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Dispensa di Ragioneria II edizione

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Dispensa di Ragioneria
II edizione – preparazione per l’esame completo
Elena Viero
1
Temi d’esame commentati – Sommario
13 gennaio 2014…………………………………………………………………………………………………pag.9
13 gennaio 2015…………………………………………………………………………………………………pag.18
18 gennaio 2016…………………………………………………………………………………………………pag.33
4 febbraio 2016………………………………………………………………………………………………….pag.42
13 giugno 2016…………………………………………………………………………………………………..pag.49
31 agosto 2016…………………………………………………………………………………………………..pag.57
19 gennaio 2017………………………………………………………………………………………………….pag.66
6 febbraio 2017……………………………………………………………………………………………………pag.76
26 giugno 2017…………………………………………………………………………………………………….pag.84
29 agosto 2017……………………………………………………………………………………………………pag.94
8 novembre 2017…………………………………………………………………………………………………pag.105
Legenda:
*** = domande che si ripetono o simili
@= argomenti non compresi del tutto
[!] = domanda da rivedere
2
Introduzione, concetti generali
Cap.1 “La formazione del Bilancio di esercizio : gli aspetti generali, la disciplina
normativa e i principi contabili”
Le istanze di conoscenza insite nel bilancio di esercizio
-Spazi di DISCREZIONALITA’ che vanno colmati. Spazi che portano il “Risultato d’esercizio” e il
“Patrimonio dell’impresa” ad assumere conformazioni e valori che dipendono dalle scelte che il
compilatore effettua, oltre che dalle percezioni soggettive sul futuro.
-> Quanto sono più cariche di INCERTEZZA e di LUNGA DURATA le operazioni del
Ciclo Tipico
-> Quanto maggiore è la Volontà del legislatore di lasciare non colmati alcuni spazi di
discrezionalità
= Tanto maggiore appare la necessità/opportunità per il compilatore di esercitare la
propria discrezionalità tecnica e dunque di condizionare annualmente in qualche modo la
misura del patrimonio e del reddito attraverso le politiche di bilancio.
In Elenese significa : Lasciare spazi ampi di discrezionalità potrebbe dare luogo a distorsioni di
rappresentazioni di bilancio. Nell’incertezza e nell’ampiezza di interpretazione, i compilatori fanno
il buon e il cattivo tempo.
Dalle slide:
La discrezionalità nella compilazione del bilancio viene esercitata nella scelta di soluzioni
alternative dei :
1. Criteri di Classificazione delle poste patrimoniali e reddituali (es. fair value come
alternative treatment) – in generale quando è possibile una scelta di metodi/criteri.
2. Criteri di Valutazione delle operazioni in corso di svolgimento.
 Politiche di Bilancio
-lecite (entro i limiti della normativa)
-illecite (oltre i limiti della normativa).
Es. domanda dall’appello del 6 febbraio 2017
4) Il bilancio è “strumento di comportamento” in quanto: ***
a) è frutto del comportamento del redattore del bilancio
b) tanti sono i possibili comportamenti da parte degli stakeholder
c) consente di giudicare il comportamento di coloro che hanno gestito l’impresa
d) possono essere utilizzati dal compilatore spazi di discrezionalità entro i limiti della
normativa
3
Oggi si aggiunge, là dove possibile, una ulteriore possibile discrezionalità nella scelta dei “sistemi
di riferimento” con conseguente adozione di principi diversi a fondamento del bilancio
- Normativa nazionale (codice civile)
- Principi contabili internazionali (ias/ifrs)
Grado di Discrezionalità dipende da:
1.Rigore Norma Giuridica
2. Natura Specifica dell’attività d’impresa
3. Possibilità di scelte alternative del sistema di riferimento (norme nazionali o principi contabili
internazionali)
Il sistema normativo riguardante il bilancio di esercizio
Normativa Europea -> Regolamento CE n.1606/2002 -> DUALISMO
- Redazione del bilancio con norme nazionali
- In forza agli Standard internazionali ias/ifrs questi ultimi da adottare da parte delle
società quotate e da quelle che sono divenute obbligate i forza alla normativa (il d.lgs. n.
38/2005) con la quale il nostro Paese ha inteso ampliare lo spettro delle realtà interessare
dagli ias/ifrs, esercitando la facoltà lasciata dal legislatore europeo ai singoli stati
Tappa Miliare per effetto di alcune scelte di base che si possono così sintetizzare :
*riconoscimento del valore strumentale della norma di legge rispetto all’obiettivo primo di
conoscenza “la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico
dell’esercizio”
*L’imposizione al compilatore di andare oltre la normativa di bilancio, laddove le sole informazioni
previste per legge non riescano a perseguire il suddetto obiettivo; o addirittura la necessità per il
reattore di bilancio di non applicare la norma di legge, quando questa applicazione non sia in linea
sempre con lo stesso obiettivo
* Scelta normativa Stato Patrimoniale e Conto Economico
*Scelta di un sistema che accoglieva senza tentennamenti i valori storici quali valori di riferimento
per la rappresentazione del patrimonio e del reddito. Con tale scelta si intendeva sottrarre
completamente , dalla determinazione del reddito, la discrezionalità che si avrebbe introdotta se si
fosse optato per i valori correnti , che avrebbero significato solo “ipotesi” irreali di transazione, cioè
scambi di fatto mai avvenuti.
n.b. con le recenti riforme la concezione unica del costo storico è cambiata. Accettazione del Fair
Value. Problema di perturbazioni del mercato e di oggetti soggetti alla volatilità del mercato…
OIC
Nato nel 2001 dall’esigenza avvertita dalle parti private e pubbliche italiane di COSTITUIRE UN
PUNTO DI RIFERIMENTO INEQUIVOCO connotato per la partecipazione ad esso di una vasta
gamma di soggetti esprimenti differenziati interessi. L’OIC era ben consapevole che la funzione dei
principi era di tipo esplicativo e integrativo. Il corpus dei principi diveniva infatti lo strumento di
4
cui di potevano fare carico tanti soggetti e anche le corti di giustizia per la predisposizione del
bilancio , la sua lettura criticano la valutazione di correttezza dello stesso.
Rilievo dell’OIC consacrato con la legge 11 agosto 2014 n.116 di conversione del decreto legge
n.91/2014 che riconosce il ruolo e le funzioni dell’OIC stabilendo che l’Organismo Italiano di
Contabilità, nella sua qualità di “istituto nazionale per i principi contabili “ comma1
a) Emana i principi contabili nazionali, ispirati alla migliore prassi operativa, per la
redazione dei bilanci secondo le disposizioni del Codice Civile
b) Fornisce supporto all’attività del Parlamento e degli Organi Governativi in materia di
normativa contabile ed esprime pareri, quando ciò è previsto da specifiche disposizioni di
legge o dietro richiesta di altre istituzioni pubbliche
c) Partecipa al processo di elaborazione dei principi contabili internazionali adottati in
Europa, intrattenendo rapporti con l’International Accounting Standards Board (IASB), con
l’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG) e con gli organismi contabili di
altri paesi. Con riferimento a tali attività l’OIC si coordina con le Autorità nazionali che
hanno competenze in materia contabile.
Comma2
L’OIC persegue finalità di interesse pubblico, agisce in modo indipendente e adegua il proprio
statuto ai canoni di efficienza e di economicità.
Esso riferisce annualmente al Ministero dell’economia e delle finanze l’attività svolta.
Il dualismo normativo riguardante il bilancio- nozioni importanti e ricorrenti
- Il sistema di bilancio IAS/IFRS si fonda originariamente su presupposti diversi, con riguardo a :
Soggetti cui l’informativa è primariamente destinata =
Obiettivi di conoscenza =
Utilizzabilità diretta di tale conoscenza =
-
Viene introdotto, rispetto al tradizionale sistema di valori storici, un sistema misto a valori
storici e a “Fair Value” laddove l’obbligatorietà della scelta dei secondi in talune fattispecie
valutative si unisce una facoltatività per altre, in ciò aumentando i livelli di discrezionalità nei
processi di redazione e limitando la comparabilità spaziale di bilanci redatti con soluzioni
diverse.
Direttiva 2014/34/UE che ha trovato recepimento per quanto riguarda le imprese industriali e
commerciali ordinarie, nel d.lgs. n. 139/2015, in vigore con i bilanci 2016. Per effetto di tale
innovazione:
-
Si afferma la pluralità dei criteri generali : oltre al “costo” ci sono “costo ammortizzato”(
impiego ai crediti e ai debiti) e il “fair value”
Riconoscimento caduta del principio del costo come univoco criterio generale di valutazione
5
-
Si definisce il “Fair Value” e se ne condiziona l’impiego all’attendibilità di una sua possibile
misurazione
Si prevede che alcune nuove scelte di valutazione in forza ai principi Ias/IFRS sani semplificate
per imprese diverse da quelle ordinarie, introducendo peraltro la categoria delle micro-imprese.
Le principali novità portate dal d.lgs. n. 139/2015 sulla formazione del bilancio in forma ordinaria
sono:
per i principi di redazione e per le valutazioni:
•
•
•
•
•
•
L’inserimento nell’art. 2423 cod. civ. del principio della c.d. “rilevanza” o materiality
L’introduzione dei postulati di bilancio (art. 2424 cod. civ.) della prevalenza della sostanza
sulla forma”
L’ammortamento dei costi di impianto e di ampliamento e dell’avviamento in base alla vita
utile
Il divieto di capitalizzare i costi di ricerca e i costi di pubblicità
La valutazione dei crediti, dei debiti e dei titoli immobilizzati al costo ammortizzato
L’obbligo di iscrivere nel corpo del bilancio gli strumenti finanziari derivati e di valutarli a
fair value (possibile conseguenza della crisi del 2008)
Per la rappresentazione dei valori e per gli schemi:
•
•
•
•
•
Le azioni proprie sono classificate a diretta deduzione del patrimonio netto
E’ eliminata la sezione E del conto economico relativa a componenti straordinari di reddito;
se di entità o di incidenza eccezionali devono essere indicati nella nota integrativa
Sono introdotte alcune modifiche negli schemi dello stato patrimoniale e del conto
economico
Sono eliminati i conti d’ordine, con corrispondente travaso delle relative informazioni nella
nota integrativa
E’ resa obbligatoria la redazione del rendiconto finanziario.
6
Bilancio Ordinario
Determinazione
Valore
Fine Informativo
Principi che
presiedono la
formazione del
bilancio
Bilancio Redatto
Secondo gli IAS/IFRS
Rivolto alla
determinazione
dell’utile
Prelevabile nel
rispetto dell’integrità
del
patrimonio
Privilegia la tutela
degli interessi dei
creditori, sistema
Bancocentrico
È orientato a misurare il
valore effettivo, le
performance
economiche dell’azienda
e la capacità di generare
flussi di cassa netti
Prudenza e
competenza
economica ,
valutazioni fondate
sul costo storico
Allineare le valutazioni
alle grandezze espresse
dal mercato, con il fair
value quale criterio
dominante.
Si propone di soddisfare
, in particolare , le attese
degli investitori attuali e
potenziali , sistema
Borsacentrico
Cap.8 Assunti, principi e logica valutativa – Parte seconda “il bilancio di esercizio secondo i
principi contabili internazionali”
… Oltre ai singoli principi e alle interpretazioni, il corpus dei principi contabili internazionali è
costituito dal conceptual framework , contenente il quadro concettuale di riferimento che presiede
alla redazione del bilancio. Lo IASB ha emanato il framework nel luglio del 1989 e lo ha
successivamente revisionato nel settembre del 2010.
Pubblicazione del Framework= Cambiamento Radicale nel processo di formulazione dei principi
contabili.
Secondo il regolamento CE n 1606/2002, gli standard internazionali che le società europee
devono adottare sono solo quelli previamente omologati dall’Unione Europea, in quanto
ritenuti compatibili con le direttive comunitarie in materia contabile.
A tal fine è stato attivato un “meccanismo di omologazione”, il cosiddetto Endorsement
mechanism che postula il recepimento di ciascun principio solo in seguito all’approvazione della
Commissione Europea.
I principi omologati dagli organi a ciò preposti sono successivamente promulgati con Regolamento
e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale dell’unione Europea (GUUE) in ciascuna delle lingue ufficiali
dell’Unione
7
Es. domanda dall’appello del 6 febbraio 2017
24) L’omologazione (endorsement) dei principi Ias/Ifrs da parte della Commissione Europea:
a) è un atto della Commissione europea che precede l’emanazione da parte dello Iasb
b) è un atto facoltativo della Commissione europea perché i principi Ias/Ifrssono immedia-tamente
applicabili in forza al regolamento 1606/2002
c) viene effettuato da parte della Commissione europea dopo la pubblicazione dei principi nella
Gazzetta ufficiale dell’Unione, sotto forma di regolamenti
d) è condizione necessaria perché i principi emanati dallo Iasb possano essere applicati
nell’Unione europea
Riassunto Corpus di principi contabili dello IASB
•
•
•
Conceptual framework , contenente il quadro concettuale di riferimento che
presiede alla redazione del bilancio. Nonostante esso non sia stato ad oggi
omologato, costituisce comunque un riferimento essenziale per l’applicazione dei
singoli IAS/IFRS : ciò non solo perché definisce il quadro concettuale in cui si
inserisce l’adozione dei diversi principi, ma anche perché lo IAS 8 inserisce il
Framework nella gerarchia delle fonti a cui fare riferimento per l’applicazione dei
singoli standard;
Un ampia gamma di singoli principi contabili volti a definire in maniera dettagliata
specifiche fattispecie contabili, come la valutazione e l’iscrizione di singoli elementi
attivi e passivi, la rappresentazione di peculiari operazioni di gestione, i problemi di
bilancio di imprese che operano in determinati settori di attività;
Le interpretation (i SIC/IFRIC) emanate ad integrazione dei singoli principi contabili.
8
Tema d’esame del 13 gennaio 2014
1) I bilanci differenziati :
a) Sono bilanci di liquidazione, di fusione, di cessione e di rivalutazione
b) Esprimono il risultato di gestione con contenuti differenti da quelli di un comune esercizio
c) Sono documenti rivolti a classi particolari di interessi e per scopi di conoscenza
specifici
d) Sono redatti in momenti diversi
Concetto presente nelle slide 2010-2011 Univr, domanda per
Prof.ssa Rossignoli
2) Il postulato della “veridicità” che guida la redazione del bilancio di esercizio
A) Non è applicabile perché non esiste una verità oggettiva del bilancio di esercizio
B) Riguarda i criteri di valutazione
C) Riguarda la coerenza dei dati contabili con la situazione effettiva dell’impresa
D) Riguarda i criteri di classificazione delle poste nello stato patrimoniale.
Vedi slide il sistema di bilancio secondo la normativa italiana
3) Il bilancio è uno strumento di conoscenza :***
a)esclusivo per gli stakeholder che esprimono interessi interni
b) esclusivo per gli stakeholder che esprimono interessi esterni
c)complementare per tutti gli interessi esterni
d)nessuna delle precedenti
risposta nelle slide le funzioni di bilancio
Dalle Slide : Bilancio come strumento di conoscenza
Bilancio  Rendiconto
Soddisfa le attese di informazione in capo a ciascuna classe di interessi – Ampliamento da soli
“interessi interni” a “interessi esterni”
Interessi interni :
-conferenti capitali di rischio
-Management
-Dipendenti
Interessi esterni:
-clienti
-fornitori
-banche e altri finanziatori
-obbligazionisti
-soci di minoranza
di controllate,
controllante e
collegate
9
-associazioni
sindacali
-consumatori e loro
organizzazioni
-stato
È strumento
ESCLUSIVO  Interessi Esterni
COMPLEMENTARE  Interessi Interni
n.b. : complementare per quanto riguarda gli interessi interni perché come si può vedere da
Programmazione e Controllo c’è una sostanziale differenza tra la Contabilità Generale
(Ragioneria Generale e Applicata) e la Contabilità Analitica (PeC) la quale evidenzia
informazioni essenziali per il giusto management aziendale (costi etc…). Ci sono quindi
diversi strumenti per orientare gli interessi interni (bilancio aziendale e analisi dei costi).
4) La disciplina del bilancio è inserita in un sistema normativo di tipo duale in quanto:
a)esiste la disciplina nel bilancio d’esercizio e quella del bilancio consolidato
b) esiste la disciplina nazionale (D.Lgs. 127/1991) e quella degli IAS/IFRS (D. lgs.
38/2005)
c) esiste la disciplina fiscale (TUIR) e quella degli IAS/IFRS (D.lgs. 38/2005)
d) esiste la disciplina nazionale (D. lgs. 127/1991) e quella fiscale TUIR
5) La cd. Rivalutazione economica si applica:
a) In ottemperanza ad apposite leggi dello Stato Italiano
b) In presenza di un conflitto tra clausola generale e una norma specifica in tema
di valutazione delle attività e delle passività patrimoniali
c) In casi di ingresso in un gruppo di imprese, allorchè si intendano applicare criteri di
valutazione diversi
d) In caso di valutazione delle partecipazioni secondo il criterio del patrimonio netto e
dei valori in corso su ordinazione secondo il metodo della percentuale di
completamento
Dal libro :
Per rivalutazione s’intende una “nuova valutazione”, di carattere straordinario, effettuata al
fine di adeguare il sistema dei valori di bilancio per favorire una più corretta determinazione dei
futuri redditi d’esercizio. Nell’ambito della rivalutazione occorre distinguere quella monetaria da
quella economica, in quanto sono diverse le diverse ragioni e le corrispondenti metodologie di
applicazione.
La rivalutazione monetaria è in stretta relazione a una repentina e consistente modificazione
del valore della moneta. In tal caso i valori di bilancio non esprimono più il valore effettivo dei
beni, in quanto si è modificato il metro di misurazione.
La rivalutazione economica è in relazione alla circostanza che i valori di bilancio non
esprimono più il valore effettivo, in quanto è intervenuta una modificazione della situazione
economica dei beni nella combinazione aziendale (esempi : terreno che da agricolo è diventato
edificabile).
Rivalutazione economica prevista dalla legge e se c’è la legge è obbligatoria
Rivalutazione monetaria , vedi esame del 19 gennaio 2017 :
10
16) La rivalutazione monetaria:
a) deve essere prevista dalla legge e può essere sia obbligatoria, sia facoltativa
b) può essere prevista dalla legge ed è sempre obbligatoria
c) deve essere prevista dalla legge ed è sempre obbligatoria
d) può non essere prevista per legge ed è facoltativa
Dalle Slide 15.Immobilizzazioni materiali 2016-2017 pagina 5
Rivalutazioni
Economiche ex. Art. 2423, comma 4 (cd. Deroga obbligatoria)
ex lege di Rivalutazione (cd. Monetarie)
-facoltative
-obbligatorie
Leggi di rivalutazione : 1975, 1983, 1990, 1991, 2000, 2001, 2005, 2008, 2009, ecc.
6) il rispetto del principio di prudenza disciplinato dall’art. 2423 bis c.c. prevede che, nel
bilancio di esercizio:***
a) possono essere iscritte le perdite presunte
b) devono essere iscritte tutte le perdite, sia certe sia presunte
c) devono essere iscritte le perdite presunte solo se superiori ai ricavi realizzati
d) possono essere iscritte le perdite solo se certe
Da i “Principi generali di Redazione del Bilancio di esercizio”
PRINCIPIO DI PRUDENZA = Realizzazione e Prudenza = Principio di Dissimmetria
 Utili sono se certi
 Perdite ANCHE SOLO PROBABILI (quindi sia Certe che Probabili)
7) si è in presenza del fenomeno della “dipendenza rovesciata” quando :
a) i valori di bilancio finiscono per essere influenzati dalla disciplina fiscale
b) i valori fiscali finiscono per essere influenzati dalla disciplina civilistica
c) i valori fiscali finiscono per essere influenzati dalla disciplina IAS/IFRS
d) le differenze temporanee portano ad iscrivere imposte anticipate e differite
Dagli appunti:
Relazione tra Risultato Ante Imposte (R.A.I) e Reddito Imponibile è molto
complessa e ha dato adito a numerosi dibattiti
Le imposte sul reddito traggono base dal Conto Economico
 Questo dato di fatto ha portato alla luce il problema dell’ INFLUENZA della normativa
Fiscale sulla redazione del bilancio d’esercizio.
11
= Dipendenza Rovesciata : il conto Economico dipende dalla dichiarazione dei redditi.
Di conseguenza il conto economico viene redatto in maniera strumentale per avere
“meno” tasse possibili.
8)Un componente positivo di reddito derivante dalla cessione di un bene è imponibile
quando :
a) avviene l’incasso del relativo credito
b) risulta da un accertamento fiscale
c) la proprietà del bene è trasferita all’acquirente
d)i costi sostenuti per realizzare quel ricavo risultano deducibili
Dagli appunti
da i Principi Generali di Redazione del Bilancio di Esercizio
3)PRINCIPIO DI REALIZZAZIONE
*I ricavi sono riconosciuti al momento di realizzazione dello Scambio
Rilievo della fase del Ciclo di Scambio – Convenzionalità del momento prescelto
*Quando si vuole riferire la “realizzazione” non già a Ricavi (o a costi) ma a Valori
differenziali (margini, utili,…) è necessario considerare altresì il PRINCIPIO DI
CORRELAZIONE  ai ricavi realizzati sono contrapposti i costi “correlati” e quelli
“svaniti”. Ne consegue il riconoscimento degli utili e delle perdite cd. Realizzati
9) i crediti per imposte anticipate trovano allocazione nello Stato Patrimoniale ex art 2424
c.c. e in quello Ias/Ifrs rispettivamente nelle seguenti voci:
a) C)II)4-ter) e Imposte anticipate iscritte nell’attivo non corrente
b)C)II)4-ter) e Imposte anticipate iscritte nell’attivo corrente
c) B)III)2)b) e imposte anticipate iscritte nell’attivo non corrente
d)B)III)2)b) e imposte anticipate iscritte nell’attivo corrente
10) Secondo quanto previsto dall’art. 2424 bis c.c., le partecipazioni si presumono
immobilizzate se sono :
a) partecipazioni di controllo o di collegamento
b) partecipazioni di controllo non destinate alla vendita
c) partecipazioni di minoranza acquisite con l’idea di detenerle durevolmente
d) partecipazioni di collegamento o di controllo purché destinate alla vendita
(definizione)
11) Nel conto economico ex art.2425 c.c., La svalutazione non straordinaria delle
rimanenze finali di prodotti in corso di lavorazione trova iscrizione nella voce :
a)A)2 con segno –
b)A)3) con segno –
c) B)11) con segno –
d)11)con segno +
12
Dal libro :Esercizio 7.”La svalutazione dei prodotti finiti e
dei crediti commerciali” da “Esercizi in tema di bilancio
d’impresa”.Vol.1
L’art. 2425 cod.civ. non prevede, infatti , alcuna “area” del conto economico destinata ad
accogliere le componenti reddituali di natura straordinaria (avuto riguardo , ad esempio, alla loro
episodicità, al loro carattere non ricorrente , all’eccezionalità degli importi o, ancora, alla non
afferenza tipica). Nel modello di conto economico previsto dal legislatore tutti i valori di costo e di
ricavo vanno alloccati all’area di loro pertinenza a prescindere da qualsivoglia altra valutazione in
ordine a una loro presunta natura di componenti reddituali straordinarie.
Le osservazioni svolte suggeriscono un’ultima annotazione. Si è detto che lo schema dell’art. 2425
cod.civ. non prevede alcuna “area” ad hoc destinata ad accogliere i proventi e gli oneri straordinari.
Ad avviso di chi scrive, i proventi e gli oneri qualificabili come straordinari perché di entità
eccezionale, ovvero non ricorrenti potranno, in linea di principio, essere iscritti nelle classi di valore
a cui pertengono, se nel caso integrando le voci del conto economico, e dandone, poi, adeguata
disclosure in nota integrativa.
Di conseguenza una svalutazione non straordinaria viene assegnata alla voce di pertinenza e stop.
12) nel bilancio ias/ifrs, le plusvalenze straordinarie derivanti dalla cessione di un immobile
non strumentale:
a) trovano iscrizione soltanto nella sezione “comprehensive income”, cioè sotto
l’utile di esercizio
b) trovano iscrizione fra l’EBITDA e l’EBIT
c)trovano iscrizione nella sezione dei componenti straordinari
d) trovano iscrizione prima dell’Ebitda
Ebit vs Ebitda
1. Risultato operativo EBIT
2. Risultato ante imposte
3. Risultato delle attività operative continuative
1= performance reddituale della gestione operativa complessivamente intesa
2= EBIT – componenti reddituali della gestione finanziaria
3= risultato di periodo prima di considerare l’impatto reddituale dei componenti classificati come
“attività non corrente” o gruppo di dismissione classificata come posseduta per la vendita
Margine operativo lordo che prescinde da AMMORTAMENTI e SVALUTAZIONI: EBITDA
*EBITDA = “risultato operativo complessivo”
Considera componenti atipici ritenuti non ricorrenti (accantonamenti eccezionali per ristrutturazioni
aziendali etc.)
→ performance della gestione operativa nel suo complesso. Comprendendo quindi elementi
TIPICI sia ATIPICI
=gestione operativa al LORDO di ammortamenti e svalutazioni
-
AMMORTAMENTI
13
-
SVALUTAZIONI
=*EBIT = risultato operativo ordinario
- Componenti reddituali della gestione finanziaria es. proventi/oneri finanziari, rettifiche di
valore di attività e passività finanziarie
Risultato ANTE IMPOSTE
13) in base al criterio di riclassificazione dello stato patrimoniale per pertinenza gestionale, il
saldo dei conti correnti deve essere iscritto:
a) il saldo attivo dell’attivo a breve e il saldo passivo nel passivo a breve
b)il saldo attivo nell’attivo corrente e il saldo passivo nel passivo corrente
c) sia il saldo attivo sia il saldo passivo sono iscritti nel capitale circolante operativo netto
d) sia il saldo attivo sia il saldo passivo sono iscritti nella posizione finanziaria netta
14) in base al criterio di riclassificazione del conto economico a ricavi e costo del venduto, un
rimborso dei costi di trasporto sostenuti per conto di un cliente deve essere iscritto:***
a) area di gestione straordinaria
b)nell’area di gestione accessoria
c)nell’area di gestione caratteristica
d)nell’area di gestione finanziaria
Vedi pagina 62 e 63 di questa dispensa
15)L’indice di rotazione del magazzino esprime un: ***
a) un numero di giorni
b) un valore in euro
c) un numero di volte
d) nessuna delle risposte precedenti è corretta
(Definizione)
Vedi pagina 25-26 di questa dispensa
16) ai fini della redazione del rendiconto finanziario gli ammortamenti sono :***
a) una fonte di disponibilità monetarie nette
b) un costo non monetario il cui effetto riduttivo sul reddito operativo deve essere
neutralizzato
c) una fonte di disponibilità monetarie nette a livello di gesione reddituale/operativa ed
un impiego a livello di gestione investimenti/disinvestimenti
d)un impiego di disponibilità monetarie nette
Vedi pagina 22 di questa Dispensa
14
17) Ai sensi dei principi contabili nazionali la valutazione delle partecipazioni in base al
criterio del patrimonio netto:
a) è un obbligo
b) è una facoltà senza alcun vincolo
c) è una facoltà condizionata al verificarsi di alcune condizioni
d) non è mai possibile
dal libro pagg 355,356, 357,358
• applicabile in partecipazioni di società collegate e controllate
• la controllante (investitrice) deve avere influenza sulla controllata/collegata
• la partecipazione deve avere una prospettiva di lungo termine
18) Si assuma a riferimento la valutazione di un immobile costruito in economia. La
valutazione risulta più prudente:***
a) incrementando i costi capitalizzati, nel rispetto della normativa vigente
b) diminuendo i costi capitalizzati, nel rispetto della normativa vigente
c) capitalizzando anche gli oneri finanziari
d) nessuna delle precedenti risposte è corretta
Vedi domanda 9 esame del 6.febbraio.2017 Pag 212
[…] di conseguenza, la verifica di congruità , che discende da ragioni di prudenza , ha lo
scopo di evitare che un costo ammortizzabile sia sopravvalutato, compromettendo così la
presumibile reintegrabilità del costo stesso nei successivi esercizi.
Tale verifica rientra nelle prescrizioni del codice civile. Infatti l’obbligo, previsto
dall’articolo 2426, n 3, c.c. di iscrivere “ a minor valore” l’immobilizzazione che alla data
della chiusura dell’esercizio risulti durevolmente di valore inferiore al costo (di acquisto o di
produzione), si pone anche nella fase di prima iscrizione del valore nel bilancio.
Ciò comporta quanto segue: determinato per via di stima, con il supporto di appropriate
ricerche di prezzo alternativo di mercato, nel caso in cui esso esista e il raffronto sia
significativo e attendibile; o ancora , ben più complesse indagini sulla recuperabilità dei
costi da capitalizzare con l’uso del bene realizzato. con l’ammortamento Qualora dalle
analisi emergessero incertezze sul valore stimato dell’immobilizzazione deve essere iscritto
in bilancio, per ragione di prudenza, l’ammontare recuperabile con l’ammortamento.
In pratica : la diminuzione di costi capitalizzati implica un
aumento dei costi in Conto Economico (perché se non li
capitalizzo allora vuol dire che mi rimangono nel conto
economico). In questo modo, mettendo questi costi nel conto
economico si realizza una previsione “pessimista”: E’ come se
per prudenza mettessi questi costi in conto economico secondo
l’ipotesi che non riesca a capitalizzarli e quindi la
situazione contabile mi darà un’immagine del peggiore dei
casi possibili.
19)Al 31 dicembre 2013 la società Alfa vanta crediti commerciali per un valore nominale pari
a euro 400.000. La società ha iscritto a Conto Economico una svalutazione pari a 1.600
euro. Sapendo che il fondo svalutazione crediti determinato in base alla disciplina fiscale al
1° gennaio 2013 era pari a euro 19.000, la svalutazione crediti deducibile fiscalmente :
a) è pari a euro 1.000, giacché sommando questa quota al fondo svalutazione crediti
esistente esso raggiunge il massimo importo riconosciuto fiscalmente
15
b) è pari a euro 2000, giacché ai sensi del TUIR la svalutazione crediti è deducibile nel
limite dello 0,5% del valore nominale dei crediti
c) è pari a euro 1600, giacché ai sensi del TUIR i coti sono deducibili solamente nella
misura in cui transitano da Conto Economico
d) nessuna delle risposte precedenti è corretta
20) Nel corso del 2014, la società alfa ha realizzato una plusvalenza di euro 50.000 per la
cessione un immobile posseduto da più di tre anni; la società opta , ai fini fiscali , per il
differimento della stessa su 5 esercizi (art. 86 del TUIR). Tenuto conto dell’aliquota fiscale
IRES del 27,5%, la società Alfa rileva nel Conto Economico al 31 dicembre 2014:
a) imposte anticipate, per euro 13.750
b) imposte differite, per euro 11.000
c)storni di imposte anticipate, per euro 13.750
d) storni di imposte differite, per euro 11.000
Spiegazione
1) 4/5 di 50000 = variazione diminutiva di 40.000
2) 27,5% della variazione diminutiva = 27,5%*40.000 = 11000
21) in data 10 febbraio 2014 la società Alfa acquista azioni quotate con finalità speculative per
un valore pari a euro 4000. Al termine dell’esercizio , in seguito all’aumento delle
quotazioni in borsa, il valore di mercato delle azioni risulta pari a 4.800. La società Alfa
rileva nel Conto Economico al 31 dicembre 2014 redatto secondo la disciplina nazionale:
a) A)5) Altri ricavi e proventi, per euro 800
b)D)18)a) Rivalutazioni di partecipazioni, per euro 800
c)D)19)c) Rivalutazioni di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono
partecipazioni, per euro 800
d) nessuna delle precedenti risposte è corretta
Spiegazione
si iscriverà una plusvalenza in conto economico se al momento della vendita il valore di
mercato è superiore al valore contabile delle azioni iscritte in stato patrimoniale
22) la determinazione della base imponibile fiscalmente postula:
a)il calcolo del reddito netto dell’esercizio e delle variazioni aumentative e
diminutive temporanee derivanti dall’applicazione delle norme del TUIR
b) il calcolo del reddito ante – imposte dell’esercizio e delle variazioni aumentative e
diminutive temporanee derivanti dall’applicazione delle norme del TUIR
c)il calcolo del reddito netto dell’esercizio e delle variazioni aumentative e
diminutive temporanee e permanenti derivanti dall’applicazione delle norme del
TUIR
d)il calcolo del reddito ante - imposte dell’esercizio e delle variazioni
aumentative e diminutive temporanee e permanenti derivanti dall’applicazione
delle norme del TUIR
Da ricordare l’esistenza delle Differenze Temporanee e
Permanenti!
16
23) la valutazione dei lavori in corso su ordinazione secondo il metodo della percentuale di
completamento conduce a rilevare in conto economico il margine maturato a condizione
che:
a) tale margine non sia inferiore all’acconto ricevuto dal cliente
b) tale margine sia positivo e si iscriva per il medesimo importo un fondo per rischi e
oneri futuri
c) tale margine sia positivo e l’utile che ne deriva si consideri non distribuibile
d) tale margine si consideri realizzato alla luce dello stato avanzamento lavori
raggiunto e il cliente si possa considerare solvibile
Spiegazione :
“cliente si possa considerare solvibile” concetto che introduce il rischio di perdita durante
i lavori in corso
24) la società Alfa possiede un marchio a vita utile indefinita. In vista della preparazione del
bilancio di esercizio in conformità di principi contabili internazionali Ias/Ifrs la società
deve: ***
a) rivalutare il bene al fair value, se quest’ultimo è superiore al valore contabile
b) eseguire il test di impairment, salvo situazioni eccezionali
c) ammortizzare il bene a quote costanti
d) ammortizzare il bene secondo quanto previsto dal TUIR
vedi domanda 14 esame del 6.febbraio.2017
14) la società alfa possiede un marchio a vita utile definita. In vista della preparazione del
bilancio di esercizio in conformità ai principi contabili internazionali ias/ifrs la società
deve:***
a) ammortizzare il bene ed effettuare il test di impairment in presenza di
sintomi di perdita di valore
b) rivalutare il bene al fair value, se quest’ultimo è superiore al valore contabile
c) eseguire necessariamente il test di impairment
d) ammortizzare in bene secondo quanto previsto dal TUIR
17
Tema d’esame del 13 gennaio 2015
1) I principi Ifrs di nuova emanazione:
a) devono essere omologati – dopo l’emanazione da parte dello IASB – dalla
Commissione Europea, assistita da ARC ed EFRAG
b) entrano subito in vigore dopo l’approvazione da parte dello IASB per effetto del
regolamento CE 1606/2002
c) richiedono l’omologazione dei governi nazionali non appena sono approvati dallo IASB
d) per essere applicati in Italia necessitano del parere favorevole dell’Organismo Italiano di
Contabilità
Vedi pag. 6 di questa Dispensa , tema d’esame del 6 febbraio 2017
+ pag 489. Slide “Il sistema di bilancio secondo gli ias/ifrs” (da
correggere)
2) Il sistema” duale” in Italia
a)è una scelta conseguente all’adozione del regolamento CE 1606/2002
b)prevede strutture e contenuti di bilancio diverse per imprese “grandi” e “piccole-medie”
c) è una scelta del legislatore italiano per rendere più attrattivo il nostro Paese agli
investimenti stranieri
d) prevede una scelta obbligata (tra disciplina nazionale e disciplina Ias/Ifrs) che può essere
derogata in casi eccezionali
Spiegazione :In questo caso non c’è niente da capire. Il sistema duale deriva dall’adozione del
regolamento CE 1606/2002
Dal libro :“Secondo il regolamento (CE) n° 1606/2002, gli standard internazionali che le
società europee devono adottare sono solo quelli previamente omologati dall’Unione Europea, in
quanto ritenuti compatibili con le direttive comunitarie in materia contabile.”
3) L’adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS è vietata per:
a)le società che hanno la facoltà di redigere il bilancio in forma abbreviata
b) le società che sono tenute a redigere il bilancio consolidato
c) tutte le società non quotate
d) le società che sono controllate da una società quotata
Dalle Slide “Il Sistema di Bilancio in Italia”
ESCLUSIONE :
• Bilancio di imprese MINORI (che possono redigere il bilancio in forma abbreviata
ex 2435-bis)
• Bilancio individuale di imprese di assicurazioni non obbligate ad adottare i principi
IAS/IFRS
18
4) L’equilibrio fra attività, passività e mezzi propri evoca :
a) l’aspetto patrimoniale della gestione
b) l’aspetto reddituale della gestione
c) l’aspetto finanziario della gestione
d) l’aspetto industriale della gestione
qui attività, passività e mezzi propri  Stato Patrimoniale.
5) L’obbligo di cui all’art. 2423-bis c.c. che impone di tener conto “della funzione economica
dell’elemento dell’attivo o del passivo”, sottende e richiama, per interpretazione condivisa,
i contenuti del:
a) Principio di prevalenza della sostanza sulla forma
b) Principio di prudenza
c) Principio di realizzazione
d) Principio di costanza dei criteri di valutazione
Si riferisce al secondo punto de “I principi generali di redazione
del bilancio di esercizio” Principi = nozioni guida fondamenti seguiti per la
redazione del bilancio di esercizio
2)La rilevazione e la presentazione delle voci è effettuata tenendo conto della sostanza
dell’operazione o del contratto -> principio della prevalenza della sostanza sulla forma -> da
considerare già nella fase di rilevazione
6) L’utilizzo del bilancio come strumento di comportamento: ***
a) È lecito se effettuato nell’ambito dei principi e dei criteri previsti dalla normativa
b) È comunque vietato in quanto espressione di politiche di bilancio
c) È comunque ammesso quando le politiche di bilancio sono tali da rendere le valutazioni
di bilancio conformi alla norma fiscale
d) È lecito, limitatamente alla possibilità di utilizzo della deroga obbligatoria
7) Le merci presenti in magazzino a fine esercizio trovano iscrizione:
a) Nella voce C)I.4) dell’attivo di stato patrimoniale e, a riduzione del Costo della
Produzione, nella voce B)11) di Conto Economico
b) Nella voce C)I.3) dell’attivo di stato patrimoniale e, a incremento del Costo della
Produzione , nella voce B)11) di conto economico
c) Nella voce C)I.3) dell’attivo di stato patrimoniale e, a incremento del Valore della
produzione, nella voce A)2) di conto economico
d) Nella voce C)I.4) dell’attivo di stato patrimoniale e, a riduzione del valore della
produzione , nella voce A)2) di conto economico
19
Conto Economico
A)Valore della Produzione
2) Variazione Rimanenze
di prodotti in corso di
lavorazione, semilavorati e
finiti.
Rf - Ri
Conto Economico
B) Costi della produzione
11) Variazione
Rimanenze di materie
prime , sussidiarie , di
consumo e di merci
Ri - Rf
Rimanenze Finali > Rimanenze
iniziali
Aumento
(segno positivo)
Rimanenze finali < rimanenze
iniziali
Diminuzione
(segno negativo)
Rf – Ri > 0
Rf – Ri < 0
Diminuzione
(segno negativo)
Aumento
(segno positivo)
Ri – Rf < 0
Ri – Rf > 0
8) Lo schema di conto economico prescritto dal codice civile nell’ambito della macroclasse B)
Costi della produzione classifica i valori :***
a) per natura , salvo le variazioni delle rimanenze e gli incrementi di immobilizzazioni
per lavori interni
b) in parte per natura e in parte per destinazione
c) in base al criterio finanziario
d) in base al criterio della destinazione
Spiegazione
Stato Patrimoniale
 Classificato secondo DESTINAZIONE (attività)
 NATURA per le passività
Conto Economico  Classificato per NATURA (con eccezione per le VARIAZIONI delle
RIMANENZE e gli INCREMENTI di IMMOBILIZZAZIONI PER LAVORI INTERNI
Concetto Ripreso a pagina 41 della Dispensa
9) Nei bilanci redatti secondo gli ias/ifrs , la differenza tra il capitale netto finale e iniziale :
a) È pari alla somma del reddito e della variazione di determinate riserve di
patrimonio netto : la differenza si identifica con il comprehensive income
b) È pari al reddito d’esercizio al netto della rivalutazione del fair value
c) È pari al reddito al netto del comprehensive income
d) È pari alle variazioni delle riserve di patrimonio netto escluse dal comprehensive income
Dalle slide “05. Il sistema di bilancio secondo gli IAS – IFRS
2016 – 2017”
1. Le mutue relazioni che sussistono tra reddito e capitale.
La logica di bilancio prevede una diversa codeterminazione della situazione patrimoniale e
del risultato economico dell’esercizio :
Ct1 – Ct0 ≠ R
20
Bensì
Ct1 – Ct0 = R (reddito ) + ∆Ris. Pn (Variazioni delle riserve di Patrimonio netto)
2. Alcune variazioni patrimoniali non trovano iscrizione a conto economico, ma confluiscono
direttamente tra le riserve di patrimonio netto
Ct1 – Ct0 ► Reddito

“Comprehensive income “
►∆ Riserve di Patrimonio Netto 
Ct1 – Ct0 = differenza tra Capitale Netto Finale e Capitale Netto Iniziale = Somma di
Reddito e Variazione di determinate riserve di patrimonio netto = Comprehensive Income
∆riserve di patrimonio netto = ∆riserve di stato patrimoniale
10) Nell’impianto della normativa italiana sul bilancio , la deroga ex 2423, 4^ comma è obbligatoria :
a) Perché se fosse facoltativa si ammetterebbe implicitamente per legge di poter redigere un
bilancio non veritiero e non corretto
b) Per assecondare l’interesse del compilatore del bilancio a rivalutare le voci
c) Perché non sono previste norme facoltative nella legislazione sul bilancio
d) Perché solo rendendo la deroga obbligatoria si possono favorire i stakeholders
11) Nello Stato Patrimoniale riclassificato in base al criterio per pertinenza gestionale, la posizione
finanziaria netta (PFN) comprende (tra l’altro) :***
a) I mutui passivi, i debiti finanziari verso società controllate, le disponibilità liquide
b) I mutui passivi, i debiti commerciali verso società controllate, gli scoperti di conto corrente
c) I debiti verso banche, il fondo TFR , le cambiali attive
d) I debiti verso banche , i debiti per imposte differite, le disponibilità liquide
Spiegazione:
Posizione Finanziaria Netta (PFN)
* D) del Passivo di Stato Patrimoniale che contiene
- obbligazioni (a lungo termine)
- debiti vs banche (a lungo termine)
-risconti attivi (su leasing decennale)
E disponibilità liquide = C) IV del Attivo di Stato Patrimoniale
Stanno in questa relazione = D) passivo di stato patrimoniale – C)IV attivo di stato patrimoniale
12) Quando non straordinaria, la svalutazione di un marchio e il relativo fondo svalutazione trovano
rispettivamente iscrizione :
a) Nella voce B)10)c) del conto economico e nella voce B)I.4) nell’attivo di stato patrimoniale
(con segno “meno”)
b) Nella voce B)10)d) del conto economico e nella voce B)I.4 dell’attivo di stato patrimoniale (con
segno “meno”)
c) Nella voce B)10)d) del conto economico e nella voce B)I.3) dell’attivo di stato patrimoniale
(con segno “meno”)
21
d) Nella voce B)10)c) del conto economico e nella voce B)3) del passivo di Stato Patrimoniale
Spiegazione:
Conto Economico
B) Costi della produzione
10)ammortamenti e svalutazioni
c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni
Stato Patrimoniale
B)Immobilizzazioni
I)Immateriali
4) concessioni, licenze , marchi
13) Ai fini del calcolo del reddito imponibile , Alfa Spa decide di differire su 5 anni la tassazione di una
plusvalenza di 2000. In tale prospettiva deve effettuare:***
a) Una variazione in diminuzione di 1600 e stanziare le correlate imposte differite (passive)
b) Una variazione in diminuzione di 1600 e stanziare le correlate imposte anticipate
c) Una variazione in aumento di 1600 e stanziare le correlate imposte differite
d) Una variazione in aumento di 400 e stanziare le correlate imposte anticipate
Le variazioni in diminuzione e le imposte differite sono la stessa
cosa!
14) Ai fini della redazione del rendiconto finanziario e in particolare del calcolo del flusso di cassa
della gestione operativa :
a) Al flusso di CCN della gestione operativa deve essere sottratta la variazione aumentativa
delle rimanenze di magazzino
b) Al flusso di CCN della gestione operativa deve essere sottratta la variazione aumentativa dei
debiti commerciali
c) Al flusso di CCN della gestione operativa deve essere sommata la variazione aumentativa dei
crediti commerciali
d) Al flusso di CCN della gestione operativa deve essere sommata la variazione aumentativa delle
rimanenze di magazzino
Calcolo del Flusso Monetario Complessivo(Redazione Rendiconto
Finanziario)
Reddito Operativo (Ebit)
xxx
+ ammortamenti
+ accantonamenti fondi rischi e oneri
XXX
+ altri componenti negativi non monetari
xxx
- Altri componenti positivi non monetari
xxx
- Imposte pagate
xxx
______________________________________________________________
= CASH FLOW OPERATIVO
A cui poi si dovrà aggiungere / sottrarre
+∆‾ Flusso di CCN operativo
-∆⁺ Flusso di CCN operativo
22
Flusso di CCN da attività operativa corrente (= Flusso di CCN operativo)
- ∆ in aumento dei crediti commerciali, oppure
+ ∆ in diminuzione dei crediti commerciali
xxx
+ ∆ in diminuzione magazzino, oppure
- ∆ in aumento magazzino
+ ∆ in aumento debiti commerciali , oppure
- ∆ in diminuzione debiti commerciali
- ∆ in diminuzione debiti tributari, oppure
+ ∆ in aumento debiti tributari
[+ Variazione in diminuzione CCN] oppure [– Variazione in aumento CCN]
= Flusso monetario da ATTIVITÀ OPERATIVA corrente (=flusso di cassa operativa)
Flusso di cassa da attività di INVESTIMENTO
- Investimenti in fabbricati, impianti, ect…
+ Disinvestimenti
Flusso di cassa da ATTIVITÀ FINANZIARIE
+ ∆ ⁺ capitale sociale
- ∆‾ capitale sociale
- Dividendi distribuiti
+ accensione finanziamenti
- Rimborso finanziamenti
- Oneri finanziari netti
xxx
xxx
xxx
xxx
xxx
xxx
3 aggregati
1) Flusso di Attività Operativa
2) Flusso di Attività di Investimento
3) Flusso di Attività di Finanziamento
Dalla Disponibilità netta n  alla Disponibilità netta n+1 :
Disponibilità monetarie nette anno n
xxx
+ 1) Flusso di attività operativa
xxx
+ 2) Flusso di attività di investimento
xxx
+ 3) Flusso di attività di finanziamento
xxx
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------= +(1+2+3 = Flusso di cassa complessivo = Disponibilità monetaria netta anno n+1 – Disp. Mon. Netta anno
n)
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------= Disponibilità Monetaria Netta anno n+1
Riassumendo:
[Disp. Mon. Netta anno n] + Flusso di cassa complessivo (1+2+3) = Disp. Mon Netta anno n+1
23
Per calcolare la disponibilità monetaria netta
Disponibilità monetaria netta anno n = [Casse e banche anno n] + [Banca c/c passivo nell’anno n ]
Disponibilità monetaria netta anno n+1 = [Casse e banche anno n+1] + [Banca c/c passivo nell’anno n+1]
Con i diversi modi di trovare queste informazioni poi si possono fare delle verifiche per capire se si ha
calcolato bene il flusso di cassa complessivo.
15) Ai sensi dell’art. 2426 c.c., integrato e interpretato in forza dei principi contabili nazionali, non
devono mai concorrere alla formazione del costo di produzione:
a) I costi indiretti amministrativi e commerciali
b) I costi indiretti amministrativi e industriali
c) Tutti i costi indiretti
d) I costi indiretti generali e industriali
Questa domanda si risponde anche con l’aver studiato PEC
16) L’indice di redditività operativa (ROI) si calcola rapportando:
a) Reddito operativo e capitale investito ed è scomponibile nell’indice di redditività delle
vendite e nell’indice di rotazione del capitale investito
b) Reddito operativo e capitale circolante netto operativo ed è scomponibile nell’indice di
redditività delle vendite e nell’indice di rotazione del capitale circolante netto operativo
c) Reddito operativo e ricavi di vendita ed è scomponibile nell’indice di redditività delle vendite e
nell’indice di rotazione del capitale investito
d) Reddito operativo e ricavi di vendita ed è scomponibile nell’indice di redditività netta e
nell’indice di rotazione del capitale investito
24
Analisi di Redditività della Gestione Operativa
Redditività del capitale investito
𝑅𝑅𝑅𝑅
𝑅𝑅𝑅𝑅
𝐶𝐶𝐶𝐶
𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣
𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣
𝐶𝐶𝑣𝑣
= Redditività delle vendite
= Rotazione del capitale investito
𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣
𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶(𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣)
𝑅𝑅𝑅𝑅
𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑉𝑉
= Rotazione del capitale circolante
𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑉𝑉
𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶(𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉)
𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑉𝑉
𝐶𝐶𝐶𝐶
Venduto/360 =
anno commerciale
*in ipotesi valori medi di periodo
Tassi di incidenza
Dei costi operativi
Durata media debiti
commerciali
Rotazione dei crediti
commerciali
Rotazione dei debiti
commerciali
𝐴𝐴𝑐𝑐𝑎𝑎𝑎𝑎𝐶𝐶𝑐𝑐𝑉𝑉𝐶𝐶
∗
𝑉𝑉𝑉𝑉𝑑𝑑𝐶𝐶𝑉𝑉𝐶𝐶 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶
𝑉𝑉𝑉𝑉𝑑𝑑𝐶𝐶𝑉𝑉𝐶𝐶 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶 ∗
𝑐𝑐𝑐𝑐𝑎𝑎𝑎𝑎𝐶𝐶𝑐𝑐𝑉𝑉𝐶𝐶/360
𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑉𝑉
𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝐶𝐶 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶 ∗
Durata media del
magazzino
𝑔𝑔𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉𝑔𝑔𝑉𝑉 ∗
𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑉𝑉𝑅𝑅 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑐𝑐 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉/360
Durata media dei crediti
commerciali
Rotazione del
magazzino
𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑉𝑉𝑅𝑅 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑐𝑐 𝑣𝑣𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑎𝑎𝑉𝑉𝑅𝑅
𝐺𝐺𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉𝑔𝑔𝑉𝑉 ∗
𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝐶𝐶 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶 ∗
𝑣𝑣𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑉𝑉/360
Riassumendo :
•
𝑅𝑅𝑅𝑅
•
A sua volta l’indice di rotazione del capitale investito
𝐶𝐶𝑣𝑣
si scompone in
𝑅𝑅𝑅𝑅
𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣
rotazione del capitale circolante
•
e in
𝑉𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣
𝑉𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣
𝐶𝐶𝑣𝑣
𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣
𝐶𝐶𝑣𝑣
viene chiamata anche
𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 𝐶𝐶𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐
L’indice di rotazione del capitale circolante viene a sua volta scomposto in altri
indici
25
Magazzino
Durata media del magazzino :
𝑮𝒊𝒂𝒄𝒆𝒏𝒛𝒆
𝒄𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒗𝒆𝒏𝒅𝒖𝒕𝒐
Crediti Commerciali
Durata media dei crediti
Commerciali :
𝑪𝒓𝒆𝒅𝒊𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒓𝒄𝒊𝒂𝒍𝒊
𝑽𝒆𝒏𝒅𝒊𝒕𝒆
Debiti Commerciali
Durata media dei Debiti
Commerciali :
𝒅𝒆𝒃𝒊𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒓𝒄𝒊𝒂𝒍𝒊
𝑨𝒄𝒒𝒖𝒊𝒔𝒕𝒊
Rotazione del Magazzino :
𝒄𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒗𝒆𝒏𝒅𝒖𝒕𝒐
𝑮𝒊𝒂𝒄𝒆𝒏𝒛𝒆
Rotazione dei crediti
commerciali:
𝑽𝒆𝒏𝒅𝒊𝒕𝒆
𝒄𝒓𝒆𝒅𝒊𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒓𝒄𝒊𝒂𝒍𝒊
Rotazione dei debiti
commerciali :
𝒂𝒄𝒒𝒖𝒊𝒔𝒕𝒊
𝒅𝒆𝒃𝒊𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒎𝒆𝒓𝒄𝒊𝒂𝒍𝒊
17) La valutazione –per la prima volta- di una partecipazione con il metodo del patrimonio netto:
a) Si effettua a partire del valore di costo, per il quale la partecipazione è stata iscritta in
contabilità
b) Determina sempre il sorgere di imposte differite o anticipate
c) Non è possibile se manca il controllo della partecipazione immobilizzata
d) Sostituisce la redazione del bilancio consolidato di gruppo
E’ la più plausibile…
18) la valutazione delle rimanenze di magazzino secondo il metodo Lifo:
a) non è ammessa dai principi contabili internazionali
b) in presenza di prezzi crescenti, determina un valore delle rimanenze superiore a quello che si
otterrebbe utilizzando il metodo Fifo
c) non è ammesso dalla disciplina fiscale
d) in presenza di prezzi crescenti, determina un valore delle rimanenze superiore a quello che si
otterrebbe utilizzando il metodo del costo medio ponderato
Spiegazione:
Rimanenze di Magazzino (dalle slides)
• caratteri economico – aziendali :
1) fattori produttivi a veloce ciclo di utilizzo
2) Beni che si trovano ad un diverso stadio del ciclo acquisti-produzione-vendite,
comprendendo :
- Beni non ancora immessi nel processo produttivo (materie prime, sussidiarie, di
consumo)
- Beni in corso di lavorazione e semilavorati
- Beni in attesa di essere collocati sul mercato (prodotti finiti, merci)
3) Realizzo prevalentemente diretto
26
• Valutazione in bilancio-normativa e principi nazionali
1) Fasi del processo valutativo
a) Identificazione quantità in giacenza :
Rilevazioni permanenti di magazzino
Inventario fisico
b) Valorizzazione quantità in giacenza :
Art. 2426 c.c. punto 9  MINORE tra il costo di acquisto o di produzione
e il valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato
COSTO DI ACQUISTO O DI PRODUZIONE
*possibilità di calcolo in modo specifico (BENI NON FUNGIBILI)
*per i BENI FUNGIBILI, adozione di UNO dei seguenti METODI di CALCOLO:
costo medio ponderato
Lifo (Last in, First out)
Fifo (First in, First out)
VALORE DI REALIZZAZIONE DESUMIBILE DALL’ANDAMENTO
DEL MERCATO
*per materie prime, di consumo e sussidiarie e per i semilavorati, riferimento al
COSTO DI SOSTITUZIONE
*per prodotti finiti e merci, riferimento al presumibile VALORE NETTO DI
REALIZZO
- A seguito di una SVALUTAZIONE, ripristino del valore di costo se, in esercizi
successivi, il VALORE DI MERCATO risulta superiore al COSTO
• Valutazione in bilancio – principi internazionali (IAS 2 e IAS 41)
1) Valutazione al MINORE tra il COSTO e
Valore netto di realizzo (per prodotti finiti e merci)
Costo corrente di sostituzione (per le materie prime)
2) per i BENI FUNGIBILI, il costo può essere determinato solo con i metodi FIFO e CMP.
Il LIFO NON E’ AMMESSO!!!!
3) Valutazione al Fair Value :
Obbligatoria per i prodotti agricoli
Consentita per le rimanenze possedute da commercianti – intermediari
Obbligatoria nel caso di acquisizioni aziendali.
•
Modalità fiscali di valutazione (art. 92 TUIR)
1) Concorrono alla formazione del reddito le variazioni delle rimanenze dei beni alla cui
produzione o al cui scambio è diretta l’attività d’impresa e dei beni mobili, esclusi quelli
strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione
2) Il valore rilevante ai fini fiscali è il MINORE tra il costo e il valore normale medio
3) Se in bilancio le rimanenze sono valutate a costo medio ponderato, a Lifo o a Fifo,
tale valore viene mantenuto anche ai fini fiscali
4) Diversamente, il legislatore fiscale prescrive il metodo del LIFO A SCATTI
5) I prodotti in corso di lavorazione e i servizi in corso di esecuzione sono valutati ai costi
sostenuti dell’esercizio, salvo che non ricorrano le fattispecie dell’art. 93 (opere,
forniture e servizi di durata ultrannuale)
27
19) Le valutazioni delle immobilizzazioni immateriali secondo gli ias/ifrs :
a) Non prevede ammortamento per le immobilizzazioni a vita utile indefinita
b) È sempre effettuata a fai value al netto dei costi di realizzo
c) Non prevede ammortamento per le immobilizzazioni a vita utile definita
d) Richiede di confrontare il valore contabile con il fair value per scegliere il minore dei due
Dalle slide “16. Immobilizzazioni immateriali – Impairment Test”
Pag. 6
Iscrizioni in bilancio (principi contabili internazionali – Ias 38)
1) Sono distinte in due categorie
 Attività a vita utile DEFINITA
 Attività a vita utile INDEFINITA
2) Le attività a vita utile DEFINITA devono essere AMMORTIZZATE. Il valore ammortizzabile
deve essere ripartito in base a un criterio sistematico lungo la vita utile del bene.
3) Le attività a vita utile INDEFINITA NON si AMMORTIZZANO. Il termine “indefinito” non
significa INFINITO.
4) L’avviamento costituisce sempre un’attività a vita utile “indefinita”. Per le altre
immobilizzazioni immateriali (ad esempio i marchi) la scelta è rimessa alla società.
(questi contenuti rispondono alla domanda)
Gli altri punti :
5) I costi pluriennali rappresentati da spese di impianto e ampliamento non sono riconoscibili tra le
attività, ma devono essere iscritti a conto economico :
- Non si ritiene infatti probabile che dal loro impiego nella gestone sia possibile ottenere in
futuro flussi finanziari
6) I costi di ricerca (sia di base sia applicata) non sono iscrivibili tra le attività:
- Non si ritiene infatti che detti costi siano in grado di generare flussi finanziari futuri con un
sufficiente grado di probabilità
7) I costi di sviluppo, alle condizioni del par. 57, sono invece capitalizzabili
8) L’avviamento è pari all’eccedenza del costo di un’acquisizione aziendale rispetto alla quota di
interessenza nel fair value delle attività e delle passività dell’impresa acquisita. Si tratta della cd.
“core goodwill”
9) Nell’ipotesi di acquisizione mediante Business Combinations, sono identificabili anche intangibili in
precedenza non rilevati (ad esempio marchi, anagrafiche clienti, relazioni stabili con la clientela)
10) Il costo storico “rettificato” (ammortamenti, svalutazioni) rappresenta il benchmark treatment
(vedi la disciplina italiana)
N.B. : la determinazione del fair value è consentita solo nel caso in cui tali beni siano trattati
in un mercato attivo. In tal caso, il fair value corrisponde il valore di mercato.
11) il fair value è impiegabile solo successivamente alla rilevazione iniziale
12) la scelta del fair value sin dall’inizio è possibile solo nel caso in cui il bene derivi da:
- acquisizione aziendale
- permuta
- donazione
- conferimento
13) la contropartita della variazione di fair value concorre a formare una riserva di patrimonio
netto (salvo il caso di ripristino di una precedente svalutazione iscritta a conto economico)
28
20) Lo storno di imposte anticipate calcolate sui compensi agli amministratori si ha nell’esercizio in
cui:***
a) L’impresa paga il compenso iscritto nel conto economico di un precedente esercizio
b) L’impresa iscrive in conto economico il compenso e procede al pagamento dello stesso nel
medesimo esercizio
c) L’impresa iscrive in conto economico il compenso e procede al pagamento dello stesso
nell’esercizio successivo
d) L’impresa iscrive in conto economico il compenso e procederà al pagamento dello stesso entro i due
esercizi successivi
Spiegazione
Dalle slides “Es._10.imposte correnti, anticipate e differite 2015 – 2016”
4) Compensi agli amministratori
ART. 95 – comma 5 – T.U.I.R.
I compensi spettanti agli amministratori sono deducibili nell’esercizio in cui sono
corrisposto, ossia “per cassa”.
Calcolo delle variazioni fiscali
Anno 2009 compensi amministratori = 9000 euro
I compensi del 2009 saranno pagati nel 2010, mentre nell’esercizio sono stati pagati quelli
relativi all’anno 2008 per 7000 euro
Anno 2008 compensi amministratori = 7000 euro
Regola : vengono pagati nell’anno successivo rispetto all’esercizio in cui sorgono
Abbiamo :
 9000 variazione fiscale in aumento (variazione temporanea) e siamo nell’anno 2009
 7000 variazione fiscale in diminuzione (a fronte di variazioni temporanee in aumento dei
precedenti esercizi) , siamo nell’anno 2009 e questi compensi sono sorti nell’esercizio 2008
(esercizio precedente)
Quindi
*Variazione fiscale in aumento per quei compensi che sorgono nell’esercizio e verranno corrisposti
nell’esercizio successivo
*Variazione fiscale in diminuzione per quei compensi che sono sorti nell’esercizio precedente e vengono
corrisposti nell’esercizio corrente
21) Nel caso di una commessa pluriennale in perdita, il redattore del bilancio :
a) Può applicare, in base alla discrezionalità tecnica, il metodo della percentuale di
completamento e deve stanziare un accantonamento pari all’importo della perdita di
competenza futura
b) Deve applicare il metodo del costo (metodo della commessa completata)
c) Deve applicare il metodo della percentuale di completamento e deve stanziare un
accantonamento pari all’importo della perdita di competenza futura
d) Può applicare, in base alla discrezionalità tecnica, il metodo della percentuale di completamento
e stanziare un accantonamento pari all’importo della perdita complessiva
29
Esempio dall’eserciziario “Esercizi in tema di bilancio d’impresa” vol. 2
Es 3 pag 90 – 91
Il metodo della percentuale di completamento - commessa con risultato atteso negativo
[…] la determinazione della percentuale di completamento porta in tal caso ad identificare la quota di
perdita di competenza di ciascuno dei tre esercizi di durata della commessa.
Peraltro, ragioni di prudenza inducono ad imputare al primo esercizio in cui si ha conoscenza che la
commessa è “in perdita” tutta la perdita, anticipando così anche le perdite che sarebbero di competenza
economica degli esercizi futuri.
In particolare, l’identificazione e l’applicazione della percentuale al corrispettivo contrattualmente definito
consentono di attribuire all’esercizio la perdita già maturata e quindi di competenza, mentre opportuni
accantonamenti a fondi rischi vengono effettuati al fine di attribuire al primo esercizio in cui si ha
conoscenza della perdita che maturerà negli esercizi futuri; in tal senso si può parlare di una anticipazione di
perdite di competenza economica futura.
Nel pratico
Completamento
anno
25%
2003
18,75%
2004
56,25%
2005
Perdita complessiva = -10
Perdite di competenza
2003  25%*perdita complessiva = -2,5
2004  18,75%*perdita complessiva = -1,875
2005  56,25%*perdita complessiva = -5,625
Stato patrimoniale 2003
Attivo
C)I.3)Rimanenze Lco (150*25%)
C)IV.3)Cassa
Passivo
B)4)Altri Fondi
[(10) – 25%*(10)]
D)6) acconti
37,5
30
7,5
30
Conto economico 2003
A)3) Variazione Lco (Rf – Ri) (37,5 – 0)
B)…Costi di produzione
Risultato intermedio
B)13 Altri accantonamenti
Quota di risultato imputato all’esercizio
37,5
40
-2,5 (25% di -10)
7,5
-10
Stato patrimoniale 2004
Attivo
C)I.3)Rimanenze Lco (150*43,75%)
C)IV.3) Cassa
Passivo
B)4) altri fondi [7,5 – 1,875 (= quota perdita del 2004)]
D)6) acconti
30
65,625
20
5,625
50
Conto economico 2004
A)3) variazione Lco (Rf –Ri ) (65,625 - 37,5 )
A)5) altri ricavi e proventi (utilizzo f.do) (= quota perdita 2004 )
B) costi di produzione
Quota di risultato imputato all’esercizio
Stato patrimoniale 2005
Attivo
C)I.3) Rimanenze Lco
C)IV.3) Cassa (150 -50 )
Passivo
B)4)Altri fondi [5,625 -5,625(=quota perdita 2005 )]
D)6)Acconti
28,125
1,875
30
0
0
100
0
0
Conto Economico 2005
A)1) ricavi delle vendite
A)3) Variazione Lco (Rf –Ri ) (0 -65,625 )
A)5) Altri ricavi e proventi (utilizzo f.do) (=quota perdita es. 2005)
B)…Costi di produzione
Quota risultato imputato all’es.
150
-65,625
5,625
90
0
22) Nell’ambito dell’impairment test delle immobilizzazioni immateriali, il valore recuperabile:
a) È il più alto tra il valore d’uso e il fair value al netto dei costi di vendita
b) È pari al fair value, al netto dei costi di vendita
c) È il più alto tra il valore contabile e il valore d’uso
d) È il più alto tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore contabile
Spiegazione:
Impairment Test  MAGGIORE tra il fair value (al netto dei costi di vendita) e valore d’uso =
VALORE RECUPERABILE
Poi si prenderà il MINORE tra il VALORE RECUPERABILE e il VALORE CONTABILE
23) Nello stato patrimoniale riclassificato in base al criterio per pertinenza gestionale, il Capitale
Operativo Investito Netto comprende :
a) I valori patrimoniali aventi natura operativa, sia attivi sia passivi
b) I valori patrimoniali attivi aventi natura operativa
c) I valori patrimoniali aventi natura operativa, sia attivi sia passivi, incrementati delle
disponibilità monetarie nette
d) I valori patrimoniali componenti il Capitale Circolante Netto Operativo, sia attivi sia passivi
Spiegazione:
Coin = CCN operativo
31
24) Un aumento di capitale per 1000 liberato mediante versamento per cassa di 750 e utilizzando
riserve per 250 comporta :***
a) Una fonte di cassa di 750
b) Un impiego di cassa di 250 e una fonte di cassa di 750
c) Una fonte di cassa di 1000
d) Un impiego di cassa di 750
Spiegazione
In questo caso l’aumento di capitale per cassa di 750 rappresenta una fonte di cassa. L’utilizzo delle
riserve per 250 non è né un impiego né una fonte.
Fonti
Diminuzioni dell’attivo (Disinvestimenti)
Impieghi
Aumenti dell’attivo (Investimenti)
Incremento del passivo (Accensioni)
Decremento del passivo (rimborsi,
remunerazioni)
Decremento del netto (rimborso del
capitale, distribuzioni dividendi)
Incremento del netto
(aumento del capitale)
32
Tema d’esame del 18 gennaio 2016
1) Con riferimento al tema delle imposte anticipate e differite, identificare la sola affermazione falsa
tra quelle che seguono:
a) Le imposte anticipate e differite devono essere stanziate, sussistendone tutte le condizioni, in
presenza di differenze temporanee tra reddito imponibile e reddito ante-imposte
b) Le imposte anticipate e differite sono destinate a “riversarsi” negli esercizi successivi a quello in
cui sono stanziate
c) Le imposte anticipate e differite non devono essere stanziate in presenza di differenze
permanenti tra reddito imponibile e reddito ante- imposte
d) Le imposte anticipate e differite comportano, nell’esercizio in cui sono stanziate , un
corrispondente incremento dell’imposta corrente da pagare
A) Vera e C) Vera
Perché? Spiegazione:
Risultato ante
imposte R.A.I.
Reddito Imponibile
R.I.
Confronto
Valori uguali
Valori diversi
Differenze Temporanee
Differenze Permanenti
R.A.I. < R.I.
negative (es.
costi non
deducibili)
NO IMPOSTE
DIFFERITE
R.A.I. > R.I.
positive (es.
ricavi non
imponibili)
R.A.I > R.I.
positive (es.
costi
dedotti
anticipatam
ente o ricavi
ad
imponibilità
IMPOSTE DIFFERITE
(o differite passive)
∆‾
33
R.A.I. > R.I.
negative (es.
ricavi tassati
anticipatamen
te o costi a
deducibilità
differita)
IMPOSTE ANTICIPATE
( o differite attive)
∆⁺
B) Vera perché
:
*Differenze temporanee:
- spostamento di componenti positivi o negativi del reddito imponibile, e quindi di tassazione, tra
esercizi diversi
- si producono quando sussistono diversità tra le norme civilistiche e fiscali relativamente a :
@ norme di valutazione
@ competenza di ricavi e costi
 Determinano differimento o anticipo di tassazione
-
-
-
Differimento di tassazione
Componenti positivi tassabili in esercizi successivi a quelli in cui sono iscritti in bilancio
Es. plusvalenze
Componenti negativi deducibili ai fini fiscali in esercizi antecedenti a quelli in cui saranno iscritti in
bilancio
Anticipo di tassazione
Componenti negativi deducibili ai fini fiscali in esercizi successivi a quelli della loro iscrizione in
bilancio
Es. spese di manutenzione e riparazione eccedenti il 5% dei beni materiali ammortizzabili (5 esercizi
successivi)
Componenti positivi tassabili in esercizi precedenti a quelli in cui saranno iscritti in bilancio
2) In sede di calcolo del reddito imponibile, una plusvalenza di 100 può dare origine:***
a) Ad una variazione in aumento di 80, senza la necessità di alcuno stanziamento di imposte
differite
b) Ad una variazione in diminuzione di 80, con il conseguente stanziamento di imposte
differite
c) Ad una variazione in aumento di 80, con il conseguente stanziamento di imposte differite
d) A una variazione in diminuzione di 80, con il conseguente stanziamento di imposte anticipate
Spiegazione:
Plusvalenze
4/5 di 100  ∆‾ 80 (imposte differite)
…poi nei 4 esercizi successivi (totale di 5 anni) 1/5 di 100 ∆⁺ 20
3) In sede di calcolo del reddito imponibile, una svalutazione crediti eccedente di 50 i limiti fiscali dà
origine :***
a) Ad una variazione in aumento di 50, con il conseguente stanziamento (sussistendone le
condizioni) di imposte anticipate
b) Ad una variazione in diminuzione di 50, con il conseguente stanziamento di imposte anticipate
c) Ad una variazione in aumento di 50, senza necessità di alcuno stanziamento di imposte
anticipate
d) Ad una variazione in aumento di 50, con il conseguente stanziamento di imposte differite
4)
In sede di valutazione di una partecipazione a patrimonio netto, si consideri che: a) il costo della
partecipazione acquistata al 100% il 1.1.2016 è 1200; b) il corrispondente valore del patrimonio
netto della partecipata al 1.1.2016 è 800; c) una parte della differenza, per complessivi 200, è
34
relativa al maggior valore di un terreno; d) nel corso dell’esercizio 2016, la partecipata distribuisce
utili per 100 e consegue un utile di 80; e) in sede di acquisto si è pagato un maggior valore di
avviamento giustificabile da un punto di vista economico e ammortizzabile in 10 anni. Quali valori
saranno iscritti in bilancio al 31.12.2016 (senza tenere conto delle variazioni di cassa)?
a) il valore della partecipazione per 1.160 in stato patrimoniale e la rivalutazione della
partecipazione per 60 in conto economico
b) in stato patrimoniale, il valore di avviamento per 200 - (10% * 200) = 180, il maggior
valore del terreno per 200, oltre al valore della partecipazione a 800 (il tutto per complessivi
1180)
c) l’ammortamento dell’avviamento per 20 e l’utile di 80 in conto economico, oltre al valore della
partecipazione in stato patrimoniale per 1260
d) in stato patrimoniale, il valore di avviamento per 200 - (10% * 200) = 180, il maggior
valore dei terreni per 200, il valore della partecipazione a 800 (il tutto per complessivi 1180), e
la svalutazione della partecipazione per 20 in conto economico
Spiegazione:
Valore della Partecipazione :
= costo di acquisto – assestamento del maggior costo (dell’avviamento in questo caso)[quota 2016
ammortamento avviamento] – utili distribuiti*
= 1200 – 800 = 400 di cui
200 valore del maggior terreno
200 Avviamento
Quota 2016 dell’”ammortamento dell’avviamento” =
200
10(𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣)
= 20
*utili distribuiti in questo caso NON sono TUTTI i 100 perché l’impresa ha conseguito 80 di utile,
quindi gli utili distribuiti netti sono = 100 – 80 = 20
La valutazione della partecipazione è :
1200 – 20 – 20 = 1160
Rivalutazione della partecipazione :
Differenza =
l’utile conseguito (considerato pro-quota) – l’assestamento del maggior costo sostenuto in sede di
acquisto della partecipazione
N.B.: in questo caso la partecipazione è al 100% per cui si considera TUTTO l’utile conseguito
Avremo quindi :
80 – 20 (quota assestamento dell’avviamento) = 60
5) Con riguardo al processo di valutazione delle rimanenze finali, i corretti principi contabili
impongono di determinare il valore di mercato delle materie prime e delle merci in giacenza
assumendo a riferimento:
a) il valore di realizzo sul mercato per le materie prime e il valore di sostituzione
per le merci
b) il valore di sostituzione per le materie prime e il valore di realizzo sul mercato per
le merci
c) il valore di sostituzione per entrambe le classi di rimanenze
d) il costo di acquisto per le materie prime e il costo di produzione per le merci
Vai a pagina 26-27 di questa Dispensa
35
6) In sede di valutazione delle immobilizzazioni materiali, la “svalutazione ex art. 2426, punto 3 del
codice civile” e la “modificazione dei criteri e dei coefficienti di ammortamento ex art. 2426 punto
2° del codice civile”:
a) non possono trovare accoglienza contemporaneamente nello stesso esercizio perché la prima
è obbligatoria e la seconda facoltativa
b) non serve proporle contemporaneamente nello stesso esercizio, perché la prima già
comprende la seconda
c) non possono trovare accoglienza nello stesso esercizio perché prima si fissa il nuovo valore
e in seguito si ammortizza
d) attengono a due fattispecie diverse, che possono trovare accoglienza in bilancio nello
stesso esercizio
[qui non c’è molto da capire , sono due cose diverse …]
7)
La valutazione dell’avviamento secondo i principi internazionali IAS/IFRS:***
a) prevede sempre l’impiego del fair value, eventualmente svalutato con impairment
b) non prevede l’ammortamento perché la vita utile dell’avviamento è infinita
c) porta a valutare l’avviamento pari a zero, se l’avviamento sorge per effetto di un
conferimento o di una permuta
d) richiede il confronto fra valore recuperabile e valore contabile
Spiegazione:
Nozione che si trova in “16.Immobilizzazioni immateriali 2016-2017”
*L’impairment Test (Ias 36, ripreso dall’Oic 9 )
•
•
•
Oggetto: riguarda la svalutazione per “perdite di valore” di attività
Finalità : evita che le attività siano iscritte a un valore superiore a quello recuperabile
Ambito : in sostanza si applica a tutte le attività immobilizzate:
- Materiali e Immateriali (qualunque sia il trattamento contabile prescelto: costo
ammortizzato o fair value
- Partecipazioni in controllate, collegate e joint ventures
• Obiettivo : consente di verificare se l’attività ha subito una riduzione durevole di valore,
confrontando il suo valore recuperabile con il suo valore contabile
• Calcolo : il valore recuperabile è più alto tra
Valore d’uso
Il fair value al netto dei costi di vendita
• Periodicità : l’impresa deve valutare, ad ogni reporting date, se vi son indicatori di possibili
perdite di valore. Se sussistono, si deve stimare il valore recuperabile dell’attività
 La verifica può essere evitata se nel test precedente esisteva una consistente differenza tra
valore recuperabile e valore contabile
 Per l’avviamento e le altre attività a vita utile indefinita, la verifica deve essere svolta
annualmente (ecco la risposta alla domanda)
8)
Nella valutazione di un marchio ritenuto a vita utile indefinita, in un bilancio redatto
secondo i principi IAS/IFRS, i dati a diposizione sono i seguenti: a) fair value less cost to
sell: 17.500; b) valore contabile 18.000; c) value in use 17.000. Verrà iscritto in bilancio:
36
a) un valore negativo di 480, frutto dell’attualizzazione dell’importo di 500 in base al
tasso risk free + premio per il rischio, tra gli “ammortamenti, svalutazioni e rivalutazioni”
b) un valore negativo di 500 inserito nell’EBIDTA
c) un valore negativo di 1000, attualizzato in base al tasso risk free + premio per il
rischio, a riduzione dell’EBIDTA
d) un valore negativo, tra gli “ammortamenti, svalutazioni e rivalutazioni”, pari a 500
Spiegazione : vedi domanda precedente. Con una precisazione
• se valore contabile ≤ valore recuperabile
l’attività rimane iscritta in Bilancio al valore contabile
• se valore contabile > valore recuperabile
l’attività è iscritta in bilancio al valore recuperabile  si è manifestata una impairment loss
a stato patrimoniale = si scrive il valore recuperabile
a conto economico = si mette nella voce “ammortamenti, svalutazioni e rivalutazioni” la differenza
tra valore contabile e valore recuperabile
9) La distribuzione da Figlia a Madre di un dividendo di 100 comporta in capo a Figlia:***
a) una fonte di cassa di 100
b) una fonte di cassa di 100 e un componente negativo di reddito di 100
c) un impiego di cassa di 100
d) un impiego di cassa di 100 e un componente negativo di reddito di 100
Vedi Schema a Pagina 26 di questa dispensa (da correggere)
10) Il rimborso di un mutuo di 80 e un aumento di capitale 150 (120 a pagamento e 30 girando riserve a
capitale) comportano:***
a) un impiego di cassa di 80 e una fonte di cassa di 120
b) un impiego di cassa di 80 e una fonte di cassa di 150
c) un impiego di cassa di 120 e una fonte di cassa di 80
d) un impiego di cassa di 150 e una fonte di cassa di 80
vedi schema a pagina 26 di questa dispensa(da correggere)
11) Indicare quale indice tra i seguenti non è un indice di rotazione: ***
a) crediti commerciali / vendite giornaliere
b) vendite / capitale investito
c) costo del venduto / rimanenze di magazzino
d) acquisti / debiti commerciali
Vedi pagina 25 di questa dispensa
12) A parità di tutte le altre condizioni, l’ottenimento di un allungamento dei debiti commerciali
produce i seguenti effetti sull’indice di redditività operativa ROI:
a)
nessuno, perché non incide né sul numeratore né sul denominatore dell’indice
b)
il ROI diminuisce perché l’impresa è più indebitata
c)
il ROI diminuisce perché il capitale investito aumenta
37
d)
il ROI aumenta perché il capitale investito diminuisce
vedi pagina 25
di questa dispensa
13) La normativa di bilancio impone di costituire una riserva non distribuibile in caso di:
a) deroga al principio di costanza dei criteri di valutazione
b) deroga alle disposizioni di legge in presenza di incompatibilità tra tali disposizioni e la
clausola generale
c) ripristini di valore
d) applicazione del principio di prevalenza della sostanza sulla forma
14) La normativa di bilancio impone la sussistenza di casi eccezionali per poter procedere a:
a) derogare al principio di costanza dei criteri di valutazione
b) valutare le partecipazioni a patrimonio netto
c) valutare i lavori in corso su ordinazione a percentuale di completamento
d) applicare il principio di valutazione separata di elementi eterogenei iscritti nella medesima voce di
bilancio
Spiegazione:
Da “I Principi Generali di Redazione del Bilancio di esercizio”
6. Uniformità nel Tempo (principio di costanza dei criteri di valutazione)
 non modificabilità dei criteri
Alternative di scelte
nelle valutazioni
(partecipazioni,
Molteplicità di figure
di costo
ECCEZIONI COERENTI :
• Modificazioni di attività
• Ingresso dell’impresa in un gruppo
 Vincoli = 1. Motivazioni in nota integrativa

2. Riflessi sulle risultanze contabili
14) Le attività correnti del bilancio IAS/IFRS comprendono:
a) le attività operative correnti impiegate nel ciclo tipico e quelle finanziarie di tre ordini: i)
possedute per essere negoziate, ii) rappresentate da disponibilità liquide e mezzi
equivalenti, iii) che possono essere realizzate entro 12 mesi
b) le attività operative correnti impiegate nel ciclo tipico
38
c)
le attività operative correnti impiegate nel ciclo tipico e quelle finanziarie possedute per essere
negoziate
d) tutte le attività che sono possedute per essere negoziate o realizzate entro 12 mesi
Spiegazione:
attività correnti
*operative = consumo/realizzo nel Ciclo Operativo Tipico, tempo che intercorre tra l’acquisizione
di beni per il processo produttivo e la loro realizzazione in disponibilità liquide o mezzi equivalenti
*finanziarie =
1. disponibilità liquide e mezzi equivalenti
2.quelle possedute per essere negoziate
3. quelle per le quali si prevede il realizzo entro 12 mesi
Attività non correnti = tutte le altre.
Logica che vale anche per le passività correnti e non correnti.
16) La vendita a 1.500 di una partecipazione iscritta nell’attivo circolante per 1.200 dà luogo, in un
bilancio redatto secondo la disciplina nazionale all’iscrizione:
a) di un provento da partecipazione per 300
b) di un valore differenziale, nell’ambito della variazione del valore delle rimanenze, per 1500-1200
= 300
c) di un componente straordinario di 300;
d) di 300 nella posta A5 (altri ricavi)
Spiegazione:
Voce specifica in Conto Economico
C)PROVENTI E ONERI FINANZIARI
15) proventi da partecipazioni (controllate, collegate…)
17) Si consideri un aumento di capitale sociale a pagamento mediante l’emissione di 40.000 azioni del
valore nominale di € 100 ciascuna. Le azioni vengono emesse con un sovrapprezzo unitario di € 30.
I soci provvedono a versare immediatamente il 40% del valore nominale delle azioni più l’intero
sovrapprezzo. La parte restante sarà versata dai soci nel corso dell’esercizio successivo. Si
identifichino le poste del bilancio nazionale interessate da tale operazione:
a) crediti verso soci per versamenti ancora dovuti 2.400.000, depositi bancari
2.800.000, capitale sociale 4.000.000, riserva sovrapprezzo 1.200.000
b) depositi bancari 2.800.000, capitale sociale 1.600.000, riserva sovrapprezzo 1.200.000
c) depositi bancari 2.800.000, capitale sociale 2.800.000
d) crediti verso soci per versamenti ancora dovuti 1.200.000, depositi bancari2.800.000,
capitale sociale 4.000.000
Spiegazione
• Aumento di capitale = n° azioni * valore nominale
= 40.000 * 100 = 4.000.000
• Versamenti = in base al testo in questo caso
[% del valore nominale delle azioni] + [l’intero sovraprezzo ] =
39
40% di 4.000.000 + 1.200.000 = 2.800.000
• L’intero sovrapprezzo = n° azioni * sovrapprezzo
=40.000*30 = 1.200.000
• ancora da versare = [valore nominale delle azioni] – [% del valore nominale delle azioni]=
= 4.000.000 - 1.600.000 = 2.400.000
18) Il principio di cui al nuovo 2423, 4° comma, prevede:***
a) la possibilità di non rispettare gli obblighi previsti in tema di valutazione, presentazione
e informativa di bilancio, laddove gli effetti della loro inosservanza siano
irrilevanti ai fini della rappresentazione veritiera e corretta
b) la deroga obbligatoria quando i valori effettivi dell’attivo siano diversi in modo rilevante
rispetto a quelli in precedenza iscritti
c) l’obbligo di utilizzare criteri non previsti dalle norme di legge se questi ultimi sono inidonei
alla rappresentazione veritiera e corretta
d)l’obbligo di deroga quando vi siano modificazioni rilevanti della destinazione economica dei beni
iscritti in bilancio
 Concetti presenti nella norma al 4°comma (nozione , non
ragionamento)
19) La differenza tra l’EBIDTA e l’EBIT nel bilancio redatto secondo gli IAS/IFRS:***
a) è rappresentato dagli ammortamenti, dalle svalutazioni e dalle rivalutazioni
b) coincide con le poste “C” e D” del conto economico di cui al bilancio nazionale
c) è equivalente alle poste “C, D e imposte” del conto economico di cui al bilancio nazionale
d) corrisponde alla differenza tra le poste A e B del bilancio redatto seconda la disciplina
nazionale
[Vedi pagina 13 - 14 di questa Dispensa ]
20) Un anticipo dato ai fornitori viene iscritto, nel bilancio nazionale:
a) tra le immobilizzazioni, se si riferisce all’acquisto di un impianto
b) nell’attivo circolante del bilancio nazionale, perché attiene al ciclo operativo
c) ad incremento dei crediti commerciali nell’attivo corrente
d) a diminuzione del valore dei debiti nel passivo di bilancio
21) La possibilità per il bilancio di essere strumento di comportamento:***
a) dipende anche dalla discrezionalità lasciata dal legislatore
b) fa riferimento ad una diffusa scorrettezza, così come lo sono sempre le correlate politiche
di bilancio
c) si riferisce alle sole possibilità lasciate dal 2423-ter del codice civile
d) si manifesta sempre con la rilevazione di utili inesistenti
Vedi pagina 19 di questa dispensa, tema d’esame del 13 gennaio
2015, domanda n°6
22) Nel caso di applicazione della deroga obbligatoria ad un terreno che ha un valore contabile di
1000 e un valore corrente di 1550:
a) il differenziale di 550 non potrà mai essere distribuito se non successivamente alla
vendita del bene
b) la differenza di 550 viene accantonata in un fondo per rischi, per fronteggiare la possibilità
di una successiva diminuzione
c) il differenziale di 550 si riterrà realizzato in corrispondenza all’ammortamento di tale
40
maggior valore iscritto in bilancio
d) la differenza, se portata a conto economico, può essere distribuita se e solo se residuano
riserve di utili in misura corrispondente
Spiegazione:
Dal momento che il terreno non è ammortizzabile, nell’applicazione della deroga obbligatoria, la
differenza tra il valore storico e la rivalutazione prende il nome di Riserva non Distribuibile e può
essere liberata solamente successivamente alla vendita del terreno.
23) In caso di costruzioni in economia realizzate e completate nell’esercizio che abbiano previsto la
capitalizzazione di costi di personale 100, materiali 250, costi per locazioni di beni di terzi 300:
a) la posta A4 di conto economico viene alimentata per 650
b) l’ammontare di 650 viene portato in aumento alla voce “immobilizzazioni in corso e acconti”
c) vengono corrispondentemente ridotte, in conto economico, le voci di personale, materiali e costi
per locazioni di beni di terzi
d) l’ammontare di 650 viene portato in diminuzione della voce “immobilizzazioni in corso e acconti”
E’ una Costruzione in Economia che ha come posta di Conto Economico
A) Valore della Produzione
4)Incrementi di Immobilizzazioni per Lavori Interni.
24) Il bilancio nazionale differisce dal bilancio IAS/IFRS, fra le altre cose, perché:***
a) le passività sono classificate per natura nel bilancio nazionale e secondo il ciclo operativo
tipico nel bilancio IAS/IFRS (o – in alternativa – secondo il criterio finanziario)
b) il bilancio nazionale prevede le poste straordinarie in conto economico
c) il bilancio IAS/IFRS prevede che i costi siano rappresentati in conto economico solo per
destinazione
d) il conto economico IAS/IFRS prevede la numerazione con numeri romani delle varie poste e con
lettere maiuscole dei risultati intermedi
Bilancio Nazionale
Stato Patrimoniale
 Attività = classificate per Destinazione (all’interno delle macroclassi c’è una distinzione per
natura .
Destinazione = [Immobilizzazioni] e [Attivo Circolante]
Natura = le ulteriori qualificazioni rispettivamente [immateriali, materiali, finanziarie] e
[rimanenze, crediti, attività finanziarie, disponibilità liquide]
 Passività = classificate per Natura
Conto Economico
Classificazione in prevalenza per Natura salvo “Variazione delle Rimanenze e Incremento di
immobilizzazioni per lavori in economia
Bilancio IAS/IFRS
Stato Patrimoniale
 Attività correnti / Attività non correnti
 Passività correnti / Passività non correnti
Classificazione secondo il ciclo operativo tipico
Conto Economico
Può essere Classificato per Natura o per Destinazione (a scelta)
Tema d’esame del 4 febbraio 2016
41
1) Identificare la coppia di termini, tra loro coerenti, idonea ad esprimere la dinamica finanziaria
della gestione:***
a) fonti e uscite
b) costi e ricavi
c) entrate e impieghi
d) fonti e impieghi
Vedi schema a pagina 32 di questa dispensa
2) Indicare tra i seguenti indici quale non è un indice di solidità:
a) posizione finanziaria netta / patrimonio netto
b) capitale di terzi / patrimonio netto
c) capitale netto / immobilizzazioni
d) attivo corrente - magazzino / passività correnti
Spiegazione
Indici e Margini per l’analisi di Solidità (desunti sia dallo SP riclassificato in base al “criterio
finanziario” sia da quello riclassificato in base al “criterio funzionale”)
Ebitda
Of
𝐶𝐶𝑣𝑣
𝐶𝐶𝑣𝑣
= interest Cover Ratio
= Rapporto di indebitamento oppure
𝐶𝐶𝑣𝑣
𝐼𝑐𝑐𝑐𝑐𝑅𝑅𝑏𝑣𝑣𝑐𝑐𝑣𝑣𝑧𝑧𝑐𝑐𝑧𝑣𝑣𝑅𝑅𝑣𝑣𝑣𝑣
𝑃𝐹𝐶𝐶
𝐸𝑏𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑐𝑐
𝑃𝐹𝐶𝐶
𝐶𝐶𝑣𝑣
= Copertura delle immobilizzazioni oppure
𝐶𝐶𝑣𝑣+𝑃𝑐𝑐𝑠𝑠.𝐶𝐶𝑅𝑅𝑣𝑣𝑠𝑅𝑅𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑐𝑐𝑣𝑣𝑅𝑅
𝐼𝑐𝑐𝑐𝑐𝑅𝑅𝑏𝑣𝑣𝑐𝑐𝑣𝑣𝑧𝑧𝑐𝑐𝑧𝑣𝑣𝑅𝑅𝑣𝑣𝑣𝑣
= Capacità della gestione di far fronte alla PFN
Indici e Margini per l’analisi della situazione di Liquidità (desunti dallo SP riclassificato in
base al criterio finanziario)
𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 = 𝐴𝐴𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑣𝑣𝑅𝑅 𝐶𝐶𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉 − 𝑃𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑣𝑣𝑅𝑅 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉 : Misura del Capitale Circolante Netto
 Struttura del capitale circolante netto
1.
2.
𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑅𝑅 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣
𝑝𝑐𝑐𝑠𝑠𝑣𝑣𝑣𝑣𝑅𝑅 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣
= Quoziente generale di liquidità
𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑅𝑅 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣−𝑀𝑐𝑐𝑔𝑐𝑐𝑧𝑧𝑣𝑣𝑣𝑣𝑅𝑅
𝑝𝑐𝑐𝑠𝑠𝑣𝑣𝑣𝑣𝑅𝑅 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣
Da cui
= quoziente di liquidità secca
𝑀𝑐𝑐𝑐𝑐𝑔𝑔𝐶𝐶𝑉𝑉𝑉𝑉 𝑉𝑉𝐶𝐶 𝑇𝑉𝑉𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐 = (𝐴𝐴𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑣𝑣𝑅𝑅𝑐𝑐. −𝑀𝑐𝑐𝑔𝑔𝑐𝑐𝑔𝑔𝑔𝑔𝐶𝐶𝑉𝑉𝑅𝑅) − 𝑃𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑣𝑣𝑅𝑅𝑐𝑐.
3) In sede di calcolo del reddito imponibile, costi di manutenzione eccedenti di 40 i limiti fiscali
danno origine:
42
a) nell'esercizio, ad una variazione in aumento di 40, con il conseguente stanziamento
(sussistendone le condizioni) di imposte anticipate; nei 5 esercizi successivi, ad una variazione
in diminuzione di 8 in ciascun esercizio
b) nell'esercizio, ad una variazione in diminuzione di 40, con il conseguente stanziamento
(sussistendone le condizioni) di imposte anticipate; nei 5 esercizi successivi, ad una variazione in
aumento di 8 in ciascun esercizio
c) nell'esercizio, ad una variazione in aumento di 40, con il conseguente stanziamento di imposte
differite; nei 5 esercizi successivi, ad una variazione in aumento di 8 in ciascun esercizio
d) nell'esercizio, ad una variazione in aumento di 0, senza alcuno stanziamento di imposte
anticipate/differite; nei 5 esercizi successivi, ad una variazione in diminuzione di 8 in ciascun
esercizio
4) In sede di valutazione di una partecipazione totalitaria al costo, si consideri che: a) il costo della
partecipazione acquistata il 1°.1.2015 è di 2.000; b) la partecipata nel corso del 2015 ha conseguito
un utile di 100 e ha deliberato un aumento di capitale a pagamento di 500 sottoscritto e versato
dalla controllante. Ciò considerato, il valore della partecipazione al 31.12.2015 è pari a:[!]
a) 2.000, con impatto positivo sul reddito di esercizio di 100
b) 2.600, senza alcun impatto sul reddito di esercizio
c) 2.500, senza alcun impatto sul reddito di esercizio
d) 2.000, senza alcun impatto sul reddito di esercizio
L’utile di 100 finché non viene deliberato non entra
del reddito di esercizio
a far parte
5) Il Lifo, il Fifo e il Costo Medio Ponderato rappresentano:
a) il criterio di valutazione di tutte le rimanenze in giacenza a magazzino
b) il criterio di valutazione delle sole rimanenze di beni fungibili in giacenza a magazzino
c) metodi di calcolo dei costi delle sole rimanenze di beni fungibili in giacenza a magazzino
d) metodi di calcolo dei costi di tutte le rimanenze di beni fungibili in giacenza a magazzino
Sono METODI DI CALCOLO e NON CRITERI DI VALUTAZIONE
6) La valutazione delle immobilizzazioni immateriali a fair value ai sensi dello IAS 38:
a) è sempre obbligatoria
b) è facoltativa, con libertà di scelta rispetto al costo
c) è obbligatoria se (e solo se) esiste un mercato attivo dell'asset da valutare
d) è facoltativa se (e solo se) esiste un mercato attivo dell'asset da valutare
7) Nel Conto economico civilistico i "Ricavi netti" sono al netto:
a) dei costi che hanno permesso di generare quei ricavi
b) della variazione delle rimanenze di prodotti finiti
c) di sconti, abbuoni e resi su vendite
d) di sconti, abbuoni e resi su acquisti
8) Un debito a 18 mesi verso un fornitore di impianti nello stato patrimoniale riclassificato per
pertinenza gestionale deve essere portato:
a) a riduzione del capitale operativo investito netto di gestione accessoria
b) ad incremento della posizione finanziaria netta
c) a riduzione del capitale operativo investito netto di gestione tipica
d) ad incremento del valore degli impianti
Vedi schema a pagina 62 di questa Dispensa
9) Nello Stato Patrimoniale civilistico gli anticipi a fornitori possono trovare classificazione:
a) sia nell'attivo circolante sia nell'attivo immobilizzato
43
b) solo nell'attivo circolante
c) a riduzione del passivo, a rettifica dei debiti verso fornitori
d) a incremento del passivo, tra i debiti verso fornitori
10) La deroga di cui all'art. 2343 c.c.(incompatibilità con la clausola generale) impone di descrivere
in nota integrativa gli effetti sulla situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria. Nel caso di
applicazione della deroga ai fini della rivalutazione di un terreno, l'effetto reddituale (a prescindere
dai riflessi fiscali) è riconducibile:
a) all'ammortamento del terreno e, in caso di vendita del terreno, all'eventuale plus/minusvalenza
generata dalla vendita
b) in caso di vendita del terreno, all'eventuale plus/minusvalenza generata dalla vendita
c) in caso di vendita del terreno, all'eventuale corrispettivo generato dalla vendita
d) non si manifesta, in nessun caso, alcun effetto reddituale
Spiegazione:
non si esclude una possibile svalutazione del terreno.
La rivalutazione è regolata dalla deroga
La svalutazione non è direttamente conseguente dalla deroga.
11) Indicare quale tra le seguenti disposizioni NON è riconducibile alle novità introdotte nel codice
civile con la riforma dell'agosto 2015 di recepimento della direttiva 2013/34:***
a) la soppressione a conto economico della macroclasse dei componenti straordinari di reddito !
b) l'introduzione del criterio di valutazione a "costo ammortizzato"
c) l'introduzione di una specifica voce a stato patrimoniale dedicata ad accogliere il valore degli
strumenti derivati
d) l'introduzione del principio di valutazione separata degli elementi eterogenei accolti nella
medesima voce
vedi pagina 58 e pagina 6 della Dispensa
12) Con riguardo alla normativa nazionale, il principio di realizzazione comporta che un ricavo da
cessione di merci: ***
concorra alla formazione del reddito:
a) all'atto della emissione della fattura
b) all'atto della esecuzione non monetaria dello scambio
c) all'atto della esecuzione monetaria dello scambio
d) all'atto della emissione dell'ordine
13) Ai sensi del D. Lgs 38/2005 in tema di implementazione in Italia del Bilancio Iasf/Ifrs, i
plusvalori derivanti dall’applicazione del fair value sono:
a) distribuibili se iscritti in conto economico (come per i titoli FVTPL)
b) non distribuibili, ad esclusione di quelli riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e
all’operatività in cambi e di copertura
c) distribuibili se sono prima accantonati ad una riserva dello Stato patrimoniale (come per i titoli
AFS)
d) distribuibili ad eccezione di quelli relativi agli strumenti finanziari di negoziazione e
all’operatività in cambi e di copertura
Spiegazione
Dalle Slide “05.Il sistema di bilancio secondo gli Ias/IFRS 2016-2017”
• Il decreto legislativo n°38/2005
Prevede inoltre rilevanti disposizioni sul piano civilistico, fra cui :
la NON DISTRIBUIBILITA’ dei plusvalori derivanti dall’adozione del fair value, a
prescindere dalla loro iscrizione in bilancio, ad esclusione dei plusvalori riferibili agli
“strumenti finanziari di negoziazione ed all’operatività in cambi di copertura” (art. 6, c.
1, lettere a e b).
44
•
La legge 24 dicembre 2007 n°244, art. 1, c. 58-62, e il DM 1° aprile 2009 n°48 hanno
previsto dal punto di vista fiscale :
La derivazione del risultato fiscale dal risultato di esercizio IAS/IFRS
L’adattamento dell’impianto fiscale ai diversi principi Ias/Ifrs rispetto a quelli
tradizionali
14) Nel modello di bilancio IAS/IFRS, i ricavi:
a) esprimono variazioni aumentative di attività o diminutive di passività
b) si correlano a flussi di cassa positivi attesi in futuro
c) sono misurati da variazioni aumentative del patrimonio numerario
d) sono tali solo se trovano corrispondenza nei costi in forza al matching principle
Spiegazione
costi = variazioni diminutive di attività o aumentative di passività
ricavi = variazioni aumentative di attività o diminutive di passività
vedi Slide n°8.I principi fondamentali del bilancio di esercizio secondo gli ias/ifrs a pagina 5 ,
sotto la Competenza Economica
15) Nell’ambito dei principi IAS/IFRS, il fair value:
a) è un valore “entity specific”
b) è l’alternative treatment nella valutazione di tutte le attività e passività !
c) è il benchmark treatment nella valutazione di tutte le attività e passività !
d) non è un valore “entity specific”
nozione presente nel libro a pagina 520
16) Nella comparazione tra un sistema di bilancio a valori storici ed uno che tiene conto del fair
value, quest’ultimo:
a) considera l’azienda in modo più unitario
b) è concettualmente più vicino ad un sistema di “what if accounting”
c) è meno volatile nella determinazione dei risultati
d) consente di distribuire utili maggiori
Spiegazione
Slide 09. I valori accolti nel bilancio di esercizio secondo gli ias-ifrs 2016-2017
Sistema basato sui fair value Pro e Contro
• Pro
Valutazione corrente
Comparabilità dei fattori produttivi, qualora tutti valutati a FV
Determinazione della performance “effettiva” di periodo
• Contro
Volatilità dei risultati
Forte caratterizzazione atomistica
What-if-accounting = rappresentazione realtà ipotetica. Valore ipotetico di mercato non
ancora realizzato
Asimmetria informativa in caso di impiego congiunto con il costo
17) Il “Conto economico complessivo” nel sistema di bilancio IAS/IFRS:
a) prevede di sommare i valori dell’utile di conto economico alle riserve di stato patrimoniale
b) prevede di sommare i valori dell’utile di conto economico ad altri valori fra i quali le variazioni
di fair value dei titoli valutati a FVTPL
c) tiene conto, fra gli altri elementi, dei cash flow hedges e degli utili/perdite su piani
pensionistici a benefici definiti
d) non tiene conto delle rivalutazioni degli immobili
45
Dalle slide “11.Strutture di bilancio ias-ifrs 2015-2016”, pagina
14
Conto Economico “Comprehensive Income” comprende :
Utile o perdita
• Altri proventi e oneri riconosciuti nel periodo: (seguono)
• Differenze di cambio dalla conversione di operazioni in valuta
• Investimenti “disponibili per la vendita”
• Rivalutazione di immobili
• Cash Flow Hedges (flussi di cassa su attività di copertura)
• Utili/perdite attuariali su piani pensionistici a benefici definiti
• Quota di altri proventi/oneri riconosciuti nel periodo da imprese collegate
• Imposte sugli altri proventi e oneri riconosciuti nel periodo
Totale altri proventi e oneri riconosciuti nel periodo, al netto delle imposte
Totale dei proventi ed oneri del periodo (Comprehensive Income)
18) Lo “Stato patrimoniale” nel sistema di bilancio IAS/IFRS:***
a) ha un contenuto minimo del tutto libero
b) ha un contenuto obbligatorio previsto dallo IAS 1 integrato dalla guida OIC per alcune voci
c) prevede una classificazione secondo il criterio finanziario
d) prevede una classificazione che tiene conto del “ciclo operativo tipico” o, in alternativa, del
criterio finanziario, comunque con indicazioni finanziarie circa l’esigibilità
Vedi pagina 41 di questa dispensa
19) Nel rendiconto finanziario che dà conto dei flussi monetari, il “flusso di CCN da attività
operativa corrente” e “il flusso monetario da attività operativa corrente” divergono, fra le varie
poste, per:
a) la variazione dei crediti commerciali
b) il flusso di cassa da attività di investimento (fabbricati, impianti, ecc.)
c) gli aumenti di capitale a pagamento e la distribuzione di dividendi
d) gli oneri finanziari netti
Si rimanda allo schema di pagina 22 - 23 di questa dispensa
20) Il capitale circolante netto e il margine di tesoreria divergono, per:
a) per i crediti commerciali
b) per i debiti commerciali
c) le rimanenze di magazzino
d) le passività consolidate
Si rimanda a pagina 42 di questa dispensa
21) In sede di valutazione di una partecipazione totalitaria al patrimonio netto, si consideri che: a) il
costo della partecipazione acquistata il 1°.1.2015 è di 2.000; b) la partecipata nel corso del 2015 ha
conseguito un utile di 100 e ha deliberato un aumento di capitale a pagamento di 500 sottoscritto e
versato dalla controllante. Non esiste differenza iniziale tra il costo di acquisto della partecipazione
e il corrispondente patrimonio netto della società acquisita. L’utile di 100 della controllata deriva
per 60 da scambi interni tra la controllata e la controllante riguardo ai quali le merci oggetto di
scambio sono in rimanenza presso la controllante. Ciò considerato, il valore della partecipazione al
31.12.2015 è pari a:[!]
a) 2.600, con impatto positivo sul reddito di esercizio di 100
b) 2.560, con impatto sul reddito di esercizio per 60
c) 2.500, senza alcun impatto sul reddito di esercizio
d) 2.540, con impatto sul reddito sul reddito di esercizio per 40
46
22) Con riferimento al procedimento di impairment (impairment test), lo stesso:
a) prevede di rendere il valore contabile sempre uguale al valore recuperabile
b) impone di scegliere, quale valore recuperabile, il minore tra valore d’uso e fair value
c) richiede preventivamente di valutare se, ad ogni reporting date, vi siano indicatori di
possibili perdite di valore
d) impone di scegliere, quale valore recuperabile, il minore tra valore d’uso e fair value al netto dei
costi di vendita
Si rimanda a pagina 36 di questa dispensa
23) Con riferimento alla valutazione di opere, forniture e servizi pattuiti come oggetto unitario e di
durata ultrannuale, da un punto di vista fiscale:
a) si tiene conto delle maggiorazioni di prezzo in misura non superiore al 50%, fino alla definizione
b) per la parte coperta da Stati di avanzamento lavori (SAL), la valutazione avviene sulla
base di corrispettivi liquidati
c) per la parte coperta da Stati di avanzamento lavori (SAL), la valutazione avviene sulla base di
corrispettivi pattuiti
d) la valutazione avviene in base ai corrispettivi liquidati
risposta formalmente più corretta delle quattro
24) Nell’impiego del criterio del costo ammortizzato per la valutazione di un debito, secondo l’art.
2426 n. 8:***
a) il tasso di interesse effettivo è quello che rende equivalenti i flussi monetari in entrata ed in
uscita
b) i costi di transazione sono portati interamente a conto economico nell'anno di accensione del
prestito
c) la differenza tra valore iniziale e valore finale del debito viene ammortizzato a quote costanti per
la durata del prestito
d) il valore iniziale del debito è pari al valor nominale del debito, attualizzato attraverso il tasso di
interesse effettivo
Spiegazione :
vedi domanda del tema d’esame del 19 gennaio 2017
8)Nell’utilizzo del metodo del costo ammortizzato per la valutazione dei crediti e/o debiti:
a) il tasso di interesse effettivo equivale al tasso corrente di mercato in forza al quale si
attualizzano i valori a scadenza dei crediti e/o dei debiti
b) il valore di prima iscrizione di un credito e/o debito equivale a quello a scadenza
c) il valore da ammortizzare dà luogo esclusivamente a componenti di reddito negativi in
conto economico
d) il tasso che rende nullo il valore attuale , all’epoca della valutazione, del cash flow
complessivo del credito o del debito, è il tasso di interesse effettivo.
Dal libro a pagina 310:
Il costo ammortizzato di un’attività e di una passività finanziaria , secondo la definizione dello
IAS39, par. 9, è il valore a cui è stata misurata al momento della rilevazione iniziale l’attività o la
passività finanziaria al netto dei rimborsi di capitale, aumentato e diminuito dell’ammortamento
complessivo utilizzando il criterio del tasso effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e
quelli a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (operata direttamente o attraverso l’uso di un
accantonamento) a seguito di una riduzione di valore o irrecuperabilità
Il criterio del tasso effettivo è un metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o passività
finanziaria e di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo il relativo periodo
Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza il flusso degli incassi o dei pagamenti futuri
stimati lungo la vita attesa dell’attività o della passività finanziaria , in modo da ottenere il valore
attribuito nella rilevazione iniziale. Tale tasso esprime il criterio di ammortamento della differenza
47
tra valore iniziale dell’attività o della passività finanziaria , ovvero del credito o del debito e il suo
valore finale. Nella determinazione del tasso effettivo devono essere considerati tutti i riferimenti
contrattuali : pagamenti anticipati, oneri di tassazione, premi scaduti.
L’attualizzazione è il processo con il quale si è in grado, mediante l’applicazione di un tasso di
sconto, di determinare a oggi i flussi finanziari che si manifesteranno in futuro. Rappresenta lo
strumento finanziario per applicare il “fattore temporale”, di cui si deve tener conto, ai sensi dell’art.
2426, n°8, cod. civ. nel caso in cui nell’iscrizione iniziale il tasso effettivo sia significativamente
diverso dal tasso di mercato.
Il tasso di interesse nominale di un credito o di un debito è il tasso di interesse contrattuale che,
applicato al valore nominale, permette di determinare i flussi finanziari costituiti da interessi attivi o
passivi nominali lungo la durata del credito o del debito.
Il tasso di interesse di mercato è il tasso che sarebbe stato applicato se due soggetti indipendenti
avessero negoziato un’operazione con condizioni e termini comparabili.
48
Tema d’esame del 13 giugno 2016
1) Il cambiamento della vita utile di un bene strumentale configura:
a) un cambiamento di criterio di valutazione
b) un cambiamento di stima contabile
c) né un cambiamento di criterio di valutazione né un cambiamento di stima contabile
d) sia un cambiamento di criterio di valutazione sia un cambiamento di stima contabile
la vita utile è una stima per cui può essere soggetta a
cambiamenti di stima
2) La riforma di cui al d.lgs. 139/2015 che ha modificato alcuni articoli del codice civile in materia
di bilancio:
a) non ha modificato alcun principio generale di redazione
b) ha introdotto il principio di rilevanza, senza modificare alcun altro principio generale
c) ha riformulato il principio di prevalenza della sostanza sulla forma, senza modificare alcun
altro principio generale
d) ha introdotto il principio di rilevanza e ha riformulato il principio di prevalenza della
sostanza sulla forma
Vedi pagina 58 di questa dispensa
3) Il principio generale di "valutazione separata" riguarda:
a) elementi eterogenei iscritti nella medesima voce di bilancio
b) elementi omogenei iscritti in voci diverse di bilancio
c) il divieto di compensazione di partite
d) elementi eterogenei iscritti in voci diverse di bilancio
Spiegazione:
Da “I principi Generali di Redazione del Bilancio di Esercizio”, 2423 bis cod. civ.
1) Valutazione separata di elementi eterogenei ricompresi nelle singole poste
Finalità = evitare che le “valutazioni cumulative di beni” (es. rimanenze, prodotti finiti)
eterogenei compensino perdite presunte con utili sperati.
4) Con riguardo alle società che predispongono il bilancio in base alla normativa nazionale, la
gerarchia delle fonti che regolamentano la redazione del bilancio è, nell'ordine, così strutturata:
a) codice civile, principi contabili IAS/IFRS e, nel silenzio di questi ultimi, principi contabili OIC
(purché coerenti con i principi codicistici)
b) codice civile, principi contabili OIC e, nel silenzio di questi ultimi, principi contabili
IAS/IFRS (purché coerenti con i principi codicistici)
c) principi contabili OIC, codice civile, principi contabili IAS/IFRS e raccomandazioni Consob ¨
d) dottrina ragionieristica, codice civile e principi contabili OIC ¨
5) La riforma di cui al d.lgs. 139/2015 che ha modificato alcuni articoli del codice civile in materia
di bilancio:***
a) non ha modificato in alcun modo conto economico e stato patrimoniale
b) ha introdotto taluni cambiamenti nello stato patrimoniale ma non nel conto economico
c) ha introdotto, quale unico cambiamento relativo agli schemi di bilancio, specifiche poste
dedicate agli strumenti finanziari derivati
d) ha introdotto, insieme ad altri cambiamenti relativi agli schemi di bilancio, specifiche
poste dedicate agli strumenti finanziari derivati
49
6) Il Capitale Circolante Netto operativo (CCN):
a) si compone di Crediti commerciali e Giacenze di magazzino al netto dei Debiti
commerciali (più o meno altre attività/passività operative) e la sua variazione funge da
raccordo tra il flusso di CCN di gestione operativa corrente e il flusso di cassa di gestione
operativa corrente
b) si compone di Cassa e Banche, Crediti commerciali e Giacenze di magazzino al netto dei
Debiti commerciali (più o meno altre attività/passività operative) e la sua variazione funge da
raccordo tra il flusso di CCN di gestione operativa corrente e il flusso di cassa di gestione
operativa corrente
c) si compone di Crediti commerciali e Giacenze di magazzino al netto dei Debiti commerciali
(più o meno altre attività/passività operative) e la sua variazione funge da raccordo tra il flusso di
cassa di gestione operativa corrente e il flusso di cassa di gestione operativa comprensiva di
investimenti/disinvestimenti
d) si compone di Crediti commerciali e Giacenze di magazzino al netto dei Debiti commerciali e
delle Banche passive (più o meno altre attività/passività operative) e la sua variazione funge da
raccordo tra il flusso di CCN di gestione operativa corrente e il flusso di cassa di gestione
operativa corrente
Vedi pagina 62 di questa dispensa
7) Al crescere del CCN operativo:***
a) la gestione operativa corrente assorbe cassa
b) la gestione operativa corrente genera cassa
c) non si ha alcuna generazione né alcun assorbimento di cassa
d) aumentano i debiti verso fornitori
Spiegazione:
Se cresce il CCN operativo, significa che aumentano i crediti e/o le rimanenze di magazzino.
Queste ultime assorbono cassa (assorbono cassa perché per poter far credito a terzi bisogna
ricorrere a propri mezzi, cassa e per quanto riguarda le rimanenze , le materie prime per
trasformarsi in prodotti hanno bisogno di risorse liquide , cassa). Meccanismo contrario per i
debiti che invece generano cassa (finanziamenti).
8) L'incidenza del reddito operativo sui ricavi (calcolata esprimendo in percentuale il riclassificato
di conto economico):
a) corrisponde ad uno degli indici in cui viene scomposto il ROE
b) corrisponde ad uno degli indici in cui viene scomposto il Rapporto di indebitamento
c) corrisponde ad uno dei due indici in cui viene scomposto il ROI
d) non corrisponde ad alcun indice di bilancio
Vedi pagina 25 di questa dispensa. In questo caso
𝑅𝑅𝑅𝑅
𝑅𝑅𝑣𝑣𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣
=
𝑅𝑅𝑅𝑅
𝑉𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣
9) La riforma di cui al d.lgs. 139/2015 che ha modificato alcuni articoli del codice civile in materia
di bilancio:***
a) ha introdotto, insieme ad altri cambiamenti relativi all'art. 2426 c.c., il criterio di
valutazione del costo ammortizzato
b) non ha introdotto alcun cambiamento nei criteri di valutazione ¨
c) ha vietato l'utilizzo del LIFO ai fini del calcolo del costo delle rimanenze di magazzino ¨
d) ha reso obbligatoria la valutazione dei lavori in corso su ordinazione in base ai corrispettivi
maturati
Simile alla domanda 5 di questo tema d’esame
50
10) Con riguardo alla valutazione delle partecipazioni in base al criterio del patrimonio netto, la
distribuzione di un dividendo da Figlia a Madre, a parità di altre condizioni, comporta:***
a) nessun effetto sul valore della partecipazione detenuta da Madre in Figlia
b) la riduzione del valore della partecipazione detenuta da Madre in Figlia
c) l'incremento del valore della partecipazione detenuta da Madre in Figlia
d) l'incremento del patrimonio netto di Figlia
Dal libro a pagina 349
Le nozioni di impresa controllata e di impresa collegata
Sotto il profilo economico le ipotesi di controllo o di collegamento aziendale sono poste in
connessione all’esistenza di situazioni nelle quali un’impresa, per effetto del capitale detenuto,
oppure per particolari vincoli contrattuali, è in grado di influire in modo dominante (ipotesi di
controllo), oppure in modo significativo (ipotesi di collegamento) sulle scelte e sulle decisioni di
un’altra impresa.
Tema di valutazione.
Possono essere adottati :
a) Il criterio del costo ammortizzato
b) Il metodo del patrimonio netto (elemento di raffronto rispetto al costo ammortizzato)
Pagina 362
Art. 2426, n°4 cod. civ.
Impone di detrarre dal valore della partecipazione i dividendi. L’eliminazione dei dividendi distribuiti nel
corso dell’esercizio è facilmente intuibile. Essi vanno portati a riduzione del valore della partecipazione , in
quanto utili della partecipata, con l’adozione del metodo del patrimonio netto, hanno già contribuito a
determinare il valore della partecipazione; diversamente i dividendi verrebbero considerati due volte : in sede
valutativa e all’atto della loro percezione.
[…] La disposizione di legge che impone di eliminare gli utili interni ha, a parere di chi scrive, una logica
economica e di bilancio per questa ragione : fare in modo che il documento rifletta la matrice di riferimento
dell’unità di misura dei valori, espressa, in via immediata o mediata, dai prezzi di mercato.
Invero, l’obbligo imposto dal legislatore di eliminare, in ogni caso, gli utili interni realizzati dalla partecipata
nei rapporti con la partecipante, sembra essere indotto da esigenze di ordine cautelativo, intese ad evitare che
la norma, consentendo di non eliminare gli utili delle operazioni effettuate a “normali condizioni di
mercato”, si prestasse ad essere facilmente aggirata, qualificando come concluse a normali condizioni di
mercato anche quelle operazioni che, invece , rispondono ad una logica di gruppo. A tale riguardo, non va
però dimenticato che l’art.31 del d.lgs. 127/1991, che disciplina le rettifiche per la formazione del bilancio
consolidato, consente che non si faccia luogo all’eliminazione degli “utili interni”
a) Se essi sono irrilevanti rispetto all’obiettivo di rappresentanza la situazione patrimoniale, finanziaria
e reddituale del gruppo
b) Se, in ipotesi ulteriore, essi derivano da operazioni correntemente effettuate dall’impresa a normali
condizioni di mercato, e l’eliminazione incida sproporzionatamente sui costi del consolidamento.
11) Con riguardo alla valutazione delle partecipazioni in base al criterio del patrimonio netto, la
distribuzione di un dividendo da parte di Madre, a parità di altre condizioni, comporta:***
a) nessun effetto sul valore della partecipazione detenuta da Madre
b) la riduzione del valore della partecipazione detenuta da Madre
c) l'incremento del valore della partecipazione detenuta da Madre
d) l'incremento del patrimonio netto di Figlia
12) In sede di calcolo del reddito imponibile, la realizzazione di una plusvalenza di 1.000 comporta,
a scelta del contribuente:
a) nessuna variazione in diminuzione e il correlato stanziamento di imposte differite oppure una
variazione in diminuzione di 800 e nessuno stanziamento di imposte differite
b) nessuna variazione in diminuzione e nessuno stanziamento di imposte differite oppure una
variazione in diminuzione di 200 e il correlato stanziamento di imposte differite
c) nessuna variazione in diminuzione e nessuno stanziamento di imposte differite, oppure
una variazione in diminuzione di 800 e il correlato stanziamento di imposte differite
51
d) nessuna variazione in aumento e nessuno stanziamento di imposte differite oppure una
variazione in aumento di 200 e il correlato stanziamento di imposte differite
13) In quanto strumento di conoscenza, il bilancio:***
a) è volto principalmente alla tutela di soci e terzi creditori
b) è volto esclusivamente alla tutela di soci e terzi creditori, allorquando l’impresa sia in
condizioni economiche avverse
c) si rivolge agli stakeholder per dare loro una informativa comune a tutti
d) è funzionale al pagamento delle imposte, secondo una condivisa visione del nostro paese per
effetto del nostro tessuto a prevalenza di piccole e medie imprese
14) In quanto strumento di comportamento, il bilancio:***
a) è redatto per informare soci e terzi creditori
b) è modellato liberamente in relazione ai risultati che il soggetto compilatore ritiene
vantaggiosi per l’impresa
c) subisce le limitazioni di comportamento contabile previste dalla normativa fiscale
d) consente alcuni spazi di discrezionalità che possono essere utilizzati dal compilatore
15) Con riguardo al principio di competenza:
a) i ratei e risconti si riferiscono a non più di due esercizi
b) la determinazione dell’utile può prescindere sempre dall’effettivo realizzo dei beni prodotti
c) i servizi sono ritenuti di competenza solo quando la prestazione è ultimata
d) è possibile considerare di competenza anche “utili non realizzati”, in alcune fattispecie
qualificate dagli IAS/IFRS
Spiegazione:
IAS/IFRS-Postulati di Bilancio
*continuità dell’IMPRESA NEL TEMPO (going concern)
*competenza Economica
= assiomi contabili su cui si basano le caratteristiche qualitative dell’informativa di
bilancio + l’eventuale necessità di derogare ad essi determina l’abbandono anche delle
caratteristiche e dei criteri che da essi promanano.
*Caratteristiche fondamentali = Rilevanza + Rappresentazione Fedele
*Caratteristiche Migliorative = Comprensibilità + Verificabilità + Tempestività + Comparabilità
*Competenza Economica
 attribuzione costi/ricavi dei singoli esercizi di vita dell’impresa
 Informa il Riconoscimento dei componenti POSITIVI (realizzazione) e per conseguenza
anche dei componenti NEGATIVI (correlazione economica)
 Modella di bilancio Ias/Ifrs discende da un sistema contabile di Matrice Patrimoniale =
“ricavo” e “costo” intimamente legati a quelli di Attività e Passività.
 I ricavi = ∆+ di attività o ∆- di passività
 I costi = ∆- di attività o ∆+ di passività
Trova attuazione secondo un PROCESSO LOGICO composto da 2 fasi successive, a ciascuna delle quali
corrisponde un ulteriore principio
1) Riconoscimento dei Componenti Positivi da porre in essere in base al principio di realizzazione
(Realization Principle)
2) Riconoscimento dei Componenti Negativi, che avviene in base al PRINCIPIO di CORRELAZIONE
ECONOMICA (Matching Principle)
Lo sviluppo di tali fasi può essere variamente condizionato e temperato dagli effetti prodotti dal
principio di Prudenza
Realizzazione Ricavi * Correlazione economica dei costi * Prudenza
52
=svolgono un ruolo Complementare nel definire i componenti positivi e negativi di reddito di
competenza dell’esercizio
1) Realization Principle = si concretizza quando sono soddisfatte le 5 condizioni, ossia quando
componenti positivi sono espressione di 1dell’attività di produzione economica svolte
nell’esercizio 2 in forza alla quale si percepisce la capacità attuale dell’impresa di produrre 3
probabili 4 flussi finanziari futuri 5 misurabili in modo attendibile
Il momento in cui si verificano dette condizioni può essere precedente o successivo rispetto a quello
della Prestazione Non Monetaria dello Scambio
n.b.: per gli elementi del magazzino il riferimento alla capacità di produrre flussi finanziari futuri
misurabili in modo attendibile è limitata per prudenza dallo IAS 2, perché salvo alcune eccezioni
(ben agricoli, commercianti-intermediari, business combinations) il magazzino deve essere valutato
al minore tra il costo e il valore di mercato
2) Correlazione economica dei componenti negativi=
*Ricavi Realizzati VS Costi “correlati”/”svaniti”
*POSSIBILITA’ CHE I VALORI DIFFERENZIALI (MAGARI, UTILI) VENGONO
RICONOSCIUTI (REALIZZATI) ANCHE PRIMA DELLA VENDITA SUL
MERCATO
*Distinzione tra i valori differenziali (margini, utili…) ovvero le variazioni di valore di
elementi patrimoniali:
a)formazione reddito dell’esercizio
b) formazione delle riserve di patrimonio netto
La distinzione dipende dagli obiettivi sottesi alle scelte aziendali
b)Elementi patrimoniali
Direttamente Correlati al
processo produttivo o alla
gestione tipica
a) Elementi
patrimoniali
Relativamente
Indipendenti
Dal processo Produttivo o
Dalla GESTIONE TIPICA
Riserve di Patrimonio Netto
Reddito dell’Esercizio
-proventi/oneri su
immobilizzazioni che sono
parte della struttura
produttiva aziendale:
immobilizzazioni materiali e
immateriali
-proventi/oneri su
immobilizzazioni che non
sono parte della struttura
produttiva aziendale
(INVESTIMENTI
IMMOBILIARI)
-proventi/oneri su elementi
non posseduti per la
vendita
-proventi/oneri su
elementi destinati alla
vendita (STRUMENTI
(STRUMENTI FINANZIARI
NON DESTINATI AL
TRADING)
53
3) Principio di Prudenza : negli IAS/IFRS, combinando Realizzazione e Prudenza non si ha in questo
caso in via generale il PRINCIPIO di DISSIMETRIA.
Al calcolo del reddito partecipano
taluni Utili non solo certi ma anche probabili
perdite non solo certe ma anche probabili.
Quindi sono di COMPETENZA
*utili /perdite “realizzati”=
Ricavi realizzati – costi correlati – costi svaniti
*utili/perdite “realizzabili” =
Risultati in corso di formazione che sono riconosciuti in via anticipata rispetto alla vendita sul
mercato
MA LA CUI FUTURA REALIZZAZIONE presenta adeguati livelli di CREDIBILITA’ e di
ATTENDIBILITA’
Ricavi realizzati – costi correlati
*perdite presunte (per il principio di prudenza )
 maturate
 Non ancora maturate
Ricavi attesi – Costi Correlati
16) Con riferimento ai principi IAS/IFRS:
a) in caso di modificazione di un principio, esso entra in vigore automaticamente per effetto del
Regolamento UE 1606/2002
b) essi prevedono comunque la valutazione a fair value per ogni posta di Stato Patrimoniale
c) l’emanazione di un nuovo principio è soggetto alla necessità di endorsement
(omologazione) da parte della Unione europea
d) essi possono essere utilizzati anche nelle imprese con bilancio abbreviato a discrezione del
compilatore
Vedi pagina 7 - 8 di questa dispensa.
17) Nella determinazione del ROE:
a) il reddito netto da utilizzare per la costruzione dell’indice, se l’impresa redige il bilancio
secondo i principi IAS/IFRS, è quello definito “OCI” (Other Comprehensive Income)
b) è necessario utilizzare il dato medio dell’esercizio sia al numeratore sia al denominatore
c) non si deve tenere conto delle componenti straordinarie di reddito
d) il capitale netto al denominatore tiene conto del reddito dell’esercizio
Spiegazione
Capitale Netto = Patrimonio Netto
Stato Patrimoniale – Passivo
A) Patrimonio Netto
I - Capitale
II – Riserva da sovrapprezzo delle azioni
III – Riserva di rivalutazione
IV – Riserva Legale
V – Riserva statuaria
VI – Altre Riserve
VII – Riserva per operazione di copertura dei flussi finanziari attesi
VIII – utili (perdite) portati a nuovo
IX – utile (perdita) dell’es. precedente
54
X – Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio
Reddito dell’esercizio = utile dell’esercizio
18) Nella determinazione del ROI a partire dal riclassificato secondo il criterio funzionale:
a) il reddito operativo è considerato al netto della capitalizzazione per lavori in economia
b) il denominatore prevede di considerare i debiti di fornitura e il trattamento di fine
rapporto a riduzione dell’attivo di bilancio
c) il valore del reddito operativo coincide – nella sostanza – con l’EBIDTA
d) un valore negativo del numeratore rende l’indice privo di significato
Spiegazione:
𝑅𝑅𝑅𝑅
𝐶𝐶𝑣𝑣
dove Ci = CCN operativo + attivo immobilizzato netto + attività nette extra – caratteristiche
Vedi pagina 62 di questa dispensa
19) Nel rendiconto finanziario di cassa:***
a) maggiori sono gli accantonamenti per fondi rischi e maggiore è la variazione della cassa
b) la variazione di cassa è condizionata dalle politiche di ammortamento praticate dall’impresa
c) l’aumento del magazzino rispetto all’esercizio precedente assorbe cassa
d) l’aumento del magazzino rispetto all’esercizio precedente fa aumentare l’utile e la cassa
Vedi pagina 50 e pagina 22 di questa dispensa
20) Nella riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo il criterio finanziario:
a) i crediti verso lo Stato vanno qualificati in relazione all’epoca di presunto incasso
b) le imposte differite attive (anticipate) vanno stornate dai debiti verso imposte
c) le imposte differite passive vanno stornate dagli acconti di imposte
d) i fondi per perdite presunte su crediti vanno portate in riduzione del capitale proprio
Spiegazione :
Criterio finanziario = fondamentale è il TEMPO, il parametro per cui si distinguono i diversi
“agglomerati” (attivo corrente vs attivo immobilizzato, passivo corrente vs passivo consolidato)
21) Nella valutazione degli strumenti finanziari secondo gli IAS/IFRS:
a) gli strumenti qualificati come AFS vanno iscritti al fair value (e le relative variazioni
imputate ad OCI)
b) gli strumenti qualificati come AFS vanno iscritti al costo (se detenuti fino alla scadenza)
c) i titoli qualificati FVtPL sono oggetto di valutazione al fair value o al costo
d) il costo non è mai utilizzato per la valutazione di tali strumenti
Vedi schemi a pagina 63 di questa dispensa
22) Nel calcolo dell’ammortamento secondo gli IAS/IFRS:
a) si deve tenere conto del fair value del bene ammortizzato
b) è possibile cambiare coefficiente di ammortamento nei limiti delle aliquote fiscali in vigore
c) si deve stimare la vita economica utile del bene
d) la base su cui calcolare l’ammortamento è il fair value del bene
Anche per gli IAS/IFRS si tratta di stimare la vita utile del
bene .
55
23) Nel calcolo del fondo svalutazione crediti:
a) le stime relative alla possibilità di realizzazione dei crediti sono compiute analiticamente
per alcuni crediti e per sintesi con riguardo ad altri
b) il valore fiscalmente ammesso può essere superato solo quando particolari condizioni lo
richiedano
c) il valore massimo è quello ammesso fiscalmente, al netto dell’accantonamento per i crediti
ceduti pro-soluto
d) è opportuno stanziare i coefficienti massimi fiscali, al fine di evitare la determinazione di utili
inesistenti
Spiegazione
Libro a pagina 323
Le soluzioni tecniche per applicare in concreto il criterio valutativo del presumibile realizzo dei
crediti sono costituite da due differenti metodologie :
1.la svalutazione analitica
2.la svalutazione forfettaria (per sintesi)
1. La prima di tipo analitico è basata sull’apprezzamento della qualità delle singole posizioni,
ossia sulla stima, saldo per saldo, del grado di affidabilità del debitore e,
corrispondentemente, dell’importo del previsto recupero del credito o, viceversa , della
presunta perdita, in relazione alla situazione di anomalia già manifestata o ragionevolmente
prevedibile.
Questa metodologia riguarda i crediti di dubbia esigibilità e i crediti inesigibili
E’ opportuno precisare che la svalutazione di un credito scadente oltre 12 mesi comporta
l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di interesse originario del credito stesso…
2. nel caso di crediti con scadenza entro l’esercizio che presentino evidenza di rischio di
riscossioni, poiché gli effetti economici connessi con l’attualizzazione sono scarsamente
rilevanti , non vi è ragione di applicare la metodologia dell’attualizzazione ed è possibile
rettificare direttamente il valore del credito per l’importo che si ritiene non riscuotibile.
In altre parole, negli altri casi si applica il metodo forfettario/per sintesi
24) Nel calcolo dell’impairment, secondo i principi IAS/IFRS:***
a) se il valore recuperabile del bene coincide con il fair value al netto dei costi di vendita, si
assume quest’ultimo valore ai fini dell’impairment
b) se il valore recuperabile del bene è maggiore del valor d’uso, si assume questo valore ai fini
dell’impairment
c) per l’avviamento e le altre attività a vita utile indefinita, la verifica di impairment deve
essere svolta annualmente
d) il valore contabile dei beni iscritti in bilancio è irrilevante ai fini della determinazione di un
eventuale impairment
Vedi pagina 36 di questa dispensa
56
Tema d’esame del 31 agosto 2016
1) Con riferimento alla normativa nazionale, il principio generale di prevalenza della sostanza sulla
forma:***
a) è stato introdotto per la prima volta tramite la riforma del 2015, in assenza di qualsivoglia
precedente prescrizione che ad esso faceva implicito riferimento
b) è stato esplicitamente introdotto per la prima volta tramite la riforma del 2015, in
presenza di una precedente prescrizione che ad esso faceva implicito riferimento
c) ad oggi non è previsto nel sistema di regolamentazione nazionale
d) è da sempre esplicitamente previsto nel sistema di regolamentazione nazionale
Domanda di tipo nozionistico.
2) Il principio di dissimmetria:***
a) sottende una disparità di trattamento tra utili e perdite
b) sottende una disparità di trattamento tra componenti di reddito ordinari e straordinari
c) non è previsto, nemmeno implicitamente, nel sistema di regolamentazione del bilancio
nazionale
d) sottende una disparità di trattamento tra entrate e uscite
Vedi pagina 11 di questa Dispensa.
3) Non rappresenta una deroga al principio di costanza dei criteri di valutazione:
a) il cambiamento dal metodo LIFO al metodo FIFO
b) il cambiamento dal criterio della percentuale di completamento al criterio della commessa
completata
c) il cambiamento dal criterio del costo al criterio del patrimonio netto
d) il cambiamento della vita utile di un cespite da 10 a 15 anni
Spiegazione:
Dal momento che il calcolo della vita utile di un bene è una sorta di stima, nel momento in
cui si accerta un valore diverso da quello stimato inizialmente, molto semplicemente si fa un
procedimento di rettifica ma questo NON rappresenta una DEROGA al PRINCIPIO di
COSTANZA dei criteri di valutazione . Non è una deroga perché il valore in questione è
una stima e quindi è soggetto a cambiamenti nel tempo.
4) La normativa nazionale e i principi contabili IAS/IFRS danno contenuto sostanzialmente analogo
a:
a) il principio generale di prudenza
b) il principio generale di realizzazione
c) il principio generale di continuità
d) il principio generale di competenza
Spiegazione
PRINCIPI GENERALI ITALIANI E IAS/IFRS hanno in comune :
1) Principio di Continuità dell’impresa nel tempo (Going Concern)
2) Valutazione separata di elementi eterogenei ricompresi nelle singole poste
3) Uniformità dei criteri di valutazione nel tempo
5) La riforma di cui al d.lgs. 139/2015 che ha modificato alcuni articoli del codice civile in materia
di bilancio:
a) ha introdotto la possibilità di valutare i lavori in corso su ordinazione in base al criterio della
percentuale di completamento
b) ha introdotto la possibilità di valutare le partecipazioni di controllo e collegamento in base al
criterio del patrimonio netto
57
c) ha introdotto la possibilità di valutare tutte le partecipazioni in base al criterio del patrimonio
netto ¨
d) ha introdotto il criterio del costo ammortizzato
Dal libro, pagina X (presentazione)
Le principali novità portate dal d.lgs. n. 139/2015 sulla formazione del bilancio in forma
ordinaria sono:
Per i principi di redazione e per le valutazioni
• L’inserimento nell’art. 2423 cod. civ. del principio della cd. “rilevanza” o materiality
• L’introduzione nei postulati del bilancio (art. 2424 cod. civ.) della “prevalenza della
sostanza sulla forma”; N.B. prevalenza della sostanza sulla forma nel 2424 era implicito. Lo
hanno reso Esplicito! Vedi domanda n° 1 del tema d’esame del 31 agosto 2016
• L’ammortamento dei costi di impianto e ampliamento e dell’avviamento in base alla vita
utile;
• Il divieto di capitalizzare i costi di ricerca e i costi di pubblicità;
• La valutazione dei crediti, dei debiti e dei titoli immobilizzati al costo ammortizzato;
• L’obbligo di iscrivere nel corpo del bilancio gli strumenti finanziari derivati e di valutarli a
fair value;
Per la rappresentazione dei valori e per gli schemi
2) Le azioni proprie sono classificate a diretta deduzione del patrimonio netto
3) È eliminata la sezione E del conto economico relativa a componenti straordinari di reddito; se
di entità o di incidenza eccezionali devono essere indicati nella nota integrativa ;
4) Sono introdotte alcune modifiche negli schemi dello stato patrimoniale e del conto
economico;
5) Sono eliminati i conti d’ordine, con corrispondente travaso delle relative informazioni nella
nota integrativa;
6) È resa obbligatoria la redazione del rendiconto finanziario.
Vedi pagina 6 di questa dispensa
6) Il principio contabile IAS 16 dedicato alla valutazione dei cespiti strumentali:***
a) impone il criterio del fair value
b) lascia una opzione tra il criterio del costo e un criterio alternativo riconducibile, in buona
sostanza, al fair value
c) impone il criterio del costo
d) impone il criterio del costo ammortizzato
Spiegazione
Dal libro , a pagina 585, 586, 587
Cespiti strumentali = immobilizzazioni materiali
Ias 16:
All’atto della prima rilevazione, ogni elemento di immobili impianti e macchinari è iscritto in
bilancio al costo sostenuto per la sua acquisizione; il costo originario comprende i costi iniziali di
acquisto o produzione, e i costi successivi per migliorie, sostituzioni e manutenzioni (benchmark
treatment)
Lo ias 16 definisce il costo come l’importo monetario, o l’equivalente, corrisposto , o il fair value
di altri corrispettivi pagati per acquisire la disponibilità dell’attività, al momento dell’acquisto o
della costruzione.
Per le valutazioni successive alla prima iscrizione contabile, il principio contabile IAS 16 prevede
due modelli di valutazione:
 Modello del costo = benchmark treatment
 Modello del valore rideterminato (rivalutato), in base al fair value  allowed alternative
treatment
58
7) Il principio contabile IAS 16 dedicato alla valutazione dei cespiti strumentali:***
a) impone un criterio di valutazione in buona sostanza riconducibile al fair value
b) impone il criterio di valutazione del costo storico
c) lascia una opzione che consente di scegliere tra un criterio di valutazione in buona
sostanza riconducibile al fair value e il criterio di valutazione del costo storico
d) impone il criterio di valutazione della percentuale di completamento
8) La normativa nazionale di bilancio prevede l'obbligo di iscrivere, al verificarsi di determinate
condizioni, una "riserva non distribuibile":
a) in caso di "deroga per incompatibilità con la clausola generale" e in caso di applicazione
del criterio di valutazione delle partecipazioni a patrimonio netto
b) esclusivamente in caso di "deroga per incompatibilità con la clausola generale"
c) esclusivamente in caso di applicazione del criterio di valutazione delle partecipazioni a
patrimonio netto
d) in caso di "deroga per incompatibilità con la clausola generale", in caso di applicazione del
criterio di valutazione delle partecipazioni a patrimonio netto e in caso di iscrizione in bilancio
di costi di impianto e ampliamento e di costi di ricerca e sviluppo
Spiegazione
*il primo caso della deroga per incompatibilità con la clausola generale riguarda le rivalutazioni
delle immobilizzazioni materiali (concetto rivisto e stravisto)
*plusvalenza / minusvalenza su partecipazione deve essere iscritta in una Riserva non
distribuibile
-metodo del Pn “integrale”
-metodo del Pn “parziale”
9) Lo schema civilistico di stato patrimoniale prevede:
a) 4 macroclassi all'attivo e 4 macroclassi nel passivo/netto
b) 3 macroclassi all'attivo e 3 macroclassi nel passivo/netto
c) 4 macroclassi all'attivo e 5 macroclassi nel passivo/netto
d) 5 macroclassi all'attivo e 4 macroclassi nel passivo/netto
qui non c’è niente da capire, così è.
10) Negli schemi di bilancio civilistici un ripristino di valore deve essere classificato:
a) nella voce A)5) di conto economico
b) in una posta di patrimonio netto
c) nella voce A)3) di conto economico
d) nella voce B)14) di conto economico
Spiegazione
Dal libro pagina 231 La ripresa di valore
L’art. 2426, n.3 cod. civ. impone che, qualora in esercizio successivo rispetto a quello in cui è
stata effettuata la svalutazione, siano venuti meno i motivi che avevano indotto a tale decisione è
obbligatorio procedere al rispristino del valore.
*Scopo della norma = la norma vuole che, anche in questa circostanza, sia rispettato il principio
della “rappresentazione veritiera e corretta…”, evitando, per politiche di bilancio, l’impropria
iscrizione di un minor valore di una immobilizzazione , che si riflette indirettamente sul valore
ammortizzabile, quindi sulla misura dell’ammortamento e del reddito d’esercizio.
*L’accertamento delle ragioni della ripresa del valore = l’accertamento se vi siano i
presupposti per una ripresa di valore deve essere effettuato con accuratezza ai fini di un serio e
ragionevole riscontro sull’effettiva possibilità di “cancellare” la precedente svalutazione per
effetto del venir meno delle cause che l’avevano provocata.
*L’ammontare della ripresa di valore = il ripristino di valore ha qualche limite massimo il
valore che il bene avrebbe avuto se la svalutazione non fosse stata effettuata. Il riferimento
59
quantitativo è perciò costituito dal valore storico del bene, dedotte le quote di ammortamento nel
periodo antecedente la svalutazione e successive, ricalcolato sulla base, non del valore svalutato,
ma del costo storico originario .
La Ripresa di valore è iscritta nel conto economico nella voce 5 “altri ricavi e proventi”
nell’ambito della macroclasse A)Valore della produzione
11) Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa:
a) la gestione operativa si compone di gestione caratteristica e gestione accessoria
b) la gestione operativa esclude sempre gli effetti legati alle operazioni di approvvigionamento
presso terzi di risorse finanziarie
c) la gestione operativa non riguarda gli ammortamenti dei cespiti strumentali
d) la gestione operativa si compone di gestione tipica e gestione accessoria
Cespiti strumentali appartengono alla Produzione quindi gli
ammortamenti fanno parte della gestione operativa.
12) In sede di calcolo del reddito imponibile, il sostenimento di costi di manutenzione che eccedono
di 200 il limite stabilito dalla normativa fiscale determina la necessità di effettuare:***
a) una variazione in diminuzione di 200 e il correlato stanziamento di imposte differite
b) una variazione in diminuzione di 200 e il correlato stanziamento di imposte anticipate
c) una variazione in aumento di 200 e il correlato stanziamento di imposte anticipate
d) una variazione in aumento di 200 e il correlato stanziamento di imposte differite
13) In quanto strumento di conoscenza, il bilancio:
a) rappresenta lo strumento attraverso il quale la Società risponde alle richieste informative
presentate dai Soci, durante l’esercizio, con richiesta scritta alla Società
b) rappresenta lo strumento attraverso il quale la Società risponde alle richieste informative
presentate dai Soci, durante l’Assemblea, con richiesta scritta o intervento orale in Assemblea
c) dà agli stakeholder una informativa comune di cui i Soci possono dibattere in Assemblea
d) viene presentato ai fini dell’accertamento dell’imponibile fiscale evidenziato nella
corrispondente riga di conto economico
Vedi pagina 9 di questa dispensa
14) In quanto strumento di comportamento, il bilancio:***
a) è informato alla necessità di controllare il comportamento dei manager che lo redigono
b) prevede deroghe all’impiego delle norme di legge quando ciò sia necessario per dare una
rappresentazione veritiera e corretta
c) può prevedere deroghe all’impiego dei principi contabili in casi eccezionali disciplinati dal
2423-bis
d) consente spazi di discrezionalità che il compilatore può utilizzare
pagina 19 di questa dispensa
15) Con riguardo al principio di prudenza:***
a) i ratei e risconti vanno conteggiati in base alla possibilità di reddito futuro
b) la determinazione dell’utile prescinde dal realizzo dei beni prodotti
c) le prestazioni di servizi devono essere ultimate perché gli stessi concorrano alla formazione del
reddito
d) le “perdite presunte” entrano a far parte del reddito d’esercizio quand’anche non ancora
realizzate
simile a domande sul principio di dissimmetria
Pagina 11 e pagina 57 di questa dispensa
60
16) Con riferimento ai principi IAS/IFRS:
a) essi antepongono la prudenza alla competenza
b) essi non prevedono l’utilizzo del costo storico quale criterio di valutazione delle poste di Stato
Patrimoniale, ma del fair value
c) l’emanazione di un nuovo principio da parte dello IASB comporta l’automatica applicazione
dello stesso nei paesi dell’Unione europea
d) essi possono essere utilizzati anche nelle imprese controllate da società che redigono il
bilancio in forza ad essi
17) Nella determinazione del ROE:
a) il reddito netto da utilizzare per la costruzione dell’indice è la somma di tutte le
componenti reddituali di competenza dell’esercizio
b) il reddito netto da utilizzare per la costruzione dell’indice è la media (tra l’esercizio di bilancio
e il precedente) della somma di tutte le componenti reddituali di competenza in ciascuno dei due
esercizi (di bilancio e precedente)
c) in caso di bilancio IASF/IFRS il reddito da assumere è quello identificato come OCI (Other
Comprehensive Income)
d) il capitale netto al denominatore dell’indice è determinato per differenza tra il Capitale
investito e le Riserve di utili e di capitale
Spiegazione:
Reddito Netto = somma di tutte le componenti reddituali di competenza dell’esercizio (niente da
ragionare)
Per ripassare  formula dell’equazione della redditività di impresa
𝑅𝑅𝑉𝑉
𝑅𝑅𝑅𝑅
𝑅𝑅𝑅𝑅 𝑂𝑓
𝐶𝐶𝑉𝑉
𝑅𝑅𝑉𝑉
=� +� − �∗ �∗ ′
𝐶𝐶𝑉𝑉
𝐶𝐶𝐶𝐶
𝐶𝐶𝐶𝐶 𝐶𝐶𝑉𝑉
𝐶𝐶𝑉𝑉 𝑅𝑅 𝑉𝑉
Rn/Cn = ROE
Ro/Ci = ROI
Of/Ct = costo medio del capitale di debito
Ct/Cn = rapporto di indebitamento
Rn/R’n = tasso di incidenza oneri e proventi straordinari e fiscali
Ro = reddito operativo
Ci = capitale investito
Ct = capitale di terzi
R’n= reddito al lordo di imposte e gestione straordinaria
Of = oneri finanziari
18) Con riferimento alla determinazione del ROI:
a) il reddito operativo tiene conto delle svalutazioni delle partecipazioni in società controllate ¨
b) il denominatore prevede di considerare il capitale netto come media di quello dell’esercizio e
del precedente
c) il valore del reddito operativo coincide – nella sostanza – con l’EBIDTA quando gli
ammortamenti sono calcolati secondo una corretta logica economica
d) un valore negativo del numeratore del ROI non necessariamente porta a determinare un
ROE negativo, a condizione che la società abbia componenti finanziari positivi netti
adeguati
Vedi formula domanda sopra
61
19) Nel rendiconto finanziario di cassa:@
a) minori sono gli accantonamenti per fondi rischi e minore è la variazione della cassa
b) la variazione di cassa non è condizionata dalle politiche di ammortamento praticate
dall’impresa
c) l’aumento dei crediti rispetto all’esercizio precedente fa aumentare l’utile e diminuire la cassa
d) l’aumento dei debiti rispetto all’esercizio precedente fa diminuire l’utile e aumentare la cassa
Pagina 22 - 23 di questa dispensa
20) Nella riclassificazione dello Stato Patrimoniale secondo il “criterio della pertinenza gestionale”
o “criterio funzionale”:
a) la PFN (posizione finanziaria netta) è espressa dalle passività finanziarie al netto dei crediti
b) il capitale investito netto della gestione caratteristica è determinato al netto del TFR e dei
fondi rischi e oneri
c) il CCN è assunto al lordo di tutte le componenti a breve termine
d) le attività nette extra caratteristiche vanno poste al netto della PFN (posizione finanziaria netta)
Spiegazione:
Gestione Caratteristica (criterio gestionale)
CCN OPERATIVO
Capitale investito netto = CCN + Attivo
Immobilizzato netto + attività nette
extra-caratteristiche
P.F.N
Attività
immobilizzate nette
Capitale Netto
Attività nette extracaratteristiche
CCN Operativo =
+C)I.Rimanenze
+C)II Crediti Attivo Circolante [entro l’esercizio e oltre l’esercizio] [Crediti COMMERCIALI]
- B) del Passivo di Stato patrimoniale (Fondi riconducibili al ciclo di Gestione Tipico)
2)fondo imposte
4) altri fondi
- D) Debiti del Passivo di Stato Patrimoniale del BREVE TERMINE [Debiti COMMERCIALI]
6) acconti
7)debiti vs fornitori
12) debiti tributari che appartengono alla gestione tipica = derivano da imposte sulla gestione
tipica
13) debiti vs istituto di previdenza e di sicurezza sociale , legato ai lavoratori che appartengono
alla gestione tipica
-E)Ratei e Risconti passivi del passivo di stato patrimoniale
Attivo Immobilizzato Netto=
+ B)I. Immobilizzazioni Immateriali
+ B)II. Immobilizzazioni Materiali (tranne beni NON STRUMENTALI)
+ B)III. Immobilizzazioni Finanziarie
- B)2) fondo imposte [Contenzioso Fiscale (a lungo termine) ≠ in corso di definizione = si
concluderà a breve]
- C) TFR passività a lungo termine legato alle Risorse Umane (gestione caratteristica)
62
Attività Nette Extra-caratteristiche =
Tutti quei beni Non Strumentali
+ B)II. 1) Terreni e fabbricati = che non appartengono alla gestione caratteristica
+ C)III.4) partecipazioni Non Strategiche, speculative , si detengono per fare trading , No core
business
- Tutte le relative voci che richiamano a passività di attività extra - caratteristiche
Posizione Finanziaria Netta =
+ D) del passivo di stato patrimoniale (obbligazioni, debiti vs banche, che sono debiti a Lungo
Termine)
- C)IV di Attivo di Stato patrimoniale = Disponibilità Liquide
-D) risconti attivi  attività di Leasing di tipo finanziario
Patrimonio netto o Capitale netto
+A) stato patrimoniale attivo, Crediti vs soci (decimi già richiamati)
+ Passivo di stato patrimoniale
A) Patrimonio Netto
21) Nella valutazione degli strumenti finanziari secondo gli IAS/IFRS:
a) gli strumenti qualificati come FVtPL vanno iscritti al fair value o al costo (e le relative
variazioni imputate ad OCI)
b) gli strumenti qualificati come “Loans and Receivables” vanno iscritti al fair value ¨
c) gli strumenti qualificati come “Held to maturity” vanno iscritti al costo ammortizzato (se
detenuti fino alla scadenza)
d) il fair value è sempre utilizzato per la valutazione di tali strumenti
Spiegazione:
Titoli e strumenti finanziari derivati per gli Ias/Ifrs
Attività
1. Financial Assets at Fair Value Through
P/L
2. Held to Maturity
Passività
1. Financial Liabilities at Fair Value Through
P/L
5.Financial liabilities at amortized cost (other
liabilities)
3. Loans and Receivables
4. Avaiable For Sale
1.FVtPL = strumenti acquistati per trarre beneficio dalla fluttuazioni di breve termine del loro
valore e gli strumenti finanziari derivati non di copertura.
2.Held To Maturity = attività finanziarie con flussi certi o determinabili e con scadenza
prefissata (non azioni) che l’impresa ha la volontà e la capacità di mantenere fino alla scadenza
(ad eccezione di quelle che alla rilevazione iniziale sono state designate in altre categorie
training rule)
3. Loans & Receivales = comprende attività finanziarie con proventi fissi o determinabili che
non sono quotate in un mercato attivo . Ad esempio crediti e finanziamenti originati
dall’impresa.
4. Avaiables for Sale = comprende tutte le attività finanziarie non classificabili tra le precedenti
categorie
63
5.Coprende tutte le passività finanziarie (ad eccezione di quelle Held for trading da contabilizzare
al fair value con impatti sul P/L)
Trattamento Contabile di ciascuna Categoria
Fair Value con Variazione in
Conto Economico
Fair Value con Variazione a
Stato Patrimoniale
AMORTIZED COST
Attivo
Financial assets at fair value
through P/L
Passivo
Financial liabilities at fair
value through P/L
Avaiable for Sale (riserva di
patrimonio netto = OCI)
Held to Maturity (I risultati
positive/negative del processo
di valutazione a Conto
Economico)
Loans and Receivables
Financial liabilities at
Amortized Cost (other
liabilities)
22) Nel calcolo dell’ammortamento ai fini del bilancio redatto alla luce del codice civile:
a) si deve tenere conto del valore di mercato del bene ammortizzato
b) è possibile cambiare coefficiente di ammortamento a condizione che non si superino i limiti
delle aliquote fiscali in vigore
c) la vita economica residua utile del bene deve essere stimata al momento dell’acquisizione
di un bene e alla conclusione di ogni esercizio successivo
d) sono ammessi soltanto piani di ammortamento a quote costanti
23) Nella valutazione di una partecipazione con il metodo del patrimonio netto, nel bilancio redatto
secondo il codice civile:
a) le stime relative alla possibilità di realizzazione della partecipazione esprimono il massimo
valore a cui iscrivere la stessa
b) l’ammortamento del maggior costo e dell’avviamento della partecipata sono deducibili
fiscalmente nella partecipante se la partecipazione non è caratterizzata dal regime PEX
c) l’ammortamento del maggior costo e dell’avviamento della partecipata non sono
deducibili fiscalmente nella partecipante indipendentemente dal fatto che la partecipata
segua o meno il regime PEX
d) ai fini della deducibilità (nella partecipante) dell’ammortamento del maggior costo e
dell’avviamento della partecipata si devono considerare le aliquote fiscali
Spiegazione:
l’ammortamento del maggior costo e dell’avviamento servono per rettificare il valore della
partecipazione  non concorrono alla formazione del reddito ante imposte
24) Nella valutazione a costo di una partecipazione immobilizzata, nel bilancio redatto secondo il
codice civile:
a) se il valore del patrimonio netto della partecipata diminuisce al di sotto del costo, si assume il
patrimonio netto quale valore di bilancio
b) se il valore recuperabile della partecipazione è maggiore del valore di costo, è possibile
iscrivere la partecipazione fino al valore recuperabile
c) il valore di costo viene svalutato in presenza di perdite durevoli
d) il valore contabile della partecipazione viene ridotto in ciascun anno in misura pari
all’ammortamento del maggior costo (legato a maggior valore impianti e avviamento) rispetto al
patrimonio netto della partecipata
64
Spiegazione:
a) Non ha senso.
b) Con impairment test si fa confronto tra valore recuperabile e valore contabile e si iscrive in
bilancio il minore dei due.
d) di solito il costo della partecipazione viene rettificato con l’ammortamento del maggior costo
(valore impianti, avviamento) (troppo generico “valore contabile”)
65
Tema d’esame del 19 gennaio 2017
1) Ai fini della redazione dello stato patrimoniale riclassificato per pertinenza gestionale, il fondo
svalutazione crediti commerciali è:
a) un fondo rischi e oneri da classificare a riduzione dell’attivo immobilizzato
b) un fondo rettificativo da classificare a riduzione nel CCN operativo
c) un fondo rischi e oneri da classificare nella posizione finanziaria netta
d) un fondo rettificativo da classificare a riduzione dell’attivo immobilizzato
Vedi pagina 62 di questa dispensa
2) Le manutenzioni e riparazioni di beni ammortizzabili:
a) determinano imposte anticipate quando il loro ammontare è eccedente quello (5%)
deducibile nell’esercizio
b) non determinano alcuna necessità di conteggio di imposte anticipate e differite perché la
quota non deducibile nell’esercizio viene ammortizzata negli esercizi futuri con le aliquote
ordinarie
c) determinano imposte differite quando sono capitalizzate a stato patrimoniale in aumento
del valore dei beni cui si riferiscono
d) determinano imposte anticipate solo quando sono rappresentate da compensi periodici
dovuti contrattualmente a terzi
Spiegazione:
Da schema
2)Spese di Manutenzione
*Deducibili nel limite del 5% del valore complessivo di tutti i beni materiali ammortizzabili che
risultano iscritti.
L’eccedenza è deducibile in quote costanti nei 5 anni successivi
Costo sostenuto per
manutenzione del/i
beni
Detrazione fiscale
(5% del valore del
bene/i)
= ∆⁺ Aumentativa
1° anno ∆⁺ = valore dell’eccedenza
2° anno ∆‾ = 1/5 del valore dell’eccedenza
3° anno ∆‾ =1/5 del valore dell’eccedenza
4° anno ∆‾ =1/5 del valore dell’eccedenza
5° anno ∆‾ = 1/5 del valore dell’eccedenza
3) Secondo i principi contabili nazionali, il metodo LIFO a scatti disciplinato dal TUIR:
a) può essere utilizzato in bilancio per il calcolo del costo delle rimanenze di beni
fungibili
b) non può essere applicato
c) può essere utilizzato in bilancio per il calcolo del costo delle rimanenze di beni non
fungibili
d) coincide sempre con il valore di sostituzione
Vedi pagina 26 - 27 di questa dispensa
66
4) La società Gamma produce matite. Il costo di produzione delle rimanenze finali di matite è pari
500; il costo di produzione maggiorato delle spese generali è pari a 600; il valore di sostituzione è
pari a 550; il valore di realizzazione sul mercato è pari a 475. In bilancio è corretto iscrivere:
a) 475, pari al valore di realizzazione sul mercato
b) 500, pari al costo di produzione
c) 550, pari al valore di sostituzione
d) 600, pari al costo di produzione maggiorato delle spese generali
per quanto riguarda le rimanenze di prodotti finiti il punto di riferimento per il confronto con
il costo è sempre il valore di realizzazione sul mercato.
5) Il Capitale Operativo Investito Netto (COIN):
a) è ridotto dell'importo dei debiti finanziari e non comprende le disponibilità liquide
b) è ridotto dell'importo dei debiti operativi e comprende le disponibilità liquide
c) corrisponde al totale degli elementi patrimoniali attivi ¨
d) è ridotto dell'importo dei debiti operativi e non comprende le disponibilità liquide
Spiegazione:
il COIN è un altro modo per dire CCN operativo e cioè capitale circolante netto operativo. Si
rimanda a pagina 40 di questa dispensa
6) Il criterio di valutazione delle partecipazioni "a patrimonio netto":
a) deve essere utilizzato per le partecipazioni immobilizzate di controllo o collegamento
b) può essere utilizzato per le partecipazioni immobilizzate di controllo o collegamento
c) può essere utilizzato per tutte le partecipazioni di controllo o collegamento
d) deve essere utilizzato per tutte le partecipazioni immobilizzate
l’uso del criterio di valutazione a patrimonio netto va usato con le partecipazioni di controllo
o di collegamento ma non esclude l’uso per queste ultime del criterio del costo. Quindi è
corretta la formula “può essere utilizzato per le…”
7) In caso di applicazione del metodo della percentuale di completamento, il valore assegnato alle
rimanenze di lavori in corso su ordinazione è desunto moltiplicando:
a) il margine complessivo per la percentuale di completamento dei lavori raggiunta al
termine dell’esercizio
b) il margine complessivo per la percentuale di completamento dei lavori raggiunta all’inizio
dell’esercizio
c) il corrispettivo atteso per la percentuale di completamento dei lavori raggiunta al
termine dell’esercizio
d) la differenza fra ricavi attesi e costi già sostenuti per la percentuale di completamento dei
lavori raggiunta all’inizio dell’esercizio
Spiegazione
esempio es. 1 a pagina 81 del libro II degli esercizi
percentuale di completamento =
𝑐𝑐𝑅𝑅𝑠𝑣𝑣𝑣𝑣 𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑢𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣 𝑣𝑣𝑣𝑣𝑐𝑐𝑐𝑐 ′ 𝑐𝑐𝑣𝑣𝑣𝑣𝑅𝑅 𝑣𝑣𝑣𝑣 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑝𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑧𝑐𝑐
𝐶𝐶𝑅𝑅𝑠𝑣𝑣𝑣𝑣 𝑣𝑣𝑅𝑅𝑣𝑣𝑐𝑐𝑐𝑐𝑣𝑣 𝑝𝑣𝑣𝑐𝑐 𝑐𝑐 ′ 𝑣𝑣𝑐𝑐𝑝𝑐𝑐𝑣𝑣𝑠𝑐𝑐
percentuale di completamento * corrispettivo atteso
Stima delle percentuali
%completamento al 31.12.20x3 80/200 = 40%
%completamento al 31.12.20x4 140/200 = 70%
%completamento al 31.12.20x5 200/200 = 100%
67
8) Nell’utilizzo del metodo del costo ammortizzato per la valutazione dei crediti e/o dei debiti:***
a) il tasso di interesse effettivo equivale al tasso corrente di mercato in forza al quale si
attualizzano i valori a scadenza dei crediti e/o dei debiti
b) il valore di prima iscrizione di un credito e/o debito equivale a quello a scadenza
c) il valore da ammortizzare dà luogo esclusivamente a componenti di reddito negativi
iscritti in conto economico
d) il tasso che rende nullo il valore attuale, all’epoca della valutazione, del cash flow
complessivo del credito o del debito, è il tasso di interesse effettivo
Vedi pagina 47-48 di questa dispensa
9) La rotazione del magazzino:
a) diminuisce all’aumentare della durata media dei crediti commerciali
b) aumenta all’aumentare della durata media dei debiti commerciali
c) quando aumenta, determina un incremento della rotazione del capitale circolante
d) non ha alcuna incidenza sulla rotazione del capitale investito
Vedi pagina 25 – 26 di questa dispensa
Dal libro “L’interpretazione e l’analisi di bilancio”
Pagina 55
Il secondo fattore V/Cigc = ricavi di vendita/capitale investito relativo alla gestione caratteristica
Indica la rotazione del capitale investito di gestione caratteristica in quanto esso indica il numero
delle volte che questo capitale gura nell’unità di tempo per effetto dei ricavi di vendita. E’ quindi un
indicatore di attività sul quale convergono molteplici condizioni “interne” ed “esterne”: prezzi,
volumi, efficienza interna ed esterna, e così via. Necessita, anche in questo caso, una interpretazione
approfondita che, se nel caso, rielabori i suoi elementi componenti. Rileva, in particolare, l’analisi
del componente rotazione dell’attivo corrente di gestione caratteristica poiché gli investimenti
compresi fra le attività correnti, esprimendo cicli operativi di breve durata, “presentando un maggior
grado di controllabilità e quindi un maggior argine di manovra al fine di migliorare il “tournover” del
capitale”.
L’indice di rotazione dell’attivo corrente di gestione caratteristica è così calcolato:
𝑅𝑅𝑂𝑇𝐴𝑐𝑐𝑔𝑐𝑐 = 𝑉𝑉/𝐴𝐴𝑐𝑐𝑔𝑐𝑐 (1)
Dove V = ricavi di vendita
Acgc = attivo corrente di gestione caratteristica (Attivo di CCN operativo)
Il quoziente esprime la velocità di ritorno in forma liquida, in forza delle vendite di periodo, del
capitale circolante lordo impiegato nella gestione caratteristica
Tale quoziente può essere a sua volta approfondito mediante l’analisi dell’indice di rotazione dei
crediti commerciali e dell’indice di rotazione del magazzino
Indice di rotazione dei crediti commerciali=
Ricavi di vendita / crediti commerciali netti medi
Indice di rotazione del magazzino=
Costo del venduto / valore medio delle giacenze di magazzino
(Nello specifico si rimanda a pagina 21 per la visione grafica)
L’indice di rotazione del magazzino esprime la velocità di rigiro delle giacenze di magazzino e
cioè il numero di volte in cui esse si rinnovano nell’unità di tempo (di norma l’esercizio); mutatis
mutandis , la medesima informazione è espressa dall’indice di rotazione dei crediti commerciali
68
Ad integrazione delle informazioni attinenti il capitale circolante lordo, poi , può essere calcolato
l’indice di rotazione dei debiti commerciali, costruito rapportando il valore degli acquisti effettuati
con pagamento dilazionato e i debiti commerciali medi :
𝑅𝑅𝑂𝑇𝐷𝑣𝑣𝑏 =
𝐴𝑐𝑐𝑞
𝐷𝑣𝑣𝑏
Acq = acquisti effettuati “a debito”
Deb = debiti commerciali
Di nuovo, l’indice esprime il numero di volte in cui i debiti commerciali mediamente di rinnovano
nell’arco dell’esercizio
Conclusioni : l’indice di rotazione del magazzino è direttamente proporzionale al RotAcgc (1)
10) Nello stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio finanziario:
a) le rimanenze sono esposte nell’ambito del capitale circolante operativo
b) le passività a breve vengono portate in riduzione alle liquidità differite
c) il capitale circolante netto è espresso dall’eccedenza delle passività consolidate e del
capitale netto rispetto all’attivo immobilizzato
d)il capitale netto è incrementato dei fondi alle spese future
Si veda pagina 62 di questa dispensa lo schema arancione.
11) Nello schema di stato patrimoniale riclassificato secondo il criterio della pertinenza gestionale:
a) è prevista l’esposizione del capitale circolante netto finanziario
b) le attività nette extra-caratteristiche comprendono le attività fisse e circolanti di
gestione
extra-tipica (titoli, investimenti immobiliari)
c) la posizione finanziaria netta coincide con i debiti finanziari
d) il capitale netto è diminuito dei fondi rischi e oneri
Vedi pagina 62 di questa dispensa
12) Ai fini del calcolo delle imposte differite e anticipate:
a) le differenze temporanee (tra componenti di competenza economica e fiscale) dànno
sempre luogo a imposte anticipate e/o differite
b) le imposte anticipate calcolate nell’esercizio “x” non devono tenere conto, nei successivi
esercizi, del variare delle previsioni in ordine alle differenze (tra componenti di competenza
economica e fiscale) che potranno essere effettivamente annullate
c) l’aliquota di calcolo è quella in vigore nell’esercizio in cui sono determinate la prima volta
le differenze temporanee (tra componenti di competenza economica e fiscale)
d) i componenti di negativi deducibili ai fini fiscali in esercizi antecedenti a quelli in cui
saranno iscritti in bilancio possono dare luogo a differimento di tassazione
-
Spiegazione
Differenze Temporanee
• spostamenti di componenti positivi e negativi del reddito imponibile e quindi di
tassazione tra esercizi diversi
• si producono quando sussistono diversità tra le norme civilistiche e fiscali
relativamente a :
norme di valutazione
competenza di ricavi e costi
• determinazione di DIFFERIMENTO o ANTICIPO di TASSAZIONE
69
•
•
•
•
Differimento di tassazione
Componenti positivi tassabili in esercizi successivi a quelli in cui sono iscritti in bilancio es.
Plusvalenze
Componenti negativi deducibili ai fini fiscali in esercizi antecedenti a quelli in cui saranno
iscritti in bilancio
Anticipo di Tassazione
Componenti negativi deducibili ai fini fiscali in esercizi successivi a quelli della loro
iscrizione in bilancio es. spese di manutenzione
Componenti positivi tassabili in esercizi precedenti a quelli in cui sono iscritti in bilancio
Parte II: solo per gli studenti che NON hanno superato la prova intermedia
13) La quota a breve termine, ossia con scadenza entro dodici mesi, di un credito di natura
finanziaria a lunga scadenza trova iscrizione:
a) nella macroclasse C) del conto economico
b) nella macroclasse C) dello stato patrimoniale attivo
c) nella macroclasse B) dello stato patrimoniale attivo
d) nella macroclasse B) dello stato patrimoniale passivo
Spiegazione
Anche se dice “quota a breve termine” per la determinazione della macroclasse giusta è importante
vedere la natura del credito ossia “credito di natura finanziaria a lunga scadenza”
14) Il rispetto del principio di "competenza prudenziale" disciplinato dall’art. 2423-bis c.c. prevede
che in bilancio trovino iscrizione:***
a) ricavi realizzati, costi svaniti e perdite presunte
b) ricavi realizzati, costi svaniti e utili presunti
c) perdite presunte se superiori ai ricavi realizzati
d) ricavi realizzati, costi correlati, costi svaniti e perdite presunte
Spiegazione
Da “I principi generali di Redazione del bilancio di esercizio”
5)adozione combinata dei principi di Realizzazione dei ricavi e di correlazione dei costi, corretti da
quello di prudenza
*utili/perdite “realizzati” (principio di realizzazione riferito a valori differenziali) Ricavi realizzati –
costi correlati – costi svaniti
Costi di competenza
-fattori impiegati per la produzione di beni e servizi ceduti Costi Correlati
-fattori non più impiegabili Costi Svaniti
*perdite presunte (per il principio di prudenza) Ricavi Attesi – Costi Correlati
15) Nel bilancio Ias/Ifrs, le plusvalenze straordinarie derivanti dalla cessione di un immobile non
strumentale:***
a) trovano iscrizione soltanto nella sezione “comprehensive income”, cioè “sotto” l’utile di
esercizio
b) trovano iscrizione fra l’EBITDA e l’EBIT
c) trovano iscrizione nella sezione dei componenti straordinari
d) trovano iscrizione prima dell’EBITDA
Domanda già vista , si veda pagina 22 - 23 di questa dispensa
16) La rivalutazione monetaria:
a) deve essere prevista dalla legge e può essere sia obbligatoria, sia facoltativa
70
b) può essere prevista dalla legge ed è sempre obbligatoria
c) deve essere prevista dalla legge ed è sempre obbligatoria
d) può non essere prevista per legge ed è facoltativa
domanda già vista si veda pagina 10 e 11 di questa dispensa
17) Se il redattore del bilancio sovrastima il valore delle rimanenze finali maggiorandone
artificiosamente il valore di costo e comportando di conseguenza un incremento del risultato netto, il
redattore del bilancio sta violando:
a) il principio di veridicità e correttezza
b) il principio di chiarezza
c) il principio di rilevanza
d) il principio del going concern
71
CLAUSOLA
GENERALE
3)CORRETTEZZA
1)CHIAREZZA, Il bilancio deve
essere Comprensibile a tutti i
soggetti interessati alla
gestione dell’impresa e
Trasparente nel processo di
formazione sostanziale e di
rappresentazione formale;
riguarda S.P, C.E., Rendiconto
Finanziario e Nota Integrativa.
2)VERIDICITA’
*aspetto sostanziale =affidabilità
delle informazioni trasmesse
*aspetto formale =
determinazione delle quantità
oggettive, stimate e congetturate
*Coerenza dei dati con cui la
situazione effettiva
dell’impresa
*applicazione di criteri
valutativi tecnicamente
corretti principi contabili
generalmente accettati
*comunicazione dei dati in
modo non deviante né
ingannevole
*esposizione dati secondo una
sequenza logica
*divieto di compenso e
raggruppamento di voci
Chiarezza – rappresentazione Veritiera e Corretta sono
generalmente Sovraordinate rispetto alle specifiche
disposizioni che seguono :
N.N. adattamento delle voci,
introduzione di poste
aggiuntive
salvo il caso in cui il rispetto degli obblighi in tema di
valutazione, presentazione e informazione siano irrilevanti ai
fini della chiarezza e della rappresentazione veritiera e corretta
 Introduzione del Principio di Rilevanza , nuovo 4°
comma
La sovraordinazione :
*e dichiarata nel 2423 III comma, obbligo di fornire
informazioni complementari necessarie alla rappresentazione
veritiera e corretta se le informazioni richieste dagli artt. 2424
– 2425 2425 ter – 2427 – 2427 bis NON SONO SUFFICIENTI
*è resa più forte dal 2423 V comma. Deroga obbligatoria in
casi eccezionali se c’è conflitto tra Clausola Generale e Norma
Specifica in tema di Strutture di Conti e Valutazioni
18) Nei bilanci redatti secondo i principi Ias/Ifrs:
a) il fair value può essere sostituito dal costo storico se ricorrono casi eccezionali
b) la variazione di un valore patrimoniale (es.: strumenti finanziari valutati AFS) può essere
iscritta indifferentemente a conto economico o nel comprehensive income
c) il fair value può essere calcolato secondo tecniche differenti a seconda delle poste a
cui si riferisce
d) la variazione di un valore patrimoniale (es.: strumenti finanziari valutati AFS) viene
sempre iscritta nel conto economico se positiva
le altre tre sono sbagliate.
72
19) Nell’inventario fisico effettuato al termine dell’esercizio si trovano i seguenti beni: prodotto A al
costo di 50 e con presumibile realizzo di 40; prodotto B al costo d’acquisto di 40 e presumibile
realizzo di 47; prodotto C al costo d’acquisto di 30 e presumibile realizzo di 33. Nel rispetto dei
principi generali di redazione, le rimanenze trovano iscrizione in bilancio a:
a) 120
b) 130
c) 110
d) nessuno dei valori indicati nelle altre risposte
Spiegazione
40 + 40 + 30 = 110
20) Un acconto versato ad un fornitore per l’acquisto di un impianto che deve ancora essere
ricevuto, nel bilancio redatto secondo il codice civile:
a) è portato in riduzione dei debiti verso lo stesso fornitore
b) è iscritto fra le immobilizzazioni immateriali perché l’impianto non è ancora stato
consegnato
c) è iscritto nella posta B.II.5 dello Stato patrimoniale
d) non trova rappresentazione in bilancio perché fino alla consegna l’acquisizione non è
realizzata
21) Un ammanco di cassa nel bilancio redatto secondo la normativa italiana:
a) è iscritto in diminuzione del capitale netto (macroclasse A del passivo)
b) è iscritto fra gli oneri finanziari (C17)
c) è iscritto nella posta B.14 di conto economico
d) è iscritto nelle svalutazioni (macroclasse D)
Spiegazione :
Essendo un ammanco di casa un qualcosa di generico e non specifico , si può attribuire
tranquillamente alla posta B.14 di conto economico (oneri diversi di gestione)
22) Ai fini della classificazione dell’attivo nel Bilancio redatto secondo gli IAS/IFRS
a) le attività correnti sono solo di natura operativa
b) le attività non correnti sono solo di natura finanziaria
c) le attività operative non correnti sono assunte al netto delle relative passività non correnti
d) le attività correnti finanziarie comprendono anche quelle possedute per essere
negoziate
Vedi pagina 39 di questa dispensa
23) L’ammortamento di un bene rivalutato in base all’art. 2423, 5° comma:
a) viene portato integralmente ad incremento della riserva di rivalutazione
b) rende disponibile la riserva di rivalutazione per un ammontare pari all’ammortamento
stesso
c) rende disponibile la riserva di rivalutazione solo al momento della vendita del bene
d) viene conteggiato, ai fini del computo della riserva che si rende disponibile, per la
differenza fra l’intero suo ammontare e l’ammortamento quale sarebbe stato
precedentemente alla rivalutazione
73
Spiegazione
Dati che ci sono in un esercizio sulla clausola generale
* analisi al 31.12.2016 e al 31.12.2017
*immobilizzazione materiale iscritta dal 2014 in stato patrimoniale
Pagata 50.000 euro costo storico
*aliquota ammortamento 5%
*fondo ammortamento maturato al 31.12.2016 = 7.500euro
*cambiamento destinazione economica = valore d’uso al lordo degli ammortamenti = 75.000 euro
con ammortamento all’8%
Ricorda = PRESUPPOSTI RIVALUTAZIONE
a) Caso Eccezionale (variazione della destinazione economica del bene)
b) Si verifica un’incompatibilità del principio del costo con la clausola generale (valore d’uso di
mercato > valore di costo)
Stato patrimoniale al 31.12.2016
Attivo
B)II.1)Terreni e Fabbricati
Valore lordo fabbricato 50.000
Fondo ammortamento 7.500
= Valore netto fabbricato 42.500
Fondo ammortamento = [Costo storico 50.000 * 5%]* 3 esercizi (2014, 2015, 2016)
 Gli eventuali utili derivanti dalla Deroga devono essere iscritti in una riserva non distribuibile se
non in misura corrispondente al valore recuperato
Stato patrimoniale al 31.12.2017
Attivo
B)II.1) Terreni e Fabbricati
Valore lordo fabbricato 75.000
-Fondo ammortamento 13.500
= Valore netto fabbricato 61.500
Fondo ammortamento = Fondo ammortamento dal 2014 al 2016 + [8%*75.000]
75.000 – 50.000 = 25.000 eccedenza = Riserva Ex Deroga
Passivo
A) VI. Altre riserve, distintamente indicate
Riserva Ex Deroga 25.000
*quota non distribuibile 23.000 (parte della rivalutazione che si deve ammortizzare)
*quota distribuibile 2.000 (=8% di 25.000 = quota di parte della Rivalutazione già ammortizzata
)
E così finché tutta la riserva non distribuibile diventa zero.
74
24) L’eliminazione della Macroclasse relativa ai componenti straordinari di reddito, in conto
economico, stabilita dal D. Lgs 139/2015, determina:
a) l’iscrizione di tali componenti nella Macroclasse D
b) l’iscrizione degli stessi nella Macroclasse C
c) l’iscrizione degli stessi nelle diverse Macroclassi di conto economico a cui si riferiscono
per natura
c) la necessità di indicare gli stessi sotto la riga, nei conti d’ordine
Vedi pagina 58 di questa dispensa.
Dal libro a pagina 135
L’art. 2425 cod. civ. non prevede, infatti, alcuna area del conto economico destinata ad accogliere
le componenti reddituali di natura straordinaria (avuto riguardo , ad esempio, alla loro episodicità,
al loro carattere non ricorrente, all’eccezionalità degli importi o, ancora , alla non afferenza
all’attività tipica).Nel modello di conto economico previsto dal legislatore tutti i valori di costo e
di ricavo vanno allocati all’area di loro pertinenza a prescindere da qualsivoglia altra valutazione
in ordine a una loro presunta natura di componenti reddituali straordinarie .
75
Tema d’esame del 6 febbraio 2017
1) La continuità di impiego dei criteri di valutazione delle poste di bilancio, nel bilancio redatto
secondo la normativa italiana:***
a) può essere derogata in casi eccezionali, di cui si deve dare evidenza nella nota integrativa
b) può essere sempre derogata a condizione che si mostri in nota integrativa l’effetto contabile
delle variazioni dei criteri
c) è obbligatoria solo se l’impresa non entra a far parte di un nuovo gruppo
d) è obbligatoria a meno che l’impresa non decida di cambiare il software di supporto al
proprio sistema informativo-contabile
Vedi pagina 38 di questa Dispensa
2) Nella riclassificazione dello Stato patrimoniale secondo il criterio di pertinenza gestionale:***
a) i crediti commerciali compaiono sempre nell’Attivo Immobilizzato Netto
b) le liquidità immediate si portano sempre a detrazione della Posizione Finanziaria
Netta (PFN)
c) i fondi rischi e oneri si portano sempre a detrazione dell’Attivo Immobilizzato Netto
d) i terreni compaiono sempre tra le Attività Extra Gestione Caratteristica
Vedi pagina 62 di questa Dispensa
3) Il principio di dissimmetria si riferisce a:
a) un trattamento asimmetrico tra principi nazionali e principi internazionali Ias/Ifrs
b) un trattamento asimmetrico tra normativa civilistica e normativa fiscale
c) un trattamento asimmetrico tra utili sperati e perdite presunte
d) un trattamento asimmetrico tra stato patrimoniale e conto economico
Vedi pagina 11 e pagina 57 di questa Dispensa
4) Il bilancio è “strumento di comportamento” in quanto:***
a) è frutto del comportamento del redattore del bilancio
b) tanti sono i possibili comportamenti da parte degli stakeholder
c) consente di giudicare il comportamento di coloro che hanno gestito l’impresa
d) possono essere utilizzati dal compilatore spazi di discrezionalità entro i limiti della
normativa
Domanda già trattata, vedi pagina 3 - 4 di questa Dispensa
5) Con riguardo alla determinazione del reddito imponibile di una società che redige il bilancio ai
sensi della normativa nazionale:
a) un componente negativo di reddito può essere dedotto se (e solo se) determina una variazione
in aumento del reddito ante imposte di bilancio
b) un componente negativo di reddito può essere dedotto se (e solo se) è imputato in
conto economico nell'esercizio o in un esercizio precedente
c) un componente negativo di reddito può essere dedotto se (e solo se) è imputato in conto
economico nell'esercizio
d) un componente negativo di reddito può essere dedotto se è portato in diminuzione diretta
del valore del patrimonio netto
Spiegazione:
76
“in conto economico nell’esercizio o in un esercizio precedente” perché fa riferimento al
differimento di tassazione
6) In caso di applicazione della c.d. deroga per casi eccezionali ex art. 2423 c.c., gli amministratori
della società devono:
a) convocare l’assemblea dei soci
b) evitare di distribuire dividendi verso soci per la quota non ammortizzata dell’utile di esercizio
c) rilevare un fondo per rischi ed oneri in misura corrispondente all’importo della rivalutazione
eventualmente apportata
d) motivare l’adozione ed i relativi effetti nella nota integrativa
E’ la risposta che ha più senso.
7) Nello schema di Conto economico ex art. 2425 c.c., le perdite su crediti commerciali (per quanto
eccede la quota già accantonata a svalutazione) trovano allocazione nella posta:
a) B)10) Costi della produzione - Ammortamenti e svalutazioni
b) D)19) Rettifiche di valore di attività e passività finanziarie - Svalutazioni
c) nessuna delle poste indicate nelle altre risposte
d) B)14) Costi della produzione - Oneri diversi di gestione
Spiegazione:
Dal Libro a pagina 325
Le situazioni che si possono presentare contabilmente per le svalutazioni sono le seguenti :
• le svalutazioni di crediti a breve termine sono iscritte nel conto economico , voce B.10, d)
“svalutazioni dei crediti compresi nell’attivo circolante e delle disponibilità liquide”
• le svalutazioni di crediti a medio e lungo termine sono iscritte nel conto economico, voce
D.19, b) “svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni”
• le perdite subite su crediti inesigibili per la parte eccedente l’importo svalutato sono iscritte
nel conto economico, voce B.14, “oneri di gestione”.
Nel caso in cui siano venute meno le cause che avevano indotto a svalutare il credito , in
tutto o in parte, per una migliorata solvibilità del debitore , richiamato il principio contabile
OIC 15 , si deve procedere allo storno della svalutazione del credito in misura tale per cui il
suo valore non sia superiore a quello che sarebbe stato se la svalutazione non fosse stata
effettuata ; lo storno è iscritto nella voce D.18, b) del conto economico “rivalutazione di
immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni”
8) In data 31/12/2016 la società Alfa completa la costruzione in economia di un macchinario; la
costruzione è stata avviata l'1/1/2016. I costi a tal fine sostenuti sono costi di progettazione per €
10.000, materie prime per € 30.000, manodopera diretta € 40.000, oneri finanziari maturati nel
2016 su un prestito ottenuto in data 1/01/2016 per portare a termine la costruzione € 4.000 e spese
amministrative per € 12.000. Il valore da iscriversi nella voce A4) di conto economico è:
a) € 84.000
b) € 96.000
c) € 0 poiché il valore non deve essere iscritto nella voce A4) di CE ma solo a SP !
d) € 80.000
Spiegazione
10.000 + 30.000 + 40.000 + 4.000 perché sono “oneri finanziari maturati nel 2016 su un
prestito ottenuto in data 1/01/2016 per portare a termine la costruzione” e quindi sono
Inerenti alla costruzione in Economia (spese amministrative non si considerano a
prescindere).
77
9) In data 20 dicembre 2016 la società Omega vende un impianto acquistato nel 2013 per euro
2.000 e ammortizzato per euro 600. Il macchinario è venduto al prezzo di euro 1.600. La società
Alfa rileva nel Conto Economico al 31 dicembre 2016:
a) A)5) Altri ricavi e proventi, per euro 1.600
b) A)5) Altri ricavi e proventi, per euro 200
c) A)1) Ricavi dalle vendite e dalle prestazioni, per euro 1.600
d) A)1) Ricavi dalle vendite e dalle prestazioni, per euro 200
Per definizione le plusvalenze trovano posto nella Posta A)5!
10) La società Alfa possiede un marchio a vita utile definita. In vista della preparazione del bilancio
di esercizio in conformità ai principi contabili internazionali Ias/Ifrs la società deve:***
a) rivalutare il bene al fair value, se quest’ultimo è superiore al valore contabile !
b) eseguire necessariamente il test di impairment
c) ammortizzare il bene ed effettuare il test di impairment in presenza di sintomi di
perdita di valore
d) ammortizzare il bene secondo quanto previsto dal TUIR
Vedi pagina 36 di questa Dispensa
11) La società Iota ha il seguente patrimonio netto: a) al 31.12.2015 Capitale sociale 100, Riserve
80, Utile di esercizio 40; b) al 31.12.2016 Capitale sociale 100, Riserve 110, Utile di esercizio 30.
Nel corso del 2016 il flusso di cassa di Iota per dividendi è:***
a) una fonte di 30
b) un impiego di 10
c) una fonte di 10
d) non è stato distribuito alcun dividendo
Spiegazione
In questa domanda basandoci solo sulle strette informazioni che abbiamo utile di esercizio di 40 e
poi di 30 e con la richiesta di “flusso di cassa di Iota per dividendi” non possiamo che attribuire
alla differenza di utili a un impiego di 10 (utili di esercizio di 40 – utili di esercizio di 30)
12) Si assuma a riferimento la valutazione di un impianto costruito in economia. La valutazione
risulta più prudente:***
a) incrementando i costi capitalizzati, purché nel rispetto della normativa vigente
b) diminuendo i costi capitalizzati, purché nel rispetto della normativa vigente
c) capitalizzando anche gli oneri finanziari
d) capitalizzando anche i costi indiretti di produzione
Domanda già vista a pagina 15 di questa dispensa
13) I crediti verso clienti al 31.12.2014 ammontano a complessivi euro 2.500.000. Nessuno dei
crediti è coperto da garanzia assicurativa. Il fondo rischi su crediti al 1°.1.2014 determinato nel
rispetto della normativa fiscale è pari a euro 115.000. La svalutazione crediti iscritta in bilancio al
31.12.2014 è pari a euro 20.000. La variazione da effettuare al reddito ante imposte 2014 per il
calcolo del reddito imponibile fiscale 2014 è pari ad euro:
a) + 7.500
b) + 7.500 + 2.500
c) + 2.500
d) - 12.500
78
Spiegazione
1° parametro = Svalutazione dell’anno deve essere ≤ 0,5% del valore nominale dei crediti
In questo caso 20.000 non è ≤ 12500 (0,5% del valore nominale dei crediti)
Quindi abbiamo una prima ∆⁺ di 20.000 – 12500 = 7500
2° Parametro = Svalutazione dell’anno + fondo Svalutazione maturato al 1° gennaio dell’anno deve
essere ≤ 5% del valore nominale dei crediti
Attenzione! Usiamo come svalutazione dell’anno i 12500 che rappresenta il valore massimo deducibile
perchè altrimenti se consideriamo i 20.000 è come se contassimo i 7500 due volte
Quindi abbiamo :
12500 + 115000 = 127500
5% di 2500.000 = 125.000
Quindi abbiamo un’ ulteriore ∆⁺ = 127.500 – 125.000 = 2500
14) I compensi degli amministratori relativi al 2014, deducibili in forza ad un principio di cassa,
vengono pagati nel 2015 per euro 100.000, pur essendo stati iscritti quali costi nel bilancio al
31.12.2014. Nel 2014 sono invece stati pagati i compensi del 2013 (iscritti in quel bilancio) per euro
7.000. Essendo l’aliquota fiscale pari al 27,5%, ai fini della determinazione del reddito imponibile
fiscale 2014 a partire dal reddito ante imposte 2014:
a) non si effettua alcuna variazione fiscale perché i compensi sono tassati per cassa e non
per competenza
b) si effettua una variazione fiscale di + 100.000 – 7.000
c) si effettua una variazione fiscale di – 100.000 + 7.000
d) si effettua una variazione fiscale di (+100.000 – 7.000) x 27,5%
Vedi pagina 29 di questa dispensa
15) La Società Alfa intende procedere alla svalutazione del magazzino merci nel bilancio al
31.12.2016, in relazione alla rapida obsolescenza che connota il settore, allineando il valore dello
stesso magazzino al valore medio normale dei beni rilevato nel dicembre 2016. Tale operazione:
a) non è corretta perché il valore prescelto non è consentito dalla normativa
b) richiede lo stanziamento di imposte anticipate perché il valore scelto si discosta dalla valutazione
LIFO/FIFO
c) non richiede lo stanziamento di imposte anticipate perché il criterio è compatibile
con la normativa fiscale
d) richiede l’attivazione della procedura di cui all’art. 2423-bis, secondo comma
questa risposta era la più plausibile .
16) Le partecipazioni nel “bilancio separato”, redatto ai sensi degli IAS/IFRS:***
a) non sono presenti in quanto sostituite dagli attivi e passivi delle società possedute
b) sono valutate a patrimonio netto
c) sono valutate a costo o in base allo Ias 39 (fair value)
d) sono valutate con il metodo dell’investimento diretto oppure a patrimonio netto
Spiegazione
Dal libro a pagina 628
Il trattamento contabile delle partecipazioni è in funzione del bilancio in cui le stesse sono inserite ,
ed è disciplinato da diversi principi contabili (IAS 27, 28, 31, 32, 39, e IFRS 3, 7, 11 e 12). Nello
specifico nel contesto dei principi contabili internazionali , sono contemplate tre differenti
tipologie di bilancio : il bilancio individuale, bilancio separato e il bilancio consolidato.
Il bilancio Individuale è il bilancio redatto da un’impresa non tenuta alla presentazione del
bilancio consolidato e non appartenente ad un gruppo che lo redige.
Il bilancio separato è il bilancio della capogruppo , che redige , oltre al bilancio consolidato ,il
proprio bilancio , in cui le partecipazioni sono valutate con il metodo dell’investimento
diretto piuttosto che in base a risultati conseguiti e al patrimonio netto delle società
partecipate (affermazione contraria a quella che c’è nel punto d))
79
Il bilancio consolidato è il bilancio del gruppo , costituito dalla capogruppo e da tutte le società
controllate considerate tutte come un’unica entità economica
La valutazione delle partecipazioni avviene, a seconda dei casi, ricorrendo al modello
dell’investimento diretto o al modello di patrimonio netto.
*Quando le partecipazioni sono valutate con il metodo dell’investimento diretto , la controllante
può scegliere due modelli, il costo storico o il fair value ;
se adotta il secondo metodo (fair value), le VARIAZIONI DI FAIR VALUE
1) sono imputate a conto economico se le partecipazioni sono detenute a scopo di negoziazione
(HFT)
2) mentre confluiscono in una riserva di patrimonio netto se trattasi di partecipazioni classificate
come disponibili per la vendita (AFS)
*Quando le partecipazioni sono valutate con il metodo del patrimonio netto, al fine di
determinare il fair value della frazione di patrimonio netto della partecipata, le attività e delle
passività del bilancio della controllata devono essere riesposte ai rispettivi fair value;
si procede poi con la determinazione della differenza tra il costo di acquisto della
partecipazione e il fair value della corrispondente frazione di patrimonio netto della partecipata.
Si possono verificare due situazioni :
- il costo di carico della partecipazione è maggiore del fair value della frazione di patrimonio netto : il
maggior valore a titolo di avviamento è incluso nel valore di carico della partecipazione;
- il costo di carico della partecipazione è minore del fair value della frazione di patrimonio netto : in
questo caso la differenza positiva tra fair value e costo, non è iscrivibile nel valore di carico della
partecipazione ma configura un provento da considerare nella determinazione della quota di
utile/perdita di spettanza della controllante
Nel bilancio individuale
a) partecipazioni di società collegate (joint venture) sono valutate con il metodo del patrimonio netto (
non ammessi costo e fair value)
b) altre partecipazioni sono valutate con il metodo dell’investimento diretto , cioè al costo o secondo il
modello del fair value (come previsto dallo ias 39)
c) titoli azionari che non rappresentano partecipazioni in controllate, collegate , e a controllo congiunto
: sono valutate al fair value;
d) partecipazioni destinate alla vendita, ai sensi dell’IFRS 5 sono valutate al fair value al netto dei costi
i vendita …
80
Bilancio Individuale
Bilancio Separato
Metodo
dell’investimento
diretto (costo o fair
value)
Bilancio Consolidato
Consolidamento
integrale (linea per
linea)
Partecipazioni in
società collegate (e
joint venture )
Metodo del patrimonio
netto
Metodo del patrimonio
netto
Altre partecipazioni
Metodo
dell’investimento
diretto (costo o fair
value )
Metodo
dell’investimento
diretto (costo o fair
value)
Fair value
Titoli azionari che non
rappresentano
partecipazioni in
controllate. Collegate
e a controllo
congiunto
Partecipazioni
destinate alla vendita
Fair value
Fair value (B T) costo
se fair value non
applicabile
Fair value
Fair value al netto dei
costi di vendita
Fair value al netto dei
costi di vendita
Fair value al netto dei
costi di vendita
Partecipazioni in
società controllate
Fair value
17) Il metodo del patrimonio netto impiegato nel bilancio redatto ai sensi del codice civile differisce
da quello impiegato nel bilancio redatto ai sensi degli Ias/Ifrs perché in quest’ultimo:***
a) l’avviamento deve essere esposto separatamente dalla partecipazione
b) il valore della partecipazione va esposto a costo se questo è inferiore al patrimonio netto
c) il valore della partecipazione va esposto al netto dell’avviamento che invece è esposto a
fair value e che viene portato ad incremento delle altre poste dell’attivo
d) se il costo della partecipazione (C) è inferiore al fair value (Pn), la differenza va inclusa
come provento nella quota di utile/perdita di competenza della partecipante
Vedi domanda sopra
18) Nella valutazione di un debito finanziario a lungo con il metodo del costo ammortizzato, il
creditore eroga 100.000 euro al 1° gennaio 2016 e riscuoterà alla scadenza 130.000 euro dopo “n”
anni. Se il valore del debito al 31.12.2016, calcolato con il metodo del costo ammortizzato in base al
tasso di interesse effettivo, è pari a 104.500, e se gli interessi nominali del 2016 maturati e non
pagati sono euro 4.000, nel bilancio al 31.12.2016 dovrà essere esposto:
a) un valore di 4.500 nella posta C16 e un valore di 500 nei ratei e risconti
b) un valore di 4.000 euro nella posta C17
c) un valore di 4.500 euro nella posta C17
d) un valore di 4.000 euro nella posta C16 e un valore di 500 euro nei ratei e risconti
Spiegazione:
l’informazione “gli interessi nominali del 2016 maturati e non pagati sono euro 4000” non ha
nessuna importanza. E’ importante la Differenza tra il valore iniziale del debito e il valore finale
del debito.
E’ importante anche ricordare la presenza di una posta specifica in conto economica che ospita
queste fattispecie
81
Conto Economico
C)Proventi e Oneri Finanziari
17) interessi e altri oneri finanziari (controllate, collegate…)
19) In caso di una variazione aumentativa dell’indice di durata dei crediti:***
a) si determina corrispondentemente una riduzione della rotazione del magazzino
b) il capitale circolante netto non varia
c) a parità di altre condizioni determina una riduzione del ROI
d) a parità di altre condizioni determina un aumento del ROI
Indice di durata dei crediti è inversamente proporzionale al ROI
vedi pagina 25 - 26 di questa Dispensa
20) Dopo la rivalutazione di euro 2.000 di un bene non ammortizzabile nel bilancio al 31.12.2015,
ai sensi dell’art 2423 5° comma, il bene viene venduto nel corso dell’esercizio 2016 al prezzo di
carico al 1°.1.2016. Tale vendita, nel bilancio 2016:
a) determina un maggior valore di 2.000 euro da iscrivere nella posta A5
b) trasforma la riserva non distribuibile di euro 2.000 in riserva distribuibile
c) determina la riduzione della riserva non distribuibile stanziata nell’anno precedente per
2.000 euro e un corrispondente aumento dell’utile del 2016 di 2.000 euro
d) trasforma la riserva non distribuibile di euro 2.000 in riserva distribuibile a condizione
che vi siano altre riserve distribuibili che coprano il predetto valore
21) Se, nel calcolo dei flussi monetari, il reddito operativo (Ebit) è maggiore del flusso di CCN da
attività operativa corrente (flusso di cassa potenziale della gestione operativa corrente):
a) i componenti negativi di reddito non monetari e le imposte pagate sono complessivamente
maggiori di ammortamenti, accantonamenti e componenti positivi non monetari
b) c’è un errore nella determinazione del CCN perché quest’ultimo deve essere maggiore
dell’Ebit
c) i componenti negativi di reddito non monetari e le imposte pagate sono complessivamente
minori di ammortamenti, accantonamenti e componenti positivi non monetari
d) il flusso monetario da gestione operativa corrente è maggiore del flusso di CCN proveniente
dalla stessa gestione
Vedi pagina 22 - 23 di questa Dispensa da correggere
22) In seguito alla vendita – nel gennaio 2016 – per 130 euro di una partecipazione in Beta valutata
a patrimonio netto a 100 euro nel bilancio di Alfa al 31.12.2015, che era stata valutata a patrimonio
netto a 120 euro nel bilancio al 31.12.2014, pur avendo la società Beta conseguito un utile di 25
nello stesso esercizio 2015 (in assenza di utili infragruppo da stornare):
a) il bilancio di Alfa del 2016 non registrerà alcuna plusvalenza ma si andrà a liberare la
corrispondente riserva
b) il bilancio di Alfa del 2016 registrerà una plusvalenza di 10
c) il bilancio di Alfa del 2016 registrerà una plusvalenza di 30
d) il bilancio di Alfa del 2016 registrerà una minusvalenza di 15
Spiegazione
in questo caso il valore a cui era stata valutata la partecipazione nel 2014 non ci interessa
assolutamente. E’ importante soffermarsi sulla differenza di valore tra il 2016 in cui la
partecipazione viene venduta e il valore della stessa partecipazione nel 2015.
82
23) Gli strumenti finanziari iscritti nella classe “held to maturity” nel bilancio Ias/Ifrs:
a) se fossero iscritti nel bilancio redatto ai sensi del codice civile andrebbero tutti collocati
tra nella posta B)III.2
b) sono valutati al fair value less cost to sell
c) prevedono il riparto della differenza tra il valore per cui sono sorti e quello che sarà
restituito a scadenza, in base al tasso di interesse effettivo
d) alimentano la riserva AFS in forza alle relative variazioni di fair value
Vedi pagina 63 - 64 di questa Dispensa
24) L’omologazione (endorsement) dei principi Ias/Ifrs da parte della Commissione Europea:
a) è un atto della Commissione europea che precede l’emanazione da parte dello Iasb
b) è un atto facoltativo della Commissione europea perché i principi Ias/Ifrs sono immediatamente
applicabili in forza al regolamento 1606/2002
c) viene effettuato da parte della Commissione europea dopo la pubblicazione dei principi
nella Gazzetta ufficiale dell’Unione, sotto forma di regolamenti
d) è condizione necessaria perché i principi emanati dallo Iasb possano essere applicati
nell’Unione europea
Domanda vista all’inizio di questa Dispensa , prime pagine
83
Tema d’esame del 26 giugno 2017
1) La disciplina del Bilancio è inserita in un sistema normativo di tipo duale in quanto:
a) esiste la disciplina del bilancio d’esercizio e quella del bilancio consolidato
b) esiste la disciplina nazionale (D.lgs. 127/1991) e quella degli IAS/IFRS (D.lgs.
38/2005)
c) esiste la disciplina fiscale (TUIR) e quella degli IAS/IFRS (D.lgs. 38/2005)
d) esiste la disciplina nazionale (D.lgs. 127/1991) e quella fiscale (TUIR)
Vedi pagina 10, domanda numero 4 del tema d’esame del 13 gennaio
2014. Era comunque la più logica visto che si parla sempre del
sistema di bilancio duale = normativa italiana + ias/ifrs
2) Il rispetto del principio di prudenza disciplinato dall’art. 2423-bis c.c. prevede che nel bilancio di
esercizio:
a) possono essere iscritte le perdite presunte
b) devono essere iscritte tutte le perdite, sia certe sia presunte (queste ultime solo se
almeno probabili)
c) devono essere iscritte tutte le perdite, sia certe sia presunte (queste ultime solo se almeno
possibili)
d) possono essere iscritte le perdite solo se certe
Vedi tema d’esame del 13 gennaio 2014 domanda numero 6
di questa dispensa.
a pagina 11
Principio di PRUDENZA = Realizzazione e Prudenza = Principio di
Dissimetria
 utili SOLO SE CERTI
 perdite ANCHE SOLO PROBABILI ( quindi sia certe che probabili)
3) Nel conto economico ex art. 2425 c.c., le rimanenze finali di merci trovano iscrizione nella voce:
a) A)2) con segno analogo ai componenti positivi della macroclasse
b) A)2) con segno opposto ai componenti positivi della macroclasse
c) B)11) con segno analogo ai componenti negativi della macroclasse
d) B)11) con segno opposto ai componenti negativi della macroclasse
Vedi schema a pagina 20 sotto il tema d’esame del 13 gennaio 2015
4) In base al criterio di riclassificazione del conto economico a ricavi e costo del venduto, un rimborso dei
costi di spedizione merci sostenuti per conto di un cliente deve essere iscritto:
a) nell’area di gestione straordinaria
b) nell’area di gestione accessoria
c) nell’area di gestione caratteristica
d) nell’area di gestione finanziaria
Spiegazione:
costi di spedizione sono strettamente legati alla gestione
caratteristica (produzione)
La gestione straordinaria è legata alle plusvalenze / minusvalenze
La gestione accessoria riguarda tutti gli immobili / terreni che
non concorrono a formare il principale reddito dell’impresa (che
deriva dalla produzione)
84
La gestione caratteristica riguarda l’attività principale
dell’azienda
La gestione finanziaria è la gestione che riguarda i debiti/crediti
5) Ai sensi dei principi contabili nazionali, la valutazione delle partecipazioni in base al criterio del
patrimonio netto:
a) è un obbligo
b) è una facoltà, senza alcun vincolo
c) è una facoltà condizionata al verificarsi di alcune condizioni
d) non è mai possibile
Spiegazione
Dalle slide “17.partecipazioni 2016 -2017”
Partecipazioni immobilizzate : il metodo del patrimonio netto
 possibile per le partecipazioni immobilizzate in imprese
controllate e collegate
 il valore per il quale la partecipazione è iscritta viene
“ancorato” al patrimonio netto della partecipata (pro-quota)
 Deve essere applicato quando il criterio del costo storico
conduce a risultati assolutamente divergenti rispetto
all’effettiva situazione patrimoniale della società partecipata
6) La determinazione della base imponibile fiscale richiede:
a) il calcolo del reddito netto dell’esercizio e delle variazioni aumentative e diminutive
temporanee derivanti dall’applicazione delle norme del TUIR ¨
b) il calcolo del reddito ante-imposte dell’esercizio e delle variazioni aumentative e diminutive
temporanee derivanti dall’applicazione delle norme del TUIR ¨
c) il calcolo del reddito netto dell’esercizio e delle variazioni aumentative e diminutive
temporanee e permanenti derivanti dall’applicazione delle norme del TUIR ¨
d) il calcolo del reddito ante-imposte dell’esercizio e delle variazioni aumentative e
diminutive temporanee e permanenti derivanti dall’applicazione delle norme del
TUIR
Spiegazione:
Attenzione!!! Ricordarsi che ci sono variazioni
aumentative/diminutive sia TEMPORANEE che PERMANENTI
Si rimanda a pagina 33 schema sotto il tema d’esame del 18 gennaio
2016
7) Il principio di “dissimmetria” discende da:
a) l’applicazione della clausola generale
b) la valutazione separata di elementi eterogenei ricompresi nelle singole poste
c) la combinazione tra il principio di realizzazione e il principio di prudenza
d) la modificabilità nel tempo dei criteri di valutazione in casi eccezionali
Spiegazione : è la solita domanda ed è sempre uguale…
8) Secondo la disciplina Ias/Ifrs un componente positivo di reddito trova iscrizione in bilancio se:
a) è espressione dell’attività di produzione economica svolta nell’esercizio ed il beneficio
economico è possibile e facilmente misurabile
b) si riferisci ad un asset valutato a fair value e nel corso del periodo si è verificato un decremento
di fair value
c) è espressione della capacità attuale dell’impresa di produrre flussi finanziari futuri
probabili e misurabili in modo attendibile
d) l’incasso della vendita o della prestazione del servizio avviene entro l’esercizio successivo
85
Spiegazione dalle slide :
2) Competenza Economica
* i ricavi esprimono ∆⁺ di attività o una ∆‾ di passività
* i costi esprimono ∆‾ di attività o una ∆⁺ di passività
Trova attuazione secondo un processo logico composto da 2 fasi
successive, a ciascuna delle quali corrisponde un ulteriore principio
1) Riconoscimento dei componenti positivi da porre in essere in base
al principio di realizzazione (realization principle)
2) Riconoscimento dei componenti negativi che avviene in base al
principio di correlazione economica (matching principle)
Lo sviluppo di tali fasi può essere variamente condizionato e
temperato dagli effetti prodotti dal principio di PRUDENZA
Realizzazione dei ricavi * correlazione economica dei costi *
Prudenza
 Svolgono un ruolo Complementare nel definire i componenti
POSITIVI e NEGATIVI di Reddito di Competenza dell’esercizio
1) Realizzazione dei componenti positivi, 5 condizioni quando i
componenti positivi sono espressione
a) Dell’attività di produzione economica svolta nell’esercizio
b) In forza alla quale si percepisce la capacità attuale
dell’impresa di produrre
c) Probabili
d) Flussi finanziari futuri
e) Misurabili in modo attendibile
= dal punto a) al punto e) c’è la risposta alla domanda
Il momento in cui si verificano dette condizioni può essere
precedente o successivo rispetto a quello della prestazione
non monetaria dello scambio
= risposta alla domanda n°9 di questo tema d’esame
N.B.: per gli elementi del magazzino il riferimento alla
“capacità di produrre flussi finanziari futuri misurabili in
modo attendibile” è limitata per prudenza dallo ias 2 perché
salvo alcune eccezioni (beni agricoli, commerciantiintermediari, business combination) il magazzino deve essere
valutato al minore tra il “costo” e il “valore di mercato”
2) Correlazione economica dei componenti negativi
• Ricavi realizzati vs costi “correlativi”/”svaniti”
• Possibilità che i valori differenziali (margini, utili)
vengano riconosciuti (realizzati) anche prima della vendita
sul mercato
• Distinzione tra i valori differenziali (margini, utili..)
ovvero le variazioni di valore di elementi patrimoniali
a) Formazione
reddito dell’esercizio
b) formazione delle
riserve di patrimonio
netto
La distinzione dipende dagli obiettivi sottesi alle scelte aziendali
86
a) Elementi patrimoniali relativamente INDIPENDENTI dal processo
produttivo o dalla gestione tipica
 Reddito dell’esercizio
-proventi/oneri su immobilizzazioni che non sono parte della
struttura produttiva aziendale (investimenti/immobiliari)
-proventi/oneri su elementi destinati alla vendita (strumenti
finanziari destinati al trading)
b) Elementi patrimoniali DIRETTAMENTE CORRELATI al processo
produttivo o alla gestione tipica
 Riserve di patrimonio netto
-proventi/oneri su immobilizzazioni che sono parte della struttura
produttiva aziendale: materiali e immateriali
-proventi/oneri su elementi non posseduti per la vendita (strumenti
finanziari non destinati al trading )
9) Il criterio di classificazione dell’attivo di Stato patrimoniale ex art. 2424 c.c. è il seguente:
a) il criterio finanziario liquidabilità/esigibilità
b) il criterio per natura
c) il criterio di destinazione, senza ulteriori specificazioni
d) il criterio di destinazione e, in seconda battuta, quanto ai crediti, il criterio finanziario
Spiegazione = dall’esame parziale dell’11 novembre 2013
Crediti = rappresentano il diritto a ricevere determinate somme ad
una data scadenza da soggetti identificati
Distinzioni
-in base alla natura economica (crediti commerciali, crediti
finanziari)
-in base al soggetto debitore ( crediti vs i. controllate, i.
collegate, controllanti e i. sottoposte al controllo di
controllanti , crediti vs altri soggetti)
-in base alla durata (crediti a breve termine, crediti a mediolungo termine)
Art. 2426, 1°comma, n.8 (aggiornato dal D.Lgs 139/2015)
“I crediti sono rilevati in bilancio secondo il criterio del costo
ammortizzato, tenendo conto del fattore temporale e … del valore di
presumibile realizzo”
Il costo ammortizzato prevede la ripartizione (“ammortamento”)
degli interessu, dei costi di transazione e del differenziale fra
valore iniziale (fair value + costi di transazione) e valore a
scadenza lungo il periodo di durata del debito, in base al tasso di
interesse effettivo.
Costo ammortizzato = criterio finanziario
10) Nello schema di Conto economico ex art. 2425c.c., i costi del legale che segue il contenzioso della
società trovano allocazione nella posta:
a) B)8) Costi della produzione – Per godimento dei beni di terzi
b) B)6) Costi della produzione – Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci
c) B)14) Costi della produzione – Oneri diversi di gestione
d) B)7) Costi della produzione – Per servizi
87
Spiegazione =
CONTO ECONOMICO, B)7)COSTI PER SERVIZI
Comprende prestazioni di TERZI : lavorazioni esterne, manutenzioni
e riparazioni, consulenze , provvigioni a rappresentanti, servizi
di vigilanza e pulizia, assicurazioni e utenze
11) Con riguardo alla valutazione delle rimanenze, il LIFO, il FIFO e il Costo Medio Ponderato sono:
a) metodi di calcolo del costo delle rimanenze che appaiono tutti compatibili con la
iscrizione a bilancio del costo storico delle rimanenze
b) criteri alternativi di valutazione delle rimanenze
c) metodi di calcolo del valore di mercato delle rimanenze che si fondano su ipotesi relative
al flusso dei costi
d) prescrizioni aventi esclusivamente valenza fiscale
Attenzione!!! Ricordarsi che sono METODI DI CALCOLO DEL COSTO
DELLE RIMANENZE
12) Ipotizzando un tax rate del 40%, la ripartizione su cinque esercizi della tassazione di una plusvalenza
iscritta in bilancio per € 20.000 determina l’iscrizione di:
a) imposte differite per 6.400
b) imposte anticipate per 6.400
c) imposte differite per 1.600
d) imposte anticipate per 1.600
calcolo delle imposte sulle plusvalenze ( SE NON ABBIAMO UNA TAX
RATE, QUINDI CALCOLI NORMALI) =
• Differita per massimo 5 anni
•
Primo anno = valore della plusvalenza * 4/5 =
•
dal 2° anno al 5° anno valore plusvalenza * 1/5 =
∆‾ 1° anno
∆⁺
ATTENZIONE!!! IN QUESTO CASO ABBIAMO UNA TAX RATE DEL 40%
1) CALCOLO 20.000 * 40% = 8.000
2) DI QUESTI 8.000 CALCOLO I 4/5 = 8.000*4/5 = 6.400
3) QUESTI 6.400 SONO LE IMPOSTE DIFFERITE DEL 1° ANNO.
13) Essendo il bilancio qualificabile come “strumento di conoscenza”, attraverso di esso:
a) la Società risponde alle richieste informative presentate dai terzi creditori, durante
l’esercizio, con richiesta scritta alla Società;
b) la Società risponde alle richieste informative presentate dai Soci, durante l’Assemblea, con
richiesta scritta o intervento orale in Assemblea
c) la Società è in grado di dare agli interessati una informativa comune sulla gestione e le
sue risultanze
d) la Società determina l’imponibile fiscale, che trova evidenza nella corrispondente riga di
conto economico
Spiegazione : domanda presente un po’ in tutte le salse. La c) è
quella più plausibile.
88
14) In quanto strumento di comportamento, il bilancio:
a) permette di controllare il comportamento dei manager da parte del consiglio di amministrazione
b) permette deroghe alle norme di legge quando ciò sia ritenuto opportuno dai compilatori
c) può prevedere l’utilizzo dei principi contabili internazionali per società che hanno sedi
all’estero
d) consente spazi di discrezionalità nelle scelte valutative, che il compilatore può utilizzare
solita domanda anche questa presente nei temi d’esame precedenti
15) Ai fini della valutazione degli strumenti finanziari secondo i principi contabili internazionali:
a) gli strumenti qualificati come FVtPL vengono iscritti al fair value o al costo (e le relative
variazioni imputate ad OCI)
b) gli strumenti qualificati come “Loans and Receivables” vengono iscritti al fair value
c) gli strumenti qualificati come “Held to maturity” (detenuti fino alla scadenza) vengono
iscritti al costo ammortizzato
d) si utilizza sempre il fair value per la valutazione di tali strumenti
Spiegazione :
purtroppo qui non c’è molto ragionamento, sono degli strumenti che vanno
imparati a memoria. Vedi scema a pagina 63 e 64 di questa dispensa, sotto
il tema d’esame del 31 agosto 2016
16) Nel calcolo dell’ammortamento ai fini del bilancio redatto alla luce del codice civile:
a) si deve tenere conto del valore di ricostruzione a nuovo del bene ammortizzato
b) le aliquote fiscali in vigore rappresentano i limite massimo da non superare in bilancio
c) la vita economica residua utile del bene deve essere stimata alla conclusione di ogni esercizio
in cui il bene è in carico all’impresa
d) la legge prevede soltanto piani di ammortamento a quote costanti
Spiegazione : dal momento che la vita residua utile del bene è
frutto di una stima e quindi è soggetta a cambiamenti, la si
verifica alla fine di ogni esercizio. Nel momento in cui cambia
bisogna quindi fare un po’ di calcoli e trovare la nuova quota di
ammortamento ( vedi esercizi sugli eserciziari)
17) Un acconto versato ad un fornitore in relazione all’acquisto di un impianto che verrà consegnato nel
successivo esercizio, nel bilancio redatto secondo il codice civile:
a) è portato in aumento dei debiti verso lo stesso fornitore
b) è iscritto fra le immobilizzazioni immateriali
c) è iscritto nella posta B.II.5 dello Stato patrimoniale
d) non viene rappresentato in bilancio perché fino alla consegna l’acquisizione non è realizzata
Spiegazione : qui si rimanda agli schemi di Stato Patrimoniale.
18) Una variazione diminutiva dell’indice di durata dei crediti:
a) si verifica in corrispondentemente ad un aumento della rotazione del magazzino
b) si verifica in corrispondenza ad un diminuzione della rotazione del magazzino
c) è compatibile con il fatto che i crediti (in valore assoluto) non varino da un esercizio
all’altro
d) a parità di altre condizioni determina un aumento del ROI
Spiegazione : E’ una domanda che in molti sbagliarono.
Con l’aiuto degli schemi a pagina 25 e 26 di questa dispensa sotto
il tema d’esame del 13 gennaio 2015
89
Si può arrivare al seguente ragionamento:
se ↓ l’indice di durata media dei crediti
commerciali possono esserci 2 cause

↓
↑
Se
↓

i crediti commerciali (al numeratore)
le vendite
i crediti commerciali 
↓
CCN commerciale
Dal momento che
CCN commerciale = Crediti comm. + Rimanenze – Debiti comm.
Di conseguenza una
Dal momento che il
ROI =
↓
del CCN commerciale 
↑
ROI
𝑉𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣𝑣
𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶𝐶 𝐶𝐶𝑂𝑀𝑀𝐸𝑅𝑅𝐶𝐶𝐼𝐴𝐿𝐸
Però secondo la spiegazione della Rossignoli, quello che
rende FALSO IL RAGIONAMENTO è LA FRASE “a PARITA’DI ALTRE
CONDIZIONI.
Per cui risulta la risposta più plausibile la C.
19) Nella determinazione dell’indice ROE:
a) il reddito netto da utilizzare corrisponde all’ultima riga del conto economico
b) il reddito netto da utilizzare per la costruzione dell’indice è la media (tra l’esercizio di bilancio e il
precedente)
del reddito di cui all’ultima riga del conto economico
c) in caso di bilancio IASF/IFRS il reddito da assumere è quello identificato come OCI (Other
Comprehensive Income)
d) il capitale netto al denominatore dell’indice è determinato per differenza tra il Capitale investito e
le Riserve di utili e di capitale
Spiegazione = Rn per il ROE è sempre e SOLO l’ULTIMA RIGA DI CONTO
ECONOMICO
(le altre risposte sono un po’ machiavelliche e troppo complicate…)
20) In seguito alla vendita – nel gennaio 2017 – al prezzo di 240 euro di una partecipazione in Beta valutata
a patrimonio netto a 200 euro nel bilancio di Alfa al 31.12.2016, che era pure stata valutata a patrimonio
netto a 180 euro nel bilancio al 31.12.2015, ed aveva conseguito un utile di 25 nell’esercizio 2016 (in
assenza di utili infragruppo da stornare):
a) il bilancio di Alfa del 2017 non registrerà alcuna plusvalenza perché la partecipazione è
valutata a patrimonio netto
b) il bilancio di Alfa del 2017 registrerà una plusvalenza di 25
c) il bilancio di Alfa del 2017 registrerà una plusvalenza di 40
d) il bilancio di Alfa del 2017 registrerà una minusvalenza di 15
90
Queste due domande la numero 20 e 21 portò in confusione molti studenti…
*La differenza tra i due testi è che in una c’è scritto “che era pure
stata valutata a patrimonio netto”
*nell’altra c’è scritto “che era stata valutata”
Ma ai fini del calcolo di CONTO economico del Bilancio 2017 di alfa ci
interessa :
il valore della partecipazione al 31.12.2016
il prezzo di vendita a gennaio 2017.
Quindi la risposta alle due domande risulta la stessa.
21) In seguito alla vendita – nel gennaio 2017 – al prezzo di 240 euro di una partecipazione in Beta valutata
a patrimonio netto a 200 euro nel bilancio di Alfa al 31.12.2016, che era stata valutata a patrimonio netto a
180 euro nel bilancio al 31.12.2015, e aveva conseguito un utile di 25 nell’esercizio 2016 (in assenza di utili
infragruppo da stornare):
a) il bilancio di Alfa del 2017 non registrerà alcuna plusvalenza perché la partecipazione è
già valutata a patrimonio netto
b) nel bilancio di Alfa del 2017 la plusvalenza coinciderà con l’ammontare della riserva
iscritta per effetto dell’utile del 2016, che si rende disponibile in seguito alla vendita
c) il bilancio di Alfa del 2017 registrerà una plusvalenza di 40
d) il bilancio di Alfa del 2017 registrerà una plusvalenza di 15
22) Nell’inventario fisico al termine dell’esercizio si trovano i seguenti beni: prodotto A al costo di 100 e
con presumibile realizzo di 80; prodotto B al costo d’acquisto di 80 e presumibile realizzo di 94; prodotto C
al costo d’acquisto di 60 e presumibile realizzo di 66. In bilancio è necessario esporre, quale valore delle
rimanenze:
a) il valore di 240 in quanto il costo d’acquisto è uguale al presunto realizzo
b) il valore di 260, perché – essendo disponibile un mercato di riferimento - si può scegliere
il maggiore tra il costo e il presunto realizzo al fine di non occultare utili
c) il valore di 220, perché è vietato fare compensazioni tra perdite presunte e utili
presunti
d) il valore di 240 perché è vietato effettuare compensazioni tra valori di costo e di presunto
realizzo
Spiegazione:
si prende il minor valore tra costo di acquisto e valore di
presumibile realizzo per ogni bene
A) Minor valore = 80
B) Minor valore = 80
C) Minor valore = 60
80 + 80 + 60 = 220
23) Un lavoro in corso su ordinazione prevede il sostenimento di costi per 60 al primo anno, di 50 il
secondo anno e di 50 al terzo anno a fronte di un presumibile realizzo complessivo di 240. In bilancio è
possibile esporre, quale valore delle rimanenze al termine del primo anno:
a) il valore di 240 in quanto – trattandosi di una commessa – il presunto realizzo è già determinato
b) il valore di 160 / 3, perché la valutazione in base allo stato di avanzamento ripartisce il
margine presunto secondo la durata del contratto
c) il valore di 90, perché è possibile attribuire alle rimanenze solo un margine corrispondente
allo stato di avanzamento
d) il valore di 240 / 3 perché si ripartono i margini lungo la durata del contratto
91
Spiegazione = siamo di fronte a un lavoro in corso su
ordinazione con il metodo della percentuale di completamento
1) Calcolare il totale dei costi = 60 + 50 +50 = 160
2) Il primo anno prevede costi per 60 quindi
60
= 0,375 = 37,5 %
160
3) 37,5% * 240 = 90
Per gli anni successivi
2° anno =
3° anno =
60+50
160
60+50+50
160
24) A gennaio 2016 la Società Alfa acquista ad un prezzo di 200 il 60% di Beta, il cui capitale netto
è pari a 200 alla data dell’acquisto. La differenza tra il prezzo e il valore della corrispondente
quota di capitale netto è legata al maggior valore di un impianto con una vita residua utile di 10
anni. Prescindendo dal considerare componenti di tipo fiscale, e sapendo che l’utile 2016 di Beta è
pari a 50, completamente ascrivibile ad utili interni conseguiti per vendite di Beta alla
controllante Alfa, il Candidato esprima il valore da assegnare alla partecipata Beta, nel bilancio di
Alfa al 31.12.2016, supponendo di rappresentarla in base al metodo di cui all’art. 2426 4° comma
del codice civile.
a) 192
b) 200
c) 162
d) 222
Spiegazione :
primo punto : QUAL è IL CRITERIO Al 4° comma del 2426? Criterio del costo
o criterio del patrimonio netto?
Art. 2426
1)° comma = le immobilizzazioni sono iscritte al costo di acquisto o di
produzione. Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori.
[…]
Per le immobilizzazioni consistenti in partecipazioni in imprese
controllate o collegate che risultino iscritte per un valore superiore a
quello derivante dall’applicazione del criterio di valutazione previsto
dal successivo numero 4, o , se non vi sia l’obbligo di redigere il
bilancio consolidato, al valore corrispondente alla frazione di
patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio dell’impresa
partecipata, la differenza dovrà essere motivata nella nota integrativa
4)° comma = … criterio del patrimonio netto
92
•
•
•
Prezzo = 200
Valore del Capitale netto (Patrimonio netto) di Beta = 200
% di Patrimonio netto che ALFA possiede di BETA = 60 %
1) 200 patrimonio netto di Beta * 60 % = 120
2) Differenza tra 200 (prezzo) e 120 (valore Pn)  200 –
120 = 80
80 deriva dal maggior valore di un impianto che a vita
utile di 10 anni
Quota dell’anno = 80/10 = 8  che andrà poi sottratta al
prezzo per trovare il valore della partecipazione con il
metodo del patrimonio netto (8 = assestamento)
3) ATTENZIONE ALLA FRASE = sapendo che l’utile 2016 di Beta è pari a 50,
completamente ascrivibile ad utili interni conseguiti per vendite di Beta alla
controllante Alf
Significa che NON VANNO CONSIDERATI QUESTI UTILI
Quindi il valore della partecipazione è
Prezzo 200 – 8 assestamento del maggior valore impianto
= 192
93
Tema d’esame del 29 agosto 2017
1) La svalutazione di un asset immateriale immobilizzato e il relativo fondo svalutazione trovano
rispettivamente iscrizione:
a) nella voce B)10)c) del conto economico e nella classe B)I dell’attivo di stato patrimoniale
(con segno “meno”)
b) nella voce B)10)d) del conto economico e nella classe B)I dell’attivo di stato patrimoniale
(con segno “meno”)
c) nella voce B)10)d) del conto economico e nella classe B)II dell’attivo di stato patrimoniale
(con segno “meno”)
d) nella voce B)10)c) del conto economico e nella macroclasse B) del passivo di stato patrimoniale
Spiegazione =
si rimanda agli schemi di conto economico…
2) Lo schema di conto economico prescritto dal codice civile ex art. 2425 c.c., nell'ambito della macroclasse
B) Costi della produzione, classifica i valori:
a) in base al criterio finanziario
b) per natura, con l’eccezione della posta B)11
c) in parte per natura e in parte per destinazione
d) in base al criterio della destinazione
Spiegazione =
Conto Economico ex art. 2425 c.c.
*Struttura:
A)Valore della produzione = ricavi di vendita
B) Costi della Produzione = costo del venduto
*Classificazione delle poste in prevalenza per natura (salvo
Variazione delle Rimanenze B)11) + Incremento di immobilizzazioni
per lavori in economia A)4)
3) I costi di ordinaria manutenzione trovano iscrizione nel conto economico prescritto dal codice civile ex
art. 2425 c.c.:
a) nella voce B)14) Oneri diversi di gestione
b) nelle voci B)12) oppure B)13) dedicate agli accantonamenti
c) non trovano iscrizione in una sola voce specifica, dipendendo l’iscrizione dalla natura
del costo di manutenzione
d) nella voce A)5), con segno meno, a rettifica degli Altri proventi di gestione
ordinaria manutenzione NON E’ MAI PRESENTE IN B.14 E DI CONSEGUENZA
MAI IN A.5 ( B.14 E A.5 SONO SIMMETRICHE)
B.12 = ACCANTONAMENTI CON NATURA E PASSIVITA’ POTENZIALI (RISCHI
FUTURI)
B.13 = ACCANTONAMENTI CON NATURA DI SPESE FUTURE
 SPESE DI MANUTENZIONE CICLICA
 ACCANTONAMENTI PER CONCORSI A PREMIO, ECC.
IN GENERALE SONO COSTI CHE POSSONO ESSERE ISCRITTI IN B.7 E IN
B.13
ma la b) è sbagliata perché b.12 non c’entra niente con le
manutenzioni
QUINDI RIMANE LA C)
94
4) L’indice di redditività operativa (ROI) si calcola rapportando:
a) reddito operativo e ricavi di vendita ed è scomponibile nell’indice di redditività netta e
nell’indice di rotazione del capitale investito
b) reddito operativo e capitale investito ed è scomponibile nell’indice di redditività
delle vendite e nell’indice di rotazione del capitale investito
c) reddito operativo e capitale circolante netto operativo ed è scomponibile nell’indice di
redditività delle vendite e nell’indice di rotazione del capitale circolante netto operativo
d) reddito operativo e ricavi di vendita ed è scomponibile nell’indice di redditività delle
vendite e nell’indice di rotazione del capitale investito
Vedi pagina 25 di questa dispensa sotto il tema d’esame del 13
gennaio 2015
5) I principi che danno contenuto operativo al principio di competenza, supportandone la concreta
applicazione, sono:
a) il principio di realizzazione dei ricavi e il principio di valutazione separata
b) il principio di prudenza e il principio di costanza dei criteri di valutazione
c) il principio di realizzazione dei ricavi e il principio di correlazione dei costi
d) il principio di prevalenza della sostanza sulla forma e il principio di going concern
Dalle slide 06. Principi generali di redazione ex art.2423 cc 2016
-2017
5. Principio di competenza economica
• Esprime la logica secondo la quale assegnare il reddito
totale della vita utile dell’impresa ai singoli esercizi
• Il reddito di esercizio non va infatti inteso come
ricchezza prodotta in un intervallo temporale di
riferimento, ma come quota del reddito ( di lungo periodo)
attribuita all’esercizio
• Trova attuazione mediante l’adozione combinata dei principi
di realizzazione dei ricavi e di correlazione dei costi,
corretti da quello di prudenza
6) L'espressione "attribuzione ragionata di ricavi e costi alla successione degli esercizi" fa riferimento a:
a) il principio di competenza
b) il principio di prudenza
c) il principio di costanza dei criteri di valutazione
d) il principio di prevalenza della sostanza sulla forma
E’ la più plausibile
7) Le politiche di bilancio:
a) sono sempre lecite
b) sono sempre illecite
c) possono essere lecite o illecite a seconda che siano esercitate "entro" oppure "oltre" i
limiti sanciti dalla normativa
d) sono lecite se riguardano i valori oggettivi e illecite se riguardano i valori soggettivi (stime e
congetture)
Solita domanda che compare spesso
95
8) I principi contabili internazionali IAS/IFRS devono essere obbligatoriamente applicati da una società
italiana quotata ai fini della redazione del bilancio se e solo se:
a) sono stati approvati dal board dello IASB e sono entrati in vigore, pur in assenza
dell'omologa da parte dell'UE ¨
b) sono stati approvati dal board dello IASB, sono entrati in vigore e sono stati omologati
dall'UE
c) sono compatibili con la normativa fiscale nazionale
d) sono compatibili con i principi nazionali emanati dall'OIC
qui la frase chiave è “ sono stati omologati dall’UE” si rimanda
all’introduzione della dispensa
9) Il "ripristino di valore" è:
a) una rivalutazione effettuata per deroga in casi eccezionali
b) una rivalutazione effettuata per legge monetaria speciale
c) la re-iscrizione in bilancio di un valore precedentemente cancellato per errore
d) l'annullamento degli effetti di una precedente svalutazione, da effettuarsi nei limiti
del costo originariamente iscritto
ripristino di valore = annullamento di una precedente svalutazione.
Attenzione! Questo ripristino non PUO’ MAI ESSERE SUPERIORE AL
VALORE ORIGINALE
10) In sede di valutazione delle rimanenze di magazzino sulla base della disciplina nazionale:
a) il metodo FIFO conduce alla determinazione di un valore superiore a quello desumibile
applicando il metodo LIFO nel caso in cui, nel corso dell’esercizio, si sia manifestato un
progressivo decremento dei prezzi
b) il metodo LIFO non è ammesso
c) il metodo LIFO conduce alla determinazione di un valore superiore a quello desumibile
applicando il metodo FIFO nel caso in cui, nel corso dell’esercizio, si sia
manifestato un progressivo decremento dei prezzi
d) il metodo FIFO non è ammesso
Spiegazione = qui bisogna ragionare
LIFO = Last In, First Out  si valorizzano le rimanenze finali al
valore iniziale delle rimanenze.
FIFO = First In, First Out  le prime rimanenze che sono entrate
sono le prime ad essere uscite. Per cui le rimanenze iniziali sono
valutate al valore iniziale e quelle finali sono valutate a quello
finale.
Se c’è un decremento dei prezzi nel corso dell’esercizio significa
che il prezzo iniziale delle rimanenze iniziali è maggiore rispetto
al prezzo delle rimanenze finali.
Quindi valorizzando con Lifo se le mie rimanenze finali hanno il
prezzo iniziale vorrà dire che appunto ho un valore maggiore
rispetto alle rimanenze valorizzate con FIFO
96
11) L’impairment delle immobilizzazioni immateriali nei principi IAS/IFRS:
a) richiede di confrontare il valore recuperabile con il valore contabile
b) richiede di confrontare il fair value con il valore contabile
c) richiede di confrontare il valore d’uso con il valore contabile
d) richiede di confrontare il valore di carico con il valore contabile
pagina 31 di questa dispenda
Spiegazione:
Impairment Test  MAGGIORE tra il fair value (al netto dei costi di
vendita) e valore d’uso = VALORE RECUPERABILE
Poi si prenderà il MINORE tra il VALORE RECUPERABILE e il VALORE
CONTABILE
12) Alla società Alfa è pervenuto un atto di citazione in giudizio con la richiesta di un risarcimento danno;
la richiesta è di 1.000, il legale di Alfa, appositamente consultato, ritiene probabile un onere di 600, Alfa
ritiene possibile di poter contenere il risarcimento a 200; nel proprio bilancio Alfa deve:
a) effettuare un accantonamento per 1.000
b) effettuare un accantonamento per 600
c) effettuare un accantonamento per 200
d) non effettuare alcun accantonamento perché trattasi solo di una richiesta non ancora accertata
da una sentenza del Tribunale
Vedi pagina 84 di questa dispensa. Parola Chiave = “ritiene
probabile un onere di 600”
13) Il conto economico della società Alfa presenta i seguenti valori: A1)=10.000; A-B)=2000; C)=-400;
D)=0; 20)=200, 21)=1400. In base a tali elementi è possibile affermare che:
a) la rotazione delle magazzino è pari a 0,20
b) il tasso di incidenza degli oneri fiscali è pari a 87,5%
c) la redditività operativa è pari a 160%
d) il costo medio del capitale è pari a 20%
𝑅𝑅𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑅𝑅 𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑅𝑅
=
𝑅𝑅𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑅𝑅 𝑐𝑐𝑐𝑐 𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑉𝑉𝑅𝑅 𝑉𝑉𝐶𝐶 𝐶𝐶𝑐𝑐𝑝𝑅𝑅𝑐𝑐𝑉𝑉𝑉𝑉 𝑉𝑉 𝑔𝑔𝑉𝑉𝑐𝑐𝑉𝑉𝐶𝐶𝑅𝑅𝑉𝑉𝑉𝑉 𝑐𝑐𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝑅𝑅𝑐𝑐𝑉𝑉𝐶𝐶𝑉𝑉𝑐𝑐𝑐𝑐𝐶𝐶𝑐𝑐
= tasso di incidenza degli oneri fiscali
* Reddito netto = 21) 1400
20) = imposte sul reddito dell’esercizio, correnti, differite
e anticipate.
* Reddito al loro di imposte e gestione straordinaria =
redddito netto + imposte
1400 + 200 = 1600
1400
= 0,875 = 87,5 %
1600
Con questi dati non è possibile trovare la rotazione del magazzino : non
sappiamo quanto siano le giacenze effettive
97
Non è neanche possibile trovare il ROI perché non sappiamo quanto sia il
capitale investito
E non possiamo neanche trovare il costo medio del capitale di debito perché
non sappiamo quanti oneri ci siano (Of) e neanche quanto siano i debiti (Ct)
14) Lo stato patrimoniale della società Beta presenta i seguenti valori: Totale Attivo=10.000; Totale
macroclasse B dell’Attivo=5.000; Totale macroclasse A del Passivo=2.000; Totale macroclasse B del
Passivo=1.000; Totale macroclasse C del Passivo=500; Totale macroclasse D del Passivo=3.000. In base a
tali elementi e considerando che gli tutti gli elementi patrimoniali dell’attivo diversi dalla macroclasse B
sono qualificabili come “attività correnti”, è possibile affermare che:
a) il capitale circolante netto è pari a 2.000
b) il rapporto di indebitamento è pari a 0,30
c) il rapporto di copertura delle immobilizzazioni è pari a 0,40
d) il costo medio del capitale è pari a 20%
Spiegazione
Macroclasse
Macroclasse
Macroclasse
Macroclasse
Macroclasse
B,
A,
B,
C,
D,
Attivo = immobilizzazioni = 5.000
Passivo = Patrimonio Netto = 2.000
Passivo = Fondi per rischi e oneri = 1.000
Passivo = TFR = 500
passivo = Debiti = 3.000
•
CCN = capitale circolante netto = attivo corrente – passivo
corrente
 Attivo Corrente (composto da voci di stato patrimoniale attivo):
B.III.1. partecipazioni (tutte le voci)
B.III.2. Crediti esclusi gli importi esigibili entro l’esercizio
successivo
B.III.3. Altri titoli
B.III.4 strumenti finanziari derivati attivi
A. crediti verso soci per versamenti ancora dovuti
C.II Crediti solo per gli importi esigibili oltre l’esercizio
successivo
 Passivo Corrente (composto da voci di stato patrimoniale
passivo)
B. fondi per rischi e oneri (tutte le voci) escluse le quote a
breve
C. trattamento di rapporto di lavoro subordinato esclusa la
quota a breve
D. debiti (tutte le voci) solo per gli importi esigibili oltre
l’esercizio successivo
E. risconti passivi
In questo caso essendo le macroclassi esposte nella loro
interezza è impossibile calcolare separatamente gli aggregati di
attivo corrente e passivo corrente (e quindi trovari il Capitale
circolante netto).
98
•
𝑪𝒕
𝑪𝒏
= 𝒓𝒂𝒑𝒑𝒐𝒓𝒕𝒐 𝒅𝒊 𝒊𝒏𝒅𝒆𝒃𝒊𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐
Ct = capitale di terzi quindi Debito
Cn = patrimonio netto
3.000/2.000 = 1,5 = rapporto di indebitamento ≠ 0,30
•
𝑶𝒇
𝑪𝒕
= 𝒄𝒐𝒔𝒕𝒐 𝒎𝒆𝒅𝒊𝒐 𝒅𝒆𝒍 𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒂𝒍𝒆
Non lo possiamo calcolare perché non abbiamo la quantità degli oneri
finanziari.
•
𝑪𝒏
𝑰𝒎𝒎𝒐𝒃𝒊𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊
= 𝒄𝒐𝒑𝒆𝒓𝒕𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒊𝒎𝒎𝒐𝒃𝒊𝒍𝒊𝒛𝒛𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊
questo lo possiamo calcolare
Cn= Pn = 2.000
Immobilizzazioni = 5.000
2.000/5.000 = 0,40
15) Fra i dati desunti dal bilancio della società Gamma si osservano i seguenti valori: Reddito
operativo=15.000; aumento crediti commerciali dell’esercizio=2000; aumento debiti commerciali
nell’esercizio=4.000; aumento scorte nell’esercizio=1.000; ammortamenti=1400; accantonamenti=2.000.
In base a tali elementi è possibile affermare che:
a) il capitale circolante netto è pari a -1.000
b) il flusso di cassa prodotto dall’attività operativa è pari a 18.400
c) l’incremento di capitale circolante è pari a 1.000
d) il flusso di cassa prodotta dall’attività operativa è pari a 19.400
• CCN = attivo corrente – passivo corrente (Vedi sopra)
Anche in questo caso non è possibile calcolarlo
• Guardando lo schema a pagina 22 di questa dispensa si
ha :
+ RO = 15.000
+ ammortamenti = 1.400
+ accantonamenti = 2.000
= CASH FLOW OPERATIVO =18.400
[18.400 = 15.000 + 1.400 + 2.000]
Attenzione: ci sono due modi per calcolare il Flusso
di CCN da attività operativa corrente [CCN da attività
operativa corrente]
1. + 𝚫+ Crediti commerciali
+ 𝚫+ Scorte
- 𝚫− Debiti commerciali
Allora poi per sommarla al Cash Flow operativo e ottenere il:
Flusso di cassa prodotto dall’attività operativa =
CASH FLOW OPERATIVO + [ + ∆‾ CCN da attività operativa corrente]
99
+ [ - ∆⁺ CCN da attività operativa corrente ]
Dal libro “ esercizi in tema di bilancio d’impresa” Vol.2
A pagina 347 si ha la seguente regola
“Sotto il profilo algebrico, la variazione subita dal CCN
operativo va iscritta nel rendiconto finanziario secondo la logica
seguente:
• Se POSITIVA (aumento del CCN) essa viene sottratta dal
cash flow operativo, in quanto misura un impiego di
risorse finanziarie;
• Se NEGATIVA (riduzione del CCN) essa viene aggiunta al
cash flow operativo, in quanto esprime una fonte di
risorse finanziarie
2. Evitare il passaggio sopra calcolando il CCN da
attività operativa corrente come:
- ∆⁺ crediti commerciali
- ∆⁺ scorte
+ ∆⁺ debiti commerciali
Per cui in questo caso applicando il secondo metodo
abbiamo :
Flusso di CCN da attività operativa corrente =
- ∆⁺ crediti commerciali = -2.000
- ∆⁺ scorte =
-1.000
+ ∆⁺ debiti commerciali = +4.000
________________________________________
= Flusso di CCN att. Op.= + 1.000
18.400 (cash flow operativo) + 1.000( aumento di CCN)
= 19.400
16) Nel conto economico complessivo (Comprehensive Income) previsto dagli IAS/IFRS, le rivalutazioni di
immobili e i cash flow hedges vanno inseriti:
a) nell’utile o perdita dell’esercizio
b) in nessuna parte del conto economico
c) in nessuna parte del conto economico se non sono rappresentati anche nello stato patrimoniale
d) negli altri proventi ed oneri riconosciuti nel periodo
Riprendiamo lo schema del Comprehensive Income
Comprehensive Income comprende :
# utile o perdita
+ Altri proventi e oneri riconosciuti nel periodo
- Differenze di cambio dalla conversione di operazioni in valuta
100
-
Investimenti “disponibili per la vendita”
Rivalutazioni di immobili
Cash Flow Hedges (flussi di cassa su attività di copertura)
Utili/perdite attuariali su piani pensionistici a benefici definiti
Quota di altri proventi/oneri riconosciuti nel periodo da imprese
collegate
Imposte sugli altri proventi e oneri riconosciuti nel periodo
17) Nei bilanci redatti secondo i principi IAS/IFRS il fair value:
a) è “entity specific”
b) è di obbligatoria applicazione per le immobilizzazioni
c) è un “exit value”
d) è di obbligatoria applicazione per tutti gli strumenti finanziari
Spiegazione dal libro a pagina 520
“ Il riferimento a una normale transazione di mercato richiama il
concetto di “exit value”, ossia un valore di scambio corrente sul
mercato al momento della stima […]
Si comprende quindi come si tratti di un valore che NON è
normalmente considerato entity specific
18) Nei bilanci redatti secondo il codice civile, il fair value:
a) non è previsto in alcun modo nel bilancio di esercizio, che è fondato sul costo storico
b) è di facoltativa applicazione per le attività in valuta
c) è di obbligatoria applicazione per le attività in valuta
d) è previsto per gli strumenti finanziari derivati
questa è l’unica risposta che ha senso.
19) La partecipazione in Beta (al 60%) è iscritta al 31.12.2016 per 10.000 nel bilancio di Alfa in base al
metodo del patrimonio netto. Beta subisce una perdita complessiva di 4.000 nell’esercizio 2017. Posto che
Alfa deve ammortizzare nell’esercizio 2017 un maggior costo pari a 2.000, il valore della partecipazione nel
bilancio al 31.12.2017 sarà pari a:
a) 5.600
b) 6.400
c) 6.000
d) 10.000
spiegazione
• Beta subisce una perdita complessiva di 4.000
Per cui dal momento che Alfa detiene il 60% di Beta è come se per Alfa la
perdita fosse di = 60% * 4.000 = 2.400
• Alfa deve ammortizzare nell’esercizio 2017 un maggior costo
pari a 2.000
In questo caso l’assestamento è già stato calcolato sul 60%
del patrimonio netto per cui si prende il dato così com’è
Quindi abbiamo
10.000 valore della partecipazione
- 2.400 (perdita Beta al 60%)
- 2.000 assestamento maggior costo
____________________________________
= 5.600
101
20) Uno strumento finanziario iscritto in bilancio IAS/IFRS fra quelli disponibili per la vendita (available
for sale – AFS) e acquistato il 31.12.2016 a 10.000 beneficia dell’incremento del proprio fair value da
10.000 del 31.12.2016 a 12.000 del 31.12.2017. Nel bilancio al 31.12.2017, tale strumento finanziario:
a) non è oggetto di rivalutazione in bilancio, posto che viene valutato a costo storico
b) è facoltativamente rivalutato di 2.000 in contropartita ai proventi finanziari
c) è facoltativamente rivalutato di 2.000 in contropartita ad una posta di patrimonio netto
d) è rivalutato di 2.000
21) Uno strumento finanziario iscritto in bilancio IAS/IFRS fra quelli classificati come “Fair value through
profit and loss” e acquistato il 31.12.2016 a 10.000 beneficia dell’incremento del proprio fair value da
10.000 del 31.12.2016 a 12.000 del 31..12.2017. Nel bilancio al 31.12.2017, tale strumento finanziario:
a) non è oggetto di rivalutazione in bilancio, posto che si tratta dell’anno successivo alla
prima iscrizione
b) è obbligatoriamente rivalutato di 2.000 in contropartita ai proventi finanziari
c) è obbligatoriamente rivalutato di 2.000 in contropartita ad una posta di patrimonio netto
d) è facoltativamente rivalutato di 2.000 in contropartita ai proventi finanziari
Spiegazione domande 20 e 21
La valutazione dei crediti :
Valutazione Iniziale
Trattamento contabile
di riferimento
Benchmark treatment
Valutazione
Successiva
Trattamento contabile
di riferimento
Benchmark Treatment
Crediti iscritti in
prestiti e crediti
(L&R)
Costo = fair value +
costi di transazione
Costo ammortizzato (e
impairment test) a
conto economico
crediti iscritti in
strumenti finanziari
rilevati a fair value
a conto economico
(FVTPL)
Costo = fair value
Fair value a conto
economico
Crediti iscritti in
attività disponibili
per la vendita (AFS)
Costo = fair value +
costi di transazione
Fair value a
patrimonio netto
La valutazione dei titoli :
Valutazione iniziale
Trattamento contabile
di riferimento
Benchmark treatment
Titoli held for
trading iscritti in
strumenti finanziari
rilevati a conto
Costo = fair value
102
Valutazione
successiva
Trattamento contabile
di riferimento
Benchmark treatment
Fair value a conto
economico
economico (FVTPL)
Titoli iscritti in
Held to maturity
(HTM)
Costo = fair value +
costi di transazione
Costo ammortizzato (
e impairment test) a
conto economico
Titoli iscritti in
attività disponibili
per la vendita (AFS)
Costo = fair value +
costi di transazione
Fair value a
patrimonio netto
(OCI)
22) Un Società emette un prestito obbligazionario valutato al costo ammortizzato nel bilancio redatto
secondo la normativa nazionale. Tale prestito ha un valore € 1.200.000, ha durata di 4 anni, è costituito da
obbligazioni del valore nominale di € 5 ciascuna, emesse con uno sconto di emissione pari al 5% del valore
nominale e con un saggio di interesse del 3% pagato annualmente. Il rimborso, al valore nominale, è
previsto in un’unica soluzione alla scadenza del prestito dopo 4 anni. Si può pertanto dire che:
a) il debito viene mantenuto a € 1.200.000 in bilancio e le differenze di emissione e gli interessi
transitano per la posta C17 di conto economico
b) il debito viene fatto variare in stato patrimoniale da un valore di € 1.200.000 al momento
della emissione fino ad un valore finale inferiore e le differenze di emissione e gli interessi
transitano per la posta C17 di conto economico
c) il debito viene fatto variare da un valore iniziale inferiore ad € 1.200.000 al momento
della emissione, fino ad un valore finale di 1.200.000 antecedente l’estinzione, e le
differenze di emissione e gli interessi transitano per la posta C17 di conto economico
d) il debito viene fatto variare da un valore iniziale inferiore ad € 1.200.000 al momento della
emissione, fino ad un valore finale di 1.200.000 antecedente l’estinzione, in base alle
differenze di emissione, e i soli interessi transitano per la posta C17 di conto economico
la società emette un prestito obbligazionario = ha un debito
valore finale = 1.200.000
le differenze tra il valore iniziale < valore finale
transitano per
Conto Economico
C)17) = interessi e altri oneri finanziari
Nella risposta d) non va bene “i soli interessi”
23) La Società Delta concede un credito finanziario a lungo termine, valutato al costo ammortizzato nel
bilancio redatto secondo la normativa nazionale. L’uscita di cassa iniziale è di € 1.200.000; il credito ha
durata di 4 anni e fa maturare un interesse pari al 3% che viene pagato a Delta in sede di rimborso
complessivo del Credito. Si può pertanto dire che:
a) il debito viene mantenuto a € 1.200.000 in bilancio e gli interessi transitano per la posta
C16 di conto economico
b) il credito viene fatto variare in stato patrimoniale da un valore di € 1.200.000 al momento
della emissione fino ad un valore finale inferiore, e gli interessi transitano per la posta
C16 di conto economico
c) il credito viene fatto variare in stato patrimoniale da un valore di € 1.200.000 al momento
della emissione fino ad un valore finale superiore, e gli interessi sono iscritti in contropartita
ad una posta del patrimonio netto fino al momento del rimborso
d) il credito viene fatto variare in stato patrimoniale da un valore di € 1.200.000 al
momento della emissione fino ad un valore finale superiore, e gli interessi transitano
per la posta C16 di conto economico
103
la società concede un credito finanziario  maturerà degli
interessi a suo favore
valore iniziale = 1.200.000
valore finale = valore iniziale + interessi
interessi  Conto Economico, C)16 = Altri proventi finanziari
24) La partecipazione in Beta (al 100%) è iscritta al 31.12.2015 per 10.000 nel bilancio di Alfa in base al
metodo del patrimonio netto. Beta subisce una perdita complessiva di 4.000 nell’esercizio 2016 e viene
venduta nell’esercizio 2017 a 7.000. Posto che Beta è assoggettata al regime fiscale di “participation
exemption”, nel bilancio al 31.12.2017 di Alfa:
a) verranno iscritte imposte differite attive commisurate alla differenza effettiva di imposta
b) verranno iscritte imposte differite passive commisurate alla differenza effettiva di imposta
c) l’impresa non potrà considerare, ai fini fiscali, la differenza tra il prezzo di vendita e il valore
riconosciuto a bilancio al 31.12.2016
d) l’impresa non potrà considerare ai fini fiscali, se non parzialmente, le perdite conseguite
Spiegazione : dal libro pagina 744 “Le differenze permanenti”
Differenze permanenti  non generano fiscalità differita
•
95% delle plusvalenze esenti relative ad azioni o quote
partecipative (PEX). Correlativamente sono indeducibili le
minusvalenze sulle stesse tipologie di partecipazioni
(penso sia questa la risposta alla domanda)
104
Prova intermedia dell’8 novembre 2017
1) Nel caso in cui la voce A)3) esprima un componente negativo di reddito, ciò significa, rispetto
all’esercizio precedente, che:
a) le rimanenze finali di lavori in corso su ordinazione sono aumentate
b)le rimanenze finali di prodotti in corso di lavorazione sono diminuite
c)le rimanenze finali di prodotti in corso di lavorazione sono aumentate
d)le rimanenze finali di lavori in corso su ordinazione sono diminuite
Spiegazione
Conto Economico
A)3 Variazione dei lavori in corso su ordinazione Rf-Ri
Se Rf-Ri<0  Rf < Ri  le rimanenze finali di lavori in corso su
ordinazione sono diminuite
2) Il principio di valutazione separata di elementi eterogene i ricompresi in un’unica voce è volto a:
a)garantire che non si determinino compensazioni tra perdite certe e utili presunti
b)garantire che non si determinino compensazioni tra perdite presunte e utili
presunti
c)garantire che non si determinino compensazioni tra perdite possibili e utili
possibili
d) garantire che non si determinino compensazioni tra perdite presunte e utili certi
Dalle slide : “i principi generali di redazione del bilancio di
esercizio 2423 bis”
6. Valutazione separata di elementi eterogenei ricompresi nelle
singole poste
Finalità : evitare che le “valutazioni cumulative di beni”
eterogenei compensino perdite presunte con utili sperati
3) La facoltà di redigere il bilancio secondo i principi contabili internazionali spetta a:
a) imprese che hanno avviato il processo di quotazione in borsa
b) imprese che detengono partecipazioni di collegamento in altre imprese non quotate
c) imprese sottoposte al controllo di società che redigono il bilancio consolidato secondo i
principi contabili internazionali
d)imprese che redigono il bilancio in forma abbreviata
105
Spiegazione dalle slide “Il Sistema ‘duale’ di bilancio in Italia”
Dal 2005, in forza al D. Lgs. 28/2/2005 n.38
Società senza
titoli quotati
Società con titoli
quotati
Redazione del
Bilancio
individuale e/o
consolidato
secondo la
normativa
nazionale D. Lgs
127 del 9.4.1991
Facoltà di redigere
Obbligo di redigere
Facoltà di redigere il
il bilancio
Bilancio individuale
consolidato
secondo gli Ias/Ifrs
secondo gli Ias/Ifrs
dal 2005 (obbligo dal
dal 2005
2006)
Bilancio individuale e/o
consolidato secondo gli
IAS
Redazione
secondo Ias/Ifrs
Omologati dal Regolamento
1725/03 … e oggetto di ulteriori
modifiche/integrazioni
Ambito di applicazione degli Ias/Ifrs secondo il D.Lgs. 38/2005
1
Obbligo dal 2005
a)Bilancio Consolidato di
- società quotate
-società non quotate :
*società con strumenti
finanziari diffusi presso il
pubblico
*banche italiane
*società di assicurazioni
*altri enti finanziari
“vigilati”
2
Facoltà dal 2005
d)Bilancio consolidato di
società non quotate
e)Bilancio individuale di
imprese consolidate da
società di cui al punto A) e di
cui al punto D)
Facoltà (D. L. 91/14)
f)Bilancio individuale di
società non quotate
106
3
Esclusione
g)Bilancio di imprese minori
(che possono redigere il
bilancio in forma abbreviata
ex art. 2435-bis c.c.)
h)Bilancio individuale di
imprese di assicurazioni non
obbligate ad adottare i
principi IAS/IFRS
Obbligo dal 2006
b)Bilancio individuale di società di
cui al punto A (facoltà per il 2005 –
circolare B.d.I. per le banche)
c)Bilancio individuale di società di
assicurazioni quotate che non
redigono il bilancio consolidato
4) Nel contesto dei principi contabili internazionali, il principio della realizzazione dei ricavi prevede che:
a) i ricavi possano essere riconosciuti in bilancio prima, durante o dopo il momento
della prestazione non monetaria dello scambio
b) i ricavi siano riconosciuti in bilancio al momento della prestazione non monetaria dello scambio
c) i ricavi siano realizzati se correlati ai costi sostenuti durante l’esercizio
d) i ricavi realizzati coincidano, per poter essere tassati, con quelli iscritti in dichiarazione dei
redditi
Spiegazione dalle slide :
…
Il momento in cui si verificano dette condizioni può essere
precedente o successivo rispetto a quello della prestazione non
monetaria dello scambio
5) Un componente negativo di reddito, per regola generale, è deducibile quando:
a)è imputato in bilancio ed è certo oppure presunto e oggettivamente determinabile
b) è certo e oggettivamente determinabile
c) è imputato in bilancio ed è certo e oggettivamente determinabile
d) è imputato in bilancio ed è certo e stimabile in modo attendibile
Dalle Slide “13. Reddito imponibile e imposte…”
•
competenza dei componenti di reddito
- certezza nell’esistenza del componente
- possibilità di una sua determinazione obiettiva
* Componenti positivi :
i ricavi, gli altri proventi e le rimanenze concorrono a
formare il reddito anche se non risultano imputati al conto
economico
•
Componenti negativi:
-Condizioni di deducibilità
* imputazione al conto economico o direttamente a
patrimonio netto (ias/ifrs)
* prevalenza del modello tedesco (“mono binario”) sul
modello anglosassone (“doppio binario”)
* disposizioni di legge
- Misura della deducibilità
* deduzione piena, se sussiste il collegamento tra
costi e ricavi imponibili
* deduzione proporzionale se sussiste collegamento tra:
-Costi
107
-Ricavi
-Ricavi  a. imponibili
b. esenti
% deduzione =
𝐚.
(𝐚.+𝐛.)
Ricavi e costi non imputati
• Accertamento di maggiori ricavi e proventi
• Deducibilità dei costi afferenti ai maggiori ricavi purchè
risultanti da elementi certi e precisi
6) Con l’espressione “dipendenza rovesciata” che qualifica il rapporto tra reddito
imponibile ai fini fiscali e reddito da bilancio, si intende che:
a)il reddito fiscale dipende da quello che si determina nel conto economico
b)il reddito che si determina in bilancio dipende dall’ammontare delle imposte di cui alla voce 20 del
conto economico
c)sebbene formalmente il reddito fiscale dipenda dal reddito prima delle imposte,
tuttavia la determinazione di quest’ultimo risente delle scelte che si devono compiere con riguardo ai
costi da iscrivere, perché gli stessi siano deducibili ai fini fiscali
d)sebbene formalmente il reddito prima delle imposte dipenda dal reddito fiscale, tuttavia la
determinazione di quest’ultimo risente delle scelte che si devono compiere con riguardo al
diverso rilievo che il principio della prudenza ha in bilancio e ai fini fiscali
Dagli appunti:
Relazione tra Risultato Ante Imposte (R.A.I) e Reddito Imponibile è molto
complessa e ha dato adito a numerosi dibattiti
Le imposte sul reddito traggono base dal Conto Economico
 Questo dato di fatto ha portato alla luce il problema dell’ INFLUENZA della normativa
Fiscale sulla redazione del bilancio d’esercizio.
= Dipendenza Rovesciata : il conto Economico dipende dalla dichiarazione dei redditi.
Di conseguenza il conto economico viene redatto in maniera strumentale per avere
“meno” tasse possibili.
7) Il sistema “duale” di bilancio in Italia:
a) è una scelta conseguente all’adozione del regolamento CE 1606/2002
b) prevede strutture e contenuti di bilancio diversi per imprese “grandi” e “piccole-medie”
c) è una scelta del legislatore italiano per rendere più attrattivo il nostro Paese agli investimenti
stranieri
d) prevede una scelta obbligata (tra disciplina nazionale e disciplina Ias/Ifrs) che può essere derogata
“in casi eccezionali”
Spiegazione :In questo caso non c’è niente da capire. Il sistema
duale deriva dall’adozione del regolamento CE 1606/2002
Dal libro :“Secondo il regolamento (CE) n° 1606/2002, gli standard internazionali che le
società europee devono adottare sono solo quelli previamente omologati dall’Unione Europea, in
quanto ritenuti compatibili con le direttive comunitarie in materia contabile.”
108
8) La valutazione delle partecipazioni secondo il metodo del patrimonio netto è una eccezione ritenuta
coerente rispetto al sistema di valori di bilancio (normativa nazionale) perché:
a)il realizzo della partecipazione è ottenuto anticipatamente,
trattandosi di una partecipazione di controllo o di collegamento
b) il nostro sistema, con la riforma del D.lgs 139/2015, ammette l’iscrizione dei valori al fair value
c) è sempre possibile tornare al costo quando il patrimonio netto
non è coerente
d) il sistema di valori della partecipata è ispirato al costo storico
dal libro pag 357-Le ragioni della previsione del metodo del patrimonio
netto e le partecipate alle qualli il metodo è applicabile.
Le motivazioni […] si ricollegano ai limiti del criterio del costo; esse
sono giustificate ance sul piano giuridico generale della
rappresentazione veritiera e corretta, che sovraintende la formazione del
bilancio di esercizio. Infatti, effettuata l’acquisizione della
partecipazione, a cui è collegata l’iscrizione in contabilità del valore
corrispondente al costo di acquisto della medesima, l’allineamento – a
decorrere dal primo esercizio in cui si pone l’esigenza di un processo
estimativo – al patrimonio netto della partecipata avuto riguardo al suo
valore “operativo”.
9) Il comprehensive income, nel bilancio redatto secondo i principi IAS/IFRS:
a)comprende le variazioni patrimoniali intervenute in un arco temporale che abbraccia più esercizi
b) non comprende le quote di reddito che devono essere accantonate ad una riserva, in fase di
distribuzione dell’utile di esercizio
c) comprende le variazioni delle riserve patrimoniali che nascono in contropartita
alle modificazioni dei fair value delle poste di bilancio
d) differisce dal reddito iscritto nel conto economico perché tiene conto – in aggiunta ad esse – delle
svalutazioni di tutte le poste iscritte a fair value
Spiegazione dal libro a pagina 533
Conto Economico IAS/IFRS “conto economico complessivo” si compone
in due sezioni
1) La prima sezione contiene i componenti positivi e negativi di
reddito utili alla determinazione dell’utile (o perdita) di
esercizio (reddito tradizionale)
Componenti reddituali accolti in questa sezione definiti
tradizionali, derivano
-da transizioni compiute con l’esterno
-da valutazioni di fine esercizio (ammortamenti, svalutazioni,
rivalutazioni, ecc…)
2) gli altri elementi di conto economico complessivo che insieme ai
componenti sub 1) permettono di determinare la performance economico –
reddituale complessivamente raggiunta dall’impresa nell’esercizio.
Fra questi altri elementi sono rintracciabili le variazioni di fair
value che, in base alle indicazioni di specifici Ias/Ifrs, non possono
essere iscritte fra i “tradizionali” costi e ricavi di competenza e
dunque non partecipano alla formazione dell’utile (o perdita) di
esercizio pur influendo sul valore del patrimonio netto, alimentando o
riducendo riserve costituite ad hoc) = other comprehensive income.
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10) Il fair value, nei bilanci redatti secondo i principi IAS/IFRS:
a) esprime valori che fanno riferimento alla condizione particolare dell’impresa
b) si basa sempre su transazioni effettuate in un passato recente, in modo da fondarne la obiettiva
consistenza
c) rappresenta un “entry value”
d) prescinde dalle situazioni particolari e assume l’ipotesi di uno scambio tra due
partecipanti al mercato
vedi domanda n°17 pagina 101
11) La modificazione degli schemi di conto economico rispetto a quanto previsto dall’art. 2425:
a) non è mai ammessa perché la struttura è obbligatoria
b)è ammessa, purché la struttura prevista dalla legge sia comunque rappresentata in un capitolo della
nota integrativa
c) se è migliorativa della chiarezza e le voci sono irrilevanti, il raggruppamento di
voci è possibile
d) solo l’aggiunta di voci è sempre ammessa in quanto aumenta la chiarezza
Spiegazione
Chiarezza :
[…] conti di bilancio
 Esposizione dei dati secondo una sequenza logica
 Divieto di compenso e raggruppamento voci
Principio è attuato dagli art. 2424 – 2425
Attenzione!
 Adattamento delle voci
 Introduzione di poste aggiuntive
Nota integrativa
 L’applicazione del principio è demandata al redattore del
bilancio
+ chiarezza – rappresentazione veritiera e corretta
Sono generalmente SOVRAORDINATE rispetto alle specifiche
disposizioni che seguono
Salvo il caso in cui i rispetto degli obblighi in tema di
valutazione, presentazione e informativa siano IRRILEVANTI ai fini
della CHIAREZZA e della rappresentazione VERITIERA E CORRETTA
 Introduzione al principio di RILEVANZA
o Dichiarata nel 2423 III comma = obbligo di fornire
informazioni complementari necessarie alla
rappresentazione veritiera e corretta se le informazioni
richieste dagli art. 2424 e 2425… non sono sufficienti
o È resa più forte dal 2423 quinto comma = deroga
obbligatoria in casi eccezionali se c’è conflitto tra
CLAUSOLA GENERALE e NORMA SPECIFICA in tema di
 Strutture di conti
 Valutazioni
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12) Gli utili derivanti dalla deroga obbligatoria ex art 2423, 5°comma, per effetto della rivalutazione di un
bene cui la deroga si riferisce:
a) non vengono rilevati in quanto non realizzati
b) vengono rilevati solo al compimento della vendita del bene cui la deroga si riferisce
c) sono distribuibili se vi sono sufficienti riserve nel patrimonio netto, per un ammontare almeno pari
agli stessi utili
d) se il bene è ammortizzabile divengono distribuibili in modo correlato al processo di
ammortamento del bene rivalutato
Spiegazione : questo è l meccanismo con cui si calcola
l’ammortamento a seguito della rivalutazione del bene causata
dall’applicazione della deroga obbligatoria… lo si trova negli
esercizi e nelle esercitazioni
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