Valutazione delle abitudini alimentari Metodica che ci permette di individuare ciò che la popolazione è solita a mangiare; trova spazio in diversi ambiti: clinico, consumistico e farmaceutico. La stima delle quantità è stata posta in ordine di difficolta; è molto difficile stimare la quantità di micronutrienti negli alimenti stessi questo perché solo in casi particolari ne è indicata la quantità (basti anche solo pensare alla frutta, una delle maggiori fonti di vitamine, varia a seconda di moltissimi fattori). Recall delle 24h: operatore o il soggetto stesso trascrivono ogni alimento assunto nelle precedenti 24h; l’accuratezza nella descrizione degli alimenti (marche, tipi ecc..) e le quantità assunte risultano fondamentale per un lavoro ben fatto. Il recall delle 24h è un metodo di valutazione rapido e più o meno semplice, che può essere utile specialmente in uno studio epidemiologico (es. importo calorico medio), se si parla del singolo individuo non rappresenta un metodo rappresentativo e affidabile (per usarlo bisogna almeno considerare 3 gg non consecutivi). Esistono diversi metodi che si adattano al “soggetto medio” per ricondurre le quantità consumate dal paziente, questo perché molto spesso non vengono pesati accuratamente. Questionari per frequenze di consumo: trova utilizzo, come il precedente, per indagini epidemiologiche e non sul singolo soggetto. È un questionario più lungo e complicato, che può richiedere anche un maggior impegno del soggetto in analisi durante la compilazione; nonostante ciò, è molto elastico (inviabile via mail per es.) e di rapida esecuzione/controllo se si considera che tiene conto di un lungo periodo di tempo ed è auto-compilativo (correzione automatica). La metodica più complessa ma anche una delle più precise è la storia dietetica. Richiede molto tempo, sia per compiere l’intervista e quindi stilarla, sia per l’analisi di quest’ultima. Viene utilizzata per questo motivo nella pratica clinica. Il diario alimentare, a differenza dei precedenti, analizza ciò che mangia il paziente nel momento stesso in cui lo mangia; le quantità non sono stimate ma pesate, è infatti il metodo più preciso in assoluto (gold standard). La stima delle abitudini è funzione dei giorni in cui si compila il questionario, questo pero è fortemente influenza dalla motivazione del paziente (risulta noioso e pesante compilarlo); per cui si decide in partenza i giorni e la durata del diario. È un metodo prospettico, influisce sulle abitudini alimentari (differenza coi precedenti).