Attività terrestri e spaziali – le attenzioni alla progettazione ing. Maurizio Forcieri Agenda: 1.CV del relatore 2.Lo Spazio europeo 3.Armonizzazione delle attività spaziali europee Articolazione di un tipico sistema spaziale Le fasi di un programma spaziale La nozione di “qualità totale” 4.I programmi tecnologici preparatori 5.Organizzazione delle industrie Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 1. Curriculum Vitæ del relatore Maurizio Forcieri Nato a Genova 21-9-49, diploma di maturità classica 1968, laurea in ingegneria elettronica 1974, esame di Stato per l’esercizio della professione, Accademia Navale e servizio militare come ufficiale di complemento all’Istituto Idrografico della Marina. Da settembre 1975 a ottobre 2008 in Laben (oggi Thales Alenia Space) con incarichi prima tecnici poi commerciali e della sicurezza (tutela del segreto). Oggi (i) presidente di SkyTech S.r.l. piccola industria elettronica spezzina attiva nello Spazio, (ii) libero professionista, con attività diverse (edilizia, consulenze etc.); membro della Commissione Ingegneri Docenti, dell’Industria e dei Servizi (CIDIS) dell’Ordine degli Ingegneri di Monza e Brianza Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 2. Lo Spazio in Europa (1 di 5) (È opportuna una breve digressione sulla genesi dello Spazio in Europa, per meglio inquadrare le attività, modalità e normative di attuazione tipiche dei programmi spaziali) Nel dopoguerra, F e GB avviarono iniziative nazionali di lanciatori derivati da (o sinergici con) missili bellici; anche l’Italia si pone nel gruppo di testa con il satellite San Marco. Sono attività svolte per lo più in ambito istituzionale, con un modesto ruolo industriale, e senza coordinamento europeo. Nel 1962 B-D-F-GB-I-NL con la partecipazione dell'Australia crearono la European Launcher Development Organisation (ELDO) per realizzare un lanciatore indipendente da USA e URSS. Poco dopo, gli stessi più CH-DK-E-S posero le basi dell'ESRO (European Space Research Organisation), poi costituita nel 1964, al fine di realizzare satelliti scientifici. Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 2. Lo Spazio in Europa (2 di 5) ESRO ebbe successo e realizzò ben 7 satelliti scientifici, con crescente ed equilibrato coinvolgimento dell’industria ELDO invece era frenata da divergenze tra i leader F e GB, in grado di produrre missili, e D e I impedite dalle sanzioni cinquantennali postbelliche; dalla distanza della base di lancio australiana; nonché da grossolane incompatibilità tra gli stadi del vettore, dovute ai sistemi di misura incongruenti Si riconobbe quindi l’urgenza di rafforzare l’integrazione e cooperazione europea: nel 1972 ELDO e ESRO si sciolsero e ne nacque l’Agenzia Spaziale Europea ESA Una delle prime decisioni fu lo sviluppo del vettore Ariane, con l’uso della base di lancio a Kourou (Guyana francese): la Francia ne rivendicò comunque la leadership al CNES Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 2. Lo Spazio in Europa (3 di 5) Solo D e F costituirono Agenzie nazionali (DLR risp. CNES) dotate di robuste strutture tecniche; altri (GB, I e minori) preferirono strutture più snelle e puramente gestionali In particolare l’Italia aveva ben due istituzioni operative: il Centro Ricerche Aerospaziali “San Marco” universitario, creato dal prof. gen. Luigi Broglio, con laboratori siti presso l’aeroporto dell’Urbe, per realizzare i satelliti omonimi: messi in orbita con vettori Scout prodotti dalla Nasa, ma lanciati dalla “Base San Marco” nel Kenya il Servizio Attività Spaziali (poi Piano Spaziale Nazionale) del CNR cui si affiancava infine l’Ufficio Spazio del MIUR, cioè la Delegazione governativa, portavoce ufficiale dell’Italia come Paese membro presso l’ESA Solo nel 1988 da questi ultimi due nacque l’attuale ASI Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 2. Lo Spazio in Europa (4 di 5) L’ESA nasce da una libera Convenzione tra Stati sovrani, che le conferisce autonomia rispetto ad altre organizzazioni europee come la UE, o internazionali come la WTO: tra l’altro, l’ESA non è soggetta alle regole del libero mercato, anzi ha potestà di “politica industriale”, gestita e disciplinata dall’Industrial Policy Committee (IPC). Anche le Agenzie nazionali godono di prerogative analoghe: Spazio e Difesa sono considerati settori “strategici” per gli Stati sovrani. L’ESA è dotata di una robusta struttura tecnica interna; nondimeno uno dei suoi principi ispiratori è di affidare le attività all’industria. Inoltre, normalmente l’ESA riconosce all’industria la proprietà intellettuale dei prodotti, anche se sviluppati nell’ambito di programmi ESA finanziati al 100% Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 2. Lo Spazio in Europa (5 di 5) L’ESA gestisce due classi di programmi e relativi budget: obbligatori ossia (i) programma scientifico (articolato in più missioni) e (ii) Basic Technology Research Programme, che sono finanziati dai Paesi membri in ragione dei rispettivi PIL opzionali (telecomunicazioni, osservazione della Terra etc.) che vengono proposti dall’ESA ai Paesi membri, i quali hanno facoltà di sottoscriverli nella misura che ritengono appropriata ciascuno ai propri interessi (non solo industriali) Per la Navigazione satellitare (EGNOS e Galileo) l’ESA si pone al servizio della Comunità Europea; per i satelliti meteorologici operativi si pone al servizio di Eumetsat In tutti i programmi l’ESA applica il criterio di juste retour, inteso a garantire a ciascun Paese un flusso di attività commisurato al rispettivo contributo, in parte sovvenendo all’eventuale scarsa competitività dell’industria nazionale Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 3. Armonizzazione delle attività spaziali europee Per unificare lo Spazio europeo lasciando peraltro ai singoli Paesi membri ampia facoltà di svolgere programmi propri, l’ESA promuove la cooperazione volontaria tra Agenzie: Technology Harmonisation che mira alla autosufficienza (non-dependence) evitando duplicazioni tra progetti di R&D (e prodotti) ESA e nazionali, in una logica di sussidiarietà; ESCC (European Space Components Co-ordination): di grande rilevanza strategica perché i componenti elettronici spaziali hi-rel sono affetti dal massimo squilibrio tra altissimi costi non ricorrenti e quantità esigue, quindi se lasciati a sé stessi non sarebbero di interesse per il libero mercato ECSS (European Co-operation for Space Standardization): complesso di norme di gestione, progettazione, produzione, collaudo, e controllo, insomma il “sistema qualità totale” che deve ispirare tutta l’attività spaziale Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 3. Armonizzazione europea – le norme ECSS Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 3.1. Articolazione di un tipico sistema spaziale La tassonomia canonica di un sistema spaziale è illustrata dalla ECSS-M-ST-10C “project planning & implementation”: Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 3.2. Articolazione di un tipico programma spaziale … la stessa ECSS illustra anche l’articolazione delle attività Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 3.3. Le fasi di un programma spaziale L’articolazione in fasi è pure tratta dalla ECSS-M-ST-10C “project planning & implementation”: Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 3.4. Flusso di specifica/verifica di un programma spaziale La ECSS-M-ST-10C “project planning & implementation” definisce il flusso top-down di definizione delle specifiche e bottom-up di integrazione e verifica (cartacea o fisica) delle singole parti di fornitura attraverso i diversi livelli contrattuali Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 3.5. Flusso di qualifica di un sistema o apparato spaziale Dalla ECSS-E10-03A “space engineering – testing” ... Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 3.6. Flusso di qualifica di un sistema o apparato spaziale ... ancora dalla ECSS-E10-03A “space engineering - testing” Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 3.7. La “Qualità Totale” Precedendo di molto le norme ISO, lo Spazio europeo ha adottato da sempre un concetto di qualità totale, ossia non limitata alla qualità materiale del prodotto finito, ma estesa al corretto svolgimento di tutte le fasi e di tutti gli aspetti in cui si articola un programma, per culminare in quel risultato: consultazione e di formazione del consenso con la comunità scientifica, con gli utenti (stakeholders) e i Paesi membri; conduzione degli studi di fattibilità preliminari delle missioni; consultazione delle industrie per le fasi di studio di sistema e realizzazione, compresa la tutela del fair play nei rapporti tra Prime e sub-contractors; gestione delle deviazioni in termini di tempi, costi, prestazioni etc. (non-conformances); controllo della configurazione (conformità del prodotto finale al prototipo di qualifica “omologato”; ripetibilità e gestione dell’obsolescenza dei componenti); gestione dei rischi; etc. Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 3.8. Esempio n° 1: FMECA (ECSS-Q-ST-30-02C) Precedendo di molto le norme IEC61508, lo Spazio ha adottato precise norme per lo svolgimento delle analisi delle modalità e conseguenze dei possibili guasti: Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 3.9. Esempio n° 2: risk management (ECSS-M-ST-80C) Qualsiasi rischio, foss’anche un maggiori costo, va gestito in base al prodotto di “gravità” per “probabilità di accadimento” Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 4. I programmi tecnologici preparatori dell’ESA Basic Technology Research Programme (TRP) is responsible for early development stages across all service and technology domains, taking cutting-edge ideas and testing their suitability for space applications General Support Technology Programme (GSTP) takes previously proven innovations through to succeeding stages of engineering, finally evolving fully-tested hardware ready for adoption by future missions. Advanced Research in Telecom Systems (ARTES) Future Launchers Preparatory Programme (FLPP) Earth Observation Envelope Programme (EOEP) European GNSS Evolution Programme (EGEP) Human Exploration and Transportation Science Core Technology Programme (CTP) Mars Robotic Exploration Preparation (MREP) Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione 5. Organizzazioni industriali L’architettura per “sottosistemi” e l’ambiente collaborativo hanno inizialmente indotto le industrie a costituire “consorzi” (di fatto, privi di personalità giuridica) per coprire la totalità delle discipline richieste: tra questi i tre principali erano: MESH: Matra, Erno, Saab, HSD and Aeritalia. COSMOS: MSDS (Marconi), SNIAS, SAT, MBB, Siemens, Selenia, ETCA. STAR: BAC, Thomson/CSF, Dornier, CGE-FIAR, Montedel (=Laben), Fokker, Contraves, LM Ericsson, SEP Competizione internazionale ed evoluzione tecnologica (“piccoli satelliti”) hanno portato a mergers & acquisitions (Astrium, Thales-Alenia, RUAG, …) stravolgendo la mappa dei vecchi Consorzi e favorendo l’emergere di nuovi attori Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione Conclusione Lo Spazio europeo, grazie all’ESA, è un eccellente esempio di cooperazione, nello spirito della sussidiarietà rispetto ai Paesi membri, e nel rispetto dei ruoli di Istituzioni e industrie Anche quello che potrebbe apparire come un corpus di norme asettiche, le ECSS, rientra in questa logica di disciplinare mediante il consenso Tali misure, pur attraverso processi decisionali complessi, concorrono a consolidare ruoli e investimenti industriali Grazie per l’attenzione! Esplorare l'Universo Attività terrestri e spaziali - le attenzioni nella progettazione