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BREVE CRONOLOGIA SHAOLIN

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SHAOLIN
BREVE CRONOLOGIA
Prime notizie riguardo la fondazione del Tempio di Shaolin, sul versante settentrionale del Monte Song, da
parte di un ristretto gruppo di Monaci buddhisti, era poco più che un eremo: 100 a.C.
Nel 78 d.C. un gruppo di Monaci buddhisti provenienti dal Monastero del Cavallo Bianco (Bai Ma Shi), costruito nel
68 d.C. a Luoyang dallo Stato, organizzarono un pellegrinaggio nel monastero per dargli lustro, da quel giorno il
monastero di Shaolin divenne molto popolare e numerose persone donarono i loro averi per accrescere la ricchezza
del tempio.
Nel 220 d.C. in Cina erano praticati i primi stili di gongfu degli animali tra cui la Gru, la Tigre, l’Orso, l’Aquila, il Gallo.
Per tutto il secolo successivo, le ricchezze del tempio crebbero cosi tanto che era sovente attaccato dai banditi.
Nel 260 d.C. due esperti nell’arte del gongfu furono incaricati di proteggerlo, i due si chiamavano Kun Su Wei e Heng
Gai Chan.
Nel 440 d.C. l’Imperatore To Pa To, ostile al credo Buddhista, iniziò una persecuzione contro i templi religiosi, il
monastero perse la sua importanza.
Nel 480 d.C. il successivo imperatore To Pa Hong, trasferì la capitale del regno nella regione di Henan (del tempio di
Shaolin), nominando capitale la città di Luoyang a pochi km da Shaolin.
L’ARRIVO DI BUDDHABHADRA
Nel 495 d.C. un importante monaco e principe indiano Buddhabhadra (in cinese Fótuóbátuóluó 佛陀跋陀罗), a
seguito di un pellegrinaggio in Cina, fece visita all’imperatore Xiao Wen (favorevole al Buddhismo) che lo accolse a
Luoyang, Ba Tuo si recò sul monte Song, all’eremo di Shaolin, a meditare e lì, si racconta, riuscì a raggiungere
l’illuminazione.
Per festeggiare l’evento, l’imperatore decise di costruire un grande edificio intorno all’eremo, Ba Tuo fu nominato
consigliere religioso per la diffusione del Buddhismo in Cina con residenza a Shaolin.
Dall’India egli fece arrivare una delegazione di monaci indiani che aiutarono i monaci cinesi nella traduzione e
diffusione dei sutra indiani dal sanscrito.
Lo Stato si fece carico di tutte le necessità dei monaci di Shaolin.
Il monastero crebbe d’importanza e aveva moltissimi visitatori ogni giorno.
Ba Tuo e gli altri monaci indiani, conoscitori dei metodi di lotta indiani, insegnarono le loro tecniche ai monaci cinesi.
Le arti marziali insegnate dagli indiani si componevano principalmente di due stili, chiamati il pugno morbido (Rou
Quan) e il pugno duro (Ying Quan).
Due furono i discepoli che si distinsero nell’apprendimento di questi metodi: Hui Gang e Seng Chou.
Seng Chou fu il primo a distinguersi per la sua bravura e fu nominato erede di Ba Tuo come abate del Tempio.
Egli allora decise che l’apprendimento delle arti marziali dovevano accompagnare quotidianamente tutte le pratiche
Buddhiste.
Diffuse all’interno del Tempio la prima regola del gongfu: “Le abilità del gongfu non devono essere ostentate per
gloria personale né per prevaricare i più deboli.”
L’ARRIVO DI BODHIDHARMA
32 anni dopo, dall’India arrivò un altro monaco indiano di nome Bodhidharma.
Bodhidharma era figlio del re Sughanda di un regno vicino Madras, era una delle
famiglie di antiche e influenti del paese, Bodhidarma aveva avuto un’educazione
militare ai principali metodi lotta indiane, la famiglia apparteneva alla casta degli
Ksatriya.
Gli Ksatriya erano guerrieri indiani, la seconda casta più importante dell’india (la prima
erano i Brahamani, cui appartenevano i Re), erano esperti conoscitori di Yoga e
Medicina (Ayurveda); Bodhidarma era un uomo di cultura, letterato e storico, e doveva
succedere al trono del padre.
Bodhidarma lasciò gli agi del palazzo per studiare in un monastero Buddhista indiano
della corrente Mahayana (Il Grande Veicolo), raggiunse l’illuminazione e divenne 28°
patriarca Buddhista.
Ricevette l’incarico di partire per la Cina per accrescere la sua cultura e diffondere le
sue conoscenze.
Nel 515 d.C. approdò a Guangzhou (Canton), e fu ricevuto dall’Imperatore Liang WuDi che però era della corrente
buddhista Hinayana (Piccolo Veicolo), e durante la loro prima discussione già litigavano sul modo di vedere il
buddhismo…
L’imperatore Wu chiese a Bodhidharma: <<Dall’inizio del mio regno ho fatto erigere molti
templi, ho fatto trascrivere tanti libri Sacri e ho aiutato numerosi monaci; quale pensi che
sia il mio merito?>>.
<<Proprio nessun merito, Maestà!>>, rispose Bodhidharma.
<<Perché?>>, chiese irritato l’imperatore.
<<Tutte queste opere che ha elencato, sono opere d’ordine inferiore>>, rispose in modo
significativo Bodhidharma, <<Queste cosiddette “opere pie” nascondono le tracce di
aspirazioni materiali che come le ombre accompagnano gli oggetti. Nonostante le
apparenze non sono altro che illusioni. Il vero atto che procura il merito eterno è basato
sulla sapienza pura, è perfetto e misterioso, la sua vera natura è al di là della portata
dell’intelletto umano, perciò nessuna opera pia mondana è sufficiente a conferire un tale
merito>>.
Allora l’imperatore Wu per metterlo alla prova chiese a Bodhidharma: <<Qual è il primo
principio dell’Illustre dottrina che tu insegni?>>.
<<E’ insondabile, Maestà, e indescrivibile, definirlo Illustre non è sufficiente a darne l’idea
completa>>, rispose Bodhidharma.
<<Ma allora chi sei tu che mi sta dinnanzi?>>, chiese l’imperatore.
<<Non lo so, Maestà!>>, rispose infine Bodhidharma.
L’imperatore non seppe cogliere l’ispirazione dell’atteggiamento del patriarca, e lo cacciò via dal palazzo...
Così Bodhidharma (Puti Damo, 菩提達摩, in cinese, poi
solo “Da Mo”) lasciò il palazzo e si trasferì a nord proprio a
Luoyang iniziando a predicare il suo Buddhismo, ma
purtroppo nessuno lo comprendeva e gli eruditi cinesi lo
delusero profondamente, erano troppo filosofici e non
praticavano concretamente ciò di cui parlavano.
Da Mo predicava il Sutra del Cuore, come punto essenziale
della sua dottrina, uno dei testi principali del buddhismo, si
stabilì quindi a Shaolin colpito dalla bellezza del posto.
Purtroppo anche li, i monaci non riuscivano a seguirlo nei
suoi insegnamenti, fu così che durante una passeggiata
scoprì una piccola grotta esposta ad Est, vicino una zona
rocciosa chiamata picco Wuru, decise quindi di ritirarsi in
meditazione per comprendere come modificare la sua
dottrina alle esigenze della mentalità cinese pur mantenendone inalterati i contenuti.
Per i successivi nove anni rimase in meditazione, praticando esercizi per la salute e mangiando sempre alla stessa ora
solo determinati cibi che riteneva importanti per la sua mente.
La grotta sotto al picco Wuru esiste ancora oggi e la sua lunga meditazione alle spalle dell’entrata, permise di
imprimere la sua immagine sulla parete della roccia, visibile ancora oggi.
Uno dei monaci di Shaolin, di nome Seng Guang (Hui Ke), molto cagionevole di salute, saliva ogni giorno alla grotta
per portare il cibo richiesto dal patriarca e lo supplicava di insegnarvi le sue conoscenze, ma Da Mo ogni giorno
rifiutava.
La prima volta Seng Guang rimase fuori la grotta molto tempo prima che
Bodhidharma si accorgesse della sua presenza…così Seng Guang fece la sua
richiesta. Bodhidharma un giorno gli rispose:
<<Il Buddha ottenne
l’illuminazione quando, sopportando ogni tipo di sofferenza e rischiando la
propria vita, superò i limiti dell’esistenza terrena: cosa ti fa pensare che il
semplice venire da me e chiedermi di insegnarti, ti permetterà di penetrare i
segreti del suo insegnamento?” >>
Seng Guang consapevole che tutti grandi praticanti del buddhismo
dovevano superare grandi prove prima di essere accettati come
discepoli, non si lasciò scoraggiare e cosi ogni giorno ripeteva la sua
supplica sperando in una risposta diversa.
Bodhidharma stufo della continua insistenza del monaco, gli rispose
che “solo quando la neve caduta dal cielo fosse diventata rossa, allora
lo avrebbe preso come discepolo”. Passarono i mesi e arrivò l’inverno.
La mattina di un 8 dicembre, cominciò a cadere la neve, Seng Guang
ricevendo sempre i soliti rifiuti, davanti al Maestro prese un coltello e si amputò il braccio sinistro.
Il sangue della ferita ricadde sulla neve macchiandola di rosso, Bodhidharma rimase cosi colpito dal gesto del giovane
monaco che acconsentì a prenderlo come discepolo personale, nel 536 d.C. Bodhidarma terminò la sua
contemplazione spirituale e fece ritorno al monastero con idee molto precise sul suo modo di agire.
Bodhidharma ideò un metodo nuovo chiamato Gong An (Koan in giapponese), o metodo della “Consapevolezza
Improvvisa”, grazie a questo metodo Seng Guang riuscì a comprendere velocemente il significato della dottrina
insegnata da Bodhidharma e venne nominato suo successore con il nome di Hui Ke, “colui che diffonde saggezza”,
primo Monaco Guerriero Shaolin.
Tutti i monaci Shaolin si impegnarono molto a seguire le nuove indicazioni del Maestro e fecero enormi progressi; al
suo arrivo Bodhidharma trovò i monaci stanchi e malnutriti, incapaci di resistere alle lunghe meditazioni imposte dal
suo metodo, grazie ai suoi nuovi insegnamenti i monaci ripresero vigore, le pratiche marziali che erano state
accantonate furono reintegrate nel metodo di Bodhidharma che le estese e le perfezionò.
Bodhidharma fondò un nuovo ordine buddhista, che chiamò Chan (Zen in giapponese), e stabilì Shaolin come luogo
d’origine e di diffusione della sua corrente.
A Shaolin si meditava 6 ore di fila e si praticavano esercizi fisici ideati da
Bodhidharma chiamati Nata, successivamente denominati esercizi del
“Corpo del Fanciullo” (童子功, Tong Zi Gong), essi ridavano giovinezza e
vitalità al corpo dei monaci anziani.
Bodhidharma modificò lo stile di lotta già insegnato da Buddhabhadra
estendendo il concetto di marzialità a superamento dei propri limiti,
accrescimento dei 5 sensi e delle abilità dello spirito; bisognava praticare
gongfu per migliorare continuamente se stessi e acquisire
continuamente nuove abilità, per uno sviluppo armonico nel corpo e
della mente, solo così i monaci potevano realmente comprendere mentalmente l’importanza delle conoscenze della
sua corrente buddhista (si insisteva sul principio fondamentale che la “mente non può mai precedere il corpo nella
conoscenza di qualcosa”)
Bodhidharma adattò all’insegnamento marziale un esercizio indiano chiamato le “18 Vittorie” (Astadasa Vijiana, in
sanscrito), divenuto famoso a Shaolin come ShiBa Luohan Shou, inoltre trasmise 2 esercizi medici di meditazione e
qigong divenuti fondamentali importantissimi: Xi Sui Jing “Esercizio del
lavaggio del midollo osseo”, e Yi Jin Jing “Esercizio del lavaggio dei
tendini e delle ossa”, inoltre insegnò nuovi metodi di controllo del
pensiero e di meditazione con l’uso di determinate visualizzazioni per lo
sviluppo dell’energia psichica per la purificazione dello spirito.
Nel 557 d.C. Bodhidharma lasciò il Tempio di Shaolin in buone mani, e
secondo la leggenda morì poco dopo: aveva 150 anni e fu sepolto a
Xiong’er Shan in un piccolo convento femminile.
L’imperatore ordinò di aprire la sua tomba, ma la trovò vuota, erano presenti solo la sua veste e un suo sandalo
ancora oggi conservati a Shaolin.
A Damo succedettero i patriarchi
1.
2.
3.
4.
5.
Hui Ke (487-583),
Seng Chan (?-606),
Dao Xin (580-651),
Hong Jen (602-675),
Hui Neng (638-713),
Il Buddhismo Chan fu diffuso in tutta la Cina e isole vicine, fino ad approdare in Giappone, dove fu molto apprezzato
dalla classe militare dei Samurai, per la sua immediatezza e per la presenza dello studio dei metodi di lotta, fu così
che divenne parte del Bushido e diffuso in Giappone con il nome di Zen.
Nel 621 d.C., tredici monaci-guerrieri di Shaolin liberarono il principe Li Shimin (Tang Tai
Zong), attaccando l’esercito del suo nemico, armati solo di bastoni.
Dal 726 al 750 d.C. il Tempio fu completamente restaurato ed esteso; moltissimi erano i
monaci che studiavano e si allenavano nelle arti marziali (epoca d’oro di Shaolin), e la sua
fama era cresciuta incredibilmente.
L’Imperatore donò 726 ettari di terra intorno al Tempio per l’uso esclusivo degli allenamenti
dei monaci.
I possedimenti terrieri del Tempio ammontavano a 360.000 Km2 mantenuti e lavorati da
5.000 contadini mezzadri.
A Shaolin fu ufficialmente nominata dall’Imperatore la classe dei Wu Seng, i monaci guerrieri
che dovevano periodicamente addestrare i 1500 soldati del’armata personale
dell’Imperatore.
Ai monaci l’Imperatore accordò il permesso di consumare carne e vino.
La fama di Shaolin era talmente grande che moltissimi Maestri d’arti marziali di rilievo della Cina, desideravano
fare dono al Tempio delle loro tecniche, per ottenerne il riconoscimento ufficialmente e la protezione
In questo modo il bagaglio storico marziale del Tempio crebbe a dismisura.
Nel 960 d.C. Zhao Kuangyin della dinastia Song (Song TaiZu), diventa Imperatore della Cina, esperto praticante di
gongfu, fa entrare nel Tempio di Shaolin il suo stile; si racconta che il suo TaoLu consisteva di 32 tecniche, stile poi
divenuto famoso col nome di TaiZu ChangQuan, da cui deriva oggi il Chang Quan sportivo.
Nel 1250 d.C. il monaco Jue Yuan (觉远), (impersonato da Jet
Li, nel suo primo film “Shaolin Temple”), esperto delle 18
tecniche antiche di Bodhidarma, le riorganizza estendendole a
72 tecniche.
Qualche anno dopo, 2 monaci esperti di gongfu Shaolin Li Sou
(李叟), esperto di Hong Quan, e Bai YuFeng (白玉峰), nome
monastico QiuYue ChanShi (秋月禪師), rientrano nel
Monastero dopo aver viaggiato per la Cina apprendendo gli
stili più importanti, e aggiungendo alle 72 tecniche di Jue Yuan
tecniche di leva e pressione sui punti vitali portando tutte le
tecniche ad un totale di 173.
Le 173 tecniche vengono ulteriormente suddivise in 5 sottofamiglie di movimenti e 8 metodi per utilizzarle, nasce lo
stile dei 5 animali e degli 8 metodi (WuXing BaFa)
Dal 1279 d.C. (inizio della dinastia Yuan 1279-1368), ci fu un grande sv iluppo delle arti
marziali Shaolin. Quando il Venerabile XueTing FuYu (雪庭福裕, 1203–1275) divenne
abate del Tempio, invitò i Maestri delle diciotto scuole di gongfu più importanti della
Cina per uno scambio tecnico.
La sintesi dei punti essenziali di tutte le scuole è riportata nel suo libro: Shaolin Quan
“La boxe di Shaolin”.
Il Venerabile Maestro classificò lo Shaolin gongfu codificando 270 diversi Lu (forme), di
cui più di cento derivati da famiglie che conoscevano lo Shaolin gongfu e gli altri dai
Templi vicini.
Fu Yu scrisse un poema di settanta caratteri cinesi, ognuno dei quali rappresenta una
generazione di monaci Shaolin del passato e del futuro.
洞山下十五世 ( 萬松下法嗣 ) 少林祖庭雪庭福裕禪師從福字起演派七十字
福慧智子覺,了本圓可悟。
周洪普廣宗,道慶同玄祖。
清靜真如海,湛寂淳貞素。
德行永延恒,妙體常堅固。
心朗照幽深,性明鑒宗祚。
表正善禧祥,謹愨原濟度。
雪庭為導師,引汝歸鉉路。
Beato e di talento, un giovane intelligente crescerà in consapevolezza;
sei originariamente in uno stato di completamento e quindi nell’atto di
comprendere.
Tutto intorno nell'universo la dottrina buddhista si diffonde,
celebriamo il fatto che il nostro principio viene dalla stessa ascendenza.
Lo stato mentale buddista è puro e calmo, vasto come il mare,
nel profondo silenzio la nostra castità e naturalezza si migliorano.
La nostra condotta morale durerà per sempre,
e i nostri corpi sono costantemente fermi.
La mente è un cristallo chiaro capace di illuminare la profondità delle
montagne,
e il carattere innato può fare abbastanza luminosità
per distinguere la nobiltà dal tradimento.
Fedeltà, decenza e virtuosità porteranno felicità e prosperità;
Cautamente teniamo a mente il nostro percorso originale nella traversata.
Il cortile nevoso è come un insegnante,
che ti guiderà nel tornare a una strada luminosa.
La catena disciplica delineata da Fu Yu, è giunta ininterrotta fino ad oggi e l’attuale abate Shi Yong Xin, appartiene
alla 33° generazione, rappresentata nel poema di Fu Yu appunto dal carattere Yong, il 33°. Attualmente la più
vecchia generazione vivente è la 30°, rappresentata dal carattere Su e la più giovane è la 38°, indicata dal carattere
Chang.
Questo fu anche un periodo di gravi conflitti tra buddisti e taoisti, iniziato nel 1280 d.C., quando sul monte WuDang,
venne codificato un importante sistema di lotta, da cui in seguito si sarebbero sviluppati i famosi stili interni: Tai Ji
Quan e Ba Gua Zhang.
La storia della scuola interna di Wu Dang è associata a quella di Zhang San Feng, celebre personaggio considerato il
creatore del Tai Ji Quan.
Zhang San Feng, nato nel 1270 d.C., era un monaco-guerriero Shaolin e celebre medico. Nel 1310, all’età di 40 anni, per aggirare
l’editto imperiale che proibiva la pratica delle arti marziali, mise a punto una “danza esercizio” lenta e armonica, che in
apparenza non aveva alcun rapporto con il gongfu, ma in cui segretamente venivano insegnate le tecniche per colpire i
quarantotto punti vitali essenziali (Sishiba Dianxue).
Si trattava di un sistema organico ben codificato, fondato su principi chiari e definiti, che riuniva armoniosamente tecniche
marziali interne derivanti dall’area culturale del monastero Shaolin chiamate Rou Quan e stili simili, con i principi filosofici e le
pratiche energetiche taoiste. Questi esercizi, che si eseguono con grazia, autocontrollo, morbidezza e continuità, al fine di
armonizzare il corpo, la mente e lo spirito, con l’Universo, riscossero un certo successo nella pigra aristocrazia cinese. La danzaesercizio di Zhang San Feng in seguito trovò interesse nella famiglia Chen, originaria del villaggio di Chen Jia Gou, non lontano
dal monastero Shaolin.
Nel 1400 d.C. il Tempio fu nuovamente ampliato, le sue fondamenta furono rinforzate e molte pagode ricostruite, in
modo che assumesse la conformazione che conosciamo oggi.
Il monastero ospitava 2000 monaci di cui 500 erano WuSeng.
L’amministrazione del Tempio era supervisionata dalla corte imperiale e l’elezione dell’abate avveniva per mezzo di
un editto dell’imperatore.
Nel 1540 circa d.C. i monaci Shaolin aiutarono l’esercito dell’Imperatore a sconfiggere una flotta di pirati giapponesi
e furono acclamati dalla nazione intera.
Nel 1600 d.C. almeno 5 erano i monasteri dell’ ordine di Shaolin che fiorirono in tutta la Cina, importante era il
monastero di Shaolin del Sud a Fujian.
Nel 1600 d.C. il generale Qi Ji Guang scrive il Canone Strategico
sull’Efficacia delle Discipline Militari, in cui analizza tutti i principali
metodi di gongfu criticando la moda di molte scuole di impoverire gli
stili inserendo movimenti troppo coreografici che lui chiamava “far
uscire i fiori dalle maniche”.
Nel 1644 d.C. la Cina fu invasa da Qing (i Manchu, una razza mongola
che condivideva alcuni tratti della cultura cinese), le arti marziali
furono bandite da tutta la Cina e i monasteri divennero covo di
rivolta dei Maestri di Gongfu
Nel 1659 d.C. Chen Yuan Pin, monaco guerriero Shaolin, esperto del metodo di leve e
proiezioni Shaolin (Qinna), attraversò il mare insieme a una delegazione cinese, per
recarsi in Giappone e chiedere aiuto contro i Manciù, ma l’imperatore del Giappone
rifiutò di imbattersi in una campagna che poteva costare molte morti per il suo popolo, e
chiese invece al monaco di restare e insegnare il suo gongfu, dai suoi insegnamenti
nacque il JuJitsu, il monaco restò fino alla sua morte (1670).
Nel 1736 d.C. il monastero di Shaolin fu attaccato a tradimento e distrutto dall’esercito
dei Qing, per ordine dell’Imperatore Yong Zheng.
I monaci sopravvissuti si dispersero in tutta la Cina insegnando in segreto le loro arti.
Molti di loro andarono a rifugiarsi nel Fujian all’interno del Monastero Shaolin del Sud.
Nel 1768 d.C. l’esercito dell’Imperatore raggiunse anche il Fujian e grazie al tradimento di un monaco chiamato Feng
Tao Te, rasero al suolo anche il secondo monastero.
Da questa distruzione scamparono solamente 5 monaci che si nascosero fra la popolazione comune assumendo false
identità.
La loro preparazione era incompleta sullo Shaolin e ognuno di loro si era specializzato solamente in un unico sistema
di gongfu.
Dai loro insegnamenti segreti nacquero i 5 stili più famosi del sud cina: Hung Gar, Li Gar, Mo Gar, Choy Gar, Liu Gar
(“Gar” in cantonese significa Jia cioè “Clan”), mentre la monaca Wu Mei, anch’essa scampata all’incendio e
rifugiatasi nel monastero del Loto Bianco, diede origine allo stile Wing Chun.
Nel 1928 d.C. durante le lotte dei signori della guerra, il generale Fan ZhongXiu (樊钟秀)
utilizzò il monastero come base militare, ma dopo poco venne attaccato dal generale Shi Yu
San che pazzo di rabbia rase al suolo l’intero complesso, compresa la biblioteca, si racconta
che l’incendio durò 40 giorni. Tutta la storia, di quasi 2000 anni, dello Shaolin andò perduta!
Fino al 1966 d.C. il governo comunista cinese lasciò che l’intera area finisse nel degrado.
Nel 1976 d.C., dopo la morte di Mao Zedong, il nuovo governo comunista fece ricostruire
tutto il complesso sulla base dei disegni antichi che raffiguravano le piantine del tempio e
fece adibire l’intero versante della montagna a parco naturale (oggi patrimonio
dell’UNESCO).
Il governo richiamò alcuni monaci, allievi diretti degli ultimi monaci presenti prima della guerra tra i signori della
guerra, e altri monaci che avevano tramandato le loro conoscenze sul gongfu.
Ciò che è rimasto a Shaolin è principalmente uno stile “Tigre” Hu Quan, con MeiHua Quan (Stile del Fiore di prugno)
e altri stili moderni.
NORTHERN WEI DYNASTY
Abbot Name
Term During Dynasty
Ba-Tuo
495-520
Seng-Chou
520-560
Zi-Yun
Dates unclear
TANG DYNASTY
Abbot Name
Term During Dynasty
Zhi-Cao
-621-
Yi-Jiang
-704-
Hui-Jue
-723-
Wei-Ji
-770-
Ling-Cou
-791-
PERIOD OF FIVE DYNASTIES
Abbot Name
Term During Dynasty
Xing-Jun
880-925
Hong-Tai
925-?
NORTHERN SONG DYNASTY
Abbot Name
Term During Dynasty
Zhi-Hao
?-1059?
Zheng-Wu Xiao-Yu
1056-1060
Guang-Qing
1084-1087
Bao-En
Bef. 1093
Qing-Jiang
1101-1105
Zhi-Tong
Bef. 1111
Fo-Geng Hui-Chu
1111-1126
JIN DYNASTY
Abbot Name
Term During Dynasty
Shan-Ying Fa-He
1140-1141
Zu-Duan
1145-1160
Fa-Hai
1161-?
Zheng-Wu
Around 1179
Pu-Zhao
1190-1194
Xing-Chong
1204-1208
Xi-Xi Hong-Xiang
1212-1215?
Dong-Lin Zhi-Long
1217-1223
Guang-Zhu
1224
Mu-An Xing-Ying
1225-1233
Ru-Feng De-Ren
1239-1248
Xue-Ting Fu-Yu
1249-1255
Fu-An Yuan-Zhao
Around 1260
Yuan-Ming
Around 1270
Zu-An Hui-Su
Around 1268
Ling-Yin Wen-Tai
1273-?
Lin-Zhong Zhi-Tai
1282-1290
Yue-Yan Yong-Da
1291-1294
1295-1299
Huan-Yuan Fu-Yu
Yue-Yan Yong-Da
1300-1306
Gu-Yan Pu-Jiu
1313-1317
Yue-Zhao JiangGong
Around 1320
Ju-An Fa-Zhao
1322-1323
Chun-Zhuo WenCai
1324-1329
Feng-Lin Zi-Gui
1332-1335
Xi-An Yi-Rang
1336-1340
Sun-An Hong-Yi
1340
Wu-Wei Fa-Rong
1341-1343
Chun-Zhuo WenCai
1345-1352
Hai-Yin
Around 1354
MING DYNASTY
Abbot Name
Term During Dynasty
Song-Xi Zi-Ding
1360-1363
Song-Xi Zi-Ding
1368-1369
Song-Ting Zi-Yan
1369-1382
Ning-Ran Zi-Gai
1390-1392
Ren-Shang YiGong
1393-1405
Zu-An Zi-Ren
Bef. 1422
Ju-Kong Qi-Bin
1449-1452
Wu-Fang Ke-Cong
1474-1483
Gui-Yuan WuShun
1498-1499
Zhuo-An XingChaeng
1483-1487
Gu-Shan Ke-Xian
1488-1496
Jing-An Wu-Ta
1488-1536
Jing-An Wu-Ta
?-1552
Gu-Mei Zu-Ting
1497- ?
Gu-Mei Zu-Ting
1501-1505
Yue-Zhou Wen-Zai
1510-1522
Zong-Lin Yu-Tang
1537-1538
Zhu-Dong WuWan
1552-1558
Xiao-Shan ZongShu
1558-1565
Yin-Shan XianGong
? -1574
Huan-Xiu ChangRun
1574-1579
Wu-Yan ZhengDao
1592-1609
Rui-Guang
-1622-
Han-Hui Hui-Xi
1624
Bi-An Hai-Kuan
1639-?
QING DYNASTY
Abbot Name
Term During Dynasty
Bi-An Hai-Kuan
1646-?
Chun-Bai Yong-Yu
? – bef. 1664
Xin-Yun Qing-Ning
1742-1750-?
Yuan-Jin LingShan
Dates unclear
Xing-Yuan Zhi-Wu
Dates unclear
Xin-Yun Qing-Ning
1742-1750-?
Qing-Tai Ying-Shi
Dates unclear
Heng-Lin
?-1923
Miao-Xing
1923-1927
Chun-Pu
Dates unclear
Zhen-Xu
Dates unclear
Xingzheng
1949-1988
Yongxin
1988-present
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