Il film “Il miracolo” che abbiamo visto parla di una famiglia del Sud e della solitudine di un bambino che vive in un ambiente senza amore. Il protagonista è un ragazzino di dodici anni Tonio che mentre è in bicicletta viene investito da un'auto pirata per le strade di Taranto, quando è ricoverato in ospedale si convince di aver salvato con il tocco delle sue mani un anziano morente anche lui ricoverato nel suo stesso ospedale. Tonio è stato investito da una ragazza, con la quale dopo un inizio un pò burrascoso farà amicizia, anche lei è cresciuta, come lui, in un’ infelice situazione familiare tanto da vivere come una disatrata senza nessuna regola. Il ragazzino ha un animo buono è si capisce già all’inizio del film quando la polizia gli chiede di riconoscere la ragazza che lo ha investito, e nonostante sa che è quella la ragazza dell’incidente, secondo me nega di conoscerla proprio perchè essendo un ragazzino dotato di grande "sensibilità" capisce subito chi ha di fronte. I genitori del ragazzino sono occupati in mille cose, hanno diversi problemi e spesso finiscono con il litigare, soprattutto la mamma che cerca di vendere la storia ai mezzi di comunicazione, non solo si accorge che il marito ha dei gravi problemi di lavoro ma non si preoccupa più di tanto di come sta Tonio , di come sta vivendo la situazione ma si interessa solo di poter guadagnare qualcosa. Il padre all’inizio non vuole che il figlio venga intervistato ma poi preoccupato per i suoi problemi economici accetta, anche se prima dell’intervista riesce ad essere obiettivo e capisce come si sente il figlio e si oppone all’intervista pertanto alla fine si dimostra un pò diverso, più sensibile verso il figlio. Questo comportamento secondo me è da ammirare perchè nonostante lui abbia bisogna di quei soldi, mette il benessere e la tranquillità di suo figlio al primo posto. Devo dire che sono rimasto molto colpito da come si comporta Tonio nelle diverse occasiono, per avere solo dodici anni, è un personaggio particolare per essere credibile, al giorno d’oggi è raro trovare persone come lui , perche è riuscito a distinguersi per il suo modo di fare e per come la pensa in un mondo cattivo, superficiale e freddo in cui viveva. Questo film fa molto riflettere, da la possibilità di guardare con occhi più attenti la vita odierna, che effettivamente appare come una una società che ha completamente perso di vista il senso della vera vita, un film che attraverso le diverse scene ha messo in evidenza un'esistenza che non da peso alla cura dei rapporti umani e della comunicazione, ma solo a una vita basata molto sull’economia sui beni materiali, una società che giudica e si ferma solo all'apparenza. E’ purtroppo devo dire che è proprio così oggi ci preoccupiamo di apparire sempre al meglio e sottovalutiamo le cose per quello che sono davvero La stessa ragazza Cinzia, è considerata da tutti una "poco di buono", ma in realtà è angosciata dalla solitudine e dall'incomprensione; la ragazza anche se in un primo momento scappa dopo l'incidente, poi si rende conto di aver sbagliato e cerca di avvicinarsi al bambino, questo dimostra che non è poi una ragazza cattiva, ma secondo me è una persona che ha bisogno di essere aiutata e guidata nelle scelte di vita. Difatti è molto bello il rapporto che nasce tra Tonio e la ragazza , diventano complici e condividono momenti della vita quotidiana. La stessa ragazza ad un certo punto sembra che stia vivendo una vita normale, ma quando la mamma va via le si chiude in se stessa e non vuole più vedere Tonio, che però non rinuncia a cercarla perchè sa che non sta bene con sé stessa e la trova in casa sconvolta ,ubriaca tra i rifiuti. Qui il film finisce, ma anche una volta viene fuori la sensibilità del ragazzino e si capisce che l’amore per l’altro prevale, il ragazzino arriva secondo me al momento giusto ad aiutare la ragazza ad aiutarla ad uscire dal tunnel pericoloso in cui stava nuovamente entrando. Se si pensa al titolo del film subito si potrebbe pensare a qualcosa di religioso, o di magico perché nella società odierna in cui tutto sembra scontato e banale è sempre più difficile poter contare sulla generosità di un gesto che vuole essere solo solidale d’aiuto e non chiede nulla in cambio. Il ragazzo a volte appare angosciato da quello che gli sta accadendo, si fa mille domande su quello che “sente” dentro di lui e chiede aiuto e confronto anche al parroco, ma secondo me tutto quello che sta provando e tutto quello che gli sta succedendo sembra proprio un segno del destino, sono convinto che lui nel suo piccolo, capisce e vuole dimostrare che i miracoli nascono dall'amore, dall’altruismo verso gli altri, in una scena del film si vede che vuole aiutare il nonno dell’amico che è restio a credere ai “ poteri" del ragazzino . Anche se poi alla fine il signore muore e Tonio ci sta male, secondo me Tonio è riuscito un pò ad aiutarlo a dargli un pò di speranza infatti per un pò si è sentito meglio ed è riuscito a fare una passeggiata. Questo film mi è piaciuto, consiglio di vederlo anche perchè oltre alla storia di Tonio, viene messa in evidenza il problema dell’inquinamento dello stabilimento industriale che provoca tante morti, quindi un grande problema per la città di Taranto. Le lezioni finora affrontate e la visione di alcuni film mi hanno dato la possibilità di riflettere su alcuni argomenti che a volte si danno per scontati, specialmente noi ragazzi che siamo presi da mille cose a volte non ci fermiamo a riflettere su alcuni fatti particolari della vita , diamo tutto per scontato e tante volte affrontiamo le cose con superficialità, quindi dobbiamo approfittare di queste ore scolastiche in cui ci viene data la possibilità di pensare, meditare e riflettere….anche perchè tutto questo è necessario per la nostra “crescita”.