Debiti Commerciali : 𝒅𝒆𝒃𝒊𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒓𝒄𝒊𝒂𝒍𝒊 𝑨𝒄𝒒𝒖𝒊𝒔𝒕𝒊 Rotazione del Magazzino : 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒗𝒆𝒏𝒅𝒖𝒕𝒐 𝑮𝒊𝒂𝒄𝒆𝒏𝒛𝒆 Rotazione dei crediti commerciali: 𝑽𝒆𝒏𝒅𝒊𝒕𝒆 𝒄𝒓𝒆𝒅𝒊𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒓𝒄𝒊𝒂𝒍𝒊 Rotazione dei debiti commerciali : 𝒂𝒄𝒒𝒖𝒊𝒔𝒕𝒊 𝒅𝒆𝒃𝒊𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒓𝒄𝒊𝒂𝒍𝒊 17) La valutazione –per la prima volta- di una partecipazione con il metodo del patrimonio netto: a) Si effettua a partire del valore di costo, per il quale la partecipazione è stata iscritta in contabilità b) Determina sempre il sorgere di imposte differite o anticipate c) Non è possibile se manca il controllo della partecipazione immobilizzata d) Sostituisce la redazione del bilancio consolidato di gruppo E’ la più plausibile… 18) la valutazione delle rimanenze di magazzino secondo il metodo Lifo: a) non è ammessa dai principi contabili internazionali b) in presenza di prezzi crescenti, determina un valore delle rimanenze superiore a quello che si otterrebbe utilizzando il metodo Fifo c) non è ammesso dalla disciplina fiscale d) in presenza di prezzi crescenti, determina un valore delle rimanenze superiore a quello che si otterrebbe utilizzando il metodo del costo medio ponderato Spiegazione: Rimanenze di Magazzino (dalle slides) • caratteri economico – aziendali : 1) fattori produttivi a veloce ciclo di utilizzo 2) Beni che si trovano ad un diverso stadio del ciclo acquisti-produzione-vendite, comprendendo : - Beni non ancora immessi nel processo produttivo (materie prime, sussidiarie, di consumo) - Beni in corso di lavorazione e semilavorati - Beni in attesa di essere collocati sul mercato (prodotti finiti, merci) 3) Realizzo prevalentemente diretto 26 • Valutazione in bilancio-normativa e principi nazionali 1) Fasi del processo valutativo a) Identificazione quantità in giacenza : Rilevazioni permanenti di magazzino Inventario fisico b) Valorizzazione quantità in giacenza : Art. 2426 c.c. punto 9 MINORE tra il costo di acquisto o di produzione e il valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato COSTO DI ACQUISTO O DI PRODUZIONE *possibilità di calcolo in modo specifico (BENI NON FUNGIBILI) *per i BENI FUNGIBILI, adozione di UNO dei seguenti METODI di CALCOLO: costo medio ponderato Lifo (Last in, First out) Fifo (First in, First out) VALORE DI REALIZZAZIONE DESUMIBILE DALL’ANDAMENTO DEL MERCATO *per materie prime, di consumo e sussidiarie e per i semilavorati, riferimento al COSTO DI SOSTITUZIONE *per prodotti finiti e merci, riferimento al presumibile VALORE NETTO DI REALIZZO - A seguito di una SVALUTAZIONE, ripristino del valore di costo se, in esercizi successivi, il VALORE DI MERCATO risulta superiore al COSTO • Valutazione in bilancio – principi internazionali (IAS 2 e IAS 41) 1) Valutazione al MINORE tra il COSTO e Valore netto di realizzo (per prodotti finiti e merci) Costo corrente di sostituzione (per le materie prime) 2) per i BENI FUNGIBILI, il costo può essere determinato solo con i metodi FIFO e CMP. Il LIFO NON E’ AMMESSO!!!! 3) Valutazione al Fair Value : Obbligatoria per i prodotti agricoli Consentita per le rimanenze possedute da commercianti – intermediari Obbligatoria nel caso di acquisizioni aziendali. • Modalità fiscali di valutazione (art. 92 TUIR) 1) Concorrono alla formazione del reddito le variazioni delle rimanenze dei beni alla cui produzione o al cui scambio è diretta l’attività d’impresa e dei beni mobili, esclusi quelli strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione 2) Il valore rilevante ai fini fiscali è il MINORE tra il costo e il valore normale medio 3) Se in bilancio le rimanenze sono valutate a costo medio ponderato, a Lifo o a Fifo, tale valore viene mantenuto anche ai fini fiscali 4) Diversamente, il legislatore fiscale prescrive il metodo del LIFO A SCATTI 5) I prodotti in corso di lavorazione e i servizi in corso di esecuzione sono valutati ai costi sostenuti dell’esercizio, salvo che non ricorrano le fattispecie dell’art. 93 (opere, forniture e servizi di durata ultrannuale) 27 19) Le valutazioni delle immobilizzazioni immateriali secondo gli ias/ifrs : a) Non prevede ammortamento per le immobilizzazioni a vita utile indefinita b) È sempre effettuata a fai value al netto dei costi di realizzo c) Non prevede ammortamento per le immobilizzazioni a vita utile definita d) Richiede di confrontare il valore contabile con il fair value per scegliere il minore dei due Dalle slide “16. Immobilizzazioni immateriali – Impairment Test” Pag. 6 Iscrizioni in bilancio (principi contabili internazionali – Ias 38) 1) Sono distinte in due categorie Attività a vita utile DEFINITA Attività a vita utile INDEFINITA 2) Le attività a vita utile DEFINITA devono essere AMMORTIZZATE. Il valore ammortizzabile deve essere ripartito in base a un criterio sistematico lungo la vita utile del bene. 3) Le attività a vita utile INDEFINITA NON si AMMORTIZZANO. Il termine “indefinito” non significa INFINITO. 4) L’avviamento costituisce sempre un’attività a vita utile “indefinita”. Per le altre immobilizzazioni immateriali (ad esempio i marchi) la scelta è rimessa alla società. (questi contenuti rispondono alla domanda) Gli altri punti : 5) I costi pluriennali rappresentati da spese di impianto e ampliamento non sono riconoscibili tra le attività, ma devono essere iscritti a conto economico : - Non si ritiene infatti probabile che dal loro impiego nella gestone sia possibile ottenere in futuro flussi finanziari 6) I costi di ricerca (sia di base sia applicata) non sono iscrivibili tra le attività: - Non si ritiene infatti che detti costi siano in grado di generare flussi finanziari futuri con un sufficiente grado di probabilità 7) I costi di sviluppo, alle condizioni del par. 57, sono invece capitalizzabili 8) L’avviamento è pari all’eccedenza del costo di un’acquisizione aziendale rispetto alla quota di interessenza nel fair value delle attività e delle passività dell’impresa acquisita. Si tratta della cd. “core goodwill” 9) Nell’ipotesi di acquisizione mediante Business Combinations, sono identificabili anche intangibili in precedenza non rilevati (ad esempio marchi, anagrafiche clienti, relazioni stabili con la clientela) 10) Il costo storico “rettificato” (ammortamenti, svalutazioni) rappresenta il benchmark treatment (vedi la disciplina italiana) N.B. : la determinazione del fair value è consentita solo nel caso in cui tali beni siano trattati in un mercato attivo. In tal caso, il fair value corrisponde il valore di mercato. 11) il fair value è impiegabile solo successivamente alla rilevazione iniziale 12) la scelta del fair value sin dall’inizio è possibile solo nel caso in cui il bene derivi da: - acquisizione aziendale - permuta - donazione - conferimento 13) la contropartita della variazione di fair value concorre a formare una riserva di patrimonio netto (salvo il caso di ripristino di una precedente svalutazione iscritta a conto economico) 28 20) Lo storno di imposte anticipate calcolate sui compensi agli amministratori si ha nell’esercizio in cui:*** a) L’impresa paga il compenso iscritto nel conto economico di un precedente esercizio b) L’impresa iscrive in conto economico il compenso e procede al pagamento dello stesso nel medesimo esercizio c) L’impresa iscrive in conto economico il compenso e procede al pagamento dello stesso nell’esercizio successivo d) L’impresa iscrive in conto economico il compenso e procederà al pagamento dello stesso entro i due esercizi successivi Spiegazione Dalle slides “Es._10.imposte correnti, anticipate e differite 2015 – 2016” 4) Compensi agli amministratori ART. 95 – comma 5 – T.U.I.R. I compensi spettanti agli amministratori sono deducibili nell’esercizio in cui sono corrisposto, ossia “per cassa”. Calcolo delle variazioni fiscali Anno 2009 compensi amministratori = 9000 euro I compensi del 2009 saranno pagati nel 2010, mentre nell’esercizio sono stati pagati quelli relativi all’anno 2008 per 7000 euro Anno 2008 compensi amministratori = 7000 euro Regola : vengono pagati nell’anno successivo rispetto all’esercizio in cui sorgono Abbiamo : 9000 variazione fiscale in aumento (variazione temporanea) e siamo nell’anno 2009 7000 variazione fiscale in diminuzione (a fronte di variazioni temporanee in aumento dei precedenti esercizi) , siamo nell’anno 2009 e questi compensi sono sorti nell’esercizio 2008 (esercizio precedente) Quindi *Variazione fiscale in aumento per quei compensi che sorgono nell’esercizio e verranno corrisposti nell’esercizio successivo *Variazione fiscale in diminuzione per quei compensi che sono sorti nell’esercizio precedente e vengono corrisposti nell’esercizio corrente 21) Nel caso di una commessa pluriennale in perdita, il redattore del bilancio : a) Può applicare, in base alla discrezionalità tecnica, il metodo della percentuale di completamento e deve stanziare un accantonamento pari all’importo della perdita di competenza futura b) Deve applicare il metodo del costo (metodo della commessa completata) c) Deve applicare il metodo della percentuale di completamento e deve stanziare un accantonamento pari all’importo della perdita di competenza futura d) Può applicare, in base alla discrezionalità tecnica, il metodo della percentuale di completamento e stanziare un accantonamento pari all’importo della perdita complessiva 29 Esempio dall’eserciziario “Esercizi in tema di bilancio d’impresa” vol. 2 Es 3 pag 90 – 91 Il metodo della percentuale di completamento - commessa con risultato atteso negativo […] la determinazione della percentuale di completamento porta in tal caso ad identificare la quota di perdita di competenza di ciascuno dei tre esercizi di durata della commessa. Peraltro, ragioni di prudenza inducono ad imputare al primo esercizio in cui si ha conoscenza che la commessa è “in perdita” tutta la perdita, anticipando così anche le perdite che sarebbero di competenza economica degli esercizi futuri. In particolare, l’identificazione e l’applicazione della percentuale al corrispettivo contrattualmente definito consentono di attribuire all’esercizio la perdita già maturata e quindi di competenza, mentre opportuni accantonamenti a fondi rischi vengono effettuati al fine di attribuire al primo esercizio in cui si ha conoscenza della perdita che maturerà negli esercizi futuri; in tal senso si può parlare di una anticipazione di perdite di competenza economica futura. Nel pratico Completamento anno 25% 2003 18,75% 2004 56,25% 2005 Perdita complessiva = -10 Perdite di competenza 2003 25%*perdita complessiva = -2,5 2004 18,75%*perdita complessiva = -1,875 2005 56,25%*perdita complessiva = -5,625 Stato patrimoniale 2003 Attivo C)I.3)Rimanenze Lco (150*25%) C)IV.3)Cassa Passivo B)4)Altri Fondi [(10) – 25%*(10)] D)6) acconti 37,5 30 7,5 30 Conto economico 2003 A)3) Variazione Lco (Rf – Ri) (37,5 – 0) B)…Costi di produzione Risultato intermedio B)13 Altri accantonamenti Quota di risultato imputato all’esercizio 37,5 40 -2,5 (25% di -10) 7,5 -10 Stato patrimoniale 2004 Attivo C)I.3)Rimanenze Lco (150*43,75%) C)IV.3) Cassa Passivo B)4) altri fondi [7,5 – 1,875 (= quota perdita del 2004)] D)6) acconti 30 65,625 20 5,625 50 Conto economico 2004 A)3) variazione Lco (Rf –Ri ) (65,625 - 37,5 ) A)5) altri ricavi e proventi (utilizzo f.do) (= quota perdita 2004 ) B) costi di produzione Quota di risultato imputato all’esercizio Stato patrimoniale 2005 Attivo C)I.3) Rimanenze Lco C)IV.3) Cassa (150 -50 ) Passivo B)4)Altri fondi [5,625 -5,625(=quota perdita 2005 )] D)6)Acconti 28,125 1,875 30 0 0 100 0 0 Conto Economico 2005 A)1) ricavi delle vendite A)3) Variazione Lco (Rf –Ri ) (0 -65,625 ) A)5) Altri ricavi e proventi (utilizzo f.do) (=quota perdita es. 2005) B)…Costi di produzione Quota risultato imputato all’es. 150 -65,625 5,625 90 0 22) Nell’ambito dell’impairment test delle immobilizzazioni immateriali, il valore recuperabile: a) È il più alto tra il valore d’uso e il fair value al netto dei costi di vendita b) È pari al fair value, al netto dei costi di vendita c) È il più alto tra il valore contabile e il valore d’uso d) È il più alto tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore contabile Spiegazione: Impairment Test MAGGIORE tra il fair value (al netto dei costi di vendita) e valore d’uso = VALORE RECUPERABILE Poi si prenderà il MINORE tra il VALORE RECUPERABILE e il VALORE CONTABILE 23) Nello stato patrimoniale riclassificato in base al criterio per pertinenza gestionale, il Capitale Operativo Investito Netto comprende : a) I valori patrimoniali aventi natura operativa, sia attivi sia passivi b) I valori patrimoniali attivi aventi natura operativa c) I valori patrimoniali aventi natura operativa, sia attivi sia passivi, incrementati delle disponibilità monetarie nette d) I valori patrimoniali componenti il Capitale Circolante Netto Operativo, sia attivi sia passivi Spiegazione: Coin = CCN operativo 31 24) Un aumento di capitale per 1000 liberato mediante versamento per cassa di 750 e utilizzando riserve per 250 comporta :*** a) Una fonte di cassa di 750 b) Un impiego di cassa di 250 e una fonte di cassa di 750 c) Una fonte di cassa di 1000 d) Un impiego di cassa di 750 Spiegazione In questo caso l’aumento di capitale per cassa di 750 rappresenta una fonte di cassa. L’utilizzo delle riserve per 250 non è né un impiego né una fonte. Fonti Diminuzioni dell’attivo (Disinvestimenti) Impieghi Aumenti dell’attivo (Investimenti) Incremento del passivo (Accensioni) Decremento del passivo (rimborsi, remunerazioni) Decremento del netto (rimborso del capitale, distribuzioni dividendi) Incremento del netto (aumento del capitale) 32 Tema d’esame del 18 gennaio 2016 1) Con riferimento al tema delle imposte anticipate e differite, identificare la sola affermazione falsa tra quelle che seguono: a) Le imposte anticipate e differite devono essere stanziate, sussistendone tutte le condizioni, in presenza di differenze temporanee tra reddito imponibile e reddito ante-imposte b) Le imposte anticipate e differite sono destinate a “riversarsi” negli esercizi successivi a quello in cui sono stanziate c) Le imposte anticipate e differite non devono essere stanziate in presenza di differenze permanenti tra reddito imponibile e reddito ante- imposte d) Le imposte anticipate e differite comportano, nell’esercizio in cui sono stanziate , un corrispondente incremento dell’imposta corrente da pagare A) Vera e C) Vera Perché? Spiegazione: Risultato ante imposte R.A.I. Reddito Imponibile R.I. Confronto Valori uguali Valori diversi Differenze Temporanee Differenze Permanenti R.A.I. < R.I. negative (es. costi non deducibili) NO IMPOSTE DIFFERITE R.A.I. > R.I. positive (es. ricavi non imponibili) R.A.I > R.I. positive (es. costi dedotti anticipatam ente o ricavi ad imponibilità IMPOSTE DIFFERITE (o differite passive) ∆‾ 33 R.A.I. > R.I. negative (es. ricavi tassati anticipatamen te o costi a deducibilità differita) IMPOSTE ANTICIPATE ( o differite attive) ∆⁺ B) Vera perché : *Differenze temporanee: - spostamento di componenti positivi o negativi del reddito imponibile, e quindi di tassazione, tra esercizi diversi - si producono quando sussistono diversità tra le norme civilistiche e fiscali relativamente a : @ norme di valutazione @ competenza di ricavi e costi Determinano differimento o anticipo di tassazione - - - Differimento di tassazione Componenti positivi tassabili in esercizi successivi a quelli in cui sono iscritti in bilancio Es. plusvalenze Componenti negativi deducibili ai fini fiscali in esercizi antecedenti a quelli in cui saranno iscritti in bilancio Anticipo di tassazione Componenti negativi deducibili ai fini fiscali in esercizi successivi a quelli della loro iscrizione in bilancio Es. spese di manutenzione e riparazione eccedenti il 5% dei beni materiali ammortizzabili (5 esercizi successivi) Componenti positivi tassabili in esercizi precedenti a quelli in cui saranno iscritti in bilancio 2) In sede di calcolo del reddito imponibile, una plusvalenza di 100 può dare origine:*** a) Ad una variazione in aumento di 80, senza la necessità di alcuno stanziamento di imposte differite b) Ad una variazione in diminuzione di 80, con il conseguente stanziamento di imposte differite c) Ad una variazione in aumento di 80, con il conseguente stanziamento di imposte differite d) A una variazione in diminuzione di 80, con il conseguente stanziamento di imposte anticipate Spiegazione: Plusvalenze 4/5 di 100 ∆‾ 80 (imposte differite) …poi nei 4 esercizi successivi (totale di 5 anni) 1/5 di 100 ∆⁺ 20 3) In sede di calcolo del reddito imponibile, una svalutazione crediti eccedente di 50 i limiti fiscali dà origine :*** a) Ad una variazione in aumento di 50, con il conseguente stanziamento (sussistendone le condizioni) di imposte anticipate b) Ad una variazione in diminuzione di 50, con il conseguente stanziamento di imposte anticipate c) Ad una variazione in aumento di 50, senza necessità di alcuno stanziamento di imposte anticipate d) Ad una variazione in aumento di 50, con il conseguente stanziamento di imposte differite 4) In sede di valutazione di una partecipazione a patrimonio netto, si consideri che: a) il costo della partecipazione acquistata al 100% il 1.1.2016 è 1200; b) il corrispondente valore del patrimonio netto della partecipata al 1.1.2016 è 800; c) una parte della differenza, per complessivi 200, è 34 relativa al maggior valore di un terreno; d) nel corso dell’esercizio 2016, la partecipata distribuisce utili per 100 e consegue un utile di 80; e) in sede di acquisto si è pagato un maggior valore di avviamento giustificabile da un punto di vista economico e ammortizzabile in 10 anni. Quali valori saranno iscritti in bilancio al 31.12.2016 (senza tenere conto delle variazioni di cassa)? a) il valore della partecipazione per 1.160 in stato patrimoniale e la rivalutazione della partecipazione per 60 in conto economico b) in stato patrimoniale, il valore di avviamento per 200 - (10% * 200) = 180, il maggior valore del terreno per 200, oltre al valore della partecipazione a 800 (il tutto per complessivi 1180) c) l’ammortamento dell’avviamento per 20 e l’utile di 80 in conto economico, oltre al valore della partecipazione in stato patrimoniale per 1260 d) in stato patrimoniale, il valore di avviamento per 200 - (10% * 200) = 180, il maggior valore dei terreni per 200, il valore della partecipazione a 800 (il tutto per complessivi 1180), e la svalutazione della partecipazione per 20 in conto economico Spiegazione: Valore della Partecipazione : = costo di acquisto – assestamento del maggior costo (dell’avviamento in questo caso)[quota 2016 ammortamento avviamento] – utili distribuiti* = 1200 – 800 = 400 di cui 200 valore del maggior terreno 200 Avviamento Quota 2016 dell’”ammortamento dell’avviamento” = 200 10(𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣) = 20 *utili distribuiti in questo caso NON sono TUTTI i 100 perché l’impresa ha conseguito 80 di utile, quindi gli utili distribuiti netti sono = 100 – 80 = 20 La valutazione della partecipazione è : 1200 – 20 – 20 = 1160 Rivalutazione della partecipazione : Differenza = l’utile conseguito (considerato pro-quota) – l’assestamento del maggior costo sostenuto in sede di acquisto della partecipazione N.B.: in questo caso la partecipazione è al 100% per cui si considera TUTTO l’utile conseguito Avremo quindi : 80 – 20 (quota assestamento dell’avviamento) = 60 5) Con riguardo al processo di valutazione delle rimanenze finali, i corretti principi contabili impongono di determinare il valore di mercato delle materie prime e delle merci in giacenza assumendo a riferimento: a) il valore di realizzo sul mercato per le materie prime e il valore di sostituzione per le merci b) il valore di sostituzione per le materie prime e il valore di realizzo sul mercato per le merci c) il valore di sostituzione per entrambe le classi di rimanenze d) il costo di acquisto per le materie prime e il costo di produzione per le merci Vai a pagina 26-27 di questa Dispensa 35 6) In sede di valutazione delle immobilizzazioni materiali, la “svalutazione ex art. 2426, punto 3 del codice civile” e la “modificazione dei criteri e dei coefficienti di ammortamento ex art. 2426 punto 2° del codice civile”: a) non possono trovare accoglienza contemporaneamente nello stesso esercizio perché la prima è obbligatoria e la seconda facoltativa b) non serve proporle contemporaneamente nello stesso esercizio, perché la prima già comprende la seconda c) non possono trovare accoglienza nello stesso esercizio perché prima si fissa il nuovo valore e in seguito si ammortizza d) attengono a due fattispecie diverse, che possono trovare accoglienza in bilancio nello stesso esercizio [qui non c’è molto da capire , sono due cose diverse …] 7) La valutazione dell’avviamento secondo i principi internazionali IAS/IFRS:*** a) prevede sempre l’impiego del fair value, eventualmente svalutato con impairment b) non prevede l’ammortamento perché la vita utile dell’avviamento è infinita c) porta a valutare l’avviamento pari a zero, se l’avviamento sorge per effetto di un conferimento o di una permuta d) richiede il confronto fra valore recuperabile e valore contabile Spiegazione: Nozione che si trova in “16.Immobilizzazioni immateriali 2016-2017” *L’impairment Test (Ias 36, ripreso dall’Oic 9 ) • • • Oggetto: riguarda la svalutazione per “perdite di valore” di attività Finalità : evita che le attività siano iscritte a un valore superiore a quello recuperabile Ambito : in sostanza si applica a tutte le attività immobilizzate: - Materiali e Immateriali (qualunque sia il trattamento contabile prescelto: costo ammortizzato o fair value - Partecipazioni in controllate, collegate e joint ventures • Obiettivo : consente di verificare se l’attività ha subito una riduzione durevole di valore, confrontando il suo valore recuperabile con il suo valore contabile • Calcolo : il valore recuperabile è più alto tra Valore d’uso Il fair value al netto dei costi di vendita • Periodicità : l’impresa deve valutare, ad ogni reporting date, se vi son indicatori di possibili perdite di valore. Se sussistono, si deve stimare il valore recuperabile dell’attività La verifica può essere evitata se nel test precedente esisteva una consistente differenza tra valore recuperabile e valore contabile Per l’avviamento e le altre attività a vita utile indefinita, la verifica deve essere svolta annualmente (ecco la risposta alla domanda) 8) Nella valutazione di un marchio ritenuto a vita utile indefinita, in un bilancio redatto secondo i principi IAS/IFRS, i dati a diposizione sono i seguenti: a) fair value less cost to sell: 17.500; b) valore contabile 18.000; c) value in use 17.000. Verrà iscritto in bilancio: 36 a) un valore negativo di 480, frutto dell’attualizzazione dell’importo di 500 in base al tasso risk free + premio per il rischio, tra gli “ammortamenti, svalutazioni e rivalutazioni” b) un valore negativo di 500 inserito nell’EBIDTA c) un valore negativo di 1000, attualizzato in base al tasso risk free + premio per il rischio, a riduzione dell’EBIDTA d) un valore negativo, tra gli “ammortamenti, svalutazioni e rivalutazioni”, pari a 500 Spiegazione : vedi domanda precedente. Con una precisazione • se valore contabile ≤ valore recuperabile l’attività rimane iscritta in Bilancio al valore contabile • se valore contabile > valore recuperabile l’attività è iscritta in bilancio al valore recuperabile si è manifestata una impairment loss a stato patrimoniale = si scrive il valore recuperabile a conto economico = si mette nella voce “ammortamenti, svalutazioni e rivalutazioni” la differenza tra valore contabile e valore recuperabile 9) La distribuzione da Figlia a Madre di un dividendo di 100 comporta in capo a Figlia:*** a) una fonte di cassa di 100 b) una fonte di cassa di 100 e un componente negativo di reddito di 100 c) un impiego di cassa di 100 d) un impiego di cassa di 100 e un componente negativo di reddito di 100 Vedi Schema a Pagina 26 di questa dispensa (da correggere) 10) Il rimborso di un mutuo di 80 e un aumento di capitale 150 (120 a pagamento e 30 girando riserve a capitale) comportano:*** a) un impiego di cassa di 80 e una fonte di cassa di 120 b) un impiego di cassa di 80 e una fonte di cassa di 150 c) un impiego di cassa di 120 e una fonte di cassa di 80 d) un impiego di cassa di 150 e una fonte di cassa di 80 vedi schema a pagina 26 di questa dispensa(da correggere) 11) Indicare quale indice tra i seguenti non è un indice di rotazione: *** a) crediti commerciali / vendite giornaliere b) vendite / capitale investito c) costo del venduto / rimanenze di magazzino d) acquisti / debiti commerciali Vedi pagina 25 di questa dispensa 12) A parità di tutte le altre condizioni, l’ottenimento di un allungamento dei debiti commerciali produce i seguenti effetti sull’indice di redditività operativa ROI: a) nessuno, perché non incide né sul numeratore né sul denominatore dell’indice b) il ROI diminuisce perché l’impresa è più indebitata c) il ROI diminuisce perché il capitale investito aumenta 37 d) il ROI aumenta perché il capitale investito diminuisce vedi pagina 25 di questa dispensa 13) La normativa di bilancio impone di costituire una riserva non distribuibile in caso di: a) deroga al principio di costanza dei criteri di valutazione b) deroga alle disposizioni di legge in presenza di incompatibilità tra tali disposizioni e la clausola generale c) ripristini di valore d) applicazione del principio di prevalenza della sostanza sulla forma 14) La normativa di bilancio impone la sussistenza di casi eccezionali per poter procedere a: a) derogare al principio di costanza dei criteri di valutazione b) valutare le partecipazioni a patrimonio netto c) valutare i lavori in corso su ordinazione a percentuale di completamento d) applicare il principio di valutazione separata di elementi eterogenei iscritti nella medesima voce di bilancio Spiegazione: Da “I Principi Generali di Redazione del Bilancio di esercizio” 6. Uniformità nel Tempo (principio di costanza dei criteri di valutazione) non modificabilità dei criteri Alternative di scelte nelle valutazioni (partecipazioni, Molteplicità di figure di costo ECCEZIONI COERENTI : • Modificazioni di attività • Ingresso dell’impresa in un gruppo Vincoli = 1. Motivazioni in nota integrativa 2. Riflessi sulle risultanze contabili 14) Le attività correnti del bilancio IAS/IFRS comprendono: a) le attività operative correnti impiegate nel ciclo tipico e quelle finanziarie di tre ordini: i) possedute per essere negoziate, ii) rappresentate da disponibilità liquide e mezzi equivalenti, iii) che possono essere realizzate entro 12 mesi b) le attività operative correnti impiegate nel ciclo tipico 38 c) le attività operative correnti impiegate nel ciclo tipico e quelle finanziarie possedute per essere negoziate d) tutte le attività che sono possedute per essere negoziate o realizzate entro 12 mesi Spiegazione: attività correnti *operative = consumo/realizzo nel Ciclo Operativo Tipico, tempo che intercorre tra l’acquisizione di beni per il processo produttivo e la loro realizzazione in disponibilità liquide o mezzi equivalenti *finanziarie = 1. disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.quelle possedute per essere negoziate 3. quelle per le quali si prevede il realizzo entro 12 mesi Attività non correnti = tutte le altre. Logica che vale anche per le passività correnti e non correnti. 16) La vendita a 1.500 di una partecipazione iscritta nell’attivo circolante per 1.200 dà luogo, in un bilancio redatto secondo la disciplina nazionale all’iscrizione: a) di un provento da partecipazione per 300 b) di un valore differenziale, nell’ambito della variazione del valore delle rimanenze, per 1500-1200 = 300 c) di un componente straordinario di 300; d) di 300 nella posta A5 (altri ricavi) Spiegazione: Voce specifica in Conto Economico C)PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15) proventi da partecipazioni (controllate, collegate…) 17) Si consideri un aumento di capitale sociale a pagamento mediante l’emissione di 40.000 azioni del valore nominale di € 100 ciascuna. Le azioni vengono emesse con un sovrapprezzo unitario di € 30. I soci provvedono a versare immediatamente il 40% del valore nominale delle azioni più l’intero sovrapprezzo. La parte restante sarà versata dai soci nel corso dell’esercizio successivo. Si identifichino le poste del bilancio nazionale interessate da tale operazione: a) crediti verso soci per versamenti ancora dovuti 2.400.000, depositi bancari 2.800.000, capitale sociale 4.000.000, riserva sovrapprezzo 1.200.000 b) depositi bancari 2.800.000, capitale sociale 1.600.000, riserva sovrapprezzo 1.200.000 c) depositi bancari 2.800.000, capitale sociale 2.800.000 d) crediti verso soci per versamenti ancora dovuti 1.200.000, depositi bancari2.800.000, capitale sociale 4.000.000 Spiegazione • Aumento di capitale = n° azioni * valore nominale = 40.000 * 100 = 4.000.000 • Versamenti = in base al testo in questo caso [% del valore nominale delle azioni] + [l’intero sovraprezzo ] = 39 40% di 4.000.000 + 1.200.000 = 2.800.000 • L’intero sovrapprezzo = n° azioni * sovrapprezzo =40.000*30 = 1.200.000 • ancora da versare = [valore nominale delle azioni] – [% del valore nominale delle azioni]= = 4.000.000 - 1.600.000 = 2.400.000 18) Il principio di cui al nuovo 2423, 4° comma, prevede:*** a) la possibilità di non rispettare gli obblighi previsti in tema di valutazione, presentazione e informativa di bilancio, laddove gli effetti della loro inosservanza siano irrilevanti ai fini della rappresentazione veritiera e corretta b) la deroga obbligatoria quando i valori effettivi dell’attivo siano diversi in modo rilevante rispetto a quelli in precedenza iscritti c) l’obbligo di utilizzare criteri non previsti dalle norme di legge se questi ultimi sono inidonei alla rappresentazione veritiera e corretta d)l’obbligo di deroga quando vi siano modificazioni rilevanti della destinazione economica dei beni iscritti in bilancio Concetti presenti nella norma al 4°comma (nozione , non ragionamento) 19) La differenza tra l’EBIDTA e l’EBIT nel bilancio redatto secondo gli IAS/IFRS:*** a) è rappresentato dagli ammortamenti, dalle svalutazioni e dalle rivalutazioni b) coincide con le poste “C” e D” del conto economico di cui al bilancio nazionale c) è equivalente alle poste “C, D e imposte” del conto economico di cui al bilancio nazionale d) corrisponde alla differenza tra le poste A e B del bilancio redatto seconda la disciplina nazionale [Vedi pagina 13 - 14 di questa Dispensa ] 20) Un anticipo dato ai fornitori viene iscritto, nel bilancio nazionale: a) tra le immobilizzazioni, se si riferisce all’acquisto di un impianto b) nell’attivo circolante del bilancio nazionale, perché attiene al ciclo operativo c) ad incremento dei crediti commerciali nell’attivo corrente d) a diminuzione del valore dei debiti nel passivo di bilancio 21) La possibilità per il bilancio di essere strumento di comportamento:*** a) dipende anche dalla discrezionalità lasciata dal legislatore b) fa riferimento ad una diffusa scorrettezza, così come lo sono sempre le correlate politiche di bilancio c) si riferisce alle sole possibilità lasciate dal 2423-ter del codice civile d) si manifesta sempre con la rilevazione di utili inesistenti Vedi pagina 19 di questa dispensa, tema d’esame del 13 gennaio 2015, domanda n°6 22) Nel caso di applicazione della deroga obbligatoria ad un terreno che ha un valore contabile di 1000 e un valore corrente di 1550: a) il differenziale di 550 non potrà mai essere distribuito se non successivamente alla vendita del bene b) la differenza di 550 viene accantonata in un fondo per rischi, per fronteggiare la possibilità di una successiva diminuzione c) il differenziale di 550 si riterrà realizzato in corrispondenza all’ammortamento di tale 40 maggior valore iscritto in bilancio d) la differenza, se portata a conto economico, può essere distribuita se e solo se residuano riserve di utili in misura corrispondente Spiegazione: Dal momento che il terreno non è ammortizzabile, nell’applicazione della deroga obbligatoria, la differenza tra il valore storico e la rivalutazione prende il nome di Riserva non Distribuibile e può essere liberata solamente successivamente alla vendita del terreno. 23) In caso di costruzioni in economia realizzate e completate nell’esercizio che abbiano previsto la capitalizzazione di costi di personale 100, materiali 250, costi per locazioni di beni di terzi 300: a) la posta A4 di conto economico viene alimentata per 650 b) l’ammontare di 650 viene portato in aumento alla voce “immobilizzazioni in corso e acconti” c) vengono corrispondentemente ridotte, in conto economico, le voci di personale, materiali e costi per locazioni di beni di terzi d) l’ammontare di 650 viene portato in diminuzione della voce “immobilizzazioni in corso e acconti” E’ una Costruzione in Economia che ha come posta di Conto Economico A) Valore della Produzione 4)Incrementi di Immobilizzazioni per Lavori Interni. 24) Il bilancio nazionale differisce dal bilancio IAS/IFRS, fra le altre cose, perché:*** a) le passività sono classificate per natura nel bilancio nazionale e secondo il ciclo operativo tipico nel bilancio IAS/IFRS (o – in alternativa – secondo il criterio finanziario) b) il bilancio nazionale prevede le poste straordinarie in conto economico c) il bilancio IAS/IFRS prevede che i costi siano rappresentati in conto economico solo per destinazione d) il conto economico IAS/IFRS prevede la numerazione con numeri romani delle varie poste e con lettere maiuscole dei risultati intermedi Bilancio Nazionale Stato Patrimoniale Attività = classificate per Destinazione (all’interno delle macroclassi c’è una distinzione per natura . Destinazione = [Immobilizzazioni] e [Attivo Circolante] Natura = le ulteriori qualificazioni rispettivamente [immateriali, materiali, finanziarie] e [rimanenze, crediti, attività finanziarie, disponibilità liquide] Passività = classificate per Natura Conto Economico Classificazione in prevalenza per Natura salvo “Variazione delle Rimanenze e Incremento di immobilizzazioni per lavori in economia Bilancio IAS/IFRS Stato Patrimoniale Attività correnti / Attività non correnti Passività correnti / Passività non correnti Classificazione secondo il ciclo operativo tipico Conto Economico Può essere Classificato per Natura o per Destinazione (a scelta) Tema d’esame del 4 febbraio 2016 41 1) Identificare la coppia di termini, tra loro coerenti, idonea ad esprimere la dinamica finanziaria della gestione:*** a) fonti e uscite b) costi e ricavi c) entrate e impieghi d) fonti e impieghi Vedi schema a pagina 32 di questa dispensa 2) Indicare tra i seguenti indici quale non è un indice di solidità: a) posizione finanziaria netta / patrimonio netto b) capitale di terzi / patrimonio netto c) capitale netto / immobilizzazioni d) attivo corrente - magazzino / passività correnti Spiegazione Indici e Margini per l’analisi di Solidità (desunti sia dallo SP riclassificato in base al “criterio finanziario” sia da quello riclassificato in base al “criterio funzionale”) Ebitda Of 𝐶𝐶𝑣𝑣 𝐶𝐶𝑣𝑣 = interest Cover Ratio = Rapporto di indebitamento oppure 𝐶𝐶𝑣𝑣 𝐼𝑐𝑐𝑐𝑐𝑅𝑅𝑏𝑣𝑣𝑐𝑐𝑣𝑣𝑧𝑧𝑐𝑐𝑧𝑣𝑣𝑅𝑅𝑣𝑣𝑣𝑣 𝑃𝐹𝐶𝐶 𝐸𝑏𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑐𝑐 𝑃𝐹𝐶𝐶 𝐶𝐶𝑣𝑣 = Copertura delle immobilizzazioni oppure 𝐶𝐶𝑣𝑣+𝑃𝑐𝑐𝑠𝑠.𝐶𝐶𝑅𝑅𝑣𝑣𝑠𝑅𝑅𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑐𝑐𝑣𝑣𝑅𝑅 𝐼𝑐𝑐𝑐𝑐𝑅𝑅𝑏𝑣𝑣𝑐𝑐𝑣𝑣𝑧𝑧𝑐𝑐𝑧𝑣𝑣𝑅𝑅𝑣𝑣𝑣𝑣 = Capacità della gestione di far fronte alla PFN Indici e Margini per l’analisi della situazione di Liquidità (desunti dallo SP riclassificato in base al criterio finanziario) 𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 = 𝐴𝐴𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑣𝑣𝑅𝑅 𝐶𝐶𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉 − 𝑃𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑣𝑣𝑅𝑅 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉 : Misura del Capitale Circolante Netto Struttura del capitale circolante netto 1. 2. 𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑅𝑅 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 𝑝𝑐𝑐𝑠𝑠𝑣𝑣𝑣𝑣𝑅𝑅 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 = Quoziente generale di liquidità 𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑅𝑅 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣−𝑀𝑐𝑐𝑔𝑐𝑐𝑧𝑧𝑣𝑣𝑣𝑣𝑅𝑅 𝑝𝑐𝑐𝑠𝑠𝑣𝑣𝑣𝑣𝑅𝑅 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 Da cui = quoziente di liquidità secca 𝑀𝑐𝑐𝑐𝑐𝑔𝑔𝐶𝐶𝑉𝑉𝑉𝑉 𝑉𝑉𝐶𝐶 𝑇𝑉𝑉𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐 = (𝐴𝐴𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑣𝑣𝑅𝑅𝑐𝑐. −𝑀𝑐𝑐𝑔𝑔𝑐𝑐𝑔𝑔𝑔𝑔𝐶𝐶𝑉𝑉𝑅𝑅) − 𝑃𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑣𝑣𝑅𝑅𝑐𝑐. 3) In sede di calcolo del reddito imponibile, costi di manutenzione eccedenti di 40 i limiti fiscali danno origine: 42 a) nell'esercizio, ad una variazione in aumento di 40, con il conseguente stanziamento (sussistendone le condizioni) di imposte anticipate; nei 5 esercizi successivi, ad una variazione in diminuzione di 8 in ciascun esercizio b) nell'esercizio, ad una variazione in diminuzione di 40, con il conseguente stanziamento (sussistendone le condizioni) di imposte anticipate; nei 5 esercizi successivi, ad una variazione in aumento di 8 in ciascun esercizio c) nell'esercizio, ad una variazione in aumento di 40, con il conseguente stanziamento di imposte differite; nei 5 esercizi successivi, ad una variazione in aumento di 8 in ciascun esercizio d) nell'esercizio, ad una variazione in aumento di 0, senza alcuno stanziamento di imposte anticipate/differite; nei 5 esercizi successivi, ad una variazione in diminuzione di 8 in ciascun esercizio 4) In sede di valutazione di una partecipazione totalitaria al costo, si consideri che: a) il costo della partecipazione acquistata il 1°.1.2015 è di 2.000; b) la partecipata nel corso del 2015 ha conseguito un utile di 100 e ha deliberato un aumento di capitale a pagamento di 500 sottoscritto e versato dalla controllante. Ciò considerato, il valore della partecipazione al 31.12.2015 è pari a:[!] a) 2.000, con impatto positivo sul reddito di esercizio di 100 b) 2.600, senza alcun impatto sul reddito di esercizio c) 2.500, senza alcun impatto sul reddito di esercizio d) 2.000, senza alcun impatto sul reddito di esercizio L’utile di 100 finché non viene deliberato non entra del reddito di esercizio a far parte 5) Il Lifo, il Fifo e il Costo Medio Ponderato rappresentano: a) il criterio di valutazione di tutte le rimanenze in giacenza a magazzino b) il criterio di valutazione delle sole rimanenze di beni fungibili in giacenza a magazzino c) metodi di calcolo dei costi delle sole rimanenze di beni fungibili in giacenza a magazzino d) metodi di calcolo dei costi di tutte le rimanenze di beni fungibili in giacenza a magazzino Sono METODI DI CALCOLO e NON CRITERI DI VALUTAZIONE 6) La valutazione delle immobilizzazioni immateriali a fair value ai sensi dello IAS 38: a) è sempre obbligatoria b) è facoltativa, con libertà di scelta rispetto al costo c) è obbligatoria se (e solo se) esiste un mercato attivo dell'asset da valutare d) è facoltativa se (e solo se) esiste un mercato attivo dell'asset da valutare 7) Nel Conto economico civilistico i "Ricavi netti" sono al netto: a) dei costi che hanno permesso di generare quei ricavi b) della variazione delle rimanenze di prodotti finiti c) di sconti, abbuoni e resi su vendite d) di sconti, abbuoni e resi su acquisti 8) Un debito a 18 mesi verso un fornitore di impianti nello stato patrimoniale riclassificato per pertinenza gestionale deve essere portato: a) a riduzione del capitale operativo investito netto di gestione accessoria b) ad incremento della posizione finanziaria netta c) a riduzione del capitale operativo investito netto di gestione tipica d) ad incremento del valore degli impianti Vedi schema a pagina 62 di questa Dispensa 9) Nello Stato Patrimoniale civilistico gli anticipi a fornitori possono trovare classificazione: a) sia nell'attivo circolante sia nell'attivo immobilizzato 43 b) solo nell'attivo circolante c) a riduzione del passivo, a rettifica dei debiti verso fornitori d) a incremento del passivo, tra i debiti verso fornitori 10) La deroga di cui all'art. 2343 c.c.(incompatibilità con la clausola generale) impone di descrivere in nota integrativa gli effetti sulla situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria. Nel caso di applicazione della deroga ai fini della rivalutazione di un terreno, l'effetto reddituale (a prescindere dai riflessi fiscali) è riconducibile: a) all'ammortamento del terreno e, in caso di vendita del terreno, all'eventuale plus/minusvalenza generata dalla vendita b) in caso di vendita del terreno, all'eventuale plus/minusvalenza generata dalla vendita c) in caso di vendita del terreno, all'eventuale corrispettivo generato dalla vendita d) non si manifesta, in nessun caso, alcun effetto reddituale Spiegazione: non si esclude una possibile svalutazione del terreno. La rivalutazione è regolata dalla deroga La svalutazione non è direttamente conseguente dalla deroga. 11) Indicare quale tra le seguenti disposizioni NON è riconducibile alle novità introdotte nel codice civile con la riforma dell'agosto 2015 di recepimento della direttiva 2013/34:*** a) la soppressione a conto economico della macroclasse dei componenti straordinari di reddito ! b) l'introduzione del criterio di valutazione a "costo ammortizzato" c) l'introduzione di una specifica voce a stato patrimoniale dedicata ad accogliere il valore degli strumenti derivati d) l'introduzione del principio di valutazione separata degli elementi eterogenei accolti nella medesima voce vedi pagina 58 e pagina 6 della Dispensa 12) Con riguardo alla normativa nazionale, il principio di realizzazione comporta che un ricavo da cessione di merci: *** concorra alla formazione del reddito: a) all'atto della emissione della fattura b) all'atto della esecuzione non monetaria dello scambio c) all'atto della esecuzione monetaria dello scambio d) all'atto della emissione dell'ordine 13) Ai sensi del D. Lgs 38/2005 in tema di implementazione in Italia del Bilancio Iasf/Ifrs, i plusvalori derivanti dall’applicazione del fair value sono: a) distribuibili se iscritti in conto economico (come per i titoli FVTPL) b) non distribuibili, ad esclusione di quelli riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all’operatività in cambi e di copertura c) distribuibili se sono prima accantonati ad una riserva dello Stato patrimoniale (come per i titoli AFS) d) distribuibili ad eccezione di quelli relativi agli strumenti finanziari di negoziazione e all’operatività in cambi e di copertura Spiegazione Dalle Slide “05.Il sistema di bilancio secondo gli Ias/IFRS 2016-2017” • Il decreto legislativo n°38/2005 Prevede inoltre rilevanti disposizioni sul piano civilistico, fra cui : la NON DISTRIBUIBILITA’ dei plusvalori derivanti dall’adozione del fair value, a prescindere dalla loro iscrizione in bilancio, ad esclusione dei plusvalori riferibili agli “strumenti finanziari di negoziazione ed all’operatività in cambi di copertura” (art. 6, c. 1, lettere a e b). 44 • La legge 24 dicembre 2007 n°244, art. 1, c. 58-62, e il DM 1° aprile 2009 n°48 hanno previsto dal punto di vista fiscale : La derivazione del risultato fiscale dal risultato di esercizio IAS/IFRS L’adattamento dell’impianto fiscale ai diversi principi Ias/Ifrs rispetto a quelli tradizionali 14) Nel modello di bilancio IAS/IFRS, i ricavi: a) esprimono variazioni aumentative di attività o diminutive di passività b) si correlano a flussi di cassa positivi attesi in futuro c) sono misurati da variazioni aumentative del patrimonio numerario d) sono tali solo se trovano corrispondenza nei costi in forza al matching principle Spiegazione costi = variazioni diminutive di attività o aumentative di passività ricavi = variazioni aumentative di attività o diminutive di passività vedi Slide n°8.I principi fondamentali del bilancio di esercizio secondo gli ias/ifrs a pagina 5 , sotto la Competenza Economica 15) Nell’ambito dei principi IAS/IFRS, il fair value: a) è un valore “entity specific” b) è l’alternative treatment nella valutazione di tutte le attività e passività ! c) è il benchmark treatment nella valutazione di tutte le attività e passività ! d) non è un valore “entity specific” nozione presente nel libro a pagina 520 16) Nella comparazione tra un sistema di bilancio a valori storici ed uno che tiene conto del fair value, quest’ultimo: a) considera l’azienda in modo più unitario b) è concettualmente più vicino ad un sistema di “what if accounting” c) è meno volatile nella determinazione dei risultati d) consente di distribuire utili maggiori Spiegazione Slide 09. I valori accolti nel bilancio di esercizio secondo gli ias-ifrs 2016-2017 Sistema basato sui fair value Pro e Contro • Pro Valutazione corrente Comparabilità dei fattori produttivi, qualora tutti valutati a FV Determinazione della performance “effettiva” di periodo • Contro Volatilità dei risultati Forte caratterizzazione atomistica What-if-accounting = rappresentazione realtà ipotetica. Valore ipotetico di mercato non ancora realizzato Asimmetria informativa in caso di impiego congiunto con il costo 17) Il “Conto economico complessivo” nel sistema di bilancio IAS/IFRS: a) prevede di sommare i valori dell’utile di conto economico alle riserve di stato patrimoniale b) prevede di sommare i valori dell’utile di conto economico ad altri valori fra i quali le variazioni di fair value dei titoli valutati a FVTPL c) tiene conto, fra gli altri elementi, dei cash flow hedges e degli utili/perdite su piani pensionistici a benefici definiti d) non tiene conto delle rivalutazioni degli immobili 45 Dalle slide “11.Strutture di bilancio ias-ifrs 2015-2016”, pagina 14 Conto Economico “Comprehensive Income” comprende : Utile o perdita • Altri proventi e oneri riconosciuti nel periodo: (seguono) • Differenze di cambio dalla conversione di operazioni in valuta • Investimenti “disponibili per la vendita” • Rivalutazione di immobili • Cash Flow Hedges (flussi di cassa su attività di copertura) • Utili/perdite attuariali su piani pensionistici a benefici definiti • Quota di altri proventi/oneri riconosciuti nel periodo da imprese collegate • Imposte sugli altri proventi e oneri riconosciuti nel periodo Totale altri proventi e oneri riconosciuti nel periodo, al netto delle imposte Totale dei proventi ed oneri del periodo (Comprehensive Income) 18) Lo “Stato patrimoniale” nel sistema di bilancio IAS/IFRS:*** a) ha un contenuto minimo del tutto libero b) ha un contenuto obbligatorio previsto dallo IAS 1 integrato dalla guida OIC per alcune voci c) prevede una classificazione secondo il criterio finanziario d) prevede una classificazione che tiene conto del “ciclo operativo tipico” o, in alternativa, del criterio finanziario, comunque con indicazioni finanziarie circa l’esigibilità Vedi pagina 41 di questa dispensa 19) Nel rendiconto finanziario che dà conto dei flussi monetari, il “flusso di CCN da attività operativa corrente” e “il flusso monetario da attività operativa corrente” divergono, fra le varie poste, per: a) la variazione dei crediti commerciali b) il flusso di cassa da attività di investimento (fabbricati, impianti, ecc.) c) gli aumenti di capitale a pagamento e la distribuzione di dividendi d) gli oneri finanziari netti Si rimanda allo schema di pagina 22 - 23 di questa dispensa 20) Il capitale circolante netto e il margine di tesoreria divergono, per: a) per i crediti commerciali b) per i debiti commerciali c) le rimanenze di magazzino d) le passività consolidate Si rimanda a pagina 42 di questa dispensa 21) In sede di valutazione di una partecipazione totalitaria al patrimonio netto, si consideri che: a) il costo della partecipazione acquistata il 1°.1.2015 è di 2.000; b) la partecipata nel corso del 2015 ha conseguito un utile di 100 e ha deliberato un aumento di capitale a pagamento di 500 sottoscritto e versato dalla controllante. Non esiste differenza iniziale tra il costo di acquisto della partecipazione e il corrispondente patrimonio netto della società acquisita. L’utile di 100 della controllata deriva per 60 da scambi interni tra la controllata e la controllante riguardo ai quali le merci oggetto di scambio sono in rimanenza presso la controllante. Ciò considerato, il valore della partecipazione al 31.12.2015 è pari a:[!] a) 2.600, con impatto positivo sul reddito di esercizio di 100 b) 2.560, con impatto sul reddito di esercizio per 60 c) 2.500, senza alcun impatto sul reddito di esercizio d) 2.540, con impatto sul reddito sul reddito di esercizio per 40 46 22) Con riferimento al procedimento di impairment (impairment test), lo stesso: a) prevede di rendere il valore contabile sempre uguale al valore recuperabile b) impone di scegliere, quale valore recuperabile, il minore tra valore d’uso e fair value c) richiede preventivamente di valutare se, ad ogni reporting date, vi siano indicatori di possibili perdite di valore d) impone di scegliere, quale valore recuperabile, il minore tra valore d’uso e fair value al netto dei costi di vendita Si rimanda a pagina 36 di questa dispensa 23) Con riferimento alla valutazione di opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e di durata ultrannuale, da un punto di vista fiscale: a) si tiene conto delle maggiorazioni di prezzo in misura non superiore al 50%, fino alla definizione b) per la parte coperta da Stati di avanzamento lavori (SAL), la valutazione avviene sulla base di corrispettivi liquidati c) per la parte coperta da Stati di avanzamento lavori (SAL), la valutazione avviene sulla base di corrispettivi pattuiti d) la valutazione avviene in base ai corrispettivi liquidati risposta formalmente più corretta delle quattro 24) Nell’impiego del criterio del costo ammortizzato per la valutazione di un debito, secondo l’art. 2426 n. 8:*** a) il tasso di interesse effettivo è quello che rende equivalenti i flussi monetari in entrata ed in uscita b) i costi di transazione sono portati interamente a conto economico nell'anno di accensione del prestito c) la differenza tra valore iniziale e valore finale del debito viene ammortizzato a quote costanti per la durata del prestito d) il valore iniziale del debito è pari al valor nominale del debito, attualizzato attraverso il tasso di interesse effettivo Spiegazione : vedi domanda del tema d’esame del 19 gennaio 2017 8)Nell’utilizzo del metodo del costo ammortizzato per la valutazione dei crediti e/o debiti: a) il tasso di interesse effettivo equivale al tasso corrente di mercato in forza al quale si attualizzano i valori a scadenza dei crediti e/o dei debiti b) il valore di prima iscrizione di un credito e/o debito equivale a quello a scadenza c) il valore da ammortizzare dà luogo esclusivamente a componenti di reddito negativi in conto economico d) il tasso che rende nullo il valore attuale , all’epoca della valutazione, del cash flow complessivo del credito o del debito, è il tasso di interesse effettivo. Dal libro a pagina 310: Il costo ammortizzato di un’attività e di una passività finanziaria , secondo la definizione dello IAS39, par. 9, è il valore a cui è stata misurata al momento della rilevazione iniziale l’attività o la passività finanziaria al netto dei rimborsi di capitale, aumentato e diminuito dell’ammortamento complessivo utilizzando il criterio del tasso effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quelli a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (operata direttamente o attraverso l’uso di un accantonamento) a seguito di una riduzione di valore o irrecuperabilità Il criterio del tasso effettivo è un metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria e di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo il relativo periodo Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza il flusso degli incassi o dei pagamenti futuri stimati lungo la vita attesa dell’attività o della passività finanziaria , in modo da ottenere il valore attribuito nella rilevazione iniziale. Tale tasso esprime il criterio di ammortamento della differenza 47 tra valore iniziale dell’attività o della passività finanziaria , ovvero del credito o del debito e il suo valore finale. Nella determinazione del tasso effettivo devono essere considerati tutti i riferimenti contrattuali : pagamenti anticipati, oneri di tassazione, premi scaduti. L’attualizzazione è il processo con il quale si è in grado, mediante l’applicazione di un tasso di sconto, di determinare a oggi i flussi finanziari che si manifesteranno in futuro. Rappresenta lo strumento finanziario per applicare il “fattore temporale”, di cui si deve tener conto, ai sensi dell’art. 2426, n°8, cod. civ. nel caso in cui nell’iscrizione iniziale il tasso effettivo sia significativamente diverso dal tasso di mercato. Il tasso di interesse nominale di un credito o di un debito è il tasso di interesse contrattuale che, applicato al valore nominale, permette di determinare i flussi finanziari costituiti da interessi attivi o passivi nominali lungo la durata del credito o del debito. Il tasso di interesse di mercato è il tasso che sarebbe stato applicato se due soggetti indipendenti avessero negoziato un’operazione con condizioni e termini comparabili. 48 Tema d’esame del 13 giugno 2016 1) Il cambiamento della vita utile di un bene strumentale configura: a) un cambiamento di criterio di valutazione b) un cambiamento di stima contabile c) né un cambiamento di criterio di valutazione né un cambiamento di stima contabile d) sia un cambiamento di criterio di valutazione sia un cambiamento di stima contabile la vita utile è una stima per cui può essere soggetta a cambiamenti di stima 2) La riforma di cui al d.lgs. 139/2015 che ha modificato alcuni articoli del codice civile in materia di bilancio: a) non ha modificato alcun principio generale di redazione b) ha introdotto il principio di rilevanza, senza modificare alcun altro principio generale c) ha riformulato il principio di prevalenza della sostanza sulla forma, senza modificare alcun altro principio generale d) ha introdotto il principio di rilevanza e ha riformulato il principio di prevalenza della sostanza sulla forma Vedi pagina 58 di questa dispensa 3) Il principio generale di "valutazione separata" riguarda: a) elementi eterogenei iscritti nella medesima voce di bilancio b) elementi omogenei iscritti in voci diverse di bilancio c) il divieto di compensazione di partite d) elementi eterogenei iscritti in voci diverse di bilancio Spiegazione: Da “I principi Generali di Redazione del Bilancio di Esercizio”, 2423 bis cod. civ. 1) Valutazione separata di elementi eterogenei ricompresi nelle singole poste Finalità = evitare che le “valutazioni cumulative di beni” (es. rimanenze, prodotti finiti) eterogenei compensino perdite presunte con utili sperati. 4) Con riguardo alle società che predispongono il bilancio in base alla normativa nazionale, la gerarchia delle fonti che regolamentano la redazione del bilancio è, nell'ordine, così strutturata: a) codice civile, principi contabili IAS/IFRS e, nel silenzio di questi ultimi, principi contabili OIC (purché coerenti con i principi codicistici) b) codice civile, principi contabili OIC e, nel silenzio di questi ultimi, principi contabili IAS/IFRS (purché coerenti con i principi codicistici) c) principi contabili OIC, codice civile, principi contabili IAS/IFRS e raccomandazioni Consob ¨ d) dottrina ragionieristica, codice civile e principi contabili OIC ¨ 5) La riforma di cui al d.lgs. 139/2015 che ha modificato alcuni articoli del codice civile in materia di bilancio:*** a) non ha modificato in alcun modo conto economico e stato patrimoniale b) ha introdotto taluni cambiamenti nello stato patrimoniale ma non nel conto economico c) ha introdotto, quale unico cambiamento relativo agli schemi di bilancio, specifiche poste dedicate agli strumenti finanziari derivati d) ha introdotto, insieme ad altri cambiamenti relativi agli schemi di bilancio, specifiche poste dedicate agli strumenti finanziari derivati 49 6) Il Capitale Circolante Netto operativo (CCN): a) si compone di Crediti commerciali e Giacenze di magazzino al netto dei Debiti commerciali (più o meno altre attività/passività operative) e la sua variazione funge da raccordo tra il flusso di CCN di gestione operativa corrente e il flusso di cassa di gestione operativa corrente b) si compone di Cassa e Banche, Crediti commerciali e Giacenze di magazzino al netto dei Debiti commerciali (più o meno altre attività/passività operative) e la sua variazione funge da raccordo tra il flusso di CCN di gestione operativa corrente e il flusso di cassa di gestione operativa corrente c) si compone di Crediti commerciali e Giacenze di magazzino al netto dei Debiti commerciali (più o meno altre attività/passività operative) e la sua variazione funge da raccordo tra il flusso di cassa di gestione operativa corrente e il flusso di cassa di gestione operativa comprensiva di investimenti/disinvestimenti d) si compone di Crediti commerciali e Giacenze di magazzino al netto dei Debiti commerciali e delle Banche passive (più o meno altre attività/passività operative) e la sua variazione funge da raccordo tra il flusso di CCN di gestione operativa corrente e il flusso di cassa di gestione operativa corrente Vedi pagina 62 di questa dispensa 7) Al crescere del CCN operativo:*** a) la gestione operativa corrente assorbe cassa b) la gestione operativa corrente genera cassa c) non si ha alcuna generazione né alcun assorbimento di cassa d) aumentano i debiti verso fornitori Spiegazione: Se cresce il CCN operativo, significa che aumentano i crediti e/o le rimanenze di magazzino. Queste ultime assorbono cassa (assorbono cassa perché per poter far credito a terzi bisogna ricorrere a propri mezzi, cassa e per quanto riguarda le rimanenze , le materie prime per trasformarsi in prodotti hanno bisogno di risorse liquide , cassa). Meccanismo contrario per i debiti che invece generano cassa (finanziamenti). 8) L'incidenza del reddito operativo sui ricavi (calcolata esprimendo in percentuale il riclassificato di conto economico): a) corrisponde ad uno degli indici in cui viene scomposto il ROE b) corrisponde ad uno degli indici in cui viene scomposto il Rapporto di indebitamento c) corrisponde ad uno dei due indici in cui viene scomposto il ROI d) non corrisponde ad alcun indice di bilancio Vedi pagina 25 di questa dispensa. In questo caso 𝑅𝑅𝑅𝑅 𝑅𝑅𝑣𝑣𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣 = 𝑅𝑅𝑅𝑅 𝑉𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 9) La riforma di cui al d.lgs. 139/2015 che ha modificato alcuni articoli del codice civile in materia di bilancio:*** a) ha introdotto, insieme ad altri cambiamenti relativi all'art. 2426 c.c., il criterio di valutazione del costo ammortizzato b) non ha introdotto alcun cambiamento nei criteri di valutazione ¨ c) ha vietato l'utilizzo del LIFO ai fini del calcolo del costo delle rimanenze di magazzino ¨ d) ha reso obbligatoria la valutazione dei lavori in corso su ordinazione in base ai corrispettivi maturati Simile alla domanda 5 di questo tema d’esame 50 10) Con riguardo alla valutazione delle partecipazioni in base al criterio del patrimonio netto, la distribuzione di un dividendo da Figlia a Madre, a parità di altre condizioni, comporta:*** a) nessun effetto sul valore della partecipazione detenuta da Madre in Figlia b) la riduzione del valore della partecipazione detenuta da Madre in Figlia c) l'incremento del valore della partecipazione detenuta da Madre in Figlia d) l'incremento del patrimonio netto di Figlia Dal libro a pagina 349 Le nozioni di impresa controllata e di impresa collegata Sotto il profilo economico le ipotesi di controllo o di collegamento aziendale sono poste in connessione all’esistenza di situazioni nelle quali un’impresa, per effetto del capitale detenuto, oppure per particolari vincoli contrattuali, è in grado di influire in modo dominante (ipotesi di controllo), oppure in modo significativo (ipotesi di collegamento) sulle scelte e sulle decisioni di un’altra impresa. Tema di valutazione. Possono essere adottati : a) Il criterio del costo ammortizzato b) Il metodo del patrimonio netto (elemento di raffronto rispetto al costo ammortizzato) Pagina 362 Art. 2426, n°4 cod. civ. Impone di detrarre dal valore della partecipazione i dividendi. L’eliminazione dei dividendi distribuiti nel corso dell’esercizio è facilmente intuibile. Essi vanno portati a riduzione del valore della partecipazione , in quanto utili della partecipata, con l’adozione del metodo del patrimonio netto, hanno già contribuito a determinare il valore della partecipazione; diversamente i dividendi verrebbero considerati due volte : in sede valutativa e all’atto della loro percezione. […] La disposizione di legge che impone di eliminare gli utili interni ha, a parere di chi scrive, una logica economica e di bilancio per questa ragione : fare in modo che il documento rifletta la matrice di riferimento dell’unità di misura dei valori, espressa, in via immediata o mediata, dai prezzi di mercato. Invero, l’obbligo imposto dal legislatore di eliminare, in ogni caso, gli utili interni realizzati dalla partecipata nei rapporti con la partecipante, sembra essere indotto da esigenze di ordine cautelativo, intese ad evitare che la norma, consentendo di non eliminare gli utili delle operazioni effettuate a “normali condizioni di mercato”, si prestasse ad essere facilmente aggirata, qualificando come concluse a normali condizioni di mercato anche quelle operazioni che, invece , rispondono ad una logica di gruppo. A tale riguardo, non va però dimenticato che l’art.31 del d.lgs. 127/1991, che disciplina le rettifiche per la formazione del bilancio consolidato, consente che non si faccia luogo all’eliminazione degli “utili interni” a) Se essi sono irrilevanti rispetto all’obiettivo di rappresentanza la situazione patrimoniale, finanziaria e reddituale del gruppo b) Se, in ipotesi ulteriore, essi derivano da operazioni correntemente effettuate dall’impresa a normali condizioni di mercato, e l’eliminazione incida sproporzionatamente sui costi del consolidamento. 11) Con riguardo alla valutazione delle partecipazioni in base al criterio del patrimonio netto, la distribuzione di un dividendo da parte di Madre, a parità di altre condizioni, comporta:*** a) nessun effetto sul valore della partecipazione detenuta da Madre b) la riduzione del valore della partecipazione detenuta da Madre c) l'incremento del valore della partecipazione detenuta da Madre d) l'incremento del patrimonio netto di Figlia 12) In sede di calcolo del reddito imponibile, la realizzazione di una plusvalenza di 1.000 comporta, a scelta del contribuente: a) nessuna variazione in diminuzione e il correlato stanziamento di imposte differite oppure una variazione in diminuzione di 800 e nessuno stanziamento di imposte differite b) nessuna variazione in diminuzione e nessuno stanziamento di imposte differite oppure una variazione in diminuzione di 200 e il correlato stanziamento di imposte differite c) nessuna variazione in diminuzione e nessuno stanziamento di imposte differite, oppure una variazione in diminuzione di 800 e il correlato stanziamento di imposte differite 51 d) nessuna variazione in aumento e nessuno stanziamento di imposte differite oppure una variazione in aumento di 200 e il correlato stanziamento di imposte differite 13) In quanto strumento di conoscenza, il bilancio:*** a) è volto principalmente alla tutela di soci e terzi creditori b) è volto esclusivamente alla tutela di soci e terzi creditori, allorquando l’impresa sia in condizioni economiche avverse c) si rivolge agli stakeholder per dare loro una informativa comune a tutti d) è funzionale al pagamento delle imposte, secondo una condivisa visione del nostro paese per effetto del nostro tessuto a prevalenza di piccole e medie imprese 14) In quanto strumento di comportamento, il bilancio:*** a) è redatto per informare soci e terzi creditori b) è modellato liberamente in relazione ai risultati che il soggetto compilatore ritiene vantaggiosi per l’impresa c) subisce le limitazioni di comportamento contabile previste dalla normativa fiscale d) consente alcuni spazi di discrezionalità che possono essere utilizzati dal compilatore 15) Con riguardo al principio di competenza: a) i ratei e risconti si riferiscono a non più di due esercizi b) la determinazione dell’utile può prescindere sempre dall’effettivo realizzo dei beni prodotti c) i servizi sono ritenuti di competenza solo quando la prestazione è ultimata d) è possibile considerare di competenza anche “utili non realizzati”, in alcune fattispecie qualificate dagli IAS/IFRS Spiegazione: IAS/IFRS-Postulati di Bilancio *continuità dell’IMPRESA NEL TEMPO (going concern) *competenza Economica = assiomi contabili su cui si basano le caratteristiche qualitative dell’informativa di bilancio + l’eventuale necessità di derogare ad essi determina l’abbandono anche delle caratteristiche e dei criteri che da essi promanano. *Caratteristiche fondamentali = Rilevanza + Rappresentazione Fedele *Caratteristiche Migliorative = Comprensibilità + Verificabilità + Tempestività + Comparabilità *Competenza Economica attribuzione costi/ricavi dei singoli esercizi di vita dell’impresa Informa il Riconoscimento dei componenti POSITIVI (realizzazione) e per conseguenza anche dei componenti NEGATIVI (correlazione economica) Modella di bilancio Ias/Ifrs discende da un sistema contabile di Matrice Patrimoniale = “ricavo” e “costo” intimamente legati a quelli di Attività e Passività. I ricavi = ∆+ di attività o ∆- di passività I costi = ∆- di attività o ∆+ di passività Trova attuazione secondo un PROCESSO LOGICO composto da 2 fasi successive, a ciascuna delle quali corrisponde un ulteriore principio 1) Riconoscimento dei Componenti Positivi da porre in essere in base al principio di realizzazione (Realization Principle) 2) Riconoscimento dei Componenti Negativi, che avviene in base al PRINCIPIO di CORRELAZIONE ECONOMICA (Matching Principle) Lo sviluppo di tali fasi può essere variamente condizionato e temperato dagli effetti prodotti dal principio di Prudenza Realizzazione Ricavi * Correlazione economica dei costi * Prudenza 52 =svolgono un ruolo Complementare nel definire i componenti positivi e negativi di reddito di competenza dell’esercizio 1) Realization Principle = si concretizza quando sono soddisfatte le 5 condizioni, ossia quando componenti positivi sono espressione di 1dell’attività di produzione economica svolte nell’esercizio 2 in forza alla quale si percepisce la capacità attuale dell’impresa di produrre 3 probabili 4 flussi finanziari futuri 5 misurabili in modo attendibile Il momento in cui si verificano dette condizioni può essere precedente o successivo rispetto a quello della Prestazione Non Monetaria dello Scambio n.b.: per gli elementi del magazzino il riferimento alla capacità di produrre flussi finanziari futuri misurabili in modo attendibile è limitata per prudenza dallo IAS 2, perché salvo alcune eccezioni (ben agricoli, commercianti-intermediari, business combinations) il magazzino deve essere valutato al minore tra il costo e il valore di mercato 2) Correlazione economica dei componenti negativi= *Ricavi Realizzati VS Costi “correlati”/”svaniti” *POSSIBILITA’ CHE I VALORI DIFFERENZIALI (MAGARI, UTILI) VENGONO RICONOSCIUTI (REALIZZATI) ANCHE PRIMA DELLA VENDITA SUL MERCATO *Distinzione tra i valori differenziali (margini, utili…) ovvero le variazioni di valore di elementi patrimoniali: a)formazione reddito dell’esercizio b) formazione delle riserve di patrimonio netto La distinzione dipende dagli obiettivi sottesi alle scelte aziendali b)Elementi patrimoniali Direttamente Correlati al processo produttivo o alla gestione tipica a) Elementi patrimoniali Relativamente Indipendenti Dal processo Produttivo o Dalla GESTIONE TIPICA Riserve di Patrimonio Netto Reddito dell’Esercizio -proventi/oneri su immobilizzazioni che sono parte della struttura produttiva aziendale: immobilizzazioni materiali e immateriali -proventi/oneri su immobilizzazioni che non sono parte della struttura produttiva aziendale (INVESTIMENTI IMMOBILIARI) -proventi/oneri su elementi non posseduti per la vendita -proventi/oneri su elementi destinati alla vendita (STRUMENTI (STRUMENTI FINANZIARI NON DESTINATI AL TRADING) 53 3) Principio di Prudenza : negli IAS/IFRS, combinando Realizzazione e Prudenza non si ha in questo caso in via generale il PRINCIPIO di DISSIMETRIA. Al calcolo del reddito partecipano taluni Utili non solo certi ma anche probabili perdite non solo certe ma anche probabili. Quindi sono di COMPETENZA *utili /perdite “realizzati”= Ricavi realizzati – costi correlati – costi svaniti *utili/perdite “realizzabili” = Risultati in corso di formazione che sono riconosciuti in via anticipata rispetto alla vendita sul mercato MA LA CUI FUTURA REALIZZAZIONE presenta adeguati livelli di CREDIBILITA’ e di ATTENDIBILITA’ Ricavi realizzati – costi correlati *perdite presunte (per il principio di prudenza ) maturate Non ancora maturate Ricavi attesi – Costi Correlati 16) Con riferimento ai principi IAS/IFRS: a) in caso di modificazione di un principio, esso entra in vigore automaticamente per effetto del Regolamento UE 1606/2002 b) essi prevedono comunque la valutazione a fair value per ogni posta di Stato Patrimoniale c) l’emanazione di un nuovo principio è soggetto alla necessità di endorsement (omologazione) da parte della Unione europea d) essi possono essere utilizzati anche nelle imprese con bilancio abbreviato a discrezione del compilatore Vedi pagina 7 - 8 di questa dispensa. 17) Nella determinazione del ROE: a) il reddito netto da utilizzare per la costruzione dell’indice, se l’impresa redige il bilancio secondo i principi IAS/IFRS, è quello definito “OCI” (Other Comprehensive Income) b) è necessario utilizzare il dato medio dell’esercizio sia al numeratore sia al denominatore c) non si deve tenere conto delle componenti straordinarie di reddito d) il capitale netto al denominatore tiene conto del reddito dell’esercizio Spiegazione Capitale Netto = Patrimonio Netto Stato Patrimoniale – Passivo A) Patrimonio Netto I - Capitale II – Riserva da sovrapprezzo delle azioni III – Riserva di rivalutazione IV – Riserva Legale V – Riserva statuaria VI – Altre Riserve VII – Riserva per operazione di copertura dei flussi finanziari attesi VIII – utili (perdite) portati a nuovo IX – utile (perdita) dell’es. precedente 54 X – Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio Reddito dell’esercizio = utile dell’esercizio 18) Nella determinazione del ROI a partire dal riclassificato secondo il criterio funzionale: a) il reddito operativo è considerato al netto della capitalizzazione per lavori in economia b) il denominatore prevede di considerare i debiti di fornitura e il trattamento di fine rapporto a riduzione dell’attivo di bilancio c) il valore del reddito operativo coincide – nella sostanza – con l’EBIDTA d) un valore negativo del numeratore rende l’indice privo di significato Spiegazione: 𝑅𝑅𝑅𝑅 𝐶𝐶𝑣𝑣 dove Ci = CCN operativo + attivo immobilizzato netto + attività nette extra – caratteristiche Vedi pagina 62 di questa dispensa 19) Nel rendiconto finanziario di cassa:*** a) maggiori sono gli accantonamenti per fondi rischi e maggiore è la variazione della cassa b) la variazione di cassa è condizionata dalle politiche di ammortamento praticate dall’impresa c) l’aumento del magazzino rispetto all’esercizio precedente assorbe cassa d) l’aumento del magazzino rispetto all’esercizio precedente fa aumentare l’utile e la cassa Vedi pagina 50 e pagina 22 di questa dispensa 20) Nella riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo il criterio finanziario: a) i crediti verso lo Stato vanno qualificati in relazione all’epoca di presunto incasso b) le imposte differite attive (anticipate) vanno stornate dai debiti verso imposte c) le imposte differite passive vanno stornate dagli acconti di imposte d) i fondi per perdite presunte su crediti vanno portate in riduzione del capitale proprio Spiegazione : Criterio finanziario = fondamentale è il TEMPO, il parametro per cui si distinguono i diversi “agglomerati” (attivo corrente vs attivo immobilizzato, passivo corrente vs passivo consolidato) 21) Nella valutazione degli strumenti finanziari secondo gli IAS/IFRS: a) gli strumenti qualificati come AFS vanno iscritti al fair value (e le relative variazioni imputate ad OCI) b) gli strumenti qualificati come AFS vanno iscritti al costo (se detenuti fino alla scadenza) c) i titoli qualificati FVtPL sono oggetto di valutazione al fair value o al costo d) il costo non è mai utilizzato per la valutazione di tali strumenti Vedi schemi a pagina 63 di questa dispensa 22) Nel calcolo dell’ammortamento secondo gli IAS/IFRS: a) si deve tenere conto del fair value del bene ammortizzato b) è possibile cambiare coefficiente di ammortamento nei limiti delle aliquote fiscali in vigore c) si deve stimare la vita economica utile del bene d) la base su cui calcolare l’ammortamento è il fair value del bene Anche per gli IAS/IFRS si tratta di stimare la vita utile del bene . 55 23) Nel calcolo del fondo svalutazione crediti: a) le stime relative alla possibilità di realizzazione dei crediti sono compiute analiticamente per alcuni crediti e per sintesi con riguardo ad altri b) il valore fiscalmente ammesso può essere superato solo quando particolari condizioni lo richiedano c) il valore massimo è quello ammesso fiscalmente, al netto dell’accantonamento per i crediti ceduti pro-soluto d) è opportuno stanziare i coefficienti massimi fiscali, al fine di evitare la determinazione di utili inesistenti Spiegazione Libro a pagina 323 Le soluzioni tecniche per applicare in concreto il criterio valutativo del presumibile realizzo dei crediti sono costituite da due differenti metodologie : 1.la svalutazione analitica 2.la svalutazione forfettaria (per sintesi) 1. La prima di tipo analitico è basata sull’apprezzamento della qualità delle singole posizioni, ossia sulla stima, saldo per saldo, del grado di affidabilità del debitore e, corrispondentemente, dell’importo del previsto recupero del credito o, viceversa , della presunta perdita, in relazione alla situazione di anomalia già manifestata o ragionevolmente prevedibile. Questa metodologia riguarda i crediti di dubbia esigibilità e i crediti inesigibili E’ opportuno precisare che la svalutazione di un credito scadente oltre 12 mesi comporta l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di interesse originario del credito stesso… 2. nel caso di crediti con scadenza entro l’esercizio che presentino evidenza di rischio di riscossioni, poiché gli effetti economici connessi con l’attualizzazione sono scarsamente rilevanti , non vi è ragione di applicare la metodologia dell’attualizzazione ed è possibile rettificare direttamente il valore del credito per l’importo che si ritiene non riscuotibile. In altre parole, negli altri casi si applica il metodo forfettario/per sintesi 24) Nel calcolo dell’impairment, secondo i principi IAS/IFRS:*** a) se il valore recuperabile del bene coincide con il fair value al netto dei costi di vendita, si assume quest’ultimo valore ai fini dell’impairment b) se il valore recuperabile del bene è maggiore del valor d’uso, si assume questo valore ai fini dell’impairment c) per l’avviamento e le altre attività a vita utile indefinita, la verifica di impairment deve essere svolta annualmente d) il valore contabile dei beni iscritti in bilancio è irrilevante ai fini della determinazione di un eventuale impairment Vedi pagina 36 di questa dispensa 56 Tema d’esame del 31 agosto 2016 1) Con riferimento alla normativa nazionale, il principio generale di prevalenza della sostanza sulla forma:*** a) è stato introdotto per la prima volta tramite la riforma del 2015, in assenza di qualsivoglia precedente prescrizione che ad esso faceva implicito riferimento b) è stato esplicitamente introdotto per la prima volta tramite la riforma del 2015, in presenza di una precedente prescrizione che ad esso faceva implicito riferimento c) ad oggi non è previsto nel sistema di regolamentazione nazionale d) è da sempre esplicitamente previsto nel sistema di regolamentazione nazionale Domanda di tipo nozionistico. 2) Il principio di dissimmetria:*** a) sottende una disparità di trattamento tra utili e perdite b) sottende una disparità di trattamento tra componenti di reddito ordinari e straordinari c) non è previsto, nemmeno implicitamente, nel sistema di regolamentazione del bilancio nazionale d) sottende una disparità di trattamento tra entrate e uscite Vedi pagina 11 di questa Dispensa. 3) Non rappresenta una deroga al principio di costanza dei criteri di valutazione: a) il cambiamento dal metodo LIFO al metodo FIFO b) il cambiamento dal criterio della percentuale di completamento al criterio della commessa completata c) il cambiamento dal criterio del costo al criterio del patrimonio netto d) il cambiamento della vita utile di un cespite da 10 a 15 anni Spiegazione: Dal momento che il calcolo della vita utile di un bene è una sorta di stima, nel momento in cui si accerta un valore diverso da quello stimato inizialmente, molto semplicemente si fa un procedimento di rettifica ma questo NON rappresenta una DEROGA al PRINCIPIO di COSTANZA dei criteri di valutazione . Non è una deroga perché il valore in questione è una stima e quindi è soggetto a cambiamenti nel tempo. 4) La normativa nazionale e i principi contabili IAS/IFRS danno contenuto sostanzialmente analogo a: a) il principio generale di prudenza b) il principio generale di realizzazione c) il principio generale di continuità d) il principio generale di competenza Spiegazione PRINCIPI GENERALI ITALIANI E IAS/IFRS hanno in comune : 1) Principio di Continuità dell’impresa nel tempo (Going Concern) 2) Valutazione separata di elementi eterogenei ricompresi nelle singole poste 3) Uniformità dei criteri di valutazione nel tempo 5) La riforma di cui al d.lgs. 139/2015 che ha modificato alcuni articoli del codice civile in materia di bilancio: a) ha introdotto la possibilità di valutare i lavori in corso su ordinazione in base al criterio della percentuale di completamento b) ha introdotto la possibilità di valutare le partecipazioni di controllo e collegamento in base al criterio del patrimonio netto 57 c) ha introdotto la possibilità di valutare tutte le partecipazioni in base al criterio del patrimonio netto ¨ d) ha introdotto il criterio del costo ammortizzato Dal libro, pagina X (presentazione) Le principali novità portate dal d.lgs. n. 139/2015 sulla formazione del bilancio in forma ordinaria sono: Per i principi di redazione e per le valutazioni • L’inserimento nell’art. 2423 cod. civ. del principio della cd. “rilevanza” o materiality • L’introduzione nei postulati del bilancio (art. 2424 cod. civ.) della “prevalenza della sostanza sulla forma”; N.B. prevalenza della sostanza sulla forma nel 2424 era implicito. Lo hanno reso Esplicito! Vedi domanda n° 1 del tema d’esame del 31 agosto 2016 • L’ammortamento dei costi di impianto e ampliamento e dell’avviamento in base alla vita utile; • Il divieto di capitalizzare i costi di ricerca e i costi di pubblicità; • La valutazione dei crediti, dei debiti e dei titoli immobilizzati al costo ammortizzato; • L’obbligo di iscrivere nel corpo del bilancio gli strumenti finanziari derivati e di valutarli a fair value; Per la rappresentazione dei valori e per gli schemi 2) Le azioni proprie sono classificate a diretta deduzione del patrimonio netto 3) È eliminata la sezione E del conto economico relativa a componenti straordinari di reddito; se di entità o di incidenza eccezionali devono essere indicati nella nota integrativa ; 4) Sono introdotte alcune modifiche negli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico; 5) Sono eliminati i conti d’ordine, con corrispondente travaso delle relative informazioni nella nota integrativa; 6) È resa obbligatoria la redazione del rendiconto finanziario. Vedi pagina 6 di questa dispensa 6) Il principio contabile IAS 16 dedicato alla valutazione dei cespiti strumentali:*** a) impone il criterio del fair value b) lascia una opzione tra il criterio del costo e un criterio alternativo riconducibile, in buona sostanza, al fair value c) impone il criterio del costo d) impone il criterio del costo ammortizzato Spiegazione Dal libro , a pagina 585, 586, 587 Cespiti strumentali = immobilizzazioni materiali Ias 16: All’atto della prima rilevazione, ogni elemento di immobili impianti e macchinari è iscritto in bilancio al costo sostenuto per la sua acquisizione; il costo originario comprende i costi iniziali di acquisto o produzione, e i costi successivi per migliorie, sostituzioni e manutenzioni (benchmark treatment) Lo ias 16 definisce il costo come l’importo monetario, o l’equivalente, corrisposto , o il fair value di altri corrispettivi pagati per acquisire la disponibilità dell’attività, al momento dell’acquisto o della costruzione. Per le valutazioni successive alla prima iscrizione contabile, il principio contabile IAS 16 prevede due modelli di valutazione: Modello del costo = benchmark treatment Modello del valore rideterminato (rivalutato), in base al fair value allowed alternative treatment 58 7) Il principio contabile IAS 16 dedicato alla valutazione dei cespiti strumentali:*** a) impone un criterio di valutazione in buona sostanza riconducibile al fair value b) impone il criterio di valutazione del costo storico c) lascia una opzione che consente di scegliere tra un criterio di valutazione in buona sostanza riconducibile al fair value e il criterio di valutazione del costo storico d) impone il criterio di valutazione della percentuale di completamento 8) La normativa nazionale di bilancio prevede l'obbligo di iscrivere, al verificarsi di determinate condizioni, una "riserva non distribuibile": a) in caso di "deroga per incompatibilità con la clausola generale" e in caso di applicazione del criterio di valutazione delle partecipazioni a patrimonio netto b) esclusivamente in caso di "deroga per incompatibilità con la clausola generale" c) esclusivamente in caso di applicazione del criterio di valutazione delle partecipazioni a patrimonio netto d) in caso di "deroga per incompatibilità con la clausola generale", in caso di applicazione del criterio di valutazione delle partecipazioni a patrimonio netto e in caso di iscrizione in bilancio di costi di impianto e ampliamento e di costi di ricerca e sviluppo Spiegazione *il primo caso della deroga per incompatibilità con la clausola generale riguarda le rivalutazioni delle immobilizzazioni materiali (concetto rivisto e stravisto) *plusvalenza / minusvalenza su partecipazione deve essere iscritta in una Riserva non distribuibile -metodo del Pn “integrale” -metodo del Pn “parziale” 9) Lo schema civilistico di stato patrimoniale prevede: a) 4 macroclassi all'attivo e 4 macroclassi nel passivo/netto b) 3 macroclassi all'attivo e 3 macroclassi nel passivo/netto c) 4 macroclassi all'attivo e 5 macroclassi nel passivo/netto d) 5 macroclassi all'attivo e 4 macroclassi nel passivo/netto qui non c’è niente da capire, così è. 10) Negli schemi di bilancio civilistici un ripristino di valore deve essere classificato: a) nella voce A)5) di conto economico b) in una posta di patrimonio netto c) nella voce A)3) di conto economico d) nella voce B)14) di conto economico Spiegazione Dal libro pagina 231 La ripresa di valore L’art. 2426, n.3 cod. civ. impone che, qualora in esercizio successivo rispetto a quello in cui è stata effettuata la svalutazione, siano venuti meno i motivi che avevano indotto a tale decisione è obbligatorio procedere al rispristino del valore. *Scopo della norma = la norma vuole che, anche in questa circostanza, sia rispettato il principio della “rappresentazione veritiera e corretta…”, evitando, per politiche di bilancio, l’impropria iscrizione di un minor valore di una immobilizzazione , che si riflette indirettamente sul valore ammortizzabile, quindi sulla misura dell’ammortamento e del reddito d’esercizio. *L’accertamento delle ragioni della ripresa del valore = l’accertamento se vi siano i presupposti per una ripresa di valore deve essere effettuato con accuratezza ai fini di un serio e ragionevole riscontro sull’effettiva possibilità di “cancellare” la precedente svalutazione per effetto del venir meno delle cause che l’avevano provocata. *L’ammontare della ripresa di valore = il ripristino di valore ha qualche limite massimo il valore che il bene avrebbe avuto se la svalutazione non fosse stata effettuata. Il riferimento 59 quantitativo è perciò costituito dal valore storico del bene, dedotte le quote di ammortamento nel periodo antecedente la svalutazione e successive, ricalcolato sulla base, non del valore svalutato, ma del costo storico originario . La Ripresa di valore è iscritta nel conto economico nella voce 5 “altri ricavi e proventi” nell’ambito della macroclasse A)Valore della produzione 11) Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: a) la gestione operativa si compone di gestione caratteristica e gestione accessoria b) la gestione operativa esclude sempre gli effetti legati alle operazioni di approvvigionamento presso terzi di risorse finanziarie c) la gestione operativa non riguarda gli ammortamenti dei cespiti strumentali d) la gestione operativa si compone di gestione tipica e gestione accessoria Cespiti strumentali appartengono alla Produzione quindi gli ammortamenti fanno parte della gestione operativa. 12) In sede di calcolo del reddito imponibile, il sostenimento di costi di manutenzione che eccedono di 200 il limite stabilito dalla normativa fiscale determina la necessità di effettuare:*** a) una variazione in diminuzione di 200 e il correlato stanziamento di imposte differite b) una variazione in diminuzione di 200 e il correlato stanziamento di imposte anticipate c) una variazione in aumento di 200 e il correlato stanziamento di imposte anticipate d) una variazione in aumento di 200 e il correlato stanziamento di imposte differite 13) In quanto strumento di conoscenza, il bilancio: a) rappresenta lo strumento attraverso il quale la Società risponde alle richieste informative presentate dai Soci, durante l’esercizio, con richiesta scritta alla Società b) rappresenta lo strumento attraverso il quale la Società risponde alle richieste informative presentate dai Soci, durante l’Assemblea, con richiesta scritta o intervento orale in Assemblea c) dà agli stakeholder una informativa comune di cui i Soci possono dibattere in Assemblea d) viene presentato ai fini dell’accertamento dell’imponibile fiscale evidenziato nella corrispondente riga di conto economico Vedi pagina 9 di questa dispensa 14) In quanto strumento di comportamento, il bilancio:*** a) è informato alla necessità di controllare il comportamento dei manager che lo redigono b) prevede deroghe all’impiego delle norme di legge quando ciò sia necessario per dare una rappresentazione veritiera e corretta c) può prevedere deroghe all’impiego dei principi contabili in casi eccezionali disciplinati dal 2423-bis d) consente spazi di discrezionalità che il compilatore può utilizzare pagina 19 di questa dispensa 15) Con riguardo al principio di prudenza:*** a) i ratei e risconti vanno conteggiati in base alla possibilità di reddito futuro b) la determinazione dell’utile prescinde dal realizzo dei beni prodotti c) le prestazioni di servizi devono essere ultimate perché gli stessi concorrano alla formazione del reddito d) le “perdite presunte” entrano a far parte del reddito d’esercizio quand’anche non ancora realizzate simile a domande sul principio di dissimmetria Pagina 11 e pagina 57 di questa dispensa 60 16) Con riferimento ai principi IAS/IFRS: a) essi antepongono la prudenza alla competenza b) essi non prevedono l’utilizzo del costo storico quale criterio di valutazione delle poste di Stato Patrimoniale, ma del fair value c) l’emanazione di un nuovo principio da parte dello IASB comporta l’automatica applicazione dello stesso nei paesi dell’Unione europea d) essi possono essere utilizzati anche nelle imprese controllate da società che redigono il bilancio in forza ad essi 17) Nella determinazione del ROE: a) il reddito netto da utilizzare per la costruzione dell’indice è la somma di tutte le componenti reddituali di competenza dell’esercizio b) il reddito netto da utilizzare per la costruzione dell’indice è la media (tra l’esercizio di bilancio e il precedente) della somma di tutte le componenti reddituali di competenza in ciascuno dei due esercizi (di bilancio e precedente) c) in caso di bilancio IASF/IFRS il reddito da assumere è quello identificato come OCI (Other Comprehensive Income) d) il capitale netto al denominatore dell’indice è determinato per differenza tra il Capitale investito e le Riserve di utili e di capitale Spiegazione: Reddito Netto = somma di tutte le componenti reddituali di competenza dell’esercizio (niente da ragionare) Per ripassare formula dell’equazione della redditività di impresa 𝑅𝑅𝑉𝑉 𝑅𝑅𝑅𝑅 𝑅𝑅𝑅𝑅 𝑂𝑓 𝐶𝐶𝑉𝑉 𝑅𝑅𝑉𝑉 =� +� − �∗ �∗ ′ 𝐶𝐶𝑉𝑉 𝐶𝐶𝐶𝐶 𝐶𝐶𝐶𝐶 𝐶𝐶𝑉𝑉 𝐶𝐶𝑉𝑉 𝑅𝑅 𝑉𝑉 Rn/Cn = ROE Ro/Ci = ROI Of/Ct = costo medio del capitale di debito Ct/Cn = rapporto di indebitamento Rn/R’n = tasso di incidenza oneri e proventi straordinari e fiscali Ro = reddito operativo Ci = capitale investito Ct = capitale di terzi R’n= reddito al lordo di imposte e gestione straordinaria Of = oneri finanziari 18) Con riferimento alla determinazione del ROI: a) il reddito operativo tiene conto delle svalutazioni delle partecipazioni in società controllate ¨ b) il denominatore prevede di considerare il capitale netto come media di quello dell’esercizio e del precedente c) il valore del reddito operativo coincide – nella sostanza – con l’EBIDTA quando gli ammortamenti sono calcolati secondo una corretta logica economica d) un valore negativo del numeratore del ROI non necessariamente porta a determinare un ROE negativo, a condizione che la società abbia componenti finanziari positivi netti adeguati Vedi formula domanda sopra 61 19) Nel rendiconto finanziario di cassa:@ a) minori sono gli accantonamenti per fondi rischi e minore è la variazione della cassa b) la variazione di cassa non è condizionata dalle politiche di ammortamento praticate dall’impresa c) l’aumento dei crediti rispetto all’esercizio precedente fa aumentare l’utile e diminuire la cassa d) l’aumento dei debiti rispetto all’esercizio precedente fa diminuire l’utile e aumentare la cassa Pagina 22 - 23 di questa dispensa 20) Nella riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo il “criterio della pertinenza gestionale” o “criterio funzionale”: a) la PFN (posizione finanziaria netta) è espressa dalle passività finanziarie al netto dei crediti b) il capitale investito netto della gestione caratteristica è determinato al netto del TFR e dei fondi rischi e oneri c) il CCN è assunto al lordo di tutte le componenti a breve termine d) le attività nette extra caratteristiche vanno poste al netto della PFN (posizione finanziaria netta) Spiegazione: Gestione Caratteristica (criterio gestionale) CCN OPERATIVO Capitale investito netto = CCN + Attivo Immobilizzato netto + attività nette extra-caratteristiche P.F.N Attività immobilizzate nette Capitale Netto Attività nette extracaratteristiche CCN Operativo = +C)I.Rimanenze +C)II Crediti Attivo Circolante [entro l’esercizio e oltre l’esercizio] [Crediti COMMERCIALI] - B) del Passivo di Stato patrimoniale (Fondi riconducibili al ciclo di Gestione Tipico) 2)fondo imposte 4) altri fondi - D) Debiti del Passivo di Stato Patrimoniale del BREVE TERMINE [Debiti COMMERCIALI] 6) acconti 7)debiti vs fornitori 12) debiti tributari che appartengono alla gestione tipica = derivano da imposte sulla gestione tipica 13) debiti vs istituto di previdenza e di sicurezza sociale , legato ai lavoratori che appartengono alla gestione tipica -E)Ratei e Risconti passivi del passivo di stato patrimoniale Attivo Immobilizzato Netto= + B)I. Immobilizzazioni Immateriali + B)II. Immobilizzazioni Materiali (tranne beni NON STRUMENTALI) + B)III. Immobilizzazioni Finanziarie - B)2) fondo imposte [Contenzioso Fiscale (a lungo termine) ≠ in corso di definizione = si concluderà a breve] - C) TFR passività a lungo termine legato alle Risorse Umane (gestione caratteristica) 62 Attività Nette Extra-caratteristiche = Tutti quei beni Non Strumentali + B)II. 1) Terreni e fabbricati = che non appartengono alla gestione caratteristica + C)III.4) partecipazioni Non Strategiche, speculative , si detengono per fare trading , No core business - Tutte le relative voci che richiamano a passività di attività extra - caratteristiche Posizione Finanziaria Netta = + D) del passivo di stato patrimoniale (obbligazioni, debiti vs banche, che sono debiti a Lungo Termine) - C)IV di Attivo di Stato patrimoniale = Disponibilità Liquide -D) risconti attivi attività di Leasing di tipo finanziario Patrimonio netto o Capitale netto +A) stato patrimoniale attivo, Crediti vs soci (decimi già richiamati) + Passivo di stato patrimoniale A) Patrimonio Netto 21) Nella valutazione degli strumenti finanziari secondo gli IAS/IFRS: a) gli strumenti qualificati come FVtPL vanno iscritti al fair value o al costo (e le relative variazioni imputate ad OCI) b) gli strumenti qualificati come “Loans and Receivables” vanno iscritti al fair value ¨ c) gli strumenti qualificati come “Held to maturity” vanno iscritti al costo ammortizzato (se detenuti fino alla scadenza) d) il fair value è sempre utilizzato per la valutazione di tali strumenti Spiegazione: Titoli e strumenti finanziari derivati per gli Ias/Ifrs Attività 1. Financial Assets at Fair Value Through P/L 2. Held to Maturity Passività 1. Financial Liabilities at Fair Value Through P/L 5.Financial liabilities at amortized cost (other liabilities) 3. Loans and Receivables 4. Avaiable For Sale 1.FVtPL = strumenti acquistati per trarre beneficio dalla fluttuazioni di breve termine del loro valore e gli strumenti finanziari derivati non di copertura. 2.Held To Maturity = attività finanziarie con flussi certi o determinabili e con scadenza prefissata (non azioni) che l’impresa ha la volontà e la capacità di mantenere fino alla scadenza (ad eccezione di quelle che alla rilevazione iniziale sono state designate in altre categorie training rule) 3. Loans & Receivales = comprende attività finanziarie con proventi fissi o determinabili che non sono quotate in un mercato attivo . Ad esempio crediti e finanziamenti originati dall’impresa. 4. Avaiables for Sale = comprende tutte le attività finanziarie non classificabili tra le precedenti categorie 63 5.Coprende tutte le passività finanziarie (ad eccezione di quelle Held for trading da contabilizzare al fair value con impatti sul P/L) Trattamento Contabile di ciascuna Categoria Fair Value con Variazione in Conto Economico Fair Value con Variazione a Stato Patrimoniale AMORTIZED COST Attivo Financial assets at fair value through P/L Passivo Financial liabilities at fair value through P/L Avaiable for Sale (riserva di patrimonio netto = OCI) Held to Maturity (I risultati positive/negative del processo di valutazione a Conto Economico) Loans and Receivables Financial liabilities at Amortized Cost (other liabilities) 22) Nel calcolo dell’ammortamento ai fini del bilancio redatto alla luce del codice civile: a) si deve tenere conto del valore di mercato del bene ammortizzato b) è possibile cambiare coefficiente di ammortamento a condizione che non si superino i limiti delle aliquote fiscali in vigore c) la vita economica residua utile del bene deve essere stimata al momento dell’acquisizione di un bene e alla conclusione di ogni esercizio successivo d) sono ammessi soltanto piani di ammortamento a quote costanti 23) Nella valutazione di una partecipazione con il metodo del patrimonio netto, nel bilancio redatto secondo il codice civile: a) le stime relative alla possibilità di realizzazione della partecipazione esprimono il massimo valore a cui iscrivere la stessa b) l’ammortamento del maggior costo e dell’avviamento della partecipata sono deducibili fiscalmente nella partecipante se la partecipazione non è caratterizzata dal regime PEX c) l’ammortamento del maggior costo e dell’avviamento della partecipata non sono deducibili fiscalmente nella partecipante indipendentemente dal fatto che la partecipata segua o meno il regime PEX d) ai fini della deducibilità (nella partecipante) dell’ammortamento del maggior costo e dell’avviamento della partecipata si devono considerare le aliquote fiscali Spiegazione: l’ammortamento del maggior costo e dell’avviamento servono per rettificare il valore della partecipazione non concorrono alla formazione del reddito ante imposte 24) Nella valutazione a costo di una partecipazione immobilizzata, nel bilancio redatto secondo il codice civile: a) se il valore del patrimonio netto della partecipata diminuisce al di sotto del costo, si assume il patrimonio netto quale valore di bilancio b) se il valore recuperabile della partecipazione è maggiore del valore di costo, è possibile iscrivere la partecipazione fino al valore recuperabile c) il valore di costo viene svalutato in presenza di perdite durevoli d) il valore contabile della partecipazione viene ridotto in ciascun anno in misura pari all’ammortamento del maggior costo (legato a maggior valore impianti e avviamento) rispetto al patrimonio netto della partecipata 64 Spiegazione: a) Non ha senso. b) Con impairment test si fa confronto tra valore recuperabile e valore contabile e si iscrive in bilancio il minore dei due. d) di solito il costo della partecipazione viene rettificato con l’ammortamento del maggior costo (valore impianti, avviamento) (troppo generico “valore contabile”) 65 Tema d’esame del 19 gennaio 2017 1) Ai fini della redazione dello stato patrimoniale riclassificato per pertinenza gestionale, il fondo svalutazione crediti commerciali è: a) un fondo rischi e oneri da classificare a riduzione dell’attivo immobilizzato b) un fondo rettificativo da classificare a riduzione nel CCN operativo c) un fondo rischi e oneri da classificare nella posizione finanziaria netta d) un fondo rettificativo da classificare a riduzione dell’attivo immobilizzato Vedi pagina 62 di questa dispensa 2) Le manutenzioni e riparazioni di beni ammortizzabili: a) determinano imposte anticipate quando il loro ammontare è eccedente quello (5%) deducibile nell’esercizio b) non determinano alcuna necessità di conteggio di imposte anticipate e differite perché la quota non deducibile nell’esercizio viene ammortizzata negli esercizi futuri con le aliquote ordinarie c) determinano imposte differite quando sono capitalizzate a stato patrimoniale in aumento del valore dei beni cui si riferiscono d) determinano imposte anticipate solo quando sono rappresentate da compensi periodici dovuti contrattualmente a terzi Spiegazione: Da schema 2)Spese di Manutenzione *Deducibili nel limite del 5% del valore complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili che risultano iscritti. L’eccedenza è deducibile in quote costanti nei 5 anni successivi Costo sostenuto per manutenzione del/i beni Detrazione fiscale (5% del valore del bene/i) = ∆⁺ Aumentativa 1° anno ∆⁺ = valore dell’eccedenza 2° anno ∆‾ = 1/5 del valore dell’eccedenza 3° anno ∆‾ =1/5 del valore dell’eccedenza 4° anno ∆‾ =1/5 del valore dell’eccedenza 5° anno ∆‾ = 1/5 del valore dell’eccedenza 3) Secondo i principi contabili nazionali, il metodo LIFO a scatti disciplinato dal TUIR: a) può essere utilizzato in bilancio per il calcolo del costo delle rimanenze di beni fungibili b) non può essere applicato c) può essere utilizzato in bilancio per il calcolo del costo delle rimanenze di beni non fungibili d) coincide sempre con il valore di sostituzione Vedi pagina 26 - 27 di questa dispensa 66 4) La società Gamma produce matite. Il costo di produzione delle rimanenze finali di matite è pari 500; il costo di produzione maggiorato delle spese generali è pari a 600; il valore di sostituzione è pari a 550; il valore di realizzazione sul mercato è pari a 475. In bilancio è corretto iscrivere: a) 475, pari al valore di realizzazione sul mercato b) 500, pari al costo di produzione c) 550, pari al valore di sostituzione d) 600, pari al costo di produzione maggiorato delle spese generali per quanto riguarda le rimanenze di prodotti finiti il punto di riferimento per il confronto con il costo è sempre il valore di realizzazione sul mercato. 5) Il Capitale Operativo Investito Netto (COIN): a) è ridotto dell'importo dei debiti finanziari e non comprende le disponibilità liquide b) è ridotto dell'importo dei debiti operativi e comprende le disponibilità liquide c) corrisponde al totale degli elementi patrimoniali attivi ¨ d) è ridotto dell'importo dei debiti operativi e non comprende le disponibilità liquide Spiegazione: il COIN è un altro modo per dire CCN operativo e cioè capitale circolante netto operativo. Si rimanda a pagina 40 di questa dispensa 6) Il criterio di valutazione delle partecipazioni "a patrimonio netto": a) deve essere utilizzato per le partecipazioni immobilizzate di controllo o collegamento b) può essere utilizzato per le partecipazioni immobilizzate di controllo o collegamento c) può essere utilizzato per tutte le partecipazioni di controllo o collegamento d) deve essere utilizzato per tutte le partecipazioni immobilizzate l’uso del criterio di valutazione a patrimonio netto va usato con le partecipazioni di controllo o di collegamento ma non esclude l’uso per queste ultime del criterio del costo. Quindi è corretta la formula “può essere utilizzato per le…” 7) In caso di applicazione del metodo della percentuale di completamento, il valore assegnato alle rimanenze di lavori in corso su ordinazione è desunto moltiplicando: a) il margine complessivo per la percentuale di completamento dei lavori raggiunta al termine dell’esercizio b) il margine complessivo per la percentuale di completamento dei lavori raggiunta all’inizio dell’esercizio c) il corrispettivo atteso per la percentuale di completamento dei lavori raggiunta al termine dell’esercizio d) la differenza fra ricavi attesi e costi già sostenuti per la percentuale di completamento dei lavori raggiunta all’inizio dell’esercizio Spiegazione esempio es. 1 a pagina 81 del libro II degli esercizi percentuale di completamento = 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑠𝑣𝑣𝑣𝑣 𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑢𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣 𝑣𝑣𝑣𝑣𝑐𝑐𝑐𝑐 ′ 𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑅𝑅 𝑣𝑣𝑣𝑣 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑝𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑧𝑐𝑐 𝐶𝐶𝑅𝑅𝑠𝑣𝑣𝑣𝑣 𝑣𝑣𝑅𝑅𝑣𝑣𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣 𝑝𝑣𝑣𝑐𝑐 𝑐𝑐 ′ 𝑣𝑣𝑐𝑐𝑝𝑐𝑐𝑣𝑣𝑠𝑐𝑐 percentuale di completamento * corrispettivo atteso Stima delle percentuali %completamento al 31.12.20x3 80/200 = 40% %completamento al 31.12.20x4 140/200 = 70% %completamento al 31.12.20x5 200/200 = 100% 67 8) Nell’utilizzo del metodo del costo ammortizzato per la valutazione dei crediti e/o dei debiti:*** a) il tasso di interesse effettivo equivale al tasso corrente di mercato in forza al quale si attualizzano i valori a scadenza dei crediti e/o dei debiti b) il valore di prima iscrizione di un credito e/o debito equivale a quello a scadenza c) il valore da ammortizzare dà luogo esclusivamente a componenti di reddito negativi iscritti in conto economico d) il tasso che rende nullo il valore attuale, all’epoca della valutazione, del cash flow complessivo del credito o del debito, è il tasso di interesse effettivo Vedi pagina 47-48 di questa dispensa 9) La rotazione del magazzino: a) diminuisce all’aumentare della durata media dei crediti commerciali b) aumenta all’aumentare della durata media dei debiti commerciali c) quando aumenta, determina un incremento della rotazione del capitale circolante d) non ha alcuna incidenza sulla rotazione del capitale investito Vedi pagina 25 – 26 di questa dispensa Dal libro “L’interpretazione e l’analisi di bilancio” Pagina 55 Il secondo fattore V/Cigc = ricavi di vendita/capitale investito relativo alla gestione caratteristica Indica la rotazione del capitale investito di gestione caratteristica in quanto esso indica il numero delle volte che questo capitale gura nell’unità di tempo per effetto dei ricavi di vendita. E’ quindi un indicatore di attività sul quale convergono molteplici condizioni “interne” ed “esterne”: prezzi, volumi, efficienza interna ed esterna, e così via. Necessita, anche in questo caso, una interpretazione approfondita che, se nel caso, rielabori i suoi elementi componenti. Rileva, in particolare, l’analisi del componente rotazione dell’attivo corrente di gestione caratteristica poiché gli investimenti compresi fra le attività correnti, esprimendo cicli operativi di breve durata, “presentando un maggior grado di controllabilità e quindi un maggior argine di manovra al fine di migliorare il “tournover” del capitale”. L’indice di rotazione dell’attivo corrente di gestione caratteristica è così calcolato: 𝑅𝑅𝑂𝑇𝐴𝑐𝑐𝑔𝑐𝑐 = 𝑉𝑉/𝐴𝐴𝑐𝑐𝑔𝑐𝑐 (1) Dove V = ricavi di vendita Acgc = attivo corrente di gestione caratteristica (Attivo di CCN operativo) Il quoziente esprime la velocità di ritorno in forma liquida, in forza delle vendite di periodo, del capitale circolante lordo impiegato nella gestione caratteristica Tale quoziente può essere a sua volta approfondito mediante l’analisi dell’indice di rotazione dei crediti commerciali e dell’indice di rotazione del magazzino Indice di rotazione dei crediti commerciali= Ricavi di vendita / crediti commerciali netti medi Indice di rotazione del magazzino= Costo del venduto / valore medio delle giacenze di magazzino (Nello specifico si rimanda a pagina 21 per la visione grafica) L’indice di rotazione del magazzino esprime la velocità di rigiro delle giacenze di magazzino e cioè il numero di volte in cui esse si rinnovano nell’unità di tempo (di norma l’esercizio); mutatis mutandis , la medesima informazione è espressa dall’indice di rotazione dei crediti commerciali 68 Ad integrazione delle informazioni attinenti il capitale circolante lordo, poi , può essere calcolato l’indice di rotazione dei debiti commerciali, costruito rapportando il valore degli acquisti effettuati con pagamento dilazionato e i debiti commerciali medi : 𝑅𝑅𝑂𝑇𝐷𝑣𝑣𝑏 = 𝐴𝑐𝑐𝑞 𝐷𝑣𝑣𝑏 Acq = acquisti effettuati “a debito” Deb = debiti commerciali Di nuovo, l’indice esprime il numero di volte in cui i debiti commerciali mediamente di rinnovano nell’arco dell’esercizio Conclusioni : l’indice di rotazione del magazzino è direttamente proporzionale al RotAcgc (1) 10) Nello stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio finanziario: a) le rimanenze sono esposte nell’ambito del capitale circolante operativo b) le passività a breve vengono portate in riduzione alle liquidità differite c) il capitale circolante netto è espresso dall’eccedenza delle passività consolidate e del capitale netto rispetto all’attivo immobilizzato d)il capitale netto è incrementato dei fondi alle spese future Si veda pagina 62 di questa dispensa lo schema arancione. 11) Nello schema di stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio della pertinenza gestionale: a) è prevista l’esposizione del capitale circolante netto finanziario b) le attività nette extra-caratteristiche comprendono le attività fisse e circolanti di gestione extra-tipica (titoli, investimenti immobiliari) c) la posizione finanziaria netta coincide con i debiti finanziari d) il capitale netto è diminuito dei fondi rischi e oneri Vedi pagina 62 di questa dispensa 12) Ai fini del calcolo delle imposte differite e anticipate: a) le differenze temporanee (tra componenti di competenza economica e fiscale) dànno sempre luogo a imposte anticipate e/o differite b) le imposte anticipate calcolate nell’esercizio “x” non devono tenere conto, nei successivi esercizi, del variare delle previsioni in ordine alle differenze (tra componenti di competenza economica e fiscale) che potranno essere effettivamente annullate c) l’aliquota di calcolo è quella in vigore nell’esercizio in cui sono determinate la prima volta le differenze temporanee (tra componenti di competenza economica e fiscale) d) i componenti di negativi deducibili ai fini fiscali in esercizi antecedenti a quelli in cui saranno iscritti in bilancio possono dare luogo a differimento di tassazione - Spiegazione Differenze Temporanee • spostamenti di componenti positivi e negativi del reddito imponibile e quindi di tassazione tra esercizi diversi • si producono quando sussistono diversità tra le norme civilistiche e fiscali relativamente a : norme di valutazione competenza di ricavi e costi • determinazione di DIFFERIMENTO o ANTICIPO di TASSAZIONE 69 • • • • Differimento di tassazione Componenti positivi tassabili in esercizi successivi a quelli in cui sono iscritti in bilancio es. Plusvalenze Componenti negativi deducibili ai fini fiscali in esercizi antecedenti a quelli in cui saranno iscritti in bilancio Anticipo di Tassazione Componenti negativi deducibili ai fini fiscali in esercizi successivi a quelli della loro iscrizione in bilancio es. spese di manutenzione Componenti positivi tassabili in esercizi precedenti a quelli in cui sono iscritti in bilancio Parte II: solo per gli studenti che NON hanno superato la prova intermedia 13) La quota a breve termine, ossia con scadenza entro dodici mesi, di un credito di natura finanziaria a lunga scadenza trova iscrizione: a) nella macroclasse C) del conto economico b) nella macroclasse C) dello stato patrimoniale attivo c) nella macroclasse B) dello stato patrimoniale attivo d) nella macroclasse B) dello stato patrimoniale passivo Spiegazione Anche se dice “quota a breve termine” per la determinazione della macroclasse giusta è importante vedere la natura del credito ossia “credito di natura finanziaria a lunga scadenza” 14) Il rispetto del principio di "competenza prudenziale" disciplinato dall’art. 2423-bis c.c. prevede che in bilancio trovino iscrizione:*** a) ricavi realizzati, costi svaniti e perdite presunte b) ricavi realizzati, costi svaniti e utili presunti c) perdite presunte se superiori ai ricavi realizzati d) ricavi realizzati, costi correlati, costi svaniti e perdite presunte Spiegazione Da “I principi generali di Redazione del bilancio di esercizio” 5)adozione combinata dei principi di Realizzazione dei ricavi e di correlazione dei costi, corretti da quello di prudenza *utili/perdite “realizzati” (principio di realizzazione riferito a valori differenziali) Ricavi realizzati – costi correlati – costi svaniti Costi di competenza -fattori impiegati per la produzione di beni e servizi ceduti Costi Correlati -fattori non più impiegabili Costi Svaniti *perdite presunte (per il principio di prudenza) Ricavi Attesi – Costi Correlati 15) Nel bilancio Ias/Ifrs, le plusvalenze straordinarie derivanti dalla cessione di un immobile non strumentale:*** a) trovano iscrizione soltanto nella sezione “comprehensive income”, cioè “sotto” l’utile di esercizio b) trovano iscrizione fra l’EBITDA e l’EBIT c) trovano iscrizione nella sezione dei componenti straordinari d) trovano iscrizione prima dell’EBITDA Domanda già vista , si veda pagina 22 - 23 di questa dispensa 16) La rivalutazione monetaria: a) deve essere prevista dalla legge e può essere sia obbligatoria, sia facoltativa 70 b) può essere prevista dalla legge ed è sempre obbligatoria c) deve essere prevista dalla legge ed è sempre obbligatoria d) può non essere prevista per legge ed è facoltativa domanda già vista si veda pagina 10 e 11 di questa dispensa 17) Se il redattore del bilancio sovrastima il valore delle rimanenze finali maggiorandone artificiosamente il valore di costo e comportando di conseguenza un incremento del risultato netto, il redattore del bilancio sta violando: a) il principio di veridicità e correttezza b) il principio di chiarezza c) il principio di rilevanza d) il principio del going concern 71 CLAUSOLA GENERALE 3)CORRETTEZZA 1)CHIAREZZA, Il bilancio deve essere Comprensibile a tutti i soggetti interessati alla gestione dell’impresa e Trasparente nel processo di formazione sostanziale e di rappresentazione formale; riguarda S.P, C.E., Rendiconto Finanziario e Nota Integrativa. 2)VERIDICITA’ *aspetto sostanziale =affidabilità delle informazioni trasmesse *aspetto formale = determinazione delle quantità oggettive, stimate e congetturate *Coerenza dei dati con cui la situazione effettiva dell’impresa *applicazione di criteri valutativi tecnicamente corretti principi contabili generalmente accettati *comunicazione dei dati in modo non deviante né ingannevole *esposizione dati secondo una sequenza logica *divieto di compenso e raggruppamento di voci Chiarezza – rappresentazione Veritiera e Corretta sono generalmente Sovraordinate rispetto alle specifiche disposizioni che seguono : N.N. adattamento delle voci, introduzione di poste aggiuntive salvo il caso in cui il rispetto degli obblighi in tema di valutazione, presentazione e informazione siano irrilevanti ai fini della chiarezza e della rappresentazione veritiera e corretta Introduzione del Principio di Rilevanza , nuovo 4° comma La sovraordinazione : *e dichiarata nel 2423 III comma, obbligo di fornire informazioni complementari necessarie alla rappresentazione veritiera e corretta se le informazioni richieste dagli artt. 2424 – 2425 2425 ter – 2427 – 2427 bis NON SONO SUFFICIENTI *è resa più forte dal 2423 V comma. Deroga obbligatoria in casi eccezionali se c’è conflitto tra Clausola Generale e Norma Specifica in tema di Strutture di Conti e Valutazioni 18) Nei bilanci redatti secondo i principi Ias/Ifrs: a) il fair value può essere sostituito dal costo storico se ricorrono casi eccezionali b) la variazione di un valore patrimoniale (es.: strumenti finanziari valutati AFS) può essere iscritta indifferentemente a conto economico o nel comprehensive income c) il fair value può essere calcolato secondo tecniche differenti a seconda delle poste a cui si riferisce d) la variazione di un valore patrimoniale (es.: strumenti finanziari valutati AFS) viene sempre iscritta nel conto economico se positiva le altre tre sono sbagliate. 72 19) Nell’inventario fisico effettuato al termine dell’esercizio si trovano i seguenti beni: prodotto A al costo di 50 e con presumibile realizzo di 40; prodotto B al costo d’acquisto di 40 e presumibile realizzo di 47; prodotto C al costo d’acquisto di 30 e presumibile realizzo di 33. Nel rispetto dei principi generali di redazione, le rimanenze trovano iscrizione in bilancio a: a) 120 b) 130 c) 110 d) nessuno dei valori indicati nelle altre risposte Spiegazione 40 + 40 + 30 = 110 20) Un acconto versato ad un fornitore per l’acquisto di un impianto che deve ancora essere ricevuto, nel bilancio redatto secondo il codice civile: a) è portato in riduzione dei debiti verso lo stesso fornitore b) è iscritto fra le immobilizzazioni immateriali perché l’impianto non è ancora stato consegnato c) è iscritto nella posta B.II.5 dello Stato patrimoniale d) non trova rappresentazione in bilancio perché fino alla consegna l’acquisizione non è realizzata 21) Un ammanco di cassa nel bilancio redatto secondo la normativa italiana: a) è iscritto in diminuzione del capitale netto (macroclasse A del passivo) b) è iscritto fra gli oneri finanziari (C17) c) è iscritto nella posta B.14 di conto economico d) è iscritto nelle svalutazioni (macroclasse D) Spiegazione : Essendo un ammanco di casa un qualcosa di generico e non specifico , si può attribuire tranquillamente alla posta B.14 di conto economico (oneri diversi di gestione) 22) Ai fini della classificazione dell’attivo nel Bilancio redatto secondo gli IAS/IFRS a) le attività correnti sono solo di natura operativa b) le attività non correnti sono solo di natura finanziaria c) le attività operative non correnti sono assunte al netto delle relative passività non correnti d) le attività correnti finanziarie comprendono anche quelle possedute per essere negoziate Vedi pagina 39 di questa dispensa 23) L’ammortamento di un bene rivalutato in base all’art. 2423, 5° comma: a) viene portato integralmente ad incremento della riserva di rivalutazione b) rende disponibile la riserva di rivalutazione per un ammontare pari all’ammortamento stesso c) rende disponibile la riserva di rivalutazione solo al momento della vendita del bene d) viene conteggiato, ai fini del computo della riserva che si rende disponibile, per la differenza fra l’intero suo ammontare e l’ammortamento quale sarebbe stato precedentemente alla rivalutazione 73 Spiegazione Dati che ci sono in un esercizio sulla clausola generale * analisi al 31.12.2016 e al 31.12.2017 *immobilizzazione materiale iscritta dal 2014 in stato patrimoniale Pagata 50.000 euro costo storico *aliquota ammortamento 5% *fondo ammortamento maturato al 31.12.2016 = 7.500euro *cambiamento destinazione economica = valore d’uso al lordo degli ammortamenti = 75.000 euro con ammortamento all’8% Ricorda = PRESUPPOSTI RIVALUTAZIONE a) Caso Eccezionale (variazione della destinazione economica del bene) b) Si verifica un’incompatibilità del principio del costo con la clausola generale (valore d’uso di mercato > valore di costo) Stato patrimoniale al 31.12.2016 Attivo B)II.1)Terreni e Fabbricati Valore lordo fabbricato 50.000 Fondo ammortamento 7.500 = Valore netto fabbricato 42.500 Fondo ammortamento = [Costo storico 50.000 * 5%]* 3 esercizi (2014, 2015, 2016) Gli eventuali utili derivanti dalla Deroga devono essere iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato Stato patrimoniale al 31.12.2017 Attivo B)II.1) Terreni e Fabbricati Valore lordo fabbricato 75.000 -Fondo ammortamento 13.500 = Valore netto fabbricato 61.500 Fondo ammortamento = Fondo ammortamento dal 2014 al 2016 + [8%*75.000] 75.000 – 50.000 = 25.000 eccedenza = Riserva Ex Deroga Passivo A) VI. Altre riserve, distintamente indicate Riserva Ex Deroga 25.000 *quota non distribuibile 23.000 (parte della rivalutazione che si deve ammortizzare) *quota distribuibile 2.000 (=8% di 25.000 = quota di parte della Rivalutazione già ammortizzata ) E così finché tutta la riserva non distribuibile diventa zero. 74 24) L’eliminazione della Macroclasse relativa ai componenti straordinari di reddito, in conto economico, stabilita dal D. Lgs 139/2015, determina: a) l’iscrizione di tali componenti nella Macroclasse D b) l’iscrizione degli stessi nella Macroclasse C c) l’iscrizione degli stessi nelle diverse Macroclassi di conto economico a cui si riferiscono per natura c) la necessità di indicare gli stessi sotto la riga, nei conti d’ordine Vedi pagina 58 di questa dispensa. Dal libro a pagina 135 L’art. 2425 cod. civ. non prevede, infatti, alcuna area del conto economico destinata ad accogliere le componenti reddituali di natura straordinaria (avuto riguardo , ad esempio, alla loro episodicità, al loro carattere non ricorrente, all’eccezionalità degli importi o, ancora , alla non afferenza all’attività tipica).Nel modello di conto economico previsto dal legislatore tutti i valori di costo e di ricavo vanno allocati all’area di loro pertinenza a prescindere da qualsivoglia altra valutazione in ordine a una loro presunta natura di componenti reddituali straordinarie . 75 Tema d’esame del 6 febbraio 2017 1) La continuità di impiego dei criteri di valutazione delle poste di bilancio, nel bilancio redatto secondo la normativa italiana:*** a) può essere derogata in casi eccezionali, di cui si deve dare evidenza nella nota integrativa b) può essere sempre derogata a condizione che si mostri in nota integrativa l’effetto contabile delle variazioni dei criteri c) è obbligatoria solo se l’impresa non entra a far parte di un nuovo gruppo d) è obbligatoria a meno che l’impresa non decida di cambiare il software di supporto al proprio sistema informativo-contabile Vedi pagina 38 di questa Dispensa 2) Nella riclassificazione dello Stato patrimoniale secondo il criterio di pertinenza gestionale:*** a) i crediti commerciali compaiono sempre nell’Attivo Immobilizzato Netto b) le liquidità immediate si portano sempre a detrazione della Posizione Finanziaria Netta (PFN) c) i fondi rischi e oneri si portano sempre a detrazione dell’Attivo Immobilizzato Netto d) i terreni compaiono sempre tra le Attività Extra Gestione Caratteristica Vedi pagina 62 di questa Dispensa 3) Il principio di dissimmetria si riferisce a: a) un trattamento asimmetrico tra principi nazionali e principi internazionali Ias/Ifrs b) un trattamento asimmetrico tra normativa civilistica e normativa fiscale c) un trattamento asimmetrico tra utili sperati e perdite presunte d) un trattamento asimmetrico tra stato patrimoniale e conto economico Vedi pagina 11 e pagina 57 di questa Dispensa 4) Il bilancio è “strumento di comportamento” in quanto:*** a) è frutto del comportamento del redattore del bilancio b) tanti sono i possibili comportamenti da parte degli stakeholder c) consente di giudicare il comportamento di coloro che hanno gestito l’impresa d) possono essere utilizzati dal compilatore spazi di discrezionalità entro i limiti della normativa Domanda già trattata, vedi pagina 3 - 4 di questa Dispensa 5) Con riguardo alla determinazione del reddito imponibile di una società che redige il bilancio ai sensi della normativa nazionale: a) un componente negativo di reddito può essere dedotto se (e solo se) determina una variazione in aumento del reddito ante imposte di bilancio b) un componente negativo di reddito può essere dedotto se (e solo se) è imputato in conto economico nell'esercizio o in un esercizio precedente c) un componente negativo di reddito può essere dedotto se (e solo se) è imputato in conto economico nell'esercizio d) un componente negativo di reddito può essere dedotto se è portato in diminuzione diretta del valore del patrimonio netto Spiegazione: 76 “in conto economico nell’esercizio o in un esercizio precedente” perché fa riferimento al differimento di tassazione 6) In caso di applicazione della c.d. deroga per casi eccezionali ex art. 2423 c.c., gli amministratori della società devono: a) convocare l’assemblea dei soci b) evitare di distribuire dividendi verso soci per la quota non ammortizzata dell’utile di esercizio c) rilevare un fondo per rischi ed oneri in misura corrispondente all’importo della rivalutazione eventualmente apportata d) motivare l’adozione ed i relativi effetti nella nota integrativa E’ la risposta che ha più senso. 7) Nello schema di Conto economico ex art. 2425 c.c., le perdite su crediti commerciali (per quanto eccede la quota già accantonata a svalutazione) trovano allocazione nella posta: a) B)10) Costi della produzione - Ammortamenti e svalutazioni b) D)19) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie - Svalutazioni c) nessuna delle poste indicate nelle altre risposte d) B)14) Costi della produzione - Oneri diversi di gestione Spiegazione: Dal Libro a pagina 325 Le situazioni che si possono presentare contabilmente per le svalutazioni sono le seguenti : • le svalutazioni di crediti a breve termine sono iscritte nel conto economico , voce B.10, d) “svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide” • le svalutazioni di crediti a medio e lungo termine sono iscritte nel conto economico, voce D.19, b) “svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni” • le perdite subite su crediti inesigibili per la parte eccedente l’importo svalutato sono iscritte nel conto economico, voce B.14, “oneri di gestione”. Nel caso in cui siano venute meno le cause che avevano indotto a svalutare il credito , in tutto o in parte, per una migliorata solvibilità del debitore , richiamato il principio contabile OIC 15 , si deve procedere allo storno della svalutazione del credito in misura tale per cui il suo valore non sia superiore a quello che sarebbe stato se la svalutazione non fosse stata effettuata ; lo storno è iscritto nella voce D.18, b) del conto economico “rivalutazione di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni” 8) In data 31/12/2016 la società Alfa completa la costruzione in economia di un macchinario; la costruzione è stata avviata l'1/1/2016. I costi a tal fine sostenuti sono costi di progettazione per € 10.000, materie prime per € 30.000, manodopera diretta € 40.000, oneri finanziari maturati nel 2016 su un prestito ottenuto in data 1/01/2016 per portare a termine la costruzione € 4.000 e spese amministrative per € 12.000. Il valore da iscriversi nella voce A4) di conto economico è: a) € 84.000 b) € 96.000 c) € 0 poiché il valore non deve essere iscritto nella voce A4) di CE ma solo a SP ! d) € 80.000 Spiegazione 10.000 + 30.000 + 40.000 + 4.000 perché sono “oneri finanziari maturati nel 2016 su un prestito ottenuto in data 1/01/2016 per portare a termine la costruzione” e quindi sono Inerenti alla costruzione in Economia (spese amministrative non si considerano a prescindere). 77 9) In data 20 dicembre 2016 la società Omega vende un impianto acquistato nel 2013 per euro 2.000 e ammortizzato per euro 600. Il macchinario è venduto al prezzo di euro 1.600. La società Alfa rileva nel Conto Economico al 31 dicembre 2016: a) A)5) Altri ricavi e proventi, per euro 1.600 b) A)5) Altri ricavi e proventi, per euro 200 c) A)1) Ricavi dalle vendite e dalle prestazioni, per euro 1.600 d) A)1) Ricavi dalle vendite e dalle prestazioni, per euro 200 Per definizione le plusvalenze trovano posto nella Posta A)5! 10) La società Alfa possiede un marchio a vita utile definita. In vista della preparazione del bilancio di esercizio in conformità ai principi contabili internazionali Ias/Ifrs la società deve:*** a) rivalutare il bene al fair value, se quest’ultimo è superiore al valore contabile ! b) eseguire necessariamente il test di impairment c) ammortizzare il bene ed effettuare il test di impairment in presenza di sintomi di perdita di valore d) ammortizzare il bene secondo quanto previsto dal TUIR Vedi pagina 36 di questa Dispensa 11) La società Iota ha il seguente patrimonio netto: a) al 31.12.2015 Capitale sociale 100, Riserve 80, Utile di esercizio 40; b) al 31.12.2016 Capitale sociale 100, Riserve 110, Utile di esercizio 30. Nel corso del 2016 il flusso di cassa di Iota per dividendi è:*** a) una fonte di 30 b) un impiego di 10 c) una fonte di 10 d) non è stato distribuito alcun dividendo Spiegazione In questa domanda basandoci solo sulle strette informazioni che abbiamo utile di esercizio di 40 e poi di 30 e con la richiesta di “flusso di cassa di Iota per dividendi” non possiamo che attribuire alla differenza di utili a un impiego di 10 (utili di esercizio di 40 – utili di esercizio di 30) 12) Si assuma a riferimento la valutazione di un impianto costruito in economia. La valutazione risulta più prudente:*** a) incrementando i costi capitalizzati, purché nel rispetto della normativa vigente b) diminuendo i costi capitalizzati, purché nel rispetto della normativa vigente c) capitalizzando anche gli oneri finanziari d) capitalizzando anche i costi indiretti di produzione Domanda già vista a pagina 15 di questa dispensa 13) I crediti verso clienti al 31.12.2014 ammontano a complessivi euro 2.500.000. Nessuno dei crediti è coperto da garanzia assicurativa. Il fondo rischi su crediti al 1°.1.2014 determinato nel rispetto della normativa fiscale è pari a euro 115.000. La svalutazione crediti iscritta in bilancio al 31.12.2014 è pari a euro 20.000. La variazione da effettuare al reddito ante imposte 2014 per il calcolo del reddito imponibile fiscale 2014 è pari ad euro: a) + 7.500 b) + 7.500 + 2.500 c) + 2.500 d) - 12.500 78 Spiegazione 1° parametro = Svalutazione dell’anno deve essere ≤ 0,5% del valore nominale dei crediti In questo caso 20.000 non è ≤ 12500 (0,5% del valore nominale dei crediti) Quindi abbiamo una prima ∆⁺ di 20.000 – 12500 = 7500 2° Parametro = Svalutazione dell’anno + fondo Svalutazione maturato al 1° gennaio dell’anno deve essere ≤ 5% del valore nominale dei crediti Attenzione! Usiamo come svalutazione dell’anno i 12500 che rappresenta il valore massimo deducibile perchè altrimenti se consideriamo i 20.000 è come se contassimo i 7500 due volte Quindi abbiamo : 12500 + 115000 = 127500 5% di 2500.000 = 125.000 Quindi abbiamo un’ ulteriore ∆⁺ = 127.500 – 125.000 = 2500 14) I compensi degli amministratori relativi al 2014, deducibili in forza ad un principio di cassa, vengono pagati nel 2015 per euro 100.000, pur essendo stati iscritti quali costi nel bilancio al 31.12.2014. Nel 2014 sono invece stati pagati i compensi del 2013 (iscritti in quel bilancio) per euro 7.000. Essendo l’aliquota fiscale pari al 27,5%, ai fini della determinazione del reddito imponibile fiscale 2014 a partire dal reddito ante imposte 2014: a) non si effettua alcuna variazione fiscale perché i compensi sono tassati per cassa e non per competenza b) si effettua una variazione fiscale di + 100.000 – 7.000 c) si effettua una variazione fiscale di – 100.000 + 7.000 d) si effettua una variazione fiscale di (+100.000 – 7.000) x 27,5% Vedi pagina 29 di questa dispensa 15) La Società Alfa intende procedere alla svalutazione del magazzino merci nel bilancio al 31.12.2016, in relazione alla rapida obsolescenza che connota il settore, allineando il valore dello stesso magazzino al valore medio normale dei beni rilevato nel dicembre 2016. Tale operazione: a) non è corretta perché il valore prescelto non è consentito dalla normativa b) richiede lo stanziamento di imposte anticipate perché il valore scelto si discosta dalla valutazione LIFO/FIFO c) non richiede lo stanziamento di imposte anticipate perché il criterio è compatibile con la normativa fiscale d) richiede l’attivazione della procedura di cui all’art. 2423-bis, secondo comma questa risposta era la più plausibile . 16) Le partecipazioni nel “bilancio separato”, redatto ai sensi degli IAS/IFRS:*** a) non sono presenti in quanto sostituite dagli attivi e passivi delle società possedute b) sono valutate a patrimonio netto c) sono valutate a costo o in base allo Ias 39 (fair value) d) sono valutate con il metodo dell’investimento diretto oppure a patrimonio netto Spiegazione Dal libro a pagina 628 Il trattamento contabile delle partecipazioni è in funzione del bilancio in cui le stesse sono inserite , ed è disciplinato da diversi principi contabili (IAS 27, 28, 31, 32, 39, e IFRS 3, 7, 11 e 12). Nello specifico nel contesto dei principi contabili internazionali , sono contemplate tre differenti tipologie di bilancio : il bilancio individuale, bilancio separato e il bilancio consolidato. Il bilancio Individuale è il bilancio redatto da un’impresa non tenuta alla presentazione del bilancio consolidato e non appartenente ad un gruppo che lo redige. Il bilancio separato è il bilancio della capogruppo , che redige , oltre al bilancio consolidato ,il proprio bilancio , in cui le partecipazioni sono valutate con il metodo dell’investimento diretto piuttosto che in base a risultati conseguiti e al patrimonio netto delle società partecipate (affermazione contraria a quella che c’è nel punto d)) 79 Il bilancio consolidato è il bilancio del gruppo , costituito dalla capogruppo e da tutte le società controllate considerate tutte come un’unica entità economica La valutazione delle partecipazioni avviene, a seconda dei casi, ricorrendo al modello dell’investimento diretto o al modello di patrimonio netto. *Quando le partecipazioni sono valutate con il metodo dell’investimento diretto , la controllante può scegliere due modelli, il costo storico o il fair value ; se adotta il secondo metodo (fair value), le VARIAZIONI DI FAIR VALUE 1) sono imputate a conto economico se le partecipazioni sono detenute a scopo di negoziazione (HFT) 2) mentre confluiscono in una riserva di patrimonio netto se trattasi di partecipazioni classificate come disponibili per la vendita (AFS) *Quando le partecipazioni sono valutate con il metodo del patrimonio netto, al fine di determinare il fair value della frazione di patrimonio netto della partecipata, le attività e delle passività del bilancio della controllata devono essere riesposte ai rispettivi fair value; si procede poi con la determinazione della differenza tra il costo di acquisto della partecipazione e il fair value della corrispondente frazione di patrimonio netto della partecipata. Si possono verificare due situazioni : - il costo di carico della partecipazione è maggiore del fair value della frazione di patrimonio netto : il maggior valore a titolo di avviamento è incluso nel valore di carico della partecipazione; - il costo di carico della partecipazione è minore del fair value della frazione di patrimonio netto : in questo caso la differenza positiva tra fair value e costo, non è iscrivibile nel valore di carico della partecipazione ma configura un provento da considerare nella determinazione della quota di utile/perdita di spettanza della controllante Nel bilancio individuale a) partecipazioni di società collegate (joint venture) sono valutate con il metodo del patrimonio netto ( non ammessi costo e fair value) b) altre partecipazioni sono valutate con il metodo dell’investimento diretto , cioè al costo o secondo il modello del fair value (come previsto dallo ias 39) c) titoli azionari che non rappresentano partecipazioni in controllate, collegate , e a controllo congiunto : sono valutate al fair value; d) partecipazioni destinate alla vendita, ai sensi dell’IFRS 5 sono valutate al fair value al netto dei costi i vendita … 80 Bilancio Individuale Bilancio Separato Metodo dell’investimento diretto (costo o fair value) Bilancio Consolidato Consolidamento integrale (linea per linea) Partecipazioni in società collegate (e joint venture ) Metodo del patrimonio netto Metodo del patrimonio netto Altre partecipazioni Metodo dell’investimento diretto (costo o fair value ) Metodo dell’investimento diretto (costo o fair value) Fair value Titoli azionari che non rappresentano partecipazioni in controllate. Collegate e a controllo congiunto Partecipazioni destinate alla vendita Fair value Fair value (B T) costo se fair value non applicabile Fair value Fair value al netto dei costi di vendita Fair value al netto dei costi di vendita Fair value al netto dei costi di vendita Partecipazioni in società controllate Fair value 17) Il metodo del patrimonio netto impiegato nel bilancio redatto ai sensi del codice civile differisce da quello impiegato nel bilancio redatto ai sensi degli Ias/Ifrs perché in quest’ultimo:*** a) l’avviamento deve essere esposto separatamente dalla partecipazione b) il valore della partecipazione va esposto a costo se questo è inferiore al patrimonio netto c) il valore della partecipazione va esposto al netto dell’avviamento che invece è esposto a fair value e che viene portato ad incremento delle altre poste dell’attivo d) se il costo della partecipazione (C) è inferiore al fair value (Pn), la differenza va inclusa come provento nella quota di utile/perdita di competenza della partecipante Vedi domanda sopra 18) Nella valutazione di un debito finanziario a lungo con il metodo del costo ammortizzato, il creditore eroga 100.000 euro al 1° gennaio 2016 e riscuoterà alla scadenza 130.000 euro dopo “n” anni. Se il valore del debito al 31.12.2016, calcolato con il metodo del costo ammortizzato in base al tasso di interesse effettivo, è pari a 104.500, e se gli interessi nominali del 2016 maturati e non pagati sono euro 4.000, nel bilancio al 31.12.2016 dovrà essere esposto: a) un valore di 4.500 nella posta C16 e un valore di 500 nei ratei e risconti b) un valore di 4.000 euro nella posta C17 c) un valore di 4.500 euro nella posta C17 d) un valore di 4.000 euro nella posta C16 e un valore di 500 euro nei ratei e risconti Spiegazione: l’informazione “gli interessi nominali del 2016 maturati e non pagati sono euro 4000” non ha nessuna importanza. E’ importante la Differenza tra il valore iniziale del debito e il valore finale del debito. E’ importante anche ricordare la presenza di una posta specifica in conto economica che ospita queste fattispecie 81 Conto Economico C)Proventi e Oneri Finanziari 17) interessi e altri oneri finanziari (controllate, collegate…) 19) In caso di una variazione aumentativa dell’indice di durata dei crediti:*** a) si determina corrispondentemente una riduzione della rotazione del magazzino b) il capitale circolante netto non varia c) a parità di altre condizioni determina una riduzione del ROI d) a parità di altre condizioni determina un aumento del ROI Indice di durata dei crediti è inversamente proporzionale al ROI vedi pagina 25 - 26 di questa Dispensa 20) Dopo la rivalutazione di euro 2.000 di un bene non ammortizzabile nel bilancio al 31.12.2015, ai sensi dell’art 2423 5° comma, il bene viene venduto nel corso dell’esercizio 2016 al prezzo di carico al 1°.1.2016. Tale vendita, nel bilancio 2016: a) determina un maggior valore di 2.000 euro da iscrivere nella posta A5 b) trasforma la riserva non distribuibile di euro 2.000 in riserva distribuibile c) determina la riduzione della riserva non distribuibile stanziata nell’anno precedente per 2.000 euro e un corrispondente aumento dell’utile del 2016 di 2.000 euro d) trasforma la riserva non distribuibile di euro 2.000 in riserva distribuibile a condizione che vi siano altre riserve distribuibili che coprano il predetto valore 21) Se, nel calcolo dei flussi monetari, il reddito operativo (Ebit) è maggiore del flusso di CCN da attività operativa corrente (flusso di cassa potenziale della gestione operativa corrente): a) i componenti negativi di reddito non monetari e le imposte pagate sono complessivamente maggiori di ammortamenti, accantonamenti e componenti positivi non monetari b) c’è un errore nella determinazione del CCN perché quest’ultimo deve essere maggiore dell’Ebit c) i componenti negativi di reddito non monetari e le imposte pagate sono complessivamente minori di ammortamenti, accantonamenti e componenti positivi non monetari d) il flusso monetario da gestione operativa corrente è maggiore del flusso di CCN proveniente dalla stessa gestione Vedi pagina 22 - 23 di questa Dispensa da correggere 22) In seguito alla vendita – nel gennaio 2016 – per 130 euro di una partecipazione in Beta valutata a patrimonio netto a 100 euro nel bilancio di Alfa al 31.12.2015, che era stata valutata a patrimonio netto a 120 euro nel bilancio al 31.12.2014, pur avendo la società Beta conseguito un utile di 25 nello stesso esercizio 2015 (in assenza di utili infragruppo da stornare): a) il bilancio di Alfa del 2016 non registrerà alcuna plusvalenza ma si andrà a liberare la corrispondente riserva b) il bilancio di Alfa del 2016 registrerà una plusvalenza di 10 c) il bilancio di Alfa del 2016 registrerà una plusvalenza di 30 d) il bilancio di Alfa del 2016 registrerà una minusvalenza di 15 Spiegazione in questo caso il valore a cui era stata valutata la partecipazione nel 2014 non ci interessa assolutamente. E’ importante soffermarsi sulla differenza di valore tra il 2016 in cui la partecipazione viene venduta e il valore della stessa partecipazione nel 2015. 82 23) Gli strumenti finanziari iscritti nella classe “held to maturity” nel bilancio Ias/Ifrs: a) se fossero iscritti nel bilancio redatto ai sensi del codice civile andrebbero tutti collocati tra nella posta B)III.2 b) sono valutati al fair value less cost to sell c) prevedono il riparto della differenza tra il valore per cui sono sorti e quello che sarà restituito a scadenza, in base al tasso di interesse effettivo d) alimentano la riserva AFS in forza alle relative variazioni di fair value Vedi pagina 63 - 64 di questa Dispensa 24) L’omologazione (endorsement) dei principi Ias/Ifrs da parte della Commissione Europea: a) è un atto della Commissione europea che precede l’emanazione da parte dello Iasb b) è un atto facoltativo della Commissione europea perché i principi Ias/Ifrs sono immediatamente applicabili in forza al regolamento 1606/2002 c) viene effettuato da parte della Commissione europea dopo la pubblicazione dei principi nella Gazzetta ufficiale dell’Unione, sotto forma di regolamenti d) è condizione necessaria perché i principi emanati dallo Iasb possano essere applicati nell’Unione europea Domanda vista all’inizio di questa Dispensa , prime pagine 83 Tema d’esame del 26 giugno 2017 1) La disciplina del Bilancio è inserita in un sistema normativo di tipo duale in quanto: a) esiste la disciplina del bilancio d’esercizio e quella del bilancio consolidato b) esiste la disciplina nazionale (D.lgs. 127/1991) e quella degli IAS/IFRS (D.lgs. 38/2005) c) esiste la disciplina fiscale (TUIR) e quella degli IAS/IFRS (D.lgs. 38/2005) d) esiste la disciplina nazionale (D.lgs. 127/1991) e quella fiscale (TUIR) Vedi pagina 10, domanda numero 4 del tema d’esame del 13 gennaio 2014. Era comunque la più logica visto che si parla sempre del sistema di bilancio duale = normativa italiana + ias/ifrs 2) Il rispetto del principio di prudenza disciplinato dall’art. 2423-bis c.c. prevede che nel bilancio di esercizio: a) possono essere iscritte le perdite presunte b) devono essere iscritte tutte le perdite, sia certe sia presunte (queste ultime solo se almeno probabili) c) devono essere iscritte tutte le perdite, sia certe sia presunte (queste ultime solo se almeno possibili) d) possono essere iscritte le perdite solo se certe Vedi tema d’esame del 13 gennaio 2014 domanda numero 6 di questa dispensa. a pagina 11 Principio di PRUDENZA = Realizzazione e Prudenza = Principio di Dissimetria utili SOLO SE CERTI perdite ANCHE SOLO PROBABILI ( quindi sia certe che probabili) 3) Nel conto economico ex art. 2425 c.c., le rimanenze finali di merci trovano iscrizione nella voce: a) A)2) con segno analogo ai componenti positivi della macroclasse b) A)2) con segno opposto ai componenti positivi della macroclasse c) B)11) con segno analogo ai componenti negativi della macroclasse d) B)11) con segno opposto ai componenti negativi della macroclasse Vedi schema a pagina 20 sotto il tema d’esame del 13 gennaio 2015 4) In base al criterio di riclassificazione del conto economico a ricavi e costo del venduto, un rimborso dei costi di spedizione merci sostenuti per conto di un cliente deve essere iscritto: a) nell’area di gestione straordinaria b) nell’area di gestione accessoria c) nell’area di gestione caratteristica d) nell’area di gestione finanziaria Spiegazione: costi di spedizione sono strettamente legati alla gestione caratteristica (produzione) La gestione straordinaria è legata alle plusvalenze / minusvalenze La gestione accessoria riguarda tutti gli immobili / terreni che non concorrono a formare il principale reddito dell’impresa (che deriva dalla produzione) 84 La gestione caratteristica riguarda l’attività principale dell’azienda La gestione finanziaria è la gestione che riguarda i debiti/crediti 5) Ai sensi dei principi contabili nazionali, la valutazione delle partecipazioni in base al criterio del patrimonio netto: a) è un obbligo b) è una facoltà, senza alcun vincolo c) è una facoltà condizionata al verificarsi di alcune condizioni d) non è mai possibile Spiegazione Dalle slide “17.partecipazioni 2016 -2017” Partecipazioni immobilizzate : il metodo del patrimonio netto possibile per le partecipazioni immobilizzate in imprese controllate e collegate il valore per il quale la partecipazione è iscritta viene “ancorato” al patrimonio netto della partecipata (pro-quota) Deve essere applicato quando il criterio del costo storico conduce a risultati assolutamente divergenti rispetto all’effettiva situazione patrimoniale della società partecipata 6) La determinazione della base imponibile fiscale richiede: a) il calcolo del reddito netto dell’esercizio e delle variazioni aumentative e diminutive temporanee derivanti dall’applicazione delle norme del TUIR ¨ b) il calcolo del reddito ante-imposte dell’esercizio e delle variazioni aumentative e diminutive temporanee derivanti dall’applicazione delle norme del TUIR ¨ c) il calcolo del reddito netto dell’esercizio e delle variazioni aumentative e diminutive temporanee e permanenti derivanti dall’applicazione delle norme del TUIR ¨ d) il calcolo del reddito ante-imposte dell’esercizio e delle variazioni aumentative e diminutive temporanee e permanenti derivanti dall’applicazione delle norme del TUIR Spiegazione: Attenzione!!! Ricordarsi che ci sono variazioni aumentative/diminutive sia TEMPORANEE che PERMANENTI Si rimanda a pagina 33 schema sotto il tema d’esame del 18 gennaio 2016 7) Il principio di “dissimmetria” discende da: a) l’applicazione della clausola generale b) la valutazione separata di elementi eterogenei ricompresi nelle singole poste c) la combinazione tra il principio di realizzazione e il principio di prudenza d) la modificabilità nel tempo dei criteri di valutazione in casi eccezionali Spiegazione : è la solita domanda ed è sempre uguale… 8) Secondo la disciplina Ias/Ifrs un componente positivo di reddito trova iscrizione in bilancio se: a) è espressione dell’attività di produzione economica svolta nell’esercizio ed il beneficio economico è possibile e facilmente misurabile b) si riferisci ad un asset valutato a fair value e nel corso del periodo si è verificato un decremento di fair value c) è espressione della capacità attuale dell’impresa di produrre flussi finanziari futuri probabili e misurabili in modo attendibile d) l’incasso della vendita o della prestazione del servizio avviene entro l’esercizio successivo 85 Spiegazione dalle slide : 2) Competenza Economica * i ricavi esprimono ∆⁺ di attività o una ∆‾ di passività * i costi esprimono ∆‾ di attività o una ∆⁺ di passività Trova attuazione secondo un processo logico composto da 2 fasi successive, a ciascuna delle quali corrisponde un ulteriore principio 1) Riconoscimento dei componenti positivi da porre in essere in base al principio di realizzazione (realization principle) 2) Riconoscimento dei componenti negativi che avviene in base al principio di correlazione economica (matching principle) Lo sviluppo di tali fasi può essere variamente condizionato e temperato dagli effetti prodotti dal principio di PRUDENZA Realizzazione dei ricavi * correlazione economica dei costi * Prudenza Svolgono un ruolo Complementare nel definire i componenti POSITIVI e NEGATIVI di Reddito di Competenza dell’esercizio 1) Realizzazione dei componenti positivi, 5 condizioni quando i componenti positivi sono espressione a) Dell’attività di produzione economica svolta nell’esercizio b) In forza alla quale si percepisce la capacità attuale dell’impresa di produrre c) Probabili d) Flussi finanziari futuri e) Misurabili in modo attendibile = dal punto a) al punto e) c’è la risposta alla domanda Il momento in cui si verificano dette condizioni può essere precedente o successivo rispetto a quello della prestazione non monetaria dello scambio = risposta alla domanda n°9 di questo tema d’esame N.B.: per gli elementi del magazzino il riferimento alla “capacità di produrre flussi finanziari futuri misurabili in modo attendibile” è limitata per prudenza dallo ias 2 perché salvo alcune eccezioni (beni agricoli, commerciantiintermediari, business combination) il magazzino deve essere valutato al minore tra il “costo” e il “valore di mercato” 2) Correlazione economica dei componenti negativi • Ricavi realizzati vs costi “correlativi”/”svaniti” • Possibilità che i valori differenziali (margini, utili) vengano riconosciuti (realizzati) anche prima della vendita sul mercato • Distinzione tra i valori differenziali (margini, utili..) ovvero le variazioni di valore di elementi patrimoniali a) Formazione reddito dell’esercizio b) formazione delle riserve di patrimonio netto La distinzione dipende dagli obiettivi sottesi alle scelte aziendali 86 a) Elementi patrimoniali relativamente INDIPENDENTI dal processo produttivo o dalla gestione tipica Reddito dell’esercizio -proventi/oneri su immobilizzazioni che non sono parte della struttura produttiva aziendale (investimenti/immobiliari) -proventi/oneri su elementi destinati alla vendita (strumenti finanziari destinati al trading) b) Elementi patrimoniali DIRETTAMENTE CORRELATI al processo produttivo o alla gestione tipica Riserve di patrimonio netto -proventi/oneri su immobilizzazioni che sono parte della struttura produttiva aziendale: materiali e immateriali -proventi/oneri su elementi non posseduti per la vendita (strumenti finanziari non destinati al trading ) 9) Il criterio di classificazione dell’attivo di Stato patrimoniale ex art. 2424 c.c. è il seguente: a) il criterio finanziario liquidabilità/esigibilità b) il criterio per natura c) il criterio di destinazione, senza ulteriori specificazioni d) il criterio di destinazione e, in seconda battuta, quanto ai crediti, il criterio finanziario Spiegazione = dall’esame parziale dell’11 novembre 2013 Crediti = rappresentano il diritto a ricevere determinate somme ad una data scadenza da soggetti identificati Distinzioni -in base alla natura economica (crediti commerciali, crediti finanziari) -in base al soggetto debitore ( crediti vs i. controllate, i. collegate, controllanti e i. sottoposte al controllo di controllanti , crediti vs altri soggetti) -in base alla durata (crediti a breve termine, crediti a mediolungo termine) Art. 2426, 1°comma, n.8 (aggiornato dal D.Lgs 139/2015) “I crediti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e … del valore di presumibile realizzo” Il costo ammortizzato prevede la ripartizione (“ammortamento”) degli interessu, dei costi di transazione e del differenziale fra valore iniziale (fair value + costi di transazione) e valore a scadenza lungo il periodo di durata del debito, in base al tasso di interesse effettivo. Costo ammortizzato = criterio finanziario 10) Nello schema di Conto economico ex art. 2425c.c., i costi del legale che segue il contenzioso della società trovano allocazione nella posta: a) B)8) Costi della produzione – Per godimento dei beni di terzi b) B)6) Costi della produzione – Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci c) B)14) Costi della produzione – Oneri diversi di gestione d) B)7) Costi della produzione – Per servizi 87 Spiegazione = CONTO ECONOMICO, B)7)COSTI PER SERVIZI Comprende prestazioni di TERZI : lavorazioni esterne, manutenzioni e riparazioni, consulenze , provvigioni a rappresentanti, servizi di vigilanza e pulizia, assicurazioni e utenze 11) Con riguardo alla valutazione delle rimanenze, il LIFO, il FIFO e il Costo Medio Ponderato sono: a) metodi di calcolo del costo delle rimanenze che appaiono tutti compatibili con la iscrizione a bilancio del costo storico delle rimanenze b) criteri alternativi di valutazione delle rimanenze c) metodi di calcolo del valore di mercato delle rimanenze che si fondano su ipotesi relative al flusso dei costi d) prescrizioni aventi esclusivamente valenza fiscale Attenzione!!! Ricordarsi che sono METODI DI CALCOLO DEL COSTO DELLE RIMANENZE 12) Ipotizzando un tax rate del 40%, la ripartizione su cinque esercizi della tassazione di una plusvalenza iscritta in bilancio per € 20.000 determina l’iscrizione di: a) imposte differite per 6.400 b) imposte anticipate per 6.400 c) imposte differite per 1.600 d) imposte anticipate per 1.600 calcolo delle imposte sulle plusvalenze ( SE NON ABBIAMO UNA TAX RATE, QUINDI CALCOLI NORMALI) = • Differita per massimo 5 anni • Primo anno = valore della plusvalenza * 4/5 = • dal 2° anno al 5° anno valore plusvalenza * 1/5 = ∆‾ 1° anno ∆⁺ ATTENZIONE!!! IN QUESTO CASO ABBIAMO UNA TAX RATE DEL 40% 1) CALCOLO 20.000 * 40% = 8.000 2) DI QUESTI 8.000 CALCOLO I 4/5 = 8.000*4/5 = 6.400 3) QUESTI 6.400 SONO LE IMPOSTE DIFFERITE DEL 1° ANNO. 13) Essendo il bilancio qualificabile come “strumento di conoscenza”, attraverso di esso: a) la Società risponde alle richieste informative presentate dai terzi creditori, durante l’esercizio, con richiesta scritta alla Società; b) la Società risponde alle richieste informative presentate dai Soci, durante l’Assemblea, con richiesta scritta o intervento orale in Assemblea c) la Società è in grado di dare agli interessati una informativa comune sulla gestione e le sue risultanze d) la Società determina l’imponibile fiscale, che trova evidenza nella corrispondente riga di conto economico Spiegazione : domanda presente un po’ in tutte le salse. La c) è quella più plausibile. 88 14) In quanto strumento di comportamento, il bilancio: a) permette di controllare il comportamento dei manager da parte del consiglio di amministrazione b) permette deroghe alle norme di legge quando ciò sia ritenuto opportuno dai compilatori c) può prevedere l’utilizzo dei principi contabili internazionali per società che hanno sedi all’estero d) consente spazi di discrezionalità nelle scelte valutative, che il compilatore può utilizzare solita domanda anche questa presente nei temi d’esame precedenti 15) Ai fini della valutazione degli strumenti finanziari secondo i principi contabili internazionali: a) gli strumenti qualificati come FVtPL vengono iscritti al fair value o al costo (e le relative variazioni imputate ad OCI) b) gli strumenti qualificati come “Loans and Receivables” vengono iscritti al fair value c) gli strumenti qualificati come “Held to maturity” (detenuti fino alla scadenza) vengono iscritti al costo ammortizzato d) si utilizza sempre il fair value per la valutazione di tali strumenti Spiegazione : purtroppo qui non c’è molto ragionamento, sono degli strumenti che vanno imparati a memoria. Vedi scema a pagina 63 e 64 di questa dispensa, sotto il tema d’esame del 31 agosto 2016 16) Nel calcolo dell’ammortamento ai fini del bilancio redatto alla luce del codice civile: a) si deve tenere conto del valore di ricostruzione a nuovo del bene ammortizzato b) le aliquote fiscali in vigore rappresentano i limite massimo da non superare in bilancio c) la vita economica residua utile del bene deve essere stimata alla conclusione di ogni esercizio in cui il bene è in carico all’impresa d) la legge prevede soltanto piani di ammortamento a quote costanti Spiegazione : dal momento che la vita residua utile del bene è frutto di una stima e quindi è soggetta a cambiamenti, la si verifica alla fine di ogni esercizio. Nel momento in cui cambia bisogna quindi fare un po’ di calcoli e trovare la nuova quota di ammortamento ( vedi esercizi sugli eserciziari) 17) Un acconto versato ad un fornitore in relazione all’acquisto di un impianto che verrà consegnato nel successivo esercizio, nel bilancio redatto secondo il codice civile: a) è portato in aumento dei debiti verso lo stesso fornitore b) è iscritto fra le immobilizzazioni immateriali c) è iscritto nella posta B.II.5 dello Stato patrimoniale d) non viene rappresentato in bilancio perché fino alla consegna l’acquisizione non è realizzata Spiegazione : qui si rimanda agli schemi di Stato Patrimoniale. 18) Una variazione diminutiva dell’indice di durata dei crediti: a) si verifica in corrispondentemente ad un aumento della rotazione del magazzino b) si verifica in corrispondenza ad un diminuzione della rotazione del magazzino c) è compatibile con il fatto che i crediti (in valore assoluto) non varino da un esercizio all’altro d) a parità di altre condizioni determina un aumento del ROI Spiegazione : E’ una domanda che in molti sbagliarono. Con l’aiuto degli schemi a pagina 25 e 26 di questa dispensa sotto il tema d’esame del 13 gennaio 2015 89 Si può arrivare al seguente ragionamento: se ↓ l’indice di durata media dei crediti commerciali possono esserci 2 cause ↓ ↑ Se ↓ i crediti commerciali (al numeratore) le vendite i crediti commerciali ↓ CCN commerciale Dal momento che CCN commerciale = Crediti comm. + Rimanenze – Debiti comm. Di conseguenza una Dal momento che il ROI = ↓ del CCN commerciale ↑ ROI 𝑉𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣 𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 𝐶𝐶𝑂𝑀𝑀𝐸𝑅𝑅𝐶𝐶𝐼𝐴𝐿𝐸 Però secondo la spiegazione della Rossignoli, quello che rende FALSO IL RAGIONAMENTO è LA FRASE “a PARITA’DI ALTRE CONDIZIONI. Per cui risulta la risposta più plausibile la C. 19) Nella determinazione dell’indice ROE: a) il reddito netto da utilizzare corrisponde all’ultima riga del conto economico b) il reddito netto da utilizzare per la costruzione dell’indice è la media (tra l’esercizio di bilancio e il precedente) del reddito di cui all’ultima riga del conto economico c) in caso di bilancio IASF/IFRS il reddito da assumere è quello identificato come OCI (Other Comprehensive Income) d) il capitale netto al denominatore dell’indice è determinato per differenza tra il Capitale investito e le Riserve di utili e di capitale Spiegazione = Rn per il ROE è sempre e SOLO l’ULTIMA RIGA DI CONTO ECONOMICO (le altre risposte sono un po’ machiavelliche e troppo complicate…) 20) In seguito alla vendita – nel gennaio 2017 – al prezzo di 240 euro di una partecipazione in Beta valutata a patrimonio netto a 200 euro nel bilancio di Alfa al 31.12.2016, che era pure stata valutata a patrimonio netto a 180 euro nel bilancio al 31.12.2015, ed aveva conseguito un utile di 25 nell’esercizio 2016 (in assenza di utili infragruppo da stornare): a) il bilancio di Alfa del 2017 non registrerà alcuna plusvalenza perché la partecipazione è valutata a patrimonio netto b) il bilancio di Alfa del 2017 registrerà una plusvalenza di 25 c) il bilancio di Alfa del 2017 registrerà una plusvalenza di 40 d) il bilancio di Alfa del 2017 registrerà una minusvalenza di 15 90 Queste due domande la numero 20 e 21 portò in confusione molti studenti… *La differenza tra i due testi è che in una c’è scritto “che era pure stata valutata a patrimonio netto” *nell’altra c’è scritto “che era stata valutata” Ma ai fini del calcolo di CONTO economico del Bilancio 2017 di alfa ci interessa : il valore della partecipazione al 31.12.2016 il prezzo di vendita a gennaio 2017. Quindi la risposta alle due domande risulta la stessa. 21) In seguito alla vendita – nel gennaio 2017 – al prezzo di 240 euro di una partecipazione in Beta valutata a patrimonio netto a 200 euro nel bilancio di Alfa al 31.12.2016, che era stata valutata a patrimonio netto a 180 euro nel bilancio al 31.12.2015, e aveva conseguito un utile di 25 nell’esercizio 2016 (in assenza di utili infragruppo da stornare): a) il bilancio di Alfa del 2017 non registrerà alcuna plusvalenza perché la partecipazione è già valutata a patrimonio netto b) nel bilancio di Alfa del 2017 la plusvalenza coinciderà con l’ammontare della riserva iscritta per effetto dell’utile del 2016, che si rende disponibile in seguito alla vendita c) il bilancio di Alfa del 2017 registrerà una plusvalenza di 40 d) il bilancio di Alfa del 2017 registrerà una plusvalenza di 15 22) Nell’inventario fisico al termine dell’esercizio si trovano i seguenti beni: prodotto A al costo di 100 e con presumibile realizzo di 80; prodotto B al costo d’acquisto di 80 e presumibile realizzo di 94; prodotto C al costo d’acquisto di 60 e presumibile realizzo di 66. In bilancio è necessario esporre, quale valore delle rimanenze: a) il valore di 240 in quanto il costo d’acquisto è uguale al presunto realizzo b) il valore di 260, perché – essendo disponibile un mercato di riferimento - si può scegliere il maggiore tra il costo e il presunto realizzo al fine di non occultare utili c) il valore di 220, perché è vietato fare compensazioni tra perdite presunte e utili presunti d) il valore di 240 perché è vietato effettuare compensazioni tra valori di costo e di presunto realizzo Spiegazione: si prende il minor valore tra costo di acquisto e valore di presumibile realizzo per ogni bene A) Minor valore = 80 B) Minor valore = 80 C) Minor valore = 60 80 + 80 + 60 = 220 23) Un lavoro in corso su ordinazione prevede il sostenimento di costi per 60 al primo anno, di 50 il secondo anno e di 50 al terzo anno a fronte di un presumibile realizzo complessivo di 240. In bilancio è possibile esporre, quale valore delle rimanenze al termine del primo anno: a) il valore di 240 in quanto – trattandosi di una commessa – il presunto realizzo è già determinato b) il valore di 160 / 3, perché la valutazione in base allo stato di avanzamento ripartisce il margine presunto secondo la durata del contratto c) il valore di 90, perché è possibile attribuire alle rimanenze solo un margine corrispondente allo stato di avanzamento d) il valore di 240 / 3 perché si ripartono i margini lungo la durata del contratto 91 Spiegazione = siamo di fronte a un lavoro in corso su ordinazione con il metodo della percentuale di completamento 1) Calcolare il totale dei costi = 60 + 50 +50 = 160 2) Il primo anno prevede costi per 60 quindi 60 = 0,375 = 37,5 % 160 3) 37,5% * 240 = 90 Per gli anni successivi 2° anno = 3° anno = 60+50 160 60+50+50 160 24) A gennaio 2016 la Società Alfa acquista ad un prezzo di 200 il 60% di Beta, il cui capitale netto è pari a 200 alla data dell’acquisto. La differenza tra il prezzo e il valore della corrispondente quota di capitale netto è legata al maggior valore di un impianto con una vita residua utile di 10 anni. Prescindendo dal considerare componenti di tipo fiscale, e sapendo che l’utile 2016 di Beta è pari a 50, completamente ascrivibile ad utili interni conseguiti per vendite di Beta alla controllante Alfa, il Candidato esprima il valore da assegnare alla partecipata Beta, nel bilancio di Alfa al 31.12.2016, supponendo di rappresentarla in base al metodo di cui all’art. 2426 4° comma del codice civile. a) 192 b) 200 c) 162 d) 222 Spiegazione : primo punto : QUAL è IL CRITERIO Al 4° comma del 2426? Criterio del costo o criterio del patrimonio netto? Art. 2426 1)° comma = le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di produzione. Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori. […] Per le immobilizzazioni consistenti in partecipazioni in imprese controllate o collegate che risultino iscritte per un valore superiore a quello derivante dall’applicazione del criterio di valutazione previsto dal successivo numero 4, o , se non vi sia l’obbligo di redigere il bilancio consolidato, al valore corrispondente alla frazione di patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio dell’impresa partecipata, la differenza dovrà essere motivata nella nota integrativa 4)° comma = … criterio del patrimonio netto 92 • • • Prezzo = 200 Valore del Capitale netto (Patrimonio netto) di Beta = 200 % di Patrimonio netto che ALFA possiede di BETA = 60 % 1) 200 patrimonio netto di Beta * 60 % = 120 2) Differenza tra 200 (prezzo) e 120 (valore Pn) 200 – 120 = 80 80 deriva dal maggior valore di un impianto che a vita utile di 10 anni Quota dell’anno = 80/10 = 8 che andrà poi sottratta al prezzo per trovare il valore della partecipazione con il metodo del patrimonio netto (8 = assestamento) 3) ATTENZIONE ALLA FRASE = sapendo che l’utile 2016 di Beta è pari a 50, completamente ascrivibile ad utili interni conseguiti per vendite di Beta alla controllante Alf Significa che NON VANNO CONSIDERATI QUESTI UTILI Quindi il valore della partecipazione è Prezzo 200 – 8 assestamento del maggior valore impianto = 192 93 Tema d’esame del 29 agosto 2017 1) La svalutazione di un asset immateriale immobilizzato e il relativo fondo svalutazione trovano rispettivamente iscrizione: a) nella voce B)10)c) del conto economico e nella classe B)I dell’attivo di stato patrimoniale (con segno “meno”) b) nella voce B)10)d) del conto economico e nella classe B)I dell’attivo di stato patrimoniale (con segno “meno”) c) nella voce B)10)d) del conto economico e nella classe B)II dell’attivo di stato patrimoniale (con segno “meno”) d) nella voce B)10)c) del conto economico e nella macroclasse B) del passivo di stato patrimoniale Spiegazione = si rimanda agli schemi di conto economico… 2) Lo schema di conto economico prescritto dal codice civile ex art. 2425 c.c., nell'ambito della macroclasse B) Costi della produzione, classifica i valori: a) in base al criterio finanziario b) per natura, con l’eccezione della posta B)11 c) in parte per natura e in parte per destinazione d) in base al criterio della destinazione Spiegazione = Conto Economico ex art. 2425 c.c. *Struttura: A)Valore della produzione = ricavi di vendita B) Costi della Produzione = costo del venduto *Classificazione delle poste in prevalenza per natura (salvo Variazione delle Rimanenze B)11) + Incremento di immobilizzazioni per lavori in economia A)4) 3) I costi di ordinaria manutenzione trovano iscrizione nel conto economico prescritto dal codice civile ex art. 2425 c.c.: a) nella voce B)14) Oneri diversi di gestione b) nelle voci B)12) oppure B)13) dedicate agli accantonamenti c) non trovano iscrizione in una sola voce specifica, dipendendo l’iscrizione dalla natura del costo di manutenzione d) nella voce A)5), con segno meno, a rettifica degli Altri proventi di gestione ordinaria manutenzione NON E’ MAI PRESENTE IN B.14 E DI CONSEGUENZA MAI IN A.5 ( B.14 E A.5 SONO SIMMETRICHE) B.12 = ACCANTONAMENTI CON NATURA E PASSIVITA’ POTENZIALI (RISCHI FUTURI) B.13 = ACCANTONAMENTI CON NATURA DI SPESE FUTURE SPESE DI MANUTENZIONE CICLICA ACCANTONAMENTI PER CONCORSI A PREMIO, ECC. IN GENERALE SONO COSTI CHE POSSONO ESSERE ISCRITTI IN B.7 E IN B.13 ma la b) è sbagliata perché b.12 non c’entra niente con le manutenzioni QUINDI RIMANE LA C) 94 4) L’indice di redditività operativa (ROI) si calcola rapportando: a) reddito operativo e ricavi di vendita ed è scomponibile nell’indice di redditività netta e nell’indice di rotazione del capitale investito b) reddito operativo e capitale investito ed è scomponibile nell’indice di redditività delle vendite e nell’indice di rotazione del capitale investito c) reddito operativo e capitale circolante netto operativo ed è scomponibile nell’indice di redditività delle vendite e nell’indice di rotazione del capitale circolante netto operativo d) reddito operativo e ricavi di vendita ed è scomponibile nell’indice di redditività delle vendite e nell’indice di rotazione del capitale investito Vedi pagina 25 di questa dispensa sotto il tema d’esame del 13 gennaio 2015 5) I principi che danno contenuto operativo al principio di competenza, supportandone la concreta applicazione, sono: a) il principio di realizzazione dei ricavi e il principio di valutazione separata b) il principio di prudenza e il principio di costanza dei criteri di valutazione c) il principio di realizzazione dei ricavi e il principio di correlazione dei costi d) il principio di prevalenza della sostanza sulla forma e il principio di going concern Dalle slide 06. Principi generali di redazione ex art.2423 cc 2016 -2017 5. Principio di competenza economica • Esprime la logica secondo la quale assegnare il reddito totale della vita utile dell’impresa ai singoli esercizi • Il reddito di esercizio non va infatti inteso come ricchezza prodotta in un intervallo temporale di riferimento, ma come quota del reddito ( di lungo periodo) attribuita all’esercizio • Trova attuazione mediante l’adozione combinata dei principi di realizzazione dei ricavi e di correlazione dei costi, corretti da quello di prudenza 6) L'espressione "attribuzione ragionata di ricavi e costi alla successione degli esercizi" fa riferimento a: a) il principio di competenza b) il principio di prudenza c) il principio di costanza dei criteri di valutazione d) il principio di prevalenza della sostanza sulla forma E’ la più plausibile 7) Le politiche di bilancio: a) sono sempre lecite b) sono sempre illecite c) possono essere lecite o illecite a seconda che siano esercitate "entro" oppure "oltre" i limiti sanciti dalla normativa d) sono lecite se riguardano i valori oggettivi e illecite se riguardano i valori soggettivi (stime e congetture) Solita domanda che compare spesso 95 8) I principi contabili internazionali IAS/IFRS devono essere obbligatoriamente applicati da una società italiana quotata ai fini della redazione del bilancio se e solo se: a) sono stati approvati dal board dello IASB e sono entrati in vigore, pur in assenza dell'omologa da parte dell'UE ¨ b) sono stati approvati dal board dello IASB, sono entrati in vigore e sono stati omologati dall'UE c) sono compatibili con la normativa fiscale nazionale d) sono compatibili con i principi nazionali emanati dall'OIC qui la frase chiave è “ sono stati omologati dall’UE” si rimanda all’introduzione della dispensa 9) Il "ripristino di valore" è: a) una rivalutazione effettuata per deroga in casi eccezionali b) una rivalutazione effettuata per legge monetaria speciale c) la re-iscrizione in bilancio di un valore precedentemente cancellato per errore d) l'annullamento degli effetti di una precedente svalutazione, da effettuarsi nei limiti del costo originariamente iscritto ripristino di valore = annullamento di una precedente svalutazione. Attenzione! Questo ripristino non PUO’ MAI ESSERE SUPERIORE AL VALORE ORIGINALE 10) In sede di valutazione delle rimanenze di magazzino sulla base della disciplina nazionale: a) il metodo FIFO conduce alla determinazione di un valore superiore a quello desumibile applicando il metodo LIFO nel caso in cui, nel corso dell’esercizio, si sia manifestato un progressivo decremento dei prezzi b) il metodo LIFO non è ammesso c) il metodo LIFO conduce alla determinazione di un valore superiore a quello desumibile applicando il metodo FIFO nel caso in cui, nel corso dell’esercizio, si sia manifestato un progressivo decremento dei prezzi d) il metodo FIFO non è ammesso Spiegazione = qui bisogna ragionare LIFO = Last In, First Out si valorizzano le rimanenze finali al valore iniziale delle rimanenze. FIFO = First In, First Out le prime rimanenze che sono entrate sono le prime ad essere uscite. Per cui le rimanenze iniziali sono valutate al valore iniziale e quelle finali sono valutate a quello finale. Se c’è un decremento dei prezzi nel corso dell’esercizio significa che il prezzo iniziale delle rimanenze iniziali è maggiore rispetto al prezzo delle rimanenze finali. Quindi valorizzando con Lifo se le mie rimanenze finali hanno il prezzo iniziale vorrà dire che appunto ho un valore maggiore rispetto alle rimanenze valorizzate con FIFO 96 11) L’impairment delle immobilizzazioni immateriali nei principi IAS/IFRS: a) richiede di confrontare il valore recuperabile con il valore contabile b) richiede di confrontare il fair value con il valore contabile c) richiede di confrontare il valore d’uso con il valore contabile d) richiede di confrontare il valore di carico con il valore contabile pagina 31 di questa dispenda Spiegazione: Impairment Test MAGGIORE tra il fair value (al netto dei costi di vendita) e valore d’uso = VALORE RECUPERABILE Poi si prenderà il MINORE tra il VALORE RECUPERABILE e il VALORE CONTABILE 12) Alla società Alfa è pervenuto un atto di citazione in giudizio con la richiesta di un risarcimento danno; la richiesta è di 1.000, il legale di Alfa, appositamente consultato, ritiene probabile un onere di 600, Alfa ritiene possibile di poter contenere il risarcimento a 200; nel proprio bilancio Alfa deve: a) effettuare un accantonamento per 1.000 b) effettuare un accantonamento per 600 c) effettuare un accantonamento per 200 d) non effettuare alcun accantonamento perché trattasi solo di una richiesta non ancora accertata da una sentenza del Tribunale Vedi pagina 84 di questa dispensa. Parola Chiave = “ritiene probabile un onere di 600” 13) Il conto economico della società Alfa presenta i seguenti valori: A1)=10.000; A-B)=2000; C)=-400; D)=0; 20)=200, 21)=1400. In base a tali elementi è possibile affermare che: a) la rotazione delle magazzino è pari a 0,20 b) il tasso di incidenza degli oneri fiscali è pari a 87,5% c) la redditività operativa è pari a 160% d) il costo medio del capitale è pari a 20% 𝑅𝑅𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑅𝑅 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑅𝑅 = 𝑅𝑅𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑅𝑅 𝑐𝑐𝑐𝑐 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑉𝑉𝑅𝑅 𝑉𝑉𝐶𝐶 𝐶𝐶𝑐𝑐𝑝𝑅𝑅𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉 𝑉𝑉 𝑔𝑔𝑉𝑉𝑐𝑐𝑉𝑉𝐶𝐶𝑅𝑅𝑉𝑉𝑉𝑉 𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐 = tasso di incidenza degli oneri fiscali * Reddito netto = 21) 1400 20) = imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite e anticipate. * Reddito al loro di imposte e gestione straordinaria = redddito netto + imposte 1400 + 200 = 1600 1400 = 0,875 = 87,5 % 1600 Con questi dati non è possibile trovare la rotazione del magazzino : non sappiamo quanto siano le giacenze effettive 97 Non è neanche possibile trovare il ROI perché non sappiamo quanto sia il capitale investito E non possiamo neanche trovare il costo medio del capitale di debito perché non sappiamo quanti oneri ci siano (Of) e neanche quanto siano i debiti (Ct) 14) Lo stato patrimoniale della società Beta presenta i seguenti valori: Totale Attivo=10.000; Totale macroclasse B dell’Attivo=5.000; Totale macroclasse A del Passivo=2.000; Totale macroclasse B del Passivo=1.000; Totale macroclasse C del Passivo=500; Totale macroclasse D del Passivo=3.000. In base a tali elementi e considerando che gli tutti gli elementi patrimoniali dell’attivo diversi dalla macroclasse B sono qualificabili come “attività correnti”, è possibile affermare che: a) il capitale circolante netto è pari a 2.000 b) il rapporto di indebitamento è pari a 0,30 c) il rapporto di copertura delle immobilizzazioni è pari a 0,40 d) il costo medio del capitale è pari a 20% Spiegazione Macroclasse Macroclasse Macroclasse Macroclasse Macroclasse B, A, B, C, D, Attivo = immobilizzazioni = 5.000 Passivo = Patrimonio Netto = 2.000 Passivo = Fondi per rischi e oneri = 1.000 Passivo = TFR = 500 passivo = Debiti = 3.000 • CCN = capitale circolante netto = attivo corrente – passivo corrente Attivo Corrente (composto da voci di stato patrimoniale attivo): B.III.1. partecipazioni (tutte le voci) B.III.2. Crediti esclusi gli importi esigibili entro l’esercizio successivo B.III.3. Altri titoli B.III.4 strumenti finanziari derivati attivi A. crediti verso soci per versamenti ancora dovuti C.II Crediti solo per gli importi esigibili oltre l’esercizio successivo Passivo Corrente (composto da voci di stato patrimoniale passivo) B. fondi per rischi e oneri (tutte le voci) escluse le quote a breve C. trattamento di rapporto di lavoro subordinato esclusa la quota a breve D. debiti (tutte le voci) solo per gli importi esigibili oltre l’esercizio successivo E. risconti passivi In questo caso essendo le macroclassi esposte nella loro interezza è impossibile calcolare separatamente gli aggregati di attivo corrente e passivo corrente (e quindi trovari il Capitale circolante netto). 98 • 𝑪𝒕 𝑪𝒏 = 𝒓𝒂𝒑𝒑𝒐𝒓𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒊𝒏𝒅𝒆𝒃𝒊𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 Ct = capitale di terzi quindi Debito Cn = patrimonio netto 3.000/2.000 = 1,5 = rapporto di indebitamento ≠ 0,30 • 𝑶𝒇 𝑪𝒕 = 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒎𝒆𝒅𝒊𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒂𝒍𝒆 Non lo possiamo calcolare perché non abbiamo la quantità degli oneri finanziari. • 𝑪𝒏 𝑰𝒎𝒎𝒐𝒃𝒊𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 = 𝒄𝒐𝒑𝒆𝒓𝒕𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒊𝒎𝒎𝒐𝒃𝒊𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 questo lo possiamo calcolare Cn= Pn = 2.000 Immobilizzazioni = 5.000 2.000/5.000 = 0,40 15) Fra i dati desunti dal bilancio della società Gamma si osservano i seguenti valori: Reddito operativo=15.000; aumento crediti commerciali dell’esercizio=2000; aumento debiti commerciali nell’esercizio=4.000; aumento scorte nell’esercizio=1.000; ammortamenti=1400; accantonamenti=2.000. In base a tali elementi è possibile affermare che: a) il capitale circolante netto è pari a -1.000 b) il flusso di cassa prodotto dall’attività operativa è pari a 18.400 c) l’incremento di capitale circolante è pari a 1.000 d) il flusso di cassa prodotta dall’attività operativa è pari a 19.400 • CCN = attivo corrente – passivo corrente (Vedi sopra) Anche in questo caso non è possibile calcolarlo • Guardando lo schema a pagina 22 di questa dispensa si ha : + RO = 15.000 + ammortamenti = 1.400 + accantonamenti = 2.000 = CASH FLOW OPERATIVO =18.400 [18.400 = 15.000 + 1.400 + 2.000] Attenzione: ci sono due modi per calcolare il Flusso di CCN da attività operativa corrente [CCN da attività operativa corrente] 1. + 𝚫+ Crediti commerciali + 𝚫+ Scorte - 𝚫− Debiti commerciali Allora poi per sommarla al Cash Flow operativo e ottenere il: Flusso di cassa prodotto dall’attività operativa = CASH FLOW OPERATIVO + [ + ∆‾ CCN da attività operativa corrente] 99 + [ - ∆⁺ CCN da attività operativa corrente ] Dal libro “ esercizi in tema di bilancio d’impresa” Vol.2 A pagina 347 si ha la seguente regola “Sotto il profilo algebrico, la variazione subita dal CCN operativo va iscritta nel rendiconto finanziario secondo la logica seguente: • Se POSITIVA (aumento del CCN) essa viene sottratta dal cash flow operativo, in quanto misura un impiego di risorse finanziarie; • Se NEGATIVA (riduzione del CCN) essa viene aggiunta al cash flow operativo, in quanto esprime una fonte di risorse finanziarie 2. Evitare il passaggio sopra calcolando il CCN da attività operativa corrente come: - ∆⁺ crediti commerciali - ∆⁺ scorte + ∆⁺ debiti commerciali Per cui in questo caso applicando il secondo metodo abbiamo : Flusso di CCN da attività operativa corrente = - ∆⁺ crediti commerciali = -2.000 - ∆⁺ scorte = -1.000 + ∆⁺ debiti commerciali = +4.000 ________________________________________ = Flusso di CCN att. Op.= + 1.000 18.400 (cash flow operativo) + 1.000( aumento di CCN) = 19.400 16) Nel conto economico complessivo (Comprehensive Income) previsto dagli IAS/IFRS, le rivalutazioni di immobili e i cash flow hedges vanno inseriti: a) nell’utile o perdita dell’esercizio b) in nessuna parte del conto economico c) in nessuna parte del conto economico se non sono rappresentati anche nello stato patrimoniale d) negli altri proventi ed oneri riconosciuti nel periodo Riprendiamo lo schema del Comprehensive Income Comprehensive Income comprende : # utile o perdita + Altri proventi e oneri riconosciuti nel periodo - Differenze di cambio dalla conversione di operazioni in valuta 100 - Investimenti “disponibili per la vendita” Rivalutazioni di immobili Cash Flow Hedges (flussi di cassa su attività di copertura) Utili/perdite attuariali su piani pensionistici a benefici definiti Quota di altri proventi/oneri riconosciuti nel periodo da imprese collegate Imposte sugli altri proventi e oneri riconosciuti nel periodo 17) Nei bilanci redatti secondo i principi IAS/IFRS il fair value: a) è “entity specific” b) è di obbligatoria applicazione per le immobilizzazioni c) è un “exit value” d) è di obbligatoria applicazione per tutti gli strumenti finanziari Spiegazione dal libro a pagina 520 “ Il riferimento a una normale transazione di mercato richiama il concetto di “exit value”, ossia un valore di scambio corrente sul mercato al momento della stima […] Si comprende quindi come si tratti di un valore che NON è normalmente considerato entity specific 18) Nei bilanci redatti secondo il codice civile, il fair value: a) non è previsto in alcun modo nel bilancio di esercizio, che è fondato sul costo storico b) è di facoltativa applicazione per le attività in valuta c) è di obbligatoria applicazione per le attività in valuta d) è previsto per gli strumenti finanziari derivati questa è l’unica risposta che ha senso. 19) La partecipazione in Beta (al 60%) è iscritta al 31.12.2016 per 10.000 nel bilancio di Alfa in base al metodo del patrimonio netto. Beta subisce una perdita complessiva di 4.000 nell’esercizio 2017. Posto che Alfa deve ammortizzare nell’esercizio 2017 un maggior costo pari a 2.000, il valore della partecipazione nel bilancio al 31.12.2017 sarà pari a: a) 5.600 b) 6.400 c) 6.000 d) 10.000 spiegazione • Beta subisce una perdita complessiva di 4.000 Per cui dal momento che Alfa detiene il 60% di Beta è come se per Alfa la perdita fosse di = 60% * 4.000 = 2.400 • Alfa deve ammortizzare nell’esercizio 2017 un maggior costo pari a 2.000 In questo caso l’assestamento è già stato calcolato sul 60% del patrimonio netto per cui si prende il dato così com’è Quindi abbiamo 10.000 valore della partecipazione - 2.400 (perdita Beta al 60%) - 2.000 assestamento maggior costo ____________________________________ = 5.600 101 20) Uno strumento finanziario iscritto in bilancio IAS/IFRS fra quelli disponibili per la vendita (available for sale – AFS) e acquistato il 31.12.2016 a 10.000 beneficia dell’incremento del proprio fair value da 10.000 del 31.12.2016 a 12.000 del 31.12.2017. Nel bilancio al 31.12.2017, tale strumento finanziario: a) non è oggetto di rivalutazione in bilancio, posto che viene valutato a costo storico b) è facoltativamente rivalutato di 2.000 in contropartita ai proventi finanziari c) è facoltativamente rivalutato di 2.000 in contropartita ad una posta di patrimonio netto d) è rivalutato di 2.000 21) Uno strumento finanziario iscritto in bilancio IAS/IFRS fra quelli classificati come “Fair value through profit and loss” e acquistato il 31.12.2016 a 10.000 beneficia dell’incremento del proprio fair value da 10.000 del 31.12.2016 a 12.000 del 31..12.2017. Nel bilancio al 31.12.2017, tale strumento finanziario: a) non è oggetto di rivalutazione in bilancio, posto che si tratta dell’anno successivo alla prima iscrizione b) è obbligatoriamente rivalutato di 2.000 in contropartita ai proventi finanziari c) è obbligatoriamente rivalutato di 2.000 in contropartita ad una posta di patrimonio netto d) è facoltativamente rivalutato di 2.000 in contropartita ai proventi finanziari Spiegazione domande 20 e 21 La valutazione dei crediti : Valutazione Iniziale Trattamento contabile di riferimento Benchmark treatment Valutazione Successiva Trattamento contabile di riferimento Benchmark Treatment Crediti iscritti in prestiti e crediti (L&R) Costo = fair value + costi di transazione Costo ammortizzato (e impairment test) a conto economico crediti iscritti in strumenti finanziari rilevati a fair value a conto economico (FVTPL) Costo = fair value Fair value a conto economico Crediti iscritti in attività disponibili per la vendita (AFS) Costo = fair value + costi di transazione Fair value a patrimonio netto La valutazione dei titoli : Valutazione iniziale Trattamento contabile di riferimento Benchmark treatment Titoli held for trading iscritti in strumenti finanziari rilevati a conto Costo = fair value 102 Valutazione successiva Trattamento contabile di riferimento Benchmark treatment Fair value a conto economico economico (FVTPL) Titoli iscritti in Held to maturity (HTM) Costo = fair value + costi di transazione Costo ammortizzato ( e impairment test) a conto economico Titoli iscritti in attività disponibili per la vendita (AFS) Costo = fair value + costi di transazione Fair value a patrimonio netto (OCI) 22) Un Società emette un prestito obbligazionario valutato al costo ammortizzato nel bilancio redatto secondo la normativa nazionale. Tale prestito ha un valore € 1.200.000, ha durata di 4 anni, è costituito da obbligazioni del valore nominale di € 5 ciascuna, emesse con uno sconto di emissione pari al 5% del valore nominale e con un saggio di interesse del 3% pagato annualmente. Il rimborso, al valore nominale, è previsto in un’unica soluzione alla scadenza del prestito dopo 4 anni. Si può pertanto dire che: a) il debito viene mantenuto a € 1.200.000 in bilancio e le differenze di emissione e gli interessi transitano per la posta C17 di conto economico b) il debito viene fatto variare in stato patrimoniale da un valore di € 1.200.000 al momento della emissione fino ad un valore finale inferiore e le differenze di emissione e gli interessi transitano per la posta C17 di conto economico c) il debito viene fatto variare da un valore iniziale inferiore ad € 1.200.000 al momento della emissione, fino ad un valore finale di 1.200.000 antecedente l’estinzione, e le differenze di emissione e gli interessi transitano per la posta C17 di conto economico d) il debito viene fatto variare da un valore iniziale inferiore ad € 1.200.000 al momento della emissione, fino ad un valore finale di 1.200.000 antecedente l’estinzione, in base alle differenze di emissione, e i soli interessi transitano per la posta C17 di conto economico la società emette un prestito obbligazionario = ha un debito valore finale = 1.200.000 le differenze tra il valore iniziale < valore finale transitano per Conto Economico C)17) = interessi e altri oneri finanziari Nella risposta d) non va bene “i soli interessi” 23) La Società Delta concede un credito finanziario a lungo termine, valutato al costo ammortizzato nel bilancio redatto secondo la normativa nazionale. L’uscita di cassa iniziale è di € 1.200.000; il credito ha durata di 4 anni e fa maturare un interesse pari al 3% che viene pagato a Delta in sede di rimborso complessivo del Credito. Si può pertanto dire che: a) il debito viene mantenuto a € 1.200.000 in bilancio e gli interessi transitano per la posta C16 di conto economico b) il credito viene fatto variare in stato patrimoniale da un valore di € 1.200.000 al momento della emissione fino ad un valore finale inferiore, e gli interessi transitano per la posta C16 di conto economico c) il credito viene fatto variare in stato patrimoniale da un valore di € 1.200.000 al momento della emissione fino ad un valore finale superiore, e gli interessi sono iscritti in contropartita ad una posta del patrimonio netto fino al momento del rimborso d) il credito viene fatto variare in stato patrimoniale da un valore di € 1.200.000 al momento della emissione fino ad un valore finale superiore, e gli interessi transitano per la posta C16 di conto economico 103 la società concede un credito finanziario maturerà degli interessi a suo favore valore iniziale = 1.200.000 valore finale = valore iniziale + interessi interessi Conto Economico, C)16 = Altri proventi finanziari 24) La partecipazione in Beta (al 100%) è iscritta al 31.12.2015 per 10.000 nel bilancio di Alfa in base al metodo del patrimonio netto. Beta subisce una perdita complessiva di 4.000 nell’esercizio 2016 e viene venduta nell’esercizio 2017 a 7.000. Posto che Beta è assoggettata al regime fiscale di “participation exemption”, nel bilancio al 31.12.2017 di Alfa: a) verranno iscritte imposte differite attive commisurate alla differenza effettiva di imposta b) verranno iscritte imposte differite passive commisurate alla differenza effettiva di imposta c) l’impresa non potrà considerare, ai fini fiscali, la differenza tra il prezzo di vendita e il valore riconosciuto a bilancio al 31.12.2016 d) l’impresa non potrà considerare ai fini fiscali, se non parzialmente, le perdite conseguite Spiegazione : dal libro pagina 744 “Le differenze permanenti” Differenze permanenti non generano fiscalità differita • 95% delle plusvalenze esenti relative ad azioni o quote partecipative (PEX). Correlativamente sono indeducibili le minusvalenze sulle stesse tipologie di partecipazioni (penso sia questa la risposta alla domanda) 104 Prova intermedia dell’8 novembre 2017 1) Nel caso in cui la voce A)3) esprima un componente negativo di reddito, ciò significa, rispetto all’esercizio precedente, che: a) le rimanenze finali di lavori in corso su ordinazione sono aumentate b)le rimanenze finali di prodotti in corso di lavorazione sono diminuite c)le rimanenze finali di prodotti in corso di lavorazione sono aumentate d)le rimanenze finali di lavori in corso su ordinazione sono diminuite Spiegazione Conto Economico A)3 Variazione dei lavori in corso su ordinazione Rf-Ri Se Rf-Ri<0 Rf < Ri le rimanenze finali di lavori in corso su ordinazione sono diminuite 2) Il principio di valutazione separata di elementi eterogene i ricompresi in un’unica voce è volto a: a)garantire che non si determinino compensazioni tra perdite certe e utili presunti b)garantire che non si determinino compensazioni tra perdite presunte e utili presunti c)garantire che non si determinino compensazioni tra perdite possibili e utili possibili d) garantire che non si determinino compensazioni tra perdite presunte e utili certi Dalle slide : “i principi generali di redazione del bilancio di esercizio 2423 bis” 6. Valutazione separata di elementi eterogenei ricompresi nelle singole poste Finalità : evitare che le “valutazioni cumulative di beni” eterogenei compensino perdite presunte con utili sperati 3) La facoltà di redigere il bilancio secondo i principi contabili internazionali spetta a: a) imprese che hanno avviato il processo di quotazione in borsa b) imprese che detengono partecipazioni di collegamento in altre imprese non quotate c) imprese sottoposte al controllo di società che redigono il bilancio consolidato secondo i principi contabili internazionali d)imprese che redigono il bilancio in forma abbreviata 105 Spiegazione dalle slide “Il Sistema ‘duale’ di bilancio in Italia” Dal 2005, in forza al D. Lgs. 28/2/2005 n.38 Società senza titoli quotati Società con titoli quotati Redazione del Bilancio individuale e/o consolidato secondo la normativa nazionale D. Lgs 127 del 9.4.1991 Facoltà di redigere Obbligo di redigere Facoltà di redigere il il bilancio Bilancio individuale consolidato secondo gli Ias/Ifrs secondo gli Ias/Ifrs dal 2005 (obbligo dal dal 2005 2006) Bilancio individuale e/o consolidato secondo gli IAS Redazione secondo Ias/Ifrs Omologati dal Regolamento 1725/03 … e oggetto di ulteriori modifiche/integrazioni Ambito di applicazione degli Ias/Ifrs secondo il D.Lgs. 38/2005 1 Obbligo dal 2005 a)Bilancio Consolidato di - società quotate -società non quotate : *società con strumenti finanziari diffusi presso il pubblico *banche italiane *società di assicurazioni *altri enti finanziari “vigilati” 2 Facoltà dal 2005 d)Bilancio consolidato di società non quotate e)Bilancio individuale di imprese consolidate da società di cui al punto A) e di cui al punto D) Facoltà (D. L. 91/14) f)Bilancio individuale di società non quotate 106 3 Esclusione g)Bilancio di imprese minori (che possono redigere il bilancio in forma abbreviata ex art. 2435-bis c.c.) h)Bilancio individuale di imprese di assicurazioni non obbligate ad adottare i principi IAS/IFRS Obbligo dal 2006 b)Bilancio individuale di società di cui al punto A (facoltà per il 2005 – circolare B.d.I. per le banche) c)Bilancio individuale di società di assicurazioni quotate che non redigono il bilancio consolidato 4) Nel contesto dei principi contabili internazionali, il principio della realizzazione dei ricavi prevede che: a) i ricavi possano essere riconosciuti in bilancio prima, durante o dopo il momento della prestazione non monetaria dello scambio b) i ricavi siano riconosciuti in bilancio al momento della prestazione non monetaria dello scambio c) i ricavi siano realizzati se correlati ai costi sostenuti durante l’esercizio d) i ricavi realizzati coincidano, per poter essere tassati, con quelli iscritti in dichiarazione dei redditi Spiegazione dalle slide : … Il momento in cui si verificano dette condizioni può essere precedente o successivo rispetto a quello della prestazione non monetaria dello scambio 5) Un componente negativo di reddito, per regola generale, è deducibile quando: a)è imputato in bilancio ed è certo oppure presunto e oggettivamente determinabile b) è certo e oggettivamente determinabile c) è imputato in bilancio ed è certo e oggettivamente determinabile d) è imputato in bilancio ed è certo e stimabile in modo attendibile Dalle Slide “13. Reddito imponibile e imposte…” • competenza dei componenti di reddito - certezza nell’esistenza del componente - possibilità di una sua determinazione obiettiva * Componenti positivi : i ricavi, gli altri proventi e le rimanenze concorrono a formare il reddito anche se non risultano imputati al conto economico • Componenti negativi: -Condizioni di deducibilità * imputazione al conto economico o direttamente a patrimonio netto (ias/ifrs) * prevalenza del modello tedesco (“mono binario”) sul modello anglosassone (“doppio binario”) * disposizioni di legge - Misura della deducibilità * deduzione piena, se sussiste il collegamento tra costi e ricavi imponibili * deduzione proporzionale se sussiste collegamento tra: -Costi 107 -Ricavi -Ricavi a. imponibili b. esenti % deduzione = 𝐚. (𝐚.+𝐛.) Ricavi e costi non imputati • Accertamento di maggiori ricavi e proventi • Deducibilità dei costi afferenti ai maggiori ricavi purchè risultanti da elementi certi e precisi 6) Con l’espressione “dipendenza rovesciata” che qualifica il rapporto tra reddito imponibile ai fini fiscali e reddito da bilancio, si intende che: a)il reddito fiscale dipende da quello che si determina nel conto economico b)il reddito che si determina in bilancio dipende dall’ammontare delle imposte di cui alla voce 20 del conto economico c)sebbene formalmente il reddito fiscale dipenda dal reddito prima delle imposte, tuttavia la determinazione di quest’ultimo risente delle scelte che si devono compiere con riguardo ai costi da iscrivere, perché gli stessi siano deducibili ai fini fiscali d)sebbene formalmente il reddito prima delle imposte dipenda dal reddito fiscale, tuttavia la determinazione di quest’ultimo risente delle scelte che si devono compiere con riguardo al diverso rilievo che il principio della prudenza ha in bilancio e ai fini fiscali Dagli appunti: Relazione tra Risultato Ante Imposte (R.A.I) e Reddito Imponibile è molto complessa e ha dato adito a numerosi dibattiti Le imposte sul reddito traggono base dal Conto Economico Questo dato di fatto ha portato alla luce il problema dell’ INFLUENZA della normativa Fiscale sulla redazione del bilancio d’esercizio. = Dipendenza Rovesciata : il conto Economico dipende dalla dichiarazione dei redditi. Di conseguenza il conto economico viene redatto in maniera strumentale per avere “meno” tasse possibili. 7) Il sistema “duale” di bilancio in Italia: a) è una scelta conseguente all’adozione del regolamento CE 1606/2002 b) prevede strutture e contenuti di bilancio diversi per imprese “grandi” e “piccole-medie” c) è una scelta del legislatore italiano per rendere più attrattivo il nostro Paese agli investimenti stranieri d) prevede una scelta obbligata (tra disciplina nazionale e disciplina Ias/Ifrs) che può essere derogata “in casi eccezionali” Spiegazione :In questo caso non c’è niente da capire. Il sistema duale deriva dall’adozione del regolamento CE 1606/2002 Dal libro :“Secondo il regolamento (CE) n° 1606/2002, gli standard internazionali che le società europee devono adottare sono solo quelli previamente omologati dall’Unione Europea, in quanto ritenuti compatibili con le direttive comunitarie in materia contabile.” 108 8) La valutazione delle partecipazioni secondo il metodo del patrimonio netto è una eccezione ritenuta coerente rispetto al sistema di valori di bilancio (normativa nazionale) perché: a)il realizzo della partecipazione è ottenuto anticipatamente, trattandosi di una partecipazione di controllo o di collegamento b) il nostro sistema, con la riforma del D.lgs 139/2015, ammette l’iscrizione dei valori al fair value c) è sempre possibile tornare al costo quando il patrimonio netto non è coerente d) il sistema di valori della partecipata è ispirato al costo storico dal libro pag 357-Le ragioni della previsione del metodo del patrimonio netto e le partecipate alle qualli il metodo è applicabile. Le motivazioni […] si ricollegano ai limiti del criterio del costo; esse sono giustificate ance sul piano giuridico generale della rappresentazione veritiera e corretta, che sovraintende la formazione del bilancio di esercizio. Infatti, effettuata l’acquisizione della partecipazione, a cui è collegata l’iscrizione in contabilità del valore corrispondente al costo di acquisto della medesima, l’allineamento – a decorrere dal primo esercizio in cui si pone l’esigenza di un processo estimativo – al patrimonio netto della partecipata avuto riguardo al suo valore “operativo”. 9) Il comprehensive income, nel bilancio redatto secondo i principi IAS/IFRS: a)comprende le variazioni patrimoniali intervenute in un arco temporale che abbraccia più esercizi b) non comprende le quote di reddito che devono essere accantonate ad una riserva, in fase di distribuzione dell’utile di esercizio c) comprende le variazioni delle riserve patrimoniali che nascono in contropartita alle modificazioni dei fair value delle poste di bilancio d) differisce dal reddito iscritto nel conto economico perché tiene conto – in aggiunta ad esse – delle svalutazioni di tutte le poste iscritte a fair value Spiegazione dal libro a pagina 533 Conto Economico IAS/IFRS “conto economico complessivo” si compone in due sezioni 1) La prima sezione contiene i componenti positivi e negativi di reddito utili alla determinazione dell’utile (o perdita) di esercizio (reddito tradizionale) Componenti reddituali accolti in questa sezione definiti tradizionali, derivano -da transizioni compiute con l’esterno -da valutazioni di fine esercizio (ammortamenti, svalutazioni, rivalutazioni, ecc…) 2) gli altri elementi di conto economico complessivo che insieme ai componenti sub 1) permettono di determinare la performance economico – reddituale complessivamente raggiunta dall’impresa nell’esercizio. Fra questi altri elementi sono rintracciabili le variazioni di fair value che, in base alle indicazioni di specifici Ias/Ifrs, non possono essere iscritte fra i “tradizionali” costi e ricavi di competenza e dunque non partecipano alla formazione dell’utile (o perdita) di esercizio pur influendo sul valore del patrimonio netto, alimentando o riducendo riserve costituite ad hoc) = other comprehensive income. 109 10) Il fair value, nei bilanci redatti secondo i principi IAS/IFRS: a) esprime valori che fanno riferimento alla condizione particolare dell’impresa b) si basa sempre su transazioni effettuate in un passato recente, in modo da fondarne la obiettiva consistenza c) rappresenta un “entry value” d) prescinde dalle situazioni particolari e assume l’ipotesi di uno scambio tra due partecipanti al mercato vedi domanda n°17 pagina 101 11) La modificazione degli schemi di conto economico rispetto a quanto previsto dall’art. 2425: a) non è mai ammessa perché la struttura è obbligatoria b)è ammessa, purché la struttura prevista dalla legge sia comunque rappresentata in un capitolo della nota integrativa c) se è migliorativa della chiarezza e le voci sono irrilevanti, il raggruppamento di voci è possibile d) solo l’aggiunta di voci è sempre ammessa in quanto aumenta la chiarezza Spiegazione Chiarezza : […] conti di bilancio Esposizione dei dati secondo una sequenza logica Divieto di compenso e raggruppamento voci Principio è attuato dagli art. 2424 – 2425 Attenzione! Adattamento delle voci Introduzione di poste aggiuntive Nota integrativa L’applicazione del principio è demandata al redattore del bilancio + chiarezza – rappresentazione veritiera e corretta Sono generalmente SOVRAORDINATE rispetto alle specifiche disposizioni che seguono Salvo il caso in cui i rispetto degli obblighi in tema di valutazione, presentazione e informativa siano IRRILEVANTI ai fini della CHIAREZZA e della rappresentazione VERITIERA E CORRETTA Introduzione al principio di RILEVANZA o Dichiarata nel 2423 III comma = obbligo di fornire informazioni complementari necessarie alla rappresentazione veritiera e corretta se le informazioni richieste dagli art. 2424 e 2425… non sono sufficienti o È resa più forte dal 2423 quinto comma = deroga obbligatoria in casi eccezionali se c’è conflitto tra CLAUSOLA GENERALE e NORMA SPECIFICA in tema di Strutture di conti Valutazioni 110 12) Gli utili derivanti dalla deroga obbligatoria ex art 2423, 5°comma, per effetto della rivalutazione di un bene cui la deroga si riferisce: a) non vengono rilevati in quanto non realizzati b) vengono rilevati solo al compimento della vendita del bene cui la deroga si riferisce c) sono distribuibili se vi sono sufficienti riserve nel patrimonio netto, per un ammontare almeno pari agli stessi utili d) se il bene è ammortizzabile divengono distribuibili in modo correlato al processo di ammortamento del bene rivalutato Spiegazione : questo è l meccanismo con cui si calcola l’ammortamento a seguito della rivalutazione del bene causata dall’applicazione della deroga obbligatoria… lo si trova negli esercizi e nelle esercitazioni 111