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manual fanuc italiano

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FANUC Serie 30*-MODELLO B
FANUC Serie 31*-MODELLO B
FANUC Serie 32*-MODELLO B
Comune alla Serie T ed alla Serie M
MANUALE DELL'OPERATORE
B-64484IT/02
• Nessuna parte di questo manuale può essere riprodotta in qualsiasi forma.
• Tutte le specifiche e le prestazioni sono soggette a variazione senza preavviso.
I prodotti descritti in questo manuale sono regolamentati dalla “Foreign Exchange and
Foreign Trade Law” giapponese. L'esportazione dal Giappone dei CNC Serie 30i-B, Serie
31i-B5 è soggetta ad un’apposita licenza rilasciata dal governo giapponese. Altri modelli
citati in questo manuale possono essere soggetti a norme relative all'esportazione.
La riesportazione in un paese terzo potrebbe essere soggetta ad una licenza rilasciata dal
governo del paese dal quale il prodotto viene riesportato. La riesportazione del prodotto
potrebbe essere ulteriormente regolamentata da specifiche norme del governo degli Stati
Uniti.
Nel caso si debbano esportare o riesportare questi prodotti, si suggerisce di contattare
FANUC per una consulenza.
I prodotti descritti in questo manuale vengono fabbricati sotto un rigoroso controllo di
qualità. Tuttavia, se è presumibile che da un guasto del prodotto derivino un incidente o
una perdita gravi, prestare molta attenzione alla sicurezza.
In questo manuale abbiamo cercato, nel limite del possibile, di toccare tutti gli argomenti.
Tuttavia, a causa del grande numero di possibilità, non è possibile descrivere tutto ciò che
non deve o non può essere fatto.
Pertanto, tutto ciò che questo manuale non dà specificamente come possibile deve essere
considerato come ”impossibile”.
NORME DI SICUREZZA
B-64484IT/02
NORME DI SICUREZZA
Questa sezione descrive le norme di sicurezza per l'uso delle unità CNC.
E' essenziale che queste norme siano osservate dall'utilizzatore per assicurare la sicurezza del
funzionamento delle macchine equipaggiate con unità CNC (tutte le descrizioni fornite in questa sezione
assumono questa configurazione). Alcune norme si riferiscono a specifiche funzioni e pertanto possono
non essere applicabili a certe unità CNC.
Gli utilizzatori devono anche osservare le norme di sicurezza relative alla macchina, così come sono
descritte nel corrispondente manuale predisposto dal costruttore della macchina utensile. Prima di far
funzionare la macchina o di creare un programma che ne controlli il funzionamento, l'operatore deve
avere piena familiarità con il contenuto di questo manuale e del corrispondente manuale fornito dal
costruttore della macchina utensile.
INDICE
DEFINIZIONE DI PERICOLO, AVVERTENZA E NOTA ..................................................................... s-1
DIFFIDE E AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE .................................................................. s-2
DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE ............................................. s-4
DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLE OPERAZIONI ............................................................. s-6
DIFFIDE RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA ............................................................ s-8
DEFINIZIONE DI PERICOLO, AVVERTENZA E NOTA
Questo manuale include le norme di sicurezza che devono essere osservate per proteggere l'utilizzatore e
per evitare di danneggiare la macchina. Le norme sono suddivise in indicazioni di PERICOLO
(Diffide) e Avvertenze in base al loro peso in termini di sicurezza. Le informazioni supplementari sono
classificate come Note. Leggere attentamente le Diffide, le Avvertenze, e le Note prima di tentare di
usare la macchina.
PERICOLO
Questa indicazione viene data quando esiste il pericolo di lesioni dell'operatore o
di danneggiamenti della macchina se non viene seguita la procedura indicata.
AVVERTENZA
Questa indicazione viene data quando il mancato rispetto della procedura
indicata può danneggiare la macchina.
NOTA
Le note sono usate per fornire informazioni supplementari, diverse dalle diffide e
dalle avvertenze.
•
Leggere attentamente questo manuale e deporlo in un posto sicuro.
s-1
NORME DI SICUREZZA
B-64484IT/02
DIFFIDE E AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE
1
2
3
4
5
6
PERICOLO
Non tentare mai di lavorare un pezzo senza aver prima verificato il
funzionamento della macchina. Prima di iniziare una produzione, assicurarsi che
la macchina operi correttamente attraverso una lavorazione di prova usando, per
esempio, le funzioni blocco a blocco, regolazione della velocità di avanzamento
o blocco macchina, o facendo lavorare la macchina senza aver montato né il
pezzo né l'utensile. La mancata verifica del corretto funzionamento della
macchina può dare luogo a comportamenti inattesi della macchina stessa, con la
possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di ferire l'operatore.
Prima di avviare la macchina controllare attentamente i dati specificati.
Il funzionamento della macchina sulla base di dati non corretti può dare luogo a
comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il
pezzo o la macchina e di ferire l'operatore.
Assicurarsi che gli avanzamenti specificati siano appropriati all'operazione da
eseguire. Generalmente per ogni macchina esiste una specifica velocità
massima di avanzamento.
La velocità di avanzamento appropriata dipende dall'operazione che si intende
eseguire. Consultare il manuale fornito insieme alla macchina per determinare la
velocità massima di avanzamento ammessa.
Se la macchina opera con una velocità di avanzamento non appropriata, essa
può comportarsi in modo inatteso, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la
macchina e di ferire l'operatore.
Se si usa una funzione di compensazione utensile, controllare attentamente
l'entità e la direzione della compensazione.
Il funzionamento della macchina sulla base di dati non corretti può dare luogo a
comportamenti inattesi della macchina stessa, con la possibilità di danneggiare il
pezzo o la macchina e di ferire l'operatore.
I parametri del CNC e del PMC sono impostati in fabbrica. Normalmente non è
necessario cambiarli. Quando, tuttavia, non esistono alternative alla modifica di
un parametro, assicurarsi di averne compreso perfettamente la funzione prima di
procedere a qualsiasi variazione.
L'errata impostazione di un parametro può dare luogo a comportamenti inattesi
della macchina, con la possibilità di danneggiare il pezzo o la macchina e di
ferire l'operatore.
Immediatamente dopo l'accensione, non toccare nessuno dei tasti del pannello
MDI finché non compaiono la schermata posizione o la schermata allarmi.
Alcuni tasti del pannello MDI sono dedicati alla manutenzione o ad altre
operazioni speciali. Premere uno di questi tasti può mettere il CNC in uno stato
diverso da quello normale. Avviare la macchina in questo stato può dar luogo ad
un comportamento inatteso della medesima.
s-2
NORME DI SICUREZZA
B-64484IT/02
7 Il manuale dell'operatore e il manuale di programmazione forniti insieme al CNC
forniscono una descrizione generale delle funzioni della macchina, comprese le
funzioni opzionali. Notare che le funzioni opzionali variano da una macchina
all'altra. Di conseguenza, alcune delle funzioni descritte nei manuali del CNC
possono non essere disponibili su uno specifico modello. In caso di dubbio,
controllare le specifiche della macchina.
8 Alcune funzioni possono essere state implementate su richiesta del costruttore
della macchina utensile. Prima di usare una di queste funzioni, consultare il
manuale predisposto dal costruttore della macchina utensile per i dettagli e le
eventuali avvertenze relativi a tale funzione.
AVVERTENZA
Il display a cristalli liquidi è realizzato con una tecnologia di fabbricazione ad
altissima precisione. Tuttavia, alcuni pixel potrebbero non accendersi o restare
accesi. Questo fenomeno è una caratteristica comune degli LCD e non è un
difetto.
NOTA
I programmi, i parametri, e le variabili macro sono registrati nella memoria non
volatile del CNC. Normalmente questi dati non vengono persi allo spegnimento
del CNC stesso.
Tuttavia, essi possono essere cancellati inavvertitamente o può rendersi
necessario cancellarli dalla memoria non volatile nell'ambito di una procedura di
ripristino dopo un errore.
Per proteggersi da tale situazione e garantire un rapido ripristino dei dati così
cancellati, eseguire una copia di sicurezza di tutti i dati vitali e conservarla in un
luogo sicuro.
s-3
NORME DI SICUREZZA
B-64484IT/02
DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE
Questa sezione fornisce le principali norme di sicurezza relative alla programmazione. Prima di iniziare a
scrivere un programma leggere attentamente il manuale dell'operatore fornito insieme al CNC. E'
necessario avere piena familiarità con il contenuto di questo manuale.
1
2
3
4
5
6
PERICOLO
Impostazione del sistema di coordinate
Se il sistema di coordinate non è impostato correttamente la può comportarsi in
modo inaspettato nell'esecuzione di un programma peraltro corretto. Questo
inatteso comportamento può danneggiare l'utensile, la macchina o il pezzo e
può causare lesioni all'operatore.
Posizionamento con interpolazione non lineare
Quando si usa il posizionamento con interpolazione non lineare (posizionamento
con movimento non lineare fra il punto iniziale e il punto finale), è necessario
controllare attentamente il percorso utensile. Il posizionamento comporta
movimenti rapidi. Se l'utensile entra in collisione con il pezzo, possono derivarne
danni all'utensile, alla macchina o al pezzo e lesioni all'operatore.
Funzioni che coinvolgono un asse rotativo
Quando si usano l'interpolazione in coordinate polari o il controllo della direzione
normale (perpendicolare), fare molta attenzione alla velocità dell'asse rotativo.
Una programmazione non corretta può dar luogo ad una velocità di rotazione
dell'asse troppo alta, in grado di provocare il distacco dal mandrino del pezzo o
dell'utensile, se questi non sono sufficientemente bloccati. Un incidente di
questo genere può facilmente danneggiare il pezzo, l'utensile o la macchina e
ferire l'operatore.
Conversione pollici/millimetri
La commutazione pollici/millimetri non cambia le unità di misura dei dati come lo
spostamento dell'origine del pezzo, i parametri e la posizione corrente. Prima di
avviare la macchina, quindi, è necessario determinare il tipo delle unità di misura
utilizzate. L’esecuzione di qualsiasi operazione con dati non validi può
danneggiare il pezzo, l'utensile o la macchina e ferire l'operatore.
Controllo della velocità di taglio costante
Quando un asse soggetto al controllo della velocità di taglio costante si avvicina
all'origine del sistema di coordinate del pezzo, la velocità del mandrino può
aumentare eccessivamente. Quindi, è necessario specificare la velocità
massima ammessa. Una specifica non corretta di questa velocità massima può
danneggiare il pezzo, l'utensile o la macchina e ferire l'operatore.
Controllo della corsa
Dopo l'accensione, eseguire un ritorno manuale al punto di riferimento come
richiesto. Il controllo della corsa non è possibile prima dell'esecuzione del ritorno
manuale al punto di riferimento. Se il controllo della corsa è disabilitato, non
vengono segnalati allarmi nel caso in cui venga superato un fine corsa. Questo
può danneggiare il pezzo, l'utensile o la macchina e ferire l'operator
s-4
NORME DI SICUREZZA
B-64484IT/02
7
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11
12
PERICOLO
Controllo di interferenza della torretta
Il controllo di interferenza della torretta viene eseguito durante il funzionamento
automatico, sulla base dei dati utensile specificati. Se questi dati non
corrispondono all'utensile effettivamente utilizzato, il controllo di interferenza non
può essere eseguito correttamente. Questo può danneggiare il pezzo, l'utensile
o la macchina e ferire l'operatore. Dopo l'accensione, o dopo aver selezionato
manualmente una torretta, avviare sempre il funzionamento automatico e
specificare il numero dell'utensile da utilizzare.
Modo assoluto/incrementale
Se un programma creato usando valori assoluti viene eseguito nel modo
incrementale o viceversa, La macchina può comportarsi in modo inatteso.
Selezione del piano
Se per l'interpolazione circolare, l'interpolazione elicoidale o un ciclo fisso la
specifica del piano non è corretta, la macchina può comportarsi in modo
inatteso. Per i dettagli, fare riferimento alla descrizione delle varie funzioni.
Salto al limite di coppia
Prima di specificare un salto al limite di coppia, applicare il limite di coppia. Se
viene specificato un salto al limite di coppia senza che sia stato effettivamente
applicato il limite di coppia, una comando di movimento verrà eseguito senza
eseguire il salto.
Immagine speculare programmabile
Notare che quando viene abilitata l'immagine speculare programmabile le
operazioni programmate cambiano considerevolmente.
Funzione di compensazione
Se nel modo compensazione vengono specificati un comando basato sul
sistema di coordinate della macchina o un comando di ritorno al punto di
riferimento, la compensazione viene temporaneamente cancellata. Questo può
provocare un comportamento inatteso della macchina.
Prima di specificare uno di questi comandi, quindi, cancellare sempre il modo
compensazione.
s-5
NORME DI SICUREZZA
B-64484IT/02
DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLE OPERAZIONI
Questa sezione presenta le norme di sicurezza relativa alle operazioni della macchina. Prima di operare
sulla macchina, leggere attentamente il manuale dell'operatore fornito insieme al CNC. E' necessario
avere piena familiarità con il contenuto di questo manuale.
1
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4
5
6
PERICOLO
Funzionamento manuale
Quando si eseguono operazioni manuali, determinare la posizione corrente
dell'utensile e del pezzo e assicurarsi che l'entità, la direzione e la velocità di
avanzamento dei movimenti siano state specificate correttamente. Un'operazione
non corretta può danneggiare il pezzo, l'utensile o la macchina e ferire
l'operatore.
Ritorno manuale al punto di riferimento
Dopo l'accensione, eseguire il ritorno manuale al punto di riferimento come
richiesto.
Se la macchina viene fatta funzionare senza aver prima eseguito il ritorno
manuale al punto di riferimento, essa può comportarsi in modo inatteso.
Il controllo della corsa non è possibile prima dell'esecuzione del ritorno manuale
al punto di riferimento.
Un'operazione inattesa può danneggiare il pezzo, l'utensile o la macchina e ferire
l'operatore.
Comando numerico manuale
Quando si specifica un comando numerico manuale determinare la posizione
corrente del pezzo e dell'utensile, assicurarsi che l'asse, la direzione e l'intero
comando siano specificati correttamente e che tutti i valori introdotti siano validi.
Il tentativo di eseguire un comando non valido può danneggiare il pezzo, l'utensile
o la macchina e ferire l'operatore.
Avanzamento manuale con volantino
Nell'avanzamento manuale con volantino, la rotazione del volantino quando il
fattore di scala applicato è grande, ad esempio 100, provoca un movimento
rapido dell'utensile o della tavola. La mancanza di attenzione nell'eseguire questa
operazione può causare danni al pezzo, all'utensile o alla macchina e può
causare ferite all'operatore.
Disabilitazione della regolazione
Se durante la filettatura, la maschiatura o la maschiatura rigida la regolazione
della velocità è disabilitata (in base al contenuto di una variabile macro), la
velocità non può essere prevista, con possibili danni al pezzo, all'utensile o alla
macchina e con possibili lesioni dell'operatore.
Operazioni di preset/origine
In linea di principio, non tentare mai un'operazione di preset/origine quando la
macchina sta funzionando sotto il controllo di un programma. Altrimenti la
macchina può comportarsi in modo inatteso, con possibili danni al pezzo,
all'utensile o alla macchina e con possibili lesioni dell'operatore.
s-6
NORME DI SICUREZZA
B-64484IT/02
7 Spostamento del sistema di coordinate del pezzo
Gli interventi manuali, il funzionamento nello stato di blocco macchina o
l'applicazione dell'immagine speculare possono spostare il sistema di coordinate
del pezzo. Prima di eseguire un programma pezzo, controllare attentamente il
sistema di coordinate.
Se il funzionamento automatico viene avviato senza tener conto di un eventuale
spostamento del sistema di coordinate del pezzo, la macchina può comportarsi in
modo inatteso, con possibili danni al pezzo, all'utensile o alla macchina e con
possibili lesioni dell'operatore.
8 Pannello operatore soft e commutatori a menu
Se si usano il pannello operatore software e i commutatori a menu, il pannello
MDI permette di specificare operazioni non supportate dal pannello operatore,
quali la commutazione del modo, la variazione delle regolazioni e l’ avanzamento
in jog.
Operando inavvertitamente sui tasti MDI è possibile causare un comportamento
inatteso della macchina, con possibili danni a pezzo, utensile o macchina e con
possibili lesioni dell'operatore.
9 Tasto RESET
La pressione del tasto RESET ferma l'esecuzione del programma e ne consegue
l'arresto degli assi. Tuttavia, il tasto RESET potrebbe non funzionare per diverse
ragioni, ad es.:un problema sul pannello MDI. Quindi, se è necessario bloccare i
motori, utilizzare, per sicurezza, il pulsante di arresto in emergenza invece del
tasto RESET.
10 Intervento manuale
Se durante il funzionamento della macchina sotto il controllo del programma viene
eseguito un intervento manuale, alla ripartenza della macchina il percorso utensile
può variare. Prima di riavviare la macchina dopo un intervento manuale, quindi,
controllare la posizione del commutatore assoluto in manuale, l'impostazione dei
parametri e lo stato del modo di comando assoluto/incrementale.
11 Feed hold, regolazione della velocità di avanzamento e blocco singolo
Le funzioni feed hold, regolazione della velocità di avanzamento e blocco singolo
possono essere disabilitate tramite la variabile macro di sistema #3004. Quando la
macchina opera in queste condizioni fare molta attenzione.
12 Prova a vuoto
Normalmente, la prova a vuoto si usa per verificare il funzionamento della
macchina sotto il controllo di un programma. Durante una prova a vuoto, la
macchina lavora alla velocità di avanzamento per la prova a vuoto, che è diversa
dall'avanzamento programmato. La velocità di avanzamento per la prova a vuoto
può essere maggiore di quella programmata.
s-7
NORME DI SICUREZZA
B-64484IT/02
PERICOLO
13 Compensazione raggio utensile nel modo MDI
Mettere una particolare attenzione nella specifica del percorso utensile di un
movimento comandato in MDI, perché in questo caso la compensazione raggio
utensile non è applicata. Quando viene introdotto un comando in MDI
interrompendo il funzionamento automatico nel modo compensazione raggio
utensile, fare molta al percorso dell'utensile alla ripresa del funzionamento
automatico. Per i dettagli fare riferimento alle corrispondenti sezioni del manuale.
14 Editazione del programma pezzo
Se la macchina viene fermata e viene editato (modifica, inserimento o
cancellazione di parole o blocchi) il programma pezzo in esecuzione, quando
viene ripresa la lavorazione sotto il controllo del programma la macchina può
comportarsi in modo inaspettato. In linea di principio, non modificare, inserire o
cancellare i comandi contenuti nel programma in esecuzione.
DIFFIDE RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA
PERICOLO
1 Sostituzione della batteria della memoria
Per la sostituzione della batteria della memoria, il CNC deve essere acceso e
nello stato di arresto in emergenza. Dato che questa operazione si effettua con
l'alimentazione collegata e l'armadio elettrico aperto, essa deve essere eseguita
esclusivamente da personale che abbia ricevuto un addestramento sui temi della
sicurezza e della manutenzione ufficialmente accettato.
Durante la sostituzione della batteria fare attenzione a non toccare i circuiti ad
e protetti da un coperchio
alta tensione (contrassegnati con il simbolo
isolante).
Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa
elettrica estremamente grave.
NOTA
Il CNC usa la batteria per preservare il contenuto della sua memoria, programmi,
correzioni, parametri, ecc., anche quando l'alimentazione esterna non è
applicata.
In caso di caduta della tensione della batteria sul pannello dell'operatore o sul
video del CNC compare un allarme di bassa tensione della batteria.
Se compare questo allarme, sostituire la batteria entro una settimana, o il
contenuto della memoria del CNC verrà perso.
Per la descrizione dettagliata della procedura di sostituzione della batteria fare
riferimento alla sezione “Metodo di sostituzione della batteria” del manuale
dell'operatore (comune per le serie T e M).
s-8
NORME DI SICUREZZA
B-64484IT/02
PERICOLO
2 Sostituzione della batteria dell'encoder assoluto
Per la sostituzione della batteria dell'encoder assoluto, il CNC deve essere
acceso e nello stato di arresto in emergenza. Dato che questa operazione si
effettua con l'alimentazione collegata e l'armadio elettrico aperto, essa deve
essere eseguita esclusivamente da personale che abbia ricevuto un
addestramento sui temi della sicurezza e della manutenzione ufficialmente
accettato.
Durante la sostituzione della batteria fare attenzione a non toccare i circuiti ad
alta tensione (contrassegnati con il simbolo
e protetti da un coperchio
isolante).
Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa
elettrica estremamente grave.
NOTA
L'encoder assoluto usa la batteria per preservare la posizione assoluta
memorizzata.
In caso di caduta della tensione della batteria sul pannello dell'operatore o sul
video del CNC compare un allarme di bassa tensione della batteria.
Se compare questo allarme, sostituire la batteria entro una settimana, o la
posizione assoluta memorizzata dall'encoder verrà persa.
Per la descrizione dettagliata della procedura per la sostituzione della batteria
fare riferimento al manuale di manutenzione dei MOTORI ASSE GE Fanuc serie
αi.
PERICOLO
3 Sostituzione dei fusibili
Prima di procedere alla sostituzione di un fusibile è necessario individuare e
rimuovere la causa che ne ha provocato la bruciatura.
Per questo motivo, questa operazione può essere eseguita esclusivamente da
personale che abbia ricevuto un addestramento ufficialmente accettato sui temi
della sicurezza e della manutenzione.
Quando si sostituisce un fusibile con l'armadio elettrico aperto fare attenzione a
non toccare i circuiti ad alta tensione (contrassegnati con il simbolo
e protetti
da un coperchio isolante).
Toccare un circuito ad alta tensione scoperto comporta un rischio di scossa
elettrica estremamente grave.
s-9
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
INDICE GENERALE
NORME DI SICUREZZA.............................................................................. s-1
DEFINIZIONE DI PERICOLO, AVVERTENZA E NOTA.......................................... s-1
DIFFIDE E AVVERTENZE DI CARATTERE GENERALE ....................................... s-2
DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLA PROGRAMMAZIONE....................... s-4
DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLE OPERAZIONI ................................... s-6
DIFFIDE RELATIVE ALLA MANUTENZIONE ORDINARIA .................................... s-8
I. INTRODUZIONE
1
INTRODUZIONE ..................................................................................... 3
1.1
1.2
AVVERTENZE RELATIVE ALLA LETTURA DEL MANUALE ....................... 7
AVVERTENZA RELATIVA A VARI TIPI DI DATI........................................... 7
II. PROGRAMMAZIONE
1
INTRODUZIONE ................................................................................... 11
1.1
1.2
1.3
MOVIMENTO DELL'UTENSILE LUNGO IL PROFILO DEL PEZZO INTERPOLAZIONE ..................................................................................... 11
AVANZAMENTO - FUNZIONE AVANZAMENTO ........................................ 13
DISEGNO DEL PEZZO E MOVIMENTO DELL'UTENSILE ......................... 14
1.3.1
1.3.2
1.3.3
1.4
1.5
1.6
1.7
1.8
2
VELOCITA' DI TAGLIO - FUNZIONE VELOCITA' DEL MANDRINO .......... 23
SELEZIONE DELL'UTENSILE DA USARE NELLE VARIE
LAVORAZIONI - FUNZIONE UTENSILE ..................................................... 24
COMANDI PER LE FUNZIONI DELLA MACCHINA FUNZIONI AUSILIARIE ............................................................................... 25
CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA ................................................... 26
AMPIEZZA DEL MOVIMENTO DELL'UTENSILE ZONA DI SICUREZZA ................................................................................. 28
ASSI CONTROLLATI ............................................................................ 29
2.1
2.2
2.3
2.4
3
Punto di riferimento (una posizione fissa sulla macchina) ..................................... 14
Sistema di coordinate del disegno del pezzo e sistema di coordinate
specificato dal CNC - Sistema di coordinate .......................................................... 15
Programmazione dei movimenti dell'utensile (programmazione assoluta
e incrementale) ....................................................................................................... 20
NUMERO DI ASSI CONTROLLATI ............................................................. 29
NOMENCLATURA DEGLI ASSI .................................................................. 30
SISTEMA DI INCREMENTI ......................................................................... 31
CORSA MASSIMA ...................................................................................... 32
FUNZIONI PREPARATORIE (CODICI G) ............................................. 33
3.1
3.2
ELENCO DEI CODICI G PER CENTRI DI LAVORO................................... 35
ELENCO DEI CODICI G PER TORNI ......................................................... 39
c-1
INDICE GENERALE
4
FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE......................................................... 44
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
4.7
4.8
4.9
POSIZIONAMENTO (G00) .......................................................................... 45
POSIZIONAMENTO UNIDIREZIONALE (G60) ........................................... 46
INTERPOLAZIONE LINEARE (G01) ........................................................... 48
INTERPOLAZIONE CIRCOLARE (G02, G03) ............................................. 51
INTERPOLAZIONE ELICOIDALE (G02, G03) ............................................ 55
INTERPOLAZIONE ELICOIDALE B (G02, G03) ......................................... 56
INTERPOLAZIONE A SPIRALE, INTERPOLAZIONE CONICA
(G02, G03) ................................................................................................... 57
INTERPOLAZIONE IN COORDINATE POLARI (G12.1, G13.1) ................ 64
INTERPOLAZIONE CILINDRICA (G07.1) ................................................... 72
4.9.1
4.9.2
4.10
4.11
4.12
4.13
4.14
4.22
4.23
4.24
Interpolazione cilindrica ......................................................................................... 72
Interpolazione cilindrica con specifica della distanza nel piano ............................ 75
CONTROLLO DEL PUNTO DI TAGLIO NELL'INTERPOLAZIONE
CILINDRICA (G07.1) ................................................................................... 77
INTERPOLAZIONE ESPONENZIALE (G02.3, G03.3) ................................ 88
INTERPOLAZIONE RACCORDATA (G05.1) .............................................. 94
INTERPOLAZIONE NANOMETRICA RACCORDATA ................................ 99
INTERPOLAZIONE NURBS (G06.2) ......................................................... 108
4.14.1
4.15
4.16
4.17
4.18
4.19
4.20
4.21
5
B-64484IT/02
Funzioni addizionali dell'interpolazione NURBS ................................................ 112
INTERPOLAZIONE CON ASSE VIRTUALE (G07) ................................... 116
FILETTATURA A PASSO VARIABILE (G34) ............................................ 118
FILETTATURA CIRCOLARE (G35, G36) .................................................. 119
FUNZIONE DI SALTO (G31) ..................................................................... 123
SALTO MULTIPASSO (G31) ..................................................................... 125
SEGNALE DI SALTO AD ALTA VELOCITA' (G31) ................................... 126
MIGLIORAMENTO DELLA MEMORIZZAZIONE DELLA POSIZIONE
DI SALTO .................................................................................................. 126
FUNZIONE DI SALTO CONTINUO AD ALTA VELOCITA' ........................ 127
SALTO AL LIMITE DI COPPIA .................................................................. 128
INTERPOLAZIONE CIRCOLARE NELLO SPAZIO ................................... 131
FUNZIONI DI AVANZAMENTO .......................................................... 135
5.1
5.2
5.3
5.4
INTRODUZIONE ....................................................................................... 135
POSIZIONAMENTO RAPIDO.................................................................... 136
AVANZAMENTO IN LAVORO ................................................................... 137
CONTROLLO DELLA VELOCITA' DI AVANZAMENTO ............................ 144
5.4.1
5.4.2
Arresto esatto (G09, G61), Modo taglio (G64), Modo maschiatura (G63) .......... 145
Regolazione automatica della velocità sugli spigoli............................................. 145
5.4.2.1
5.4.2.2
5.5
5.6
Regolazione automatica della velocità sugli spigoli interni (G62) ............... 145
Riduzione della velocità di avanzamento nell'interpolazione
circolare all'interno........................................................................................ 147
COMANDO DI VELOCITA' SU UN CERCHIO VIRTUALE PER UN
ASSE ROTATIVO ...................................................................................... 148
SOSTA ...................................................................................................... 152
c-2
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
6
PUNTO DI RIFERIMENTO .................................................................. 154
6.1
6.2
7
RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO ................................................. 154
RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO MOBILE (G30.1) ..................... 160
SISTEMA DI COORDINATE ............................................................... 162
7.1
7.2
SISTEMA DI COORDINATE DELLA MACCHINA ..................................... 163
SISTEMA DI COORDINATE DEL PEZZO ................................................. 166
7.2.1
7.2.2
7.2.3
7.2.4
7.2.5
7.2.6
7.2.7
7.3
7.4
7.5
8
SISTEMA DI COORDINATE LOCALI ........................................................ 178
SELEZIONE DEL PIANO .......................................................................... 179
FUNZIONE DI CONVERSIONE DEL PIANO ............................................ 180
VALORI DELLE COORDINATE E DIMENSIONI ................................ 186
8.1
8.2
8.3
8.4
8.5
9
Impostazione del sistema di coordinate del pezzo................................................ 166
Selezione del sistema di coordinate del pezzo...................................................... 168
Cambiamento del sistema di coordinate del pezzo ............................................... 169
Preset del sistema di coordinate del pezzo (G92.1) .............................................. 172
Sistemi di coordinate del pezzo addizionali (G54.1 o G54) ................................. 174
Impostazione automatica del sistema di coordinate ............................................. 176
Spostamento del sistema di coordinate del pezzo ................................................ 176
PROGRAMMAZIONE ASSOLUTA E INCREMENTALE ........................... 186
CONVERSIONE POLLICI/MILLIMETRI (G20, G21).................................. 188
PROGRAMMAZIONE DEL PUNTO DECIMALE ....................................... 191
PROGRAMMAZIONE DIAMETRALE E PROGRAMMAZIONE
RADIALE ................................................................................................... 193
FUNZIONE DI COMMUTAZIONE FRA PROGRAMMAZIONE
DIAMETRALE E RADIALE ........................................................................ 194
FUNZIONE VELOCITA' MANDRINO (FUNZIONE S) ......................... 197
9.1
9.2
9.3
9.4
SPECIFICA DELLA VELOCITA' DEL MANDRINO CON UN CODICE ...... 197
SPECIFICA DIRETTA DELLA VELOCITA' DEL MANDRINO
(COMANDO S-5 CIFRE) ........................................................................... 197
CONTROLLO DELLA VELOCITA' DI TAGLIO COSTANTE (G96, G97) ... 197
FUNZIONE DI POSIZIONAMENTO DEL MANDRINO .............................. 202
9.4.1
9.4.2
9.4.3
9.5
9.6
Orientamento del mandrino .................................................................................. 202
Posizionamento del mandrino .............................................................................. 203
Cancellazione del posizionamento del mandrino ................................................. 204
RILEVAZIONE DEGLI ERRORI DI VELOCITA' DEL MANDRINO ............ 207
CONTROLLO MANDRINO CON UN MOTORE ASSE .............................. 211
9.6.1
9.6.2
Controllo mandrino con un motore asse ............................................................... 211
Funzione di indexaggio mandrino ........................................................................ 212
10 FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T) ............................................... 214
10.1
10.2
10.3
FUNZIONE DI SELEZIONE UTENSILE .................................................... 214
FUNZIONE GESTIONE UTENSILI ............................................................ 215
ESTENSIONE DELLA GESTIONE UTENSILI ........................................... 229
10.3.1
10.3.2
10.3.3
10.3.4
Personalizzazione della visualizzazione dei dati della gestione utensili .............. 229
Personalizzazione della visualizzazione di posizione mandrino/
posizione di attesa ................................................................................................ 234
Introduzione dei dati personalizzabili con il punto decimale ............................... 236
Protezione mediante il segnale KEY di vari dati utensili ..................................... 238
c-3
INDICE GENERALE
10.3.5
10.3.6
10.3.7
10.4
10.5
B-64484IT/02
Selezione del periodo di conteggio della vita utensile ......................................... 238
Schermata dei dati di ciascun utensile .................................................................. 239
Visualizzazione della vita utile complessiva degli utensili dello stesso tipo........ 239
SUPPORTO PER LA GESTIONE DI UTENSILI
SOVRADIMENSIONATI ............................................................................ 240
GESTIONE VITA UTENSILI ...................................................................... 242
10.5.1
10.5.2
10.5.3
10.5.4
10.5.5
10.5.6
10.5.7
Dati della gestione vita utensili ............................................................................ 243
Registrazione, modifica e cancellazione dei dati della gestione vita utensili ....... 245
Comandi della gestione vita utensili in un programma pezzo .............................. 250
Conteggio vita utensile e selezione utensile ......................................................... 256
Codice M per la ripartenza del conteggio vita utensili ......................................... 259
Disabilitazione del conteggio vita ........................................................................ 261
Funzione di controllo del numero di utensili rimasti............................................ 261
11 FUNZIONI AUSILIARIE ...................................................................... 263
11.1
11.2
11.3
FUNZIONE AUSILIARIA (FUNZIONE M) .................................................. 263
PIU' CODICI M IN UN BLOCCO ................................................................ 264
GRUPPI DI CODICI M ............................................................................... 265
11.3.1
11.3.2
11.3.3
11.4
Impostazione di un numero di gruppo di codici M sulla schermata di
impostazione ......................................................................................................... 265
Impostazione da programma di un numero di gruppo di codici M ..................... 267
Funzione di controllo dei gruppi di codici M ...................................................... 267
SECONDA FUNZIONE AUSILIARIA (CODICI B) ...................................... 268
12 GESTIONE DEI PROGRAMMI............................................................ 271
12.1
CARTELLE ................................................................................................ 271
12.1.1
12.1.2
12.1.3
12.2
FILE ........................................................................................................... 275
12.2.1
12.2.2
12.3
Configurazione delle cartelle ................................................................................ 271
Attributi delle cartelle ........................................................................................... 273
Cartelle di default ................................................................................................. 274
Nomi dei file .........................................................................................................275
Attributi dei file ....................................................................................................276
RELAZIONE CON LE FUNZIONI CONVENZIONALI ................................ 277
12.3.1
12.3.2
12.3.3
12.3.4
Relazione con le cartelle ....................................................................................... 277
Relazione con i nomi file...................................................................................... 278
Parametri correlati ................................................................................................ 280
Capacità della memoria programmi / Numero dei programmi registrabili........... 281
13 CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA ........................................... 283
13.1
13.2
13.3
COMPONENTI DEL PROGRAMMA DIVERSE DALLA SEZIONE
PROGRAMMA ........................................................................................... 284
CONFIGURAZIONE DELLA SEZIONE PROGRAMMA ............................ 287
SOTTOPROGRAMMI (M98, M99)............................................................. 294
14 FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA PROGRAMMAZIONE ............. 299
14.1
14.2
COPIA DELLA FIGURA (G72.1, G72.2) .................................................... 299
CONVERSIONE TRIDIMENSIONALE DEL SISTEMA DI
COORDINATE ........................................................................................... 306
c-4
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
15 FUNZIONI DI COMPENSAZIONE....................................................... 317
15.1
COMPENSAZIONE LUNGHEZZA UTENSILE (G43, G44, G49).............. 317
15.1.1
15.1.2
15.2
15.3
15.4
15.5
15.6
Introduzione ......................................................................................................... 317
Comandi G53, G28, G30 e G30.1 nel modo compensazione
lunghezza utensile ................................................................................................ 322
SCALA (G50, G51) .................................................................................... 324
IMMAGINE SPECULARE PROGRAMMABILE (G50.1, G51.1) ............... 331
CONTROLLO DELLA DIREZIONE NORMALE (G40.1,G41.1,G42.1) ...... 333
COMPENSAZIONE MONTAGGIO PEZZO ............................................... 338
CORREZIONE UTENSILE PER LE FUNZIONI DI FRESATURA E DI
TORNITURA .............................................................................................. 377
16 MACROISTRUZIONI ........................................................................... 384
16.1
16.2
16.3
16.4
16.5
16.6
16.7
16.8
VARIABILI ................................................................................................. 384
VARIABILI DI SISTEMA ............................................................................ 390
LETTURA E SCRITTURA DI VARIABILI DI ALTRI CANALI ..................... 445
OPERAZIONI ARITMETICHE E LOGICHE ............................................... 449
SPECIFICA INDIRETTA DEGLI INDIRIZZI ASSE..................................... 456
LETTURA DEI PARAMETRI...................................................................... 458
FRASI MACRO E FRASI NC ..................................................................... 459
SALTI E RIPETIZIONI ............................................................................... 459
16.8.1
16.8.2
16.8.3
16.8.4
16.8.5
16.9
RICHIAMO DELLE MACRO ...................................................................... 466
16.9.1
16.9.2
16.9.3
16.9.4
16.9.5
16.9.6
16.9.7
16.9.8
16.9.9
16.9.10
16.9.11
16.9.12
16.9.13
16.9.14
16.9.15
16.10
16.11
16.12
Salto incondizionato (frase GOTO)...................................................................... 459
Frase GOTO con numeri di sequenza memorizzati .............................................. 460
Salto condizionato (Frase IF) ............................................................................... 461
Ripetizione (Frase While)..................................................................................... 462
Specifica della precisione per gli operatori relazionali ........................................ 464
Richiamo semplice (G65) ..................................................................................... 467
Richiamo modale: Richiamo dopo l'esecuzione di un comando
di movimento (G66) ............................................................................................. 475
Richiamo modale: Richiamo ad ogni blocco (G66.1) .......................................... 478
Richiamo macro mediante un codice G ................................................................ 480
Richiamo macro mediante un codice G (con specifica del numero di
codici G utilizzabili) ............................................................................................. 481
Richiamo macro mediante codici G con il punto decimale
(con specifica del numero di codici G utilizzabili)............................................... 482
Richiamo macro mediante codici M ..................................................................... 483
Richiamo macro mediante un codice M (con specifica del numero di
codici M utilizzabili) ............................................................................................ 485
Richiamo macro speciale mediante codici M ....................................................... 486
Richiamo sottoprogrammi mediante codici M ..................................................... 487
Richiamo sottoprogramma mediante un codice M
(con specifica del numero di codici M utilizzabili) .............................................. 488
Richiamo sottoprogramma mediante codice T ..................................................... 489
Richiamo sottoprogramma mediante codice S ..................................................... 490
Richiamo sottoprogramma mediante il codice della seconda
funzione ausiliaria ................................................................................................ 490
Richiamo sottoprogramma con uno specifico indirizzo ....................................... 491
ELABORAZIONE DELLE FRASI MACRO ................................................. 494
REGISTRAZIONE DEI PROGRAMMI MACRO ......................................... 496
CODICI E PAROLE RISERVATE UTILIZZATI NELLE MACRO ................ 497
c-5
INDICE GENERALE
16.13
16.14
16.15
B-64484IT/02
COMANDI DI EMISSIONE DEI DATI ........................................................ 498
LIMITAZIONI ............................................................................................. 501
INTERRUPT DELLE MACROISTRUZIONI ............................................... 503
16.15.1 Metodo di specifica .............................................................................................. 504
16.15.2 Descrizione della funzione di interrupt ................................................................ 505
17 MACRO IN TEMPO REALE ................................................................ 512
17.1
TIPI DI COMANDI MACRO IN TEMPO REALE ........................................ 515
17.1.1
17.2
Comando macro in tempo reale modale / Comando macro in tempo reale
autocancellante ..................................................................................................... 515
VARIABILI ................................................................................................. 521
17.2.1
Variabili dedicate alle macro in tempo reale ........................................................ 521
17.2.1.1
17.2.1.2
17.2.2
Variabili delle macro istruzioni ............................................................................ 526
17.2.2.1
17.2.2.2
17.3
17.4
Variabili di sistema ....................................................................................... 526
Variabili locali .............................................................................................. 527
OPERAZIONI ARITMETICHE E LOGICHE ............................................... 528
CONTROLLO DEI COMANDI MACRO IN TEMPO REALE ...................... 529
17.4.1
17.4.2
17.4.3
17.4.4
17.5
17.6
17.7
17.8
17.9
Variabili di sistema ....................................................................................... 521
Variabili delle macro in tempo reale (variabili RTM) ................................. 525
Salto condizionato (Frase ZONCE )..................................................................... 530
Transizione della condizione (frase ZEDGE) ...................................................... 531
Ripetizione (frase ZWHILE) ................................................................................ 532
Gruppo di frasi (frase ZDO...ZEND) ................................................................... 533
RICHIAMO DELLE MACRO ...................................................................... 535
ALTRI ........................................................................................................ 537
COMANDI DI CONTROLLO ASSE ........................................................... 538
NOTE......................................................................................................... 549
LIMITAZIONI ............................................................................................. 551
18 INTRODUZIONE PARAMETRI DA PROGRAMMA (G10).................. 553
19 INTRODUZIONE DEI DATI DEGLI SCHEMI DI LAVORAZIONE ....... 558
19.1
19.2
19.3
19.4
INTRODUZIONE ....................................................................................... 558
SPIEGAZIONE .......................................................................................... 558
PROCEDURE ............................................................................................ 562
DEFINIZIONE DELLA SCHERMATA ........................................................ 565
19.4.1
19.4.2
19.4.3
Definizione del menu degli schemi di lavorazione .............................................. 566
Definizione della schermata della macro.............................................................. 568
Impostazione dei codici dei caratteri .................................................................... 571
20 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE AD ALTA VELOCITA' .............. 576
20.1
20.2
20.3
20.4
FUNZIONE I DI CONTORNATURA AI E FUNZIONE II DI
CONTORNATURA AI (G05.1) ................................................................... 576
FUNZIONE DI SELEZIONE DELLE CONDIZIONI DI LAVORAZIONE ..... 591
REGOLAZIONE DEL LIVELLO DI QUALITA' DELLA LAVORAZIONE ..... 592
CONTROLLO JERK .................................................................................. 593
20.4.1
20.4.2
20.5
Controllo della velocità in base alla variazione dell'accelerazione
di ciascun asse ...................................................................................................... 593
Accelerazione/decelerazione a campana prima dell'interpolazione
con prelettura dei blocchi smorzata ...................................................................... 595
ACCELERAZIONE/DECELERAZIONE CON COPPIA OTTIMALE ........... 597
c-6
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
20.6
20.7
20.8
20.9
CICLO DI LAVORAZIONE AD ALTA VELOCITA ...................................... 608
ESECUZIONE AD ALTA VELOCITA' DEL PROGRAMMA IN
FORMATO BINARIO ................................................................................. 609
ACCELERAZIONE/DECELERAZIONE OTTIMALE PER LA
MASCHIATURA RIGIDA ........................................................................... 610
FUNZIONAMENTO MEDIANTE TABELLE DI COMANDI
SEQUENZIALI ........................................................................................... 612
21 FUNZIONI DI CONTROLLO ASSI ...................................................... 638
21.1
CONTROLLO SINCRONO DEGLI ASSI ................................................... 638
21.1.1
21.1.2
21.1.3
21.1.4
21.1.5
21.1.6
21.1.7
21.2
21.3
21.4
TORNITURA POLIGONALE (G50.2, G51.2) ............................................. 651
CONTROLLO SINCRONO, COMPOSTO E SOVRAPPOSTO
MEDIANTE COMANDI DEL PROGRAMMA
(G50.4, G51.4, G50.5, G51.5, G50.6, AND G51.6) ................................... 656
ROLL-OVER DELL'ASSE ROTATIVO....................................................... 660
21.4.1
21.4.2
21.5
21.6
Roll-over dell'asse rotativo ................................................................................... 660
Controllo dell'asse rotativo ................................................................................... 661
CONTROLLO DELL'ASSE INCLINATO ARBITRARIO ............................. 662
RITIRO E RIPOSIZIONAMENTO DELL'UTENSILE .................................. 671
21.6.1
21.7
Configurazione degli assi per il controllo sincrono .............................................. 639
Compensazione dell'errore di sincronizzazione ................................................... 641
Instaurazione della sincronizzazione .................................................................... 642
Impostazione automatica per la corrispondenza delle posizioni di griglia ........... 645
Controllo dell'errore di sincronizzazione.............................................................. 645
Metodi di ripristino dopo un allarme generato dal controllo dell'errore di
sincronizzazione ................................................................................................... 647
Allarme del controllo della coppia durante il funzionamento sincrono ............... 648
Miglioramento della compensazione utensile per il ritiro e
riposizionamento dell'utensile ............................................................................. 673
ACCOPPIAMENTO ELETTRONICO ......................................................... 677
21.7.1
21.7.2
21.7.3
21.7.4
21.7.5
Accoppiamento elettronico ................................................................................... 677
Accoppiamento elettronico di mandrini ............................................................... 684
Fasatura automatica per l'accoppiamento elettronico ........................................... 691
Funzione di salto per l'asse EGB .......................................................................... 695
Accoppiamento elettronico per 2 coppie .............................................................. 697
21.7.5.1
21.7.5.2
21.7.5.3
21.7.5.4
21.7.5.5
21.7.5.6
21.7.6
21.7.7
21.8
21.9
Metodo di specifica (G80.5, G81.5) ............................................................. 697
Descrizione dei comandi compatibili con quelli di una dentatrice
a creatore (G80, G81) ................................................................................... 700
Esempio di configurazione degli assi controllati .......................................... 703
Esempi........................................................................................................... 704
Campo di specifica del rapporto di sincronizzazione.................................... 707
Funzione di ritiro........................................................................................... 710
Controllo dell'asse U ............................................................................................ 711
Controllo dell'asse U per due coppie .................................................................... 712
CONTROLLO TANDEM ............................................................................ 713
CONTROLLO DELL'ASSE PIVOT............................................................. 713
22 FUNZIONI PER LA LAVORAZIONE A 5 ASSI ................................... 717
22.1
22.2
CONTROLLO DEL CENTRO UTENSILE .................................................. 717
CONTROLLO REGOLATO DEL CENTRO UTENSILE
(SMOOTH TCP) AD ALTA VELOCITA' ..................................................... 769
22.2.1
Controllo regolato del centro utensile ad alta velocità ......................................... 769
c-7
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
22.2.1.1
22.2.1.2
22.2.2
Variazione della tolleranza nel modo controllo regolato del centro
utensile ad alta velocità ........................................................................................ 784
22.2.2.1
22.2.2.2
22.2.3
22.3
22.4
22.5
22.6
22.6.3
Visualizzazione delle informazioni nel modo controllo regolato del
centro utensile ad alta velocità ............................................................................. 789
Programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato ................................ 813
Programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato rispetto
alla direzione dell'asse utensile............................................................................. 836
Specifica del piano di lavoro inclinato sulla schermata di guida ......................... 843
22.6.3.1
22.6.3.2
22.6.3.3
22.6.3.4
22.6.3.5
22.6.3.6
22.6.4
22.6.5
22.6.6
Controllo direzione asse utensile con mantenimento del centro utensile
sul pezzo ............................................................................................................... 860
Controllo del secondo asse rotativo nel controllo della direzione
dell'asse utensile quando il punto finale è una posizione singolare...................... 864
Programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato nel modo
compensazione lunghezza utensile ....................................................................... 865
Compensazione utensile su una macchina con rotazione dell'utensile ................. 877
22.8.1.1
22.8.1.2
22.8.1.3
22.8.2
22.8.3
22.8.4
22.8.5
22.8.6
Compensazione laterale dell'utensile ............................................................ 878
Compensazione del bordo di taglio ............................................................... 894
Controllo della posizione della punta dell'utensile (punto di taglio) ............ 899
Compensazione utensile su una macchina con rotazione della tavola ................ 902
Compensazione utensile su una macchina di tipo misto ...................................... 907
Controllo di interferenza e prevenzione delle interferenze .................................. 912
Limitazioni ...........................................................................................................915
22.8.5.1
22.8.5.2
22.8.5.3
22.10
Specifica del piano di lavoro inclinato mediante roll-pitch-yaw .................. 843
Specifica del piano di lavoro inclinato con tre punti..................................... 846
Specifica del piano di lavoro inclinato con due vettori ................................. 850
Specifica del piano di lavoro inclinato con gli angoli di proiezione ............. 853
Comando multiplo assoluto .......................................................................... 856
Comando multiplo incrementale ................................................................... 858
CONTROLLO DELL'ASSE DI ROTAZIONE INCLINATO .......................... 872
COMPENSAZIONE TRIDIMENSIONALE DELL'UTENSILE ..................... 875
22.8.1
22.9
Variazione della tolleranza nella compensazione assi rotativi (G43.4L1) ... 784
Variazione della tolleranza nel controllo regolato (G43.4P3)....................... 788
ESPANSIONE DEI COMANDI DI MOVIMENTO ASSE NEL
CONTROLLO DEL CENTRO UTENSILE .................................................. 794
CONTROLLO ORIENTAMENTO UTENSILE ............................................ 796
PROGRAMMAZIONE DEL PUNTO DI TAGLIO ........................................ 806
PROGRAMMAZIONE DEI COMANDI NEL PIANO DI LAVORO
INCLINATO ............................................................................................... 813
22.6.1
22.6.2
22.7
22.8
Compensazione assi rotativi (G43.4L1) ........................................................ 773
Controllo regolato (G43.4P3) ....................................................................... 779
Limitazioni comuni a tutte le configurazioni di macchina ............................ 915
Limitazioni per le macchina con rotazione dell'utensile ............................... 918
Limitazioni per le macchine con rotazione della tavola o di tipo misto ........ 919
Esempi .................................................................................................................. 922
ESPANSIONE DEL METODO DI IMPOSTAZIONE DEI PARAMETRI
PER LA LAVORAZIONE A 5 ASSI ............................................................ 927
FUNZIONE DI SELEZIONE DELLA CONFIGURAZIONE DELLA
MACCHINA................................................................................................ 930
22.10.1
22.10.2
22.10.3
22.10.4
Schermata di selezione della configurazione della macchina............................... 930
Commutazione della configurazione della macchina ........................................... 932
Impostazione dei dati della configurazione della macchina ................................. 934
Immissione/emissione dei dati della configurazione della macchina ................... 936
c-8
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
23 FUNZIONI PER SISTEMI A PIU' CANALI .......................................... 938
23.1
23.2
23.3
23.4
23.5
INTRODUZIONE ....................................................................................... 938
FUNZIONE DI ATTESA RECIPROCA FRA CANALI ................................. 939
MEMORIA CONDIVISA TRA I CANALI ..................................................... 944
CONDIVISIONE DEL MANDRINO TRA PIU' CANALI............................... 945
CONTROLLO SINCRONO/COMPOSTO/SOVRAPPOSTO ...................... 946
III. OPERATION
1
INTRODUZIONE ................................................................................. 951
1.1
1.2
1.3
1.4
OPERAZIONI MANUALI ............................................................................ 951
MOVIMENTO DELL'UTENSILE DA PROGRAMMA FUNZIONAMENTO AUTOMATICO........................................................... 953
FUNZIONAMENTO AUTOMATICO........................................................... 954
PROVA DEI PROGRAMMI ........................................................................ 955
1.4.1
1.4.2
1.5
1.6
1.7
EDITAZIONE DEL PROGRAMMA PEZZO ............................................... 957
VISUALIZZAZIONE E IMPOSTAZIONE DEI DATI .................................... 957
VISUALIZZAZIONE ................................................................................... 960
1.7.1
1.7.2
1.7.3
1.7.4
2
Visualizzazione programmi .................................................................................. 960
Visualizzazione della posizione corrente ............................................................. 961
Visualizzazione allarmi ........................................................................................ 962
Visualizzazione numero pezzi e ore di funzionamento ........................................ 962
UNITA' OPERATIVE ........................................................................... 963
2.1
ACCENSIONE/SPEGNIMENTO................................................................ 963
2.1.1
2.1.2
2.2
2.3
2.4
Pannello LCD da 8.4"........................................................................................... 964
Pannello LCD da 10.4" (Pannello LCD da 12.1"/15"/19") .................................. 965
Unità MDI standard (Tastiera ONG) .................................................................... 966
Unità MDI standard (Tastiera QWERTY ) .......................................................... 967
Unità MDI compatta (Tastiera ONG) ................................................................... 968
DESCRIZIONE DELL'UNITA' MDI ............................................................. 969
TASTI FUNZIONE E TASTI SOFTWARE ................................................. 972
2.4.1
2.4.2
2.4.3
2.5
Accensione ........................................................................................................... 963
Spegnimento ......................................................................................................... 964
UNITA' DI IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE ................................... 964
2.2.1
2.2.2
2.2.3
2.2.4
2.2.5
3
Controllo con movimento della macchina ............................................................ 955
Visualizzazione della posizione a macchina ferma .............................................. 956
Sommario delle operazioni eseguite sulle varie schermate .................................. 972
Tasti funzione ....................................................................................................... 973
Tasti software ....................................................................................................... 974
UNITA' ESTERNE DI IMMISSIONE/EMISSIONE ..................................... 982
OPERAZIONI MANUALI ..................................................................... 984
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
RITORNO MANUALE AL PUNTO DI RIFERIMENTO ............................... 984
AVANZAMENTO IN JOG .......................................................................... 986
AVANZAMENTO INCREMENTALE .......................................................... 988
AVANZAMENTO MANUALE CON VOLANTINO....................................... 989
ASSOLUTO IN MANUALE ON E OFF ...................................................... 992
INTERPOLAZIONE LINEARE/CIRCOLARE IN MANUALE....................... 996
c-9
INDICE GENERALE
3.7
3.8
3.9
MASCHIATURA RIGIDA CON VOLANTINO ........................................... 1001
COMANDO NUMERICO IN MANUALE ................................................... 1004
AVANZAMENTO MANUALE NELLO SPAZIO ........................................ 1011
3.9.1
3.9.2
3.9.3
3.9.4
3.9.5
3.10
4
Movimento con volantino/in JOG/in avanzamento incrementale
nella direzione dell'asse utensile......................................................................... 1013
Movimento con volantino/in JOG/in avanzamento incrementale
nella direzione perpendicolare all'asse utensile .................................................. 1015
Rotazione punta utensile con volantino/in JOG/in avanzamento
incrementale ....................................................................................................... 1019
Movimento con volantino/in JOG/in avanzamento incrementale
in direzione verticale rispetto alla tavola ............................................................ 1021
Movimento con volantino/in JOG/in avanzamento incrementale
in direzione orizzontale rispetto alla tavola ........................................................ 1023
INTERFACCIA PER RIGA CODIFICATA ................................................ 1027
3.10.1
3.10.2
3.10.3
3.10.4
3.10.5
3.10.6
3.10.7
3.11
B-64484IT/02
Procedura per la determinazione del punto di riferimento ................................. 1027
Ritorno al punto di riferimento ........................................................................... 1028
Encoder codificato .............................................................................................. 1029
Controllo sincrono degli assi .............................................................................. 1029
Controllo assi da PMC ....................................................................................... 1031
Controllo dell'asse inclinato ............................................................................... 1031
Note .................................................................................................................... 1031
RIGA CODIFICATA CON MARCHE DI RIFERIMENTO (SERIALE) ....... 1033
FUNZIONAMENTO AUTOMATICO .................................................. 1038
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
4.7
FUNZIONAMENTO DA MEMORIA ......................................................... 1039
FUNZIONAMENTO IN MDI ..................................................................... 1041
FUNZIONAMENTO IN DNC .................................................................... 1045
FUNZIONAMENTO PIANIFICATO .......................................................... 1047
RICHIAMO SOTTOPROGRAMMA DA UN'UNITA' ESTERNA (M198) ... 1050
RICHIAMO SOTTOPROGRAMMA DA UN'UNITA' ESTERNA
UTILIZZANDO IL DATA SERVER DISONIBILE IN UN SISTEMA
A PIU' CANALI ......................................................................................... 1054
INTERRUZIONE DEL VOLANTINO ........................................................ 1056
4.7.1
4.8
4.9
IMMAGINE SPECULARE ........................................................................ 1062
RIPARTENZA DEL PROGRAMMA ......................................................... 1064
4.9.1
4.10
Soppressione del movimento della ripartenza rapida del programma ................ 1102
Ripartenza rapida del programma per un ciclo di lavorazione ........................... 1106
RITIRO E RIPOSIZIONAMENTO DELL'UTENSILE ................................ 1114
4.11.1
4.11.2
4.11.3
4.11.4
4.11.5
4.11.6
4.12
4.13
Emissione delle funzioni ausiliarie nella funzione di ripartenza
del programma .................................................................................................... 1080
RIPARTENZA RAPIDA DEL PROGRAMMA ........................................... 1084
4.10.1
4.10.2
4.11
Interruzione manuale nel modo conversione tridimensionale del
sistema di coordinate .......................................................................................... 1061
Ritiro................................................................................................................... 1117
Allontanamento .................................................................................................. 1117
Ritorno ................................................................................................................1118
Riposizionamento ............................................................................................... 1118
Ritiro e riposizionamento dell'utensile durante la filettatura .............................. 1118
Procedura operativa per un ciclo fisso di foratura .............................................. 1121
INTERVENTO MANUALE E RITORNO .................................................. 1123
RITRACCIATURA.................................................................................... 1126
c-10
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
4.14
5
OPERAZIONI DI TEST ...................................................................... 1139
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
5.6
5.7
5.8
5.9
5.10
5.11
6
ANNULLAMENTO DEL BLOCCO ATTIVO ............................................. 1136
BLOCCO MACCHINA E BLOCCO DELLE FUNZIONI AUSILIARIE ....... 1139
REGOLAZIONE DELLA VELOCITA' DI AVANZAMENTO ...................... 1141
REGOLAZIONE DELLA VELOCITA' IN RAPIDO .................................... 1142
REGOLAZIONE DURATA SOSTA/FUNZIONE AUSILIARIA .................. 1142
PROVA A VUOTO ................................................................................... 1144
BLOCCO SINGOLO ................................................................................ 1145
VERIFICA PROGRAMMA AD ALTA VELOCITA' .................................... 1146
RITRACCIATURA CON VOLANTINO ..................................................... 1148
CONTROLLO DELLE FUNZIONI AUSILIARIE NEL MOVIMENTO
INVERSO PER LA RITRACCIATURA CON VOLANTINO ...................... 1160
RITRACCIATURA CON VOLANTINO PER PIU' CANALI ....................... 1161
ESTENSIONE DELLA RITRACCIATURA CON VOLANTINO ................. 1165
FUNZIONI DI SICUREZZA ................................................................ 1169
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
ARRESTO IN EMERGENZA ................................................................... 1169
SOVRACORSA ....................................................................................... 1170
CONTROLLO DELLE ZONE DI SICUREZZA ......................................... 1171
CONTROLLO DELLE ZONE DI SICUREZZA PRIMA
DELL'ESECUZIONE DEL MOVIMENTO ................................................. 1174
FUNZIONE DI VARIAZIONE DELLE ZONE DI SICUREZZA .................. 1177
FUNZIONI DI PREVENZIONE DEGLI ERRORI OPERATIVI .................. 1178
6.6.1
Funzioni utilizzate durante l'impostazione dei dati ............................................ 1178
6.6.1.1
6.6.1.2
6.6.1.3
6.6.1.4
6.6.1.5
6.6.1.6
6.6.2
Funzioni utilizzate al momento dell'esecuzione di un programma ..................... 1183
6.6.2.1
6.6.2.2
6.6.2.3
6.6.2.4
6.6.2.5
6.6.2.6
6.6.3
Evidenziazione dei dati modali cambiati .................................................... 1183
Segnale di controllo dell'avvio .................................................................... 1184
Visualizzazione dello stato degli assi .......................................................... 1184
Conferma dell'avvio da un blocco intermedio ............................................ 1185
Controllo dei dati ........................................................................................ 1186
Controllo del valore incrementale massimo ................................................ 1187
Schermata di impostazione ................................................................................. 1188
6.6.3.1
6.6.3.2
6.6.3.3
6.6.3.4
6.6.3.5
7
Controllo del campo di validità dei dati introdotti ...................................... 1179
Conferma dell'introduzione di valori incrementali...................................... 1180
Inibizione dell'introduzione di valori assoluti mediante tasti software ....... 1181
Conferma della cancellazione di un programma ......................................... 1181
Conferma della cancellazione di tutti i dati ................................................. 1182
Conferma dell'aggiornamento dei dati durante le impostazioni .................. 1182
Schermata di impostazione dei controlli operativi ...................................... 1188
Schermata di impostazione del campo di validità delle
correzioni utensili........................................................................................ 1190
Schermata di impostazione del campo di validità degli offset dello
zero pezzo ................................................................................................... 1194
Schermata di impostazione del campo di validità delle correzioni
utensile lungo l'asse Y ................................................................................. 1196
Schermata di impostazione dei campi di validità della traslazione
origine ......................................................................................................... 1197
ALLARMI E FUNZIONI DI AUTODIAGNOSI .................................... 1199
7.1
7.2
VISUALIZZAZIONE DEGLI ALLARMI ..................................................... 1199
VISUALIZZAZIONE DELLA STORIA DEGLI ALLARMI ........................... 1201
c-11
INDICE GENERALE
7.3
7.4
CONTROLLO MEDIANTE LA SCHERMATA AUTODIAGNOSTICA ....... 1203
RITORNO DALLA SCHERMATA DEGLI ALLARMI ................................ 1204
7.4.1
7.4.2
8
B-64484IT/02
RITORNO DALLA SCHERMATA ALLARMI ............................................... 1204
Relazione con altre funzioni ............................................................................... 1205
IMMISSIONE/EMISSIONE DEI DATI ................................................ 1207
8.1
8.2
SOVRASCRITTURA DEI FILE SU MEMORY CARD/MEMORIA USB .... 1208
IMMISSIONE/EMISSIONE DA CIASCUNA SCHERMATA...................... 1211
8.2.1
Immissione ed emissione di un programma ....................................................... 1212
8.2.1.1
8.2.1.2
8.2.2
Immissione/emissione dei parametri .................................................................. 1215
8.2.2.1
8.2.2.2
8.2.3
8.2.6.2
8.2.6.3
Immissione dei dati del sistema di coordinate del pezzo ............................ 1239
Emissione dei dati del sistema di coordinate del pezzo .............................. 1240
Immissione/emissione dei dati della storia operativa ......................................... 1241
8.2.9.1
8.2.9.2
8.2.9.3
8.2.9.4
8.2.10
Immissione delle variabili comuni delle macroistruzioni ........................... 1236
Emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni ............................. 1237
Immissione/emissione dei dati del sistema di coordinate del pezzo .................. 1239
8.2.8.1
8.2.8.2
8.2.9
Immissione dei dati della compensazione tridimensionale
dell'errore di rotazione ................................................................................ 1231
Emissione dei dati della compensazione tridimensionale
dell'errore di rotazione ................................................................................ 1233
Formato di immissione/emissione dei dati della compensazione
tridimensionale dell'errore di rotazione ....................................................... 1234
Immissione/emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni .................. 1236
8.2.7.1
8.2.7.2
8.2.8
Immissione dei dati della compensazione tridimensionale ......................... 1227
Emissione dei dati della compensazione tridimensionale ........................... 1228
Formato di immissione/emissione dei dati della compensazione
tridimensionale ............................................................................................ 1229
Immissione/emissione dei dati della compensazione tridimensionale
dell'errore di rotazione ........................................................................................ 1231
8.2.6.1
8.2.7
Immissione dei dati della compensazione passo vite .................................. 1223
Emissione dei dati della compensazione passo vite .................................... 1224
Formato di immissione/emissione dei dati della compensazione
passo vite..................................................................................................... 1225
Immissione/emissione dei dati della compensazione tridimensionale ............... 1227
8.2.5.1
8.2.5.2
8.2.5.3
8.2.6
Immissione delle correzioni ........................................................................ 1218
Emissione delle correzioni .......................................................................... 1219
Immissione/emissione dei dati della compensazione passo vite ....................... 1223
8.2.4.1
8.2.4.2
8.2.4.3
8.2.5
Immissione dei parametri ............................................................................ 1215
Emissione dei parametri .............................................................................. 1217
Immissione/emissione delle correzioni .............................................................. 1218
8.2.3.1
8.2.3.2
8.2.4
Immissione di un programma...................................................................... 1212
Emissione di un programma........................................................................ 1214
Emissione dei dati della storia operativa ..................................................... 1241
Immissione dei dati di selezione dei segnali per la storia operativa............ 1242
Emissione dei dati di selezione dei segnali per la storia operativa ............. 1243
Formato di immissione/emissione dei dati di selezione dei
segnali per la storia operativa...................................................................... 1244
Immissione/emissione dei dati della gestione utensili ........................................ 1245
8.2.10.1
8.2.10.2
8.2.10.3
8.2.10.4
8.2.10.5
8.2.10.6
8.2.10.7
8.2.10.8
Immissione dei dati della gestione utensili ................................................. 1245
Emissione dei dati della gestione utensili ................................................... 1247
Immissione dei dati del magazzino utensili ................................................ 1248
Emissione dei dati del magazzino utensili .................................................. 1250
Immissione dei nomi attribuiti agli stati della vita utensile ......................... 1251
Emissione dei nomi attribuiti agli stati della vita utensile ........................... 1252
Immissione dei nomi dei dati personalizzabili ............................................ 1253
Emissione dei nomi dei dati personalizzabili .............................................. 1254
c-12
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
8.2.10.9
8.2.10.10
8.2.10.11
8.2.10.12
8.2.10.13
8.2.10.14
8.2.10.15
8.2.10.16
8.2.11
Immissione/emissione dei valori della compensazione montaggio pezzo.......... 1263
8.2.11.1
8.2.11.2
8.2.11.3
8.2.12
8.3.10
8.3.11
9
Immissione/emissione di un programma ............................................................ 1272
Immissione/emissione dei parametri .................................................................. 1275
Immissione/emissione delle correzioni .............................................................. 1277
Immissione/emissione dei dati della compensazione passo vite ........................ 1278
Immissione/emissione delle variabili comuni delle macroistruzioni .................. 1280
Immissione/emissione dei dati del sistema di coordinate del pezzo ................... 1282
Immissione/emissione dei dati della storia operativa ......................................... 1284
Immissione/emissione dei dati della gestione utensili ........................................ 1284
Immissione/emissione di tutti i dati della gestione utensili
contemporaneamente .......................................................................................... 1290
Immissione/emissione dei valori della compensazione montaggio pezzo.......... 1294
Formato dei file e messaggi di errore ................................................................. 1296
FUNZIONE ETHERNET INTEGRATA ..................................................... 1297
8.4.1
8.5
8.6
Immissione dei dati della gestione vita utensili........................................... 1267
Emissione dei dati della gestione vita utensili ............................................ 1268
IMMISSIONE/EMISSIONE DATI SULLA SCHERMATA
TUTTO IN UNA........................................................................................ 1269
8.3.1
8.3.2
8.3.3
8.3.4
8.3.5
8.3.6
8.3.7
8.3.8
8.3.9
8.4
Immissione dei valori visualizzati nella schermata della
compensazione montaggio pezzo ................................................................ 1263
Emissione dei valori visualizzati nella schermata della
compensazione montaggio pezzo ................................................................ 1264
Formato di immissione/emissione dei valori degli errori
di montaggio del pezzo ............................................................................... 1265
Immissione/emissione dei dati della gestione vita utensili ................................. 1267
8.2.12.1
8.2.12.2
8.3
Immissione dei dati personalizzabili della gestione utensili ....................... 1255
Emissione dei dati personalizzabili della gestione utensili ......................... 1256
Immissione dei nomi delle posizioni di attesa mandrino ............................ 1257
Emissione dei nomi delle posizioni di attesa mandrino .............................. 1258
Immissione della posizione del punto decimale dei dati personalizzabili ... 1259
Emissione della posizione del punto decimale dei dati personalizzabili ..... 1260
Immissione dei dati della geometria utensili ............................................... 1261
Emissione dei dati della geometria utensili ................................................. 1262
Funzione di trasferimento file FTP..................................................................... 1297
COPIA DELLO SCHERMO ..................................................................... 1303
FUNZIONE USB ...................................................................................... 1304
PROGRAMMAZIONE ....................................................................... 1305
9.1
9.2
9.3
PROGRAMMAZIONE MEDIANTE IL PANNELLO MDI ........................... 1306
INSERIMENTO AUTOMATICO DEI NUMERI DI SEQUENZA ................ 1307
PROGRAMMAZIONE IN AUTOAPPRENDIMENTO (PLAYBACK) ......... 1308
10 EDITAZIONE DEI PROGRAMMI PEZZO ......................................... 1311
10.1
10.2
ATTRIBUTO DI DISABILITAZIONE DELL'EDITAZIONE E
ATTRIBUTO DI DISABILITAZIONE DELLA VISUALIZZAZIONE ............ 1312
INSERIMENTO, MODIFICA E CANCELLAZIONE PAROLE ................... 1313
10.2.1
10.2.2
10.2.3
10.2.4
10.2.5
Ricerca parole ..................................................................................................... 1314
Ritorno del cursore all'inizio del programma ..................................................... 1316
Inserimento di una parola ................................................................................... 1317
Modifica di una parola ....................................................................................... 1318
Cancellazione di una parola................................................................................ 1319
c-13
INDICE GENERALE
10.3
10.4
SOSTITUZIONE DI UNA PAROLA O DI UN INDIRIZZO ........................ 1320
CANCELLAZIONE BLOCCHI .................................................................. 1321
10.4.1
10.4.2
10.5
10.6
10.7
10.10
10.11
Cancellazione di un programma ......................................................................... 1326
Cancellazione di tutti i programmi ..................................................................... 1326
EDITAZIONE DELLE MACROISTRUZIONI ............................................ 1327
LIMITAZIONI DEL MOVIMENTO DEL CURSORE DURANTE
LA MODIFICA DI UN PROGRAMMA ...................................................... 1328
FUNZIONE PASSWORD ........................................................................ 1329
EDITAZIONE PROGRAMMI PER CARATTERE ..................................... 1331
10.11.1
10.11.2
10.11.3
10.11.4
10.11.5
10.11.6
10.11.7
10.11.8
10.11.9
10.11.10
10.11.11
10.11.12
10.12
Cancellazione di un blocco................................................................................. 1321
Cancellazione di più blocchi .............................................................................. 1322
RICERCA DI UN PROGRAMMA ............................................................. 1323
RICERCA DEL NUMERO DI SEQUENZA............................................... 1325
CANCELLAZIONE DI PROGRAMMI ....................................................... 1326
10.7.1
10.7.2
10.8
10.9
B-64484IT/02
Tasti disponibili .................................................................................................. 1333
Modo di introduzione dei caratteri ..................................................................... 1334
Visualizzazione dei numeri di riga ..................................................................... 1334
Ricerca ................................................................................................................ 1334
Sostituzione ........................................................................................................ 1335
Inversione delle operazioni di editazione (Funzione "annulla")......................... 1335
Copia .................................................................................................................. 1336
Taglia .................................................................................................................. 1336
Incolla ................................................................................................................. 1336
Salvataggio ......................................................................................................... 1337
Creazione ............................................................................................................1337
Ricerca riga......................................................................................................... 1337
FUNZIONE DI COPIA DEL PROGRAMMA ............................................. 1338
10.12.1 Copia e spostamento di file fra unità .................................................................. 1339
10.13
10.14
10.15
CHIAVI E CRITTOGRAFIA DEI PROGRAMMI ....................................... 1343
EDITAZIONE SIMULTANEA DI PROGRAMMI DI PIU' CANALI ............. 1346
FUNZIONE PER L'EDITAZIONE MULTI-CANALE .................................. 1349
10.15.1 Introduzione ....................................................................................................... 1349
10.15.2 Dettagli ............................................................................................................... 1350
11 GESTIONE DEI PROGRAMMI.......................................................... 1355
11.1
SELEZIONE DELL'UNITA'....................................................................... 1356
11.1.1
11.1.2
11.1.3
11.2
11.3
11.4
11.5
11.6
11.7
11.8
11.9
11.10
11.11
11.12
Selezione di una memory card con program storage file come unità ................. 1356
Selezione di una cassetta FROM come unità ..................................................... 1360
Selezione di una memoria USB come unità ....................................................... 1361
CREAZIONE DI UNA CARTELLA ........................................................... 1363
RINOMINAZIONE DI UNA CARTELLA ................................................... 1363
CAMBIAMENTO DEGLI ATTRIBUTI DI UNA CARTELLA ...................... 1364
CANCELLAZIONE DI UNA CARTELLA .................................................. 1364
SELEZIONE DELLE CARTELLE DI DEFAULT ....................................... 1365
RINOMINAZIONE DI UN FILE................................................................. 1365
CANCELLAZIONE DI UN FILE................................................................ 1366
MODIFICA DEGLI ATTRIBUTI DI UN FILE ............................................. 1367
SELEZIONE DEL PROGRAMMA PRINCIPALE...................................... 1368
COMPATTAZIONE DI UN PROGRAMMA .............................................. 1368
FUNZIONE DI COPIA DEL PROGRAMMA ............................................. 1369
c-14
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
11.13
GESTIONE CARTELLE ........................................................................... 1371
11.13.1 Gestione programmi utilizzando le sottocartelle ................................................ 1372
11.13.2 Gestione programmi utilizzando solo le cartelle di canale ................................. 1373
11.13.3 Cartella per il richiamo di sottoprogrammi e macro ........................................... 1375
12 IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEI DATI ........................... 1376
12.1
SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
12.1.1
12.1.2
12.1.3
12.1.4
12.1.5
12.1.6
12.1.7
12.1.8
12.1.9
12.1.10
12.1.11
12.1.12
12.1.13
12.1.14
12.1.15
12.1.16
12.2
SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
12.2.1
.................. 1394
Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate del pezzo................. 1395
Visualizzazione della posizione nel sistema di coordinate relative .................... 1396
Visualizzazione della posizione in tutti i sistemi di coordinate.......................... 1398
Preset del sistema di coordinate del pezzo ......................................................... 1400
Visualizzazione della velocità di avanzamento effettiva .................................... 1401
Visualizzazione del tempo di funzionamento e del numero di pezzi ................. 1403
Impostazione del punto di riferimento mobile ................................................... 1405
Visualizzazione del monitor operativo ............................................................... 1406
Visualizzazione dei movimenti manuali nello spazio (Coordinate della
punta dell'utensile, numero di impulsi, entità dei movimenti asse) .................... 1408
Visualizzazione della posizione in tutti i sistemi di coordinate
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1411
Preset del sistema di coordinate del pezzo (unità di visualizzazione
da 15/19-pollici) ................................................................................................. 1413
Visualizzazione della velocità di avanzamento effettiva
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1414
Visualizzazione tempo di lavorazione e numero di pezzi
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1416
Impostazione del punto di riferimento mobile (unità di visualizzazione
da 15/19-pollici) ................................................................................................. 1418
Visualizzazione del monitor operativo (unità di visualizzazione
da 15/19-pollici) ................................................................................................. 1419
Visualizzazione dei movimenti manuali nello spazio (Coordinate della
punta dell'utensile, numero di impulsi, entità dei movimenti asse)
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1421
.................. 1424
Visualizzazione del contenuto del programma ................................................... 1425
12.2.1.1
12.2.1.2
Visualizzazione del blocco eseguito ........................................................... 1425
Visualizzazione testo................................................................................... 1427
12.2.2
12.2.3
12.2.4
Editazione di un programma pezzo .................................................................... 1428
Schermata programma per il funzionamento in MDI ......................................... 1429
Schermata della lista programmi ........................................................................ 1430
12.2.5
12.2.6
12.2.7
12.2.8
12.2.9
Visualizzazione del blocco successivo ............................................................... 1435
Schermata di controllo del programma .............................................................. 1436
Editazione in background ................................................................................... 1437
Registrazione del tempo di lavorazione ............................................................. 1443
Schermate di guida alla specifica del piano di lavoro inclinato ......................... 1451
12.2.4.1
12.2.9.1
12.2.9.2
12.2.9.3
12.2.9.4
Suddivisione della schermata della lista programmi ................................... 1431
Schermata di selezione del tipo di specifica................................................ 1457
Schermata di impostazione dei dati del piano di lavoro inclinato ............... 1458
Descrizione della schermata di impostazione dei dati del piano
di lavoro inclinato ....................................................................................... 1461
Limitazioni .................................................................................................. 1469
12.2.10 Visualizzazione del contenuto del programma (unità di visualizzazione
da 15/19-pollici) ................................................................................................. 1470
12.2.10.1 Visualizzazione del blocco eseguito ........................................................... 1470
c-15
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
12.2.11 Editazione di un programma pezzo (unità di visualizzazione
da 15/19-pollici) ................................................................................................. 1471
12.2.12 Schermata programma per il funzionamento in MDI
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1472
12.2.13 Schermata della lista programmi (unità di visualizzazione da 15/19-pollici) .... 1473
12.2.13.1 Suddivisione della schermata della lista programmi ................................... 1474
12.2.14 Schermata del blocco successivo (unità di visualizzazione da 15/19-pollici) .... 1478
12.2.15 Schermata di controllo del programma
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1479
12.2.16 Editazione in background (unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ............... 1480
12.2.17 Registrazione del tempo di lavorazione
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1486
12.2.18 Schermata di guida alla specifica del piano di lavoro inclinato
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1494
12.2.18.1 Schermata di selezione del tipo di specifica................................................ 1500
12.2.18.2 Schermata di impostazione dei dati del piano di lavoro inclinato ............... 1501
12.2.18.3 Descrizione della schermata di impostazione dei dati del piano
di lavoro inclinato ....................................................................................... 1504
12.2.18.4 Limitazioni .................................................................................................. 1512
12.3
SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
12.3.1
12.3.2
12.3.3
12.3.4
12.3.5
12.3.6
12.3.7
12.3.8
12.3.9
.................. 1513
Visualizzazione ed introduzione dei dati di impostazione ................................. 1514
Arresto al numero di sequenza specificato ......................................................... 1517
Visualizzazione e impostazione del tempo di funzionamento,
del numero pezzi e dell'ora ................................................................................. 1518
Impostazione e visualizzazione degli offset dello zero pezzo ............................ 1521
Introduzione diretta dell'offset dello zero pezzo misurato.................................. 1522
Visualizzazione e impostazione delle variabili comuni delle macroistruzioni ... 1524
Visualizzazione e impostazione dei dati relativi alle macro in tempo reale ....... 1525
Visualizzazione e impostazione del pannello operatore software ...................... 1527
Impostazione e visualizzazione dei dati della gestione utensili.......................... 1530
12.3.9.1
12.3.9.2
12.3.9.3
12.3.9.4
12.3.9.5
Visualizzazione e impostazione dei dati sulla schermata
magazzino utensili....................................................................................... 1530
Impostazione dei dati della gestione utensili............................................... 1531
Schermata dei dati di ciascun utensile ........................................................ 1537
Visualizzazione della vita utile complessiva degli utensili
dello stesso tipo ........................................................................................... 1540
Schermata dei dati della geometria utensili................................................. 1543
12.3.10 Visualizzazione e cambiamento della lingua...................................................... 1548
12.3.11 Protezione dati ad otto livelli.............................................................................. 1550
12.3.11.1
12.3.11.2
12.3.11.3
12.3.11.4
Impostazione dei livelli operativi ................................................................ 1550
Modifica della password ............................................................................. 1551
Impostazione del livello di protezione ........................................................ 1553
Impostazione dei livelli di protezione di un programma............................. 1555
12.3.12 Selezione del livello di precisione ...................................................................... 1556
12.3.13 Selezione del livello di lavorazione .................................................................... 1558
12.3.13.1 Selezione del livello di smorzamento.......................................................... 1558
12.3.13.2 Selezione del livello di precisione............................................................... 1559
12.3.14 Selezione del livello di qualità della lavorazione ............................................... 1559
12.3.15 Visualizzazione e impostazione dei dati della gestione vita utensili .................. 1561
12.3.15.1 Gestione vita utensili (visualizzazione lista) ............................................... 1562
12.3.15.2 Gestione vita utensili (schermata di editazione gruppo) ............................. 1566
12.3.16 Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione
montaggio pezzo................................................................................................. 1572
12.3.17 Visualizzazione e impostazione dati degli schemi di lavorazione...................... 1573
c-16
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
12.3.18 Visualizzazione e impostazione dei dati quando è abilitata la
funzione correzioni utensile per fresatura e tornitura ......................................... 1575
12.3.19 Visualizzazione e introduzione dei dati di impostazione
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1578
12.3.20 Arresto al numero di sequenza specificato (unità di visualizzazione
da 15/19-pollici) ................................................................................................. 1581
12.3.21 Visualizzazione e impostazione del tempo di funzionamento,
del numero pezzi e dell'ora (unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ............. 1582
12.3.22 Visualizzazione e impostazione degli offset dello zero pezzo
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1585
12.3.23 Introduzione diretta dell'offset dello zero pezzo misurato
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1586
12.3.24 Visualizzazione e impostazione delle variabili macro comuni
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1588
12.3.25 Visualizzazione e impostazione dei dati delle macro in tempo reale
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1589
12.3.26 Visualizzazione e impostazione del pannello software dell'operatore
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1591
12.3.27 Visualizzazione e impostazione dei dati della gestione utensili
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1594
12.3.27.1 Visualizzazione e impostazione dei dati sulla schermata magazzino utensili
(unità di visualizzazione da 15-pollici) ....................................................... 1594
12.3.27.2 Visualizzazione e impostazione dei dati della gestione utensili
(unità di visualizzazione da 15 pollici) ....................................................... 1595
12.3.27.3 Schermata dei dati di ciascun utensile (unità di visualizzazione
da 15 pollici) ............................................................................................... 1601
12.3.27.4 Visualizzazione della vita utile complessiva degli utensili dello
stesso tipo (unità di visualizzazione da 15 pollici)...................................... 1604
12.3.27.5 Schermata dei dati della geometria utensili
(unità di visualizzazione da 15 pollici) ....................................................... 1608
12.3.28 Visualizzazione e cambiamento della lingua
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1612
12.3.29 Protezione dati ad otto livelli (unità di visualizzazione da 15/19-pollici) .......... 1614
12.3.29.1 Impostazione dei livelli operativi (unità di visualizzazione
da 15 pollici) ............................................................................................... 1614
12.3.29.2 Modifica della password (unità di visualizzazione da 15 pollici) ............... 1615
12.3.29.3 Impostazione dei livelli di protezione (unità di visualizzazione
da 15 pollici) ............................................................................................... 1617
12.3.29.4 Impostazione dei livelli di protezione di un programma
(unità di visualizzazione da 15 pollici) ....................................................... 1619
12.3.30 Selezione del livello di precisione (unità di visualizzazione
da 15/19-pollici) ................................................................................................. 1620
12.3.31 Selezione del livello di lavorazione (unità di visualizzazione
da 15/19 pollici) ................................................................................................. 1622
12.3.31.1 Selezione del livello di smorzamento.......................................................... 1622
12.3.31.2 Selezione del livello di precisione............................................................... 1623
12.3.32 Selezione del livello di qualità della lavorazione
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici).......................................................... 1623
12.3.33 Visualizzazione e impostazione dei dati della gestione vita utensili
(unità di visualizzazione da 15/19-pollici) ......................................................... 1625
12.3.33.1 Gestione vita utensili (visualizzazione lista)
(unità di visualizzazione da 15 pollici) ....................................................... 1626
12.3.33.2 Gestione vita utensili (schermata di editazione gruppo)
(unità di visualizzazione da 15 pollici) ....................................................... 1630
c-17
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
12.3.34 Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione montaggio
pezzo (unità di visualizzazione da 15/19 pollici) ............................................... 1636
12.3.35 Visualizzazione e impostazione dei dati degli schemi di lavorazione
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici).......................................................... 1637
12.3.36 Controllo di interferenza tridimensionale integrato............................................ 1640
12.3.36.1
12.3.36.2
12.3.36.3
12.3.36.4
12.3.36.5
12.3.36.6
12.3.36.7
12.3.36.8
12.3.36.9
12.3.36.10
12.3.36.11
12.3.36.12
12.3.36.13
12.3.36.14
12.3.36.15
12.3.36.16
12.3.36.17
Schermata del menu del monitor................................................................. 1641
Schermata del monitor utensile ................................................................... 1643
Schermata del monitor del porta utensile e degli altri oggetti ..................... 1645
Schermata del menu per l'impostazione delle figure ................................... 1646
Schermata di impostazione della figura degli oggetti ................................. 1647
Schermata di impostazione della figura del porta utensile .......................... 1651
Schermata di impostazione del parallelepipedo rettangolo ......................... 1656
Schermata di impostazione del cilindro ...................................................... 1658
Schermata di impostazione del piano .......................................................... 1659
Schermata della lista dei numeri di forma ................................................... 1660
Schermata di selezione della figura valida per il controllo
di interferenza ............................................................................................. 1663
Schermata del menu per l'impostazione del movimento assi
e schermata di impostazione del movimento assi ....................................... 1665
Schermate di impostazione ......................................................................... 1668
Schermata di impostazione dei nomi .......................................................... 1668
Schermata di impostazione della visualizzazione ....................................... 1670
Schermata di impostazione del sistema di coordinate per il disegno ......... 1671
Immissione/emissione dei dati del controllo di interferenza 3D ............... 1673
12.3.37 Visualizzazione e impostazione dei dati quando è abilitata la funzione correzioni
utensile per fresatura e tornitura (unità di visualizzazione da 15/19 pollici)...... 1679
12.4
SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
.................. 1682
12.4.1
12.4.2
12.4.3
Visualizzazione e impostazione dei parametri ................................................... 1683
Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione passo vite.......... 1685
Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione
tridimensionale ................................................................................................... 1688
12.4.4 Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione
tridimensionale dell'errore di rotazione .............................................................. 1691
12.4.5 Parametri degli assi............................................................................................. 1692
12.4.6 Messa a punto degli assi ..................................................................................... 1693
12.4.7 Impostazione del mandrino ................................................................................ 1694
12.4.8 Messa a punto del mandrino ............................................................................... 1695
12.4.9 Monitoraggio del mandrino ................................................................................ 1696
12.4.10 Impostazione dei colori ...................................................................................... 1697
12.4.11 Messa a punto dei parametri relativi alla lavorazione ........................................ 1699
12.4.11.1 Messa a punto dei parametri di lavorazione (contornatura AI) .................. 1699
12.4.11.2 Messa a punto dei parametri di lavorazione
(interpolazione nanometrica raccordata) ..................................................... 1705
12.4.12 Visualizzazione del contenuto della memoria .................................................... 1707
12.4.13 Schermata di messa a punto dei parametri ......................................................... 1709
12.4.13.1
12.4.13.2
12.4.13.3
12.4.13.4
12.4.13.5
12.4.13.6
12.4.13.7
12.4.13.8
12.4.13.9
Visualizzazione del menu e selezione di una schermata di impostazione ... 1709
Schermata di messa a punto dei parametri (impostazione sistema) ........... 1712
Schermata di messa a punto dei parametri (impostazione assi) ................. 1713
Visualizzazione della schermata di impostazione degli azionamenti
asse su FSSB ............................................................................................... 1714
Visualizzazione della schermata di impostazione degli azionamenti
mandrino su FSSB ...................................................................................... 1715
Visualizzazione della schermata di impostazione degli assi su FSSB ....... 1716
Visualizzazione della schermata di impostazione del servosistema............ 1716
Schermata di messa a punto dei parametri (impostazione mandrini) ......... 1717
Schermata di messa a punto dei parametri (impostazioni miscellanee) ..... 1718
c-18
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
12.4.13.10 Visualizzazione della schermata di messa a punto degli assi ...................... 1718
12.4.13.11 Visualizzazione della schermata di messa a punto dei mandrini ............... 1719
12.4.13.12 Visualizzazione della schermata di messa a punto dei parametri
di lavorazione .............................................................................................. 1719
12.4.14
12.4.15
12.4.16
12.4.17
12.4.18
12.4.19
12.4.20
12.4.21
12.4.22
12.4.23
12.4.24
12.4.25
12.4.26
12.4.27
Schermata della manutenzione periodica ........................................................... 1724
Schermata della configurazione del sistema ....................................................... 1731
Schermata del monitor del consumo energetico ................................................. 1734
Visualizzazione e impostazione dei parametri
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici).......................................................... 1737
Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione passo vite
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici).......................................................... 1739
Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione
tridimensionale passo vite (unità di visualizzazione da 15/19 pollici) ............... 1742
Visualizzazione e impostazione dei dati della compensazione tridimensionale
dell'errore di rotazione (unità di visualizzazione da 15/19 pollici) ................... 1745
Parametri degli assi (unità di visualizzazione da 15/19 pollici) ......................... 1746
Messa a punto degli assi (unità di visualizzazione da 15/19 pollici)................. 1747
Impostazione del mandrino (unità di visualizzazione da 15/19 pollici) ............ 1748
Messa a punto del mandrino (unità di visualizzazione da 15/19 pollici) .......... 1749
Monitoraggio del mandrino (unità di visualizzazione da 15/19 pollici) ........... 1750
Schermata di impostazione dei colori (unità di visualizzazione
da 15/19 pollici) ................................................................................................. 1751
Messa a punto dei parametri di lavorazione (unità di visualizzazione
da 15/19 pollici) ................................................................................................. 1753
12.4.27.1 Messa a punto dei parametri di lavorazione (contornatura AI) ................... 1753
12.4.27.2 Messa a punto dei parametri di lavorazione
(interpolazione nanometrica raccordata) ..................................................... 1759
12.4.28 Visualizzazione del contenuto della memoria
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici).......................................................... 1761
12.4.29 Messa a punto dei parametri (unità di visualizzazione da 15/19 pollici) ........... 1763
12.4.29.1 Visualizzazione del menu e selezione di una schermata di
impostazione (unità di visualizzazione da 15/19 pollici) ............................ 1763
12.4.29.2 Schermata di messa a punto dei parametri (impostazione sistema)
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici) .................................................. 1766
12.4.29.3 Schermata di messa a punto dei parametri (impostazione assi)
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici) .................................................. 1767
12.4.29.4 Visualizzazione e impostazione della schermata di impostazione degli
azionamenti asse su FSSB (unità di visualizzazione da 15/19 pollici) ...... 1768
12.4.29.5 Visualizzazione e impostazione della schermata di impostazione
degli azionamenti mandrino su FSSB (unità di visualizzazione
da 15/19 pollici) .......................................................................................... 1769
12.4.29.6 Visualizzazione e impostazione della schermata di impostazione
degli assi su FSSB (unità di visualizzazione da 15/19 pollici) .................. 1770
12.4.29.7 Visualizzazione della schermata di impostazione del servosistema
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici) .................................................. 1770
12.4.29.8 Schermata di messa a punto dei parametri (impostazione mandrini)
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici) .................................................. 1771
12.4.29.9 Schermata di messa a punto dei parametri (impostazioni miscellanee)
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici) .................................................. 1772
12.4.29.10 Visualizzazione della schermata di messa a punto del servosistema
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici) .................................................. 1772
12.4.29.11 Visualizzazione della schermata di messa a punto dei mandrini
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici) .................................................. 1773
12.4.29.12 Visualizzazione e impostazione della schermata di messa a punto
dei parametri di lavorazione (unità di visualizzazione da 15/19 pollici) ... 1773
c-19
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
12.4.30 Schermata della manutenzione periodica
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici).......................................................... 1778
12.4.31 Schermata della configurazione del sistema
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici).......................................................... 1785
12.4.32 Schermata del monitor del consumo energetico
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici).......................................................... 1788
12.5
12.6
12.7
12.8
12.9
12.10
SCHERMATE VISUALIZZATE DAL TASTO FUNZIONE
.................. 1790
COMMUTAZIONE FRA VISUALIZZAZIONE MULTI-CANALE E
VISUALIZZAZIONE DI UN SOLO CANALE ............................................ 1790
VISUALIZZAZIONE DI CINQUE ASSI IN UNA SCHERNATA
PER L'UNITA' DI VISUALIZZAZIONE DA 8.4 POLLICI ........................... 1794
VISUALIZZAZIONE INGRANDITA DEL NOME DEL CANALE ............... 1797
FUNZIONE DI CANCELLAZIONE DELLO SCHERMO E FUNZIONE
DI CANCELLAZIONE AUTOMATICA DELLO SCHERMO ...................... 1800
SCHERMATA DELL'INDICATORE DI CARICO ...................................... 1801
12.10.1 Visualizzazione di 1 canale ................................................................................ 1801
12.10.2 Visualizzazione di 2 canali e visualizzazione di 3 canali ................................... 1803
12.11
VISUALIZZAZIONE DEL NUMERO/NOME DEL PROGRAMMA,
DEL NUMERO DI SEQUENZA, DELLO STATO E DEI MESSAGGI
DI AVVERTIMENTO PER LE OPERAZIONI DI IMPOSTAZIONE
DEI DATI O DI IMMISSIONE/EMISSIONE .............................................. 1806
12.11.1 Visualizzazione del numero del programma, del nome del programma
e del numero di sequenza ................................................................................... 1806
12.11.2 Visualizzazione dello stato e dei messaggi di avvertimento .............................. 1807
12.11.3 Visualizzazione del numero del programma, del nome del programma
e del numero di sequenza (unità di visualizzazione da 15/19 pollici) ............... 1810
12.11.4 Visualizzazione del nome del programma.......................................................... 1811
12.11.5 Visualizzazione dello stato e dei messaggi di avvertimento
(unità di visualizzazione da 15/19 pollici).......................................................... 1812
13 FUNZIONE GRAFICA ....................................................................... 1815
13.1
13.2
VISUALIZZAZIONE GRAFICA ................................................................ 1815
VISUALIZZAZIONE GRAFICA DINAMICA .............................................. 1827
13.2.1
Disegno del percorso utensile............................................................................. 1827
13.2.1.1
13.2.1.2
13.2.1.3
13.2.2
Animazione ........................................................................................................ 1840
13.2.2.1
13.2.2.2
13.2.3
13.2.4
13.2.5
13.2.6
Schermata PARAMETRI GRAFICI(GRAF DINAMICA) ........................ 1827
Schermata GRAFIC CORSA ...................................................................... 1832
Schermata GRAFICA LIN (POS UTENSILE)........................................... 1838
SCHERMATA PARAMETRI GRAFICI (GRAF DINAMICA) ............... 1840
Schermata ANIMAZIONE GRAFICA ....................................................... 1844
Impostazione da programma (G10) dei parametri per il disegno del grezzo...... 1851
Messaggi di avvertimento................................................................................... 1852
Note .................................................................................................................... 1853
Limitazioni ......................................................................................................... 1854
14 FUNZIONE TASTIERA MDI VIRTUALE ........................................... 1861
14.1
TASTIERA MDI VIRTUALE ..................................................................... 1861
14.1.1
Limitazioni ......................................................................................................... 1864
c-20
INDICE GENERALE
B-64484IT/02
15 PROGRAMMAZIONE BASATA SU MODELLI................................. 1865
15.1
Programmazione basata su modelli......................................................... 1865
15.1.1
15.1.2
15.1.3
15.1.4
Dettagli ...............................................................................................................1865
Operazioni .......................................................................................................... 1869
Funzione di protezione ....................................................................................... 1874
Limitazioni ......................................................................................................... 1875
16 GESTIONE DI PROGRAMMI MULTI-CANALE ................................ 1876
16.1
GESTIONE DI PROGRAMMI MULTI-CANALE ....................................... 1876
16.1.1
Dettagli ...............................................................................................................1876
16.1.1.1
16.1.1.2
16.1.1.3
16.1.1.4
16.1.1.5
16.1.1.6
16.1.2
16.1.3
Cartella dei programmi multi-canale........................................................... 1877
Creazione dei programmi pezzo.................................................................. 1877
Editazione dei programmi multi-canale ...................................................... 1879
Selezione dei programmi pezzo .................................................................. 1879
Immissione/emissione di programmi multi-canale ..................................... 1880
Cambio del nome della cartella dei programmi multi-canale...................... 1883
Introduzione ed editazione di singoli programmi ............................................... 1884
Limitazioni ......................................................................................................... 1885
IV. MAINTENANCE
1
MANUTENZIONE ORDINARIA......................................................... 1889
1.1
1.2
1.3
AZIONI DA INTRAPRENDERE QUANDO SI VERIFICA
UN PROBLEMA....................................................................................... 1890
SALVATAGGIO (BACKUP) DI VARI TIPI DI DATI .................................. 1891
METODO DI SOSTITUZIONE DELLE BATTERIE .................................. 1893
1.3.1
1.3.2
1.3.3
Sostituzione della batteria dell'unità di controllo ............................................... 1894
Batteria del PANEL i (3 VCC)........................................................................... 1897
Sostituzione della batteria degli encoder assoluti ............................................... 1898
1.3.3.1
1.3.3.2
1.3.3.3
1.3.3.4
Introduzione ................................................................................................ 1898
Sostituzione delle batterie ........................................................................... 1898
Sostituzione delle batterie in un alloggiamento separato ............................ 1899
Sostituzione delle batterie dell'azionamento assi ........................................ 1899
APPENDIX
A
PARAMETRI ..................................................................................... 1903
A.1
A.2
A.3
DESCRIZIONE DEI PARAMETRI ........................................................... 1903
TIPI DI DATI ............................................................................................ 2238
IMPOSTAZIONI STANDARD DEI PARAMETRI...................................... 2239
B
CODICI DEI CARATTERI.................................................................. 2241
C
ELENCO DELLE FUNZIONI E DEI FORMATI DI
PROGRAMMAZIONE ....................................................................... 2244
D
INTERVALLO DEI VALORI DEI COMANDI ..................................... 2256
c-21
INDICE GENERALE
E
NOMOGRAMMI ................................................................................. 2259
E.1
E.2
E.3
E.4
F
G
B-64484IT/02
LUNGHEZZA FILETTATURA NON CORRETTA .................................... 2259
CALCOLO SEMPLIFICATO DELLA LUNGHEZZA DELLA
FILETTATURA ERRATA ......................................................................... 2261
PERCORSO DELL'UTENSILE SUGLI SPIGOLI ..................................... 2263
ERRORE NELLA DIREZIONE DEL RAGGIO DURANTE
L'INTERPOLAZIONE CIRCOLARE ......................................................... 2266
STATO ALL’ACCENSIONE, CON CLEAR E CON RESET ............. 2267
TABELLA DI CORRISPONDENZA CARATTERI-CODICI ............... 2269
G.1
G.2
TABELLA DI CORRISPONDENZA CARATTERI-CODICI ....................... 2269
TABELLA DEI CODICI FANUC DEI CARATTERI DI DUE BYTE ............ 2270
H
ALLARMI........................................................................................... 2276
I
PC TOOL PER L'UTILIZZO DEL MEMORY CARD PROGRAM ...... 2347
I.1
PC TOOL PER L'UTILIZZO DEL MEMORY CARD PROGRAM ............. 2347
I.1.1
I.1.2
I.1.3
I.2
REGOLE PER LA SPECIFICA DEI NOMI ............................................... 2357
I.2.1
I.2.2
I.3
Caratteri utilizzabili nei file di programma ........................................................ 2358
MESSAGGI DI ERRORE E NOTE .......................................................... 2360
I.4.1
I.4.2
J
Regole per la denominazione dei file di programma .......................................... 2357
Regole per la denominazione delle cartelle ........................................................ 2357
REGOLE PER L'UTILIZZO DEI CARATTERI NEI FILE
DI PROGRAMMA .................................................................................... 2358
I.3.1
I.4
Note operative .................................................................................................... 2347
Funzioni del PC tool ........................................................................................... 2348
Spiegazione delle operazioni .............................................................................. 2348
Elenco dei messaggi di errore............................................................................. 2360
Note .................................................................................................................... 2360
STRUMENTO PER LA CONVERSIONE ISO/ASCII ......................... 2361
c-22
I. INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
B-64484IT/02
1
1.INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
Questo manuale è costituito dalle seguenti parti:
Struttura del manuale
I.
INTRODUZIONE
Descrive l'organizzazione in capitoli del manuale, i modelli per i quali esso è applicabile e i manuali
correlati. Inoltre, l'introduzione fornisce alcune indicazioni per la lettura del manuale.
II. PROGRAMMAZIONE
Descrive le funzioni del CNC: formati di programmazione nel linguaggio CNC, caratteristiche e
limiti.
III. OPERAZIONI
Descrive il funzionamento del sistema in manuale e in automatico, le procedure di
immissione/emissione dei dati e le procedure di programmazione.
IV. MANUTENZIONE
Descrive le procedure per la manutenzione giornaliera e per la sostituzione delle batterie.
APPENDICI
Fornisce l'elenco dei parametri, gli intervalli di validità dei dati e l'elenco degli allarmi.
NOTA
1 Questo manuale descrive le funzioni comuni ai sistemi per torni ed ai sistemi per
centri di lavoro. Le funzioni specifiche di ciascun tipo di sistema sono descritte
nei rispettivi manuali dell'operatore: B-64484-1 (Sistemi per torni) e B-64484-2
(Sistemi per centri di lavoro).
2 Alcune funzioni qui descritte possono non essere valide per alcuni prodotti. Per i
dettagli, fare riferimento al manuale DESCRIZIONI (B-64482).
3 I parametri non menzionati nel testo non sono descritti in dettaglio. Tutti i
parametri sono descritti nel manuale dei parametri (B-64490).
I parametri si utilizzano per impostare le funzioni e le condizioni operative della
macchina, oltre che per impostare preventivamente molti valori di uso frequente.
Normalmente, il costruttore della macchina utensile imposta in fabbrica i
parametri allo scopo di facilitare l'utilizzo della macchina.
4 Questo manuale descrive anche le funzioni opzionali. Rilevare dal manuale del
costruttore della macchina utensile le opzioni incorporate nel sistema utilizzato.
-3-
1.INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
B-64484IT/02
Modelli applicabili
Questo manuale descrive i modelli indicati nella sottostante tabella.
Nel testo possono essere utilizzate le abbreviazioni indicate qui sotto.
Nome del modello
FANUC Serie 30i-B
FANUC Serie 31i-B
FANUC Serie 31i-B5
FANUC Serie 32i-B
30i –B
31i –B
31i –B5
32i –B
Abbreviazione
Serie 30i
Serie 31i
Serie 32i
NOTA
1 Nelle spiegazioni possono essere utilizzate le seguenti diciture per indicare il tipo
di sistema controllato da un canale:
- Serie T: indica un sistema per torni
- Serie M: indica un sistema per centri di lavoro
2 Se non è altrimenti indicato, ai modelli 31i-B, 31i-B5, e 32i-B viene fatto
collettivamente riferimento come 30i. Tuttavia, questa convenzione non viene
necessariamente osservata nei casi in cui è valida la sottostante nota 3.
3 Alcune delle funzioni descritte in questo manuale possono non essere valide per
alcuni prodotti.
Per i dettagli, fare riferimento al manuale DESCRIZIONI (B-64482).
Simboli speciali
Questo manuale usa i seguenti simboli:
M
-
Indica una descrizione valida solo quando il tipo di sistema specificato con il parametro N. 0983 è la serie
M (sistema per centri di lavoro).
Nella descrizione generica di un metodo di lavorazione, il funzionamento di un sistema per centri di
lavoro è identificata da frasi come "per la fresatura".
T
-
Indica una descrizione valida solo quando il tipo di sistema specificato con il parametro N. 0983 è la serie
T (sistema per torni).
Nella descrizione generica di un metodo di lavorazione, il funzionamento di un sistema per torni è
identificata da frasi come "per la tornitura".
Indica la fine di una descrizione relativa ad un solo tipo di sistema.
Quando una descrizione specifica di un sistema non è seguita da questo simbolo, si deve assumere che
quella descrizione continui fino all'inizio dell'argomento successivo. In questo caso, l'argomento
successivo è comune ai due tipi di sistemi.
-
IP
Indica una combinazione di assi come X_ Y_ Z_
La parte sottolineata dopo ciascun indirizzo indica la posizione di un valore numerico corrispondente alla
coordinata lungo l'asse corrispondente (utilizzato nella Parte II, PROGRAMMAZIONE).
-
;
Indica la fine di un blocco. Corrisponde al codice ISO LF o al codice EIA CR.
-4-
B-64484IT/02
INTRODUZIONE
1.INTRODUZIONE
Manuali relativi ai CNC
Serie 30i- MODELLO B
Serie 31i- MODELLO B
Serie 32i- MODELLO B
La tabella che segue elenca i manuali relativi ai CNC Serie 30i-B, Serie 31i-B, Serie 32i-B. Questo
manuale è indicato da un asterisco (*).
Tabella 1 Manuali relativi ai CNC
Titolo del manuale
DESCRIZIONE
MANUALE CONNESSIONI (HARDWARE)
MANUALE CONNESSIONI (FUNZIONALITA')
MANUALE DELL'OPERATORE (Comune ai sistemi per torni e per centri di lavoro)
MANUALE DELL'OPERATORE (sistemi per torni)
MANUALE DELL'OPERATORE (sistemi per centri di lavoro)
MANUALE DI MANUTENZIONE
MANUALE DEI PARAMETRI
Programmazione
MANUALE DI PROGRAMMAZIONE Macro Executor
MANUALE DI PROGRAMMAZIONE Macro Compiler
MANUALE DI PROGRAMMAZIONE
C Language Executor
PMC
MANUALE DI PROGRAMMAZIONE PMC
Rete
MANUALE DI CONNESSIONE Scheda PROFIBUS-DP
MANUALE DELL'OPERATORE Fast Ethernet / Fast Data Server
MANUALE DI CONNESSIONE Scheda DeviceNet
MANUALE DI CONNESSIONE Scheda FL-net
MANUALE DI CONNESSIONE Scheda CC-Link
Funzione di guida operativa
MANUALE DELL'OPERATORE MANUAL GUIDE i (Comune alla Serie T ed alla
Serie M)
MANUALE DELL'OPERATORE MANUAL GUIDE i (Sistemi per centri di lavoro)
MANUALE DELL'OPERATORE MANUAL GUIDE i (Guida alla predisposizione)
Doppio controllo di sicurezza
MANUALE DI CONNESSIONE Doppio controllo di sicurezza
-5-
Numero di specifica
B-64482
B-64483
B-64483-1
B-64484
B-64484-1
B-64484-2
B-64485
B-64490
B-63943-2
B-66263
B-63943-3
B-64513
B-63993
B-64014
B-64043
B-64163
B-64463
B-63874
B-63874-2
B-63874-1
B-64483-2
*
1.INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
B-64484IT/02
Manuali relativi ai SERVOMOTORI Serie αi/βi
La sottostante tabella elenca i manuali relativi ai SERVOMOTORI Serie αi/βi.
Tabella 2 Manuali relativi ai MOTORI
Titolo del manuale
MOTORI ASSE FANUC in CA Serie αi DESCRIZIONE
MOTORI MANDRINO FANUC in CA Serie αi DESCRIZIONE
MOTORI ASSE FANUC in CA Serie βi DESCRIZIONE
MOTORI MANDRINO FANUC in CA Serie βi DESCRIZIONE
AZIONAMENTI ASSE FANUC Serie αi DESCRIZIONE
AZIONAMENTI ASSE FANUC Serie βi DESCRIZIONE
MOTORI ASSE FANUC Serie αis
MOTORI ASSE FANUC Serie αi
MOTORI MANDRINO FANUC in CA Serie αi
AZIONAMENTI ASSE FANUC Serie αi
MANUALE DI MANUTENZIONE
MOTORI ASSE FANUC Serie βis
MOTORI MANDRINO FANUC in CA Serie βi
AZIONAMENTI ASSE FANUC Serie βi
MANUALE DI MANUTENZIONE
MOTORI ASSE FANUC in CA Serie αi
MOTORI ASSE FANUC in CA Serie βi
MOTORI LINEARI FANUC Serie LiS
MOTORI ASSE SINCRONI BUILT-IN FANUC Serie DiS MANUALE DEI
PARAMETRI
MOTORI MANDRINO FANUC in CA Serie αi/βi,
MOTORI MANDRINO BUILT-IN Serie Bi
MANUALE DEI PARAMETRI
Numero di specifica
B-65262
B-65272
B-65302
B-65312
B-65282
B-65322
B-65285
B-65325
B-65270
B-65280
Ai CNC descritti in questo manuale è possibile connettere i motori asse ed i motori mandrino indicati in
questa tabella. I motori Serie αi SV, αi SP, αi PS, e βi SV, però, possono essere connessi solo alle
versioni compatibili con 30 i-B. Nella Serie βi SVSP, non possono essere connessi.
Questo manuale considera che siano utilizzati i MOTORI ASSE FANUC Serie αi. Per le informazioni
relative ai motori asse e mandrino effettivamente utilizzati, riferirsi ai manuali corrispondenti.
-6-
B-64484IT/02
1.1
INTRODUZIONE
1.INTRODUZIONE
AVVERTENZE RELATIVE ALLA LETTURA DEL MANUALE
AVVERTENZA
1 Il funzionamento di una macchina utensile a controllo numerico non dipende
soltanto dal CNC, ma dalla combinazione della macchina, del suo armadio
elettrico, del servo sistema, del CNC, del pannello operatore, ecc. Descrivere il
funzionamento e la programmazione di tutte le possibili combinazioni è
praticamente impossibile. Questo manuale si occupa genericamente del
funzionamento e della programmazione dal punto di vista del CNC. Per i dettagli
relativi ad una specifica macchina utensile, fare riferimento al manuale preparato
dal costruttore, che deve avere la precedenza su questo manuale.
2 Per facilitare l'accesso del lettore alle informazioni che gli sono necessarie, sul
margine sinistro delle pagine sono riportati i titoli degli argomenti trattati.
Utilizzando questi titoli, il lettore può trovare più facilmente l'argomento che gli
interessa in una particolare circostanza.
3 In questo manuale, abbiamo cercato di descrivere tutte le varie funzioni di questi
sistemi. Però, non possiamo descrivere tutto ciò che non deve essere fatto, né tutto
ciò che non può essere fatto, dato l'elevatissimo numero di possibilità.
Pertanto, le funzioni e le combinazioni di operazioni che non sono date
specificamente come possibili in questo manuale devono essere considerate
"impossibili" e non devono essere tentate.
1.2
AVVERTENZA RELATIVA A VARI TIPI DI DATI
AVVERTENZA
I programmi pezzo, i parametri, le correzioni, ecc. sono registrati nella memoria
non volatile del CNC. Normalmente questi dati non vengono persi quando il
sistema viene spento. E' però possibile che essi vengano cancellati in seguito a
errori operativi o di funzionamento. Si raccomanda di eseguirne una copia di
sicurezza, per poterli ripristinare rapidamente in caso di necessità.
-7-
II. PROGRAMMAZIONE
1
1.INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
INTRODUZIONE
Il Capitolo 1, "INTRODUZIONE", è costituito dalla seguente sezione:
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
MOVIMENTO DELL'UTENSILE LUNGO IL PROFILO DEL PEZZO - INTERPOLAZIONE .... 11
AVANZAMENTO - FUNZIONE AVANZAMENTO ...................................................................... 13
DISEGNO DEL PEZZO E MOVIMENTO DELL'UTENSILE ......................................................... 14
VELOCITA' DI TAGLIO - FUNZIONE VELOCITA' DEL MANDRINO ...................................... 23
SELEZIONE DELL'UTENSILE DA USARE NELLE VARIE LAVORAZIONI FUNZIONE UTENSILE ..................................................................................................................... 24
1.6 COMANDI PER LE FUNZIONI DELLA MACCHINA - FUNZIONI AUSILIARIE ..................... 25
1.7 CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA...................................................................................... 26
1.8 AMPIEZZA DEL MOVIMENTO DELL'UTENSILE - ZONA DI SICUREZZA ............................ 28
1.1
MOVIMENTO DELL'UTENSILE LUNGO IL PROFILO DEL
PEZZO - INTERPOLAZIONE
L'utensile si muove sui tratti in linea retta e sugli archi che costituiscono il profilo del pezzo
(Vedi il capitolo “FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE”).
Spiegazioni
Il movimento dell'utensile in linea retta o lungo un arco si dice interpolazione.
-
Movimento rettilineo dell'utensile
•
Fresatura
Utensile
Programma
G01X_Y_ ;
X_ ;
Pezzo
•
Tornitura
X
Utensile
Pezzo
Programma
G01Z_ ;
G01X_Z_ ;
Z
Fig. 1.1 (a) Movimento rettilineo dell'utensile
- 11 -
1.INTRODUZIONE
-
•
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Movimento dell'utensile lungo un arco
Fresatura
Programma
G03 X_ Y_ R_ ;
Utensile
Pezzo
•
Tornitura
X
Programma
G02 X_ Z_ R_ ;
oppure
G03 X_ Z_ R_ ;
Pezzo
Z
Fig. 1.1 (b) Movimento dell'utensile lungo un arco
Il termine interpolazione si riferisce ad un'operazione in cui l'utensile si muove lungo una linea retta o
lungo un arco, come descritto sopra.
I simboli dei comandi programmati, G01, G02, ..., si dicono funzioni preparatorie e specificano il tipo di
interpolazione eseguito nell'unità di controllo.
(a) Movimento rettilineo
(b) Movimento lungo un arco
G01 Y_ ;
X_ Y_ ;
G03X_ Y_ R_ ;
CNC
Asse X
Interpolazione
Movimento
dell'utensile
Asse Y
a) Movimento
rettilineo
b) Movimento
lungo un arco
Fig. 1.1 (c) Funzione di interpolazione
NOTA
Benché in certe macchine possa essere il pezzo a muoversi, questo manuale
assume che sia sempre l'utensile a muoversi rispetto al pezzo.
- 12 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
1.2
1.INTRODUZIONE
AVANZAMENTO - FUNZIONE AVANZAMENTO
Il movimento dell'utensile ad una specifica velocità per la lavorazione del pezzo si dice avanzamento.
•
Fresatura (avanzamento al minuto)
Utensile
mm/min
F
Pezzo
Tavola
•
Tornitura (avanzamento al giro)
F
Avanzamento al minuto
(mm/giro)
Fig. 1.2 (a) Funzione avanzamento
Ad esempio, per fare avanzare l'utensile alla velocità di 150 mm/min (avanzamento al minuto) o di
150 mm/giro (avanzamento al giro), programmare:
F150.0
La funzione che decide la velocità di avanzamento è la funzione avanzamento
(Vedi il capitolo, “FUNZIONI DI AVANZAMENTO”).
- 13 -
1.INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
1.3
DISEGNO DEL PEZZO E MOVIMENTO DELL'UTENSILE
1.3.1
Punto di riferimento (una posizione fissa sulla macchina)
Su una macchina a controllo numerico esiste una posizione fissa. Normalmente, il cambio dell'utensile e
la programmazione dello zero assoluto, descritti più avanti, vengono eseguiti in questa posizione. Questa
posizione si dice punto di riferimento.
•
Fresatura
Punto di riferimento
Utensile
Pezzo
Tavola
•
Tornitura
Torretta
Autocentrante
Punto di
riferimento
Fig. 1.3.1 (a) Punto di riferimento
Spiegazioni
L'utensile può essere portato al punto di riferimento in due modi:
1. Ritorno manuale al punto di riferimento (Vedi la sezione, “RITORNO MANUALE AL PUNTO DI
RIFERIMENTO”)
Il ritorno al punto di riferimento viene comandato da un pulsante.
2. Ritorno automatico al punto di riferimento (Vedi la sezione, “RITORNO AL PUNTO DI
RIFERIMENTO”)
In genere, il ritorno manuale al punto di riferimento viene eseguito subito dopo l'accensione della
macchina. Successivamente, per portare l'utensile sul punto di riferimento allo scopo di cambiare
l'utensile, viene utilizzata la funzione automatica.
- 14 -
1.3.2
•
1.INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Sistema di coordinate del disegno del pezzo e sistema di
coordinate specificato dal CNC - Sistema di coordinate
Fresatura
Z
Z
Programma
Y
Y
X
Sistema di coordinate
X
CNC
Disegno del pezzo
Utensile
Comando
Utensile
Z
Y
Pezzo
X
Macchina utensile
•
Tornitura
X
X
Programma
Z
Z
Sistema di coordinate
Disegno del pezzo
CNC
Comando
X
Pezzo
Z
Macchina utensile
Fig. 1.3.2 (a) Sistemi di coordinate
- 15 -
1.INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Spiegazioni
-
Sistema di coordinate
Esistono due tipi di sistemi di coordinate:
(Vedi il capitolo, “SISTEMA DI COORDINATE”)
1. Sistema di coordinate del disegno del pezzo
Il sistema di coordinate è scritto sul disegno del pezzo. Il programma viene scritto usando queste
coordinate.
2. Sistema di coordinate specificato dal CNC
Il sistema di coordinate viene generato sulla macchina utensile. Questo si ottiene programmando la
distanza tra la posizione attuale dell'utensile e l'origine del sistema di coordinate da impostare.
Y
230
300
Zero
programma
Posizione attuale dell'utensile
Distanza dall'origine del sistema di
coordinate da impostare
X
X
Fig. 1.3.2 (b) Sistema di coordinate specificato dal CNC
Il capitolo "SISTEMA DI COORDINATE" descrive vari metodi per l'impostazione da programma del
sistema di coordinate specificato dal CNC.
Quando il pezzo è montato sulla tavola, i due sistemi di coordinate giacciono come segue:
- 16 -
•
1.INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Fresatura
Sistema di coordinate
del disegno stabilito sul
pezzo
Sistema di coordinate
specificato dal CNC
stabilito sulla tavola
Y Y
Pezzo
X
X
Tavola
•
Tornitura
Sistema di coordinate specificato dal
CNC stabilito sull'autocentrante
Sistema di coordinate del disegno
stabilito sul pezzo
X
X
Z
Pezzo
Z
Autocentrante
Fig. 1.3.2 (c) Sistema di coordinate specificato dal CNC e sistema di coordinate del disegno
L'utensile si muove nel sistema di coordinate specificato dal CNC in accordo con i comandi del
programma generati facendo riferimento al sistema di coordinate del disegno del pezzo, e lavora
quest'ultimo secondo la forma voluta dal disegno.
Pertanto, per lavorare correttamente il pezzo secondo il disegno, i due sistemi di coordinate devono essere
fatti coincidere.
- 17 -
1.INTRODUZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Metodi per l'impostazione dei due sistemi di coordinate nella stessa posizione
M
Questo si ottiene tenendo conto della forma e del numero dei pezzi da lavorare, con i metodi descritti qui
sotto.
1.
Usando un piano e un punto standard del pezzo.
Y
Distanza fissa
Punto standard del pezzo
Distanza fissa
Zero
programma
X
Portare il centro dell'utensile sul punto standard
e impostare il sistema di coordinate specificato dal CNC in
questa posizione.
2.
Montando il pezzo direttamente contro la maschera.
Zero programma
Maschera
Portare il centro dell'utensile sul punto di riferimento e impostare il sistema
di coordinate specificato dal CNC in questa posizione. (La maschera deve
essere montata in una posizione predeterminata rispetto al punto di
riferimento).
3.
Montando un pallet portapezzo contro la maschera.
Pallet
Maschera
Pezzo
Comportarsi come nel precedente punto 2.
- 18 -
1.INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
T
Su un tornio, le coordinate vengono, di solito, fissate come segue.
1
Quando lo zero è sul mandrino
- Coordinate e quote sul
disegno
X
Pezzo
60
40
Z
40
150
- Sistema di coordinate sul
tornio specificato dal CNC
X
Autocentrante
Pezzo
Z
Zero programma
Quando il sistema di coordinate del disegno del pezzo e il sistema di coordinate specificato dal CNC
coincidono, l'origine del programma può essere stabilita sul mandrino.
2.
Quando lo zero è sulla facciata del pezzo.
X
- Coordinate e quote sul
disegno
60 Pezzo
30
Z
30
80
100
- Sistema di coordinate sul
tornio specificato dal CNC
Autocentrante
Pezzo
X
Z
Zero programma
Quando il sistema di coordinate del disegno del pezzo e il sistema di coordinate specificato dal CNC
coincidono, l'origine del programma può essere stabilita sulla facciata del pezzo.
- 19 -
1.INTRODUZIONE
1.3.3
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Programmazione dei movimenti dell'utensile
(programmazione assoluta e incrementale)
Spiegazioni
I valori delle coordinate per i comandi di movimento dell'utensile possono essere specificati in modo
assoluto o incrementale (Vedi la sezione, “PROGRAMMAZIONE ASSOLUTA E INCREMENTALE”).
-
Comando assoluto
L'utensile si porta sul punto che giace alla distanza specificata rispetto all'origine del sistema di
coordinate, cioè, nella posizione indicata dal valore delle coordinate.
•
Fresatura
Z
Utensile
A
Y
X
B(10.0,30.0,5.0)
Comando di movimento dal punto A al
punto B
G90 X10.0 Y30.0 Z5.0 ;
Coordinate del punto B
•
Tornitura
Utensile
A
X
Pezzo
B
Z
φ30
70
110
Comando di movimento dal punto A al punto B
X30.0Z70.0;
Coordinate del punto B
- 20 -
-
1.INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Comando incrementale
Specificare la distanza tra la nuova posizione dell'utensile e la posizione corrente.
•
Fresatura
Z
Utensile
A
X=40.0
Y
Z=-10.0
X
B
Y-30.0
Comando di movimento dal punto A al
punto B
G91 X40.0 Y-30.0 Z-10.0 ;
Distanza e direzione del
movimento lungo ciascun asse
•
Tornitura
Utensile
A
X
-30.0
(valore del diametro)
B
Pezzo
φ60
Z
φ30
-40.0
Comando di movimento dal punto A al punto B
U-30.0 W-40.0
Distanza e direzione del movimento lungo ciascun asse
- 21 -
1.INTRODUZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Programmazione diametrale/programmazione radiale
La quota X può essere data come diametro o come raggio. La scelta si esegue mediante il bit 3 (DIA) del
parametro N. 1006.
1.
Programmazione diametrale
Nella programmazione diametrale, specificare come quota dell'asse X il diametro indicato sul
disegno.
X
B
A
Pezzo
Z
φ30
φ40
60
80
Coordinate dei punti A e B
2.
A(30.0, 80.0), B(40.0, 60.0)
Programmazione radiale
Nella programmazione radiale, specificare come quota dell'asse X la distanza dal centro del pezzo
(il raggio).
X
B
A
20
Pezzo
15
Z
60
80
Coordinate dei punti A e B A(15.0, 80.0), B(20.0, 60.0)
- 22 -
1.4
1.INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
VELOCITA' DI TAGLIO - FUNZIONE VELOCITA' DEL
MANDRINO
Spiegazioni
La velocità dell'utensile rispetto al pezzo durante la lavorazione si dice velocità di taglio.
Nel CNC, la velocità di taglio può essere espressa con la velocità del mandrino in giri/min.
•
Fresatura
Utensile
Diametro utensile
φD mm
Velocità mandrino
min-1
V: Velocità di taglio
m/min
Pezzo
<Supponiamo di dover lavorare un pezzo con una velocità di taglio di 80m/min usando un utensile con un
diametro di 100mm.>
La velocità del mandrino è approssimativamente 250 giri/min, che si ottiene da N=1000v/πD. Pertanto,
nel programma pezzo deve essere specificato:
S250;
I comandi relativi alla velocità del mandrino costituiscono la funzione velocità mandrino (Vedi il capitolo,
“FUNZIONE VELOCITA' MANDRINO (FUNZIONE S)”).
•
Tornitura
Utensile
Velocità di taglio
v m/min
Pezzo
φD
Velocità mandrino
-1
N min
<Supponiamo di dover lavorare con una velocità di taglio di 300 m/min un pezzo il cui diametro è
200 mm.>
La velocità del mandrino, ottenuta da N=1000v/πD, è approssimativamente di 478 giri/min. Pertanto, nel
programma pezzo deve essere specificato:
S478 ;
I comandi relativi alla velocità del mandrino costituiscono la funzione velocità mandrino (Vedi il capitolo,
“FUNZIONE VELOCITA' MANDRINO (FUNZIONE S)”).
La velocità di taglio v (m/min) può anche essere specificata direttamente con il valore della velocità.
Anche nella lavorazione di conicità, quando il diametro del pezzo cambia costantemente, il CNC regola la
velocità del mandrino in modo che la velocità di taglio rimanga costante.
Questa funzione è il controllo della velocità di taglio costante (Vedi la sezione, “CONTROLLO DELLA
VELOCITA' DI TAGLIO COSTANTE (G96, G97)”).
- 23 -
1.INTRODUZIONE
1.5
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
SELEZIONE DELL'UTENSILE DA USARE NELLE VARIE
LAVORAZIONI - FUNZIONE UTENSILE
Per l'esecuzione di forature, maschiature, alesature, fresature, sgrossature, semi-finiture, finiture,
filettature, gole, ecc. è necessario selezionare l'utensile appropriato. Questo si ottiene assegnando a
ciascun utensile un numero e specificando tale numero nel programma. Questo si ottiene assegnando a
ciascun utensile un numero e specificando tale numero nel programma.
Esempi
M
Numero utensile
01
Magazzino ATC
02
Fig. 1.5 (a) Utensili usati per varie lavorazioni
<Supponiamo di aver assegnato ad una punta il numero 01>
Se l'utensile viene caricato nella posizione 01 del magazzino utensili, l'utensile può essere selezionato
specificando T01. Questa è la funzione utensile
(Vedi il capitolo, “FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)”).
T
Numero utensile
01
06
05
02
03
Torretta
04
Fig. 1.5 (b) Utensili usati per varie lavorazioni
<Supponiamo di aver assegnato ad uno sgrossatore il numero 01>
Se l'utensile viene caricato nella posizione 01 della torretta, l'utensile può essere selezionato specificando
T0101. Questa è la funzione utensile (Vedi il capitolo, “FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)”).
- 24 -
1.6
1.INTRODUZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
COMANDI PER LE FUNZIONI DELLA MACCHINA FUNZIONI AUSILIARIE
Durante la lavorazione, è necessario far ruotare il mandrino, aprire e chiudere l'autocentrante, attivare il
refrigerante, ecc. A questo scopo, devono essere controllate le operazioni di avvio e arresto del motore del
mandrino, di apertura e chiusura dell'autocentrante e della valvola del refrigerante, ecc.
•
Fresatura
Utensile
Rotazione
mandrino
Attivazione/disattivazione
refrigerante
Pezzo
•
Tornitura
Attivazione/disattivazione refrigerante
Apertura/chiusura
autocentrante
Pezzo
Rotazione mandrino
Fig. 1.6 (a) Funzioni ausiliarie
La funzione che specifica le operazioni di attivazione/disattivazione dei dispositivi della macchina si dice
funzione ausiliaria. In generale, questa funzione si specifica con un codice M
(Vedi il capitolo, “FUNZIONI AUSILIARIE”).
Ad esempio, quando viene specificato M03, inizia la rotazione in senso orario del mandrino, alla velocità
programmata.
- 25 -
1.INTRODUZIONE
1.7
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
L'insieme dei comandi forniti al CNC per il controllo della macchina si dice programma. Specificando i
comandi opportuni, si ottiene il movimento dell'utensile lungo linee rette o archi, si attiva e si disattiva il
motore del mandrino, ecc.
I comandi devono essere specificati nella sequenza in cui devono aver luogo le varie operazioni.
Blocco
Blocco
Blocco
Programma
Sequenza delle
operazioni
Blocco
:
:
:
:
Blocco
Fig. 1.7 (a) Configurazione del programma
Il gruppo di comandi di ciascun passo si dice blocco. Il programma consiste in un gruppo di blocchi per
l'esecuzione di una serie di operazioni. Il numero che permette di distinguere ciascun blocco è il numero
di sequenza; il numero che permette di distinguere ciascun programma è il numero programma (Vedi il
capitolo, “CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA”).
Spiegazioni
Il blocco e il programma hanno la seguente configurazione.
-
Blocco
Un blocco
Nxxxxx
Numero di
sequenza
Gxx
preparatorie
Funzioni
Xxxx.x Yxxx.x
Mxx
Sxx
Txx
;
Parole dimensionali Funzioni Funzioni Funzioni
ausiliarie mandrino utensile
Fine blocco
Fig. 1.7 (b) Configurazione del blocco
I blocchi iniziano con un numero di sequenza che specifica la sequenza delle operazioni e terminano con
un codice di fine blocco.
Questo manuale indica il codice di fine blocco con il carattere ; (LF in codice ISO e CR in codice EIA).
Il significato delle parole dimensionali dipende dalle funzioni preparatorie. In questo manuale l'insieme
delle parole dimensionali di un blocco viene rappresentato con IP_.
- 26 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
1.INTRODUZIONE
Programma
;
Oxxxxx ;
Numero programma
Blocco
Blocco
Blocco
:
:
:
:
:
:
M30 ;
Fine programma
Fig. 1.7 (c) Configurazione del programma
Normalmente, all'inizio del programma, dopo il codice di fine blocco (;), è specificato il numero del
programma, e alla fine del programma si trova un codice di fine del programma (M02, M30).
-
Programma principale e sottoprogrammi
Quando la stessa lavorazione compare in vari punti di un programma, può venire predisposto un
programma specifico per tale lavorazione, che si dice sottoprogramma. Il programma originale, per contro,
si dice programma principale. Quando, durante l'esecuzione del programma principale, viene incontrato
un comando di esecuzione di un sottoprogramma, vengono eseguiti i comandi contenuti nel
sottoprogramma. Terminata l'esecuzione del sottoprogramma, il controllo ritorna al programma principale.
Programma principale
:
:
M98P1001
Sottoprogramma #1
O1001
:
:
:
M99
M98P1002
:
:
Sottoprogramma #2
O1002
M98P1001
:
:
:
M99
Fig. 1.7 (d) Esecuzione di un sottoprogramma
- 27 -
1.INTRODUZIONE
1.8
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
AMPIEZZA DEL MOVIMENTO DELL'UTENSILE - ZONA DI
SICUREZZA
Alle estremità di ciascun asse della macchina sono installati dei micro di fine corsa che impediscono
all'utensile di uscire dalla zona prestabilita. La zona in cui l'utensile può muoversi è la sua corsa.
Zero macchina
Motore
Micro di fine corsa
Zona di sicurezza
Oltre alla corsa stabilita per ciascun asse tramite gli interruttori di fine corsa, l'operatore può definire
un'area nella quale l'utensile non può entrare. Questa funzione è detta controllo della zona di sicurezza
(Vedi la sezione, “CONTROLLO DELLE ZONE DI SICUREZZA”).
Motore
Micro di fine
corsa
Zero macchina
Specificare queste
distanze.
Gli utensili non possono entrare in quest'area. L'area è
specificata da dati registrati in memoria o inclusi nel
programma pezzo.
- 28 -
2
2.ASSI CONTROLLATI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
ASSI CONTROLLATI
Il Capitolo 2, "ASSI CONTROLLATI", è costituito dalle seguenti sezioni:
2.1
2.2
2.3
2.4
2.1
NUMERO DI ASSI CONTROLLATI................................................................................................ 29
NOMENCLATURA DEGLI ASSI..................................................................................................... 30
SISTEMA DI INCREMENTI ............................................................................................................. 31
CORSA MASSIMA ............................................................................................................................ 32
NUMERO DI ASSI CONTROLLATI
Spiegazioni
Il numero degli assi controllati dal CNC dipende dal tipo di sistema di controllo e dal modello, come è
indicato nella sottostante tabella.
Serie 30i-B
Assi controllati
base
Sistema per torni
Sistema per centri di
lavoro
Estensione assi controllati (per canale)
(compresi gli assi Cs e PMC)
Estensione assi controllati (totale)
(compresi gli assi Cs e PMC)
Assi controllati simultaneamente base
(per canale)
Estensione assi controllati simultaneamente
(totale / per canale)
Assi controllati dal PMC
(non disponibile su asse Cs)
Designazione di assi mandrino (per canale)
Designazione di assi mandrino (totale)
Controllo contornatura Cs (per canale)
Controllo contornatura Cs (totale)
Serie 31i-B5
Serie 31i-B
Serie 32i-B
2 assi
2 assi
2 assi
2 assi
3 assi
3 assi
3 assi
3 assi
Max. 24 assi
Max. 12 assi
Max. 12 assi
Max. 5 assi
Max. 32 assi
Max. 20 assi
Max. 20 assi
Max. 9 assi
2 assi
2 assi
2 assi
2 assi
Max. 24 assi
Max. 5 assi
Max. 4 assi
Max. 4 assi
Max. 32 assi
Max. 16 assi
Max. 16 assi
Max. 8 assi
Max. 4 assi
Max. 8 assi
Max. 4 assi
Max. 8 assi
Max. 4 assi
Max. 6 assi
Max. 4 assi
Max. 6 assi
Max. 4 assi
Max. 6 assi
Max. 4 assi
Max. 6 assi
Max. 2 assi
Max. 2 assi
Max. 2 assi
Max. 2 assi
NOTA
1 Il numero massimo degli assi controllati utilizzabili dipende dalla configurazione
delle opzioni. Vedere i dettagli sul manuale del costruttore della macchina
utensile.
2 Il numero degli assi controllabili simultaneamente in manuale (avanzamento
manuale, ritorno manuale al punto di riferimento, o movimento rapido in
manuale) è 1 o 3, (1 quando il bit 0 (JAX) parametro N. 1002 è 0, 3 quando lo
stesso bit è 1).
- 29 -
2.ASSI CONTROLLATI
2.2
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOMENCLATURA DEGLI ASSI
Spiegazioni
A ciascun asse di avanzamento di una macchina utensile viene assegnato un nome. A questi nomi ci si
riferisce frequentemente come indirizzi asse. I nomi degli assi dipendono dalla macchina utensile. La
nomenclatura degli assi è definita da standard, quali gli standard ISO.
Nel caso di macchine complesse, un solo carattere è insufficiente per i nomi degli assi. Perciò, è possibile
utilizzare fino a tre caratteri. Un asse può essere chiamato "X", "X1", o "XA1". I tre caratteri si dicono
primo, secondo e terzo carattere del nome asse.
Esempio)
X A 1
3° carattere di nome asse
2° carattere di nome asse
1° carattere di nome asse
NOTA
1 I nomi asse sono predeterminati in base alla macchina. Consultare il manuale
fornito dal costruttore della macchina utensile.
2 Poiché gran parte delle macchine utilizza un solo carattere per ciascun indirizzo,
nelle descrizioni di questo manuale vengono usati indirizzi a un carattere
- 30 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
2.3
2.ASSI CONTROLLATI
SISTEMA DI INCREMENTI
Spiegazioni
Il sistema di incrementi è costituito dall'incremento minimo di immissione e dall'incremento minimo di
comando. L'incremento minimo di immissione è la più piccola unità di movimento che può essere
programmata. L'incremento minimo di comando è l'unità minima del movimento dell'utensile. Ambedue
gli incrementi si esprimono in millimetri, in pollici o in gradi.
Sono disponibili cinque diversi sistemi di incremento, come indicato nella Tabella 2.3 (a). Il sistema di
incrementi può essere impostato per ciascun asse, mediante i bit da 0 a 3 (ISA, ISC, ISD, or ISE) del
parametro N. 1013.
IS-C, IS-D, e IS-E sono opzioni.
Sistema di incrementi
IS-A
IS-B
IS-C
IS-D
IS-E
Tabella 2.3 (a) Sistemi di incremento
Incremento minimo di immissione
Incremento minimo di comando
0.01
0.001
0.01
0.001
0.0001
0.001
0.0001
0.00001
0.0001
0.00001
0.000001
0.00001
0.000001
0.0000001
0.000001
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
0.01
0.001
0.01
0.001
0.0001
0.001
0.0001
0.00001
0.0001
0.00001
0.000001
0.00001
0.000001
0.0000001
0.000001
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
L'incremento minimo di comando può essere metrico o in pollici a seconda della macchina utensile.
Specificare il sistema metrico o il sistema in pollici con il bit 0 (INM) del parametro N. 0100.
La selezione fra programmazione in millimetri e programmazione in pollici si esegue tramite codici G
(G20 o G21) o tramite un dato di impostazione.
Non è consentito l'uso combinato dei sistemi metrico e in pollici. Esistono funzioni che non possono
essere usate tra assi con differenti unità di misura (interpolazione circolare, compensazione raggio
utensile, ecc.). Per il sistema di incrementi adottato, consultare il manuale del costruttore della macchina
utensile.
NOTA
1 Le unità (mm o pollici) contenute nella tabella indicano un valore diametrale nel
caso della programmazione diametrale (quando il bit 3 (DIA) del parametro
N. 1006 è 1) o un valore radiale nel caso della programmazione radiale.
2 Alcuni sistemi di incrementi possono non essere disponibili a seconda del
modello. Per i dettagli fare riferimento al manuale "DESCRIZIONE" (B-64482).
- 31 -
2.ASSI CONTROLLATI
2.4
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
CORSA MASSIMA
Spiegazioni
La tabella sottostante mostra la corsa massima controllata da questo CNC:
Corsa massima = Incremento minimo di comando × 999999999 (99999999 per IS-A)
Non possono essere specificati comandi che eccedano la corsa massima.
Sistema di incrementi
IS-A
IS-B
IS-C
IS-D
IS-E
Tabella 2.4 (a) Corsa massima
Incremento minimo di immissione
0.01
0.001
0.01
0.001
0.0001
0.001
0.0001
0.00001
0.0001
0.00001
0.000001
0.00001
0.000001
0.0000001
0.000001
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
Corsa massima
±999999.99
±99999.999
±999999.99
±999999.999
±99999.9999
±999999.999
±99999.9999
±9999.99999
±99999.9999
±9999.99999
±999.999999
±9999.99999
±999.999999
±99.9999999
±999.999999
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
mm
pollici
gradi
NOTA
1 L'effettiva corsa massima dipende dalla macchina utensile.
2 Le unità (mm o pollici) contenute nella tabella indicano un valore diametrale nel
caso della programmazione diametrale (quando il bit 3 (DIA) del parametro N.
1006 è 1) o un valore radiale nel caso della programmazione radiale.
3 Alcuni sistemi di incrementi possono non essere disponibili a seconda del
modello. Per i dettagli fare riferimento al manuale "DESCRIZIONE" (B-64482).
- 32 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
3
3.FUNZIONI PREPARATORIE
(CODICI G)
FUNZIONI PREPARATORIE (CODICI G)
Il significato del comando di un blocco è determinato dal codice G specificato per quel blocco.
I codici G si dividono nei seguenti due tipi.
Tipo
Codici G autocancellanti
Codici G modali
Significato
Il codice G è attivo per il solo blocco in cui è stato programmato.
Il codice G è attivo finché non viene programmato un altro codice G dello stesso
gruppo.
(Esempio)
G01 e G00 sono codici G modali del gruppo 01.
G01 X_ ;
Z _; G01 è attivo in questo intervallo.
X_ ;
G00 Z_ ; G00 è attivo in questo intervallo.
X_ ;
G01 X_ ;
:
T
Esistono tre sistemi di codici G per i torni: A, B, e C (Tabella 3.1(a)). Il sistema di codici G si seleziona
con i bit 6 (GSB) e 7 (GSC) del parametro N. 3401. L'uso dei sistemi B o C di codici G richiede l'opzione
corrispondente. In questo manuale, la programmazione viene normalmente descritta utilizzando il sistema
A di codici G, salvo quando la funzione descritta richiede l'uso dei sistemi B o C, nel quale caso vengono
utilizzati i codici G dei sistemi B o C.
Spiegazioni
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Se all'accensione o in caso di reset il CNC entra nello stato di clear (bit 6 (CLR) del parametro
N. 3402), i codici G modali cambiano come segue.
(1) Sono attivi i codici G contrassegnati da
nella tabella.
(2) Per G20 e G21, è attivo il codice che lo era prima dello spegnimento o del reset.
(3) Il bit 7 (G23) del parametro N. 3402 permette di specificare se all'accensione è attivo G22 o
G23. Il reset del CNC nello stato di clear, non influenza la selezione di G22 o G23.
(4) E' possibile selezionare G00 o G01 mediante il bit 0 (G01) del parametro N. 3402.
(5) E' possibile selezionare G90 o G91 mediante il parametro bit 3 (G91) del parametro N. 3402.
Per un tornio, quando si usano i sistemi B o C, il codice attivo fra G90 e G91 è determinato
dallo stato del bit 3 (G91) del parametro N. 3402.
(6) Per un centro di lavoro, è possibile selezionare G17, G18, o G19 mediante i bit 1 (G18) e 2
(G19) del parametro N. 3401
I codici G del gruppo 00, eccetto G10 e G11, sono autocancellanti.
Se viene specificato un codice G non incluso nell'elenco dei codici G, o un codice G opzionale in
assenza dell'opzione relativa, si verifica l'allarme PS0010.
Un blocco può contenere più codici G appartenenti a gruppi diversi. Se nel blocco sono specificati
più codici G dello stesso gruppo, è valido quello specificato per ultimo.
Se in un ciclo fisso di foratura viene specificato un codice G del gruppo 01, il ciclo fisso viene
cancellato, come per G80. I codici G del gruppo 01 non sono influenzati dalla programmazione di un
ciclo fisso di foratura.
I codici G sono elencati per gruppo.
Il gruppo cui appartiene G60 dipende dall'impostazione del bit 0 (MDL) del parametro N. 5431.
(Quando il bit MDL è 0, è selezionato il gruppo 00. Quando il bit MDL è 1, è selezionato il
gruppo 01.)
- 33 -
3. FUNZIONI PREPARATORIE
(CODICI G)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
T
8.
Con il sistema A di codici G la programmazione assoluta/incrementale non si specifica con i codici
G (G90/G91), ma con gli indirizzi asse (X/U, Z/W, C/H, Y/V). Per i cicli fissi di foratura è
disponibile solo il ritorno al livello iniziale.
- 34 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
3.1
3.FUNZIONI PREPARATORIE
(CODICI G)
ELENCO DEI CODICI G PER CENTRI DI LAVORO
M
Tabella 3.1 (a) Elenco dei codici G
Codice G
Gruppo
Funzione
G00
Posizionamento (rapido)
G01
Interpolazione lineare (avanzamento in lavoro)
G02
Interpolazione circolare o elicoidale in senso orario
G03
G02.1, G03.1
01
Interpolazione circolare o elicoidale in senso antiorario
Filettatura circolare B in senso orario/antiorario
G02.2, G03.2
Interpolazione involuta; in senso orario/antiorario
G02.3, G03.3
Interpolazione esponenziale; in senso orario/antiorario
G02.4, G03.4
Conversione tridimensionale del sistema di coordinate in senso orario/antiorario
G04
Sosta
G05
Contornatura AI (comando compatibile con la contornatura ad alta precisione)
00
G05.1
Contornatura AI / Interpolazione nanometrica raccordata/ Interpolazione raccordata
G05.4
G06.2
Ciclo di lavorazione ad alta velocità, esecuzione ad alta velocità del programma in formato binario
HRV3,4 on/off
01
G07
Interpolazione NURBS
Interpolazione con asse virtuale
G07.1 (G107)
Interpolazione cilindrica
G08
Contornatura AI (comando compatibile con il modo controllo avanzato con prelettura)
G09
G10
00
Arresto esatto
Introduzione dati da programma
G10.6
Ritiro e riposizionamento dell'utensile
G10.9
Commutazione diametro/raggio da programma
G11
Cancella il modo introduzione dati da programma
G12.1
Modo interpolazione in coordinate polari
G13.1
G12.4
G13.4
G15
G16
21
00
17
Cancella il modo interpolazione in coordinate polari
Lavorazione gole con movimento circolare continuo (in senso orario)
Lavorazione gole con movimento circolare continuo (in senso antiorario)
Cancella i comandi in coordinate polari
Comandi in coordinate polari
G17
Selezione piano XpYp
Xp: Asse X o suo asse parallelo
G17.1
Funzione di conversione del piano
Yp: Asse Y o suo asse parallelo
Selezione piano ZpXp
Zp: Asse Z o suo asse parallelo
G18
02
G19
G20 (G70)
G21 (G71)
G22
G23
G25
G26
Selezione piano YpZp
06
04
19
G27
Programmazione in pollici
Programmazione in millimetri
Attiva il controllo delle zone di sicurezza
Disattiva il controllo delle zone di sicurezza
Rilevazione fluttuazioni velocità mandrino off
Rilevazione fluttuazioni velocità mandrino on
Controllo del ritorno al punto di riferimento
G28
Ritorno al punto di riferimento
G28.2
Ritorno al punto di riferimento con disabilitazione del controllo di in-posizione
G29
Movimento dal punto di riferimento
G30
Ritorno al secondo, terzo o quarto punto di riferimento
G30.1
G30.2
00
Ritorno al punto di riferimento mobile
Ritorno al secondo, terzo o quarto punto di riferimento con disabilitazione del controllo di inposizione
G31
Funzione di salto della lavorazione
G31.8
Salto della lavorazione per asse EGB
- 35 -
3. FUNZIONI PREPARATORIE
(CODICI G)
PROGRAMMAZIONE
Tabella 3.1 (a) Elenco dei codici G
Codice G
Gruppo
G33
G34
G35
Funzione
Filettatura
01
Filettatura a passo variabile
Filettatura circolare in senso orario
G36
Filettatura circolare in senso antiorario
G37
Misura automatica lunghezza utensile
G38
00
G39
Compensazione raggio utensile : mantenimento del vettore
Compensazione raggio utensile : interpolazione circolare sugli spigoli
Compensazione raggio utensile : cancellazione
G40
Compensazione tridimensionale dell'utensile: cancellazione
Compensazione raggio utensile : sinistra
G41
Compensazione tridimensionale dell'utensile: sinistra
G41.2
Compensazione tridimensionale dell'utensile: sinistra (tipo 1)
G41.3
Compensazione tridimensionale dell'utensile: compensazione del bordo di taglio
Compensazione tridimensionale dell'utensile: sinistra (tipo 1)
G41.4
G41.5
(comando compatibile con FS16i)
Compensazione tridimensionale dell'utensile: sinistra (tipo 1)
07
G41.6
Compensazione tridimensionale dell'utensile: sinistra (tipo 2)
Compensazione raggio utensile : destra
G42
Compensazione tridimensionale dell'utensile: destra
G42.2
Compensazione tridimensionale dell'utensile: destra (tipo 1)
Compensazione tridimensionale dell'utensile: destra (tipo 1)
G42.4
(comando compatibile con FS16i)
Compensazione tridimensionale dell'utensile: destra (tipo 1)
G42.5
(comando compatibile con FS16i)
G42.6
Compensazione tridimensionale dell'utensile: destra (tipo 2)
G40.1
G41.1
(comando compatibile con FS16i)
Controllo della direzione normale cancellato
18
Controllo della direzione normale attivo : sinistra
G42.1
Controllo della direzione normale attivo : destra
G43
Compensazione lunghezza utensile, direzione +
G44
Compensazione lunghezza utensile, direzione -
G43.1
G43.3
08
G43.4
Compensazione lunghezza utensile nella direzione dell'asse utensile
Compensazione lunghezza utensile su testa rotante con nutazione
Controllo centro utensile (tipo 1)
G43.5
Controllo centro utensile (tipo 2)
G45
Correzione utensile : incremento
G46
G47
00
G48
G49 (G49.1)
G44.9
G49.9
G50
G51
G50.1
G51.1
G50.2
G51.2
Correzione utensile : decremento
Correzione utensile : doppio incremento
Correzione utensile : doppio decremento
08
27
11
22
31
Cancella la compensazione lunghezza utensile
Compensazione unità mandrino
Cancella la compensazione unità mandrino
Cancella la scala
Attiva la scala
Cancella l'immagine speculare programmabile
Attiva l'immagine speculare programmabile
Cancella la tornitura poligonale
Tornitura poligonale
- 36 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
3.FUNZIONI PREPARATORIE
(CODICI G)
Tabella 3.1 (a) Elenco dei codici G
Codice G
Gruppo
Funzione
G50.4
Cancella il controllo sincrono
G50.5
Cancella il controllo composto
G50.6
G51.4
00
G51.5
Cancella il controllo sovrapposto
Inizia il controllo sincrono
Inizia il controllo composto
G51.6
Inizia il controllo sovrapposto
G52
Impostazione del sistema di coordinate locali
G53
G53.1
00
Selezione del sistema di coordinate della macchina
Controllo direzione asse utensile
G53.6
Controllo direzione asse utensile con mantenimento del centro utensile sul pezzo
G54 (G54.1)
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 1
G55
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 2
G56
G57
14
G58
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 6
G54.4
33
G60
00
G61
G63
15
Posizionamento unidirezionale
Regolazione automatica velocità sugli spigoli
Modo maschiatura
Modo taglio
00
G66
G66.1
Compensazione montaggio pezzo
Modo arresto esatto
G64
G65
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 4
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 5
G59
G62
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 3
Richiamo macro
Richiamo macro modale A
12
Richiamo macro modale B
G67
Cancella richiamo macro modale A/B
G68
Rotazione del sistema di coordinate o modo conversione tridimensionale delle coordinate ON
G69
G68.2
Rotazione del sistema di coordinate o modo conversione tridimensionale delle coordinate OFF
16
G68.3
Programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato
Programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato nella direzione dell'asse utensile
G68.4
Programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato (comando multiplo incrementale)
G70.7
Ciclo di finitura
G71.7
Ciclo di sgrossatura esterna
G72.7
Ciclo di sgrossatura frontale
G73.7
Ripetizione del profilo
G74.7
00
G75.7
Ciclo di foratura frontale con ritiro intermedio dell'utensile
Ciclo di foratura esterna/interna con ritiro intermedio dell'utensile
G76.7
Ciclo di filettatura in più passate
G72.1
Copia con rotazione
G72.2
Copia con traslazione
G73
Ciclo di foratura a tratti
G74
09
Ciclo di maschiatura sinistrorsa
G75
01
Ciclo di rettifica a tuffo
G76
09
Barenatura fine
G77
G78
Ciclo di rettifica a tuffo con misuratore
01
G79
G80
G80.4
G81.4
Ciclo di rettifica piana con avanzamento costante
Ciclo di rettifica piana con avanzamento intermittente
09
34
Cancella il ciclo fisso
Accoppiamento elettronico: fine sincronizzazione
Accoppiamento elettronico: fine sincronizzazione
Accoppiamento elettronico: inizio sincronizzazione
- 37 -
3. FUNZIONI PREPARATORIE
(CODICI G)
PROGRAMMAZIONE
Tabella 3.1 (a) Elenco dei codici G
Codice G
G80.5
G81.5
Gruppo
24
G81
09
G81.1
00
G82
Funzione
Accoppiamento elettronico per 2 coppie: fine sincronizzazione
Accoppiamento elettronico per 2 coppie: inizio sincronizzazione
Ciclo di foratura / centratura
Accoppiamento elettronico: inizio sincronizzazione
Funzione di oscillazione
Ciclo di foratura / svasatura
G83
Ciclo di foratura a tratti
G84
Ciclo di maschiatura
G84.2
Ciclo di maschiatura rigida (formato FS15)
G84.3
G85
09
Ciclo di maschiatura rigida sinistrorsa (Formato FS15)
Ciclo di barenatura
G86
Ciclo di barenatura
G87
Ciclo di barenatura posteriore
G88
Ciclo di barenatura
G89
Ciclo di barenatura
G90
G91
03
G91.1
G92
00
Avanzamento con l'inverso del tempo
05
G95
G97
G96.3
Avanzamento al minuto
Avanzamento al giro
13
G96.1
G96.2
Impostazione del sistema di coordinate del pezzo o limitazione della velocità del mandrino
Preset del sistema di coordinate del pezzo
G93
G96
Programmazione incrementale
Controllo del valore incrementale massimo specificabile
G92.1
G94
Programmazione assoluta
Controllo della velocità di taglio costante
Cancella la velocità di taglio costante
Indexaggio mandrino (con attesa del completamento)
00
Indexaggio mandrino (senza attesa del completamento)
Controllo completamento indexaggio mandrino
G96.4
Modo controllo velocità SV ON
G98
Ciclo fisso : ritorno al livello iniziale
G99
G107
G112
G113
G160
G161
10
00
21
20
Ciclo fisso : ritorno al livello del punto R
Interpolazione cilindrica
Modo interpolazione in coordinate polari
Cancella il modo interpolazione in coordinate polari
Rettifica lungo il profilo del pezzo OFF
Rettifica lungo il profilo del pezzo ON
- 38 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
3.2
3.FUNZIONI PREPARATORIE
(CODICI G)
ELENCO DEI CODICI G PER TORNI
T
Tabella 3.2 (b) Elenco dei codici G
Sistema di codici G
Gruppo
Funzione
A
B
C
G00
G00
G00
Posizionamento (rapido)
G01
G01
G01
Interpolazione lineare (avanzamento in lavoro)
G02
G02
G02
Interpolazione circolare o elicoidale in senso orario
G03
G03
G03
G02.2
G02.2
G02.2
G02.3
G02.3
G02.3
G02.4
G02.4
G02.4
Conversione tridimensionale del sistema di coordinate in senso orario
G03.2
G03.2
G03.2
Interpolazione involuta in senso antiorario
G03.3
G03.3
G03.3
Interpolazione esponenziale in senso antiorario
G03.4
G03.4
G03.4
Conversione tridimensionale del sistema di coordinate in senso antiorario
G04
G04
G04
G05
G05
G05
Interpolazione circolare o elicoidale in senso antiorario
01
Interpolazione involuta in senso orario
Interpolazione esponenziale in senso orario
Sosta
Controllo contornatura AI (comando compatibile con il controllo
contornatura ad alta precisione), ciclo di lavorazione ad alta velocità con
00
G05.1
G05.1
G05.1
G05.4
G05.4
G05.4
G06.2
G06.2
G06.2
G07
G07
G07
G07.1
G07.1
G07.1
(G107)
(G107)
(G107)
G08
G08
G08
G09
G09
G09
programma in codice binario
Contornatura AI / Interpolazione nanometrica raccordata/
Interpolazione raccordata
HRV3,4 on/off
01
Interpolazione NURBS
Interpolazione con asse virtuale
Interpolazione cilindrica
Controllo avanzato con prelettura dei blocchi
00
Arresto esatto
G10
G10
G10
G10.6
G10.6
G10.6
Introduzione dati da programma
Ritiro e riposizionamento dell'utensile
G10.9
G10.9
G10.9
Commutazione diametro/raggio da programma
G11
G11
G11
G12.1
G12.1
G12.1
(G112)
(G112)
(G112)
G13.1
G13.1
G13.1
(G113)
(G113)
(G113)
G17
G17
G17
G17.1
G17.1
G17.1
G18
G18
G18
G19
G19
G19
Selezione piano YpZp
G20
G20
G70
Programmazione in pollici
G21
G21
G71
G22
G22
G22
G23
G23
G23
G25
G25
G25
G26
G26
G26
Cancella il modo introduzione dati da programma
Modo interpolazione in coordinate polari
21
Cancella il modo interpolazione in coordinate polari
Selezione piano XpYp
16
06
09
08
Funzione di conversione del piano
Selezione piano ZpXp
Programmazione in millimetri
Attiva il controllo delle zone di sicurezza
Disattiva il controllo delle zone di sicurezza
Rilevazione fluttuazioni velocità mandrino off
Rilevazione fluttuazioni velocità mandrino on
- 39 -
3. FUNZIONI PREPARATORIE
(CODICI G)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Tabella 3.2 (b) Elenco dei codici G
Sistema di codici G
Gruppo
Funzione
A
B
C
G27
G27
G27
Controllo del ritorno al punto di riferimento
G28
G28
G28
Ritorno al punto di riferimento
G28.2
G28.2
G28.2
G29
G29
G29
Movimento dal punto di riferimento
G30
G30
G30
Ritorno al secondo, terzo o quarto punto di riferimento
G30.1
G30.1
G30.1
G30.2
G30.2
Ritorno al punto di riferimento con disabilitazione del controllo di in00
posizione
Ritorno al punto di riferimento mobile
Ritorno al secondo, terzo o quarto punto di riferimento con disabilitazione
G30.2
00
del controllo di in-posizione
G31
G31
G31
G31.8
G31.8
G31.8
Funzione di salto della lavorazione
G32
G33
G33
Filettatura
G34
G34
G34
Filettatura a passo variabile
G35
G35
G35
Salto della lavorazione per asse EGB
Filettatura circolare in senso orario
Filettatura circolare antioraria (Quando il bit 3 (G36) del parametro N.
G36
G36
G36
3405 è 1) o Correzione utensile automatica (asse X) (Quando il bit 3
(G36) del parametro N. 3405 è 0)
Correzione utensile automatica (asse Z) (Quando il bit 3 (G36) del
G37
G37
G37
G37.1
G37.1
G37.1
G37.2
G37.2
G37.2
G38
G38
G38
Compensazione raggio utensile : con mantenimento del vettore
G39
G39
G39
Compensazione raggio utensile : interpolazione circolare sugli spigoli
G40
G40
G40
Compensazione raggio utensile : cancellazione
G41
G41
G41
Compensazione raggio utensile : sinistra
G42
G42
G42
Compensazione raggio utensile : destra
G41.2
G41.2
G41.2
G41.3
G41.3
G41.3
G41.4
G41.4
G41.4
G41.5
G41.5
G41.5
G41.6
G41.6
G41.6
G42.2
G42.2
G42.2
G42.4
G42.4
G42.4
G42.5
G42.5
G42.5
01
parametro N. 3405 è 0)
Correzione utensile automatica (asse X) (Quando il bit 3 (G36) del
parametro N. 3405 è 1)
Correzione utensile automatica (asse Z) (Quando il bit 3 (G36) del
parametro N. 3405 è 1)
Compensazione tridimensionale dell'utensile: sinistra (tipo 1)
Compensazione tridimensionale dell'utensile:
(compensazione del bordo di taglio)
Compensazione tridimensionale dell'utensile: sinistra (tipo 1) (comando
compatibile con FS16i)
07
Compensazione tridimensionale dell'utensile: sinistra (tipo 1) (comando
compatibile con FS16i)
Compensazione tridimensionale dell'utensile: sinistra (tipo 2)
Compensazione tridimensionale dell'utensile: destra (tipo 1)
Compensazione tridimensionale dell'utensile: destra (tipo 1) (comando
compatibile con FS16i)
Compensazione tridimensionale dell'utensile: destra (tipo 1) (comando
compatibile con FS16i)
G42.6
G42.6
G42.6
Compensazione tridimensionale dell'utensile: destra (tipo 2)
G40.1
G40.1
G40.1
Controllo della direzione normale cancellato
G41.1
G41.1
G41.1
G42.1
G42.1
G42.1
19
Controllo della direzione normale a sinistra
Controllo della direzione normale a destra
- 40 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
3.FUNZIONI PREPARATORIE
(CODICI G)
Tabella 3.2 (b) Elenco dei codici G
Sistema di codici G
A
B
C
G43
G43
G43
G44
G44
G44
G43.1
G43.1
G43.1
G43.4
G43.4
G43.4
G43.5
G43.5
G43.5
G43.7
G43.7
G43.7
(G44.7)
(G44.7)
(G44.7)
G49
G49
G49
(G49.1)
(G49.1)
(G49.1)
G50
G92
G92
G50.3
G92.1
G92.1
-
G50
G50
-
G51
G51
G50.1
G50.1
G50.1
G51.1
G51.1
G51.1
G50.2
G50.2
G50.2
(G250)
(G250)
(G250)
Gruppo
Funzione
Compensazione lunghezza utensile +
(il bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 deve essere "1".)
Compensazione lunghezza utensile (il bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 deve essere "1".)
Compensazione lunghezza utensile nella direzione dell'asse utensile
(il bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 deve essere "1".)
23
Controllo del centro utensile (Tipo 1)
(il bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 deve essere "1".)
Controllo del centro utensile (Tipo 2)
(il bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 deve essere "1".)
Correzione utensile
(il bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 deve essere "1".)
Cancella la compensazione lunghezza utensile
(il bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 deve essere "1".)
Impostazione del sistema di coordinate o limitazione della velocità del
00
mandrino
Preset del sistema di coordinate del pezzo
18
22
Cancella la scala
Attiva la scala
Cancella l'immagine speculare programmabile
Attiva l'immagine speculare programmabile
Cancella la tornitura poligonale
20
G51.2
G51.2
G51.2
(G251)
(G251)
(G251)
G50.4
G50.4
G50.4
G50.5
G50.5
G50.5
Cancella il controllo composto
G50.6
G50.6
G50.6
Cancella il controllo sovrapposto
G51.4
G51.4
G51.4
Inizia il controllo sincrono
G51.5
G51.5
G51.5
G51.6
G51.6
G51.6
G52
G52
G52
Impostazione del sistema di coordinate locali
G53
G53
G53
Selezione del sistema di coordinate della macchina
G53.1
G53.1
G53.1
G53.6
G53.6
G53.6
G54
G54
G54
(G54.1)
(G54.1)
(G54.1)
Tornitura poligonale
Cancella il controllo sincrono
Inizia il controllo composto
00
Inizia il controllo sovrapposto
Controllo direzione asse utensile
Controllo direzione asse utensile con mantenimento del centro utensile
sul pezzo
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 1
G55
G55
G55
G56
G56
G56
G57
G57
G57
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 4
G58
G58
G58
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 5
G59
G59
G59
G54.4
G54.4
G54.4
26
00
G60
G60
G60
G61
G61
G61
G62
G62
G62
G63
G63
G63
G64
G64
G64
G65
G65
G65
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 2
14
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 3
Selezione del sistema di coordinate del pezzo 6
Compensazione montaggio pezzo
Posizionamento unidirezionale
Modo arresto esatto
15
Regolazione automatica velocità sugli spigoli
Modo maschiatura
Modo taglio
00
Richiamo macro
- 41 -
3. FUNZIONI PREPARATORIE
(CODICI G)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Tabella 3.2 (b) Elenco dei codici G
Sistema di codici G
A
B
C
G66
G66
G66
G66.1
G66.1
G66.1
G67
G67
G67
G68
G68
G68
G68.1
G68.1
G68.1
G68.2
G68.2
G68.2
G68.3
G68.3
G68.3
G68.4
G68.4
G68.4
Gruppo
Funzione
Richiamo macro modale A
12
Richiamo macro modale B
04
Immagine speculare per doppia torretta o modo lavorazione bilanciata
Cancella richiamo macro modale A/B
Rotazione del sistema di coordinate / conversione tridimensionale del
sistema di coordinate ON
Programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato
17
Programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato nella direzione
dell'asse utensile
Programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato (comando
multiplo incrementale)
Cancella la rotazione del sistema di coordinate o la conversione
G69
G69
G69
04
G69.1
G69.1
G69.1
17
G70
G70
G72
Ciclo di finitura
G71
G71
G73
Asportazione di materiale in tornitura
G72
G72
G74
Asportazione di materiale in sfacciatura
G73
G73
G75
G74
G74
G76
G75
G75
G77
G76
G76
G78
G72.1
G72.1
G72.1
G72.2
G72.2
G72.2
G71
G71
G72
G72
G72
G73
G73
G73
G74
G74
G74
G75
G80
G80
G80
G80.4
G80.4
G80.4
G81.4
G81.4
G81.4
G80.5
G80.5
G80.5
G81.5
G81.5
G81.5
G81
G81
G81
G82
G82
G82
G83
G83
G83
G83.1
G83.1
G83.1
tridimensionale del sistema di coordinate
Rotazione del sistema di coordinate / conversione tridimensionale del
sistema di coordinate OFF
Ripetizione del profilo
00
Foratura frontale a tratti
Ciclo di foratura sul diametro esterno/interno
Ciclo di filettatura in più passate
Copia con rotazione
Copia con traslazione
Ciclo di pendolazione senza misuratore
01
Ciclo di pendolazione con misuratore
Ciclo multituffo senza misuratore
Ciclo multituffo con misuratore
10
28
27
Cancella il ciclo fisso di foratura
Accoppiamento elettronico: fine sincronizzazione
Accoppiamento elettronico: fine sincronizzazione
Accoppiamento elettronico: inizio sincronizzazione
Accoppiamento elettronico per 2 coppie: fine sincronizzazione
Accoppiamento elettronico per 2 coppie: inizio sincronizzazione
Centratura (formato FS15-T)
Accoppiamento elettronico: inizio sincronizzazione
Ciclo di allargamento del foro (formato FS15-T)
Ciclo di foratura frontale
Ciclo di foratura a tratti ad alta velocità (formato FS15-T)
G83.5
G83.5
G83.5
Ciclo di foratura a tratti ad alta velocità
G83.6
G83.6
G83.6
Ciclo di foratura a tratti
G84
G84
G84
G84.2
G84.2
G84.2
10
Ciclo di maschiatura frontale
Ciclo di maschiatura rigida (formato FS15-T)
G85
G85
G85
Ciclo di barenatura frontale
G87
G87
G87
Ciclo di foratura laterale
G87.5
G87.5
G87.5
G87.6
G87.6
G87.6
G88
G88
G88
Ciclo di maschiatura laterale
G89
G89
G89
Ciclo di barenatura laterale
Ciclo di foratura a tratti ad alta velocità
Ciclo di foratura a tratti
- 42 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
3.FUNZIONI PREPARATORIE
(CODICI G)
Tabella 3.2 (b) Elenco dei codici G
Sistema di codici G
A
B
C
G90
G77
G20
G92
G78
G21
G94
G79
G24
G91.1
G91.1
G91.1
G96
G96
G96
G97
G97
G97
G96.1
G96.1
G96.1
G96.2
G96.2
G96.2
G96.3
G96.3
G96.3
G96.4
G96.4
G96.4
G93
G93
G93
G98
G94
G94
G99
G95
G95
-
G90
G90
-
G91
G91
-
G98
G98
-
G99
G99
Gruppo
Funzione
Ciclo di tornitura sul diametro esterno/interno
01
Ciclo di filettatura
00
Controllo del valore incrementale massimo specificabile
Ciclo di sfacciatura
02
Controllo della velocità di taglio costante
Cancella la velocità di taglio costante
Indexaggio mandrino (con attesa del completamento)
00
Indexaggio mandrino (senza attesa del completamento)
Controllo completamento indexaggio mandrino
Modo controllo velocità SV ON
Avanzamento con l'inverso del tempo
05
Avanzamento al minuto
Avanzamento al giro
03
11
Programmazione assoluta
Programmazione incrementale
Ciclo fisso : ritorno al livello iniziale
Ciclo fisso : ritorno al livello del punto R
- 43 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
4
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Le funzioni di interpolazione determinano il tipo di movimento degli assi (in altre parole, il movimento
dell'utensile rispetto al pezzo o alla tavola).
Il Capitolo 4, "FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE", è costituito dalle seguenti sezioni:
4.1
4.2
4.3
4.4
4.5
4.6
4.7
4.8
4.9
4.10
4.11
4.12
4.13
4.14
4.15
4.16
4.17
4.18
4.19
4.20
4.21
4.22
4.23
4.24
POSIZIONAMENTO (G00) ............................................................................................................... 45
POSIZIONAMENTO UNIDIREZIONALE (G60) ............................................................................ 46
INTERPOLAZIONE LINEARE (G01) .............................................................................................. 48
INTERPOLAZIONE CIRCOLARE (G02, G03)................................................................................ 51
INTERPOLAZIONE ELICOIDALE (G02, G03) .............................................................................. 55
INTERPOLAZIONE ELICOIDALE B (G02, G03) ........................................................................... 56
INTERPOLAZIONE A SPIRALE, INTERPOLAZIONE CONICA (G02, G03) .............................. 57
INTERPOLAZIONE IN COORDINATE POLARI (G12.1, G13.1) .................................................. 64
INTERPOLAZIONE CILINDRICA (G07.1) ..................................................................................... 72
CONTROLLO DEL PUNTO DI TAGLIO NELL'INTERPOLAZIONE CILINDRICA (G07.1) ..... 77
INTERPOLAZIONE ESPONENZIALE (G02.3, G03.3) ................................................................... 88
INTERPOLAZIONE RACCORDATA (G05.1)................................................................................. 94
INTERPOLAZIONE NANOMETRICA RACCORDATA ................................................................ 99
INTERPOLAZIONE NURBS (G06.2) ............................................................................................. 108
INTERPOLAZIONE CON ASSE VIRTUALE (G07) ..................................................................... 116
FILETTATURA A PASSO VARIABILE (G34) ............................................................................. 118
FILETTATURA CIRCOLARE (G35, G36) ..................................................................................... 119
FUNZIONE DI SALTO (G31) ......................................................................................................... 123
SALTO MULTIPASSO (G31) ......................................................................................................... 125
SEGNALE DI SALTO AD ALTA VELOCITA' (G31) ................................................................... 126
MIGLIORAMENTO DELLA MEMORIZZAZIONE DELLA POSIZIONE DI SALTO ............... 126
FUNZIONE DI SALTO CONTINUO AD ALTA VELOCITA' ...................................................... 127
SALTO AL LIMITE DI COPPIA..................................................................................................... 128
INTERPOLAZIONE CIRCOLARE NELLO SPAZIO .................................................................... 131
- 44 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
4.1
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
POSIZIONAMENTO (G00)
Il comando G00 muove l'utensile in rapido, nel sistema di coordinate del pezzo, portandolo sulla posizione
specificata con un comando assoluto o con un comando incrementale.
In programmazione assoluta si specificano le coordinate del punto finale.
In programmazione incrementale si specifica la distanza percorsa dall'utensile.
Formato
G00 IP_ ;
IP_ : In programmazione assoluta, le coordinate del punto finale; in programmazione
incrementale, la distanza percorsa dall'utensile.
Spiegazioni
Il tipo di percorso dell'utensile può essere scelto tra i seguenti, tramite il bit 1 (LRP) del parametro N. 1401.
•
Posizionamento senza interpolazione lineare
Il posizionamento viene effettuato per ogni asse separatamente. Il percorso dell'utensile generalmente
non è una linea retta.
•
Posizionamento con interpolazione lineare
Il posizionamento viene effettuato ad una velocità che permette il tempo minimo di posizionamento
senza superare la velocità in rapido di ciascun asse.
Posizionamento con interpolazione lineare
Punto finale
Punto iniziale
Posizionamento senza interpolazione lineare
La velocità in rapido viene impostata indipendentemente per ciascun asse dal costruttore della macchina
(parametro N. 1420). Nel posizionamento G00, l'utensile accelera fino alla velocità predeterminata
all'inizio del blocco e decelera alla fine del blocco. Poi l'esecuzione procede con il blocco successivo, dopo
aver confermato la condizione di in-posizione.
"In-posizione" significa che la posizione programmata è stata effettivamente raggiunta,
entro una certa tolleranza specificata dal costruttore della macchina (parametro N. 1826).
Limitazioni
La velocità in rapido non può essere specificata programmando un codice F.
Anche se è specificato il posizionamento con interpolazione lineare, nei seguenti casi il posizionamento
avviene senza interpolazione lineare. Di conseguenza, fare attenzione che l'utensile non urti il pezzo.
•
G28 che specifica il posizionamento fra il punto di riferimento e il punto intermedio
•
G53
- 45 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
4.2
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
POSIZIONAMENTO UNIDIREZIONALE (G60)
Per ottenere un posizionamento accurato, senza gioco, è disponibile il posizionamento finale
unidirezionale.
Sovracorsa
Punto iniziale
Punto iniziale
Arresto temporaneo
Punto finale
Formato
G60 IP_ ;
IP_ : In programmazione assoluta, le coordinate del punto finale; in programmazione
incrementale, la distanza percorsa dall'utensile.
Spiegazioni
Sovracorsa e direzione di posizionamento si impostano con il parametro N. 5440. Quando la direzione
comandata coincide con la direzione impostata dal parametro, l'utensile si arresta temporaneamente prima
di raggiungere il punto finale.
G60, che è un codice G autocancellante, può essere usato come codice G modale del gruppo 01 mettendo a
1 il bit 0 (MDL) del parametro N. 5431,
eliminando così la necessità di specificarlo per tutti i blocchi. Le altre specifiche rimangono le stesse.
Quando nel modo posizionamento unidirezionale viene specificato un codice G autocancellante,
quest'ultimo codice G ha l'effetto di un codice G del gruppo 01.
(Esempio)
Uso di G60 come codice G autocancellante.
G90;
G60 X0Y0;
Posizionamento unidirezionale
G60 X100;
G60 Y100;
G04 X10;
G00 X0Y0;
Uso di G60 come codice G modale.
Inizio modo posizionamento unidirezionale
G90G60;
X0Y0;
Posizionamento unidirezionale
X100;
Y100;
G04X10;
Cancellazione modo posizionamento unidirezionale
G00X0 Y0;
-
Modalità di esecuzione del posizionamento
•
Nel caso del posizionamento senza interpolazione lineare
(bit 1 (LRP) del parametro N. 1401 = 0)
Come si vede qui sotto (Fig. 4.2 (a)), il posizionamento unidirezionale viene eseguito
indipendentemente lungo ciascun asse.
- 46 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
X
Entità della sovracorsa lungo l'asse Z
Entità della sovracorsa
lungo l'asse X
Punto finale programmato
Z
Punto iniziale programmato
Fig. 4.2 (a)
•
Nel caso del posizionamento con interpolazione lineare (bit 1 (LRP) del parametro N. 1401 = 1)
Il posizionamento ha luogo con interpolazione lineare fino all'arresto dell'utensile prima o dopo il
punto finale specificato. Quindi l'utensile si muove indipendentemente lungo ciascun asse viene
posizionato fino a raggiungere il punto finale.
X
Entità della sovracorsa lungo l'asse Z
Entità della sovracorsa
lungo l'asse X
Punto finale programmato
Z
Punto iniziale programmato
Fig. 4.2 (b)
Limitazioni
•
•
•
•
•
•
•
Il posizionamento unidirezionale non viene eseguito lungo un asse per il quale non è stata specificata
la sovracorsa con il parametro N. 5440.
Il posizionamento unidirezionale non viene eseguito lungo un asse per il quale l'entità del movimento
è uguale a 0.
Alla direzione impostata mediante il parametro corrispondente non viene applicata l'immagine
speculare. Anche se è attivo il modo immagine speculare, la direzione del posizionamento
unidirezionale non cambia. Se si utilizza il posizionamento con interpolazione lineare e lo stato
dell'immagine speculare per un blocco di posizionamento unidirezionale letto in anticipo è diverso
dallo stato dell'immagine speculare all'inizio dell'esecuzione del blocco si verifica un allarme. Quando
si programma la commutazione dell'immagine speculare, disabilitare la lettura anticipata dei blocchi
specificando un codice M che impedisce la bufferizzazione ed eseguire la commutazione quando non
ci sono blocchi letti anticipatamente.
Il posizionamento unidirezionale non può essere utilizzato nel modo interpolazione cilindrica (G07.1).
Il posizionamento unidirezionale non può essere utilizzato nel modo interpolazione in coordinate
polari (G12.1).
Nello specificare il posizionamento unidirezionale su una macchina che utilizza il controllo dell'asse
inclinato arbitrario, posizionare l'asse inclinato prima dell'asse cartesiano. Se l'ordine di specifica
viene invertito o se lo stesso blocco specifica sia il posizionamento dell'asse inclinato sia quello
dell'asse cartesiano, la direzione del posizionamento può risultare errata.
Quando l'utensile viene posizionato sul punto di ripartenza dalla di ripartenza del programma, il
posizionamento unidirezionale non viene eseguito.
- 47 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
M
•
•
Nei cicli fissi di foratura, non si ha avvicinamento unidirezionale per l'asse di foratura.
Il posizionamento unidirezionale non si applica al movimento di allontanamento nei cicli fissi G76 e
G87.
•
Il codice G che comanda il posizionamento unidirezionale è sempre G60, indipendente dal sistema A,
B o C di codici G selezionato.
Il posizionamento unidirezionale non può essere comandato nel modo ciclo multiplo ripetitivo
(G70-G76).
Nei cicli fissi di foratura (G83-G89) o di maschiatura (G84, G88) il posizionamento unidirezionale
non viene eseguito per l'asse di foratura o di maschiatura, ma può essere utilizzato per gli assi di
posizionamento .
Il posizionamento unidirezionale non può essere comandato nel modo ciclo fisso (G90, G92, G94).
Quando è attivo il modo posizionamento unidirezionale (G60), non è possibile comandare i seguenti
codici G.
G07.1, G12.1, G70-G76, G90-G94.
T
•
•
•
•
4.3
INTERPOLAZIONE LINEARE (G01)
L'utensile si muove in linea retta.
Formato
G01 IP_ F_ ;
IP_ : In programmazione assoluta, le coordinate del punto finale; in programmazione
incrementale, la distanza percorsa dall'utensile.
F_ : Velocità dell'utensile (velocità di avanzamento)
Spiegazioni
L'utensile va sulla posizione specificata con un movimento rettilineo eseguito alla velocità di avanzamento
specificata con il codice F
Il codice F è modale e rimane valido finché non viene programmato un altro codice F. Pertanto non è
necessario programmare la velocità di avanzamento in tutti i blocchi.
La velocità di avanzamento specificata dal codice F è misurata lungo il percorso dell'utensile. Se non è mai
stato specificato un codice F, la velocità è zero.
La velocità di avanzamento su ciascun asse è la seguente:
G01 αα ββ γγ ζζ Ff ;
Velocità avanzamento asse α : Fα =
Velocità avanzamento asse ζ : Fζ =
L = α 2 + β 2 +γ 2 +ζ
L
β
Velocità avanzamento asse β : Fβ =
Velocità avanzamento asse γ : Fγ =
α
γ
L
L
ζ
L
×f
×f
×f
×f
2
- 48 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
La velocità di avanzamento di un asse rotativo si programma in gradi al minuto (le unità corrispondono alla
posizione del punto decimale).
Quando vengono interpolati linearmente l'asse lineare αβ (come X, Y, o Z) e l'asse rotativo b
(come A, B, o C), la velocità di avanzamento è tale per cui la velocità di avanzamento tangenziale nel
sistema di coordinate cartesiane α e β è la velocità comandata da F(mm/min).
Per calcolare la velocità di avanzamento dell'asse β, viene prima determinato il tempo necessario per la
distribuzione usando la suddetta formula e poi le unità della velocità di avanzamento dell'asse β vengono
cambiate in gradi/min.
Qui di seguito viene dato un esempio di calcolo.
G91 G01 X20.0B40.0 F300.0 ;
Se la programmazione è in millimetri, il comando di movimento di 40.0 gradi dell'asse C
viene considerato come 40 mm
e il tempo richiesto dalla distribuzione si calcola come segue:
20 2 + 40 2
300
0.14907(mm)
La velocità di avanzamento dell'asse C è:
40
0.14907
268.3 deg/ min
Nel controllo simultaneo di 3 assi, la velocità di avanzamento viene calcolata come nel controllo di 2 assi.
Esempio
-
Interpolazione lineare
•
Fresatura
(G91) G01X200.0Y100.0F200.0;
Asse Y
(Punto finale)
100.0
0 (Punto iniziale)
Tornitura
(Programmazione diametrale)
G01X40.0Z20.1F20; (Programmazione assoluta)
oppure
G01U20.0W-25.9F20; (Programmazione incrementale)
X
46.0
Punto Punto
finale iniziale
- 49 -
φ20.0
20.1
φ40.0
•
Asse X
200.0
Z
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
Velocità di avanzamento dell'asse rotativo
G91G01C-90.0 F300.0 ;Velocità di avanzamento:
300 gradi/min
(Punto iniziale)
90°
(Punto finale)
- 50 -
Velocità di avanzamento
= 300 gradi/min
B-64484IT/02
4.4
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
INTERPOLAZIONE CIRCOLARE (G02, G03)
L'utensile si muove lungo un arco di cerchio.
Formato
Arco nel piano XpYp
G02
G17
Xp_Yp_
G03
Arco nel piano ZpXp
G18
G02
I_ J_
R_
F_ ;
I _ K
_
F_ ;
R_
Zp_Xp_
G03
Arco nel piano YpZp
G02
G19
Yp_Zp_
G03
J_ K_
F_ ;
R_
Comando
Descrizione
G17
G18
G19
G02
G03
Xp_
Yp_
Zp_
I_
J_
K_
R_
F_
Specifica di un arco nel piano XpYp
Specifica di un arco nel piano ZpXp
Specifica di un arco nel piano YpZp
Interpolazione circolare : in senso orario (CW)
Interpolazione circolare : in senso antiorario (CCW)
Comando di movimento dell'asse X o di un suo asse parallelo (parametro N. 1022)
Comando di movimento dell'asse Y o di un suo asse parallelo (parametro N. 1022)
Comando di movimento dell'asse Z o di un suo asse parallelo (parametro N. 1022)
Distanza con il segno dal punto iniziale al centro dell'arco lungo l'asse Xp
Distanza con il segno dal punto iniziale al centro dell'arco lungo l'asse Yp
Distanza con il segno dal punto iniziale al centro dell'arco lungo l'asse Zp
Raggio dell'arco con il segno (valore radiale per la tornitura)
Velocità di avanzamento lungo l'arco
T
NOTA
Gli assi U, V e W possono essere utilizzati solo con i sistemi B e C di codici G.
Spiegazioni
-
Senso dell'interpolazione circolare
Il senso orario (G02) e il senso antiorario (G03) dell'interpolazione circolare nel piano XpYp (piano ZpXp
o piano YpZp) è definito guardando il piano XpYp nella direzione da positivo a negativo dell'asse Zp
(asse Yp o asse Xp), nel sistema di coordinate cartesiane Vedi la sottostante figura (Fig. 4.4 (a)).
Y
X
Z
G03
G02
G17
G03
G03
G02
X
G18
Fig. 4.4 (a)
- 51 -
Z
G02
G19
Y
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Comando di movimento
Il punto finale dell'arco si specifica con gli indirizzi Xp, Yp o Zp e si esprime in valori assoluti o
incrementali, a seconda dello stato G90/G91. Per i valori incrementali, si specificano le coordinate del
punto finale visto dal punto iniziale.
-
Specifica del centro dell'arco
Il centro dell'arco si specifica con gli indirizzi I, J e K, rispettivamente per gli assi Xp, Yp e Zp. I valori che
seguono I, J o K sono le componenti di un vettore in cui il centro dell'arco è visto dal punto iniziale, e sono
sempre specificati come valori incrementali, indipendentemente da G90/G91, come si vede qui sotto
(Fig. 4.4 (b)).
Il segno di I, J e K determina la direzione.
Punto finale (x, y)
Punto finale (z, x)
Punto finale (y, z)
x
y
x
i
Punto
iniziale
z
z
Punto
iniziale
k
J
Centro
y
Punto
iniziale
J
i
Centro
k
Centro
Fig. 4.4 (b)
I0, J0 e K0 possono essere omessi.
Se la differenza fra il raggio al punto iniziale e il raggio al punto finale dell'interpolazione circolare supera
il valore del parametro N. 3410 si verifica l'allarme PS0020.
-
Programmazione di un cerchio completo
Se Xp, Yp e Zp sono tutti omessi (il punto finale coincide con il punto iniziale) e il centro è specificato con
I, J e K, viene assunto un arco di 360 gradi (un cerchio completo).
G02 I_ ; Programmazione di un cerchio completo
-
Raggio dell'arco
Invece di specificare il centro dell'arco con I, J o K, può essere specificato, con l'indirizzo R, il raggio del
cerchio cui l'arco appartiene.
In questo caso, si considerano due tipi di archi: minori di 180 gradi e maggiori di 180 gradi. Per gli archi
maggiori di 180 gradi, il raggio deve essere specificato come valore negativo. Se Xp, Yp e Zp sono tutti
omessi (il punto finale coincide con il punto iniziale) e si usa R, risulta programmato un arco di 0 gradi.
G02R_ ; (L'utensile non si muove.)
Per l'arco <1> (minore di 180°)
G91 G02 XP60.0 YP55.0 R50.0 F300.0 ;
Per l'arco <2> (maggiore di 180°)
G91 G02 XP60.0 YP55.0 R-50.0 F300.0 ;
<2>
r=50mm
Punto
finale
<1>
Punto
iniziale
Y
r=50mm
X
- 52 -
-
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Velocità di avanzamento
La velocità di avanzamento nell'interpolazione circolare è quella specificata dal codice F e la velocità lungo
l'arco (la velocità tangenziale dell'arco) viene controllata in modo da mantenerla uguale alla velocità di
avanzamento specificata.
L'errore tra la velocità programmata e l'effettiva velocità di avanzamento è entro ±2%. La velocità di
avanzamento viene misurata lungo l'arco dopo aver applicato la compensazione raggio utensile.
Limitazioni
-
Programmazione simultanea di I, J, K e R
Se I, J, K e R vengono specificati contemporaneamente, l'arco specificato con R ha la precedenza e I, J e K
sono ignorati.
-
Specifica di un asse non appartenente al piano selezionato
Se viene comandato un asse diverso da quelli che formano il piano specificato, viene visualizzato l'allarme
PS0021.
Ad esempio,
Fresatura:
Se l'asse U è specificato come parallelo all'asse X quando viene selezionato il piano XY
Tornitura:
Se l'asse U è specificato come parallelo all'asse X quando viene selezionato il piano ZX con i sistemi B
e C di codici G
-
Specifica di un semicerchio con R
Se un arco il cui angolo al centro è vicino a 180° viene programmato con R, il calcolo delle coordinate del
centro può generare un errore. In questo caso, specificare il centro dell'arco con I, J e K.
-
Differenza fra il raggio al punto iniziale e il raggio al punto finale
Se la differenza fra il raggio al punto iniziale e il raggio al punto finale dell'arco supera il valore specificato
con il parametro N. 3410, si ha l'allarme PS0020.
Se il punto finale non giace sull'arco, il risultato è una spirale, come si vede qui sotto.
Punto finale
γe
γ(t)
θ(t)
Punto
iniziale
Raggio
γs
γe
γ (t) = γ s +
θ
( γ e − γ s) θ (t )
θ
Centro
γs
Punto iniziale
Punto finale
Centro θ
θ
Il raggio dell'arco cambia linearmente con l'angolo al centro θ(t). L'interpolazione a spirale si esegue
utilizzando un comando circolare che specifica un raggio per il punto iniziale ed un raggio diverso per il
punto finale. Per utilizzare l'interpolazione a spirale, assegnare un valore elevato al parametro N. 3410
(limite dell'errore del raggio di un arco).
- 53 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio
M
Asse Y
100
50
60
60
40
Asse X
0
90
200
120 140
Il percorso utensile della figura qui sopra si programma come segue:
(1) In programmazione assoluta
G92X200.0 Y40.0 Z0 ;
G90 G03 X140.0 Y100.0 R60.0 F300. ;
G02 X120.0 Y60.0 R50.0 ;
oppure
G92X200.0 Y40.0 Z0 ;
G90 G03 X140.0 Y100.0I-60.0 F300. ;
G02 X120.0 Y60.0I-50.0 ;
(2) In programmazione incrementale
G91 G03 X-60.0 Y60.0 R60.0 F300. ;
G02 X-20.0 Y-40.0 R50.0 ;
oppure
G91 G03 X-60.0 Y60.0 I-60.0 F300. ;
G02 X-20.0 Y-40.0 I-50.0 ;
T
Programmazione dell'interpolazione circolare (X, Z)
G02X_Z_I_K_F_;
Asse X
G03X_Z_I_K_F_;
Punto
finale
Centro dell'arco
X
G02X_Z_R_F_;
Punto finale
Asse X
Asse X
I
K
(Programmazione
diametrale)
Punto iniziale
X
I
Asse Z
(Programmazione assoluta)
Punto
finale
Z
Asse Z
(Programmazione
diametrale)
X
Z
Punto iniziale
Asse Z
K
(Programmazione assoluta)
(Programmazione assoluta)
X
(Programmazione diametrale)
G02X50.0Z30.0I25.0F0.3; oppure
G02U20.0W-20.0I25.0F0.3; oppure
G02X50.0Z30.0R25.0F0.3 oppure
G02U20.0W-20.0R25.F0.3;
R25.0
10.0
15.0
Centro
dell'arco
R
(Programmazione
diametrale)
Punto iniziale
Z
φ50.0
-
Z
30.0
50.0
- 54 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
4.5
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
INTERPOLAZIONE ELICOIDALE (G02, G03)
L'interpolazione elicoidale si programma specificando fino a due altri assi che si muovo in sincronia con gli
assi dell'interpolazione circolare.
Formato
Arco nel piano XpYp
G02
G17
Xp_Yp_
G03
Arco nel piano ZpXp
G02
G18
Zp_Xp_
G03
Arco nel piano YpZp
G02
G19
Yp_Zp_
G03
I_ J_
R_
α_(β_)F_;
K_ I_
R_
α_(β_)F_;
J_ K_
R_
α_(β_)F_;
α, β: Assi non appartenenti al piano dell'interpolazione circolare.
Possono essere specificati fino a due altri assi
Spiegazioni
Come velocità di avanzamento possono essere specificate la velocità lungo l'arco specificato nel piano
oppure la velocità lungo il percorso utensile, tenendo in considerazione anche l'asse lineare, a seconda
dell'impostazione del bit 5 (HTG) del parametro N.1403.
Quando HTG è 0, il comando F specifica la velocità di avanzamento lungo l'arco. Quindi, la velocità di
avanzamento dell'asse lineare si calcola con la seguente formula:
F×
Lunghezza dell'asse lineare
Lunghezza dell'arco
Determinare la velocità di avanzamento in modo che la velocità dell'asse lineare non superi nessuno dei vari
limiti.
Z
Percorso utensile
Y
X
La velocità tangenziale all'arco determinato dai due assi dell'interpolazione
circolare è la velocità di avanzamento specificata.
Se HTG è 1, il comando F specifica la velocità di avanzamento lungo il percorso utensile, tenendo in
considerazione anche l'asse lineare. Quindi, la velocità tangenziale lungo l'arco viene calcolata come segue:
F×
Lunghezza dell'arco
2
2
(Lunghezza dell'arco) + (Lunghezza dell'asse lineare)
La velocità lungo l'asse lineare viene calcolata come segue:
F×
Lunghezza dell'asse lineare
(Lunghezza dell'arco)2 + (Lunghezza dell'asse lineare)2
- 55 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Z
Percorso utensile
Y
X
E' specificata la velocità di avanzamento lungo il percorso utensile.
Limitazioni
•
•
La compensazione raggio utensile viene applicata soltanto all'arco.
La correzione utensile e la compensazione lunghezza utensile non possono essere usate in un blocco
nel quale è comandata l'interpolazione elicoidale.
4.6
INTERPOLAZIONE ELICOIDALE B (G02, G03)
A differenza dell'interpolazione elicoidale, l'interpolazione elicoidale B può essere eseguita specificando il
comando di interpolazione circolare insieme ad un massimo di quattro assi esterni al piano specificato.
Per limitazioni e parametri, fare riferimento alla descrizione dell'interpolazione elicoidale.
Formato
Arco nel piano XpYp
G02
G17
Xp_Yp_
G03
Arco nel piano ZpXp
G02
G18
Zp_Xp_
G03
Arco nel piano YpZp
G02
G19
Yp_Zp_
G03
I_ J_
R_
α_ β_ γ_ δ_ F_ ;
K_ I_
R_
α_ β_ γ_ δ_ F_ ;
J_ K_
R_
α_ β_ γ_ δ_ F_ ;
α, β, γ, δ: Assi non appartenenti al piano dell'interpolazione circolare.
E' possibile specificare fino a quattro assi.
- 56 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
4.7
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
INTERPOLAZIONE A SPIRALE, INTERPOLAZIONE
CONICA (G02, G03)
L'interpolazione a spirale si abilita specificando il comando di interpolazione circolare insieme al numero
di giri o all'incremento (decremento) al giro del raggio desiderati.
L'interpolazione conica si abilita specificando il comando di interpolazione a spirale insieme al movimento
di un asse aggiuntivo, e l'incremento (decremento) al giro desiderato della posizione lungo l'asse
aggiuntivo.
Formato
-
Interpolazione a spirale
Piano XpYp
G02
G17
X_Y_I_J_Q_L_F_;
G03
Piano ZpXp
G02
G18
Z_X_K_I_Q_L_F_;
G03
Piano YpZp
G02
G19
Y_Z_J_K_Q_L_F_;
G03
X, Y, Z
L
Q
I, J, K
F
:
:
:
:
Coordinate del punto finale
Numero di giri (valore positivo senza punto decimale) (*1)
Incremento o decremento del raggio al giro (*1, *2)
Distanza con segno dal punto iniziale al centro (uguale alla distanza specificata
per l'interpolazione circolare)
: Velocità di avanzamento
(*1) E' possibile omettere la specifica del numero di giri (L) o quella
dell'incremento/decremento del raggio (Q). Se viene omesso L, il numero di giri viene
calcolato automaticamente in base alla distanza fra la posizione corrente e il centro,
alla posizione finale e all'incremento/decremento del raggio. Se viene omesso Q, il
numero di giri viene calcolato automaticamente in base alla distanza fra la posizione
corrente e il centro, alla posizione finale ed al numero di giri. Se sono programmati sia
L sia Q, ma i loro valori si contraddicono, Q ha la precedenza. Generalmente se ne
specifica soltanto uno, o Q o L. Il valore di L deve essere un numero intero positivo.
Per specificare quattro giri più 90°, ad esempio, arrotondare il numero di giri a 5 e
specificare L5.
(*2) Per Q, il sistema di incrementi dipende dall'asse di riferimento.
- 57 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Interpolazione conica
Piano XpYp
G17
G02
X_Y_I_J_Z_Q_L_F_;
G03
Piano ZpXp
G02
G18
Z_X_K_I_Y_Q_L_F_;
G03
Piano YpZp
G02
G19
Y_Z_J_K_X_Q_L_F_;
G03
X, Y, Z :
L
:
Q
:
I, J, K :
Coordinate del punto finale
Numero di giri (valore positivo senza punto decimale) (*1)
Incremento o decremento del raggio al giro (*1, *2)
Due di questi tre valori rappresentano un vettore con segno dal punto di partenza al
centro. L'altro valore è un incremento o un decremento dell'altezza al giro della
spirale per l'interpolazione conica. (*1)
Quando è selezionato il piano XpYp:
I e J rappresentano un vettore con segno dal punto di partenza al centro. K
rappresenta l'incremento/decremento al giro della spirale.
Quando è selezionato il piano ZpXp:
K e I rappresentano un vettore con segno dal punto di partenza al centro. J
rappresenta l'incremento/decremento al giro della spirale.
Quando è selezionato il piano YpZp:
J e K rappresentano un vettore con segno dal punto di partenza al centro. I
rappresenta l'incremento/decremento al giro della spirale.
F
: Velocità di avanzamento (determinata tenendo in considerazione anche la velocità
lungo l'asse lineare).
(*1) Fra l'incremento/decremento dell'altezza (I, J o K), l'incremento/decremento del raggio
(Q) e il numero di giri (L), è necessario programmarne uno soltanto. Gli altri due
possono essere omessi.
• Esempio di comando per il piano XpYp
G02
G18
G03
X_ Y_ I_ J_ Z_
K_
Q_
L_
F_ ;
Se sono programmati sia L sia Q, ma i loro valori si contraddicono, Q ha la
precedenza. Se sono programmati sia L sia l'incremento/decremento dell'altezza, ma i
loro valori si contraddicono, l'incremento/decremento dell'altezza ha la precedenza. Se
sono programmati sia Q sia l'incremento/decremento dell'altezza, ma i loro valori si
contraddicono, Q ha la precedenza. Il valore di L deve essere un numero intero
positivo. Per specificare quattro giri più 90°, ad esempio, arrotondare il numero di giri a
5 e specificare L5.
(*2) Per Q, il sistema di incrementi dipende dall'asse di riferimento.
- 58 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Spiegazioni
-
Funzione dell'interpolazione a spirale
L'interpolazione a spirale nel piano XY è definita come segue:
(X − X 0 ) 2 + (Y − Y0 ) 2 = (R + Q' ) 2
X0 :
Coordinata X del centro
Y0 :
Coordinata Y del centro
R :
Raggio all'inizio dell'interpolazione a spirale
Q' :
Variazione del raggio
Quando il comando programmato viene assegnato a questa funzione, si ottiene la seguente espressione:
θ
(X − X S − I) 2 + (Y − YS − J) 2 = (R + (L'+
)Q) 2
360
Dove
XS :
Coordinata X del punto di partenza
Coordinata Y del punto di partenza
YS :
I
:
Componente X del vettore dal punto di partenza al centro
J
:
Componente Y del vettore dal punto di partenza al centro
R :
Raggio all'inizio dell'interpolazione a spirale
Q :
Incremento/decremento del raggio al giro della spirale
L' :
(Numero attuale di giri) - 1
θ
:
Angolo fra il punto di partenza e la posizione corrente (gradi)
-
Assi controllati
Per l'interpolazione conica è possibile specificare due assi del piano e due assi addizionali, cioè, quattro assi
in totale. Come asse addizionale può essere specificato un asse rotativo.
-
Scostamento fra i punti finali
Se lo scostamento fra il punto finale programmato e il punto finale calcolato di una spirale supera il valore
specificato nel parametro N. 3471 per ogni asse del piano selezionato, si verifica l'allarme PS5123.
Se lo scostamento fra l'altezza programmata e l'altezza calcolata del punto finale di un cono supera il valore
specificato nel parametro N. 3471, si verifica l'allarme PS5123. I dettagli sono illustrati nella sottostante
figura (Fig. 4.7 (a)).
- 59 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Y
100.0
X
-30.0
α
20.0
-33.5
20.0
20.0
G90 G02 X0 Y-33.5 I0 J-100.
Q-20.
L4
F300;
Le coordinate del punto finale programmato sono (0, -33.5), mentre quelle del punto
finale calcolato sono (0, -30.0). Un errore maggiore della differenza (α: tolleranza)
specificata con il parametro N. 3471. Se viene superata la tolleranza, si verifica
l'allarme PS5123. Lo stesso vale per l'altezza dell'interpolazione conica.
Fig. 4.7 (a)
-
Compensazione raggio utensile
M
E' possibile programmare il comando di interpolazione a spirale o di interpolazione conica nel modo
compensazione raggio utensile. Questa compensazione si esegue nello stesso modo descritto in "Casi
particolari" nella sezione "Movimento dell'utensile nel modo compensazione raggio utensile". Alla fine del
blocco viene tracciato un cerchio virtuale, concentrico all'interpolazione a spirale. Il percorso utensile si
ottiene eseguendo la compensazione raggio utensile lungo il cerchio virtuale e i blocchi dal precedente al
susseguente l'interpolazione a spirale. Se sia il punto iniziale sia il punto finale sono al centro
dell'interpolazione a spirale, il cerchio virtuale non può essere tracciato. Se lo si tenta, si verifica l'allarme
PS5124.
Cerchio virtuale
Interpolazione a
spirale programmata
r
r
Dopo la
compensazione
raggio utensile
Centro
- 60 -
Percorso centro
utensile
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Velocità di avanzamento effettiva
Durante l'interpolazione a spirale o conica viene mantenuta una velocità costante. Tuttavia, vicino al centro,
la velocità angolare può aumentare a causa della riduzione del raggio della spirale. Ciò può essere evitato
bloccando la velocità angolare quando il raggio della spirale raggiunge il valore del parametro N. 3472.
Conseguentemente, la velocità di avanzamento effettiva diminuisce.
Di seguito viene illustrato un esempio (Fig. 4.7 (b)).
Velocità di avanzamento specificata:
F100.
Parametro 3472 (r) = 1.000
IS-B
1.5
r
-0.5
Finchè il raggio della spirale è maggiore
del valore specificato nel parametro N.
3472, la velocità di avanzamento effettiva
è F100. Quando il raggio diminuisce, si
riduce anche la velocità di avanzamento
che, vicino al punto finale, diventa circa
F65.
Fig. 4.7 (b)
-
Decelerazione in base al tasso di accelerazione
Questa funzione è abilitata durante l'interpolazione a spirale. La velocità di avanzamento diminuisce
quando l'utensile si avvicina al centro della spirale.
-
Prova a vuoto
Quando il segnale della prova a vuoto viene invertito da 0 a 1 o da 1 a 0 durante il movimento lungo un asse,
il movimento viene accelerato o decelerato per raggiungere la velocità desiderata, senza prima ridurre la
velocità a zero.
Limitazioni
-
Raggio
Nell'interpolazione a spirale o conica non è possibile utilizzare gli indirizzi "C", "R", ",C", o ",R".
-
Funzioni di avanzamento
Non è possibile usare le funzioni di avanzamento al giro, inverso del tempo, comando F di una cifra,
riduzione automatica della velocità sugli spigoli.
-
Ritracciatura
Non è possibile ritracciare un programma con interpolazione a spirale o conica.
-
Interpolazione in coordinate polari, scala, controllo della direzione normale.
In questi modi non è possibile specificare l'interpolazione a spirale o conica.
-
Funzioni opzionali
Per utilizzare la funzione di interpolazione conica, è necessaria anche la funzione opzionale di
interpolazione elicoidale.
- 61 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio
-
Interpolazione a spirale
Il percorso presentato qui sotto può essere programmato, in assoluto o in incrementale, come segue:
120 Asse Y
20. 20.
100
80
60
40
20
-120 -100 -80 -60 -40 –20
-20
20 40 60 80 100 120
Asse X
-40
-60
-80
-100
-120
I valori caratteristici di questo percorso sono:
•
Punto iniziale
•
Punto finale (X, Y)
•
Distanza dal centro (I, J)
•
Incremento/decremento del raggio (Q)
•
Numero di giri (L)
:
:
:
:
:
(0, 100.0)
(0, -30.0)
(0, -100.0)
-20.0
4
(1) Nel modo assoluto, questo percorso si programma come segue:
G90 G02 X0 Y-30.0 I0 J-100.0
Q-20.0
L4
F300.0 ;
(2) Nel modo incrementale questo percorso si programma come segue:
G91 G02 X0 Y-130.0 I0 J-100.0
Q-20.0
L4
F300.0 ;
(E' possibile omettere la specifica di Q o di L.)
-
Interpolazione conica
Il percorso presentato qui sotto può essere programmato, in assoluto o in incrementale, come segue:
- 62 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
+Z
25.0 25.0
(0,-37.5,62.5)
25.0
25.0
+Y
100.0
-100.0
+X
I valori caratteristici di questo percorso sono:
•
Punto iniziale
•
Punto finale (X, Y, Z)
•
Distanza dal centro (I, J)
•
Incremento/decremento del raggio (Q)
•
Incremento/decremento dell'altezza (K)
•
Numero di giri (L)
:
:
:
:
:
:
(0, 100.0, 0)
(0, -37.5, 62.5)
(0, -100.0)
-25.0
25.0
3
(1) Nel modo assoluto, questo percorso si programma come segue:
G90 G02 X0 Y-37.5 Z62.5 I0 J-100.0
K25.0
Q-25.0
L3
F300.0 ;
(2) Nel modo incrementale questo percorso si programma come segue:
G91 G02 X0 Y-137.5 Z62.5 I0 J-100.0
K25.0
Q-25.0
L3
F300.0 ;
(E' possibile omettere la specifica di Q o di L.)
- 63 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
4.8
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
INTERPOLAZIONE IN COORDINATE POLARI
(G12.1, G13.1)
Introduzione
La funzione grazie alla quale la contornatura viene eseguita convertendo un comando programmato nel
sistema di coordinate cartesiane in un movimento dell'asse lineare (movimento dell'utensile) e in un
movimento dell'asse rotativo (rotazione del pezzo) è l'interpolazione in coordinate polari. Si tratta di una
funzione utile per la lavorazione di un albero a camme.
Formato
G12.1;
Attiva il modo interpolazione in coordinate polari (abilita l'interpolazione in
coordinate polari)
Comandare l'interpolazione lineare o circolare nel sistema di coordinate
cartesiane formato dall'asse lineare e dall'asse rotativo (asse virtuale).
G13.1;
Cancella il modo interpolazione in coordinate polari (l'interpolazione in
coordinate polari non è più eseguita).
Specificare G12.1 e G13.1 in blocchi indipendenti
Spiegazioni
-
Modo interpolazione in coordinate polari (G12.1)
Gli assi dell'interpolazione in coordinate polari (asse lineare e asse rotativo) devono essere specificati in
anticipo, con i parametri corrispondenti. La specifica di G12.1 pone il sistema nel modo interpolazione in
coordinate polari e seleziona un piano (chiamato piano dell'interpolazione in coordinate polari) costituito da
un asse lineare e da un asse virtuale che lo interseca ad angolo retto. L'asse lineare e l'asse virtuale sono detti
primo e secondo asse del piano. L'interpolazione in coordinate polari viene eseguita in questo piano.
Nel modo interpolazione in coordinate polari, le interpolazioni lineare e circolare possono essere
specificate con programmazione assoluta o incrementale.
E' eseguibile anche la compensazione raggio utensile. L'interpolazione in coordinate polari viene eseguita
per il percorso ottenuto dopo la compensazione raggio utensile.
La velocità tangenziale nel piano dell'interpolazione in coordinate polari (sistema di coordinate cartesiane)
viene specificata come velocità di avanzamento, utilizzando F.
-
Cancellazione del modo interpolazione in coordinate polari (G13.1)
La specifica di G13.1 cancella il modo interpolazione in coordinate polari.
-
Piano dell'interpolazione in coordinate polari
G12.1 attiva il modo interpolazione in coordinate polari e seleziona il piano dell'interpolazione in
coordinate polari. (Fig. 4.8 (a)). L'interpolazione in coordinate polari viene eseguita su questo piano.
- 64 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Asse rotativo (asse virtuale)
(unità: mm o pollici)
Asse lineare
(unità: mm o pollici)
Origine del sistema di coordinate locali (comando G52)
(Oppure origine del sistema di coordinate del pezzo)
Fig. 4.8 (a)
Piano dell'interpolazione in coordinate polari
All'accensione o dopo un reset, è attivo G13.1 (cancella il modo interpolazione in coordinate polari).
Gli assi (asse lineare e asse rotativo) per i quali verrà eseguita l'interpolazione in coordinate polari devono
essere preventivamente impostati con i parametri N. 5460 e 5461.
AVVERTENZA
Il piano usato prima del comando G12.1 (il piano selezionato con G17, G18 o
G19) è cancellato e viene ristabilito quando viene comandato G13.1.
Quando il sistema viene resettato, il modo interpolazione in coordinate polari
viene cancellato e viene ristabilito il piano specificato da G17, G18 o G19.
-
Entità del movimento e velocità di avanzamento nel modo interpolazione in
coordinate polari
•
Le unità con cui sono espresse le coordinate dell'asse virtuale sono le stesse usate per l'asse lineare
(mm/pollici).
Nel modo interpolazione in coordinate polari i comandi vengono programmati come coordinate
cartesiane nel piano dell'interpolazione in coordinate polari. Nei comandi, si usa come indirizzo del
secondo asse del piano (l'asse virtuale) l'indirizzo dell'asse rotativo. L'uso della programmazione
radiale/diametrale non dipende dalla specifica del primo asse del piano, ma si applica la specifica
dell'asse rotativo.
Immediatamente dopo G12.1, la coordinata dell'asse virtuale è 0: l'interpolazione in coordinate polari
inizia assumendo un angolo di 0 gradi per la posizione dell'utensile.
Esempio)
Programmazione di X (asse lineare) in millimetri
G12.1;
G01 X10. F1000. ; ........ Effettua un movimento di 10 mm nel sistema di coordinate cartesiane.
C20. ;............................. Effettua un movimento di 20 mm nel sistema di coordinate cartesiane.
G13.1;
Programmazione di X (asse lineare) in pollici
G12.1;
G01 X10. F1000. ; ....... Effettua un movimento di 10 pollici nel sistema di coordinate
cartesiane.
C20. ;............................. Effettua un movimento di 20 pollici nel sistema di coordinate
cartesiane.
G13.1;
- 65 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
•
L'unità di misura della velocità di avanzamento è mm/min o pollici/min.
Specificare la velocità di avanzamento come velocità (relativa fra il pezzo e l'utensile) tangenziale al
piano dell'interpolazione in coordinate polari (sistema di coordinate cartesiane), usando il codice F.
-
Codici G che possono essere specificati nel modo interpolazione in coordinate
polari
G01 ....................... Interpolazione lineare
G02, G03 .............. Interpolazione circolare
G02.2, G03.2 ........ Interpolazione involuta
G04 ....................... Sosta, arresto esatto
G40, G41, G42 ..... Compensazione raggio utensile (L'interpolazione in coordinate polari viene
eseguita per il percorso compensato.)
G65, G66, G67 ..... Comandi macro
G90, G91 .............. Programmazione assoluta, programmazione incrementale
G94, G95 .............. Avanzamento al minuto, avanzamento al giro
-
Interpolazione circolare nel modo interpolazione in coordinate polari
Gli indirizzi I, J, K da usare quando si comanda l'interpolazione circolare nel modo interpolazione in
coordinate polari dipendono da quale asse del sistema base di coordinate è il primo asse del piano
dell'interpolazione in coordinate polari (asse lineare).
•
Quando l'asse lineare è l'asse X o è parallelo all'asse X, il piano considerato è il piano Xp-Yp e gli
indirizzi da usare sono I e J.
•
Quando l'asse lineare è l'asse Y o è parallelo all'asse Y, il piano considerato è il piano Yp-Zp e gli
indirizzi da usare sono J e K.
•
Quando l'asse lineare è l'asse Z o è parallelo all'asse Z, il piano considerato è il piano Zp-Xp e gli
indirizzi da usare sono K e I.
E' anche possibile specificare il raggio dell'arco con R.
NOTA
Su un tornio, gli assi U, V e W (paralleli agli assi base) possono essere usati solo
con i sistemi B e C di codici G.
-
Movimento lungo gli assi non appartenenti al piano dell'interpolazione
I comandi di movimento degli assi che non formano il piano dell'interpolazione in coordinate polari,
vengono eseguiti indipendentemente da quest'ultima.
-
Visualizzazione della posizione corrente
Sono visualizzate le coordinate effettive. Però, il movimento residuo di un blocco è visualizzato con
riferimento al piano dell'interpolazione in coordinate polari (sistema di coordinate cartesiane).
-
Sistema di coordinate per l'interpolazione in coordinate polari
Prima di comandare G12.1, occorre impostare un sistema di coordinate locali (o un sistema di coordinate
del pezzo) con l'origine sul centro dell'asse rotativo.
-
Compensazione nella direzione dell'asse virtuale nel modo interpolazione in
coordinate polari
Se il primo asse del piano è spostato rispetto al centro dell'asse rotativo nella direzione dell'asse virtuale, in
altre parole, se il centro dell'asse rotativo non si trova sull'asse X, viene utilizzata la funzione di
compensazione nella direzione dell'asse virtuale nel modo interpolazione in coordinate polari. Con questa
funzione, lo scostamento viene considerato nell'interpolazione in coordinate polari. L'entità dello
scostamento si specifica nel parametro N. 5464.
- 66 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Asse virtuale (asse C)
Asse rotativo
(X, C)
Asse X
Scostamento nella direzione
dell'asse virtuale (P)
Centro dell'asse
rotativo
(X, C)
X
C
P
-
:
:
:
:
Punto nel piano X-C (Il centro dell'asse rotativo è considerato l'origine del piano X-C.)
Coordinata X nel piano X-C
Coordinata dell'asse virtuale nel piano X-C
Scostamento nella direzione dell'asse virtuale (specificato nel parametro N. 5464)
Traslazione del sistema di coordinate nel modo interpolazione in coordinate
polari
Nel modo interpolazione in coordinate polari, è possibile traslare il sistema di coordinate del pezzo. La
funzione di visualizzazione della posizione corrente mostra la posizione nel sistema di coordinate del pezzo
prima della traslazione. La funzione di traslazione del sistema di coordinate viene abilitata mediante il bit 2
(PLS) del parametro N.5450.
La traslazione si effettua specificando la posizione del centro dell'asse rotativo C (A,B) nel piano
dell'interpolazione X-C (Y-A, Z-B) rispetto all'origine del sistema di coordinate del pezzo, nel formato
seguente.
G12.1 X_ C_ ; (Interpolazione in coordinate polari per l'asse X e l'asse C)
G12.1 Y_ A_ ; (Interpolazione in coordinate polari per l'asse Y e l'asse A)
G12.1 Z_ B_ ; (Interpolazione in coordinate polari per l'asse Z e l'asse B)
C
G12.1 Xx Cc ;
Centro
dell'asse C
c
X
Origine del sistema di
coordinate del pezzo
x
- 67 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Limitazioni
-
Cambiamento del sistema di coordinate durante l'interpolazione in coordinate
polari
Quando è attivo il modo G12.1, il sistema di coordinate non deve essere cambiato (G92, G52, G53, reset
delle coordinate relative, G54 - G59, ecc.).
-
Compensazione raggio utensile
Il modo interpolazione in coordinate polari non può essere attivato o cancellato (G12.1, G13.1) nel modo
compensazione raggio utensile (G41, G42). G12.1 e G13.1 devono essere specificati nel modo
compensazione raggio utensile cancellata (G40).
Il comando che cancella il modo compensazione raggio utensile (G40), deve specificare l'asse della
coordinata polare per cancellare il vettore della compensazione.
-
Compensazione lunghezza utensile
Specificare la compensazione lunghezza utensile prima di comandare G12.1 (cioè, nel modo interpolazione
in coordinate polari non attiva). Non può essere comandata nel modo interpolazione in coordinate polari.
Nel modo interpolazione in coordinate polari, non possono essere modificati i valori delle correzioni.
-
Correzioni utensile
Le correzioni utensile devono essere specificate prima di stabilire il modo G12.1. In questo modo, le
correzioni non possono essere modificate.
-
Ripartenza del programma
Nel modo G12.1, non è possibile eseguire la ripartenza del programma.
-
Velocità di avanzamento dell'asse rotativo
Il movimento programmato nel piano cartesiano viene convertito in un movimento dell'asse rotativo (asse
C) e dell'asse lineare (asse X). La componente C della velocità aumenta avvicinandosi al centro del pezzo.
Se la velocità di avanzamento massima dell'asse C (parametro N. 1430) risulta eccessiva, vengono attivate
le funzioni di regolazione automatica della velocità di avanzamento e di limitazione automatica della
velocità.
Se viene superata la velocità di avanzamento massima dell'asse X, vengono attivate le funzioni di
regolazione automatica della velocità di avanzamento e di limitazione automatica della velocità.
- 68 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PERICOLO
1 Consideriamo un movimento nel piano cartesiano alla velocità ∆X per unità di
tempo programmata con l'indirizzo F. Nel sistema di coordinate cartesiane, per lo
stesso movimento ∆X per unità di tempo, l'entità del movimento dell'asse C
aumenta da θ1 a θ2 a θ3 via via che ci si avvicina al centro (L1 .. L2 .. L3).
L'aumento dell'entità del movimento dell'asse C per unità di tempo significa che
la componente C della velocità cresce quando ci si avvicina al centro del pezzo e
può accadere che la conversione del movimento dell'utensile dal sistema di
coordinate cartesiane ai movimenti dell'asse C e dell'asse X faccia sì che la
componente C della velocità di avanzamento superi la velocità di avanzamento
massima dell'asse C.
∆X
θ1
θ2
θ3
L1
L2
L3
L: Distanza minima (in mm) fra il centro dell'utensile e il centro del pezzo
R : Massima velocità di avanzamento (gradi/min) dell'asse C
La formula che segue fornisce il limite della velocità che può essere specificata
con il codice F nel modo interpolazione in coordinate polari. Se la velocità
dell'asse C supera la velocità massima di avanzamento, essa viene limitata
automaticamente dalla funzione di controllo della velocità nell'interpolazione in
coordinate polari.
F<L×R×
π
180
(mm/min)
2 La seguente funzione non può essere utilizzata per l'asse rotativo
dell'interpolazione in coordinate polari.
• Funzione di indexaggio della tavola rotante
-
Controllo automatico della velocità nell'interpolazione in coordinate polari
Se nel modo interpolazione in coordinate polari la componente di velocità dell'asse rotativo supera la
velocità massima di avanzamento, la velocità di avanzamento viene controllata automaticamente.
-
Regolazione automatica
Se la componente di velocità dell'asse rotativo supera la velocità accettabile (velocità massima di
avanzamento moltiplicata per il coefficiente specificato nel parametro N. 5463), la velocità di avanzamento
viene regolata automaticamente come indicato di seguito.
Regolazione = (Velocità accettabile) ÷ (Componente di velocità dell'asse rotativo) × 100(%)
-
Limitazione automatica della velocità
Se, dopo la regolazione automatica, la componente di velocità dell'asse rotativo eccede ancora la velocità
massima di avanzamento, la velocità dell'asse rotativo viene ridotta automaticamente. Di conseguenza la
componente di velocità dell'asse rotativo non supererà la velocità massima di avanzamento.
La funzione di limitazione automatica della velocità è attiva solo quando il centro dell'utensile si trova
molto vicino al centro dell'asse rotativo.
- 69 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Asse C
[Esempio]
G90 G00 X10.0 C0. ;
G12.1 ;
G01 C0.1 F1000 ;
X-10.0 :
G13.1 ;
D C
-10.
B A
+10.
Asse X
Controllo automatico della velocità nell'interpolazione in coordinate polari
Supponiamo che la velocità massima di avanzamento dell'asse rotativo sia 360 (3600 gradi/min) e che il
coefficiente della regolazione automatica per l'interpolazione in coordinate polari (parametro N. 5463) sia 0
(90%). Eseguendo il programma sopra indicato, la funzione di regolazione automatica si attiva quando la
coordinata X diventa 2.273 (punto A). La funzione di limitazione automatica della velocità si attiva quando
la coordinata X diventa 0.524 (punto B).
In questo esempio il valore minimo della regolazione automatica è pari al 3%. La funzione di limitazione
automatica della velocità rimane attiva fino a quando la coordinata X diventa -0.524 (punto C). La funzione
di regolazione automatica rimane attiva fino a quando la coordinata X diventa -2.273 (punto D).
(Le coordinate suddette si riferiscono al sistema di coordinate cartesiane.)
NOTA
1 Mentre è attiva la funzione di limitazione automatica della velocità, è possibile
che la funzione di blocco macchina o interblocco non si attivi immediatamente.
2 Se si comanda un arresto in feed hold mentre è attiva la funzione di limitazione
automatica della velocità, viene emesso il segnale di arresto del funzionamento
automatico. Tuttavia, l'arresto potrebbe non verificarsi immediatamente.
3 La riduzione effettiva della velocità può eccedere di una piccola percentuale il
valore stabilito.
- 70 -
B-64484IT/02
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
Esempio
Esempio di programmazione dell'interpolazione in coordinate polari in un sistema di coordinate cartesiane
formato dall'asse X (asse lineare) e da un asse virtuale
Asse virtuale
Asse C
Percorso dopo la compensazione raggio
utensile
Percorso prima della compensazione
raggio utensile
N204
N203
N205
N202
N201
N200
Utensile
N206
Asse X
N208
N207
Asse Z
O001;
.
N010 T0101
.
N0100 G90 G00 X60.0 C0 Z ;
N0200 G12.1;
N0201 G42 G01 X20.0F ;
N0202 C10.0;
N0203 G03 X10.0 C20.0 R10.0;
N0204 G01 X-20.0;
N0205 C-10.0;
N0206 G03 X-10.0 C-20.0 I10.0 J0;
N0207 G01 X20.0;
N0208 C0;
N0209 G40 X60.0;
N0210 G13.1;
N0300 Z ;
N0400 X C ;
.
N0900M30;
Posizionamento sul punto iniziale
Inizio dell'interpolazione in coordinate polari
Programmazione della geometria del pezzo
(programmazione in coordinate cartesiane
nel piano asse X - asse virtuale)
Cancellazione dell'interpolazione in coordinate polari
- 71 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
4.9
INTERPOLAZIONE CILINDRICA (G07.1)
4.9.1
Interpolazione cilindrica
B-64484IT/02
Nel modo interpolazione cilindrica, il CNC converte l'entità del movimento comandato in gradi per l'asse
rotativo in una distanza lineare lungo una circonferenza. Dopo questa conversione, possono essere eseguite
l'interpolazione lineare e l'interpolazione circolare con l'altro asse.
La funzione di interpolazione cilindrica consente di programmare considerando lo sviluppo nel piano della
superficie laterale di un cilindro; pertanto, essa risulta particolarmente utile per programmare la scanalatura
di camme cilindriche, ecc.
Formato
G07.1 IP r; Stabilisce il modo interpolazione cilindrica
(abilita l'interpolazione cilindrica).
:
:
:
G07.1 IP 0; Cancella il modo interpolazione cilindrica
IP : Indirizzo dell'asse rotativo
r : Raggio del pezzo
Specificare G07.1 IPr ; e G07.1 IP0; in blocchi indipendenti.
Invece di G07.1 può essere usato G107.
NOTA
Il raggio del pezzo deve essere positivo. Se viene specificato un valore negativo
si verifica l'allarme PS0175.
Spiegazioni
-
Selezione del piano (G17, G18, G19)
Per specificare un codice G per la selezione del piano, impostare l'asse rotativo nel parametro N 1022 come
asse lineare coincidente o parallelo a uno dei tre assi base. Ad esempio, se l'asse rotativo C è assunto
parallelo all'asse X, specificando G17 con indirizzi assi C e Y, viene selezionato il piano formato dagli assi
C e Y (piano Xp-Yp).
T
NOTA
Gli assi U, V e W possono essere utilizzati solo con i sistemi B e C di codici G.
-
Velocità di avanzamento
Nel modo interpolazione cilindrica, si specifica la velocità di avanzamento lungo la circonferenza.
-
Interpolazione circolare (G02, G03)
Nel modo interpolazione cilindrica è possibile comandare l'interpolazione circolare fra un asse rotativo e un
asse lineare. Nei comandi, il raggio R si usa come descritto.
Il raggio deve essere specificato in mm (per la programmazione in millimetri) o in pollici (per la
programmazione in pollici) e non in gradi.
- 72 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
<Esempio: Interpolazione circolare tra l'asse Z e l'asse C>
Assegnare 5 (asse parallelo all'asse X) al parametro N. 1022 dell'asse C. In questo caso, il comando
dell'interpolazione circolare sarà come segue:
G18 Z_C_;
G02 (G03) Z_C_R_;
Il valore assegnato al parametro 1022 dell'asse C può essere "6" (asse parallelo all'asse Y). In questo
caso, il comando dell'interpolazione circolare diventa il seguente:
G19 C_Z_;
G02 (G03) Z_C_R_;
-
Compensazione raggio utensile
Per eseguire la compensazione raggio utensile nel modo interpolazione cilindrica, cancellare il modo
compensazione prima di entrare nel modo interpolazione cilindrica. Poi attivare e cancellare la
compensazione raggio utensile all'interno del modo interpolazione cilindrica.
-
Precisione dell'interpolazione cilindrica
Nel modo interpolazione cilindrica, l'entità del movimento dell'asse rotativo, specificata in gradi, viene
convertita internamente nella distanza lineare lungo la superficie esterna in modo da poter eseguire
l'interpolazione lineare o circolare con l'altro asse. Dopo l'interpolazione, l'entità del movimento dell'asse
rotativo viene riconvertita in gradi. Nella conversione, l'entità del movimento viene arrotondata
all'incremento minimo di immissione.
Quindi, se il raggio del cilindro è piccolo, l'entità effettiva del movimento può essere diversa da quella
comandata. In questo caso, però, l'errore non si accumula.
Nello stato di assoluto in manuale attivato, se un'operazione manuale viene eseguita quando è attivo il modo
interpolazione cilindrica, può verificarsi un errore dovuto a quanto detto sopra.
Entità del movimento =
⎡ MOVIM GIRO ⎡
⎤⎤
2 × 2πR
× ⎢Valore programmato ×
⎢
⎥⎥
2 × 2πR
MOVIM GIRO ⎦ ⎦
⎣
⎣
MOVIM GIRO : Entità del movimento per giro dell'asse rotativo (360°)
R
: Raggio del pezzo
[]
: Arrotondato all'incremento minimo di immissione
Limitazioni
-
Programmazione del raggio dell'arco
Nel modo interpolazione cilindrica, non è possibile specificare il centro dell'arco con I, J o K. Specificare il
raggio dell'arco con l'indirizzo R.
-
Posizionamento
Nel modo interpolazione cilindrica non possono essere eseguiti posizionamenti (inclusi i movimenti in
rapido eseguiti per comandi come G28, G53, G73, G74, G76, G80-G89). Dovendo eseguire un
posizionamento, cancellare prima l'interpolazione cilindrica. L'interpolazione cilindrica (G07.1) non può
essere comandata nel modo posizionamento (G00).
-
Attivazione del modo interpolazione cilindrica
Nel modo interpolazione cilindrica, non è possibile comandare nuovamente lo stesso modo. Prima di
comandare di nuovo il modo interpolazione cilindrica, cancellare il modo interpolazione cilindrica attivo.
-
Asse rotativo
E' possibile selezionare un solo asse rotativo per l'interpolazione cilindrica. Di conseguenza, non è possibile
specificare più di un asse rotativo nel comando G07.1.
- 73 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Roll-over dell'asse rotativo
Se viene specificato un asse rotativo per il quale, all'attivazione dell'interpolazione cilindrica, è abilitata la
funzione di roll-over, questa viene automaticamente disabilitata nel modo interpolazione cilindrica. Dopo
la cancellazione del modo interpolazione cilindrica, la funzione di roll-over viene ristabilita
automaticamente.
-
Funzione di controllo dell'asse rotativo
Se viene specificato un asse rotativo per il quale, all'attivazione dell'interpolazione cilindrica, è abilitata la
funzione di controllo di più assi rotativi, questa viene automaticamente disabilitata nel modo interpolazione
cilindrica. Dopo la cancellazione del modo interpolazione cilindrica, la funzione di controllo assi rotativi
viene ristabilita automaticamente.
-
Compensazione raggio utensile
Se il modo interpolazione cilindrica viene stabilito mentre è applicata la compensazione raggio utensile,
l'interpolazione circolare non è eseguita correttamente. Specificare la compensazione nel modo
interpolazione cilindrica.
-
Cicli fissi di foratura
Nel modo interpolazione cilindrica non è possibile specificare i cicli fissi di foratura (G73, G74, e da G81 a
G89 per la Serie M / da G80 a G89 per la Serie T).
M
-
Impostazione dei sistemi di coordinate
Nel modo interpolazione cilindrica, non può essere specificato il sistema di coordinate del pezzo (G92 e da
G54 a G59) o il sistema di coordinate locali (G52).
-
Correzioni utensile
Le correzioni utensile devono essere specificate prima di stabilire il modo interpolazione cilindrica. Nel
modo interpolazione cilindrica le correzioni non possono essere cambiate.
-
Funzione di indexaggio della tavola rotante
L'interpolazione cilindrica non può essere utilizzata quando è in uso la funzione di indexaggio della tavola
rotante.
-
Asse parallelo
L'asse di rotazione specificato per l'interpolazione cilindrica non deve essere un asse parallelo.
T
-
Impostazione dei sistemi di coordinate
Nel modo interpolazione cilindrica non è possibile specificare il sistema di coordinate del pezzo con G50.
-
Immagine speculare per doppia torretta
Nel modo interpolazione cilindrica non è possibile specificare l'immagine speculare per doppia torretta
(G68, G69).
- 74 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio
C
Esempio di interpolazione cilindrica
O0001 (INTERPOLAZIONE CILINDRICA);
N01 G00 G90 Z100.0 C0 ;
N02 G01 G91 G18 Z0 C0 ;
N03 G07.1 C57299 ;*
N04 G90 G01 G42 Z120.0 D01 F250. ;
N05 C30.0 ;
N06 G03 Z90.0 C60.0 R30.0 ;
N07 G01 Z70.0 ;
N08 G02 Z60.0 C70.0 R10.0 ;
N09 G01 C150.0 ;
N10 G02 Z70.0 C190.0 R75.0 ;
N11 G01 Z110.0 C230.0 ;
N12 G03 Z120.0 C270.0 R75.0 ;
N13 G01 C360.0 ;
N14 G40 Z100.0 ;
N15 G07.1 C0 ;
N16 M30 ;
R
Z
(* E' anche possibile usare un comando con punto decimale.)
Z
mm
120
110
N05
N06
N11
90
N07
70
60
N08
0
4.9.2
N13
N12
30
60 70
N10
N09
190
150
230
270
C
360 gradi
Interpolazione cilindrica con specifica della distanza nel
piano
Introduzione
Normalmente, nei comandi di interpolazione cilindrica si specifica l'angolo dell'asse rotativo.
Questa funzione permette, mediante impostazione parametrica, di specificare il movimento dell'asse
rotativo mediante la distanza nel piano sviluppato.
Formato
G07.1 IP r; Attiva il modo interpolazione cilindrico (abilita l'interpolazione cilindrica)
:
G07.1 IP 0; Cancella il modo interpolazione cilindrica
IP : Indirizzo dell'asse rotativo
r : Raggio del pezzo
Specificare G07.1 IPr ; e G07.1 IP0; in blocchi indipendenti.
Invece di G07.1 può essere usato G107.
- 75 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
Il raggio del pezzo deve essere positivo. Se viene specificato un valore negativo
si verifica l'allarme PS0175.
Spiegazioni
Il bit 2 (DTO) del parametro N. 3454, permette di commutare il comando dell'asse rotativo
nell'interpolazione cilindrica fra angolo dell'asse e distanza nel piano sviluppato.
•
Programmazione dell'angolo di rotazione (bit 2 (DTO) del parametro N. 3454=0)
Il movimento dell'asse rotativo si specifica programmandone l'angolo di rotazione. Nel programma si
specifica l'angolo di rotazione corrispondente al punto desiderato nel piano sviluppato.
Di conseguenza, il comando si specifica in gradi.
Specifica
dell'angolo
dell'asse
rotativo
•
Programmazione della distanza nel piano sviluppato (bit 2 (DTO) del parametro N. 3454=1)
Il movimento dell'asse rotativo si specifica programmando la distanza nel piano sviluppato. Di
conseguenza, il comando si specifica in millimetri o in pollici, a seconda del sistema di misura
selezionato.
Specifica della distanza
nel piano sviluppato
Comando dell'asse rotativo
Note
NOTA
1 Per i dettagli relativi al funzionamento ed alle limitazioni, vedi la sottosezione
"Interpolazione cilindrica".
2 Questa funzione è opzionale.
- 76 -
4.10
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
CONTROLLO DEL PUNTO DI TAGLIO
NELL'INTERPOLAZIONE CILINDRICA (G07.1)
La funzione convenzionale di interpolazione cilindrica controlla il centro dell'utensile in modo che l'asse
utensile si muova sempre lungo il percorso specificato sulla superficie cilindrica, orientato verso l'asse di
rotazione del pezzo (asse del cilindro). La funzione di controllo del punto di taglio, invece, controlla
l'utensile in modo che le tangenti all'utensile e alla figura lavorata passino sempre per il centro di rotazione
del pezzo. In questo modo il lato di taglio del profilo è sempre perpendicolare all'asse del cilindro. Con
questa funzione, la figura del profilo sul lato di taglio è sempre la stessa e non dipende dall'entità della
compensazione utensile.
Formato
Questo comando si specifica nello stesso modo della funzione convenzionale di
interpolazione cilindrica.
G07.1 IPr ; Stabilisce il modo interpolazione circolare
(abilitando l'interpolazione cilindrica)
:
G07.1 IP0 ; Cancella il modo interpolazione circolare
IP : Indirizzo di un asse rotativo
r : Raggio del cilindro intorno all'asse rotativo
G07.1 IPr; e G07.1 IP0; devono essere specificati da soli in un blocco.
E' possibile specificare anche G107.
Spiegazioni
-
Confronto con l'interpolazione circolare convenzionale
Come si vede nella Fig. 4.10 (a), il controllo è esercitato lungo l'asse di compensazione (l'asse Y) che è
perpendicolare all'asse utensile e all'asse di rotazione del pezzo.
Asse
rotativo
Asse
rotativo
Pezzo
Utensile
Asse Y
Asse Y
Centro
dell'utensile
Interpolazione cilindrica convenzionale
Interpolazione cilindrica eseguita con questa
funzione
Fig. 4.10 (a) Confronto con l'interpolazione circolare convenzionale
- 77 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Compensazione del punto di taglio
(1) Compensazione del punto di taglio tra due blocchi
Come si vede nella Fig. 4.10 (b), la compensazione del punto di taglio si ottiene con un movimento tra
i blocchi N1 e N2.
(a) Siano C1 e C2 le punte dei vettori normali a N1 e N2 da S1, che è l'intersezione del percorso del
centro utensile dei blocchi N1 e N2.
(b) L'utensile va su S1 in base al comando del blocco N1, poi si muove di V lungo l'asse C in
π
×r
conseguenza della compensazione del punto di taglio e, successivamente, di − V ×
180
lungo l'asse Y.
V : Componente dell'asse C di C1 - C2
C1 : Superficie di taglio del blocco N1
C2 : Superficie di taglio del blocco N2
Asse Z
S1
C2
Percorso centro utensile
C1
N1
V
Percorso programmato
N2
Asse Y
Asse C sulla
superficie cilindrica
Fig. 4.10 (b) Compensazione del punto di taglio tra due blocchi
(2) Compensazione del punto di taglio in un blocco di interpolazione circolare
Come si vede nella Fig.4.10 (c), nel blocco N1 il movimento della compensazione del punto di taglio
viene eseguito simultaneamente all'interpolazione circolare.
(a) Sia C0 la punta del vettore normale a N1 da S0, che è la posizione del centro utensile all'inizio del
blocco circolare N1. Sia C1 la punta del vettore similare sul punto finale del blocco.
(b) Al movimento dell'utensile da S0 a S1, vengono sovrapposti un movimento dell'asse C
corrispondente alla componente dell'asse C di (C1 - C2), V nella figura, e un movimento
π
× r lungo l'asse Y.
corrispondente a − V ×
180
Cioè, sono valide le seguenti espressioni. Al movimento lungo L indicato nella Fig.4.10 (c) si
sovrappongono i seguenti movimenti lungo gli assi C e Y:
∆C = ∆V
∆Y = −
π
( ∆V ) r
180
∆V : Entità della compensazione del punto di taglio (∆V2 - ∆V1) per il movimento ∆L
∆V1 : Componente C del vettore normale a N1 dal centro utensile sul punto iniziale di ∆L
∆V2 : Componente C del vettore normale a N1 dal centro utensile sul punto finale di ∆L
R : Raggio dell'arco
- 78 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
V : Componente dell'asse C di C1 - C0
C0 : Superficie di taglio all'inizio del blocco N1
C1 : Superficie di taglio alla fine del blocco N1
Asse Z
Percorso centro
utensile
S1
C0
C1
∆L
V
∆V2
∆V1
R
Percorso programmato
N1
C0
S0
O
Asse C sulla
superficie cilindrica
Asse Y
Fig.4.10 (c) Compensazione del punto di taglio in un blocco di interpolazione circolare
(3) Quando tra due blocchi non è applicata la compensazione del punto di taglio
Quando, come si vede nella Fig.4.10 (d) e nella Fig.4.10 (e), l'entità della compensazione del punto di
taglio (V nella Fig.4.10 (d) e nella Fig.4.10 (e)) è minore del valore del parametro N. 19534, viene
eseguita una delle seguenti operazioni. (L'operazione eseguita dipende dall'impostazione del bit 6
(CYS) del parametro N. 19530.
(a) Quando il bit 6 (CYS) del parametro N. 19530 è 1
La compensazione del punto di taglio non è applicata tra i blocchi N1 e N2, ma è applicata
quando viene eseguito il blocco N2.
V : Componente dell'asse C di C2 - C1
C1 : Superficie di taglio del blocco N1
C2 : Superficie di taglio alla fine del blocco N1
Asse Z
Percorso centro utensile
S1
C2
S2
C1
C2
N1
V
N2
N3
Percorso programmato
Asse Y
Asse C sulla
superficie cilindrica
Fig.4.10 (d) Quando il bit 6 (CYS) del parametro N. 19530 è 1
(b) Quando il bit 6 (CYS) del parametro N. 19530 è 0
La compensazione del punto di taglio non è eseguita tra i blocchi N1 e N2. L'applicazione della
compensazione del punto di taglio tra i blocchi N2 e N3 è determinata prendendo in
considerazione l'entità della compensazione del punto di taglio tra i blocchi N2 e N3
(V1 nella Fig.4.10 (e)).
- 79 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
V : Componente dell'asse C di C2 - C1
C1 : Superficie di taglio dei blocchi N1e N2
C2 : Superficie di taglio alla fine del blocco N3
Asse Z
Percorso centro utensile
V
S1
C1
C2
S2
C1
N1
N2
N3
Percorso programmato
Asse C sulla
superficie
cilindrica
Asse Y
Fig.4.10 (e) Quando il bit 6 (CYS) del parametro N. 19530 è 0
(b) Quando l'entità del movimento (L1) del blocco N2 è minore del valore specificato con il
parametro N. 19535, come si vede nella Fig.4.10 (f), la compensazione del punto di taglio non è
applicata tra i blocchi N1 e N2. Invece, il blocco N2 è eseguito con la compensazione del punto di
taglio del blocco precedente. Se l'entità del movimento (L2) del blocco N3 è maggiore del valore
specificato con il parametro N. 19535, la compensazione del punto di taglio è applicata tra i
blocchi N2 e N3.
V : Componente dell'asse C di C2 - C1
C1 : Superficie di taglio dei blocchi N1e N2
C2 : Superficie di taglio alla fine del blocco N3
Asse Z
L1
V
C2
C1
L2
C1
Percorso centro
utensile
N2
N1
N3
Percorso programmato
Asse Y
Asse C sulla
superficie cilindrica
Fig.4.10 (f) Quando l'entità del movimento (L1) del blocco N2 è minore del valore del parametro
(d) Quando, come si vede nella Fig.4.10 (g), il diametro di un arco (R nella figura) è minore del
valore del parametro N. 19535, la compensazione del punto di taglio non viene applicata
simultaneamente all'interpolazione circolare.
- 80 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Asse Z
V : Compensazione del punto di taglio fra i blocchi N2 e N3
C1 : Superficie di taglio dei blocchi N1e N2
C2 : Superficie di taglio del blocco N3
L1
V
S2
N2
S1
D
C2
C1
N3
C1
Percorso centro
utensile
N1
Percorso
programmato
Asse Y
Asse C sulla
superficie cilindrica
Fig.4.10 (g) Quando il diametro di un arco è minore del valore del parametro
-
Quando la compensazione del punto di taglio viene utilizzata insieme al
controllo della direzione normale
Quando la compensazione del punto di taglio viene utilizzata insieme al controllo della direzione normale,
la compensazione fra i blocchi specificati non viene eseguita in base al metodo descritto sopra in
"Compensazione del punto di taglio", ma contemporaneamente al movimento dell'asse (C) che controlla
la direzione normale.
Asse C
Asse Z
Asse Y
Asse X
Asse A
Fig. 4.10 (h) Quando la compensazione del punto di taglio viene utilizzata insieme al controllo della direzione
normale
(1) Quando la direzione normale cambia fra i blocchi N1e N2, fra gli stessi viene eseguita anche la
compensazione del punto di taglio.
Come si vede nella Fig. 4.10 (i), la compensazione del punto di taglio descritta al punto (1) di
"Compensazione del punto di taglio" viene eseguita contemporaneamente al movimento generato
dal controllo della direzione normale fra i blocchi N1 e N2.
- 81 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
Asse A sulla superficie
cilindrica
B-64484IT/02
V : Componente dell'asse A di C2 - C1
C1 : Superficie di taglio del blocco N1
C2 : Superficie di taglio del blocco N2
Utensile
N2
C1
S0
Asse Y
C2
N1
V
Vettore della direzione normale
(G41.1)
Percorso centro utensile
Percorso programmato
Asse X
Fig. 4.10 (i) Quando la direzione normale cambia fra i blocchi N1e N2
(2) Quando il controllo graduale della direzione normale cambiala medesima durante l'esecuzione di un
blocco, la compensazione del punto di taglio viene eseguita contemporaneamente al movimento
effettuato nel blocco. Quando l'asse che controlla la direzione normale ruota di θ1
contemporaneamente al movimento effettuato nei blocchi N1 - N2 come si vede nella Fig. 4.10 (j), la
compensazione del punto di taglio determinata dal vettore V1 viene eseguita contemporaneamente al
movimento in N2.
V1 : Componente dell'asse A di C2 - C1
C1 : Superficie di taglio del blocco N1
Asse A sulla superficie
cilindrica
Utensile C2’ : Superficie di taglio alla fine del
blocco N2
C2’
N3
S2
Vettore della direzione normale
(G41.1)
Percorso programmato
N2
C1
Asse Y
θ1
N1
C2
V1
S1
Percorso centro utensile (G42)
Asse X
Fig. 4.10 (j) Controllo graduale della direzione normale
(3) Quando in un blocco, l'asse di controllo della direzione normale ha lo stesso orientamento del blocco
precedente, la compensazione del punto di taglio non viene eseguita, ed è mantenuta la compensazione
applicata nel blocco precedente. Come si vede nella Fig. 4.10 (k), se l'entità del movimento (L1) del
blocco N2 è minore del valore specificato con il parametro N. 5483, per cui l'asse non ruota a S1 e
l'entità del movimento (L2) del blocco N3 è maggiore del valore specificato con il parametro N. 5483,
per cui l'asse ruota a S2, la compensazione del punto di taglio non viene eseguita a S1, ma viene
applicata in base al vettore V2 a S2.
- 82 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
V2 : Componente dell'asse A di C3 - C1'
C1 : Superficie di taglio del blocco N1
C1’ : Superficie di taglio del blocco N2
L2 C3 : Superficie di taglio del blocco N3
Vettore S2 C1 = vettore S2 C1'
Utensile
Asse A sulla superficie
cilindrica
C1’
S2
N3
Percorso
programmato
N2
V2
C3
L1
C1
Asse Y
V1
N1
C2
S1
Vettore della direzione normale
(G41.1)
Percorso centro utensile (G42)
Asse X
Fig. 4.10 (k) Quando la direzione normale è la stessa del blocco precedente
-
Velocità di avanzamento durante la compensazione del punto di taglio
(1) Durante l'applicazione della compensazione del punto di taglio tra i blocchi, l'utensile si muove alla
velocità di avanzamento specificata.
(2) La relazione tra la velocità effettiva indicata e la velocità di avanzamento durante l'interpolazione
circolare è descritta qui sotto.
Indicazione della velocità effettiva
La componente di velocità di ciascuna asse dopo la compensazione del punto di taglio in un dato
momento durante l'interpolazione circolare è:
Fz' = Fz
: Componente di velocità dell'asse lineare
Fc' = Fc + (Vce - Vcs) : Componente di velocità dell'asse rotativo
Fy' = -(Vce - Vcs)
πr
: Componente di velocità dell'asse di compensazione
180
Fz : Componente di velocità dell'asse lineare dell'interpolazione cilindrica prima della
compensazione del punto di taglio
Fc : Componente di velocità dell'asse rotativo dell'interpolazione cilindrica prima della
compensazione del punto di taglio
Vcs: Componente dell'asse rotativo del vettore sul punto di contatto dell'utensile (Vs nella figura) al
punto iniziale a un dato momento
Vce: Componente dell'asse rotativo del vettore sul punto di contatto dell'utensile (Ve nella figura) al
punto finale a un dato momento
r : Raggio del cilindro dell'asse rotativo
Di conseguenza, l'indicazione della velocità effettiva durante l'interpolazione circolare è
maggiore del valore specificato quando |Fc’| > |Fc| (compensazione all'interno dell'arco). Al
contrario, l'indicazione della velocità effettiva durante l'interpolazione circolare è minore del
valore specificato quando |Fc’| < |Fc| (compensazione all'esterno dell'arco).
- 83 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Asse Z
Percorso programmato
Fc’
Ve
Percorso centro
utensile
Utensile
Vce
Fz = Fz’
Vs
Vcs
Fc
Asse C
Asse Y
Fig.4.10 (l) Indicazione della velocità effettiva durante l'interpolazione circolare
-
Codici G utilizzabili
(1) La compensazione del punto di taglio nell'interpolazione cilindrica può essere specificata in nei
seguenti modi determinati dai codici G:
G01, G02, G03 : Interpolazione lineare, interpolazione circolare
G17, G18, G19 : Selezione del piano
G22
: Controllo delle zone di sicurezza ON
G64
: Modo taglio
G90, G91
: Programmazione assoluta, programmazione incrementale
G94
: Avanzamento al minuto
(2) Nel modo compensazione del punto di taglio nell'interpolazione cilindrica possono essere specificati i
seguenti codici G:
G01, G02, G03 : Interpolazione lineare, interpolazione circolare
G04
: Sosta
G40, G41, G42 : Compensazione raggio utensile
G40.1 - G42.1
: Controllo della direzione normale
G64
: Modo taglio
G65 - G67
: Richiamo macro
G90, G91
: Programmazione assoluta, programmazione incrementale
Parametri
Per abilitare questa funzione, mettere a 1 il bit 5 (CYA) del parametro N. 19530.
Limitazioni
-
Sovrataglio nella lavorazione all'interno di uno spigolo
Teoricamente, quando l'area interna di uno spigolo viene lavorata con l'interpolazione lineare come si vede
nella figura Fig.4.10 (m), questa funzione sovrataglia leggermente le pareti interne dello spigolo. Questo
sovrataglio può essere evitato specificando un valore di R leggermente più grande del raggio dell'utensile
allo spigolo.
- 84 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Utensile
Utensile
Sovrataglio
Fig.4.10 (m) Sovrataglio
-
Impostazione dell'incremento minimo di immissione per l'asse di
compensazione (asse Y)
Impostare lo stesso incremento minimo di immissione per l'asse di compensazione e per l'asse lineare
dell'interpolazione cilindrica.
-
Specifica del raggio del pezzo
Per l'asse lineare dell'interpolazione cilindrica, specificare il raggio del pezzo usando l'incremento minimo
di immissione, senza punto decimale.
-
Impostazione dell'asse di riferimento (parametro N. 1031)
Se i sistemi di incrementi dell'asse lineare e dell'asse rotativo utilizzati per l'interpolazione cilindrica sono
diversi, specificare il numero dell'asse lineare dell'interpolazione cilindrica per impostarlo come asse di
riferimento.
-
Funzione di roll-over dell'asse rotativo
Quando l'asse rotativo dell'interpolazione cilindrica usa la funzione di roll-over, nel modo interpolazione
cilindrica questa funzione è disabilitata.
La funzione è nuovamente abilitata automaticamente quando viene rilasciato il modo interpolazione
cilindrica.
-
Ripartenza del programma
Durante la ripartenza del programma, G07.1 (modo interpolazione cilindrica) non può essere specificato.
Se è specificato G07.1 si verifica l'allarme PS0175.
Esempio
-
Esempio di compensazione del punto di taglio nell'interpolazione cilindrica
Il sottostante esempio indica le relazioni posizionali tra il pezzo e l'utensile.
O0001 (INTERPOLAZIONE CILINDRICA1) ;
N01 G00 G90 Z100.0 C0 ;
N02 G01 G91 G19 Z0 C0 ;
N03 G07.1 C57299 ;
N04 G01 G42 G90 Z120.0 D01 F250. ; ................ (1)
N05 C20.0 ; ...................................................... (2)
N06 G02 Z110.0 C60.0 R10.0 ; ............................ (3)
N07 G01 Z100.0 ;.................................................. (4)
N08 G03 Z60.0 C70.0 R40.0 ; .............................. (5)
N09 G01 C100.0 ;
:
M30 ;
- 85 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
Asse Z
B-64484IT/02
Asse Z
(mm)
(1)
Asse C sulla
superficie
cilindrica
Utensile
120
(2) (3)
(4)
90
80
70
60
Percorso programmato
Percorso centro utensile
30
Utensile
(5)
20 30
Fig. 4.10 (n)
60 70
Asse C sulla superficie cilindrica
(gradi)
Percorso del programma di esempio della compensazione del punto di taglio nell'interpolazione
cilindrica
Relazione posizionale tra
il pezzo e l'utensile per (1)
Relazione posizionale tra il pezzo e
l'utensile per (2)
Asse rotativo
Asse rotativo
Pezzo
0°
0°
Superficie di taglio
Utensile
Asse Y
20°
Asse Y
Centro utensile
Relazione posizionale tra
il pezzo e l'utensile per (3) e (4)
Asse rotativo
Relazione posizionale tra il pezzo
e l'utensile per (5)
Pezzo
Asse rotativo
20°
60°
Asse Y
Superficie di taglio
Utensile
60°70°
Asse Y
Centro utensile
Fig. 4.10 (o) Relazioni posizionali tra il pezzo e l'utensile per il programma di esempio
Nei blocchi (3) e (4), la superficie di taglio nella direzione dell'asse rotativo è la stessa, anche se è cambiata
la compensazione raggio utensile.
- 86 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Esempio di specifica della compensazione del punto di taglio
nell'interpolazione cilindrica contemporanea al controllo della direzione
normale
La compensazione raggio utensile N. 01 è pari a 30 mm.
O0002(INTERPOLAZIONE CILINDRICA2) ;
N01 G00 G90 X100.0 A0 ;
N02 G01 G91 G17 X0 A0 ;
N03 G07.1 C57299 ;
N04 G01 G41 G42.1 G90 X120.0 D01 F250. ;
N05 A20.0 ;
N06 G03 X80.0 A60.0 R40.0 ;
N07 G01 X70.0 ;
N08 G02 X70.0 A70.0 R10.0 ;
N09 G01 A150.0 ;
N10 G02 X70.0 A190.0 R85.0 ;
N11 G01 X110.0 A265.0 ;
N12 G03 X120.0 A305.0 R85.0 ;
N13 G01 A360.0 ;
N14 G40 G40.1 X100.0 ;
N15 G07.1 A0 ;
N16 M30 ;
Asse Z
Asse C
Asse Y
Asse X
Asse A
Fig. 4.10 (p) Esempio di specifica contemporanea al controllo della direzione normale
- 87 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
4.11
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
INTERPOLAZIONE ESPONENZIALE (G02.3, G03.3)
L'interpolazione esponenziale cambia in modo esponenziale la rotazione del pezzo rispetto al movimento
sull'asse rotativo ed esegue l'interpolazione lineare rispetto a un altro asse. Ciò permette l'esecuzione di gole
coniche con lavorazione ad elica costante. Questa funzione è particolarmente adatta alla lavorazione di
utensili quali i maschiatori e le frese.
Z
A
β3
β2
β1
X
Angolo dell'elica β1 = β2 = β3
Relazione tra l'asse X e l'asse A
A
(Asse rotativo)
∆A
∆X
Fig. 4.11 (a)
X (Asse lineare)
Interpolazione esponenziale
- 88 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Formato
Rotazione positiva (ω = 0)
G02. 3 X_ Y_ Z_ I_ J_ K_ R_ F_ Q_ ;
Rotazione negativa (ω = 1)
G03. 3 X_ Y_ Z_ I_ J_ K_ R_ F_ Q_ ;
X_
Y_
Z_
I_
J_
K_
:
:
:
:
:
:
Punto finale programmato in assoluto o incrementale.
Punto finale programmato in assoluto o incrementale.
Punto finale programmato in assoluto o incrementale.
Angolo I (da ±1 a ±89 gradi in unità di 0.001 gradi).
Angolo J (da ±1 a ±89 gradi in unità di 0.001 gradi).
Divisione dell'asse lineare nell'interpolazione esponenziale (ampiezza dell'intervallo).
Le unità dipendono dall'asse di riferimento. Specificare un valore positivo.
La specifica dell'ampiezza dell'intervallo dipende dal bit 0 (SPN) del parametro N.
5630. Se SPN è 0, viene assunto il valore del parametro N. 5643. Se SPN è 1, viene
assunto il valore specificato con K.
R_ : Valore della costante R nell'interpolazione esponenziale. (Vedere le spiegazioni che
seguono.)
F_ : Velocità di avanzamento iniziale.
Il comando è lo stesso di un codice F normale. Specificare una velocità di
avanzamento sintetizzata includendo l'asse rotativo.
Q_ : Velocità di avanzamento al punto finale.
Usare le stesse unità del comando F. Nel CNC, l'avanzamento dell'utensile viene
interpolato tra la velocità di avanzamento iniziale (F) e la velocità di avanzamento
finale (Q) in funzione dell'entità del movimento lungo l'asse lineare.
Spiegazioni
Z
I
B
Z(0)
J
r
A
X
U
X
r :
U:
X:
I :
B:
J :
Diametro lato sinistro
Tolleranza sulla lunghezza
Entità del movimento lungo l'asse lineare
Angolo di inclinazione
Angolo di inclinazione al fondo della gola
Angolo dell'elica
Fig. 4.11 (b) Lavorazione conica a elica costante
Nella figura Fig. 4.11 (b) il valore assoluto lungo gli assi X, Z, o A si esprime come funzione dell'angolo di
rotazione del pezzo θ, come X(θ), Z(θ) e A(θ).
L'interpolazione lineare con l'asse X, viene eseguita per un asse diverso dagli assi
X o A. Se X(θ) = 0, A(θ) = 0.
- 89 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
La relazione si esprime come segue.
θ
r
tan(B)
− U * tan(I ) }* (e K − 1) *
+ Z (0) .............. (1)
2
tan(I )
θ
r
1
X (θ ) = { − U * tan( I ) }* (e K − 1) *
........................ (2)
tan( I )
2
Z (θ ) = {
A(θ ) = (−1) ω *
360
*θ
2π
Dove
K=
tanJ
tanI
ω: Verso dell'elica (0: positivo, 1: negativo)
Dalle espressioni (1) e (2) si ottiene:
Z (θ ) = tan( B) * X (θ ) + Z (0) ............................................... (3)
Dall'espressione (3), si ricava che la posizione dell'asse Z è determinata dall'angolo di inclinazione in fondo
alla gola (B) e dalla posizione dell'asse X.
Dall'espressione (1) e dalle espressioni di definizione dell'esponenziale (descritta più avanti), si determina
quanto segue:
R = r/2 − U * tan( I ) ........................................................... (4)
Con l'espressione (4) si determina la costante R in base al diametro del lato sinistro (r), alla tolleranza sulla
lunghezza (U) e all'angolo di inclinazione (I). L'angolo di inclinazione (I) e l'angolo dell'elica (J) sono dati
dagli indirizzi I e J, rispettivamente. Il verso dell'elica si seleziona con G02.3/G03.3.
-
Espressioni di definizione dell'esponenziale
Le espressioni di definizione dell'esponenziale per un asse lineare e un asse rotativo sono definite come
segue:
θ
X (θ ) = R * (e K − 1) *
1
................................................ (5)
tan( I )
A(θ ) = (−1) ω * 360 *
θ
..................................................... (6)
2π
Dove,
K=
tan( J )
tan( I )
ω = 0/1
R, I, e J sono costanti, e θ rappresenta un angolo (in radianti).
-
Ampiezza dell'intervallo K
Il movimento di un asse viene eseguito come interpolazione lineare in unità costituite dai valori ottenuti
dividendo il movimento sull'asse X per l'ampiezza dell'intervallo (indirizzo K).
Dall'espressione (5) si ottiene:
θ ( X ) = K * ln(
X * tan( I )
+ 1) ............................................. (7)
R
Per un movimento da X1 a X2 dell'asse lineare, l'entità del movimento dell'asse rotativo si determina come
segue:
∆θ = K *{ln(
X 2 * tan( I )
X * tan( I )
+ 1) − ln( 1
+ 1)}
R
R
- 90 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Angolo di rotazione θ
X2
X1
∆θ
X (Asse lineare)
K
Fig. 4.11 (c)
-
Ampiezza dell'intervallo K
Asse rotativo θ
Nell'interpolazione esponenziale, l'espressione (7) indica la relazione tra la coordinata X e l'angolo di
rotazione θ intorno all'asse A. L'argomento di ln (logaritmo naturale) deve essere positivo, pertanto
nell'espressione utilizzata come argomento nell'espressione (7) deve essere soddisfatta la condizione
imposta dalla sottostante espressione (8).
X * tan( I )
> −1 ................................................................ (8)
R
Se il valore di X*tan(I)/R diventa minore o uguale a -1, la posizione si sposta a destra del punto (A) nella
Fig. 4.11 (d). Poiché la figura risultante non è lavorabile, si verifica l'allarme PS5062.
Nell'interpolazione esponenziale i valori di X, Y, Z, e U vengono trattati come coordinate nel sistema di
coordinate del pezzo. Se ad un valore positivo specificato in programmazione incrementale corrisponde una
coordinata negativa, nel calcolo viene utilizzato il valore negativo della coordinata.
X
x
U
x*tan(I)
I
(A)
R
x*tan(I)/R > -1
r
Origine del
sistema di
coordinate del
pezzo
Fig. 4.11 (d) Angolo di rotazione θ
- 91 -
x*tan(I)/R ≤ -1
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Angolo di inclinazione (I)
La relazione tra il profilo da lavorare ed il segno di I è la seguente:
•
Se il cono cresce verso destra, I è positivo.
•
Se il cono decresce verso destra, I è negativo.
Esempio)
Y
Y
I>0
I<0
X
X
Y
Y
I>0
I<0
X
Fig. 4.11 (e)
-
X
Angolo di inclinazione (I)
Angolo dell'elica (J)
Il segno dell'angolo dell'elica (J) è come si vede qui sotto.
Esempio)
J>0
J>0
J
X
X
J
J<0
J<0
J
J
X
Fig. 4.11 (f)
Angolo dell'elica (J)
- 92 -
X
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Esempio
Z
I = 3.0°
Z(0) = 1.4
B = 2.0°
r = 3.0
J = 45°
Xs
U = 5.0
X = 25.0
A
Xe
X
Xs: Punto iniziale
sull'asse X
Xe: Punto finale
sull'asse X
N10 G90 G01 X5.0 Z1.575 ;
N20 G02.3 X25.0 Z2.273 I3.0 J-45.0 K1.0 R1.238
F1000 Q1000 ;
Il punto iniziale e il punto finale dell'asse Z e la costante R si ottengono dalle seguenti espressioni:
Punto iniziale sull'asse Z = tan( B) * Xs + Z (0)
Punto finale sull'asse Z = tan( B) * Xe + Z (0)
R = r/2 − U * tan( I )
Limitazioni
-
Casi in cui viene eseguita l'interpolazione lineare
Anche se sono attivi i modi G02.3 o G03.3, nei seguenti casi viene eseguita l'interpolazione lineare:
•
Quando è specificato un asse lineare diverso da quello stabilito con il parametro N. 5641, o l'entità del
movimento lungo l'asse lineare è 0
•
Quando è specificato un asse rotativo diverso da quello stabilito con il parametro N. 5642
•
Quando la divisione dell'asse lineare (ampiezza dell'intervallo) è 0
-
Compensazioni utensile
Nei modi G02.3 o G03.3 non è possibile utilizzare le funzioni di compensazione (compensazione lunghezza
utensile, compensazione raggio utensile, compensazione tridimensionale dell'utensile).
AVVERTENZA
La divisione dell'asse lineare utilizzato per l'interpolazione esponenziale
(ampiezza dell'intervallo) influenza la precisione della figura. Tuttavia, se la
divisione è troppo piccola, è possibile che la macchina si fermi durante
l'interpolazione. La divisione ottimale dipende dalla macchina utilizzata.
- 93 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
4.12
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
INTERPOLAZIONE RACCORDATA (G05.1)
Un comando del programma può scegliere fra i seguenti due tipi di lavorazione:
•
Quando la precisione della figura è critica, come sugli spigoli, la lavorazione viene eseguita
esattamente come è specificato dal programma pezzo.
•
Per le porzioni con un raggio di curvatura grande, dove deve essere creata una figura regolare, i punti
lungo il profilo da lavorare sono interpolati con una curva regolare, calcolata in base alle linee del
poligono specificato con i comandi del programma pezzo (interpolazione raccordata).
In questo modo, è possibile eseguire lavorazioni ad alta velocità e ad alta precisione.
Questa funzione necessita dell'opzione Contornatura AI.
Formato
G05.1Q2 Xp0 Yp0 Zp0 ; Modo interpolazione raccordata attivato
:
G05.1Q0 ;
Modo interpolazione raccordata cancellato
Xp
Yp
Zp
: Asse X o suo asse parallelo
: Asse Y o suo asse parallelo
: Asse Z o suo asse parallelo
NOTA
1 Specificare G05.1 da solo in un blocco.
(Evitare la specifica di qualsiasi altro codice G nello stesso blocco.)
2 Specificare 0 per gli assi programmati nel blocco di attivazione del modo
interpolazione raccordata. Gli assi specificati vengono assoggettati
all'interpolazione raccordata, ma non si hanno movimenti neppure in
programmazione assoluta.
(Nel blocco G05.1Q2 non c'è movimento assi.)
3 Il modo interpolazione raccordata viene disattivato anche da un reset.
Nel blocco G5.1 Q2 specificare gli assi soggetti all'interpolazione raccordata. Il comando di attivazione
dell'interpolazione raccordata può specificare fino a tre assi, che possono essere esclusivamente i seguenti:
•
Assi base (X,Y,Z)
•
Assi paralleli ai tre assi base
Per utilizzare la funzione di selezione delle condizioni di lavorazione, specificare G5.1 Q1 Rx prima
dell'interpolazione raccordata.
[Esempio]
O0010
…
(G5.1 Q1 R1;)
G5.1 Q2 X0 Y0 Z0;
Sw prima dell'interpolazione raccordata sono
necessarie le seguenti funzioni, specificare G5.1.
- Contornatura AI
- Funzione di selezione delle condizioni di
lavorazione
…
G5.1 Q0 ;
…
M30 ;
Modo interpolazione raccordata cancellato
Modo contornatura AI off
- 94 -
-
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Utilizzo dell'interpolazione raccordata insieme alla compensazione lunghezza
utensile
Per utilizzare l'interpolazione raccordata insieme alla compensazione lunghezza utensile, abilitare la
compensazione lunghezza utensile (G43, G44) prima dell'interpolazione raccordata (G5.1 Q2).
Per cancellarle, cancellare l'interpolazione raccordata (G5.1 Q0) prima della compensazione lunghezza
utensile (G49).
[Esempio]
O0010
…
(G5.1 Q1 R1;)
G43 H1 ;
Se prima dell'interpolazione raccordata sono
necessarie le seguenti funzioni, specificare G5.1.
- Contornatura AI
- Funzione di selezione delle condizioni di
lavorazione
G5.1 Q2 X0 Y0 Z0;
…
G5.1 Q0 ;
G49 ;
…
M30 ;
Compensazione lunghezza
utensile
Interpolazione raccordata
L'interpolazione raccordata non può essere utilizzata insieme al controllo del centro utensile. Se si tenta di
farlo, si verifica l'allarme PS5421.
Spiegazioni
-
Caratteristiche dell'interpolazione raccordata
Normalmente per lavorare un pezzo con superfici sculturate, come gli stampi usati nell'industria
automobilistica e aeronautica, il programma pezzo approssima la superficie voluta con microsegmenti di
retta. Come si vede nella sottostante figura (Fig. 4.12 (a)), una superficie sculturata viene normalmente
approssimata usando segmenti di retta con una tolleranza di circa 10 µm.
Ingrandito
: Punto specificato
10µm
Fig. 4.12 (a)
Quando un programma pezzo approssima una curva sculturata con segmenti di retta, la lunghezza di questi
segmenti varia fra le sezioni che hanno un raggio di curvatura piccolo e le sezioni che hanno un raggio di
curvatura grande. I segmenti sono brevi nelle porzioni della curva con raggio di curvatura piccolo e sono
più lunghi nelle porzioni con raggio di curvatura grande. Dato che l'interpolazione lineare effettua il
movimento dell'utensile esattamente come programmato, la lavorazione segue con precisione l'andamento
dei segmenti di approssimazione della curva sculturata. Di conseguenza, quando viene lavorata una curva
sculturata il cui raggio di curvatura è grande e cambia solo gradualmente, gli spigoli formati dai segmenti
restano visibili. Le irregolarità dovute alla precisione con cui viene seguito il percorso programmato sugli
spigoli renderanno insoddisfacente il risultato ottenuto, quando sono richieste superfici lisce.
- 95 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
Porzioni con raggio di curvatura
piccolo
Componenti di automobili
Corti
Profilo
Esempio di pezzi lavorati
Segmenti
Superfici ottenute usando la funzione
di contornatura ad alta precisione
Regolari, anche se la lavorazione
viene eseguita esattamente come
specificato dal programma.
B-64484IT/02
Porzioni con raggio di curvatura
grande
Componenti decorativi.
Lunghi
Se la lavorazione viene eseguita
seguendo esattamente il percorso
programmato, la superficie ottenuta
può essere irregolare.
Esempio di superficie irregolare (poligono) risultante da una lavorazione che segua esattamente il percorso programmato.
Nel modo interpolazione raccordata il CNC determina automaticamente, in base ai comandi del programma,
se è richiesta una figura precisa, ad esempio sugli spigoli, o una figura raccordata, nelle posizioni in cui il
raggio di curvatura è grande. Se l'entità o la direzione del movimento specificato in un blocco sono molto
diverse da quelle del blocco precedente, per tale blocco l'interpolazione raccordata non viene eseguita.
Viene invece eseguita l'interpolazione lineare, esattamente come è specificato dal programma. In questo
modo, la programmazione è molto semplice.
(Esempio)
Interpolazione per mezzo di raccordi
N17
N16
N15
N1
N12
N13
N14
N11
N10
N2
N3
N5
N4
N6
N7
N8
N9
Interpolazione lineare
Interpolazione per mezzo di raccordi
Interpolazione lineare
N17
N16
N1
N15
N14
N13
N12
N11
N2
N10
N3
N4
N5
N6
N7
N8
-
N9
ON/OFF automatico della contornatura AI con l'interpolazione raccordata
La programmazione di G05.1 Q2 abilita l'attivazione contemporanea dell'interpolazione raccordata e della
contornatura AI. La regolazione automatica della velocità attuata dalla contornatura AI riduce gli impatti
fra le parti meccaniche. La programmazione di G05.1 Q0 cancella contemporaneamente il modo
interpolazione raccordata e il modo contornatura AI.
- 96 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Condizioni per l'abilitazione dell'interpolazione raccordata
L'interpolazione raccordata viene eseguita quando sono soddisfatte tutte le condizioni che seguono. Se una
o più delle suddette condizioni non sono soddisfatte il blocco stesso viene eseguito senza applicare
l'interpolazione raccordata, poi le stesse condizioni vengono verificate per il blocco successivo.
(1) Il tratto di lavorazione specificato nel blocco è più breve di quello specificato con il parametro
N. 8486.
(2) Il tratto di lavorazione specificato nel blocco è più lungo di quello specificato con il parametro
N. 8490.
(3) La differenza angolare fra blocchi consecutivi è minore del valore specificato nel parametro N. 8487.
(4) La lunghezza del tratto di lavorazione è diversa da 0.
(5) I modi sono:
G01 : Interpolazione lineare
G13.1 : Interpolazione in coordinate polari cancellata
G15 : Comando in coordinate polari cancellato
G40 : Compensazione raggio utensile cancellata (eccetto la compensazione tridimensionale
dell'utensile)
G64 : Modo taglio
G80 : Ciclo fisso cancellato
G94 : Avanzamento al minuto
(6) La lavorazione ha luogo solo lungo gli assi specificati nel blocco G05.1 Q2.
(7) Il blocco viene giudicato adatto all'interpolazione raccordata eseguita con l'algoritmo interno del
CNC.
-
Comandi che cancellano l'interpolazione raccordata
(1) Funzioni ausiliarie e seconda funzione ausiliaria
(2) M98, M99 : Richiamo sottoprogramma
M198
: Richiamo di un sottoprogramma su memoria esterna
-
Controllo del modo interpolazione raccordata
Il dato diagnostico N. 5000#0 indica se nel blocco attuale è abilitato il modo interpolazione raccordata.
Se il modo interpolazione raccordata è abilitato, il bit "smoothing interpolation on" è 1.
Esempio
<Esempio di programmazione dell'interpolazione raccordata>
N10 X-1000
.
N11 X-1000
.
N12 X-1000
G91 ;
N13 X-1000
G05. 1 Q2 X0 Y0 Z0 ;
N14 X-1000
N01 G01 X1000 Z-300 ;
N15 X-1000
N02 X1000 Z-200 ;
N16 X-1000
N03 X1000 Z-50 ;
N17 X-1000
N04 X1000 Z50 ;
G05. 1 Q0 ;
N05 X1000 Z50 ;
.
N06 X1000 Z-25 ;
.
N07 X1000 Z-175 ;
N08 X1000 Z-350 ;
N09 Y1000 ;
- 97 -
Z350 ;
Z175 ;
Z25 ;
Z- 50 ;
Z- 50 ;
Z50 ;
Z200 ;
Z300 ;
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
(Esempio)
B-64484IT/02
Interpolazione per mezzo di raccordi
N17
N16
N1
N15
N13
N14
N12
N11
N10
N2
N3
N5
N4
N6
N7
N8
Interpolazione per mezzo di raccordi
N9
Interpolazione lineare
Limitazioni
Valgono le limitazioni della contornatura AI.
Ad esse vanno aggiunte le seguenti.
-
Assi controllati
L'interpolazione raccordata può essere specificata solo per gli assi X, Y e Z o per gli assi ad essi paralleli
(fino a tre assi simultaneamente).
-
Codici G modali che possono essere attivi quando è specificata
l'interpolazione raccordata
L'interpolazione raccordata può essere specificata nei seguenti stati modali:
Non deve essere specificata in stati modali diversi da questi.
G13.1
G15
G40
G40.1
G49,G43,G44
G50
G50.1
G50.2
G54.2P0
G54.4P0
G64
G67
G69
G80
G94
G97
-
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
Modo interpolazione in coordinate polari cancellato
Comando in coordinate polari cancellato
Compensazione raggio utensile cancellata
Controllo direzione normale cancellato
Compensazione lunghezza utensile cancellata o attiva
Scala cancellata
Immagine speculare programmabile cancellata
Tornitura poligonale cancellata
Compensazione dinamica rotazione tavola cancellata
Cancella la compensazione montaggio pezzo
Modo taglio cancellato
Richiamo macro modale cancellato
Rotazione del sistema di coordinate / Conversione tridimensionale del sistema di
coordinate cancellate
: Ciclo fisso cancellato
: Avanzamento al minuto
: Velocità di taglio costante cancellata
Operazioni non disponibili
Nel modo interpolazione raccordata, non eseguire le seguenti operazioni.
•
Intervento manuale
•
Ritracciatura con volantino
•
Ripartenza del programma (esclusa la ripartenza del programma utilizzando il numero del blocco)
•
Ritiro e riposizionamento dell'utensile
•
Ritracciatura
•
Annullamento del blocco attivo
•
Interrupt delle macroistruzioni
- 98 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Funzioni che non possono essere utilizzate insieme all'interpolazione
raccordata
L'interpolazione raccordata non può essere utilizzata insieme alle seguenti funzioni.
•
Controllo assi paralleli
•
Controllo doppia tavola
-
Compensazione lunghezza utensile
Specificare la compensazione lunghezza utensile prima dell'interpolazione raccordata. Non cambiare
l'entità della compensazione nel modo interpolazione raccordata.
4.13
INTERPOLAZIONE NANOMETRICA RACCORDATA
Introduzione
Quando una superficie sculturata è approssimata con microsegmenti estremamente corti, la funzione di
interpolazione nanometrica raccordata genera una curva regolare derivata dai segmenti programmati,
eseguendo l'interpolazione necessaria.
La funzione di interpolazione nanometrica raccordata genera una curva da una figura approssimata con
segmenti entro una certa tolleranza. Se la distanza fra i punti di flesso o i punti programmati adiacenti non è
costante, questa funzione è in grado di generare una curva più regolare rispetto alla funzione di
interpolazione raccordata convenzionale.
L'interpolazione della curva riduce l'errore di approssimazione dei segmenti e l'interpolazione nanometrica
realizza una superficie di taglio più regolare.
L'interpolazione della curva riduce l'errore di approssimazione dei segmenti e l'interpolazione nanometrica
realizza una superficie di taglio più regolare.
L'interpolazione nanometrica raccordata 2 permette di specificare i tre assi base (X, Y e Z) o li loro assi
paralleli, oltre a due assi rotativi. Questo permette alla lavorazione a 5 assi (compresi gli assi rotativi) di
ottenere superfici estremamente lisce e trova applicazione nella lavorazione di pezzi che richiedono la
finitura a specchio delle superfici laterali dei pezzi.
Questa funzione può anche essere utilizzata insieme al controllo del centro utensile (Tipo 1 (G43.4)). Ciò
elimina la necessità di modificare un programma quando cambia la lunghezza utensile.
Questa funzione necessita dell'opzione Contornatura AI.
L'interpolazione nanometrica raccordata 2 necessita dell'opzione interpolazione nanometrica raccordata.
Formato
G5.1 Q3 Xp0 Yp0 Zp0 [α0] [β0] ; : Modo interpolazione nanometrica raccordata
attivato
G5.1 Q0 ;
: Modo interpolazione nanometrica raccordata
cancellato
Xp :
Yp :
Zp :
α, β :
Asse X o suo asse parallelo
Asse Y o suo asse parallelo
Asse Z o suo asse parallelo
Assi rotativi
- 99 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
1 Specificare G5.1 da solo in un blocco.
(Evitare la specifica di qualsiasi altro codice G nello stesso blocco.)
2 Specificare 0 per gli assi programmati nel blocco di attivazione del modo
interpolazione nanometrica raccordata. Gli assi specificati vengono assoggettati
all'interpolazione nanometrica raccordata, ma non si hanno movimenti neppure in
programmazione assoluta.
(Nel blocco G05.1Q3 non c'è movimento assi.)
3 Il modo interpolazione nanometrica raccordata viene disattivato anche da un
reset.
Nel blocco G05.1 Q3 specificare gli assi soggetti all'interpolazione nanometrica raccordata. Il comando di
attivazione dell'interpolazione nanometrica raccordata può specificare fino a tre assi, che possono essere
esclusivamente i seguenti:
•
Assi base (X,Y,Z)
•
Assi paralleli ai tre assi base
Per l'interpolazione nanometrica raccordata 2, è possibile specificare fino a due assi rotativi, in aggiunta ai
precedenti.
Per utilizzare la funzione di selezione delle condizioni di lavorazione, specificare G5.1 Q1 Rx prima
dell'interpolazione nanometrica raccordata.
Esempio
O0010
…
(G5.1 Q1 R1;)
G5.1 Q3 X0 Y0 Z0;
…
G5.1 Q0 ;
…
M30 ;
-
Se prima dell'interpolazione nanometrica
raccordata sono necessarie le seguenti funzioni,
specificare G5.1.
- Contornatura AI
- Funzione di selezione delle condizioni di
lavorazione
Modo interpolazione nanometrica
raccordata cancellato
Modo contornatura AI off
Utilizzo dell'interpolazione nanometrica raccordata 2 insieme al controllo del
centro utensile
Per eseguire l'interpolazione nanometrica raccordata 2 insieme al controllo del centro utensile
(Tipo 1 (G43.4)), attivare il controllo del centro utensile (G43.4) prima dell'interpolazione nanometrica
raccordata 2 (G05.1 Q3).
Per cancellarli, cancellare l'interpolazione nanometrica raccordata 2 (G05.1 Q0) prima del controllo del
centro utensile (G49).
Esempio
O0010
…
G43.4 H1 P0;
G5.1 Q3 X0 Y0 Z0 B0 C0;
…
G5.1 Q0 ;
G49 ;
…
M30 ;
Controllo del centro utensile
interpolazione nanometrica raccordata 2
- 100 -
-
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Commutazione fra interpolazione nanometrica raccordata e interpolazione
nanometrica raccordata 2
Durante l'interpolazione nanometrica raccordata, non può essere specificata l'interpolazione nanometrica
raccordata 2.
(Allo stesso modo, durante l'interpolazione nanometrica raccordata 2, non può essere specificata
l'interpolazione nanometrica raccordata.)
Per commutare fra interpolazione nanometrica raccordata e interpolazione nanometrica raccordata 2,
specificare G5.1 Q0.
Esempio: Commutazione da interpolazione nanometrica raccordata a interpolazione nanometrica
raccordata 2
O0010
…
G5.1 Q3 X0 Y0 Z0;
Interpolazione nanometrica
raccordata
(per lavorazione a 3 assi)
G5.1 Q0 ;
G5.1 Q3 X0 Y0 Z0 A0 B0;
Interpolazione nanometrica
raccordata2
(per lavorazione a 5 assi)
…
G5.1 Q0 ;
…
M30 ;
Spiegazioni
Generalmente un programma approssima una superficie sculturata mediante microsegmenti con una
tolleranza di circa 10 µm.
Tolleranza
Punto programmato
Curva desiderata
Fig. 4.13 (a)
Molti punti programmati si trovano ai limiti della tolleranza. Inoltre i punti programmati hanno un errore di
arrotondamento dovuto all'incremento minimo di immissione del CNC. La funzione di interpolazione
nanometrica raccordata crea, tra ogni coppia di blocchi programmati consecutivi, una serie di punti che le
permettono di realizzare una curva regolare a partire dai segmenti di approssimazione. La curva è ricavata
dai punti aggiuntivi inseriti tra i blocchi contenuti nel buffer.
Molti dei punti inseriti sono più vicini dei punti programmati alla curva desiderata. L'inserimento di punti
aggiuntivi tra i blocchi bufferizzati consente così di generare una curva stabile. Poiché la posizione dei
punti inseriti viene corretta utilizzando unità più piccole dell'incremento minimo di immissione del CNC
allo scopo di mantenerla entro la tolleranza, l'effetto degli errori di arrotondamento si riduce.
Per la curva ricavata dai punti inseriti corretti viene eseguita l'interpolazione nanometrica, ottenendo una
superficie lavorata estremamente regolare.
- 101 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Tolleranza
Punto programmato
Punto di intersezione
Curva risultante
Punto di intersezione corretto
Fig. 4.13 (b)
-
Specifica della tolleranza
La tolleranza per l'interpolazione nanometrica raccordata si specifica con il parametro N. 19581.
I punti inseriti dalla funzione sono mantenuti all'interno di questa tolleranza e la curva viene determinata di
conseguenza.
Se il parametro N. 19581 è zero, la tolleranza diventa uguale all'entità minima di movimento determinata
dal sistema di incrementi utilizzato.
-
Interpolazione nanometrica raccordata 2
L'interpolazione nanometrica raccordata 2 esegue l'interpolazione raccordata per i tre assi base (o per i loro
assi paralleli) e per due assi rotativi, indipendentemente.
Interpolazione nello spazio XYZ
G5.1 Q3 X0 Y0 Z0 B0 C0;
Z
Y
X_ Y_ Z_ B_ C_;
X
X_ Y_ Z_ B_ C_;
…
: Punto
programmato
Interpolazione nello spazio BC
G5.1 Q0 ;
C
B
: Punto programmato
Fig. 4.13 (c)
I punti di inserimento per gli assi rotativi vengono corretti in modo che la componente di ciascun asse della
distanza fra un punto di inserimento e il punto di inserimento corretto per ambedue gli assi non ecceda la
tolleranza impostata per ciascun asse con il parametro N. 19587.
Il punto di inserimento deve
essere corretto entro la
tolleranza per ciascun asse.
Curva risultante
Tolleranza
per l'asse C
Punto di intersezione
C
Punto di intersezione corretto
B
Tolleranza per l'asse B
Fig. 4.13 (d)
- 102 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Comportamento della funzione in base alla distanza tra due punti programmati
adiacenti
Se la distanza tra due punti programmati adiacenti (lunghezza di un blocco) è maggiore del valore
specificato con il parametro N. 8486 o è minore del valore specificato con il parametro N. 8490, il modo
interpolazione nanometrica raccordata viene cancellato all'inizio del blocco ed il blocco viene eseguito in
interpolazione lineare.
Quando viene presa una decisione sulla base della distanza fra due punti programmati adiacenti, vengono
considerati solo i tre assi base (o i loro assi paralleli), e gli assi rotativi vengono esclusi. Nel blocco di
cancellazione del modo interpolazione nanometrica raccordata per gli assi rotativi non viene eseguita
l'interpolazione nanometrica raccordata.
Se ambedue i suddetti parametri sono 0, la distanza tra due punti programmati adiacenti è ininfluente.
-
Comportamento della funzione sugli spigoli
Se la differenza angolare (vedi la Fig. 4.13 (e)) tra due blocchi programmati adiacenti è maggiore del valore
specificato con il parametro N. 8487, sullo spigolo viene cancellato il modo interpolazione nanometrica
raccordata.
Sullo spigolo, la decisione viene presa considerando solo i tre assi base (o i loro assi paralleli); gli assi
rotativi non vengono considerati. Nel blocco di cancellazione del modo interpolazione nanometrica
raccordata per gli assi rotativi non viene eseguita l'interpolazione nanometrica raccordata.
θ1 :
θ2 :
Differenza angolare tra i blocchi N1 e N2
Differenza angolare tra i blocchi N2 e N3
θ2
N3
N2
N1
θ1
Fig. 4.13 (e)
Se il valore del suddetto parametro è zero, la differenza angolare tra i blocchi che formano lo spigolo è
ininfluente.
E' possibile ignorare blocchi estremamente brevi dovuti a ragioni quali eventuali errori di calcolo del
sistema CAM, senza interrompere la curva. A questo scopo, specificare con il parametro N. 19582 la
distanza minima per la quale viene presa una decisione sulla base della differenza angolare. In tal modo, la
differenza angolare diventa ininfluente per i blocchi la cui lunghezza è minore del limite specificato.
Tuttavia, la scelta in base alla distanza tra due blocchi programmati adiacenti determinata dal valore del
parametro N. 8490 ha la priorità rispetto a quella determinata dalla differenza angolare. Di conseguenza, il
valore del parametro N. 19582 deve essere più grande di quello del parametro N. 8490.
Se è specificato il parametro N. 19582, un blocco molto piccolo non viene
considerato uno spigolo, ed è possibile eseguire una curva continua.
Fig. 4.13 (f)
-
ON/OFF automatico della contornatura AI con l'interpolazione nanometrica
raccordata
La programmazione di G05.1 Q3 abilita l'attivazione contemporanea dell'interpolazione nanometrica
raccordata e della contornatura AI. La regolazione automatica della velocità attuata dalla contornatura AI
riduce gli impatti fra le parti meccaniche. La programmazione di G05.1 Q0 cancella contemporaneamente il
modo interpolazione nanometrica raccordata e il modo contornatura AI.
- 103 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Condizioni per l'abilitazione dell'interpolazione nanometrica raccordata
L'interpolazione nanometrica raccordata è eseguibile quando sono soddisfatte le seguenti condizioni.
In un blocco che non soddisfa tali condizioni, l'interpolazione nanometrica raccordata viene cancellata, e
per il blocco successivo viene valutata la possibilità di ripristinarla.
Nella descrizione che segue, "lunghezza del blocco" e "differenza angolare fra i blocchi" si riferiscono solo
ai tre assi base (o agli assi ad essi paralleli), non agli assi rotativi. Tuttavia, se per un blocco viene cancellato
il modo interpolazione nanometrica raccordata a causa di una di queste condizioni, l'interpolazione
nanometrica non viene eseguita neppure sugli assi rotativi.
(1) La lunghezza del blocco è minore del parametro N. 8486.
(2) La lunghezza del blocco è maggiore del parametro N. 8490.
(3) La differenza angolare fra blocchi consecutivi è minore del parametro N. 8487.
(4) Il CNC è in uno dei seguenti modi:
• Interpolazione lineare
• Avanzamento al minuto
• Compensazione raggio utensile cancellata
• Ciclo fisso cancellato
• Scala cancellata
• Richiamo macro modale cancellato
• Controllo della velocità di taglio costante cancellata
• Modo taglio
• Rotazione del sistema di coordinate/conversione tridimensionale del sistema di coordinate
cancellate
• Comando in coordinate polari cancellato
• Controllo della direzione normale cancellato
• Interpolazione in coordinate polari cancellata
• Immagine speculare programmabile cancellata
• Tornitura poligonale cancellata
(5) Il blocco non contiene codici G autocancellanti.
(6) Il blocco non sopprime la lettura anticipata dei blocchi (buffering).
(7) Nel blocco sono specificati solo gli assi da assoggettare all'interpolazione nanometrica raccordata.
-
Verifica del modo interpolazione nanometrica raccordata
Il dato diagnostico N. 5000 indica se nel blocco attuale è abilitato il modo interpolazione nanometrica
raccordata.
Se il modo interpolazione nanometrica raccordata è abilitato, il bit "smoothing on" è 1.
- 104 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Limitazioni
-
Codici G modali che possono essere attivi quando è specificata
l'interpolazione nanometrica raccordata
L'interpolazione nanometrica raccordata può essere specificata nei seguenti stati modali:
Non deve essere specificata in stati modali diversi da questi.
G13.1
G15
G40
G40.1
G49,G43,G44
G50
G50.1
G50.2
G54.2P0
G54.4P0
G64
G67
G69
G80
G94
G97
-
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
:
Modo interpolazione in coordinate polari cancellato
Comando in coordinate polari cancellato
Compensazione raggio utensile cancellata
Controllo direzione normale cancellato
Compensazione lunghezza utensile cancellata o attiva
Scala cancellata
Immagine speculare programmabile cancellata
Tornitura poligonale cancellata
Compensazione dinamica rotazione tavola cancellata
Cancella la compensazione montaggio pezzo
Modo taglio cancellato
Richiamo macro modale cancellato
Rotazione del sistema di coordinate / Conversione tridimensionale del sistema di
coordinate cancellate
: Ciclo fisso cancellato
: Avanzamento al minuto
: Velocità di taglio costante cancellata
Funzionamento in blocco singolo
Nel funzionamento in blocco singolo, l'arresto non avviene su un punto programmato, ma su uno dei punti
corretti inseriti.
Se un blocco non soddisfa le condizioni del modo interpolazione nanometrica raccordata, per quel blocco
viene eseguito l'arresto in blocco singolo normale.
-
Compensazione lunghezza utensile
La compensazione lunghezza utensile deve essere attivata prima di specificare l'interpolazione nanometrica
raccordata. Non cambiare l'entità della compensazione nel modo interpolazione nanometrica raccordata.
Se tra il comando che stabilisce il modo interpolazione nanometrica raccordata (G5.1 Q3) e quello che lo
cancella (G5.1 Q0) vengono specificati G43, G44, o G49, si verifica l'allarme PS0343.
-
Compensazione raggio utensile
Se la compensazione raggio utensile viene specificata nel modo interpolazione nanometrica raccordata, il
modo interpolazione nanometrica raccordata viene cancellato. Poi, quando viene cancellata la
compensazione raggio utensile (G40), viene presa una decisione riguardo all'esecuzione dell'interpolazione
nanometrica raccordata a partire dal blocco successivo. Per la compensazione raggio utensile specificata
nel modo interpolazione nanometrica raccordata l'attivazione e la cancellazione sono sempre di tipo C,
indipendentemente dall'impostazione del parametro corrispondente.
Evitare di specificare un comando della compensazione raggio utensile nel modo interpolazione
nanometrica raccordata se non è assolutamente necessario.
-
Interrupt delle macroistruzioni
Nel modo interpolazione nanometrica raccordata non è possibile utilizzare l'interrupt delle macroistruzioni.
Se il modo interpolazione nanometrica raccordata viene specificato quando è abilitato l'interrupt delle
macroistruzioni o se viene abilitato l'interrupt delle macroistruzioni nel modo interpolazione nanometrica
raccordata, si verifica l'allarme PS0342.
- 105 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Interventi manuali
Nel modo interpolazione nanometrica raccordata non è possibile eseguire interventi manuali con il modo
assoluto in manuale attivato. Se lo si tenta, al primo cycle start successivo all'intervento manuale si verifica
l'allarme PS0340.
-
Compensazione dinamica rotazione tavola
Prima di specificare il modo interpolazione nanometrica raccordata cancellare il comando della
compensazione dinamica rotazione tavola (G54.2). Questi comandi non possono essere utilizzati nel modo
interpolazione nanometrica raccordata. Se si tenta di utilizzarli, si verifica l'allarme PS0343.
-
Numero dei blocchi specificabili consecutivamente
Nel modo interpolazione nanometrica raccordata è possibile specificare fino a 300 milioni di blocchi
consecutivi. Se i blocchi specificati sono di più, si verifica l'allarme PS0341.
Tuttavia, quando viene incontrato un blocco che non soddisfa le condizioni del modo interpolazione
nanometrica raccordata, il modo viene cancellato ed il conteggio dei blocchi successivi riparte da 0.
-
Continuità del programma
Nel modo interpolazione nanometrica raccordata l'interpolazione della curva viene eseguita per una serie di
blocchi programmati, compresi quelli caricati nel buffer.
Quindi, nel modo interpolazione nanometrica raccordata, i comandi del programma devono essere eseguiti
con continuità.
In alcuni casi, tra cui il seguente, la continuità di un programma può essere persa e la sua esecuzione può
diventare discontinua. Nel modo interpolazione nanometrica raccordata viene eseguito un arresto in blocco
singolo e viene eseguito un altro programma nel modo MDI. In questo caso, si verifica l'allarme PS0344.
-
Limitazioni imposte alla ripresa del funzionamento automatico
(1) Ripartenza del programma
Nel modo interpolazione nanometrica raccordata la curva viene interpolata utilizzando i punti corretti
inseriti anziché i punti programmati. Di conseguenza, il funzionamento automatico non può essere
riavviato da un punto programmato e quindi non è possibile ripartire specificando un numero di
sequenza.
Per riavviare un programma, specificare un numero di blocco utilizzando il contatore dei blocchi
visualizzato sulla schermata programma.
(2) Ritiro e riposizionamento dell'utensile
Nel modo interpolazione nanometrica raccordata non è possibile ritirare o riposizionare l'utensile.
(3) Ritracciatura
Nel modo interpolazione nanometrica raccordata non è possibile ritracciare il programma.
(4) Ritracciatura con volantino
Nel modo interpolazione nanometrica raccordata non è possibile eseguire la ritracciatura con
volantino.
(5) Cancellazione del blocco attivo
Nel modo interpolazione nanometrica raccordata la funzione di cancellazione del blocco attivo è
temporaneamente disabilitata.
-
Funzioni che non possono essere utilizzate simultaneamente
L'interpolazione nanometrica raccordata non può essere utilizzata insieme alle seguenti funzioni:
•
Controllo assi paralleli
•
Controllo doppia tavola
- 106 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Visualizzazione grafica in background
La funzione visualizzazione grafica in background disegna il percorso corrispondente all'interpolazione
lineare.
-
Controllo del centro utensile
L'interpolazione nanometrica raccordata 2 può essere utilizzata insieme al controllo del centro utensile
(Tipo 1 (G43.4)). Però, se viene utilizzata insieme al controllo del centro utensile Tipo 2 (G43.5) o al
controllo orientamento utensile, si verifica l'allarme PS5421, "COMANDO ILLEGALE IN G43.4/G43.5".
Se si utilizza l'interpolazione nanometrica raccordata 2 nel modo controllo del centro utensile (tipo 1
(G43.4)), gli assi rotativi devono essere specificati come assi soggetti all'interpolazione nanometrica
raccordata. Altrimenti, si verifica l'allarme PS5421, “COMANDO ILLEGALE IN G43.4/G43.5”.
- 107 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
4.14
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
INTERPOLAZIONE NURBS (G06.2)
Molti sistemi CAD (computer-aided design) utilizzati per la progettazione di stampi per l'industria
automobilistica e aeronautica esprimono le superfici e le curve sculturate degli stampi attraverso B-spline
razionali non uniformi (NURBS = non-uniform rational B-spline).
Questa funzione del CNC permette di specificare direttamente una curva NURBS. Ciò elimina la necessità
di approssimarla con micro segmenti di retta. I vantaggi che se ne ottengono sono:
1. Nessun errore dovuto all'approssimazione della curva NURBS
2. Riduzione delle dimensioni del programma pezzo
3. Nessuna interruzione fra microblocchi eseguiti ad alta velocità
4. Nessuna necessità di trasferimento dati ad alta velocità dall'host al CNC
Quando si usa questa funzione, un sistema CAM (computer-aided machining) crea una curva NURBS in
accordo con l'espressione NURBS generata dal sistema CAD, tenendo in considerazione la lunghezza, il
diametro e altri elementi caratteristici dell'utensile. La curva NURBS viene programmata nel formato NC
utilizzando questi tre parametri di definizione: punto di controllo, peso e nodo.
CAD(Progettazione di uno stampo)
Generazione di una superficie dello stampo
(Superficie o curva NURBS)
CAM (Creazione di un programma pezzo)
Studio del metodo di
lavorazione, ecc.
File compensazioni
utensile
Programma pezzo con compensazioni utensile
(Curva NURBS)
Curva NURBS (punto di controllo, peso, nodo)
Macchina utensile
Unità CNC
Fig. 4.14 (a)
Programma pezzo per la lavorazione di uno stampo in base ad una curva NURBS
L'interpolazione NURBS può essere eseguita per un massimo di cinque assi (compresi due assi rotativi).
Quindi l'interpolazione NURBS può essere eseguita per i tre assi base (X, Y e Z) e per due assi rotativi allo
stesso tempo. Questo permette alla lavorazione a 5 assi di ottenere superfici estremamente lisce e trova
applicazione nella lavorazione di pezzi che richiedono la finitura a specchio delle superfici laterali dei
pezzi.
Questa funzione può anche essere utilizzata insieme al controllo del centro utensile (Tipo 1 (G43.4)). Ciò
elimina la necessità di modificare un programma quando cambia la lunghezza utensile.
- 108 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Formato
G06.2[P ] K X Y Z [α ] [β ][R ] [F ];
K X Y Z [α ] [β ][R ];
K X Y Z [α ] [β ][R ];
K X Y Z [α ] [β ][R ];
:
K X Y Z [α ] [β ][R ];
K;
:
K;
G01 . . .
G06.2
P
XYZ
αβ
R
K
F
:
:
:
:
:
:
:
Attivazione del modo interpolazione NURBS
Rango della curva NURBS
Punto controllato
Punto controllato (assi rotativi)
Peso
Nodo
Velocità di avanzamento
Per eseguire l'interpolazione NURBS insieme al controllo del centro utensile (Tipo 1 (G43.4)), attivare il
controllo del centro utensile (G43.4) prima dell'interpolazione NURBS(G06.2). Per cancellarli, terminare
l'interpolazione NURBS (con un codice G del gruppo 01 diverso da G06.2) prima di cancellare il controllo
del centro utensile (G49).
Esempio:
O0010
…
G43.4 H1 P0;
G06.2 K_ X_ Y_ Z_ B_ C_;
…
Controllo del centro utensile
K_
G01 X_ Y_ Z_ B_ C_;
G49 ;
…
M30 ;
Interpolazione NURBS
Spiegazioni
-
Il modo interpolazione NURBS
Il modo interpolazione NURBS si seleziona programmando G06.2. G06.2 è un codice G modale del gruppo
01. Il modo interpolazione NURBS viene cancellato dai codici G del gruppo 01 diversi da G06.2
(G00, G01, G02, G03, ecc.).
- 109 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Rango della NURBS
Il rango della NURBS si specifica con l'indirizzo P. Se è specificato, il rango deve essere definito nel primo
blocco. Se si omette la specifica del rango, per la NURBS viene assunto un rango di 4 (grado tre). Il campo
dei valori validi per l'indirizzo P è 2 .. 4. I valori di P hanno il seguente significato:
P2: NURBS di rango due (primo grado)
P3: NURBS di rango tre (secondo grado)
P4: NURBS di rango quattro (terzo grado) (assunto per default)
Nell'espressione della curva NURBS indicata nella descrizione che segue, il rango è indicato da k. Ad
esempio, una curva NURBS avente un rango di quattro è di terzo grado. La curva NURBS può essere
espressa dalle costanti t3, t2, e t1.
-
Peso
E' possibile definire il peso del punto di controllo programmato in un blocco. Se la specifica del peso è
omessa, viene assunto un peso di 1.0.
-
Nodo
Deve essere specificato un numero di nodi pari al numero dei punti di controllo più il valore del rango. Nei
blocchi che specificano i punti di controllo, dal primo all'ultimo, devono essere specificati insieme un punto
di controllo e un nodo. Dopo questi blocchi, ne devono essere programmati altri, tanti quanto è il valore del
rango, contenenti solo un nodo. La curva NURBS programmata per l'interpolazione NURBS deve iniziare
dal primo punto di controllo e finire sull'ultimo punto di controllo. I primi k nodi (k è il rango) devono avere
lo stesso valore degli ultimi k nodi (nodi multipli). Se le coordinate assolute del punto di partenza
dell'interpolazione NURBS non corrispondono alla posizione del primo punto di controllo, viene generato
l'allarme PS5117. (Nel modo incrementale, programmare G06.2 X0 Y0 Z0 K_).
-
Curva NURBS
Con queste variabili:
k
: Rango
Pi : Punto controllato
Wi : Peso
Xi : Nodo (Xi < Xi+1)
Vettore dei nodi [X0, X1, . . . , Xm] (m = n+ k)
t
: Parametro della spline,
la funzione base della spline N può essere espressa con la formula ricorsiva di de Boor-Cox, come si vede
qui sotto:
N i ,1 ( t ) =
N i , k (t ) =
⎧ 1( x i < t < 1 x i +1 )
⎨ 0 (t < x , x
i i +1 < t )
⎩
(t − xi ) N i ,k −1 (t )
xi + k −1 − x i
+
( x i + k − t ) N i +1,k −1 (t )
x i + k − xi +1
La curva NURBS P(t) interpolata può essere espressa come segue:
n
P( t ) =
∑N
i =0
n
i ,k
∑N
i =0
(t)w i p i
i ,k
(t)w 1
(X0<t<Xm)
-
Reset
Un reset eseguito durante l'interpolazione NURBS ha come risultato lo stato di clear. Il codice modale del
gruppo 1 entra nello stato specificato con il bit 0 (G01) del parametro N. 3402.
- 110 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Limitazioni
-
Assi controllati
L'interpolazione NURBS può essere eseguita su un massimo di cinque assi (compresi due assi rotativi). Gli
assi dell'interpolazione NURBS devono essere specificati nel primo blocco. Non è possibile specificare un
altro asse prima dell'inizio di una nuova curva NURBS o prima della cancellazione del modo interpolazione
NURBS.
-
Altri comandi nel modo interpolazione NURBS
Nel modo interpolazione NURBS, non possono essere specificati comandi diversi da quelli
dell'interpolazione NURBS (funzioni ausiliarie o altre).
-
Interventi manuali
Se viene tentato un intervento manuale mentre è settato il modo assoluto in manuale, si verifica l'allarme
PS5118.
-
Compensazione raggio utensile
La compensazione raggio utensile non può essere eseguita simultaneamente. L'interpolazione NURBS può
essere specificata solo dopo aver cancellato la compensazione raggio utensile.
-
Compensazione tridimensionale dell'utensile
La compensazione tridimensionale dell'utensile non può essere eseguita simultaneamente. L'interpolazione
NURBS può essere specificata solo dopo aver cancellato la compensazione tridimensionale dell'utensile.
-
Controllo del centro utensile
Il controllo del centro utensile (Tipo 1 (G43.4)) può essere eseguito simultaneamente, ma il controllo del
centro utensile (Tipo 2 (G43.5)) e il controllo orientamento utensile non possono esserlo. Se si tenta di
eseguire simultaneamente il controllo del centro utensile (Tipo 2 (G43.5) o il controllo orientamento
utensile e l'interpolazione NURBS, si verifica l'allarme PS5421.
Esempio
<Esempio di programmazione dell'interpolazione NURBS>
G90;
...
G06.2 K0.
X0.
Z0.;
K0.
X300. Z100.;
K0.
X700. Z100.;
K0.
X1300. Z-100.;
K0.5
X1700. Z-100.;
K0.5
X2000. Z0.;
K1.0;
K1.0;
K1.0;
K1.0;
G01 Y0.5;
G06.2 K0.
X2000. Z0.;
K0.
X1700. Z-100.;
K0.
X1300. Z-100.;
K0.
X700. Z100.;
K0.5
X300. Z100.;
K0.5
X0.
Z0.;
K1.0;
K1.0;
K1.0;
K1.0;
G01 Y0.5;
G06.2 ...
...
G01 ...
- 111 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Z
Y
1000.
X
2000.
4.14.1
Funzioni addizionali dell'interpolazione NURBS
Per i CNC FANUC Serie 30i/31i, l'interpolazione NURBS fornisce le seguenti funzioni addizionali:
-
Controllo parametrico della velocità di avanzamento
La velocità massima di avanzamento di ciascun segmento viene determinata in base alla velocità di
avanzamento ed all'accelerazione specificate. Per una serie di segmenti, la velocità di avanzamento al punto
iniziale ed al punto finale dei segmenti viene determinata come segue. Durante il movimento dal punto
iniziale al punto finale la velocità di avanzamento cambia continuamente. Questa funzione può essere
utilizzata per l'interpolazione NURBS quando il bit 5 (FDI) del parametro N. 8412 è 1.
1.
Velocità al punto iniziale
(1) All'inizio dell'interpolazione NURBS
Se l'entità del movimento nel blocco precedente è 0, la velocità massima del primo segmento
viene vista come velocità al punto iniziale. Se l'entità del movimento nel blocco precedente non è
0, viene vista come velocità al punto iniziale la minore fra la velocità specificata nel blocco
precedente e la velocità massima del primo segmento.
Blocco precedente: Il blocco che precede immediatamente quello che specifica l'interpolazione
NURBS.
(2) Secondo segmento e segmenti successivi
La velocità al punto iniziale del segmento è la minore fra la velocità massima del segmento
precedente e la velocità massima di questo segmento.
2.
Velocità al punto finale
(1) Tutti i segmenti salvo l'ultimo
La velocità al punto finale del segmento è la minore fra la velocità massima di questo segmento e
la velocità massima del segmento successivo.
(2) Alla fine dell'interpolazione NURBS
Se l'entità del movimento nel blocco successivo è 0, la velocità massima di questo segmento
viene vista come velocità al punto finale. Se l'entità del movimento nel blocco successivo non è 0,
viene vista come velocità al punto finale la minore fra la velocità specificata nel blocco
successivo e la velocità massima di questo segmento.
Dopo un arresto in blocco singolo, la velocità al punto iniziale dopo la ripartenza sarà la velocità massima
del segmento in questione.
Dopo un feed hold, la velocità alla ripartenza sarà uguale alla velocità in essere al momento del feed hold.
Esempio
- 112 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
1.
Programma
G90 G06.2 X0. Y0. K0. F2000 ;
X10. Y10. K0. F1500 ;
X20. Y20. K0. F1800 ;
X30. Y30. K0. ;
X40. Y40. K1.
X50. Y50. K2.
K3.
K3.
K3.
K3.
2.
Velocità specificata
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Velocità
2000
1800
1500
Tempo
3.
Controllo parametrico della velocità
Velocità
2000
1800
1500
Tempo
4.
A causa dell'aggiunta dell'accelerazione/decelerazione prima dell'interpolazione, la velocità di
avanzamento in lavoro effettiva sarà quella mostrata qui sotto.
Velocità
2000
1800
1500
Tempo
NOTA
Il metodo di accelerazione/decelerazione è l'accelerazione/decelerazione a
campana.
-
Programmazione ad alta precisione dei nodi
Se il bit 1 (HIK) del parametro N. 8412 è 1, è possibile programmare i nodi con un numero intero di al
massimo 12 cifre con una parte decimale di al massimo 12 cifre. Questa funzione può essere utilizzata solo
per i nodi (indirizzo K) programmati con il punto decimale durante l'interpolazione NURBS.
- 113 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Se si utilizza pa programmazione ad alta precisione dei nodi, il formato dei comandi è il seguente.
K (Numero di cifre A) . (Numero di cifre B)
dove A + B deve essere al massimo 12. La stringa formata dall'indirizzo K, dalle cifre
specificate e dal punto decimale deve essere al massimo di 14 caratteri.
(Esempio)
Validi
K.999999999999
K1234.56789012
K999999999999.
Non validi (causano l'allarme PS0012)
K0.999999999999
K1234.567891230
K1234.567891234
K999999999999.0
-
Comando semplificato di attivazione
Se il bit 0 (EST) del parametro N. 8412 è 1, il primo punto di controllo può essere omesso il comando di
controllo. Poiché per i nodi del primo e del secondo blocco viene specificato lo stesso valore, nel primo
blocco è possibile omettere il comando del nodo.
Con questa funzione, il formato di programmazione dell'interpolazione NURBS diventa:
G06.2 [P
] [K
K
K
K
…
K
K
…
K
] [IP
] [R
] [F
IP
[R
];
IP
[R
];
IP
[R
];
IP
;
[R
];
];
;
G01…
…
G06.2
P
IP
R
K
F
:
:
:
:
:
:
Modo interpolazione NURBS attivato
Rango della curva NURBS
Punto controllato
Peso
Nodo
Velocità
Le parole tra [
] sono facoltative.
- 114 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Se nel primo blocco viene omesso il comando del punto di controllo, viene vista come punto di controllo la
posizione al momento dell'attivazione dell'interpolazione NURBS. Inoltre, vengono trattati come assi
dell'interpolazione NURBS solo gli assi specificati per il punto di controllo del secondo blocco; quindi, nel
secondo blocco, specificare tutti gli assi soggetti all'interpolazione NURBS.
Se nel primo blocco viene omesso il comando del nodo, il nodo è lo stesso del secondo blocco.
- 115 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
4.15
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
INTERPOLAZIONE CON ASSE VIRTUALE (G07)
Definendo come asse virtuale uno degli assi in interpolazione circolare dell'interpolazione elicoidale, può
essere eseguita l'interpolazione sinusoidale.
Con la distribuzione impulsi dell'asse virtuale (uno degli assi dell'interpolazione circolare), può essere fatta
variare sinusoidalmente la velocità dell'altro asse. Definendo come asse virtuale l'asse lungo (l'asse lungo il
quale il movimento dell'utensile è maggiore), può essere eseguita una filettatura con passo frazionario.
L'asse virtuale si definisce programmando G07.
Formato
G07 α0 ; Definizione dell'asse virtuale
:
G07 α1 ; Cancellazione dell'asse virtuale
Dove α è uno qualsiasi degli assi controllati.
Spiegazioni
-
Interpolazione sinusoidale
Dopo un comando G07 α0 e finché non viene programmato G07 α1 l'asse a è utilizzato come asse virtuale.
Supponiamo che l'interpolazione sinusoidale venga eseguita per un ciclo nel piano YZ. L'asse virtuale è in
questo caso l'asse X.
X2+Y2 = r2 (r è il raggio di un arco.)
2π
Z) (l è la distanza percorsa lungo l'asse Z in un ciclo.)
Y = rSIN (
1
Y
r
π
O
π
2
2π
Z
1
-
Interblocco, limiti di corsa, decelerazione esterna
L'interblocco, i limiti di corsa, e il comando di decelerazione dall'esterno sono validi anche per l'asse
virtuale.
-
Interrupt del volantino
Un interrupt causato dal volantino è valido anche per l'asse virtuale. Questo significa che il movimento
corrispondente all'interrupt del volantino viene eseguito.
- 116 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Limitazioni
-
Operazioni manuali
L'interpolazione con asse virtuale può essere usata soltanto nel funzionamento automatico. Nel
funzionamento manuale non è efficace e l'asse si muove.
-
Comando di movimento
Specificare l'interpolazione con asse virtuale solo nel modo incrementale.
-
Rotazione delle coordinate
L'interpolazione con asse virtuale non supporta la rotazione delle coordinate.
Esempio
-
Interpolazione sinusoidale
Y
10.0
Z
20.0
0
N001 G07 X0 ;
N002 G91 G17 G03 X-20.0 Y0.0 I-10.0 Z20.0 F100 ;
N003 G01 X10.0 ;
N004 G07 X1 ;
Nei blocchi N002 e N003, l'asse X è usato come asse virtuale. Il blocco N002 specifica un'interpolazione
elicoidale nella quale l'asse Z è usato come asse lineare. Però, dato che l'asse X non si muove, l'asse Y si
muove in interpolazione sinusoidale con l'asse Z.
Nel blocco N003, dato che l'asse X non si muove, la macchina esegue una sosta fino al termine
dell'interpolazione.
-
Variazione sinusoidale della velocità di avanzamento
(Esempio di programmazione)
G07Z0 ;
L'asse Z viene definito come asse virtuale.
G02X0Z0I10.0F4. ; La velocità dell'asse X varia sinusoidalmente.
G07Z1 ;
Viene cancellata la definizione di Z come asse virtuale.
F
4.0
Xt
- 117 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
4.16
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
FILETTATURA A PASSO VARIABILE (G34)
Specificando un incremento o un decremento del passo al giro, si possono eseguire filettature a passo
variabile.
Fig. 4.16 (a)
Filettatura a passo variabile
Formato
G34 IP_ F_ K_ Q_ ;
IP_
F_
K_
Q_
:
:
:
:
Punto finale
Passo nella direzione dell'asse longitudinale al punto iniziale
Incremento o decremento del passo al giro del mandrino
Spostamento angolare del punto di partenza della filettatura
Spiegazioni
Gli indirizzi diversi da K sono gli stessi della filettatura lineare o conica con G32.
Il valore di K dipende dal sistema di incrementi dell'asse di riferimento, come indicato nella tabella 4.16 (a).
Se il valore di K è fuori dall'intervallo indicato nella tabella 4.16 (a), o se fa sì che venga superato il passo
massimo o che il passo diventi negativo, si verifica l'allarme PS0313.
Tabella 4.16 (a)
Sistema di incrementi
dell'asse di riferimento
IS-A
IS-B
IS-C
IS-D
IS-E
Intervallo dei valori di K
Input metrico (mm/giro)
±0.001
±0.0001
±0.00001
±0.000001
±0.0000001
-
±500.000
±500.0000
±50.00000
±5.000000
±0.5000000
Input in pollici (pollici/giro)
±0.00001
±0.000001
±0.0000001 ±0.00000001 ±0.000000001 -
±50.00000
±50.000000
±5.0000000
±0.50000000
±0.050000000
AVVERTENZA
La funzione "ritiro durante il ciclo di filettatura" non è attiva per G34
Esempio
Passo al punto iniziale: 8.0 mm
Incremento del passo: 0.3 mm/giro
G34 Z-72.0 F8.0 K0.3 ;
- 118 -
B-64484IT/02
4.17
PROGRAMMAZIONE
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
FILETTATURA CIRCOLARE (G35, G36)
Con i comandi G35 e G36 è possibile eseguire una filettatura circolare avente il passo specificato nella
direzione dell'asse principale.
L
L:
Passo
Fig. 4.17 (a) Filettatura circolare
Formato
Qui sotto viene fornito un esempio relativo al piano G18 (piano Z-X). Per il piano G17 (piano X-Y),
sostituire gli indirizzi Z, X, K e I con X, Y, I, e J, rispettivamente. Per il piano G19 (piano Y-Z), sostituire
gli indirizzi Z, X, K e I con Y, Z, J, e K, rispettivamente.
M
G35
G36
I _ K
X_Z_ _
F_Q_;
R_
G35 : Filettatura circolare in senso orario
G36 : Filettatura circolare in senso antiorario
X, Z : Punto finale dell'arco (come per G02, G03).
I, K : Posizione del centro dell'arco rispetto al punto iniziale, in coordinate relative (come per
G02, G03).
R
: Raggio dell'arco.
F
: Passo nella direzione dell'asse principale.
Q
: Spostamento angolare del punto di partenza della filettatura
(da 0° a 360°, con incremento minimo di immissione di 0.001)
(Il valore può essere programmato con il punto decimale.)
- 119 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
T
G35
I _ K
_
F_Q_;
R_
X(U)_ Z(W)_
G36
G35 : Filettatura circolare in senso orario
G36 : Filettatura circolare in senso antiorario
X(U), Z(W) : Punto finale dell'arco (come per G02, G03).
I, K
R
F
Q
: Posizione del centro dell'arco rispetto al punto iniziale, in coordinate relative (come per
G02, G03).
: Raggio dell'arco.
: Passo nella direzione dell'asse principale.
: Spostamento angolare del punto di partenza della filettatura
(da 0° a 360°, con incremento minimo di immissione di 0.001)
(Il valore non può essere programmato con il punto decimale.)
X
F
Punto
iniziale
Punto finale (Z, X)
I
R
K
Z
Centro
dell'arco
Spiegazioni
-
Specifica del raggio dell'arco
Se I, K e R vengono specificati insieme, è valido solo R.
-
Spostamento angolare
Se si programma un angolo superiore a 360°, viene assunto un angolo di 360°.
M
-
Specifica dello spostamento angolare Q
Per specificare lo spostamento angolare Q, mettere a 1 il bit 0 (GQS) del parametro N. 3451.
T
-
Compensazione automatica dell'utensile
Il comando G36 è utilizzato per specificare le seguenti due funzioni: compensazione automatica
dell'utensile lungo l'asse X e filettatura circolare antioraria. La funzione del comando G36 dipende dal bit 3
(G36) del parametro N. 3405.
•
Se il parametro G36 è 0, il comando G36 è utilizzato per la compensazione automatica dell'utensile
lungo l'asse X.
- 120 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
•
Se il parametro G36 è 1, il comando G36 è utilizzato per la filettatura circolare antioraria.
Per specificare la compensazione automatica dell'utensile lungo l'asse X è possibile usare il comando G37.1
e per specificare la compensazione automatica dell'utensile lungo l'asse Z è possibile usare il comando
G37.2.
(Metodo di specifica)
G37.1 X_
G37.2 Z_
•
Codici G quando il bit 3 del parametro N. 3405 è 1
Codice G
G35
G36
G37
G37.1
G37.2
Gruppo di codici G
01
00
Funzione
Filettatura circolare in senso orario
Filettatura circolare in senso antiorario
Compensazione automatica dell'utensile lungo l'asse Z
Compensazione automatica dell'utensile lungo l'asse X
Compensazione automatica dell'utensile lungo l'asse Z
Limitazioni
-
Intervallo di specifica dell'arco
L'arco specificato deve essere tale per cui l'asse principale dell'arco stesso sia sempre Z o sia sempre X,
come si vede nella Fig. 4.17 (b)e nella Fig. 4.17 (c). Se l'arco include un punto nel quale l'asse principale
passa da X a Z o viceversa, come si vede nella Fig. 4.17 (d), si ha l'allarme PS5058.
X
Punto finale
Punto
iniziale
Z
45°
Fig. 4.17 (b) Intervallo nel quale l'asse principale è Z
X
Punto iniziale
45°
Z
Punto finale
Fig. 4.17 (c) Intervallo nel quale l'asse principale è X
- 121 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
X
Punto
iniziale
L'asse principale cambia in questo punto.
Punto finale
Z
45°
Fig. 4.17 (d) Esempio di specifica di un arco che causa un allarme
-
Il punto finale non è sull'arco
Se il punto finale non è sull'arco, la posizione del punto finale viene raggiunta con un movimento lineare.
Poi viene eseguito un movimento lungo un altro asse per raggiungere il punto finale.
Punto finale
Punto finale
r
r
Centro
Centro
Punto iniziale
Punto iniziale
Fig. 4.17 (e) Movimento quando il punto finale non è sull'arco
- 122 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
4.18
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
FUNZIONE DI SALTO (G31)
G31 comanda l'interpolazione lineare come G01. L'immissione di un segnale esterno di salto durante
l'esecuzione di questo comando interrompe il resto del blocco e fa eseguire il blocco successivo.
La funzione di salto si usa quando il punto finale non è noto a priori, ma è specificato da un segnale della
macchina, come, per esempio, nella rettifica. Questa funzione si usa anche per misurare le dimensioni del
pezzo.
Formato
G31 IP ;
G31 : Codice G autocancellante (valido solo per il blocco che lo contiene)
Spiegazioni
Le macroistruzioni possono usare i valori delle coordinate del punto cui è pervenuto il segnale di salto in
quanto essi vengono memorizzati come segue nelle variabili di sistema #100151 - #100182 delle
macroistruzioni. Per i sistemi fino a 20 assi è possibile utilizzare anche le variabili di sistema compatibili
con la Serie 16 (#5061 - #5080).
#100151 (#5061):
Coordinata del primo asse
#100152 (#5062) :
Coordinata del secondo asse
:
#100170 (#5080):
Coordinata del ventesimo asse
#100171 :
#100172 :
:
#100182 :
Coordinata del ventunesimo asse
Coordinata del ventiduesimo asse
Coordinata del trentaduesimo asse
AVVERTENZA
Per migliorare la precisione della posizione dell'utensile quando perviene il
segnale di salto, la regolazione della velocità di avanzamento, la prova a vuoto e
l'accelerazione/decelerazione automatica sono disabilitate per la funzione di salto
programmata nel modo avanzamento al minuto. Queste funzioni possono essere
abilitate mettendo a 1 il bit 7 (SKF) del parametro N. 6200. Nel modo
avanzamento al giro, queste funzioni sono abilitate
NOTA
Se G31 viene specificato quando è attiva la compensazione raggio utensile,
viene generato l'allarme PS0035. Prima di specificare il comando G31,
cancellare la compensazione raggio utensile con G40.
- 123 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio
-
Il blocco successivo a G31 contiene un comando incrementale
G31 G91 X100.0 F100;
Y50.0;
Segnale di salto ricevuto qui
50.0
Y
100.0
Movimento effettivo
X
Movimento senza segnale di salto
Fig. 4.18 (a)
-
Il blocco successivo è in programmazione incrementale
Il blocco successivo a G31 contiene un comando assoluto di un solo asse
G31 G90 X200.0 F100;
Y100.0;
Y100.0
Segnale di salto ricevuto qui
X200.0
Movimento effettivo
Movimento senza segnale di salto
Fig. 4.18 (b)
-
Il blocco successivo è un comando assoluto per un asse
Il blocco successivo a G31 contiene un comando assoluto di due assi
G31 G90 X200.0 F100;
X300.0 Y100.0;
Y
Segnale di salto ricevuto qui
100
(300,100)
Movimento effettivo
Movimento senza segnale di salto
X
100
Fig. 4.18 (c)
200
300
Il blocco successivo è un comando assoluto per due assi
- 124 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
4.19
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
SALTO MULTIPASSO (G31)
In un blocco contenente P1, P2, P3 o P4 dopo G31, la funzione di salto multipasso memorizza nelle
variabili delle macroistruzioni le coordinate della posizione in cui si alza un segnale di salto (4 punti o 8
punti; 8 punti se si usa il segnale di salto ad alta velocità). Se un blocco di sosta (G04) contiene Q1, Q2, Q3
o Q4, la funzione di salto multipasso può interrompere la sosta quando si alza un segnale di salto (4 punti o
8 punti; 8 punti se si usa il segnale di salto ad alta velocità).
Con la funzione di salto è possibile utilizzare il segnale emesso da un dispositivo di misura per saltare la
lavorazione comandata dal programma.
Nella rettifica a tuffo, ad esempio, è possibile eseguire automaticamente una serie di operazioni, dalla
sgrossatura alla passata di spegnifiamma, alzando un segnale di salto al completamento di ciascuna
operazione di sgrossatura, semifinitura, finitura o di spegnifiamma.
Formato
Comando di movimento
G31 IP_ F_ P_ ;
IP_
: Punto finale
F_
: Velocità di avanzamento
P_
: P1 - P4
Sosta
G04X(U,P)_ (Q_ );
X(U,P)_ : Tempo di sosta
Q_
: Q1 - Q4
Spiegazioni
Il salto multipasso si comanda programmando P1, P2, P3 o P4 in un blocco G31. Per la spiegazione di come
scegliere P1, P2, P3 o P4, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
La specifica di Q1, Q2, Q3 o Q4 in un blocco G04 (comando di sosta) permette di saltare la sosta allo stesso
modo di G31. La sosta può essere saltata anche senza specificare Qn. Per la spiegazione di come scegliere
Q1, Q2, Q3 o Q4, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
-
Segnali di salto
I parametri da 6202 a 6205 permettono di specificare se si usa un segnale di salto a 4 punti o a 8 punti
(quando si usa il segnale di salto ad alta velocità). La specifica non è limitata alla corrispondenza uno a uno.
E' possibile specificare che un segnale di salto corrisponde a due o più Pn o Qn (n = 1..4). Inoltre è possibile
usare i bit 0 (DS1) e 7 (DS8) del parametro N. 6206 per specificare la sosta.
AVVERTENZA
Se non è specificato Qn e non sono impostati i bit 0 (DS1) e 7 (DS8) del
parametro N. 6206, la sosta non viene saltata.
- 125 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
4.20
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
SEGNALE DI SALTO AD ALTA VELOCITA' (G31)
La funzione di salto opera in base ad un segnale di salto ad alta velocità (collegato direttamente al CNC;
senza passare per il PMC), invece che con un segnale di salto normale. In questo caso, possono esistere fino
a 8 segnali in ingresso.
Il ritardo e l'errore dell'ingresso del segnale di salto variano da 0 a 2 msec dal lato NC (senza considerare
quelli del lato PMC).
Questa funzione mantiene il suddetto valore entro 0.1 msec, aumentando così la precisione della misura.
Per i dettagli consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
Formato
G31 IP ;
G31; Codice G autocancellante (valido solo per il blocco che lo contiene)
4.21
MIGLIORAMENTO DELLA MEMORIZZAZIONE DELLA
POSIZIONE DI SALTO
Introduzione
Mettendo a 1 il bit 7 (SKM) del parametro N. 6007, nelle variabili #100151 - #100200 (#5061 - #5080), che
memorizzano la posizione di salto durante l'esecuzione di G31 (comando di salto della lavorazione), è ora
possibile leggere la posizione di salto nel sistema di coordinate del pezzo valido al momento del salto,
anche se dopo il comando G31 è stato eseguito un comando di selezione/impostazione del sistema di
coordinate del pezzo.
Mettendo a 0 il bit 7 (SKM) del parametro N. 6007, se dopo il comando G31 è stato eseguito un comando di
selezione/impostazione del sistema di coordinate del pezzo, è possibile leggere la posizione di salto nel
sistema di coordinate del pezzo valido al momento della lettura, come prima.
Variabile macro
Quando il bit 7 (SKM) del parametro N. 6007 è 1, le seguenti variabili contengono la posizione al momento
del salto, anche se dopo il comando G31 è stato eseguito un comando di selezione/impostazione del sistema
di coordinate del pezzo.
Numero della
variabile
#5061 - #5080
Nome della
variabile
Attributo
[#_ABSKP[n]]
R
[#_SKPDTC[n]]
R
#100151 - #100200
#5421 - #5440
#100701 - #100750
Descrizione
Posizione di salto (sistema di coordinate del pezzo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Posizione di salto (sistema di coordinate del pezzo, unità di
retroazione)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
- 126 -
4.22
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
FUNZIONE DI SALTO CONTINUO AD ALTA VELOCITA'
Introduzione
La funzione di salto continuo ad alta velocità si utilizza per leggere le coordinate assolute mediante i segnali
di salto ad alta velocità HDI0 - HDI7. Quando, durante l'esecuzione di un blocco G31P90, perviene un
segnale di salto ad alta velocità, le coordinate assolute vengono memorizzate nelle variabili macro #5061 #5080. Per un sistema con più di 20 assi, vengono utilizzate le variabili #100151 - #100182. Quando
perviene il segnale, il movimento degli assi non si ferma, così è possibile leggere le coordinate di più punti.
Mediante il bit 5 (CSE) del parametro N. 6201, è possibile abilitare sia il fronte di salita sia il fronte di
discesa dei segnali ad alta velocità.
Per i dettagli, consultare il manuale fornito dal costruttore della macchina utensile.
Formato
G31 P90 IP ;
G31; Codice G autocancellante (valido solo per il blocco che lo contiene)
Spiegazioni
-
Variabili delle macro istruzioni
Se perviene un segnale di salto ad alta velocità durante l'esecuzione di un blocco G31P90, le coordinate
assolute vengono memorizzate nelle variabili macro #5061 - #5080. Per un sistema con più di 20 assi,
vengono utilizzate le variabili #100151 - #100182.
Queste variabili vengono aggiornate non appena l'asse raggiunge una nuova posizione di salto. E' pertanto
necessario specificare una velocità di avanzamento tale per cui l'asse raggiunga la nuova posizione di salto
in un tempo sufficiente alla lettura delle variabili da parte del software applicativo.
Sistemi con non più di 20 assi
#5061
Coordinate del primo asse
#5062
Coordinate del secondo asse
#5063
Coordinate del terzo asse
:
#5079
Coordinate del diciannovesimo asse
#5080
Coordinate del ventesimo asse
-
Sistemi con più di 20 assi
#100151
Coordinate del primo asse
#100152
Coordinate del secondo asse
#100153
Coordinate del terzo asse
:
#100181
Coordinate del trentunesimo asse
#100182
Coordinate del trentaduesimo asse
Segnale di salto ad alta velocità
Questa funzione lavora solo con un segnale di salto ad alta velocità.
Selezionare il segnale con i bit da 0 a 7 (9S1 - 9S8) del parametro N. 6208.
-
Fine del blocco
Un blocco G31P90 termina quando l'asse raggiunge il punto finale.
Limitazioni
La funzione di salto continuo ad alta velocità (G31P90) deve essere programmata per un solo asse. Se
vengono specificati due o più assi, si verifica l'allarme PS5068.
- 127 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
4.23
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
SALTO AL LIMITE DI COPPIA
Introduzione
Se viene limitata la coppia del motore asse*1, un comando di movimento successivo a G31 P99 (o a G31
P98) può generare lo stesso tipo di avanzamento in lavoro specificato da G01 (interpolazione lineare). Se,
durante questo movimento la coppia del motore asse raggiunge la coppia limite (coppia limite del motore
moltiplicata per il coefficiente di regolazione) a causa della pressione applicata o per qualche altra ragione,
o se perviene un segnale di salto (compreso un segnale di salto ad alta velocità), viene cancellato il
movimento residuo e viene eseguito il blocco successivo. (D'ora in poi l'operazione consistente nella
cancellazione del movimento residuo e nell'esecuzione del blocco successivo viene detta salto della
lavorazione.)
Il limite di coppia del motore può essere regolato nei seguenti due modi:
(1) Esecuzione di un comando di limitazione della coppia nella finestra del PMC
(2) Programmazione dell'indirizzo Q nello stesso blocco contenente il comando G31P99 (o G31P98).
*1 : La coppia limite del motore viene impostata automaticamente a un valore conforme al tipo di motore.
Formato
G31 P98 Q_ α_ F_
G31 P99 Q_ α_ F_
G31 : Comando di salto (codice G autocancellante)
P98 : Esegue l'operazione di salto se la coppia del motore raggiunge il limite.
P99 : Esegue l'operazione di salto se la coppia del motore raggiunge il limite o se perviene
un segnale di salto.
Q
: Regolazione del limite di coppia
Campo di validità: 1 - 254 (%)
0 - 255 corrisponde a 0% - 100%.
Il comando Q è facoltativo. Se lo si omette, specificare preventivamente il comando di
limitazione della coppia nella finestra del PMC. Se il comando Q viene omesso e non
è stata impostata preventivamente la limitazione della coppia, si verifica l'allarme
PS0035.
Se viene specificato un valore fuori dal campo di validità, si verifica l'allarme PS0366.
Il valore di regolazione è valido solo per il blocco nel quale viene specificato.
Alla fine dell'operazione di salto, il valore di regolazione ritorna a quello assunto
immediatamente prima del comando G31.
α
: Un indirizzo asse
F
: Velocità di avanzamento
-
Condizioni per l'esecuzione dell'operazione di salto
Condizione
Viene raggiunto il limite di coppia.
Viene ricevuto un segnale di salto.
Comando
G31P98
Viene eseguita l'operazione di
salto.
L'operazione di salto non viene
eseguita.
- 128 -
G31P99
Viene eseguita l'operazione di
salto.
Viene eseguita l'operazione di
salto.
-
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Operazioni eseguite durante il salto al limite di coppia
(Esempio)
N1 G31 P99 Q50 Z400.0 F100.0 ;
N2 G01 X300.0 F500.0 ;
X
A : Posizione di arresto della macchina
B : Posizione del CNC quando viene
raggiunto il limite di coppia
C : Posizione finale del blocco N1
300.0
N2
200.0
Entità dell'errore
100.0
N1
A
100.0
200.0
B
300.0
C
400.0
Z
Nel salto al limite di coppia, l'asse specificato viene spinto contro un fermo o un altro elemento. Quando il
motore raggiunge il limite di coppia specificato, viene eseguita l'operazione di salto. Dato che l'operazione
di salto è determinata dal raggiungimento del limite di coppia del motore, A differenza della funzione di
salto normale, non è necessario utilizzare un sensore, o un atro dispositivo, per generare il segnale di salto.
(1) Al punto A la macchina entra in contatto con l'oggetto da misurare e si ferma. In questo caso, poiché
non è stato raggiunto il limite di coppia, non viene eseguita l'operazione di salto, l'esecuzione del
comando di movimento continua e la posizione attuale del CNC viene aggiornata.
(2) Poiché l'emissione degli impulsi del comando di movimento continua ma la macchina resta ferma,
emerge una differenza (entità dell'errore) fra la posizione del CNC e quella della macchina; di
conseguenza aumenta la coppia applicata al motore.
(3) Quando viene raggiunto il limite di coppia, nella posizione di arresto della macchina (punto A) viene
eseguita un'operazione di salto e viene eseguito il blocco N2. Assumendo che la posizione attuale del
CNC al raggiungimento del limite di coppia fosse il punto B, l'entità dell'errore durante il salto al
limite di coppia è uguale ad (A - B).
-
Comando del limite di coppia
Se, quando viene programmato il salto al limite di coppia, manca la specifica del valore di regolazione
(indirizzo Q o impostazione mediante la finestra del PMC), si verifica l'allarme PS0035.
Se manca il comando che limita la coppia, il valore della regolazione è uguale a 0% o 100%.
Se il blocco che specifica il salto al limite di coppia non contiene l'indirizzo Q (valore di regolazione), il
limite di copia deve essere specificato come nel seguente esempio.
(Esempio di programmazione)
O0012
:
Mxx (Limitazione della coppia attraverso la finestra del PMC)
:
G31 P99 X200. F100.(Comando di salto al limite di coppia)
:
G01 X100. F500.(Comando di movimento mentre il limite di coppia è ancora attivo)
:
Myy (Cancellazione del limite di coppia attraverso la finestra del PMC)
:
M30
- 129 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Limite dell'errore di posizione in presenza del comando di limitazione della
coppia
Durante l'esecuzione del comando di salto al limite di coppia, il controllo dell'errore di posizione non viene
eseguito rispetto ai limiti imposti con i parametri N. 1828 e 1829. Questo controllo viene eseguito rispetto al
limite specificato con il parametro N. 6287. Se l'errore di posizione eccede il limite, si verifica l'allarme
SV0004 ed il movimento dell'asse termina immediatamente.
-
Variabili delle macro istruzioni
Quando viene eseguito il comando di salto al limite di coppia, le variabili di sistema #5061 - #5080
(posizione del segnale di salto; per un sistema con più di 20 assi vengono utilizzate le variabili #100151 #100182) memorizzano le coordinate della posizione assunta alla fine del salto. In realtà, quando viene
eseguita l'operazione di salto, esiste una differenza dovuta al ritardo del servo sistema fra la posizione della
macchina e la posizione attuale del CNC. Questa differenza può essere determinata sulla base dell'errore di
posizione dell'asse. Mediante il bit 2 (TSE) del parametro N. 6201, è possibile stabilire se la posizione del
segnale di salto memorizzata nelle variabili di sistema deve o non deve essere compensata per l'errore di
posizione del servosistema.
Posizione durante l'operazione di salto
Posizione attuale del CNC
Posizione di macchina
Errore
Punto di arresto
Origine delle coordinate
Posizione compensata in
base al ritardo
Posizione senza considerare il ritardo
NOTA
1 Con il comando di salto al limite di coppia specificare un solo asse. Se l'asse non
viene specificato o se vengono specificati più assi, si verifica l'allarme PS0369.
2 Non specificare il comando di salto al limite di coppia nel modo conversione
tridimensionale delle coordinate o per un asse parallelo. Altrimenti si verifica
l'allarme PS0035.
3 Non specificare il comando di salto al limite di coppia nei modi G41 o G42.
Altrimenti si verifica l'allarme PS0035.
4 Il segnale di limite di coppia raggiunto viene emesso indipendentemente dal
comando di salto al limite di coppia.
5 Non specificare il comando di salto al limite di coppia per un asse sincronizzato
mediante il controllo sincrono (come: controllo sincrono, controllo doppia tavola o
accoppiamento elettronico)
6 Non specificare il comando di salto al limite di coppia in n blocco continuo.
7 Maggiore è la velocità del movimento, più grande sarà la differenza fra la
posizione nella quale si verifica l'arresto e la posizione nella quale viene rilevato il
salto. L'errore aumenta anche nel caso di una variazione della velocità durante il
movimento. Non cambiare la velocità mediante una regolazione o altro.
- 130 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
4.24
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
INTERPOLAZIONE CIRCOLARE NELLO SPAZIO
Introduzione
La specifica di un punto intermedio e del punto finale di un arco permette di eseguire l'interpolazione
circolare in uno spazio tridimensionale.
Formato
Il formato del comando è il seguente:
G02.4 XX1 YY1 ZZ1 αα1 ββ1 ; Primo blocco (punto intermedio dell'arco)
XX2 YY2 ZZ2 αα2 ββ2 ; Secondo blocco (punto finale dell'arco)
α,β:
Assi qualsiasi diversi da quelli dell'interpolazione (fino a due assi)
Specificabili se necessario.
E' possibile utilizzare G03.4 invece di G02.4.
G03.4 esegue le stesse operazioni di G02.4.
Spiegazioni
-
Gruppo di codici G
G02.4 e G03.4 sono codici G modali del gruppo 01. Essi dunque rimangono validi finché non viene
programmato un altro codice G dello stesso gruppo.
-
Punto iniziale, punto intermedio, e punto finale
Nello spazio tridimensionale, un arco è definito univocamente con il suo punto iniziale (posizione corrente)
un punto intermedio e il punto finale, come si vede qui sotto. Per definire un arco di questo tipo sono
necessari due blocchi. Il primo blocco specifica il percorso utensile dal punto iniziale al punto intermedio. Il
secondo blocco specifica il percorso utensile dal punto intermedio al punto finale.
X
Punto
intermedio
(X1,Y1,Z1)
Y
Z
Punto finale
(X2,Y2,Z2)
Punto iniziale
Fig. 4.24 (a)
Punto iniziale, punto intermedio e punto finale
Se lo stato modale viene cambiato con un codice G del gruppo 01 prima di specificare il punto finale, l'arco
non può essere ottenuto e viene indicato l'allarme PS5432. Durante il funzionamento in MDI, l'allarme
PS5432 viene indicato se si applica un cycle start dopo aver definito solo il punto intermedio.
-
Movimento lungo gli assi diversi da quelli dell'interpolazione circolare nello
spazio
Oltre agli assi dell'interpolazione circolare nello spazio (X/Y/Z), possono essere contemporaneamente
specificati altri due assi qualsiasi (α/β). Se α/β sono omessi nel primo blocco (specifica del punto
intermedio) e sono specificati solo nel secondo blocco (specifica del punto finale), l'utensile si muove lungo
gli assi α/β durante il movimento dal punto intermedio al punto finale dell'arco. Se α/β sono omessi nel
secondo blocco (specifica del punto finale) e sono specificati solo nel primo blocco (specifica del punto
intermedio), l'utensile si muove lungo gli assi α/β durante il movimento dal punto iniziale al punto
intermedio.
- 131 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Programmazione incrementale
In programmazione incrementale, nel primo blocco si specifica la posizione relativa del punto intermedio
rispetto al punto iniziale e nel secondo blocco si specifica la posizione relativa del punto finale rispetto al
punto intermedio.
-
Senso di rotazione
Il senso di rotazione non può essere specificato. Il movimento è lo stesso sia per G02.4 sia per G03.4.
-
Blocco singolo
Nel modo blocco singolo, cycle start provoca il movimento dal punto iniziale al punto finale. L'arresto in
blocco singolo non è eseguito tra il primo (specifica del punto intermedio) e il secondo blocco (specifica del
punto finale).
-
Punto iniziale quando sono specificate consecutivamente due o più
interpolazioni circolari nello spazio
Se sono specificate consecutivamente due interpolazioni circolari nello spazio, il punto finale della prima
interpolazione è assunto come punto iniziale della seconda.
-
Comando di velocità
Specificare la velocità tangenziale lungo l'arco nello spazio tridimensionale.
Limitazioni
-
Casi in cui viene eseguita l'interpolazione lineare
•
Se il punto iniziale, il punto intermedio, e il punto finale sono sulla stessa linea, viene eseguita
l'interpolazione lineare.
Se il punto iniziale coincide con il punto intermedio, il punto intermedio coincide con il punto finale, o
il punto finale coincide con il punto iniziale, viene eseguita l'interpolazione lineare fino al punto finale.
Se il punto iniziale, il punto intermedio, e il punto finale sono sulla stessa linea e il punto finale giace
tra il punto iniziale e il punto intermedio, l'utensile va in interpolazione lineare dal punto iniziale al
punto intermedio e poi ritorna, sempre in interpolazione lineare, dal punto intermedio al punto finale.
Così, l'utensile passa sempre per il punto specificato.
•
•
Punto iniziale
-
Punto finale
Punto intermedio
Cerchi completi
Non è possibile specificare un cerchio completo (arco di 360 gradi). (Questo corrisponde al caso,
precedentemente descritto, in cui viene eseguita l'interpolazione lineare.)
-
Funzioni di compensazione
Prima di usare questa funzione, cancellare le funzioni di compensazione del gruppo 07, quali la
compensazione raggio utensile.
-
Assoluto in manuale
Mentre è attiva questa funzione non è possibile eseguire interventi manuali con il commutatore assoluto in
manuale nella posizione ON. Se questo avviene, quando l'operatore riparte compare l'allarme PS5433.
- 132 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
Limitazione di funzioni
Nel modo interpolazione circolare nello spazio, è possibile usare le seguenti funzioni, ma non ne può essere
cambiata la condizione.
•
Conversione pollici/millimetri (Se la condizione viene cambiata con G20 o G21 si verifica un
allarme.)
•
Immagine speculare (Lo stato del segnale non può essere cambiato.)
•
Avanzamento F1-cifra (La velocità di avanzamento non può essere cambiata con il generatore
manuale di impulsi.)
-
Comandi che non possono essere specificati
Nel modo interpolazione circolare nello spazio, non è possibile usare i seguenti comandi. Se vengono
specificati si verifica un allarme.
•
Interpolazione esponenziale
G02.3,G03.3
•
Sosta
G04
•
Lavorazione ad alta velocità
G05 (Esclusi G05P10000 e G05P0)
•
Contornatura AI
G05.1Q1,G5.1Q0
•
Interpolazione con asse virtuale
G07
•
Interpolazione cilindrica
G07.1
•
Controllo avanzato con prelettura dei blocchi G08 (Utilizzare la contornatura AI ad alta precisione.)
•
Interpolazione in coordinate polari
G12.1, G13.1
•
Comando in coordinate polari
G15, G16
•
Controllo del ritorno al punto di riferimento G27
•
Ritorno al punto di riferimento
G28
•
Ritorno al secondo punto di riferimento
G30
•
Ritorno al terzo/quarto punto di riferimento G30
•
Salto
G31
•
Filettatura
G33
•
Misura automatica della lunghezza utensile G37
•
Compensazione tridimensionale della fresa G41
•
Correzione utensile
G45,G46,G47,G48
•
Immagine speculare programmabile
G50.1, G51.1
•
Sistema di coordinate locali
G52
•
Sistema di coordinate della macchina
G53
•
Posizionamento unidirezionale
G60
•
Modo maschiatura
G63
•
Richiamo macro
G65,G66,G67
(Il richiamo di sottoprogrammi è possibile.)
•
Copia della figura
G72.1,G72.2
•
Ciclo fisso
G73-G79, G80, G81-G89, G98, G99
•
Impostazione del sistema di
coordinate del pezzo
G92
•
Preset del sistema di coordinate del pezzo
G92.1
•
Avanzamento al giro
G95
•
Controllo della velocità di taglio costante
G96,G97
•
Interpolazione NURBS
G06.2
•
Impostazione del sistema di coordinate
del pezzo
G54-G59, G54.1
•
Conversione tridimensionale del sistema di
coordinate
G68
•
Rotazione del sistema di coordinate
G68
•
Scala
G50,G51
•
Immagine speculare programmabile
G50.1, G51.1
- 133 -
4.FUNZIONI DI INTERPOLAZIONE
•
•
•
PROGRAMMAZIONE
•
•
•
•
•
•
Modo arresto esatto
G61
Compensazione raggio utensile
G38,G39,G40,G41,G42
Compensazione tridimensionale dell'utensile G40, G41.2, G41.3, G41.4,
G42.4, G42.5, G42.6
Impostazione dati
G10
Arresto esatto
G09
Funzioni ausiliarie
Seconda funzione ausiliaria
Funzioni mandrino
Funzioni utensile
-
Funzioni che non possono essere specificate
B-64484IT/02
G41.5, G41.6, G42.2,
Se si usa la seguente funzione nel modo interpolazione circolare nello spazio, compare un messaggio di
avvertimento:
•
Intervento in MDI
Se si usano le seguenti funzioni nel modo interpolazione circolare nello spazio, compare l'allarme PS5196:
•
Intervento manuale
•
Ritiro e riposizionamento dell'utensile
Nel modo interpolazione circolare nello spazio non è possibile usare le seguenti funzioni:
•
Arresto al numero di sequenza specificato (Nel modo interpolazione circolare nello spazio, il
programma non si ferma al blocco specificato.)
•
Indexaggio tavola rotante
•
Controllo dell'asse rotativo
•
Macro executor (Esecuzione delle macro)
•
Interruzione del volantino
•
Smussi e raccordi arbitrari
- Altre limitazioni
L'interpolazione circolare nello spazio non può essere usata insieme alla seguente funzione:
•
Controllo dell'asse inclinato arbitrario
Possono esistere limitazioni occasionali derivanti dalla combinazione di più istruzioni NC. Riferirsi alla
descrizione di ciascuna funzione.
- 134 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
5
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
FUNZIONI DI AVANZAMENTO
Il Capitolo 5, "FUNZIONI DI AVANZAMENTO", è costituito dalle seguenti sezioni:
5.1
5.2
5.3
5.4
5.5
5.6
5.1
INTRODUZIONE ............................................................................................................................. 135
RAPIDO ............................................................................................................................................ 136
AVANZAMENTO IN LAVORO ..................................................................................................... 137
CONTROLLO DELLA VELOCITA' DI AVANZAMENTO.......................................................... 144
COMANDO DI VELOCITA' SU UN CERCHIO VIRTUALE PER UN ASSE ROTATIVO ........ 148
SOSTA .............................................................................................................................................. 152
INTRODUZIONE
Le funzioni di avanzamento controllano la velocità dell'utensile. Sono disponibili le seguenti due funzioni:
-
Funzioni di avanzamento
1.
Rapido
Quando viene specificato un comando di posizionamento (G00), l'utensile si muove alla velocità
rapida stabilita per il CNC (parametro N. 1420).
Avanzamento in lavoro
L'utensile si muove alla velocità di avanzamento programmata.
2.
-
Regolazione
La velocità dell'utensile può essere regolata, sia in rapido sia in lavoro, usando il selettore che si trova sul
pannello dell'operatore.
-
Accelerazione e decelerazione automatiche
Allo scopo di ottenere partenze e arresti graduali, all'inizio e alla fine dei movimenti dell'utensile vengono
applicate automaticamente l'accelerazione e la decelerazione (Fig. 5.1 (a))
Velocità in rapido
FR : Velocità in rapido
TR : Costante di tempo
per
l'accelerazione/
decelerazione in
rapido
FR
Tempo
0
0
TR
TR
Velocità di avanzamento
FC : Velocità di
avanzamento
TC : Costante di tempo per
l'accelerazione/
decelerazione in lavoro
FC
Tempo
0
TC
TC
Fig. 5.1 (a) Accelerazione e decelerazione automatiche (esempio)
- 135 -
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Percorso dell'utensile durante l'avanzamento in lavoro
Se fra due blocchi consecutivi di avanzamento in lavoro cambia la direzione del movimento, può derivarne
un arrotondamento dello spigolo dovuto alla relazione tra la costante di tempo e la velocità di avanzamento
(Fig. 5.1 (b)).
Y
Percorso programmato
Percorso utensile effettivo
0
X
Fig. 5.1 (b) Esempio di percorso dell'utensile fra due blocchi
In interpolazione circolare, si verifica un errore di raggio (Fig. 5.1 (c)).
∆r : Errore
Y
Percorso programmato
Percorso utensile effettivo
r
0
X
Fig. 5.1 (c) Esempio di errore del raggio dell'interpolazione circolare
L'arrotondamento dello spigolo nella Fig. 5.1 (b) e l'errore di raggio nella Fig. 5.1 (c) dipendono dalla
velocità di avanzamento. Pertanto, se si vuole che l'utensile esegua il percorso programmato occorre
controllare la velocità di avanzamento.
5.2
POSIZIONAMENTO RAPIDO
Formato
G00 IP_ ;
G00 : Codice G (gruppo 01) per il posizionamento in rapido
IP_ : Coordinate del punto finale
Spiegazioni
Il posizionamento in rapido si ottiene con il comando di posizionamento (G00). In rapido, il blocco
successivo viene eseguito dopo che la velocità è scesa a 0 e la posizione programmata è stata raggiunta, con
una tolleranza stabilita dal costruttore della macchina utensile (controllo in-posizione).
Non è necessario programmare la velocità, dato che questa è impostata per ciascun asse tramite il parametro
N. 1420.
La velocità in rapido può essere regolata tramite il selettore che si trova sul pannello dell'operatore: F0, 25%,
50%, 100%
F0 è una velocità fissa impostata con il parametro N. 1421.
Per i dettagli consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
- 136 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
5.3
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
AVANZAMENTO IN LAVORO
Introduzione
La velocità di avanzamento per l'interpolazione lineare (G01), l'interpolazione circolare (G02, G03), ecc. si
programma come valore numerico dopo il codice F.
Nell'avanzamento in lavoro, il blocco successivo è eseguito in modo da minimizzare la variazione della
velocità di avanzamento.
M
Sono disponibili quattro modalità di specifica:
1. Avanzamento al minuto (G94)
Dopo il codice F, specificare l'entità dell'avanzamento al giro del mandrino.
2. Avanzamento al giro (G95)
Dopo il codice F, specificare l'entità dell'avanzamento al giro del mandrino.
3. Inverso del tempo (G93)
Dopo il codice F, specificare l'inverso del tempo (FRN).
4. F-1 cifra
Dopo il codice F specificare il numero di 1 cifra corrispondente alla velocità memorizzata nel CNC
che si vuole comandare.
T
Sono disponibili due modalità di specifica:
1. Avanzamento al minuto (G98)
Dopo il codice F, specificare l'entità dell'avanzamento al giro del mandrino.
2. Avanzamento al giro (G99)
Dopo il codice F, specificare l'entità dell'avanzamento al giro del mandrino.
3. Inverso del tempo (G93)
Dopo il codice F, specificare l'inverso del tempo (FRN).
Formato
M
Avanzamento al minuto
G94 ; Codice G (gruppo 05) per l'avanzamento al minuto
F_ ; Velocità di avanzamento (mm/min o pollici/min)
Avanzamento al giro
G95 ; Codice G (gruppo 05) per l'avanzamento al giro
F_ ; Velocità di avanzamento (mm/giro o pollici/giro)
Inverso del tempo (G93)
G93 ; Codice G (gruppo 05) per il comando della velocità di avanzamento con
l'inverso del tempo
F_ ; Velocità di avanzamento (1/min)
F-1 cifra
Fn ;
n : Numero da 1 a 9
- 137 -
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
T
Avanzamento al minuto
G98 ; Codice G (gruppo 05) per l'avanzamento al minuto
F_ ; Velocità di avanzamento (mm/min o pollici/min)
Avanzamento al giro
G99 ; Codice G (gruppo 05) per l'avanzamento al giro
F_ ; Velocità di avanzamento (mm/giro o pollici/giro)
Inverso del tempo (G93)
G93 ; Codice G (gruppo 05) per il comando della velocità di avanzamento con
l'inverso del tempo
F_ ; Velocità di avanzamento (1/min)
Spiegazioni
-
Controllo della velocità tangenziale
L'avanzamento è controllato in modo che la velocità tangenziale sia sempre uguale alla velocità di
avanzamento programmata.
Y
Y
Punto finale
Punto iniziale
F
F
Punto iniziale
Centro
Punto finale
X
Fig. 5.3 (a)
-
X
Interpolazione circolare
Interpolazione lineare
Velocità tangenziale (F)
Avanzamento al minuto
Nel modo avanzamento al minuto, la velocità di avanzamento dell'utensile al minuto viene direttamente
programmata col codice F. Il codice G per l'avanzamento al minuto è modale. Dopo essere stato specificato,
rimane valido finché non viene comandato un altro codice G dello stesso gruppo.
M
All'accensione è attivo il modo avanzamento al minuto.
T
All'accensione è attivo il modo avanzamento al giro.
Alla velocità di avanzamento al minuto può essere applicata una regolazione da 0 a 254% (con incrementi
di 1%) tramite il selettore che si trova sul pannello dell'operatore. Per i dettagli consultare il manuale del
costruttore della macchina utensile.
- 138 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
•
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
Fresatura
Avanzamento al minuto
(mm/min o pollici/min)
Utensile
Pezzo
Tavola
•
Tornitura
Avanzamento al minuto
(mm/min o pollici/min)
F
Fig. 5.3 (b)
Avanzamento al minuto
AVVERTENZA
Alcuni comandi, come la filettatura, inibiscono la regolazione della velocità di
avanzamento.
-
Avanzamento al giro
Nel modo avanzamento al giro, la velocità di avanzamento dell'utensile al giro del mandrino viene
direttamente programmata col codice F. Il codice G per l'avanzamento al giro è modale. Dopo essere stato
specificato, rimane valido finché non viene comandato un altro codice G dello stesso gruppo.
Alla velocità di avanzamento al giro può essere applicata una regolazione da 0 a 254% (con incrementi di
1%) tramite il selettore che si trova sul pannello dell'operatore. Per i dettagli consultare il manuale del
costruttore della macchina utensile.
T
Se il bit 0 (NPC) del parametro N. 1402 è 1, è possibile specificare l'avanzamento al giro anche se non è
utilizzato un encoder. (Il CNC converte i comandi di avanzamento al giro in comandi di avanzamento al
minuto.)
•
Fresatura
F
Avanzamento al giro
(mm/giro o pollici/giro)
- 139 -
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
•
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Tornitura
F
Fig. 5.3 (c)
Avanzamento al giro
(mm/giro o pollici/giro)
Avanzamento al giro
AVVERTENZA
Quando la velocità di rotazione del mandrino è bassa, la velocità di avanzamento
non è uniforme.
Il grado di non uniformità aumenta con il diminuire della velocità del mandrino.
-
Inverso del tempo
Quando viene specificato G93, viene stabilito il modo programmazione della velocità di avanzamento con
l'inverso del tempo (modo G93). L'inverso del tempo (FRN) si programma con il codice F.
Come FRN può essere specificato un valore nell'intervallo 0.001..9999.999, indipendentemente dal fatto
che la programmazione sia in pollici o in millimetri e che il sistema di incrementi sia IS-B o IS-C.
Specifica del codice F
F1
F1 (*1)
F1.0
F9999999
F9999 (*1)
F9999.999
FRN
0.001
1.000
1.000
9999.999
9999.000
9999.999
NOTA
*1 Valore specificato nel formato a punto fisso quando il bit 0 (DPI) del parametro
N. 3401 è 1
Il codice G93 è modale e appartiene al gruppo 05, che include anche il codice G per l'avanzamento al giro e
il codice G per l'avanzamento al minuto.
Se la velocità di avanzamento risultante dal valore programmato con F nel modo G93 eccede la velocità
massima di avanzamento, la velocità stessa è limitata a tale massimo.
Nel caso dell'interpolazione circolare, la velocità di avanzamento non è calcolata in base all'effettiva entità
del movimento comandato nel blocco, ma in base al raggio dell'arco. Questo significa che il tempo di
lavorazione effettiva sarà più lungo se il raggio dell'arco è più grande della distanza dell'arco e più breve se
il raggio dell'arco è più piccolo. L'inverso del tempo può anche essere usato per programmare la velocità di
avanzamento in un ciclo fisso.
- 140 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
NOTA
1 Nel modo G93, il codice F non è trattato come codice modale e di conseguenza
deve essere programmato in tutti i blocchi. Se non è specificato il codice F, si
verifica l'allarme PS1202, “MANCA COMANDO F IN G93”.
2 Se viene specificato F0 nel modo avanzamento con l'inverso del tempo, si
verifica l'allarme PS0011, "AVANZAMENTO ZERO (COMANDO)".
3 L'inverso del tempo non può essere usato quando è in atto il controllo asse da
PMC.
4 Se la velocità di avanzamento calcolata è minore del limite inferiore, si verifica
l'allarme PS0011, "AVANZAMENTO ZERO (COMANDO)".
Esempio
-
Per l'interpolazione lineare (G01)
FRN =
1
=
velocità
tempo(min) distanza
Velocità: mm/min
(programmazione in mm)
pollici/min
(programmazione in pollici)
Distanza: mm
(programmazione in mm)
pollici
(programmazione in pollici)
-
-
-
-
-
Per eseguire un blocco in 1 minuto
1
1
FRN =
=
=1
Specificare F1.0.
tempo(min) 1(min)
Per eseguire un blocco in 10 secondi
1
1
FRN =
=
= 6 Specificare F6.0.
tempo(sec) / 60 10 / 60(sec)
Per trovare il tempo di movimento corrispondente a F0.5.
1
1
Sono richiesti 2 minuti.
TEMPO (min) =
=
=2
FRN 0.5
Per trovare il tempo di movimento corrispondente a F10.0
1 × 60 60
Sono richiesti 6 secondi.
TEMPO (min) =
=
=6
FRN 10
Per l'interpolazione circolare (G02, G03)
1
velocità
FRN =
=
tempo(min) raggio
Velocità:
Raggio dell'arco:
mm/min
pollici/min
mm
pollici
(programmazione in mm)
(programmazione in pollici)
(programmazione in mm)
(programmazione in pollici)
NOTA
Nel caso dell'interpolazione circolare, la velocità di avanzamento non è calcolata
in base all'effettiva entità del movimento comandato nel blocco, ma in base al
raggio dell'arco.
- 141 -
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Commutazione di un codice modale del gruppo 05
Normalmente, se un codice modale del gruppo 05 viene commutato mediante il comando di selezione
dell'avanzamento ed il comando assi viene eseguito nel modo avanzamento in lavoro senza specificare la
velocità di avanzamento (F), questa viene ereditata come dato modale.
Se il bit 4 (MFC) del parametro N. 13450 è 1, la commutazione di un codice G modale del gruppo 05
cancella la velocità di avanzamento (F). Questo provoca l'allarme PS0011, "AVANZAMENTO ZERO
(COMANDO)", nel blocco di taglio. Così è possibile evitare di eseguire una lavorazione con una velocità di
avanzamento (F) non voluta, ereditata come dato modale.
Esempio
Eseguire il seguente programma dopo aver messo a 1 il bit 4 (MFC) del parametro N. 13450.
Nel blocco di commutazione da G94 a G95 (N06) si verifica l'allarme PS0011.
O0001 ;
N01 G90 G00 X0 Y0 ;
N02 M03 S100 ;
N03 G91 G01 ;
N04 G94 X10.0 F100.0 ;
N05 Y10.0 ;
N06 G95 X10.0 ; Si verifica l'allarme PS0011.
N07 Y10.0;
M30 ;
NOTA
1 Nel modo G93, se il comando asse e il comando della velocità di avanzamento
(F) non sono nello stesso blocco, si verifica l'allarme PS1202, "MANCA
COMANDO F IN G93", indipendentemente dall'impostazione di questo
parametro.
2 Se il codice G del gruppo 05 viene cancellato da un reset, bit 6 (CLR) del
parametro N. 3402 = 1 e bit 5 (C05) del parametro N. 3406 = 0, in modo da
commutare il codice G modale, la velocità di avanzamento (F) viene cancellata
anche se il bit 7 (CFH) del parametro N. 3409 è 1.
3 Se il bit 7 (FC0) del parametro N. 1404 è 1, l'allarme PS0011 non viene dato ed il
blocco viene eseguito con una velocità di avanzamento pari a 0 anche se viene
utilizzato il comando di selezione dell'avanzamento per commutare il codice
modale del gruppo 05 ed il comando asse viene eseguito nel modo avanzamento
in lavoro senza la specifica della velocità di avanzamento (F). Nel modo G93,
l'allarme PS1202 viene dato indipendentemente dall'impostazione del bit FC0.
4 Se viene commutato il codice G modale del gruppo 05 e viene eseguito un
comando di movimento in lavoro senza specificare la velocità di avanzamento
(F), ma l'entità del movimento programmato è 0, gli allarmi PS0011 o PS1202
non si verificano.
5 Se viene commutato il codice G modale del gruppo 05 e viene eseguito un
comando di movimento in lavoro senza specificare la velocità di avanzamento
(F), gli allarmi PS0011 e PS1202 vengono dati anche se con il parametro N. 1411
è impostata la velocità di avanzamento in lavoro per il funzionamento automatico.
(Questo vale per la Serie M.)
- 142 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
Codice F1 cifra della velocità di avanzamento
M
Programmando il codice F seguito da un numero di una cifra (da 1 a 9), è possibile comandare la velocità di
avanzamento preimpostata tramite parametri (da 1451 a 1459) per il numero specificato. F0 specifica la
velocità in rapido.
La velocità di avanzamento corrispondente al numero specificato può essere variata ruotando il generatore
manuale di impulsi dopo aver messo a ON il commutatore "variazione della velocità di avanzamento F1
cifra", che si trova sul pannello dell'operatore.
L'aumento o la riduzione, ∆F, della velocità di avanzamento per grado del generatore manuale di impulsi
sono dati da:
F max
∆F =
100 X
Fmax :
Velocità massima di avanzamento per F1-F4 (parametro N. 1460), o velocità massima
di avanzamento per F5-F9 (parametro N. 1461)
X
:
Un valore compreso tra 1 e 127 (Parametro N. 1450)
La velocità di avanzamento impostata, o modificata, non viene persa spegnendo il sistema. La velocità di
avanzamento corrente viene visualizzata.
-
Limitazione della velocità di avanzamento
Mediante il parametro N. 1430 è possibile specificare la massima velocità di avanzamento per ciascun asse.
Se, in seguito all'interpolazione, la velocità di avanzamento lungo un asse eccede il massimo stabilito per
quell'asse, la velocità di avanzamento è limitata a tale massimo.
Riferimento
L'intervallo dei valori specificabili per la velocità di avanzamento è fornito nell'appendice D.
- 143 -
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
5.4
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
CONTROLLO DELLA VELOCITA' DI AVANZAMENTO
La velocità di avanzamento può essere controllata come è indicato nella tabella Tabella 5.4 (a).
Tabella 5.4 (a) Controllo della velocità di avanzamento
Codice
Validità del codice G
Descrizione
Nome della funzione
G
Arresto esatto
G09
Modo arresto esatto
G61
Modo taglio
G64
Modo maschiatura
Regolazio
ne
automatica
velocità
sugli
spigoli
Regolazione
automatica
della velocità
sugli spigoli
interni
Riduzione della
velocità di
avanzamento
nell'interpolazio
ne circolare
interna
Questa funzione è valida
solo per i blocchi nei quali
è specificata.
Una volta specificata
rimane valida finché non
vengono specificati G62,
G63 o G64.
Una volta specificata
rimane valida finché non
vengono specificati G61,
G62 o G63.
G63
Una volta specificata
rimane valida finché non
vengono specificati G61,
G62 o G64.
G62
Una volta specificata
rimane valida finché non
vengono specificati G61,
G63 o G64.
-
Funzione valida nel modo
compensazione raggio
utensile,
indipendentemente dal
codice G.
Alla fine del blocco l'utensile decelera e
viene eseguito il controllo di in posizione.
Poi viene eseguito il blocco successivo.
Alla fine del blocco l'utensile decelera e
viene eseguito il controllo di in posizione.
Poi viene eseguito il blocco successivo.
Alla fine del blocco, l'utensile non decelera
e il blocco successivo viene eseguito
immediatamente.
Alla fine del blocco, l'utensile non decelera
e il blocco successivo viene eseguito
immediatamente.
La regolazione della velocità di
avanzamento e feed hold sono disabilitati.
Quando l'utensile si muove lungo uno
spigolo interno nel modo compensazione
raggio utensile, la velocità di avanzamento
viene regolata in modo da ridurre la quantità
di materiale asportato per unità di tempo in
modo da produrre una buona finitura della
superficie.
La velocità di avanzamento per la
lavorazione interna in interpolazione
circolare viene ridotta.
NOTA
1 Lo scopo del controllo di in posizione è di controllare che la posizione comandata
sia stata raggiunta, entro un certo intervallo (stabilito dal costruttore della
macchina utensile tramite un parametro).
Il controllo di in posizione non viene eseguito quando il bit 5 (NCI) del parametro
N. 1601 è 1.
2 Angolo di uno spigolo interno θ: 2° < θ ≤ α ≤ 178°
(α è un valore prestabilito)
Pezzo
θ
Uten
- 144 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
Formato
Arresto esatto
G09 IP_ ;
Modo arresto esatto
G61 ;
Modo taglio
G64 ;
Modo maschiatura
G63 ;
Regolazione automatica della velocità sugli spigoli
5.4.1
G62 ;
Arresto esatto (G09, G61), Modo taglio (G64), Modo
maschiatura (G63)
Spiegazioni
Il percorso dell'utensile all'intersezione di due blocchi è diverso a seconda del modo arresto esatto,
lavorazione normale o maschiatura (Fig. 5.4.1 (a)).
Y
Controllo in posizione
(2)
Percorso utensile nel modo arresto esatto
(1)
0
Percorso utensile nel modo taglio e
nel modo maschiatura
X
Fig. 5.4.1 (a) Esempi di percorso utensile all'intersezione dei blocchi (1) e (2)
AVVERTENZA
All'accensione o in caso di clear, è stabilito il modo taglio (G64).
5.4.2
Regolazione automatica della velocità sugli spigoli
Quando è attiva la compensazione raggio utensile, il movimento dell'utensile viene automaticamente
decelerato sugli spigoli interni e nell'interpolazione circolare interna. Questo riduce il carico sull'utensile e
consente una lavorazione più precisa della superficie.
5.4.2.1
Regolazione automatica della velocità sugli spigoli interni
(G62)
Spiegazioni
-
Condizioni di applicazione della regolazione
Quando viene specificato G62, se l'utensile lavora uno spigolo interno ed è applicata la compensazione
raggio utensile, la velocità di avanzamento viene automaticamente ridotta ai due lati dello spigolo.
Esistono quattro tipi di spigoli interni (Fig. 5.4.2 (a)).
2°≤θ≤θp≤178° nella Fig. 5.4.2 (a) è un valore impostato con il parametro N. 1711. Quando θ è
approssimativamente uguale a θp, lo spigolo interno è determinato con un errore non superiore a 0.001°.
- 145 -
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
:Utensile
1. Linea retta-linea retta
: Percorso programmato
2. Linea retta-arco
: Percorso del centro utensile
θ
θ
3. Arco-linea retta
4. Arco-arco
θ
θ
Fig. 5.4.2 (a) Spigoli interni
-
Intervallo di regolazione
Quando uno spigolo è considerato interno, la velocità di avanzamento viene ridotta prima e dopo
l'intersezione dei due movimenti. Ls e Le sono distanze lineari fra il centro dell'utensile e il punto di
intersezione (Fig. 5.4.2 (b), Fig. 5.4.2 (c), Fig. 5.4.2 (d)) lungo le quali viene applicata la regolazione. Ls e
Le si impostano con i parametri N. 1713 e 1714.
Percorso programmato
a
Le
Ls
b
Percorso centro utensile
La velocità di avanzamento viene regolata dal punto a al punto b.
Fig. 5.4.2 (b) Applicazione della regolazione (linea retta - linea retta)
Quando il percorso programmato è costituito da due archi, la regolazione viene applicata se i punti iniziale
e finale sono nello stesso quadrante o in quadranti adiacenti (Fig. 5.4.2 (c)).
Percorso
programmato
Percorso centro utensile
La velocità di avanzamento viene regolata dal
punto a al punto b.
Fig. 5.4.2 (c) Applicazione della regolazione (arco - arco)
La velocità di avanzamento lungo l'arco (2) è regolata dal punto a al punto b e dal punto c al punto d
(Fig. 5.4.2 (d)).
- 146 -
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Percorso programmato
a
d
Le
Ls
Le
Ls
b
c
(2)
Percorso centro
utensile
Utensile
Fig. 5.4.2 (d) Applicazione della regolazione (linea retta - arco, arco - linea retta)
-
Entità della regolazione
L'entità della regolazione è stabilita dal parametro N. 1712 ed è valida anche per la prova a vuoto e per la
specifica F-1 cifra.
Nel modo avanzamento al minuto, la velocità di avanzamento effettiva è la seguente:
F = (regolazione automatica ) × (regolazione)
Limitazioni
-
Accelerazione/decelerazione prima dell'interpolazione
Durante l'accelerazione/decelerazione prima dell'interpolazione la regolazione della velocità sugli spigoli è
disabilitata.
-
Attivazione/G41, G42
Se lo spigolo è preceduto da un blocco di attivazione della compensazione raggio utensile o seguito da un
blocco contenente G41 o G42, la regolazione della velocità sugli spigoli è disabilitata.
-
Entità della compensazione
Se l'entità della compensazione raggio utensile è 0, questa funzione è disabilitata.
5.4.2.2
Riduzione della velocità di avanzamento nell'interpolazione
circolare all'interno
Nella lavorazione interna in interpolazione circolare, la velocità di avanzamento specificata con F è la
velocità lungo il percorso programmato (Fig. 5.4.2 (e)). Funzione valida nel modo compensazione raggio
utensile, indipendentemente dal codice G62.
F=
Rc
Rp
Rc : Percorso del centro utensile
Rp : Raggio programmato
Questa funzione è valida anche per la prova a vuoto e per la specifica F-1 cifra.
- 147 -
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Percorso
programmato
Percorso
centro utensile
Rc
Rp
Fig. 5.4.2 (e) Riduzione dell'avanzamento nell'interpolazione circolare interna
Se Rc è molto più piccolo di Rp, Rc/Rp tende a zero e l'utensile si ferma. Il parametro N. 1710 permette di
fissare un tasso minimo di decelerazione (MDR). Se Rc/Rp≤MDR, la velocità di avanzamento diventa
(F×MDR).
Se il parametro N. 1710 è 0, la percentuale minima di riduzione della velocità (MDR) è pari al 100%.
AVVERTENZA
Se l'interpolazione circolare interna viene eseguita insieme alla regolazione
automatica della velocità sugli spigoli interni, la velocità di avanzamento
dell'utensile diventa:
Rc
F×
× (regolazione per spigoli interni) × (regolazione)
Rp
5.5
COMANDO DI VELOCITA' SU UN CERCHIO VIRTUALE
PER UN ASSE ROTATIVO
Introduzione
Questa funzione determina la distanza euclidea di un comando di movimento che comprende un asse
rotativo assumendo per quest'ultimo un movimento pari all'angolo specificato lungo un cerchio di raggio
virtuale (parametro N. 1465). Quindi assume che la velocità lungo la circonferenza virtuale sia la velocità di
avanzamento dell'asse rotativo.
Spiegazioni
Velocità di avanzamento
-
Metodo convenzionale
Nella determinazione dell'entità di un movimento nell'interpolazione lineare fra un asse lineare ed un asse
rotativo il movimento angolare di 1 grado dell'asse rotativo viene interpolato come 1 mm (1 pollice per la
programmazione in pollici).
Y
Comando
di velocità Esempio di programma
(gradi/min) N1G91G01X10.F10.;
N2C10.F10.;
C
N2
N1
X
- 148 -
La velocità di avanzamento
dell'asse rotativo è la velocità
specificata con F.
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Velocità dell'asse lineare (asse X)
Velocità dell'asse rotativo (asse C)
∆X
L
∆C
FC = F ×
L
FX = F ×
( mm / min )
( deg / min )
Entità del movimento
L = ∆X 2 + ∆Y 2 + ∆Z 2 + ∆B 2 + ∆C 2
Durata del movimento
T=
-
L
F
( mm )
(min )
Comando di velocità lungo un cerchio virtuale per un asse rotativo
Questa funzione calcola la distanza euclidea di un comando di movimento che comprende un asse rotativo
assumendo per quest'ultimo un movimento pari all'angolo specificato lungo un cerchio di raggio virtuale
(parametro N. 1465).
Y
Velocità
specificata
(mm/min)
C
Raggio
del cerchio
virtuale
Velocità dell'asse lineare (asse X)
Velocità dell'asse rotativo (asse C)
La velocità del movimento lungo la
circonferenza virtuale il cui raggio è
specificato dal parametro viene
considerata come velocità
programmata.
Impostando un raggio virtuale
uguale a zero, è possibile escludere
l'asse rotativo dal calcolo della
velocità.
N2
N1
X
∆X
L′
∆C
FC = F ×
L′
FX = F ×
Esempio di programma
N1G91G01X10.F10.;
N2C10.;
( mm / min )
( deg / min )
2
Entità del movimento
Durata del movimento
⎛ π × l B × ∆B ⎞ ⎛ π × lC × ∆C ⎞
L ′ = ∆X + ∆Y + ∆Z + ⎜
⎟
⎟ +⎜
180
180
⎝
⎠ ⎝
⎠
L′
T ′ = (min )
F
2
2
2
2
( mm )
lB, lC : Raggio virtuale (parametro N. 1465)
Così, la velocità del movimento lungo la circonferenza virtuale viene
considerata come la velocità specificata. <Vedi l'esempio 1.>
Con questa funzione, la velocità di avanzamento di un asse diventa
L / L′ volte quella visualizzata sulla schermata del CNC a causa del
diverso metodo di calcolo della distanza. In particolare la velocità
dell'asse aumenta quando il valore assegnato al raggio virtuale è piccolo.
Impostare il parametro del raggio virtuale con molta cura.
La velocità di avanzamento in lavoro viene limitata in base al
parametro N. 1430 (velocità massima di avanzamento) ed alla velocità
reale dell'asse (il dato antecedente la conversione). Quindi, se il raggio
virtuale (parametro N. 1465) è grande, è possibile comandare un
avanzamento maggiore della velocità massima di avanzamento
impostata, mentre se il raggio virtuale è piccolo, l'avanzamento è
limitato alla velocità massima imposta.
Questa funzione è valida anche per la prova a vuoto.
- 149 -
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Contornatura AI
Alla velocità di avanzamento lungo la circonferenza virtuale viene applicato il controllo contornatura AI .
Di conseguenza è possibile che il controllo della velocità di avanzamento della contornatura AI dia un
risultato diverso da quello di questa funzione. Durante la contornatura AI la velocità di avanzamento è
limitata dal parametro N. 1432. Se il parametro N. 8465 è diverso da 0, la velocità di avanzamento è limitata
da tale parametro.
Raggio virtuale di 0 mm
Se il raggio virtuale è di 0 mm, il movimento dell'asse rotativo è anch'esso di 0 mm e la distanza euclidea
viene calcolata come segue:
L ′ = ∆X 2 + ∆Y 2 + ∆Z 2
Diventa quindi possibile escludere la componente di velocità lungo l'asse rotativo e considerare la velocità
del movimento lungo l'asse lineare come la velocità specificata con F. <Vedi l'esempio 2.>
Nel caso di un comando di movimento del solo asse rotativo, questo si muoverà alla sua velocità massima di
avanzamento.
Esempi
Esempio 1
Quando viene programmato il seguente blocco (sistema di incrementi IS-B)
G91 G01 C10. F10. ;
(1) Per un raggio virtuale (parametro 1465) di 10 mm (
10.000) il calcolo è il seguente:
2
2
⎛ π × 10 ( mm ) × 10 ( deg ) ⎞
⎛ π × l C × ∆B ⎞
⎟⎟ = 1.7453292 ⋅ ⋅ ⋅ ( mm )
L′ = ⎜
⎟ = ⎜⎜
180
180
⎝
⎠
⎝
⎠
10 ( deg )
= 57.2957795 ⋅ ⋅ ⋅( deg / min )
FC = 10 (mm / min ) ×
1.7453292 ⋅ ⋅ ⋅( mm )
T′ =
L ′ 1.7453292 ⋅ ⋅ ⋅( mm )
=
= 0.17453292 ⋅ ⋅ ⋅ ( min ) = 10.4719755 ⋅ ⋅ ⋅ ( sec )
F
10 ( mm / min )
Quindi la durata del movimento è di circa 10.472(sec), e la velocità di rotazione è di circa
57.296(gradi/min). La figura 5.5(a) illustra la velocità di avanzamento dell'asse rotativo
corrispondente ad un comando F di 10mm/min per un raggio virtuale di 10mm.
(2) Per un raggio virtuale (parametro 1465) di 36 mm (
36.000) il calcolo è il seguente:
2
⎛ π × 36 ( mm ) × 10 ( deg ) ⎞
⎛ π × l C × ∆B ⎞
⎟⎟ = 6.28318530 ⋅ ⋅ ⋅ ( mm )
L′ = ⎜
⎟ = ⎜⎜
180
180
⎠
⎝
⎠
⎝
10 ( deg )
FC = 10 (mm / min ) ×
= 15.9154943 ⋅ ⋅ ⋅( deg / min )
6.28318530 ⋅ ⋅ ⋅( mm )
2
T′ =
L ′ 6.28318530 ⋅ ⋅ ⋅ ( mm )
=
= 0.628318530 ⋅ ⋅ ⋅ ( min ) = 37.6991118 ⋅ ⋅ ⋅ ( sec )
10 ( mm / min )
F
Quindi la durata del movimento è di circa 37.700(sec), e la velocità di rotazione è di circa
15.915(gradi/min). La figura 5.5(a) illustra la velocità di avanzamento dell'asse rotativo
corrispondente ad un comando F di 10.000mm/min per un raggio virtuale di 36.000mm.
- 150 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Velocità di rotazione
per un raggio virtuale
di 10mm
Velocità di rotazione
per un raggio virtuale
di 36mm .......... (2)
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
Velocità
specificata
F=10mm/min
10 mm
36 mm
Fig. 5.5 (a)
Esempio 2
Per una macchina nella quale è possibile cambiare la direzione dell'utensile mediante un asse rotativo, come
quella mostrata nella figura 5.5 (b), è possibile specificare la velocità del movimento al punto di riferimento
con F abilitando questa funzione e mettendo a 0 il parametro del raggio virtuale (N. 1465).
Punto di
riferimento
La velocità specificata (F) viene
vista come la velocità del
movimento al punto di
riferimento.
La companente di velocità
dell'asse rotativo è esclusa.
Fig. 5.5 (b)
- 151 -
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Limitazioni
Questa funzione è valida solo per l'interpolazione lineare (G01).
Non è valida per le seguenti funzioni:
•
Avanzamento con l'inverso del tempo (G93)
•
Avanzamento al giro (G95)
•
Controllo della direzione normale
•
Ciclo di lavorazione ad alta velocità
•
Interpolazione cilindrica
•
Interpolazione in coordinate polari
•
Controllo del centro utensile
•
Controllo assi da PMC
•
Comando numerico in manuale
Per questa funzione, in caso di utilizzo del controllo assi paralleli e del controllo doppia tavola, assegnare lo
stesso valore al parametro del raggio virtuale (N. 1465) per l'asse master e per l'asse slave.
NOTA
1 Questa funzione è attiva quando il bit 0 (ROTx) del parametro N. 1006 e il bit 0
(RFDx) del parametro N. 1408 sono a 1.
2 Il parametro N. 1465 (raggio virtuale utilizzato da questa funzione) può essere
modificato mediante l'introduzione dati da programma (G10).
3 Quando è attiva questa funzione, se il raggio virtuale (parametro N. 1465) è
uguale a 0 e viene programmato un movimento del solo asse rotativo, questo si
muove alla velocità massima di avanzamento.
4 Impostare con grande attenzione il bit 0 (RFDx) del parametro N. 1408 ed il
parametro N. 1465 per il raggio virtuale. In particolare, considerare che se il
raggio virtuale è piccolo, con questa funzione il movimento asse è più veloce di
quando essa non è utilizzata.
5 Quando si utilizzano il controllo sincrono degli assi e questa funzione, i valori dei
parametri N. 1408 e 1465 devono essere gli stessi per l'asse master e per l'asse
slave.
5.6
SOSTA
Formato
M
G04 X_; o G04 P_;
X_ : Durata della sosta in secondi o giri del mandrino (punto decimale ammesso)
P_ : Durata della sosta in secondi o giri del mandrino (punto decimale non ammesso)
T
G04 X_; o G04 U_ ; o G04 P_;
X_ : Durata della sosta in secondi o giri del mandrino (punto decimale ammesso)
U_ : Durata della sosta in secondi o giri del mandrino (punto decimale ammesso)
P_ : Durata della sosta in secondi o giri del mandrino (punto decimale non ammesso)
- 152 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
5.FUNZIONI DI AVANZAMENTO
Spiegazioni
Quando viene specificata una sosta, l'esecuzione del blocco successivo è ritardata per il tempo specificato.
(Sosta in secondi)
Se il bit 1 (DWL) del parametro N. 3405 è 1, nel modo avanzamento al giro l'esecuzione del blocco
successivo viene ritardata fino a quando il mandrino non ha compiuto il numero di giri specificato. (Sosta in
numero di giri)
Tabella 5.6 (a) Intervallo dei valori di comando del tempo di sosta (X o U)
Sistema di incrementi
Intervallo dei valori dei comandi
Unità del tempo di sosta
IS-A
IS-B
IS-C
IS-D
IS-E
Tabella 5.6 (b)
Sistema di incrementi
da 0.01 a 999999.99
da 0.001 a 99999.999
da 0.0001 a 9999.9999
da 0.00001 a 999.99999
da 0.000001 a 99.999999
secondi o giri
Intervallo dei valori di comando del tempo di sosta (P)
Intervallo dei valori dei comandi
Unità del tempo di sosta
IS-A
IS-B
IS-C
IS-D
IS-E
da 1 a 99999999
da 1 a 99999999
da 1 a 99999999
da 1 a 99999999
da 1 a 99999999
0.01 secondi o giri
0.001 secondi o giri
0.0001 secondi o giri
0.00001 secondi o giri
0.000001 secondi o giri
Nel caso della sosta in secondi, l'unità di immissione del tempo di sosta specificato con P può essere fissata
a 0.001 secondi, mettendo a 1 il bit 7 (DWT) del parametro N. 1015.
NOTA
1 Se X, U, o P sono specificati senza punto decimale, le unità non dipendono
dall'immissione in pollici o millimetri. In relazione alla presenza dell'asse X, è
attivo il seguente sistema di incrementi:
• Se l'asse X è presente
E' attivo il sistema di incrementi dell'asse X.
• Se l'asse X non è presente
E' attivo il sistema di incrementi dell'asse di riferimento.
2 Quando viene specificato P, il bit 7 (IPR) del parametro N. 1004 diviene
ininfluente.
Durante l'esecuzione della sosta, il dato diagnostico N. 0002 è “1”.
M
E' possibile comandare una sosta anche per eseguire un arresto esatto nel modo taglio (modo G64).
Se P e X vengono omessi, si verifica un arresto esatto.
Visualizzazione diagnostica
2
Stato di esecuzione della sosta
Durante l'esecuzione della sosta è visualizzato “1”.
- 153 -
6.PUNTO DI RIFERIMENTO
6
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
PUNTO DI RIFERIMENTO
Su una macchina utensile a CNC è definita una posizione speciale nella quale, generalmente, viene eseguito
il cambio utensile o viene stabilito il sistema di coordinate, come si vedrà più avanti. Questa posizione è
detta punto di riferimento.
Il Capitolo 6, "PUNTO DI RIFERIMENTO", è costituito dalle seguenti sezioni:
6.1 RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO ................................................................................... 154
6.2 RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO MOBILE (G30.1)...................................................... 160
6.1
RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO
Introduzione
-
Punto di riferimento
Il punto di riferimento è un punto fisso sulla macchina al quale l'utensile può essere portato facilmente con
la funzione del ritorno al punto di riferimento.
Ad esempio, il punto di riferimento è usato come posizione di cambio utensile automatico. Possono essere
definiti fino a quattro punti di riferimento, specificandone le coordinate nel sistema di coordinate della
macchina tramite parametri (da 1240 a 1243).
Y
Secondo punto di riferimento
Terzo punto di riferimento
Punto di riferimento
Quarto punto di
riferimento
X
Zero macchina
Fig. 6.1 (a)
-
Zero macchina e punti di riferimento
Ritorno automatico al punto di riferimento (G28) e movimento dal punto di
riferimento (G29)
Programmando G28, è possibile portare automaticamente l'utensile sul punto di riferimento passando per
un punto intermedio lungo l'asse specificato. Al completamento del ritorno al punto di riferimento si
accende la spia corrispondente. Programmando G29, è possibile portare automaticamente l'utensile dal
punto di riferimento al punto specificato, passando per il punto intermedio lungo l'asse specificato.
- 154 -
6.PUNTO DI RIFERIMENTO
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Ritorno automatico al punto di riferimento (G28)
A→B→R
Movimento dal punto di riferimento (G29)
R→B→C
R (Punto di riferimento)
B (Punto
intermedio)
C (Destinazione del movimento
dal punto di riferimento)
A (Posizione di partenza del
ritorno al punto di riferimento)
Fig. 6.1 (b)
-
Ritorno al punto di riferimento e movimento dal punto di riferimento
Controllo del ritorno al punto di riferimento (G27)
Il controllo del ritorno al punto di riferimento (G27) è la funzione che controlla se l'utensile è ritornato
correttamente al punto di riferimento come specificato dal programma. Se l'utensile è ritornato
correttamente al punto di riferimento lungo l'asse specificato, la spia dell'asse si accende.
Se l'utensile non ha raggiunto il punto di riferimento, si verifica l'allarme PS0092, "ERRORE NELLA
VERIFICA DEL RITORNO A ZERO (G27)".
Se il comando non specifica un movimento, viene controllato se la posizione attuale è il punto di
riferimento.
-
Ritorno al punto di riferimento con disabilitazione del controllo di in-posizione
(G28.2, G30.2)
Specificando G28.2 o G30.2 è possibile eseguire il ritorno al punto di riferimento disabilitando il controllo
di in-posizione al punto intermedio e al punto di riferimento.
Formato
-
Ritorno automatico al punto di riferimento e ritorno al secondo/terzo/quarto
punto di riferimento senza il controllo di in-posizione
G28 IP_;
Ritorno al punto di riferimento
G30 P2 IP_;
Ritorno al secondo punto di riferimento (P2 può essere omesso.)
G30 P3 IP_;
Ritorno al terzo punto di riferimento
G30 P4 IP_;
Ritorno al quarto punto di riferimento
G28.2 IP_;
Ritorno al punto di riferimento
G30.2 P2 IP_; Ritorno al secondo punto di riferimento (P2 può essere omesso.)
G30.2 P3 IP_; Ritorno al terzo punto di riferimento
G30.2 P4 IP_; Ritorno al quarto punto di riferimento
IP : Specifica il punto intermedio nel sistema di coordinate assolute.
(programmazione assoluta o incrementale)
Non è necessario calcolare l'entità del movimento tra il punto intermedio e il punto di
riferimento.
- 155 -
6.PUNTO DI RIFERIMENTO
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Movimento dal punto di riferimento
G29 IP_;
IP : Specifica la destinazione del ritorno dal punto di riferimento nel sistema di coordinate
assolute. (programmazione assoluta o incrementale)
Il punto intermedio è determinato dal comando G28, G30 o G30.1 specificato
immediatamente prima di questo comando.
-
Controllo del ritorno al punto di riferimento
G27 IP_;
IP : specifica la posizione del punto di riferimento nel sistema di coordinate assolute.
(programmazione assoluta o incrementale)
Spiegazioni
-
Ritorno automatico al punto di riferimento (G28)
I posizionamenti sul punto intermedio e sul punto di riferimento sono eseguiti alla velocità in rapido
specificata per ciascun asse.
Quindi, per sicurezza, le funzioni di compensazione, come la compensazione raggio utensile e la
compensazione lunghezza utensile, devono essere cancellate prima di eseguire questo comando.
Le coordinate del punto intermedio vengono memorizzate dal CNC solo per gli assi specificati nel blocco
G28. Per gli altri assi vengono usate le coordinate precedentemente specificate.
(Esempio)
N1 G28 X40.0 ;
N2 G28 Y60.0 ;
N3 G29 X10.0 Y20.0 ;
-
(L'utensile si muove verso il punto di riferimento lungo l'asse X e il punto
intermedio (X40.0) viene memorizzato.)
(L'utensile si muove verso il punto di riferimento lungo l'asse Y e il punto
intermedio (Y60.0) viene memorizzato.)
(L'utensile si muove verso la posizione comandata con G29, passando per il
punto intermedio (X40.0 Y60.0), specificato in precedenza con G28, lungo
l'asse X e l'asse Y.)
Ritorno al secondo, terzo e quarto punto di riferimento (G30)
Il ritorno al secondo, terzo o quarto punto di riferimento (G30) può essere eseguito dopo aver stabilito i
punti di riferimento.
Il comando G30 si usa generalmente quando la posizione del cambio utensile automatico (ATC) è diversa
dal punto di riferimento.
-
Movimento dal punto di riferimento (G29)
Questa funzione viene programmata dopo un ritorno al punto di riferimento eseguito con G28 o G30.
In programmazione incrementale, i valori comandati rappresentano la distanza dal punto intermedio.
L'utensile va sul punto intermedio specificato alla velocità stabilita con un parametro.
Se, dopo che l'utensile è ritornato al punto di riferimento passando per il punto intermedio in seguito ad un
comando G28, viene cambiato il sistema di coordinate del pezzo, anche il punto intermedio viene traslato
nel nuovo sistema di coordinate. Se poi viene comandato G29, l'utensile va sulla posizione comandata
passando per il punto intermedio traslato nel nuovo sistema di coordinate.
Le stesse operazioni sono eseguite anche per i comandi G30 e G30.1.
Se dopo l'accensione viene tentata l'esecuzione di un G29 (movimento dal punto di riferimento) senza aver
dato un comando G28 (ritorno automatico al punto di riferimento), G30 (ritorno al secondo, terzo e quarto
punto di riferimento), o G30.1 (ritorno al punto di riferimento mobile) si verifica l'allarme PS0305.
- 156 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
6.PUNTO DI RIFERIMENTO
Controllo del ritorno al punto di riferimento (G27)
Il comando G27 posiziona l'utensile in rapido. Se l'utensile raggiunge il punto di riferimento, si accende la
spia del ritorno al punto di riferimento.
Se l'utensile ritorna al punto di riferimento lungo un solo asse, la spia dell'asse si accende.
Se, dopo il posizionamento, l'utensile non ha raggiunto il punto di riferimento l'ungo l'asse specificato, si
verifica l'allarme PS0092 "ERRORE NELLA VERIFICA DEL RITORNO A ZERO (G27)".
Se il comando non specifica un movimento, viene controllato se la posizione attuale è il punto di
riferimento.
-
Ritorno al punto di riferimento con disabilitazione del controllo di in-posizione
(G28.2, G30.2)
Specificando G28.2 o G30.2 è possibile eseguire il ritorno al punto di riferimento disabilitando il controllo
di in-posizione al punto intermedio e al punto di riferimento.
La disabilitazione del controllo di in-posizione riduce il tempo ciclo.
Notare che, se il comando G28.2 causa il ritorno al punto di riferimento a bassa velocità, il controllo di
in-posizione è disabilitato al punto intermedio, ma è abilitato a punto di riferimento.
Salvo che per il controllo di in-posizione le operazioni eseguite e le limitazioni di G28.2 e G30.2 sono le
stesse di G28 e G30.
-
Impostazione della velocità di avanzamento per il ritorno al punto di
riferimento
Dopo l'accensione, prima del primo ritorno al punto di riferimento, che stabilisce il sistema di coordinate
della macchina, le velocità di avanzamento per il ritorno manuale e per il ritorno automatico al punto di
riferimento e la velocità in rapido corrispondono alla velocità specificata per ciascun asse con il parametro
N. 1428.
La velocità di avanzamento per il ritorno manuale al punto di riferimento è quella indicata per ciascun asse
dal parametro N. 1428 anche dopo che è stato stabilito il punto di riferimento.
- 157 -
6.PUNTO DI RIFERIMENTO
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
1 A questa velocità di avanzamento viene applicata la regolazione della velocità in
rapido (F0, 25, 50, 100%), la cui impostazione è 100%
2 Dopo che è stato stabilito il punto di riferimento con il primo ritorno al punto di
riferimento, la velocità di avanzamento per il ritorno automatico al punto di
riferimento corrisponde alla normale velocità in rapido.
3 Se è specificato un valore nel parametro 1428, le velocità di avanzamento
corrispondono alle impostazioni dei parametri indicati qui sotto.
1420: Velocità in rapido
1423: Velocità di avanzamento in jog
1424: Velocità rapida in manuale
1428: Velocità per il ritorno al punto di riferimento
Quando il sistema di
coordinate della macchina
non è ancora stato stabilito
Dopo che è stato stabilito il
sistema di coordinate della
macchina
N. 1428
N.1420
N. 1428
N.1420
N. 1428
N.1423 (*2)
N.1428 (*3)
N.1424
Ritorno automatico al punto di riferimento
(G28)
Posizionamento rapido in automatico
(G00)
Ritorno manuale al punto di riferimento (*1)
Velocità rapida in manuale
Se l'impostazione del parametro N. 1428 è 0, le velocità di avanzamento
corrispondono alle impostazioni dei parametri indicati qui sotto.
Quando il sistema di
coordinate della macchina
non è ancora stato stabilito
Dopo che è stato stabilito il
sistema di coordinate della
macchina
N.1420
N.1420
N.1420
N.1420
N.1424
No.1424 (*3)
N.1423 (*2)
N.1424
Ritorno automatico al punto di riferimento
(G28)
Posizionamento rapido in automatico
(G00)
Ritorno manuale al punto di riferimento (*1)
Velocità rapida in manuale
*1 Utilizzando il bit 2 (JZR) del parametro N. 1401, la velocità del ritorno manuale
al punto di riferimento può essere sempre impostata come velocità di
avanzamento in jog.
*2 Se il bit 0 (RPD) del parametro N. 1401 è 1, viene usata l'impostazione del
N. 1424 (velocità rapida in manuale).
Se l'impostazione del parametro N. 1424 (velocità rapida in manuale) è 0,
viene utilizzato il parametro N. 1420 (velocità in rapido).
*3 Se il ritorno al punto di riferimento senza camme viene eseguito in rapido, o se
il ritorno manuale al punto di riferimento viene effettuato in rapido
indipendentemente dalle camme di decelerazione dopo che è stato stabilito un
punto di riferimento, viene usata una velocità per ciascuna di queste funzioni
(impostazione del bit 1 (DLF) del parametro N. 1404).
Limitazioni
-
Quando la macchina è in stato di blocco
Quando è attivo il blocco macchina, la spia che indica il completamento del ritorno al punto di riferimento
non si accende, anche quando l'utensile è ritornato automaticamente al punto di riferimento. In questo caso,
non viene controllato se l'utensile ha raggiunto il punto di riferimento anche se è specificato il comando di
controllo del ritorno al punto di riferimento.
- 158 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
6.PUNTO DI RIFERIMENTO
Quando viene eseguito un ritorno automatico al punto di riferimento (G28)
senza aver stabilito un punto di riferimento
Quando viene eseguito il ritorno automatico al punto di riferimento (G28) senza aver stabilito un punto di
riferimento, il movimento dal punto intermedio in direzione del punto di riferimento è uguale a quello del
ritorno manuale.
(Questo movimento viene detto ritorno automatico al punto di riferimento a bassa velocità (G28).)
In questo caso, la direzione dal punto intermedio è quella impostata per il ritorno al punto di riferimento con
il parametro ZMIx (bit 5 del N.1006). Di conseguenza, il punto intermedio deve essere specificato in modo
da consentire il ritorno al punto di riferimento.
NOTA
Quando viene eseguito il ritorno automatico al punto di riferimento (G28) dopo
aver stabilito un punto di riferimento, il movimento dal punto intermedio al punto
di riferimento viene effettuato in rapido. Questo movimento viene detto ritorno
automatico al punto di riferimento ad alta velocità (G28).
-
Controllo del ritorno al punto di riferimento con le correzioni attive
Se è stata specificata una correzione, alla posizione specificata dal comando G27 viene sommata l'entità
della correzione.
Di conseguenza, se la posizione ottenuta applicando la correzione non è il punto di riferimento, la spia del
ritorno al punto di riferimento non si accende e si ha l'allarme. Normalmente, prima di specificare G27
cancellare le correzioni.
-
Accensione della spia quando la posizione programmata non coincide con il
punto di riferimento
Su una macchina in pollici programmata in millimetri, la spia del ritorno al punto di riferimento può
accendersi anche se la posizione programmata è spostata di un incremento minimo di programmazione
rispetto alla posizione del punto di riferimento. Questo perché l'incremento minimo di programmazione è
più piccolo dell'incremento minimo di comando.
-
Ritorno automatico al punto di riferimento (G28) se per un asse rotativo
(tipo A) si utilizza il roll over
Se in un comando assoluto per il ritorno automatico al punto di riferimento (G28) di un asse rotativo, l'asse
rotativo è di tipo A (bit 0 (ROT) del parametro N. 1006 = 1 e bit 1 (ROS) del parametro N. 1006 = 0) ed è
utilizzato il roll over (bit 0 (ROA) del parametro N. 1008 = 1), il movimento dalla posizione attuale al punto
intermedio segue l'impostazione del bit 1 (RAB) del parametro N. 1008, ed il movimento dal punto
intermedio al punto di riferimento segue l'impostazione del bit 5 (ZMI) del parametro N. 1006.
Se, però, il bit 6 (RRF) del parametro N. 1008 è 1, anche il movimento dal punto intermedio al punto di
riferimento segue l'impostazione del bit 1 (RAB) del parametro N. 1008.
- 159 -
6.PUNTO DI RIFERIMENTO
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio
G28G90X1000.0Y500.0 ; (Movimento da A a B. L'utensile va al punto di riferimento passando per il
punto intermedio B.)
T1111 ;
(Sul punto di riferimento viene eseguito il cambio utensile)
G29X1300.0Y200.0 ;
(Movimento da B a C. L'utensile va dal punto di riferimento R al punto C
specificato con G29 passando per il punto intermedio B.)
Y
B (Punto
intermedio)
500
C (Destinazione del movimento
dal punto di riferimento)
300
200
A (Posizione di partenza del
ritorno al punto di riferimento)
200
Fig. 6.1 (c)
6.2
R (Punto di riferimento)
Ritorno automatico al punto di riferimento (G28)
A→B→R
Movimento dal punto di riferimento (G29)
R→B→C
1000
1300
X
Ritorno al punto di riferimento e movimento dal punto di riferimento
RITORNO AL PUNTO DI RIFERIMENTO MOBILE (G30.1)
Introduzione
E' possibile eseguire il ritorno al punto di riferimento mobile.
Il punto di riferimento mobile è una posizione della macchina utensile e serve come punto di riferimento per
le sue operazioni.
Il punto di riferimento mobile non è fisso, ma può essere spostato a seconda delle necessità.
Formato
G30.1 IP_;
IP_ : Comando del punto intermedio per il ritorno al punto di riferimento mobile nel sistema
di coordinate assolute. (programmazione assoluta o incrementale)
Spiegazioni
In generale, su un centro di lavoro o una fresatrice, gli utensili possono essere cambiati solo in specifiche
posizioni. La posizione di cambio utensile può essere definita come secondo o terzo punto di riferimento.
Usando G30, è facile portare l'utensile sulla posizione voluta.
Su alcune macchine utensili, l'utensile può essere cambiato in qualsiasi posizione purché non vi sia
interferenza con il pezzo. Su queste macchine, è opportuno eseguire il cambio utensile il più vicino
possibile al pezzo, in modo da minimizzare il tempo di ciclo. A questo scopo, la posizione di cambio
utensile deve variare a seconda della forma del pezzo. Questo può essere fatto facilmente, ricorrendo a
questa funzione.
Essa permette di memorizzare come punto di riferimento mobile la posizione più adatta per l'esecuzione del
cambio utensile. Poi, il comando G30.1 provocherà il ritorno a tale posizione.
Le coordinate di macchina del punto di riferimento mobile si registrano premendo il tasto software
[SET FRP] sulla schermata della posizione corrente. Le coordinate del punto di riferimento mobile si
registrano nel parametro N. 1244.
- 160 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
6.PUNTO DI RIFERIMENTO
Il blocco G30.1 prima posiziona in rapido l'utensile sul punto intermedio lungo gli assi specificati e poi
muove l'utensile in rapido dal punto intermedio al punto di riferimento mobile. Prima di programmare
G30.1, cancellare le funzioni di compensazione, come la compensazione raggio utensile e la
compensazione lunghezza utensile.
La posizione del punto di riferimento mobile non viene persa quando viene spenta l'alimentazione.
Per il movimento dell'utensile dal punto di riferimento mobile, può essere usato il comando di movimento
dal punto di riferimento (G29).
Esempio
G30.1 G90 X50.0 Y40.0 ;
Y
Punto intermedio (50,40)
Punto di riferimento mobile
Pezzo
X
- 161 -
7.SISTEMA DI COORDINATE
7
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
SISTEMA DI COORDINATE
Quando viene specificata una posizione da raggiungere, il CNC muove l'utensile, portandolo a tale
posizione. La posizione da raggiungere viene fornita tramite i valori delle coordinate, in un sistema di
coordinate. Le coordinate vengono espresse con una componente per ciascun asse.
Se il sistema dispone di tre assi programmabili (X, Y e Z), il valore delle coordinate si esprime come segue:
X_Y_Z_
Questo comando è detto parola dimensionale.
•
Fresatura (Posizione dell'utensile specificata da X40.0Y50.0Z25.0 )
Z
25.0
Y
50.0
40.0
X
•
Tornitura (Posizione dell'utensile specificata da X50.0 Z40.0)
X
40.0
50.0
Z
Zero point
Le coordinate possono essere specificate in uno dei seguenti tre tipi di sistemi di coordinate:
(1) Sistema di coordinate della macchina
(2) Sistema di coordinate del pezzo
(3) Sistema di coordinate locali
Dato che il numero degli assi programmabili, vale a dire il numero delle componenti da specificare, varia da
macchina a macchina, in questo manuale una parola delle dimensioni è rappresentata dal simbolo IP_.
- 162 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
7.1
7.SISTEMA DI COORDINATE
SISTEMA DI COORDINATE DELLA MACCHINA
Lo zero macchina è una posizione standard della macchina, che viene normalmente stabilita dal costruttore
della macchina in base alle caratteristiche della macchina stessa.
Il sistema di coordinate della macchina è un sistema di coordinate che ha l'origine sullo zero macchina.
Il sistema di coordinate della macchina viene stabilito quando, dopo l'accensione, viene eseguito il ritorno
manuale al punto di riferimento (vedi la sezione, “RITORNO MANUALE AL PUNTO DI
RIFERIMENTO”). Una volta stabilito, il sistema di coordinate della macchina non cambia fino allo
spegnimento del sistema.
Non sempre il punto di riferimento coincide con l'origine del sistema di coordinate della macchina.
(Vedi "Impostazione del sistema di coordinate della macchina" più avanti.)
Formato
M
(G90) G53 IP_ P1;
IP_
P1
: Parola dimensionale assoluta
: Abilita la funzione G53 ad alta velocità.
(G90)G53.2 G01 IP_F_;
IP_
F_
: Parola dimensionale assoluta
: Velocità di avanzamento
T
G53 IP_ P1;
IP_
P1
: Parola dimensionale assoluta
: Abilita la funzione G53 ad alta velocità.
G53.2 G01 IP_F_;
IP_
F_
: Parola dimensionale assoluta
: Velocità di avanzamento
Spiegazioni
-
Selezione del sistema di coordinate della macchina (G53)
Quando la posizione viene specificata usando le coordinate di macchina, l'utensile va in rapido su tale
posizione. G53, il comando che seleziona il sistema di coordinate della macchina, è un codice G
autocancellante; è cioè valido solo per il blocco nel quale è programmato. G53 deve essere specificato nel
modo programmazione assoluta. Se è specificato nel modo incrementale, viene ignorato. Per portare
l'utensile in una posizione specifica della macchina, ad esempio nella posizione di cambio utensile,
programmare un movimento nel sistema di coordinate della macchina con G53.
-
Funzione G53 ad alta velocità
Questa funzione abilita la sovrapposizione dei blocchi in rapido fra i blocchi che specificano la selezione
delle coordinate di macchina (G53) ed i blocchi di posizionamento in rapido (G00), rendendo possibile
l'esecuzione di un comando in rapido successivo (G00) al comando nel sistema di coordinate della
macchina (G53) senza arresto con decelerazione alla fine di quest'ultimo. Quindi, il posizionamento ad alta
velocità è disponibile anche quando si utilizza il comando di selezione delle coordinate di macchina (G53).
La specifica di P1 in un blocco G53 abilita la funzione G53 ad alta velocità.
- 163 -
7.SISTEMA DI COORDINATE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Posizionamento nel sistema di coordinate della macchina alla velocità di
avanzamento (G53.2)
Il comando G53.2 permette di eseguire un posizionamento nel sistema di coordinate della macchina alla
velocità di avanzamento. La velocità di avanzamento può essere utilizzata nel modo G01. Questa funzione
è opzionale.
G53.2 è un codice G autocancellante. Il comando G53.2 cancella temporaneamente le correzioni utensile,
come G53.
Le costanti di tempo sono quelle utilizzate normalmente. Sul punto finale del comando G53.2, l'asse
decelera e si ferma, come per G53.
Sono disponibili l'avanzamento al minuto, l'avanzamento al giro e l'avanzamento con l'inverso del tempo.
Se un blocco contiene un codice G del gruppo 01 diverso da G00/G01 e il comando G53.2, si verifica
l'allarme PS5372, “G MODALE IMPROPRIO (G53.2)”. Lo stesso allarme si verifica quando G53.2 viene
programmato quando il codice G modale attivo del gruppo 01 è diverso da G00/G01.
Limitazioni
-
Cancellazione delle compensazioni
Prima di comandare G53, cancellare tutte le funzioni di compensazione, come la compensazione raggio
utensile, la compensazione lunghezza utensile e le correzioni utensile.
-
Comando G53 immediatamente dopo l'accensione
Dopo l'accensione, prima di programmare un comando G53 deve essere eseguito un ritorno al punto di
riferimento, in modo da stabilire il sistema di coordinate della macchina.
Se, però, la macchina è equipaggiata con trasduttori assoluti di posizione questa operazione non è
necessaria.
-
Codici G nello stesso blocco
M
Non è possibile specificare i comandi G50/G51, G50.1/G51.1 e G68/G69 nel blocco contenente G53.
T
Non è possibile specificare i comandi G50/G51 (salvo che con il sistema A dei codici G), G50.1/G51.1 e
G68.1/G69.1 nel blocco contenente G53.
Note
NOTA
G53 è un codice G che disabilita il buffer.
Riferimento
-
Impostazione del sistema di coordinate della macchina
Quando dopo l'accensione viene eseguito il ritorno manuale al punto di riferimento, il sistema di coordinate
della macchina viene stabilito in modo che il punto di riferimento sia alle coordinate α e β specificate con il
parametro N. 1240.
- 164 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
7.SISTEMA DI COORDINATE
Sistema di coordinate della macchina
Zero macchina
β
α
Punto di riferimento
Esempio (Posizionamento nel sistema di coordinate della macchina alla
velocità di avanzamento )
N1 G90 G01 ;
N2 G53.2 X50. Y100. F1000 ;
N3 G53.2 X150. F500 ;
Comando assoluto con velocità di avanzamento F1000
Comando assoluto con velocità di avanzamento F500
Asse Y
Decelera e si ferma.
100
0
50
- 165 -
150
X axis
7.SISTEMA DI COORDINATE
7.2
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
SISTEMA DI COORDINATE DEL PEZZO
Introduzione
Il sistema di coordinate utilizzato per la lavorazione di un pezzo si dice sistema di coordinate del pezzo. Il
sistema di coordinate del pezzo deve essere preventivamente stabilito nel CNC (impostazione del sistema di
coordinate del pezzo).
Il programma pezzo seleziona un sistema di coordinate del pezzo
(selezione del sistema di coordinate del pezzo).
Il sistema di coordinate del pezzo stabilito può essere cambiato traslandone l'origine
(cambiamento del sistema di coordinate del pezzo).
7.2.1
Impostazione del sistema di coordinate del pezzo
Il sistema di coordinate del pezzo può essere impostato in tre modi:
(1) Con il codice G di impostazione del sistema di coordinate del pezzo
Il sistema di coordinate del pezzo viene stabilito specificando i valori delle coordinate dopo il codice
G di impostazione del sistema di coordinate del pezzo.
(2) Automaticamente
Se il bit 0 (ZPR) del parametro N. 1201 è 1, il sistema di coordinate del pezzo viene impostato
automaticamente al completamento del ritorno manuale al punto di riferimento. (Vedi la sezione,
“RITORNO MANUALE AL PUNTO DI RIFERIMENTO”.)
Tuttavia, se è in uso l'opzione sistema di coordinate del pezzo, questa funzione è disabilitata.
(3) Con un codice G di selezione del sistema di coordinate del pezzo
E' possibile presettare sei sistemi di coordinate del pezzo tramite l'unità MDI. Per selezionare il
sistema di coordinate del pezzo è possibile usare i comandi da G54 a G59.
(Vedi la sottosezione, “Visualizzazione e impostazione dell'offset dello zero pezzo”.)
Se si usano comandi assoluti, stabilire il sistema si coordinate del pezzo in uno qualsiasi dei suddetti modi.
Formato
-
Impostazione del sistema di coordinate del pezzo
M
(G90) G92 IP_
T
G50 IP_
Spiegazioni
Un certo punto dell'utensile, ad esempio la punta, diventa il punto IP del sistema di coordinate del pezzo.
M
Se l'impostazione del sistema di coordinate con G92 viene effettuata con la compensazione lunghezza
utensile attiva, viene impostato un sistema di coordinate in cui la posizione designata è la posizione
precedente all'effettuazione dell'offset. G92 cancella temporaneamente la compensazione raggio utensile.
T
Se IP_ è un comando incrementale, il sistema di coordinate è definito in modo che la posizione attuale
dell'utensile coincida con il risultato ottenuto sommando i valori incrementali programmati alla posizione
precedente dell'utensile. Se l'impostazione del sistema di coordinate con G50 viene effettuata con le
correzioni utensile attive, viene impostato un sistema di coordinate in cui la posizione designata è la
posizione precedente all'effettuazione dell'offset.
- 166 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
7.SISTEMA DI COORDINATE
Esempio
M
(Esempio 2)
Impostazione del sistema di coordinate con G92 X600.0 Z1200.0; (Il punto
base del portautensili è sul punto di partenza del programma)
(Esempio 1)
Impostazione del sistema di coordinate con G92
X25.2 Z23.0; (La punta dell'utensile è sul punto di
partenza del programma)
Z
Z
Punto base
1200.0
L'esecuzione di un comando assoluto porta
il punto base sulla posizione programmata.
Perché la punta dell'utensile vada sulla
posizione programmata, la distanza tra la
punta dell'utensile e il punto base viene
compensata dalla correzione lunghezza
utensile (vedi la sezione,
“COMPENSAZIONE LUNGHEZZA
UTENSILE (G43, G44, G49)”).
23.0
0
X
25.2
0
X
600.0
T
(Esempio 1)
Impostazione del sistema di coordinate con
G50X128.7Z375.1; (Programmazione diametrale)
(La punta dell'utensile è sul punto iniziale del programma.)
X
(Esempio 2)
Impostazione del sistema di coordinate con G50X1200.0Z700.0;
(Programmazione diametrale) (Il punto base della torretta è sul
punto iniziale del programma.)
X
700.0
Punto iniziale
(punto base)
φ128.7
φ1200.0
Punto
iniziale
375.1
Z
Z
Origine
AVVERTENZA
L'impostazione del sistema di coordinate del pezzo dipende dal tipo di
programmazione, diametrale o radiale.
Note
-
Comando per l'impostazione del sistema di coordinate del pezzo nel modo
compensazione lunghezza utensile
L'esecuzione di un codice G per l'impostazione del sistema di coordinate del pezzo (G92 o, per il sistema A
di codici G su un sistema per torni, G50) presettta un sistema di coordinate nel quale la posizione specificata
sarà la posizione prima della compensazione.
Però, questo codice G non può essere utilizzato in un blocco nel quale cambia il vettore della
compensazione lunghezza utensile vectors vary. Ad esempio, non può essere utilizzato nei seguenti
blocchi.
- 167 -
7.SISTEMA DI COORDINATE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio
1 Blocco contenente G43/G44
2 Blocco eseguito nei modi G43 o G44 contenente un codice H
3 Blocco eseguito nei modi G43 o G44 contenente G49
4 Blocco eseguito nei modi G43 o G44 nel quale i vettori di compensazione
vengono cancellati da un codice G come G28 o G53 e poi ripristinati.
Quando si esegue il preset del sistema di coordinate del pezzo con l'apposito codice G, non fermare
l'esecuzione del programma per cambiare, ad esempio in MDI, la compensazione lunghezza utensile
selezionata.
7.2.2
Selezione del sistema di coordinate del pezzo
Il programmatore può scegliere il sistema di coordinate del pezzo come segue. (Per i dettagli sui metodi di
impostazione, vedi la sottosezione “Impostazione del sistema di coordinate del pezzo”.)
(1) Dopo che con il codice G, o con la funzione di impostazione automatica del sistema di coordinate del
pezzo, è stato stabilito un sistema di coordinate del pezzo, i comandi assoluti lavorano in tale sistema
di coordinate.
(2) Scelta fra sei sistemi di coordinate del pezzo specificati mediante l'unità MDI
Specificando uno dei codici G da G54 a G59, è possibile selezionare uno dei sistemi di coordinate del
pezzo specificati.
G54 : Selezione del sistema di coordinate del pezzo 1
G55 : Selezione del sistema di coordinate N. 2
G56 : Selezione del sistema di coordinate del pezzo 3
G57 : Selezione del sistema di coordinate N. 4
G58 : Selezione del sistema di coordinate del pezzo 5
G59 : Selezione del sistema di coordinate N. 6
I sistemi di coordinate del pezzo da 1 a 6 sono stabiliti con il primo ritorno al punto di riferimento dopo
l'accensione. All'accensione è selezionato il sistema di coordinate G54.
Quando il bit 2 (G92) del parametro N. 1202 è 1, l'esecuzione di G92 per l'impostazione del sistema di
coordinate del pezzo provoca l'allarme PS0010. Questo per evitare la confusione dei sistemi di coordinate
da parte del programmatore.
AVVERTENZA
L'impostazione del sistema di coordinate del pezzo dipende dal tipo di
programmazione, diametrale o radiale
Esempio
G90 G55 G00 X40.0 Y100.0 ;
Y
Sistema di coordinate del pezzo N. 2 (G55)
100.0
In questo esempio, viene eseguito un
posizionamento a (X=40.0, Y=100.0) nel
sistema di coordinate del pezzo N. 2.
40.
X
Fig. 7.2.2 (a)
- 168 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
7.2.3
7.SISTEMA DI COORDINATE
Cambiamento del sistema di coordinate del pezzo
I sei sistemi di coordinate del pezzo specificati con G54/G59 possono essere cambiati variando i valori
dell'offset esterno dello zero pezzo o dell'offset dello zero pezzo.
Questo può essere fatto in tre modi diversi.
(1) Da MDI (vedi la sottosezione, “Visualizzazione e impostazione dell'offset dello zero pezzo”.)
(2) Da programma (usando il codice G dell'introduzione dati da programma o il codice G di impostazione
del sistema di coordinate del pezzo)
(3) Tramite la funzione di immissione dati dall'esterno
Il valore dell'offset esterno dello zero pezzo può essere variato tramite un segnale esterno. Consultare
il manuale del costruttore della macchina utensile.
Sistema di
coordinate del
pezzo N. 1 (G54)
Sistema di
coordinate del
pezzo N. 2 (G55)
ZOFS2
Sistema di
coordinate del
pezzo N. 3 (G56)
ZOFS3
Sistema di
coordinate del
pezzo N. 4 (G57)
ZOFS4
ZOFS1
ZOFS5
Sistema di coordinate del
pezzo N. 5 (G58)
EXOFS
ZOFS6
Zero macchina
EXOFS : Offset esterno dello zero pezzo
ZOFS1 - ZOFS6 : Offset dello zero pezzo
Sistema di coordinate
del pezzo N. 6 (G59)
Fig. 7.2.3 (a) Offset esterno dello zero pezzo e offset dello zero pezzo
Formato
-
Cambiamento con il codice G dell'introduzione dati da programma
G10 L2 Pp IP_;
p=0
: Offset esterno dello zero pezzo
p=1 - 6 : Offset dello zero pezzo corrispondente al sistema di coordinate del pezzo 1 - 6
IP_ : Per un comando assoluto, offset dello zero pezzo per ciascun asse.
Per un comando incrementale, valore da sommare all'offset dello zero pezzo
attualmente impostato per ciascun asse (il risultato della somma diventa il nuovo offset
dello zero pezzo).
-
Cambiamento con il codice G di impostazione del sistema di coordinate del
pezzo
M
G92 IP_ ;
T
G50 IP_ ;
- 169 -
7.SISTEMA DI COORDINATE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Spiegazioni
-
Cambiamento con il codice G dell'introduzione dati da programma
Con questo comando è possibile cambiare individualmente ciascun sistema di coordinate del pezzo.
-
Cambiamento con il codice G di impostazione del sistema di coordinate del
pezzo
Con questo comando, il sistema di coordinate del pezzo (selezionato con uno dei codici G54/G59) si sposta
per formare un nuovo sistema di coordinate in cui la posizione attuale dell'utensile diventa il punto definito
dalle coordinate IP_.
Dato che la distanza di questo spostamento viene aggiunta a tutti gli offset dello zero pezzo, tutti i sistemi di
coordinate subiscono lo stesso spostamento.
AVVERTENZA
Quando viene impostato un sistema di coordinate con G92 dopo aver specificato
un offset esterno dello zero pezzo, il sistema di coordinate non è influenzato
dall'offset esterno dello zero pezzo. Ad esempio, se viene programmato
G92X100.0Z80.0; viene stabilito un sistema di coordinate in cui la posizione del
punto di riferimento dell'utensile è X = 100.0 e Z = 80.0.
T
Se IP è un comando incrementale, il sistema di coordinate è definito in modo che la posizione attuale
dell'utensile coincida con il risultato ottenuto sommando i valori incrementali programmati alla posizione
precedente dell'utensile. (Spostamento del sistema di coordinate)
Esempio
M
Y
Y’
100
160
60
Sistema di coordinate del pezzo G54
Posizione utensile
A
100
100
200
X’
X
Se quando l'utensile è a (200, 160) nel sistema di coordinate
G54 viene programmato G92X100Y100, viene creato il
sistema di coordinate 1 (X' - Y') traslato del vettore A.
Nuovo sistema di coordinate del pezzo
Sistema di coordinate del pezzo originale
- 170 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Sistema di coordinate del pezzo G54
Z'
Sistema di coordinate del pezzo G55
1200.0
Z'
Z
1200.0
Z
600.0
A
X'
X
600.0
B
AA
X
C
7.SISTEMA DI COORDINATE
Supponiamo che sia specificato il sistema di
coordinate del pezzo G54. Se la relazione
fra i sistemi di coordinate G54 e G55 è
corretta, con il comando G92X600.0 Z1200.0;
è possibile settare un sistema di coordinate
G55 nel quale il punto di riferimento
dell'utensile (punto nero nella figura) è a
(600.0, 1200.0).
G92X600.0Z1200.0;
Supponiamo ora di aver caricato due pallet in
due diverse posizioni. Se i sistemi di
coordinate dei due pallet sono G54 e G55 e la
loro relazione è corretta, il comando G92
specificato per un pallet provoca la stessa
traslazione dei due sistemi di coordinate.
X' Questo significa che è possibile lavorare due
pezzi montati su due pallet con lo stesso
programma, specificando semplicemente
G54 o G55.
X' - Z' ........... Nuovo sistema di coordinate del pezzo
X - Z ............. Sistema di coordinate del pezzo originale
A : Offset creato da G92
B : Offset dello zero pezzo per il sistema di coordinate G54
C : Offset dello zero pezzo per il sistema di coordinate G55
Esempio
T
X
X'
Sistema di coordinate del pezzo G54
160
60
A
100
100
Se quando l'utensile è a (200, 160) nel sistema di
coordinate G54 viene programmato G50X100Z100,
viene creato il sistema di coordinate 1 (X' - Z') traslato
del vettore A.
Posizione
utensile
100
200
Z'
Nuovo sistema di coordinate del pezzo
Z
Sistema di coordinate del pezzo originale
- 171 -
7.SISTEMA DI COORDINATE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Sistema di coordinate del pezzo G54
X'
Sistema di coordinate del pezzo G55
X'
600.0
X
1200.0
A
600.0
Z'
X
Z
1200.0
B
A
Z
C
X' - Z' ........... Nuovo sistema di coordinate del pezzo
X - Z ............ Sistema di coordinate del pezzo originale
A : Offset creato da G50
B : Offset dello zero pezzo per il sistema di coordinate G54
C : Offset dello zero pezzo per il sistema di coordinate G55
7.2.4
Z'
Supponiamo che sia specificato il sistema
di coordinate del pezzo G54. Se la
relazione fra i sistemi di coordinate G54 e
G55 è corretta, con il comando
G50X600.0 Z1200.0; è possibile settare
un sistema di coordinate G55 nel quale il
punto di riferimento dell'utensile (punto
nero nella figura) è a (600.0, 1200.0).
G50X600.0Z1200.0;
Supponiamo ora che i pezzi vengano
caricati in due posizioni diverse e che a
queste due posizioni corrispondano,
rispettivamente, i sistemi di coordinate
del pezzo G54 e G55. Se la relazione fra
i sistemi di coordinate delle due posizioni
è corretta, il comando G50 specificato per
una posizione provoca la stessa
traslazione dei due sistemi di coordinate.
Questo significa che è possibile lavorare
due pezzi caricati in due posizioni con lo
stesso programma, specificando
semplicemente G54 o G55.
Preset del sistema di coordinate del pezzo (G92.1)
Questa funzione presetta un sistema di coordinate del pezzo traslato con un intervento manuale rispetto al
precedente sistema di coordinate. Il nuovo sistema di coordinate del pezzo è spostato rispetto allo zero
macchina da un offset dello zero pezzo.
Esistono due metodi di utilizzo della funzione di preset del sistema di coordinate del pezzo. Un metodo usa
un comando del programma. L'altro metodo usa una operazione MDI sulla schermata della posizione
assoluta, sulla schermata della posizione relativa o sulla schermata generale della posizione (vedi la
sottosezione, “Preset del sistema di coordinate del pezzo”).
Formato
M
G92.1 IP 0 ;
IP 0 : Specifica gli indirizzi degli assi soggetti all'operazione di preset del sistema di
coordinate del pezzo. Il comando non ha effetto per gli assi non specificati.
T
G50.3 IP0 ; (G92.1 IP 0; per i sistemi B o C di codici G)
IP 0 : Specifica gli indirizzi degli assi soggetti all'operazione di preset del sistema di
coordinate del pezzo. Il comando non ha effetto per gli assi non specificati.
- 172 -
7.SISTEMA DI COORDINATE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Spiegazioni
Quando nello stato di reset viene eseguito il ritorno manuale al punto di riferimento, viene presettato il
sistema di coordinate del pezzo, che è spostato rispetto al sistema di coordinate della macchina dell'offset
dello zero pezzo. Ad esempio, quando il ritorno manuale al punto di riferimento viene eseguito mentre è
selezionato il sistema di coordinate del pezzo G54, viene automaticamente stabilito (presettato) il sistema di
coordinate del pezzo la cui origine è separata dall'origine del sistema di coordinate della macchina di
un'entità pari all'offset dello zero pezzo associato a G54, e la distanza tra l'origine del sistema di coordinate
del pezzo e il punto di riferimento rappresenta la posizione corrente nel sistema di coordinate del pezzo.
Sistema di coordinate del pezzo G54
Zero pezzo
Offset dello zero
pezzo G54
Punto di riferimento
Zero macchina
Ritorno manuale al punto di riferimento
Se si usa un trasduttore di posizione assoluto, all'accensione viene automaticamente impostato (presettato)
il sistema di coordinate del pezzo la cui origine è separata dallo zero macchina di una distanza pari all'offset
dello zero pezzo associato a G54. La posizione della macchina viene letta dall'encoder assoluto e il valore
ottenuto sottraendo l'offset dello zero pezzo associato a G54 dal valore letto è la posizione corrente nel
sistema di coordinate del pezzo. Il sistema di coordinate del pezzo presettato in questo modo viene spostato
dai comandi e dalle operazioni elencati di seguito.
(a) Intervento manuale con il segnale assoluto in manuale spento.
(b) Comando di movimento eseguito con la macchina in stato di blocco.
(c) Movimento da interruzione del volantino.
(d) Funzionamento con immagine speculare.
(e) Spostamento del sistema di coordinate impostando il sistema di coordinate locali o il sistema di
coordinate del pezzo
Prendendo il caso (a) come esempio, il sistema di coordinate del pezzo viene spostato della distanza
dell'intervento manuale.
Sistema di coordinate del
pezzo G54 prima
dell'intervento manuale
Offset dello zero
pezzo
Po
WZo
Entità del
movimento durante
l'intervento manuale
Sistema di coordinate del
pezzo G54 dopo
l'intervento
manuale
Pn
Zero macchina
-
WZn
Tramite codice G (G92.1), o da MDI, è possibile ripristinare il sistema di coordinate del pezzo spostato
dalla precedente operazione.
Il bit 3 (PPD) del parametro N. 3104 specifica se oltre alle coordinate assolute sono presettate anche le
coordinate relative (RELATIVE).
Se non è selezionata l'opzione sistema di coordinate del pezzo (G54/G59), l'origine del sistema di
coordinate del pezzo viene fatta coincidere con il punto di riferimento.
- 173 -
7.SISTEMA DI COORDINATE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Limitazioni
-
Compensazione raggio utensile, compensazione lunghezza utensile,
correzioni utensile
Prima di usare la funzione di preset del sistema di coordinate del pezzo, cancellare la Compensazione
raggio utensile, compensazione lunghezza utensile e correzioni utensile. Se questa funzione viene eseguita
senza cancellare questi modi, i vettori di compensazione vengono cancellati.
M
-
Compensazione lunghezza utensile
Prima di usare la funzione di preset del sistema di coordinate del pezzo, cancellare la compensazione
lunghezza utensile. Se questa funzione viene eseguita senza cancellare questi modi, i vettori di
compensazione vengono cancellati.
-
Ripartenza del programma
La funzione di preset del sistema di coordinate del pezzo non è eseguita durante la ripartenza del
programma.
-
Modi proibiti
Non usare la funzione di preset del sistema di coordinate del pezzo quando sono attivi i seguenti modi: scala,
rotazione del sistema di coordinate, immagine speculare programmabile o copia della figura.
7.2.5
Sistemi di coordinate del pezzo addizionali (G54.1 o G54)
Oltre ai 6 sistemi di coordinate del pezzo G54/G59 (sistemi di coordinate del pezzo standard), possono
essere usati altri 48 o 300 sistemi di coordinate del pezzo (sistemi di coordinate del pezzo addizionali).
Formato
-
Selezione di un sistema di coordinate del pezzo addizionale
G54.1Pn ; oppure G54Pn ;
Pn : Codice del sistema di coordinate del pezzo addizionale
n : da 1 a 48 o da 1 a 300
-
Impostazione dell'offset dello zero pezzo nei sistemi di coordinate del pezzo
addizionali (G10)
G10L20Pn IP_;
Pn : Codice del sistema di coordinate addizionale da settare
n : da 1 a 48 o da 1 a 300
IP_ : Indirizzi asse ed entità dell'offset dello zero pezzo
- 174 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
7.SISTEMA DI COORDINATE
Spiegazioni
-
Selezione di un sistema di coordinate del pezzo addizionale
Quando il codice P viene specificato con G54.1 (G54), viene selezionato il sistema di coordinate del pezzo
addizionale specificato da P (da 1 a 48 o da 1 a 300).
Una volta selezionato, il sistema di coordinate resta valido finché non viene selezionato un altro sistema di
coordinate. All'accensione, è selezionato il sistema di coordinate del pezzo standard G54.
G54.1 P1 ........... Sistema di coordinate del pezzo addizionale N. 1
G54.1 P2 ........... Sistema di coordinate del pezzo addizionale N. 2
:
G54.1 P48 ......... Sistema di coordinate del pezzo addizionale N. 48
:
G54.1 P300 ....... Sistema di coordinate del pezzo addizionale N. 300
Come per i sistemi di coordinate standard, relativamente all'offset dello zero pezzo dei sistemi di coordinate
addizionali possono essere eseguite le seguenti operazioni:
(1) Gli offset possono essere visualizzati e impostati mediante la schermata di impostazione del sistema di
coordinate del pezzo.
(2) Gli offset possono essere impostati da programma usando il comando G10 (vedi la sottosezione,
“Cambiamento del sistema di coordinate del pezzo”).
(3) Gli offset possono essere gestiti come variabili di sistema nelle macro istruzioni.
(4) Gli offset possono essere immessi ed emessi come dati esterni.
(5) Gli offset possono essere letti come dati modali del programma tramite la finestra PMC.
-
Impostazione dell'offset dello zero pezzo nei sistemi di coordinate del pezzo
addizionali (G10)
Nel caso di un comando assoluto, il valore specificato diventa il nuovo valore di offset. Nel caso di un
comando incrementale, il valore specificato si somma algebricamente all'offset corrente.
Limitazioni
-
Specifica dei codici P
Dopo G54.1 (G54) deve essere specificato un codice P. G54.1 non è specificato il codice P, viene
selezionato il sistema di coordinate addizionale N. 1 (come con G54.1 P1).
Se per il codice P viene specificato un valore fuori dai limiti, si ha l'allarme PS0030.
Un blocco G54.1 (G54) non può contenere codici P che non specifichino un sistema di coordinate del pezzo
addizionale.
Esempio 1)
G54.1G04P1000;
Esempio 2)
G54.1M98P48;
- 175 -
7.SISTEMA DI COORDINATE
7.2.6
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Impostazione automatica del sistema di coordinate
Se il bit 0 (ZPR) del parametro N. 1201 (impostazione automatica del sistema di coordinate) è 1, il sistema
di coordinate è determinato automaticamente quando viene eseguito il ritorno manuale al punto di
riferimento.
Se al parametro 1250 vengono assegnati α, β, e γ , il sistema di coordinate del pezzo viene stabilito in modo
che il punto base sul portautensile o la punta dell'utensile di riferimento siano X = α, Y = β, e Z = γ al
completamento del ritorno al punto di riferimento.
Questo è come specificare il seguente comando per l'impostazione del sistema di coordinate:
M
G92XαYβZγ;
T
G50XαZγ;
Se è selezionata l'opzione "sistema di coordinate del pezzo", questa funzione non è utilizzabile.
T
Se l'entità dello spostamento del sistema di coordinate del pezzo è diversa da 0, viene impostato un sistema
di coordinate del pezzo spostato dello stesso valore.
7.2.7
Spostamento del sistema di coordinate del pezzo
T
Spiegazioni
Se il sistema di coordinate impostato con il comando G50 o il sistema di coordinate impostato
automaticamente non corrisponde al sistema di coordinate programmato, il sistema di coordinate impostato
può essere spostato (vedi la sezione, “RITORNO MANUALE AL PUNTO DI RIFERIMENTO”).
Registrare l'entità dello spostamento voluto nella memoria dello spostamento del sistema di coordinate del
pezzo.
X
x
X-Z : Sistema di coordinate usato per la programmazione
x-z : Sistema di coordinate attuale, con spostamento 0
(sistema di coordinate che deve essere modificato
mediante lo spostamento)
O’
z
Spostamento
Z
O
Registrare l'entità dello spostamento da O' a O nella memoria dello spostamento
del sistema di coordinate del pezzo.
Fig. 7.2.7 (a)
Spostamento del sistema di coordinate del pezzo
- 176 -
7.SISTEMA DI COORDINATE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Formato
-
Cambiamento dell'entità dello spostamento del sistema di coordinate del
pezzo
G10 P0 IP_;
IP : Specifica degli indirizzi asse e delle corrispondenti entità dello spostamento del sistema
di coordinate del pezzo
AVVERTENZA
Un singolo blocco può contenere una combinazione di X, Y, Z, C, U, V, W, e H
(nel sistema A di codici G). In questo caso, se sono specificati più comandi per lo
stesso asse, è valido l'ultimo.
Limitazioni
-
Entità dello spostamento e comando di impostazione del sistema di coordinate
del pezzo
La programmazione di un comando per l'impostazione del sistema di coordinate (G50 o G92) disabilita lo
spostamento
Esempio)
Se viene programmato G50X100.0Z80.0; il sistema di coordinate viene impostato in modo che la
posizione corrente dell'utensile sia X = 100.0, Z = 80.0, indipendentemente dall'entità dello
spostamento.
-
Entità dello spostamento e impostazione del sistema di coordinate del pezzo
Se, dopo aver specificato l'entità dello spostamento, viene eseguita l'impostazione del sistema di coordinate
tramite il ritorno manuale al punto di riferimento, il sistema di coordinate è immediatamente spostato .
-
Valore radiale o diametrale dello spostamento del sistema di coordinate del
pezzo
L'entità dello spostamento del sistema di coordinate è radiale o diametrale a seconda del tipo di
programmazione, radiale o diametrale, adottato.
Esempio)
Se la posizione attuale del punto di riferimento dell'utensile rispetto all'origine del sistema di
coordinate del pezzo è X = 121.0 (diametro), Z = 69.0, ma dovrebbe essere X = 120.0, Z = 70.0,
impostare i seguenti valori di spostamento:
X=1.0, Z=-1.0
69.0
Punto iniziale =
punto base
φ121.0
X
Z
- 177 -
7.SISTEMA DI COORDINATE
7.3
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
SISTEMA DI COORDINATE LOCALI
Quando si programma, è talvolta conveniente disporre, all'interno del sistema di coordinate del pezzo, di un
secondo sistema di coordinate. Tale sistema di coordinate è il sistema di coordinate locali.
Formato
G52 IP_;
Specifica il sistema di coordinate locali
:
G52 IP 0 ; Cancella il sistema di coordinate locali
IP_ : Origine del sistema di coordinate locali
Spiegazioni
Programmando G52 IP_;, è possibile impostare un sistema di coordinate locali in tutti i sistemi di
coordinate del pezzo (G54 - G59). L'origine di ciascun sistema di coordinate locali è nella posizione IP di
ciascun sistema di coordinate pezzo.
Una volta stabilito il sistema di coordinate locali, i comandi di movimento si specificano in tale sistema di
coordinate. Il sistema di coordinate locali può essere cambiato specificando, con G52, una nuova origine
del sistema di coordinate locali nel sistema di coordinate del pezzo.
Per cancellare il sistema di coordinate locali, tornando a specificare le coordinate nel sistema di coordinate
del pezzo, far coincidere l'origine del sistema di coordinate locali con il sistema di coordinate del pezzo,
programmando G52 IP 0.
IP_
(Sistema di coordinate locali)
(G54:
Sistema di coordinate del pezzo 1)
G55
G56
IP_
G57
G58
(Sistema di coordinate locali)
(G59: Sistema di coordinate
del pezzo 6)
(Sistema di coordinate della macchina)
Origine del sistema di coordinate della macchina
Punto di riferimento
Fig. 7.3 (a) Impostazione del sistema di coordinate locali
AVVERTENZA
1 Quando ZCL (bit 2 del parametro N.1201) è 1 viene eseguito il ritorno manuale al
punto di riferimento di un asse, l'origine del sistema di coordinate locali di
quell'asse coincide con lo zero del sistema di coordinate del pezzo. Lo stesso è
vero quando viene dato il seguente comando:
G52α0;
α: Asse che ritorna al punto di riferimento
2 L'impostazione del sistema di coordinate locali non cambia i sistemi di coordinate
del pezzo e della macchina.
- 178 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
7.SISTEMA DI COORDINATE
AVVERTENZA
3 Il sistema di coordinate del pezzo viene o non viene cancellato da un reset in
base all'impostazione di un parametro. Il sistema di coordinate locali viene
cancellato quando il bit 6 (CLR) del parametro N. 3402 o il bit 3 (RLC) del
parametro N. 1202 sono 1. Però, nel modo conversione tridimensionale delle
coordinate, il sistema di coordinate locali non viene cancellato quando il bit 2
(D3R) del parametro N. 5400 è 1.
4 Se si imposta un sistema di coordinate del pezzo con G92 (G50 per il sistema A
di codici G, nella serie T), il sistema di coordinate locali viene cancellato. Tuttavia,
il sistema di coordinate locali di un asse non specificato nel blocco con G92 (G50
per il sistema A di codici G, nella serie T) non viene cancellato e rimane invariato.
5 G52 cancella temporaneamente la compensazione raggio utensile.
6 Immediatamente dopo G52 specificare un comando assoluto.
7.4
SELEZIONE DEL PIANO
Il piano per l'interpolazione circolare, la compensazione raggio utensile o la foratura si seleziona con un
codice G.
La seguente tabella indica la relazione fra i codici G e i piani selezionati.
Spiegazioni
Codice G
Tabella 7.4 (a)
Piano selezionato
G17
G18
G19
Piano XpYp
Piano ZpXp
Piano YpZp
Selezione del piano tramite codici G
Xp
Yp
Asse X o suo asse
parallelo
Asse Y o suo asse
parallelo
Zp
Asse Z o suo asse
parallelo
Xp, Yp e Zp sono determinati dagli indirizzi asse specificati nei blocchi G17, G18, G19.
Se in un blocco G17, G18 o G19 viene omesso un indirizzo asse, viene assunto l'asse base corrispondente.
Il parametro N. 1022 permette di specificare che un asse opzionale è parallelo a uno degli assi base X, Y o
Z.
Se un blocco non contiene G17, G18 o G19, il piano resta invariato.
Il comando di movimento è irrilevante rispetto alla selezione del piano.
M
All'accensione o dopo un reset del CNC è attivo G17 (piano XY), G18 (piano ZX) o G19 (piano YZ) a
seconda dell'impostazione dei bit 1 (G18) e 2 (G19) del parametro N. 3402.
T
All'accensione è attivo G18 (piano ZX).
Se il bit 0 (TPS) del parametro N. 3458 è 1, è possibile selezionare un piano modale impostando i bit 1
(G18) e 2 (G19) del parametro N. 3402.
NOTA
Gli assi U, V e W possono essere usati con i sistemi B e C di codici G.
- 179 -
7.SISTEMA DI COORDINATE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio
Selezione del piano quando gli assi X e U sono paralleli:
G17 X_Y_ ; Piano XY
G17 U_Y_ ; Piano UY
G18 X_Z_ ; Piano ZX
X_ Y_ ; Il piano (piano ZX) non cambia.
G17 ;
Piano XY
G18 ;
Piano ZX
G17 U_ ;
Piano UY
G18Y_ ;
Piano ZX, l'asse Y si muove senza alcuna relazione con la selezione del piano.
7.5
FUNZIONE DI CONVERSIONE DEL PIANO
Introduzione
Questa funzione converte un programma pezzo creato nel piano G17 del sistema destrorso di coordinate
cartesiane in un programma nel piano specificato dal comando G17.1Px, in modo da ottenere la stessa
figura in uno dei piani indicati dalle frecce nella Fig.7.5 (a)
Z
G17.1P1(G17)
G17.1P5
G17.1P4
Y
G17.1P3
X
G17.1P2
Fig.7.5 (a) Piani specificati da G17.1Px
Formato
G17.1 P_ ;
P_
: P1 - P5
Specifica del piano
G17.1P1 è lo stesso di G17.
Spiegazioni
La conversione della figura programmata nel piano G17 mostrata nella Fig.7.5 (b) viene eseguita come si
vede in Fig.7.5 (c), Fig.7.5 (d), Fig.7.5 (e), Fig.7.5 (f) o Fig.7.5 (g).
- 180 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
7.SISTEMA DI COORDINATE
Y
X
Z
Piano G17
Fig.7.5 (b)
G17
Il cerchio sull'origine indica che la direzione positiva dell'asse perpendicolare a questa pagina è la direzione
che esce dalla pagina (in questo caso, l'asse Z è perpendicolare al piano XY).
Y
X
Z
Piano G17
Fig.7.5 (c)
G17.1P1
Z
X
Y
Piano G18
Fig.7.5 (d)
G17.1P2
La croce sull'origine indica che la direzione negativa dell'asse perpendicolare a questa pagina è la direzione
che esce dalla pagina (in questo caso, l'asse Y è perpendicolare al piano XZ).
- 181 -
7.SISTEMA DI COORDINATE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Z
Y
X
Piano G19
Fig.7.5 (e)
G17.1P3
Z
X
Y
Piano G18
Fig.7.5 (f)
G17.1P4
Z
Y
X
Piano G19
Fig.7.5 (g)
- 182 -
G17.1P5
7.SISTEMA DI COORDINATE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Questa funzione converte i comandi programmati nel piano G17 nei seguenti comandi:
Tabella 7.5 (b)
Comando
G17.1P1
Comandi convertiti da questa funzione
Conversione del piano
G17.1P2
G17.1P3
G17.1P4
G17.1P5
X
Y
Z
G02
G03
I
X
Y
Z
G02
G03
I
X
Z
-Y
G03
G02
I
Y
Z
-X
G02
G03
J
-X
Z
Y
G02
G03
-I
-Y
Z
-X
G03
G02
-J
J
K
G41
G42
Compensazione
lunghezza utensile
Senso di rotazione
delle coordinate
Direzione dell'asse d
foratura
Piano
J
K
G41
G42
+
K
-J
G42
G41
-
K
I
G41
G42
+
K
J
G41
G42
+
K
-I
G42
G41
-
+
-
+
+
-
+
-
+
+
-
G17
G18
G19
G18
G19
Il dato modale visualizzato quando è attiva la funzione conversione del piano è il seguente.
Tabella7.5 (c)
Comando
Dato modale visualizzato
Dato visualizzato
G17.1P1
G17.1P2
G17.1P3
G17.1P4
G17.1P5
G17
G17.1
G17.1
G17.1
G17.1
- 183 -
7.SISTEMA DI COORDINATE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio
Il programma pezzo creato nel piano G17 del sistema destrorso di coordinate cartesiane in modo da ottenere
la stessa figura vista dalla direzione indicata dal comando G17.1P2.
Y
Y
Z
Y
X
G17
Z
G54
Y
X
X
Z
X
Y
Sistema di coordinate della macchina
-Z
Sistema di coordinate della macchina
X
Y
Y
G17.1P2
G54
X
-Z
O1000 (PROGRAMMA PRINCIPALE)
O2000 (SOTTOPROGRAMMA)
N10 G91 G28 X0 Y0 Z0
N2010 G90 G00 Z0
N20 G54
N2020 G00 X0 Y0
N30 G17
N2030 G00 X30.0 Y20.0
N40 M98 P2000
N2040 G01 Z-50.0 F200
N50 G55
N2050 Y90.0 F500
N60 G17.1 P2
N2060 X60.0 Y70.0
N70 M98 P2000
N2070 G02 Y20.0 J-25.0
N80 G91 G28 X0 Y0 Z0
N2080 G01 X30.0
N90 M30
N2090 G00 Z0
N2100 M99
- 184 -
X
7.SISTEMA DI COORDINATE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Limitazioni
1
2
3
4
La conversione del piano può essere eseguita solo per i comandi degli assi X, Y e Z.
La conversione del piano non può essere eseguita per le operazioni manuali.
La conversione del piano non può essere eseguita per i seguenti comandi che portano l'utensile in una
specifica posizione, per i comandi relativi al sistema di coordinate della macchina, per i comandi di
impostazione del sistema di coordinate.
- Ritorno automatico al punto di riferimento (G28 e G30)
- Ritorno al punto di riferimento mobile (G30.1)
- Ritorno dal punto di riferimento (G29)
- Selezione del sistema di coordinate della macchina (G53)
- Controllo delle zone di sicurezza (G22)
- Impostazione del sistema di coordinate (G54 - G59 e G92)
- Preset del sistema di coordinate del pezzo (G92.1)
- Impostazione delle correzioni (G10)
La visualizzazione della posizione attuale indica le coordinate dopo la conversione del piano
(Tabella7.5 (d))
Tabella7.5 (d)
Comando
X
G90 G00 X0 Y0 Z0
G17.1 P3
G00 X10.0 Y20.0
G01 Z-50.0 F200
G02 X50.0 Y60.0 I40.0
5
6
7
8
Indicazione della posizione attuale
Coordinate assolute
Y
0.0
0.0
0.0
-50.0
-50.0
0.0
0.0
10.0
10.0
50.0
Z
0.0
0.0
20.0
20.0
60.0
La conversione del piano non può essere eseguita insieme alla funzione di commutazione assi.
Specificare la conversione del piano dopo aver cancellato i seguenti modi.
- Compensazione raggio utensile
- Compensazione lunghezza utensile
- Cicli fissi
- Conversione tridimensionale delle coordinate
- Rotazione delle coordinate
- Scala
- Immagine speculare programmabile
La conversione del piano non può essere eseguita per i seguenti comandi che controllano un asse
rotativo insieme agli assi X, Y o Z:
- Interpolazione in coordinate polari
- Interpolazione cilindrica
- Controllo della direzione normale
- Interpolazione esponenziale
- Filettatura circolare B
Se nel modo conversione del piano viene eseguito un comando G17, G18 o G19, la conversione viene
disabilitata e viene selezionato il piano specificato dal comando.
- 185 -
8. VALORI DELLE COORDINATE
E DIMENSIONI
PROGRAMMAZIONE
8
B-64484IT/02
VALORI DELLE COORDINATE E
DIMENSIONI
Il Capitolo 8, "VALORI DELLE COORDINATE E DIMENSIONI", è costituito dalle seguenti sezioni:
8.1
8.2
8.3
8.4
8.5
PROGRAMMAZIONE ASSOLUTA E INCREMENTALE ........................................................... 186
CONVERSIONE POLLICI/MILLIMETRI (G20, G21) .................................................................. 188
PROGRAMMAZIONE DEL PUNTO DECIMALE ........................................................................ 191
PROGRAMMAZIONE RADIALE E PROGRAMMAZIONE DIAMETRALE ............................. 193
COMMUTAZIONE DINAMICA FRA PROGRAMMAZIONE DIAMETRALE E RADIALE .... 194
8.1
PROGRAMMAZIONE ASSOLUTA E INCREMENTALE
Il movimento degli assi può essere programmato con comandi assoluti o con comandi incrementali. In
programmazione assoluta si specificano le coordinate del punto finale. In programmazione incrementale si
specifica la distanza da percorrere.
M
La selezione tra programmazione assoluta e programmazione incrementale si esegue con G90 o G91,
rispettivamente.
T
La specifica della programmazione assoluta e della programmazione incrementale dipende dal sistema di
codici G utilizzato. Vedere le tabelle che seguono.
Sistema di codici G
A
BoC
Metodo di comando
Indirizzo parola
G90, G91
Formato
M
Programmazione assoluta
G90 IP_ ;
Programmazione incrementale G91 IP_ ;
T
-
Sistema A di codici G
Comando di movimento asse X
Comando di movimento asse Z
Comando di movimento asse Y
Comando di movimento asse C
-
Programmazione assoluta
Programmazione incrementale
X
Z
Y
C
U
W
V
H
Sistemi B e C di codici G
Programmazione assoluta
G90 IP_ ;
Programmazione incrementale G91 IP_ ;
- 186 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
8.VALORI DELLE COORDINATE
E DIMENSIONI
Esempio
M
G90 X40.0 Y70.0 ;
Programmazione assoluta
G91 X-60.0 Y40.0 ;
Programmazione incrementale
Y
Punto finale
70.0
30.0
Punto iniziale
40.0
X
100.0
T
Movimento dell'utensile dal punto P al punto Q (con programmazione diametrale per l'asse X)
Programmazione assoluta
Programmazione incrementale
X
Sistema A di codici G
Sistemi B e C di codici G
X400.0 Z50.0 ;
U200.0 W-400.0 ;
G90 X400.0 Z50.0 ;
G91 X200.0 Z-400.0 ;
Q
(400, 50)
P
(200, 450)
φ400
φ200
Z
50
450
NOTA
1 I comandi assoluti e incrementali possono essere usati insieme in un blocco.
Nell'esempio precedente, potrebbe essere specificato il seguente comando:
X400.0 W-400.0 ; (Con il sistema A di codici G)
2 Quando in un blocco si specificano insieme X e U o Z e W, è valido quello
specificato per ultimo.
3 Con il sistema A di codici G non è possibile specificare comandi incrementali per
gli assi A e B.
- 187 -
8. VALORI DELLE COORDINATE
E DIMENSIONI
PROGRAMMAZIONE
8.2
B-64484IT/02
CONVERSIONE POLLICI/MILLIMETRI (G20, G21)
La programmazione in pollici o in millimetri può essere selezionata tramite codice G.
Formato
G20 ;
G21 ;
Programmazione in pollici
Programmazione in millimetri
Questo codice G deve essere specificato in un blocco indipendente prima di impostare il sistema di
coordinate all'inizio del programma. Quando viene specificato il codice G per la conversione
pollici/millimetri, le unità dei dati programmati sono commutate nell'incremento minimo di immissione del
sistema di incrementi adottato (Vedi la sezione, “SISTEMA DI INCREMENTI”). Le unità dei dati
programmati in gradi non cambiano. Dopo la conversione pollici/millimetri, cambiano le unità dei seguenti
dati:
•
Velocità di avanzamento comandata con il codice F
•
Comandi di posizione
•
Offset dello zero pezzo
•
Valori delle correzioni utensile
•
Unità di scala per il generatore manuale di impulsi
•
Entità del movimento in avanzamento incrementale
•
Alcuni parametri
All'accensione il CNC è nello stato in cui si trovava al momento del precedente spegnimento.
PERICOLO
G20 e G21 non devono essere commutati durante un programma.
NOTA
1 Quando le unità di macchina e di programmazione sono diverse, l'errore
massimo è pari alla metà dell'incremento minimo di comando. Questo errore non
si accumula
2 La commutazione pollici/millimetri può essere eseguita anche in impostazione
(vedi la sottosezione, “Visualizzazione ed introduzione dei dati di impostazione”).
3 Se non si utilizzano le funzioni selezionabili con il bit 2 (IRF) del parametro
N. 14000 o con il bit 0 (NIM) del parametro N. 11222, eseguire sempre la
conversione pollici/millimetri sul punto di riferimento (origine del sistema di
coordinate della macchina).
Esecuzione della conversione pollici/millimetri sul punto di riferimento
(il parametro N. 1240 non è a 0)
Normalmente, la conversione pollici/millimetri deve essere eseguita sull'origine del sistema di coordinate
della macchina. Tuttavia, mettendo a 1 il bit 2 (IRF) del parametro N. 14000 si abilita l'esecuzione della
conversione pollici/millimetri sul punto di riferimento (parametro N. 1240).
Se si tenta di eseguire la conversione pollici/millimetri quando un asse per il quale è abilitata questa
funzione non è sul punto di riferimento, si verifica l'allarme PS5362, “CONVERT INCH/MM AT
REF-POS.”, che annulla il tentativo.
Prima di specificare la conversione pollici/millimetri, portare l'asse che interessa sul punto d riferimento, ad
esempio, con un comando G28.
- 188 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
8.VALORI DELLE COORDINATE
E DIMENSIONI
Inoltre se, con uno dei seguenti comandi od operazioni, il sistema di coordinate del pezzo è stato traslato
rispetto al sistema di coordinate della macchina, il bit 1 (CIM) del parametro N. 11222 può essere utilizzato
per scegliere tra l'indicazione dell'allarme PS1298 e la cancellazione dell'offset.
•
Intervento manuale eseguito con il segnale di assoluto in manuale OFF
•
Comando di movimento eseguito con la macchina in stato di blocco
•
Comando di movimento mediante un'interruzione con volantino
•
Funzionamento in immagine speculare
•
Spostamento del sistema di coordinate del pezzo causato dall'impostazione del sistema di coordinate
locali (G52) o dall'impostazione del sistema di coordinate del pezzo (G92)
Condizioni per la commutazione
L'esecuzione della conversione pollici/millimetri in una posizione diversa dal punto di riferimento richiede
che siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni. Se una di esse non è soddisfatta, si verifica l'allarme
PS1298, “CONVERSIONE POLLICI/MILLIMETRI ILLEGALE”. Per la sincronizzazione con
accoppiamento elettronico di due gruppi o la sincronizzazione con accoppiamento elettronico, viene
indicato l'allarme PS1595, “COMANDO ILLEGALE NEL MODO EGB”.
•
Posizionamento o interpolazione lineare
•
Modo interpolazione in coordinate polari cancellata
•
Comando in coordinate polari cancellato
•
Rilevazione errore di velocità mandrino off
•
Compensazione raggio utensile cancellata / Compensazione tridimensionale dell'utensile cancellata
•
Controllo della direzione normale cancellato
•
Compensazione lunghezza utensile cancellata
•
Scala cancellata
•
Immagine speculare programmabile cancellata
•
Tornitura poligonale cancellata
•
Richiamo macro modale A/B cancellato
•
Rotazione del sistema di coordinate o conversione tridimensionale del sistema di coordinate off
•
Immagine speculare per doppia torretta o lavorazione bilanciata cancellate (solo Serie T)
•
Ciclo fisso cancellato
•
Sincronizzazione con accoppiamento elettronico per due gruppi cancellata
•
Sincronizzazione con accoppiamento elettronico cancellata
•
Controllo velocità di taglio costante cancellato
Inoltre, l'esecuzione della conversione pollici/millimetri in una posizione diversa dal punto di riferimento
necessita delle seguenti opzioni.
•
Conversione pollici/millimetri
•
Sistema di coordinate del pezzo
Limitazioni
Quando si eseguono le seguenti operazioni, l'asse interessato deve essere nella posizione di riferimento
(origine del sistema di coordinate della macchina).
•
Conversione pollici/millimetri basata sul bit 2 (INI) del parametro di impostazione N. 0
•
Conversione pollici/millimetri basata sull'introduzione dati da programma (G10)
•
Conversione pollici/millimetri basata sulla variabile macro N. 3005
- 189 -
8. VALORI DELLE COORDINATE
E DIMENSIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esecuzione della conversione pollici/millimetri in posizioni diverse dal punto
di riferimento
Impostando il bit 0 (NIM) del parametro N. 11222 si abilita l'esecuzione della conversione
pollici/millimetri anche in posizioni diverse dal punto di riferimento.
Inoltre se, con uno dei seguenti comandi od operazioni, il sistema di coordinate del pezzo è stato traslato
rispetto al sistema di coordinate della macchina, il bit 1 (CIM) del parametro N. 11222 può essere utilizzato
per scegliere tra l'indicazione dell'allarme PS1298 e la cancellazione dell'offset.
•
Intervento manuale eseguito con il segnale di assoluto in manuale OFF
•
Comando di movimento eseguito con la macchina in stato di blocco
•
Comando di movimento mediante un'interruzione con volantino
•
Funzionamento in immagine speculare
•
Spostamento del sistema di coordinate del pezzo causato dall'impostazione del sistema di coordinate
locali (G52) o dall'impostazione del sistema di coordinate del pezzo (G92)
Per un asse assoggettato ad uno dei seguenti controlli la conversione automatica del sistema di coordinate
basata su questa funzione non viene eseguita.
•
Controllo assi da PMC
•
Controllo sincrono (per l'asse slave quando l'asse master è un asse del PMC)
•
Controllo sincrono flessibile (per l'asse slave quando l'asse master è un asse del PMC)
•
Funzione di oscillazione
•
Controllo mandrino con un motore asse
•
Controllo mandrino in contornatura Cs
•
Controllo sincrono asse/mandrino
Condizioni per la commutazione
L'esecuzione della conversione pollici/millimetri in una posizione diversa dal punto di riferimento richiede
che siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni. Se una di esse non è soddisfatta, si verifica l'allarme
PS1298. Per la sincronizzazione con accoppiamento elettronico di due gruppi o la sincronizzazione con
accoppiamento elettronico, viene indicato l'allarme PS1595.
•
Posizionamento o interpolazione lineare
•
Modo interpolazione in coordinate polari cancellata
•
Comando in coordinate polari cancellato
•
Rilevazione errore di velocità mandrino off
•
Compensazione raggio utensile cancellata / Compensazione tridimensionale dell'utensile cancellata
•
Controllo della direzione normale cancellato
•
Compensazione lunghezza utensile cancellata
•
Scala cancellata
•
Immagine speculare programmabile cancellata
•
Tornitura poligonale cancellata
•
Richiamo macro modale A/B cancellato
•
Rotazione del sistema di coordinate o conversione tridimensionale del sistema di coordinate off
•
Immagine speculare per doppia torretta o lavorazione bilanciata cancellate (solo Serie T)
•
Ciclo fisso cancellato
•
Sincronizzazione con accoppiamento elettronico per due gruppi cancellata
•
Sincronizzazione con accoppiamento elettronico cancellata
•
Controllo velocità di taglio costante cancellato
- 190 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
8.VALORI DELLE COORDINATE
E DIMENSIONI
Inoltre, l'esecuzione della conversione pollici/millimetri in una posizione diversa dal punto di riferimento
necessita delle seguenti opzioni.
•
Conversione pollici/millimetri
•
Sistema di coordinate del pezzo
•
Preset del sistema di coordinate del pezzo
Limitazioni
Quando si eseguono le seguenti operazioni, l'asse interessato deve essere nella posizione di riferimento
(origine del sistema di coordinate della macchina).
•
Conversione pollici/millimetri basata sul bit 2 (INI) del parametro di impostazione N. 0
•
Conversione pollici/millimetri basata sull'introduzione dati da programma (G10)
•
Conversione pollici/millimetri basata sulla variabile macro N. 3005
8.3
PROGRAMMAZIONE DEL PUNTO DECIMALE
I valori numerici possono essere immessi con il punto decimale. Il punto decimale può essere usato nella
specifica di distanze, tempi o velocità. I seguenti indirizzi accettano il punto decimale:
M
X, Y, Z, U, V, W, A, B, C, I, J, K, Q, R, F
T
X, Y, Z, U, V, W, A, B, C, I, J, K, R, F
Spiegazioni
Esistono due tipi di notazione con punto decimale: notazione tipo calcolatrice e notazione standard.
Quando si usa l'introduzione con punto decimale tipo calcolatrice tascabile, un valore senza punto decimale
è considerato specificato in millimetri, pollici, o gradi. Se si usa la notazione standard, lo stesso valore è
considerato come specificato in incrementi minimi di immissione. La scelta tra la notazione standard e la
notazione tipo calcolatrice si esegue con il bit 0 (DPI) del parametro N. 3401. I valori possono essere
specificati con e senza il punto decimale.
Esempio
Comando del programma
Programmazione del punto
decimale tipo calcolatrice
X1000
Comando senza punto decimale
1000mm
Unità :mm
X1000.0
Comando con punto decimale
1000mm
Unità :mm
Programmazione del punto decimale
standard
1mm
Unità : Incremento minimo di immissione
(0.001mm)
1000mm
Unità :mm
AVVERTENZA
In un blocco, prima dei valori numerici, deve essere specificato il codice G
appropriato.
- 191 -
8. VALORI DELLE COORDINATE
E DIMENSIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
1 I valori al di sotto dell'incremento minimo di programmazione sono trattati come
segue.
Esempio 1)
Quando i valori sono specificati direttamente per un indirizzo (nel caso di
1/1000mm IS-B)
X1.2345 ;
Trattato come X1.235
X-1.2345 ;
Trattato come X-1.234
Esempio 2)
Quando i valori sono specificati utilizzando una variabile macro (nel caso di
1/1000mm IS-B)
#100=1.2345;
X#100 ;
Trattato come X1.235
#100=-1.2345;
X#100 ;
Trattato come X-1.234
2 Se vengono specificate più di 8 cifre si ha un allarme. Se viene programmato un
valore con punto decimale, il numero di cifre viene controllato dopo che il valore
immesso è stato convertito in un numero intero di incrementi minimi di
immissione.
Esempi:
X1.23456789;
Si ha l'allarme PS0003 “TROPPE CIFRE” perché sono specificate più di 8
cifre.
X123456.7;
Se l'incremento minimo di immissione è 0.001mm, il valore è convertito nel
numero intero 123456700. Poiché l'intero ha più di 8 cifre, si ha l'allarme.
- 192 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
8.4
8.VALORI DELLE COORDINATE
E DIMENSIONI
PROGRAMMAZIONE DIAMETRALE E
PROGRAMMAZIONE RADIALE
Siccome la sezione dei pezzi lavorati su un tornio è generalmente circolare, le dimensioni di un pezzo
possono essere programmate in due modi:
specificandone il diametro o specificandone il raggio.
A
B
D1
D2
R2
R1
Asse X
D1, D2 : Programmazione diametrale
R1, R2 : Programmazione radiale
Asse Z
Se viene specificato il diametro del pezzo si parla di programmazione diametrale mentre se viene
specificato il raggio del pezzo si parla di programmazione radiale.
Spiegazioni
-
Note sulla programmazione diametrale/radiale per ciascun comando
La scelta fra programmazione diametrale e programmazione radiale può essere specificata con il bit 3
(DIA) del parametro (N. 1006. Quando si usa la programmazione diametrale, considerare le condizioni
elencate nella Tabella 8.4 (a).
Tabella 8.4 (a)
Voce
Note sulla programmazione diametrale
Note
Comandi dell'asse X
Comando incrementale
Impostazione del sistema di coordinate (G50)
Componenti delle correzioni utensili
Parametri dei cicli fissi, come la profondità di
taglio lungo l'asse X. (R)
Raggio dell'interpolazione circolare (R, I, K, ecc.)
Velocità di avanzamento
Visualizzazione della posizione
Specificati come diametri
Specificati come diametri
Nell'esempio qui sopra specificare D2 meno D1 per il
movimento da B ad A.
Specificare le coordinate con un valore diametrale
Il bit 1 del parametro N. 5004 determina la scelta fra diametro e
raggio
Specificare un valore radiale
Specificare un valore radiale
Specificare la variazione del raggio/giro o la variazione del
raggio/minuto
Visualizzata con un valore diametrale
- 193 -
8. VALORI DELLE COORDINATE
E DIMENSIONI
PROGRAMMAZIONE
8.5
B-64484IT/02
FUNZIONE DI COMMUTAZIONE FRA PROGRAMMAZIONE
DIAMETRALE E RADIALE
Introduzione
Normalmente l'utilizzo di valori diametrali o di valori radiali per la specifica di un movimento asse è
determinato unicamente dall'impostazione del bit 3 (DIAx) del parametro N. 1006. Invece questa funzione
permette di commutare tra la programmazione diametrale e la programmazione radiale utilizzando un
segnale o un codice G.
Così diventa possibile specificare una quota, un programma, ecc. commutando tra specifica diametrale e
specifica radiale per ciascun asse controllato.
Spiegazioni
-
Selezione del metodo di commutazione diametrale/radiale
Per la commutazione diametrale/radiale sono disponibili due metodi:
1) Segnale
2) Codice G
Il metodo prescelto si seleziona con il bit 5 (PGD) del parametro N. 3400.
-
Metodo di commutazione mediante segnale
La commutazione tra specifica diametrale e specifica radiale per un asse ha luogo quando il segnale di
commutazione diametrale/radiale (segnali in ingresso da DI1 a DI8) corrispondente a quell'asse passa da
0 a 1.
Se uno dei segnali in ingresso da DI1 a DI8 passa da 0 a 1 e per l'asse corrispondente è selezionata la
programmazione radiale (bit 3 (DIAx) del parametro N. 1006 = 0) il metodo di specifica per quell'asse
diventa la programmazione diametrale; se invece era selezionata la programmazione diametrale ( bit 3
(DIAx) del parametro N. 1006 = 1) il metodo di specifica diventa la programmazione radiale.
Durante la commutazione, viene emesso il segnale di commutazione diametrale/radiale in corso (segnali
in uscita da DM1 a DM8) corrispondente all'asse per il quale ha luogo la commutazione.
Per riportare allo stato originale la specifica diametrale/radiale di un asse, rimettere a 0 il segnale di
commutazione (da DI1 a DI8) corrispondente.
NOTA
1 Se lo stato del segnale di commutazione diametrale/radiale viene gestito, ad
esempio, con un codice M durante il funzionamento automatico, programmare la
commutazione con il metodo descritto qui sotto, che consente di rispecchiare
correttamente lo stato della commutazione nel blocco in esecuzione.
Per la commutazione utilizzare un codice M non bufferizzato (parametro N. 3411
e successivi). Per il codice M prescelto, eseguire questa sequenza:
- Esecuzione della commutazione
Codice M → Segnale in ingresso ON → Controllo che il segnale in uscita sia
ON → FIN
- Cancellazione della commutazione
Codice M → Segnale in ingresso OFF → Controllo che il segnale in uscita sia
OFF → FIN
Se durante il funzionamento automatico il segnale di commutazione
diametrale/radiale non è trattato come è indicato qui sopra, si verifica l'allarme
PS5320, “COMMUTAZ DIAMETRO/RAGGIO IMPOSS.”.
2 Se lo stato del segnale di commutazione diametrale/radiale cambia mentre è in
esecuzione un movimento dell'asse soggetto alla commutazione si verifica
l'allarme PS5320.
- 194 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
8.VALORI DELLE COORDINATE
E DIMENSIONI
Metodo di commutazione mediante codice G
(commutazione diametrale/radiale da programma)
Il formato del codice G per la commutazione diametrale/radiale è il seguente:
Formato
G10.9 IP_ ;
IP_ : Indirizzo dell'asse soggetto alla commutazione diametro/raggio e valore del comando
Come valore del comando specificare 0 o 1.
0: Programmazione radiale
1: Programmazione diametrale
NOTA
1 Specificare G10.9 in un blocco indipendente (non contenente altri codici).
2 Dopo un indirizzo asse, specificare il valore del comando senza utilizzare il punto
decimale.
-
Esecuzione della commutazione
A seconda del metodo di commutazione prescelto, la programmazione diametrale/radiale viene commutata
internamente come segue:
1) Commutazione mediante segnale
•
Se il parametro DIAx = 0 (programmazione radiale) → I comandi vengono eseguiti in base alla
programmazione radiale.
•
Se il parametro DIAx = 1 (programmazione diametrale) → I comandi vengono eseguiti in base
alla programmazione diametrale.
2) Commutazione mediante codice G
•
Se il valore del comando è 0 (programmazione radiale) → I comandi vengono eseguiti in base
alla programmazione radiale.
•
Se il valore del comando è 1 (programmazione diametrale) → I comandi vengono eseguiti in
base alla programmazione diametrale.
NOTA
1 Se si utilizza il metodo di commutazione mediante un segnale, quando lo stato di
commutazione diametrale/radiale deve essere cancellato da un reset o da una
commutazione del modo, è necessario agire sui segnali in ingresso.
2 La commutazione mediante codice G viene cancellata da un reset.
AVVERTENZA
Quando si passa dalla programmazione diametrale alla programmazione radiale,
il movimento determinato da un comando diventa di entità doppia rispetto alla
precedente programmazione diametrale. Pertanto, nel passare dalla
programmazione diametrale alla programmazione radiale, garantire la sicurezza
del funzionamento della macchina.
-
Selezione del sistema di coordinate della macchina
Quando con la funzione corrispondente viene eseguita la commutazione diametro/raggio, le coordinate
specificate da un comando di selezione del sistema di coordinate della macchina (G53) variano a seconda
del valore del bit 7 (PDM) del parametro N. 11222. Se PDM è 0, si ha la commutazione diametro/raggio. Se
PDM è 1, le coordinate variano a seconda del valore del bit 3 (DIAx) del parametro N. 1006.
- 195 -
8. VALORI DELLE COORDINATE
E DIMENSIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Limitazioni
-
Velocità di avanzamento
La velocità di avanzamento è sempre specificata in base al raggio, indipendentemente dal modo di
programmazione diametrale o radiale.
-
Dati non soggetti alla commutazione
I seguenti dati seguono l'impostazione del parametro DIAx, pertanto non cambiano in seguito ad una
commutazione diametro/raggio.
•
Parametri
•
Correzioni
•
Sistema di coordinate del pezzo
•
Visualizzazione in scala sulla schermata grafica
NOTA
Riguardo alle correzioni l'impostazione del 1 (ORC) del parametro N. 5004 e del
bit 2 (ODI) del parametro N. 5004 ha la priorità
-
Dati e comandi soggetti alla commutazione
I seguenti dati e comandi seguono la commutazione diametro/raggio eseguita in base al metodo di specifica
prescelto:
•
Comandi di movimento programmati
•
Visualizzazione della posizione attuale
•
Preset del sistema di coordinate del pezzo
•
Movimento generato da un comando numerico in manuale (G00 o G01)
-
Uso con altre funzioni
La commutazione diametro/raggio non può essere eseguita per un asse lungo il quale è in esecuzione un
movimento determinato da una delle seguenti funzioni.
Inoltre nessuna delle seguenti funzioni può essere eseguita quando è attiva la commutazione
diametro/raggio.
•
Controllo sincrono/composto
•
Controllo sovrapposto
•
Controllo sincrono degli assi
•
Controllo assi da PMC
- 196 -
B-64484IT/02
9
PROGRAMMAZIONE
9.FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
FUNZIONE VELOCITA' MANDRINO
(FUNZIONE S)
La velocità del mandrino può essere controllata specificando un valore numerico per l'indirizzo S.
Il capitolo 9, "FUNZIONE VELOCITA' MANDRINO (FUNZIONE S)", è costituito dalle seguenti sezioni:
9.1
9.2
9.3
9.4
9.5
9.6
SPECIFICA DELLA VELOCITA' DEL MANDRINO CON UN CODICE ................................... 197
SPECIFICA DIRETTA DELLA VELOCITA' DEL MANDRINO (COMANDO S-5 CIFRE) ...... 197
CONTROLLO DELLA VELOCITA' DI TAGLIO COSTANTE (G96, G97)................................. 197
FUNZIONE DI POSIZIONAMENTO DEL MANDRINO .............................................................. 202
RILEVAZIONE DEGLI ERRORI DI VELOCITA' DEL MANDRINO ......................................... 207
CONTROLLO MANDRINO CON UN MOTORE ASSE ............................................................... 211
9.1
SPECIFICA DELLA VELOCITA' DEL MANDRINO CON UN
CODICE
Quando viene specificato un valore dopo l'indirizzo S, il segnale del codice e il segnale strobe vengono
inviati alla macchina per il controllo della velocità di rotazione del mandrino.
In un blocco può essere programmato un solo codice S. Per le modalità di programmazione, numero di cifre
del codice S, ordine di esecuzione delle operazioni quando lo stesso blocco contiene un codice S e un
comando di movimento, ecc., consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
9.2
SPECIFICA DIRETTA DELLA VELOCITA' DEL MANDRINO
(COMANDO S-5 CIFRE)
La velocità del mandrino può essere specificata direttamente con l'indirizzo S seguito da un numero di 5
cifre (giri/min). Le unità in cui viene espressa la velocità del mandrino possono essere diverse a seconda
della scelta operata dal costruttore della macchina utensile. Per i dettagli consultare il manuale fornito dal
costruttore stesso.
9.3
CONTROLLO DELLA VELOCITA' DI TAGLIO COSTANTE
(G96, G97)
La velocità di taglio (velocità relativa fra l'utensile e il pezzo) si specifica con il codice S. La velocità di
rotazione del mandrino viene calcolata in modo che la velocità di taglio risultante venga mantenuta costante
al variare della posizione dell'utensile.
Formato
-
Attivazione della velocità di taglio costante
G96Sxxxxx ;
↑ Velocità di taglio (m/min o piedi/min)
Le unità usate per specificare la velocità di taglio possono essere diverse per una scelta
del costruttore della macchina utensile.
- 197 -
9. FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Cancellazione della velocità di taglio costante
G97Sxxxxx ;
↑ Velocità del mandrino (min-1)
Le unità usate per specificare la velocità di taglio possono essere diverse per una
scelta del costruttore della macchina utensile.
-
Specifica dell'asse al quale si applica il controllo della velocità di taglio
costante.
G96Pα ;
P0 : Asse specificato dal parametro N. 3770
P1 : Primo asse, P2 : Secondo asse, P3 : Terzo asse, P4 : Quarto asse
P5 : Quinto asse, P6 : Sesto asse, P7 : Settimo asse, P8 : Ottavo asse
NOTA
Se è abilitato il controllo plurimandrino (selezione del mandrino con l'indirizzo P o
espansione del nome mandrino), la specifica asse con l'indirizzo P è disabilitata.
Per la specifica asse utilizzare il parametro N. 3770.
-
Velocità massima del mandrino
G92 S_ ;
Specificare la velocità massima del mandrino (giri/min) dopo il codice S.
T
G50 S_ ;
Specificare la velocità massima del mandrino (giri/min) dopo il codice S.
NOTA
G50 è utilizzabile con il sistema A di codici G.
Spiegazioni
-
Attivazione della velocità di taglio costante (G96)
G96 (attivazione della velocità di taglio costante) è un codice G modale. Dopo un comando G96, il sistema
entra nel modo velocità di taglio costante (modo G96) e i valori di S specificati sono interpretati come
comandi della velocità di taglio. Un comando G96 deve specificare l'asse per il quale è eseguito il controllo
della velocità di taglio costante. Il comando G97 cancella il modo G96. Nel modo G96, la velocità del
mandrino (giri/min) è limitata al valore di S specificato nel blocco G92S_; o G50S_; (velocità massima del
mandrino). All'accensione, la velocità massima del mandrino non è ancora stabilita e quindi la velocità del
mandrino non è limitata. Nel modo G96, S (velocità di taglio) viene assunto come S=0 finché non viene
comandato M03 (rotazione del mandrino in senso orario) o M04 (rotazione del mandrino in senso
antiorario).
- 198 -
9.FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-1
Velocità del mandrino (min )
La velocità del mandrino (giri/min) è quasi
uguale alla velocità di taglio (m/min) per un
raggio di circa 160 mm.
La velocità di taglio S è 600 m/min.
Relazione fra il raggio del pezzo, la velocità
del mandrino e la velocità di taglio
Fig. 9.3 (a)
-
Raggio (mm)
Relazione fra il raggio del pezzo, la velocità del mandrino e la
velocità di taglio
Impostazione del sistema di coordinate del pezzo per il controllo della velocità
di taglio costante
Per eseguire il controllo della velocità di taglio costante, occorre impostare il sistema di coordinate del
pezzo in modo che il valore della coordinata al centro dell'asse di rotazione del pezzo, per esempio l'asse Z,
(asse a cui si applica il controllo della velocità di taglio costante) sia zero.
X
Z
0
Fig. 9.3 (b)
Esempio di sistema di coordinate del pezzo per il controllo della velocità di taglio costante
- 199 -
9. FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Velocità di taglio specificata nel modo G96
Modo G96
Modo G97
Specificare la velocità di taglio in
m/min (o piedi/min)
Comando G97
Memorizzazione della velocità di
taglio in m/min (o piedi/min)
Specificato
Comando di
mandrino
velocità
Viene usata la
velocità del mandrino
(giri/min) specificata
Non specificato
La velocità di taglio (m/min o
piedi/min) viene convertita in
velocità del mandrino (giri/min)
Comandi diversi da G96
Comando G96
Specificato
Viene usata la
superficie di
taglio specificata
Comando
della velocità
velocità
Non specificato
Viene usata la velocità di taglio
precedentemente memorizzata piedi/min).
Se non esiste, viene assunto 0.
-
Limitazione della velocità del mandrino
Se la rotazione del mandrino alla velocità massima stabilita con il corrispondente parametro può causare
problemi durante il controllo della velocità di taglio costante, specificare una limitazione ad hoc della
velocità del mandrino (Serie M: G92S_;, Serie T: G50S_;) prima di attivare il controllo della velocità di
taglio costante.
E' possibile che, a causa di un errore di programmazione o di un errore operativo, ad esempio l'adozione di
una procedura errata di esecuzione del programma pezzo, venga attivato il controllo della velocità di taglio
costante senza che, dopo l'accensione, sia stato impostato il limite della velocità del mandrino. Per evitare
questo problema è possibile mettere a 1 il bit 4 (CSA) del parametro N. 3712 per generare l'allarme PS5557,
“MANCA CMD LIMIT MAX VEL MANDR”.
Limitazioni
-
Velocità di taglio costante e filettatura
Il controllo della velocità di taglio costante è attivo anche per la filettatura. Quindi, per la filettatura frontale
e conica si raccomanda di cancellare il controllo della velocità di taglio costante con il comando G97, per
evitare eventuali problemi di risposta del servo sistema alle variazioni di velocità del mandrino.
-
Velocità di taglio costante e movimenti in rapido (G00)
In un blocco in rapido specificato da G00, la velocità di taglio non viene calcolata in base al variare della
posizione dell'utensile, ma in base alla posizione finale del blocco, in quanto durante il rapido non c'è
lavorazione del pezzo.
- 200 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
9.FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
Esempio
T
Valore radiale
Percorso programmato
X
Percorso utensile compensato
1
2
N16
N16
N11
N15
N14
N15
4
3
N11
N14
700
675
600
500
400
375
300
200
φ600
φ400
100
Z
300 400 500 600 700 800 900 1000 1100
1300 1400 1500
1200
1475
1050
N8 G00 X1000.0Z1400.0 ;
N9 T33;
N11 X400.0Z1050.0;
N12 G50S3000 ; (Specifica della velocità massima del mandrino)
N13 G96S200 ; (Velocità di taglio 200 m/min)
N14 G01 Z 700.0F1000 ;
N15 X600.0Z 400.0;
N16 Z_ ;
Il CNC calcola la velocità del mandrino corrispondente alla velocità di taglio programmata in base alla
coordinata X del percorso programmato (che non corrisponde al percorso compensato quando è attiva la
compensazione). Nel soprastante esempio, la velocità del mandrino al punto finale del blocco N15
corrisponde ad una velocità di taglio di 200 m/min per un diametro di 600mm (posizione della punta
dell'utensile e non del centro della torretta). Se la coordinata dell'asse X è negativa, il CNC usa il valore
assoluto.
- 201 -
9. FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
9.4
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
FUNZIONE DI POSIZIONAMENTO DEL MANDRINO
Introduzione
Nelle operazioni di tornitura, il mandrino, accoppiato al motore mandrino, viene fatto ruotare ad una data
velocità, facendo ruotare il pezzo montato sul mandrino per la lavorazione. Questo stato del mandrino è
detto modo rotazione normale
La funzione di posizionamento del mandrino muove il mandrino su un certo angolo, posizionando il pezzo
in modo appropriato. Questo stato del mandrino è detto modo posizionamento.
La funzione di posizionamento del mandrino è caratterizzata da questa sequenza operativa:
1. Selezione del modo posizionamento mandrino.
Mettere il mandrino nel modo posizionamento e stabilire un punto di riferimento specificando il
codice M definito a questo scopo mediante un parametro. (Orientamento mandrino)
2. Posizionamento del mandrino
E' possibile posizionare il mandrino con uno dei due metodi seguenti:
1) Posizionamento con un angolo qualsiasi utilizzando un indirizzo asse
2) Posizionamento con un angolo semi-fisso utilizzando uno dei codici M definiti a questo scopo
mediante parametri.
3. Selezione del modo rotazione normale
Mettere il mandrino nel modo tornitura specificando il codice M definito a questo scopo mediante un
parametro.
L'incremento minimo di comando, l'incremento minimo di immissione e il valore massimo per l'asse di
posizionamento del mandrino sono i seguenti:
•
Incremento minimo di comando
360 •
=• 0.088 gradi (se il rapporto di accoppiamento fra mandrino ed encoder è 1:1)
4096
•
•
Incremento minimo di immissione
0.001 gradi (IS-B)
Valore massimo
±999999.999 gradi
9.4.1
Orientamento del mandrino
Quando il posizionamento del mandrino viene eseguito la prima volta dopo aver usato normalmente il
motore del mandrino, o quando il posizionamento viene interrotto, è necessario eseguire l'orientamento del
mandrino.
L'orientamento permette di arrestare il mandrino a una posizione predeterminata.
L'orientamento del mandrino è comandato dal codice M specificato con il parametro N. 4960. La direzione
di orientamento può essere stabilita con un parametro.
Per il mandrino seriale si imposta con il bit 4 (RETSV) del parametro N. 4000. Con la funzione "grid shift",
è possibile spostare la posizione di orientamento nell'intervallo da 0 a 360 gradi per il mandrino seriale
(parametro N. 4073).
-
Velocità di avanzamento durante l'orientamento
La velocità di orientamento per il mandrino seriale si determina mediante l'impostazione di un parametro
relativo al mandrino.
L'arresto orientato del mandrino seriale avviene dopo alcuni giri del motore mandrino.
- 202 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
9.FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
Omissione dell'orientamento
Il bit 2 (ISZ) del parametro N. 4950 permette di specificare l'omissione dell'orientamento quando esso non
è necessario nel momento in cui viene stabilito il modo posizionamento mandrino (ad esempio, quando
deve essere eseguito solo un movimento incrementale rispetto alla posizione corrente). Più specificamente,
il codice M che seleziona il modo posizionamento mandrino si limita ad attivarlo ed il processo viene
completato senza orientamento.
-
Punto di riferimento del programma
La posizione finale dell'orientamento diventa il punto di riferimento del programma. Il punto di riferimento
del programma può essere cambiato mediante l'impostazione del sistema di coordinate (G92 o G50) o
l'impostazione automatica del sistema di coordinate (bit 0 (ZPR) del parametro N. 1201).
Quando viene omesso l'orientamento, il punto di riferimento del programma non è definito ed il risultato del
posizionamento mandrino con un comando assoluto è imprevedibile.
9.4.2
Posizionamento del mandrino
Il mandrino può essere posizionato ad un angolo qualsiasi o ad un angolo semi-fisso.
-
Posizionamento ad un angolo semi-fisso
Il comando viene dato con un codice M. I codici M utilizzabili sono 6: da Mα a M (α+5). Il valore α deve
essere preventivamente impostato con il parametro N. 4962. Gli angoli di posizionamento corrispondenti a
Mα .. M (α+5) sono elencati nella tabella seguente. Il valore β deve essere preventivamente impostato con
il parametro N. 4963.
Codice M
(Es.) β = α + 5
Angolo di posizionamento
(Es.) β = 30°
Mα
M (α + 1)
M(α+2)
M(α+3)
M(α+4)
M(α+5)
β
2β
3β
4β
5β
6β
30°
60°
90°
120°
150°
180°
Il numero dei codici M utilizzabili, valore γ nella sottostante tabella, può essere modificato con il parametro
N. 4964, in questo caso, i codici M specificabili vanno da Mα a M (α + (γ - 1)) ed è possibile definire fino
a 255 codici M, da Mα a M (α + (255 - 1)).
Codice M
(Es.) γ = 11
Angolo di posizionamento
(Es.) β = 30°
Mα
M (α + 1)
M(α+2)
M(α+3)
...
M (α + 11 - 1)
β
2β
3β
4β
...
11β
30°
60°
90°
120°
...
330°
Il senso di rotazione può essere specificato con IDM (bit 1 del parametro N. 4950).
-
Posizionamento ad un angolo qualsiasi
Programmando un indirizzo asse seguito da un valore numerico con il segno è possibile specificare il
posizionamento ad un angolo qualsiasi. L'indirizzo asse deve essere specificato nel modo G00.
(Nella spiegazione che segue, si assume che l'indirizzo asse sia C.)
(Esempio)
C-45000
C180.000
Può essere programmato un valore numerico con punto decimale. Il valore deve essere specificato in gradi.
(Esempio)
C36.0=C36 gradi
- 203 -
9. FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Comandi assoluti e comandi incrementali
I comandi di posizionamento ad un angolo semi-fisso (mediante codice M) sono sempre incrementali.
Il senso di rotazione si specifica con il bit 1 (IDM) del parametro N. 4950.
I comandi di posizionamento ad un angolo qualsiasi possono essere assoluti o incrementali.
Quando questi comandi sono assoluti e per l'asse rotativo è abilitata la funzione di roll-over (il bit 0 (ROA)
del parametro N. 1008 è 1), è abilitato anche il posizionamento per il percorso più breve (il bit 1 (RAB) del
parametro N. 1008 è 0).
Punto di riferimento del programma
90°
A
180°
B
Formato del comando
Serie T con il sistema A di codici Serie T con i sistemi B o C di codici G e
G
Serie M
Comando da A a
Comando da A a
Indirizzo
Indirizzo usato e
B nella figura qui
B nella figura qui
usato
codice G
sopra
sopra
Comando assoluto
Specificare il punto finale
con la sua distanza dal
punto di riferimento del
programma.
C
C180.0 ;
G90, C
G90 C180 .;
Comando
incrementale
Specificare la distanza
dal punto iniziale al
punto finale.
H
H90.0 ;
G91, C
G91 C90 .;
-
Velocità di avanzamento durante il posizionamento
La velocità di avanzamento durante il posizionamento corrisponde alla velocità in rapido specificata dal
parametro N. 1420.
A questa velocità può essere applicata una regolazione del 100%, 50%, 25%, e FO (parametro N. 1421).
9.4.3
Cancellazione del posizionamento del mandrino
Per passare dal modo posizionamento mandrino al modo rotazione normale del mandrino, specificare il
codice M impostato col parametro N. 4961.
Il passaggio dal modo posizionamento al modo rotazione normale avviene anche nei seguenti casi:
<1> Viene eseguito un reset (compreso l'arresto in emergenza) in seguito ad un allarme asse.
<2> Viene eseguito un reset (compreso l'arresto in emergenza) in seguito ad un allarme mandrino.
<3> L'orientamento viene interrotto da un reset, da un allarme, o da qualche altro evento.
<4> Viene eseguito un reset (compreso l'arresto in emergenza) quando il bit 0 (IOR) del parametro N. 4950
è 1.
- 204 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
9.FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
AVVERTENZA
1 Durante l'esecuzione delle sequenze relative al posizionamento del mandrino
(selezione del modo posizionamento mandrino, posizionamento del mandrino e
selezione del modo rotazione normale) il segnale di arresto del funzionamento
automatico (*SP) non è valido. Questo significa che, anche se il segnale *SP va a
0, il funzionamento automatico non si arresta fino al completamento di queste
sequenze.
2 Durante il posizionamento mandrino, la prova a vuoto ed il blocco macchina non
sono validi.
3 Per i codici M della funzione di posizionamento del mandrino il blocco delle
funzioni ausiliarie è disabilitato.
4 La funzione di controllo dell'asse Cs del mandrino seriale ed la funzione di
posizionamento del mandrino non possono essere utilizzate simultaneamente.
Se queste funzioni opzionali vengono specificate contemporaneamente, la
funzione di posizionamento del mandrino ha la precedenza.
5 L'asse di posizionamento del mandrino è trattato come un asse controllato. Di
conseguenza devono essere predisposti i segnali relativi agli assi controllati
(come i segnali di sovracorsa).
6 Se si utilizzano sia la maschiatura rigida sia il posizionamento mandrino, non
specificare mai la maschiatura rigida nel modo posizionamento mandrino o il
posizionamento mandrino nel modo maschiatura rigida.
NOTA
1 Il blocco nel quale è specificato uno dei codici M relativi al posizionamento del
mandrino non deve contenere altri comandi. (Neppure un codice M relativo al
posizionamento di un altro mandrino.)
I codici M relativi al posizionamento del mandrino devono essere specificati da
soli anche quando si utilizza la funzione "più codici M in un blocco".
- 205 -
9. FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
2 I codici M relativi al posizionamento del mandrino devono essere specificati da
soli anche quando si utilizza la funzione "più codici M in un blocco".
3 Il blocco nel quale è specificato un comando di posizionamento del mandrino con
indirizzo asse non deve contenere altri comandi. salvo i seguenti:
G00, G90, G91, G92 (Serie T con i sistemi B o C di codici G, Serie M)
G00, G50 (Serie T con il sistema A di codici G)
4 I codici M del posizionamento mandrino non devono essere bufferizzati.
5 Il posizionamento mandrino non può essere eseguito in manuale (jog, volantino,
comando numerico in manuale, o altro)
6 Il posizionamento mandrino non può essere eseguito utilizzando un asse
controllato dal PMC.
7 La ripartenza del programma e la ripartenza del blocco non possono essere
eseguite per il posizionamento mandrino. Eseguire queste operazioni in MDI.
8 Per l'asse di posizionamento del mandrino, il controllo delle zone di sicurezza è
disabilitato.
9 Per l'asse di posizionamento del mandrino, la funzione di sgancio dell'asse
controllato è disabilitata.
10 Per l'asse di posizionamento del mandrino, la compensazione passo vite è
disabilitata.
11 Se viene specificata l'omissione dell'orientamento mandrino, il segnale di
completamento del ritorno al punto di riferimento non va a 1.
12 Nell'orientamento mandrino, i segnali di interblocco su tutti gli assi e di
interblocco di uno specifico asse sono controllati solo all'inizio del blocco. Se uno
di questi segnali perviene durante l'esecuzione del blocco viene ignorato.
13 La differenza tra l'entità specificata e l'entità effettiva del movimento viene
mantenuta finché non viene cancellato il modo posizionamento mandrino.
- 206 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
9.5
9.FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
RILEVAZIONE DEGLI ERRORI DI VELOCITA' DEL
MANDRINO
Introduzione
Con questa funzione, quando la velocità del mandrino si allontana dalla velocità comandata a causa delle
condizioni di lavorazione, si ha un allarme di surriscaldamento (OH0704) e viene emesso il segnale di
allarme della velocità del mandrino SPAL.
Questa funzione è utile a prevenire grippaggi, ecc.
G26 abilita la rilevazione degli errori di velocità del mandrino. G25 disabilita la rilevazione degli errori di
velocità del mandrino.
Formato
-
Rilevazione errori di velocità del mandrino on
G26 Pp Qq Rr Ii;
p : Tempo (in msec) fra l'emissione del comando di velocità del mandrino e l'inizio del
controllo volto a determinare se la velocità reale del mandrino è così alta da poter generare
un surriscaldamento.
Se il mandrino raggiunge la velocità comandata prima che sia trascorso il tempo
specificato, il controllo inizia in quel momento.
q : Tolleranza (%) entro la quale si considera raggiunta la velocità comandata
q=
1 − velocità del mandrino
× 100
velocità programmata
Quando la velocità del mandrino è in questo intervallo si considera raggiunta la velocità
specificata, ed ha inizio questo controllo.
r : Errore della velocità del mandrino (%) al quale il sistema riconosce la possibilità di un
surriscaldamento
r=
1 − velocità di surriscald amento
× 100
velocità programmat a
Se la differenza tra la velocità reale del mandrino e quella specificata supera il limite
determinato da questa percentuale, la velocità del mandrino viene considerata tale da
generare la possibilità di un surriscaldamento.
i : Ampiezza dell'errore della velocità del mandrino (giri/min) oltre la quale il sistema
riconosce la possibilità di un surriscaldamento.
Se la differenza tra la velocità reale del mandrino e quella specificata è più ampia di
questo limite, la velocità del mandrino viene considerata tale da generare la possibilità di
un surriscaldamento.
G26 abilita la funzione di rilevazione errori di velocità del mandrino. I valori standard di P, Q, R ed I si
impostano con i seguenti parametri: N. 4914, N. 4911, N. 4912 e N. 4913, rispettivamente. La
corrispondenza tra gli indirizzi ed i parametri è la seguente:
Indirizzo
Numero parametro
Q
R
I
P
N.4911
N.4912
N.4913
N.4914
Se vengono omessi i comandi P, Q, R o I, questa funzione utilizza i valori assegnati ai parametri ad essi
corrispondenti (N. 4914, 4911, 4912 o 4913).
A questo scopo vengono utilizzati i parametri (N. 4914, 4911, 4912 e 4913) del mandrino sul quale è
montato l'encoder selezionato al momento.
- 207 -
9. FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Rilevazione errori di velocità del mandrino off
G25;
G25 disabilita la funzione di rilevazione errori di velocità del mandrino.
G25 non cambia i valori dei parametri N. 4914, 4911, 4912 e 4913. All'accensione o dopo un reset (stato
di clear (bit 6 (CLR) del parametro N. 3402 = 1)), la funzione di rilevazione degli errori di velocità del
mandrino è disabilitata (G25). Relativamente allo stato di clear controllare anche l'impostazione del bit 3
(C19) del parametro N. 3408 per la Serie M o del bit 0 (C08) del parametro N. 3407 per la Serie T.
Spiegazioni
Questa funzione controlla se esiste una differenza tra la velocità reale del mandrino e quella specificata. Il
più grande fra Si e Sr viene assunto come errore accettabile (Sm). Quando la differenza tra la velocità reale
del mandrino e quella programmata (Sc) supera l'errore accettabile (Sm) viene indicato l'allarme OH0704.
|Sc – Sa| > Sm
Sc : Velocità mandrino specificata
Sa : Velocità mandrino effettiva
Si : Entità fissa, indipendente dalla velocità mandrino specificata, dell'errore accettabile
(parametro N.4913)
Sr : Entità dell'errore accettabile determinata moltiplicando Sc (velocità mandrino specificata) per r
(percentuale costante). (r = parametro N.4912)
Bit 0 (FLR) del parametro N. 4900= 0
Sr = Sc ×
Bit 0 (FLR) del parametro N. 4900= 1
r
100
Sr = Sc ×
r
1000
Sm: Il più grande tra Si e Sr.
-
Condizioni per l'inizio della rilevazione degli errori di velocità del mandrino
Se varia la velocità mandrino specificata Sc, la rilevazione degli errori di velocità del mandrino inizia
quando è soddisfatta una delle seguenti condizioni.
Se il bit 7 (FDTs) del parametro N. 7900 è 1, la rilevazione degli errori di velocità del mandrino inizia
quando è soddisfatta la condizione <2>.
<1> La velocità del mandrino è nell'intervallo da (Sc - Sq) a (Sc + Sq)
Sc : Velocità mandrino specificata
Sq : Tolleranza entro la quale si assume che il mandrino abbia raggiunto la velocità programmata.
(parametro N. 4911)
Parametro FLR= 0
Parametro FLR= 1
q
Sq = Sc ×
100
Sq = Sc ×
q
1000
<2> Dopo la variazione della velocità specificata Sc è trascorso il tempo p specificato con il parametro
N. 4914.
- 208 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
9.FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
Esempi di rilevazione degli errori di velocità del mandrino
(Esempio 1)
Quando l'allarme OH0704 si verifica dopo che è stata raggiunta la velocità del mandrino specificata
Velocità del
mandrino
Sr
Sq
Si
Sq
Si
Velocità
specificata
Sr
P
VERIF.
NO VERIF.
Velocità
effettiva
VERIF.
Modo G26
Tempo
Inizio del controllo
Specifica di
un'altra velocità
Allarme
(Esempio 2)
Quando l'allarme OH0704 si verifica prima che venga raggiunta la velocità del mandrino specificata
Velocità del
mandrino
Sr
Sq
Si
Sq
Si
Velocità
specificata
Sr
P
VERIF.
NO VERIF.
VERIF.
Modo G26
Specifica di
un'altra velocità
Inizio del Allarme
controllo
Velocità
effettiva
Tempo
(Velocità specificata dal codice S-5 cifre) × (Regolazione della velocità del
mandrino)
Velocità effettiva
: Velocità rilevata dall'encoder
p : Tempo fra l'emissione del comando di velocità del mandrino e l'inizio del controllo
Parametro N. 4914, indirizzo P
Sq : (Velocità specificata) × (Tolleranza percentuale per l'inizio del controllo (q))
Parametro N. 4911, indirizzo Q
Velocità specificata :
Parametro FLR= 0
Parametro FLR= 1
q
100
q
1000
Sr : (Velocità specificata) × (Errore accettabile (r))
Parametro N. 4912, indirizzo R
- 209 -
9. FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Parametro FLR= 0
Parametro FLR= 1
r
100
r
1000
Si : Ampiezza dell'errore accettabile
Parametro N. 4913, indirizzo I
L'allarme OH0704 si ha quando la differenza fra la velocità comandata e la velocità effettiva eccede sia Sr
che Si.
-
Relazione fra il controllo della velocità del mandrino e ciascun mandrino
Mandrino
Funzione
Rilevazione errori di velocità del
mandrino
Primo mandrino
Possibile
Mandrino seriale
Secondo
Terzo mandrino
mandrino
Quarto
mandrino
Possibile(*1)
Possibile(*1)
Possibile(*1)
NOTA
1 E' necessaria la funzione opzionale di controllo plurimandrino.
2 La funzione di rilevazione degli errori di velocità del mandrino è valida solo per un
mandrino per volta; non può essere eseguita per due o più mandrini.
La funzione di rilevazione degli errori di velocità del mandrino viene eseguita per
il mandrino sul quale è montato l'encoder selezionato al momento. E' possibile
selezionare un solo encoder. Non è possibile selezionare più encoder. Per le
modalità di selezione dell'encoder riferirsi alla sezione relativa al controllo
"plurimandrino"."
* Segnali di selezione dell'encoder (PC2SLC, PC3SLC, PC4SLC)
3 Sono validi i parametri della funzione di rilevazione degli errori di velocità del
mandrino (N. 4911, N. 4912, N. 4913, N. 4914) per il mandrino sul quale è
montato l'encoder attualmente selezionato.
-
Mandrino per il quale viene eseguita la rilevazione degli errori di velocità
Per il mandrino per il quale viene eseguita la rilevazione degli errori di velocità, fare riferimento al manuale
fornito dal costruttore della macchina utensile.
- 210 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
9.FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
9.6
CONTROLLO MANDRINO CON UN MOTORE ASSE
9.6.1
Controllo mandrino con un motore asse
-
Comando da programma
Questa funzione fornisce il controllo di velocità SV, nel quale i comandi di velocità del mandrino (comandi
S) sono validi per un asse rotativo con un motore asse ed il modo controllo posizione, nel quale è possibile
eseguire il normale posizionamento. Per mettere un motore asse sotto il controllo di velocità, occorre
attivare il modo controllo velocità SV (G96.4). Dopo l'attivazione del modo controllo velocità SV,
I comandi S sono validi per il motore asse finché non vengono cancellati.
Non è possibile specificare comandi di posizionamento mentre è attivo il modo controllo velocità SV.
Prima di eseguire un posizionamento, cancellare il modo controllo velocità SV.
Per cancellare il modo controllo velocità SV (attivando il modo controllo posizione), specificare un
comando di indexaggio del mandrino, G96.1/G96.2.
Nel modo controllo posizione, i comandi S non sono validi, come nello stato normale del servo asse.
Tuttavia, il valore del comando S viene memorizzato. Quando verrà attivato il modo controllo velocità SV,
inizierà la rotazione alla velocità già specificata.
-
Comando con un segnale
Il modo controllo velocità SV può anche essere attivato/disattivato mediante il segnale del modo controllo
velocità SV. Se il modo controllo velocità SV viene attivato con il segnale e viene successivamente
disattivato con un comando del programma, per riattivarlo occorre alzare di nuovo il segnale o
programmare G96.4. Lo stato del modo controllo velocità SV può essere controllato mediante il segnale
modo controllo velocità SV in atto.
Quando il segnale del modo controllo velocità SV viene messo OFF durante la rotazione, viene eseguito
l'indexaggio mandrino. Quindi viene disattivato il modo controllo velocità SV. L'indexaggio mandrino
viene eseguito con R0 (posizione assoluta 0).
Formato
G96.4 P_ ;
Modo controllo velocità SV ON
M03 (M04) S_ P_ ; Comando di rotazione
S : Velocità del mandrino [min-1] (valore numerico di cinque cifre al massimo)
P: Selezione del mandrino per il controllo plurimandrino
Mediante G96.4 ed un comando di selezione mandrino P è possibile attivare il modo controllo velocità SV
ON separatamente per ciascun asse. Allo stesso modo, mediante un comando di indexaggio mandrino
(G96.1/G96.2) ed un comando di selezione mandrino P è possibile cancellare il modo controllo velocità SV,
attivando il modo controllo posizione, separatamente per ciascun asse.
“G96.4 P_ ;” deve essere specificato da solo in un blocco.
E' però possibile programmare "G96.4 P_ S_ ;".
- 211 -
9. FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
9.6.2
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Funzione di indexaggio mandrino
Formato
G96.1 P_ R_ ; L'esecuzione del blocco successivo inizia dopo il completamento
dell'indexaggio mandrino.
G96.2 P_R_;
L'esecuzione del blocco successivo inizia prima del completamento
dell'indexaggio mandrino.
G96.3 P_ ;
L'esecuzione del blocco successivo inizia dopo la conferma del
completamento dell'indexaggio mandrino.
P : Selezione del mandrino per il controllo plurimandrino
R :Angolo di arresto [gradi] (da 0 al (parametro N. 1260))
Per specificare l'indirizzo P, utilizzare il parametro N. 3781 (Codice P per la selezione di un mandrino nel
controllo plurimandrino).
Per attivare il modo controllo posizione senza eseguire l'indexaggio mandrino, farlo dopo aver cancellato il
modo controllo velocità SV programmando un comando G96.1 senza specificare R quando il motore è
fermo.
Quando il motore sta girando, pa programmazione di un comando G96.1 (o G96.2) senza la specifica di R
provoca l'arresto del motore, che si comporta come per R0.
NOTA
1 Se si utilizza G96.2, programmare G96.3 prima di un altro comando di
movimento del mandrino, per essere certi che il mandrino sia completamente
fermo.
2 Programmare G96.1, G96.2 o G96.3 in un blocco indipendente.
Comando di indexaggio del mandrino
-
Comando di movimento
(1) Comando che attende il completamento dell'indexaggio
Se viene programmato G96.1, il blocco successivo viene eseguito dopo il completamento
dell'indexaggio mandrino.
(2) Comando che non attende il completamento dell'indexaggio mandrino
Se viene programmato G96.2, il blocco successivo viene eseguito prima del completamento
dell'indexaggio mandrino.
-
Comando per il controllo del completamento del movimento
G96.3 si utilizza per controllare se l'indexaggio mandrino è stato completato. Se l'indexaggio non è ancora
stato completato, il blocco successivo ne attende il completamento. Se l'indexaggio è stato completato, il
blocco successivo viene eseguito immediatamente.
-
Cancellazione del modo controllo velocità SV
Se per eseguire l'indexaggio mandrino si utilizza G96.1, il modo controllo velocità SV viene cancellato al
completamento dell'indexaggio.
Se per eseguire l'indexaggio mandrino si utilizza G96.2, è poi possibile utilizzare G96.3 per controllare se
l'indexaggio è stato completato e, se sì, cancellare il modo controllo velocità SV. G96.2 non seguito da
G96.3 non cancella il modo controllo velocità SV neppure al completamento dell'indexaggio.
Programmare la cancellazione del modo controllo velocità SV nel canale al quale appartiene l'asse
interessato.
- 212 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
9.FUNZIONE VELOCITA'
MANDRINO (FUNZIONE S)
Comando di indexaggio mandrino durante la rotazione del mandrino
La programmazione di G96.1 o G96.2 specificando una posizione finale durante la rotazione del mandrino
provoca l'arresto del mandrino nella posizione specificata.
Esempio)
M03 S1000; ................. Rotazione a S1000
G96.1 P1 R180. ; ......... Arresto del mandrino nella posizione di 180 gradi.
-
Velocità di indexaggio del mandrino
L'indexaggio mandrino con G96.1 or G96.2 utilizza la velocità specificata a tale scopo. Questa velocità si
imposta con il parametro N. 11012.
Comando di indexaggio del mandrino
(coordinata assoluta/coordinata di macchina)
Il bit 0 (SIC) del parametro N. 11005 permette di selezionare il sistema di coordinate
(assolute o di macchina) utilizzato per l'indexaggio mandrino.
Esempio:
Se la differenza fra la coordinata di macchina e la coordinata assoluta (coordinata di macchina coordinata assoluta) è uguale a 100.000:
•
Indexaggio mandrino mettendo OFF /da 1 a 0) il segnale del modo controllo velocità SV (Gn521)
o programmando un codice G per l'indexaggio mandrino senza specificare R.
1. Se il bit 0 (SIC) del parametro N. 11005 è 0:
L'indexaggio mandrino viene eseguito con una coordinata di macchina = 100.000 ed una
coordinata assoluta = 0.000.
2. Se il bit 0 (SIC) del parametro N. 11005 è 1:
L'indexaggio mandrino viene eseguito con una coordinata di macchina = 0.000 ed una
coordinata assoluta = 260.000.
•
Indexaggio mandrino mediante codice G con specifica di R
Se viene specificato R100.000:
1. Se il bit 0 (SIC) del parametro N. 11005 è 0:
L'indexaggio mandrino viene eseguito con una coordinata di macchina = 200.000 ed una
coordinata assoluta = 100.000.
2. Se il bit 0 (SIC) del parametro N. 11005 è 1:
L'indexaggio mandrino viene eseguito con una coordinata di macchina = 100.000 ed una
coordinata assoluta = 0.000.
- 213 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
10
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Il capitolo 10, "FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)", è costituito dalle seguenti sezioni:
10.1
10.2
10.3
10.4
10.5
FUNZIONE DI SELEZIONE UTENSILE ....................................................................................... 214
GESTIONE UTENSILI .................................................................................................................... 215
ESTENSIONE DELLA GESTIONE UTENSILI ............................................................................. 229
SUPPORTO PER LA GESTIONE DI UTENSILI SOVRADIMENSIONATI ............................... 240
GESTIONE VITA UTENSILI .......................................................................................................... 242
10.1
FUNZIONE DI SELEZIONE UTENSILE
Quando viene specificato un valore numerico lungo fino ad 8 cifre per l'indirizzo T, vengono inviati alla
macchina utensile un segnale del codice ed un segnale strobe. La macchina utilizza questi segnali per
selezionare l'utensile specificato.
In un blocco può essere comandato un codice T. Vedere sul manuale del costruttore della macchina il
numero di cifre specificabili per l'indirizzo T e la corrispondenza tra i codici T e le operazioni della
macchina.
Quando nello stesso blocco vengono specificati un comando di movimento e un codice T, i comandi
vengono eseguiti in uno dei due modi seguenti:
(i) Esecuzione simultanea del movimento e della funzione T.
(ii) Esecuzione della funzione T al completamento del comando di movimento.
La scelta della sequenza dipende dal costruttore della macchina utensile. Vedere i dettagli sul manuale del
costruttore.
Spiegazioni
T
Il numero che segue il codice T indica l'utensile desiderato. Una parte del numero si usa anche come
numero del correttore contenente l'entità della compensazione. In base al metodo di specifica ed
all'impostazione dei parametri, l'utensile può essere selezionato come segue.
Descrizione del codice T (Nota 1)
Bit 1 (LGN) del parametro
Bit 1 (LGN) del parametro
N. 5002 = 0
N. 5002 = 1
T{{{{{{{
↑
Selezione utensile
{
↑
geometria utensile
Correttore usura
T{{{{{{ {{
↑
↑
Selezione utensile
geometria utensile
Correttore usura
T{{{{{
↑
Selezione utensile
{{{
↑
geometria utensile
Correttore usura
T{{{{{{{
↑
{
↑
Selezione utensile Tool wear
geometria utensile correttore
correttore
T{{{{{{ {{
↑
↑
Selezione utensile Tool wear
geometria utensile correttore
correttore
T{{{{{
↑
{{{
↑
Selezione utensile Tool wear
geometria utensile correttore
correttore
- 214 -
Specifica del numero di correttore in
base all'impostazione del parametro
(Nota 2)
Il numero del correttore usura utensile si
specifica utilizzando la cifra meno
significativa del codice T.
Quando il parametro N. 5028 è 1
Il numero del correttore usura utensile si
specifica utilizzando le due cifre meno
significative del codice T.
Quando il parametro N. 5028 è 2
Il numero del correttore usura utensile si
specifica utilizzando le tre cifre meno
significative del codice T.
Quando il parametro N. 5028 è 3
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
NOTA
1 Il numero massimo di cifre del codice T può essere specificato nell'intervallo da 1
a 8 con il parametro N. 3032.
2 Se il parametro N. 5028 è 0, il numero delle cifre del codice T utilizzate per
specificare il numero del correttore dipende dal numero dei correttori.
Esempio)
Quando sono disponibili i correttori da 1 a 9:
La cifra meno significativa
Quando sono disponibili i correttori da 10 a 99: Le due cifre meno significative
Quando sono disponibili i correttori da 100 a 999: Le tre cifre meno significative
Per la corrispondenza tra i codici T e gli utensili e per il numero di cifre da specificare, riferirsi al manuale
del costruttore della macchina utensile.
Esempio (T2+2)
N1G00X1000Z1400;
N2T0313; (Seleziona l'utensile N. 3 ed il correttore N. 13)
N3X400Z1050;
10.2
FUNZIONE GESTIONE UTENSILI
Introduzione
La funzione gestione utensili amministra tutte le informazioni relative agli utensili, comprese le correzioni
e la vita utensile.
Spiegazioni
Con il codice T si specifica un codice tipo utensile. Questo codice può essere definito liberamente
dall'utilizzatore. In questo modo è possibile raggruppare gli utensili in base a varie condizioni quali la
durata, l'entità delle compensazioni e le condizioni di taglio. Se ogni gruppo contiene un solo utensile, i
codici tipo utensile sono equivalenti ai numeri utensile.
Nella memoria del CNC (SRAM) viene riservata una specifica area per la registrazione dei dati di ciascun
utensile. Quest'area contiene informazioni quali il codice tipo utensile, la vita dell'utensile, il suo stato (ad
esempio: utensile rotto), i numeri dei correttori (H, D, G o W), la velocità del mandrino (S), la velocità di
avanzamento (F), ed altri dati liberamente definibili in personalizzazione. Questi dati sono detti dati della
gestione utensili.
Una tabella di gestione dei magazzini utensili collega le informazioni sui magazzini ai dati della gestione
utensili e viene utilizzata dal CNC per gestire le operazioni di cambio utensile. Inoltre, sono predisposte
aree specifiche per la gestione degli utensili sul mandrino e di quelli nella posizione di attesa.
Quando il codice T specifica un codice tipo utensile, viene cercato l'utensile con quel codice e la vita
residua più breve, quindi vengono inviati al PMC il numero di magazzino ed il numero di tazza in cui si
trova l'utensile. Successivamente, il ladder del PMC utilizza questi dati per abilitare il cambio utensile.
Il CNC gestisce gli utensili utilizzando i dati della gestione utensile, la tabella di gestione dei magazzini
utensili, che comprende la tabella di gestione del mandrino e la tabella della posizione di attesa.
- 215 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Dati della gestione utensili
I dati della gestione utensili sono le informazioni relative a ciascun utensile registrate con un numero dati
della gestione utensili.
Possono essere utilizzati i seguenti set di dati della gestione utensili:
64 set di dati della gestione utensili
240 set di dati della gestione utensili
1000 set di dati della gestione utensili
64 set in totale
240 set in totale
1000 set in totale
NOTA
Per il numero di set di dati della gestione utensili disponibili, riferirsi al manuale
del costruttore della macchina utensile.
-
Descrizione dei dati
Per ciascun utensile è possibile registrare i seguenti dati.
•
Codice tipo utensile (codice T)
Voce
Lunghezza
Campo dei valori
•
Descrizione
4byte
0,da 1 a 99999999
Contatore vita utensile
Voce
Lunghezza
Unità
Campo dei valori
Descrizione
4byte
Se è specificato il numero di impieghi: Impieghi
Se è specificato il tempo: Secondi
Se è specificato il numero di impieghi: da 0 a 99999999 impieghi
Se è specificato il tempo: da 0 a 3599999 s (999 ore 59 minuti 59 secondi)
Funziona come un contatore in incremento, vale a dire che indica il numero di impieghi o il tempo
cumulativi. La vita utensile residua è [vita utensile massima meno contatore vita utensile].
•
Vita utensile massima
Voce
Lunghezza
Unità
Campo dei valori
•
Descrizione
4byte
Se è specificato il numero di impieghi: Impieghi
Se è specificato il tempo: Secondi
Se è specificato il numero di impieghi: da 0 a 99999999 impieghi
Se è specificato il tempo: da 0 a 3599999 s (999 ore 59 minuti 59 secondi)
Livello di segnalazione
Voce
Lunghezza
Unità
Campo dei valori
Descrizione
4byte
Se è specificato il numero di impieghi: Impieghi
Se è specificato il tempo: Secondi
Se è specificato il numero di impieghi: da 0 a 99999999 impieghi
Se è specificato il tempo: da 0 a 3599999 s (999 ore 59 minuti 59 secondi)
Se viene impostato un valore diverso da 0, quando la vita utensile residua (vita utensile massima meno
contatore vita utensile) raggiunge tale valore viene emesso il segnale di notifica della fine vita utensile
TLCHB <F064.3>, oppure TLCHBx <F329.4 - 7>.
- 216 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
•
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Stato vita utensile
Voce
Lunghezza
Significato
Descrizione
1byte
0: Gestione vita utensile non eseguita
1: Utensile non ancora utilizzato
2: Vita residua > 0
3: Vita terminata
4: Utensile rotto (da saltare)
La macchina (il PMC) determina la rottura dell'utensile e registra l'informazione corrispondente attraverso
la finestra. La gestione utensili del CNC vede un utensile rotto come equivalente ad un utensile la cui vita è
terminata.
•
Informazioni sull'utensile
Voce
Lunghezza
#0 RGS
Descrizione
1 byte (indicatori)
0: I dati della gestione utensile non sono validi. (-)
1: I dati della gestione utensile sono validi. (R)
0: Conteggio del numero di impieghi (C)
1: Conteggio del tempo (T)
0: Utensile normale (N)
1: Utensile sovradimensionato (B)
0: Dati accessibili (U)
1: Dati non accessibili (L)
Quando lo stato della vita utensile indica che non è eseguita la gestione utensile:
0: Questo utensile non è cercato. (-).
1: Questo utensile è cercato. (S)
Riservati
#1 TIM
#2 BDT
#3 LOC
#4 SEN
#5 - #7
Quando il bit RGS è 0, è come se i dati di gestione dell'utensile non fossero registrati, anche se per gli altri
dati sono specificati dei valori.
NOTA
Specificare sempre lo stesso tipo di conteggio vita per tutti gli utensili dello stesso
tipo. La "funzione di controllo" permette di verificare che non ci siano differenze
nel tipo di conteggio vita fra gli utensili dello stesso tipo.
M
•
Numero correttore lunghezza utensile (H)
Voce
Lunghezza
Campo dei valori
•
Descrizione
2byte
da 0 a 999
Numero correttore raggio fresa (D)
Voce
Lunghezza
Campo dei valori
Descrizione
2byte
da 0 a 999
T
•
Numero correttore geometria utensile (G)
Voce
Lunghezza
Campo dei valori
Descrizione
2byte
da 0 a 999
- 217 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
•
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Numero correttore usura utensile (W)
Voce
Lunghezza
Campo dei valori
Descrizione
2byte
da 0 a 999
NOTA
Quando la macchina controllata è di tipo misto, i numeri dei correttori lunghezza
utensile e raggio fresa sono utilizzati per i canali impostati per sistemi di
fresatura, mentre per i canali impostati per sistemi di tornitura vengono utilizzati i
numeri dei correttori geometria utensile e usura utensile.
•
Velocità mandrino (S)
Voce
Lunghezza
Unità
Campo dei valori
•
Descrizione
4byte
min-1
da 1 a 99999
Velocità di avanzamento (F)
Voce
Lunghezza
Unità
Campo dei valori
Descrizione
4byte
mm/min, pollici/min, gradi/min, mm/giro, pollici/giro
da 0 a 99999999
Come dati aggiuntivi della gestione utensili, sono state predisposte le aree di memoria necessarie per
l'impostazione di dati personalizzabili (5 elementi che comprendono il dato personalizzabile 0 ed i dati
personalizzabili da 1 a 4), senza definirne il tipo di utilizzo. Queste aree possono essere utilizzate
liberamente per impostare un livello di avviso vita utensile, la resistenza al taglio, l'entità della regolazione
della velocità di avanzamento, la corrente del mandrino, i valori massimo e minimo dei codici S e F, o altri
dati richiesti dall'applicazione.
•
Dato personalizzabile 0
Voce
Lunghezza
Campo dei valori
•
Descrizione
1 byte (di tipo bit)
0 o 1 per ciascun bit
Dati personalizzabili da 1 a 4 (a 20) (a 40)
Voce
Lunghezza
Campo dei valori
Descrizione
4byte
da -99999999 a 99999999
NOTA
Per il numero massimo di dati personalizzabili, riferirsi al manuale del costruttore
della macchina utensile.
-
Tabella di gestione dei magazzini utensili
La tabella di gestione dei magazzini utensili gestisce lo stato degli utensili presenti nei magazzini.
•
E' possibile definire più magazzini utensili. ((fino a 4, numerati da 1 a 4)
•
Il numero massimo di tazze per tutti i magazzini è 64, 240 o 1000, a seconda dell'opzione selezionata.
•
I numeri di magazzino ed i numeri di tazza possono essere assegnati liberamente tra quelli disponibili
attraverso l'impostazione dei parametri corrispondenti (descritta più avanti).
- 218 -
B-64484IT/02
•
•
•
•
•
•
•
-
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
Il numero dati della gestione utensili associato ad un numero di tazza rimanda ai dati utensile definiti
nella tabella di gestione degli utensili. In questo modo è identificato l'utensile montato nella tazza.
Zero indica che la tazza è vuota.
La tabella di gestione dei magazzini utensili può essere letta e scritta attraverso la finestra del PMC e la
funzione FOCAS2.
La tabella dei mandrini e la tabella delle posizioni di attesa indicano posizioni particolari.
Alle posizioni mandrino e di attesa, viste come magazzini speciali, sono assegnati i numeri fissi di
magazzino da 11 a 14 (dal primo al quarto mandrino) e da 21 a 24
(dalla prima alla quarta posizione di attesa).
La tabella dei mandrini e la tabella delle posizioni di attesa possono essere lette e scritte attraverso la
finestra del PMC.
Il conteggio della vita utensile viene eseguito solo per gli utensili che compaiono nella tabella
mandrini.
Sistemi a più canali
I dati della gestione utensili e la tabella di gestione dei magazzini utensili sono dati comuni a tutti i canali.
Però, la tabella dei mandrini e la tabella delle posizioni di attesa sono trattate come dati indipendenti per
ciascun canale.
Quando la tabella dei mandrini o la tabella delle posizioni di attesa vengono specificate attraverso la
finestra del PMC, deve essere utilizzato il seguente formato, nel quale il numero del canale compare nella
posizione delle centinaia:
Primo
Canale 1
Canale 2
Canale 3
Canale 4
Canale 5
Canale 6
Canale 7
Canale 8
Canale 9
Canale 10
111(11)
211
311
411
511
611
711
811
911
1011
Primo
Canale 1
Canale 2
Canale 3
Canale 4
Canale 5
Canale 6
Canale 7
Canale 8
Canale 9
Canale 10
121(21)
221
321
421
521
621
721
821
921
1021
Posizione mandrino
Secondo
Terzo
112(12)
212
312
412
512
612
712
812
912
1012
Quarto
113(13)
213
313
413
513
613
713
813
913
1013
114(14)
214
314
414
514
614
714
814
914
1014
Posizioni di attesa
Secondo
Terzo
Quarto
122(22)
222
322
422
522
622
722
822
922
1022
123(23)
223
323
423
523
623
723
823
923
1023
124(24)
224
324
424
524
624
724
824
924
1024
NOTA
Per il canale 1, invece di 111, 121, e così via, è possibile specificare solo 11, 21,
e così via.
- 219 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
-
-
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Dati della gestione utensili
Sono i dati registrati per ciascun utensile: codice tipo, stato vita, numero correttore, ecc.
Il numero dei gruppi di dati è 64, 240 o 1000.
Tabella di gestione dei magazzini utensili
Questa tabella indica il gruppo di dati della gestione utensili assegnato a ciascuna tazza di
ciascun magazzino utensili.
Possono essere utilizzati fino a 4 magazzini utensili.
Canale 1
Canale 2
Tabella delle posizioni di
attesa
da 121 a 124 (da 21 a 24)
Tabella delle posizioni di
attesa
da 221 a 224
Tabella dei mandrini
da 111 a 114 (da 11 a 14)
Tabella dei mandrini
da 211 a 214
Canale 10
.....
Tabella delle posizioni di
attesa
da 1021 a 1024
Tabella dei mandrini
da 1011 a 1014
Serie M e Serie T
I dati della gestione utensili e la tabella di gestione dei magazzini utensili disponibili sia nella Serie M che
nella Serie T.
-
Gestione vita utensili e cambio utensile
Il CNC esegue la gestione vita utensili considerando gli utensili con lo stesso codice tipo utensile come
costituenti un gruppo. Quando il programma pezzo specifica un codice tipo utensile (codice T), viene
eseguita una ricerca nei dati della gestione utensili registrati nel CNC per trovare l'utensile con la vita
residua più breve tra quelli con il codice tipo utensile specificato.
Il numero di magazzino ed il numero di tazza dell'utensile trovato vengono inviati come codice T al PMC.
In base ai dati ricevuti, il PMC prepara il cambio utensile (per l'utensile successivo). Il PMC può anche
selezionare un altro utensile.
Il CNC esegue il conteggio della vita utensile per gli utensili registrati nella tabella dei mandrini.
Quando la vita di tutti gli utensili con lo stesso codice tipo utensile specificato dal programma pezzo è finita,
si verifica l'allarme PS5317, “TUTTI GLI UTENSILI SONO SCADUTI”. Se un utensile è nella posizione
mandrino o nella posizione di attesa, quell'utensile viene selezionato per la prosecuzione della lavorazione.
Con una appropriata impostazione parametrica è possibile ottenere l'emissione diretta come segnale del
codice T del codice tipo utensile specificato anziché quella del numero di magazzino e del numero di tazza.
Sono disponibili due metodi di conteggio della vita utensile: conteggio del numero di impieghi e conteggio
del tempo di impiego. Il metodo prescelto per un utensile si specifica nei dati della gestione utensili ad esso
corrispondenti.
Le altre specifiche principali relative alla gestione vita utensili sono le seguenti:
Codice tipo utensile (codice T) : Fino a 8 cifre (da 1 a 99999999)
Vita utensile massima
: 99999999 impieghi, oppure
: 999 ore 59 minuti 59 secondi
Intervallo di conteggio della vita utensile come tempo : 1 secondo
Codice M di riavvio del conteggio
: Abilitato
Variazione del conteggio della vita utensile
: Abilitata
Per specificare direttamente un utensile, senza eseguire la gestione vita utensili per codice tipo utensile,
utilizzare il seguente formato:
M (valore del parametro N. 13252) T (numero di magazzino) (numero di tazza) ;
Se il valore del parametro N. 13252 è 333, il numero di magazzino è 2, ed il numero di tazza è 27, ad
esempio, si programmerà:
M333 T20027;
- 220 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Sequenza di ricerca dell'utensile
Vengono cercati in sequenza gli utensili che hanno il codice tipo utensile (T) specificato dal programma
iniziando dal numero dati della gestione utensili 1 ed esaminando il contenuto dei dati. Lo schema a blocchi
del processo di ricerca eseguito dal CNC è il seguente:
I dati della gestione utensili sono validi (il bit 0 (RGS) delle informazioni è 1)?
Sì
L'utensile è in corso di editazione?
No
No
Sì
No
Il codice tipo utensile (T) corrisponde a quello specificato?
Sì
L'utensile è registrato in un magazzino (il numero di magazzino è diverso da 0)?
Sì
Il magazzino utensili è un obiettivo della ricerca (i bit da 0 a 3 del parametro N. 13203 sono 0)?
Sì
L'utensile è registrato nella posizione mandrino o nella posizione di attesa di un altro canale?
No
No
Sì
No
Lo stato vita indica che l'utensile non è gestito (0)?
Sì
No
L'utensile è escluso dalla gestione ma non dalla ricerca (il bit 4 (SEN) delle informazioni è 1)?
No
Sì
Fine della ricerca
Lo stato vita indica che la vita dell'utensile è finita (3)?
No
Lo stato vita indica che l'utensile è rotto (4)?
No
Considera come candidato l'utensile con vita residua (o dato personalizzabile) minore.
Bit 6 (SWC) del parametro N. 13203 (0: Controlla la vita residua, 1: controlla il dato personalizzabile)
Utensile successivo?
Fine della ricerca
- 221 -
Sì
Sì
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Variabili di sistema
Attraverso le variabili macro è possibile leggere i seguenti dati di gestione per l'utensile montato sul
mandrino dopo un cambio utensile comandato con M06 e per l'utensile da utilizzare successivamente
(specificato con il codice T):
In uso
Voce
#8401
#8402
#8403
#8404
#8405
#8406
#8407
#8408
#8409
#8410
#8411
#8412
#8413
#8414
#8431
#8432
#8433
#8434
#8435
#8436
#8437
#8438
#8439
#8440
#8441
#8442
#8443
#8444
#8445
#8446
#8447
#8448
#8449
#8450
#8451
#8452
#8453
#8454
#8455
#8456
#8457
#8458
#8459
#8460
#8461
#8462
#8463
#8464
#8465
#8466
Numero dati della gestione utensili
Codice tipo utensile (T)
Contatore vita utensile
Vita utensile massima
Livello di notifica vita utensile
Stato vita utensile
Dato personalizzabile 0 (bit)
Informazioni sull'utensile
Numero correttore lunghezza utensile (H)
Numero correttore raggio fresa (D)
Velocità mandrino (S)
Velocità di avanzamento in lavoro (F)
Numero correttore geometria utensile (G)
Numero correttore usura utensile (W)
Dato personalizzabile 1
Dato personalizzabile 2
Dato personalizzabile 3
Dato personalizzabile 4
Dato personalizzabile 5
Dato personalizzabile 6
Dato personalizzabile 7
Dato personalizzabile 8
Dato personalizzabile 9
Dato personalizzabile 10
Dato personalizzabile 11
Dato personalizzabile 12
Dato personalizzabile 13
Dato personalizzabile 14
Dato personalizzabile 15
Dato personalizzabile 16
Dato personalizzabile 17
Dato personalizzabile 18
Dato personalizzabile 19
Dato personalizzabile 20
Dato personalizzabile 21
Dato personalizzabile 22
Dato personalizzabile 23
Dato personalizzabile 24
Dato personalizzabile 25
Dato personalizzabile 26
Dato personalizzabile 27
Dato personalizzabile 28
Dato personalizzabile 29
Dato personalizzabile 30
Dato personalizzabile 31
Dato personalizzabile 32
Dato personalizzabile 33
Dato personalizzabile 34
Dato personalizzabile 35
Dato personalizzabile 36
- 222 -
Sistemi per
centri di lavoro
Sistemi per torni
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
In uso
Voce
#8467
#8468
#8469
#8470
Dato personalizzabile 37
Dato personalizzabile 38
Dato personalizzabile 39
Dato personalizzabile 40
Quando la variabile #8400 contiene un numero di posizione mandrino (da 11 a 14) o un numero di
posizione di attesa (da 21 a 24) è possibile leggere le informazioni relative all'utensile in quella posizione.
Se la posizione mandrino o la posizione di attesa specificate contengono 0, le variabili da #8402 a #8470
sono.
La variabile #8401 (numero dati utensile) contiene 0.
Grazie a questa corrispondenza, è possibile specificare le condizioni di lavorazione registrate nei dati della
gestione utensili programmando, ad esempio, D#8410, H#8409, S#8411, e F#8412 in una macro di cambio
utensile (come M06). Allo stesso modo è possibile fare riferimento ai dati personalizzabili dall'interno di
una macro ed i programmi pezzo possono essere personalizzati in base all'utensile utilizzato.
NOTA
Per il numero massimo di dati personalizzabili, riferirsi al manuale del costruttore
della macchina utensile.
-
Specifica di un numero di correttore
M
Quando il parametro N. 13265 è 0, è possibile selezionare il numero di correttore registrato nei dati di
gestione dell'utensile montato sul mandrino programmando H99 o D99.
(99 è trattato come un numero speciale, di conseguenza non può essere specificato direttamente come
numero di correttore.
Quando il parametro N. 13265 è diverso da zero, invece di 99 può essere specificato il numero impostato
con tale parametro. Ad esempio, se il parametro N. 13265 è 3, H3 specifica il numero correttore lunghezza
utensile registrato per l'utensile nella posizione "mandrino".
T
Quando non è utilizzata la funzione di gestione degli utensili, il codice T specifica anche il numero di
correttore; Quando è utilizzata questa funzione, invece, il codice T specifica solo un codice tipo utensile ed
il numero di correttore deve essere specificato con l'indirizzo D.
Salvo che per la specifica degli indirizzi, la specifica del numero di cifre utilizzabili (parametro N. 3032) ed
il numero di cifre che costituiscono il numero di correttore (parametro N. 5028), la separazione tra i numeri
dei correttori geometria utensile ed i numeri dei correttori usura utensile (bit 1 (LGN) del parametro
N. 5002), e così via sono come per la Serie T convenzionale.
Se il parametro N. 13265 è 0, il formato di specifica di un numero di correttore registrato per un utensile
nella posizione "mandrino" dipende, come per la Serie T convenzionale, dal numero di cifre assegnato al
numero di correttore:
Quando il numero di correttore è di 1 cifra
: D9
Quando il numero di correttore è di 2 cifre
: D99
Quando il numero di correttore è di 3 cifre
: D999
9,99 e 999 sono trattati come numeri speciali, di conseguenza non possono essere specificati direttamente
come numero di correttore.
Quando il parametro N. 13265 è diverso da zero, invece di 9, 99 o 999 può essere specificato il numero
impostato con tale parametro. Se il parametro N. 13265 è 3, D3 specifica il numero correttore geometria
utensile ed il numero correttore usura utensile registrati per l'utensile nella posizione "mandrino".
- 223 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Sistemi a più canali
Il metodo di specifica dei correttori utensile per un dato canale dipende dal tipo di sistema
(centro di lavoro o tornio) per cui quel canale è impostato.
Selezione del mandrino
Per specificare i numeri dei correttori di un utensile montato su un mandrino diverso dal primo, specificare
il numero del mandrino con l'indirizzo P nello stesso blocco che contiene i codici H o D. P può essere
omesso per il primo mandrino.
D99 P3; Specifica i numeri dei correttori registrati per l'utensile montato sul terzo mandrino.
D99 ;
Specifica i numeri dei correttori registrati per l'utensile montato sul primo mandrino.
-
Lettura/scrittura dei dati della gestione utensili e della tabella di gestione dei
magazzini utensili
I dati della gestione utensili e la tabella di gestione dei magazzini utensili possono essere letti e scritti
utilizzando la finestra dati CNC/PMC (FOCAS2). Di conseguenza è possibile costruire facilmente
mediante l'OPEN CNC un sistema di gestione degli utensili su personal computer, che comprenda tutti gli
utensili disponibili non registrati nel CNC.
I dati della gestione utensili e la tabella di gestione dei magazzini utensili possono anche essere letti e scritti
utilizzando la finestra del PMC.
Attraverso le variabili macro è possibile leggere i dati di gestione per l'utensile montato sul mandrino dopo
un cambio utensile comandato con M06 e per l'utensile selezionato mediante un codice T.
I dati della gestione utensili possono essere modificati in MDI utilizzando la schermata del CNC relativa
alla gestione utensili. é possibile eseguire aggiunte, modifiche e cancellazioni dei dati della gestione utensili
da programma (G10). Questi dati possono anche essere immessi od emessi su un'unità esterna di I/O
utilizzando la schermata TUT IO o la schermata relativa alla gestione utensili.
-
Formato del comando G10
E' possibile eseguire aggiunte, modifiche e cancellazioni dei dati della gestione utensili da programma.
Questa funzione necessita dell'opzione "introduzione dati da programma".
Se il formato di un comando G10 L75/L76/L77 - G11 è errato o se è specificato un valore fuori dal campo
di validità, si verifica l'allarme PS5312, “COMANDO ILLEGALE IN G10 L75/76/77”. In questo caso,
correggere il programma. Nella parte di programma compresa tra G10 e G11 non è possibile utilizzare il
punto decimale. In presenza di un punto decimale si verifica l'allarme PS0007, “PUNTO DECIMALE
ERRATO”.
-
Registrazione dei dati di gestione di un nuovo utensile.
I dati della gestione utensili possono essere registrati. Quando i dati vengono scritti su un'unità esterna di
I/O, viene utilizzato questo formato. La specifica dei dati che non è necessario registrare può essere omessa.
- 224 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
G10 L75 P1 ;
N_ ; Numero dato della gestione utensili
T_ C_ L_ I_ B_ Q_ H_ D_ S_ F_ J_ K_ ;
P0 R_ ; Dato personalizzabile 0
P1 R_ ; Dato personalizzabile 1
P2 R_ ; Dato personalizzabile 2
P3 R_ ; Dato personalizzabile 3
P4 R_ ; Dato personalizzabile 4
Numero dati della gestione utensili
N_ ;
:
G11 ;
N_ N. dato della gestione utensili
T_ Codice tipo utensile (T)
C_ Contatore vita utensile
L_ Vita massima dell'utensile
I_ Notifica vita
B_ Stato della vita utensile
Q_ Informazioni sull'utensile
H_ N. correttore lunghezza utensile (H)
D_ N. correttore raggio fresa (D)
S_ Velocità del mandrino (S)
F_ Avanzamento in lavoro ((F)
J_ N. correttore geometria utensile (G)
K_ Numero correttore usura utensile (W)
P_ N. dato personalizzabile
R_ Valore del dato personalizzabile
1 - 64 (1 - 240, 1 - 1000)
0 - 99999999
0 - 99999999
0 - 99999999
0 - 99999999
0-4
Formato bit (8 bit)
0 - 999 (Serie M)
0 - 999 (Serie M)
0 - 99999
0 - 99999999
0 - 999 (Serie T)
0 - 999 (Serie T)
0 - 4 (0 - 20, 0 - 40)
da -99999999 a 99999999
Specificare i valori dei dati personalizzabili utilizzando il seguente formato:
P (numero del dato)
R (valore)
Utilizzare il formato bit solo per specificare il dato personalizzabile numero 0 (P0). Specificare gli altri dati
utilizzando il formato decimale. La specifica dei dati personalizzabili che non è necessario impostare può
essere omessa.
Esempio)
G10 L75 P1;
N1 ;
Dati della gestione utensili N. 1
T10000001 C0 L1000 B1 Q00000001 H1 D1 S4000 F10000 ;
P0 R11101101 ;
Dato personalizzabile 0
P4 R99999999 ;
Dato personalizzabile 4
N2 ;
Dati della gestione utensili N. 2
:
G11;
Modifica dei dati della gestione utensili
I dati della gestione utensili possono essere modificati.
La specifica dei dati che non è necessario modificare può essere omessa.
- 225 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
G10 L75 P2;
N_ ;
T_ C_ L_ I_ B_ Q_ H_ D_ S_ F_ J_ K_ ;
P_R_;
N_ ;
:
G11 ;
Cancellazione dei dati della gestione utensili
E' possibile cancellare i dati della gestione utensili corrispondenti al numero specificato.
Il dato corrispondente al numero cancellato, viene cancellato anche dalla tabella di gestione dei magazzini
utensili. (Nella tabella di gestione dei magazzini utensili viene messo a zero il campo del numero dati della
gestione utensili.)
G10 L75 P3 ;
N_ ;
N_ ;
:
N_ ;
G11 ;
Registrazione di nuovi dati nella tabella di gestione dei magazzini utensili
E' possibile registrare nella un numero dati della gestione utensili tabella di gestione dei magazzini utensili,
associandolo ad una tazza vuota.
G10 L76 P1 ;
N numero magazzino P numero tazza R numero dati della gestione utensili ;
N numero magazzino P numero tazza R numero dati della gestione utensili ;
N numero magazzino P numero tazza R numero dati della gestione utensili ;
N numero magazzino P numero tazza R numero dati della gestione utensili ;
G11 ;
Per la tabella dei mandrini e per la tabella delle posizioni di attesa non si specifica il numero tazza.
Esempio)
G10 L76 P2 ;
N11 R1; Assegna il numero dati della gestione utensili 1 alla posizione mandrino 1.
N21 R29; Assegna il numero dati della gestione utensili 29 alla posizione di attesa 1.
G11;
Modifica dei dati della tabella di gestione dei magazzini utensili
I numeri dati della gestione utensili registrati nella tabella di gestione dei magazzini utensili possono essere
modificati.
G10 L76 P2 ;
N numero magazzino P numero tazza R numero dati della gestione utensili ;
N numero magazzino P numero tazza R numero dati della gestione utensili ;
N numero magazzino P numero tazza R numero dati della gestione utensili ;
N numero magazzino P numero tazza R numero dati della gestione utensili ;
G11 ;
- 226 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Per la tabella dei mandrini e per la tabella delle posizioni di attesa non si specifica il numero tazza.
Esempio)
G10 L76 P2 ;
N11 R1; Assegna il numero dati della gestione utensili 1 alla posizione mandrino 1.
N21 R29; Assegna il numero dati della gestione utensili 29 alla posizione di attesa 1.
G11;
Cancellazione dei dati della tabella di gestione dei magazzini utensili
I numeri dati della gestione utensili registrati nella tabella di gestione dei magazzini utensili possono essere
cancellati.
G10 L76 P3 ;
N numero magazzino P numero tazza R numero dati della gestione utensili ;
N numero magazzino P numero tazza R numero dati della gestione utensili ;
N numero magazzino P numero tazza R numero dati della gestione utensili ;
N numero magazzino P numero tazza R numero dati della gestione utensili ;
G11 ;
Per la tabella dei mandrini e per la tabella delle posizioni di attesa non si specifica il numero tazza.
Esempio)
G10 L76 P3 ;
N11 ; Cancella il numero dati della gestione utensili della posizione mandrino 1 (azzera il campo)
N21 ; Cancella il numero dati della gestione utensili della posizione di attesa 1 (azzera il campo)
G11;
Assegnazione di nomi ai dati personalizzabili
E' possibile specificare il nome da visualizzare per i dati personalizzabili (da 0 a 40).
G10 L77 P1 ;
N_ ;
P_R_;
P_R_;
;
N_ ;
P_R_;
P_R_;
G11 ;
N_:
P_:
R_:
•
•
•
•
•
N. del dato personalizzabile (da 0 a 40)
N. del carattere (da 1 a 16)
Codice del carattere (ANK o JIS traslato)
- Se si utilizza il codice JIS traslato, ogni carattere occupa due posizioni.
- Per cancellare un nome, specificare 0.
Il nome impostato può essere controllato solo sulla schermata relativa ai dati della gestione utensili.
Se non viene registrato il nome, viene visualizzato il nome di default, ad esempio "Customize 3".
Viene visualizzato un nome lungo fino a 16 caratteri. Se un nome è più corto di 16 caratteri, registrare
0 nell'area residua. Vengono visualizzati i caratteri registrati prima dello 0.
Per cancellare un nome specificare 0 come codice carattere.
I codici dei caratteri non vengono controllati.
- 227 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Per assegnare al dato personalizzabile 3 il nome " MEASURE5", ad esempio, specificare:
Esempio)
G10 L77 P1 ;
N3 ;
Specifica il dato personalizzabile 3.
P1 R32 ; carattere ‘spazio’ codice ASCII 20h
P2 R77 ; carattere “M” codice ASCII 4Dh
P3 R69 ; carattere “E” codice ASCII 45h
P4 R65 ; carattere “A” codice ASCII 41h
P5 R83 ; carattere “S” codice ASCII 53h
P6 R85 ; carattere “U” codice ASCII 55h
P7 R82 ; carattere “R” codice ASCII 54h
P8 R69 ; carattere “E” codice ASCII 45h
P9 R53 ; carattere “5” codice ASCII 35h
P10 R0 ; Cancella i dati. (Non visualizzato. Fine)
G11;
Assegnazione di nomi ai possibili stati della vita utensile
E' possibile specificare il nome da visualizzare per i possibili stati della vita utensile (da 0 a 4).
G10 L77 P2 ;
N_ ;
P_R_;
P_R_;
N_ ;
P_R_;
P_R_;
G11 ;
N_:
P_:
R_:
•
•
•
•
•
•
Stato vita utensile (da 0 a 4)
N. del carattere (da 1 a 12)
Codice del carattere (ANK o JIS traslato)
- Se si utilizza il codice JIS traslato, ogni carattere occupa due posizioni.
- Per cancellare un nome, specificare 0.
Il nome impostato può essere controllato solo sulla schermata relativa ai dati della gestione utensili.
Se non è registrato un nome, viene visualizzato il nome di default, ad esempio: "Remaining" e
"Unremaining".
Viene visualizzato un nome lungo fino a 12 caratteri. Se un nome è più corto di 12 caratteri, registrare
0 nell'area residua. Vengono visualizzati i caratteri registrati prima dello 0.
Per cancellare un nome specificare 0 come codice carattere.
I codici dei caratteri non vengono controllati.
I nomi di default sono:
- 0: Invalid
- 1: Remaining
- 2: Remaining
- 3: Unremaining
- 4: Broken
- 228 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Per assegnare il nome " NORMAL" allo stato 2 (Remaining), specificare:
Esempio)
G10 L77 P2 ;
N2 ;
Specifica lo stato 2.
P1 R78 ;
carattere “N” codice ASCII 4Eh
P2 R79 ;
carattere “O” codice ASCII 4Fh
P3 R82 ;
carattere “R” codice ASCII 52h
P4 R77 ;
carattere “M” codice ASCII 4Dh
P5 R65 ;
carattere “A” codice ASCII 41h
P6 R76 ;
carattere “L” codice ASCII 4Ch
P7 R0 ;
Cancella i dati. (Non visualizzato. Fine)
G11;
10.3
ESTENSIONE DELLA GESTIONE UTENSILI
Introduzione
Alla funzione gestione utensili sono state aggiunte le seguenti possibilità:
1. Personalizzazione della visualizzazione dei dati della gestione utensili
2. Personalizzazione della visualizzazione di posizione mandrino/posizione di attesa
3. Introduzione dei dati personalizzabili con il punto decimale
4. Protezione mediante il segnale KEY di vari dati utensili
5. Selezione del periodo di conteggio della vita utensile
6. Schermata dei dati di ciascun utensile
7. Visualizzazione della vita utile complessiva degli utensili dello stesso tipo
Ciascuna di queste nuove possibilità è descritta in dettaglio nel resto di questa sezione.
10.3.1
Personalizzazione della visualizzazione dei dati della gestione
utensili
Questa funzione permette di utilizzare il comando G10 per cambiare la posizione in cui compaiono i vari
elementi della schermata della gestione utensili (codice tipo, informazioni sull'utensile, contatore vita, ecc.)
e di scegliere se ciascuno di questi elementi deve o non deve essere visualizzato. Questa funzione permette,
quindi, di configurare una schermata personalizzata della gestione utensili.
Formato
G10L77P3;
N_ R_;
G11 ;
N_: Numero di posizione nella schermata della gestione utensili
R_: Dato da visualizzare
Spiegazioni
-
numero (N_)
•
•-
Numero d'ordine della posizione, a partire dalla sinistra della schermata, in cui deve comparire il dato
specificato.
Per N, è possibile specificare un numero da 1 a 200.
-
Dato da visualizzare (R_)
•
•
•
I possibili valori di R_ sono indicati nelle sottostanti tabelle.
Per l'impostazione, considerare la larghezza di visualizzazione più 1.
Elementi comuni ai sistemi per centri di lavoro ed ai sistemi per torni
- 229 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
R
•
•
PROGRAMMAZIONE
Voce
Larghezza
-1
0
1
Fine dell'impostazione
Colonna vuota
N.
10
4
2
3
4
5
6
7
8
N. TIPO
MG
POT (tazza)
INFO-U
CONT-VI
VITA-MAX
AVVISO-V
8
4
5
10
10
10
10
9
STATO-V
10
11
12
S (Velocità mandrino)
F (Velocità di avanzamento)
N. figura utensile (A)
6 o 12
B-64484IT/02
Note
Per le posizioni mandrino/attesa di
10 canali
Dipende dal bit 1 del parametro
N. 13201.
10
10
3
Dati relativi alle correzioni utensile per i sistemi per centri di lavoro
R
Voce
Larghezza
20
21
22
23
24
25
26
27
28
H (Numero correttore lunghezza utensile)
D (Numero correttore raggio utensile)
CORREZIONE-M
GEOMETRIA-M
USURA-M
GEOMETRIA(H)
USURA(H)
GEOMETRIA(D)
USURA(D)
4
4
10
10
10
10
10
10
10
Note
Memoria A delle correzioni utensili
Memoria B delle correzioni utensili
Memoria C delle correzioni utensili
Dati relativi alle correzioni utensile per i sistemi per torni
R
Voce
Larghezza
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
TG (Numero correttore geometria utensile)
TW (Numero correttore usura utensile)
CORREZIONE-X
CORREZIONE-Z
CORREZIONE-R
T (punta)
CORREZIONE-Y
CORREZIONE-B
GEOMETRIA (X)
USURA (X)
GEOMETRIA (Z)
USURA (Z)
GEOMETRIA (R)
GEOMETRIA PUNTA
USURA (R)
USURA PUNTA
GEOMETRIA (Y)
USURA (Y)
GEOMETRIA (B)
USURA (B)
GEOMETRIA (X2)
GEOMETRIA (Z2)
GEOMETRIA (Y2)
4
4
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
- 230 -
Note
Compensazione raggio utensile
Correzione dell'asse Y
Controllo asse B
Correzione geometria/usura utensile
Compensazione raggio utensile,
correzione geometria/usura utensile
Correzione utensile lungo l'asse Y,
compensazione geometria/usura
Controllo asse B, compensazione
geometria/usura
Seconda correzione geometria
utensile
B-64484IT/02
R
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
99
100
101
102
103
104
105
106
107
108
109
110
111
112
113
114
115
116
117
118
119
120
PROGRAMMAZIONE
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Elementi relativi ai dati personalizzabili
Voce
Larghezza
DATO PERSON. 0
DATO PERSON. 1
DATO PERSON. 2
DATO PERSON. 3
DATO PERSON. 4
DATO PERSON. 5
DATO PERSON. 6
DATO PERSON. 7
DATO PERSON. 8
DATO PERSON. 9
DATO PERSON. 10
DATO PERSON. 11
DATO PERSON. 12
DATO PERSON. 13
DATO PERSON. 14
DATO PERSON. 15
DATO PERSON. 16
DATO PERSON. 17
DATO PERSON. 18
DATO PERSON. 19
DATO PERSON. 20
DATO PERSON. 21
DATO PERSON. 22
DATO PERSON. 23
DATO PERSON. 24
DATO PERSON. 25
DATO PERSON. 26
DATO PERSON. 27
DATO PERSON. 28
DATO PERSON. 29
DATO PERSON. 30
DATO PERSON. 31
DATO PERSON. 32
DATO PERSON. 33
DATO PERSON. 34
DATO PERSON. 35
DATO PERSON. 36
DATO PERSON. 37
DATO PERSON. 38
DATO PERSON. 39
DATO PERSON. 40
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
10
Note
Espansione da 5 a 20 o da 5 a 40 dei
dati personalizzabili della gestione
utensili
Espansione da 5 a 40 dei dati
personalizzabili della gestione utensili
NOTA
1 Se l'esecuzione del comando G10 L77 P3 termina normalmente, spegnere il
CNC prima di proseguire.
2 L'impostazione è valida dopo lo spegnimento e la riaccensione del sistema.
- 231 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio
Esempio di impostazione per la memoria A delle correzioni utensili
G10L77P3;
N1 R1;
N2 R2;
N3 R3;
N4 R4;
N5 R5;
N6 R6;
N7 R7;
N8 R8;
N9 R9;
N10 R11;
N11 R21;
N12 R22;
N13 R80;
N14 R81;
N15 R-1;
G11;
Impostazione della schermata personalizzata della gestione utensili
Imposta N. come numero 1
Imposta N. TIPO come numero 2
Imposta MG come numero 3
Imposta TAZZA come numero 4
Imposta INFORMAZIONI UTENSILE come numero 5
Imposta CONTATORE VITA come numero 6
Imposta VITA MAX. come numero 7
Imposta LIVELLO SEGNALAZIONE come numero 8
Imposta STATO VITA UTENSILE come numero 9
Imposta F (Velocità di avanzamento) come numero 10
Imposta D come numero 11
Imposta CORREZIONE-M come numero 12
0 Imposta DATO PERSON. 0 come numero 13
Imposta DATO PERSON. 1 come numero 14
Fine
Cancellazione del modo impostazione
La prima pagina della schermata conterrà "N., Tipo, MG, Tazza, Informazioni, Contatore vita, Vita
massima, Livello di preavviso e Stato vita utensile".
La seconda pagina conterrà "F (velocità di avanzamento), D (correttore utensile), Correzione utensile-M,
Dato personalizzabile 0 e dato personalizzabile 1".
Esempio 1: Pag. 1
- 232 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Esempio 1: Pag. 2
NOTA
1 Questa impostazione è abilitata quando il bit 0 (TDC) del parametro N. 13201
è 1.
2 E' possibile impostare fino a 20 pagine.
3 Specificare sempre la fine dell'impostazione.
4 Se viene specificato per la visualizzazione un elemento che necessita
dell'opzione corrispondente e l'opzione non è installata, il campo di
quell'elemento compare come vuoto.
5 Gli elementi specificati dopo la fine non saranno visualizzati.
(Esempio) Se viene specificato N1 → R1 (N.), N2 → R2 (Tipo), N 3 → R3 (MG),
N4 → R-1 (Fine), N5 → R4 (Tazza), verranno visualizzati solo "N.,
Tipo e MG".
6 Se viene specificato G10 L77 P3, viene inizializzata l'impostazione
immediatamente precedente.
7 Se il valore di R (elemento da visualizzare) non è valido verrà visualizzato un
campo vuoto.
- 233 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
10.3.2
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Personalizzazione della visualizzazione di posizione
mandrino/posizione di attesa
Nel campo MG della schermata della gestione utensili compaiono come valore numerico
(ad es.: 11, 12 e 13) la posizione mandrino o la posizione di attesa. Questa funzione permette di visualizzare
tre caratteri arbitrari specificati con un comando G10.
Formato
G10L77P4;
N_;
P_R_;
G11 ;
N_: Specifica della posizione (mandrino/di attesa) da impostare
P_: Numero del carattere
R_: Codice del carattere
Spiegazioni
-
Specifica della posizione (mandrino/di attesa) da impostare (N_)
Specificare la posizione mandrino o la posizione di attesa da rinominare. La sottostante tabella indica i
valori da specificare.
Primo
Canale 1
Canale 2
Canale 3
Canale 4
Canale 5
Canale 6
Canale 7
Canale 8
Canale 9
Canale 10
111
211
311
411
511
611
711
811
911
1011
Primo
Canale 1
Canale 2
Canale 3
Canale 4
Canale 5
Canale 6
Canale 7
Canale 8
Canale 9
Canale 10
-
121
221
321
421
521
621
721
821
921
1021
Posizione mandrino
Secondo
Terzo
112
212
312
412
512
612
712
812
912
1012
113
213
313
413
513
613
713
813
913
1013
Posizioni di attesa
Secondo
Terzo
122
222
322
422
522
622
722
822
922
1022
123
223
323
423
523
623
723
823
923
1023
Quarto
114
214
314
414
514
614
714
814
914
1014
Quarto
124
224
324
424
524
624
724
824
924
1024
Numero del carattere (P_)
Specificare il numero del carattere (da 1 a 3). Vengono visualizzati fino a tre caratteri. Se la stringa da
specificare è più corta di tre caratteri, specificare 0 a partire dalla prima posizione da lasciare in bianco.
Verrà visualizzata la stringa di caratteri che precede immediatamente il primo 0.
- 234 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Codice del carattere (R_)
Per specificare il nome di una posizione (mandrino o di attesa) utilizzando il codice del carattere che deve
comparire in ciascuna delle tre posizioni.
•
Come codice dei caratteri utilizzare il codice ASCI I o il codice Shift JIS.
•
I codici dei caratteri non vengono controllati.
Esempio
Per chiamare "SP1" il mandrino 1 e "WT1" la posizione di attesa 1 programmare:
G10L77P4;
N111;
P1 R83;
P2 R80;
P3 R49;
N121;
P1 R87;
P2 R84;
P3 R49;
G11;
Impostazione del nome delle posizioni mandrino/di attesa
Mandrino 1
53h : codice ASCII di "S"
50h : codice ASCII di "P"
31h : codice ASCII di "1"
Attesa 1
57h : codice ASCII di "W"
54h : codice ASCII di "T"
31h : codice ASCII di "1"
Cancellazione del modo impostazione
Il campo MG della schermata dei dati utensili conterrà "SP1" per il mandrino 1 e "WT1" per la posizione di
attesa 1.
NOTA
I dati registrati diventano validi a partire dalla successiva selezione della
schermata della gestione utensili.
- 235 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
10.3.3
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Introduzione dei dati personalizzabili con il punto decimale
Questa funzione permette di utilizzare dati personalizzabili con il punto decimale; il numero delle
posizioni decimali può essere impostato mediante il comando G10 per ciascun dato personalizzabile
(da 1 a 40).
Formato
G10L77P5;
N_ R_;
G11 ;
N_: Numero dato personalizzabile
R_: Posizione del punto decimale
Spiegazioni
-
Numero dato personalizzabile (N_)
Per N è possibile specificare un numero da 1 a 4.
Quando è disponibile l'espansione dei dati personalizzabili (5 - 20), è possibile specificare un numero
da 1 a 20.
Quando è disponibile l'espansione dei dati personalizzabili (5 - 40), è possibile specificare un numero
da 1 a 40.
-
Posizione del punto decimale (R_)
Specificare la posizione del punto decimale (da 0 a 7). Se viene specificato 0, il dato personalizzato è un
intero e non accetta valori decimali.
NOTA
1 Se G10 L77 P5 termina normalmente, spegnere il CNC prima di proseguire .
2 L'impostazione è valida dopo lo spegnimento e la riaccensione del sistema.
3 Quando per un dato personalizzabile viene specificato il numero di posizioni
decimali, l'introduzione di valori decimali è possibile solo attraverso la tastiera
MDI.
4 L'impostazione del numero di posizioni decimali per i dati personalizzabili da 5 a
20 è possibile solo se è presente una delle opzioni di espansione dei dati
personalizzabili (5 - 20, o 5 - 40).
5 L'impostazione del numero di posizioni decimali per i dati personalizzabili da 21 a
40 è possibile solo se è presente l'opzione di espansione dei dati personalizzabili
(5 - 40).
Esempio 1
Quando i dati personalizzabili 1 e 2 hanno tre posizioni decimali
G10L77P5;
N1 R3;
N2 R3;
G11;
Impostazione del numero di posizioni decimali dei dati personalizzabili
Mette a 3 il numero di posizioni decimali del dato personalizzabile 1
Mette a 3 il numero di posizioni decimali del dato personalizzabile 2
Cancellazione del modo impostazione
- 236 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Utilizzo con il comando G10
Tra i comandi G10 e G11, non è possibile specificare il punto decimale per nessun indirizzo. Pertanto, se
con questa funzione è stato definito il numero di posizioni decimali per uno o più dati personalizzabili, nei
comandi G10 L75/L76/L77 è possibile utilizzare le variabili macro (da #8431 a #8450) per leggere e
impostare il valore della parte intera.
Esempio 2
(Esempio 1)
Condizione:
Il dato personalizzabile 1 ha 3 posizioni decimali.
Il dato personalizzabile 2 ha 1 posizione decimale.
Operazione:
Il valore del dato personalizzato 1 viene trasferito al dato personalizzato 2 utilizzando una
variabile macro.
G10L77P5;
N1 R3;
N2 R1;
G11;
;
G10 L75 P1;
N01;
P1 R12345;
P2 R#8431;
G11;
<1>
<2>
<3>
<4>
Impostazione della posizione del punto decimale nei dati personalizzabili
Specifica 3 come posizione del punto decimale nel dato personalizzabile 1
Specifica 1 come posizione del punto decimale nel dato personalizzabile 2
Cancellazione del modo impostazione
<5>
<6>
<7>
<8>
<9>
Registrazione dei dati della gestione utensili
Registrazione con il N. 1
Assegna “12.345” al dato personalizzabile 1
Assegna “1.2” al dato personalizzabile 2
Cancellazione del modo impostazione
Nell'esempio 1, il valore del dato personalizzabile 1 viene assegnato al dato personalizzabile 2
attraverso una variabile macro.
Il valore del dato personalizzabile 1 è "12.345". Nel passo <8>, con "P2 R12" viene letta e processata
solo parte intera di questo valore.
Di conseguenza, al dato personalizzabile 2 viene assegnato "1.2".
- 237 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
(Esempio 2)
Condizione:
Il dato personalizzabile 1 ha 3 posizioni decimali.
Il dato personalizzabile 2 ha 1 posizione decimale.
Operazione:
Attraverso la variabile macro corrispondente al dato personalizzabile 1, il valore di questo dato
viene trasferito al dato personalizzabile 2 moltiplicandolo per 1000.
G10L77P5;
N1 R3;
N2 R1;
G11;
;
G10 L75 P1;
N01;
P1 R12345;
P2 R[#8431*1000];
G11;
<1>
<2>
<3>
<4>
Impostazione della posizione del punto decimale nei dati personalizzabili
Specifica 3 come posizione del punto decimale nel dato personalizzabile 1
Specifica 1 come posizione del punto decimale nel dato personalizzabile 2
Cancellazione del modo impostazione
<5>
<6>
<7>
<8>
<9>
Registrazione dei dati della gestione utensili
Registrazione con il N. 1
Assegna “12.345” al dato personalizzabile 1
Assegna “1234.5” al dato personalizzabile 2
Cancellazione del modo impostazione
Nell'esempio 2, il valore del dato personalizzabile 1 viene assegnato al dato personalizzabile 2
attraverso una variabile macro.
Il valore del dato personalizzabile 1 è "12.345". Nel passo <8>, il dato viene moltiplicato per 1000 allo
scopo di trasformarlo in un intero.
In questo modo il comando del passo <8> equivale a "P2 R12345" ed al dato personalizzabile 2 viene
assegnato "1234.5".
10.3.4
Protezione mediante il segnale KEY di vari dati utensili
Quando i dati della gestione utensili sono nella condizione di edit, è possibile modificare molti valori. Se il
bit 0 del parametro N. 13204 è 1, i dati della gestione utensili possono essere protetti con il segnale KEY in
modo da impedire la registrazione, la modifica e la cancellazione di varie informazioni.
10.3.5
Selezione del periodo di conteggio della vita utensile
Il periodo di conteggio della vita utensile può essere scelto utensile per utensile tra 1 secondo e 8
millisecondi.
-
Selezione del periodo di conteggio della vita utensile
Il periodo di conteggio della vita di un utensile si seleziona con il bit 5 del campo "informazioni
sull'utensile".
Voce
Lunghezza
#5
REV
Descrizione
1 byte (indicatori)
0: Il periodo di conteggio vita è di 1 secondo. (S)
1: Il periodo di conteggio vita è di 8 msec. (M)
Il campo dei valori del contatore vita è:
1sec:da 0 a 3599999 sec (999 ore 59 minuti 59 secondi)
8msec: da 0 a 3599992 msec (59 minuti 59 secondi 992 millisecondi)
NOTA
Questa funzione è valida quando il bit 1 (TIM) del campo "informazioni
sull'utensile" è 1.
- 238 -
B-64484IT/02
10.3.6
PROGRAMMAZIONE
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Schermata dei dati di ciascun utensile
E' possibile estrarre e visualizzare tutti i dati relativi ad uno specifico utensile.
10.3.7
Visualizzazione della vita utile complessiva degli utensili dello
stesso tipo
Viene determinata e visualizzata la vita residua totale di tutti gli utensili dello stesso tipo; la visualizzazione
può avvenire in ordine di tipo utensile o di vita residua. Inoltre vengono listati i dati degli utensili con lo
stesso codice tipo.
- 239 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
10.4
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
SUPPORTO PER LA GESTIONE DI UTENSILI
SOVRADIMENSIONATI
Introduzione
Alla funzione di gestione utensili viene aggiunto il supporto per la gestione di utensili sovradimensionati.
E' possibile definire liberamente e memorizzare la figura di ciascun utensile sovradimensionato. Quando in
un magazzino utensili viene caricato un utensile sovradimensionato, viene considerata l'interferenza con gli
utensili che si trovano nelle altre tazze. Questa funzione può essere utilizzata per magazzini utensili a catena
e a matrice.
Formato
Attraverso il comando G10 è possibile impostare nei dati della gestione utensili il numero di un utensile
sovradimensionato. Inoltre è possibile impostare il dato relativo alla figura dell'utensile.
<Registrazione di un nuovo dato della gestione utensili>
G10 L75 P1 ;
N_;
A_;
G11 ;
N_: Numero dati della gestione utensili
A_: Specificare il numero della figura dell'utensile (da 0 a 20).
<Modifica di un dato della gestione utensili>
G10 L75 P2;
N_;
A_;
G11 ;
N_: Numero dati della gestione utensili
A_: Specificare il numero della figura dell'utensile (da 0 a 20).
<Registrazione dei dati delle figure utensile>
G10 L77 P6 ;
N_P_Q_R_S_T_;
G11 ;
N_: Numero figura utensile
P_: Numero di tazze occupate verso sinistra (in incrementi di 0.5 tazze)
Q_: Numero di tazze occupate verso destra (in incrementi di 0.5 tazze)
R_: Numero di tazze occupate verso l'alto (in incrementi di 0.5 tazze)
S_: Numero di tazze occupate verso il basso (in incrementi di 0.5 tazze)
T_: 0 per la figura A, oppure 1 per la figura B
- 240 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
NOTA
1 Se nella registrazione o nella modifica del dato relativo alla figura di un utensile
registrato in un magazzino utensili viene rilevata una interferenza con altri
utensili, viene indicato l'allarme PS5360, “ERR CTL INTERFER. UTENS”.
(Il dato non viene accettato.)
2 Se nella registrazione o nella modifica della tabella di gestione dei magazzini
utensili viene rilevata una interferenza tra gli utensili, viene indicato l'allarme
PS5360. (Il dato non viene accettato.)
3 Se si tenta di modificare il dato della figura di un utensile e l'utensile oggetto della
modifica è registrato in un magazzino utensili, viene indicato l'allarme PS5360.
(Il dato non viene accettato.)
- 241 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
10.5
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
GESTIONE VITA UTENSILI
Gli utensili vengono classificati in vari gruppi, per ciascuno dei quali viene preventivamente specificata la
vita dell'utensile (tempo o frequenza di impiego). Ogni volta che un utensile viene utilizzato, ne viene
incrementato il contatore vita. Quando viene raggiunta la vita utensile specificata, viene selezionato
automaticamente l'utensile successivo dello stesso gruppo. Con questa funzione è possibile gestire la vita
(durata utile) degli utensili senza interrompere la lavorazione. I dati della gestione vita utensili consistono
nei numeri di gruppi utensili, nei valori della vita utensile, nei numeri utensile e nei codici utilizzati per
selezionare i correttori utensile. Questi dati vengono registrati nel CNC.
1
2
:
:
n
Gruppo utensili n. m
Vita utensile (l)
Numero utensile
Codici per la selezione del
(T)
correttore (H/D)
:
:
:
:
:
:
:
:
Programma di lavorazione
:
Dati della gestione
vita utensili
:
Comando per la selezione
Gruppo utensili n. 1
del gruppo utensili m
:
:
Gruppo utensili n. m
Selezione
utensile.
:
:
:
Comando di cambio
utensile (M06)
:
:
Gruppo utensili n. p
:
Dati del primo utensile
Dati del secondo utensile
:
:
Dati dell'ennesimo utensile
Operazioni della macchina e del
CNC
Macchina
Mette l'utensile
selezionato
nello stato di
attesa.
Monta sul
mandrino
l'utensile in
stato di attesa
(cambio
utensile)
CNC
Seleziona
automaticamente un
utensile non scaduto
del gruppo m
Inizia a conteggiare la
vita dell'utensile
montato sul
mandrino.
Fig. 10.5 (a) Selezione dell'utensile nel programma pezzo
M
Il gruppo si seleziona con il codice T, il conteggio della vita utensile viene avviato dal comando M06.
T
La Serie T ha due tipi di cambio utensile (a torretta e con ATC). Il tipo a torretta utilizza il codice T per
selezionare un gruppo, specificare il numero di correttore e avviare il conteggio della vita utensile, mentre il
tipo con ATC utilizza il codice T per selezionare il gruppo ed il comando M06 per avviare il conteggio della
vita utensile. Per il tipo con ATC, il correttore utensile si specifica con il codice D. Il tipo di cambio utensile
si seleziona con il bit 3 (TCT) del parametro N. 5040.
AVVERTENZA
Se il bit 1 (LGN) del parametro N. 5002 è 1 (il numero di selezione utensile
seleziona anche il correttore geometria) questa funzione non può essere
utilizzata.
-
Gestione vita utensili B
Se è abilitata la funzione gestione vita utensili B, è possibile aumentare il numero massimo di valori della
vita utensili ed è possibile disporre del segnale di preavviso che può essere emesso per indicare che la vita
utensile residua (valore vita - valore contatore vita) ha raggiunto il valore specificato. Questo valore (vita
residua) deve essere registrato preventivamente nel CNC.
La funzione gestione vita utensili B si abilita mettendo a 1 il bit 4 (LFB) del parametro N. 6805.
- 242 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
M
Se è abilitata la funzione gestione vita utensili B, è possibile utilizzare la funzione di selezione del gruppo
utensile con un numero di gruppo arbitrario.
T
La funzione gestione vita utensili B può essere utilizzata. Però, la funzione di selezione del gruppo utensile
con un numero gruppo arbitrario può essere utilizzata solo se il cambio utensile è il tipo con ATC (bit 3
(TCT) del parametro N. 5040 = 1).
-
Numero massimo di gruppi della gestione vita utensili e sistemi a più canali
E' possibile utilizzare fino a 256 gruppi della gestione vita utensili nell'intero sistema CNC.
Utilizzare il parametro N. 6813 per impostare il numero massimo di gruppi per ciascun canale.
Il numero massimo di gruppi deve essere un multiplo del numero minimo di gruppi (otto). Se il numero
massimo di gruppi è uguale a 0, la gestione vita utensili è disabilitata.
Il numero totale di gruppi dell'intero sistema CNC può essere portato a 1024 mediante l'opzione gruppi
aggiuntivi della gestione vita utensili.
Sistema a più canali (gestione vita utensili eseguita per 3 canali)
Supponiamo che i gruppi complessivamente disponibili nel sistema (256), vengano
allocati così: 128 al canale 1, 64 al canale 2 e 64 al canale 3. In questo caso, il
parametro N. 6813 deve essere impostato come segue:
File dei dati della gestione vita utensili
(256 gruppi in totale nel sistema)
Parametro N. 6813
Canale 1
Canale 1
Fino
a 128 gruppi
Impostare 128
Canale
2
Canale 2
Fino
a
64
gruppi
Impostare 64
Canale 3
Canale 3
Fino
a 64 gruppi
Impostare 64
Fig. 10.5 (b) Allocazione dei gruppi nell'intero sistema
AVVERTENZA
Se viene reimpostato questo parametro, il file dei dati della gestione vita utensili
viene cancellato all'accensione successiva. Dopo aver reimpostato questo
parametro, devono essere nuovamente registrati i dati della gestione utensile per
ciascun canale.
10.5.1
Dati della gestione vita utensili
I dati della gestione vita utensili sono: numero gruppo utensili, numero utensile, codici che specificano le
correzioni, vita dell'utensile, numeri arbitrari di gruppo e vita residua.
L'utilizzo dei numeri arbitrari di gruppo e della vita residua si specifica impostando il bit 5 (TGN) ed il bit 3
(GRP) del parametro N. 6802.
Spiegazioni
- Numero gruppo utensili
E' possibile utilizzare fino a 256 gruppi della gestione vita utensili nell'intero sistema CNC.
Utilizzare il parametro N. 6813 per impostare il numero dei gruppi utilizzabili. Se si utilizzano tutti i gruppi
disponibili, per ciascun gruppo è possibile registrare fino a 4 utensili. La combinazione di gruppi utilizzabili
e numero massimo di utensili per gruppo si specifica impostando il bit 0 (GS1) ed il bit 1 (GS2) del
parametro N. 6800 come segue.
- 243 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
Tabella 10.5.1 Numero massimo di gruppi e di utensili registrabili
Bit 1 (GS2) del
Bit 0 (GS1) del
Numero di gruppi
parametro N. 6800
parametro N. 6800
0
0
1
1
0
1
0
1
B-64484IT/02
Numero di
utensili
1/8 del numero massimo di gruppi (parametro N. 6813)
1/4 del numero massimo di gruppi (parametro N. 6813)
1/2 del numero massimo di gruppi (parametro N. 6813)
Numero massimo di gruppi (parametro N. 6813)
32
16
8
4
AVVERTENZA
Quando vengono cambiati i bit 0 (GS1) e 1 (GS2) del parametro N. 6800, deve
essere ripetuta la registrazione dei dati della gestione vita utensili con il comando
G10L3 (registrazione dopo la cancellazione dei dati di tutti i gruppi).
Altrimenti, la nuova combinazione impostata non è valida.
NOTA
Il numero totale di gruppi dell'intero sistema CNC può essere portato fino a 1024
mediante l'opzione gruppi aggiuntivi della gestione vita utensili.
-
Numero utensile
Il numero utensile si specifica con il codice T. Può essere utilizzato un numero di al massimo otto cifre
(99999999).
NOTA
Il numero massimo di cifre del codice T si imposta con il parametro N. 3032.
-
Codici per la specifica delle correzioni utensile
M
I codici per la specifica delle correzioni utensile comprendono il codice H (per la compensazione lunghezza
utensile) e il codice D (per la compensazione raggio utensile) Questi codici sono numeri di al massimo tre
cifre (fino a 999). Tuttavia, i codici registrati non devono superare il numero dei correttori utilizzabili dal
CNC.
NOTA
Se non si utilizzano i codici di specifica delle correzioni utensili, la loro
registrazione può essere omessa.
T
Se il cambio utensile è a torretta (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 0), per la specifica delle correzioni
non vengono utilizzati né il codice H né il codice D. Il codice T comprende il numero di correttore. Se il
cambio utensile è un ATC (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 1), viene utilizzato solo il codice D.
-
Valore della vita utensile
Il valore della vita utensile può essere registrato in termini di durata o di numero di impieghi. Il valore
massimo è definito come segue:
Fino a 4300 minuti se la vita utensile è espressa come durata e fino a 65535 volte se la vita è espressa come
numero di impieghi.
Se è abilitata la funzione gestione vita utensili B, è possibile specificare fino a 100000 minuti (o 60000
minuti se il conteggio vita viene eseguito ogni 0.1 secondi) o fino a 99999999 volte se la vita utensile è
espressa come numero di impieghi.
- 244 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Numero gruppo arbitrario
M
Se è abilitata la funzione che permette di specificare numeri di gruppo arbitrari (bit 5 (TGN) del parametro
N. 6802 = 1), è possibile selezionare un gruppo della gestione vita utensili specificando un numero gruppo
arbitrario con il codice T.
E' possibile specificare una valore da 1 a 99999999.
T
I numeri di gruppo arbitrari possono essere utilizzati solo se il cambio utensile è il tipo con ATC (bit 3
(TCT) del parametro N. 5040 = 1).
-
Impostazione della vita residua
Il bit 3 (GRP) del parametro N. 6802 permette di specificare se il valore della vita residua al quale viene
emesso il segnale di utensile prossimo alla scadenza è specifico di ciascun gruppo o è impostato mediante i
parametri N. 6844 e 6845).
Se questo valore è specifico di ciascun gruppo (bit 3 (GRP) del parametro N. 6802 = 1), esso viene
registrato come dato della gestione vita utensili.
Se la vita utensile è espressa come durata, può essere specificato un valore compreso fra 1 e 100000 minuti
(o 60000 minuti se il conteggio vita viene eseguito ogni 0.1 secondi); se la vita utensile è espressa come
numero di impieghi, il valore massimo specificabile è 99999999 volte.
10.5.2
Registrazione, modifica e cancellazione dei dati della
gestione vita utensili
I dati della gestione vita utensili possono essere registrati modificati e cancellati da programma.
Spiegazioni
Il formato di programmazione varia in base ai seguenti quattro tipi di operazione:
-
Registrazione dopo la cancellazione di tutti i gruppi
I dati della gestione vita utensili vengono registrati dopo la cancellazione di tutti i dati della gestione vita
utensili precedenti.
-
Modifica dei dati della gestione vita utensili
E' possibile registrare i dati di un gruppo per il quale non lo erano stati precedentemente ed è possibile
modificare i dati precedentemente registrati.
-
Cancellazione dei dati della gestione vita utensili
I dati della gestione utensili possono essere cancellati.
-
Impostazione del tipo di conteggio vita utensile
E' possibile specificare separatamente per ciascun gruppo il tipo di conteggio
(durata o numero di impieghi).
- 245 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Formato
-
Registrazione dopo la cancellazione di tutti i gruppi
M
Formato
G10L3;
P-L-;
T-H-D-;
T-H-D-;
:
P-L-;
T-H-D-;
T-H-D-;
:
G11;
M02(M30);
Significato
G10L3:
P-:
L-:
T-:
H-:
D-:
G11 :
Registrazione dopo la cancellazione dei dati di tutti i gruppi.
Numero gruppo
Valore vita utensile
Numero utensile
Codice per la selezione del correttore (codice H)
Codice per la selezione del correttore (codice D)
Fine della registrazione
T
Formato
G10L3;
P-L-;
T-(D-);
T-(D-);
:
P-L-;
T-(D-);
T-(D-);
:
G11;
M02(M30);
Significato
G10L3: Registrazione dopo la cancellazione dei dati di tutti i gruppi.
P-:
Numero gruppo
L-:
Valore vita utensile
T-:
Per il cambio utensile a torretta (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 0),
numero utensile e numero correttore
Per il cambio utensile con ATC (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 1), numero
utensile
G11 : Fine della registrazione
(D-): Per il cambio utensile con ATC (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 1), codice
per la selezione del correttore
NOTA
Anche se il cambio utensile è con ATC (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 1), il
codice H non viene utilizzato.
Se per un utensile devono essere utilizzati più correttori nello stesso processo, specificare il comando come
è indicato qui sotto (assumendo che i numeri di correttore siano di due cifre).
Formato
G10L3;
P-L-;
T0101;
T0102;
T0103;
:
G11;
M02(M30);
Significato
Numero utensile 01, numero correttore 01
Numero utensile 01, numero correttore 02
Numero utensile 01, numero correttore 03
- 246 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Modifica dei dati della gestione vita utensili
M
Formato
G10L3P1;
P-L-;
T-H-D-;
T-H-D-;
:
P-L-;
T-H-D-;
T-H-D-;
:
G11;
M02(M30);
Significato
G10L3P1:
P-:
L-:
T-:
H-:
D-:
G11 :
Inizio della variazione dei dati
Numero gruppo
Valore vita utensile
Numero utensile
Codice per la selezione del correttore (codice H)
Codice per la selezione del correttore (codice D)
Fine della variazione dei dati
T
Formato
G10L3P1;
P-L-;
T-(D-);
T-(D-);
:
P-L-;
T-(D-);
T-(D-);
:
G11;
M02(M30);
Significato
G10L3P1:
P-:
L-:
T-:
G11 :
(D-):
Inizio della variazione dei dati
Numero gruppo
Valore vita utensile
Per il cambio utensile a torretta (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 0),
numero utensile e numero correttore
Per il cambio utensile con ATC (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 1),
numero utensile
Fine della registrazione
Per il cambio utensile con ATC (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 1),
codice per la selezione del correttore
NOTA
Anche se il cambio utensile è con ATC (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 1), il
codice H non viene utilizzato.
-
Cancellazione dei dati della gestione vita utensili
Formato
G10L3P2;
P-;
P-;
P-;
P-;
:
G11;
M02(M30);
-
Significato
G10L3P2: Inizio della cancellazione dei dati
P-:
Numero gruppo
G11 :
Fine della cancellazione
Impostazione del tipo di conteggio vita utensile
Formato
G10L3
(o G10L3P1);
P-L-Q-;
T-H-D-;
T-H-D-;
:
G11;
M02(M30);
Significato
Q : Tipo di conteggio vita
(1: Numero di impieghi. 2: Durata.)
- 247 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
AVVERTENZA
Se il comando Q viene omesso, il tipo di conteggio vita è determinato
dall'impostazione del bit 2 (LTM) del parametro N. 6800.
-
Numero gruppo arbitrario
M
Se è abilitata la funzione gestione vita utensili B (bit 4 (LFB) del parametro N. 6805 = 1), e si utilizza la
funzione per la specifica dei numeri di gruppo arbitrari (bit 5 (TGN) del parametro N. 6802 = 1), è possibile
registrare un numero gruppo arbitrario mediante un comando del programma.
Formato
G10L3;
(o G10L3P1);
P-L-T-;
T-H-D-;
T-H-D-;
:
G11;
M02(M30);
Significato
T-: Numero gruppo arbitrario (da 1 a 99999999)
NOTA
1 Non è possibile registrare un numero gruppo già attribuito ad un altro gruppo.
Se lo si tenta, si verifica l'allarme PS0431, “DATI T/R VITA UTENSILI ILLEGALI”.
2 Se un numero gruppo arbitrario (T) è 0, si verifica l'allarme PS0431.
3 Se si specifica un numero gruppo arbitrario deve essere specificato il comando T.
Se il comando T viene omesso, si verifica l'allarme PS0149, “ERRORE DI
FORMATO G10 L3”.
T
La funzione opzionale numero gruppo arbitrario può essere utilizzata solo quando il cambio utensile è un
ATC (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 1).
Se il cambio utensile è un ATC, il formato per l'impostazione del numero gruppo arbitrario è lo stesso della
Serie M.
Impostazione della vita residua
Se è abilitata la funzione gestione vita utensili B (bit 4 (LFB) del parametro N. 6805 = 1), e la vita residua si
imposta separatamente per ciascun gruppo (bit 3 (GRP) del parametro N. 6802 = 1), è possibile impostare la
vita residua come dato della gestione vita utensili mediante un comando del programma.
Formato
G10L3;
(o G10L3P1);
P-L-R-;
T-H-D-;
T-H-D-;
:
G11;
M02(M30);
Significato
R-: Vita residua (prima della selezione di un altro utensile)
- 248 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
NOTA
1 Se l'impostazione della vita residua (R) viene omessa o è 0, come vita residua
viene assunto 0. In questo caso, la funzione di preavviso della prossima
scadenza dell'utensile è disabilitata.
2 Il valore della vita residua (R) non può superare il valore vita (L). Se non viene
rispettato questo limite, si verifica l'allarme PS0431.
3 Il valore della vita residua (R) deve essere un numero senza segno né punto
decimale.
4 Le unità del valore della vita residua (R) dipendono dall'impostazione del bit 1
(FGL) del parametro N. 6805, che seleziona le unità della vita utensile.
Valore della vita utensile
- Se è disabilitata la funzione gestione vita utensili B
Se è disabilitata la funzione gestione vita utensili B (bit 4 (LFB) del parametro N. 6805 = 0), il valore della
vita utensile è una durata o un numero di impieghi a seconda dell'impostazione del bit 2 (LTM) del
parametro N. 6800 o del comando di impostazione del tipo di conteggio (Q). I valori massimi sono i
seguenti.
Tabella 10.5.2 (a) Tipi di conteggio e valori massimi della vita utensili
Bit 4 (LFB) del
Bit 2 (LTM) del
Tipo di conteggio
Valore massimo
parametro N. 6805
parametro N. 6800
0
0
1
Numero di impieghi
Durata
65535 volte
4300 minuti
Se il tipo di conteggio è "durata", le unità del valore vita specificato con l'indirizzo L in un programma
possono essere minuti o decimi di secondo in base all'impostazione del bit 1 (FGL) del parametro N. 6805.
Tabella 10.5.2 (b) Unità e valore massimo vita utensile nel comando L
Valore massimo
Bit 4 (LFB) del
Bit 1 (FGL) del
Esempio
Unità
nel comando L
parametro N. 6805
parametro N. 6805
0
0
1
-
1 minuto
4300
0.1
secondo
2580000
L100:
Vita di 100 minuti
L1000:
Vita di 100 secondi
Se è abilitata la funzione gestione vita utensili B
Se la funzione gestione vita utensili B è abilitata (bit 4 (LFB) del parametro N. 6805 = 1)
Tabella 10.5.2 (c) Tipi di conteggio e valori massimi della vita utensili
Bit 4 (LFB) del
Bit 2 (LTM) del
Tipo di conteggio
Valore massimo
parametro N. 6805
parametro N. 6800
1
0
Numero di impieghi
1
Durata
99999999 volte
100000 minuti
60000 minuti(Nota)
Tabella 10.5.2 (d) Unità e valore massimo vita utensile nel comando L
Valore massimo
Bit 4 (LFB) del
Bit 1 (FGL) del
Esempio
Unità
nel comando L
parametro N. 6805
parametro N. 6805
0
1 minuto
1
0.1
secondo
1
- 249 -
100000
60000(Nota )
60000000
L100:
Vita di 100 minuti
L1000:
36000000(Nota )
Vita di 100 secondi
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
Se la vita viene conteggiata ogni 0.1 secondi (bit 0 (FCO) del parametro
N. 6805 = 1), il valore massimo specificabile per la durata è di 60000 minuti.
10.5.3
Comandi della gestione vita utensili in un programma pezzo
Spiegazioni
M
-
Comandi
Per la gestione vita utensili si utilizzano i seguenti comandi:
T○○○○○○○○;
Specifica un numero di gruppo utensili.
La gestione vita utensili seleziona, dal gruppo specificato, un utensile la cui vita non è scaduta e emette il
segnale del suo codice T.
{{{{{{{{, è il valore ottenuto sommando al numero del gruppo utensili voluto il valore del
parametro 6810 (limite dei codici T fuori dalla gestione vita utensili).
Esempio:
Se il valore del parametro N. 6810 è 100, per specificare il gruppo utensili N. 1, programmare
“T101;”.
NOTA
Se {{{{{{{{ non è maggiore del valore del parametro N. 6810, il codice T
è trattato come un normale codice T..
Se si utilizza la funzione numero gruppo utensili arbitrario (bit 4 (LFB) del parametro N. 6805 = 1, e bit 5
(TGN) del parametro N. 6802 = 1), {{{{{{{{ deve essere il numero gruppo arbitrario preimpostato,
anziché il numero del gruppo.
Esempio:
Se per il gruppo utensili numero 1 è stato impostato il numero arbitrario 1234, per selezionare il
gruppo 1 specificare T1234.
NOTA
1 Quando si utilizza la funzione numero gruppo utensili arbitrario, il limite dei
numeri utensile normali impostato con il parametro N. 6810 viene ignorato.
2 Se il gruppo specificato da {{{{{{{{ non è presente, il CNC assume che
debba essere selezionato un utensile non controllato dalla funzione gestione vita
utensili.
M06;
Termina la gestione vita per l'utensile precedentemente utilizzato ed inizia il conteggio vita per l'utensile
selezionato con il codice T.
NOTA
1 M06 viene trattato come un codice M che non comporta la bufferizzazione.
2 Se nello stesso blocco devono essere programmati più codici M, M06 può essere
specificato in una posizione qualsiasi fra i codici M.
H99;
Seleziona il codice H registrato nei dati della gestione vita utensili per l'utensile attualmente utilizzato, per
abilitare la compensazione lunghezza utensile. Il parametro N. 13265 può essere utilizzato per abilitare la
compensazione con un codice H diverso da H99.
- 250 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
H00;
Cancella la compensazione lunghezza utensile.
D99 ;
Seleziona il codice D registrato nei dati della gestione vita utensili per l'utensile attualmente utilizzato, per
abilitare la compensazione raggio utensile.
Il parametro N. 13266 può essere utilizzato per abilitare la compensazione con un codice D diverso da D99.
D00;
Cancella la compensazione raggio utensile.
NOTA
H99 e D99 devono essere specificati dopo il comando M06. Se dopo M06 viene
specificato un codice diverso da H99 o D99 o dai codici H e D impostati
rispettivamente con i parametri N. 13265 e 13266, non vengono selezionati i
codici H o D registrati nei dati della gestione vita utensili.
-
Tipi
Per la gestione vita utensili possono essere utilizzati i quattro tipi di cambio utensile (tipi da A a D) elencati
qui sotto. Il tipo utilizzato varia da macchina a macchina. Per i dettagli consultare il manuale del costruttore
della macchina utensile.
Tipo di cambio
utensile
Parametri M6T e M6E
M6T (N. 6800#7)
M6E (N. 6801#7)
Numero gruppo
utensili specificato
nello stesso blocco del
comando di cambio
utensile (M06)
Conteggio della vita
utensile
Note
Tabella 10.5.3
A
Differenze fra i tipi di cambio utensile
B
C
D
M6T
M6E
M6T
M6E
M6T
M6E
0
0
1
0
1
0
Gruppo utensili già
utilizzato
M6T
M6E
1
Gruppo utensili da utilizzare successivamente
Il conteggio viene eseguito per un utensile appartenente al gruppo
specificato a partire dal codice M06 programmato successivamente.
Il conteggio viene
eseguito per un
utensile
appartenente al
gruppo specificato
nello stesso
blocco del codice
M06.
Se il comando T (ritiro
gruppo utensili) che segue il
comando M06 non
corrisponde al gruppo
utensili attualmente
utilizzato, si verifica
l'allarme PS0155, “T NON
CORRISPONDENTE AL
GRUPPO” (se il bit 6 (IGI)
del parametro N. 6800 è 0).
Se M06 viene
specificato da
solo, si verifica
l'allarme PS0153,
“CODICE T NON
COMANDATO”.
Normalmente, se il numero gruppo
utensili viene specificato da solo, si
utilizza il tipo B. Tuttavia, anche se il
numero gruppo utensili viene
specificato da solo quando si usa il
tipo C, non vengono generati allarmi.
(Ciò significa che fra i tipi B e C non ci
sono differenze operative.)
- 251 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
Se quando viene specificato il numero gruppo utensili viene selezionato un nuovo
utensile, viene emesso il segnale di selezione nuovo utensile.
-
Compensazione lunghezza utensile nella direzione dell'asse utensile
Controllo del centro utensile
Per queste funzioni viene utilizzata la compensazione selezionata nella gestione vita utensili.
T
Se il cambio utensile è un ATC (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 1), i comandi si specificano come per
la Serie M, salvo che per la Serie T non sono utilizzati né H99 né H00. Vedi la descrizione per la Serie M.
Per i dettagli sui tipi di compensazione utensile applicati quando il cambio utensile è un ATC, vedi la
sezione “SELEZIONE UTENSILE ESTESA” del MANUALE DELL'OPERATORE (sistemi per torni)
(B-64484-1).
Il metodo di specifica dei comandi per il tipo a torretta (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 0) è descritto
qui sotto.
AVVERTENZA
Se il bit 1 (LGN) del parametro N. 5002 è 1 (il numero di selezione utensile
seleziona anche il correttore geometria) questa funzione non può essere
utilizzata.
-
Comandi
T{{{{{{99;
La gestione vita utensili termina il conteggio vita dell'utensile utilizzato finora, seleziona, nel gruppo
specificato da {{{{{{, un utensile non ancora scaduto, emette il segnale del codice T per l'utensile, ed
inizia il conteggio vita per il nuovo utensile.
Esempio:
Supponiamo che venga dato il comando T199 (numero correttore utensile specificato con le due cifre
meno significative) perché la funzione gestione vita selezioni T10001 del gruppo utensile 1. Quindi
viene emesso il codice T 100 e viene selezionato il correttore numero 1.
Se nella seconda selezione o nelle selezioni successive dello stesso gruppo dopo che il CNC è passato dalla
condizione di reset alla condizione di funzionamento automatico l'utensile rimane lo stesso e sono stati
registrati più correttori, viene selezionato il codice T successivo a quello attuale.
Alla terza selezione, ad esempio, viene selezionato il terzo correttore fra quelli registrati per lo stesso
utensile.
Esempio:
Supponiamo che il correttore utensile sia specificato con le due cifre meno significative e che siano
stati impostati due correttori per lo stesso utensile del gruppo 1 con i seguenti due codici T:
T10001 T10002
Il primo comando T199 successivo al passaggio dell'unità di controllo dalla condizione di reset a
quella di funzionamento automatico, seleziona il primo codice T, T10001. Se T199 viene di nuovo
eseguito prima di un reset dell'unità di controllo, viene selezionato il secondo correttore, T10002. Se
viene eseguito un altro T199 prima di un reset dell'unità di controllo, viene selezionato il secondo
correttore, T10002, perché non ci sono altri correttori.
Se il bit 1 (TSM) del parametro N. 6801 è 1 il conteggio vita viene eseguito separatamente per ciascun
codice T, anche se per lo stesso numero utensile sono stati impostati più codici T.
- 252 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
T{{{{{{88;
La correzione dell'utensile per il quale la gestione vita utensili sta conteggiando la vita viene cancellata. Il
numero correttore viene posto a 0 ed il numero utensile viene emesso come segnale del codice T.
Esempio:
Supponiamo che il numero utensile attualmente utilizzato dalla gestione vita utensili sia 100. In questo
caso, l'esecuzione del comando T188 (correttore utensile specificato con le due cifre meno
significative) causa l'emissione del codice T 100 e seleziona il correttore numero 0, cancellando la
correzione.
NOTA
Se il conteggio vita non è in esecuzione o l'utensile specificato non appartiene al
gruppo per il quale è in esecuzione il conteggio, si verifica l'allarme PS0155.
Il numero di cifre di {{{{{{ e 99/88 varia come segue:
N.5028
1
2
3
99
T{{{{{{{ 9
↑
↑
Selezione
Inizio conteggio vita
del gruppo
T{{{{{{ 99
↑
↑
Selezione Inizio conteggio vita
del gruppo
88
T{{{{{{{ 8
↑
↑
Selezione Cancellazione della correzione
del gruppo
T{{{{{{ 88
↑
↑
Selezione Cancellazione della correzione
del gruppo
T{{{{{ 999
↑
↑
Selezione Inizio conteggio vita
del gruppo
T{{{{{ 888
↑
↑
Selezione Cancellazione della correzione
del gruppo
Il numero massimo di cifre del codice T si imposta con il parametro N. 3032.
Il numero di cifre del numero di correttore si imposta con il parametro N. 5028. Se questo parametro è 0, il
numero di cifre dipende dal numero dei correttori.
Esempio:
Da 1 a 9 correttori:
l'ultima cifra
da 10 a 99 correttori:
le ultime due cifre
da 100 a 999 correttori:
le ultime tre cifre
NOTA
L'attivazione e la cancellazione delle correzioni comportano l'esecuzione della
compensazione con un movimento dell'utensile o con una traslazione del sistema
di coordinate. Il bit 6 (LWM) del parametro N. 5002 permette di scegliere tra
l'esecuzione della compensazione quando viene specificato un codice T o
quando viene specificato un comando di movimento asse.
Per i dettagli, riferirsi alla sottosezione “Correzioni utensile” del MANUALE
DELL'OPERATORE (sistemi per torni) (B-64484-1).
T{{{{{{∆∆;
Se il numero correttore in ∆∆ non è 99 né 88, il codice T viene trattato come un codice T normale. Se è in
corso un conteggio vita, questo viene terminato.
- 253 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempi
M
-
Cambio utensile di tipo A
Se un blocco che specifica il comando di cambio utensile (M06) specifica anche un gruppo utensili
(contiene un codice T), il codice T viene utilizzato come comando ti ritorno dell'utensile nella sua cartuccia.
Quando viene specificato un numero gruppo utensili con un codice T, il numero dell'utensile utilizzato fino
a quel momento viene emesso come segnale del codice T. Se il numero utensile specificato non è tra quelli
appartenenti al gruppo utensili al quale appartiene l'utensile in uso, si verifica l'allarme PS0155. Questo
allarme, però, può essere soppresso mettendo a 1 il bit 6 (IGI) del parametro N. 6800.
Esempio: Supponiamo che il limite dei codici T normali sia 100.
Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 1.
T101 ;
(Ad esempio, l'utensile 10.)
:
Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 1.
M06 ;
(Viene contata la vita dell'utensile 10.)
:
Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 2.
T102 ;
(Ad esempio, l'utensile 100.)
:
Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 2.
M06 T101 ;
(Viene contata la vita dell'utensile 100.)
:
Il numero dell'utensile attualmente in uso (del gruppo 1) viene emesso come segnale del
:
codice T. (Viene emesso il numero utensile 010.)
:
Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 3.
T103 ;
(Ad esempio, l'utensile 200.)
:
Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 3.
M06 T102 ;
(Viene contata la vita dell'utensile 200.)
:
Selezione del correttore lunghezza utensile associato all'utensile del gruppo 3 selezionato.
G43 H99 ;
:
Selezione del correttore raggio utensile associato all'utensile del gruppo 3 selezionato.
G41 D99 ;
:
Cancellazione della compensazione raggio utensile.
D00;
:
Cancellazione della compensazione lunghezza utensile.
H00 ;
- 254 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Cambio utensile di tipo B o C
Se un blocco che specifica il comando di cambio utensile (M06) specifica anche un gruppo utensili
(contiene un codice T), il codice T specifica il gruppo utensili per il quale verrà avviato il conteggio vita dal
comando successivo di cambio utensile.
Esempio: Supponiamo che il limite dei codici T normali sia 100.
T101 ;
:
M06 T102 ;
:
:
:
M06 T103 ;
:
:
:
G43 H99 ;
:
G41 D99 ;
:
D00;
:
H00 ;
:
M06 T104 ;
:
-
Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 1.
(Ad esempio, l'utensile 10.)
Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 1.
(Viene contata la vita dell'utensile 10.)
Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 2.
(Ad esempio, l'utensile 100.)
Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 2.
(Viene contata la vita dell'utensile 100.)
Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 3.
(Ad esempio, l'utensile 200.)
Selezione del correttore lunghezza utensile associato all'utensile del gruppo 2 selezionato.
Selezione del correttore raggio utensile associato all'utensile del gruppo 2 selezionato.
Cancellazione della compensazione raggio utensile.
Cancellazione della compensazione lunghezza utensile.
Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 3.
(Viene contata la vita dell'utensile 200.)
Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 4.
Cambio utensile di tipo D
Per un utensile selezionato dalla specifica di un gruppo utensili (codice T), il conteggio vita viene avviato
dal comando di cambio utensile (M06) contenuto nello stesso blocco del codice T. La specifica del codice T
da solo non causa un allarme, ma la specifica del comando M06 da solo causa l'allarme PS0153. Questo
allarme, però, può essere soppresso mettendo a 1 il bit 7 (TAD) del parametro N. 6805.
Esempio: Supponiamo che il limite dei codici T normali sia 100.
T101 M06 ;
:
:
:
T102 M06 ;
:
:
:
G43 H99 ;
:
G41 D99 ;
:
D00;
:
H00 ;
:
T103 M06 ;
:
Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 1.
(Ad esempio, l'utensile 10.)
Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 1.
(Viene contata la vita dell'utensile 10.)
Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 2.
(Ad esempio, l'utensile 100.)
Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 2.
(Viene contata la vita dell'utensile 100.)
Selezione del correttore lunghezza utensile associato all'utensile del gruppo 2 selezionato.
Selezione del correttore raggio utensile associato all'utensile del gruppo 2 selezionato.
Cancellazione della compensazione raggio utensile.
Cancellazione della compensazione lunghezza utensile.
Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 3.
Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 3.
- 255 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
T
Per un ATC (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 1), i comandi si specificano come per la Serie M, salvo
l'utilizzo di D99 anziché H99. Per il cambio utensile con ATC, si veda la descrizione fornita per la Serie M.
Per il cambio utensile a torretta (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 0) i comandi si specificano come
segue.
Esempio: Supponiamo che il numero correttore sia di due cifre.
T0199 ;
:
:
:
:
:
T0188 ;
:
:
T0299 ;
:
:
:
:
T0299 ;
:
:
:
:
T0301 ;
:
:
10.5.4
Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 1.
(Ad esempio T1001. Il numero utensile è 10 e il numero correttore è 01.)
Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 1.
(Viene contata la vita dell'utensile 10.)
Cancellazione della correzione dell'utensile del gruppo 1 selezionato.
(Dato che l'utensile utilizzato è T1001, il numero utensile è 10m e il numero correttore è
00.)
Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 2.
(Ad esempio T2002. Il numero utensile è 20 e il numero correttore è 02.)
Conteggio della vita utensile per l'utensile del gruppo 2.
(Viene contata la vita dell'utensile 20.)
Se per l'utensile del gruppo 2 attualmente utilizzato sono stati impostati più correttori, viene
selezionato il correttore successivo.
(Supponiamo che per l'utensile 20 siano stati registrati T2002 e T2003. In questo caso,
viene selezionato T2003. Il numero utensile è 20 e il numero correttore è 03.)
Il conteggio vita per l'utensile del gruppo 2 ha termine e questo comando viene trattato
come un codice T normale.
Il numero utensile è 03 e il numero correttore è 01.)
Conteggio vita utensile e selezione utensile
La vita utensile può essere espressa come numero di impieghi o come durata, a seconda dell'impostazione
del bit 2 (LTM) del parametro N. 6800. Il conteggio vita viene eseguito separatamente per ciascun gruppo
utensili ed il contenuto dei contatori vita non viene perso quando viene spento il CNC.
Tabella 10.5.4
Tipo di conteggio
Bit 2 (LTM) del parametro N. 6800
Intervallo di conteggio
Tipi e intervalli di conteggio della vita utensili
Numero di impieghi
Durata
0
Il contatore viene incrementato di uno
per gli utensili utilizzati da un
programma.
1
Bit 0 (FCO) del parametro N. 6805
0: Ogni secondo.
1: Ogni 0.1 secondi.
Il conteggio può essere ripreso
programmando il codice M che riavvia il
conteggio vita utensile
(parametro N. 6811).
E' possibile applicare una
regolazione.
- 256 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Spiegazioni
M
-
Numero di impieghi (LTM=0)
Quando viene specificato un gruppo utensili (codice T), viene selezionato un utensile non scaduto
appartenente al gruppo specificato. Di conseguenza, quando viene eseguito il comando di cambio utensile
(M06), il contatore vita dell'utensile selezionato viene incrementato di uno. A meno che non venga
specificato il codice M per il riavvio del conteggio vita, la selezione di un nuovo utensile e l'incremento del
contatore vengono eseguiti solo quando la specifica del numero di gruppo ed il comando di cambio utensile
vengono eseguiti per la prima volta dopo il passaggio dell'unità di controllo dalla condizione di reset a
quella di funzionamento automatico.
AVVERTENZA
Non importa per quante altre volte il programma specifica lo stesso numero di
gruppo utensili. Il contatore non viene più incrementato, né viene selezionato un
altro utensile dello stesso gruppo.
-
Durata (LTM=1)
I dati della gestione vita utensili vengono registrati dopo la cancellazione di tutti i dati della gestione vita
utensili precedenti.
Quando viene specificato un gruppo utensili (codice T), viene selezionato un utensile non scaduto
appartenente al gruppo specificato. Di conseguenza, quando viene eseguito il comando di cambio utensile
(M06), inizia il conteggio della vita utensile. Il conteggio della vita utensile viene eseguito misurando a
intervalli regolari (ad ogni secondo o ad ogni decimo di secondo) il tempo durante il quale l'utensile viene
effettivamente utilizzato in lavoro. L'intervallo di conteggio si specifica con il bit 0 (FCO) del parametro
N. 6805. Il tempo di arresto in blocco singolo, feed hold, rapido, sosta, blocco macchina e interblocco non
viene conteggiato.
Se il bit 2 (LFV) del parametro N. 6801 è 1, è possibile applicare al conteggio vita la regolazione specificata
dai segnali di correzione del conteggio vita utensile. E' possibile applicare una regolazione compresa fra 0 e
99.9 volte. Con una regolazione di 0 volte, il conteggio non viene eseguito.
T
Se il cambio utensile è un ATC (il bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 è 1), vale lo stesso metodo di specifica
della Serie M. Vedi la descrizione per la Serie M.
Il metodo di specifica per il tipo a torretta (bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 = 0) è descritto qui sotto.
-
Numero di impieghi (LTM=0)
Quando viene specificato un gruppo utensili (codice T○○99), viene selezionato un utensile non scaduto
appartenente al gruppo specificato, ed il contatore vita dell'utensile selezionato viene incrementato di uno.
A meno che non venga specificato il codice M per il riavvio del conteggio vita, la selezione di un nuovo
utensile e l'incremento del contatore vengono eseguiti solo quando la specifica del numero di gruppo ed il
comando di cambio utensile vengono eseguiti per la prima volta dopo il passaggio dell'unità di controllo
dalla condizione di reset a quella di funzionamento automatico.
AVVERTENZA
Non importa per quante altre volte il programma specifica lo stesso numero di
gruppo utensili. Il contatore non viene più incrementato, né viene selezionato un
altro utensile dello stesso gruppo.
- 257 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Durata (LTM=1)
Quando viene specificato un gruppo utensili (codice T○○99), viene selezionato un utensile non scaduto
appartenente al gruppo specificato, ed inizia il conteggio vita per l'utensile selezionato.
Il conteggio della vita utensile viene eseguito misurando a intervalli regolari (ad ogni secondo o ad ogni
decimo di secondo) il tempo durante il quale l'utensile viene effettivamente utilizzato in lavoro. L'intervallo
di conteggio si specifica con il bit 0 (FCO) del parametro N. 6805. Il tempo di arresto in blocco singolo,
feed hold, rapido, sosta, blocco macchina e interblocco non viene conteggiato.
Se il bit 2 (LFV) del parametro N. 6801 è 1, è possibile applicare al conteggio vita la regolazione specificata
dai segnali di correzione del conteggio vita utensile. E' possibile applicare una regolazione compresa fra 0 e
99.9 volte. Con una regolazione di 0 volte, il conteggio non viene eseguito.
M
T
NOTA
1 Quando deve essere selezionato un utensile, viene cercato, a partire dall'utensile
attuale per arrivare all'ultimo utensile del gruppo, un utensile non scaduto.
Quando viene raggiunto l'ultimo utensile, la ricerca riparte dal primo. Se non
viene trovato un utensile non scaduto, viene selezionato l'ultimo utensile.
Quando deve essere cambiato l'utensile attualmente utilizzato in seguito al
segnale di salto utensile, il nuovo utensile viene selezionato come segue.
2 Se il conteggio vita indica che l'ultimo utensile del gruppo è scaduto, viene
emesso il segnale di sostituzione utensili. Se viene conteggiata la durata, il
segnale viene emesso non appena ha termine la vita dell'ultimo utensile. Se
viene conteggiato il numero di impieghi, il segnale viene emesso quando il CNC
viene resettato da un comando come M02 o M30 o quando viene specificato il
codice M per la ripartenza del conteggio dopo che l'ultimo utensile del gruppo è
scaduto.
3 Quando viene specificato un comando T, vengono deselezionati un gruppo ed un
utensile appartenente al gruppo, mentre il codice T viene bufferizzato. Ciò
significa che se un blocco da bufferizzare contiene un comando T che specifica
un gruppo mentre è in corso la lavorazione ed è selezionato quel gruppo, il
comando T successivo è già bufferizzato, e, anche se l'utensile scade durante la
lavorazione, non viene selezionato l'utensile successivo. Per evitare questa
situazione, se viene conteggiato il tempo di impiego e deve essere specificato in
sequenza un altro codice T che seleziona lo stesso gruppo, inserire un codice M
che sopprime la bufferizzazione immediatamente prima del codice T.
4 Durante il conteggio della vita utensile, la vita residua di un gruppo (valore vita
meno contatore vita) viene confrontata con la vita residua impostata, e lo stato
del segnale di preavviso scadenza utensile cambia in base al risultato del
confronto.
-
M99
Se la vita utensili è espressa come numero di impieghi e il bit 0 (T99) del parametro N. 6802 è 1, quando
viene eseguito il comando M99, se è terminata la vita di almeno un gruppo utensili viene emesso i segnale
di sostituzione utensili TLCH e il funzionamento automatico si ferma. Quando per la vita utensile viene
conteggiata la durata, se è terminata la vita di un gruppo utensili il segnale di sostituzione utensili viene
emesso immediatamente e, quando viene specificato il comando M99, il funzionamento automatico si
ferma, ma non viene emesso un altro segnale di sostituzione utensili.
- 258 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
M
Se la vita utensili è espressa come numero di impieghi, dopo la specifica di M99 un codice T (gruppo di
utensili) seleziona entro il gruppo specificato un utensile non scaduto, ed il successivo comando di cambio
utensile (M06) incrementa di uno il contatore della vita utensile.
T
Se la vita utensili è espressa come numero di impieghi, quando viene specificato un codice T
(gruppo di utensili) dopo la specifica di M99, viene selezionato un utensile non scaduto appartenente al
gruppo specificato e il contatore vita viene incrementato di uno.
Se il cambio utensile è un ATC (il bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 è 1), vale la stessa specifica della
Serie M.
10.5.5
Codice M per la ripartenza del conteggio vita utensili
Spiegazioni
M
Quando la vita utensili è specificata come numero di impieghi, se viene comandato il codice M per la
ripartenza del conteggio della vita utensili, il segnale di sostituzione utensile viene emesso quando c'è
almeno un gruppo utensili la cui vita è scaduta. Il codice T (che comanda un gruppo della gestione vita
utensili) specificato dopo il codice M di ripartenza del conteggio seleziona un utensile non scaduto entro il
gruppo specificato e il successivo comando M06 (cambio utensile) incrementa di uno il contatore vita.
Questo permette di conteggiare la vita utensile in seguito ad un comando di cambio utensile (M06), anche
se quel comando non è il primo dopo il passaggio del CNC dalla condizione di reset alla condizione di
funzionamento automatico. Il codice M per la ripartenza del conteggio vita si specifica con il parametro
N. 6811.
Esempio:
Supponiamo che il codice M per la ripartenza del conteggio vita sia M16 e che il
limite degli utensili normali sia 100.
Supponiamo inoltre che la vita utensile sia espressa come numero di impieghi.
T101 ; Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 1.
:
:
M06 ; La gestione vita utensili viene eseguita per il gruppo 1.
:
(Il contatore vita utensile viene incrementato di uno.)
:
T102 ; Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 2.
:
:
M06 ; La gestione vita utensili viene eseguita per il gruppo 2.
:
(Il contatore vita utensile viene incrementato di uno.)
:
M16 ; Il conteggio vita viene riavviato.
T101 ; Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 1.
:
:
M06 ; La gestione vita utensili viene eseguita per il gruppo 1.
:
(Il contatore vita utensile viene incrementato di uno.)
- 259 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
T
Se il cambio utensile è un ATC (il bit 3 (TCT) del parametro N. 5040 è 1), vale la stessa specifica della Serie
M. Vedi la descrizione per la Serie M.
Nella spiegazione che segue si assume che il cambio utensile sia a torretta (bit 3 (TCT) del parametro
N. 5040 = 0).
Quando la vita utensili è specificata come numero di impieghi, se viene comandato il codice M per la
ripartenza del conteggio vita utensili, il segnale di sostituzione utensile viene emesso quando c'è almeno un
gruppo utensili la cui vita è scaduta. Quando viene specificato un gruppo utensili (codice T) dopo il codice
M di ripartenza del conteggio vita, viene selezionato un utensile non scaduto appartenente al gruppo
specificato, ed il contatore vita dell'utensile selezionato viene incrementato di uno. Questo permette di
conteggiare la vita utensile in seguito alla specifica di un gruppo utensili (codice T), anche se questa non è
la prima dopo il passaggio del CNC dalla condizione di reset alla condizione di funzionamento automatico.
Il codice M per la ripartenza del conteggio vita si specifica con il parametro N. 6811.
Esempio:
Supponiamo che il codice M di ripartenza del conteggio vita sia M16.
Supponiamo inoltre che la vita utensile sia espressa come numero di impieghi.
T199 ; Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 1.
:
La gestione vita utensili viene eseguita per il gruppo 1.
:
(Il contatore vita utensile viene incrementato di uno.)
:
T299 ; Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 2.
:
La gestione vita utensili viene eseguita per il gruppo 2.
:
(Il contatore vita utensile viene incrementato di uno.)
:
M16 ; Il conteggio vita viene riavviato.
T199 ; Selezione di un utensile non scaduto del gruppo 1.
:
La gestione vita utensili viene eseguita per il gruppo 1.
:
(Il contatore vita utensile viene incrementato di uno.)
M
T
NOTA
1 Il codice M di ripartenza del conteggio vita è trattato come codice M non coinvolto
nella bufferizzazione.
2 Quando la vita utensili è specificata come numero di impieghi, se viene
programmato il codice M per la ripartenza del conteggio della vita utensili, il
segnale di sostituzione utensile viene emesso quando c'è almeno un gruppo
utensili la cui vita è scaduta. Se la vita utensili è specificata come tempo, la
specifica del codice M per la ripartenza del conteggio non ha effetti.
3 Se nello stesso blocco devono essere programmati più codici M, il codice M per
la ripartenza del conteggio può essere specificato in una posizione qualsiasi fra i
codici M.
- 260 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
10.5.6
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
Disabilitazione del conteggio vita
Spiegazioni
M
T
Se il bit 6 (LFI) del parametro N. 6804 è “1”, è possibile utilizzare il segnale LFCIV che abilita/disabilita il
conteggio vita utensile.
Se il segnale LFCIV è “1”, va a “1” il segnale LFCIF (conteggio vita utensile disabilitato) e il conteggio vita
non viene eseguito.
Se il segnale LFCIV è “0”, va a “0” il segnale LFCIF (conteggio vita utensile disabilitato) e il conteggio vita
viene eseguito.
NOTA
Quando cambia lo stato del segnale LFCIV (disabilitazione del conteggio vita
utensile) la bufferizzazione deve essere inibita. Pertanto, per cambiare lo stato
del segnale utilizzare codici M non coinvolti nella bufferizzazione. Se il blocco che
contiene M06 (per la Serie M) o un codice T di cambio utensile (per la Serie T)
segue immediatamente un blocco contenente un codice M che cambia lo stato
del segnale LFCIV e questo codice M non disabilita la bufferizzazione, è
probabile che il comando che specifica se eseguire o non eseguire il conteggio
risulti errato.
10.5.7
Funzione di controllo del numero di utensili rimasti
Introduzione
M
Nella gestione vita utensili, questa funzione genera un segnale di avvertimento se il numero degli utensili
rimasti in un gruppo è minore o uguale al valore del parametro N. 6846.
Spiegazioni
M
Se, nella gestione vita utensili, il numero degli utensili rimasti nel gruppo selezionato con il codice T è
minore o uguale al valore del parametro N. 6846, il corrispondente segnale di avviso, TLAL, va a "1".
Se il valore del parametro N. 6846 è 0, il segnale TLAL non viene emesso.
Il segnale TLAL va a "0" quando:
•
Viene assegnato un valore al parametro N. 6846.
•
Con G10 viene effettuata una registrazione che comporta la cancellazione di tutti i gruppi di dati della
gestione vita utensili.
•
Mediante il codice T viene selezionato un gruppo il cui numero di utensili rimasti è maggiore del
parametro N. 6846.
Il segnale TLAL va a "0" quando per il gruppo che ne ha causato la messa a "1" viene eseguita una qualsiasi
delle seguenti operazioni.
•
Cancellazione dei dati di esecuzione mediante il segnale di reset della sostituzione utensili.
•
Modifica o cancellazione dei dati della gestione vita utensili mediante il comando G10.
•
Cancellazione in blocco dei gruppi di utensili sulla schermata di editazione dei gruppi, aggiunta di dati
utensile sulla schermata e cancellazione dalla schermata.
•
Cancellazione dei dati di esecuzione sulla schermata di editazione dei gruppi della gestione vita
utensili.
- 261 -
10.FUNZIONE UTENSILE (FUNZIONE T)
•
•
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Cancellazione dei dati di esecuzione sulla schermata della lista della gestione vita utensili.
Esecuzione di una qualsiasi delle funzioni FOCAS2 date nella Tabella 10.5.7.
Tabella 10.5.7 Funzioni FOCAS2 che causano la messa a "0" del segnale TLAL
Nome della
Descrizione
funzione
cnc_clrcntinfo
cnc_deltlifegrp
cnc_deltlifedt
cnc_instlifedt
cnc_wr1tlifedata
cnc_wr1tlifedat2
cnc_wr2tlifedata
Cancellazione dei dati della gestione vita utensili (contatore vita e dati utensili)
(specifica range)
Cancellazione dei dati della gestione vita utensili (gruppo utensili)
Cancellazione dei dati della gestione vita utensili (dati utensili)
(Valido se il gruppo contiene un solo utensile.)
Aggiunta di dati della gestione vita utensili (dati utensile)
Scrittura dei dati della gestione vita utensili (dati utensili)
(Valido se il dato viene cambiato in "scaduto" o se viene cambiato in "registrato" per un
utensile "saltato".)
- 262 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
11
11.FUNZIONI AUSILIARIE
FUNZIONI AUSILIARIE
Introduzione
Sono disponibili due tipi di funzioni ausiliarie: funzione ausiliaria (codice M), utilizzata per specificare la
rotazione del mandrino, l'arresto del mandrino, la fine del programma, e così via, e seconda funzione
ausiliaria (codice B), utilizzata per specificare il posizionamento della tavola rotante.
Quando nello stesso blocco vengono specificati un comando di movimento e una funzione ausiliaria, i
comandi vengono eseguiti in uno dei due modi seguenti:
(1) Esecuzione simultanea del comando di movimento e della funzione ausiliaria.
(2) Esecuzione della funzione ausiliaria dopo il completamento del comando di movimento.
La scelta tra queste due sequenze dipende dalle specifiche del costruttore della macchina utensile. Vedere i
dettagli sul manuale del costruttore.
Il Capitolo 11, "FUNZIONI AUSILIARIE", è costituito dalle seguenti sezioni:
11.1
11.2
11.3
11.4
FUNZIONE AUSILIARIA (FUNZIONE M) ................................................................................... 263
PIU' CODICI M IN UN BLOCCO ................................................................................................... 264
GRUPPI DI CODICI M .................................................................................................................... 265
SECONDA FUNZIONE AUSILIARIA (CODICI B) ...................................................................... 268
11.1
FUNZIONE AUSILIARIA (FUNZIONE M)
Quando viene specificato l'indirizzo M seguito da un numero, vengono trasmessi alla macchina segnale del
codice e un segnale strobe. La macchina usa questi segnali per attivare o disattivare le proprie funzioni.
Normalmente, in un blocco può essere specificato un solo codice M. in base all'impostazione del bit 7
(M3B) del parametro N. 3404, è possibile specificare fino a tre codici M.
La corrispondenza tra codici M e funzioni della macchina è determinata dal costruttore della macchina
stessa. Tutte le operazioni specificate con i codici M, salvo M98, M99, M198, i codici M usati per il
richiamo di sottoprogrammi (parametri da 6071 a 6079) e i codici M usati per il richiamo di macroistruzioni
(parametri da 6080 a 6089), vengono eseguite dalla macchina. Vedere i dettagli sul manuale del costruttore
della macchina utensile.
Spiegazioni
I seguenti codici M hanno un significato speciale.
-
M02,M30 (Fine del programma)
Questo indica la fine del programma principale.
Il ciclo si ferma ed il CNC viene resettato. (Questo varia da costruttore a costruttore.)
Dopo l'esecuzione del blocco che specifica la fine del programma, il controllo ritorna all'inizio del
programma stesso.
E' possibile usare il bit 5 (M02) e il bit 4 (M30) del parametro N. 3404 per disabilitare la restituzione del
controllo all'inizio del programma con M02, M30.
-
M00 (Arresto del programma)
Dopo un blocco contenente M00, il ciclo si arresta. Con questo arresto, tutte le informazioni modali restano
invariate. Il ciclo può essere riavviato attuando un cycle start. (Questo varia da costruttore a costruttore.)
-
M01 (Arresto opzionale)
Come per M00, il ciclo si arresta dopo un blocco contenente M01. Questo codice, però, è effettivo soltanto
se è stato premuto il tasto arresto opzionale sul pannello dell'operatore.
- 263 -
11.FUNZIONI AUSILIARIE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
M98 (Richiamo sottoprogramma)
Questo codice si usa per richiamare i sottoprogrammi. Il segnale del codice ed il segnale strobe non sono
inviati alla macchina. Vedi la sezione “SOTTOPROGRAMMI (M98, M99)” per i dettagli.
-
M99 (Fine sottoprogramma)
Questo codice indica la fine di un sottoprogramma.
L'esecuzione di M99 restituisce il controllo al programma principale. Il segnale del codice ed il segnale
strobe non sono inviati alla macchina. Vedi la sezione “SOTTOPROGRAMMI (M98, M99)” per i dettagli.
11.2
PIU' CODICI M IN UN BLOCCO
Normalmente, in un blocco può essere specificato un solo codice M. Però, mettendo a 1 il bit 7 (M3B) del
parametro N. 3404, diventa possibile specificare fino a 3 codici M in un solo blocco..
I codici M specificati in un blocco vengono inviati alla macchina simultaneamente, consentendo di ridurre
il tempo ciclo totale.
Spiegazioni
Il CNC permette di specificare fino a tre codici M in un blocco. Però alcuni codici M non possono essere
programmati contemporaneamente a causa di limitazioni dovute alle operazioni meccaniche. Per maggiori
informazioni sulla programmazione di più codici M per blocco, consultare il manuale del costruttore della
macchina utensile.
M00, M01, M02, M30, M98, M99 e M198 non possono essere specificati in un blocco insieme ad altri
codici M.
Alcuni altri codici M, oltre a M00, M01, M02, M30, M98, M99 e M198, non possono essere specificati
insieme ad altri codici M e devono essere specificati in un blocco indipendente.
Questi codici M sono quelli che oltre ad essere inviati alla macchina vengono anche usati internamente dal
CNC. Ad esempio, i codici M che richiamano i sottoprogrammi da 9001 a 9009 e i codici M che inibiscono
la pre-lettura del blocco successivo (esclusione del buffer). In un blocco possono essere specificati più
codici M, ma limitatamente ai codici M che il controllo invia alla macchina senza eseguire altre
elaborazioni.
Vale a dire che è possibile specificare in un blocco più codici M da inviare alla macchina, purché essi non
comportino l'esecuzione di operazioni interne al CNC. (Dato che il trattamento dei codici M dipende dalla
macchina, riferirsi al manuale del costruttore della macchina utensile.)
Esempio
Un codice M in un blocco
Più codici M in un blocco
M40;
M50;
M60;
G28G91X0Y0Z0;
:
:
:
M40M50M60;
G28G91X0Y0Z0;
:
:
:
:
:
- 264 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
11.3
11.FUNZIONI AUSILIARIE
GRUPPI DI CODICI M
Introduzione
La classificazione di un massimo di 500 codici M in un massimo di 127 gruppi consente di:
•
Ricevere un allarme se un codice M che deve essere specificato da solo compare in un blocco che
contiene altri codici M.
•
Ricevere un allarme se in un blocco sono specificati più codici M appartenenti allo stesso gruppo.
11.3.1
-
Impostazione di un numero di gruppo di codici M sulla
schermata di impostazione
Procedura per la visualizzazione della schermata di impostazione dei gruppi di
codici M
Fig. 11.3 (a) Schermata di impostazione dei gruppi di codici M
La “schermata di impostazione dei gruppi di codici M (Fig. 11.3 (a))” permette di assegnare un numero di
gruppo a ciascun codice M.
Per visualizzare questa schermata procedere come segue:
(1) Premere il tasto funzione
ed il tasto di continuazione del menu più volte. Compare il tasto
software [COD M].
(2) Premere il tasto software [COD M].
Nella colonna “N.” compaiono i codici M per i quali è possibile impostare un numero di gruppo.
Il numero di gruppo può essere specificato per i seguenti codici M: da M00 a M99, e fino a 400 codici M
selezionati tra quelli da M100 in poi. Per i dettagli relativi all'aggiunta dei codici M da 100 in poi, riferirsi
alle spiegazioni dei parametri N. 3441 - 3444.
Nella colonna “DATI”, compaiono i numeri di gruppo corrispondenti ai codici M.
- 265 -
11.FUNZIONI AUSILIARIE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Impostazione di un numero di gruppo
Per impostare un numero di gruppo su questa schermata (Fig. 11.3 (a)) procedere come segue:
1
Selezionare il modo MDI.
2
Mettere a 1 "SCRITTURA PARAMETRI" sulla schermata di impostazione.
3
Visualizzare la schermata di impostazione dei gruppi di codici M.
4
Utilizzare i tasti pagina ed i tasti cursore per portare il cursore sul codice M da impostare. Il cursore
può anche essere portato sul codice M desiderato introducendo il numero del codice M e premendo il
tasto software [RIC.NO].
5
Introdurre un numero di gruppo e premere il tasto software [ENTRAT] o il tasto
.
Il campo di validità dei numeri di gruppo va da 1 a 127 (127 gruppi). Se viene introdotto zero, esso non
viene registrato come numero di gruppo.
-
Esempi di impostazione dei parametri N. 3441 - 3444
Negli esempi che seguono il numero di cifre di un codice M è 4.
<1> - <4> indicano i parametri N. 3441 - 3444.
(1) Quando <1> = 300, <2> = 400, <3> = 500 e <4> = 900
Numero
0000
:
100 codici
0099
0300
:
100 codici
Il numero di gruppo può essere specificato per M0000 - M0099,
0399
M0300 - M0599 e M0900 - M999.
0400
I codici M da M0300 a M0599 e da M0900 a M999 sono aggiunti
:
100 codici
alla schermata di impostazione dei gruppi di codici M.
0499
0500
:
100 codici
0599
0900
:
100 codici
0999
(2) Quando <1> = 200, <2> = 0, <3> = 550 e <4> = 800
Numero
0000
:
0099
Il numero di gruppo può essere specificato per M0000 - M0099, M0200 0200
M0299, M0550 - M0649 e M0800 - M0899.
:
(L'impostazione del parametro <2> non è valido perché 0.)
0299
In questo caso alla schermata di impostazione dei gruppi di codici M
0550
vengono aggiunti i codici M da M0200 a M0299, da M0550 a M0649 e da
:
M0800 a M0899.
0649
0800
:
0899
- 266 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
11.3.2
11.FUNZIONI AUSILIARIE
Impostazione da programma di un numero di gruppo di
codici M
Per impostare i numeri di gruppo ed i nomi dei codici M è possibile utilizzare un programma. Il formato di
programmazione è il seguente.
Formato
G10 L40 Pn Rg ;
Pn : “n” specifica un codice M.
Rg :
“g” specifica un numero di gruppo di codici M.
NOTA
1 Se il formato non è corretto, si verifica l'allarme PS1144, “ERRORE DI
FORMATO IN G10”.
2 Se per il codice M specificato con il comando P non è possibile specificare un
numero di gruppo o se il numero di gruppo specificato con il comando R non è
nell'intervallo da 1 a 127, si verifica l'allarme PS1305, “DATO FUORI DAI LIMITI”.
(Esempio)
L'esecuzione del seguente programma assegna a M03 il numero di gruppo "1".
G10 L40 P03 R1 ;
11.3.3
Funzione
di controllo dei gruppi di codici M
Quando è possibile specificare più codici M in un blocco (bit 7 (M3B) del parametro N. 3404 = 1), è
possibile anche controllare quanto segue. L'esecuzione di questi controlli si abilita utilizzando il bit 1
(MGC) del parametro N. 3400.
(1) Codice M che deve essere specificato in un blocco senza altri codici M
Se un codice M che deve essere specificato in un blocco senza altri codici M viene invece specificato
insieme ad un altro codice M si verifica l'allarme PS5016, “COMBINAZIONE ILLEGALE DI COD
M”.
(2) Codici M dello stesso gruppo
Se in un blocco vengono specificati più codici M appartenenti allo stesso gruppo si verifica l'allarme
PS5016.
Il campo di validità dei numeri di gruppo va da 0 a 127 (128 gruppi).
I numeri di gruppo 0 e 1 hanno un significato speciale. Notare quanto segue:
•
Il numero di gruppo 1 caratterizza i codici M che devono essere specificati in un blocco senza altri
codici M.
•
Il numero di gruppo 0 caratterizza i codici M per i quali non viene controllata la concomitanza con altri
codici M dello stesso gruppo. Ciò significa che quando nello stesso sono specificati più codici M del
gruppo 0 non viene indicato l'allarme.
•
Il numero di gruppo 0, però, non disabilita il controllo relativo ai codici M che devono essere
specificati da soli in un blocco. Ciò significa che se un blocco contiene un codice M del gruppo 1 e un
codice M del gruppo 0, si verifica l'allarme.
•
Per i codici M che non vengono inviati alla macchina, come M98, M99, M198 ed i codici M che
richiamano macro o sottoprogrammi (specificati con i parametri N. 6071 - 6079 e N. 6080 - 6089, e
con il macro executor), come numero di gruppo specificare sempre 0.
•
Per M00, M01, M02, M30 ed i codici M per i quali viene soppressa la bufferizzazione (specificati con
i parametri N. 3411 - 3432 e N. 11290 -11299), come numero di gruppo specificare sempre 1.
- 267 -
11.FUNZIONI AUSILIARIE
11.4
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
SECONDA FUNZIONE AUSILIARIA (CODICI B)
Introduzione
Quando viene programmato l'indirizzo B seguito da un numero (massimo 8 cifre), vengono emessi il
segnale del codice ed il segnale strobe per l'esecuzione dei calcoli relativi all'asse rotativo. IL segnale del
codice è ritenuto fino alla specifica di un altro codice B.
E' possibile specificare un solo codice B per blocco. Se il numero di cifre di un codice B supera il limite
massimo specificato con il parametro N. 3033, si verifica un allarme.
Come indirizzo utilizzato per specificare la seconda funzione ausiliaria può essere scelto un carattere
diverso da B (A, C, U, V o W) mediante il parametro N. 3460.
L'indirizzo utilizzato per la seconda funzione ausiliaria non può essere utilizzato anche come indirizzo asse.
Per i dettagli consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
Spiegazioni
-
Campo di validità del codice
da -99999999 a 99999999
-
Valore in uscita
Il valore specificato dopo l'indirizzo della seconda funzione ausiliaria viene emesso con i segnali di codice
B00 - B31. Riguardo al valore in uscita notare quanto segue.
1.
Quando sono disabilitati il punto decimale ed il segno meno
(Quando il bit 0 (AUP) del parametro N. 3450 è 0)
Quando è selezionata la programmazione senza punto decimale della seconda funzione ausiliaria, il
valore specificato viene emesso così com'è, indipendentemente dall'impostazione relativa all'uso del
punto decimale tipo calcolatrice tascabile (bit 0 (DPI) del parametro N.3401).
Esempio:
Valore specificato
Valore in uscita
B10
10
Se il codice della seconda funzione ausiliaria viene programmato con il punto decimale si verifica
l'allarme PS0007, “PUNTO DECIMALE ERRATO”.
Se il valore del codice della seconda funzione ausiliaria è negativo si verifica l'allarme PS0007, “USO
ILLEGA SEGNO MENO”.
2.
Quando sono abilitati il punto decimale ed il segno meno
(Quando il bit 0 (AUP) del parametro N. 3450 è 1)
Quando non è selezionata la programmazione del punto decimale tipo calcolatrice tascabile (il bit 0
(DPI) del parametro N. 3401 è 0), se la seconda funzione ausiliaria viene programmata senza punto
decimale, il valore specificato viene emesso così com'è.
Esempio:
Valore specificato
Valore in uscita
B10
10
- 268 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
11.FUNZIONI AUSILIARIE
Quando è selezionata la programmazione del punto decimale tipo calcolatrice tascabile (il bit 0 (DPI)
del parametro N. 3401 è 1), se la seconda funzione ausiliaria viene programmata senza punto decimale,
viene emesso il valore specificato moltiplicato per un moltiplicatore. (I moltiplicatori sono indicati
nella tabella 11.4 (a).)
Esempio:
Valore specificato
Valore in uscita
B10
10000 (Quando si utilizza la programmazione in millimetri e l'asse di
riferimento è IS-B. Il moltiplicatore è 1000.)
Se la seconda funzione ausiliaria viene programmata con il punto decimale, viene emesso il valore
specificato moltiplicato per un moltiplicatore. (I moltiplicatori sono indicati nella tabella 11.4 (a).)
Esempio:
Valore specificato
Valore in uscita
B10.
10000 (Quando si utilizza la programmazione in millimetri e l'asse di
riferimento è IS-B. Il moltiplicatore è 1000.)
B0.123
1230 (Quando è utilizzata la programmazione in pollici, l'asse di
riferimento è IS-B ed il parametro AUX è 1. Il moltiplicatore è 10000.)
Il moltiplicatore viene determinato come segue in base al sistema di incrementi dell'asse di riferimento
(specificato dal parametro N. 1031) e del bit 0 (AUX) del parametro N. 3405.
Tabella 11.4 (a) Moltiplicatori del valore in uscita quando la seconda funzione ausiliaria è specificata con il
punto decimale ed è selezionato l'uso del punto decimale tipo calcolatrice tascabile
Bit 0 (AUX) del parametro Bit 0 (AUX) del parametro
Unità
N. 3405 = 0
N. 3405 = 1
Programmazione in
millimetri
Programmazione in pollici
Asse di riferimento: IS-A
Asse di riferimento: IS-B
Asse di riferimento: IS-C
Asse di riferimento: IS-D
Asse di riferimento: IS-E
Asse di riferimento: IS-A
Asse di riferimento: IS-B
Asse di riferimento: IS-C
Asse di riferimento: IS-D
Asse di riferimento: IS-E
100×
1000×
10000×
100000×
1000000×
100×
1000×
10000×
100000×
1000000×
100×
1000×
10000×
100000×
1000000×
1000×
10000×
100000×
1000000×
10000000×
AVVERTENZA
Se dopo l'applicazione al valore specificato con il punto decimale del
moltiplicatore indicato nella tabella 11.4 (a), rimane una parte decimale, questa
viene troncata.
Esempio:
Valore specificato Valore in uscita
B0.12345
1234 (Quando è utilizzata la programmazione in pollici, l'asse
di riferimento è IS-B ed il parametro AUX è 1. Il moltiplicatore
è 10000.)
- 269 -
11.FUNZIONI AUSILIARIE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
Se il numero di cifre del valore specificato eccede il limite stabilito con il
parametro N. 3033, si verifica l'allarme PS0003, “TROPPE CIFRE”.
Quando al valore specificato viene applicato il moltiplicatore indicato nella tabella
11.4 (a), il numero di cifre considerato è quello del risultato della moltiplicazione.
Limitazioni
L'indirizzo utilizzato per la seconda funzione ausiliaria
(l'indirizzo B o quello specificato con il parametro N. 3460) non può essere utilizzato come indirizzo asse.
- 270 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
12
12.GESTIONE DEI PROGRAMMI
GESTIONE DEI PROGRAMMI
Il Capitolo 12, "GESTIONE DEI PROGRAMMI", è costituito dalle seguenti sezioni:
12.1 CARTELLE ...................................................................................................................................... 271
12.2 FILE .................................................................................................................................................. 275
12.3 RELAZIONE CON LE FUNZIONI CONVENZIONALI ............................................................... 277
12.1
CARTELLE
Introduzione
E' possibile suddividere la memoria programmi in cartelle.
12.1.1
Configurazione delle cartelle
I nomi delle cartelle devono essere conformi alle seguenti regole:
•
Il nome di una cartella può essere lungo fino a 32 caratteri.
•
Nei nomi delle cartelle possono essere utilizzati i seguenti caratteri:
Caratteri alfabetici (lettere maiuscole e minuscole), caratteri numerici, e i seguenti simboli:
−+_.
Poiché "." e ".." sono nomi di cartella riservati, essi non possono essere utilizzati.
-
Cartelle iniziali
Quando viene inizializzata la memoria programmi vengono create delle cartelle con struttura e nome
predefiniti. Queste sono le cartelle iniziali.
(1) Cartella radice (ROOT)
Questa cartella contiene tutte le altre.
(2) Cartella del sistema (SYSTEM)
Contiene i sottoprogrammi ed i programmi macro del sistema.
(3) Prima cartella del costruttore della macchina utensile (MTB1)
Contiene sottoprogrammi e macroprogrammi creati dal costruttore della macchina utensile.
(4) Seconda cartella del costruttore della macchina utensile (MTB2)
Contiene sottoprogrammi e macroprogrammi creati dal costruttore della macchina utensile.
(5) Cartella dell'utilizzatore (USER)
Contiene i programmi creati dall'utilizzatore della macchina utensile.
In questa cartella vengono create le seguenti sottocartelle:
(a) Cartelle dei canali (PATHn: Vengono create tante cartelle quanti sono i canali.)
Ciascuna di esse contiene i programmi principali, i sottoprogrammi ed i programmi macro
utilizzati per il canale corrispondente.
(b) Cartella dei programmi comuni (LIBRARY)
Contiene i sottoprogrammi e le macro comuni a più canali.
NOTA
Le cartelle iniziali non possono essere cancellate né rinominate.
- 271 -
12.GESTIONE DEI PROGRAMMI PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
[Configurazione delle cartelle iniziali]
L'unità in cui risiedono i programmi si
chiama CNC_MEM.
//CNC_MEM
(1) Cartella radice
/
SYSTEM/
(2) Cartella del sistema (SYSTEM)
MTB1/
(3) Cartella 1del costruttore della
macchina utensile (MTB1)
MTB2/
(4) Cartella 2del costruttore della
macchina utensile (MTB2)
USER/
(5) Cartella dell'utilizzatore
PATH1/
(a) Cartelle dei canali (PATHn)
PATH2/
PATHn/
(b) Cartella dei programmi comuni
(LIBRARY)
LIBRARY/
-
Cartelle create dall'utilizzatore
Le cartelle create successivamente all'inizializzazione della memoria programmi sono dette "cartelle create
dall'utilizzatore".
Queste cartelle possono essere create nelle seguenti cartelle iniziali:
•
Cartella USER/
•
Cartelle PATHn/
Le cartelle create dall'utilizzatore possono contenere programmi principali, sottoprogrammi e programmi
macro creati dall'utilizzatore.
NOTA
1 I nomi delle sottocartelle devono essere unici nella cartella che le contiene.
2 Ogni volta che l'utilizzatore crea una cartella, il numero dei programmi registrabili
diminuisce di uno.
3 I livelli gerarchici delle cartelle create dall'utilizzatore sono limitati.
Sono possibili fino a tre livelli gerarchici a partire dalla cartella USER/.
- 272 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
12.GESTIONE DEI PROGRAMMI
[Esempio di configurazione delle cartelle]
//CNC_MEM
/
SYSTEM/
MTB1/
MTB2/
USER/
PATH1/
CYLINDER/
PISTON/
PATH2/
GEAR1/
Cartelle create
dall'utilizzatore
I programmi sono
raggruppati in base al pezzo
da lavorare ed a ciascun
gruppo corrisponde una
cartella.
GEAR2/
LIBRARY/
12.1.2
Attributi delle cartelle
Ad eccezione della cartella radice, le cartelle hanno i seguenti attributi configurabili.
•
Disabilitazione dell'editazione
•
Disabilitazione dell'editazione e della visualizzazione
-
Disabilitazione dell'editazione
E' possibile disabilitare l'editazione dei programmi e delle sottocartelle di una cartella.
L'emissione di programmi contenuti in tale cartella verso unità esterne sarà possibile.
L'immissione (registrazione) di programmi da unità esterne non sarà possibile.
-
Disabilitazione dell'editazione e della visualizzazione
E' possibile disabilitare l'editazione e la visualizzazione dei programmi e delle sottocartelle di una cartella.
Quando per una cartella viene selezionato questo attributo, i programmi e le cartelle che essa contiene
diventano invisibili. (La cartella appare come vuota.)
L'immissione/emissione di programmi da e verso unità esterne non sarà possibile.
- 273 -
12.GESTIONE DEI PROGRAMMI PROGRAMMAZIONE
12.1.3
B-64484IT/02
Cartelle di default
Le cartelle di default vengono utilizzate quando manca la specifica della cartella. Esistono i seguenti due
tipi di cartelle di default:
•
Cartella di default per il foreground
•
Cartella di default per il background
-
Cartella di default per il foreground
Questa cartella viene utilizzata dalle operazioni eseguite nel foreground nei modi diversi da funzionamento
automatico ed editazione programmi.
Le operazioni eseguibili comprendono le seguenti:
•
Immissione/emissione di programmi
•
Introduzione dati dall'esterno
•
Ricerca numero pezzo dall'esterno
-
Cartella di default per il background
E' possibile specificare una cartella da utilizzare per le operazioni in background.
Le operazioni eseguibili comprendono le seguenti:
•
Immissione/emissione di programmi
•
Controllo di un'unità esterna di I/O
NOTA
1 Se le cartelle di default non sono specificate, viene assunta la cartella di un
canale (una delle cartelle iniziali).
2 La specifica delle cartelle di default viene memorizzata nei corrispondenti file di
impostazione.
3 Se vengono cancellati un file di programma, una cartella di programmi o il file di
gestione delle cartelle di programmi, vengono contemporaneamente cancellati
anche i file relativi alle cartelle di default.
- 274 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
12.2
12.GESTIONE DEI PROGRAMMI
FILE
Introduzione
E' possibile attribuire un nome file ai programmi pezzo residenti nella memoria programmi.
12.2.1
Nomi dei file
I nomi dei file possono essere formulati come segue:
•
Il nome di un file può essere lungo fino a 32 caratteri.
•
Nei nomi dei file possono essere utilizzati i seguenti caratteri:
Caratteri alfabetici (lettere maiuscole e minuscole), caratteri numerici, e i seguenti simboli:
−+_.
Poiché "." e ".." sono nomi file riservati, essi non possono essere utilizzati.
-
Nome file e numero programma
Un nome file è associato ad un numero programma come segue.
Se il nome file di un programma è costituito dalla lettera "O" seguita da un numero (descritto sotto), il
programma può anche essere gestito utilizzando il numero programma.
•
Il numero deve essere senza zeri a sinistra e deve essere compreso nell'intervallo da 1 a 9999.
Se il nome file non ha le suddette caratteristiche, il programma non può essere gestito utilizzando il suo
numero programma.
Non è possibile creare un file il cui nome sia costituito da una "O" seguita da un numero che non soddisfi il
suddetto requisito.
Esempio)
Nomi file trattabili come numeri programma
O123
Numero programma 123
O1
Numero programma 1
O3000
Numero programma 3000
O9999
Numero programma 9999
Nomi file non trattabili come numeri programma
ABC
o123
O123.4
NOTA
1 I nomi file devono essere unici nella cartella che li contiene.
2 Se il nome file di un programma non è trattabile come numero programma,
esistono le seguenti limitazioni:
- Il programma non può essere specificato con il suo numero.
- L'emissione dei dati per numero programma è impossibile.
- 275 -
12.GESTIONE DEI PROGRAMMI PROGRAMMAZIONE
-
B-64484IT/02
Visualizzazione del nome file e del numero programma
Il nome file del programma selezionato o in esecuzione come programma principale viene visualizzato
come si vede nelle figure da Fig. 12.2.1 (a) a Fig. 12.2.1 (c).
•
Se il nome file è trattabile come numero programma, viene visualizzato il numero programma.
Fig. 12.2.1 (a)
•
Nome file, visualizzazione 1
Se il nome file non è trattabile come numero programma, viene visualizzato il nome file.
La visualizzazione varia, come si vede in basso, in relazione alla lunghezza del nome file.
Fig. 12.2.1 (b) Nome file, visualizzazione 2
Fig. 12.2.1 (c) Nome file, visualizzazione 3
12.2.2
Attributi dei file
Per i file è possibile specificare i seguenti attributi:
•
Disabilitazione dell'editazione
•
Disabilitazione dell'editazione e della visualizzazione
•
Crittografia
•
Livello di protezione dalle modifiche/livello di protezione dall'emissione
-
Disabilitazione dell'editazione
E' possibile disabilitare l'editazione di un determinato programma.
L'immissione (registrazione) di programmi da unità esterne non sarà possibile.
-
Disabilitazione dell'editazione e della visualizzazione
E' possibile disabilitare l'editazione e la visualizzazione di un determinato programma.
Quando viene impostato questo attributo, il programma diventa invisibile.
(Non compare nel contenuto della cartella.)
L'immissione e l'emissione dei file mediante un'unità esterna (registrazione programmi) non è possibile.
- 276 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
12.GESTIONE DEI PROGRAMMI
Crittografia
Un programma può essere crittografato.
Per i dettagli, riferirsi alla descrizione della funzione “Crittografia dei programmi”.
L'immissione e l'emissione dei file mediante un'unità esterna (registrazione programmi) non è possibile.
-
Livello di protezione dalle modifiche/livello di protezione dall'emissione
Utilizzando la funzione di protezione dei dati ad otto livelli, è possibile proteggere un, programma contro le
modifiche e contro l'emissione.
Per i dettagli, riferirsi alla descrizione della funzione “Protezione dei dati ad otto livelli”.
12.3
RELAZIONE CON LE FUNZIONI CONVENZIONALI
Questa sezione descrive la relazione tra l'utilizzo delle cartelle e dei nomi file e le funzioni convenzionali.
12.3.1
Relazione con le cartelle
In questa sezione viene descritto l'utilizzo delle cartelle.
-
Funzionamento automatico
Programma principale
Per l'esecuzione del funzionamento automatico è possibile selezionare un programma residente nella
cartella desiderata.
Sottoprogramma (richiamato da M98/G72.1/G72.2)
Programma macro (richiamato da G65/G66/G66.1/M96)
•
Richiamo sottoprogramma (M98)
•
Richiamo macro (richiamo semplice G65/richiamo modale G66, G66.1)
•
Interrupt macro (M96)
•
Copia della figura (G72.1,G72.2)
Quando viene specificato uno dei suddetti comandi, viene eseguita una ricerca nelle cartelle, nell'ordine
descritto qui sotto, e viene richiamato il programma trovato per primo:
<1> Cartella contenente il programma principale
<2> Cartella dei programmi comuni, una delle cartelle iniziali (LIBRARY)
E' possibile utilizzare il bit 7 (SCF) del parametro N. 3457 per aggiungere le seguenti cartelle di ricerca. (La
ricerca viene eseguita nell'ordine indicato qui sotto.) La cartella da abilitare si imposta separatamente con i
bit da 1 a 3 del parametro N. 3457.
<3> Cartella 2 del costruttore della macchina utensile, una delle cartelle iniziali (MTB2)
<4> Cartella 1 del costruttore della macchina utensile, una delle cartelle iniziali (MTB1)
<5> Cartella del sistema, una delle cartelle iniziali (SYSTEM)
Sottoprogrammi (richiamati da codice M/codice ASCII/seconda funzione
ausiliaria)
Programmi macro (richiamati da codice G/codice M/codice T/macro da
pulsante)
•
Richiamo di sottoprogrammi con codice M/codice ASCII/codice della seconda funzione ausiliaria
•
Richiamo macro con codice G/codice M/codice T
•
Richiamo macro da pulsante
Per i programmi richiamati nei modi suddetti, devono essere specificate preventivamente le cartelle nelle
quali deve essere eseguita la ricerca (bit da 0 a 3 del parametro N. 3457). (La sequenza di ricerca è descritta
qui sotto.)
- 277 -
12.GESTIONE DEI PROGRAMMI PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Viene eseguita una ricerca nelle cartelle specificate e viene richiamato il programma trovato per primo.
<1> Cartella dei programmi comuni, una delle cartelle iniziali (LIBRARY)
<2> Cartella 2 del costruttore della macchina utensile, una delle cartelle iniziali (MTB2)
<3> Cartella 1 del costruttore della macchina utensile, una delle cartelle iniziali (MTB1)
<4> Cartella del sistema, una delle cartelle iniziali (SYSTEM)
-
Editazione programmi
E' possibile editare un programma residente in qualsiasi cartella.
-
Immissione/emissione programmi
Le seguenti funzioni vengono eseguite utilizzando le cartelle di default:
•
Immissione di programmi da un'unità esterna
•
Emissione di programmi su un'unità esterna
(Se per il comando non è specificata la cartella)
La seguente funzione viene eseguita utilizzando la cartella di default del background.
•
Controllo di un'unità esterna di I/O
-
Introduzione dati dall'esterno
La ricerca programma dall'esterno viene eseguita nelle cartelle di default.
-
Ricerca numero pezzo dall'esterno
La ricerca del numero pezzo dall'esterno viene eseguita nella cartella di default del foreground.
-
Macro executor
I programmi richiamati dalle macro di esecuzione, dalle macro conversazionali e dalle macro ausiliarie
sono programmi in codice P senza relazioni con le cartelle di default.
Per i programmi sul macro executor, le funzioni relative alle cartelle ed ai nomi file non sono disponibili.
12.3.2
Relazione con i nomi file
I nomi file possono essere utilizzati con le seguenti funzioni:
•
Richiamo sottoprogramma (M98)
•
Richiamo macro (richiamo semplice G65/richiamo modale G66, G66.1)
•
Interrupt delle macroistruzioni (M96)
•
Richiamo di sottoprogrammi nella copia della figura (G72.1, G72.2)
•
Immissione/emissione programmi con unità esterne
-
Richiamo sottoprogramma con nome file
Richiamo macro con nome file
•
Richiamo sottoprogramma (M98)
•
Richiamo macro (G65/G66/G66.1)
•
Interrupt delle macroistruzioni (M96)
•
Copia della figura (G72.1,G72.2)
Per richiamare un programma con una delle suddette funzioni è possibile specificarne il nome file.
•
•
Richiamo sottoprogramma con nome file
M98 <nome-file> Lxx ;
Richiamo macro con nome file
G65 <nome-file> Lxx specifica-argomenti ;
G66 <nome-file> Lxx specifica-argomenti ;
G66.1 <nome-file> Lxx specifica-argomenti ;
- 278 -
B-64484IT/02
•
•
PROGRAMMAZIONE
12.GESTIONE DEI PROGRAMMI
Interrupt delle macroistruzioni
M96 <nome-file> ;
Richiamo sottoprogramma con nome file nella copia della figura (G72.1, G72.2)
G72.1 <nome-file> Lxx Xxx Yxx Rxx ;
G72.2 <nome-file> Lxx Ixx Jxx ;
I suddetti comandi richiamano il programma il cui nome file corrisponde a <nome-file>.
Esempi di formato:
•
Richiamo sottoprogramma
M98 <R50> L1 ;
•
Richiamo macro
G65 <R50> L1 A0 ;
G66 <R50> L1 A1 ;
G66.1 <R50> L1 A2 ;
•
Interrupt delle macroistruzioni
M96 <R50> ;
•
Richiamo sottoprogramma nella copia della figura
G72.1 <R50> L1 X0 Y0 R0 ;
G72.2 <R50> L1 I0 J0 ;
NOTA
1 Quando vengono letti, i caratteri tra <> sono trattati come i caratteri dei commenti.
Pertanto questi caratteri sono trattati in modo diverso dalle altre parti significative.
Fare riferimento all'appendice B “CODICI DEI CARATTERI” per i dettagli.
2 La parola <nome-file> deve essere inserita immediatamente dopo il codice di
richiamo (M98, G65, e così via).
- 279 -
12.GESTIONE DEI PROGRAMMI PROGRAMMAZIONE
12.3.3
B-64484IT/02
Parametri correlati
Nella sottostante tabella sono descritti i parametri relativi alle cartelle ed ai programmi da manipolare o da
eseguire.
N. Parametro
N. Bit
0 (NE8)
3202
4 (NE9)
3 (P8E)
3204
4 (P9E)
5 (SPR)
3210/3211
-
3222/3223
-
3404
2 (SBP)
6001
5 (TCS)
da 6050 a 6059
-
da 6071 a 6079
-
da 6080 a 6089
-
6090/6091
-
8341/8343
-
Descrizione
Disabilita o abilita l'editazione dei programmi da
O8000 a O8999.
Disabilita o abilita l'editazione dei programmi da
O9000 a O9999.
Disabilita o abilita l'editazione dei programmi da
O80000000 a O8999999.
Disabilita o abilita l'editazione dei programmi da
O90000000 a O99999999.
Ai numeri programma del gruppo 9000 viene o
non viene sommato 90000000.
Password/keyword per la protezione dei
programmi del gruppo 9000
Intervallo dei programmi protetti (valore
minimo)/(valore massimo)
Nel richiamo sottoprogramma con M198,
l'indirizzo P specifica un file/un numero
programma.
Il codice T richiama o non richiama una macro.
Codici G per il richiamo delle macro con N.
programma da 9010 a 9019
Codici M per il richiamo dei sottoprogrammi N.
programma da 9001 a 9009
Codici M per il richiamo delle macro con N.
programma da 9020 a 9029
Codici ASCII per il richiamo dei sottoprogrammi
N. programma da 9004 a 9005
Numero programma (con numero O di 4 o di 8
cifre) per l'arresto al numero di sequenza
specificato
- 280 -
Oggetto manipolato/eseguito
Programmi corrispondenti in tutte
le cartelle
Come sopra
Come sopra
Come sopra
Come sopra
Come sopra
Come sopra
(Non dipende da queste funzioni)
Mediante impostazione
parametrica è possibile
selezionare le seguenti cartelle
iniziali:
- Cartella dei programmi comuni
(LIBRARY)
- Cartella 2del costruttore della
macchina utensile (MTB2)
- Cartella 1 del costruttore della
macchina utensile (MTB1)
- Cartella del sistema (SYSTEM)
Come sopra
Come sopra
Come sopra
Come sopra
Cartella di default del foreground o
del background a seconda del
modo
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
12.3.4
12.GESTIONE DEI PROGRAMMI
Capacità della memoria programmi / Numero dei programmi
registrabili
La sottostante tabella fornisce la relazione fra la capacità della memoria programmi ed il numero dei
programmi registrabili.
Capacità della
memoria
programmi
Numero dei
programmi
registrabili
Espansione 1 del numero dei
programmi registrabili
Espansione 2 (*2) del numero
dei programmi registrabili
32Kbyte (*1)
64Kbyte
128Kbyte
256Kbyte
512Kbyte
1Mbyte
2Mbyte
4Mbyte (*2)
8Mbyte (*2)
63
63
63
63
63
63
63
63
63
125
250
500
1000
1000
1000
1000
1000
2000
4000
4000
4000
*1) Solo per 32i-B
*2) Solo per 30i/31i-B e 31i-B5
- 281 -
12.GESTIONE DEI PROGRAMMI PROGRAMMAZIONE
Programma O0001
O0001 ;
N1 G01 ;
Prima pagina
(Area utilizzata)
N100 … ;
Seconda
pagina
(Area utilizzata)
M30 ;
(Area utilizzata)
Ultima pagina
(Area inutilizzata)
Non utilizzabile per altri
programmi
Esempio di creazione del programma
O0001
Fig. 12.3.4 (a) Unità della memoria
programmi
B-64484IT/02
NOTA
1 La creazione di una cartella riduce di 1 il
numero dei programmi registrabili.
2 La capacità della memoria programmi
corrisponde alla dimensione massima di un
programma se il programma è l'unico ad
essere registrato.
3 Se vengono registrati due o più programmi,
la dimensione totale dei programmi ancora
registrabili si riduce per il seguente motivo.
I CNC Serie 30i/31i/32i-B e 31i-B5
gestiscono i programmi in unità
corrispondenti alle pagine. Anche le unità di
gestione della memoria programmi
corrispondono alle pagine. Quando viene
creato un programma, gli vengono
assegnate tante pagine quante sono
necessarie a contenerlo, ed il programma
viene scritto in queste pagine.
Generalmente, nell'ultima pagina rimane
un'area non utilizzata (Fig. 12.3.4 (a)).
Quest'area inutilizzata non è disponibile per
altri programmi. La gestione programmi la
tratta come area utilizzata.
I CNC Serie 16i/18i/21i utilizzano un metodo
di gestione simile, ma le pagine sono diverse
da quelle dei CNC Serie 30i/31i/32i-B e
FS31i-B5. Così, se vengono registrati due o
più programmi, la dimensione dei programmi
ancora registrabili nei CNC Serie
30i/31i/32i-B o FS31i-B5, è diversa da quella
dei CNC Serie 16i/18i/21i.
- 282 -
13
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
Introduzione
-
Programma principale e sottoprogrammi
Esistono due tipi di programmi: programma principale e sottoprogramma. Normalmente, il CNC opera
sotto il controllo del programma principale, ma, quando viene incontrato un comando che richiama un
sottoprogramma, il controllo passa al sottoprogramma. Quando, poi, viene incontrato un comando di
ritorno al programma principale, il controllo viene restituito al programma principale.
Programma principale
Sottoprogramma
Istruzione 1
Istruzione 1’
Istruzione 2
Istruzione 2’
Segui le istruzioni del
sottoprogramma
Istruzione n
Istruzione n+1
Ritorna al programma principale
Fig. 13 (a)
Programma principale e sottoprogramma
Nella memoria del CNC possono essere registrati fino a 63 (standard) o fino a 4000 (opzione) programmi
principali e sottoprogrammi. Il CNC può utilizzare uno di questi programmi per governare la macchina.
Vedi il capitolo “PROGRAMMAZIONE” e la sezione “RICERCA DI UN PROGRAMMA” per i metodi
di registrazione e di selezione dei programmi..
-
Componenti del programma
Un programma è composto dalle seguenti sezioni:
Tabella 13 (a)
Componenti del programma
Descrizione
Componente
Codice di inizio file programma
Sezione leader
Inizio programma
Sezione programma
Sezione commenti
Codice di fine file programma
Un simbolo che indica l'inizio di un file di programma
Usata per il titolo del file di programma, ecc.
Un simbolo che indica l'inizio del programma
I comandi di lavorazione
Commenti o istruzioni per l'operatore
Un simbolo che indica la fine del file di programma
Sezione leader
Codice di inizio file
programma
Sezione
programma
%
TITOLO
Inizio programma
O0001 ;
(COMMENTO)
M30 ;
%
Fig. 13 (b)
;
Sezione commenti
Codice di fine file
programma
Configurazione del programma
- 283 -
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Configurazione della sezione programma
La sezione programma è costituita da vari blocchi, inizia con il numero programma o il nome file e termina
con il codice di fine programma.
Configurazione della sezione programma
Sezione programma
Numero programma
Blocco 1
Blocco 2
:
:
Blocco n
Fine programma
O0001 ;
N1 G91 G00 X120.0 Y80.0 ;
N2 G43 Z-32.0 H01 ;
Nn Z0 ;
M30 ;
Un blocco contiene le informazioni necessarie per la lavorazione, come i comandi di movimento o i
comandi di attivazione/disattivazione del refrigerante. E' possibile disabilitare l'esecuzione di un blocco
specificando una barra (/) seguita da un valore numerico all'inizio del blocco stesso (vedere "Salto blocco
opzionale" nella sezione II-13.2).
13.1
COMPONENTI DEL PROGRAMMA DIVERSE DALLA
SEZIONE PROGRAMMA
Questo paragrafo descrive le componenti del programma diverse dalla sezione programma. La sezione
programma è descritta successivamente.
Sezione leader
%
Codice di inizio file
programma
TITOLO
;
Inizio programma
O0001 ;
(COMMENTO)
Sezione
programma
Sezione commenti
M30 ;
Codice di fine file
programma
%
Fig. 13.1 (a)
Configurazione del programma
Spiegazioni
-
Codice di inizio file programma
Il simbolo di inizio file programma indica l'inizio di un file che contiene uno o più programmi pezzo.
Questo simbolo non è richiesto quando i programmi pezzo sono registrati con il SYSTEM P o con normali
personal computer e non viene visualizzato. Però, nella emissione di file, questo simbolo viene sempre
scritto all'inizio del file.
Tabella 13.1 (a)
Nome
Codice di inizio file programma
Codice di inizio file programma
Notazione usata in questo
Codice ISO
Codice EIA
manuale
%
ER
- 284 -
%
-
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Sezione leader
I dati del file che precedono i programmi costituiscono la sezione leader.
All'accensione o dopo un reset eseguito per iniziare una lavorazione, il sistema è normalmente nello stato di
label skip. In questo stato del sistema, tutte le informazioni che precedono il primo codice di fine blocco
sono ignorate. Quando un file viene registrato nel CNC da una unità di I/O, le sezioni leader sono saltate
dalla funzione label skip.
Generalmente, la sezione leader contiene informazioni quali la testata del file. Quando questa sezione viene
saltata, il controllo di parità TV non è eseguito. Quindi una sezione leader può contenere qualsiasi codice,
salvo il codice di fine blocco (EOB).
-
Inizio programma
Il codice di inizio programma deve comparire immediatamente dopo la sezione leader, cioè,
immediatamente prima della sezione programma.
Questo codice indica l'inizio di un programma ed è sempre necessario per disabilitare la funzione label skip.
Con il SYSTEM P o un normale personal computer, questo codice può essere registrato premendo il tasto
return.
Tabella 13.1 (b)
Codice di inizio programma
Nome
Codice ISO
Codice EIA
Notazione usata in questo
manuale
Inizio programma
LF
CR
;
NOTA
Se un file contiene più programmi, non è necessario che il codice EOB
(fine blocco) per la disabilitazione della funzione label skip compaia anche
all'inizio dei programmi successivi al primo.
-
Sezione commenti
Le informazioni contenute fra i codici control-out e control-in vengono considerate come commenti.
In questa sezione possono essere inseriti un titolo, dei commenti, delle istruzioni per l'operatore e così via.
Tabella 13.1 (c)
Nome
Codice ISO
Control-out
Control-in
(
)
Codici di control-in e control-out
Notazione usata in
Codice EIA
questo manuale
2-4-5
2-4-7
(
)
Significato
Inizio sezione commento
Fine sezione commento
Quando un programma viene registrato in memoria, per essere eseguito nel modo memoria, le sezioni
commento, se esistono, non vengono ignorate, ma vengono anch'esse registrate in memoria. Però, i codici
non elencati nell'appendice A vengono ignorati.
Quando un programma registrato in memoria viene scritto su una unità esterna di immissione/emissione
(Vedi il capitolo “IMMISSIONE/EMISSIONE DEI DATI”), vengono scritti anche i commenti.
Quando un programma viene visualizzato sullo schermo, sono visualizzate anche le sezioni commenti. Però,
i codici ignorati durante la lettura non vengono né emessi, né visualizzati.
Durante il funzionamento da memoria o in DNC i commenti vengono ignorati.
Il controllo TV può essere abilitato per la sezione commenti con l'impostazione del bit 1 (CTV) del
parametro N. 0100.
AVVERTENZA
Se la sezione commenti è all'interno della sezione programma ed è lunga, il
movimento subisce una lunga interruzione. Quindi, la sezione commenti deve
essere messa in un punto in cui il movimento possa essere interrotto o in un
punto senza movimento.
- 285 -
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
1 Quando il codice "control-in" non è preceduto dal codice "control out", viene
ignorato.
2 Il seguenti codici non possono essere usati nella sezione commenti:
- EOB
- % (ER in codice EIA)
-
Codice di fine file programma
Alla fine di un file contenente uno o più programmi pezzo, deve essere registrato un codice di fine file.
Se i programmi sono caricati nel CNC usando un sistema di programmazione automatica, non è necessario
immettere questo carattere,
che non viene visualizzato. Al termine dell'emissione di un file, il carattere di fine file viene registrato
automaticamente.
Se alla fine del programma non ci sono M02 o M30 e si tenta di eseguire un %, si ha l'allarme PS5010,
“FINE DEL RECORD”.
Tabella 13.1 (d)
Codice di fine file programma
Nome
Codice ISO
Codice EIA
Notazione usata in questo
manuale
Codice di fine file programma
%
ER
%
- 286 -
B-64484IT/02
13.2
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
PROGRAMMAZIONE
CONFIGURAZIONE DELLA SEZIONE PROGRAMMA
Questo paragrafo descrive gli elementi della sezione programma. Le altre componenti del programma
pezzo sono descritte nella sezione “COMPONENTI DEL PROGRAMMA DIVERSE DALLA SEZIONE
PROGRAMMA”.
Numero programma
%
TITOLO ;
O0001 ;
N1 ... ;
Numero di sequenza
Sezione
programma
(COMMENTO)
M30 ;
Fine programma
%
Fig. 13.2 (a)
-
Configurazione del programma
Numero programma
Il numero programma è costituito dall'indirizzo O seguito da un numero di quattro cifre ed ha lo scopo di
distinguere i programmi registrati in memoria. Se si usa l'opzione numero programma di 8 cifre, è possibile
specificare il numero del programma usando otto cifre.
In codice ISO è possibile utilizzare il carattere due punti ( : ) al posto di O.
Quando all'inizio del programma non viene specificato il numero del programma, viene assunto come tale il
numero di sequenza (N...) specificato all'inizio del programma. Se il numero di sequenza è di 5 cifre, il
numero di programma è costituito dalle 4 cifre meno significative. Se queste sono tutte 0, il numero del
programma è il numero del programma precedente più 1. N0 non può essere usato come numero del
programma.
Se all'inizio del programma non sono specificati né il numero del programma né il numero di sequenza, il
numero del programma deve essere specificato tramite la tastiera MDI quando il programma viene
registrato (vedi le sezioni “IMMISSIONE/EMISSIONE DA CIASCUNA SCHERMATA” o
“PROGRAMMAZIONE MEDIANTE IL PANNELLO MDI”)
NOTA
I numeri di programma da 8000 a 9999 possono essere utilizzati dal costruttore
della macchina utensile, nel qual caso non sono a disposizione dell'utilizzatore.
-
Nome del file
E' possibile assegnare un nome file invece di un numero di programma.
In questo caso, è necessario inserire il nome del file racchiuso tra i caratteri "<" e ">" all'inizio del
programma.
Esempio) % ;
<PARTS_1> ;
N1 ...
:
M30 ;
%
- 287 -
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
E' possibile specificare un nome file:
- All'inizio di un programma
- Immediatamente dopo M98, G65, G66, G66.1, M96, G72.1, o G72.2
Non specificare un nome file in condizioni diverse da queste.
-
Numero di sequenza e blocco
Un programma è costituito da vari comandi. Un comando è detto blocco. I blocchi sono separati l'uno
dall'altro da un codice di fine blocco.
Nome
Fine blocco (EOB)
Tabella 13.2 (a) Codice di fine blocco (EOB)
Codice ISO
Codice EIA
Notazione usata in questo manuale
LF
CR
;
All'inizio di un blocco può essere specificato un numero di sequenza costituito dall'indirizzo N e da un
numero non più lungo di otto cifre (da 1 a 99999999). L'ordine dei numeri di sequenza è arbitrario e non è
necessario che i numeri siano consecutivi. Il numero di sequenza può essere specificato per tutti i blocchi o
per i soli blocchi per cui è necessario. In genere è però conveniente assegnare i numeri di sequenza in ordine
ascendente in base alla successione dei passi di lavorazione (ad esempio, quando viene eseguito un cambio
utensile o quando la lavorazione passa ad un'altra superficie con l'indexaggio della tavola).
N300X200.0Z300.0 ; Il numero di sequenza è sottolineato.
Fig. 13.2 (b) Numero di sequenza e blocco (esempio)
NOTA
Per compatibilità con altri sistemi CNC, il numero di sequenza N0 non deve
essere utilizzato.
Poiché il numero di programma 0 non è valido, un numero di sequenza visto
come numero di programma non deve essere 0.
-
Controllo TV (controllo di parità verticale)
Sui blocchi letti viene eseguito un controllo di parità verticale. Se il blocco contiene un numero dispari di
caratteri (tra il codice immediatamente successivo ad un EOB e l'EOB successivo), viene visualizzato
l'allarme PS0002, “ERRORE TV”.
Il controllo TV non viene eseguito soltanto per quelle parti che vengono saltate dalla funzione label skip. Il
bit 1 (CTV) del parametro N. 0100 permette di specificare se i caratteri dei commenti racchiusi tra parentesi
vengono contati per il controllo TV. Il controllo TV può essere abilitato/disabilitato da MDI (vedi la
sottosezione, “Visualizzazione ed introduzione dei dati di impostazione”).
-
Configurazione del blocco (Parole e indirizzi)
Gli elementi che costituiscono un blocco sono le parole. Una parola è costituita da un indirizzo e da un
numero di una o più cifre che segue l'indirizzo. (I numeri possono essere preceduti dai segni algebrici + o -.)
L'indirizzo è una lettera (da A a Z) che indica il significato del valore numerico che la segue.
Parola = Indirizzo + numero (Esempio : X-1000)
La Tabella 13.1 (b) elenca gli indirizzi utilizzabili e il loro significato.
E' possibile che un indirizzo abbia diversi significati in base alla funzione preparatoria attiva in quel
momento.
Funzione
Numero programma
Numero di sequenza
Funzioni preparatorie
Tabella 13.2 (b) Funzioni principali e indirizzi
Indirizzo
O(*)
N
G
Significato
Numero programma
Numero di sequenza
Tipo di moto (Lineare,circolare,ecc.)
- 288 -
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Numero sottoprogramma
Ripetizioni
Parametro
S
T
M
B
P
P, L
P, Q
Comandi di movimento
Coordinate del centro dell'arco
Raggio dell'arco
Velocità di avanzamento al minuto
Velocità di avanzamento al giro
Velocità del mandrino
Numero utensile
ON/OFF delle funzioni della macchina
Indexaggio tavola, ecc.
Numero del sottoprogramma
Numero di ripetizioni del sottoprogramma
Parametro del ciclo fisso
Numero di correttore
Sosta
D, H
P, X
Numero di correttore
Tempo di sosta
Parole dimensionali
X, Y, Z, U, V, W, A, B, C
I, J, K
R
Funzione avanzamento
F
Funzione velocità mandrino
Funzioni utensile
Funzioni ausiliarie
M
T
Sosta
P, X, U
Tempo di sosta
NOTA
(*) In codice ISO, come indirizzo per il numero programma è possibile utilizzare i due
punti ( : ).
N_
Numero di
sequenza
G_
Funzioni
preparatorie
X_ Y_
Parole
dimensionali
F_
Funzione
avanzamento
Fig. 13.2 (c)
-
S_
Funzione velocità
mandrino
T_
Funzioni utensile
M_
;
Funzioni ausiliarie
Un blocco (esempio)
Indirizzi principali e intervallo dei valori ammessi per i comandi
Nella tabella sottostante sono elencati gli indirizzi principali e i valori ammessi per ciascun comando. Va
però osservato che si tratta dei limiti imposti dal CNC, i limiti imposti dalla macchina possono essere molto
diversi. Ad esempio, il CNC è in grado comandare un movimento lungo l'asse X di circa 100 metri (nel caso
di programmazione in millimetri).
Tuttavia, la corsa massima della macchina per l'asse X può essere di soli due metri.
Lo stesso vale per la velocità di avanzamento; il CNC è in grado di controllare velocità di avanzamento fino
a 240 m/min, mentre il limite imposto dalla macchina può essere di soli 3 m/min. Durante la
programmazione, si raccomanda di consultare sia questo manuale sia il manuale del costruttore della
macchina utensile.
- 289 -
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
Tabella 13.2 (c)
Funzione
Numero programma
Numero di sequenza
Funzioni preparatorie
Sistema di
incrementi IS-A
Sistema di
incrementi IS-B
Parole
Sistema di
dimensionali
incrementi IS-C
Sistema di
incrementi IS-D
Sistema di
incrementi IS-E
Sistema di
incrementi IS-A
Sistema di
incrementi IS-B
Avanzamento
Sistema di
al minuto
incrementi IS-C
Sistema di
incrementi IS-D
Sistema di
incrementi IS-E
Avanzamento al giro
Funzione velocità mandrino
Funzioni utensile
Funzioni ausiliarie
Numero correttore (solo per serie M)
Sistema di
incrementi IS-A
Sistema di
incrementi IS-B
Sistema di
Sosta
incrementi IS-C
Sistema di
incrementi IS-D
Sistema di
incrementi IS-E
Sosta
Specifica di un numero di programma
Numero di ripetizioni del
sottoprogramma
*1
*2
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Indirizzi principali e valori ammessi per i comandi
Programmazione in
Programmazione in pollici
Indirizzo
millimetri
O (*1)
N
G
X,Y,Z,U,V,
W,A,B,C,I,
J,K,R (*2)
F
F
S (*4)
T (*4)
(*4)
M
(*4)
B
H, D
X,
U (solo per
serie T)
P
P
L
P
da 1 a 99999999
da 1 a 99999999
da 0 a 99.9
±999999.99 mm
±999999.99 gradi
±999999.999 mm
±999999.999 gradi
±99999.9999 mm
±99999.9999 gradi
±9999.99999 mm
±9999.99999 gradi
±999.999999 mm
±999.999999 gradi
da 1 a 99999999
da 1 a 99999999
da 0 a 99.9
±99999.999 pollici *3
±999999.99 gradi
±99999.9999 pollici *3
±999999.999 gradi
±9999.99999 pollici *3
±99999.9999 gradi
±999.999999 pollici *3
±9999.99999 gradi
±99.9999999 pollici *3
±999.999999 gradi
da 0.01 a 999000.00mm/min
da 0.001 a 96000.000pollici/min
da 0.001 a 999000.000mm/min
da 0.0001 a 9600.0000pollici/min
da 0.0001 a
99999.9999mm/min
da 0.00001 a
9999.99999mm/min
da 0.000001 a
999.999999mm/min
da 0.001 a 50000mm/giro
da 0 a 99999999
da 0 a 99999999
da 0 a 99999999
da 0 a 99999999
da 0 a 999
da 0.00001 a
4000.00000pollici/min
da 0.000001 a
400.000000pollici/min
da 0.0000001 a
40.0000000pollici/min
da 0.0001 a 50.0000pollici/giro
da 0 a 99999999
da 0 a 99999999
da 0 a 99999999
da 0 a 99999999
da 0 a 999
da 0 a 999999.99 sec
da 0 a 999999.99 sec
da 0 a 99999.999 sec
da 0 a 99999.999 sec
da 0 a 9999.9999 sec
da 0 a 9999.9999 sec
da 0 a 999.99999 sec
da 0 a 999.99999 sec
da 0 a 99.999999 sec
da 0 a 99.999999 sec
da 1 a 99999999
da 1 a 99999999
da 1 a 99999999
da 0 a 9999
da 1 a 99999999
da 1 a 99999999
da 1 a 99999999
da 0 a 9999
In codice ISO, come indirizzo per il numero programma è possibile utilizzare i due punti ( : ).
Quando gli indirizzi I, J, K, o R vengono utilizzati per la specifica del raggio nell'interpolazione
circolare, gli intervalli dei valori sono i seguenti:
Sistema di incrementi
Programmazione in millimetri
Programmazione in pollici
IS-A
IS-B
IS-C
IS-D
IS-E
±999999999.99 mm
±999999999.999 mm
±99999999.9999 mm
±9999999.99999 mm
±999999.999999 mm
±99999999.999 pollici
±99999999.9999 pollici
±9999999.99999 pollici
±999999.999999 pollici
±99999.9999999 pollici
- 290 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
*3
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
Per la programmazione in pollici di macchine in millimetri, gli intervalli dei valori delle parole
dimensionali sono i seguenti:
Sistema di incrementi
Intervallo
IS-A
IS-B
IS-C
IS-D
IS-E
±39370.078 pollici
±39370.0787 pollici
±3937.00787 pollici
±393.700787 pollici
±39.3700787 pollici
*4
Il valore massimo degli indirizzi M, S, T, e B è 99999999. Però, non è possibile assegnare un valore
che superi il numero ammissibile di cifre specificato nei parametri dal N. 3030 al N. 3033.
Il valore e l'utilizzo di alcuni codici sono limitati dall'impostazione dei parametri. (Ad esempio, alcuni
codici M non vengono bufferizzati). Per i dettagli, riferirsi al manuale dei parametri.
-
Salto blocco opzionale
Quando all'inizio di un blocco viene specificata un barra seguita da un numero (/n (n = 1 .. 9)) e i segnali da
BDT1 a BDT9 di salto blocco opzionale vengono messi a 1 durante il funzionamento automatico, i dati (da
/n alla fine del blocco (EOB)) contenuti nel blocco con /n corrispondente al segnale BDTn vengono
ignorati.
Esempio 1)
/2 N123 X100.0 Y200.0 ;
Esempio 2)
//3 N123 X100.0 Y200.0 ;
/1 /3 N123 X100.0 Y200.0 ;
Segnale in ingresso
→ Errato
→ Corretto
Segnali in ingresso e codici dei blocchi da ignorare
Codice del blocco da ignorare
/ o /1(NOTA)
/2
/3
/4
/5
/6
/7
/8
/9
BDT1
BDT2
BDT3
BDT4
BDT5
BDT6
BDT7
BDT8
BDT9
NOTA
1 In /1, il numero 1 può essere omesso. Però, se per il blocco sono specificati più
salti blocco opzionali, il numero 1 in /1 non può essere omesso.
2 Non tutte le macchine utensili dispongono di 9 segnali di salto blocco opzionale.
A questo proposito, consultare il manuale del costruttore della macchina utensile.
- 291 -
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Di seguito è indicata la relazione fra il momento in cui i segnali di salto blocco opzionale da BDT1 a BDT9
vengono messi a 1 e il gruppo di dati che viene ignorato.
1.
Se il segnale BDTn viene messo a 1 prima che il CNC inizi a leggere un blocco contenente /n, il blocco
è ignorato.
BDTn
"1"
"0"
Letto dal CNC → . . . ; /n N123 X100. Y200. ;
N234 . . . .
Questo gruppo di dati viene ignorato.
2.
Se il segnale BDTn viene messo a 1 mentre il CNC sta leggendo un blocco contenente /n, il blocco non
è ignorato.
BDTn "1"
"0"
Letto dal CNC → . . . ; /n N123 X100. Y200. ;
N234
Questo gruppo di dati non viene ignorato.
3.
Se il segnale BDTn viene messo a 0 mentre il CNC sta leggendo un blocco contenente /n, il blocco è
ignorato.
BDTn "1"
"0"
Letto dal CNC → . . . ; /n N123 X100. Y200.; N234 . . . .
Questo gruppo di dati viene ignorato.
4.
E' possibile specificare due o più codici di salto blocco opzionale nello stesso blocco. Quando il
segnale corrispondente a uno di questi codici viene messo a 1, il blocco è ignorato.
BDT3 "1"
"0"
Letto dal CNC → . . . ; /1 /3 /5 N123 X100. Y200. ; N234 . . . .
Questo gruppo di dati viene ignorato.
NOTA
1 Questa funzione è ignorata durante la registrazione in memoria del programma. I
blocchi contenenti /n vengono registrati indipendentemente dallo stato dei segnali
di salto blocco opzionale. I programmi registrati in memoria possono essere
emessi indipendentemente dallo stato dei segnali di salto blocco opzionale.
Il salto blocco opzionale è valido durante la ricerca del numero di sequenza.
2 Posizione della barra
La barra (/) deve essere specificata all'inizio del blocco. Se la barra si trova in un
altro punto del blocco, vengono ignorate le informazioni che si trovano tra di essa
e l'EOB.
3 Controlli TV e TH
Quando il segnale di salto blocco opzionale è a 1, per le porzioni saltate vengono
eseguiti i controlli TH e TV, come quando il segnale è a 0.
- 292 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
Fine del programma
La fine del programma si indica inserendo i seguenti codici alla fine della sezione programma:
Codice
Tabella 13.2 (d) Codici di fine programma
Uso principale
M02
M03
M99
Per il programma principale
Per il sottoprogramma
Quando viene eseguito uno dei suddetti codici di fine programma, l'esecuzione del programma ha termine e
il CNC entra nello stato di reset. Quando viene eseguito il codice di fine sottoprogramma, il controllo
ritorna al programma che ha richiamato il sottoprogramma in esecuzione.
AVVERTENZA
Un blocco con un codice di salto opzionale come /M02 ; , /M30 ; , o /M99 ; non
viene visto come fine del programma. (Vedere "Salto blocco opzionale".)
- 293 -
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
13.3
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
SOTTOPROGRAMMI (M98, M99)
Quando esistono sequenze fisse ripetitive, queste sequenze possono essere caricate in memoria come
sottoprogrammi, semplificando la programmazione.
Un sottoprogramma può essere richiamato dal programma principale.
Un sottoprogramma richiamato può a sua volta richiamare un altro sottoprogramma.
Formato
-
Configurazione del sottoprogramma
Un sottoprogramma
Oxxxx ;
:
M99;
Numero o nome file del sottoprogramma (In codice ISO è possibile
utilizzare la notazione " : ")
Fine programma
Come si può vedere nell'esempio qui sotto, non è necessario che M99 costituisca
un blocco separato.
Esempio) X100.0Y100.0M99;
-
Richiamo di sottoprogrammi
Richiamo di un sottoprogramma con un numero di 4 cifre o più corto
M98 Pxxxx xxxx ;
Numero del sottoprogramma
Numero di ripetizioni del sottoprogramma
oppure
M98 Pxxxx Lxxxxxxxx ;
Numero di ripetizioni del sottoprogramma
Numero del sottoprogramma
-
Richiamo di un sottoprogramma con un numero di 5 cifre o più lungo
M98 Pxxxxxxxx Lxxxxxxxx ;
Numero del sottoprogramma
Numero di ripetizioni del sottoprogramma
-
Richiamo di un sottoprogramma con nome file
M98 <xxxx> Lxxxxxxxx ;
Nome file del sottoprogramma
Numero di ripetizioni del sottoprogramma
- 294 -
-
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Programma richiamato e cartelle oggetto della ricerca
L'ordine nel quale vengono esaminate le cartelle dipende dal metodo di richiamo del sottoprogramma. Le
cartelle vengono esaminate in sequenza e viene richiamata la prima ricorrenza del programma che viene
trovata. Per i dettagli riferirsi al capitolo "Gestione dei programmi".
NOTA
1 Per richiamare un sottoprogramma con un numero programma più corto di 4 cifre
specificando il numero di ripetizioni (P8 cifre), è necessario aggiungere uno o più
zeri davanti al numero del sottoprogramma, in modo da portare a 4 cifre la sua
lunghezza.
Esempio)
P100100: Richiamo del sottoprogramma N. 100 per dieci ripetizioni.
P50001: Richiamo del sottoprogramma N. 1 per cinque ripetizioni.
2 Se, richiamando un sottoprogramma con un numero più corto di 4 cifre, il numero
di ripetizioni viene omesso, il sottoprogramma viene eseguito una sola volta.
In questo caso non è necessario portare a 4 cifre la lunghezza del numero del
sottoprogramma, come descritto nel punto 1.
3 Quando viene richiamato un sottoprogramma con un numero programma di 4
cifre o più corto specificando il numero di ripetizioni (P8 cifre), l'indirizzo L non
deve essere specificato nello stesso blocco.
4 Quando viene richiamato un sottoprogramma con un numero di 5 cifre o più
lungo, il numero di ripetizioni non può essere omesso.
5 Quando viene richiamato un sottoprogramma con un nome file, il nome deve
essere specificato immediatamente dopo M98.
Spiegazioni
Quando il programma principale richiama un sottoprogramma si ha un livello di richiamo di
sottoprogramma. I richiami di sottoprogramma possono essere annidati fino a dieci livelli, come si vede
nella sottostante figura. Inoltre, con l'opzione macroistruzioni, i richiami di sottoprogrammi e macro
possono essere annidati fino ad un totale di 15 livelli.
Programma principale
Sottoprogramma
Sottoprogramma
Sottoprogramma
O0001 ;
O0010 ;
O0020 ;
O0090 ;
M98P0010 ;
M98P0020 ;
M98P0030 ;
M98P0100 ;
M30 ;
M99;
M99;
M99;
(Livello 1)
(Livello 2)
(Livello 9)
Sottoprogramma
O0100;
M99;
(Livello 10)
Il richiamo di un sottoprogramma può chiedere più ripetizioni (fino a 99999999) del sottoprogramma. Per
compatibilità con i sistemi di programmazione automatica, come numero del sottoprogramma si può usare
"Nxxxxxxxx" (numero di sequenza del primo blocco) invece di O (o :). In questo caso, viene registrato
come numero del sottoprogramma il numero di sequenza dato dopo N.
- 295 -
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
1 Il segnale strobe ed il segnale del codice di M98 e M99 non vengono inviati alla
macchina.
2 Se il numero del sottoprogramma specificato con l'indirizzo P non esiste, si ha
l'allarme PS0078, “NESSUN NUMERO SEQUENZA”.
3 Se si tenta il richiamo di un sottoprogramma con un nome file, ma il file
specificato non esiste, si ha l'allarme PS0310, “FILE NON TROVATO”.
Esempio
M98 P51002 ;
Con questo comando, il sottoprogramma numero 1002 viene richiamato 5 volte
consecutivamente." M98P_ può essere programmato in un blocco contenente un
comando di movimento.
X1000.0 M98 P1200 ;
In questo esempio, il sottoprogramma numero 1200 viene richiamato una volta,
al termine del movimento dell'asse X.
La sequenza di esecuzione di un programma che richiama un
sottoprogramma è
Programma principale
N0010 . . . ;
1 2 3
Sottoprogramma
O1010 . . . ;
N0020 . . . ;
N1020 . . . ;
N0030 M98 P21010 ;
N1030 . . . ;
N0040 . . . ;
N1040 . . . ;
N0050 M98 P1010 ;
N1050 . . . ;
N0060 . . . ;
N1060 . . . M99;
Un sottoprogramma può richiamare un altro sottoprogramma nello stesso modo
in cui il programma principale richiama il sottoprogramma.
Specifiche speciali
-
Specifica del numero di sequenza per il ritorno al programma principale
Se nell'ultimo blocco (M99) di un sottoprogramma viene specificato P seguito da un numero di sequenza, il
controllo non ritorna al blocco immediatamente successivo al blocco di richiamo, ma al blocco con il
numero di sequenza specificato con P. Però, se il programma principale è eseguito in un modo diverso dal
funzionamento da memoria, P viene ignorato.
Il tempo richiesto per il ritorno al blocco specificato è considerevolmente più lungo di quello del ritorno
normale.
Programma principale
N0010 . . . ;
N0020 . . . ;
N0030 M98 P1010 ;
N0040 . . . ;
N0050 . . . ;
N0060 . . . ;
-
Sottoprogramma
O0010 . . . ;
N1020 . . . ;
N1030 . . . ;
N1040 . . . ;
N1050 . . . ;
N1060 . . . M99 P0060 ;
Uso di M99 nel programma principale
Se M99 viene eseguito nel programma principale, il controllo ritorna all'inizio dello stesso programma. Ad
esempio, se in una appropriata posizione del programma viene inserito un blocco "/M99 ;" e il salto blocco
opzionale non è attivo, il comando M99 viene eseguito, il controllo ritorna all'inizio e il programma
principale viene rieseguito.
- 296 -
B-64484IT/02
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
PROGRAMMAZIONE
L'esecuzione viene ripetuta fino a quando il salto blocco opzionale è off.
Se il salto blocco opzionale è attivo, il comando M99 non viene eseguito e il controllo passa al blocco
successivo.
Se viene programmato /M99Pn ; il controllo non torna all'inizio del programma, ma al blocco il cui numero
di sequenza è "n". Il tempo di elaborazione richiesto per il ritorno al blocco specificato è considerevolmente
più lungo di quello del ritorno all'inizio.
Salto blocco
opzionale OFF
-
N0010 . . . ;
N0020 . . . ;
N0030 . . . ;
N0040 . . . ;
N0050 . . . ;
/ N0060 . . . M99 P0030 ;
N0070 . . . ;
N0080 M02 ;
Salto blocco
opzionale ON
Esecuzione indipendente di un sottoprogramma
E' possibile comandare l'esecuzione di un sottoprogramma specificandone la ricerca dalla tastiera MDI
come si fa per i programmi principali.
(Vedi la sezione, “RICERCA DI UN PROGRAMMA” per i dettagli relativi alla ricerca.)
In questo caso, M99 restituisce il controllo all'inizio del sottoprogramma e questo viene rieseguito. Se viene
eseguito M99Pn, il controllo ritorna al blocco specificato con n. In queste condizioni, se si vuole arrestare
l'esecuzione, inserire un /M02 ; o un /M30 ; nel punto appropriato. Quando viene disattivato il salto blocco
opzionale, questo comando viene eseguito, mettendo fine all'esecuzione del sottoprogramma.
N1010 . . . ;
N1020 . . . ;
N1030 . . . ;
/ N1040 . . . M02 ;
N1050 M99 P1020 ;
-
Salto blocco opzionale ON
Richiamo di un sottoprogramma specificando il numero di sequenza
Se il bit 0 (SQC) del parametro N. 6005 è 1 è possibile specificare il numero di sequenza da eseguire nel
sottoprogramma.
Nel comando di richiamo del sottoprogramma, dopo l'indirizzo P (numero del sottoprogramma) specificare
l'indirizzo Q seguito dal numero di sequenza.
M98 Pxxxx Qxxxxx ;
Numero di sequenza
Numero programma
Con questo comando, l'esecuzione del sottoprogramma inizia dal numero di sequenza specificato. Se è
specificato il numero di ripetizioni, l'esecuzione del sottoprogramma viene ripetuta sempre a partire dal
numero di sequenza specificato.
Programma principale
Sottoprogramma
N0010…;
O1010…;
N0020…;
N1020…;
N0030 M98 P1010 Q1030 ;
N1030…;
N0040…;
N1040…;
N0050…;
N1050…;
N0060…;
N1060…M99 ;
- 297 -
13.CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Questa funzione permette di richiamare un numero di sequenza contenuto nello stesso programma, come si
vede qui sotto.
Nell'utilizzare questo metodo, però, il programmatore deve fare attenzione al livello di annidamento
accettabile. Se viene superato quel livello, si verifica l'allarme PS0077, "ERRORE DI CHIAMATA
SOTTOPROGRAMMA".
O0001 ;
N0010…;
N0020 M98 (P0001) Q0050 ;
N0030…;
N0040…;
N0050…;
N0060…;
N0070…M99;
Se un blocco che richiama un numero di sequenza all'interno dello stesso programma contiene M98, è
possibile omettere la specifica di Pxxxx.
Questa funzione può essere utilizzata solo per i richiami di sottoprogramma con M98; non può essere
utilizzata con altri metodi di richiamo, come il richiamo di macro o il richiamo di sottoprogrammi esterni
con M198.
NOTA
Se il bit 0 (SQC) del parametro N. 6005 è ”0”, e viene specificato M98 Pxxxx
Qxxxxx, si verifica l'allarme PS0009, "INDIRIZZO NC ERRATO".
- 298 -
B-64484IT/02
14
14.FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA
PROGRAMMAZIONE
Il Capitolo 14, "FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO LA PROGRAMMAZIONE", è costituito dalle
seguenti sezioni:
14.1 COPIA DELLA FIGURA (G72.1, G72.2) ....................................................................................... 299
14.2 CONVERSIONE TRIDIMENSIONALE DEL SISTEMA DI COORDINATE .............................. 306
14.1
COPIA DELLA FIGURA (G72.1, G72.2)
Le lavorazioni ripetitive possono essere eseguite attraverso la rotazione o la traslazione di una figura
programmata con un sottoprogramma.
Formato
-
Copia con rotazione
Piano Xp-Yp (selezionato con G17) : G72.1 P_ L_ Xp_Yp_R_ ;
Piano Zp-Xp (selezionato con G18) : G72.1 P_ L_ Zp_Xp_R_ ;
Piano Yp-Zp (selezionato con G19) : G72.1 P_ L_ Yp_Zp_R _;
P
L
Xp
Yp
Zp
R
:Numero del sottoprogramma
:Numero di ripetizioni
:Centro di rotazione sull'asse Xp (Xp:asse X o suo asse parallelo)
:Centro di rotazione sull'asse Yp (Yp: asse Y o suo asse parallelo)
:Centro di rotazione sull'asse Zp (Zp: asse Z o suo asse parallelo)
:Spostamento angolare (Un valore positivo indica la rotazione in senso antiorario.
Specificare l'angolo di rotazione con valore incrementale.)
Il piano nel quale deve essere effettuata la copia con rotazione si seleziona con un comando
di selezione del piano (G17, G18, G19).
-
Copia con traslazione
Piano Xp-Yp (selezionato con G17) : G72.2 P_ L_ I_ J_ ;
Piano Zp-Xp (selezionato con G18) : G72.2 P_ L_ K_ I_ ;
Piano Yp-Zp (selezionato con G19) : G72.2 P_ L_ J_ K_;
P :Numero del sottoprogramma
L :Numero di ripetizioni
I :Entità della traslazione lungo l'asse Xp
J :Entità della traslazione lungo l'asse Yp
K :Entità della traslazione lungo l'asse Zp
Il piano nel quale deve essere effettuata la copia con traslazione si seleziona con un
comando di selezione del piano (G17, G18, G19).
- 299 -
14. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Spiegazioni
-
Primo blocco del sottoprogramma
Il blocco iniziale del sottoprogramma che esegue la copia deve sempre contenere un comando di
movimento. Se il blocco iniziale non specifica un movimento, come quando il numero del programma è
specificato in un blocco indipendente (per esempio O1234;), il movimento può fermarsi al punto iniziale
della figura generata dall'ennesima (n=1, 2, 3 ... ) copia.
Il primo comando di movimento deve essere specificato nel modo assoluto.
(Esempio di programma errato)
O1234 ;
G00 G90 X100.0 Y200.0 ;
.....;
.....;
M99;
(Esempio di programma corretto)
O1000 G00 G90 X100.0 Y200.0 ;
.....;
.....;
M99;
-
Combinazione di copia con rotazione e copia con traslazione
La copia con traslazione può essere specificata in un sottoprogramma per la copia con rotazione e la copia
con rotazione può essere specificata in un sottoprogramma per la copia con traslazione.
-
Richiamo del sottoprogramma
Il sottoprogramma che esegue la copia, con rotazione o traslazione, può eseguire il richiamo di
sottoprogrammi con M98 e il richiamo di macro con G65.
-
Specifica del centro di rotazione
Il comando del centro di rotazione di G72.1 viene sempre visto come comando assoluto, indipendentemente
dal modo incrementale o assoluto.
-
Specifica degli indirizzi
Nel blocco G72.1, gli indirizzi diversi da P, L, Xp, Yp, Zp e R sono ignorati. In questo blocco, specificare
sempre il numero del sottoprogramma (P), le coordinate del centro di rotazione (Xp, Yp, Zp) e l'angolo di
rotazione (R).
Nel blocco G72.2, gli indirizzi diversi da P, L, I, J e K sono ignorati.
In questo blocco, specificare sempre il numero del sottoprogramma (P) e l'entità della traslazione (I, J, K).
-
Indirizzo P
Se il numero del sottoprogramma specificato con l'indirizzo P non esiste, si ha l'allarme PS0078, “NESSUN
NUMERO SEQUENZA”. Se P non è specificato si verifica l'allarme PS0076, “PROGRAMMA NON
TROVATO”.
-
Indirizzo L
Se L viene omesso, il numero di ripetizioni è 1. In altre parole, il sottoprogramma viene eseguito una sola
volta.
-
Incremento dello spostamento angolare o della traslazione
Con G72.1, lo spostamento angolare R specifica un incremento. Lo spostamento angolare dell'ennesimo
profilo sarà: R × (n - 1).
Con G72.2, l'entità della traslazione (I, J, K) specifica un incremento. L'entità della traslazione
dell'ennesimo profilo sarà: (distanza specificata) × (n - 1).
- 300 -
14.FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
Livello di annidamento del sottoprogramma
Il richiamo del sottoprogramma con G72.1 e G72.2 incrementa di 1 il livello di annidamento, come il
richiamo con M98.
-
Posizione finale del blocco
Le coordinate di una figura ruotata o traslata (punto finale del blocco) possono essere lette con le variabili di
sistema #5001 e successive delle macroistruzioni.
-
Discordanza fra il punto finale e il punto iniziale
Se il punto finale della figura generata dall'ennesima copia non coincide con il punto iniziale della figura
generata dalla copia successiva (n + 1), la figura viene traslata dal punto finale al punto iniziale, poi inizia la
copia. (Generalmente, questa discordanza si verifica in seguito ad un errore di specifica dell'angolo di
rotazione o dell'entità della traslazione.)
Y
Punto finale della prima copia
P1
P4
P5
P3
P6
P2
P7
P0
Punto iniziale
30
Punto iniziale della seconda copia
X
20
70
Programma principale
O1000 ;
N10 G92 X-20.0 Y0.0 ;
N20 G00 G90 X0.0 Y0.0 ;
N30 G01 X20.0 Y0.0 F10 ;
(P0)
N40 Y20.0 ;
(P1)
N50 X30.0 ;
(P2)
N60 G72.2 P2000 L3 I90.0 J0.0 ;
Benché sia richiesto uno spostamento di 70mm, è stato
programmato I90.0 invece di I70.0. Dato che è stato
specificato un errato spostamento, il punto finale della
figura generata dall'ennesima copia non coincide con il
punto iniziale della figura generata dalla copia
successiva (n + 1).
Sottoprogramma
O2000 G90 G01 X40.0 ;
N100 Y40.0 ;
N200 X80.0 ;
N300Y20.0 ;
N400 X100.0 ;
N500 M99;
(P3)
(P4)
(P5)
(P6)
(P7)
- 301 -
14. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Limitazioni
-
Specifica di due o più comandi per la copia di una figura
G72.1 non può essere specificato più di una volta in un sottoprogramma per l'esecuzione della copia con
rotazione (se lo si tenta, si verifica l'allarme PS0160, “CODICI M DI ATTESA DISCORDANTI”). G72.2
non può essere specificato più di una volta in un sottoprogramma per l'esecuzione della copia con
traslazione (se lo si tenta, si verifica l'allarme PS0161, “VALORE ILLEGALE DI P PER CODICE M DI
ATTESA”).
-
Comandi che non devono essere specificati
In un programma che esegue una copia con rotazione o con traslazione, non è possibile specificare:
•
Comando di selezione del piano (G17, G18, G19)
•
Comando per la specifica di coordinate polari
•
Ritorno al punto di riferimento
•
Rotazione del sistema di coordinate, scala, immagine speculare programmabile
E' possibile comandare la copia con rotazione o con traslazione dopo aver comandato la rotazione del
sistema di coordinate, la scala, o l'immagine speculare programmabile.
-
Modi che non devono essere selezionati
La copia della figura non può essere eseguita durante l'esecuzione dello smusso o del raccordo o durante la
correzione utensile.
-
Unità di misura
I due assi del piano della copia devono avere lo stesso sistema di incrementi.
-
Blocco singolo
Per i blocchi G72.1 e G72.2, non viene eseguito l'arresto in blocco singolo.
-
Compensazione raggio utensile e sistema di coordinate del pezzo
In un sottoprogramma per la copia della figura, il codice G per la compensazione raggio utensile o l'entità
della compensazione (codici D o H) non possono essere cambiati. Non possono essere cambiati neppure
G92 e G54..G59. Questi codici devono essere specificati prima di iniziare la copia della figura.
- 302 -
14.FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio
-
Copia con rotazione
Y
P4
P3
P2
P5
P0
120°
P6
Programma principale
O1000 ;
N10 G92 X40.0 Y50.0 ;
N20 G00 G90 X_ Y_ ;
N30 G01 G17 G41 X_ Y_ D01 F10 ;
N40 G72.1 P2000 L3 X0 Y0 R120.0 ;
N50 G40 G01 X_ Y_ I_ J_ ;
N60 G00 X40.0 Y50.0 ;
N70 M30 ;
Sottoprogramma
O2000 G03 X_ Y_ R30.0 ;
N100 G01 X_ Y_ ;
N200 G03 X_ Y_ R10.0 ;
N300 G01 X_ Y_ ;
N400 G03 X_ Y_ R30.0 ;
N500 M99;
-
Punto iniziale
P1
X
(P0)
(P1)
(P0)
(P2)
(P3)
(P4)
(P5)
(P6)
Copia con rotazione (foratura)
Y
P1
P0
Punto iniziale
60°
X
Programma principale
O3000 ;
N10 G92 G17 X80.0 Y50.0 ;
N20 G72.1 P4000 L6 X0 Y0 R60.0 ;
N30 G80 G00 X80.0 Y50.0 ;
N40 M30 ;
Sottoprogramma
O4000 N100 G90 G81 X_ Y_ R_ Z_ F_ ;
N200 M99 ;
- 303 -
(P0)
(P0)
(P1)
14. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
-
B-64484IT/02
Copia con traslazione
Y
P4
Punto
iniziale
P2
P1
P3
P0
P5
P6
P7
70
70
Programma principale
O1000 ;
N10 G92 X-20.0 Y0 ;
N20 G00 G90 X0 Y0 ;
N30 G01 G17 G41 X20. Y0 D01 F10 ;
N40 Y20. ;
N50 X30. ;
N60 G72.2 P2000 L3 I70.0 J0 ;
N70 X_ Y_ ;
N80 X0 ;
N90 G00 G40 X-20.0 Y0 ;
N100 M30 ;
(P0)
(P1)
(P2)
(P8)
Sottoprogramma
O2000 G90 G01 X_ ;
N100 Y_ ;
N200 G02 X_ I_ ;
N300 G01 Y_ ;
N400 X_ ;
N500 M99;
(P3)
(P4)
(P5)
(P6)
(P7)
- 304 -
70
P8
X
14.FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
Combinazione di copia con rotazione e copia con traslazione
(cerchio di fori per bulloni)
Y
P0 Punto iniziale
P1
45°
X
Programma principale
O1000 ;
N10 G92 G17 X100.0 Y80.0 ;
N20 G72.1 P2000 X0 Y0 L8 R45.0 ;
N30 G80 G00 X100.0 Y80.0 ;
N40 M30 ;
(P0)
(P0)
Sottoprogramma (copia con rotazione)
O2000 N100 G72.2 P3000 I0 J_ L3 ;
N200 M99 ;
Sottoprogramma (copia con traslazione)
O3000 N110 G90 G81 X_ Y_ R_ Z_ F_ ;
N210 M99 ;
- 305 -
(P1)
14. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
14.2
B-64484IT/02
CONVERSIONE TRIDIMENSIONALE DEL SISTEMA DI
COORDINATE
E' possibile eseguire la conversione del sistema di coordinate intorno ad un asse specificando il centro di
rotazione, la direzione dell'asse di rotazione e lo spostamento angolare. Questa funzione è molto utile per la
lavorazione tridimensionale su macchine per lavorazione stampi e simili. Ad esempio, se un programma
che specifica una lavorazione sul piano XY viene convertito usando questa funzione, la stessa lavorazione
può essere eseguita sul piano desiderato nello spazio tridimensionale.
•
Fresatura
Z
Y
X
Conversione tridimensionale del sistema di coordinate
Z
Y
X
•
Tornitura
X
X'
Z
Z'
Superficie da
lavorare
B
Z
#1
#4
#2
#3
Y
Esecuzione di operazioni quali fresatura, lavorazione tasche e foratura.
- 306 -
B-64484IT/02
14.FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
Formato
M
G68 XpX1 Ypy1 Zpz1 Ii1 Jj1 Kk1 Rα ;
Attivazione della conversione tridimensionale del
sistema di coordinate
:
Modo conversione tridimensionale del sistema di
coordinate.
Cancellazione della conversione tridimensionale del sistema di coordinate
Xp, Yp, Zp : Coordinate assolute (X, Y, Y, o assi paralleli) del centro di rotazione
I, J, K
: Direzione dell'asse di rotazione
R
: Spostamento angolare
:
G69 ;
T
G68.1 XpX1 Ypy1 Zpz1 Ii1 Jj1 Kk1 Rα ; Attivazione della conversione tridimensionale del
sistema di coordinate
:
Modo conversione tridimensionale del sistema di
coordinate.
Cancellazione della conversione tridimensionale del sistema di coordinate
Xp, Yp, Zp : Coordinate assolute (X, Y, Y, o assi paralleli) del centro di rotazione
I, J, K
: Direzione dell'asse di rotazione
R
: Spostamento angolare
:
G69.1 ;
NOTA
In questa sezione, da qui in poi, per il codice G della funzione di conversione
tridimensionale delle coordinate verrà usato il formato G68/G69 (centri di lavoro).
Spiegazioni
-
Comando per la conversione tridimensionale del sistema di coordinate
(sistema di coordinate del programma)
N1 G68 Xp x1 Yp y1 Zp z1 I i1 J j1 K k1 R α ;
N2 G68 Xp x2 Yp y2 Zp z2 I i2 J j2 K k2 R β ;
N3
:
Nn G69 ;
La conversione tridimensionale del sistema di coordinate può essere eseguita due volte.
Nel blocco N1, specificare il centro, la direzione dell'asse di rotazione e lo spostamento angolare della
prima rotazione.
Quando viene eseguito questo blocco, il centro del sistema di coordinate originale viene traslato a
(x1, y1, z1), poi viene ruotato intorno al vettore (i1, j1, k1) dello spostamento angolare α. Il nuovo sistema di
coordinate è chiamato X'Y'Z'. Nel blocco N2 specificare il centro, la direzione dell'asse di rotazione e lo
spostamento angolare della seconda rotazione. Nel blocco N2, specificare con Xp, Yp, Zp, I, J, K e R le
coordinate e l'angolo nel sistema di coordinate ottenuto con il blocco N1. Quando viene eseguito il blocco
N2, il sistema di coordinate X'Y'Z' viene traslato a (x2, y2, z2), poi viene ruotato intorno al vettore (i2, j2, k2)
dello spostamento angolare β. Il nuovo sistema di coordinate è chiamato X''Y''Z''. Nel successivo blocco N3,
Xp, Yp e Zp specificano le coordinate nel sistema di coordinate X''Y''Z''. Il sistema di coordinate X''Y''Z'' è
il sistema di coordinate del programma.
- 307 -
14. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Se (Xp, Yp, Zp) non è specificato nel blocco N2, (Xp, Yp, Zp) specificato nel blocco N1 è anche il centro
della seconda rotazione (i blocchi N1 e N2 hanno il centro di rotazione in comune). Se il sistema di
coordinate deve essere ruotato una sola volta, non è necessario programmare il blocco N2.
Esempio)
G68 Xx0 Yy0 Zz0 I0 J0 K1 Rα ;
G68
I1 J0 K0 Rβ ;
Z
Z'
Z"
Y"
β
Y'
β
P (x, y, z)
α
Y
x
O (x0, y0, z0)
z
y
α
X, Y, Z
X', Y', Z'
X", Y", Z"
α
β
O (x0, y0, z0)
P (x, y, z)
-
:
:
:
:
:
:
:
X
Sistema di coordinate del pezzo
Sistema di coordinate generato dalla prima conversione
Sistema di coordinate generato dalla seconda conversione
Spostamento angolare della prima rotazione
Spostamento angolare della seconda rotazione
Centro di rotazione
Coordinate nel sistema di coordinate X''Y''Z''
(sistema di coordinate del programma)
Errori di formato
Se viene rilevato uno dei seguenti errori di formato, si ha l'allarme PS5044, “ERRORE FORMATO G68”:
1. I, J o K non sono specificati in un blocco G68
(manca un parametro della rotazione del sistema di coordinate)
2. I, J e K sono tutti a 0 in un blocco G68
3. R non è specificato in un blocco G68
-
Centro di rotazione
In un blocco G68, Xp, Yp e Zp devono essere specificati in coordinate assolute.
-
Equazione per la conversione tridimensionale del sistema di coordinate
La seguente equazione fornisce la relazione generale fra (x, y, z) nel sistema di coordinate del programma e
(X, Y, Z) nel sistema di coordinate originale (sistema di coordinate del pezzo).
⎛ x ⎞ ⎛ x1 ⎞
⎛X⎞
⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎜ ⎟
⎜ Y ⎟ = (M 1 )⎜ y ⎟ + ⎜ y1 ⎟
⎜z⎟ ⎜z ⎟
⎜Z ⎟
⎝ ⎠ ⎝ 1⎠
⎝ ⎠
Quando la conversione viene eseguita due volte, la relazione si esprime come segue:
⎛ x 2 ⎞ ⎛ x1 ⎞
⎛x⎞
⎛X⎞
⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎜ ⎟
⎜ ⎟
⎜ Y ⎟ = (M 1 )(M 2 )⎜ y ⎟ + (M 1 )⎜ y 2 ⎟ + ⎜ y1 ⎟
⎜z ⎟ ⎜z ⎟
⎜z⎟
⎜Z ⎟
⎝ ⎠
⎝ ⎠
⎝ 2⎠ ⎝ 1⎠
- 308 -
14.FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
X, Y, Z
x, y, z
x1, y1, z1
x2, y2, z2
:
:
:
:
M1
M2
:
:
Coordinate nel sistema di coordinate originale (sistema di coordinate del pezzo)
Valori programmati (coordinate nel sistema di coordinate del programma)
Centro di rotazione della prima conversione
Centro di rotazione della seconda conversione
(coordinate nel sistema di coordinate generato dalla prima conversione)
Matrice della prima conversione
Matrice della seconda conversione
M1 e M2 sono matrici di conversione determinate dallo spostamento angolare e dall'asse di rotazione.
Generalmente, queste matrici si esprimono come segue:
⎛ n1 2 + (1 − n1 2 ) cos θ
⎜
⎜ n1 n2 (1 − cosθ ) + n3 sin θ
⎜
⎜ n1 n3 (1 − cosθ ) − n 2 sin θ
⎝
n1 n2 (1 − cos θ ) − n3 sin θ
n 2 + (1 − n 2 ) cosθ
2
2
n2 n3 (1 − cosθ ) + n1 sin θ
n1 n3 (1 − cos θ ) + n2 sin θ ⎞
⎟
n2 n3 (1 − cosθ ) − n1 sin θ ⎟
⎟
2
2
⎟
n3 + (1 − n3 ) cosθ
⎠
n1 :
Coseno dell'angolo fra l'asse di rotazione e l'asse X i/p
n2 :
Coseno dell'angolo fra l'asse di rotazione e l'asse Y j/p
n3 :
Coseno dell'angolo fra l'asse di rotazione e l'asse Z k/p
θ
:
Spostamento angolare
Il valore di p si ottiene come segue:
p = i2 + j2 + k 2
Le matrici di conversione per la rotazione nel piano sono le seguenti:
(1) Conversione del sistema di coordinate nel piano XY
⎛ cosθ
⎜
M = ⎜ sin θ
⎜0
⎝
− sin θ 0 ⎞
⎟
cosθ 0 ⎟
0
1 ⎟⎠
(2) Conversione del sistema di coordinate nel piano YZ
⎛1
⎜
M = ⎜0
⎜0
⎝
0
cosθ
sin θ
0
⎞
⎟
− sin θ ⎟
cosθ ⎟⎠
(3) Conversione del sistema di coordinate nel piano ZX
⎛ cosθ 0
⎜
M = ⎜0
1
⎜ − sin θ 0
⎝
-
sin θ ⎞
⎟
0
⎟
cosθ ⎟⎠
Assi base e assi paralleli
La conversione tridimensionale del sistema di coordinate può essere applicata alla combinazione desiderata
di tre assi scelti fra gli assi base (X, Y, Z) ed i rispettivi assi paralleli. Il sistema tridimensionale di
coordinate soggetto alla conversione tridimensionale del sistema di coordinate è determinato dagli indirizzi
asse specificati nel blocco G68. Se Xp, Yp o Zp non sono specificati, vengono assunti gli assi base X, Y o Z.
Se i tre assi base non sono specificati nel parametro N. 1022, si ha l'allarme PS0048, “3 ASSI BASE NON
TROVATI”.
Un blocco G68 non può specificare un asse base e un asse parallelo.
In questo caso si avrebbe l'allarme PS0047, “ERRORE DI DESIGNAZIONE ASSE”.
(Esempio)
Se gli assi U, V e W sono rispettivamente paralleli agli assi X, Y e Z
G68 X_ I_ J_ K_ R_ ;
Sistema di coordinate XYZ
G68 U_V_ Z_ I_ J_ K_ R_ ; Sistema di coordinate UVZ
G68 W_ I_ J_ K_ R_ ;
Sistema di coordinate XYW
- 309 -
14. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
-
B-64484IT/02
Specifica della seconda conversione
La conversione tridimensionale del sistema di coordinate può essere eseguita due volte. Il centro di
rotazione della seconda conversione deve essere specificato con gli stessi indirizzi asse usati nella prima
conversione. Se esistono differenze, gli indirizzi asse diversi vengono ignorati. Un tentativo di eseguire la
conversione tridimensionale del sistema di coordinate tre o più volte causa l'allarme PS5043, “TROPPE
CHIAMATE A G68”.
-
Spostamento angolare R
Un valore positivo di R (spostamento angolare) indica una rotazione in senso orario lungo l'asse di
rotazione. Specificare lo spostamento angolare R in 0.001 gradi, nell'intervallo -360000..360000.
Per specificare l'angolo di rotazione R in 0.00001 gradi (un centomillesimo), mettere a 1 il bit 0 (FRD) del
parametro N. 11630. In questo caso, l'angolo di rotazione R può essere specificato nell'intervallo da
-36000000 a 36000000.
-
Codici G che possono essere specificati
Nel modo conversione tridimensionale del sistema di coordinate possono essere specificati i seguenti
codici G:
G00 Posizionamento
G01 Interpolazione lineare
G02 Interpolazione circolare in senso orario
G03 Interpolazione circolare in senso antiorario
G04 Sosta
G10 Impostazione dati
G17 Selezione del piano (XY)
G18 Selezione del piano (ZX)
G19 Selezione del piano (YZ)
G28 Ritorno al punto di riferimento
G29 Movimento dal punto di riferimento
G30 Ritorno al secondo, terzo, quarto punto di riferimento
G31 Funzione di salto della lavorazione
G53 Selezione del sistema di coordinate della macchina
G65 Richiamo macro
G66 Richiamo macro modale
G67 Cancella il richiamo macro modale
G40 Cancella la compensazione raggio utensile
G41 Compensazione raggio utensile a sinistra
G42 Compensazione raggio utensile a destra
G73, G74, G76, G80 .. G89 Cicli fissi di foratura
M
G43 Compensazione lunghezza utensile, direzione +
G44 Compensazione lunghezza utensile, direzione G45 Incremento correzione utensile
G46 Decremento correzione utensile
G47 Doppio incremento correzione utensile
G48 Doppio decremento correzione utensile
G49 Cancella la compensazione lunghezza utensile
G50.1
Cancella l'immagine speculare programmabile
G51.1
Immagine speculare programmabile
G90 Programmazione assoluta
G91 Programmazione incrementale
G94 Avanzamento al minuto
G95 Avanzamento al giro
G98 Ciclo fisso: ritorno al livello iniziale
G99 Ciclo fisso: ritorno al livello del punto R
- 310 -
B-64484IT/02
14.FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
T
G90
G91
G94
G95
G98
G99
Programmazione assoluta (con i sistemi B o C di codici G.)
Programmazione incrementale (con i sistemi B o C di codici G.)
Avanzamento al minuto (con i sistemi B o C di codici G.)
Avanzamento al giro (con i sistemi B o C di codici G.)
Ciclo fisso: ritorno al livello iniziale (con i sistemi B o C di codici G.)
Ciclo fisso: ritorno al livello del punto R (con i sistemi B o C di codici G.)
-
Movimenti in rapido dei cicli di foratura
Mediante il bit 1 (D3R) del parametro N. 11221, è possibile selezionare il modo rapido per l'esecuzione dei
movimenti nella direzione di foratura in un ciclo fisso di foratura nei modi programmazione dei comandi
nel piano di lavoro inclinato, conversione tridimensionale delle coordinate, o compensazione montaggio
pezzo, oltre che per lo spostamento dell'utensile nei cicli di barenatura fine (G76) o barenatura posteriore
(G87) della Serie M. Quando il bit 1 (D3R) del parametro N. 11221 è 0, viene selezionato il modo
avanzamento in lavoro; quando questo bit è 1, viene selezionato il modo rapido. Per il posizionamento al
livello iniziale all'inizio di un ciclo fisso di foratura, però, viene utilizzato il modo rapido,
indipendentemente dall'impostazione del bit 1 (D3R) del parametro N. 11221. Nel modo rapido è possibile
applicare la regolazione della velocità in rapido e nel modo avanzamento in lavoro è possibile applicare la
regolazione della velocità di avanzamento. Il bit 1 (D3R) del parametro N. 11221 può anche essere
utilizzato per cambiare il modo dei movimenti in rapido nella direzione della maschiatura rigida.
Per l'accelerazione/decelerazione dopo l'interpolazione.
Quando il bit 1 (D3R) del parametro N. 11221 è 1 (modo rapido), il posizionamento in rapido nella
direzione di foratura di un ciclo fisso di foratura nei modi programmazione dei comandi nel piano di
lavoro inclinato, conversione tridimensionale delle coordinate, o compensazione montaggio pezzo
viene accelerato/decelerato indipendentemente lungo ciascun asse in base alle costanti di tempo
specificate con i parametri N. 1620 e 1621. Così, quando si esegue il posizionamento di tipo
interpolazione lineare con il bit 1 (D3R) del parametro N. 11221 messo a 1, eseguire le seguenti
impostazioni:
Bit 1 (LRP) del parametro N. 1401=1
Bit 4 (PRT) del parametro N. 1603)=1
Parametro N. 1620
Parametro N. 1621
Seleziona il posizionamento di tipo interpolazione lineare.
Seleziona l'accelerazione/decelerazione a tempo costante.
Impostare lo stesso valore per tutti.
Impostare lo stesso valore per tutti.
Per l'accelerazione/decelerazione prima dell'interpolazione
In un ciclo fisso di foratura viene sempre eseguito il posizionamento lineare nella direzione di
foratura.
Velocità di avanzamento
Quando il bit 1 (D3R) del parametro N. 11221 è 1 (modo rapido), la velocità in rapido nella direzione
di foratura di un ciclo fisso di foratura nei modi programmazione dei comandi nel piano di lavoro
inclinato, conversione tridimensionale delle coordinate, o compensazione montaggio pezzo è limitata
a un valore parametrico indicato qui sotto, se la regolazione della velocità in rapido è il 100%. Nel
modo F0 della regolazione della velocità in rapido, però, la velocità in rapido è limitata al minore fra il
valore del parametro N. 1421 e i valori parametrici indicati nella Tabella 14.2 (a).
- 311 -
14. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Tabella 14.2 (a) Velocità di avanzamento nel modo rapido
Parametro N. 5412=0
Parametro N. 5412≠0
Parametro N. 1420
Il minore fra il valore del parametro N. 1420 e il valore del parametro 5412
Tuttavia, quando è abilitata la funzione decelerazione dall'esterno, la velocità di avanzamento è
limitata al minore fra i valori parametrici indicati nella Tabella 14.2 (a) dopo l'applicazione della
regolazione e la velocità determinata dalla decelerazione dall'esterno.
NOTA
1 Impostare la velocità rapida per ciascun asse con il parametro N. 1420 e la
velocità rapida tangenziale con il parametro N. 5412.
2 Se viene eseguito il posizionamento in rapido senza interpolazione lineare, la
velocità è limitata al valore del parametro N. 1420, indipendentemente
dall'impostazione del parametro N. 5412.
3 Se è selezionato il modo avanzamento di lavoro (quando il bit 1 (D3R) del
parametro N. 11221 è 0), impostare la velocità rapida tangenziale con il
parametro N. 5412.
-
Funzioni di compensazione
M
Se insieme alla conversione tridimensionale del sistema di coordinate vengono specificate la
compensazione lunghezza utensile, la compensazione raggio utensile o la correzione utensile, prima viene
eseguita la compensazione e poi viene eseguita la conversione delle coordinate.
T
Se insieme alla conversione tridimensionale del sistema di coordinate viene specificata la compensazione
raggio utensile, prima viene eseguita la compensazione e poi viene eseguita la conversione delle coordinate.
-
Relazione fra la conversione tridimensionale e la conversione bidimensionale
del sistema di coordinate
La conversione tridimensionale e la conversione bidimensionale del sistema di coordinate usano gli stessi
codici G (G68 e G69). Un codice G specificato con I, J e K indica la conversione tridimensionale, e un
codice G senza I, J e K indica la conversione nel piano.
-
Variabili di sistema delle macroistruzioni
Le coordinate nel sistema di coordinate del pezzo sono assegnate alle variabili di sistema da #5041 a #5048
(posizione corrente di ciascun asse).
-
Reset
Se durante il modo conversione tridimensionale del sistema di coordinate viene eseguito un reset, il modo
conversione è cancellato e il sistema entra nel modo G69.
Il bit 2 (D3R) del parametro N. 5400 determina se il modo conversione tridimensionale del sistema di
coordinate (G68.1) è cancellato solo da G69.1. Se viene scelta questa impostazione, un reset del CNC,
determinato da un'operazione di reset o da un segnale del PMC, non cancella il modo conversione
tridimensionale del sistema di coordinate.
-
Visualizzazione della posizione assoluta
Nel modo conversione tridimensionale del sistema di coordinate possono essere visualizzate le coordinate
assolute basate sul sistema di coordinate del programma o sul sistema di coordinate del pezzo. La scelta si
opera con il bit 6 (DAK) del parametro N. 3106.
- 312 -
14.FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
Maschiatura rigida
Se il comando di maschiatura rigida viene specificato nel modo conversione tridimensionale del sistema di
coordinate, la maschiatura può essere eseguita nella direzione dell'angolo programmato con il comando
della conversione tridimensionale del sistema di coordinate.
Nel modo conversione tridimensionale del sistema di coordinate, il dato "Errore di posizione asse Z",
visualizzato sulla schermata per la regolazione del mandrino, è rilevato sull'asse longitudinale di
maschiatura, dopo la conversione tridimensionale.
Nel modo conversione tridimensionale del sistema di coordinate, il posizionamento deve essere del tipo con
interpolazione lineare (il bit 1 (LRP) del parametro 1401 deve essere a 1).
-
Conversione tridimensionale del sistema di coordinate durante la
compensazione lunghezza utensile
Se il bit 3 (TLC) del parametro N. 11221 è 1, è possibile utilizzare la conversione tridimensionale del
sistema di coordinate durante la compensazione lunghezza utensile. In questo caso, il vettore della
compensazione lunghezza utensile viene convertito nel sistema di coordinate del programma assoggettato
alla conversione tridimensionale del sistema di coordinate. Questo rende possibile eseguire la lavorazione
mantenendo la direzione utensile nella direzione dell'asse Z del sistema di coordinate del pezzo.
La compensazione lunghezza utensile e la conversione tridimensionale del sistema di coordinate devono
essere annidate l'una nell'altra.
(Esempio)
N10 G43 H1 X_ Y_ Z_ ;
:
N20 G68 X0 Y0 Z0 I0. J1. K0. R-30. ;
:
G69 ;
:
G49 X_ Y_ Z_ ;
Vettore della
compensazione
lunghezza
utensile
Z
Z’
X’
X
Sistema di coordinate
del pezzo
N10
Sistema di coordinate
del programma
N20
Limitazioni
-
Interventi manuali
La conversione tridimensionale del sistema di coordinate non influenza il grado di intervento manuale o di
interruzione con volantino.
-
Posizionamento nel sistema di coordinate della macchina
La conversione tridimensionale del sistema di coordinate non influenza il posizionamento nel sistema di
coordinate della macchina (ad esempio il posizionamento con G28, G30 o G53).
-
Specifica del tipo di movimento in rapido
Quando viene eseguita la conversione tridimensionale del sistema di coordinate, specificare il
posizionamento in rapido con interpolazione lineare. (Mettere a 1 il bit 1 (LRP) del parametro N. 1401.)
- 313 -
14. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
-
B-64484IT/02
Blocchi G68 e G69
In un blocco G68 o G69 non devono essere specificati altri codici G. G68 deve essere specificato con I, J e
K.
-
Visualizzazione della posizione e compensazione
Per visualizzare la posizione assoluta quando viene eseguita la conversione tridimensionale del sistema di
coordinate, mettere a 0 i bit da 4 a 7 (DRL, DRC, DAL e DAC) del parametro N. 3104.
-
Immagine speculare
M
L'immagine speculare programmabile può essere specificata, ma l'immagine speculare non può essere
comandata dall'esterno (segnale dell'immagine speculare o impostazione). La conversione tridimensionale
del sistema di coordinate viene eseguita dopo l'applicazione dell'immagine speculare programmabile.
T
L'immagine speculare non può essere comandata dall'esterno
(segnale dell'immagine speculare o impostazione).
-
Conversione tridimensionale del sistema di coordinate e altri comandi modali
M
I cicli fissi, G41, G42 o G51.1 devono essere specificati all'interno di G68 e G69.
(Esempio)
G68 X100. Y100. Z100. I0. J0. K1. R45. ;
:
G41 D01 ;
:
G40 ;
:
G69 ;
T
I cicli fissi, G41 o G42 devono essere specificati all'interno di G68.1 e G69.1.
(Esempio)
G68.1 X100. Y100. Z100. I0. J0. K1. R45. ;
:
G41 X_ Z_ I_ K_ ;
:
G40 ;
:
G69.1 ;
- 314 -
B-64484IT/02
14.FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
T
-
Relazione tra la conversione tridimensionale del sistema di coordinate e le
correzioni utensile
I comandi relativi alle correzioni utensile devono essere specificati nel modo conversione tridimensionale
del sistema di coordinate.
(Esempio)
G68.1 X100. Y100. Z100. I0. J0. K1. R45. ;
:
T0101;
:
T0100;
:
G69.1 ;
-
Asse controllato dal PMC
Nel modo conversione tridimensionale del sistema di coordinate non è possibile eseguire il controllo asse
da PMC per i tre assi relativi alla conversione (allarme).
-
Operazioni manuali
Se nel modo conversione tridimensionale del sistema di coordinate vengono eseguiti movimenti manuali, la
velocità tangenziale nel sistema di coordinate risultante dalla conversione (sistema di coordinate del
programma) è uguale alla velocità di avanzamento più bassa tra quelle degli assi selezionati.
-
Sistema di coordinate del pezzo
Evitare di cambiare il sistema di coordinate del pezzo nel modo conversione tridimensionale del sistema di
coordinate.
-
Ritorno manuale al punto di riferimento
Se il ritorno manuale al punto di riferimento viene eseguito nel modo conversione tridimensionale del
sistema di coordinate, si verifica l'allarme PS5324. Prima di eseguire un ritorno manuale al punto di
riferimento, cancellare il modo conversione tridimensionale del sistema di coordinate.
-
Contornatura con asse Cs
Se nel modo conversione tridimensionale del sistema di coordinate devono essere specificati
contemporaneamente il rapido e la contornatura con asse Cs, eseguire preventivamente un ritorno al punto
di riferimento dell'asse Cs. Se il bit 1 (NRF) del parametro 3700 è 0 (nel primo movimento in rapido
successivo alla selezione dell'asse Cs viene eseguito un ritorno al punto di riferimento), evitare di
specificare il comando di ritorno al punto di riferimento nel modo conversione tridimensionale del sistema
di coordinate.
- 315 -
14. FUNZIONI CHE SEMPLIFICANO
LA PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio
N1 G90 X0 Y0 Z0 ;
N2 G68 X10. Y0 Z0 I0 J1 K0 R30. ;
N3 G68 X0 Y-10. Z0 I0 J0 K1 R-90. ;
Posizionamento sul punto zero (H).
Genera il sistema di coordinate X'Y'Z'.
Genera il sistema di coordinate X''Y''Z''.
L'origine è il punto (0, -10, 0) nel sistema di coordinate X'Y'Z.
Posizionamento sul punto zero H'' nel sistema di coordinate
X''Y''Z''.
Posizionamento sul punto (10, 10, 0) nel sistema di coordinate
X''Y''Z''.
N4 G90 X0 Y0 Z0 ;
N5 X10. Y10. Z0 ;
Y
Y'
X'
10
H
H'
N4
Y"
-10
H"
N5
Z
30°
(10, 10, 0)
Z'
-90°
Z"
- 316 -
X"
30°
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
15
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Il Capitolo 15, "FUNZIONI DI COMPENSAZIONE", è costituito dalle seguenti sezioni:
15.1
15.2
15.3
15.4
15.5
15.6
COMPENSAZIONE LUNGHEZZA UTENSILE (G43, G44, G49)................................................ 317
SCALA (G50, G51) .......................................................................................................................... 324
IMMAGINE SPECULARE PROGRAMMABILE (G50.1, G51.1) ................................................. 331
CONTROLLO DELLA DIREZIONE NORMALE (G40.1,G41.1,G42.1) ...................................... 333
COMPENSAZIONE MONTAGGIO PEZZO .................................................................................. 338
CORREZIONE UTENSILE PER LE FUNZIONI DI FRESATURA E DI TORNITURA ............. 377
15.1
COMPENSAZIONE LUNGHEZZA UTENSILE
(G43, G44, G49)
Questa funzione può essere usata per compensare la differenza tra la lunghezza utensile assunta nella
programmazione e la lunghezza dell'utensile effettivamente utilizzato per la lavorazione, registrandola
nella memoria delle correzioni.. In questo modo è possibile tenere conto delle differenze senza modificare il
programma.
La direzione della compensazione viene stabilita con G43 e G44. L'entità della correzione viene selezionata
specificando con l'indirizzo H il numero del correttore interessato.
Utensile considerato
Utensile effettivamente
durante la
utilizzato
programmazione
Specificare questa
distanza come entità della
compensazione
lunghezza utensile.
Fig. 15.1 (a)
15.1.1
Compensazione lunghezza utensile
Introduzione
Può essere usato uno dei seguenti tre metodi, a seconda dell'asse lungo il quale viene applicata la
compensazione lunghezza utensile.
•
Compensazione lunghezza utensile A
Compensa la differenza della lunghezza utensile lungo l'asse base Z..
•
Compensazione lunghezza utensile B
Compensa la differenza della lunghezza utensile nella direzione normale al piano selezionato.
•
Compensazione lunghezza utensile C
Compensa la differenza della lunghezza utensile lungo l'asse specificato.
- 317 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Formato
Tipo
Formato
Compensazione lunghezza utensile A
G43 Z_ H_ ;
G44 Z_ H_ ;
Compensazione lunghezza utensile B
G17 G43 Z_ H_ ;
G17 G44 Z_ H_ ;
G18 G43 Y_ H_ ;
G18 G44 Y_ H_ ;
G19 G43 X_ H_ ;
G19 G44 X_ H_ ;
Compensazione lunghezza utensile C
G43 α_H_ ;
G44 α_H_ ;
Cancella la compensazione lunghezza
utensile
G49 ; o H0 ;
Descrizione
G43 :
G44 :
G17 :
G18 :
G19 :
α
:
H
:
X, Y, Z :
Compensazione positiva
Compensazione negativa
Selezione piano XY
Selezione piano ZX
Selezione piano YZ
Indirizzo asse
Numero correttore
Comando di movimento
compensato
Spiegazioni
-
Selezione del tipo di compensazione lunghezza utensile
Il tipo di compensazione lunghezza utensile (A, B o C) si seleziona tramite i bit 0(TLC) e 1(TLB) del
parametro N. 5001.
Parametro N. 5001
-
Bit 1 (TLB)
Bit 0 (TLC)
0
1
0/1
0
0
1
Tipo
Compensazione lunghezza utensile A
Compensazione lunghezza utensile B
Compensazione lunghezza utensile C
Direzione della compensazione
Quando viene specificato G43, l'entità della compensazione lunghezza utensile (registrata nella memoria
delle correzioni) specificata con il codice H viene sommata alla coordinata del punto finale specificata dal
programma. Quando viene specificato G44, l'entità della compensazione lunghezza utensile (registrata
nella memoria delle correzioni) specificata con il codice H viene sottratta alla coordinata del punto finale
specificata dal programma. La coordinata risultante indica la posizione finale dopo la compensazione,
indipendentemente dal modo assoluto/incrementale.
Se non è specificato un movimento asse, viene effettuato un movimento pari all'entità della compensazione.
G43 e G44 sono codici G modali. Pertanto rimangono validi finché non viene specificato un altro codice G
dello stesso gruppo.
-
Entità della compensazione lunghezza utensile
L'entità della compensazione lunghezza utensile assegnata al numero (numero di correttore) specificato con
il codice H viene acquisita leggendola nella memoria delle correzioni e viene sommata o sottratta dal
comando di movimento programmato.
- 318 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Esempio
:
H1 ;
Viene selezionato il correttore N. 1.
:
G43 Z_ ; Viene applicata la correzione memorizzata nel correttore N. 1.
:
H2 ;
Viene applicata la correzione memorizzata nel correttore N. 2.
:
H0 ;
Viene applicata una correzione uguale a 0.
:
H3 ;
Viene applicata la correzione memorizzata nel correttore N. 3.
:
G49 ;
La correzione viene cancellata.
:
H4 ;
Viene selezionato il correttore N. 4.
:
L'entità della correzione deve essere registrata nella memoria delle correzioni utensili corrispondente ad un
numero di correttore.
PERICOLO
Quando l'entità della compensazione lunghezza utensile cambia a causa della
programmazione di un nuovo numero di correttore, la nuova compensazione non
si somma alla precedente, ma la sostituisce.
H1 : entità della compensazione lunghezza utensile 20.0
H2 : entità della compensazione lunghezza utensile 30.0
G90 G43 Z100.0 H1 ; Entità del movimento = 120.0
G90 G43 Z100.0 H2 ; Entità del movimento = 130.0
NOTA
Il valore del correttore H0 è sempre 0. E' impossibile assegnargli un valore
diverso.
-
Esecuzione della compensazione lunghezza utensile lungo due o più assi
La compensazione lunghezza utensile B può essere eseguita lungo due o più assi, purché gli assi siano
specificati in due o più blocchi.
Se il bit 3 (TAL) del parametro N. 5001 è 1, anche la compensazione lunghezza utensile C può essere
eseguita lungo due o più assi, purché gli assi siano specificati in due o più blocchi. Se nel blocco di
attivazione non è specificato un asse, si ha l'allarme PS0027, “MANCA COMANDO ASSI CON
G43/G44”. Se nello stesso blocco sono specificati due o più assi, si ha l'allarme PS0336,
“COMPENSAZIONE UTENSILE COMANDATA PER PIU' DI DUE ASSI”.
- 319 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio 1
Compensazione lunghezza utensile B eseguita lungo gli assi X e Y
G19 G43 H_;
Compensazione lungo l'asse X
G18 G43 H_;
Compensazione lungo l'asse Y
Esempio 2
Compensazione lunghezza utensile C eseguita lungo gli assi X e Y
G43 X_ H_ ;
Compensazione lungo l'asse X
G43 Y_ H_ ;
Compensazione lungo l'asse Y
Esempio 3
Generazione di un allarme con la compensazione lunghezza utensile C
G43 X_ Y_ H_ ; Si verifica l'allarme PS0336.
-
Cancellazione della compensazione lunghezza utensile
Per cancellare la compensazione, programmare G49 o specificare H0. Quando sono comandati H0 o G49,
la cancellazione ha luogo immediatamente.
NOTA
1 Quando la compensazione lunghezza utensile è eseguita su due o più assi, G49
cancella la compensazione per tutti gli assi. Se per la cancellazione si utilizza H0,
nel caso della compensazione lunghezza utensile B viene cancellata solo la
correzione lungo l'asse normale al piano selezionato; nel caso della
compensazione lunghezza utensile C viene cancellata solo la correzione lungo
l'ultimo asse specificato con G43 o G44.
2 Se la compensazione è applicata a tre o più assi e viene cancellata per tutti gli
assi con G49, può verificarsi l'allarme PS0015, “TROPPI ASSI SIMULTANEI”. In
questo caso, riportare il numero degli assi controllati simultaneamente (gli assi
lungo i quali ha luogo il movimento che cancella la compensazione) entro il limite
ammesso dal sistema utilizzando H0.
3 Se la compensazione lunghezza utensile e la conversione tridimensionale del
sistema di coordinate vengono cancellate con un reset, quando la conversione
tridimensionale del sistema di coordinate viene eseguita contemporaneamente
alla compensazione lunghezza utensile, la direzione di cancellazione del vettore
della compensazione sarà errata. Mettere a 1 il bit 6 (LVK) del parametro N. 5003
e il bit 2 (D3R) del parametro N. 5400 per evitare che il vettore della
compensazione lunghezza utensile e la conversione tridimensionale del sistema
di coordinate vengano cancellati da un reset.
Esempio)
G43 H1 ;
G68 X_ Y_ Z_ I_ J_ K_ R_ ;
:
:
Assicurarsi che la compensazione lunghezza utensile e la conversione
:
tridimensionale delle coordinate non vengano cancellate in questo intervallo.
G69 ;
G49 ;
- 320 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio
Compensazione lunghezza utensile (nella barenatura dei fori #1, #2, e #3)
#1
#3
20
30
(6)
(13)
+Y
(9)
(1)
#2
30
+X
30
120
Posizione effettiva
Entità della
compensazione posizione
programmata
= 4mm
35
30
50
+Z
(2)
3
(12)
18 (3) (5) (7)
(8)
(4)
(10)
8
22
(11)
Programma
H1=-4.0 (Entità della compensazione lunghezza utensile)
N1 G91 G00 X120.0 Y80.0 ; ............... (1)
N2 G43 Z-32.0 H1 ; ........................... (2)
N3 G01 Z-21.0 F1000 ; ...................... (3)
N4 G04 P2000 ; ................................... (4)
N5 G00 Z21.0 ; .................................... (5)
N6 X30.0 Y-50.0 ; ............................... (6)
N7 G01 Z-41.0 ; ................................... (7)
N8 G00 Z41.0 ; .................................... (8)
N9 X50.0 Y30.0 ; ................................. (9)
N10 G01 Z-25.0 ; ................................. (10)
N11 G04 P2000 ; ................................ (11)
N12 G00 Z57.0 H0 ; ........................... (12)
N13 X-200.0 Y-60.0 ; .......................... (13)
N14 M2 ;
Note
-
Comando per l'impostazione del sistema di coordinate del pezzo nel modo
compensazione lunghezza utensile
L'esecuzione di un codice G per l'impostazione del sistema di coordinate del pezzo (G92 o, per il sistema A
di codici G su un sistema per torni, G50) presettta un sistema di coordinate nel quale la posizione specificata
sarà la posizione prima della compensazione.
Però, questo codice G non può essere utilizzato in un blocco nel quale cambia il vettore della
compensazione lunghezza utensile vectors vary. Per i dettagli, vedi “Note” nella sottosezione 7.2.1,
“Impostazione del sistema di coordinate del pezzo.”
- 321 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
15.1.2
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Comandi G53, G28, G30 e G30.1 nel modo compensazione
lunghezza utensile
Questa sezione descrive la cancellazione e il ripristino della compensazione lunghezza che hanno luogo
quando G53, G28, G30 o G30.1 sono specificati nel modo compensazione lunghezza utensile. E' anche
descritta la tempificazione della compensazione lunghezza utensile.
Come è stato detto nella sezione "DIFFIDE E AVVERTENZE RELATIVE ALLA
PROGRAMMAZIONE" a pagina S-3 di questo manuale, si raccomanda di cancellare il modo
compensazione lunghezza utensile prima di eseguire i comandi G53, G28, G30 e G30.1.
Spiegazioni
-
Cancellazione del vettore della compensazione lunghezza utensile
Quando G53, G28, G30 o G30.1 vengono specificati nel modo compensazione lunghezza utensile, i vettori
della compensazione lunghezza utensile vengono cancellati come segue. Tuttavia, rimane visualizzato il
codice G modale precedentemente specificato: il codice modale visualizzato non diventa G49.
(1) Quando è specificato G53
Comando
G53 IP_
G49 G53 IP_
Asse specificato
Operazione
Asse della compensazione lunghezza
utensile
Altri assi
Asse della compensazione lunghezza
utensile
Altri assi
Cancellata all'esecuzione del movimento
specificato
Non cancellata
Cancellata all'esecuzione del movimento
specificato
Il modo oscillazione è cancellato
(IP_ : Parola dimensionale)
AVVERTENZA
Se la compensazione lunghezza utensile è applicata a più assi, viene cancellato
il vettore di compensazione lungo l'asse specificato da G53.
(2) Quando sono specificati G28, G30, o G30.1
Comando
G28 IP_
G49 G28 IP_
Asse specificato
Operazione
Asse della compensazione lunghezza
utensile
Altri assi
Asse della compensazione lunghezza
utensile
Altri assi
Non cancellata al punto intermedio.
Cancellata al punto di riferimento.
Non cancellata al punto intermedio.
Cancellata al punto di riferimento.
Cancellata all'esecuzione del movimento sul
punto intermedio.
Cancellata all'esecuzione del movimento sul
punto intermedio.
(IP_ : Parola dimensionale)
AVVERTENZA
Quando la compensazione lunghezza utensile è applicata a più assi, viene
cancellato il vettore di compensazione lungo l'asse per il quale è stato eseguito il
ritorno al punto di riferimento.
- 322 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Ripristino del vettore della compensazione lunghezza utensile
Il ripristino dei vettori della compensazione lunghezza utensile cancellati dalla specifica di G53, G28, G30
o G30.1 nel modo compensazione lunghezza utensile avviene come segue.
Tipo
Bit 6 (EVO) del parametro N. 5001
A/B
0
1
C
Condizione di ripristino
Sono specificati il comando H o G43 (G44).
Ripristinato dal blocco bufferizzato successivo .
Sono specificati il comando H o G43 (G44)IP_ .
(IP_ : Parola dimensionale)
AVVERTENZA
1 Se, quando la compensazione lunghezza utensile è applicata su più assi, si
esegue il ripristino del vettore della compensazione lunghezza utensile solo con
H_, G43, o G44, nel caso della compensazione lunghezza utensile B viene
ripristinato soltanto il vettore della compensazione lungo l'asse normale al piano
selezionato; nel caso della compensazione lunghezza utensile C viene
ripristinato soltanto il vettore della compensazione lungo l'ultimo asse per il quale
è stata applicata la compensazione. Per gli altri assi, il ripristino non viene
eseguito.
2 Nel blocco in cui viene ripristinato il vettore della compensazione lunghezza
utensile, non eseguire comandi diversi dal posizionamento con G00 o G01, dalla
sosta con G04, o da un blocco con il solo EOB.
- 323 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
15.2
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
SCALA (G50, G51)
Introduzione
Alle quote programmate può essere applicato un fattore di scala.
l fattore di scala applicato alle coordinate X_, Y_ e Z_ può essere lo stesso oppure può essere specificato per
ciascun asse.
Il fattore di scala può essere specificato dal programma.
Se il programma non specifica il fattore di scala, viene assunto il fattore specificato tramite parametro.
Y
P4
P3
P4’
P3’
P0
P2’
P1’
0
P2
P1
X
P0
P1 .. P4
P1’ - P4’
: Centro di scala
: Figura programmata
: Figura dopo l'applicazione del fattore di scala
Fig. 15.2 (a) Scala
Formato
Applicazione dello stesso fattore di scala a tutti gli assi
(Bit 6 (XSC) del parametro N. 5400 = 0)
Formato
Significato dei comandi
G51 IP_P_ ;
Inizio scala
La scala è abilitata.
(Modo scala)
G50;
IP_
P_
: Comando assoluto del centro di scala
: Fattore di scala
Cancellazione della scala
Applicazione di un fattore di scala diverso a ciascun asse (immagine speculare)
(Bit 6 (XSC) del parametro N. 5400 = 1)
Formato
Significato dei comandi
G51 IP_I_J_K_; Inizio scala
La scala è abilitata.
(Modo scala)
G50;
IP_
I_J_K_
Cancellazione della scala
- 324 -
: Comando assoluto del centro di scala
: Fattori di scala per i 3 assi base
(assi X, Y e Z) rispettivamente
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
T
NOTA
Questa funzione è disponibile se si utilizzano i sistemi B o C dei codici G.
AVVERTENZA
1 Specificare G51 in un blocco indipendente.
2 Dopo l'ingrandimento o la riduzione della figura, specificare G50 per cancellare il
modo scala.
NOTA
1 La selezione della programmazione del punto decimale tipo calcolatrice tascabile
(bit 0 (DPI) del parametro N. 3401 = 1) non cambia le unità dei fattori di scala P, I,
J e K.
2 La selezione dell'incremento minimo di immissione pari a 10 volte l'incremento
minimo di comando (bit 7 (IPR) del parametro N. 1004 = 1) non cambia le unità
dei fattori di scala P, I, J e K.
3 Se il fattore di scala è uguale a 0, il blocco G51 genera l'allarme PS0142,
“ERRORE DI SCALA”.
Spiegazioni
-
Assi per i quali è abilitata la scala
Mettere a 1 il bit 0 (SCL) del parametro N. 5401 degli assi per i quali si intende abilitare la scala.
-
Incremento minimo del fattore di scala
L'incremento minimo del fattore di scala può essere 0.001 o 0.00001.
E' 0.00001 (un centomillesimo) se il bit 7 (SCR) del parametro N. 5400 è 0 ed è 0.001 se questo parametro
è 1.
-
Centro di scala
Le coordinate del centro di scala specificate con IP_ nel blocco G51 sono sempre assolute,
indipendentemente dal modo assoluto/incrementale.
Se le coordinate del centro di scala vengono omesse, il centro di scala coincide con la posizione in cui viene
eseguito G51.
AVVERTENZA
Il comando di movimento successivo al blocco G51 deve specificare una
posizione assoluta (modo G90).
Se il comando di movimento successivo al blocco G51 non è assoluto, come
centro di scala viene assunta la posizione in cui è specificato G51; Il centro di
scala assume le coordinate specificate nel blocco G51 dopo l'esecuzione del
primo blocco di movimento assoluto.
-
Applicazione dello stesso fattore di scala a tutti gli assi
Mettere a 0 il bit 6 (XSC) del parametro N. 5400.
Se il fattore di scala P non è specificato, viene utilizzato il valore del parametro N. 5411.
Il fattore di scala P deve essere specificato senza il punto decimale. In presenza di un punto decimale si
verifica l'allarme PS0007, “PUNTO DECIMALE ERRATO”.
Il fattore di scala P non può essere negativo. Se viene specificato un valore negativo si verifica l'allarme
PS0006, “USO NON AMMESSO DEL SEGNO MENO”.
Il campo di validità della scala va da 0.00001 a 9999.99999.
- 325 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Scala asse per asse, immagine speculare programmabile
(fattore di scala negativo)
E' possibile specificare un fattore di scala diverso per ciascun asse. Se il fattore di scala è negativo viene
applicata un'immagine speculare. L'asse soggetto all'immagine speculare è quello che contiene il centro di
scala.
Per abilitare la scala asse per asse (immagine speculare), mettere a 1 il bit 6 (XSC) del parametro N. 5400.
Il fattore di scala per i tre assi base (assi d X a Z) si specifica con gli indirizzi I, J e K. Utilizzare il parametro
N. 1022 per specificare quali assi utilizzare come assi base. Per gli assi base (X, Y, Z) per i quali non è
specificato il fattore di scala (I, J, K) e per gli assi addizionali viene utilizzato il fattore di scala specificato
con il parametro N. 5421.
Il valore del parametro N. 5421 deve essere diverso da 0.
Il fattore di scala (I, J, K) deve essere programmato senza il punto decimale.
Il campo di validità del fattore di scala va da ±0.00001 a ±9999.99999.
a/b
c/d
o
Asse Y
: Fattore di scala per l'asse X
: Fattore di scala per l'asse Y
: Centro di scala
Figura programmata
d
Figura dopo
l'applicazione del
fattore di scala
c
o
Asse X
a
b
Fig. 15.2 (b) Scala su ciascun asse
AVVERTENZA
Se i seguenti comandi vengono programmati contemporaneamente, l'ordine della
loro esecuzione è il seguente:
<1> Immagine speculare programmabile (G51.1)
<2> Scala (G51) (compresa l'immagine speculare con fattore di scala negativo)
<3> Immagine speculare specificata dal segnale o dal dato di impostazione
corrispondenti.
In questo caso, l'immagine speculare programmabile è valida anche per il centro
di scala e per il fattore di scala.
Se G51.1 e G51 devono essere specificati contemporaneamente, specificarli in
questo ordine; per cancellarli, specificarli nell'ordine inverso.
-
Scala dell'interpolazione circolare
Se in una interpolazione circolare vengono applicati agli assi fattori di scala diversi, l'utensile non traccia
una ellisse.
G90 G00 X0.0 Y100.0 Z0.0;
G51 X0.0 Y0.0 Z0.0 I2000 J1000;
(Il fattore di scala applicato alla componente X è 2 e quello applicato alla componente Y è 1.)
G02 X100.0 Y0.0 I0 J–100.0 F500;
Questi comandi equivalgono ai seguenti:
G90 G00 X0.0 Y100.0 Z0.0;
G02 X200.0 Y0.0 I0 J–100.0 F500;
(Poiché il punto finale non è sull'arco, viene assunta l'interpolazione a spirale.)
- 326 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Y
Figura dopo l'applicazione del fattore di scala
X
(0,0)
(100.0)
(200.0)
Fig. 15.2 (c) Scala dell'interpolazione circolare
Se l'arco viene specificato con il raggio R, la scala viene applicata alle componenti I, J o K del vettore in cui
viene convertito il valore del raggio (R) per ottenere le coordinate del centro dell'arco rispetto al punto
iniziale.
Quindi se il precedente blocco G02 viene riscritto come segue, specificando il raggio anziché il centro
dell'arco, il risultato è lo stesso:
G02 X100.0 Y0.0 R100.0 F500 ;
-
Scala e rotazione del sistema di coordinate
Se la scala e la rotazione del sistema di coordinate sono specificate contemporaneamente, la scala viene
eseguita per prima e la rotazione del sistema di coordinate per seconda. In questo caso, la scala è valida
anche per il centro di rotazione.
Se è necessario specificarle entrambe, specificare prima la scala e poi la Rotazione del sistema di coordinate.
Per cancellarle, specificarle nell'ordine inverso.
Esempio
Programma principale
O1
G90 G00 X20.0 Y10.0 ;
M98 P1000 ;
G51 X20.0 Y10.0 I3000 J2000 ; (×3 in direzione X e ×2 in direzione Y)
M98 P1000 ;
G17 G68 X35.0 Y20.0 R30. ;
M98 P1000 ;
G69 ;
G50;
M30 ;
Sottoprogramma
O1000 ;
G01 X20.0 Y10.0 F500 ;
G01 X50.0 ;
G01 Y30.0 ;
G01 X20.0 ;
G01 Y10.0 ;
M99;
- 327 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Y
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Centro di rotazione del
sistema di coordinate
prima dell'applicazione del
fattore di scala
Centro di rotazione del sistema di
coordinate dopo l'applicazione del
fattore di scala
Programma originale
Figura dopo la
rotazione del sistema
di coordinate
Centro di scala
X
Figura dopo
l'applicazione del
fattore di scala
Fig. 15.2 (d) Scala e rotazione del sistema di coordinate
-
Scala e smussi/raccordi opzionali
Smusso
Scala
x 2 in direzione X
x 1 in direzione Y
Raccordo
Scala
x 2 in direzione X
x 1 in direzione Y
Se per ciascun asse viene applicato un fattore di scala diverso, il raccordo
diventa una spirale, non un arco, in quanto il fattore di scala è applicato al
punto finale e al raggio dell'arco.
Fig. 15.2 (e) Scala e smussi/raccordi opzionali
Limitazioni
-
Compensazioni utensile
La scala non è applicabile ai valori della compensazione raggio utensile, della compensazione lunghezza
utensile e delle correzioni utensile (Fig. 15.2 (f)).
- 328 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Figura programmata
Figura dopo l'applicazione del
fattore di scala
Il fattore di scala non viene applicato all'entità della compensazione raggio utensile.
Fig. 15.2 (f) Scala durante la compensazione raggio utensile
-
Inapplicabilità della scala
M
La scala non è applicabile all'entità dei movimenti eseguiti nei seguenti cicli fissi:
•
Profondità di taglio Q e entità della ritrazione nei cicli di foratura a tratti (G83, G73).
•
Barenatura fine (G76)
•
Entità dello spostamento Q degli assi X e Y nella barenatura posteriore (G87).
In manuale, l'entità del movimento non può essere modificata usando la funzione di scala.
T
Questa funzione è disponibile solo con i sistemi B e C di codici G. Non è disponibile con il sistema A di
codici G.
Quando è attiva la scala, non è possibile utilizzare le seguenti funzioni. Se vengono specificate su verifica
l'allarme PS0300, “COMANDO ILLEGALE IN SCALATURA”.
•
Ciclo di finitura (G70 o G72)
•
Ciclo di sgrossatura esterna/interna (G71 o G73)
•
Ciclo di sgrossatura sulla facciata del pezzo (G72 o G74)
•
Ciclo di ripetizione del profilo (G73 o G75)
•
Ciclo di foratura frontale (G74 o G76)
•
Ciclo di foratura sul diametro esterno/interno (G75 o G77)
•
Ciclo di filettatura in più passate (G76 o G78)
•
Ciclo di pendolazione senza misuratore (per rettificatrici) (G71 o G72)
•
Ciclo di pendolazione con misuratore (per rettificatrici) (G72 o G73)
•
Ciclo multituffo senza misuratore (per rettificatrici) (G73 o G74)
•
Ciclo multituffo con misuratore (per rettificatrici) (G74 o G75)
•
Ciclo di foratura frontale (G83)
•
Ciclo di maschiatura frontale (G84)
•
Ciclo di barenatura frontale (G85)
•
Ciclo di foratura laterale (G87)
•
Ciclo di maschiatura laterale (G88)
- 329 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
•
•
•
•
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Ciclo di barenatura laterale (G89)
Ciclo di tornitura sul diametro interno/esterno (G77 o G20)
Ciclo di filettatura (G78 o G21)
Ciclo di sfacciatura (G79, G24)
(Viene indicato per primo il codice G del sistema B e per secondo quello del sistema C.)
In manuale, l'entità del movimento non può essere modificata usando la funzione di scala.
Se nel modo scala viene specificata la correzione utensile con traslazione del sistema di coordinate (bit 2
(LWT) del parametro N. 5002 = 1 o bit 4 (LGT) del parametro N. 5002 = 0), si verifica l'allarme PS0509,
"CMD OFFSET UTENSILE NON DISPONIBILE". Lo stesso allarme si verifica quando il bit 6 (EVO) del
parametro N. 5001 è 1 e cambia l'entità della correzione.
AVVERTENZA
1 Se nel blocco G51 non viene specificato il fattore di scala con l'indirizzo P, viene
assunto il valore impostato come parametro in quel momento; un'eventuale
modifica successiva del parametro non ha effetti.
2 Prima di programmare il ritorno al punto di riferimento (G27, G28, G29, G30) o
l'impostazione del sistema di coordinate (G52 - G59, G92), cancellare il modo
scala.
3 L'arrotondamento dei risultati della scala può condurre ad un movimento di entità
uguale a zero. In questo caso, il blocco viene visto come blocco senza
movimento e può influenzare il movimento dell'utensile nella compensazione
raggio utensile. Riferirsi alla descrizione della compensazione raggio utensile.
4 Evitare di applicare la scala ad un asse rotativo per il quale è abilitata la funzione
di roll-over: questo può provocare movimenti inattesi.
NOTA
1 La visualizzazione della posizione rappresenta le coordinate dopo l'applicazione
del fattore di scala.
2 Quando l'immagine speculare viene applicata a un asse del piano selezionato, si
ha:
(1) Interpolazione circolare ................................. Il senso di rotazione è invertito.
(2) Compensazione raggio utensile .................... La direzione della
compensazione è invertita.
(3) Rotazione del sistema di coordinate ............. L'angolo di rotazione è invertito.
Esempio
Esempio di programmazione con specifica di un fattore di scala diverso per ciascun asse
O1;
G51 X20.0 Y10.0 I750 J250; (× 0.75 in direzione X, × 0.25 in direzione Y)
G00 G90 X60.0 Y50.0;
G01 X120.0 F100;
G01 Y90;
G01 X60;
G01 Y50;
G50;
M30 ;
- 330 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Asse Y
90
Figura
programmata
80
Figura dopo
l'applicazione
del fattore di
scala
(60,50)
30
20
10
Centro di scala
Asse X
75
100
20
95
120
Fig. 15.2 (g) Esempio di programmazione con specifica di un fattore di scala diverso per ciascun asse
15.3
IMMAGINE SPECULARE PROGRAMMABILE
(G50.1, G51.1)
E' possibile produrre l'immagine speculare, rispetto all'asse di simmetria specificato, di un comando
programmato (Fig. 15.3 (a)).
Y
Asse di simmetria (X=50)
(2)
(1)
100
60
Asse di simmetria
(Y=50)
50
40
0
(4)
(3)
0
40
50
60
100
X
(1) Immagine originale del comando programmato
(2) Immagine simmetrica intorno ad una linea parallela all'asse Y e
intersecante l'asse X a 50
(3) Immagine simmetrica intorno al punto (50, 50)
(4) Immagine simmetrica intorno ad una linea parallela all'asse X e
intersecante l'asse Y a 50
Fig. 15.3 (a) Immagine speculare programmabile
- 331 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Formato
G51.1 IP_ ;
:
:
:
G50.1 IP_ ;
Attivazione dell'immagine speculare
Viene generata l'immagine speculare dei comandi programmati in
questi blocchi, rispetto all'asse di simmetria specificato da G51.1 IP_;.
Cancellazione dell'immagine speculare
IP_ : Punto (posizione) e asse di simmetria per la produzione dell'immagine speculare
specificata con G51.1.
Asse di simmetria per produrre un'immagine speculare quando è specificato con G50.1.
Il punto di simmetria non è specificato.
Spiegazioni
-
Immagine speculare tramite impostazione
Se la funzione immagine speculare programmabile è specificata quando è selezionato anche il comando
dell'immagine speculare tramite un commutatore esterno o tramite i dati di impostazione (vedi la sezione,
“IMMAGINE SPECULARE”), l'immagine speculare programmabile viene eseguita per prima.
-
Immagine speculare su un solo asse del piano selezionato
L'applicazione dell'immagine speculare a uno degli assi del piano selezionato modifica come segue i
seguenti comandi:
Comando
Spiegazioni
Interpolazione circolare
Compensazione raggio utensile
Rotazione del sistema di coordinate
G02 e G03 sono scambiati
G41 e G42 sono scambiati
Il senso di rotazione (orario e antiorario) è invertito
Limitazioni
-
Scala e rotazione del sistema di coordinate
L'elaborazione procede dall'immagine speculare all'applicazione del fattore di scala, alla rotazione del
sistema di coordinate, nell'ordine. I comandi di attivazione devono essere dati nello stesso ordine e i
comandi di cancellazione devono essere dati nell'ordine inverso. Non programmare G50.1 o G51.1 nei
modi scala o rotazione del sistema di coordinate.
-
Comandi relativi al ritorno al punto di riferimento e al sistema di coordinate
Nel modo immagine speculare programmabile, i codici G relativi al ritorno al punto di riferimento (G27,
G28, G29, G30, ecc.) e quelli relativi al sistema di coordinate (da G52 a G59, G92, ecc.) non devono essere
specificati. Se è necessario specificare uno di questi codici G, farlo dopo aver cancellato il modo immagine
speculare programmabile.
T
Se nel modo immagine speculare programmabile viene specificata la correzione utensile con traslazione del
sistema di coordinate (bit 2 (LWT) del parametro N. 5002 = 1 o bit 4 (LGT) del parametro N. 5002 = 0), si
verifica l'allarme PS0509, "CMD OFFSET UTENSILE NON DISPONIBILE".
Lo stesso allarme si verifica quando il bit 6 (EVO) del parametro N. 5001 è 1 e cambia l'entità della
correzione.
- 332 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
15.4
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
CONTROLLO DELLA DIREZIONE NORMALE
(G40.1,G41.1,G42.1)
Introduzione
Quando un utensile con un asse di rotazione (asse C) si muove nel piano XY durante la lavorazione, questa
funzione può controllare l'utensile in modo che l'asse C sia sempre perpendicolare al percorso dell'utensile
(Fig. 15.4 (a)).
Percorso utensile programmato
Asse C
Asse C
Utensile
Utensile
Direzione normale
(in cui si muove l'utensile)
Fig. 15.4 (a) Esempio di movimento dell'utensile
Formato
G41.1 ; Controllo direzione normale a sinistra
G42.1 ; Controllo direzione normale a destra
G40.1 ; Controllo direzione normale cancellato
Se il pezzo è a destra del percorso dell'utensile guardando nella direzione di
avanzamento, specificare il controllo della direzione normale a sinistra (G41.1).
I comandi G41.1/G42.1 abilitano il controllo della direzione normale (modo controllo della
direzione normale).
Il comando G40.1 cancella il modo controllo della direzione normale.
- 333 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
Percorso centro utensile
B-64484IT/02
Percorso centro utensile
Percorso utensile programmato
Centro dell'arco
Percorso utensile programmato
Fig. 15.4 (b)
Controllo della direzione normale a sinistra (G41.1) Fig. 15.4 (c)
normale a destra (G42.1)
Controllo della direzione
Spiegazioni
-
Angolo dell'asse C
Come si vede nella Fig. 15.4 (d), l'angolo dell'asse C è definito in modo che, guardando dal centro di
rotazione dello stesso asse, il lato positivo dell'asse X è 0, il lato positivo dell'asse Y è 90°, il lato negativo
dell'asse X è 180°, e il lato negativo dell'asse Y è 270°.
+Y
90°
180°
0°
+X
270°
Centro di rotazione
Fig. 15.4 (d) Angolo dell'asse C
-
Controllo della direzione normale dell'asse C
Quando viene attivato il controllo della direzione normale, l'asse C diventa perpendicolare al percorso
dell'utensile all'inizio del blocco nel quale sono comandati G41.1 o G42.1.
Tra i vari blocchi, viene automaticamente inserito un movimento dell'asse C in modo che questo sia sempre
perpendicolare al percorso dell'utensile all'inizio di ciascun blocco. Prima, l'utensile viene orientato in
modo che l'asse C diventi perpendicolare al percorso utensile specificato dal comando di movimento, poi
viene eseguito il movimento lungo gli assi X e Y.
Se è attiva la compensazione raggio fresa, l'utensile viene orientato in modo che l'asse C sia perpendicolare
al percorso utensile compensato.
Nel funzionamento in blocco singolo, l'utensile non si ferma fra un comando di rotazione dell'utensile ed un
comando di movimento lungo gli assi X e Y. L'arresto in blocco singolo ha luogo solo dopo il movimento
degli assi X e Y.
- 334 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Percorso centro utensile
S
N1
S : Punto di arresto in
blocco singolo
Percorso utensile
programmato
N2
S
S
N3
S
Fig. 15.4 (e) Punto di arresto in blocco singolo nel modo controllo della direzione normale
In caso di interpolazione circolare, l'asse C viene prima ruotato, in modo da essere perpendicolare al punto
di partenza dell'interpolazione, e poi viene controllato in modo da tenerlo costantemente perpendicolare al
percorso utensile determinato dall'interpolazione circolare.
L'utensile è controllato in modo che
l'asse C sia sempre perpendicolare al
percorso utensile determinato
dall'interpolazione circolare.
Viene inserito un comando di
rotazione in modo che l'asse C
diventi perpendicolare all'arco, sul
punto iniziale.
Percorso centro
utensile
Centro dell'arco
Percorso utensile programmato
Fig. 15.4 (f) Controllo della direzione normale e interpolazione circolare
NOTA
Durante il controllo della direzione normale, l'angolo di rotazione dell'asse C è
sempre minore di 180 gradi. Cioè, la rotazione avviene sempre nel senso del
percorso più breve.
-
Velocità di avanzamento dell'asse C
La velocità di avanzamento per il movimento dell'asse C inserito fra i blocchi viene fissata tramite il
parametro N. 5481. Però, nella prova a vuoto, la velocità di avanzamento è la velocità specificata per
quest'ultima. Inoltre, se il movimento degli assi X e Y è in rapido (G00), anche per l'asse C viene usata la
velocità in rapido.
La velocità di avanzamento dell'asse C durante un'interpolazione circolare è definita dalla seguente
formula.
F×
Entità del movimento dell'asse C (gradi)
Lunghezza dell'arco (mm o pollici)
(gradi/min)
F : Velocità di avanzamento (mm/min o pollici/min) specificata per l'arco
L'entità del movimento dell'asse C è la differenza angolare tra l'inizio e la fine di un blocco.
- 335 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
Se la velocità dell'asse C supera la velocità massima specificata per l'asse C dal
parametro N. 1430, la velocità di avanzamento degli altri assi viene limitata in
modo da mantenere la velocità dell'asse C entro il limite specificato.
-
Asse del controllo della direzione normale
L'asse C al quale viene applicato il controllo della direzione normale può essere assegnato a qualsiasi asse
tramite il parametro N. 5480.
-
Angolo per il quale l'inserimento del blocco di rotazione è ignorato
Quando l'angolo di rotazione da inserire, calcolato dal controllo della direzione normale, è minore del
valore specificato con il parametro N. 5482, il corrispondente blocco di rotazione dell'asse al quale il
controllo della direzione normale è applicato non viene inserito. Questo angolo viene sommato all'angolo di
rotazione del movimento successivo e l'angolo totale è a sua volta sottoposto a questo controllo.
Se è specificato un angolo di 360 gradi o più, il corrispondente blocco di rotazione non è inserito.
Se è specificato un angolo di 180 gradi o più in un blocco diverso da quello per l'interpolazione circolare
con un angolo di rotazione dell'asse C di 180 gradi o più, il corrispondente blocco di rotazione non è
inserito.
-
Movimento per il quale l'inserimento dell'arco è ignorato
Specificare la distanza massima per la quale la lavorazione viene eseguita con la stessa direzione normale
del blocco precedente.
•
Movimento lineare
Se la distanza N2 della sottostante figura è minore del valore prestabilito, la lavorazione per il blocco
N2 viene eseguita usando la stessa direzione normale del blocco N1.
Percorso centro utensile
N2
N3
N1
Distanza
•
Percorso utensile
programmato
Movimento circolare
Se il diametro del blocco N2 della sottostante figura è minore del valore prestabilito, la lavorazione per
il blocco N2 viene eseguita usando la stessa direzione normale del blocco N1. E il controllo di
compensazione lungo l'arco non viene eseguito.
Percorso centro utensile
N2
N3
Diametro
Percorso utensile
programmato
N1
- 336 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
NOTA
1 Un eventuale comando di movimento dell'asse C durante il controllo della
direzione normale viene ignorato.
2 E' necessario impostare preventivamente la corrispondenza tra la posizione
dell'asse C nel sistema di coordinate del pezzo e la posizione di macchina
dell'asse C usando l'impostazione del sistema di coordinate con G92 o simili.
3 Per usare questa funzione è necessaria l'opzione interpolazione elicoidale. Non
specificare l'interpolazione elicoidale durante il controllo della direzione normale.
4 Il controllo della direzione normale non può essere eseguito per il comando di
movimento G53.
5 L'asse C deve essere un asse rotativo.
T
NOTA
Nel modo controllo della direzione normale, non possono essere specificati i
seguenti comandi. Altrimenti si verifica l'allarme PS1471.
- Selezione del piano (G17, G18, G19)
- Ritorno automatico al punto di riferimento (G28)
- Ritorno al secondo/terzo/quarto punto di riferimento(G30)
- Movimento dal punto di riferimento (G29)
- 337 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
15.5
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
COMPENSAZIONE MONTAGGIO PEZZO
Quando un pezzo viene piazzato sulla macchina, è possibile che esso non venga montato nella posizione
ideale.
Questa funzione permette di lavorare correttamente in base al programma un pezzo spostato.
Questa funzione può compensare l'errore di montaggio del pezzo per un asse rotativo utilizzato da funzioni
quali il controllo del centro utensile, la compensazione tridimensionale dell'utensile, e la programmazione
dei comandi nel piano di lavoro inclinato. In questo modo diventa possibile lavorare il pezzo in base al
programma anche durante il controllo del centro utensile, la compensazione tridimensionale dell'utensile e
la programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato.
Il sistema di coordinate e l'utensile ruotano
automaticamente in base all'errore di montaggio del
pezzo.
Pezzo
Utensile rotante
Errore di montaggio del pezzo
Fig. 15.5 (a) Schema della compensazione montaggio pezzo
Formato
G54.4 Pn ;
:
:
G54.4 P0 ;
Attiva la compensazione montaggio pezzo
Modo compensazione montaggio pezzo
Cancella la compensazione montaggio pezzo
Pn : Specifica dell'errore di montaggio del pezzo
n : da 1 a 7
I blocchi di attivazione/cancellazione della compensazione montaggio pezzo sopprimono la
bufferizzazione.
Spiegazioni
-
Errore di montaggio del pezzo
L'errore di montaggio del pezzo è definito dalle seguenti otto variabili:
•
Errore in X ∆x
•
Errore in Y ∆y
•
Errore in Z ∆z
•
Errore di rotazione ∆a (Errore di rotazione sull'asse X, in gradi)
•
Errore di rotazione ∆b (Errore di rotazione sull'asse Y, in gradi)
•
Errore di rotazione ∆c (Errore di rotazione sull'asse Z, in gradi)
•
Posizione dell'asse di rotazione della tavola 1
•
Posizione dell'asse di rotazione della tavola 2
- 338 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
[Riguardo a ∆x, ∆y e ∆z]
∆x, ∆y, e ∆z sono le coordinate nel sistema di coordinate del pezzo originale (XYZ nella Fig. 15.5 (b))
dell'origine del sistema di coordinate del pezzo (X'Y'Z' nella Fig. 15.5 (b), d'ora in poi questo sistema
di coordinate verrà detto "sistema di coordinate del pezzo montato") determinata dallo spostamento
del pezzo.
Pezzo spostato
Posizione corretta del pezzo
Y'
Y
Pezzo
-∆c gradi
∆y
X'
X
∆x
Sistema di coordinate X'Y'Z'
(sistema di coordinate del
pezzo montato) basato sul
pezzo spostato
Sistema di coordinate
del pezzo XYZ
Fig. 15.5 (b) Errore nelle direzioni X, Y e Z
[Riguardo a ∆a, ∆b e ∆c]
∆a, ∆b e ∆c sono definiti come segue.
Il sistema di coordinate del pezzo ottenuto ruotando il sistema di coordinate del pezzo originale
intorno all'asse X per l'angolo ∆a, intorno all'asse Y per l'angolo ∆b, e intorno all'asse Z per l'angolo ∆c,
e spostandolo di (∆x, ∆y, ∆z) dall'origine è supposto corrispondere al "sistema di coordinate del pezzo
montato".
(Nota: Riguardo al senso di rotazione, la rotazione oraria è definita come rotazione positiva.)
- 339 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
Z
Z’
B-64484IT/02
∆a
Y’
Y
Il sistema di coordinate del
pezzo (X,Y,Z) viene ruotato
di ∆a intorno all'asse X.
Y’
Ruotato ulteriormente di ∆b
intorno all'asse Y.
X (= X')
Z
Z’
∆b
Y
X
X'
Z
Z’
Ruotato ulteriormente di ∆c
intorno all'asse Z.
Y’
Y
X
X'
∆c
Z’
Y’
Z
Sistema di
coordinate del
pezzo montato
X'
Y
( ∆x, ∆y, ∆z )
X
Fig. 15.5 (c) Errori di rotazione
Nell'esempio della Fig. 15.5 (b), ∆a = ∆b = 0 e ∆c è diverso da zero.
[Riguardo a posizione dell'asse di rotazione della tavola 1 e posizione dell'asse di rotazione della tavola 2]
La posizione dell'asse di rotazione della tavola è la coordinata di macchina dell'asse di rotazione della
tavola di una macchina a 5 assi con un asse di rotazione della tavola (macchina con rotazione della
tavola o mista) quando viene misurato l'errore di montaggio del pezzo (spostamento della posizione di
montaggio rispetto alla posizione corretta del pezzo).
Se la macchina ha due assi di rotazione della tavola, impostare posizione dell'asse di rotazione della
tavola 1 per l'asse master e posizione dell'asse di rotazione della tavola 2 per l'asse slave. (Per l'asse di
rotazione master e l'asse di rotazione slave, riferirsi, più avanti, alla Tabella 15.5 (k), “"Asse rotativo
più vicino all'utensile” e "asse rotativo più vicino al pezzo"”.)
Se la macchina ha un solo asse di rotazione della tavola, impostare posizione dell'asse di rotazione
della tavola 1 per quell'asse.
- 340 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Se la macchina non ha assi di rotazione della tavola o non è una macchina a 5 assi, non è necessario
impostare posizione dell'asse di rotazione della tavola 1 né posizione dell'asse di rotazione della
tavola 2.
Non è possibile effettuare l'impostazione per un asse virtuale.
Nelle precedenti descrizioni, X, Y e Z rappresentano i tre assi base specificati con il parametro
N. 1022.
Se manca la specifica di uno qualsiasi dei tre assi base, X, Y e Z, si verifica l'allarme PS0436,
“PARAMETRO ILLEGALE IN WSC”.
-
Impostazione di dati di compensazione
I dati di compensazione si impostano sulla schermata della compensazione montaggio pezzo.
Per i dettagli, vedi il capitolo 12 della parte III, "IMPOSTAZIONE E VISUALIZZAZIONE DEI DATI".
-
Errore montaggio pezzo N. 00 (COMUNI)
I valori impostati nei dati di compensazione N. 00 (COMUNI) Vengono sommati ai valori corrispondenti di
ciascuno dei gruppi di dati da 01 a 07.
Notare che il gruppo 00 (COMUNI) non comprende gli errori di rotazione.
Esempio:
Supponiamo che gli errori di montaggio del pezzo siano impostati come segue:
N. 00 (COMUNI)
X10.000
Y0.000
Z 0.000
Tabella 15.5 (a)
N.01
x 0.500
y 0.000
z 0.000
a 1.500
B0.000
C0.000
N.02
x 0.800
y 0.000
z 0.000
a 1.800
B0.000
C0.000
Se viene selezionato il gruppo N. 01, la compensazione montaggio pezzo viene eseguita sulla seguente
base:
∆x = 10.000+0.500 = 10.500
∆a = 1.500
Se viene selezionato il gruppo N. 02, la compensazione montaggio pezzo viene eseguita sulla seguente
base:
∆x = 10.000+0.800 = 10.800
∆a = 1.800
Se, per una macchina a 5 assi (con rotazione della tavola o mista) con assi di rotazione della tavola,
l'impostazione di "posizione dell'asse di rotazione della tavola 1"/"posizione dell'asse di rotazione della
tavola 2" del gruppo N. 00 è diversa da quella degli altri gruppi, le operazioni eseguite non sono semplici
addizioni. Invece, prima di eseguire le addizioni, viene eseguita una conversione nei valori impostati in
quelli corrispondenti alla posizione zero dell'asse di rotazione della tavola.
Esempio:
Supponiamo che per una macchina a 5 assi con asse C di rotazione della tavola intorno all'asse Z gli
errori di montaggio del pezzo siano impostati come segue:
- 341 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Tabella 15.5 (b)
N. 00 (COMUNI)
N.01
X0.000
y 10.000
z 0.000
x 5.000
y 0.000
z 0.000
a 0.000
B0.000
C2.000
C 90.000
C -90.000
Prima vengono convertiti i valori del gruppo N. 00.
Y
Y'
Y
X'
10
10
X
Y' X
Direzione positiva C
C = -90
X'
C=0
∆y = 10.000
∆x = 10.000
Quindi vengono convertiti i valori del gruppo N. 01.
Y
2°
X'
Direzione positiva ∆c
Y'
Y
X'
2°
Direzione positiva C
X
5
5
Y'
X
C=0
C = 90
∆y = 5.000, ∆c = 2.000
∆x = 5.000, ∆c = 2.000
Se viene selezionato il gruppo N. 01, la compensazione montaggio pezzo viene eseguita come segue
utilizzando i valori convertiti in base a C = 0.000:
∆x = 10.000+0.000 = 10.000
∆y = 0.000+5.000 = 5.000
∆c = 2.000
Y
Y'
X'
2°
Direzione positiva ∆c
5
10
X
C=0
∆x = 10.000, ∆y = 5.000, ∆c = 2.000
-
Incremento minimo di specifica dei dati e campo di validità
[Riguardo a ∆x, ∆y e ∆z]
Le unità dei dati sono le unità di immissione e seguono l'incremento minimo di immissione dell'asse di
riferimento, specificato con il parametro N. 1031.
- 342 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Tabella 15.5 (c) Per il sistema metrico
IS-A
IS-B
IS-C
Sistema di incrementi dell'asse
IS-D
IS-E
di riferimento
Incremento minimo di
immissione (mm)
Valore massimo specificabile
(mm)
0.01
0.001
0.0001
0.00001
0.000001
±999,999.99
±999,999.999
±99,999.9999
±9,999.99999
±999.999999
IS-D
IS-E
Tabella 15.5 (d) Per il sistema in pollici
IS-A
Sistema di incrementi dell'asse
IS-B
IS-C
di riferimento
Incremento minimo di
immissione (pollici)
Valore massimo specificabile
(pollici)
0.001
0.0001
0.00001
0.000001
0.0000001
±99,999.999
±99,999.9999
±9,999.99999
±999.999999
±99.9999999
[Riguardo a ∆a, ∆b e ∆c]
Il numero di posizioni decimali può essere specificato con il parametro N. 11201.
1
Parametro N. 11201
Incremento minimo di
immissione (gradi)
Valore massimo specificabile
(gradi)
3
4
0.1
0.01
0.001
0.0001
±99,999,999.9
±9999,999.99
±999,999.999
±99,999.9999
5
Parametro N. 11201
Incremento minimo di
immissione (gradi)
Valore massimo specificabile
(gradi)
Tabella 15.5 (e)
2
6
7
8
0.00001
0.000001
0.0000001
0.00000001
±9,999.99999
±999.999999
±99.9999999
±9.99999999
Notare, però, che il valore del parametro N. 11201 deve essere compreso fra 1 e 8.
Se il valore del parametro N. 11201 è fuori da questi limiti, viene utilizzato l'incremento minimo di
immissione dell'asse di riferimento (Tabella 15.5 (f)).
IS-A
Sistema di incrementi dell'asse
Tabella 15.5 (f)
IS-B
IS-C
IS-D
IS-E
di riferimento
Incremento minimo di
immissione (gradi)
Valore massimo specificabile
(gradi)
0.01
0.001
0.0001
0.00001
0.000001
±999,999.99
±999,999.999
±99,999.9999
±9,999.99999
±999.999999
[Riguardo a posizione dell'asse di rotazione della tavola 1 e posizione dell'asse di rotazione della tavola 2]
Le unità dei dati seguono l'incremento minimo di immissione dell'asse rotativo corrispondente.
IS-A
Sistema di incrementi degli assi
Tabella 15.5 (g)
IS-B
IS-C
IS-D
IS-E
rotativi
Incremento minimo di
immissione (gradi)
Valore massimo specificabile
(gradi)
0.01
0.001
0.0001
0.00001
0.000001
±999,999.99
±999,999.999
±99,999.9999
±9,999.99999
±999.999999
- 343 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
"Errore montaggio pezzo attivo"
Nel modo compensazione montaggio pezzo, sulla schermata di impostazione dell'errore di montaggio del
pezzo, "Errore montaggio pezzo attivo" visualizza il numero del gruppo di dati attualmente selezionato ed i
valori corrispondenti (somma dei dati del gruppo selezionato e dei dati del gruppo N. 00).
Se non è attivo il modo compensazione montaggio pezzo, viene indicato "MODO OFF" e in ciascun campo
compare 0.
Per una macchina a 5 assi (con rotazione della tavola o mista) con assi di rotazione della tavola, se il valore
di posizione dell'asse di rotazione della tavola 1/posizione dell'asse di rotazione della tavola 2 è diverso da 0,
i valori visualizzati sono quelli ottenuti dopo la conversione in base alla posizione 0 degli assi di rotazione
della tavola nel sistema di coordinate della macchina.
-
Impostazione degli errori di montaggio del pezzo mediante variabili macro
Gli errori di montaggio del pezzo possono essere letti e scritti utilizzando le variabili macro #26000 #26077.
(E' necessaria l'opzione macroistruzioni.)
La corrispondenza fra variabili macro ed errori è la seguente (Tabella 15.5 (h)) :
Tabella 15.5 (h)
Errore in X ∆x
Errore in Y ∆y
Errore in Z ∆z
Errore di rotazione ∆a
Errore di rotazione ∆b
Errore di rotazione ∆c
Posizione dell'asse di
rotazione della tavola 1
Posizione dell'asse di
rotazione della tavola 2
-
Errore
N.00
(COMUNE)
Errore
N.01
Errore
N.02
Errore
N.03
Errore
N.04
Errore
N.05
Errore
N.06
Errore
N.07
#26000
#26001
#26002
#26006
#26010
#26011
#26012
#26013
#26014
#26015
#26016
#26020
#26021
#26022
#26023
#26024
#26025
#26026
#26030
#26031
#26032
#26033
#26034
#26035
#26036
#26040
#26041
#26042
#26043
#26044
#26045
#26046
#26050
#26051
#26052
#26053
#26054
#26055
#26056
#26060
#26061
#26062
#26063
#26064
#26065
#26066
#26070
#26071
#26072
#26073
#26074
#26075
#26076
#26007
#26017
#26027
#26037
#26047
#26057
#26067
#26077
Modo compensazione montaggio pezzo
G54.4 Pn (n: 1 - 7), attiva il modo compensazione montaggio pezzo.
Pn seleziona uno dei gruppi di dati per la compensazione (da N. 01 a N. 07).
Nel modo compensazione montaggio pezzo, il programma viene eseguito nel "sistema di coordinate del
pezzo montato", ottenuto traslando il sistema di coordinate del pezzo.
G54.4 è un codice G modale appartenente al gruppo 33 per la Serie M o al gruppo 26 per la Serie T.
G54.4 P0 cancella il modo compensazione montaggio pezzo.
Nel blocco di attivazione della compensazione montaggio pezzo, la macchina non si muove, ma vengono
traslate le coordinate assolute, e il successivo comando assoluto esegue un movimento nel sistema di
coordinate del pezzo montato. Ciò significa che, dopo il blocco di attivazione della compensazione
montaggio pezzo deve essere programmato un comando assoluto.
- 344 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
NOTA
1 Il blocco che specifica G54.4 deve contenere Pn. Se P non è specificato, o se il
suo valore è fuori dai limiti, si verifica l'allarme PS0437, “COMANDO ILLEGALE
IN WSC”.
2 Specificare G54.4 in un blocco indipendente. Se nello stesso blocco vengono
programmati un altro codice G o un comando asse, si verifica l'allarme PS0437.
3 La compensazione montaggio pezzo è valida per i movimenti eseguiti nel
funzionamento automatico.
4 I dati di compensazione presenti al momento dell'attivazione rimangono validi
fino alla cancellazione del modo compensazione montaggio pezzo.
5 La compensazione montaggio pezzo non può essere specificata due volte. Se
G54.4 Pn (n 0) viene specificato nel modo compensazione montaggio pezzo, si
verifica l'allarme PS0437.
6 La traslazione delle coordinate assolute non ha luogo se i due seguenti angoli
non eccedono il valore specificato con il parametro N. 11204.
(1) Angolo fra la posizione assoluta dell'utensile e la posizione di orientamento
singolare
(2) Angolo fra la posizione assoluta traslata per l'errore di montaggio del pezzo e
la posizione di orientamento singolare
7 Se tutti gli errori sono a 0, il comando G54.4 non può attivare il modo
compensazione montaggio pezzo.
-
Impostazione degli errori di montaggio del pezzo mediante introduzione dati
da programma (G10)
Per impostare gli errori di montaggio del pezzo, è possibile utilizzare l'introduzione dati da programma.
Formato
G10 L23 P_ X_ Y_ Z_ A_ B_ C_ I_ J_;
P
X
Y
Z
A
B
C
I
J
:
:
:
:
:
:
:
:
:
Numero dell'errore di montaggio del pezzo da 0 a 7
Errore in X ∆x
Errore in Y ∆y
Errore in Z ∆z
Errore di rotazione ∆a
Errore di rotazione ∆b
Errore di rotazione ∆c
Posizione dell'asse di rotazione della tavola 1
Posizione dell'asse di rotazione della tavola 2
- 345 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
1 Se viene omesso un indirizzo diverso da P, il valore corrispondente a
quell'indirizzo non viene modificato.
2 Il valore specificato viene utilizzato come entità dell'errore.
Questo vale anche nel caso di specifica nel modo G91. Il valore specificato non
viene sommato, ma sostituito, al valore precedente.
3 Per l'errore di montaggio del pezzo numero 0 (COMUNE), non possono essere
impostati gli errori di rotazione. Se per l'errore di montaggio numero zero viene
specificato un errore di rotazione, A, B o C, si verifica l'allarme PS1144,
"ERRORE DI FORMATO IN G10".
4 Se la macchina ha un solo asse di rotazione della tavola, la posizione dell'asse di
rotazione della tavola 2 non può essere impostata. Se la macchina non ha assi di
rotazione della tavola, non è possibile impostare nessuna delle posizioni dell'asse
di rotazione della tavola 1 e 2. Se si tenta di farlo, si verifica l'allarme PS1144,
“ERRORE DI FORMATO IN G10".
5 Se viene specificato un indirizzo diverso da P, X, Y, Z, A, B, C, I e J, si verifica
l'allarme PS1144, “ERRORE DI FORMATO IN G10”.
6 Se per P (numero dell'errore di montaggio del pezzo) viene specificato un valore
fuori dai limiti (0 - 7), si verifica l'allarme PS0031, “ERRORE DI COMANDO P IN
G10”.
7 Un indirizzo NC senza il punto decimale viene trattato come segue, a seconda
dell'impostazione del bit 0 (DPI) del parametro N. 3401:
0: Incrementi minimi di immissione
1: Millimetri o pollici
Esempio)
G10 L23 P2 X5.0 Y0 Z0 A0 B0 C2.0 I90.0;
Su una macchina a 5 assi con asse di rotazione della tavola C intorno all'asse Z, questo comando
imposta i seguenti valori per l'errore di montaggio del pezzo numero 2:∆x = 5.0, ∆y = 0.0, ∆z =
0.0 ∆a = 0.0, ∆b = 0.0, ∆c = 2.0, e posizione dell'asse di rotazione della tavola 1 = 90.0
NOTA
1 Gli errori di montaggio del pezzo impostati vengono utilizzati quando la macchina
entra nel modo compensazione montaggio pezzo alla successiva specifica di
G54.4. Gli errori di montaggio del pezzo impostati non vengono immediatamente
utilizzati per la compensazione montaggio pezzo in esecuzione.
2 Gli errori di montaggio del pezzo non possono essere modificati nella simulazione
della visualizzazione grafica dinamica o nella Manual Guide i.
- 346 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Impostazioni su una macchina a 5 assi
Per una macchina a 5 assi, devono essere impostati i seguenti parametri:
N. Parametro
19680
19681
19682
19683
19684
19685
19686
19687
19688
19689
19690
19696#0
19696#1
19697
19698
19699
19700
19701
19702
19703
19704
19705
-
Tabella 15.5 (i)
Descrizione
Tipo di unità meccanica
Numero asse controllato del primo asse rotativo
Direzione asse del primo asse rotativo
Angolo di inclinazione quando il primo asse rotativo è inclinato.
Senso di rotazione del primo asse rotativo
Angolo di rotazione quando il primo asse rotativo è un asse virtuale
Numero asse controllato del secondo asse rotativo
Direzione asse del secondo asse rotativo
Angolo di inclinazione quando il secondo asse rotativo è inclinato.
Senso di rotazione del secondo asse rotativo
Angolo di rotazione quando il secondo asse rotativo è un asse virtuale
Il primo asse rotativo è un asse normale o virtuale
Il secondo asse rotativo è un asse normale o virtuale
Direzione dell'asse utensile
Angolo di riferimento RA
Angolo di riferimento RB
Posizione della tavola rotante (asse base X)
Posizione della tavola rotante (asse base Y)
Posizione della tavola rotante (asse base Z)
Vettore di offset dell'intersezione tra il primo ed il secondo asse di rotazione della tavola
(asse X dei tre assi base)
Vettore di offset dell'intersezione tra il primo ed il secondo asse di rotazione della tavola
(asse X dei tre assi base)
Vettore di offset dell'intersezione tra il primo ed il secondo asse di rotazione della tavola
(asse X dei tre assi base)
Quando la compensazione della direzione utensile non viene eseguita
Quando il bit 0 (RCM) del parametro N. 11200 è 0, la compensazione della direzione utensile
(compensazione per un asse rotativo) non viene eseguita.
Mettere a 0 questo parametro quando la macchina non è una macchina a 5 assi o quando è un macchina a
5 assi, ma la compensazione della direzione utensile (compensazione per un asse rotativo) non è necessaria.
La posizione della punta dell'utensile viene compensata correttamente, ma la direzione dell'utensile rispetto
al pezzo è traslata per gli errori di rotazione (∆a, ∆b e ∆c).
Questo modo di operare ha il vantaggio di rendere non necessario considerare la posizione singolare,
descritta più avanti, perché l'utensile si muove intorno all'asse rotativo come specificato.
-
Quando la compensazione della direzione utensile viene eseguita
Su una macchina a 5 assi, la compensazione della direzione utensile può essere eseguita mettendo a 1 il bit
0 (RCM) del parametro N. 11200. Questa funzione compensa la posizione dell'asse rotativo in modo da
posizionare l'utensile rispetto al pezzo come da programma.
Mettere a 1 questo parametro quando si eseguono forature, quando si lavora il pezzo con il lato dell'utensile,
o quando il lato dell'utensile interferirebbe con il pezzo se la direzione dell'utensile non fosse compensata.
Quando il bit 0 (RCM) del parametro N. 11200 è 1, l'accelerazione/decelerazione prima dell'interpolazione
con lettura anticipata dei blocchi viene abilitata automaticamente nel modo compensazione montaggio
pezzo. Per questa ragione, è consigliabile attivare il modo contornatura AI (programmando G05.1 Q1 o
mettendo a 1 il bit 0 (SHP) del parametro N. 1604) prima di specificare la compensazione montaggio pezzo.
In questo caso, impostare anche i seguenti parametri relativi all'accelerazione/decelerazione.
- 347 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
N. Parametro
1432
1660
1671
1672
1737
1769
1772
1783
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Tabella 15.5 (j)
Descrizione
Velocità massima di avanzamento nel modo accelerazione/decelerazione prima
dell'interpolazione
Accelerazione massima accettabile nel modo accelerazione/decelerazione prima
dell'interpolazione
Accelerazione massima accettabile in rapido nel modo accelerazione/decelerazione prima
dell'interpolazione
Tempo di variazione dell'accelerazione/decelerazione in rapido nel modo
accelerazione/decelerazione a campana prima dell'interpolazione
Accelerazione massima di ciascun asse per la decelerazione basata
sull'accelerazione/decelerazione nel modo contornatura AI
Costante di tempo per l'accelerazione/decelerazione dopo l'interpolazione in lavoro nel
modo accelerazione/decelerazione prima dell'interpolazione
Tempo di variazione dell'accelerazione/decelerazione nel modo
accelerazione/decelerazione a campana prima dell'interpolazione
Differenza massima di velocità per la determinazione della velocità di avanzamento in base
alla differenza di velocità sugli spigoli.
NOTA
1 Se l'impostazione di uno di questi parametri non è corretta si verifica l'allarme
PS0438, “PARAMETRO ILLEGALE NELLA COMP. DIREZIONE UTENSILE”.
2 A causa della configurazione della macchina, può essere fisicamente impossibile
orientare l'utensile nella direzione compensata. In tal caso, si verifica l'allarme
DS0030.
3 Nel blocco di attivazione della compensazione montaggio pezzo, la coordinata
assoluta di un asse rotativo cambia in conseguenza dell'errore di montaggio del
pezzo. In questa occasione, a causa della configurazione della macchina, può
mancare l'asse rotativo per l'orientamento dell'utensile nella direzione vista dal
sistema di coordinate del pezzo montato. In tal caso, si verifica l'allarme PS0438.
4 Impostare i seguenti parametri per l'accelerazione/decelerazione prima
dell'interpolazione con lettura anticipata dei blocchi dato che quest'ultima viene
abilitata automaticamente.
(1) Bit 1 (LRP) del parametro N. 1401=1:
Posizionamento rapido di tipo lineare
(2) Bit 5 (FRP) del parametro N. 19501=1:
Accelerazione/decelerazione prima dell'interpolazione in rapido.
(3) Parametro N. 1671:
Accelerazione massima accettabile in rapido nel modo
accelerazione/decelerazione prima dell'interpolazione
(4) Parametro N. 1660:
Accelerazione massima accettabile nel modo accelerazione/decelerazione
prima dell'interpolazione. Se questi parametri non sono impostati
correttamente, si verifica l'allarme PS0438.
5 Quando durante la compensazione montaggio pezzo si utilizzano il controllo del
centro utensile (TCP) o il comando G53.1 della programmazione dei comandi nel
piano di lavoro inclinato (TWP), è necessaria la compensazione della direzione
utensile (il bit 0 (RCM) del parametro N. 11200 è 1). Altrimenti, si verificano gli
allarmi PS5421 nel caso di TCP, o PS5458 nel caso di TWP.
- 348 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
"Asse rotativo più vicino all'utensile" e "asse rotativo più vicino al Pezzo" su
una macchina a 5 assi
Quando la compensazione della direzione utensile viene eseguita su una macchina a 5 assi, devono essere
considerate una posizione singolare e una posizione di orientamento singolare. In questo paragrafo vengono
spiegati i concetti di "asse rotativo più vicino all'utensile" e di "asse rotativo più vicino al pezzo", utilizzati
nella successiva descrizione della posizione singolare e della posizione di orientamento singolare.
Su una macchina a 5 assi con due assi rotativi, uno di questi serve per inclinare l'utensile verso il pezzo.
Questo asse rotativo viene detto "asse rotativo più vicino all'utensile".
L'altro asse rotativo viene detto "asse rotativo più vicino al pezzo".
A seconda del tipo di unità meccanica, l'asse rotativo più vicino all'utensile e l'asse rotativo più vicino al
pezzo sono determinati come è indicato nella Tabella 15.5 (k)"Asse rotativo più vicino all'utensile” e "asse
rotativo più vicino al pezzo".
Tabella 15.5 (k) "Asse rotativo più vicino all'utensile” e "asse rotativo più vicino al pezzo"
Tipo di unità meccanica
Asse rotativo più vicino all'utensile Asse rotativo più vicino al pezzo
(parametro N. 19680)
Con rotazione utensile (2)
Con rotazione tavola (12)
Mista (21)
Asse slave
Asse master
Asse di rotazione dell'utensile
Asse master
Asse slave
Asse di rotazione della tavola
Asse rotativo più vicino al pezzo
dell'utensile
Asse rotativo più vicino all'utensile
-
Posizione singolare e posizione di orientamento singolare su una macchina a
5 assi
L'orientamento dell'utensile è determinato univocamente quando sono determinati gli angoli dei due assi
rotativi. Normalmente, però, la combinazione di angoli dei due assi rotativi che ottiene un certo
orientamento dell'utensile non è determinata univocamente.
In particolare, l'orientamento dell'utensile per il quale l'angolo dell'asse rotativo più vicino al pezzo è
arbitrario viene detto "posizione di orientamento singolare". Inoltre, l'angolo dell'asse rotativo più vicino
all'utensile per il quale l'utensile è nella posizione di orientamento singolare viene detto "posizione
singolare (o angolo della posizione singolare)". Quando l'angolo dell'asse rotativo più vicino all'utensile è
una posizione singolare, il centro dell'asse rotativo più vicino al pezzo e l'orientamento dell'utensile
(direzione dell'utensile) sono paralleli l'uno all'altro.
Esempio:
Quando l'asse C (intorno all'asse Z) è l'asse master, l'asse B (intorno all'asse Y) è l'asse slave, e la
direzione di riferimento dell'asse utensile è lungo l'asse Z su una macchina a 5 assi con rotazione
dell'utensile, la posizione singolare è B = …, 0 gradi, 180 gradi, .... In questo caso, un angolo
arbitrario dell'asse C rappresenta una posizione di orientamento singolare (nella stessa direzione
dell'asse Z o in direzione opposta).
- 349 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Se l'angolo dell'asse B è B = 0 (posizione singolare) come si vede nella Fig. 15.5 (d), ad esempio, un
angolo arbitrario dell'asse C rappresenta lo stesso orientamento dell'utensile (posizione di
orientamento singolare).
C=0
C = 60
B=0
(Posizione
singolare)
Posizione di
orientamento
singolare
Z
B=0
(Posizione
singolare)
X
Fig. 15.5 (d) Posizione singolare e posizione di orientamento singolare
Se la direzione di riferimento dell'asse utensile è inclinata (parametri N. 19698 e 19699), o l'asse di
rotazione è un asse inclinato (parametri N. 19682, 19683, 19687 e 19688), ad esempio, è possibile che su
alcune macchine la posizione singolare e la posizione di orientamento singolare non esistano.
-
Condizioni per decidere che l'utensile è nella posizione di orientamento
singolare
Se l'angolo dell'utensile e l'angolo della posizione di orientamento singolare è minore del parametro
N. 11204, si considera che l'utensile sia nella posizione di orientamento singolare.
Nella descrizione che segue, l'espressione "l'utensile è nella posizione di orientamento singolare" significa
che è soddisfatta la suddetta condizione.
Questa condizione viene testata ad ogni punto finale calcolato dal CNC. Se il valore del parametro N. 11204
è molto piccolo e quelli della velocità di avanzamento e della regolazione sono grandi, è probabile che
l'utensile passi per una posizione singolare senza essere considerato nella posizione di orientamento
singolare a ciascun punto finale, anche se il percorso utensile interseca la posizione singolare. In questo
caso, l'utensile non potrà andare oltre la posizione singolare. Per evitare questo problema, assegnare al
parametro N. 11204 un valore leggermente più grande del quoziente ottenuto dividendo per 15000 la
maggiore fra la velocità di avanzamento più elevata fra gli assi rotativi (parametro N. 1432) e la velocità in
rapido (parametro N. 1420).
-
Movimenti nel caso in cui venga compensata la direzione utensile
Se su una macchina a 5 assi viene compensata la direzione utensile (bit 0 (RCM) del parametro
N. 11200=1), questa compensazione viene eseguita per ogni interpolazione ed è possibile che gli assi
rotativi vadano su una posizione diversa da quella programmata.
In generale, nella regione fra 0 e 360 gradi ci sono due coppie di posizioni degli assi rotativi che mettono
l'utensile in una certa direzione.
E quando l'utensile è nella posizione di orientamento singolare la posizione dell'asse rotativo più vicino al
pezzo non è determinata univocamente.
Il modo in cui vengono determinate le posizioni è il seguente:
(1) La posizione attuale della macchina è singolare ed è singolare anche la posizione dopo il movimento
in tempo reale
(a) Quando la posizione assoluta dopo il movimento in tempo reale non è singolare, l'asse rotativo
più vicino al pezzo non si muove.
Esempio:
Su una macchina a 5 assi con rotazione dell'utensile, l'asse di rotazione intorno all'asse Z è
l'asse master, l'asse di rotazione intorno all'asse Y è l'asse slave, e la direzione di riferimento
dell'asse utensile è lungo l'asse Z.
- 350 -
B-64484IT/02
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
Orientamento dell'utensile
nel sistema di coordinate
assolute
Orientamento dell'utensile dopo il
movimento
(No singolare)
Y
X
Orientamento dell'utensile prima del movimento
Assumiamo che esista un errore di montaggio del pezzo intorno all'asse Y e che, dopo la
compensazione della direzione utensile l'orientamento dell'utensile sia quello della seguente
figura. (L'utensile è nella posizione di orientamento singolare sia prima che dopo il
movimento.)
Orientamento dell'utensile
nel sistema di coordinate
della macchina
Y
Orientamento calcolato
dell'utensile dopo il
movimento
(Singolare)
X
Orientamento dell'utensile prima del
movimento (Singolare)
In questo caso, l'asse di rotazione intorno all'asse Z (l'asse rotativo più vicino al pezzo) non
si muove. (Si muove solo l'asse rotativo più vicino all'utensile.)
Orientamento effettivo
dell'utensile dopo il movimento
X
Se il valore del parametro N. 11204 è diverso da 0, l'utensile può essere nella posizione di
orientamento singolare sia prima che dopo il movimento, come nell'esempio precedente.
In questo caso, l'asse rotativo più vicino al pezzo non si muove. L'asse rotativo più vicino
all'utensile si muove nella direzione nella quale, nel sistema di coordinate della macchina,
l'utensile viene considerato in una posizione di orientamento singolare, ma non si muove
nella direzione opposta.
- 351 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
(b) Quando la posizione assoluta dopo il movimento in tempo reale è singolare, l'asse rotativo più
vicino al pezzo si muove come programmato.
Esempio:
Su una macchina a 5 assi con rotazione dell'utensile, l'asse di rotazione intorno all'asse Z è
l'asse master, l'asse di rotazione intorno all'asse Y è l'asse slave, e la direzione di riferimento
dell'asse utensile è lungo l'asse Z.
Y
Orientamento dell'utensile
nel sistema di coordinate
assolute
Orientamento dell'utensile dopo il
movimento
(Singolare)
X
Orientamento dell'utensile prima del movimento
Assumiamo che esista un errore di montaggio del pezzo intorno all'asse Z e che, dopo la
compensazione della direzione utensile l'orientamento dell'utensile sia quello della seguente
figura.
Orientamento dell'utensile nel
sistema di coordinate della macchina
Y
Orientamento dell'utensile dopo il
movimento
(Singolare)
X
Orientamento dell'utensile prima del
movimento
(Singolare)
In questo caso, l'asse di rotazione intorno all'asse Z (l'asse rotativo più vicino al pezzo) si
muove come programmato.
(2) La posizione attuale della macchina non è singolare, ma è singolare la posizione dopo il movimento in
tempo reale:
L'asse rotativo più vicino al pezzo non si muove.
Esempio:
Su una macchina a 5 assi con rotazione dell'utensile, l'asse di rotazione intorno all'asse Z è l'asse
master, l'asse di rotazione intorno all'asse Y è l'asse slave, e la direzione di riferimento dell'asse
utensile è lungo l'asse Z.
Assumiamo che l'orientamento dell'utensile dopo la compensazione della direzione utensile sia
quello della sottostante figura.
- 352 -
B-64484IT/02
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
Orientamento dell'utensile
nel sistema di coordinate
della macchina
Y
Orientamento utensile calcolato
dopo il movimento
(Singolare)
X
Orientamento dell'utensile prima del
movimento (No singolare)
In questo caso, l'asse di rotazione intorno all'asse Z (l'asse rotativo più vicino al pezzo) non si
muove. (Si muove solo l'asse rotativo più vicino all'utensile.)
Y
Orientamento utensile effettivo
dopo il movimento
X
(3) La posizione attuale della macchina è singolare, ma non è singolare la posizione dopo il movimento in
tempo reale:
Nella regione da 0 a 360 gradi ci sono due coppie di soluzioni che posizionano l'utensile nella
direzione corretta. Viene scelta la coppia di soluzioni per la quale è più breve il movimento dell'asse
rotativo più vicino al pezzo.
Esempio:
Su una macchina a 5 assi con rotazione dell'utensile, l'asse di rotazione intorno all'asse Z è l'asse
master, l'asse di rotazione intorno all'asse Y è l'asse slave, e la direzione di riferimento dell'asse
utensile è lungo l'asse Z.
Assumiamo che l'orientamento dell'utensile dopo la compensazione della direzione utensile sia
quello della sottostante figura.
Orientamento dell'utensile
nel sistema di coordinate
della macchina
Y Orientamento dell'utensile dopo il
movimento (No singolare)
X
Orientamento dell'utensile prima del
movimento (Singolare)
- 353 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
In questo caso, gli assi rotativi vanno nelle posizioni che comportano il movimento più breve
dell'asse di rotazione intorno all'asse Z (l'asse rotativo più vicino al pezzo). (L'utensile si muove
nella direzione indicata dalla freccia nella figura qui sopra.)
L'utensile non si muove nella direzione indicata dalla freccia nella figura che segue.
Y
Orientamento
dell'utensile
dopo il movimento
X
Orientamento
dell'utensile
prima del movimento
(4) La posizione attuale della macchina non è singolare e non è singolare neppure la posizione dopo il
movimento in tempo reale
: Nella regione da 0 a 360 gradi ci sono due coppie di soluzioni che posizionano l'utensile nella
direzione corretta. Viene selezionata la soluzione per la quale gli assi rotativi non superano per la
posizione singolare. E gli assi rotativi vanno nelle posizioni determinate da quella soluzione.
Esempio:
Su una macchina a 5 assi con rotazione dell'utensile, l'asse di rotazione intorno all'asse Z è l'asse
master, l'asse di rotazione intorno all'asse Y è l'asse slave, e la direzione di riferimento dell'asse
utensile è lungo l'asse Z.
Assumiamo che l'orientamento dell'utensile dopo la compensazione della direzione utensile sia
quello della sottostante figura.
Y
Orientamento dell'utensile
nel sistema di coordinate
della macchina
Orientamento dell'utensile dopo il
movimento
(No singolare)
X
Orientamento dell'utensile prima del movimento
(No singolare)
In questo caso, gli assi rotativi vanno nelle posizioni per le quali non superano la posizione
singolare. (L'utensile si muove nella direzione indicata dalla freccia nella figura qui sopra.)
L'utensile non si muove nella direzione indicata dalla freccia nella figura che segue.
- 354 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
Y
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Orientamento dell'utensile dopo il
movimento
X
Orientamento
dell'utensile
prima del movimento
-
Quando su una macchina a 5 assi la direzione dell'utensile si avvicina alla
posizione di orientamento singolare
Se viene eseguita la compensazione della direzione utensile su una macchina a 5 assi, e la direzione
dell'utensile si avvicina ad una posizione di orientamento singolare durante l'esecuzione di un blocco, asse
rotativo più vicino al pezzo può eseguire un movimento significativo.
Inoltre, se il parametro N. 11204 (angolo per decidere su una posizione di orientamento singolare) è diverso
da zero, è probabile che la direzione dell'utensile e la posizione della punta non siano corrette durante il
processo di decisione riguardo alla posizione di orientamento singolare. Infine, è probabile che l'asse
rotativo più vicino all'utensile esegua un movimento improvviso pari all'angolo impostato con il parametro.
Pertanto, non assegnare al parametro N. 11204 un valore più grande del necessario.
-
Note per il caso in cui è delimitata la corsa degli assi rotativi
Quando su una macchina a 5 assi viene compensata la direzione dell'utensile, può esistere il caso in cui la
posizione della macchina non supera la posizione di orientamento singolare.
In questo caso, conformemente al precedente punto 4), viene sempre selezionata la soluzione per la quale
gli assi rotativi non superano la posizione singolare. Quindi, in questo caso, il verso del movimento (area)
dipende dal punto in cui si trova l'utensile rispetto alla posizione singolare, perché la posizione dell'utensile
viene sempre selezionata in modo da evitare che gli assi rotativi superino la posizione singolare.
Nel caso in cui sia definita la corsa degli assi rotativi ed in essa esista una posizione singolare, la
compensazione montaggio pezzo deve essere attivata dopo aver portato gli assi rotativi nell'area entro la
quale devono muoversi, vale a dire, nell'area (A) fra il limite inferiore e la posizione singolare o nell'area
(B) fra il limite superiore e la posizione singolare.
In generale, si raccomanda di scegliere l'area più grande nel caso in cui le due aree fossero diverse.
Limite inferiore
della corsa
Posizione singolare
0 gradi
Limite superiore
della corsa
Corsa dell'asse
rotativo
(A)
(B)
La compensazione montaggio pezzo deve essere attivata dopo aver
portato gli assi rotativi in un'area nella quale essi debbano muoversi.
Il seguente esempio mostra come il verso del movimento (area) dipenda dalla posizione degli assi rotativi
prima dell'attivazione della compensazione montaggio pezzo.
L'asse master è l'asse C intorno all'asse Z e l'asse slave è l'asse B intorno all'asse Y (quando C=0). La
direzione dell'utensile è +Z quando B=C=0.
Qui, supponiamo che la corsa dell'asse B vada da –45 gradi a +100 gradi.
- 355 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Z
Quando B = C = 0
L'asse C ruota intorno all'asse Z.
Y
L'asse B ruota intorno all'asse Y.
X
Se B=0, l'orientamento dell'utensile non cambia in seguito ad un movimento dell'asse C. Ciò significa che
la posizione B=0 è una posizione singolare.
- 45 gradi
Corsa dell'asse B
Posizione singolare
0 gradi
100 gradi
Consideriamo il seguente programma che non considera l'errore di montaggio del pezzo.
Programma senza la compensazione montaggio pezzo
O1
N10 G5.1 Q1
N20 G90 G01 B-1.0 C0 F1000
N30 G43.4 H1
N40 X0 Y0 Z0
N50 B90.0 C90.0
Z
Fine N40
Y
Assoluto
Macchina
B
-1.0
-1.0
C
0.0
0.0
X
- 356 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Z
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
A metà di N50
Y
X
Z
Fine N50
Y
Assoluto
Macchina
B
90.0
90.0
C
90.0
90.0
X
Nel blocco N50, la posizione della macchina diventa B90.0 e C90.0, come da programma.
Ora, supponiamo che ci sia un errore di -2.0 gradi intorno all'asse Y e che sia stato impostato ∆b=-2.000
come errore di montaggio del pezzo, supponiamo anche che al programma venga aggiunto il blocco N25:
Prima dell'attivazione della compensazione montaggio pezzo, la posizione dell'asse B è –1.0, che si trova
fra il limite inferiore della corsa e la posizione singolare dell'asse B.
-45 gradi
Posizione singolare
0 gradi
100 gradi
Corsa dell'asse
B
Posizione dell'asse B nel blocco N20, prima
dell'attivazione della compensazione montaggio pezzo.
O2
N10 G5.1 Q1
N20 G90 G01 B-1.0 C0 F1000 ; La posizione di macchina dell'asse B è fra il limite inferiore e la posizione
singolare
N25 G54.4 P1
N30 G43.4 H1
N40 X0 Y0 Z0
N50 B90.0 C90.0
- 357 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
Z
B-64484IT/02
Fine N40
Y
Assoluto
Macchina
B
1.0
-1.0
C
0.0
0.0
X
Z
A metà di N50
Y
X
Nel blocco N50, la posizione della macchina non supera la posizione singolare. Così l'asse B va dal punto
iniziale (–1.0) al punto finale (B–90.0,C–90.0). Di conseguenza, il movimento dell'asse B va oltre il limite
inferiore della corsa dell'asse.
Infine, supponiamo che nel programma O3 l'asse B venga posizionato su 1.0, che si trova fra la posizione
singolare ed il limite superiore, prima dell'attivazione della compensazione montaggio pezzo.
In questo caso l'area fra la posizione singolare ed il limite superiore della corsa dell'asse B è quella entro la
quale si muoverà l'asse.
-45 gradi
Posizione singolare
0 gradi
100 gradi
Corsa dell'asse B
Posizione dell'asse B nel blocco N20, prima
dell'attivazione della compensazione montaggio pezzo.
O3
N10 G5.1 Q1
N20 G90 G01 B1.0 C0 F1000 ; La posizione di macchina dell'asse B è fra il limite superiore e la posizione
singolare
N25 G54.4 P1
N30 G43.4 H1
N40 X0 Y0 Z0
N50 B90.0 C90.0
- 358 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Z
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Fine N40
Y
Assoluto
Macchina
B
3.0
1.0
C
0.0
0.0
X
Z
A metà di N50
Y
X
Z
Fine N50
Y
Assoluto
Macchina
B
90.0
90.0
C
90.0
90.0
X
Questa volta nel blocco N50 la posizione della macchina diventa B90.0 e C90.0. Di conseguenza, il
movimento dell'asse B non va oltre il limite della corsa dell'asse.
In O2, il fatto che l'asse B vada oltre il limite inferiore della corsa fa sì che nel blocco N50 la posizione di
macchina non corrisponda alla posizione di orientamento singolare.
Quando il parametro N. 11204 è 0, la decisione riguardo alla corrispondenza fra l'orientamento dell'utensile
e la posizione di orientamento singolare viene presa in base ad una valutazione rigorosa. Di conseguenza,
anche se l'utensile è molto vicino alla posizione di orientamento singolare, esso non viene considerato in
tale posizione.
Quando il parametro N. 11204 ha un valore appropriato e, nel sistema di coordinate della macchina,
l'utensile viene considerato essere nella posizione di orientamento singolare, c'è la possibilità che il
movimento superi la posizione singolare.
- 359 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Nell'esempio precedente, se il valore del parametro N. 11204 è 0.1, il blocco N50 del programma O2 ottiene
la posizione di orientamento singolare, e l'asse B, superando la posizione singolare, va nella posizione
B90.0,C90.0.
O2
N10 G5.1 Q1
N20 G90 G01 B-1.0 C0 F1000 ;
N25 G54.4 P1
N30 G43.4 H1
N40 X0 Y0 Z0
N50 B90.0 C90.0
L'asse B è fra il limite inferiore e la posizione singolare
O2 viene eseguito con il parametro No 11204=0.1.
Z
Fine N40
Y
Assoluto
Macchina
B
1.0
-1.0
C
0.0
0.0
X
Z
A metà di N50
Y
X
- 360 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Z
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Fine N50
Y
Assoluto
Macchina
B
90.0
90.0
C
90.0
90.0
X
Nel blocco N50 la posizione della macchina diventa B90.0 e C90.0. Di conseguenza, il movimento dell'asse
B non va oltre il limite della corsa dell'asse.
-
Errore per il quale non è necessario il calcolo della posizione singolare
Anche se su una macchina a 5 assi deve essere eseguita la compensazione della direzione utensile, non è
necessario considerare la suddetta posizione singolare se tutti gli errori angolari di montaggio del pezzo
sono a 0 (solo gli errori nelle direzioni X, Y e Z sono diversi da 0) o l'errore esiste solo per l'asse rotativo più
vicino al pezzo.
In questo caso, la compensazione dell'asse rotativo viene eseguita con un movimento dell'asse rotativo più
vicino al pezzo di entità corrispondente all'errore, ed i calcoli relativi alla posizione singolare non vengono
eseguiti.
[Esempio per una macchina con rotazione dell'utensile]
Per una macchina con rotazione dell'utensile, specificare l'asse C (che ruota intorno all'asse Z) e l'asse
B (che ruota intorno all'asse Y), rispettivamente come assi rotativi master e slave.
L'asse C è l'asse rotativo più vicino al pezzo.
I calcoli relativi alla posizione di orientamento singolare non vengono eseguiti se gli errori angolari di
montaggio del pezzo sono:
∆a (errore di rotazione intorno all'asse X): 0°
∆b (errore di rotazione intorno all'asse Y): 0°
Errore di rotazione ∆c (errore di rotazione intorno all'asse Z): α°
L'asse B si muoverà come da programma. L'asse C andrà in una posizione compensata di α° rispetto a
quella specificata.
[Esempio per una macchina con rotazione della tavola]
Per una macchina con rotazione della tavola, specificare l'asse A (che ruota intorno all'asse X) e l'asse
C (che ruota intorno all'asse Z), rispettivamente come assi rotativi master e slave.
L'asse C è l'asse rotativo più vicino al pezzo.
I calcoli relativi alla posizione di orientamento singolare non vengono eseguiti se gli errori angolari di
montaggio del pezzo sono:
∆a (errore di rotazione intorno all'asse X): 0°
∆b (errore di rotazione intorno all'asse Y): 0°
Errore di rotazione ∆c (errore di rotazione intorno all'asse Z): α°
L'asse A si muoverà come da programma. L'asse C andrà in una posizione compensata di α° rispetto a
quella specificata.
- 361 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
[Esempio per una macchina mista]
Per una macchina mista, specificare l'asse B (che ruota intorno all'asse Y) e l'asse C
(che ruota intorno all'asse Z), rispettivamente come assi rotativi master e slave.
L'asse C è l'asse rotativo più vicino al pezzo.
I calcoli relativi alla posizione di orientamento singolare non vengono eseguiti se gli errori angolari di
montaggio del pezzo sono:
∆a (errore di rotazione intorno all'asse X): 0°
∆b (errore di rotazione intorno all'asse Y): 0°
Errore di rotazione ∆c (errore di rotazione intorno all'asse Z): α°
L'asse B si muoverà come da programma. L'asse C andrà in una posizione compensata di α° rispetto a
quella specificata.
-
Visualizzazione della posizione assoluta
Il bit 6 (DAK) del parametro N. 3106 permette di scegliere se nel modo compensazione montaggio pezzo le
coordinate assolute devono essere visualizzate nel sistema di coordinate del pezzo o nel sistema di
coordinate del pezzo montato.
-
Visualizzazione della distanza residua
Durante la compensazione montaggio pezzo, la visualizzazione della distanza residua indica la distanza
lungo l'asse lungo il quale si muove effettivamente l'utensile, non la distanza nel sistema di coordinate del
pezzo montato. Se è impostato l'errore di montaggio del pezzo nel senso di rotazione, l'orientamento
dell'utensile può diventare un orientamento in posizione singolare. (Per i dettagli, vedi la sezione
"Posizione singolare e posizione di orientamento singolare su una macchina a 5 assi".)
La coordinata di macchina sull'asse rotativo è qui determinata attraverso l'elaborazione della posizione
singolare. A seconda della soluzione dell'angolo dell'asse rotativo selezionata, è possibile che la distanza
residua venga ricalcolata.
-
Variabili delle macro istruzioni
Le coordinate nel sistema di coordinate del pezzo sono assegnate alle variabili di sistema da #5041 a #5048
(posizione corrente di ciascun asse).
-
Corsa degli assi rotativi
Nel caso in cui si utilizzino la programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato o il tipo II del
controllo del centro utensile o il tipo II della compensazione raggio utensile per lavorazioni a 5 assi, i
parametri N. 19741 - 19744 permettono di limitare la corsa degli assi rotativi. Se è compensata la direzione
utensile (bit 0 (RCM) del parametro N. 11200=1), la compensazione degli assi rotativi viene compensata
dopo il controllo dei limiti di corsa. Quindi, quando vengono compensati gli assi rotativi è possibile che la
loro posizione sia fuori dai rispettivi limiti di corsa.
Di conseguenza, se vengono specificati i limiti di corsa degli assi rotativi, impostare le zone di sicurezza in
modo da evitare i movimenti oltre i limiti.
- 362 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Tolleranza entro la quale gli errori di rotazione sono considerati a 0
La tolleranza entro la quale gli errori di rotazione sono considerati a 0 può essere impostata con i parametri
N. 1750 - 11752.
Quando la macchina ha un asse di rotazione della tavola
Quando la macchina ha un asse di rotazione della tavola, i parametri N. 11750 - 11752 sono validi per
gli errori di rotazione ∆a, ∆b e ∆c quando la posizione dell'asse di rotazione della tavola nel sistema di
coordinate del pezzo è 0.
Il significato dei parametri N. 11750 - 11752 è il seguente:
Parametro N. 11750: Se l'errore di montaggio del pezzo ∆a è minore o uguale a questo valore, si
assume che esso sia uguale a 0.
Parametro N. 11751: Se l'errore di montaggio del pezzo ∆b è minore o uguale a questo valore, si
assume che esso sia uguale a 0.
Parametro N. 11752: Se l'errore di montaggio del pezzo ∆c è minore o uguale a questo valore, si
assume che esso sia uguale a 0.
Se, quando la posizione dell'asse di rotazione della tavola nel sistema di coordinate del pezzo è 0, il
valore assoluto dell'errore di rotazione è minore o uguale al valore dei parametri N. 11750 - 11752, si
assume che l'errore sia uguale a 0. (L'incremento minimo di immissione degli errori di rotazione è
determinato dall'impostazione del parametro N. 11201.)
Qui sotto viene fornito un esempio per il tipo con rotazione della tavola.
Configurazione degli assi X, Y, Z, B, C
Offset del sistema di coordinate del pezzo: 0 per tutti gli assi rotativi
Asse Z
Sistema di coordinate della macchina
Sistema di coordinate del
pezzo
Asse Y
Asse Z
Asse X
Asse Y
Tavola
Asse X
Fig. 15.5 (e) Posizione della tavola quando B = 0.0
Compensazione montaggio pezzo: ∆x=0, ∆y=0, ∆z=0, ∆a=0, ∆b=0, ∆c=0.5, B=90.0, C=0
Asse Z
Sistema di coordinate del pezzo
Asse Y
Sistema di coordinate della
macchina
∆c = 0.5
∆b=0
Asse Z
Asse X
Asse Y
∆a = 0
Asse X
Tavola
Fig. 15.5 (f) Posizione della tavola quando viene impostato un errore di montaggio del pezzo (B = 90.0)
- 363 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Dato che quando vengono misurati gli errori di montaggio del pezzo come posizione dell'asse di
rotazione della tavola viene impostato B = 90.0, quando la posizione intorno all'asse B nel sistema di
coordinate della macchina è 90.0, gli errori di montaggio del pezzo ∆a, ∆b e ∆c sono definiti come si
vede nella Fig. 15.5 (f).
Asse Z
Sistema di coordinate del pezzo
Asse Y
∆c0
Sistema di coordinate della
macchina
∆b0
∆a = 0
∆b=0
Asse Z
Asse Y
∆c = 0.5
Asse X
Asse X
∆a0
Tavola
Fig. 15.5 (g) Errore di montaggio del pezzo (B=0.0)
Quando la posizione intorno all'asse B nel sistema di coordinate del pezzo viene messa a 0.0, la tavola
ruota per gli errori di montaggio del pezzo come si vede nella Fig. 15.5 (g). ∆a0, ∆b0 e ∆c0 sono gli
errori di rotazione intorno agli assi X, Y e Z nel sistema di coordinate del pezzo quando la posizione
dell'asse di rotazione della tavola viene messa a 0 nel sistema di coordinate del pezzo. Per il caso
mostrato nella Fig. 15.5 (g), ∆a0 è nella direzione opposta a quella di ∆c e ∆c è 0.5, ∆b è 0.0 per ∆b0, e
∆a è 0.0 per ∆c0, così essi vengono assunti come segue:
∆a0 = -0.5, ∆b0 = 0.0, ∆c0 = 0.0
Le impostazioni dei parametri N. 11750 - 11752 sono valide per questi ∆a0, ∆b0 e ∆c0.
Di conseguenza, ∆a0=0.0 viene considerato uguale a 0 quando i parametri sono impostati come segue:
Parametro N. 11201=0
Parametro N. 11750=500
Parametro N. 11751=0
Parametro N. 11752=0
Quando i parametri sono impostati come segue: ∆a0 rimane -0.5:
Parametro N. 11201=0
Parametro N. 11750=409
Parametro N. 11751=0
Parametro N. 11752=500
AVVERTENZA
Notare che le seguenti equazioni possono non essere soddisfatte a seconda degli
errori di montaggio del pezzo:
Δa 0 = -∆c, ∆b0 = ∆b, ∆c0 = ∆a
La tavola ruota per ∆a0, ∆b0 e ∆c0, e per ∆a, ∆b e ∆c nel seguente ordine:
a→b→c
Per questa ragione, Quando la tavola ruota intorno agli assi rotativi, l'ordine di
rotazione (a - b - c) viene cambiato.
Per ∆a0 e ∆c, i segni sono diversi perché è diverso il senso di rotazione. Di
conseguenza, quando ∆a o ∆b hanno un valore, le suddette equazioni non sono
soddisfatte.
- 364 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Limite superiore e limite inferiore degli errori di rotazione
I limiti superiore e inferiore degli errori di rotazione possono essere impostati con i parametri
N. 11753 - 11758.
Se un errore di rotazione è fuori dal range determinato dai corrispondenti parametri N. 11753 - 11758,
quando viene attivata la compensazione montaggio pezzo si verifica l'allarme PS0517, “IMPOST ENTITA'
ERRORE FUORI RANGE”.
Se la macchina ha assi di rotazione della tavola, i parametri N. 11753 - 11758 sono validi per gli errori di
rotazione ∆a, ∆b e ∆c quando la posizione degli assi di rotazione della tavola nel sistema di coordinate del
pezzo è 0.
-
Funzione di salto della lavorazione
Durante la compensazione montaggio pezzo, è possibile specificare la funzione di salto (G31). Mettendo a
1 il bit 3 (WSK) del parametro N. 11200, è possibile ottenere le coordinate della posizione di salto nel
sistema di coordinate del pezzo montato (sistema di coordinate del programma).
La spiegazione che segue utilizza come esempio la sottostante configurazione della macchina.
Tipo di unità meccanica: Con rotazione dell'utensile
Assi di conversione dell'errore di montaggio del pezzo: X, Y, Z, B, C
Entità della compensazione montaggio pezzo:
x0.0
y0.0
z0.0
a0.0
b0.0
c90.0
Esempio di programma
O0001
N100G90G00X0Y0Z0B0C0
N200G54.4P1
N300X0Y0Z0B0C0
N400G31X100.0F100.0
:
Se il programma O0001 viene eseguito con la suddetta configurazione, nel blocco N400 l'utensile si muove
nella direzione dell'asse X del sistema di coordinate del pezzo montato (direzione dell'asse Y del sistema di
coordinate del pezzo).
Così, se durante il blocco N400 perviene il segnale di salto, il valore delle variabili di sistema #100151 #100182 sarà il seguente:
Tabella 15.5 (l)
WSK=1
WSK=0
X
Y
Z
B
C
0 o più
0.0
0.0
0 o più
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
90.0
- 365 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Movimenti in rapido dei cicli di foratura
Mediante il bit 1 (D3R) del parametro N. 11221, è possibile selezionare il modo rapido per l'esecuzione dei
movimenti nella direzione di foratura in un ciclo fisso di foratura nei modi programmazione dei comandi
nel piano di lavoro inclinato, conversione tridimensionale delle coordinate, o compensazione montaggio
pezzo. Quando il bit 1 (D3R) del parametro N. 11221 è 0, viene selezionato il modo avanzamento in lavoro;
quando questo bit è 1, viene selezionato il modo rapido. Per il posizionamento al livello iniziale all'inizio di
un ciclo fisso di foratura, però, viene utilizzato il modo rapido, indipendentemente dall'impostazione del bit
D3R. Nel modo rapido è possibile applicare la regolazione della velocità in rapido e nel modo avanzamento
in lavoro è possibile applicare la regolazione della velocità di avanzamento. Il bit D3R può anche essere
utilizzato per cambiare il modo dei movimenti in rapido nella direzione della maschiatura rigida.
Per l'accelerazione/decelerazione dopo l'interpolazione.
Quando il bit 1 (D3R) del parametro N. 11221 è 1 (modo rapido), il posizionamento in rapido nella
direzione di foratura di un ciclo fisso di foratura nei modi programmazione dei comandi nel piano di
lavoro inclinato, conversione tridimensionale delle coordinate, o compensazione montaggio pezzo
viene accelerato/decelerato indipendentemente lungo ciascun asse in base alle costanti di tempo
specificate con i parametri N. 1620 e 1621. Così, quando si esegue il posizionamento di tipo
interpolazione lineare con il bit D3R messo a 1, eseguire le seguenti impostazioni:
Bit 1 (LRP) del parametro N. 1401=1
Bit 4 (PRT) del parametro N. 1603=1
Parametro N. 1620
Parametro N. 1621
Seleziona il posizionamento di tipo interpolazione lineare.
Seleziona l'accelerazione/decelerazione a tempo costante.
Impostare lo stesso valore per tutti.
Impostare lo stesso valore per tutti.
Per l'accelerazione/decelerazione prima dell'interpolazione
In un ciclo fisso di foratura viene sempre eseguito il posizionamento lineare nella direzione di
foratura.
Velocità di avanzamento
Quando il bit 1 (D3R) del parametro N. 11221 è 1 (modo rapido), la velocità in rapido nella direzione
di foratura di un ciclo fisso di foratura nei modi programmazione dei comandi nel piano di lavoro
inclinato, conversione tridimensionale delle coordinate, o compensazione montaggio pezzo è limitata
a un valore parametrico indicato qui sotto, se la regolazione della velocità in rapido è il 100%. Nel
modo F0 della regolazione della velocità in rapido, però, la velocità in rapido è limitata al minore fra il
valore del parametro N. 1421 e i valori parametrici indicati nella Tabella 15.5 (m)Velocità di
avanzamento nel modo rapido.
Tabella 15.5 (m) Velocità di avanzamento nel modo rapido
Quando il parametro No.5412 è 0
Parametro N. 1420
Il minore fra il valore del parametro N. 1420 e il valore del
Quando il parametro No.5412 non è 0
parametro N. 5412
Tuttavia, quando è abilitata la funzione decelerazione dall'esterno, la velocità di avanzamento è limitata al
minore fra i suddetti valori parametrici dopo l'applicazione della regolazione e la velocità determinata dalla
decelerazione dall'esterno.
- 366 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
NOTA
1 Impostare la velocità rapida per ciascun asse con il parametro N. 1420 e la
velocità rapida tangenziale con il parametro N. 5412.
2 Se viene eseguito il posizionamento in rapido senza interpolazione lineare, la
velocità è limitata al valore del parametro N. 1420, indipendentemente
dall'impostazione del parametro N. 5412.
3 Se è selezionato il modo avanzamento di lavoro (quando il bit 1 (D3R) del
parametro N. 11221 è 0), impostare la velocità rapida tangenziale con il
parametro N. 5412.
Utilizzo di un set di errori di montaggio del pezzo per più sistemi di coordinate del
pezzo
Gli errori di montaggio del pezzo ∆x, ∆y e ∆z vengono misurati in un certo sistema di coordinate del pezzo.
Se i parametri N. 11411 - 11417 sono a 0, per utilizzare più sistemi di coordinate del pezzo per lo stesso
stato di montaggio del pezzo è necessario impostare tanti set di errori di montaggio del pezzo ∆x, ∆y e ∆z
quanti sono i sistemi di coordinate del pezzo da utilizzare.
Posizione effettiva di montaggio del pezzo
Sistema di coordinate del pezzo
montato per G55
Sistema di coordinate del pezzo montato per G54
Errore di montaggio del pezzo
P1 (per G54)
Errore di montaggio del pezzo
P2 (per G55)
Posizione originale di
montaggio del pezzo
G54
(Esempio di
programmazione)
G54
G54.4 P1
...
G55
G55
G54.4 P2
...
L'utilizzo del sistema di coordinate del
pezzo G55, necessita del set di errori di
montaggio del pezzo P2, in esso misurato.
Però, il sistema di coordinate del pezzo sul quale sono basati gli errori di montaggio del pezzo può essere
specificato con i parametri N. 11411 - 11417 in modo da utilizzare un solo set di errori di montaggio del
pezzo per più di un sistema di coordinate del pezzo. Con questa funzione, l'impostazione nei parametri
N. 11411 - 11417 del sistema di coordinate del pezzo di riferimento per ciascun set di errori di montaggio
del pezzo in un certo stato di montaggio del pezzo permette di utilizzare quel set di errori di montaggio del
pezzo per un altro sistema di coordinate del pezzo.
Nel sottostante esempio, l'impostazione del sistema di coordinate del pezzo di riferimento per l'errore di
montaggio del pezzo P1 a G54 (parametro N. 11411 = 54) permette di utilizzare il sistema di coordinate del
pezzo montato per G55 specificando errore di montaggio del pezzo P1.
- 367 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Posizione effettiva di montaggio del pezzo
Sistema di coordinate del pezzo
montato per G55
Sistema di coordinate del pezzo montato per G54
Errore di montaggio del pezzo
P1 (basato su G54)
Errore di montaggio del pezzo
Calculato utilizzando P1
(basato su G54).
Posizione originale di
montaggio del pezzo
G54
(Esempio di
programmazione)
G54
G54.4 P1
...
G55
G55
G54.4 P1
...
P1 può essere utilizzato anche per il
sistema di coordinate del pezzo G55.
L'errore di rotazione non è considerato. Impostare lo stesso errore di rotazione impostato per il sistema di
coordinate del pezzo di riferimento.
Impostare il numero del sistema di coordinate del pezzo sul quale è basato ciascuno degli errori di
montaggio del pezzo N. 01 - 07 nei parametri N. 11411 - 11417. Per G54 - G59, impostare 54 - 59. Per
G54.1P1 - G54.1P300, impostare 1001 - 1300.
Se uno di questi parametri è 0, il set corrispondente di errori di montaggio del pezzo non può essere
utilizzato per più sistemi di coordinate del pezzo.
Se viene impostato un numero di sistema di coordinate del pezzo non valido, nel blocco di attivazione della
compensazione montaggio pezzo si verifica l'allarme PS0436, “PARAMETRO ILLEGALE IN WSC”.
Esempi
-
Esempio 1
O1 è un programma che lavora i lati di un quadro.
O1;
N10 G55 ;
Impostazione del sistema di coordinate
N20 G90 G00 X0 Y0 Z300.0 B0 C0 ; Movimento alla posizione iniziale
N30 G01 G43 H01 Z40.0 F500. ;
Attivazione della compensazione lunghezza
utensile
H01 è il numero del correttore da utilizzare.
N40 X50.0 Y50.0 Z20.0 ;
L'altezza Z del piano di lavorazione è di 20.0.
N50 X150.0 ;
N60 Y150.0 ;
N70 X50.0 ;
N80 Y50.0 ;
N90 X0 Y0 Z40.0 ;
N100 G49 Z300.0 ;
Cancellazione della compensazione
lunghezza utensile
Movimento alla posizione iniziale sull'asse Z
N110 M30;
- 368 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Posizione corretta di montaggio del pezzo
Y
N70
N80
Pezzo
N60
N50
X
Sistema di coordinate del pezzo G55 (XYZ)
Fig. 15.5 (h) Quando non ci sono errori di montaggio del pezzo
Supponiamo che il pezzo non sia nella "posizione corretta di montaggio del pezzo" come nella Fig. 15.5 (i).
Posizione corretta di montaggio del pezzo
Pezzo spostato.
Vengono lavorati i quattro lati.
Y'
Y
N70
∆c
= -20.000
N80
Pezzo
∆y
=
20 000
N60
N50
X
X'
∆x
= 10.000
Sistema di coordinate del pezzo G55 (XYZ)
Sistema di coordinate del pezzo montato (X'Y'Z')
Fig. 15.5 (i) Quando ci sono errori di montaggio del pezzo
Per corrispondere al sistema di coordinate del pezzo montato, il sistema di coordinate del pezzo deve essere
ruotato di -20.000 gradi intorno all'asse Z, traslato di 10.000 nella direzione X, e traslato di 20.000 nella
direzione Y.
In questo caso, impostare i seguenti valori degli errori di montaggio del pezzo:
(Gruppo di dati N. 01)
x 10.000
y 20.000
z 0.000
a 0.000
B0.000
C-20.000
Aggiungere al programma O1 i blocchi N15 e N115 per l'attivazione/disattivazione della compensazione
montaggio pezzo, come si vede qui sotto.
- 369 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
O1;
N10 G55 ;
N15 G54.4 P1
N20 G90 G00 X0 Y0 Z300.0 B0 C0 ;
N30 G01 G43 H01 Z40.0 F500. ;
N40 X50.0 Y50.0 Z20.0 ;
N50 X150.0 ;
N60 Y150.0 ;
N70 X50.0 ;
N80 Y50.0 ;
N90 X0 Y0 Z40.0 ;
N100 G49 Z300.0 ;
N115 G54.4 P0 ;
N110 M30;
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Impostazione del sistema di coordinate
Modo compensazione montaggio pezzo ON
Movimento alla posizione iniziale
Attivazione della compensazione lunghezza
utensile
H01 è il numero del correttore da utilizzare.
L'altezza Z del piano di lavorazione è di 20.0.
Cancellazione della compensazione lunghezza
utensile
Movimento alla posizione iniziale sull'asse Z
Modo compensazione montaggio pezzo OFF
Quando viene eseguito O1, l'utensile lavora i quattro lati del pezzo spostato, come si vede nella
Fig. 15.5 (i).
-
Esempio 2
O2 è un programma per la lavorazione dei lati di un quadro utilizzando il controllo del centro utensile.
La macchina è del tipo con rotazione dell'utensile, l'asse C è l'asse rotativo master e ruota intorno all'asse Z,
l'asse B è l'asse slave e ruota intorno all'asse Y. Per la lavorazione del piano normale alla direzione del
movimento, l'utensile è inclinato di 45 gradi rispetto alla direzione +Z.
O2 ;
N10 G55 ;
N20 G90 G00 X0 Y0 Z300.0 B0 C0 ;
N30 G01 G43.4 H01 Z40.0 F500. ;
Impostazione del sistema di coordinate
Movimento alla posizione iniziale
Attivazione del controllo del centro utensile
H01 è il numero del correttore da utilizzare.
N40 X50.0 Y50.0 Z20.0 B45.0 C-90.0 ; L'altezza Z del piano di lavorazione è di 20.0.
N50 X150.0 ;
N60 C0.0 ;
N70 Y150.0 ;
N80 C90.0 ;
N90 X50.0 ;
N100 C180.0 ;
N110 Y50.0 ;
N120 X0 Y0 Z40.0 B0.0 C0.0 ;
N130 G49 Z300.0 ;
Cancellazione della compensazione
lunghezza utensile
Movimento alla posizione iniziale sull'asse Z
N140 M30;
- 370 -
B-64484IT/02
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
Posizione corretta di montaggio del pezzo
N90
N110
Pezzo
N70
N50
X
Sistema di coordinate del pezzo XYZ
Fig. 15.5 (j) Controllo del centro utensile quando non ci sono errori di montaggio
Supponiamo che il pezzo non sia nella "posizione corretta di montaggio del pezzo" come per l'esempio 1, e
che le anche impostazioni relative all'errore di montaggio siano quelle dell'esempio 1.
Inoltre, come si vede qui sotto, ad O2 vengono aggiunti i blocchi N15, N16, N135 e N136 per convalidare
l'errore di montaggio del pezzo come nel caso dell'esempio 1.
O2 ;
N10 G55 ;
N15 G05.1 Q1
N16 G54.4 P1
N20 G90 G00 X0 Y0 Z300.0 B0 C0 ;
N30 G01 G43.4 H01 Z40.0 F500. ;
Impostazione del sistema di coordinate
Modo contornatura AI ON
Modo compensazione montaggio pezzo ON
Movimento alla posizione iniziale
Attivazione del controllo del centro utensile
H01 è il numero del correttore da utilizzare.
N40 X50.0 Y50.0 Z20.0 B45.0 C-90.0 ; L'altezza Z del piano di lavorazione è di 20.0.
N50 X150.0 ;
N60 C0.0 ;
N70 Y150.0 ;
N80 C90.0 ;
N90 X50.0 ;
N100 C180.0 ;
N110 Y50.0 ;
N120 X0 Y0 Z40.0 B0.0 C0.0 ;
N130 G49 Z300.0 ;
Cancellazione della compensazione lunghezza
utensile
Movimento alla posizione iniziale sull'asse Z
N135 G54.4 P0 ;
Modo compensazione montaggio pezzo OFF
N136 G05.1 Q0 ;
Modo contornatura AI OFF
N140 M30;
Prima di eseguire O2, mettere a 1 il bit 0 (RCM) del parametro N. 11200 per eseguire la compensazione
della direzione utensile. Quando l'utensile lavora i lati del pezzo con la punta, esso è inclinato di 45 gradi
rispetto alla direzione +Z nel piano normale alla direzione del movimento, come si vede nella Fig. 15.5 (k).
- 371 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Y
Posizione corretta di
montaggio del
pezzo
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Pezzo spostato.
Vengono lavorati i quattro
lati.
Y'
N90
N110
Pezzo
N70
N50
X
X'
Sistema di coordinate del pezzo
XYZ
Sistema di coordinate del pezzo montato
X'Y'Z'
Fig. 15.5 (k) Controllo del centro utensile quando ci sono errori di montaggio
Limitazioni
In questo paragrafo vengono descritte le limitazioni relative alla compensazione montaggio pezzo.
-
Codici G specificabili
Quando è abilitata la compensazione montaggio pezzo, possono essere specificati i seguenti codici G:
G00
G01
G02
G03
G04
G05.1 Q0/Q1
G10
G11
G17
G18
G19
G28
G29
G30
G31
G40
G41
G41.2/G41.4/G41.5
G41.6
G42
Posizionamento
Interpolazione lineare
Interpolazione circolare in senso orario
Interpolazione circolare in senso antiorario
Sosta
Modo contornatura AI OFF/ON
Introduzione dati da programma
Cancellazione del modo introduzione dati da programma
Selezione del piano (XY)
Selezione del piano (ZX)
Selezione del piano (YZ)
Ritorno al punto di riferimento
Ritorno dal punto di riferimento
Ritorno al secondo, terzo o quarto punto di riferimento
Funzione di salto della lavorazione
Compensazione raggio utensile / compensazione tridimensionale
dell'utensile cancellate
Compensazione raggio utensile a sinistra / compensazione tridimensionale
dell'utensile a sinistra
Compensazione tridimensionale dell'utensile a sinistra (tipo 1)
(solo se si utilizza anche il controllo del centro utensile)
Compensazione tridimensionale dell'utensile a sinistra (tipo 2)
(solo se si utilizza anche il controllo del centro utensile)
Compensazione raggio utensile a destra / compensazione tridimensionale
dell'utensile a destra
- 372 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
G42.2/G42.4/G42.5
G42.6
G43
G43.4
G43.5
G49 (G49.1)
G50
G51
G50.1
G51.1
G53
G53.1
G65
G66
G67
G68.2
G73, G74, G76, G80 .. G89
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Compensazione tridimensionale dell'utensile a destra (tipo 1)
(solo se si utilizza anche il controllo del centro utensile)
Compensazione tridimensionale dell'utensile a destra (tipo 2)
(solo se si utilizza anche il controllo del centro utensile)
Compensazione lunghezza utensile +
Controllo del centro utensile (tipo 1)
Controllo del centro utensile (tipo 2)
Compensazione lunghezza utensile cancellata
Scala cancellata
Scala
Immagine speculare programmabile cancellata
Immagine speculare programmabile
Selezione del sistema di coordinate della macchina
Controllo della direzione dell'asse utensile
Richiamo macro
Richiamo macro modale
Richiamo macro modale cancellato
Programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato
Cicli fissi di foratura
M
G69
Rotazione del sistema di coordinate/conversione tridimensionale del sistema di
coordinate/programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato cancellate
Programmazione assoluta
Programmazione incrementale
Avanzamento al minuto
Avanzamento al giro
Ciclo fisso : ritorno al livello iniziale
Ciclo fisso : ritorno al livello del punto R
G90
G91
G94
G95
G98
G99
T
G69.1 Rotazione del sistema di coordinate/conversione tridimensionale del sistema di
coordinate/programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato cancellate
G90 Programmazione assoluta (per i sistemi B e C di codici G)
G91 Programmazione incrementale (per i sistemi B e C di codici G)
G94 Avanzamento al minuto (per i sistemi B e C di codici G)
G95 Avanzamento al giro (per i sistemi B e C di codici G)
G98 Ciclo fisso : ritorno al livello iniziale (per i sistemi B e C di codici G)
G99 Ciclo fisso : ritorno al livello del punto R (per i sistemi B e C di codici G)
-
Codici G modali che permettono l'attivazione della compensazione montaggio
pezzo
La compensazione montaggio pezzo può essere specificata nei seguenti stati modali:
G00
G01
G13.1
G15
G17
G18
G19
G20
Posizionamento
Interpolazione lineare
Modo interpolazione in coordinate polari cancellato
Comando in coordinate polari cancellato
Selezione del piano (XY)
Selezione del piano (ZX)
Selezione del piano (YZ)
Programmazione in pollici
- 373 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
G21
G23
G25
G40
G49 (G49.1)
G50
G50.1
G50.2
G54 - G59, G54.1
G64
G67
G80
G80.5 (G80.8)
G97
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Programmazione in millimetri
Controllo delle zone di sicurezza OFF
Rilevazione errore di velocità del mandrino OFF
Compensazione raggio utensile / compensazione tridimensionale dell'utensile
cancellate
Compensazione lunghezza utensile cancellata
Scala cancellata
Immagine speculare programmabile cancellata
Tornitura poligonale cancellata
Selezione del sistema di coordinate del pezzo
Modo taglio
Richiamo macro modale cancellato
Ciclo fisso cancellato
Sincronizzazione EGB cancellata
Controllo velocità di taglio costante cancellato
M
G40.1
Controllo della direzione normale cancellato
G54.2 P0 Compensazione dinamica rotazione tavola cancellata
G69
Rotazione del sistema di coordinate/conversione tridimensionale del sistema di
coordinate/programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato cancellate
G90
Programmazione assoluta
G91
Programmazione incrementale
G94
Avanzamento al minuto
G95
Avanzamento al giro
G98
Ritorno al livello iniziale del ciclo fisso
G99
Ritorno al livello R del ciclo fisso
T
G69
G69.1
G90
G91
G94
G95
G98
G99
-
Immagine speculare per doppia torretta OFF/modo lavorazione bilanciata cancellato
Rotazione del sistema di coordinate/conversione tridimensionale del sistema di
coordinate/programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato cancellate
Programmazione assoluta (per i sistemi B e C di codici G)
Programmazione incrementale (per i sistemi B e C di codici G)
Avanzamento al minuto (per i sistemi B e C di codici G)
Avanzamento al giro (per i sistemi B e C di codici G)
Ritorno al livello iniziale del ciclo fisso (per i sistemi B e C di codici G)
Ritorno al livello R del ciclo fisso (per i sistemi B e C di codici G)
Intervento manuale e interruzione del volantino
Nel modo compensazione montaggio pezzo, non eseguire interventi manuali né interruzioni del volantino.
-
Comandi di posizionamento rapido
Quando si utilizza la compensazione montaggio pezzo, selezionare il posizionamento rapido con
interpolazione lineare (mettendo a 1 il bit 1 (LRP) del parametro N. 1401).
-
Relazioni con altri comandi modali
I comandi per le seguenti funzioni devono essere annidati all'interno dei comandi relativi alla
compensazione montaggio pezzo, devono trovarsi fra i comandi G54.4 P_ e G54.4 P0.
Vale a dire che G54.4 P_ deve essere specificato quando i modi corrispondenti a queste funzioni sono OFF,
e che questi modi devono essere cancellati prima di specificare G54.4 P0 .
- 374 -
•
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
•
•
•
•
•
Compensazione raggio fresa (G40, G41, G41.2, G41.3, G41.4, G41.5, G41.6, G42, G42.2, G42.4,
G42.5, G42.6)
Compensazione lunghezza utensile (G43, G43.4, G43.5, G49)
Immagine speculare programmabile (G50.1, G51.1)
Scala (G51)
Programmazione dei comandi nel piano di lavoro inclinato (G68.2, G69)
Ciclo fisso (G73,G74,G76,G80 - G89)
-
Controllo assi da PMC
Nel modo compensazione montaggio pezzo, non eseguire il controllo da PMC degli assi utilizzati per la
compensazione montaggio pezzo.
-
Movimenti di attivazione/cancellazione della compensazione lunghezza
utensile
Per eseguire la compensazione lunghezza utensile (compreso il controllo del centro utensile) nel modo
compensazione montaggio pezzo, mettere a 1 il bit 6 (TOS) del parametro N. 5006 o il bit 2 (TOP) del
parametro N. 11400 to 1 (esecuzione della compensazione lunghezza utensile mediante traslazione del
sistema di coordinate). Se i parametri TOS e TOP sono a 0, si verifica l'allarme PS0438, “PARAMETRO
ILLEGALE NELLA COMP. DIREZIONE UTENSILE”.
-
Immagine speculare
Se vengono utilizzate contemporaneamente la compensazione montaggio pezzo e l'immagine speculare
programmabile, l'immagine speculare programmabile viene applicata alle coordinate nel sistema di
coordinate del pezzo montato, quindi viene eseguita la compensazione montaggio pezzo.
Y
Percorso
programmato
Y'
X'
Percorso
effettivo
Centro dell'immagine
speculare
Sistema di coordinate del pezzo
montato
X
Sistema di coordinate del pezzo
Se vengono utilizzate contemporaneamente la compensazione montaggio pezzo e l'immagine speculare
dall'esterno (con il segnale di immagine speculare o il dato di impostazione corrispondente), viene eseguita
la compensazione montaggio pezzo, quindi viene applicata l'immagine speculare.
Y
Percorso
effettivo
Percorso
programmato
X'
Y'
Sistema di coordinate del pezzo
montato
Sistema di coordinate del
pezzo
X
Posizione nella quale è applicata
l'immagine speculare
- 375 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Controllo delle zone di sicurezza prima del movimento
nel modo compensazione montaggio pezzo, il controllo zone di sicurezza prima del movimento non è
disponibile.
-
Quando il controllo orientamento utensile viene utilizzato insieme al tipo 2 del
controllo del centro utensile
Quando si utilizza il controllo orientamento utensile insieme al tipo 2 del controllo del centro utensile, se
l'angolo fra l'orientamento dell'utensile e l'orientamento singolare è minore del parametro N. 19738,
l'orientamento dell'utensile a fine blocco cambia in modo da superare la posizione di orientamento
singolare.
Però, se viene compensata la direzione dell'utensile (bit 0 (RCM) del parametro N. 11200 = 1), è possibile
che l'utensile non superi la posizione di orientamento singolare a causa della compensazione, successiva al
controllo orientamento utensile.
-
Ripartenza del programma
Non riavviare un programma per il quale viene eseguita la compensazione montaggio pezzo.
-
Reset
Perché un reset cancelli il modo compensazione montaggio pezzo, il bit 2 (D3R) del parametro N. 5400
deve essere 0.
Il modo compensazione lunghezza utensile (compreso il controllo del centro utensile) attivato nel modo
compensazione montaggio pezzo e il corrispondente vettore di compensazione vengono cancellati da un
reset indipendentemente dall'impostazione dei seguenti parametri:
•
Bit 6 (CLR) del parametro N. 3402
•
Bit 0 (C08) del parametro N. 3407
•
Bit 6 (LVK) del parametro N. 5003
-
Coordinate assolute dell'asse slave nel controllo sincrono
Se è attiva la sincronizzazione degli assi di avanzamento, le coordinate assolute dell'asse slave non vengono
visualizzate correttamente.
-
Spostamento del sistema di coordinate del pezzo
Non eseguire la compensazione montaggio pezzo dopo G52 (impostazione del sistema di coordinate locali)
o G92/G50 (Serie T) (spostamento del sistema di coordinate del pezzo).
Se è stato spostato il sistema di coordinate del pezzo, presettarlo con G92.1 o con la funzioni specifiche di
preset del sistema di coordinate del pezzo per asse prima di attivare la compensazione montaggio pezzo.
-
Ritorno manuale al punto di riferimento
Se nel modo compensazione montaggio pezzo viene eseguito un ritorno manuale al punto di riferimento, si
verifica l'allarme PS5324, “AZZERAMENTO NON ESEGUITO”. Prima di eseguire un ritorno manuale al
punto di riferimento, cancellare il modo compensazione montaggio pezzo.
- 376 -
15.6
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
CORREZIONE UTENSILE PER LE FUNZIONI DI
FRESATURA E DI TORNITURA
Introduzione
Precedentemente, la schermata delle correzioni utensile dei sistemi per centri di lavoro era diversa da quella
dei sistemi per torni. Questa funzione permette di visualizzare e manipolare le correzioni utensile su una
schermata comune.
Abilitando questa funzione diventa possibile dare alle correzioni utensile una configurazione adatta a
lavorazioni complesse grazie alla possibilità eseguire le correzioni utensile dei sistemi per torni anche sui
sistemi per centri di lavoro.
Formato
M
G43.7 Hα;
:
:
G49 ; o H0;
Modo correzioni utensile ON
Modo correzioni utensile OFF
α : Specificare un codice H, seguito da un numero di correttore.
T
E’ conforme al formato dei sistemi per torni.
Spiegazioni
-
Correzioni utensile (G43.7)
M
Programmando G43.7 con un codice H, è possibile eseguire la correzione utensile. Questa funzione esegue
la correzione utensile utilizzando i valori memorizzati per gli assi X, Y e Z nel correttore specificato con il
codice H.
Punto programmato
H : Numero correttore
Correzione geometria asse X
H : Numero correttore
Correzione usura asse X
H : Numero correttore
Correzione usura asse Z
H : Numero correttore
Correzione geometria asse Z
Fig. 15.6 (a) Corrispondenza fra il codice H specificato e le correzioni geometria ed usura
(esempio con gli assi X e Z)
- 377 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Correzione con movimento dell'utensile e correzione con traslazione del sistema di
coordinate
M
La correzione totale (geometria più usura) viene eseguita con la modalità selezionata mediante il bit 6
(TOS) del parametro N. 5006 o il bit 2 (TOP) del parametro N. 11400. Non è possibile specificare modalità
diverse per la correzione geometria e la correzione usura.
-
Relazione fra la compensazione lunghezza utensile e la correzione utensile
M
Se il comando G43.7 viene eseguito nel modo G43, la compensazione lunghezza utensile, abilitata nel
modo G43, viene cancellata automaticamente ed al suo posto viene abilitata la correzione utensile
specificata da G43.7.
Se il comando G43 viene eseguito nel modo G43.7, la correzione utensile, abilitata nel modo G43.7, viene
cancellata automaticamente ed al suo posto viene abilitata la compensazione lunghezza utensile specificata
da G43.
-
Compensazione lunghezza utensile sull'Asse Z
Fra i valori di compensazione utilizzati dalle seguenti funzioni viene utilizzato solo quello impostato per la
lunghezza Z sulla schermata delle correzioni utensile. I valori impostati per gli assi X e Y, per il raggio, ecc.
non vengono utilizzati.
G43/G44 : Compensazione lunghezza utensile
G43.1: Compensazione lunghezza utensile nella direzione dell'asse utensile
G43.4 : Controllo centro utensile (tipo 1)
G43.5 : Controllo centro utensile (tipo 2)
-
Parametri relativi alla correzione utensile
M
Di seguito sono elencati i parametri che sono validi anche nel modo G43.7 e quelli che non lo sono.
Parametri validi anche nel modo G43.7
Bit 6 (LVK) del parametro N. 5003
Bit 6 (TOS) del parametro N. 5006
Bit 6 (3OC) del parametro N. 5007
Bit 7 (3OF) del parametro N. 5007
Bit 2 (TOP) del parametro N. 11400
Parametri non validi nel modo G43.7
Bit 0 (TLC) e 1 (TLB) del parametro N. 5001
Indipendentemente dall'impostazione di questi parametri, le correzioni utensili sono valide per
gli assi X e Y.
Bit 3 (TAL) del parametro N. 5001
Indipendentemente dall'impostazione di questo parametro, viene sempre seguita l'impostazione 1,
"Non genera un allarme quando sono compensati due o più assi".
Bit 6 (EVO) del parametro N. 5001
Indipendentemente dall'impostazione di questo parametro, viene sempre seguita l'impostazione 0,
"Il nuovo valore diventa valido nel blocco successivo nel quale sono specificati G43, G44 o un
codice H".
- 378 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Misura automatica della lunghezza utensile (Serie M)
M
Se è utilizzata la funzione correzioni utensile per lavorazioni complesse, il valore ottenuto dalla misura
automatica della lunghezza utensile (Serie M) G37 viene acquisito come lunghezza utensile (lunghezza Z).
Impostando il bit 4 (MMT) del parametro N. 11403, è possibile acquisire tale valore come lunghezza nella
direzione dell'asse utilizzato per la misura (lunghezza X, Y o Z).
Esempio)
Se la misura viene eseguita lungo l'asse X, il valore viene acquisito come correzione per l'asse X.
Se la misura viene eseguita lungo l'asse Y, il valore viene acquisito come correzione per l'asse Y.
Se la misura viene eseguita lungo l'asse Z, il valore viene acquisito come correzione per l'asse Z.
-
Introduzione diretta B delle correzioni utensile misurate
M
Se è utilizzata la funzione correzioni utensile per lavorazioni complesse, il valore ottenuto dalla funzione B
di introduzione diretta delle correzioni misurate viene acquisito come lunghezza utensile (lunghezza Z).
Impostando il bit 4 (MMT) del parametro N. 11403, è possibile acquisire tale valore come lunghezza nella
direzione dell'asse utilizzato per la misura (lunghezza X o Z).
Esempio)
Se la misura viene eseguita lungo l'asse X, il valore viene acquisito come correzione per l'asse X.
Se la misura viene eseguita lungo l'asse Z, il valore viene acquisito come correzione per l'asse Z.
-
Misura della lunghezza utensile/origine pezzo
M
Il valore ottenuto dalla misura della lunghezza utensile/origine pezzo viene acquisito come lunghezza
utensile (lunghezza Z).
Introduzione dati da programma (G10)
Il formato utilizzato per l'immissione/emissione dei dati dalla schermata delle correzioni utensile e per
l'introduzione delle correzioni utensili da programma è il formato G10 descritto qui sotto.
- 379 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
•
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Formato G10 dei dati delle correzioni utensili
G10 Lbaaa + Vari formati
• L formato: Lbaaa
aaa : 200- Correzioni utensile, compensazione raggio utensile, direzione della
punta immaginaria dell'utensile
Correzione usura
: 201- Correzioni utensile, compensazione raggio utensile, direzione della
punta immaginaria dell'utensile
Correzione geometria
: 202- Compensazione raccordo per la programmazione del punto di taglio
Correzione usura
: 203- Compensazione raccordo per la programmazione del punto di taglio
Correzione geometria
b
: 0Sovrascrive i dati esistenti.
: 1Somma i dati specificati ai dati esistenti.
• Vari formati
aaa : 200,201- Correzioni utensile, compensazione raggio utensile, direzione
della punta immaginaria dell'utensile
P_ : Numero correttore
X_ : Correzione asse X
Z_ : Correzione asse Z (compensazione lunghezza utensile)
R_ : Compensazione raggio utensile
Q_ : Direzione della punta immaginaria
Y_ : Correzione asse Y
: 202,203- Compensazione raccordo per la programmazione del punto di
taglio
P_ : Numero correttore
R_ : Compensazione raccordo
•
Esempio
O0010 ;
G10L200P1X_Z_R_Q_Y_;
G10L1200P1X_Z_R_Q_Y_;
G10L201P1X_Z_R_Y_;
G10L1201P1X_Z_R_Y_;
:
:
G10L202P1R_;
G10L1202P1R_;
G10L203P1R_;
G10L1203P1R_;
Sovrascrive le correzioni usura utensile.
Somma i valori alle correzioni usura utensile esistenti.
Sovrascrive le correzioni geometria utensile.
Somma i valori alle correzioni geometria utensile esistenti.
Sovrascrive la compensazione raccordo per l'usura utensile.
Somma il valore di R alla compensazione raccordo per l'usura utensile.
Sovrascrive la compensazione raccordo per la geometria utensile.
Somma il valore di R alla compensazione raccordo per la geometria
utensile.
M02 ;
- 380 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Introduzione nel formato G10 dei sistemi per centri di lavoro
M
I dati delle correzioni possono essere introdotti utilizzando il formato G10 dei sistemi per centri di lavoro.
Notare, però, che vengono introdotti solo i dati specificati nel formato L.
G10G90L10P1R1.001
G10G90L11P1R2.001
G10G90L12P1R3.001
G10G90L13P1R4.001
G10G90L110P1R5.001
G10G90L111P1R6.001
I dati che supportano il formato L sono:
L10 : Correzione utensile lungo l'asse Z (geometria)
L11 : Correzione utensile lungo l'asse Z (usura)
L12 : Correzione utensile (geometria)
L13 : Correzione utensile (usura)
L110 : Compensazione raccordo (geometria)
L111 : Compensazione raccordo (usura)
NOTA
L'introduzione nel formato G10 dei sistemi per centri di lavoro è disponibile solo
se il parametro N. 983 specifica un sistema per centri di lavoro (è a 1).
-
Introduzione nel formato G10 dei sistemi per torni
T
I dati delle correzioni possono essere introdotti utilizzando il formato G10 dei sistemi per torni.
G10P1X1.001Z2.001R3.001Q4Y5.001
Pn : Numero correttore (da 1 al numero di correttori)
Pn ≤ 10000 : Correzione usura
Pn ≥ 10001 : Correzione geometria
X_ : Correzione utensile lungo l'asse X
Z_ : Correzione utensile lungo l'asse Z
R_ : Compensazione raggio utensile
Q_ : Direzione della punta immaginaria
Y_ : Correzione utensile lungo l'asse Y
NOTA
L'introduzione nel formato G10 dei sistemi per torni è disponibile solo se il
parametro N. 983 specifica un sistema per torni (è a 0).
- 381 -
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Variabili di sistema delle macroistruzioni
M
Numero della
variabile
#2001 - #2200
da #10001 a #10999
#2201 - #2400
da #11001 a #11999
da #12001 a #12999
da #13001 a #13999
Numero della
variabile
#2001 - #2200
da #10001 a #10999
#2201 - #2400
da #11001 a #11999
#2401 - #2600
da #12001 a #12999
#2601 - #2800
da #13001 a #13999
Quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 0
Nome della
Attributo
Descrizione
variabile
[#_OFSHW[n]] R/W
Correzione utensile lungo l'asse Z (usura)
oppure
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice H, usura)
[#_OFSZW[n]]
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
[#_OFSHG[n]]
R/W
Correzione utensile lungo l'asse Z (geometria)
oppure
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice H, geometria)
[#_OFSZG[n]]
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
[#_OFSDW[n]] R/W
Correzione utensile (usura)
oppure
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice D, usura)
[#_OFSRW[n]]
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
[#_OFSDG[n]]
R/W
Correzione utensile (geometria)
oppure
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice H, geometria)
[#_OFSRG[n]]
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 1
Nome della
Attributo
Descrizione
variabile
R/W
[#_OFSHG[n]]
Correzione utensile lungo l'asse Z (geometria)
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice H, geometria)
oppure
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
[#_OFSZG[n]]
(da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
[#_OFSHW[n]] R/W
Correzione utensile lungo l'asse Z (usura)
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice H, usura)
oppure
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
[#_OFSZW[n]]
(da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
(Nota 1)
R/W
[#_OFSDG[n]]
Correzione utensile (geometria)
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice H, geometria))
oppure
[#_OFSRG[n]]
L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 200).
Nota 1) Abilitata quando il bit 5 (D15) del parametro N. 6004 è 1.
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
(Nota 1)
R/W
[#_OFSDW[n]]
Correzione utensile (usura)
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice D, usura))
oppure
[#_OFSRW[n]]
L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 200).
Nota 1) Abilitata quando il bit 5 (D15) del parametro N. 6004 è 1.
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
- 382 -
B-64484IT/02
Numero della
variabile
#21001 - #21999
#22001 - #22999
#23001 - #23999
#135001 #135999
#136001 #136999
#137001 #137999
#138001 #138999
PROGRAMMAZIONE
15.FUNZIONI DI COMPENSAZIONE
Variabili di sistema non dipendenti dal bit 3 (V15) del parametro N. 6000
Nome della
Attributo
Descrizione
variabile
[#_CORR_G[n]] R/W
Compensazione raccordo (geometria)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
[#_CORR_W[n]] R/W
Compensazione raccordo (usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
[#_OFST[n]]
R/W
Posizione della punta immaginaria
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
[#_OFSXW[n]] R/W
Correzione utensile lungo l'asse X (usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
[#_OFSYW[n]] R/W
Correzione utensile lungo l'asse Y (usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
R/W
[#_OFSXG[n]]
Correzione utensile lungo l'asse X (geometria)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
[#_OFSYG[n]]
R/W
Correzione utensile lungo l'asse Y (geometria)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
T
E' conforme alle variabili di sistema convenzionali.
Limitazioni
(1) Funzioni non utilizzabili insieme a questa funzione
•
Funzione correzione utensile B
•
Variazione della correzione attiva mediante un movimento manuale
•
Funzione Basic Operation Package 2
•
MANUAL GUIDE i
Se viene ordinata una di queste funzioni insieme a questa, la schermata delle correzioni utensile viene
sostituita da quella convenzionale e G43.7 non può essere utilizzato.
(2) Se è utilizzata questa funzione, le specifiche della seguente funzione sono parzialmente limitate.
La protezione delle correzioni utensile non può essere eseguita con la funzione di protezione dati ad 8
livelli.
Note
NOTA
Questa funzione è opzionale.
- 383 -
16.MACROISTRUZIONI
16
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
MACROISTRUZIONI
I sottoprogrammi sono utili per ripetere la stessa operazione. Le macro istruzioni, invece, permettendo di
usare variabili, istruzioni aritmetiche e logiche e istruzioni di salto condizionato, consentono di sviluppare
facilmente programmi di uso generale quali operazioni di esecuzione di tasche e cicli fissi definiti
dall'utilizzatore.
Un programma pezzo può richiamare una macro con un semplice comando, simile a quelli utilizzati per
richiamare i sottoprogrammi.
Programma di lavorazione
Macro
O0001 ;
:
:
:
G65 P9010 R50.0 L2 ;
:
:
M30 ;
16.1
O9010
#1=#18/2 ;
G01 G42 X#1 Y#1 F300 ;
02 X#1 Y-#1 R#1 ;
:
:
:
M99;
VARIABILI
In un normale programma pezzo i codici G e le coordinate sono specificati direttamente con un valore
numerico; possibili esempi sono G100 e X100.0.
In una macro, i valori numerici possono essere specificati direttamente o utilizzando il numero di una
variabile, il cui valore può essere modificato dal programma o manualmente, tramite il pannello MDI.
#1=#2+100 ;
G01 X#1 F300 ;
Spiegazioni
-
Rappresentazione delle variabili
Le variabili si specificano con il simbolo # seguito da un numero.
#i (i = 1, 2, 3, 4, .....)
[Esempio] #5
#109
#1005
Per specificare il numero di una variabile si può utilizzare una <espressione>. Le espressioni sono descritte
nella sezione relativa alle operazioni aritmetiche e logiche.
#[<espressione>]
[Esempio] #[#100]
#[#1001-1]
#[#6/2]
Nelle descrizioni che seguono, #i può essere sostituito da #[<espressione>].
-
Tipi di variabili
Le variabili sono suddivise in variabili locali, variabili comuni e variabili di sistema, in base al loro numero.
Ciascun tipo di variabili ha impiego e caratteristiche specifici. Sono disponibili anche costanti di sistema di
sola lettura.
- 384 -
B-64484IT/02
-
PROGRAMMAZIONE
16.MACROISTRUZIONI
Intervallo dei valori delle variabili
Le variabili locali e le variabili comuni possono avere un valore uguale a zero o un valore compreso nei
seguenti intervalli. Se il risultato di un calcolo è fuori dai limiti, si verifica l'allarme PS0111,
“OVERFLOW : NUMERO REALE”.
Quando il bit 0 (F16) del parametro N. 6008 è 0:
Valore massimo: appross. ±10308
Valore minimo: appross. ±10-308
I valori numerici gestiti dalle macroistruzioni sono conformi allo standard IEEE e sono trattati come
numeri reali a doppia precisione. Gli errori risultanti dalle operazioni dipendono dalla precisione.
Quando il bit 0 (F16) del parametro N. 6008 è 1:
Valore massimo: appross. ±1047
Valore minimo: appross. ±10-29
-
Variabili locali (#1-#33)
Una variabile locale è una variabile utilizzata localmente in una macro. Vale a dire che la variabile locale #i
utilizzata da una macro chiamata in un certo momento è diversa da quella utilizzata da una macro chiamata
in un momento diverso, anche se le due macro sono la stessa. Quindi, ad esempio, se la macro A richiama la
macro B in una serie di richiami annidati, è impossibile che la macro B modifichi erroneamente le variabili
locali utilizzate dalla macro A, utilizzandole a sua volta.
Le variabili locali si utilizzano per passare ad una macro i suoi argomenti. Per le informazioni relative alla
corrispondenza tra gli argomenti e gli indirizzi, riferirsi alla sezione relativa ai comandi di richiamo delle
macro. Lo stato iniziale di una variabile locale per la quale non è stato passato un argomento è <nulla> e la
variabile può essere utilizzata liberamente. L'attributo di una variabile locale è READ/WRITE (lettura
(Read) e scrittura (Write) abilitate).
-
Variabili comuni (#100-#199, #500-#999)
A differenza delle variabili locali, che sono utilizzate localmente, le variabili comuni sono condivise tra il
programma principale, i sottoprogrammi richiamati dal programma principale e le macro. Vale a dire che la
variabile #i utilizzata da una macro è la stessa utilizzata da tutte le altre macro. Di conseguenza, il valore di
una variabile comune ottenuto in una macro può essere utilizzato da un'altra. Normalmente l'attributo di una
variabile comune è READ/WRITE (lettura (Read) e scrittura (Write) abilitate). Tuttavia è possibile
proteggere dalla scrittura le variabili comuni mediante i parametri N. 6031 e 6032 (l'attributo delle variabili
specificare diventa READ (solo lettura)). Le variabili comuni possono essere utilizzate liberamente in quanto
il loro significato non è predefinito dal sistema. Il numero delle variabili comuni disponibili dipende dalle
opzioni selezionate:
(a) 100 variabili comuni (con la sola opzione macroistruzioni)
Possono essere utilizzate le variabili comuni #100 - #149 e #500 - #549. All'accensione, le variabili
#100 - #149 sono nulle, mentre le variabili #500 - #531 contengono i valori precedenti.
(b) 600 variabili comuni (con l'opzione macroistruzioni e l'opzione variabili aggiuntive delle
macroistruzioni)
Possono essere utilizzate le variabili comuni #100 - #199 e #500 - #999. All'accensione, le variabili
#100 - #199 sono nulle, mentre le variabili #500 - #999 contengono i valori precedenti.
-
Protezione dalla scrittura di una variabile locale
E' possibile proteggere dalla scrittura più variabili comuni (#500 - #999) mediante i parametri N. 6031 e
6032 (l'attributo delle variabili specificare diventa READ (solo lettura). Questa protezione è abilitata sia per
l'introduzione dei valori o la cancellazione da MDI sulla schermata delle macro sia per le operazioni di
scrittura delle variabili specificate da un programma macro. Se un programma pezzo utilizza una variabile
comune protetta dalla scrittura nel lato sinistro di un'operazione (ne specifica la scrittura) si verifica
l'allarme PS0116, “VARIABILE PROTETTA DALLA SCRITTURA”.
- 385 -
16.MACROISTRUZIONI
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Condivisione delle variabili macro comuni fra i canali
Tutte o parte delle variabili macro comuni (#100 - #149 (#199, #499) e #500 - #599 (#999)) possono essere
utilizzate come dati comuni impostando appropriatamente i parametri N. 6036 (#100 - #149 (#199, #499)) e
6037 (#500 - #599 (#999)). Inoltre è possibile canale per canale se le variabili devono essere condivise o no
impostando appropriatamente il bit 0 (NC1) del parametro N. 6020 per il parametro N. 6036 ed il bit 1
(NC2) del parametro N. 6020 per il parametro N. 6037.
[Esempio]
Assumiamo che il valore del parametro N. 6036 sia 20.
Se l'impostazione del parametro N. 6036 non deve valere per il solo canale 4, eseguire le seguenti
impostazioni (Tabella 16.1 (a)).
Tabella 16.1 (a)
Numero canale
1
2
3
4
-
N.6036
NC1
20
0
0
0
1
Variabili comuni condivise
Le variabili #100 - #119 sono comuni a tutti i canali, mentre
le altre variabili di ciascun canale sono indipendenti.
Le variabili del canale 4 sono tutte indipendenti.
Variabili di sistema
Il significato delle variabili di sistema non può essere cambiato. L'attributo di una variabile di sistema può
essere READ (solo lettura), WRITE (solo scrittura) o READ/WRITE (lettura e scrittura) a seconda della
natura della variabile.
-
Costanti di sistema
Le costanti di sistema sono simili alle variabili di sistema, ma il loro valore è fisso. L'attributo delle costanti
di sistema è READ (solo lettura).
-
Omissione del punto decimale
Quando il valore di una variabile è definito dal programma, è possibile omettere il punto decimale.
[Esempio] Quando #1 = 123; il valore della variabile #1 è 123.000.
-
Uso delle variabili
Il valore di un indirizzo può essere specificato utilizzando una variabile. Programmando <indirizzo>#i o
<indirizzo>-#i, è possibile utilizzare il valore della variabile, o il suo complemento, come valore
dell'indirizzo.
[Esempio] Se #33 = 1.5, F#33 equivale a F1.5.
Se #18 = 20.0, Z-#18 equivale a Z-20.0.
Se #130 = 3.0, G#130 equivale a G3.
Non è possibile utilizzare una variabile per specificare il valore di /, :, O e N.
[Esempio] La programmazione di O#27, N#1 o simili non è ammessa.
n (n = 1 .. 9) nella specifica /n del salto blocco opzionale non può essere una
variabile.
Il numero di una variabile non può essere specificato utilizzando direttamente
un'altra variabile.
[Esempio] Per sostituire 5 in #5 con #30, specificare #[#30] anziché ##30. Non possono essere
specificati valori eccedenti il limite massimo ammesso da ciascun indirizzo.
[Esempio] Se #140 = 120, G#140 eccede il valore massimo accettabile.
Il valore di una variabile utilizzata come valore di un indirizzo, viene arrotondato
automaticamente al numero di cifre significative dell'indirizzo.
- 386 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
[Esempio] Per una macchina con un sistema di incrementi di 1/1000 mm (IS-B), se
#1 = 12.3456, G00 X#1; diventa G00 X12.346;.
Il valore di un indirizzo può essere sostituito da una <espressione> (le espressioni
sono descritte più avanti).
<Indirizzo>[<espressione>] o <Indirizzo>-[<espressione>]
L'esempio riportato qui sopra indica che il valore di <espressione> o il suo
complemento possono essere utilizzati come valori di un indirizzo. Notare che una
costante senza il punto decimale racchiusa tra parentesi quadre ([ ]) viene trattata
come se avesse il punto decimale alla fine.
[Esempio] X[#24+#18*COS[#1]]
Z-[#18+#26]
-
Variabili non definite
Se il valore di una variabile non è definito, a tale variabile ci si riferisce come ad una variabile "nulla". Le
variabili #0 e #3100 sono sempre variabili nulle e non possono essere scritte, ma possono essere lette.
(a) Utilizzo
Quando viene utilizzata una variabile non definita, anche l'indirizzo con il quale è specificata viene
ignorato.
Comando programmato
G90 X100 Y#1
Comando equivalente quando #1 è <nulla>
Comando equivalente quando #1 = 0
G90 X100
G90 X100 Y0
(b) Definizione/sostituzione, addizione, moltiplicazione
Quando una variabile locale o una variabile comune vengono direttamente sostituite con <nulla>, il
risultato è <nulla>. Quando una variabile di sistema viene sostituita direttamente con <nulla> o con il
risultato di un calcolo contenente una variabile <nulla>, per la variabile viene assunto un valore uguale
a zero.
Espressione originale (variabile locale)
#2=#1
#2=#1*5
#2=#1+#1
Risultato della sostituzione (se #1 = <nulla>)
Risultato della sostituzione (se #1 = 0)
<nulla>
0
0
0
0
0
Espressione originale (variabile comune)
#100=#1
#100=#1*5
#100=#1+#1
<nulla>
0
0
0
0
0
Espressione originale (variabile di sistema)
#2001=#1
#2001=#1*5
#2001=#1+#1
Risultato della sostituzione (se #1 = <nulla>)
Risultato della sostituzione (se #1 = 0)
0
0
0
0
0
0
Risultato della sostituzione
(se #1 = <nulla>)
Risultato della sostituzione (se #1 = 0)
- 387 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
(c) Confronto
<nulla> è diverso da 0 solo per EQ e NE.
<nulla> è uguale a 0 per GE, GT, LE e LT.
•
Quando #1 è <nulla>
Espressione
condizionale
#1 EQ #0
#1 NE 0
#1 GE #0
#1 GT 0
#1 LE #0
#1 LT 0
Risultato
Stabilito
(vero)
Stabilito
(vero)
Stabilito
(vero)
Non stabilito
(falso)
Stabilito
(vero)
Non stabilito
(falso)
•
-
Quando #1 = 0
Espressione
condizionale
#1 EQ #0
#1 NE 0
#1 GE #0
#1 GT 0
#1 LE #0
#1 LT 0
Risultato
Non stabilito
(falso)
Non stabilito
(falso)
Stabilito
(vero)
Non stabilito
(falso)
Stabilito
(vero)
Non stabilito
(falso)
Specifica di una variabile (costante) di sistema con il suo nome
Una variabile (costante) di sistema viene specificata con il suo numero, ma può anche essere specificata
con il suo nome. Il nome di una variabile (costante) di sistema inizia con un underscore (_), seguito da un
massimo di sette lettere maiuscole, cifre o underscore. Per specificare i valori delle variabili che dipendono
dagli assi (come le coordinate) e di quelle relative a gruppi di dati dello stesso tipo (come le correzioni
utensile), è possibile utilizzare un indice [n] (n: intero). In questo caso, n può essere specificato con una
<espressione>.
Come si vede qui sotto, il formato di programmazione è [#nome-della-variabile-di-sistema].
[#_DATE]
[Esempio]
[#_DATE]=20040117 ;
: Alla variabile #3011 viene assegnato 2004.01.17 (anno
mese giorno).
[#_TIME]=161705 ;
: Alla variabile #3012 viene assegnato 16:17:05 (ore minuti
secondi).
#101=[#_ABSMT[1]] ;
: Viene letta la variabile #5021 (coordinata di macchina del
primo asse) ed il suo valore viene assegnato alla variabile
#101.
#102=[#_ABSKP[#500*2]] ; : Viene letta la variabile #506x (posizione di salto del
[#500*2]esimo asse) ed il suo valore viene assegnato alla
variabile #102.
Se per l'indice n anziché un intero viene utilizzata una variabile, il suo valore viene arrotondato all'intero più
vicino.
[Esempio]
[#_ABSIO[1.4999999]] : Corrisponde a [#_ABSIO[1]], cioè, #5001.
[#_ABSIO[1.5000000]] : Corrisponde a [#_ABSIO[2]], cioè, #5002.
NOTA
1 Se il nome della variabile non esiste, si verifica l'allarme PS1098, “NON
UTILIZZABILE COME NOME DI UNA VARIABILE”.
2 Se l'indice è negativo o non è valido, si verifica l'allarme PS1099, “SUFFISSO
[ ] ILLEGALE”.
- 388 -
-
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Costanti di sistema #0, #3100-#3102 (Attributo: R)
Le costanti di sistema possono essere utilizzate allo stesso modo delle variabili di sistema, ma il loro valore
è fisso. Le costanti di sistema disponibili sono elencate qui sotto.
Numero
#0, #3100
#3101
#3102
-
Nome
[#_EMPTY]
[#_PI]
[#_E]
Descrizione
Nulla
Costante circolare π = 3.14159265358979323846
Base dei logaritmi naturali e =2.71828182845904523536
Specifica di una variabile comune con il suo nome
Con il comando SETVN, descritto più avanti, è possibile assegnare ad una variabile comune un nome che
può essere utilizzato in luogo del suo numero.
Il formato del riferimento alle variabili comuni per nome è [#nome-della-variabile-comune], come
[#VAR500].
[Esempio]
X[#POS1] Y[#POS2] ;
: Specifica di una posizione utilizzando il nome, anziché il
numero delle variabili.
[#POS1] = #100+#101 ;
: Esecuzione di una assegnazione specificando il nome della
variabile
#[100+[#ABS]] = 500 ;
: Come sopra (con un numero di variabile)
#500 = [1000+[#POS2]*10] ; : Lettura di una variabile utilizzandone il nome.
-
Impostazione e specifica del nome di una variabile comune (SETVN)
Utilizzando il comando presentato qui sotto, è possibile assegnare un nome lungo fino ad otto caratteri alle
50 variabili comuni da #500 a #549. Se è abilitata la funzione di espansione del nome delle variabili, è
possibile specificare un nome lungo fino a 31 caratteri.
SETVN n [VAR500, VAR501, VAR502,......] ;
n rappresenta il numero della prima variabile comune alla quale si riferisce il comando.
In questo esempio, VAR500 è il nome della variabile n, VAR501 è quello della variabile n+1, VAR502 è
quello della variabile n+2, e così via. I nomi sono separati da virgole (,). E' possibile utilizzare tutti i codici
utilizzabili nelle informazioni significative eccetto '(' (control out), ')' (control in), '[', ']', EOB, EOR, e ':'
(due punti nel nome programma). Il nome di una variabile deve iniziare con un carattere alfabetico. I nomi
delle variabili non vengono persi quando viene spento il CNC.
La specifica del nome di una variabile comune ne permette la lettura e la scrittura. Il formato del riferimento
alle variabili comuni per nome è [#nome-della-variabile-comune], come [#VAR500].
[Esempio] SETVN 510[TOOL_NO, WORK_NO, COUNTER1, COUNTER2];
Il comando presentato qui sopra denomina le variabili come segue.
Variabile
Nome
#510
#511
#512
#513
TOOL_NO
WORK_NO
COUNTER1
COUNTER2
I nomi attribuiti alle variabili comuni con il comando SETVN possono essere utilizzati nei programmi. Ad
esempio, per assegnare 10 alla variabile comune #510, è possibile scrivere [#TOOL_NO]=10; anziché
#510=10;.
Se è abilitata la funzione di espansione del nome delle variabili,
il comando SETVN 510[TOOL_NUMBER000001_CHANGE_DETECT]; assegna un nome di 31 caratteri
alla variabile.
Variabile
Nome
#510
TOOL_NUMBER000001_CHANGE_DETECT
- 389 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
Se più variabili comuni hanno lo stesso nome, è possibile riferirsi con il nome solo
alla variabile con il numero più piccolo.
16.2
VARIABILI DI SISTEMA
Le variabili di sistema possono essere utilizzate per leggere e scrivere dati interni del CNC come i valori
delle correzioni utensile e i dati della posizione corrente. Le variabili di sistema sono essenziali per lo
sviluppo di programmi per l'automazione e per uso generale.
Lista delle variabili e delle costanti di sistema
n rappresenta un indice.
R, W, e R/W sono gli attributi delle variabili ed indicano che sono abilitate solo la lettura, solo la scrittura,
la lettura e la scrittura, rispettivamente.
-
Segnali di interfaccia
Numero
della
variabile
Nome
della
variabile
Attributo
Descrizione
Segnali di interfaccia in ingresso (BIT), UI000-UI031
NOTA) L'indice n rappresenta la posizione di un bit (da 0 a 31).
Segnali di interfaccia in ingresso (LONG), UI000-UI031/ UI100-UI131/
UI200-UI231/UI300-UI331
NOTA) Indice n (da 0 a 3): 0 = UI000-UI031, 1 = UI100-UI131,
2 = UI200-231, 3 = UI300-UI331
Segnali di interfaccia in ingresso (BIT), UI400-UI431
NOTA) L'indice n rappresenta la posizione di un bit (da 32 a -63).
Segnali di interfaccia in ingresso (LONG), UI400-UI431 / UI500-UI531 /
UI600-UI631 / UI700-UI731
NOTE) Indice n (4-7): 4=UI400-UI431, 5=UI500-UI531,
6=UI600-UI631, 7=UI700-UI731
Segnali di interfaccia in uscita (BIT), UO000-UO031
NOTA) L'indice n rappresenta la posizione di un bit (da 0 a 31).
Segnali di interfaccia in uscita (LONG), UO000-UO031/
UO100-UO131/UO200-UO231/UO300-UO331
NOTA) Indice n (da 0 a 3): 0 = UO000-UO031, 1 = UO100-UO131,
2 = UO200-231, 3 = UO300-UO331
Segnali di interfaccia in uscita (BIT), UO400-UO431
NOTA) L'indice n rappresenta la posizione di un bit (da 32 a -63).
Segnali di interfaccia in uscita (LONG), UO400-UO431/ UO500-UO531
/ UO600-UO631 / UO700-UO731
NOTE) Indice n (4-7): 4=UO400-UO431, 5=UO500-UO531,
6=UO600-UO631, 7=UO700-UO731
#1000-#1031
[#_UI[n]]
R
#1032-#1035
[#_UIL[n]]
R
#1036-#1067
[#_UI[n]]
R
#1068-#1071
[#_UIL[n]]
R
#1100-#1131
[#_UO[n]]
R/W
#1132-#1135
[#_UOL[n]]
R/W
#1136-#1167
[#_UO[n]]
R/W
#1168-#1171
[#_UOL[4]][#_UOL[7]]
R/W
- 390 -
-
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Valori delle correzioni utensili
M
Memoria A delle correzioni utensili
Numero della
variabile
#2001-#2200
Nome della
variabile
[#_OFS[n]]
Attributo
R/W
#10001-#10999
Descrizione
Correzioni utensile
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 200).
Se i correttori sono più di 200, possono essere utilizzati anche i
numeri di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Memoria B delle correzioni utensili quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 0
Numero della
Nome della
Attributo
Descrizione
variabile
variabile
#2001-#2200
[#_OFSW[n]]
R/W
[#_OFSG[n]]
R/W
#10001-#10999
#2201-#2400
#11001-#11999
Correzioni utensili (usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Correzioni utensili (codice H, geometria)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Memoria B delle correzioni utensili quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 1
Numero della
Nome della
Attributo
Descrizione
variabile
variabile
#2001-#2200
[#_OFSG[n]]
R/W
[#_OFSW[n]]
R/W
#10001-#10999
#2201-#2400
#11001-#11999
Correzioni utensili (geometria)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Correzioni utensili (codice H, usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
- 391 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Memoria C delle correzioni utensili quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 0
Numero della
Nome della
Attributo
Descrizione
variabile
variabile
#2001-#2200
[#_OFSHW[n]]
R/W
[#_OFSHG[n]]
R/W
#12001-#12999
[#_OFSDW[n]]
R/W
#13001-#13999
[#_OFSDG[n]]
R/W
#10001-#10999
#2201-#2400
#11001-#11999
Correzioni utensili (codice H, usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Correzioni utensili (codice H, geometria)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Correzioni utensili (codice D, usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Correzioni utensile (codice D, geometria)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Memoria C delle correzioni utensili quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 1
Numero della
Nome della
Attributo
Descrizione
variabile
variabile
#2001-#2200
[#_OFSHG[n]]
R/W
[#_OFSHW[n]]
R/W
[#_OFSDG[n]]
R/W
[#_OFSDW[n]]
R/W
#10001-#10999
#2201-#2400
#11001-#11999
#2401-#2600
#12001-#12999
#2601-#2800
#13001-#13999
Correzioni utensili (codice H, geometria)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Correzioni utensili (codice H, usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Correzioni utensili (codice D, geometria) (Nota 1)
L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 200).
Nota 1) Abilitate quando il bit 5 (D15) del parametro N. 6004 è 1.
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Correzioni utensili (codice D, usura) (Nota 1)
L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 200).
Nota 1) Abilitate quando il bit 5 (D15) del parametro N. 6004 è 1.
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
- 392 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Numero della
variabile
#21001-#21999
Memoria C delle correzioni utensili
Variabili di sistema non dipendenti dal bit 3 (V15) del parametro N. 6000
Nome della
Attributo
Descrizione
variabile
[#_CORR_G[n]]
#22001-#22999
R/W
R/W
[#_CORR_W[n]]
-
16.MACROISTRUZIONI
Compensazione raccordo (geometria)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Compensazione raccordo (usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Valori delle correzioni utensili
T
Numero della
variabile
#2001-#2064
Senza distinzione tra correzione geometria e correzione usura
Nome della
Attributo
Descrizione
variabile
[#_OFSX[n]]
R/W
[#_OFSZ[n]]
R/W
[#_OFSR[n]]
R/W
[#_OFST[n]]
R/W
[#_OFSY[n]]
R/W
#10001-#10999
#2101-#2164
#11001-#11999
#2201-#2264
#12001-#12999
#2301-#2364
#13001-#13999
#2401-#2449
#14001-#14999
Correzione lungo l'asse X (*1)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 64).
Se i correttori sono più di 64, è possibile utilizzare anche i numeri
di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Correzione lungo l'asse Z (*1)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 64).
Se i correttori sono più di 64, è possibile utilizzare anche i numeri
di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Compensazione raggio utensile
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 64).
Se i correttori sono più di 64, è possibile utilizzare anche i numeri
di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Posizione della punta immaginaria
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 64).
Se i correttori sono più di 64, è possibile utilizzare anche i numeri
di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Correzione lungo l'asse Y (*1)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 49).
Se i correttori sono più di 49, possono essere utilizzati anche i
numeri di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
(*1) Asse X: asse X dei tre assi base, Asse Z: asse Z dei tre assi base, Asse Y: asse Y dei tre assi base
Numero della
variabile
#2001-#2064
Con distinzione tra correzione geometria e correzione usura
Nome della
Attributo
Descrizione
variabile
[#_OFSXW[n]]
R/W
[#_OFSZW[n]]
R/W
#10001-#10999
#2101-#2164
#11001-#11999
Correzione lungo l'asse X (usura) (*1)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 64).
Se i correttori sono più di 64, è possibile utilizzare anche i numeri
di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Correzione lungo l'asse Z (usura) (*1)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 64).
Se i correttori sono più di 64, è possibile utilizzare anche i numeri
di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
- 393 -
16.MACROISTRUZIONI
Numero della
variabile
#2201-#2264
PROGRAMMAZIONE
Nome della
variabile
Attributo
Descrizione
[#_OFSRW[n]]
R/W
[#_OFST[n]]
R/W
[#_OFSYW[n]]
R/W
[#_OFSYG[n]]
R/W
[#_OFSXG[n]]
R/W
[#_OFSZG[n]]
R/W
[#_OFSRG[n]]
R/W
Compensazione raggio utensile (usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 64).
Se i correttori sono più di 64, è possibile utilizzare anche i numeri
di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Posizione della punta immaginaria
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 64).
Se i correttori sono più di 64, è possibile utilizzare anche i numeri
di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Correzione lungo l'asse Y (usura) (*1)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 49).
Se i correttori sono più di 49, possono essere utilizzati anche i
numeri di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Correzione lungo l'asse Y (geometria) (*1)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 49).
Se i correttori sono più di 49, possono essere utilizzati anche i
numeri di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Correzione lungo l'asse X (geometria) (*1)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 49).
Se i correttori sono più di 49, possono essere utilizzati anche i
numeri di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 49).
Correzione lungo l'asse Z (geometria) (*1)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 49).
Se i correttori sono più di 49, possono essere utilizzati anche i
numeri di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Compensazione raggio utensile (geometria)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 64).
Se i correttori sono più di 64, è possibile utilizzare anche i numeri
di sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
#12001-#12999
#2301-#2364
#13001-#13999
#2401-#2449
#14001-#14999
#2451-#2499
#19001-#19999
#2701-#2749
#15001-#15999
#2801-#2849
#16001-#16999
#2901-#2964
#17001-#17999
B-64484IT/02
(*1) Asse X: asse X dei tre assi base, Asse Z: asse Z dei tre assi base, Asse Y: asse Y dei tre assi base
- 394 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
16.MACROISTRUZIONI
Correzioni utensile quando è abilitata la funzione correzioni utensile per
lavorazioni complesse
M
Numero della
variabile
#2001-#2200
#10001-#10999
#2201-#2400
#11001-#11999
#12001-#12999
#13001-#13999
Numero della
variabile
#2001-#2200
Quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 0
Nome della
Attributo
Descrizione
variabile
[#_OFSHW[n]]
R/W
Correzione utensile lungo l'asse Z (usura)
oppure
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice H, usura)
[#_OFSZW[n]]
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
[#_OFSHG[n]]
R/W
Correzione utensile lungo l'asse Z (geometria)
oppure
(Vecchio nome: Correzioni utensili (codice H, geometria)
[#_OFSZG[n]]
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
[#_OFSDW[n]]
R/W
Compensazione raggio utensile (usura)
oppure
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice D, usura)
[#_OFSRW[n]]
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
[#_OFSDG[n]]
R/W
Compensazione raggio utensile (geometria)
oppure
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice D, geometria)
[#_OFSRG[n]]
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 1
Nome della
Attributo
Descrizione
variabile
R/W
[#_OFSHG[n]]
Correzione utensile lungo l'asse Z (geometria)
oppure
[#_OFSZG[n]]
#10001-#10999
#2201-#2400
[#_OFSHW[n]]
oppure
[#_OFSZW[n]]
R/W
[#_OFSDG[n]]
oppure
[#_OFSRG[n]]
R/W
[#_OFSDW[n]]
oppure
[#_OFSRW[n]]
R/W
#11001-#11999
#2401-#2600
#12001-#12999
#2601-#2800
#13001-#13999
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice H, geometria)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Correzione utensile lungo l'asse Z (usura)
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice H, usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 200).
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Compensazione raggio utensile (geometria) (Nota 1)
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice D, geometria)
L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 200).
Nota 1: Abilitate quando il bit 5 (D15) del parametro N. 6004 è 1.
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Compensazione raggio utensile (usura) (Nota 1)
(Vecchio nome: Correzione utensile (codice D, usura)
L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 200).
Nota 1: Abilitate quando il bit 5 (D15) del parametro N. 6004 è 1.
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
- 395 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
#21001-#21999
Variabili di sistema non dipendenti dal bit 3 (V15) del parametro N. 6000
Nome della
Attributo
Descrizione
variabile
R/W
[#_CORR_G[n]]
Compensazione raccordo (geometria)
#22001-#22999
[#_CORR_W[n]]
R/W
#23001-#23999
[#_OFST[n]]
R/W
Numero della
variabile
#135001-#135999 [#_OFSXW[n]]
R/W
#136001-#136999 [#_OFSYW[n]]
R/W
#137001-#137999 [#_OFSXG[n]]
R/W
#138001-#138999 [#_OFSYG[n]]
R/W
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Compensazione raccordo (usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Posizione della punta immaginaria
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Correzione utensile lungo l'asse X (usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Correzione utensile lungo l'asse Y (usura)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Correzione utensile lungo l'asse X (geometria)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
Correzione utensile lungo l'asse Y (geometria)
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore (da 1 a 999).
T
Valgono le stesse regole delle variabili di sistema convenzionali.
-
Traslazione del sistema di coordinate del pezzo
T
Numero della
variabile
Nome della
variabile
Attributo
#2501
#2601
#100751-#100800
[#_WKSFTX]
[#_WKSFTZ]
[#_WZ_SFT [n]]
R/W
R/W
R/W
Descrizione
Traslazione lungo l'asse X
Traslazione lungo l'asse Z
Traslazione del pezzo lungo l'ennesimo asse
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Asse X: asse X dei tre assi base, Asse Z: asse Z dei tre assi base
-
Funzionamento automatico e simili
Numero della
variabile
Nome della
variabile
Attributo
Descrizione
Allarme macro
Clock 1 (ms)
Clock 2 (ore)
Abilita o disabilita la soppressione dell'arresto in blocco
singolo.
Abilita o disabilita l'attesa del segnale di completamento della
funzione ausiliaria.
Abilita o disabilita la soppressione dell'arresto in blocco
singolo.
Abilita o disabilita l'attesa del segnale di completamento della
funzione ausiliaria.
Abilita o disabilita feed hold.
Abilita o disabilita la regolazione della velocità di
avanzamento.
Abilita o disabilita il controllo dell'arresto esatto.
Abilita o disabilita feed hold.
Abilita o disabilita la regolazione della velocità di
avanzamento.
Abilita o disabilita il controllo dell'arresto esatto.
Lettura/scrittura dei dati di impostazione
#3000
#3001
#3002
#3003
[#_ALM]
[#_CLOCK1]
[#_CLOCK2]
[#_CNTL1]
W
R/W
R/W
R/W
#3003 bit 0
[#_M_SBK]
R/W
#3003 bit 1
[#_M_FIN]
R/W
#3004
[#_CNTL2]
R/W
#3004 bit 0
#3004 bit 1
[#_M_FHD]
[#_M_OV]
R/W
R/W
#3004 bit 2
#3005
[#_M_EST]
[#_SETDT]
R/W
R/W
- 396 -
Numero della
variabile
#3006
#3007
#3008
-
Nome della
variabile
[#_MSGSTP]
[#_MRIMG]
[#_PRSTR]
#3011
#3012
Nome della
variabile
[#_DATE]
[#_TIME]
#3018
#3019
Arresto con un messaggio
Stato dell'immagine speculare (DI e impostazione)
Ripartenza/non ripartenza del programma
Attributo
Descrizione
R
R
Anno/mese/giorno
Ore/minuti/secondi
Nome della
variabile
-
Attributo
R/W
Descrizione
Numero di canale del parametro da leggere o da scrivere
Nome della
variabile
[#_PATH_NO]
Attributo
R
Descrizione
Numero del canale nel quale viene eseguita una macro
Numero di pezzi
Numero della
variabile
#3901
#3902
-
W
R
R
Numero del canale nel quale viene eseguita una macro
Numero della
variabile
-
Descrizione
Numero di canale del parametro da leggere o da scrivere
Numero della
variabile
-
Attributo
Tempo
Numero della
variabile
-
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Nome della
variabile
[#_PRTSA]
[#_PRTSN]
Attributo
Descrizione
R/W
R/W
Numero totale di pezzi
Numero richiesto di pezzi
Memoria delle correzioni utensili
M
Numero della
variabile
#3980
-
[#_OFSMEM]
Attributo
Descrizione
R
Informazioni sulla memoria delle correzioni utensili
Numero del programma principale
Numero della
variabile
#4000
-
Nome della
variabile
Nome della
variabile
[#_MAINO]
Attributo
R
Descrizione
Numero del programma principale
Dati modali
M
Numero della
variabile
Nome della
variabile
Attributo
Descrizione
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice G)
Nota) L'indice n rappresenta il numero del gruppo di codici G.
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice B)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice D)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice E)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice F)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice H)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice M)
#4001-#4030
[#_BUFG[n]]
R
#4102
#4107
#4108
#4109
#4111
#4113
[#_BUFB]
[#_BUFD]
[#_BUFE]
[#_BUFF]
[#_BUFH]
[#_BUFM]
R
R
R
R
R
R
- 397 -
16.MACROISTRUZIONI
Numero della
variabile
Nome della
variabile
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Attributo
Descrizione
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer
(numero di sequenza)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer
(numero programma)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice S)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice T)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer
(numero del sistema addizionale di coordinate del pezzo)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice G)
Nota) L'indice n rappresenta il numero del gruppo di codici G.
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice B)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice D)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice E)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice F)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice H)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice M)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(numero di sequenza)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(numero programma)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice S)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice T)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(numero del sistema addizionale di coordinate del pezzo)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice G)
Nota) L'indice n rappresenta il numero del gruppo di codici G.
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice B)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice D)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice E)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice F)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice F)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice M)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (numero di sequenza)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (numero programma)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice S)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice T)
Dati modali validi per i blocchi interrotti
(numero del sistema addizionale di coordinate del pezzo)
#4114
[#_BUFN]
R
#4115
[#_BUFO]
R
#4119
#4120
#4130
[#_BUFS]
[#_BUFT]
[#_BUFWZP]
R
R
R
#4201-#4230
[#_ACTG[n]]
R
#4302
[#_ACTB]
R
#4307
[#_ACTD]
R
#4308
[#_ACTE]
R
#4309
[#_ACTF]
R
#4311
[#_ACTH]
R
#4313
[#_ACTM]
R
#4314
[#_ACTN]
R
#4315
[#_ACTO]
R
#4319
[#_ACTS]
R
#4320
[#_ACTT]
R
#4330
[#_ACTWZP]
R
#4401-#4430
[#_INTG[n]]
R
#4502
#4507
#4508
#4509
#4511
#4513
#4514
#4515
#4519
#4520
#4530
[#_INTB]
[#_INTD]
[#_INTE]
[#_INTF]
[#_INTH]
[#_INTM]
[#_INTN]
[#_INTO]
[#_INTS]
[#_INTT]
[#_INTWZP]
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
R
- 398 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
16.MACROISTRUZIONI
T
Numero della
variabile
Nome della
variabile
Attributo
Descrizione
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice G)
Nota) L'indice n rappresenta il numero del gruppo di codici G.
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice E)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice F)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice M)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer
(numero di sequenza)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer
(numero programma)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice S)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer (codice T)
Dati modali validi per i blocchi caricati nel buffer
(numero del sistema addizionale di coordinate del pezzo)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice G)
Nota) L'indice n rappresenta il numero del gruppo di codici G.
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice E)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice F)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice M)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(numero di sequenza)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(numero programma)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice S)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(codice T)
Dati modali validi per il blocco attualmente in esecuzione
(numero del sistema addizionale di coordinate del pezzo)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice G)
Nota) L'indice n rappresenta il numero del gruppo di codici G.
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice E)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice F)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice M)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (numero di sequenza)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (numero programma)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice S)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (codice T)
Dati modali validi per i blocchi interrotti (numero del sistema
addizionale di coordinate del pezzo)
#4001-#4030
[#_BUFG[n]]
R
#4108
#4109
#4113
#4114
[#_BUFE]
[#_BUFF]
[#_BUFM]
[#_BUFN]
R
R
R
R
#4115
[#_BUFO]
R
#4119
#4120
#4130
[#_BUFS]
[#_BUFT]
[#_BUFWZP]
R
R
R
#4201-#4230
[#_ACTG[n]]
R
#4308
[#_ACTE]
R
#4309
[#_ACTF]
R
#4313
[#_ACTM]
R
#4314
[#_ACTN]
R
#4315
[#_ACTO]
R
#4319
[#_ACTS]
R
#4320
[#_ACTT]
R
#4330
[#_ACTWZP]
R
#4401-#4430
[#_INTG[n]]
R
#4508
#4509
#4513
#4514
#4515
#4519
#4520
#4530
[#_INTE]
[#_INTF]
[#_INTM]
[#_INTN]
[#_INTO]
[#_INTS]
[#_INTT]
[#_INTWZP]
R
R
R
R
R
R
R
R
- 399 -
16.MACROISTRUZIONI
-
PROGRAMMAZIONE
Dati relativi alla posizione
Numero della
variabile
#5001-#5020
Nome della
variabile
Attributo
[#_ABSIO[n]]
R
[#_ABSMT[n]]
R
[#_ABSOT[n]]
R
[#_ABSKP[n]]
R
#100001-#100050
#5021-#5040
#100051-#100100
#5041-#5060
#100101-#100150
#5061-#5080
#100151-#100200
-
B-64484IT/02
Descrizione
Punto finale del blocco precedente
(sistema di coordinate del pezzo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Posizione attuale specificata
(sistema di coordinate della macchina)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Posizione attuale specificata
(sistema di coordinate del pezzo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Posizione di salto (sistema di coordinate del pezzo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Compensazione lunghezza utensile
M
Numero della
variabile
#5081-#5100
Nome della
variabile
[#_TOFS[n]]
Attributo
R
#100201-#100250
-
Descrizione
Compensazione lunghezza utensile
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Valore della correzione
T
Numero della
variabile
#5081, #100201
#5082, #100202
#5083, #100203
#5084 - #5100
Nome della
variabile
Attributo
[#_TOFSWX]
[#_TOFSWZ]
[#_TOFSWY]
[#_TOFS[n]]
R
[#_TOFSGX]
[#_TOFSGZ]
[#_TOFSGY]
[#_TOFSG[n]]
R
#100204-#100250
#5121, #100901
#5122, #100902
#5123, #100903
#5124 - #5140
#100904-#100950
Descrizione
Correzione utensile lungo l'asse X (usura)
Correzione utensile lungo l'asse Z (usura)
Correzione utensile lungo l'asse Y (usura)
Correzione utensile (usura) per l'ennesimo asse
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 4 a 20)
Correzione utensile (usura) per l'ennesimo asse
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 4 a 50)
Correzione utensile lungo l'asse X (geometria)
Correzione utensile lungo l'asse Y (geometria)
Correzione utensile lungo l'asse Z (geometria)
Correzione utensile (geometria) per l'ennesimo asse
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 4 a 20)
Correzione utensile (geometria) per l'ennesimo asse
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 4 a 50)
Asse X: asse X dei tre assi base, Asse Z: asse Z dei tre assi base, Asse Y: asse Y dei tre assi base
- 400 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
Errore di posizione del servosistema
Numero della
variabile
#5101-#5120
Nome della
variabile
[#_SVERR[n]]
Attributo
R
#100251-#100300
-
#5121-#5140
Nome della
variabile
Errore di posizione del servosistema
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
[#_MIRTP[n]]
Attributo
R
#100651-#100700
Descrizione
Interruzione del volantino
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Distanza da percorrere
Numero della
variabile
#5181-#5200
Nome della
variabile
[#_DIST[n]]
Attributo
R
#100801-#100850
-
Descrizione
Interruzione del volantino
Numero della
variabile
-
16.MACROISTRUZIONI
Descrizione
Distanza residua
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Offset dello zero pezzo, offset aggiuntivi dello zero pezzo
M
Numero della
variabile
#5201-#5220
Nome della
variabile
[#_WZCMN[n]]
Attributo
R/W
#5221-#5240
[#_WZG54[n]]
R/W
#5241-#5260
[#_WZG55[n]]
R/W
#5261-#5280
[#_WZG56[n]]
R/W
#5281-#5300
[#_WZG57[n]]
R/W
#5301-#5320
[#_WZG58[n]]
R/W
#5321-#5340
[#_WZG59[n]]
R/W
#100301-#100350
[#_WZCMN[n]]
R/W
#100351-#100400
[#_WZG54[n]]
R/W
#100401-#100450
[#_WZG55[n]]
R/W
#100451-#100500
[#_WZG56[n]]
R/W
#100501-#100550
[#_WZG57[n]]
R/W
#100551-#100600
[#_WZG58[n]]
R/W
Descrizione
Offset esterno dello zero pezzo
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G54
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G55
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G56
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G57
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G58
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G59
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset esterno dello zero pezzo
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G54
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G55
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G56
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G57
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G58
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
- 401 -
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
16.MACROISTRUZIONI
Numero della
variabile
#100601-#100650
Nome della
variabile
[#_WZG59[n]]
#7001-#7020
[#_WZP1[n]]
#7021-#7040
[#_WZP2[n]]
:
:
#7941-#7960
:
:
[#_WZP48[n]]
#14001-#14020
[#_WZP1[n]]
#14021-#14040
[#_WZP2[n]]
:
:
#19981-#20000
:
:
[#_WZP300[n]]
#101001-#101050
[#_WZP1[n]]
#101051-#101100
[#_WZP2[n]]
:
:
#115901-#115950
:
:
[#_WZP299[n]]
#115951-#116000
[#_WZP300[n]]
PROGRAMMAZIONE
Attributo
B-64484IT/02
Descrizione
R/W
Offset dello zero pezzo G59
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset aggiuntivi dello zero pezzo
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P1
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P2
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
:
:
:
:
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P48
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P1
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P2
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
:
:
:
:
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P300
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P1
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P2
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
:
:
:
:
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P299
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P300
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
(da 1 a 50)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
T
Numero della
variabile
#5201-#5220
Nome della
variabile
[#_WZCMN[n]]
Attributo
R/W
#5221-#5240
[#_WZG54[n]]
R/W
#5241-#5260
[#_WZG55[n]]
R/W
#5261-#5280
[#_WZG56[n]]
R/W
#5281-#5300
[#_WZG57[n]]
R/W
#5301-#5320
[#_WZG58[n]]
R/W
#5321-#5340
[#_WZG59[n]]
R/W
#100301-#100350
[#_WZCMN[n]]
R/W
#100351-#100400
[#_WZG54[n]]
R/W
#100401-#100450
[#_WZG55[n]]
R/W
Descrizione
Offset esterno dello zero pezzo
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G54
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G55
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G56
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G57
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G58
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G59
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset esterno dello zero pezzo
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G54
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset dello zero pezzo G55
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
- 402 -
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Numero della
variabile
-
Nome della
variabile
#100451-#100500
[#_WZG56[n]]
#100501-#100550
[#_WZG57[n]]
#100551-#100600
[#_WZG58[n]]
#100601-#100650
[#_WZG59[n]]
#7001-#7020
[#_WZP1[n]]
#7021-#7040
[#_WZP2[n]]
:
:
#7941-#7960
:
:
[#_WZP48[n]]
#101001-#101050
[#_WZP1[n]]
#101051-#101100
[#_WZP2[n]]
:
:
#115901-#115950
:
:
[#_WZP299[n]]
#115951-#116000
[#_WZP300[n]]
Attributo
Descrizione
R/W
Offset dello zero pezzo G56
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
R/W
Offset dello zero pezzo G57
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
R/W
Offset dello zero pezzo G58
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
R/W
Offset dello zero pezzo G59
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
Offset aggiuntivi dello zero pezzo
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P1
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P2
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
:
:
:
:
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P48
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P1
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P2
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
:
:
:
:
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P299
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
R/W
Offset dello zero pezzo G54.1P300
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 20)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
(da 1 a 50)
Posizione di salto (unità di retroazione)
Numero della
variabile
#5421-#5440
Nome della
variabile
[#_SKPDTC[n]]
Attributo
R
#100701-#100750
-
16.MACROISTRUZIONI
Descrizione
Posizione di salto (unità di retroazione)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Compensazione dinamica rotazione tavola
M
Numero della
variabile
Nome della
variabile
Attributo
#5500
[#_FOFSP]
R
#5501-#5520
[#_FOFSVAL[n]]
R
#117001-#117050
#5521-#5540
#117051-#117100
[#_FOFS1[n]]
R/W
Descrizione
Numero del correttore dell'attrezzo di fissaggio attualmente
selezionato (P)
Valore del correttore dell'attrezzo di fissaggio attualmente
selezionato
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Compensazione di riferimento dell'attrezzo di fissaggio
(primo gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
- 403 -
16.MACROISTRUZIONI
Numero della
variabile
#5541-#5560
Nome della
variabile
PROGRAMMAZIONE
Attributo
R/W
Compensazione di riferimento dell'attrezzo di fissaggio
(secondo gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
[#_FOFS3[n]]
R/W
[#_FOFS4[n]]
R/W
[#_FOFS5[n]]
R/W
[#_FOFS6[n]]
R/W
[#_FOFS7[n]]
R/W
[#_FOFS8[n]]
R/W
Compensazione di riferimento dell'attrezzo di fissaggio
(terzo gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Compensazione di riferimento dell'attrezzo di fissaggio
(quarto gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Compensazione di riferimento dell'attrezzo di fissaggio
(quinto gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Compensazione di riferimento dell'attrezzo di fissaggio
(sesto gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Compensazione di riferimento dell'attrezzo di fissaggio
(settimo gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Compensazione di riferimento dell'attrezzo di fissaggio
(ottavo gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 20)
Possono essere utilizzati anche i numeri a sx
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
#117151-#117200
#5581-#5600
#117201-#117250
#5601-#5620
#117251-#117300
#5621-#5640
#117301-#117350
#5641-#5660
#117351-#117400
#5661-#5680
#117401-#117450
Descrizione
[#_FOFS2[n]]
#117101-#117150
#5561-#5580
B-64484IT/02
- 404 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
16.MACROISTRUZIONI
Seconda correzione geometria utensile
T
Numero della
variabile
#5801-#5832
Nome della
variabile
Attributo
[#_OFSX2G[n]]
R/W
[#_OFSZ2G[n]]
R/W
[#_OFSY2G[n]]
R/W
#27001-#27999
#5833-#5864
#28001-#28999
#5865-#5896
#29001-#29999
-
Descrizione
Entità della seconda correzione geometria utensile lungo
l'asse X
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 32).
ISe i correttori sono più di 32, è possibile utilizzare anche i
numeri a sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Entità della seconda correzione geometria utensile lungo
l'asse Z
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 32).
ISe i correttori sono più di 32, è possibile utilizzare anche i
numeri a sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Entità della seconda correzione geometria utensile lungo
l'asse Y
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 32).
ISe i correttori sono più di 32, è possibile utilizzare anche i
numeri a sinistra.
Nota) L'indice n rappresenta un numero di correttore
(da 1 a 999).
Valore di riferimento della compensazione dinamica dell'utensile
M
Numero della
variabile
Nome della
variabile
Attributo
#118051-#118100
[#_DOFS1[n]]
R/W
#118101-#118150
[#_DOFS2[n]]
R/W
#118151-#118200
[#_DOFS3[n]]
R/W
#118201-#118250
[#_DOFS4[n]]
R/W
#118251-#118300
[#_DOFS5[n]]
R/W
#118301-#118350
[#_DOFS6[n]]
R/W
#118351-#118400
[#_DOFS7[n]]
R/W
Descrizione
Valore di riferimento della compensazione dinamica
dell'utensile (primo gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Valore di riferimento della compensazione dinamica
dell'utensile (secondo gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Valore di riferimento della compensazione dinamica
dell'utensile (terzo gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Valore di riferimento della compensazione dinamica
dell'utensile (quarto gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Valore di riferimento della compensazione dinamica
dell'utensile (quinto gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Valore di riferimento della compensazione dinamica
dell'utensile (sesto gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Valore di riferimento della compensazione dinamica
dell'utensile (settimo gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
- 405 -
16.MACROISTRUZIONI
Numero della
variabile
#118401-#118450
-
#100851-#100900
[#_DOFS8[n]]
Attributo
R/W
Descrizione
Valore di riferimento della compensazione dinamica
dell'utensile (ottavo gruppo)
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Nome della
variabile
[#_ROVLP [n]]
Attributo
R/W
Descrizione
Riduzione della velocità di avanzamento per la
sovrapposizione dei movimenti in rapido
Nota) L'indice n rappresenta un numero asse (da 1 a 50)
Mandrino seriale
Numero della
variabile
#100951-#100954
-
Nome della
variabile
B-64484IT/02
Riduzione della velocità di avanzamento per la sovrapposizione dei movimenti
in rapido
Numero della
variabile
-
PROGRAMMAZIONE
Nome della
variabile
[#_SPSTAT[n]]
Attributo
R
Descrizione
Stato di ciascun mandrino
Nota) L'indice n rappresenta un numero di mandrino
(da 1 a 4).
Costanti di sistema
Numero della
costante
#0, #3100
#3101
#3102
Nome della
costante
[#_EMPTY]
[#_PI]
[#_E]
Attributo
R
R
R
Descrizione
Nulla
Costante circolare π = 3.14159265358979323846
Base dei logaritmi naturali e =2.71828182845904523536
Spiegazioni
R, W, e R/W sono gli attributi delle variabili ed indicano che sono abilitate solo la lettura, solo la scrittura,
la lettura e la scrittura, rispettivamente.
-
Segnali di interfaccia #1000-#1031, #1032, #1033-#1035 (Attributo: R)
#1100-#1115, #1132, #1133-#1135 (Attributo: R/W)
[Segnali in ingresso]
Leggendo le variabili di sistema #1000 - #1032 è possibile ottenere lo stato dei segnali di interfaccia in
ingresso.
Numero della
variabile
Nome della variabile
Punti
#1000
#1001
#1002
#1003
#1004
#1005
#1006
#1007
#1008
#1009
#1010
#1011
#1012
[#_UI[0]]
[#_UI[1]]
[#_UI[2]]
[#_UI[3]]
[#_UI[4]]
[#_UI[5]]
[#_UI[6]]
[#_UI[7]]
[#_UI[8]]
[#_UI[9]]
[#_UI[10]]
[#_UI[11]]
[#_UI[12]]
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
- 406 -
Segnale
UI000
UI001
UI002
UI003
UI004
UI005
UI006
UI007
UI008
UI009
UI010
UI011
UI012
(20)
(21)
(22)
(23)
(24)
(25)
(26)
(27)
(28)
(29)
(210)
(211)
(212)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
16.MACROISTRUZIONI
Numero della
variabile
Nome della variabile
Punti
Segnale
#1013
#1014
#1015
#1016
#1017
#1018
#1019
#1020
#1021
#1022
#1023
#1024
#1025
#1026
#1027
#1028
#1029
#1030
#1031
#1032
#1033
#1034
#1035
[#_UI[13]]
[#_UI[14]]
[#_UI[15]]
[#_UI[16]]
[#_UI[17]]
[#_UI[18]]
[#_UI[19]]
[#_UI[20]]
[#_UI[21]]
[#_UI[22]]
[#_UI[23]]
[#_UI[24]]
[#_UI[25]]
[#_UI[26]]
[#_UI[27]]
[#_UI[28]]
[#_UI[29]]
[#_UI[30]]
[#_UI[31]]
[#_UIL[0]]
[#_UIL[1]]
[#_UIL[2]]
[#_UIL[3]]
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
32
32
32
32
UI013 (213)
UI014 (214)
UI015 (215)
UI016 (216)
UI017 (217)
UI018 (218)
UI019 (219)
UI020 (220)
UI021 (221)
UI022 (222)
UI023 (223)
UI024 (224)
UI025 (225)
UI026 (226)
UI027 (227)
UI028 (228)
UI029 (229)
UI030 (230)
UI031 (231)
UI000-UI031
UI100-UI131
UI200-UI231
UI300-UI331
Valore della variabile
Segnale in ingresso
1.0
0.0
Contatto chiuso
Contatto aperto
Dato che il valore letto è sempre 1.0 o 0.0 indipendentemente dal sistema di unità, il sistema di unità deve
essere tenuto in considerazione durante la scrittura della macro.
Mediante le variabili #1032 - #1035 è possibile leggere simultaneamente 32 punti di ingresso.
30
#1032 =
∑ # [1000 + i] × 2 −#1031× 2
i
31
i =0
∑ {2 × V }− 2
30
# [1032 + n] =
i
i
31
× V31
i =0
Dove, se UIni = 0, Vi = 0.
Dove, se UIni = 1, Vi = 1.
n = 0-3
[Segnali in uscita]
Assegnando valori appropriati alle variabili #1100 - #1132 è possibile attivare i segnali di interfaccia in
uscita.
Numero della
variabile
Nome della variabile
Punti
#1100
#1101
#1102
#1103
#1104
#1105
[#_UO[0]]
[#_UO[1]]
[#_UO[2]]
[#_UO[3]]
[#_UO[4]]
[#_UO[5]]
1
1
1
1
1
1
- 407 -
Segnale
UO000
UO001
UO002
UO003
UO004
UO005
(20)
(21)
(22)
(23)
(24)
(25)
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Numero della
variabile
Nome della variabile
Punti
Segnale
#1106
#1107
#1108
#1109
#1110
#1111
#1112
#1113
#1114
#1115
#1116
#1117
#1118
#1119
#1120
#1121
#1122
#1123
#1124
#1125
#1126
#1127
#1128
#1129
#1130
#1131
#1132
#1133
#1134
#1135
[#_UO[6]]
[#_UO[7]]
[#_UO[8]]
[#_UO[9]]
[#_UO[10]]
[#_UO[11]]
[#_UO[12]]
[#_UO[13]]
[#_UO[14]]
[#_UO[15]]
[#_UO[16]]
[#_UO[17]]
[#_UO[18]]
[#_UO[19]]
[#_UO[20]]
[#_UO[21]]
[#_UO[22]]
[#_UO[23]]
[#_UO[24]]
[#_UO[25]]
[#_UO[26]]
[#_UO[27]]
[#_UO[28]]
[#_UO[29]]
[#_UO[30]]
[#_UO[31]]
[#_UOL[0]]
[#_UOL[1]]
[#_UOL[2]]
[#_UOL[3]]
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
32
32
32
32
UO006 (26)
UO007 (27)
UO008 (28)
UO009 (29)
UO010 (210)
UO011 (211)
UO012 (212)
UO013 (213)
UO014 (214)
UO015 (215)
UO016 (216)
UO017 (217)
UO018 (218)
UO019 (219)
UO020 (220)
UO021 (221)
UO022 (222)
UO023 (223)
UO024 (224)
UO025 (225)
UO026 (226)
UO027 (227)
UO028 (228)
UO029 (229)
UO030 (230)
UO031 (231)
UO000-UO031
UO100-UO131
UO200-UO231
UO300-UO331
Valore della variabile
Segnale in ingresso
1.0
0.0
Contatto chiuso
Contatto aperto
Mediante le variabili #1132 - #1135 è possibile scrivere simultaneamente 32 punti di uscita. E' anche
possibile leggere lo stato dei segnali.
30
#1132 =
∑ # [1000 + i] × 2 −#1131× 2
i
31
i =0
∑ {2 × V }− 2
30
# [1132 + n] =
i
i
31
× V31
i =0
Dove, se UIni = 0, Vi = 0.
Dove, se UIni = 1, Vi = 1.
n = 0-3
- 408 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
16.MACROISTRUZIONI
NOTA
1 Se alle variabili #1100 - #1131 viene assegnato un valore diverso da 1.0 e da 0.0,
avviene quanto segue:
<nulla> viene trattato come 0.
Qualsiasi valore diverso da <nulla> e da 0 viene trattato come 1.
Un valore minore di 0.00000001 è "indefinito".
2 Se si desidera utilizzare uno qualsiasi dei gruppi UI016 - UI031, UI100 - UI131,
UI200 - UI231, UI300 - UI331, UO016 - UO031, UO200 - UO231 o UO300 UO331. mettere a 1 il bit 0 (MIF) del parametro N. 6001.
- 409 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Esempio
Struttura degli ingressi digitali
2
15
2
14
2
13
2
Utilizzati per altri scopi
12
2
11
Segno
2
10
2
10
9
2
8
2
7
2
6
2
2
10
5
2
4
2
3
2
2
1
10
2
1
2
0
2
1
2
0
0
Struttura delle uscite digitali
8
2
Non utilizzati
2
7
2
6
2
5
2
4
2
Utilizzati per altri scopi
3
2
2
Indirizzo
<1> Il valore dell'indirizzo D specificato viene inviato alle uscite digitali e vengono lette e memorizzate
nella variabile #100 tre cifre BCD con il segno.
Istruzione di richiamo della macro
G65 P9100 D (Indirizzo);
Il corpo della macro è il seguente:
O9100 ;
#1132 = #1132 AND 496 OR#7 ;
G65 P9101 T60 ;
(#3001).
#100 = BIN[#1032 AND 4095] ;
IF [#1012 EQ 0] GOTO 9100 ;
#100 = -#100
N9100 M99
: Invio dell'indirizzo
: Macro di temporizzazione. Per i dettagli, riferirsi all'esempio di clock
: Lettura di 3 cifre BCD
: Viene aggiunto il segno.
<2> Otto tipi di valori dell'indirizzo D specificato vengono inviati alle uscite digitali e vengono letto e
memorizzato nella variabile #101 un numero BCD di sei cifre (3 interi e 3 decimali) con il segno.
Struttura sul lato macchina
Se DO 20 = 0:
Se DO 20 = 1:
Se DO 23 ~ 21 = 000:
Se DO 23 ~ 21 = 001:
:
Se DO 23 ~ 21 = 111:
Dato con 3 posizioni decimali
Dato con parte intera di 3 cifre
Dato N. 1 quando #1 = 0
Dato N. 2 quando #2 = 0
Dato N. 8 quando #8 = 0
Istruzione di richiamo della macro
G65
P9111
D (numero dato);
Il corpo della macro è il seguente:
O9111 ;
G65 P9100 D[#7*2+1] ;
#101 = #100 ;
G65 P9100 D[#7*2] ;
#101 = #101 + #100/1000 ;
M99;
: Richiama la macro O9100 del punto <1>
- 410 -
-
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Segnali di interfaccia - indirizzi R
#1036 - #1067, #1068, #1069 - #1071 (Attributo: R)
#1136 - #1167, #1168, #1169 - #1171 (Attributo: R/W)
Questa funzione si abilita mettendo a 1 il bit 2 (IFR) del parametro N. 6020. Impostare l'indirizzo iniziale di
ciascuna area R nei parametri N. 6093 o 6094. Vengono assegnati 128 ingressi o 128 uscite a partire
dall'indirizzo iniziale impostato. Il valore dei parametri N. 6093 e 6094 deve essere un multiplo di 4
(0, 4, 8, ...).
[Segnali in ingresso]
Leggendo le variabili di sistema #1036 - #1071 è possibile ottenere lo stato dei segnali di interfaccia in
ingresso dell'area R.
Numero della
variabile
Nome della variabile
Punti
Segnale
#1036
#1037
:
#1067
#1068
#1069
#1070
#1071
[#_UI[32]]
[#_UI[33]]
:
[#_UI[63]]
[#_UIL[4]]
[#_UIL[5]]
[#_UIL[6]]
[#_UIL[7]]
1
1
:
1
32
32
32
32
UI400 (20)
UI401 (21)
:
UI431 (231)
UI400 - UI431
UI500 - UI531
UI600 - UI631
UI700 - UI731
Valore della variabile
Segnale in ingresso
1.0
0.0
Contatto chiuso
Contatto aperto
[Segnali in uscita]
Mediante le variabili di sistema #1136 to #1171 è possibile cambiare/leggere lo stato dei segnali in uscita
dell'area R.
Numero della
variabile
Nome della variabile
Punti
Segnale
#1136
#1137
:
#1167
#1168
#1169
#1170
#1171
[#_UO[32]]
[#_UO[33]]
:
[#_UO[63]]
[#_UOL[4]]
[#_UOL[5]]
[#_UOL[6]]
[#_UOL[7]]
1
1
:
1
32
32
32
32
UO400 (20)
UO401 (21)
:
UO431 (231)
UO400 - UO431
UO500 - UO531
UO600 - UO631
UO700 - UO731
Valore della variabile
Segnale in ingresso
1.0
0.0
Contatto chiuso
Contatto aperto
NOTA
1 Quando i segnali UO400 - UO431 vengono gestiti mediante le variabili di sistema
#1136 - #1171, non manipolare questi segnali con il ladder o altre interfacce.
Specificarne la scrittura può generare un conflitto fra la lettura e la scrittura dei
segnali e causarne variazioni inattese.
- 411 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
2 Per i segnali UO400 - UO731, vengono utilizzati gli indirizzi R, mentre per i
segnali UO000 - UO331 vengono utilizzati gli indirizzi F. Quindi, per gestire questi
segnali con il ladder, è necessario considerare la sincronizzazione dei segnali
I/O. Per i dettagli, riferirsi alla sottosezione 1.4.5, “Sincronizzazione dei segnali
I/O”, nel manuale di programmazione del PMC (B-64513).
-
Valori delle correzioni utensili #2001-#2800, #10001-#13999, #21001-#22999
(Attributo: R/W)
M
I valori delle correzioni utensili possono essere ottenuti leggendo le variabili di sistema #2001 - #2800,
#10001 - #13999, o #21001 - #22999, che corrispondono ai correttori utensile. E' anche possibile cambiare
le correzioni assegnando a queste variabili i valori desiderati.
<1> Memoria A delle correzioni utensili
•
Quando i correttori sono 200 o meno
Numero correttore
Numero della variabile
1
2
3
:
199
200
•
Nome della variabile
#2001
#2002
#2003
:
#2199
#2200
[#_OFS[1]]
[#_OFS[2]]
[#_OFS[3]]
:
[#_OFS[199]]
[#_OFS[200]]
Quando i correttori sono più di 200 (per i correttori fino al numero 200 possono essere usate
anche le variabili #2001 - #2200).
Numero correttore
Numero della variabile
1
2
3
:
998
999
Nome della variabile
#10001
#10002
#10003
:
#10998
#10999
[#_OFS[1]]
[#_OFS[2]]
[#_OFS[3]]
:
[#_OFS[998]]
[#_OFS[999]]
<2> Memoria B delle correzioni utensili
•
Quando i correttori sono 200 o meno
Quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 0
Usura
Numero correttore
1
2
3
:
199
200
Numero della
variabile
#2001
#2002
#2003
:
#2199
#2200
Nome della variabile
[#_OFSW[1]]
[#_OFSW[2]]
[#_OFSW[3]]
:
[#_OFSW[199]]
[#_OFSW[200]]
- 412 -
Geometria
Numero della
Nome della variabile
variabile
#2201
#2202
#2203
:
#2399
#2400
[#_OFSG[1]]
[#_OFSG[2]]
[#_OFSG[3]]
:
[#_OFSG[199]]
[#_OFSG[200]]
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
16.MACROISTRUZIONI
Quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 1
Usura
Numero correttore
1
2
3
:
199
200
•
Numero della
variabile
#2201
#2202
#2203
:
#2399
#2400
Nome della variabile
[#_OFSW[1]]
[#_OFSW[2]]
[#_OFSW[3]]
:
[#_OFSW[199]]
[#_OFSW[200]]
Geometria
Numero della
Nome della variabile
variabile
#2001
#2002
#2003
:
#2199
#2200
[#_OFSG[1]]
[#_OFSG[2]]
[#_OFSG[3]]
:
[#_OFSG[199]]
[#_OFSG[200]]
Quando i correttori sono più di 200 (per i correttori fino al numero 200 possono essere usate
anche le variabili #2001 - #2400).
Quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 0
Numero correttore
1
2
3
:
998
999
Geometria
Numero della
Nome della variabile
variabile
#11001
#11002
#11003
:
#11998
#11999
[#_OFSG[1]]
[#_OFSG[2]]
[#_OFSG[3]]
:
[#_OFSG[998]]
[#_OFSG[999]]
Usura
Numero della
variabile
#10001
#10002
#10003
:
#10998
#10999
Nome della variabile
[#_OFSW[1]]
[#_OFSW[2]]
[#_OFSW[3]]
:
[#_OFSW[998]]
[#_OFSW[999]]
Quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 1
Numero correttore
1
2
3
:
998
999
Geometria
Numero della
Nome della variabile
variabile
#10001
#10002
#10003
:
#10998
#10999
[#_OFSG[1]]
[#_OFSG[2]]
[#_OFSG[3]]
:
[#_OFSG[998]]
[#_OFSG[999]]
- 413 -
Usura
Numero della
variabile
#11001
#11002
#11003
:
#11998
#11999
Nome della variabile
[#_OFSW[1]]
[#_OFSW[2]]
[#_OFSW[3]]
:
[#_OFSW[998]]
[#_OFSW[999]]
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
<3> Memoria C delle correzioni utensili
•
Quando i correttori sono 200 o meno
Quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 0
Numero correttore
Codice H
Geometria
Numero della
Nome della variabile
variabile
1
#2201
2
#2202
3
#2203
:
199
:
#2399
200
#2400
[#_OFSHG[1]]
oppure
[#_OFSZG[1]]
[#_OFSHG[2]]
oppure
[#_OFSZG[2]]
[#_OFSHG[3]]
oppure
[#_OFSZG[3]]
:
[#_OFSHG[199]]
oppure
[#_OFSZG[199]]
[#_OFSHG[200]]
oppure
[#_OFSZG[200]]
Usura
Numero della
variabile
#2001
#2002
#2003
:
#2199
#2200
Nome della variabile
[#_OFSHW[1]]
oppure
[#_OFSZW[1]]
[#_OFSHW[2]]
oppure
[#_OFSZW[2]]
[#_OFSHW[3]]
oppure
[#_OFSZW[3]]
:
[#_OFSHW[199]]
oppure
[#_OFSZW[199]]
[#_OFSHW[200]]
oppure
[#_OFSZW[200]]
Quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 1
Numero correttore
Codice H
Geometria
Numero della
Nome della variabile
variabile
1
#2001
2
#2002
3
#2003
:
199
:
#2199
200
#2200
[#_OFSHG[1]]
oppure
[#_OFSZG[1]]
[#_OFSHG[2]]
oppure
[#_OFSZG[2]]
[#_OFSHG[3]]
oppure
[#_OFSZG[3]]
:
[#_OFSHG[199]]
oppure
[#_OFSZG[199]]
[#_OFSHG[200]]
oppure
[#_OFSZG[200]]
- 414 -
Usura
Numero della
variabile
#2201
#2202
#2203
:
#2399
#2400
Nome della variabile
[#_OFSHW[1]]
oppure
[#_OFSZW[1]]
[#_OFSHW[2]]
oppure
[#_OFSZW[2]]
[#_OFSHW[3]]
oppure
[#_OFSZW[3]]
:
[#_OFSHW[199]]
oppure
[#_OFSZW[199]]
[#_OFSHW[200]]
oppure
[#_OFSZW[200]]
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Numero correttore
Codice D
Geometria
Numero della
Nome della variabile
variabile
1
#2401
2
#2402
3
#2403
:
199
:
#2599
200
#2600
[#_OFSDG[1]]
oppure
[#_OFSRG[1]]
[#_OFSDG[2]]
oppure
[#_OFSRG[2]]
[#_OFSDG[3]]
oppure
[#_OFSRG[3]]
:
[#_OFSDG[199]]
oppure
[#_OFSRG[199]]
[#_OFSDG[200]]
oppure
[#_OFSRG[200]]
Usura
Numero della
variabile
#2601
#2602
#2603
:
#2799
#2800
Nome della variabile
[#_OFSDW[1]]
oppure
[#_OFSRW[1]]
[#_OFSDW[2]]
oppure
[#_OFSRW [2]]
[#_OFSDW[3]]
oppure
[#_OFSRW [3]]
:
[#_OFSDW[199]]
oppure
[#_OFSRW [199]]
[#_OFSDW[200]]
oppure
[#_OFSRW200]]
NOTA
1 Se #2401 - #2800 vengono utilizzate per leggere o scrivere i codici D, il bit 5
(D15) del parametro N. 6004 deve essere 1.
2 Quando il bit 5 (D15) del parametro N. 6004 è 1, le variabili di sistema #2500 #2806 per l'offset dello zero pezzo non possono essere utilizzate. Utilizzare le
variabili di sistema #5201 - #5324.
•
Quando i correttori sono più di 200 (per i correttori fino al numero 200 possono essere usate
anche le variabili #2001 - #2800).
Quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 0
Numero correttore
Codice H
Geometria
Numero della
Nome della variabile
variabile
1
#11001
2
#11002
3
#11003
:
998
:
#11998
999
#11999
[#_OFSHG[1]]
oppure
[#_OFSZG[1]]
[#_OFSHG[2]]
oppure
[#_OFSZG[2]]
[#_OFSHG[3]]
oppure
[#_OFSZG[3]]
:
[#_OFSHG[998]]
oppure
[#_OFSZG[998]]
[#_OFSHG[999]]
oppure
[#_OFSZG[999]]
- 415 -
Usura
Numero della
variabile
#10001
#10002
#10003
:
#10998
#10999
Nome della variabile
[#_OFSHW[1]]
oppure
[#_OFSZW[1]]
[#_OFSHW[2]]
oppure
[#_OFSZW[2]]
[#_OFSHW[3]]
oppure
[#_OFSZW[3]]
:
[#_OFSHW[998]]
oppure
[#_OFSZW[998]]
[#_OFSHW[999]]
oppure
[#_OFSZW[999]]
16.MACROISTRUZIONI
Numero correttore
PROGRAMMAZIONE
Codice D
Geometria
Numero della
Nome della variabile
variabile
1
#13001
2
#13002
3
#13003
:
998
:
#13998
999
#13999
[#_OFSDG[1]]
oppure
[#_OFSRG[1]]
[#_OFSDG[2]]
oppure
[#_OFSRG[2]]
[#_OFSDG[3]]
oppure
[#_OFSRG[3]]
:
[#_OFSDG[998]]
oppure
[#_OFSRG[998]]
[#_OFSDG[999]]
oppure
[#_OFSRG[999]]
B-64484IT/02
Usura
Numero della
variabile
#12001
#12002
#12003
:
#12998
#12999
Nome della variabile
[#_OFSDW[1]]
oppure
[#_OFSRW[1]]
[#_OFSDW[2]]
oppure
[#_OFSRW [2]]
[#_OFSDW[3]]
oppure
[#_OFSRW [3]]
:
[#_OFSDW[998]]
oppure
[#_OFSRW [998]]
[#_OFSDW[999]]
oppure
[#_OFSRW [999]]
Quando il bit 3 (V15) del parametro N. 6000 è 1
Numero correttore
Codice H
Geometria
Numero della
Nome della variabile
variabile
1
#10001
2
#10002
3
#10003
:
998
:
#10998
999
#10999
[#_OFSHG[1]]
oppure
[#_OFSZG[1]]
[#_OFSHG[2]]
oppure
[#_OFSZG[2]]
[#_OFSHG[3]]
oppure
[#_OFSZG[3]]
:
[#_OFSHG[998]]
oppure
[#_OFSZG[998]]
[#_OFSHG[999]]
oppure
[#_OFSZG[999]]
- 416 -
Usura
Numero della
variabile
#11001
#11002
#11003
:
#11998
#11999
Nome della variabile
[#_OFSHW[1]]
oppure
[#_OFSZW[1]]
[#_OFSHW[2]]
oppure
[#_OFSZW[2]]
[#_OFSHW[3]]
oppure
[#_OFSZW[3]]
:
[#_OFSHW[998]]
oppure
[#_OFSZW[998]]
[#_OFSHW[999]]
oppure
[#_OFSZW[999]]
Numero correttore
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Codice D
Geometria
Numero della
Nome della variabile
variabile
1
#12001
2
#12002
3
#12003
:
998
:
#12998
999
#12999
[#_OFSDG[1]]
oppure
[#_OFSRG[1]]
[#_OFSDG[2]]
oppure
[#_OFSRG[2]]
[#_OFSDG[3]]
oppure
[#_OFSRG[3]]
:
[#_OFSDG[998]]
oppure
[#_OFSRG[998]]
[#_OFSDG[999]]
oppure
[#_OFSRG[999]]
Usura
Numero della
variabile
#13001
Nome della variabile
[#_OFSDW[1]]
oppure
[#_OFSRW[1]]
[#_OFSDW[2]]
oppure
[#_OFSRW [2]]
[#_OFSDW[3]]
oppure
[#_OFSRW [3]]
:
[#_OFSDW[998]]
oppure
[#_OFSRW [998]]
[#_OFSDW[999]]
oppure
[#_OFSRW [999]]
#13002
#13003
:
#13998
#13999
Variabili di sistema non dipendenti dal bit 3 (V15) del parametro N. 6000
Numero correttore
1
2
3
:
998
999
-
Compensazione raccordo
Geometria
Numero della
Nome della variabile
variabile
#21001
#21002
#21003
:
#21998
#21999
[#_CORR_G[1]]
[#_CORR_G[2]]
[#_CORR_G[3]]
:
[#_CORR_G[998]]
[#_CORR_G[999]]
Usura
Numero della
variabile
#22001
#22002
#22003
:
#22998
#22999
Nome della variabile
[#_CORR_W[1]]
[#_CORR_W[2]]
[#_CORR_W[3]]
:
[#_CORR_W[998]]
[#_CORR_W[999]]
Valori delle correzioni utensili #2001-#2964, #10001-#19999 (Attributo: R/W)
T
I valori delle correzioni utensili possono essere ottenuti leggendo le variabili di sistema #2001 - #2964 o
#10001 - #19999, che corrispondono ai correttori utensile. E' anche possibile cambiare le correzioni
assegnando a queste variabili i valori desiderati.
1
Senza distinzione tra correzione geometria e correzione usura
•
Quando i correttori sono 64 o meno
Numero correttore
1
2
3
:
63
64
1
2
3
:
63
64
Numero della
variabile
#2001
#2002
#2003
:
#2063
#2064
#2101
#2102
#2103
:
#2163
#2164
Nome della
variabile
[#_OFSX[1]]
[#_OFSX[2]]
[#_OFSX[3]]
:
[#_OFSX[63]]
[#_OFSX[64]]
[#_OFSZ[1]]
[#_OFSZ[2]]
[#_OFSZ[3]]
:
[#_OFSZ[63]]
[#_OFSZ[64]]
- 417 -
Descrizione
Correzione lungo l'asse X (*1)
Correzione lungo l'asse Z (*1)
16.MACROISTRUZIONI
Numero correttore
1
2
3
:
63
64
1
2
3
:
63
64
1
2
3
:
48
49
PROGRAMMAZIONE
Numero della
variabile
#2201
#2202
#2203
:
#2263
#2264
#2301
#2302
#2303
:
#2363
#2364
#2401
#2402
#2403
:
#2448
#2449
Nome della
variabile
[#_OFSR[1]]
[#_OFSR[2]]
[#_OFSR[3]]
:
[#_OFSR[63]]
[#_OFSR[64]]
[#_OFST[1]]
[#_OFST[2]]
[#_OFST[3]]
:
[#_OFST[63]]
[#_OFST[64]]
[#_OFSY[1]]
[#_OFSY[2]]
[#_OFSY[3]]
:
[#_OFSY[48]]
[#_OFSY[49]]
B-64484IT/02
Descrizione
Compensazione raggio utensile
Posizione della punta immaginaria
dell'utensile
Correzione lungo l'asse Y (*1)
(*1) Asse X: asse X dei tre assi base, Asse Z: asse Z dei tre assi base, Asse Y: asse Y dei tre assi base
•
Quando i correttori sono più di 64 (per i correttori fino al numero 64 possono essere usate anche
le variabili #2001 - #2449).
Numero correttore
1
2
3
:
998
999
1
2
3
:
998
999
1
2
3
:
998
999
1
2
3
:
998
999
1
2
3
:
998
999
Numero della variabile
#10001
#10002
#10003
:
#10998
#10999
#11001
#11002
#11003
:
#11998
#11999
#12001
#12002
#12003
:
#12998
#12999
#13001
#13002
#13003
:
#13998
#13999
#14001
#14002
#14003
:
#14998
#14999
Nome della variabile
[#_OFSX[1]]
[#_OFSX[2]]
[#_OFSX[3]]
:
[#_OFSX[998]]
[#_OFSX[999]]
[#_OFSZ[1]]
[#_OFSZ[2]]
[#_OFSZ[3]]
:
[#_OFSZ[998]]
[#_OFSZ[999]]
[#_OFSR[1]]
[#_OFSR[2]]
[#_OFSR[3]]
:
[#_OFSR[998]]
[#_OFSR[999]]
[#_OFST[1]]
[#_OFST[2]]
[#_OFST[3]]
:
[#_OFST[998]]
[#_OFST[999]]
[#_OFSY[1]]
[#_OFSY[2]]
[#_OFSY[3]]
:
[#_OFSY[998]]
[#_OFSY[999]]
- 418 -
Descrizione
Correzione lungo l'asse X (*1)
Correzione lungo l'asse Z (*1)
Compensazione raggio utensile
Posizione della punta immaginaria
Correzione lungo l'asse Y (*1)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
16.MACROISTRUZIONI
(*1) Asse X: asse X dei tre assi base, Asse Z: asse Z dei tre assi base, Asse Y: asse Y dei tre assi base
2
Con distinzione tra correzione geometria e correzione usura
•
Quando i correttori sono 64 o meno
Numero correttore
1
2
3
:
63
64
1
2
3
:
63
64
1
2
3
:
63
64
1
2
3
:
63
64
1
2
3
:
48
49
1
2
3
:
48
49
1
2
3
:
48
49
1
2
3
:
48
49
Numero della
variabile
Nome della
variabile
#2001
#2002
#2003
:
#2063
#2064
#2101
#2102
#2103
:
#2163
#2164
#2201
#2202
#2203
:
#2263
#2264
#2301
#2302
#2303
:
#2363
#2364
#2401
#2402
#2403
:
#2448
#2449
#2451
#2452
#2453
:
#2498
#2499
#2701
#2702
#2703
:
#2748
#2749
#2801
#2802
#2803
:
#2848
#2849
[#_OFSXW[1]]
[#_OFSXW[2]]
[#_OFSXW[3]]
:
[#_OFSXW[63]]
[#_OFSXW[64]]
[#_OFSZW[1]]
[#_OFSZW[2]]
[#_OFSZW[3]]
:
[#_OFSZW[63]]
[#_OFSZW[64]]
[#_OFSRW[1]]
[#_OFSRW [2]]
[#_OFSRW [3]]
:
[#_OFSRW [63]]
[#_OFSRW [64]]
[#_OFST[1]]
[#_OFST[2]]
[#_OFST[3]]
:
[#_OFST[63]]
[#_OFST[64]]
[#_OFSYW[1]]
[#_OFSYW [2]]
[#_OFSYW [3]]
:
[#_OFSYW [48]]
[#_OFSYW [49]]
[#_OFSYG[1]]
[#_OFSYG [2]]
[#_OFSYG [3]]
:
[#_OFSYG [48]]
[#_OFSYG [49]]
[#_OFSXG[1]]
[#_OFSXG[2]]
[#_OFSXG [3]]
:
[#_OFSXG [48]]
[#_OFSXG [49]]
[#_OFSZG[1]]
[#_OFSZG[2]]
[#_OFSZG[3]]
:
[#_OFSZG[48]]
[#_OFSZG[49]]
- 419 -
Descrizione
Correzione lungo l'asse X (usura) (*1)
Correzione lungo l'asse Z (usura) (*1)
Compensazione raggio utensile (usura)
Posizione della punta immaginaria
Correzione lungo l'asse Y (usura) (*1)
Correzione lungo l'asse Y (geometria)
(*1)
Correzione lungo l'asse X (geometria)
(*1)
Correzione lungo l'asse Z (geometria)
(*1)
16.MACROISTRUZIONI
Numero correttore
1
2
3
:
63
64
1
2
3
:
998
999
PROGRAMMAZIONE
Numero della
variabile
Nome della
variabile
#2901
#2902
#2903
:
#2963
#2964
#19001
#19002
#19003
:
#19998
#19999
[#_OFSRG[1]]
[#_OFSRG[2]]
[#_OFSRG[3]]
:
[#_OFSRG[63]]
[#_OFSRG[64]]
[#_OFSYG[1]]
[#_OFSYG [2]]
[#_OFSYG [3]]
:
[#_OFSYG[998]]
[#_OFSYG[999]]
B-64484IT/02
Descrizione
Compensazione raggio utensile
(geometria)
Correzione lungo l'asse Y (geometria)
(*1)
(*1) Asse X: asse X dei tre assi base, Asse Z: asse Z dei tre assi base, Asse Y: asse Y dei tre assi base
•
Quando i correttori sono più di 64 (per i correttori fino al numero 64 possono essere usate le
variabili #2001 - #2964 o le variabili #10001 -#19999 ).
Numero correttore
1
2
3
:
63
64
1
2
3
:
63
64
1
2
3
:
48
49
1
2
3
:
48
49
1
2
3
:
48
49
Numero della
variabile
Nome della
variabile
#2201
#2202
#2203
:
#2263
#2264
#2301
#2302
#2303
:
#2363
#2364
#2401
#2402
#2403
:
#2448
#2449
#2451
#2452
#2453
:
#2498
#2499
#2701
#2702
#2703
:
#2748
#2749
[#_OFSRW[1]]
[#_OFSRW [2]]
[#_OFSRW [3]]
:
[#_OFSRW [63]]
[#_OFSRW [64]]
[#_OFST[1]]
[#_OFST[2]]
[#_OFST[3]]
:
[#_OFST[63]]
[#_OFST[64]]
[#_OFSYW[1]]
[#_OFSYW [2]]
[#_OFSYW [3]]
:
[#_OFSYW [48]]
[#_OFSYW [49]]
[#_OFSYG[1]]
[#_OFSYG [2]]
[#_OFSYG [3]]
:
[#_OFSYG [48]]
[#_OFSYG [49]]
[#_OFSXG[1]]
[#_OFSXG[2]]
[#_OFSXG [3]]
:
[#_OFSXG [48]]
[#_OFSXG [49]]
- 420 -
Descrizione
Correzione lungo l'asse X (usura) (*1)
Correzione lungo l'asse Z (usura) (*1)
Compensazione raggio utensile (usura)
Posizione della punta immaginaria
Correzione lungo l'asse Y (usura) (*1)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Numero correttore
1
2
3
:
63
64
1
2
3
:
998
999
1
2
3
:
63
64
1
2
3
:
998
999
Numero della
variabile
Nome della
variabile
#2901
#2902
#2903
:
#2963
#2964
#19001
#19002
#19003
:
#19998
#19999
#2901
#2902
#2903
:
#2963
#2964
#19001
#19002
#19003
:
#19998
#19999
[#_OFSRG[1]]
[#_OFSRG[2]]
[#_OFSRG[3]]
:
[#_OFSRG[63]]
[#_OFSRG[64]]
[#_OFSYG[1]]
[#_OFSYG [2]]
[#_OFSYG [3]]
:
[#_OFSYG[998]]
[#_OFSYG[999]]
[#_OFSRG[1]]
[#_OFSRG[2]]
[#_OFSRG[3]]
:
[#_OFSRG[63]]
[#_OFSRG[64]]
[#_OFSYG[1]]
[#_OFSYG [2]]
[#_OFSYG [3]]
:
[#_OFSYG[998]]
[#_OFSYG[999]]
16.MACROISTRUZIONI
Descrizione
Correzione lungo l'asse X (geometria)
(*1)
Correzione lungo l'asse Z (geometria)
(*1)
Compensazione raggio utensile
(geometria)
Correzione lungo l'asse Y (geometria)
(*1)
(*1) Asse X: asse X dei tre assi base, Asse Z: asse Z dei tre assi base, Asse Y: asse Y dei tre assi base
-
Allarme #3000 (Attributo: W)
Quando una macro rileva un allarme, può assegnare un valore a questa variabile, generando uno stato di
allarme. Inoltre, dopo il valore numerico, è possibile specificare un messaggio lungo fino a 60 caratteri
alfanumerici e racchiuso tra un control-out e un control-in. Se il messaggio non è specificato, viene
utilizzato un default.
Numero della variabile
Nome della variabile
Descrizione
#3000
[#_ALM]
Allarme macro
Quando il bit 1 (MCA) del parametro N. 6008 è 0
#3000 = n (MESSAGGIO DI ALLARME); (n: 0-200)
Sul video del CNC compare, dopo MC, un numero di allarme ottenuto sommando a 3000 il valore
della variabile #3000, insieme al messaggio specificato.
(Esempio) #3000 = 1 (MESSAGGIO DI ALLARME);
Nella schermata degli allarmi comparirà => "MC3001 MESSAGGIO DI ALLARME".
Quando il bit 1 (MCA) del parametro N. 6008 è 1
#3000 = n (MESSAGGIO DI ALLARME); (n: 0-4095)
Sul video del CNC compare un numero di allarme ottenuto anteponendo i caratteri 'MC' al valore della
variabile #3000, insieme al messaggio specificato.
(Esempio) #3000 = 1 (MESSAGGIO DI ALLARME);
Nella schermata degli allarmi comparirà=> "MC0001 MESSAGGIO DI ALLARME".
- 421 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Quando #3000 viene programmata con un commento, la precedenza fra il messaggio di allarme ed il
commento dipende dall'impostazione del bit 3 (NCM) del parametro N. 6020.
Quando NCM è 0
Il primo elemento è il messaggio di allarme, ciò che lo segue è il commento.
(Esempio)
#3000 =1 (MESSAGGIO DI ALLARME) (COMMENTO 1) (COMMENTO 2);
Quando NCM è 1
L'elemento finale è il messaggio di allarme, ciò che lo precede è il commento.
(Esempio)
#3000 =1 (COMMENTO 1) (COMMENTO 2) (MESSAGGIO DI ALLARME);
-
Clock #3001, #3002 (Attributo: R/W)
Leggendo le variabili di sistema #3001 e #3002 è possibile ottenere il tempo di clock. I clock possono
essere presettati assegnando un valore a queste due variabili.
Tipo
Numero della
variabile
Nome della
variabile
Unità
All'accensione
Condizione di conteggio
Clock 1
#3001
[#_CLOCK1]
1 ms
Azzerato
Clock 2
#3002
[#_CLOCK2]
1 ora
Come allo spegnimento
Sempre
Quando il segnale STL è
on
L'accuratezza del clock è di 16 ms. Il clock 1 ritorna a 0 dopo 2147483648 ms. Il clock 2 ritorna a 0 dopo
9544.37176 ore.
[Esempio]
Temporizzatore
Comando di richiamo della macro
G65 P9101 T (tempo di attesa) ms ;
Corpo della macro
O9101;
#3001 = 0; Impostazione iniziale
WHILE [#3001 LE #20] DO1: Arresa per il tempo specificato
END1 ;
M99;
- Controllo dell'arresto in blocco singolo e attesa del segnale di completamento
della funzione ausiliaria #3003 (Attributo: R/W)
Assegnando i seguenti valori alla variabile di sistema #3003 è possibile specificare se per i blocchi successi
l'arresto in blocco singolo è o non è disabilitato e se è abilitata l'attesa del segnale di completamento (FIN)
delle funzioni ausiliarie (M, S, T o B) prima di passare al blocco successivo. Quando l'attesa del segnale di
completamento è disabilitata, non viene emesso il segnale di fine della distribuzione (DEN). Fare
attenzione a non specificare la funzione ausiliaria successiva senza attendere il segnale di completamento.
Numero e nome della variabile
Valore
Arresto in blocco
singolo
Segnale FIN
#3003
[#_CNTL1]
0
1
2
3
Abilitato
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Atteso
Atteso
Non atteso
Non atteso
- 422 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
16.MACROISTRUZIONI
Inoltre, le seguenti variabili permettono di gestire in modo indipendente l'arresto in blocco singolo e l'attesa
del segnale FIN.
Nome della variabile
[#_M_SBK]
[#_M_FIN]
Valore
Arresto in blocco
singolo
Completamento funzioni ausiliarie
0
1
0
1
Abilitato
Disabilitato
-
Atteso
Non atteso
[Esempio]
Ciclo di foratura (per programmazione incrementale)
(Equivalente a G81)
Comando di richiamo della macro
G65 P9081 L iterazioni R punto R Z punto Z;
Il corpo della macro è il seguente:
O9081 ;
#3003 = 1 ;
G00 Z#18 ;
Arresto in blocco singolo disabilitato
G01 Z#26 ;
#18 corrisponde a R e #26 a Z.
G00 Z-[ ROUND[#18] + ROUND[#26] ] ;
#3003 =0 ;
M99;
NOTA
La variabile #3003 viene azzerata da un reset.
-
Abilitazione di feed hold, regolazione della velocità di avanzamento ed arresto
esatto #3004
(Attributo: R/W)
Assegnando i seguenti valori alla variabile di sistema #3004 è possibile specificare
l'abilitazione/disabilitazione di feed hold, regolazione della velocità di avanzamento ed arresto esatto nel
modo G61 o con il comando G09.
Numero e nome della
variabile
Valore
Feed hold
Regolazione della velocità di
avanzamento
Arresto esatto
#3004
[#_CNTL2]
0
1
2
3
4
5
6
7
Abilitato
Disabilitata
Abilitato
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Abilitato
Disabilitato
Abilitata
Abilitata
Disabilitata
Disabilitata
Abilitata
Abilitata
Disabilitata
Disabilitata
Abilitato
Abilitato
Abilitato
Abilitato
Disabilitato
Disabilitato
Disabilitato
Disabilitato
Inoltre è possibile utilizzare i seguenti nomi per abilitare o disabilitare queste tre funzioni
indipendentemente le une dalle altre.
Numero e nome della
variabile
[#_M_FHD]
[#_M_OV]
[#_M_EST]
Valore
Feed hold
Regolazione della velocità di
avanzamento
Arresto esatto
0
1
0
1
0
1
Abilitato
Disabilitato
-
Abilitata
Disabilitata
-
Abilitato
Disabilitato
- 423 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
1 Queste variabili di sistema sono fornite per mantenere la compatibilità con i
programmi pezzo convenzionali. Per l'abilitazione/disabilitazione di feed hold,
regolazione della velocità di avanzamento ed arresto esatto, si raccomanda di
utilizzare le funzioni fornite da G63, G09, G61, ed altri codici G.
2 Quando viene premuto il pulsante feed hold durante l'esecuzione di un blocco per
quale feed hold è disabilitato:
<1> Se si tiene premuto il pulsante il ciclo si arresta dopo l'esecuzione del
blocco. Però, se non è abilitato l'arresto in blocco singolo, il ciclo non si
arresta.
<2> Se si rilascia il pulsante, la spia feed hold lampeggia, ma il ciclo non si
arresta fino alla fine del primo blocco per cui feed hold è abilitato.
3 La variabile #3004 viene azzerata da un reset.
4 Se l'arresto esatto viene disabilitato mediante la variabile #3004, la posizione
originale di arresto esatto tra i blocchi in avanzamento di lavoro ed i blocchi in
rapido non viene influenzata. La variabile #3004 può disabilitare
temporaneamente l'arresto esatto nel modo G61, o in seguito al comando G09,
tra due blocchi in avanzamento di lavoro.
-
Impostazioni #3005 (Attributo: R/W)
E' possibile leggere e scrivere i dati di impostazione.
I valori binari vengono convertiti in valori decimali.
#3005
#15
#14
#13
#12
#11
#10
Impostazione
Impostazione
-
#8
FCV
#7
#9 (FCV) :
#5 (SEQ) :
#2 (INI) :
#1 (ISO) :
#0 (TVC) :
#9
#6
#5
#4
#3
SEQ
#2
#1
#0
INI
ISO
TVC
Utilizzo della conversione del formato di programmazione della Serie 15.
Inserimento automatico del numero di sequenza
Programmazione in millimetri o in pollici
Emissione in codice EIA o ISO
Esecuzione del controllo TV
Arresto con un messaggio #3006 (Attributo: W)
Quando una macro contiene il comando "#3006=1 (MESSAGE);", il programma esegue i blocchi fino a
quello immediatamente precedente e si ferma. Se è specificato il messaggio facoltativo, lungo fino a 60
caratteri alfanumerici e specificato entro i caratteri control-out e control-in, esso viene visualizzato sulla
schermata dei messaggi esterni per l'operatore.
Numero della variabile
Nome della variabile
Descrizione
#3006
[#_MSGSTP]
Arresto con un messaggio
Quando #3006 viene programmata con un commento, la precedenza fra il messaggio ed il commento
dipende dall'impostazione del bit 3 (NCM) del parametro N. 6020.
Quando NCM è 0
Il primo elemento è il messaggio, ciò che lo segue è il commento.
(Esempio)
#3006 =1 (MESSAGGIO MACRO) (COMMENTO 1) (Commento 2);
Quando NCM è 1
L'elemento finale è il messaggio, ciò che lo precede è il commento.
(Esempio)
#3006 =1 (COMMENTO 1) (COMMENTO 2) (MESSAGGIO MACRO);
- 424 -
-
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Stato dell'immagine speculare #3007 (Attributo: R)
Leggendo la variabile #3007 è possibile ottenere lo stato dell'immagine speculare (impostazione o DI) per
ciascun asse al momento.
Numero della variabile
Nome della variabile
Descrizione
#3007
[#_MRIMG]
Stato dell'immagine speculare
I bit di questa variabile corrispondono agli assi come segue:
Bit
N. asse
31
32
30
31
29
30
28
29
27
28
26
27
25
26
24
25
23
24
22
23
21
22
20
21
19
20
18
19
17
18
16
17
Bit
N. asse
15
16
14
15
13
14
12
13
11
12
10
11
9
10
8
9
7
8
6
7
5
6
4
5
3
4
2
3
1
2
0
1
Un bit a 0 indica che per l'asse corrispondente l'immagine speculare è disabilitata, un bit a 1 indica che è
abilitata.
[Esempio] Quando #3007 è 3, l'immagine speculare è abilitata per il primo e per il secondo asse.
NOTA
1 Lo stato dell'immagine speculare programmabile non si riflette su questa
variabile.
2 Dato che l'immagine speculare può essere specificata per lo stesso asse sia
mediante un dato di impostazione sia mediante un segnale, il bit di un asse
corrisponde al risultato di una OR tra il segnale ed il dato di impostazione relativi
a quell'asse.
3 I segnali di attivazione dell'immagine speculare per assi diversi da quelli
controllati non influenzano la variabile #3007.
-
Ripartenza del programma #3008 (Attributo: R)
Leggendo la variabile #3008 è possibile determinare se è in corso la ripartenza del programma.
Numero della variabile
#3008
-
Nome della variabile
[#_PRSTR]
Descrizione
0: Ripartenza programma non in corso
1: Ripartenza programma in corso
Data e ora #3011, #3012 (Attributo: R)
Leggendo le variabili #3011 e #3012 è possibile ottenere la data (anno/mese/giorno) e l'ora
(ore/minuti/secondi), rispettivamente. Le variabili sono di sola lettura. Per cambiare anno/mese/giorno e
ore/minuti/secondi, utilizzare la schermata corrispondente.
[Esempio] 20 maggio 2004, 04:17:05
#3011 = 20040520
#3012 = 161705
-
Numero di canale del parametro da leggere o scrivere #3018 (Attributo: R/W)
Se deve essere letto o scritto un parametro di un altro canale, utilizzando la lettura parametri con il comando
PRM o utilizzando la scrittura parametri mediante l'introduzione parametri da programma (G10L52),
questa variabile di sistema si utilizza per specificare quel canale.
- 425 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
La relazione fra il valore specificato ed il numero del canale è la seguente:
#3018
Canale selezionato
0
1
2
:
10
Canale locale
Canale 1
Canale 2
:
Canale 10
Numero della variabile
#3018
-
Nome della variabile
-
Descrizione
Numero di canale del parametro da leggere o da
scrivere
Numero del canale nel quale la macro è in esecuzione #3019 (Attributo: R)
Questa variabile di sistema può essere utilizzata per leggere il numero del canale nel quale la macro è in
esecuzione.
Mediante questa variabile è possibile eseguire lo stesso programma in modo diverso a seconda del canale.
Il numero del canale può essere letto come segue:
-
Canale
#3019
Canale 1
Canale 2
Canale 3
:
Canale 10
1
2
3
:
10
Numero della variabile
Nome della variabile
Descrizione
#3019
[#_PATH_NO]
Numero canale
Numero totale di pezzi e numero richiesto di pezzi #3901 e #3902
(Attributo: R/W)
Il numero richiesto di pezzi ed il numero di pezzi lavorati possono essere visualizzati utilizzando la
funzione di visualizzazione del tempo di funzionamento e del numero di pezzi. Quando il numero totale di
pezzi lavorati raggiunge il numero richiesto di pezzi, viene inviato alla macchina (lato PMC) un apposito
segnale.
Queste variabili possono essere utilizzate sia per leggere sia per scrivere il numero totale di pezzi ed il
numero richiesto di pezzi.
-
Numero della variabile
Nome della variabile
Descrizione
#3901
#3902
[#_PRTSA]
[#_PRTSN]
Numero totale di pezzi
Numero richiesto di pezzi
Tipo di memoria delle correzioni utensili #3980 (Attributo: R)
M
La variabile di sistema #3980 può essere utilizzata per leggere il tipo di memoria delle correzioni.
Numero della variabile
Nome della variabile
Descrizione
#3980
[#_OFSMEM]
Tipi di memoria delle correzioni
0: Memoria A delle correzioni utensili
1: Memoria B delle correzioni utensili
2: Memoria C delle correzioni utensili
- 426 -
-
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Numero del programma principale #4000 (Attributo: R)
La variabile di sistema #4000 può essere utilizzata per leggere il numero del programma principale anche
quando è in esecuzione un sottoprogramma, indipendentemente dal suo livello.
Numero della variabile
Nome della variabile
Descrizione
#4000
[#_MAINO]
Numero del programma principale
NOTA
1 Il numero del programma principale è il numero del programma avviato per
primo.
2 Se durante l'esecuzione del programma principale viene specificato un numero O
in MDI o viene specificato un numero O in DNC, la variabile #4000 assume il
valore corrispondente al codice O specificato. Se non ci sono programmi
registrati ed in DNC non è stato specificato nessun numero O, il valore di #4000
è 0.
-
Dati modali #4001-#4130, #4201-#4330, #4401-#4530 (Attributo: R)
I dati modali specificati prima dell'esecuzione della frase macro che le legge possono essere ottenuti, con
riferimento al blocco attualmente preletto, leggendo le variabili di sistema #4001 - #4130.
Leggendo le variabili di sistema #4201 - #4330 è possibile ottenere i dati modali del blocco in esecuzione al
momento.
Leggendo le variabili di sistema #4401 - #4530 è possibile ottenere i dati modali specificati prima del
blocco interrotto da un interrupt delle macroistruzioni.
Valgono le unità utilizzate al momento della specifica.
M
(Categoria: <1> Blocco nel buffer, <2> Blocco in esecuzione, <3> Blocco interrotto)
Categoria
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
:
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
Numero della
variabile
#4001
#4201
#4401
#4002
#4202
#4402
:
#4030
#4230
#4430
#4102
#4302
#4502
#4107
#4307
#4507
#4108
#4308
#4508
#4109
#4309
#4509
#4111
#4311
#4511
Nome della variabile
[#_BUFG[1]]
[#_ACTG[1]]
[#_INTG[1]]
[#_BUFG[2]]
[#_ACTG[2]]
[#_INTG[2]]
:
[#_BUFG[30]]
[#_ACTG[30]]
[#_INTG[30]]
[#_BUFB]
[#_ACTB]
[#_INTB]
[#_BUFD]
[#_ACTD]
[#_INTD]
[#_BUFE]
[#_ACTE]
[#_INTE]
[#_BUFF]
[#_ACTF]
[#_INTF]
[#_BUFH]
[#_ACTH]
[#_INTH]
Descrizione
Dato modale (codice G: gruppo 1)
Dato modale (codice G: gruppo 2)
:
Dato modale (codice G: gruppo 30)
Dato modale (codice B)
Dato modale (codice D)
Dato modale (codice E)
Dato modale (codice F)
Dato modale (codice H)
- 427 -
16.MACROISTRUZIONI
Categoria
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
Numero della
variabile
#4113
#4313
#4513
#4114
#4314
#4514
#4115
#4315
#4515
#4119
#4319
#4519
#4120
#4320
#4520
#4130
#4330
#4530
PROGRAMMAZIONE
Nome della variabile
[#_BUFM]
[#_ACTM]
[#_INTM]
[#_BUFN]
[#_ACTN]
[#_INTN]
[#_BUFO]
[#_ACTO]
[#_INTO]
[#_BUFS]
[#_ACTS]
[#_INTS]
[#_BUFT]
[#_ACTT]
[#_INTT]
[#_BUFWZP]
[#_ACTWZP]
[#_INTWZP]
B-64484IT/02
Descrizione
Dato modale (codice M)
Dato modale (numero di sequenza N)
Dato modale (numero programma O)
Dato modale (codice S)
Dato modale (codice T)
Dato modale (numero del sistema addizionale di
coordinate del pezzo P)
T
(Categoria: <1> Blocco nel buffer, <2> Blocco in esecuzione, <3> Blocco interrotto)
Categoria
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
:
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
<1>
<2>
<3>
Numero della
variabile
#4001
#4201
#4401
#4002
#4202
#4402
:
#4030
#4230
#4430
#4108
#4308
#4508
#4109
#4309
#4509
#4113
#4313
#4513
#4114
#4314
#4514
#4115
#4315
#4515
#4119
#4319
#4519
#4120
#4320
#4520
Nome della variabile
[#_BUFG[1]]
[#_ACTG[1]]
[#_INTG[1]]
[#_BUFG[2]]
[#_ACTG[2]]
[#_INTG[2]]
:
[#_BUFG[30]]
[#_ACTG[30]]
[#_INTG[30]]
[#_BUFE]
[#_ACTE]
[#_INTE]
[#_BUFF]
[#_ACTF]
[#_INTF]
[#_BUFM]
[#_ACTM]
[#_INTM]
[#_BUFN]
[#_ACTN]
[#_INTN]
[#_BUFO]
[#_ACTO]
[#_INTO]
[#_BUFS]
[#_ACTS]
[#_INTS]
[#_BUFT]
[#_ACTT]
[#_INTT]
Descrizione
Dato modale (codice G: gruppo 1)
Dato modale (codice G: gruppo 2)
:
Dato modale (codice G: gruppo 30)
Dato modale (codice E)
Dato modale (codice F)
Dato modale (codice M)
Dato modale (numero di sequenza N)
Dato modale (numero programma O)
Dato modale (codice S)
Dato modale (codice T)
- 428 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Categoria
<1>
<2>
<3>
Numero della
variabile
#4130
#4330
#4530
Nome della variabile
[#_BUFWZP]
[#_ACTWZP]
[#_INTWZP]
16.MACROISTRUZIONI
Descrizione
Dato modale
(numero del sistema addizionale
di coordinate del pezzo P)
NOTA
1 Blocchi nel buffer e blocco in esecuzione
Dato che il CNC legge in anticipo i blocchi successivi a quello in esecuzione,
normalmente il blocco acquisito dal CNC è diverso da quello in esecuzione. Le
variabili #4001 - #4130 contengono i dati modali validi per il blocco caricato nel
buffer immediatamente prima di quello che le utilizza.
2 Se viene specificata una variabile che eccede il numero degli assi controllati, si
verifica l'allarme PS0115, “N. VARIABILE FUORI DAI LIMITI”.
[Esempio] O1234 ;
N10 G00 X200. Y200. ;
N20 G01 X1000. Y1000. F10. ;
:
:
N50 G00 X500. Y500. ;
N60 #1 = #4001 ;
Assumiamo che il CNC stia attualmente eseguendo N20. Se il CNC ha già letto e processato i blocchi fino
a N60, il blocco in esecuzione è N20 ed il blocco caricato nel buffer immediatamente prima del comando
che legge le variabili è N50. Sicché, mentre per il blocco in esecuzione il codice G del gruppo 01 è G01, per
il blocco nel buffer questo codice è G00.
Di conseguenza, se N60 #1 = #4201, #1 = 1.
Di conseguenza, se N60 #1 = #4001, #1 = 0.
- 429 -
16.MACROISTRUZIONI
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Dati relativi alla posizione #5001-#5080, #100001-#100200 (Attributo: R)
Le variabili di sistema 5001 - #5080 o #100001 - #100200 forniscono la posizione finale del blocco
precedente, la posizione attuale (nel sistema di coordinate della macchina e nel sistema di coordinate del
pezzo) e la posizione del segnale di salto della lavorazione.
Numero
della
variabile
Nome della
variabile
Dato di posizione
#5001
#5002
:
#5020
#100001
#100002
:
#100050
#5021
#5022
:
#5040
#100051
#100052
:
#100100
#5041
#5042
:
#5060
#100101
#100102
:
#100150
#5061
#5062
:
#5080
#100151
#100152
:
#100200
[#_ABSIO[1]]
[#_ABSIO[2]]
:
[#_ABSIO[20]]
[#_ABSIO[1]]
[#_ABSIO[2]]
:
[#_ABSIO[50]]
[#_ABSMT[1]]
[#_ABSMT[2]]
:
[#_ABSMT[20]]
[#_ABSMT[1]]
[#_ABSMT[2]]
:
[#_ABSMT[50]]
[#_ABSOT[1]]
[#_ABSOT[2]]
:
[#_ABSOT[20]]
[#_ABSOT[1]]
[#_ABSOT[2]]
:
[#_ABSOT[50]]
[#_ABSKP[1]]
[#_ABSKP[2]]
:
[#_ABSKP[20]]
[#_ABSKP[1]]
[#_ABSKP[2]]
:
[#_ABSKP[50]]
Punto finale del blocco (1o asse)
Punto finale del blocco (2o asse)
:
Punto finale del blocco (20o asse)
Punto finale del blocco (1o asse)
Punto finale del blocco (2o asse)
:
Punto finale del blocco (50o asse)
Posizione attuale (1o asse)
Posizione attuale (2o asse)
:
Posizione attuale (20o asse)
Posizione attuale (1o asse)
Posizione attuale (2o asse)
:
Posizione attuale (50o asse)
Posizione attuale (1o asse)
Posizione attuale (2o asse)
:
Posizione attuale (20o asse)
Posizione attuale (1o asse)
Posizione attuale (2o asse)
:
Posizione attuale (50o asse)
Posizione di salto (1o asse)
Posizione di salto (2o asse)
:
Posizione di salto (20o asse)
Posizione di salto (1o asse)
Posizione di salto (2o asse)
:
Posizione di salto (50o asse)
Sistema di
coordinate
Compensazione
posizione/
lunghezza/
raggio utensile
Lettura
durante il
movimento
Sistema di
coordinate
del pezzo
Non incluse
Abilitata
Sistema di
coordinate
della
macchina
Incluse
Disabilitata
Sistema di
coordinate
del pezzo
Incluse
Disabilitata
Sistema di
coordinate
del pezzo
Incluse
Abilitata
NOTA
1 Se viene specificata una variabile che eccede il numero degli assi controllati, si
verifica l'allarme PS0115, “N. VARIABILE FUORI DAI LIMITI”.
2 Per la posizione dei primi 20 assi è sempre possibile utilizzare le variabili #5001 #5080.
3 La posizione finale (ABSIO) di un blocco G31 nel quale è pervenuto il segnale di
salto è quella del segnale. Se il segnale di salto non è pervenuto, la posizione
corrisponde al punto finale programmato nel blocco.
4 "La lettura durante il movimento è disabilitata" significa che non è garantita
l'accuratezza della lettura durante il movimento.
- 430 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
16.MACROISTRUZIONI
Compensazione lunghezza utensile #5081-#5100, #100201-#100250
(Attributo: R)
M
Leggendo le variabili #5081 - #5100 o #100201 - #100250 è possibile ottenere il valore della
compensazione lunghezza utensile lungo ciascun asse valido per il blocco in esecuzione al momento.
Numero
della
variabile
#5081
#5082
:
#5100
#100201
#100202
:
#100250
Nome della
variabile
[#_TOFS[1]]
[#_TOFS[2]]
:
[#_TOFS[20]]
[#_TOFS[1]]
[#_TOFS[2]]
:
[#_TOFS[50]]
Dato di posizione
Lettura durante il
movimento
Compensazione lunghezza utensile lungo il 1o asse.
Compensazione lunghezza utensile lungo il 2o asse.
:
Compensazione lunghezza utensile lungo il 20o asse.
Compensazione lunghezza utensile lungo il 1o asse.
Compensazione lunghezza utensile lungo il 2o asse.
:
Compensazione lunghezza utensile lungo il 50o asse.
Disabilitata
NOTA
1 Se viene specificata una variabile che eccede il numero degli assi controllati, si
verifica l'allarme PS0115, “N. VARIABILE FUORI DAI LIMITI”.
2 Per la compensazione lunghezza utensile lungo i primi 20 assi è sempre
possibile utilizzare le variabili #5081 - #5100.
-
Correzioni utensile #5081-#5083, #5121-#5123 (Attributo: R)
#100201-#100250, #100901-#100950
T
Leggendo le variabili #5081 - #5083 o #5121 - #5123 è possibile ottenere le correzioni utensile lungo
ciascun asse valide per il blocco in esecuzione. (Asse X: asse X dei tre assi base, Asse Z: asse Z dei tre assi
base, Asse Y: asse Y dei tre assi base)
1
Senza distinzione tra correzione geometria e correzione usura
Numero
della
variabile
#5081
#5082
#5083
#5084
:
#5100
#100201
#100202
#100203
#100204
:
#100250
Nome della
variabile
[#_TOFSWX]
[#_TOFSWZ]
[#_TOFSWY]
[#_TOFS[4]]
:
[#_TOFS[20]]
[#_TOFSWX]
[#_TOFSWZ]
[#_TOFSWY]
[#_TOFS[4]]
:
[#_TOFS[50]]
Dato di posizione
Correzione utensile lungo l'asse X
Correzione utensile lungo l'asse Z
Correzione utensile lungo l'asse Y
Correzione utensile lungo il 4o asse
:
Correzione utensile lungo il 20o asse
Correzione utensile lungo l'asse X
Correzione utensile lungo l'asse Z
Correzione utensile lungo l'asse Y
Correzione utensile lungo il 4o asse
:
Correzione utensile lungo il 50o asse
- 431 -
Lettura durante il
movimento
Disabilitata
16.MACROISTRUZIONI
2
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Con distinzione tra correzione geometria e correzione usura
Numero
della
variabile
Nome della
variabile
Lettura durante il
movimento
Dato di posizione
#5081
#5082
#5083
#5084
:
#5100
#100201
#100202
#100203
#100204
:
#100250
[#_TOFSWX]
[#_TOFSWZ]
[#_TOFSWY]
[#_TOFS[4]]
:
[#_TOFS[20]]
[#_TOFSWX]
[#_TOFSWZ]
[#_TOFSWY]
[#_TOFS[4]]
:
[#_TOFS[50]]
Correzione utensile lungo l'asse X (geometria)
Correzione utensile lungo l'asse Z (geometria)
Correzione utensile lungo l'asse Y (geometria)
Correzione utensile lungo il 4o asse (geometria)
:
Correzione utensile lungo il 20o asse (geometria)
Correzione utensile lungo l'asse X (geometria)
Correzione utensile lungo l'asse Z (geometria)
Correzione utensile lungo l'asse Y (geometria)
Correzione utensile lungo il 4o asse (geometria)
:
Correzione utensile lungo il 50o asse (geometria)
Disabilitata
#5121
#5122
#5123
#5124
:
#5140
#100901
#100902
#100903
#100904
:
#100950
[#_TOFSGX]
[#_TOFSGZ]
[#_TOFSGY]
[#_TOFSG[4]]
:
[#_TOFSG[20]]
[#_TOFSGX]
[#_TOFSGZ]
[#_TOFSGY]
[#_TOFSG[4]]
:
[#_TOFSG[50]]
Correzione utensile lungo l'asse X (geometria)
Correzione utensile lungo l'asse Z (geometria)
Correzione utensile lungo l'asse Y (geometria)
Correzione utensile lungo il 4o asse (geometria)
:
Correzione utensile lungo il 20o asse (geometria)
Correzione utensile lungo l'asse X (geometria)
Correzione utensile lungo l'asse Z (geometria)
Correzione utensile lungo l'asse Y (geometria)
Correzione utensile lungo il 4o asse (geometria)
:
Correzione utensile lungo il 50o asse (geometria)
Disabilitata
Quando le correzioni usura e le correzioni geometria sono separate, i valori delle variabili dipendono come
segue dai bit 2 (LWT) e 4 (LGT) del parametro N. 5002.
Numero
della
variabile
#5081
#5082
#5083
#5121
#5122
#5123
LWT=0
LGT=0
LWT=1
LGT=0
LWT=0
LGT=1
LWT=1
LGT=1
Correzione usura
0
Correzione usura
Correzione usura
Correzione geometria
Correzione usura +
correzione geometria
Correzione geometria
Correzione geometria
NOTA
1 Il valore impostato viene letto come correzione utensile indipendentemente dal
bit 1 (ORC) del parametro N. 5004 e dal bit 0 (OWD) del parametro N. 5040.
2 Per leggere le correzioni utensile (geometria) con le variabili #5121 - #5123,
mettere a 0 il bit 2 (VHD) del parametro N. 6004.
- 432 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
16.MACROISTRUZIONI
Errore di posizione del servosistema #5101-#5120, #100251-#100300
(Attributo: R)
Leggendo le variabili #5101 - #5120 o #100251 - #100300 è possibile ottenere l'errore di posizione del
servosistema di ciascun asse.
Numero
della
variabile
#5101
#5102
:
#5120
#100251
#100252
:
#100300
Nome della
variabile
[#_SVERR[1]]
[#_SVERR[2]]
:
[#_SVERR[20]]
[#_SVERR[1]]
[#_SVERR[2]]
:
[#_SVERR[50]]
Dato di posizione
Errore di posizione del primo asse
Errore di posizione del secondo asse
:
Errore di posizione del ventesimo asse
Errore di posizione del primo asse
Errore di posizione del secondo asse
:
Errore di posizione del cinquantesimo asse
Lettura durante il
movimento
Disabilitata
NOTA
1 Se viene specificata una variabile che eccede il numero degli assi controllati, si
verifica l'allarme PS0115, “N. VARIABILE FUORI DAI LIMITI”.
2 Per l'errore di posizione dei primi 20 assi è sempre possibile utilizzare le variabili
#5101 - #5120.
-
Interruzione del volantino #5121-#5140, #100651-#100700 (Attributo: R)
#5121 - #5140 o #100651 - #100700 è possibile ottenere l'entità del movimento di ciascun asse generato da
un'interruzione del volantino.
Numero
della
variabile
#5121
#5122
:
#5140
#100651
#100652
:
#100700
Nome della
variabile
[#_MIRTP[1]]
[#_MIRTP[2]]
:
[#_MIRTP[20]]
[#_MIRTP[1]]
[#_MIRTP[2]]
:
[#_MIRTP[50]]
Dato di posizione
Interruzione del volantino per il 1o asse
Interruzione del volantino per il 2o asse
:
Interruzione del volantino per il 20o asse
Interruzione del volantino per il 1o asse
Interruzione del volantino per il 2o asse
:
Interruzione del volantino per il 50o asse
Lettura durante il
movimento
Disabilitata
NOTA
1 Se viene specificata una variabile che eccede il numero degli assi controllati, si
verifica l'allarme PS0115, “N. VARIABILE FUORI DAI LIMITI”.
2 Per l'interruzione del volantino lungo i primi 20 assi è sempre possibile utilizzare
le variabili #5121 - #5140.
T
NOTA
Le variabili #5121 - #5140 sono abilitate solo quando il bit 2 (VHD) del parametro
N. 6004 è 1.
- 433 -
16.MACROISTRUZIONI
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Distanza residua #5181-#5200, #100801-#100850 (Attributo: R)
Leggendo le variabili #5181 - #5200 o #100801 - #100850 è possibile ottenere la distanza residua lungo
ciascun asse.
Numero
della
variabile
#5181
#5182
:
#5200
#100801
#100802
:
#100850
Nome della
variabile
[#_DIST[1]]
[#_DIST[2]]
:
[#_DIST[20]]
[#_DIST[1]]
[#_DIST[2]]
:
[#_DIST[50]]
Lettura durante il
movimento
Dato di posizione
Distanza residua lungo il 1o asse
Distanza residua lungo il 2o asse
:
Distanza residua lungo il 20o asse
Distanza residua lungo il 1o asse
Distanza residua lungo il 2o asse
:
Distanza residua lungo il 50o asse
Disabilitata
NOTA
1 Se viene specificata una variabile che eccede il numero degli assi controllati, si
verifica l'allarme PS0115, “N. VARIABILE FUORI DAI LIMITI”.
2 Per la distanza residua lungo i primi 20 assi è sempre possibile utilizzare le
variabili #5181 - #5200.
-
Traslazione del sistema di coordinate del pezzo #2501, #2601 (Attributo: R/W)
T
L'entità della traslazione del sistema di coordinate del pezzo lungo l'asse X può essere ottenuta leggendo la
variabile #2501 mentre quella lungo l'asse Z si ottiene leggendo la variabile #2601. L'entità della
traslazione del sistema di coordinate del pezzo può essere ottenuta dalle variabili di sistema
#100751-#100800. Assegnando valori appropriati a queste variabili è possibile cambiare l'entità della
traslazione. (Asse X: asse X dei tre assi base, Asse Z: asse Z dei tre assi base, Asse Y: asse Y dei tre assi
base)
Numero della variabile
#2501
#2601
#100751
#100752
:
#100800
Nome della variabile
[#_WZ_SFTX]
[#_WZ_SFTZ]
[#_WZ_SFT[1]]
[#_WZ_SFT [2]]
:
[#_WZ_SFT [50]]
Descrizione
Traslazione lungo l'asse X
Traslazione lungo l'asse Z
Traslazione lungo il 1o asse
Traslazione lungo il 2o asse
:
Traslazione lungo il 50o asse
NOTA
1 Il valore di una variabile corrispondente ad un asse non controllato non è definito.
2 Per l'asse base X è anche possibile utilizzare la variabile di sistema #2501, e per
l'asse base Z è anche possibile utilizzare la variabile di sistema #2601.
- 434 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
16.MACROISTRUZIONI
Offset dello zero pezzo #5201-#5340, #100301-#100650 (Attributo: R/W)
Leggendo le variabili #5201 - #5340 o #100301 - #100650 è possibile ottenere l'offset dello zero pezzo
lungo ciascun asse. E' anche possibile cambiare gli offset assegnando a queste variabili i valori desiderati.
Numero
della
variabile
#5201
#5202
:
#5220
#5221
#5222
:
#5240
#5241
#5242
:
#5260
#5261
#5262
:
#5280
#5281
#5282
:
#5300
#5301
#5302
:
#5320
#5321
#5322
:
#5340
Nome della
variabile
[#_WZCMN[1]]
[#_WZCMN[2]]
:
[#_WZCMN[20]]
[#_WZG54[1]]
[#_WZG54[2]]
:
[#_WZG54[20]]
[#_WZG55[1]]
[#_WZG55[2]]
:
[#_WZG55[20]]
[#_WZG56[1]]
[#_WZG56[2]]
:
[#_WZG56[20]]
[#_WZG57[1]]
[#_WZG57[2]]
:
[#_WZG57[20]]
[#_WZG58[1]]
[#_WZG58[2]]
:
[#_WZG58[20]]
[#_WZG59[1]]
[#_WZG59[2]]
:
[#_WZG59[20]]
Asse controllato
Offset esterno lungo il primo asse
Offset esterno lungo il secondo asse
:
Offset esterno lungo il ventesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
Numero
della
variabile
Nome della
variabile
Asse controllato
#100301
#100302
:
#100350
#100351
#100352
:
#100400
#100401
#100402
:
#100450
#100451
#100452
:
#100500
[#_WZCMN[1]]
[#_WZCMN[2]]
:
[#_WZCMN[50]]
[#_WZG54[1]]
[#_WZG54[2]]
:
[#_WZG54[50]]
[#_WZG55[1]]
[#_WZG55[2]]
:
[#_WZG55[50]]
[#_WZG56[1]]
[#_WZG56[2]]
:
[#_WZG56[50]]
Offset esterno lungo il primo asse
Offset esterno lungo il secondo asse
:
Offset esterno lungo il 50o asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il cinquantesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il cinquantesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il cinquantesimo asse
- 435 -
Sistema di
coordinate del pezzo
Offset esterno
applicato a tutti i
sistemi di coordinate
del pezzo
G54
G55
G56
G57
G58
G59
Sistema di
coordinate del pezzo
Offset esterno
applicato a tutti i
sistemi di coordinate
del pezzo
G54
G55
G56
16.MACROISTRUZIONI
Numero
della
variabile
#100501
#100502
:
#100550
#100551
#100552
:
#100600
#100601
#100602
:
#100650
Nome della
variabile
[#_WZG57[1]]
[#_WZG57[2]]
:
[#_WZG57[50]]
[#_WZG58[1]]
[#_WZG58[2]]
:
[#_WZG58[50]]
[#_WZG59[1]]
[#_WZG59[2]]
:
[#_WZG59[50]]
PROGRAMMAZIONE
Asse controllato
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il cinquantesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il cinquantesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il cinquantesimo asse
B-64484IT/02
Sistema di
coordinate del pezzo
G57
G58
G59
M
Quando il bit 5 (D15) del parametro N. 6004 è 0 è possibile utilizzare anche le seguenti variabili:
Asse
Primo asse
Secondo asse
Terzo asse
Quarto asse
Funzione
Offset esterno dello zero pezzo
Offset dello zero pezzo G54
Offset dello zero pezzo G55
Offset dello zero pezzo G56
Offset dello zero pezzo G57
Offset dello zero pezzo G58
Offset dello zero pezzo G59
Offset esterno dello zero pezzo
Offset dello zero pezzo G54
Offset dello zero pezzo G55
Offset dello zero pezzo G56
Offset dello zero pezzo G57
Offset dello zero pezzo G58
Offset dello zero pezzo G59
Offset esterno dello zero pezzo
Offset dello zero pezzo G54
Offset dello zero pezzo G55
Offset dello zero pezzo G56
Offset dello zero pezzo G57
Offset dello zero pezzo G58
Offset dello zero pezzo G59
Offset esterno dello zero pezzo
Offset dello zero pezzo G54
Offset dello zero pezzo G55
Offset dello zero pezzo G56
Offset dello zero pezzo G57
Offset dello zero pezzo G58
Offset dello zero pezzo G59
- 436 -
Numero della
variabile
#2500
#2501
#2502
#2503
#2504
#2505
#2506
#2600
#2601
#2602
#2603
#2604
#2605
#2606
#2700
#2701
#2702
#2703
#2704
#2705
#2706
#2800
#2801
#2802
#2803
#2804
#2805
#2806
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
16.MACROISTRUZIONI
T
Per mantenere la compatibilità con i modelli precedenti, è possibile utilizzare le seguenti variabili:
Asse
Primo asse
Secondo asse
Terzo asse
Quarto asse
Funzione
Offset esterno dello zero pezzo
Offset dello zero pezzo G54
Offset dello zero pezzo G55
Offset dello zero pezzo G56
Offset dello zero pezzo G57
Offset dello zero pezzo G58
Offset dello zero pezzo G59
Offset esterno dello zero pezzo
Offset dello zero pezzo G54
Offset dello zero pezzo G55
Offset dello zero pezzo G56
Offset dello zero pezzo G57
Offset dello zero pezzo G58
Offset dello zero pezzo G59
Offset esterno dello zero pezzo
Offset dello zero pezzo G54
Offset dello zero pezzo G55
Offset dello zero pezzo G56
Offset dello zero pezzo G57
Offset dello zero pezzo G58
Offset dello zero pezzo G59
Offset esterno dello zero pezzo
Offset dello zero pezzo G54
Offset dello zero pezzo G55
Offset dello zero pezzo G56
Offset dello zero pezzo G57
Offset dello zero pezzo G58
Offset dello zero pezzo G59
Numero della
variabile
#2550
#2551
#2552
#2553
#2554
#2555
#2556
#2650
#2651
#2652
#2653
#2654
#2655
#2656
#2750
#2751
#2752
#2753
#2754
#2755
#2756
#2850
#2851
#2852
#2853
#2854
#2855
#2856
NOTA
1 Se viene specificata una variabile che eccede il numero degli assi controllati, si
verifica l'allarme PS0115, “N. VARIABILE FUORI DAI LIMITI”.
2 Per l'offset dello zero pezzo lungo i primi 20 assi è sempre possibile utilizzare le
variabili #5201 - #5340.
M
NOTA
Per l'utilizzo delle variabili #2500 - #2806, #5201 - #5340 e #100301 - #100650,
sono necessarie le variabili opzionali per i sistemi di coordinate del pezzo.
T
NOTA
Per l'utilizzo delle variabili #2550 - #2856, #5201 - #5340 e #100301 - #100650,
sono necessarie le variabili opzionali per i sistemi di coordinate del pezzo.
-
Offset dello zero pezzo dei sistemi aggiuntivi di coordinate del pezzo
#7001-#7960, #101001-#116000 (Attributo: R/W)
- 437 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
M
#14001-#20000 (Attributo: R/W)
Leggendo le variabili #7001 - #7960, #14001 - #20000, #101001 - #116000 è possibile ottenere l'offset
dello zero pezzo dei sistemi aggiuntivi di coordinate del pezzo. E' anche possibile cambiare gli offset
assegnando a queste variabili i valori desiderati.
Numero della
variabile
Nome della
variabile
[#_WZP1[1]]
[#_WZP1[2]]
:
[#_WZP1[20]]
[#_WZP2[1]]
[#_WZP2[2]]
:
[#_WZP2[20]]
[#_WZP3[1]]
[#_WZP3[2]]
:
[#_WZP3[20]]
:
[#_WZP48[1]]
[#_WZP48[2]]
:
[#_WZP48[20]]
#7001
#7002
:
#7020
#7021
#7022
:
#7040
#7041
#7042
:
#7060
:
#7941
#7942
:
#7960
Asse controllato
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
:
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
Numero del sistema
aggiuntivo di coordinate
1
(G54.1 P1)
2
(G54.1 P2)
3
(G54.1 P3)
:
48
(G54.1 P48)
Numero della variabile = 7000 + (numero del sistema di coordinate -1) × 20 + numero asse
Numero del sistema di coordinate: da 1 a 48
Numero asse:
da 1 a 20
M
Numero della
variabile
#14001
#14002
:
#14020
#14021
#14022
:
#14040
#14041
#14042
:
#14060
:
#19981
#19982
:
#20000
Nome della variabile
[#_WZP1[1]]
[#_WZP1[2]]
:
[#_WZP1[20]]
[#_WZP2[1]]
[#_WZP2[2]]
:
[#_WZP2[20]]
[#_WZP3[1]]
[#_WZP3[2]]
:
[#_WZP3[20]]
:
[#_WZP300[1]]
[#_WZP300[2]]
:
[#_WZP300[20]]
Asse controllato
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
:
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il ventesimo asse
Numero del sistema
aggiuntivo di coordinate
1
(G54.1 P1)
2
(G54.1 P2)
3
(G54.1 P3)
:
300
(G54.1 P300)
Numero della variabile = 14000 + (numero del sistema di coordinate -1) × 20 + numero asse
Numero del sistema di coordinate: da 1 a 300
Numero asse:
da 1 a 20
- 438 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Numero della
variabile
#101001
#101002
:
#101050
#101051
#101052
:
#101100
#101101
#101102
:
#101150
:
#115951
#115952
:
#116000
Nome della
variabile
[#_WZP1[1]]
[#_WZP1[2]]
:
[#_WZP1[50]]
[#_WZP2[1]]
[#_WZP2[2]]
:
[#_WZP2[50]]
[#_WZP3[1]]
[#_WZP3[2]]
:
[#_WZP3[50]]
:
[#_WZP300[1
]]
[#_WZP300[2
]]
:
[#_WZP300[5
0]]
Asse controllato
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il cinquantesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il cinquantesimo asse
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il cinquantesimo asse
:
Offset lungo il primo asse
Offset lungo il secondo asse
:
Offset lungo il cinquantesimo asse
16.MACROISTRUZIONI
Numero del sistema
aggiuntivo di coordinate
1
(G54.1 P1)
2
(G54.1 P2)
3
(G54.1 P3)
:
300
(G54.1 P300)
Numero della variabile = 101000 + (numero del sistema di coordinate -1) × 50 + numero asse
Numero del sistema di coordinate: da 1 a 300
Numero asse:
da 1 a 50
M
NOTA
1 Se viene specificata una variabile che eccede il numero degli assi controllati, si
verifica l'allarme PS0115, “N. VARIABILE FUORI DAI LIMITI”.
2 L'offset dello zero pezzo dei sistemi aggiuntivi di coordinate del pezzo per i primi
20 assi può sempre essere letto con le variabili #7001 - #7960 o #14001 #20000.
3 Le variabili opzionali per i 48 sistemi aggiuntivi di coordinate del pezzo sono i
numeri #7001 - #7960 (G54.1 P1 - G54.1 P48). Le variabili opzionali per i 300
sistemi aggiuntivi di coordinate del pezzo sono i numeri #300 - #14001 e #20000
- #101001 (G54.116000 P1 - G54.1 P300). Insieme a queste possono essere
utilizzate anche le variabili #7001 - #7960.
T
NOTA
1 Se viene specificata una variabile che eccede il numero degli assi controllati, si
verifica l'allarme PS0115, “N. VARIABILE FUORI DAI LIMITI”.
2 Le variabili opzionali per i 48 sistemi aggiuntivi di coordinate del pezzo sono i
numeri #7001 - #7960 (G54.1 P1 - G54.1 P48).
3 Le variabili opzionali per i 300 sistemi aggiuntivi di coordinate del pezzo sono i
numeri #101001 - #116000 (G54.1 P1 - G54.1 P300). Insieme a queste possono
essere utilizzate anche le variabili #7001 - #7960.
- 439 -
16.MACROISTRUZIONI
-
PROGRAMMAZIONE
Posizione di salto (unità di retroazione)
(Attributo: R)
B-64484IT/02
#5421-#5440, #100701-#100750
Leggendo le variabili #5421 - #5440 o #100701 - #100750 è possibile ottenere la posizione di salto in unità
di retroazione. I valori di queste variabili sono interi, nel sistema di coordinate del pezzo.
Numero della
variabile
#5421
#5422
:
#5440
#100151
#100152
:
#100200
Nome della
variabile
[#_SKPDTC[1]]
[#_SKPDTC[2]]
:
[#_SKPDTC[20]]
[#_SKPDTC[1]]
[#_SKPDTC[2]]
:
[#_SKPDTC[50]]
Dato di posizione
Lettura durante il
movimento
Posizione di salto 1o asse (unità di retroazione)
Posizione di salto 2o asse (unità di retroazione)
:
Posizione di salto 20o asse (unità di retroazione)
Posizione di salto 1o asse (unità di retroazione)
Posizione di salto 2o asse (unità di retroazione)
:
Posizione di salto 50o asse (unità di retroazione)
Disabilitata
NOTA
1 Se viene specificata una variabile che eccede il numero degli assi controllati, si
verifica l'allarme PS0115, “N. VARIABILE FUORI DAI LIMITI”.
2 Per la posizione di salto (in unità di retroazione) lungo i primi 20 assi è sempre
possibile utilizzare le variabili #5421 - #5440.
3 Per specificare queste variabili, mettere a 1 il bit 2 (DSK) del parametro N. 6210.
(Se si specifica una di queste variabili quando DSK è 0, si verifica l'allarme
PS0115.)
-
Numero correttore attrezzo di fissaggio di riferimento selezionato #5500
(Attributo: R)
M
Leggendo la variabile #5500 è possibile ottenere il numero del correttore di riferimento per la
compensazione dell'attrezzo di fissaggio.
Numero della
variabile
#5500
-
Nome della
variabile
[#_FOFSP]
Descrizione
Numero correttore attrezzo di fissaggio di riferimento
Correzione di riferimento dell'attrezzo di fissaggio selezionata #5501-#5520,
#117001-#117050 (Attributo: R)
M
Leggendo le variabili #5501 - #5520 o #117001 - #117050 è possibile ottenere la correzione di riferimento
dell'attrezzo di fissaggio selezionata.
Numero della
variabile
#5501
#5502
:
#5520
#117001
#117002
:
#117050
Nome della
variabile
[#_FOFSVAL[1]]
[#_FOFSVAL[2]]
:
[#_FOFSVAL[20]]
[#_FOFSVAL[1]]
[#_FOFSVAL[2]]
:
[#_FOFSVAL[50]]
Descrizione
Correzione selezionata lungo il primo asse
Correzione selezionata lungo il secondo asse
:
Correzione selezionata lungo il ventesimo asse
Correzione selezionata lungo il primo asse
Correzione selezionata lungo il secondo asse
:
Correzione selezionata lungo il cinquantesimo asse
- 440 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
16.MACROISTRUZIONI
NOTA
1 Se viene specificata una variabile che eccede il numero degli assi controllati, si
verifica l'allarme PS0115, “N. VARIABILE FUORI DAI LIMITI”.
2 Per la compensazione dell'attrezzo di fissaggio di riferimento lungo i primi 20 assi
è sempre possibile utilizzare le variabili #5501 - #5520.
-
Compensazioni di riferimento dell'attrezzo di fissaggio #5521-#5680,
#117051-#117450 (Attributo: R/W)
M
Leggendo le variabili #5521 - #5680 o #117051 - #117450 è possibile ottenere i valori di riferimento della
compensazione attrezzo di fissaggio utilizzati dalla funzione compensazione dinamica rotazione tavola. E'
anche possibile cambiare le compensazioni assegnando a queste variabili i valori desiderati.
Numero
della
variabile
Nome della
variabile
#5521
#5522
:
#5540
#5541
#5542
:
#5560
:
#5661
#5662
:
#5680
#117051
#117052
:
#117100
#117101
#117102
:
#117150
:
#117401
#117402
:
#117450
[#_FOFS1[1]]
[#_FOFS1[2]]
:
[#_FOFS1[20]]
[#_FOFS2[1]]
[#_FOFS2[2]]
:
[#_FOFS2[20]]
:
[#_FOFS8[1]]
[#_FOFS8[2]]
:
[#_FOFS8[20]]
[#_FOFS1[1]]
[#_FOFS1[2]]
:
[#_FOFS1[50]]
[#_FOFS2[1]]
[#_FOFS2[2]]
:
[#_FOFS2[50]]
:
[#_FOFS8[1]]
[#_FOFS8[2]]
:
[#_FOFS8[50]]
Asse controllato
Correzione selezionata lungo il primo asse
Correzione selezionata lungo il secondo asse
:
Correzione selezionata lungo il ventesimo asse
Correzione selezionata lungo il primo asse
Correzione selezionata lungo il secondo asse
:
Correzione selezionata lungo il ventesimo asse
:
Correzione selezionata lungo il primo asse
Correzione selezionata lungo il secondo asse
:
Correzione selezionata lungo il ventesimo asse
Correzione selezionata lungo il primo asse
Correzione selezionata lungo il secondo asse
:
Correzione selezionata lungo il cinquantesimo asse
Correzione selezionata lungo il primo asse
Correzione selezionata lungo il secondo asse
:
Correzione selezionata lungo il cinquantesimo asse
:
Correzione selezionata lungo il primo asse
Correzione selezionata lungo il secondo asse
:
Correzione selezionata lungo il cinquantesimo asse
N. correttore
attrezzo di
fissaggio
1
(G54.2 P1)
2
(G54.2 P2)
:
8
(G54.2 P8)
1
(G54.2 P1)
2
(G54.2 P2)
:
8
(G54.2 P8)
NOTA
1 Se viene specificata una variabile che eccede il numero degli assi controllati, si
verifica l'allarme PS0115, “N. VARIABILE FUORI DAI LIMITI”.
2 Per la compensazione dell'attrezzo di fissaggio di riferimento lungo i primi 20 assi
è sempre possibile utilizzare le variabili #5521 - #5580.
- 441 -
16.MACROISTRUZIONI
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Valori della seconda correzione geometria utensile #5801-#5896,
#27001-#29999 (Attributo: R/W)
T
Leggendo le variabili di sistema #5801 - #5896 e #27001 - #29999, è possibile determinare i valori della
seconda correzione geometria utensile e scrivendo queste variabili è possibile cambiare quei valori.
•
Fino a 32 correttori
•
-
Numero
correttore
Numero della
variabile
Nome della
variabile
Attributo
1
:
32
1
:
32
1
:
32
#5801
:
#5832
#5833
:
#5864
#5865
:
#5896
[#_OFSX2G[1]]
:
[#_OFSX2G[32]]
[#_OFSZ2G[1]]
:
[#_OFSZ2G[32]]
[#_OFSY2G[1]]
:
[#_OFSY2G[32]]
R/W
:
R/W
R/W
:
R/W
R/W
:
R/W
Descrizione
Entità della seconda correzione geometria
utensile lungo l'asse X
Entità della seconda correzione geometria
utensile lungo l'asse Z
Entità della seconda correzione geometria
utensile lungo l'asse Y
Oltre 32 correttori
(Per i valori dei primi 32 correttori possono essere utilizzate anche le variabili #5801 - #5896.)
Numero
correttore
Numero
della
variabile
Nome della
variabile
Attributo
1
:
999
1
:
999
1
:
999
#27001
:
#27999
#28001
:
#28999
#29001
:
#29999
[#_OFSX2G[1]]
:
[#_OFSX2G[999]]
[#_OFSZ2G[1]]
:
[#_OFSZ2G[999]]
[#_OFSY2G[1]]
:
[#_OFSY2G[999]]
R/W
:
R/W
R/W
:
R/W
R/W
:
R/W
Descrizione
Entità della seconda correzione geometria
utensile lungo l'asse X
Entità della seconda correzione geometria
utensile lungo l'asse Z
Entità della seconda correzione geometria
utensile lungo l'asse Y
Valori di riferimento per la compensazione dinamica dell'utensile
#118051-#118450 (Attributo: R/W)
M
Leggendo le variabili #118051 - #118450 è possibile ottenere i valori di riferimento della compensazione
dinamica dell'utensile per macchine con testa rotante. E' anche possibile cambiare queste compensazioni
assegnando alle variabili i valori desiderati.
Numero
della
variabile
#118051
#118052
:
#118100
#118101
#118102
:
#118150
Nome della
variabile
[#_DOFS1[1]]
[#_DOFS1[2]]
:
[#_DOFS1[50]]
[#_DOFS2[1]]
[#_DOFS2[2]]
:
[#_DOFS2[50]]
Asse controllato
Compensazione dinamica utensile lungo il 1o asse.
Compensazione dinamica utensile lungo il 2o asse.
:
Compensazione dinamica utensile lungo il 50o asse.
Compensazione dinamica utensile lungo il 1o asse.
Compensazione dinamica utensile lungo il 2o asse.
:
Compensazione dinamica utensile lungo il 50o asse.
- 442 -
Numero
correttore per la
compensazione
dinamica
dell'utensile
1
(G43.2H1)
2
(G43.2H2)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Numero
della
variabile
#118151
#118152
:
#118200
#118201
#118202
:
#118250
#118251
#118252
:
#118300
:
#118401
#118402
:
#118450
Nome della
variabile
[#_DOFS3[1]]
[#_DOFS3[2]]
:
[#_DOFS3[50]]
[#_DOFS4[1]]
[#_DOFS4[2]]
:
[#_DOFS4[50]]
[#_DOFS5[1]]
[#_DOFS5[2]]
:
[#_DOFS5[50]]
:
[#_DOFS8[1]]
[#_DOFS8[2]]
:
[#_DOFS8[50]]
16.MACROISTRUZIONI
Numero
correttore per la
compensazione
dinamica
dell'utensile
Asse controllato
Compensazione dinamica utensile lungo il 1o asse.
Compensazione dinamica utensile lungo il 2o asse.
:
Compensazione dinamica utensile lungo il 50o asse.
Compensazione dinamica utensile lungo il 1o asse.
Compensazione dinamica utensile lungo il 2o asse.
:
Compensazione dinamica utensile lungo il 50o asse.
Compensazione dinamica utensile lungo il 1o asse.
Compensazione dinamica utensile lungo il 2o asse.
:
Compensazione dinamica utensile lungo il 50o asse.
:
Compensazione dinamica utensile lungo il 1o asse.
Compensazione dinamica utensile lungo il 2o asse.
:
Compensazione dinamica utensile lungo il 50o asse.
3
(G43.2H3)
4
(G43.2H4)
5
(G43.2H5)
:
8
(G43.2H8)
NOTA
Se viene specificata una variabile che eccede il numero degli assi controllati, si
verifica l'allarme PS0115, “N. VARIABILE FUORI DAI LIMITI”.
-
Riduzione della velocità di avanzamento per la sovrapposizione dei movimenti
in rapido #100851-#100900 (Attributo: R/W)
Scrivendo le variabili di sistema #100851 to #100900 è possibile variare la riduzione della velocità di
avanzamento per la sovrapposizione dei movimenti in rapido.
Numero della variabile
#100851
#100852
:
#100900
-
Nome della variabile
[#_ROVLP[1]]
[#_ROVLP[2]]
:
[#_ROVLP[50]]
Asse controllato
Riduzione della velocità di avanzamento del primo asse
Riduzione della velocità di avanzamento del secondo asse
:
Riduzione della velocità di avanzamento del 50o asse
Stato dei mandrini seriali #100951 - #100954 (Attributo: R)
Le variabili di sistema #100951 - #100954 permettono di conoscere lo stato dei mandrini seriali. La
relazione fra il valore di una variabile e lo stato del mandrino corrispondente è la seguente:
1 : Funzionamento normale
2 : Orientamento
3 : Controllo sincrono
4 : Maschiatura rigida
5 : Controllo contornatura Cs
Numero della
variabile
#100951
#100952
#100953
#100954
Descrizione
Nome della variabile
[#_SPSTAT[1]]
[#_SPSTAT[2]]
[#_SPSTAT[3]]
[#_SPSTAT[4]]
Stato del primo mandrino del canale
Stato del secondo mandrino del canale
Stato del terzo mandrino del canale
Stato del quarto mandrino del canale
- 443 -
16.MACROISTRUZIONI
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Commutazione tra variabili P-CODE e variabili di sistema (#10000 o
successive) #8570 (Attributo: R/W)
Questa variabile di sistema abilita le operazioni di lettura/scrittura delle variabili P-CODE
(da #10000 a #89999) per la funzione macro executor. Per i dettagli relativi alle variabili P-CODE, riferirsi
al manuale "Macro Executor - Manuale di programmazione" (B-63943-2).
La variabile di sistema #8570 permette di definire le variabili da #10000 in poi come variabili P-CODE o
variabili di sistema.
Variabile #8570
#8570=1
#8570=0
Esempio
#8570 = 0 ;
#10001 =123 ; →
#8570=1 ;
#10001 =456 ; →
Variabile specificata
Variabile corrispondente
#10000
:
#89999
#10000
:
#89999
Variabile P-CODE (#10000)
:
Variabile P-CODE (#89999)
Variabile di sistema (#10000)
:
Variabile di sistema (#89999)
Scrittura della variabile di sistema #10001
(compensazione utensile)
Scrittura della variabile P-CODE #10001
(compensazione utensile)
NOTA
1 La variabile #8570 può essere utilizzata solo se è abilitata la funzione macro
executor.
2 Le variabili di sistema (#10000 o successive) corrispondono sempre alle variabili
di sistema specificate con il nome, anche se #8570 is 1.
3 Se si tenta di accedere ad una variabile che non può essere utilizzata come
variabile P-CODE (#10000 o successive), si verifica l'allarme PS0115, “NUMERO
VARIABILE ERRATO”.
- 444 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
16.3
16.MACROISTRUZIONI
LETTURA E SCRITTURA DI VARIABILI DI ALTRI CANALI
Premettendo (ottava e nona cifra) il numero del canale al numero della variabile è possibile leggere o
scrivere una variabile comune o una variabile di sistema di un altro canale.
L'elenco delle variabili che possono essere lette e scritte è fornita nel paragrafo corrispondente.
Formato
#ppxxxxxxx
pp: Numero canale
Omesso = Canale locale
1
= Canale 1
:
:
10 = Canale 10
xxxxxxx : Numero della variabile
Variabili comuni (#100 - #499(Nota), #500 - #999(Nota)) o variabile di sistema (1000 e successive, 10000 e
successine, 100000 e successive)
NOTA
Le variabili comuni e le variabili di sistema disponibili variano a seconda della
configurazione del sistema.
Esempio
Coordinate di macchina per il canale 1Coordinate di macchina per il canale 2
X1123.456
X2-123.456
Y1 45.670
Z2 78.900
Z1345.789
C2 45.000
Nel suddetto caso, se nel canale 1 viene eseguito #100=#5023, la coordinata di
macchina 345.789 del terzo asse del canale 1 viene assegnata alla variabile
#100.
Se viene eseguito #100=#20005023, alla variabile #100 viene assegnata la
coordinata di macchina 45.0 del terzo asse del canale 2.
NOTA
1 I nomi delle variabili non possono essere utilizzati.
2 Se viene specificato un numero di canale fuori dai limiti, si verifica l'allarme
PS0115, “NUMERO VARIABILE ERRATO”.
3 Le variabili locali di un altro canale non possono essere lette o scritte.
4 Per leggere e scrivere i dati del canale 10, mettere a 0 il bit 0 (F16) del parametro
N. 6008.
Se il bit 0 (F16) del parametro N. 6008 è 1, la precisione del calcolo arriva solo
all'ottava cifra. Così,se devono essere letti o scritti i dati del canale 10, il calcolo di
#100=#[100005000+#1], ad esempio, non può essere eseguito correttamente.
5 Se viene eseguita una macro in tempo reale, si verifica l'allarme PS0390,
“VARIABILE MACRO ILLEGALE”.
- 445 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Avvertenza
AVVERTENZA
Le variabili di sistema comprendono quelle che influenzano il funzionamento
automatico (ad esempio, le variabili #3000 - #3999), quindi è possibile
influenzare il funzionamento di un altro canale. Nello scriverle, fare grande
attenzione.
Elenco delle variabili che possono essere lette e scritte
Questa funzione può leggere e scrivere le seguenti variabili di un altro canale.
Per i dettagli sulle variabili di sistema, vedi la precedente sezione.
R, W, e R/W sono gli attributi delle variabili ed indicano che sono abilitate solo la lettura, solo la scrittura,
la lettura e la scrittura, rispettivamente.
-
Variabili comuni
Numero della variabile
#100 - #149(#199)
da #200 a #499
#500 - #549(#999)
-
Attributo
Descrizione
R/W
Le variabili comuni disponibili variano a seconda della configurazione del
sistema.
Segnali di interfaccia
Numero della variabile
#1000 - #1035
#1100 - #1135
-
Attributo
R
R/W
Descrizione
Segnali di interfaccia in ingresso
Segnali di interfaccia in uscita
Valori delle correzioni utensili
Numero della variabile
#2001 - #2964
#10001 -
-
Attributo
R/W
Descrizione
Correzioni utensile
Traslazione del sistema di coordinate del pezzo
T
Numero della variabile
#100751 - #100800
-
R/W
Descrizione
Spostamento del sistema di coordinate del pezzo
Funzionamento automatico e simili
Numero della variabile
-
Attributo
Attributo
#3001, #3002
#3003
R/W
R/W
#3004
R/W
#3005
#3007
#3008
R/W
R
R
Descrizione
Clock
Controlla l'arresto in blocco singolo e l'attesa del segnale di
completamento delle funzioni ausiliarie.
Feed hold, regolazione della velocità di avanzamento, controllo arresto
esatto
Dati di impostazione.
Stato dell'immagine speculare (DI e impostazione)
Stato durante la ripartenza del programma
Tempo
Numero della variabile
#3011 - #3012
Attributo
R
Descrizione
Anno/mese/giorno, Ore/minuti/secondi
- 446 -
-
Numero di pezzi
Numero della variabile
#3901 - #3902
-
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Attributo
R/W
Descrizione
Numero totale di pezzi, Numero richiesto di pezzi
Memoria delle correzioni utensili
M
Numero della variabile
#3980
-
Numero della variabile
Numero della variabile
Attributo
R
Descrizione
Numero del programma principale
Attributo
R
Descrizione
Dati modali
Dati relativi alla posizione
Numero della variabile
#5001 - #5020
#100001 - #100050
#5021 - #5040
#100051 - #100100
#5041 - #5060
#100101 - #100150
#5061 - #5080
#100151 - #100200
-
Informazioni sulla memoria delle correzioni utensili
Dati modali
#4001 - #4530
-
R
Descrizione
Numero del programma principale
#4000
-
Attributo
Attributo
Descrizione
R
Punto finale del blocco (sistema di coordinate del pezzo)
R
Posizione attuale (sistema di coordinate della macchina)
R
Posizione attuale specificata (sistema di coordinate del pezzo)
R
Posizione di salto (sistema di coordinate del pezzo)
Compensazione lunghezza utensile
M
Numero della variabile
#5081 - #5100
#100201 - #100250
-
Attributo
R
Descrizione
Compensazione lunghezza utensile
Valore della correzione
T
Numero della variabile
#5081 - #5083
#5121 - #5123
-
Attributo
R
R
Descrizione
Correzioni utensile (usura)
Correzioni utensile (geometria)
Errore di posizione del servosistema
Numero della variabile
#5101 - #5120
#100251 - #100300
Attributo
R
Descrizione
Errore di posizione del servosistema
- 447 -
16.MACROISTRUZIONI
-
#5121 - #5140
#100651 - #100700
Attributo
R
Descrizione
Interruzione del volantino
Distanza da percorrere
Numero della variabile
#5181 - #5200
#100801 - #100850
-
B-64484IT/02
Interruzione del volantino
Numero della variabile
-
PROGRAMMAZIONE
Attributo
R
Descrizione
Distanza residua
Offset dello zero pezzo, offset aggiuntivi dello zero pezzo
M
Numero della variabile
#5201 - #5340
#100301 - #100650
#7001 - #7960
#14001 - #20000
#101001 - #116000
Attributo
R/W
R/W
Descrizione
Offset dello zero pezzo
Offset aggiuntivi dello zero pezzo
Offset dello zero pezzo
T
Numero della variabile
#5201 - #5340
#100301 - #100650
#7001 - #7960
#101001 - #116000
-
R/W
R/W
Descrizione
Offset dello zero pezzo
Offset aggiuntivi dello zero pezzo
Offset dello zero pezzo
Posizione di salto (unità di retroazione)
Numero della variabile
#5421 - #5440
#100701 - #100750
-
Attributo
Attributo
R
Descrizione
Posizione di salto (unità di retroazione)
Seconda correzione geometria utensile
T
Numero della variabile
#27001 - #29999
-
Attributo
R/W
Descrizione
Seconda correzione geometria utensile
Altre (#8570)
Numero della variabile
#8570
Attributo
R/W
Descrizione
Commutazione variabili P-CODE/variabili di sistema
(#10000 e successive)
- 448 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
16.4
16.MACROISTRUZIONI
OPERAZIONI ARITMETICHE E LOGICHE
Sulle variabili è possibile eseguire varie operazioni. Il formato di programmazione delle operazioni
aritmetiche e logiche è lo stesso di una normale espressione aritmetica.
#i=<espressione>
<Espressione>
La parte destra di un comando aritmetico o logico può contenere costanti e/o variabili combinate da
funzioni o operatori. Negli esempi che seguono, le variabili #j e #k possono essere sostituite da una costante.
Se una costante utilizzata in un'espressione è senza punto decimale, viene trattata come se lo avesse alla
fine.
Tipo di operazione
<1> Definizione o
sostituzione
<2> Operazioni additive
<3> Operazioni
moltiplicative
<4> Funzioni
Tabella 16.4 (a)
Operazione
Operazioni aritmetiche e logiche
Descrizione
#i=#j
Definizione o sostituzione di una variabile
#i=#j+#k
#i=#j-#k
#i=#j OR #k
#i=#j XOR #k
#i=#j*#k
#i=#j/#k
#i=#j AND #k
#i=#j MOD #k
Addizione
Sottrazione
OR logico (bit per bit di 32 bit)
OR esclusivo (bit per bit di 32 bit)
Moltiplicazione
Divisione
AND logico (bit per bit di 32 bit)
Modulo (Il modulo viene calcolato dopo aver arrotondato #j e
#k all'intero più vicino. Se #j è negativo, anche #i sarà
negativo.)
Seno (in gradi)
Coseno (in gradi)
Tangente (in gradi)
Arcoseno
Arcocoseno
Arcotangente (un argomento), è possibile utilizzare ATN.
Arcotangente (due argomenti), è possibile utilizzare ATN.
Arcotangente (due argomenti), è possibile utilizzare ATN.
Radice quadrata, è possibile utilizzare SQR.
Valore assoluto
Conversione da BCD a binario
Conversione da binario a BCD
Arrotondamento, è possibile utilizzare RND.
Arrotondamento all'intero per difetto
Arrotondamento all'intero per eccesso
Logaritmo naturale
Esponente di e (2.718...)
Elevazione a potenza (#j alla #kma)
Aggiunta del punto decimale
#i=SIN[#j]
#i=COS[#j]
#i=TAN[#j]
#i=ASIN[#j]
#i=ACOS[#j]
#i=ATAN[#j]
#i=ATAN[#j]/[#k]
#i=ATAN[#j,#k]
#i=SQRT[#j]
#i=ABS[#j]
#i=BIN[#j]
#i=BCD[#j]
#i=ROUND[#j]
#i=FIX[#j]
#i=FUP[#j]
#i=LN[#j]
#i=EXP[#j]
#i=POW[#j,#k]
#i=ADP[#j]
#i=PRM[#j]
#i=PRM[#j,#k]
#i=PRM[#j]/[#l]
#i=PRM[#j,#k]/[#l]
Lettura parametro (parametri comuni al sistema, canale o
gruppo macchine)
Lettura parametro (parametri di tipo bit comuni al sistema,
canale o gruppo macchine)
Lettura parametro (parametri per asse o mandrino)
Lettura parametro (parametri di tipo bit per asse o mandrino)
- 449 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Spiegazioni
-
Unità degli angoli
Le unità degli angoli usati con le funzioni SIN, COS, ASIN, ACOS, TAN e ATAN sono i gradi. Ad
esempio, 90 gradi e 30 minuti si rappresenta come 90.5 gradi.
-
Arcoseno, #i = ASIN[#j];
•
•
Il campo delle soluzioni è:
Quando il bit 0 (NAT) del parametro N. 6004 è 0: da 270° a 90°
Quando il bit 0 (NAT) del parametro N. 6004 è 1: da -90° a 90°
Se #j è fuori dall'intervallo -1 .. 1, si verifica l'allarme PS0119, “VALORE ARGOMENTO FUORI
DAI LIMITI”.
Invece della variabile #j è possibile usare una costante.
-
Arcocoseno, #i = ACOS[#j];
•
•
•
La soluzione è nell'intervallo 180° .. 0°.
Se #j è fuori dall'intervallo -1 .. 1, si verifica l'allarme PS0119, “VALORE ARGOMENTO FUORI
DAI LIMITI”.
Invece della variabile #j è possibile usare una costante.
-
Arcotangente, #i = ATAN[#j]/[#k]; (due argomenti)
•
•
ATAN[#j,#k] è equivalente a ATAN[#j]/[#k].
Dato il punto (#k, #j) nel piano X-Y, questa funzione restituisce l'arcotangente dell'angolo formato dal
punto.
Invece della variabile #j è possibile usare una costante.
Il campo delle soluzioni è:
Quando il bit 0 (NAT) del parametro N. 6004 è 0: da 0° a 360°
Esempio: Dopo #1 = ATAN[-1]/[-1]; #1 è 225.0.
Quando il bit 0 (NAT) del parametro N. 6004 è 1: da -180° a 180°
Esempio: Dopo #1 = ATAN[-1]/[-1]; #1 è -135.0.
•
•
•
-
Arcotangente, #i = ATAN[#j]; (un argomento)
•
Quando è specificata con un solo argomento, la funzione ATAN restituisce il valore dell'arcotangente
(-90° ≤ ATAN[#j] ≤ 90°). In altre parole, questa funzione restituisce lo stesso valore di ATAN di una
calcolatrice tascabile.
Per utilizzare questa funzione come dividendo di una divisione, racchiuderla tra parentesi quadre ([]).
Se la funzione non è messa tra parentesi quadre, viene assunta ATAN[#j]/[#k].
Esempio:
#100 = [ATAN[1]]/10 ; : Divide ATAN con un argomento per 10.
#100 = ATAN[1]/[10] ; : Esegue ATAN con due argomenti.
#100 = ATAN[1]/10 ; : Assume ATAN con due argomenti, ma si verifica l'allarme PS1131,
“MANCA PARENTESI QUADRA APERTA”, perché la coordinata X
non è tra parentesi quadre ([]).
•
-
Logaritmo naturale, #i = LN[#j];
•
Se l'antilogaritmo (#j) non è maggiore di zero, si verifica l'allarme PS0119, “VALORE
ARGOMENTO FUORI DAI LIMITI”.
•
Invece della variabile #j è possibile usare una costante.
-
Funzione esponenziale, #i = EXP[#j];
•
Se l'esecuzione della funzione provoca un overflow, si verifica l'allarme PS0119, “VALORE
ARGOMENTO FUORI DAI LIMITI”.
•
Invece della variabile #j è possibile usare una costante.
- 450 -
B-64484IT/02
-
•
•
PROGRAMMAZIONE
16.MACROISTRUZIONI
Funzione ROUND
Quando è utilizzata in un comando aritmetico o logico, in una frase IF o in una frase WHILE, la
funzione ROUND arrotonda alla prima posizione decimale.
Esempio:
Dopo #1=ROUND[#2];, se la variabile #2 contiene 1.2345, il valore della variabile
#1 è 1.0.
Quando è utilizzata in un comando NC, la funzione ROUND arrotonda il valore specificato in base
all'incremento minimo di immissione dell'indirizzo per il quale è specificata.
Esempio:
Creazione di un programma che esegue un movimento di foratura in base ai valori
delle variabili #1 e #2 e poi ritorna al punto iniziale
Assumendo che il sistema di incrementi sia 1/1000 mm, che la variabile #1 contenga
1.2345 e che la variabile #2 contenga 2.3456, si ha:
G00 G91 X-#1;
Movimento di 1.235 mm in direzione negativa
G01 X-#2 F300;
Movimento di 2.346 mm in direzione negativa
G00 X[#1+#2];
Dato che 1.2345 + 2.3456 = 3.5801 il movimento in direzione
positiva è di 3.580 e non riporta l'utensile nella posizione originale.
Questa differenza dipende dal fatto che l'arrotondamento è eseguito dopo la somma.
Per
riportare
l'utensile
nella
posizione
originale
occorre
specificare
G00X-[ROUND[#1]+ROUND[#2]]; .
-
Aggiunta del punto decimale (funzione ADP)
•
In una macro, per aggiungere il punto decimale ad un argomento passato senza il punto decimale, è
possibile programmare ADP[#n] (n = 1 - 33).
Esempio:
Nel sottoprogramma richiamato con G65 P_X10;, il valore di ADP[#24] è un valore con
punto decimale (cioè 10.). Questa funzione è utile quando nella macro non si desidera
tenere in considerazione il sistema di incrementi. Quando il bit 4 (CVA) del parametro
N. 6007 è 1, però, la funzione ADP non può essere utilizzata perché gli argomenti sono
convertiti in formato macro nel momento in cui vengono passati (dopo G65 P_X10;, il
valore della variabile #24 è 0.01).
NOTA
Per mantenere la compatibilità tra i programmi, si raccomanda di non utilizzare la
funzione ADP, ma di aggiungere il punto decimale alla fine degli argomenti passati
nel richiamo di una macro.
-
Arrotondamento all'intero per eccesso e per difetto (Funzioni FUP e FIX)
L'arrotondamento per eccesso ha come risultato un intero maggiore, in valore assoluto, della parte intera del
numero originale. L'arrotondamento per difetto ha come risultato un intero minore, in valore assoluto, della
parte intera del numero originale. Fare particolare attenzione quando si manipolano numeri negativi.
Esempio:
Supponiamo che #1=1.2 e #2=-1.2.
Quando viene eseguito #3=FUP[#1], il valore di #3 è 2.0.
Quando viene eseguito #3=FIX[#1], il valore di #3 è 1.0.
Quando viene eseguito #3=FUP[#2], il valore di #3 è -2.0.
Quando viene eseguito #3=FIX[#2], il valore di #3 è -1.0.
- 451 -
16.MACROISTRUZIONI
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Lettura parametro (PRM)
・ Sono disponibili i seguenti formati che dipendono dal tipo di parametro e dal dato da leggere.
Formato
#i = PRM[#j];
#i = PRM[#j, #k];
#i = PRM[#j] /[#l];
#i =PRM[#j, #k] /[#l];
•
•
•
・
Note
Formato per i parametri comuni al sistema, canale o gruppo macchine
Formato per la specifica del numero di bit di un parametro comune al sistema, canale o
gruppo macchine
Formato per i parametri asse o mandrino
Formato per la specifica del numero di bit di un parametro asse o mandrino
Per #j, specificare il numero di un parametro.
Per #k, specificare un numero di bit.
Per #l, specificare un numero asse o un numero mandrino.
Specificando yb numero di canale, è possibile leggere un parametro di quel canale. Questo può essere
fatto in due modi.
a)
Anteponendo il numero del canale al numero del parametro
Anteponendo il numero del canale (ottava e nona cifra) al numero del parametro specificato con
l'istruzione PRM, è possibile leggere il parametro del canale specificato.
#i = PRM[#j];
#j = ppxxxxxxx ;
Per pp specificare il numero del canale, per xxxxxxx specificare il
numero del parametro.
NOTA
1 Se viene omesso il numero del canale, o se viene specificato 0, viene letto il
parametro del canale locale.
2 Se viene specificato un numero di canale fuori dai limiti, si verifica l'allarme
PS0115, “NUMERO VARIABILE ERRATO”.
3 Per leggere i dati del canale 10, mettere a 0 il bit 0 (F16) del parametro N. 6008.
Se il bit F16 è 1, la precisione del calcolo arriva solo all'ottava cifra. Così, nel
caso della lettura di un parametro del canale 10 con l'istruzione #100=
PRM[100000000 +#1] non è possibile determinare il numero corretto.
b)
Specifica del numero del canale con una variabile di sistema
Assegnando alla variabile di sistema #3018 il numero del canale desiderato, è possibile leggere
un parametro di quel canale.
Esempio
Lettura del parametro N. 01322 del quarto asse del canale 2
#3018 =2 ; .................. Imposta il canale 2
#1 =PRM[1322] /[4] ; .. Legge il parametro N. 01322 del quarto asse del
:
canale 2 e lo scrive nella variabile #1 del canale locale.
#3018=0 ; ................... Riporta il numero del canale a quello del canale locale.
-
Abbreviazione dei comandi aritmetici e logici
Per specificare una funzione in un programma è possibile utilizzare solo i primi due caratteri del suo nome.
Esempio: ROUND → RO
FIX → FI
NOTA
POW non può essere abbreviata.
- 452 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
16.MACROISTRUZIONI
Priorità delle operazioni
<1> Funzioni
<2> Operazioni moltiplicative (*, /, AND)
<3> Operazioni additive (+, -, OR, XOR)
Esempio) #1=#2+#3*SIN[#4];
<1>
<2>
<1>, <2> e <3> indicano la sequenza
delle operazioni.
<3>
-
Annidamento delle parentesi quadre
Per modificare la priorità di esecuzione delle operazioni, si usano le parentesi quadre. Possono essere
annidati fino a cinque livelli di parentesi quadre, comprese quelle usate nelle funzioni. Se viene superata la
profondità di cinque livelli, si ha l'allarme PS0118, “TROPPE PARENTESI ANNIDATE”.
Esempio) #1=SIN [ [ [#2+#3] *#4 +#5] *#6];
<1>
<2>
<3>
<4>
<5>
i numeri da <1> a <5> indicano la sequenza
delle operazioni.
Limitazioni
•
•
Avvertenze relative alla riduzione della precisione
Quando il bit 0 (F16) del parametro N. 6008 è 0
Addizione e sottrazione
Quando ad un valore assoluto viene sommato o sottratto un altro valore assoluto, l'errore relativo può
diventare maggiore o uguale a 10-15.
Ad esempio, assumiamo che durante il processo di calcolo le variabili #1 e #2 vengano ad avere i
seguenti valori reali:
(Questi valori sono esempi di ciò che accade durante il processo di calcolo e non possono essere
specificati in un programma.)
#1=9876543210.987654321
#2=9876543210.987657777
L'operazione #2-#1 non può generare il risultato indicato qui sotto:
#2-#1=0.000003456
Questo perché la precisione delle variabili macro è di 15 cifre decimali. Con questa precisione, i valori
di #1 e di #2 diventano:
#1=9876543210.987650000
#2=9876543210.987660000
(In realtà, dato che vengono processati in formato binario, i valori effettivi sono leggermente diversi.)
Di conseguenza il risultato è:
#2-1=0.000010000
con un errore relativamente grande.
- 453 -
16.MACROISTRUZIONI
•
•
•
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Espressioni logiche
E' opportuno tenere conto degli errori che possono verificarsi nell'esecuzione di espressioni
condizionali quali EQ, NE, GT, LT, GE e LE in quanto esse vengono fondamentalmente processate
allo stesso modo dell'addizione e della sottrazione. Ad esempio, se per decidere se le variabili #1 e #2
dell'esempio precedente sono uguali si utilizza la seguente espressione, è possibile che la decisione
presa non sia corretta.
IF [#1 EQ #2]
Valutare invece la differenza tra le due variabili come segue:
IF [ABS [#1-#2]LT 0.1]
assumendo che le due variabili siano uguali se la loro differenza non eccede la tolleranza accettabile.
Funzioni trigonometriche
L'errore assoluto delle funzioni trigonometriche è garantito. Però, l'errore relativo è maggiore o uguale
a 10-15. Fare molta attenzione alle moltiplicazioni ed alle divisioni eseguite dopo una funzione
trigonometrica.
Funzione FIX
Quando al risultato di un'operazione si applica la funzione FIX, fare molta attenzione alla precisione.
Ad esempio, alla fine della sottostante sequenza di operazioni il valore di #3 può non essere 2.
N10 #1=0.002;
N20 #2=#1*1000;
N30 #3=FIX[#2];
Questo perché il risultato di N20 può essere non
#2=2.0000000000000000
ma un valore leggermente più piccolo di 2, come:
#2=1.9999999999999997
Per evitare questo tipo di errore, specificare N30 come segue:
N30 #3=FIX[#2+0.001];
Normalmente, specificare la funzione FIX come segue:
FIX[espressione] → FIX[espressione ±ε]
(Specificare +ε quando il valore di <espressione> è positivo e specificare -ε quando è negativo; per ε
specificare 0.1, 0.01, 0.001, ... come è necessario.)
NOTA
Il risultato della funzione esponenziale #i=EXP[#j]; va in overflow quando #j è
maggiore di circa 790.
Quando il bit 0 (F16) del parametro N. 6008 è 1
Quando viene eseguita un'operazione può aversi un errore.
Operazione
Tabella 16.4 (b) Errori di esecuzione delle operazioni
Errore medio
Errore massimo
-10
-10
a = b*c
a=b/c
a=
b
a=b+c
a=b–c
1.55×10
4.66×10-10
1.24×10-9
2.33×10-10
4.66×10
1.88×10-9
3.73×10-9
5.32×10-10
a = SIN [ b ]
a = COS [ b ]
5.0×10-9
1.0×10-8
a = ATAN [ b ] / [ c ]
1.8×10-6
3.6×10-6
Tipo di errore
Errore relativo(*1)
ε
a
(*2)
ε
MIN
b
Errore assoluto(*3)
ε
- 454 -
ε
c
gradi
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
16.MACROISTRUZIONI
NOTA
1 L'errore relativo dipende dal risultato dell'operazione.
2 Considerare il minore dei due.
3 L'errore assoluto è costante, indipendentemente dal risultato dell'operazione.
4 La funzione TAN esegue SIN/COS.
5 Notare che per il logaritmo naturale #i=LN[#j]; e per la funzione esponenziale
#i=EXP[#j];, è possibile avere un errore relativo maggiore o uguale a 10-8.
6 Il risultato della funzione esponenziale #i=EXP[#j]; va in overflow quando #j è
maggiore di circa 110.
•
•
•
-
La precisione dei valori delle variabili è di circa 8 cifre decimali. Se vengono eseguite l'addizione o la
sottrazione di numeri molto grandi, può non essere ottenuto il risultato che ci si aspetta.
Esempio:
Se si assegnano alle variabili #1 e #2 i seguenti valori:
#1=9876543210123.456
#2=9876543277777.777
i valori delle variabili diventano:
#1=9876543200000.000
#2=9876543300000.000
In questo caso, calcolando #3=#2-#1, si ottiene #3=100000.000. (Il risultato effettivo è
leggermente diverso perché l'operazione è eseguita in formato binario.)
Fare anche attenzione agli errori che possono verificarsi per le espressioni condizionali che utilizzano
EQ, NE, GE, GT, LE e LT.
Esempio:
IF[#1 EQ #2] è influenzata dall'errore di #1 e #2 e può dar luogo ad una decisione
errata.
Quindi, invece di confrontare le due variabili, testarne la differenza con IF[ABS[#1-#2]
LT 0.001].
assumendo che il valore delle due variabili sia lo stesso se la loro differenza è minore di
un valore limite (in questo caso, 0.001).
Fare anche attenzione nell'arrotondare un valore per difetto.
Esempio:
Quando si calcola #2=#1*1000 e la variabile #1 contiene 0.002, il risultato non è
esattamente 2, ma è1.99999997.
In questo caso, se successivamente viene eseguito #3=FIX[#2];, il valore della variabile
#3 non sarà 2.0 ma 1.0.
Eseguire l'arrotondamento per difetto dopo aver corretto l'errore in modo che il risultato
sia maggiore del numero atteso o specificarlo come segue:
#3=FIX[#2+0.001]
#3=ROUND[#2]
Parentesi quadre
In una espressione, devono essere utilizzate le parentesi quadre([ ]).
Le parentesi tonde ( ) sono utilizzate per delimitare i commenti.
-
Divisore
Se si specifica una divisione per 0, si ha l'allarme PS0112, “DIVISORE ZERO”.
- 455 -
16.MACROISTRUZIONI
16.5
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
SPECIFICA INDIRETTA DEGLI INDIRIZZI ASSE
Introduzione
Quando sono abilitate le macro, è possibile utilizzare l'espressione AX[<numero-asse>] per specificare un
asse con il suo numero anziché con il suo nome.
E' anche possibile utilizzare AXNUM[<nome-asse>] per ottenere il numero asse corrispondente ad un
nome asse.
Spiegazioni
-
Funzione AX
E' possibile specificare indirettamente un indirizzo asse fornendo il numero dell'asse alla funzione AX[ ].
(La funzione AX[ ] deve sempre essere seguita dal segno uguale (=).)
AX[<numero-asse>] = <valore-numerico> ;
<numero-asse>: Da 1 al numero di assi controllati (al numero di assi controllati per
canale in un sistema a più canali)
<valore-numerico>: Valore specificato per l'asse designato mediante il suo numero.
Se il numero asse specificato non è valido, si verifica l'allarme PS0331, “NUMERO ASSE ILLEGALE IN
AX[]”. Se viene specificato un numero con il punto decimale, il numero viene arrotondato ad un intero ed il
risultato viene trattato come numero asse.)
Il numero asse può anche essere specificato con una variabile (locale, comune o di sistema). Se in
<numero-asse> si utilizza il nome anziché il numero della variabile, il nome deve essere messo tra parentesi
quadre ([ ]).
1.
2.
3.
4.
5.
6.
-
AX[1]=100.0;
Specifica un valore di 100.000 per il primo asse.
AX[#500]=200.0;
Specifica un valore di 200.000 per l'asse il cui numero è indicato dal valore della variabile #500.
AX[#500+1]=300.0;
Specifica un valore di 300.000 per l'asse il cui numero si ottiene sommando 1 al valore della variabile #500.
SETVN 500 [ABC];
AX[#ABC]=400.0;
Specifica un valore di 400.000 per l'asse il cui numero è indicato dal valore della variabile #ABC (#400.000).
SETVN 500 [ABC];
AX[[#ABC]+1]=500.0;
Specifica un valore di 400.000 per l'asse il cui numero si ottiene sommando 1 al valore della variabile #ABC
(#500).
SETVN 500 [ABC];
AX[#ABC+1]=500.0;
Si verifica l'allarme PS0331.
Funzione AXNUM
Il numero di un asse dato il suo nome può essere ottenuto utilizzando la funzione AXNUM[ ].
AXNUM[<nome-asse>];
Se il nome asse specificato non è valido, si verifica l'allarme PS0332,
“INDIRIZZO ASSE ILLEGALE IN AXNUM[]”.
- 456 -
B-64484IT/02
PROGRAMMAZIONE
16.MACROISTRUZIONI
Quando il numero degli assi controllati è 3, il nome del primo asse è X, quello del secondo asse è Y e
quello del terzo è Z.
1.
2.
3.
4.
#500=AXNUM[X];
Nella variabile #500 viene registrato 1.
#501=AXNUM[Y];
Nella variabile #501 viene registrato 2.
#502=AXNUM[Z];
Nella variabile #502 viene registrato 3.
#503=AXNUM[A];
Si verifica l'allarme PS0332.
Esempio
Quando il nome del primo asse è X, quello del secondo asse è Y e quello del terzo è Z.
N10
N20
N30
N40
N50
N60
N70
N80
N90
SETVN 500[AXIS1,AXIS2,AXIS3] ;
[#AXIS1]=AXNUM[X] ;
[#AXIS2]=AXNUM[Y] ;
[#AXIS3]=AXNUM[Z1] ;
G92 AX[#AXIS1]=0 AX[#AXIS2]=0 AX[#AXIS3]=0 ;
G90G01F1000. ;
AX[#AXIS1]=100.0 AX[#AXIS2]=100.0 AX[#AXIS3]=100.0 ;
G02 AX[#AXIS1]=100. 0 AX[#AXIS2]= 0.0 R50.0 ;
M02;
Limitazioni
Le funzioni AX e AXN non possono essere utilizzate per i nomi asse estesi. AXN è l'abbreviazione di
AXNUM.
- 457 -
16.MACROISTRUZIONI
16.6
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
LETTURA DEI PARAMETRI
Introduzione
La funzione PRM permette di leggere i parametri.
Formato
#i = PRM[ #j, #k ] ;
#i = PRM[ #j, #k ] / [ #l ] ;
Note
Per i parametri non di tipo asse
Per i parametri di tipo asse
Spiegazioni
-
Lettura di un parametro
#i=PRM[#j,#k]
#i=PRM[#j,#k]/[#l]
•
Per #j, introdurre il numero di un parametro. Se il parametro non può essere letto, si verifica l'allarme
PS0119, "VALORE ARGOMENTO FUORI DAI LIMITI".
Per #k, specificare il numero (da 0 a 7) del bit che interessa nel caso di un parametro di tipo bit. Se
viene specificato #k, viene letto il bit corrispondente. Se il numero di bit non è specificato, vengono
letti tutti i bit. Per i parametri non di tipo bit, il numero di bit viene ignorato.
Per #l, specificare il numero asse (da 1 a 8) nel caso di un parametro per asse. Se il parametro da
leggere è un parametro per asse e #l non viene specificato, si verifica l'allarme PS0119. Per i parametri
non di tipo per asse, #1 può essere omesso insieme alla '/'.
•
•
Esempio
1.
Lettura del bit 0 (MIR) del parametro di tipo bit per asse N. 0012 del terzo asse
Se parametro N. 0012 (terzo asse) = 10010001
#2=12 ;
Numero del parametro
#3=0 ;
Numero del bit
#4=3 ;
Numero dell'asse
Lettura di tutti i bit
#1=PRM[#2]/[#4] ;
#1=10010001
Lettura del bit specificato
#1=PRM[#2, #3]/[#4] ; #1=1
2.
Lettura del parametro di tipo per asse N. 1322 del quarto asse
#2=1322 ;
Numero del parametro
#4=4 ;
Numero dell'asse
#1=PRM[#2]/[#4] ;
3.
Lettura del bit 2 (SBP) del parametro di tipo bit N. 3404
Se parametro N. 0012 (terzo asse) = 01010000
#2=3404 ;
Numero del parametro
#3=2 ;
Numero del bit
Lettura di tutti i bit
#1=PRM[#2] ;
#1=1010000
Lettura del bit specificato
#1=PRM[#2,#3] ;
#1=0
- 458 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
16.7
16.MACROISTRUZIONI
FRASI MACRO E FRASI NC
I seguenti blocchi sono frasi macro:
•
Blocchi contenenti un'operazione aritmetica o logica (=)
•
Blocchi contenenti una frase di controllo (come GOTO, DO, END)
•
Blocchi contenenti un comando di richiamo macro (come G65, G66, G66.1, G67, richiamo macro con
codice G o M))
Tutti gli altri blocchi sono frasi NC.
Spiegazioni
-
Differenze fra le frasi macro e le frasi NC
•
Per le frasi macro, anche se è attivo il modo blocco singolo, la macchina non si arresta. Però, se il bit
5(SBM) del parametro N. 6000 è 1, l'arresto in blocco singolo viene eseguito anche per le frasi macro.
I blocchi macro non sono visti come blocchi senza movimento nel modo compensazione raggio
utensile.
•
-
Frasi NC aventi le stesse proprietà delle frasi macro
•
Se un blocco contiene il richiamo di un sottoprogramma (M98, un codice M che richiama un
sottoprogramma o un codice T che richiama un sottoprogramma) e non contiene altri indirizzi oltre a
O, nome file, N, P o L, quel blocco ha le stesse proprietà di una frase macro.
Se un blocco contiene M99 e nessun altro indirizzo oltre a O, nome file, N, P o L, quel blocco ha le
stesse proprietà di una frase macro.
•
16.8
SALTI E RIPETIZIONI
Il flusso del programma può essere controllato usando frasi come GOTO e IF. Si possono usare tre tipi di
salti e ripetizioni:
Salti e ripetizioni
16.8.1
GOTO (salto incondizionato)
IF
(salto condizionato: se ..., allora...)
WHILE (ripetizione mentre ...)
Salto incondizionato (frase GOTO)
Può essere comandato un salto ad uno specifico numero di sequenza (n). Se il numero di sequenza
specificato è fuori dall'intervallo 1..99999999, si ha l'allarme PS1128, “NUMERO DI SEQUENZA FUORI
DAI LIMITI”. Il numero di sequenza può essere specificato usando un'espressione.
GOTOn ;
n: Numero di sequenza (da 1 a 99999999)
Esempio: GOTO 1;
GOTO #10;
PERICOLO
Non specificare più blocchi con lo stesso numero di sequenza in un solo
programma. La specifica di tali blocchi può essere molto pericolosa perché in tal
caso la destinazione della frase GOTO è indefinita.
- 459 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
1 Un salto all'indietro richiede più tempo di un salto in avanti.
2 Nella destinazione di GOTOn, cioè nel blocco che ha il numero di sequenza n, il
numero di sequenza deve essere all'inizio del blocco. Se il numero di sequenza
non è all'inizio del blocco, il salto diventa impossibile.
16.8.2
Frase GOTO con numeri di sequenza memorizzati
Ogni volta che in una macro viene eseguita una frase GOTO, il numero di sequenza viene cercato ad alta
velocità tra quelli memorizzati alla precedente esecuzione dei blocchi corrispondenti.
Come "numero di sequenza memorizzato durante la precedente esecuzione del blocco corrispondente"
viene memorizzato un numero di sequenza unico all'interno dello stesso programma o del sottoprogramma
nel quale è stato eseguito.
Il tipo di memorizzazione dipende dal valore dei seguenti parametri.
(1) Quando il bit 1 (MGO) del parametro N. 6000 è 1
• Tipo fisso:
Vengono memorizzati fino a 20 numeri di sequenza dall'inizio del funzionamento.
I numeri di sequenza sono memorizzati quando vengono eseguiti i blocchi
corrispondenti.
(2) Quando il bit 4 (HGO) del parametro N. 6000 è 1
• Tipo variabile: Vengono memorizzati fino a 30 numeri di sequenza specificati prima
dell'esecuzione della frase GOTO. I numeri di sequenza sono memorizzati
quando vengono eseguiti i blocchi corrispondenti.
• Tipo storico:
Vengono memorizzati fino a 10 numeri di sequenza. I numeri di sequenza sono
memorizzati durante la ricerca eseguita precedentemente in seguito ad una frase
GOTO.
I numeri di sequenza memorizzati vengono cancellati nei seguenti casi:
•
Immediatamente dopo l'accensione
•
Dopo un reset
•
Esecuzione del programma dopo la registrazione o l'editazione (comprese l'editazione in background e
l'editazione in MDI)
PERICOLO
Non specificare più blocchi con lo stesso numero di sequenza in un solo
programma.
E' molto pericoloso specificare il numero di sequenza utilizzato come
destinazione del salto prima e dopo la specifica della frase GOTO: quando la
GOTO viene eseguita, la destinazione del salto varia come è indicato qui sotto.
Quando il bit 1 (MGO) o il bit 4 (HGO) del
parametro N. 6000 sono 1
N10;
:
GOTO10;
:
N10;
Quando il bit 1 (MGO) e il bit 4 (HGO) del
parametro N. 6000 sono 0
:
N10;
Viene eseguito un
salto al numero di
sequenza N10
che precede la
GOTO.
GOTO10;
:
N10;
Viene eseguito un
salto al numero di
sequenza N10
successivo alla
GOTO.
Quando il bit 1 (MGO) o il bit 4 (HGO) del parametro N. 6000 sono 1 e viene
eseguita la frase GOTO, è possibile che il numero di sequenza di destinazione non
sia compreso tra quelli memorizzati precedentemente. In questo caso, viene
eseguito un salto al numero di sequenza N10 che segue la frase GOTO (come
quando ambedue i bit sono 0).
- 460 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
16.MACROISTRUZIONI
NOTA
Per i programmi esterni letti ed eseguiti in DNC la memorizzazione dei numeri di
sequenza non ha luogo.
Per i programmi residenti in memoria ed eseguiti in seguito ad un richiamo di
sottoprogrammi, ha luogo la memorizzazione dei numeri di sequenza.
AVVERTENZA
In base alle limitazioni della frase GOTO, non possono essere eseguiti salti a
numeri di sequenza contenuti in un ciclo DO-END. Se viene eseguito un
programma per il quale si verifica un salto ad un numero di sequenza interno ad
un ciclo, l'esecuzione può essere diversa a seconda che sia o non sia utilizzata la
frase GOTO con numeri di sequenza memorizzati.
16.8.3
Salto condizionato (Frase IF)
Dopo IF, specificare un'espressione condizionale.
IF[<espressione condizionale>]GOTOn
Se la condizione specificata è soddisfatta, viene eseguito un salto al numero di sequenza indicato. Se la
condizione non è soddisfatta, viene eseguito il blocco successivo.
Se il valore della variabile #1 è maggiore di 10, viene eseguito un salto al numero di sequenza N2.
Se la condizione
non è
soddisfatta
IF [#1 GT 10] GOTO 2 ;
Processo
Se la condizione è
soddisfatta
N2 G00 G91 X10.0 ;
:
IF[<espressione condizionale>]THEN
Se la condizione è soddisfatta, viene eseguita la frase macro specificata immediatamente dopo THEN.
E' possibile condizionare una sola frase macro.
Se le variabili #1 e #2 hanno lo stesso valore, alla variabile #3 viene assegnato zero.
IF[#1 EQ #2] THEN#3=0 ;
Se #1 e #2 sono uguali ed anche #3 e #4 sono uguali, alla variabile #5 viene assegnato zero.
IF[[#1 EQ #2] AND [#3 EQ #4]] THEN#5=0 ;
Se #1 e #2 sono uguali oppure sono uguali #3 e #4, alla variabile #5 viene assegnato zero.
IF[[#1 EQ #2] OR [#3 EQ #4]] THEN#5=0 ;
Spiegazioni
-
Espressioni condizionali>
Le espressioni condizionali possono essere "semplici" o "complesse". In un'espressione condizionale
semplice, tra le due variabili o tra la variabile e la costante da confrontare figura uno degli operatori
relazionali descritti nella Fig. 16.8.3 (a). In luogo di una variabile è possibile utilizzare una <espressione>.
In un'espressione condizionale complessa vengono eseguite una AND ( AND logico), una OR (OR logico)
o una XOR (OR esclusivo) tra i risultati di più espressioni condizionali semplici.
- 461 -
16.MACROISTRUZIONI
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Operatori relazionali
Gli operatori logici sono costituiti da due lettere e si usano per confrontare due valori allo scopo di
determinare se sono uguali o se uno è più grande o più piccolo dell'altro. Il segno uguale (=) ed i segni
maggiore/minore (>, <) non possono essere utilizzati come operatori relazionali.
Operatore
Fig. 16.8.3 (a) Operatori relazionali
Significato
EQ
NE
GT
GE
LT
LE
Uguale a (=)
Non uguale a (≠)
Maggiore di (>)
Maggiore di o uguale a (≥)
Minore di (<)
Minore di o uguale a (≤)
Esempio di programma
Il seguente esempio, trova la somma dei numeri da 1 a 10.
O9500;
#1=0; ................................ Valore iniziale della variabile usata per il risultato
#2=1; ................................ Valore iniziale della variabile usata come addendo
N1 IF[#2 GT 10] GOTO 2; ... Salto a N2 se l'addendo è maggiore di 10
#1=#1+#2; ........................ Calcolo per trovare la somma
#2=#2+1; .......................... Addendo successivo
GOTO 1; .......................... Salto incondizionato al blocco N1
N2 M30; ............................... Fine programma
16.8.4
Ripetizione (Frase While)
Dopo WHILE, specificare un'espressione condizionale. Finché è soddisfatta la condizione specificata,
viene eseguita la porzione di programma da DO a END. Quando la condizione non è soddisfatta,
l'esecuzione del programma continua dal blocco immediatamente successivo a END.
WHILE [espressione condizionale] DO m ; (m=1,2,3)
Se la
condizione
non è
soddisfatta
Se la
condizione è
soddisfatta
Processo
END m
:
;
Spiegazioni
Finché è soddisfatta la condizione specificata, viene eseguita la porzione di programma da DO a END.
Quando la condizione non è soddisfatta, l'esecuzione del programma continua dal blocco immediatamente
successivo a END. Si applica lo stesso formato della frase IF. Il numero che segue DO e END identifica il
ciclo. Si possono usare i numeri 1, 2 e 3. Se si usa un numero diverso da 1, 2 o 3, si ha l'allarme PS0126,
“NUMERO DI LOOP ILLEGALE”.
-
Annidamento
I numeri di identificazione (da 1 a 3) in un ciclo DO - END possono essere usati tante volte quante sono
necessarie. Però, se un programma include dei cicli incrociati (cicli DO-END sovrapposti), si ha l'allarme
PS0124, “MANCA FRASE END”.
- 462 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
1. I numeri di identificazione (1, 2 o 3)
possono essere usati tante volte
quanto è necessario.
WHILE [ … ] DO 1 ;
3. I cicli DO possono essere
annidati fino a tre livelli.
WHILE [ … ] DO 1 ;
:
Processo
WHILE [ … ] DO 2 ;
:
END 1 ;
:
WHILE [ … ] DO 3 ;
Processo
WHILE [ … ] DO 1 ;
Processo
END 3 ;
:
END 1 ;
:
END 2 ;
:
2. I cicli DO non possono
intersecarsi.
END 1;
4. Il controllo può essere trasferito
all'esterno del ciclo.
WHILE [ … ] DO 1 ;
WHILE [ … ] DO 1 ;
Processo
IF [ … ] GOTO n ;
WHILE [ … ] DO 2 ;
:
END 1;
END 1;
Nn
5. Non può essere eseguito un
salto dall'esterno all'interno di un
ciclo.
IF [ … ] GOTO n ;
:
Processo
END 2 ;
WHILE [ … ] DO 1 ;
:
Nn … ;
END 1;
Limitazioni
-
Cicli infiniti
Se viene specificato DO n senza specificare WHILE, si ha un ciclo DO-END infinito
-
Tempo di elaborazione
Quando viene eseguita una frase GOTO, viene cercato il numero di sequenza specificato. Per questa
ragione, il salto all'indietro richiede più tempo del salto in avanti. L'uso della frase WHILE per comandare
le ripetizioni riduce il tempo di esecuzione del programma.
-
Variabili non definite
Nelle espressioni condizionali che usano EQ e NE, i valori <nulla> e zero sono diversi. Nelle altre
espressioni condizionali, il valore <nulla> è visto come zero.
Esempio di programma
Il seguente esempio, trova la somma dei numeri da 1 a 10.
O0001 ;
#1=0;
#2=1;
WHILE[#2 LE 10]DO 1;
#1=#1+#2;
#2=#2+1;
END 1;
M30 ;
- 463 -
16.MACROISTRUZIONI
16.8.5
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Specifica della precisione per gli operatori relazionali
Nell'eseguire un confronto utilizzando un operatore relazionale in una macro, è possibile specificare il
numero di posizioni decimali dei due valori da confrontare. I valori vengono confrontati dopo essere stati
arrotondati al numero specificato di posizioni decimali.
Questa funzione si abilita mettendo a 1 il bit 5 (EDP) del parametro N. 6019. Il numero delle posizioni
decimali significative si specifica con il parametro N. 6100.
Operatori relazionali
La specifica della precisione è valida per i seguenti operatori relazionali.
Operatore
EQ
NE
GT
GE
LT
LE
Significato
Uguale a (=)
Non uguale a (≠)
Maggiore di (>)
Maggiore di o uguale a (≥)
Minore di (<)
Minore di o uguale a (≤)
Limitazioni
La specifica della precisione è valida per le seguenti funzioni:
•
Macroistruzioni
•
Macro executor
NOTA
La specifica della precisione non è valida per le macro in tempo reale.
- 464 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
16.MACROISTRUZIONI
Esempio
Programma macro
O1000 ;
#100=1.2344567
#101=1.2345678
N10 IF[#100 EQ
...
N20 ;
N30 IF[#100 NE
...
N40 ;
...
;
;
#101] GOTO 20 ;
#101] GOTO 40 ;
Per l'esecuzione del confronto vengono utilizzati valori arrotondati, ma
i valori reali non vengono arrotondati.
#100=1. 2344567
^ ^ ^ Il numero di cifre significative è 3.
^ Arrotondato.
1. Quando la specifica della precisione per gli operatori relazionali delle macro è disabilitata
Il bit 5 (EDP) del parametro N. 6019 è 0.
I valori di #100 e #101 vengono confrontati così come sono. Nel blocco N10, non viene eseguito il
salto a N20. Nel blocco N30, viene eseguito il salto a N40.
2. Quando la specifica della precisione per gli operatori relazionali delle macro è alitata - 1
Il bit 5 (EDP) del parametro N. 6019 è 1 ed il parametro N. 6100 è 2.
Il valore arrotondato di #100, 1.23, viene confrontato con il valore arrotondato di #101, 1.23. I valori
reali di #100 e #101 non cambiano.
Nel blocco N10, viene eseguito il salto a N20. Nel blocco N30, non viene eseguito il salto a N40.
3. Quando la specifica della precisione per gli operatori relazionali delle macro è alitata - 2
Il bit 5 (EDP) del parametro N. 6019 è 1 ed il parametro N. 6100 è 3.
Il valore arrotondato di #100, 1.234, viene confrontato con il valore arrotondato di #101, 1.235. I valori
reali di #100 e #101 non cambiano.
Nel blocco N10, non viene eseguito il salto a N20. Nel blocco N30, viene eseguito il salto a N40.
Se valori delle variabili sono negativi, l'elaborazione viene eseguita come segue:
Programma macro
O1000 ;
#100=-1.2344 ;
#101=-1.2345 ;
N10 IF[#100 EQ #101] GOTO 20 ;
...
N20 ;
...
#100=- 1. 2345
^ ^ ^ Il numero di cifre significative è 3.
^ Arrotondato.
1. Quando la specifica della precisione per gli operatori relazionali delle macro è alitata
Il bit 5 (EDP) del parametro N. 6019 è 1 ed il parametro N. 6100 è 3.
Il valore arrotondato di #100, -1.234, viene confrontato con il valore arrotondato di #101, -1.235. I
valori reali di #100 e #101 non cambiano.
Nel blocco N10, non viene eseguito il salto a N20.
- 465 -
16.MACROISTRUZIONI
16.9
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
RICHIAMO DELLE MACRO
Un programma macro può essere richiamato usando uno dei seguenti metodi. Questi metodi possono essere
grossolanamente divisi in due tipi: richiami macro e richiami sottoprogramma
Un programma macro può anche essere richiamato durante il funzionamento in MDI utilizzando gli stessi
metodi.
Richiamo macro
Richiamo semplice (G65)
Richiamo modale (G66, G66.1, G67)
Richiamo macro con codice G
Richiamo macro con codice M
Richiamo
Richiamo sottoprogramma con codice M
sottoprogramma
Richiamo sottoprogramma con codice T
Richiamo sottoprogramma con codice S
Richiamo sottoprogramma con il codice della seconda funzione ausiliaria
Richiamo sottoprogramma con uno specifico codice
Limitazioni
-
Annidamento di richiami
I richiami macro possono essere annidati fino a cinque livelli ed i richiami sottoprogramma possono essere
annidati fino a dieci livelli; complessivamente è possibile arrivare fino a 15 livelli di annidamento.
-
Differenze fra richiamo macro e richiamo sottoprogramma
Le differenze fra il richiamo macro (G66, G66.1, Ggg, o Mmm) ed il richiamo sottoprogramma
(ad esempio M98, Mmm, o Ttt) sono le seguenti:
•
Un richiamo macro può includere argomenti (dati passati alla macro), mentre un richiamo
sottoprogramma non può.
•
Se un blocco contenente un richiamo macro contiene anche altri comandi NC
(come G01, X100, G65 Pp), si verifica l'allarme PS0127, “COMANDO MACRO E COMANDO NC
SPECIFICATI NELLO STESSO BLOCCO”.
•
Se un blocco contenente un richiamo sottoprogramma contiene anche altri comandi NC
(come G01, X100, M98 Pp), il sottoprogramma viene richiamato dopo l'esecuzione degli altri
comandi.
•
La macchina non si ferma in blocco singolo alla fine dei blocchi di richiamo macro.
Se un blocco contenente un richiamo sottoprogramma contiene anche altri comandi NC
(come G01, X100, M98 Pp), nel modo blocco singolo la macchina si ferma alla fine dell'esecuzione
del blocco.
•
Con un richiamo macro, il livello delle variabili locali cambia. Con un richiamo sottoprogramma, il
livello delle variabili locali non cambia. (Vedi "Livelli delle variabili locali" in Limitazioni della
sottosezione “Richiamo semplice (G65)”.)
-
Programma richiamato e cartelle oggetto della ricerca
L'ordine nel quale vengono esaminate le cartelle dipende dal metodo di richiamo del sottoprogramma.
Le cartelle vengono esaminate in sequenza e viene richiamata la prima ricorrenza del programma che viene
trovata. Per i dettagli riferirsi al capitolo "Gestione dei programmi".
- 466 -
16.9.1
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Richiamo semplice (G65)
Quando viene specificato G65, viene richiamata la macro specificata con l'indirizzo P. E' possibile passare
dei dati (argomenti) alla macro.
G65
Pp
Ll
<specifica-argomenti> ; P : Numero del programma da richiamare
l : Numero di ripetizioni (1 per default)
Argomenti : dati passati alla macro
O9010
#3=#1+#2 ;
IF [#3 GT 360] GOTO 9 ;
G00 G91 X#3 ;
N9 M99 ;
O0001 ;
:
G65 P9010 L2 A1.0 B2.0 ;
:
M30 ;
Spiegazioni
-
Richiamo
•
•
Dopo G65, specificare con l'indirizzo P il numero del programma macro da richiamare.
Se è richiesto un numero di ripetizioni, specificarlo dopo l'indirizzo L (1 .. 999999999). Se L è omesso,
viene assunto 1.
Se sono specificati degli argomenti, i rispettivi valori sono assegnati alle corrispondenti variabili
locali.
•
-
Specifica degli argomenti
Sono disponibili due tipi di specifica degli argomenti. La specifica di tipo I usa le lettere diverse da G, L, O,
N e P una volta ciascuna. La specifica di tipo II usa le lettere A, B e C una volta ciascuna e le lettere I, J e K
fino a 10 volte. Il tipo di specifica è riconosciuto automaticamente in base alle lettere utilizzate.
•
Specifica argomenti I
Indirizzo
A
B
C
D
E
F
H
•
•
•
Variabile
numero
#1
#2
#3
#7
#8
#9
#11
Indirizzo
I
J
K
M
Q
R
S
Variabile
numero
#4
#5
#6
#13
#17
#18
#19
Indirizzo
T
U
V
W
X
Y
Z
Variabile
numero
#20
#21
#22
#23
#24
#25
#26
Gli indirizzi G, L, N, O e P non possono essere utilizzati.
Gli indirizzi non necessari possono essere omessi. Il valore delle variabili locali corrispondenti agli
indirizzi omessi è "nullo".
Non è necessario specificare gli indirizzi in ordine alfabetico. Essi sono conformi al formato degli
indirizzi parola.
I, J e K devono, però, essere specificati in ordine alfabetico.
Se il bit 7 (IJK) del parametro N. 6008 è 1, per I, J e K viene utilizzata sempre la specifica argomenti I.
Esempio
- Se il bit 7 (IJK) del parametro N. 6008 è 0, I_J_K_ significa sempre che I = #4, J =
#5 e K = #6 mentre K_J_I_ significa K = #6, J = #8 e I= #10 perché è utilizzata la
specifica argomenti II.
- Se il bit 7 (IJK) del parametro N. 6008 è 1, K_J_I_ significa che I = #4, J = #5 e K
= #6, che è come I_J_K_, perché è utilizzata la specifica argomenti I.
- 467 -
16.MACROISTRUZIONI
•
B-64484IT/02
Specifica argomenti II
La specifica argomenti II usa le lettere A, B e C una volta ciascuna e usa le lettere I, J e K fino a 10
volte. La specifica argomenti II si usa per passare come argomenti valori quali le coordinate
tridimensionali.
Indirizzo
A
B
C
I1
J1
K1
I2
J2
K2
I3
J3
•
PROGRAMMAZIONE
Variabile
numero
#1
#2
#3
#4
#5
#6
#7
#8
#9
#10
#11
Indirizzo
IK3
I4
J4
K4
I5
J5
K5
I6
J6
K6
I7
Variabile
numero
#12
#13
#14
#15
#16
#17
#18
#19
#20
#21
#22
Indirizzo
J7
K7
I8
J8
K8
I9
J9
K9
I10
J10
K10
Variabile
numero
#23
#24
#25
#26
#27
#28
#29
#30
#31
#32
#33
Gli indici delle lettere I, J e K usati nella tabella per indicare l'ordine di specifica dell'argomento non
devono essere scritti nel programma.
NOTA
Se il bit 7 (IJK) del parametro N. 6008 è 1, non è possibile utilizzare argomento II.
Limitazioni
-
Formato
G65 deve essere specificato prima degli argomenti.
-
Uso contemporaneo delle specifiche argomenti I e II
Il CNC identifica internamente la specifica argomenti I e la specifica argomenti II. Se vengono usate
entrambe contemporaneamente, il tipo di specifica usato per ultimo ha la precedenza.
[Esempio]
G65 A1.0 B2.0 I-3.0 I4.0 D5.0 P1000 ;
(Variables)
#1:1.0
#2:2.0
#3:
#4:-3.0
#5:
#6:
#7:4.0
5.0
Se, come in questo esempio, sono specificati ambedue gli argomenti I4.0 e D5.0, corrispondenti alla
variabile #7, è valido il secondo, D5.0.
-
Posizione del punto decimale
Le unità degli argomenti passati senza punto decimale corrispondono all'incremento minimo di immissione
di ciascun indirizzo.
AVVERTENZA
Il valore di un argomento passato senza punto decimale può essere diverso a
seconda della configurazione del sistema. E' buona pratica usare il punto
decimale per mantenere la compatibilità dei programmi.
- 468 -
-
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Nome asse esteso
L'indirizzo asse di un nome asse esteso non può essere specificato come argomento. In tal caso si verifica
l'allarme PS0129, “USO DI 'G' COME ARGOMENTO”.
M
Se viene specificato un valore senza il punto decimale, il numero delle posizioni decimali viene determinato
come segue:
Indirizzo
Non indirizzo asse
D, E, H, M, S, o T
QoR
A, C, I, J, K, X, Y, o Z
B, U, V(NOTA 1), or W
Seconda funzione ausiliaria
Indirizzo asse
0
(NOTA 2)
α
α (NOTA 2)
0
γ (NOTA 4)
Indirizzo
β (NOTA 3)
(NOTA 3)
β
Programmazione in millimetri
F (modo G93)
F (modo G94)
F (modo G95)
Programmazione in pollici
3
0
2
4 (NOTA 5)
2 (NOTA 5)
NOTA
1 Quando V viene utilizzato in un richiamo con un codice specifico, il numero delle
posizioni decimali viene determinato in base all'impostazione dell'asse di
riferimento.
2 α viene determinato in base al sistema di incrementi dell'asse di riferimento
(l'asse specificato con il parametro N. 1031), come è indicato nella tabella della
NOTA 3.
3 β viene determinato in base al sistema di incrementi dell'indirizzo asse
corrispondente, come è indicato nella seguente tabella.
Sistema di
incrementi
Asse lineare
(programmazione in
millimetri)
Asse lineare
(programmazione in
pollici)
Asse rotativo
IS-A
IS-B
IS-C
IS-D
IS-E
2
3
4
5
6
3
4
5
6
7
2
3
4
5
6
Quando il bit 7 (IPR) del parametro N. 1004 è 1, vengono utilizzati i suddetti valori
diminuiti di 1. Però, se il sistema di incrementi di un asse è IS-A, l'impostazione
del bit 7 (IPR) del parametro N. 1004 non ha effetti.
Per gli assi che usano la notazione del punto decimale tipo calcolatrice tascabile
(il bit 0 (ADX) del parametro N. 3455 è 1), il numero delle posizioni decimali è 0.
Se il bit 7 (EAP) del parametro N. 3452 è 1, però, questo tipo di notazione del
punto decimale non ha effetto ed il numero delle posizioni decimali è quello
indicato nella soprastante tabella.
4 γ viene determinato in base al sistema di incrementi dell'asse di riferimento
(l'asse specificato con il parametro N. 1031), come è indicato nella sottostante
tabella. (Se il bit 7 (BDX) del parametro N. 3450 è 1, anche γ è determinato allo
stesso modo.)
- 469 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
Sistema di incrementi
dell'asse di riferimento
AUP (No.3450#0)
=0
IS-A
IS-B
IS-C
IS-D
IS-E
AUP(3450#0) = 1
AUX (No.3405#0) = 0
AUX (No.3405#0) = 1
mm
pollici
mm
pollici
2
3
4
5
6
0
2
3
4
5
6
3
4
5
6
7
5 Se il bit 1 (FR3) del parametro N. 1405 è 1, i valori indicati in tabella devono
essere aumentati di 1.
6 Se è utilizzata la notazione del punto decimale tipo calcolatrice tascabile (il bit 0
(DPI) del parametro N. 3401 è 1), il numero delle posizioni decimali è 0.
T
Se viene specificato un valore senza il punto decimale, il numero delle posizioni decimali viene determinato
come segue:
Indirizzo
Non indirizzo asse
H, M, Q, S, o T
D
R
A, B, C, I, J, K, U, V, W, X, Y, o Z
Seconda funzione ausiliaria
Indirizzo asse
0
α
Indirizzo
0 o α (NOTA 6)
(NOTA 1)
α
(NOTA 3)
γ
β (NOTA 2)
Programmazione in
millimetri
Programmazione in
pollici
0 (NOTA 4)
4
E, F (modo G98)
E, F (modo G99)
2 (NOTA 4)
6
NOTA
1 α viene determinato in base al sistema di incrementi dell'asse di riferimento (l'asse
specificato con il parametro N. 1031), come è indicato nella tabella della NOTA 2.
2 β viene determinato in base al sistema di incrementi dell'indirizzo asse
corrispondente, come è indicato nella seguente tabella.
Sistema di
incrementi
Asse lineare
(programmazione in
millimetri)
Asse lineare
(programmazione in
pollici)
Asse rotativo
IS-A
IS-B
IS-C
IS-D
2
3
4
5
3
4
5
6
2
3
4
5
IS-E
6
7
6
Quando il bit 7 (IPR) del parametro N. 1004 è 1, vengono utilizzati i suddetti valori
diminuiti di 1. Però, se il sistema di incrementi di un asse è IS-A, l'impostazione
del bit 7 (IPR) del parametro N. 1004 non ha effetti.
Per gli assi che usano la notazione del punto decimale tipo calcolatrice tascabile
(il bit 0 (ADX) del parametro N. 3455 è 1), il numero delle posizioni decimali è 0.
Se il bit 7 (EAP) del parametro N. 3452 è 1, però, questo tipo di notazione del
punto decimale non ha effetto ed il numero delle posizioni decimali è quello
indicato nella soprastante tabella.
- 470 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
NOTA
3 γ viene determinato in base al sistema di incrementi dell'asse di riferimento (l'asse
specificato con il parametro N. 1031), come è indicato nella sottostante tabella. (Se
il bit 7 (BDX) del parametro N. 3450 è 1, anche γ è determinato allo stesso modo.)
Sistema di incrementi
dell'asse di riferimento
AUP (No.3450#0)
=0
IS-A
IS-B
IS-C
IS-D
IS-E
AUP(3450#0) = 1
AUX (No.3405#0) = 0
AUX (No.3405#0) = 1
mm
pollici
mm
pollici
2
3
4
5
6
0
2
3
4
5
6
3
4
5
6
7
4 Se il bit 2 (FM3) del parametro N. 1404 è 1, i valori indicati in tabella devono essere
aumentati di 3.
5 Se è utilizzata la notazione del punto decimale tipo calcolatrice tascabile
(il bit 0 (DPI) del parametro N. 3401 è 1), il numero delle posizioni decimali è 0.
6 Se il bit 2 (DPD) del parametro N. 6019 è 0, il numero di posizioni decimali è 0, e se
DPD è 1, esso è α.
-
Annidamento di richiami
I richiami macro possono essere annidati fino ad una profondità di cinque livelli, inclusi i richiami semplici
(G65) e i richiami modali (G66/G66.1). Complessivamente, i richiami macro ed i richiami sottoprogramma
possono arrivare a 15 livelli.
Un programma macro può anche essere richiamato durante il funzionamento in MDI utilizzando gli stessi
metodi.
-
Livelli di variabili locali
•
•
•
Per l'annidamento sono disponibili le variabili locali per i livelli da 0 a 5.
Il livello del programma principale è il livello 0.
Ogni volta che viene richiamata una macro (con G66, G66.1, Ggg, o Mmm), il livello delle variabili
locali aumenta di 1. I valori delle variabili locali del livello precedente sono salvati nel CNC.
Quando in una macro viene eseguito M99, il controllo ritorna al programma richiamante, il livello
delle variabili locali diminuisce di uno e i valori delle variabili locali precedentemente salvati sono
ripristinati.
•
- 471 -
16.MACROISTRUZIONI
Programma
principale
(livello 0)
PROGRAMMAZIONE
Macro
(livello 1)
Macro
(livello 2)
B-64484IT/02
Macro
(livello 3)
Macro
(livello 4)
O0001 ;
:
#1=1 ;
G65 P2 A2 ;
:
:
M30 ;
O0002 ;
:
:
G65 P3 A 3;
:
:
M99;
O0003 ;
:
:
G65 P4 A4 ;
:
:
M99;
O0004 ;
:
:
G65 P5 A5 ;
:
:
M99;
Variabili locali
(livello 0)
(Livello 1)
(Livello 2)
(Livello 3)
1
#1
:
:
:
#33
Variabili comuni
#1
:
:
#33
#100-, #500-
2
#1
:
:
#33
:
3
#1
:
:
#33
:
#1
:
:
#33
:
O0006
:
:
:
:
:
M99;
O0005 ;
:
:
G65 P6 A6 ;
:
:
M99;
(Livello 4)
4
Macro
(livello 5)
5
:
(Livello 5)
#1
:
:
#33
6
:
Variabili che possono essere lette e scritte da macro a livelli diversi
Esempio di programma (cerchio di fori equidistanti)
M
Viene creata una macro che esegue H fori a intervalli di B gradi dopo un angolo iniziale A lungo la
circonferenza un cerchio di raggio I.
Il centro del cerchio è (X, Y). I comandi possono essere specificati in incrementale o in assoluto.
Per eseguire i fori in senso orario, specificare un valore negativo per l'indirizzo B.
H=2
H=3
H=4
H=1
B
B
A
Centro (X,Y)
Raggio I
-
Formato del richiamo
G65 P9100
X
Y
Z
R
F
I
A
B
H
Xx Yy Zz
Rr
Ff
Ii Aa Bb Hh ;
: Coordinata X del centro del cerchio (programmazione assoluta o incrementale).......................... (#24)
: Coordinata Y del centro del cerchio (programmazione assoluta o incrementale).......................... (#25)
: Profondità del foro ......................................................................................................................... (#26)
: Coordinata del punto di avvicinamento ......................................................................................... (#18)
: Velocità di avanzamento .................................................................................................................. (#9)
: Raggio del cerchio ........................................................................................................................... (#4)
: Angolo iniziale ................................................................................................................................. (#1)
: Angolo incrementale (esecuzione dei fori in senso orario se è negativo) ........................................ (#2)
: Numero dei fori .............................................................................................................................. (#11)
- 472 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
16.MACROISTRUZIONI
Programma che richiama la macro
O0002;
G90 G92 X0 Y0 Z100.0;
G65 P9100 X100.0 Y50.0 R30.0 Z-50.0 F500 I100.0 A0 B45.0 H5;
M30;
-
Programma macro (programma richiamato)
O9100;
#3=#4003; ................................ Salva il codice G del gruppo 3.
G81 Z#26 R#18 F#9 K0; (Nota) .. Ciclo di foratura.
Nota: Si può usare anche L0.
IF[#3 EQ 90]GOTO 1; .............. Nel modo G90 salta a N1.
#24=#5001+#24; ...................... Calcola la coordinata X del centro.
#25=#5002+#25; .................... Calcola la coordinata Y del centro.
N1 WHILE[#11 GT 0]DO 1; ..... Finché il numero dei fori residui non diventa 0
#5=#24+#4*COS[#1]; .............. Calcola una posizione di foratura sull'asse X.
#6=#25+#4*SIN[#1]; ................ Calcola una posizione di foratura sull'asse Y.
G90 X#5 Y#6;........................... Esegue il posizionamento e la foratura.
#1=#1+#2; ................................ Aggiorna l'angolo.
#11=#11-1; ............................... Decrementa il numero dei fori.
END 1;
G#3 G80;.................................. Ripristina il codice G originale.
M99;
Significato delle variabili:
#3: Memorizza il codice G del gruppo 3.
#5: Coordinata X del foro successivo
#6: Coordinata Y del foro successivo
Esempio di programma (Ciclo di foratura)
T
Muovere l'utensile lungo gli assi X e Z per posizionarlo sul punto iniziale del ciclo. Richiamare la macro
specificando la profondità del foro con gli indirizzi Z o W, la profondità di taglio con l'indirizzo K e la
velocità di avanzamento per la foratura con l'indirizzo F.
Z
W
K
Lavoro
Rapido
- 473 -
16.MACROISTRUZIONI
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Formato del richiamo
G65 P9100
Zz
Ww
Kk Ff ;
Z
W
K
F
:
:
:
:
Profondità del foro (assoluto)
Profondità del foro (incrementale)
Profondità di taglio
Velocità di avanzamento
-
Programma che richiama la macro
O0002;
G50 X100.0 Z200.0 ;
G00 X0 Z102.0 S1000 M03 ;
G65 P9100 Z50.0 K20.0 F0.3 ;
G00 X100.0 Z200.0 M05 ;
M30
-
N1
N2
N9
N8
Programma macro (programma richiamato)
O9100;
#1=0 ; ................................................... Azzera il dato relativo alla profondità del foro
corrente.
#2=0 ; ................................................... Azzera il dato relativo alla profondità del foro
precedente.
IF [#23 NE #0] GOTO 1 ;..................... In programmazione incrementale, salta a N1.
IF [#26 EQ #0] GOTO 8 ; .................... Se non sono specificati né Z né W, indica un errore.
#23=#5002-#26 ; ................................. Calcola la profondità totale del foro.
#1=#1+#6 ;........................................... Calcola la profondità del foro corrente.
IF [#1 LE #23] GOTO 2 ; ..................... Determina se il foro da eseguire è troppo profondo.
#1=#23 ; ............................................... Limita la profondità a quella del foro corrente.
G00 W-#2 ; .......................................... Porta l'utensile al fondo del foro precedente.
G01 W- [#1-#2] F#9 ;........................... Esegue la foratura.
G00 W#1 ;............................................ Porta l'utensile al punto di inizio della foratura.
IF [#1 GE #23] GOTO 9 ; .................... Controlla se la foratura è completata.
#2=#1 ; ................................................. Memorizza la profondità del foro corrente.
GOTO 1 ;
M99
#3000=1 (NOT Z OR W COMMAND) .. Genera un allarme.
- 474 -
16.9.2
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Richiamo modale: Richiamo dopo l'esecuzione di un
comando di movimento (G66)
Dopo il comando di richiamo modale G66, la macro specificata viene richiama alla fine di tutti i blocchi che
specificano un movimento asse. Questo continua finché non viene programmato G67, che cancella il
richiamo macro modale.
G66
Pp
Ll
<specifica-argomenti> ; P : Numero del programma da richiamare
l : Numero di ripetizioni (1 per default)
Argomenti : dati passati alla macro
O0001 ;
:
G66 P9100 L2 A1.0 B2.0 ;
G00 G90 X100.0 ;
Y200.0 ;
X150.0 Y300.0 ;
G67 ;
:
M30 ;
O9100 ;
:
G00 Z-#1 ;
G01 Z-#2 F300 ;
:
:
:
:
M99;
Spiegazioni
-
Richiamo
•
•
•
•
Dopo G66, specificare con l'indirizzo P il numero del programma macro da richiamare.
Se è richiesto un numero di ripetizioni, specificarlo dopo l'indirizzo L (1 .. 999999999).
Come nel caso del richiamo semplice (G65), i dati da passare al programma macro si specificano come
argomenti.
Nel modo G66 è possibile richiamare una macro o un sottoprogramma.
-
Cancellazione
G67 cancella il richiamo macro modale. I blocchi successivi non richiamano più la macro specificata dal
precedente blocco G66.
-
Annidamento di richiami
I richiami macro possono essere annidati fino ad una profondità di cinque livelli, inclusi i richiami semplici
(G65) e i richiami modali (G66/G66.1). Complessivamente, i richiami macro ed i richiami sottoprogramma
possono arrivare a 15 livelli.
-
Annidamento di richiami modali
Per un unico richiamo modale (quando G66 viene specificato solo una volta), la macro specificata viene
richiamata ad ogni esecuzione di un comando di movimento. Se vengono annidati più richiami macro
modali, alla fine di un comando di movimento specificato in una macro, viene eseguita la macro del livello
immediatamente superiore.
Le macro vengono richiamate nell'ordine opposto a quello di specifica. Ogni volta che viene specificato
G67, viene cancellata una macro, a partire da quella specificata per ultima.
[Esempio]
G66 P9100 ;
X10.0 ;
(1-1)
G66 P9200 ;
X15.0 ;
(1-2)
G67;
Cancella P9200.
G67;
Cancella P9100.
X-25.0 ;
(1-3)
O9100;
Z50.0 ;
M99 ;
(2-1)
O9200 ;
X60.0 ;
Y70.0 ;
M99;
(3-1)
(3-2)
Sequenza di esecuzione del soprastante programma (i blocchi senza movimento sono omessi)
- 475 -
16.MACROISTRUZIONI
(1-1)
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
(1-2)
(2-1)
(1-3)
(3-1)
(3-2)
(2-1)
*
(2-1)
Dopo 1-3 non ci sono richiami macro perché il modo richiamo macro è stato precedentemente
cancellato.
Limitazioni
•
•
•
•
•
I blocchi G66 e G67 devono essere programmati in coppia nello stesso programma. Se G67 viene
specificato quando il modo non è G66, si verifica l'allarme PS1100, “CANCELLAZIONE SENZA
RICHIAMO MODALE”. Questo allarme può essere evitato mettendo a 1 il bit 0 (G67) del parametro
N. 6000.
In un blocco G66 non possono essere richiamate macro. Però, vengono impostate le variabili locali
(argomenti).
G66 deve essere specificato prima degli argomenti.
Il richiamo macro non può essere specificato in un blocco contenente un codice come quelli delle
funzioni ausiliarie, che non comportano alcun movimento asse.
Le variabili locali (argomenti) possono essere impostate solo nei blocchi G66. I richiami modali
successivi non reimpostano le variabili locali.
NOTA
Se un blocco per il quale viene eseguito un richiamo modale contiene M99,
questo viene eseguito dopo il richiamo.
Esempio di programma
M
La macro di questo esempio esegue le stesse operazioni del ciclo fisso di foratura G81 e il programma
pezzo esegue un richiamo modale. Per semplificare il programma, tutti i dati di foratura sono specificati in
programmazione assoluta.
Rapido
Il ciclo fisso è costituito dalle seguenti
operazioni base:
Operazione 1: Posizionamento assi X e Y
Operazione 2: Rapido fino al punto R
Operazione 1
Operazione 2
Operazione 3: Avanzamento in lavoro fino
al punto Z
Operazione 4: Rapido fino ai punti R o I
Avanzamento in
lavoro
Punto I
Operazione 4
R
Punto R
Z=0
Operazione 3
Punto Z
Z
-
Formato del richiamo
G66 P9110
Z
R
F
L
:
:
:
:
Zz
Rr Ff
Ll ;
Coordinata del punto Z (solo programmazione assoluta) ...................................................... (#26)
Coordinata del punto R (solo programmazione assoluta) ...................................................... (#18)
Velocità di avanzamento .......................................................................................................... (#9)
Numero di ripetizioni
- 476 -
-
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Programma che richiama le macro
O0001;
G28 G91 X0 Y0 Z0;
G92 X0 Y0 Z50.0;
G00 G90 X100.0 Y50.0;
G66 P9110 Z-20.0 R5.0 F500;
G90 X20.0 Y20.0;
X50.0;
Y50.0;
X70.0 Y80.0;
G67;
M30;
-
Programma macro (programma richiamato)
O9110;
#1=#4001; .......................... Salva G00/G01.
#3=#4003; ............................ Salva G90/G91.
#4=#4109; ............................ Salva la velocità di avanzamento.
#5=#5003; ............................ Salva la coordinata Z all'inizio della foratura.
G00 G90 Z#18; .................... Posizionamento al punto R
G01 Z#26 F#9;..................... Avanzamento in lavoro fino al punto Z
IF[#4010 EQ 98]GOTO 1; ... Ritorno al punto I
G00 Z#18; ............................ Posizionamento al punto R
GOTO 2;
N1 G00 Z#5;................................ Posizionamento al punto I
N2 G#1 G#3 F#4; ........................ Ripristino dei dati modali.
M99;
Esempio di programma
T
Questo programma esegue una gola nella posizione specificata.
U
-
Formato del richiamo
G66 P9110 Uu Ff
U
F
:
:
Profondità della gola (incrementale)
Velocità di avanzamento
- 477 -
16.MACROISTRUZIONI
-
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Programma che richiama le macro
O0003 ;
G50 X100.0 Z200.0 ;
S1000 M03 ;
G66 P9110 U5.0 F0.5 ;
G00 X60.0 Z80.0 ;
Z50.0 ;
Z30.0 ;
G67;
G00 X00.0 Z200.0 M05 ;
M30;
-
Programma macro (programma richiamato)
O9110;
G01 U - #21 F#9 ; ...... Lavora il pezzo.
G00 U#21 ; ................. Ritira l'utensile.
M99;
16.9.3
Richiamo modale: Richiamo ad ogni blocco (G66.1)
Quando viene stabilito questo modo, la macro specificata viene richiamata incondizionatamente per ogni
blocco contenente un comando NC. Tutti i dati diversi da O, nome file, codici N e codici G specificati in
ciascun blocco non vengono eseguiti come tali, ma vengono trattati come argomenti. (Il codice G contenuto
nel blocco G66.1 non è trattato come un argomento. Solo l'ultimo codice G specificato nei blocchi
successivi viene utilizzato come un argomento.)
Un blocco NC contenente O, nome file o N ha lo stesso effetto di un blocco con G65P specificato nella
posizione successiva, gli altri blocchi NC hanno lo stesso effetto dei blocchi che iniziano con G65P.
G66.1 P p
L l <specifica-argomenti> ;
O0001 ;
:
G66.1 P9100 L2 A1.0
B2.0 ;
A10.0 B20.0 F300 ;
A0 B-30.0 ;
F1000 ;
G67 ;
:
P : Numero del programma da richiamare
l : Numero di ripetizioni (1 per default)
Argomenti : dati passati alla macro
O9100 ;
:
G00 Z-#1 ;
G01 Z-#2 F#9 ;
:
:
:
:
M99;
[Esempio]
Nel modo G66.1 P100 ; ,
N001 G01 G91 X100 Y200 D1 R1000 ;
equivale a
N001 G65 P100 G01 G91 X100 Y200 D1 R1000 ;
Spiegazioni
-
Richiamo
•
•
•
Dopo G66.1, specificare con l'indirizzo P il numero del programma macro da richiamare.
Se è richiesto un numero di ripetizioni, specificarlo dopo l'indirizzo L (1 .. 999999999).
Come nel caso del richiamo semplice (G65), i dati da passare al programma macro si specificano come
argomenti.
Nel modo G66.1 è possibile richiamare una macro o un sottoprogramma.
•
- 478 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
-
16.MACROISTRUZIONI
Cancellazione
G67 cancella il richiamo macro modale. I blocchi successivi non richiamano più la macro specificata dal
precedente blocco G66.
-
Annidamento di richiami
I richiami macro possono essere annidati fino ad una profondità di cinque livelli, inclusi i richiami semplici
(G65) e i richiami modali (G66/G66.1). Complessivamente, i richiami macro ed i richiami sottoprogramma
possono arrivare a 15 livelli.
-
Annidamento di richiami modali
Per un unico richiamo modale (quando G66.1 viene specificato solo una volta), la macro specificata viene
richiamata ad ogni esecuzione di un blocco. Quando sono specificati richiami macro modali annidati, ad
ogni blocco NC eseguito all'interno di una macro richiamata viene eseguita la macro del livello di
annidamento immediatamente superiore.
Le macro vengono richiamate nell'ordine opposto a quello di specifica. Ogni volta che viene specificato
G67, viene cancellata una macro, a partire da quella specificata per ultima.
[Esempio] Commutazione dei comandi asse
N1 G66.1 P1000 X10.0 ;
→
Richiama O1000 ed esegue Y10.0.
N2 X20.0 ;
→
Richiama O1000 ed esegue Y20.0.
N3 G66.1 P2000 Y10.0 Z20.0 ;
→
Richiama O2000 ed esegue Y20.0 Z10.0. Poi richiama O1000 ed
esegue X20.0 Z10.0.
N4 X10.0 Y20.0 Z30.0 ;
→
Richiama O2000 ed esegue X10.0 Y30.0 Z20.0. Poi richiama O1000
ed esegue X30.0 Y10.0 Z20.0.
N5 G67 ;
→
Cancella P2000.
N6 G67 ;
→
Cancella P1000.
O1000 X#25 Y#24 Z#26 ;
M99;
(Commutazione X-Y)
O2000 X#24 Y#26 Z#25 ;
M99;
(Commutazione Y-Z)
Sequenza di esecuzione del soprastante programma (i blocchi senza movimento sono omessi)
Programmi
richiamati
Programma richiamante
N1
N2
N3
N4
N5
N6
O1000
O2000
Nei blocchi N1 ed N2, viene richiamata la macro O1000 e vengono scambiati i comandi degli assi X e Y.
Nei blocchi N3 ed N4, viene richiamata la macro O2000 e vengono scambiati i comandi degli assi Y e Z.
Per i comandi commutati viene richiamata O1000 e vengono scambiati i comandi degli assi X e Y. Quindi
i comandi specificati per gli assi X, Y e Z sono commutati in comandi per gli assi Z, X e Y.
Limitazioni
•
•
I blocchi G66.1 e G67 devono essere programmati in coppia nello stesso programma. Se G67 viene
specificato quando il modo non è G66.1, si verifica l'allarme PS1100, “CANCELLAZIONE SENZA
RICHIAMO MODALE”. Questo allarme può essere evitato mettendo a 1 il bit 0 (G67) del parametro
N. 6000.
Blocco G66.1
(a) In un blocco G66.1 viene richiamata la macro.
(b) La corrispondenza tra gli indirizzi specificati come argomenti e le variabili è la stessa del
richiamo semplice.
- 479 -
16.MACROISTRUZIONI
•
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Blocchi successivi a G66.1 nei quali viene eseguito il richiamo (esclusi i blocchi G66.1).
(a) Come argomenti possono essere utilizzati anche gli indirizzi G, P, e L.. L'indirizzo G corrisponde
a #10; l'indirizzo L a #12; l'indirizzo P a #16. Però i valori di questi indirizzi sono soggetti alle
limitazioni dei normali comandi NC. Ad esempio, ;G1000. P0.12 L-4 non può essere specificato.
(b) Se un blocco contiene più codici G, solo l'ultimo viene trattato come un argomento. O, nome file,
codici N e codici G non appartenenti al gruppo 00 vengono passati ai blocchi successivi.
NOTA
1 Per i blocchi contenenti solo un numero O, un nome file, un numero di sequenza,
un EOB, una frase macro o il comando M99, la macro non viene richiamata.
2 Se oltre agli indirizzi O, nome file o N, un blocco contiene altri comandi NC, la
macro viene richiamata. Se N viene specificato dopo un indirizzo diverso da O,
nome file o N, viene trattato come un argomento. In questo caso N corrisponde
alla variabile #14 ed il numero di posizioni decimale ammesse è 0.
3 Se un blocco per il quale viene eseguito un richiamo modale contiene M99,
questo viene eseguito dopo il richiamo.
16.9.4
Richiamo macro mediante un codice G
Dopo avere definito mediante parametri i codici G utilizzati a questo scopo, specificando uno di questi
codici G è possibile richiamare un programma macro allo stesso modo dei richiami semplici (G65).
O0001 ;
:
G81 X10.0 Y20.0 Z-10.0 ;
:
M30 ;
O9010
:
:
:
N9 M99 ;
Parametro N. 6050=81
Spiegazioni
E' possibile richiamare un programma macro (da O9010 a O9019) con un codice G (da -9999 a 9999)
assegnando il valore del codice G al parametro corrispondente (dal N. 6050 al N. 6059), allo stesso modo di
G65. Per eseguire il richiamo dei programmi macro da O9040 a O9049 mediante codici G con il punto
decimale, mettere a 1 il bit 0 (DPG) del parametro N. 6007 e specificare i codici G con i parametri da 6060
a 6069.
Il numero delle posizioni decimali di un codice G è 1. Assegnare al parametro corrispondente al programma
macro da richiamare il valore del codice G moltiplicato per 10.
[Esempio] Quando parametro N. 6060 è 234, G23.4 richiama il programma macro O9040.
Se viene impostato un codice G negativo, viene eseguito un richiamo modale. In questo caso, il bit 3 (MGE)
del parametro N. 6007 permette di selezionare il tipo G66 o il tipo G66.1.
Ad esempio, impostando un parametro in modo che il codice G81 richiami il programma macro O9010, è
possibile richiamare un ciclo specifico dell'utilizzatore, anziché il ciclo G81 standard, senza modificare i
programmi pezzo.
- 480 -
-
Corrispondenza fra i parametri ed i numeri dei programmi richiamati
Codici G senza il punto decimale
Numero parametro
Numero programma
6050
6051
6052
6053
6054
6055
6056
6057
6058
6059
-
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
Codici G con il punto decimale
Numero parametro
Numero programma
6060
6061
6062
6063
6064
6065
6066
6067
6068
6069
O9010
O9011
O9012
O9013
O9014
O9015
O9016
O9017
O9018
O9019
O9040
O9041
O9042
O9043
O9044
O9045
O9046
O9047
O9048
O9049
Ripetizioni
Come nel caso dei richiami semplici, è possibile specificare il numero di ripetizioni (da 1 a 999999999) con
l'indirizzo L.
-
Specifica degli argomenti
Come nel caso dei richiami semplici, sono disponibili due tipi di specifica degli argomenti: specifica
argomenti I e specifica argomenti II. Il tipo di specifica argomenti è riconosciuto automaticamente in base
agli indirizzi utilizzati.
Limitazioni
-
Annidamento dei richiami quando si utilizzano i codici G
•
Normalmente, per richiamare un altro programma in un programma a sua volta richiamato con un
codice G è possibile utilizzare solo i comandi G65, M98, G66, o G66.1.
Però, quando il bit 6 (GMP) del parametro N. 6008 è 1, è possibile utilizzare il richiamo con i codici M,
T o S, con il codice della seconda funzione ausiliaria, o con uno specifico codice anche in un
programma richiamato con un codice G.
•
16.9.5
Richiamo macro mediante un codice G (con specifica del
numero di codici G utilizzabili)
Impostando il numero del primo codice G utilizzato per richiamare una macro, il numero del primo
programma macro richiamato ed il numero di definizioni, è possibile definire il numero desiderato di codici
G che richiamano una macro.
Spiegazioni
Il numero delle macro richiamabili mediante codice G, corrispondente al numero dei codici G utilizzati per
il richiamo, si specifica con il parametro N. 6040. Il valore numerico assegnato al parametro N. 6038 indica
il primo dei codici G utilizzati ed il numero programma specificato con il parametro N. 6039 indica il primo
programma richiamato. Per disabilitare questa funzione, assegnare 0 al parametro N. 6040.
Se il codice G specificato con il parametro N. 6038 è negativo, i richiami sono modali. In questo caso, il bit
3 (MGE) del parametro N. 6007 permette di selezionare il tipo G66 o il tipo G66.1.
Il numero di ripetizioni e gli argomenti si specificano come per i richiami macro mediante codici G.
- 481 -
16.MACROISTRUZIONI
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
[Esempio]
Assegnare 900 al parametro N. 6038, 10000000 al parametro N. 6039 e 100 al parametro
N. 6040.
G900 → O1000
G901 → O1001
G902 → O1002
:
G999 → O1099
Questo esempio definisce 100 richiami macro (semplici). Se il valore del parametro N. 6038 fosse invece
-900, i 100 richiami macro definiti sarebbero modali.
NOTA
1 I richiami definiti con questa impostazione diventano tutti non validi nei seguenti
casi:
<1> Uno dei valori assegnati ai suddetti parametri è fuori dal campo di validità
del parametro.
<2> (N. 6039 + N. 6040 - 1) > 99999999
2 Non è possibile mischiare richiami semplici e richiami modali.
3 Se uno dei codici G specificati con i parametri N. 6050 - 6059 rientra nel gruppo
di codici G determinato da questa impostazione, quel codice G richiama il
programma corrispondente al parametro 6050 - 6059 in cui è specificato.
16.9.6
Richiamo macro mediante codici G con il punto decimale
(con specifica del numero di codici G utilizzabili)
Quando il bit 0 (DPG) del parametro N. 6007 è 1, impostando il numero del primo codice G con il punto
decimale utilizzato per il richiamo, il numero del primo programma richiamato ed il numero delle coppie
codice G - programma, è possibile definire il numero desiderato di codici G con il punto decimale che
richiamano un programma macro.
Spiegazioni
Il numero delle macro richiamabili mediante codice G con il punto decimale, corrispondente al numero dei
codici G utilizzati per il richiamo, si specifica con il parametro N. 6043. Il valore numerico assegnato al
parametro N. 6041 indica il primo dei codici G con il punto decimale utilizzati ed il numero programma
specificato con il parametro N. 6042 indica il primo programma richiamato. Per disabilitare questa funzione,
assegnare 0 al parametro N. 6043.
Se il codice G specificato con il parametro N. 6041 è negativo, i richiami sono modali. In questo caso, il bit
3 (MGE) del parametro N. 6007 permette di selezionare il tipo G66 o il tipo G66.1.
Il numero di ripetizioni e gli argomenti si specificano come per i richiami macro mediante codici G.
[Esempio]
Assegnare 900 al parametro N. 6041, 2000 al parametro N. 6042 e 100 al parametro
N. 6043.
G90.0 → O2000
G90.1 → O2001
G90.2 → O2002
:
G99.9 → O2099
Questo esempio definisce 100 richiami macro (semplici). Se il valore del parametro N. 6041 fosse invece
-900, i 100 richiami macro definiti sarebbero modali.
- 482 -
PROGRAMMAZIONE
B-64484IT/02
16.MACROISTRUZIONI
NOTA
1 I richiami definiti con questa impostazione diventano tutti non validi nei seguenti
casi:
<1> Uno dei valori assegnati ai suddetti parametri è fuori dal campo di validità
del parametro.
<2> (N. 6042 + N. 6043 - 1) > 99999999
<3> Il bit 0 (DPG) del parametro N. 6007 viene messo a 0 (questa impostazione
disabilita il richiamo macro mediante codici G con il punto decimale).
2 Non è possibile mischiare richiami semplici e richiami modali.
3 Se uno dei codici G specificati con i parametri N. 6060 - 6069 rientra nel gruppo
di codici G determinato da questa impostazione, quel codice G richiama il
programma corrispondente al parametro 6060 - 6069 in cui è specificato.
16.9.7
Richiamo macro mediante codici M
Tramite parametri è possibile specificare il richiamo non modale (come G65) di specifiche macro tramite
codici M
O0001 ;
:
M50 A1.0 B2.0 ;
:
M30 ;
O9020 ;
:
:
:
M99;
Parametro N. 6080=50
Spiegazioni
E' possibile richiamare un programma macro da O9020 a O9029 con un 
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