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MANUALEALTERNANZA prot

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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
SPERIMENTAZIONE DI PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO PER L'EVOLUZIONE DELLA
Leonardo da Vinci
DIDATTICA E L'EFFICACE INSERIMENTO LAVORATIVO NEL SETTORE LEGNO-ARREDO
Transfer of Innovation
“MANUALE DELL’ALTERNANZA”
Buone prassi, modelli e strumenti per la scuola e l’impresa finalizzati a
valorizzare le esperienze di alternanza scuola-lavoro e ad orientare i
giovani nel mercato del lavoro
CAPOFILA DEL PROGETTO: IPSIA “G. MERONI” LISSONE (MB) ITALIA
A CURA DI: LAURA TURRINI ETASS S.R.L. - CARLO GIORIA - IPSIA “G. MERONI
2012-1-IT1-LEO05-02846
G92F12000170006
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Transfer of Innovation
INDICE
IL PROGETTO VET & WORK
INTRODUZIONE AL MANUALE
1. LINEE GUIDA E STRUMENTI PER LA PROGETTAZIONE DELL’ALTERNANZA E LA
VALUTAZIONE CONDIVISA DEGLI APPRENDIMENTI
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Obiettivi
Figure professionali coinvolte
Il processo di co-progettazione e di co-valutazione
La mappa delle prestazioni in azienda e le competenze di fine percorso formativo (tutor
scolastico)
Le prestazioni dello studente nella singola azienda (tutor scolastico e tutor aziendale)
La valutazione del tutor aziendale (tutor aziendale)
Strumenti e report dei risultati
La relazione finale
Potenzialità e possibili evoluzioni degli strumenti
2. UN MODELLO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO PER L’ALTERNANZA
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Obiettivi
Figure professionali coinvolte
Il processo
Il format di progettazione, il modello di percorso formativo e valutazione dei risultati
La relazione finale
3. UN PERCORSO FORMATIVO PROFESSIONALIZZANTE
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Obiettivi
Figure professionali coinvolte
Il processo
Il modello di percorso formativo e valutazione dei risultati
La relazione finale
4. UN SISTEMA INTEGRATO PER L’ORIENTAMENTO
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Obiettivi
La rete di orientamento
Il modello integrato di orientamento: strumenti, metodologie e processi
I modelli di servizio
Valutazione dei risultati e conclusioni
CONCLUSIONI E BUONE PRASSI
“Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea.
L’autore/gli autori è/sono il/i solo/i responsabile/i di questa pubblicazione. L’Agenzia Nazionale e la Commissione Europea
declinano ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni in essa contenute.”
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Progetto “Vet & Work”
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Un ringraziamento a tutti coloro che hanno offerto il loro contributo per la stesura del Manuale e a
of Innovation
chi ha partecipato proficuamente Transfer
alla realizzazione
del progetto Vet & Work, dai partner alle
aziende, dai giovani studenti alle istituzioni, dagli imprenditori ai docenti, dai tutor agli esperti.

Marco Holzknecht e Gianvittorio Manca - Istituto Pinchetti di Tirano –
“Percorso di formazione e orientamento per l’alternanza”

Roberta Gallazzi – FORMAPER Azienda Speciale della CCIAA di Monza e Brianza – per i contenuti e la
significativa partecipazione alla stesura del capitolo “Un sistema integrato per l’orientamento”

Francesco Cacopardi e Antonietta Di Venere – APA Confartigianato Milano, Monza e Brianza – per la
progettazione dei contenuti del “Percorso formativo professionalizzante”

Arturo Dell’Acqua Bellavitis, Francesco Galli, Anna Zanolla Mancini – Scuola del Design del Politecnico
di Milano – per la progettazione dei “Workshop tematici” collegati al percorso professionalizzante.
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per la progettazione del
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Progetto “Vet & Work”
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IL PROGETTO VET & WORK Leonardo da Vinci
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Vet & Work nasce con l’obiettivo di trasferire, sviluppare e innovare modelli e strumenti finalizzati ad
accrescere le opportunità di occupazione dei giovani nel settore legno-arredo, oltre che sostenere il
sistema educativo per favorire un’effettiva integrazione professionale.
A tal fine, le attività progettuali sono state tese a:
 Identificare, sviluppare e trasferire modelli di percorsi di alternanza scuola-lavoro utili
all'impiego dei giovani nelle imprese del settore
 Progettare e trasferire metodologie e contenuti ai docenti degli istituti professionali di settore
onde agevolare il processo di innovazione delle prassi educative
 Promuovere il network tra gli attori della filiera della formazione professionale e il mondo del
lavoro
 Promuovere l’integrazione e lo sviluppo dei programmi curriculari delle scuole di settore per
sostenere l’allineamento delle competenze con le esigenze del mondo del lavoro
 Sostenere l’apprendimento sul luogo di lavoro attraverso corsi di formazione in impresa e
percorsi di apprendistato come base per lo sviluppo delle competenze professionali
 Adottare e trasferire modelli di certificazione delle competenze a sostegno della “spendibilità”
del profilo professionale dello studente.
Punto di partenza è stata la realizzazione di una “ricerca sul campo” (pubblicata sul sito web
www.vetworkllp.eu “WP1 Ricerca–Azione” e sul portale comunitario ADAM) che ha permesso di
individuare specifici ambiti e temi su cui focalizzare l’attenzione per sviluppare proposte concrete e
molto pragmatiche in favore del perseguimento degli obiettivi assunti. Nello specifico, l’indagine ha
restituito i fabbisogni da colmare e/o carenze da affrontare riportati in seguito in modo sintetico.
1) Rispetto alle competenze attese dalle imprese di settore è necessario:



potenziare la formazione pratica in laboratorio;
integrare i curricula con i temi della sicurezza e dell’organizzazione aziendale;
analizzare i fabbisogni per integrare eventualmente il profilo del falegname-mobiliere e del
decoratore.
2) Rispetto all’alternanza scuola-lavoro è necessario:




accrescere i livelli di co-progettazione tra azienda e scuola;
sviluppare il “progetto formativo” precisando tutte le attività potenzialmente realizzabile
dallo studente stagista in azienda;
dotare il tutor aziendale di strumenti di valutazione strutturata;
migliorare la relazione tra Tutor aziendale e Tutor Scolastico in favore di una valutazione
“integrata” delle prestazioni dello studente/stagista;
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3) Rispetto agli studenti è necessario sostenere e innovare le tecniche e gli strumenti di ricerca
Transfer con
of Innovation
attiva del lavoro onde favorire,
maggior efficacia, il matching tra profili
professionali e profili curricolari degli studenti, in particolare attraverso:





l’incremento delle informazioni inerenti i vari canali per la ricerca del lavoro, promuovendo
iniziative e sviluppando strumenti di comunicazione più efficaci e adeguati al target;
lo sviluppo di nuove soluzioni comunicative;
la personalizzazione dei servizi di orientamento e di sostegno all’inserimento lavorativo che
tengano conto delle particolarità del contesto economico e produttivo del territorio;
la costruzione di strumenti a supporto di una dialogo aperto tra istituzioni formative, mondo
del lavoro e giovani;
lo stimolo dei giovani verso percorsi alternativi o affini la propria preparazione scolastica per
favorire l’impiego anche in professioni e settori di prossimità.
Il presente Manuale restituisce alcune delle iniziative, ma soprattutto degli strumenti, dei modelli e
delle best practices - frutto del lavoro del partenariato e sperimentate nel corso del progetto - per
rispondere alle esigenze emerse.
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Progetto “Vet & Work”
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INTRODUZIONE AL MANUALE
Leonardo da Vinci
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“L’alternanza costituisce un’importante “leva” per valorizzare il ruolo sociale delle scuole secondarie
superiori sul territorio, quale risultato dell’innovazione del rapporto insegnamento/apprendimento,
in cui l’attività didattica realizzata in aula interagisce con le esperienze vissute in contesti di lavoro,
ove studenti e docenti consolidano le loro conoscenze, abilità e competenze e ne Acquisiscono
nuove. L’alternanza consente, inoltre, agli studenti di misurarsi con la realtà, anche in vista della
prosecuzione degli studi all’Università o negli Istituti Tecnici Superiori (1)
Ispirandosi a principi e finalità richiamate dalle citate “linee guida”, il Manuale ha lo scopo di offrire
alla comunità scolastica e ai soggetti sociali ed economici del territorio nuove metodologie,
strumenti e buone prassi per formare e orientare i giovani nell’ottica di sostenere il loro
inserimento nel mondo del lavoro.
In particolare il Manuale presenta e vuole condividere strumenti capaci di valorizzare la valenza
formativa dell’esperienza di alternanza/stage, oltre che modalità di progettazione ed erogazione di
servizi a supporto dell’occupazione, nella logica di favorire il “collegamento sistematico tra
formazione in aula ed esperienza pratica in azienda”.
Il Manuale propone dunque:

uno strumento di “progettazione condivisa scuola-azienda” del percorso di alternanza,
basato sulla costruzione integrata dei curricoli che costituisce nel contempo uno strumento di
“valutazione condivisa scuola-azienda” dell’alternanza, in grado di incidere sul processo di
certificazione delle competenze;

un modello di formazione e orientamento per l’alternanza teso a favorire la conoscenza
del contesto lavorativo, delle sue dinamiche, dei ruoli presenti, oltre che l’acquisizione di
metodi attivi attraverso l’esperienza pratica in laboratorio;

un percorso di formazione, allineato a contenuti e normativa dell’apprendistato
professionalizzante, quale base del riconoscimento di crediti formativi spendibili nel mercato
del lavoro, anche per un eventuale passaggio dello studente in corsi di apprendistato;

un sistema integrato per l’orientamento
scolastiche e professionali, degli studenti.
finalizzato
a
sostenere scelte
motivata,
“In alternanza si apprende, si realizzano prodotti, si sviluppano competenze in ambienti anche
diversi da quelli tradizionali. La scuola ha bisogno che a queste innovazioni corrisponda
un’innovazione anche della valutazione.”(1)
In tale direzione le azioni di ricerca e le iniziative sperimentate durante la realizzazione del progetto
“Vet & Work” hanno consentito di:
 “Analizzare e ridefinire l’impianto curricolare” (1) attraverso l’identificazione di nuovi percorsi
(propedeutici e professionalizzanti) frutto della cooperazione e del confronto tra docenti, tutor,
istituzioni, imprese, altri referenti del mondo del lavoro;
 “Promuovere la riflessione su nuovi metodi e strumenti di valutazione” (1) delle competenze
previste al termine del piano di studi, acquisite sia in ambito scolastico che “aziendale”.
1
Da “Costruire insieme l’alternanza scuola-lavoro” predisposto dall’Indire in collaborazione con la D. G. per l’Istruzione e formazione
tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni, che raccoglie osservazioni e riflessioni del Comitato nazionale per il
monitoraggio e valutazione dell’alternanza scuola lavoro.
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LINEE GUIDA E STRUMENTI PER LA PROGETTAZIONE DELL’ALTERNANZA E LA
VALUTAZIONE CONDIVISA DEGLI APPRENDIMENTI
OBIETTIVI
“L’intento è sostenere un processo che conduca ad un crescente coinvolgimento degli studenti nelle
attività presso le imprese accanto all’evoluzione delle finalità dell’alternanza da obiettivi puramente
orientativi ad obiettivi finalizzati all’acquisizione di competenze attraverso l’esperienza, secondo i
concetti di gradualità e progressività.” (1)
Le attività di “alternanza” appartengono alla dimensione curricolare di uno studente, coniugano la
teoria appresa in aula con la pratica sperimentata in azienda finalizzando i processi di
apprendimento, costituiscono una “componente essenziale della vita scolastica degli studenti” per
apprendere durante l’esperienza di lavoro.
In tale dimensione la progettazione dell’esperienza di “alternanza” deve essere contestualizzata e
condivisa, e l’apprendimento deve essere integrato nei diversi ambiti lavorativi.
A tal fine la Progettazione del percorso deve:
 prevedere un processo di realizzazione, monitoraggio e valutazione basato sulla
cooperazione e sulla condivisione di contenuti e strumenti tra sistema educativo e
mondo produttivo;
 essere sviluppata attraverso l’uso di strumenti adeguati e sistematizzati, trasferibili alle
imprese;
 essere riconducibile ai repertori dei processi produttivi e ad un sistema classificato
delle competenze;
 essere personalizzata in relazione alle diverse tipologie di imprese e alla diverse modalità
organizzative;
 definire un percorso individuale teso a integrare efficacemente il curriculum dello
studente con modalità funzionali alle sue caratteristiche;
 prevedere un sistema di valutazione condiviso e integrabile nella certificazione finale
degli apprendimenti.
Processo e strumenti nel seguito delineati consentono una chiara “formalizzazione dell’esperienza,
la narrazione delle attività svolte e la trasparenza degli apprendimenti e delle competenze
conseguite nel percorso” di alternanza/stage ed agevolano il processo di riconoscimento degli
apprendimenti “in termini di competenze e di potenziale successo formativo dello studente”.
Questo in quanto la valutazione si basa sull’applicazione di “tecniche che permettono
l’accertamento di processo e di risultato” attraverso “un’osservazione strutturata che consente di
attribuire valore, nella valutazione finale, anche agli atteggiamenti e ai comportamenti dello
studente”.
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Le modalità di progettazione e valutazione
offerte
Leonardo
da dallo
Vincistrumento consentono la “verifica della
qualità degli apprendimenti attraverso procedure e criteri frutto del concorso dei differenti contesti
Transfere of
Innovation
(scuola, lavoro) e dei diversi soggetti (docenti
formatori,
studenti, tutor aziendali)”.
“In coerenza con le indicazioni contenute nel certificato delle competenze di base acquisite
nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione e con il decreto legislativo relativo al Sistema Nazionale
di certificazione delle competenze”, la valutazione del percorso di alternanza/stage condotta
attraverso il processo e lo strumento nel seguito illustrati consentono l’accertamento delle
competenze sviluppate dallo studente poiché si basano su:
o descrizione delle competenze attese al termine del percorso;
o accertamento delle competenze in ingresso;
o programmazione degli strumenti e delle azioni di osservazione;
o verifica dei risultati conseguiti nelle fasi intermedie;
o accertamento delle competenze per la certificazione finale.
Infine, attraverso lo strumento proposto “il tutor formativo esterno (aziendale) ai sensi dell’art. 5
del D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77, ..…fornisce all'istituzione scolastica o formativa ogni elemento atto
a verificare e valutare le attività dello studente e l'efficacia dei processi formativi” così che la
valutazione del percorso in alternanza/stage divenga “parte integrante della valutazione finale
dello studente” e possa essere assunto dal Collegio dei docenti per la misurazione dei suoi livelli
di apprendimento.
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FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE
Le figure professionali che intervengono nei processi di progettazione e valutazione – e che dunque
sono chiamate ad applicare le metodologie e utilizzare gli strumenti qui proposti - sono il tutor
scolastico (docente della scuola) e il tutor aziendale.
Il processo di sperimentazione attuato durante la realizzazione del progetto “Vet & Work”
rappresenta quindi anche un “percorso di formazione formatori e/o di auto-formazione”
rivolto congiuntamente ai due profili in questione e finalizzato a trasferire nuove metodologie di
intervento, oltre che a sviluppare un sistema codificato e/o codificabile in grado di tradurre il
linguaggio “formativo” del tutor scolastico (competenze in esito del percorso di studio) nel
linguaggio “lavorativo” del tutor aziendale (prestazioni collegate ai processi di lavoro), con ciò
favorendo una più agevole interazione e comprensione delle diverse dimensioni e delle differenti
dinamiche che riguardano i due ambiti.
Questo approccio è teso a superare, in modo molto pragmatico, i tradizionali ostacoli alla
cooperazione tra le due realtà, come chiaramente emersi durante la fase di ricerca e durante i
tavoli di lavoro con docenti e imprese, quali:
-
differenze culturali e di linguaggio e dunque difficoltà per il tutor aziendali di comprendere il
concetto di “competenza”. Analogamente difficoltà del tutor scolastico a comprendere la
complessità dei processi produttivi e le prestazioni corrispondenti;
-
scarsità di tempo a disposizione per la progettazione partecipata e la valutazione del percorso di
alternanza dello studente/stagista;
-
accettazione da parte dell’impresa, senza alcuna reale e concreta revisione, del progetto
formativo di alternanza come indicato dalla scuola;
-
mancanza di personalizzazione del progetto formativo in relazione alla singola realtà e
organizzazione produttiva, oltre che in ragione delle caratteristiche del singolo studente;
-
difficoltà ad effettuare una valutazione puntuale e adeguata, e per questo potenzialmente
integrabile nella certificazione finale dello studente.
L’attivazione del processo e l’utilizzo degli strumenti qui proposti rappresenta quindi una Buona
Prassi in grado di trasformare in problemi in opportunità di miglioramento e crescita a favore di
tutte le parti coinvolte: studenti, docenti e formatori, imprese.
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IL PROCESSO DI CO-PROGETTAZIONE
CO-VALUTAZIONE
TransferEofDIInnovation
In linea con gli obiettivi delineati, nonché funzionalmente sia alle esigenze emerse durante la fase
di ricerca che agli obiettivi della formazione dei tutor aziendali per l’apprendistato, il percorso e gli
strumenti per i “tutor” sono tesi a sperimentare processi di “progettazione formativa
partecipata” e di “co-valutazione degli apprendimenti” dei giovani in stage e/o dei lavoratori
in apprendistato.
L’attività è condotta attraverso la realizzazione di incontri presso aziende del settore legno-arredo
tra 1 o 2 tutor scolastici e 1 tutor aziendale, preposti alla formazione dei giovani in stage e degli
apprendisti. Il percorso di sperimentazione è articolato in 3 incontri: 1 incontro di progettazione
partecipata del percorso formativo di stage dello studente + 1 incontro per la revisione e il
monitoraggio in itinere + 1 incontro per la verifica del progetto formativo (attività effettivamente
svolte dallo studente) e la valutazione degli apprendimenti al termine dello stage.
Nel dettaglio, il tutor scolastico deve preliminarmente predisporre il format con la “mappatura delle
competenze”.
Nel corso del 1° incontro con il tutor aziendale illustra le modalità di utilizzo della strumentazione e
la condivide al fine di identificare le “prestazioni” permesse in azienda, da integrare nella redazione
del progetto personalizzato di stage dello studente.
Lo strumento viene quindi “trasferito” al tutor aziendale affinché venga adottato per la valutazione
strutturata dei risultati dello studente, da restituire al tutor scolastico nel corso del 2° e del 3°
incontro. Il tutor scolastico supporta, ovviamente, il tutor aziendale per la valutazione dello
studente.
Gli incontri sono registrati e certificati attraverso l’uso di apposita “scheda registrazione attività”.
Gli strumenti, completi della valutazione degli studenti, vengono raccolti al termine dello stage e i
risultati emersi sono registrati in apposito database per le opportune analisi, comparazioni, rielaborazioni.
Tutti i format sono pubblicati sul sito web di progetto www.vetworkllp.eu:
Strumenti per i tutor (excel);
Database risultati tutor (excel);
Scheda registrazione attività.
I risultati della sperimentazione sono, infine, riassunti in apposita relazione sulle attività svolte
secondo uno schema di massima condiviso.
Il processo e l’applicazione dello strumento proposto conducono ad un riconoscimento formale
dell’esperienza effettuata attraverso, ad esempio, l’assegnazione di crediti formativi dedicati, il
rilascio di un "diploma supplement", il rilascio di un certificato effettuazione del tirocinio etc., come
previsto dalle recenti innovazioni normative regionali in tema di tirocini curriculari.
Analogamente lo strumento offre tutte le informazioni utili a redigere compiutamente il “progetto
formativo di stage” come disposto dai regolamenti regionali.
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LA MAPPA DELLE PRESTAZIONI IN AZIENDA E LE COMPETENZE DI FINE
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PERCORSO FORMATIVO (Tutor scolastico)
Gli esempi relativi all’elenco delle competenze tecnico professionali e delle prestazioni in seguito
presentate sono tratti da documenti prodotti dall’Agenzia del Lavoro di Trento e rielaborati dal
dott.Carlo Gioria.
Gli strumenti sono sviluppati a partire dai principi ispiratori relativi all’alternanza scuola - lavoro:
 La permanenza in azienda è parte integrante della formazione e non un episodio isolato;
 La responsabilità dell’azione formativa è condivisa, co-progettata e co-gestita dai docenti e
dai tutor aziendali;
 C’e’ equivalenza delle competenze conseguibili in azienda con quelle conseguite a scuola.
Essi rispondono, inoltre, alla necessità di tracciare l’esperienza attraverso adeguata
documentazione, sia in fase di progettazione che di valutazione come richiesto, ad esempio, dai
recenti nuovi indirizzi della Regione Lombardia in materia di tirocini (25 Ottobre 2013), ossia:
-
“Descrivere brevemente le attività che saranno affidate al tirocinante”
-
“Le funzioni di tutoraggio: durante lo svolgimento di ogni tirocinio le attività sono seguite e
verificate da un tutor didattico organizzativo e da un tutor aziendale, individuati nel progetto
formativo individuale”
-
“Al termine del tirocinio il promotore, sulla base di quanto rilevato dal tutor didattico
organizzativo e dal tutor aziendale, rilascia al tirocinante una propria attestazione
contenente: la descrizione delle attività svolte ovvero una valutazione sull’esito del tirocinio
e/o la certificazione delle competenze acquisite nel rispetto della normativa regionale di
riferimento, anche ai fini della definizione del proprio profilo formativo e professionale di
ingresso e reingresso in percorsi formali di istruzione e istruzione e formazione
professionale, in coerenza con il progetto formativo realizzato”
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Le competenze tecnico-professionali
al termine
Leonardo
da Vincidel percorso di studio
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La prima operazione del tutor scolastico consiste nel redigere l’elenco delle competenze previste al
termine del percorso formativo.
Tale elenco può essere costruito a partire dalle informazioni presenti nei documenti nazionali (in
Italia il recente riordino delle scuole secondarie superiori di II grado) e nei documenti Regionali (in
Italia standard minimi formativi e QRSP).
A seguire viene riportato, a livello esemplificativo, l’elenco delle competenze relative all’operatore
del legno.
1
2
3
4
5
6
COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI DI FINE PERCORSO
( Esempio “ Operatore del legno )
Predisporre l’intervento lavorativo sulla base del disegno e/o schizzo di dettaglio costruttivo
ed in relazione al manufatto da realizzare
Effettuare la lavorazione di pezzi e/o componenti in legno, utilizzando strumenti e
macchinari, secondo le specifiche indicate da disegni e modelli, rispettando le norme di
sicurezza
Effettuare la rifinitura dei componenti dei manufatti utilizzando prodotti e attrezzature,
rispettando le norme di sicurezza
Assemblare manufatti lignei composti da più pezzi e particolari e/o accessori, utilizzando
attrezzature e macchinari, sulla base delle specifiche di disegni e modelli, rispettando le
norme di sicurezza
Montare, presso il cliente, manufatti composti da più componenti e/o accessori, sulla base
dei documenti tecnici e delle indicazioni del responsabile, rispettando le norme di sicurezza
Garantire una continua pulizia e manutenzione dei macchinari/attrezzature e dell’ambiente di
lavoro adottando le specifiche per la gestione dei rifiuti, rispettando le norme di igiene e
sicurezza
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Transfer of Innovation
L’elenco delle possibili prestazioni tecnico-professionali in azienda
Altra operazione del tutor scolastico è quella di elencare le prestazioni che una figura professionale
(con il titolo di studio preso in esame) normalmente effettua in una azienda che opera nel settore.
Tale elenco è costruito a partire da documenti che descrivono i processi lavorativi e/o da confronti
con testimoni privilegiati.
Viene riportato, a livello esemplificativo, l’elenco delle prestazioni relative all’operatore del legno.
Le diverse colorazioni corrispondono all’insieme delle prestazioni riferibili al singolo processo
produttivo.
ELENCO DELLE POSSIBILI PRESTAZIONI TECNICO-PROFESSIONALI IN AZIENDA
( Esempio “ Operatore del legno” )
Esaminare disegni o “schizzi”di dettaglio costruttivo
Eseguire disegni di dettaglio costruttivo
Riportare le misure nella scala appropriata
Prelevare il materiale secondo le note di taglio
Valutare la qualità del legno
Differenziare le parti da riutilizzare nello scarto dei diversi materiali
Predisporre gli strumenti di lavoro
Controllare l’efficienza delle macchine e delle attrezzature,
Effettuare le diverse lavorazioni: taglio, foratura, levigatura, tambura tura, impiallacciatura, ecc…
Verificare la corrispondenza tra il lavoro eseguito e il disegno di realizzazione
Compilare le schede di lavoro (per “commessa”)
Predisporre i componenti dei manufatti su cui intervenire
Collaborare alla predisposizione dell'attrezzatura e dei materiali adatti per ogni singola lavorazione
Pianificare il proprio lavoro sulla base della documentazione tecnica e delle indicazioni dei superiori
Effettuare semplici operazioni di rifinitura con precisione
Finire i manufatti con precisione tramite l’applicazione di prodotti preservanti, coloranti e
vernicianti
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ELENCO DELLE POSSIBILI PRESTAZIONI
TECNICO-PROFESSIONALI
IN AZIENDA
Leonardo da
Vinci
( Esempio “ Operatore del legno” )
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Controllare il lavoro eseguito con il tatto e la vista
Pianificare il proprio lavoro sulla base della lettura/interpretazione della documentazione tecnica
Predisporre i materiali semilavorati necessari
Effettuare le operazioni di assemblaggio
Imballare (se necessario) il prodotto
Predisporre quanto necessario per il montaggio in loco sulla base dei documenti tecnici
Caricare manufatti ed attrezzature
Trasportare manufatti ed attrezzature
Compilare la documentazione (POS, DUVRI, ecc.) relativa alla sicurezza
Attuare, nel rispetto dei tempi e delle specifiche tecniche, le procedure per il montaggio in loco di
manufatti
Predisporre quanto necessario per la salvaguardia dei beni (pavimenti, arredo, ecc.)
Effettuare la pulizia superficiale delle macchine
Procedere alla piccola manutenzione ordinaria delle macchine e delle attrezzature (olio,
lubrificazione)
Eseguire la manutenzione periodica dei macchinari e attrezzature (tensione catene e cinghie, ecc)
Collocare i rifiuti di lavorazione a seconda della loro natura, della tossicità o pericolosità e delle
possibilità di riciclo
Lavorare in sicurezza nel rispetto delle procedure e delle norme
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La mappa delle competenze tecnico-professionali e la correlazione con le
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prestazioni in azienda
A partire dall’elenco delle competenze e delle possibili prestazioni “permesse” in azienda, il tutor
scolastico costruisce la mappa competenze tecnico-professionali/prestazioni; nelle colonne relative
alla competenza vanno inserite le parole chiave delle competenze di fine percorso. Viene riportato
l’esempio relativo all’operatore del legno.
I diversi sfondi rappresentano 6 processi di lavoro rispetto ai quali sono state identificate le
relative prestazioni, ossia:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Analisi del disegno per la preparazione dell’intervento
Realizzazione di parti di manufatti
Rifinitura dei manufatti
Assemblaggio dei manufatti
Montaggio in loco
Manutenzione dell’ambiente di lavoro.
La mappa prestazioni/competenze visualizza in tal modo la valenza
formativa prevista a seguito della permanenza in una azienda.
COMPETENZE
PRESTAZIONI
T
e
c
n
i
c
o
P
r
o
f
e
s
s
i
o
n
a
l
i
Programmazione
Lavorazione
Rifinitura
Assemblaggio
Montaggio
Manutenzione
Esaminare disegni o “schizzi”
Eseguire disegni di dettaglio
costruttivo
Riportare le misure nella
scala appropriata
Prelevare il materiale
Valutare la qualità del legno
Differenziare le parti da
riutilizzare
Predisporre gli strumenti di
lavoro
Controllare l’efficienza delle
macchine
Effettuare le diverse
lavorazioni:
Verificare la corrispondenza
tra il lavoro eseguito e il
disegno di realizzazione
Compilare le schede di lavoro
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PRESTAZIONI
Leonardo da Vinci COMPETENZE
Programmazione
Lavorazione
Rifinitura
Assemblaggio
Transfer
of Innovation
Montaggio
Manutenzione
Predisporre i componenti dei
manufatti
Collaborare alla
predisposizione
dell'attrezzatura e dei
materiali
Pianificare il proprio lavoro
sulla base della
documentazione tecnica e
delle indicazioni dei superiori
Effettuare semplici operazioni
di rifinitura
Finire i manufatti
Controllare il lavoro eseguito
Pianificare il proprio lavoro
sulla base della
lettura/interpretazione della
documentazione tecnica
Predisporre i materiali
semilavorati
Effettuare le operazioni di
assemblaggio
Imballare (se necessario) il
prodotto
Predisporre quanto necessario
per il montaggio in loco sulla
base dei documenti tecnici
Caricare manufatti ed
attrezzature
Trasportare manufatti ed
attrezzature
Compilare la documentazione
(POS, DUVRI, ecc.) relativa
alla sicurezza
Attuare, nel rispetto dei tempi
e delle specifiche tecniche, le
procedure per il montaggio in
loco di manufatti
Predisporre quanto necessario
per la salvaguardia dei beni
(pavimenti, arredo, ecc.)
Effettuare la pulizia delle
macchine
Procedere alla piccola
manutenzione ordinaria
2012-1-IT1-LEO05-02846
G92F12000170006
16
Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci COMPETENZE
Transfer of Innovation
PRESTAZIONI
Programmazione
Lavorazione
Rifinitura
Assemblaggio
Montaggio
Manutenzione
Eseguire la manutenzione
periodica dei macchinari
Collocare i rifiuti di
lavorazione
Le competenze trasversali al termine del corso di studio
Oltre alle competenze tecnico professionali, indipendentemente dalla figura professionale, viene
proposto un elenco di competenze “trasversali “.
Tali competenze sono individuate a partire dall’analisi di risultati di recenti ricerche inerenti le
competenze richieste ad un lavoratore, indipendentemente dalla professione esercitata.
N.
ELENCO DELLE COMPETENZE TRASVERSALI
1
Garantire esecuzione compiti: garantire l’esecuzione dei lavori in modo preciso, rispettando i tempi,
mantenendo ordine e funzionalità strumenti ed osservando le procedure.
2
Collaborare e partecipare: collaborare e partecipare ai lavori di gruppo.
3
Controllare processi lavoro: controllare il processo di lavoro assegnato riconoscendo gli errori
commessi.
L’elenco delle prestazioni Operative, Organizzative e Relazionali dello studente in
azienda
Viene fornito anche un elenco di prestazioni di natura “trasversale“, indipendentemente dalla figura
professionale di riferimento.
ELENCO DELLE PRESTAZIONI TRASVERSALI IN AZIENDA
Operative
Svolgere un compito in modo completo e senza l'aiuto di nessuno
Lavorare in modo preciso ed accurato
Eseguire il compito assegnato nel rispetto dei tempi
Eseguire il compito assegnato nel rispetto delle procedure
Documentare le attività svolte adottando le procedure tipiche dell'azienda
2012-1-IT1-LEO05-02846
G92F12000170006
17
Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
ELENCO DELLE PRESTAZIONI
TRASVERSALI
IN AZIENDA
Leonardo da
Vinci
of leInnovation
Mantenere in ordine l'ambiente di lavoroTransfer
ed in efficienza
attrezzature
Segnalare problemi di lavorazione e contribuire ad individuare azioni correttive
Rispettare i ritmi di lavoro, le scadenze e gestire le emergenze produttive
Lavorare in gruppo
Organizzative e Relazionali
Rispettare gli orari di lavoro
Comprendere ruoli e funzioni aziendali
Avere cura di sé nel presentarsi in maniera adeguata sul luogo di lavoro (abbigliamento, ordine, ecc.)
Comunicare in modo efficace e positivo (comunicazione verbale e non verbale) con colleghi, superiori, clienti
Proporsi per nuovi compiti o proporre nuove iniziative
Svolgere con impegno compiti anche non graditi e/o di non specifica competenza
Partecipare con proattività alle attività aziendali, condividendone gli obiettivi
Socializzare con colleghi e referenti aziendali
Accettare critiche e commenti sul modo di lavorare e di comportarsi
Riconoscere gli errori commessi e confrontarsi con il referente aziendale
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G92F12000170006
18
Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
La mappa delle competenze trasversali e la correlazione con le prestazioni in
Transfer of Innovation
azienda
A partire dall’elenco delle competenze e delle prestazioni a carattere trasversale, viene proposta la
seguente mappa delle competenze / prestazioni:
COMPETENZE
Garantire
esecuzione compiti
PRESTAZIONI
O
p
e
r
a
t
i
v
e
O
r
g
a
n
i
z
z
a
t
i
v
e
R
e
l
a
z
i
o
n
a
l
i
Collaborare e
partecipare
Controllare
processi lavoro
Svolgere un compito in modo completo e senza l'aiuto di
nessuno
X
Lavorare in modo preciso ed accurato
X
Eseguire il compito assegnato nel rispetto dei tempi
X
Eseguire il compito assegnato nel rispetto delle procedure
X
Documentare le attività svolte adottando le procedure
tipiche dell'azienda
X
X
Mantenere in ordine l'ambiente di lavoro ed in efficienza
le attrezzature
X
X
Segnalare problemi di lavorazione e contribuire ad
individuare azioni correttive
X
X
Rispettare i ritmi di lavoro, le scadenze e gestire le
emergenze produttive
X
X
Lavorare in gruppo
X
Rispettare gli orari di lavoro
X
Comprendere ruoli e funzioni aziendali
X
Avere cura di sé nel presentarsi in maniera adeguata sul
luogo di lavoro (abbigliamento, ordine, ecc.)
X
Comunicare in modo efficace e positivo (comunicazione
verbale e non verbale) con colleghi, superiori, clienti
X
Proporsi per nuovi compiti o proporre nuove iniziative
X
X
Svolgere con impegno compiti anche non graditi e/o di
non specifica competenza
X
X
Partecipare con pro-attività alle attività aziendali,
condividendone gli obiettivi
X
X
Socializzare con colleghi e referenti aziendali
X
Accettare critiche e commenti sul modo di lavorare e di
comportarsi
X
X
Riconoscere gli errori commessi e confrontarsi con il
referente aziendale
X
X
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G92F12000170006
X
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
LE PRESTAZIONI DELLO STUDENTE
NELLA
AZIENDA
Leonardo
daSINGOLA
Vinci
(Tutor scolastico e tutor aziendale
)
Transfer of Innovation
A partire dall’elenco delle possibili prestazioni dello stagista, il tutor scolastico, dopo aver
identificato l’anno di corso, si confronta con il tutor aziendale per verificare quali prestazioni
verranno richieste (“permesse“) allo studente/stagista durante la sua permanenza in azienda.
Importante è anche l’identificazione del “Grado di rischiosità” di alcune o di tutte le prestazioni in
quanto consente al tutor scolastico di applicare opportune azioni preventive e/o correttive
funzionali a caratteristiche, preparazione di ingresso del singolo studente, sino anche a modificare il
percorso, come anche la sede di stage, con una più adeguata.
La mappa prestazioni permesse /competenze visualizza la valenza
formativa prevista a seguito della permanenza nella specifica azienda.
PRESTAZIONI
PERMESSA
(indicare SI se
permessa)
GRADO DI
RISCHIOSITA’
(Basso, Medio,
Alto)
Esaminare disegni o “schizzi”di dettaglio costruttivo
Eseguire disegni di dettaglio costruttivo
Riportare le misure nella scala appropriata
Prelevare il materiale secondo le note di taglio
Valutare la qualità del legno
Differenziare le parti da riutilizzare nello scarto dei diversi materiali
Predisporre gli strumenti di lavoro
Controllare l’efficienza delle macchine e delle attrezzature,
Effettuare le diverse lavorazioni: taglio, foratura, levigatura, tambura tura, impiallacciatura,
ecc…
Verificare la corrispondenza tra il lavoro eseguito e il disegno di realizzazione
Compilare le schede di lavoro (per “commessa”)
Predisporre i componenti dei manufatti su cui intervenire
Collaborare alla predisposizione dell'attrezzatura e dei materiali adatti per ogni singola
lavorazione
Pianificare il proprio lavoro sulla base della documentazione tecnica e delle indicazioni dei
superiori
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Transfer of Innovation
PRESTAZIONI
PERMESSA
(indicare SI se
permessa)
GRADO DI
RISCHIOSITA’
(Basso, Medio,
Alto)
Effettuare semplici operazioni di rifinitura con precisione
Finire i manufatti con precisione tramite l’applicazione di prodotti preservanti, coloranti e
vernicianti
Controllare il lavoro eseguito con il tatto e la vista
Pianificare il proprio lavoro sulla base della lettura/interpretazione della documentazione
tecnica
Predisporre i materiali semilavorati necessari
Effettuare le operazioni di assemblaggio
Imballare (se necessario) il prodotto
Predisporre quanto necessario per il montaggio in loco sulla base dei documenti tecnici
Caricare manufatti ed attrezzature
Trasportare manufatti ed attrezzature
Compilare la documentazione (POS, DUVRI, ecc.) relativa alla sicurezza
Attuare, nel rispetto dei tempi e delle specifiche tecniche, le procedure per il montaggio in
loco di manufatti
Predisporre quanto necessario per la salvaguardia dei beni (pavimenti, arredo, ecc.)
Effettuare la pulizia superficiale delle macchine
Procedere alla piccola manutenzione ordinaria delle macchine e delle attrezzature (olio,
lubrificazione,
Eseguire la manutenzione periodica dei macchinari e attrezzature (tensione catene e cinghie,
ecc)
Collocare i rifiuti di lavorazione a seconda della loro natura, della tossicità o pericolosità e
delle possibilità di riciclo
A questo punto il tutor scolastico può ricostruire la mappa prestazioni/competenze professionali
avendo come riferimento solo le prestazioni “permesse” nella specifica realtà produttiva. Pertanto
la mappa visualizzerà la valenza formativa concretizzabile nella specifica azienda prima
dell’inserimento in stage. Inoltre, la mappa rappresenta in modo sintetico la personalizzazione
del percorso di stage dei singoli studenti.
Le prestazioni permesse sono poi controllate e aggiornate/revisionate in itinere, ma anche a fine
stage, per la valutazione delle prestazioni a cura del tutor, come effettivamente esercitate dallo
studente durante il periodo di alternanza in azienda.
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
LA VALUTAZIONE DEL TUTOR AZIENDALE
Leonardo da(Tutor
Vinci aziendale )
Transfer of Innovation
Terminata la fase di progettazione dell’alternanza, al tutor aziendale compete la valutazione delle
prestazioni dello studente/stagista, utilizzando la sezione della scheda riportata di seguito
(l’esempio è sempre quello dell’operatore del legno). Lo strumento è predisposto anche per la
valutazione delle competenze trasversali.
La mappa prestazioni permesse /competenze visualizza la valenza
formativa reale della permanenza nella specifica azienda.
VERIFICA DEL PROGETTO E VALUTAZIONE FINALE
(indicare data)
OPERATORE DEL LEGNO - PRESTAZIONI
STAGISTA (utilizzare diversi sfondi per evidenziare diversi
processi di lavoro )
Esaminare disegni o “schizzi”di dettaglio costruttivo
Valutazione delle prestazioni a cura del tutor
aziendale (digitare nella casella corrispondente il relativo valore)
Data
PERMESSA
1
2
ha difficoltà
ha eseguito la
prestazione in
parziale
affiancamento
(selezionare SI o SICUREZZA
nell’eseguire la
NO - filtrando SI si GRADO DI
prestazione, anche
ottengono tutte le
RISCHIO
se affiancato
attività permesse
3
4
ha eseguito la
ha eseguito la
prestazione
prestazione in trovando soluzioni
totale autonomia innovative e non
routinarie
TOTALE
0
0
Eseguire disegni di dettaglio costruttivo
ALTO
0
Riportare le misure nella scala appropriata
ALTO
0
Prelevare il materiale secondo le note di taglio
MEDIO
0
0
0
ALTO
0
0
0
BASSO
0
Effettuare le diverse lavorazioni: taglio, foratura, levigatura, tambura tura,
impiallacciatura, ecc…
0
0
Verificare la corrispondenza tra il lavoro eseguito e il disegno di realizzazione
0
0
Compilare le schede di lavoro (per “commessa”)
0
0
Predisporre i componenti dei manufatti su cui intervenire
0
0
Collaborare alla predisposizione dell'attrezzatura e dei materiali adatti per ogni
singola lavorazione
0
0
Pianificare il proprio lavoro sulla base della documentazione tecnica e delle
indicazioni dei superiori
0
0
Effettuare semplici operazioni di rifinitura con precisione
0
0
Finire i manufatti con precisione tramite l’applicazione di prodotti preservanti,
coloranti e vernicianti
0
0
Controllare il lavoro eseguito con il tatto e la vista
0
0
Valutare la qualità del legno
Differenziare le parti da riutilizzare nello scarto dei diversi materiali
Predisporre gli strumenti di lavoro
Controllare l’efficienza delle macchine e delle attrezzature,
2012-1-IT1-LEO05-02846
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Transfer of InnovationValutazione delle prestazioni a cura del tutor
aziendale (digitare nella casella corrispondente il relativo valore)
1
OPERATORE DEL LEGNO - PRESTAZIONI
STAGISTA (utilizzare diversi sfondi per evidenziare diversi
processi di lavoro )
PERMESSA
(selezionare SI o
NO - filtrando SI si
ottengono tutte le
attività permesse
ha difficoltà
SICUREZZA
nell’eseguire la
GRADO DI
prestazione, anche
RISCHIO
se affiancato
2
ha eseguito la
prestazione in
parziale
affiancamento
3
4
ha eseguito la
ha eseguito la
prestazione
prestazione in trovando soluzioni
totale autonomia innovative e non
routinarie
TOTALE
Pianificare il proprio lavoro sulla base della lettura/interpretazione della
documentazione tecnica
0
0
Predisporre i materiali semilavorati necessari
0
0
Effettuare le operazioni di assemblaggio
0
0
Imballare (se necessario) il prodotto
0
0
Predisporre quanto necessario per il montaggio in loco sulla base dei
documenti tecnici
0
0
Caricare manufatti ed attrezzature
0
0
Trasportare manufatti ed attrezzature
0
0
Compilare la documentazione (POS, DUVRI, ecc.) relativa alla sicurezza
0
0
Attuare, nel rispetto dei tempi e delle specifiche tecniche, le procedure per il
montaggio in loco di manufatti
0
0
Predisporre quanto necessario per la salvaguardia dei beni (pavimenti,
arredo, ecc.)
0
0
Effettuare la pulizia superficiale delle macchine
0
0
Procedere alla piccola manutenzione ordinaria delle macchine e delle
attrezzature (olio, lubrificazione,
0
0
Eseguire la manutenzione periodica dei macchinari e attrezzature (tensione
catene e cinghie, ecc)
0
0
Collocare i rifiuti di lavorazione a seconda della loro natura, della tossicità o
pericolosità e delle possibilità di riciclo
0
0
Lavorare in sicurezza nel rispetto delle procedure e delle norme
0
0
MEDIA
#DIV/0!
Ovviamente gli oggetti della valutazione sono le prestazioni identificate come “permesse” durante
la fase di progettazione.
Durante la permanenza in azienda può succedere che l’elenco delle competenze esercitate dallo
studente (come previste a priori) subisca modifiche a causa di:
 variazioni dei processi produttivi;
 livello di competenze dello studente inferiore alle aspettative;
 livello di competenze dello studente superiore alle aspettative.
In caso di modifiche il tutor aziendale revisionerà il progetto formativo iniziale e valuterà le
prestazioni effettivamente esercitate (sia in fase di monitoraggio intermedio che finale).
La ricostruzione e/o revisione della mappa delle prestazioni/competenze finale visualizzerà a questo
punto la reale valenza formativa dello stage in azienda.
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G92F12000170006
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Dal punto di vista grafico lo strumento
propone per
Leonardo
da ciascun
Vinci studente e per ciascuna fase (scheda)
di realizzazione dello stage:
Transfer of Innovation
la valutazione media delle prestazioni esercitate dallo studente aggregate per macro-area
di competenza (organizzative relazionali, operative trasversali, tecnico-professionali)
REPORT DI VALUTAZIONE MEDIA DELLE PRESTAZIONI
ORGANIZZATIVE E
RELAZIONALI; 2,17
OPERATIVE TRASVERSALI;
2,00
TECNICO-PROFESSIONALI;
2,20
0,00
0,50
1,00
1,50
2,00
2,50
3,00
la valutazione media delle prestazioni aggregate per competenza professionale
VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
4,00
4,00
3,00
3,50
3,00
2,33
2,00
2,50
1,50
2,00
1,00
1,50
1,00
0,50
0,00
1
Predisporre l’intervento lavorativo sulla base del disegno e/o schizzo di dettaglio costruttivo ed in relazione al manufatto da realizzare
Effettuare la lavorazione di pezzi e/o componenti in legno, utilizzando strumenti e macchinari, secondo le specifiche indicate da disegni e modelli, rispettando le norme di sicurezza
Effettuare la rifinitura dei componenti dei manufatti utilizzando prodotti e attrezzature, rispettando le norme di sicurezza
Assemblare manufatti lignei composti da più pezzi e particolari e/o accessori, utilizzando attrezzature e macchinari, sulla base delle specifiche di disegni e modelli, rispettando le norme di sicurezza
Montare, presso il cliente, manufatti composti da più componenti e/o accessori, sulla base dei documenti tecnici e delle indicazioni del responsabile, rispettando le norme di sicurezza
Garantire una continua pulizia e manutenzione dei macchinari/attrezzature e dell’ambiente di lavoro adottando le specifiche per la gestione dei rifiuti, rispettando le norme di igiene e sicurezza
2012-1-IT1-LEO05-02846
G92F12000170006
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Transfer of Innovation
STRUMENTI E REPORT DEI RISULTATI
Per l’analisi, comparazione e ri-elaborazione dei dati è stato elaborato un Database della
sperimentazione in cui riportare la valutazione media degli studenti/stagisti in relazione alle diverse
aree di competenza. In tal modo è possibile ottenere e confrontare i risultati rispetto ad un gruppo
di studenti di un istituto o di più istituti, per annualità, per corso, ecc..
Il Database dei risultati è articolato in 4 sezioni in cui registrare per ciascun studente/stagista:
1. Informazioni generali dell’azienda ospitante
INFORMAZIONI GENERALI AZIENDA - COMPANY GENERAL INFORMATION
PARTNER
(selezionare
da menù a
tendina)
AZIENDA / RAGIONE
SOCIALE - COMPANY
CLASSE
DIMENSIONALE
- DIMENSION OF
COMPANY
CITTA' TOWN
PV
Tutor
aziendale Company
tutor
Telefono Phone
number
E-Mail
2. Informazioni generali dello studente/stagista
INFORMAZIONI GENERALI STAGISTA - STUDENTS GENERAL INFORMATION
NOMINATIVO
STUDENTE
STAGISTA - NAME
OF STUDENT
TITOLO DEL CORSO
SCOLASTICO SCHOLASTIC PATH
SCUOLA DI
PROVENIENZA
STAGISTA STUDENT'S
SCHOOL
DURATA STAGE
IN ORE ANNI DI
DURATION IN
CORSO HOURS OF
SCHOOL YEAR
APPRENTICESHIP
TUTOR SCOLASTICO SCHOLASTIC TUTOR
3. Valutazione finale per macro area di competenza delle “prestazioni permesse in azienda”,
come condivise tra tutor scolastico e tutor aziendale sulla base dei processi produttivi a cui ha
effettivamente partecipato lo studente/stagista e della loro correlazione con le “competenze”.
VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI - PERFORMANCE EVALUATION
Valutazione Media delle
competenze tecnicospecialistiche
Average evaluation technical
skills
Valutazione Media delle
competenze operative
trasversali
Valutazione Media delle
competenze organizzative e
relazionali
Average evaluation
operational and transversal
skills
Average evaluation of
organizative and relational
skills
Note - Notes
4. Valutazione finale delle competenze quale risultato delle valutazioni aggregate delle
“prestazioni tecnico-professionali permesse in azienda” correlate alla mappatura effettuata.
VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI PER "COMPETENZA"
COMPETENCES EVALUATION
COMPETENZA 1
COMPETENZA 2
COMPETENZA 3
COMPETENZA 4
2012-1-IT1-LEO05-02846
G92F12000170006
COMPETENZA 5
COMPETENZA 6
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
L’inserimento dei dati consente di disporre
di un primo
livello di reporting grafico – modificabile e/o
Leonardo
da Vinci
integrabile a seconda di ulteriori specifiche esigenze – che mostra rispetto all’intero “campione”:
Transfer of Innovation
la valutazione delle singole competenze traguardo del percorso di studi e del profilo
(riferito agli standard professionali)
SCUOLA DI PROVENIENZA STAGISTA - STUDENT'S SCHOOL IPSIA MERONI
2,50
2,00
Dati
1,50
Media di COMPETENZA 1
Media di COMPETENZA 2
Media di COMPETENZA 3
Media di COMPETENZA 4
Media di COMPETENZA 5
Media di COMPETENZA 6
1,00
Media di COMPETENZA 7
Media di COMPETENZA 8
Media di COMPETENZA 9
0,50
0,00
Painter of wood materials
Technical research and development sector
wood-furniture
TITOLO DEL CORSO SCOLASTICO - SCHOLASTIC PATH
2012-1-IT1-LEO05-02846
G92F12000170006
26
Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
la valutazione media per macro - area di competenza (organizzative e relazionali, operative
Transfer of Innovation
trasversali, tecnico-professionali) e percorso di studi:
REPORT DI VALUTAZIONE PER AREA DI COMPETENZA - EVALUATION REPORT
2,5
2
Dati
Media di Valutazione Media delle
competenze tecnico-specialistiche Average evaluation technical skills
1,5
Media di Valutazione Media delle
competenze operative trasversali Average evaluation operational and
transversal skills
1
Media di Valutazione Media delle
competenze organizzative e relazionali Average evaluation of organizative and
relational skills
0,5
0
Technical research and
development sector
wood-furniture
(vuoto)
Painter of wood
materials
TITOLO DEL CORSO SCOLASTICO - SCHOLASTIC PATH
2012-1-IT1-LEO05-02846
G92F12000170006
27
Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
LA RELAZIONE FINALE SULLE ATTIVITA’
Leonardo da
Vinci
Transfer of Innovation
Al termine delle attività ciascun tutor scolastico analizza i dati e valuta i risultati della
sperimentazione al fine di elaborare una “relazione finale” secondo lo schema di massima qui
proposto, da intendersi minimo ancorché non esaustivo:

Numero imprese coinvolte:

Numero studenti:

Profili professionali interessati dalla sperimentazione:

Numero totale incontri tra tutor scolastico e tutor aziendale:

Numero totale ore incontri:

Ore medie incontri con le imprese:
 Soddisfazione delle imprese: gradimento dello strumento, giudizio di efficacia e di efficienza,
pertinenza della progettazione dell’alternanza/stage in rapporto ai fabbisogni, aumento delle
competenze del tutor aziendale
 Soddisfazione dei tutor scolastici: gradimento dello strumento, giudizio di efficacia e di
efficienza, aumento delle competenze del tutor scolastico
 Risultati della sperimentazione: es. integrazione della valutazione del tutor aziendale nella
valutazione scolastica dello studente, adozione dello strumento e implementazione della
metodologia nella prassi scolastica, miglioramento del processo di progettazione dello stage,
ecc.
La relazione è accompagnata da:
 Schede con la registrazione degli incontri tra tutor aziendale e tutor scolastico, completate
in tutte le sue parti e firmate dal dirigente scolastico
 Database dei risultati complessivi, integrato con report di natura grafica ottenibili
automaticamente con le funzionalità di excel (grafico pivot).
2012-1-IT1-LEO05-02846
G92F12000170006
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Transfer of Innovation
POTENZIALITA’ E POSSIBILI EVOLUZIONI DEGLI STRUMENTI
Lo strumento presentato, attraverso semplici integrazione e/o modifiche che non richiedono
particolari abilità tecniche, può essere sviluppato per servire anche altri scopi, modalità e ambiti di
applicazione.
Il primo esempio riguarda la duplicazione, nello stesso file elettronico, della scheda in relazione
alle diverse fasi di realizzazione dell’alternanza/stage, poste in rapporto alla durata o alle
modalità di monitoraggio applicate dal singolo istituto scolastico o ente formativo. Nel nostro caso,
sulla base di indicazioni e suggerimenti raccolti in progress, lo strumento si è già evoluto rispetto
alla prima versione ed ora prevede:
-
1a scheda: fase di “progettazione” da allegare al progetto formativo di stage quale
declinazione/personalizzazione, realistica e concreta, del percorso in relazione al singolo
studente, sviluppata e condivisa con il tutor aziendale in una certa “data” (da indicare nel
format);
-
2a scheda: fase di “revisione del progetto formativo in itinere e/o valutazione
intermedia” quale strumento per effettuare l’allineamento del percorso di stage in rapporto
a cambiamenti/implementazioni rispetto alle previsioni iniziali, oltre che per il monitoraggio
in progress dei risultati dello studente/stagista dopo un certo periodo di tempo. Anche in
questo caso l’attività è svolta in collaborazione con il tutor aziendale in una certa “data” (da
indicare nel format). La scheda può essere reiterata/duplicata qualora si prevedano ulteriori
e significativi momenti di monitoraggio;
-
3a scheda: fase di “verifica del progetto formativo e valutazione finale” quale
strumento per validare il percorso completo ed effettivamente sviluppato dallo
studente/stagista, oltre che per valutare in maniera pertinente i suoi risultati al termine
dello stage, sempre di concerto con il tutor aziendale in una certa “data”.
In questo modo si tracciano tutti gli step e i progressi del singolo studente, come anche gli
avanzamenti del progetto in rapporto all’evolversi del contesto e della dimensione
formativa. Conservando il file (anche solo in formato elettronico) lo si può porre a confronto con
i risultati degli anni successivi, ampliando la valenza della progettazione e gli effetti della
valutazione (sostenibilità).
Un secondo esempio di potenziamento dello strumento, anch’esso applicato in progress, riguarda
l’introduzione - e l’identificazione in fase di progettazione con il tutor aziendale - del “Grado di
rischiosità” di alcune o di tutte le prestazioni in elenco, fornendo così utili informazioni
relativamente agli interventi formativi da effettuare prima dell’ingresso dello studente in azienda. Si
tratta di un ambito particolarmente significativo per le aziende e che, spesso, lamentano
comportamenti inadeguati degli studenti (in proposito si rimanda al modello propedeutico di
percorso di orientamento e formazione all’alternanza proposto nel capitolo 2 del manuale).
Con semplici personalizzazioni lo strumento diventa trasferibile in qualsiasi contesto formativo
(formazione superiore, formazione professionale, formazione accademica, ecc.) e può essere
agevolmente adottato anche per la definizione di un progetto individuale connesso
all’inserimento lavorativo (in apprendistato, per esempio) e alla valutazione delle relative
performance in azienda.
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Transfer of Innovation
2. UN MODELLO DI FORMAZIONE E ORIENTAMENTO PER L’ALTERNANZA
OBIETTIVI
“L’alternanza è una metodologia basata sullo sviluppo di processi di apprendimento che
promuovono la cultura del lavoro e privilegiano la dimensione dell’esperienza, in tal senso essa
contribuisce ad orientare il Piano dell’Offerta Formativa perché si stabiliscano e si rafforzino i
rapporti tra scuola/lavoro/territorio.” (1).
Il modello proposto – e sperimentato nell’ambito di Vet & Work - ha l’obiettivo di sostenere
l’inserimento in alternanza/stage degli studenti attraverso un approccio metodologico che coniughi
conoscenza ed esperienza, privilegi la dimensione lavorativa, valorizzi le prassi educative e rafforzi
le sinergie tra sistema scolastico e sistema educativo/formativo.
L’azione di ricerca condotta nel corso del progetto, quale frutto della collaborazione tra docenti e
referenti del mondo del lavoro, ha contribuito all’analisi dell’impianto curriculare facendo emergere
alcune carenze particolarmente significative e che riguardano:
la conoscenza del contesto lavorativo, delle sue dinamiche, dei ruoli;
l’integrazione dei saperi e l’acquisizione di metodi attivi, quali il problem solving.
Abitualmente le istituzioni di istruzione superiore e i centri di formazione professionale organizzano
percorsi formativi e di orientamento in preparazione all’alternanza/stage, per lo più focalizzati sul
tipo di attività che gli studenti svolgeranno, sui loro diritti e doveri, sul rapporto tra attività
scolastica ed esperienza in azienda. Questi percorsi non sono considerati esaustivi per le aziende,
che segnalano carenze degli studenti nel comprendere le dinamiche e il contesto lavorativo in cui
sono collocati e che si traduce nella difficoltà di adottare comportamenti adeguati in relazione
all’organizzazione aziendale, con particolare riguardo ai processi produttivi e alla sicurezza.
Se da un lato, infatti, la formazione sulle tematiche della sicurezza è entrata a pieno titolo nei
programmi di studio, per i contenuti e la durata previsti dalla vigente normativa, dall’altro essa non
tiene conto delle particolarità dell’utenza, della giovane età e inesperienza, delle capacità attentive
e di apprendimento, così che detti contenuti risultino effettivamente integrati nei saperi e nei
comportamenti degli studenti quando questi entrano in luoghi di lavoro.
E’ per questo che vi è la necessità di affiancare i percorsi dettati dalla normativa con interventi
specifici e in grado di stimolare, attraverso un diverso approccio metodologico, quel
consolidamento di competenze che passa solo attraverso l’esperienza e la sperimentazione delle
capacità di analisi, diagnosi e soluzione dei problemi.
In tale dimensione il percorso di preparazione all’alternanza/stage nel seguito illustrato - progettato
per studenti della classe 3a alla loro prima esperienza in azienda –rappresenta un esempio di come
coniugare le conoscenze con un’esperienza pratica e coinvolgente per l’utenza in
questione, basata sulla “organizzazione e gestione dei processi produttivi”, oltre che sulla
“messa in campo” di abilità di problem solving.
Il format di progettazione può essere efficacemente utilizzato in altri ambiti formativi e produttivi. Il
punto di partenza deve essere la personalizzazione del percorso e la sua progettazione di concerto
con le imprese, considerando il percorso di studi, la preparazione di base degli studenti e il contesto
in cui i giovani andranno ad inserirsi in alternanza/stage.
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Transfer of Innovation
FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE
Le figure professionali che partecipano alla progettazione, erogazione e valutazione del percorso
sono i docenti delle discipline tecnico-professionali e i tutor scolastici dell’alternanza/stage.
L’erogazione del corso sperimentale deve prevedere il coinvolgimento di esperti di tematiche
specifiche e della sicurezza, andando ad integrare i percorsi obbligatori dettati dalla normativa.
La formazione è propedeutica alla realizzazione delle iniziative di alternanza/stage e integrativa alla
normale attività curriculare. L’organizzazione delle sessioni formative è a discrezione dell’istituto.
Anche in questo caso, la sperimentazione contribuisce al processo di “formazione e autoformazione dei formatori” in quanto favorisce lo sviluppo di nuove competenze di progettazione
e valutazione formativa, accrescendo la valenza delle funzioni educative in una logica di
implementazione di Buone Prassi destinate ad accrescere la qualità dei servizi di orientamento e
formazione.
IL PROCESSO
Il corso di orientamento e formazione per gli studenti è progettato attraverso l’uso di un format
sviluppato ad hoc e condiviso preliminarmente in occasione di appositi tavoli di lavoro tra i docenti,
ma anche coinvolgendo le imprese.
L’attività è erogata da 2/3 tra docenti ed esperti attraverso sessioni formative all’interno dei
laboratori scolastici e, se possibile, anche attraverso visite presso aziende del settore, guidate da
tutor e/o altri referenti aziendali preposti alla formazione dei giovani in stage.
Il percorso è articolato su 16 ore e 5 unità didattiche che alternano lezioni frontali ad esercitazioni e
lavori di gruppo, attività individuali e simulazioni. I contenuti e le metodologie formative sono
fortemente centrate sull’esperienza di laboratorio e in contesti reali e sull’adozione da
parte dello studente di un comportamento pro-attivo.
Al termine del corso il gruppo dei docenti procede alla valutazione dei risultati formativi dei singoli
studenti sulla base degli indicatori identificati nel format di progettazione (da registrare e gestire
secondo le proprie prassi), che viene completato con la valutazione complessiva ex post dell’intero
percorso, onde identificare eventuali azioni correttive/preventive per future realizzazioni.
Questa attività è particolarmente significativa in quanto consente ai docenti, di concerto con il tutor
scolastico, di valutare immediati interventi a sostegno dell’apprendimento, ma anche di
applicare opportuni adeguamenti al progetto formativo di alternanza/stage dello studente
per sostenere e prevenire possibili difficoltà durante la permanenza in azienda, oltre che per
calibrare il proprio intervento di monitoraggio e quello del tutor aziendale.
Tutti i format sono pubblicati sul sito web di progetto www.vetworkllp.eu, in particolare:
format di progettazione
format di progettazione con esempio del percorso progettato dall’Istituto Pinchetti
registro didattico delle attività.
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
IL FORMAT DI PROGETTAZIONE,
IL MODELLO
DI PERCORSO FORMATIVO E
Leonardo
da Vinci
VALUTAZIONE DEI RISULTATI Transfer of Innovation
ISTITUTO PINCHETTI INDIRIZZO STUDI Tecnico delle Industrie del Mobile e dell'Arredamento
CLASSE TERZA A.S. 2013-2014
AUTORI DEL PERCORSO
SCUOLA
MARCO HOLZKNECHT
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "BALILLA PINCHETTI"
GIANVITTORIO MANCA
CARLO GIORIA
IPSIA MERONI (AUTORE DEL FORMAT DI PROGETTAZIONE)
Sezione A Livello Macro
Titolo Modulo
Processi di lavoro e sicurezza in merito alle lavorazioni di preparazione
prismato con macchine utensili tradizionali
Monte ore
16
Competenza fine modulo
Comprendere i processi lavorativi inerenti la professione ed i rischi legati
alla scurezza e igiene,con specifico riferimento alla preparazione del
prismato.
Abilità
Conoscenze
Organizzare le zone di lavorazione in
relazione alla singola macchine utensile.
Riconoscere i materiali necessari alla
lavorazione.
Organizzare una tabella di taglio
partendo dal disegno esecutivo.
Preparare le macchine in relazione alla
lavorazione, nel rispetto della normativa
in tema di sicurezza ed igiene.
Realizzare il prismato.
Periodo di realizzazione
Gennaio 2014
Discipline coinvolte
Ciclo di lavorazione e relative macchine
utensili: troncatura (radiale), sezionatura
(sega a nastro), raddrizzatura e primo
filo (pialla a filo) e spessoratura (pialla a
spessore).
Tipologie di macchine utensili necessarie
alla preparazione del prismato:
potenzialità, composizione della
macchina, utensile e comandi.
Sicurezze: Interruttore a monte, fungo di
arresto, freno elettrico per arresto
rapido, freno a pedale di emergenza,
carter sui volani con microinterruttore,
copertura della lama su guida lama
superiore, protezione anteriore
trasparente su guida lama superiore,
protezione su guida lama inferiore,
registro parallelo reversibile, aspirazione
dei trucioli.
Laboratori tecnologici ed
esercitazioni
Tecniche di produzione e di
organizzazione
Tecnologie applicate ai
materiali e ai processi
produttivi
Disegno professionale e
visualizzazioni digitali
Tecniche di regolazioni, messe a punto e
manutenzione ordinaria.
Prestazione richiesta agli studenti / Prodotti
A gruppi di studenti viene chiesto (senza intervenire sulle macchine e spazi di produzione e dopo aver analizzato, in
relazione alla sicurezza ed igiene, lo stato di fatto del laboratorio di istituto - volutamente sinistrato) di descrivere
tutti gli elementi di criticità relativi a troncatura, sezionatura, prismatura (possibilità di utilizzo immagini fotografiche).
Lavoro individuale: elaborazione di una relazione dettagliata delle procedure per ripristinare a normativa spazi e
macchine utensili.
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Modalità di valutazione della prestazione
Transfer of Innovation
Analisi del lavoro individuale utilizzando gli indicatori elencati di seguito
Sezione B Livello Micro
Processo di lavoro
n.
ore
Titolo
Attività docente
Attività studenti
Prodotto studenti
Presentazione modulo
1
1
Introduzione
Contesto formativo: aula
Appunti sui compiti
da eseguire
Metodologia: lezione
frontale
Descrizione di modalità di
rappresentazione di processi
2
6
Processi di
lavoro
Presentazione delle fasi di
lavorazione e della tabella
dei materiali
Contesto formativo : aula
Metodologia: lezione
frontale
Costruisce la tabella dei
materiali partendo dal disegno
esecutivo: (sgabello in faggio
massello).
Tabella dei materiali
Rappresenta graficamente la
singola lavorazione con
riferimenti dimensionali, piani
appoggio, segni convenzionali,
caratteristiche di taglio, controlli
macchina, messa a punto,
verifiche sul pezzo.
Rappresentazione
grafica
Assegna il compito ai gruppi
di lavoro
3
3
Analisi dei
rischi
Contesto formativo:
Reparto di prismatura
con messa fuori norma
parziale e/o totale delle
macchine utensili per la
prismatura.
Elabora una schedatura dei rischi
e delle anomalie
Effettua foto per rappresentare
rischi ed anomalie
Schedatura dei rischi
e delle anomalie
(con materiale
fotografico in
allegato)
Metodologia: lavori di
gruppo
Assegna i l compito
individuale
4
2
Analisi dei
rischi
Contesto formativo:
Laboratorio
Metodologia: lavoro
individuale
Descrive anomalie e rimedi per
ogni singola macchina e
processo di lavoro
Descrive le sequenze di ripristino
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Descrizione anomalie
e rimedi
Descrizione
sequenze di ripristino
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Transfer of Innovation
Processo di lavoro
n.
ore
Titolo
Attività docente
Assegna il compito di
ripristinare le anomalia
5
4
Restituzione
Contesto formativo:
Laboratorio
Metodologia: simulazione
Attività studenti
Prodotto studenti
Effettua il ripristino:
attrezzaggio, regolazioni, messa
a punto macchina utensile e
sequenzialità
Ripristino macchine e
sequenzialità
Suggerimenti per l’utilizzo della scheda
Si segnala che nella colonna “attività studenti” vanno utilizzati verbi (terza persona presente indicativo) che indicano
operazioni “pratiche (cosa fa lo studente), non verbi che indicano operazioni mentali (individuare, riflettere , …)
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE
PRESTAZIONE
1
Elaborazione personale di una relazione dettagliata delle procedure per ripristinare a
normativa spazi e macchine utensili.
Non accettabile
Base
Intermedio
Avanzato
Procedure non corrette
Procedure corrette, ma
senza dettagli
esplicativi
Procedure corrette con
dettagli esplicativi
Procedure corrette con
dettagli esplicativi e
Motivazioni delle
procedure
Valutazione modulo di progettazione ex post
Congruità fra monte ore e competenze/abilità/prestazioni previste:
Eventuali rettifiche da apportare al modulo:
Controllo della validità degli indicatori:
Numero corsisti e percentuali studenti in relazione alla valutazione (non accettabile, base , intermedio, avanzato) :
Altre note e conclusioni sulla sperimentazione effettuata:
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Transfer of Innovation
LA RELAZIONE FINALE SULLE ATTIVITA’
Al termine delle attività il gruppo dei docenti e tutor coinvolti, analizza i dati e valuta i risultati
elaborando una “relazione finale” che raccoglie le informazioni riferite a tutte le iniziative realizzate
all’interno dell’istituto - utili anche per fini comparativi oltre che per l’implementazione di azioni
correttive e preventive - secondo lo schema di massima qui proposto (da intendersi minimo
ancorché non esaustivo):

Numero studenti e classi di appartenenza

Percorsi di studio interessati dalla sperimentazione

Monte ore corso:

Numero corsi realizzati:

Totale monte ore corsi;
Soddisfazione discenti: gradimento (utilizzare i propri strumenti di rilevazione della
customer satisfaction)

Esiti formativi: aumento delle competenze

Numero studenti frequentanti almeno il 90% del percorso
 Risultati della sperimentazione: es. implementazione del percorso sperimentale tra le
attività extra curriculari offerte dall’istituto, implementazione della metodologia nella prassi
scolastica, ecc.
 Giudizio di congruità fra monte ore e competenze/abilità/prestazioni previste:
 Eventuali rettifiche da apportare al modulo:
 Altre note:
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
3. UN PERCORSO FORMATIVO Leonardo
PROFESSIONALIZZANTE
da Vinci
OBIETTIVI
Transfer of Innovation
“La descrizione degli esiti di apprendimento, declinati in conoscenze, abilità e competenze,
viene condivisa sin dalla fase di progettazione, accogliendo anche gli elementi forniti dai
tutor al consiglio di classe, ed è alla base del riconoscimento dei crediti anche per un
eventuale passaggio dello studente in percorsi di apprendistato. La progettazione definisce
pertanto la procedura e gli strumenti per la certificazione finale.(1)”
In risposta ai fabbisogni espressi dalle imprese, è stato sviluppato un percorso formativo teso ad
integrare sia competenze di carattere specialistico degli studenti, in ordine ad una progettazione
formativa allineata all’apprendistato professionalizzante, che a favorire la formazione dei formatori,
attraverso un processo di “trasferimento dei saperi” derivante dal loro affiancamento agli esperti
coinvolti nell’erogazione del corso stesso.
Struttura e contenuti della proposta formativa sperimentale sono pensati funzionalmente al
riconoscimento di crediti formativi spendibili nel mercato del lavoro e anche per un eventuale
inserimento dello studente in percorsi di apprendistato.
Gli obiettivi sono:
dotare gli studenti di nuove e innovative conoscenze legate al settore e alle opportunità di
sviluppo professionale;
- prepararli a comprendere e trarre il massimo beneficio dal nuovo ambiente di apprendimento
durante l’alternanza/stage in azienda;
sensibilizzare e orientare gli studenti a riflettere sulle loro attese relative all’esperienza
lavorativa;
stimolare gli studenti all’osservazione di dinamiche organizzative e di rapporti tra soggetti
nell’impresa.
-
FIGURE PROFESSIONALI COINVOLTE
Il percorso formativo è stato pensato con la presenza congiunta per tutta la durata del percorso
(workhop inclusi) di:
•
•
•
1 esperto delle tematiche affrontate, preferibilmente proveniente dal mondo aziendale;
1 docente della scuola che facilita l’interconnessione dei nuovi contenuti con quelli previsti
nel curriculum dello studente e, nel contempo, beneficia della formazione erogata dagli esperti;
1 tutor formativo della scuola che presidia il processo di apprendimento.
IL PROCESSO
Il piano è articolato in un percorso formativo di 28 ore, cui si aggiungono 4 workshop specialistici
(da 3 ore ciascuno), per un totale di 40 ore di intervento.
Il corso può essere rivolto a studenti del 5° anno di scuola secondaria di secondo grado (istruzione
professionale) e/o a studenti del 4° anno della formazione professionale del settore legno.
Gli studenti con il 100% di partecipazione riceveranno la certificazione del credito formativo, valido
per la formazione in apprendistato.
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Transfer of Innovation
IL MODELLO DI PERCORSO FORMATIVO E VALUTAZIONE DEI RISULTATI
INDIRIZZO STUDI: TECNICO ALLA RICERCA E SVILUPPO SETTORE LEGNO
CLASSI 4E E 5E
AUTORI DEL PERCORSO
FRANCESCO CACOPARDI
MARIA ANTONIETTA DI VENERE
CARLO GIORIA
PARTNER
ISTITUTO LUIGI GATTI- CONFARTIGIANATO MILANO-MONZA E BRIANZA
IPSIA MERONI (AUTORE DEL FORMAT DI PROGETTAZIONE REVISIONE METODOLOGICA DEL PERCORSO FORMATIVO)
I “focus” formativi sono stati individuati in risposta alle esigenze espresse dal segmento economicoproduttivo di riferimento in tema di valorizzazione dei processi tecnico-innovativi e degli aspetti che
li caratterizzano:
l’INNOVAZIONE DI PROGETTO: l’innovazione è una esperienza progettuale ed operativa nella
quale confluiscono ed interagiscono aspetti di design, estetici, organizzativi, commerciali, ovvero
rappresentano il tratto distintivo dell’azienda contemporanea che vuole competere;
l’INNOVAZIONE DI PROCESSO: consiste nell'introduzione di un nuovo metodo di produzione e
di distribuzione;
l’INNOVAZIONE DI PRODOTTO/SERVIZIO: riguarda direttamente l'introduzione di un nuovo
bene o un servizio;
l’INNOVAZIONE DI RELAZIONE: la comunicazione è l’evento necessario e obbligatorio in
momenti e situazioni specifiche, ma altro non è che la risorsa-capacità nel gestire le relazioni di
mercato per la connessione locale e globale: il sito aziendale, l’e-commerce, i market place sono
alcune delle nuove frontiere della comunicazione, oltre alla sempre più “emergente” esigenza
per le imprese di inserire/essere inseriti nelle filiere business to business.
La formazione è supportata da una “guida per il team didattico” contenente indicazioni
metodologiche e di interazione didattica elaborato dal partner APA Confartigianato Milano, Monza e
Brianza, disponibile sul sito web di progetto (rif. WP5 Orientamento e sperimentazione fase 2).
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Sezione
A Livello
Macro
Leonardo
da Vinci
Transfer of Innovation
Titolo Modulo
Elaborare un prototipo: tendenze e nuovi materiali
Monte ore
28
Periodo di realizzazione
Febbraio – Maggio 2014
Progettare un manufatto considerando i fattori legati alle
nuove tendenze e alla possibilità di utilizzare nuovi materiali
Competenza fine modulo
Abilità
Conoscenze
Applicare tecniche dei nuovi
standard di produzione
Comprendere i progetti e
cooperare nella ricerca delle
risorse necessarie alla
realizzazione del prodotto
anche rispetto alla fattibilità
economica
Applicare tecniche di analisi
sull’evoluzione delle tendenze
Applicare tecniche di
lavorazione di nuovi materiali
per l’arredamento
Comprendere i progetti e
cooperare nella ricerca delle
risorse necessarie e
innovative alla realizzazione
di prodotti innovativi
Processi produttivi di base del
settore legno-arredo –
(tappezzeria)
Materiali per l’arredamento
Tecnologie dei materiali per
arredamento
Le nuove tendenze del design
e dell’arredamento nei
contesti locali (mediazione
culturale)
Discipline coinvolte
Inglese
Matematica
RC
Tecnologie del legno applicate
ai materiali e ai processi
produttivi
Tecniche di produzione e di
organizzazione
Progettazione e realizzazione
del prodotto
Prestazione richiesta agli studenti / Prodotti
A gruppi di studenti viene richiesto di progettare un prototipo di un manufatto considerando tendenze e
materiali innovativi.
Lavoro individuale: elaborazione di una relazione dettagliata relativa alla descrizione sintetica del
prototipo e dei punti di attenzione da avere nello sviluppo del prototipo.
Modalità di valutazione della prestazione
Analisi del lavoro individuale utilizzando gli indicatori di valutazione.
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Sezione B Livello Micro
Transfer of Innovation
Processo di lavoro
n.
1
2
3
4
Ore
2
8
4
4
Titolo
Introduzione
Visite in azienda
e case history
Lettura
dell’esperienza
ed esplosione dei
contenuti visti
Innovazione di
processo
5
3
Innovazione di
prodotto
6
3
Innovazione di
relazione
Attività docente e
metodologia
Presenta il modulo e chiarisce
la prestazione finale
Presenta i principali processi
produttivi
Chiede di elaborare un elenco
di domande da fare in azienda
Presenta il percorso itinerante
nelle aziende campione
Guida la visita presso laboratori
artigiani
Supporta gli studenti
nell’osservazione del processo
aziendale
Fa rilevare gli aspetti aziendali
sul processo e sul prodotto
innovativo utilizzato in azienda
Presenta la New economy e il
settore manifatturiero del legno
arredo
Esemplifica una mappatura per
la progettazione
Descrive gli elementi di una
progettazione – prototipazione
con stampanti 3d – di
marketing e design del servizio
Attività studenti
Elabora l’elenco delle
domande in relazione i
processi produttivi
Presenta le domande in
vista della
progettazione
(Attività di laboratorio in piccoli
gruppi)
Illustra l’importanza della
comunicazione interna ed
esterna
Elenco domande
Appunti relativi alle
risposte
Effettua una mappatura
della progettazione in
relazione al prodotto
/prototipo ed alle
risposte avute presso le
aziende
Mappatura della
progettazione
Avvia la progettazione
del prototipo
Rappresentazione
grafica e diagramma
di flusso
Sviluppa la
progettazione del
prototipo
Elenco nuovi
materiali da utilizzare
per il prototipo finale
(Attività di laboratorio in piccoli
gruppi)
Descrive i materiali e le loro
applicazioni, nuove forme
Prodotto
studenti
Simula comportamenti
diffusi
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardodidalavoro
Vinci
Processo
n.
7
Ore
4
Titolo
Presentazione
elaborati alle
imprese
Transfer of Innovation
Attività docente e
metodologia
Attività studenti
Chiede agli studenti di
elaborare la relazione
individuale e li supporta nella
presentazione dei progetti alle
imprese
Elabora la relazione
individuale
Presenta le slide
descrittive del progetto
Prodotto
studenti
Progetti finali che
documentano
l’esperienza
realizzata (anche
attraverso l'utilizzo di
ICT)
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE
PRESTAZIONE
Elaborazione di una relazione dettagliata con la descrizione sintetica
del prototipo e dei punti di attenzione per lo sviluppo del prototipo
Non accettabile
Base
Intermedio
Avanzato
Descrizione non
completa e/o
mancanza dei punti di
attenzione
Descrizione completa
con cenni ai punti di
attenzione
Descrizione completa e
presenza dei punti di
attenzione
Descrizione completa e
correlazione corretta dei
punti di attenzione con i
processi
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Il percorso è affiancato e valorizzato da interventi specialistici e contenuti formativi avanzati offerti
ofquali
Innovation
agli studenti (ma aperti anche ad Transfer
altri target
diplomati, disoccupati, operatori del settore,
docenti ed altri esperti, imprenditori, ecc. in grado di favorire il contatto e lo scambio a più livelli)
attraverso 4 workshop tematici:
PARTNER
AUTORI DEI WORKSHOP
ARTURO DELL’ACQUA BELLAVITIS
FRANCESCO GALLI
SCUOLA DEL DESIGN DEL POLITECNICO DI MILANO
ANNA SARA ZANOLLA MANCINI
1° WORKSHOP (3 ore) - Design strategico e innovazione guidata dal Design
Obiettivo: Comprendere ed applicare i concetti di innovazione, ricerca e sviluppo prodotto con
strumenti e metodi di Design.
Contenuti: che cosa vuol dire Innovazione guidata dal Design; case studies e casi di good practice
sull'innovazione del prodotto, del processo creativo, di prototipazione e produttivo
Attività corsista: Elabora una schedatura e relativa breve presentazione di alcuni casi studio
trovati durante la ricerca in aula.
2° WORKSHOP (3 ore) - Imprenditorialità e Start Up
Obiettivo: Comprendere ed analizzare le dinamiche che coinvolgono il processo di (auto)
imprenditorializzazione.
Contenuti: scenari e dinamiche di (auto)imprenditorialità; start up e altri modelli di innovazione
della figura professionale dell'artigiano/imprenditore.
3° WORKSHOP (3 ore) - Brand, Identità e Design per la comunicazione
Obiettivo: Comprendere le potenzialità del Mercato come macroscenario di riferimento e
conoscere gli strumenti per la comunicazione.
Contenuti: stato dell'arte sulle tipologie di Branding; analisi del concetto di consumatore,
competitor, target e nicchia; Design per la comunicazione, la promozione e la visualizzazione del
prodotto.
4° WORKSHOP (3 ore) - Reti, mercato e internazionalizzazione
Obiettivo: Conoscere le caratteristiche dei nuovi processi distributivi emergenti
Contenuti: internazionalizzazione dei processi distributivi; approfondimento
locale/territorio globale; cenni di processi digitali applicati ai processi.
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della
dualità
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
LA RELAZIONE FINALE SULLE ATTIVITA’
Leonardo da
Vinci
Transfer of Innovation
Al termine delle attività il gruppo dei docenti degli istituti scolastici coinvolti nei processi di
erogazione del percorso sperimentale, analizza i dati e valuta i risultati elaborando una “relazione
finale” che raccoglie le informazioni riferite all’iniziativa realizzate al proprio interno. Gli esiti di tutti
i percorsi sperimentali realizzati forniranno indicazioni comparative e per l’implementazione di
eventuali azioni correttive e preventive.
La relazione è redatta secondo lo schema di massima che segue, da intendersi minimo ancorché
non esaustivo:
 Numero studenti partecipanti e classi di appartenenza

Numero tutor partecipanti:
Numero docenti partecipanti;
 Percorsi di studio interessati dalla sperimentazione
 Monte ore corso:
 Soddisfazione discenti: gradimento (utilizzare i propri strumenti di rilevazione della
customer satisfaction)
 Soddisfazione di tutor e docenti partecipanti:
 Numero studenti frequentanti almeno il 100% del percorso
 Esiti formativi: aumento delle competenze
 Risultati della sperimentazione: es. implementazione del percorso sperimentale tra le
attività extra curriculari offerte dall’istituto, implementazione della metodologia nella prassi
scolastica, ecc.
 Giudizio di congruità fra monte ore e competenze/abilità/prestazioni previste:
 Eventuali rettifiche da apportare al modulo:
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Transfer of Innovation
(autrici Roberta Gallazzi Formaper – Laura Turrini ETAss Srl)
4. UN SISTEMA INTEGRATO PER L’ORIENTAMENTO
OBIETTIVI
“Orientare significa porre l’individuo in grado di prendere coscienza di sé e di progredire per
l’adeguamento dei suoi studi e della sua professione alla mutevoli esigenze della vita con l’obiettivo
di contribuire al progresso della società e di raggiungere il pieno sviluppo della persona”
(Seminario UNESCO, Bratislava, 1970)
L’orientamento, nell’accezione scolastica e della formazione professionale, consiste in un insieme di
attività volte a sviluppare nei giovani consapevolezza rispetto alle proprie potenzialità, attitudini e
aspettative nell’ottica di favorirne le scelte educative e/o professionali. L’orientamento deve
consentire inoltre il trasferimento di conoscenze inerenti il mondo del lavoro e le opportunità
professionali coerenti con il profilo curriculare.
Si tratta, tipicamente, di un’attività di supporto e sostegno alle persone nei processi di “transizione”
che si verificano tra la fine dei percorsi scolastici / formativi, l’avvio della ricerca del lavoro sino
all’inserimento professionale. Nello specifico:

l’orientamento scolastico ha la finalità di fornire ai giovani un sostegno di fronte alla
scelta di un percorso scolastico/formativo, aiutandoli a individuare le alternative più consone
alle specifiche competenze possedute e agli interessi personali. Attraverso l’attività di
orientamento occorre quindi fornire consigli, strumenti e informazioni per favorire il
successo formativo, evitando situazioni che possano portare all’abbandono degli studi;

l’orientamento professionale ha lo scopo di sostenere una ricerca finalizzata
dell’occupazione e si sviluppa attraverso un processo di accompagnamento utile a consentire
alla persona di identificare le proprie risorse e competenze per definire un progetto coerente
con i propri obiettivi personali e professionali.
“ Le indicazioni europee contenute nella Risoluzione del Consiglio del 2008 “Integrare
maggiormente l’orientamento permanente nelle strategie di apprendimento permanente” rilevano
come siano necessari continui sforzi per fornire servizi di orientamento di migliore qualità, offrire
un accesso più equo e orientato alle aspirazioni e alle esigenze dei cittadini, coordinare e costruire
partenariati tra le offerte di servizi esistenti. Sulla scorta di tali indicazioni, le Comunità locali
devono tendere a:favorire l’acquisizione delle capacità di orientamento nell’arco della vita; facilitare
l’accesso di tutti i cittadini ai servizi di orientamento; rafforzare la garanzia di qualità dei servizi di
orientamento; incoraggiare il coordinamento e la cooperazione dei vari soggetti a livello nazionale,
regionale e locale.” (2)
Le “Linee guida nazionali sull’orientamento permanente“ attuano gli intendimenti dell’Accordo tra il
Governo, le Regioni e gli Enti locali attraverso la definizione di un sistema nazionale di
Orientamento Permanente e condividendo una strategia nazionale nel campo dell’educazione, della
formazione professionale e dell’occupazione. Le azioni devono concretizzarsi nell’impegno di
assicurare sul territorio un’integrazione dei servizi al cittadino finalizzati alla ricostruzione e
documentazione di esperienze e apprendimenti, al fine di rendere più efficaci gli interventi anche
2
Da “Linee guida nazionali sull’orientamento permanente” del 22 novembre 2013, approvate dalla Conferenza Unificata del 5 dicembre 2013 della
Presidenza del consiglio dei Ministri.
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
attraverso lo sviluppo e l’ottimizzazione
dei fabbisogni
professionali e di competenze, oltre che ad
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da Vinci
assicurare l’orientamento permanente e il potenziamento delle azioni poste in essere per il tramite
Transfer
of Innovation
dei sistemi integrati di istruzione, formazione
e lavoro.
Le iniziative proposte da Vet & Work si pongono in linea con tali finalità nell’ottica di contribuire
all’obiettivo 2 delle Linee guida, ossia “Favorire e sostenere l’occupabilità rafforzando
autonomi processi di conoscenza delle proprie attitudini e competenze e della loro
spendibilità dei contesti occupazionali locali, nazionale ed europei”. Nello specifico, Vet &
Work ha adottato e sperimentato un modello di intervento che agisce attraverso un sistema
integrato di iniziative, sia di orientamento scolastico che professionale, in una logica interfunzionale
e di sussidiarietà attraverso la “rete” dei partner coinvolti nel progetto.
LA “RETE” DI ORIENTAMENTO
In una prospettiva che considera l’orientamento come un processo ampio e complesso, esso deve
nascere dallo sforzo incrociato di molteplici istituzioni formative ed agenzie sociali (famiglia, scuola,
gruppi, associazioni, aziende, Camere di Commercio, Uffici scolastici, Centri per l’impiego), di
svariate figure professionali e di diverse parti sociali, politiche ed economiche.
Potendo contare e far leva su ciascuno degli “attori” evidenziati, durante Vet & Work di sono
concretizzate le condizioni per sperimentare un modo nuovo di fare “rete” nel territorio, creando i
presupposti per la costruzione di un modello identificabile e di una buona prassi trasferibile.
Il team di lavoro che si è occupato in modo diretto di progettare e sviluppare il modello, i
contenuti e gli strumenti di orientamento è composto dai seguenti partner, mentre tutti gli altri (le
istituzioni formative, in particolare) hanno favorito la sperimentazione e rappresentato la “rete”
complessiva di riferimento:
 il coordinamento del team di lavoro dedicato all’orientamento è stato affidato a FORMAPER,
azienda speciale della Camera di Commercio di Monza, in quanto istituzionalmente in
grado di coniugare strategie sociali in partnership con istituzioni pubbliche e private
(imprenditori e associazioni d'imprese). Formaper si distingue infatti, per la spiccata
vocazione alla piccola e nuova impresa, per l’organizzazione di corsi di formazione, servizi e
progetti d'intervento che seguono il ciclo di vita dell'impresa in tutto il suo divenire e per un
approccio metodologico decisamente “orientato all'azione”, metodo con il quale si trasferisce
la cultura imprenditoriale e manageriale. La vocazione della Camera di Commercio Monza e
Brianza, attraverso Formaper, è focalizzata sullo sviluppo dell’economia locale, sulla
diffusione della cultura del lavoro e dell’impresa nel territorio, con particolare attenzione alle
nuove generazioni;
 altro membro di spicco del team è AIMB - CONFINDUSTRIA Monza e Brianza, prima fra
le organizzazione di imprenditori sorta in Italia, che oggi rappresenta oltre 800 imprese.
L'attenzione costante dedicata al territorio ha reso AIMB protagonista della vita economica
e sociale e ne ha fatto uno dei soggetti di riferimento della comunità locale. Attraverso la
sua area “Scuola Formazione”, oltre a servizi mirati per la formazione continua, si pone
quale interlocutore di prestigio per favorire l’integrazione tra sistema azienda e sistema di
istruzione e formazione professionale del territorio. In tale ottica, la collaborazione con
scuole e università è finalizzata a rafforzarne il legame con le imprese associate, partendo
dall’educazione dei giovani che hanno “voglia” e competenze da spendere in azienda;
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Leonardo da Vinci
 partecipa al team ETAss S.r.l., organizzazione accreditata dalla Regione Lombardia, che
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opera da oltre 15 anni nel Transfer
territorio brianteo
offrendo ai giovani e alle imprese servizi di
formazione (post-diploma, alta formazione, apprendistato, formazione continua), servizi di
orientamento e servizi per il lavoro. Specializzata in interventi che insistono negli
ambiti dell’ICT, partecipa ai lavori del team proponendo nuove modalità di comunicazione
e strumenti innovativi / attivi per la ricerca attiva del lavoro;
 IPSIA G. Meroni rappresenta in questa rete il trait d’union per la sperimentazione del
modello d’intervento, anche rispetto alle altre istituzioni scolastiche partner di Vet & Work,
per la “validazione critica” degli strumenti di orientamento presso gli studenti, anche
attraverso la collaborazione dello staff docenti.
Le peculiarità espresse da ciascun soggetto e le expertises “messe in campo” nel contribuire alla
realizzazione delle specifiche attività, volgono verso una cooperazione a “tutto tondo” nella logica di
valorizzare e far circolare “input” e “item”, anche provenienti dall’esterno, per diventare “vera
sinergia” tra le parti. Ci si confronta sulle proposte di cui ognuno è portatore, si valutano posizioni
fuori dagli schemi e punti di vista alternativi, si analizzano i problemi per sviluppare soluzioni
creative, si aggiornano modelli di intervento e piani d’azione per superare gli ostacoli, si integrano
gli strumenti rendendoli più adeguati ed efficaci, e così via in modo tale che il modello possa
progressivamente trasformarsi ed evolvere divenendo un concreto “strumento”, assumibile anche
solo come “concetto logico o idea” di partenza, non vincolante, anzi ri-progettabile al fine di
introdurre miglioramenti.
FORMAPER
CCIAA MB
ETAss
J OB 20
S PORTEL L O DES IGN
S PORTEL L O IMPRES A -L A V ORO
INC ONTRI FORMA TIV I E
INFORMA TIV I
PERC ORS O E-L EA RNING E
S OC IA L MEDIA
IMPRENDITORIA L ITA '
PNI
AIMB
CONFINDUSTRIA MB
IPSIA
G.MERONI
Alla rete di orientamento è collegato anche il Punto Nuova Impresa (PNI), sportello della CCIAA
di Monza e Brianza, dedicato a supportare coloro che desiderano “fare impresa” sul territorio e che
necessitano di un aiuto nella definizione e sviluppo della propria idea/progetto imprenditoriale o di
lavoro autonomo.
Una rete, stabile e formalizzata, tra soggetti con queste caratteristiche, basata sulla
condivisione di obiettivi e strategie d’azione, fortemente collegata al territorio, alle istituzioni
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Progetto “Vet & Work”
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formative e al tessuto economico-produttivo,
oltreda
che
portatrice di concreti fabbisogni dei giovani,
Leonardo
Vinci
fa parte del “metodo” con cui fare le cose per rendere efficaci e sostenibili i risultati.
Transfer of Innovation
L’approccio collaborativo, in particolar modo, non deve essere occasionale (per un progetto o
per un certo periodo di tempo). Così come fare “rete” non può “cadere dall’alto”, ossia essere
imposto, ad esempio, da un bando pubblico o da un regolamento, ma nascere e crescere
progressivamente in ragione di una concreta volontà di cooperare verso un obiettivo comune,
affinché tutte la parti interessate traggano un reale ed equilibrato vantaggio.
Per garantire la sostenibilità di un modello di intervento in rete è, poi, oltre modo indispensabile il
riconoscimento della sua validità da parte delle istituzioni e degli stakeholder, che lo
devono sostenere e favorire attraverso un percorso di armonizzazione normativa e/o procedurale.
In tale direzione, la presenza nel partenariato di progetto dell’Ufficio Scolastico Regionale della
Lombardia – e dunque il coinvolgimento e la condivisione con le istituzioni preposte - costituisce un
presupposto fondamentale per consentire a qualsiasi sistema o modello di intervento di divenire
realmente trasferibile e sostenibile.
Infine, fondamentale è il collegamento e la sinergia con altri attori che possono raccordarsi e
cooperare nell’ottica di favorire i migliori risultati, costruendo progressivamente un “network
integrato” in grado di offrire la più ampia gamma di servizi possibile.
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IL MODELLO INTEGRATO DI ORIENTAMENTO
Per definire il modello, oltre all’identificazione di una “rete” di intervento rappresentativa del
territorio e del tessuto educativo e socio-economico, ci si è concentrati sugli oggetti e sulle
tematiche di specifico interesse dei giovani partendo da una disamina di strumenti e risorse già
disponibili, oltre che sui risultati delle sperimentazioni in progress.
Il tutto con l’obiettivo di costruire un sistema di orientamento “su misura”, realmente capace
di coinvolgere i giovani, di interessarli e farli partecipare pro-attivamente.
Chi fa questo “mestiere”, nelle scuole professionali in modo particolare, sa bene come la valenza
dell’orientamento si “perda” in un giovane che non la comprende, in un docente che non vi
partecipa, in uno studente che non ascolta. Bisogna fare qualcosa di diverso e uscire, per quanto
possibile, dagli schemi, guardando il mondo con gli occhi dei giovani, in un mondo che è cambiato e
che non offre più le stesse occasioni.
Il primo passo verso questa direzione è stata la scelta degli STRUMENTI con cui favorire i processi
di orientamento, basati sulle nuove tecnologie dell’informazione con una particolare attenzione ai
social media, canali che, ormai, fanno parte del quotidiano di tante persone, dei giovani in modo
preponderante. A tale scopo sono stati implementati, contestualizzati e integrati:

lo “sportello on line” - www.job20.it – di AIMB Confindustria, piattaforma dedicata
all’incontro tra giovani, scuola, impresa e finalizzato a informare, orientare, valutare fabbisogni
e competenze, sostenere la ricerca attiva e favorire il matching con l'offerta di lavoro.
Job 20 rappresenta il concreto tentativo di creare una rete fra tutti gli enti e le istituzioni del
territorio, in quanto Camera di Commercio, Istituti Superiori, Centri per l’impiego,
Informagiovani, Afol, Comune di Monza e partner del Progetto SLO (Sviluppo Locale
Occupabilità finanziato da Regione Lombardia) lo utilizzano per ricercare i profili professionali.
I giovani, oltre ad inserire il proprio curriculum, possono pubblicare i loro annunci per
promuoversi e le aziende, oltre a consultare i loro profili hanno uno spazio per presentarsi,
attivando una diversa maniera per relazionarsi e comunicare con loro. Nel dettaglio il portale,
ha la finalità di:
- favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro dei diplomati (profili tecnici intermedi) per
ridurre i tempi di transizione dalla scuola al mondo del lavoro;
- favorire la verifica delle competenze richieste dalle imprese (bilancio di competenze on line)
che consente alle imprese di individuare, con maggiore precisione e velocità, il candidato il
cui profilo più si avvicina alla figura professionale ricercata;
- accrescere la coerenza tra il complesso di competenze teoriche acquisite durante il percorso
scolastico e l’applicazione in campo lavorativo;
- registrare i CV all’interno di un database visibile alle imprese, della provincia di Monza e
Brianza in particolare, aggiornabili costantemente;
- orientare i neodiplomati sulle opportunità offerte dal mondo del lavoro;
- realizzare attività di follow up degli studenti per verificarne gli esiti occupazionali dopo il
conseguimento del diploma.

gli “sportelli on site” – Sportello Design e Sportello Impresa Lavoro - attivi presso la Camera
di Commercio di Monza e Brianza e dedicati a sostenere i giovani che desiderano “fare
impresa”, con focus sul settore legno-arredo. Gli esperti addetti allo sportello offrono servizi
informativi e consulenziali ai giovani, funzionali all’elaborazione di una valida strategia di ricerca
e collocamento lavorativo, che permetta di valorizzare le singole caratteristiche ed aspirazioni
personali e faciliti percorsi di auto-impiego e auto-imprenditorialità.
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Leonardo da Vinci
In particolare, lo Sportello Lavoro Design è un’ottima opportunità di connessione domanda –
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of Innovation
offerta per i professionisti del settore
del legno-arredo,
da sempre uno dei cardini dell’industria
del territorio brianteo. Questo sportello, unico per quanto riguarda le Camere di Commercio
lombarde, ha la prerogativa fondamentale di offrire:
- servizi alle imprese di pre-selezione e orientamento delle risorse umane, di
accompagnamento al matching tra domanda e offerta di lavoro;
- opportunità di collaborazioni a coloro che hanno da poco terminato il loro percorso formativo
e desiderano lavorare nei diversi ambiti del design, ma anche a chi ha già un’esperienza
professionale e vorrebbe re-inserirsi sul mercato, anche come free-lance e/o per lo sviluppo
di progetti.
Lo Sportello Impresa-Lavoro, accreditato da Regione Lombardia, svolge invece un’attività di
intermediazione volta a soddisfare le esigenze specifiche delle aziende in termini di risorse
umane, in particolare attraverso l’analisi dei fabbisogni aziendali e il supporto nel reperimento
dei profili richiesti.
I servizi progettati per i giovani di Vet & Work, riguardano in modo specifico il settore legnoarredo e sono articolati in:
- orientamento e prima informazione per l’ingresso nel mondo del lavoro;
- valutazione delle attitudini e delle competenze;
- analisi dei fabbisogni formativi;
- accompagnamento per la ricerca occupazionale e tutoring.

un “profilo facebook” di progetto che rimandasse ad eventi, news, opportunità attraverso cui
comunicare con i giovani, anche utilizzando un linguaggio più coerente ed adeguato al target.
Il tutto collocato all’interno di un piano di comunicazione mirato volto a potenziare
l’informazione, favorire l’accesso alla risorse e agli strumenti disponibili, proporre e diffondere
nuove soluzioni per favorire l’incontro tra i giovani e le imprese, tra la domanda e l’offerta di
lavoro.
Sono state poi analizzate le METODOLOGIE al fine di identificare nuove modalità di “fare”
orientamento, integrabili nel modello di Vet & Work. A tale scopo sono stati sviluppati:

un percorso di orientamento in e-learning, residente su “Youtube” (sia nella versione
italiana che inglese) e sul sito web di progetto www.vetworkllp.eu (riproducibile su DVD),
dedicato alle “tecniche di ricerca attiva del lavoro” attraverso l’uso di “Linkedin”, portale che
consente di creare una propria rete professionale e interagire con essa. Si tratta di un prodotto
audiovisivo multimediale fruibile dai giovani, ma anche dai docenti per sostenere interventi di
orientamento tradizionali. Il percorso include 2 video contenenti interviste ad imprenditori di
successo del panorama italiano ed internazionale nel settore legno-arredo, realizzati con la
finalità di offrire ai giovani significative testimonianze, oltre che consigli e suggerimenti utili per
entrare nel mondo del lavoro. Il percorso in e-learning, realizzato dal partner ETAss,
rappresenta un’assoluta novità nel panorama delle azioni di orientamento. In maniera
estremamente chiara ed esaustiva, illustra come utilizzare al meglio Linkedin per cercare e
trovare lavoro, dalle operazioni più semplici come la creazione del proprio profilo, a quelle più
complesse come la creazione di gruppi di relazione;

un intervento di “orientamento propedeutico” all’inserimento nel mondo del lavoro
focalizzato su un approccio metodologico che, coniugando conoscenza ed esperienza, consenta
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Leonardo da Vinci
al giovane di sperimentare in modo pro-attivo e coinvolgente la dimensione lavorativa (vedasi il
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percorso illustrato nel capitolo 2Transfer
del manuale);

realizzazione di eventi tematici, anche in sinergia con altri progetti, altre fasi progettuali e
altri partner di progetto, volti a sostenere l’orientamento scolastico e professionale attraverso
l’incontro e il confronto tra i giovani e le imprese. Si segnalano, a titolo esemplificativo, alcuni
degli eventi attuati:
Partner
AFOL
ETAss
APA

Titolo evento/
tematicha
Pubblico/Target
Sinergie con altri progetti
e iniziative
Contenuti
NON SOLO TIROCINI
Dalla scuola
all’azienda per una
prospettiva di
occupazione
IMPRESE ED
ASSOCIAZIONI DI
IMPRESE
Sperimentazioni e
FORMATORI
innovazioni nei rapporti
ORIENTATORI
scuola azienda
PARTNER
GIOVANI E
STUDENTI
LEARNING WEEK
Creatività e
innovazione: nuove
esperienze per
imparare
ISTITUZIONI
SCOLASTICHE
ENTI DI
FORMAZIONE
DOCENTI E
FORMATORI
STUDENTI
Sistema Dote
Regione Lombardia
Learning Week
Percorsi formativi ed
educativi a carattere
innovativo e integrativo
rispetto alla normale
didattica
Trasferimento dell’innovazione e
valorizzazione delle buone pratiche
formative ed educative nelle
organizzazioni scolastiche.
Favorire le logiche e i principi
dell’educazione “non formale” e
della formazione lungo tutto l’arco
della vita.
DOMUS ACCADEMY
Workshop
IMPRESE
GIOVANI
Progetto
“DOMUS ACCADEMY”
Comparazione modelli di stage a
livello internazionale: Italiano ed
estero (Brasile, Francia, Turchia...)
utili a formulare proposte
innovative.
Tavolo di lavoro scuola – impresa:
condivisione di standard
professionali e modelli formativi per
la realizzazione degli stage.
interventi di formazione mirata ai docenti i quali, quotidianamente in contatto con i ragazzi,
possono contribuire in modo significativo nel “mettere a fuoco” i loro punti di forza e sostenerli
nel comprendere il loro possibile percorso futuro, indirizzandoli nel rispetto delle loro
inclinazioni. A tale dine è stato progettato il percorso ”Orientare per orientare”, ciclo di 4
incontri destinati ai docenti così suddivisi:
Focus Group: due incontri da due ore ciascuno, gestiti e moderati da una professionista di
settore, finalizzati a far emergere le tematiche-chiave relative ai temi dell’orientamento e
della sua valenza;
Restituzione: due incontri da due ore ciascuno per analizzare i risultati emersi dai focus
group al fine di affrontare efficacemente le criticità e identificare le migliori modalità per
favorire i processi di orientamento partendo da:
individuazione delle opportunità disponibili;
pregiudizi legati alla tematica;
individuazione delle inclinazioni dei ragazzi;
stimolo alla capacità di scelta.
Per supportare tale proposta di “formazione formatori”, occorre un approccio culturale nuovo,
condiviso in primis dall’istituzione scolastica coinvolta, che deve agire pro-attivamente per
sensibilizzare e favorire la partecipazione dei propri docenti.
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Progetto “Vet & Work”
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Ci si è indi focalizzati sul “cuore” del modello,
ossia
finalità, generali e specifiche, delle attività
Leonardo
dasulle
Vinci
orientamento e sui PROCESSI più efficaci per perseguirle, considerando criticità e problematiche di
Transfer of Innovation
contesto.
L’orientamento costituisce oggi, più che mai, una sfida per l’educazione e il culmine di ogni
processo educativo e formativo, oltre che un fattore strategico per l’azione di coordinamento delle
politiche sociali e lavorative. Non deve essere considerato solo come un episodio, ma deve
svilupparsi lungo tutto l’arco della vita. Per queste ragioni, in generale, si deve configurare come:





un’attività di sostegno che aiuti l’individuo a sviluppare la propria identità individuale e sociale;
un percorso di educazione alla “scelta”, cioè verso la conoscenza della realtà sociale e del
mondo del lavoro;
un’attività che sviluppi le capacità progettuali, di valutazione e decisionali degli individui;
uno strumento di prevenzione contro la devianza e il disagio sociale;
uno strumento volto a promuovere il dialogo e la collaborazione fra e con le istituzioni
formative.
Partendo da questi assunti, si è giunti alla conclusione che un sistema di orientamento per i giovani
davvero efficace deve, in modo specifico:
 promuovere una diffusa conoscenza del mondo del lavoro;
 assicurare le migliori e le più obiettive condizioni di avvicinamento dei giovani studenti alle
materie di studio per garantire lo sviluppo di interessi e attitudini personali;
 provvedere alla rilevazione del “progredire” degli interessi, delle attitudini e delle capacità
raggiunte dagli alunni durante il percorso scolastico;
 offrire tutte le informazioni utili ai fini orientativi;
 sviluppare nei giovani la capacità di accedere autonomamente alle principali fonti informative;
 promuovere la capacità di strutturare decisioni in situazioni reali o simulate;
 aiutare i giovani a comprendere la flessibilità del mercati del lavoro, oggi più che mai in
continua trasformazione.
Considerando questi presupposti concettuali si è riflettuto sulle criticità del contesto e del territorio
di riferimento, identificate in:
!
!
!
!
!
!
!
mancanza di un dialogo collaborativo tra i vari enti ed istituzioni che si occupano di
orientamento e che, spesso, offrono gli stessi interventi e, dunque, mancanza di una vera
“rete stabile e consolidata”;
progetti finanziati (es. Fixo) che offrono le stesse opportunità informative/formative;
mancanza di un’adeguata formazione/preparazione dei docenti sulla materia, ma anche di
atteggiamento/comportamento onde favorire l’interesse e la partecipazione degli studenti
alle iniziative di orientamento;
inconsapevolezza rispetto a “cosa “ realmente manca per realizzare un programma di
orientamento effettivamente valido;
mancanza di strumenti che promuovano presso i giovani una reale “riflessione su sé stessi”;
necessità di un approccio “non scolastico” che solleciti una maggiore partecipazione dei
giovani e degli studenti, in modo che le attività di orientamento non vengano percepite
come un obbligo, bensì come un’opportunità;
utilizzo insufficiente dei social network, estremamente utilizzati dai ragazzi, come strumenti
attraverso cui veicolare informazioni, formazione e orientamento.
E’ evidente che per raggiungere gli obiettivi evidenziati e superare le criticità registrate, occorre
pensare ad un modello che coinvolga le persone e le offerte di servizi di consulenza, la
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Progetto “Vet & Work”
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Leonardo da Vinci
formazione e l’informazione, il mondo del lavoro e le risorse del territorio, così da poter
Transfer
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concretamente sostenere, e/o influenzare
in modo
costruttivo, le politiche attive del lavoro.
Il processo orientativo all’interno dei servizi presenti sul territorio si deve, allora, realizzare
attraverso l’interconnessione di 3 aree di intervento:
1. Informativa
2. Formativa
3. Consulenziale.
In ogni servizio di orientamento reso ad un individuo, queste aree di intervento dovrebbero essere
compresenti, dovrebbero essere attuate in maniera diversa e con strumenti differenti a seconda
dell’età, del grado di scolarizzazione, dell’esperienza formativa e professionale, ma anche in
relazione alle competenze e ai ruoli dei diversi operatori.
Attraverso “l’area Informativa” si devono offrire, mediante sistemi informativi cartacei o
multimediali, tutte le informazioni che consentano di leggere la realtà sociale e culturale in cui la
persona si colloca, ovvero:
informazioni sulle opportunità formative;
informazioni sulla situazione occupazionale e sulle opportunità lavorative;
informazioni sulle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro, per essere flessibili e pronti
alle innovazioni professionali.
Il soggetto deve essere aiutato ad utilizzare le informazioni in funzione delle proprie potenzialità,
attitudini, interessi, valori e, soprattutto, in funzione del proprio progetto personale e professionale.
Attraverso “l’area Formativa” viene offerto un aiuto, non solo ai singoli individui, ma a tutti i
soggetti interessati e coinvolti nel processo orientativo. La formazione ha un ruolo centrale
nell’orientamento perché consente ai soggetti di usufruire delle occasioni per sviluppare la propria
personalità nella presa di coscienza di sé e della propria identità, oltre che per operare delle scelte
realistiche e responsabili.
Con “l’area Consulenziale” il soggetto deve avere la possibilità di mettersi a confronto con la
propria realtà e situazione personale, oltre che con i propri bisogni, al fine di identificare le risorse
necessarie a superare le difficoltà e prendere coscienza dei processi decisionali da mettere in atto.
Dovrebbe essere un intervento che, oltre ad indagare gli aspetti delle personalità, sia in grado di
innescare un processo di cambiamento nell’esperienza formativa o lavorativa del soggetto,
finalizzata a riorganizzare il suo progetto professionale o personale.
Per questo motivo risulta fondamentale la sinergia tra chi sul territorio si occupa di orientamento,
formazione e lavoro, così da favorire il successo di un processo estremamente complesso che,
come già evidenziato, deve nascere da una costante e durevole cooperazione di tutti i soggetti che
vi contribuiscono.
Nella direzione di affrontare, e se possibile superare, alcune delle criticità riscontrate, Vet & Work si
è dunque mosso dando vita ad una “rete” capace di agire rispetto alle 3 aree d’intervento e si è
concentrato su 2 interventi che contraddistinguono l’orientamento professionale, con focus
particolare sul settore legno-arredo:
A) AFFRONTARE IL MERCATO DEL LAVORO - B) L’AUTOIMPRENDITORIALITÀ.
Per realizzare queste tipologie di azione sono stati attivati tutti gli strumenti, le metodologie e i
processi identificati, così da dar vita ad una buona prassi complessiva, sostenibile e trasferibile.
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Progetto “Vet & Work”
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I MODELLI DI SERVIZIO
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a) Affrontare il mercato del lavoro
L’intervento ha l’obiettivo di offrire ai giovani un supporto per individuare la direzione
professionale da percorrere, partendo da un insieme di informazioni su sé stessi, sulle proprie
caratteristiche, attitudini, interessi, sui propri punti deboli, sulle conoscenze acquisite, sul
mondo del lavoro e delle professioni, così da poter definire la migliore e più efficace strategia
per affrontare con il mondo del lavoro.
Dopo una approfondita ricerca e selezione preliminare dei materiali informativi più idonei,
l’intervento è sviluppato attraverso incontri con gruppi di studenti in cui viene evidenziata
l’importanza della “presentazione” alle aziende e le migliori modalità per farlo, in primis
attraverso la costruzione finalizzata del proprio curriculum vitae e su quanto il risultato di
questa operazione possa fare la differenza per trovare un’occupazione. L’incontro, quindi, è
finalizzato a illustrare le caratteristiche di un curriculum efficace e a trasferire ai giovani
conoscenze e strumenti utili per affrontare con profitto un colloquio di lavoro.
Durante l’incontro, il cui scopo è anche quello di sollecitare i ragazzi ad approfondire gli
argomenti trattati, vengono proiettati e commentati i video “tutorial” riguardanti il social
network Linkedin, realizzato da ETAss, e le interviste agli imprenditori di successo.
Viene quindi illustrato il portale Job 20 di AIMB Confindustria e gli studenti vengono invitati a
sperimentare le sue funzionalità, oltre che a pubblicare il proprio curriculum on line.
Per garantire la maggiore partecipazione, l’incontro deve essere quindi condotto con
metodologie interattive e dinamiche, in modo da consentire il massimo coinvolgimento dei
giovani: lezione partecipata, brainstorming, lavoro di gruppo, casi di successo, utilizzo di
testistica, utilizzo dei social network e delle principali piattaforme di job board (che abbiamo
riscontrato essere ancora poco conosciute e frequentate dai giovani).
Al termine del percorso gli studenti vengono invitati a fruire individualmente dei servizi di
formazione, counselling ed informazione offerti dallo Sportello Impresa Lavoro e/o dallo
Sportello Design della Camera di Commercio di Monza, così da sviluppare un progetto su
“misura”.
b) Autoimprenditorialità
Rilevata la necessità dei giovani di conoscere il mondo imprenditoriale, in parallelo all’intervento
a) vengono organizzati incontri di gruppo per far comprendere, soprattutto nella pratica, i
passaggi fondanti la creazione di una nuova impresa. Attualmente l’imprenditoria, nonostante il
rischio connaturato, rimane sempre un’interessante opportunità che va però studiata e messa a
punto prima di essere tradotta in concreto. Obiettivo degli incontri, condotti in maniera
dinamica e utilizzando strumenti per la misurazione delle attitudini imprenditoriali, quali ad
esempio il Gest Test, è trasmettere informazioni e fornire strumenti utili per preparare i giovani
alla creazione di un’impresa. L’incontro è accompagnato da una visita in azienda per far
conoscere agli studenti l’ambiente che li aspetta al termine del percorso scolastico.
L’intervento è strutturato in quattro fasi:
1 – L’idea di attività: come nasce e come trasformarla in un progetto
2 – Il business plan: cos’è e come costruirlo
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Progetto “Vet & Work”
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Leonardo da Vinci
3 – Il piano di marketing: come preparare la promozione
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4 – Visita in azienda: confronto tra
simulazione
e realtà.
Gli studenti vengono quindi invitati a rivolgersi per informazioni approfondite al Punto Nuova
Impresa di Formaper, presente sul territorio monzese dal 1994. Esso fornisce supporto e un
insieme di servizi integrati per rispondere alle principali esigenze di chi decide di avviare
un’attività autonoma e/o imprenditoriale. Gli esperti dello Sportello Punto Nuova Impresa,
attraverso incontri individuali, offrono nello specifico:
tutte le informazioni burocratiche e amministrative e sulle spese da sostenere per avviare
una nuova iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo, indicando tutti gli adempimenti
da soddisfare per ogni tipo di attività, gli atti autorizzativi richiesti, gli enti abilitati al
rilascio, i riferimenti di legge;
le possibilità di finanziamento, a livello nazionale e regionale, per avviare nuove attività in
proprio;
supporto alla scelta della forma giuridica attraverso l’illustrazione di vantaggi e svantaggi
delle varie tipologie, al fine di orientare l’aspirante imprenditore o lavoratore autonomo
verso la scelta più adatta all’attività che intende intraprendere;
aiuto nella redazione del Business Plan. Si forniscono le prime ed essenziale indicazioni per
la redazione del proprio piano d’impresa, strumento indispensabile per accedere alle
agevolazioni finanziarie, ma soprattutto per pianificare adeguatamente un’attività che possa
nascere e crescere “sana” e competitiva.
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
VALUTAZIONE DEI RISULTATI E
CONCLUSIONI
Leonardo
da Vinci
Transfer of Innovation
Al termine degli incontri viene elaborata una breve, ma significativa relazione recante:
 Numero soggetti coinvolti: per classi di appartenenza e indirizzo scolastico (sia
relativamente agli studenti che ai docenti)
 Attività svolte: temi trattati, tempi e modalità attuative, metodologie, ecc.
 Materiali presentati e diffusi: (tipo, descrizione, quantità, contenuti e obiettivi)
 Soddisfazione: gradimento dei partecipanti misurato attraverso un questionario di customer
satisfaction
 Risultati: (es. implementazione e numero dei profili nel portale JOB 20, numero e iscrizioni a
servizi dello Sportello lavoro e Design, ecc.).
L’analisi dei risultati di tutti gli interventi attuati offriranno, rispetto a questi indicatori, l’efficacia
degli interventi a breve termine.
L’impatto, inteso come risultato in una prospettiva di medio-lungo periodo, deve invece essere
registrato attraverso azioni di folllow-up sugli esiti delle attività di ricerca e reperimento di
un’occupazione, nella fattispecie favorita dagli sportelli on line (job 20) e on site ( Sportello Design
e Sportello Impresa-Lavoro).
Concludendo, il modello proposto è sicuramente in grado di favorire, attraverso la sinergia di tutti
gli interventi, il perseguimento di molti dei risultati cui un sistema di orientamento deve tendere:
 trasferire la conoscenza delle dinamiche del mercato del lavoro;
 fornire indicazione operative, strumenti, comportamenti adeguati per elaborare una valida
strategia di inserimento lavorativo, necessarie in particolare per affrontare il passaggio scuola –
lavoro;
 promuovere la conoscenza relativa al funzionamento di un’impresa;
 sensibilizzare docenti e formatori in genere, sulla necessità di comunicare valori di
intraprendenza, creatività e dinamismo, tipici dell’agire imprenditoriale ed utili sia nel lavoro
autonomo sia nel lavoro dipendente.
RETE INTEGRATA DI ORIENTAMENTO
STABILE - FORMALIZZATA - RICONOSCIUTA
STRUMENTI INNOVATIVI COERENTI
CON IL TARGET
METODOLOGIE MIRATE
DINAMICHE E INTERATTIVE
Sostenibilità ed efficacia
del sistema di orientamento
Potenziamento dei risultati e
valorizzazione delle iniziative di
orientamento
Integrazione dei sistemi
e sviluppo del networking
PROCESSI INTEGRATI
E SERVIZI "SU MISURA"
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
Transfer of Innovation
Questi gli elementi/fattori che favoriscono risultati:
pertinenti, ossia rispondenti al fabbisogno e coerenti con le strategie politiche e le linee di
indirizzo;
efficaci, ossia in grado di restituire concreti risultati attraverso in processo di valorizzazione
e ottimizzazione delle risorse;
sostenibili, ossia in grado di perdurare nel tempo e garantire la perdurabilità dei risultati
attraverso un processo collaborativo e di networking;
trasferibili, ossia capaci di agire rispetto all’intero sistema di Istruzione Formazione e Lavoro
e ai soggetti che ne fanno parte, oltre che nella relazione con istituzioni e stakeholder che si
occupano delle politiche attive per il lavoro.
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
CONCLUSIONI E BUONE PRASSI
Leonardo
da Vinci
Transfer of Innovation
L’insieme delle proposte, dei contenuti e degli strumenti offerti dal presente Manuale consentono di
trarre le seguenti conclusioni, utili al perseguimento degli obiettivi attraverso un percorso concreto
e sistematizzato che, attraverso la sua sperimentazione, conduce alla identificazione e definizione
delle Buona Prassi.
Le parole chiave che connotano – e hanno connotato per Vet & Work - questo “percorso”, facendo
leva su tutti gli attori che hanno partecipato alla sua realizzazione, sono:
 INTERAZIONE: la costruzione di relazioni stabili e permanenti tra sistema educativo e
sistema produttivo è alla base della progettazione e dello sviluppo di iniziative e interventi
pertinenti che possono concretamente produrre effetti e impatti positivi.
 CONFRONTO: il confronto tra tutti gli attori del sistema di istruzione e formazione
professionale ricondotto ad un piano di relazione ed azione comune, focalizzato su obiettivi
condivisi, alimenta la nascita di nuove e più efficaci idee.
 INTEGRAZIONE: la sinergia tra diversi know how ed expertises potenzia gli obiettivi,
accresce e migliora il risultato che si intende perseguire.
 COOPERAZIONE: una partecipazione pro-attiva e dinamica sostiene la qualità dei
processi, ma soprattutto può produrre inaspettate e positive evoluzioni.
 FLESSIBILITA’: applicare soluzioni creative ai problemi, rivedere le proprie posizioni
eliminando le rigidità e i pregiudizi, a volte determinati dall’ambiente, accresce le
opportunità e le strade percorribili per lo sviluppo di proposte innovative.
 ADATTABILITA’: un atteggiamento positivo al cambiamento, la messa in discussione delle
convinzioni e un’analisi obiettiva delle opportunità consentono il miglioramento e
trasformano gli ostacoli in nuove sfide.
Tutti questi aspetti devono coniugarsi ed essere considerati nella loro interezza e complessità. In
tale direzione una tra le “buone prassi” di Vet & Work è identificabile nei processi e nelle
modalità di lavoro applicate, ossia:

interviste strutturate e incontri con le imprese per l’analisi dei fabbisogni in relazione
alle esigenze di integrazione delle competenze tecnico-professionali;

tavoli di lavoro tra docenti, tutor e imprese per l’identificazione di un sistema di
progettazione e valutazione delle esperienza di alternanza/stage;

interviste a studenti e docenti sulle modalità di orientamento alla formazione e al lavoro;

laboratori interni di progettazione partecipata per lo sviluppo di modelli formativi e di
orientamento che hanno consentito di identificare nuove opportunità di intervento, creato
significative sinergie, aperto nuove soluzioni verso un miglioramento dei risultati attesi;

definizione e applicazione di strumenti sistematizzati, di ampia diffusione, semplice
adozione e trasferibilità, oltre che in grado di offrire risultati multi-livello;
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Progetto “Vet & Work”
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Leonardo da Vinci

costruzione di gruppi di lavoro composti da soggetti di provenienza diversificata,
Transfer
of Innovation
impegnati in maniera completa,
seppure
differenziata, nello sviluppo di tutte le task del
progetto;

coinvolgimento di docenti e tutor nei processi di fruizione dei contenuti formativi
per creare efficaci situazioni di scambio e auto-formazione;

sviluppo di protocolli di intesa per il trasferimento, la replicabilità e la
sperimentazione in altri contesti e dimensioni formative, orientative, lavorative.
Un’ulteriore buona prassi è identificabile nell’approccio metodologico e progettuale per la
definizione e lo sviluppo degli strumenti.
E’ fondamentale coinvolgere livelli e ambiti professionali differenti per costruire modelli,
materiali, contenuti e strumenti caratterizzati non solo dalla sinergia dei know how e dalla
cooperazione orizzontale e verticale - che già da sole, come detto, hanno il potere di potenziare i
risultati - ma soprattutto dalla trasversalità degli stessi in relazione a più finalità e dalla loro
funzionalità rispetto a più processi (ma anche procedure).
Questa strategia organizzativa consente, in modo molto pragmatico, di definire, progettare e
sviluppare “item” che soddisfano esigenze più ampie e utili a più livelli operativi, in una logica di
semplificazione, collegamento, condivisione e trasferibilità.
Un esempio, praticato da Vet & Work, è stata la definizioni dello “strumento per la progettazione e
la valutazione dell’alternanza”, frutto della cooperazione dai seguenti profili/ambiti professionali,
costruito e poi sviluppato per conseguire obiettivi differenziati, oltre che per realizzare attività
progettuali diverse, seppur strettamente correlate.
Risultato
Obiettivo dell’intervento
Profilo/ambito
Sviluppo della progettazione e della
metodologia formativa
-
Esperti di progettazione formativa
Esperti di certificazione delle
competenze
-
-
Esperti di progettazione formativa
Esperti di certificazione delle
competenze
Docenti e tutor scolastici per
l’alternanza
Tutor aziendali
-
Ricercatori
Tecnici
Sistema e strumenti di ricerca, analisi
e rielaborazione dei dati, modalità e
strumenti reporting
-
Project manager
Esperti di monitoraggio e
valutazione
Coordinatori didattici e personale
tecnico
Processi e procedure, modelli, linee
guida, standard e format
Definizione dei contenuti e
sperimentazione degli strumenti
Progettazione e definizione ambiti e
metodologia di ricerca e analisi,
sperimentazione degli strumenti
Definizione dei processi, delle
strategie organizzative, delle
procedure e dei sistemi di
monitoraggio e valutazione
-
-
Sistema di mappatura delle
“competenze” in rapporto alle
“prestazioni” professionali e alla
“valutazione” degli esiti formativi
Mappatura delle competenze
Processi produttivi e correlazioni delle
prestazioni professionali
Secondo tale logica ed entrando nel merito specifico dei deliverable, lo “strumento per la
progettazione e la valutazione dell’alternanza” nasce ed evolve partendo dal “Questionario”
realizzato per condurre la ricerca presso le imprese sulle tematiche delle competenze e della
progettazione dell’alternanza/stage.
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Lo strumento sostiene quindi una Leonardo
prima sperimentazione
legata alle attività di indagine,
da Vinci
consentendo di comprenderne la valenza sia dal punto di visto concettuale, che di contenuti, che
Transfer of per
Innovation
operativo. Viene quindi integrato e customizzato
la successiva fase progettuale, ma stavolta
con la finalità di “progettare e valutare l’alternanza stage” nel rispetto di procedure, regolamenti,
direttive e indirizzi strategici, ma soprattutto di fornire concrete risposte alle esigenze espresse
dalle imprese nel corso della ricerca iniziale.
Per comprenderne appieno l’evoluzione si rimanda al modello di “Questionario di indagine presso le
imprese” pubblicato sul sito web di progetto (WP2 Ricerca – Azione).
Alla fine lo “strumento per la progettazione e la valutazione dell’alternanza”, come anche il relativo
database di registrazione dei risultati, può essere utilizzato per:
-
indagare e registrare, preliminarmente e/o periodicamente, l’evoluzione
competenze in rapporto a processi produttivi e prestazioni professionali;
delle
-
progettare l’alternanza stage in modo puntuale e personalizzato, divenendo un valido
sostituto degli attuali format di “progetto formativo” definiti a livello regionale e ministeriale. E’
parere comune che i format imposti dai regolamenti siano redatti più per obbligo che per
convinzione e dunque spesso in maniera generica, senza subire mai revisioni fondate su
oggettive situazioni e soggettive valutazioni. Il format proposto si basa invece su un reale
confronto tra tutte le parti interessate (studenti, scuole, imprese) e propone modalità che
entrano nel merito in maniera agevole e semplificata, oltre che estremamente
comprensibile/condivisibile;
-
monitorare e valutare i risultati dell’alternanza stage in maniera pertinente e
permanente, creando fascicoli personali degli studenti (anche solo in formato elettronico)
agevolmente confrontabili rispetto a diverse esperienze di stage e/o nel corso degli anni, oltre
che in forma aggregata rispetto a gruppi di studenti. Qui il vantaggio è anche quello di disporre
di documentazione e dati precisi per attivare opportuni correttivi e miglioramenti;
-
contribuire al sistema di valutazione e certificazione delle competenze attraverso
l’integrazione dei risultati dell’alternanza/stage, come tracciati e correlati dallo
strumento alle competenze del profilo professionale, nella valutazione scolastica dello
studente.
In ultimo, è necessario completare le buona prassi attraverso una valutazione dell’impatto di
modelli e strumenti realizzati, in rapporto ai diversi target di progetto.
La validazione “critica” deriva in primis dalla sperimentazione, processo che consente di
verificare la valenza di quanto realizzato in termini di pertinenza, efficacia, efficienza, sostenibilità e
trasferibilità.
Già nelle prime fasi della sperimentazione a cura del partenariato di progetto sono emerse esigenze
di integrazione/implementazione degli strumenti, prontamente revisionati e rimessi a disposizione.
In tal modo si sono potute comprendere criticità e problematiche cogenti cui si è risposto con
tempestive azioni correttive.
Analogamente, sono stati raccolti una serie di significativi riscontri (anche in termini di giudizi,
pareri, suggerimenti) che hanno consentito di “mettere a punto” gli strumenti nella direzione di con
seguire risultati positivi e interessanti. Tra questi si segnalano anche i numerosi confronti intercorsi
con altre organizzazioni e istituzioni esterne al partenariato, appartenenti ad altre dimensioni,
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Progetto “Vet & Work”
Leonardo da Vinci Program TOI
Leonardo da Vinci
contesti educativi e territoriali, da cui sono scaturiti “protocolli di intesa per la
of Innovation
sperimentazione” degli strumentiTransfer
di Vet & Work,
segno di interesse a condivisione, oltre che di
sostanziale conferma della valenza delle proposte formulate.
La valutazione di impatto – a breve, meglio ancora a medio e lungo termine - è anche un
percorso che, partendo dal risultato “atteso”, deve essere proiettato per determinare e
misurare il risultato “effettivamente conseguito”. Lungo questa linea bisogna tracciare, sin da
subito, obiettivi specifici “fattibili” rispetto a ciò che si intende o si ritiene di ottenere in rapporto ad
ogni strumento o modello realizzato. Non si tratta dunque e solo di perseguire un fine, ma di
costruire una “strada” per raggiungere traguardi concreti.
In tale logica l’impatto dello “strumento dedicato alla co-progettazione e co-valutazione delle
esperienze di alternanza-stage” è stato sviluppato – e quindi anche la buona prassi - nella
prospettiva di agire rispetto ai soggetti/attori coinvolti nei processi specifici, identificando a priori i
risultati attesi in rapporto ai diversi target.
Rispetto agli studenti, gli strumenti sono stati realizzati per:
 riconoscere le prestazioni (di carattere professionale) che verranno richieste in azienda;
 capire il collegamento fra le prestazioni richieste in ambito aziendale e le competenze
professionali oggetto della formazione;
 riconoscere le competenze relazionali ed organizzative richieste dal mondo del lavoro;
 conoscere le prestazioni (di carattere trasversale – relazionali – organizzative) che verranno
richieste in azienda;
 ricevere una valutazione puntuale sulle prestazioni fornite durante la permanenza in
azienda;
 effettuare un confronto fra la valutazione “scolastica“ e quella “aziendale”.
Rispetto alle imprese, gli strumenti sono stati costruiti per:
 comprendere il collegamento fra le prestazioni che verranno “permesse“ allo studente di
esercitare in azienda e le competenze professionali oggetto della formazione;
 comprendere di conseguenza l’importanza dell’agire, da parte dello studente, di prestazioni
“qualificanti”;
 ampliare e/o specificare le competenze previste al termine del ciclo di studi, segnalando
prestazioni significative per la professione;
 essere in grado di fornire una valutazione precisa sulle prestazione dello studente.
Rispetto ai docenti, gli strumenti sono stati sviluppati per:
 far capire il collegamento fra le prestazioni richieste allo studente in ambito aziendale e le
competenze professionali oggetto della formazione;
 conoscere le prestazioni (di carattere trasversale – relazionali – organizzative ) che verranno
richieste agli studenti in azienda;
 avere a disposizione una precisa valutazione delle prestazioni esercitate dallo studente
durante la permanenza in azienda;
 effettuare, attraverso la mappa prestazioni – competenze, un confronto fra competenze
acquisite in ambito scolastico e competenze acquisite in azienda.
Rispetto al sistema, gli strumenti “impongono” di identificare con chiarezza il rapporto fra
prestazioni in ambito aziendale e competenze previste alla fine del corso di studi, favorendo il
“riconoscimento” e la “certificazione” delle esperienze di alternanza, alternanza che altro non è che
un “diverso setting formativo”.
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Si aggiunge la richiesta al tutor aziendale
di fornire
una valutazione sulle prestazioni rese dallo
Leonardo
da Vinci
studente (non sulle competenze che, in generale, sono troppo ampie e generiche per raccogliere un
Transfer
of Innovation
giudizio puntuale), fattore che favorisce
il riconoscimento,
da parte dei docenti in particolare, della
“bontà” e della “validità” di tale valutazione. In altre parole viene fortemente incentivato e
realizzato un concreto raccordo scuola – lavoro.
Infine, anche rispetto agli oggetti, lo strumento ha elevate possibilità di trasferimento in altri
contesti formativi e in altri settori, e quindi di impattare in altre dimensioni.
Concludiamo con una raccomandazione che, con le proposte e le idee condivise attraverso questo
manuale, è decisamente più un consiglio, o meglio lo spirito con il quale abbiamo agito:
“Pensate al di fuori degli schemi, trovate soluzioni creative, confrontatevi sempre, collaborate e
superate i vostri limiti e i vostri pregiudizi, “ascoltate” le esperienze di coloro che vogliono
offrirvele. Solo così le cose evolvono, dandovi la possibilità di costruire qualcosa di più valido ed
efficace. Regolamenti e normative arrivano quasi sempre dopo e vi diranno come procedere,
spesso vi vincoleranno, ed è per questo che ciascuno di noi è chiamato a trovare nuove idee e a
dare la spinta giusta perché si realizzino.”
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