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Le origini di Roma

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LE ORIGINI DI ROMA
Il dono del Tevere
Nel mondo antico la nascita degli insediamenti umani era
fortemente vincolata alla geografia del territori (es.: le civiltà
nate nei pressi del Tigri, dell'Eufrate, del Nilo, del Gange...)
Un insieme di circostanze geografiche particolarmente
favorevoli fu probabilmente anche all'origine di Roma
I piccoli villaggi che con il tempo si riunirono a formare Roma
sorgevano infatti nelle vicinanze del Tevere, un'importante
fiume che congiunge l'Appennino centrale con il Tirreno e si
getta nel mare al centro della costa laziale
Il luogo erta abbastanza vicino al mare per
controllare le saline alla foce del fiume e, al
tempo stesso, abbastanza lontano per non
essere esposto ad attacchi navali
Un ulteriore vantaggio era costituito dalla
presenza di una serie di colli in grado di
proteggere gli abitanti dalle frequenti piene del
Tevere
Infine, il sito di Roma si trovava all'incrocio di due
importanti vie di comunicazione e di traffico
commerciale:


una direttrice est-ovest, rappresentata dal
Tevere stesso (navigabile per un buon tratto)
e una nord-sud, che metteva in contatto la
civiltà etrusca con l'area di cultura greca che
aveva nella Campania uno dei centri più fiorenti
Grazie a questo insieme di caratteristiche, il sito
di Roma fu frequentato già dalla fine del II
millennio a.C.,
com'è testimoniato da resti archeologici che
confermano la presenza di insediamenti di
comunità di pastori e agricoltori sui colli romani
Fondare una città
Gli storici antichi erano perfettamente
consapevoli di quanto la felice posizione
geografica avesse contribuito al
consolidamento e allo sviluppo di Roma:
uno dei maggiori meriti che essi attribuirono al
mitico fondatore Romolo, infatti, fu l'aver saputo
individuare un luogo così favorito dalla natura,
dotato di caratteristiche che lo rendevano
particolarmente adatto a ospitare un
insediamento umano
Quello che invece non possiamo aspettarci dalle fonti romane è
un racconto dettagliato sulle fasi più arcaiche della storia
della città:
e questo non solo perché epoche così remote avevano lasciato
poche tracce e dunque apparivano agli stessi antichi oscure
e difficili da ricostruire, ma soprattutto perché i Romani, come
i Greci prima di loro, avevano idee molto diverse dalle nostre
in merito al modo in cui le città nascevano
Per loro, infatti, una città era sempre il frutto di un atto di
fondazione attribuito a un eroe o addirittura un dio
Il racconto mitico: Romolo e
Remo
Il caso di Roma non fa eccezione. Secondo la
tradizione più diffusa, il racconto della
fondazione della città si apre con due fratelli:
Numitore, re di Alba Longa, e suo fratello
Amulio
Amulio riuscì a usurpare il trono al fratello e, per
impedire che un giorno i suoi discendenti
potessero avanzare rivendicazioni, costrinse la
figlia di Numitore, Rea Silvia, a entrare nel
collegio delle sacerdotesse della dea Vesta
Le vestali, infatti, erano tenute a un rigoroso
rispetto della verginità, pena la morte
Rea Silvia fu però resa madre dal dio Marte e
partorì due gemelli: Romolo e Remo, che
Amulio ordinò immediatamente di ucciderli
abbandonandoli alla corrente del vicino Tevere
Il caso – o piuttosto la protezione divina – però
volle che la cesta contenente i due neonati si
incagliasse sulla sponda del Tevere
I gemelli furono nutriti prima da una lupa, poi da
un pastore di nome Faustolo
Divenuti adulti, i due rientrarono in Alba Longa,
uccisero l'usurpatore Amulio e riportarono sul
trono Numitore
A questo punto, Romolo e Remo decisero di
abbandonare per sempre il luogo in cui erano
nati e di fondare una nuova città nei pressi del
Tevere:
sulla cima del colle Palatino, Romolo, che aveva
ricevuto gli auspici più favorevoli respetto a
Remo, tracciò con l'aratro il solco delimitante i
confini del nuovo centro abitato che dal suo
nome si chiamò Roma
La discendenza troiana
La storia di Romolo e Remo è solo la parte finale di una
leggenda molto più ampia
Secondo un'altra tradizione, Rea Silvia era l'ultima
discendente di Enea, l'eroe fuggito da Troia dopo la
conquista della città da parte dei Greci e giunto dopo
lungo peregrinare sulle coste del Lazio
Qui Enea aveva sposato Lavinia, figlia di un re locale, e
avrebbe fondato la città di Lavinio, dalla quale sarebbe
poi sorta Alba Longa
Il significato dei miti
Qual è il significato profondo di un racconto così
complesso? Difficile dare una risposta precisa
Forse, la vicenda di Enea aveva lo scopo di
legare la nascita di Roma a un episodio
memorabile della storia e della cultura guerra
quale la guerra di Troia,
resa celebre dall'Iliade di Omero
Più complessa è la vicenda di Romolo e Remo.
Certamente la loro nascita dal dio Marte
(ovvero il dio della guerra) serviva a spiegare la
grandezza militare dei Romani
Se i Romani erano tutti figli del dio della guerra,
sia pure indirettamente, la loro vocazione
bellica diventava più comprensibile perché
risultava inscritta nel loro stesso codice
genetico
Mito, storia e archeologia
Il mito, però, non sempre inventa: a volte nelle pieghe dei suoi
racconti si conserva il ricordo di circostanze reali, in una
mescolanza di verità e finzione difficile da districare
Uno spunto interessante viene dall'archeologia. Negli ultimi
decenni, infatti, gli studiosi non solo hanno individuato i resti
di una cinta muraria intorno al colle Palatino,
ma sono riusciti addirittura a stabilire una datazione, compresa
tra il 775 e il 750 a.C., in pratica coincidente con la data che
gli stessi antichi attribuirono alla fondazione di Roma: il 753
a.C.
La realizzazione di un'opera così impegnativa come le
mura del Palatino, indica un salto di qualità,
ovvero il passaggio da insediamenti sparsi a qualcosa
che inizia ad assumere i caratteri di un centro
urbano:
le comunità indipendenti di pastori e agricoltori, per
necessità difensive e reciproco aiuto, si fusero
gradualmente, dandosi un'organizzazione sociale
più complessa
Così, sarà anche una data convenzionale quella che
fissa nel 21 aprile 753 a.C. La nascita di Roma,
ma certo in quegli anni si è verificata una
trasformazione che rompeva con il passato e dava il
via a qualcosa di nuovo
E di questo evento cruciale il mito conserva una
traccia deformata, ma allo stesso tempo
straordinariamente precisa
Rispondi alle seguenti domande:
1) Quali caratteristiche geografiche favorevoli
possedeva il sito in cui nacque Roma?
2) Quali sono i miti di fondazione legati alle origini
di Roma?
3) Quale significato storico rilevante hanno i resti
delle mura del Palatino ritrovati dagli
archeologi?
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