La Geomorfologia Sezione C C1: Il modellamento del territorio, pag 166-­‐ 189 C2: le acque con=nentali, pag. 190-­‐223 La frane (pag 169-­‐171) La forza di gravità provoca il continuo movimento di frammenti di rocce e minerali (frana) originatisi da una roccia madre per azione di agenti esogeni (vento, pioggia, acque superficiali,…). Le frane (rapidi movimenti di detriti e materiali sciolti in acqua) sono il risultato di tre differenti forze: forza di gravità, forza di coesione dei materiali e attrito tra rocce. La frana è =picamente formata da tre par=: la nicchia di distacco: parte di roccia da cui la frana si è staccata; il pendio di frana: la superficie, di roJura, sulla quale è scivolata; l’accumulo di frana o piede: formato dai detri= cadu= Principali tipi di frana Compito: ricerca immagini per ciascuna di queste 9pologie di frane L’erosione e il trasporto eolico Il vento è definibile come una massa di aria in movimento da una zona ad alta pressione (zona anticiclonica o anticiclone) verso una zona a bassa pressione (zona ciclonica o ciclone). Il vento esercita un’azione (detta deflazione) di erosione e trasporto, a cui segue una azione di deposito. Il trasporto dei materiali avviene con modalità diverse: - trascinamento e rotolamento (frammenti grossolani: ghiaia e ciottoli) - saltazione (frammenti di medie dimensioni, es sabbia. I granuli di sabbia che si muovono per saltazione esercitano un’azione abrasiva che leviga e arrotonda le rocce (corrasione)) - sospensione (frammenti di piccole dimensioni sabbie fini e polveri) Modalità di trasporto eolico I depositi eolici: le dune Le più tipiche forme di deposito eolico sono le dune. Si formano in corrispondenza di ostacoli (cespugli, depositi di ciottoli, rocce) che obbligano il vento a deviare. A ridosso dell’ostacolo di forma una zona riparata dal vento in cui le particelle di sabbia si depositano. Profilo trasversale di una duna. La duna si muove lentamente nella direzione del vento I depositi eolici: le dune (pag. 176) Le dune possono avere forme diverse in funzione delle caratteristiche del vento, della quantità di sabbia presente e della copertura vegetale: A. barcana D. Trasversale B. parabolica C. barcanoide E. Longitudinale F. Stellata (il vento cambia spesso direzione) Il ciclo dell’acqua (pag190-191) Sul nostro pianeta ingenti masse d’acqua si trasferiscono da un ambiente all’altro, sia fluendo direttamente sia per mezzo di passaggi di stato (per esempio, da liquido a vapore o viceversa) L’insieme di questi processi di trasferimento è detto ciclo dell’acqua (o ciclo idrologico) Il ciclo dell’acqua L’atmosfera, gli oceani e le terre emerse funzionano come “serbatoi di accumulo” temporanei dell’acqua. Il motore principale del ciclo è il Sole, che fornisce l’energia per i processi di evaporazione Acque superficiali e sotterranee Acque continentali Acque superficiali: la parte delle acque di precipitazione che raggiunge rapidamente gli alvei dei fiumi e scorre verso il mare. Le acque superficiali rappresentano solo lo 0,3% delle acque continentali, ma sono le principali artefici del modellamento del territorio Acque sotterranee: la parte delle acque di precipitazione che si infiltra nel sottosuolo formando le falde acquifere Ruscellamento L’acqua caduta con le piogge scorre disordinatamente sul terreno, dividendosi poi in tanti rivoli che defluiscono lungo le linee di massima pendenza e scavano piccoli solchi, che successivamente diventano più profondi e durevoli. Questo processo, chiamato ruscellamento, può produrre caratteristiche forme di erosione, come i calanchi e le piramidi di terra Pietra ballerina L’azione di modellamento delle acque fluviali: alcune definizioni 1) Le acque fluviali scorrono in un alveo (o letto o impluvio), che loro stesse hanno scavato, delimitato da argini (o sponde) naturali; 2) Il bacino idrografico (o imbrifero) di un fiume è il territorio che raccoglie tutte le acque di precipitazione che confluiscono, direttamente e per mezzo di affluenti, nel suo alveo. È delimitato da linee spartiacque (o di displuvio), che lo separano dai bacini adiacenti 3) Per definire le caratteristiche fondamentali di fiumi e torrenti si utilizzano alcuni parametri: lunghezza forma dell’alveo pendenza velocità portata (quantità di acqua che passa attraverso una sezione trasversale nell’unità di tempo, u.d.m.: m3/s) L’azione di modellamento delle acque fluviali: alcune definizioni I corsi d’acqua agiscono sul territorio erodendo, trasportando e depositando materiali. Le caratteristiche dell’azione erosiva dipendono dalla velocità e dalla portata delle acque del fiume, nonché dal tipo di rocce che incontrano lungo il loro percorso. In generale l’erosione fluviale ha due caratteristiche: • è lineare, ossia si esplica essenzialmente sull’alveo, • è regressiva, cioè opera da valle verso monte Erosione regressiva Erosione lineare cascate, una volta formate, regrediscono verso monte su roccia dura su rocce tenere gola (o forra) valle a V (o fluviale), cattura fluviale L’azione di trasporto I sedimenti vengono trasportati dalla corrente: - per galleggiamento in soluzione in sospensione (trasporto torbido) tramite trasporto di fondo (rotolamento, trascinamento o saltazione) Tipi di trasporto dei sedimenti in un corso d’acqua L’azione di deposito I sedimenti erosi vengono trasportati dal fiume sino a quando esso raggiunge la zona pedemontana. Al brusco ridursi della pendenza, la velocità delle acque diminuisce e si riduce anche la capacità di trasporto del fiume: i sedimenti più grossolani si depositano in forma simile a un ventaglio, il conoide di deiezione. Derivano da deposizione di materiali anche le pianure alluvionali Conoidi di deiezione