SHAOLIN BREVE CRONOLOGIA Prime notizie riguardo la fondazione del Tempio di Shaolin, sul versante settentrionale del Monte Song, da parte di un ristretto gruppo di Monaci buddhisti, era poco più che un eremo: 100 a.C. Nel 78 d.C. un gruppo di Monaci buddhisti provenienti dal Monastero del Cavallo Bianco (Bai Ma Shi), costruito nel 68 d.C. a Luoyang dallo Stato, organizzarono un pellegrinaggio nel monastero per dargli lustro, da quel giorno il monastero di Shaolin divenne molto popolare e numerose persone donarono i loro averi per accrescere la ricchezza del tempio. Nel 220 d.C. in Cina erano praticati i primi stili di gongfu degli animali tra cui la Gru, la Tigre, l’Orso, l’Aquila, il Gallo. Per tutto il secolo successivo, le ricchezze del tempio crebbero cosi tanto che era sovente attaccato dai banditi. Nel 260 d.C. due esperti nell’arte del gongfu furono incaricati di proteggerlo, i due si chiamavano Kun Su Wei e Heng Gai Chan. Nel 440 d.C. l’Imperatore To Pa To, ostile al credo Buddhista, iniziò una persecuzione contro i templi religiosi, il monastero perse la sua importanza. Nel 480 d.C. il successivo imperatore To Pa Hong, trasferì la capitale del regno nella regione di Henan (del tempio di Shaolin), nominando capitale la città di Luoyang a pochi km da Shaolin. L’ARRIVO DI BUDDHABHADRA Nel 495 d.C. un importante monaco e principe indiano Buddhabhadra (in cinese Fótuóbátuóluó 佛陀跋陀罗), a seguito di un pellegrinaggio in Cina, fece visita all’imperatore Xiao Wen (favorevole al Buddhismo) che lo accolse a Luoyang, Ba Tuo si recò sul monte Song, all’eremo di Shaolin, a meditare e lì, si racconta, riuscì a raggiungere l’illuminazione. Per festeggiare l’evento, l’imperatore decise di costruire un grande edificio intorno all’eremo, Ba Tuo fu nominato consigliere religioso per la diffusione del Buddhismo in Cina con residenza a Shaolin. Dall’India egli fece arrivare una delegazione di monaci indiani che aiutarono i monaci cinesi nella traduzione e diffusione dei sutra indiani dal sanscrito. Lo Stato si fece carico di tutte le necessità dei monaci di Shaolin. Il monastero crebbe d’importanza e aveva moltissimi visitatori ogni giorno. Ba Tuo e gli altri monaci indiani, conoscitori dei metodi di lotta indiani, insegnarono le loro tecniche ai monaci cinesi. Le arti marziali insegnate dagli indiani si componevano principalmente di due stili, chiamati il pugno morbido (Rou Quan) e il pugno duro (Ying Quan). Due furono i discepoli che si distinsero nell’apprendimento di questi metodi: Hui Gang e Seng Chou. Seng Chou fu il primo a distinguersi per la sua bravura e fu nominato erede di Ba Tuo come abate del Tempio. Egli allora decise che l’apprendimento delle arti marziali dovevano accompagnare quotidianamente tutte le pratiche Buddhiste. Diffuse all’interno del Tempio la prima regola del gongfu: “Le abilità del gongfu non devono essere ostentate per gloria personale né per prevaricare i più deboli.” L’ARRIVO DI BODHIDHARMA 32 anni dopo, dall’India arrivò un altro monaco indiano di nome Bodhidharma. Bodhidharma era figlio del re Sughanda di un regno vicino Madras, era una delle famiglie di antiche e influenti del paese, Bodhidarma aveva avuto un’educazione militare ai principali metodi lotta indiane, la famiglia apparteneva alla casta degli Ksatriya. Gli Ksatriya erano guerrieri indiani, la seconda casta più importante dell’india (la prima erano i Brahamani, cui appartenevano i Re), erano esperti conoscitori di Yoga e Medicina (Ayurveda); Bodhidarma era un uomo di cultura, letterato e storico, e doveva succedere al trono del padre. Bodhidarma lasciò gli agi del palazzo per studiare in un monastero Buddhista indiano della corrente Mahayana (Il Grande Veicolo), raggiunse l’illuminazione e divenne 28° patriarca Buddhista. Ricevette l’incarico di partire per la Cina per accrescere la sua cultura e diffondere le sue conoscenze. Nel 515 d.C. approdò a Guangzhou (Canton), e fu ricevuto dall’Imperatore Liang WuDi che però era della corrente buddhista Hinayana (Piccolo Veicolo), e durante la loro prima discussione già litigavano sul modo di vedere il buddhismo… L’imperatore Wu chiese a Bodhidharma: <<Dall’inizio del mio regno ho fatto erigere molti templi, ho fatto trascrivere tanti libri Sacri e ho aiutato numerosi monaci; quale pensi che sia il mio merito?>>. <<Proprio nessun merito, Maestà!>>, rispose Bodhidharma. <<Perché?>>, chiese irritato l’imperatore. <<Tutte queste opere che ha elencato, sono opere d’ordine inferiore>>, rispose in modo significativo Bodhidharma, <<Queste cosiddette “opere pie” nascondono le tracce di aspirazioni materiali che come le ombre accompagnano gli oggetti. Nonostante le apparenze non sono altro che illusioni. Il vero atto che procura il merito eterno è basato sulla sapienza pura, è perfetto e misterioso, la sua vera natura è al di là della portata dell’intelletto umano, perciò nessuna opera pia mondana è sufficiente a conferire un tale merito>>. Allora l’imperatore Wu per metterlo alla prova chiese a Bodhidharma: <<Qual è il primo principio dell’Illustre dottrina che tu insegni?>>. <<E’ insondabile, Maestà, e indescrivibile, definirlo Illustre non è sufficiente a darne l’idea completa>>, rispose Bodhidharma. <<Ma allora chi sei tu che mi sta dinnanzi?>>, chiese l’imperatore. <<Non lo so, Maestà!>>, rispose infine Bodhidharma. L’imperatore non seppe cogliere l’ispirazione dell’atteggiamento del patriarca, e lo cacciò via dal palazzo... Così Bodhidharma (Puti Damo, 菩提達摩, in cinese, poi solo “Da Mo”) lasciò il palazzo e si trasferì a nord proprio a Luoyang iniziando a predicare il suo Buddhismo, ma purtroppo nessuno lo comprendeva e gli eruditi cinesi lo delusero profondamente, erano troppo filosofici e non praticavano concretamente ciò di cui parlavano. Da Mo predicava il Sutra del Cuore, come punto essenziale della sua dottrina, uno dei testi principali del buddhismo, si stabilì quindi a Shaolin colpito dalla bellezza del posto. Purtroppo anche li, i monaci non riuscivano a seguirlo nei suoi insegnamenti, fu così che durante una passeggiata scoprì una piccola grotta esposta ad Est, vicino una zona rocciosa chiamata picco Wuru, decise quindi di ritirarsi in meditazione per comprendere come modificare la sua dottrina alle esigenze della mentalità cinese pur mantenendone inalterati i contenuti. Per i successivi nove anni rimase in meditazione, praticando esercizi per la salute e mangiando sempre alla stessa ora solo determinati cibi che riteneva importanti per la sua mente. La grotta sotto al picco Wuru esiste ancora oggi e la sua lunga meditazione alle spalle dell’entrata, permise di imprimere la sua immagine sulla parete della roccia, visibile ancora oggi. Uno dei monaci di Shaolin, di nome Seng Guang (Hui Ke), molto cagionevole di salute, saliva ogni giorno alla grotta per portare il cibo richiesto dal patriarca e lo supplicava di insegnarvi le sue conoscenze, ma Da Mo ogni giorno rifiutava. La prima volta Seng Guang rimase fuori la grotta molto tempo prima che Bodhidharma si accorgesse della sua presenza…così Seng Guang fece la sua richiesta. Bodhidharma un giorno gli rispose: <<Il Buddha ottenne l’illuminazione quando, sopportando ogni tipo di sofferenza e rischiando la propria vita, superò i limiti dell’esistenza terrena: cosa ti fa pensare che il semplice venire da me e chiedermi di insegnarti, ti permetterà di penetrare i segreti del suo insegnamento?” >> Seng Guang consapevole che tutti grandi praticanti del buddhismo dovevano superare grandi prove prima di essere accettati come discepoli, non si lasciò scoraggiare e cosi ogni giorno ripeteva la sua supplica sperando in una risposta diversa. Bodhidharma stufo della continua insistenza del monaco, gli rispose che “solo quando la neve caduta dal cielo fosse diventata rossa, allora lo avrebbe preso come discepolo”. Passarono i mesi e arrivò l’inverno. La mattina di un 8 dicembre, cominciò a cadere la neve, Seng Guang ricevendo sempre i soliti rifiuti, davanti al Maestro prese un coltello e si amputò il braccio sinistro. Il sangue della ferita ricadde sulla neve macchiandola di rosso, Bodhidharma rimase cosi colpito dal gesto del giovane monaco che acconsentì a prenderlo come discepolo personale, nel 536 d.C. Bodhidarma terminò la sua contemplazione spirituale e fece ritorno al monastero con idee molto precise sul suo modo di agire. Bodhidharma ideò un metodo nuovo chiamato Gong An (Koan in giapponese), o metodo della “Consapevolezza Improvvisa”, grazie a questo metodo Seng Guang riuscì a comprendere velocemente il significato della dottrina insegnata da Bodhidharma e venne nominato suo successore con il nome di Hui Ke, “colui che diffonde saggezza”, primo Monaco Guerriero Shaolin. Tutti i monaci Shaolin si impegnarono molto a seguire le nuove indicazioni del Maestro e fecero enormi progressi; al suo arrivo Bodhidharma trovò i monaci stanchi e malnutriti, incapaci di resistere alle lunghe meditazioni imposte dal suo metodo, grazie ai suoi nuovi insegnamenti i monaci ripresero vigore, le pratiche marziali che erano state accantonate furono reintegrate nel metodo di Bodhidharma che le estese e le perfezionò. Bodhidharma fondò un nuovo ordine buddhista, che chiamò Chan (Zen in giapponese), e stabilì Shaolin come luogo d’origine e di diffusione della sua corrente. A Shaolin si meditava 6 ore di fila e si praticavano esercizi fisici ideati da Bodhidharma chiamati Nata, successivamente denominati esercizi del “Corpo del Fanciullo” (童子功, Tong Zi Gong), essi ridavano giovinezza e vitalità al corpo dei monaci anziani. Bodhidharma modificò lo stile di lotta già insegnato da Buddhabhadra estendendo il concetto di marzialità a superamento dei propri limiti, accrescimento dei 5 sensi e delle abilità dello spirito; bisognava praticare gongfu per migliorare continuamente se stessi e acquisire continuamente nuove abilità, per uno sviluppo armonico nel corpo e della mente, solo così i monaci potevano realmente comprendere mentalmente l’importanza delle conoscenze della sua corrente buddhista (si insisteva sul principio fondamentale che la “mente non può mai precedere il corpo nella conoscenza di qualcosa”) Bodhidharma adattò all’insegnamento marziale un esercizio indiano chiamato le “18 Vittorie” (Astadasa Vijiana, in sanscrito), divenuto famoso a Shaolin come ShiBa Luohan Shou, inoltre trasmise 2 esercizi medici di meditazione e qigong divenuti fondamentali importantissimi: Xi Sui Jing “Esercizio del lavaggio del midollo osseo”, e Yi Jin Jing “Esercizio del lavaggio dei tendini e delle ossa”, inoltre insegnò nuovi metodi di controllo del pensiero e di meditazione con l’uso di determinate visualizzazioni per lo sviluppo dell’energia psichica per la purificazione dello spirito. Nel 557 d.C. Bodhidharma lasciò il Tempio di Shaolin in buone mani, e secondo la leggenda morì poco dopo: aveva 150 anni e fu sepolto a Xiong’er Shan in un piccolo convento femminile. L’imperatore ordinò di aprire la sua tomba, ma la trovò vuota, erano presenti solo la sua veste e un suo sandalo ancora oggi conservati a Shaolin. A Damo succedettero i patriarchi 1. 2. 3. 4. 5. Hui Ke (487-583), Seng Chan (?-606), Dao Xin (580-651), Hong Jen (602-675), Hui Neng (638-713), Il Buddhismo Chan fu diffuso in tutta la Cina e isole vicine, fino ad approdare in Giappone, dove fu molto apprezzato dalla classe militare dei Samurai, per la sua immediatezza e per la presenza dello studio dei metodi di lotta, fu così che divenne parte del Bushido e diffuso in Giappone con il nome di Zen. Nel 621 d.C., tredici monaci-guerrieri di Shaolin liberarono il principe Li Shimin (Tang Tai Zong), attaccando l’esercito del suo nemico, armati solo di bastoni. Dal 726 al 750 d.C. il Tempio fu completamente restaurato ed esteso; moltissimi erano i monaci che studiavano e si allenavano nelle arti marziali (epoca d’oro di Shaolin), e la sua fama era cresciuta incredibilmente. L’Imperatore donò 726 ettari di terra intorno al Tempio per l’uso esclusivo degli allenamenti dei monaci. I possedimenti terrieri del Tempio ammontavano a 360.000 Km2 mantenuti e lavorati da 5.000 contadini mezzadri. A Shaolin fu ufficialmente nominata dall’Imperatore la classe dei Wu Seng, i monaci guerrieri che dovevano periodicamente addestrare i 1500 soldati del’armata personale dell’Imperatore. Ai monaci l’Imperatore accordò il permesso di consumare carne e vino. La fama di Shaolin era talmente grande che moltissimi Maestri d’arti marziali di rilievo della Cina, desideravano fare dono al Tempio delle loro tecniche, per ottenerne il riconoscimento ufficialmente e la protezione In questo modo il bagaglio storico marziale del Tempio crebbe a dismisura. Nel 960 d.C. Zhao Kuangyin della dinastia Song (Song TaiZu), diventa Imperatore della Cina, esperto praticante di gongfu, fa entrare nel Tempio di Shaolin il suo stile; si racconta che il suo TaoLu consisteva di 32 tecniche, stile poi divenuto famoso col nome di TaiZu ChangQuan, da cui deriva oggi il Chang Quan sportivo. Nel 1250 d.C. il monaco Jue Yuan (觉远), (impersonato da Jet Li, nel suo primo film “Shaolin Temple”), esperto delle 18 tecniche antiche di Bodhidarma, le riorganizza estendendole a 72 tecniche. Qualche anno dopo, 2 monaci esperti di gongfu Shaolin Li Sou (李叟), esperto di Hong Quan, e Bai YuFeng (白玉峰), nome monastico QiuYue ChanShi (秋月禪師), rientrano nel Monastero dopo aver viaggiato per la Cina apprendendo gli stili più importanti, e aggiungendo alle 72 tecniche di Jue Yuan tecniche di leva e pressione sui punti vitali portando tutte le tecniche ad un totale di 173. Le 173 tecniche vengono ulteriormente suddivise in 5 sottofamiglie di movimenti e 8 metodi per utilizzarle, nasce lo stile dei 5 animali e degli 8 metodi (WuXing BaFa) Dal 1279 d.C. (inizio della dinastia Yuan 1279-1368), ci fu un grande sv iluppo delle arti marziali Shaolin. Quando il Venerabile XueTing FuYu (雪庭福裕, 1203–1275) divenne abate del Tempio, invitò i Maestri delle diciotto scuole di gongfu più importanti della Cina per uno scambio tecnico. La sintesi dei punti essenziali di tutte le scuole è riportata nel suo libro: Shaolin Quan “La boxe di Shaolin”. Il Venerabile Maestro classificò lo Shaolin gongfu codificando 270 diversi Lu (forme), di cui più di cento derivati da famiglie che conoscevano lo Shaolin gongfu e gli altri dai Templi vicini. Fu Yu scrisse un poema di settanta caratteri cinesi, ognuno dei quali rappresenta una generazione di monaci Shaolin del passato e del futuro. 洞山下十五世 ( 萬松下法嗣 ) 少林祖庭雪庭福裕禪師從福字起演派七十字 福慧智子覺,了本圓可悟。 周洪普廣宗,道慶同玄祖。 清靜真如海,湛寂淳貞素。 德行永延恒,妙體常堅固。 心朗照幽深,性明鑒宗祚。 表正善禧祥,謹愨原濟度。 雪庭為導師,引汝歸鉉路。 Beato e di talento, un giovane intelligente crescerà in consapevolezza; sei originariamente in uno stato di completamento e quindi nell’atto di comprendere. Tutto intorno nell'universo la dottrina buddhista si diffonde, celebriamo il fatto che il nostro principio viene dalla stessa ascendenza. Lo stato mentale buddista è puro e calmo, vasto come il mare, nel profondo silenzio la nostra castità e naturalezza si migliorano. La nostra condotta morale durerà per sempre, e i nostri corpi sono costantemente fermi. La mente è un cristallo chiaro capace di illuminare la profondità delle montagne, e il carattere innato può fare abbastanza luminosità per distinguere la nobiltà dal tradimento. Fedeltà, decenza e virtuosità porteranno felicità e prosperità; Cautamente teniamo a mente il nostro percorso originale nella traversata. Il cortile nevoso è come un insegnante, che ti guiderà nel tornare a una strada luminosa. La catena disciplica delineata da Fu Yu, è giunta ininterrotta fino ad oggi e l’attuale abate Shi Yong Xin, appartiene alla 33° generazione, rappresentata nel poema di Fu Yu appunto dal carattere Yong, il 33°. Attualmente la più vecchia generazione vivente è la 30°, rappresentata dal carattere Su e la più giovane è la 38°, indicata dal carattere Chang. Questo fu anche un periodo di gravi conflitti tra buddisti e taoisti, iniziato nel 1280 d.C., quando sul monte WuDang, venne codificato un importante sistema di lotta, da cui in seguito si sarebbero sviluppati i famosi stili interni: Tai Ji Quan e Ba Gua Zhang. La storia della scuola interna di Wu Dang è associata a quella di Zhang San Feng, celebre personaggio considerato il creatore del Tai Ji Quan. Zhang San Feng, nato nel 1270 d.C., era un monaco-guerriero Shaolin e celebre medico. Nel 1310, all’età di 40 anni, per aggirare l’editto imperiale che proibiva la pratica delle arti marziali, mise a punto una “danza esercizio” lenta e armonica, che in apparenza non aveva alcun rapporto con il gongfu, ma in cui segretamente venivano insegnate le tecniche per colpire i quarantotto punti vitali essenziali (Sishiba Dianxue). Si trattava di un sistema organico ben codificato, fondato su principi chiari e definiti, che riuniva armoniosamente tecniche marziali interne derivanti dall’area culturale del monastero Shaolin chiamate Rou Quan e stili simili, con i principi filosofici e le pratiche energetiche taoiste. Questi esercizi, che si eseguono con grazia, autocontrollo, morbidezza e continuità, al fine di armonizzare il corpo, la mente e lo spirito, con l’Universo, riscossero un certo successo nella pigra aristocrazia cinese. La danzaesercizio di Zhang San Feng in seguito trovò interesse nella famiglia Chen, originaria del villaggio di Chen Jia Gou, non lontano dal monastero Shaolin. Nel 1400 d.C. il Tempio fu nuovamente ampliato, le sue fondamenta furono rinforzate e molte pagode ricostruite, in modo che assumesse la conformazione che conosciamo oggi. Il monastero ospitava 2000 monaci di cui 500 erano WuSeng. L’amministrazione del Tempio era supervisionata dalla corte imperiale e l’elezione dell’abate avveniva per mezzo di un editto dell’imperatore. Nel 1540 circa d.C. i monaci Shaolin aiutarono l’esercito dell’Imperatore a sconfiggere una flotta di pirati giapponesi e furono acclamati dalla nazione intera. Nel 1600 d.C. almeno 5 erano i monasteri dell’ ordine di Shaolin che fiorirono in tutta la Cina, importante era il monastero di Shaolin del Sud a Fujian. Nel 1600 d.C. il generale Qi Ji Guang scrive il Canone Strategico sull’Efficacia delle Discipline Militari, in cui analizza tutti i principali metodi di gongfu criticando la moda di molte scuole di impoverire gli stili inserendo movimenti troppo coreografici che lui chiamava “far uscire i fiori dalle maniche”. Nel 1644 d.C. la Cina fu invasa da Qing (i Manchu, una razza mongola che condivideva alcuni tratti della cultura cinese), le arti marziali furono bandite da tutta la Cina e i monasteri divennero covo di rivolta dei Maestri di Gongfu Nel 1659 d.C. Chen Yuan Pin, monaco guerriero Shaolin, esperto del metodo di leve e proiezioni Shaolin (Qinna), attraversò il mare insieme a una delegazione cinese, per recarsi in Giappone e chiedere aiuto contro i Manciù, ma l’imperatore del Giappone rifiutò di imbattersi in una campagna che poteva costare molte morti per il suo popolo, e chiese invece al monaco di restare e insegnare il suo gongfu, dai suoi insegnamenti nacque il JuJitsu, il monaco restò fino alla sua morte (1670). Nel 1736 d.C. il monastero di Shaolin fu attaccato a tradimento e distrutto dall’esercito dei Qing, per ordine dell’Imperatore Yong Zheng. I monaci sopravvissuti si dispersero in tutta la Cina insegnando in segreto le loro arti. Molti di loro andarono a rifugiarsi nel Fujian all’interno del Monastero Shaolin del Sud. Nel 1768 d.C. l’esercito dell’Imperatore raggiunse anche il Fujian e grazie al tradimento di un monaco chiamato Feng Tao Te, rasero al suolo anche il secondo monastero. Da questa distruzione scamparono solamente 5 monaci che si nascosero fra la popolazione comune assumendo false identità. La loro preparazione era incompleta sullo Shaolin e ognuno di loro si era specializzato solamente in un unico sistema di gongfu. Dai loro insegnamenti segreti nacquero i 5 stili più famosi del sud cina: Hung Gar, Li Gar, Mo Gar, Choy Gar, Liu Gar (“Gar” in cantonese significa Jia cioè “Clan”), mentre la monaca Wu Mei, anch’essa scampata all’incendio e rifugiatasi nel monastero del Loto Bianco, diede origine allo stile Wing Chun. Nel 1928 d.C. durante le lotte dei signori della guerra, il generale Fan ZhongXiu (樊钟秀) utilizzò il monastero come base militare, ma dopo poco venne attaccato dal generale Shi Yu San che pazzo di rabbia rase al suolo l’intero complesso, compresa la biblioteca, si racconta che l’incendio durò 40 giorni. Tutta la storia, di quasi 2000 anni, dello Shaolin andò perduta! Fino al 1966 d.C. il governo comunista cinese lasciò che l’intera area finisse nel degrado. Nel 1976 d.C., dopo la morte di Mao Zedong, il nuovo governo comunista fece ricostruire tutto il complesso sulla base dei disegni antichi che raffiguravano le piantine del tempio e fece adibire l’intero versante della montagna a parco naturale (oggi patrimonio dell’UNESCO). Il governo richiamò alcuni monaci, allievi diretti degli ultimi monaci presenti prima della guerra tra i signori della guerra, e altri monaci che avevano tramandato le loro conoscenze sul gongfu. Ciò che è rimasto a Shaolin è principalmente uno stile “Tigre” Hu Quan, con MeiHua Quan (Stile del Fiore di prugno) e altri stili moderni. NORTHERN WEI DYNASTY Abbot Name Term During Dynasty Ba-Tuo 495-520 Seng-Chou 520-560 Zi-Yun Dates unclear TANG DYNASTY Abbot Name Term During Dynasty Zhi-Cao -621- Yi-Jiang -704- Hui-Jue -723- Wei-Ji -770- Ling-Cou -791- PERIOD OF FIVE DYNASTIES Abbot Name Term During Dynasty Xing-Jun 880-925 Hong-Tai 925-? NORTHERN SONG DYNASTY Abbot Name Term During Dynasty Zhi-Hao ?-1059? Zheng-Wu Xiao-Yu 1056-1060 Guang-Qing 1084-1087 Bao-En Bef. 1093 Qing-Jiang 1101-1105 Zhi-Tong Bef. 1111 Fo-Geng Hui-Chu 1111-1126 JIN DYNASTY Abbot Name Term During Dynasty Shan-Ying Fa-He 1140-1141 Zu-Duan 1145-1160 Fa-Hai 1161-? Zheng-Wu Around 1179 Pu-Zhao 1190-1194 Xing-Chong 1204-1208 Xi-Xi Hong-Xiang 1212-1215? Dong-Lin Zhi-Long 1217-1223 Guang-Zhu 1224 Mu-An Xing-Ying 1225-1233 Ru-Feng De-Ren 1239-1248 Xue-Ting Fu-Yu 1249-1255 Fu-An Yuan-Zhao Around 1260 Yuan-Ming Around 1270 Zu-An Hui-Su Around 1268 Ling-Yin Wen-Tai 1273-? Lin-Zhong Zhi-Tai 1282-1290 Yue-Yan Yong-Da 1291-1294 1295-1299 Huan-Yuan Fu-Yu Yue-Yan Yong-Da 1300-1306 Gu-Yan Pu-Jiu 1313-1317 Yue-Zhao JiangGong Around 1320 Ju-An Fa-Zhao 1322-1323 Chun-Zhuo WenCai 1324-1329 Feng-Lin Zi-Gui 1332-1335 Xi-An Yi-Rang 1336-1340 Sun-An Hong-Yi 1340 Wu-Wei Fa-Rong 1341-1343 Chun-Zhuo WenCai 1345-1352 Hai-Yin Around 1354 MING DYNASTY Abbot Name Term During Dynasty Song-Xi Zi-Ding 1360-1363 Song-Xi Zi-Ding 1368-1369 Song-Ting Zi-Yan 1369-1382 Ning-Ran Zi-Gai 1390-1392 Ren-Shang YiGong 1393-1405 Zu-An Zi-Ren Bef. 1422 Ju-Kong Qi-Bin 1449-1452 Wu-Fang Ke-Cong 1474-1483 Gui-Yuan WuShun 1498-1499 Zhuo-An XingChaeng 1483-1487 Gu-Shan Ke-Xian 1488-1496 Jing-An Wu-Ta 1488-1536 Jing-An Wu-Ta ?-1552 Gu-Mei Zu-Ting 1497- ? Gu-Mei Zu-Ting 1501-1505 Yue-Zhou Wen-Zai 1510-1522 Zong-Lin Yu-Tang 1537-1538 Zhu-Dong WuWan 1552-1558 Xiao-Shan ZongShu 1558-1565 Yin-Shan XianGong ? -1574 Huan-Xiu ChangRun 1574-1579 Wu-Yan ZhengDao 1592-1609 Rui-Guang -1622- Han-Hui Hui-Xi 1624 Bi-An Hai-Kuan 1639-? QING DYNASTY Abbot Name Term During Dynasty Bi-An Hai-Kuan 1646-? Chun-Bai Yong-Yu ? – bef. 1664 Xin-Yun Qing-Ning 1742-1750-? Yuan-Jin LingShan Dates unclear Xing-Yuan Zhi-Wu Dates unclear Xin-Yun Qing-Ning 1742-1750-? Qing-Tai Ying-Shi Dates unclear Heng-Lin ?-1923 Miao-Xing 1923-1927 Chun-Pu Dates unclear Zhen-Xu Dates unclear Xingzheng 1949-1988 Yongxin 1988-present