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MRS-Amuni02 Relaz. R6 Relazione materiali (ID 4741169)

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RELAZIONE SUI MATERIALI
I materiali ed i prodotti per uso strutturale devono rispondere ai requisiti indicati nel seguito
•
•
Identificati univocamente a cura del produttore, secondo le procedure applicabili;
Qualificati sotto la responsabilità del produttore, secondo le procedure applicabili;
•
Accettati dal direttore dei Lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di
qualificazione, nonché mediante eventuali prove sperimentali di accettazione;
Nell’esecuzione delle opere in oggetto è previsto l’impiego dei seguenti materiali.
4.1
CALCESTRUZZI
I componenti del calcestruzzo devono avere le seguenti caratteristiche:
4.1.1 Leganti
Devono impiegarsi esclusivamente i leganti idraulici previsti dalle disposizioni vigenti in materia,
dotati di conformità ad una norma armonizzata della serie UNI EN 197-1:2011.
4.1.2 Aggregati
Gli aggregati dovranno rispettare i requisiti minimi imposti dalla norma UNI 8520-2:2016
relativamente al contenuto di sostanze nocive. In particolare:
il contenuto di solfati solubili in acido (espressi come SO3 da determinarsi con la procedura
prevista dalla UNI-EN 1744-1:2013 al punto 12) dovrà risultare inferiore allo
0.2% sulla massa dell’aggregato indipendentemente se l’aggregato è grosso oppure fine
(aggregati con classe di contenuto di solfati AS0,2);
-
-
il contenuto totale di zolfo (da determinarsi con UNI-EN 1744-1:2013 al punto 11) dovrà
risultare inferiore allo 0.1%;
-
non dovranno contenere forme di silice amorfa alcali-reattiva o in alternativa dovranno
evidenziare espansioni su prismi di malta, valutate con la prova accelerata e/o con la prova
a lungo termine in accordo alla metodologia prevista dalla UNI 8520-22:2017, inferiori ai
valori massimi riportati nel prospetto 6 della UNI 8520-2:2016.
La sabbia deve essere viva, con grani assortiti in grossezza da 0 a 3 mm, non proveniente da rocce
in decomposizione, scricchiolante alla mano, pulita, priva di materie organiche, melmose, terrose
e di salsedine.
La ghiaia deve contenere elementi assortiti, di dimensioni fino a 20-25 mm, resistenti e non gelivi,
non friabili, scevri di sostanze estranee, terra e salsedine. Le ghiaie sporche vanno accuratamente
lavate.
Anche il pietrisco proveniente da rocce compatte, non gessose né gelive, dovrà essere privo di
impurità od elementi in decomposizione.
2
In definitiva gli inerti dovranno essere lavati ed esenti da corpi terrosi ed organici. Non sarà
consentito assolutamente il misto di fiume. L’acqua da utilizzare per gli impasti dovrà essere
potabile, priva di sali (cloruri e solfuri).
Potranno essere impiegati additivi fluidificanti o superfluidificanti per contenere il rapporto
acqua/cemento mantenendo la lavorabilità necessaria.
Assortimento granulometrico in composizione compresa tra le curve granulometriche
sperimentali:
− passante al vaglio di mm 16 = 100%
− passante al vaglio di mm 8 = 88-60%
− passante al vaglio di mm 4 = 78-36%
− passante al vaglio di mm 2 = 62-21%
− passante al vaglio di mm 1 = 49-12%
− passante al vaglio di mm 0.25 = 18-3%
4.1.3 Acque di impasto
L’acqua di impasto, ivi compresa l’acqua di riciclo, dovrò essere conforme alle norme UNI EN
1008:2003.
L’acqua per l’impasto deve essere limpida, priva di sali (particolarmente solfati e cloruri) in
percentuale dannose e non essere aggressiva.
Le caratteristiche di composizione della miscela, di resistenza meccanica e di lavorabilità, nonché
le classi di esposizione dei calcestruzzi utilizzati nell’esecuzione delle opere dovranno essere
corrispondenti a quelli sotto riportati utilizzati per le verifica di progetto.
4.1.4
Prescrizione per il disarmo
Indicativamente: pilastri 5-7giorni;
Per ogni porzione di struttura, il disarmo non può essere eseguito se non previa autorizzazione
della Direzione Lavori.
4.1.5
Caratteristiche meccaniche e di calcolo
Nell’esecuzione delle opere in oggetto è previsto l’impiego dei seguenti materiali.
Calcestruzzi
Riferimenti:
D.M. 17.01.2018, par. 11.2;
Linee Guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale;
UNI EN 206-1/2016;
3
Provini da prelevarsi in cantiere
Almeno un gruppo di due provini.
Preparazione, forma, dimensioni e stagionatura dei provini secondo quanto previsto delle norma UNI EN 123901 e UNI EN 12390-2.
Controlli di accettazione
Controllo di tipo A
Riferito ad un quantitativo di miscela omogenea non maggiore di 300 m 3 ed è costituito da tre prelievi, ciascuno
dei quali eseguito su un massimo di 100 m3 di getto di miscela omogenea. Risulta quindi un controllo di
accettazione ogni 300 m3 massimo di getto. Per ogni giorno di getto va comunque effettuato almeno un prelievo.
Nelle costruzioni con meno di 100 m3 di getto di miscela omogenea, fermo restando l’obbligo di almeno 3 prelievi
e del rispetto delle limitazioni di cui sopra, è consentito derogare dall’obbligo di prelievo giornaliero.
Controllo di tipo B
Nella realizzazione di opere strutturali che richiedano l’impiego di più di 1500 m 3 di miscela omogenea è
obbligatorio il controllo di accettazione di tipo statistico (tipo B).
Il controllo è riferito ad una miscela omogenea e va eseguito con frequenza non minore di un controllo ogni 1500
m3 di calcestruzzo. Ogni controllo di accettazione di tipo B è costituito da almeno 15 prelievi, ciascuno dei quali
eseguito su 100 m3 di getto di miscela omogenea. Per ogni giorno di getto va comunque effettuato almeno un
prelievo.
Parametri caratteristici e tensioni limite
Tabella riassuntiva per vari Rck
Rck
fck
fcd
fctm
u.m.
250
300
350
400
450
500
207.5
249.0
290.5
332.0
373.5
415.0
117.6
141.1
164.6
188.1
211.6
235.2
22.6
25.6
28.4
31.0
33.5
36.0
[kg/cm2]
[kg/cm2]
[kg/cm2]
[kg/cm2]
[kg/cm2]
[kg/cm2]
4
Rck
fck
fcd
fctm
u.m.
25
30
35
40
45
50
20.75
24.90
29.05
33.20
37.35
41.50
11.75
14.11
16.46
18.81
21.16
23.51
2.26
2.56
2.84
3.10
3.35
3.60
[N/mm2]
[N/mm2]
[N/mm2]
[N/mm2]
[N/mm2]
[N/mm2]
Legenda:
−
−
−
fck (resistenza cilindrica a compressione);
fck = 0.83 Rck;
fcd (resistenza di calcolo a compressione);
fcd = cc*fck/c
fctd (resistenza di calcolo a trazione);
fctd = fctk/c;
fctk = 0.7*fctm;
fctm = 0.30*fck2/3
per classi ≤ C50/60
fctm = 2.12*ln[1+fcm/10]
per classi > C50/60
Prospetto classi di esposizione e composizione uni en 206-1
Dos.
Classe
Descrizione
dell’ambiente
Esempi informativi di situzioni a cui possono applicarsi le
classi di esposizione
UNI
A/C
9858 MAX
R’ck
Min.
min. Cem.
KG.
1 Assenza di rischio di corrosione o attacco
X0
Per calcestruzzo privo di
armatura
o
inserti
metallici:
tutte
le
esposizioni eccetto dove
c’è gelo e disgelo o
attacco
chimico.
Calcestruzzi
con
armatura
o
inserti
metallici: in ambiente
molto asciutto
Interno di edifici con umidità relativa molto bassa.
Calcestruzzo non armato all’interno di edifici.
Calcestruzzo non armato immerso in suolo non aggressivo o in
acqua non aggressiva.
Calcestruzzo non armato soggetto ad cicli di bagnato asciutto ma
non soggetto ad abrasioni, gelo o attacco chimico
1
---
15
---
2 Corrosione indotta da carbonatazione
Nota – Le condizioni di umidità si riferiscono a quelle presenti nel copriferro e nel ricomprimento di inserti metallici, ma in molti casi si può
considerare che tali condizioni riflettano quelle dell’ambiente circostante, in questi la classificazione dell’ambiente circostante può essere
adeguata. Questo può non essere il caso se c’è una barriera fra il calcestruzzo ed il suo ambiente.
Asciutto
o Interni di edifici con umidità relativa bassa. Calcestruzzo armato
permanentemente
ordinario o precompresso con le superfici all’interno di strutture 2a
0,60
30
300
XC1
bagnato
con eccezione delle parti esposte a condensa o immerse in acqua
Bagnato,
raramente Parti di strutture di contenimento liquidi, fondazioni. Calcestruzzo
asciutto
armato ordinario o precompresso prevalentemente immerso in 2a
0,60
30
300
XC2
acqua o terreno non aggressivo.
Umidità moderata
Calcestruzzo armato ordinario o precompresso in esterni con
superfici esterne riparate dalla pioggia o in interni con umidità da 5a
0,55
35
320
XC3
moderata ad alta
Ciclicamente asciutto e Calcestruzzo armato ordinario o precompresso in esterni con
4a,
bagnato
superfici soggette ad alternanze di asciutto ed umido. Calcestruzzi
0,50
40
340
XC4
5b
a vista in ambienti urbani.
5
3 Corrosione indotta da cloruri esclusi quelli provenienti dall’acqua di mare
XD1
XD2
XD3
Umidità moderata
Calcestruzzo armato ordinario o precompresso in superfici o parti
di ponti e viadotti esposti a spruzzi d’acqua contenenti cloruri
Bagnato,
raramente Calcestruzzo armato ordinario o precompresso in elementi
asciutto
strutturali totalmente immersi in acqua industriali contenente
cloruri (piscine)
Ciclicamente asciutto e Calcestruzzo armato ordinario o precompresso, di elementi
bagnato
strutturali direttamente soggetti agli agenti disgelanti o agli spruzzi
contenenti
agenti
disgelanti.
Calcestruzzo
armato
o
precompresso, elementi con una superficie immersa in acqua
contenente cloruri e l’altra esposta all’aria. Parti di ponti,
pavimentazioni e parcheggi per auto.
5a
0,55
35
320
4a,
5b
0,50
40
340
5c
0,45
45
360
4a,
5b
0,50
40
340
5c
0,45
45
360
5c
0,45
45
360
0,50
40
320
0,50
30
340
0,50
30
340
0,45
35
360
5a
0,55
35
320
5b
0,50
40
340
5c
0,45
45
360
4 Corrosione indotta da cloruri presenti nell’acqua di mare
XS1
XS2
XS3
Esposto alla salsedine
marina
ma
non
direttamente in contatto
con l’acqua
Permanentemente
sommerso
Zone esposte agli spruzzi
oppure alla marea
Calcestruzzo armato ordinario o precompresso con elementi
strutturali sulle coste o in prossimità
Calcestruzzo armato ordinario o precompresso di strutture marine
completamente immersa in acqua
Calcestruzzo armato ordinario o precompresso con elementi
strutturali esposti alla battigia o alle zone soggette agli spruzzi ed
onde del mare
5 Attacco dei cicli gelo/disgelo con o senza disgelanti *(NB XF2 – XF3 – XF4 contenuto minimo aria 3%)
Moderata
saturazione Superfici verticali di calcestruzzo come facciate o colonne esposte
4a,
XF1
d’acqua, in assenza di alla pioggia ed al gelo. Superfici non verticali e non soggette alla
5b
agente disgelante
completa saturazione ma esposte al gelo, alla pioggia o all’acqua
Moderata
saturazione Elementi come parti di ponti che in altro modo sarebbero
XF2*
d’acqua in presenza di classificati come XF1 ma che sono esposti direttamente o 3, 4b
agente disgelante
indirettamente agli agenti disgelanti
Elevata
saturazione Superfici orizzontali in edifici dove l’acqua può accumularsi e che
2b,
XF3*
d’acqua in assenza di possono essere soggetti ai fenomeni di gelo, elementi soggetti a
4b
agente disgelante
frequenti bagnature ed esposti al gelo
Elevata
saturazione Superfici orizzontali quali strade o pavimentazioni esposte al gelo
d’acqua con presenza di ed ai sali disgelanti in modo diretto od indiretto, elementi esposti al
XF4*
agente antigelo oppure gelo e soggetti a frequenti bagnature in presenza di agenti 3, 4b
acqua di mare
6 Attacco chimico **)
Ambiente chimicamente
debolmente aggressivo
XA1
secondo il prospetto 2
della UNI EN 206-1
Ambiente chimicamente
moderatamente
XA2
aggressivo secondo il
prospetto 2 della UNI EN
206-1
Ambiente chimicamente
fortemente
aggressivo
XA3
secondo il prospetto 2
della UNI EN 206-1
disgelanti o di acqua di mare
Contenitori di fanghi e vasche di decantazione. Contenitori e
vasche per acqua reflue
Elementi strutturali o pareti a contatto di terreni aggressivi
Elementi strutturali o pareti a contatto di acqua industriali
fortemente aggressive. Contenitori di foraggi, mangimi e liquami
provenienti dall’allevamento animale. Torri di raffreddamento di
fumi e gas di scarico industriali.
*) il grado di saturazione della seconda colonna riflette la relativa frequenza con cui si verifica il gelo in condizioni di saturazione: moderato
occasionalmente gelato in condizioni di saturazione; elevato alta frequenza di gelo in condizioni di saturazione.
**) da parte di acque del terreno o acqua fluenti
6
ACCIAI PER CEMENTO ARMATO
Ciascun prodotto qualificato deve costantemente essere riconoscibile, per quanto concerne le
caratteristiche qualitative e riconducibile allo stabilimento di produzione tramite marchiatura
indelebile depositata presso il Servizio Tecnico Centrale, dalla quale risulti, in modo inequivocabile,
il riferimento all’Azienda produttrice, allo Stabilimento, al tipo d’acciaio ed alla sua eventuale
saldabilità.
Le caratteristiche, meccanica, di resistenza e di lavorabilità degli acciai utilizzati nell’esecuzione
delle opere dovranno essere corrispondenti a quelli sotto riportati utilizzati per le verifiche di
progetto.
4.2.1 Saldabilità
Negli acciai per cemento armato devono l’analisi chimica effettuata su colata e l’eventuale analisi
chimica di controllo effettuata sul prodotto finito deve soddisfare le limitazioni riportate nella Tab.
11.3.II del § 11 delle NTC2088 dove il calcolo del carbonio equivalente Ceq è effettuato con la
seguente formula:
in cui i simboli chimici denotano il contenuto degli elementi stessi espresso in percentuale.
7
È possibile eccedere il valore massimo di C dello 0,03% in massa, a patto che il valore del Ceq.venga
ridotto dello 0,02% in massa. Contenuti di azoto più elevati sono consentiti in presenza di una
sufficiente quantità di elementi che fissano l’azoto stesso.
Caratteristiche meccaniche e di calcolo
Acciaio per c.a. B450C
Dati
Classe di resistenza

B450C
7850 daN/m³
Modulo elastico
210000 N/mm²
s
1,15
εsu
6,750%
Tipo di acciaio per c.a.
Peso specifico
Modulo di Young
Coefficiente di sicurezza
Allungamento per snervamento
Risultati
fy
450
Resistenza di snervamento a trazione (N/mmq)
ft
540
Resistenza a rottura a trazione (N/mmq)
(ft /fy)k
1,20
>1,05 e <1,35
fyk
4.3
391,3 N/mm²
Resistenza di calcolo a compressione di calcolo s<50 mm
ACCIAI DA CARPENTERIA
Ciascun prodotto qualificato deve costantemente essere riconoscibile, per quanto concerne le
caratteristiche qualitative e riconducibile allo stabilimento di produzione tramite marchiatura
indelebile depositata presso il Servizio Tecnico Centrale, dalla quale risulti, in modo inequivocabile,
il riferimento all’Azienda produttrice, allo Stabilimento, al tipo d’acciaio ed alla sua eventuale
saldabilità.
Le caratteristiche, meccanica, di resistenza e di lavorabilità degli acciai utilizzati nell’esecuzione
delle opere dovranno essere corrispondenti a quelli sotto riportati utilizzati per le verifiche di
progetto.
4.3.1 Saldabilità
Negli acciai per cemento armato devono l’analisi chimica effettuata su colata e l’eventuale analisi
chimica di controllo effettuata sul prodotto finito deve soddisfare le limitazioni riportate nella Tab.
11.3.II del § 11 delle NTC2088 dove il calcolo del carbonio equivalente Ceq è effettuato con la
seguente formula:
in cui i simboli chimici denotano il contenuto degli elementi stessi espresso in percentuale.
8
È possibile eccedere il valore massimo di C dello 0,03% in massa, a patto che il valore del C eq.
venga ridotto dello 0,02% in massa. Contenuti di azoto più elevati sono consentiti in presenza
di una sufficiente quantità di elementi che fissano l’azoto stesso.
4.3.2 Caratteristiche meccaniche e di calcolo
Acciaio per carpenterie metalliche (DM 17.01.2018)
Dati
Classe di resistenza
tmax
S355
35 mm
r
7850 daN/m³
E
210000 N/mm²
G
Classe di esecuzione
Tipo di acciaio per carpenteria
Spessore massimo dei piatti <> 40 mm
Peso specifico
Modulo di elasticità normale
80000 N/mm²
EXC3
Modulo di elasticità tangenziale
gM0
1.05
Resistenza delle sezioni 1,2,3,4
gM1
1.05
Resistenza all'instabilità delle membrature
gM2
1.25
Resistenza per frattura delle sezioni tese
esu
1.000%
n
0.3
Classe di esecuzione
Allungamento per snervamento
Coefficiente di Poisson
a
Risultati
0.000012 °C-¹
Coeff. Di espansione
fyk
355.0 N/mm²
Resistenza caratteristica di snervamento a trazione
ftk
510.0 N/mm²
Resistenza caratteristica di rottura a trazione
fyd(gM0)
338.1 N/mm²
Resistenza di calcolo a trazione
fyd(gM1)
338.1 N/mm²
Resistenza di calcolo a trazione
ftd(gM2)
408.0 N/mm²
Resistenza di calcolo a trazione
t
Rd
205.0 N/mm²
Resistenza a taglio
PIOLI TIPO NELSON
Come connettori delle sezioni collaboranti acciaio-cls delle travi dei ponti vengono utilizzati dei
pioli tipo Nelson in acciaio St 37-3k con le seguenti caratteristiche meccaniche
Resistenza caratteristica a trazione fuk = 450 Mpa
Tensione di snervamento caratteristica
fyk = 350 Mpa
Modulo di Young
E = 210000 Mpa
9
DURABILITÀ DEI MATERIALI
4.5.1 Normativa di riferimento
Le caratteristiche di durabilità dei calcestruzzi da impiegare nelle opere di progetto sono valutate
secondo la Norma Nazionale UNI 9858 e la Normativa Europea ENV 206 secondo quanto stabilito
dal D.M. 14.01.2008
4.5.2 Classificazione ambientale
Le opere in oggetto verranno realizzate in zona urbanizzata; esse in parte sono interrate. Secondo
le indicazioni contenute nella ENV 2006, sono classificabili in ambiente XC2 (fondazioni e pali) o
XC3-XS1 (strutture d’elevazione, solette d’impalcato, cordoli paratia).
4.5.3 Strutture in acciaio
Per le strutture in acciaio sono previsti i seguenti cicli di protezione:
Verniciatura su acciaio grezzo
preparazione del sottofondo mediante sabbiatura grado SA2.0;
-
mano di fondo mediante applicazione di vernice antiruggine a base di zinco inorganico,
spessore minimo 40 micron;
-
mani di copertura (n. 2) mediante applicazione di vernice epossidica o poliuretanica,
spessore minimo 2x40 micron.
10
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